Barry Strauss - La guerra di Troia (una nuova storia)

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La guerra di Troia 2009, Laterza Adriano Torricelli È un'opera davvero notevole, sia nella forma (apparentemente narrativa e leggera, ma in realtà densissima di concetti... e di concetti altamente rivoluzionari!) sia nella sostanza (già l'idea di fare 'come se' Omero avesse detto la Verità è un'idea non solo controcorrente ma anche apparentemente assurda, almeno rispetto a pregiudizi – giusti o sbagliati che siano – oramai consolidati dai tempi di Moses Finley...) (1) Sembrerebbe, a un lettore affrettato, un'opera superflua, ridondante... in realtà io l'ho trovata tanto precisa e puntuale quanto sconvolgente. Concetti oggi scontati quali le radici esclusivamente greche, e inoltre greche arcaiche (e NON micenee), dell'opera di Omero, vengono in essa radicalmente capovolti: in realtà, dice Strauss, l'Iliade è per molti aspetti un poema più troiano che greco, ed è un poema che riflette (e la cosa viene da lui provata, o almeno avallata, chiamando in causa molteplici documenti ittiti, egizi e più in generale dell'epoca del Bronzo – spesso di recente ritrovamento) la cultura dell'Età del Bronzo, all'interno della quale la cultura greca-micenea si inserisce come un tassello assieme ad altre. Anche i valori eroici (i valori “di vergogna”, come li chiamò Dodds) non sono secondo Strauss – mi sembra almeno di capire, poiché ciò non viene detto esplicitamente dall'autore – una prerogativa della cultura greca (e in particolare, sempre per Dodds e i suoi epigoni, della cultura greca arcaica) bensì, innanzitutto, i valori dell'Età del Bronzo complessivamente intesa... Anche molti celebri episodi dell'Iliade, fino ad oggi di solito bollati come assurdi, rivisitazioni poetiche successive ovvero mascheramenti o trasfigurazioni della storia reale, sono dall'Autore rivalutati, visti in una luce che - se pure non li rende certi - li rende in ogni caso plausibili. E questo a partire proprio dal ratto di Elena, che fu causa della guerra secondo la tradizione omerica. Secondo Strauss, un tale evento potrebbe essere davvero avvenuto ed essere stato la scintilla che ha innescato le polveri. Certo, egli spiega, il conflitto tra la Grecia (un insieme di stati bellicosi e con forti ambizioni imperialiste a livello mediterraneo, il più potente dei quali era, come noto, Micene) e la Troade, zona molto ricca economicamente in quanto crocevia di traffici tra Asia ed Europa, era nell'aria già da tempo: i Greci infatti, da tempo volevano allungare le mani su quella regione, mentre Troia dal canto suo, per tutelarsi, aveva probabilmente stretto un'alleanza politico-militare con il vicino impero ittita, uno dei

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Le origini storiche dell'Iliade e dell'Odissea, una nuova teoria...

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La guerra di Troia 2009, Laterza

Adriano Torricelli

È un'opera davvero notevole, sia nella forma (apparentemente narrativa e leggera, ma in realtà densissima di concetti... e di concetti altamente rivoluzionari!) sia nella sostanza (già l'idea di fare 'come se' Omero avesse detto la Verità è un'idea non solo controcorrente ma anche apparentemente assurda, almeno rispetto a pregiudizi – giusti o sbagliati che siano – oramai consolidati dai tempi di Moses Finley...) (1)

Sembrerebbe, a un lettore affrettato, un'opera superflua, ridondante... in realtà io l'ho trovata tanto precisa e puntuale quanto sconvolgente. Concetti oggi scontati quali le radici esclusivamente greche, e inoltre greche arcaiche (e NON micenee), dell'opera di Omero, vengono in essa radicalmente capovolti: in realtà, dice Strauss, l'Iliade è per molti aspetti un poema più troiano che greco, ed è un poema che riflette (e la cosa viene da lui provata, o almeno avallata, chiamando in causa molteplici documenti ittiti, egizi e più in generale dell'epoca del Bronzo – spesso di recente ritrovamento) la cultura dell'Età del Bronzo, all'interno della quale la cultura greca-micenea si inserisce come un tassello assieme ad altre.

Anche i valori eroici (i valori “di vergogna”, come li chiamò Dodds) non sono secondo Strauss – mi sembra almeno di capire, poiché ciò non viene detto esplicitamente dall'autore – una prerogativa della cultura greca (e in particolare, sempre per Dodds e i suoi epigoni, della cultura greca arcaica) bensì, innanzitutto, i valori dell'Età del Bronzo complessivamente intesa...

Anche molti celebri episodi dell'Iliade, fino ad oggi di solito bollati come assurdi, rivisitazioni poetiche successive ovvero mascheramenti o trasfigurazioni della storia reale, sono dall'Autore rivalutati, visti in una luce che - se pure non li rende certi - li rende in ogni caso plausibili. E questo a partire proprio dal ratto di Elena, che fu causa della guerra secondo la tradizione omerica.

Secondo Strauss, un tale evento potrebbe essere davvero avvenuto ed essere stato la scintilla che ha innescato le polveri. Certo, egli spiega, il conflitto tra la Grecia (un insieme di stati bellicosi e con forti ambizioni imperialiste a livello mediterraneo, il più potente dei quali era, come noto, Micene) e la Troade, zona molto ricca economicamente in quanto crocevia di traffici tra Asia ed Europa, era nell'aria già da tempo: i Greci infatti, da tempo volevano allungare le mani su quella regione, mentre Troia dal canto suo, per tutelarsi, aveva probabilmente stretto un'alleanza politico-militare con il vicino impero ittita, uno dei

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più ricchi e potenti dell'età del Bronzo. Il rapimento della regina di Sparta, Elena, fu così ilcasus belli di una guerra già nell'aria da anni: un brutto tiro giocato a Menelao da un certo Alessandro, nobiluomo troiano, per ragioni di carattere diplomatico e per ambizioni personali! Ciò non toglie tuttavia che questa vicenda, come molte altre apparentemente irreali, potrebbe secondo l'autore contenere un fondo (e magari più che un fondo) di verità.

Non voglio certo togliere ai lettori il piacere (e la fatica) di scoprire ciò che Strauss ha da dire in proposito. Anticipo solo che, nel corso del libro, egli rivisita tutte le principali fasi della guerra troiana, mostrando ciò che di vero potrebbe esserci nell'opera e nella tradizione dell'Iliade, e in ogni caso leggendone vicende e personaggi alla luce della cultura del Bronzo di cui, nonostante i nostri inveterati pregiudizi 'svalutativi', potrebbero effettivamente essere una mirabile testimonianza letteraria!

Solo raccomando, a chi si accingesse a leggere quest'opera, di non sottovalutarne la difficoltà e di affrontarla con tutta l'umiltà che essa esige. È un'opera ambiziosa, davvero audace – come già dicevo – sia nella forma che, e ancora di più, nel contenuto... già per questo, mi sembra, merita sicuramente di essere letta.

(1) Moses I. Finley, Il mondo di Odisseo, Laterza, Roma-Bari 1978 (2012, Pgreco)

Altre fonti

• La guerra di Troia Clarke Lindsay, 2010, Sonzogno

• Iliade. La guerra di Troia 2005, Dami Editore

• Sardi, etruschi e italici nella guerra di Troia D'Adamo Carlo, 2011, Pendragon

• La caduta dell'impero ittita e la guerra di Troia. Omero nell'Egeo2005, Palombi Editori

• Guerra e rovina di Troia. La storia raccontata dai vintiDitti Candiotto; Darete Frigio, 2000, Aleph Editrice

• Storia romanzata della guerra di TroiaLentini Dionigi C., 2009, Boopen