Barbara Ann Brennan Mani Di Luce

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L. L'esperienza terapeutica

DuuNrr la mia esperienza di terapeuta ho avutola fortuna di incontrare molte persone interessantie amabili, i l tipo di paziente che colma di soddisfa-zioni la giornata del terapeuta.

La prima cliente che ricevetti un giorno di otto-bre del 1984 fu una donna sui trent'anni di nomeJenny. Jenny, che lavora come insegnante, d unadonna vivace, alta circa un metro e sessantacin-que, con grandi occhi azzurri e capelli scuri. Gliamici la chiamano <la signora della lavanda), per-ch6 adora il profumo di lavanda, che usa sempre.Svolge anche un'altra attivith, alla quale si dedicapart-time: vende fiori e produce deliziose compo-sizioni floreali per i matrimoni e occasioni analo-ghe. A quell'epoca era sposata da diversi anni conun professionista che si occupava con successo dipubblicitd; aveva avuto un aborto spontaneo varimesi addietro e da allora non era pir) riuscita a ri-manere incinta. Quando si era rivolta al suo medi-co per scoprire come mai non riuscisse a concepi-re, aveva avuto una brutta notizia. Dopo molteanalisi e dopo aver consultato diversi altri medici,si decise che doveva sottoporsi il piu presto possi-bile a un'isterectomia, ciod all 'asportazione dell'u-tero. Erano state trovate cellule anomale nel suoutero, nel punto d'inserzione della placenta. Jennyera spaventata e sconvolta. Lei e il marito avevanoaspettato, prima di mettere al mondo un figlio,che la loro situazione finanziaria si consolidasse:ma ora sembrava che.ogni possibilitd di avere unbambino fosse sfumata.

La prima volta che Jenny era venuta da me, nel-I'agosto di quell'anno, non mi aveva raccontatonulla; mi aveva soltanto detto: <Ho bisogno delsuo aiuto. Mi dica che cosa vede nel mio corpo;devo prendere una decisione importante>.

Durante la seduta avevo analizzato il suo campoenergetico, ovvero la sua aura, impiegando quellaparticolare percezione che noi chiamiamo highs e nse p e rce p t io n (per cezione sensoriale superiore).Avevo <<visto>> alcune cellule anomale all ' interno

dell'utero, in basso a sinistra. Contemporanea-mente <<vedevo>> le circostanze nelle quali si era ve-rificato I'aborto. (Udii) anche parole che descri-vevano le condizioni di Jenny e come porvi rime-dio: Jenny aveva bisogno di concedersi un mese divacanza al mare, di prendere certe vitamine, di se-guire una dieta specifica e di meditare quotidiana-mente, passando almeno due ore al giorno in soli-tudine. Dopo aver trascorso un mese a curarsiavrebbe dovuto tornare a rivolgersi alla medicinanormale, per effettuare nuovi esami. (Udii) ancheche la guarigione sarebbe stata completa e che nonavrebbe avuto bisogno di tornare da me. Durantela seduta ricevetti informazioni sul suo atteggia-mento psicologico e su come questo determinassela sua incapacitd di sanare se stessa. Si sentiva incolpa per I'aborto; di conseguenza, era eccessiva-mente tesa e impediva al suo corpo di risanarsi do-po I'aborto. Seppi inoltre (e questa fu per me laparte difficile) che non avrebbe dovuto andare daaltri medici per almeno un mese, perch6 le diagno-si contrastanti e le pressioni che si facevano su dilei affinch6 si sottoponesse all ' isterectomia stava-no aumentando considerevolmente la tensione.Era disperata, perch€ desiderava moltissimo unbambino. Quando lascid il mio studio si sentiva unpoco sollevata; mi disse che avrebbe riflettuto sututto cid che era avvenuto durante la seduta.

In ottobre Jenny tornd da me e per prima cosami abbraccid e mi consegnd una deliziosa poesioladi ringraziamento. Le analisi erano risultate tuttenegative. Aveva passato il mese di agosto a occu-parsi dei bambini di certi suoi amici su Fire Island.Aveva seguito la dieta, preso le vitamine e dedica-to buona parte del suo tempo all'autoterapia. Orapensava di attendere qualche mese ancora, poi ditentare di nuovo di rimanere incinta. Un anno pitrtardi seppi che aveva dato alla luce un bel ma-schietto.

Quello stesso giorno di ottobre, il mio secondocliente fu Howard. Era il padre di Mary, una pa-

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ziente che avevo curato tempo addietro. Mary ave-va avuto un risultato diterza categoria (condizio-ne precancerogena) al suo ultimo Pap test e la suasituazione era stata risolta in sei sedute. Ora, dadiversi anni, il suo Pap test risulta normale. Diprofessione infermiera, Mary ha fondato e dirigeun'organizzazione che si occupa dell'aggiorna-mento scientifico-metodologico di questa catego-ria paramedica e fornisce personale a molti ospe-dali della zona di Filadelfia. Si d interessata al miotipo di lavoro e spesso mi sottopone persone di suaconoscenza.

Howard, che e un impiegato in pensione, venivada me da diversi mesi. E una persona con cui d pia-cevole lavorare. La prima volta che lo avevo vistoaveva un colorito grigiastro e soffriva di un co-stante dolore al cuore; faceva fatica persino ad at-traversare una stanza. Dopo la prima seduta il suocolorito era roseo e il dolore era scomparso. Dopodue mesi di sedute settimanali aveva ripreso a bal-lare. Mary e io stavamo collaborando per integra-re Ie mie sedute terapeutiche con la cura di erbeche un fitoterapeuta aveva prescritto a Howardper liberare le sue arterie ostruite. La seduta diquel giorno fu, come sempre, dedicata a equilibra-re e a rafforzare iI suo campo energetico. Il miglio-ramento del paziente appariva evidente sia ai suoimedici s ia ai suoi amici .

Sempre quel giorno ricevetti Ed, che si era rivol-to a me per un disturbo ai polsi: le articolazionidelle braccia e dei polsi si stavano indebolendosempre piir; inoltre, nel rapporto sessuale provavadolore al momento dell'eiaculazione. Da tempo lasua schiena si era andata indebolendo, al puntoche ora non poteva trasportare nulla, nemmenoqualche piatto. Nella nostra prima seduta avevo<visto>> nella sua aura che verso i dodici anni ave-va subito un trauma al coccige. Essendo allora nel-I'etd puberale, aveva da poco iniziato ad avvertirei l desiderio sessuale; I ' incidente lo aveva attut i to ein seguito gli era stato pii facile far fronte al risve-glio dei sensi.

Il coccige si era bloccato nella parte sinistra eaveva perduto quella normale mobilitir che aiuta ill iquido cerebro-spinale a scorrere nei suoi canali.Cio aveva provocato un notevole squilibrio e unaforte debilitazione del suo intero sistema energeti-co. La fase successiva di questo processo degene-rativo era stata I' indebolimento della parte infe-riore del dorso, seguito da quello della parte me-

diana, poi della parte superiore. Quando il flussoenergetico si indeboliva in una determinata partedell'organismo, un'altra parte cercava di compen-sare la perdita. Cosi si era sviluppata una grossatensione nel le giunture del le braccia e inf ine questeavevano ceduto, indebolendosi. L'intero processosi era verificato nel corso di diversi anni.

La terapia durava da vari mesi e stava dando ot-timi risultati. Dapprima avevo operato sul flussoenergetico per sbloccare il coccige e riallinearlo,quindi per equilibrare e rafforzare il flusso di ener-gia nell' intero sistema. Poco per volta Ed avevariacquistato tutto il suo vigore. Quel pomeriggioavvertii, come unico sintomo, una debolezza resi-dua nel suo polso sinistro. Ma prima di concen-trarmi su quel punto, di nuovo riequilibrai e raf-forzai I' intero campo energetico. Fatto questo, de-dicai qualche tempo a fare affluire energia nelpolso.

L'ultima cliente di quel giorno fu Muriel, un'ar-tista sposata con un noto chirurgo. Era alla suaterza seduta. Tre settimane prima, quando si erarivolta a me a causa di un notevole ingrossamentodella tiroide, di nuovo avevo fatto uso della perce-zione sensoriale superiore per ricavare informazio-ni sullo stato della paziente. Avevo <<visto> cheI'ingrossamento non era dovuto a cancro e che indue sole sedute, abbinate alla cura che le era stataprescritta dal suo medico, il disturbo sarebbescomparso. Non era necessario alcun interventochirurgico. Muriel confermd di essere stata da di-versi medici, e tutti le avevano prescritto una curaper ridurre la tiroide. Le avevano detto che la ridu-zione sarebbe stata parziale e che un interventochirurgico sarebbe stato comunque necessario;inoltre, era possibile che si trattasse di cancro.L'intervento era stato programmato per la setti-mana successiva al nostro secondo appuntamento,ma dopo le prime due sedute, avvenute a una setti-mana di distanza I 'una dal l 'a l t ra. i medici r iscon-trarono, con grande sorpresa, che esso non era piunecessario. Muriel era venuta da me quello stessogiorno per verificare se il suo stato di salute fossetornato normale: il suo organismo risultd del tuttosano.

Come si verificano queste guarigioni apparente-mente miracolose? Come opero per risolvere pro-blemi come questi? Il metodo terapeutico che im-piego e I'imposizione delle moni, o terapio spiri-tuale. Non si tratta per nulla di un procedimento

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misterioso; d, anzi, del tutto naturale e chiaro, an-che se in molti casi assai complesso. Consiste nelridare equilibrio al campo energetico, ciod la co-siddetta aura che circonda ciascuno di noi e chepermea anche il corpo fisico. Vi d uno stretto rap-porto fra questo campo energetico e lo stato di sa-lute. Quella che viene chiamata percez,ione senso-riole superiore d,una facoltir che consente di perce-pire cid che i normali sensi non possono captare;essa permette di vedere, udire, odorare, gustare etoccare cose che normalmente non si percepisco-no. E una forma di <visione> che produce un'im-magine nella mente senza l' impiego del normalesenso della vista. Non si tratta perd di immagina-zione, bensi di quella che alcuni chiamano uqhia-

lpJfsignza>. Questa percezione rivela il mori'dodinamico dei campi energetici vitali, i quali circon-dano e impregnano ogni cosa e interagiscono fraloro. Da molti anni mi dedico allo studio di questolivello dell'esistenza ed d come se fossi coinvolta inuna danza con I'oceano vivente di energia nel qua-le noi esistiamo. E per suo tramite che <avvertia-mo> gli altri; noi apparteniamo all'energia, siamofatti di energia ed essa ci appartiene.

Spesso i miei pazienti e i miei allievi mi chiedonoquando ho <<visto>> per la prima volta il campoenergetico attorno alle persone e mi sono resa con-to dell'util it ir di quella percezione. Vogliono sape-re come ci si senta a possedere una simile facoltdche va al di ld dei normali sensi; se vi sia qualcosadi speciale in me; se una simile capacith possa esse-re appresa e, in tal caso, che cosa si debba fare perampliare il proprio campo percettivo e con cio mi-gliorare la propria esistenza. Per rispondere in ma-niera esauriente a queste domande, devo partiredal principio.

Ho avuto un'infanzia del tutto normale. in unalocalitd di campagna nel Wisconsin. Poichd nellazona non c'erano molti bambini con i quali gioca-re, passavo parecchio tempo da sola. Trascorrevolunghe ore nei boschi, stando seduta immobile, inattesa che gli animali si avvicinassero. Mi abituaicosi a fondermi con I'ambiente naturale in cui vi-vevo. Soltanto a distanza di molti anni mi resi con-to dell'importanza di quei momenti di silenzio e diattesa. In quella quieta immobilitd si verificavaun'espansione della coscienza che mi consentiva dipercepire cose che andavano oltre il campo dellanormale esperienza. Ricordo che, senza guardare,sapevo dove si trovasse ogni animale, e avvertivo

lo stato di ognuno di essi. Quando entravo nel bo-sco a occhi chiusi, <<sentivo>> gli alberi assai primadi poterli toccare con le mani. Notai che essi eranopiir grandi di quanto apparissero all 'occhio; anchegli alberi sono circondati da campi energetici, ederano quelli che io avvertivo. Piir tardi imparai a<<vedere>> I'aura degli alberi e degli animali. Mi resiconto che ogni cosa ha attorno a sd un campoenergetico, il quale ha I'aspetto dell'alone di lucedi una candela. Cominciai anche a notare che tuttele cose erano collegate da questi campi energeticie che non esistevano spazi che non fossero attra-versati da energia. Tutte le cose, me compresa, esi-stevano in un oceano di energia.

La mia non fu una scoperta emozionante: erasoltanto la mia esperienza e mi pareva normale,come vedere uno scoiattolo che mangiava unaghianda sul ramo di un albero. Non derivai daquell'esperienza alcuna teoria sulla vita e sulla suadinamica: la accettai come qualcosa di assoluta-mente naturale, supponendo che fosse comune atutt i ; poi me ne dimenticai .

Quando arrivai alle soglie dell'adolescenza smisidi andare nei boschi e cominciai a domandarmicome funzionavano le cose e perchd erano comeerano. Facevo molte domande cercando di dare unordine a tutto e di capire come funzionasse il mon-do. Frequentai il college, mi laureai in fisica atmo-sferica, poi lavorai per diversi anni come ricerca-trice alla NASA. Piir tardi iniziai un'attivitd di psi-

,coterapeuta e.soltanto dopo un certo numero di:anni cominciai a vedere dei colori attorno alla te-ista delle persone. Allora mi ricordai delle mie'esperienze infantili e mi resi conto che erano affio-rate gih allora le mie particolari facolti sensorialio, se vogliamo, di sensitiva. Quelle piacevolissimeesperienze segrete mi portarono alla fine a diagno-sticare e a curare i malati gravi.

Guardando indietro posso rintracciare lo svilup-po delle mie facoltir a partire dalla mia nascita. Ecome se la mia vita fosse stata guidata da una ma-no invisibile che mi ha accompagnato attraversoogni esperienza passo per passo, come avviene ascuola. Mi ha accompagnato attraverso quella chechiamiamo la scuola della vita.

L'esperienza nei boschi contribui ad ampliare lamia percezione, poi gli studi universitari sviluppa-rono la mia mente pensante e logica. Gli anni dedi-cati all 'assistenza in cainpo psicologico mi apriro-no gli occhi e il cuore rendendomi ricettiva ai pro-

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blemi dell'umanitir. Infine, il mio tirocinio spiri-tuale (del quale parlero piir avanti) motivo le mieesperienze paranormali cosi da aprirmi la mente econsentirmi di accettarle come <<reali>>. A quelpunto cercai di inquadrare quelle esperienze al finedi comprenderle e poco per volta la percezionesensoriale superiore e I'aura divennero parte inte-grante della mia vita.

Sono fermamente convinta che esse possano en-trare a far parte della vita di chiunque. Per svilup-pare la cosiddetta percezione sensoriale superiorebisogna entrare in uno stato di coscienza espansa,e vi sono molti metodi per farlo. La meditazionesta diventando il piir diffuso. Anche la meditazio-ne d possibile in diverse forme ed d importante cheognuno trovi quella che meglio gli si addice. Inquesto libro ne propongo alcune, tra le quali i l let-tore potre scegliere la piu consona. Ho scopertoche si pud ottenere I'espansione della coscienzaanche con il jogging, camminando, andando a pe-sca, stando sulla spiaggia a guardare le onde deimare oppure sedendo in un bosco, come facevo ioda bambina. Domandatevi qual d il sistema che gidimpiegate - che lo chiamiate meditare o sognare aocchi aperti o altrimenti. La cosa fondamentale ddi concedersi il tempo di ascoltare se stessi, facen-do tacere la mente che costantemente suggeriscecio che si dovrebbe fare, come si sarebbe potutoavere Ia meglio in una certa discussione, come cisi sarebbe dovuti comportare, quali errori si stan-no commettendo, a quali debolezze si dovrebbe ri-mediare e cosi via. Quando quel chiacchiericcio in-cessante viene messo a tacere, si apre davanti a noiuna realt?r gradevole e armoniosa. Cominciamo afonderci con I'ambiente circostante, come capita-va a me nei boschi; e la nostra individualitir non vapersa, ma, al contrario, viene rafforzata.

Il processo della fusione con I'ambiente d unmodo di sperimentare I'espansione della coscien-za. Consideriamo, per esempio, la candela e la suafiamma. Di solito concepiamo noi stessi come uncorpo (la candela con lo stoppino) dotato di co-scienza (la fiamma). Quando entriamo in uno sta-to di coscienza espansa concepiamo noi stessi an-che come la luce emanata dalla fiamma. Dove ini-zia la luce e dove finisce la fiamma? Sembra cheesista una linea di demarcazione, ma, a ben guar-dare, dov'd questa linea? La fiamma d completa-mente compenetrata dalla luce. Forse che la lucenella stanza che non proviene dalla candela (ocea-

no di energia) penetra nella fiamma? Si. Dove ini-zia la luce della stanza e dove finisce la luce dellacandela? Secondo la fisica, la luce della candelanon ha un limite: essa si espande all ' infinito. Dovesi colloca, dunque, il nostro limite ultimo? La miaesperienza extrasensoriale, derivata dall'espansio-ne della coscienza, mi ha dimostrato che non esistealcun limite. Pitr si espandono la mia coscienza ela mia percezione sensoriale superiore, pii sono ingrado di percepire una realtdr che gii esisteva mache era al di fuori della mia portata percettiva. Amano a mano che la mia facoltir percettiva siespande, mi diviene accessibile una porzione direaltd sempre maggiore. Da principio ero in gradodi vedere soltanto sommariamente i campi energe-tici attorno alle cose: la mia visione giungeva anon pit di due-tre centimetri dal contorno del cor-po fisico. Sviluppando ulteriormente le mie facol-td, mi sono accorta che il campo energetico siestendeva oltre, ma che diventava apparentementepii insostanziale, ovvero aveva una luminositameno intensa. Ogni volta che credevo di avere rag-giunto il l imite del campo energetico, capitava poiche la mia percezione andasse oltre. Dov'era, dun-que, il confine? Sono giunta alla conclusione chesia pii semplice limitarsi a parlare di strati: lo stra-to della fiamma, poi quello della luce emanata dal-la fiamma, poi quello della luce nella stanza. Le li-nee di confine diventano via via pit difficili da di-stinguere; piu si procede verso gli strati esterni piud necessario espandere la coscienza e affinare lapercezione sensoriale superiore. Con l'espandersidello stato di coscienza, la luce che prima apparivadebole si intensifica e si definisce piir nettamente.

Mentre andavo sviluppando, nel corso degli an-ni, la mia percezione sensoriale superiore, prende-vo nota delle mie osservazioni. La maggior partedi queste osservazioni si riferisce ai quindici annidurante i quali ho lavorato come psicoterapeuta.Avendo studiato fisica, fui piuttosto scetticaquando cominciai a <<vedere>> i fenomeni energeti-ci attorno al corpo delle persone. Ma dal momentoche quei fenomeni persistevano, anche se chiudevogli occhi per farli scomparire o mi spostavo nellastanza, cominciai a osservarli pir) attentamente.Cosi inizid il mio viaggio personale: mi trovai apenetrare in mondi di cui non conoscevo I'esisten-za e il mio rapporto con la realtit, con le personee con I'universo mutd completamente.

Osservai lo stretto rapporto che esisteva fra il

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campo energetico di una persona e la sua salute oil suo benessere. Se un individuo d malato. il suocampo energetico appare come un flusso di ener-gia sbilanciato, oppure come energia stagnanteche ha cessato di fluire e assume pertanto colora-zioni piir cupe. Al contrario, nell'aura di una per-sona sana si vedono colori brillanti e I'energia flui-sce con facilitd e in maniera equilibrata. A ciascu-na malattia corrispondono colori e forme specifi-ci. La percezione sensoriale superiore d estrema-mente utile nel campo della terapia sia fisica siapsicologica, e sviluppando questa facoltd sono di-ventata esperta nella diagnosi di disturbi dell'unoe dell'altro tipo e nell' individuazione delle soluzio-ni ai vari problemi.

Mediante la percezione sensoriale superiore ilmeccanismo della molattia psicosomotico si riveloin tutta la sua chiarezza. E infatti possibile vederecome molti disturbi abbiano origine nel campoenergetico e poi, col passar del tempo e per certeabitudini di vita, vengano trasmessi al corpo, di-ventando vere e proprie patologie. Spesso la fonteo la causa prima di questi disturbi d un trauma psi-cologico o fisico, oppure psicofisico. Poich6 lapercezione sensoriale superiore consente di indivi-duare la causa di un male, essa consente anche dicomprendere in che modo si pud invertire il pro-cesso patologico.

Imparando a vedere il campo energetico appresianche a interagire con esso consciamente, come in-teragivo con qualsiasi altra cosa io vedessi. Scopriiche potevo intervenire sul mio campo energetico inmodo tale che esso interagisse con quello di un'al-tra persona. Ben presto mi fu possibile ristabilirel'equilibrio di un campo energetico malato, affin-ch6 il soggetto riacquistasse la salute. Inoltre, mitrovai a ricevere informazioni sull'origine dei di-sturbi dei pazienti; queste informazioni proveniva-no da quella che pareva essere un'intelligenza su-periore, che stava ciod al di sopra di me o di cidche normalmente consideravo essere rne. Questoprocesso in cui si captano le informazioni, che duna sorta particolare di diagnosi, viene general-mente chiamato channelling. Recepivo i dati sottoforma di parole, di concetti o di immagini simboli-che che entravano nella mia mente riequilibrandoil campo energetico del paziente. In quella fase mitrovavo sempre in uno stato di coscienza alterato.Mi esercitai a ricevere le informazioni con metodimisti usando la percezione sensoriale superiore

(per esempio abbinando il channelling alla visione)fino ad acquistare in questo una buona sicurezza.Correlavo cid che ricevevo in forma di immaginementale simbolica, di concetto o di messaggio ver-bale diretto con cid che vedevo nel campo energeti-co. Per esempio, vi fu un caso in cui udii diretta-mente le parole <<ha un cancro)) e contemporanea-mente vidi una macchia nera nell'aura della pazien-te. La macchia nera corrispondeva per dimensioni,forma e ubicazione ai risultati della rlc eseguitasuccessivamente. Oggi il metodo misto con cui rice-vo le informazioni sul paziente mediante la perce-zione sensoriale superiore d tanto efficace da con-sentirmi di rilevare con estrema precisione lo statodi salute di una persona. Ricevo inoltre informazio-ni su cid che il paziente puo fare per aiutare se stessodurante la terapia. Il processo terapeutico si attua

, in una serie di sedute che si protraggono per diversesettimane o vari mesi, a seconda della gravitd della

*malattia. Esso consiste nel riequilibrare il campo'energetico del soggetto, nel modificare le sue abitu-

,dini di vita e nel trattare il trauma iniziale.E necessario penetrare nel significato piu pro-

fondo delle nostre malattie. Dobbiamo doman-darci: che cosa significa per me questa malattia?Che cosa posso imparare da essa? La malattia pudessere semplicemente vista come un messaggio cheil nostro corpo ci trasmette, del tipo: C'd quolcosache non va. Non stai ascoltando lu tuo personanello sua interezzo. Stai trascurando quolcosa ched molto importonte per te. Che cos'd? E in questomodo che si deve risalire all 'origine di un disturbo;la ricerca va condotta sia a un livello psicologico-emotivo sia con un processo di comprensione ocercando di scoprire mutamenti nel nostro statoche possono non essere consci. Per riacquistare lasalute bisogna intraprendere un lavoro personale eattuare una serie di mutamenti - un impiego cheva al di lh della semplice assunzione della medicinaprescritta dal medico. Senza un mutamento nellapersona, prima o poi insorgerir un altro problemache riporterd I'individuo alla fonte del disturbooriginario. L'esperienza mi ha dimostrato che lachiave d proprio nella fonte; e di solito per risolve-re il male alla fonte d necessario un cambiamentodi abitudini che in ultima analisi induce a viverepiir a stretto contatto con il nucleo essenziale di s6.In altre parole, penetriamo nella parte pii profon-da di noi stessi, quella che a volte d chiamata I'iosuperiore o la scintil la divina che sta nell'uomo.

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2. Come usare questo libro

QuEsro libro d stato scritto soprattutto per coloroche sono interessati a conoscere e a comprendereI'individuo nella sua interezza, e che desideranoessere informati sul nuovo metodo terapeutico chesi sta diffondendo in molti paesi: la pranoterapiao terapia energetica attuata con I'imposizione del-le mani. Esso rappresenta uno studio approfondi-to sull'aura umana in rapporto al trattamento didisturbi sia fisici sia psicologici, e offre una visio-ne completa di un modo di vivere orientato alla sa-lute e alla crescita. E scritto per chi opera nel setto-re sanitario, per i terapeuti, per chiunque svolgaun lavoro di assistenza agli altri e per il comunelettore che aspiri a conseguire migliori condizionipsicofisiche.

Chi desiderasse apprendere I' au1919rppia trove-rh questo libro estremamente interessante b rivela-tore, poichd qui l'autoterapia viene trattata in ter-mini di trasformazione di s6. Qualsiasi malattia,psicologica o fisica, ci induce a compiere un viag-gio di esplorazione alla scoperta di noi stessi, cheapproda a una completa trasformazione della no-stra vita. Questo libro d un vademecum per quelviaggio, che si tratti di guarire se stessi o altre per-sone.

Per i terapeuti professionisti, in qualsiasi campoessi operino, questo d un libro di consultazione cherisulterir utile nel corso degli anni. Per gli studentid un libro di testo da usare durante i corsi - cono senza la supervisione di un terapeuta esperto '-,che non vuole sostituirsi ai corsi di terapia, ma cheandrebbe usato come supporto o in preparazioneai corsi stessi. Il lavoro e I'impegno necessari perapprendere la percezione dei campi energetici e ilmodo di operare su di essi non vanno sottovaluta-ti. E necessario praticare a lungo l'imposizionedelle mani e verificare i risultati con l'assist enza diun terapeuta esperto. Per arrivare a percepire ilcampo energetico umano d necessaria, oltre allostudio e alla pratica, anche una crescita personale.Sono indispensabili certi mutamenti interiori. che

aumentano la sensibilitd consentendo di distingue-re il <chiacchiericcio> della mente dalle informa-zioni ineffabili che penetrano la mente soltantoquando essa tace.

Per il lettore che avesse gii sperimentato formedi percezione sensoriale superiore, questo libroservird da riferimento per una verifica di tali espe-rienze. Benche ciascun individuo abbia un modosuo proprio di percepire, vi sono esperienze comu-ni a tutti coloro che sperimentano I'espansionedella percezione, o, come viene spesso chiamata,l'apertura del canale. Tali verifiche serviranno aincoraggiarvi a continuare. Non pensate di esserepazzi se udite voci che vengono <dal nulla>> o sevedete luci che non ci sono. Non siete i soli. Questepercezioni non sono che I'inizio di mutamenti me-ravigliosi che stanno verificandosi nella vostra vitain un modo forse inconsueto ma del tutto natu-rale.

Esistono abbondanti prove del fatto che oggimolti esseri umani stanno sviluppando la loro per-cezione al di ld dei normali cinque sensi. Numero-se persone hanno percezioni sensoriali superiori,in una misura o nell'altra, magari senza renderse-ne conto. Nella maggior parte dei casi d possibilesviluppare ulteriormente queste facoltd percettivemediante lo studio e una seria applicazione. E pos-sibile che una trasformazione generale della co-scienza sia gid in atto e che un numero crescentedi persone stia sviluppando un nuovo senso checonsente di ricevere informazioni su una frequen-za d'onda diversa, forse piii alta. E avvenuto a mee pud awenire anche a voi. In me questo processosi d verificato lentamente e in maniera organica;alla fine mi ha aperto nuovi mondi e ha cambiatoquasi completamente la mia realth personale. Ri-tengo che lo sviluppo della percezione sensoriole

; superiore costituisca un passo evolutivo noturale', per il genere umono che ci introdurrd ol posso suc-' cessivo di sviluppo, nel quale, a causa delle facoltdda poco acquisite, dovremo essere profondamente

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onesti gli uni verso gli altri. I nostri sentimenti e lanostra realtir personale non saranno pit un miste-ro per gli altri. Gid ora noi li comunichiamo attra-verso i campi energetici; a mano a mano che tuttiimpareranno a captare questo genere di informa-zioni, ci capiremo reciprocamente assai meglio dioggi.

Per esempio, giir adesso ognuno di noi d in gra-do di avvertire quando una persona d in collera -non d difficile. Ma la percezione sensoriale supe-riore consentird di vedere un alone rosso attornoalla persona il cui rumore d alterato in tal senso.Per scoprire che cosa stia avvenendo a quella per-sona a un livello piir profondo d possibile concen-trarsi sulle cause dell' ira, non soltanto in riferi-mento ai motivi contingenti del suo stato d'animo,ma anche in connessione con le esperienze infantilie con il rapporto fra la persona e i suoi genitori.Sotto I'alone rosso potrebbe comparire una sortadi fluido grigio e denso che comunica un senso diopprimente tristezza. Concentrandosi sull' essenzadella sostanza grigia si potrebbe addirittura scor-gere I'episodio, avvenuto nell' infanzia, che d all 'o-rigine di quel dolore profondamente radicato. Sivedri anche come I'ira stia danneggiando il corpofisico. Si noterh che la persona di solito reagiscecon rabbia a certe situazioni nelle quali il piantosarebbe uno sfogo pit utile, in quanto risolvereb-be la situazione. Con la percezione sensoriale su-periore d possibile trovare le parole giuste per aiu-tare la persona a risolvere il suo problema ac-cedendo alla realtir piir profonda. In un caso di-verso, invece, potreste notare che sfogare I'ira desattamente cid che ci vuole per sanare la situa-zione.

Una volta che si d arrivati a fare questo tipo diesperienza, nulla resta com'era. La nostra vita co-mincia a cambiare in modi che non ci saremmomai aspettati. Comprendiamo il rapporto fra cau-sa ed effetto, ci rendiamo conto di come i nostripensieri influiscano sul nostro campo energetico edi come questo, a sua volta, influisca sul nostrocorpo e sul nostro stato di salute. Scopriamo cosidi poter dare un nuovo orientamento alla nostravita e al nostro stato psicofisico, di potqr creare lanostra esperienza della realtd attraverso il campoenergetico. La percezione sensoriale superiore d ilmezzo attraverso il quale si attuano le nostre crea-zioni. Pud diventare allora la chiave per scoprirecome noi stessi contribuiamo a creare la nostra

realtd e come possiamo mutarla, se lo desideria-mo. Pud essere il mezzo che ci aiuta a penetrarenel livello piri profondo del nostro essere, il ponteche conduce alla nostra anima, al nostro pii inti-mo livello di esistenza, a quella scintilla divina ched in ciascuno di noi.

Desidero invitarvi a mutare I'immagine che ave-te di voi stessi a mano a mano che vi guido attra-verso il mondo della percezione sensoriale superio-re e nella sfera del campo energetico umano. Viaccorgerete di quanto i vostri atti e le vostre con-vinzioni influiscano sulla vostra realtir, positiva-mente o negativamente, e di come contribuiscanoa crearla. Una volta riconosciuto questo, vi accor-gerete di avere la forza di cambiare cio che non vipiace della vostra vita e di rafforzare gli aspetti chevi piacciono. Per far questo ci vuole molto corag-gio e sono necessari una ricerca personale, impe-gno e onesth. Non si tratta di una strada facile, mavale certamente la pena di imboccarla. Questo li-bro pud, in una certa misura, mostrarvi quella via,presentandovi un nuovo concetto non solo delrapporto fra voi e il vostro stato di salute, maanche del rapporto fra voi e la vostra vita e fravoi e I'universo nel quale vivete. Concedetevi conregolaritd un po' di tempo da dedicare alla sco-perta di questo nuovo rapporto; consentitevi di es-sere la luce della candela che si diffonde nell'uni-verso.

Ho suddiviso il l ibro in sezioni. in ciascuna dellequali si parla della percezione sensoriale superioreda un particolare punto di vista. Questa parte pri-ma tratta dell'aura e di come essa si collochi nellavita dell' individuo. Che cos'ha a che fare con voiquesto fenomeno che i mistici descrivono da tantotempo? Che posto ha nella vostra vita? Qual d lasua eventuale utilith? Molti casi personali dimo-strano come la conoscenza di questo fenomenopossa modificare la nostra realtd. Jenny, peresempio, si accorse di aver bisogno di dedicare uncerto tempo alla cura della sua salute prima di po-ter diventare madre. Prese in mano la propria sa-lute e la propria vita (che peraltro erano da semprenelle sue mani) e cambio un futuro forse infelicein quello piir felice che preferiva. Questo genere diconoscenze pud portare a un mondo migliore pertutti noi, a un mondo basato sull'amore e sullacomprensione profonda, a una forma di fratellan-za in cui il nemico diventa amico grazie a quellacomprensrone.

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La parte seconda tratt"a piir specificamente deifenomeni connessi con i campi energetici; i vari fe-nomeni sono delineati dal punto di vista della sto-ria delle scoperte scientifiche, della scienza teoreti-ca e della scienza sperimentale. Conclusa questadescrizione minuziosa, procederd a illustrare ilcampo energetico umano dal mio punto di vista,unendo osservazione e teoria e tenendo conto delleconclusioni di altri riportate in varie pubblicazio-ni. Da questo insieme di informazioni ho derivatoun modello di campo energetico umano da appli-care negli interventi a livello psicologico e nella te-rapia spir i tuale.

Nella parte terza espongo Ie mie scoperte sulrapporto fra campo energetico umano e psicodi-namica. Anche il lettore che non si fosse mai inte-ressato finora di psicoterapia e di autoterapia tro-verd in questa sezione spunti il luminanti per quan-to riguarda il processo della scoperta di s6. Potrdinfatti comprendere i propri meccanismi interiorie cid che li determina. Le informazioni compresenella parte terza saranno particolarmente utili achi voglia andare oltre i normali confini della psi-cologia e della psicoterapia tesa a guarire disturbifisici, per avere una visione pii ampia dell'uomoe della sua realtir energetica e spirituale. Questa se-zione offre una serie di schemi di riferimento cheservono a integrare i fenomeni connessi al campoenergetico con la psicodinamica. Comprende inol-tre alcuni disegni che illustrano le variazioni nel-I'aura osservate durante le sedute. Chi d interessa-to al processo della scoperta di s6 troverd in queicapitoli la chiave di volta per comprendere le inte-razioni energetiche che hanno luogo nella vita diogni giorno, le quali assumeranno un nuovo e pitprofondo significato. Dopo aver letto il l ibro po-trete applicare la dinamica dei campi energetici neivostri rapporti con la persona che amate, con i vo-stri figli e con i vostri amici. Inoltre, potrete com-prendere meglio i meccanismi che si scatenano nel-l 'ambiente di lavoro fra voi e i vostri colleghi. Al-cuni capitoli della parteterza (capitoli l l, 12 e 13)sono molto tecnici e potrete ometterne certe partise vi interessano soltanto le informazioni piir gene-rali; potrete riprenderli piir avanti quando vorreteconoscere questioni pii specifiche riguardo alcampo energetico umano.

La parte quarta d dedicata all'espansione dellecapacitir percettive: che cosa essa comporta a livel-lo personale, sul piano pratico, e a un livello piir

ampio in termini di cambiamenti da attuare nellasocietd in cui viviamo. In quelle pagine definiscochiaramente in quali sfere la nostra percezionepud essere ampliata, descrivo tale ampliamentopercettivo nelle singole sfere e indico i modi per at-tuarlo. Fornisco inoltre un quadro teorico nel qua-le situare una simile esperienza e parlo delle sueimpl icazioni su vasta scala, c ioe a l ivel lo del l 'uma-niti intera, quali si profileranno via via che I'e-spansione della percezione andri diffondendosi.Si tratta infatti di cambiamenti che interesserannonon soltanto il singolo individuo, ma il tessutostesso dell'esistenza umana quale oggi la cono-sciamo.

La parte quinta tratta della terapia spirituale,che definisco in tal modo in quanto d sempre con-nessa al lato spirituale della nostra natura. In essadescrivo varie esperienze e tecniche terapeutichebasate sul campo energetico umano. La sezione dcorredata di disegni che illustrano le variazioninell'aura durante il processo terapeutico. Vengo-no chiaramente definite le tecniche terapeutiche aidiversi l ivel l i del campo energet ico, e tut t i i dat iprecedentemente esposti (nella parte quarta) sul-I'espansione delle capacitd percettive vengono ap-plicati alla vera e propria pratica della guarigione,cosi che il futuro terapeuta d in grado di iniziarea operare su se stesso e poi sugli altri.

Poich6 molte di queste tecniche non sono di fa-cile apprendimento, converrd studiarle in situazio-ni di gruppo o in veri e propri corsi. In un campocosi specialistico il testo scritto aiuta a conosceree ad approfondire I'argomento, ma non puo ba-stare quando si tratta di apprendere le tecniche. Sesi vuole padroneggiare la pratica della pranotera-pia, d pertanto necessario assicurarsi la guida di unterapeuta. Soprattutto, d importante la verifica delvostro lavoro da parte di persone competenti. Di-ventare un terapeuta professionista comporta unnotevole tirocinio a livello didattico, pratico e per-sonale. Chiunque lo desideri veramente pud diven-tare esperto nella diagnosi e nella terapia basatesul campo energetico umano: bastano uno studioe un'applicazione adeguati, come per qualsiasi al-tra attivita. Sono certa che in un futuro non trop-po lontano esisteranno per la pranoterapia, ciod ladiagnosi e la terapia attuate con I'imposizione del-le mani, programmi di formazione ufficialmentericonosciuti. Chi voglia formarsi oggi come pra-noterapeuta deve rivolgersi a un terapeuta di pro-

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vata esperienza e compiere un vero e proprio ap-prendistato.

La parte sesta presenta anzitutto uno specificocaso di guarigione in cui David, il paziente, svolgeun ruolo attivo nella terapia. Esso dimostra comeun paziente diventa guaritore. Seguono alcuni ca-pitoli sulla pratica dell'autoguarigione, nei quali si

indica come ristabilire I'equilibrio e lo stato disalute nel proprio sistema energetico e nella pro-pria esistenza, e come preservarli. Vengono infinedescritte le fasi successive attraverso le quali si di-venta terapeuti, e che pongono sul tappeto do-mande del tipo: che cos'd la salute? chi d un tera-peuta?

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3. Il tirocinio del terapeuta e la presenza della guida spirituale

Rrrruco sia molto importante che il terapeutacompia un vasto e approfondito tirocinio tecniconei campi della psicoterapia, dell'anatomia, dellafisiologia, della patologia e del massaggio, e chesia inoltre a conoscenza dei metodi dell'agopuntu-ra, dell'omeopatia, delle terapie dietetiche e dellafisioterapia. Quasi sempre queste tecniche tera-peutiche comportano anche l' imposizione dellemani, da parte del terapeuta stesso o di un prano-terapeuta che collabora con lui. Il terapeuta deveconoscere, almeno in una certa misura, tutti questimetodi, in modo da comprendere come essi si inte-grino formando un approccio unico e completo, eal fine di poter comunicare con gli altri terapeutiche collaborano con lui. Altri metodi potranno es-sere concepiti dal terapeuta nel processo stesso delchonnelling, ciod della diagnosi mediante la perce-zione sensoriale superiore, ed d importante che egliconosca l'anatomia e la fisiologia in misura suffi-ciente da interpretare le informazioni che riceve inquel modo. Ma d soprattutto fondamentale che ilterapeuta sia in grado di collaborare con altri pro-fessionisti nel campo della salute, per mettere ilpaziente in condizione di guarire se stesso.

Per venire alla mia personale formazione, hocompiuto studi universitari di fisica e di fisica at-mosferica. Per cinque anni ho lavorato per la N.rsanel campo della ricerca sui satelliti meteorologici.Ho quindi compiuto un tirocinio nel campo dellabioenergetica (due anni) e nella terapia mediantemassaggio (un anno). Ho studiato anatomia e fi-siologia per due anni e per altri due anni mi sonospecializzata nello studio degli stati di coscienzaalterati, in particolare delle tecniche di rilassamen-to profondo. Ho studiato per un anno omeopa-tia, per tre anni Core Energetics, per cinque anniPathwork Helpership Training presso la comunitdrPathwork Center di Phoenicia, nello Stato di NewYork, e per un lungo periodo ho lavorato accantoa terapeuti esperti, imparando da loro, in varieparti debli Stati Uniti. Inoltre, per oltre quindici

anni ho operato sul campo energetico di diversepersone, sia privatamente sia nell'ambito di grup-pi. Dal momento che lavoravo gid come psicotera-peuta avevo, per cosi dire, una collocazione preci-sa agli occhi dei potenziali pazienti, cosi che basta-va prendessero appuntamento con me. A poco apoco le richieste di pranoterapia si moltiplicaronoe la mia attivitd di assistenza e consulenza anddtrasformandosi in una vera pratica terapeutica.Alla fine lasciai il lavoro di psicoterapeuta a colo-ro che intendevano concentrarsi su quello e mi li-mitai a ricevere pazienti che si rivolgevano a meper la pranoterapia.

In tutti questi anni ho anche preso parte a variesperimenti di misurazione del campo energeticoumano. Soltanto dopo il lungo tirocinio che hoora descritto mi sono sentita sufficientementepronta per praticare la terapia a livello professio-nale e per tenere corsi e stoges per principianti.

Diventare terapeuta non d semplice, cosi comenon d facile imparare a far bene qualsiasi cosa. Enecessario un tirocinio non soltanto tecnico. maanche spirituale. Bisogna sottoporsi a cambiamen-ti e a prove che costituiscono una <iniziazione>>personale, in quanto chiamano in causa gli aspettipii deboli della propria personalith, ed d necessa-rio focalizzare e sviluppare la propria creativitd, lapropria passione per Ia cosa cui ci si dedica e unacerta determinazione. Puo sembrare. a chi le subi-sce, che tutte queste prove gli vengano impostedall'esterno, ma non d cosi. E la persona stessa acrearle per verificare se d pronta e se d in grado digestire l'energia, il potere e la chiarezza che vannosviluppandosi nel suo sistema energetico via viache diventa un terapeuta. Questa energia e questopotere vanno utilizzati con integriti, onestd eamore, poichd un processo di causa ed effetto dsempre presente in ogni azione. Si riceve semprecid che si d dato: questo d il concetto di karma. Amano a mano che I'energia che affluisce nell' indi-viduo in quanto guaritore aumenta, aumenta an-

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che il potere di quella persona. Se si fa un uso ne-gativo di questo potere, prima o poi si riceverir lastessa negativitd.

Col passare degli anni la mano invisibile che ave-va guidato la mia vita divenne sempre meglio perce-pibile. Dapprima cominciai a intuirla vagamente,poi iniziai a vedere esseri spirituali, come in una vi-sione. Dopo qualche tempo udivo questi esseri chemi parlavano e sentivo che mi toccavano. Oggi so diavere una guida. La vedo, sento le sue parole e ilsuo tocco. Mi dice di non essere n€ maschile n6 fem-minile, che nel suo mondo non esiste la distinzionefra sessi e che gli esseri sono interi. Mi ha detto dichiamarsi Heyoan, che significa <<Vento che sussur-ra la veritir attraverso i secoli>. La mia guida mi sid presentata gradualmente e in maniera consequen-ziale; il nostro rapporto si arricchisce di giorno ingiorno, via via che vengo guidata verso nuovi livellidi coscienza. Potrete osservare lo sviluppo del miorapporto con la mia guida addentrandovi insieme ame in questa avventura. A volte mi ci riferisco sem-plicemente come a una <<metafora>>.

Nel corso di questo libro descrivero gli esempipiu evidenti dell'opera di una guida spirituale e de-gli effetti del suo potere. Per cominciare illustrerola semplicith del suo agire e accennerd al modo incui si verifica.

Il pii elementare intervento della guida ha luo-go quotidianamente, anzi diverse volte al giorno,in forma di disagio. Heyoan dice che se soltanto ciaffidassimo a quei suggerimenti e ci lasciassimoguidare, ci ammaleremmo raramente. In altre pa-role, se ci si occupa delle sensazioni di disagio chesi provano si r i t rova l 'equi l ibr io e quindi la salute.Tale disagio puo manifestarsi nel fisico, per esem-pio in forma di dolore; ma puo anche coinvolgerealtri l ivelli dell 'essere, da quello emotivo, a quellomentale, a quello spirituale. E puo interessarequalsiasi campo della vita.

i Heyoan domands: <<Dove si locqlizza il disagio

\ nel tuo corpo/nella tua vita? D(r quanto tempo si

\monifesta? Che coso cerco di comunicarti? Come4 hoi provveduto finora?>>

Se rispondete a quelle domande in tutta onestd,scoprirete di aver trascurato lo strumento miglioredi cui disponete per garantirvi la salute, la felicitire la saggezza. Ogni forma di disagio nel corpo enella vita d un messaggio diretto che vi comunicain quale modo non siete allineati con voi stessi,ciod con I'io autentico che d in voi.

Al livello elementare, seguire queste indicazionisignifica riposarsi quando si d stanchi, mangiarequando si ha fame, e mangiare cid di cui il propriocorpo ha bisogno e nella quantita necessaria. Op-pure significa occuparsi di una certa situazione ched fonte di problemi ed eventualmente trasformar-la. In quale misura avete potuto strutturare la vo-stra vita in modo da poter fare tutto questo? Nond una cosa facile, vero?

Piir imparate a conoscere i vostri bisogni perso-nali cogliendo i messaggi interni che si esprimonosotto forma di disagio, maggiori saranno il vostroequilibrio e la vostra chiarezza. E ne conseguirir unmigliore stato di salute. La pratica dell'ascoltare imessaggi interni produrrir altresi il fenomeno dellaguida diretta: potreste cominciare a ricevere sug-gerimenti verbali molto semplici da parte di unavoce <intelna>>, ciod di una voce che udite dentrodi voi, ma che riconoscete come non vostra inquanto la sua origine d al di ld di voi. Sull' impara-re a farsi guidare vanno fatte due importanti os-servazioni: la prima d che bisogna anzitutto abi-tuarsi ad ascoltare la voce della propria guida perquanto riguarda se stessi, poi si potranno coglieremessaggi che riguardano altri; la seconda d che le.informazioni o le indicazioni ricevute possono aItutta prima sembrare insignificanti, poichd spesso-sono di una sempl ic i td estrema. Talvol ta sembrerduna perdita di tempo far caso a simili inezie. Ebbe-ne, col tempo mi sono resa conto che tutto questoha una sua logica. Durante il chqnnelling, il tera-peuta impegnato a cogliere informazioni impor-tanti sulla vita di un paziente o sulla sua malattiasi trova magari a ricevere dati che sembrano prividi senso, oppure i rr i levant i , se non addir i t tura er-rati. Puo anche essere che lo siano, ma il pii dellevolte si tratta di un'interferenza della sua menterazionale. Infatti, quando il <canale> d libero (osgombro, o pulito), le informazioni che vi passanoattraverso possono risultare incomprensibili allamente razionale del terapeuta. In quel caso d im-portante ricordare le molte esperienze del passato,quando sembrava che le informazioni ricevute nonavessero n6 capo nd coda, ma sono poi risultatedel tutto comprensibili ed estremamente utili unavolta che il quadro informativo era stato comple-tato. Oggi so che in ogni seduta di channelling e diterapia riceverd le informazioni lentamente e inmaniera non-lineare. ma che alla fine della sedutadisporrd di un quadro comprensibile e assai piu

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ricco di informazioni di quello che avrei se adot-tassi un approccio razionale e lineare.

Se esaminate la vostra vita secondo quest'otticariconoscerete I'opera della vostra guida nell'anda-mento generale che la vostra esistenza ha seguito.Perchd a un dato avvenimento ne d seguito un al-tro? Che cosa avete utilizzato dell'uno e dell'al-tro? Non d stato un caso che io abbia studiato fisi-ca, poi abbia lavorato come assistente in campopsicologico e infine sia diventata terapeuta. Tuttoil mio tirocinio mi ha preparata al lavoro cui erodestinata. Gli studi di fisica mi hanno fornito co-noscenze utili a esaminare I'aura; I'esperienza co-me psicoterapeuta ha facilitato la mia comprensio-ne della psicodinamica in rapporto al flusso ener-getico all ' interno dell'aura e mi ha dato I'opportu-nitd di osservare l'aura di molte persone. Nonavrei potuto riunire queste esperienze senza la pre-parazione che ho avuto. Certamente, quando la-voravo alla Nme ignoravo che stavo preparando-mi a diventare terapeuta: non avevo mai sentitoparlare di tali pratiche e non mi ero mai interessatadi malattie. Cid che mi interessava era capire imeccanismi della realtir e cercavo continuamentedi ottenere risposte alle mie domande. La sete diconoscenza d stata una delle motivazioni piu fortiin tutto il corso della mia vita. Di che cosa siete as-setati voi? Verso che cosa tendete? Di qualsiasi co-sa si tratti, vi porterd al prossimo passo che dovetecompiere per completare la vostra opera, anche seforse ancora non sapete di quale opera si tratti.

Quando una cosa vi si presenta con facilitdr, visembra che sarebbe molto bello farla e suscita ilvostro entusiasmo, non esitate a farla. In tal modoseguirete le indicazioni della vostra guida. Abban-donatevi al flusso della vita come a una danza. al-trimenti bloccherete l'azione della vostra guida ar-restando il vostro progresso. A volte I' interventodella mia guida d piir chiaro del solito; in una par-ticolare occasione si manifestd in un'esperienzacosi bella e profonda che mi fu d'aiuto, in seguito,nei momenti piir difficili. Lavoravo allora a Wa-shington come psicoterapeuta e durante gli incon-tri con i pazienti cominciai a vedere quella che po-trei definire la loro vita passota. Vedevo il sogget-to in un'ambientazione completamente diversa ein un momento del tutto differente. Qualsiasi fos-se I'immagine, aveva qualche attinenza con cid chestava verificandosi nella sua vita in quel momento.Per esempio, vidi che una donna che aveva paura

dell'acqua era affogata in una vita precedente.Nella sua vita attuale, inoltre, le riusciva partico-larmente difficile chiedere aiuto. e io vidi che nellavita in cui era annegata nessuno aveva udito le suegrida quando era caduta dalla barca. Questo parti-colare scoglio nella sua personaliti attuale creavaproblemi maggiori che non la sua paura dell'ac-qua. Non sapevo, tuttavia, come gestire adeguata-mente tutte quelle informazioni; cominciai alloraa pregare di poter essere guidata: avevo bisogno ditrovare una persona o un gruppo di persone affi-dabili che potessero utilizzare in modo professio-nale i dati che avevo recepito.

La risposta arrivo una sera sulla spiaggia di As-sateague Island, nel Maryland, dove ero accampa-ta. Pioveva e mi ero sistemata con il mio sacco apelo sotto un telo di plastica trasparente. A metddella notte mi sentii chiamare per nome e mi sve-gliai. La voce era ben distinta, eppure pensai:<Qui non c'd nessuno>>, e intanto fissavo il cielocoperto. Poi, all ' improvviso, mi resi conto che cioche guardavo era il telo di plastica sopra di me.Con un movimento deciso del braccio lo tolsi dimezzo e caddi di nuovo sdraiata, sopraffatta dallameraviglia alla vista di milioni di stelle che brilla-vano sopra la mia testa. Udii una musica celestialeche riempiva il firmamento rimbalzando di stellain stella. Interpretai quell'esperienza come la ri-sposta alle mie preghiere. Poco dopo conobbi ilPhoenicia Pathwork Center; mi trasferii ld ed ebbiI'istruzione necessaria per interpretare la vita pas-sata e gli altri dati soprasensoriali raccolti durantegli ultimi nove anni della mia vita.

Quando giunse per me il momento di iniziare aoperare come psicoterapeuta a New York, me neresi conto chiaramente, perch6 la spinta interioreera molto forte. Mi si offriva la possibilitd di affit-tare uno studio e avevo bisogno di un cambiamen-to nella mia vita, cosi consultai la mia guida in unaforma scritta. Ricevetti un chiaro si e presi la miadecisione. Fui poi guidata lentamente a trasforma-re quel lavoro di consulenza in un'attivitd terapeu-tica; accadde <automaticamente)), come ho giddetto: pian piano la gente comincid a venire da meper chiedermi di guarirla. In seguito ricevetti indi-cazioni verbali dalla mia guida perchd cessassi I'at-tivitd terapeutica e mi concentrassi sull ' insegna-mento e sulla stesura di questo libro, al fine di in-formare un pubblico piri vasto. Non d facile attua-re i cambiamenti ai quali si d spinti: ogni muta-

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mento ha comportato per me una grande fatica.Sembra che ogni volta che ho raggiunto la <sicu-rezza>> sia venuto il momento di cambiare - e cioddi crescere. Quale sarir il prossimo passo non so,ma so per certo che sard guidata attraverso la miaintera esistenza.

In ciascuno di noi vi d un bambino. Tutti ricor-diamo com'era essere bambini, godere della liber-td infantile e prendere la vita in modo semplice. Ilbambino che d in noi d molto saggio: esso si sentein comunione con ogni forma di vita. Conosce I'a-more senza porsi domande sull'amore. A mano amano che diventiamo adulti quel bambino vienerepresso e noi cerchiamo di vivere secondo i detta-mi della nostra mente razionale. Questo ci limita.Bisogna liberare di nuovo il bambino e farsi guida-re da lui; bisogna recuperare la saggezza amorosae fiduciosa del bambino interiore, se si vuole di-ventare ricettivi ai messaggi della propria guida.Tutti noi desideriamo ardentemente la libertd - dattraverso quel bambino che possiamo ottenerla.Quando gli avrete concesso maggiore libertd, allo-ra potrete instaurare un dialogo tra la parte infan-tile e quella adulta della vostra personalitd. In queldialogo, gli aspetti pii l iberi e amorevoli del vo-stro io si integreranno con quelli piir sofisticati del-I 'adulto.

Leggendo questo libro sentirete parlare sia unabambina sia una terapeuta/psicologa/fisica; ciovi aiuterd a sciogliere la vostra realti fissa e adampliare la vostra esperienza. Questo dialogo duna porta che vi consentire di accedere a un mon-

do meraviglioso; trovate quella porta in voi stessie imparate a lasciarla aperta.

Noi tutti siamo assistiti da una guida spiritualeche ci parla nei sogni e attraverso le nostre intui-zioni; se ci abituiamo ad ascoltarla, prima o poiessa ci parlerd direttamente, magari dapprima at-traverso la scrittura, poi attraverso il suono, la vo-ce o i concetti. Queste guide sono piene di amoree di rispetto per noi; d possibile che anche voi, pri-ma o poi, siate in grado di vederle o di comunicaredirettamente con loro, come faccio io. Questocambierd la vostra vita poich6 scoprirete di essereamati pienamente e incondizionatamente, come losiete ora, senza saperlo. Voi meritate questo amo-re, meritate che nella vostra vita vi sia salute, feli-citlr e pienezza. E tutto cid potete crearlo; poteteimparare gradualmente a cambiare la vostra vitaaffinchd essa raggiunga la pienezza. Esistono mol-te strade che portano a questa meta; chiedete di es-sere guidati lungo il percorso che d il vostro, chie-dete dove dovete dirigervi ora e I' indicazione vi sa-rd fornita. Se soffrite di una malattia grave, seavete problemi coniugali, se siete in difficoltd acausa di una volontir debole o di crisi depressive,oppure se siete alle prese con una situazione cri-tica nel campo del lavoro, sappiate che potetecambiare le cose a partire da questo momento.Potete ritrovare I'armonia con il vostro bisognopii profondo e con il bene maggiore che avete daoffrire a voi stessi e agli altri. Non avete che dachiedere aiuto e le vostre richieste saranno soddi-sfatte.

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Introduzione. L'esperienza personale

A rrreNo a mano che sviluppizuno una nuova sensibi-litir. cominciamo a vedere il mondo in un modo deltutto diverso. Iniziamo a dare piir peso ad aspettidell'esperienza che in precedenza potevano sembrar-ci marginali. Ci troviamo a usare un nuovo linguag-gio per comunicare le nostre nuove esperienze.Espressioni come <<vibrazioni negative>> e <<un buo-no scambio di energia> stanno diventando comuni.Cominciamo a notare e a dare pii credito a espe-rienze come, per esempio, il provare un'istintivasimpatia o antipatia per qualcuno che incontriamoper la prima volta e del quale non sappiamo nulla.Diciamo che una persona <<esprime una bella ener-gia> oppure <<un'energia negativa>>. Ci accorgiamoche una persona ci sta fissando e alziamo lo sguardoper vedere chi d. A volte abbiamo la sensazione chestia per accadere una certa cosa ed essa effettiva-mente accade. Qominciamo a dar retta alle nostreintuizioni. <Sappiam-6>> le cose, ma non sempre ci dnoto come le sappiamo. Captiamo i sentimenti di unamico o un suo bisogno e quando cerchiamo di sod-disfare quel bisogno scopriamo che avevamo vistogiusto. Talvolta, quando discutiamo con qualcuno,abbiamo la sensazione che ci venga strappato qual-cosa dal plesso solare, oppure ci sentiamo <pugnala-ti>>, d come se ricevessimo un pugno nello stomaco,o, ancora, ci pare che I'altra persona ci versi addos-so una sostanza densa e vischiosa come la melassa.Altre volte, invece, ci sentiamo circondati dall'amo-re. accarezzati da un sentimento benevolo. immersiin un mare di dolcezza e di luce. Tutte queste sensa-zioni hanno una loro realth a livello del campo ener-getico. Il nostro vecchio mondo di oggetti solidi econcreti d circondato e permeato da un mondo flui-do di energia radiante, in costante movimento e incontinua mutazione come il mare.

ln anni di osservazione ho potuto vedere questeesperienze come forme all'interno dell'aura dellepersone. L'aura d formata dalle componenti, osser-vabili e misurabili, del campo energetico che circon-da e permea il corpo. Quando qualcuno si sente

<<trafitto>> dagli strali d'amore, quelle frecce sonoletteralmente visibili al chiaroveggente. Quandoabbiamo la sensazione che qualcosa ci venga strap-pato dal plesso solare, di solito questo fenomenoavviene veramente e il chiaroveggente pud osser-varlo. Io stessa sono in grado di vedere queste cosee prima o poi potrete osservarle anche voi se seguitele vostre intuizioni e sviluppate i vostri sensi.

Il fatto che gli scienziati moderni abbiano gidscoperto la dinamica dei campi energetici pud aiu-tarvi a sviluppare la vostra percezione sensorialesuperiore, in quanto vi consente di rimuovere certiblocchi della mente che impediscono di vedere cheanche noi siamo soggetti a tutte le leggi universali.La scienza moderna ci dice che I'organismo uma-no non d soltanto una struttura fisica composta dimolecole, ma che, come ogni altra cosa, d fattoanche di campi energetici. Ci andiamo spostandoda un universo di forme solide e statiche in dire-zione di un universo di campi energetici dinamici.Anche noi, come il mare, abbiamo un'alta mareae una bassa marea. Anche noi siamo in costantemutamento. In quanto esseri umani, come gestia-mo queste scoperte? Ci adeguiamo a esse; se unasimile realtd esiste, vogliamo sperimentarla. E gliscienziati stanno imparando a misurare questicambiamenti che sfuggono ai sensi normali, stan-no perfezionando strumenti in grado di captare leenergie connesse al nostro corpo fisico e di misu-rarne le frequenze. Per mezzo dell'elettrocardio-gramma si misura l' intensitir della corrente elettri-ca proveniente dal cuore. Con l'elettroencefalo-gramma si misura la corrente emanata dal cervel-lo. La macchina della veritir misura il potenzialeelettrico cutaneo. Oggi d possibile misurare i cam-pi elettromagnetici che circondano il corpo conuno strumento sensibile chiamato seulD (Super-conducting Quantum Interference Device).

Lo squro non viene a contatto con il corpo,quando d in azione, e il dottor Samuel Williamsondell'Universitd di New York sostiene che le infor-

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mazioni fornite da questo dispositivo sul funzio-namento del cervello sono piir complete di quelleottenute mediante I'elettroencefalogramma.

Via via che la medicina si affida sempre piu aquesti strumenti sofisticati che misurano gli impul-si provenienti dal corpo, la salute e la malattia, eaddirittura la vita stessa, vengono ridefinite in ter-mini di impulsi e dinamiche energetiche. Gid nel1939 i l dottor H. Burr e i l dottor F. Northrop, del-la Yale University, avevano scoperto che misuran-do il campo energetico di un seme vegetale (che es-si avevano definito L, o Life-field, ciod ((campovitale>) erano in grado di stabilire quale sarebbestato il grado di salute della pianta nata da tale se-me. E misurando il <campo vitale> di un uovo dirana potevano percepire il sistema nervoso dellarana che ne sarebbe nata. Con un'analoga rileva-zione si potd determinare il periodo fecondo nelladonna, una scoperta che suggeri un nuovo metododi control lo del le nasci te.

Nel 1959 il dottor Leonard Ravitz, della Williamand Mary University, dimostro che il campo ener-getico umano era soggetto a variazioni dipendentidalla stabilitir mentale e psicologica del soggetto.Egli ipotizzo che esistesse un campo energetico con-nesso col processo di pensiero e che le variazioniche si verificavano in tale campo energetico potes-sero essere responsabili di sintomi psicosomatici.

Vent 'anni dopo, nel 1979, un al tro scienziato, i ldottor Robert Becker della Upstate MedicalSchool di Syracuse, nello Stato di New York, trac-cid una complessa mappa del campo elettrico checirconda il corpo, morfologicamente analogo alcorpo fisico e al sistema nervoso centrale. Questocampo, da lui denominato <Direct Current Con-trol System) (sistema di controllo della correntecontinua), mutava forma e intensitir a seconda del-le alterazioni fisiologiche e psicologiche del sog-getto. Becker osservd inoltre la presenza di parti-celle che si muovevano in questo campo elettricoe che avevano le stesse dimensioni deeli elettroni.

A partire dagli anni '50 un ricercatore russo, ildottor Viktor Inju5in, dell'Universitd del Kazakh-stan, ha svolto un intenso lavoro sul campo ener-getico umano. I risultati dei suoi esperimenti glihanno suggerito l 'esistenza di un campo energeti-co <bioplasmico>> costituito di ioni, protoni liberied elettroni liberi. Egli ritiene che tale campo siada considerare composto di una sostanza diversadalle quattro sostanze, o stati della materia, finoa oggi conosciuti, e ciod i solidi, i l iquidi, i gas eil plasma. Le sue osservazioni hanno dimostratoche le particelle bioplasmiche si rinnovano costan-temente con processi chimici in atto nelle cellule esono in continuo movimento. Sembra esservi unequilibrio relativamente stabile fra particelle posi-tive e negative all ' interno del bioplasma, e quandoquesto eqqilibrio viene compromesso in misuragrave la salute del soggetto ne risente. Inju5in haverificato che, pur essendo il bioplasma solitamen-te stabile, una quantitir notevole di quella energiaviene irradiata nello spazio, e <nuvole>> di particel-le bioplasmiche staccatesi dagli organismi fluttua-no nell'aria e possono essere quantificate.

Ci troviamo dunque immersi in un mondo dicampi energetici vitali, campi del pensiero e formebioplasmiche che, emanate dai corpi fisici, si muo-vono nell'aria. Noi stessi siamo composti di bio-plasma vibrante e radiante. Ma se guardiamo alletestimonianze scritte scopriremo che questa non euna novitd: il fenomeno d noto dall'alba dei tem-pi, ma la scienza sta scoprendolo soltanto ora. Es-so d stato ignorato o negato dalla mentalitd cor-

'rente occidentale per un certo tempo, durante ilquale gli scienziati si sono dedicati esclusivamente

I alla scoperta del mondo fisico. Con il progrediredella conoscenza e a mano a mano che la fisicanewtoniana lasciava il posto alle teorie della relati-vitd, dei campi elettromagnetici e delle particelle,d diventato possibile identificare le connessioni frale osservazioni oggettive degli scienziati e l 'espe-rienza umana soggettiva.

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4. La nostra visione di noi stessi e della realti a confrontocon I'ottica scientifica occidentale

Not siamo il prodotto dell'ereditd scientifica occi-dentale pit di quanto non siamo disposti ad am-mettere. Il modo in cui impariamo a pensare emolte delle definizioni che applichiamo alla nostrarealtd si basano sui modelli usati dagli scienziatiper descrivere il mondo fisico. In questo capitolotraccerd una breve storia dell'evoluzione dellascienza, dimostrando come sia andata mutando lavisione scientifica del mondo fisico e come di con-seguenza siano mutate le nostre definizioni dellarealth.

Va anzitutto ricordato che il criterio su cui si ba-'sa la scienza occidentale d quello di far concordarele prove sperimentali con quelle matematiche. Setale concordanza non viene riscontrata. il fisiconon si ritiene soddisfatto e prosegue nella sua ri-cerca di una teoria che spieghi un dato fenomenoo insieme di fenomeni. E questo che fa del metodoscientifico occidentale uno strumento cosi potentesul piano pratico, consentendo grandi scoperte einvenzioni, come I'impiego dell'elettricitir o dei fe-nomeni subatomici in medicina (raggi X, rec, la-ser ecc.) .

Con il progredire delle conoscenze vengono allaluce sempre nuovi fenomeni, che spesso non pos-sono essere definiti dalle teorie esistenti. Vengonopertanto formulate nuove e pii ampie teorie, chein genere investono tutte Ie conoscenze precedenti;si compiono nuovi esperimenti, finch6 le provesperimentali e le nuove prove matematiche nonconcordano. Le nuove teorie vengono accolte co-me leggi fisiche. La necessitir di trovare definizioniinedite per fenomeni precedentemente sconosciutici costringe ad ampliare la nostra ottica, e mettealla prova la nostra visione attuale e limitata delmondo fisico. Dobbiamo allora incorporare nuo-ve idee nella nostra esistenza quotidiana e comin-ciare a vedere la dinamica della vita in un modo di-verso.

In questo capitolo intendo dimostrare comeI'attuale visione scientifica confermi I' iootesi che

l'uomo d composto di campi energetici e come, an-zi, si sia spinta ben al di ld, inoltrandosi in unarealtir che stiamo appena iniziando a percepire einaugurando una visione olistica dell'universo. Se-condo questa visione, nell'universo tutte le cosesono interconnesse e offrono pertanto un'espe-rienza globale della realtir.

La fisica newtoniana

Fino a tempi recenti, ciod fino a quando le religio-ni orientali non ebbero un maggior impatto sullanostra cultura, le nostre definizioni della realtir(molto spesso inconsce) si basavano per lo pitr sul-la fisica di alcuni secoli addietro. Mi riferisco so-prattutto alla nostra abitudine di vedere il mondoe I'universo come un insieme di oggetti fisici. A so-stenere una simile concezione erano stati IsaacNewton e altri scienziati tra la fine del Seicento eI'inizio del Settecento. La fisica di Newton vennesviluppata ulteriormente nel xrx secolo e diedeluogo a una concezione dell'universo come com-posto di elementi costitutivi fondamentali (i <mat-toni>) chiamati atomi. Gli atomi erano concepitialla stregua di oggetti fisici: un nucleo compostodi protoni e di neutroni attorno al quale ruotavanogli elettroni, un po' come la terra ruota attorno alsole.

La meccanica newtoniana pot6 spiegare il motodei pianeti, delle rnacchine e dei liquidi in continuomovimento. L'enorme successo del modello mec-canicistico indusse i fisici dell' inizio dell'Ottocen-to a ritenere che I'universo fosse un immenso siste-ma meccanico che funzionava secondo le legginewtoniane del moto. Queste erano considerate leleggi fondamentali della natura e la meccanicanewtoniana sarebbe stata la teoria definitiva perspiegare ogni fenomeno naturale. Dietro tali con-cezioni vi era I'idea di un tempo e di uno spazio as-soluti. nonch6 la convinzione che oeni fenomeno

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fisico derivasse da processi naturali di causa ed ef-fetto. Tutto aveva una spiegazione oggettiva; ognireazione fisica doveva avere una causa fisica, co-me per le palle da biliardo che si scontrano. Nonsi conosceva ancora I'interazione fra energia e ma-teria, ciod il processo grazie al quale un apparec-chio radiofonico emette suoni per I' impulso di ra-dioonde invisibili. E nessuno pensava che lo stessosperimentatore potesse influire sul risultato deisuoi esperimenti, non soltanto psicologici ma an-che fisici, come oggi la fisica ha provato.

Una simile visione era molto rassicurante. e lo dtuttora per chi preferisce vedere il mondo comequalcosa di concreto e di tendenzialmente immu-tabile, il cui funzionamento d determinato da re-gole ben definite. Gran parte della nostra vita sisvolge sul filo della meccanica newtoniana. Con-cepiamo il nostro corpo in modo meccanico; defi-niamo gran parte delle nostre esperienze in terminiassoluti di spazio tridimensionale e di tempo linea-re; tutti abbiamo un orologio, e ci serve per conti-nuare a vivere la nostra vita cosi come I'abbiamostrutturata, cioe in una maniera prevalentementelineare.

Ci affrettiamo dalla mattina alla sera cercandodi essere <puntuali>, e tendiamo percid ad avereuna visione meccanica di noi stessi e a perdere divista I'esperienza umana interiore e pii profonda.Chiedete a chiunque di che cosa d fatto I'universoe quasi certamente la risposta sard il modello new-toniano dell'atomo (elettroni che girano attorno aun nucleo di protoni e di neutroni). Eppure, a benrifletterci, una simile concezione d sconcertante,perch6 porta a considerare l'uomo stesso come unsistema di palline da ping-pong che girano le uneattorno alle altre.

La teoria dei campi elettromagnetici

All' inizio del xtx secolo furono scoperti nuovi fe-nomeni che non potevano essere spiegati dalla fisi-ca newtoniana. Si trattava dei fenomeni elettro-magnetici, la cui scoperta e il cui studio portaronoalla formulazione di una nuova teoria. Si defini ilcampo elettromagnetico una condizione nello spa-zio dotata della potenzialitit di produrre una for-za. La vecchia meccanica newtoniana aveva spie-gato I'interazione fra particelle positive e negative,come i protoni e gli elettroni, dicendo semplice-

mente che esse si attraggono a vicenda come duemasse. Ma Michael Faraday e James Clerk Max-well trovarono piir appropriato il concetto di cam-;po elettromagnetico e stabilirono che la forza diuna carica crea un <disturbo> o una <condizione>nello spa.zio circostantE, cosi che la carica oppo-sta, se presente, avverte tale forza. Nacque in talmodo il concetto di un universo composto di cam-pi elettromagnetici, fonti di forze che interagisco-

. no fra loro. Esisteva finalmente un quadro scienti-ifico all ' interno del quale cominciare a spiegare: perch6 gli esseri umani influiscono gli uni sugli al-I tri a distanza, con mezzi diversi dalla parola e dal-la vista diretta. A ciascuno di noi d capitato alme-no una volta di rispondere al telefono sapendo gidrchi ci stava chiamando. Spesso una madre senteche il figlio d in pericolo, anche se si trova moltolontano da lei. Tutte queste esperienze si possonospiegare a partire dalla teoria dei campi.

Da circa quindici o vent'anni (con un ritardo diun secolo rispetto alle scoperte della fisica), moltepersone iniziano a usare questi nuovi concetti ap-plicandoli alla vita quotidiana. Cominciamo adammettere che noi stessi siamo fatti di campi ener-getici. Infatti ci capita di avvertire la presenza diqualcuno nella stanza in cui ci troviamo ancor pri-ma di vedere o di udire la persona (interazione fracampi); parliamo di <vibrazioni> negative o posi-tive, di <<mandare> le nostre energie a qualcuno, ela frase < mi hai letto nel pensiero> d da tempo or-mai comune. Sentiamo immediatamente se unapersona ci piace oppure no, se andremo d'accordocon lei o se entreremo in conflitto. Questo <<senti-re>> d spiegato dall'armonia o dalla disarmonianell' interazione dei campi energetici.

La relativiti

Nel 1905 Albert Einstein pubblicava la sua teoriadella relativitd mandando in frantumi tutti i con-cetti principali su cui si basava la concezione new-toniana dell'universo. Secondo la teoria della rela-tivitd lo spazio non d tridimensionale e il temponon d un'entitir in s6. Entrambi sono intimamenteconnessi e formano un continuum a quattro di-mensioni: il cosiddetto <<spazio-tempo)>. Cosi nonsi puo mai parlare di spazio senza includere il tem-po e viceversa. Inoltre, non esiste un fluire univer-sale del tempo; vale a dire che il tempo non d linea-

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re ne assoluto, ma d relativo. Per fare un esempio,due diversi osservatori collocheranno gli avveni-menti nel tempo in maniera diversa se si muovonocon velocitir diverse in rapporto agli avvenimentiosservati. Pertanto ogni misurazione che coinvol-ga lo spazio e il tempo perde il suo valore assoluto.Sia il tempo sia lo spazio non sono che elementiche servono a spiegare i fenomeni.

Secondo la teoria della relativitir di Einstein. incerte condizioni due osservatori possono coglieredue avvenimenti in ordine inverso: ciod, per l 'os-servatore n. I I 'avvenimento A accade prima del-I'avvenimento B, mentre per I'osservatore n. 2l'avvenimento B accade prima dell'avvenimen-to A.

I concetti di tempo e di spazio sono talmentefondamentali nella nostra concezione dei fenome-ni naturali e dell'uomo, che la loro modificazionealtera radicalmente e totalmente i criteri di base sucui poggia la nostra visione. Non abbiamo ancorainglobalo, nella nostra vita='aiioTiffffiAe'*{ireJto-.-:F -i-;,:*- ."=--,.*;+. -- .- .*.aspetto dellfleoria dililinsTdin?efid-ielativit]r. Peresern'FiC q uindd

^ abbilmo -rin'intuiZi6ie improv-

visa riguardo a una persona cara in pericolo (dicia-mo, un amico che sta per cadere dalle scale) guar-diamo che ora d e telefoniamo a quella personanon appena possibile per accertarci che stia bene.Chiediamo anche se I'avvenimento presagito siaeffettivamente accaduto, per verificare la nostraintuizione. Ci sentiamo dire che nulla del genere dsuccesso, cosi concludiamo che si d trattato di unoscherzo della nostra immaginazione e neghiamovaliditir alla nostra esperienza interiore. Questo dun processo di pensiero newtoniano.

Dobbiamo anzitutto comprendere che una simi-le esperienza interiore non pud essere spiegata dal-le concezioni meccanicistiche newtoniane e chenoi, invece, tendiamo sempre a ricorrere a taliconcezioni per convalidare I'esperienza. In altreparole, cid che abbiamo visto con la nostra imma-ginazione d stata un'esperienza reale. Poich6 iltempo non d lineare, pud essere accaduto primache noi lo intuissimo, cosi come pud essere in cor-so mentre lo intuiamo oppure verificarsi successi-vamente. Pud addirittura trattarsi di un avveni-mento potenziale che non avri luogo. Il fatto chenon sia avvenuto nel momento in cui noi lo abbia-mo <<visto>> non significa affatto che la nostra in-tuizione fosse errata. Se, invece, nell'immagineche ci si d presentatacomeflasft mentale figurava-

no anche un calendario e un orologio che indica-vano il tempo newtoniano, la nostra intuizione sa-rebbe stata tale da includere quella informazionesul continuum spazio-temporale dell'avvenimen-to. Sarebbe dunque piu facile convalidarla in ter-mini newtoniani.

E giunto il momento di smettere di rinnegare le&*.esperienze che non corrispondono alle antiche-concezioni della realtd e di ampliare la nostra vi-sione della realtd stessa. Conosciamo tutti la sen-sazione del tempo che accelera o che rallenta; se ciabituiamo a osservare i nostri umori scopriremoche il nostro tempo personale varia a seconda delnostro stato d'animo e delle esperienze che stiamovivendo. Sappiamo, per esempio, che i pochi se-condi che precedono un incidente automobilistico(o il rischio di un incidente che poi non avviene)sembrano, a chi vive quell'esperienza, un lasso ditempo molto lungo. L'orologio ci dice che si dtrattato di pochi secondi, ma il tempo dell'espe-rienza non d misurabile con l'orologio, poichdquesto d uno strumento fatto per misurare il tem-po lineare definito dalla meccanica newtoniana.

Le nostre esperienze esistono al di fuori del si-stema newtoniano. Quante volte ci d capitato diincontrare qualcuno dopo molti anni e di avere lasensazione di aver visto quella persona soltanto ilgiorno prima. Nella terapia regressiva molti pa-zienti rivivono esperienze infantili come se si svol-gessero nel presente. Inoltre, spesso la nostra me-moria registra i fatti in un ordine diverso rispettoalla memoria di un altro (provate a confrontare ivostri ricordi d'infanzia con quelli dei vostri fra-telli).

Nella cultura americana indigena, che non di-sponeva di orologi per misurare il tempo lineare,esistevano due concezioni temporali: l '<adesso) eogni altro momento diverso dall'adesso. Ancheper gli aborigeni australiani il tempo ha soltantodue aspetti: il tempo <<che scorre> e il GrandeTempo; cid che avviene nel Grande Tempo d in se-quenza, ma non pud essere datato.

Lawrence Le Shan, che ha condotto esperimentisui sensitivi, ha definito due tipi di tempo: il tem-po regolare e lineare e il <tempo del chiaroveggen-te)). Quest'ultimo appartiene all 'esperienza delsensitivo mentre usa i suoi poteri e non d dissimiledal Grande Tempo degli aborigeni australiani: cidche accade ha una sequenza, ma pud esser vistosoltanto dal punto di vista dell'essere o dell'esperi-

-r'Y, I

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re quel flusso sequenziale. Non appena il sensitivotenta attivamente di interferire con la sequenza de-gli awenimenti ricade immediatamente nel tempolineare e non d pit in grado di assistere a fatti cheeludono il normale <qui e ora>. A quel punto devenuovamente focalizzare la sua attenzione sul(tempo del chiaroveggente>. Le regole che presie-dono allo spostamento da un tipo di tempo a unaltro non sono ancora state comprese. Molti chia-roveggenti sono indotti a <leggere> gli avvenimen-ti nella vita di una persona, o in una sua vita prece-dente, secondo una dimensione temporale che ddeterminata dalle esigenze della persona stessa.Altri, invece, riescono semplicemente a f ocalizzar -si sul tipo di tempo richiesto.

Secondo la concezione di Einstein del conti-nuum spazio-temporale I'apparente linearith deglieventi dipende dall'osservatore. Siqmo troppo in-clini o considerare le nostre vite precedenti letteral-mente come vite fisiche che si sono svolte nel pas-sato in un ambiente fisico come quello in cui citroviamo oggi. Invece, le nostre vite passate po-trebbero aver luogo esattamente ora, in un diversocontinuum spazio-temporale. Molti di noi hannoesperienza di <vite passate)) e ne avvertono gli ef-fetti come se queste si fossero svolte poco tempofa. Ma raramente parliamo di come le nostre vitefuture influiscono su quella che stiamo vivendo

,,qui e ora. Dalmomento che viviomo la nostra vito

iOna, ecco che d probobile che stiamo riscrivendo; la nostro storio personale, sia passata sia futura.

-;-,. Un'altra importante conseguenza della teoria'/ einsteiniana della relativitd d il concetto che ryrAle-

ria ed energia sono intercambiabili. La massefr-n.'-e altro che una forma di energia e la materia non

e che energia rallentata o cristallizzata. I nostri,:coqpf s.o4o*energa. Ed esattamente di quefffi-rffiffi6il"ffifr6?o. Nel volume ho introdotto ilconcetto dei corpi energetici, ma non ho puntua-lizzato che anche il nostro corpo fisico d energia.

Il paradosso

Negli anni '20 la fisica d penetrata nella strana eimprevista realti del mondo subalomico. Ognivolta che i fisici ponevano una O6frinila alla natu-ra mediante un esperimento, la natura rispondevacon un paradosso. E piu cercavano di chiarire lasituazione, piir il paradosso si rafforzava. Alla fi-

ne gli scienziati si resero conto che il paradosso dun aspetto intrinseco del mondo subatomico, sulquale poggia tutta la nostra realtir fisica.

Per esempio, d possibile effettuare un esperi-'mento che provi che la luce d una particella, ma sesi introduce la minima variazione nell'esperimentorisulteri che la luce d un'onda. Quindi, per descri-vere il fenomeno luce bisogna usare s.iajl co1rg_e!t..odi particella sia il concetto di,.qad"a. Ci spostiamo '

icosi in iin universo bdsato sil concetto dirffaXie->.'I fisici chiamano quesfo Concetlo comple;m-ffi-i

tir. Vale a dire che, per descrivere rtn'fejriorfreiro,-Se: :$a . .'Cbntinuiamo a pensare in termini di particelle e dionde bisogna usare entrambi i tipi di definizione,

viene emessa in un flusso continuo, bensi in picco-!ie uniti, dette tjuantc..Einst€in postdFEEe ogniforma di radia2fidfiFelettromagnetica pud manife-starsi non soltanto in termini di onde, ma anche intermini di quanta. Il fiaitura o(ffid-ar e-ffiEtar.vieneconsideratounu\;-Ef a*e-ixopliE-p-a-rf fcefln.7.questo punto, dunque, si pud dire che una parti-cella, che d la definizione minimale di una (cosa)),d un'unitd di energia!

A mano a mano che penetriamo piir a fondonella materia scopriamo che la natura non ci rivelaelementi costitutivi fondamentali isolati (i (matto-ni> della fisica newtoniana). La ricerca degli ele-menti costitutivi fondamentali della materia hadovuto essere abbandonata quando i fisici hannoscoperto una tale quantita di particelle elementarida non poterle piir considerare elementari. Gliesperimenti degli ultimi decenni hanno dimostratoche la materia d del tutto mutevole e che al livello*d*---

- -.5r-#?qi*-"_: -. ,gsubat-omdo essa, in clbteimfnati luoghi, non esisteE<*44'-

frcon certezza, ma rivela piuttosto una <propensio-$ne> a esistere. Tutte le particelle possono tramu-'tarsi in altre particelle. Possono formarsi a partiredall'energia e trasformarsi in altre particelle. Op-pure possono formarsi a partire dall'energia escomparire nell'energia. Dove e quando cid avven-ga non possiamo determinarlo con esattezza, masappiamo che avviene continuamente.

Spostandoci nella sfera personale, piu penetria-mo nell'universo della moderna psicologia e dellosviluppo spirituale, piir scopriamo che le vecchieconcezioni alternative (o/o) scompaiono lasciando

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JJ

:l posto a quelle nuove della complementaritir . i a/sia). Ngryt-g1gggp.,qpgf,*Sgi ; non dicia-:no pii semplicemente di arfiaie o di odiare una

irersona contemporaneamente, e di provare, insie-me, tutte le emozioni che si collocano fra quei duer'str€mi. Agiamo responsabilmente. L'antico dua-iismo Dio/demonio si dissolve e tasciilf*"p'oiio aun'-iffieZa io-posta da un.dio/dea interiore chesi fonde con un dio/dea esterno. Ogni male non dt'gneglg deldio/dea, ma una forz?ffit€ffza

"l.oiozaea ] T;tTo E compoSto dalla steiii ffi .si;

la forffiel dio/dea d sia nera sia bianca. sia ma-:chile sia femminile. Essa contiene contempora-neamente tanto la luce bianca quanto I'opaco, ne-ro vuoto.

Come avrete notato, stiamo ancora usando con-cetti impregnati di dualismo, ma si tratta di gpmondo di oplgt$.{gpgegl!'1, e c9.gdgn9g!.9i,non di opposti <reali>. All'interno di questo siste-ma di concetti il dualismo serve soltanto a spinger-ci con pi ir decisione verso I 'unit?r.

Al di li del dualismo. L'ologramma

I fisici hanno scoperto che le parlip;lle possono es-sqfg contemporaneamente onje perche non si trat-ta cli vere onde fisiche, come quelle del suono o co-me le;rrrde_4lApgUA-L."si di onde di probabilitir.t- e<Qgd-e,di.p,f .g"b4_b-1!i !_a jr o n r ap p r e s e nt an o p r o b a -bilitd di cose, ma probabilitd di interconnessioni.

3i tratta di un concetto difficile da comprendere,perd in sostanza i fisici ci stanno dicendo che non

\ .esistono ((cose)) e che quelle che chiamavamo (co--. . se) sono in realtir <<avvenimenti>> o percorsi che

potrebbero dar luogo ad avvenimenti..-

Il nostro vecchio mondo di oggetti materiali e leleggi deterministiche della natura si sono dissoltilasciando il posto a un universo di sistemi di inter-connessioni del tipo delle onde. Concetti come<particella elementare>>, ((jg!traglL-ggElgla) od

fggggttej$*u) ) [email protected]'intero universo appare come una rete dinamicadi sistemi energetici inseparabili. Esso d dunquedefinibile come un intero dinamico e non smem-brabile, che include sempre I'osservatore in modoessenziale.

Se pensiamo all'universo come a una rete di in-terconnessioni energetiche, npn possiamo pit con-cepire (logicamente) l'idea di <parte>; quindi noi

non sigltg parti separate di un intero - siaJ$gJS:TERO.--n fisico David Bohm ha dichiarato in un suo re-

cente libro intitolato The Implicate Order che leleggi fisiche primarie non possono essere scoperteda una scienza che cerca di scomporre il mondonelle sue parti. Bohm si riferisce a un <<implicateenfolded order>> (ordine implicato non svolto) cheesiste a uno stato non manifesto ed d il fondamen-to su cui si regge tutta la realtir manifesta, realtirche a sua volta viene definita <<explicate unfoldedorder>> (ordine esplicato svolto). <Le parti sonoconsiderate in stretta connessione fra loro e il lororapporto dinamico dipende in maniera irriducibile,dal lo stato del l ' intero sistema. [ . . . ] Siamo co#..condotti a una nuova nozione di interezza integra \che nega I'antica idea che il mondo possa essere janalizzato in parti che esistono separatamente e /indipendentemente le une dalle altre.>> ---/

Bohm dichiara che la visione olografica dell'u-niverso d un trampolino di lancio per cominciarea comprendere gli ordini <implicato non svolto>>ed <esplicato svolto>. Secondo il concetto dell'o-logramma, ogni parte d I'esatta rappresentazionedell' intero e pud essere usata per ricostruire I'olo-gramma nella sua interezza.

Nel,Hl Dennis Glbor ricevette il premio $o-b*ql,_Rer la costruzione del prir.g*o ologramma. Sitrattava di una fotografia fatta senza obiettivo incui un campo di onde luce diffuso da un oggettoera stato registrato su una lastra come un sistemadi interferenze. Quando l'ologramma, ovvero lafotografia, viene posto sotto un raggio laser o rag-gio coerente (in cui i fotoni hanno una forte coe-renza), il sistema di onde originario viene rigenera-to in un'immagine tridimensionale. Ogni pezzodell'ologramma d un'esatta rappresentazione del-I' intero ed d in grado di ricostruire I' intera imma-gine.

Il dottor;i(arl Pribiir-Qnoto per le sue ricerchesul cervello, hd'racdolto nel corso di un decenniouna serie di prove che dimostrano come la struttu-ra cerebrale profqnda sia essenzialmente oiftraii-ca. Egli ci informa che le ricerche condotte in mol-ti laboratori con sofisticati metodi di analisi sullefrequenze temporali e/o spaziali dimostrano che ilcervello struttura la vista, l 'udito, il gusto, I'olfat-to e il tatto in maniera olografica. Le informazionivengono distribuite in tutto il sistema in manieratale che ogni frammento pud fornire le informa-

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zioni relative all ' intero. Il dottor Pribram usa ilmodello dell'ologramma per descrivere non sol-tanto il cervello, ma anche I'universo. Egli dichia-ra che il cervello usa un processo olografico perastrarre da un dominio olografico che trascende iltempo e lo spazio. I parapsicologi hanno compiu-to ricerche sull'energia che potrebbe dare originealla telepatia, alla psicocinesi e a certe forme diguarigione. Se pensiamo in termini di un universoolografico, questi fenomeni sono il risultato di fre-quenze che trascendono il tempo e lo spazio; essinon hanno bisogno di essere trasmessi: sono po-tenzialmente simultanei e onnipresenti.

Quando parleremo dei campi energetici dell'au-ra useremo termini molto arcaici, dal punto di vi-sta della fisica pii moderna. Il fenomeno dell'aurasi situa chiaramente sia all ' interno sia all 'esternodel tempo lineare e dello spazio tridimensionale.Per tornare agli esempi esposti nelle pagine prece-denti. io <vidi> i fatti accaduti a Ed nella sua ado-lescenza (la frattura del coccige) in quanto egliportava con s6 quell'esperienza nel suo campoenergetico. Gli ((strali>> che trafiggono I'innamora-to possono essere percepiti nel presente nel campoenergetico, e il chiaroveggente puo apparentemen-te tornare indietro nel tempo e assistere all 'eventocosi come ebbe luogo. Molte delle esperienze ri-portate in questo libro richiedono spiegazioni chevanno oltre la realtir tridimensionale, e buona par-te di esse sembrano istantanee. La capacitir di ve-dere all ' interno del corpo pud comportare il ricor-so a dimensioni supplementari. La possibilita dipercepire avvenimenti passati chiedendo sempli-cemente quella informazione, oppure di vedereun avvenimento probabile per poi mutarlo inter-venendo attraverso la terapia, pud esulare dal tem-po lineare. La percezione di un fatto che accadrinel futuro d senz'altro al di fuori del tempo li-neare.

Facendo ricorso al concetto di campo energeticoper descrivere I'aura ci troveremo immersi neldualismo: vale a dire che separeremo il campoenergetico da noi e lo osserveremo come un feno-meno che <fa parte>> di noi. Useremo espressionicome <il mio campo energetico>> o <<la sua aura)).

Questo d dualismo. Non posso che scusarmene eammettere francamente di essere nell' impossibilitedi comunicare tali esperienze senza fare ricorso aivecchi schemi.

Dal punto di vista della concezione olografica,

ogni parte dell'aura non solo rappresenta, ma con-tiene l' intero. Cosi non possiamo che descrivere lanostra esperienza come un fenomeno che osservia-mo e creiamo contemporaneamente. Ogni osser-vazione produce un effetto su cid che viene osser-

- vato, perchd noi non soltanto facciamo parte delsistema, ma siamo il sistema. Esso d noi e noi sia-mo esso, soltanto che il termine ((esso)) va ora ab-bandonato e sostituito con un altro termine piirappropriato, per eliminare i blocchi esistenti nelnostro cervello quando cerchiamo di comunicare.

I fisici si sono serviti di definizioni quali ((pro-

babilitd di interconnessioni> o (rete dinamica dischemi energetici inseparabili>. Se pensiamo intermini di una rete dinamica di schemi energeticiinseparabili, nessuno dei fenomeni dell'aura de-scritti in questo libro sembrerir particolarmentestrano o inconsueto.

Tutte le esperienze sono connesse fra loro; seaccettiamo questo e includiamo nel nostro pro-cesso cognitivo tale nozione di interconnessione,possiamo essere consapevoli di ogni avvenimen-to in modo del tutto indipendente dal tempo. Manon appena diciamo <<noi>> cadiamo di nuovo neldualismo; d infatti difficile avere esperienza del-l ' interconnessione quando I'esperienza principaledella nostra vita d quella dualistica. La consapevo-

,\lezza dell'inlero inseparabile d fuori del tempo li-'f neare e dello spazio tridimensionole ed d pertanto

dfficile da riconoscere. Bisogna acquistare fami-liaritd con I'esperienza dell' intero per poterla indi-viduare.

La meditazione e uno dei sistemi per trascenderei limiti della mente lineare e far si che il collega-mento fra tutte le cose divenga una realtd esperibi-le. Questa realtd d molto difficile da comunicareverbalmente, perch6 il nostro linguaggio si basa suconcetti l ineari; dobbiamo elaborare un vocabola-rio che ci consenta di far accedere gli altri a questenostre esperienze. Nella meditazione del buddhi-smo giapponese Zen i maestri danno agli allieviuna breve frase sulla quale concentrarsi; questefrasi, dette koon, hanno lo scopo di aiutare I'allie-vo a trascendere il pensiero lineare. Ecco uno deimiei koon preferiti:

Qual d il suono di un battimano fatto con unamano sola?

La mia reazione a questo noto koan ,i che mitrovo protesa in un universo di suoni inimmagina-bili che sembrano riecheggiare all ' infinito.

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Interconnessioni che superano la velocitidella luce

La scienza sta oggi dimostrando, sia matematica-mente sia sperimentalmente, I'esistenza di inter-connessioni universali immediate. Nel 1964 il fisi-co J.S. Bell pubblico le proJeJnatematiche diquello che venne chiamato il teorem-a di Bel! se-condo il quale le <particelle> subatomiche sonoconnesse fra loro in un modo che trascJude-lospazio e il tempo, cosi che qualsiasi cosi uuu.n-ga a una particella influisce sulle altre. Questo ef-fetto d immediato e non ha bisogno di <tempo>per essere trasmesso. La teoria della relativitd diEinstein stabiliva che d impossibile per una parti-cella viaggiare a una velocitd superiore a quelladella luce; gli effetti di cui parla Bell, invece, supe-rano la velocitd della luce e il teorema da lui enun-ciato d ora sorretto da prove sperimentali. Stiamoormai parlando di un fenomeno che sta al di fuoridel teorema einsteiniano della relativith; stiamocercando di andare oltre il dualismo onda/parti-cel la.

Quindi, ancora una volta, via via che la scien-za progredisce consentendoci di indagare semprepiu a fondo e con sempre maggiore sensibilitir nel-la materia, ci imbattiamo in fenomeni che nonpossono essere spiegati da alcuna teoria esisten-te. Quando alla fine dell'Ottocento fu scoperta l'e-lettricith. la rivoluzione scientifica che ne derivdci indusse a riflettere piir profondamente sullarealtd. Negli anni '40 di questo secolo si ebbeun'altra rivoluzione con la scoperta dell'energiaatomica, e sembra che si sia ora inaugurato unaltro periodo di cambiamenti straordinari. Se ifisici scoprono come funzionano le interconnes-sioni istantanee, potremo probabilmente sviluppa-re una consapevolezza delle nostre connessioniistantanee con il mondo e con gli altri, i l che evi-dentemente rivoluzionerh il nostro modo di comu-nicare. Inoltre cambierh radicalmente il modo diinteragire degli individui: le connessioni istantaneepotrebbero, per esempio, consentirci di leggercireciprocamente nel pensiero; sapremmo quel chesta avvenendo all ' interno delle altre persone e po-tremmo capirci I'un I'altro in profondita. Potrem-mo altresi comprendere come i nostri pensieri esentimenti (campi energetici) e le nostre azioni in-fluiscano sulla realtir assai piir di quanto immagi-niamo oggi.

I campi morfogenetici

Nel suo libro ,4 New Science of Life, Rupert Shel-drake suggerisce che tutti i sistemi siano regolatinon soltanto da energie note e da fattori materiali,ma anche da campi ordinatori invisibili. Questicampi hanno un potere causale in quanto servonoda matrice per la forma e il comportamento. Sitratta di campi che non hanno energia nel sensonormale del termine, in quanto i loro effetti supe-rano le barriere spazio-temporali solitamente attri-buite all 'energia. Vale a dire che gli effetti deicampi ordinatori invisibili sono egualmente poten-ti a distanza e da vicino.

Secondo questa ipotesi, ogni volta che un indivi-duo di una specie apprende un nuovo comporta-mento, il campo causativo di quella specie muta,anche se lievemente. Se il comportamento si ripeteabbastanza a lurrgo, la sua <<risonanza morfica>>influisce sull'intera specie. Sb$i[GHfriltienomi-nat o qu est a m at ri ce invi s ib i I e (gqnpo.- g}gtfq g.ene-j:grl (ciod generatore di forma). L'azione di tale'tampo puo essere un'<azione a distanza>> in termi-ni sia spaziali sia temporali. La forma, anzich6 es-sere determinata da leggi fisiche al di fuori deltempo, dipende dalla risonanza morfica attraversoil tempo. Cio significa che i campi morfici posso-no propagarsi attraverso lo spazio e il tempo, e chegli avvenimenti passati potrebbero influire su altriiavvenimenti in qualsiasi luogo. Un esempio diquesta ipotesi d offerto da Lyall Watson nel suo li-bro Lifetide: The Biology of Consciousness, in cuiI'autore descrive quello che oggi viene comune-m enr e c hi am ato i I < p$gpi I $]$cegteqi..p a.-sci,m - .m i a > .'w at s o.tli ;- r effi ctriifr*c ciffi p oit am e nt o'iappreso da un gruppo di scimmie su una certa iso- ila veniva improvvisamente assunto da altre scim- ,/mie su altre isole, in assenza di ogni <normalQ)>''mezzo di comunicazione.

Il dottor David Bohm ha dichiarato, in un suoscritto pubblicato sulla rivista Revisions, che lastessa cosa vale nel campo della fisica quantistica.Egli sostiene che l'esperirnento Einstein-Podolsky-Rosen indicava la possibilitd di connessioni non-logiche, ovvero <sottili>, fra particelle distanti. Ilsistema avrebbe quindi un'interezza tale per cui ilcampo formativo non potrebbe essere attribuitosoltanto a quella particella: esso potrebbe essereattribuito unicamente all'intero. Cosi, cid che av-viene a particelle distanti pud influire sul campo

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formativo di altre particelle. Bohm prosegue af-fermando che <la nozione di leggi atemporali cheregolano l'universo non sembra reggere, poich6 iltempo stesso fa parte della necessith che si d svi-luppata).

Nello stesso articolo, Rupert Sheldrake conclu-de: <Cosi il processo creativo che dd luogo a unnuovo pensiero, attraverso il quale vengono con-statati nuovi interi, d simile, in tal senso, alla real-td creativa che dd luogo a nuovi interi nel processoevolutivo. Il processo creativo pud essere visto co-me il progressivo sviluppo di interi sempre piircomplessi e di piir alto livello, attraverso cose cheprecedentemente erano separate e che si connetto-no fra loro>>.

La realth multidimensionale

Un altro fisico,. J-ack Sl{gtg ipotizza, in Psy-ch o e n e r ge t i c S y s t e m i, che Tiesi stenza delle conpes-sioni istantanee (piir veloci della luce) sia p&iibitein quanto esiste in pfi;oKpeiiore di realtir. Se-condo Sarfatti, su un piano di realtd ,<a[ di sopra)del nostro le <cose> sono maggiormente connessee gli avvenimenti sono maggiormente <correlati>>;inoltre, le <<cose> appartenenti a quel piano sonoconnesse su un piano ancora superiore. Percid, senoi potessimo raggiungere un piano superiore po-tremmo forse comprendere come funzionano leconnessioni istantanee.

Conclusione

Secondo la fisica moderna non esistono particelleelementari costitutive della materia, bensi I'uni-verso d un intero inseparabile, un'ampia rete diprobabilitd intrecciate che interagiscono. Le ricer-che di David Bohm hanno dimostrato che I'uni-verso manifesto sorge da questo intero. Da partemia suggerisco che, essendo noi parti inseparabilidi quell' intero, possiamo accedere a uno stato (o

modo di essere) olistico, e ciod divenire I' intero eattingere ai poteri creativi dell'universo per sanareistantaneamente chiunque e in qualsiasi luogo. Al-cuni terapeuti sono in grado di far questo, in unacerta misura, divenendo uno con Dio e con il pa-ziente.

Diventare terapeuta significa muoversi in dire-zione di questo potere creativo universale, del qua-le noi facciamo I'esperienza in forma di amore,identificando I'io con I'universale e divenendo l'u-niversale - ossia divenendo uno con Dio. Uno deipassi che conducono a questa interezza consistenell'abbandonare le nostre limitate definizioni del-I' io, che si basano sul nostro passato newtoniano(il concetto delle parti separate), e nell' identificar-ci con i campi energetici. Se possiamo integrarequella realti nella nostra vita in un modo praticoe verificabile, allora una possibile realtd pit ampiaverrd in essere e non sarh piir da considerarsi fan-tascientifica. Una volta che ci identifichiamo coni campi energetici, alla consapevolezza superiore siassociano una frequenza superiore e una maggiorecoerenza.

Il modello di Sarfatti fa intravedere un mondomolto simile a quello descritto in questo libro: ilmondo dell'aura e del campo energetico universa-le. Ld noi esistiamo in piir di una realtd; i nostricorpi superiori (frequenze superiori dell 'aura) ap-partengono a una sfera pii alta e sono maggior-mente connessi ai corpi superiori degli altri diquanto non sia il corpo fisico. A mano a mano cheprendiamo coscienza di frequenze e di corpi supe-riori, i l grado di connessione aumenta, finch6 di-vent iamo un tutt 'uno con I 'universo. In base aquesto concetto la meditazione puo essere definitacome un'elevazione della nostra coscienza a fre-quenze pir) alte, cosi che noi possiamo aver espe-rienza dei nostri corpi superiori, della stessa co-scienza superiore e dei mondi superiori nei qualiesist iamo.

Nel prossimo capitolo continueremo il discorsosui fenomeni connessi al campo energetico per ve-dere quel che pud dirci la scienza sperimentale.

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5. Storia delle ricerche scientifiche sul campo energetico umano

Brxcnf i mistici non abbiano mai parlato di cam-po energetico umano n6 di forme bioplasmiche, leloro tradizioni, che risalgono a pii di cinquemilaanni fa e sono diffuse su tutto il pianeta, confer-mano le osservazioni che da qualche tempo gliscienziati vanno compiendo.

La tradizione spirituale

I mistici che fanno capo alle diverse religioni so-stengono di poter vedere un alone luminoso at-torno alla testa delle persone. Attraverso prati-che come la meditazione e la preghiera essi rag-giungono uno stato di coscienza espansa che liberail potenziale della loro percezione sensoriale supe-riore.

Nell'antica tradizione spirituale tg*.ep*a, che ri-sale a piir di S-r.nqgg rlil[enni..grqo.lo, si parla diun'energia universale chiamataprona, che d consi-derata I'elemento costitutivo e la fonte di ogni for-ma di vita. ll prayq, o1.i19'offio vitale>>, permea e dhvita a tuttets-ffrhiH Lo yogi interviene su questaenergia attraverso le tecniche di respirazione, lameditazione e gli esercizi fisici, tutte pratiche cheproducono stati di coscienza alterati e prolunganola giovinezza olt.re i limiti consueti.

lf cinesi; nel {erzo millennio a.CJ, postularonoI'esiiGfrZ-a di uilen"eigid vitaifihiimata ch'i, checostituiva e permeava tutta la materia, animata einanimata. Il gh'i contiene due forze polari: vin e

, :1 . ; , , . CNygg. Quando yii e yang sono in equilibrio I'orpa-nismo vivente gode di buona salute, quando inve-ce vi d uno squilibrio fra loro pud insorgere unamalattia. Ttqppa energia Xglge di come risultatogn' eccessiu??ilui t ir ogqnica, mentre se predomi-na I'energia !g.il,funzionamento dell'otgalrismo dinsufficiente..pntrambi t_ !t!t di lgg_tlib-11c plouo-canp. ll.4g4let-tia {iLic?,. I-' aniich'prailEd dettQo-puntura d volta particolarmente a riequilibrare yine yang.

Lur-c_u_gu!u, la qglqfia mistica gllEigu che ebbeorigine attorno aI.138 a.f t , s i r i fer isce a questestesse energie in terriiiiri flf" Nellapittu-ra sacra cliqt!4na, Gesu e i Santi figurano circon-dati da un alone luminoso o con I'aureola. Nel-I'Antico Testamento vi sono molti riferimenti allaluce che circonda certi esseri umani e a luci che ap-paiono, ma nel corso dei secoli questi fenomenihanno perso il loro significato originale. Per esem-pio, il Mosd scolpito da Michelangelo ha due cornisulla fronte al posto dei due raggi di luce, kar-noeem, cui si riferisce la tradizione originale; il ter-mine ebraico significa sia corno sia luce.

John White, nel suo libro Future Science, elencanovantasette diverse culture nelle quali il fenome-no dell'aura, definito in ciascun caso con un nomediverso, era conosciuto.

Molte dottrine - i Veda dall'antica India, gli in-segnamenti teosofici, quelli dei Rosacroce, la tra-dizione dei guaritori presso gli indiani d'America,le dottrine tibetane, quelle buddhiste indiane, ilbuddhismo Zen giapponese, la testimonianza diMadame Blavatsky e quella di Rudolph Steiner,per citare soltanto qualche esempio - danno unadefinizione particolareggiata del campo energeticoumano. E un gran numero di dottrine di pit recen-te formazione, che attingono alle scoperte dellascienza moderna, hanno potuto aggiungere nuoveosservazioni a livello concreto e fisico.

La tradizione scientifica: dal 500 a.C.all 'Ottocento

Lungo tutto il corso della storia vi sono stati inOccidente scienziati o studiosi che sostenevano ilconcetto di un'energia universale che pervade tut-ta la natura. La prima testimonianza scritta relati-va a questa energia vitale, percepita come un cor-po luminoso, d dei qS#Sr- e risale ul J98*9.&circa. I pitagorici soStenevano che quella lu.pg po-

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teva produrre numerosi effetti sull 'organismoumano, tra cui quello curatil 'o.

Gli studiosi Boirac e Liebeault, nel xrr secolo,osservarono che gli esseri umani sono dotati diun'energia che puo provocare un'interazione a di-stanza fra individui. Essi sostenevano che una per-sona pud avere, con la sua sola presenza, un effet-to sano o malsano su un'altra persona.;Paracelso)nel xvr secolo, chiamo quell'energia <Illiaii ' i:b,sostenendo che era composta di forza vitale e dimateria vitale. Nel xx. secolo il matematico Hel-mont concepi un fluido universale che pervade tut-ta la natura e che non e corporeo n6 d una sostanzacondensabile, bensi puro spirito vitale che permeaogni corpo. Il fi losofo e scienziato Leibniz hascr i t to che gl i elementi essenzial i del l 'universo so-no centr i di forza che contengono in sd l 'or iginedel proprio moto.

Altre osservazioni sui fenomeni connessi conI 'energia universale furono compiute nel secoloscorso da Helmont e da,Mesmerj scopritore, que-st 'ul t imo, del le possibi l i td del l ' ipnosi, detta anchemesmerismo. Questi studiosi riferiscono che gli es-seri viventi e gli oggetti inanimati possono esserecaricati di tale energia, o <fluido>, e che i corpi fi-sici possono agire a distanza gli uni sugli altri. Taliconcett i indicano I 'esistenza di un campo, simi le alcampo elettromagnetico.

Nel secolo scorso il conte Wilhelm von Reicherpbach si dedico per lrent'anni alla sperimentazio-ne su un (campo> che egli chiamo forza <o5[!-qa>. Riscontrd che questa possedeva molte pro-

*f .lrietd in comune con il campo elettromagneti-co descri t to anni pr ima da James Clerk Maxwel l ,e inoltre ne aveva molte altre sue peculiari. Ri-veld che i poli di un magnete manifestano nonsoltanto la polaritA magnetica, ma anche una po-lar i th straordinaria associata al <campo odico>.Altri oggetti, come per esempio i cristalli, ma-nifestano anch'essi quella particolare polaritd,senza essere essi stessi magnetici. I poli del cam-po odico venivano descritti da individui parti-colarmente sensibili rispettivamente come (ros-so, caldo e spiacevol e>> o <<azzurro, freddo e pia-cevole>>. Inol tre, von Reichenbach determino chenel campo odico i poli opposti non si attraggono;al contrario, si attraggono fra loro i due poli posi-tivi e i due negativi. Questo, come vedremo piir

avanti, d un importante fenomeno connesso conI 'aura.

Von Reichenbach studio il rapporto fra le emis-sioni elettromagnetiche del sole e le concentrazioninel campo odico a esse associate. Scopri che la piualta concentrazione di questa energia si colloca frail rosso e il violetto dello spettro solare. Stabili checariche opposte producono sensazioni soggettive dicalore o di freddo in diversi gradi di intensitd cheegli pote riferire alla tavola periodica attraversouna serie di test in cieco. Tutti gli elementi elettro-positivi producono l' impressione soggettiva di ca-lore e sensazioni sgradevoli; tutti gli elementi elet-tronegat iv i , invece, tendono sempre piu verso i va-lori freddi e gradevoli via via che si spostano lungola tavola periodica. Queste sensazioni var iant i dalcalore al freddo corrispondono ai colori dello spet-tro solare compresi fra il rosso e I'indaco.

Von Reichenbach scopri che un filo metallicopuo fare da conduttore alla forza del campo odi-co, la quale viaggia a una veloci td molto r idotta:circa quattro metri al secondo; la velocitd sembradipendere dal la densitd del la massa del mater ialeconduttore piu che dal la sua condutt iv i t i r . Inol tre,gli oggetti possono essere caricati di questa energiain maniera analoga a quella consentita da un cam-po elettr ico. Al tr i esperimenti dimostrarono che sipuo concentrare una parte del campo odico attra-verso una lente. come avviene con la luce, mentreun'al tra parte si di f fonde attorno al la lente, comeIa fiamma di una candela circonda un oggetto chela attraversi. Questa parte del campo soggetta adeviazione reagisce come la fiamma di una cande-la anche in presenza di una corrente d'ar ia, i l chesembra indicare che la sua composizione sia simi lea quel la di un f lu ido gassoso. Quest i esperimentidimostrano che i l campo aurico possiede le pro-pr ietd di una sostanza f luida e nel lo stesso temposi manifesta come forma di energia analoga alleonde luminose.

Von Reichenbach scopri chc I'energia presentenel corpo umano produce una polarit?r simile aquella presente nei cristalli lungo i loro assi princi-pali. ln base alle prove sperimentali raccolte definila parte sinistra del corpo polo negativo e la partedestra polo positivo. Il concetto d analogo all 'anti-co principio cinese dei poli yin e yang cui si d ac-cennato in precedenza.

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Osservazioni compiute nel campo dellamedicina nel nostro secolo

.)uanto ho riferito fin qui dimostra come giir in:'-lssato ci si fosse occupati di studiare le caratteri-- : rche di un campo energet ico che circonda gl i es--:r i umani e gl i oggett i . A part i re dal l ' in iz io del xx.:;olo questi fenomeni hanno cominciato a inte-- j isare anche i medici .

\el 1911 il dottor-Wlllign4ilg€r riferi i risultati

-:c'i suoi studi sul campo energetico umano visto.,irr&v€rSo schermi e filtri colorati. Egli dichiaro di.r\ €r oSS€f V?to una luminescenza attorno all ' intero,trrpo dei soggetti, in tre diversi strati: uno strato:. iu scuro, di c irca mezzo cent imetro di spessore,r iu vic ino al la pel le, c ircondato da uno strato piu:arefatto. di c irca due cent imetr i , che veniva ema-;rato perpendicolarmente dal corpo, e infine all 'e-.terno una tenue luminositd dai contorni incerti,Ji circa tre centimetri di spessore. Kilner osservdlhe I 'aspetto del l '<<aura)>, come egl i la chiamd, va-riava notevolmente da soggetto a soggetto in rela-zione all 'etd, al sesso, alle facolt2r mentali e allo.tato di salute. Talune malattie si rivelavano comernacchie o irregolaritd nell'aura, il che indusse Kil-ner a elaborare un metodo diagnostico basato suicolori, sulla consistenza, sul volume e sull'aspettogenerale dell'aura. Con questo metodo diagnosti-co infezioni epatiche, tumori, infiammazioni del-I'appendice, epilessia e disturbi psichici come I'i-5ter ia.

Verso la metd di questo secolo il dottor GeorgeDe La Warr e la dottoressa Ruth Drown elabora-rono nuovi strumenti per captare le radiazioniemesse dai tessuti vivi. Misero a punto un metodo,che chiamarono radionica, per diagnosticare e cu-rare a distanza le malattie intervenendo sul campoenergetico. La dimostrazione piu sensazionale da-ta da De La Warr consiste in una serie di fotogra-fie realizzate usando i capelli del paziente comeun'antenna. Queste immagini rivelano formazionipatologiche interne nei tessuti vivi, come tumori ecisti nel fegato, focolai di tubercolosi nei polmonie tumori maligni nel tessuto cerebrale. In un casofu persino fotografato un feto di tre mesi nell'ute-ro materno.

,'Wilheh Reich, lo psichiatra che lavord conFriud agli inizi del se&io, svolse ricerche sull'e-nergia universale, che egli clii-amd qi?orgone\. Stu-dio il rapporto fra i disturbi del fldssovr-gonico

nel corpo umano e le malattie fisiche e psichiche,ed elabord un metodo di psicoterapia che univa letecniche analitiche freudiane, volte a far emergereI'inconscio. e certe tecniche fisiche che servivano aeliminare i blocchi nel flusso naturale dell'energiaorgonica nel corpo. El iminando i blocchi energet i-ci egli era in grado di far cessare certi stati mentalied emozional i negat iv i .

Fra gli anni '30 e gli anni '40 Reich condusseesperimenti su queste energie usando i piu moder-ni strumenti elettronici e medici di allora. Egli os-servd che l'energia orgonica pulsava nel cielo e at-torno a tutti gli oggetti animati e inanimati, e gra-zie a un microscopio molto potente, appositamen-te costruito, pote riscontrare che anche i microrga-nismi emanano energia orgonica in forma di pul-sazioni.

Reich idgo una serie di apparecchiature per lostudio del campo orgonico, tra cuii.J'Sf,tAnulglo-'.re, che era in grado di concentrare I'energia orgg-nica e che egli usava per ca.ifri6:gli oggetti di iaTeenergia. Osservd che un tubo a scarica a vuoto cheera stato lungamente car icato in un accumulatoreconduceva la corrente elettrica a un potenziale no-tevolmente inferiore al suo normale potenziale discarica. Inoltre, dichiaro di poter aumentare il tas-so di decadimento nucleare di un radioisotopo col-locandolo in un accumulatore orgonico.

Lawrence e Phoebe Bendit compirono numero-se ricerche sul campo energetico umano negli anni'30, mettendo il campo energetico in relazione conlo stato di salute, con il processo terapeutico e conI'evoluzione spirituale. Il loro lavoro mette in lucequanto sia importante conoscere e comprendere lepotenti forze eteriche costitutive che stanno allabase della salute e del processo di guarigione.

Pit di recente, Schafica Karagulla ha studiato ilrapporto fra le osservazioni dei sensitivi e la pre-senza di disturbi psichici nei soggetti osservati. Peresempio, una chiaroveggente di nome Dianne po-teva vedere i flussi energetici delle persone malatee descrivere con precisione di quale patologia sitrattasse, dai disturbi mentali all 'occlusione delcolon. Queste osservazioni sul corpo eterico rive-lano l'esistenza di un corpo o campo energetico vi-tale che costituisce una matrice che pervade il cor-po fisico come una rete di raggi luminosi. Questamatrice energetica d la struttura di base dalla qualeprende forma e alla quale d ancorata la materia fi-sica dei tessuti. I tessuti esistono in quanto tali sol-

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tanto in virtir di questo campo vitale su cui pog-giano.

La dottoressa;Karagulld ha messo in luce ancheil rapporto fra malattia e squilibrjo nei chakra.Per esempio, Ia sensitiva Dianne aescrissrilfCfi'it-ra della gola di un paziente come iperattivo e di co-lore rosso e grigio scuro. Quando osservd la tiroi-de noto che era troppo spugnosa e di consistenzatroppo morbida; la parte destra della ghiandolanon funzionava quanto la sinistra. I normali esamimedici rivelarono che il paziente soffriva della ma-lattia di Graves, che provoca un ingrossamentodella tiroide, e che il lobo destro della ghiandolaera pir) grosso del sinistro.

La dottoressa Dora Kunz, presidente della se-zione americana della Societir teosofica. lavora damolti anni come medico e come guaritrice. Nel suolibro The Spirituol Aspects of the Healing Arts os-serva che <quando il campo vitale d sano, vi d inesso un ritmo naturale autonomo)> e che <a ogniorgano del corpo umano corrisponde un ritmoenergetico nel campo eterico. I diversi ritmi intera-giscono tra le sfere dei vari organi come se stesseavvenendo un processo di trasferimento; quandoil corpo d integro e sano, questi ritmi si trasferisco-no facilmente da un organo all 'altro. In presenzadi stati patologici, invece, sia i ritmi sia i l ivellienergetici si alterano. Per esempio, si pud percepi-re nel campo energetico I'effetto residuo di un'ap-pendicectomia; i tessuti congiunti in seguito all ' in-tervento rivelano una funzione di trasferimentodell'energia alterata rispetto a quella che venivaprecedentemente svolta dall'appendice. In fisicaquesto si chiama adattamento di impedenza: cia-scuno dei tessuti adiacenti rivela un adattamentodi impedenza, il che significa che I'energia puofluire facilmente attraverso tutto il tessuto. Un in-tervento chirurgico o la malattia mutano I'adatta-mento di impedenza cosi che I'energia viene in cer-ta misura dissipata anziche trasferita>.

Il dottor John Pierrakos ha elaborato un siste-ma di diagnosi e di trattamento dei disturbi psico-logici basato su osservazioni, dirette (visive) o ef-fettuate con il pendolino, del campo energetico.

Queste osservazioni, che forniscono informazionisui corpi energetici, vengono abbinate alla terapiabioenergetica e alle concezioni elaborate da EvaPierrakos. Il metodo che ne risulta. chiamato Co-re Energetics, d una forma di terapia interiore glo-bale che consiste soprattutto nel lavorare sulle di-

fese dell' io e della personalitd per sbloccare leenergie dell'organismo. La Core Energetics ha co-me obiettivo I'equilibrio fra tutti i corpi (fisico,eterico, emotivo, mentale e spirituale), attraversoil quale d possibile un'armoniosa guarigione del-I' intera persona.

La mia conclusione, basata sul lavoro dei tera-peuti che ho fin qui citato e di altri ancora, d chele emissioni di luce del corpo umano sono stretta-mente collegate con il suo stato di salute. Ritengoche sia molto importante trovare il modo di quali-ficare queste emissioni di luce con strumenti affi-dabili e standardizzati, al fine di rendere disponi-bili tali informazioni ai medici, che possono ser-virsene per le diagnosi cliniche, e per far si che I'e-nergia stessa divenga utile nel processo terapeu-t ico.

Con i miei colleghi ho compiuto un certo nume-ro di esperimenti sul campo energetico. In uno diessi. effettuato in collaborazione con il dottor Ri-chard Dobrin e il dottor John Pierrakos, abbiamomisurato il livello della luce alla lunghezza d'ondadi circa 350 nanometri in una camera oscura, pri-ma, durante e dopo la permanenza dei soggettinella camera stessa. Abbiamo scoperto che in pre-senza del soggetto il livello della luce nella cameraoscura aumentava lievemente. In un caso, invece,il livello diminui: si trattava di un soggetto affettoda grande stanchezza e da profonda disperazione.Nel corso di un altro esperimento, compiuto incollaborazione con il Club di Parapsicologia delleNazioni Unite, abbiamo potuto mostrare parte delcampo aurico su un televisore in bianco e nero conl'uso di un dispositivo chiamato colorizer. Questodispositivo consente di amplificare enormementele variazioni dell' intensitd della luce in prossimitlrdel corpo. In un terzo esperimento, condotto pres-so la Drexel University con il dottor William Eid-son e in collaborazione con Karen Gestla (una sen-sitiva che per molti anni ha lavorato con il dottorRhine alla Duke University), siamo riusciti a pro-vocare variazioni in un debole raggio laser di duemilliwatt piegandolo oppure attenuandolo con I'e-nergia dell'aura. Tutti questi esperimenti sono ser-viti a confermare le prove dell'esistenza dei campienergetici, ma non sono conclusivi. I risultati sonostati diffusi in tutti gli Stati Uniti dalla rete televi-siva Nnc, ma le ricerche non sono proseguite permancanza di fondi.

In Giappone, Hiroshi Motoyama ha verificato

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-ne la luce emessa da soggetti che hanno praticato.t.r vog& per molti anni ha un basso livello di inten-.ird. Egli ha condotto i suoi esperimenti in una ca-nera oscura usando una cinepresa molto sensibile.:rlla luce.

Il dottor Zheng Rongliang, dell'Universitd diLanzhou, nella Repubblica Popolare Cinese, hanisurato I'energia (detta qi o ch'r) irradiata dal

-orpo umano usando quello che potremmo chia-:nare un rivelatore biologico, fatto con la vena di:na foglia collegata a un'apparecchiatura per la:nisurazione di basse frequenze di luce. Egli ha.tudiato le emanazioni del campo energetico di un:naestro di qigong (un'antica pratica salutistica ci-rese) e quelle di un chiaroveggente. I risultati dei.uoi studi, compiuti con questo metodo di rileva-mento che capta le radiazioni sotto forma di pul-iazioni, hanno messo in luce una notevole diffe-renza fra le pulsazioni emesse dalla mano del mae-rlro di qigong e quelle emesse dalla mano del chia-roveggente.

Presso I'Istituto atomico nucleare dell'Accade-mia Sinica di Shanghai d stato verificato che incerti casi le emanazioni di forza vitale provenientidal corpo di maestri di qigong si manifestano co-me un'onda sonora di bassissima frequenza cheappare come un'onda portante fluttuante di bassafrequenza. Talvolta il ch'i d stato invece rilevatocome un flusso di microparticelle del diametro dicirca 60 micron che si muovevano alla velociti di10-50 centimetri al secondo.

Anni fa un gruppo di scienziati sovietici dell'I-stituto per la Bioinformazione di A.S. Popov an-nunciava la scoperta che gli organismi viyentiemettono vibrazioni di una freqri.nru .o-piiiifra i 300 e i 2000 nanometri; qiresta energia venivadenominata. 5'ioianipo_' o biqp!4lmd. .Quegli scien-ziati scoprirono altiesi che gli inOiviOui in grado ditrasmettere efficacemente la bioenergia rivelanoun biocampo molto pitr ampio e pii forte dellanorma. Tali scoperte furono in seguito confermatedall'Accademia delle scienze mediche di Mosca,nonchd da vari ricercatori in Gran Bretagna, inOlanda, in Germania e in Polonia.

La pii entusiasmante delle ricerche compiutesull'aura d quella svolta dalla dottoressa ValorieHunt e dai suoi colleg$_Bresso I'uctn. In uno stu-dio sugli effetti deli. rolfi n g' {massaggio profondo)sul corpo e sulla psiEhei (A Stuay of Struituiat tn-tegrotion from Neuromuscular Energy Field and

Emotionol Approoches) la dottoressa Hunt riportala rilevazione di segnali a una bassa frequenza dimillivoltaggio provenienti dal corpo durante unaserie di sedute di rolfing. Per effettuare questi rile-vamenti si d servita di elementari elettrodi d'argen-tolclorato d'argento applicati alla pelle. Simul-taneamente Rosalyn Bruyere, del Healing LightCenter di Glendale, in California, osservava, me-diante il rilevamento dei segnali elettronici, l'auradelle due persone sottoposte al rolfing. I suoi com-menti furono registrati con lo stesso magnetofonocontemporaneamente ai dati elettronici; la Bruye-re fece un resoconto in diretta del colore, della di-mensione e dei movimenti energetici dei chakra edelle <nuvole> auriche che venivano a formarsi.

In seguito gli scienziati analizzarono matemati-camente le onde registrate sia con un'analisi diFourier sia mediante un rilevamento di frequenzacon il sonogram. Entrambi i rilevamenti diederorisultati straordinari: le onde corrispondevano re-golarmente e specificamente, per forma e frequen-za, ai colori descritti da Rosalyn Bruyere. In altreparole, quando la Bruyere vedeva il colore az nroin un dato punto dell'aura, i rilevamenti elettroni-ci mostravano sempre la caratteristica forma e fre-quenza d'onda dell'azzurro esattamente in quelpunto. La dottoressa Hunt ripet6 lo stesso esperi-mento con altri sette sensitivi in grado di vedereI'aura, e i risultati furono confermati: anch'essivedevano nell'aura colori che corrispondevano aidati elettronici. I risultati aggiornati al febbraio1988 di ricerche in corso rivelano le seguenti corre-lazioni fra colori e frequenze (Hz:Hertz, o cicli alsecondo):

aznrrro 250-275 }fz+ 1200 Hzverde 250-475 Hzgiallo 500-700 Hzarancio 950-1050 Hzrosso 1000-1200 Hzvioletto 1000-2000 Hz+300-400 Hz:

600-800 Hzbianco I100-2000 Hz

Queste bande di frequenza, eccettuate le bandesupplementari dell'azzurro e del violetto, presen-tano un ordine inverso rispetto alla sequenza deicolori dell'arcobaleno. Le frequenze rilevate por-tano la firma degli strumenti oltre a quella dell'e-nergia misurata.

La dottoressa Hunt ha dichiarato: <<Da secoli i

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.sensitivi vedono e descrivono le emissioni dell'au-, ra, ma queste sono le prime prove oggettive, forni-te con strumenti elettronici, della frequenza, del-I'estensione e della durata di tali emissioni, e con-

,validano le osservazioni soggettive dei chiaroveg-genti sull 'emissione di colori>.

Il fatto che le frequenze dei colori rilevate in que-sti esperimenti non replichino quelle della luce o delpigmento non invalida i risultati ottenuti. Infatti,se pensiamo che cid che noi percepiamo come colo-ri sono frequenze rilevate dall'occhio - differenzia-te e designate con un simbolo verbale -, compren-deremo che non vi d motivo di ritenere che i centridi elaborazione dell'occhio e del cervello interpreti-no il colore soltanto in termini di alte frequenze. Ilcriterio finale definitivo per I'esperienza del colored I'interpretazione visiva. Tuttavia, con strumentipiir sofisticati e tecniche di registrazione e di ridu-zione dei dati ancora pii efficaci, queste misurazio-ni, che attualmente raggiungono in media un mas-simo di 1500 Hz, potrebbero facilmente rivelarefrequenze di gran lunga superiori.

Sempre secondo la dottoressa Hung, <aig,hakracorrispondevano spesso i c*olari descritti Aatta tet-teratura metafisica, ciod: kundalini: rossoi chak-ra ipogastrico: arancio; chakra della milza: gial-lo; chakra del cuore: verde; chakra del la gola:azzurro; chakra del terzo occhio: violetto; chakradella sommitd del capo: bianco. L'attivitd di al-cuni chakra sembrava scatenare una maggiore at-tivitir in altri. Il chakra del cuore si d rivelato intutti i casi il pii attivo. I soggetti portavano in s€esperienze emotive, immagini e ricordi connessicon le diverse zone del corpo sottoposte al rolfing.Questi risultati confermano I'ipotesi che i ricordidelle esperienze sono immagazzinati nei tessuticorporei>>.

Per esempio, quando si effettua il rolfing allegambe, il soggetto d facilmente indotto a rivivereI'esperienza della prima infanzia, quando la ma-dre gli insegnava a (usare il vasino>. Non soltantoricorda quell'esperienza ma la rivive emotivamen-te. Spesso i genitori cercano di insegnare al bambi-no a controllarsi prima che siano avvenute nel suocorpo le connessioni tra cervello e muscoli checonsentono il controllo dello sfintere. Dato che ilbambino non pud attuare fisiologicamente quelcontrollo, egli supplisce contraendo i muscoli ad-duttori delle cosce. Questo provoca nel corpo unagrande tensione, che spesso viene mantenuta per il

resto della vita, o finchd non si interviene sull'or-ganismo con una pratica in profonditd come labioenergetica o il rolfing. A quel punto il soggetto,liberandosi della tensione muscolare, si libera an-che del ricordo. Un altro esempio di tensione lega-ta a ricordi che permane nel corpo d quello, assaifrequente, delle spalle rattrappite. Noi stringiamole spalle per contenere in esse la paura o l'ansia. Sed anche il vostro caso, potreste domandarvi checosa avete paura di non riuscire a fare, o che cosaimmaginate che succederir se fallite.

Conclusione

Se definiamo il campo energetico umano comel'insieme di tutti i campi o di tutte le emanazionidel corpo dell'uomo, allora possiamo osservareche molte sue componenti ben note sono state rile-vate in esperimenti scientifici. Si tratta delle com-ponenti elettrostatica, magnetica, elettromagneti-ca. sonora. termica e visiva. le cui misurazioni so-no risultate coerenti con i normali processi fisio-logici e anzi li trascendono, fornendo un veicoloper i fenomeni psicosomatici messi in atto dall'or-ganismo.

I rilevamenti compiuti dalla dottoressa Hunt ri-velano determinate frequenze per determinati co-lori nell 'aura. Tali frequenze potrebbero forseraggiungere valori piu alti, che non furono regi-strati durante gli esperimenti a causa dei limiti del-le apparecchiature usate,

Gli esperimenti hanno altresi rivelato che ilcam-po energetico umano d composto di particelle eche ha un movimento fluido, simile a quello dicorrenti d'aria e d'acqua. Le particelle sono estre-mamente minuscole, secondo alcuni ricercatoriaddirittura pitr piccole dell'atomo. Un insieme diparticelle cariche di energia che si muovono insie-me formando <addensamenti>> viene definito BLa-sr4a dai fisici; questo plasma obbedisce a leggi fisi-fie che hanno indotto i ricercatori ad attribuirgliuno stato intermedio fra quello dell'energia e quel-lo della materia. Molte delle proprietd del campoenergetico rilevate in laboratorio sembrano indica-re un possibile quinto stato della materia, che al-cuni scienziat i chiamano,<<bioplasma)).

Tutti gli studi compiuti finora dimostrano che ilmodello comune, secondo cui il corpo consiste disistemi o apparati (apparato digerente ecc.), d in-

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. : ificiente e che va concepito un ulteriore modello-.rsato sull'idea di un campo energetico organizza-

-'re, Quello che propone I'esistenza di un compli-

-ito campo elettromagnetico non d sufficiente al-

-r scopo; infatti, esso non d in grado di spiegare::olti fenomeni psichici connessi con il campo

-'rergetico umano, come per esempio la precogni-':one o la conoscenza di dati sulle vite passate dei. . rggett i .

Secondo la dottoressa Valorie Hunt, il corpo.imano pud essere <visto a partire da un concetto:uantistico di energia derivante dalla natura cellu-.rre atomica dell'organismo, che trascende tutti i:j:suti e i sistemi>. La Hunt suggerisce inoltre che

dovrebbe essere valida una visione olografica delcampo energetico umano: <Il concetto dell'olo-gramma, proposto dalla fisica e dalle ricerche sulcervello. sembra fornire una visione cosmica vera-mente unificante della realtd, che induce a reinter-pretare su un altro piano tutte le scoperte dellabiologia>.

Marilyn Ferguson ha affermato, in un suo inter-vento sul Brain Mind Bulletin, che <il modello oli-stico d stato descritto come il 'paradigma emergen-te', una teoria integrale che abbraccia tutta la wild-life della scienza e dello spirito. Ecco finalmenteuna teoria che sposa biologia e fisica in un sistemaapertO)).

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6. II campo energetico universale

QuaNoo da adulta tornai a percepire i campi del-l 'energia vitale, mi sentii confusa e provai un certoscetticismo; non avevo ancora letto nulla in pro-posito (nessuno dei rapporti scientifici citati neidue capitoli precedenti), nd mi si era ancora mani-festata I'assistenza della mia <<guida>>, della qualeparlo nel capitolo 3. Come fisica conoscevo, natu-ralmente, i campi energetici, ma essi erano qualco-sa di impersonale, definito da formule matemati-che. Esistevano veramente? Avevano un significa-to? Le mie esperienze erano forse frutto di fanta-sia? Si trattava di un'il lusione oppure stavo davve-ro sperimentando una nuova dimensione dellarealtir, che aveva un senso, un suo ordine e un'uti-litd nella comprensione della mia vita attuale e del-la vita nel suo complesso?

Avevo letto le descrizioni dei miracoli di un tem-po, ma si trattava di fatti accaduti nel passato e aopera di persone che non conoscevo; molte cosesembravano riportate per sentito dire oppure frut-to della fantasia. La parte di me che era una scien-ziata voleva poter osservare e controllare, prima didire se quei fenomeni fossero o no <<reali>. Cosicominciai a raccogliere dati forniti da esperienzepersonali mie e altrui, per vedere se si poteva col-locarli in uno schema o in un sistema logico, cosicome la realtd fisica. Ero d'accordo con I'opinionedi Einstein che <Dio non gioca a dadi con I'uni-verso).

Scoprii che i fenomeni che osservavo erano mol-to simili al mondo che mi era noto: ben ordinatiper costituzione, forma e colore, e anche chiara-mente fondati su rapporti di causa ed effetto. Mac'era sempre un qualcosa in pir), qualcosa che ri-maneva sconosciuto, inspiegabile - un mistero. Miresi conto di quanto la vita sarebbe noiosa se nonci trovassimo sempre di fronte al mistero, a manoa mano che procediamo attraverso... lo spazio e iltempo. Si: quella era la mia concezione di allora;oggi invece mi rendo conto che ci muoviamo attra-verso la nostra esperienza personale della <real-

tir>>, pensando, sentendo, intuendo, essendo, fon-dendoci, individualizzandoci, per poi fonderci dinuovo, in una danza senza fine di trasformazioni,via via che I'anima si forma, cresce e procede ver-so Dio.

Cid che osservavo coincideva con quanto dice-vano molti libri esoterici sull'aura e sui campienergetici: corrispondevano i colori, i movimenti ele forme. Di solito mi capitava di leggere un libroo un rapporto su certi fatti subito dopo averli os-servati di persona, come se la mano invisibile chemi guidava facesse si che la mia esperienza perso-nale precedesse la lettura e mi fosse percio impos-sibile fare proiezioni mentali mentre leggevo di undato argomento. Oggi credo fermamente in questaazione di guida che sembra percorrere e permearetutta la mia vita come un canto. introducendomia nuove esperienze e impartendomi nuove lezionia mano a mano che cresco e mi sviluppo come es-sere umano.

Come esercitarsi a <<vedere>> i campi energeticivitali universali

II modo pii facile per iniziare a osservare il campoenergetico universale consiste nel rilassarsi in posi-zione supina su un prato in un bel giorno di solee nell'osservare il cielo azzurro. Dopo qualchetempo potrete vedere i minuscoli globuli di orgonetracciare traiettorie imprevedibili contro il cielo.Somigliano a minuscole sfere bianche, talvoltacon un puntino nero; compaiono per uno o due se-condi, lasciando una lieve scia, e poi scompaiono.Continuando I'osservazione ed espandendo la vo-stra visione comincerete a vedere che I'intero spa-zio davanti ai vostri occhi pullula di globuli chedanzano a un ritmo sincronizzato. In giornate disole essi appariranno luminosi e si muoveranno ra-pidamente, mentre in giornate grigie vi sembreran-no piir traslucidi, piir lenti e meno numerosi. In

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Figura 1. Effetto di un cristallo di lapislazzulisull 'aura di una pianta

:na cittd invasa dallo smog sono ancora piir radi;roltre, sono molto lenti e scuri, in quanto hanno

-lna carica energetica scarsa. Mi d capitato di vede-:c la pii alta concentrazione di globuli, molto cari-:hi e quindi luminosissimi, nelle Alpi svizzere, do-'. L- vi sono molte giornate limpide di sole e la neve

-opre tutto con il suo manto candido. A quanto.c'mbra, la luce del sole carica i globuli di orgone.

Ora dovrete portare lo sguardo sulle cime degli.rlberi che si stagliano contro il cielo; forse vedreteun alone verde attorno alle fronde. Potrete notareanche che, curiosamente, in questo alone non vi.ono globuli. Ma se osservate piir attentamente ve-drete che lungo i margini dell'alone verde la traiet-roria dei globuli cambia ed essi entrano nell'alone,dove scompaiono. Sembra che l'aura degli alberiassorba i minuscoli globuli. L'alone verde appareattorno agli alberi quando questi hanno le foglie:in primavera e in estate; all ' inizio della primavera,prima della comparsa delle foglie, l 'aura degli al-

beri d, nella maggior parte dei casi, di un rosa pur-pureo, un colore simile a quello di molte gemme.

Se osservate con attenzione una pianta da ap-partamento noterete un fenomeno analogo. Met-tete la pianta sotto una luce forte e contro unosfondo scuro: dovreste vedere delle linee azz\rro-verdi che sfrecciano su per la pianta lungo le fogliein direzione della crescita.ll guizzo d improvviso,poi il colore sbiadisce, quindi compare di nuovo,magari sul lato opposto della pianta. Queste lineereagiranno alla presenza della vostra mano o di uncristallo accostati all 'aura della pianta. Ritraendoil cristallo noterete che la sua aura e quella del-la pianta si protendono per mantenere il contatto:si allungano come se fossero gomma americana(f ie. l ) .

Una volta ho fatto un piccolo esperimento perverificare il famoso effetto della fotografia Kir-lian. Con il metodo Kirlian C stato possibile fissareI'immagine di una foglia intera dopo che metd di

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..'A.",,, chioro

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Figura 2. Esperimento sul l 'aura

essa era stata recisa. Osservai l 'aura di una fogl ia:era azztJrro-acqua. Quando tagliai via una partedel la fogl ia, I 'aura del la fogl ia intera divenne di unmarrone sanguigno. Mi r i t rassi e chiesi scusa al lapianta. Al lorch€, dopo un paio di minut i , i l coloreazzurro-acqua si ristabili, esso rivelava chiari segnidella parte mancante della foglia, ma non cosi niti-damente come avevo visto nelle fotografie Kirlian(f ie.2).

Anche gl i oggett i inanimati hanno un'aura ernolti oggetti personali assorbono I'energia del lo-ro proprietar io e la i rradiano. Le pietre preziose ei cr istal l i r ivelano aure interessant i , dal la compl i-cata struttura a molt i strat i , che possono essereutllizzate in terapia. Per esempio, I'ametista haun'aura dorata fat ta di raggi che emanano dal lasua superficie sfaccettata.

Caratteristiche del campo energeticouniversale

Come ho giir detto nel capitolo 5, il campo energe-tico universale e noto e viene osservato fin da tem-pi remoti: non vi d epoca storica, per quanto lon-

ii l":t' <<residuo>

Ai: ' del l 'ouro. . por le recrsc

\ ' : del lo fogl io

di una foglia parzialmente recisa

tana, in cui I 'uomo non ne sia stato in qualche mo-do a conoscenza. Le var ie cul ture lo hanno def ini-to in diversi modi, considerandolo da punt i di v i-sta di f ferent i , ma in tut te le def iniz ioni t roviamole stesse caratteristiche di base attribuite al campoenerget ico. Con la nasci ta e con lo svi luppo del lascienza, esso viene osservato con metodi semprepiu r igorosi .

Oggi, grazie a strumenti sempre piu sof ist icat i ,siamo in grado di rilevare qualitd piu sottil i delcampo energetico universale, e queste ricercheconsentono di supporre che esso sia costituito daun'energia che la scienza occidentale non aveva fi-nora definito, o forse da una materia piu sottile diquanto si fosse finora supposto che la materia po-tesse essere. Se consideriamo la materia comeenergia condensata, il campo energetico universalepotrebbe collocarsi fra quello che oggi d conside-rato il regno della materia e il regno dell'energia.Come abbiamo visto, alcuni scienziati indicano ilfenomeno del campo energetico universale con ilnome di bioplasma.

Il dottor John White e il dottor Stanley Kripp-ner hanno individuato molte proprietd del campoenergetico universale: esso permea tutto lo spazio,

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del|: t scI to

gli esseri viventi e gli oggetti inanimati, collega fra.rrro tutti gli esseri e gli oggetti, fluendo dall'uno., l l 'a l t ro. e la sua densith diminuisce a mano a ma-ro che aumenta la sua distanza dalla fonte. Inol-:re, I'energia universale d regolata dalle leggi del-.' induttanza armonica e della risonanza simpatica, il fenomeno che si verifica quando si fa risuonareun diapason e un altro diapason che si trova neller icinanze si mette a vibrare sulla stessa frequenza,:mettendo la stessa nota).

Le osservazioni dirette rivelano che il campornergetico universale d perfettamente organizzato:n una serie di punti geometrici, punti di luce isola-:i e pulsanti, spirali, intrecci di linee, scintil le e ad-Jensamenti. Esso emette pulsazioni e puo esserelrvert i to con i l tat to, i l gusto e I 'o l fat to, e median-:e il suono e la luminositd percepibili con i sensi.uperior i .

I ricercatori sostengono che il campo energe-:ico universale d fondamentalmente sinergico, ter-nrine che indica un'azione simultanea di diver-.i agenti superiore a quella che sarebbe la som-ma degli effetti dei singoli agenti. Esso d l'op-posto dell'entropia, termine usato per descrivereil lento decadimento che comunemente si osser-r a nella realth fisica, il degradarsi di forma e ordi-ne. Il campo energetico universale ha un effettoorganizzatore sulla materia e costruisce la forma.Esso sembra esistere in pii di tre dimensioni equalsiasi mutamento nel regno della materia d pre-ceduto da un mutamento nel campo. Inoltre, dsempre associato a una qualche forma di coscien-za, che va dalla piil evoluta alla piu primitiva. Lacoscienza altamente sviluppata d connessa con le,.vibrazioni piir alte>, ciod con i livelli energeticisuperiori.

Vediamo pertanto che, per certi versi, il campo

energetico universale non d molto diverso dagli al-tri aspetti della natura che conosciamo; tuttavia,per comprendere tutte le sue proprietd d necessarioestendere la mente, protenderla al di ld dei confiniconsueti. A certi l ivelli questa energia d una cosa<<normale>, come il sale o la pietra: ha caratteristi-che che possiamo definire con i normali metodiscientifici. Ma penetrando pii a fondo nella suanatura scopriamo che essa esula dei criteri consue-ti della scienza, che elude ogni spiegazione scienti-fica. Ci sembra di averla <<situata>>. classificandolaalla stregua dell'elettricitd e degli altri fenomeninon del tutto consueti, ma a quel punto ci sfuggenuovamente e ci troviamo a domandarci: <<Che co-sa d la realti? (D'altra parte, che cos'd effettiva-mente I'elettricitir?)>

Il campo energetico universale esiste in tre di-mensioni. Che significa? E sinergico e costruisce laforma, e cio d contrario alla seconda legge dellatermodinamica, che stabilisce che I'entropia d incostante aumento, che il disordine nell'universo ein costante aumento, e che da una cosa si ricavasempre una quantitir di energia minore di quellache vi e stata immessa (la macchina del moto per-petuo non d mai stata realizzata). Ma il campoenergetico universale, a quanto risulta, produceincessantemente nuova energia e, come una miticacornucopia, rimane sempre pieno, per quanto vi siattinga. Si tratta di concetti emozionanti, che of-frono una visione del futuro piena di speranza, inquest'epoca atomica che finora ci ha fatti sprofon-dare sempre piu nel pessimismo. Forse un giornosaremo in grado di costruire un dispositivo che ciconsentird di attingere al campo energetico univer-sale e di avere tutta l'energia di cui abbiamo biso-gno senza rischiare di danneggiare noi stessi e ilnostro pianeta.

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7. \ campo energetico umano o aura

Ir campo energetico umano d la manifestazionedell'energia universale intimamente connessa conla vita dell'uomo. Pud essere descritto come uncorpo luminoso che circonda e compenetra il cor-po fisico, e che emette radiazioni del tutto caratte-ristiche. Esso viene chiamato anche <<aura>>. L'au-ra e quella parte del campo energetico universaleassociata a singoli esseri viventi od oggetti; quelladegli individui, o campo energetico umano, d laparte che compete al corpo umano. In base alle os-servazioni compiute, i ricercatori hanno elaboratomodelli teorici nei quali I 'aura d divisa in diversistrati che si circondano e si compenetrano I'unI'altro; questi strati vengono chiamati anche corpi.I corpi sono costituiti di una sostanza sempre pitrsottile a mano a mano che si procede verso I'ester-no rispetto al corpo fisico, e le loro <vibrazioni>rivelano frequenze progressivamente piu alte.

Come esercitarsi a vedere I'aura

Descriverd ora una serie di pratiche che servono asensibilizzarsi sulla percezione del campo energeti-co umano. Se siete un gruppo di persone, formateun cerchio tenendovi per mano. Consentite all 'e-nergia della vostra aura di percorrere il cerchiopassando da una persona all 'altra. Cercate di av-vertire per qualche tempo il suo flusso pulsante. Inquale direzione si sposta I'energia? Chiedete allepersone vicine da che parte la sentono andare. Laloro risposta coincide con la vostra sensazione?

Ora, senza cambiare nulla ne muovere le mani,arrestate il flusso di energia tutti insieme e tenen-dolo fermo per un poco; poi liberatelo nuovamen-te. Ripetete I'intero esercizio da capo. Avvertite ladifferenza fra le due situazioni? Quale preferite?

Eseguite ora I'esperimento con un solo partner.Sedete uno di fronte all 'altro con le palme dellemani a contatto e lasciate che l'energia circoli l ibe-ramente. Da quale parte va? Emettete energia dal

vostro palmo sinistro e lasciatela entrare dal pal-mo della mano destra. Invertite la direzione. Oraarrestate il flusso, poi cercate di emetterlo da en-trambe le mani contemporaneamente. Quindi pro-vale a <risucchiarlo> dalle due mani nello stessotempo. Spingere, tirare e arrestare sono le tre mo-dalitd di base nella manipolazione dell'energia ascopo terapeutico; esercitatevi a praticarle.

Ora staccate le mani e fate questo esercizio dasoli. Tenete le palme a una distanza di 4-10 centi-metri. Muovetele lentamente avanti e indietro au-mentando e diminuendo la distanza. Dovrete sen-tire che andate costituendo qualcosa fra le vostremani. Quale sensazione avete? Aumentate la di-stanza a 16-20 centimetri, poi riaccostate le manilentamente finch6 non avvertite una pressione chele spinge in fuori, cosi che dovete impiegare un po'piu di forza per congiungerle. Cio che d avvenutod che avete creato un contatto. al livello di uno deivostri corpi energetici, fra una mano e I'altra. Sela distanza d di circa 3 centimetri si d creato uncontatto al livello dei contorni del vostro corpoeterico (primo strato dell'aura). Se d di 7-10 centi-metri, si sono toccati i contorni del vostro corpoemotivo (secondo strato dell'aura). Ora accostatemolto lentamente le mani finchd non sentirete ilmargine esterno del corpo (o campo energetico)emotivo della vostra mano destra toccare la pelledella mano sinistra. Avvicinate il palmo della ma-no destra a quello della sinistra di 2-3 centimetri.Sentite il formicolio sul dorso della mano sinistraquando il margine del vostro campo energetico latocca. Il campo energetico della mano destra hacompletamente attraversato la mano sinistra.

Allontanate di nuovo le mani e tenetele a una di-stanza di circa l8 centimetri. Puntate l' indice de-stro verso il palmo della mano sinistra, facendo at-tenzione che rimanga a una distanza di l-2 centi-metri da esso, e tracciate dei cerchi sul palmo. Checosa provate? Avvertite una sensazione di solleti-co? Che cosa la provoca?

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In una stanza poco illuminata, disponete le ma-i con le dita puntate le une verso le altre e le pal-re rivolte verso di voi (v. fig. 7 , p. 6l). Tenete lerani davanti al volto a una distanza di circa 60entimetri e assicuratevi che dietro vi sia uno sfon-o liscio bianco. Rilassate gli occhi e osservateenza sforzo lo spazio fra le punte delle dita, cheovrebbe essere di circa un centimetro. Non effet-uate I'osservazione in un punto dove la luce d for-e e consentite agli occhi di rilassarsi. Che cosa ve-lete? Avvicinate le dita e poi allontanatele. Cheosa accade nello spazio fra le dita di una mano eluelle dell'altra? E che cosa vedete attorno allanano? Spostate lentamente una mano in su e I'al-ra in giir verticalmente, in modo che le dita risulti-ro sfasate. Che succede ora? Circa il 95 per centolelle persone che compiono questo esperimentoede qualcosa; tutti (sentono)) qualcosa. Le rispo-te alle domande poste sopra sono fornite alla finelel capitolo.

Dopo aver praticato questi esercizi e quelli de-;critti nel capitolo 9, potreste cominciare a vedereprimi strati dell'aura, come illustrato nella tavolaA. Piit avanti, quando vi sarete abituati a percepi-'e gli strati piu interni, potrete sviluppare la perce-lione sensoriale superiore eseguendo gli esercizijescritti nei capitoli 17, l8 e 19. Via via che si apreI vostro terzo occhio (sesto chakra), cominceretel vedere i livelli superiori dell'aura (tav. rB).

Ora che avete sentito, visto e sperimentato i livellinferiori dell'aura, passiamo alla loro descrizione.

A,natomia dell'aura

loloro che hanno compiuto osservazioni sull'aura"ranno elaborato diversi sistemi per definirla. Tutti:oncordano nel suddividere il campo aurico in vari;trati che si differenziano per la collocazione, il;olore, il grado di luminositd, la forma, la densitir,a fluiditi e la funzione. L'elaborazione dei singoli;istemi si collega al tipo di intervento che I'indivi-luo compie sull'aura. I pii vicini al mio sono ri-;pettivamente quello di Jack Schwar2;'r descrittorel suo libro The Hurlton Energy Systims e com-rrendente piil di [9!!-e-.-sJI,A_li, e quello di RosalynSruyere, che opera presso il Healing Light Centerli Glendale, in California. Quest'ultimo sistema:omprende sette strati ed d descritto nel libro della)ruyere, Weels of LiSht. A Study of the Chakras.

I sette strati del campo aurico

Durante la mia esperienza come terapeuta e, ancorprima, come psicoterapeuta, ho osservato nell'au-ra degli individui sette strati diversi. Dapprimapercepivo soltanto gli strati inferiori, che sono ipitr densi e i piir facili da notare, ma con l'andardel tempo fui in grado di vederne sempre di pin.Per procedere alla percezione degli strati superiorifu necessaria una progressiva espansione della miacoscienza. In altre parole, per vedere gli strati su-periori, come il quinto, il sesto e il settimo, dovevoentrare in uno stato di meditazione, di solito te-nendo gli occhi chiusi. Dopo anni di pratica co-minciai a vedere addirittura al di ld del settimostrato, come spieghero brevemente alla fine diquesto capitolo.

Le mie osservazioni dell'aura mi rivelaronoun'interessante struttura dualistica: vidi che ognistrato alterno del campo aurico era fortementestrutturato in una serie di onde stabili di luce,mentre gli strati intermedi sembravano compostidi fluidi in continuo movimento. Questi fluidiscorrono attraverso la forma creata dalle onde sta-bili di luce e la direzione del flusso d in qualchemodo governata da esse. Le forme luminose stabi-li sono a loro volta pulsanti, come se fossero com-poste da molti puntini luminosi intermittenti, alli-neati e di dimensioni minuscole, che si accendonoe si spengono a ritmi diversi; esse sembrano per-corse da deboli scariche.

Quindi, il primo, il terzo, il quinto e il settimostrato hanno tutti una struttura definita, mentre ilsecondo, il quarto e il sesto sono composti da so-stanze fluide che non hanno alcuna particolarestruttura, ma assumono una data forma scorrendoattraverso la struttura degli strati dispari e venen-done in un certo senso condizionati. Ogni strato,procedendo dagli inferiori ai superiori, permeacompletamente tutti quelli inferiori, compreso ilcorpo fisico. Cosi il corpo emotivo si estende oltreil corpo eterico penetrando sia in esso sia nel corpofisico. In realtir, i vari corpi non sono affatto<<strati>>, anche se d cosi che li percepiamo; sonopiuttosto versioni piir espanse del nostro io, checontengono in s6 le altre forme pir) limitate.

Da un punto di vista scientifico, ogni strato pudessere considerato un livello di vibrazioni progres-sivamente superiore, che occupa lo stesso spaziodei livelli di vibrazione sottostanti e in piri si esten-

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de al di ld di essi. Per poter percepire ogni successi-vo livello I'osservatore deve progressivamente ele-vare la coscienza a una frequenza di vibrazione su-periore. Abbiamo cosi sette corpi che occupanotutti lo stesso spazio nello stesso momento e che inpiu si estendono, ciascuno, oltre il precedente - unfenomeno al quale non siamo abituati, in quantonon lo consideriamo parte deila nostra <normale>vita quotidiana. Molti pensano, erroneamente,che I'aura sia come una cipolla, alla quale si pos-sono togliere uno dopo l'altro gli strati sovrappo-sti; ma non d cosi.

Gli strati strutturati contengono tutte le formeappartenenti al corpo fisico, compresi gli organiinterni, i vasi sanguigni eccetera, e in piu altre for-me che non appartengono al corpo fisico. Vi d unflusso di energia che scorre verticalmente su e git,percorrendo il campo della colonna vertebrale edestendendosi oltre il corpo fisico sopra la testa e aldi sotto del coccige. Io definisco questo flusso cor-rente energetica verticale e principale. Nel campoaurico vi sono vortici a forma di cono. detti chak-ra; essi hanno il vertice rivolto verso la correnteenergetica verticale e principale e il lato aperto ri-volto verso il bordo di quello strato del campo au-rico in cui sono collocati.

I sette strati del campo aurico e i sette chakra

Ogni strato appare diverso, ha una sua funzionespecifica ed d associato a un chakra. In altre paro-Ie, il primo strato d associato al primo chakra, ilsecondo al secondo chakra e cosi via. Questi sonoconcetti generali, che diventeranno molto piircomplessi quando approfondiremo l'argomento.Per il momento mi limiterd a esporli a grandi linee

.toper offrirvi un quadro generale. Il primo strato

*_ dell'aura e il primo chakra sono associati alle fun-zioni e alle sensazioni fisiche (dolore fisico, piace-re ecc.). Inoltre, il primo strato d connesso con ilfunzionamento istintivo e autonomo del corpo. Ilsecondo strato e il secondo chakra sono in genereassociati alla vita emotiva dell'individuo: sono iveicoli attraverso i quali avvengono le nostre espe-rienze emotive e prendono vita i nostri sentimenti.

"-'" Il terzo strato e il terzo chakra sono connessi coni., l 'attivitd mentale, ciod il pensiero lineare. Il quar-

' to livello, associato al quarto chakra (del cuore),d il veicolo attraverso il quale amiamo, non soltan-

to il nostro partner ma I'umanitd in generale. Valea dire che il quarto chakra d quello che metaboliz-za I'energia dell'amore. Il quinto livello d connes-so con una volontir superiore che d piil prossima

":alla volontd divina, e il quinto chakra d associato

'al potere della parola, alla capacitdr di portare inessere le cose dicendole. di ascoltare e di assumerela responsabilitd delle proprie azioni. Il sesto livel-

'*'lo e il sesto chakra sono connessi con l'amore cele-

" stiale; si tratta di un amore che va al di ld di quelloumano e che comprende la vita nel suo complesso:una forma di affetto, sostegno, protezione e ali-mentazione di ogni espressione vitale. Questo tipodi amore vede in ogni forma di vita una preziosamanifestazione di Dio. Il settimo strato e il settimo

,'chakra appartengono alla mente superiore, ciod auna forma superiore di conoscenza e di integrazio-ne della nostra composizione fisica e spirituale.

Esistono quindi <luoghi> specifici all ' internodel nostro sistema energetico per le sensazioni, leemozioni, i pensieri, i ricordi e altre esperienzenon fisiche. Comprendendo come i nostri sintomifisici siano in relazione con questi diversi <luo-ghi>, potremo capire meglio le malattie e anche ladifferenza fra stato di salute e stato malato. Lostudio dell'aura pud pertanto fare da ponte fra lamedicina tradizionale e la nostra realtd psicolo-gica.

Ubicazione dei sette chakra

I sette chakra principali hanno un'ubicazione, ri-spetto al corpo fisico, che corrisponde ai principalicentri nervosi in quella determinata regione delcorpo stesso (fig. 3A).

Il dottor David Tansely, specialista in radioni-ca. afferma nel suo libro Radionics ond the SubtleAnatomy of Man che i sette chakra principali siformano nei punti in cui le linee stabili di luce siintersecano ventuno volte.

I ventuno chakra minori si trovano invece neipunti in cui i flussi energetici si incrociano quat-tordici volte (fig. 3B). Essi sono cosi distribuiti:uno davanti a ciascun orecchio, uno sopra a cia-scun seno, uno all ' incontro delle clavicole, unosulle palme della mano, uno sotto la pianta deipiedi, uno dietro ciascun occhio (non illustrati nel-la figura), uno in corrispondenza di ciascuna delledue gonadi, uno in prossimitir del fegato, uno con-

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sommiid del copo

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cuore

plesso solore

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nesso con lo stomaco, due connessi con la milza,uno dietro ciascun ginocchio, uno presso la ghian-dola del timo e uno nella regione del plesso solare.Questi chakra hanno un diametro di 7-8 centimetrie si trovano a 2 centimetri circa dal corpo fisico.I due chakra corrispondenti alle palme delle manisono molto importanti nel processo terapeutico.Dove i percorsi energetici si intersecano sette voltesi formano vortici ancora piir piccoli, e cosi via pertutti i punti di intersecazione, secondo una scaladecrescente. Secondo Tansely e probabile che ipunti identificati dall 'antica arte medica cinesedell'agopuntura corrispondano a questi minuscolivortici di energia.

Ciascuno dei chakra maggiori sul davanti delcorpo d accoppiato alla sua controparte sul dietrodel corpo; essi sono considerati I 'aspetto anterioree quello posteriore di un unico chakra. Gli aspetti

ospeftoonter ioreospettoposter iore

anteriori si collegano ai sentimenti della persona,quelli posteriori alla sua volontd, e i tre del capoall'attivitir della mente (v. fig. 4). Cosi il chakra n.2 ha una componente 2A e una componente 28, iln. 3 una componente 3,A. e una componente 38, ecosi via fino al sesto chakra. Il chakra n. I e ilchakra n. 7 possono essere o non essere considera-ti come una coppia, in quanto costituiscono leestremitd aperte della corrente energetica verticalee principale che scorre su e giu nella colonna verte-brale, ciod nella regione verso la quale sono rivoltitutti i vertici dei chakra.

Il vertice del chakra, laddove si connette con lacorrente energetica principale, si chiama radice ocuore. All' interno della radice vi sono delle giun-zioni, le quali regolano lo scambio di energia fragli strati dell 'aura attraverso quel chakra. Ciod,ciascuno dei sette chakra d composto di sette stra-

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A. I set te chokro moggior i B. I ventuno chokro minor i

Figura 3. Ubicazione dei chakra (visione diagnostica)

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Figura 4. I sette chakra maggiori nei loro aspetti anteriori e posteriori(visione diagnostica)

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corpo celest io le(ospetto emolivo)

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corpo emol ivop', (ospetto emolivo inferiore)

corpo eterico(ospetto eterico inferiore)

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a dei setJ.Q slr4ti(visione diagnostica

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ti, ognuno dei quali corrisponde a uno strato delcampo aurico. Ogni chakra ha un aspetto diversosu ognuno di questi strati, come preciserd meglioin seguito descrivendo uno per uno gli strati stessi.Per poter scorrere da uno strato all 'altro attraver-so il chakra, I'energia deve passare per le giunzioniche vi sono nel cuore del chakra. La figura 5 illu-stra il campo aurico con i suoi sette strati compe-netrantisi e i sette strati di chakra a loro volta com-penetrantisi.

E possibile vedere I'energia proveniente dalcampo energetico universale affluire in ciascunodei chakra (fig. a). Ogni vortice energetico sembrarisucchiare o convogliare in sd I'energia provenien-te dal campo universale, con un processo simile aquello dei mulinelli d'acqua o dei vortici d'aria (ci-cloni, trombe d'aria ecc.). L'estremitir aperta diun chakra normale nel primo strato dell'aura haun diametro di circa l5 centimetri e si trova a unadistanza di circa 2 centimetri dal corpo.

La funzione dei sette chakra

Ciascuno dei vortici scambia energia con il campouniversale. Cosi, quando usiamo I'espressione(sentirsi aperti>>, diciamo qualcosa di reale. I settectiilii ma$flroii, i ventuno minori, i chakra ancorpiu piccoli e i punti dell'agopuntura sono passaggiche consentono all 'energia di entrare e di usciredall'aura. Noi siamo come spugne immerse in unoceano di energia. Dal momento che questa ener-gia d sempre associata a una qualche forma di co-scienza, facciamo esperienza dello scambio ener-getico in forme che chiamiamo vedere, udire, sen-tire, percepire, intuire o sapere direttamente.

L'espressione ((mantenersi apertli> significadunque due cose. A"rTrrit6;il;b-olizzare unagrande quantitir di energia tratta dal campo uni-versale attraverso tutti i chakra, grandi e piccoli;in secondo luogo lasciar entrare, e in un certo sen-so elaborare. tutta la coscienza connessa con I'e-nergia che scorre attraverso di noi. Questo non dun compito facile e la maggior parte delle personenon d in grado di svolgerlo, in quanto I'input sa-rebbe semplicemente eccessivo. Il materiale psico-logico relativo a ciascun chakra viene portato allacoscienza quando I'individuo aumenta il proprioflusso energetico attraverso quel chakra. Un flus-so improwiso di energia libererebbe un materiale

psicologico eccessivo e noi non saremmo in gradodi elaborarlo tutto. Per questo ciascuno di noi la-vora a quello che d il suo processo di crescita delmomento per aprire lentamente ogni chakra, inmodo di avere il tempo di elaborare il materialepersonale che viene liberato e di integrarlo nellapropria vita.

E importante aprire i chakra e aumentare il no-stro flusso energetico, perchd pitr energia lasciamocircolare pii sani siamo. La malattia d provocatada squilibri o da blocchi nel flusso energetico. lnaltre parole, un flusso scarso nel sistema energeti-co dell' individuo a lungo andare porta alla malat-tia; inoltre, altera le sue percezioni e attutisce isuoi sentimenti, impedendogli di vivere in manieralibera e piena. Tuttavia, un essere umano non epsicologicamente pronto per <rimanere aperto) senon ha elaborato e sviluppato la sua maturitd e lasua chiarezza.

Ciascuno dei cinque sensi d associato a un chak-ra: il tatto con il primo chakra, I'udito, I'olfatto eil gusto con il quinto (chakra della gola); la vistacon il sesto chakra(oterzo occhio). Troverete unadescrizione piir approfondita nel capitolo dedicatoalla percezione.

I chakra dei corpi aurici svolgono tre principalifunzioni.

l. Yitalizzare ciascun corpo aurico e di conseguen-za il corpo fisico.

2. Consentire lo sviluppo dei diversi aspetti dellacoscienza; ogni chakra d connesso con una parti-colare funzione psicologica (nel capitolo l l si trat-terd degli effetti psicologici che si hanno aprendodhti chakra nel corpo eterico, nel corpo emotivo enel corpo mentale).

3. Trasmettere energia tra i vari livelli dell 'aura.Ogni strato dell'aura dispone di una propria serie disette chakra, ciascuno dei quali ha la medesima col-locazione anche nel corpo fisico. Questo d possibilein quanto ogni strato successivo rappresenta un sal-to di un'ottava in termine di frequenze. Per esem-pio, per il quarto chakra ve ne sono altri sette, cia-scuno dei quali, appartenendo a un livello progres-sivamente superiore, ha una banda di frequenze piiralta rispetto al precedente. Questi chakra sembranoinseriti I 'uno nell'altro come scatole cinesi e si am-pliano progressivamente pii si procede verso i livel-li superiori, estendendosi ognuno fino al bordo delcampo aurico cui appartengono.

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Tabella I

I chakra maggiori e le varie parti del corpo du essi alimentate

Chqkra Numero di piccoli

vortici{ l* r , i ; ,

Ghiandolaendocrina

Parte del corpo cui il chakro presiede

-' della sommitirdel cranio

5' del capo

5' della gola

.l ' del cuore

-1 ' del plesso solare

l' sacrale

I " di base

972 violetti-bianchi

96 indaco

16 azzurri

l2 verdi

10 gialli

6 arancio

4 rossi

epifisi

ipofisi

t iroide

timo

pancreas

gonadi

surrenale

parte superiore del cervello,occhio destro

parte inferiore del cervello, occhio sinistro,

orecchie, naso, sistema nervoso

bronchi, corde vocali, polmoni, esofago

cuore, sangue, nervo vago,

sistema circolatorio

stomaco, fegato, cistifellea,sistema nervoso

sistema riproduttivo

colonna vertebrale. reni

L'energia viene trasmessa da uno strato all'altroattraverso passaggi che coincidono con il verticedei chakra. Nella maggior parte delle persone que-sti passaggi sono chiusi e si aprono soltanto in se-guito a un lavoro di purificazione spirituale: allorai chakra diventano trasmettitori di energia. Ognichakra situato nel corpo eterico d direttamentecollegato allo stesso chakra nel corpo successivo(corpo emotivo), che circonda il corpo eterico e lopermea. I chakra del corpo emotivo, a loro volta,sono collegati con quelli del corpo successivo (cor-po mentale) e cosi via per tutti i sette strati.

Nei testi esoterici orientali si dice che ogni chak-ra ha un certo numero di oel+li; indagando piil afondo, questi petali sembrano essere pi9.g_9[;qqt!ciche roteano ad altissima velocitd, metabolizzandociascuno una vibrazione energetica che entra in ri-sonanza a una particolare velocitir di rotazione. Ilchakra pelvico, per esempio, ha quattro piccolivortici e metabolizza quattro frequenze energeti-che di base; lo stesso dicasi per ciascuno degli altrichakra. I colori che si osservano in ciascun chakrasono connessi con la frequenza della vibrazioneenergetica che viene metabolizzata alla sua specifi-ca velocitd di rotazione.

Poichd i chakra hanno la funzione di dare vitali-

tdr al corpo, ogni malattia ha con essi un rapportodiretto. La tabella I contiene un elenco dei settechakra maggiori collocati lungo la colonna verte-brale, con le parti del corpo alle quali ciascunopresiede. Si noterd che ogni chakra d in rapportocon una ghiandola endocrina e con uno dei plessinervosi principali. I chakra assorbono I'energiauniversale o primaria (ch'i, orgone, prana, o co-munque venga chiamata), la scompongono e quin-di la convogliano lungo imati @i, fino al sistema nervoso, alle ghiandoleendocrine e poi al sangue che ha la funzione di nu-trire i tessuti (v. fig. 6).

La funzione psicosomatica dei chakra, che verrdesposta nei particolari piir avanti, riguarda soprat-tutto i primi tre corpi dell'aura, quelli connessicon I'attivitd psichica, mentale ed emotiva al livel-lo della terra. Per esempio, quando il chakra delcuore funziona bene si ha facilitd ad am4re. Quan-do il primo ch-aiira d ,,sano>i, t'inOluia,ro solita-mente ha una forte volonth di vivere e ha un buonlegame con la terra; si tratta di una persona che dben radicata nella sua vita. Un buon funziona-mento del sesto e del terzo chakra comporta la ca-pacitd di pensare con chiarezza, mentre se questichakra non hanno una buona funzionalith i pen-sieri dell'individuo saranno confusi.

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gnergio primorio in entroto

Figura 6. Percorso del metabolismo dell 'energiaprimaria entrante

Il corpo eterico (primo strato)

Il corpo eterico (da <etere>, lo stato fra energia emateria) d composto di minuscole linee energeti-che <simili a una rete di raggi di luce scintil lanti),oppure alle linee luminose dello schermo televisivo(tav. u). Esso ha la medesima struttura del corpofisico, ivi comprese le parti anatomiche e tutti gliorgani.

Questo corpo consiste di una precisa struttura dilinee di forza (matrice energetica) su cui si plasmae si dncora la materia fisica di cui sono fatti i tessu-

ti del corpo. I tessuti esistono come tali soltanto invirtt del campo vitale che vi sta dietro; vale a direche il campo vitale d il presupposto e non il pro-dotto del corpo fisico. Questo e stato confermatodalle osservazioni compiute dal dottor John Pier-rakos e da me sulla crescita delle piante. Usandola percezione sensoriale superiore abbiamo infattinotato che le piante proiettano la matrice di uncampo energetico a forma di foglia prima che lafoglia spunti; in seguito la foglia si sviluppa all'in-terno di quella forma gid predisposta.

La struttura del corpo eterico, che come si d det-to d simile a una rete di linee luminose, d in costan-te movimento. Il chiaroveggente d in grado di ve-dere scintille di luce azzurro-bianca che si sposta-no lungo le linee energetiche in tutto il corpo fisi-co. Il corpo eterico sporge dal corpo fisico da 0,5fino a 5 centimetri e pulsa a un ritmo di circa 15:20-Ftl't-l€^*4l# -'

clclr al mlnuto.Il colore del corpo eterico varia dall'azafiro

chiaro al grigio. L'azzvrro chiaro d stato messo inrelazione a uno stato pir) sbltile di quello espressodal grigio. In altre parole, una persona sensibile econ un corpo sensibile tende ad avere un corpo

' eterico azztJrro, mentre un individuo piir atletico erobusto avrd un corpo eterico tendenzialmente gri-gio. Tutti i chakra del corpo eterico sono del suostesso colore: variano ciod dall'azzurro al grigio.Essi somigliano a vortici composti da una rete diluce, proprio come il resto del corpo eterico, nelquale si possono vedere tutti gli organi del corpofisico, ma formati da questa luce azzurrognola epulsante. Come nel caso delle foglie da noi osser-vato, la struttura eterica forma la matrice all ' inter-no della quale crescono le cellule; ciod le cellule delcorpo si sviluppano lungo le linee energetiche dellamatrice eterica, la quale d presente prima che losiano le cellule. Se si dovesse isolare il corpo eteri-co dal corpo fisico, esso apparirebbe come una fi-gura umana fatta di linee luminose azzurrognole eintermittenti, un po' come I'Uomo Ragno.

Se osservate la spalla di una persona in unastanza poco illuminata e contro uno sfondo bian-co, nero o blu scuro, potrete forse vedere le pulsa-zioni del suo corpo eterico. La pulsazione sale finoalla spalla, poi si propaga al braccio, come un'on-da. Se guardate piir attentamente noterete forseche fra la spalla e I'alone azzurro luminoso sembraesservi uno spazio; subito dopo, l 'alone d piu lu-minoso, e si smorza gradualmente allontanandosi

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dal corpo. Ma sappiate che non appena lo avretevisto sard scomparso, perchd si muove molto rapi-damente. Quando date una seconda occhiata sarirgii sceso lungo il braccio. Aspettate allora di co-gliere la pulsazione successiva.

Il corpo emotivo (secondo strato)

Il secondo corpo aurico (tav. nI), piir sottile delcorpo eterico e meno sottile del corpo successivo(corpo mentale), d il corpo emotivo, connesso coni sentimenti. Esso segue grosso modo il contornodel corpo fisico e ha una struttura molto piu fluidadi quella del corpo eterico. Ma non duplica il cor-po fisico: sembra invece composto di addensa-menti di una sostanza colorata molto sottile e inmovimento costante. Sporge dal corpo fisico da2,5 a 7,5 centimetri .

Questo coii'-o cbmpenetra i due corpi pii internie piu densi (eterico e fisico) e i suoi colori varianoda toni brillanti e limpidi a toni piir scuri e opachi,a seconda del grado di chiarezza o di confusionedei sentimenti, ovvero dell'energia che li produce.Sentimenti chiari e carichi di energia, come I'amo-re, I'eccitazione, la gioia o l'ira, producono colo-razioni brillanti e nette, mentre le emozioni confu-se creano colori torbidi e scuri. Quando le emozio-ni <torbide>> ricevono energia attraverso I'intera-zione personale (la psicoterapia), i colori si separa-no nelle tonalitir primarie e diventano piir brillanti.Questo processo d descritto nel capitolo 9.

./ Il corpo emotivo contiene tutti i colori dell'arco-baleno e ogni chakra appare come un vortice dicolore diverso. nell'ordine dei colori dell'iride.

1o chakra2o chakra3o chakra4o chakra5" chakra6o chakra7o chakra

rossorosso-aranciogialloverde erba brillanteazzurro cieloindacobianco

Nel capitolo 9 riporterd le osservazioni compiu-te sul corpo emotivo durante una serie di sedute te-rapeutiche. In generale si pud dire che questo cor-po appare come un insieme di addensamenti vapo-rosi di colore che si muovono entro la matrice ete-rica e debordano un poco da essa. A volte noiemettiamo <<nuvole>> di colore nello spazio attorno

a noi, fenomeno che d particolarmente evidentequando il soggetto libera le sue emozioni durantela terapia.

Il corpo mentale (terzo strato)

Il terzo corpo dell'aura d detto corpo mentale (tav.w); esso si estende al di ld del corpo emotivo ed dcomposto di sostanze ancor piu sottili, tutte con-nesse con il pensiero e con I'attivitd della mente. Ilcorpo mentale appare di solito come un'intensaradiazione luminosa di colore giallo attorno al ca-po e alle spalle, che poi scende lungo tutto il cor-po. Quando il soggetto d concentrato in un'attivitirmentale, esso si espande e diventa piir luminoso.Sporge dal corpo fisico da 7,5 4-N "gentir4-qtri.

Anche il corfo mentale h ?i.,ttura; es-so contiene la struttura delle nostre idee. E per lopiir giallo e al suo interno si possono vedere le for-me dei pensieri, che appaiono come addensamentidi conformazione e luminositd variabili. Alle for-me dei pensieri si sovrappongono altri addensa-menti di colore. emanati dal livello emotivo. cherappresentano l'emozione del soggetto connessacon quel particolare pensiero. Piu I'idea d chiara eben conformata, pii apparirh chiara e ben confor-mata la forma a essa associata. Concentrandoci suun pensiero noi possiamo rafforzare la forma chegli corrisponde; inoltre, i pensieri abituali diventa-no forze molto potenti e <<ben conformate>>, chefiniscono per influire sulla nostra vita.

Il corpo mentale d stato per me quello pit diffi-cile da osservare, forse, in parte, perch6 stiamoappena iniziando a svilupparlo e a usare il nostrointelletto in una maniera chiara. E per questo mo-tivo che siamo molto coscienti dell'attiviti menta-le e ci consideriamo una societir analitica.

Al di li del mondo fisico

Nel metodo terapeutico da me adottato i tre stratiinferiori dell'aura (v. fig. 5) riguardano e metabo-lizzano energie connesse con il mondo fisico, men-tre i tre strati superiori metabolizzano energie as-sociate al mondo spirituale. Il quarto strato, o li-vello astrale, connesso con il chakra del cuore, d illuogo di trasformazione attraverso il quale devepassare tutta l'energia quando ci si sposta da un

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mondo all'altro. Cio significa che I'energia spiri-tuale deve passare attraverso il fuoco del cuore peressere trasformata in energia fisica inferiore, men-tre le energie fisiche (appartenenti ai tre strati infe-riori dell 'aura) devono passare attraverso il fuocotrasformatore del cuore per diventare energie spi-rituali. Nella terapia globale, di cui parlerd nel ca-pitolo 22, si impiegano le energie connesse con tut-ti gli.strati e con tutti i chakra e si fanno passareattraverso il cuore. centro dell'amore.

Fin qui ci siamo soffermati soprattutto sui trestrati inferiori. I metodi di psicoterapia impiegatiin America operano per lo pii sui tre strati inferio-ri e sul cuore. Ma quando si passa a esaminare iquattro strati superiori del campo aurico tuttocambia, poich6, non appena si apre la propria per-cezione agli strati che stanno sopra al terzo, si co-mincia o percepire le entitd che esistono in queglistrati e che non hanno corpo fisico. Le mie osser-vazioni e quelle di altri chiaroveggenti dimostranoche esistono altri stati di realtd, o altre <bande difrequenza>, al di ld della realtdr fisica. I quattro li-velli superiori del campo aurico corrispondono aquattro di quegli stati di realtir. Voglio precisareancora una volta che la mia analisi non d che untentativo di creare uno schema utile a spiegare i fe-nomeni osservati; sono certa che in futuro verran-no formulati sistemi migliori. Quello che vi pre-sento si d rivelato utile per me.

Come potete vedere nella figura 5, io associo itre chakra superiori rispettivamente alle funzionifisiche, emotive e mentali dell 'essere umano nellasua realtd spirituale. Questo perch6 la maggiorparte di noi usa soltanto quella porzione di s6 perquelle funzioni di tipo limitato, che sono: la vo-lonth superiore, i sentimenti amorosi superiori e laconoscenza superiore intesa come comprensionesimultanea di interi concetti. Il quarto strato dquello dell'amore: d la soglia che dd accesso ad al-tri stati di realtd.

Ma la struttura d in effetti piir complicata:ognuno degli strati al di sopra del terzo d un veroe proprio stato di realtir, con esseri, forme e fun-zioni personali che vanno al di ld di cio che comu-nemente chiamiamo umano. Ciascuno costituisceun mondo complesso, nel quale noi viviamo e ab-biamo il nostro essere. La maggior parte di noisperimenta queste realtir durante il sonno, ma nonle ricorda, mentre alcuni sono in grado di entrarviespandendo la coscienza con le tecniche della me-

ditazione. Queste tecniche aprono le giunzioni nelcuore dei chakra consentendo alla coscienza di<viaggiare>) attraverso i vari strati. Per introdurregli argomenti che intendo trattare ora, mi concen-trerd esclusivamente sulla descrizione degli stratiaurici e delle loro funzioni limitate. Piu avanti misoffermerd invece sui livelli superiori o <<frequenzesuperiori di realtir>.

Il corpo astrale (quarto strato)

Il corpo astrale (tav. v) d amorfo ed d composto diaddensamenti di colore pit belli di quelli del corpoemotivo. Tendenzialmente esso rivela la stessagamma di colori di questo corpo, ma in genere levarie tonalitd sono intrise della luminositd roseadell'amore. Rispetto al corpo fisico, il corpo astra-le si espande all 'esterno da 15 a 30 centimetri. Isuoi chakra hanno colori deilfriiissa ottava del-I'arcobaleno del corpo emotivo, ma ciascuno d,permeato dalla luminescenza rosea dell'amore. Il

/ chakra del cuore di una persona piena di amore ri-' vela una forte luminositd rosa al livello astrale.

Quando le persone si innamorano si possono ve-dere fra i loro cuori splendidi archi di luce rosatae una bella colorazione rosa si aggiunge alle pulsa-zioni dorate che solitamente osservo in corrispon-denza dell'ipofisi. Quando gli individui entrano inrapporto fra loro si sviluppano cordoni che esconodai chakra e collegano una persona all 'altra. Que-sti cordoni esistono a molti altri livelli del campoaurico, oltre che a quello astrale; inoltre, piu ilrapporto d duraturo e solido, piir numerosi e robu-sti sono i cordoni. Quando un rapporto finisce icordoni si spezzano, il che comporta talvolta mol-to dolore. Nella fase durante la quale una persona<<si affranca>> da un'altra, i cordoni si staccano dailivelli inferiori del campo e si innestano nuova-mente nell' io.

Al livello astrale avviene un'intensa interazionefra persone; in una stanza dove siano presenti di-versi individui, grosse macchie di colore sfreccianonello spazio, rimbalzando da una persona all'al-tra. Alcune sono piacevoli, altre no. Potete avver-tire la differenza. Potreste, per esempio, sentirvi adisagio a causa di una persona che si trova all'al-tro capo della stanza e non sembra nemmeno con-sapevole della vostra presenza, perch6 a un certolivello stanno awenendo molte cose. Ho visto per-

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\one stare I'una presso I'altra in un gruppo fingen-do di non notarsi, mentre sul piano energetico av-'. eniva un'intensa comunicazione e una gran quan-'::a di forme di energia veniva scambiata fra loro.

-:nza dubbio anche voi avete sperimentato questo

'-':omeno, soprattutto quando si tratta di intera-- -.ne fra i due sessi. Non si tratta soltanto di lin-; -.iggio corporeo, ma di un vero e proprio feno--.ino energetico che puo essere osservato. Per

--:mpio, se un uomo o una donna sta fantastican-:,, di fare I'amore con qualcuno, diciamo in un-rr o a una festa, avviene una vera e propria:-plorazione al livello dei campi energetici, per ve--:iicare se i campi siano in sincronismo fra loro e..' le due persone siano compatibili. Nel capitolo 9srporro altri esempi di questo fenomeno dell' inte-:azione al livello dell'aura.

Il corpo eterico <<matrice>> (quinto strato)

Definisco il quinto strato dell'aura corpo eterico,.ma.trice>> (tav. vr) in quanto contiene tutte le for-rne esistenti sul piano fisico, quasi si trattasse di unnegativo fotografico o di un modello. Esso e infat-ti la matrice dello strato o corpo eterico, il quale,come ho gih detto, d a sua volta la matrice del cor-po fisico. Il corpo eterico deriva la sua strutturadal corpo eterico <<matrice>>, il quale sporge dalcorpo fisico da {j*3-Sg centimetri. In caso di ma-lattia, quando la configurazione del corpo etericosi altera, d necessario intervenire sul corpo eterico<matrice>> affinchd esso, in quanto configurazioneoriginaria, agisca come supporto nel processo diricostituzione. Essendo il l ivello eterico quello alquale il suono crea la materia, la terapia basata suisuoni d la piu efficace quando si tratta di interveni-re su questo strato. Di questo si parlerir piir estesa-mente nel capitolo 23, dedicato alla terapia. Alchiaroveggente le forme contenute nel corpo eteri-co <<matrice> appaiono come linee trasparenti suuno sfondo blu cobalto - qualcosa di simile a unacianografica, ma in un'altra dimensione (o su unaltro livello di realtd). E come se le forme fosseroin negativo, ciod costituite dagli spazi bianchi inun campo blu scuro.

Per meglio chiarire cid che intendo, faro riferi-mento alla creazione della sfera da una parte nellageometria euclidea e dall'altra nello spazio eterico.Nella geometria euclidea si parte da un punto e si

traccia il raggio nelle tre dimensioni per creare lasuperficie della sfera. Per contro, nello spazio ete-rico - che potremmo anche definire spazio negati-vo - si attua il processo inverso: un numero infini-to di piani che provengono da tutte le direzioniriempie lo spazio, eccettuata I'area della sfera, cheviene lasciata vuota. Cosi viene definita la sferanello spazio eterico: lazona che non viene riempi-ta dai piani sopraggiungenti che si incontrano fraloro.

Il corpo eterico <matrice>, dunque, crea unospazio vuoto o negativo nel quale puo esistere ilcorpo eterico, o primo strato dell'aura. Esso fa daimpronta al corpo eterico, il quale, a sua volta,fornisce I'impianto strutturale (campo energeticostrutturato) del corpo fisico. Il corpo eterico <ma-trice>> del campo energetico universale contienetutte le forme esistenti sul piano fisico, ma in for-ma di modello o di impronta. Tali forme esistononello spazio negativo, sono ciod spazio vuoto nelquale si sviluppa la struttura eterica e in base alquale vengono in essere tutte le manifestazioni fi-s iche.

Se durante I'osservazione del campo di un indi-viduo ci si concentra esclusivamente sulle frequen-ze del quinto livello, si puo isolare il quinto stratodell'aura. Quando faccio questo, percepisco laforma del campo aurico, che sporge dal corpo fisi-co di circa 75 centimetri e che appare come un alo-ne ovale molto allungato. Esso contiene I'interastruttura del campo, compresi i chakra, gli organie le forme del corpo fisico (arti ecc.), tutti in nega-tivo. Tutte queste strutture sembrano costituite dalinee trasparenti su uno sfondo blu scuro. Quandomi concentro su questo livello sono in grado dipercepire anche tutte le altre forme nell'ambienteche mi circonda in questa prospettiva; cid sembraavvenire automaticamente quando sintonizzo lamia percezione su tale frequenza. Vale a dire chela mia attenzione si sposta in un primo tempo sulquinto livello generale, poi si concentra sulla per-sona che sto osservando.

II corpo celestiale (sesto strato)

Il sesto strato dell'aura d il l ivello emotivo sul pia-no spirituale e viene chiamato corpo celestiale(tav. vtt). Esso sporge dal corpo fisico da '10 a 90centimetri. Si tratta del livello sul quale sperimen-

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tiamo I'estasi spirituale ed d raggiungibile con lameditazione e numerose altre pratiche citate inquesto libro. Quando portiamo il nostro essere sulpiano che ci collega all'intero universo, quandovediamo la luce e I'amore in ogni cosa esistente,quando siamo immersi nella luce e non avvertiamopiir alcuna separazione fra la luce e noi stessi e sia-mo fusi con Dio. allora abbiamo elevato la nostracoscienza al sesto livello dell'aura.

Quando il chakra del cuore e il chakra celestialesono aperti e collegati fra loro si libera I'amore in-condizionato. In questo stato I'amore per I'umani-td nel suo complesso e per le singole persone nellaloro realth anche fisica si fonde con I'estasi dell'a-more spirituale che trascende la realtd fisica e ab-braccia ogni livello e forma di esistenza. L'unionedi quei due livelli produce I'esperienza dell'amoreincondizionato.

Il corpo celestiale mi appare in una bellissimaluce sfavillante, intrisa per lo piir di colori pastel-lo. Esso ha riflessi argentei e dorati e I'opalescenzadella madreperla; inoltre, ha una forma meno de-finita di quella del corpo eterico <<matrice>>, perch6sembra semplicemente fatto di luce emanata dalcorpo, analoga al lucore emanato da una candela.All'interno di questo alone luminoso si vedono an-che raggi di luce piir intensa.

Il corpo keterico <<matrice>> o corpo causale(settimo strato)

Il settimo corpo dell'aura d costituito dal livellomentale del piano spirituale e viene chiamato kete-rico <<matrice> o corpo causale (tav. vln). Essosporge dal corpo fisico da 75". a lOAgentimetri.Quando eleviamo la nostra.offiffiffiffi ti-vello dell'aura sappiamo di essere un tutt'uno con ilCreatore. Questo corpo ha una fascia esterna dellastessa forma ovale del campo aurico e contiene tuttigli strati dell'aura connessi con I'attuale incarna-zione dell'individuo. Esso d una matrice altamentestrutturata. Alla mia visione appare composto diminuscoli fili di luce argento e oro, molto resistenti,i quali tengono insieme I'intera forma dell'aura. Inesso figurano la struttura del corpo fisico, che ap-pare come una rete di fili dorati, e tutti i chakra.

Quando mi sintonizzo sulle frequenze del setti-mo livello percepisco una bellissima luce d'orosfavillante, che pulsa molto rapidamente e sembra

costituita da migliaia di fili d'oro. La fascia ester-na sporge dal corpo fisico da 90 a 100 centimetri,a seconda del soggetto; ha la punta rivolta in bassoe all'altra estremitir si estende sopra il capo dellapersona per circa 90 centimetri. Se I'individuo ddotato di molta energia, il settimo corpo pud esse-re anche pit esteso. Il bordo esterno mi appare co-me un guscio d'uovo e il suo spessore sembra esse-re di 0,5-1 centimetro. E estremamente forte edelastico, resistente alla penetrazione, e protegge ilcampo aurico come il guscio dell'uovo protegge ilpulcino. A questo livello tutti i chakra e le confor-mazioni del corpo fisico appaiono sotto forma diluce dorata. Si tratta del livello pii forte e resisten-te di tutto il campo aurico.

Si potrebbe paragonare il settimo corpo aun'onda stabile di luce dalla forma intricata, chevibra a una frequenza estremamente alta. Quandolo si osserva si pud quasi udire un suono; anzi, so-no convinta che meditando su quella visione unsuono verrebbe percepito. Il corpo causale contie-ne anche la corrente energetica principale, chescorre lungo la spina dorsale ed d la piir importan-te fonte di alimentazione di tutto il corpo. Percor-rendo la spina dorsale con un moto pulsanteascendente e discendente, questo flusso energeticodorato passa attraverso la radice di ogni chakra econnette fra loro i flussi energetici che i singolichakra immettono in s6.

La corrente energetica verticale e principale pro-voca per induzione altri flussi energetici a 90 gradirispetto al suo asse, i quali formano lingue dorateprotese in fuori rispetto al corpo. A loro voltaqueste lingue creano altre correnti che circolanoatto{no al campo, cosi che l'intero campo auricoe tutti i livelli a esso inferiori sono circondati dauna rete che fa, per cosi dire, da contenitore. Que-sta rete rivela lapotenza della luce dorata, la men-te divina che tiene insieme I'intero campo nella suacompletezza.

Inoltre, nella fascia esterna (guscio d'uovo) delcorpo causale sono contenute le bande di colorerelative alle vUe passate. Si tratta di fasce di lucecolorata che circondano completamente l'aura epossono essere percepite in qualsiasi punto dellasuperficie del <guscio d'uovo>>. La banda in corri-spondenza della zona testa-collo contiene solita-mente la vita passata che I'individuo sta cercandodi risolvere nella sua attuale situazione. JackSchwarz descrive queste bande e ne interpreta il si-

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Figura 7. L'aura attorno alle mani

gnificato in base al colore. Pii avanti, nel capitolodedicato alla terapia fondata sulla vita passata,spieghero come operare con queste bande di colo-re. Il corpo causale corrisponde all 'ultimo livellodell'aura sul piano spirituale; esso contiene il pro-getto della vita di un individuo ed d I'ultimo livellodirettamente collegato a questa incarnazione. Aldi la di questo livello vi d il piano cosmico, quellodi cui non si pud fare esperienza nella condizionelimitata di un'incarnazione.

Il piano cosmico

Attualmente sono in grado di percepire due livellial di sopra del settimo: I'ottavo e il nono livello,

connessi rispettivamente con l'ottavo e con il nonochakra situati sopra la testa. Questi livelli mi ap-paiono come molto sottil i, cristallini e percorsi davibrazioni ad altissima frequenza. Sembrano se-guire il criterio generale dell'alternanzalra sostan-za (ottavo livello) e forma (nono livello); infatti,l 'ottavo strato in genere sembra fatto di una so-stanza fluida, mentre il nono appare come unamatrice cristallina di tutto cio che vi d al di sottodi esso. Non ho trovato nessun riferimento a que-sti l ivelli nei testi e nelle relazioni, tuttavia essipotrebbero esistere. Io ne ho una conoscenza as-sai limitata, se si escludono certe pratiche tera-peutiche molto potenti che mi sono state insegna-te dalle mie guide spirituali e che descriverd nelcapitolo 22.

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Percezione del campo aurico

E importante ricordare che quando si comincia asviluppare la percezione del chiaroveggente in ge-nere si d in grado di vedere soltanto i primi stratidell'aura e non si distingue uno strato dall'altro.Per lo pit si percepiscono soltanto forme e coloriin maniera generica, ma migliorando la propriasensibilitd ci si sintonizza su frequenze sempre piiralte e si giunge a vedere gli strati superiori e piirsottili. Inoltre, si impara a distinguere gli strati fraloro e a concentrarsi su uno in particolare.

La maggior parte delle illustrazioni dei prossimicapitoli mostra soltanto i primi tre o quattro corpiaurici, senza distinzione fra un corpo e I'altro: essisono raffigurati mescolati fra loro e nella granparte degli esempi che illustrero agiscono insieme.Per la maggior parte del tempo le nostre emozioniinferiori, il nostro processo basilare di pensiero ei sentimenti interpersonali sono mescolati insiemee confusi, e noi non siamo molto abili nel distin-guerli in noi stessi. In parte, quella fusione d visibi-le nell'aura. Infatti, il corpo mentale e il corpoemotivo sembrano spesso agire come un'unicaforma confusa. Negli esempi di terapia che descri-vo qui, il paziente fa una grande distinzione fra icorpi; tuttavia I'azione terapeutica e qualsiasi al-tro processo di crescita fanno si che gli strati delnostro essere diventino piu distinti. Il paziente im-para a riconoscere le emozioni di base, i processidi pensiero e le emozioni piir elevate dell'amore in-condizionato connesse con i livelli superiori del-I 'aura.

Questo apprendimento avviene a mano a manoche il soggetto comprende i rapporti di causa edeffetto descritti nel capitolo 15. Ciod egli cominciaa rendersi conto di quanto le sue convinzioni in-fluiscano sulle idee che si formano nel corpo men-tale, di quanto le idee influiscano sul corpo emoti-vo, che a sua volta influisce sul corpo eterico, ilquale, infine, produce effetti nel corpo fisico. Ot-

tenuta questa comprensione, pud poi distinguerefra i vari strati del campo aurico, che diventanosempre pit chiari e distinti pii il soggetto appro-fondisce la conoscenza di s6, riconosce le sensazio-ni fisiche, i sentimenti emotivi e i pensieri, e sicomporta di conseguenza.

Piir avanti, leggendo i capitoli dedicati alla tera-pia, comprenderete meglio quanto sia importantesaper distinguere fra i vari strati dell'aura.

Risposta alle domande poste nel paragrafo<<Come esercitarsi a vedere I'aura>>

Percorrendo il cerchio, I'energia si sposta quasisempre da sinistra verso destra. Quando la si arre-sta si ha una sensazione molto sgradevole e di soli-to d impossibile fermare il flusso completamente.La sensazione che state costituendo qualcosa fra levostre mani si manifesta come un formicolio unitoa una pressione, un effetto simile a quello deli'b-lettriciti statica. Quando i bordi del corpo energe-tico entrano in contatto si sente un formicolio conpressione. Quando il bordo del corpo energeticoentra in contatto con la pelle, il formicolio e lasensazione di pressione sono avvertiti in quella zo-na cutanea. Quando si tracciano dei cerchi sul pal-mo della mano si sente un formicolio lungo la cir-conferenza dei cerchi.

La maggior parte delle persone, quando si eser-cita a percepire I'aura, vede un alone attorno alledita e alle mani, qualcosa che somiglia alle onde dicalore sopra un termosifone; talvolta questo aloned colorato, per esempio d azzurro.I l pi i del le vol-te, ai primi tentativi appare incolore. Gli aloni siprotendono come se fossero elastici quando, dopoessere entrati in contatto, le mani o le dita vengo-no allontanate fra loro. Allorchd le mani vengonoallontanate I'una dall'altra in senso verticale (fig.7C), l'alone dapprima segue il dito cui appartene-va in origine, poi salta al dito pii vicino.

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Parte terzaLa psicodinamica e il campo energetico umano

<La luce dorata della fiamma di una candelasiede sul trono della sua luce scura che aderisce

allo stoppino.>

Zohar

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Parte terzaLa psicodinamica e il campo energetico umano

<La luce dorata della fiamma di una candelasiede sul trono della sua luce scura che aderisce

allo stoppino.>

Zohar

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lntroduzione. L'esperi enza, terapeutica

.:{,r RrcoMrNCrATo a percepire I'aura da adulta: -ando lavoravo come psicoterapeuta e non sol-'i;rlo potevo, ma dovevo osservare le persone at-'rntamente. Durante le molte ore di pratica osser-.ir la dinamica di numerose persone. Si trattd di

-:' i vero e proprio privilegio, perch6 I'etica sociale

-.\mune non consente un simile comportamento.i'cr esempio, sono certa che a tutti voi d capitato.:: provare un particolare interesse per una persona

-l un autobus o in un caffd e di vedere la persona', !)ltarsi con un'espressione infastidita perchd Ia3uardavate fisso. Ora, in primo luogo, come sape-'' a che stavate osservandola? Lo ha avvertito at-:ra!'erso il campo energetico. Secondo punto: per-:he ne era infastidita''! La gente diventa molto ner-r osa quando d osservata; la maggior parte di noinon desidera che le proprie dinamiche personali:iano note agli altri, per lo piir perch6 si vergognadi scoprirsi. Tutti abbiamo dei problemi e tutticerchiamo di nasconderne almeno una parte. Inquesta sezione del libro spiegherd come le espe-rienze private degli individui si rivelino nella loroaura, e fard un collegamento con la psicodinamica

e con la struttura del carattere definita dalla bioe-nergetica. Ma cominciamo con il considerare lapsicoterapia alle sue basi, e ciod in rapporto allosviluppo infantile.

Esistono molti studi sulla crescita e sullo svilup-po dell'uomo; famoso e quello di Erik Erikson,che ha stabilito le fasi dello sviluppo in base all 'e-td. Queste fasi sono ormai note a tutti, tanto chenel linguaggio comune si fa spesso riferimento,per esempio, alla fase orale, alla fase adolescenzia-le, alla fase puberale e cosi via. Nessuno degli stu-di sullo sviluppo fa riferimento all 'aura, poich6 es-sa d ignota alla maggior parte degli psicologi. Tut-tavia, I'aura offre informazioni estremamente pre-ziose sulla struttura psicologica e sull'evoluzionedell' individuo, poich€ cid che va sviluppandosinell'aura in una qualsiasi fase di crescita d in rap-porto diretto con lo sviluppo psicologico. Anzi, sipud dire che lo sviluppo psicologico sia il risultatonaturale di cio che avviene nei campi dell'aura.Diamo ora un'occhiata a quello che d il normalesviluppo del campo energetico di una persona dal-la nascita fino alla morte.

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8. La crescita e lo sviluppo umano nell'aura

Prn tracciare l'arco dell'esperienza umana dallanascita alla morte e oltre la morte utilizzerd le ri-sorse della tradizione sia psicologica sia metafisi-ca; se i riferimenti alla metafisica vi infastidisco-no, prendeteli come metafore.

L'incarnazione

L'incarnazione non avviene semplicemente con lanascita, ma d un processo che si svolge duranteI'intero arco della vita. Per descriverla dobbiamoricorrere a termini metafisici. L'incarnazione d unmoto organizzato dell'anima, in cui vibrazioni oaspetti dell'anima del tipo piir sottile, o a piil altafrequenza, vengono continuamente emanati versoil basso, attraverso i corpi aurici piu sottili e infinenel corpo fisico. Queste energie che si susseguonosono utilizzate dall'individuo per la sua crescita intutto i l corso della vita.

A ognuna delle fasi principali della vita corri-spondono nuove vibrazioni di piir alta frequenza,nonche I'attivazione di chakra diversi. Cosi, inciascuna fase, la personalitd dispone di nuoveenergie e di una nuova coscienza per espandersi.Ogni fase apre nuove aree di esperienza e di cono-scenza. Vista in questa prospettiva, la vita d unsusseguirsi di scoperte emozionanti e di prove perl 'anima.

Il processo dell'incarnazione e regolato dall'iosuperiore; lo schema della vita e contenuto nel set-timo strato aurico, il corpo causale. Si tratta di unmodello dinamico che cambia costantemente viavia che l'individuo compie libere scelte nel corsodella propria vita e cresce. Sviluppandosi, la per-sona diviene capace di sostenere i livelli piir alti divlbrazioni/energia/cos cienza che penetrano neisuoi veicoli - i corpi aurici e i chakra - e li attra-versano. Cosi si serve di realtd sempre pii espanse,procedendo nel cammino della vita. Con il pro-gredire di ciascun individuo, progredisce I'intera

umanitd. Ogni generazione d in grado di reggerevibrazioni pitr alte della precedente e cosi l,interaspecie umana va spostandosi, nel suo progettoevolutivo, verso frequenze pii alte e realtd piiespanse. II principio del progresso della razzaumana compare in molti testi religiosi, come i libridella Cabala,la Bhagavadgttd,le Upanisdd e altri.

Il processo dell'incarnazione prima del concepi-mento e stato studiato da Madame Blavatsky e piirdi recente da Alice Bailey, Phoebe Bendit ed EvaPierrakos. Secondo Ia Pierrakos l'anima che devereincarnarsi si incontra con le sue guide spiritualiper progettare la nuova vita. In questo incontroI'anima e le guide considerano i compiti che do-vranno essere assolti durante I'evoluzione dell'ani-ma stessa, il karma che andrir affrontato e risolto.il sistema negativo di credenze che dovrd essere eli-minato attraverso l'esperienza. Questo lavoro dasvolgere nel corso della vita d il <compito)) dellapersona.

Per esempio, la persona pud aver bisogno di svi-luppare le sue capacitir di leader: nel corso della vi-ta si troverd in situazioni in cui queste capacitdavranno un ruolo chiave. Per i diversi individuiche hanno questo problema, le circostanze saran-no diverse, ma sempre si trattere del problema diagire come leader. Un individuo puo nascere inuna famiglia con una lunga tradizione di <capi> -generazioni di stimati capitani d'industria o di lea-der politici -, mentre un altro pud nascere in unambiente in cui il ruolo del capo non d mai esistitoed d anzi visto come qualcosa contro cui ribellarsi.In entrambi i casi il compito della persona d di im-parare ad accettare quel problema in un modoequilibrato e non doloroso.

Secondo Eva Pierrakos il grado di assistenzache I'anima riceve da parte delle sue guide e I'in-fluenza di quell'aiuto sulle future circostanze dellavita dipendono dalla maturitd dell'anima stessa.Quando essa si incarna, le vengono scelti i genitoriadatti per fornirle I'esperienza fisica e ambientale

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:- :ui ha bisogno; questa scelta determina le ener-r.: che col tempo formeranno il veicolo fisico in---: l'anima si incarnerd per svolgere il suo compi-: Essa si assume un compito personale (come per

:xmpio la soluzione del problema del leader) e un. -mpito a livello mondiale, che rappresenta il suo: .;rtributo all'umanitir. Il progetto d unico e indi-. juale, cosi che svolgendo il suo compito perso-::le I'anima diviene pronta a effettuare quello-:.ondiale. Il compito personale la libera, metten-:.r in moto energie che vengono poi impiegate per':,ltro suo compito su scala piir vasta.

Tornando all'esempio relativo alle capacitd delcader, I'individuo dovrir acquisire quelle capacitlr:rima di assumersi tale ruolo nel campo di azionerrescelto. Dovrd magari superare la soggezione:rovocata da una lunga tradizione di capi nella.ua famiglia; oppure quella tradizione fornirir l'i-.pirazione che gli consente di procedere afferman-Josi come capo in un modo suo proprio. Ogni ca-

'o e diverso e del tutto personale, in quanto d con-nesso con I'assoluta individualith dell'anima che sireincarna per apprendere.

Il progetto di una nuova vita comprende mol-te realtir probabili, che consentono alla volontdun'ampia libertd di scelta. Intessuti nella tramadella vita sono i processi di causa ed effetto, Noistessi creiamo la nostra realtir e a questo contribui-scono varie parti del nostro essere. La costituzionedella propria realtir non d sempre facile da com-prendere su un semplice piano di causa ed effetto,bench€ sia possibile capire da quel punto di vistabuona parte delle nostre esperierize. Cio che avvie-ne d che la persona letteralmente crea cid che vuo-le, e cid che vuole d contenuto nella coscienza, nel-I'inconscio, nel superconscio e nella coscienza col-lettiva. Tutte queste forze creative si mescolanocreando I'esperienza a molti livelli del nostro esse-re via via che procediamo nella vita. Dal mio pun-to di vista, il karma d un processo di causa ed ef-fetto a lungo termine, sui vari piani dell'esistenza.Cosi noi creiamo attingendo sia alla fonte perso-nale sia a quella collettiva; sul piano collettivo esi-stono, ovviamente, raggruppamenti minori all'in-terno di raggruppamenti maggiori, in un comples-so sistema di connessioni che nel suo insieme for-ma la grande trama della vita creativa. Se vediamola vita in questa prospettiva non potrd che apparir-ci ricca di possibilitd e la guarderemo con meravi-slia infantile.

Quando il progetto di vita d stato finalizzato,nell'anima inizia un lento processo di perdita dellacoscienza del mondo spirituale. All'atto del conce-pimento avviene un collegamento sul piano ener-getico fra I'anima e l'ovulo fecondato. In questafase, inoltre, si forma un utero eterico, il qualeprotegge I'anima da ogni influsso esterno, esclusoquello della madre. Con lo svilupparsi del feto,I'anima comincia pian piano a sentirsi attirata ver-so di esso e a connettervisi consciamente. Vi sonomomenti in cui diviene improvvisamente consape-vole di tale connessione e il corpo in formazione epercorso da una grande scarica di energia di co-scienza. Poi I'anima perde nuovamente consape-volezza, per risvegliarsi pian piano nella realti fisi-ca. Quei momenti di improvvisa e intensa presa dicoscienza corrispondono ai movimenti fetali che lamadre avverte nel proprio ventre.

La nascita

La nascita avviene in un momento specifico e indi-viduale dello sviluppo di ciascuna anima. L'animaperde l'involucro protettivo costituito dall'uteroeterico e per la prima volta d sottoposta agli influs-si dell'ambiente. Per la prima volta si trova solanell'oceano di energia in cui ciascuno di noi d im-merso, ed entra in contatto con quel campo ener-getico. Sempre al momento della nascita i campienergetici, piir ampi e potenti, dei corpi celestialiinfluiscono per la prima volta sul nuovo campodell'anima reincarnata. Naturalmente I'oceano dienergie che ci circonda viene a sua volta influenza-to e arricchito dal nuovo campo energetico che sid formato con la nascita del nuovo essere. E comese una nuova nota venisse ad aggiungersi alla sin-fonia della vita.

La prima infanzia

Il processo del lento risveglio nel mondo fisicoprosegue dopo la nascita. In questa fase della vitail bambino dorme molto; I'anima occupa i corpienergetici superiori e lascia liberi il corpo fisico equello eterico perch6 possano compiere I'intensolavoro di formazione della realtd fisica del bam-bino.

Nella prima fase della vita I'individuo ha il com-

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compo ozzurro chioro

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Figura 8. Aura normale di un neonato(visione diagnostica)

pito di abituarsi alle limitazioni della sensazionefisica e alla realtir tridimensionale. Ho osservatomolti neonati impegnati in questo difficile lavoro;li ho visti faticare per abbandonare i loro compa-gni di giochi e le figure dei genitori spirituali, e tra-sferire la propria affettiviti sui nuovi genitori. Es-si avevano tutti i l settimo chakra (quello dellasommitir del capo) molto aperto (fig. 8). Il bambi-no, dopo la nascita, deve lottare per <<far stare) sestesso nel suo corpicino. Quando vedo un neonatoabbandonare il corpo fisico e trasferirsi nei corpisuperiori, spesso lo percepisco come uno spirito dicirca tre metri e mezzo di altezza.Il faticoso lavo-ro del neonato comporta l'apertura del primochakra (quello alla base della colonna vertebrale)che gli consente di collegarsi alla terra.

Un esempio da me osservato fu quello di un

bambino nato con un ritardo di un mese. Il partofu molto rapido e subito dopo il neonato fu colpi-to da febbre. I medici eseguirono un prelievo spi-nale per verificare se fosse affetto da encefalite; ilprelievo fu effettuato nella regione del chakra sa-crale. Il neonato stava lottando per lasciar andaredue suoi compagni e lo spirito di una donna, i qua-li a loro volta non volevano lasciarlo. Durantequesta lotta egli si apriva per collegarsi alla terraogni volta che era presente la sua guida. Poi perde-va il contatto con la guida, vedeva i suoi amici ela donna, e si trovava coinvolto in un grave con-flitto fra i due mondi. In quei momenti si sentivapii affine allo spirito della donna che alla propriamadre fisica. Lottando per non incarnarsi emette-va energia dal chakra sacrale e verso destra, pernon sviluppare radici verso il basso attraverso il

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;hakra di base (primo chakra). Era in grado di far.:uesto anche grazie al foro prodotto nell'aura dal::elievo spinale. Dopo aver lottato per un certo':mpo rientrava in contatto con la sua guida e si

-:.lmava, apriva il chakra di base e portava avantiprocesso dell' incarnazione.Cercai di aiutarlo; la prima volta accetto in par-

'i la terapia, ma in seguito la rifiutd. Ogni voltai:re cercavo di immettere energia nella sua aura fa-::ra i capricci: sapeva quel che stavo facendo e-..rn mi consentiva di avvicinarmi. La mia inten-::r)n€ €rtt di saldare il foro nel chakra sacrale al

-cttimo livello della sua aura e di deviare I'energia

-.' 'nvogliandola verso il basso. Lui non mi permet-': 'ra di farlo. Cercai anche di avvicinarlo quando::a profondamente addormentato: quando arriva-.r-r & una distanza di mezzo metro si svegliava e si:retteva a urlare. Si trattava chiaramente di una..'rtta tremenda e non voleva essere aiutato da nes-

-uno. Uno dei problemi fisici minori collegati aiuesto conflitto era un disturbo intestinale causa-:Lr da un uso eccessivo e costante del chakra delplesso solare dovuto al gran piangere e urlare. Lo.'urai di questo disturbo dopo che ebbe finalmentedeciso di rimanere sul piano fisico. Il quadroastrologico di questo neonato indica chiaramenteche d un potenziale leader.

L'anima reincarnata, dunque, entra ed escespesso dal corpo attraverso il settimo chakra nellaiase in cui inizia ad aprire il chakra di base e a svi-luppare radici nella realtir fisica. A questo stadioil chakra di base somiglia a un imbuto molto stret-to e quello alla sommitd del cranio a un imbutomolto largo. Gli altri chakra sembrano scodellinecinesi poco fonde e sono collegati alla spina dorsa-le da un sottile flusso di energia (fig. 8). Il corpoaurico di un neonato d informe e ha una colorazio-ne bluastra o grigia.

Quando il neonato fissa la sua attenzione su unoggetto fisico, la sua aura si tende e diventa piubrillante, soprattutto attorno al capo. Poi, quan-do la sua attenzione diminuisce, I'aura perde inparte il suo colore, ma conserva una porzione del-I'esperienza, sempre in forma di colore. Ogniesperienza arricchisce un poco la colorazione del-I'aura e ne rafforza I'individualitd. In altre parole,il processo di costituzione dell'aurainizia alla na-scita e continua per tutta la vita, cosi che ogniesperienza dell'individuo pud essere letta nella suaaura.

Dopo la nascita rimane fra il neonato e la madreuna forte connessione energetica. Questa connes-sione, che taluni chiamano plasma germinale, dmolto pifi forte al momento della nascita e va atte-nuandosi man mano che il bambino cresce. Tal-volta questa sorta di cordone ombelicale psichico,che in qualche modo ci tiene collegati a nostra ma-dre per tutta la vita, consente alla madre o al figliodi avvertire un'esperienza traumatica che I'altrosta subendo, anche a grande distanza.

Il campo energetico del bambino d completa-mente aperto e risente fortemente dell'atmosferain cui il bambino vive. Che lo riveli o no, il piccoloavverte cio che accade fra i suoi genitori e reagiscecostantemente all 'ambiente energetico in una ma-niera coerente con il suo temperamento. Pud ave-re, per esempio, vaghi timori, fantasie, scatti d'irao episodi di malattia. I chakia del bambino sonototalmente aperti, nel senso che sono sprovvistidella pellicola protettiva che filtra le influenze psi-chiche. Per questo motivo d estremamente vulne-rabile e impressionabile. Cosi, sebbene i suoichakra non siano sviluppati come quelli dell 'adul-to e I'energia che essi assorbono sia avvertita dalbambino in maniera vaga, egli tuttavia riceve di-rettamente tali influssi nel suo campo energeti-co e deve in qualche modo gestirli. (Per un con-fronto fra i chakra dell'adulto e quelli del bambi-no v. f ig. 9.)

Verso i sette anni, sulle aperture dei chakra siforma uno schermo protettivo che filtra gran partedegli influssi provenienti dal campo energeticouniversale. Il bambino diventa meno vulnerabile.

Questa fase puo essere notata quando egli, cre-scendo e assumendo una sua piir precisa individua-litd, si avvicina all 'etd della ragione.

Il bambino piccolo spesso si accoccola in grem-bo alla madre o al padre: in quel momento il cam-po energetico del genitore gli fa da schermo pro-tettivo. A causa della vulnerabilitd dei bambini.sono molto reticente a consentire che essi parteci-pino a terapie di gruppo insieme agli adulti. L'a-dulto non ha idea di quali siano le sensazioni di unbambino, a meno che non sia regredito a quellostadio di vulnerabiliti. Ho visto genitori sottopor-re i loro figli a traumi psichici inutili, facendolipartecipare a terapie di gruppo, nella convinzioneche tale pratica avrebbe comportato un progresso,oppure sotto la pressione dei gruppi stessi. L'iradell'adulto produce un trauma nel sistema energe-

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Figura 9. Differenza fra ild i un

tico del bambino analogo al trauma fisico, mentreil dolore e la depressione lo sommergono comeuna fitta nebbia.

L'allattamento fornisce al neonato non soltantoil nutrimento fisico, ma anche energia eterica. Vid un piccolo chakra in ciascun capezzolo che elar-gisce energia al neonato. Ricordate che i chakradel neonato non sono sviluppati e che pertantonon metabolizzano tutte le energie provenienti dalcampo universale necessarie a sorreggere la vita.

L'infanzia

Quando il bambino cresce e il suo secondo chakracomincia a svilupparsi, la sua vita emotiva si arric-chisce. Il bambino crea mondi fantastici in cui vi-vere e inizia a sentirsi un individuo autonomo. se-

chakra di un adulto e quellobambino

parato dalla madre; i mondi creati dalla sua fanta-sia facilitano questa separazione. Nel suo mondoimmaginario egli inserisce gli oggetti che possiedeed emana energie che vanno a circondare tali og-getti. Piu essi sono importanti nella costruzionedel mondo fantastico, maggiore sard la coscienzaenergetica emanata dal bambino nei loro confron-ti. L'oggetto entra a far parte dell' io e quando vie-ne strappato dalle mani del bambino si verificauna lacerazione nel suo campo energetico che pro-voca un dolore sia fisico sia emotivo.

Attorno ai due anni il bambino sente che i geni-tori gli appartengono (<io, la mia mamma, il miopapir ecc.>). Nella sua aura si intensificano le colo-razioni rosso-arancio e rosa, poichd egli sta impa-rando a rapportarsi con un altro individuo - staapprendendo un tipo basilare di amore. In terminienergetici, i l bambino d in grado di separarsi dal

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7l

..impo della madre, mentre il cordone ombelicalej:r'rico mantiene il collegamento fra i due. Inizia-:..r cosi il processo di separazione e la formazione:r'l l ' identith personale. Il bambino crea uno spa-.-:o immaginario, vive in esso, ma d ancora legato.:lla mamma mediante il cordone ombelicale eteri-

-tr. Al sensitivo, lo spazio immaginario dei bambi-:i appare come proveniente per lo pitr dal livelloirzurro, ovvero eterico. Essi preferiscono giocarviJa soli e, se un compagno di giochi vi viene accol-:rr, d tenuto d'occhio attentamente perch6 non crei:n eccessivo disturbo in quello spazio. In questa:ase il bambino non ha un io abbastanza forte da,'onservare una distinzione davvero netta fra s6 e:l mondo esterno. Sta faticando per trovare la pro-

;ria unicith e al tempo stesso si sente ancora forte-nente collegato con tutte le cose. Gli oggetti per-.onali diventano strumenti per la definizione della.u? rloscerte individualitd e anche lo spazio ener-_getico privato contribuisce a sua volta alla forma-zione dell' identitir. Cosi, quando un bambino frai cinque e i sette anni riceve la visita di un altrobambino nella sua stanza, si trova in conflitto frail desiderio di accoglierlo e il bisogno di preservareil suo io. Cerca in tutti i modi di mantenere il con-trollo sui suoi oggetti personali, che definiscono lasua identith e attorno ai quali ha posto la sua co-scienza energetica. Il conflitto, in questo caso, dfra il riconoscimento e la preservazione del sensodell' identitd, e la sensazione di essere collegatocon un altro <individuo>.

Verso i sette anni il bambino comincia a intesse-re il suo spazio privato di molta energia dorata. Lospazio diventa pit libero, pii ampio, meno stretta-mente collegato alla madre e pii aperto a riceverealtri individui. Avendo un senso dell' io pii svilup-pato, il bambino inizia a vedere le proprie somi-glianze con gli altri esseri umani ed d in grado diconsentire all '<<altro>> una maggiore espressione dise all ' interno del suo spazio personale. L'altro pudora creare nuove e diverse forme di energia nellospazio privato del bambino, e questo rende la vitapiir divertente, piir eccitante, e arricchisce la suavita fantastica. Inizia la fase in cui si formanogruppi, e questo d reso possibile anche dal fattoche i chakra hanno ormai sviluppato uno schermoprotettivo che filtra gran parte delle energie prove-nienti dal campo esterno. Il bambino si sente pir)sicuro in quanto nel suo campo aurico lo d vera-mente.

Come esercitarsi a sentire gli spazi psichici

Anche gli adulti impregnano il loro spazio delleproprie energie. Questo spazio psichico d un gu-scio sicuro in cui I' individuo vive e ha il suo essere.Provate a sintonizzarvi sullo spazio psichico checirconda le diverse persone; potrete apprenderemolte cose, sia su voi stessi sia sugli altri. Iniziatesintonizzandovi sugli spazi che gih vi sono familia-ri. Per esempio, entrate nella stanza di un vostroamico. Come vi sentite? Provate una sensazionegradevole? Avete voglia di rimanere oppure di an-darvene?

Se avete figli entrate nelle loro camere e cercatedi sentire la differenza nell'energia che permea idiversi ambienti. In che modo I'energia che avver-tite in ciascuna delle camere esprime vostro figlio?I colori che predominano nell'ambiente sono adat-ti a lui o a lei, oppure sono colori che voi avete im-posto sul suo spazio? Pensateci.

Fate lo stesso esperimento quando entrate in unnegozio. Io trovo impossibile rimanere in certi ne-gozi a causa dell'energia che li pervade.

Ora passate agli oggetti. Quando vi trovate incompagnia di altre persone (preferibilmente perso-ne che non conoscete molto bene) chiedete a tuttidi mettere qualche oggetto personale sul tavolo osul pavimento al centro del gruppo e sceglieteneuno dal quale vi sentite attratti. Tenetelo fra lemani. Che sensazione vi de? E pesante, caldo,amico, nemico, triste, felice, sicuro, pericoloso,sano, malato? Fa affiorare in voi qualche immagi-ne? Datevi il tempo di sintonizzarvi con I'oggettoe poi chiedete al suo proprietario di parlarvene. Si-curamente avrete captato alcune cose corretta-mente. Esercitatevi a fare questo tipo di esperi-mento e di volta in volta i risultati saranno mi-gliori.

Il periodo di latenza

Durante questa fase della vita, fra i sette anni e lapubertir, emergono nuove facoltd mentali e si svi-luppa il terzo chakra. Nell'aura aumenta il coloregiallo, che d quello dell'attivitd intellettuale. An-che se il terzo chakra sta incrementando le capaci-td della mente e il bambino sta frequentando lascuola, le energie mentali sono impiegate soprat-tutto per arricchire la sua vita immaginaria. In

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questa fase entrano in campo profonde esigenze dinatura teleologica e il bambino (o la bambina) en-tra in rapporto con Ia storia dell'umanitd e dellosviluppo dell'uomo. Nelle sue fantasie assume ilruolo del capo indiano, o della principessa, o dellafata che compie prodigi. Cid riflette profonde esi-genze idealistiche, rivela un desiderio dell'anima emolto probabilmente segnala qual d il compito chel'anima ha nel mondo. Infatti, questi archetipi ce-lano i desideri spirituali profondi dell' individuo:obiettivi e aspirazioni sono rintracciabili nei giochia cui il bambino o la bambina si dedica in questafase della vita. Ora i primi tre centri dell 'essere -quello fisico, quello emozionale e quello mentale- operano insieme per esprimere la prima fase del-I' incarnazione dell' anima.

L'adolescenza

Il problema che l'individuo si trova ad affrontarenell'adolescenza, come in ogni fase della sua cre-scita, d costituito dalla necessitir di trovare il suoio in un momento di grosso mutamento; I'adole-scenza comporta caotici cambiamenti fisici edemotivi, struggenti desideri e dolorosi rifiuti.

Quando il soggetto si avvicina alla pubertir ilsuo corpo e il campo energetico che lo circondainiziano a mutare. Nell'aura e nello spazio privatodell' individuo aumenta il colore verde; lo spazioprivato d percorso sempre piu intensamente da vi-brazioni provenienti da amici e compagni. ConI'aprirsi del chakra del cuore a nuovi livelli di sen-timento e I'affiorare dell'eros e dell'amore dallaprofonditi della psiche, una bella colorazione rosainvade il campo energetico. Il chakra dell' ipofisi(chakra del terzo occhio) viene attivato e il corpocompie pian piano la sua maturazione divenendoun corpo adulto. Questi cambiamenti influisconosu tutti i chakra; alcuni individui accolgono questevibrazioni piir alte con un senso di emozione e dieccitamento, altri vi oppongono un rifiuto inquanto esse comportano nuovi desideri e una vul-nerabilitd che non avevano ancora sperimentato.In certi casi I' intero campo energetico ne d scon-volto e i chakra si trovano totalmente squilibrati;in altri, invece, tutto si svolge armoniosamente.L'adolescente, la cui realti emozionale sta mutan-do radicalmente, esprime nel comportamento lasua confusione: ora d bambino. ora d adulto.

L'individuo si trova a riattraversare tutte le fasidi crescita sperimentate finora, ma con una diffe-renza. Nelle prime tre fasi I' io era al centro dell'u-niverso (io, la mia mamma, il mio papa, i mieiamici ecc.). Ora, invece, si d stabilita la relazione<<io-tu>>: I' io non esiste piu da solo e il suo benesse-re dipende da un giusto adeguamento al non-io.Cid d causato soprattutto dal fatto che I'individuonon <<possiede> piir I 'oggetto del suo amore comeinvece <<possedeva> i suoi genitori e i suoi giocat-toli. Per stare bene deve regolare il suo comporta-mento in maniera tale da <<convincere> la personaamata ad amarlo, o cosi crede. In tal modo si creauna tensione psichica, una sorta di conflitto fracid che l' individuo pensa di essere e cid che pensadi dover essere per corrispondere ai desideri del-I'altra persona. Naturalmente questo accadeva gidcon i genitori, ma ora diviene una questione ancorpii importante, perch6 in qualsiasi momento lapersona amata potrebbe scegliere qualcun altro -e spesso lo fa davvero, e pubblicamente.

L'etir adulta

Alla fine dell'adolescenzala struttura energetica edei chakra di cui I'individuo si serve d ormai fissa-ta. Tutti i chakra hanno assunto la <forma adul-ta>. E a questo punto che I'individuo talvolta deci-de di mettersi tranquillo e di non consentire altricambiamenti. Alcuni riescono a ottenerlo e fannosi che la loro vita ristagni nello schema di una real-td sicura, fissa e ben definita. Molti altri, invece,essendo stati sufficientemente scossi dalle loroesperienze, si rendono conto che la realti non d co-si facilmente definibile e continuano per il restodella vita a cercare il senso della propria esistenza,il che li conduce verso prove sempre pitr ardue edesperienze di adempimento sempre pii profonde.

La maturitd comporta un'espansione del rap-porto <<io-tu>> fino a comprendere la famiglia del-l ' individuo, che crea una sua propria forma dienergia. Nuove energie che affluiscono nel chakradella gola contribuiscono a questo dare e riceverepersonale. Con il passare del tempo l'<io-tu> pudespandersi fino a comprendere I'individuo e ungruppo umano pir) ampio: il cuore pud aprirsi perospitare non soltanto la propria compagna (o ilproprio compagno) e i figli, ma anche I'umanitdintera. Il colore di questo sentimento nell'aura d

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-:. bellissimo lil la. Avviene cosi un'integrazione'-a la coscienza dell' io, dell'altro e del gruppo..'.''n I'aprirsi del terzo occhio a vibrazioni piir alte.- rnizia a percepire I'unitd di tutte le cose e nello.:.sso tempo I'unicitir e la preziositd di ciascuna:.:ima all ' interno di quella unitd.

l-a maturith

r't'rn l'avvicinarsi della vecchiaia e della morte fre-Juenze energetiche ancora pii alte possono ag-3:ungersi al campo aurico dell' individuo. I suoi.:pelli diventano bianchi, mentre la luce bianca.ire percorre il suo essere aumenta la sua affinitir

-.'rn il mondo spirituale. Ora al rapporto <<io-tu>> si.rggiunge un rapporto molto personale con Dio.l'energia terrena pit bassa, metabolizzata dai:hakra inferiori. diminuisce ed d costantemente.ostituita da energie piil alte e sottil i, che hannomolto pii a che fare con lo spirito che con la vita.ul piano fisico. L'individuo si prepara a tornareal mondo spirituale. Quando questi processi ven-gono compresi e si consente che essi si sviluppinoarmonicamente nella psiche, la vita d contrasse-gnata dalla serenith e dall'amore. Tutto il processodi crescita che si d verificato nel corso di molti anniassume un senso. Si stabilisce I'armonia soprattut-to nel chakra del plesso solare. L'individuo d ingrado di rendere pitr profonda la sua percezione equesto, nonostante la diminuzione delle capacitirfisiche, rende la vita sempre pit interessante e ric-ca di esperienze. Purtroppo la nostra cultura nonrispetta n6 sa sfruttare questa grande risorsa disaggezza e di luce, contrariamente ad altre culture,come per esempio quella degli indiani d'Americain cui i nonni conservano il potere di decidere pertutta la comunitir.

La morte

Secondo Phoebe Bendit, al momento della morte,quando la persona abbandona il livello terreno diesistenza, un raggio luminoso esce dalla sommitirdel cranio. Questa esperienza dell'uscita attraver-so la sommitd del cranio d stata descritta moltevolte come il passaggio del tunnel fra la vita e lamorte. Il tunnel d visto per lo piir come assai lungoe buio. con una luce molto intensa all 'uscita. L'e-

sperienza del tunnel pud essere descritta anche inaltri termini: ciod I'anima sale lungo la correnteenergetica principale, corrispondente alla colonnavertebrale, ed esce nella luce dal chakra alla som-mitd del capo.

Quando una persona muore, all'anima si fannoincontro vecchi amici defunti e i suoi spiriti guida.In quel momento I'anima vede scorrere molto ra-pidamente e chiaramente davanti a sd tutta la suavita, e scorge con totale luciditd e senza possibilitddi ingannarsi cio che d accaduto veramente, le scel-te fatte, le cose apprese e cid che rimane ancora daapprendere in una nuova incarnazione. Segue unperiodo di <festeggiamento>> per un compito ese-guito, poi I'anima trascorre altro tempo nella sferaspirituale prima di reincarnarsi.

Molte volte ho visto persone morte in seguito auna lunga malattia giacere per un certo tempo do-po il trapasso circondate da una luce bianca. Sem-bra che qualcuno si stia prendendo cura di loro inuna sorta di <ospedale> nell'altra dimensione.

Ho osservato due persone morenti un paio digiorni prima del decesso; in entrambi i casi si trat-tava di persone ammalate di cancro da parecchiotempo. I tre corpi inferiori stavano scomponendo-si e staccandosi dal corpo sotto forma di macchievaporose e opalescenti. Questo dava al morente unaspetto bianco e opalescente. Anche i tre chakrainferiori stavano scomponendosi e lunghi filamen-ti di energia uscivano dal plesso solare. I tre chak-ra superiori apparivano spalancati come voragini;lo schermo protettivo che li rivestiva era scompar-so. Il morente trascorreva la maggior parte deltempo fuori del corpo, lontano; apparentemente sitrovava altrove con i suoi spiriti guida. E quandosi trovava nel corpo vi erano molti spiriti attornoa lui nella stanza. In un caso vidi Azrail a guardiadelle porte; in un momento in cui la persona sof-friva molto gli domandai perchd non la aiutasse amorire. Rispose: <Non ho ancora ricevuto I'ordi-ne>. (Azrail d I'angelo della morte e a me sembramolto bello e possente, per nulla terrificante comeinvece vorrebbero certe fonti.)

Messaggio di Heyoan sulla morte

Ho ricevuto degli insegnamenti sulla morte dalmio spirito guida e vorrei riportare qui una partedel suo messaggio. Anzitutto, egli dice che la mor-

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te non d affatto cid che noi crediamo, bensi latransizione da uno stato di coscienza a un altro.Heyoan dice che siamo gid morti dimenticando chisiamo. Le parti di noi stessi che abbiamo dimenti-cato sono separate da una barriera dalla realtd enoi ci siamo reincarnati per recuperarle. Cosi,bench6 temiamo la morte, la mia guida dice chesiamo gid morti e che nel processo di incarnazioneattraverso il quale ci reintegriamo con il nostro es-sere piir ampio troviamo in realtd piir vita. Egli di-ce che I'unica cosa che muore d la morte.

Nel corso della vita noi rimuoviamo esperienzeche vogliamo dimenticare e lo facciamo cosi effi-cacemente che davvero ne dimentichiamo unabuona parte. Iniziamo questo processo di rimozio-ne giir nella prima infanzia e lo portiamo avantiper tutta l'esistenza. Queste parti escluse della no-stra coscienza sono visibili nell 'aura in forma diblocchi energetici; di questo parleremo piir estesa-mente nel capitolo sulla psicodinamica. Heyoandice che la morte vera d gid avvenuta in forma diquelle barriere interiori.

<<Come sapete, I'unica cosa che separa dal se dil s6. E la cosa pii importante d che la morte d gidavvenuta in quelle parti di voi che sono state esclu-se. Dal nostro punto di vista questa d forse la defi-nizione pii chiara di cio che gli uomini intendonoper 'morte'. E essere esclusi mediante barriere, se-parati da. E il dimenticare. Dimenticare chi si e;questa d la morte. Siete gid morti. Vi siete in realtirincarnati per dare vita alle parti di voi che gid sitrovano in cio che chiamate morte, sempre che iltermine sia da usare. Quelle parti sono gid morte.

<Il processo del morire, cid che noi chiamerem-mo passaggio a una piir ampia consapevolezza,pud essere visto come un processo nel campo ener-getico. Ora lo descriveremo per aiutarvi a com-prendere la morte dal punto di vista aurico. Avvie-ne un lavaggio del campo, una pulizia, un'apertu-ra di tutti i chakra. Quando si muore si entra inun'altra dimensione. Si verifica la dissoluzione deitre chakra inferiori. Si verifica la dissoluzione - enotate che diciamo dissoluzione - dei tre campi in-feriori. Coloro fra voi che hanno osservato unapersona morire hanno notato I'opalescenza dellemani, del volto, della pelle in generale. E l'opale-scenza madreperlacea del trapasso, con bellissi-me 'nuvole' opalescenti che si disperdono. Quelle'nuvole' sono i corpi energetici inferiori che servo-no a tenere insieme il corpo fisico. Essi si disin-

tegrano. Si dileguano, e i chakra di quei corpi siaprono e ne escono cordoni di energia. I chakrasuperiori sono grossi fori aperti verso altre dimen-sioni. Queste dunque sono le fasi iniziali dellamorte, in cui i campi energetici cominciano a sepa-rarsi. Le parti inferiori del campo energetico si se-parano da quelle superiori. Poi, durante le tre orecirca che precedono la morte, vi d un lavaggio delcorpo, un battesimo, un battesimo spirituale delcorpo in cui I'energia scorre come il getto di unafontana risalendo la corrente energetica verticale.Un flusso di luce dorata monta fino in alto e tuttii blocchi vengono sciolti. L'aura diventa bianco-oro. Come sperimenteri tutto questo, in termini diricordo, l ' individuo che sta morendo? L'avete gi?rudito: la persona vede scorrerle accanto tutta la vi-ta. E tutto qui. Nel campo energetico avviene unfenomeno concomitante al lavaggio dell'aura.Tutti i blocchi vengono rilasciati. Tutte le espe-rienze dimenticate, relative a quella vita, vengonoliberate e fluiscono attraverso la coscienza. Cosi lastoria di quell' intera esistenza passa attraverso lacoscienza e quando la persona se ne va la coscien-za se ne va. E la dissoluzione di molte delle barrie-re che erano state erette in funzione del processodi trasformazione avvenuto in quella vita. Si trattadi una straordinaria integrazione.

<<Con la dissoluzione della barriera interna del-I'oblio, voi ricordate chi siete veramente. Vi inte-grate al vostro io pii ampio e ne avvertite la legge-rezzae la vastiti. Cosi la morte. contrariamente aquanto si crede comunemente, d un'esperienzameravigliosa. Molti di voi hanno letto i resocontidi persone che erano state dichiarate clinicamentemorte e che sono tornate alla vita. Tutte queste te-stimonianze parlano di un tunnel in fondo al qualevi d una luce intensissima; nella maggior parte deicasi, poi, si fa riferimento a una totale revisionedella propria vita, che viene fatta insieme a quel-I'entiti. In molti casi la persona stessa decide ditornare nel mondo fisico per completare il suo ap-prendimento, anche se lo stato in cui si trova d me-raviglioso. In genere, le persone che hanno fattoquesta esperienza non temono pii la morte, ma laattendono come una liberazione che consentird lo-ro di accedere alla serenitdr.

<E dunque la vostra barriera che vi separa daquesta veritd; cid che voi chiamate morte d in real-ti transizione nella luce. La morte che secondo voisperimenterete si trova all ' interno della vostra bar-

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:'iera. Ogni volta che vi separate in un modo qual-siasi, sperimentate una piccola morte. Ogni volta;he bloccate la vostra meravigliosa energia vitale ele impedite di scorrere, create una piccola morte.Cosi, quando ricordate quelle parti separate delrostro essere e le reintegrate in voi, avete gid fat-to I'esperienza della morte. E tornate alla vita.Espandendo la vostra consapevolezzafate si che labarriera che separa il mondo, la barriera fra realtirspirituale e realtir fisica, si dissolva. La morte,dunque, dissolve; non d altro che un lasciar andarela barriera dell' i l lusione quando siete pronti a pro-

cedere. E cid che siete viene ridefinito come realtirpitr ampia. Siete ancora voi, con la vostra indivi-dualitd; quando abbandonerete il vostro corpoconserverete I'essenza della vostra identiti. Potre-te percepire quell'essenza dell'io nella meditazionesu presente e passato descritta nel capitolo 27 (au-toterapia). Muore il vostro corpo fisico, ma voi vispostate su un altro piano di realtd. Conservatequell'essenza dell'io al di li del corpo, al di ld del-I'incarnazione. Quando abbandonerete il corpo visentirete come se foste un punto di luce dorata, mavi sentirete ancora voi stessi.>

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9. La funzione psicologica dei sette chakra principali

Qunvoo I'essere umano matura, i chakra si svi-luppano e ciascuno rappresenta gli schemi psicolo-gici che stanno evolvendosi nella vita dell'indivi-duo. Di solito noi reagiamo alle esperienze spiace-voli bloccando il sentimento e impedendo a buonaparte della nostra energia naturale di fluire. Que-sto ha effetti sullo sviluppo e sulla maturazione deichakra, inibendo una funzionalitd psicologica pie-namente equilibrata. Per esempio, se un bambinoviene rifiutato ripetutamente quando cerca di dareamore a un altro individuo, d possibile che mettafine ai suoi tentativi di dare amore. Per farlo, cer-cherir con ogni probabilita di bloccare i sentimentid'amore che ha in s€, e lo otterrh impedendo all 'e-nergia di fluire attraverso il chakra del cuore.

Quando il flusso energetico attraverso il chakradel cuore d arrestato o rallentato, lo sviluppo delchakra stesso ne risente. Con il passare del tempopotranno insorgere anche problemi fisici.

Questo stesso processo d applicabile a tutti ichakra; ogni volta che una persona blocca I'espe-rienza che sta facendo, blocca anche i suoi chakra,che a lungo andare vengono alterati nella loro con-figurazione. Essi si ostruiscono, perchd ingombridi energia stagnante, roteano in maniera irregolareo all ' inverso (in senso antiorario), o addirittura, incaso di malattia, si deformano gravemente o si la-cerano.

Un chakra che funziona regolarmente d (aper-

to) e rotea in senso orario per metabolizzare leenergie necessarie, che vengono attinte dal campoenergetico universale. Larotazione in senso orarioattira le energie dal campo universale all ' internodel chakra, analogamente a quanto stabilisce la re-gola della mano destra, relativa ai campi elettro-magnetici, secondo la quale un campo magneticoattivo attorno a un filo conduttore immetterir perinduzione una corrente nel filo stesso. Se si afferrail fi lo con la mano destra e si rivolgono le dita indirezione del polo magnetico, il pollice punterhautomaticamente verso la corrente indotta. La

stessa regola vale per i chakra: se tenete la manodestra sopra un chakra in modo tale che le dita sicurvino in senso orario attorno al suo margineesterno, il pollice punterd verso il corpo, ciod nelladirezione della corrente energetica in entrata. Cosidefiniamo il chakra (aperto)) alle energie in entra-ta. Al contrario, se appoggiate la mano destra sulchakra in maniera che le dita siano curvate in sen-so antiorario attorno al chakra stesso, il pollice sa-rd puntato verso I'esterno, in direzione del flussoenergetico in uscita. Infatti, quando il chakra ro-tea in senso antiorario la corrente defluisce dalcorpo, interferendo cosi con il metabolismo. In al-tre parole, le energie che ci sono necessarie e chepercepiamo come realtir psicologica non affluisco-no nel chakra quando esso gira in senso antiora-rio. Definiamo in tal caso il chakra <chiuso> alleenergie in arrivo.

La maggior parte delle persone che ho osservatoaveva tre o quattro chakra che giravano in sensoinverso; in genere con la terapia i chakra si apro-no. Poichd non sono soltanto metabolizzatori del-I'energia, ma anche centri sensori che la captano,essi servono per informarci sul mondo circostante.Se <chiudiamo>> i chakra, non lasciamo penetrarequelle informazioni. Pertanto, quando facciamogirare i nostri chakra in senso antiorario emettia-mo energie verso I'esterno, captiomo di quali ener-gie si tratta e le attribuiamo al mondo intorno anoi. Questo d cid che in psicologia viene chiqmatoproiezione.

La realtd <immaginaria> che noi proiettiamosul mondo d in rapporto, appunto, all '<<immagi-ne> che ci siamo fatti del mondo stesso duranteI'infanzia, attraverso le esperienze di allora e i no-stri occhi infantili. Dal momento che i chakra so-no associati a specifiche funzioni psicologiche, cioche proiettiamo attraverso ciascuno di essi rientre-rir nella sua area di competenza e sard inoltre deltutto personale, perch6 le nostre esperienze sonouniche. Cosi, valutando la condizione dei chakra

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Tabella 2

I chakra principali e Ie funzioni psicologiche a essi associate

intri mentali- Centro della sommitii del capo

" \ Centro della fronte

r'B Centro mentale esecutivo

entri dells volontd

iB Centro della nuca

lB Centro fra le scapole

-lB Centro del diaframma

lB Centro sacrale

I Centro coccigeo

(-entri emotivi

5A Centro della gola

-1A Centro del cuore

3A Centro del plesso solare

2,A' Centro pubico

Funzioni psicologiche

Integrazione fra la personalitd globale, la vita e gli aspetti spiritualidell 'umanitd

Capacitd di visualizzare e di comprendere concetti mentali

Capacitd di mettere in pratica le idee

Senso dell ' io all ' interno della societ?r e dell 'ambiente di lavoro

Volontd dell ' io, capacitd di imporsi al mondo esterno

Propensione alla guarigione e alla salute

Quantitd di energia sessuale

Quantitd di energia fisica, voglia di vivere

Capacitd di recepire e di assimilare

Sentimenti d'amore per altri esseri umani, apertura alla vita

Capacitd di provare piacere, espansivitir, saggezza spirituale,consapevolezza della qualitd universale della vita e di cio che si eall ' interno dell 'universo

Qualitd dell 'amore per gli individui dell 'altro sesso, scambio fisico,piacere mentale e spirituale

possiamo determinare i problemi che affliggono lavita di una persona, sia al momento sia abitualmente.

In collaborazione con John Pierrakos ho stabili-to un rapporto fra le disfunzioni dei vari chakra ei disturbi psicologici. Ogni alterazione nell'equili-brio del chakra da noi rilevata mostrava una di-sfunzione psicologica nell'area associata al chakrastesso (la tecnica di rilevamento d descritta nel ca-pitolo l0). Quindi, valutando la conduzione deichakra siamo in grado di diagnosticare i problemipsicologici del soggetto. Inoltre, io intervengo di-rettamente sui chakra per modificare le condizionipsicologiche del paziente. Per contro, abbiamoscoperto che i disturbi psicologici descritti da psi-cologi e psicoanalisti sono collocabili nel campoenergetico dell'uomo in ubicazioni, in forme e incolori da noi prevedibili.

La figura a $. 52) mostra la collocazione deicentri energetici dei sette chakra principali da noiutilizzati nella diagnosi psicologica. Essi sono ditre tipi: centri mentali, centri della volonti e centriemotivi. Perch6 un individuo sia psicologicamentesano d necessario che tutti e tre i tipi di chakra -razionali, della volonti ed emotivi - siano aperti

ed equilibrati. I tre chakra situati nella regione delcapo e della gola presiedono alla ragione; quellinella parte anteriore del corpo presiedono alleemozioni, e i loro corrispettivi nella parte poste-riore del corpo presiedono alla volontdr. La tabella2 illustra il rapporto fra i vari chakra e le diversefunzioni psicologiche.

Consideriamo ora le varie aree della funzionali-tir psicologica in rapporto ai vari chakra.

Il primo chakra, o centro coccigeo (1), d associatoalla quantitd di energia fisica e alla volontd di viverenella realtir fisica. Qui si ha la prima manifestazionedella forza vitale dell'individuo nel mondo fisico.

Quando laforza vitale affluisce pienamente in que-sto centro, la persona ha una forte volontir di viverenella realtir fisica. Quando essa d pienamente fun-zionale in tutti e tre i chakra inferiori e'inoltre afflui-sce liberamente alle gambe, si ha un segno chiaro dipotenza fisica. Il coccige agisce come una pompa dienergia al livello eterico e contribuisce a convogliareil flusso energetico su per la colonna vertebrale.

Questa potenza fisica unita a una forte volontddi vivere fa si che I'individuo abbia una (presen-

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za) vigorosa e vitale. E come se egli dicesse: <Iosono qui, ora>. Si tratta di una persona ben radi-cata nella realtdr fisica, che emana un senso di for-za sotto forma di energia vitale. Inoltre, spessoagird come un generatore, fornendo energia o ri-generando I'energia di chi lo circonda. Un tale in-dividuo ha una forte volontir di vivere.

Quando il centro coccigeo d ostruito o chiuso,gran parte della vitalitd fisica d paralizzata e lapersona non produce una forte impressione nelmondo fisico. E come se (non ci fosse>. EviterdI'attivitir fisica, avrd scarse energie e talvolta unasalute cagionevole. A questo tipo di individuomanca la potenza fisica.

Il centro pubico (chakra 2A) e connesso con laqualitd dell'amore che la persona pud provare perindividui del sesso opposto. Quando d aperto faci-lita lo scambio sessuale e il piacere fisico; con ogniprobabilitir la persona godrir del rapporto sessualee sard orgasmica. Tuttavia, l 'orgasmo fisico com-pleto richiede che tutti i centri siano aperti.

II centro sacrale (chakra 28) e in rapporto allaquantita di energia sessuale dell' individuo. Quan-do d aperto, I' individuo avverte la propria potenzasessuale; se invece egli lo blocca, la sua energia ses-suale sard scarsa e deludente. Probabilmente que-sta persona non prova un grande trasporto fisico,cerca di evitare i rapporti sessuali e ne sminuisceI'importanza e il piacere, il che produce una sottoa-limentazione di quell'area. Giacch6 nell'orgasmo ilcorpo viene sommerso dall'energia vitale, il bloccodel centro sacrale comporta una carente alimenta-zione del corpo stesso in tal senso; inoltre, esso nonriceverd il nutrimento psicologico derivante dalcontatto corporeo e dalla comunione con l'altro.

Il rapporto fra i chakra 2A e 28. Il chakra sacraled appaiato al chakra pubico. Nei due punti dove icentri anteriore e posteriore convergono nella co-lonna vertebrale (in corrispondenza del cuore deichakra), la forza vitale manifesta quello che in or-dine di potenza d il proprio secondo impulso odobiettivo: il desiderio dell'unione sessuale. Questaforza prepotente abbatte le barriere che I'indivi-duo impone a se stesso e provoca l'avvicinamentodi due persone.

La sessualith di ciascun individuo d quindi in

rapporto con la sua forza vitale. (Questo vale, ov-viamente, per tutti i centri energetici; i l blocco diun qualsiasi centro comporta il blocco della forzavitale in quell'area dell'essere.) Giacchd la regionepelvica d la fonte della vitalitd, se un centro collo-cato in tale regione d bloccato, si avrd come conse-guenza un abbassamento della vitalitir fisica e ses-suale. Nella maggior parte degli individui I'energiasessuale passa per i chakra 2A e 28, caricandosi epoi scaricandosi nell'orgasmo. Questa dinamicaridona vitalitir al corpo e lo <pulisce) sottoponen-dolo a un bagno energetico, liberando ciod il siste-ma dall'energia stagnante, dalle scorie e dalla ten-sione profonda. L'orgasmo d dunque importanteper il benessere fisico dell' individuo.

L'abbandonarsi e I'entrare in profonda comu-nione con I'altro attraverso lo scambio sessuale duno dei mezzi principali di cui I'uomo dispone per<<lasciare andare> I'io che ci separa gli uni dagli al-tri, e per sperimentare I'unione. Quando questoviene fatto con amore e rispetto nei confronti delcompagno in quanto essere unico e prezioso, si vi-ve un'esperienza sacra, che emerge dalla profondae primordiale esigenza dell'accoppiamento fisico edal desiderio spirituale di raggiungere I'unione conil divino. Si tratta della fusione degli aspetti spiri-tuali e fisici di due persone.

Vi sono discipline spirituali, come lo yoga kun-dalini e il tantrismo, il cui presupposto d che chi hagid raggiunto tale comunione ed d entrato in un'al-tra fase del suo percorso spirituale non ha pii biso-gno di scaricare energie in questo modo per assicu-rarsi il benessere. (La maggior parte degli esseriumani non rientra in questa categoria.) Vi sono poidiverse pratiche spirituali che si basano sulla medi-tazione e servono per trasformare e convogliare I'e-nergia sessuale in altri canali energetici, facendolarisalire lungo la colonna vertebrale e tramutandolain energia a piu alta frequenza con cui formare cor-pi energetici spirituali pit elevati. Si tratta di disci-pline molto potenti e pericolose, che vanno seguitesoltanto sotto la guida di un maestro. Gopi Kri-shna, nel suo libro Kundalini, parla della trasfor-mazione del suo seme, lo sperma, in energia spiri-tuale, o kundalini. Sono molte le dottrine spiritualiche auspicano la ritenzione dello sperma, o semespirituale, in funzione di una trasformazione.

Blocchi nei chakra 2A e 28. Nella donna il bloccodel centro pubico pud causare un'incapacitd di

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probabilmente immagini negative e, talvolta, ad-dirittura fantasie sessuali di tipo violento. Questo,naturalmente, rende ancor piir difficile soddisfarela forte spinta erotica e I'individuo pud tendere al-la sublimazione, per evitare del tutto il problema,in quanto si vergogna dei suoi sentimenti profon-di. Oppure avrh molti partner diversi e gli manche-ri I'esperienza della profonda comunione di dueanime nell'atto sessuale. Non sarir in grado dimantenere i suoi impegni o di prendere alcun im-pegno, per quanto riguarda il sesso.

Il chakra del plesso solare (3A) C associato al gran-de senso di piacere che deriva dalla consapevolez-za profonda del proprio posto nell'universo, che dunico e nello stesso tempo connesso con il tutto.Chi ha questo chakra aperto e funzionante pudguardare il cielo stellato e provare un forte sensodi appartenenza: sente di occupare il suo postonell'universo e di esservi ben radicato. Egli d unaspetto individuale e irripetibile dell'espressionedell'universo manifesto; d il perno, il centro stessodi tale aspetto, e da cid trae saggezza spirituale.

Anche se il chakra del plesso solare d mentale,il suo buon funzionamento d in rapporto direttocon la vita emotiva dell'individuo, in quanto lamente o i processi mentali servono da regolato-ri dell'esperienza emozionale. La comprensionementale delle emozioni consente di inquadrare leemozioni stesse in un ordine e di definire la realtdin maniera tale che essa sia accettabile.

Se questo centro energetico d aperto e funziona inmaniera armoniosa, I'individuo avrd una vita emo-tiva piena e soddisfacente, dalla quale non si sentirirsopraffatto. Se il chakra d aperto ma la sua membra-na protettiva d lacerata, la persona avrir una vitaemotiva instabile, con alti e bassi incontrollabili, epotri risentire dell'influsso di energie esterne sulpiano astrale che la confonderd. Probabilmente siperderd nell'universo e fra le stelle. Prima o poi po-trebbe insorgere un dolore fisico nella regione delplesso solare a causa dell'iperattivita di quel chakra,e magari potrd manifestarsi un disturbo, come il so-vraffaticamento della ghiandola surrenale.

Se il chakra d chiuso, I'individuo blocca il pro-prio sentimento, talvolta non sente nulla. Non dconsapevole del significato piir profondo delleemozioni che di alla vita un'altra dimensione.Non ha il senso della propria unicitd nell'universoe delle finalitdr superiori del suo essere.

Molto spesso questo chakra serve da blocco frail cuore e la sessualiti. Se cuore e sessualiti sonoaperti ma il plesso solare d bloccato, allora fra essivi sard una separazione (il sesso non sari profon-damente collegato all 'amore e viceversa). Il cuoree la sessualitir si collegano armoniosamente quan-do I'individuo d consapevole del fatto che la suaesistenza d saldamente radicata nell'universo fisi-co, e ha coscienza della lunga storia dell'umanitirche d servita a creare il veicolo fisico che egli oggipossiede. Non dobbiamo mai sottovalutare il fattoche il nostro essere e profondamente fisico.

Il centro del plesso solare d molto importanteper quanto riguarda il rapporto di connessione fragli esseri umani. Quando un bambino nasce, ilcordone ombelicale eterico non viene reciso: essorimane come mezzo di connessione. Quando duepersone entrano in rapporto, si sviluppano cordo-ni di energia che collegano il chakra 3,A. dell'unoa quello dell'altro. Piir le connessioni fra i due in-dividui sono forti, pii saranno forti e numerosi icordoni energetici. E quando un rapporto finiscei cordoni si staccano gradualmente.

Vi sono cordoni energetici di collegamento ancheal livello di altri chakra, ma quelli del terzo chakrasembrano riprodurre il rapporto di dipendenza fi-glio/madre e sono molto importanti in termini dianalisi transazionale nel processo terapeutico. L'a-nalisi transazionale d un metodo che serve a indivi-duare la natura dell' interazione fra un individuo eun altro. In un certo rapporto una persona pud por-si come un bambino nei confronti di un genitore.oppure come un adulto nei confronti di un bambi-no, o ancora come un adulto verso un altro adulto.

Questo tipo di analisi rivela dunque le reazioni per-sonali dell ' individuo nei confronti di altri indivi-dui. La natura dei cordoni energetici che noi svilup-piamo nella nostra famiglia d'origine si riproducenei rapporti che creiamo in seguito. Nell' infanzia icordoni che collegano figlio e madre non rappre-sentano altro che il rapporto fra figlio e madre; nel-I'etd adulta si tende a ricreare cordoni di quel tiponel rapporto amoroso. Ma pit ci si avvicina allamaturith piir si tende a trasformare quei cordoni ditipo dipendente in cordoni che rappresentano unrapporto paritario fra adulti.

Il centro del diaframma (chakra 38), situatotro al plesso solare, d connesso con la volontirI' individuo di essere fisicamente sano. In un

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Isrto che vive con amore il proprio corpo sano ed d:tenzionato a mantenerlo sano, questo chakra drperto. Si tratta del chakra denominato anche;hakra della guarigione>>, collegato inoltre alla sa-.:re spirituale. Si dice che in certi terapeuti esso sia

rolto sviluppato. E uno dei chakra della volontir,:ome quello situato fra le scapole, ma di solito d ilriu piccolo, salvo nelle persone con doti terapeuti-:ne. E abbinato all 'anteriore centro del plesso sola-:e e in genere se quello d aperto lo d anch'esso. In-:atti, quando il centro del plesso solare d aperto,.' individuo ha un buon collegamento con il suo po-:to nell'universo. si sente ben inserito nell'universoitesso, come lo d ogni stelo d'erba e <i gigli del cam-lo)); questa accettazione di sd si manifesta sul pia-ro fisico in termini di salute. La salute globale -rrentale, emotiva e spirituale - comporta che tutti i;entri energetici siano aperti ed equilibrati.

Via via che progrediamo nella descrizione dei;hakra ci si rende conto di come I'aspetto anteriores quello posteriore di ciascuno di essi operino di con-ierto, e di come sia piir importante I'equilibrio fra iJue che I'apertura molto accentuata di uno soltanto.

ll chakra del cuore (4A) d il centro attraverso ilquale noi amiamo: attraverso esso passa l'energia,'on cui I'uomo entra in relazione con tutta la vita,in ogni sua forma. Piu questo chakra d aperto,maggiore d la nostra capacith di amare livelli sem-pre piir ampi di vita. Se il chakra del cuore ha unabuona funzionalitir la persona ama se stessa, i fi-gli, i l compagno o la compagna, i congiunti, glianimali domestici, gli amici, i vicini, i conterranei,tutti gli esseri umani e tutte le creature sulla terra.

Da questo centro si diramano cordoni energeticiche si connettono con il centro del cuore delle altrepersone con cui ha un rapporto d'amore: non sol-tanto I'amato o I'amata, ma anche i figli e i genito-ri. Il sentimento d'amore che passa per questi cor-doni energetici spesso ci riempie gli occhi di lacri-me. Una volta che abbiamo sperimentato questostato aperto di amore ci rendiamo conto di quantoabbiamo perso in precedenza e ci viene voglia dipiangere. Una persona che abbia il chakra del cuo-re aperto vede nel suo simile l' individuo intero; nepercepisce, oltre agli aspetti negativi o non svilup-pati, l 'unicith, la bellezza interiore e la luce. Nellostato negativo, invece (chakra chiuso), ha difficol-tir ad amare, intendendo per amare il dare amoresenza aspettarsi nulla in cambio.

Il chakra del cuore d il pii importante nella di-namica terapeutica; infatti, tutte le energie tra-sformate dai vari chakra risalgono la correnteenergetica verticale e principale, cui accedono at-traverso le radici dei chakra stessi, e passano nelchakra del cuore prima di uscire dalle mani o dagliocchi del terapeuta. Nel processo terapeutico ilcuore trasforma le energie di tipo terreno in ener-gie spirituali e le energie spirituali in energie del li-vello terreno che il paziente pud utilizzare. Appro-fondiro questo argomento piir avanti, nel capitolodedicato alla terapia.

Fra le scapole vi i il chakra 48, connesso con lavolontd dell' io, ciod con I'imposizione della pro-pria volontd sul mondo esterno. Si tratta del cen-tro che presiede alle nostre azioni fisiche, al perse-guimento di cio che vogliamo.

Se questo chakra gira in senso orario I' individuoavrh un atteggiamento positivo riguardo a quantopud fare nella vita e vedrir negli altri un possibilesostegno alle sue azioni. Le sue esperienze confor-teranno un simile atteggiamento poich6 in esso eglid calato, lo vive fino in fondo. Sperimenterd lapropria volontd e la volontd divina come concor-danti, e la volonti dei suoi amici come allineatacon la propria. Per esempio, se ha intenzione discrivere un libro, immaginerd che i suoi amici loaiuteranno e che il libro verrd accolto dagli editoricome se fosse esattamente cid che aspettavano datempo.

Se il chakra 4B gira invece in senso antiorariosarir vero il contrario: il soggetto avrd I'errata con-cezione che la volontd di Dio e quella degli altri va-dano contro la sua; le altre persone saranno per luiun ostacolo al raggiungimento di cio che desidera,ed egli crederir di dover superare o abbattere que-gli ostacoli, anzich€ ricorrere all 'aiuto del prossi-mo o accettarlo. Crederd in concetti come <<la miavolonth contro la tua) o <la mia volontir controquella di Dio>. In tali concezioni si cela tutta unafilosofia profondamente radicata nell'universo ele sue dinamiche.

Un'immagine dell'universo come luogo sostan-zialmente ostile dove ha la meglio il piir forte tal-volta si traduce in un atteggiamento del tipo <o laspunto o d in gioco la mia sopravvivenza>>. Tuttoil comportamento dell' individuo si fonda sul con-trollo; egli cerca di rendere sicuro il proprio spaziocontrollando gli altri. La soluzione, in questo ca-

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so, consiste nel rendersi conto che ci si crea dasd un mondo ostile, attraverso la propria aggressi-vitd, e nel cogliere I'occasione per lasciarsi andaree sperimentare la possibilitd di <sopravvivere>senza affidarsi al controllo. Se si sfrutta tale occa-sione ne deriveranno prima o poi esperienze che ri-velano un universo benevolo, ricco e sicuro, in cuiI'esistenza dell' individuo riceve sostegno dall' in-sieme.

Vi sono casi, infine, in cui il chakra 48 d iperat-tivo: d molto ampio, gira in senso orario e si af-fianca a un chakra del cuore di piccole dimensionio dal movimento antiorario. Allora la volontd delsoggetto non d particolarmente negativa; d sempli-cemente usata per svolgere le funzioni che spette-rebbero al chakra del cuore. Anzichd abbandonar-si, amare e avere fiducia negli altri - e ciod far pas-sare una maggiore quantith di energia nel chakradel cuore (4A) -, la persona compensa con la pro-pria volontir, convogliando I'energia nell'aspettoposteriore del quarto chakra (4B). E come se im-plicitamente dicesse: <Voglio fare a modo miosenza dover considerare la tua umaniti>. Il com-portamento di questo individuo si baserh piri sullavolontd che sull'amore, piir sul potere che esercitasul mondo esterno che sul potere interiore. Si trat-ta di una distorsione che tendenzialmente compor-ta un (possesso) del proprio partner anzich6 unrapporto alla pari.

Il chakra anteriore della gola (5A) e collegato allacapaciti di responsabilizzarsi rispetto alle proprienecessitd. Il neonato viene portato al seno, ma de-ve succhiare per ricevere il nutrimento. Lo stessoprincipio vale per la vita in generale: con la matu-razione, I' individuo diventa sempre pit responsa-bile del soddisfacimento dei suoi bisogni. Una per-sona raggiunge la maturith e il suo chakra 54 co-mincia a funzionare bene quando cessa di incolpa-re gli altri per cid che le manca, e si dd da fare percreare cid che desidera e di cui ha bisogno.

Questo centro energetico rivela inoltre la capaci-td di ricevere: quando esso gira in senso antiora-rio, l'individuo d incapace di accogliere cid che gliviene dato.

Questo problema d connesso anzitutto con I'im-magine che il soggetto ha di cid che riceve; se vedeil mondo come un luogo negativo e generalmenteostile, sard negativo nei confronti di cid che gli al-tri gli danno, aspettandosi il peggio. Penserd che

non possano pervenirgli che violenza, ostilite eumiliazioni, e non si aspetterh n€ amore n6 nutri-mento. E dal momento che crea un campo di forzenegativo attirerd esperienze negative. In altre pa-role, se si aspetta violenza significa che ha violenzadentro di s6 e quindi attirerd violenza in base allalegge dei simili che si attraggono (esposta nel capi-tolo 6, nella descrizione del campo energetico uni-versale).

Con I'aprirsi del chakra della gola l' individuo faentrare in s6 un nutrimento sempre maggiore, fin-chd non d in grado di ricevere tanto da poter tenereil chakra aperto per la maggior parte del tempo.Non appena avrd iniziato ad aprire il chakra potrdforse attirare inizialmente altre esperienze negati-ve, dovute al fatto che se le aspetta con certezza.

Quando sari in grado di fare questa esperienzaconnettendola con la causa originaria che d in lui,allora ritroverh la fiducia nella vita e potrh aprirsinuovamente. Questa dinamica di apertura e dichiusura continua finchd i sentimenti di diffidenzae di paura nei confronti del ricevere non si sonotrasformati in sentimenti di fiducia in un universobenevolo.

Il quinto chakra posteriore (58), che taluni chia-mano (centro energetico della professionalitir>>, ein rapporto al senso della propria identitd nell'am-biente sociale e di lavoro, e rispetto ai propri pari.Se I'individuo ha difficolti in questa sfera della vi-ta, d facile che il suo disagio sia camuffato da unsenso di orgoglio che compensa una scarsa stimadi s6.

Il centro energetico della nuca d generalmenteaperto nelle persone che sono ben inserite nel lorolavoro e ne traggono soddisfazione. Se l' individuoha scelto una professione stimolante e appagante,e dd il meglio di s6 nel lavoro, allora questo chakrafunzionerh a meraviglia. Egli riusciri bene nellasua professione e riceverd dal suo universo il soste-gno necessario. In caso contrario Ia sua dedizioneal lavoro sard scarsa, i suoi risultati saranno sca-denti ed egli nasconderi i propri insuccessi ricor-rendo all 'orgoglio. In segreto <<sa>> che per essere<migliore> dovrebbe dedicarsi con maggiore im-pegno al lavoro o trovare un'occupazione piir sti-molante. Ma questo tipo di persona tende a nonfare n6 I'una n6 I'altra cosa e a usare I'orgoglio co-me difesa per non dover affrontare la disperazioneche ha nel profondo. Sa che la sua vita d in qual-

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-re modo un fallimento, ma tende ad assumere il'.rolo di vittima, sostenendo magari che la vita-..rn gli ha dato l'opportunitd di sviluppare il suo;:ande talento. Bisogna che questo orgoglio venga::ssolto, e che il dolore e la disperazione vengano-: . 'onosciut i e a loro vol ta dissolt i .

Questo centro energetico d in grado di rivelare:nche il nostro timore di fallire, il quale ci trattie-rc dall'affrontare cambiamenti e dal creare cid

-:re desideriamo veramente. Cid vale non soltanto:er il lavoro, ma anche per le amicizie e per la vi-:,r sociale in genere. Evitando il contatto, questo:ipo di persona da una parte evita di rivelarsi ri-.parmiandosi il timore di non piacere, dall'altra:nette in atto competitivitd e orgoglio ritenendosinigliore degli altri. Poichd il senso del rifiuto ha.''rigine in noi stessi e noi lo proiettiamo sugli altri,:c'ndiamo a evitare gli altri per evitare il rifiuto.Cogliere la prima occasione per intraprendere laprofessione che si desidera ardentemente, aprirsiai contatti che si desiderano ardentemente e rivela-re i propri relativi sentimenti sono modi per libera-rc' la propria sfera emozionale e di conseguenza il:hakra.

Il chakra della fronte (6A) d associato alla capacitirdi visualizzare e comprendere concetti mentali, in-clusa la concezione che il soggetto stesso ha dell'u-niverso e della realth o il suo modo di vedere ilmondo e le probabili risposte che avrA da esso. Seil chakra gira in senso antiorario i concetti dellapersona saranno confusi e confuse saranno le sueimmagini della realtd, che tenderanno altresi a es-sere errate e negative. L'individuo proietta tali im-magini all 'esterno e con esse crea il suo mondo. Seil chakra d bloccato e debole, I' individuo sari de-bole sul piano delle idee creative, semplicementeperch6 questo centro energetico non metab olizzauna quantitir sufficiente di energia. Se il chakra haun forte moto antiorario, il soggetto ha la capacitirdi generare idee potenti e negative, e se a questo siabbina un centro mentale operativo molto attivo,situato nella parte posteriore del capo (chakra 68),I'effetto sulla vita dell' individuo pud essere disa-stroso.

Durante la terapia - quando ciod si purifica I'es-sere dalle immagini/convinzioni negative - allor-ch6 un'immagine emerge e si attiva in maniera do-minante nel sistema energetico, spesso il chakra64 si mette a girare in senso antiorario, anche se

normalmente il suo moto d in senso orario. La te-rapia porta I' immagine in primo piano e fa si chesi manifesti nella vita della persona; con I'aiuto delterapeuta il paziente comprende l' immagine e lavede chiaramente per cid che d. A quel punto ilchakra riprende il suo movimento normale. Il mo-to antiorario di solito viene percepito dal terapeu-ta esperto a causa dell' instabilitd dei sentimentiche lo accompagnano: il terapeuta si accorge chia-ramente che questo non d uno stato di cose norma-le. A volte il movimento del chakra d addiritturacaotico e questo indica che un problema relativo aun determinato concetto della realtir del pazientesta provocando una forte scossa alla sua persona-l i rd.

ll chakra 68, situato nella parte posteriore del ca-po, riguarda la capacitd di mettere in pratica Ieidee concepite con I'energia del chakra della fron-te. Se la <volontd operativa> del soggetto d attivae funzionante, alle idee seguiranno azioni appro-priate che condurranno al concretarsi delle ideestesse nella realtd fisica. Se invece questo centroenergetico d chiuso, la persona avrd molte difficol-td a mettere in pratica le sue idee.

La situazione d particolarmente frustrantequando il chakra anteriore (6,4') d aperto e il poste-riore d chiuso, perch6 si hanno molte idee creativeche non sembrano materializzarsi mai. Di solitol' individuo trova delle scuse per incolpare di cio ilmondo esterno e il piir delle volte ha semplicemen-te bisogno di imparare arealizzare passo per passocid che si d proposto. Nel corso di questo gradualeapprendimento emergeranno molti sentimenti:<<Non sopporto di dover attendere cosi a lungo>;<non voglio prendermi la responsabilita di questofatto>; <non voglio mettere alla prova questa ideanella realth fisica>; (non accetto questo lungoprocesso di creazione, voglio semplicemente cheaccada, senza troppo lavoro>>; <<il lavoro fallo tu,io fard quello che ha le idee>. Molte volte a questotipo di persona d semplicemente mancata, nellaprima fase della vita, un'educazione adeguata sucome compiere i passi pii elementari per ottenerecid che ci si propone. Inoltre, pud avere delle resi-stenze a calarsi nella realtir fisica e a mettersi nellaposizione dell'apprendista.

Se questo chakra gira in senso orario e quelloanteriore (6,{) ha un moto antiorario, la situazio-ne d ancora pit grave. Anche se i concetti base del-

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la persona, ovvero la sua immagine della realtd,sono distorti, essa procederd comunque a metterliin pratica e con un certo successo. Per esempio, seuno crede che questo sia un mondo malvagio nelquale ognuno fa i propri interessi, pertanto biso-gna prendere cid che si vuole, e ha per di piir la ca-pacitd di agire in questo modo in quanto il suocentro mentale esecutivo ha una buona funzionali-tir, il suo potrd anche essere un comportamentocriminale. In tal caso il chakra del cuore sard pro-babilmente bloccato anch'esso. La vita di un simi-le individuo confermerd in certa misura le sueidee: tutto andrir bene finch€ egli non verrd sco-perto o colto in fallo. Una situazione alternativa,invece, d che il soggetto cerchi di attuare idee chesemplicemente non si possono realizzare nel mon-do fisico. O ancora, potrd essere la pedina di qual-cun altro e mettere in pratica le idee di costui, diqualsiasi genere siano.

Il chakra della sommitdr del capo (chakra 7) rivelala connessione della persona con la propria spiri-tualitd e la completezza del suo essere (fisico, emo-tivo, mentale e spirituale). Se questo centro ener-getico d chiuso, molto probabilmente I'individuonon ha una connessione basata sull'esperienza conla propria spiritualith, non prova quello che po-tremmo definire <sentimento cosmico)) e noncomprende i discorsi di chi parla delle proprieesperienze spirituali. Se invece d aperto, allora ilsoggetto sperimenteri di frequente la propria spi-ritualitd, in modo del tutto personale, esclusiva-mente suo. Si tratta di una spiritualiti non definitada alcuna religione e difficile da descrivere verbal-mente; d piuttosto uno stato dell'essere, una tra-scendenza della realtir terrena nell'infinito. Va ol-tre il mondo fisico e crea nell'individuo un sensodi interezza, di pace e di fiducia, facendogli sentirelo scopo della sua esistenza.

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10. Diagnosi dei chakra o centri energetici

i: sono vari modi per valutare lo stato dei chakra;:.izialmente dovrete cercare di scoprire quale pra-. ;a vi risulta pii facile e piir utile.

Secondo la mia esperienza, la tecnica miglio-"r per cominciare a valutare lo stato dei chakra: quella del pendolino. Questo strumento vi aiu-'.i a sensibilizzarvi al flusso energetico in quan-:.''' agisce da amplificatore. I migliori pendolini

-':re ho sperimentato sono di legno di faggio e a:orma di pera; hanno un diametro di 2,5 centi-netri e una lunghezza di 3,75 centimetri. Il lo-:o campo energetico d diffuso, viene facilmen-:!' permeato ed d anch'esso a forma di pera. So-;ro simmetrici attorno all 'asse verticale. il che d im-portante per questo tipo di rilevamenti. (I pendoli-ni in legno di faggio possono essere acquistatipresso il Metaphysical Research Group, Archers'Court, Stonestile Lane, Hastings, Sussex, Inghil-rerra. )

Se avete sviluppato una certa sensibilitd nellemani o provate piacere nel toccare, allora poteteesercitarvi a sentire il flusso energetico con le ma-ni; questo aiuta a capire se l'energia scorre libera-mente o d bloccata, se d debole o forte. Potete farelo stesso con uno dei punti usati nell'agopunturamettendoci semplicemente il dito sopra. In questotipo di rilevamento potreste avere come rispostaanche sensazioni fisiche che vi forniscono infor-mazioni util i.

Col tempo, quando avrete sviluppato di pii lavostra percezione sensoriale superiore, sarete forsein grado semplicemente di guardare i chakra e divedere com'd il loro movimento (regolare o irrego-lare) e come sono i loro colori (scuri e bloccati, te-nui e deboli, oppure chiari, vivaci e dal tono for-te). E potreste anche percepire se hanno una con-formazione alterata e in che senso. Piir tardi impa-rerete magari a captarli ai vari livelli del campo au-r ico.

Ma occupiamoci anzitutto della pratica del pen-dol ino.

Esercizio per eseguire la diagnosi dei chakracon il pendolino

Per rilevare I'energia dei chakra anteriori fate di-stendere il paziente sul dorso; per i chakra poste-riori il paziente dovrd essere prono.

Reggete il pendolino per il fi lo, che dovrd esserelungo circa l5 centimetri, sopra al chakra e sgom-brate la mente da ogni pregiudizio riguardo lo sta-to del chakra stesso (questa d la parte piir difficilee richiede una certa pratica). Il pendolino deve es-sere il piir vicino possibile al chakra, senza toccareil corpo del paziente. La vostra energia affluiscenel campo del pendolino e lo vitalizza; I'insiemedella vostra energia e del campo energetico delpendolino interagisce poi con il campo del sogget-to, provocando il moto del pendolino (fig. l0).Probabilmente si tratterd di un moto circolare, chetraccia un cerchio immaginario sopra il corpo delpaziente. Ma potrebbe anche trattarsi di un motoellittico oppure rettil ineo (oscillatorio). O, ancora,il pendolino potrebbe muoversi in maniera disor-dinata e irregolare. L'ampiezza e la direzione delmovimento indicano la quantitir dell 'energia chepassa attraverso il chakra e il suo orientamento.

Il dottor John Pierrakos ha verificato che il mo-vimento in senso orario denota un chakra psicodi-namicamente aperto. Cio significa che i sentimentie le esperienze psicologiche cui il chakra presiedeposseggono equilibrio e pienezza. Se il pendolinosi muove in senso antiorario, il chakra d psicodina-micamente chiuso, ciod rappresenta un'area pro-blematica nel suo corrispettivo aspetto psicologi-co. Cio significa che i sentimenti e le esperienzepsicologiche di pertinenzadi quel chakra non sonoequilibrati, in quanto l'energia d bloccata; la per-sona avrir, in quell'area, esperienze negative.

La grandezza del cerchio descritto dal pendoli-no d proporzionale alla forza del chakra e allaquantith di energia che lo attraversa. E anche inrapporto alla quantitd di energia che il terapeuta e

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bi gli individui sono scarse, I'oscillazione su tuttii chakra sare limitata; se sono abbondanti, I 'oscil-lazione sarir ampia. Cio che conta d il rapporto frale grandezze relative dei chakra. Lo stato di saluteviene ripristinato equilibrando i chakra affinchemetabolizzino fra loro una quantite uniforme dienergia. Tutti i chakra, ciori, dovranno essere piuo meno della stessa ampiezza.

Oltre al movimento circolare in senso orario oantiorario vi sono molte altre varianti possibili, in-

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Fig

i l paziente hanno quel giorno. Se il pendolino de-scrive un'ampia circonferenza, vi d molta energiache fluisce attraverso il chakra; se descrive una cir-conferenza piccola, I'energia d scarsa.

E importante chiarire che la grandezza del cer-chio descritto dal pendolino non corrisponde allagrandezza del chakra, ma ne d un'indicazione. Es-sa d una funzione dell' interazione dei tre campienergetici (quello del terapeuta, quello del pendo-lino e quello del paziente). Se le energie di entram-

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sr:::\e dei vari stati psicologici. Si veda a questo

tr::\))ito la tabella 3, che a prima vista pud appa--:: ;omplessa, ma in realtir d piuttosto semplice.-.':: i movimenti del pendolino sono varianti cher -..llocano fra due estremi: chakra del tutto aper-r. :floto in senso orario, diametro l5 centimetri,:.. . r'ro Ol5) e chakra completamente chiuso (mo-: rntiorario, diametro l5 centimetri, ovvero\: : ) . Raramente i l d iametro del cerchio supera i

' -entimetri, a meno che il soggetto non faccia un. -.-. eccessivo del chakra o questo non sia partico-..r.::nente aperto a causa di un'esperienza spirituale. - c in genere apre maggiormente i chakra. Il dia-::i-'rro massimo da me riscontrato d di 25 centime-' : i (o25).

L'unica eccezione al le var iant i f ra Ol5 e Al5 d:.rsrituita dal chakra completamente fermo (F), il.;uale non produce alcun movimento nel pendoli-:o. In tal caso, o il chakra sta invertendo la sua ro-:azione, o il soggetto ha talmente sfruttato, com-fresso o bloccato quella particolare funzione psi-;ologica che il chakra ha cessato di ruotare e nonnetabolizza piir l'energia proveniente dal campolniversale. Se uno stato simile viene protratto alungo produrri sicuramente una malattia, poich6;l corpo non pud funzionare in maniera sana senon d in grado di utilizzare I'energia esterna. (Aproposito del rapporto fra malattie e funzionalitdJei chakra si veda i l capitolo 15.)

Un'oscillazione ellittica del pendolino indicauno squilibrio destra/sinistra nel flusso energeticoall' interno del corpo. Le denominazioni destra esinistra si riferiscono alla parte destra e alla partesinistra del corpo; vale a dire che il pendolino, nelsuo moto ascendente, si sposta verso la parte sini-stra del corpo del paziente (OES) o verso la partedestra (OED). Questo indica anche che una delledue parti d piir forte dell'altra. La parte destra(OED, AED) rappresenta gli aspetti attivi, aggres-sivi, <maschili>, yang; la parte sinistra (OES,AES) gli aspetti passivi, ricettivi, <<femminili>,yin. Quando il pendolino descrive un'ellissi che siinclina verso la destra del paziente, gli aspetti ma-schili, come ha osservato il dottor John Pierrakos,sono prevalenti in quel soggetto. Si tratteri proba-

bilmente di una persona iperattiva, nel senso chetende a essere aggressiva in momenti in cui la ricet-tivitir sarebbe pit appropriata. Questo accadritnelle sfere psicologiche di pertinenza di quel chak-ra che rivela il movimento ellittico.

Quando il pendolino traccia un'ellissi inclinataverso sinistra (OES, AES) si pud dire che il sogget-to tende a essere passivo in situazioni che, in quan-

to a funzioni psicologiche, sono di pertinenza diquel particolare chakra. Per esempio, se il centroenergetico della volontd, posto fra le scapole (48),si rivela passivo (ellissi inclinata a sinistra), la per-

sona ha una scarsa capacitir di ottenere cio chevuole e tende a essere passiva quando sarebbe ne-cessaria un'azione aggressiva. Aspetta che sianogli altri ad agire o a fornirle cio che vuole e non ein grado di difendere i propri diritti. Spesso unafalsa modestia serve da scusa per tale comporta-mento, ma la veritd e che il soggetto ha paura diessere aggressivo, in genere a causa di un'immagi-ne profonda relativa all 'aggressivitd.

Le immagini concernenti I 'aggressivitd derivanodirettamente dalle esperienze infantili. Per esem-pio, chi da bambino ha avuto un padre molto ag-gressivo, che lo sopraffaceva e lo umiliava ognivolta che cercava di ottenere direttamente cio chevoleva, pud essersi convinto che cercare di ottene-re direttamente una cosa non d il modo miglioreper averla. Dato che i bambini sono molto creati-vi, questo particolare bambino avrd sperimentatovari metodi per raggiungere il suo scopo o per ave-re qualcos'altro che servisse come compensazione,e avri adottato come comportamento naturalequello che gli sard parso il sistema migliore. Per ilresto della sua vita questa persona tenderd a usarela stessa tattica. Purtroppo le abitudini sono diffi-cili da sradicare e cambiare atteggiamento richiedeun grosso lavoro, anche perch6 l'aggressivith vienegeneralmente considerata negativa. Di solito, sot-to la passivitd eccessiva vi d una componente dellapersonalith molto ostile e aggressiva, che vorrebbefar esplodere i sentimenti senza restrizioni e soddi-sfare le necessitir senza inibizione alcuna. Se cidviene fatto ripetutamente nell'ambito terapeutico,col tempo la persona potrir recuperare gli aspettisani dell'aggressivitd e integrarli nella sua persona-litir. Questo tipo di lavoro dev'essere abbinato aun altro volto a trasformare la passivitd in sana ri-cettivitd.

Il grado di distorsione nel movimento del pen-

dolino d direttamente proporzionale alla gravitddella distorsione psicologica. La piir grave scissio-ne fra destra e sinistra d quella rivelata dall'oscilla-zione lineare del pendolino a un angolo di 45 gradirispetto all 'asse verticale del corpo (D7 e S10). Piu

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Diagnosi dei centri

Tabella 3

energetici per mezzo del pendolino

Simbolo * Abbreviazione Descrizione del movimento Stato psicologico

ol5 in senso orario, diametro 15centimetri

chakra aperto ed equilibrato; percezione chiara della realtd

OEDT in senso orario, ellittico conincl inazione a destra, diame-tro 7 centimetr i

chakra aperto; scissione fra attivitir e ricettivitir, con prevalen-za degli aspetti attivi della personalitir; percezione della real-t?r viziata da una propensione verso i valori att ivi , mascolini,yang

OEST in senso orario, el l i t t ico conincl inazione a sinistra, diame-tro 7 centimetr i

chakra aperto; scissione fra attivitir e ricettivitir, con prevalen-za degli aspetti passivi della personalitd; percezione della real-td viziata da una propensione verso i valori passivi, femmini-l i . vin

OEVT in senso orario, el l i t t ico vert i-cale. diametro 7 centimetr i

chakra aperto, con un certo spostamento del l 'energia verso I 'al to,verso lo spir i tuale, per evitare I ' interazione con gl i al tr i

OEOr15 in senso orario, el l i t t ico oriz-zontale, diametro l5 centime-tr i

chakra aperto, con una certabasso del l 'energia per evitarealtr i

compresslone o trattenlmento lnI ' interazione energetica con gl i1r

AI5 antiorario, diametro l5 centi-metr i

chakra chiuso e squi l ibrato, con proiezioni di t ipo att ivo sul larealtir

AEDT antiorario,nazione acentimetr i

el l i t t ico con incl i-destra, diametro 7

chakra chiuso; scissione,to di quel lo passivo e conyang

con aspetto aggressivo piri sviluppa-proiezioni sul la realt ir di t ipo att ivo,

AES5 antiorario. el l i t t ico con incl i- chakranazione a sinistra, diametro 5 quellocentimetr i vin

con aspetto passivo pii sviluppato diproiezioni sul la realt i di t ipo passivo,

chiuso; scissione,aggressivo e con

$

t

AEVT antiorario, el l i t t ico vert icale,diametro 7 centimetri

chakra chiuso, con spostamento del l 'energia verso I 'al to, verso lospirituale, per evitare I'interazione con gli altri

AEOrl2 antiorario, ellittico orizzonta-le, d iametro I2 cent imetr i

chakra chiuso, con una certabasso del l 'energia per evitare

compressloneo trattenimentoenergetica con->

t, vl5 vert icale, diametro l5metri

centi- spostamento dei sentimenti e delle energie verso la sfera spiritualeper evitare I ' interazione personale

+ Orl0 diametro spostamento dei sentimenti e delle energie verso il basso per evitareI'interazione personale; forte blocco

inclinazione a destra, diame-tro 7 centimetri

grave scissione fra aspetto aggressivo e aspetto passivo della perso-nalitir, con preponderanza dell'aspetto aggressivo

sl0 inclinazione a sinistra, diame-tro l0 centimetri

grave scissione fra aspetto aggressivo e aspetto passivo della perso-nalitir, con preponderanza dell'aspetto passivo

fermo chakra inattivo, che porter?r all'insorgere di malattie fisiche

OESpl2 in senso orario, ell i tt ico, conspostamento dell'asse, diame-tro l2 centimetri

grandissimo mutamento in atto nel soggetto, che sta lavorando at-tivamente e in profonditir sul problema; persona che probabilmen-te si sta occupando di questioni connesse con la funzione psicologi-ca del chakra; caos sensibile

AESpl5 antiorario, ellittico,stamento dell'asse,l5 centimetr i

con spo- come OESp, ma con caos negativodiametro

r I simboli si riferiscono alla visione frontale del paziente da parte del terapeuta.

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*rIs

r :,. 'rrimento del pendolino d pronunciato, mag-s,: -: i la quantitd di energia nella distorsione. Per:re:rpio, il rilevamento Dl5 sul chakra 48 indica":,: .a persona d incline a prendersi aggressivamen--: .:rr che vuole, quali che siano le circostanze.

: r stessa regola generale sulla valutazione dellag:i..rta di una distorsione vale per l 'oscillazione':::!inea del pendolino, sia verticale (parallela al-

i.!e verticale del corpo [V]) sia orizzontale (per-;"::.dicolare all 'asse verticale del corpo [Or]). L'a-,-c:to verticale indica che il soggetto devia l'ener-{ i \erso I'alto, il che significa che evita I' intera--,,tr;re personale. Il movimento orizzontale indica.^s I' individuo trattiene verso il basso e comprime

:lusso energetico e i sentimenti, sempre per evi-::c- I' interazione personale. Per esempio, un rile-. ":mento Vl2 del chakra 3,{ indica che la persona::edilige una connessione in senso verticale, verso.i spiritualiti, ed evita il rapporto personale con:n altro essere umano. Definisce cid che d nell'uni-, r-'rso dal punto di vista di un credo spirituale ed:'sclude l'aspetto di connessione con un altro esse-:c' urn?Ilo. Un rilevamento Or12, invece, signifi-

-herebbe che la persona non si connette con nessu-no, n6 a livello spirituale nd a quello umano, il chepotrebbe portare a una condizione di isolamento.La lettura orizzontale, infatti, potrebbe col tempotrasformarsi in F (chakra fermo), a causa di unuso troppo limitato di quel centro energetico e del-la compressione dell'energia. In un caso simile dnecessaria una terapia psicodinamica intensiva.

Quando un individuo concentra il lavoro psico-logico su un particolare aspetto del suo essere,spinto da un impulso interiore o costretto dalla si-tuazione oggettiva, il chakra o i chakra coinvoltirivelano probabilmente un movimento caotico oasimmetrico (OESp, AESp): il pendolino oscilla inmaniera del tutto irregolare, tracciando solitamen-te ellissi lungo assi diversi. Il principiante potrddapprima rimanere confuso, ma se il pendolinoviene tenuto sopra il chakra per un periodo di tem-po pifi lungo lo spostamento dell'asse diventerdrevidente; I'andamento del pendolino sard analogoa quello indicato nella tabella 3. Quando il tera-peuta osserva un movimento di quel tipo sa che al-I'interno del suo paziente stanno avvenendo moltecose. E il momento di lavorare a fondo sul proble-ma in questione, ma d anche necessario dare al pa-ziente tutto il tempo e lo spazio che gli sono neces-sari per compiere la propria analisi e la trasforma-

zione di s6. Se potri prendersi qualche giorno divacanza e far si che la routine familiare non inter-ferisca, potrd sfruttare al meglio questo periodo digrande mutamento personale. Ho spesso osserva-to tale fenomeno in persone che stanno subendouna trasformazione profonda dovuta alla terapiaintensiva che si svolge con ritiri della durata di unasettimana.

Diventando pit esperto nell'uso del pendolino,il terapeuta potrir osservare altre caratteristichedella sua oscillazione. La velociti del movimento,per esempio, indica la quantitdr di energia che ilchakra metabolizza. Una lunga pratica consente di((captare)) altre qualiti come: serrato, teso, esube-rante, pesante, triste, doloroso, pacifico, chiaro.Un'oscillazione veloce pud essere veloce e serrata,il che indica affaticamento, tensione e pressione inquel particolare chakra. Oppure al movimento ve-loce pud affiancarsi una sensazione di esuberanza,indicando cosi una grande quantitir di aggressivitdpositiva in quella zona. Sensibilizzandosi sullaqualitd dell'energia che passa attraverso i varichakra il terapeuta pud ricevere migliori informa-zioni sulle condizioni del suo paziente. Puo capirequanto d stabile un chakra, pitr o meno da quantotempo d in date condizioni, se oscilla fra una con-dizione e un'altra e cosi via. Un chakra pud essereaperto il 20 per cento del tempo o l'80 per centodel tempo e questo il terapeuta sensibilizzato pudcaptarlo. Naturalmente ci vogliono pratica e veri-fiche.

Durante la terapia intensiva i chakra attraversa-no diverse fasi passando dallo stato chiuso a quel-lo aperto. Cambiando il proprio sistema di con-vinzioni si modifica il movimento dei chakra. Peresempio, un chakra che d costantemente chiuso(movimento antiorario) e ha un diametro ampio(Al5) pud ridurre gradualmente il proprio diame-tro, invertire la rotazione e poi ampliare di nuovoil diametro in uno stato di equilibrio, passando daAl5 a Ol5. E spesso un chakra Al5, per esempionella regione del cuore e del plesso solare, pud in-vertirsi e diventare Ol5 nel giro di cinque minutidopo un pianto liberatorio. Questo tipo di modifi-cazione non dura a lungo, ma se la persona portaavanti il lavoro per molto tempo il chakra tenderda rimanere aperto ogni volta un po' piir a lungo.In questo modo il tempo complessivo della suaapertura aumenterd e la persona si renderd contodi sentirsi felice per periodi sempre pii prolungati.

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A lungo andare il chakra si stabilizzerd nella con-dizione aperta e si chiuderir soltanto raramente. Aquesto punto, I' individuo puo dedicarsi all 'apertu-ra di un altro chakra disarmonico che interferiscecon il suo benessere quotidiano.

Ho riscontrato che quando un chakra cronica-mente chiuso si apre durante la terapia, un altrochakra, che normalmente d aperto, per breve tem-po si chiude per compensazione. Il soggetto non din grado di reggere il nuovo stato ((aperto> senzamettere in atto, almeno all ' inizio, una <protezio-ne>> immaginaria.

Studio di un caso durante una settimana diterapia intensiva

Esaminiamo ora le configurazioni dei chakra di unparticolare individuo rilevate durante un ciclo diterapia. Si tratta di una donna che si rivolse alPhoenicia Pathwork Center di Phoenicia, nelloStato di New York, in due occasioni, per compiereun ritiro di una settimana che prevedeva un inten-so lavoro di autotrasformazione. La prima voltafu nel 1979, la seconda nel 1981, quando si presen-to con il marito ed entrambi parteciparono a un la-voro di coppia intensivo. I rilevamenti furono ef-fettuati prima e dopo il ritiro, e sempre quando ladonna si trovava da un certo tempo in un profon-do stato di quiete. Essi sono illustrati nella tabella4. Per interpretare i valori dovrete fare riferimentoal la f igura a (p.52) e al le tabel le 2 (p. 77) e3 cheindicano il significato di ciascun chakra.

Come potete vedere dalla tabella 4, i centri ener-getici pitr equilibrati in questo soggetto erano quel-li mentali; seguivano quelli emotivi, mentre quellidella volontd erano i piir disarmonici. Cid significache la donna aveva una buona mente, ben funzio-nante soprattutto sui concetti di realtir (6.4) e sul-I' integrazione fra personalitd e spiritualitd (7).

Il suo centro mentale operativo (68) rivelava perla maggior parte del tempo una scissione fra destrae sinistra, il che significa che tendeva a essere ag-gressiva (quando sarebbe stato piu appropriato es-sere ricettiva) in quelle situazioni che comportava-no la realizzazione delle sue idee. Tendenzialmentedecideva cosa fare e procedeva a farlo, passo perpasso, senza considerare se fosse o no il momentodi agire. Quando la donna si rivolse al centro peril suo primo ciclo di terapia, questo chakra era ag-

Iabella 4

Rilevamenti sui chakra del soggetto durante duecicli di terapia

Chakra 1979 198I

pnmadella

terapla

prrmadella

terapla

dopo laterapla

dopo laterapia

7o chakra(sommitd del capo)

chakra 68(volontd operativa)

chakra 5B (<dellaprofessionalit ir>)

chakra 48 (della

volontd dell ' io)

chakra 3B (volontd

di essere sano)

OEDIO F

A7 OEDT

ot2

OEDT

ot2ol5ol5 o12

OEDl5

ol0

ot2

Dl0

A7

At2ot2

A'7 OEOrlO Ol0

chakra 28(volontd sessuale) Al0

chakra 6,4(concettuale) O10

chakra 5A (ricettivi-

tdlresponsabil it ir) S l0

chakra 4A(dell'amore) O'l

chakra 3A (cono-

scenza universale) Al0

chakra 2A(sessuale ricettivo) Ol0

oEDl0 (J-rz

Ol0 OESpl0 O12

gressivo. Alla fine della terapia si era calmato: nonera piir aggressivo, ma ora era fermo. Lo stato diimmobiliti non durd, n6 si trasformd in equili-brio, come spesso accade nel corso del tempo.Quando la donna tornd, due anni piir tardi, ilchakra era di nuovo aggressivo e il suo stato nonmutd durante il ciclo di terapia: allorch6 fu effet-tuato I'ultimo rilevamento, la donna aveva ancoraproblemi di aggressiviti nella realizzazione dellesue idee. Fu l'unico chakra a non subire un muta-mento; tutti gli altri, al termine del secondo ritiro,si erano equilibrati.

Anche gli altri centri energetici connessi con la

ol0Al0Al0

ot2or2o12

o7

o10ol0ol0

o12A7

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9l

. olontir mostravano una situazione problematica:=iternativamente si rivelarono tutti non funzio-:anti durante i due cicli di terapia. Quando la don-:a si rivolse al centro nel 1979 i chakra 58, 38 elB non avevano un buon funzionamento. Questordicava un'aggressivith negativa in termini di or-;.rglio (58), di autodistruttivitn (3B) e di smorza-nento della potenza sessuale (2B). Essa smorzava.a propria potenza sessuale suddividendo il flusso:'nergetico del chakra 28 in quattro parti (il pendo-.:no traccid quattro cerchi distinti) e usandolo in:raniera negativa, per esempio litigando con I'exnarito. Dopo il primo ciclo di terapia I'unico mi-glioramento a livello della volontd era l'allenta-mento del suo orgoglio, che si era trasformato iniunzionalitd positiva nella sfera della professionet5B). Sussisteva ancora una componente iperatti-ra, la quale si era sostituita all 'orgoglio che servi-\ a a compensare sensazioni di inadeguatezza nel.ampo del lavoro. All' inizio della seconda terapiala donna rivelava ancora problemi connessi con lar olontir. Questi si risolsero nel corso delle seduteintensive e infine tutti i suoi centri della volontirpresero a funzionare normalmente.

I centri del sentimento erano anch'essi squili-brati, ma non tanto quanto i centri della volontir.Il centro del cuore (4A) rimase aperto per tutto ilcorso dei due anni (il soggetto e molto portato adamare). Quello della gola (5A) era disturbatoquando si trattava di accogliere il nutrimento, e ladonna negava aggressivamente i propri bisogni.Alla fine del ciclo terapeutico questa situazione siera attenuata e a distanza di due anni si era risolta,soprattutto perche la donna aveva potuto stabilireuna relazione molto tenera con I'uomo che amava.Il chakra del plesso solare (3A), che e collegato alsenso del proprio posto nell'universo, era chiusoall' inizio del primo ciclo terapeutico e si apri nel

corso della settimana di ritiro. Nei due anni di in-tervallo, perd, si chiuse nuovamente, per riaprirsidurante la seconda terapia.

Potrete notare che il centro energetico connessocon la carica sessuale si liberd quando il rapportofra la donna e I'uomo da lei amato si stabilizzd, esi defini piir chiaramente durante il lavoro di cop-pia compiuto nel 1981.

Durante il primo ciclo terapeutico la donna aprii centri energetici connessi con i sentimenti e co-mincid a sentirsi piu sicura nel grande universodelle emozioni. Durante il secondo ciclo. avendocompiuto un grosso lavoro sui centri dei sentimen-ti, che non erano bloccati quanto quelli della vo-lontd, pot6 affrontare in profonditi i l problemadel cattivo uso che faceva della propria volontir eriequilibrarla. Come si puo vedere dalla tabella, lamaggior parte dei chakra di questo soggetto avevaun diametro piuttosto ampio, il che indica un si-stema energetico potente.

E interessante notare come il chakra della som-mitdr del capo, quello del terzo occhio e quello delcuore fossero rimasti aperti nei due anni intercorsifra i cicli terapeutici. Questo significa che Ia donnaha una forte connessione con la propria spirituali-td e con la propria realtir concettuale, ed d in gradodi amare. Il quadro generale della sua personalitdrivela che la sua funzione primaria e piu chiara dla ragione, e che compensa la propria vulnerabilithemotiva difendendosi con una volontd troppo ag-gressiva.

Come ho detto in precedenza, alla fine del se-condo ciclo di terapia tutti i chakra, escluso quellodella volontd operativa, rivelavano una buonafunzionalitir. Se la paziente conserverd questo sta-to, le funzioni del pensiero, della volontd e delleemozioni saranno equilibrate, consentendole unavita piu felice e armoniosa.

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11. Lettura dell'aura in terapia

L'aunn d l'<anello mancante)) che potrebbe colle-gare la biologia e la medicina tradizionale con lapsicoterapia. Essa d infatti i l <luogo> delle emo-zioni, dei pensieri, dei ricordi e degli schemi com-portamentali, ciod di tutto cid che in psicoterapiaviene discusso all ' infinito. Questi non si trovanosemplicemente nella nostra immaginazione, mahanno una loro collocazione nello spazio e neltempo. I pensieri e le emozioni passano da un indi-viduo all'altro, nel tempo e nello spazio, attraver-so i campi energetici degli individui stessi; la co-noscenza di questa dinamica rende possibile re-golarla.

Prenderemo ora in considerazione gli scambienergetici che avvengono nella vita di ogni giornoe quelli che si verificano durante le sedute terapeu-tiche. Ci occuperemo in particolare delle formecolorate mobili dei quattro livelli inferiori dell'au-ra, poi rivolgeremo di nuovo la nostra attenzioneai chakra.

La percezione dei colori dell'aura

Quando si inizia a leggere l'aura si pud non avereuna comprensione diretta del significato dei colo-ri; ma con la pratica, il senso generale dei vari co-lori diventa piir chiaro. Sviluppando la propriasensibilitd si giunge poi a leggere direttamente il si-gnificato dei colori percepiti (l'argomento ver-rir trattato in maniera piir approfondita nel capi-tolo 23).

Fra i miei ricordi piir vivi c'd l'esplosione dienergia che osservai un giorno nel campo energeti-co di una donna; fu quella una delle mie primepercezioni dell'aura umana. Era il 1972 e duranteuna seduta di bioenergetica basata sulla terapiadell'urlo, vidi Linda accendersi come un albero diNatale mentre urlava pensando a suo padre mortodi cancro. Dalla sua testa uscivano raggi rossi,gialli, arancio e azzurri. Sbattei le palpebre, ma

l'immagine non svani. Socchiusi gli occhi e mispostai nella stanza per vedere se rimaneva nellamia visione quell'effetto ottico che si chiama per-sistenza dell'immagine. Ma il fenomeno ancoranon svani. Stavo effettivamente vedendo qualcosae non potevo piir negare le molte esperienze prece-denti, quando mi era parso di percepire dei coloriattorno alla testa delle persone. Mi misi a osserva-re con piu attenzione.

Col tempo divenni pitr esperta nella percezionedell'aura e cominciai a mettere le mie osservazioniin relazione allo stato soggettivo degli individui.

lyScoprii cosi che gli esseri umani emanano raggi lu-,,{ minosi colorati quando sono coinvolti in emozionif f o in azioni. Quando invece si trovano in uno statof di quiete, I'aura torna stabile e assume di nuovo

quella che d la condizione normale per quel datoindividuo.

In genere I'aura nello stato <<normale>> o <diquiete> appare come quella illustrata nella tavolal. E composta da un primo strato scuro, azzurro-violaceo e pulsante, di uno spessore che varia da0,5 a 4 centimetri. Le sue pulsazioni continue han-no un ritmo di circa quindici al minuto. Questopulsare in genere forma un moto ondoso che sipropaga nelle braccia, nelle gambe e nel tronco.Attorno a questo primo strato ve n'd un altro, ilcui colore varia dall'aznJrro chiaro al grigio e lacui luminositi diminuisce con I'aumentare delladistanza dal corpo. L'azzurro di solito si muta ingiallo attorno al capo, a una distanza di 7-10 centi-metri da esso. Inoltre, la luminescenza azzurrochiaro generalmente esce dalla punta dei piedi edelle mani, nonch6 dalla sommitd della testa, sottoforma di fasci di luce. Ho verificato che la mag-gior parte delle persone d in grado di percepirequesti fasci di luce emanati dalle estremitd dellemani dopo pochi minuti di pratica e dietro chiareistruzioni. I raggi sono per lo piir azztnri, ma pos-sono essere anche rossi. arancio. viola o di altri co-lori.

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l-sercizi di percezione dell'aura

t]ra che vi siete esercitati a percepire I'aura attor-:.r.r all€ vostre mani, come spiegato nel capitolo 7,Ntete iniziare a osservare l'aura di altre persone.

Anche in questo caso dovrete essere in un am-:iente poco illuminato, preferibilmente nelle ulti-:ne ore del pomeriggio, dopo che il sole d calato,na resta ancora un po' di luce. Chiedete a un ami-;o di disporsi contro una parete bianca o uno.';hermo bianco e accertatevi che non vi siano fon-:i di luce che inavvertitamente potreste scorgere;;ercate di rilassare gli occhi.

Dovrete far uso della vostra <<visione notturna)).come quando camminate quasi al buio e vi rendeteconto di scorgere meglio gli oggetti se non li guar-date direttamente. In altre parole, impiegherete ibastoncelli degli occhi anzich€ i coni. I bastoncellisono infatti molto pir) sensibili alla luce di scarsaintensitir, mentre i coni servono per captare la lucedel giorno e i colori brillanti.

Guardate lo spazio appena al di sopra della te-sta, oppure fra la spalla e il collo. Sfocate la vistain modo da vedere lo spazio anzichd il profilo bendefinito del corpo. Mentre osservate senza sforzolo spazio attorno alla testa a una distanza di l0-15centimetri, consentite alla luce di entrare nei vostriocchi; la sensazione deve essere che state permet-tendo a qualcosa di entrare, non che cercate diraggiungere e di afferrare qualcosa con la vista,come quando vi sforzate di percepire un oggetto albuio. Concedetevi molto tempo per questo eserci-zio; eseguitelo con altri e possibilmente in presen-za di una persona in grado di vedere I'aura e conIa quale potrete confrontare le vostre percezioni.

Potrir sembrarvi di vedere qualcosa che perdsvanira prima che abbiate il tempo di dire <<Ecco-la!> Accertatevi che spostando gli occhi su una zo-na libera della parete I'immagine non persista,poichd in tal caso si tratta di un effetto ottico: I'oc-chio, ciod, trattiene I'immagine per effetto di uncolore complementare o di un forte contrasto. Ilfenomeno dell'aura d rapidissimo, non permaneed d caratterizzato da pulsazioni. Potreste perce-pirlo come una sorta di corrente lungo il braccio,o come un lampo colorato che, emanato verso I'al-to, esce dal campo energetico. Forse scorgereteuna vaga luminescenza attorno al corpo che non visembrerir particolarmente emozionante. Non siatedelusi: d soltanto I'inizio.

Non dedicate troppo tempo a ciascun esercizioperchi vi stanchereste eccessivamente. Ho notatoche le persone in genere si emozionano moltoquando cominciano a percepire qualcosa; poi, conil passar del tempo, sorgono i dubbi e il sistemaenergetico di ciascun individuo si stanca. Di li apoco ci si trova con un gruppo di persone silenzio-se ed esauste. Esercitatevi un poco ogni giorno econfrontate le vostre percezioni con le figure e ledescrizioni che seguono.

Quando una persona prova una forte emozione,nella sua aura, che fino a quel momento era in unostato di quiete, appare all'improvviso una formadi un certo colore che d in relazione allo stato emo-zionale. Quando il sentimento si attenua, I'aura ri-prende il suo aspetto consueto e normale. La dura-ta di questo fenomeno varia a seconda dell' indivi-duo e dipende da vari fattori. Se la persona non dirsfogo al sentimento, questo rimane nell'aura (ge-neralmente sfumato) finch6 lo sfogo non avverrd.Se invece ne sfoga soltanto una parte, quella parteverrd liberata. Talvolta, forme e colori appaionorapidamente e altrettanto rapidamente escono dal-l 'aura; oppure si attenuano fino a scomparire nelgiro di qualche minuto oppure nel corso di qual-che settimana. Pud avvenire che a una forma colo-rata se ne sovrapponga un'altra, o piir d'una, conun effetto di stratificazione. Alcune forme, dellequali parlero piu avanti, permangono nell'auraper anni. Ogni pensiero, ogni sensazione e ogniesperienza dell' individuo incidono sull'aura e lamutano. Alcuni effetti restano per sempre.

La tavola lxA mostra I'aura di un uomo nellostato di quiete; nella tavola successiva (rxB) lostesso uomo sta cantando e la sua aura si d amplia-ta ed d diventata pii luminosa. Subito dopo l' in-spirazione, appella prima dell'attacco della nuovastrofa, scintil le iridescenti blu-violetto si staccanodall'aura. A mano a mano che il pubblico diventapii attento la sua stessa aura si espande. Grandiarchi di luce si protendono dal cantante agli ascol-tatori e le due aure si connettono. Da entrambe leparti, con lo stabilirsi dello scambio emotivo, co-minciano a costituirsi delle forme; si tratta di for-me di coscienza energetica che corrispondono, nel-la struttura e nel colore, ai pensieri e ai sentimentiche nascono negli ascoltatori e nel cantante, e allamusica che viene prodotta. Terminata I'esecuzio-ne, le forme vengono disgiunte e frammentate dal-I'applauso che sgombra il campo energetico pre-

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i

parandolo per la manifestazione successiva. Sia ilcantante sia il pubblico si caricano assorbendo I'e-nergia creata dalla musica, una parte della qualeviene interiorizzata e scioglie alcuni blocchi pre-senti nel corpo, mentre un'altra parte viene utiliz-zata nella creazione successiva.

Osserviamo ora una persona che parla a un pub-blico di ascoltatori su un argomento che I'appas-siona (tav. rxC). La sua aura si espande e diventagiallo-oro, con scintille iridescenti oro-argento eazzurre. Si verifica lo stesso fenomeno di scambioenergetico con il pubblico, questa volta con unamaggiore enfasi sulle energie mentali, che si mani-festano come giallo-oro. Al termine del discorso,I'aura dell'uomo rimane per qualche tempo espan-sa, per la carica energetica prodotta dall'esperien-za. Yi d stato fra lui e il pubblico uno scambio dicoscienza energetica, e alcuni ascoltatori ora vi-brano maggiormente al suo livello. La tavola lxDrappresenta un uomo che sta parlando con passio-ne di problemi educativi. Gli ascoltatori probabil-mente capteranno in parte le emanazioni rosa-bruno che provengono da lui, e lo faranno elevan-do le proprie vibrazioni al suo livello con un pro-cesso di induzione armonica. L'amore si rivelanell'aura come una bellissima luminescenza soffu-sa di colore rosa, talvolta con riflessi dorati. I sen-timenti spirituali, invece, hanno una gamma di co-lori che va dall'azzurro (quando si dice la veritd)al viola (per la tensione spirituale), all'oro-argento(per la purezza).

Spesso gli individui emanano colori analoghi aquelli che amano indossare. La tavola xE mostrauna donna che ha appena partecipato a una sedutadi Core Energetics (un esercizio fisico il cui scopod di far emergere i sentimenti per comprenderli intermini di psicodinamica). Il verde nella sua aura(colore che la donna indossa spesso) d connessocon la salute fisica e con il processo di guarigione.Nella tavola rxF vediamo invece un uomo cheemana spesso radiazioni viola-ciclamino, il coloredella sua camicia preferita. Questa colorazionesembra corrispondere ai sentimenti amorosi e te-neri che vi sono in lui. La donna nella tavola xGstava meditando per aumentare I'energia nel pro-prio campo; la sua aura conteneva molti colori, al-cuni dei quali scorrevano davanti al suo corpo conun moto fluido discendente. Il centro energeticodella volontd, posto fra le scapole, risultava parti-colarmente evidente.

Quando una donna rimane incinta, la sua aurasi espande e diventa molto piD luminosa. La tavolarxH mostra una donna incinta di circa sei mesi diuna bambina. Nell'aura della futura madre siscorgono bellissime e morbide sfere azzurre, rosa,gialle e verdi che rotolano I'una sull'altra giir perle spalle.

Questi non sono che pochi esempi che dimostra-no come il campo energetico dell'individuo siastrettamente e intrinsecamente connesso con tuttocid che accade sul piano fisico e a livello psicolo-gico.

L'ira e altre emozioni negative

Il rosso d sempre stato associato all'ira. Ma ungiorno vidi mio figlio - un bambino di undici an-ni, felice e carico di energie - che irradiava i coloriindicati nella tavola xA mentre era intento a gioca-re. E la qualitd del rosso a segnalare se si tratta ono di sentimenti d'ira. Il rosso-arancio vivo nondenota simili sentimenti. bensi una forza vitale vi-brante. La tavola xB ritrae la donna che ho citatoall'inizio del capitolo, durante la seduta di bioe-nergetica basata sull'urlo. Nella sua aura si distin-guono diversi sentimenti che emergono simulta-neamente (molti colori); essi sono intensi, percidappaiono come raggi rettilinei, molto brillanti,emessi dal corpo.

La collera appare con una colorazione rossoscuro; quando d espressa, la persona emana lampidi luce rossa o globuli luminosi dello stesso colore,come illustrato nella tavola xC. Ho osservato que-sto fenomeno molte volte durante le terapie digruppo e le sedute terapeutiche individuali.

La tavola xD ci mostra invece una donna chenon riusci a liberare la sua rabbia e il suo dolore.La sfera luminosa rossa usci dalla regione dellagola e comincid a spostarsi lentamente verso I'e-sterno. Subito dopo, la persona che guidava ilgruppo rivolse alla donna un'osservazione a mioparere crudele. A quel punto la sfera luminosa tor-nd indietro ed entrd nella regione del cuore. Quan-do raggiunse il cuore, la donna si mise a piangere;non si trattava di un pianto catartico, ma di lacri-me di autocommiserazione. La mia interpretazio-ne d che la donna si fosse pugnalata al cuore conla sua stessa rabbia,

La paura appare nell'aura con una colorazione

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rranco-grigia e una conformazione spinosa (dicia-no, infatti, <<sbiancare per la paura>). Ha unaspetto sgradevole e un odore repellente. L'invidia. scura, verde-sporco e vischiosa (diciamo che siJiventa <verdi per I' invidia>). La tristezza d grigio.curo € pesante, come nei fumetti, dove vediamopersonaggi con una nube scura sopra la testa. Lairustrazione e I'irritabilitir hanno il piir delle voltetoni rossastri e cupi, ma sono caratterizzate so-prattutto dalle vibrazioni irregolari che colpisconoil campo energetico di un'altra persona, provocan-do sensazioni molto sgradevoli. In genere, quandouna persona emana questo tipo di vibrazioni, glialtri cercano di provocare in lei un'espressione di-retta dei suoi sentimenti negativi, che d molto me-no sgradevole da gestire. Uno domanderir: <<Sei ar-rabbiato?>; un altro sbotterir rabbiosamente conun <<No!>> In questo modo la fastidiosa interferen-za viene in parte scaricata.

Effetto delle droghe sull'aura

Le droghe, come l'mo, la marijuana o l'alcool,danneggiano i colori brillanti e sani dell'aura eproducono ((muco eterico)), al pari delle malattie.La tavola xE mostra gli effetti dell 'uso della cocai-na sull'aura di una persona. Se il soggetto avevafatto uso di cocaina il sabato sera. nelle sedute te-rapeutiche del martedi rivelava la presenza di mu-co sul lato destro del capo e del volto, mentre il la-to sinistro appariva relativamente libero. Gli do-mandai se usasse prevalentemente una narice perassumere la cocaina e mi rispose che non gli sem-brava. Il fatto che ogni volta che faceva uso delladroga io me ne accorgessi, e glielo dicessi, e la de-scrizione grafica del suo (muco eterico>> lo aiuta-rono a liberarsi di quell'abitudine.

Nella tavola xF vediamo l'aura di un uomo chefaceva un uso frequente dell'rso ed era dedito al-l 'alcool; essa d di un colore verde-bruno sporco.La macchia verde sporco che vidi muoversi lenta-mente verso il basso e che non venne liberata siconnetteva con i suoi sentimenti confusi e repressidi rabbia, invidia e dolore. Se I'uomo avesse potu-

to distinguere quei sentimenti, comprenderne ilfondamento, esprimerli e liberarli, sono certa chela macchia verde si sarebbe frammentata produ-cendo colori piu brillanti e piu netti, corrisponden-ti ai sentimenti stessi (rosso, verde e grigio) e si

sarebbe dispersa. Ma a causa dell'<inquinamen-to> del suo campo energetico, che era divenutocupo, egli aveva un grosso lavoro di pulizia dacompiere; doveva infatti rimuovere il <muco eteri-co>> prima di poter elevare il proprio livello energe-tico a sufficienza per chiarire e smuovere i suoisentimenti.

L 'aura ha un (peso)?

Anche la tavola xG mostra l'aura verdastra e tor-bida di un uomo che da anni faceva uso di droghe,come l'Lso e la marijuana. Le scorie di questeesperienze appaiono in alto a destra e sembranopesanti, dal momento che I'uomo teneva sempre ilcapo inclinato dalla parte opposta, come per con-trobilanciarle. Questa forma circolare verdastrarimase nella stessa posizione per settimane durantela terapia e, quando vi attirai Ia sua attenzione,I'uomo fu in grado di vederla usando uno spec-chio. Per eliminarla avrebbe dovuto smettere diassumere droghe e ripulire il suo campo energeti-co. Gli consigliai degli esercizi fisici, un regime didigiuno e una dieta purificante; allora avrebbe po-tuto rafforzare il suo campo energetico, irromperenel suo accumulo di scorie e dissiparlo.

Un caso interessante, che sembra indicare lapresenza di peso unita alla consistenza vischiosa,d quello il lustrato nella tavola xH. Si tratta di unapersona che da anni era la classica <<brava ragaz-za>> e che all ' improvviso si ribelld. Durante la se-duta abbandonb del tutto le buone maniere e diedesfogo a una grande rabbia, buttando a terra le se-die, calpestando e facendo a pezzi la scatola deifazzolettini di carta. Dopo questo sfogo si senti li-berata, ma la settimana successiva si era ritirata econtratta in profonditd, e venne alla seduta conuna forte emicrania. Si muoveva con cautela e te-neva le spalle alzate verso le orecchie. Notai alloraun grande addensamento di ((muco eterico>> soprala sua testa: evidentemente era stato liberato du-rante la seduta precedente e si era accumulato inquell'area. (Il fenomeno dell'emissione di tossinemediante le pratiche della bioenergetica d ormainoto. Un forte flusso di energia libera le tossinecontenute nei tessuti. Talvolta le persone si amma-lano, dopo aver compiuto quel genere di lavoro;tale malattia viene soprannominata <influenzafortunata>>.) La mia paziente non era piir in uno

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stato di ribellione e rivelava invece un atteggia-mento autopunitivo di tipo masochistico. Proposidi iniziare la seduta con una serie di movimenti fi-sici; chiesi alla donna di piegare in avanti il bustocon decisione. Mentre eseguiva questo esercizio,vidi l 'addensamento di ((muco)) proiettarsi inavanti estendendosi fino a una distanza di circa 75centimetri dal suo capo. E la donna comincid aperdere I'equilibrio, come se fosse sbilanciata daquel peso (tav. xH). Riusci a riprendersi, e allorala nube di <<muco> balzd indietro come se fosse ri-chiamata da un elastico. A quel punto la pazienterischid di cadere all ' indietro. Non volle ripetere ilmovimento perch€ aveva troppa paura, percid la-vorammo a lungo sul corpo: le feci eseguire degliesercizi che avevano lo scopo di farle <<sentire>> legambe, darle la sensazione di essere ben piantatasui piedi e farle avvertire la terra sotto di lei comeun saldo sostegno. Questo lavoro viene chiamatogrounding (connessione alla terra). Alla fine dellaseduta notai che il <muco eterico>> si era distribui-to in uno strato sottile su tutto il suo corpo. L'emi-crania se n'era andata. Ci vollero diverse settima-ne di lavoro per liberare completamente la donnadallo strato di <<muco>>.

Esercizio per sperimentare il <peso>del campo energetico

Vi d un esercizio, eseguito spesso nei corsi di aiki-do, che pud servire a sperimentare il peso dell'aurae i suoi effetti.

Chiedete a due persone di mettersi in piedi allavostra destra e alla vostra sinistra. Dovranno cer-care di sollevarvi afferrando il vostro avambraccioin alto e in basso. E importante che il sollevamen-to avvenga esclusivamente con un moto ascenden-te, ciod che le due persone non vi spingano inizial-mente da un lato, poichd in tal modo spezzerebbe-ro le vostre radici.

Cominciate con quel semplice esercizio per veri-ficare quanto vi sentite pesante; cercate di captarequanto sia facile/difficile per Ie due persone solle-varvi. Ora concedetevi un certo tempo, prima diiniziare l'esercizio, per spingere verso l'alto il vo-stro campo energetico. Pensate <<con un motoascendente>>; concentratevi sul soffitto. Quandosentite di aver raggiunto una concentrazione suffi-ciente e di poterla mantenere stabilmente <<lassir>>,

chiedete alle due persone di sollevarvi. E stato piirfacile, questa volta?

Ora concentratevi su un aumento della vostraconnessione con la terra; sviluppate radici alleestremitir delle mani e sotto le piante dei piedi, eaffondatele in profonditir nel terreno. Concentra-tevi sulla potente connessione energetica che avetecon il suolo. Quando siete pronti, chiedete di nuo-vo ai vostri amici di sollevarvi. Probabilmente ri-scontrerete di essere pii pesanti.

<<Forme pensiero dissociate>> nell'aura

In anni di pratica nel campo della bioenergetica hoosservato un fenomeno che definisco come spazidi realtir mobili. Trovo che questi <<spazi>> siano si-mili a quelli descritti nello studio della topografia,per cui un determinato territorio contiene una se-rie di caratteristiche che definiscono le operazionimatematiche possibili all'interno del territoriostesso. In termini di psicodinamica esistono <spazidi realtir> o <<sistemi di convinzioni> che contengo-no gruppi di forme pensiero associate a percezionicorrette o errate della realtd. Ogni forma pensierocontiene le proprie definizioni della realti, comeper esempio: tutti gli uomini sono crudeli; chi amad debole; chi tiene sempre la situazione sotto con-trollo d forte e non corre rischi. Secondo le mie os-servazioni, vivendo le nostre esperienze quotidianenoi ci muoviamo attraverso <spazi> o livelli direalth diversi, definiti da questi gruppi di formepensiero, e l'esperienza che abbiamo del mondo ediversa a seconda del gruppo di pensieri o spaziodi realtir nel quale ci troviamo.

Le forme pensiero sono realtd energetiche osser-vabili, che emanano colori di varia intensiti. L'in-tensite e la definizione della forma dipendono dal-la sua carica energetica, ovvero dall'importanzache la persona le attribuisce. Le forme pensierovengono create, strutturate e mantenute dal sog-getto attraverso la dinamica del pensiero abituale.Piir un pensiero d chiaro e definito, pit d definitala sua forma. La qualitd e I'intensitd delle emozio-ni connesse con un dato pensiero determinano ilcolore, l'intensitir e la forza della forma corrispon-dente. I pensieri possono essere consci o inconsci:per esempio, il costante timore di essere abbando-nati dalla persona che si ama dd luogo a una for-ma pensiero, e il soggetto si comporta di conse-

f

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{-.renza, ciod come se il suo timore dovesse avve--irsi. Il campo energetico della forma pensiero in-'luisce negativamente sul campo energetico dellasrsona cui il pensiero d rivolto, ottenendo spesso'effetto di allontanarla. Maggiore d I'energia di

--ui viene caricata la forma pensiero, sia conscia-:.ente sia inconsciamente, maggiori sono le proba-::litd che il fatto temuto si verifichi. Di solito que-.:e forme pensiero sono talmente connaturate alla

--rsonalitd del soggetto, che questi non le nota

:c'ppure. Esse cominciano a formarsi nell' infanzias si basano sul raziocinio del bambino, poi diven-3ono parte integrante della personalitd. Sono co-:re un bagaglio supplementare che la persona por-:a con sd, dentro di s6, senza conoscerne I'effetto,.'he d molto grande. Infatti, queste forme pensie-:o agglomerate, o sistemi di convinzioni, attiranoJeterminati <effetti> nella realtd esterna dell' in-Jiv iduo.

Giacchd queste forme non sono profondamente:epolte nell' inconscio, ma si collocano, per cosi di-re, sul limitare della coscienza, d, possibile farle af-t..lorare con pratiche come il lavoro corporeo dellaCore Energetics, i giochi di associazioni verbali ola meditazione. Allorch6 esse vengono messe afuoco dalla coscienza e i relativi sentimenti vengo-no espressi, diventa possibile mutarle. In questomodo si pud ottenere una visione piir chiara dellesupposizioni circa la realtir che stanno alla base ditali forme. Mettendo a nudo le supposizioni <ma-late> (va ricordato che esse si fondano sulla logicainfantile), osservandole e liberandole, diviene pos-sibile sostituirle con una visione pii chiara e matu-ra della realtd, che a sua volta rende possibili espe-rienze di vita piir positive.

In alcune personalitir queste forme pensiero so-no interrelate e raramente la coscienza d immersatotalmente in uno <spazio> senza aver presentegran parte degli altri; in tal modo I'individuo con-serva un alto grado diinterezza nella sua vita quo-tidiana.

In altri casi, invece, la personalitd passa rapida-mente da uno spazio di realtd all'altro e magarinon d consapevole della loro interconnessione.L'individuo pud non essere in grado di integrare odi comprendere questi continui passaggi e vivequindi in uno stato confusionale, soprattuttoquando si scatena in lui una dinamica ciclica dive-nuta cronica. A quel punto si trova coinvolto inuna sequenza automatica di passaggi che conduce

da un pensiero a quello successivo e, imprigionatoda questo automatismo, non pud uscirne fintantoche il processo non si d completato.

In genere la persona a quel punto passa a un di-verso stato di realtd soltanto perchd il ciclo delleforme pensiero ha esaurito I'energia di cui dispo-ne. Non d consapevole di come d uscita dallo sche-ma ciclico e con molta probabilitd non sard in gra-do di districarsene la prossima volta che esso si ve-rificherd. Questi stati di realtir sono talvolta carat-terizzati da euforia: il soggetto sente che compirirgrandi cose, che diventerd, per esempio, ricco e fa-moso, ma non d consapevole dell'enorme quantitedi lavoro necessaria per il raggiungimento di talemeta. Oppure pud verificarsi lo stato d'animo op-posto: il soggetto vive la propria condizione comeassai peggiore di quanto non sia. In entrambi i casiegli si allontana dalla veritd su se stesso e sulla suasituazione, tende a vedere soltanto una parte di s6e a esagerarla. E possibile che abbia il potenzialeper ottenere i grandi risultati che immagina nellostato euforico, ma raggiungerli comporta un gran-de impegno e tempi lunghi. D'altra parte, nellostato depresso egli identifica delle parti di s6 chevanno cambiate. ma dimentica che il cambiamen-to d possibile.

Nel suo libro How to Reod the Aura, WilliamButler fa notare come certe forme pensiero riman-gano stazionarie nel campo energetico finch6 uninput energetico interno o esterno non le scatena.A quel punto esse si muovono all ' interno dell'aurasecondo una sequenza cronica, ma non vengonoliberate; non fanno che esaurire la propria carica,poi tornano a essere statiche, finchd non hanno ac-quistato le nuove energie sufficienti a muoversiancora. Le forme pensiero ricevono energia daipensieri abituali semiconsci dell'individuo e daisentimenti a essi connessi. La ricevono inoltre atti-rando pensieri e sentimenti simili in altre persone.In altre parole, se vi giudicate continuamente circaun determinato comportamento, le vostre azioni ei vostri sentimenti seguiranno il vostro giudizio eprima o poi indurranno gli altri ad avere di voiproprio quell'immagine, rimandandovi pensieri esentimenti che concordano con il vostro giudiziodi voi stessi. Per esempio, se continuate a dirvi chesiete sciocchi, indegni, brutti o grassi, prima o poigli altri vi daranno ragione e la loro energia si ag-giungerir alla vostra, finch6 quella data forma pen-siero non sarir sufficientemente carica (avendo

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perch6 nonmi trotto pioumonom€nte?

nessuno oltromi vorrebbe

moi

non mi comporferdmoi piU cosi

io ferisco

viod'uscifo-dolore

sono incol lero

Figura I l. Forma pensiero dissociata

raggiunto la massa critica) da entrare in azione.Cadrete allora in uno stato in cui sarete convinti diessere sciocchi, indegni, brutti o grassi, finchd I'e-nergia della forma pensiero non si sard tempora-neamente esaurita. oppure potreste attirare unfatto esterno che scatena quella forma pensierocon un'esplosione di energia. In entrambi i casi sitratta dello stesso processo. Lo scatenamento delpensiero non d necessariamente negativo: se il sog-getto e impegnato in un lavoro terapeutico, puduscire dal ciclo cronico e spezzarlo in maniera ab-bastanza definitiva da poterlo gestire perfettamen-te la prossima volta che viene avviato.

Se il terapeuta d in grado di percepire questerealte e di descriverle, o di sollecitare il paziente adescriverle, pud allora aiutare il paziente stesso aliberarsi via via che egli passa da una realtd all'al-tra. La descrizione di ogni stato di realtir compiutadal terapeuta mentre il soggetto lo sperimenta dil

a quest'ultimo la possibilitd di vedere il processo

nella sua globalitd. Questa visione complessiva gli

consenie di creare un osservatore obiettivo internoche d in grado di definire ciascuno degli spazi in

cui egli entra e dai quali esce. In base a questo la-voro il terapeuta e il paziente potranno poi defini-re piir chiaramente il ciclo cronico di pensieri e tro-vare insieme la via per uscirne. In seguito potran-

no identificare la maniera per spezzarlo la prossi-

ma volta che si scatena.Per esempio, quando un paziente particolar-

mente schizoide (v. capitolo 13) rimane impigliatoin un simile automatismo di pensiero, io mi limito

a disegnare su una lavagna le varie forme e a eti-

chettarle a mano a mano che emergono. Mentre ilpaziente ripete i pensieri ad alta voce, traccio unafreccia che collega il pensiero precedente a quello

attuale. A un certo punto I'intero ciclo di pensieri

d rappresentato sulla lavagna. In genere la superfi-

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emissione esplosivo di coscienzo energet ico

Figura 12. Un paziente esegue un esercizio di bioenergetica

cie esterna di questi agglomerati di forme d piutto-sto limitata, vale a dire che il paziente sperimentauna realta molto ristretta in cui le definizioni e/ole distinzioni sono viste come negative e talvoltaappiattite - per esempio: tutte le altre personesembrano distanti o addirittura pericolose. Oppu-re il paziente crede veramente di essere una vittimanella vita. Il punto di rottura viene raggiuntoquando egli d in grado di trattenere un pensierodotato di una forte carica emotiva abbastanza alungo da esprimere la propria emozione. Di solito,se e in grado di reggere la rabbia o il dolore con-nessi con il pensiero, riesce a uscire e a connettersicon i livelli piu profondi all ' interno della formapensiero.

Un esempio d illustrato nella figura I l. In que-sto caso, mentre disegnavo le forme la paziente vi-de il quadro completo e grazie a questo pot6 trova-re la propria centratura e liberarsi dal ciclo croni-

co. Si immerse nella propria rabbia, la espresse epoi vide i problemi pit profondi. Il l ivello piuesterno di questa particolare forma pensiero costi-tuisce in gran parte una maschera con cui la perso-na evita di vedere e di assumere la propria respon-sabilitir di s6 e incolpa gli altri, allo scopo di veder-si <buona>. Cid, naturalmente, la rende impoten-te finch6 non viene raggiunta la realtd piu profon-da, che d il nucleo interno della forma pensiero.

Quando, a causa di un trauma infantile, questadonna si era sentita semplicemente <cattiva)), sen-za alcuna prospettiva di poter essere diversa, ave-va capito che per il futuro le si presentava la sceltadi vedere e di comprendere I'intera struttura, anzi-tutto immergendosi nella sua rabbia e nel suo sen-tirsi intrappolata, e in secondo luogo entrando neldolore insito nella forma pensiero. Di solito evita-va questo dolore rimanendo alla superficie dellastruttura, e quindi nella non-realtd. Affrontando

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i l dolore, invece, d in grado di integrare la bambi-na interiore che si sente <cattiva>> con l'adulta chesa di non esserlo.

Di solito, dare espressione e sfogare i sentimentid la chiave che consente di spezzare lo schema ci-clico cronico dei pensieri. Il piu delle volte le for-me pensiero sono dissociate fin dall' inizio, cosiche la persona non prova i sentimenti in esse con-tenuti. L'individuo compie grandi sforzi, nella vi-ta quotidiana, per impedire che la forma pensierosi scateni facendo emergere sentimenti temuti. Maanche se tende a evitare le situazioni che potrebbe-ro sollecitare tali sentimenti, I 'espediente non d deltutto efficace, poichd nel frattempo egli ricaricacontinuamente le forme pensiero. Con il procede-re del lavoro terapeutico le forme pensiero si con-nettono sempre piu al resto della personalitd; gliaspetti negativi si trasformano in funzioni positivee vengono integrati nell'aura <<normale>> della per-sona come colori l impidi, brillanti e informi.

Pulizia dell'aura durante una sedutaterapeutica

La tecnica chiamata Core Energetics d stata messaa punto per sciogliere i blocchi nel campo auricoattraverso la concentrazione su certi esercizi fisici.La figura 12 illustra uno di questi esercizi e losblocco energetico che ne consegue. ll paziente,con il dorso appoggiato su uno sgabello imbottito,si piega all ' indietro; i muscoli del busto in questomodo si allungano e cominciano a rilassarsi. Diconseguenza avviene un'emissione di energia e ilblocco si scioglie. Questo paziente presentava unforte blocco energetico nei muscoli antistanti lacolonna vertebrale. vicino all ' innesto del diafram-ma. Mentre eseguiva I'esercizio sullo sgabello, al-I' improvviso il blocco si rilascid con un'esplosionedi energia. La <nuvola> di energia risali rapida-mente lungo la colonna vertebrale e, quando rag-giunse la testa irrompendo nella coscienza del pa-ziente, vidi quest'ultimo entrare in un altro spaziodi realtir. Si mise a piangere esprimendo un doloreinfantile: mentre esternava i suoi sentimenti conti-nud a emettere energia dal punto dove prima c'erail blocco, e infine la <<nuvola>> di energia usci dalsuo campo aurico.

Quella che segue d la descrizione di cio che av-venne durante una tipica seduta terapeutica. Co-

mincerd fornendo alcune informazioni sulla vitadella paziente, che chiamerd Susan.

Susan era una bella donna bionda, poco menoche trentenne; era terapeuta di professione, sposa-ta, con una figlia di due anni. Aveva con il marito,anch'egli terapeuta, un rapporto ricco e solido, edentrambi erano figure guida nel loro ambiente. Sierano conosciuti e sposati in eth molto giovane. Ilpadre di Susan era morto in un incidente due setti-mane prima della sua nascita; la madre era quindirimasta sola a badare a due ragazzi e alla figlia ap-pena nata. Disponendo di scarsi mezzi di sussi-stenza, aveva dovuto affidare Susan ad altre per-sone; la bambina crebbe cosi in due case: una mol-to pulita e ordinata, dove viveva una famiglia distretta osservanza cristiana; I'altra, quella dellamadre, sempre in disordine. La madre non riuscimai a sanare la ferita provocata dalla perdita delmarito in un momento cosi delicato; non si risposdmai, ma ebbe molti amanti.

Sposandosi molto presto Susan aveva soddisfat-to il proprio bisogno di un uomo che si prendessecura di lei, non avendo mai avuto un vero padre;ma portava dentro di sd la paura di non riuscire afar funzionare veramente un matrimonio (comesua madre), o di dover essere perfetta per riuscirvi(come i componenti della famiglia molto pia cuiera stata affidata).

Un mattino si presentd per la seduta terapeuticaapparentemente contenta e di umore allegro. Miparld di come aveva trascorso la settimana con ilmarito e, mentre raccontava muovendo le braccia,emise una nuvoletta rosa e bianca di <felicitir>(tav. xr). Tuttavia, questa felicitd serviva a copriresentimenti pii profondi che la sua aura rivelava.Osservandola notai un blocco, in forma di un pun-to grigio scuro nel plesso solare (regione dello sto-maco), connesso con la paura e con altri sentimen-ti. Il blocco secondario si trovava nella fronte (diun grigio piu chiaro, segno di confusione menta-le), e si connetteva direttamente a uno stato emoti-vo doloroso nella regione del cuore (rosso). Susanrivelava un'intensa attivitir mentale (energia alta)ai lati della testa (giaUo) e molta energia vitale-sessuale di tipo vibrante nella regione pelvica(rosso-arancio).

Mentre continuava a muovere le braccia e a par-lare allegramente, emanando nuvolette bianche erosa, I'energia radiante giallo vivo ai lati della te-sta comincio a coprire o a mascherare la zona pro-

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l0 l

:.3matica di colore grigio situata nella fronte. Sta-,: letteralmente convincendo se stessa di essere fe-j!'. mascherando I'emanazione grigia con I'ener-

i.r mentale (gialla). Quando le descrissi cid che ve-.::\o, smise immediatamente di produrre la <fal-

-r', nube rosa, e la macchia grigia nella regione

':t'rntol€ riconquistd il suo spazio.L'atteggiamento di Susan cambid completa-

:ir-'r'rt€ e comincid a esprimere paura e dolore; poi\ujan prese a raccontarmi cio che stava veramente.uccedendo. Poco prima di venire da me per la se-.:uta settimanale aveva saputo che sua madre era,:ata ricoverata all 'ospedale per una sorta di para-.:si agli occhi. Il medico sospettava che si trattasseJel sintomo di una malattia grave, come la sclerosi:nultipla. Susan era sconvolta e aveva bisogno di:utta la sua forza per affrontare i vari sentimenti:he provava nei confronti della madre. Bloccandola sua energia vitale-sessuale nella regione pelvica.'impedendole di propagarsi alle gambe si sconnet-tcva dal suolo negando il suo legame con la terrain quanto essere umano. Era dunque importante,a questo punto della seduta, fare in modo che I'e-nergia raggiungesse la terra e connettesse Susan al-le sue fondamenta energetiche - la forza delle suegambe e della regione pelvica.

Con una serie di esercizi che coinvolgevanoquelle due parti del corpo cominciammo a smuo-vere l'energia pelvica e a inviarla alle gambe, inpreparazione di un lavoro piir difficile. L'energiapercorse rapidamente le gambe per connettere Su-san al suolo; poi pervase tutto il suo corpo cari-cando in maniera pii equilibrata I' intero sistemaenergetico. Il superamento del blocco pelvico e laconseguente mutazione dell'energia le diedero unsenso di sicurezza basato sulla sua forza vitale esessuale che nuovamente avvertiva. Il blocco pel-vico era connesso con la madre, la quale non ave-va gestito bene le proprie energie sessuali. Susanaveva ancora paura di essere come lei. Ma dal mo-mento che aveva una forte connessione fra cuoree sesso non correva davvero tale rischio, e proprioper questo motivo le sue energie si erano propaga-te tanto rapidamente alle gambe, fino al suolo.Una volta che I'energia si fu collegata alla terra,Susan seppe di poter provare quelle sensazioni dipiacere e di poterle anche controllare, cosi che po-teva scegliere di farne cid che voleva.

Nella fase successiva Susan potd parlare del do-lore che provava per la malattia della madre. Si

mise a piangere e come risultato la regione del cuo-re emise energia di colore rosso. Procedemmo al-lora a lavorare al blocco principale, situato nelplesso solare, che era connesso con bisogni infan-til i rimasti insoddisfatti, per cui Susan rifiutavasua madre. Il campo energetico rivelava il conflit-to interiore, poich€ Susan provava dolore per lostato della madre e sentimenti d'amore per lei, cheora era gravemente malata, ma nello stesso tempoprovava rabbia per essere stata rifiutata, come sedicesse: <<Non ti sei presa cura di me, perch6 do-vrei prendermi cura di te?> Portando questo con-flitto a livello della coscienza e comprendendolo,fu possibile liberare le energie di colore grigiobloccate nella regione della fronte.

Per sciogliere I'addensamento scuro nel plessosolare fu necessario un energico lavoro sul corpo.Susan fece I'esercizio sullo sgabello, piegandosi al-I' indietro per allungare i muscoli del busto e rila-sciare il blocco. Poi esegui bruschi piegamenti delbusto in avanti e verso il basso per rigurgitare ilblocco e tutto cio che simboleggiava. EsSo rappre-sentava non soltanto il suo rifiuto della madre, maanche il suo tentativo di incolparla di tutte le pri-vazioni che aveva subito. Nella vita attuale Susanmanteneva uno stato di privazione <<di sicurezza>>;le privazioni dell' infanzia erano state sostituite daautoprivazioni che si erano fissate come abitudini.La zona scura nel plesso solare, del diametro dicirca dieci centimetri, si schiari e si espanse, rag-giungendo un diametro di circa venti centimetri,ma una parte rimase nel campo energetico, a signi-ficare che il problema non era completamente ri-solto. Si trattava di un blocco che poteva scioglier-si del tutto soltanto dopo molto tempo, perchd ri-guardava questioni fondamentali dell 'esistenza.

Quando dico che Susan conservava uno stato diprivazione <di sicurezza> intendo dire che si senti-va pii a suo agio se una certa dose di privazioniera presente nella sua vita. Questo per lei era nor-male. Ogni essere umano si sente rassicurato dacid che considera essere la norma, che lo sia o noin realtir, e la norma viene fissata nel periodo e nel-I'ambiente dell' infanzia.

Per esempio, per Susan la norma si riflettevanello spazio in cui viveva. Da bambina aveva avu-to un'esperienza confusa riguardo alla casa. Qualeera la sua vera casa? Nessuna delle due, in realtd.E il problema persisteva: era sposata da otto annie per quasi tutto quel periodo aveva vissuto in una

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casa mai definitivamente sistemata. Non avevamai avuto una casa completamente finita e ammo-biliata che fosse veramente sua.

Con il procedere della terapia lo spazio in cuiSusan abitava fini per essere meglio rifinito e piuarmoniosamente arredato; si trattd, nel suo caso,di un'autentica manifestazione esterna di uno sta-to inter iore.

Acquistando familiaritir con questo tipo di os-servazioni compiute sul campo energetico comin-cerd forse ad apparirvi pii chiara la connessionefra malattia e problemi psicologici. Noi reprimia-mo i nostri sentimenti bloccando il nostro flussoenergetico. In tal modo nel nostro sistema si crea-no ristagni energetici che, se protratti a lungo,provocano malattie nel corpo fisico. Questa dina-

mica verrd analizzata piir a fondo nella parte quar-ta del volume. Quando si considera la malattia daquesto punto di vista, diventa chiaro il nesso fraterapia e processo di guarigione. Il terapeuta parteda una prospettiva ampia che comprende la totali-tir dell 'essere umano: nel lavoro che viene svoltoper ristabilire lo stato di salute non vi d separazio-ne fra corpo e mente, fra emotivitd e spirito: tuttiquesti aspetti devono essere equilibrati perchd lapersona sia sana. Il terapeuta si concentra sulle di-sfunzioni fisiche quanto su quelle psicologiche espirituali; d impossibile avviare un processo diguarigione senza coinvolgere anche i livelli psico-logici della personalitd. Pin il terapeuta compren-de i processi psicodinamici del paziente, meglio sa-rir in grado di aiutarlo a guarire se stesso.

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2. Blocchi energetici e sistemi di difesa visibili nell'aura

I e,r aver osservato molti tipi di blocchi nell'aurar niei pazienti ho cominciato a classificarli; so-I i;unta cosi a tracciare sei grandi categorie. Hor\minciato anche a notare che \e persone usano ilproprio campo energetico per scopi difensivi, eiobper proteggersi da immaginarie esperienze spiace-roli. In altre parole, I' individuo organizza il suo:ntero campo aurico tramutandolo in quello che

-hiamo sistema energetico di difesa.Inizierd col descrivere i sei tipi di blocchi energe-

::ci che ho desunto dalle mie osservazioni.

I principali tipi di blocchi energetici

I e figure 13 e 14 illustrano i sei tipi di blocchi dale individuati. Il primo, il blocco depressivo (fig.l-1A), si produce quando il soggetto mortifica iruoi sentimenti e le sue energie finch€ ristagnanoprovocando in quella zona un accumulo di liquidinel corpo fisico. Il corpo tende a gonfiarsi in quelpunto. Questo tipo diblocco di solito non d dotatodi forti energie, ma d invece di bassa intensitd, ilche si collega, in genere, con la disperazione. Se ilblocco viene protratto a lungo, le malattie che po-tranno insorgere con maggiore probabilitd sono lacolite e I'angina pectoris. Il blocco d di coloregrigio-azzurro e la sua consistenza d vischiosa co-me quella del muco. Generalmente contiene ran-core, del tipo che colpevolizza gli altri: la personaha smesso di lottare e si sente impotente. Ho osser-vato un blocco di questo tipo, per esempio, in unadonna che aveva fatto un matrimonio infelice eaveva rinunciato alla carriera sposandosi. Avevaormai superato i cinquant'anni e non riteneva pos-sibile reinserirsi nel mondo del lavoro ricomin-ciando da capo. Cosi si limitava a dare la colpadella propria infelicith al marito; pretendeva che lesue figlie facessero cid che lei non aveva fatto ecercava di vivere attraverso loro, ma naturalmentela cosa non funzionava.

Il blocco da compressione (fig. l3B), che derivadal sopprimere i sentimenti, contiene invece unagrande quantitd di rabbia accumulata ed d un po-tenziale vulcano. E rosso cupo e appare assai mi-naccioso a\\'osservatore, ctre rstintivamente si au_gura di non essere coinvolto nell'eventuale esplo-sione. Questo blocco energetico provoca un accu-mulo di adipe o di tessuto muscolare nella zona in-teressata. Se protratto nel tempo pud causare in-fiammazioni nella regione pelvica. Il soggetto disolito d consapevole della propria rabbia e si senteintrappolato perch6 associa lo sfogo di tale rabbiaall'umiliazione. Una mia paziente aveva concluso,nell' infanzia, che provare sentimenti sessualiavrebbe comportato delle umiliazioni. Suo padrel'aveva umiliata, circa la sua sessualiti, quandoera giovanissima, cosi lei aveva bloccato i suoi in-tensi sentimenti sessuali e li aveva trattenuti salda-mente nella regione pelvica. Col tempo essi si era-no tramutati in rabbia; la rabbia non veniva sfoga-ta per timore dell'umiliazione, e I'accumulo dienergia stagnante in quella zona del corpo provo-cd un'infiammazione. Dopo anni di piccoli episo-di infiammatori il medico stabili che la pazientesoffriva di infiammazione pelvica cronica.

Il sistema difensivo che ho denominato (arma-tura a maglie> (fie. l3C) d alquanto efficace inquanto la persona se ne serve per evitare i senti-menti, soprattutto la paura, spostando tutti i bloc-chi ogni volta che una situazione, nella vita o nellaterapia, risulta difficoltosa. Per esempio, se il te-rapeuta cerca di sciogliere i blocchi per mezzo de-gli esercizi o del massaggio profondo, il blocconon farir che spostarsi in un altro punto del corpo.

Questo sistema difensivo ha minori probabilitd diprovocare malattie fisiche rispetto agli altri; la vitadel soggetto potrd sembrare <perfetta> (successo

sociale, matrimonio felice, figli modello), eppureegli avrd lavaga sensazione che gli manchi qualco-sa. Questo tipo di individuo tollera i sentimentiprofondi soltanto per breve tempo, poi se ne tira

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A. Blocco deoressivo B. Blocco do compressione

Figura 13. Tipi di blocchi energetici

C. Armoturo o mool ie

mento personale. Giacchd la persona non sente a.sufficienza il proprio corpo, ossia non avverte latensione nella muscolatura lunga, essa tende a ca-ricare i muscoli di una tensione eccessiva, provo-cando disturbi come la sinusite o la tendinite. Ingenere presenta un'immagine (perfetta> di s6 edella propria vita, ma manca di legami personaliprofondi. Anche questo soggetto tende a produrreprima o poi, nella propria esistenza, una crisi cheserve a metterlo in contatto con la sua realte piilprofonda. Spesso, in soggetti maschili, I 'attacco dicuore rappresenta il tipo di crisi piir efficace. Hoconosciuto, per esempio, un uomo di successo chepossedeva diversi periodici a grande diffusione;era talmente preso dal suo lavoro che si era stacca-to dalla famiglia. Dopo aver avuto un infarto, isuoi figli gli dissero che doveva smettere di lavora-

fuori; di solito provoca, prima o poi, una crisi nel-la propria vita che lo costringe a penetrare in queisentimenti profondi, crisi che pud assumere diver-se forme: un'improvvisa e inattesa malattia, un in-cidente oppure un'avventura amorosa.

Il blocco (armatura a piastre>> (fig. 144) trattie-ne ogni tipo di sentimenti congelandoli; essi ven-gono tenuti in posizione, attorno al corpo, da uncampo di alta tensione diffusa. Il corpo dell' indi-viduo d ben strutturato e i muscoli tendono a esse-re duri; la vita personale d scarsamente soddisfa-cente, perche I'armatura annulla tutti i sentimenti.Questo crea in tutto il corpo una forte tensione,che pud provocare diversi tipi di malattia, dall'ul-cera, connessa con un eccesso di lavoro, a disturbidi cuore dovuti a uno <spingersi avanti> addirittu-ra fisico nella vita non controbilanciato dal nutri-

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A. Armoturo o piostre

B. Esourimento energetico

Figura 14. Tipi di blocchi energetici

C. Dispersione energel ico

re. altrimenti sarebbe morto. Gli chiesero di inse-gnare loro a gestire l'azienda; cosi fu fatto e la fa-miglia ritrovd l'unitir.

Il blocco da esaurimento energetico (fig. l48)consiste semplicemente in una diminuzione dell'e-nergia nella parte terminale degli arti; la personaesclude gli arti impedendo all'energia di permearlicompletamente. Ne risulta un indebolimento degliarti stessi, che in certi casi possono anche non esse-re sufficientemente sviluppati. L'individuo evitadi usarli per evitare la relativa sensazione di debo-lezza e i sentimenti profondi che questa suscita,come, per esempio, la paura di non sapersi reggeresulle proprie gambe e di fallire nella vita.

La dispersione energetica (fig. l4C) avvienequando la persona emette energia dalle giuntureanzichl consentirle di propagarsi all'intero arto.

Questo e un tentativo inconscio di ridurre il flussoenergetico negli arti, nei punti in cui il soggetto hala sensazione di non possedere la forza sufficientea far fronte a certe esperienze. Il motivo per il qua-le non vuole reagire deriva dalla conclusione, rag-giunta nell' infanzia, che reagire d sconveniente oaddirittura pericoloso. Prendiamo l'esempio di unbambino che riceve uno schiaffo sulla mano seI'allunga per prendere qualcosa; ne possono risul-tare un indebolimento della mano stessa (magariaccompagnato da un'insufficiente coordinazione)e una diminuzione dell'uso dell'arto. Entrambi iblocchi producono altresi una tendenza della ma-no a essere fredda. In genere i punti in cui avvieneuna dispersione di energia sono molto vulnerabilie questo tipo di blocco puo dar luogo a disturbidelle giunture.

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Sistemi energetici di difesa

Tutti noi creiamo dei blocchi perchd vediamo ilmondo come pericoloso; ci fissiamo in schemi checoinvolgono il nostro intero sistema energetico. Inostri sistemi energetici di difesa hanno la funzio-ne di respingere, attivamente o passivamente, unaforza proveniente dall'esterno. Essi mettono in at-to una dimostrazione di potenza al fine di spaven-tare e di allontanare I'aggressore, oppure attiranoI'attenzione su di noi, anche se non ammettiamodi desiderarlo.

La figura 15 illustra una serie di sistemi di difesada me osservati, che entrano in azione quando lapersona si sente in pericolo.

Con la reazione (a porcospino> (di colorazionesolitamente bianco-grigia), l 'aura diventa spinosae dolorosa al tatto. E come composta di aculei;molte volte, appoggiando la mano su una personaquando non lo desiderava, ho sentito la punturadegli aculei. La maggior parte della gente reagiscea questo sistema di difesa allontanandosi.

Mettendo in atto il sistema della <ritirata> ilsoggetto fa si che la parte della sua coscienza e del-la sua aura che d minacciata lasci il corpo sottoforma di una nuvola di energia azzurro chiaro. Losguardo diventa vitreo, anche se la persona fingedi essere del tutto presente e di ascoltarvi.

Analoga d la condizione della persona che si as-senta o <<d altrove>. Questo sistema di difesa, con-trariamente al precedente che puo durare da qual-che minuto a qualche ora, si protrae molto piu alungo: da alcuni giorni fino a qualche anno. Hovisto persone rimanere parzialmente fuori del pro-prio corpo per anni, in seguito a un trauma o aun'operazione chirurgica subita in tenera etd. Co-minciai a curare una donna, che a due anni avevasubito un intervento a cuore aperto, quando neaveva ventuno, per aiutarla a fissare piir stabil-mente nel suo corpo i campi energetici. I suoi cor-pi superiori si sconnettevano parzialmente, libran-dosi in alto, dietro di lei, e producendo, come con-seguenza, la sua sconnessione dai sentimenti.

La <<negazione verbale> d accompagnata damolta energia, di solito di colore giallo, nella re-gione del capo, da un forte blocco nel collo e dauna deficienza energetica nella parte bassa dell'au-ra, che d pallida e statica. Al fine di mantenere lostatus quo il soggetto d costantemente attivo, a li-vello verbale, perch€ cid lo fa sentire vivo. Lo

scambio verbale rnantiene il flusso energetico nellaregione della testa.

Il sistema della <suzione orale> d analogo aquello della negazione verbale in quanto il sogget-to se ne serve per risucchiare energie dagli altri ecaricare il proprio campo energetico, cosa che nonriuscirebbe a fare attingendo direttamente dal-I'ambiente circostante. In altre parole, la personanon d del tutto in grado di metabolizzarel'energiaorgonica che si trova nell'atmosfera e ha bisogno,per cosi dire, di energia predigerita da altri. Fra isegnali piir comuni di questo stato vi sono lo spro-loquio verbale, che risulta noioso e stancante perI'ascoltatore, e lo sguardo <<avido>>. Questo tipo dipersona ama trovarsi in compagnia e socializzare.Esiste un tipo di individuo che deve scaricare ener-gie in eccesso (tipo masochista), il quale ben si ac-compagna al tipo ora descritto (v. capitolo l3).

Il sistema di difesa <<a uncino>> d stato da me os-servato in persone psicotiche che si trovano difronte a situazioni da loro ritenute pericolose, peresempio il confronto con un gruppo. Sentendosiminacciato, questo tipo di individuo sviluppa ununcino sulla sommiti del capo e, se le cose si met-tono male, lo lancia verso chiunque gli appaia co-me un aggressore, esprimendosi nel contempo - ilpiu delle volte - anche verbalmente. Se invece vuo-le affrontare qualcuno aggredendo per primo, so-litamente lo afferra per la testa con I'energia men-tale. L'altro si sente trattenuto all ' interno delcam-po energetico dello psicotico finch6 questi non dcerto di aver imposto il proprio punto di vista.Questo tipo di difesa/attacco d sentito come moltominaccioso, poichd al destinatario dell'azione paredi essere accostato con argomenti molto logici econ un procedimento razionale che conduce alla<<giusta>> conclusione, ma, nello stesso tempo, egli<legge fra le righe> che gli conviene essere d'accor-do, altrimenti d peggio per lui. Il piu delle voltequesto tipo di dinamica d accompagnato dal pre-supposto, pur non espresso, che il destinatario d<<cattivo>> e in torto, e che I'altro d <buono>> e haragione.

I <tentacoli> si protendono in fuori e sono visci-di, muti e pesanti. Raggiungono il plesso solare diuna persona e cercano di catturarne I'essenza e diestrarla, perchd I'individuo bisognoso di sicurezzapossa divorarla. Tale individuo d pieno della pro-pria essenza, ma non sa che cosa farne, poichd hala sensazione che consentendole la mobilitd si

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Fisura 15' Sistemi energetici di difesa

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esporrebbe a delle umiliazioni. E cosi prigionierodella disperazione e arriva persino a perdere il con-tatto con la propria essenza. Magari adotta per unpo' un atteggiamento muto e pensoso, poi i tenta-coli afferrano la sua essenza e lo trascinano in bas-so. Ma al livello energetico quel rimuginare in si-lenzio d, in realtd, molto rumoroso: questa perso-na spicca fra tutte le altre, in un ambiente pieno digente che si diverte. Ben presto sard circondata daaltre persone che le offrono il loro aiuto e incon-sciamente, ma abilmente, declinerd con gentilezzaogni offerta, spiegando come non servirebbe anulla e sollecitando quindi nuovi tentativi. Cosi ilgioco continua. La persona che mette in atto que-sto meccanismo ritiene di aver bisogno di qualcosadall'esterno, ma in realtd ha bisogno di dare. Tal-volta lancia frecciate verbali cercando di provoca-re I'ira di qualcuno: tali frecciate non sono doloro-se soltanto verbalmente, ma anche in termini ener-getici - attraversano I'ambiente colpendo congrande precisione ed efficacia. Colui che le lanciaspera di provocare tanto dolore da attirarsi la col-lera dell'altro e avere cosi una scusa per sfogare lapropria senza incorrere in umiliazioni. In questomodo determinato, preciso e mentale cerca di umi-liare I'altra persona e nello stesso tempo di evitaresensazioni nella parte inferiore del proprio corpo.

La persona che mette in atto la <difesa isterica>reagird volentieri alle frecciate esplodendo. Il tipoisterico esplode lanciando nel campo energetico ditutti i presenti saette e scariche di colore con talefuria che gli altri si sentono minacciati e intimiditidalla pura potenza di quello sfogo e dal caos cheesso scatena. Il suo scopo d di liberare la stanzadalla presenza di tutti.

Chi mette in atto la forma di difesa che defini-sco <isolamento entro i confini> siestrania sempli-cemente dalla situazione. rafforzando i confini at-torno a s6 per sottrarsi a ogni influenza. Comuni-ca in tal modo un messaggio di superioritd. Oppu-re dichiara apertamente la propria supremazia con

una manifestazione ben ordinata e controllata dipotere/volontir, che accende e ingrandisce la suaaura, cosi che non vi siano dubbi su chi comandae non gli si mettano i bastoni fra le ruote.

Come esercitarsi a individuare i propri sistemidi difesa

Esercitatevi, insieme a un gruppo di persone, amettere in atto i sistemi di difesa descritti. I pre-senti dovranno camminare intorno a una stanzaadottando ciascuno una forma difensiva diversa,mentre uno dei partecipanti assisterd, a turno, cer-cando di cogliere le forme a lui piir familiari e diricostruire le situazioni in cui tende ad adottarle.

Esistono molti altri sistemi difensivi, oltre aquelli sopra descritti, e certamente sarete in gradodi individuarne diversi, usati da voi o dalle perso-ne che conoscete. E importante tener presente chetutti ne facciamo uso e che tutti siamo d'accordo,consciamente o inconsciamente, sull ' interagire an-che in questo modo. Nessuno d costretto a farlo:un sistema di difesa viene sempre adottato dall' in-dividuo volontariamente. A certi l ivelli della no-stra personalitd talvolta ne traiamo un certo godi-mento e non vi e motivo di spaventarci quando no-tiamo questi meccanismi negli altri. Possiamosempre scegliere di reagire con tolleranza, anzichddifendendoci. lnoltre, non dobbiamo scordare chevi d sempre una ragione per cui I'altro si difende:si tratta di proteggere una parte vulnerabile di setenendola sotto controllo o nascosta agli altri e tal-volta anche a se stessi. I nostri sistemi difensivi sistrutturano durante I'infanzia. Come ho spiegatonel capitolo 8, I 'aura del bambino non d piena-mente sviluppata, come non lo d il suo corpo fisi-co. Essa cresce e si forma in fasi successive. con ilcrescere dell' individuo, rivelando sempre piir chia-ramente gli aspetti fondamentali della personalita,sia i punti di forza sia i punti deboli.

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13. Analisi delle principali strutture di carattere attraverso I'aurae i chakra

. r definizione ((struttura di carattere> d adottata:a molti psicoterapeuti che lavorano sul corpo perJentificare i vari tipi di persone secondo caratteri-.riche fisiche e psicologiche. Dopo molte osserva-.-roni e un lungo studio, Wilhelm Reich concluse:he le persone da lui curate si potevano suddivide-:e in cinque categorie principali. Egli scopri che gli:ndividui con esperienze infantili simili e un analo-,ro rapporto figlio/genitore presentavano somi-glianze fisiche, e che persone fisicamente similipossedevano analoghe dinamiche psicologiche dibase. Queste dinamiche dipendevano non soltantodal tipo di rapporto figlio/genitore, ma anche dal-I'etd nella quale si erano fatte le prime esperienzetraumatiche responsabili di blocchi emotivo-energetici e dell' insorgere di sistemi di difesa dive-nuti poi abituali. Un trauma subito in fase fetalesuscita un blocco energetico, ovvero un sistema didifesa, in maniera assai diversa da un trauma cherisale alla fase orale, di controllo dello sfintere op-pure di latenza. Questo d naturale perchd I'indivi-duo e il suo campo energetico sono diversi nellevarie fasi della vita (v. capitolo 8).

In questo capitolo descriverd in maniera essen-ziale le varie strutture di carattere, comprendendonella descrizione I'eziologia, la morfologia fisica ele relative configurazioni nell'aura. Parlero anchedell' io superiore e del compito karmico personale,in rapporto a ciascuna struttura, nella misura incui d possibile. Se d vero che l' io superiore e ilcompito karmico di ciascun individuo sono unicie irripetibili, cid non toglie che qualche generaliz-zazione sia possibile.

L'io superiore viene definito come la scintil la di-vina, o I'Io divino che d in ogni uomo, ciod il luo-go in cui ciascuno di noi d gid un tutt'uno con Dio.In ogni cellula del nostro essere fisico e spiritualevi d una scintil la divina, che contiene questa co-scienza divina interiore.

Il compito karmico ha due aspetti. Il primo,quello personale, comporta che I'individuo impari

a esprimere una nuova parte della sua identiti. Leparti dell 'anima che non formano un tutt'uno conDio contribuiscono all ' incarnazione specifica, at-traverso la quale la persona impara a divenire untutt'uno con il Creatore mantenendo nel contem-po la propria individualitd. L'altro aspetto consi-ste nel compito che I'individuo si assume a livellomondiale, ciod nel dono che esso, incarnandosi,offririr al mondo. Spesso esso coincide con il com-pito personale, che tende a manifestarsi per pri-mo: I'artista offre al mondo I'arte, il medico laguarigione, il musicista la musica, la madre il nu-trimento e I'amoLe, e cosi via. A volte, invece, l ' in-dividuo deve faticare e sperimentare diverse attivi-tA o professioni, prima di individuare il suo com-pito a livello mondiale. La capacitir di riconosceretale compito con chiarezza dipende in buona misu-ra da quanto si d saputo apprendere nell'ambitodel compito personale.

Il corpo d la cristallizzazione nel mondo fisicodei campi energetici che circondano e costituisco-no ogni persona; questi campi contengono il com-pito dell'anima. La struttura di carattere d dunquevisibile come cristallizzazione dei problemi di fon-do, o del compito personale che l'anima ha sceltodi incarnare e di risolvere. Il problema (compito)d cristallizzato e conservato nel corpo, affinch6l'individuo possa facilmente individuarlo e gestir-lo. Studiando la struttura del nostro carattere inrapporto al nostro corpo possiamo trovare la chia-ve della nostra salute e identificare il nostro com-pito personale e mondiale.

Il malessere fondamentale che ho riscontrato intutti i pazienti con i quali ho lavorato d I'odio ver-so se stessi. Esso d. secondo me. la malattia inte-riore fondamentale presente in tutti noi, ma il mo-do in cui questo odio, o non accettazione di s6, simanifesta varia ed d indicato dalla struttura di ca-rattere. Comprendendo meglio le nostre dinami-che nella vita quotidiana possiamo imparare adaccettarci maggiormente. Possiamo vivere per an-

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Tabella 5

Aspetti principali delle strutture di carattere: natura della personalita

Scltizoide Orale Psicopatico Masochistico Rigido

Arrestopo

dello svi lup- in fase prenatale oal la nascita

durante I 'al imenta-zione nel la primainfanzia

nel la prima infan-zia

nel la fase del l 'au- durante lo svi luppotonomia (puberta)

Causa del trauma madre osti le abbandono seduzione, t radi-mento

control lo (al imen- r i f iuto sessuale, tra-tazione ed evacua- dimento senl imen-zione forzate) tale

Tipo di dinamica si t iene insieme si t iene aggrappato si t iene su tratt iene in sd t lene per se

Sessualit ir volta a fornire unsenso di forza vita-le, fantasie

rivolta al la vicinan-za, al contatto, alcalore

osti le,/ fragi le, fan-tasie omosessuali

impotenza, forte unita a disprezzoattrazione per lapornografia

Debolezza,/difetto paura avidi t i i insincerit i r odio orgoglio

Rivendica i l dir i t to di esistere essere al imentatoed esaudito

essere sostenuto eincoraggiato

essereindipendente provare sentimenti(amore/sesso)

Disturbo dominante paura/ansietd passivitd (stanchez- senso di sconfi t taza)

tenslone mancanza di senti-menti

Intento negativo <devo div idermi/spaccarmi>

<iaro si che tu midia>; <nego di averbisogno>

<la mia volontir so-pra tutto>; <si facome voglio io>

la negativi- <non mi arrendo>i(amotar>

Meccanismi sot tesial l ' intento negativo

unita contro divi-sione

bisogno contro ab-bandono

volontd cQntro resa l ibertd contro sot- sesso contro amoretomissione

Bisogno di rafforzare i confini sviluppare bisogni sviluppare fiduciapropri e reggersisul le proprie gambe

affermarsi, essere li- connettere cuore ebero, aprirsi a con- genitalinessioni spirituaii

ni secondo la volontir di Dio (il Dio interiore), se-guendo la veritd e basandoci sull 'amore: questi so-no tutti passi verso la realizzazione di noi stessi.Ma finch6 non arriviamo all'amore incondiziona-to non siamo in porto. E dobbiamo partire da noistessi: possiamo amare noi stessi incondizionata-mente, pur vedendo i nostri difetti? Siamo in gra-do di perdonarci i nostri errori? Di riconoscerli edire: <Bene, da questo dovrd imparare>>, <<Sonoun uomo/una donna di Dio>, <Mi r imetto in l ineacon la luce e proseguo, affrontando cid che devoaffrontare per ritrovare la strada verso il Dio inte-riore e la mia dimora>? Tenendo presente tuttoquesto, passiamo ora all 'esame delle strutture dicarattere, dopo aver precisato che ci vuole proba-bilmente un'intera vita per comprendere le moti-vazioni profonde per cui ciascuno di noi corri-sponde a una data tipologia o combinazione tipo-logica.

La prima classificazione degli aspetti principalidelle strutture di carattere, sia sul piano fisico siaa livello di personalitd, si deve al lavoro congiuntodi Alexander Lowan e John Pierrakos. Su questabase Pierrakos aggiunse gli aspetti spirituali edenergetici. Egli muto il significato delle strutturedi carattere aggiungendo le dimensioni spiritualidel genere umano agli elementi puramente biologi-ci e attinenti alle patologie individuati da Reich.Inoltre, traccid il rapporto fra le strutture di carar-tere e le funzioni dei chakra. Io stessa ho sviluppa-to ulteriormente quella ricerca elaborando gl:schemi aurici generali di ogni struttura di caratte-re, come illustrato nelle figure 16-20, e i sistemrenergetici di difesa descritti nel capitolo 12.

Le tabelle 5, 6 e 7 contengono le principali ca-ratteristiche di ciascuna struttura. Esse sono statr'compilate a piri mani durante il corso di formazic'-ne per terapeuti di bioenergetica tenuto dal dotto:

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Tabella 6

Aspetti principoli delle strutture di cqrottere: sistema fisico-energetico

Schizoide Orole Psicopatico Masochistico Rigido

Struttura f isica longil inea, squil ibridestra/sinistra

magra, petto lnca-vato

petto in fuori, par- iesta protesate super iore pe- avant i . corposante sante

dorso rigido, regio-ne pelvica arretrata

tnpe-

Tensione corporea tensione ad anell i ,

scarsa coordinazio-

ne, giunture deboli

corpo flaccido, mu-scolatura l iscia te-sa

parte superiore te- compressionesa, parte inferiorespastica

tenslone spastlca,((armatura a ma-gl ie>, <armatura apiastrer>

Circolazione sangui- mani e piedi freddi torace freddogna

gambe e regione natiche freddepelvica fredde

regione pelvica fred-

da

Livel l i energetici iperattivo, non con- ipoattivo,

nesso al la terra energiescarse iperatt ivi td seguita

da crolloipoatt ivo (energia

interiorizzata)iperatt ivo, abbon-danti energie

Ubicazione dell 'ener-gia

congelata nel nu-cleo

nella testa, general-mente scarica

nella parte superio-re del corpo

in fermento all ' in-terno

periferica, non rag-giunge il nucleo

Chakra oi i att ivi 7o,6o anter iore,3oanteriore,2o poste-

r iore, asimmetria

7",6o anter iore,2oanteriore

7", 6", 4o poste-

r iore6" anter iore,3o an-teriore

centri della volon-td, 6o anteriore

Psicodinamica deichakra apert i

spir i tuale, mentale,volontd

spir i tuale, mentale, mentale, volontir

amore

mentale, sentimen- volontd, mentalet i , volontir

Sistemi energetici di

difesa

ri t i rata, <porcospi-

no>, uscita dal cor-po

suzione orale, nega-zione verbale, iste-r ia

<uncino>, <gancio

mentale>, isteriasilenzioso rimugina-re, <tentacol i>

ostentazione di po-

terelvolontd, isola-mento entro i con-fini

Jim Cox nel 1972, e il corso di formazione per te-rapeuti di Core Energetics tenuto dal dottor JohnPierrakos nel 1975, ai quali partecipai. Le infor-mazioni relative al campo energetico sono inveceil risultato del mio lavoro.

La struttura schizoide

La prima struttura di carattere (prima nel sensoche corrisponde alla piu precoce interruzione nelflusso dell'energia vitale nella vita dell'individuo)d la struttura schizoide; I'esperienza traumaticaoriginaria ha avuto luogo, in questo caso, nella fa-se prenatale, alla nascita o nei primi giorni di vita.Essa d stata determinata, per lo piir, da un'espres-sione diretta di ostilitd da parte di un genitore(rabbia del genitore, genitore che non desidera ilbambino), oppure da un trauma natale (per esem-

pio, la madre si sconnette emotivamente dal nasci-turo, che si sente abbandonato). Gli effetti di simi-li traumi variano notevolmente: una lieve sconnes-sione fra madre e figlio pud risultare molto dram-matica per un neonato e di scarsa conseguenza perun altro. La gravitd del trauma dipende dalla na-tura dell'anima che si incarna e dal compito che sid scelta per questa vita.

La difesa energetica naturale nei confronti di unatale esperienza in questa fase della vita consistesemplicemente nel ritrarsi nuovamente nel mondospirituale dal quale I'anima proviene. Essa vienesviluppata e perfezionata finchd I'individuo non haimparato a ritirarsi con facilitd ((altrove)) o ((lon-

tano)), ciod nel mondo dello spirito (v. fig. 15,p. 107). Quando tale dinamica d divenuta abituale,il soggetto se ne serve in ogni situazione che avvertecome minacciosa. Per compensare questo ((volarvia)), cerca di tenersi insieme a livello della perso-

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t12

Tabella 7

Aspetti principali delle strutture di carottere: ropporti*

interpersonali

Schizoide Orale Psicopatico Masochistico Rigido

Suscita intellettualizza-zione

protezione mater- sottomissionena

provocazlone competit ivi t i r

Reagisce ritraendosi in s€,assentandosi

con la passivitir,

necessiti, dipenden-Ld

esercitando il con-trol lo

con senso di colpa, ritraendosi dal convergogna, r i tenzio- tattone dei sentimenti

Comunica con concetti asso- con domandelut i

con <ordini> con lamentoso di- dando giudizi

sgusto

Con un linguaggio impersonale indiretto di ma4ipolazionediretta (<devi>)

di manipolazione sedutt ivoindiret ta (espres-

sioni educate)

Si trova nel dilemma <esistere

morire>signif ica <se lo chiedo io,

non d pitr amore; senon lo chiedo, nonlo avrd>

<devo aver ragio-ne, altrimenti muo-io>

<se mi arrabbio sa-rd umiliato; se nonmi arrabbio saroumiliato ugualmen-te))

<entrambe le sceltesono sbagliate>

Affermazione ((ma-

schera>

(t i r if iuto primache tu rifiuti me>

<non ho bisogno dite)), (<non vogl iochiedere>

ho ragione, tutorto)

(co

hai<mi uccidero (mi <si, ma...>faro del male) pri-

ma che lo facciatu)

Affermazione dell'ioinferiore

tu esi- <prenditi cura dime>

((nemmeno

sti><io t i control lerd> <ti sf idero e t i pro- (non t i amerd>

vocherd>

Affermazione dell'io ((sono vero))superiore

<sono soddisfatto/ <mi arrendo>realizzato>>

<sono l ibero> <mi impegno,,<(amo))

nalita. Il suo problema principale d la paura, lapaura di non avere il diritto di esistere. Nel rap-portarsi agli altri, siano essi gli amici o il terapeu-ta, tende a servirsi di un linguaggio impersonale,a esprimersi in termini assoluti e a intellettualizza-re. Come risultato, si intensifica la sua esperienzadi separazione dalla vita, la sua sensazione di nonesistere veramente.

Quando questo tipo di persona si rivolge al tera-peuta, lamenta per lo piil un forte senso di paura e diansieta; durante la terapia sorge il problema che, peravere la sensazione di esistere, deve sentirsi unita,mentre per sopravvivere ritiene di dover essere divi-sa. Nutre cosi il proposito negativo di dividersi, i lche produce il paradosso: (Esistere significa mori-re>>. Per risolvere il problema, questo paziente deverafforzare i confini secondo i quali definisce se stes-so e aumentare la propria forza nel mondo fisico.

Durante la terapia, quando il soggetto cessa di

comportarsi educatamente con il terapeuta e simette a lavorare, il primo strato della personalitirin cui ci si imbatte d quello della colpevolizzazio-ne, detto anche maschera, che esprime il seguenteimpulso: <Io ti rifiuto prima che tu rifiuti me>,.Dopo che si d scavato piu a fondo nella personali-td, emergono le emozioni basse, dette anche io in-feriore o io ombra, che diconor (Neppure tu esi-sti>. Infine, quando si entra nella fase risolutiva.la parte piu evoluta della personalite, chiamataanche potere superiore o io superiore della perso-nalita. viene alla luce e afferma: <Io sono r€zrle,,.

I soggetti dal carattere schizoide hanno facilitaad abbandonare il proprio corpo e Io fanno conuna certa frequenza; il risultato, in termini fisici.d un corpo che pare composto di varie parti nonben integrate o unite. Si tratta, per lo pii, di indi-vidui alti e magri, ma in qualche caso hanno unacorporatura pesante. La tensione tende a presen-

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ir.- , 'ome una serie di anelli attorno al corpo; nor-ir--:rente le giunture sono deboli, i l corpo d scoor-&c r:o, i piedi e le mani sono freddi. La personaF::i a essere iperattiva e scollegata dal terreno.t- :..nta un importante blocco energetico nella re-5, -..' della nuca, alla base del cranio, di coloref,--:-r rra il grigio e il blu. Qui, alla base del cranio,r -.'. ela di solito una fuoruscita di energia. Spessor' : una torsione nella colonna vertebrale dovutar ':equente <volger le spalle> alla realth materia-e .:llorch6 il soggetto si assenta dal corpo. I polsi,e -rr iglie e i polpacci tendono a essere sottil i e de-:,-... e manca la connessione con il terreno. Una;:ila pud essere piir sviluppata dell'altra; spesso. -apo d reclinato da una parte e lo sguardo d as-.::te, come se la persona fosse altrove (e lo d).l:.rolta questi individui sembrano evasivi e in-..'rsistenti. Spesso hanno iniziato a masturbarsi:: bambini, poichd attraverso la propria sessualiti.. .entivano collegati alla forza vitale, si sentivano'.rvi> quando non potevano connettersi agli altri.Il sistema energetico difensivo serve al soggetto

:rl carattere schizoide a evitare il terrore dell'an-:uliamento. Naturalmente, da neonato, era impo-::'nte contro questo terrore, poiche dipendeva to-:almente dalle persone che trovava terrorizzanti o:alle quali si era sentito abbandonato nel momen-:.' ' di maggior bisogno - la nascita. Nella primissi-na fase della vita questo soggetto ha sperimentato.a diretta ostilitir di almeno uno dei genitori, ciodJelle persone dalle quali dipendeva per la propria.opravvivenza. E a questa esperienza che si deve ilI c-rror€ esistenziale.

Lo schizoide puo iniziare a superare Ia sua gran-Je paura dell'annullamento quando, da adulto, sirende conto che essa ha a che fare piir che altro

-'on la propria collera repressa. Questa collera de-riva dal fatto che egli continua a sentire il mondocome un luogo molto freddo e ostile, dove chiun-que desideri sopravvivere d costretto all ' isolamen-to. Una parte del suo essere crede fermamente chequesta sia I'essenza della realth materiale. A suar olta la rabbia sottende un grande dolore: quellodi sapere che in realth egli ha bisogno di amore, dirapporti caldi e di nutrimento fornito da altri esse-ri umani - tutte cose che, spesso, non d stato ingrado di creare nella propria vita.

Il suo terrore e che la sua stessa rabbia possafarlo esplodere, riducendolo in frammenti che sidisseminerebbero nell'universo. La soluzione, per

lui, consiste nell'affrontare poco per volta la pro-pria rabbia, senza sottrarsi con le fughe dal corpo.Se d in grado di rimanere sul terreno e di far uscireil terrore e la collera, allora potrdr liberare il doloreinteriore e il desiderio di connettersi agli altri,creando uno spazio per I'amore di s6. L'amore perse stessi richiede esercizio; tutti ne abbiamo biso-gno, quale che sia la combinazione di strutture dicarattere che compone la nostra personalitl i. Essosi costituisce quando viviamo in modo tale da nontradire noi stessi, ciod secondo la nostra veritir in-teriore, qualunque essa sia.

Il campo energetico della struttura schizoide

La struttura schizoide d caratterizzata soprattuttoda una discontinuith nel campo energetico, ciod dasquilibri e da interruzioni. L'energia principale dtrattenuta nel nucleo pii interno della persona e ingenere rimane come congelata finch6 non vienecompiuto un lavoro terapeutico che la libera. La fi-gura l6 mostra la sottile linea del corpo eterico inquesto tipo di soggetto, con le interruzioni in corri-spondenza delle giunture, dove si verificano disper-sioni di energia. Il colore di questo corpo general-mente d un azzurro molto pallido. I due strati suc-cessivi - corpo emotivo e corpo mentale - appaionofortemente trattenuti e congelati oppure circolantiattorno al corpo con un moto disordinato e senzaequilibrio sia fra aspetto anteriore e aspetto poste-riore sia fra destra e sinistra. Il campo energetico eparticolarmente luminoso, con una maggiorequantitir di energia a un lato e dietro la testa. I corpispirituali sono per lo pii forti e luminosi e rivelanomolti colori brillanti al sesto livello dell'aura, ovve-ro nel corpo celestiale. La forma ovale, ciod il l ivel-lo keterico <<matrice>>, tende ad apparire molto Iu-minoso, con una colorazione piu argentea che do-rata. Ha contorni sfumati e la sua forma non d pie-na, in quanto si restringe in basso (dalla parte deipiedi), dove a volte vi e una certa debolezza.

Lo squilibrio dell'aura, che si riscontra princi-palmente nei tre corpi inferiori, nella persona schi-zoide che non ha ancora lavorato su se stessa siestende ai chakra, molti dei quali hanno un movi-mento antiorario, il che significa che emettono piirenergia di quanta non ne immettano. I chakra nonfunzionanti corrispondono a caratteristiche nellastruttura di carattere che necessitano di una tra-

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. ' - rrmazione. I chakra apert i (c iod con moto in{xso orario) di solito sono asimmetrici: nemmenor.i. quindi, hanno una funzionalitd equilibrata,- .rnostante siano aperti; in una parte del chakra.-\)rre una maggiore quantitir di energia. Questo.-;uilibrio di solito d laterale: per esempio vi d piir.':.crgia nella parte destra del chakra che nella sini-.::a. ln tal caso la persona tenderdr a essere piu at-', a (o addirittura pitr aggressiva) che ricettiva nel-

: sfera di esistenza cui il chakra presiede. Tale:. i rnmetr ia d stata descr i t ta nel capitolo l0 in ter-:::ni di scissione fra attivith e ricettivitir. Quando

oscillazione del pendolino traccia una circonfe--cnza ellittica, cid indica la presenza di un chakra,.immetrico, che al sensitivo appare come nella: :gura 16.

Normalmente nel tipo schizoide i chakra aperti.ono quello sessuale posteriore (secondo), quelloj.' l plesso solare (terzo), quello della fronte (sesto). 'quel lo del la sommitd del capo (sett imo). I l sesto: il settimo chakra sono connessi con I'esistenzartrn fisica - mentale e spirituale -, verso la quale..iuesto tipo d fortemente orientato. Un'altra fun-.rionalitir assai attiva d quella della volonti (secon-Jo chakra). Tale situazione per quanto riguarda i:hakra d variabile e muta con il progredire della te-:apia. Quando la persona si apre maggiormente aln'esistenza sul piano f is ico, al t r i chakra comin-

-'iano a funzionare meglio. Spesso, all ' inizio dellavoro, il chakra sessuale posteriore d anch'esso.-hiuso.

Nella parte inferiore della figura l6 potete vede-i'e la quantitd relativa di energia brillante e attivanel cervello di tipo schizoide. La zona dotata diuna maggiore quantitd di tale energia d quella oc-

"'ipitale (posteriore), mentre la meno dotata e quel-la frontale. Seguono alla zona occipitale il terzoocchio e il terzo ventricolo del cervello, collegatiira loro da un <<ponte> di energia brillante e attiva.Vengono poi i lobi laterali, connessi con il l inguag-gio. Le altre zone del cervello, invece - e sono zo-ne molto ampie -, rivelano una scarsa attiviteenergetica.

L'ipoattivitd della parte frontale del cervello drivelata dallo sguardo assente e vacuo che spessosi nota nel tipo schizoide. Questi tende a convo-gliare la propria energia verso l'alto, lungo la co-lonna vertebrale, e a emetterla dalla regione occi-pitale, al fine di evitare il contatto diretto e imme-diato con la realti fisica.

I sistemi energetici difensivi maggiormente usatidal tipo schizoide sono il <porcospino>, la ritiratae I 'usci ta da se stessi (v. capitolo 12 e f igura l5).Non va dimenticato, naturalmente, che individuidi qualunque categoria caratteriale possono adot-tare qualsiasi sistema difensivo, a seconda del mo-mento.

L'io superiore e il compito karmico del tiposchizoide

Nel processo di crescita personale e molto impor-tante essere sinceri con se stessi sulle proprie debo-lezze, perchd solo cosi si puo trasformarle. Manon d salutare soffermarsi troppo a lungo sugliaspetti negativi della propria personalitd. Si devesempre porre altrettanta attenzione agli aspettidell ' io superiore, che vanno sorretti, rafforzati efatti emergere. Trasformazione, in fondo, signifi-ca proprio questo.

Gli individui appartenenti alla categoria schizoi-de, o che presentano taluni aspetti della personali-td schizoide, sono in genere assai portat i al la spir i -tualita. Hanno un forte senso degli scopi profondidell'esistenza e spesso cercano di introdurre nellavita materiale degli altri la realtd spirituale. Si trat-ta di soggetti molto creativi, dotati di notevole ta-lento e con molte idee creative; si potrebbe para-gonarli a una bella casa con molte stanze arredatecon gusto e con sfarzo, in stil i diversi e apparte-nenti a epoche e a culture diverse. Ciascun am-biente d di per s6 elegante, perchd lo schizoide hasviluppato nelle sue molte vite i suoi svariati talen-ti (stanze arredate e ornate). Il problema e che i va-ri ambienti non sono intercomunicanti; non vi so-no porte fra loro, cosi lo schizoide, per passare dauna stanza all 'altra. d costretto a uscire dalla fine-stra, a scendere per una scala a pioli, poi a rientra-re dalla finestra accanto dopo essere salito perun'altra scala. E questo d molto scomodo. Loschizoide ha bisogno di integrare il proprio essere,di aprire porte fra le sue belle stanze, al fine di ren-dere pit facile l 'accesso alle varie parti di s6.

In generale si puo dire che il compito karmicopersonale del tipo schizoide comporta di affronta-re il suo profondo terrore e la sua rabbia, che gliimpediscono di dare attuazione alla straordinariacreativitd. Il suo terrore e la sua rabbia tengono se-parate le varie parti della sua personalitd proprio

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perche egli teme il concretarsi dei suoi talenti crea-tivi come dispiegamento di potenza. Il suo compi-to consiste altresi nel materializzare. ovvero rende-re manifesta, la sua spiritualitd nel mondo fisico.Per far questo dovrd esprimerla creativamente,per esempio scrivendo, dedicandosi alle invenzionio aiutando gli altri - compiti del tutto personali,sui quali non si possono fare generalizzazioni.

La struttura orale

Il carattere di tipo orale trae origine dall'arrestodel normale sviluppo durante la fase orale della vi-ta. La causa d I'abbandono: il bambino perde lapropria madre, perchd essa muore, perch€ si am-mala, o perch6 si ritrae da lui. La madre ha datoal bambino, ma non abbastanza. In molti casi ha<finto> di dare o ha dato suo malgrado. Cosi ilbambino ha compensato la perdita diventando<indipendente>> anzitempo, in molti casi iniziandoa camminare o a parlare troppo presto. Nasce inlui una certa confusione sulla ricettivitir ed egli hapaura di chiedere cio di cui ha bisogno perchd nelprofondo d convinto che non lo riceverh. Il suo bi-sogno di cure produce dipendenza, tendenza adaggrapparsi, ad afferrare, nonchd una diminuzio-ne dell'aggressivitd. Il bambino compensa con uncomportamento indipendente che tuttavia, sottostress, crolla. Allora la sua ricettivitd diventa pas-sivitd sprezzante e I'aggressivith si trasforma inaviditd.

La persona di tipo orale soffre fondamental-mente di privazione, si sente vuota e non vuole as-sumersi responsabilitd. Il suo corpo tende a esserepoco sviluppato, con muscoli flaccidi, e soffre diimprovvisa debolezza. Non ha un aspetto adlrlto,maturo, il suo petto d incavato e freddo, la sua re-spirazione non d profonda e a volte ha occhi cherisucchiano l'energia altrui. In termini psicodina-mici la persona di tipo orale si aggrappa agli altriperch6 ha paura di essere abbandonata. Non d ingrado di stare da sola e prova un bisogno esagera-to di calore e di sostegno, che cerca di ottenere dal-I'esterno per compensare la terribile sensazione divuoto interiore. Reprime i suoi forti desideri, lasua aggressivitd e la rabbia provocata dall'abban-dono. Il sesso d un'esperienza che serve a ottenereil calore e la vicinanza di un'altra persona.

L'individuo di tipo orale ha avuto molte delu-

sioni nella vita; spesso i suoi tentativi di creare uncontatto sono stati frustrati. Cio ha provocato inlui amarezza e la sensazione di non ricevere maiabbastanza. Ma egli non pud essere appagato, per-ch6 cid che cerca di soddisfare d un desiderio pro-fondo che non vuole riconoscere e che cerca dicompensare in altro modo. A livello di personalitichiede di essere alimentato e soddisfatto. Nell' in-terazione con gli altri si esprime attraverso doman-de indirette che suscitano atteggiamenti materni eprotettivi. Ma questo non lo appaga, poich6 d unadulto, non un bambino.

Quando entra in terapia il tipo orale lamentaun'eccessiva passivitir e stanchezza; nel corso dellaterapia la questione da affrontare d che deve tro-vare alimento nella propria vita. Ma egli crede cheper soddisfare questo bisogno debba rischiarel'abbandono o l' insinceritd dei sentimenti da partedegli altri. Cosi il suo intento negativo sard: <Fardsi che tu mi dia cio di cui ho bisogno> o <Nego diaver bisogno>>. In questo modo si produrrd il se-guente dilemma: <Se sono io a chiederlo, non iamore; se non lo chiedo, non lo otterrd>. Per ri-solvere questo problema in terapia il soggetto habisogno di identificare le sue necessitd e appro-priarsene, e di imparare a vivere in modo che siancsoddisfatte. Deve imparare a reggersi sulle suegambe.

Nel processo terapeutico ci si imbatte anzituttcnella cosiddetta (maschera>>: <<Non ho bisogno dite>> o <<Non voglio chiedere>. Scavando piir a fon-do nella personalitd si arriva all ' io inferiore, chedice: <Prenditi cura di me>. Poi, quando inizia ilprocesso risolutivo, emerge I'io superiore che rico-nosce di essere soddisfatto e realizzato.

Il campo energetico della struttura orale

La persona di tipo orale (fig. l7) tende ad avere uncampo scarico, che si presenta come calmo e tran-quillo. L'energia principale d collocata nella testa.Il corpo eterico d trattenuto vicino al corpo fisicce ha una pallida colorazione azz\rra. Anche il cor.po emotivo d tenuto in dentro, non ha una fortecolorazione e tende a essere energeticamente scari-co. Il corpo mentale d luminoso e solitamente gial-lognolo. I l ivelli superiori dell 'aura non sono mol.to luminosi. Lo strato <<a guscio d'uovo>> (settimcstrato) non ha una forma del tutto piena, essendc

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Figura 17. L'aura del t ipo orale (visione diagnostica)

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((sgonfio)) nella parte inferiore; inoltre, non d mol-to brillante e si presenta come una luminescenzaoro-argento, tendente pii all 'argento.

I chakra sono per lo piir chiusi o scarichi nelsoggetto orale che non ha ancora compiuto un la-voro su se stesso. Con piil probabilitd sono apertii l chakra della sommitd del capo e quello dellafronte, il che spiega la sua chiarezza mentale e spi-rituale. Se il soggetto ha gii compiuto un lavoro dicrescita personale pud essere aperto anche il chak-ra sessuale anteriore; egli sard dunque in una certamisura attratto dal sesso e proverd certi sentimentisessuali.

La parte inferiore della figura l7 il lustra l'attivi-td energetica nel cervello del tipo orale. La mag-gior parte dell'energia d concentrata nel lobo ante-riore e in quelli laterali, mentre la regione pii scar-samente energetica e quella posteriore (occipitale).Il tipo orale, percid, d portato alle attivitd intellet-tuali e verbali piu che a quelle fisiche.

I meccanismi di difesa maggiormente usati daquesto soggetto sono la negazione verbale, la su-zione orale e, talvolta, le <frecciate> verbali cheservono ad attirare I'attenzione piuttosto che a su-scitare rabbia, contrariamente all 'uso che ne fa ilt ipo masochist ico (v. capitolo l2).

L'io superiore e il compito karmico del tipoorale

Il tipo orale deve imparare ad avere fiducia nel-I'abbondanza dell'universo e invertire il processocui d abituato, che consiste nell'afferrare. I_,a suanecessitd d dare. Ha bisogno di rinunciare al suoruolo di vittima e di riconoscere cid che effettiva-mente riceve. Deve affrontare la sua paura di stareda solo, entrare in profonditd nel suo vuoto inte-riore e scoprire che in esso vi d vita in abbondanza.Una volta che si d appropriato dei suoi bisogni edd in grado di reggersi sulle proprie gambe potrd di-re <Ci sono arrivato)) e consentire alla sua enersiapiu profonda e interna di liberarsi.

Il panorama interiore del tipo orale d come unostrumento musicale finissimo, come uno Stradiva-ri. Questo individuo ha bisogno di intonare il pro-prio strumento perfettamente e di comporre lapropria sinfonia. Quando intona Ia sua melodia,unica e irripetibile, nella sinfonia della vita, allorasi sente realizzalo.

Quando I'io superiore d stato liberato, il sogget-to orale pud fare un buon uso della propria intelli-genza in attivitir creative nel campo dell'arte o del-le scienze. Ha un dono naturale per I' insegnamen-to perchd i suoi interessi sono molteplici ed egli esempre in grado di collegare le conoscenze alcuore.

La struttura psicopatica

L'esperienza infantile che caratterizza il soggettodi tipo psicopatico d I'atteggiamento celatamenteseduttivo del genitore di sesso opposto. Questo ge-nitore voleva qualcosa dal bambino, il quale si tro-vo a far parte di un triangolo, insieme al padre ealla madre, ed ebbe difficoltA a ottenere il soste-gno del genitore dello stesso sesso. Egli si schierocon il genitore di sesso opposto, non pote ottenerecio di cui aveva bisogno, si senti tradito e compen-so manipolando il genitore.

La reazione del bambino a quella situazione fudi cercare di controllare gli altri in qualsiasi modopossibile. Per farlo doveva sostenere se stesso e, senecessario, mentire. Questo tipo di persona desi-dera essere sostenuto e incoraggiato, ma nel rap-porto con gli altri mette in atto dirette imposizio-ni, quasi dicesse <Tu devi>, per ottenere sottomis-sione. E in questo modo non si pud ottenere ap-poggio.

Nel suo aspetto negativo la persona con un ca-rattere psicopatico ha una fortissima ansia di pote-re e un grosso bisogno di dominare gli altri. Perassicurarsene il controllo puo imporsi con prepo-tenza e determinazione, oppure attuare un'insi-nuante seduzione. Spesso la sua sessual i td d di t ipoostile ed d accompagnata da molte fantasie. Que-sto individuo investe molto su un'immagine idealedi s6, ha un forte senso di superioritd e disprezzoper gli altri, che servono a coprire una profondasensazione di inferioritd.

Quando si rivolge al terapeuta, il tipo psicopati-co lamenta un senso di fallimento; vuole vincere.Ma per ottenere sostegno bisogna arrendersi equesto, per lui, significa essere sconfitti. Cosi, ilsuo intento negativo d: <Sia fatta la mia volontd>.Ne deriva I'impasse: <Devo aver ragione, altri-menti muoio>. Il problema pud essere risolto seI'individuo impara ad avere fiducia.

La <maschera>>, che d il primo livello della per-

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Figura 18. L'aura del t ipo psicopatico (visione diagnostica)

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sonaliti l a emergere durante la terapia, esprime laconvinzione: <<Io ho ragione, tu hai torto). Ap-profondendo ulteriormente il lavoro, emerge I'ioinferiore, o io ombra, che afferma: <Io ti control-lero>. Infine, nella fase risolutiva, I' io superioregiunge a dire: <Mi arrendo>>.

Nel tipo psicopatico la parte superiore del corpoappare gonfia e tesa, ed d come se fra le parti supe-riore e inferiore non vi fosse scambio di energia.La regione pelvica d povera di energie, fredda etrattenuta all ' indietro. Vi d una forte tensione nel-le spalle, alla base del cranio e negli occhi; le gam-be sono deboli e I' individuo non d collesato allaterra.

Il soggetto dal carattere psicopatico oppone re-sistenza al fallimento e alla sconfitta; d dilaniatofra la sua dipendenza dagli altri e il bisogno dicontrollarli. Teme di essere lui stesso controllato eusato e di essere messo nella posizione della vitti-ma, cosa che per lui d assolutamente umiliante. Lasessualitir d funzionale al suo gioco di potere e ilpiacere d secondario rispetto alla conquista. Cercadi non esprimere i suoi bisogni facendo si che glialtri abbiano bisogno di lui.

Il campo energetico della struttura psicopatica

L'energia principale d situata nella parte superioredel corpo e presenta fasi di iperattivitd seguite dacrolli. Il campo energetico (fig. l8) si presenta sca-rico nella parte inferiore, a tutti i suoi livelli, e ca-rico nella parte superiore; pertanto lo strato ((a gu-scio d'uovo)) non d regolare, essendo poco svilup-pato alla base. Lo spessore del corpo eterico, ched di un azzurro pii cupo e di tonalitd piir intensadi quello dei tipi schizoide e orale, diminuisce nellaparte bassa della figura. Anche il corpo emotivo dpiir ampio nella parte alta. Il corpo mentale si pro-tende in fuori sul davanti della figura, mentrequello emotivo tende a sporgere in corrispondenzadel centro energetico della volonth posto fra le sca-pole, che in genere d sproporzionatamente grande.Anche i livelli superiori dell'aura sono pitr ampi eluminosi nella parte superiore della figura.

La configurazione dei chakra nel tipo psicopati-co d di solito la seguente: i centri energetici dellavolontd, alla base delle spalle e del collo, sono perlo piri aperti e quello fra le scapole, come si d det-to, tende a essere molto grande e iperattivo; aperti

sono anche il chakra della fronte e quello dellasommitd del capo, mentre gli altri sono per lamaggior parte chiusi, in particolare quelli dei sen-timenti. Il chakra sessuale posteriore pud essereparzialmente aperto. Il tipo psicopatico, dunque,esercita soprattutto attivitd mentali e la volontir.

L'attivitir energetica del cervello d forte (e lumi-nosa) nei lobi frontali; diminuisce verso il retro fi-no a essere immobile (e cupa) nella regione occipi-tale. Questo significa che I'individuo d interessatoprincipalmente al lavoro mentale e trascura I'atti-vitd del corpo, la quale d soprattutto asservita allavolonth. Anche i'intelletto d al servizio della vo-lontd.

E dai potenti lobi frontali del cervello che il tipopsicopatico emette archi di energia, proiettandoliverso gli altri per afferrarli e tenerli saldamentenella sua stretta mentale - il sistema energetico didifesa da lui piir usato. Un altro sistema di difesaimpiegato da questo soggetto d quello della nega-zione verbale. Talvolta pud avere violente esplo-sioni di rabbia, simili a quelle che costituiscono ilsistema di difesa isterico, ma la forma energeticadi queste esplosioni d piir controllata e bilanciatache nella manifestazione isterica e non d altrettan-to caotica.

L'io superiore e il compito karmico del tipopsicopatico

Il tipo psicopatico deve imparare ad arrendersi au-tenticamente, sgonfiando e rilassando pian pianola parte superiore del corpo, abbandonando ilcontrollo degli altri e cedendo al proprio essere piuprofondo e ai propri sentimenti sessuali. In talmodo pud soddisfare il suo profondo desiderio difar parte della realtd, di essere veramente in con-tatto con le persone e di sentirsi umano.

Il panorama interiore di questo soggetto ospitamolte fantasie, sogni avventurosi e di gloria, neiquali vince chi d piir veritiero e onesto. Il mondoruota attorno a valori nobili, che vengono soste-nuti con la perseveranza e il coraggio. L'individuopsicopatico desidera ardentemente trasporre que-sti sogni nel mondo reale e fisico; un giorno potrariuscirvi.

Quando le energie dell'io superiore vengono li-berate, egli d estremamente onesto e integro. Il suointelletto altamente sviluppato pud essere usato

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pc'r comporre contrasti e conflitti aiutando gli altria trovare la propria veritA. Attraverso la sua one-itir pud condurre il prossimo all'onestir. Il sogget-io di tipo psicopatico d molto abile nel gestire pro-getti complicati e ha un grande cuore colmo diamore.

La struttura masochistica

Il soggetto dotato di una personalitd masochisticaha ricevuto nell' infanzia un amore condizionato.La madre era oppressiva e votata al sacrificio, egiungeva a controllare le funzioni del bambinoconnesse con l'alimentazione e con I'evacuazione.Il bambino ha cominciato molto presto a sentirsiin colpa se tentava in qualsiasi modo di affermarsio di affermare la propria liberti. Tutti i suoi tenta-tivi di resistere alla fortissima pressione esercitatasu di lui sono stati repressi; cosi si d sentito intrap-polato, sconfitto e umiliato. La sua reazione a tut-to questo C stata di trattenere dentro di s€ i senti-menti e la creativitd. In realtd cercava di tratteneretutto, e questo ha causato rabbia e odio. Egli habisogno di essere indipendente, ma usa forme gen-til i, espresse con un lamentoso disgusto, per mani-polare il suo prossimo. Cid suscita negli altri unaprovocazione e la provocazione gli consente final-mente di essere in collera. Lo era gid fin da prima,ma ora ha il diritto di esprimere la sua rabbia. Inquesto modo d prigioniero di un circolo viziosoche lo tiene dipendente dagli altri.

In termini negativi questa persona soffre, pia-gnucola e si lamenta, sembra sottomessa esterior-mente. ma in realtir non si sottomette mai. Al suointerno vi sono, bloccati, forti sentimenti di spre-gio, di negativitd, di ostilitd, di superioritir e lapaura di esplodere in violente manifestazioni dirabbia. Il tipo masochistico puo essere impotentee provare una forte attrazione per la pornografia.I soggetti femminili sono talvolta non orgasmici esentono la propria sessualitir come poco pulita.

Quando inizialaterapia, il tipo masochistico la-menta, come disturbo, la tensione; vorrebbe rila-sciarla. ma inconsciamente crede che lasciandosiandare e accettando cio che ha dentro di sd andririncontro alla sottomissione e all 'umiliazione. Cosiil suo intento negativo inconscio d di rimanerebloccato e di <<amare la negativitd>. Questo con-duce al seguente dilemma: <Se mi arrabbio sard

umiliato; se non mi arrabbio sard umiliato ugual-mente)). Per risolvere il suo problema il tipo maso-chistico deve imparare ad affermare se stesso, adessere libero e a connettersi alla propria spiritua-l ire.

Quando, nel processo terapeutico, si incontra la<<maschera>>, primo livello della personalitA, e co-me se il soggetto dicesse: <Mi ucciderd (o mi farddel male) prima che lo faccia tu). Dopo che si dcompiuta una certa esplorazione di questo panora-ma interiore, I' io inferiore emerge a livello co-sciente e dice: <Ti sfiderd e ti provocherd>. Allafine si libera I'io superiore, che risolve la situazio-ne affermando: <<Sono libero>.

Il tipo masoschistico ha una corporatura pesan-te e densa, con muscoli ipersviluppati; i l collo e lavita tendono a essere corti. Presenta forti tensioninelle regioni del collo, della mascella, della gola enella zona pelvica, che d ritratta. Le sue natichesono fredde. Le sue energie sono bloccate nella go-la, la sua testa si protende in avanti.

In termini psicodinamici il tipo masochisticotrattiene in s6 le energie e si arena in una situazionein cui piagnucola, si lamenta, soffoca i sentimentie provoca. Se le sue provocazioni vanno a segno,ha una scusa per esplodere. Non d consapevole delsuo atteggiamento provocatorio, ma d anzi con-vinto di cercare di accontentare sli altri,

Il campo energetico della strutturamasochistica

L'energia principale del tipo masochistico d inte-riorizzata. Questo individuo d ipoattivo, eppureinteriormente d in ebollizione. Il suo campo ener-getico ha una forma pienamente sviluppata (fig.l9). Il corpo eterico d denso, greve e tendente algrigio pii che all 'azzurro.Il corpo emotivo d pie-no, multicolore e abbastanza uniforme, al pari diquello eterico. Il corpo mentale d grande d lumino-so anche nella parte inferiore; mente e sentimentisono abbastanza ben integrati. Il corpo celestialed luminoso tutto attorno alla figura e ha una colo-razione malva, marrone e blu. La forma <<a gusciod'uovo>> d ben sviluppata ed e color oro scuro; ten-de ad avere la stessa larghezza nella parte inferioree ad avere percid una forma ovale, piu che unaforma a uovo. Il suo contorno esterno d troppodefinito, spesso e teso.

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Figura 19. L'aura del t ipo masochistico (visione diagnostica)

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Nel tipo masochistico i chakra normalmenteaperti prima della terapia sono quelli della fronte:'del plesso solare, cui si aggiunge talvolta un cen-iro energetico sessuale posteriore parzialmenteaperto. Questo soggetto ha pertanto una persona-litd basata sulle funzioni mentali, emotive e dellaroionii. Quanto all 'attiviti del cervello, essa dconcentrata soprattutto nelle regioni frontale, pa-rietale e ventricolare; si estende parzialmente auna piccola area al centro della regione occipitale,circondata da un'ampia zona ipoattiva. I sistemic'nergetici difensivi piu comunemente adottati dalt ipo masochist ico sono i <tentacol i>, i l r imuginarein silenzio e le frecciate verbali.

L'io superiore e i l compito karmico del t ipomasochistico

I l masochista ha bisogno di l iberarsi dal l 'umil ia-zione sfogando la propria aggressivitir e di espri-mersi liberamente in qualsiasi attivitir di suo gradi-mento.

Il suo panorama interiore d come fatto di fi l i-grana d'oro e d'argento; la sua forza creativa siesprime in delicati e complessi ghirigori, ciascunodei quali d elegante e denota buon gusto, e nei qua-li ogni sfumatura d importante. Quando finalmen-te egli rivela questa sua creativitd altamente svilup-pata, suscita sentimenti di stupore e di ammira-zione.

Le energie del suo io superiore sono cariche diaffetto per gli altri. Questo soggetto e un negozia-tore nato; ha un grande cuore, sa aiutare il prossi-mo e ha molto da dare, in termini s ia di energia siadi comprensione. E capace di profonda compas-sione e nel contempo e molto portato alla gioia eal buonumore. Sa essere lieve e giocoso. Attraver-so I'evoluzione personale puo far affiorare questequalitd ed eccellere in qualsiasi cosa voglia intra-prendere.

La struttura rigida

La persona con un carattere di tipo rigido ha speri-mentato nell' infanzia il rifiuto del genitore di ses-so opposto e ha vissuto questa esperienza come untradimento d'amore, perchd per il bambino il pia-cere erotico. la sessualitir e I'amore sono una cosa

sola. Per compensare il trauma ha deciso di con-trollare tutti i sentimenti a esso connessi - dolore,rabbia e sentimenti positivi - trattenendoli in s€.La resa d un'esperienza pericolosa per questo sog-getto, perch6 comporta la liberazione di quei senti-menti repressi. Cosi il tipo rigido non cerca di sod-disfare direttamente i propri bisogni, ma usa lamanipolazione per ottenere cio che vuole. Ai senti-menti d'amore si associa I'orgoglio, che viene feri-to dal rifiuto sessuale.

In termini psicodinamici il tipo rigido reprimesentimenti e azioni per non apparire sciocco. Etendenzialmente mondano, molto ambizioso e ag-gressivamente competitivo. La sua affermazioned: <Io sono superiore, io so tut to). Dentro di sdcela una profonda paura del tradimento; la vulne-rabilitd va evitata assolutamente, poich6 egli temedi essere ferito.

Il soggetto rigido tiene Ia testa alta e il dorsodritto, a causa del suo orgoglio. Esercita un fortecontrollo esterno e si identifica decisamente con larealtd fisica. Questo io potente e usato come scusaper non cedere, per non abbandonarsi. La personateme i processi involontari e non determinati dal-l ' io che hanno luogo nel l 'essere umano. I l suo iopiu interiore d escluso dallo scambio di sentimenti.Per questo t ipo di individuo i l sesso d associato aldisprezzo, non all'amore.

Reprimendo i sentimenti il tipo rigido non fache aumentare il proprio orgoglio. Pretende amo-re e sentimenti sessuali dagli altri, ma nel rapportocon loro usa il giudizio in maniera seduttiva alloscopo di non farsi coinvolgere. Questo porta allacompetizione, non all 'amore. Il suo orgoglio ne ri-mane ferito ed egli diviene ancor piir competitivo.

Questo circolo vizioso di cui d prigioniero non gliprocura cio che desidera.

Il disturbo che il tipo rigido lamenta quando sirivolge al terapeuta (scelta comunque difficile perlui) d I'assenza di sentimenti. Vorrebbe abbando-narsi a essi, ma ritiene che questo gli farebe soltan-to del male, cosi il suo intento negativo e: <Non miarrendo>>. Privilegia il sesso rispetto all 'amore, macio non lo soddisfa. Si trova cosi impigliato nel di-lemma: <Entrambe le scelte sono sbagliate>>. Ar-rendersi d doloroso e I'attaccamento all 'orgoglionon consente di provare sentimenti. Per risolverequesto problema il soggetto ha bisogno di connet-tere cuore e genitali.

Durante il lavoro terapeutico la <<maschera>,

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t24

emergendo, obietta: <<Si, ma...>> Col tempo si libe-ra I' io inferiore, o io ombra, che dice: <Non tiamerd>>. Poi, quando i sentimenti cominciano afluire piir liberamente in seguito al lavoro corpo-reo, I' io superiore risolve la situazione afferman-do: <Mi impegno. Amo>>.

Il tipo rigido ha una corporatura ben proporzio-nata, integra e carica di energie. La regione pelvicad fredda e trattenuta indietro. Ricorre per lo pii adue sistemi difensivi: l '<<armatura a piastre>>, ched come un insieme di piastre d'acciaio che rivesto-no il corpo, e l'<<armatura a maglie>>, simile a unrivestimento di maglie metalliche.

Il campo energetico della struttura rigida

L'energia principale d trattenuta nelle zone perife-riche, lontana dal nucleo interno della persona. Ilsoggetto d iperattivo ed d caratterizzato da equili-brio e integritd (fig. 20) che si rivelano in un'auraforte e brillante, equamente distribuita attorno alcorpo e in esso. Il corpo eterico d forte, ampio euniforme, ha un colore azzurro-grigio e una consi-stenza mediamente grezza. Il corpo emotivo, an-ch'esso uniforme, rivela calma ed equilibrio; se ilsoggetto non ha ancora compiuto alcun lavoro suse stesso per aprirsi ai sentimenti, questo stratopud essere meno colorato degli altri. Inoltre, tendead avere uno spessore maggiore nella parte poste-riore, poichd tutti i centri energetici posteriori so-no aperti. Il corpo mentale d ben sviluppato e lu-minoso. Il corpo celestiale pud non essere moltoluminoso se la persona non si d aperta all 'amoreincondizionato o alla propria spiritualitd. La for-ma (a guscio d'uovo>> costituita dal corpo causaleo keterico d forte, resistente, molto ben plasmatae di un colore argenteo-dorato brillante, con unapreponderanza delle sfumature d'oro.

I chakra del tipo rigido che normalmente si pre-sentano aperti prima della terapia sono quelli po-steriori della volontd e della sessualitd. oltre aquelli mentali. Pertanto questo soggetto vive, ba-sandosi soprattutto sulla mente e sulla volonth. Ichakra della sommitd del capo e del plesso solarepossono essere o non essere aperti. A mano a ma-no che I'individuo procede nel lavoro su se stesso,i centri energetici dei sentimenti cominciano adaprirsi.

Il cervello d attivo energeticamente soprattutto

ai lati e al centro della parte posteriore. In alcunicasi i lobi frontali sono altrettanto attivi, a secon-da della sfera dell'esistenza in cui il soggetto ha de-ciso di impegnarsi. Se si tratta del campo intellet-tuale, allora questi lobi saranno anch'essi partico-larmente luminosi e attivi, altrimenti tenderanno aessere meno attivi delle zone laterali e di quellacentro-posteriore, ma pii attivi di altre parti delcervello. Ho riscontrato che quando il soggetto sie dedicato alle arti - come la pittura, la musica oaltre espressioni creative - i lobi laterali sono par-ticolarmente ricchi di energia. Con il lavoro evolu-tivo e di crescita personale, I'attivitd del cervello diquesto tipo di persona iende a equilibrarsi, distri-buendosi con maggiore uniformitd fra le regionilaterali, frontale e posteriore (occipitale). Si for-mano dei <ponti> energetici che attraversano il ca-po e che visti dall 'alto appaiono come una croce.

Quando la persona comincia a sviluppare la pro-pria spiritualitd e ad avere esperienze spirituali,per esempio attraverso la meditazione, riscontroun aumento di attivitd nella zona centrale del cer-vel lo.

I sistemi energetici di difesa prevalentementemessi in atto dal tipo rigido sono I'ostentazione dipotere/volontir, i l contenimento entro i propriconfini e talvolta la manifestazione isterica (v. fig.15, p. 107).

L'io superiore e il compito karmico del tiporigido

Il tipo rigido ha bisogno di aprire i centri energeti-ci emotivi, di provare sentimenti e di manifestarliall 'esterno. Deve arrivare a condividere con gli al-tri la propria vita emotiva, di qualunque tipo sia.In tal modo il nucleo interno del suo essere potrirricevere ed emanare energie, e il suo io superiorepotrd emergere in tutta la sua unicitd.

Nel panorama interiore del tipo rigido troviamoI'avventura, la passione e I'amore. Vi sono monta-gne da scalare, ideali da difendere e amori roman-tici. Questo tipo di individuo tende a volare finoal sole, come lcaro, e come Mosd guiderd la suagente alla terra promessa. Sarir di ispirazione aglialtri con il proprio amore e la propria passione perla vita, e si distinguerd, quindi, come un leader na-turale in qualsiasi campo di attivitd. Sard in gradodi stabilire un contatto profondo con il prossimo

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Figura 20. L'aura del t ipo rigido (visione diagnostica)

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t26

e con I'universo. Potre giocare nell'universo e go-dere pienamente della vita.

E sempre utile avere presente la struttura di ca-rattere fondamentale dei propri pazienti, poich6 intal modo si puo impostare la terapia in manierapii specifica e adatta a ciascun individuo, renden-dola efficace al massimo. Se solo si tiene presente,nell'approccio terapeutico, il rapporto che il pa-ziente ha con i propri confini, gii questo d di gran-de utilitd. Per esempio, la persona di tipo schizoi-de ha bisogno di identificare e di consolidare i pro-pri confini, nonchd di vedere confermata la pro-pria realtd spirituale. La percezione sensoriale su-periore pud far molto in questo senso. Nel casodello schizoide, la sua aura va caricata di energiaed egli deve imparare a conservare la carica ener-getica evitando le dispersioni. Il tipo orale ha biso-gno di rafforzare i suoi confini, la sua aura va ca-ricata e i chakra vanno aperti. La persona deve im-parare come ci si sente a essere aperti; in tal modopotrd arrivare a mantenere aperti i suoi chakra conI'esercizio e la meditazione. Per questo soggetto dimportante il contatto fisico (attraverso il tatto). lltipo psicopatico deve caricare di energia la parteinferiore della sua aura, aprire i chakra inferiori eimparare a vivere piu attraverso il cuore che attra-verso la volontir. E molto importante, con questosoggetto, usare la massima delicatezza nel trartarei problemi sessuali; i l secondo chakra deve esseretrattato con estrema cura e con un atteggiamentocomprensivo e di accettazione. Il terapeuta deveusare profonda sensibilitd e attenzione quandotocca la parte inferiore del suo corpo. La personacon un campo energetico di tipo masochistico habisogno di imparare a smuovere e a liberare tuttele energie che ha bloccato. I suoi confini devonoessere soprattutto rispettati. Mai toccare senza pri-ma chiedere il permesso. Piir questo individuo riu-scird a praticare I'autoterapia, piir la sua guarigio-ne sara rapida ed efficace. Essa sard sempre inrapporto con la creativitir che questo soggetto celain s6 e che va portata alla luce ed espressa. L'auradel tipo rigido va ammorbidita. Questa persona habisogno di aprire il chakra del cuore e di connet-tersi all 'amore e agli altri sentimenti. Va attivatoil secondo strato dell'aura e la sua attivita deve es-sere portata alla coscienza. In tale operazione bi-sogna procedere molto lentamente, facendo affio-rare i sentimenti ogni volta per un breve periododi tempo. Il nucleo energetico piu profondo de-

v'essere raggiunto attraverso I'imposizione dellemani. E importante che da parte del terapeuta visia un'amorevole accettazione dell' individuo e del-la sua personalitd, quando pratica I'imposizionedelle mani.

AI di li della struttura di carattere

Mentre I'individuo lavora su se stesso in terminipsicodinamici, fisici e spirituali, la sua aura cam-bia, diventando pii equilibrata, e i chakra si apro-no sempre piir. Le immagini e le nozioni errate del-la realtd che compongono il sistema negativo diconvinzioni vengono pian piano eliminate, cosiche il campo energetico diviene pii luminoso, me-no stagnante e percorso da vibrazioni piu alte. Es-so si fa inoltre piu resistente e fluido. La creativitdaumenta via via che il sistema di metaboltzzazionedell'energia diventa pii efficiente. Il campo ener-getico si espande e cominciano a verificarsi cam-biamenti piir profondi.

In molti casi si vede comparire al centro della te-sta un bellissimo pnnto luminoso oro-argento, chesviluppandosi diventa una brillante sfera di luce.Mentre la persona si sviluppa, questa sfera crescesempre pii fino a estendersi al di sopra del corpo.E come se fosse il germe iniziale che illumina e facrescere il corpo celestiale fino a farne un organopiir brillante ed evoluto, il quale inizia a percepirela realtdr che sta oltre il mondo fisico e a interagirecon essa. Sembra che questa luce si collochi allaradice del chakra della sommitd del capo e di quel-lo del terzo occhio, dove si trovano I'ipofisi e l 'epi-fisi. Pii i l corpo mentale diventa luminoso, piu sisviluppa la sensibilitir alla realtd extrafisica. La vi-ta dell' individuo si trasforma e diventa un flussonaturale di energie che vengono scambiate con I'u-niverso e trasformate. L ' individuo comincia a per-cepire se stesso come un aspetto unico e irripetibiledell'universo, completamente integrato nell'unitddel tutto. Il sistema energetico appare come un si-stema di trasformazione che riceve energie dal-I'ambiente, le scompone, le trasforma, quindi lerisintetizza e le emette nell'universo a un livellospiritualmente piir alto. Cosi, ognuno di noi d unsistema vivente di metabolizzazione, e poichd I'e-nergia che trasformiamo d dotata di coscienza, noitrasformiamo coscienza. Spiritualizziamo davverola materia.

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t27

La struttura di carattere e il compito karmico

Ogni struttura di carattere d un sistema di metabo-lizzazione dell'energia che si e inceppato. Dappri-ma blocchiamo I'energia, che si accumula in certipunti rallentando il flusso nell' intero sistema ener-getico. Cid avviene quando viviamo secondo lenostre immagini o convinzioni negative. Effettiva-mente noi siamo molto spesso fuori della realtd,perch6 viviamo e reagiamo all'universo quale pen-siamo che sia, non qual d veramente. Ma ben pre-sto questo sistema mostra la corda, poichd in que-sto modo ci procuriamo molto dolore. Prima opoi recepiamo il messaggio che stiamo sbagliandoqualcosa. Cambiamo noi stessi e il nostro sistemaenergetico per alleviare il dolore; sblocchiamo leenergie e le trasformiamo. Facendo questo, nonsoltanto liberiamo il campo dalle nostre convin-zioni negative, ma esercitiamo anche un influssopositivo su coloro che ci circondano. Trasformia-mo in tal modo il nostro scambio energetico.

Quando cominciamo a sciogliere i nostri blocchieseguiamo il nostro compito personale: liberandole energie, infatti, possiamo iniziare a dedicarci acio che abbiamo sempre desiderato fare nella vitae che era presente nei nostri sogni infantili e nellenostre aspirazioni segrete - quello d il nostro com-pito in questa esistenza. Cio che da sempre ambitefare nella vita, cid che desiderate piir di tutto, d ilcompito per i l quale siete nat i . El iminando i vostr iblocchi, preparate la via al compimento del vostropiu profondo desiderio. Lasciate che esso vi guidi;seguitelo: vi renderd felici.

Avete strutturato il vostro corpo e il vostro si-stema energetico perchd vi servano da strumento

per eseguire il vostro compito in questa vita. Que-sto strumento d composto di coscienza energetica,secondo la formula pit adatta alla realizzazione dicio che dovete fare, allo scopo per cui vi siete in-carnati. Nessun altro possiede la vostra stessa for-mula e nessun altro desidera fare esattamente cidche voi desiderate fare. Voi siete unici. Quandobloccate il flusso energetico nel sistema che vi sietecreato per eseguire il vostro compito, bloccate an-che il vostro compito. La dinamica generale diquesti blocchi si manifesta nella struttura del ca-rattere e nei sistemi di difesa, che sono i modi concui abitualmente separate voi stessi da cid che sietevenuti a compiere a livello di compito mondiale.Sono altresi manifestazioni di cid che non sapetedella vita e che siete venuti a imparare. Avetequindi la vostra lezione cristallizzata nel corpo enel sistema energetico. Avete costruito e modella-to la vostra scuola secondo le vostre necessitd spe-cifiche. E ci vivete dentro.

Come abbiamo visto, i blocchi energetici provo-cano prima o poi disturbi fisici. Nello stesso tem-po i disturbi fisici rivelano la struttura di carattereo i modi in cui il soggetto blocca le proprie energiecreative. In altre parole, le malattie fisiche di unapersona si ricollegano direttamente al suo compitonella vita; si ricollegano, attraverso il sistema ener-getico, al suo desiderio piir profondo. Noi ci am-maliamo perchd non stiamo seguendo il nostro de-siderio pii profondo. Per questo d importante do-mandarsi quel che si desidera fare nella vita, checosa si desidera piu di tutto al mondo; scoprire inquale modo ci si sta frenando ed eliminare queiblocchi. Facendo cio che desideriamo, riacquistia-mo la salute.

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A. Auro normole B. Auro di un music isto duronrel 'esibiz ione

C. Auro di un uomo che por losul suo orgomento prefer i fo

E. Auro di uno donno dooo unoseduto di Core Energet ics

G. Auro di uno donno infento omeditore per incrementore

i l comoo ourico

D. Auro di un uomo che por lo conpossione di problemi educol iv i

F. Auro di un uomo che inoossospesso uno comicio di questo colore

H. Auro di uno donno incinlo(le morbide tonol i td postel lo sonospesso ossociote ol lo femmini l i td)

movimento

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Tavola rx. Aure

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A. Auro di un bombino di undic ionni che sto oiocondo

C. Auro di uno donno che siomonifeslondo lo suo i ro

E. Muco eler ico orovocolodol l 'ossunzione di cocoino

G. Auro di un uomo cne nol 'obi tudine di tenere i l copo incl inoto

D. Auro di uno donno che inf ro iet f ol ' i ro

Auro di un uomo che focevoun uso frequente di LsD

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H. Sembrerebbe che l 'ouro obbio peso

B. Auro di uno donno che orovointense emozioni connesse lon lo

morle del podre

Tavola x. Aure osservatedurante la seduta teraDeutica

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Uno donno duronte uno sedulo di Core Eneroet ics

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Tavola xl. I l soggetto si difende creando una (nuvola)) rosa di energia

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B. Fibromi e chokro ol teroto nel lo conformozione

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A. Inf iommozione pelv ico, c ist i ovor ico e f ibromo

Tavola xrr. Visioni

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chokro del o lesso soloreol teroto nel lo conformozione

I blocchi nel l 'ouro s i r ivelono come colorozioni scure

L'ernio s i r ivelo come uno locerozioneol sef f imo l ivel lo del l ,ouro

Tavola xrrr. Aura di una paziente prima della terapia(nel riquadro, i l chakra del plesso solare alterato)

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Tavola xrv. La paziente sottoposta a unadella paziente e

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terapia di riequil ibramento del campo aurico. Sono raffigurati i chakradel terapeuta, e i l campo energetico universale

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Tavola xv. L'aura della paziente al termine della terapia

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Tavola xvt. Collocazione di uno schermo protettivo all'ottavo livello (schermo azzurro inserito nel collo dellapaziente). A destra: la paziente fuori del corpo; a sinistra: la madre defunta della paziente

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Tavola xvrr. Trauma riportato in una vita passata, visibile nell 'aspetto anteriore (a sinistra) come una ferita di c.olore

rosso scuro e in quell i posteriore (a desira) lorn. ,nu deviazione della corrente energetica verticale e principale

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Tavola xvrrr. Rimozione del muco aurico con un cristallo:i l cristallo <aggancia> il muco e lo estrae

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Parte quarta

Gli strumenti percettivi del terapeuta

<Il Signore vi dard il pane della tribolazione eI'acqua dell'oppressione, ma il tuo maestro nonrimarri piir nascosto e i tuoi occhi vedranno il

tuo maestro.<<Le tue orecchie udranno dietro a te una parola

che dice: 'Questo d il cammino, seguitelo',quando dovreste andare a destra o a sinistra.>

Isara, 30, 20-21

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Introduzione. La causadelle malattie

-)rl punto di vista del terapeuta, le malattie sono::ovocate da uno stato di squilibrio e lo squilibrio: Jovuto al fatto che la persona dimentica chi d.l)imenticando chi siamo finiamo per pensare e per

-:gire in un modo che conduce a uno st i le di v i tar-trCo S€rflo e infine alla malattia. La malattia,.:uindi, d un segnale dello squilibrio prodotto dal:.Lrstro dimenticare chi siamo; d un messaggio di-:etto che non soltanto ci dice in che cosa consiste.o squilibrio, ma ci indica anche i passi da compie-:. per tornare alla nostra vera essenza e riacquista-:e la salute. Si tratta di informazioni molto preci-.e. se soltanto impariamo ad accedervi.

La malattia puo dunque essere vista come unalc'zione che impartiamo a noi stessi affinchd ricor-diamo chi siamo. Al lettore verrd subito in menteiutta una serie di eccezioni che smentiscono taleaffermazione, ma per lo piu si tratterd di casi chelimitano la percezione della realtir alla vita presen-te e al corpo fisico. Il mio intento, invece, d disconfinare nel trascendente. Cio che ho detto finqui puo essere compreso interamente e in manierasana soltanto se giir si concepisce se stessi come es-seri che trascendono le dimensioni fisiche del tem-po e dello spazio. Sono concetti che possono esse-re intesi soltanto come amore. dal momento chepresentano I'individuo quale parte integrante deltut to. e ciod come i l tut to. Essi s i basano sul l ' ideache individuazione e interezza siano la stessa cosa.In altri termini, I ' intero d costituito da singole par-ti e ogni parte d, per cio stesso, non soltanto unaparte del tutto, ma il tutto, alla maniera dell'olo-gramma.

Durante il processo di crescita personale che haavuto luogo in me nel lungo periodo dedicato al-I'osservazione dei campi energetici, in veste diconsulente psicologa, sono avvenuti due impor-tanti cambiamenti che hanno modificato radical-mente il mio modo di lavorare. Il primo d stato cheho cominciato a ricevere direttive. durante le sedu-te, dalle mie guide spirituali e a cercare io stessa,

nonch6 a chiedere, informazioni specifiche sui varilivelli dell 'aura. Il secondo d che ho iniziato a svi-luppare quella che chiamo <visione interna>>, per-cependo il corpo delle persone in modo pressoch6radiografico. Fu cosi che gradualmente abbando-nai I'attivitd di consulente per dedicarmi a quelladi terapeuta.

L'intervento attraverso I'energia divenne dap-prima un'estensione della mia attivitd terapeutica,poi il nucleo stesso di tale attivite, poich6 esso rag-giunge tutte le dimensioni dell'anima e del corpo,e va ben al di ld della terapia fisica o psicologica.Il mio lavoro divenne chiaro: io guarivo l'anima oservivo da canale aiutando l'anima a ricordare chiera e dov'era diretta nei momenti in cui lo dimenti-cava e deviava dalla sua strada attraverso la malat-tia. Questo lavoro d diventato per me fonte digrande soddisfazione e di completa realizzazione;mi offre momenti di estasi e mi mette in contattocon le energie superiori e con le entitd spiritualiche vengono a guarire. Nello stesso tempo e diffi-cile far fronte al dolore provocato da certe malat-tie gravi, che il terapeuta deve necessariamentesperimentare in una certa misura per poter sanarei pazienti. Ho dovuto permettere a me stessa di ve-dere le terribili forme di squilibrio energetico e spi-r i tuale con cui molte persone convivono. L'uma-nitdr porta in sd un immane dolore, una grande so-litudine e un fortissimo desiderio di libertd. L'ope-ra del terapeuta d un'opera di amore; egli penetrain queste regioni dolorose dell'anima e pian pianotorna a suscitare la speranza. Lentamente risveglianel paziente il ricordo di chi d, I'antico ricordo del-I'anima circa la propria essenziale identitd. Toccala scintil la ciivina che d in ogni cellula del corpo egradualmente le ricorda che essa d gid Dio e per-tanto si trova immessa in un flusso inesorabile,che d la Volontd Universale di attuare la salute eI'integritir.

Nei prossimi capitoli descriverd i processi dellamalattia e della euarieione con riferimento all ' in-

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132

tervento delle guide spirituali. Vi rendero partecipidi talune mie esperienze per quanto attiene I'assi-stenza che ricevo da queste guide nella mia profes-sione e tratterd in maniera piir approfondita dellapercezione sensoriale superiore, spiegando qual e

la sua dinamica e come pud essere appresa. Infine,presenterd la visione di Heyoan della realtir. Lacomprensione di tutto cio d fondamentale per I'ap-prendimento delle tecniche terapeutiche descrittenella parte quinta del volume.

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l{. La separazione della realt}r

,rrr abbiamo visto nel capitolo 4, il concetto insi-nella meccanica newtoniana di un universo costi-

.:to da <mattoni> di materia distinti d stato supe---::t 'r all ' inizio del nostro secolo. La scienza ha di--:rJ\trato in molti modi che tutti noi siamo costan-' jnrente interconnessi. Non siamo esseri separati,^:'nsi esseri individuati. Sono soltanto le nostre vec-,:rie abitudini di pensiero, di stampo newtoniano, a:rodurre il concetto di separatezza - un concetto

-:rc- semplicemente non d vero. Vorrei fare un esem-:io di cid che comporta interpretare la responsabi-.:ia di sd secondo il concetto della separatezza.

Supponiamo che un bambino contragga I'eros.ittraverso una trasfusione di sangue. Interpretan-Jo questo fatto dal punto di vista della separatezza,Jiremmo: <<Oh, povera vittima!> Interpretandolo.econdo il concetto popolare di autoresponsabilitd,si arriverebbe a dire: <Lui I'ha prodotto, quindi dcolpa sua>>. Secondo la concezione olistica, invece,si commenterd il fatto in questo modo: <Che duralezione quell'anima coraggiosa e quella famigliahanno scelto di apprendere relativamente alla lororealtdr pii ampia. Che posso fare per aiutarli, peramarli nel modo migliore? Come posso aiutarli a ri-cordare chi essi sono?>> Chiunque affronti la vita inquesto modo non riscontra alcuna contraddizionefra la responsabilitir e l 'amore, e una grande diffe-renza fra la responsabilitdr e la colpa.

La visione olistica e il concetto di individuazionerendono possibile il rispetto e I'accettazione diqualsiasi esperienza umana. Invece, affermazionidel tipo: <<Il cancro te lo sei procurato tu; io non fa-rei una cosa del genere)) si basano sulla nozione diseparatezza, non su quella di individuazione. La se-paratezza favorisce la paura e crea la figura dellavittima, due cose che a loro volta promuovono ilconcetto il lusorio di impotenza. La responsabilitd el'accettazione, invece, favoriscono la potenza - lapotenza interiore di creare la propria realth. Poich6se d vero che inconsciamente determiniamo le situa-zioni esistenti, allora abbiamo lo stesso potere di

determinare le situazioni che vogliamo, ciod dicreare cid che desideriamo. A questo punto d beneapprofondire la dinamica del dimenticare chi si d.

Soltanto una piccola parte delle esperienze interio-ri del bambino viene verificata dagli adulti che glistanno accanto, e questo produce un conflitto fraI'autopreservazione e il bisogno di conferme da partedegli altri. Da bambini avevamo un grande bisognodi conferme; poich6 eravamo impegnati in un pro-cesso di apprendimento e quell'apprendimento ri-chiedeva la verifica e la ratifica degli adulti. Di con-seguenza ci siamo creati mondi immaginari segreti,oppure abbiamo rifiutato gran parte della realtd in-teriore che non ha trovato conferme, riservandoci,in un modo o nell'altro, di verificarla piir avanti.Un'altra spiegazione di questo processo d che ab-biamo bloccato le nostre esperienze, fossero imma-gini, pensieri o sentimenti. E bloccando le esperien-ze ci separiamo da esse, almeno temporaneamente;ci separiamo da noi stessi. Detto in altri termini, di-mentichiamo chi siamo. Nei capitoli 9 e l0 abbiamoesaminato i blocchi nell'aura, il cui effetto, dalpunto di vista dell'aura, d di turbare I'equilibrio delflusso energetico nel campo aurico, causando pri-ma o poi una malattia. Essi sono come porzioni dicoscienza energetica che vengono separate dal restodell' individuo. Esaminiamo ora questa dinamicarifacendoci al concetto di muro della Gestalt.

Ogni volta che proviamo disagio abbiamo espe-rienza, in qualche modo, del muro che abbiamoeretto fra I' io integro e una certa parte di noi. Essoserve a trattenere quella parte affinch6 non parte-cipi, in quel momento, alla nostra esperienza. Coltempo il muro si rafforza e noi dimentichiamo diavere escluso una parte di noi stessi; ciod, dimenti-chiamo di piu. Cominciamo a pensare che la parteesclusa sia qualcosa che appartiene all 'esterno eche il muro serva a tener lontano una forza negati-va temuta. Questi muri interni sono creati in eonidi esperienza dell'anima; piir resistono, piu sem-bra che essi servano a tenere lontano dall' io qual-

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cosa di diverso dall' io e che la loro funzione sia diproteggerci. In realtir, non fanno che rafforzareI'esperienza della separatezza.

Come esplorare i propri muri interiori

Provate questa esperienza per aumentare la vostraconsapevolezza dei muri interiori. Fate affiorareal la memoria una si tuazione part icolarmente spia-cevole, un qualcosa con cui siete attualmente alleprese o che riguarda il passato ma d rimasto irri-solto. Lasciate emergere tutte le sensazioni legatea quella situazione, figuratevela nella mente, sfor-zatevi di risentire le parole che vi sono associate.Cercate, c iod, la paura che quel l 'esperienza cont ie-ne. L,a paura coincide con la sensazione di separa-tezza. Abbiamo paura perche siamo <separat i r>.Ora, mentre r iprovate i l senso di paura, cercate dif igurarvi un muro di paura. Sent i telo come se lotoccaste, sent i tene i l sapore, I 'odore, v isual izzate-lo. Qual e la sua consistenza? Di che colore e? Echiaro o scuro, duro o tagl iente? Di che cosa d fat-to? Diventate voi stessi i l muro. Che cosa pensa,dice. vede e sente il muro'l Come vede la realtirquesta porzione del la vostra coscienza?

Heyoan mi ha forni to Ia seguente spiegazione,per quanto r iguarda i l muro: <Torniamo al l ' ideadel muro che I ' individuo stesso crea per preservare- cosi crede al momento - un equi l ibr io interno.ln realt i esso preserva uno squi i ibr io esterno, co-me una diga, o una chiusa, che fanno si che i l l ivel-lo del l 'acqua sia piu al to da una parte che dal l 'a l-t ra. Voi v i vedete, dunque, al l ' interno del muro eimmaginate che al l 'esterno vi s ia una grande mas-sa d'acqua che preme per irrompere. Il muro, allo-re, serve il compensare qualcosa che, secondo ilvoslro rnodo di sentire. all ' interno ftranca.In altreparole, c'd questa grande forza che vuole scagliarsicontro di voi e voi credete di non disporre di unaforza equivalente. Costruite un muro per proteg-gervi , come nel Medioevo si costruivano mura perdi fendere le ci t td dagl i assalt i . Voi, che siete al l ' in-terno del muro, dovete anzitutto cercare di com-prendere I'essenza del muro stesso, poich6 voi I'a-vete costruito. Esso d fatto della vostra stessa es-senza ed d intessuto di convinzioni circa cio chedovreste fare per rimanere al sicuro. Ora, la cosameravigliosa, in tutto cid, d che il muro d fatto del-la vostra sostanza e contiene in s6 una forza. Quel-

la forza pud essere trasformata e ridistribuita, sida formare le fondamenta della forza dell' io inte-riore. O puo essere vista come una scala che con-duce al l ' io inter iore, dove quel la forza esiste gi i i .(Sono soltanto due metafore diverse per esprimerela stessa cosa.) Cosi, voi state al l ' interno del muroprotettivo e nello stesso tempo state nel muro pro-tett ivo, perchd quel muro siete voi . Esso cost i tui-sce, pertanto, un ponte di coscienza fra cio che voidi te in quanto muro e cio che dice i l vostro io inte-r iore - I ' io che i l muro dovrebbe proteggere).

Come dissolvere i propri muri interiori

Tenete una conversazione fra voi in quanto muroe voi in quanto persona al l ' interno. Una volta chequesto dialogo e stato approfondito, instaurateneun al tro fra voi e cio che c'd al di ld del muro, poifra i l muro stesso e cio che sta al di ld. Cont inuatecon queste conversazioni finche non si stabilisceun f lusso attraverso i l muro.

<Ora potete vedere questo muro simbolicamentesul piano psicodinamico. Potete vederlo anche co-me il muro fra cio che siete e cid che pensate di esse-re, poich6 voi siete anche laforza che sta oltre il mu-ro, in qualsiasi forma essa si present i . Avete potereal suo interno, non su di essa. I l muro rappresentai l concetto del l 'eserci tare 'potere sr qualcosa' , i lpotere della separatezza, che d uno dei principalimalesseri al livello terreno in quest'epoca - la ma-lattia del potere sulle cose. Cosi, se potete trovarequesta metafora dentro di voi e al di fuori di voi,non soltanto sul piano psicodinamico, ma anche suquello spirituale e mondiale, potete usarla comestrumento di autoconoscenza e di guarigione. Pote-te usarla come strumento per r icordare chi s iete.>

Consideriamo ora il muro dal punto di vista dellalettura dell'aura. Come ho gid detto, esso si rivela informa diblocco energetico nel campo aurico. Quan-do voi penetrate nel muro, ne fate esperienza e lorendete vivo, contemporaneamente portate luce nelblocco. Lo si vede, allora, cominciare a muoversi ecessare di ostacolare il flusso naturale dell'energia.

Questi blocchi esistono a tutti i l ivelli dell 'aurae si influenzano a vicenda da uno strato all 'altro.Ora vediamo come un blocco in un certo stratodell'aura - che ha espressione nella realth di quellostrato, ciod come pensiero, convinzione o senti-mento - provoca, nel tempo, una malattia fisica.

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15. Dal blocco energetico alla malattia

I -a dimensione del l 'energia e del la coscienza

, )n..r che guardiamo noi stessi in una prospettiva: ' :u ampia, vediamo che i l nostro essere va ben al, . ; la del sempl ice corpo f is ico. Noi s iamo compo-.:r di molt i strat i di energia e di coscienza. Forse, avvert iamo dentro di noi . In questo capitolo'rrveret€ uno schema graf ico di quel la che d la no-

. ' : a esperienza di noi stessi in termini di sent imenti, J i pensier i .

La nostra scirr t i l la div ina inter iore esiste su un^:.rno di real td molto piu elevato e a un l ivel lo di- . .scienza molto piu al to r ispetto al la realt i r e al la

-, ,scienza quot idiane. Noi s iamo questa coscienza-. iper iore quanto siamo la coscienza quot idiana e

-. 'n la prat ica possiamcl att ingere a essa. Una volta, :rc ' la troviamo non r imaniamo stupit i ; c i sembra:rrece di imbatterci in qualcosa che conoscevamo

-.i sempre. La nostra scintil la divina d dotata di'.ta saggezza suprema che possiamo usare come

-::r ida nel la nostra vi ta quot idiana, per la nostra,rL'sci ta e per i l nostro svi luppo.

Giacch6 l'aura d il veicolo attraverso il quale glirnpulsi creativi delle nostre realtd superiori passa-

:rr) nella realtdr fisica, possiamo usarla per riporta-:l la nostra coscienza a un livello superiore di vi-:razione, facendola risalire, strato dopo strato, fi-:;o alla realtir dell 'Io divino. Per farlo dobbiamo.apere piir precisamente come questi impulsi ven-

Jono trasmessi, attraverso i vari livelli, al nostro:nondo fisico contribuendo alle nostre esperienze. luot idiane.

Anzitutto ripetiamo ancora una volta che cos'd.\attamente l'aura. Essa d molto pii che un mezzoir un campo: d la vita stessa. Ogni strato d un cor-ro, altrettanto reale, vivo e funzionante quanto ilrorpo fisico. E ogni corpo esiste in una realt2t co-.ciente che per certi aspetti d simile alla realtd fisi-ra, per altri aspetti dissimile. Ogni strato si trova,:n un certo senso, in un mondo suo proprio, eppu-re questi mondi sono connessi fra loro e si trovano

immersi nello stesso spazio in cui sperimentiamola realtd fisica.

Nella tabella 8 trovate eleucati i piani di realtirsui quali noi esistiamo e che si connettono a cia-scun l ivel lo del l 'aura, ovvero a ciascun corpo (v.capitolo 7). I l p iano f is ico d composto di quattrol ivel l i : f is ico, eter ico, emotivo e mentale. I l p ianoastrale d il ponte che collega il piano fisico a quellospir i tuale, e i l p iano spir i tuale al di sopra di essocomprende vari livelli di il luminazione. Come si edetto nel capitolo 7, v i sono almeno tre l ivel l i nelnostro corpo spir i tuale: i l l ivel lo eter ico <matr i -ce>, i l l ivel lo celest iale e i l l ivel lo keter ico <ma-tr ice>.

La creazione o manifestazione ha luogo quandoun concetto o una credenza d trasmesso dalla suafonte, che si trova ai livelli superiori, al livello piudenso della realtir, fino a cristallizzarsi sul pianofisico. Noi creiamo a seconda di quelle che sono lenostre convinzioni o credenze. Naturalmente. cidche accade ai livelli inferiori influisce a sua voltasu quanto avviene a quelli superiori. Per compren-dere il processo della creazione della salute o dellamalattia dobbiamo approfondire meglio il modoin cui la coscienza si manifesta ai diversi livelli del-I 'aura.

Nella tabella 9 sono elencati i modi in cui la co-scienza si esprime ai vari livelli, parallelamente alleaffermazioni che la coscienza formula. Al livellofisico la coscienza assume la forma dell' istinto, deiriflessi automatici e del funzionamento istintivodegli organi interni. Qui la coscienza afferma: <Ioesisto>>. Al livello eterico la coscienza si esprime informa di sensazione (per esempio il dolore o il pia-cere fisico). Le sensazioni sgradevoli, come il fred-do e la fame, avvertono che vi d bisogno di qualco-sa per riequilibrare la nostra energia e far si checontinui a scorrere in maniera armoniosa. Al livel-lo emotivo la coscienza si esprime sotto forma diemozioni primarie di base, come la paura, la rab-bia e I'amore, la maggior parte delle quali si riferi-

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Tabella 8

I piani di reoltd sui quoli esistiomo(con riferimento agli strati dell'aura)

Piano spirituale

livello keterico <matrice>

livello celestiale

livello eterico <matrice>

Piano astrale

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vari l ivell i di luminositd

Piano fisico

livello mentale

livello emotivo

livello eterico

livello fisico

sce all'io. Al iivello mentale la coscienza si esprimein termini di pensiero razionale; d questo il pianodella mente analitica lineare.

Al livello astrale la coscienza viene sperimentatasotto forma di forti emozioni che vanno al di li deltu-e-io e comprendono tutta l'umanitir. E su que-sto piano - che costituisce un mondo del tutto di-verso - che avvengono i viaggi astrali; secondo ladescrizione di coloro che hanno compiuto taliviaggi, questo piano si differenzia da quello fisicoper le seguenti ragioni: gli oggetti hanno una for-ma fluida; la luce d irradiata dagli oggetti anzicheesserne soprattutto riflessa; per compiere il viag-gio basta concentrarsi sulla meta che si vuole rag-giungere e mantenere la concentrazione. La dire-zione muta con il mutare del punto di concentra-zione. Ecco che, su questo piano, sapersi concen-trare d estremamente importante.

Le differenze e le somiglianze fra il piano fisicoe quello astrale non stupirebbero il ricercatore chesi occupa di fisica, poich6 le leggi che governanola realtd astrale si fonderebbero sulla legge natura-le delle sostanze piir sottili, caratterizzate da unapii alta energia e da vibrazioni a piir alta frequen-za. Queste leggi si collegherebbero, naturalmente,a quelle a noi note che presiedono alla realti fisi-ca. La mia ipotesi d che le nostre leggi fisiche inrealtir non siano altro che casi specifici di leggi ge-

nerali - le leggi cosmiche che regolano I'intero uni-verso.

Sul piano spirituale troviamo ancora un altromondo con una realta sua propria; esso appare,alla mia limitata visione, molto pitr bello, pii lu-minoso e piir ricco di amore del nostro. Al quintolivello (il livello eterico <<matrice>>) la coscienza siesprime come volontd superiore, quella con laquale facciamo esistere le cose nominandole e de-finendole. Al livello celestiale la coscienza si espri-me in forma di sentimenti superiori, come peresempio I'amore universale, che va al di ld degli es-seri umani e include ogni forma di vita. Al settimolivello la coscienza si esprime in concetti superiorio in sistemi superiori di credenze. E qui che ha ori-gine I'impulso creativo iniziale che dd luogo a tuttele nostre conoscenze, non soltanto a quelle di tipolineare, ma al nostro conoscere nella sua integriti.

La forza creativa primaria di base ha origine nelcorpo spirituale pit alto, poi si trasferisce nel cor-po astrale. Da un diverso punto di vista si pud direche le sostanze piir sottili e le energie piir alte deicorpi spirituali inducono una risonanza armonicanel corpo astrale, che a sua volta induce una riso-nanza armonica nei tre corpi inferiori. Questoprocesso continua fino al livello di frequenza delcorpo fisico. (Il fenomeno dell'induzione armoni-ca d quello che si verifica quando, facendo vibrare

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Tabella 9

' :',essioni della coscienza nei vari livelli dell'aura

Espressione Affermazionedella coscienzo formulata dalla

coscienza

: : . : ia le

.: : er ico-r.t :nce))

. ' :a le

l r ta le

' : :ot ivo

:- : r ico

. :ao

concettisuperiori

sentimentisuperiori

volontdsuperiore

emozioniinterpersonali(<ioltu>)

pensiero

emozionisoggettive

sensazionifisiche

funzionalitdfisica

SO

sono

amo a livellouniversale

voglio

amo a livelloumano

io penso

io provoemozioni

io sentofisicamente

io esistosto divenendo

-:r diapason, un altro diapason presente nell'am--:ente entra anch'esso in vibrazione.) Ogni corpo:'.prime I'impulso creativo a seconda della propria:r'alte conscia. Per esempio, un impulso prove-:.:ente dalla realtd spirituale che penetra nella real-:: astrale si esprimeri sotto forma di sentimenti;:nerali: spostandosi ulteriormente verso frequen-.'r' piu basse si manifestere dapprima in forma di:c'nsieri, poi di sentimenti specifici, poi di sensa-.'ioni fisiche, e il corpo fisico reagird automatica-nente attraverso il sistema nervoso autonomo. Se.rgge degli impulsi positivi si rilasserir, se legge de-gli impulsi negativi si contrarrd.

Il processo creatiYo della salute

La salute viene salvaguardata quando la forza:reativa proveniente dalla realtir spirituale dell'uo-mo si orienta secondo la legge cosmica universalettab. l0). Quando il corpo keterico si trova alli-neato con la realth spirituale pit ampia, esso ma-

nifesta la conoscenza divina di quella realti. L'af-fermazione d: <So di essere un tutt'uno con Dio>;si tratta dell'esperienza di essere una cosa sola conil Creatore e nello stesso tempo di essere un'indivi-dualith. Questa realtir provoca poi il sentimento diamore universale nel corpo celestiale. L'esperienzadi unitir con Dio. inoltre. fa si che la volonth indi-viduale si trovi allineata con quella divina al livelloeterico <<matrice>>. A sua volta, questo si esprimeal livello astrale come amore per l 'umanitir. L'e-sperienza dell'amore per I'umanith influisce sul li-vello mentale, informandone le percezioni dellarealth. Questa vibrazione del corpo mentale vienepoi trasmessa, mediante I'induzione armonica e larisonanza simpatica, all 'energia e alla materia delcorpo emotivo, che si esprime in forma di senti-menti. Se la percezione della realtd d coerente conla legge cosmica, i sentimenti saranno armoniosi,I' individuo li accetterh e consentird loro di fluire.Essi non verranno bloccati.

Questo flusso si trasmette poi al corpo eterico,che risponde secondo un'armonia naturale. Ne ri-sultano sensazioni fisiche piacevoli che promuovo-no il naturale metabolismo dell'energia attinta dalcampo universale. Tale energia d necessaria peralimentare il corpo eterico e preservarne la struttu-ra e la funzionalith. Si conserva altresi I'equilibrionaturale fra yin e yang. Grazie a questo equilibrioi sentimenti fluiscono naturalmente, il corpo d sen-sibilizzato e ne deriva una maggiore consapevolez-za delle sensazioni fisiche, che a sua volta inducead alimentarsi correttamente e a fare dell'eserciziofisico. Un corpo eterico sano mantiene sano il cor-po fisico: la dinamica chimico-fisica rimane equili-brata e funziona normalmente, cosi la salute vieneperpetuata. Nel sistema sano le energie di ciascuncorpo rimangono equilibrate e favoriscono I'equi-librio negli altri corpi. La salute d cosi conservata.In altri termini: la salute produce salute.

Il processo dinamico della malattia

Nel sistema malato (tab. ll) i l punto di partenzad lo stesso: l'impulso creativo ha origine nella sfe-ra spirituale e inizia il suo tragitto verso i livelli in-feriori. Tuttavia, uscendo dalla realti spiritualeumana, subisce una distorsione e agisce contro lalegge universale. La distorsione avviene quando siimbatte in un blocco enersetico o in un'altra di-

ioio

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Tabella 10

Il processo creotivo della salute

Corpo keterico <<matrice>

Corpo celestiale

Corpo eterico <matrice>

Corpo astrale

Corpo mentale

Corpo emotivo

Corpo eterico

Corpo fisico

conoscenza divina coscienza di essere una cosa sola con Dio

II

amore divino amore universale per la vita

{volontd divina identificazione fra la volontd divina e la propria

I

iamore umano amore Der I'umanitir

IV

luciditd di pensiero luciditd di pensiero impiegata per rafforzare I'amore ela volontir

I+sentimenti autentici il flusso naturale e libero dei sentimenti corrispondente

alla volontd divina crea amoreI

I<<io esisto) la trasformazione naturale delle energie preserva la

struttura e la funzionalitd del corpo eterico; I'equilibrioyin,/yang produce benessere fisico

I+istinto, riflessi automatici la trasformazione naturale delle energie chimiche e il .+

buon funzionamento del l 'organismo assicurano la lsalute f isica J

storsione gid esistente nell'aura, e aumenta con ivari passaggi da un livello all'altro, procedendoverso i livelli piir densi di realta. Mi d capitato diosservare distorsioni primarie fino al settimo livel-lo dell'aura, dove si rivelavano come lacerazioni ogrovigli di linee luminose. Queste <distorsioni spi-rituali> sono sempre connesse con sistemi di con-vinzioni acquisiti in questa vita o in vite precedentie sono quindi di natura karmica. Per me karma si-gnifica esperienza derivata da sistemi di convinzio-ni che I'anima si trascina da una vita all'altra fin-che non avvengono la purificazione e il riallinea-mento con la realte pii ampia.

Un settimo livello distorto d in relazione a un si-stema di convinzioni distorto. Un esempio pud es-sere la convinzione di essere superiori. Questa di-storsione influisce sul corpo celestiale bloccandoI'amore universale e distorcendolo. Inoltre, la per-sona pud amare sentirsi superiore; allora la lumi-nositd del corpo celestiale pud essere molto scarsa.

Ne risentird il quinto livello dell'aura, che subirduna distorsione. La persona cerchere di essere su-periore; il corpo astrale reagirir mettendo in atto ildesiderio di superioritir, che a sua volta provoche-rd blocchi o macchie scure di energia stagnante nelcorpo astrale stesso. Il corpo mentale fornirir al-l'individuo il pensiero di essere superiore. Fortu-natamente nessuno d in grado di ingannarsi co-stantemente; cosi, prima o poi, emergerd il pensie-ro opposto. Conclusione: se non sono superiore,allora devo essere inferiore. Si crea un'impassenella mente del soggetto, la quale d a sua volta unadistorsione nel corpo mentale. La forza vitale sidivide in due correnti opposte e la persona ne ri-sulta scissa. Un altro esempio di questo tipo diconflitto d I'atteggiamento <<Non posso farlo> ep-pure <<Posso farlo>. Anche questa d un'impassenel corpo mentale, che si esprime in forma di ener-gia e di vibrazioni. Se il conflitto non viene risoltopud trasformarsi in una forma di pensiero disso-

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Tabella 1l

Il processo dinomico della malattia

'po celestiale

' ;o eterico <matrice>

-ro astrale

'rpo mentale

,rpo emotivo

.\rpo eterico

t orpo fisico

amo cid che credo

porto in essere cid checredo con la volont?t

desidero cio che credo

penso secondo cio che credosi,/no

scnto secondo cio che credo

io sono secondo cio checredo

esisto secondo cid che credo

:r,o Ketenco (matnce) credo che io sono crede di essere superiore aglialtri

I+ama essere superiore

I+cerca di essere superiore

IY

desidera essere superiore

IIi

pensa di essere superiore,/dinon essere superiore

(impasse)Iv

Daura, / \t l \rabbia I dolore non

t- .\ | , / I ls lco

\ l /

dolore

fisico

1V

malattia 4\ l

\--l

groviglio o strappo al 7" livello

luce celestiale debole o bloccata

distorsione nel corpo eterico<matrice>

blocchi nel corpo astrale, formescure, energia stagnante

deformazione del corpo mentale,forme di pensiero dissociate

blocchi scuri di energia, energiastagnante o esausta

grovigli, fratture o disturbi nelcorpo eterico (squilibrio yin,uyang),carica eccessiva nel plesso solare

malatt ia f isica (es.: ulcera)

.iato e immergersi nell' inconscio. Ne risentirh ilJorpo emotivo (attraverso la dinamica delle vibra-zroni indotte descritta sopra) e cosi insorgerd un.enso di paura nell' individuo, in quanto egli nonriesce a risolvere il problema. Questa paura si basa:ulla non-realtd ed d inaccettabile per il soggetto.Viene quindi bloccata e col tempo anch'essa puddivenire inconscia. Poichd i sentimenti non flui-:cono pit liberamente nel corpo emotivo, in cui.ippariranno altre macchie scure di energia sta-_inante o esausta, il disturbo passa nel corpo ete-:ico sotto forma di linee luminose aggrovigliate.r lacerate. Essendo queste le linee di forza, ov-\ ero la struttura di base su cui crescono le celluledel corpo fisico, il problema del corpo eterico sitrasmetterel al corpo fisico dando luogo a una ma-latt ia.

Rifacendoci al nostro esempio (tab. ll), se lapersona non riesce a risolvere il dilemma la paurapud turbare il corpo eterico in corrispondenza del

plesso solare, provocando un'eccessiva carica yinin quella regione. Questo squilibrio, se protrattonel tempo, influird sul metabolismo delle energiechimiche nel corpo, causando una disarmonia ne-gli organi fisici e infine la malattia. Sempre nell'e-sempio formulato, la carica eccessiva di energiayin nel plesso solare potrd causare acidita di sto-maco e, a lungo andare, I'ulcera.

Nel sistema malato, dunque, lo squilibrio ener-getico viene progressivamente trasmesso ai corpiinferiori e finird per esprimersi in una malattia fi-sica. Diminuisce la capacita del corpo di provaresensazioni, il che pud portare a un'insensibilitd ri-spetto alle proprie necessith fisiche; quest'ultima simanifestere in un'alimentazione sbagliata, produ-cendo un feedbock energetico negativo. Quandoun corpo dell'aura d disgregato o sbilanciato, I'ef-fetto viene trasmesso al corpo immediatamentecontiguo. La malattia tende a creare ulteriore ma-lattia.

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Le osservazioni da me compiute mediante lapercezione sensoriale superiore hanno dimostratoche ai livelli pari dell'aura (secondo, quarto, sesto)lo malqttio assume lo forma dei blocchi descrittiprecedentemente nel volunte: corenzo di caricaenergetica, eccesso di carica energetico o mscchiescure di energia bloccato (ingorghi). Ai livellistrutturati dell'aura, invece, la malattia si munift-sta come deformazione, disgregaTione o groviglio.Possono inoltre esserci falle nelle strutture relico-lari costituite da uno qualsiasi dei livelli disparidell'ouro. Le medicine producono effetti impor-tanti nell 'aura; ho osservato forme di energia dicolore scuro nel fegato di pazienti che avevano as-sunto medicinali per curare una precedente malat-tia. L'epatite produce una macchia di coloregiallo-arancio sul fegato, che permane per annianche dopo che il soggetto si suppone guarito. Hotrovato tracce del liquido radiopaco che si usa perradiografare la colonna vertebrale nella diagnosidi un trauma ad anni di distanza, anche se si diceche tale sostanza viene eliminata dall'organismo inuno o due mesi. La chemioterapia intasa l' interocampo energetico, ma soprattutto il fegato, checarica di energia verde-bruno di consistenza vi-schiosa. La radioterapia strappa gli strati struttu-rati dell 'aura procurando effetti simili a bruciatu-re in una calza di nailon. Gli interventi chirurgiciprovocano cicatrici nel primo strato dell'aura etalvolta anche oltre, fino al settimo livello. Questecicatrici, deformazioni e ostruzioni possono essereguarite aiutando il corpo fisico a guarire se stesso;se non vengono sanate, il corpo fard molta pir) fa-tica a ritrovare la salute. Quando un organo vieneasportato d ancora possibile ricostruirlo a livelloeterico; cosi si pud conservare I'armonia nei livellidell 'aura superiori a quello fisico. Non escludereiche in futuro, quando si saranno ulteriormentesviluppate le nostre conoscenze sul campo energe-tico e sulla biochimica, si potrd far ricrescere gliorgani asportati.

I chakra, essendo i punti di massima immissionedell'energia, sono punti focali di grande importan-za nell'equilibrio del nostro campo energetico. Seun chakra d sbilanciato insorgerd una malattia;maggiore d il suo squilibrio, pii grave sard la ma-lattia. Come illustrato nella figura 9 (p. 70), ichakra sono vortici di energia composti di un certonumero di spirali energetiche pit piccole a formadi cono. I chakra dell'adulto sono coperti da una

membrana protettiva. In un sistema energetico sa-no queste spirali coniche ruotano ritmicamente, insincronia con le altre, risucchiando al proprio cen'tro energia attinta dal campo universale che servealcorpo. Ogni cono d <sintonizzato)) su una speci-fica frequenza che d necessaria alla buona funzio-nalitd del corpo. Nel sistema malato, invece, i vor-tici non sono sincronizzati; vale a dire che le spiralidi energia che li compongono possono ruotare len-tamente o rapidamente, a scatti oppure in manieradecentrata. Talvolta si osservano interruzioni ne-gli schemi energetici. Un cono pud essere parzial-mente o totalmente chiuso, oppure la sua rotazio-ne pud essersi invertita. Queste alterazioni sonoconnesse a disfunzioni o a stati patologici presentiin quella parte del corpo. Schafica Karagulla haosservato, in Breakthrough to Creativity, nel casodi un paziente affetto da un disturbo cerebrale,che uno dei piccoli vortici nel chakra alla sommitirdel capo era afflosciato, anzich6 trovarsi nella po-sizione eretta come di norma. Inoltre. nella matri-ce all ' interno del cervello del soggetto vi erano del-le <<falle>>, per cui I'energia, anzichf circolare flui-damente, compiva dei salti. Queste <falle> corri-spondevano alla porzione di cervello che era stataasportata chirurgicamente. John Pierrakos riferi-sce, in The Case of the Broken Heart, di aver os-servato delle disfunzioni nel chakra del cuore insoggetti affetti da angina pectoris o da insufficien-za coronarica. I chakra. che dovrebbero esserevortici luminosi in rotazione, apparivano intasatida una sostanza scura e inerte.

La figura 2l il lustra una serie di chakra <<mala-ti> che io stessa ho rilevato in vari casi. Il primo(2lA) d il chakra alterato che riscontro in ogni ca-so di ernia iatale. Il chakra del plesso solare e com-posto di otto vortici; quello corrispondente allaparte sinistra del corpo, ciod quello in alto a sini-stra, somiglia a una molla che d uscita dalla sua se-de. Questa deformazione appare a tutti gli stratidell 'aura, fino al settimo compreso. Nella figura2lB vediamo uno dei vortici del chakra che si d se-parato dagli altri alla radice; d un caso che ho ri-scontrato piir volte. Si tratta di una deformazionedel primo chakra dovuta a un danno subito dalcoccige, oppure del chakra del plesso solare causa-ta da un forte trauma psicologico. Spesso apparecome trauma postchirurgico nel punto in cui e sta-ta effettuata I'operazione. La figura 2lC mostraun chakra intasato; tutti i soggetti affetti da angi-

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Figura 21. Tipi di alterazione nei chakra

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na pectoris hanno energia stagnante, di colore scu-ro, nel chakra del cuore. I tre pazienti malati dieros da me osservati hanno il primo e il secondochakra intasati; i l fenomeno puo estendersi all ' in-tero campo energetico e su tutti e sette i l ivelli, aseconda del grado di avanzamento della malattia.Lalacerazione del chakra (fig. 2lD) era presentein tutti gli ammalat-r di cancro da me osservati, fi-no al sett imo strato del l 'aura. Si puo r i levare unchakra lacerato, con la membrana protettiva com-pletamente strappata dalla sua sede, anche due opii anni prima che la malattia si riveli nel corpo fi-sico. Negli ammalati gravi ho spesso osservato unalacerazione al settimo livello, che andava dai piedif ino al chakra del cuore, passando per i l pr imo, i lsecondo e il terzo chakra. Uno strappo al settimolivello comporta una forte perdita di energia intutto i l campo aurico. Inol tre, i l paziente d sogget-to a una serie di influenze esterne, non soltantopsicologiche, ma anche fisiche. Il campo energeti-co, infatti, non d in grado di respingere energiedannose al l ' intero sistema. La f igura 21E mostraun chakra completamente spostato da una parte.Ho spesso osservato questa deformazione nel pri-mo chakra di persone la cui connessione con la ter-ra d affidata soprattutto a una gamba, mentre I'al-tra d debole. Oppure la causa d lo schiacciamentoIaterale del coccige.

Sto cominciando a pensare che ciascuno dei vor-tici di un chakra fornisca energia a un organo spe-cifico. Ho notato che in ogni paziente affetto dadisturbi al pancreas vi d un'alterazione in un certovortice del chakra del plesso solare, situato in altoa sinistra, appena sotto quello connesso all 'erniaiatale. Nel caso di disturbi al fegato, invece, un al-tro vortice nello stesso chakra appare compromes-so: quello vicino al fegato.

La figura 2lF mostra un'alterazione occorsa inseguito a un energico ciclo di terapia. Dopo unasettimana di terapia di gruppo insieme con suo fi-glio tossicomane, una donna tornd a casa con unvortice nel chakra del plesso solare aperto a cuneo,pallido, quasi fermo e privo della membrana pro-tettiva. Dato che potei esaminare il problema unasettimana dopo l'esperienza, fui in grado di <ripa-rare>> I'aura prima che si verificassero ulterioridanni. Se non vi fossi riuscita, la donna in seguitoavrebbe accusato disturbi al fegato, all 'organo,

ciod, connesso con il vortice indebolito, oppure sisarebbe sanata in qualche modo da sola.

Ci sono numerose altre situazioni che possonoverificarsi. Molte, come si pud vedere, sono casi distrutture male allineate. Ho visto chakra letteral-mente rivoltati dall ' interno all 'esterno, oppure in-granditi in modo notevole, o ancora rimpiccioliti.Alla fine, tutti danno luogo a malattie, e tutti sonocollegati alla coscienza energetica o espressionedelle esperienze e del sistema di convinzione del-l ' individuo, come abbiamo detto in precedenza. Inaltre parole, una malattia localizzata a qualsiasistrato del campo energetico troverd espressionenel corrispondente livello di coscienza. Ciascunaespressione costituisce una forma di dolore, sia es-so di natura fisica, emotiva, mentale o spirituale.ll dolore e il meccanismo innato che ci avverte cheoccorre modificare una data situazione. Esso indi-rizza la nostra attenzione sul fatto che qualcosa dsbagliato e ci spinge ad agire in questa direzione.Se fino a quel momento non abbiamo prestatoascolto a noi stessi e se abbiamo continuato aignorare cio che sappiamo di volere o di dover fa-re, il dolore alla fine ci aiuterd a capire queste co-se. ll dolore ci insegna a chiedere aiuto e, conse-guentemente, guarire rappresenta una chiave perI 'educazione del l 'anima.

Come identificare il senso personale dellapropria malattia

Le domande chiave, nel processo di educazione al-la salute, sono le seguenti: <<Che cosa significa perme questa malattia? Quale messaggio mi sta co-municando il mio corpo? In che modo ho dimenti-cato chi sono?> La malattia d una risposta specifi-ca alla domanda: <A che cosa mi serve questo do-lore?>

Noi tutti creiamo malattie nel nostro corpo, inuna misura o nell'altra. Se cercate di risalire allacausa originale, scoprirete che si basa sempre suldimenticare chi siamo. Finch6 continuiamo a cre-dere di dover essere separati per conservare la no-stra individualitir. continueremo a creare malattie.Eccoci di nuovo al punto di partenza, al concettoda cui eravamo partiti: la visione olistica od olo-grafica dell'universo.

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16. Il processo terapeutico

' ! tera,pia spirituale, o di intervento sul campo. ' : rget ico, ha tre cose da offr i re al paziente e al me-- ,o tradizionale: una visione diversa e piu ampia. - . lc ' cause del la malatt ia e dei possibi l i r imedi; una.: :c ' di informazioni sul la vi ta e sul lo stato di salute

,. ,1 paziente non reperibi l i con al tr i mezzi; inf ine,: .ipproccio alla malattia che consenta al paziente

: .r iluppare la capacitir di guarire se stesso. Anche:r.ul121o apparentemente pi i r miracoloso d frut to

-. urr processo di autoguarigione che avviene perJ natural i , bench6 queste vie possano sembrare, a

- :: non ha dimestichezza con le dinamiche energeti-- ' rc. sovrannatural i . I l corpo e i l s istema energet ico.. ,no naturalmente or ientat i verso la salute: i l tera-:'.uta non fa altro che sollecitare o risvegliare que-

- .i rendenza. Anche il medico tradizionale opera in

-Lrcsta direzione; ma oberato com'd da tant i casi;npersonali e messo costantemente di fronte alla

:atologia, spesso si r iduce a curare una serie di s in-:trifl i, i l che puo coincidere oppure no con il natura-L'orientameuto verso la salute. Per il terapeuta spi-

:iruale la salute non riguarda soltanto il corpo fisi-ro, ma comporta I 'equi l ibr io e I 'armonia di tut te lepart i del l ' individuo e del la sua vi ta.

II processo terapeutico d in realti un recupero del-la <memoria>: il paziente deve ricordare chi d vera-mente. Cid che avviene e che le energie dei vari corpidell'aura ritrovano l'equilibrio; cosi si ristabilisce lasalute. L'anima ha appreso quella determinata le-zione ed d pertanto piu vicina alla veritir universale.

Oggi esistono due approcci principali alla tera-pia spirituale. Il primo d relativo alla guarigione<<interna>> e consiste nel ritrovare I'equilibrio e lasalute a tutti i l ivelli del proprio essere, concen-trandosi sugli aspetti fisici, emotivi, mentali e spi-rituali, nonchd sul proprio modo di concepire larealtd, e intervenendo direttamente in questi cam-pi. Il secondo riguarda la guarigione (esterna) econsiste nel riequilibrare i vari strati dell 'aura,nonchd I'organismo fisico, applicando energia at-tinta dal campo energetico universale.

Tengo a sottolineare che la guarigione ((interna>d piu importante; tuttavia, quella <esterna>> d uncomplemento necessario.

Il processo della guarigione <<interna>

Questo processo consiste nel riequilibrare le energiea tut t i i l ivel l i del l 'aura concentrandosi sul la mani-festazione dello squilibrio, correggendolo e sanan-do i l corpo aurico pert inente con I ' imposizione del-le mani (v. tab. 12). Riequi l ibrando ciascun corposi contr ibuisce a equi l ibrare tut t i g l i a l t r i .

Tratterd in maniera pii approfondita della gua-rigione <interna> o (a spettro completo> nel capi-tolo 22; per ora mi limitero a un breve accenno.

Intervenendo sul corpo keter ico <<matr ice> (7olivello) le nozioni errate della realtd si portano allacoscienza e si mettono in discussione. La terapiaviene effettuata dunque al settimo livello del cain-po energetico e consiste soprattutto nel sanare o ri-strutturare questo corpo dove d necessario. L'in-tervento al settimo livello automaticamente pro-duce una maggiore apertura all 'amore celestiale.

Per intervenire sul corpo celestiale (6" livello) ilterapeuta non fa altro che sintonizzarsi con I'amo-re universale, o celestiale, e incanalare quell'amo-re in modo tale da emanarlo verso il paziente.

Quando si agisce sul corpo eterico <matrice> (5"livello) si ristabilisce l'equilibrio nel corpo aurico at-traverso la chirurgia spirituale e il risultato d che lavolontd del soggetto si allinea con la volontd divina.

Al livello astrale (4' livello) la terapia si attuaattraverso la chelazione (v. p. 196) e I'amore. ll te-rapeuta entra in uno stato di amore per I'umanitire convoglia energia verso il paziente. Questo con-sente al livello mentale di iniziare a rilassarsi e diabbandonare alcune delle sue difese.

Per intervenire sul corpo mentale (3' livello) ilterapeuta mette alla prova i processi di pensieroerrati del paziente che creano squilibrio a quel li-

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Tabella 12

II processo dello guarigione <<interna>>

Corpo keterico <matrice>r

Corpo celestiale

Corpo eterico <matrice>

Corpo astrale

Corpo mentale

Corpo emotivo

Corpo eterico

Corpo fisico

intervento sul 7' l ivel lo

intervento sul 6' l ivel lo

chirurgia spirituale al 5' livello

intervento sul 4" livelloattraverso la chelazione e l 'amore

intervento di chelazione e diristrutturazione dei modelli dipensiero

intervento di chelazione e diriorientamento del flusso emotivo

intervento di chelazione e dir isanamento strutturale

massaggio

si mettono alla prova i sistemi di credenze errati

il terapeuta si sintonizza sull'amore universale

riallineamento della volontd individuale con la volontddivina

il terapeuta offre amore e accettazione

messa in discussione dei modelli di pensiero dualistici

il paziente rivive i sentimenti bloccati e il dolore perliberare il flusso energetico delle emozioni

liberazione del flusso energetico e delle vibrazioni nelcorpo eterico; ristrutturazione del corpo; ripristino diun metabolismo equilibrato (trasformazionedell'energia orgonica) al livello eterico

il corpo fisico viene rivitalizzato e alimentato dienergia; ripristino dell'equilibrio nei processi chimicie, di conseguenza, dell'organismo. Salute

vello. Questi processi di pensiero si basano sullalogica del bambino che ha sperimentato un trau-ma; quando I'adulto ne diviene consapevole, li ve-de facilmente per cio che sono, cosi che essi posso-no essere sostituiti da pensieri pit maturi. Il tera-peuta contribuisce alla ristrutturazione del livellomentale aiutando il paziente a immaginare nuovesoluzioni a vecchi problemi.

Per operare sul corpo emotivo (2" livello) il te-rapeuta, usando la tecnica della chelazione, aiutail paziente a liberare i sentimenti bloccati. Talvol-ta, durante la terapia vengono rivissuti i vecchitraumi e riprovati i sentimenti repressi; altre volte,invece, i traumi vengono rimossi senza che il pa-ziente ne acquisti consapevolezza.

Il livello eterico (l'livello) va ristrutturato coninterventi di risanamento, in modo da ricreare unsenso di benessere'e di forza.

Quando si lavora direttamente sul corpo fisicosi ricorre a esercizi, a posizioni corporee e alla vo-ce per sciogliere i blocchi fisici come la tensionemuscolare, I'eccesso di grasso o la debolezza.

La terapia ((a spettro completo) comporta unlavoro su tutti i corpi contemporaneamente; si ef-fettua per Io piir in sedute individuali, ma talvolta

anche in gruppi. La salute del corpo fisico rappre-senta di solito I'ultima fase; viene ciod affrontatadopo che si d ripristinato I'equilibrio degli altricorpi. Questo pud richiedere un'unica seduta co-me un anno di lavoro.

Forse vi domanderete come il terapeuta possacompiere tutto questo; la risposta d che egli dispo-ne di un'enorme quantitd di informazioni che gliderivano dal suo stato di coscienza espanso.

Il processo della guarigione (esterna>)

Per rafforzare e accelerare il processo di guarigio-ne di base, ciod quello <<interno>r, si usano meto-dologie (esterne>) (che a volte sono addirittura in-dispensabili), poich6 i sintomi fisici generati da si-stemi di credenze errati non possono essere trascu-rati in attesa che i sistemi stessi vengano corretti.Pud essere necessaria una terapia ((esterna) persalvare la vita del paziente. Ma se non si praticaanche la terapia <<interna>> e le concezioni relativealla realtd non vengono messe in discussione, lamalattia precipiteri di nuovo al livello fisico, an-che dopo I'eliminazione dei sintomi attuali.

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r on il progredire della medicina olistica si stan-- . nettendo a punto molte metodologie che van-' :ir elandosi valide. Sempre pii i medici tradi-

'raii attribuiscono importanza alla dieta, alle

- .lirlz€ integrative, come le vitamine e i minerali,i 3sercizio fisico e a un sano regime di vita. Me-

.:ologie quali I 'omeopatia, la chiropratica, I'a-i :untura, la psicocinetica, il massaggio e altre:--,:iche corporee vanno diffondendosi sempre: :. E il pubblico rivolge una sempre maggiore at-.^:zione alla pratiche salutistiche e alla prevenzio-

-:. rottoponendosi a check-up regolari per evitare::org€r€ di malattie o il loro aggravamento. Va-

' : iorme di terapia basate sull' imposizione delle-.rni vengono oggi praticate e la gente si interessa:..: antiche tradizioni terapeutiche, come quella

-.-:amanica. Nel nostro paese chirurghi psichici in-

-':\ engono su centinaia di pazienti. Si sta verifi-:.rndo una rivoluzione nel campo della salute. Co-1:i' rilai questo avviene?

Con I'avvento della moderna tecnologia e il de-

-.:no della figura del medico di famiglia, la medi-

-.na si d spersonalizzata. Un tempo, colui che

-riamavamo il medico di casa conosceva tutti i::c'mbri della famiglia, e la storia della famiglia.ic'ssa, talvolta risalendo indietro di generazioni.t)ggi i medici spesso non ricordano nemmeno il: '.ome dei loro pazienti, perch6 ne hanno troppi.

Quella che d sovente una scienza meravigliosa, in;rado di salvare molte vite, d dunque cambiata, e. medici non possono assumersi la responsabilitdJella salute di ogni paziente. Cosi, quella respon-.abiliti d ricaduta sul paziente stesso, al qualerpetta. Questo fatto d alla base dell'attuale rivolu-zione. Molta gente oggi desidera assumere unamaggiore responsabilitd riguardo al proprio statoJi salute; per facilitare questa trasformazione la;osa migliore d integrare le metodologie esistenti,cosi che il processo terapeutico torni a essere uniatto personale, com'era un tempo nella nostrastor ia.

Come possono collaborare i medicitradizionali e i terapeuti spirituali

La collaborazione fra i medici e i terapeuti cheoperano al livello dell'energia consente di avvan-taggiarsi della migliore tecnologia e di garantire lamassima attenzione personale al paziente.

Il terapeuta pud assistere il medico nei tre modidescritti nell'introduzione a questa parte del volu-me e ciod: offrendo una visione piu ampia dei fat-tori che stanno all 'origine delle malattie; fornendodati che non sono reperibili con gli strumenti dellamedicina tradizionale o che non verrebbero reperi-ti in tempo utile; praticando I'imposizione dellemani per equilibrare il sistema energetico del pa-ziente e per intensificare e accelerare il processo diguarigione. Spesso la terapia attraverso I'imposi-zione delle mani aiuta il paziente ad acquisire laforza necessaria per salvare la propria vita.

In termini operativi, i l terapeuta pud lavoraredirettamente con il medico e il paziente alla for-mulazione della diagnosi iniziale in cui viene iden-tificato il problema; quindi pud fornire un quadrodel sistema energetico del malato, indicando il tipodi squilibrio da cui d affetto (e percid segnalandola gravitir della malattia); infine pud delineare inmaniera piir ampia i fattori che hanno causato lostato del paziente e affrontare con lui il significatoche I'insorgere della malattia ha nella sua vita.

Le tecniche usate dal terapeuta per la diagnosiverranno descritte nel prossimo capitolo. Egli puoricevere indicazioni, attraverso la percezione sen-soriale superiore, su quali medicinali vanno pre-scritti al paziente e in quale dosaggio, su eventualitecniche terapeutiche aggiuntive, sulla dieta, sugliintegratori alimentari, sul tipo di esercizio fisicoda compiere e cosi via. Pud seguire il caso in colla-borazione con il medico e, sempre ricorrendo allapercezione superiore, consigliare le variazioni nel-la posologia dei farmaci e dei vari integratori chepossono rivelarsi necessari settimanalmente, quo-tidianamente o addirittura di ora in ora. In questomodo il medico e il terapeuta possono <sintonizza-re>> la terapia con le esigenze del paziente con unaprecisione finora inimmaginabile. Il terapeuta pudtenere sotto controllo il campo energetico del ma-lato per verificare gli effetti generali delle medicinee delle varie tecniche terapeutiche adottate.

Ho avuto personalmente esperienze di lavoro diquesto tipo, e i risultati sono stati molto soddisfa-centi. Ho conosciqto un terapeuta, Mietek Wir-kus, che ha collaborato per tre anni con un'6qui-pe di medici in una clinica associata all 'rzrcs, laSocieth medica di Varsavia, appositamente creataper questo tipo di lavoro. La clinica funzionavamolto bene ed d attiva ancor oggi. La documen-tazione che vi d stata raccolta dimostra che I'im-

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posizione delle mani, chiamata bioenergoterapia(nrr), ottiene i migliori risultati nel campo dellemalattie nervose e nei disturbi provocati dall'emi-crania, nel l 'asma bronchiale, nel l 'enuresi nottur-na, nelle sindromi nervose, nelle malattie psicoso-matiche, nell'ulcera gastrica, in alcuni tipi di aller-gia, nell'eliminazione di cisti ovariche e tumori be-nigni, nella cura della sterilitir, dell 'artrite e di do-lori di altra natura. Inoltre, la ser d efficace nel-I'alleviare i dolori causati dal cancro e consente didiminuire le dosi di farmaci e di tranquillanti daprescr ivere al paziente. Buoni r isul tat i sono stai iottenuti anche nella cura dei bambini affetti dasorditir. Nella quasi totalitd dei casi i medici hannoscoperto che dopo la srr i pazienti erano piu tran-qui l l i e r i lassat i , i l dolore era scomparso o dint i -nui to e i l processo di recupero - soprattut io neidecorsi postoperatori e nei casi di infezione - si eraaccelerato. Negl i Staf i Unit imolt i terapeut i stannoiniziando a col laborare con i medici . Anni fa ladottoressa Dolores Krieger introdusse I ' imposizio-ne delle mani presso le infermiere del MedicaiCenter di New York, che la prat icano in quel l 'o-spedale. Rosalyn Bruyere, direttrice del HealingLight Center di Glendale, in Cal i fornia, lavora indiversi ospedali come terapeuta e partecipa a pro-getti di ricerca volti ad accertare I'efficacia del-I ' imposizione del le mani nel le var ie malatt ie.

Un altro possibile tipo di ricerca potrebbe esserecondotto con I'impiego della percezione sensorialesuperiore: i terapeuti dotati di tale percezione po-trebbero affiancare i medici impegnati nella ricer-ca sulle cause di certe malattie oggi considerate in-curabi l i , come i l cancro, e sul le possibi l i cure. In-fatti, per mezzo della visione interna, della qualetratterd nel prossimo capitolo, d possibile osserva-re il processo della malattia in corso nel corpo. Sitratterebbe di un ausilio straordinario per la ricer-ca medica.

La percezione sensoriale superiore consente alterapeuta di identificare, tra i molti metodi dellaterapia olistica, quello pir) indicato per ogni singo-lo caso, osservandone gli effetti sull 'aura. Se il pa-ziente d messo nella condizione di scegliere le tera-pie piu efficaci, il processo di guarigione pud esse-re accelerato. Per esempio, attraverso le mie osser-vazioni ho constatato che i vari metodi di cura agi-scono a diversi livelli dell 'aura. Aubrey Westlake,nel suo libro The Pattern of Health, ha identifica-to i l ivelli ai quali risultano efficaci le diverse tera-

pie Bach Flower. Secondo le mie osservazioni, pir)alta d Ia concentrazione diun rimedio omeopatico,piu alto d il l ivello al quale agisce. Le concentra-zioni piu alte (superiori a 1M) operano ai quattrolivelli pit alti dell 'aura, mentre quelle piir basseagiscono sui livelli inferiori. Data i'enorme poten-za delle massime concentrazioni, ai giovani medicisi insegna a iniziare con quelle pitr basse (corpi in-feriori dell 'aura), per passare poi gradualmente al-I ' intervento sui corpi superior i , una volta che dstato identificato il rimedio adatto. Molti terapeu-ti che praticano I'imposizione delle mani sono ingrado di scegliere il l ivello dell'aura sul quale in-tervenire. Lo stesso vale per la meditazione autote-rapeutica, che consente di lavorare su tutti gli stra-ti dell 'aura. La radionica e un metodo mediante ilquale si distil lano energie dal campo universaleimpiegando macchine che generano <frequenze>.Insieme alla radiatesia, la radionica emette energieattraverso il canrpo universale verso i pazienti, an-che se questi si trovano a una notevole distanza dalterapeuta. Di sol i to si usa, come (antenna)), uncampione di sangue o un capel lo del paziente. L 'o-peratore pud scegl iere a quale l ivel lo del l 'aura delpaziente intervenire.

La chiropratica agisce fino al terzo livello del-I'aura cornpreso, al pari delle erbe, delle vitamine,dei farmaci e della chirurgia. Naturalmente, I' im-posizione delle mani, la meditazione terapeutica eIe terapie basate sul la luce, sul colore, sul suono esull'uso di cristalli raggiungono i livelli superiori.Attraverso la ricerca si potrebbe imparare a fareun uso ottimale di queste metodologie.

Sono stati scritti molti l ibri sulle pratiche tera-peutiche alternative alla medicina tradizionale; allettore interessato consiglio le seguenti letture: TheScience of Homeopathy, del dottor George Vi-thoulkas; Dimensions of Radionics, del dottorDavid Tansely; Chiropractic, A Modern Way toHealth, del dottor Julius Dontenfass; TraditionalAcupuncture: The Low of the Five Elemenfs, delladottoressa Dianne M. Connelly.

In Occidente gli interessi della medicina si sonoconcentrati soprattutto sul corpo fisico, ed essa sid specializzata in questo campo, nelle patologiedegli organi e dei sistemi dell'organismo in parti-colare. Le metodologie prevalenti sono la sommi-nistrazione di farmaci e la chirurgia; uno dei prin-cipali problemi di queste pratiche d costituito daifortissimi effetti collaterali che entrambe produco-

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. : 'armaci vengono prescritti in base a quanto. r'.t):C€ del funzionamento del corpo fisico, ma

- -t'rot€ngono altresi energie in sfere piu alte:aturalmente, influiscono sui corpi superiori

. : .:.rra. Ma tali effetti non vengono studiati di-: ::r!-nte allorchd i farmaci vengono sperimenta---:- definirne I'uso, bensi si manifestano soltan-.:..i volta passati al livello del corpo fisico. Ho

--: \ ato effet t i residui di farmaci nel l 'aura anche. . - . anni dopo i l termine del la cura. Per esempio,

: : rmaco assunto contro I 'epat i te r isul to essere

-:usa di def ic ienze immunitar ie a cinque anni di. . .inza. O ancora: osservando un paziente che: ': :t&to sottoposto a una radiografia delle verte--- : J ieci anni pr ima, constatai che i l l iquido radio-' -,,o Che gli era stato iniettato inibiva la guarigio-

- Jei nervi spinali.

\ erso una terapia olistica

i.rengo che la terapia olistica, che avrir un grande.. r luppo in futuro, unird le straordinarie cono-. -inze <analitiche> accumulate dalla medicina tra-::zionale alle conoscenze (sintetiche> relative alle:,namiche energetiche superiori. Essa sari in gra-:.r di diagnosticare lo stato di salute di tutti i corpi

-'nergetici e del corpo fisico contemporaneamente,: di individuare su queste basi la cura piir adatta.il singolo paziente, facendo un uso congiunto del-ia terapia interna e di quella esterna. I medici tra-Jizionali, i chiropratici, gli omeopati, i guaritori,

-rli agopuntori eccetera collaboreranno in una pra-rica terapeutica integrata. Il paziente comincerd ac'SS€r€ considerato come un'anima in viaggio versocasa, ciod verso la sua vera ident i td, l ' Io div ino, ela malattia sard come un cartello indicatore chemostra la via al viaggiatore.

Per ottenere tutto questo abbiamo bisogno diusare i metodi analitici della medicina per im-mergerci nei misteri dell' io superiore e acquisi-re una conoscenza pratica della loro dinamica edella loro struttura. Sono necessari progetti diricerca integrati per verificare i metodi della te-rapia spirituale congiuntamente a quelli della me-dicina allopatica e osservare i risultati ottenutidalle due scienze insieme. Come operano, insie-me, i farmaci omeopatici e quelli allopatici? Qua-li sono in armonia fra loro e sono quindi in gra-do di accrescere i risultati di una cura? Quali so-

no invece incompatibili e non vanno pertanto usaticontemporaneamente?

Dobbiamo impegnarci nella definizione di unmetodo che consenta di osservare i corpi energeti-ci. Giacch6 il corpo eterico d quello costituito diuna materia pit densa, piir simile a quella del cor-po, ed d probabiimente il pir) facile da osservare,dovremmo concentrarci anzitutto su di esso. Sepotessimo produrre un'immagine della strutturareticolare del corpo eterico, per mettere in eviden-za equilibri e squilibri, avremmo a nostra disposi-zione uno strumento straordinario. Partendo daqueste informazioni e compiendo ulteriori ricerchepotremmo individuare metodi piir pratici ed effi-caci per riequilibrare le energie nel corpo eterico.In futuro, poi, potremmo procedere nella ricercadi metodi da applicare ai corpi superiori. In talmodo sarebbe possibile curare il disturbo primache esso precipiti nel corpo fisico come malattia.

Un obiettivo prioritario dovrebbe essere quellodi addestrare gli operatori sanitari, e soprattutto imedici, alla lettura dell'aura, cosi che anch'essipossano percepire ii processo patologico in atto al-l ' interno del corpo del paziente. Alcuni medicistanno gid rivolgendosi alla terapia spirituale: essisi rivolgono ai guaritori per i loro casi piit difficili.Di solito lo fanno in maniera ufficiosa, se non dinascosto. E giunto il momento di uscire dallo stu-dio medico e di collaborare apertamente.

lmmaginiamo i giganteschi passi avanti che fa-rebbe la ricerca medica, se operatori preparati equalificati fossero in grado di vedere, semplice-mente guardando, le dinamiche interne del corpo.Anzich6 limitarsi a osservare soprattutto animalida laboratorio, i ricercatori potrebbero concen-trarsi direttamente sui malati e sui loro bisogni.Quando si sarh in grado di accedere direttamenteal tipo di terapia di cui il soggetto necessita, cioddi <leggerla>>, si potranno elaborare cure personaliper ciascun individuo.

Secondo Heyoan, ((una sostanza precisa, pr€-scritta in una dose precisa e in un preciso momen-to al singolo individuo, agisce come elemento ditrasmutazione per produrre la salute nel modo piirefficace, con meno effetti collaterali possibile e nelpiir breve tempo). Qui per salute s'intende nonsoltanto la salute fisica, ma un equilibrio completoa tutti i l ivelli.

Passiamo ora all 'esame di come si possono otte-nere informazioni ai diversi livelli dell 'aura.

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17. Accesso diretto alle informazioni

L'Rccesso diretto alle informazioni sullo statodell'individuo, al di ld dei dati ottenibili con i mez-zi comuni, pud offrire un contributo enorme alprocesso di guarigione. Per accesso diretto inten-do esattamente cid che I'espressione significa: sicrea una connessione diretta e si ricevono le infor-mazioni che si vuole ricevere. Questo metodo vie-ne chiamato in vari modi. con definizioni che si ri-feriscono alla percezione sensoriale superiore, allachiaroveggenza, alle capacitd del sensitivo o allalettura psichica. Vediamo di che cosa si tratta.

Le informazioni che riceviamo passano attraver-so i cinque sensi, convenzionalmente denominativista, udito, olfatto, gusto e tatto. Alcuni individuihanno sviluppato pit di altri questi sensi per acce-dere alle informazioni. I processi interni del pensie-ro e del sentimento hanno molto a che fare con ilmodo in cui noi captiamo le informazioni attraver-so i cinque sensi, come i programmatori neurolin-guistici Richard Bandler e John Grinder hanno di-mostrato nel loro volume Frogs to Princes. Le no-stre esperienze interiori passano attraverso certi ca-nali abituali; un individuo funzionerd piir su unabase visivo-cinestetica, un altro piu in terminiuditivo-cinestetici, un terzo piir in termini visivo-uditivi e cosi via. Qualsiasi combinazione d possibi-le. E per i vari processi interni usiamo combinazio-ni diverse. Di solito ognuno di noi sa se pensa so-prattutto in termini visivi, piuttosto che uditivi oemotivi. Vi consiglio di individuare, se gid non vi dnoto, il vostro canale preferenziale, perch€ vi rac-comanderei di iniziare a sviluppare la percezionesensoriale superiore a partire dalle vostre attualipropensioni nell'uso dei cinque sensi.

Per esempio, se mi viene detto il nome di unapersona, io anzitutto odo quel nome, poi compiouna ricerca cinestetica in tutte le direzioni, finchdnon trovo una connessione con quella persona. Apartire di li vedo immagini e odo informazioni sul-la persona nominata. Anni addietro non ero ingrado di farlo.

La prima forma di percezione sensoriale supe-riore da me sviluppata fu quella cinestetica. Tra-scorrevo molte ore a fare psicoterapia corporea, atoccare le persone e i loro campi energetici. Poi mispostai nella sfera <<visiva>>. Cominciai a vederecose collegate a cio che avvertivo a livello di sensa-zione. Dopo una lunga pratica, iniziai a udire leinformazioni. Ciascuna di queste modalitd pud es-sere appresa con I'esercizio e la meditazione. En-trando in uno stato di calma e di silenzio e concen-trandovi su uno dei vostri sensi, lo rafforzate. Ba-sta I'esercizio. La parte pii difficile consiste nel-I'entrare nello stato di quiete e di silenzio, e nonperdere di vista il vostro scopo.

Esercizi per rafforzare la percezione

Per rafforzare la percezione cinestetica sedete inuna posizione comoda da meditazione e concen-tratevi sul sentire I'interno del vostro corpo. Con-centratevi su singole parti del corpo e su singoli or-gani. Se pud esservi utile, toccate la parte sullaquale desiderate concentrarvi. Se siete tendenzial-mente <<visivi>>, pud servirvi guardare quella partedel corpo. Se invece siete tendenzialmente <uditi-vi>>, ascoltare il suono del vostro respiro o del bat-tilo cardiaco pud rendervi piir agevole l'esercizio.

Ora fate lo stesso riguardo I'ambiente nel qualevi trovate. Tenete gli occhi chiusi e <<sentite>> lastanza attorno a voi. Proiettatevi o protendetevi oco_ncentratevi su diversi punti della stanza e su di-versi oggetti. Se vi serve aiuto aprite gli occhi otoccate gli oggetti, poi tornate a sedervi e a <<senti-re>. Ora bendatevi gli occhi e chiedete a un amicodi condurvi in una stanza che non conoscete. Sede-te e provate a <<sentire>> la stanza in termini cine-stetici, come fate quando vi sintonizzate con I'in-terno del vostro corpo. Che cosa avete appresosulla stanza? Toglietevi la benda e verificate. Ripe-tete I'esercizio con persone, animali e piante.

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Pr" .r iluppare la vista, sedete di nuovo in una po-r :: ineditazione e, a occhi chiusi, guardate I'in-

Jr-l vostro corpo. Se questo vi riesce troppo: - .c-. individuate il senso che puo meglio aiu-i- :L)ccate la parte del corpo o ascoltate le vo-.: .::namiche interiori, finch6 non riuscite a vi-

.- r --.lare la parte. Ora fate lo stesso con I'am-'' :- - nel quale vi trovate. Prima esaminate i par-

=:i della stanza a occhi aperti; quindi, a occhi- --.. r' isualizzate la stanza nella mente. Fatevi

-, :.rrtare in un ambiente che non conoscete e co-:- - , .J ie a occhi chiusi . Che cosa <<vedete>>?

r -ordatevi che stiamo parlando di percezione. . i. non di visualizzazione vera e propria, inte-

.: -.rme I'atto creativo di visualizzare cid che si de-i r : i l Cf e?I€.

Ptr rr iluppare I'udito sedete in una posa da medi-:--ir)n€ e ascoltate I' interno del vostro corpo. An-

.-r in questo caso, se avete bisogno di un aiuto

-;ate di volta in volta la parte del corpo o guar-:-:ir' la. Ora uscite all 'aria aperta e ascoltate tutti i.-.rni attorno a voi. Se lo fate in un bosco, comin-.r:cte a sentire la sincronicitd dei rumori, che in-..ime compongono una specie di sinfonia. Ascol-iie piu attentamente. Che altro udite? Suoni che

::.rn esistono? Ascoltate con ancor maggiore atten-'ttrne - un giorno quei suoni potrebbero avere un.r'nso per voi. Nel suo libro Stalking the Wild Pen-'.iulum.Itzhak Bentov si riferisce a un suono mol-:o acuto oltre la gamma dei suoni normalmentepercepibili, che molti odono quando sono in medi-tazione. Bentov ne ha misurato la frequenza.

Sviluppando sempre piir la mia capacitd di <ve-dere> scoprii che le immagini si presentavano indue forme: una era un'immagine vera e propria,I'altra era un'immagine simbolica. Quest'ultimarappresenta qualcosa che ha un senso per la perso-na per cui si sta eseguendo la <lettura>>. Pud capi-tare, per esempio, di vedere una nebulosa che ro-tea nel cielo, oppure una grande torta di cioccola-to. Le immagini vere e proprie, invece, rappresen-tano fatti od oggetti. Per esempio, si assiste aun'esperienza vissuta dal paziente in passato. Sianel caso dell' immagine simbolica sia in quello del-la <<lettura>> di un avvenimento il terapeuta assumeil ruolo del testimone, cioe entra nel tempo del-l 'avvenimento e lo vede accadere, oppure assiste alformarsi dell' immagine simbolica e la descrive co-si come gli appare. Questo d cio che chiamo chsn-

netling ricettivo. E molto importante che il tera-peuta non interpreti I ' immagine e non interferiscacon essa in alcun modo mentre si forma; il suo si-gnificato pud essere diverso per lui e per il pazien-te. Per esempio, se vede l' immagine simbolica diun'automobile azzurra che percorre una strada,non dovrd dire subito <Che significa?> Dovrd la-sciare che la scena si svolga, cercando di captareuna per una le informazioni per costruire gradual-mente un quadro comprensibile. All' inizio puonon sapere se I'immagine d simbolica o se d da in-tendere alla lettera (ciod come un fatto che si d ef-fettivamente verificato o che potrebbe verificarsi).

Questo modo di captare le informazioni richiedemolta fiducia e perseveranza; per costruire sul-I' immagine un quadro comprensibile puo esserenecessaria da mezz'ora a un'ora.

Vi sono terapeuti, invece, che usano i proprisimboli ed eseguono le <letturer> interpretandoli.

Questo metodo funziona soltanto quando si e fat-ta parecchia pratica, perch6 d necessario anzituttocostituire una gamma di simboli molto chiara.

Un altro tipo di <visione letterale> d quello percui il terapeuta percepisce I'immagine di un orga-no interno. L'immagine appare su quello che iochiamo lo <<schermo mentale> del terapeuta, op-pure localizzatanel corpo del paziente, come se ilterapeuta potesse vedere attraverso gli strati delcorpo fin dentro I'organo, con una visione <ai rag-gi X)). E questa la <visione interna>> della qualeparlero piii avanti, un mezzo molto prezioso perI'individuazione delle malattie. La <visione inter-na>> d una forma attiva di accesso diretto alle in-formazioni, un modo di reperire determinate in-formazioni a seconda delle necessitd. Essa consen-te di <guardare> in qualsiasi parte del corpo, allaprofonditd desiderata, a qualsiasi livello dell'aurae su scala macro o microscopica.

La percezione a distanza

L'accesso diretto alle informazioni funziona altret-tanto bene sia in presenza del paziente sia a distan-za. La lettura dell'aura alla piu lunga distanza cheabbia mai effettuato fu durante una conversazionetelefonica fra New York e I'Italia. Oggi ho suffi-ciente esperienza per compiere letture a distanzapiuttosto accurate, mentre la terapia d notevolmen-te piu efficace quando mi trovo con il paziente.

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Accesso diretto e precognizione

Spesso le persone chiedono al mio spirito guida in-formazioni sul futuro; la risposta i sempre la se-guente: e possibile parlare di realtd futura proba-bile, ma non di realtd futura assoluta, poichd cia-scuno di noi ha la liberti di determinare cid che ac-cadrd. Lo spirito, inoltre, dichiara di non volerprevedere il futuro, ma poi spesso procede e ri-sponde alla domanda che gli d stata rivolta. Finorala maggior parte dei <futuri probabili> da luipreannunciati si d verificata. Per esempio, un gior-no Heyoan disse a una donna che forse le sarebbeinteressato entrare alle Nazioni Unite; in seguitola donna ricevette due inviti che la portarono al-I'oNU. In un'altra occasione, un postulante si sentidire che avrebbe avuto a che fare con la diploma-zia messicana e che il primo contatto avrebbe avu-to luogo durante le sue vacanze in Portogallo. Co-si avvenne. Ad altri fu detto che era necessario checoncludessero certe loro faccende perchd probabil-mente avrebbero cambiato citth; ora stanno tra-sferendosi, mentre non avevano previsto di farlo.All' inizio di una terapia, ricevetti i l messaggio chela donna era affetta da cancro e che sarebbe mor-ta. Questo si verificd. Quando la paziente si era ri-volta a me non esisteva nemmeno il sospetto chefosse malata di cancro e la sua malattia fu identifi-cata soltanto dopo quattro r,{c e circa quattro me-si piu tardi. Dalla rac risultd che il tumore corri-spondeva, per forma, dimensione e ubicazione, aquello che io avevo visto. Naturalmente, quandolo avevo rilevato ero rimasta molto scossa. Non lodissi alla paziente; le consigliai, invece, di rivolger-si immediatamente al medico. Purtroppo non mifu possibile avere contatti con quel medico. Espe-rienze come questa sollevano il problema dell'enti-tir della responsabilitd del terapeuta, problema cheaffronterd pii avanti.

I risultati piir interessanti sui metodi dell'acces-so diretto alle informazioni sono quelli ottenuti daRussell Targ e Harold Puthoff, dello Stanford Re-search Institute, nel corso delle loro ricerche sullavisione a distanza. Targ e Puthoff scoprirono cheuna persona che si trovava nel sotterraneo del la-boratorio, a Stanford, era in grado di tracciare ab-bastanza precisamente una mappa delle rispettiveposizioni di alcune persone che andavano a situar-si in punti predeterminati fuori del laboratorio. I

primi esperimenti furono compiuti su sensitivi, poii ricercatori scoprirono che chiunque era in gradodi compiere la lettura a distanza, anche i soggettipiir scettici. Ritengo che cid che io faccio sia moltosimile, con la differenza che d applicato alla guari-gione delle persone.

In breve, sono convinta che la maggior partedella gente sia in grado di usare un qualche meto-do di accesso diretto alle informazioni e che possasfruttare questa capacitd nella normale vita quoti-diana. Quali elementi nuovi vi aiuterebbero a svol-gere meglio la vostra professione? Probabilmentepotreste captarli attraverso la percezione sensoria-le superiore. Tutto questo serve a dimostrare cheI'essere umano pud ricevere informazioni e diretti-ve in molti modi diversi, se soltanto si apre a quelgenere di messaggi e diventa ricettivo.

L'accesso diretto alle informazioni pud portarea notevoli cambiamenti in futuro. Se, come le pro-ve dimostrano, il genere umano sta imparando adattingere direttamente alle informazioni, il nostrosistema educativo e I'intera nostra societi subiran-no una trasformazione. Un giorno andremo ascuola non soltanto per apprendere il ragionamen-to deduttivo e quello induttivo, per acquisire no-zioni e sviluppare la memoria, ma anche per impa-rore o coptare qualsiasi cosa desideriamo saperecon il preavviso di un istante. Anzich6 passare orea memorizzare le cose, impareremo ad attingere lein formazioni gid immagazzinate nella << m em ori a >>del campo energetico universale. In termini esote-rici questa riserva di informazioni viene chiamata<<cronache dell'akasha>. Si tratta dell'imprintenergetico, fissato nell'ologramma universale, ditutte le cose che sono accadute e che si sono cono-sciute. In questo tipo di funzione cerebrale, le in-formazioni non sono immagazzinate nel cervellodell'individuo, ma vengono semplicemente attinteda parte del cervello. E ricordare significa sinto-nizzarsi nuovamente con I'ologramma universaleper leggere nuovamente le informazioni, anzichdcercare nella propria mente.

Poichd queste informazioni esistono al di fuoridel tempo lineare, come d stato dimostrato nel ca-pitolo 4, probabilmente potremo leggere in qual-che misura il futuro, come fece Nostradamusquando previde I'avvento di un dittatore di nomeI{istler in Europa, ben duecento anni prima dell'a-scesa di Hitler.

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It. La visione interna

- r mia prima esperienza di visione interna ebbe

-.rgo un mattino mentre a letto stavo osservando::lreressante conformazione muscolare e ossea

:*ila nuca di mio marito che giaceva addormenta-' r accanto a me. Ero affascinata dal modo in cui

nuscoli si connettevano alle vertebre cervicali.\i l ' improvviso mi resi conto di cio che stavo fa-

-:ndo e subito interruppi quel genere di visione.\on sarei ((tornata) a quel livello di realtd per

-:ualche tempo; continuavo a dire a me stessa che.: era trattato di uno scherzo della mia immagina-.';one, ma, naturalmente, venne il giorno in cui la

-osa si ripet6. Cominciai cosi a <<vedere>> dentro iniei pazienti. Dapprima fu sconcertante, ma la vi-.ione interna persisteva e io insistetti. Cid che ve-levo concordava con altre informazioni che otte-:evo dal paziente stesso o dai suoi medici.

La visione interna d la versione umana della ra-diografia o della risonanza magnetica nucleare ede altrettanto sofisticata. Consiste nel vedere all ' in-rerno del corpo alla profonditi desiderata e aqualsiasi risoluzione (ovvero estensione, ampiez-za). E un nuovo modo di vedere. Se voglio vedereun organo, metto a fuoco quell'organo; e cosi ser oglio vedere al suo interno, o una sua parte speci-fica, o un microrganismo che ha invaso il corpo.

Questa messa a fuoco mi ddr immagini del tuttonormali. Per esempio, un fegato sano mi apparerosso scuro. come si rivelerebbe alla visione nor-male, mentre un fegato malato ha una sgradevolecolorazione giallo-bruna. Se il paziente d stato o dsottoposto a chemioterapia, il fegato ha un aspet-to verde-bruno. Quanto ai microrganismi, essi miappaiono piir o meno come sotto il microscopio.

Col tempo la mia visione interna, che in un pri-mo momento si era manifestata spontaneamente,divenne una facolti controllabile. Cominciai a ca-pire che per vedere in questo modo dovevo trovar-mi in uno stato particolarmente aperto, uno statoin cui il mio terzo occhio (sesto chakra) era attivoe il resto della mente era relativamente quieto e vi-

gile. Pii tardi individuai alcune tecniche utili aprodurre quello stato; imparai dunque ad attivarela visione interna quando lo desideravo, a condi-zione di poter entrare in quello stato mentale edemotivo. Se ero stanca, spesso fallivo, perch6 d piirdifficile ottenere che la mente sia tranquilla e vigilequando si d stanchi. E anche pitr arduo sintoniz-zarsi su frequenze di vibrazione piir alte. Scopriinel contempo che non importava se tenevo gli oc-chi aperti o chiusi, salvo per I'interferenza di in-formazioni supplementari che si verificava se ave-vo gli occhi aperti. A volte queste informazioni inpiu contribuiscono ad attivare la visione interna,altre volte la ostacolano. Per esempio, in certi casiuso gli occhi per aiutare la mente a mettere a fuococid che voglio vedere; in altri casi, invece, chiudogli occhi per escludere informazioni che potrebbe-ro distrarmi.

Esempi di visione interna

Un esempio di questo tipo di visione d illustratonella figura 22.I1disegno in alto a sinistra mostrala visione aurica esterna frontale; quello in alto adestra la visione interna; quello in basso la visioneesterna posteriore. Si trattava, in questo caso, diuna mia amica che era scivolata sul ghiaccio e sierafatta male a una spalla. Lavorando su di lei ve-devo l'<<emorragia aurica>> sul davanti della spalla,ciod il punto dove si verificava una perdita di ener-gia. Nella parte posteriore, le linee energetiche incorrispondenza del trapezio erano aggrovigliate ebisognava raddrizzarle. Disposi la mano destra acoppa e I'accostai al punto dell'<<emorragia> perbloccarla, quindi, passando le mani sulle linee in-garbugliate, le sciolsi. Mentre facevo questo vede-vo che I'estremitir superiore dell'omero era frattu-rata, come poi fu confermato dalla radiografia.

Quella breve seduta (non piu di mezz'ora) risolseil problema dell'<<emorragia> e delle linee energeti-

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Visione onfer iore

Visione eslernoVisione in ierno

Visione Posler lore

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Figura 22. Visione interna di una lesione alla spalla (visioni diagnostiche)

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. -: aegrovigliate, facilitando il processo di risana--..:rto dell'osso fratturato.

L'n altro esempio, il lustrato nella figura 23, d

- -.:l lo di una cisti ovarica di notevoli dimensioni-.::a 7 centimetri di diametro) che rilevai in una

. :riente. Il 3 gennaio (fig. 23A) la cisti era di uni-:gio-azzurro cupo. La sua presenza era gid stata:-.i 'tt?tit dal medico della paziente, ma I'infiam--:rzione pelvica - che mi si rivelava come una-.r;chia rosso cupo nell'aura - non era stata dia-::,..rsticata. Il l5 gennaio (fig. 238)la cisti era rim-. .'ciolita (4 centimetri) e il medico aveva diagno-.: :. 'ato I' infiammazione pelvica. Il 2l gennaio (fig.l-:C) la cisti si era ridotta a 2 centimetri, ma era di-.'Jntata piir nera e accanto a essa era comparsa una.:rana conformazione a spirale. La paziente segui-..r una dieta purificante che stava risolvendo il suo::oblema (in questa fase non le praticavo alcuna:r'rapia, ma mi limitavo a osservare il processo in

-orso). Il 29 gennaio, all 'approssimarsi del ciclolestruale della paziente, la cisti ingrossd fino a 3

-c'ntimetri, come avviene di frequente (fig. 23D).ll6 febbraio (fig. 23E) misurava un centimetro e il-r marzo era completamente scomparsa (fig. 23F),lasciando al suo posto una gran quantite di sane!'nergie premestruali. Le variazioni nelle dimensio-ni della cisti da me osservate concordavano con.luanto il medico rilevava durante le sue visite.

Il 2l gennaio, allorchd la cisti assunse quella co-lorazione cupa nell'aura, tanto il medico quantoio stessa consigliammo alla paziente una cura diantibiotici. Infatti d stato osservato che questo ti-po di disturbo (l' infiammazione pelvica), se si pro-trae a lungo (nel caso di questa paziente durava datre anni), puo portare a condizioni pretumorali, esi voleva evitarlo eliminando in tempo I'infezione.La paziente si attenne alla dieta purificante pertutta la durata della terapia; forse avrebbe supera-to spontaneamente l' infezione senza I'ausilio degliantibiotici, ma non volevamo correre rischi. Se-condo la mia visione interna, la cisti era quasi ne-ra. Nella sua fase iniziale il cancro d grigio-azzurroscuro e via via che si sviluppa assume una colora-zione nera nell'aura. Piir avanti compare una seriedi puntini bianchi nella zona nera e, quando questibrillano e si muovono come se venissero riversatiall 'esterno da un processo eruttivo, il cancro d inmetastasi. Nel caso in esame, la cisti stava diven-tando troppo scura e non si poteva aspettare chela sola dieta risolvesse la situazione.

La tavola xnA illustra un altro caso di infiam-mazione pelvica, con cisti ovarica e un tumore fi-broso. Come si puo vedere, la percezione sensoria-le superiore consente di distinguere una cisti da untumore fibroso, il quale si rivela nel campo auricocome bruno-rossiccio.

La tavola xrrB si riferisce a un caso in cui attuaila visione interna a distanza. Alla fine di una lezio-ne una mia allieva mi chiese se potevo curare unasua amica che aveva due fibromi. Non appena mirivolse la domanda ebbi una visione interna dellaregione pelvica della sua amica; la disegnai sullalavagna e due mesi dopo ebbi conferma di quel-I' immagine quando cominciai a curare la paziente.Cid che avevo visto concordava con la diagnosi delmedico. La donna aveva due conformazioni tu-morali fibrose relativamente piccole che nell'auraavevano una colorazione bruno-rossiccia. Quelladi destra era piir in alto e si trovava sull'esternodell'utero, mentre quella di sinistra - piir bassa -era parzialmente interna all'utero. Cid che nonavevo visto a distanza, ma che potei osservare du-rante la terapia, era che il secondo chakra anterio-re presentava una frattura, forse dovuta in parteall'asportazione dell'ovaio sinistro. L'ipotesi pir)probabile d che il disturbo nel chakra fosse prece-dente all ' intervento chirurgico e che esso stessofosse responsabile innanzitutto della disfunzione.Sono certa che I'intervento, poi, aveva a sua voltaaggravato il trauma del chakra. Al trauma chirur-gico si aggiunge il fatto che la donna di solito ri-trae la propria energia da quel punto del suo corpoper evitare le dolorose conseguenze emotive causa-te dalla perdita dell'ovaio. Questo blocco inibisceil processo/naturale di risanamento e, con I'andaredel tempo, il trauma non fa che peggiorare.

Fenomeni di precognizione mediante lavisione interna

Un episodio di precognizione (avvertimento daparte degli spiriti guida) mi accadde un giornomentre andavo a far visita a un'amica. Quando fuia tre isolati dal suo ufficio mi fu detto che non I'a-vrei trovata, che forse aveva avuto un attacco car-diaco e aveva bisogno delle mie cure. L'ufficio erachiuso e cosi mi recai a casa sua dove la trovai do-lorante, che si stringeva il braccio sinistro controil corpo. Aveva trascorso la mattinata al pronto

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Figura 23 Trattamento di un'lnfianmazioneTelvica con cisti ovarica (visione int€rna)

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Figura 24. Visione interna di una paziente con alfezione cardiaca(visioni diagnostiche)

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soccorso a fare elettrocardiogrammi. La figura 24mostra cid che percepii mediante la visione inter-na. Vi erano emozioni dolorose e paura trattenutenella gola e nel plesso solare, ed energia stagnantenella regione del cuore che permeava il corpo e poipassava direttamente all 'aspetto posteriore delchakra del cuore. La vertebra toracica n. 5 eraspostata verso sinistra. Questa vertebra non d col-legata con le innervazioni del muscolo cardiaco,ma e situata alla radice del chakra del cuore. Os-servai anche un indebolimento dell'aorta appenasopra il cuore. Mentre lavoravamo insieme persmuovere l'energia stagnante attorno al cuore, lamia amica sciolse il blocco emotivo nella gola e nelplesso solare comunicandomi il suo dolore e met-tendosi a piangere. L 'energia di colore scuro si dis-solse; la quinta vertebra tornd al suo posto e Iei co-mincio a sent irs i molto megl io. L ' i r rdebol imentodell'aorta era ancora riscontrabile quando me neandai, ma nel corso del tempo si d ridotto notevol-mente.

Visione interna microscopica

La figura 25 illustra due esempi di visione internamicroscopica. Nella figura 25A si possono vederei microrganismi a bastoncello che permeavano laspalla e il braccio di una persona alla quale era sta-ta diagnosticata un'infezione simile alla lebbra.Vedevo questi microrganismi penetrare nella zona- nei muscoli come nelle ossa. Durante la terapia,una fortissima luce azzurro-lavanda e poi argenteaafflui nel corpo e pervase la zona infetta. La lucefece vibrare i microrganismi a un'altissima fre-qoenza, come se li smuovesse violentemente.

Quindi il flusso energetico inverti i l suo corso e ri-succhio i microrganismi fuori del corpo.

La figura 25B riguarda una paziente di nomeRose, che soffriva di leucemia mieloblastica acutae aveva subito un trattamento chemioterapico. Vi-di strani dischetti bianchi e piatti come semi, chesembravano soffocare i globuli rossi del sangue.Circa un anno prima che venisse da me, diversimedici le avevano detto che probabilmente sareb-be morta entro due settimane. Allora I'avevanosottoposta a una cura intensiva e alla chemiotera-pia. Mi disse che quando si senti dire che avevadue settimane di vita vide una luce bianco-doratanella stanza ed ebbe la certezza che non sarebbe

B. Songue di uno pozienle qf fet to do leucemio

gr ig io-orgento

Microrgonismi o bostoncel lo

Fieura 25. Vis ione interna microscooica

morta. Sull'etichetta di tutti i flaconi di medicinaleche le iniettarono durante la permanenza in ospe-dale scrisse (puro amore)). La chemioterapia nonprodusse su di lei effetti collaterali. Fu dimessa co-me paziente in condizioni stazionarie.

Continuo a recarsi all 'ospedale per proseguire lachemioterapia come paziente esterna e contempo-raneamente inizio un ciclo di channellinS'con unamia amica, Pat Rodegast, che <lavora>> con unospirito guida di nome Emmanuel. (Il channellinecome metodo per entrare in comunicazione con glispiriti guida d descritto nel capitolo 19.) Emma-nuel disse a Rose di sospendere la chemioterapiaperche la stava danneggiando; i medici, dal cantoloro, sostenevano che se avesse sospeso la cura sa-rebbe morta entro breve tempo, perch6 le analis:del sangue dimostravano che le sue condizioni era-no stazionarie, ma che non era guarita. Fu una de-

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2.-)-/f

-: Jifficile, ma Rose optd per I' interruzione;r : - -i&. A quel punto venne da me e io vidi quei. : . . ' - : i i s imi l i a semi nel suo sangue. Durante la" - . .i 'duta terapeutica essi si smossero con un'e-i- .nc di luce azzurro-lavanda e vennero tutti- - -.:rati fuori. Le analisi successive rivelarono': .f,ngue di Rose era completamente normale

-..riamente, non fui io lo strumento principale:,- : .ra guarigione: la mia funzione fu di agire

,- - -rrSt€grro e di liberare il sangue dall'elemento- ' :i. '- 'tr. Grazie alla visione interna, potei rassicu-r. : Rr) ie sul fat to che i l suo sangue non aveva

: - , Ji anormale; le analisi di laboratorio conti-: - : ' , ,Do a confermarlo. f inch6 decidemmo che: - .i:a pir) necessario che lei venisse da me per. .--. :i mio appoggio. Non fu facile per Rose affi-:..-- alla sua veritil; aveva bisogno del mio aiuto-. :-- l :J al l 'epoca i medici , in tut ta sinceri t i r , teme-.' .. che non sarebbe sopravvissuta senza la che-

- :., 'rapia e continuavano a dirglielo. Non inten-

- . -on questo, rivolgere una critica ai medici, che:..ino facendo del loro meglio per salvarle la vi-

. \la in questo particolare caso vi era la presenza: :lttori che essi non conoscevano. Io, come gua-. '::Je, avevo accesso a quelle informazioni, loro- Questo esempio dimostra come un'aperta col-,-.rrazione fra il terapeuta spirituale e il medico

.. irebbe a tutto vantaggio del paziente. Abbiamo- ..lto da darci reciprocamente e lo scambio facili--:r'bbe il processo di guarigione.

('ome avviene la visione interna

crcherd di spiegare la dinamica della visione in-', 'rna secondo la mia interpretazione. Ho potuto.rrSerV&r€ la traiettoria della luce che penetra nel

-orpo insieme alla mia visione <ai raggi X> e pos-.o ricostruire le mie osservazioni nel seguente mo-io. La luce entra sia attraverso il terzo occhio siarrtraverso gli occhi fisici e percorre i nervi ottici,;ome illustrato nella figura 26. Si tratta di una luceia cui frequenza d superiore a quella della normaleiuce visibile e che penetra nella pelle. Essa passaattraverso il chiasma ottico e raggiunge la retro-stante ipofisi. A quel punto si suddivide in duepercorsi, uno dei quali termina ai lobi occipitalidove ha luogo la visione normale, mentre I'altroraggiunge il talamo che regola l'attivith motoria

dell'occhio. Secondo la mia esperienza, ricorrendoa certe tecniche respiratorie e di meditazione sipud far vibrare I'ipofisi e far si che essa emetta lu-ce aurica dorata (o di colore rosa, se la persona dinnamorata). Questa vibrazione e questa emana-zione luminosa aumentano la quantith di luce cheaffluisce nella regione del talamo. Come la vedoio, questa luce aurica forma un arco sotto il corpocalloso e viene convogliata nell'epifisi, che agisceda rivelatore per la visione interna. Respirando inun modo particolare, cosi che I'aria venga com-pressa contro la parte alta e posteriore della golae contro il palato molle, situato proprio al di quadell' ipofisi, sono in grado di provocare la vibra-zione di tale ghiandola. Questo tipo di respirazio-ne/meditazione mi serve anche per far entrare lamente in uno stato tranquillo e vigile. Inoltre, farisalire luce dorata lungo la mia spina dorsale, eprecisamente sul retro di essa, a partire dalla base,mentre sul davanti fa emergere luce rosa. Questidue flussi luminosi ascendenti si congiungono adarco nella regione del talamo, fornendo ulterioreenergia alla sezione mediana della fronte e alle re-gioni centrali del cervello, che mi servono per otte-nere la visione. La sensazione soggettiva d che siconsente a qualcosa (energia, informazioni) di pe-netrare nella regione del capo dove si trova il terzoocchio. Questo tipo di visione consente di sceglierea quale profonditd e risoluzione si desidera vedere;si puo giungere a percepire a livello cellulare e per-sino virale.

La sensazione che io provo d quella di avere unanalizzatore nella testa, situato nella regione cen-trale del cervello, dietro il terzo occhio e a una di-stanza di circa quattro centimetri, ciod nel puntoin cui una linea immaginaria tracciata verso I'in-terno, a partire dal terzo occhio, incrocerebbe unalinea che unisse le due tempie. Questo punto sem-bra corrispondere al cuore dell'analizzatore e daqui posso guardare in qualsiasi direzione senzamuovere la testa, anche se spesso mi d utile posarelo sguardo direttamente sull'oggetto della mia os-servazione.

Quando un nuovo paziente si rivolge a me com-pio un'esplorazione, o scanning, generale dell' in-tero corpo, per identificare le eventuali zone di in-teresse. Mi sento attirata dalle parti del corpo cherichiedono una maggiore attenzione. A quel puntomi sintonizzo in maniera piir specifica su una certaparte e la esamino con maggiore determinazione.

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Figura 26' L'analornia della visione interna

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seguire un tipo di scanning particolarmente:rr-.io, spesso poso le mani sulla parte da osser-r::. poich6 questo facilita la mia visione.I rlr olta uso un metodo diverso: chiedo che mi

-;a mostrata un'immagine del problema e rice-

.:n'immagine mentale della situazione.

l-.crcizi per sviluppare la visione interna

t iaggio attraverso il corpo. Il modo migliore-.-^: rmparare a sviluppare la propria visione inter-- i .-onsiste nell'eseguire esercizi di rilassamento.:;' ,-orlpr€ndono quello che viene chiamato viag-{ -i attraverso il corpo.

Per prima cosa, distendetevi e allentate qualsiasi-Jumento stretto. Respirate profondamente e ri-i-.atevi. Ripetete questa fase una seconda volta.:a fate un respiro profondo e tendete tutto il cor-

:... al massimo. Trattenete il respiro, quindi espira--' e allentate la tensione. Ripetete. Ripetete di

- ro,v'o, ma tendendo il corpo con metir dell'inten--::a precedente, sempre uniformemente. Espirate e-: iassatevi.

Ora fate un respiro profondo e rilassatevi men-':e aspirate. Ripetete tre volte senza tendere il cor-:o. Visualizzatelatensione che lascia il vostro cor-:o come un miele denso che si spande sulla super-::;ie che vi regge. Sentite il cuore rallentare e stabi-.:zzarsi su un buon battito lento e sano.

Immaginate di essere minuscoli come un punti-:ro di luce ed entrate nel vostro corpo in un puntoqualsiasi. Il puntino di luce che voi siete penetrarella spalla sinistra e quando se ne va libera tutta.a tensione in quel punto. Scende poi fino alla ma-;ro sinistra percorrendo il braccio, e di nuovo dis-.olve la tensione, producendo un leggero formico-iio accompagnato da un senso di calore e di ener-gia. Il braccio sinistro d ora pesante e caldo.

Adesso il puntino risale lungo il braccio perscendere nella gamba sinistra, eliminando anche lila tensione; ripercorre a ritroso la gamba sinistrae scende nella gamba destra, infine risale ed entranel braccio destro. Tutto il corpo e caldo e pesan-te. Ora il vostro minuscolo io luminoso esplora ivari sistemi dell'organismo. Entrate nel cuore e se-guite il sangue che viene pompato in tutto il corpo.Ha un aspetto normale questo sistema? Avete lasensazione che sia sano? Ora viaggiate attraversoi polmoni e guardate il tessuto polmonare. Entrate

negli organi digestivi. Seguite il percorso del cibo,dalla bocca lungo I'esofago, fino allo stomaco.Che aspetto ha quest'altro sistema dell'organi-smo? Vi sembra che riceva energia a sufficienza?E equilibrato per quanto riguarda gli enzimi neces-sari? Ora seguite il cibo mentre passa dallo stoma-co al duodeno, quindi all'intestino tenue e all'inte-stino crasso. E tutto a posto? Risalite e penetratenel fegato, hel pancreas e nella milza. Funzionanobene questi organi? Esplorate gli organi genitali.Ricevono la cura amorevole che meritano?

Se vi d una parte del corpo che vi interessa parti-colarmente o vi preoccupa, mandate in quella re-gione il minuscolo io luminoso con amore ed ener-gia e osservate bene. Se d priva di qualcosa, lascia-te che il piccolo io provveda. Se richiede un'azionedi pulizia, fate pulizia. Se ha bisogno di energia,fate in modo che il minuscolo io vi porti energia.

Quando vi sembra che l'esplorazione e la curadel vostro organismo siano state completate inmaniera soddisfacente, consentite al minuscolo ioluminoso di crescere e di fondersi di nuovo con lavostra persona.

Potrete ripetere questo tipo di autoesplorazioneogni volta che vorrete.

Tornate a uno stato normale di coscienza, rima-nendo perd del tutto rilassati, sicuri di voi, consa-pevoli. Cid che avete compiuto d un'esplorazione,o scanning, del vostro corpo.

2) Scanning di un amico. Sedete su una sedia difronte a un amico: uno di voi due sarir I'osservato-re, I'altro si aprird all'esplorazione. Fate un eserci-zio di meditazione per mettere a tacere la mente elasciate che I'attenzione si concentri gradualmentesul vostro amico. Tenete gli occhi chiusi. Ricorda-te le sensazioni che avevate quando viaggiavate al-I'interno del vostro corpo; ora potete viaggiare vi-sivamente all'interno del corpo di un'altra perso-na. Le sensazioni saranno un po' diverse, perchdquesta volta l'esplorazione avverrir dall'esternodel corpo.

Cominciate esplorando tutto il corpo in genera-le per identificare una parte che attiri la vostra at-tenzione. All'inizio potete usare le mani, ma senzatoccare il corpo dell'altra persona; pii avanti I'usodelle mani non sard pirir necessario. Quando vi sen-tite attirati intuitivamente da un certo punto delcorpo del vostro amico, mettete semplicementepiir a fuoco quella parte. Consentitevi di concen-

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trarvi sugli organi in quella zona del corpo. Crede-te a cid che vedete; potreste percepire un colore ouna consistenza, oppure avere soltanto una sensa-zione, magari vaga. Lasciate che le immagini sipresentino alla vostra mente.

Quando siete soddisfatti di cio che avete verifi-cato, lasciatevi attirare da un'altra parte del corpoe ripetete I'esplorazione. Se nessuna parte vi attirain maniera particolare, fate uno scanning generaledel corpo.

Potete compiere le esplorazioni per zone delcorpo oppure, se conoscete I'anatomia (che dovre-te apprendere per diventare terapeuti), per sistemidell'organismo. Notate cio che vedete nella mente.

Quando siete soddisfatti dell'esplorazione, tor-nate lentamente in voi stessi e aprite gli occhi.

Confrontatevi con il vostro amico su cid cheavete percepito. In quale misura corrisponde almodo in cui egli stesso si conosce? Quali cose noncorrispondono? Potete spiegare perch6? Forse larisposta d nelle vostre supposizioni. Forse il pro-blema d nel vostro stesso corpo. Magari avete ra-gione e il vostro amico non d a conoscenza della si-tuazione che avete <<visto>>. Ora scambiatevi i ruo-li: sard il vostro amico a compiere l'esplorazionesu di voi. Abbandonatevi a uno stato passivo perfacilitargli il compito.

3) Esercizi per aprire l'analizzatore del terzo oc-chio. Ecco un esercizio che mi fu consigliato dauno dei miei insegnanti, il reverendo C.B. Mettete-vi supini oppure seduti con la schiena eretta. Ac-certatevi di essere in una posizione comoda. Inspi-rate profondamente attraverso il naso, riempiendod'aria prima il basso addome, poi la parte media-na del torace e infine la parte superiore del torace.Aprite la bocca pit che potete, spingete la parteposteriore della lingua verso la parete posterioredella gola e tenete la gola in modo tale che I'aria,passando, vi prema contro in fondo e dietro, inprossimitd del palato molle. L'aria deve premere ilpir) indietro possibile e il suono prodotto dovrebbeessere pulito, non gorgogliante. Non gettate indie-tro la testa, ma tenetela in linea con la colonnavertebrale. Lasciate uscire I'aria lentamente dalcorpo, prima dall'addome, poi dalla parte media-na del torace e infine dalla parte alta del torace.Emettete tutta I'aria. Fate un respiro e rilassatevi.Ripetete il respiro con I'aria che preme sul retrodella gola. Quando avrete preso confidenza con

questa tecnica aggiungete la seguente visualizza-zione.

Mentre espirate, visualizzate un flusso di lucedorata che parte dalla regione pelvica posteriore erisale lungo la spina dorsale raggiungendo la re-gione centrale del cervello. Ripetete I'esercizio trevolte, respirando con la tecnica descritta sopra.Ora concentratevi sulla parte anteriore del corpo;sul davanti il flusso di luce ha una colorazione ro-sa. Ripetete tre volte, con tre respiri. Notate che idue flussi luminosi formano un arco sopra il cer-vello e penetrano nella zona cerebrale centrale.

Una volta appresa questa tecnica, non ripeteteI'esercizio troppe volte di seguito, ma limitatevi atre-quattro volte per ciascun lato del corpo (ante-riore e posteriore), altrimenti provereste una sen-sazione di vertigine. Questa pratica d molto poten-te e va effettuata con qualche cautela. Progreditesempre con lentezza: non dovrete affrettare la vo-stra evoluzione in modo disorganico - non funzio-na mai, anche se spesso lo desidereremmo.

Spesso nel corso di una seduta terapeutica ese-guo degli esercizi di respirazione veloce che servo-no a elevare le mie vibrazioni e la mia energia e afarmi percepire meglio I'aura, nonch6 a vedere li-velli superiori dell'aura stessa e a trasmettere fre.quenze piir alte attraverso il mio campo energetico. In questi esercizi I'aria viene premuta contro ifondo della gola in alto, come descritto sopra, manzichd fare respiri lunghi e lenti respiro rapidimente e brevemente attraverso il naso. Dato cLho una lunga pratica di questi esercizi respiratotmi d ora possibile ottenere facilmente l'effetto dsiderato. Qualche volta, invece, faccio dei resplunghi e uniformi, senza pausa, spingendo I'acontro il retro della gola, al fine di mettere a fuccio che voglio, di liberare la mente e di equilibril mio campo energetico.

Quando alla visione superiore si aggiunge I'rto superiore si ricevono informazioni ancorautili.

Come identificare le cause della malattiatornando indietro nel tempo

Accennerd qui a un metodo da me scop€rtr<leggere> le cause di un determinato problersico, che prevede I'uso combinato di due teclLa prima tecnica d quella che ci serve norma

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- :+:- :";c' affiorare i ricordi. Iniziate quindi cer-s:.-, .:: ricordare genericamente gli anni in cui

.r r i '. ' l iu giovani. Poi scegliete una determinata

'r -: particolare luogo in cui siete vissuti e cer-rr - j :icordare. A questo punto spostate la me-

Er r : 3ircora piir indietro, a un periodo anteriore.:: . -.. ' ;osa consiste il vostro processo interioreir- :... ' iazione dei ricordi? Quali sensazioni vi:r' .tuando ricordo qualcosa che appartiene alr. t:.s?to, mi capita di usare la mente in un mo-;, :,:i icolare. So quali sensazioni mi dir. Io con-r:-. : ricordi in forma di sensazioni, o immagini,

- .ii. E facite risalire indietro nel tempo; lo foc-.:-:'t ttttti. Per Io piil si penso che si possa farlo

. ;',:ente per se stessi e non per gli altri. Ma non' :--. tulto vero. Ho scoperto che proprio questo:- .-.\so interiore d usato per <leggere> la storia:.!...ri& di una malattia.

- ., :econda tecnica consiste nell'usare la connes-

sione cinestetica e la visione interna. Prima di tut-to mi connetto alla parte del corpo che desideroosservare usando il mio senso cinestetico; poi ot-tengo un'immagine della zona problematica che il-lustra le sue condizioni attuali. Conservo la con-nessione e poi vado a ritroso nel tempo leggendoil passato ed essendo testimone della storia di quel-la parte corporea. Quando sono tornata indietronel passato, finalmente <leggo> la causa del pro-blema. Per esempio, assisto al verificarsi di untrauma in un momento passato della vita del pa-ziente; poi ne vedo un altro, avvenuto in un passa-to pit remoto, e cosi via. Molte malattie gravi so-no la conseguenza di una lunga serie di traumi. Iocontinuo semplicemente a risalire indietro nel tem-po, fino ad arrivare a un passato in cui in quellaparte del corpo non si era ancora verificato nessuntrauma. Il primo trauma d la causa di partenza delproblema attuale.

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L9. Percezione uditiva superiore e comunicazione con gli spiritiguida

QulNoo iniziai a sviluppare la percezione uditivasuperiore ricevevo, dapprima, informazioni gene-riche; poi, col tempo, divennero piir specifiche.Per esempio, udivo parole amorevoli e rassicuran-ti all'indirizzo del paziente; piil tardi cominciai acogliere nel messaggio nomi di persone, indicazio-ni circa le malattie che il paziente aveva avuto,consigli sulla dieta, sulle vitamine o sui medicinalida prendere. Molte persone che hanno scelto di se-guire queste istruzioni verbali sono guarite.

Il metodo migliore che conosco per sviluppaiela percezione uditiva superiore d il seguente. Sede-te in una comoda posizione da meditazione, concarta e penna accanto; concentratevi ed elevate lavostra coscienza. Formulate mentalmente una do-manda il pit chiaramente possibile. Ora concen-tratevi sulla volontir di conoscere la verith circaquella domanda, qualunque essa sia. Scrivete ladomanda sul foglio. Posate cafia e penna a porta-ta di mano. Fate tacere la mente e mantenetelaquieta e vigile. Aspettate la risposta: essa verrd informa di immagini, di sensazioni, di concetti gene-rali, di parole o anche di odori. Scrivete la rispo-sta, quale che sia; potrd sembrarvi non pertinente,ma scrivetela lo stesso. Il modo in cui le informa-zioni vi pervengono varierd: coglietelo qual d escrivete. Pian piano I'azione dello scrivere oriente-rd le informazioni nel senso dei suoni: concentra-tevi sull'udire direttamente le parole che vi vengo-no comunicate. Esercitatevi continuamente, senzamai stancarvi. Scrivete ogni cosa cosi come vi sipresenta e non tralasciate nulla. Quando avrete fi-nito di scrivere, mettete da parte il foglio per alme-no quattro ore. Piir tardi riprendetelo e leggete cidche avete scritto; lo troverete interessante. Riser-vate un quaderno appositamente a questo scopo.

Dopo aver seguito questa pratica ogni mattinaall'alba per tre mesi, le informazioni verbali co-minciarono ad arrivarmi cosi in fretta che non fa-cevo a tempo a scriverle. La voce mi suggeri dicomprare una macchina per scrivere, ma ben pre-

sto mi resi conto che non scrivevo abbastanza ra-pidamente nemmeno con la macchina. La voce miconsiglid di acquistare un registratore, e cosi feci.Faticai un poco a passare dal metodo dello scrive-re a quello del ripetere le parole ad alta voce: ilsuono della mia voce disturbava la quiete che aquel punto riuscivo a mantenere nella mente. Conla pratica, mi abituai. Il passo successivo consi-stette nell'effettuare sedute di <ascolto>> per un'al-tra persona e poi davanti a un gruppo. Quest'ulti-ma esperienza fu dapprima particolarmente imba-razzante, perchd il channelling verbale funziona inmodo tale che si sentono solo le prime parole dellacomunicazione. Ci vuole una buona dose di fidu-cia per buttarsi nella parte iniziale di una frase econsentire al resto ignoto di uscire fuori.

L'esperienza del ricevere informazioni in formaverbale fa sorgere inevitabilmente la domanda:(Chi d a parlare?> Io sento certamente una voce:proviene da me o da un'altra fonte? La cosa mi-gliore da fare d chiederlo alla voce stessa. Io I'hofatto; la risposta C stata: <Il mio nome d Heyoan.Sono la tua guida spirituale>.

Che cosa significa Heyoan?<<Vento che sussurra la veritir attraverso i se-

coli .>Da dove viene?<Dal Kenya.>E vero che avevo gid visto spiriti e angeli in pas-

sato, ma avevo classificato quelle immagini comevisioni. Ora, invece, mi parlavano. Qualche tempodopo cominciai ad avvertire il loro tocco e qualchevolta, quando li vedevo nella stanza, sentivo ancheun meraviglioso profumo. Si trattava soltanto diuna metafora o di realtd? Tutta la mia realth per-sonale mi perviene attraverso i sensi e ora che imiei sensi si sono espansi esiste per me una realtapifi ampia. Questa d anche I'esperienza di altrepersone che hanno ampliato la loro sensibilitd. Perme questa d realti. Quanto a voi, potrete decideresoltanto in base alla vostra esperienza.

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- :rpetto particolare della comunicazione coni" ':::iti guida d che si entra nella metafora che ci. - ...lge a qualcuno di pin saggio e piir evoluto.: :-iormazioni che ci pervengono superano la

:r -ii3 comprensione, ma, se rimaniamo aperti e. -::ruiamo a riceverle, con I'andar del tempo le,-::rendiamo. La comunicazione di uno spirito

i- j.1 puo trascendere il pensiero lineare e toccare-r:ridus molto in profonditd: raggiunge I'ani-

:-. i i di ld dei limiti umani. Di solito, all ' inizio:,: .: ieduta d Heyoan, il mio spirito guida, apar-.r': io non sono altro che un tramite passivo. Poi. .rrrito invita la persona a porre delle domande,. -. da poterle dare indicazioni piir precise. Riten-r -lie questo sia un ottimo metodo, perchd di so-

,sli spiriti guida sanno individuare le aree pro-' j:natiche meglio di noi. Essi eludono i sistemi di-::..ivi dell ' individuo e vanno direttamente al cuo-

-: ir'lla questione. Percid, quando Heyoan inizia

--.i seduta, si arriva subito ad approfondire le

- -r'stioni importanti, senza perdere tempo.-\nch'io rivolgo a Heyoan qualche domanda,

: -:ante le sedute di channelling, e lo faccio men-:.mente. Chiedo magari di avere un quadro della..: lazione o informazioni su una determinata par-: del corpo del mio paziente, oppure chiedo che

::i \enga descritto un dato problema. Rivolgo an-

-:r' domande del tipo: <Si tratta di cancro?> Di---.iito ottengo risposte abbastanza precise, ma nonj iempre facile, soprattutto se ho dei timori su: rella che potrebbe essere la risposta. In quel caso-.occo le informazioni in arrivo e devo poi ricon-.:ntrarmi per continuare. Ora d venuto anche per..'ri i l momento di provare.

Come esercitarsi a ricevere le comunicazionidegli spiriti guida

jedete in una posizione da meditazione, con la.chiena eretta ma lievemente inarcata nella partelassa. Potete sedervi su una sedia, appoggiandoviello schienale, oppure sopra un cuscino sul pavi-inento, in posizione yoga, come preferite; I' impor-iante d che siate comodi.

l) Se appartenete al tipo cinestetico, chiudete gliocchi e seguite semplicemente il vostro respiro nelsuo fluire dentro e fuori del corpo. Pud essere utileripetere ogni tanto nella mente, come promemo-

ria: <Seguire il respiro al centro>. Con I'occhiodella mente seguite I'aria che inspirate e immettetenel corpo - seguitela fino al vostro centro. I sensisi faranno pii ricettivi; allora potrete seguire ilflusso energetico all ' interno del vostro corpo.

2) Se appartenete al tipo visivo, immaginate un ca-nale dorato lungo la spina dorsale, dove d situatala corrente energetica principale dell'aura. Visua-lizzate una sfera bianco-oro sopra la vostra testa.Mentre inspirate con calma, la sfera scende lenta-mente lungo il canale e raggiunge il centro del cor-po, il plesso solare. Ora guardatela espandersi co-me un sole nel plesso solare.

Se lo desiderate, potete seguire oltre I'espander-si della sfera dorata a partire dal vostro centro.Consentitele di riempire dapprima tutto il vostrocorpo di luce d'oro. Poi questa luce si estenderirall ' intero campo aurico. Continuate finch6 non sisard diffusa nella stanza dove vi trovate. Se statemeditando con un gruppo di persone disposte incerchio, immaginate le loro sfere d'oro che siespandono e creano un anello di luce diffuso intutta la stanza. Lasciatelo diffondere finchd supe-ra il perimetro della stanza stessa, diventandogrande come I'intero edificio, poi come I'interoquartiere, poi come la cittir, la nazione, il conti-nente, la terra e ancora oltre. Procedete lentamen-te. Ampliate la vostra coscienza seguendo I'espan-dersi della sfera di luce finchd essa non raggiungela luna e le stelle. Riempite l'universo di un'inten-sa luce dorata. Vedete voi stessi come parte diquell'universo e una cosa sola con esso e quindicon Dio.

Ora, conservandone I'intensitir, fate rientrare laluce gradualmente, seguendo il processo inversofase per fase. Riempite il vostro essere di tuttaquella luce e della conoscenzadell'universo. E im-portante che questo avvenga molto lentamente.Sentite ora la carica immensa che il vostro campoaurico ha acquistato: avete riportato in esso anchela consapevolezza di essere una cosa sola con ilCreatore.

3) Se appartenete al tipo uditivo, la meditazionepuo basarsi semplicemente su un mantra, che pudessere un nome sacro, come Om, Sat-Nam, Gesir,oppure <Sto immobile e so che sono Dio>. Vi sonogiorni in cui mi riesce pii difficile centrarmi; allo-ra ricorro a una combinazione delle tecniche ora

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descritte per mettere a tacere la mente. Altre volte,invece, mi basta la recitazione di un mantra.

Per approfondire la conoscenza delle pratiche dimeditazione e in generale dei metodi che servonoa entrare in uno stato di tranquilla accettazione disd e ad acuire la sensibilitir, consiglio il libro Vo-luntory Controls, di Jack Schwarz; esso contieneuna lunga serie di esercizi di questo tipo, adattatialla mentalitd occidentale, ed d estremamenteutile.

Ora che siete centrati e la vostra mente d in silen-zio, siete pronti a ricevere la guida spirituale delleentitd che vi stanno accanto.

Il channelling o contatto con gli spiriti guidae i maestri spirituali

Ogni persona e assistita da varie entith spiritualiche I'accompagnano e la guidano nel corso di di-verse vite. Inoltre, riceve I'aiuto di maestri spiri-tuali specifici e appositamente scelti, nei periodi incui d impegnata in un particolare processo di ap-prendimento. Per esempio, se state imparando adisegnare e a dipingere, certamente avrete attornodegli <spiriti guida artisti> che vi forniscono I'ispi-razione. In qualsiasi attivitd creativa siate coinvol-ti, sono certa che siete assistiti da guide che hannoa che fare con quel genere di lavoro nel mondo spi-rituale, dove le forme sono piil perfette e belle diquelle che noi possiamo manifestare a livello ter-reno.

Per mettervi in contatto con la vostra guida se-dete tranquilli, nello stato di quieta certezza di es-sere una cosa sola con Dio e nella consapevolezzache una scintilla divina d presente in ogni parte delvostro essere e che siete del tutto al sicuro. Questoatteggiamento di pace e di silenzio interiore vi ren-de possibi le l 'ascolto.

Di solito, quando entro in questo stato elevatoper mettermi in contatto con la mia guida, passoattraverso le seguenti esperienze interiori.

Provo un senso di emozione perchd avverto lapresenza di una guida piena di luce e di amore. Poidivento consapevole di un fascio di luce bianca so-pra di me e comincio a innalzarmi, penetrandovi.(Si potrebbe dire che mi sollevo ed entro nel fasciodi luce con gli occhi della mente.) Il senso di ecci-tazione diminuisce mentre divento consapevole diuna nuvoletta rosa d'amore che scende su di me.

Mi sento invadere da una sensazione di amore e disicurezza. A quel punto mi sento sollevare versouno stato superiore di coscienza; contemporanea-mente si verificano, talvolta, degli aggiustamentinel mio fisico: per esempio, il bacino si sposta piisotto e un poco in avanti, e la colonna vertebralesi raddrizza ulteriormente. Qualche volta sbadi-glio involontariamente per facilitare I'apertura delchakra della gola (che d quello attraverso il qualesi percepisce la comunicazione degli spiriti guida).

Dopo essermi elevata ulteriormente, entro inuno stato di sacra sereniti e allora, il piu delle vol-te, vedo e odo le guide. Durante tutta la seduta ilprocesso di elevazione continua. Di solito sonoguidata da tre maestri spirituali e la persona per laquale effettuo il channelling d a sua volta accom-pagnata da una o pitr guide.

E I'esperienza dell'omore, dells luce e della sere-nitd che conferma il collegamento con gli spiritiguida. Se sentite di non essere in tale stato quandocercate di effettuare il channelling, probabilmentenon siete in contotto con le entifi.

Le guide comunicano nella forma che vi d piufacile comprendere: mediante concetti generali,direttamente con parole, con immagini simbolicheo con immagini letterali di episodi verificatisi, peresempio, nel passato o in una vita passata. Se unadata forma di comunicazione non vi raggiunge, ose quanto vi viene comunicato vi suscita paura, glispiriti guida non fanno che adottare una forma di-versa o affrontare il problema in un'altra prospet-tiva. Per esempio, quando temo che le parole chemi arrivano abbiano un certo significato, oppurequando il postulante ha sollevato una questioneparticolarmente spinosa, io tendo a <fuggire> daquel luogo di pace interiore e di armonia, per cu:non sono piir in grado di udire cio che gli spirit:guida mi dicono. Devo allora dedicarmi, per unoo due minuti, a ritrovare quel luogo interiore. Scnon mi d possibile percepire di nuovo le parole, gLspiriti mi comunicano un concetto generale, che aquel punto cerco di spiegare con parole mie. Pianpiano le mie parole si fondono nuovamente con lcloro, e il contatto d ristabilito. Se questo sistemnon funziona, mi viene inviata un'immagine sim-bolica che io comincio a descrivere, per poi cosentire al postulante di interpretarne il significate cogliere cosi il messaggio.

Descriverd ora le mie esperienze interiori conesse con il channelling verbale. Siedo a gambe i

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i)e

- . i:.. con le palme delle mani posate sulle co-\:zitutto trovo la mia <<centratura)), che per

::.- . _:nifica ancorarmi cinesteticamente al mioLa sensazione d che sto costruendo delle ro-

:'. - :ondamenta energetiche attorno alla parte:- :- \:-c' del corpo. Una volta gettate le fonda-:- :-':. inizio a elevare la coscienza, sentendola in-- :ri cinestetici che si innalza e concentrandomi

. i:nente su un movimento ascendente, in dire-- - - Jc-lla luce. Contemporaneamente volto in su, ' - ' .nre del le mani. A un certo punto, quando mi- . . ncllo stato di elevazione, si stabilisce il con-i :on lo spirito guida. Ancora una volta, lo av-:-- .. i inesteticamente. Sento l'entiti l dietro la mia-...a destra e le prime parole mi vengono da quel-

..i :.:r'zione. Quando sia I'entitir sia io siamo pron-::: iniziare, sollevo le mani e le porto all 'altezza

:'. ' ;lesso solare, o del cuore, congiungendo le- -.ie delle dita. Questo equilibra il mio campo:* :: setico e mi aiuta a conservare lo stato di eleva-

:e. E utile anche la respirazione premuta con-' rl retro della gola. A questo punto inizio a co-

- -nicare verbalmente con le entitd. Le prime pa-' .: '. corl€ ho detto, provengono dalla zona della- r spalla destra. Le capto con tanta maggior fa-, ::a quanto piir mi sono sintonizzata sul livello di. 'nunicazione con gli spiriti; inoltre, migliore d la-:f, connessione e pir) vicina sembra essere la gui-::. Dopo breve tempo non vi d piir intervallo fra

rdire le parole e il ripeterle, e la direzione da cui::parentemente proviene il messaggio muta: ora d'-rpra € contemporaneamente dentro la mia testa..:.oltre, lo spirito guida sembra, visivamente, star-:i sopra e attorno, come un guanto. L'entith:-.uove le mie mani e le mie braccia secondo i ritmi:r'l la conversazione; usa le mie mani anche per;.luilibrare il mio campo energetico e per immette--!'energia nei miei chakra mentre parla. In questo:rodo I'energia resta alta e focalizzata. La miatc'rsonatte sembra sospesa in alto, da dove ascol-::] e osserva tutto. Nello stesso tempo mi sento una

-osa sola con lo spirito guida, come se io fossi lo.pirito. E quando sono quell'entitir mi sento moltopiu grande e ampia di quanto non sia la mia perso-nalitd di individuo.

Al termine della conversazione sento la guida:he si sconnette delicatamente e si libra allonta-nandosi. mentre la mia coscienza cala nel mio cor-po e nella mia personalite. A questo punto tornarutta la mia timidezza.

La diversa sensibiliti dei chakra

Finora ho parlato della comunicazione con le enti-td spirituali e della ricezione di messaggi e di infor-mazioni soltanto attraverso quattro dei normalic inque sensi: la vista, I 'udi to, i l tat to e I 'o l fat to.Suppongo che non vi sia ragione di escludere chequesto tipo di ricezione possa avvenire anche at-traverso il gusto. Studiando i processi della rice-zione ho potuto osservare che ciascuna modaliti,o ciascun senso, d connessa con un particolarechakra: in altri termini. noi riceviamo le informa-zioni o i messaggi attraverso i meccanismi senso-riali di ciascun chakra, indicati nella tabella 13.

Quando osservo una persona impegnata nel chan-nelling, mi rendo conto di quale chakra sta usan-do: di solito quel chakra d molto attivo e metabo-lizzauna quantitil di energia superiore al normale.Va notato che abitualmente noi non distinguiamofra senso cinestetico, sensazione e intuizione, maa mio parere si tratta di cose ben distinte, come dspecificato nella tabella 13. Inoltre, non classifi-chiamo I'amore come un senso, mentre io ritengoche lo sia. Mettete pii attenzione a cio che avvienequando state amando o <<provando amore>r. L'a-more non appartiene alla stessa categoria degli al-tri sentimenti. Naturalmente, esso non d soltantoun senso: d anche un modo di essere sincronizzaticon altre persone.

Attraverso i vari chakra noi riceviamo informa-zioni diverse. Il primo chakra ci fornisce informa-zioni cinestetiche, ovvero sensazioni corporee, co-me per esempio il senso di essere sbilanciati o inequilibrio, i brividi lungo la schiena, il dolore fisi-co in una data parte del corpo, il senso di benesse-re o il non sentirsi bene. il senso di sicurezza o dipericolo e cosi via. Queste sensazioni sono dati uti-li per il terapeuta, poich6 gli servono per capiremeglio lo stato del paziente. Tutte queste informa-zioni gli pervengono attraverso il primo chakra, seriesce a liberarsi in maniera tale che il suo corpoagisca da cassa di risonanza. Per esempio, se il pa-ziente avverte dolore a una gamba, pud capitareche il terapeuta provi una sensazione dolorosa nel-lo stesso punto del corpo, oppure nella manoquando la posa sulla gamba del paziente. E impor-tante che sappia distinguere fra il proprio corpo equello dell'altro; se gli duole una gamba, d beneche sappia se avvertiva quel dolore gid prima del-I'arrivo del paziente oppure se gli d stato trasmesso

ui,re)rtao

,liti-)t-hereneda:ui:itinoSeglieaianr lemaim-on-:ato

)on-: in-

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166

Tabella l3

Sensibilitd dei sette chskra

Chokra Tipo dipercezione

Tipo di informazione Tipo di preparazione

.7"

6"

50

4"

3"

2"

lo

concetti globali

immagini

suoni, parole

amore

intuizioni

emozront

sensazioni tatt i l i ,movimento epresenza,sensazionicinestetiche

si recepiscono concetti globali che trascendonociascuno dei sensi elencati sotto

si percepiscono immagini chiare, simboliche oletterali

si percepiscono suoni, parole o musica(talvolta odori e sapori)

sensazione di amare un'altra persona

un vago senso di (<sapere)) di tipo nonspecif ico, vago senso del le dimensioni, del laforma e delle intenzioni di un altro essere

sensazioni emotive (gioia, paura, rabbia)

sensazioni corporee (equilibrio o squilibrio,brividi, capell i dr i t t i , f lusso del l 'energia,piacere o dolore fisico ecc.)

stare immobil i e sentirsi una cosa solacon Dio

coscienza messianica(Cristo)

meditazione con emissione o ascoltodi suoni

luce rosea del l 'amore, amore per unfiore

concentrazione della mente su unpunto

meditazione per raggiungere untranquillo senso di benessere

meditazione deambulatoria, esercizi ditatto, rilassamento profondo

da lui. Questo modo di recepire le informazionipresenta ovviamente degli svantaggi: ci si stancapresto di sentire tutti i dolori degli altri.

Il secondo chakra fornisce informazioni suglistati emotivi sia del guaritore sia delle altre perso-ne. Di nuovo, il terapeuta deve usare il suo campoenergetico per distinguere le proprie emozioni daquelle del paziente. Questo si impara con la prati-ca e con I'aiuto di una grande quantite difeedbockvalido. Per esempio, il terapeuta avverte qualiemozioni il dolore alla gamba provoca nel pazien-te. L'essere ammalato pud irritarlo o renderlo ti-moroso; pud magari temere che il dolore alla gam-ba sia il sintomo di una malattia grave. E impor-tante utilizzare queste informazioni, perch6 tuttele malattie sono accompagnate da stati emotivi chevanno in qualche modo risolti.

Il terzo chakra ci trasmette infoimazioni vaghe,come il presentimento che una data persona staper telefonarci o che viaggiando su un certo aereopotremo correre qualche pericolo. Quando usia-mo questo chakra per cogliere entitd di un altro li-

vello, abbiamo la vaga sensazione di una presenzanella stanza, della sua ubicazione, forma comples-siva, dimensione e intenzione (ciod se d un'entitaamica o nemica). Il primo chakra, d'altro canto.ci trasmette le informazioni cinestetiche su quellapresenza, mentre il secondo ci dice quali sono isuoi sentimenti. Per tornare all 'esempio dellagamba dolente, d il terzo chakra a fornire una va-ga idea del significato piir profondo che quel dolo.re ha nella vita del paziente e una certa intuizionedelle sue cause.

Dal quarto chakra passano i sentimenti d'amore: I'amore che trascende la propria persona e :propri cari per estendersi a tutta I'umanitd e allavita stessa. E attraverso questo chakra che sentia-mo I'amore di un altro e la quantitd e qualitd diquell'amore, che si tratti di un essere dotato di uncorpo fisico oppure no. Sentiamo in quel modoI'amore collettivo dell'umanitdr. Nell'esempio ddpaziente con il dolore alla gamba, il terapeuta prc>va amore per il paziente e avverte la qualitd dell'a-more che egli prova per se stesso. Attraverso i;

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I

16',7

, - i -hakra ha un senso di connessione con tut-,' - -:Jrure che hanno provato o provano quel ti-i r -

j tr lore.

- ..into chakra ci fa percepire i suoni, la musi-. rJrole, gli odori e i sapori. Queste informa-

-ono pii o meno specifiche a seconda del li-- icl campo aurico dal quale provengono (v. il

: i ' r i :afo successivo). Nel caso del la persona con

-. . i::rba dolente, il terapeuta puo captare una de-- .rne del problema in termini fisiologici, per

- : - :io: <E flebite>, oppure: ,,8 uno stiramento- .-..lare dovuto al fatto che il paziente porta. --l 'r ' ouove che costringono la gamba a una tor-

."'. Il quinto chakra pud rivelare anche un:..t che, usato nella terapia, potrebbe guarire Ia

. d.

.. .c'sto chakra ci fa pervenire le immagini, che-. .-t)no essere simboliche e dotate di significati- .:o personali riferiti al paziente, oppure lettera-

Queste ultime riguarderanno sia avvenimenti- . . - .at i , present i o futur i , s ia cose esistent i . Le im-

:,iini cui mi riferisco non sono necessariameute

" :ne quelle percepite dagli occhi; sono comunque

-::rpre immagini mentali abbastanza precise da-. ' :er essere osservate e, se si vuole, r iprodotte. I l

- ' lore alla gamba del nostro esempio pud produr--: , ' immagine di un grumo di sangue dovuto a fle-- :c. oppure il terapeuta puo semplicemente vede-': i l muscolo stirato, a seconda di qual d la causa.::l dolore. L'immagine pud apparirgli su uno

-rnermo nella sua mente (come su uno schermo te-:r isivo), o pud sembrare che provenga diretta-

:rc-nt€ dall' interno della gamba, come apparirebbe:. normale senso della vista. Il sesto chakra po-

::ebbe anche rivelare un'immagine simbolica, che

:er il paziente avrebbe un significato, mentre per

:l terapeuta potrebbe non avere senso. Questa ap-

rarirebbe sullo schermo mentale del guaritore.

Un'altra possibilitit d che il sesto chakra riveli, iniorma di immagini, un'esperienza passata del pa-

ziente connessa con il dolore alla gamba (per

c'sempio la scena di un bambino che cade dalla bi-cicletta e riceve un colpo alla gamba, proprio nelpunto attualmente dolente: un fatto avvenuto ma-gari vent'anni prima). Questo tipo di percezione

diretta non d molto diverso dalla visione di unf i lm.

Noterete che ho parlato di immagini che ci <per-vengono)), ovvero che noi <<riceviamo>. Infatti,percepire significa ricevere qualcosa che giir esiste,

in forma simbolica oppure letterale. La visualizza-zione, invece, d un processo del tutto diverso, poi-

ch6 d creazione attiva; quando visualizzate, voi

create un'immagine nella mente e le fornite ener-gia. Se la trattenete abbastanza a lungo e conti-nuate a darle energia, prima o poi potrete crearlanella vostra vita. A quel punto le avrete dato for-ma e sostanza. Piir l ' immagine d chiara e la carica-

te di energia emotiva, piu vi sarir facile produrla

nella vostra vita.Il settimo chakra fornisce informazioni in for-

ma di concetti globali, che travalicano i confini li-mitati dei nostri sensi normali e della comunica-zione umana. Il medium, dopo aver assorbito eprofondamente compreso il concetto, deve ricor-rere alle proprie parole per descrivere cid che harecepito. Spesso, quando comincio a spiegarequalcosa con parole mie, Heyoan interviene (at-

traverso il quinto chakra) con una spiegazionemolto pii chiara di quella che io potrei dare. Il

concetto globale dd una sensazione di conoscenzacompleta. Nel caso usato finora come esempio, il

settimo chakra puo rivelare circostanze o problemi

dell' intera vita del paziente che hanno a che farecon il suo dolore alla gamba.

La sensibititir dei chakra sui diversi piani direaltir

Ora che avete un'idea delle informazioni che cipervengono attraverso i vari chakra, riprendero ildiscorso sui diversi piani di realti iniziato nei capi-toli 7 e 15. Ho parlato dei livelli fisico, astrale, ete-rico <<matrice>>, celestiale e keterico <<matricer>, e

degli esseri che esistono su ciascuno di essi. Ho an-che affermato che vi sono altri livelli al di ld del

settimo. Al fine di percepire uno qualsiasi di questi

livelli d necessario che il chakra attraverso il quale

si vuole operare la ricezione sia aperto a quel livel-lo. Se volete vedere un determinato strato dell'au-ra dovete aprire il sesto chakra a quel livello; quin-

di per vedere il primo livello dell'aura dovete apri-re il sesto chakra al primo livello della vostra aura,e per vedere il secondo strato dovete aprire il sestochakra al secondo livello della vostra aura. Di soli-to il principiante comincia col percepire il primo li-vello, in quanto apre il sesto chakra al primo livel-lo della propria aura. A mano a mano che espandela propria sensibilitir comincia ad aprire il sesto

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168

chakra al livello successivo e a percepire quel li-vello.

Quando si aprono i chakra a livelli superiori alquarto si cominciano a percepire esseri che esistonosu altri piani di realtd. Si tratta di un'esperienza chein un primo momento porta un certo scompiglionella vita della persona e alla quale bisogna abituar-si. Per esempio, capita spesso di dover scegliere secontinuare una conversazione o interromperla perascoltare lo spirito guida che contemporaneamentesta cercando di parlarci. Personalmente ho vissutoa lungo in questo doppio mondo. Chi percepisce lapresenza di altre entitd e interagisce con esse dd aglialtri I'impressione di essere evasivo e inafferrabile.

Per udire un essere che esiste al livello astrale bi-sogna aprire il quinto chakra a quel livello (quar-to). Se si vuole udire uno spirito guida al quinto li-vello bisogna aprire il quinto chakra al quinto li-vello della propria aura. Se si desidera vedere unospirito guida astrale, allora bisogna aprire il sestochakra al quarto livello. Per vedere uno spiritoguida del quinto livello, d necessario aprire il sestochakra al quinto livello, e cosi via.

Come ho gii detto nel capitolo 7, vi sono soglieo sigilli fra i livelli dei singoli chakra situati in pro-fonditd entro il cuore dei chakra stessi. Queste so-glie devono essere aperte se si vuole passare da unlivello al successivo; per aprirle bisogna far si cheil proprio sistema energetico raggiunga frequenzedi vibrazione piu alte. E cio comporta un lavoro dipurificazione; d infatti necessario che il campoenergetico sia <pulito>> e sgombro, se si voglionopercepire i livelli superiori del campo aurico.Comporta anche una maggiore sensibilitd nella vi-ta quotidiana, in termini di cura di se stessi (dieta,esercizi, pratiche spirituali ecc.) - un argomentoche verrd approfondito nella parte sesta.

In termini di vibrazione, passando da un dato li-vello a quello superiore si sale di un'ottava. Porta-re la coscienza a un livello superiore significa au-mentare la frequenza di vibrazione alla quale lacoscienza opera. Questo non d sempre facile, poi-ch6, come avrete dedotto leggendo il capitolo de-dicato alla psicodinamica, ogni aumento di ener-gia nel nostro sistema scuote e scioglie dei blocchi,e pertanto ci costringe ad affrontare esperienzeche abbiamo sepolto nell'inconscio perchd troppodifficili o dolorose.

Esercizi di meditazione per sensibilizzarsi suivari livelli dell'aura

Ho elaborato una serie di pratiche che servono adarricchire la propria esperienza dei vari livelli delcampo aurico (v. tabella 13). Eccole in breve. Perdiventare piir ricettivi al primo livello dell'aura dutile un tipo di meditazione che si compie cammi-nando o toccando, oppure con il rilassamento pro-fondo. Per sviluppare la sensibilitir al secondo li-vello dell'aura meditate su un tranquillo senso dibenessere. Per la sensibilizzazione al terzo livellol'esercizio pii indicato d la concentrazione dellamente su un unico punto. Per sviluppare il quartolivello meditate sulla luce rosata dell'amore o con-centratevi sull'amore per un fiore. Per il quintolivello fate esercizi di meditazione basati sul suo-no: produzione di un suono o ascolto di suoni.Per intensificare la vostra esperienza del livello ce-lestiale meditate sull'essere una cosa sola con lacoscienza messianica o del Cristo. Per elevarvi alsettimo livello del vostro essere sedete in medita-zione usando il mantra <Sto immobile e so che sono Dio>.

r r r i r r i lmi l | r l r i r i l r l l l l l l

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10. La metafora della realtir di Heyoan

I cono di percezione

r.;. -'ulrrMo capitolo ho parlato dell'estensione:.: .' proprie capacitd percettive a livelli di realtd

-:<:iori attraverso I'aumento delle vibrazioni nel'- ::io campo aurico. Tale idea si basava sul con-:-:,. di un universo multidimensionale composto

; '. c'l l i a vibrazione diversa all ' interno dello stes-. -;azio. Piir avanzato o raffinato d il l ivello di::.i i, pii alta d la frequenza delle sue vibrazioni.. ::-ei ora parlare dell'universo multidimensiona-.: :r termini di livelli di percezione.

ir'condo Heyoan, noi abbiamo esperienza della:-..ta attraverso il nostro cono di percezione. Perr --'gdre questo concetto si pud ricorrere alla me-.:.' 'ra della frequenza: ciascuno di noi d in grado

: ;ercepire entro una certa banda di frequenza.In quanto esseri umani, noi tendiamo a definire

.: :ealtd in base alle nostre percezioni, che com-:-':ndono non soltanto le normali percezioni del-

-omo, ma anche I'estensione delle stesse, dovuta:;.i strumenti che ci siamo costruiti, come il mi-.-..scopio o il telescopio. Tutto cid che rientra nel- -rrtro cono di percezione lo accettiamo come rea-:. mentre cid che ne rimane escluso non d reale:

r: ooo lo percepiamo non esiste.Ogni volta che inventiamo un nuovo strumento

:npliamo il nostro cono di percezione, percepia-:.o piir cose, percid le cose reali aumentano. La.:r'ssa dinamica vale per la percezione sensoriale. rperiore, con la differenza che lo strumento d co-.:ituito dal nostro corpo e dal nostro campo ener-..'tico. Aumentando il numero dei fenomeni da:tri percepiti con questo senso superiore aumenta-:o le cose che per noi sono reali.

Ho tentato di tradurre questo fenomeno in ungrafico ricorrendo alla curva a campana nota a:utti (fig. 27A). L'asse verticale indica la chiarezzaJi percezione e quello orizzontale al banda di fre-quenza della percezione. La curva a campana nellaparte centrale del grafico pud essere interpretata

come il normale raggio di percezione di un essereumano, di un gruppo di esseri umani o anche del-I'umanitd intera. Nella maggior parte delle perso-ne il raggio di percezione d quello compreso fra ledue linee tratteggiate. All'esterno di tali linee lenostre facoltd di percezione sono cosi carenti chetendiamo a non prendere in considerazione cid chepercepiamo. Ma se accettiamo come esistente tut-to cid che percepiamo, lo spazio fra la curva e I'as-se orizzontale definisce anche cid che noi chiamia-mo universo reale. La curva tratteggiata indica ilpiu ampio raggio di percezione che ci d consentitodai nostri strumenti. La gente in genere accetta an-che quella fascia della percezione come realtd.

Proviamo a considerare tutto cid dal punto di vi-sta dei concetti buddhisti di brahman e mayA. MAyad il mondo manifesto, che secondo il buddhismo dillusione. Brahman d il principio fondamentale chesottende il mondo dell'illusione e sorregge tutto cidche d manifesto. Al buddhista la meditazione serveper trascendere I'illusione (mdyd), che d fonte didolore, e raggiungere I'illuminazione (brahman).Abbiamo qui un concetto molto simile a quello delcono di percezione. La figura 27B mostra di nuovoil cono di percezione dal punto di vista della dottri-na del brahman e del mdyd.Il mondo manifesto delmAyA $a all'interno del nostro cono di percezione,mentre quello immanifesto del brahman sta all'e-sterno. L'<<ordine esplicato svolto>> di David Bohm(v. capitolo 4) sta anch'esso all'interno del nostrocono di percezione, mentre all'esterno vi d l'<ordi-ne implicato non svolto>.

La figura 28A mostra gli effetti della percezionesensoriale superiore. Definisco ora realtd spiritua-le cid che un tempo consideravamo non reale oinesistente. A mano a mano che estendiamo il no-stro raggio di percezione a bande di frequenza su-periori, una porzione ulteriore del mondo spiritua-Ie (non fisico) diventa reale per noi. Pit usiamo lapercezione sensoriale superiore piu siamo in gradodi percepire (il che significa che una parte maggio-

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EstRI; lr l: lTIgl=

cono di percezioneomplioto dol l 'usodi strumenti

roqqio del lo normole Dercezione umono(dJfl-inisce lo reoltd fisico normole)

percezione incerto{reolrd dubbio)

/

f requenzo del lo percezione

A. Roff igurozione grof ico del nostro cono di percezione

ooNo

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[ . . : : . , . . . . . . : . . : : : : . : : : . . . : : : . : : : : : : : : : : : : \ reol ld non monifeslo,t : : : : : : . ' " "" ': : : : j : : mdyd : ; : : ! : \ordine impl icoto non svoho/: : : : : : : moyd . : : : : : : : \ordr

l t . . . . . ' . . . feol lo monltesto- . . ' . . . . . ' \

/ , r i : , i i : : : : i ordine espl icoto svolto i : i i i l : l : : \

f requenzo del lo percezione

B. Interpretozione spir i iuole del nosfro cono di percezione

Figura 27. Il nostro cono di percezione

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f is ico

\

lo oercezione sensoriolesuperiore oumento i lroggio di percezione

E

f requenzo del lo

A. Cono di percezione omplioto dol lo percezione sensoriole superiore

( l i i : : : l : : : : : l : ' : : i i i i : i : : : i : : : : i i : : : : : i i . i : : : i i i : : ; \

f requenzo del lo percezione

B. Cono di percezione l imi to lo del lo def in iz ione del lo propr io reol td personole

Figura 28. Definizione dei confini del nostro cono di percezione

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t72

re del mondo spirituale diviene accessibile) e piir ciallontaniamo dal mondo dell' i l lusione e penetria-mo nel mondo del brohman, ovvero nell' i l lumina-zione. In questa prospettiva il tracciato della curvaa campana diventa il velo che vi d fra il mondo spi-rituale e quello materiale. Secondo Heyoan il pro-cesso terapeutico d, in ultima analisi, i l dissolvi-mento di quel velo.

Un altro punto molto importante d che, dal mo-mento che noi definiamo noi stessi in base a cidche riteniamo reale, ampliandosi la nostra realtA ciampliamo anche noi. La curva della figura 288 dconcepita dal punto di vista della nostra definizio-ne di noi stessi. All ' interno della curva abbiamoun'autodefinizione limitata. vale a dire cid chepensiamo di essere in base alla nostra percezioneristretta della realtir. All 'esterno abbiamo un'au-todefinizione senza limiti. che in definitiva altronon d che Dio. Il tracciato della curva d il velo fracid che pensiamo di essere e cid che veramente sia-mo. Heyoan ha detto piir volte che questi due veli(fra realtir spirituale e realtd materiale e fra cio chepensiamo di essere e cio che siamo) coincidono.Essi coincidono anche con il velo che separa cidche chiamiamo vita da cid che chiamiamo morte.Quando sappiamo di essere spirito, non cessiamodi vivere alla nostra morte; piuttosto, abbandonia-mo il corpo fisico, il veicolo che come spiriti ci sia-mo costruiti per incarnarci. Ho visto (con la perce-zione sensoriale superiore) lo spirito di personemorenti uscire dal corpo e unirsi ad altri spiritipresenti nella stanza. Quando moriamo il velo sidissolve e noi torniamo a cid che siamo veramente.

Il mondo manifesto

Durante una seduta di channelling, qualche tempofa, Heyoan mi ha accompagnata in un'esperienzache spiegava che cos'd il mondo manifesto. EccoIa trascrizione della registrazione su nastro di quel-la seduta.

Heyoan: <Che cos'd dunque il manifesto? E col-legato con la capaciti di sentire cio che d manife-stato. Quella capacitd d in relazione con I'Uno,con I'individuazione di ciascuna persona con laporta per la quale passa il sentire della personastessa. Cid che viene percepito attraverso quellaporta d cio che definite mondo manifesto. Quandola ristretta apertura attraverso cui avvertite il

manifesto si amplia, si amplia anche il mondo ma-nifesto. Per esempio, quando iniziate a sentire lanostra voce accedete o a una porzione maggioredel mondo manifesto. Quella porzione sembrameno concreta, pii sottile, ma appartiene sempreal manifesto. La nozione di sottile d dovuta piuche altro al vostro modo di percepire le frequenzesuperiori, non al fatto che quelle frequenze sianoveramente pir) sottili o piu immateriali. Questi li-miti nel vostro modo di sentire, che vi fanno sem-brare piir sottili le realtd superiori, vi danno ancheI'impressione che le frequenze superiori recedanoverso il non manifesto. Ma le cose non stannocosi>.

Barbara: <Quindi, cid che sto vedendo d I'interoraggio di percezione di cid che chiamiamo manife-sto. E semplicemente una gamma percettiva.quando ci riferiamo al manifesto. Pit il raggio siamplia e si eleva, o, potremmo dire con un'analo-gia, piii l 'angolo visuale si allarga, o piu aumentala nostra esperienza, piir cose noi captiamo delmondo che chiamiamo immanifesto... Ah, funzio-na nei due sensi, e lo stesso si pud dire di quandoci si espande verso vibrazioni piu basse>.

Heyoan: <Per qualche ragione I'uomo ha sceltodi far coincidere le vibrazioni pii basse con la nega-tivitir, l'oscuritir, le forme sgradevoli. Questa e unapossibilitd, anche se si basa sul carattere dualistic..della natura umana e dei suoi meccanismi di perce-zione. Fa parte del sistema umano del sentire: I'uomo considera negative le vibrazioni piir basse>.

Barbara: <E in termini di evoluzione slobalcdell'umanitd?>

Heyoan: <In termini evolutivi parleremmo sen-plicemente di capacitir di ampliare la parte del ser:-tire. Si potrebbe dire che la realtd concreta coprgran parte della vostra curva di percezione.gente tende a non credere alle proprie perceziquando queste vanno oltre certe deviazioni stadard o superano l'ampiezza massima della currVia via che l'umaniti procede lungo il suo camnno evolutivo, la curva si amplia sempre piu [v. tr271. La curva della percezione rivela i limiti dcimente umana in questa fase della sua evoluzioNoi desidereremmo che I'intero raggio di percezne della mente umana coincidesse con l'apice delcurva su tutte le frequenze percettive; in tal mla realtd espansa avrebbe la stessa concretezza.ciamo cosi, del registratore che hai in mano.curva si espanderebbe al livello del proprio ap

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173

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:::r -: .ti\ entare piatta. Quando I'intero d raggiun-;: .: :caltd manifesta e quella non manifesta di-r-r ri.. '\ una cosa sola.

. :'- ': dirlo in altro modo, via via che ampliate il^. - -'ono di percezione il nostro mondo diviene

;;- . \empre pii manifesto e voi vi rapportate an . - -.me vi rapportate al manifesto. Se continua-r r -\pandere la vostra percezione attraverso I'e-

, - -..)ne personale, una porzione sempre mag-s, -: Jc'll 'Universo diviene per voi manifesta e voi

i , . :J inate al l 'Uno universale. In un certo senso.. ' - : lC a CaSa.

\:iraverso I'espansione della realtd percepita- --:i ' urn?Do pud scegliere (e sceglie) su quale':: -.nza percepire e addirittura esistere nell'uni-*. . manifesto. E uno strumento per comprende-

'- .rdine implicato. Si potrebbe dire che questor- ..r'rSo e il gioco della vita. Quando I'ordine im-;' --1:o e I'ordine esplicato diventano la stessa co-

-r ;:azie all 'espansione della percezione, allora sii.i ;: unge I'i l luminazione.

Possiamo ricorrere ad analogie: paragoniamo il:, manifesto a un disegno tracciato col gesso'' ::.ro su una lavagna bianca. Un disegno in bian-

..r una lavagna nera corrisponderebbe all ' ingres-. :e I non manifesto nella sfera dualistica. Un dise-5- .- multicolore su una lavagna beige sarebbe para-I -.abile all 'universo multidimensionale. Si po-- ::bero considerare queste come fasi del processo

: -.lutivo della percezione umana, o di cio che I'uo-: . i, o del dio/dea interiore che percepisce se stes-

- a. Dunque, via via che ci inoltriamo in dimen-ri piir ampie della realtir, i colori si fanno piu di-

" :.ti e dimensionali. come avviene con i colori:- :lridimensionali che si compenetrano.

E di questo che tratta tutto il nostro discorso:- -.gnare all 'umanitir un nuovo tipo di percezione: percezione sensoriale superiore). La tua visione

-rr'rn? ti consente di scegliere che cosa vedere, in: -ale dimensione e su quale banda di frequenza., .roi guardare la manifestazione fisica o cid che.:iami la realth fisica? O vuoi vedere il l ivello ete-- :o inferiore, quello emotivo e su su fino all 'eteri-

-,. superiore o addirittura all 'ottavo o nono livello::' l l 'aura? Tu scegli come sintonizzare la tua per-

-czione; decidi se vedere a livello microscopico op-:ure macroscopico. Il Dio manifesto sceglie diranifestarsi solo attraverso la percezione, ciod..'eglie su quale parte della faccia dell'oscuro ma-r.rfestarsi mediante le percezioni. Vi sono esseri fra

voi che non possono vedervi e che voi non potetevedere: hanno scelto di vivere secondo una diversaapertura percettiva. Comprendi, mia cara?>>

Barbara: <No. Comincio a essere stanca. Que-sto discorso d troppo lineare>>.

Heyoan: <E perchd ancora una volta cerchiamodi far rientrare queste informazioni nel vostro rag-gio di percezione limitato. Consenti alla tua perce-zione di espandersi mentre ti guidiamo in un'altrasfera di luce. Quando entrerai in quello spazio,guarda la luminositir, senti la gioia...>

A quel punto fui condotta verso sfere semprepii alte, ognuna piir magnifica della precedente,ognuna piu difficile da percepire e, apparenternen-te, piir sottile e meno dotata di forma. Mi condu-ceva la mia guida, Heyoan.

Salimmo fino al punto piu alto a me percepibile;allora Heyoan disse: <Ora siamo alla soglia delSanto dei Santi, che ogni essere umano desideravarcare)).

Vedevo le mie vite passate scorrere sotto di mecome folate di profumo di gelsomino nell'aria not-turna. A ogni passaggio sentivo un richiamo a vol-germi indietro verso la realtd e ogni volta a questorichiamo mi sembrava di cadere. Cercai di aderirea una sensazione di esistenza, che andava al di lddi Barbara, al di ld del tempo, al di ld delle vite...

Cercai di varcare la soglia del Santo dei Santi.Heyoan: <<Non d una questione di tentare di ar-

rivare; si tratta piuttosto di lasciarsi andare a esse-re dove gid si d. Qui si ha spazio all ' infinito; d unostato che trascende il tempo e lo spazio. Non vi dalcun bisogno di affrettarsi. E questo che l'animarichiede>.

Poi mi trovai a passare per una porta tra le duezampe della Grande Sfinge e davanti a me c'eraHeyoan seduto su un trono.

Heyoan: <<Cosi, mia cara, quando parli del gua-rire, sappi che la guarigione d I'apertura delle por-te della percezione, che consente di accedere alSanto dei Santi e di essere una cosa sola con ilCreatore. Non d niente di piil e niente di meno. Eun processo per fasi successive in quella direzione.La meta d I'i l luminazione; la guarigione ne d unsottoprodotto. Cosi, ogni volta che un'anima si ri-volge a te perchd tu la guarisca, sappi che d questoche cerca.

<Ricorda che quando qualcuno viene da te incerca di aiuto o per essere guarito, le sue parolegiungono attraverso le sue porte della percezione,

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174

che possono essere ampie o strette. Un dito in-fiammato, una malattia che pud costare la vita, ola ricerca della Veritd - cio che viene chiesto passaper la porta della percezione, ma cid di cui vi d bi-sogno d semplicemente questo: la risposta al desi-derio dell'anima. L'anima dice: 'Aiutami a trova-re la strada per tornare a casa. Aiutami a trovarela strada verso il Santo dei Santi, nella pace delleere, nel Vento che sussurra la veritir attraverso i se-col i '>.

A questo punto della meditazione fui scossa daun brivido e piansi di gioia. Heyoan mi aveva det-to pii di una volta che il significato del suo nomeera <Vento che sussurra la veritir attraverso i seco-

li>. Ora comprendevo. Attraverso la meditazione,il mio spirito guida mi aveva fatto capire che lui eio eravamo una cosa sola; con ogni cellula del miocorpo avevo riconosciuto di essere il <Vento chesussurra la veritii attraverso i secoli>.

Lo spirito prosegui: <E cosi qui siedo, Heyoan,corona di gemme; ogni gemma d una veritd, unaveritir conosciuta. Cosi, io esisto, sono sempre esi-stito e sempre esistero; al di ld dello spazio e deltempo, al di ld della confusione; manifesto eppureimmanifesto; noto eppure ignoto. E qui sedetevoi, tutti voi; voi semplicemente desiderate saper-lo, da dove vi trovate con la vostra percezione li-mitata>.

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Parte quinta

Terapia spirituale

<E voi farete miracoli anche piu grandi di questi.>

GEsu

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hroduzione. II vostro campo energetico b il vostro strumento

It . : - i i stato chiarito in che cosa consiste il pro-{Fr. :.,'rapeutico in termini personali, umani,r:r: ::,-i e spirituali, passerd a descrivere le varie*-: . - : . che ho appreso in anni di prat ica.

':. .rdo un principio valido in ogni campo, per

r':- ;uarire gli altri bisogna iniziare da se stessi.I :' :..r requisito di ogni terapeuta d la capacitd di.,- - rra di s6, altrimenti egli si ammalerir con fa-;u:3 pslgfi{ il suo lavoro lo costringe ad attingeres- :mente al suo campo energetico. Cid che in-r:,: ' Jire d che egli userir il suo campo energeticor:r ...r112n16 per preservare la propria salute e il!" :::o equilibrio, ma anche per convogliare suirr-: , 'rri le energie che servono a guarirli. Il suorr-:\] non avri necessariamente bisogno delle:-:- -.nze che si trovera a trasmettere, ma esso de-,' :-r sempre trasmetterle, e per farlo deve vibra-

- . - quelle determinate frequenze o sui loro ar-

ar,:.lci. E un po' come viaggiare su un otto volan-

': : frequenze di vibrazione devono subire sbalzi:.::nui e si deve costantemente trasmettere luce

: rrensitir variabile. Questo influisce sulle condi-:, :.r del guaritore. Da una parte d benefico, per--': accelera il suo processo evolutivo personale;::' lrri, i l continuo variare delle frequenze e del-

::ensitir tende a spezzare gli schemi di difesa e a| -.gliere i blocchi nel campo energetico. Dall'al--i. perd, il terapeuta rischia di esaurire le proprie

=r'rgie, se non si mantiene perfettamente in for-:i. Egli non genera I'energia che trasmette al pa-: inte, ma eleva la propria frequenza vibratoria al: . ', ' l lo necessario al paziente stesso, in modo tale

- .aptare e convogliare verso di lui le energie del

:.lmpo universale. Questo processo, detto induzio-

ne armonica, d possibile se il terapeuta dispone diabbondanti energie ed d in grado di concentrarle.Finch6 il suo voltaggio energetico d pii alto diquello del paziente, sard in grado di fornirgli ener-gia; ma se opera in condizioni di stanchezza nonpotrir produrre un voltaggio superiore a quello delmalato. La corrente tende a passare dai voltaggisuperiori a quelli inferiori e in queste condizioni ilguaritore potrebbe captare le energie negative del-la persona malata. Se egli d molto sano, il suo si-stema potrd neutralizzarle caricandole o respin-gendole, ma se d stanco o esaurito gli sard moltopii difficile difendersi. Se d gid incline a certi pic-coli disturbi, questi tenderanno ad acuirsi. D'altraparte, se il terapeuta si prende cura di se stesso, ilguarire qualcuno che soffre dei suoi stessi disturbigli sari di valido aiuto per imparare a generare lefrequenze che gli servono a sanare il proprio orga-nismo.

Hiroshi Motoyama ha compiuto esperimenti ri-levando le linee di agopuntura del terapeuta e delpaziente prima e dopo la cura. In molti casi, le li-nee del terapeuta connesse con un determinato or-gano risultavano basse dopo la terapia; tuttavia,entro qualche ora recuperavano la forza iniziale.Le ricerche di Motoyama hanno anche dimostratoche la meridiana del cuore del guaritore d piir fortedopo una seduta terapeutica, il che significa che ilterapeuta usa sempre il chakra del cuore, comepreciserd nei capitoli che seguono.

In questa parte del volume descriverd le tecnicheterapeutiche per i vari livelli dell'aura e le praticheche i guaritori devono seguire per conservare lapropria salute e il proprio equilibrio.

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21. Pratiche preparatorie per il terapeuta

Preparazione generale

PRrua di eseguire una terapia d necessario aprirsie sintonizzarsi con le forze universali. Questa duna pratica che va seguita costantemente nella vi-ta; il guaritore deve perseguire la veritd ed essererigorosamente onesto con se stesso, in ogni sferadella sua esistenza. Ha bisogno del sostegno deisuoi amici e di una forma di disciplina spirituale odi purificazione. Ha anche bisogno di maestri, siasul piano spirituale sia su quello fisico, e devemantenere sano il suo corpo per mezzo di esercizi,di una sana alimentazione, di una dieta bilanciata(che comprenda vitamine e minerali in abbondan-za, poiche il consumo di questi elementi e maggio-re quando si metabolizza energia ad alta frequen-za), di riposo e di svago. Con questo genere di nu-trimento il terapeuta mantiene il proprio veicolofisico in condizioni tali per cui d in grado di au-mentare le proprie vibrazioni e di attingere alleenergie universali, diventando un canale per leenergie benefiche che servono a operare la guari-gione. Il primo passo consiste dunque nell'elevarela frequenza delle proprie vibrazioni e nel connet-tersi con tali energie.

Prima di iniziare una giornata di sedute terapeu-tiche d bene fare dell'esercizio fisico al mattino edesercizi di meditazione per centrarsi e aprire ichakra. Non d necessario dedicarvi troppo tempo:bastano 30-45 minuti. Descriverd ora le praticheche trovo piir efficaci e che vario, di tanto in tanto,per soddisfare i bisogni in continuo mutamentodel mio sistema energetico.

Esercizi quotidiani per I'apertura de\e\\nee \\agopuntura

l) Mettetevi supini, con le braccia lungo i fianchie Ie palme delle mani rivo)te )n su; tenete i piedi

I e g g e r m e n tu aficor/e' r2,aa?a 2:v eytse c o m o di .

Chiudete gli occhi e rilassatevi completamente.concentrandovi sulle singole parti del corpo, unadopo l'altra. Respirate in maniera naturale. Con-centratevi sul respiro e contate - uno (inspirazio-ne), uno (espirazione); due, due, e cosi via - percinque minuti. Se la mente comincia a divagare.concentratela di nuovo sull'atto del contare; se di-menticate a quale numero siete arrivati, tornate dacapo ricominciando da uno.

Concentrando l'attenzione sul contare il numero dei respiri per qualche minuto consecutivo r

accorgerete che la mente e il corpo gradualmentsi rilassano.

2) Il primo esercizio del giorno e meglio eseguirprima di alzarsi dal letto; prendete anche voi qsta abitudine, se non disturba chi vi dorme accto (il che d probabile). Restando supini, apritebraccia in modo che siano perpendicolari al corpiegate le gambe portando in su le ginocchia esciando le piante dei piedi completamente pisul letto. Con le spalle ben aderenti al letto, laste cadere le ginocchia a destra e girate la testa anistra. Riportate le ginocchia in posizione e fatmovimento contrario: lasciatele cadere a sinrmentre girate il capo a destra. Ripetete I'esercfinche il vostro dorso non si sentirir sufficmente sciolto.

Gli esercizi delle giunture sono particolarrnutili quando si vuole far fluire l'energia liberte nei canali di agopuntura. Dato che tutti idiani passano per le giunture, muovendo qsi attiva. I seguenti esercizi per le giunturestati studiati a questo preciso scopo da Hr:Motoyama, che li ha descritti in un libretto i\a\s The Funct\ontrt Retcrtronshio B€tt.';vrAsanas and Acupuncture Merid:;-

3) Sedete in posizione eretta sul :.gambe tese e unite; posate le p; :' :suolo ar' lati de) corpo epjegater: - -

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r79

: . . . i sul le braccia tese. Concentrate I 'at tenzione.-.lc dita dei piedi; muovete le dita di entrambi i:,:di tenendo ferme le gambe e le caviglie: flettetec:-:amente, poi distendete. Ripetete dieci volte (v.: . 29A).

I Rimanete seduti nella posizione descritta sopra.i ; ':tete e distendete le caviglie il piir possibile (v.

; . l9B).

' Partendo dalla stessa posizione dell'esercizio 3,: . aricate un poco le gambe. Tenendo i talloni a.'rratto con il pavimento fate ruotare le caviglie: :. ' i volte da una parte e dieci dall'altra.

: Rimanete seduti con il busto eretto. Piegate e

--..evate la gamba destra il piit possibile in corri-,;\)ndenza del ginocchio spingendo il tallone in:,:rtro al massimo (verso la natica destra). Rad-:' .uate la gamba senza che la punta del piede o il=.ione sfiorino il pavimento. Ripetete dieci volte,:,.i eseguite I'esercizio con la gamba sinistra (v.' ; . 29C).

- Partendo dalla stessa posizione seduta tenete

-:.a coscia con entrambe le mani nella parte alta,, -' ino al tronco. Fate ruotare la parte inferiore::lla gamba (sotto il ginocchio) attorno al proprior.se dieci volte in un senso e dieci volte nell'altro.i,:petete con la gamba sinistra.

i Piegate la gamba sinistra e appoggiate il piede..:ila coscia destra. Tenete il ginocchio sinistro con3 mano sinistra e mettete la mano destra sulla cavi-:.ra sinistra. Con la mano sinistra, muovete su e giir= samba piegata, senza forzarla eccessivamente,':lasciando il pii possibile i muscoli della gamba,r:':S&. Ripetete con la gamba destra (v. fig. 29D).

;r Sedendo nella stessa posizione dell'esercizio 8'rre ruotare il ginocchio destro attorno alla giun-'ira dell'anca destra dieci volte in senso orario e::eci in senso antiorario. Ripetete con il ginocchio.:nistro (v. fig. 29E).

-,1) Sedendo a gambe tese e unite , alzate le braccia:: avanti portandole ad angolo retto con il busto.\prite le mani tendendo bene le dita, poi chiudete-.' lasciando il pollice all'interno e stringendo il pu-

;no. Ripetete dieci volte (v. fig. 29F).

I l) Conservate la posizione dell'esercizio prece-dente e piegate la mano verso I'alto e verso il bassodieci volte (v. fig. 29G).

12) Sedendo nella stessa posizione fate ruotare ipolsi dieci volte in senso orario e dieci in senso an-tiorario.

l3) Assumendo la posizione iniziale dell'esercizio10, tendete le braccia in avanti con le palme dellemani rivolte in su. Piegate entrambe le braccia aigomiti toccando le spalle con la punta delle dita,poi estendetele di nuovo. Ripetete dieci volte. Orafate lo stesso esercizio (dieci volte) con le bracciatese ai lati (v. fig. 29H).

l4) Rimanete nella stessa posizione, con le bracciapiegate in modo che le dita poggino sulle spalle.Sollevate i gomiti i l piu in alto possibile, poi ab-bassateli. Ripetete dieci volte. Ora portate i gomitiin avanti, per dieci volte (v. fig. 29I).

l5) Mantenendo la posizione dell'esercizio l4 ese-guite un movimento circolare con i gomiti facendoruotare le giunture delle spalle. Ripetete il movi-mento dieci volte in un senso e dieci nell'altro. Fa-te in modo che il movimento rotatorio sia il piirampio possibile, portando i gomiti a contatto da-vanti al busto (v. fig. 29J).

Quando avrete imparato questi esercizi, potreteeseguire contemporaneamente quelli per le dita deipiedi e delle mani, quelli per le caviglie e i polsi.

l6) Ora mettetevi supini e sollevate il busto, senzaappoggiarvi alle mani, fino a trovarvi seduti con ilbusto eretto. Ripetete il movimento almeno diecivolte. Cercate di arrivare pian piano a venti ripeti-zioni.

17) Toccate le punte dei piedi con le mani senzapiegare le gambe, stando seduti a busto eretto econ le gambe tese e unite. Ripetete dieci volte. Poistate per tre minuti nella posizione piegata, con lemani sulle punte dei piedi.

l8) Divaricate le gambe piir che potete e ripeteteI'esercizio 17, toccando prima un piede e poi I'al-tro. Ripetete dieci volte. Ora piegatevi in avantiprotendendovi al centro e rimanete in questa posi-zione per tre minuti.

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., ' .:auire una serie di rotazioni della testa e del*,,,-, \izate e abbassate la testa dieci volte. Poi*-s'. 'r un movimento rotatorio prima in sensor r .;uindi in senso antiorario, finch6 non ave-r r ..-':iazione che il collo sia pii sciolto.

s' \ l : : :etevi in piedi a gambe divaricate, lascian-r: . '-r 60 centimetri fra un piede e l'altro. Piega-r ::ro sinistra portando il braccio destro sopra| :t:: e protendendolo anch'esso a sinistra. Ripe-p - : . \erse volte. Poi eseguite la f lessione versor-.- ' : . protendendo i l braccio sinistro.

bcrrizi quotidiani per aprire e caricarerlakra

-.rlco tre serie di esercizi che servono per cari-"r.- j 3 aprire i chakra. La prima serie consente::-- -:rima apertura dei chakra ai primi tre livelli;.: .rura. La seconda apre i chakra al livello astra-c I a terza serie unisce movimenti e respirazione,- ..j:\ e per l'apertura dei chakra ai livelli superiori! : . aura.

f-sercizi fisici per aprire e caricare i chakrar primi tre livelli dell 'aura

. -'-';ti esercizi sono illustrati nella figura 30.

chakra. Divaricate bene le gambe, mettendo:iedi nella posizione che vi offre la maggiore=bilitir. Piegate le ginocchia pii che potete (col

-:npo dovrete riuscire ad abbassarvi tanto che

- natiche arrivino all'altezza delle ginocchia).- .rrnate in posizione eretta, poi abbassatevi di- jovo. Ripetete questo movimento diverse vol-

-. Ora aggiungete un ulteriore movimento: butta-: in avanti il bacino con decisione, poi spingetelo:.dietro. Enfatizzate il movimento in avanti. Ese-:.rite il doppio movimento tre volte mentre vi pie-:lre sulle ginocchia. Rimanete con Ie ginocchia:legate e ripetete altre tre volte, e infine tre volteancora mentre tornate in posizione eretta. La par-:: piu importante di questo esercizio d costituita.:ai movimenti del bacino mentre avete le gamberiegate. Ripetete I'esercizio completo almeno tre', olte.

l ' chakra. Divaricate le gambe in modo che la di-

'rzrrz?. fra i piedi corrisponda all'ampiezza delle

vostre spalle. Muovete avanti e indietro il bacinopiegando leggermente le ginocchia. Ripetete diver-se volte.

Ora immaginate di trovarvi all ' interno di uncilindro e di doverlo lucidare con un movimen-to delle anche. Con le mani sui fianchi. fate ruota-re il bacino uniformemente (come se doveste ade-rire perfettamente alla superficie interna del ci-lindro).

3o chakra. Per questo esercizio dovete essere indue. Tenetevi saldamente per le mani; mentre unodei due agisce da sostegno, I'altro dovrd saltare sue gii, alzando le ginocchia il piir possibile. Saltateininterrottamente per alcuni minuti. Riposate(senza piegarvi in avanti). Datevi il cambio.

4o chakra. Questo d un esercizio isometrico. Met-tetevi carponi, come illustrato nella figura 30. Igomiti non devono toccare il pavimento e le brac-cia devono fare da fulcro. Cambiate I'angolazionedelle gambe e delle natiche finche non avvertiteuna pressione fra le scapole (alcuni soggetti ma-schili con i muscoli delle spalle molto sviluppatiavvertiranno la pressione piir nelle spalle che nellescapole, quindi dovranno fare attenzione). A quelpunto esercitare una pressione isometrica in quellazona spingendo tutto il corpo in avanti per un po-co; quindi ritraetevi. Potete esercitare la pressionea partire dalle anche e dalle gambe. Questo eserci-zio stimola I'aspetto posteriore del chakra del cuo-re o centro del la volontd.

Per stimolare I'aspetto anteriore del 4' chakratrovate un oggetto di grandi dimensioni e di formacilindrica come un barile oppure lo schienale diuna poltrona (meglio ancora se disponete dell'ap-posito sgabello per gli esercizi di bioenergetica).Piegatevi all ' indietro completamente, con la schie-na appoggiata allo sgabello e con i piedi ben pian-tati per terra. Rilassatevi e consentite ai muscolidel torace di al lungarsi .

5o chakra. Eseguite piu volte i seguenti esercizi perla testa e per i l col lo. Movimento verso l 'a l to, poiverso il basso. Rotazione a destra, poi a sinistra.Movimento in diagonale in alto verso sinistra, poiin basso verso destra e viceversa. Movimento rota-torio completo attorno all 'asse del collo, in sensoorario e poi antiorario.

Il chakra della gola risponde molto bene ancheal suono. Cantate!

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1 o chokro

qombe betr ivoricote

distonzo Pori ol l 'omPiezzodelle sPolle

Figura 30. Esercizi fisici per caricare e aprire i chakra

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]lrllil|lil]||lil||ill|l|ililil|ilil|||lil|ilililruilIrufluryururuiln|fuiMIlil*'fWr*,o*,*

+---- --- >

-ErF: 0oster iore

I r ' : . rokrO

: ' :nokro. Ripetere l 'eserciz io per i l 5" chokro,

- ' :hokro. Posiz ione <o condelo> (sul lo testo)

ospettodel y 'o

5o chokro

mo con gl i occhi onzich6 con i l copo

,/./

./onter iore

chokro

Figura 30 (seguito). Esercizi f isici per caricare e aprire i chakra

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184

Se non visiasi.

6o chakra.chakra, ma

va di cantare, emettete dei suoni qual-

Eseguite gli stessi esercizi per il 5"con gli occhi.

7o chakra. Massaggiate la sommitd del cranio conun movimento circolare in senso orario usando lamano destra.

2. Esercizi di visualizzazione per aprirei chakra al quarto livello dell'aura

Per eseguire questi esercizi sedete comodamente suuna sedia oppure sopra un cuscino sul pavimentonella posizione del loto. Dopo aver rasserenato lamente con un esercizio di meditazione, concentra-te l'attenzione sul primo chakra. Visualizzatelocome un vortice di luce rossa che gira in senso ora-rio (immaginando di vederlo dall'esterno del vo-stro corpo). Esso si trova esattamente sotto di voi,con I'estremitd piir ampia verso il suolo e il verticepuntato verso il fondo della spina dorsale. Mentreguardate il vortice che gira, inspirate rosso; poiespirate rosso. Visualizzate il respiro rosso men-tre inspirate; quando espirate non visualizzate,ma limitatevi a osservare di che colore d il re-spiro. Ripetete finchd il vostro respiro non vi ap-paririr chiaramente rosso sia quando inspirate siaquando espirate. Se il rosso d piir chiaro o piu(sporco)> durante l'espirazione, significa che ave-te bisogno di equilibrare le vostre energie ros-se. Se d pii chiaro, avete bisogno di aggiunge-re pitr rosso nel vostro campo energetico. Se epiir <sporco)), avete bisogno di pulire il vostrochakra di base, cosa che potete fare ripetendo I'e-sercizio finchd I'inspirazione e I'espirazione nonsono dello stesso colore. Questo vale per tutti ichakra.

Conservando I'immagine del primo chakra,spostatevi sul secondo, che si trova circa 4 centi-metri sopra I'osso pubico. Visualizzate due vorti-ci, uno anteriore e uno posteriore, di un brillanterosso-arancio, che girano in senso orario. Inspira-te rosso-arancio, espirate rosso-arancio. Ripetetepiir volte. Assicuratevi che I'inspirazione e I'espi-razione siano dello stesso colore, prima di proce-dere.

Conservando la visualizzazione del primo e delsecondo chakra, salite fino al lerzo, situato nelplesso solare. Visualizzate due vortici gialli. Inspi-

rate ed espirate giallo. Ripetete finch6 il giallo norrisulterir brillante sia all'inspirazione sia all'espirazione.

Spostatevi sul cuore e visualizzate due vorticverdi che girano in senso orario. Inspirate ed espirate verde finch6 i colori non saranno equilibratiGuardate verso il basso per accertarvi di poter vedere la rotazione di tutti i chakra che avete attivato, poi spostatevi sul chakra della gola.

Per attivare il chakra della gola inspirate e<espirate azzurro attraverso i vortici che girano irsenso orario.

Passando al chakra del terzo occhio, visualizzate in violetto due vortici - sui lati anteriore e posteriore del capo - che ruotano anch'essi in sens<orario.

Salite ora al chakra della sommite del capo; d dun bianco opalescente e si trova sopra la testa corI'estremitd piir ampia verso I'esterno. Visualizzatrla sua rotazione in senso orario. Inspirate biancoespirate bianco. Ripetete. Visualizzate tutti e settechakra che girano in senso orario e la corrente ener.getica verticale che scorre su e giir lungo la colonn:vertebrale. Quando inspirate essa sale con continurpulsazioni verso I'alto, quando espirate scende,sempre pulsando. Vedete tutti i chakra collegati a.!la corrente verticale dalla parte del vertice, con ichakra della sommitd del capo come punto superiore di immissione ed emissione dell'energia che pelcorre il vostro campo, e quello di base come pun!{di immissione ed emissione inferiore. VisualizzarI'energia pulsante che entra attraverso tutti i chakrquando inspirate; ora il vostro campo d pieno tquesta energia luminosa. Vi consiglio di eseguuquesto esercizio per aprire e caricare i vostri chakrprima di iniziare una seduta terapeutica.

3. Esercizi di postura e di respirazione percaricare e aprire i chakra al quinto, sestoe settimo livello dell'aura

Gli esercizi piir efficaci per caricare il campo auco, liberarlo, renderlo piii luminoso e rafforzarsono quelli prescritti dallo yoga kundalini, incltrati sulle posture, sulla respirazione e sulla flerbiliti della colonna vertebrale. Se ne avete l'oportunitir, vi consiglio di impararli direttamenrcun ashram dove si pratica questo tipo di yoga. Isemplificato alcuni di questi esercizi, che sono:lstrati nella figura 31.

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' :r rr.. Mettetevi seduti sui talloni, con le ma-* :, -;1.' sulle cosce. Flettete in avanti la spinah''-..r . nella zona pelvica e inspirate; inarcatelaf- :: J ::ro ed espirate. Se volete, potete pronun-

m. -- mantra a ogni respiro. Ripetete diverse

f -:rra. Sedete sul pavimento a gambe incrocia-ri r.' :-:rrate le caviglie con entrambe le mani e in-{F5-i'-' profondamente. Inarcate in avanti la co-F::.! '. c'rtebrale e sollevate il busto; fate ruotare{ -:.i 'tro la parte alta del bacino. Mentre espira-T ::::rate la spina dorsale all ' indietro e portate laryt:-i :ell'ica in avanti. Ripetete varie volte pro-r*I:'- .:ndo, se volete, un mantra.

I . -ikra. Un altro esercizio per il secondo chakra{:r. .:e nel mettersi supini, con la parte alta delh,, - rollevata e i gomiti che servono da appog-r.. i.rllevate entrambe le gambe di circa 30 centi-rr Divaricatele e inspirate; mentre espirate, in-;..- f,te le gambe all'altezza delle ginocchia, te-E:- :.)le tese. Ripetete varie volte. Sollevate lesu-rc' un poco pii in alto e ripetete di nuovo.r- .cguite in questo modo finch6 i vostri piedir:r iaranno sollevati da terra di circa 80 centime-r- Poi seguite il processo inverso, abbassandoa-r--. piano le gambe. Riposate. Ripetete varie

" :hakra. Sedete a gambe incrociate. Mettete ler ':i sulle spalle, con il pollice dietro e le altre dita:-r.enti. Inspirate ed eseguite una torsione verso,i:.:rr&l espirate ed eseguite la torsione a destra.-: :espirazione dovrebbe essere lenta e profonda.I r:., ' in modo che la spina dorsale resti dritta. Ri-;r::re varie volte e invertite la direzione. Ripetetel:--ora. Riposate per un minuto.

Rifate I' intero esercizio sedendo sui talloni.

: chakra. Mettetevi supini con le gambe unite: .ollevate i piedi di circa 15 centimetri. Solle-..:e da terra la testa e le spalle alla stessa altez-:: dei piedi; guardate la punta dei piedi e pun-::e in quella direzione con le dita delle mani, ten-:endo le braccia. Rimanendo in questa posizione'::pirate velocemente dal naso trenta volte. Rilas-

'rtevi contando trenta respiri. Ripetete diverse,. ' r l te.

r' chakra. Sedete in posizione eretta con le gambe:rcrociate e afferratevi le mani all'altezza del

chakra del cuore, agganciando le dita e puntandoi gomiti verso I'esterno. Ora sollevate il gomito de-stro abbassando I'altro e viceversa in un movimen-to oscillatorio come quello di una culla. Fate deirespiri lunghi e profondi seguendo il ritmo del mo-vimento. Inspirate, espirate e tendete le braccia infuori stringendo la presa delle dita. Cosi varie vol-te. Riposatevi per un minuto.

Ripetete l'esercizio stando seduti sui talloni. Inquesto modo I'energia sale pitr in alto.

Tenete la regione pelvica ben trattenuta in-dietro.

5o chakra. Sedete a gambe incrociate e afferratesaldamente le ginocchia. Non piegate le braccia.Inarcate indietro la parte alta della spina dorsaleinspirando; riportatela in posizione normale espi-rando. Ripetete varie volte. Riposate.

Ora inarcate la colonna vertebrale sollevando lespalle mentre inspirate; abbassate le spalle espi-rando. Ripetete diverse volte. Inspirate e trattene-te il respiro per quindici secondi tenendo le spallesol levate. Ri lassatevi .

Ripetete entrambi gli esercizi stando seduti suitalloni.

6o chakra. Sedete a gambe incrociate e afferratevile mani all'altezza della gola, agganciando le dita.Inspirate; trattenete il respiro; poi contraete I'ad-dome e gli sfinteri e spingete I'energia verso I'alto,come se schiacciaste un tubetto di dentifricio perfarne salire il contenuto. Espirate facendo uscirel'energia dalla sommitd del capo, mentre sollevatele braccia sopra la testa tenendo sempre le dita ag-ganciate. Ripetete.

Eseguite I'esercizio stando seduti sui talloni.

7o chakra. Sedete a gambe incrociate, con le brac-cia tese sopra la testa. Intrecciate le dita a ecce-zione dei due indici, che rimarranno puntati ver-so I'alto. Inspirate spingendo in dentro la zo-na dell'ombelico e dicendo ((sat)). Espirate rilas-sando lazona dell'ombelico e dicendo <nam>. Ri-petete respirando rapidamente per vari minuti.Poi inspirate e fate salire I'energia dalla base del-la spina dorsale alla sommitd del capo contraen-do prima i muscoli degli sfinteri, poi quelli dellostomaco. Trattenete il respiro, poi lasciatelo anda-re, tenendo i muscoli contratti. Rilassatevi. Ripo-sate. Se non vi va il mantra <<sat nam)). usatene unaltro.

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2o chokro

Figura3l .Eserciz id i respirazioneediposturapercar icareeapr i re ichakra

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5o chokro

chokro

\

Figura 31 (seguito). Esercizi di respirazione e di postura per caricare e aprire i chakra

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Ripetete l'esercizio stando seduti sui talloni. Ri-posate.

Ripetete senza usare il mantra e respirando rapi-damente attraverso il naso.

7o chakra. Sedete a gambe incrociate. Tenete lebraccia sollevate a un angolo di 60 gradi, senzaflettere i polsi nd i gomiti e con le palme delle manirivolte in su. Respirate rapidamente attraverso ilnaso per un minuto, premendo I'aria contro laparte alta e posteriore della gola. Inspirate, tratte-nete il respiro e spingete in dentro e in fuori l'ad-dome per sedici volte. Espirate e rilassatevi. Ripe-tete due o tre volte. Riposate.

Respirazione di colori per caricare il campoaurico

Tenendo i piedi paralleli e a una distanza, l'unodall'altro, pari all'ampiezza delle spalle, eseguitelentamente dei piegamenti sulle ginocchia. Espira-te mentre scendete e inspirate quando risalite.Scendete il piir possibile senza sollevare i talloni daterra. Tenete le braccia rilassate e il dorso eretto(non piegatevi in avanti). Lasciate sporgere un po-co in avanti la parte bassa del bacino.

Ora stendete le braccia in avanti, con le palmedelle mani rivolte verso il basso. Aggiungete unmovimento circolare delle mani al moto di sali-scendi che state giir compiendo. Mentre salite ten-dete le braccia in fuori; quando siete all'apice delmovimento portate le braccia contro il corpo (conle palme in giir) e tenetele cosi durante il movi-mento discendente. Quando raggiungete il puntopiir basso tendete nuovamente le braccia in avanti(v. f ie. 32).

Aggiungete al movimento la visualizzazione.Dovrete inspirare colori dalla terra, attraverso ipiedi e le mani, e dall'aria tutt'attorno. Quandoespirate emetterete i colori. Respirate ciascun co-lore diverse volte.

Iniziate con il rosso. Quando raggiungete il pun-to piu basso del movimento, inspirate il rosso. Vi-sualizzate I'intera sfera della vostra aura che siriempie di rosso. Dopo aver raggiunto I'apice delmovimento, non appena iniziate ad abbassarvi dinuovo, espirate il rosso. Provate di nuovo. Vedetechiaramente il colore con gli occhi della mente? Senon lo vedete bene, ripetete I'esercizio finchd la vi-

sualizzazione non vi riuscird. I colori che vi risultano pitr difficili da vedere sono probabilmente quelli di cui il vostro campo energetico ha bisogno. Limitatevi a osservare il colore quand,espirate, senza esercitare alcun controllo. Quando d brillante e limpido, passate al colore successivo.

Ora inspirate il colore arancio mentre salite. Lasciate che penetri in voi dal suolo, attraverso i piedi e le mani. da tutta I'aria circostante. Se trovatdifficile visualizzare nella mente questi colori, procuratevi dei campioni di colore da guardare; o forse la visualizzazione vi risulterir piir facile se chiudete gli occhi. Ripetete ancora I'esercizio con il colore arancio.

Proseguite in questo modo visualizzando, iquest'ordine, i seguenti colori: giallo, verde, azzurro, violetto e bianco. Prima di passare al colorsuccessivo, dovrete riuscire a vedere tutta la sferdella vostra aura intrisa del colore che state visualizzando.I colori che ho elencato si addicono perfettamente ai vari chakra.

Se volete aggiungere alla vostra aura vibraziorancora piu alte, proseguite con: argento, oro, platino e cristallino; poi tornate al bianco. Tutti i cclori di questo secondo gruppo dovrebbero averun aspetto opalescente.

Esercizi di vibrazione per connettersial terreno

Per eseguire questi esercizi dovrete tendere il copo in maniera tale che in esso si scatenino vibr;zioni fisiche involontarie. In questo modo aumelteri il vostro flusso energetico e i blocchi si sciglieranno. Queste pratiche sono molto usate nelCore Energetics e nelle terapie di bioenergetica

Mettetevi in posizione eretta, con i piedi parallli e discosti (alla stessa distanza delle spalle). Dolgli esercizi descritti sopra per caricare il camlenergetico, eseguite una serie di flessioni espirado quando scendete e inspirando quando risalitPiegate le ginocchia il piir possibile e prosegufinch6 le vostre gambe non si sentiranno stanciSe continuate abbastanza a lungo, le gambe cminceranno a vibrare involontariamente. Se qrsto non avviene, provocate la vibrazione soller ido e abbassando i talloni rapidamente varie volLasciate che la vibrazione si estenda alla parte ,

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t

Figura 32. Medrtazione sui colori con flessioni

:.-':iore delle gambe e al bacino. Con la pratica, a-r_' . r'rete a diffonderla in tutto il corpo. questo d un::rmo sistema per creare un forte flusso ener_i l : lco attraverso I ' i- - : r e pad ro n.eriu.rll':?" :Jf, :il' f ?;:ffi ::.',:. 5razione qualsiasi parte del corpo per aumen_":e localmente il flusso energetico. Di solito d ne_.-'\sario che vibri anche la zonapelvica, perch6 in

-.:L-sto modo aumentano le energie provenienti:tl la terra.che vengono metabolizzite iat primo e:rl secondo chakra. piir avanti, quunOo vi dedi_-lerete all 'attivitd terapeutica, vi basterd far ruo_'rre leggermente avanti e indietro il bacino mentre.:ate seduti, per poi aggiungere a quel movimentorndeggiante una breve e rapida vibrazione. Senti_-i' i€ zlulllentare il flusso energetico in tutto il- 'orpo.

Esercizi di meditazione in posizione seduta perla centratura

Ora sedetevi e dedicatezione. Mettetevi in unaschiena eretta.

l0-15 minuti al la medita_posizione comoda, con la

In,questo t ipo dimeditazione, un mantra eff ica_ce, che serve a far tacere Ia mente, C, ,.Sio immobi_le e so che sono Dio>. Tenete semplicemente la vo_stra coscienza concentrata sul rnuntru. Se la mentesi distrae, riportatela al punto Oi partenza.

Un altro sistema efficice p., f.._ure Ia menteconsiste semplicemente nel contare fino a dieci:contate ogni inspirazione e ogni espirazione fino araggiungere quel numero. La difficoltd sta nel fat_to che, ogni volta che la mente si aistrae e accoglieun altro pensiero che non sia il contare, dovete ri_

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cominciare da capo e ciod da uno. Questo generedi meditazione ci fa toccare con mano quanto ddebole e indisciplinata la nostra mente. Pochissi-me persone riescono ad arrivare a dieci al primotentativo.

Ora (dopo aver bevuto un bel bicchiere d'acqua)siete pronti ad affrontare una giornata di seduteterapeutiche.

Cura dell'ambiente di lavoro

E importante che il terapeuta operi in una stanzapulita, che d stata liberata dalle energie basse, dal-le vibrazioni negative, ovvero dall'energia orgoni-ca morta, come la chiamava Wilhelm Reich. Se dpossibile, scegliete un locale luminoso, in cui entrail sole, e che si affaccia direttamente sull'esterno.Potete tenerlo pulito anche con i metodi tradizio-nali degli indiani d'America: bruciandovi sostanzearomatiche, come ad esempio foglie di salvia e dicedro.

Per purificare il locale con salvia e cedro, mette-te alcune foglie essiccate di entrambe le piante inun contenitore e bruciatele. Gli indiani d'America,seguendo un'antica tradizione, usano una conchi-glia come contenitore, cosi che tutti e quattro glielementi - fuoco, terra, acqua e aria - sono parte-cipi. Se non disponete di una grossa conchiglia po-tete usare una padella. Quando il mucchietto difoglie ha preso fuoco estinguete la fiamma (il siste-ma migliore e coprire la padella con un coper-chio). Si produrrd cosi una grande quantitil di fu-mo, che dovrete far penetrare in ogni angolo dellastanza. La tradizione indiana vuole che si comincidal punto pii a oriente del locale, per procederepoi seguendo la direzione del sole che sorge (insenso orario). Quando eseguite questa operazionelasciate la porta aperta: il fumo attira I'energia or-gonica morta e la spinge fuori dalla porta.

Per completare la purificazione potete fare unapiccola offerta di farina di granturco, gettandolasul fuoco come atto di ringraziamento. Se voleteconoscere meglio queste antiche usanze degli in-diani d'America potete rivolgervi a Oh-Shinnahdella Four Corners Foundation, 632 Oak Street,San Francisco, California 94117. Oh-Shinnah pu-rifica con il fumo i suoi pazienti prima di ogni se-duta terapeutica, per liberarli delle energie basse.Se vi sentite ingombri di energie orgoniche morte,

potete compiere un'autopurificazione con il sima del fumo. Alcune persone bruciano sale ingJin una padella, versandovi sopra dell'alcool.volete purificare la stanza o un paziente, camnate in circolo reggendo il contenitore dal qtesce il fumo.

Se tenete dei cristalli nella stanza, contribuirno anch'essi ad assorbire le energie orgonimorte. Per purificarli, poi, potete immergerlluna bacinella con mezzo litro d'acqua di fontun quarto di cucchiaino di sale marino; lasciaa bagno tutta la notte. I generatori di ioni negahanno a loro volta un effetto purificante nell'zbiente. Non lavorate in una stanza non aeratdotata di illuminazione fluorescente; questo tdi luce genera frequenze che interferiscono cornormali pulsazioni dell'aura.

Se lavorate in una stanza non ventilata o con Ifluorescenti, col tempo probabilmente vi amm.rete. Comincerete ad accumulare energia orgonmorta nel vostro corpo e le vostre vibrazioni ppiano rallenteranno e si indeboliranno. Prima odovrete smettere di lavorare anche per diversi m,finchd il vostro sistema energetico non si sia purcato. Potreste non accorgervi nemmeno dell'bassamento della vostra energia, perchd contemraneamente diminuirir la vostra sensibilitit.

Cura di s6

Se vi rendete con'ro che state accumulando eneorgonica morta, purificate la vostra auro colbagno di venti minuti in una vasca piena d'a,tiepida alla quale avrete aggiunto mezzo chisale marino e mezzo chilo di carbonato di srDopo il bagno vi sentirete forse molto deboli,ch6 quel tipo di immersione fa uscire dal cuna grande quantitd di energie; disponetevique a riposare per ricaricarvi. I bagni di sole;no a ricaricare il sistema energetico; la durarI'esposizione ai raggi solari varia a secondsoggetto, poichd dipende dalle caratteristiclsistema energetico di ciascuno. Usate I'inrcercate di capire quando I'organismo dicesta>. Per ripulirvi delle energie orgonichepotreste aver bisogno di varie esposizioni rogni settimana.

Dopo ogni seduta terapeutica bisognsempre bere un bel bicchiere d'acqua di

ilr I'fiilfil

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l9 l

F. '. ale sia per il terapeuta sia per il paziente.fxn- 3iJ6 l'organismo con I'acqua, ci si libera|rir ::.r'rgie morte e si evita di congestionarsi. Pa-rrr:..:lmente, la ritenzione dei liquidi d in genereF -': al fatto che d'abitudine non si beve abba-*r:*-. acqua. Infatti, i l corpo ritiene I'acqua perL . - re le energie morte vengano trattenute in es-: : -rn penetrino piir a fondo nei tessuti.

--:.ralli offrono anche una protezione al siste-*r ::...rgetico del terapeuta. Per rafforzare il cam-p

-.'rgetico e renderlo meno permeabile potete

Fr r:1- sul plesso solare un cristallo di quarzo tra-lr..- j:te o un'ametista. Il quarzo rosa protegge il:rr-'- i. quando d indossato sopra il quarto chakra.r : nolto da dire in favore dell'uso terapeutico5 -:rstalli. In genere io ne adopero quattro sui1r--:nri, oltre a quelli che porto indosso: un'ame-rli.i, J un cristallo di quarzo rosa. Metto nella ma-r: .:nistra del paziente (meridiano del cuore) unr:\\r) cristallo di quarzo rosa e nella mano destrarn a-osso cristallo di quarzo incolore. Questi con-r - -iscono ad assorbire le energie orgoniche mor-E -:e vengono liberate durante la terapia. Usor5:j grossa ametista contenente depositi di ferro:<- il secondo o per il primo chakra, al fine die,iic'rsre forti pulsazioni nel campo energeticotr, laziente. Il ferro favorisce la connessione con:r :.rra, mentre i cristalli tendono a tenere il pa-:e:re nel corpo. Per quest'ultimo scopo d moltorr .: un cristallo di quarzo affumicato in corri-F,rndenza del plesso solare.

:r' volete indossare un cristallo dovete assicurar-,' -he sia del tipo giusto. Se d troppo forte aumen-"::a le vibrazioni del vostro campo energetico e col

-:lpo lo esaurird, poichd il vostro metabolismo di

:!iL' non riusciri a far fronte alle frequenze pro-

',\ate dal cristallo; in altre parole, non sarete inc.rdo di fornire al vostro campo energie sufficien-

a sostenere le piir alte vibrazioni. Pian piano per-:.irete energia. Se invece scegliete un cristallo che: .eggermente piir forte del vostro campo, questo:s verrd alimentato.

Se portate un cristallo che vibra a frequenze in-':riori a quelle del vostro campo, esso fara da fre-

no e rallenterd le frequenze della vostra energia. Edunque necessario scoprire gli effetti che ciascuncristallo ha su di voi. A mano a mano che vi raf-forzate potrete usare cristalli pii forti. Inoltre, do-vrete scegliere cristalli diversi per i diversi momen-ti della vita, a seconda delle circostanze.

I cristalli incastonati in vecchie montature han-no assorbito le energie dei precedenti proprietari evanno depurati in profonditi lasciandoli immersiper una settimana in un litro d'acqua di fonte conun quarto di cucchiaino di sale marino, oppure inun litro d'acqua di mare.

Per le mie sedute uso un tavolo per massaggi euna sedia da ufficio; in questo modo non devo sta-re in piedi tutto il giorno e ho un sostegno per laschiena. La sedia d dotata di rotelle, il che mi con-sente di spostarmi con faciliti. Durante le sedutemi alzo o rimango sulla sedia, secondo le necessi-tir. Inoltre, applico dell'olio ai piedi del pazienteper facilitare la penetrazione dell'energia nelcorpo.

Al fine di conservare la propria salute il terapeu-ta ha bisogno soprattutto di spazio e di tempo perle esigenze personali, cosa non facile, poichd lamaggior parte dei guaritori riceve un gran numerodi richieste; ma d indispensabile imparare a dire noe a riservare del tempo per se stessi, indipendente-mente dagli impegni. Voglio proprio dire che seavete bisogno di tempo ve lo prendete, costi quelche costi, altrimenti vi troverete ad aver esaurito leenergie e a dover sospendere il lavoro comunque.Non aspettate finch6 non avete piir nulla da dare.Riposate quando occorre e date spazio agli svaghie ai piaceri personali. E importantissimo che il te-rapeuta abbia una vita piena e soddisfacente, altri-menti finird per cercare di soddisfare i propri biso-gni attraverso il iavoro. Diventerd dipendente daisuoi pazienti e questo interferirir con il processo te-rapeutico. La regola d'oro del terapeuta d; primadi tutto I'io e cid che lo olimenta; quindi pauso eriflessione profondo; infine l'alimentazione deglialtri. Chi non segue questa norma prima o poibrucerir tutte le proprie energie e si ammalerd peraverle esaurite.

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22. Terapia a spettro completo

E tuponrexTE tener presente che il processo tera-peutico d diverso per i vari livelli dell'aura e che siopera a un livello piuttosto che a un altro. con mo-dalitd del tutto differenti. euesto punto verrirchiarito ulteriormente quando passeremo a descri-vere piir a fondo quel che avviene durante la tera-pia. L'altro principio da non dimenticare d che leenergie che servono per guarire passano dal chak-ra del cuore come in un crogiolo per essere trasfor-mate da spirito in materia e da materia in spirito,come ho anticipato nel capitolo 16.

Come prepararsi ad affrontare una giornatadi sedute terapeutiche

Prima di iniziare una seduta con un paziente do-vrete sintonizzarvi con le piu alte energie disponi-bili ed eseguire molti esercizi fra quelli descritti nelcapitolo precedente; in questo modo potrete libe-rare e caricare tutti i chakra, cosi che I'energia en-tri piu facilmente in voi. Fate questi esercizi di me-ditazione per diversi mesi, finchd non vi sarannofamiliari. Prima di iniziare una giornata di lavoroe importante costituire le energie necessarie e foca-lizzarsi sugli scopi da perseguire. Meditate la seraprecedente o la mattina, prima di entrare in attivi-td. Dedicate un minuto a ogni paziente; sgombratela mente e attingete energia per un minuto, ripe-tendo il procedimento per ciascuno dei pazientiche vedrete quel giorno. Un altro metodo consistenel mettere a fuoco la mente - senza altri pensieri- su ciascun paziente, mentre fate entrare in voiI'energia. Anche questo va fatto per un minuto perciascun individuo. Visualizzate o sentite I'energiache affluisce nel vostro campo. Avete bisogno an-che di molta esperienza nel captare e nel discerne-re, come si d detto nel capitolo 19; assicuratevi ilsostegno di alcuni amici che sono esperti in questecose. Questi due elementi (discernimento e soste-gno) non sono facoltativi, ma costituiscono un re-

quisito necessario per chiunque voglia agirenale per le energie che servono alla terapia. Sta di un lavoro in profonditir e non va trattaleggerezza nd come un gioco di societd. Uscorretto di queste tecniche pud provocare (tso provoca) esperienze spiacevoli e pud dannre la persona che si improvvisa medium o grre senza avere la necessaria preparazione sple. Il ruolo dell'intermediario energetico necesso terapeutico d in realtd un sottoprodott<disciplina spirituale. Una volta soddisfattirequisiti che ho elencato, si pud procedere alcizio che descriverd in questo capitolo e chea far entrare nel proprio campo le guide spirPer ora, eseguite gli esercizi spiegati nel ca21, prima di incontrarvi con il paziente.

Dopo aver salutato il paziente, spiegategvemente, se e la prima volta che lavorate c<cid che farete. E importante che il terapeutanichi il pit possibile nel linguaggio del paParlate in modo semplice. Se vi rendete coril paziente sa gid molte cose riguardo all'arlora esprimetevi a quel livello di comprensiodividuate subito il giusto livello di comunic;in modo che il paziente si senta a proprio apossa iniziare a lavorare.

Di solito nelle mie sedute comincio a opecorpi inferiori dell'aura, per poi spostaquelli superiori. La sequenza che do qui dipotrebbe esservi utile come traccia per stavostre fasi operative.

l) Analisi generale del sistema energeticoziente.

2) Allineamento dei tre sistemi energeticiranno usati durante la terapia, ciod quellcziente, il vostro e quello degli spiriti guicampo energetico universale.

3) Intervento terapeutico sui tre corpi infe2o, 3o e 4" l ivel lo dell 'aura):

I lrt rlltilll|]ll

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i Jhelazione: l 'aura del paziente viene liberata| . : : lJata:

- pulizia della regione della spina dorsale;. purificazione di determinate aree dell'aura

t :aziente.

I . rir-'rvento terapeutico sul corpo eterico <matri-F tchirurgia spir i tuaie) (5 ' l ivel lo del l 'aura).

1 .:rervento terapeutico sul corpo keterico <ma-r - : ' . ( r istrut turazione) (7" l ivel lo del l 'aura):

r ' f istrutturazione degli organi nel corpo keteri-; rnatr ice);

- r ristrutturazione dei chakra al livello keterico. - : l t r ice)).

' l .:rtervento terapeutico sul corpo celestiale (6" li-, : . . ' r del l 'aura).

- [nrervento sullo strato esterno del corpo keteri-

- , , matr ice>.

i Intervento terapeutico al livello cosmico (8o e; l i r el lo del l 'aura).

I e varie fasi della seduta terapeutica

.{nalisi generale del sistema energetico del2aziente

?:ima di iniziare a lavorare con un paziente nuo-, o. di solito compio un rapido esame del suo cam-:rr en€rgetico, per capire come tende a usare le:rr)prie energie, osservando nel contempo le carat-:cristiche fisiche per stabilire la struttura del suo

-arattere. Una volta individuata tale struttura. so

-ne probabilmente lavorerd parecchio sui chakraitritualmente bloccati. Per compiere questa analisi:reliminare chiedo alla persona di mettersi di: ronte a me con i piedi paralleli e alla stessa distan-.'a che c'd fra le spalle e di piegarsi alcune volte sul-.c ginocchia, respirando secondo il ritmo del movi-nento. Questo semplice esercizio offre parecchierndicazioni sul modo in cui il soggetto dirige leproprie energie, ovvero sullo squilibrio nel flussoi'nergetico, che e poi la causa della malattia. Peri'sempio, di solito I'energia non sale in manierauniforme e armoniosa lungo le gambe, e tende aessere piir forte a un lato del corpo, cosi che alcuneparti dell 'organismo ricevono pii energie di altre.

Questi squilibri sono collegati a problemi emotivie mentali che il paziente deve affrontare e superare

lavorandoci. Per esempio, una persona che ha pau-ra di amare tende a emettere una maggiore quantitltdi energia, in corrispondenza del chakra del cuore,dalla parte posteriore del corpo che da quella ante-riore (cioe ne emette di piu dal centro energeticodella volontd che da quello dell'amore), deviandole energie di cui il cuore ha bisogno per amare.

Dopo essermi resa conto di come il paziente uti-lizzail proprio sistema energetico, un tempo veri-ficavo lo stato dei chakra per mezzo del pendoli-no; oggi compio una <lettura> psichica diretta delproblema.

Al principiante d utile osservare la struttura fisi-ca del soggetto. Confrontatela con i dati che aveteacquisito sulle strutture di carattere. Quali sono lestrutture predominanti in questo particolare indi-viduo? E quali saranno, di conseguenza, i processipsicodinamici in atto? Quali sono i chakra affetticon maggior probabilitd da disfunzione? Fate rife-rimento alle tabelle del capitolo 13. Questo generedi informazioni d molto utile per comprendere I'e-quilibrio fra ragione, volonti ed emozioni, e perstabilire qual d il rapporto fra principio attivo eprincipio passivo nella persona in esame. lnoltre,vi dice come la persona <<si muove>> nelle sfere del-I'esistenza rappresentate psicodinamicamente daivari chakra. Osservate, dunque, la struttura delcorpo fisico. Tutte queste informazioni possonoessere usate per aiutare il paziente a comprenderemeglio se stesso e le sue dinamiche quotidiane.

Ora chiedo al paziente di togliersi le scarpe e igioielli, se ne indossa (poich6 potrebbero interferi-re con le sue normali linee energetiche), e di met-tersi supino sul mio tavolo di lavoro. (I principian-ti sostituiranno questa fase con la lettura dei chak-ra mediante il pendolino.) Di solito a questo puntotiro fuori i miei cristalli. se sento che la loro azionepud essere utile nel caso specifico (come ho giirdetto, metto un grosso cristallo di quarzo rosa nel-la mano sinistra del paziente e uno di quarzo inco-lore nella sua mano destra; inoltre, uso una grossaametista contenente tracce di ferro sul secondo osul primo chakra per dare forti pulsazioni al cam-po energetico del paziente e per tenerlo ancorato alsuo corpo). Vi d un quarto cristallo, che consideroil mio <<pezzo forte>>: e di quarzo incolore di cir-ca quattro centimetri per nove. I pezzi pii gros-si sono pesanti e quindi scomodi da tenere in ma-no, mentre quelli piu piccoli non assorbono suffi-ciente energia. Questo cristallo emana dalla punta

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un forte raggio di luce che agisce come un laser neltagliare e asportare le scorie che si sono accumula-te nel l 'aura. Lo uso nel la fase del la terapia dedica-ta alla purificazione.

2. Allineamento dei sistemi energetici del paziente,del terapeuta e degli spiriti guida

E molto importante che i l terapeuta, pr ima di sta-bilire il contatto fisico con il paziente, si allinei conle energie superior i sempre present i . Percio facciosalire rapida,mente I'energia nei chakra, afferman-do i l proposito di al l inearmi con Cristo e con leforze universal i del la luce. Prego, mentalmente oa voce al ta, djcendo queste parole: <Prego di poteresserc un tramite del l 'arnore, del la ver i td e del l 'e-nergia che guarisce, in nome di Cristo e del le forzeuniversal i del la lucerr. Se non siete connessi conCristo, usate quel la che d la vostra connessionepersonale con I 'Unitd universale (Dio. la Luce. i lSanto dei Sant i ecc.) . Poi metto a tacere la mentechiudendo gli occhi e facendo dei respiri lunghi eprofondi attra\,'erso il naso (con I'aria premutacontro il palato nrclle). I\Ii siedo al capo del tavolcrdove sono i piedi del paziente e poso i pol l ic i sul lepiante dei suoi piedi nel punto corr ispondente alplesso solare. Questo punto, secondo gl i schemidel la r i f lessologia, s i t rova quasi al centro del lapianta (v. f ig. 33). Ora concentro la mia coscienzasul paziente per sintonizzare fra loro i t re sistemienerget ic i coinvolt i nel processo terapeut ico: i lsuo, il mio e quello delle pir) ampie forze della lu-ce. Questo si pud fare seguendo il moto ascenden-te del flusso energetico nel proprio corpo e poi inquello del paziente, lungo la colonna vertebrale ef ino al la sommita del capo, poi fuor i . Fatto que-sto, si puo compiere un rapido esame degli organidel paziente, toccando i punti corrispondenti a cia-scun organo sui piedi e captandone lo stato ener-getico. Di solito risulta che la rnaggiore attenzioned richiesta dagli organi principali del corpo e dallacolonna vertebrale.

I punt i in cui v i e squi l ibr io r isul tano, sul la pian-ta del piede, troppo morbidi o troppo duri al tatto.Il punto che avete premuto puo rimanere infossa-to. il che significa che non ha sufficiente elasticitir;oppure puo non cedere, quando lo premete. In al-tri casi vi sembreri di avvertire, al tatto, uno spa-smo muscolare. Un'altra sensazione che si pudavere toccando un punto squilibrato d che li vi sia

una perdita di energia (come un getto in una tutzione rotta), oppure un piccolo vortice di enerlche penetra nella pelle. Lo stesso vale per i pudi agopuntura che mancano di equilibrio. Quepunti sono come piccoli vortici o minuscoli chira; se non sono equi l ibrat i , la sensazione che sid che li vi sia una perdita energetica, oppure chesta toccando un minuscolo mulineilo che risucclenergia. Potreste decidere di immettere energia Ipunt i che ne hanno bisogno.

ll channelling diagnosticoVia via che la seduta procede attraverso le sue vafasi , potreste aggiungere un'al tra dimensionechannelling che praticate per captare Ie informazjni, consentendo agli spiriti guida di usare una palmaggiore del vostro campo energetico. Questo eviene essenzialmente in due modi. I l pr imo consi:semplicemente nel lasciare che diversi livelli di 'brazione luminosa passino attraverso i l vostcampo energetico. Di solito questi colori e quelintensit i r vengono scelt i dal lo spir i to guida; i l terpeuta si l imita a mantenersi in sintonia con la Iubianca, o luce di Cristo. I l secondo modo consirnel permettere agli spiriti guida di entrare parzimente nel vostro campo energetico e di lavorarepaziente con una manipolazione diretta. In entrabi i casi, lasciate che i maestri spirituali guidincvostre mani. Nel pr imo caso, I 'assistenza del le ertd spirituali e il movimento delle mani sono genee possono aver inizio non appena posate le manipiedi del paziente. Nel secondo caso essi sonospecifici sia complessi e avvengono solitamenttl ivel l i superior i del l 'aura (5"-7') . Spesso Io spirguida penetra con la mano nella mano del terapee oltre, entrando direttamente nel corpo del paztte. E quindi necessario che il guaritore prestmassima attenzione a cid che le entitd spiritstanno facendo, per non interferire con la Iazione. Per esempio, se durante la terapia al qulivello dell'aura vi stancate di tenere o di muovermano in un certo modo e volete interrompere.vete rendere ben chiaro allo spirito guida che viun'interruzione energetica e consentirgli diguarvisi. Ritraendo la mano anzitempo si pro,uno choc energetico nel paziente, che di solito hsobbalzo; dopo di che bisogna riparare il diprovocato. Diventando pii esperti, potrete fitIe fasi energetiche delle vostre sedute in manierle che siano previste le pause necessarie.

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3. Intervento terapeutico sui corpi inferioridell'aura (dal 1o al 40 livello)

a) Chelazione: I'aura del paziente viene liberata ecaricataIl termine <<chelazione>> deriva dal greco cheld(chela) ed d stato adottato da Rosalyn Bruyere conil significato di estrarre (come con le chele). Signi-fica semplicemente ripulire il campo energetico delpaziente asportandone le scorie che si sono accu-mulate. Durante la chelazione, inoltre, I'aura vie-ne caricata di energia, viene riempita (come quan-do si gonfia un pallone) e in tal modo generalmen-te si riequilibra. Per far questo si immette energianel corpo del paziente per fasi, iniziando dai piedi.E meglio che I'immissione di energia avvenga nelmodo piu naturale, perch6 cosi si producono equi-librio e salute nell' intero sistema. Percid d megliocominciare dai piedi per poi salire gradualmente:infatti, normalmente noi attingiamo energia dallaterra attraverso il primo chakra e i due chakra si-tuati sotto le piante dei piedi. Questa energia dellaterra d sempre necessaria per curare il corpo, per-ch6 rientra nelle frequenze inferiori del mondo fi-sico. Cosi, immettendo energia dai piedi in un si-stema esausto, voi non fate che assecondare il pro-cesso naturale dell'alimentazione energetica. Ilcampo energetico distribuisce poi la carica alleparti dell 'organismo che ne hanno piir bisogno.Se invece cominciate dalla parte ammalata, il cam-po energetico potrebbe distribuire la carica ad al-tre parti prima di cominciare ad alimentare la zo-na di immissione. Giacch6 non si tratta di un flus-so naturale, gli effetti non sono altrettanto be-nefici. Osservate con attenzione la figura 34, cheillustra il percorso energetico durante la chelazio-ne. Le figure successive si riferiscono a un casospecifico, quello di una paziente di nome Mary, lacui aura si riequilibro fino alla completa guari-gione.

Quando Mary si rivolse a me, il suo campo auri-co era intasato, spento e squilibraro (tav. xru). Vierano blocchi rosso scuro e bruni in corrisponden-za delle ginocchia, della regione pelvica, del plessosolare e delle spalle. Inoltre, il chakra del plessosolare risultava deformato, come se il piccolo vor-tice in alto a sinistra sporgesse alla maniera di unamolla uscita dalla propria sede. Tale deformazio-ne, che in questo caso era al quinto e al settimo li-vello dell'aura, d generalmente connessa all 'ernia

Figura 34. Percorso energetico durantela chelazione

iatale. Mary soffriva di dolori in quella partc Jcorpo; inoltre, aveva problemi nella sua vita

-sonale dovuti alla difficolth di creare connesr...profonde con le persone. La terapia, che rich ralcune settimane, non solo riequilibrd, carico =strutturd il suo campo energetico, ma la aiu::rapportarsi meglio agli altri. Questo fu pos. :captando informazioni sulle sue esperienze i;:tti l i, in seguito alle quali Mary si era abitu, :

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Figura 35. I lati destro e sinistro del corpo vengono riequilibrati e si inizia a immettere energia dai piedi

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bloccare il suo campo energetico; questo bloccoaveva creato, nel corso del tempo, problemi psico-logici e fisici.

Ripercorriamo ora le varie fasi di questo parti-colare processo terapeutico come se voi foste il te-rapeuta.

Sedete con Ie mani sui piedi della paziente (N{a-ry) finch6 il suo campo energetico non si e liberatoe r iequi l ibrato ( f ig. 35). L 'energia immessa in que-sto modo att iva I ' intero campo. Non cercate dicontrol lare i l colore che trasmettete, nla lasciatelol lu ire automaticamente. Se r, ' i concentrate su uncolorc, la vostra sard piu un' interferenza che unaiuto, perch6 i campi energet ic i sono pi i <abi l i>del la nostra mentc l ineare.

Se soltanto l iberate i l vostro campo e i vostr ichakra in modo da poter metabolizzare tutri i co-lor i provenient i dal campo energet ico universale, i lcampo del la paziente assorbira da s€ cid di cui habisogno. Se uno dei vostr i chakra e bloccato, al lo-ra avrete difficoltd a trasmettere il colore o la fre-quenz-a luminosa la cui gest ione spetta a quelchakra. In tal caso r ipetete I 'esercizio per I 'apertu-ra del chakra f inch6 i necessario. La tavola xlv i l ,lustra i l percorso del l 'energia che entra nei chakradel terapeuta attraverso la sua corrente verticale eprincipale f ino a raggiungere i l chakra del cuore epoi esce dalle mani per penetrare nel campo auricodel la paziente.

N{entre I 'energia segue i l suo f lusso, r ipulendo,ricaricando e in generale riequilibrando il canlpoenergetico della paziente, probabilmente la sentire-te uscire dal le vostre mani. E come acqua che sgor-ga da una fonte. La sensazione fisica puo essere dicalore o un formicolio; oppure avvertirete pulsa-zioni lente e ritmiche. Se avete sviluppato questasensibilitir, avvertirete anche le variazioni nel flussoenerget ico. A vol te vi sembrerd che I 'energia che sa-le lungo il corpo sia piu forte su uno dei due lati; al-lora muterd la frequenza delle pulsazioni, e inoltreil flusso energetico cambierd direzione oppure I'e-nergia non verrd pii accolta da una certa parte delcampo energetico della paziente ma da un'altra (inquesta fase I'energia affluisce ancora genericamen-te a una parte del corpo aurico).

Dopo diversi minuti di lavoro I'intensitd delflusso diminuird e vi sard soltanto un montare uni-forme di energia ai due lati del corpo. Questo si-gnifica che il campo nel suo complesso si d in gene-rale equilibrato e che siete pronti a passare alla fa-

se successiva. Noterete che nella figura 35 I'aura diMary d gid molto piu <pulita> che all ' inizio (tav.xur).

Spostatevi ora sul lato destro della paziente, te-nendo sempre una mano sul suo corpo per non in-terrompere la connessione , poi appoggiate la ma-no destra sulla pianta del piede sinistro e la sinistrasulla caviglia dello stesso piede (fig. 36). Per farlcrdovrete passare con le braccia sopra il corpo dellapaziente. Fate scorrere I'energia dalla mano destraalla sinistra attraverso il piede della paziente. Dap-pr ima i l f lusso potrA essere debole; poi , a mano amano che i canal i energet ic i s i r iempiono, divente-rd piir forte. Quando il piede avrd assorbito unacerta quantitir di energia, di nuovo il flusso ener,se-t ico fra le vostre mani diminuird. Ora passate e:piede destro e al la cavigl ia destra e r ipetete lo ster-so processo. Portate poi la destra sul la cavigl ia si-nistra e la sinistra sul ginocchio del la stessa garn-ba. Fate passare I 'energia dal la mano destra al l .s inistra attraverso la gamba del la paziente. Dapprima il flusso potrd essere debole e magari n..',; lbilanciato 1pir.i intenso su un lato della gamba ch. Isul l 'a l t ro). I -a prossima posizione d sul la cavigl :" idestra e sul ginocchio destro del la paziente ( f ig. 3- r IMentre operate la chelazione fra la cavigl ia e i l 5 . f

nocchio, gl i acldensamenti scuri sopra la coscia. ' l if ianco destro si dissolvono e il campo energetico i -venta piu luminoso in quel la zona. Poi cominciar. -ra svanire in parte le nubi cupe nel la regione a si ; - . -stra del plesso solare. Cont inuate a r ipul i re I 'au:rr isalendo lungo le gambe, dal ginocchio al l 'anc..sulla gamba sinistra, poi sulla destra (fig. 38). I\1c:-tre procedete su tut to i l corpo dal basso verso I 'a l : :1I'aura della paziente si ripuiira sempre piir e lei r'rlrerd iu uno stato alterato di coscienza. Portar'.-rldall 'anca al secondo chakra (fig. 39); ora si iiberr:li l campo aurico nella regione pelvica, sopratru:{nella zona compresa fra le vostre mani. In quc-.!fase avrete la mano destra sul l 'anca e la sini . : lal centro del secondo chakra, appena sopra l'r-'.1pubico. Lavorate su entrambi i lati del corpo. trenderete conto del progressivo ripulirsi dell'a{avvertendo gli sbalzi nell' intensitd dell'energlquando vi spostate su una nuova zona, I'enerjscorrerir dapprima lentamente, finchd non si .{stabilita la connessione fra il vostro campo en(-:ftico e quello della paziente; poi il flusso aumenrtlraggiungerd I'apice e infine diminuird lentamrtfino a fermarsi o a stabilirsi su livelli molto bir

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'-. .iuesto punto saprete che d il momento di spo-,:i i di nuovo. Il flusso energetico verrd da voi

- .- :Jr 'p i to come un formicol io oppure ondate di.. .)re i prima di procedere accertatevi che esso sia.-r : l 'orme ai due lat i del corpo (e di c iascuna gam--.: r e iD tutte le parti trattate finora.

Quando i l secondo chakra d stato ben r ipul i to,

- : : icato e r iequi l ibrato, portatevi sopra la manoj,r t r? € spostate la sinistra sul terzo chakra ( f ig.

- t. Nel caso di Mary fu necessario soffermarsi- :r a lungo sul secondo e sul terzo chakra perche:-]no i piu bloccat i . Completata questa fase, met-::c' la destra sul terzo chakra e la sinistra sul

- , lar to.Quando cominciate a eseguire la chelazione di-

' . ' i tamente sui chakra entrate in una comunione-:Lr profonda con la paziente. Talvolta vi trovate a

tutt i i colori

respirare al suo stesso ritmo; questo significa cheora vi (r i f let tete). Una volta che siete <<ri f lessi>,potete alterare il ritmo della respirazione della pa-ziente semplicemente mutando il vostro: la pazien-te seguirir. Pud essere importante farlo, a questopunto del la terapia, perch6 quando vi spostate suichakra cominciate a smuovere del materiale emo-tivo e la paziente tende immediatamente a tratte-nere il respiro nel tentativo di trattenere le proprieemozioni.

Mary sta cominciando a reprimere i suoi sent i-menti ora che il secondo e il terzo chakra sonopiu liberi e attivi. Le suggerite di respirare; lei lofa e si mette a piangere. Sente la propria solitudi-ne; la sentite anche voi. Forse captate o vedete leesperienze infantili che stanno alla base di quelsentimento. Comunicategliele. Ora lei comprende il

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Figura 36. Percorso dell 'energia durante la chelazione del campo aurico

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Figura 38. Intervento di chelazione fra il ginocchio e l'anca

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Fieura 39. Intervento di chelazione fra I'anca e il secondo chakra

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Figura 40. Intervento di chelazione fra il secondo e il terzo chakra

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nesso e piange di nuovo. Il secondo e il terzo chak-ra si aprono e si liberano ancora di pin in conse-guenza del fatto che Mary ha espresso i suoi senti-menti. Se avete difficoltd a tollerarli, alterate lavostra respirazione portandola a un ritmo pii pa-cato ed elevate la coscienza a un livello pii alto.Continuate a immettere energia nella paziente. Viavia che i suoi chakra si liberano, Mary diventa pitcalma e silenziosa. La figura 4l mostra come I'in-tervento di chelazione ha ripulito i quattro livelliinferiori del campo energetico, ma non ha riparatola lacerazione nel terzo chakra. Questo chakraavrd bisogno di un intervento specifico al quinto eal settimo livello, dove d lo strappo. Per eseguirela chelazione del quarto, del quinto e del sestochakra continuate semplicemente a risalire lungo ilcorpo, mettendo la mano sinistra sul chakra supe-riore e la destra su quello inferiore. Quando arri-vate al quinto chakra ricordate che la maggior par-te dei pazienti si sente piu a suo agio se mettete lamano sinistra sotto il collo anzich6 sulla gola.Completata quella fase, portate le mani sulle spal-le della paziente, mentre le scivolate con la sediadietro la testa. Equilibrate la parte sinistra e laparte destra del campo energetico di Mary, poi fa-te scorrere lentamente le mani lungo i lati del collofino alle tempie, emanando costantemente ener-gia. A questo punto, se siete un principiante passe-rete a trattare il sesto chakra come descritto nelparagrafo 6, poi concluderete con il settimo livel-lo, come indicato nel paragrafo 7 (Intervento sullostrato esterno del corpo keterico <matrice>). Noncercate di fare di piir finch6 non avrete acquisitouna maggiore esperienza. Nei primi tempi il ciclorichiederd un'ora buona di lavoro. Dopo molteore di pratica comincerete a percepire gli strati su-periori dell'aura e potrete iniziare a lavorare su diessi come spiegato nei paragrafi 4 e 5. Piir avantiancora potreste percepire I'ottavo e il nono livello,sui quali potrete lavorare come indicato nel para-grafo 8.

Normalmente faccio eseguire a tutti i nuovi al-lievi una chelazione completa, perchd non sfuggaloro nulla di cid che occorre trattare in questo mo-do. In seguito, quando hanno una maggiore espe-rienza nell'emanare energia e nel percepire il cam-po, non hanno piir bisogno di eseguire la chelazio-ne su tutti i chakra: sanno a quale punto possonofermarsi nel risalire lungo il corpo. Sui pazienticon disturbi cardiaci d importante eseguire la

<chelazione a rovescio>>, che consiste nel rimuove-re energia dal chakra del cuore solitamente intasa-to di energie stagnanti e cupe.

A questo punto vorrei darvi altre indicazionisulla chelazione. Ricordate che state agendo comecanale, non irradiando. Questo significa che eleva-te le vostre vibrazioni al livello dell'energia neces-saria e poi semplicemente vi collegate al campoenergetico universale e lo lasciate fluire (come seinseriste una spina in una presa elettrica). Se nonagite in questo modo vi stancherete molto rapida-mente. Non potete irradiare o convogliare abba-stanza energia dal vostro stesso campo; per ottene-re un effetto terapeutico dovete fare da canale al-I'energia (e il vostro compito consiste soltanto nel-I'elevare il livello delle vostre vibrazioni cosi dacompletare il circuito con il campo universale).Per elevare le vibrazioni a un livello energetico su-periore sono molto utili gli esercizi per I'aperturadei chakra che avete imparato. Se vi preparereleper la seduta con un buon anticipo, quando la ini-ziate siete gid a un buon livello energetico e su unafrequenza di vibrazione piii alta. Durante il tratta-mento, poi, vi eleverete pian piano a livelli semprepit alti, perch6 vi trovate in uno stato elevato drcoscienza. E assai probabile che piu a lungo rima-nete in questo stato piii in alto arriverete, soprat-tutto se restate concentrati con una buona respira-zione. La respirazione che io trovo piir efficace clenta e continua, con una pausa brevissima fraI'inspirazione e I'espirazione, eseguita con il na:oe spingendo I'aria contro il palato molle, come ne-gli esercizi descritti nel capitolo 18. Potete anchcconcentrarvi sull'espansione del vostro campo au-rico. La cosa piir importante in assoluto d rimare in un flusso sensibile e sincronizzato con i camenergetici attorno a voi. Una pausa nel flusenergetico pud indicare l'imminente stabilirsiuna frequenza piir alta. Aspettate per un poco:questo non accade, allora procedete come indicarprecedentemente. A mano a mano che imparatesintonizzarvi meglio comincerete ad avvertirevariazioni di frequenza e le alterazioni nell'enerche passa attraverso voi. Col tempo impareretemantenervi su determinate frequenze variandorespirazione e la concentrazione.

Tenete le mani, un poco tese, saldamentecorpo della paziente; per loro tramite convoglinella paziente I'energia che state ricevendo attrfverso tutti i chakra. Potrete eventualmente :l

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Figura 41. Intervento di chelazione fra i l terzo e i l quarto chakra

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entrare in vibrazione il vostro corpo per far passa-re dai chakra una maggiore quantitir di energia(servitevi dell'esercizio apposito descritto nel capi-to lo 2l ) .

In questa fase della seduta terapeutica state pro-babilmente usando piir I 'energia che passa per ivostri chakra inferiori che quella dei chakra supe-riori. Inoltre, una grande quantita di energia saledalla terra attraverso le piante dei vostri piedi; as-sicuratevi di avere sempre i piedi ben piantati sulpavimento. Visualizzate le vostre radici che vannoverso il centro della terra e assorbono energia. Inquesto modo si alimentano e si caricano i corpienergetici inferiori. Fate in modo di trovarvi sem-pre in una posizione comoda, affinche I'energiapossa scorrere liberamente.

Il sistema energetico del paziente assorbirir I 'e-nergia convogliata da voi e automaticamente lamanderd nella parte del corpo che ne ha bisogno.Per esempio, nonostante le vostre mani siano suipiedi del paziente, I'energia pud salire lungo la co-lonna vertebrale e raggiungere la nuca. Il terapeu-ta puo sfruttare il tempo prezioso dedicato allachelazione per leggere il paziente psichicamente eper comunicare con lui, anche allo scopo di prepa-rarlo a un ulteriore lavoro. E questo il mornentoin cui il paziente comincia ad aprirsi e a comunica-re a un livello piu profondo le sue esperienze per-sonali. Non appena il guaritore mette le mani su dilui si stabilisce una maggiore fiducia reciproca.Contemporaneamente il terapeuta potrd continua-re a passare in rassegna il corpo fisico della perso-na per individuare eventuali zone problematiche.

Nel caso di Mary, la sua aura d l iberata del l 'e-nergia stagnante ed d molto pii luminosa, come il-lustra la figura 4l . Durante la chelazione nelle areedel secondo, del terzo e del quarto chakra la pa-ziente d entrata in uno stato di profondo rilassa-mento, grazie al suo sfogo emotivo. I primi quat-tro Iivelli del suo campo energetico sono sufficien-temente sgombri da sostenere I'intervento al quin-to e al settimo liveilo. Con un altro paziente la si-tuazione potrebbe essere diversa: anche dopo unachelazione completa, fino al sesto chakra, potreb-be essere necessario un ulteriore lavoro di ripulitu-ra in aree specifiche particolarmente disturbate.

Questo pud essere fatto in due modi: liberandotutta la regione della colonna vertebrale oppurespingendo fuori o estraendo dalle singole aree lescorie energetiche.

b) Ripulitura della colonna vertebraleIn genere questo intervento (fig. aD d consigle, in quanto libera dalle scorie la corrente ertica verticale e principale del campo aurico. lvia, disponendo di un'ora per ciascuna sedusolito non lo eseguo, a meno che non vi sian<blemi specifici che coinvolgono la spina doperchd altri interventi sono prioritari e perchcolonna vertebrale normale si libera durarchelazione. Una parte di questa tecnica mi einsegnata da uno dei miei maestr i , C.B.

Chiedete al paziente di mettersi in posiprona; d bene disporre di un tavolo con unin modo che il paziente possa stare con la fac,volta in giir. Non dovrd tenere la testa girauna parte e il collo torto.

Usando i pollici massaggiate i piccoli orifi;I 'osso sacro attraverso i quali passano i nertratta della zona sopra il colmo dei glutei). Sconoscete bene questa parte del corpo, cercatun l ibro di anatomia. E un insieme di ossa chma un triangolo con la punta rivolta in giircinque orifizi su ciascun lato. In alto d a corcon I'ultima vertebra lombare, mentre intermina con il coccige. Tracciate dei piccoli rcon i pollici in corrispondenza degli orifizi: cte emanare attraverso i pollici energia rarancio. Trattate in questo modo tutta Iadorsale, dal basso verso I'alto, stando alladel paziente e lavorando con i pollici entramti di ciascuna vertebra. Di solito il metodo rre consiste nel muovere in senso orario ildestro e in senso antiorario il sinistro.

Ora disponete le mani a coppa sopra il srchakra. Convogliate energia rosso-aranciosto chakra, muovendo lentamente le mani ilorario. Per farlo dovete essere in grado dinere il vostro flusso energetico sulla frerosso-arancio. Troverete la descrizione ditecnica nel capitolo 23, dove si parla dellacon i colori. Caricate il chakra. Quando ecominciate a spostare le mani in su, lung,lonna vertebrale. Fate che I'emanazione hsi trasformi in un raggio azzvtrro, tipo lasedo le mani lasciano il secondo chakra. B'non <<lasciar cadere>> la connessione erspostando le mani verso I'alto. Dovrete auna posizione tale che vi consenta di sposmodamente con tutto il corpo seguendo lrmento delle mani.

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immissione di luce rosso-oroncionel 2o chokro

Figura 42. Ripulitura della regione spinale (visione diagnostica)

Con il raggio azzurro state ripulendo la colonna'. 'r tebrale e spingendo in su tutta I 'energia sta-inante per farla uscire dal chakra della sommitdJel capo. Ripgtete I'intera sequenza almeno tre'. olte; dovrete essere sicuri che la corrente energeti-;a principale sia ripulita e sgombra. Eventualmen-:r' potrete dare dei colpetti leggeri al quarto e alquinto chakra per aiutarli ad aprirsi.

:) Purificazione di determinate oree dell'uuro\el corso della chelazione comincerete a sentire.mediante la percezione sensoriale superiore, suquali parti del corpo fisico dovrete lavorare ora.Diventando pit esperti, probabilmente non avretepiir bisogno di eseguire la chelazione su tutti ichakra prima di operare pit direttamente sullearee intasate. Ma la eseguirete, comunque, sempre

fino al chakra del cuore. Con I'intervento pit di-retto si immette energia nella zona intasata perriattivarla e sciogliere le eneigie stagnanti, e/o siestrae direttamente con le mani il muco aurico checrea il blocco.

Per immettere energia direttamente in un'areaspecifica potete usare le mani separatamente o in-sieme. Se mettete le mani ai due lati del blocco,una sul davanti e una sul retro del corpo (fig. a3in alto), potete dirigere I'energia in modo che escada una zona ed entri in un'altra, spingendo con lamano destra e tirando con la sinistra (o viceversa)(v. il capitolo 7 dove e descritta la tecnica spinge-re/tirare/arrestare). A volte d questa la cosa mi-gliore da fare; altre volte, invece, sentirete che dpiir giusto usare le due mani insieme (fig. 43 inbasso). Con entrambi i metodi si convoglia energia

un foscio di luce ozzurrq concenlrqtopur i f ico lo regione spinole

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energro teroPeul ico

Figura 43. Immissione di energia in profonditd nel campo aurico

direttamente nel blocco, penetrando in profonditdnell'aura. Entrambi consentono di irradiare pro-fondamente I'aura e sono indicati per I'alimenta-zione energetica dei chakra. Quando usate le duemani insieme, disponetele a coppa incrociando ipollici e accostatele al corpo del paziente con le pal-me in giil. Accertatevi che le mani siano saldamenteunite, senza spazi fra loro o fra le dita. Fatele vibra-re se volete incrementare il flusso energetico.

Scoprirete che con questo sistema potrete farpenetrare I'energia in profonditd come se fosse unraggio di luce concentrato. Questa energia pudriempire i vuoti energetici o sciogliere i blocchi.Gli sprriti guida vi indicheranno cid che d necessa-rio fare e faranno affluire il giusto tipo di energia.Se lo scopo per cui stanno usando questa tecnicad di sciogliere un blocco, allora entro breve tempo

varieranno la frequenza dell'energia e probabil-mente ne invertiranno il corso per risucchiare fuori il blocco. Lasciate semplicemente che le vostremani si muovano seguendo I'impulso esterno. Paesempio, potreste voler sollevare la mano conte-nente I'energia orgonica morta e lasciare che glispiriti guida la asportino dalla mano stessa.

Un altro sistema per estrarre dal campo del pa-ziente l'energia bloccata consiste nell'usare le proprie mani eteriche. Immaginate le vostre dita eteri-che come prolungamenti delle dita fisiche e imma-ginate che esse penetrino nel corpo del paziper asportare le energie inerti come si farebbeuna piccola pala; oppure potranno radunareenergie da estrarre, quasi ne facessero un mucchietto, per poi asportarle come con una palettr-Non dovete far altro che prendere le scorie

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*te :' tirarle fuori dall'aura del paziente, poi te-rbr,'r: :n mano finch6 gli spiriti guida non Ie hanno]r:nate (ciod caricate di energie fino a farle di-tn.:e luce bianca, e liberate). In questo modo

':r'mpirete la stanza di energie orgoniche mor-!:tto questo, tocca di nuovo a voi estrarre la

r . rma dose.,1"-ando d il caso potete estrarre le energie inerti:r' servendovi di un cristallo. che attira le sco-

* ,- lr'trascina fuori (v. capitolo 24). I cristalli so-3 i::-umenti molto potenti in questo tipo di lavo-

. ruichd agiscono come un laser: la loro energiara nel corpo, isola I'energia da estrarre e la

;,rglie, cosi che voi potete tirarla fuori e gli spi-: iuida possono trasformarla in luce bianca.\la non sempre d bene usare i cristalli; ci sono

p-rrn€ troppo sensibili per questo tipo di chirur-

;r :nergetica. Inoltre, essi non vanno mai adope-fr: Jopo che si d intervenuti sul corpo ketericom:irice>> (un tipo di lavoro a un livello piir alto,& quale parlero pii avanti), altrimenti si rischia{ Jistruggere il lavoro fatto. Fra I'altro, il pazien-r:on dovrebbe aver bisogno di un intervento conr ::stalli dopo che si d operato sul corpo ketericorc.arrice>>, perchd quel genere di lavoro (vale a di-r .' intervento sulle singole zone) dovrebbe essere

tn lato fatto prima. Nel caso di Mary non ho fat-b uso di cristalli.

\lentre si procede a estrarre dal campo aurico les.-rie energetiche, si possono passare in rassegna, . ari livelli dell'aura per verificare se i chakra o gliar3ani richiedono un lavoro di ristrutturazione aihelli <matrice>>. Saranno gli spiriti guida a sce-

Fire se intervenire sul livello eterico <<matrice>>tquinto) o sul livello keterico <<matrice>> (settimo).iI lavoro sui livelli <<matrice>> pud essere effettuator-.kanto dopo un'accurata pulizia dei primi quat-t,: strati dell 'aura. Anzi, se I'aura d molto sporca,r '. olte d difficile percepire il livello eterico <matri-s. ' at traverso I 'energia scura.

Se gli spiriti guida decidono di intervenire sul<rimo livello, i cristalli vanno allontanati dal pa-sente, perchd essi tendono a tenerlo ancorato alrorpo. Per lavorare sul settimo livello d infatti ne-ssario che la persona lasci in parte il proprio cor-tr'r. altrimenti potrebbe provare un forte dolore e':ntervento non potrebbe essere effettuato. Una,olta ho cercato di sanare una piccola lacerazioner settimo livello senza togliere i cristalli dal corpo:e[ paziente; dopo due secondi il paziente comin-

cid a urlare per il dolore, senza che le mie manistessero toccando il suo corpo. Tolsi i cristalli ra-pidamente, completai il lavoro sulla lacerazione epoi dovetti trattare l'ampia infiammazione rossache avevo provocato al primo, secondo, lerzo equarto livello con le tecniche di pulizia dell'auradescritte sopra.

Se gli spiriti guida decidono di intervenire sulquinto livello a questo punto della terapia, non dnecessario allontanare i cristalli. Ritengo che laspiegazione stia nel fatto che il livello eterico <<ma-trice>> opera nello spazio negativo e non d connes-so con il corpo in termini <sensoriali>.

d) Esercizio per far entrore gti spiriti guida nelproprio campo affinchd possono operare sulpaziente

Se avete difficoltd a lasciar entrare gli spiriti gui-da nel vostro canpo energetico, vi consiglio il se-guente esercizio, che potete eseguire anche primadell'inizio della seduta, se volete, ma sempre dopoaver caricato il vostro campo con I'esercizio di vi-sualizzazione descritto nel capitolo 21. Una voltache il vostro campo energetico d carico ed equili-brato, potrete eseguire I'esercizio, introducendolievi variazioni a seconda delle necessitd.

Se avete le mani sopra il paziente, ritraetele congarbo prima di iniziare I'esercizio. Tornate al vo-stro primo chakra; visualizzatene la rotazione e ilcolore rosso. Eseguite una doppia respirazione delcolore. Alla seconda inspirazione elevate la co-scienza al secondo chakra e lasciate che il rosso di-venti rosso-arancio. Espirate rosso-arancio.

Focalizzate la coscienza sul secondo chakra. In-spirate e poi espirate rosso-arancio. Inspirate dinuovo rosso-arancio e lasciate che diventi giallomentre salite con gli occhi della mente al terzochakra. Inspirate giallo ed espiratelo. Inspirate dinuovo giallo e lasciate che diventi verde mentre sa-lite al chakra del cuore. Inspirate verde; espirateverde. Inspirate verde e salite al chakra della gola;lasciate che il verde diventi azzurro. Inspirate az-zurro ed espiratelo. lnspirate azz\rro e, mentre sa-lite al chakra del terzo occhio, lasciatelo diventareindaco. Inspirate indaco ed espiratelo. Inspirateindaco e lasciatelo diventare bianco mentre vi ele-vate al chakra superiore e uscite dalla sommitd delvostro capo. Mentre uscite dal cranio lasciate en-trare le entiti spirituali nel vostro campo attraver-so I'aspetto posteriore del chakra della gola. Le

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sentirete avvicinarsi e venirvi attorno all'altezzadelle spalle e poi giir sulle braccia.

Potreste sentire che il vostro campo energeticod molto piu pieno. A questo punto potreste anchevedere le braccia di uno spirito guida compenetra-re le vostre e irradiare luce. Rilassatevi. Abituatevia quella sensazione. Se avvertite I' impulso di posa-re le mani su una parte del vostro corpo, fatelo.(Piu tardi dedicatevi ad aiutare un amico; lasciateche le vostre mani vengano guidate verso una par-te del suo corpo che ha bisogno di cure. Potrestescoprire che tale parte non e quella che avevateprevisto.) Lasciate uscire l'energia benefica dallevostre mani con amore. Non abbiate mai paura diposare le mani su un'al tra persona con amore.

4. Intervento terapeutico sul corpo eterico <<matrice>>(5o l ivel lo del l 'aura)

Se le guide spirituali decidono di intervenire sulcorpo eterico <<matrice>, il terapeuta si sentirdsemplicemente sollecitato a posare le mani sul cor-po del paziente in due punti, di solito in corrispon-denza di due chakra, e a lasciarvele. Da questomomento in poi, le entitd controllano tutto cio chesuccede e il terapeuta d per Io piir passivo.

Progredendo nel mio lavoro al livello eterico<matrice>> ho cominciato ad assistere a vere e pro-prie operazioni chirurgiche. Dapprima non riusci-vo a crederci, perche sembravano tanto simili agliinterventi che i chirurghi eseguono sul corpo fisi-co. Naturalmente, pensavo anche che si trattassedi mie proiezioni. Cosi chiesi a due mie amiche chehanno notevoli doti di chiaroveggenza di assisteread alcune sedute, per vedere se le nostre percezionicollimavano. E collimavano perfettamente.

Ecco cid che vedevamo regolarmente. Mentre lemie mani se ne stavano abbandonate passivamentesul paziente, le mie mani eteriche si staccavano esi immergevano in profonditd nel suo corpo. Poile mani delle entitd preposte al lavoro terapeuticosul corpo eterico <<matrice>> (che io chiamo chirur-ghi spirituali) raggiungevano il paziente attraversole mie ed eseguivano una vera e propria operazio-ne chirurgica. Quando le entiti intervenivano inquesto modo, le mie mani eteriche si espandevanonotevolmente.

Per operare, gli spiriti guida infilavano dei tubi-cini nelle mie braccia per tutta la loro lunghezza fi-

no alle mani, e anche nel corpo del paziente. Atrparentemente usano gli stessi strumenti dei chiru:-ghi normali: bisturi, pinze, forbici, aghi, sirin-uhtecc. Tagliano, raschiano, asportano, trapiantanre cuciono. Un giorno vidi una grossa siringa scen-dere lungo il mio braccio ed entrare nel corpo Iun paziente. Guardai la mia amica e dissi: uL'hivista anche tu?> Lei r ispose: <Si>,, e descrtssescena cosi come l'avevo vista io. Da allora ha astito a molte delle mie sedute terapeutiche e le nstre percezioni hanno sempre coinciso.

Tutto questo Iavoro viene fatto sul quinto lirlo del campo aurico, un livello che sembra esistnello spazio negativo, come ho spiegato neltolo 7. Mediante la percezione sensoriale superilo spazio negativo mi appare come un negativotoerafico in cui tutte le zone scure risultano che quelle chiare risultano scure. Nello spazio negvo tutte le zone che ci aspetteremmo vuote spiene e quelle che ci aspetteremmo piene appavuote. A questo livello tutto cid che sarebbe spavuoto appare color blu cobalto e tutte le lineeche sembrano spazi vuoti in quel campo blu coto. Una volta che si d entrati in questa sfera di rth. sembra del tutto normale.

Il quinto livello d il modello o la matrice di tcio che esiste sul piano fisico. Se una forma e al:ta nel campo aurico, dovrd essere r ipr ist ina:rquinto livello del campo, e allora tornerd allosano sul piano fisico. Quindi, tutta la chirurgrarica va eseguita al quinto livello del campo. Larurgia eterica e dunque essenzialmente creazicun nuovo spazio negativo nel quale il corpo erdel paziente puo svilupparsi e ritrovare la salr

Durante queste operazioni chirurgiche spi::i l terapeuta non pud per nessuna ragione rnurle mani; anzi, il piu delle volte, sembranoparalizzate. Ogni volta che ho cercato di mucho dovuto compiere un grande sforzo. Ci rmolta pazienza per starsene fermi, talvoltaquarti d'ora, mentre gli spiriti guida compiloro lavoro.

Quando i chirurghi spirituali hanno ternI'operazione, sterilizzano la parte e comincrrichiudere lentamente I'incisione. Le mie mriche pian piano riemergono e si fondonomani fisiche. Anche in questa fase ci vuolepazienza. (A volte mi annoio.) Infine la marla parte inferiore del corpo del paziente (drla destra) si libera e le guide spirituali mi ind

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2tl

::erla sopra, presso la sinistra. A quel punto.rntamente la mano sinistra e, pian piano,

-,.rimenti delicati della mano e delle dita, ri-,:::o la parte appena ristrutturata del corpo- . ,(matrice) con le parti circostanti dello

. Per farlo muovo lentamente la mano rn sui, .'i:so i chakra. Le mani del terapeuta non de-

.rsciare il corpo del paziente finch6 I'incisio-:, :. c\ stzrts saldata e il nuovo e il vecchio campo

;-':ico non sono stati ricollegati.I :riamo ora a Mary. Durante le ultime fasi.. -relazione, Mary d rimasta ciistesa sul tavolo;-- -. stato sereno e rilassato; d uscita un poco dal

- -':po e riposa. Il suo campo aurico sta ancora:---'rndo I'energia che ha ricevuto, per sanarsi.::-riente d pronta per un intervento sulla sua er-

:rale al livello eterico <<matrice>>. Quando-':r' le mani sopra il terzo e il quarto chakra

$ -l-1), Ie vostre mani eteriche cominciano a::-lersi e voi diventate piu consapevoli dell ' in-

Jel corpo con la fornra di percezione che vi; - ,-ongeniale (lo sentite, lo vedete o lo udite).

- , ' rate nel lo spazio negat ivo, ma la sensazione. ' - ' c io sia. del tut to normale. l l vostro campo-=r'tico si espande attorno al corpo via via che'.:nta la frequenza delle vostre vibrazioni. Av-' :. una presenza dietro di voi, magari piir di. Con estrema delicatezza gli spiriti guida si in-

: '-Jono nel vostro campo energetico. La sensa-:r'c'he avvertite d molto gradevole, dei tutto fa-

* lre - soprattutto d una sensazione meral'iglio-: >iete stati elevati a uno stato di serenitir aneeli-

Vi sentite in pace con I'universo. Nlentre ve ne*-r': seduti in questo stato, abbandonandovi allar:-:ia potenza creativa superiore, osservate le ma-I ::l lo spirito guida che si inseriscono nel corpo*,."i paziente attraverso le vostre mani eteriche.L: .c'dete saldare l'ernia nel diaframma. Dappri-o.: riete increduli, ma poi tutto vi sembra cosi na-:ri::le che lo lasciate semplicemente accadere. L'u-a-j cosa che conta d che la paziente guarisca.I ': ' ie piena fiducia in una conoscenza che va al dia Jelle vostre normali, ristrette definizioni e che

-:.de possibile la guarigione. Gli spiriti guida ri-

ia:ano lalacerazione e connettono la nuova for-i -: ((matrice>> ristrutturala al resto del corpo eteri-;'r ,,rrrfllgs>. Poi sentite che cominciano a ritirare. loro energia. E sorprendente quanto le vostre:rni eteriche erano penetrate nel campo energeti-:: della paziente; al momento non ve ne eravate

accorti, ma ora che l'energia si allontana e le vo-stre mani eteriche escono. ve ne rendete conto.Anche la paziente pud accorgersene, a questo pun-to. Ora potreste sentire che acquistate un maggiorcontrollo sulla mano destra; la sua connessionecon I'aura della paziente si allenta e pian piano co-minciate a ritrarla. Quando I'avete tolta completa-mente, flettete un poco le dita per riacquistare lamobilitd. Ora affondate la mano destra nel quartochakra e sciogliete la sinistra, ritraendola moltolentamente. A questo punto siete pronti per passa-re all ' intervento al settimo livello. Ma vorrei ag-giungere, prima, qualche altra osservazione sullaterapia al livello eterico <<matrice>>.

Durante la chirurgia al quinto livello le guidecontrollano le bande di frequenza dei colori, la di-rezione del flusso energetico e la scelta dei puntisui quali lavorare. Piu vi affidate a loro e ne segui-te le indicazioni, piu cose esse potranno fare. Oltrea compiere il <normale>> iavoro chirurgico, a voltevi fanno tenere le braccia e le mani sopra il corpodel paziente, immobili, e vi chiedono di elevarvi abande di frequenza superiori, cosi che la potenteforza della luce azzurro-lavanda, o talvolta anchedella luce argentea, possa irrompere nel campo.

Quando questo avviene non dovete assolutamentemuovervi, poichd il flusso energetico d cosi forteche puo creare un turbamento nel campo del pa-ziente e anche nel vostro. Allorchd e stata irradiatauna quantitd di energia sufficiente a sciogliere ilblocco, gli spiriti guida invertono il flusso energe-tico e risucchiano le energie inerti per farle usciredal campo del paziente. Questo d un processo tera-peutico a livello superiore e si serve probabilmentedi energie del sesto strato dell'aura. Serve a rimuo-vere dal campo specifiche forme eteriche <matri-ce), come le forme psichiche di virus, batteri o, inun caso particolare, particelle bianche, simili a se-mi, presenti nel sangue di un ammaiato di leuce-mia, in modo che non si riproducano nel corpo fi-sico del soggetto.

Un gruppo di noi che ha sviluppato la percezio-ne sensoriale superiore si incontra di tanto in tantoper uno scambio di conoscenze e per un aiuto reci-proco sia nella vita personale sia per quanto ri-guarda i problemi connessi con la chiaroveggenza.Inoltre, ci scttoponiamo a vicenda a trattamentiterapeutici. Questo lavoro e molto utile, perch€ ciconsente di vedere le cose sia dal punto di vista delterapeuta sia da quello del paziente. In questi in-

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mono del teroPeulo

mono del lo sPir i to gurdo

chokro dello Pozienle

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2r3

rm - ho potuto verificare molte delle mie perce-: : individuare riferimenti chiari in base ai: Jescrivere le mie esperienze. Stiamo appro-

rdo I'osservazione di ciascun livello dell'au-r '. 'sperienza connessa con tale lettura, e indivi-

.ir'r nuovi metodi terapeutici basati sulle in-- .' ioni che percepiamo.

hten'ento terapeutico sul corpo keterico>> o ristrutturazione della griglia aurea

crmpo energetico (7" livello)

..'', quando il campo aurico d alterato al quin-r'..:l lo, lo d anche al settimo; d allora necessarior\ oro di ristrutturazione sul corpo keterico:rice>. Questo intervento di solito viene effet-

1.. prima che il guaritore si concentri sulla tera-.i.l sesto livello, anche se a questo punto del

Fl.sso terapeutico le energie del sesto livello so-iF g:a in parte intervenute automaticamente. L'in-ts into al settimo livello d molto diverso da quel-b :.. quinto livello, in quanto il terapeuta d moltoG-.o. Al quinto livello ci si deve soprattutto ab-h:.Jonare e si devono seguire gli spiriti guida; alr:r::nro, invece, si d molto impegnati con la respi-(L:.r'rre e il movimento delle dita e delle mani; nel-b .:i 'sso tempo bisogna conservare una forte sen-ri::i itd e concentrazione sulle alte frequenze. Cin:'i l iono una notevole capacitir di concentraziones -:r ottimo controllo della respirazione per rag-t!'-ngere il settimo livello. La luce dorata a questor':i lo d molto forte e resistente; spesso appare co-r,: un insieme di minuscoli fi l i d'oro estremamen-x :obust i .

Cli spiriti guida del paziente sono sempre pre-s::ri alle sedute terapeutiche e vi assistono; se fatee:!'nzione. li vedrete entrare nella stanza di lavoror:rjgsr. al paziente. In questa fase della terapia dir--lito fanno uscire la persona dal corpo e si pren-j,-rflo curEr di lei, in modo che entri in uno stato di--r.ssamento profondo e consenta il lavoro sul;i 'rpo keterico <matrice>>. Normalmente il pazien-: ha la sensazione di galleggiare in uno stato paci-' ':o; il piir delle volte non d coscienie di quanto;:ofondamente sia entrato in uno stato alterato di:".rscienza finchd non si alza, o cerca di mettersi in;rc'di, al termine della seduta.

Il lavoro sul corpo keterico <<matrice>>, che d ri-irutturazione con luce d'oro, si svolge essenzial-rente in due fasi: pulizia e riparazione della strut-

tura reticolare degli organi, dei muscoli, dei nervio di altre parti del corpo; pulizia e riparazione deichakra. Le mani dello spirito guida operano diret-tamente attraverso quelle del terapeuta come se vifossero sovrapposte. Gli spiriti scendono sopra lespalle del terapeuta e penetrano nelle sue mani enelle sue braccia. Dalle dita del guaritore esconosottil issimi fil i d'oro, che si muovono molto rapi-damente a seconda di come vengono guidati. Essisono molto pii rapidi del movimento delle dita,che pure d veloce, oltre che complesso. Per ristrut-turare o riparare la struttura reticolare di un orga-no, di solito le guide la rimuovono dal corpo. Que-sto pud avvenire soltanto se la coscienza del pa-ziente lo consente; mi riferisco alla coscienza pitrprofonda, non alla consapevolezza cosciente. Inquei momenti il soggetto si trova in uno stato alte-rato e in comunicazione con i suoi spiriti guida; avolte se ne ricorda, quando torna nel suo corpo, avolte no.

a) Ristrutturazione degli organi al livello keterico<<matrice>>lJna forza-luce fortissima e una potente esplosionedi energia muovono le mani del terapeuta quandorimuove il campo keterico dell'organo. L'organosi libra allora sopra al corpo e qui viene ripulito eristrutturato da altri rapidi movimenti delle dita,che intrecciano la struttura eterica blu cobalto conquella keterica dorata, usando fil i bianco-oro. Lospazio all ' interno del corpo viene purificato e ste-rilizzato con la luce, prima che I'organo sia rimes-so al suo posto. Quando la ristrutturazione e lasterilizzazione sono terminate, l'organo tornasemplicemente nella sua posizione dentro il corpo.La sensazione d che venga risucchiato dentro. Vie-ne quindi cucito nella sua sede e irrorato di luceazz\rra che gli dd energia. Tutta la zona d poiriempita di una luce bianca, morbida e lenitiva,che agisce come un anestetico interno. Infine, laparte viene rivestita di energia dorata, che ha lefunzioni protettive di una fasciatura.

Esempi di questo tipo di terapia sono illustratidalle figure 45 e 46. Un giorno ricevetti una telefo-nata da una donna che aveva un nodulo al seno.I medici non riuscivano a capire se si trattasse diun'infiammazione o di un tumore; avevano cerca-to di rimuoverlo con I'aspirazione, ma non vi era-no riusciti, 'e quindi avevano deciso di operare.Mentre parlavo al telefono con la donna ricevetti

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Mspiriti guido

sisiemo linfotico

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2t5

.:nmagine di un grumo rosso scuro nel suo..:.irtro, con macchie grigio cupo, che si

tr---.ano fino all ' incavo dell'ascella dove sono:r-rli. Per controllare la mia visione le chiesi:, .julo fosse nella mammella sinistra, appena

;apezzolo e un poco spostato a sinistra.::d r ricevuto una risposta affermativa, prose-:.:r'ndo che ero certa che non si trattasse di-, . bensi di una forma infiammatoria come la::. Potevo dedurlo dal colore rosso scuro,:iica uno stato infiammatorio: inoltre. udiir :Jlca uno stato lnllammatono; lnoltre, uoil

. - ' : i i guida che mi dicevano che era una formar;.:iie. Ma vedevo anche che i linfonodi dell'a-.-i ::ano di un grigio molto cupo, e questo mi-t- , ipava. Dissi al la donna che i l problema. :rle noir era il nodulo nella mammella, ma

h .':odi congestionati e che aveva bisogno dir : -.rsi a una purificazione di tutto I'organismon ::nicolare del sistema linfatico. Pochi eiorni

, r'bbe luogo l' intervento chirurgico: furono':ate le ghiandole mammarie infiammate e

- l l^-^^^+i^^+^ t rn^ *^^+i+^ l^ . , , ,+^ ^: l : - f^-^: Jiagnosticata una mastite dovuta ai linfono-: sestionati.

. - :ndo la donna venne da me, circa tre giornil 'operazione, il suo sistema energetico era

:,' ., congestionato. Vi erano grossi blocchi di=:a stagnante nel sistema linfatico di tutto il

:... che si rivelavano come zone verde scuro ai: .rti dello sterno e nella parte sinistra dell'ad-

rl'^i::r'. Tutto il campo energetico era lievementeF;:o. La macchia rossa nel seno sinistro era quasi& :utto scomparsa; rimaneva soltanto la cicatri-= -'he nell'aura appariva come una striscia rossor '1. con un rosso meno intenso tutto attorno. co-ilr Jonseguenza dell'operazione. Dopo il consuetotr';. ':\eDto di chelazione e di purificazione sui cor-3 :nferiori, gli spiriti guida estrassero completa-r'.:rte il sistema linfatico della paziente e lo ripuli-

-::,c, quindi lo rimisero a posto, secondo il meto-$ ;id descritto (tie. a5). L'intero busto della don-rr iu ricaricato di energia e dotato di una difesa,::.i ituita dapprima di luce azzurra, poi di luceI -.:o; alla fine il sistema linfatico (al settimo livel-c era molto pulito e intensamente dorato. Larr':rcia rossa era scomparsa. Nella figura 45 si ve-.&..ro gli spiriti guida che operano attraverso la te--rrc-uta per ripulire il sistema linfatico; presso la+ia della paziente vi sono i suoi spiriti guida cher :engono fuori del corpo mentre viene eseguito il.r''oro al livello keterico <<matrice>>.

b\ Ristrutturazione dei chakra al livello keterico<<matrice>>La ristrutturazione dei chakra d analoga a quelladegli organi, solo che essi non vengono asportatidal corpo. I chakra possono subire danni di variotipo: possono squarciarsi, lo schermo protettivoche li riveste pud essere danneggiato, uno dei vor-tici pud congestionarsi e rallentare la propria rota-zione, il vertice del chakra puo non essere ben po-sizionato nella regione del cuore o radice del chak-ra stesso, un vortice puo sporgere o riversarsi ver-so I'esterno come una molla stirata. L'intero chak-ra puo essere compromesso, oppure pud essernealterata soltanto una piccola parte. Per esempio,nel caso di Mary con la sua ernia iatale, uno deivortici nel chakra del plesso solare aveva il tipicoaspetto di una molla stirata e fuori sede. Per rime-diare a questa alterazione bisogna rimettere il vor-tice a posto e cucirlo in posizione, ricostruire loschermo protettivo e rivestirlo di uno strato che ioripari finchd non si d sanato. Tutto questo vienefatto con gli spiriti che guidano le vostre mani e di-rigono la luce risanatrice: le mani del terapeuta simuovono automaticamente.

Torniamo a Mary, la nostra paziente, che ora sitrova fuori del corpo, in uno stato di coscienza al-terato e sotto la cura dei suci spiriti guida. Avendoterminato la terapia al quinto livello e vedendo lalacerazione nel terzo chakra al settimo livello, sa-pete che d giunto il momento di operare su que-st'ultimo strato dell'aura, ciod sul corpo keterico<<matrice>>. Comincerete incrementando la vostrarespirazione particolare (attraverso il naso e conI'aria che preme contro il palato molle). A manoa mano che il ritmo della respirazione aumenta,concentrerete al massimo la mente sull'elevazionedella vostra coscienza. Non preoccupatevi dell' i-perventilazione, poichd userete per la terapia tuttaI'energia che immettete in voi. Raggiungendo ilsettimo livello comincerete a percepire la Mentedivina, in cui tutto cid che esiste d inteso come per-fezione. In breve tempo le vostre mani inizierannoa emettere una luce dorata, mentre le entiti spiri-tuaii si riconnettono a voi attraverso il settimo li-vello (fig. 46). Le mani si muovono quasi involon-tariamente sopra il terzo chakra della paziente.Cominciate a vedere filamenti di luce dorata chesaldano il vortice strappato in questo chakra; le di-ta si muovono con la massima velocitir possibile,ma il movimento dei filamenti d infinitamente piir

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Figura46' Interventoterapeut icosulcorpoketer ico<matr ice>:chirurgiaspir i tuale

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Figura 4?. Intervento terapeutico sul corpo celestiale (sesto livello)

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rapido. La luce d'oro costringe il vortice deforma-to a rientrare nella sua sede. Siete increduli sullaquantitd di energia che sta passando attraverso divoi e vi domandate se il vostro corpo possa regger-la. Continuate la respirazione, mentre lo schermoprotettivo del chakra viene ristrutturato. Forse vidomandate se Mary noti tutto cid e voglia sapereche cosa sta succedendo, ma non riuscite a parla-re; c'd troppo da fare e tutto il vostro essere d con-centrato su questo. Alla fine, il lavoro d terminatoe il chakra e tornato alla normaliti. La vostra re-spirazione sta rallentando; siete contenti che sia fi-nita - forse avete la mano indolenzita, ma provateuna sensazione meravigliosa.

Eseguite una rapida chelazione dei chakra supe-riori, passando dall'uno all 'altro, e vi spostate alcapo del tavolo dove d la testa della paziente. Te-nendo le mani ai lati della testa di Mary, gradual-mente immettete energia nelle sue tempie per eli-minare un eventuale squilibrio residuo fra destra esinistra. Ora che il quinto e il settimo livello sonostati ristrutturati e sono in grado di tenere la for-ma aurica. d venuto il momento di caricare dienergia il sesto livello per mezzo dell'amore cele-st iale.

6. Intervento terapeutico sul corpo celestiale(6o livello dell'aura)

Per intervenire sul sesto livello del campo auricoopererete soprattutto attraverso i vostri chakra delcuore, del terzo occhio e della sommitd del capo.Disponete le mani a coppa sopra il terzo occhiodella paziente, tenendo le dita unite e i pollici in-crociati; elevate le vostre vibrazioni per raggiunge-re la luce, che poi lascerete scendere nella regionecerebrale centrale della paziente (fig. 47). Cercatedi raggiungere psichicamente la realtir spiritualepiu alta che conoscete, anzitutto connettendovicon I'amore universale attraverso il cuore e poielevando quella coscienza verso la luce. E moltoimportante passare attraverso il cuore e aspettaredi essere entrati in uno stato di amore universale,prima di salire e di passare attraverso il chakra su-periore, altrimenti la terapia puo diventare moltomentale. Essa deve essere accompagnata da unamore profondo per ogni singola particella dell'es-sere della paziente, Mary. Essere connessi con lacoscienza'messianica, o amore universale, signifi-ca tenere qualcuno nel proprio cuore ed entrare in

tuno stato di accettazione totale e di volonth posva tesi al benessere di quella persona e alla cornuazione della sua esistenza. E un'esaltazionell'amore, dell'esistenza della persona. Dorentrare in questo stato, non soltanto immaginarmantenendovi in tale stato. elevatevi verso la lre verso la piir alta e piir ampia realtd spirituale rsiete in grado di sperimentare.

Per aumentare le vostre vibrazioni dovete ussia il principio attivo sia quello passivo. Dapprisforzatevi semplicemente di incrementare la fquenza delle vibrazioni, che si ottiene con la resrazione particolare che ho descritto, con la crcentrazione contemplativa ed elevandosi conocchi della mente verso la luce. La sensazione s,gettiva d che si sta guardando in su, verso I'enteminoso, e si sta cercando di raggiungerlo. Viache salite, vi sentite piu leggeri e meno attaccarcorpo. Si sente letteralmente una parte della ppria coscienza risalire la colonna vertebrale e ptendersi dal corpo verso la luce bianca. I sentimti diventano sempre piir piacevoli, a mano a m:che entrate nella luce. Avvertite sempre pii la sirezza e I'amore universali che vi circondano cpenetrano. La mente si espande e siete in gradccomprendere concetti ampi che normalmente nafferrate. Potete accettare una realtd piu vastad piu facile per gli spiriti guida comunicarvi c,cetti, perchd avete meno pregiudizi riguardo rnatura del mondo; in altre parole, avete eliminalcuni blocchi dalla mente. Pii vi innalzate evi liberate. Seguendo questa pratica, nel corsogli anni potrete accogliere e trasmettere ener-plconcetti sempre piu alti.

Ora che avete raggiunto una certa elevaziccessate di protendervi e consentite alla luce biadi invadere il vostro campo aurico, che si d inrzato a una frequenza di vibrazione in armoniaessa. La luce scenderi attraverso il vostro canpenetrando in quello della paziente.

Una volta che la luce bianca d affluita alla rene centrale del cervello della paziente, elevandle vibrazioni a quella frequenza, salite al livellvibrazione successivo. Quando la paziente hagiunto anch'essa quel livello, spostatevi a qusuperiore, e cosi via, passo per passo. In qumodo la zona cerebrale centrale della pazientiviene piir luminosa; la sua aura si riempie dibianco-oro percorsa da colori opalescenti. Dute questa fase, la paziente pud percepire imma

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ft- ':lali, oppure <si addormenta)). (Per me que-*: -:cnifica semplicemente che non d ancora inpr: -. di conservare il ricordo di quella esperienzacui:.Jo torna alla realtd <<normale>, capacitd cheD-r--: aceuisire col tempo e che questo tipo di la-r-r - pud sviluppare.)

t ';. 'h6 questo tipo di channelling d molto poten-t i!)\rete scuotere lievemente Ie mani per inter-:r:r:.lc-re la connessione col sesto chakra, prima ditm'..r-e alla fase successiva della terapia. Dopor":- i r rorato di luce la regione del talamo nel cer-

"-: ., della paziente e aver pervaso l'aura di luceh i-.:i1, se me ne resta il tempo di solito intervengofi':iramente sugli strati piu esterni dell'aura. Te-rr-Jo le palme delle mani rivolte in su, traccio dei;e-:.rrsi con le dita per sbrogliare i raggi luminosi&: -c)rpo celestiale. Si tratta di un movimento ana-r: :.. a quello che si fa per ravviare i capelli: parten-t' Jon le mani vicine al corpo della paziente, si: ' : :p ie un movimento verso l 'esterno, perpendico-.r-.: al corpo stesso, come se si volesse sollevare' : rra. Questo procura alla paziente una sensazio-:': Ji f eggerezza e raftorza il suo corpo celestiale il-r-'::inandolo e ampliandolo. Se avete tempo, fate-r- .3r3 un'esperienza piacevole per la paziente.

- lntervento sullo strato esterno del corpo\tterico <<matrice>>

).'po che il corpo celestiale d stato alimentato di

-Jc' e &ffipliato, passo al corpo keterico <matri-: . ' " . lo strato a guscio d'uovo che sembra proteg-

5:re I 'aura. Intervengo qui come se dovessi leviga-':. raddrizzare e rinforzare quella forma, cosa che'.ccio muovendo le mani lungo il suo margine

-lcrno. A volte essa si restringe troppo all 'estre-

:^ita dei piedi, a volte d troppo ampia in certi pun-'.. pre.senta protuberanze o fasce che la costringo-r.r. (Alcune di queste fasce si collegano a vite pre-

-r'denti; ne tratterd nel capitolo 24.) Possono es-.r'r'r' i punti piir sottil i e quindi fragili, o addirittura:cerazioni che vanno riparate, mentre lo strato:el suo insieme va riplasmato a forma d'uovo con:n bel guscio solido. Eseguo questo tipo di inter-i L'nto con la semplice manipolazione: se sento un.grumo)), lo sciolgo; se lo strato ha bisogno di lu-:r.', vi immetto energia finch6 si illumina; se ha bi-.ogno di essere irrobustito, gli fornisco energia:inforzante. Gli strati pitr esterni dell'aura si spo-irano e sono molto facili da manipolare, cosi che

questa fase dell' intervento terapeutico richiede po-chissimo tempo.

Per completare I'azione al settimo livello del-I'aura stendo le mani sopra la testa della pazientee le unisco, tenendole a circa 80 centimetri di altez-za, nel lo strato a guscio d'uovo. Compio ampi ge-sti attorno all ' intero corpo del paziente, muoven-do la mano sinistra verso sinistra e la destra versodestra. Un arco di luce esce dalle mie mani e avvol-ge il paziente da capo a piedi, rafforzando il setti-mo livello dell'aura. N{entre muovo le mani lenta-mente. circoscrivendo un cerchio di luce dorata sultorace del pazienie, I ' intero strato a guscio d'uovosi irrobustisce.

Per rinforzare il settimo strato nell'aura di Ma-ry e assicurare alla paziente uno schermo protetti-vo che consenta al processo di guarigione di prose-guire, solleverete le mani sopra il suo corpo. Vitrovate ancora seduti dalla parte della testa, comeillustrato nella figura 48. La distanza dal corpo delsettimo strato dell'aura varia fra gli 85 e i 90 centi-metri; se non siete in grado di vederlo, cercate disentirlo con una particolare sensibiliti delle maninello spazio sopra la paziente. Avvertirete una lie-vissima pressione, quaudo vi avvicinate al settimolivello. Tenete le mani, con Ie palme in gii e i polli-c i incrociat i , sul bordo esterno del corpo aurico:dovrete eseguire la vostra respirazione particolareper mantenere al settimo livello le vibrazioni ener-getiche e la coscienza. Ora fate uscire dalle maniun arco di luce dorata che copra il corpo di Marydalla testa ai piedi. Tenete fermo I'arco luminosoe ampliatelo lentamente con un movimento avvol-gente delle mani come quello che ho descritto so-pra (la destra traccia un arco verso destra e la sini-stra verso sinistra). Eseguite il movimento in mo-do da tracciare un ovale completo attorno a tuttoil corpo della paziente.

Terminata questa fase, interrompo il contattofra il mio campo energetico e quello della pazientecon una rapida scrollata di mani, poi mi porto sullato destro del suo corpo e mi riconnetto con il set-timo livello dall'esterno. (Durante le precedentifasi della terapia ero collegata al suo sistema ener-getico; ora ho interrotto il contatto e non facciopiu parte di quel flusso di energia.) Ponendo lemani delicatamente sul settimo strato a gusciod'uovo, onoro mentalmente la paziente e dirigonuovamente verso di lei la sua stessa potenza risa-nante. Onoro cid che lei d, la sua capacitd di por-

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er.' ialute ed equilibrio nella propria esistenza, e| :,i. 'ola parte che io svolgo nel ricordarle chi d.F:t .nterrompo nuovamente il contatto con il suos:ro energetico, mi siedo e torno allo stato nor-*r.; di coscienza. (Quando giungo alla fase dellacr:ia al settimo livello, sono anch'io in uno stato| :r.'cienza fortemente alterato.) Mi calo di nuo-r: :-el mio corpo, proprio come se infilassi la ma-a' :n un guanto. Mi concentro sull'essere dentro,4:-: singola parte del mio corpo fisico; onoro la*r: incarnazione, cid che sono e il motivo per cuir'-r:,. r enuta sulla terra. A questo punto lascio per-E-.:c'al mio corpo tutte le energie terapeutiche dia: losso aver bisogno.

'luest'ultima fase fa si che il terapeuta <lasci an-&-r,' i l paziente e non lo porti con s6 per tutta lad::mana. Inoltre, questo modo di onorare I'io fa-;i-:a I' integrazione dell'attiviti terapeutica nellarrr personale del guaritore. Questo non avviener::.rmaticamente, perchd quando d attivo il tera-F-:ia si trova per lo piir in uno stato alterato di co-\:.nza. A volte sembra che la brava persona chetr :'.rtto quel buon lavoro sia qualcun altro. MoltiE guaritori che conosco hanno avuto una vitat.:lrcile e hanno bisogno di onorare se stessi pert-.\to, anzichd giudicarsi a causa delle loro espe--€:rze. Ritengo che tutto cid rientri nell 'apprendi-r:'nto dell'amore e della compassione.

Ora attuate la fase della terapia descritta sopra:':: la paziente Mary. Mettetevi alla sua destra e:{:icatamente entrate in contatto con il settimo li-,:-lo della sua aura dall'esterno. Onorate la pa-::'rre € restituitele la sua stessa capacith di guari--: Poi andate a sedervi a una certa distanza dalei: .alatevi di nuovo nel vostro corpo. Onorate voi. i i )s i e i l vostro compito.

Di solito la paziente si sente stordita per qualche::nuto al termine della terapia e ha bisogno di ri-rr'rS&r€. E il momento giusto per compilare la vo-.::a scheda con una breve descrizione della terapia:iiettuata, come riferimento per il futuro. Se si drtervenuti sul corpo eterico <matrice>, prescrivor.la paziente almeno tre giorni di riposo, durante

quali deve alimentarsi abbondantemente e non'rre esercizi fisici.

Dopo un breve riposo, Mary potrir mettersi a se-.jc'r€ Sul bordo del tavolo e attendere qualche mi-:uto prima di alzarsi, per evitare un senso di verti-gine. Forse sard curiosa di sapere quel che avete:atto; C importante, a questo punto, non tornare

eccessivamente al pensiero lineare, poich6 potreb-be distoglierla dal suo stato di coscienza alterato.Ditele quanto basta per soddisfarla, ma non tantoda turbare il suo rilassamento.

E probabile che durante la terapia vi siate resiconto del lavoro ulteriore di cui Mary pud averebisogno; in tal caso esponeteglielo e consigliateledi tornare la settimana successiva, se vi sembra op-portuno.

Avete appena effettuato un ciclo completo di te-rapia e vi sentite magnificamente bene. Un buonbicchiere d'acqua di fonte gioverir sia a voi sia allapaziente. La tavola xv mostra I'aura di Mary dopoil trattamento; confrontatela con I'aura qual eraprima della terapia (tav. xur).

Ho descritto a grandi linee la terapia a pienospettro. Nella prima fase - durante la chelazionee la pulizia dell'aura, e cioe prima di operare suicorpi <matrice> - a volte capto informazioni di ti-po verbale che mi vengono comunicate dagli spiritiguida presenti. Pud capitare che il paziente formu-li domande alle quali gli spiriti rispondono. Manon appena comincio a lavorare ai livelli <matri-ce)), sono incapace di fare le due cose contempora-neamente: sembra che I'intervento energetico adalta concentrazione eseguito a quei livelli assorbagran parte delle mie capaciti mentali. In questa fa-se, anche il paziente trae giovamento dall' immer-gersi in uno stato di rilassamento profondo e ilparlare lo distoglie da quello stato.

Imparo in continuazione dalle guide spirituali;non appena ho raggiunto un dato livello, mi spin-gono verso il successivo. A volte sopraggiungonodei guaritori spirituali nuovi per operare attraver-so di me.

8. Intervento terapeutico al livello cosmicodell'aura (Eo e 9" livello)

Ultimamente ho cominciato a percepire due livelliulteriori dell 'aura, al di ld del settimo; sembranoavere una natura cristallina e sottil issima. e le lorovibrazioni sono molto alte. In un certo senso, tuttii l ivelli dal settimo in giu costituiscono un veicoloche ci guida e ci sorregge nel corso di questa vita,ivi comprese le bande relative alle vite passate chesi trovano nel corpo keterico, in quanto esse rap-presentano le lezioni karmiche per apprendere lequali ci siamo reincarnati.

L'ottavo e il nono livello, invece, vanno oltre:

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hanno a che fare con cid che siamo al di la di que-sta esistenza. Siamo anime che si reincarnano con-tinuamente e che procedono lentamente in uncammino evolutivo verso Dio.

Nei sette strati inferiori del nostro campo ener-getico sono immagazzinate tutte le esperienze fattein questa vita e Ie matrici delle possibili esperienzeda noi previste quando abbiamo programmato lanostra esistenza. Inoltre, noi creiamo continua-mente esperienze nuove. Crazie al libero arbitrio,non sempre scegliamo di avere le esperienze cheavevamo programmato. Anche gli altri godonodella libertd di scelta, cosi che le possibili combi-nazioni sul piano dell'esperienza sono infinite ecomplesse. ln al trc parole, le esperienze possibi l isono estremamente piu numerose di quelle che ef-fet t ivamente si ver i f icano, e queste possibi l i td diesperienza, oyvero probabi l i real td, sono imma-gazzinarc nel canrpo energetico. Hanno tutte loscopo di impartire alla nostra anima quelle lezioniche abbiamo scelto di imparare.

Talvolta queste esperienze possibili non c'entra-no piir con la crescita dell'anima e vanno rimossedal l 'aura. Questo si fa al l 'ot tavo l ivc: l lo. E come seil terapeuta si proiettasse al di ld delle dinrensionidi questa vita, per poi scendere nei sette strati infe-riori dell 'aura e semplicemente eliminare le espe-rienze possibili per mezzo di quello che io chiamoschermo protettivo dell'ottavo livello.

a) Lo st:hermo protettivo dell'ottavo livelloQuesto schermo serve a rimuovere da questa vitai t raumi che bloccano in misura grave l 'evoluzionedella persona o che semplicemente non sono pitrnecessari, ciod non servono piu a insegnare all 'ani-ma cio che deve apprendere.

Il paziente decide con la coscienza superiore,non al livello della personalitd, quando d necessa-rio questo tipo di intervento. Molte persone nonne sono consapevoli, ma qualcuno, essendo a co-noscenza dell'effetto potente che esso produce, lochiede esplicitamente. Tuttavia, la cosa di solitonon funziona. Lo schermo protettivo dell'ottavolivello viene fornito al terapeuta dai suoi spiritiguida soltanto quando d davvero necessario. Eli-minare un vecchio trauma dal campo energetico diuna persona pud avere un effetto dirompente; tal-volta occorre uno schermo per proteggere I'indivi-duo dalla maggiore libertd che si trova a gestire al-lorch6 un trauma viene eliminato dal suo corpo. In

sostanza il processo consiste nella collocazruno schermo protettivo nell'aura del pazientI'estromissione del vecchio trauma dal renergetico e nell' irrorazione del vuoto da esciato con la luce rosea dell'amore incondiziche ha I'effetto di saldarlo. ll paziente hail tempo di guarire e di abituarsi all 'assenza rpeso che si d portato appresso per anni (cosafacile di quanto si possa pensare perche lafa paura). Col tempo lo schermo si dissol,persona elabora esperienze positive che si scscono pian piano allo schermo stesso.

I-a collocazione dello schermo protettivI'aura d una cosa alquanto complicata e disi effettua dopo una pulizia generale e un cevoro sui corpi <matr ice>. Non d mai una sceterapeuta, ma un suggerimento degli spiritiLo schermo ha I 'aspetto di una <lastra>> <blu, molto resistente e impenetrabile; vienrcombaciare con il bordo inferiore del chaksta appena al di sopra del trauma e spinto allno nel cuore del chakra stesso. La mano sprat ica un'apertura nel chakra, c iod i l suo renergetico penetra in profonditd nelcorpo,cuore del chakra, e intanto la mano destra pna lentamente e inserisce lo schermo. Quesvimento avviene sotto il controllo degli spirda. Lo schermo protettivo sporge dal borcriore del chakra e si estende verso il basscla regione del trauma, con una lieve angcrispetto al corpo; la sua estremitir inferiorrta, cosi da lasciare una via d'usci ta al t r t

La mano sinistra tiene lo schermo an,non puo essere mossa per tutto ii tempo insto viene fissato e il trauma estratto, potiene separata la parte anatomica supecampo aurico da quella in cui si opera eingresso agli spiriti guida che a loro voltequella parte del campo separata dalla retrauma. Nello stesso tempo gli spiriti gu'nali del paziente di solito lo fanno uscirpo, lo proteggono e gli impartisconcmenti.

Una volta che lo schermo e stato fissepeuta vi mette sotto la mano destra e rcomunicare con la coscienza energeticaper persuaderla a lasciare il corpo, rico:sua connessione con Dio. Questo tipoun cosi alto livello d molto diverso dallidei blocchi dal campo energetico oper

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::. Connettendosi direttamente alla coscien-="::!!'tica del trauma che d pronta ad andarse-- :':rapeuta le fornisce, attraverso lo schermo,

: per uscire. Il trauma se ne va di sua spon-r '.rlontd: qualsiasi forzatura non fa che inva-: I lavoro e costringe il terapeuta a ricomin-

: .:3 capo. E un metodo che consente di fargr.- ;ompletamente il trauma: ai livelli inferioriIr,--'hi costituiscono spesso la <<firma>> di un

::-i. anzich6 l'entith enersetica intera del trau-. .- ' . ro. Ai l ivel l i superior i i l t rauma viene in un

..'nso trattato come se avesse una sua pro-:r ,::a, essendo una porzione in s6 completa dir': ']Z& energetica. Quando il trauma se ne va,:,: , 3nno con esso tutti i suoi effetti e il paziente

'. troverd piu a doverli affrontare. Lo scher-::!)tettivo consente alla nuova situazione inte-: Jr integrarsi armoniosamente nella vita della' na e tiene lontane possibili situazioni di di---o. Quando il trauma si allontana, gli spiriti:.i io prendono amorevolmente in consegna e-:ondono di luce. Una volta che se n'd andato- I I !'t amente, la zona viene cauterizzata con lu-- rnca e dorata e la cavitd riempita con la lucer: dell 'amore incondizionato. Il nuovo campo'-rr'tico di colore rosa viene poi collegato alro circostante e il tutto d ancora ricoperto dal-

h --'hermo protettivo. A quel punto I'estremitirr1"-':ia alla base dello schermo, attraverso la qualeJ .-ruma d usci to, v iene sigi l lata con una (mem-lr ' ; :a> d'oro, che viene lasciata al suo posto. I l te-crr.uta interrornpe il contatto fra la sua mano si-t':ia e lo schermo, che viene lasciato dentro. Af-t-':da lentamente I'energia della mano destra nel,Lnro in cui si d insediata quella della mano sini-t:r: la sinistra cosi si libera e viene usata per colle-

fa:!' la nuova zona, ristrutturata e protetta dallor:lermo, alla parte restante del campo energetico.Eri? pefcorre lentamente la parte superiore del;i.rpo aurico collegando i campi I'uno all 'altro.

Dopo aver applicato lo schermo protettivo, il te--2peuta rafforza la corrente energetica principale

--rrrrispondente alla colonna vertebrale) immet--:ndovi luce dorata pulsante che la percorre tutta.-. paziente rientra gradualmente nel corpo. La te-'apia puo finire qui. Talvolta si scende al sesto li-,. ' l lo per aumentare la sereniti del paziente, altre..rlte, invece, si termina con il settimo.

Quel che ho trovato piit difficile imparare d sta-:c aspettare pazientemente che il trauma si lascias-

se persuadere a uscire. E una cosa molto diversadal rimuovere un blocco staccandolo e tirandolofuori con vibrazioni ad alta frequenza. E difficileelevarsi al di sopra del settimo livello e restarvi, inuno stato di quiete assoluta e in totale armoniacon la volontir divina. Bisogna controllare la respi-razione, fare respiri lenti e profondi, tenere lamente concentrata sull'accettazione della volontddi Dio. La scintil la divina d presente in ogni celluladell' individuo ed essa segue inesorabilmente il vo-lere di Dio. Il terapeuta deve rimanere all ' internodi quella scintil la; in altre parole, devo restare do-ve d il trauma, entrare in contatto con quella co-scienza energetica mentre mi trovo in armonia conla volonth di Dio e ricordare semplicemente a ognicellula del corpo che contiene in se una scintil la di-vina. Le ricordo che d Dio, luce e saggezza, e chepertanto partecipa inevitabilmente dello stessoflusso energetico della volonti universale. Non dfacile farlo. All' inizio tendevo, dopo un poco, a ti-rare o a trascinare, ma cid significava che era in-tervenuta la mia volontir e che quindi ero scesa aun livello inferiore. In questo modo gli spiriti gui-da venivano estromessi dal mio corpo e io ero per-corsa da un brivido. Gli spiriti lasciavano il miocorpo a mo' di segnale, oppure perch6 non tollera-vano le vibrazioni di basso livello della mia volon-td. A quel punto bisognava ricominciare da capo.

Lo schermo protettivo dell'ottavo livello divienenecessario quando il paziente non sopporta la li-berti che deriva dall'eliminazione di un vecchiotrauma e tende a riempire quel vuoto con un'altraesperienza negativa. Una volta sono rimasta sba-lordita assistendo a un caso simile.

Al termine di una terapia, mentre il paziente sirimetteva le scarpe, improvvisamente vidi il cam-po dorato che avevo appena ristrutturato andarein frantumi davanti ai miei occhi. Stupita, pensai:<<Come ti d riuscito cosi in fretta?> Ebbi I' impulsodi farlo stendere di nuovo sul tavolo, ma sentivoche non sarebbe stato giusto e che c'era qualco-s'altro da capire. In seguito Emmanuel, uno spiri-to guida che parla per il tramite della mia amicaPat (Rodegast) De Vitalis, mi disse che il pazienteaveva capito di non poter veramente accettare cidche diceva di volere; non era pronto per gestirecerti aspetti della sua vita connessi con la sua gua-rigione, poichd comportavano problemi troppodolorosi che semplicemente non voleva affron-tare.

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Non molto tempo dopo imparai a inserire loschermo nei pazienti. In quella particolare occa-sione compresi anche che non avrei potuto ripeterela terapia, perchd questo avrebbe messo il pazientedi fronte alla sua decisione negativa, peggiorandole cose. Posso soltanto aspettare che egli raggiun-ga quel luogo dentro di s6 nel quale ha deciso diaffrontare i problemi finora evitati. Allora potrirforse scegliere di entrare in terapia e potremo inse-rire lo schermo nel suo campo energetico, affinch6lo protegga dalla rimozione del suo fardello finquando non sard guarito interiormente. In seguitolo schermo si dissolverebbe ed egli sarebbe in gra-do di sperimentare la sua aumentata libertd.

La tavola xvr illustra un esempio interessante diapplicazione dello schermo protettivo. La pazien-te, che qui chiamerd Betty, era una donna d'affa-ri. Aveva perso la madre all'etA di tre anni e quan-do inizio la terapia con me non aveva idea di qualefosse il suo aspetto, n6 ricordava di aver mai vistouna sua fotografia. Nel corso della terapia, comin-cid pian piano a ricevere immagini della madre ea connettersi con lei. La madre naturale divenneper lei una realti e questo la aiutd a sviluppare unamaggiore stima di s6. Inoltre, non era mai riuscitaad accettare la matrigna e questo processo contri-bui anche a migliorare i suoi rapporti con lei. Lapaziente portava nel torace un grande dolore pro-vocato dalla perdita della madre.

Un giorno, dopo parecchi anni di terapia, michiese perch6 non avessi mai praticato su di leiI'imposizione delle mani. Le dissi che era perch6godeva di ottima salute, ma in quello stesso mo-mento gli spiriti guida mi ricordarono I'uso del((nuovo schermo che avevo appena imparato adapplicare>. La seduta successiva fu dedicata aquell'intervento. Dopo aver compiuto le normaliprocedure della chelazione e della pulizia dell'aurae aver controllato il livello <<matricer>. che non ri-chiedeva interventi, gli spiriti guida procedetteroad applicare lo schermo e a rimuovere il traumadella perdita cosi prematura della madre. Provaiuna forte commozione quando vidi la madre dellapaziente comparire in spirito, sostenuta dalle sueentite guida. La coscienza energetica che costitui-va il trauma non fu presa in consegna da un grup-po di spiriti guida che I'avrebbero trasfusa di luce,ma venne accolta con amore dalla madre stessadella paziente (tav. xvl). Intanto la donna era usci-ta dal corpo, con l'aiuto delle sue entitA guida che

stavano proteggendola e istruendola. Nella Isuccessiva, le entitir riempirono il vuoto lascidal trauma con la luce rosa dell'amore. Segui l'plicazione della <membranar> protettiva di Idorata sul fondo dello schermo. come illustrnella figura 49. Poi collegammo la regione prota alla parte superiore e a quella inferiore del cipo aurico, e rafforzammo la corrente energelverticale e principale. Alla fine della seduta trpeutica il trauma preso in consegna dalla madella paziente si era trasformato in luce bianc

b) Intervento terapeutico al nono livello dell'aSo molto poco di questo processo. Mentre guagli spiriti guida che operano a questo livello,sembra che essi semplicemente rimuovano un'irra parte dei corpi energetici della persona (con rti i loro campi) e li sostituiscano con un insiem,nuovi corpi. Tutto questo viene da me percelcome luce cristallina. Questo processo, quandoluogo, produce una guarigione molto rapida.mia ipotesi d che si tratti semplicemente di rreincarnazione nello stesso corpo, che avviene sza dover sperimentare le fasi della nascita e dellfanzia per fissare i compiti dell'anima nella rVi ho assistito alcune volte.

Gli spiriti guida

A volte mi sembra che diversi gruppi di spiriti ;da operino ai vari livelli; altre volte, invece, mire che si tratti delle medesime entiti spirituatutti i livelli. I gruppi di spiriti guida che inter''gono sui singoli livelli sembrano avere caratterche specifiche che li differenziano. Gli spiritilavorano al livello astrale si interessano di pitI'amore e alle questioni del cuore; sono amore\teneri, danno conforto e si esprimono poeticante. Essi ci insegnano ad amare noi stessi con'i nostri difetti. Quelli che operano sui corpi ete<<matrice>> e keterico <<matrice>> mi sembrano rto seri e attivi, sempre ansiosi di mettersi al lavA loro interessano la perfezione della matriI'efficacia della terapia. Non paiono dotati di rto sentimento, ma sono capaci di grande acc,zione e sostegno. Hanno una piir spiccata tenza a dirigere e guidare. Gli spiriti guida che irvengono nell'applicazione dello schermo protvo all'ottavo livello danno un senso di grand,

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Figura 49. Lo schermo dell 'ottavo l ivello viene sigil lato

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cettazione e di infinita pazienza e amore. Le entitddel nono livello sono molto difficili da percepireper me, ma mi sembrano piuttosto impersonali.

Riassunto delle fasi di una seduta terapeutica

Per agevolare I'aspirante terapeuta elencherd an-cora una volta, in forma abbreviata, le fasi di unaseduta tipo. Seguirir un'analisi della seduta, che viaiuterd a comprendere meglio su che cosa doveteesercitarvi maggiormente e su quali aspetti dellavostra crescita personale vi d piir necessario con-centrarvi.

l. Prima di ricevere il paziente, mettetevi in sinto-nia con la luce. Aprite i chakra usando le tecnichedescritte nel paragrafo <Il channelling diagnosti-co)) a p. 194.

2. Ascoltate i motivi per cui il paziente si d rivoltoa voi. Come mai d stato indirizzato specificamenteda voi? Che cosa avete da dargli? Apritevi al vo-stro repertorio interno.

3. Spiegate al paziente come operate.

4. Analizzate il flusso energetico del paziente.

Quali sono i blocchi principali? Come impiega lasua energia questa persona? In che senso la dirigemale? Quali sono stati i risultati di questo cattivoimpiego a lungo termine? Qual d la sua difesaprincipale? (Si vedano i capitoli 9, l0 e 12.)

5. Rilevate lo stato dei chakra con il pendolino eprendete nota di quanto osservate. (Si veda il capi-tolo 10.)

6. Sintonizzatevi e allineatevi con la luce; pronun-ciate mentalmente il vostro proposito; sintonizzateed equilibrate il vostro sistema energetico conquello del paziente. Prendete coscienza dei vostrispiriti guida, se non lo avete giir fatto. Durante laseduta avrete bisogno pii volte di risintonizzarvtcon la luce, con le entitd che vi guidano e con il si-stema energetico dell'altra persona.

7. Interpretate i rilevamenti fatti sui chakra men-tre immettete energia nei punti di riflesso sullepiante dei piedi. Trovate: il punto di equilibrio fra

raziocinio, volontir ed emozioni; il principale cen-tro energetico (o i centri) che si presenta chiuso;quello (o quelli) che si presenta aperto e attraversoil quale il paziente pud lavorare su se stesso (apriregli altri chakra e affrontare i suoi problemi). Iden-tificate i problemi principali della persona. Capta-te psichicamente qualsiasi informazione. Qual d lacausa originaria della malattia? Quali sono le qua-litir dell'io superiore alle quali dovrete fare appelloper aiutare il paziente a guarire se stesso? (Si veda-no i capitoli 9, l0 e 12.)

8. Eseguite una chelazione dei chakra nei corpi in-feriori dell'aura mentre passate in rassegna gli or-gani e i sistemi dell'organismo. Se siete agli inizidella vostra esperienza, passate alla fase l6; dopoaver fatto una certa pratica potrete aggiungere lafase 9 (se necessaria) e le fasi l0 e I l. Quando sare-te in grado di percepire il quinto, il sesto e il setti-mo livello potrete eseguire anche le fasi 12,13,11e 15.

9. Ripulite la regione della colonna vertebrale.

10. Operate direttamente sulle parti del corpo cheattirano istintivamente la vostra attenzione, sce-gliendo fra i vari metodi che conoscete. Mentre fa-te questo, osservate lo stato emotivo del paziente.Accoglie in s€ I'energia o d emotivamente blocca-to? Siate con lui. Sperimentate insieme a lui i suoiblocchi. Consentite ai vostri spiriti guida di aiutar-vi su specifiche parti ammalate. Ascoltate.

I l. Eliminate i blocchi specifici nei corpi inferioridell'aura.

12. Intervenite sul corpo eterico <<matrice>> o kete-rico <matrice)), se e quando siete in grado di farlo.

13. Sintonizzatevi sul livello celestiale (sesto) e ir-rorate direttamente la regione centrale del cervellodi luce bianca. Elevate le vostre vibrazioni f,vibrare I'ipofisi. Quando le vibrazioni del pazienraggiungono la stessa frequenza delle vostre,sate al livello successivo e ripetete. Procedetequesto modo finch6 la regione centrale del cenon si illumina.

14. A questo punto, se non vi d gid accaduto,trete forse vedere gli spiriti guida del paziente o

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::e entita angeliche, oppure avere visioni o riceverenessaggi diretti destinati alla persona che state cu-:ando. Terminate interrompendo delicatamente ilrontatto e chiudendo I'apertura.

I -i. Stando al capo del tavolo dove si trova la testaJel paziente, cercate di stabilire un buon flusso di'. ibrazioni nei due sensi, dal terzo ventricolo lungo:utta la spina dorsale usando la tecnica delle duemani.

16. A questo punto potreste ritenere opportuno.,rassettare)> il corpo celestiale e quello astrale con,a tecnica che ho paragonato al ravviare i capelli,.oprattutto se il paziente d depresso o represso.

ll. Intensificate e rafforzate lo strato pit esternoJel l 'aura (guscio d'uovo).

18. Mettetevi sul lato destro del paziente; ristabili-:c- il contatto al settimo livello; onorate il paziente,.' la sua capacitd di guarire se stesso.

19. Interrompete delicatamente il contatto, chiu-Jendo tutte le aperture, e allontanatevi dal pazien-tc'. Concedetevi qualche minuto per rientrare com-pletamente nel vostro corpo e tornare pienamente.ul piano fisico. Consentite all 'energia risanante dipassarvi attraverso. Onorate voi stessi; affermatecio che siete e lo scopo del vostro lavoro.

10. Se il paziente d uscito dal corpo e ha bisognodi aiuto per tornarvi, attiratelo delicatamente ver-so la realtd fisica tenendogli i piedi e risucchiandol'energia verso di voi.

21. Al termine della seduta bevete un bel bicchiered'acqua fresca e consigliate al paziente di fare lostesso.

Analisi di una seduta terapeutica

1. Ripercorrete le fasi della seduta nell'ordine incui sono avvenute. Com'd andata ciascuna fase?Che cosa d risultato facile e che cosa difficile?

2. Rispondete alle domande al punto 4 di <Analisidi una seduta terapeutica).

3. Date risposta ai quesiti al punto 7 di <Analisi diuna seduta terapeutica>>.

4. Quali processi interiori si sono verificati in voie nel paziente? Avete perso la concentrazione esprecato energie dove non era necessario? In qualemodo? Collegate questo alla vostra struttura di ca-rattere e a quella del vostro paziente.

5. Che cosa d stato ottenuto, durante la terapia?Avete raggiunto la luce interiore del paziente?

Quali erano le caratteristiche del suo io superiore?Come lo avete sorretto e aiutato a superare i suoiblocchi?

6. In base alle risposte che vi siete dati finora, qua-le tipo di lavoro avete bisogno di compiere per lavostra crescita personale?

7. Eseguite un disegno o uno schema del flussoenergetico del paziente prima e dopo la terapia.

8. Qual era la causa originaria della malattia e co-me l'avete affrontata?

9. In base a questa analisi, su quale genere di lavo-ro terapeutico vi concentrereste nella prossima se-duta? Qual d la prognosi? Quale assistenza puddarvi il vostro spirito guida nel prosieguo della te-rapia?

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23. La terapia con i colori e con i suoni

La terapia con la luce colorata (modulazionedi colori)

Spesso il terapeuta deve mantenersi su un dato co-lore, del quale sta agendo come tramite; cid signi-fica, fra l'altro, mantenere il proprio campo ener-getico su una data banda di frequenza, cosa che ineffetti va fatta durante tutta la seduta terapeutica.Bisogna essere sufficientemente sensibili da tenerele proprie vibrazioni energetiche sulla banda difrequenza che risulta di volta in volta necessaria alpaziente. Si d gid parlato del tenersi sintonizzati suun colore in alcuni dei capitoli precedenti e piirprecisamente a proposito degli interventi sul corpoeterico <matrice>>, sul corpo keterico <matrice>(oro) e sul sesto livello (quando si sale alle fre-quenze celestiali), della pulizia della regione spina-le e dell'alimentazione energetica dei chakra (incui si trattiene il colore specifico del chakra finchdesso non si d caricato). Vi sono altre occasioni incui gli spiriti guida inducono il terapeuta a immet-tere nel paziente luce colorata dove e quando ne-cessario; d allora importante avere imparato a sin-tonizzarsi su un particolare colore e a mantenersisu quella banda.

Come ho gid detto, occorre una certa praticaper riuscire a produrre il colore desiderato; d mol-to importante che il principiante si eserciti nellamodulazione dei colori prima di passare a control-lare il colore al quale fa da tramite. La chelazioneviene fatta per lo pii senza alcun controllo dei co-lori; ma nelle fasi pitr avanzate della terapia pudcapitare che gli spiriti guida chiedano al terapeutadi <porsi> in un certo colore, o di <tener fermo>un certo colore che essi intendono usare. Questosignifica che, se non avete la necessaria prepara-zione, potreste disturbare il colore che viene invia-to attraverso voi, modificando inconsapevolmenteil vostro campo energetico. Ecco perchd d necessa-rio imparare a tenere il proprio campo energeticosu una determinata banda di frequenza.

Nel suo llbro The Therapeutic Touch, DoloresKrieger spiega alcuni utilissimi esercizi di modula-zione dei colori. Sostanzialmente dovete impararequel che significa (essere in>> un certo colore. Nonsi tratta di pensare il colore in termini di visualiz-zazione: se pensate rosso producete il giallo, sepensate verde producete il giallo, se pensate azzur-ro producete sempre il giallo: i terapeuti lo chia-mano (operare in giallo>, perch6 quando si pensasi produce il giallo. Spesso i principianti <operanoin giallo>. Dunque, per produrre I'azzurro dovete(essere)) azzlrrro, qualsiasi cosa cid significhi pervoi. Dovete pertanto scoprire da soli, a forza disperimentare, quel che significa essere in uno statoazzl.lfro.

Esercizi per controllare il colore che si emana

Come vi sentite quando indossate abiti azzurri osedete in una chiesa nella luce azzufia che filtradalle vetrate? Che cosa significa per voi I'azzurro?Ancora una volta dovete affidarvi al senso che r id pit congeniale. Recepite meglio le informazionrmediante la vista, I'udito o il tatto? Com'd l'azzur-ro da vedere, da udire o da toccare? Procurateridel vetro colorato o dei fogli di plastica trasparen-te di vari colori e accostateli alla finestra quandofuori c'd molta luce; provate i diversi colori e cer-cate di capire come vi rapportate a ciascuno di es-si. Prendete dei pezzetti di carta o altro materialcdi diversi colori, tutti della stessa misura, e am-mucchiateli a caso; poi chiudete gli occhi edestraete due frammenti dal mucchio. Senza aprirtgli occhi, esplorate il vostro rapporto con ciascun<dei due colori. Quale sensazione vi dd? Vi piasroppure no? Suscita qualche sentimento in voi? \'infonde oppure vi toglie energia? Vi fa sentire calmi o nervosi? Mettete i frammenti a turno a cortatto con le varie parti del corpo: vi piacerebbe irdossare quel colore? Fatto questo decidete, sen

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;:r'a occhi chiusi, quale dei due colori vi piace di;::. Se volete, cercate di indovinare che colore d.\ questo punto aprite gli occhi; rimarrete sorpresi:'<l notare quante informazioni avete ora sul vo-fi:o rapporto con ciascuno dei colori scelti a caso.r-oprirete anche che avevate dei preconcetti sugli::tetti dei colori e che certi effetti da voi previsti:on si sono verificati in questo esperimento.

Sceglietevi un partner, tenetevi per le mani e a::rno emettete energia di un certo colore inviando-

-r all 'altro. Provate a vedere se ciascuno di voi in-:ovina quale colore sta emettendo il compagno.Esercitatevi moltissime volte, senza mai stancarvi.Ricordate che per trasmettere il rosso dovrete ave-:r il primo chakra aperto, per trasmettere l'aran-;o il secondo chakra dovrd essere aperto e cosi. ra. Prima di eseguire questi esercizi liberate eeprite i vostri chakra con le pratiche descritte nel:api tolo 21.

Il significato dei colori nell'aura

\lolte persone mi chiedono: <Di che colore d lamia aura?>> Poi aggiungono: <Che cosa significaquel colore?>> Spesso la gente si rivolge a qualcunoche d in grado di leggere I'aura e si sente dire chela sua aura d di un certo colore e che cid significauna certa cosa. Come dimostra questo libro, nona questo che io faccio normalmente. Se qualcunomi chiede di che colore d la sua aura, di solito do-mando: <A quale livello?> Oppure leggo semplice-mente i colori predominanti ai livelli non struttu-rati e dico, per esempio: <<Prevalentemente azzrtr-ra, con un po' di giallo e del viola>.

La mia amica Pat (Rodegast) De Vitalis, chetrasmette i messaggi di uno spirito guida di nomeEmmanuel, legge i colori al livello dell'anima.Emmanuel le mostra I'aura delle persone a questolivello, in rapporto al compito che I'anima si dscelto in questa vita. Per Pat i colori hanno signifi-cati precisi, in base ai quali interpreta cio che vede.

Questi significati sono elencati nella tabella 14, maper poterli usare nell'interpretazione di cid che ve-dete dovrete percepire allo stesso livello di Pat.

Per leggere i colori al livello dell'anima, liberatela mente con una profonda meditazione, poi chie-dete che i colori vi vengano mostrati a quel livello.Dopo una certa pratica comincerete a percepirlisullo schermo della mente; potreste anche cogliere

Tabella 14

Significato dei colori ul live.llo dell'anima e del suocomptto

Colore Funzione

passione, sentimenti intensi;amore (se misto al rosa)rosso chiaro: ira espressarosso cupo: ira repressarosso-arancio: passione sessuale

ambizione

intelletto

guarigione, proprietiterapeutiche, nutrimento

maestro (insegnamento),sensibilitir

profonda connessione con lospirito

indirizzo verso una piir profondaconnessione con lo spirito

spirito

veritir

connessione con Dio: amoredivino al servizio dell'umaniti

comunicazione

assenza di luce, oblio profondo,ambizione frustrata (cancro)

aperture (buchi neri) nellospazio, accesso ad altre realtir

accostarsi al proprio compito

arancro

giallo

verde

azz\rto

viola

indaco

azz;llro lavanda

bianco

oro

argento

nero

nero vellutato

marrone

forme o figure, che descriverete al paziente peraiutarlo a capire il significato dei colori. Se vedeteil rosso, significa passione o sentimenti intensi;mescolato al rosa significa amore. Il rosso chiarosignifica ira espressa o libera; il rosso cupo ira re-pressa; il rosso-arancio passione sessuale. Se vede-te il colore arancio, significa che la persona ha am-bizione; il giallo si riferisce all'intelletto. Una per-sona con molto verde d dotata di una forte energiarisanante e nutriente. L'azzurro d il colore delmaestro (di colui che insegna) e della sensibilitd.Quando al livello dell'anima appare il viola, signi-fica che la persona ha una profonda connessionecon lo spirito, mentre l'indaco significa che sta ap-profondendo il suo rapporto con lo spirito. L'az-zurro lavanda si riferisce allo spirito e il bianco al-la veriti. L'oro d connessione con Dio e servizioprestato all'umanitd con amore divino. Quandouna persona ha dell'argento al livello dell'anima,

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significa che ha a che fare con la comunicazione opossiede particolari doti di comunicazione. Il nerovellutato d come un'apertura nello spazio, unaporta che dd su altre realtir. Il marrone allude alfatto che la persona sta accostandosi al propriocompito. Il nero d assenza di luce, profondo oblioche conduce al cancro e che sul piano dell'animasi rivela come ambizione frustrata.

Il colore nella seduta terapeutica

Nella terapia si usano tutti i colori dell'arcobale-no, ciascuno dei quali produce un effetto specificonel campo energetico. Inoltre, come giir sappiamo,ciascun colore serve a caricare di energia il chakrapredisposto alla sua metabolizzazione. Il rossoviene usato per caricare il campo energetico, pereliminare i[ cancro <bruciandolo> e per scaldare lezone fredde. L'arancio carica il campo energetico,aumenta la potenza sessuale e l'immuniti. Il gialloserve a dare chiarezza auna mente confusa e con-tribuisce a un buon funzionamento del pensiero li-neare. Il verde d impiegato in senso generico perriequilibrare e sanare. L'azzurro placa e rende cal-mi; d usato anche per ristrutturare il corpo etericoe per I'applicazione dello schermo protettivo. Ilviola aiuta il paziente a collegarsi al proprio spiri-to, mentre I'indaco apre il terzo occhio, facilita lavisualizzazione e libera la mente. Il bianco serveper caricare il campo energetico, per dare confortoe procurare un senso di pace, per lenire il dolore.L'oro e usato per ristrutturare il settimo livello eper rafforzare e caricare il campo aurico. Il nerovellutato mette il paziente in uno stato di grazia,lo cala nel silenzio e lo pacifica con Dio; d indicatoper la ricostruzione delle ossa sfaldate dal cancroo fratturate in seguito a un trauma. L'azzurro vio-laceo allevia il dolore quando si lavora sui tessutiprofondi o sulle cellule delle ossa; serve anche aespandere il campo aurico del paziente e di conse-guenza a connettere la persona con il suo compito.

In genere, non controllo i colori che vengonotrasmessi per mio tramite durante la terapia, masono in grado di <fermare>> un colore quando misopraggiunge. In qualche rara occasione emanovolutamente un determinato colore. Nella tabella15 sono elencati i colori che si usano in terapia egli scopi per i quali li ho visti impiegati dagli spiritiguida. Per caricare un determinato chakra si im-

Tabella 15

Colori usati in terapia

Colore Funzione

t

rosso

arancio

giallo

verde

azzufro

viola

indaco

az )rro lavanda

bianco

oro

argento

nero vel lutato

azzurro violaceo

caricare il campo energetico,<bruciare> il cancro, scaldare lezone fredde

caricare il campo, aumentare lapotenza sessuale e I ' immunitd

caricare il secondo chakra.liberare una mente confusa

caricare il quarto chakra,riequilibrare, risanare in sensogenerale, caricare il campo

calmare, ristrutturare il corpoeterico, applicare lo schermoprotettivo

creare una connessione con lospir i to

aprire i l terzo occhio, l iberare lamente

purif icare i l campo energetico

caricare i l campo energetico.pacif icare, dare conforto,al leviare i l dolore

ristrutturare i l sett imo l ivel lo,rafforzare e caricare i l camooenergei ico

purificare a fondo il campoenergetico (l'argento opalescenteserve per caricare il sesto livellot

mettere il paziente in uno statodi grazia, silenzio e pace con Di!.

al leviare i l dolore quando silavora sui tessuti profondi o sul lrcellule delle ossa; espandere ilcampo del paziente e connetterlr.con il suo compito

mette il suo colore nel campo aurico, al livello sulquale si sta lavorando. Dal momento che viviamoin una societir gid cosi mentale, analitica e inteller-tuale, il colore giallo di solito non viene usato.

L'azztrto lavanda e I'argento sono stati usaudai miei spiriti guida in modi leggermente diversda quelli descritti finora in questo libro. Dopo chcho rilevato nel campo di un paziente microrgan:.smi da eliminare, gli spiriti li spazzano via primrcon l'azzurro lavanda e poi con I'argento. L'az.zurro lavanda li fa entrare in vibrazione a un'alirfrequenza e questo apparentemente li stacca; !.

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--adiazione non riesce a smuoverli tutti, gli spiri-: .i...rmentano l' intensitd e la frequenza, salendo fi-r.: -rll 'argento. Questa potente corrente energetica(=.ora staccare i microrganismi dal loro spazio. A3r,cl punto gli spiriti guida invertono il corso della::::ente che passa attraverso il mio corpo e risuc-;:-rno tutta la luce azzurra e argento la quale,r<i'ndo dal corpo del paziente, porta con s6 i mi-::..reanismi da eliminare. Si tratta, in pratica, dir:: procedimento di suzione operato mediante la:--'. '. Lo effettuammo su una paziente ammalata:- .cucemia e il giorno seguente la sua analisi delri:gue risulto normale per la prima volta dall' ini-:-,' della malattia. Quello fu I'unico caso in cui i' ..i ltati clinici confermarono inconfutabilmente

::iicacia di quel trattamento.In collaborazione con un collega ho sperimenta-

. gli effetti della luce azzurro-violacea. Daniel3.ake, dello Structural Bodywork Institute di San--.. Barbara, in California, faceva su di me un lavo-'.. sui tessuti profondi e in cambio io lo ospitavoi. miei corsi. Mentre lavorava su di me comin-

-:ammo ad abbinare sperimentalmente il controllo.jr' i colori all ' intervento sui tessuti profondi.tluando era in grado di mantenere la forte emana--'ione azzurro-violacea che usciva dalle sue dita.toteva penetrare molto profondamente nei miei:essuti muscolari senza provocare dolore. Se inve-;e si distraeva e <<lasciava andare>> il colore, i mieirruscoli dolevano. La possibiliti di controllare il;olore aggiungeva efficacia al suo lavoro, perchdgli consentiva di penetrare molto in profonditd eottenere maggiori modificazioni e un migliore alli-neamento strutturale nei tessuti muscolari. A uncerto punto pot6 raggiungere il l ivello delle ossa:mantenendo l' emanazione azzur ro-violacea. mistaa luce bianca, fu in grado di raddrizzare una lievedistorsione nel mio femore. Mentre osservavo cidche accadeva, con la percezione sensoriale supe-riore, vidi le cellule del mio femore che si riallinea-vano. La sensazione fisica fu estremamente piace-vole. Heyoan osservd poi che la distorsione avevaa che fare con I'effetto piezoelettrico che incidesulla crescita ossea. L'effetto piezoelettrico nelleossa si pud descrivere come segue: quando sul tes-suto osseo viene esercitata una pressione (peresempio per effetto del camminare), questa pres-sione provoca una piccolissima corrente elettricache percorre I'osso, il quale poi cresce pii rapida-mente in direzione della corrente. Se la pressione

(dovuta al camminare) viene esercitata in modosbilanciato, I'osso crescerd in maniera sbilanciatao distorta. La distorsione nel mio femore era laconseguenza di un incidente automobilistico; l ' in-tervento di Daniel la elimino definitivamente.

A un certo punto della mia attivitd di terapeutagli spiriti guida mi consigliarono di cominciare ausare la luce nera. Questo mi sembrd strano, per-ch6 i colori scuri nell'aura di solito sono indice dimalattia. Non si Iratlava perd del nero connessocon il cancro, ma di un colore particolare, sirnileal velluto di seta nero. E come il potenziale di vitaracchiuso nell'utero. E il mistero nero del femmi-neo sconosciuto che d in ognuno di noi e che pullu-la di vita indifferenziata. Stare all ' interno del vuo-to nero vellutato d un altro modo per essere unacosa sola con il Creatore, ma in questo caso senzaforma. Significa stare all ' interno del silenzio e del-la pace. Significa esserci completamente, nella pie-nezza e senza giudizio. Entrare in uno stato di gra-zia e farvi entrare il paziente. Accettare completa-mente tutto cid che d in quel momento. A volte ri-mango in questo luogo magari per un'ora conse-cutiva, con Heyoan e le altre entitir spirituali,quando mi sto occupando di un paziente affettoda cancro o da un'altra malattia molto grave. Haun potente effetto terapeutico; mette il paziente inuno stato di unitd con il divino.

Il suono nella terapia

Ho verificato che ai colori dell'aura corrispondo-no direttamente dei suoni e che immettendo suonispecifici nel campo energetico non soltanto si pro-ducono i colori corrispondenti, ma si ottiene uneffetto terapeutico molto potente.

La sclerosi multipla d nota presso i terapeuti peressere una delle malattie pitr difficili da trattare; darduo modificare il campo energetico di chi soffredi questo male. A uno dei miei corsi intensivi c'erafra i miei allievi una donna che soffriva di sclerosimultipla, Liz. Durante la settimana di corso, glialtri allievi e io lavoravamo ogni tanto su Liz: di-versi allievi percepirono una grossa cicatrice nelsuo campo energetico, nella regione sacrale. Du-rante la prima terapia di gruppo, Liz fu sottopostaa una normale chelazione e sperimentd molti senti-menti. Il gruppo si occupd di lei, pianse con lei, lacircondd di amore. Ma dopo due ore di terapia, io

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e un'allieva che aveva sviluppato la percezionesensoriale superiore vedemmo che la cicatrice nonaveva subito alcuna modificazione. Nei giorni suc-cessivi ciascun membro del gruppo si dedicd a svi-luppare la forma di terapia che gli era piir conge-niale: alcuni usarono i cristalli, altri si concentra-rono sull'amore, altri sulla chirurgia spirituale ealtri ancora sull'uso dei suoni. Alla fine della setti-mana intervenimmo di nuovo su Liz e ciascun al-lievo diede il meglio di s6, usando la forma di tera-pia prescelta: alcuni lavoravano con i suoni, un'al-lieva e io operavamo con i cristalli, altri erano sin-tonizzati sull'amore e altri ancora emettevanoenergia. Lavorammo in armonia, come gruppo.Scoprimmo che noi che usavamo i cristalli poteva-mo estrarre la cicatrice dal campo energetico secooperavamo con quelli che usavano i suoni. Isuoni smuovevano una parte della cicatrice e i cri-stalli potevano allora essere usati come bisturi perasportarla. A quel punto i colleghi, su nostra ri-chiesta, cambiavano lievemente il tono e un'altraparte della cicatrice veniva smossa e poi asportata.Procedemmo in questo modo finchd I'asportazio-ne non fu completa. Terminata la terapia, Liz dis-se che un dolore che aveva in una gamba da quin-dici anni era scomparso. Era in grado di cammina-re molto meglio e questo miglioramento perduraancora oggi, a quattro anni di distanza. Questo fusolo uno dei tanti momenti del processo di autote-rapia instaurato da Liz; la paziente ha recuperatol'uso di tutto il corpo, che era quasi completamen-te paralizzato.

Da allora ho usato regolarmente il suono nellemie terapie. Lo impiego direttamente sui chakraper caricarli e rinforzarli, awicinando la bocca al-la zona interessata fino a una distanza di circa duecentimetri. A ogni chakra corrisponde un tonospecifico, che varia lievemente da una persona al-I'altra.

Per identificare il tono di un chakra vario leg-germente la gamma dei suoni finchd trovo una ri-sonanza; questa viene avvertita e udita dal pazien-te. Dato che sono anche in grado di vedere il cam-po aurico, osservo le reazioni del chakra al suono.Quando emetto il tono giusto, il chakra si tende ecomincia a ruotare velocemente e in maniera uni-forme. Il suo colore diventa pit luminoso. Dopoaver immesso per un certo tempo il suono nelchakra, questo d sufficientemente carico e forte daconservare il nuovo livello energetico. Allora mi

sposto sul chakra successivo (inizio dal primochakra e procedo fino al settimo).

Uno dei risultati interessanti della terapia con ilsuono, che di solito ha effetti molto potenti sul pa-ziente, d che aumenta la capacitir della persona divisualizzare. Quando un particolare chakra d mol-to debole, d assai probabile che I'individuo nonriesca a visualizzare mentalmente il colore corri-spondente; ma dopo pochi rninuti di terapia delsuono, praticata direttamente sul chakra interessa-to, la visualizzazione diventa possibile.

Ogni volta che ho eseguito una dimostrazione diterapia del suono con un gruppo di allievi, tutti ipresenti hanno sempre riconosciuto il chakra cheentrava in risonanza con il suono prodotto.

Con il suono si pud intervenire anche sugli or-gani e sulle ossa, con la stessa tecnica dell'im-missione diretta che si usa per i chakra. Mentreproduco il suono con la bocca a una distanza dicirca due centimetri dalla parte interessata, osser-vo I'organo servendomi della percezione sensoria-le superiore finchd non mi rendo conto di quale to-no produce I'effetto maggiore. L'effetto pud con-sistere in un aumento dell'afflusso di energia, nel-I'eliminazione delle scorie energetiche o nel raffor-zamento dell'organo stesso. Non faccio altro chcosservare le reazioni e andare alla ricerca di quellagiusta. In alcuni mesi di sedute regolari ho curatccon questo sistema una colite ulcerativa e il pa-ziente ha po,tuto evitare la colostomia che gli erastata consigliata da diversi medici. Come panedella terapia il paziente doveva <<ascoltare>> la reg-strazione di quel particolare suono una o due voltcal giorno.

La terapia del suono si d rivelata molto effi-cace anche nei traumi del disco intervertebralc.nei processi di crescita dei tessuti, nell'eliminazione dall'organismo dei liquidi in eccesso, nella tonrficazione del sistema nervoso e in quella degli ol-gani in funzione di una loro pii armoniosa cooFr\razione. Ho verificato che per migliorare la fu.uzionaliti dei diversi tipi di organi, tessuti, ossa 3sostanze liquide bisogna usare toni e modulaziadifferenti. Oltre al singolo tono si possono produrre altri tipi di suoni. Secondo la tradizione *diana, a ogni chakra corrispondono una lettertdell'alfabeto sanscrito e un determinato suoDa.non ho ancora esperienza in questo campo, Elimmagino che si tratti di tecniche terapeuticmolto efficaci.

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24. n trattamento dei traumi transtemporali

Morrs persone, giunte a un certo punto del loropercorso spirituale, cominciano ad avere esperien-ze transtemporali che si riferiscono a vite prece-denti. Qualcuno durante la meditazione potrd <ri-cordarsi> di essere stato un'altra persona in un'al-tra epoca; qualcun altro, nel corso di una terapiavolta a far riaffiorare i traumi di questa vita, potrirtrovarsi improvvisamente a rivivere un trauma di<<una esistenza passata).

E probabilmente impossibile definire in manieraesauriente l'esperienza transtemporale per i limitiimposti dai nostri concetti di tempo e di spazio;personalmente ritengo che la definizione stessa di<<vita precedente> sia limitata e limitante. Comeabbiamo visto nel capitolo 4, i fisici e i mistici con-cordano sul fatto che il tempo non d lineare e lospazio non ha soltanto tre dimensioni. Molti testiparlano di realti multitemporali e multidimensio-nali che esistono I'una all'interno dell'altra. Ein-stein fa riferimento a un continuum spazio-tempo-rale per cui tutte le cose passate e future esistonoin questo momento, intrecciate in qualche modonella realtd multidimensionale. ltzhak Bentov diceche il tempo lineare non d altro che un'invenzionesul piano della realtd tridimensionale (nella qualesto cercando di far rientrare il contenuto di questolibro).

Esercizio per sperimentare il temponon lineare

Nel suo libro Stolking the Wild Pendulum,Bentovconsiglia un esercizio che desidero riportare qui.Sedete in meditazione a occhi chiusi, con un orolo-gio davanti a voi cosi che basti socchiudere gli oc-chi per vederlo. Dopo aver elevato la coscienzacon la meditazione, socchiudete gli occhi e guarda-te Ia lancetta dei secondi. Che cos'd accaduto?Molte persone hanno la sensazione che la lancettaabbia rallentato o si sia addirittura fermata. Natu-

ralmente, non appena constatato questo, la vostrareazione emotiva vi fard con ogni probabilitd rien-trare nella realth confortante del tempo lineare; al-Iora la lancetta dei secondi balzeri in avanti e ri-prenderi il ritmo normale. Che significa tutto que-sto? Bentov dice che sperimentiamo il tempo sog-gettivamente, non in maniera lineare, e che soltan-to per comoditi creiamo una struttura temporalepresumibilmente lineare.

Edgar Cayce e Jane Roberts si riferiscono a unarealtd multidimensionale in cui il nostro passato eil nostro futuro stanno accadendo ora, ciascunonella propria dimensione, e dicono che ciascunapersonalitd in ciascuna dimensione fa parte dell'e-spressione di un'anima o di un essere pit vasto.Secondo la Roberts possiamo penetrare in questealtre dimensioni, o <<vite>>, per attingere informa-zioni e conoscenze che servono alla trasformazio-ne. In tal modo questa dimensione, ovvero la vitaattuale, pud trasformare le altre nostre vite o di-mensioni. Detto pitr semplicemente: il modo in cuiviviamo ora, in quella che chiamiamo <questa vi-ta>>, pud influire sia sulle nostre vite passate sia suquelle future. Tutto questo d alquanto difficile dacomprendere, ma serve a mettere in luce e a conte-stare i limiti della nostra concezione della realti.

Sul piano terapeutico, affrontare le vite passatepud essere molto utile se si tiene costantemenrepresente, come obiettivo primario, il processo ditrasformazione. Non bisogna considerarlo un gio-co o servirsene per gli scopi del nostro io; tutti noipreferiremmo essere stati re e regine o grandi per-sonaggi, nelle nostre vite precedenti, piuttosto checontadini, mendicanti o assassini. Ma non d que-sto il punto: riconnettersi con le vite passate derechiaramente servire a liberare la nostra personalitidai problemi che ci impediscono di sfruttare tutloil nostro potenziale nell'esecuzione del compitoche ci siamo scelti. Quando i <ricordi>> delle vircprecedenti vengono risvegliati in modo naturale enon forzato, affiora sempre una connessione fra i

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lroblemi sperimentati in quelle vite e le difficolti:he Ia personalith si trova ad affrontare nella vitarttuale. Questo d un fatto molto importante, che'. a tenuto presente quando si pratica una terapia:nresa a collegare fra loro le vite del paziente. I <ri-;ordi>> delle esistenze passate possono servire a un:alutor€ superamento dei problemi attuali.

Alcuni terapeuti percepiscono spontaneamente.a vita passata di una persona quando stabilisconoJon essa un contatto fisico, per esempio nel tipo di:erapia basato sulla tenerezza materna, in cui ilguaritore tiene il paziente come una madre tiene ilbambino. Quelle informazioni possono essere uti-iizzate inserendole con delicatezza e sensibilitd nel;lrocesso terapeutico in atto nella seduta.

Percezione e guarigione dei traumi delle viteprecedenti

Secondo la mia esperienza vi sono tre modi princi-pali di <<vedere>> e curare i traumi delle vite passate,ciascuno connesso con un livello o con livelli diversidell'aura. Tutti i corpi aurici, da quello keterico ingiu, risentono dei traumi delle vite passate. Neiquattro corpi inferiori il trauma appare come unnormale blocco nel campo energetico. Nei corpieterico <<matrice>> e keterico <<matrice>> si rivela co-me un problema strutturale; inoltre, al livello kete-rico la vita passata appare come una fascia o unanello nello strato esterno (guscio d'uovo).

Talvolta, mentre il paziente mi parla, mi viene<fornita>> I'immagine dell'evento accaduto nellavita precedente che ha a che fare con I'attuale si-tuazione terapeutica o con la sua malattia. Oppurevedo la vita passata mentre tengo le mani sopra unparticolare blocco. Per leggere le vite rappresenta-te dalle fasce nello strato a guscio d'uovo mettosemplicemente le mani sulla fascia e vedo immagi-ni relative a quella particolare vita. Ora descriverdnei particolari questi tre metodi terapeutici.

Trattamento dei blocchi relativi alle viteprecedenti ai quattro livelli inferioridell'aura

Ho appreso da Petey Peterson, presso il HealingLight Center di Glendale, in California, un meto-do molto efficace per eliminare i traumi delle vite

precedenti che bloccano la libertd dell'individuonella vita attuale.

In questo tipo di lavoro si affrontano prima iblocchi formatisi in questa vita, concentrandovienergia; le energie stagnanti presenti nel blocco co-minciano a uscire e il trauma di solito si risolve. Inun secondo tempo si affrontano i blocchi formati-si nelle vite precedenti impiegando la stessa tecni-ca. Il terapeuta deve essere sufficientemente esper-to da saper gestire i sentimenti molto intensi, dolo-rosi, inquietanti o rabbiosi che il paziente potreb-be esprimere. Egli deve essere a disposizione dellapersona, quali che siano i sentimenti che affioranoin lei; senza ritrarre la propria energia, deve esserepresente continuamente per fornire una base ener-getica che sostenga il paziente nel corso di tuttaI'esperienza, la quale va completata e superata.

Si inizia la terapia normalmente, con la fase del-la sintonizzazione o allineamento (capitolo 22) econ il bilanciamento dei tre sistemi energetici:quello del paziente, quello del terapeuta e quellodegli spiriti guida che si trovano nel campo energe-tico universale. Poi, durante la chelazione, il tera-peuta si rende conto di quali sono i blocchi nel si-stema energetico del paziente; I' intuito oppureI'intervento degli spiriti guida gli indicano su qualeblocco d opportuno concentrarsi nelle varie fasidella terapia. Stendendo le mani sopra quel puntovi immette energia (spesso si tiene la mano sinistrasul lato posteriore del corpo, e la destra sul da-vanti).

Una volta stabilito un buon flusso energetico, ilterapeuta invita il paziente a dilatare la propriamemoria e a ricordare come e quando ha creatoper la prima volta quel blocco; mentre il pazientetorna indietro nel tempo, il guaritore continua aimmettere energia nel blocco. Di solito riceve im-magini dei fatti e delle circostanze che il pazientecerca di ricordare; anche il paziente, il piir dellevolte, vede delle immagini o entra in uno statoemotivo collegato a quell'esperienza (oppure gliaccadono entrambe le cose insieme). Puo accadereche si trovi a rivivere pienamente il trauma in pri-ma persona; oppure che semplicemente vi assistacome uno spettatore. Il terapeuta dovrd deciderese d opportuno riferire al paziente cid che vede;non sempre lo d, soprattutto se la persona non ve-de a sua volta quelle immagini. Bisogna sempre ri-spettare il sistema energetico del paziente, poich6esso decide quante informazioni I'individuo pud

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tollerare riguardo quel particolare trauma. Ma seil paziente rivive il trauma d sempre consigliabileche il terapeuta verifichi le informazioni attraver-so la propria capacitd di <vedere>.

Il momento in cui si scoprono queste cose d mol-to importante: se le informazioni relative alle viteprecedenti vengono fatte emergere nel momentogiusto, il paziente pud capire meglio se stesso e im-parare ad amarsi; ma se la scelta del tempo non dindovinata, possono rafforzarsi gli atteggiamentinegativi dell'individuo verso se stesso o gli altri.Per esempio, una persona che ha fatto qualcosa dimolto violento a qualcun altro in una vita prece-dente pud non essere in grado di gestire questa in-formazione nella vita attuale senza caricarsi di unforte senso di colpa. E se conosce la vittima nellavita presente, la sua situazione pud essere peggio-rata dal senso di colpa. Oppure, nel caso inverso,se in una vita passata d stata vittima di qualcunoche conosce nella vita attuale, potrebbe rafforzaree giustificare il rancore che gid prova per quell'in-dividuo.

Dopo che il trauma d affiorato a quello che erail livello opportuno, il terapeuta chiede al pazientese d disposto a rinunciarvi e a lasciarlo andare. Sela risposta d affermativa, allora lo rimuove dalcampo energetico usando le mani come un cuc-chiaio; essendo stato nuovamente sperimentato, iltrauma si e disancorato dal campo energetico ed dquindi facile estrarlo. A quel punto il terapeuta eil paziente insieme riempiono il vuoto lasciato daltrauma di amore incondizionato, che d luce rosea,operando attraverso il chakra del cuore, come de-scritto nel capitolo 23.

Se alla domanda formulata dal terapeuta il pa-ziente risponde no, allora significa che I'esperien-za non d conclusa e che la persona deve portarlaavanti, oppure che il terapeuta deve compiere al-tro lavoro. Di nuovo inizia a immettere energia nelblocco per aiutare il paziente a sperimentare ulte-riormente il trauma, aumentando sia I'intensitd siala frequenza dell'emanazione. Il procedimentoviene ripetuto quanto necessario per sciogliere ilblocco; allora il paziente sari pronto per lasciarandare il trauma e riempire il vuoto lasciato con laluce rosa dell'amore.

Se la zona non viene liberata dal blocco, di soli-to d perchd c'd un altro trauma sotto il primo ched stato sperimentato. Mi d capitato di riscontrareanche cinque traumi, appartenenti a vite diverse,

sovrapposti I'uno all'altro nella stessa regione delcorpo. Questi cinque strati persistevano dopo cheil paziente si era liberato degli strati di trauma re-lativi a questa vita. In altre parole, i traumi speri-mentati dall'individuo si fissano nel campo ener-getico uno sopra l'altro, probabilmente in ordinecronologico. Rimuovendo un trauma si porta allaluce quello sottostante, che a sua volta va affron-tato e risolto.

Spesso, quando un paziente rivive un'esistenzaprecedente si verifica un potente fenomeno nelcampo energetico. Rosalyn Bruyere spiega cheI'intero campo aurico si espande, diventando mol-to piir grande del normale ma conservando co-munque la sua alta frequenza di vibrazione. Percirca quarantott'ore l'energia in esso contenuta Cquasi il doppio del normale e la persona d moltovulnerabile e impressionabile. Durante questo pe-riodo la memoria inconscia si apre e i ricordi con-tinuano ad affluire alla coscienza. E essenziale chela persona si trovi in un ambiente tranquillo, sicu-ro e atto ad alimentarla, cosi che il processo di ri-sanamento possa continuare e completarsi. Qual-siasi esperienza spiacevole provocata da fontiesterne puo influire molto profondamente su di leie quindi va evitata. Il campo energetico deve rista-bilire flussi sani che, se hanno la possibilitd di sta-bilizzarsi nell'arco delle quarantotto ore, entreran-no a far parte del normale funzionamento del si-stema, rendendo permanente il risanamento. Eimportante che il terapeuta spieghi cid che sta suc-cedendo e sottolinei il carattere delicato e determi-nante del periodo di risanamento, affinchd il pa-ziente abbia cura di se stesso. La potenza intrinse-ca di questo lasso di tempo va rispettata; d comeil tempo di durata dello stato di choc.

La persona, risalendo indietro nel tempo, elimi-na un trauma dopo I'altro, di solito partendo dallavita attuale per poi passare alle esistenze anteriori.finch6 la zona bloccata si libera sempre piir. Ognistrato viene pervaso della luce rosea dell'amore in-condizionato, prima di passare allo strato succes-sivo. E quindi evidente che tutti i procesi natural:di purificazione che eliminano i blocchi nel corpo(e la maggior parte delle metodologie spirituahfanno questo) conducono a lungo andare all'elimi-nazione dei blocchi connessi con le vite precedentiE importantissimo che questo tipo di lavoro vengasvolto nel momento giusto del percorso spiritualcdel soggetto, ciod dopo che i blocchi di questa vita

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\rno stati in gran parte eliminati e l'esistenza at--:ale ha acquistato un certo ordine; altrimenti pud--r-icere la tentazione di usare le esperienze delle vi-:l precedenti per evitare certi problemi che vannor: irontati nel presente.

Se fatto al momento giusto, il lavoro sulle vite;3-ssate pud liberare certe sfere dell'esistenza dellatcrsona che non sembrano mutare nonostante il:olto lavoro spirituale compiuto per sgombrarle.i:: quel caso possono verificarsi cambiamenti radi-;ali nella vita attuale del soggetto.

Per esempio una donna con un rapporto matri-roniale molto distruttivo a causa del marito che le->ava fisicamente violenza dovette rivivere circa;uindici vite precedenti, nelle quali aveva subito.irr slss forme di violenza fisica da parte di uomini.\ ide allora la continuitdr del suo schema di dipen-.:enza, in base al quale pensava che gli uominir\essero tutto il potere (e tutta la responsabilite).Si rese conto di attuare la sua convinzione vivendoiituazioni che confermavano la maggiore potenza:rsica degli uomini. Quando divenne cosciente del;uo schema e comprese di dover affrontare la pro-pria dipendenza, imparare a reggersi sulle propriegambe e fronteggiare la paura di rimanere sola, furn grado di uscire dal suo matrimonio e di costruir-;i una nuova vita. E trascorso un anno da allorae I'esistenza di questa persona d cambiata radical-mente: d una donna libera, sana e felice. Le stapassando la paura di rimanere sola e sta ricuperan-do I'indipendenza e la capaciti di responsabiliz-zarsi sulla sua propria vita.

Trattamento dei traumi relativi alle viteprecedenti ai livelli eterico <(matrice>) eketerico <(matrice>

Per risolvere un problema strutturale nell'aura.ausato da una vita precedente si usa la stessa pro-cedura descritta nel capitolo 22, che serve per lasoluzione di qualsiasi blocco strutturale ai livelli,.matrice>>. L'unica differenza - peraltro impor-tante - d che in questo caso il terapeuta, non appe-na si rende conto che il trauma appartiene a un'e-sistenza passata, deve aiutare il paziente a collega-re i suoi problemi attuali con le esperienze di quel-I'esistenza. I problemi strutturali a questo livellodell'aura derivati da vite precedenti di solito si ma-nifestano come disturbi fisici congeniti. E molto

importante affrontare tali problemi, perchd in ge-nere sono inseriti profondamente e saldamentenella sostanza dell'anima. E chiaro che I'individuodeve affrontare i problemi connessi con la sua na-scita sia sul piano fisico sia su quello psicodinami-co. Questo lavoro metterir in luce il problema spi-rituale per la cui soluzione l'anima si d incarnata.E importante che il terapeuta tenga presente laportata del lavoro che si sta svolgendo: I'obiettivoultimo non d di sanare il corpo fisico - anche se dper questo che di solito il paziente si rivolge al gua-ritore in prima istanza -, [Er di guarire I'anima. Allivello <<matrice>> la finalitd d di riequilibrare ilcampo aurico ristabilendovi il flusso naturale, ched il flusso di ogni forma di vita a livello universale.

Nel caso che ora illustrerd, relativo a un pazien-te di nome John, vidi per prima cosa i problemistrutturali nell'aura; contemporaneamente <vidi>una scena relativa a una vita passata, che si colle-gava a quella cicatrice nel campo aurico. Il lavoroterapeutico che segui d illustrato nelle tavole xvu-xvlr e nelle figure 50-52.

Il giovanotto non mi espose subito il suo proble-ma; la tavola xvrr mostra I'aspetto del corpo kete-rico <<matrice> di questo paziente la prima voltache venne da me. Paragoniamola con la tavola urrche mostra un campo energetico normale al livelloketerico <<matrice>>. Nel chakra del plesso solare diJohn, al posto dei vortici roteanti costituiti di bellefibre dorate vi era una formazione che somigliavaa una macchia solare. Una grossa e intricata massadi energia rossa, gialla e nera creava piccoli muli-nelli, all'apparenza grigi, che si dipartivano da es-sa. Gran parte degli altri chakra erano intatti (quinon sono raffigurati). La corrente energetica prin-cipale dorata che percorre nei due sensi la colonnavertebrale presentava, in corrispondenza del gar-buglio energetico, una vistosa deviazione verso de-stra e una colorazione molto scura. Anche nellaparte posteriore dell'aura erano visibili piccoli mu-linelli secondari di colore grigio. Mentre John par-lava della propria vita, improvvisamente lo vidi inuna vita precedente, piir o meno all'epoca di Gen-gis Khan. Vidi la scena di una battaglia in cui egliuccideva con sommo gusto un soldato dell'esercitonemico. Reggeva un'asta munita di una catena; al-I'estremitd dell'asta c'era una sfera di metallo ri-coperta di punte con cui trafisse la testa del nemi-co. Contemporaneamente, I'altro guerriero affon-dava la lancia nel plesso solare di John. Entrambi

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muco ouf lco gngro e rosso

Figura 50, Terapia per risolvere i traumi delle vite precedenti: una lanciaappare nel plesso solare del paziente via via che I 'aura si l ibera

perdevano la vita nello scontro. L'esperienza ave-va formato in John la convinzione che qualsiasiespressione vigorosa e potente della forza vitaleera destinata a procurare ferite e morte.

Nella vita attuale John tendeva a reprimere ogniespressione forte e completa della forza vitale chesgorgava dentro di lui; la suddivideva invece inespressioni separate e la sua professione di registateatrale gli serviva per tenere insieme le varie partidi se. Affidando I'espressione dei diversi aspettidella potenza vitale ai vari personaggi delle suecommedie, egli poteva verificare gli effetti di cia-scuno. In altre parole, la sua professione gli con-sentiva di fare una serie di esperienze di vita su pic-cola scala e di imparare cosi a esprimere la propriapotenza.

Quando John mi si presento la prima volta nonmi resi conto che era affetto da scoliosi fin quandonon si voltd e non la notai con il normale sensodella vista. Si trattava di un'affezione congeniraed egli non si era mai sottoposto a un interventochirurgico per raddrizzare la spina dorsale. In se-guito, la mia interpretazione fu che il suo disturbocongenito era il diretto risultato di quell'esperien-za fatta in una vita precedente.

Nel corso della terapia, dopo aver eseguito lachelazione usai i cristalli per estrarre I'energia sra-gnante dalla ferita vicina al plesso solare (ta\xvtu). Il ristagno si presentava al secondo e aiquarto livello dell'aura. I cristalli sono molto effi-caci in questo tipo di intervento e accelerano ''processo di purificazione; inoltre, proteggono !

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Figura 51. Trattamento con luce dorata al l ivello keterico <matrice>

Figura 52. Livello keterico del terzo chakra risanato

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terapeuta impedendogli di assorbire I'energia sta-gnante del paziente.

La figura 50 mostra cid che vidi quando buonaparte del ristagno energetico al secondo e al quartolivello era stata eliminata: trovai la lancia all'inter-no del plesso solare al quinto livello dell'aura, ciodnel corpo eterico <<matrice>>. Il manico era awoltoa spirale e completamente contenuto all'internodel campo aurico. Per estrarre la lancia dovetti an-zitutto raddrizzare I'asta e poi strapparla fuori; ri-pulii quindi ulteriormente la ferita e rivitalizzai lazona,

Nel corso delle sedute successive collaborai congli spiriti guida alla ristrutturazione del corpo ke-terico <<matrice>> (settimo livello dell'aura); ristrut-turai anzitutto la matrice degli organi nella zonaferita e poi il chakra. La figura 51 mostra cid chevedo mentre eseguo la ristrutturazione del chakra:sottilissimi filamenti di luce bianco-dorata esconodalle mie dita mentre le muovo rapidissimamenteper intrecciare una struttura d'oro di vortici, checostituisce la struttura di quel chakra. Il livello ete-rico azzurro (primo strato dell'aura) viene poiriempito; esso poggia sullo strato dorato cosi co-me le cellule del corpo poggiano sul livello etericoazztrrro (inferiore). Dopo la ristrutturazione ilchakra presenta I'aspetto illustrato nella figura 52:una bellissima conformazione a fior di loto, com-posta di vortici dorati che girano.

Dopo aver ristrutturato il chakra di John mi de-dicai, con gli spiriti guida, alla corrente energeticaprincipale che mancava di allineamento e presen-tava una colorazione scura; poi vi ricollegammo ilchakra. Terminato I'intero ciclo di sedute. l'auradel paziente aveva recuperato I'aspetto normale(v. tav. vm) e tutti i suoi chakra, nonchd la corren-te energetica principale, funzionavano perfetta-mente.

Durante le cinque sedute circa, John aveva ac-quistato una sempre maggiore libertd di movimen-to in quella regione del corpo e la tensione nei mu-scoli del dorso che usava per compensare lo squili-brio nel campo energetico era andata diminuendo.Disse anche che si sentiva pit libero nella sua vitapersonale.

Lo rividi un mese dopo per un controllo, al finedi accertarmi che la nuova situazione reggesse; poilo indirizzai a una persona che lavora soprattuttoa livello corporeo, per compiere un ulteriore lavo-ro di ristrutturazione fisica. ora che la ristruttura-

zione energetica era stata completata. Non si puddire in quale misura la sua colonna vertebrale po-trir essere raddrizzata: si tratterir di eseguire ungrosso lavoro terapeutico molto in profondita. (Siveda il paragrafo relativo alla luce az )rro-violacea nel capitolo 23.)

Trattamento delle fasce relative alle viteprecedenti nel corpo keterico ((matrice>

Come ho giir detto, un altro metodo per leggere levite precedenti consiste semplicemente nel porre lemani sulle fasce di colore che appaiono sullo stra-to pii esterno (guscio d'uovo) del corpo keterico.Facendo questo e sintonizzandosi sull'energia chevi d in quelle fasce, si possono vedere le vite prece-denti del soggetto come immagini che ci scorronodavanti agli occhi.

La fascia che d in rapporto con quanto accadeoggi nella vita della persona si trova nella regionedell'aura che circonda il volto e il collo a una di-stanza di 75-90 centimetri dal corpo. Mettendo lemani sopra al volto e seguendo la fascia, con lamano destra che si muove verso destra e la sinistrache si muove verso sinistra, potete vedere quell'e-sistenza scorrervi accanto nel tempo lineare. Saperimpiegare queste informazioni d molto importan-te. Ancora una volta, non d bene esporre il pazien-te a cose per le quali non d preparato. Se ha giirfatto su se stesso un grosso lavoro di pulizia, allo-ra pud essere opportuno fargli sapere quel che ve-dete: pud trattarsi di cose strettamente connessecon la sua vita attuale. Non do mai queste infor-mazioni se non conosco molto bene i processi dellapersona e se non sono certa che d pronta per rice-verle.

Finora il mio intervento sulle fasce delle viteprecedenti d stato molto limitato e ritengo che deb-ba esserlo. Talvolta le percorro con le mani paschiarirle o illuminarle quando appaiono gravaleda pesi. Mi d capitato di vedere I'energia in unaparticolare fascia accumulata tutta in un punto; inquel caso la distribuisco piir uniformemente. Il pa-ziente ne riceve sollievo e si sente alleggerito ddsuo peso.

La mia impressione d che queste fasce abbia-no a che fare con il compito che la persona sd scelto in questa vita e che deve portare a ter-mine per crescere. Spesso mi sembra di invadc-

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' : uno spazio privato e molto personale, quan-:.r le raggiungo; quindi mi ritiro. E molto impor-'ente che il terapeuta rispetti i l lavoro che la perso-:,3 sta compiendo a questi l ivelli superiori dell 'au-'e e che si limiti a fare cio per cui egli stesso e il:aziente sono pronti. In effetti questa d una regola

generale che vale per ogni tipo di intervento aqualsiasi livello dell'aura. Rispettate il vostrocompito e I'umiltd del vostro ruolo nel grande am-bito dell'universo e concentratevi sempre sull'a-more incondizionato, che d la piir potente forzate-rapeutica.

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L'autoterapia e ilParte sesta

terapeuta spirituale

<<Medico, cura te stesso.)

Grsu

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lntroduzione. Trasformazione e responsabilitir di se stessi

\-or e soltanto voi siete responsabili della vostraralute. Quando vi ammalate, spetta a voi la deci-iione finale su quale terapia seguire e tale decisio-oe merita la massima attenzione. Per cominciare,avete a disposizione tutta una serie di operatori edi specialisti fra i quali scegliere. Di chi fidarvi?Per quanto tempo seguire una cura quando non dshiaro se i efficace oppure no? Le risposte a que-ste domande possono derivare soltanto da un'ac-s-ur&t? ricerca di cid che d bene per voi.

Se non vi fidate di una diagnosi, non c'r) nientedi male nell'ascoltare una seconda e una terza opi-nione, o nel considerare una metodologia del tuttodiversa. Se siete confusi su quanto vi d stato dettoa proposito della vostra malattia, rivolgete al me-dico altre domande, trovate dei libri e informatevidirettamente su cio che vi riguarda cosi da vicino.Fatevi carico della vostra salute e, soprattutto,non lasciatevi bloccare da una prognosi negativa.Interpretatela piuttosto come un messaggio, un in-vito a guardare piu a fondo in voi stessi e piil inld nel panorama dei metodi terapeutici alternativi.La medicina tradizionale occidentale fornisce mol-re risposte, ma non tutte. Se non d in grado di gua-

rire una certa malattia, allora cercate altrove. Nonescludete nulla: vi sorprenderd constatare quantovi sia da apprendere su se stessi e sulla propria sa-lute. Questa ricerca porterd nella vostra vita cam-biamenti del tutto inattesi. Ho conosciuto perso-ne che dalla loro malattia hanno tratto, a lungoandare, una grande gioia, poichd sono approdatea una comprensione e apprezzamento della vita ea una realizzazione di s6 che prima non conosce-vano.

Se solo potessimo cambiare il nostro atteggia-mento verso la malattia, accettandola e compren-dendola finalmente come un messaggio dal qualepossiamo imparare qualcosa, la nostra paura dellamalattia stessa diminuirebbe molto, non soltantoa livello personale, ma forse anche nazionale emondiale.

Questa parte del volume contiene una serie disuggerimenti su come salvaguardare la salute, com-prendenti I'alimentazione, le pratiche quotidianeda seguire, I'uso dello spazio, la scelta degli indu-menti ecc. Ma soprattutto avete bisogno di amore,per mantenervi sani; I'amore di s6 d il piir grandeguaritore e richiede una pratica quotidiana.

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25. La nuova medicina: il paziente diventa terapeuta

QueNoo cambia la nostra prospettiva in merito al-la malattia, cambia contemporaneamente il nostromodo di affrontarla nella pratica. Piir diventiamoabili nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi,pii siamo in grado di personalizzare i nostri pro-grammi terapeutici. Ogni individuo d diverso daglialtri e richiede una combinazione di fattori tera-peutici lievemente differente. Ogni seduta terapeu-tica d diversa dalle altre e il terapeuta deve avereuna buona preparazione, cioi un vasto bagaglio diinformazioni, una grande carica di amore e unbuon contatto con gli spiriti guida che lo assistononella diagnosi e nel trattalnento. A mano a manoche i nostri metodi terapeutici si affinano, la no-stra attivita diventa una vera e propria arte.Esporro ora nei particolari il caso di un paziente,con il quale ho lavorato per olre due anni, che di-mostra come siamo soltanto agli inizi di un grandesviluppo che verrd. Ho scelto il caso di David per-ch6 esemplifica tutti i livelli e tutte le fasi del pro-cesso terapeutico; inoltre, rivela come il proces-so della guarigione possa coinvolgere profonda-mente la struttura della personalitd. Secondo leparole di Heyoan, <<la sostanza giusta, assuntanella dose giusta al momento giusto agisce comesostanza trasformatrice>. In questo particolare ci-clo terapeutico ho praticato I'imposizione dellemani, la ricezione diretta delle informazioni e l'a-nalisi psicodinamica. Questo, insieme all'iniziati-va e all'autoresponsabilitd del paziente, non sol-tanto ha portato alla guarigione, ma ha causatoprofondi mutamenti di vita. Questi cambiamentiradicali sono stati possibili solo perch€ il pazientesi d assunto la piena responsabilitd della sua guari-gione.

L'identificazione della causa prima della malat-tia costituisce sempre un punto chiave e la ricezio-ne diretta delle informazioni d sempre uno stru-mento preziosissimo in tal senso. Nell'esporre ilcaso di David mi riferird alla causa della malattiadal punto di vista delle circostanze fisiche, dei pro-

cessi psicodinamici, del sistema di credenze o diconvinzioni del paziente e del progetto per la suavita spirituale.

La guarigione di David

David, figlio di due psicologi, d cresciuto in Cali-fornia; adora il mare, la vita all'aria aperta, ilsurf. Dopo essersi laureato in cinesiologia all'Uni'versitd della California, comincid a insegnare. Piutardi soggiorno per qualche tempo in India, dovesi innamord di una sua connazionale, Anne, e nel-lo stesso tempo si ammalo gravemente. Tornd inpatria con Anne e per i successivi quattro anniviaggid in lungo e in largo per gli Stati Uniti allaricerca di un medico e di un trattamento che potes-sero guarirlo. Le diagnosi furono diverse: dallamononucleosi all'epatite cronica, dal virus scono-sciuto alla semplice fissazione ((E soltanto nellatua testa: non hai niente>). [ntanto le sue energiediminuivano rapidamente e a David riusciva sem-pre piir difficile lavorare. Quando venne da me eraarrivato al punto di dover passare uno o due giorna letto ogni due giorni circa.

Nel momento in cui entrd nella mia stanza il surcampo energetico si presentava come nella figur53A. Il disturbo pitr grave ed evidente era n(chakra del plesso solare, che era squarciato e ardava ricomposto e saldato su tutti i livelli struttrrati dell'aura, compreso il settimo. Il secondo csturbo in ordine di gravitd era la distorsione dprimo chakra, ingombro di energie stagnanti e dviato verso sinistra; questo gli impediva di imm,tere energia nel proprio campo attraverso il chalrdi base. L'insieme di un terzo chakra lacerato, rquale vi era una fuga di energia, e di un primo chrra ingombro dava come risultato un sistema engetico esausto, con ovvie conseguenze sul piancsico poich6, come si d detto nel capitolo I l, dprattutto il primo chakra che metabolizza le et

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i\bloccoto in profonditd

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Auro poco luminoso e scorico

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A. Primo del lo teropio

vorl ice scuro sul lo milzo

Auro luminoso e corico

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B. Dopo lo teropio

Figura 53. I l caso di David (visione diagnostica)

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gie connesse con la forza fisica. Oltre a questi pro-blemi, l'aura si rivelava scarica e debole in corri-spondenza del secondo chakra, che presiede nonsoltanto alle funzioni sessuali (che erano basse),ma anche alle difese immunitarie; in questa regio-ne c'd un centro linfatico. Il centro energetico delcuore aveva un blocco in profonditd nel suo vorti-ce; anch'esso d associato al sistema immunologicoattraverso la ghiandola del timo. Il blocco era si-tuato nella spirale del chakra del cuore, a due terzidi profonditd. Ogniqualvolta ho osservato questaconfigurazione in un paziente, era sempre indicedi un rapporto problematico con Dio e con la vo-lonti divina (ma su questo tornerd piir avanti). Ilchakra della gola, connesso con la comunicazione,con la responsabiliti di s€ e con il dare e il ricevere,mancava di carica energetica. Il terzo occhio eraingombro di energie stagnanti e presentava unblocco che penetrava in profonditi nella testa finoall'epifisi. Il chakra della sommite del capo era de-bole e scarico. L'intero campo aurico era sgonfioe spento.

Esaminando gli organi notai un forte ristagno dienergia scura nel fegato; qui vi erano strati di of-fuscamento: uno era di un verde cupo e fangoso,un altro era giallo sporco, e piir in profonditir,presso la spina dorsale, vi erano zone quasi nere.La matrice eterica del fegato era lacerata e defor-mata. Compiendo un esame pii accurato vidi mol-ti organismi portatori di infezione; per aspetto edimensione, alcuni sembravano batteri, altri virus.Questi avevano invaso la regione addominale cen-trale e interessavano il pancreas, la milza e I'appa-rato digerente. Sopra il pancreas, un piccolo vorti-ce girava rapidamente, producendo un cigolioacuto. Questa malformazione di solito indica undifficile metabolismo degli zuccheri e la presenzadi diabete o ipoglicemia. L'intero campo auricoera debole e devitalizzato. Il sesto livello emanavauna luminescenza debole e opaca, anzichd dei beiraggi luminosi. Mi trovavo in presenza di una per-sona molto malata.

A questo punto consiglio a chi si sta preparandoa diventare terapeuta di interrompere la lettura peresaminare il campo aurico del paziente e ipotizzareun programma terapeutico. Da dove comincereste?Carichereste il sistema energetico di David con ilmassimo dell'energia che riuscite a emanare? Per-ch6 si, oppure perchd no? Quando riparereste la la-cerazione al settimo livello e con quali motivazioni?

Quale potrebbe essere la causa scatenante la malat-tia e in quale modo si rivela nel campo aurico? Sitrattera di una guarigione rapida o lenta? E perch6?A tutte queste domande risponderd qui di seguitonella descrizione della terapia effettuata.

Prima fase della terapia: pulizia,alimentazione e ristrutturazione del campoenergetico

Per diverse settimane dedicai le sedute alla chela-zione del campo energetico, al raddrizzamento delprimo chakra e a una lenta ma consistente ripara-zione del terzo chakra. A volte trascorrevo mez-z'ora o tre quarti d'ora con le mani sopra il fegatodi David e sulla regione del terzo chakra. Non erapossibile immettere molta energia nel suo campo acausa della fragiliti della regione del plesso solare:una forte carica avrebbe rischiato di peggiorare ildanno. Durante quelle prime settimane fu relati-vamente facile raddrizzarc e ripulire il primo chak-ra; questo tipo di intervento divenne sistematico,mentre l'impegno principale era costituito dal trat-tamento della regione addominale. Per riparare glistrappi nel campo aurico ci volle molto tempo,perchd erano richiesti cambiamenti davvero note-voli. L'aura non poteva essere caricata completa-mente, perchd con una forte immissione di energiala lacerazione nel terzo chakra sarebbe peggioratao la fuga energetica sarebbe aumentata. Ogni vol-ta che David veniva da me, eseguivamo la chela-zione, caricavamo e riparavamo una parte dellaregione del terzo chakra, applicavamo una <fascia-tura)) energetica sulla lacerazione e la lasciavamoguarire per una settimana. La settimana successivaprocedevamo ancora un po' e a ogni seduta pene-travo piir in profondith nel campo energetico perriparare la struttura dell'aura, eseguendo dappri'ma la purificazione, poi la ristrutturazione, corgradualitd. Fu necessario riparare innanzitutto listruttura del corpo eterico, quindi il corpo etericr<<matrice>> del fegato e altre strutture anatomichin quella zona, oltre al chakra. Con il passare dellsettimane l'energia di David si stabilizzd: anzicksubire continui sbalzi, si stabili su un livello bassrA lui questo non parve un miglioramento, mame si. Vedevo il campo energetico tornare lentmente regolare; la sua energia non era piir soggetai violenti alti e bassi causati dal corpo che cerca

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di compensarne la debolezza, salvo poi non riusci-re a reggere la compensazione, ma si stava unifor-mando al livello che il corpo, nelle sue condizioni,era in grado di sostenere. Per David questo fumolto scoraggiante.

Il primo chakra comincid a mantenere la pro-pria posizione centrata e il secondo chakra inizioa caricarsi. Finalmente il paziente riacquistd pianpiano le energie e la carica sessuale. Inoltre, ora sisentiva meno vulnerabile sul piano emotivo.

Durante i primi tre mesi di terapia, Heyoan ten-deva a non esprimersi con David; si limitava a direa me che questo paziente aveva gie ricevuto tantelezioni psicologiche e spirituali che non era il casodi <<ingozzarlo con Ia legge cosmica>>. Cosi limitaial massimo il lavoro di psicodinamica in questa fa-se: non era la cosa piu importante in quel momen-to - ricaricare e riparare erano interventi di mag-giore urgenza. Il terapeuta non pud che procedereal ritmo del paziente. Finalmente il campo energe-tico di David si rafforzd abbastanza da tollerareI'immissione di energia ad alta vibrazione necessa-ria per riparare il settimo livello.

A quel punto il paziente comincid a volerne sa-pere di pit: mi rivolgeva domande sul significatodella sua malattia per comprenderne il neqso conla sua vita personale.

Seconda fase della terapia: psicodinamica ericerca delle cause della malattia

L'interessamento di David inizid quando il suoterzo chakra (connesso con il pensiero lineare) re-cuperd una funzionaliti pit regolare. Pian pianoandd formandosi un quadro dei fattori umani cheavevano provocato la malattia.

Ogni bambino ha una forte connessione con lamadre, come ho gid spiegato nel capitolo 8; questaconnessione si crea nella fase prenatale e dopo lanascita si manifesta nel cordone ombelicale auricoche resta fra madre e figlio e che collega il terzochakra dell'una a quello dell'altro. Inoltre, dopola nascita si crea una forte connessione d'amoreattraverso i rispettivi chakra del cuore.

Lo strappo originario nel terzo chakra di Davidrisaliva alla pubertir, allorchd il ragazzo si era ri-bellato a una madre molto autoritaria e dispotica,che fino ad allora aveva sempre cercato di accon-tentare. Entrambi i genitori, che erano psicologi,

avevano fatto un uso scorretto delle loro cono-scenze e della loro competenza per esercitare uncontrollo sul figlio.

Per conquistare la propria autonomia, Davidfece quel che fanno molti adolescenti: ruppe i suoilegami con i genitori. Purtroppo I'unico modo cheaveva di farlo era di spezzare letteralmente il filoche lo legava alla madre. Rimase cosi con i cordo-ni ombelicali aurici strappati e un foro nel plessosolare. E naturale, poi, che si cerchi qualcuno concui connettersi e che, di conseguenza, sostituisca lamadre. (In questa fase tutti pensano che il proble-ma riguardi la madre, anzichd se stessi.) Purtrop-po David si rese conto che continuava a legarsi adonne dal carattere autoritario; il suo sistemaenergetico attirava automaticamente quel tipo dipersone, per la semplice ragione che egli era abi-tuato a rapportarsi a quel genere di energia. Perlui era questa la <normalitd>. (Ogni simile ama ilsuo simile.) Questi rapporti insoddisfacenti lospinsero a cercare se stesso; alla fine si recd in unashram in India e comincid a capire che il proble-ma era dentro di lu i .

Al livello del cuore, il quarto chakra di Davidnon aveva mai stabilito una forte connessione conla madre; fin dall'inizio lei non lo aveva accettatocosi com'era. Quando gli capitava di connettersi alei con il cuore, capiva di dover essere la personache sua madre desiderava che fosse. E questo si-gnificava tradire se stesso. David aveva in cuore ilsenso del tradimento. Ogni giovane uomo deve at-traversare una situazione difficile al livello delcuore: quando ha una forte connessione con lamadre, prima o poi deve imparare a trasferirla sul-la sua compagna, cosi da poter diventare un uomocompleto, dotato di potenza sessuale (una partedel suo essere che non puo mai esprimere con lapropria madre). D'altra parte, se non ha mai avu-to una forte connessione di cuore con la madre, dprivo del modello che gli serve per attuare la con-nessione con una compagna e ha grosse difficoltdad amare.

Un altro problema di David a livello di rapportiera che non sapeva come connettersi con amore at-traverso il cuore. Questo lo indusse a rivolgersi aun guru indiano che, per citare le sue parole, ((ave-

va un grande cuore)). Grazie alla sua esperienzanell'ashram impard a connettersi con il cuore,dapprima con il guru, poi con Anne, che conobbesul posto. Ma la connessione con il guru comincio

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a comportare una graduale abdicazione alla suavolontd. Stava cercando di imparare I'amore in-condizionato, invece ecco che si imponevano dellecondizioni. Via via che rinunciava alla propria vo-lontd, David ricomincio a sentirsi tradito, soltantoche questa volta non si trattava piir soltanto diamare un altro essere umano, ma di amare I'uma-nitd e Dio. Il problema si presentava ora comeconfronto fra la sua volontd e quella di Dio; e que-sto era visibile nella sua aura, nella configurazionedel chakra del cuore. Ora che non doveva piu <fa-re il bravo bambino> per la mamma, stava <<facen-do il bravo bambino> per il guru e per Dio. D'ac-cordo con Anne decise di lasciare I'ashram e la se-parazione dal guru produsse un altro strappo nelterzo chakra. Ma aveva acquistato I'uso del cuore;per la prima volta in vita sua aveva una connessio-ne profonda con una donna al livello del cuore, ol-tre che attraverso il chakra del plesso solare.

La ricerca dell'accettazione e dell'amore perfet-to d un impulso molto forte nell'essere umano e loinduce a sottoporsi a un continuo apprendimento.Ho osservato che le persone vissute a lungo nellecomunitd spirituali negli anni '70 hanno imparatoad aprire il cuore, ma pian piano hanno rinunciatoalla propria autonomia, ripetendo la dinamica del-I'infanzia. Per molti d stato utile sperimentare I'a-more profondo entro i confini di una comunithstrutturata, prima di viverlo come singoli individuinel mondo esterno, soprattutto se quell'amorenon esisteva nella famiglia d'origine. Dopo l'espe-rienza dell'amore nell'ambito comunitario, chepurtroppo ha comportato una qualche rinuncianella loro libertd di scelta, queste persone hannooggi bisogno di conservare I'amore nel loro cuoree di abbandonarsi alla volontd di Dio quale si ma-nifesta nel loro cuore stesso, non secondo una de-finizione altrui di tale volontir.

Con il progredire della terapia, certi problemicronici nel suo rapporto con Anne divennero inso-stenibili per David. Stava cambiando in modo noncompatibile con le vibrazioni della sua compagna,perchd lei non stava subendo gli stessi cambiamen-ti. I loro campi energetici non pulsavano piir in ar-monia.

Chiunque abbia esperienza di un rapporto dilunga durata conosce questo fenomeno; se voicambiate in una direzione o a un ritmo che non dcondiviso dal vostro compagno, viene il momentoin cui entrambi vi domandate chi sia la persona

con cui vivete. Succederd che I'altro cambi a suavolta ed entri in sintonia con voi? Questo e possi-bile se entrambi conoscete la pazienza e I'amore;in caso contrario, prima o poi uno dei due andrdrper la propria strada. David e Anne cominciaronoa lavorare insieme alla soluzione dei loro proble-mi. Con molto arnore e sinceritd si concentraronosoprattutto sugli aspetti psicodinamici della situa-zione. Ora David rivolgeva il suo interesse soprat-tutto al lavoro, alla libertd e alla conquista del po-tere personale; Anne, invece, voleva continuare aseguire il suo guru e costruire un tipo di vita di-verso.

I cordoni aurici che connettono la madre e ilbambino si sviluppano anche in altri rapporti chesi instaurano in etd adulta; essi collegano fra loroi chakra delle persone. In un rapporto sano questicordoni sono color oro chiaro brillante, si presen-tano bilanciati e connettono fra loro gran parte deichakra delle persone interessate. Ma in molti rap-porti queste connessioni non fanno che ripeterequella <<malata>> che I'individuo aveva con la ma-dre durante I'infanzia. Spesso si tratta di cordonidi colore scuro, che collegano i chakra del plessosolare. Quando si trasforma un rapporto malatoin un rapporto sano, i cordoni vanno staccati, ar-ricchiti di energia e reinseriti in profonditd nelnucleo interno dell'individuo: si tratta di cordonidi dipendenza e vanno innestati nuovamente nel-I'individuo affinchd questi possa contare su sestesso. David e la sua amica staccarono gradual-mente i loro cordoni di dipendenza. Questo d unprocedimento molto delicato che crea un certo ti-more: Ia persona a volte si sente come sospesa nel-lo spazio, priva di ancoraggio. Cio che avviene eche si abbandona la <<sicurezza illusoria> della ri-giditd sostituendola con una flessibile fiducia in sestessi.

Se avete divorziato o avete perso il vostro com-pagno o Ia vostra compagna, questo fenomeno vid certamente noto. Molte persone si riferiscono almarito o alla moglie come alla loro <<metd>. Houdito vedovi o vedove dire che si sentivano (spac-cati in due>> o che avevano perso la loro <<metd>.Un trauma cosi grave dir la sensazione di aver per-so la parte anteriore di s6, come se fosse statastrappata via. Questo d letteralmente vero: spessoho visto i cordoni aurici penzolare fuori del plessosolare in persone che avevano subito la perdita delconiuge.

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Ierzt fase della terapia: le sostanzetrasformatrici

R ecuperando la propria energia, David comincid air olgere un ruolo sempre piir attivo nelle sedute eI porre a Heyoan domande sempre piir precise. Gli::iese quali sostanze dovesse assumere (vedevo3,ncora i microrganismi nel suo addome, percid:reva bisogno di un medicinale). Aveva sentito:arlare di un siero proveniente dal Canada che cu-:ava le malattie debilitanti e domandd se dovesserrendere quello. La risposta fu: <No. Potrebbeilovare un poco, ma c'd un'altra sostanza che sa-:ebbe molto piir efficace>. Heyoan mi spiegd chef,\ eva a che fare con il medicinale che si usa per.'ombattere la malaria, qualcosa come il chinino;poi mi mandd I'immagine di una piscina e disse,-he la parte iniziale del nome era cloro, come il:loro che si mette nell'acqua delle piscine. Il nomeJel medicinale era all ' incirca <cloro-chinino>.Compresi che si trattava della clorochina. HeyoanJisse che avrebbe agito su David come depuratoredel fegato e mi mostrd un'immagine del fegato delmio paziente che veniva sottoposto a un lavaggio.on un liquido argenteo. Heyoan aggiunse che Da-rid avrebbe potuto procurarsi la clorochina pressoqualsiasi medico nella zona di New York, doveabitava. Precisd che non doveva attenersi a unaposologia standard, ma che doveva variarla secon-do le sue esigenze, basandosi su controlli quotidia-ni da effettuare con la percezione sensoriale supe-riore o con il pendolino.

David inizid la sua ricerca; rimasi stupita quan-do si presento I'indomani con il flacone di cloro-china. Io non ne avevo mai sentito parlare. Avevachiesto a un medico se conoscesse un farmaco checorrispondeva alla descrizione data da Heyoan; ilmedico aveva consultato un libro per verificarequali fossero gli effetti della clorochina. Risultoche talvolta viene usata per le epatiti croniche, co-me quella di cui soffriva David. Dal momento chela diagnosi del medico coincideva con quella diHeyoan, questi prescrisse a David il medicinale indosi normal i .

David comincid ad assumere la clorochina mo-dificando la posologia di giorno in giorno conl'impiego del pendolino. Durante i primi cinquegiorni gli effetti furono potenti, non soltanto sulpiano fisico, ma anche su quello emotivo. Egli af-frontd i sentimenti piir angosciosi e vi si immerse.

Visse molto intensamente i suoi problemi. Inun'occasione disse, descrivendo la sua giornata,che aveva passato tutto il tempo a <<scavare nelventre> della sua ragazza. Sapeva che si trattava diun processo di liberazione e voleva rivivere i suoisentimenti per guarire. Dopo cinque giorni sospesel'assunzione di clorochina, come consigliava il ri-levamento effettuato con il pendolino.

Heyoan consiglid a David di prendere per unasettimana o due tisane disintossicanti e vitamine,dopo il primo ((urto) con la clorochina. Vidi nellasua aura che dopo cinque giorni di cura con quelfarmaco il suo colon (che mi appariva di un giallo-bruno sporco) stava intasandosi per la scarica ditossine causata dal processo di disintossicazione.Le tisane depurative erano certamente necessarie.Diversi giorni dopo la sospensione della clorochi-na David <<lesse> con il pendolino che era ora di ri-prenderla, e cosi fece. Procedette in questo modo,assumendo il farmaco per un certo numero digiorni e poi sospendendone I'assunzione per qual-che tempo. Ogni volta che riprendeva la cura conla clorochina si immergeva in un altro strato dellasua personaliti che aveva bisogno di essere libera-to dai blocchi. E tutte le volte riemergeva piu for-te, piir vivo e piu potente, la presenza dei micror-ganismi diminuiva e la sua aura diventava piu pie-na e luminosa. David stava davvero trasforman-dosi. Talvolta Heyoan consigliava una nuova vita-mina o sale organico (per esempio il fosfato di fer-ro) come supporto alla terapia.

Chiesi a Heyoan perchd non ci avesse parlatoprima della clorochina; mi rispose che il campoenergetico di David era cosi gravemente danneg-giato che non avrebbe sopportato il potente effet-to di quella sostanza e che bisognava prima com-pletare l'opera di riparazione.

Durante Ia seconda fase della terapia, quandoentrammo nella sfera della psicodinamica, Davide Anne si lasciarono piir di una volta; erano insie-me da oltre dieci anni e avevano molte cose dachiarire tra loro. Pian piano si allontanarono sem-pre pii, finchd si separarono definitivamente. Orache il chakra del plesso solare di David non appa-riva piu lacerato nell'aura e tutto il suo campo au-rico era carico di energia e luminoso, egli non erapiir compatibile, in termini di vibrazioni, con lasua compagna di un tempo. La scelta di Anne fudi cambiare in un altro modo, di seguire la propriastrada e di crearsi una nuova vita.

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Dopo aver ricuperato I'energia, David passd adaffrontare il suo rapporto con Dio e con la volontddivina; inizid a meditare per rintracciare la volontirdi Dio dentro di s6. Facendo questo, comincid a la-sciar andare pian piano la tensione o contrazionenel chakra del cuore. Impard ad abbandonarsi alsuo cuore. Come ha detto Emmanuel (1985):

<Quando si vuole lasciar andare la presala presa si fa pii stretta,perchd non si arrende alla volontd,si arrende alla resa.La lezione definitiva per ogni animad I'abbandono totale alla volonti di Dioche si manifesta nel vostro stesso cuore)).

Dopo poco tempo David conobbe una donna einizio con lei un rapporto che gli dava molto soste-gno e nutrimento. Eseguii una lettura di quel rap-porto per David e osservai che il campo energeticodi quella persona aveva su di lui un effetto pacifi-cante. Era come se la sua sola presenza facesseespandere il campo aurico di lui, mentre preceden-temente David contraeva il proprio campo in pre-senza della persona con cui aveva un rapporto.

Quarta fase della terapia: trasmutazione erinascita

Durante I'ultimo mese della terapia di David co-minciai a vedere nella sua aura una configurazioneche non mi era mai apparsa prima e che sembravaessere emersa come conseguenza del nostro lavo-ro. Somigliava a un bozzolo attorno alla spinadorsale; non mi d facile dire a quale livello dell'au-ra fosse, ma pareva che il bozzolo contenesse unagrande quantitd di energia assopita che attendevadi essere attinta. Non dissi nulla a David e conti-nuai a osservare quella conformazione mentre la-voravo alla liberazione del sesto chakra. La parterestante dell'aura era pulita e luminosa (v. fig.53B). Quando David venne all'ultima seduta ave-va un aspetto molto diverso: la sua aura era piirgrande e due volte piir brillante del normale. Ilbozzolo si era aperto. Gli chiesi che cosa fosse suc-cesso e mi disse che durante il fine settimana avevapreso uno stupefacente chiamato volgarmente<<estasi>> o MDMA; si tratta di una sostanza che ap-partiene alle feniletilamine e che si ottiene dallasintesi della metanfetamina e del safrolo. Com-

piendo un esame pii accurato, vidi che la drogaaveva aperto la parte sinistra dell'epifisi. Il mucoaurico formatosi nel terzo occhio in seguito all'usodi marijuana e di LsD era scomparso sul lato de-stro. Vi era ancora del lavoro da fare. ma il muta-mento complessivo nel campo energetico di Davidera sorprendente.

Poich6le mie osservazioni avevano sempre indi-cato che le sostanze psicotrope avevano un effettonegativo sull'aura, mi rivolsi a Heyoan per averechiarimenti. Mi disse: <Dipende da chi le assumee dalla configurazione dell'aura al momento del-l'assunzione. Dato che il sesto chakra di David eraostruito ed era arrivato per lui il momento di co-minciare ad aprirlo, la droga ha avuto un effettopotente. Ma se la persona ha bisogno di concen-trarsi su un altro chakra, I'effetto sarh probabil-mente negativo>.

Quando un'altra paziente chiese se poteva faruso dell'uoue, Heyoan rispose: <<No, non te loconsiglierei. Prendi piuttosto dell'ovatrofina perrinforzare il secondo chakra, sul quale hai bisognodi lavorare>>. (L'ovatrofina d prodotta liofilizzan-do ovaie di bovino.) Quando comincid ad assume-re ovatrofina, questa paziente ebbe un'esperienzaanaloga a quella di David quando prendeva la clo-rochina. Heyoan tiene a sottolineare che la nuovamedicina si interessa a tutti i livelli della personanella sua totalitd; il suo obiettivo principale d il de-stino dell'anima. Qual d la lezione che I'individuosta imparando? E qual d per lui il modo miglioreper imparatla? La lezione ultima d che siamo unascintilla del divino; pitr ci avviciniamo a questo epiir siamo vicini a casa. Le droghe possono essereusate come sostanze trasformatrici; questa d la lo-ro funzione. Esse non curano la malattia, ma aiu-tano I'individuo a curare se stesso. <La sostanzagiusta, nella dose giusta e nel momento giusto,aiuta la persona a trasformarsi>>, dice Heyoan.

Nel corso del nostro ultimo incontro David ri-volse a Heyoan molte domande. Cio che fu rileva-to a proposito del suo cambiamento e sul significa-to del bozzolo fu di grande incoraggiamento pertutti noi che ascoltavamo. David domandd che co-sa fosse successo circa un mese prima, quandoaveva iniziato ad avvertire in sd un profondo cam-biamento che sembrava destinato a essere perma-nente. Era stato allora che avevo visto per la primavolta il bozzolo. In quel periodo David aveva in-tuito che poteva controllare la propria vita e che

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6sa cominciava a essere come lui la voleva; avevaun bellissimo rapporto e fu in quei giorni che deci-x di trasferirsi sulla costa occidentale. Heyoandisse che un mese prima David aveva effettiva-mente completato la sua incarnazione; I'ultima fa-se del processo era iniziata sei anni prima, quandosi era recato in India. Quello era I'ultimo ciclo diquesta vita, nel quale aveva deciso di incarnarsi edi aprire il suo cuore. Un mese prima aveva porta-to a termine quel compito; all 'epoca era libero diandarsene, ma aveva scelto di restare e di reincar-narsi nello stesso corpo. Le vite future, disseHeyoan, vengono fissate nel campo energetico pri-ma della nascita e possono essere vissute quandoun'esistenza giunge al termine, se I'individuo sce-glie di farlo. Si puo far questo senza abbandonareil corpo. <<Pensate a quanto d piir efficace)), con-cluse. Il bozzolo di energia che era comparso at-torno alla colonna vertebrale era la coscienza ener-getica della vita che stava per iniziare. Heyoan dis-se che per i successivi tre anni David si sarebbe oc-cupato di integrare due livelli del suo essere e chea questo avrebbe dovuto abituarsi pian piano. In-serendo la nuova energia nella sua realtd, si sareb-be reso conto di disporre di molta pit potenzaenergetica e di molte pii conoscenze. Se lo deside-rava, disse Heyoan, David poteva cambiare nome.Aggiunse anche che il futuro non dev'essere comeil passato. Ecco un brano di una delle conversazio-ni fra David e Heyoan:

David: <Che cosa significa reincarnarsi nello stes-so corpo?>>

Heyoan: <<In un certo senso (e qui dobbiamo usareuna metafora) prima della nascita vi incontratecon i vostri spiriti guida e vi scegliete i genitori, uninsieme di realtd probabili, un compito da eseguiree le energie che poi formeranno un corpo. Possia-mo dire che staccate una porzione del vostro 'esse-re pifi vasto' e che con quella coscienza create uncorpo. Scegliete i vostri genitori e le caratteristichefisiche ereditarie che essi portano in s6.

<Vi consultate con gli spiriti guida e sceglietetutto questo per uno scopo preciso. Se in una de-terminata vita portate a termine quello scopo eraggiungete un certo obiettivo, allora d sempremolto facile aggiungere un'altra vita: non fate cheintessere la nuova coscienza, che verrebbe usataper formare il corpo successivo, nel vecchio corpoe nella vecchia coscienza.

<Hai dunque fatto bene il tuo lavoro e via viache integrerai la nuova coscienza con il 'vecchiocorpo' ti accorgerai che avvengono molti cambia-menti, poichd ora stai unificando le due cose).

David: <<Stanno gid avvenendo>.

Heyoan: <<Verissimo. Non d una cosa meraviglio-sa? Dopo che sarete morti (ma noi preferiamo par-lare di abbandono del corpo) e quando non avretepiir bisogno di un corpo come strumento di tra-sformazione, trasmutazione e trascendenza, nonvi sard piir necessario crearne uno. [l corpo d unostrumento, un veicolo che vi siete creati per con-centrarvi su certi aspetti dell'essere che volete tra-sformare nel modo piir efficace. Tutti i sistemi del-I'organismo sono costruiti precisamente per quellatrasformazione. Vedrete questo nel vostro lavoro,nel sistema nervoso, nelle reazioni istintive del cor-po, giil fino alle cellule stesse delle ossa. Scoprireteche ogni porzione del corpo d uno strumento deli-cato e bellissimo da impiegare per la trasformazio-ne. Non d un peso; d un dono. E un peccato chetanti esseri umani non lo comprendano.

<Se ci serviamo di nuovo della metafora dellaconsultazione con noi prima di scegliervi la vostravita, allora voi, la porzione di voi che appartieneall'essere 'pii vasto', che non d completamente in-carnata (e bisogna dire che questo non potrestemai farlo), quella porzione di voi decide se d beneoppure no che per il prossimo lavoro di trasforma-zione vi serviate di un corpo. Quando avete fattoun uso completo di questi veicoli fisici, quali chesiano, ecco che si conclude il vostro ciclo di vita emorte - come lo si chiama - o la vostra ruota delleincarnazioni sul piano fisico. E semplicemente chenon avete piu bisogno di questo strumento pertracciare il tempo lineare e lo spazio tridimensio-nale al fine di cogliere meglio i particolari aspettiche volete trasformare. E a quel punto che voi de-cidete - voi, il vostro essere 'pit ampio', e voi sieteuna grande anima, molto piir grande di quella pic-cola porzione che si d incarnata. Decidete allora sesia - diciamo cosi - utile o no usare il corpo fisico.E pitr o meno come scegliere un aratro piuttostoche un rastrello, fra tanti attrezzi. C'd bisogno dirastrellare il giardino? Se si, perchd non farlo conil rastrello anzichd - diciamo - con le mani?>>

David: <E dopo che si d concluso il proprio ciclodi incarnazioni sul piano fisico?>

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Heyoan: <Allora l' i l luminazione prosegue in unaltro modo. Anche noi stiamo purificandoci e an-diamo avvicinandoci sempre piir a Dio. Esiste unnumero infinito di stadi. Se immaginate di passareda un livello di realtd al successivo e poi al succes-sivo ancora, senza mai fermarvi, vi trovate a pro-cedere nello spazio infinito. Al punto in cui sie-te, potete arrivare soltanto a una certa altezza,perchd le vostre capacitd percettive non sono tan-to ampie. Pii un essere d illuminato, piir ampiae la sua percezione. In realtd d un processo senza

fine. La terapia ai livelli pii alti diventa creativiti.<<La vostra realti fisica sta ora passando alla fa-

se successiva, in cui la trasformazione non si in-centrerd piu sul dolore. I futuri processi di trasfor-mazione e di risanamento abbracceranno movi-mento, musica e arte in un modo creativo. Il pro-cesso del risanamento si trasforma in creativitaquando ci si porta nella luce e la si preserva in s6.Con il dissolversi dell'oscuritd il risanamento di-venta un processo creativo anziche un processo te-rapeutico>>.

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26. Lt salute: sfida a essere se stessi

IN questo capitolo mi occupero in maniera specifi-ca della cura di sd e dell'autoterapia. La cosa piirimportante da imparare sulla salute d come con-servarla. A mio parere, i principi fondamentali daseguire per mantenersi sani sono i seguenti:

l. Conservare una profonda connessione con sestessi e con il proprio scopo nella vita a livello siapersonale sia collettivo (compito nel mondo); que-sto comporta I'amore e il rispetto di sd (capitoli 3e 26\.

2. Comprendere cid che salute e guarigione signifi-cano per noi personalmente (capitoli 14, 15 e l6).

3. Prendersi cura di si; questo significa ascoltarei messaggi e gli ammonimenti interiori che ci av-vertono immediatamente di ogni forma di squili-brio e lasciarsi guidare da questi (capitol i 1,3, 77e l9) .

La cura di s6

Per avere buona cura di se stessi bisogna seguireuna routine quotidiana che comprenda meditazio-ne, esercizio fisico, sana alimentazione, buonaigiene, tutto il riposo necessario, indumenti adatti,una casa, il piacere, qualcosa su cui misurarsi a li-vello personale, amici e intimitd. Mescolate questifattori con una buona quantitd di amore e avreteuna vita piena di soddisfazioni. Le vostre esigenzepersonali variano di anno in anno e di settimanain settimana; siate flessibili. Cio che e giusto pervoi in un dato periodo pud non esserlo in un altro.E molto importante che siate voi a decidere quald il regime che piir vi si addice e che non ve lo fac-ciate dire da altri. Sta proprio in questo I'essenzadella salute: nell'assumersi la responsabilitd di sestessi e nel restituire il potere all'io. Quello che se-gue d un elenco dei suggerimenti, degli esercizi e

delle pratiche che avete trovato disseminati in que-sto libro. Ricordate che la varietd d il pepe della vi-ta e che il cambiamento d I'alimento della crescitapersonale.

l. La meditazione (capitoli 3, l7 , 19 e 20). La miameditazione preferita mi d stata suggerita da Em-manuel durante uno stage tenuto da Pat, Emma-nuel, Heyoan e me. L'ho battezzata meditazionesul futuro e sul passato.

Sedete comodamente, preferibilmente con laschiena eretta, e concentratevi sulla respirazione.Ogni volta che inspirate immettete in voi il futurocon le sue infinite possibilitA; quando espirateemettete il passato e tutte le cose accadute. Si trat-ta semplicemente di inspirare il futuro ed espirareil passato; poiche cio che inspirate d il futuro e cidche espirate d il passato. Lasciate andare il passa-to. Inspirate il futuro e tutto cio che desideratecreare; espirate il passato con tutte le false limita-zioni che imponete a voi stessi. Non d indispensa-bile che il futuro abbia a che fare con il passato.Lasciate che il passato se ne vada. Continuate a in-spirare il futuro ed espirare il passato. Guardatetutto il vostro passato che esce e si allontana dietrodi voi, e guardate il futuro che viene verso di voi.Cuardate le vostre vite precedenti che scorrono ese ne vanno, e le vostre vite future che sopraggiun-gono in un flusso. Inspirate il futuro ed espirate ilpassato. Osservate lo scorrere del tempo e vedetevoi stessi come il punto di coscienza centrale. Voisiete il punto di coscienza centrale e I'esperienza viscorre accanto. State seduti al centro della realtir.Il vostro io d immutabile. Esistete fuori dei confinidel tempo. Ora, il momento che c'd fra I'inspira-zione e I'espirazione d una pausa: d in quella pausache vi infilate nell'eterno ((ora).

2. Gli esercizi fisici (capitolo 2l). Oltre agli esercizidescritti in questo libro ve ne sono molti altri; esi-stono numerose palestre dove si possono praticare

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la ginnastica aerobica, lo yoga, le arti marziali co-me il tai chi, e altre attivitd fisiche. Vi piace nuota-re o fare jogging? Decidete quale tipo di eserciziovi procura il maggior piacere e dedicatevi a quello.

3. Una buona alimentazione. Non mi sono occu-pata molto di alimentazione in questo libro, maesistono parecchie pubblicazioni utili sulle diete.In generale consiglierei un'alimentazione che se-gua molte delle regole della macrobiotica: pochis-sima carne, proveniente da allevamenti naturali(sconsiglio la carne rossa), un insieme bilanciato dicereali, verdura cotta e cruda, un po' di frutta.Mangiate la frutta e la verdura di stagione, conuna prevalenza di tuberi durante I'inverno e di ver-dura fresca (come I'insalata) durante I'estate. I ce-reali sono necessari tutto I'anno.

Fate attenzione alle vitamine che ingerite; moltepersone hanno reazioni fortemente negative ad al-cune vitamine che assumono regolarmente, ma loignorano. Se siete occupati in un lavoro di terapiadovrete integrare la dieta con complessi vitaminicie sali minerali, e con dosi supplementari di calcio,poJassio, magnesio e vitamina C. Potreste aver bi-sogno anche di vitamina B in pii. Sono voluta-mente imprecisa su questo punto, perch6le esigen-ze dei diversi organismi variano. Dovrete scoprirevoi stessi che cosa vi d necessario, in quali quanti-tir, in quali circostanze e per quanto tempo.

Dedicate una certa attenzione ai cibi che man-giate; rendeteli invitanti, disponeteli con cura, sia-te consapevoli del fatto che cid che state immetten-do nel corpo serve per nutrirvi, fornirvi energia ecostituire nuove cellule. Masticate bene, gustate ilcibo, soprattutto godetene, perch6 esso d il fruttodella terra generosa.

Di tanto in tanto fate I'esperimento di seguire ilpercorso degli alimenti nel corpo dopo che li aveteingeriti.

Prestate attenzione al meccanismo con cui ilcorpo comunica alle papille gustative di cosa habisogno. Questo meccanismo non va confuso conle <incontenibili voglie> della gola; di solito si d al-lergici ai cibi e alle bevande di cui si ha questo tipodi voglia. Evitateli: in un lasso di tempo che va datre a dieci giorni la voglia scomparirir. Date al cor-po cid di cui ha bisogno. Ascoltate i suoi messaggi.Naturalmente, se avete costantemente una <vogliaincontenibile> di un determinato cibo, significache c'd qualcosa che non va. Se avete voglia di

mangiare cose dolci, cercate di capire il perch6;forse non vi siete alimentati in maniera adeguatae il corpo sta cercando di compensare, richiedendosostanze energetiche di rapido effetto.

E noto che gran parte dei conservanti aggiunti aiprodotti alimentari sono assai nocivi. Inoltre,molti degli alimenti che consumiamo contengonopiccole quantite di veleno e ciod residui di pestici-di, di fertilizzanti e di sostanze chimiche presentinell'ambiente. La difesa migliore consiste nel con-sumare esclusivamente prodotti biologici. Non ac-quistate alimenti lavorati che contengono conser-vanti. E vero che i prodotti biologici richiedonotempi di cottura piir lunghi e costano di piir, ma alungo andare risparmierete sui medici e sulle medi-cine. Mangiate soltanto uova fecondate.

Se vi d impossibile trovare prodotti biologici euova fecondate potete eliminare una parte dellesostanze tossiche immergendo le verdure in acquae amuchina; quando tornate dalla spesa riempite illavello d'acqua, aggiungete un quarto di tazza diamuchina e lasciate i prodotti freschi e le uova inimmersione per venti minuti. Sciacquate con mol-ta cura e riponete i prodotti. Anche le stoviglievanno sciacquate molto bene, perch€ i residui deidetersivi possono abbassare le difese dell'apparatodigerente.

Ricordate che piir gli alimenti sono freschi e pu-liti piir sono sani e ricchi di potere energetico.

4. Una buona igiene. Lavarsi e aver cura della pel-le, dei denti e dei capelli d una cosa della mas-sima importanza. Per lavarvi usate un sapone neu-tro (nd acido nd basico). La pelle ha un'aciditd na-turale che previene le infezioni; se contrastate que-sta azione protettiva con saponi o creme alcaline,andate contro il vostro corpo anzich6 favorirlo.Quando fate la doccia usate una spazzola per faci-litare il distacco delle cellule morte e la loro sosti-tuzione con le nuove cellule che la pelle producecontinuamente. Se vivete in un clima secco usateuna lozione neutra per la pelle per conservare gliumori dell'epidermide. Per quanto possibile fateuso di saponi e di cosmetici naturali, ipoallergici eatossici.

Le stesse regole valgono per la cura dei capelli:usate uno shampoo neutro e atossico, e sciacquatei capelli con molta cura per eliminare ogni tracciadi shampoo dopo il lavaggio.

Eseguite la pulizia dei denti con il filo interden-

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tale una volta al giorno e almeno due volte al gior-no lavatevi i denti normalmente con lo spazzolino.Se avete problemi di gengive, spazzolatele quoti-dianamente con sale e bicarbonato (una parte disale e otto parti di bicarbonato di sodio).

-s. Il riposo. Il bisogno di riposo d del tutto sogget-tivo; inoltre, vi sono persone piir attive di giorno,altre di sera. Ascoltate i messaggi del vostro cor-po, che vi dice quando e quanto ha bisogno di ri-generarsi. Preferisce sei-nove ore di sonno filato,oppure un riposo notturno piir breve e alcuni son-nellini durante il giorno? Quando siete stanchi ri-posate, a qualsiasi ora; scoprirete che se vi sdraiatesubito basta mezz'ora per riacquistare le energie.Soddisfate le esigenze del corpo - se non riuscitea trovare mezz'ora trovate almeno quindici minu-ti; sono certa che vi sarlr possibile, per quanto pie-na sia la vostra giornata.

6. Il vestiario. Ho verificato che molte fibre sinte-tiche disturbano il naturale flusso energetico nel-I'aura, in particolare le fibre acriliche, buona par-te dei poliesteri e il nailon. Le calze di nailon in-fluiscono notevolmente sul flusso ascendente e di-scendente dell'energia nelle gambe, e sono convin-ta che siano responsabili di molti disturbi femmi-nili della societd moderna. Vi consiglio di usarlesoltanto quando d strettamente necessario. E me-glio evitare i tessuti che contengono aldeide e for-maldeide e in genere quelli derivati dai sottopro-dotti del petrolio, soprattutto se vi sembra di esse-re particolarmente sensibili a quel tipo di mate-riali.

Le fibre naturali hanno effetti assai benefici sul-I'aura: la rafforzano e la sostengono. Le migliorisono il cotone, la seta e la lana. Anche i tessuti mi-sti vanno bene; ottimi sono quelli che contengonocotone al 50 per cento. Alcune fibre sintetiche so-no anch'esse consigliabili; il mio corpo e il miocampo energetico sembrano armonizzare con ilraion e con certi capi di orlon, come i calzini.

Quando al mattino aprite l'armadio e vi sembradi <<non avere niente da mettervi> pud essere per-ch6 il colore di cui avete bisogno non c'd. Qualecolore vi occorre oggi? La vostra aura pud esserecarente in un colore particolare, cosicch6 avete bi-sogno di darle energia indossandolo.

Rifornite il vostro guardaroba di molti indu-menti, di diverso colore e materiale, per poter sce-

gliere di giorno in giorno le tinte e i tessuti che me-glio corrispondono al vostro umore.

Vestite secondo il vostro gusto o secondo il gu-sto degli altri? Fate in modo che cid che indossateesprima cid che siete.

7 . La casa. Disponete dello spazio e della luce dicui avete bisogno? Trovate la vostra casa comodae accogliente? Se avete il tempo di occuparvene,tenete delle piante, che riempiranno l'ambiente incui vivete di energia salutare. Nella vostra abita-zione ci sono i colori di cui avete bisogno? L'ariache respirate d salubre? Se non lo d, procurateviuno ionizzatore. Se a casa o nel luogo in cui lavo-rate ci sono lampade fluorescenti, eliminatele -usate soltanto lampade a incandescenza.

8. I piaceri. Se finora non vi siete concessi abba-stanza tempo per gli svaghi e i piaceri, metteteli inprogramma con lo stesso impegno con cui pro-grammate il lavoro: non sono meno importanti.Fate le cose che avete sempre desiderato fare perdivertirvi - d arrivato il momento. Ridete; scopriteil bambino che d in voi e godetevi ogni momentodella giornata.

9. Stimoli e iniziativa. Ognuno di noi sogna qual-cosa che ha sempre desiderato fare e che rimandadi anno in anno o pensa di non poter fare. Suppo-sizione errata: questo d I'anno giusto per farlo.Che si tratti di un viaggio di piacere, di un'impresacreativa o di cambiare lavoro, avete davvero biso-gno di concedervi I'opportunitd almeno di tentare.Vi d forse un lavoro che avete sempre desideratosvolgere? Verificate le possibilitir, considerate checosa comporterebbe soddisfare questo desiderio eprovateci. Ricordate che i/ vostro desiderio piitprofondo, cid che desiderate fare piil di tutto dessttamente quello per cui siete venuti ol mondo.II modo migliore per assicurarvi Ia solute i di far-/o. Cominciate subito, cercate di capire in che mo-do potete attuare il vostro sogno. Forse ci vorrirmolto tempo, ma se non vi mettete in viaggio nonraggiungerete mai la meta. Se invece iniziate ilcammino e continuate a procedere in quella dire-zione, prima o poi arriverete. Vi d qualcosa in voiche vi guida e che lo garantire.

10. L'intimitd e I'amicizia. Tutti abbiamo bisognodi calore e di amicizia; scoprite cid che queste due

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cose significano per voi e fate in modo che nellavostra vita siano presenti. Createvi le vostre rego-le. Se c'd qualcuno che vi d sempre piaciuto, mache non avete mai avvicinato per eccesso di timi-dezza, ora d la vostra occasione. Dite a quella per-sona che vi piace e che vorreste fare amicizia - nonci credereste, ma funziona a meraviglia. E se nonfunziona, provate con qualcun altro.

ll. Curarsi in caso di malattia o di incidente. Pri-ma di averne bisogno, sceglietevi un terapeuta. Vene sono molti, oggi, ed d meglio sapere prima chid la persona alla quale vi rivolgerete in caso di bi-sogno. Scegliete un medico con il quale avete unbuon rapporto e di cui vi fidate. Vi sono pranote-rapeuti, omeopati, agopuntori, chiropratici, mas-saggiatori, dietologi e altri specialisti.

Vi consiglio inoltre di seguire un corso sulla cu-ra della famiglia; I'omeopatia d un ottimo metodoper curare se stessi e i propri congiunti. Io vi ricor-ro da molti anni e ho riscontrato che quasi sempre,quando i miei figli si ammalano, una medicinaomeopatica accompagnata dall'imposizione dellemani risolve la situazione. Ho curato con successoogni sorta di malanni infantili, dal mal di gola alleginocchia sbucciate, con i rimedi omeopatici.

12. Le tecniche terapeutiche che vi consiglio dipraticare sui vostri familiari sono le seguenti: ini-ziate con la chelazione (capitolo 22) - chiunquepud imparare a farla. Poi, dopo aver <<ripassato>tutti i chakra, mettete la mano direttamente sulpunto che duole e sedete in uno stato di amore perla persona che state curando. Ne avrete entrambiuna sensazione meravigliosa.

Se vi sembra che la parte si stia intasando dienergia, forse vorrete estrarla; immaginate sempli-cemente che le vostre dita si allunghino di circa ot-to centimetri e che siano pervase di luce azzurra.Raggiungete il punto ostruito, tirate fuori a man-ciate I'energia inerte e tenetela in alto, nell'aria,finch6 non si sari trasformata in luce bianca. Poi-ch6 le vostre dita sono ora molto pii lunghe delnormale, potete penetrare di circa otto centimetrinel corpo dell'altra persona. Provate: funziona edd molto facile.

Completate la terapia tenendo le mani sulla te-sta della persona, poi, dopo qualche minuto, ri-passate tutta la sua aura con le dita <allungate>come se le ravviaste i capelli. Compite gesti ampi,

dalla testa fino ai piedi, tenendo le mani a circaquindici centimetri di distanza. Coprite in questomodo tutto il corpo, su ogni lato.

Alla fine tenete le mani per qualche tempo sottoI'acqua corrente a una temperatura gradevole.

Se siete voi a essere ammalati o a esservi fattimale, sottoponetevi a quello stesso trattamentonella misura del possibile. Chiedete a un amico dipraticarvelo. Se avete un disturbo in una certa par-te del corpo, quando andate a dormire la sera te-netevi sopra le mani: immettete nel vostro corpoamore ed energia e immaginatevi in salute e inequilibrio. Chiedete qual d il messaggio che il cor-po sta comunicandovi. Quando e in quale modonon avete prestato orecchio al vostro essere? Quald il significato di questa malattia o di questo inci-dente, in termini sia personali sia del vostro com-pito nel mondo? Soprattutto, amate e accettatevoi stessi. Se soffrite di una malattia di una certagravitd, non giudicatevi per questo. Amatevi.Avete tutto il coraggio necessario per rendere ilmessaggio sufficientemente chiaro e forte da udir-lo. Avete deciso di affrontare cid che va affronta-to, di qualsiasi cosa si tratti, per imparare cid chevolete sapere. Questo e un atto molto coraggioso;rispettatevi per questo. Amatevi, amatevi, amate-vi. Fate parte del divino, siete una cosa sola conDio. Ecco due forme di meditazione, suggerite daHeyoan, che possono aiutarvi.

Meditazione sull'autoguarigione

l. <<Analizzate il vostro corpo con il metodo che vid pitr congeniale (visione interiore, intuizione, sen-sazione).

<Identificate (con I'aiuto dello spirito guida, sevolete) la parte del corpo che piir vi preoccupa.

<Se non vi sono problemi particolari localizzatiin un dato punto, concentratevi su qualcosa chesta accadendo ora nella vostra vita e che richiedela vostra attenzione o vi crea problemi.

2. <Se volete, attribuite al malessere fisico una for-ma, un colore, una sostanza, una consistenza. Eacuto o sordo? Se si tratta di un dolore particola-re, d persistente? Oppure va e viene?

<Se si tratta di un problema nella vostra vita,domandatevi se d una situazione nuova o vecchia.

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*

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Come vi sentite quando vi trovate ad affrontarla?E qual d la vostra reazione abituale o cronica?Cercate di capire in termini specifici il vostro at-teggiamento interiore.

<Per esempio: nel caso di un malessere o di undolore fisico, che cosa accade nella vostra mentequando lo awertite? Forse lo interpretate e gli ap-plicate un'etichetta terribile?

<Quando awertite quel malessere/dolore o si ve-rifica quella data situazione, provate rabbia o pau-ra? Cio che avviene nel vostro corpo vi suscita ti-more? Qual d, in tal caso, la vostra reazione? Quald la reazione abituale che, in un certo senso, lasciail tempo che trova? Sapete che questa reazione nonfunziona, perche il disturbo non d scomparso. Se sitratta di un disturbo cronico, d particolarmente evi-dente che la reazione abituale non d efficace: il mes-saggio non vi d arrivato (o, se volete, la lezione none stata imparata). Percid arriverei a dire, mia cara,che qualunque sia la reazione, d completamentesbagliata perchd non risolve la situazione.

<<Guardate la vostra vita e il vostro corpo: neavete fatto una scuola in cui imparare e ogni dolo-re o malattia d un messaggio che ha lo scopo di in-segnarvi qualcosa.

3. <La prossima domanda, percid, d questa: perquale ragione avete prodotto nel vostro corpo queldolore? Per quale ragione avete creato quella datasituazione nella vostra vita? Che cosa dovete im-parare da questa esperienza? La situazione o ilmalessere fisico vanno ripetendovi la stessa cosafinch6 non I'avete capita; di che cosa si tratta? Checosa avete bisogno di comprendere? O di ottene-re? Finch6 non lo avrete appreso continuerete a ri-proporre le stesse circostanze, poichd voi siete imigliori maestri di voi stessi: avete predispostoabilmente le lezioni da imparare e non vi 'promuo-verete' finch6 non avrete 'passato quell'esame'.

<<Se avete individuato una zona critica nel vo-stro corpo, vi consiglio di mettervi sopra la manoo le mani. Consentite alla vostra coscienza supe-riore di pervadere quella parte e nello stesso tempoidentificate, se non lo avete gid fatto, la naturadella vostra paura. Quando avrete intuito I'essen-za di quella paura, vi consiglio di sentirla conamore. Quale tipo di amore si adatta meglio a queltimore? Fate questo nei confronti di ogni aspetto

della vostra vita e di ogni parte del vostro corpo.Qualsiasi forma di malattia o esperienza negativad la diretta conseguenza del fatto che non vi sieteamati pienamente, non avete del tutto seguito levostre inclinazioni. In quale senso non vi siete ri-svegliati al suono della voce interiore? In che ter-mini non vi siete permessi di essere pienamente cidche siete? Ogni malattia i un messaggio diretto chevi dice in che modo non ovete omoto cid che siete,come non vi siete occupati di voi stessi al fine diessere Ia persono che siete. Questo principio b allabase di ogni forma di guarigione.

4. <Un'altra indicazione: il contenuto del messag-gio non d mai che avete fatto qualcosa di male oche c'd qualcosa in voi che d male.

5. <Una volta trovata la risposta riscontrerete, conogni probabilite, che la paura e il dolore derivanodall'impedire a voi stessi di fare cid che veramentedesiderate. A quel punto, la scelta che vi si presen-ta d di affrontare la paura, di provarla fino in fon-do e di lavorare su di essa. Poich6 ogni volta cheprovate paura provate anche I'assenza dell'amore;infatti, la paura d l'opposto dell'amore. Percid,ogni volta che provate paura potete esser certi chenon siete nella veritd e probabilmente la cosa chetemete non d reale, ma d una vostra proiezione.Quando il timore vi domina non siete centrati, nonvi trovate nella pienezzadel vostro essere. Trovan-do il coraggio di entrare nella vostra paura inizie-rete un processo di guarigione a un nuovo livello.

<Prima di addormentarvi:l) Elencate le vostre paure. Che cosa temete? Il

vostro timore si incentra sul fisico? O su una situa-zione? Oppure si tratta di timori generici?

2) Collegate le vostre paure a determinate circo-stanze della vostra vita.La paura deriva sempre dalnon fare cid che si vuole; essa ci blocca, trattenen-doci al di qua della nostra grandezza, e nello stessotempo d la porta d'accesso a quella grandezza.

<Stendete un elenco di questo tipo:

paure Situazioni In quale senso non avete amatonella vita voi stessi;

che cosa/come desiderate esseret

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<Che cos'ha a che fare tutto questo con l'aura?Ebbene, queste cose hanno una loro sostanza e sipossono vedere nell'aura. Quando avrete svilup-pato maggiormente la vostra percezione, potreteguardare le persone e vedere in che modo non sivogliono bene: in quanto terapeuti, sarete I'anellodella catena che aiuta gli altri a ricordare chi sonoe ad amare se stessi. Il terapeuta diviene amore.))

Meditazione per dissolvere i limiti cheimponiamo a noi stessi

<<Questa forma di meditazione pud essere utile acoloro che si vedono confinati in determinati set-tori della loro vita e sono insoddisfatti di questi li-miti. Serve per esplorare se stess,i e per svilupparela capacitd di guarirsi, poich€ la malattia non d chela conseguenza del rinchiudersi in definizioni limi-tate dell'io. Per individuare questa dinamica neglialtri e aiutarli a guarire, d necessario anzitutto sa-perla rintracciare in se stessi; allora, come terapeu-ti, potrete aiutare altre persone a comprendere inquale senso si limitano e a dissolvere quei limiti.

<<Tutte queste cose hanno una loro forma nelcampo aurico; sono energia e coscienza che vi li-mita. Cosi, operando sull'aura durante la terapia,potete intervenire direttamente sulla forma ener-getica che costituisce la sostanza dei limiti da dis-solvere.

l . <Elevatevi a uno stato espanso.

<<Domandatevi: chi sono?

3. <<Trovata la risposta, cercate i limiti che conquella semplice definizione di voi stessi vi impone-te. Quando avrete individuato i limiti, prendetecoscienza del fatto che si tratta di un confine chevi siete tracciati da soli.

4. <Gettate il limite al di li del confine; in questomodo il confine si estenderd.

5. <<Domandatevi di nuovo chi siete. Qualunquesia la risposta, si tratterd ancora una volta di unadefinizione dell'io.

6. <Estrapolate I'Essenza dalla definizione limi-tata.

7. <<Gettate il limite al di ld del confine, espandete-vi ulteriormente.

8. <Ripetete la domanda, e cosi via.

<Praticate questa forma di meditazione con re-golariti durante la settimana prossima. No, nondefinird I'Essenza - sarete voi a trovarla duranteI'esercizio. >

Se volete diventare terapeuti, d possibile. Il vo-stro primo compito d di guarire voi stessi; concen-tratevi su questo e in un secondo tempo cercate dicapire con quali sistemi potete aiutare gli altri aguarirsi. Questa sard la base della vostra forma-zione come guaritori. Nel prossimo capitolo de-scriverd il percorso che probabilmente vi troveretea seguire.2.

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27. Diventare un terapeuta

lr processo attraverso il quale si diventa terapeutii del tutto individuale; non esistono regole fisse daseguire. La vita di ciascuno d unica e irripetibile.E nessuno pud instillare in un altro la capaciti diguarire le persone: tale capacitd puo soltanto svi-lupparsi dall'interno. Si possono seguire molticorsi, si pud leggere molto materiale tecnico, e di-verse scuole di pensiero spiegano in vario modo ilprocesso della guarigione, ma alcune non defini-scono affatto le pratiche della terapia energeticacome spirituali.

Personalmente mi sono accostata all'attiviti diguaritrice guidata lungo un sentiero spirituale, eciod nel modo per me piir naturale. Qual d I'ap-proccio piir naturale per voi? Percorrete la vostrastrada, non il sentiero piir battuto, dal quale tutta-via potrete scegliere quanto vi serve per svilupparele vostre idee personali. Ecco cid che mi ha dettoHeyoan, il mio spirito guida, sulla questione di di-ventare terapeuti.

Dedizione

<Diventare terapeuti significa dedizione - non auna specifica pratica spirituale, n6 a una religione,ni a un insieme di regole: dedizione alla via perso-nale che conduce alla veritir e all'amore. Questo si-gnifica che il proprio modo di praticare quella ve-ritd e quell'amore probabilmente si modificherdlungo il percorso della vita. Ci sono molte stradeche portano al 'Cielo' - direi che sono tante quan-te sono le anime in viaggio verso casa. Se cercassi-mo nella storia dell'umanitd troveremmo moltepersone che hanno compiuto quel viaggio prima dinoi e hanno raggiunto I'illuminazione. Di molti diquei percorsi effettuati la razza umana non con-serva memoria in quest'epoca storica; di alcuni sistanno recuperando le tracce, altri restano perdu-ti. Ma non importa, poich€ nuove strade continua-no a emergere dalla profonditdr dell'anima umana

- nuove strade che riportano a casa, da dovun-que si trovino le singole anime in un qualsiasi mo-mento. Vedi, mia cara, d cosi che avviene. Questod il processo, che si rinnova costantemente, delleforze creative che emergono in te e in tutti gli altri.E proprio questo il ritorno a casa. Quando impa-rate a fluire completamente, senza resistenze, se-guendo quel moto creativo interiore, allora siete acasa. E questo che significano le parole 'essere acasa'. >>

Le prove

Non appena avete deciso di seguire con dedizionela vostra vera via e di dare a questo I'assoluta prio-ritd nella vostra vita, vi rendete conto di come I'e-sistenza che conducete sia governata da una dina-mica fondamentale, un processo che vi porta at-traverso una serie di panorami interiori, ciascunodei quali modifica il carattere della vostra realtirpersonale. Cominciate a comprendere il rapportodi causa ed effetto che esiste fra la vostra realtir in-teriore e il mondo (esterno)).

Io sono stata guidata con molta cura (dal mio iosuperiore e dai miei spiriti guida) in un processoevolutivo che per gradi mi ha portata a compren-dere la legge dello spirito. Per lunghi periodi ditempo mi sono concentrata sulla natura della veri-td, della volontd divina e dell'amore, per appren-derla. Alla fine di ciascun periodo, dedicato a unodi quei principi, avevo la sensazione di essere messaalla prova. Mi trovavo continuamente in situazio-ni in cui mi era molto difficile attenermi alla veritde all'amore o avere un'idea, anche vaga, di qualepotesse essere la volontir divina. A volte sembravache i miei spiriti guida, gli angeli o Dio mi sottopo-nessero a delle prove e che io non potessi farci nul-la - non potevo sottrarmi. Alla fine ho compresoche quelle prove sono predisposte (con il mio pie-no assenso) da una coscienza molto pii vasta della

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mia e che io stessa faccio parte di quella coscienza.In ultima istanza, dunque, io stessa predispongo,in un certo senso, le mie prove. Il mio piccolo <io>di solito non vuole saperne, ma il mio io piir saggiod di migliore awiso.

La prima cosa in cui vi imbattete quando deci-dete di dedicarvi a seguire la vostra strada d lapaura.

La paura

La paura d un'emozione che deriva dal non sen-tirsi connessi con la realtd piir ampia. E la sensa-zione della separatezza. La paura d I'opposto del-I'amore, il quale d partecipazione all'unitd di tuttele cose.

Come identificare le proprie paure

Chiedetevi: Qual d la cosa che temo di pin in que-sto periodo della mia vita? Su quali supposizioni,relative alla realti, si fonda la mia paura? Che co-sa c'd di veramente terribile nell'eventualitd checid accada? Ogni volta che cercate di evitare qual-cosa d perchd avete paura delle emozioni che susci-terebbe. Di quali emozioni si tratta? Nel profondovi d una parte di voi che sa di poter affrontare esuperare qualsiasi cosa.

Se vi guardate dentro scoprirete la vostra richie-sta di non dover sperimentare cid che temete; mase vi lasciate andare e vi affidate alla scintilla divi-na che d in voi, vi renderete conto che probabil-mente avete bisogno di affrontarlo. E mentre vive-te I'esperienza temuta, la paura si trasformeri inamorevole compassione. Questo riguarda ancheI'esperienza della morte, poich6, come dice Em-manuel:

<<Non si tratta di distruggere la paura, ma di co-noscerne la natura e di concepirla come una forzameno potente dell'amore. La paura d illusione. Lapaura non d altro che un guardarsi allo specchiofacendosi le smorfie>.

Se ripenso al percorso che ho compiuto finora,mi rendo conto che la mia evoluzione ha seguitouna certa <logica>>; naturalmente non ero consa-pevole della <logica> complessiva, al momento,poich6 ero troppo concentrata sui problemi in cuimi trovavo immersa.

La veriti

Quando iniziai a frequentare il Pathwork Centerdi Phoenicia, mi trovai impegnata in un lavoro in-dividuale e di gruppo; inoltre, entrai a far parte diuna comunitd spirituale. Mi si pose immediata-mente il problema della veritir: cid che esprimevoera la veriti, o non cercavo piuttosto di convincer-mi di una realtdr che trovavo comoda? Mi colpienormemente il modo in cui razionalizzavo al finedi credere cose che convalidassero il mio compor-tamento e spiegassero le esperienze negative dellamia vita. Il mio principale sistema di difesa consi-steva nell'incolpare gli altri. In quale misura anchevoi lo fate? Cercate di identificare il modo sottilein cui lo fate, non quello piir ovvio.

Esaminando il vostro comportamento compren-derete pian piano come i rapporti di causa ed ef-fetto siano molto pitr chiari di quanto pensavate ecome voi stessi vi procuriate, in un modo o nell'al-tro, le esperienze negative. Questa d una veritirmolto difficile da ammettere. Nascosto dietro leesperienze dolorose che vi create troverete un ef-fettivo intento a vivere la vita in quel modo. Equello che fin qui ho chiamato <<intento negativo>.Il mio intento negativo si basava su due fattori,uno dei quali era la convinzione profonda che lavita fosse essenzialmente una serie di fatiche e didolori. Questo tipo di convinzione, che genera unintero sistema di credenze, non d uguale per tutti,ma d assolutamente specifico per ogni individuo.

Identificate i vostri concetti negativi

Provate, a mo' di esempio, a completare le se-guenti frasi:

<Tutti gli uomini sono Tutte ledonne sono . Nei rapporti personalivengo sempre ferito/a in questi modi:Forse mi ammalerd e morird diVerrd distrutto/a nei seguenti modi:Perdero se non trovo --)).

L'altro fattore su cui si basava il mio intento ne-gativo era il piacere negativo, vale a dire che gode-vo delle esperienze dolorose.

Vi awerto: non ingannatevi - per quanti corsio stages abbiate seguito e per quanto abbiate lavo-rato su voi stessi, vi sari utile rispondere a quelle

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domande. Questi meccanismi esistono in tutti noi,anche se possono essere meno palesi di prima.

Ognuno di noi mette in atto queste dinamiche aun qualche livello della sua personalitd. Per esem-pio, attribuendo a qualcun altro la responsabilitddei vostri problemi (madre, padre, moglie o mari-to), provate la soddisfazione di sentirvi <quellobuono>>, mentre gli altri sono <<i cattivi>. Il piacerenegativo ha molte varianti e si presenta in molteforme. Essere feriti dagli altri, arnmalarsi o tro-varsi nella situazione del perdente provoca a volteun piacere del quale possiamo divenire consapevo-li. Molti di noi ripetono continuamente lo stessoschema che li mette nella situazione della vittima,perch6 da vittime si ha una ricompensa seconda-ria: per giustificare i nostri fallimenti assumiamoI'atteggiamento del <<buono>> che avrebbe potutofarcela nella vita se soltanto gli altri non glieloavessero impedito. Abituatevi a cogliere il piacerenegativo che provate quando non riuscite a farequalcosa e pensieri come: <<Volevo farlo, ma nonmi d stato possibile a causa di mia madre/mio pa-dre/mia moglie/mio marito, o del mal di schiena,perch6 non ho avuto tempo o perchd ero troppoimpegnato con il lavoro>>. Queste sono scuse con-tenenti molto piacere negativo. Ascoltatevi laprossima volta che cercate di spiegare perchd nonavete fatto qualcosa. Siete in linea con la veriti?

Ma perch6 noi esseri umani ci comportiamo co-si? Cerchiamo di analizzare il piacere negativo.

Il piacere negativo d piacere naturale (o positi-vo) distorto. Esso si fonda sulla separatezza, men-tre il piacere positivo.si fonda sull'uniti e non cisepara in alcun modo dagli altri. Il piacere positi-vo proviene dal nostro centro, o nucleo: esso sgor-ga dalla profonditd dell'essere e tende alla creazio-ne. Affiora con un movimento e un'energia chesono piacevoli. Il piacere negativo si producequando I'impulso creativo originario, che afflui-sce con il movimento e I'energia generati dal nu-cleo dell'essere, si distorce e viene parzialmentebloccato. Questo succede soprattutto a causa delleesperienze infantili che si sono cristallizzate nellanostra personaliti. Per esempio: il bambino cercadi prendere la bella fiammella rossa della cucina ela mamma allontana la sua mano con uno schiaffoprima che si scotti. L'impulso al piacere vienebloccato. Il bambino piange. Il processo di unifi-cazione di dolore e piacere pud iniziare in questamaniera molto semplice.

Vi sono numerose altre esperienze infantili, as-sai piir complesse, che collegano I'esperienza nega-tiva al piacere. Ci sentiamo dire continuamenteche non possiamo essere cid che siamo, che nonpossiamo lasciar fluire liberamente la nostra forzavitale. E noi scegliamo il piacere negativo perchdsi ricollega all'impulso vitale originario. Quell'im-pulso continuiamo a provarlo; anche se il piacered negativo, d pur sempre vita - d preferibile all'as-senza di movimento e di energia, che d morte. Ilnostro impulso distorto al piacere si fissa e diventaabituale via via che cresciamo.

In un certo senso, ogni volta che operiamo unadistorsione del nostro impulso al piacere e non cipermettiamo di essere cid che siamo, sperimentia-mo una piccola morte; il processo di purificazio-ne, allora, consiste nel risorgere da ciascuna diquelle morti e nel recuperare il piacere dell'energiache scorre liberamente, del libero movimento edella coscienza che incrementa le nostre forzecreative. Dedicai i primi due anni trascorsi alPathwork Center di Phoenicia quasi esclusiva-mente a dire a me stessa la veritit, a cercare di di-stinguere il piacere negativo da quello positivo e dicapire come e perchd mi procuravo delle esperien-ze dolorose. Cercai di individuare le convinzionierrate su cui si basavano le mie azioni.

Questo tipo di lavoro cambierd completamentela vostra prospettiva della realti, come ha cambia-to la mia. Se siete, tutto sommato, responsabilidelle vostre esperienze negative, allora potete cam-biare e creare esperienze positive. FunzionerA., co-me ha funzionato per me, e i vecchi problemi co-minceranno a risolversi.

La volonti divina

Dopo due anni, dedicati principalmente a vivere ilpiir possibile secondo la veritd, mi accorsi che ave-vo problemi con la volontd: il modo in cui la usavomi creava difficoltd nella vita quotidiana, ero in-stabile, cambiavo spesso idea. Scoprii che vi sonoin tutti noi vari livelli di volonti, creati dall'io chesi difende e spesso scaturiti dal modo di <volere>del bambino, dell'adolescente o del giovane adultoche d in noi. Molte volte queste forme di volontisono piuttosto esigenti; anche la nostra volontd habisogno di diventare adulta. In fondo al nostro es-sere vi d una scintilla di volontir divina; ma per

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molti di noi la volonta di Dio d qualcosa di esternoe questo, in sostanza, significa aver sempre biso-gno che qualcun altro ci dica cosa fare. Non pudche derivarne un senso della propria inutiliti. Eimportante che vi concediate il tempo per scoprirela scintilla di volontd divina che si trova in fondoal vostro essere; c'd, siatene certi - non sarete voia costituire un'eccezione. Ma che cosa significa se-guire la volontir di Dio? Non certo conformarsi aidettami di un'autoritd esterna. Ho cercato di sco-prirlo e ho capito che significava conformare tuttele mie piccole volontir interiori alla volontir divinache era in me. Per far questo, il modo migliore(per me) era di sviluppare positivamente la volontdimpegnandomi in una pratica quotidiana.

Scoprii in Guide Lectures (in cui sono raccolti idiscorsi di entitd spirituali (captati) da Eva Pier-rakos negli anni fra il 1957 e il 1980, sui quali sibasa il lavoro del Pathwork Center) una bellissimaformulazione del proprio intento e dell'impegnoche ci si assume nella vita:

Mi rimetto alla volontd di Dio,affido il mio cuore e la mia anima a Dio.Merito il meglio che la vita pud daree servo la causa migliore che si possa servire nel-

la vita.Io sono una manifestazione di Dio.

Pronunciavo questo proponimento diverse volteal giorno; lo feci per due anni, finchd non mi fuchiaro che avevo imparato abbastanza bene a indi-viduare la volontd divina dentro di me.

Emmanuel ha detto: <La tua volontd e quella diDio sono la stessa cosa... quando qualcosa ti diun senso di gioia e di pienezza, la volontir di Diosta parlando attraverso il tuo cuore).

Esaminate I'uso che fate della volontd. Quantevolte dite a voi stessi <tu dovresti> in base a normemorali esterne? E quante volte ascoltate e seguitei desideri del vostro cuore? A mano a mano che viconformate alla volonti divina che d in voi, sco-prirete che d tempo di concentrarvi sull'amore, co-medaccadutoame.

L'amore

Molte persone hanno una visione assai limitatadell'amore. Trascorsi altri due anni concentrando-mi sul dare amore, in tutti i modi che mi erano

possibili e che mi venivano richiesti. Scoprii molteforme di amore e tutte si potevano esprimere inquesto modo: <Mi sta a cuore il tuo benessere e locerco in tutti i modi possibili. Onoro la tua animae rispetto la tua luce. Sostengo la tua integlitd e latua luce e ho fiducia in esse, come un compagnodi viaggio ltmgo il percorso della vita>. Pian pianos'impara che dare d ricevere e che ricevere d dare.

La cosa piir difficile da apprendere d I'amore dis6; ma se non vi permeate di amore, come potetedarlo agli altri? Ci vuole pratica per imparare avolersi bene e noi tutti abbiamo bisogno di questapratica. L'amore di s6 deriva dal vivere in modotale da non tradire se stessi, dal vivere secondo lapropria veritd.

L'amore di sd va esercitato, praticato: soltantocosi si pud apprenderlo. Forse pud esservi utilequalche semplice consiglio. Cercate, per esempio,la cosa che vi d piir facile amare - un fiore, un al-bero, un animale o un'opera d'arte - e limitatevia stare seduti in sua presenza e a dargli il vostroamore prezioso. Dopo aver fatto questo un certonumero di volte, provate a estendere un poco diquell'amore prezioso a voi stessi. Chiunque abbiaun dono di tale valore da offrire, come il vostroamore, d certamente degno di essere amato.

Un altro consiglio: sedete davanti allo specchioper dieci minuti e amate la persona che vi d rifles-sa. Non siate critici nei suoi confronti: tutti quantisiamo abili a trovare ogni sorta di difetti in noistessi. In questo particolare <<esercizio>>, cid non dpermesso: sono consentiti soltanto gli apprezza-menti positivi. Ogni volta che formulate un com-mento critico, ricominciate da zero a calcolare iltempo: provate a vedere se riuscite a trascorreredieci minuti senza rivolgervi una sola critica.

La fiducia

Alla fine di quel periodo di sei anni erano awenutiin me grandi cambiamenti; ora provavo per lamaggior parte del tempo un senso di fiducia nellabenevolenza e nella prodigaliti dell'universo in cuivivevo. Anche voi potete conquistare questa fidu-cia, cercando costantemente di abbandonarvi, af-finch6 la vostra volonti non si esprima in pretese,ma concordi con la volontd divina che d in voi; cidsignifica cercare la veriti in tutte le situazioni e ri-spondere con I'amore in ogni circostanza. Si raf-

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iorzerir cosi la vostra fiducia - fiducia in voi stessi,nella legge dello spirito, nell'uniti dell'universo; fi-ducia che tutto cid che accade nella vostra vita possacostituire un'occasione di crescita, verso un gradopiu alto di comprensione, di amore e di evoluzione,r erso la vostra purificazione nella luce divina.

Vivere nella fiducia significa portare avanti lapropria veriti anche quando tutti i segni esterni lacontraddicono ma nel profondo la si riconosce co-me tale. Non si tratta di fede cieca; si tratta piutto-sto di mantenersi fedeli al proprio intento di rico-noscere e seguire il piir possibile la veriti e l'amo-re, anche se questo suscita sentimenti terribili.

Quando era sulla croce, Gesir fu tanto coerentecon la veritir da riconoscere di aver perso la pro-pria fede, ed esclamd: <<Dio mio, perch6 mi hai ab-bandonato?> Stava esercitando la massima since-ritd con se stesso, riconoscendo che in quel mo-mento la sua fiducia era venuta meno. Non nasco-se quel fatto, n€ cercd di trasformarlo in qualco-s'altro. Con amore per se stesso, espresse onesta-mente il dilemma che lo tormentava. Poi riconqui-sto la fede e disse: <<Padre, nelle tue mani racco-mando il mio spirito>.

Ho osservato che la fiducia di coloro che seguo-no un percorso spirituale passa attraverso varie fa-si. Dapprima queste persone scoprono i rapportidi causa ed effetto: si rendono conto che gli atteg-

-eiamenti e i comportamenti positivi produconoesperienze positive. I loro sogni cominciano ad av-verarsi e la loro fiducia si rafforza. <Funziona!>esclamano con gioia. E dopo qualche tempo sonopronti per mettere alla prova la loro fiducia a unlivello piir profondo. Non sono del tutto coscientidi questa decisione interiore di mettersi alla prova,altrimenti la prova non sarebbe pii tale. Che av-viene a quel punto? Tutte le conferme esterne delfatto che un atteggiamento positivo determinaesperienze positive sembrano venir meno per unpo'. Le cose cominciano ad andar male; il feed-back positivo cala e la personainizia ad avere deidubbi. Il vecchio pessimismo risolleva la sua brut-ta testa; che fine ha fatto la legge spirituale? Forsesi trattava, dopo tutto, di una visione illusoria eingenua dell'universo. Tutto questo sard certa-mente capitato anche a voi.

Questo tipo di esperienza preannuncia una cre-scita ulteriore. Si comincia ad avere a che fare conmeccanismi di causa ed effetto ad assai pit lungascadenza, che riguardano la propria vita come tale

e nel quadro deli'evoluzione umana complessiva.La ricompensa del vivere nella veritd d costituitadalla gioia e dal piacere che ogni attimo dell'esi-stenza porta con s6. Non ci si aspetta un premiospirituale nel futuro: il <premio>> lo si sta riceven-do ora. Vivere il momento attuale significa accet-tare il lento processo dell'evoluzione umana, ac-cettare i propri limiti immediati come perfezione.

La pazienza

Il senso di fiducia mi ha aiutato a risolvere quelloche per me era sempre stato un problema: daretempo al tempo. Un giorno chiesi a mia madrequale era stata, in base ai suoi ricordi, la mia prin-cipale difficolti negli anni della crescita. Mi rispo-se: <Quando volevi una cosa dovevi ottenerla su-bito>.

In questi ultimi anni ho imparato ad avere pa-zienza e sto finalmente cominciando a capire checosa significhi questo per me. Sono arrivata allaseguente conclusione, che forse anche voi condivi-derete: la pazienza d uno manifestazione diretta difiducia nel disegno divino. Avere pazienza signifi-ca accettare che tutto ha da essere esattamente co-m'd ora, perchd cosi lo avete creato; significa nelcontempo che potete cambiare cid che esiste oggi,trasformandolo. Z'impazienza d, in ultima onolisi,un sintomo di sfiducia nella propria capacitd dicreare cid che si vuole - d un diffidare di se stessie delprogetto divino. Ci vuole tempo per realizza-re cid che si vuole sul piano fisico; per accettaremeglio questa realtir ho formulatb il seguente pro-ponimento: <Rispetterd il mio esistere e agire sulpiano fisico rispettando il tempo che ci vuole perattuare le cose su tale piano>>. L'apparente lentez-za con cui si svolge la dinamica delle cose al livellofisico della realtd ha una sua ragion d'essere: in-fatti, noi abbiamo bisogno di tempo per chiarire irapporti di causa ed effetto che non comprendia-mo - tali rapporti riguardano sostanzialmenteparti di noi stessi non ancora unificate.

La potenza

A un certo punto della mia formazione come tera-peuta I'energia nelle mie mani divenne all'improv-viso molto pitr potente; questo mi parve coincidere

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con la comparsa di un nuovo gruppo di spiriti guida. Stavo trattando I'alluce infettato di una pa-ziente e durante le sedute tenevo le mani in un cer-to modo per irradiare il dito con una forte emissio-ne di luce azzurro-argentea; le tenevo a una distan-za di non piir di due centimetri dal piede malato.In quei momenti la paziente urlava per il dolorecausato dall'aumento nel flusso di energia. Tenen-do le mani in un altro modo emettevo invece un'e-nergia simile a una nuyola bianca e vaporosa, chefaceva scomparire il dolore. Gli spiriti guida mi fa-cevano passare continuamente da un tipo di inter-vento all'altro. Mi sentivo stanca, ma ogni quindi-ci minuti circa gli spiriti mi indicavano che dovevoandare a operare su quella paziente; sembrava chela cosa fosse urgente. Il risultato di quella serie dibrevi trattamenti fu notevole: I'infezione scom-parve e non ci fu bisogno di un intervento chirur-gico. Ero felice e dissi alla mia insegnante: <<Senti-vo una forza cosi potente che mi attraversava!>>Lei mi rispose: <Questo d il punto: vuoi guarirecon I'amore o con la potenza?>> Conclusi che nonero ancora pronta per gestire una forza cosi gran-de, perch6 era il mio io a sentirsene gratificato.Mandai via gli spiriti guida e non lavorai pii conloro fino a due anni dopo. A quel punto ero pron-ta; avevo imparato molte cose in pitr sull'amore.Piu tardi compresi che le entitd che erano venutea collaborare con me erano quelle che chiamo ichirurghi spirituali del quinto livello.

La fiducia che si fonda sulla veritir, sulla volon-td divina e sull'amore dd potenza. E una potenzache sgorga dal profondo dell'essere, dalla scintilladivina interiore. In altre parole, la potenza d unconformarsi e un collegarsi alla scintilla divina,consentendole di agire liberamente. Proviene dalnucleo interno dell'individuo, quello che il miospirito guida, Heyoan, chiama il Santo dei Santi.Avere potenza significa stare al centro del proprioessere.

La potenza ci consente di raggiungere e di prati-care I'amore incondizionato; cid significa restitui-re tutto quanto riceviamo, senza tradire noi stessi.E cio d possibile soltanto se amiamo il nostro stes-so essere e seguiamo la veriti, ciod se siamo sincericon noi stessi sui nostri sentimenti e ci impegnia-mo a passare da quel luogo d'amore a un altroluogo d'amore. Se negate le vostre reazioni negati-ve reprimendole, non amate voi stessi nd gli altri;se invece le lasciate affiorare e le riconoscete in

qualche modo, allora fate spazio al vostro amo-re e lo lasciate fluire. Vi lasciate liberi di portarviin un luogo d'amore interiore. L'amore incondi-zionato consente alla grazia di agire nella vostravita.

La grazia

Vivendo secondo la veritir, la volontd divina e I'a-more costruiamo in noi la fiducia e la fiducia ci ddpotenza. In questo modo - liberando la nostra po-tenza - lasciamo spazio alla grazia. La grazia si ac-coglie abbandonandosi alla sapienza divina e sisperimenta come beatitudine. Sperimentare la gra-zia significa sperimentare l'uniti di tutte le cose esentire che siamo al sicuro, qualsiasi cosa accada.Significa sapere che tutte le nostre esperienze, pia-cevoli o dolorose, comprese la malattia e la morte,sono semplicemente lezioni che noi stessi ci procu-riamo per trovare la via del ritorno alla nostra di-mora. E vivere in sincronismo. Emmanuel hadetto:

<Lo stato di grazia ha bisogno di chi lo rice-ve per essere completo. Voi vi trovate nelle manidi Dio, siete amati completamente: quando quel-I'amore pud essere accolto, allora il cerchio sichiude>.

Il compito del terapeuta

Il terapeuta deve ricordare che lavora per la guari-gione dell'anima. E importante che comprenda lamorte in questi termini e che operi per la personanella sua integritir, non soltanto per questa incar-nazione della sua anima. In altre parole, non deverinunciare a curare un individuo soltanto perchdsta morendo fisicamente.

Bisogna tener presenti due cose, quando si con-sidera il proprio compito di terapeuti. Una d cheI'esperienza della malattia ha un significato pro-fondo per ciascuna persona, l'altra d che la mortenon comporta una sconfitta, ma piir probabilmen-te la guarigione. Per non dimenticare questo, biso-gna vivere in due mondi: quello spirituale e quellofisico. Inoltre, d necessario essere centrati in sestessi e nell'universo per poter assistere continua-mente al dolore profondo che tanta parte dell'u-manitd sperimenta. A questo proposito ho rivolto

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al mio amico Emmanuel la seguente domanda: <Sesiamo noi a creare le nostre malattie, il rivolgersi aun terapeuta non d una maniera per evitare di lavo-rare su noi stessi e sulle cause della malattia?>

La risposta d stata: <Dipende dal motivo per cuici si rivolge a un terapeuta e dal terapeuta da cuisi va. E un'ottima domanda e direi che la nostraterapeuta se l'd posta molto spesso. Qual d la no-stra responsabiliti come guaritori? E, di conse-guenza, che cosa va dato e che cosa si deve riceve-re? E se si ha una determinata percezione, bisognacomunicarla al paziente? Le domande sono infini-te, eppure esiste una realtdr fondamentale che do-vrebbe confortarvi. Non appena si intuisce che esi-ste un altro modo di guarire, ecco che una nuovaporta si d gilr aperta, la coscienza d gid andata oltrele possibiliti della medicina di curare fisicamentee in modo manifesto. Ora, non intendo assoluta-mente denigrare la professione medica: i medicifanno un ottimo lavoro e alcuni sono ottimamenteguidati, come sarebbero disposti a dirvi in segreto.Altri, invece, svolgono la loro professione comeun lavoro qualsiasi che dir da vivere, senza render-sene conto, n6 sarebbero in grado di renderseneconto ora. Cid non significa che siano cattivi, cru-deli o perfidi: significa semplicemente che non so-no ancora entrati in quella sfera di conoscenza. Eun bene per voi esser disposti a benedirli e prose-guire per la vostra strada, cercando qualcuno chesia maggiormente in sintonia con la vostra co-scienza - e sapete tutti come farlo. Quando vi sen-tite chiamati a entrare nella sfera della terapia spi-rituale (non ho detto terapia fisica, ma terapia spi-rituale), allora vi d coscienza dello spirito e sieteaccolti dal terapeuta e dagli spiriti che collaboranocon lui. Ora, spesso la guarigione che ci si attendenon si verifica; spesso avviene un processo di iden-tificazione e i disturbi vengono alleviati, ma il mi-racolo non accade. Ebbene, che significa? Signifi-ca che la vostra coscienza, al momento, pud arri-vare solo fino a quel punto. Significa che vi d qual-cos'altro da apprendere, qualcos'altro che bisognasapere. Poich6 ogni corpo fisico d una scuola eogni malattia d una lezione. Non in senso puniti-vo, poich6 siete voi ad aver scritto i libri di testo:voi vi siete scelti il vostro corpo con tutte le sue de-bolezze che, d vero, si possono chiamare geneti-che, perchd le avevano anche i vostri genitori o ivostri nonni, ma ricordate che anche i genitori e inonni ve li siete scelti voi. Dovete dunque fidarvi

del vostro corpo, soprattutto quando si ammala,perchd in quel momento vuole comunicarvi qual-cosa. Vi sono molti modi per ascoltare la sua vocee un terapeuta spirituale preparato d la personache meglio vi pud aiutare a cogliere il messaggio.Certamente voi siete in grado di comprenderlo me-glio di chiunque altro, perch€ d nell'ambito del vo-stro linguaggio che il vostro corpo si d formato edd a voi che esso parla direttamente. Ma il terapeutaspirituale pud far confluire di nuovo la vostra co-scienza nell'Uno e allinearvi con la veritd. Se sietein grado di gestire quella veriti e di guarire un cor-po malato dipende da talmente tanti fattori chenon potrei elencarli tutti ora. Ma siete perfetta-mente in grado di farlo voi stessi. Se alla fine la te-rapia 'fallisse' (come direste voi, in termini uma-ni), se capitasse - Dio non voglia - che il pazientemorisse, allora dovreste accogliere anche questoevento come una benedizione. Quell'anima haportato a termine il suo compito e viene accoltacon grande gaudio nella realth primaria. Dopo tut-to, il vostro essere fisico non d fatto per essereeterno; voi non siete qui per stare in questi panniper sempre. Spero che questo vi faccia piacere.Quindi non vi sono fallimenti nella terapia spiri-tuale;vi sono soltanto stadi. Non abbiate mai pau-ra di posare le mani su un'altra persona con amoree compassione. Non esitate mai a pregare perqualcuno. Non pretendete mai dei risultati, perch€non vi d modo di sapere con certezza di cosa abbiabisogno un'anima. Mi rendo conto che questocomporta, o sembra comportare, una fede straor-dinaria. Be', d proprio cosi>>.

Via via che il corpo e la mente si purificano at-traverso i processi di trasformazione descritti inquesto libro, la potenza che passa attraverso ilguaritore aumenta e aumenta contemporaneamen-te la frequenza delle vibrazioni. Maggiore d la po-tenza, piir efficace d la terapia, e piir sensibile d ilterapeuta.

Ogni volta che la mia percezione e la mia poten-za energetica sono aumentate, il mutamento d av-venuto in seguito a una prova di autoiniziazione.

Per superare queste prove bisogna essere estre-mamente sinceri con se stessi. Sono i piccoli ingan-ni che attuiamo per non ammettere gli intenti e leazioni del nostro io inferiore a farci tradire la no-stra integritdr e a diminuire dall'interno la nostrapotenza. Ogni prova d connessa con i problemispecifici che ci troviamo ad affrontare in quella

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particolare fase della nostra vita; siamo molto abi-li nel predisporli, cosi che quando abbiamo impa-rato non restano dubbi in proposito.

Riflessioni conclusive

Ecco un elenco di domande che possono servirviper riflettere sulla vostra propensione e disponibi-litd a diventare terapeuti.

In quale misura dico a me stesso la veritir?Quanto mi riesce di armonizzare la mia volontdcon la volontd universale? Come uso la potenza dicui dispongo? Quanto so amare? So amare in ma-niera incondizionata? Rispetto I'autoritd di coloroche mi sono scelto come maestri? E so rispettarlasenza abdicare alla mia autoritir interiore? In chemodo tradisco la mia integrite? Che cosa desideropiir di tutto? Che cosa desidero creare nella mia vi-ta? Quali sono i miei limiti come donna, come uo-mo, come essere umano, come terapeuta? Rispet-to I'integritd, la potenza personale, la volontd e lescelte dei miei pazienti? Considero me stesso unostrumento che serve a stimolare la potenza interio-re dei pazienti cosi che, in ultima analisi, essi gua-riscono se stessi? Qual d la mia ricompensa quan-do un paziente guarisce? Considero la morte di unpaziente una sconfitta?

Recentemente, prima di concludere questo li-bro, Heyoan ha detto:

<<Ora, cari lettori, non emettete giudizi su voistessi. Stiamo tutti percorrendo una via di purifi-cazione e I'amore ha la capacith di guarire piir diqualsiasi altra cosa. Non rifiutate voi stessi dicen-do che non potrete mai fare tutto questo. Potetefarlo e lo farete. Si tratta soltanto di accettare chedove vi trovate e cid che siete ora d perfetto contutte le sue imperfezioni. Noi che esistiamo nelmondo spirituale vi onoriamo e rispettiamo. Lavostra scelta di divenire esseri fisici d un grandedono che avete fatto non soltanto a voi stessi, maanche all'universo fisico manifesto. Le vostre

trasformazioni personali in direzione della salute,dell'integrite e della completezza giovano a voi e achi vi circonda, e non soltanto alle persone che visono vicine, ma a tutti gli esseri dotati di coscienzache vivono sulla terra - anzi, alla terra stessa. Sietetutti figli della terra; voi le appartenete ed essa viappartiene. Non dimenticatelo mai, poich6 andia-mo avvicinandoci a un'era di coscienza planetaria,e allora voi sarete alla guida di questa grande av-ventura nella luce. Soprattutto, amate e rispettatevoi stessi come noi vi amiamo e vi rispettiamo.Dopo tutto, siamo in presenza del divino quandosiamo con voi. Siete al sicuro nelle braccia di Dioe siete amati; sappiatelo, e sarete liberi e di nuovoa casa)).

Quando si comprende che la vita d pulsazione,ci si espande e ci si sente pieni di gioia, si entra nelsilenzio della pace, quindi ci si contrae. Per moltepersone I'esperienza della contrazione d negativa.Molti di voi avranno esperienze estremamentegioiose, per esempio quando si troveranno in com-pagnia di esseri angelici durante le esercitazioni digruppo o le sedute terapeutiche, e anche i pazientiavranno simili esperienze. Ma ricordate che persua natura lo stato energetico espanso conduce poia una fase di contrazione, che fa emergere il sensodi separatezza che d in voi. La forza e I'intensithstesse dell'energia spirituale sciolgono e illumina-no la sostanza cupa e stagnante dell'anima; a ma-no a mano che essa torna a vivere, la sperimentatecome reale, con tutto il dolore, la rabbia e I'ango-scia. E magari pensate: <Sto peggio ora di quantostessi in origine>. Vi assicuro che non d propriocosi; d soltanto che siete pit sensibili. Dopo aversperimentato questi alti e bassi, questo alternarsidi espansione e di contrazione un buon numero divolte su ognuno dei vostri problemi personali, sco-prirete che pian piano tutto questo comincia dav-vero a scomparire. Mesi dopo direte: <<Non misuccede piir> e piangerete di gioia come le primevolte che avete sperimentato il ritorno alla luce.Ricordate: il segreto d nella pazienza.

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Indice

Premessa

Ringraziamenti

Parte primaViviamo su un pianeta di energia

l. L'esperienza terapeutica

2. Come usare questo libro

3. Il tirocinio del terapeuta e la presenzadella guida spirituale

Parte secondaL'aura

Introduzione. L'esperienza personale

4. La nostra visione di noi stessi e dellarealtir a confronto con I'ottica scientificaoccidentaleLa fisica newtonianaLa teoria dei campi elettromagneticiLa relativitdIl paradossoAl di lA del dualismo. L'ologrammaInterconnessioni che superano la velocitddella luceI campi morfogeneticiLa realtd multidimensionaleConclusione

5. Storia delle ricerche scientifiche sulcampo energetico umanoLa tradizione spiritualeLa tradizione scientifica: dal 500 a.C.all'OttocentoOsservazioni compiute nel campo dellamedicina nel nostro SecoloConclusione

6. Il campo energetico universaleCome esercitarsi a (vedereD i campienergetici vitali universaliCaratteristiche del campo energeticouniversale

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7. Il campo energetico umano o aura 48Come esercitarsi a vedere l 'aura 48Anatomia dell 'aura 49I sette strati del campo aurico 49I sette strati del campo aurico e i sette

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chakraUbicazione dei sette chakraLa funzione dei sette chakraIl corpo eterico (primo strato)Il corpo emotivo (secondo strato)Il corpo mentale (terzo strato)Al di le del mondo fisicoIl corpo astrale (quarto strato)Il corpo eterico <matrice> (quintostrato)Il corpo celestiale (sesto strato)Il corpo keterico <matrice> o corpocausale (settimo strato)Il piano cosmicoPercezione del campo auricoRisposta alle domande poste nelparagrafo <Come esercitarsi a vedereI'aura>>

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Parte terzaLa psicodinamica e il campo energetico umano

Introduzione. L'esperienza terapeutica 65

8. La crescita e lo sviluppo umano nell 'aura 66L'incarnazione 66La nascita 67La prima infanzia 67L'infanzia 70Come esercitarsi a sentire gli spazipsichiciIl periodo di latenzaL'adolescenzaL'etd adultaLa maturitdLa morteMessaggio di Heyoan sulla morte

9. La funzione psicologica dei sette chakraprincipali

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10. Diagnosi dei chakra o centri energeticiEsercizio per eseguire la diagnosi deichakra con il pendolinoStudio di un caso durante una settimanadi terapia intensiva

ll. Lettura dell'aura in terapiaLa percezione dei colori dell'auraEsercizi di percezione dell'auraL'ira e altre emozioni negativeEffetto delle droghe sull'auraL'aura ha un <<peso>?Esercizio per sperimentare il <peso> delcampo energetico<Forme pensiero dissociate> nell'auraPulizia dell'aura durante una sedutaterapeutica

12. Blocchi energetici e sistemi di difesavisibili nell'auraI principali tipi di blocchi energeticiSistemi energetici di difesaCome esercitarsi a individuare i proprisistemi di difesa

13. Analisi delle principali strutture dicarattere attraverso I'aura e i chakraLa struttura schizoideIl campo energetico della struttura schizoideL'io superiore e il compito karmico deltipo schizoideLa struttura oraleIl campo energetico della struttura oraleL'io superiore e il compito karmico deltipo oraleLa struttura psicopaticaIl campo energetico della strutturapsicopaticaL'io superiore e il compito karmico deltipo psicopaticoLa struttura masochisticaIl campo energetico della strutturamasochisticaL'io superiore e il compito karmico deltipo masochisticoLa struttura rigidaIl campo energetico della struttura rigidaL'io superiore e il compito karmico deltipo rigidoAl di le deila struttura di carattereLa struttura di carattere e il compitokarmico

Parte quartaGli strumenti percettivi del terapeuta

Introduzione. La causa delle malattie

14. La separazione della realtdCome esplorare i propri muri interioriCome dissolvere i propri muri interiori

15. Dal blocco energetico alla malattiaLa dimensione dell'energia e dellacoscienzaIl processo creativo della saluteIl processo dinamico della malattiaCome identificare il senso personaledella propria malattia

16. Il processo terapeuticoIl processo della guarigione <<interna>Il processo della guarigione <esterna>Come possono collaborare i medicitradizionali e i terapeuti spiritualiVerso una terapia olistica

17. Accesso diretto alle informazioniEsercizi per rafforzare la percezioneLa percezione a distanzaAccesso diretto e precognizione

18. La visione iniernaEsempi di visione internaFenomeni di precognizione mediante lavisione interna 153Visione interna microscopica 156Come avviene la visione interna 157Esercizi per sviluppare la visione interna 159Come identificare le cause della malattiatornando indietro nel tempo 160

19. Percezione uditiva superiore ecomunicazione con gli spiriti guida 162Come esercitarsi a ricevere lecomunicazioni degli spiriti guida 163Il channelling o contatto con gli spiriti

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guida e i maestri spiritualiLa diversa sensibiliti dei chakraLa sensibilitir dei chakra sui diversi pianidi realtd 167Esercizi di meditazione per sensibilizzarsisui vari livelli dell'aura 168

20. La metafora della realtd di Heyoan 169Il cono di percezione 169Il mondo manifesto 172

Parte quintaTerapia spirituale

Introduzione. Il vostro campo energetico d ilvostro strumento 177

21. Pratiche preparatorie per il terapeuta 178Preparazione generale 178l3l

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Esercizi quotidiani per I'apertura dellelinee di agopunturaEsercizi quotidiani per aprire e caricare ichakraRespirazione di colori per caricare ilcampo auricoEsercizi di vibrazione per connettersi alterrenoEsercizi di meditazione in posizioneseduta per la centraturaCura dell 'ambiente di lavoroCura di s6

Terapia a spettro completoCome prepararsi ad affrontare unagiornata di sedute terapeuticheLe varie fasi della seduta terapeuticaGli spiriti guidaRiassunto delle fasi di una sedutaterapeuticaAnalisi di una seduta terapeutica

La terapia con i colori e con i suoniLa terapia con la luce colorata(modulazione di colori)Esercizi per controllare il colore che siemanaIl significato dei colori nell'auraIl colore nella seduta terapeuticaIl suono nella terapia

Il trattamento dei traumi transtemporaliEsercizio per sperimentare il tempo nonlinearePercezione e guarigione dei traumi dellevite precedentiTrattamento dei blocchi relativi alle viteprecedenti ai quattro livelli inferioridell 'auraTrattamento dei traumi relativi alle viteprecedenti ai livelli eterico <matrice> eketerico <matrice>>Trattamento delle fasce relative alle viteprecedenti nel corpo keterico <matrice>

Parte sestaL'autoterapia e il terapeuta spirituale

Introduzione. Trasformazione e responsabilitddi se stessi

25. La nuova medicina: il paziente diventaterapeutaLa guarigione di DavidPrina fase della terapia: pulizia,alimentazione e ristrutturazione del

26. La salute: sfida a essere se stessiLa cura di s6Meditazione sull 'autoguarigioneMeditazione per dissolvere i limiti cheimponiamo a noi stessi

27. Diventare un terapeutaDedizioneLe proveLa pauraCome identificare le proprie paureLa veritdIdentificate i vostri concettinegativiLa volontd divinaL'amoreLa fiduciaLa pazienzaLa potenzaLa graziaIl compito del terapeutaRiflessioni conclusive

Biblioerafia

campo energetico 248Seconda fase della terapia:psicodinamica e ricerca delle cause dellamalattia 249Terza fase della terapia: le sostanzetrasformatrici 251Quarta fase della terapia: trasmutazionee rinascita 252

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