Basilicata Piano Sviluppo
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disclaimer: il presente documento è di proprietà dell'Associazione Pinguini Lucani - Idee per la Lucania e non è divulgabile in toto o in parte senza una esplicita autorizzazione scritta dell'Associazione
MIL-RGL003-18112009-67782/RM vr
I Pinguini Lucani
Idee per la Lucania
Il nome dell’Associazione è stato determinato
dal libro ‘Il nostro iceberg si sta sciogliendo’ di
John Kotter che, attraverso la metafora di una
colonia di pinguini che lotta per la propria
sopravvivenza, dimostra come sia possible
realizzare dei cambiamenti utili a trasformare
| 1
realizzare dei cambiamenti utili a trasformare
la società.
disclaimer: il presente documento è di proprietà dell'Associazione Pinguini Lucani - Idee per la Lucania e non è divulgabile in toto o in parte senza una esplicita autorizzazione scritta dell'Associazione
Regione Basilicata –
Piano di sviluppo
Potenza, 19 dicembre 2009
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MIL-RGL003-18112009-67782/RM vr
Contenuti
▪ Il contesto lucano
– Lo scenario economico e competitivo
– La situazione socio-demografica
| 3
– Le infrastrutture per trasporti e
logistica
▪ Il programma di rilancio
– Obiettivi di sviluppo, la strategia e le
iniziative
– I fattori abilitanti e macro piano di
lavoro
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Contenuti
▪ Il contesto lucano
– Lo scenario economico e
competitivo
– La situazione socio-demografica
| 4
– La situazione socio-demografica
– Le infrastrutture per trasporti e
logistica
▪ Il programma di rilancio
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46 48
172
Servizi
177
Crescita PIL1
Miliardi di euro
CAGR 06/08
Per cento
-0,8%
Crescita del
PIL tra le
più basse
d’Italia …
Crescita PIL1
Per cento
0,4
0,80,9
1,6
BasilicataMedia Media Lazio
-52%
La crescita del PIL in Basilicata negli ultimi anni è stata trainata da com-
mercio e intermediazione, ma è stata di molto inferiore alla media nazionale2000-2006
| 5
1 Prezzi concatenati (anno di riferimento 2000)
41 43
2000
38
39
Agricoltura
Intermed.
Industria
Commercio
2006
39
39
8 7
0,7%
0,7%…
nonostante
la crescita
della spesa
pubblica
SudNazionale
Crescita spesa della PA
Per cento
4,34,75,3
5,9
Media
Nazionale
Media
Sud
BasilicataLazio
-18%
FONTE: ISTAT, Conti economici regionali
-0,1%
-0,6%
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La Basilicata si trova infatti al 21o posto nella graduatoria PIL
pro-capite …
Delta posizioni
vs. 2001
Graduatoria PIL pro-capite
per provincia
Euro, 2008
0
0
39.9111. Milano
36.3602. Bologna
Graduatoria PIL pro-capite per regione
Euro, 2006
1. Bolzano
2. Valle d’Aosta
3. Lombardia 32.128
32.635
32.695
| 6FONTE: ISTAT, Basilicata---Appendice-statistica-della-GE-2009
0
-1
-2
-3
36.3602. Bologna
18.96678. Potenza
17.92585. Nuoro
18.16184. Matera
17.64387. Palermo 0
19. Sicilia
20. Puglia
21. Basilicata
22. Calabria
Media Nazionale
11. Liguria
25.032
16.244
16.294
16.505
16.532
25.485
-35%
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Top 50%
Top 25%
Top 50%
… ed ha quindi perso competitività anche rispetto ad altre
regioni europee, meno 18 posizioni negli ultimi anni
▪ Bedfordshire
▪ Comunidad de
Madrid
▪ Mittelfranken
▪
• Provincia
aut. di Trento
▪ Lazio
▪ Veneto
▪
Ranking per PIL pro capite
PPS(1) per abitante, 2002
▪ Inner London
▪ Lussemburgo
▪ Bruxelles
▪ Amburgo
▪ Ile de France
▪ Vienna
▪ Comunidad de Madrid
▪ Provincia
autonoma di
Bolzano
▪ Bedfordshire
▪ Mittelfranken
▪ Karlsruhe
▪ Tirolo
▪
▪ Lombardia
▪ Emilia Romagna
▪ Lazio
▪ Valle d’Aosta
▪
Ranking per PIL pro capite
PPS(1) per abitante, 2006
PPS(1) per abitante,
valore minimo del gruppo
Estero Italia
24.900
Top 25%
▪ Inner London
▪ Bruxelles
▪ Lussemburgo
▪ Amburgo
▪ Ile de France
▪ Vienna
▪ Lombardia
▪ Provincia
autonoma di
Bolzano
▪ Emilia Romagna27.800
Estero Italia
32.000
28.700
| 7
Top 250
▪ Mittelfranken
▪ Karlsruhe
▪ Düsseldorf
▪ Veneto
▪ Friuli Venezia Giulia
▪ Piemonte
▪ Toscana
Top 250
▪ Guadeloupe (FR)
▪ Alentejo
▪ Thessalia
▪ Vzhodna Slovenija
▪ Tirolo
▪ Düsseldorf
▪ Eastern Scotland
▪ Valle d’Aosta
▪ Provincia aut. di
Trento
▪ Veneto
▪ Guadeloupe (FR)
▪ Alentejo
▪ Thessalia
▪ Vzhodna Slovenija
24.900
8.000
1 PPS = purchasing power standards, misura del GPD normalizzato per il livello dei prezzi nelle diverse nazioni
FONTE: Eurostat
28.700
10.700
▪ Basilicata
▪ Puglia
▪ Campania
▪ Sicilia
204
Top 200
▪ Mecklenburg-
Vorpommern
▪ Chemnitz
▪ Thüringen
▪ Molise
▪ Sardergna
▪ Basilicata
▪ Puglia14.500
186 Top 200
▪ Mecklenburg-
Vorpommern
▪ Chemnitz
▪ Thüringen
18.200
▪ Molise
▪ Sardergna
▪ Puglia
▪ Campania
▪ Sicilia
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29Servizi
I settori dei servizi e dell’industria lucani contribuiscono il 52% del valore
aggiunto…
Valore aggiunto
Per cento, miliardi euro
Breakdown valore aggiunto industriale per
segmento
Miliardi di euro, per cento sul totale val.agg.
100% = 176,93
2006
3,9
5,3
12,2
Prod. energia
Fabbr.macc.e app.
Costruzioni 32%
14%
10%
| 8FONTE: ISTAT, Conti economici regionali
23
5
7
11
20
Altro
Alberghi e ristoranti
Agricoltura
Trasporti
Commercio
Intermediazione
Indust. e costr.
23 37,8
3,4
1,9
2,1
2,5
3,1
3,4
Tessile e abbigl.
Altro
Lav. min. non met.
Totale
Legno e plastiche
Alimentari e bev.
Prod. e lav. metallo
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… e assorbono il 56% degli occupati, che hanno basso livello di
professionalizzazione rispetto alla media nazionale
Breakdown del numero di occupati per
attività economica
2008, Per cento su media annua in migliaia
21
28
Commercio
Altri servizi
100% = 215,2
45,8Puglia
45,7Basilicata
42,0Calabria
Occupati1 che hanno frequentato corsi di
aggiornamento, formazione o autoformazione
2006, Per cento
| 9FONTE: ISTAT, Conti economici regionali, Union Camere
12
10
Costruzioni 11
Intermediazione
Totale 100
Agricoltura
Industria 18
1 Età > 18 anni
NORD-OVEST 56,2
Sardegna 51,1
ITALIA 54,6
SUD 44,8
42,0Calabria
-16%
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Il tasso di disoccupazione in Basilicata, pur essendo diminuito negli ultimi
anni, rimane superiore del 64% rispetto alla media nazionale
11,1
12,812,012,2
15,0
Tasso di disoccupazione
Per cento
Matera -4,5
Potenza -3,1
Trend disoccupazione
CAGR 2004-08, Per cento
ITALIA
SUD E ISOLE
NORD-OVEST
BASILICATA
| 10
11,110,5
4,23,94,5
6,76,88,0
20062004 2008
+64%-1,6
BASILICATA -3,6
-4,3ITALIA
SUD E ISOLE -5,4
NORD-OVEST
-16%
FONTE: Basilicata---Appendice-statistica-della-GE-2009
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Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo in Basilicata sono modesti
rispetto alla media italiana, limitando la capacità
di innovazione delle imprese
Veneto 122,8
Studi Tecnici ed Engineering
Diritti di sfruttamento di Brevetti
Diritti di sfruttamento Marchi di
fabbrica, Modelli e Disegni
Servizi di Ricerca Sviluppo
Altro1
Bilancia tecnologica
Ranking delle Regioni per saldo incassi
Miliardi di euro, 2007
Investimenti in Ricerca e Sviluppo
Milioni di euro, 2006
Università
Lombardia
Imprese
3.623
PrivatiPA
1o7o
| 11
1 Cess/acq di brevetti,invenzioni, marchi di fabbrica, modelli e disegni; know-how; ass. tecnica tonnessa a tessioni e
diritti di sfruttamento; formaz. del personale, invio di tecnici esperti, altro
Fonte: Basilicata---Appendice-statistica-della-GE-2009, La Bilancia dei Pagamenti della Tecnologia
1,8
Campania 31,0
Basilicata
1,5
Molise 0,9
Calabria
2.136
69
78
139
Lazio
Basilicata
Calabria
Piemonte
2.748
Bolzano
2o
3o
18o
19o
9o
17o
18o
20o
17o
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La crisi economica che stiamo attraversando ha in particolare causato un
calo dell’esportazioni, di fatturato e produzione nel manifatturiero
0,2
-0,1
-2,2
-1,9
Fatturato Industriale
Produzione Industriale
2008
2007
Principali indicatori del manifatturiero in Basilicata
Per cento variazione annua
La produzione
industriale è
calata meno
della media
| 12FONTE: Unioncamere Basilicata
9,6
-1,1
-2,2
11,1
0,4
-6,6
Tasso disoccupazione1
Occupati
Esportazioni22,0
Fatturato Industriale
1 livello assoluto
della media
nazionale:
1,9% della
Basilicata
contro il 2,7%
nazionale
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La Basilicata è prevalentemente un territorio montagnoso e pur avendo
molta superficie agricola ha una bassa produttività per ettaro
Campania 1.825
Lombardia 2.326 -1,8
0
-2,4
CAGR 2000-06
Per cento
Ripartizione del territorio della
regione per aree altimetriche
Per cento, 2008
Impiego della superficie
Per cento, 2008
Produttività
dell’industria agroalimentare
Euro/Ettaro, 2006
23
35
100%
Montagna 47
23
55S.A.U.1
100% =
| 13
2.110Germania
Francia 2.098
Spagna 1.842
Basilicata 1.779 -2,4
-5,0
-3,0
-0,1
FONTE: ISTAT
45 42
823
Collina
Pianura
ItaliaBasilicata
9
36Foresta
Altro
1 Superficie Agricola Utilizzata
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Lo scenario economico e competitivo – Executive summary
▪ La crescita del PIL in Basilicata negli ultimi anni (+0,4%) è stata trainata dai settori del
commercio (+0,7%) e intermediazione (+0,7%), ma è stata di molto inferiore alla media
nazionale (-52%) nonostante un’elevata crescita della spesa pubblica (+4,3%)
▪ La Basilicata si trova infatti al 21o posto nella graduatoria PIL
pro-capite (-35% rispetto alla media nazionale) ed ha quindi perso competitività anche
rispetto ad altre regioni europee (meno 18 posizioni negli ultimi anni)
▪ I settori dei servizi e dell’industria lucani contribuiscono il 52% del valore aggiunto e
assorbono il 56% degli occupati, che hanno basso livello di professionalizzazione rispetto alla
media nazionale: solo il 45,7% degli occupati frequenta corsi di aggiornamento e formazione,
contro al 56% della media nazionale
▪ Il tasso di disoccupazione in Basilicata, pur essendo diminuito negli ultimi anni, rimane
| 14
▪ Il tasso di disoccupazione in Basilicata, pur essendo diminuito negli ultimi anni, rimane
superiore del 64% rispetto alla media nazionale
▪ Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo in Basilicata, circa 80 milioni di €, sono molto inferiori
alla media italiana (18° posto tra le regioni italiane), limitando così la capacità di innovazione
delle imprese (17° posto nel ranking tra regioni sulla bilancia tecnologica)
▪ La recente crisi economica ha causato un ulteriore peggioramento per tutti i principali
indicatori economici soprattutto per il manifatturiero che perde il 2,7% del valore aggiunto in
Italia, ma solo l’1,9% in Basilicata
▪ La maggior parte del territorio regionale è destinato all’agricoltura ma la produttività per ettaro
del settore è in netto calo dal 2006 (-2,4%). L’agricoltura è anche il settore che contribuisce di
meno al PIL regionale
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Contenuti
▪ Il contesto lucano
– Lo secenario economico e competitivo
– La situazione socio-demografica
| 15
– Le infrastrutture per trasporti e
logistica
▪ Il programma di rilancio
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2,3
-0,1
457
919
278
444
Indice della qualità della vita
Punti (max: 1000), 2007
Tasso di natalità vs. tasso di mortalità
Saldo naturale per 1000 abitanti, 2008
La Basilicata, pur avendo una buona qualità della vita, ha uno sviluppo
socio-demografico molto al di sotto delle altre regioni, a causa di un basso
tasso di natalità
| 16
-1,5
-0,1-93%
FONTE: ISTAT, ItaliaOggi - Rapporto qualità della vita 2008
Le provincie della Basilicata hanno un indice di
qualità della vita comparabile alla media
nazionale
La Basilicata ha un saldo naturale molto
al disotto della media, principalmente
dovuto ad un basso tasso di natalità
Matera Migliore
regione
Media Basilicat
a
Migliore
regione
MediaPotenza
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La popolazione della Basilicata non è dissimile da quella nazionale
100% = 0,5913
24,7
0,5940
24,2
Popolazione Lucana per fasce di età
Per cento, migliaia
Tasso di
vecchiaia1
59,1
over 60 25,5
100% =
Popolazione Italiana
per fasce di età
Per cento, miliardi
141 140
La popolazione
| 17
07
20,1
27,8
14,8
12,7
2006
20,5
28,2
14,6
12,4
27,3
19,0
2007
50-59
15,3
12,9
40-49
0-19
20-39
FONTE: ISTAT, Conti economici regionali
1 Rapporto tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e quella più giovane (0-14 anni)
La popolazione
lucana riflette la
situazione nazionale
con il tasso di
vecchiaia
tra i più alti di
Europa
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La Basilicata è una regione a bassa densità di popolazione (60 abitanti per
km2) e manca un centro metropolitano
Potenza 387
Matera 204
Abitanti
Migliaia
Superficie
Migliaia Km2
N. comuni
6,5
3,4
100
31
Densità
Abitanti/Km2
60
60
2007
▪ Non esistono
grandi centri
urbani
▪ Gli abitanti
| 18
Totale 591 9,9 131
Trento 513
Palermo 1.243
Milano 3.906
4,9
1,9
82
189
60
249
404
▪ Gli abitanti
sono
distribuiti
equamente
nelle
provincie e
comuni
lucani
6,2 233 82
FONTE: ISTAT, Conti economici regionali
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Le Università della Basilicata non hanno molta visibilità a livello europeo e
nazionale e si laureano solo ~800 studenti all’anno
World Ranking delle Università
2008
1. Cambridge
2. Oxford Ingegneria 206
Lettere e filosofia 288
Studenti laureati nelle Facoltà della Basilicata
2008, per cento sul totale
35%
25%
| 19FONTE: Academic Ranking of World Universities, MIUR
72. Bologna
491. Pisa
920. Perugia
na. Univ. BasilicataTotale 827
Scienze matem., fis. E nat. 95
Scienze della formazione 102
Agraria 136 16%
12%
11%
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La maggior parte degli studenti universitari lucani sceglie atenei al
di fuori della regione Basilicata
Studenti laureati residenti in Basilicata
2008 ▪ Solo considerando tre
delle maggiori
università italiane si
contano 650 laureati
provenienti dalla
Basilicata
▪ E’ quindi ragionevole
Università
"La Sapienza"
Università
di Bologna
388
212
STIME
650
| 20FONTE: MIUR
824Tot. Univ.
In Basilicata
▪ E’ quindi ragionevole
pensare che
– oltre il 50% degli
studenti lucani si
laurea fuori dalla
Regione
– Oltre il 50% dei
laureati trova
impiego fuori dalla
Regione
di Bologna
Milano
Politecnico
>200
50
>824
Altre
Tot. Univ.
fuori dalla
Basilicata
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La situazione socio-demografica – Executive summary
▪ La Basilicata, pur avendo una qualità della vita vicina alla media
nazionale, ha uno sviluppo socio-demografico molto al di sotto delle
altre regioni, a causa di un basso tasso di natalità
▪ La popolazione lucana ha un tasso di invecchiamento inferiore alla
media nazionale e l’età media è passata da 42,1 anni a 41,5 (rispetto
ai 43 della media nazionale). Resta il fatto che la popolazione è in
diminuzione, avendo chiuso il 2007 con un saldo demografico negativo
▪ La Basilicata è una regione a bassa densità di popolazione (solo 60
| 21
▪ La Basilicata è una regione a bassa densità di popolazione (solo 60
abitanti per km2) e manca un centro metropolitano: i cittadini sono ben
distribuiti nei 131 comuni
▪ Il problema dello sviluppo del capitale umano nella regione resta un
tema aperto, in quanto le Università della Basilicata non hanno molta
visibilità a livello europeo/nazionale e si laureano solo ~800 studenti
all’anno. Di conseguenza non stupisce che la maggior parte degli
studenti universitari lucani decida di laurearsi e trovare impiego al di
fuori della Regione Basilicata
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Diminuzione popolazione nei primi 4 mesi quasi 1.000 unità
Dati ISTAT 2009 590.000 abitanti
Previsioni ISTAT al 2050 440.000 abitanti
Scompaiono tre
paesi l’anno
| 22
10 persone al giorno in meno
- -
=
=+
-
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Dom
anda s
ocie
tà
Socie
tà v
itale Opportunità
Merito
Competizione leale
Attraverso quale percorso uscire dalla attuale situazione?
Rivoluzione Progresso
Offerta politica
Breve Lungo
Dom
anda s
ocie
tà
Socie
tà d
ebole Posto
Raccomandazione
Protezione
Circolo del sottosviluppo Percorso di crescita Percorso della rivoluzione
TransizioneSottosviluppo
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Contenuti
▪ Il contesto lucano
– Lo secenario economico e competitivo
– La situazione socio-demografica
| 24
– Le infrastrutture per trasporti e
logistica
▪ Il programma di rilancio
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La Regione Basilicata sta già investendo molto per il
potenziamento delle proprie infrastruttureNON ESAUSTIVA
Rete
stradale
ProgettoSettore Descrizione Stato
• Salerno – Reggio
Calabria
– Intervento di 245 Milioni di Euro nel tratto lucano,
non ancora finanziato
– Approvato da CdA Anas
– Lanciato bando
• Collegamento mediano
Pollino-Murgia
– Tratta Matera-Santeramo-Gioia del Colle inserita
in Legge Obiettivo, assegnate risorse per 70
Milioni a fronte di un costo stimato di 251
– Approvato da Anas
progetto preliminare
• Lauria – Candela – Intervento di 4,5 Miliardi inserito in Legge
Obiettivo e non ancora finanziato
– Approvato da Anas
progetto preliminare
• Salerno-Potenza-Bari – Realizzazione tratto di 78 km – Approvato da Anas
progetto preliminare
• S.S. 106 “Jonica” – Intervento di 53 Milioni inserito in Legge Obiettivo – Approvato progetto
| 25
FONTE: Press research
Rete
ferroviaria
• S.S. 106 “Jonica” – Intervento di 53 Milioni inserito in Legge Obiettivo
con finanziamenti approvati dal CIPE
– Approvato progetto
definitivo
• Adeguamento Battipaglia
- Reggio Calabria
– Intervento di 230 Milioni inserito in Legge
Obiettivo e non ancora finanziato
– Avviata progettazione
definitiva
• Estensione linea Matera
– Venusio fino ad
Altamura
– Intervento di 48 Milioni già assegnati per tratta
Matera Venusio, realizzazione programmata da
RFI
– Redazione progetto
preliminare
• Potenziamento
Battipaglia - Potenza –
Metaponto
– Principale asse ferroviario della regione
– 426 Milioni di cui 11 già assegnati per tratta
Battipaglia Potenza, 439 per Potenza Metaponto
– Redazione progetto
preliminare
• Nuova tratta Ferrandina
– Matera La Martella
– Collegamento Matera con Napoli
– Costo di 118 Milioni, già coperti da finanziamenti
– Attivazione linea
prevista per fine 2009
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Gli investimenti nel settore Trasporti, Infrastrutture e Logistica mostrano
margini di potenziamento
0,3
1,4
0,1
2,8
2,1
1,0
0,9
1,1
0,1 3,41
1,73
3,32
2,52
2,19
1,66
1,67
1,53
2,97
Lazio
Campania
Calabria
Sicilia
Molise
Umbria
Marche
Trentino Alto Adige
Valle d’Aosta
Regione Investimenti1
Miliardi di Euro
Impatto su PIL
Percentuale
2006Ranking rispetto alle regioni
| 26
1 Appalti sopra i 150.000 Euro
0,2
0,4
0,1
2,3
1,0
1,2
1,2
0,3
0,4
1,3
0,5
0,3
0,52
0,69
0,76
0,96
0,62
1,34
0,82
1,02
1,26
1,53
1,35
0,85
Liguria
Piemonte
Puglia
Lombardia
Sardegna
Basilicata
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Toscana
Umbria
Abruzzo
Emilia Romagna
Media 1,6
18°/2
0Veneto
FONTE: Conto nazionale dei trasporti, Rapporto Annuale del DPS
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KPI specifici mostrano diverse opportunità di miglioramentoRanking rispetto alle regioni
Rete stradale
Indice sintetico dotazione rete stradale¹
103
105
108
110
120
130
139
145
226Liguria
Abruzzo
Valle d’Aosta
Piemonte
Emilia Romagna
Veneto
Marche
Calabria
Campania
Rete ferroviaria
Indice sintetico dotazione rete ferroviaria¹
110
115
116
119
123
124
131
145
188Umbria
Liguria
Campania
Puglia
Emilia Romagna
Toscana
Lazio
Calabria
Friuli Venezia Giulia
2005 - 2007
| 27
15°/2
0
FONTE: Unioncamere-Istituto Tagliacarne
46
70
74
82
83
85
86
93
94
100
101
103Campania
Toscana
Molise
Lazio
Friuli Venezia Giulia
Sicilia
Lombardia
Trentino Alto Adige
Umbria
Puglia
Basilicata
Sardegna 11
15
50
60
78
81
84
101
102
104
107
110Friuli Venezia Giulia
Veneto
Abruzzo
Piemonte
Marche
Trentino Alto Adige
Basilicata
Lombardia
Valle d’Aosta
Sicilia
Molise
Sardegna
Valore Italia = 100Valore Italia = 100
19°/2
0
1 Indice della dotazione di infrastrutture rispetto alla domanda potenziale espressa sul territorio, calcolato tramite aggregazione pesata di indicatori
quantitativi (es. km di rete per tipologia) e qualitativi (es. n° stazioni)
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Commercio all’ingrosso e al dettaglio 11,0
Industria manifatturiera 13,8
Intermediazione monetaria e finanziaria;
attività immobiliari ed imprenditoriali19,9
Pubblica amministrazione, sanità, istruzione,
servizi sociali28,5
Il rilancio delle infrastrutture è particolarmente importante dato lo stretto
legame dell’economia regionale alla LogisticaComponenti macro-economiche del PIL della Basilicata, 2006, Percento
Settori dipendenti dalla Logistica
▪ Circa il 50%
del PIL
regionale è
composto da
| 28FONTE: ISTAT, Conti regionali edizione 2008
0,6
1,2
3,1
5,0
7,1
9,6
Estrazione di minerali
Produzione e distribuzione di energia elettrica,
di gas, di vapore e di acqua
Alberghi e ristoranti
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
Costruzionicomposto da
attività
fortemente
dipendenti
dalle
Infrastrutture e
dalla Logistica
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Lo sviluppo del settore Trasporti, Infrastrutture e Logistica
può avere benefici socio-economici molto significativi
▪ Aumento dei ricavi di settore di
circa 20-30% tramite:
– Potenziamento strutture
– Offerta di servizi aggiuntivi
(ad es. informativi,
finanziari)
Aumento
diretto dei
profitti di
settore
Descrizione
▪ Recupero di competitività e
Benefici ottenibili in Basilicata
70-110
Crescita PIL1
Milioni di EuroNuovi occupati2
Migliaia
0,6-0,9
STIME PRELIMINARI
| 29
Stimolo alla
crescita
economica
regionale
1 In base a risultati tipicamente riscontrati su progetti con situazione di partenza analoga
2 Stima sulla base della correlazione PIL e occupazione 2000-2006
▪ Recupero di competitività e
produttività delle imprese
regionali tramite riduzione
costi logistici circa il 15-20%
160-210
230-320Totale
1,3-1,7
1,9-2,6
Equivalente al
2,2 – 3% del PILEquivalente allo
0,9 – 1,2% della
forza lavoro
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Il sistema autostradale taglia fuori la Lucania
| 30
Favorendone la lacerazione nelle due aree di influenza
Pressione attrattiva
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Il sistema aeroportuale taglia fuori la Lucania
| 31
Favorendone la lacerazione nelle due aree di influenzaPressione attrattiva
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Una diversa visione
| 32
Pisticci e Lauria CandelaPressione attrattiva
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60 milioni a km
Come selezionare le priorità nelle infrastrutture ?
Abitanti
Anni 60-70
|
Anni
Costi
24 milioni a km
Anni 60-70
2000 - 2010
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Il sistema aeroportuale del Sud1 ha avuto negli ultimi 5 anni un trend di
sviluppo significativo seppur inferiore del 21% alla media degli aeroporti
nazionali
6,4
6,5
6,7
8,6
Cagliari
Brindisi
Trapani
Bari
▪ All’interno della
media del sud
emergono
– Eccellenze come
Trend di crescita del traffico aeroportuale CAGR
2004/08
Per cento
| 34
1 Esclusi aeroporti della Sardegna
5,5
4,4
-3,0
4,1
4,3
4,3
6,4
TOTALE ITALIA
Totale Sud
Napoli
Palermo
Catania
Crotone
Cagliari
-21%
– Eccellenze come
Bari e Trapani con
+8,6% e +6,7%
rispettivamente e
– Situazioni
critiche come
Napoli -3,3%
FONTE: Assaeroporti, APG
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La grave crisi economica degli ultimi mesi ha colpito gli aeroporti del Sud1
significativamente meno degli altri scali italiani
5,2Brindisi
Bari 11,0
Cagliari 11,4
Trapani 79,9
Trend di crescita del traffico aeroportuale
CAGR 2008/09
Per cento
▪ Ad alzare la media di
aumento del traffico
sono soprattutto le
| 35
0,4
5,2
-5,4
Totale Sud
TOTALE ITALIA
Napoli -55,9
Crotone -5,3
Catania -5,3
Palermo -1,6
Brindisi
+107%
FONTE: Assaeroporti, APG
sono soprattutto le
eccellenze di
Trapani, Cagliari e
Bari senza le quali il
tasso di crescita
sarebbe del -3,8%
anziché allo 0,4%
1 Esclusi aeroporti della Sardegna
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Gli aeroporti del Sud servono più destinazioni e aerolinee della media
nazionale
▪ Gli aeroporti di
Napoli e Catania,
che hanno subito i
maggiori cali di
traffico nell’ultimo
anno sono anche
quelli che servono
più destinazioni
Numero di destinazioni1 servite
per scali aeroportuali e .. ..per Stato
70
31
37
43
53
28
Catania 7825
Napoli 9323
Bari 5120
Cagliari 6124
Palermo 71
Internazionali
Nazionali
Aerolinee
attive
19
11
20
28
28
22
19
31
34
38
| 36
▪ Gli aeroporti di
Cagliari, Trapani e
Brindisi, che sono
cresciuti di più in
termini di traffico
nell’ultimo anno,
hanno invece un
numero di
destinazioni
limitato a specifiche
geografie
33
31
15
12
34
10
0
373Tot. dest.
dall’Italia328 45
Media naz. 4713
Media Sud 5219
Crotone 99
Brindisi 25
Trapani 2715
Bari 5120
+11%
FONTE: Assaeroporti, APG
1 dati a luglio 2009
1
9
13
16
10
19
+23%
7
20
23
10
25
22
+15%
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Infrastrutture per trasporti e logistica – Executive summary
▪ Seppure sia in corso un programma di potenziamento nello sviluppo di infrastrutture per il
trasporti e la logistica, soprattutto nella rete stradale e ferroviaria, la Regione Basilicata è
al 18° posto tra le regioni italiane per impatto sul PIL degli investimenti in infrastrutture
▪ La regione lucana si trova così ad avere in media una bassa dotazione di infrastrutture
per il trasporto e la logistica, occupando le posizioni di coda nella graduatoria delle
regioni italiane.
▪ Il rilancio delle infrastrutture è particolarmente importante dato lo stretto legame
dell’economia regionale alla Logistica: circa il 50% del PIL regionale è composto da
attività fortemente dipendenti dalle Infrastrutture e dalla Logistica
▪
| 37
▪ Lo sviluppo del settore trasporti da solo potrebbe fornire un aumento del PIL (2-3%) e un
aumento dell’occupazione (1,9-2,6%), grazie a
– Aumento dei ricavi di settore di circa 20-30% tramite il potenziamento strutture e
l’offerta di servizi aggiuntivi (ad es. informativi, finanziari)
– Recupero di competitività e produttività delle imprese regionali tramite riduzione costi
logistici circa il 15-20%
▪ Il sistema aeroportuale del Sud ha avuto negli ultimi 5 anni una crescita del traffico aereo
del 4,4% che seppur positiva rimane sotto la media nazionale di 5,5%. Nell’ultimo anno
ha risentito meno della crisi economica mantenendo una crescita dello 0,4% (a fronte di
un calo medio nazionale del traffico del 5,4%), grazie alle eccellenze degli aeroporti di
Trapani (+80%) e Cagliari (+11%)
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Contenuti
▪ Il contesto lucano
▪ Il programma di rilancio
– Obiettivi di sviluppo, la strategia e
| 38
– Obiettivi di sviluppo, la strategia e
le iniziative
– I fattori abilitanti e macro piano di
lavoro
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Lo potenzialità di sviluppo della Basilicata – obiettivi al 2015
Obiettivi sui principali indicatori
socio-economici
2008 20151
CAGR implicito
2008-2015
Per cento
Val.agg.
regionale
(migl. Euro)
6,5-9,510.158 15.795.-19.180
Val.agg.
pro-capite 5,6-6,9
17,2 24,3-27,4
STIME
PRELIMINARI
| 39
Popolazione
(m.ni)1,3- 2,4
0,59 0,65-0,70
Tasso di
occupazione2
(Per cento)
1,7- 5,333% 37-47%
pro-capite
(migl. Euro)
5,6-6,9
1 Per i valori minimi e massimi al 2015 si è usato rispettivamente il val.agg. proc. 2008 della Liguria (10°regione in classifica nazionale) e Veneto (5° in classifica)
2 Calcolato sulla popolazione 2008
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La strategia per il rilancio della Basilicata si articola su 8 dimensioni
Sviluppo economico competitivo
Sviluppo socio-demografico
Attrazione
di capitali
Infrastrutture
e mobilità
Capitale
umano
▪ Si basa su 8
dimensioni
– 5 “territoriali”
– 3 “funzionali”,
trasversali alle
territoriali
Modello
multidimensionale
per sviluppo strategia
Priorità
| 40
Sviluppo urbanistico e ambientale
Sviluppo turistico e culturale
Sviluppo della sicurezza
territoriali
▪ Copre tutte le leve a
disposizione della
amministrazione
regionale
▪ Infrastrutture, turismo e sviluppo
economico
competitivo sono
leve prioritarie per
innescare il circolo
virtuoso
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Tra gli obiettivi del piano vi è quello di creare ~33 mila nuovi
posti agendo su 3 settori prioritari
Settori Obiettivi Nuovi occupati1Iniziative
Infrastrutture e
logistica
▪ Aumentare accessibilità e
traffico di persone e merci
▪ Stimolare la crescita
economica regionale
▪ Scalo aeroportuale
▪ Altri collegamenti di terra
(strade e ferrovie)
▪ Indotto costruzioni
750- 1.700
600-900
2.000-2.600
Turismo
▪ Incrementare i flussi
turistici e la permanenza
▪ Investire nella promozione
del territorio creando centri
“attrattori”
▪ Aree fiere e convegni
▪ Parchi a tema e acquatici
▪ Resorts e centri wellness
▪ Indotto commerciale
▪ Indotto costruzioni
230-400
1.060-2.200
7.000-10.000
1.200-1.800
2.200-3.500
Industria
▪ Rilancio competitività
industriale
▪ Politiche di sostegno per
– Efficientamento, 1.500-2.100
Nuovi posti di
lavoro in 5 anni
3.350-5.200
11.030-17.900
4.000-6.000
2
1
3
Numeri dettagliati
nelle slide seguenti
PROPOSTE PRELIMINARI
| 41
~25-40 milaTotale
1 Occupati attesi nelle operazioni ordinarie nel 2015 sia nelle attività primarie che indotte
2 Stime fatte solo sul settore della industria alimentare e meccanica
Industriaindustriale
▪ Incrementare i servizi a
sostegno delle imprese
– Efficientamento,
Innovazione e sviluppo
distretti industriali
– Internazionalizzazione
1.500-2.100
2.500-4.0002
Servizi
▪ Attrarre in regione le
funzioni centrali
amministrative, legali e
finanziarie di grandi aziende
attraverso agevolazioni fiscali
▪ Rilocazione in regione di
– gruppi bancari e
– gruppi industriali1.600-2.400
2.000-4.000
Capitale
umano
▪ Sviluppare e trattenere
competenze in
collaborazione con il
settore privato e centri
ricerca internazionali
▪ Creazione di una città
della scienza
– Dip.universitari
– Centri ricerca
▪ Indotto costruzioni
2.000-3.000
1.000-1.500
4.000-6.000
3.600-6.400
3.000-4.500
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4
MIL-RGL003-18112009-67782/RM vr
L’aeroporto è un’infrastruttura che funge da catalizzatore
strategico per lo sviluppo socio-demografico ed economico1Dettagliato
nella
prossima
slide
Attrae investimenti e imprese
▪ Munich – nell’ Aprile 1998, Siemens ha
deciso di rilocalizzare le operazioni di
Siemens-Nixdorf in una località
periferica tra Dusseldorf e Hannover,
per essere vicina all’aeroporto di
Monaco. Altre aziende high-tech si sono
trasferite nella stessa area– Comapq,
Texas Instruments, Apple, Alcatel, Intel,
Genera valore aggiunto e
occupazione
▪ Amsterdam – Si prevede un aumento
dell’occupazione del 38% (28,000
posti lavoro) dal 1997 al 2015 grazie
alla progettazione e costruzione
dell’aeroporto che vedrà inoltre un
aumento dei passeggeri del 42%
▪
Promuove lo sviluppo sociale
▪ Le comunità rurali possono integrarsi meglio
con le attività sociali e culturali nazionali
nonché avere accesso alle principali strutture
sanitarie nazionali
▪ Dei buoni collegamenti aerei hanno reso
possibile garantire una buona base di studenti
per le Università locali di alto livello in Europa e
in America.
| 42
Texas Instruments, Apple, Alcatel, Intel,
Microsoft, Baxter, Amadeus and Hitachi
▪ Dusseldorf – l’aeroporto ha avuto un
ruolo fondamentale nell’attrarre molte
aziende internazionali
– Nel raggio di 25 Km si sono
stabilite 500 aziende giapponesi
con un turnover di 40-60 milioni di
Euro
– 420 aziende americane si trovano
nella catchment area di Dusseldorf
Airport e generano 44.000 posti
lavoro
aumento dei passeggeri del 42%
▪ Cardiff – Lo sviluppo aeroportuale ha
portato a un aumento del traffico
turistico del 192% tra il 1997 e il 2010,
e un aumento dell’occupazione del
146% grazie alla creazione di 6.100
nuovi posti di lavoro.
Promuove lo scambio di beni e afflusso turistico
▪ Vienna
– Il 5.5% of del commercio con l’estero è
esportato per via aerea
– Il 28% dei turisti stranieri che visitano la
città arrivano con connessioni aeree
▪ Milano – Passeggeri che arrivano in aeroporto
hanno generato 882 milioni di euro di revenue
FONTE: ACI Europe
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Un aeroporto di medio-piccole dimensioni è in grado di generare
un valore aggiunto di ~32 m.ni € e ~1.700 posti di lavoro
Aeroporti
1
Valore aggiunto
stimato per750
occupati
Classifi-
cazione Pax/anno
M.ni
N° occupati
Migl.
Val. agg.
M.ni
Impatto occupazionale calcolato per un
aeroporto regionale da 0,65 m.ni passeggeri
Heathrow,
Paris CdG,
Schipol
Munich,
Oslo, Zurich
High
density
Medium
density
31-40
15-18
3,4-4,7
2,6-3,2
4.101
N.a.323
221
Attività indirette
Attività indotte
~1.700
646~750
32,5 m.niL’impatto delle
attività dirette
e indirette
varia molto in
relazione
all’effettiva
capacità
| 43
1 Gli aeroporti regionali mostrano la più alta variabilità a seconda della densità abitativa/industriale e prossimità con altri scali
2 Autonoleggi, parcheggio, sicurezza e vigilanza, personale sanitario, vigili, dogana, rifornimento
FONTE: ACI Europe, analisi del team
Oslo, Zurich
Milan,
Barc., Gran
Canaria
Exeter,
Ronchi,
Trapani
Low
density
Regional/
reliever
10-13
0,2-1
1,1-2,3
1,1-4,51
1.500
22-40
89
371
115
115
59
67
Attività com-
merciali
Attività di som-
ministrazione
Altri operatori
Voli
Soc. di gestione
Attività indirette
Impatto
Massimo
Impatto
Minimo
1526
Altro2
capacità
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La Basilicata è tra le mete turistiche meno frequenti e meno proposte
Regione di destinazione della vacanza principale
% sul tot. risposte
7
7
8
9
9
10
12Toscana
Emilia Romagna
Lazio
Sicilia
Liguria
Trentino Alto Adige
Veneto
Regioni vendute dai Tour Operator nel 2009 e
previsioni di vendita nel 2010
% sul tot. Tour Operator europei
35
42
42
47
64
69
74
Trentino Alto Adige
Sicilia
Campania
Lombardia
Veneto
Lazio
Toscana
22
| 44
0
1
1
2
2
2
2
3
3
5
5
6
6
Friuli Venezia Giulia
Valle d’Aosta
Basilicata
Molise
Campania
Sardegna
Lombardia
Puglia
Calabria
Piemonte
Marche
Abruzzo
Umbria
4
6
8
9
10
11
12
21
23
25
25
30
32
Calabria
Basilicata
Abruzzo
Valle d’Aosta
Friuli Venezia Giulia
Molise
Marche
Puglia
Umbria
Liguria
Sardegna
Piemonte
Emilia Romagna
FONTE: Unioncamere
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Il turismo può fungere da importante motore di crescita e va quindi
considerato tra le priorità strategiche di intervento
▪ La vendita di beni e servizi a supporto del turismo genera un
alto valore aggiunto regionale
▪ Le iniziative di sviluppo del turismo attraggono investimenti di
capitali e finanziamenti comunitari contribuendo al riequilibrio
dei bilanci regionali
Alto impatto
economico
����
▪ Il settore turistico è caratterizzato dall’alto impiego di
manodopera e ha quindi un forte impatto positivo
sull’occupazione
▪ La valorizzazione del territorio che segue lo sviluppo
Sviluppo sociale����
2
| 45
▪ La valorizzazione del territorio che segue lo sviluppo
turistico migliora il living standard anche dei residenti
▪ Promuove lo sviluppo di infrastrutture
▪ Rivitalizza aree locali
▪ Migliora la visibilità internazionaleForti benefici
indiretti
����
▪ Quasi tutte le destinazioni turistiche hanno caratteristiche
naturali e culturali uniche su cui far leva
▪ Lo sviluppo di competenze specifiche avviene più
velocemente che in altri settori
Le destinazioni
possono fare la
differenza tra essere
comparabili e essere
competitivi
����
FONTE: Analisi del team
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In Italia ci sono molti esempi di successo nella valorizzazione
del territorio e nella realizzazione di centri “attrattori”
Aquatica 160,1 70 1,9Parco
acquaticoLombardia
Esempio Ingressi
Migliaia
Adetti Fatturato
€ mil
Tipo di
struttura
Regione
Resort
Altafiumara~ 80 92 naResorts Calabria
2
| 46FONTE: Unioncamere, Ente Veronafiere
1 Dati 2007, il numero di dipendenti si riferisce ai dipendenti stagionali, i dipendenti fissi sono 204
Gardaland 2.853,2 1.5041 116,7Parco a
temaVeneto
Parco ambientale
Parco delle
5 Terre~2.500 na naLiguria
Spazi fiere/
convenzioni
Verona
Fiere1.258 115 89,1Veneto
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Lo sviluppo di “attrattori” simili in Basilicata potrebbe
generare tra gli 11.000 e 17.000 occupati
30-100 60-2002
Nuovi
attrattori
Occupati per
struttura
Totale
occupati
Numero o
densità
1.000-2.000 1.000-2.0001
115-200 230-4002
hotel, resorts,villagi, camping…
Parchi
acquatici
Parchi a
tema
Spazi fiere x =
=
=
x
x
Spazio fiera
Parco diverti-
menti a tema
Percorsi climbing,
hiking
Spazio fiera
Potenza
Matera
PROPOSTE PRELIMINARI2
| 47
1 23 milioni di posti letto attesi assumendo una densità di posti letto per abitante simile al Trentino, best in class, in Italia con 400 posti letto per abitante
2 Occupati nel settore turistico per posto letto in Italia (in media) o in Trentino (best in class)
200-3772 7.000-
10.000
231Strutture ricettive
=x
Tot. Occupati in attività dirette
+
8-10.000
1.244-1.890Indotto commerciale
=15%
+
2.200-3.500Indotto2
costruzioni=30%
Totale 11.734-17.990
Parco acquatico
Parco acquatico
Pisticci
Pollino
Percorsi attrezzati nel Parco
del Pollino
▪ Ippovie
▪ Teleferica/trenino
panoramico
▪ Percorsi natura
▪ Sentieri ciclabili
FONTE: Analisi del team
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Proposte per lo sviluppo di attrattori e per la valorizzazione del
contenuto dell’offerta turistica (1/2)
Aree Linee d’azione proposte
Turismo naturalistico
▪ Sviluppo di un’offerta articolata a sostegno del turismo estivo in aree montane. L’offerta
prevede l’attrezzatura delle aree montane con piste per mountain bike, percorsi ippici, aree
di ristoro e pernottamento, percorsi didattici guidati per la visita al Parco del Pollino
▪ Valutazione, nei limiti della sostenibilità ambientale e della fattibilità tecnica, di ampliamenti
del demanio sciabile nelle stazioni lucane. Costituire 1-2 comprensori di grandi
dimensioni. Ad oggi la Basilicata ha solo ~15 Km di piste che ne fa un comprensorio
sciistico di piccole dimensioni
▪ Incentivazione alle associazioni sportive per l’ampliamento dell’offerta di attività
ricreative/sportive all’aperto (es., uscite speleologiche guidate, pareti di climbing,
2
| 48
ricreative/sportive all’aperto (es., uscite speleologiche guidate, pareti di climbing,
escursioni guidate)
▪ Valorizzazione della zona costiera con alberghi e ristoranti, offerta di escursioni guidate
(p.e. riserva Policoro e entroterra), aumento dell’attrattività delle zone portuali attraverso
facilitazioni all’attracco di imbarcazioni private e accordi regioni limitrofe (Maratea).
Turismo eno-
gastronomico
▪ Promozione di interventi per incentivare lo sviluppo di:
– Strutture ricettive specifiche per il turismo naturalistico (es., agriturismi)
– Forme di ricettività a costo sostenuto (es., bed and breakfast) nelle città
d’arte.
▪ Aumentare e promuovere l’offerta di prodotti di alta qualità, tipici della Lucania
(es., alcune varietà di grano duro (stigliano e Matera), olio, pane Materano,
cacioricotta Matera)
FONTE: Analisi del team
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Proposte per lo sviluppo di attrattori e per la valorizzazione del
contenuto dell’offerta turistica (2/2)
Aree Linee d’azione proposte
▪ Costruzione di parchi acquatici che attraggano famiglie e giovani dalle regioni limitrofe
Dettagliato nella
prossima pagina
2
Turismo storico-
culturale
▪ Profondo revamping dei maggiori musei e siti culturali in grado di competere per
contenuto ed immagine con musei delle maggiori città d’arte internazionali
▪ Sviluppo di un grande museo o polo museale con target a regime di almeno 100.000
visitatori/anno
▪ Ideazione di percorsi “culturali” integrati che combinano visite a siti storici con visite in
aree naturalistiche e degustazioni di prodotti tipici
| 49
Turismo giovanile
▪ Costruzione di parchi acquatici che attraggano famiglie e giovani dalle regioni limitrofe
▪ Costruzione di parchi divertimenti a tema che propongano la Basilicata come meta del turismo
giovanile nazionale
▪ Organizzazione di 1-2 eventi quali concerti, mostre su fumetti o film, eventi sportivi come gare di
rally, ciclismo etc.
Multi-settore
▪ Creazione di agenzie o associazioni che supportino le imprese nella promozione e
marketing dei prodotti, nello sviluppo di reti di vendita e nella gestione fiscale e
amministrativa
▪ Creazione di spazi permanenti e sale multimediali a disposizione della P.A. (es. Sindaci) e
delle associazioni di categoria (es.associazioni alberghiere, ristoratori, ass. sportive) per facilitare
possibilità di scambi culturali e coordinamento organizzativo
▪ Sviluppo di centri fiera ed espositivi nonché di 1-2 grandi eventi culturali (mostre, festival,
settimane tematiche) l’anno con target a regime di almeno 150.000 visitatori
FONTE: Analisi del team
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Le agenzie potrebbero supportare le imprese nelle principali attività di
branding e promozione dei prodotti
Comunica-
zione
▪ Sviluppo di una forte value proposition per la regione/località
▪ Traduzione in messaggi e slogan puntuali
▪ Creazione di una visualizzazione persuasiva (es., colori, logo, etc.)
Go-to-market
▪ Selezione di canali di comunicazione appropriati per la trasmissione
del messaggio
▪ Definizione dei media più efficace per raggiungere i segmenti target
di clientela nelle diverse nazioni (es., cartelloni vs. TV)
▪
2
| 50
▪ Creazione di un sito web per la promozione del messaggio
Infrastrutture
▪ Sviluppo di un piano per le infrastrutture strumentali al nuovo
posizionamento
▪ Definizione di un organigramma con ruoli e responsabilità
▪ Selezione e ricerca di partner per lo sviluppo del progetto
Co-marketing
▪ Identificazione delle potenziali opportunità di co-marketing/co-branding
▪ Selezione dei partner migliori in termini di condizioni e fit strategico
▪ Sviluppo di attività congiunte di marketing su diverse dimensioni (es.
pubblicità, pricing, etc.)
FONTE: Analisi del team
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Per rilanciare la competitività industriale bisogna agire su 3 leve:
efficienza, internazionalizzazione ed innovazione
Esempi di iniziative
▪ Incentivare la diffusione di best practices operative e
manageriali supportandone la realizzazione con finanziamenti
regionali
▪ Supportare un progetto pilota di internazionalizzazione
▪ Lanciare un processo strutturato di innovazione e identificare
uno/due trend su cui focalizzare innovazione (Polo Tecnologico Innovazione
Dettagliato
in seguito
Efficienza
Internazio-
nalizzazione
Leve
3
| 51
uno/due trend su cui focalizzare innovazione (Polo Tecnologico
leader del processo)
▪ Focalizzare gli incentivi sui trend identificati
Innovazione
▪ Rendere gli prioritari interventi di costruzione banda larga
▪ Favorire il piano di informatizzazione per le aziende sull’uso del
broadbandInfrastrutture
Finanza
Sfide sui fattori abilitanti
▪ Adottare mezzi urgenti per agevolare la liquidità delle imprese
▪ Condividere azioni di cambiamento dei rapporti tra banche
imprese
Esempi di iniziative
FONTE: Analisi del team
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Due esempi di successo nell’implementazione di iniziative di
efficientamento e internazionalizzazione…
Iniziativa di efficientamento
portata a termine in primarie
provincie del nord per far fronte
a un calo stimato della
competitività industriale del 10%.
Il programma prevede
l’applicazione delle tecniche
lean a tutte le fasi produttive e
lo sviluppo di metodologie di
valutazione della performance
Efficientamenti-
“Fabbrica modello”
Esempio
▪ Il risparmio potenziale sui
costi ottenuto con
implementazione tecniche
lean, nel caso considerato,
si aggira intorno ai 500
m.ni €
▪ La fabbrica modello
rappresenta un business
sostenibile che garantisce
un margine operativo al
Descrizione Risultati
Impatto min. e max.
Ipotizzato per la
Basilicata
Per cento sul val. agg.
11%-17%
ESEMPI REALI3
| 52
Iniziativa di facilitazione e
promozione degli scambi
commerciali promossa da 13
enti camerali, dai Centri Estero
per l’internazionalizzazione del
Veneto e del Piemonte e da
Unioncamere Emilia Romagna,
con il coordinamento operativo
di Aries della Camera di
commercio di Trieste e la
Camera di commercio Serba
▪ +26.7% in valore delle
esportazioni verso la
Serbia di cui:
– Veicoli (+27.8%) ,
– macchine d’impiego
generale (+15.5%),
– filati, tessuti e altri
prodotti tessili (+10.1%),
– macchine per impieghi
speciali (+49.9%)
FONTE: Unioncamere, analisi del team
Internaz.-
“Com
Serbia 2005”
valutazione della performance
operativa e di management
un margine operativo al
quinto anno di ~17%
16%-27%
27%-44%Impatto totale
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… che se applicati alle imprese lucane nei soli settori della
metalmeccanica e industria alimentare potrebbero generare ~4.000
nuovi occupatiImpatto totale
minimo
nella slide
precedente
Aumento
di val.agg
%
Val. agg.
per addetto
M.ni
Nuovi
occupati
Aumento
di val.agg
M.ni
Val. agg.
aziendale
M.ni
AttivitàAltro
13,4%Lav. min.
non met.
Metalmeccanica
100% = 2.500 m.ni €
Produzione Lucania
Val. agg. 2007
3
| 53
÷ 48,1 1.672=81,1=27x299,6Fabbr.
mezzi
trasporto
÷ 46,5 50=8,8=27x29,8Meccanica
Totale 4.012
1 Produzione e lav. Del metallo (3,4%) e fabbricazione apparecchiature e mezzi di trasporto
non met.7,3%
Tessile e
abbigl.8,0%
Legno,
gomma e
plastiche
9,9%
Prod.
energia
15,1%
Industria
alimentare
12,2%
34,1%
÷ 26,7 2.290=51,1=27x201,0Alimentari e
bevande
FONTE: Unioncamere, analisi del team
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La sostenibilità del sistema agroalimentare lucano può essere
rafforzata perseguendo 3 obiettivi strategiciLinee d’azione strategiche DescrizioneObiettivi strategici
Valorizzazione della
qualità e potere negoziale
Valorizzazione della
qualità e potere negoziale
▪ Miglioramento della trasparenza sull’origine dei prodotti
▪ Sostegno alle associazioni di categoria nelle negoziazioni di prezzo
▪ Riconvertire la produttività agricola per aumentare l’offerta di
prodotti di alta qualità tipici della Lucania
▪ Introdurre misure di facilitazione dell’accesso al credito
Diversificazione
economica
Diversificazione
economica
▪ Diversificare il rischio combinando all’attività agricola a quella di
vendita diretta dei prodotti attraverso attività complementari di
ristorazione (es. agriturismi)
▪ Promozione della raccolta degli scarti agricoli e commercializzazione
biomasse e produzione di biocarburanti
▪ Promozione dell’offerta di corsi/education (es. gite scolastiche)
Sostenibilità
economica
3
| 54
Ricambio generazionaleRicambio generazionale▪ Favorire l’abbassamento dell’età media degli operatori primari
Professionalizzazione del
capitale umano
Professionalizzazione del
capitale umano
▪ Promuovere la diffusione di competenze tecniche e gestionali che
stimolino l’imprenditorialità Sostenibilità
sociale
Efficientamento risorse
idriche
Efficientamento risorse
idriche
▪ Assicurare una riduzione nel consumo di risorse idriche nelle attività del
settore agroalimentare
Riduzione delle
esternalità negative
Riduzione delle
esternalità negative
▪ Ridurre l’impatto ambientale delle pratiche agricole e zootecnicheSostenibilità
ambientale
Razionalizzazione della
filiera agroalimentare
Razionalizzazione della
filiera agroalimentare
▪ Avvicinamento del consumatore finale al produttore
▪ Miglioramento dei flussi informativi al fine di consentire un più trasparente
meccanismo di formazione dei prezzi
FONTE: Analisi del team
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Bassi tassi di micro criminalità
e criminalità organizzata
Scolarità elevata
Cultura dell’accoglienza
Scarsa accessibilità =
necessità di aumentare
la value proposition
La
Val
ue
pro
po
siti
on
off
erta
dal
la
Reg
ion
e vs
. azi
end
e
Proposta
4
Tutoring
Location in comodato d’uso
Contributi proporzionali alla
occupazione su base decennale
La
Val
ue
pro
po
siti
on
off
erta
dal
la
Reg
ion
e vs
. azi
end
e
disclaimer: il presente documento è di proprietà dell'Associazione Pinguini Lucani - Idee per la Lucania e non è divulgabile in toto o in parte senza una esplicita autorizzazione scritta dell'Associazione
Location in palazzi storici non
Utilizzati nei piccoli centri
Scarsa accessibilità =
necessità di diminuire
la value proposition
richiesta
RichiestaL
a V
alu
e p
rop
osi
tio
n o
ffer
ta d
alla
Reg
ion
e vs
. azi
end
e
4
Contratti a tempo indeterminato
Governance locale
Retribuzioni non inferiori a
1.200 € netti mensili
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La
Val
ue
pro
po
siti
on
off
erta
dal
la
Reg
ion
e vs
. azi
end
e
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Impatt
o o
ccupazio
nale
alto
A quali industry offrire la value proposition in base a parametri prioritari?
(occupazione, rispetto ambiente)
Grande distribuzioneChimica
Meccanica
Metallurgia
Infrastrutture
Turismo
Agricoltura e agroalimentare
Servizi
Terzo settore
| 57
Impatt
o o
ccupazio
nale
basso
Impatto ambientale
AltoBasso
Metallurgia
Energia Tradizionale
Intermediazione
Logistica
Fonti rinnovabili
=
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MIL-RGL003-18112009-67782/RM vr
Gli obiettivi e la strategia di sviluppo – Executive Summary
▪ I principali obiettivi strategici per il programma di rilancio della Regione
Basilicata, prevedono entro il 2015: un incremento medio annuo del PIL
regionale (valore aggiunto) di circa 8,0% (in linea con le migliori regioni
italiane) ed un aumento dell’occupazione del 3,5%
▪ La strategia per il rilancio lucano si articola su otto dimensioni: 5 “territoriali”
(sviluppo economico, sviluppo socio-demografico, sviluppo urbanistico e
| 58
(sviluppo economico, sviluppo socio-demografico, sviluppo urbanistico e
ambientale, sviluppo turistico e culturale, sviluppo della sicurezza) e 3
“funzionali” e trasversali (attrazione di capitali, infrastrutture e mobilità, capitale
umano). Infrastrutture, turismo e sviluppo economico competitivo sono leve
prioritarie per innescare un circolo virtuoso
▪ Le diverse iniziative del programma portano alla creazione di circa 33 mila
nuovi posti di lavoro stimati in 5 anni
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Contenuti
▪ Il contesto lucano
▪ Il programma di rilancio
– Obiettivi di sviluppo, la strategia e le
| 59
– Obiettivi di sviluppo, la strategia e le
iniziative
– I fattori abilitanti e macro piano di
lavoro
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Complessità / numerosità idea
Alta
Visione di insieme
Sistematicità
Competenze
Organizzazione
Strutture
Rete di alleanze
Approccio pianificato
Caos / inefficienza Efficacia
| 60
Complessità / numerosità idea
Bassa
Fattori abilitanti
ComplessiSemplici
Volontariato
Approccio da ‘liberi professionisti’
Competenze semplici
Visione limitata
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BurocraziaEfficacia
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Per fare in modo che questi interventi creino un rilancio economico
sostenibile nel tempo ci sono 3 fondamentali fattori abilitanti
Descrizione
Coinvolgimento
degli stakeholders
▪ Comunicazione chiara del programma ai principali stakeholder:
imprese, cittadini e pubblica amministrazione locale
▪ Coinvolgere gli stakeholder nella continua rivisitazione del piano e
aggiornamento delle priorità (che cambiano nel tempo al cambiare del
contesto)
▪ Stabilire meccanismi per catturare periodicamente il feedback degli
stakeholder e facilitare possibilità di scambi culturali e coordinamento
organizzativo, es.
– Forum permanenti o Stati Generali Lucani
–
Dettagliato
in seguito
| 61
– Sale multimediali a disposizione delle associazioni e delle comunità
Creazione squadra
operativa
▪ Investire su sviluppo del capitale umano del personale della regione
basilicata
▪ Creare una squadra operativa di talenti che sia in grado nel tempo di
gestire con successo l’implementazione delle iniziative individuate
Sfruttamento delle
migliori competenze
▪ Investire nel farsi aiutare dai migliori professionisti disponibili sul
mercato: società di consulenza internazionali, fondi di private equity
▪ Avvalersi di esperienze e best practice internazionali
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Un modo per coinvolgere sistematicamente le migliori competenze
disponibili sul mercato è l’istituzione di Fondi per lo sviluppo Lucano
Fondi tematici
▪ Per lo sviluppo economico
della Regione Basilicata,
caratterizzati per:
– Settore produttivo (es.
Alimentare
metalmeccanica)
– Strategia di crescita (es:
internazionalizzazione,
crescere localmente)
–
Principali attività dei fondi
Scouting▪ Individuazione e
selezione delle
opportunità di business
più solide
Start-up▪ Supporto alla
creazione di business
plan e lancio delle
Principali benefici attesi
▪ Accesso alle migliori
competenze sul
mercato
▪ Raccomandazioni
indipendenti e
altamente professionali
| 62
– …
▪ Coinvolgimento strutturato e
sistematico di competenze
specifiche e professionalità
internazionali
– Fondi di Private Equity
– Primarie società di
consulenza
plan e lancio delle
attività
▪ Finanziamento delle
start-up più promettenti
Crescita▪ Supporto
all’individuazione e
implementazione di
strategie di crescita
▪ Finanziamento per la
crescita del business
▪ Riduzione dei rischi
sugli investimenti, grazie
a utilizzo consulenza
certificata a livello
internazionale
▪ Distribuzione
finanziamenti in
manieramirata e
basata su criteri
oggettivi (non a pioggia)
MIL-RGL003-18112009-67782/RM vr
Il macro-piano di lavoro (1/2)
Leve
PRELIMINARE
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Sviluppo
turistico e
culturale
Infrastr.
e mobilitàInterventi di miglioramento degli altri trasporti terra e mare
Rivitalizzazione del Pollino e zone montane
Realizzazione spazi fiera
Lancio di incentivi per lo sviluppo della capacità ricettiva
Costruzione aeroporto
| 63
Sviluppo
economico
competitivo
Sviluppo
socio-
demografico
Lancio di incentivi per lo sviluppo della capacità ricettiva
Realizzazione parchi acquatici e a tema
Creazione fondi per lo
sviluppo
Progetti di internazionalizzazione e efficientamento
Altre iniziative
Avvio incentivi fiscali e sociali per le famiglie
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Il macro-piano di lavoro (2/2)
Leve
PRELIMINARE
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Sviluppo
sicurezza
Attrazione
capitali
Selezione possibili
aziende target
Avvio sistema incentivi fiscali/economici per attrarre grandi imprese
Lancio iniziative a tutela sicurezza cittadino
| 64
Capitale
umano
Avvio centri di ricerca o città della scienza
Altre iniziative per rilancio università
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Fattori abilitanti e macropiano di lavoro – Executive Summary
▪ Per rendere possibile l’implementazione di questo programma ambizioso è
necessario creare le condizioni per un rilancio economico sostenibile nel
tempo, devono quindi essere considerati i seguenti fattori abilitanti:
– Coinvolgimento strutturato e sistematico dei principali portatori di interesse
(es. Stati Generali Lucani)
– Sfruttamento delle migliori competenze e professionalità disponibili sul
mercato: private equity e società di consulenza internazionali (es. attraverso
| 65
mercato: private equity e società di consulenza internazionali (es. attraverso
l’istituzione di fondi per lo sviluppo)
– Creazione di una squadra operativa in regione (es. investire su capitale
umano e sviluppo talenti)
▪ Il macropiano di lavoro prevede di lanciare da subito le iniziative sulle tre
dimensioni/leve prioritarie che faranno da volano per lo sviluppo complessivo
regionale innescando un circolo virtuoso
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Partiamo per realizzare lo sviluppo della nostra terra?
| 66disclaimer: il presente documento è di proprietà dell'Associazione Pinguini Lucani - Idee per la Lucania e non è divulgabile in toto o in parte senza una esplicita autorizzazione scritta dell'Associazione
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I Pinguini Lucani sono pronti!
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Michael E.Porter :“Il vantaggio competitivo delle Nazioni”
John P. Kotter: “Sei metodi di cambiamento”
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