BBOTTA E RISPOSTA CON MASSIMO SAVINIOTTA E RISPOSTA … · Chris White - Eurofruit Magazine - tel...

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8 Luglio 2011 Circolare n. 24/2011 Chris White - Eurofruit Magazine - tel +442075013710 - fax +442074986472 - [email protected] - www.fruitnet.com Roberto Della Casa - Università di Bologna e Agroter Sas - tel & fax 0543 035412 - [email protected] © Market Intelligence Ltd e Agroter Sas Per informazioni sulle inserzioni cliccare all’interno degli spazi pubblicitari IL FONDO IL FONDO di Roberto Della Casa di Roberto Della Casa CUI PRODEST? Non sono Medea ma voglio dirlo anche io. A chi giova quanto sta succedendo nel mercato dell’ortofruƩa questa estate? Dalla scorsa seƫmana si è aƫvata una deazione a due cifre dei prezzi sia alla produzione che al consumo, con la fruƩa ben oltre il 20%. Chissà che pacchia, direte voi, per i consumatori che possono comprare tanta fruƩa e verdura spendendo poco! Niente di tuƩo questo; esclusa qualche promozione sulle angurie con volumi importanƟ, gli eeƫ sulle quanƟvendute sono minimi, per non dire negaƟvi. Quindi i consumatori sono rimasƟ accorƟ, ormai hanno capito che comprare tanta ortofruƩa in estate signica buƩarne la metà e, perciò, è meglio acquistare lo streƩo necessario più volte per la gioia dei supermercaƟ di prossimità e il dolore degli ipermercaƟ. Le famiglie, quindi, non hanno traƩo grandi beneci da questa situazione, magari qualche piccolo risparmio. E i distributori? Chissà che gusto comprare tuƩo dai 30 ai 50 centesimi al kg? C’è però il problema che sono in concorrenza, anzi in guerra, gli uni con gli altri per cui hanno sì aumentato un po’ i margini percentuali riducendo meno che proporzionalmente i prezzi di vendita rispeƩo a quelli di acquisto, ma non più di tanto per non andare fuori mercato. Alla ne la deazione si è mangiata tuƩo il maggior guadagno, anzi ne ha eroso una parte ragionando sui valori per mq (che è il parametro giusto considerando che quasi tuƫ i loro cosƟ sono ssi e non per euro o kilo venduto) poiché, come dicevo, i volumi non si sono mossi signicaƟvamente. Quindi, neanche ai distributori questa situazione giova più di tanto. Alla ne ci sono i poveri agricoltori, dico poveri non in senso lato ma in senso leƩerale, perché se la campagna non cambia tono sarà una dura realtà per tanƟ alla ne. Sono loro i più colpiƟ da questa situazione che non porta alcun benecio: sembra che neanche le catastropiù grandi porƟno consiglio e andiamo di male in peggio anno dopo anno, anche se non ce ne accorgiamo, poiché scambiamo coincidenze fortuite per inversioni di tendenza e carenze struƩu- rali per evenƟ congiunturali. Nessuno trae beneci veri da questa situazione ma vi sono profonde dierenze: i consumatori almeno spendono un po’ meno, i distributori hanno un bel reparto su cui esaltare la convenienza, i produƩori non hanno niente, anzi, hanno fantasmi da rincorrere per evitare di guardare la realtà e arontarla come si deve. BOTTA E RISPOSTA CON... MASSIMO SAVINI BOTTA E RISPOSTA CON... MASSIMO SAVINI AMMINISTRATORE DELEGATO DI RLA AMMINISTRATORE DELEGATO DI RLA Della Casa - Sig. Savini, la logisƟca sta sempre più diventando un faƩore criƟco di successo per il comparto dei freschi e per l’ortofruƩa in parƟcolare, ma - parallelamente - sta diventando sempre più complessa e dicile. Quali novità ci riserva il prossimo futuro? Savini - Di certo negli ulƟmi anni operare sui servizi logisƟci all’ortofruƩa è diventato progressivamente più complesso. Maggior frammentazione dei carichi, aumento dei punƟ di scarico, riduzione dei lead Ɵme, aumento dei cosƟ e riduzione dei prezzi non hanno certo giovato a questa aƫvità. Inoltre, il limi- tato valore e le peculiarità tecniche del business complessivo non hanno ancora aƩraƩo grandi opera- tori internazionali per cui i processi di concentrazione degli operatori logisƟci procedono a rilento. Di posiƟvo, anche se con diversi rischi, un quadro normaƟvo che è divenuto di recente, e lo diverrà sempre più, tutelante delle imprese che operano con maggiore professionalità non riducendo il livello di servizio e di sicurezza per essere compeƟƟve ma lavorano sull’ecienza. Della Casa - Si riferisce ad un provvedimento specico? Savini - Si. Sto parlando dei contenuƟ della Legge 127 del 4 agosto 2010, disposizioni urgenƟ per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto, oggi pienamente in vigore. Finalmente si individuano tarie minime che garanƟscono la copertura dei cosƟ di esercizio determinaƟ da parte terza per assicurare la sicurezza stradale. Parallelamente, le imprese di trasporto devono essere in regola con i contribuƟ con veriche periodiche. Contraƫ in forma scriƩa, termini perentori di pa- gamento e interessi di mora per chi non li rispeƩa, così come tempi cerƟ di carico e scarico sono fra le novità più interessanƟ anche se, con costume tuƩo italiano, sono già in aƩo azioni per eludere la norma come la prenotazione a pagamento degli slot di scarico. Ma il pezzo forte è l’obbligo in solido di tuƩe le componenƟ della liera, ovviamente faƩa salva la possibilità di rivalsa, per tuƩe le problemaƟche che eventualmente insorgessero, comprese quelle di natura penale. Un passo avanƟ notevole che se troverà opportuna applicazione potrà permeƩere una posiƟva evoluzione per tuƩo il seƩore.

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8 Luglio 2011 Circolare n. 24/2011

Chris White - Eurofruit Magazine - tel +442075013710 - fax +442074986472 - [email protected] - www.fruitnet.com Roberto Della Casa - Università di Bologna e Agroter Sas - tel & fax 0543 035412 - [email protected]

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IL FONDO IL FONDO di Roberto Della Casadi Roberto Della Casa

CUI PRODEST?Non sono Medea ma voglio dirlo anche io. A chi giova quanto sta succedendo nel mercato dell’ortofru a questa estate? Dalla scorsa se mana si è a vata una defl azione a due cifre dei prezzi sia alla produzione che al consumo, con la fru a ben oltre il 20%. Chissà che pacchia, direte voi, per i consumatori che possono comprare tanta fru a e verdura spendendo poco! Niente di tu o questo; esclusa qualche promozione sulle angurie con volumi importan , gli eff e sulle quan tà vendute sono minimi, per non dire nega vi. Quindi i consumatori sono rimas accor , ormai hanno capito che comprare tanta ortofru a in estate signifi ca bu arne la metà e, perciò, è meglio acquistare lo stre o necessario più volte per la gioia dei supermerca di prossimità e il dolore degli ipermerca . Le famiglie, quindi, non hanno tra o grandi benefi ci da questa situazione, magari qualche piccolo risparmio. E i distributori? Chissà che gusto comprare tu o dai 30 ai 50 centesimi al kg? C’è però il problema che sono in concorrenza, anzi in guerra, gli uni con gli altri per cui hanno sì aumentato un po’ i margini percentuali riducendo meno che proporzionalmente i prezzi di vendita rispe o a quelli di acquisto, ma non più di tanto per non andare fuori mercato. Alla fi ne la defl azione si è mangiata tu o il maggior guadagno, anzi ne ha eroso una parte ragionando sui valori per mq (che è il parametro giusto considerando che quasi tu i loro cos sono fi ssi e non per euro o kilo venduto) poiché, come dicevo, i volumi non si sono mossi signifi ca vamente. Quindi, neanche ai distributori questa situazione giova più di tanto. Alla fi ne ci sono i poveri agricoltori, dico poveri non in senso lato ma in senso le erale, perché se la campagna non cambia tono sarà una dura realtà per tan alla fi ne. Sono loro i più colpi da questa situazione che non porta alcun benefi cio: sembra che neanche le catastrofi più grandi por no consiglio e andiamo di male in peggio anno dopo anno, anche se non ce ne accorgiamo, poiché scambiamo coincidenze fortuite per inversioni di tendenza e carenze stru u-rali per even congiunturali. Nessuno trae benefi ci veri da questa situazione ma vi sono profonde diff erenze: i consumatori almeno spendono un po’ meno, i distributori hanno un bel reparto su cui esaltare la convenienza, i produ ori non hanno niente, anzi, hanno fantasmi da rincorrere per evitare di guardare la realtà e aff rontarla come si deve.

BOTTA E RISPOSTA CON... MASSIMO SAVINIBOTTA E RISPOSTA CON... MASSIMO SAVINIAMMINISTRATORE DELEGATO DI RLAAMMINISTRATORE DELEGATO DI RLA

Della Casa - Sig. Savini, la logis ca sta sempre più diventando un fa ore cri co di successo per il comparto dei freschi e per l’ortofru a in par colare, ma - parallelamente - sta diventando sempre più complessa e diffi cile. Quali novità ci riserva il prossimo futuro?Savini - Di certo negli ul mi anni operare sui servizi logis ci all’ortofru a è diventato progressivamente più complesso. Maggior frammentazione dei carichi, aumento dei pun di scarico, riduzione dei lead me, aumento dei cos e riduzione dei prezzi non hanno certo giovato a questa a vità. Inoltre, il limi-

tato valore e le peculiarità tecniche del business complessivo non hanno ancora a ra o grandi opera-tori internazionali per cui i processi di concentrazione degli operatori logis ci procedono a rilento. Di

posi vo, anche se con diversi rischi, un quadro norma vo che è divenuto di recente, e lo diverrà sempre più, tutelante delle imprese che operano con maggiore professionalità non riducendo il livello di servizio e di sicurezza per essere compe ve ma lavorano sull’effi cienza. Della Casa - Si riferisce ad un provvedimento specifi co?Savini - Si. Sto parlando dei contenu della Legge 127 del 4 agosto 2010, disposizioni urgen per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto, oggi pienamente in vigore. Finalmente si individuano tariff e minime che garan scono la copertura dei cos di esercizio determina da parte terza per assicurare la sicurezza stradale. Parallelamente, le imprese di trasporto devono essere in regola con i contribu con verifi che periodiche. Contra in forma scri a, termini perentori di pa-gamento e interessi di mora per chi non li rispe a, così come tempi cer di carico e scarico sono fra le novità più interessan anche se, con costume tu o italiano, sono già in a o azioni per eludere la norma come la prenotazione a pagamento degli slot di scarico. Ma il pezzo forte è l’obbligo in solido di tu e le componen della fi liera, ovviamente fa a salva la possibilità di rivalsa, per tu e le problema che che eventualmente insorgessero, comprese quelle di natura penale. Un passo avan notevole che se troverà opportuna applicazione potrà perme ere una posi va evoluzione per tu o il se ore.

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8 Luglio 2011 Circolare n. 24/2011

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DAL MONDODAL MONDOL’EUROPA AGRICOLA VA A RILENTO MENTRE IL SOSTEGNO AL SETTORE PRIMARIO NEGLI STATI UNITI HA MESSO A SEGNO UN +65% TRA IL 2006 E IL 2009L’Europa res tuirà all’Italia 572 milioni di euro di somme non u lizzate nel 2010. Cosa farne? La Cia ha le idee ben chiare e chiede che ques fondi vengano u lizza per fronteggiare alcune gravi emergenze che hanno colpito l’agricoltura, come il “ba erio killer” e l’aumento del prezzo dei carburan . Anche perché, in Europa, il sostegno al se ore primario stenta a crescere, tanto che gli Sta Uni ci hanno le eralmente surclassato con una crescita degli aiu del 65% tra il 2006 ed il 2009, contro il 21% del Vecchio Con nente.Considerate le proposte della Commissione per il piano fi nanziario 2014-2020, sono reali i rischi di rendere sempre più debole e non compe va la nostra agricoltura. Si evidenzia infa una riduzione in termini reali di oltre il 10% delle risorse des nate alla Pac, come emerge analizzando i da diff usi nei giorni scorsi dal Momagri, il Movimento per un’or-ganizzazione mondiale dell’agricoltura. U lizzando come indicatore l’Sgpa (sostegno globale alla produzione agricola) il Momagri ha calcolato che, tra il 2006 e il 2009, gli aiu americani al comparto sono passa da 98,2 a 162,3 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, invece, i sostegni dell’Ue sono arriva a 81,1 miliardi di euro nel 2009, contro i 67 miliardi nel 2006.Più in de aglio, negli Sta Uni l’incremento dei sostegni agricoli si spiega sopra u o con un aumento dei sostegni di bilancio e dell’aiuto alimentare interno pubblico (+36,194 miliardi di dollari) e con una poli ca monetaria e un tasso di cambio favorevole, che hanno rappresentato un aiuto indire o valutato in 14,511 miliardi di dollari nel 2009, ovvero il 12 per cento dei sostegni globali accorda . E ancora: rapportato al numero di abitan , l’Sgpa era 2,4 volte più elevato negli Sta Uni che in Europa nel 2009, e in media 1,9 volte superiore nel periodo 2004-2009. Ma il rischio, ora, è quello di rendere sempre più debole la nostra agricoltura, sempre meno compe va sui merca internazionali rispe o a chi investe sul serio nel se ore primario. Per questo la futura Poli ca agricola comunitaria dovrà porre al centro l’agricoltura e le imprese agricole, mantenendo almeno le risorse a uali.

DALLDALL’ ’ EUROPAEUROPAFOOD FOR LIFE PARTNERSHIP PROJECT: LA RIVOLUZIONE DELLA CULTURA ALIMENTARE IN UKIl proge o FFLP - Food for Life Partnership - ha avuto un profondo impa o sulle abitudini alimentari degli is tu scolas ci coinvol . Si tra a di un network di scuole e comunità su tu o il territorio inglese con l’obie vo di trasformare la cultura alimentare, intervenendo in primis sulla composizione dei pas nelle scuole, avvicinando bambini e ragazzi all’origine dei prodo che consumano e invitando nel contempo le famiglie a col vare e cucinare i prodo in maniera sana e salutare. Gli ul mi risulta del proge o sono sta recentemente resi no nell’ambito di una conferenza stampa: il Dr. Judy Orme ha presentato i risulta di una valutazione indipendente condo a dall’Università del West of England e dalla Cardiff University. Secondo le prime evidenze, i presidi degli is tu scolas ci hanno rinvenuto un miglioramento in termini di comportamento, livello di a enzione e concentrazione, prestazioni e performance degli alunni. Il pro-gramma ha inoltre favorito un incremento dei consumi di ortofru a con oltre il 28% dei bambini delle scuole primarie che raggiungono il target delle 5 porzioni al giorno. Inoltre, i benefi ci eff e si sono estesi anche ai nuclei familiari, con il 45% dei genitori che ha aff ermato di consumare più fru a e verdura, ed il 43% che ha cambiato le proprie abitudini di spesa orientandosi verso scelte più salutari e sostenibili. Libby Grundy, dire ore del proge o FFLP, ha commentato: “Queste prime evidenze dimostrano che il nostro programma ha di fa o migliorato la dieta alimentare, oltre ad avere infl uito su comportamen di acquisto e di consumo non solo dei bambini ma anche, in

maniera allargata, dei rela vi nuclei familiari. Eppure, nonostante il programma abbia determinato una svolta in termini di cultura alimentare, i tagli ai bilanci degli en locali per i pas scolas ci - oltre a fi nanziamen futuri incer per il programma stesso - potrebbero vanifi care tu o il lavoro svolto”. E che dire, aggiungiamo noi, problema che di questo po non sono certo novità nel Belpaese!

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DALLDALL’ ’ ITALIAITALIACARI BAMBINI, COSÌ NON VA, SIETE TROPPO GOLOSI E SOLO L’1% MANGIA SANO. LO DICE IL BA-

RILLA CENTER FOR FOOD & NUTRITION... Che i bambini siano golosi e capricciosi sfi ora l’ovvietà. Che, quindi, amino par colarmente cibi grassi e dolci, a scapito di fru a e verdura, va da sé. Ma che siano addiri ura il 99% a non seguire un regime alimentare sano è un campanello d’allarme da non prendere so ogamba. A lanciarlo è il Barilla Center For Food & Nutri on, che, il 6 Luglio a Roma, ha illustrato le linee guida da seguire per una corre a alimentazione dei bambini: dieta sana ed equilibrata; evitare troppe calorie; giusto equilibrio nell’assumere nutrien ; ridurre al minimo il sale; assumere cibo in 5 momen della giornata; fare a vità fi sica almeno 1 ora al giorno; ridurre

il più possibile la vita sedentaria, sopra u o davan a Tv e Pc. Nel mondo i bimbi in sovrappeso sono 155 milioni (1 su 10), negli Usa questa condizione riguarda invece il 25% dei bambini, mentre in Europa ogni anno sono 400.000 i piccoli in sovrappeso: nel Vecchio Con nente il costo delle patologie cardiovascolari è di circa 192 miliardi di euro, a cui aggiungere i 56,6 miliardi di euro di cos s ma per patologie tumorali. Sono ques alcuni dei da presenta a Roma dal Barilla Center for Food & Nutri on nel convegno “Alimentazione e Ambiente: un pianeta migliore per i nostri fi gli”. Se, come sostengono gli esper , già a par re dai 3 anni si ge ano le basi per la salute da adulto, i bambini occidentali partono certamente svantaggia : consumano, infa , una quan tà di proteine pari, mediamente, a 3-4 volte il livello ritenuto adeguato a soddisfare i fabbisogni in età prescolare e scolare. Secondo lo studio la composizione o male della dieta se manale di un bambino dovrebbe prevedere un consumo di cereali, sopra u o integrali, fru a e verdura, la e e la cini tu i giorni; carne 2-3 volte la se ma; pesce almeno 3 volte; legumi almeno 2 volte; formaggi 2 volte e uova 1-2 volte la se mana. Anche le tecni-che di co ura incidono sulla salute del pianeta: per esempio, impiegare mezzo litro d’acqua per cuocere su un fornello a gas mezzo kg di pasta riduce l’impa o della co ura del 7%, pari a 30 gr. di Co2 equivalente. E per una dieta amica dell’ambiente occorre prediligere scelte vegetariane: una pietanza con carne ha un impa o due volte e mezzo superiore rispe o a quella con verdure.Le regole alla base di una dieta consapevole ed equilibrata, secondo il ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenuto al conve-gno, sono tre: varietà, equilibrio e moderazione. “La varietà - spiega Fazio - anzitu o, che renda la dieta appe bile, gradevole e sicura. L’equilibrio delle scelte, sia rivolto alla qualità sia alla quan tà; ed infi ne la moderazione, quindi l’a enzione alle porzioni, perché non sempre il senso di sazietà corrisponde al valore nutri vo”.

PILLOLE DELLA SETTIMANA (clicca sul titolo per saperne di piu(clicca sul titolo per saperne di piu’ ’ )

ARRIVANO LE “BOTTEGHE” DI CAMPAGNA AMICA, UNA RETE ORGANIZZATA PER VALORIZZARE IL MADE IN ITALY

Dopo i pun vendita aziendali e i farmer market, ora apre i ba en la “Gdo degli agricoltori”. MELINDA ENTRA NEL CLUB EVELINA

E si garan sce l’esclusiva per l’Italia della col vazione e commercializzazione di Evelina® (Produzione Integrata). DAL PACCHETTO “TAGLIA ENTI” ARRIVA LA SOPPRESSIONE DELL’ICE. TRSFORMATI O

LIQUIDATI GLI ENTI IN DISSESTO Dal 1° Gennaio 2012 potrebbero essere soppressi, trasforma o messi in liquidazione.

I NAS CHIUDONO I MERCATI GENERALI DI FOGGIA, STRUTTURA SPORCA E FATISCENTE. PROBLEMI SERI PER L’ORTOFRUTTA

Sigilli ai merca generali, la stru ura non risponde ai requisi minimi igienico-sanitari. SANT’ORSOLA INCONTRA I SUOI PARTNER COMMERCIALI

Un mee ng per scoprire e comprendere le diverse fasi della fi liera del brand di piccoli fru più celebre d’Italia.

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ORTOFRUTTA IN CIFREORTOFRUTTA IN CIFREI PREZZI DI VENDITA FRA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE IN FRANCIA

SOPRALERIGHESOPRALERIGHESe la cosa non fosse seria ci sarebbe davvero da ridere. In Australia vivono oltre un milione di cammelli e da una decina d’anni sono so o la lente d’ingrandimento perché si riproducono troppo rapidamente in assenza di nemici naturali e aiuta dalla grande disponibilità di cibo o enuta con lo sviluppo dell’agricoltura, alla quale - inoltre - so raggono tanta acqua. Infi ne, trovandoli ospitali, si sono messi a rovinare i sacri si degli aborigeni con il loro insediamento, per cui sono na programmi di abba mento sele vo e altre forme di contenimento. Oggi, però, chi abba e un cammello in Australia o ene addiri ura sgravi fi scali. Perché si è arriva a tanto? Semplice, un cammello inquina in un anno quanto un’auto che percorre ven mila km. Come? Grazie alle sue fl atulenze, che nel caso sarebbe meglio chiamare scariche di metano, poiché sono equivalen sul piano dell’inquinamento dell’aria ad una tonnellata di anidride carbonica. Roba da non credere. Sembrerebbe uno scherzo ma non lo è. Dieci anni fa un provvedimento del genere avrebbe portato al ricovero forzato in un ospedale psichiatrico del proponente, oggi fi nisce sulle riviste green come fa o di cronaca e nessuno ci trova nulla da ridere. E’ il segno dei tempi, il rispe o dell’ambiente è una cosa seria che non perme e di scherzare anche dove è diffi cile non farlo. Siamo proprio sicuri che il nostro approccio alla salvaguardia dell’ambiente sia serio e non u litaris co? Facciamo a enzione perché, nel caso, i consumatori non ce lo perdoneranno. RDC

LA COMPOSIZIONE DEL PREZZO A SCAFFALE

Produttore SupermercatoCiliegia

Pomodoro

Mela

42%

52%

44% 56%

48%

58%

PER L'IPERMERCATO SOLO UN MINIMO UTILE

Composizione media del prezzo di vendita di frutta e

verdura a scaffale

23%7,5%

Logistica

Lavorazione e confezionamento

PREZZO MEDIO 2000-2010 AL DETTAGLIO SULLE GRANDI-MEDIE SUPERFICI

Dati in €/kg

Fonte: France Soir Fonte: France Agrimer

36%

26,5%

5,5%1,5%

Prezzo pagato al produttore

Profitto

Iva

Costi di dist.

terminale

0 1 2 3 4 5 6

Fragola

Ciliegia

Uva bianca

Albicocca

Pesca bianca

Mela

Banana

5,49

5,11

2,97

2,97

2,52

1,76

1,35

Prezzo medio franco piattaforma 2000-2010