[BARI - 6] PUGLIA/PROVINCIA/02 ... 12/04/09

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Provvedimento contestato Antonella Buonpastore, proprietaria del teatro pronta a impugnere il provvedimento. «Ci opporremo anche in tutte le sedi» Agibilità Senza quella scala il cinema teatro Kursaal Santa Lucia, perderà agibilità e destinazione d’uso Valkiria in scena il 7 maggio nello Spazio Sette BARI — Se a marzo c’era da combattere con il freddo a maggio un problema sarà la lu- ce delle lunghe giornate tardo- primaverili. Ma la lirica a Bari continuerà ad essere allestita nel padiglione della Fiera del Levante Spazio sette, anche per la seconda opera, dopo la Turandot a marzo. La fondazio- ne ha già preso accordi per la Valchiria di Wagner, prima il 7 e replica il 10 maggio, e per L’elisir d’amore di Donizetti, a giugno. Lo conferma il vicepre- sidente della Fiera, Antonio Ciuffreda. «Ad aprile ci sono Expolevante e il road show del- la Lottomatica, quindi non ab- biamo potuto concedere lo Spa- zio sette - spiega Ciuffreda - la fondazione potrà entrare nel padiglione dai primi di mag- gio». Il tempo necessario per le prove e per l’allestimento, quindi il 7 la prima. Una sola la replica fino a questo momento in programma: il 10, domeni- ca, ma probabilmente non di pomeriggio per evitare che la luce filtri compromettendo l’ef- fetto scenico. Niente Petruzzelli, insom- ma, come prevedibile. L’ipote- si da ultima spiaggia lanciata dal sindaco Michele Emiliano, un affitto temporaneo del tea- tro, era appunto nient’altro che un tentativo. Adesso an- che il sindaco non crede più che Bari possa recuperare il suo teatro prima dell’estate e così ha già chiuso l’accordo con la Fiera. La consegna non è stata an- cora definita dal ministero dei Beni culturali che attraverso il commissario è il committente della ricostruzione. E in questo momento ogni possibilità re- sta sul tappeto. Si parla di una trattativa già avviata tra mini- stero e famiglia proprietaria per un esproprio concordato del teatro. Si pensa anche che, dopo le elezioni, si potrebbe far valere, tardivamente, la clausola della convenzione del 1898 che disponeva la perdita dei diritti sul suolo per i co- struttori se il teatro distrutto non fosse stato ricostruito in tre anni. Tutto per evitare da un lato la Corte dei conti che potrebbe aver da ridire sulla decisione (sottoscritta con il protocollo d’intesa del 2002) di ricostruire con fondi pubbli- ci un bene privato, dall’altro la corte di giustizia europea per i diritti dell’uomo (alla quale i Messeni si sono già rivolti) che potrebbe riconoscere il di- ritto a un risarcimento in caso di un esproprio riconosciuto il- legittimo. Intanto, prima ancora della formale consegna, manca an- che il certificato di agibilità del teatro. La commissione regio- nale dei vigili del fuoco, ricevu- ta la relazione del comando provinciale che sollevava dub- bi sulla resistenza al fuoco del solaio del foyer, deve dare le prescrizioni di esercizio: in so- stanza siccome nulla si può fa- re per rendere più sicuro il so- laio del foyer che ha pregio arti- stico ed è rimasto esattamente quello del 1903, si aumenteran- no le limitazioni nel funziona- mento del teatro per garantire la sicurezza degli spettatori. E queste limitazioni mettono in discussione anche il futuro del Circolo Unione: secondo alcu- ne indiscrezioni, i vigili del fuo- co disporranno il divieto di uti- lizzo di quei locali durante le rappresentazioni nel teatro. Non è escluso che questo gra- voso impedimento alle attività sociali spinga chi dirige il circo- lo a rinunciare alla sua sede in favore di quella temporanea del Kursaal Santalucia. Così la fondazione potrebbe ereditare il contratto di affitto per quei locali e riavere la sala prove scomparsa dal progetto di rico- struzione dopo che l’esproprio (esteso a tutti i locali adiacenti a quelli del teatro) è stato an- nullato. Adriana Logroscino Kursaal Il Tribunale ha fissato per il 15 la nuova data BARI — Alla tentazione dell’inno non resiste nessuno. Ber- lusconi ha fatto scuola ma ora su questo fronte la par condicio è perfetta. I candidati sindaci di Bari non fanno eccezione alla regola. Primo al traguardo del motivetto di sostegno alla pro- pria candidatura, è arrivato Simeone Di Cagno Abbrescia del Pdl. I suoi under 40, riuniti nel gruppo «I giovani per Simeo- ne» l’hanno composto e proposto. Tutti possono ascoltarlo sul sito simeonesindaco.it. Certo, forse per la fretta, i parolieri hanno concepito una sola strofa: «Con Simeone un fiore nasce- rà, con Simeone vive la città, con l’energia che i giovani daran- no a lui, un’altra pagina ci scriverà. Con Simeone un fiore na- scerà, con Simeone vive la città, gira il motore e tutto riparti- rà, la nostra luce si riaccenderà». Sempre alla celerità, proba- bilmente, va imputato un motivetto un po’ così, semplice sem- plice, che ricorda il ritornello di qualche canto di chiesa senza consentire a chi ascolta di ripescare dal- la memoria esattamente quale. Magari non avrà la fortuna di «Meno male che Silvio c’è», che si è addirittura imposto come inno del neonato Pdl. Sicuramen- te non può contare sulle note di un grande classico che è servito di base per «I’m Pd» (Ymca dei Village people), peraltro con relative accuse di plagio e immediato ritiro. Ma dopo tutto Di Ca- gno Abbrescia non deve vedersela con Veltroni, ma con Michele Emiliano. E il sindaco uscente è stato il primo a cede- re al fascino della personalizzazione via inno. Nel 2004, quando si presentava per la prima volta, è stato oggetto di incensazioni musicali non necessariamente da hit parade. Il vernacolo di Mba’ Miche’ recitava pressappo- co così: «Cuss’ann stonn le elezion, chessa volta è chella giu- sta... tu Miche’ sì u’megghi candidat». Come adesso Di Cagno Abbrescia, Emiliano non aveva sollecitato quella canzone, en- trambi però l’hanno pubblicato sulle loro pagine web. In atte- sa di vedere l’attacco canoro che sferreranno Mario Russo Frat- tasi, candidato Udc, Mimmo Magistro, Psdi, Marcello Signori- le, indipendente, e Donato Cippone, Patto popolare, si hanno nuove iniziative in tema anche dall’attuale campagna elettora- le di Emiliano. L’Emilab, il laboratorio politico dei giovani pro attuale sindaco, ha lanciato il contest musicale: band e cantan- ti potranno partecipare a una gara canora componendo brani dedicati a Bari. Si sono già fatti avanti i Folkabbestia e i Com- pagni di Merengue. Iscrizioni aperte fino al 30 aprile. I vincito- ri daranno il loro nome a uno dei 184 alberi piantati con parte dei fondi raccolti per la campagna elettorale. Ad. Lo. Tentazioni E gli altri cosa faranno? Petruzzelli chiuso, la Fiera diventa la sua succursale Limitazioni Circolo Unione Di Cagno Abbrescia Scala antincendio demolita a maggio L’inno del candidato, Di Cagno Abbrescia anticipa i concorrenti Manca il certificato di agibilità del Petruzzelli. Ci saranno più limitazioni per garantire la sicurezza degli spettatori Potrebbe essere vietato utilizzo dei locali del Circolo Unione durante le rappresentazioni nel teatro Definitivamente fallito il tentativo del sindaco di fitto temporaneo. Il padiglione Spazio sette continuerà ad ospitare la lirica L’esterno del cine-teatro barese Kursaal Santa Lucia BARI — Il tribunale ha fissato una nuova data per la demoli- zione della scala antincendio del Kursaal Santalucia: il 15 mag- gio. Da allora, se l’intervento disposto dal giudice verrà esegui- to, il cinema e teatro sul lungomare dovrà essere chiuso per- ché perderà agibilità e destinazione d’uso. «Noi - dice Antonel- la Buonpastore, proprietaria del teatro e avvocato - impugne- remo questo provvedimento. Ma ci opporremo anche in tutte le sedi: ci rivolgeremo al ministro per i Beni culturali, visto che il soprintendente continua a non svolgere il proprio lavo- ro. Dovrebbe mettere il veto alla demolizione in nome del vin- colo al quale l’edificio è sottoposto». Intanto il pirotecnico consigliere comunale Donato Cippone ha presentato un espo- sto in procura denunciando la condotta dei dirigenti comuna- li che non hanno impedito il via libera alla demolizione. Il Kursaal Santalucia è cinema e teatro privato barese che spesso ospita concerti nelle sue sale e che a gennaio è stato la sede della prima edizione del festival del cinema. In quella oc- casione, il presidente della Regione Nichi Vendola parlò di questo storico edificio come della «casa del cinema pugliese». Ma la sua attività è minacciata da una lite di condominio, sfo- ciata in diatriba giudiziaria. I «vicini» del teatro hanno solleva- to in tribunale l’irregolarità della scala antincendio che non rispetterebbe le distanze nel cortile condiviso. Il giudice si è espresso: la scala è effettivamente irregolare e va demolita. Una prima demolizione è stata fissata per dicembre scorso ma è saltata perché nell’atto consegnato all’ufficiale giudiziario è stato indicato un numero civico sbagliato. Un banale errore, ma sufficiente per invocare il vizio di procedimento e allonta- nare le ruspe. Ora c’è una nuova data. Ma senza quella scala il Kursaal perderà agibilità e destinazione d’uso. A legare, infat- ti, a quella necessaria via di fuga la funzione teatrale è proprio un parere della soprintendenza chiesto e ottenuto dal Comu- ne quando è stata presentata la dichiarazione di inizio attività per lo smontaggio della scala. «La dirigente dell’ufficio Edili- zia privata - dice Cippone - avrebbe dovuto rappresentare il problema sollevato dalla soprintendenza all’amministrazione. Non invece dare il via libera autonomamente». Metà maggio, data fissata dal tribunale per la demolizione è però dietro l’an- golo. E la situazione, nonostante gli impegni assunti dalle isti- tuzioni, non è cambiata. «In questa città sembra ormai che qualsiasi spazio possa ospitare concerti e rappresentazioni - è lo sfogo della Buonpastore - alberghi, i padiglioni della fiera... E dei teatri che ci sono nessuno si cura e noi privati siamo in difficoltà». Buonpastore aveva anche proposto al Comune l’af- fitto del Kursaal per 30mila euro al mese perché vi organizzas- se l’attività artistica soprattutto in vista della chiusura per la- vori del Piccinni. «Anche una riduzione della Valchiria poteva essere allestita qui, se il regista avesse dato l’ok. Ma il sindaco, formalmente, non ci ha mai dato risposta». Ad. Lo. Teatro Accordo raggiunto con la Fondazione per l’Elisir d’amore a giugno La Turandot rappresentata nello Spazio Sette della Fiera del Levante 6 Bari Domenica 12 Aprile 2009 Corriere del Mezzogiorno BA

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Provvedimento contestato Antonella Buonpastore, proprietaria del teatro pronta a impugnere il provvedimento. «Ci opporremo anche in tutte le sedi» Potrebbe essere vietato utilizzo dei locali del Circolo Unione durante le rappresentazioni nel teatro Circolo Unione Definitivamente fallito il tentativo del sindaco di fitto temporaneo. Il padiglione Spazio sette continuerà ad ospitare la lirica Limitazioni Di Cagno Abbrescia La Turandot rappresentata nello Spazio Sette della Fiera del Levante

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Provvedimento contestatoAntonella Buonpastore, proprietariadel teatro prontaa impugnere il provvedimento.«Ci opporremo anche in tutte le sedi»

AgibilitàSenza quella scala il cinemateatro Kursaal Santa Lucia,perderà agibilità e destinazioned’uso

Valkiria in scena il 7 maggio nello Spazio Sette

BARI — Se a marzo c’era dacombattere con il freddo amaggio un problema sarà la lu-ce delle lunghe giornate tardo-primaverili. Ma la lirica a Baricontinuerà ad essere allestitanel padiglione della Fiera delLevante Spazio sette, ancheper la seconda opera, dopo laTurandot a marzo. La fondazio-ne ha già preso accordi per laValchiria di Wagner, prima il 7e replica il 10 maggio, e perL’elisir d’amore di Donizetti, agiugno. Lo conferma il vicepre-sidente della Fiera, AntonioCiuffreda. «Ad aprile ci sonoExpolevante e il road show del-la Lottomatica, quindi non ab-biamo potuto concedere lo Spa-zio sette - spiega Ciuffreda - lafondazione potrà entrare nelpadiglione dai primi di mag-gio». Il tempo necessario per leprove e per l’allestimento,quindi il 7 la prima. Una sola lareplica fino a questo momentoin programma: il 10, domeni-ca, ma probabilmente non dipomeriggio per evitare che laluce filtri compromettendo l’ef-fetto scenico.

Niente Petruzzelli, insom-

ma, come prevedibile. L’ipote-si da ultima spiaggia lanciatadal sindaco Michele Emiliano,un affitto temporaneo del tea-tro, era appunto nient’altroche un tentativo. Adesso an-che il sindaco non crede piùche Bari possa recuperare ilsuo teatro prima dell’estate ecosì ha già chiuso l’accordocon la Fiera.

La consegna non è stata an-cora definita dal ministero deiBeni culturali che attraverso ilcommissario è il committentedella ricostruzione. E in questomomento ogni possibilità re-sta sul tappeto. Si parla di unatrattativa già avviata tra mini-stero e famiglia proprietariaper un esproprio concordatodel teatro. Si pensa anche che,dopo le elezioni, si potrebbefar valere, tardivamente, laclausola della convenzione del1898 che disponeva la perditadei diritti sul suolo per i co-struttori se il teatro distruttonon fosse stato ricostruito intre anni. Tutto per evitare daun lato la Corte dei conti chepotrebbe aver da ridire sulladecisione (sottoscritta con ilprotocollo d’intesa del 2002)di ricostruire con fondi pubbli-ci un bene privato, dall’altro lacorte di giustizia europea per idiritti dell’uomo (alla quale iMesseni si sono già rivolti)che potrebbe riconoscere il di-

ritto a un risarcimento in casodi un esproprio riconosciuto il-legittimo.

Intanto, prima ancora dellaformale consegna, manca an-che il certificato di agibilità delteatro. La commissione regio-nale dei vigili del fuoco, ricevu-ta la relazione del comandoprovinciale che sollevava dub-bi sulla resistenza al fuoco delsolaio del foyer, deve dare leprescrizioni di esercizio: in so-stanza siccome nulla si può fa-re per rendere più sicuro il so-laio del foyer che ha pregio arti-stico ed è rimasto esattamentequello del 1903, si aumenteran-no le limitazioni nel funziona-mento del teatro per garantirela sicurezza degli spettatori. Equeste limitazioni mettono in

discussione anche il futuro delCircolo Unione: secondo alcu-ne indiscrezioni, i vigili del fuo-co disporranno il divieto di uti-lizzo di quei locali durante lerappresentazioni nel teatro.Non è escluso che questo gra-

voso impedimento alle attivitàsociali spinga chi dirige il circo-lo a rinunciare alla sua sede infavore di quella temporaneadel Kursaal Santalucia. Così lafondazione potrebbe ereditareil contratto di affitto per quei

locali e riavere la sala provescomparsa dal progetto di rico-struzione dopo che l’esproprio(esteso a tutti i locali adiacentia quelli del teatro) è stato an-nullato.

Adriana Logroscino

Kursaal Il Tribunale ha fissato per il 15 la nuova data

BARI — Alla tentazione dell’inno non resiste nessuno. Ber-lusconi ha fatto scuola ma ora su questo fronte la par condicioè perfetta. I candidati sindaci di Bari non fanno eccezione allaregola. Primo al traguardo del motivetto di sostegno alla pro-pria candidatura, è arrivato Simeone Di Cagno Abbrescia delPdl. I suoi under 40, riuniti nel gruppo «I giovani per Simeo-ne» l’hanno composto e proposto. Tutti possono ascoltarlosul sito simeonesindaco.it. Certo, forse per la fretta, i parolierihanno concepito una sola strofa: «Con Simeone un fiore nasce-rà, con Simeone vive la città, con l’energia che i giovani daran-no a lui, un’altra pagina ci scriverà. Con Simeone un fiore na-scerà, con Simeone vive la città, gira il motore e tutto riparti-rà, la nostra luce si riaccenderà». Sempre alla celerità, proba-bilmente, va imputato un motivetto un po’ così, semplice sem-plice, che ricorda il ritornello di qualche canto di chiesa senza

consentire a chi ascolta di ripescare dal-la memoria esattamente quale. Magarinon avrà la fortuna di «Meno male cheSilvio c’è», che si è addirittura impostocome inno del neonato Pdl. Sicuramen-te non può contare sulle note di ungrande classico che è servito di baseper «I’m Pd» (Ymca dei Village people),peraltro con relative accuse di plagio eimmediato ritiro. Ma dopo tutto Di Ca-gno Abbrescia non deve vedersela conVeltroni, ma con Michele Emiliano. E ilsindaco uscente è stato il primo a cede-re al fascino della personalizzazione

via inno. Nel 2004, quando si presentava per la prima volta, èstato oggetto di incensazioni musicali non necessariamenteda hit parade. Il vernacolo di Mba’ Miche’ recitava pressappo-co così: «Cuss’ann stonn le elezion, chessa volta è chella giu-sta... tu Miche’ sì u’megghi candidat». Come adesso Di CagnoAbbrescia, Emiliano non aveva sollecitato quella canzone, en-trambi però l’hanno pubblicato sulle loro pagine web. In atte-sa di vedere l’attacco canoro che sferreranno Mario Russo Frat-tasi, candidato Udc, Mimmo Magistro, Psdi, Marcello Signori-le, indipendente, e Donato Cippone, Patto popolare, si hannonuove iniziative in tema anche dall’attuale campagna elettora-le di Emiliano. L’Emilab, il laboratorio politico dei giovani proattuale sindaco, ha lanciato il contest musicale: band e cantan-ti potranno partecipare a una gara canora componendo branidedicati a Bari. Si sono già fatti avanti i Folkabbestia e i Com-pagni di Merengue. Iscrizioni aperte fino al 30 aprile. I vincito-ri daranno il loro nome a uno dei 184 alberi piantati con partedei fondi raccolti per la campagna elettorale.

Ad. Lo.

Tentazioni E gli altri cosa faranno?

Petruzzelli chiuso, la Fieradiventa la sua succursale

Limitazioni

Circolo Unione

Di Cagno Abbrescia

Scala antincendio demolita a maggio

L’inno del candidato,Di Cagno Abbresciaanticipa i concorrenti

Manca il certificato di agibilitàdel Petruzzelli. Ci sarannopiù limitazioni per garantirela sicurezza degli spettatori

Potrebbe essere vietatoutilizzo dei locali delCircolo Unione durante lerappresentazioni nel teatro

Definitivamente fallito iltentativo del sindaco di fittotemporaneo. Il padiglioneSpazio sette continueràad ospitare la lirica

L’esterno del cine-teatro barese Kursaal Santa Lucia

BARI — Il tribunale ha fissato una nuova data per la demoli-zione della scala antincendio del Kursaal Santalucia: il 15 mag-gio. Da allora, se l’intervento disposto dal giudice verrà esegui-to, il cinema e teatro sul lungomare dovrà essere chiuso per-ché perderà agibilità e destinazione d’uso. «Noi - dice Antonel-la Buonpastore, proprietaria del teatro e avvocato - impugne-remo questo provvedimento. Ma ci opporremo anche in tuttele sedi: ci rivolgeremo al ministro per i Beni culturali, vistoche il soprintendente continua a non svolgere il proprio lavo-ro. Dovrebbe mettere il veto alla demolizione in nome del vin-colo al quale l’edificio è sottoposto». Intanto il pirotecnicoconsigliere comunale Donato Cippone ha presentato un espo-sto in procura denunciando la condotta dei dirigenti comuna-li che non hanno impedito il via libera alla demolizione.

Il Kursaal Santalucia è cinema e teatro privato barese chespesso ospita concerti nelle sue sale e che a gennaio è stato lasede della prima edizione del festival del cinema. In quella oc-casione, il presidente della Regione Nichi Vendola parlò diquesto storico edificio come della «casa del cinema pugliese».Ma la sua attività è minacciata da una lite di condominio, sfo-ciata in diatriba giudiziaria. I «vicini» del teatro hanno solleva-to in tribunale l’irregolarità della scala antincendio che nonrispetterebbe le distanze nel cortile condiviso. Il giudice si èespresso: la scala è effettivamente irregolare e va demolita.Una prima demolizione è stata fissata per dicembre scorso maè saltata perché nell’atto consegnato all’ufficiale giudiziario èstato indicato un numero civico sbagliato. Un banale errore,ma sufficiente per invocare il vizio di procedimento e allonta-nare le ruspe. Ora c’è una nuova data. Ma senza quella scala ilKursaal perderà agibilità e destinazione d’uso. A legare, infat-ti, a quella necessaria via di fuga la funzione teatrale è proprioun parere della soprintendenza chiesto e ottenuto dal Comu-ne quando è stata presentata la dichiarazione di inizio attivitàper lo smontaggio della scala. «La dirigente dell’ufficio Edili-zia privata - dice Cippone - avrebbe dovuto rappresentare ilproblema sollevato dalla soprintendenza all’amministrazione.Non invece dare il via libera autonomamente». Metà maggio,data fissata dal tribunale per la demolizione è però dietro l’an-golo. E la situazione, nonostante gli impegni assunti dalle isti-tuzioni, non è cambiata. «In questa città sembra ormai chequalsiasi spazio possa ospitare concerti e rappresentazioni - èlo sfogo della Buonpastore - alberghi, i padiglioni della fiera...E dei teatri che ci sono nessuno si cura e noi privati siamo indifficoltà». Buonpastore aveva anche proposto al Comune l’af-fitto del Kursaal per 30mila euro al mese perché vi organizzas-se l’attività artistica soprattutto in vista della chiusura per la-vori del Piccinni. «Anche una riduzione della Valchiria potevaessere allestita qui, se il regista avesse dato l’ok. Ma il sindaco,formalmente, non ci ha mai dato risposta».

Ad. Lo.

Teatro Accordo raggiunto con la Fondazione per l’Elisir d’amore a giugno

La Turandot rappresentata nello Spazio Sette della Fiera del Levante

6 Bari Domenica 12 Aprile 2009 Corriere del MezzogiornoBA