BATTAGLIE PERDUTE – GLI ERRORI MILITARI · attribuiscono l'invenzione al loro compatriota J. L....

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BATTAGLIE PERDUTE – GLI ERRORI MILITARI Introduzione In questo trattato vengono esaminati più che i puri eventi bellici, il cui dettaglio potrebbe divenire tedioso per il lettore, bensì i grossolani errori commessi dai sistemi di controllo e di comando e le decisioni sbagliate influenzate da dottrine mal formulate. Sugli errori militari hanno un notevole peso le incapacità politiche e militari di prevedere le innovazioni, la carenza di Ricerca e Sviluppo, la commistione spesso devastante tra politica e industria e infine le peculiari circostanze che comportano l'acquisto di equipaggiamenti inadeguati con la reiterata produzione degli stessi nonostante le prove negative verificate in campo. Resta comunque il fatto che nell'ultimo secolo a pagare gli errori dei militari sono stati sempre di più i civili, non bisogna mai dimenticare che nella 2 a Guerra Mondiale solo in Europa vi sono stati più di 50 milioni di morti, nella stragrande maggioranza civili, e 20 milioni di profughi che hanno vagato nel Vecchio Continente senza una casa. Un'altra variabile importantissima sul successo o insuccesso delle battaglie è il numero dei contendenti in campo, dopo l'aumento improvviso della popolazione mondiale verificatosi nel corso del 1800, infatti non ci sono più poche migliaia di soldati che si scontrano bensì centinaia di migliaia che vanno reclutati, addestrati, armati e comandati in modo uniforme. Altri fattori che pesano sulle sconfitte o sulle vittorie sono l'imprevedibilità degli eventi dovuta alle troppe variabili indipendenti, la competenza o meno dei comandanti, l'addestramento,la motivazione degli uomini, le capacità produttive delle Nazioni e le risorse messe a loro disposizione dai pianificatori. In tutti i secoli gli armamenti hanno fatto la differenza ma mai come nell'ultimo secolo, in cui i soldati sono dotati di armi automatiche (dopo il successo del signor Maxim..) o semiautomatiche ad alta cadenza di fuoco e elevato consumo di munizioni; nel secondo conflitto mondiale, ad esempio, la mitragliatrice raffreddata ad aria mod. MG 34 tedesca con bipiede, pesante solo 12 kg. in dotazione a livello di pattuglia, fa la vera differenza nel volume di fuoco della fanteria. Prima che nel 1940 gli eventi bellici cominciassero a esercitare la loro vera influenza in campo sulle strategie e sulle tattiche i comandanti erano costretti – con le eccezioni che vedremo – a basare i loro giudizi e decisioni sulla Storia, sulle ipotesi e sulla propria esperienza. Per molto tempo i comandanti militari e la classe politica decisionale - che muove le scelte economiche - concepirono le guerre con le medesime strategie di quelle precedenti, poi il Secondo Conflitto Mondiale smentì clamorosamente questo errore di valutazione che fu pagato molto caro da chi non si era adeguato per tempo. Per quanto attiene le campagne di terra, la conferma è che nonostante i Manuali sulla “ guerra di movimento” scritti da analisti militari come Sir Basil Liddell Hart ( il capitano che insegnava ai generali) Charles de Gaulle con il suo “Verso un esercito di mestiere”, Erwin Rommel con Fanteria all'attacco”, John Fuller e sopratutto Heinz Guderian (“Achtung Panzer!”che sarà decisivo nella Storia), i Francesi e gli Inglesi combatterono inizialmente con la mentalità della guerra di posizione tipica del conflitto precedente. Questo atteggiamento incapace di prevedere il prossimo futuro ha influenzato negativamente le decisioni dei Governi sulle scelte produttive e pertanto sulla organizzazione dell'Aviazione, dell'Esercito e della Marina; la stessa mancanza di visione lungimirante fece rinunciare la Germania nazista e l'Italia fascista alla costruzione delle portaerei e dei bombardieri a lungo raggio, errori fatali che daranno la svolta al conflitto. Come vedremo qui di seguito nel primo scritto, giusto per fornire un esempio esplicito, la dottrina francese di utilizzare i carri armati (che erano di buon livello e in numero consistente) solo come mezzo di appoggio alla fanteria si rivelerà devastante e comporterà la débaclecompleta del grande esercito francese e del BEF (British Expeditionary Force) in sole quattro settimane. La stessa imperizia di percepire il cambiamento costerà milioni di vite all'enorme esercito sovietico durante l'invasione tedesca del 1941. 1

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BATTAGLIE PERDUTE – GLI ERRORI MILITARI Introduzione

In questo trattato vengono esaminati più che i puri eventi bellici, il cuidettaglio potrebbe divenire tedioso per il lettore, bensì i grossolani erroricommessi dai sistemi di controllo e di comando e le decisioni sbagliateinfluenzate da dottrine mal formulate. Sugli errori militari hanno un notevole peso le incapacità politiche e militari

di prevedere le innovazioni, la carenza di Ricerca e Sviluppo, la commistione spesso devastantetra politica e industria e infine le peculiari circostanze che comportano l'acquisto diequipaggiamenti inadeguati con la reiterata produzione degli stessi nonostante le provenegative verificate in campo. Resta comunque il fatto che nell'ultimo secolo a pagare gli erroridei militari sono stati sempre di più i civili, non bisogna mai dimenticare che nella 2a GuerraMondiale solo in Europa vi sono stati più di 50 milioni di morti, nella stragrande maggioranzacivili, e 20 milioni di profughi che hanno vagato nel Vecchio Continente senza una casa.Un'altra variabile importantissima sul successo o insuccesso delle battaglie è il numero deicontendenti in campo, dopo l'aumento improvviso della popolazione mondiale verificatosi nelcorso del 1800, infatti non ci sono più poche migliaia di soldati che si scontrano bensìcentinaia di migliaia che vanno reclutati, addestrati, armati e comandati in modo uniforme.Altri fattori che pesano sulle sconfitte o sulle vittorie sono l'imprevedibilità degli eventi dovutaalle troppe variabili indipendenti, la competenza o meno dei comandanti, l'addestramento,lamotivazione degli uomini, le capacità produttive delle Nazioni e le risorse messe a lorodisposizione dai pianificatori.In tutti i secoli gli armamenti hanno fatto la differenza ma mai come nell'ultimo secolo, in cui isoldati sono dotati di armi automatiche (dopo il successo del signor Maxim..) o semiautomatichead alta cadenza di fuoco e elevato consumo di munizioni; nel secondo conflitto mondiale, adesempio, la mitragliatrice raffreddata ad aria mod. MG 34 tedesca con bipiede, pesante solo 12kg. in dotazione a livello di pattuglia, fa la vera differenza nel volume di fuoco della fanteria.Prima che nel 1940 gli eventi bellici cominciassero a esercitare la loro vera influenza in camposulle strategie e sulle tattiche i comandanti erano costretti – con le eccezioni che vedremo – abasare i loro giudizi e decisioni sulla Storia, sulle ipotesi e sulla propria esperienza. Per moltotempo i comandanti militari e la classe politica decisionale - che muove le scelte economiche -concepirono le guerre con le medesime strategie di quelle precedenti, poi il Secondo ConflittoMondiale smentì clamorosamente questo errore di valutazione che fu pagato molto caro da chinon si era adeguato per tempo.Per quanto attiene le campagne di terra, la conferma è che nonostante i Manuali sulla “guerradi movimento” scritti da analisti militari come Sir Basil Liddell Hart (il capitano che insegnava aigenerali) Charles de Gaulle con il suo “Verso un esercito di mestiere”, Erwin Rommel con“Fanteria all'attacco”, John Fuller e sopratutto Heinz Guderian (“Achtung Panzer!”che saràdecisivo nella Storia), i Francesi e gli Inglesi combatterono inizialmente con la mentalità dellaguerra di posizione tipica del conflitto precedente. Questo atteggiamento incapace di prevedere il prossimo futuro ha influenzato negativamentele decisioni dei Governi sulle scelte produttive e pertanto sulla organizzazione dell'Aviazione,dell'Esercito e della Marina; la stessa mancanza di visione lungimirante fece rinunciare laGermania nazista e l'Italia fascista alla costruzione delle portaerei e dei bombardieri a lungoraggio, errori fatali che daranno la svolta al conflitto.Come vedremo qui di seguito nel primo scritto, giusto per fornire un esempio esplicito, ladottrina francese di utilizzare i carri armati (che erano di buon livello e in numero consistente)solo come mezzo di appoggio alla fanteria si rivelerà devastante e comporterà la “débacle”completa del grande esercito francese e del BEF (British Expeditionary Force) in sole quattrosettimane. La stessa imperizia di percepire il cambiamento costerà milioni di vite all'enorme esercitosovietico durante l'invasione tedesca del 1941.1

1°EPISODIO Battaglia di Francia - dalle Ardenne a DunkerquePremessa Ho ritenuto necessario precisare che questo breve trattato non descrive tutti gli eventi nella lorostretta successione cronologica ma che si focalizza su alcuni singoli momenti interessanti esignificativi per comprendere la propensione tedesca per la novità e per l'azzardo, che si èrivelata un trionfo, in contrapposizione alla mentalità da guerra di trincea dei Comandiavversari. La campagna di Francia si sviluppa in tempi molto stretti in maniera quasi mai vistanella Storia e pertanto ho pensato fosse interessante aggiungere le date degli eventi principaliproprio per enfatizzare l'accelerazione dell'invasione di Polonia, Paesi Bassi e Francia.

La dottrina della guerra di trinceaLa misura in cui le dottrine militari dopo le esperienzedella 1a Guerra Mondiale condizionano i piani militari si rivela nell'assetto delle tre armi durante la fase di riarmo degli anni '30 e all'inizio del Secondo Conflitto Mondiale.Le Marine continuano a costruire corazzate, incrociatori e

pochi sommergibili, le Aviazioni si dotano di caccia monoplano e di bombardieri che vengonoprivilegiati presagendone gli effetti devastanti sul morale della popolazione del nemico e lafanteria con l'artiglieria rimangono i supremi attori dei campi di battaglia, spesso protetti inposizioni fortificate. I tanks sono ritenuti ancora inaffidabili e relegati, vengono dotati di pesanticorazze che ne penalizzano la velocità come solo appoggio della fanteria.Negli anni '30 la Francia costruisce la più enorme e costosa rete di fortificazioni in cementoarmato di tutta la Storia lungo il confine con la Germania, la “Linea Maginot”, trascurando altriinvestimenti per pagare questo colosso costruito, appunto, in coerenza con la dottrina dellaguerra di posizione. Presto vedremo come l'inventiva dei generali tedeschi renderà mortificantee inutile questo gigantesco investimento. La linea di fortificazioni non copre il confine con ilBelgio perché il governo belga si è rifiutato di partecipare a questo enorme costo.Paradossalmente molte compagnie di costruzione tedesche partecipano agli appalti, per cuiqueste costruzioni perdono i loro segreti; le loro numerose guarnigioni non vivono in questisotterranei, troppo umidi e poco areati, e sono composte da truppe da fortezza poco idonee alcombattimento.

Origini della dottrina del carro d'assalto per fanteriaL'idea di costruire i carri d'assalto cingolati trasformando dei trattori viene dalla impossibilità didistruggere i reticolati e le trincee che è il problema principale della 1a Guerra Mondiale. Lapreparazione dell'artiglieria, che può durare anche giorni, preavvisa il nemico sul successivoassalto della fanteria, assalto che presto perde lo slancio provocando gravissime perdite; ciòprovoca l'immobilizzazione del fronte e la lentezza di ogni avanzata. Il rischio di prolungare inmaniera indefinita la guerra porta a una nuova tecnica che permetta un'offensiva vigorosa ingrado di sorprendere l'avversario, lo sfondamento delle linee e il ripiegamento del nemico.

Questa nuova arma offensiva è il carro d'assalto, cui i francesiattribuiscono l'invenzione al loro compatriota J. L. Breton, sottosegretariodi Stato delle invenzioni (nella foto uno dei prototipi).I carri vengono impiegati in massa nel 1918 a Villers-Cotterets (230) e tra

l'Aisne e l'Ourcq (520) ottenendo la sorpresa tattica operando in appoggio reciproco con lafanteria. Il giorno 8 agosto “la giornata nera” 600 carri d'assalto con la fanteria attaccano adAmiens devastando in profondità le linee tedesche, preoccupato per la situazione disastrosadella popolazione l' 11 agosto il Kaiser Guglielmo II decide di aprire le trattative di pace.Al costo enorme della sconfitta della Germania si aggiungono circa 760.000 tedeschi decedutiper fame causa il blocco navale inglese e l'epidemia di “spagnola” che uccide in Europa piùgente che la guerra stessa sopratutto a causa della denutrizione.2

E' doveroso aggiungere che molti storici affermano che la decisione finale della resa tedescasia appunto da attribuire alla comparsa dei 600 carri armati ad Amiens ma J. F. Fuller – pionieree teorico delle formazioni corazzate – afferma invece successivamente negli anni '20 chel'importanza del carro d'assalto deriva dai suoi effetti morali: “per i fanti tedeschil'avvicinamento dei carri armati è stata una giustificazione per non combattere, per loro avevasenso combattere contro altri fanti ma non contro i carri”.Per ironia degli eventi nel Secondo Conflitto Mondiale questo accadrà proprio alla fanteriafrancese. Questa strategia carro d'assalto-fanteria si trascinerà per i 22 anni successivi e sarà il più graveerrore di dottrina militare anglo-francese causando nella primavera del 1940 la sconfitta delgrande esercito francese e del British Expeditionary Force (BEF) inglese, che viene costretto areimbarcarsi frettolosamente praticamente in mutande a Dunkerque.

La sconfitta della Polonia – un monito inascoltatoIl 29 settembre 1938 Germania, Italia, Gran Bretagna e Francia firmano il “Trattato di Monaco”che obbliga la Cecoslovacchia a rendere alla Germania i territori dei Sudeti e le principaliposizioni militari difensive.Il 15 marzo 1939 la Slovacchia dichiara la propria indipendenza e la Germania occupa le regionidi confine Boemia e Moravia. Sono dei notevoli successi diplomatici ma la Germania nazista non si ferma nelle proprie mireespansionistiche e nel 1939 rischia tutto, prima si rivolge a est e poi ad ovest.Nel 1939 Hitler rivendica le sue pretese sulla Polonia per la restituzione di Danzica onde averesia lo sbocco commerciale sul Baltico che il corridoio che separa la Germania dalla PrussiaOrientale abitata da cittadinanza di lingua tedesca. Francia e Gran Bretagna non possono farealtro che rinnovare i loro impegni di protezione e difesa della Polonia, confine tra l'ImperoSovietico e l'Europa occidentale con gli altri Stati creati durante gli anni '20, ma ancora unavolta le Diplomazie francesi e inglesi rivelano la loro debolezza di fronte alle intimidazioni delGoverno nazista. Hitler coglie il suo trionfo a Monaco quando Chamberlain persuade la Franciaad abbandonare la Cecoslovacchia. Dopo l'invasione della Cecoslovacchia, praticamenteindolore e che permette l'occupazione dei territori di etnia tedesca ricchi di rame, zinco,carbone, grafite e di molte industrie chimiche, Hitler è convinto che Francia e Gran Bretagnasiano condotte da Governi pavidi e raggirabili, di fatto tutte le esibizioni di forza militare eindustriale e la coesione della popolazione al nazismo intimidisce inglesi e francesiconvincendoli che è meglio scendere a patti con lui prima che la Germania possa diventaretroppo forte. . Il Governo nazista ancora esita sulla guerra e fa dei tentativi diplomatici perscreditare il Governo Polacco, ma ormai lo stato di allerta è insostenibile e si avvicina la stagionedelle piogge. La mobilitazione e lo schieramento delle truppe è occultata dal “Welle Plan”dunque l'attacco è una completa sorpresa. Viene “costruito” uno sconfinamento: nella notte del30 agosto 1939 viene provocato un incidente di frontiera che offre un “motivo legittimo”all'invasione della Polonia: freddamente Himmler fa uccidere le persone di una stazione radiotedesca sulla frontiera mentre la stazione stessa trasmette un falso drammatico messaggiosullo scontro a fuoco e sull'aggressione da parte di truppe polacche. La propaganda del MinistroGoebbels fa il resto. Il 31 agosto comincia l'attacco alla Polonia, è la prova della potenza delleForze Armate tedesche. Il 3 settembre Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania.

L'esercito tedesco invade la Polonia e l'VIII Armata – l'unica composta da forzecorazzate e motorizzate – penetra velocemente nelle linee nemiche seguitadalle truppe appiedate e dai rifornimenti ippotrainati. La Luftwaffe in appoggiocoordinato con l'esercito distrugge i capisaldi e l'aviazione polacca a terra, nelbreve giro di 8 giorni le forze polacche sono accerchiate e impossibilitate amanovrare con i pochi mezzi motorizzati, l'8 settembre i tedeschi sono vicino a

Varsavia. Grazie al terreno pianeggiante e a favorevoli condizioni meteo, in otto giorni il grossodell'esercito polacco è racchiuso in sacche tagliando ogni ritirata verso la Romania, quindi vienesconfitto a occidente della Vistola.I gravi errori dei polacchi sono di avere disperso le forze a cordone lungo i ben 1.200 km. di3

frontiera senza riserve a disposizione, la scarsezza dei collegamenti e dei mezzi di trasporto, unsistema di controllo e comunicazione fragile e la politicizzazione dell'esercito.Molti piloti polacchi esperti, circa 90 inizialmente, fuggono in Gran Bretagna e si arruolano nellaRoyal Air Force, che ha un gran bisogno di piloti veterani più che di aerei: formeranno dellesquadriglie da caccia che combatteranno con determinazione la Luftwaffe. Tornati in Patria neldopoguerra in una Polonia stretta sotto il regime sovietico, portatori di esperienza didemocrazia, saranno emarginati o trattati ancora peggio, ancora un'altra ironia degli eventi.In questo campagna solo il 10% delle forze tedesche è composto da divisioni corazzate emotorizzate eppure questo clamoroso successo rivela al mondo il nuovo volto del conflitto, laguerra di posizione è diventata completamente obsoleta ma gli Stati Maggiori europei sirifiutano di capire la lezione e addebitano il crollo del consistente esercito polacco alla suascarsa preparazione e alla tardiva mobilitazione. Ancora una volta gli osservatori militari e i reporter di guerra (tra i quali Indro Montanelli) checommentano queste innovazioni vengono ignorati, come già successo durante la guerra civilespagnola che è stata il banco di prova di molte armi e tattiche innovative.L'esercito polacco viene annientato: circa 200.000 feriti, 66.000 morti e 700.000 prigionieri, labella e orgogliosa gioventù polacca è spazzata via in pochi giorni. Le cariche della gloriosacavalleria si rivelano un vero suicidio di massa. Il 17 settembre avviene l'invasione sovietica daest che spartisce la Polonia nelle due zone di occupazione in coerenza con il Patto Ribbentrop-Molotov. Il 25 settembre “il lunedì nero” Varsavia subisce un massiccio bombardamentoaereo, un'altra prova di forza della Luftwaffe che sperimenta il bombardamento a tappeto soprauna città. Il 6 ottobre la Polonia si arrende.Si dice che un giornalista inglese presente alle battaglie abbia intitolato “Blitzkrieg” - “guerralampo” le nuove tattiche tedesche o forse è un termine coniato dagli stessi tedeschi,comunque rimane un appellativo che rimarrà fissato nella Storia per sempre.Tenendo parzialmente fede alle promesse come garanti dell'integrità territoriale polacca, Franciae Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania.Hitler si è illuso di aver dissuaso e diviso gli alleati e che l'attacco alla Polonia rimanesse senzal'intervento degli alleati ma ora la Germania è veramente in guerra contro le due maggioripotenze europee vincitrici della guerra precedente; il bluff del Fuhrer è stato visto, “eadesso ?” domanda inviperito ai suoi consiglieri. Gli esperti militari della Germania sonoconvinti dell'impreparazione tedesca alla guerra che sarebbe invece prevista con l'inizio del1942/43, ma ormai sono senza ritorno, si può soltanto rimandare dopo l'inverno in quella stranapausa che viene definita “drole de guerre”.Ciò non toglie che alcuni importanti generaliprussiani, memori dei macelli nelle trincee di pochi anni prima, pensino che tutto questo sia unafollia e che Hitler vada esautorato – evento che invece non succederà per tutti i cinquedrammatici anni successivi - il dittatore è purtroppo molto fortunato e tutti i numerosi tentatividi toglierlo di mezzo andranno falliti con l'unico risultato delle feroci ritorsioni attuate dallefedelissime e fanatiche SS.

L'invasione del Belgio – la presa del forte di Eben EmaelL' operazione più stupefacente e innovativa della 2a Guerra Mondiale è la presa del forte belgadi Eben Emael: costruito intorno al 1935 è una gigantesca torta in acciaio e calcestruzzo di 700metri per 900 metri che domina il Canale Alberto e l'accesso all'Olanda, munito di fossatiinvalicabili, torri a scomparsa con mitragliatrici, cannoni a lunga gittata in casematte.I belgi non hanno partecipato alla costruzione della Linea Maginot ma si sentono protetti daquesta invalicabile e formidabile fortificazione con la sua guarnigione di circa 1000 soldati, iponti, i fiumi e il canale sono la via obbligatoria di comunicazione versola Francia. Di sorpresa la mattina del 10 maggio molto presto, nel silenziopiù assoluto, 80 fallschirm-pioniere tedeschi atterrano con grande abilitàe coraggio con 11 alianti DFS230 sul tetto del forte, è un'azionepreparata in massima segretezza in Cecoslovacchia, i pioniere sono unCorpo di altissima professionalità e capacità agli ordini del gen. Kurt Student comandante delCorpo Paracadutisti e sono addestrati all'uso di lanciafiamme, esplosivi, cariche cave,4

paracadute, canotti d'assalto, aviotrasporto. Sono un Corpo unico al mondo da non confonderecon i guastatori o i genieri. Gli alianti DFS230 non sono certo comodi per i lunghi percorsi, sonostretti e gli otto soldati sono accovacciati su una asse, curvi, addossati l'uno dopo l'altro,contrariamente agli alianti Horsa che poi costruiranno inglesi e americani, ben più ampi e conpiù soldati a bordo.

Un'altra innovazione di questa guerra, usata inizialmente solo dai Tedeschi, è lacarica cava che permette di penetrare, grazie all'altissima temperatura delgetto incandescente, acciaio e calcestruzzo molto spessi. In un giorno di lottaaccesa i pioniere mettono fuori uso le torri corazzate, i cannoni, le porteblindate, lanciano esplosivi nei corridoi e nelle prese d'aria, usano ilanciafiamme per snidare la guarnigione di 1000 soldati che si arrende versosera senza essere uscita dal forte per combattere.

Il loro comandante ten. Witzig fa un atterraggio di fortuna a causa dello sgancio del cavo ditraino e il suo posto viene preso dal sergente Wenzel che comanda l'attacco: un'ulterioredimostrazione del livello di addestramento e di iniziativa delle truppe. Poi il ten. Witzig chiamaper radio un aereo Ju 52 trimotore da rimorchio, fa riagganciare l'aliante e raggiunge i suoiuomini nella mischia. In questa azione muoiono 6 pioniere e 20 rimangono feriti.Nel frattempo altri pioniere sono atterrati vicino ai ponti sul Canale Alberto che vengonooccupati.E' la prima volta che vengono usati gli alianti da assalto in un contesto cosìparticolare e molto rischioso, li rivedremo poi anche in Italia il 12 settembre 1943in una azione simile, ardita e (purtroppo..) con successo in Italia sul cortissimoaltipiano del Gran Sasso con la liberazione di Mussolini (foto).

Rotterdam assalita dalle truppe aviotrasportate Il 10 maggio nel cuore di Rotterdam alle 5 del mattino 12 idrovolanti Heinkel ammarano sulfiume, ne sbarcano 150 pioniere che occupano le estremità del più importante ponte ferro-stradale. Nel frattempo i paracadutisti si lanciano sullo stadio sportivo di Rotterdam, salgono suitramvai e scampanellando raggiungono i pioniere che tengono il ponte. E' una missione moltoazzardata e semisuicida che si rivela invece vincente per il fattore sorpresa e per il fatto checontemporaneamente altre truppe aviotrasportate atterrano sull'aeroporto di Waalhavenaffluendo poi sui ponti importantissimi per l'invasione.Il Corpo paracadutisti tedesco comprende 4.000 uomini accuratamenteselezionati cui si aggiungono 12.000 fanti delle truppe aviotrasportateche sono addestrati a caricare se stessi e l'equipaggiamento sugli aereida trasporto Junkers 52 e uscirne velocemente. Contrariamente aiparacadutisti queste truppe possono portare equipaggiamenti e armi piùpesanti.(foto). E' l'ennesima dimostrazione della propensione per le novità, per gli azzardi e pergli stratagemmi che permettono alle Forze Armate tedesche di ottenere fulminei successi con ilminor dispendio di energie.La resistenza olandese si inasprisce quando supera il fattore sorpresa e viene deciso ilbombardamento della città per piegare il Governo: 50 bombardieri Heinkel sganciano le bombeche provocano un gigantesco incendio peggiorato da uno stabilimento di margarina in fiamme,che distrugge 3 km. quadrati della città e uccide 980 persone.

La campagna inconcepibile – l'invasione della Francia Dal settembre 1939 sconfitta, la Polonia gli eserciti tedeschi hanno vinto dappertutto: laDanimarca è stata travolta, poi è stata occupata la Norvegia e i suoi porti, fondamentali per ilrifornimento di ferro svedese e per le basi della Marina. La campagna di Norvegia costa moltevite e navi ai tedeschi, ai francesi,agli inglesi e ai norvegesi. Il Paese viene invaso anche dall'ariadai paracadutisti di Student con gravi perdite, anche le forze corazzate partecipano con ungruppo sbarcato nei dintorni di Oslo che in 5 giorni si spinge per oltre 200 km. congiungendosialle altre forze d'invasione. Il 10 maggio 1940 inizia l'invasione dell'Olanda e del Belgio.

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Il Lussemburgo viene occupato il 10 maggio, l'Olanda si arrende il 14 maggio e il Belgio il 28maggio. Velocemente come non mai visto nella Storia queste Nazioni vengono invase, sconfitte ecostrette alla resa.Adolf Hitler, che è il Capo dello Stato, diventa Comandante Comando Supremo delle ForzeArmate, impone i propri piani confusi e contraddittori che progressivamente porteranno alsacrificio dei militari di tutte le Armi e alla rovina del popolo tedesco plagiato dalla propaganda.Hitler è un arrampicatore sociale, dotato di intenzioni battagliere piuttosto che di reali capacitàmilitari, premuto dal tempo, costretto ad essere impaziente per ragioni economiche e sociali,giocatore d'azzardo, non capisce i principi fondamentali della grande strategia. Purtroppo èdotato di un potere ipnotizzante che lo mette in grado di plagiare e raggirare anche i generalipiù scettici, un potere che intimidisce ponendo i Comandanti militari in condizioni di svantaggiocostringendoli a esercitare comunque le loro notevoli e eccezionali capacità professionali.Sono piani poco lungimiranti e opportunisti secondo le crisi internazionali, ma nonostante questicontinui ripensamenti le Forze Armate tedesche riescono a destreggiarsi con un ComandanteSupremo che è sorretto da una fede mistica, ad organizzare e attuare velocemente e consuccesso le direttive. Molti soldati hanno il vantaggio di avere già combattuto in Spagna e inPolonia, un'esperienza che diventa preziosa adesso nello scenario vitale dell'Europa, sono deiveterani esperti comandati da generali con idee nuove in confronto agli Alleati che non hannoesperienza di combattimento né ufficiali superiori dotati di creatività. Molto presto infatti laFrancia e la Gran Bretagna dovranno riconoscere con costernazione che la superioritàdell'Esercito tedesco è dovuta anche al sistema di formazione e addestramento militari.

Fortuna imperatrix mundi – il “colpo di falce” sugli AlleatiIl 10 gennaio 1940 è un giorno fortunato per i tedeschi, vicino a Vucht in Belgio due ufficialitedeschi che hanno a bordo dell'aereo il piano di invasione dei Paesi vicini fanno un atterraggiodi fortuna, e non riuscendo a bruciare completamente tutte le carte – non sono fumatori – ilpiano viene svelato. Il Comando supremo e Hitler sono costretti a sospendere l'attacco e letruppe rientrano nelle caserme.Tutta la pianificazione strategica viene completamente riveduta cancellando il progetto inizialeche era simile al “Piano Schlieffen” di venticinque anni prima, che prevedeva di impattaredirettamente sui concentramenti trincerati inglesi e francesi (probabilmente con pochesperanze di successo). Il nuovo piano tedesco di invasione riveduto profondamente, o meglio, ideato da HeinzGuderian e da Erich von Manstein e approvato da Hitler che ama gli azzardi, prevedel'attraversamento delle Ardenne, impensabile fino ad allora per i mezzi motorizzati, verso Dinante Sedan da parte di tre Divisioni di mezzi corazzati al fine di isolare e accerchiare le forzefrancesi e il BEF schierate in forze lungo il confine belga, in concomitanza con le manovre atenaglia al centro e al sud delle altre divisioni corazzate. Probabilmente questo piano, il piano “sichelschitt” “colpo di falce” non sarebbe stato approvatodagli anziani generali del Comando Supremo se von Manstein non lo avesse espostodirettamente a Hitler a colazione il 17 febbraio 1940, presente anche Erwin Rommel: essoprevede di colpire sempre il punto debole degli schieramenti alleati per poi dilagarevelocemente accerchiando il nemico. Hitler si compiace per il piano temerario e ”miracoloso” elo approva. La nuova strategia prevede che lo “schwerpunkt” “il punto di massimo sforzo” nonsia più quello in cui si incontra la massima resistenza bensì il punto debole dell'avversario. A conforto di tale decisione c'è la convinzione degli analisti militari che la mentalità del nemicosia ancora ben ancorata alla guerra di posizione di soli vent'anni prima, dalla quale la Francia èuscita vittoriosa, e che i generali francesi siano soggetti al “peccato di autocompiacenza”; glieventi daranno loro ragione in maniera assolutamente insperata.Invero i generali francesi sognano ancora che i lenti e protetti carri armati servano solo dascudo alla fanteria che attacca le trincee nemiche come successo vent'anni prima, ma questavolta i trinceramenti non ci sono e quelli della Linea Maginot saranno parzialmente aggirati eignorati.6

Con l'esperienza della trionfante campagna in Polonia gli organici dei Gruppi corazzati vengonocompletati con l'aggiunta di raggruppamenti motorizzati al seguito delle divisioni corazzate; poile Divisioni vengono riunite in Corpi d'Armata (Panzerkorps) che diviene il fattore decisivo nellacampagna sul fronte occidentale contro un avversario superiore per numero e mezzi. Lacampagna di Polonia ha eroso le riserve di mezzi motorizzati e in parziale sostituzione vengonorequisiti 16.000 automezzi civili sia polacchi che cecoslovacchi.

Il più grande ingorgo stradale della Storia – il difetto francese nelle comunicazioni

La ricognizione alleata non si accorge delle migliaia di mezzi inmovimento nelle Ardenne dirette verso Sedan, nonostante che un pilotafrancese abbia riferito della lunghissima colonna con le luci accese inmarcia verso le Ardenne. Il pilota non viene creduto perché per i generalifrancesi il passaggio in mezzo alla foresta nelle strette stradine èinconcepibile. L' iniziale gigantesco ingorgo nelle foreste (il più grande

ingorgo stradale della Storia lungo 160 km.) viene risolto dalla polizia militare e i reparticorazzati, con la sinistra coperta dalla fanteria, dilagano oltre i ponti sul Reno travolgendo inglesie francesi che si ritirano ordinatamente nonostante la grave mancanza di coordinamento tra iComandi.Come previsto le truppe corazzate stanno tagliando tra l'Olanda e il Belgio.La confusione aumenta per i continui cambiamenti nella intera struttura di Comando francese,l'anziano gen. Maurice Gamelin, focalizzato ancora sulla guerra di posizione, viene sostituito dalnon meno anziano gen. Maxime Weygand di 73 anni che non percepisce la situazione che è incontinua evoluzione, si sposta continuamente e con calma sul fronte perdendo tempo percondurre riunioni al fine di preparare dei piani che sono già superati dalla realtà o comunqueassurdi.A peggiorare gli eventi c'è l'abitudine dei comandanti francesi di comunicare ancora tramitestaffette in motocicletta o di perdere tempo prezioso per incontrarsi di persona, ignorando sia iltelefono che la radio: il Quartier Generale di Gamelin non ha nemmeno una radio !

La guerra lampo – le forze in campoL'ordine di battaglia delle truppe motorizzate all'inizio del 1940 esprime chiaramente il divariotra forze anglo-francesi e tedesche:I francesi schierano 3.000 carri armati (tra cui 800 carri B1 e Somua S35 superiori ai mezzitedeschi) e 800 autoblinde, 2.300 carri però sono dispersi nelle divisioni di fanteria e cavalleria, irestanti carri formano 3 divisioni corazzate che contano metà organico di quelle tedesche.Il BEF britannico schiera 289 carri armati mod. Matilda, A10 e Cruiser ben protetti con uncannone da 40/50.Lo svantaggio è che sono presenti troppi modelli di mezzi corazzati che diventano un incubo perla manutenzione e la logistica.La Wehrmacht schiera 2.580 carri armati dei quali solo il modello Panzer IV – 268 in organico - ècomparabile con i carri pesanti alleati con il suo cannone da 75mm. a bassa velocità. I francesi hanno un numero doppio di cannoni dei quali però pochi hanno un traino fuoristrada.L'aviazione francese schiera oltre 3.200 aerei (pochi dotati di radio) ma sono un incubo dimodelli anche stranieri, e gli inglesi 600 aerei contro i 3.500 tedeschi (dei quali 400 sono Stuka).La Luftwaffe ha in dotazione circa 500 trasporti trimotore Junkers 52 che vengono utilizzati peril rifornimento aereo delle forze in movimento e per il trasporto delle truppe aviotrasportate,altro fattore innovativo. Nonostante questa differenza nelle forze in campo sono la creatività el'addestramento a rendere i tedeschi vincenti.La velocità di spostamento dei corazzati sconcerta gli Alleati, molto spesso le notizie degliavvistamenti arrivano ai comandi quando le postazioni sono già state travolte e la posizione delnemico è sconosciuta: “dov'è il nemico ?” si domandano tutti troppo spesso.I fanti francesi, chiamati scherzosamente “poilu” ora soffrono il terrore dei tanks allo stessomodo come vent'anni prima ne soffriva la fanteria tedesca, una delle tante ironie della Storiache spesso si ripete.7

Agli Alleati sembra che i gruppi avanzati siano come dei fantasmi che scompaiono dopol'attacco e ricompaiono all'improvviso da altre parti, francesi e inglesi – sopratutto i francesi -nonsi capacitano della velocità di spostamento dei tedeschi, mai vista prima di allora nella Storia,capaci di manovrare velocemente i gruppi meccanizzati e di avanzare per decine di chilometrial giorno.L'aviazione francese subisce fortissime perdite quando viene bombardata all'improvviso fermasugli aeroporti, del resto né i bombardieri né i caccia sono competitivi, solo il caccia Dewoitine520 può competere con il Me 109 tedesco, ma questo non basta e gli aerei francesisottopotenziati e goffi praticamente escono di scena lasciando i cieli liberi alla Luftwaffe.I fanti e gli artiglieri vengono assaliti dal panico quando i bombardieri in picchiata Junker 87Stuka li bombardano continuamente nel frastuono della battaglia; per spaventare il nemico findalla guerra di Spagna sotto un carrello degli aerei è stata applicata una sirenachiamata “le trombe di Gerico”che ulula tetramente quando si buttano inpicchiata, i piloti vanno in tuffo anche quando rimangono senza bombe, con ilrisultato che i soldati si rannicchiano continuamente nelle buche perdendoogni velleità di combattere. I bombardieri vengono mandati a turni e non inmassa per cui la fanteria francese e inglese si mette continuamente al riparofino all'arrivo del seguente turno di bombardieri. Non è tanto la potenzadistruttiva del bombardiere in picchiata a farne un'arma decisiva ma bensì leconseguenze dovute ai veicoli e alle vie di comunicazione distrutte, al flusso diprofughi e di soldati in fuga che penalizzano la catena di comando francese che ha in antipatiala radio e si basa sui telefoni e sulle staffette, seguendo ancora le vecchie procedure dellaguerra di trincea.Anche quando non sono a vista, basta il rumore dei cingoli e il rombo dei motori a far cedere isoldati, moltissimi si arrendono, altri gridano “tradimento!” e fuggono indietro spargendo ilpanico nelle retrovie raccontando storie incredibili di migliaia di carri armati tedeschi. Spessosono gli stessi carri francesi o inglesi ad assere scambiati per nemici, ecco che la mancanza diaddestramento della fanteria nella guerra moderna incide definitivamente sul morale. L'esercitofrancese ha ricevuto i cannoni anticarro da fanteria, ma troppi esemplari sono rimasti chiusinegli arsenali, mentre la numerosa artiglieria campale vera e propria, che è stata l'orgoglio dellaguerra di trincea, in questa situazione è praticamente inutile contro la mobilità delle divisionimotorizzate, i francesi non riescono a posizionarla non conoscendo la posizione del nemico, imezzi di traino sono troppo lenti e non sono fuoristrada mentre i bombardieri distruggono lebatterie.I Comandi francesi e inglesi non si rendono conto che non è più l'artiglieria ad appoggiare gliinvasori ma sono i bombardieri in picchiata utilizzati a turni obiettivo per obiettivo. I carri armati francesi Somua S35 e Char B sono lenti e ben protetti ma troppo alti con la sagoma

troppo evidente sul campo di battaglia, pochi hanno la radio essendoconcepiti per l'appoggio alla fanteria, e non sono addestrati amanovrare di concerto. Sopratutto lamentanoun errore fondamentale di progettazione: latorretta è monoposto per cui il capocarro fa

da osservatore, puntatore e cannoniere, un compito impossibile estressante in un conflitto a fuoco concitato. Inoltre vi sono troppi modellidi carri che rendono la logistica e la manutenzione un vero incubo.Nei carri tedeschi invece l'ampia e comoda torretta ospita il capocarro, il cannoniere e ilpuntatore che sono seduti su sedili sospesi nel cesto dell'anello di torretta e girano con essa,tutti i mezzi sono dotati di radio di buona qualità.

Anche se i cannoni dei carri tedeschi spesso non riescono apenetrare le pesanti corazze dei carri francesi e inglesi,l'esperienza della guerra di Spagna ha insegnato che il lungocannone Flak da '88mm. antiaereo può essere anche utilizzatoin campagna con munizione sia a granata normale che congranata perforante, il cannone distrugge qualsiasi carro

armato alla distanza di ben oltre 1000 m., più della distanza media di ingaggio di 300/350 m.8

dei cannoni dei carri, per cui la veloce messa in batteria dei pezzi da '88 in mano a artiglieriesperti con ottiche sofisticate consente di neutralizzare a lunga distanza i carri di testa e i carricomando, dissuadendo gli altri mezzi ad attaccare. Molto probabilmente il Flack '88 rimane il miglior cannone di tutto il conflitto anche per questasua flessibilità di utilizzo. Le perdite alleate aumentano continuamente per via dei bombardamenti di precisione degliStuka in coordinamento con i Gruppi di terra – secondo il progetto del generale Guderian ogniGruppo ha i propri ufficiali di collegamento della Luftwaffe - mentre l'Aviazione francese e quellainglese hanno niente di simile a livello tattico. Il 14 maggio vi è il primo scontro tra carri armati vicino ad Hannut, due divisioni corazzateleggere francesi si scontrano con i tedeschi, i francesi non concentrano l'artiglieria e la fanteriameccanizzata mentre le due divisioni corazzate tedesche manovrano in gruppi concentrandosisui nodi di resistenza per poi dilagare sulle retroguardie; il comandante di campo franceseinsiste testardamente per dividere i tanks in appoggio alla fanteria e in pratica le forze francesisono spazzate via.Il 15 maggio la Divisione Corazzata di Riserva francese con i carri pesanti viene distrutta dalla5a e 7a Divisione Panzer anche per mancanza di benzina, rimangono 50 carri su 150 iniziali.Praticamente le forze corazzate francesi su questo fronte sono state quasi cancellate in 48 ore eormai la campagna a nord si avvia verso una sconfitta.Il generale Georges Comandante del fronte nord ovest mortalmente pallido esclama “ il nostrofronte è stato sfondato a Sedan, c'è stato il crollo....” poi si butta su una sedia e scoppia inlacrime.

I mezzi francesi e inglesi danneggiati vengono abbandonati (foto carroCruiser inglese), spesso anche per mancanza di benzina, mentre iraggruppamenti corazzati tedeschi hanno al seguito le proprie officine dacampo, i rifornimenti di carburante, i viveri e i complementi di riserva dicarri ed equipaggi freschi.In barba alle procedure della burocrazia militare, i carristi tedeschi

scardinano le serrature delle stazioni di servizio e fanno sfacciatamente rifornimento di benzina,un'altra ironia di questo inizio di guerra. Un'altra beffa di questa campagna è che i Comandantitedeschi comprano le Guide Michelin presso i benzinai francesi per orientarsi durante l'avanzata!Con vero stupore e rammarico gli ufficiali alleati prendono atto che i blindati tedeschi ritornanoin battaglia riparati velocemente senza tornare nelle retrovie: la logistica delle officine e deirifornimenti di carburante al seguito dei corazzati è stata progettata e corretta durante l'“Anschluss” l'annessione pacifica dell'Austria che è servita da banco di prova per le colonnecorazzate. In questa progettazione c'è l'impronta fondamentale del generale Heinz Guderian,l'unico generale nella Storia che abbia progettato una strategia completa e che l'abbia condottain azione con successo, la strategia della Guerra Lampo – Blitzkrieg.A questo punto occorre una precisazione sulle forze corazzate tedesche: i carri armati, che d'orain poi finalmente chiameremo Panzer, non sono superiori né come armamento né come numeroa quelli alleati, anzi, quasi tutti i modelli in campo montano un cannone da 37 ad alta velocitàiniziale in torretta, il Panzer mod.II è un carro da esplorazione poco potente, il Panzer mod.III è

un modello affidabile ma di appoggio alla fanteria(foto sin.) l'unico veramente competitivo è ilPanzer mod.IV (foto dx) che con le opportunevarianti sarà prodotto durante tutta la guerra –9.000 esemplari - sempre più potente e anche

nella versione semovente e cacciacarri senza la torretta con il cannone nello scafo. A questi carri

va aggiunto il carro cecoslovacco Skoda mod. 38 prodotto per tutta la guerranella grande industria metallurgica ceca, in tutte le varianti cacciacarri,semovente, antiaereo; un buon mezzo affidabile, veloce e semplice con lesospensioni tipo Christie che permettono una ottima mobilità su tutti i terreni.

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Con l'annessione senza danni della Cecoslovacchia la Wehrmacht acquisisce subito una regaliadi 250 carri Skoda-Panzer 38 senza i quali il successo in Francia non sarebbe possibile.Guderian fa aggiungere subito una tonnellata aggiuntiva di corazzatura, nonostante ciò è ilcarro più veloce del momento.La vera differenza tra i carristi contendenti è nell'addestramento acquisito durante le grandimanovre, nell'affidabilità reciproca degli equipaggi che vivono insieme affiatati nel carro comese fosse una seconda casa, di cui conoscono bene la manutenzione, i pregi e i difetti,contrariamente ai carristi alleati i cui ranghi spesso vengono riorganizzati,perdendo così l'affiatamento nel gruppo e la conoscenza del mezzo.Anche i semicingolati tedeschi fanno la differenza, sono potenti mezziblindati che trasportano i granatieri al seguito dei carri di punta, con le stesse caratteristiche difuoristrada e di velocità, saranno sempre più richiesti sia dai granatieri che dall'artiglieria per iltraino dei cannoni.(foto). Nella guerra di movimento la velocità è ormai il fattore vincente, letruppe appiedate o trasportate dai camion seguono le punte di diamante corazzate che hannoil compito di sfondare le linee nei punti deboli, gettare lo scompiglio e lasciare le sacche diresistenza alla fanteria che segue. Ogni Panzerdivision ha in organico tre gruppi di artiglieria con obici da 152 mm. e da 105 mm.,gli obici sono più leggere ed economici dei cannoni ad alta velocità e sono trainati daisemicingolati con la stessa velocità dei carri su ogni terreno.I semicingolati in questo inizio della 2a Guerra Mondiale sono mezzi semisconosciuti a francesie inglesi, appariranno in battaglia solo molto più tardi gli halftracks americani che, prodotti ingrande serie - vantaggio della superproduzione statunitense - saranno dati in dotazione ancheagli Alleati.I reparti esploranti della Wehrmacht – soprattutto le Divisioni Panzer – hanno in dotazione lemotocarrozzette BMW con due ruote motrici capaci di affrontare qualsiasiterreno, armate con una mitragliatrice MG34 sul sidecar, con tre uomini abordo, vanno all'attacco in pattuglie sbucando dal nulla con la loronotevole potenza di fuoco e gettano confusione nella fanteria alleata.Un'altra innovazione di quel momento è la standardizzazione dei mezzi dacampagna, per esempio in tutta la guerra e su ogni fronte sarà protagonista la “kubelwagen”umoristicamente chiamata “il secchio”, il mezzo leggero derivato dalla Volkswagen fruttodell'ingegno dell'ing. Ferdinand Porsche.

Impossibile non ricordare la beffa subita dal popolo tedesco che haversato le sottoscrizioni per l'acquisto della “macchina del popolo” tantoreclamizzata dalla propaganda nazista, che viene invece militarizzatae....il sogno della classe media di avere un'auto si volatilizza a causa delleesigenze di guerra. Il Maggiolino, questa è proprio l'auto tanto agognata,

ricompare nel dopoguerra con il successo enorme che sappiamo.

La configurazione tipica di una divisione corazzata tedesca nel 1940Guderian progetta e fa approvare la composizione delle Panzerdivision, sono Divisioni ben piùcomplicate delle Divisioni tradizionali e sono più versatili, le loro componenti sono autosufficientie possono essere ricostituite e adattate in Formazioni e in Gruppi di Combattimento su misuradelle esigenze del momento.Una tipica Panzerdivision comprende 3.000 mezzi e 14.000 soldati, consuma ben 2.500 litri dicarburante per ogni chilometro su terreno pianeggiante.La Divisione Panzer di Guderian nel 1940 è così composta : 244 carri armati di soli 4 modelli sudue Reggimenti, 133 obici di artiglieria, 58 autoblinde, 295 semicingolati blindati, 24 rimorchi,60 mortai, un battaglione contraereo, un battaglione motociclisti, un battaglione controcarro, unreparto del genio, il reggimento di fanteria montata sui camion Opel, intendenza e officine dacampo motorizzate, trasmissioni, autocarri speciali, aerei da osservazione Henschel HS 126,mezzi per il rifornimento di carburante, sezione cartografica e meteo. Dopo la campagna diPolonia vengono organizzate dieci Panzerdivision, le divisioni di cavalleria si sono dimostrateinadatte in Polonia e sono state convertire con un notevole sforzo in Divisioni corazzate. 10

Questa gran massa di mezzi e di uomini è difficile da schierare, se ad esempio tutti i mezziviaggiassero in colonna essa si allungherebbe per quasi 120 chilometri, e ciò non è successo,ma questa forza imponente ha il vantaggio di gettare timore e scoramento nelle città e neivillaggi attraversati.

La Mosa – Erwin RommelLa Mosa fornisce la barriera naturale con i suoi meandri e ostacoli fortificati ma i pianificatoritedeschi sanno che solo un colpo di genio potrebbe salvare ormai le armate anglo-francesi anord, ma del colpo di genio non vi sono tracce nelle decisioni alleate. Il grande fiume vienesuperato di slancio nonostante le difficoltà derivanti dai ponti distrutti e dai guadi molto larghi.La prima delle divisioni corazzate a raggiungere la Mosa è la 7a Pz.Div. comandata da Rommelche ha avuto solo tre mesi per imparare la complessità di questo comando. E' un uomoambizioso che si compiace di farsi fotografare sul campo, si è adeguato molto velocemente allecomplesse manovre di una Divisione corazzata che è confacente al suo tratto caratteriale ed èsempre all'avanguardia dei mezzi con accanto due autoblindo dotate di radio a lunga portataper i collegamenti sia con la Divisione che con l'Aeronautica di appoggio. I francesi non hanno l'idea di quello che accade sul campo, i telefoni subiscono ritardi, la fanteriafrancese ha marciato per 120 km. per arrivare in azione, le sette Divisioni di fanteria hannosparpagliato l'artiglieria e i carri in piccole unità, considerando questo il contrattacco previstocontro l'invasione viene rimandato facendo il gioco dei pianificatori germanici. Il 10 maggio viene occupato il Lussemburgo.Il 12 maggio, domenica di Pentecoste, i motociclisti della 7a Pz.Div. passano dinotte la Mosa sfruttando una chiusa scovata in avanscoperta dallo stessoRommel perché i ponti sono stati fatti saltare. All'alba molto presto la fanteriaa bordo di battelli pneumatici e Rommel in avanguardia passano il fiumesotto un fuoco intenso francese, poi Rommel torna indietro per organizzare la testa di ponte. Amezzogiorno la testa di ponte tedesca si è allargata e arrivano alcuni Panzer IV che dalla rivacoprono con i loro cannoni i pontieri che costruiscono velocemente un ponte, prima leggero poipesante su ordine di Rommel, poi il mattino successivo sul nuovo ponte cominciano a passare imezzi in un flusso inarrestabile.Vengono avvistati alcuni carri francesi e Rommel – in quel momento senza artiglieria controcarro– fa sparare contro i carri con le pistole lanciarazzi: pensando si tratti dei tiri di aggiustamentodell'artiglieria i carristi francesi si ritirano.Il 15 maggio a Sedan la 1a Divisione corazzata francese tra Flavion e Ermeton sta facendo ilpieno di carburante; costruiti per avanzare con la fanteria i carri francesi hanno poca autonomiae devono spesso rifornirsi da apposite autocisterne, contrariamente ai tedeschi che inveceusano le “taniche” facilmente trasportabili ovunque (queste robuste “taniche” saranno la predapiù contesa durante la campagna d'Africa). Mentre è in corso il rifornimento la 7a Pz.Div. diRommel e la 5a Pz.Div. piombano loro addosso con la classica manovra a tenaglia: rimangonosolo 3 carri su 36, quelli con i serbatoi a secco vengono distrutti dai loro stessi equipaggi. Lasera quello che rimane della grande 1a Div. corazzata francese comincia a ritirarsi, inizialmentecontava 175 carri pesanti e ora ne rimangono solo 17. Il 14 maggio l'Olanda si arrende.

Battaglie nei cieliIn questa fase della guerra la Luftwaffe protegge le sue forze di invasione quando sono bloccatee vulnerabili, gli aerei da osservazione Hs 126 forniscono continue immagini delle forze nemichema il fattore decisivo molto più importante rimane che i bombardieri in picchiata sostituisconol'artiglieria tradizionale di appoggio, come è stato ideato dai teorici della guerra di movimento.L'Armée de l'Air ha una consistenza di modelli da vero incubo per la logistica, mentre laLuftwaffe conta su pochi modelli di caccia e di bombardieri già ampiamente collaudatioperativamente in Spagna e in Polonia. Piloti, armieri, meccanici tedeschi hanno una vita piùsemplice per gestire i 1100 bombardieri, i 400 Stuka e i 1200 caccia Messerschmitt Bf 109 eBf 110. Tra il settembre 1939 e il maggio 1940 la Luftwaffe perde 937 aerei da guerra,stranamente l'Armée de l' Air in due mesi di guerra perde 914 aerei di cui solo 63 in11

combattimento su una dotazione iniziale superiore a quella tedesca.Ma dove sono gli aerei francesi ?Mentre le colonne corazzate tedesche marciano in avanti solo la R.A.F. spende veramente ipropri aerei da caccia e da bombardamento subendo pesanti perdite, gli aerei francesi vengonocolpiti sugli aeroporti allineati come per un'ispezione oppure vengono abbattuti dalla contraereatedesca fornita abbondantemente di cannoni Flak da '88mm. e di pezzi automatici da 20mm. e40 mm Bofors. Sono gli stessi cannoni contraerei di costruzione svedese che posseggono anchei francesi e che però sono chiusi negli arsenali come i cannoni anticarro da fanteria. Perprecauzione l'Aviazione francese trasferisce le squadriglie sui campi di addestramento o sugliaeroporti civili lontano dalle zone pericolose, inspiegabilmente i numerosi aerei appena uscitidalle fabbriche vengono dirottati al sicuro invece che buttati direttamente nella mischia. La mancanza di collegamenti provoca situazioni paradossali e tragiche in cui i bombardierifrancesi senza scorta trovano il cielo pieno di caccia nemici mentre i caccia francesi tornano allebasi senza aver trovato il nemico! Dopo l'Armistizio la commissione italiana di controllo troverà in Nord Africa centinaia di aereifrancesi, altre centinaia verranno trovati nella zona non occupata della Francia. Un' altro belbottino di guerra.

Oltre SedanIl 15 maggio Winston Churchill viene svegliato dalla telefonata disperata del Primo Ministrofrancese Paul Reynaud “siamo battuti, abbiamo perso la battaglia!” poi Churchill si reca inFrancia per consultazioni e domanda a Gamelin “dov'è la riserva strategica?” la risposta è “nonesiste”. Il Primo Ministro britannico ne rimane così profondamente sconvolto che nondimenticherà questa risposta per tutta la vita.Un varco è stato praticato nella linea francese e i tedeschi vi stanno sciamando, la Mosa vienesuperata, l'azione tedesca sta accelerando i tempi e i francesi proprio non se ne rendono conto;la 6a Pz.Div. passa attraverso i fortilizi delle difese francesi, sul ponte di Moutherné vieneliberato un gigantesco ingorgo tedesco di carri armati e camion mentre la fanteria filtracomunque attraverso i mezzi, altre truppe passano sul ponte pesante costruito velocementedal genio pontieri a Nouzouville, è diventata un'ondata veloce che sta travolgendo tutti. 16 maggio: la 6a Pz.Div. di Reinhardt ha coperto combattendo ben 65 km in un giorno – per laStoria è un tragitto a tempo di record – e incontra la formidabile 2a Divisione corazzata francesea Signy-l'Abbaye che sta sbarcando dai treni, piomba in mezzo ai carri francesi colti di sorpresamentre stanno uscendo dalla stazione ferroviaria e distrugge l'artiglieria e i carri privi dirifornimenti e di collegamenti. E' stato il Fato o la totale mancanza di osservazione e percezionefrancese del fronte ? Il 19 maggio tre battaglioni corazzati comandati dal generale Charles De Gaulle tentano uncontrattacco ma le incursioni aeree disperdono i loro numerosi tentativi di entrare in contattocon il nemico.

Battaglia di ArrasIl 21 maggio Lord Gort Comandante del BEF riunisce ad Arras tutte le forze disponibili per uncontrattacco, ha capito che l'avanzata nemica verso il mare sta tagliando via le forze armatealleate dai rifornimenti e dai collegamenti. Raduna una miscellanea di circa 100 carri, di cui 70nuovi inglesi appena sbarcati, truppe di guarnigione e fanteria senza appoggio aereo néricognizione e artiglieria. Di fronte c'è la 7a Pz.D iv. di Rommel e la divisione motorizzata delleSS. Inizialmente alcuni carri tedeschi vengono incendiati o distrutti, la fanteria e le SS vedendo ipropri corazzati incendiati vengono prese dal panico mentre l'artiglieria non riesce a perforarele spesse corazze dei Matilda inglesi; Rommel allora prende personalmente il comando dellebatterie dei cannoni da '88 e spostandosi continuamente da batteria a batteria dirige il fuococontrocarro e finalmente i carri inglesi e francesi vengono neutralizzati. Gli alleati si ritirano.Il contrattacco alleato viene respinto dalla versatilità delle armi tedesche e dal lorocoordinamento effettuato da un Comandante energico che rischia personalmente sul campo.La battaglia di Arras rimane il più significativo contrattacco contro l'invasione tedesca il cui12

unico risultato è impensierire il Comando tedesco.A fine maggio il 41° e 19°Corpo sono sulle coste della Manica; intorno c'è un nemico confusoche non capisce se le Pz.Div. sono dirette a sud verso Parigi oppure a nord per accerchiare letruppe inglesi, francesi e belghe che ormai hanno il mare alle spalle.Il piano von Manstein è riuscito in pieno, attaccando anche le retrovie con le manovre a tenagliale forze britanniche e francesi sono tagliate fuori dai rifornimenti, dalle comunicazioni e dairinforzi. Per comprendere questa vittoria devastante è importante sottolineare che lapenetrazione tedesca del fronte è ottenuta con una offensiva ad alta velocità che infrange learmate francesi invece di spingerle indietro, contrariamente agli scontri della 1a GuerraMondiale.Il 21 maggio è una delle date fatidiche di tutta la guerra: dopo lo scontro del 21 maggio adArras con i carri inglesi il Comando Supremo tedesco si ferma per riflettere se continuare loslancio finora molto fortunato ma con poca copertura e con poche riserve a disposizione. VonRundstedt per primo decide di fermare temporaneamente i Panzer, forse la verità è chel'anziano generale non ha compreso che la velocità dell'avanzata ha paralizzato le difesenemiche ed è impensierito dai successi troppo immediati. Hitler visita il Quartier Generale di von Rundstedt e conferma l'ordine di fermare i carri.

La salvezza del BEFQuesto evento regala del tempo agli alleati per riempire il vuoto nelle difese e cercare di salvareil BEF britannico e le truppe francesi a nord.Boulogne e Calais sono occupate e tre divisioni Panzer e due divisioni meccanizzate di fanteriasono a 17 km. da Dunkerque e qui si rivela il clamoroso errore strategico di Hitler e di vonRundstedt: le divisioni Panzer vengono fermate! Von Rundstedt è preoccupato che le divisionimeccanizzate siano con il fiato corto ( non è vero), vuole conservare le forze per la conquista delsud della Francia e teme, sbagliando, altri attacchi dei corazzati nemici che invece sono ormaiimpossibilitati ad riorganizzarsi. Heinz Guderian protesta veementemente e minaccia le dimissioni, poi queste vengono ritiratecon la clausola “ricognizione in forze”.Il Feldmaresciallo Hermann Goring approfitta subito delle esitazioni dell'Esercito per vantarsidella Luftwaffe – in quel momento invece provata dai combattimenti – in grado secondo lui dineutralizzare le forze inglesi e francesi attestate intorno a Dunkerque. E' la vanagloria di unincompetente – come si dimostrerà il fedelissimo Goring durante tutto il conflitto – ibombardamenti sul porto e sulle spiagge non hanno l'effetto sperato causa l'intervento dellaRoyal Air Force e anche a causa della distanza dagli aeroporti che penalizza l'autonomia degliaerei di tutti i contendenti, specialmente per i caccia britannici che possono operare solo pochiminuti.Ormai il perimetro difensivo inglese e francese è composto da forti contingenti che si difendonoaccanitamente, sono accerchiati con il mare alle spalle e non hanno altre speranze chel'evacuazione via mare oppure la resa. Sono circa 400.000 soldati, per la maggior parte inglesiappartenenti al BEF.

Dunkerque - Operazione Dynamo Il Governo inglese fin dal 19 maggio sta preparando l'evacuazioneda Dunkerque, il Comandante del BEF Lord Gort convince Churchillad organizzare l' Operazione Dynamo, l'evacuazione è affidataall'ammiraglio Sir Bertram Ramsay che facendo un disperatoappello alla Nazione tramite la BBC raccoglie più di 800imbarcazioni civili lunghe tra i 9 e i 30 metri. L'Operazione prendequesto nome da una delle stanze dell'Ammiragliato che ospitavauna volta un generatore elettrico. Dal momento in cui il porto di Dunkerque non è più operativole truppe sostano in attesa sulle spiagge dimostrando una straordinaria disciplina (foto degliuomini in coda sulla spiaggia) per venire imbarcate sulle imbarcazioni più piccole perraggiungere le navi più grandi in acque profonde.13

Le imbarcazioni civili spesso sono condotte dagli stessi proprietari o da marinai della marina mercantile in una encomiabile coesione nazionale. La Luftwaffe bombarda le spiagge contrastata in quota dalla Royal Air Force, la fortuna degliuomini sulle spiagge è che la sabbia attutisce l'effetto delle bombe. I soldati credono di esserestati abbandonati dai propri piloti perché non si accorgono degli accaniti combattimenti tra lenuvole e nella nebbia ben sopra le loro teste.La difesa del perimetro spetta ai francesi, gli inglesi sfilano attraverso esso per imbarcarsi.All'inizio le imbarcazioni hanno l'ordine di portare via solo i soldati inglesi poi i francesiprotestano per essere evacuati e il 30 maggio Churchill ordina di imbarcare tutte le nazionalità.L' ammiraglio Ramsay si prepara all'ultimo rischioso tentativo di imbarcare la retroguardiafrancese stimata in 30.000 uomini ma all'improvviso circa 40.000 soldati francesi saltano fuoridalle cantine e dalle rovine di Dunkerque dove si erano nascosti per evitare i combattimenti.Nella notte tra il 2 e il 3 giugno l'intera “Operazione Dynamo” si conclude con l'imbarco di26.000 soldati francesi dei quali ben pochi appartengono alla retroguardia che ha tenuto ilperimetro. Sono stati evacuati 338.226 uomini compresi 123.000 francesi, tutti gli armamentisono rimasti sul suolo francese, un gigantesco bottino di guerra per i tedeschi. L'enorme bottino e il conto provvisorio delle perditeLa Gran Bretagna lascia sul continente 1.200 cannoni, 1.250 cannoni antiaerei e controcarro,11.000 mitragliatrici e 7.500 veicoli.La Germania subisce 27.000 morti e 111.000 feriti, circa 900 aerei sono perduti e 800 carridistrutti. La Francia conta 90.000 morti, 200.000 feriti e 1.900.000 prigionieri, il grande esercitofrancese è praticamente annientato.Le Nazioni che hanno combattuto tra il 1939 e metà del 1940 contro la Germania perdono2.233 aerei e un totale di circa 2.698.000 uomini tra morti, dispersi, feriti, prigionieri.Il bottino bellico comprende anche 800 carri armati in ottime condizioni che verrannotrasformati e usati su tutti i fronti (anche dall'Italia). Da non dimenticare il fattore strategicomolto più importante: l'utilizzo delle industrie francese, belga e olandese per lo sforzo bellicotedesco.Le riserve di carburante tedesche fortemente diminuite nei mesi di combattimenti vengonoaumentate tanto da permettere un'autonomia per i seguenti due anni.Ogni Nazione sconfitta deve pagare il mantenimento delle forze di occupazione, per esempiodall'estate del 1940 la Francia inizia a pagare 400 milioni di franchi al giorno come “contributoalla difesa contro la Gran Bretagna”. Altra conseguenza per tutta l'Europa occupata è il drenaggio di ogni bene – dalle proprietàterriere ai beni di lusso – a prezzi di saldo cui invece corrisponde il rincaro dei beni tedeschi diesportazione, uno squilibrio che diventa una percepibile forma di saccheggio.Per due settimane ancora i francesi combattono accanitamente, le rimanenti 30 divisionifrancesi resistono sulla linea Weygand sui “tre fiumi”, poi la linea viene travolta dalle Pz.Div. eParigi cade. L' 11 giugno i francesi abbandonano la Maginot e ripiegano sulla Loira ma ormaitutto è perduto.Il 17 giugno entra in vigore il cessate il fuoco.

Il mondo è attonito.La firma della resa – il secondo armistizio di Compiègne - avviene il 25 giugno a Rethondes nellostesso vagone dove nel 1918 la Germania si è arresa, infatti Hitler fa trasferire apposta il vagonedal museo ove era tenuto. Nei filmati i visi dei generali francesi sono tetri e stanchi, i tedeschi

sono severi e impassibili, Hitler firma ed esce subito sorridente egongolante dal famoso vagone : ormai è il padrone del continente. E' così completata l'umiliazione della Francia operatadalla Germania che era stata sconfitta e impoverita aitempi dei Trattati di Versailles, con un atto pieno disignificati che la propaganda del Ministro Goebbelsmanda fino alle stelle.

La Francia viene divisa in due zone, la zona libera e quella occupata (piantina)14

I piani opportunisti del dittatoreDunkerque ha permesso il salvataggio di un esercito ormai composto da veterani con i qualipotrà essere formato un esercito molto più grande, senza questi uomini la Gran Bretagnadispone solo della Guardia Nazionale – composta anche da anziani riservisti – a protezione dellespiagge.La Royal Air Force ha dimostrato che i suoi caccia Hurricane e Spitfire non sono secondi aiMesserschmitt, provocando perdite severe nella Luftwaffe di cui 240 aerei sono stati perduti emolti altri danneggiati.Winston Churchill e di Sir Hugh Dowding, Comandante del Comando Caccia, ignorano ladisperata richiesta francese di inviare sul suolo di Francia tutti i loro restanti Gruppi di cacciaquando ormai è evidente la sconfitta, questa decisione sofferta garantisce però alla Royal AirForce una solida riserva di aerei e di piloti indispensabile per frustrare i tentativi tedeschi diconquistare la superiorità aerea nei cieli inglesi, premessa necessaria per invadere l'isolabritannica che è ormai isolata a tutti gli effetti.Forzare la Manica e invadere l'Inghilterra sembra l'intenzione iniziale di un dittatore che nonspicca per continuità e lungimiranza, comunque questa minaccia viene resa più evidente dallaraccolta di chiatte e pontoni di ogni tipo in tutta l'Europa per l'Operazione “Leone Marino”, maquesti natanti non sono in quantità sufficiente né tanto meno sono dei mezzi specializzati perl'assalto anfibio.Del resto la Germania nazista non ha il numero di navi da guerra sufficienti per organizzare eproteggere uno sbarco ed è più che certo che la Royal Navy – molto più consistente –richiamerebbe da tutti gli Oceani le proprie navi per contrastare l'invasione.Soltanto il 6 giugno 1944 durante il D-Day il mondo vedrà la enorme massa di mezzi navaliindispensabile per sbarcare le ondate di truppe Alleate sulle spiagge della Normandia e ilnumero fino ad allora impensabile di aerei e di alianti necessari per gli aviosbarchi dietro le lineenemiche.

I grandi innovatori e le nuove strategieDopo i Trattati di Versailles che concludono la 1a Guerra Mondiale, la Germania sconfitta su cuipesano sanzioni, debiti di guerra e perdite di territori ha avuto anche delle pesantissimerestrizioni sulla consistenza delle proprie Forze Armate.Il riarmo comincia lentamente sotto la direzione del Comandante in Capo della Reichswehr gen.Hans von Seeckt: con la rinuncia forzata di poter disporre di grandi masse di soldati, sullatraccia e sulla esperienza dei battaglioni di assalto della prima Guerra Mondiale von Seecktconcepisce la strategia della colonna portante che si muove in velocità come reazione all'attritostatico della guerra di posizione. Già nella 1a Guerra Mondiale la dottrina della guerra dimovimento è stata applicata dalle Divisioni d'Assalto di fanteria tedesche (Stoss) che munite dilanciafiamme, armi automatiche, mortai si è infiltrata nei punti deboli con l'appoggio degli aereiaggirando i capisaldi che venivano lasciati alla fanteria tradizionale che seguiva.I motori a scoppio sempre più potenti consentono la costruzione di carri armati e blindati conmigliori capacità fuoristrada, più veloci e più protetti, in comunicazione in tempo reale tra diloro con le radio; un'altra importante innovazione nell'addestramento dei soldati tedeschi èl'autonomia delegata ai comandanti in campo, autonomia decisionale e iniziativa che coinvolgetutta la catena di comando: se l'ufficiale è ferito al comando subentra il sottufficiale e poi infineil semplice graduato.L'esperienza spagnola affina i concetti della Guerra Lampo - Blitzkrieg che si esprimono inqueste fasi: esplorazione profonda, movimento a contatto con il nemico, concentrazionesul punto di gravità con il supporto dell'aviazione, penetrazione nel punto debole,sfondamento con i mezzi corazzati che dilagano nei vuoti con la fanteria che consolidala breccia e che spinge lateralmente, chiusura in sacche del nemico, eliminazione finaledelle sue capacità e delle sue velleità di combattimento. Per i due anni successivi nelle campagne contro l' Unione Sovietica e in Africa del nord questastrategia risulterà decisamente vincente.Basil Liddle Hart, che è stato il teorico della guerra di movimento e che ha passato tutta la suavita a pensarci, prende un fiasco quando afferma alla fine degli anni '30 di non vedere la15

possibilità di uno sfondamento delle insuperabili fortezze sulle frontiere, egli scrive invece chel'arma migliore siano le pressioni economiche e il blocco navale come accaduto vent'anni prima,ignorando che intanto la Germania allarga i suoi territori e stipula giganteschi contratti diforniture di materie prime con l'Est sovietico. L'influenza del famoso teorico ha come risultatoscelte errate nei programmi di armamento inglesi e francesi.In Germania invece i principali artefici della guerra lampo sono dei giovani generali dotati diinventiva e di fantasia che ottengono il completo appoggio di Hitler che condivide le loro ideesu una veloce vittoria giocando il tutto per tutto. Il dittatore sa bene che la Germania non ha lerisorse per un lungo conflitto a meno di estendere la zona d'influenza della Germania su altriterritori ricchi di materie prime, nodi di comunicazione, industrie e prodotti agricoli. Per ilmomento con il Patto Ribbentrop-Molotov di non aggressione reciproca del 23 agosto 1939 laGermania si è assicurata giganteschi rifornimenti dall'Unione Sovietica in cambio di tecnologia.Sono milioni di tonnellate di petrolio, grano, minerale di ferro, cromo e ben altro che fluirannofino al giorno prima del proditorio attacco del 22 giugno 1941 che coglierà l'altro dittatoreJoseph Stalin completamente sconcertato e impreparato. Tornando agli ufficiali superiori, ecco i brevi profili di alcuni di questi generali, quasi tutti sono diestrazione dell'aristocrazia prussiana, apolitici, sono persone rispettabili di fede e di cultura,che amano la Nazione di cui sono fedeli servitori per tradizione di famiglia e che guardano confreddezza e sufficienza i piccoli borghesi carrieristi e opportunisti del partito nazista, ma chesono grati a Hitler che ha ridato loro visibilità e opportunità durante il riarmo e che non lesineràgratificazioni e prebende per i loro successi...ma non per molto tempo come vedremo. Sedottidal falso patriottismo di Hitler sono comunque legati in modo indissolubile al giuramento difedeltà alla persona del Fuhrer (omissis.....fino al sacrificio supremo..). Negli anni successivi nonpochi di essi riusciranno ad affrancarsi da questo impegno complottando per destabilizzare ilpotere nazista e pagheranno con le loro vite.

Colonnello Generale Heinz GuderianNato nel 1888 a Kulm in Prussia – poi divenuta Polonia – frequenta le scuolemilitari come da tradizione di famiglia, poi come ufficiale serve nei battaglioniradiotelegrafisti dove acquisisce una profonda esperienza sulle radio e sullecomunicazioni. Entra nello Stato Maggiore come ufficiale tecnico addetto allalogistica, si interessa dei mezzi corazzati leggendo attentamente gli scritti diLiddle Hart. Diventa Capo di Stato Maggiore nell'Ispettorato delle truppemotorizzate occupandosi anche di logistica. Lo aiuta nella sua carriera lacapacità di esporre brillantemente le teorie sulle formazioni corazzatediventando sempre più convincente ed accreditato; nel 1938 viene nominato tenente generaleda Hitler e si vede affidare il comando del 1° corpo corazzato esistente al mondo. Impaziente,temerario, legato al rigido codice di onore, più prussiano dei prussiani, apolitico, non haparticolari simpatie per il nazismo, invidiato e ostacolato dagli altri ufficiali, si scontra spessocon i colleghi e i superiori che ritiene inerti e legati a dottrine superate. Uno dei primi scontricon il suo Comando avviene quando a bordo del suo semicingolato (non in taxi..) in testa allaDivisione Panzer (foto) riprende finalmente possesso della casa di famiglia in Prussia.Contrariamente a francesi e inglesi che si troveranno in guerra con una dotazione da incubo,Guderian convince l'industria pesante a produrre soli tre modelli di carri armati pensati già inprevisione delle esigenze future, infatti sono veicoli modulari costruiti in tre sezioni che possonoessere modificati sia come armamento che come motorizzazione. Insiste affinché gli equipaggisiano di quattro/cinque uomini accuratamente selezionati tanto quanto i piloti della Luftwaffe.

Ferdinand Porsche partecipa con la sua esperienza applicando sui carri lesospensioni a barre di torsione che permettono miglior comfort e una ottimaledistribuzione del peso su terreno rotto.Guderian (foto) scrive nel suo famoso trattato “Achtung, Panzer !”: “..noiponiamo come principio la volontà di un successo folgorante, una rottura delfronte seguita dall'avvolgimento delle ali applicando la cooperazione con le altreArmi (l'aviazione). L'attacco corazzato deve continuare nella “Tiefenzone” -

“zona

17profonda” senza arresti, con la fanteria che segue quando può. L'attacco corazzato conta sullavolontà, sulla sorpresa e sulla autonomia logistica.” Questo è il coronamento della dottrinatedesca che enfatizza l'azzardo, il dinamismo e la sorpresa, tanto gradita e applicata da unastuto Hitler sia in campo militare che sopratutto in quello politico.Guderian gioca un ruolo decisivo nella clamorosa vittoria del 1940: conquista le Ardenne e laMosa in un sola puntata, poi viene fermato il 15 maggio a Sedan, poi il 17 a Oise e ancora il 24davanti a Dunkerque. Guderian chiamato “il testa calda” protesta veemente e presenta ledimissioni immediate. Von Rundstead trova una mediazione con il Comando Supremo, cioè“una ricognizione in forze” per avanzare. Nonostante questi ritardi Guderian corre verso ovesttagliando le comunicazioni degli alleati e terrorizzando la popolazione che si riversa nelle stradein una gigantesca marea di profughi (foto) che ostacola il flusso delle riserve francesi. Per fortuna sua e delle sue truppe i nemici cedono spesso senza grandiresistenze e non viene messa a prova la fragilità delle sue forze troppoallungate.Guderian raggiunge la Manica il 20 maggio, Boulogne e Calais sono reseinservibili dalla Luftwaffe e quindi Dunkerque diviene il porto decisivo per glialleati. Ottenuta una testa di ponte sul canale Aa il 24 maggio sarebbechiaramente possibile tagliare fuori l'ultima uscita per gli alleati bloccando lo sgombero viamare, ma Hitler si intromette di nuovo avventatamente e blocca l'avanzata “nessuna unitàmobile deve procedere oltre la linea tra Lens e Gravelines”. L' Hitler dilettante, che forse per opportunismo politico non intende infliggere una sconfittaancora più disastrosa alla Francia e alla Gran Bretagna, cancella così tutti i piani elaborati eapplicati con cura dal Comando tedesco, da von Manstein e dallo stesso Guderian. Ottieneuna esaltante vittoria temporanea ma permette all'esercito inglese di riorganizzarsi in Patriacontando sui 300.000 veterani. Come già detto, questo è il primo vero, fondamentale errorestrategico del dittatore che non spicca affatto in lungimiranza, è una decisione che concorrerà adare la svolta futura al conflitto in Europa. Guderian è un uomo coraggioso, uno dei pochi o forse l'unico che riesce a tenere testa a Hitlerdurante le conferenze come nessun altro. Il 28 marzo 1945 affronta Hitler nell'ultimo di unalunga serie di contrasti burrascosi, è l'ultimo Capo di Stato Maggiore fiero e solitario in mezzo ailacchè terrorizzati per la vicina sconfitta, e.... viene congedato “ ..per recuperare la suasalute...”. E' la degna conclusione di una carriera turbolenta in cui Guderian è comunqueriuscito a raggiungere il massimo grado militare nonostante i reiterati alterchi con ufficialisuperiori che mettono a dura prova la sua pazienza per la loro invidia, incapacità e contrasto.Dopo sei settimane Hitler si toglie la vita tra le rovine di Berlino, Guderian viene fatto prigionierodai soldati americani che lo rispettano e lo proteggono.Più tardi scriverà la sua autobiografia, muore il 14 maggio 1954.

Feldmaresciallo Erich von Manstein

Nato nel 1887 a Berlino, aristocratico prussiano, diventa generale di brigata nel1936, poi vice capo di stato maggiore dell'Esercito (OKH) poi comandante delGruppo A in Polonia, in seguito al comando sul Fronte Occidentale. E' dovuta alui la stesura, con l'importante contributo di Guderian, del piano di invasione“colpo di falce” della Francia. Ritenuto il principale astro nascente degli ufficialidi Stato Maggiore con la reputazione della sua enciclopedica preparazionemilitare e di grande esperto di guerra corazzata, sarà sul fronte russo

conquistando la Crimea e Sebastopoli e poi a Stalingrado e a Kursk. Brilla non soltanto nellaguerra lampo, ma anche nella guerra di assedio (Sebastopoli) e in quella difensiva sul fronteorientale cedendo terreno dopo aver inflitto numerosi scacchi ai sovietici tenendo sempre apertauna via di ritirata.Cadrà in disgrazia quando proporrà al Fuhrer una ritirata fluida dal fronte russo nel tentativo disalvare centinaia di migliaia di soldati. Dal 1944 verrà emarginato nella riserva ufficiali.E' ritenuto il più brillante stratega della Seconda Guerra Mondiale e forse di tutto il secolo.17

Feldmaresciallo Erwin RommelDopo tanti anni dalla fine della guerra la reputazione di Erwin Rommel è cresciuta invece cheannebbiarsi, ammirato da tutti per le sue abilità, il senso dell'onore, il carisma, la visione chiaradella strategia e della logistica, l'intuito per le operazioni su vasta scala. Ebbe il coraggio diprotestare e discutere molte volte con il dittatore che lo ascoltava interessato oppure si infuriavacon lui. Nato nel 1891 in una famiglia di insegnanti non appartiene alla classe degli aristocraticiJunker prussiani, Rommel è il tipico svevo industrioso, leale, sobrio in tutto e puntuale.

Nel primo conflitto mondiale merita la Croce “Pour le Mérite” distinguendosi periniziativa, determinazione e attitudine al comando, concorre in manieradeterminante al disastro italiano di Caporetto conquistando il Monte Matajur efacendo 9.000 prigionieri. Nel dopoguerra insegna presso l'Accademia militare,pubblica il bestseller “Fanteria all'attacco” che gli procura fama, soldi el'attenzione di Hitler, che lo nomina maggior-generale al comando del battaglionedi sicurezza che la Wehrmacht fornisce al dittatore come guardia personale. Nel1940 chiede ed ottiene il comando della 7a divisione corazzata, un Comando molto

ambito nelle truppe corazzate che si rivela ideale per un uomo ambizioso come lui e che glirichiede ben poca fatica per adattarsi essendo assolutamente confacente al suo carattere. Ilsuo mito e le sue prodezze getteranno lo sconforto per anni negli Eserciti nemici. Hitler stimaRommel non solo per la sua efficienza ma anche perché è di estrazione borghese e non è unoJunker, gli ufficiali aristocratici mettono sempre a disagio il dittatore..ma gli servono.Rommel si fa presto rispettare e amare dai suoi soldati, non gode i privilegi del grado, dormepochissimo, si nutre dello stesso vitto dei soldati, si muove sempre sul fronte fin troppoindifferente ai rischi personali, è attento alla vita dei suoi uomini, rispetta i nemici e sopratuttoha i rarissimi doni del “fronterfuhrung” - cioè la “percezione immediata del fronte”- e del “sestosenso tattico”che gli consentono di decidere velocemente azioni vincenti.Spesso afferma : “...ci sono momenti in cui il posto del Comandante non è indietro con lo StatoMaggiore ma avanti con i soldati....”E' l'unico condottiero in tutta la Storia il cui ritratto vieneappeso nei Comandi del nemico, in seguito durante la campagna d' Africa il suo mito diventeràl'assillo di Winston Churchill che si vedrà forzato a costruire e a contrapporgli un mitobritannico, Sir Bertrand Montgomery.Durante la campagna di Francia la sua 7a Pz.Div. spesso si materializza inaspettatamente inmezzo alle linee nemiche gettando lo scompiglio, viene battezzata “la Divisione fantasma” eRommel “il Cavaliere dell'Apocalisse”. Dopo la battaglia di Arras ottiene un riconoscimento immediato: viene decorato con la Croce diCavaliere per ordine del Fuhrer.Il 12 giugno raggiunge la costa a S.Valery-en-Caux intrappolando francesi e inglesi, 20.000uomini si arrendono. Alla consegna delle armi un generale francese gli dice: “S iete troppoveloci per noi!”. In sei settimane Rommel cattura 100.000 prigionieri e 450 carri armati. Nessunoal momento ha condotto il Blitzkrieg con questa disinvoltura, rapidità e equilibrio.Le sue parole sono significative e coerenti con le sue azioni: “...rischiai contro tutti gli ordini e leistruzioni perché l'occasione sembrava favorevole..” Dopo le vicissitudini della Campagna d'Africa che minano la sua salute, assunto il Comando delVallo Atlantico il 17 luglio 1944 viene mitragliato da due caccia sulla sua auto che viaggia senzascorta, riporta gravi ferite al cranio che sarebbero fatali per un uomo meno robusto. Mancanosolo tre giorni all'attentato contro Hitler. Non corrotto dal nazismo, ripresosi dalle ferite devescegliere tra il giuramento di obbedienza e i suoi principi etici e morali, pur non partecipandodirettamente al complotto Rommel con grande coraggio non nasconde più da tempo la suasfiducia sulla vittoria tedesca e la necessità di un armistizio con gli Alleati per salvare laGermania dal disastro esautorando il vertice del Regime nazista. E' convinto di esserel'interlocutore ideale per una pace con gli Alleati di Occidente per poi rivolgersi contro ibolscevichi. Dopo il fallito attentato del 20 luglio, von Stulpnagel in delirio per le torture faanche il suo nome: il 14 ottobre 1944 Rommel è costretto al suicidio con il veleno per salvare ilsuo onore e la sua famiglia, muore con un'espressione di disprezzo sul viso. Dopo il grandiosofunerale di Stato, il corpo viene cremato per occultare le tracce del veleno.

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Colonnello Generale Kurt StudentE' il principale artefice di una innovazione che più di ogni altra differenzia la 2a

Guerra Mondiale dalle altre guerre, la creazione e l'impiego delle truppeaviotrasportate. Originario di una famiglia di piccoli proprietari prussiani, nato nel1890 frequenta la scuola reale prussiana militare di Potsdam. Si arruolagiovanissimo in aviazione e nella 1a Guerra Mondiale diventa comandante dicaccia. Negli anni '30 diventa Ispettore della rinata forza aerea tedesca e dellaScuola di volo a vela, assiste a alcune esercitazioni russe con l'impiego massiccio

di paracadutisti e ne rimane profondamente impressionato traendo importanti insegnamenti. E'necessario aggiungere che le numerose scuole di volo a vela nate negli anni '30 incentivate dalRegime nazista forniranno alla Luftwaffe un enorme numero di piloti che poi andranno in guerragià addestrati. Nel 1935 Student comanda il Centro Sperimentale di volo dal quale uscirannotutti i modelli di aerei usati nel conflitto mondiale. Memore dei lanci di battaglioni diparacadutisti osservati in Russia elabora i concetti di operazioni di aviosbarco sia diparacadutisti che di truppe aviotrasportate. Nel settembre 1940 viene nominato TenenteGenerale.Student organizza gli aviosbarchi in Danimarca, Norvegia,Belgio, l'assalto dell' imprendibile fortebelga di Eben Emael, l'invasione di Creta e la liberazione di Mussolini sul Gran Sasso nel 1943. Il successo dei paracadutisti non passa inosservato, Winston Churchill ordinasubito il reclutamento di 5.000 volontari paracadutisti, viene aperta la scuola diRingway e vengono prodotti gli alianti da assalto Horsa (foto) e Hamilcar, moltopiù comodi di quelli tedeschi. Student progetta l'aviosbarco su Creta del 20 maggio 1941 dove le pesantiperdite dissuadono da altri importanti iniziative dell'utilizzo di questo Corpo. Le truppeparacadutiste da lui comandate, un Corpo di élite fortemente motivato e ben addestrato,combatteranno ovunque distinguendosi per tenacia, coesione e preparazione. In Italia siopporranno con determinazione all'avanzata alleata combattendo dalle rovine dell'Abbazia aCassino dopo l'inspiegabile e terribile bombardamento alleato: infatti testimonianze certerivelano che prima del bombardamento non vi erano paracadutisti dentro il Monastero madavanti all'ingresso a guardia dell'Abbazia, anzi, lo stesso Student aveva ordinato ai suoi uominidi aiutare i monaci a trasferire altrove le preziose reliquie. I paracadutisti di Student parteciperanno alla difesa della Normandia e allo scacco alleato diArnhem durante la fallita Operazione “Market Garden”. Catturato nell'aprile 1945 sconta 3 anni di prigione, la sua morte avviene nel luglio 1978.

Le Waffen SS entrano nella mischiaHeinrich Himmler vuole diventare l'eroe guerriero che non è mai stato, nella sua brama dipotere recluta 15.000 uomini accuratamente selezionati anche tra i tedeschi che vivono inPolonia e Cecoslovacchia, dota le sue SS con le stesse divise dell'Esercito e riescesfacciatamente a procurare artiglieria meccanizzata e mezzi motorizzati in dotazione doppiarispetto all'Esercito divenendo una formidabile forza combattente cui non si può rinunciaredurante la campagna di Francia. Le SS vengono viste con sfiducia e disprezzo dagli ufficiali dicarriera prussiani che ormai sanno delle atrocità compiute dalle SS-Einsatzgruppen (unitàoperative) nella Polonia occupata mirate alla depoliticizzazione e alla eliminazione dei gruppiche difendono l'unità nazionale. L' anonimo, freddo, ambizioso Ragioniere della Morte avràsempre maggior potere e l'appoggio di Hitler mano a mano che le SS diventeranno sempre piùpotenti e si distingueranno per disciplina, fanatismo e crudeltà.

Le illusioni del nuovo padrone del continente europeoLa Campagna di Francia e di Europa rimane un capolavoro di arte militare il cuisuccesso strepitoso è assolutamente inaspettato sia per i Comandi militaritedeschi che per il Governo nazista. Bisogna però anche aggiungere che dopo laumiliante sconfitta francese Hitler è senza un piano preciso.

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Le decisioni del dittatore tedesco ora gongolante per la vittoria (qui a Parigi il 23 giugno)lasciano ancora molti interrogativi: fermare le Divisioni Panzer molto vicine a Dunkerquepermettendo a centinaia di migliaia di soldati nemici di fuggire è l'intenzione di una possibiletregua con l'Inghilterra ? Militarmente la risposta potrebbe essere dovuta alle piogge insistenti di fine maggio cherendono le paludi di Fiandra difficoltose per i mezzi e la necessità di rimettere in sesto leDivisioni Panzer per le campagne al sud. Poi ci sono altre risposte che coinvolgono aspetti econseguenze di ordine politico forse meno concrete ma tipiche di un megalomane sorretto dauna fede mistica, che non è nemmeno tedesco ma austriaco e che ha una percezione del mondoesclusivamente continentale. Forse Hitler pensa di appoggiarsi al movimento filofascista BritishUnion of Fascists (BUF) fondato dal barone di Staffordshire Oswald Mosley, estremista antisemitae anticomunista, contemporaneamente immagina di avvalersi della simpatia filonazista dell'ex-re Edoardo VIII e di Wallis Simpson, infatti la contestata moglie dell'ex re non nasconde certo ilsuo desiderio di diventare Regina detronizzando Giorgio VI e lo stesso Primo Ministro WinstonChurchill. Comunque Mosley e Edoardo VIII non sono certamente degli interlocutori vincenti cuiappoggiarsi, Mosley viene arrestato e l'ex coppia reale viene confinata alle Bahamas percinque anni. Ancora, aggregando assieme tutte le iniziative di cui sopra e servendosi dellapersuasiva propaganda del suo abile e fedele Ministro Goebbels, Hitler spera di costruire unacoesione assieme ai Conservatori, alla nobiltà e all'imprenditoria inglesi contro i bolscevichi, inemici ideologici di sempre, che in Russia hanno cancellato tutta la oligarchia zarista e il cuiavvento è temuto da tutti quelli che hanno il Potere e la Finanza ?Lo stesso Ministro degli Esteri inglese Lord Halifax e una parte dell'opinione pubblica sonofavorevoli a un negoziato, ma il Governo e il Primo Ministro Winston Churchill sono irremovibili. Hitler afferma pubblicamente: “...il mio obiettivo è di fare pace con l'Inghilterra su una basecompatibile con l'onore nazionale..” ma sono parole al vuoto.La risposta di Winston Churchill è un capolavoro di retorica nazionale: “ ..combatteremo nei cielie sugli Oceani con crescente fiducia e potenza, difenderemo la nostra isola a qualsiasi costo, noinon ci arrenderemo mai”.Comincia ora la “Battaglia nei cieli d'Inghilterra” tra il Comando Cacciadella Royal Air Force e la Luftwaffe.

ERRORI CRITICI DEI FRANCESI1) inadeguato addestramento delle truppe che contribuisce a un morale troppo vulnerabile e alla scarsa efficacia operativa nel contrasto ai tanks e agli aerei2) caparbia fiducia nelle costosissime difese statiche della Linea Maginot la cui spesa ha penalizzato altre Armi3) uso dispersivo delle forze corazzate4) modelli di carri armati dotati di scarsa autonomia con sagoma alta e con la torretta a postazione singola non adatti al combattimento nella guerra di movimento 5) mancati investimenti in una moderna Aviazione Militare e nella meccanizzazione della fanteria, costretta praticamente a spostarsi a piedi o in treno6) comandanti anziani legati alla mentalità della guerra di trinceaE' una disfatta che peserà per anni sull'orgoglio della Francia.

Valter Barretta luglio 2014 (per approfondimenti segue a pagina 21)

(continua con il secondo episodio di Battaglie Perdute – gli errori militari)

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per approfondimenti:

Kenneth Macksey “Gli errori militari della 2a Guerra Mondiale”Erwin Rommel “Fanteria all'attacco”Paul Davis “Le 100 battaglie che hanno cambiato il mondo”Basil Liddle Hart “La Seconda Guerra Mondiale”Len Deighton “La guerra lampo”Henri Michel “I successi dell'Asse”Correlli Barnett “I generali di Hitler”

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