[BARI - 5] PUGLIA/REGIONE/04 21/05/08...Corriere del Mezzogiorno Mercoledì 21 Maggio 2008 Primo...

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5 Primo Piano Corriere del Mezzogiorno Mercoledì 21 Maggio 2008 BA altamente simbolica. Nel 1480 i turchi di Acmet Pascià entra- rono ad Otranto e giustiziaro- no 800 cristiani che non volle- ro arrendersi. Furono decapita- ti sulla collina dei martiti. Og- gi i loro teschi sono conservati nella Cattedrale di Otranto. Nel XV secolo Otranto fu sce- nario di sangue e terrore con l’Oriente, oggi - anche grazie al convegno organizzato dalla Fondazione «Il Vicino Orien- te» - è terra di pace, solidarie- tà e confronto interreligioso. L’Italia, indipendentemente dalla gestione politica, ha sem- pre sostenuto in tutti questi anni la pace in Medio Oriente. E sabato, nel corso di un dibat- tito che si svolgerà però a Lec- ce (altra città simbolo dell’ac- coglienza e dell’integrazione razziale), sarà analizzato l’in- tervento dei soldati italiani in Medio Oriente. Il convegno è a Palazzo dei Celestini, sede del Consiglio provinciale. Il confronto e la pace In modo particolare Giorgio Battisti e Manlio Scopigno, ri- spettivamente Generale di Di- visione dell’Esercito e Coman- dante del 186esimo Reggimen- to Paracadutisti «Folgore», rac- conteranno l’impegno di pace dei militari italiani. Una pagi- na di storia che servirà anche alle nuove generazioni. Inter- verranno, tra gli altri, anche il sottosegretario all’Interno Al- fredo Mantovano e Annalisa Galardi, docente in Comunica- zione dell’Università Cattolica di Milano. Infine, chiusura con un altro tema scottante: la democrazia in Medio Oriente. Previsti gli interventi, tra gli al- tri, di Khaled Fuad Allam (do- cente di Storia dell’Islam) e Vincenzo Scotti, sottosegreta- rio agli Esteri. Salvatore Avitabile Europarlamentare «Fonti alternative, per il Meridione il sole è una ricchezza» Venerdì 23 maggio alle 17,30 al Castello di Otranto, Olimpia Imperio, docente di Lingua e Letteratura greca all’Università di Bari, parlerà di scambi culturali e linguistici in «Contaminazioni tra Oriente e occidente», viaggi e racconti in compagnia di Erodoto. Alle 18 invece, sempre al Castello di Otranto, si terrà il dibattito «Turchia in Europa»: una sfida per la democrazia. Interverranno Marco Ansaldo, giornalista di Repubblica, Seyda Canepa, corrispondente della televisione turca Ntv News Channel, Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, Vittorio E. Parsi, docente di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano, Stefano Polli, caporedattore centrale dell’Ansa e Yasemin Taskin, corrispondente dall’Italia del quotidiano turco Sabah e della televisione Atv. Modererà l’incontro Massimo Bordin, direttore di RadioRadicale. (n.s.) L’eurodeputato Enzo Lavarra «Energia, lobby del Sud» La scommessa di Lavarra Il Vicino Oriente si apre domani al Palazzo dei Celestini di Lecce alle 12 con «Operazione Leonte»: mostra fotografica sulla missione italiana Unifil in Libano realizzata dai paracadutisti della Folgore di Siena. Le due esposizioni saranno presentate da Lucia Locatelli, vice-comandante di Compagnia e Angelo Intruglio, Maggiore e addetto stampa, con Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce e Luciano Cariddi, sindaco di Otranto. La giornata continua, alle 18 al Castello di Otranto, con «Geopolitica dell’energia nel vicino Oriente», dibattito con Gianluca Ansalone (analista strategico), Francesco Boccia, economista deputato Pd, Paride De Masi, presidente di Italgest, Biagio Longo, dirigente di A2A, Elio Ruggeri, responsabile progetto Igi. Moderatore Michelangelo Borrillo, giornalista del Corriere del Mezzogiorno. (nicola signorile) La prima giornata La seconda giornata Per la giornata di sabato 24 maggio in programma due appuntamenti. Alle 17, al Palazzo dei Celestini di Lecce, «Ricostruzione di un paese: soldati italiani in Medio Oriente», tavola rotonda con Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni, Giorgio Battisti, generale dell’esercito, Annalisa Galardi e Vittorio Parsi, docenti di Comunicazione e Relazioni Internazionali alla Cattolica di Milano e Maddalena Tulanti, vicedirettora del Corriere del Mezzogiorno. Alle 19 «La democrazia in Medio Oriente» con Khaled Fuad Allam, docente di Storia dell’Islam, Nicola Bux e David Jaeger, teologi, Carlo Bollino, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Marco Pannella, Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, Stefano Polli dell’Ansa e Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce. Moderatore di entrambi gli incontri sarà Massimo Bordin direttore di RadioRadicale. (n.s.) La terza giornata BARI — «E' necessaria una nuova iniziativa da parte dei presidenti dei governi meridio- nali del centrosinistra - a co- minciare dalla programmazio- ne e dalla gestione dei fondi eu- ropei - che superi i confini re- gionali e metta insieme propo- ste qualificanti per rispondere in maniera positiva alla sfida del federalismo». Enzo Lavarra, europarlamentare e unico rap- presentante del Sud nella com- missione Energia del parlamen- to europeo, è fra coloro che ac- cettano il dialogo Nord-Sud. Lavarra, lei propone una lobby delle Regioni del Sud, e la Conferenza Stato-Regioni? «In quella si ritrovano tutte le Regioni. Occorre, invece, un momento preventivo di con- fronto delle Regioni meridiona- li che devono costituirsi in sog- getto proprio, in termini però non separatisti, ma di contribu- to allo sviluppo del sistema-Pa- ese. Pensi solo cosa si potrebbe proporre in termini di ener- gia». Cioè? «Pensi per quanti mesi all'an- no il Sud può godere del sole: un calore che potrebbe accumu- lare e vendere come energia ol- tre i propri confini in osservan- za del protocollo di Kioto. Pen- si all’acqua, questione che non può essere confinata ad una so- la regione. Il vero problema che abbiamo di fronte nei prossimi anni è quello dell'approvvigio- namento energetico e la Russia rischia di operare in condizioni di sostanziale monopolio. Di qui la necessità di aprire un ca- nale con l’America latina. Non è un caso che, in queste ore, in Europa si discuta proprio della necessità di accelerare il proces- so di liberalizzazione del merca- to dell'energia». Vale a dire? «Si è visto che è necessario operare una distinzione fra pro- prietà della produzione e della fornitura delle reti di distribu- zione e trasporto. Se coincides- sero, infatti, saremmo di fronte ad un sostanziale monopolio che non permetterebbe nè ga- ranzie di prezzo stabile, nè di of- ferte concorrenziali. Pensi co- me sarebbe facile per una po- tenza finanziaria come la Rus- sia, l'acquisto di gruppi euro- pei». E come fronteggia questo ri- schio l'Europa? «Il dibattito si sviluppa fra chi risponde alle minacce della globalizzazione con il protezio- nismo, pensando di salvaguar- dare solo i propri gruppi nazio- nali. Una strategia a mio avviso perdente. E chi pensa che più nazioni che fanno fronte comu- ne avrebbero maggiore forza». E in tutto questo la Puglia e il Sud come entrano? «Pensi solo al porto di Taran- to. Attraverso il Mediterraneo tornano i grandi interessi mon- diali. Se vogliamo vincere i mo- nopoli, che si vanno già deline- ando, è opportuno quanto pri- ma attrezzare le piattaforme per accogliere le navi, fare im- pianti di rigassificazione». D’Alema è tornato a parlare addirittura di nucleare. «Non è possibile senza aver risolto il problema dello smalti- mento delle scorie». Lei ha delineato due approc- ci al problema. Quello che ha vinto nel nostro Paese è di ti- po protezionistico. E qui do- vrete trattare con il ministro Fitto. «Intanto, la gran parte dei mi- nistri del Sud è senza portafo- glio: non si parte certo da una situazione di forza. Tuttavia, co- nosciamo l’intraprendenza di Fitto e certo vorrà superare que- sto gap con una forte iniziativa politica che ha già cominciato a tessere in campagna elettorale, proponendosi come garante e come argine alle spinte contro il Sud. Ebbene, noi dobbiamo mettere i piedi nel piatto e tra noi non ci possono essere quel- li dialoganti e quelli no. Dobbia- mo precisare i servizi essenzia- li: scuola, sanità, sicurezza, ac- cettando la sfida del federali- smo, cioè del corretto rapporto fra amministratori e ammini- strati. Per fronteggiare la com- petizione internazionale, però, non basta. Bisogna tornare a pensare in termini di "sistema Paese" perchè questo serve an- che al Nord che non può regge- re da solo la sfida». Lorena Saracino Giovanni Pellegrino Nicola Bux Contaminazioni e scambi La sfida della Turchia La ricostruzione e la democrazia Luciano Cariddi L’impegno dei militari e la geopolitica

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5Primo PianoCorriere del Mezzogiorno Mercoledì 21 Maggio 2008

BA

altamente simbolica. Nel 1480i turchi di Acmet Pascià entra-rono ad Otranto e giustiziaro-no 800 cristiani che non volle-ro arrendersi. Furono decapita-ti sulla collina dei martiti. Og-gi i loro teschi sono conservatinella Cattedrale di Otranto.Nel XV secolo Otranto fu sce-nario di sangue e terrore conl’Oriente, oggi - anche grazieal convegno organizzato dallaFondazione «Il Vicino Orien-te» - è terra di pace, solidarie-tà e confronto interreligioso.L’Italia, indipendentementedalla gestione politica, ha sem-pre sostenuto in tutti questi

anni la pace in Medio Oriente.E sabato, nel corso di un dibat-tito che si svolgerà però a Lec-ce (altra città simbolo dell’ac-coglienza e dell’integrazionerazziale), sarà analizzato l’in-tervento dei soldati italiani inMedio Oriente. Il convegno è aPalazzo dei Celestini, sede delConsiglio provinciale.

Il confronto e la paceIn modo particolare Giorgio

Battisti e Manlio Scopigno, ri-spettivamente Generale di Di-visione dell’Esercito e Coman-dante del 186esimo Reggimen-to Paracadutisti «Folgore», rac-

conteranno l’impegno di pacedei militari italiani. Una pagi-na di storia che servirà anchealle nuove generazioni. Inter-verranno, tra gli altri, anche ilsottosegretario all’Interno Al-fredo Mantovano e AnnalisaGalardi, docente in Comunica-zione dell’Università Cattolicadi Milano. Infine, chiusuracon un altro tema scottante: lademocrazia in Medio Oriente.Previsti gli interventi, tra gli al-tri, di Khaled Fuad Allam (do-cente di Storia dell’Islam) eVincenzo Scotti, sottosegreta-rio agli Esteri.

Salvatore Avitabile

Europarlamentare «Fonti alternative, per il Meridione il sole è una ricchezza»

Venerdì 23 maggio alle 17,30 al Castello diOtranto, Olimpia Imperio, docente di Lingua eLetteratura greca all’Università di Bari, parleràdi scambi culturali e linguistici in«Contaminazioni tra Oriente e occidente»,viaggi e racconti in compagnia di Erodoto. Alle18 invece, sempre al Castello di Otranto, siterrà il dibattito «Turchia in Europa»: unasfida per la democrazia. Interverranno MarcoAnsaldo, giornalista di Repubblica, SeydaCanepa, corrispondente della televisione turcaNtv News Channel, Lorenzo Cremonesi delCorriere della Sera, Vittorio E. Parsi, docente diRelazioni Internazionali all’Università Cattolicadi Milano, Stefano Polli, caporedattore centraledell’Ansa e Yasemin Taskin, corrispondentedall’Italia del quotidiano turco Sabah e dellatelevisione Atv. Modererà l’incontro MassimoBordin, direttore di RadioRadicale. (n.s.)

L’eurodeputato Enzo Lavarra

«Energia, lobby del Sud»La scommessa di Lavarra

Il Vicino Oriente si apre domani al Palazzo deiCelestini di Lecce alle 12 con «OperazioneLeonte»: mostra fotografica sulla missioneitaliana Unifil in Libano realizzata daiparacadutisti della Folgore di Siena. Le dueesposizioni saranno presentate da LuciaLocatelli, vice-comandante di Compagnia eAngelo Intruglio, Maggiore e addetto stampa,con Giovanni Pellegrino, presidente dellaProvincia di Lecce e Luciano Cariddi, sindaco diOtranto. La giornata continua, alle 18 al Castellodi Otranto, con «Geopolitica dell’energia nelvicino Oriente», dibattito con GianlucaAnsalone (analista strategico), Francesco Boccia,economista deputato Pd, Paride De Masi,presidente di Italgest, Biagio Longo, dirigente diA2A, Elio Ruggeri, responsabile progetto Igi.Moderatore Michelangelo Borrillo, giornalistadel Corriere del Mezzogiorno. (nicola signorile)

La prima giornata La seconda giornata

Per la giornata di sabato 24 maggio inprogramma due appuntamenti. Alle 17, al Palazzodei Celestini di Lecce, «Ricostruzione di un paese:soldati italiani in Medio Oriente», tavola rotondacon Alfredo Mantovano, sottosegretario agliInterni, Giorgio Battisti, generale dell’esercito,Annalisa Galardi e Vittorio Parsi, docenti diComunicazione e Relazioni Internazionali allaCattolica di Milano e Maddalena Tulanti,vicedirettora del Corriere del Mezzogiorno. Alle19 «La democrazia in Medio Oriente» con KhaledFuad Allam, docente di Storia dell’Islam, NicolaBux e David Jaeger, teologi, Carlo Bollino,direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, MarcoPannella, Lorenzo Cremonesi del Corriere dellaSera, Stefano Polli dell’Ansa e GiovanniPellegrino, presidente della Provincia di Lecce.Moderatore di entrambi gli incontri saràMassimo Bordin direttore di RadioRadicale. (n.s.)

La terza giornata

BARI — «E' necessaria unanuova iniziativa da parte deipresidenti dei governi meridio-nali del centrosinistra - a co-minciare dalla programmazio-ne e dalla gestione dei fondi eu-ropei - che superi i confini re-gionali e metta insieme propo-ste qualificanti per risponderein maniera positiva alla sfidadel federalismo». Enzo Lavarra,europarlamentare e unico rap-presentante del Sud nella com-missione Energia del parlamen-to europeo, è fra coloro che ac-cettano il dialogo Nord-Sud.

Lavarra, lei propone unalobby delle Regioni del Sud, ela Conferenza Stato-Regioni?

«In quella si ritrovano tuttele Regioni. Occorre, invece, unmomento preventivo di con-fronto delle Regioni meridiona-li che devono costituirsi in sog-getto proprio, in termini perònon separatisti, ma di contribu-to allo sviluppo del sistema-Pa-ese. Pensi solo cosa si potrebbeproporre in termini di ener-gia».

Cioè?«Pensi per quanti mesi all'an-

no il Sud può godere del sole:un calore che potrebbe accumu-lare e vendere come energia ol-tre i propri confini in osservan-za del protocollo di Kioto. Pen-si all’acqua, questione che nonpuò essere confinata ad una so-la regione. Il vero problema cheabbiamo di fronte nei prossimianni è quello dell'approvvigio-namento energetico e la Russiarischia di operare in condizionidi sostanziale monopolio. Diqui la necessità di aprire un ca-nale con l’America latina. Nonè un caso che, in queste ore, inEuropa si discuta proprio dellanecessità di accelerare il proces-so di liberalizzazione del merca-to dell'energia».

Vale a dire?«Si è visto che è necessario

operare una distinzione fra pro-prietà della produzione e dellafornitura delle reti di distribu-zione e trasporto. Se coincides-sero, infatti, saremmo di frontead un sostanziale monopolioche non permetterebbe nè ga-ranzie di prezzo stabile, nè di of-ferte concorrenziali. Pensi co-me sarebbe facile per una po-

tenza finanziaria come la Rus-sia, l'acquisto di gruppi euro-pei».

E come fronteggia questo ri-schio l'Europa?

«Il dibattito si sviluppa frachi risponde alle minacce dellaglobalizzazione con il protezio-nismo, pensando di salvaguar-dare solo i propri gruppi nazio-nali. Una strategia a mio avvisoperdente. E chi pensa che piùnazioni che fanno fronte comu-ne avrebbero maggiore forza».

E in tutto questo la Puglia eil Sud come entrano?

«Pensi solo al porto di Taran-to. Attraverso il Mediterraneotornano i grandi interessi mon-diali. Se vogliamo vincere i mo-nopoli, che si vanno già deline-ando, è opportuno quanto pri-ma attrezzare le piattaformeper accogliere le navi, fare im-pianti di rigassificazione».

D’Alema è tornato a parlareaddirittura di nucleare.

«Non è possibile senza averrisolto il problema dello smalti-mento delle scorie».

Lei ha delineato due approc-ci al problema. Quello che havinto nel nostro Paese è di ti-po protezionistico. E qui do-vrete trattare con il ministroFitto.

«Intanto, la gran parte dei mi-nistri del Sud è senza portafo-glio: non si parte certo da unasituazione di forza. Tuttavia, co-nosciamo l’intraprendenza diFitto e certo vorrà superare que-sto gap con una forte iniziativapolitica che ha già cominciato atessere in campagna elettorale,proponendosi come garante ecome argine alle spinte controil Sud. Ebbene, noi dobbiamomettere i piedi nel piatto e tranoi non ci possono essere quel-li dialoganti e quelli no. Dobbia-mo precisare i servizi essenzia-li: scuola, sanità, sicurezza, ac-cettando la sfida del federali-smo, cioè del corretto rapportofra amministratori e ammini-strati. Per fronteggiare la com-petizione internazionale, però,non basta. Bisogna tornare apensare in termini di "sistemaPaese" perchè questo serve an-che al Nord che non può regge-re da solo la sfida».

Lorena Saracino

Giovanni Pellegrino Nicola Bux

Contaminazioni e scambiLa sfida della Turchia

La ricostruzionee la democrazia

Luciano Cariddi

L’impegno dei militarie la geopolitica