Bari 2022...Il metodo partecipativo di redazione del dossier La candidatura di Bari a Capitale...
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Dossier di candidatura Bari 2022
COMITATO SCIENTIFICO Franco Cassano (sociologo), Nicola Lagioia (scrittore), Luciano Canfora (storico), Lia De Venere (curatrice d’arte), Giorgio Otranto (storico), P. Giovanni Distante (priore Basi-lica San Nicola), Alessandro Laterza (editore), Oscar Iarus-si (critico cinematografico), Emanuele Arciuli (pianista), Emio Greco (coreografo) Antonella Agnoli (consulente bibliotecaria), Massimo Biscardi (sovrintendente del Tea-tro Petruzzelli), Emilio Solfrizzi (attore), Antonio Stornaiolo (attore), Maria Pia Vigilante (avvocatessa), Alessandro Piva (regista cinematografico), Antonia Bellomo (prefet-to), Francesca Borri (giornalista), Christian Caliandro (sto-rico dell’arte), Luisa Torsi (scienzata), Nicola Laforgia (già assessore alle culture di Bari 2004-2009), Silvio Maselli (già assessore alle culture di Bari 2014-2019)
COORDINAMENTO Staff del Gabinetto del Sindaco e Assessorato alle Culture, Turismo e Marketing del Comune di Bari
COMITATO PROMOTORE DI CANDIDATURA Istituzioni Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Polo Museale della Puglia, Soprintendenza Beni Architettonici, arche-ologici, paesaggistici, Camera di Commercio di Bari, Ac-quedotto Pugliese S.p.a., Aeroporti di Puglia, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Fiera del Levante, Corpo Consolare Puglia, SIAE Bari
Agenzie e consorzi regionali AFC – Apulia Film Commission, ARTI – Agenzia Regio-nale Tecnologia e Innovazione, Pugliapromozione, Puglia-sounds, Teatro Pubblico Pugliese
Università, istruzione e ricerca Università degli studi di Bari, Aldo Moro, Politecnico di Bari, Accademia di Belle Arti di Bari, Centro Studi Nicolaia-ni, Conservatorio di Bari Niccolò Piccinni, Università LUM Jean Monnet, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, IAMB – Istituto Agronomico Mediterraneo, USR – Ufficio Scolastico Regionale Puglia, Tecnopolis S.c.a.r.l., Acca-demia Pugliese delle Scienze, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Rappresentanze economiche e sociali Distretto Regionale Creatività Puglia, Confindustria Ba-ri-BAT, Confcooperative Puglia, Legacoop Puglia, Coldiret-ti. Confcommercio, Federalberghi, Confartigianato Puglia, CGIL, CISL, UIL
Ordini professionali Ordine dei Giornalisti della Puglia, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, Ordine degli avvocati di Bari, Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari, Ordine Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari, FERPI Puglia e Basilica-ta – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana
Fondazioni e istituzioni culturali GAI – Giovani artisti italiani, Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Editore Gius. Laterza & Figli, Museo Nicolaia-no, Centro Studi Nicolaiano, Fondazione DIOGUARDI, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura Puglia, Istituto Nazionale Urbanistica – INU Puglia, ITALIA NOSTRA Bari, Delegazione Fondo Ambiente Italiano – F.A.I. Bari, Legam-biente Comitato Regionale Pugliese, Fondazione Pino Pa-scali, Fondazione Di Vagno, Casa delle Culture, Casa delle Donne del Mediterraneo, MUNBAM – Fondazione Myrabi-lia, Fondazione Carnevale di Putignano, APE – Associazio-ne Pugliesi Editori, Fondazione Le strade di San Nicola, Circolo Vito Maurogiovanni, Fondazione Casa Rossa, As-sociazione Italiana Biblioteche Puglia, ADI – Associazione Disegno Industriale, Global Thinking Foundation, Lions Bari, Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti, Bari Social Book, IPSAIC – Istituto pugliese per la storia dell’antifasci-smo e dell’Italia contemporanea
NETWORK LOCALE DI SUPPORTO Accademia della Cittadella Nicolaiana, Ass. Il ruggito della Gru, Ass. Babele, Ass. Radicanto, Impact Hub, PM STUDIO, Ass. Amarelarte, Ass. Leggo quando voglio, Arte fuori dal comune, Nel gioco del jazz, Ass. Luoghi della Musica, Micromacro, Pugliarte, Spaccabari, Puglia cultura e terri-torio, Studio uno, ULIXES S.C.S., FONDAZIONE NIKOLAOS, Ass. IN S’CENA, Pigment Workroom, MADIMù, Teatro delle Bambole, Centro Femminile Bitritto, Fondazione SAT, Cen-tro Interuniversitario di Ricerca di Studi sulla Tradizione (CIRST), Teatri di Bari, Ass. Achrome, Birrificio Bari Srl, Ass. De Gustibus, Ass. Photography, Ass. Duke Ellington, Kinovan Srl, Coop. Soc. Il Nuovo Fantarca, Centro Teseo, Ass. Trik&Ballak, A.P.S. Masseria dei Monelli, Ass. Ortocir-cuito, A.C. Palcoscenico, Ass. Orchestra di Puglia e Basili-cata, Ass. Corale Ecumenica, Ass. Anna Sinigaglia, Grup-po Abeliano, RCU Japigia-Sant’Anna, Casa delle Culture, Coop. Soc. C.A.P.S., ATS Spazio13, Ass.oFlorilegium Vocis, Carro Eventi, RCU Murat – San Nicola, A.C. Ridon-Dance, Ass. Angelus Novus, Arte fuori dal Comune, RCU San Gior-gio-Torre a Mare, SG T’AM, Ass. Stare Insieme, RCU Palese, Ass. Ecomuseale del Nord Barese, Alice in cammino e le arti APS, Ass. Officina Orffiana delle Arti, Fleet Save Ga-mes, Museo Civico Bari, Tou.Play, Club per l’UNESCO di Bari, Consulta Ambiente Comune di Bari, Ass. RESEXTEN-SA, Creazioni Artistiche Fotografiche e Letterarie, Movi-mento Diritti Civili di Puglia, Ass. lL BORGO DELLE ARTI, Ass. Regionevolmente, Ass. Cult. Breathing Art Company, HELP Assistenza e tutela per tutti, QUORUM ITALIA srl, Compagnia Teatrale Tiberio Fiorilli Soc. Coop. Arl, APS Cellule Creative, Ass. FormART, Compagnia Teatrale a sud del racconto, Compagnia del sole, PugliArte, Ass. Co-municazione Plurale, RCU Madonnella, Harmonia, Coro e Orchestra dell’Ateneo Barese, Noi che l’arte, DICUNT, Stu-dio Bibliografico Marini, ITERAS, Ass. Thesaurus, TERRA DEI SUONI, Ass. Bari e i colori del Mondo, Promoverde, Ass. VITAINMOTO, Ass. AL NOUR, Ass. UNKNOWNOW, TERRA3, ASD Il Lungomare che vorrei, D.A.BI.MUS. S.r.l., VERDERAME scarl, Lux for media s.r.l.s., A.S.D. Centro For-mazione Danza, EDOREBE SRL, Associazione culturale On Docks, Nicola Giotti, ARS Toto Srl, Accademia Cittadella Nicolaiana Onlus, AncheCinema S.r.l., Associazione Euro-pea, NIKOLAOSROUTE, Ass. L’AMOROSO, Spazio Murat, Progedit, Fondazione Myrabilia, Munbam Museo di San Nicola, Circolo delle Comunicazioni Sociali “Vito Mauro-giovanni”, Coop. Soc. BAMBINI DI TRUFFAUT, Ass. INCON-
TRA, RCU San Paolo – Stanic, Coop. Tracceverdi, Fonda-zione Giovanni paolo II, RCU IV MUNICIPIO, Voglia di bene, Nord Sud, APS Parco Domingo, Associazione Samele, Ass. Social Maxima, Manuela Merico, Ass. Crea il tuo evento, Centro Studi Mousike’, Arti dello Spettacolo nel Mediterra-neo, DIONYSIA FILM Srl, Ass. Thesaurus, UGUALE 78/82, Granteatrino Casa di Pulcinella, Ass. Giraffa, Ass. Incontri, Ass. Mercanti di luce, RCU S. Spirito S.Pio Catino Torricel-la, La Puglia racconta, Ass. FILLIDE, Ass. Le Meraviglie, Ass. Effetto Terra, Opificio Sociale delle Idee APS, Ass. Effetto Terra, Ass. ARTEIDEA, Ass. Cucciolo, RCU Marconi San Cataldo San Girolamo Fesca, ETS Casa delle Donne
PARTNER TECNICI TEATRO PUBBLICO PUGLIESE, AMIU S.p.a., AMGAS S.r.l., Multiservizi S.p.a., AMTAB S.p.a.
MEDIA PARTNER Agenzia ANSA, Gazzetta del Mezzogiorno, Corriere del Mezzogiorno, Ilikepuglia, Epolis Bari, Antenna Sud, TRM Network, Telebari
SCUOLE Liceo Bianchi Dottula, Liceo Scientifico Statale “Arcange-lo Scacchi”, Istituto comprensivo statale Japigia II-Torre a Mare, IISS De Nittis Pascali, Circolo didattico “Re David”, Istituto comprensivo Zingarelli, Liceo classico statale So-crate, Istituto Elena di Savoia-Piero Calamandrei, Istituto comprensivo “G.Mazzini-G. Modugno”, Istituto comprensi-vo Japigia I- Verga, IC. SAN FILIPPO NERI, Istituto E. Majo-rana, Istituto Michelangelo, ICS “Umberto I – San Nicola”, I.C. Ceglie Manzoni Lucarelli, I.C. Grimaldi-Lombardi Bari
Il cuore antico di Bari e la sfida di una città
Il rapporto di identificazione tra San Nicola e Bari è millenario, profondo e trasversale ad ogni ceto sociale, credo religioso e quartiere della città. In alcuni frangenti cosi forte, da apparire simbiotico.Ogni anno il culto Nicolaiano, attraverso la grande festa di maggio e il corteo storico, aumenta la sua portata e testimonia la grande adesione popolare ad esso, tra sacro e profano.Un grande evento, quello della traslazione, che si va trasformando in una straordinaria attrazione turistica, così come il 6 dicembre liturgico assiste ad una riscoperta importante che ha la capacità di richiamare un incedere rilevante di pellegrini che si recano a Bari in onore del Santo.San Nicola è un simbolo internazionale che ha reso nei secoli Bari riconoscibile in tutto il mondo, con un forte interessamento da parte dei paesi slavi e dell’area mediterranea, soprattutto di confessione ortodossa, tra cui la Russia, la Serbia, la Bulgaria, la Romania, ma anche protestanti e nordici, attraverso il mito di Santa Claus, come la Germania, gli USA e l’Olanda.Un simbolo religioso ed ecumenico che unisce le culture e le religioni del Mediterraneo – Papa Francesco ha definito Bari, qualche giorno fa, capitale dell’unità della Chiesa – ma che si afferma con forza anche nella cultura laica, testimoniando messaggi positivi di pace, accoglienza e dialogo.
San Nicola è un valore così intrinseco all’identità stessa di Bari, che non potevamo non partire dalla radice più profonda della cultura cittadina, che il santo incarna, per raccontare la nostra idea di Bari capitale della cultura del 2022.
Abbiamo scelto di esplorare i motivi profondi dell’interesse nicolaiano, provando a declinarne i suoi significati attraverso sei categorie mitiche
ed evocative, per far comprendere la grandezza del santo di Myra ma anche dell’uomo Nicola.
La sua storia animerà e riempirà di contenuti e significati i tanti contenitori
finalmente riaperti in città, senza tralasciare quel patrimonio paesaggistico che vogliamo torni ad essere valore ed energia per la città, a cominciare dal nostro mare e dai suoi 42 km di costa.
Con questa candidatura Bari intende affermare la propria vocazione di città-laboratorio culturale sullo scenario nazionale e aggregare la comunità attorno a una sfida, non contro qualcuno ma per dimostrare a se stessa di aver raggiunto una nuova maturità in termini di offerta culturale, di attrattività turistica e di partecipazione civica.Una sfida che coinvolge sullo sfondo l’intera città metropolitana con i suoi 41 centri storici di pregio, siti patrimonio UNESCO, spazi museali di valore, chiese, palazzi, eccellenze enogastronomiche, festival di musica, letteratura e teatro, che rendono ancora più vivace e più forte questa proposta.
Voglio ringraziare tutte le istituzioni territoriali, le agenzie, i centri di ricerca, le fondazioni, i media, gli sponsor, gli organismi pubblici e privati e i numerosi operatori e cittadini che hanno supportato dal principio la candidatura, testimoniando il valore collettivo della nostra visione.
Noi crediamo infatti che la condivisione e la fiducia della comunità nei confronti della propria città siano i pilastri per una candidatura che abbia ambizione di esprimere un’idea di città culturale realmente pubblica e democratica.
Antonio DecaroSindaco di Bari e della Città Metropolitana
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Il metodo partecipativo di redazione del dossier
La candidatura di Bari a Capitale Italiana della Cultura 2022 nasce nel solco di un’esperienza di governo condiviso che negli ultimi cinque anni, attorno alla categoria di “città bene comune”, ha cristallizzato un metodo di confronto aperto con la cittadinanza. Il conseguimento di un titolo o il riconoscimento di un valore, privato di un’adesione culturale collettiva, è destinato all’irrilevanza. E, pur con le difficoltà tipiche dei processi partecipativi, l’Amministrazione ha inteso redigere anche il presente dossier senza tradire questo principio.
Sotto il profilo del metodo, l’Assessorato Culture e Marketing ha creato un gruppo di lavoro che si è insediato in seno al Gabinetto del Sindaco per condurre gli approfondimenti e le ricerche, attivare il confronto con il comitato scientifico, gestire i tavoli partenariali e le consultazioni cittadine, redigere il dossier e curare la candidatura. Contestualmente è stata pubblicata una call for ideas destinata agli operatori culturali della città e alle reti associative, per acquisire contributi e progetti dentro le 6 categorie definite e strutturare un programma condiviso di offerta e produzione culturale per BARI2022.
La governance partenariale è stata condotta su 10 tavoli di confronto: 1. istituzioni regionali, distretti regionali e agenzie pubbliche; 2. università, scuole e centri di ricerca; 3. istituzioni territoriali e aziende pubbliche; 4. fondazioni metropolitane e cittadine; 5. operatori culturali e imprese creative e culturali; 6. reti associative culturali territoriali (RCU); 7. associazioni di categoria e sindacati; 8. ordini professionali; 9. municipi e aziende partecipate; 10. scuole.
Parallelamente sono state processate più di 200 proposte dal basso per BA2022. Complessivamente sono stati attivati confronti in presenza con più di 300 organizzazioni e acquisite idee e proposte culturali su 12 quartieri. Per certi aspetti, la candidatura ha già prodotto un risultato straordinario, che è quello di aggregare attorno alla sfida un’intera città e orientare culturalmente la programmazione culturale per i prossimi anni. La città ha reagito positivamente alla candidatura, esprimendo un sentimento diffuso di fiducia e di riconoscimento nei confronti dei valori nicolaiani che hanno mostrato ancora una volta la loro capacità di aggregazione e di identificazione per un’intera comunità.
Il racconto nicolaiano e lo spazio mediterraneo
A Bari batte il cuore non di uno spazio ma di un tempo. Un tempo dove varietà e ricchezza di lingue e culture ospitate sono la testimonianza di una congenita apertura ai popoli di tutto il mondo. Corpo urbano abbracciato dall’Adriatico, Bari ascolta il pianto dei piccoli e dei deboli dall’altra parte del mare, accoglie la cultura dell’incontro e del dialogo, in questa Regione così importante e così geograficamente “al centro”.
Il Mediterraneo è un’unità geopolitica che deve scoprire una sua nuova declinazione con al suo interno nuovi e virtuosi percorsi politici. Bari e la Puglia, per lo stretto legame con il medio-oriente e il continente africano, sarebbero il naturale avamposto di questi nuovi percorsi; il naturale elemento di composizione all’interno di una struttura inter-mediterranea nella quale l’ondata migratoria fosse vista come una risorsa e non come una minaccia. In questa “area di terra felice”, così come definita dal Santo Padre, vi è un’eredità artistica e culturale di enorme potenzialità; un patrimonio che attrae continuamente milioni di visitatori da tutto il mondo e che va custodito con cura, in primis dalle politiche culturali, quale prezioso dono, ricevuto “in prestito” e da tramandare con profitto alle future generazioni.
Questa visione non può disgiungersi dallo sforzo di rendere la cultura accessibile a tutte e a tutti, dal favorire la partecipazione di tutti ai processi culturali attraverso i quali ciascun cittadino può cambiare con vantaggio la propria vita e sceglierne la direzione. La conoscenza, sostituendosi al coraggio, diventa sostantivo contrario alla paura favorendo l’apertura all’ignoto e all’altro.
Il Mediterraneo “media le terre” come ci insegna Franco Cassano ed esiste solo se permane in esso la diversità tra i luoghi
che mette in contatto, permettendo una sana contaminazione che non è mai confusione
o perdita dell’identità specifica del suo Sud, del suo Est e del suo Nord-Ovest. Bari è una città che, per sua natura come tutte le città di mare libere ed inquiete, non ha paura di esso ché non rappresenta una distanza incolmabile ma un salto enorme oltre la linea d’ombra. “È difficile non essere liberi e non amare la libertà se si è nati in riva al mare”.
Così, la scelta del culto Nicolaiano per la candidatura di Bari a Capitale italiana della Cultura si inserisce in questo quadro di una Cultura riconoscibile e identitaria di un’intera comunità. Al centro della storia del Vescovo Nicola di Myra – prima uomo e poi Santo, “difensore di chi è senza difensori”, eterno viandante – c’è la storia di un migrante che unisce le Chiese a lungo divise, c’è il custode di una tradizione e di una cultura. Esattamente come nel Racconto che, destinato a essere letto, in tutti noi continua a tramandarsi nelle generazioni. Vessillo di pace, di speranza e di progresso.
Ines PierucciAssessore alle Culture, Turismo e Marketingdi Bari
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Bari capitale italiana della cultura
| Perché la candidatura di Bari
Negli ultimi anni, Bari e la Puglia hanno registrato una significativa attenzione da parte degli osservatori nazionali e internazionali che ne hanno apprezzato il valore e il dinami-smo culturale, turistico e industriale.
La Regione Puglia è stata insignita nel 2016 del titolo Best Value Destina-tion dalla Rivista National Geographic e la Città di Bari nel 2019 è stata riconosciuta come 5° migliore destinazione turistica europea dal magazine Lonely Planet, riportando un costante incremento dei flussi (+11,5%) fino a divenire 2° destinazione turistica in Puglia.
Il capoluogo, inoltre, ha avuto il privilegio di ospitare meeting e manifestazioni nazio-nali e internazionali come il G7 finanziario, il vertice bilaterale italo-russo, l’Assemblea ANCI dei Comuni italiani, grandi eventi sportivi come la Dj Ten e la Color Run, l’incon-tro ecumenico promosso dal Papa per la pace in Medio Oriente e solo ultimo in ordine di tempo, il sinodo sul Mediterraneo, in virtù di una rinnovata riconoscibilità culturale, determinata dalla sua significatività geografica ma anche dalla straordinaria connettività dei suoi aeroporto, porto e stazione oltre che dalla capacità espressa in termini organiz-zativi sull’accoglienza e i grandi eventi.Successi e riconoscimenti che premiano un lavoro di miglioramento, condotto negli ul-timi 15 anni e che ha visto il capoluogo al centro di importanti investimenti strategici di rinnovamento infrastrutturale, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, innovazione sociale, sviluppo culturale e turistico, che ne hanno ridefinito i contorni e le ambizioni su tensioni europee. Un processo di pianificazione e trasformazione della città, giunto alla sua seconda generazione (2004-2014 e 2015-2030), che ha orientato Bari su nuovi obiettivi di sostenibilità e bellezza.Le sfide principali che la città ha saputo affrontare riguardano la riqualificazione del waterfront (il più lungo d’Italia e risorsa preziosissima), la riconversione di siti inquinati ed ex caserme in parchi e poli culturali (Fibronit, Gasometro, Manifattura dei Tabacchi, Caserma Rossani), la valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico (Piaz-za San Pietro, Palazzo San Michele, Teatro N. Piccinni, ex Teatro Margherita, Museo di Santa Scolastica), il rafforzamento del dialogo con l’Università ma soprattutto il perse-guimento di un’identità comune.Se la coesione rappresenta la conditio sine qua non per una crescita urbana duratura, qualsiasi sfida di cambiamento richiede una sincera adesione da parte della comunità.Per questo Bari ha messo al centro delle proprie politiche le persone, sperimentando for-me di partecipazione e di consultazione senza precedenti (www.bariinnovazionesociale.it), che hanno alimentato il confronto sulle politiche urbane, consentendo alle reti civiche associative, di gestire dal basso i programmi socio-culturali e i beni comuni nei 12 quar-tieri (Reti Civiche Urbane – RCU).
BARI CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA
Bari capitale italiana della cultura
La città di Bari, inoltre, è al centro di un Piano Strategico Metropolitano (BA2030) che le sta consentendo di crescere ulteriormente di rango anche sotto il profilo economico, turistico e culturale, e che focalizza la propria azione su 11 temi prioritari tra cui le peri-ferie, lo spazio pubblico, la cultura, i centri storici, il turismo (Bari Guest Card), il lavoro e le zone economiche speciali.
Se è vero, infatti, che il futuro dell’Europa sarà segnato dall’affermarsi progressivo delle cosiddette “regioni urbane”, la città di Bari si sta prepa-rando a questa sfida, consolidando il suo portato di visione attorno a un’i-dea di learning city metropolitana di respiro euro-mediterraneo.
Su questi elementi la città fonda la propria scelta di candidarsi a Capitale Italiana della Cultura. Mirando a capitalizzare i risultati conseguiti e valorizzare, dentro la cornice BARI2022, i propri attrattori culturali, attraverso una programmazione di qualità, attenta all’innovazione e alla produzione creativa e culturale, specie giovanile.Il destino di Bari si lega intrinsecamente alla vita del suo Santo, che parla di una vocazio-ne antica della città al sacro, alla luce, al mare, all’oriente, al dialogo e al femminile. Su questi sei crinali si gioca la sfida della candidatura BARI2022 e sul rapporto tra questo portato simbolico e la contemporaneità.
· Castello Normanno Svevo
© Ennio Cusano
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Il progetto culturale
| Visione di candidatura
Il Comune di Bari ha individuato nella ricchezza semantica, culturale e valoriale della storia di San Nicola, il motivo di ispirazione del suo programma culturale di BARI2022 che intende declinare attraverso sei archetipi (mitemi) dell’universo nicolaiano: il sacro, la luce, il mare, l’oriente, il dialogo, il femminile.Il rapporto di identificazione tra San Nicola e Bari è millenario, è profondo, ha segnato il destino urbanistico e architettonico della città, il suo rapporto con il mare, con le culture dei paesi dell’area adriatico-mediterranea, ne ha determinato la riconoscibilità interna-zionale, esercitando sulla cittadinanza una forte influenza simbolica, antropologica, so-ciale, culturale, artistica, ancorché religiosa, che si celebra annualmente nei due momenti della festa nicolaiana: il 6 dicembre in occasione della solennità liturgica e il 9 maggio con il grande corteo storico e la festa della traslazione, alla presenza di migliaia di pelle-grini provenienti dalla Russia e dall’intera Europa orientale di fede ortodossa.Un pluriverso culturale e valoriale che riflette l’identità composita di un capoluogo pu-gliese che attraversa una stagione di rinnovata luce, di rinascita culturale e di progressiva affermazione, sul panorama nazionale e internazionale, come città metropolitana a vo-cazione ecumenica, universitaria, culturale e industriale, destinazione turistica nell’area adriatico-mediterranea, dal profilo dinamico, vivace, partecipativo, coinvolgente.La candidatura di Bari a Capitale Italiana della Cultura 2022 nasce con l’intento di ce-lebrare e valorizzare questa ricchezza e proiettarla in una dimensione nazionale e inter-nazionale, attualizzando la tensione mitica nicolaiana verso il mediterraneo e l’Oriente e disegnando, attraverso i sei archetipi prescelti, un progetto culturale strutturato su sei itinerari di ricerca, di riflessione e di rappresentazione culturale che emergano dalla di-mensione del mito per definire il profilo e il racconto di un’intera città. Il programma BARI2022 si snoda lungo un anno attraverso una rassegna che racchiude circa 300 tra eventi, performance, mostre, laboratori e concerti, distribuiti in ogni quartie-re della città, coinvolgendo l’intera cittadinanza, dal centro alle periferie. Ma soprattutto, BARI2022, prevede per l’occasione, la realizzazione di “tre miracoli” da realizzare e portare in dote alla città del futuro:
1 la candidatura del culto nicolaiano come patrimonio transnazionale immateriale UNESCO, promossa dalla Fondazione di partecipazione creata per BARI2022; 2 la Fiera del Libro che si terrà annualmente dal 2022 a Bari, in Fiera del Levante, nei mesi autunnali;3 il completamento della più grande biblioteca pubblica del Sud Italia presso l’ex compendio della Caserma Rossani.
Si ritiene infatti che BARI2022 possa costituire un traguardo ma anche e soprattutto un transito, un’opportunità, per proiettare la città in una prospettiva di sostenibilità culturale di lungo periodo.
IL PROGETTO CULTURALE
· Torre Quetta durante il Bari Piano Festival
· Piazza della Libertà e Palazzo del Municipio durante il concerto di Capodanno
· Interno teatro Petruzzelli durante un concerto
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| I sei archetipi
IL SACRO
Il sacro è una categoria complessa, dai percorsi labirintici ed enigmatici ma profondamente aperta.Apparentemente in contraddizione con la contemporaneità (che annulla e teme il sacro, rendendo tutto riproducibile), il sacro apre a itinerari interpretativi come il tempo, lo spazio, il culto, il rito, il corpo, il ritratto, l’iconografia, il sacrificio, il silenzio.
LA LUCE
L’antico valore simbolico della luce attraversa tutte le epoche storiche, le culture, le religioni, le geografie e rimanda ai concetti di disvelamento, di forma, di disegno, di scoperta, di conoscenza, di velocità, di orizzonte, di ricerca, di innovazione. La luce è un elemento che caratterizza molto la città di Bari, spesso scelta da registi e fotografi, proprio per la qualità della sua luce.
IL MARE
“San Nicola vien dal Mare” ed è la categoria del mare a caratterizzare maggiormente il pluriverso della leggenda nicolaiana. La narrazione mitica è densa di marinai e naviganti, miracoli e piccole odissee che segnano l’immaginario di una città-porto che solo recentemente ha iniziato un percorso di ri-conciliazione con la sua risorsa più preziosa. Un vecchio adagio sosteneva che Bari fosse una città con il mare piuttosto che di mare, eppure negli ultimi anni sembra aver riscoperto il suo valore culturale oltre che paesaggistico e psicanalitico (se è vero che l’acqua è una delle tipizzazioni più ricorrenti dell’inconscio). Il mare rappresenta un orizzonte mitico, un confine geografico, una risorsa ecologica, un perimetro invalicabile, un transito o un destino, spesso drammatico.
Il progetto culturale
L’ORIENTE
La parola deriva dal latino orior e vuol dire “nascere”, si riferisce al sole, analogamente alla categoria geografica di levante. Nell’immaginario collettivo simboleggia il cambiamento, l’avventura, la fiaba, la rinascita spirituale, l’esotismo di un’evasione e di un’alterità che Bari ha sempre ricercato e sul cui confine ha maturato nei secoli la propria identità. Sede del Catapano, porto e porta d’Oriente, Bari ha sempre coltivato un’impazienza che è il Levante, l’idea di una vocazione mediterranea che, piuttosto che ad Ovest e a Sud, guarda ad Est, verso una via adriatica, che muove da un mare stretto e abbordabile, per approdare prima sull’altra costa e spingersi poi sempre più lontano fino al Medio Oriente.
IL DIALOGO
Se c’è un Santo che unisce Oriente e Occidente, grandi e piccini, laici e religiosi, ortodossi, cattolici e protestanti, nord e sud Europa, Mediterraneoe Asia è San Nicola, icona multiculturale, del dialogo, dell’ascolto e della accoglienza. San Nicola ha da sempre un grande ruolo nelle relazioni internazionali e interconfessionali ed è attualmente al centro di un importante dibattito ecumenico, riproposto dagli ultimi tre Papi e dalla Chiesa Ortodossa a Bari. La categoria di “dialogo” rimanda a principi di riconoscimento, comprensione, ragionevolezza, partecipazione e presuppone una propensione alla comunicazione e alla contaminazione, tra culture, storie e persone.
IL FEMMINILE
La biografia nicolaiana è intrinsecamente legata al genere femminile per il tramite dell’episodio più conosciuto che è quello delle tre fanciulle che ne segna anche la raffigurazione iconografica con le tre palle. L’episodio dell’attribuzione delle doti rappresenta una storia di riscatto e di emancipazione, dalla povertà e dalla prostituzione, che riflette con efficacia il valore mitico del Santo e il suo profondo umanesimo. Non a caso è proprio il genere femminile ad onorare e a sostenere maggiormente oggi il culto nicolaiano che si riflette nel lavoro operoso femminile della tradizione barese.
Il progetto culturale10 11
I tre miracoli
| Candidatura del Culto Nicolaiano come patrimonio immateriale UNESCO
Il comitato promotore di candidatura, attraverso la Fondazione BARI2022, intende can-didare il culto nicolaiano a patrimonio immateriale transnazionale UNESCO. Il patrimo-nio culturale UNESCO, infatti, non è solo composto da monumenti e collezioni di oggetti ma anche di tutte le tradizioni vive espressioni di culture orali, incluso il linguaggio, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali, i riti e le feste, le conoscenze e le pratiche con-cernenti la natura e l’universo, l’artigianato tradizionale. Un patrimonio culturale imma-teriale fondamentale nel mantenimento della diversità mondiale e la cui comprensione aiuta il dialogo interculturale. UNESCO riconosce come elemento candidabile a divenire “patrimonio culturale imma-teriale” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale (Representati-ve List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity), un elemento che contribuisca a garantire visibilità e consapevolezza del significato di patrimonio culturale immateriale, riflettendo la diversità culturale e la creatività umana per il quale siano in corso misure di salvaguardia per tutelarne e promuoverne la vitalità.
Il culto nicolaiano rispecchia assolutamente questo portato di ricchezza simbolica e culturale oltre che di transnazionalità e significatività.
L’UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto come Patrimonio Immateriale 549 elementi in 127 Paesi del mondo e gli elementi italiani iscritti sono attualmente 12 tra cui l’opera dei Pupi siciliani, l’alpinismo, la transumanza, la dieta mediterranea (comprendente oltre all’Italia anche Cipro, Croazia, Grecia, Marocco, Spagna e Portogallo), i muretti a secco, l’arte dei pizzaioli napoletani.
| Fiera del libro a Bari
L’idea di BARI2022 è quella organizzare in autunno una grande fiera editoriale del Sud a Bari, presso la Fiera del Levante. Un evento culturale di respiro nazionale, caratterizzato sulle letterature e realtà editoriali del Mediterraneo, dei Balcani, dell’Europa orientale e del vicino e lontano Oriente, che possa valorizzare la tradizione editoriale della città e diventare nel tempo anche un potente attrattore nazionale.
La Fiera del Libro a Bari ha l’ambizione di valorizzare e promuovere tutto l’anno il mondo dell’editoria.
Sulla scorta del modello torinese, la Fiera del Libro a Bari ha l’obiettivo di rappresentare
I TRE MIRACOLI
I tre miracoli
uno straordinario esempio di eccellenza culturale che intende affondare le radici nella sua stessa storia e nella capacità di dialogare con il tessuto sociale del territorio pugliese. La Fiera del libro a Bari si inserisce perfettamente nel piano di investimento strategico regionale cominciato da lungo tempo in materia di promozione della lettura sviluppando realtà consolidate nella diffusione della conoscenza attraverso la promozione della lettu-ra come piacere profondo e condiviso, capace di moltiplicare la curiosità verso il mondo e le sue innumerevoli storie, di sollecitare l’attenzione per l’altro e di consentire l’orga-nizzazione, la realizzazione e la comunicazione di progetti e azioni sociali. Un grande impegno economico è stato altresì investito nell’ambito del sistema bibliote-cario Pugliese attraverso il finanziamento di oltre cento progetti di restauro e animazione di biblioteche pugliesi dunque il capoluogo barese rappresenta un punto di riferimento strategico e geografico per ospitare la Fiera del libro quale opportunità economica e cul-turale di grande rilievo per le conseguenze positive che scaturirebbero nel settore edito-riale e per la promozione della lettura nella nostra Regione e nel Sud Italia, oltre che per la ricaduta in termini economici e turistici per la città di Bari.
| Public Library alla Rossani
Nel 2022, Bari si prepara ad inaugurare, nel cuore della città, la Biblioteca Rossani: la più grande biblioteca pubblica del Mezzogiorno, che sorgerà dentro un grande parco urbano ricavato nel complesso ex militare della Caserma Rossani, a fianco della nuova sede dell’Accademia delle Belle arti, dell’Urban Centre e della Casa delle Associazioni.
Un grande spazio bibliotecario, di 2.500 mq a scaffale aperto, ospitato in una struttura architettura contemporanea, creata dentro la cornice più ampia di un complesso militare riconvertito a polo ambientale, culturale, dell’educazione e dell’arte e concepito come piazza del sapere, aperto agli usi flessibili e multimediali di una moderna communi-ty library (spazi per lettura, prestito, emeroteca, fonoteca, reading e laboratori, co-wor-king). Per dirla con Antonella Agnoli, progettista e componente del comitato scientifico BARI2022, una biblioteca in dialogo permanente con la città, spazio flessibile, centro di riflessione e di condivisione, nodo centrale di una rete più ampia di altre istituzioni e realtà culturali. La città di Bari, riconosciuta dal CIPEL come “Città che legge”, attual-mente ha una dotazione di biblioteche provinciali, universitarie e di quartiere (Colibrì) che il Comune di Bari sta formalmente riunendo in una rete strutturata (fisica e online), con al centro la Biblioteca Rossani. La Public Library consentirà di integrare il sistema bibliotecario dentro la proposta culturale e turistica cittadina e di realizzare a BARI2022 quell’”effetto completamento” auspicato dal Bando.
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IL ROGRAMMA E LE SUE DECLINAZIONI
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FESTIVAL “DEL RACCONTO, IL
FILM”, CIN
EMA & LETTERATURA
VOCI DELL’ANIM
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CORPI INNOCENTI
BIFEST
BANKSY — A VISUAL PROTEST
LA LUCE NELLE NOTTI NICOLAIANE
BARI INNOTALES
PROFILILIBRI E VOCI FESTIVALASPETTANDO SAN NICOLA BARI DIGITAL WEEK TEATRO DIFFUSO NEL QUARTIERE MURAT
FESTIVAL DEL MARE
LUNGOMARE DI LIBRI
LUMINARIE PER IL MOLO DI BARI
LO SPAZIO DIMENTICATO — LE STORIE DI ALLAN SEKULA
IL MEDIOEVO SUL MARE
PRIME VISIONI, SPETTACOLI AL TRAMONTO
OLTRE NOI, IL MARE
PASTORAL FOR THE PLANET
NEL TEMPO DEGLI DEI
DEEJAYTEN 2022STAGIONE LIRICO SINFONICAALFONS M
UCHAFESTIVAL PAGINE DI RUSSIA
GIARDINI ORIENTALI
LE PORTE DEL SANTO
NIKOLART – LABORATORIO DI ARTE NICOLAIANA
TIME ZONES
CONFERENZE SULLA BIODIVERSITÀ
FESTIVAL DEL LIBRO SOCIALE DI COMUNITÀ
FESTA DEI POPOLI
PICCINNI OPERA FESTIVAL
IL VILLAGGIO DI SAN NICOLA
FAI PONTE TRA CULTURE
NICOLAUS JAZZ FESTIVAL
WORLD PRESS PHOTOFESTIVAL DEI RACCONTI D’IMPRESALECTOR IN FABULA
ZERO BARRIERE PARATRIATHLON
FESTIVAL DEI SAPERI DI GENERE
BARI PIANO FESTIVAL
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Immagine d’insieme: concept, archetipi, programma, miracoli
Il programma e le sue declinazioni
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IL CONCETTO DI RELIQUIA NELL’ARTE CONTEMPORANEASAN NICOLA È MIO CORTEO STORICO NICOLAIANOE VENNE DAL MARE…
SAN NICOLA DEI PESCATORI E INSTALLAZIONI DIFFUSEFESTIVAL “DEL RACCONTO, IL FILM”, CINEMA & LETTERATURAVOCI DELL’ANIMACORPI INNOCENTI
CONFERENZE INTERNAZIONALI DI STUDI NICOLAIANI
WORLD PRESS PHOTOFESTIVAL DEI RACCONTI D’IMPRESALECTOR IN FABULAZERO BARRIERE PARATRIATHLON
NICOLAUS JAZZ FESTIVAL
PICCINNI OPERA FESTIVALFESTA DEI POPOLI
IL VILLAGGIO DI SAN NICOLAFAI PONTE TRA CULTURE
TINA MODOTTI IMMAGINI DALLA GALERIE BILDERWELT
LIBERE DI… VIVERE
R. SAVIANO: DONNE CORAGGIOSE
DONNE / REGINE / PELLEGRINE
WOW (WOMEN OF THE WORLD) 2022
B.ARTS — FESTIVAL DELGLI ARTISTI DI STRADA
BARI PIANO FESTIVALFESTIVAL DEI SAPERI DI GENERE
NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI
MIO CUORE IO STO SOFFENDO
LO SPAZIO DIMENTICATO — LE STORIE DI ALLAN SEKULA
PRIME VISIONI, SPETTACOLI AL TRAMONTOOLTRE NOI, IL MARE
LUMINARIE PER IL MOLO DI BARI
IL MEDIOEVO SUL MARE
FESTIVAL DEL MARELUNGOMARE DI LIBRI
PASTORAL FOR THE PLANET
DEEJAYTEN 2022
BANKSY — A VISUAL PROTESTBIFEST
PROFILIBARI INNOTALESLA LUCE NELLE NOTTI NICOLAIANE
LIBRI E VOCI FESTIVAL
BARI DIGITAL WEEK
TEDX BARI
ASPETTANDO SAN NICOLA
TEATRO DIFFUSO NEL QUARTIERE MURAT
NEL TEMPO DEGLI DEI
LE PORTE DEL SANTO
FESTIVAL PAGINE DI RUSSIAGIARDINI ORIENTALI
NIKOLART – LABORATORIO DI ARTE NICOLAIANA
STAGIONE LIRICO SINFONICAALFONS MUCHA
TIME ZONESCONFERENZE SULLA BIODIVERSITÀFESTIVAL DEL LIBRO SOCIALE DI COMUNITÀ
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Il programma e le sue declinazioni14 15
Distribuzione spaziale del programma
| Una programmazione diffusa
Qui di seguito alcune delle principali location in cui si svolgerà il programma BARI2022 nei cinque municipi e nei diversi quartieri della città.
DISTRIBUZIONE SPAZIALE DEL PROGRAMMA
MUNICIPIO 2 (Poggiofranco, Picone, Carrassi, San Pasquale, Mungivacca)
MUNICIPIO 3 (San Paolo, Stanic, Marconi, San Girolamo, Fesca, Villaggio del Lavoratore)
MUNICIPIO 4 (Carbonara, Ceglie, Loseto)
MUNICIPIO 5 (Palese, Santo Spirito, Catino, San Pio)
Distribuzione spaziale del programma
MOSTRE —■ Teatro Margherita ■ Castello Svevo ■ Spazio Murat■ Museo Civico ■ Pinacoteca Corrado Giaquinto ■ Museo Nicolaiano ■ Città Metropolitana di Bari ■ Cittadella della Cultura■ Fortino di Sant’Antonio■ Museo Santa Scolastica
MUSICA —■ Basilica San Nicola ■ Chiesa ortotodossa S. Nicola■ Auditorium Diocesano Vallisa ■ Teatro Kursaal Santalucia■ Auditorium Nino Rota■ Stadio San Nicola ■ Stadio della Vittoria ■ Officina degli Esordi ■ Palaflorio■ Area portuale di Bari■ Spiaggia Pane e Pomodoro ■ Spiaggia Torre Quetta■ Waterfront S. Girolamo
TEATRO / DANZA —■ Teatro Petruzzelli■ Teatro Piccinni■ Teatro Kismet■ Teatro Abeliano ■ Casa di Pulcinella ■ Teatro Forma■ Teatro Purgatorio ■ Teatro Palazzo ■ Teatro Team■ Chiesa Matrice Santa Maria del Fonte■ Teatro Duse
CINEMA —■ Anchecinema ■ Accademia del Cinema Ragazzi ■ Apulia film house■ Cineporto ■ Multicinema Galleria ■ Casa delle culture■ Cinema ABC■ Cinema Esedra■ Cinema Splendor■ Expostmoderno■ Multisala Ciaky■ Showville
CONFERENZA —■ Public Library Regionale Rossani ■ Università degli Studi di Bari ■ Politecnico di Bari ■ Palazzo delle Poste ■ Urban Center ■ Casa delle Donne del Mediterraneo ■ Palazzo Camera di Commercio ■ Palazzo Acquedotto Pugliese ■ Palazzo del Mutilato■ Santa Teresa dei Maschi
LABORATORIO —■ MUNBAM ■ Castello di Ceglie del Campo ■ Fiera del Levante■ Faro di S. Cataldo ■ Impact Hub Bari■ Parco 2 Giugno ■ Parco Gargasole ■ Giardino Lascito Garofalo■ Villa Artemisia■ Casa delle Donne del Mediterraneo■ Palazzo Simi
PERFORMANCE —■ Ortodomingo ■ Spazio 13■ 206 Galleria ■ Molo San Nicola ■ Piazza Umberto I - Carbonara ■ Parco Naturale Regionale Lama Balice ■ Villa Giustiniani ■ Torre Pelosa■ Cala San Giorgio■ Molo S. Antonio
MUNICIPIO 1 (Murat, San Nicola, Libertà, Madonnella, Japigia, Torre a mare)
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I luoghi
Teatro Petruzzelli
Il quarto teatro più grande d’Italia, nel pieno centro cittadino, ospita le più importanti produzioni ope-ristiche e coreutiche, di respiro na-zionale e internazionale. Per Ba-ri 2022 sarà il luogo dedicato alla musica lirica.
Teatro Margherita
Ex teatro, sul mare, inutilizzato per anni, riaperto nel 2018. Parte del futuro Polo del Contemporaneo dove convergono multidisciplina-rietà, innovazione e sperimentazio-ne delle arti. Ospiterà performan-ce e mostre di Bari 2022.
Museo di Santa Scolastica
Con oltre 30.000 reperti archeo-logici raccoglie le testimonianze delle antiche civiltà che hanno at-traversato la terra di Bari. Ospi-terà parte dei talk programmati per Bari 2022.
Kursaal Santalucia
Teatro e cinema in stile liberty che si affaccia sul mare tra i giardi-ni della zona umbertina della cit-tà, oggetto di un’importante ope-ra di restauro sarà palcoscenico di concerti e incontri programma-ti per Bari 2022.
| I luoghi
Castello Svevo
Il castello normanno-svevo affac-ciato sul centro storico di Bari. Og-gi aperto alla città con numerosi reperti storici e cornice suggesti-va di importanti mostre che saran-no implementate dal programma Bari 2022.
Spazio Murat
Nel cuore della città un contenitore culturale dedicato alle arti visive e al design. Primo tassello del futuro Polo del Contemporaneo, sarà la cornice di alcune delle performan-ce in programma per Bari 2022.
© Nicola Amato
I luoghi
Teatro Piccinni
Il teatro comunale di prosa, palco-scenico di eventi costitutivi della storia di Bari. Interamente restau-rato e da pochi mesi restituito al-la città. Ospita la stagione di pro-sa e sarà il luogo del teatro per Bari 2022.
Città Metropolitana
Edificio simbolo del lungomare della città, nato negli anni 30 del novecento, oggi sede della Città Metropolitana. Il suo colonnato vi-sta mare sarà protagonista di in-contri e installazioni di Bari 2022.
Fortino Sant’Antonio
Anticamente osservatorio di pro-tezione e poi piccola chiesa dedi-cata a santi con funzioni tauma-turgiche. Questa maestosa torre sul mare per Bari 2022 ospiterà esposizioni fotografiche e incontri.
Museo Nicolaiano
In questo museo sono raccolte le testimonianze di maggior valore legate alla secolare vicenda del-la Basilica di San Nicola, il luogo ideale per raccontare il rapporto tra la città e il suo santo patrono.
© Dario Trevisan
Palazzo delle Poste
Uno dei più sorprendenti edifici di Bari, progettato dall’architetto Narducci, ospita mostre ed espo-sizioni temporanee oltre che con-vegni e incontri tematici.
Fiera del Levante
Il nuovo padiglione, gioiello archi-tettonico polifunzionale, offre am-pi spazi flessibili e frazionabili con il top delle dotazioni tecnologiche: wi-fi, internet point, servizi TLC, sistemi streaming, uffici di orga-nizzazione e segreteria integrati.
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“Bari ha sempre coltivato un’impazienza che è il Levante, l’idea di una vocazione mediterranea che, piuttosto che ad Ovest e a Sud, guarda ad Est, verso una via adriatica, che muove da un mare stretto e abbordabile, per approdare prima sull’altra costa e spingersi poi sempre più lontano fino al Medio Oriente”
— Franco Cassano, “Mal di Levante” —
© Rino Peluso
Contatti:
Ines Pierucci – Assessore alle [email protected]
Vitandrea Marzano – Gabinetto del [email protected]
“Quando Dio morirà, ci sarà sempre San Nicola a difenderci”
— Detto popolare russo —