BANCO POPOLARE SOCIETÀ COOPERATIVA · emessi nell’ambito del programma descritto nel Prospetto...
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BANCO POPOLARE SOCIETÀ COOPERATIVASede legale in Verona, Piazza Nogara, n. 2 | Società capogruppo del Gruppo bancario
Banco Popolare | Iscritta all'albo delle banche al n. 5668 | Capitale sociale, al 31 marzo
2012, Euro 4.294.148.212,83, rappresentato da 1.763.730.405 azioni ordinarie | Iscritta al
Registro delle Imprese di Verona | P.Iva n. 03700430238
SUPPLEMENTO n. 3
AL PROSPETTO DI BASE (il “Prospetto di Base”)
RELATIVO AL PROGRAMMA DI EMISSIONE
OBBLIGAZIONARIA DENOMINATIO:
“BANCO POPOLARE SOCIETÀ COOPERATIVA OBBLIGAZIONI PLAIN VANILLA E
STRUTTURATE”approvato dalla CONSOB con nota n. 11062805 del 13
luglio 2011 e pubblicato in data 15 luglio 2011
Il presente documento costituisce un supplemento (il "Supplemento n. 3" o il “Supplemento”)
Prospetto di Base indicato in intestazione, così come già modificato ed integrato dal supplemento
approvato dalla CONSOB con nota n. 11090975 del 10 novembre 2011 (il “Supplemento n. 1”) e dal
supplemento approvato dalla CONSOB con nota n. 12019041 del 15 marzo 2012 (il “Supplemento n.
2”).
Il Supplemento è redatto ai sensi dell'articolo 16 della Direttiva 2003/71/CE ed in conformità all'articolo
6 del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 (e successive
modifiche).
Il presente Supplemento è stato depositato presso la CONSOB in data 31 maggio 2012, a seguito di
approvazione comunicata in pari data con nota n. 12046243.
L'adempimento di pubblicazione del presente Supplemento non comporta alcun giudizio della
CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo
stesso relativi.
Il Supplemento è a disposizione del pubblico presso la sede legale e direzione generale
dell’Emittente in Piazza Nogara 2, Verona, oltre che consultabile sul sito internet dell'Emittente
www.bancopopolare.it.
Il presente Supplemento è stato redatto al fine di aggiornare le informazioni relative (i) all’Emittente, in
ragione dell’approvazione da parte della CONSOB, comunicata con nota n. 12046243 del 31 maggio
2012, del Documento di Registrazione, depositato in pari data e (ii) all’avvenuta revisione dei livelli di
rating assegnati al Banco Popolare da parte dell’agenzia internazionale Moody’s Investors Service,
comunicata in data 15 maggio 2012.
Per effetto dell'approvazione e pubblicazione del Supplemento, qualsiasi riferimento al Documento di
Registrazione ed ai Prospetti di Base dovrà intendersi come riferimento al Documento di
Registrazione ed ai Prospetti di Base come modificati dal Supplemento.
- 2 -
Ai sensi dell’articolo 95-bis, comma 2, del D.lgs. 58/1998, gli investitori che – prima della
pubblicazione del presente Supplemento abbiano già concordato di acquistare o sottoscrivere
gli strumenti finanziari di seguito elencati,
- IT0004815616 - BANCO POPOLARE S.C. SERIE 271 TASSO FISSO CALLABLE
31.05.2012 – 31.05.2015; e
- IT0004809916 - BANCO POPOLARE S.C. SERIE 268 ZERO COUPON 30.04.2012 –
30.04.2017,
emessi nell’ambito del programma descritto nel Prospetto di Base, hanno il diritto - esercitabile
entro due giorni lavorativi dopo tale pubblicazione - di revocare la loro accettazione mediante
l’invio di una comunicazione scritta all’indirizzo dell’Emittente, Piazza Nogara, 2, Verona.
- 3 -
INDICE
PERSONE RESPONSABILI ................................................................................................. 4
MOTIVAZIONE DEL SUPPLEMENTO .................................................................................. 5
A - MODIFICHE ALLA NOTA DI SINTESI (SEZIONE III DEL PROSPETTO DI BASE) ..................... 6
B - MODIFICHE ALLA SEZIONE V DEL PROSPETTO DI BASE (“DOCUMENTO DI
REGISTRAZIONE”) ......................................................................................................18
C - MODIFICHE ALLA NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI (SEZIONE VI DEL
PROSPETTO DI BASE) .................................................................................................19
- 4 -
PERSONE RESPONSABILI
Indicazione delle persone responsabili
Il Banco Popolare Società Cooperativa si assume la responsabilità delle informazioni
contenute nel presente Supplemento.
Dichiarazione di responsabilità
Il Banco Popolare Società Cooperativa è responsabile della completezza e veridicità dei dati
e delle notizie contenute nel presente Supplemento, e dichiara che le informazioni qui
contenute sono, per quanto a sua conoscenza e avendo adottato tutta la ragionevole
diligenza a tale scopo, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
- 5 -
MOTIVAZIONE DEL SUPPLEMENTO
Il presente Supplemento è stato redatto al fine di fornire agli investitori informazioni
aggiornate sull’Emittente, in ragione (i) dell’approvazione del Documento di Registrazione,
comunicata dalla CONSOB con nota n. 12046243 del 31 maggio 2012 e (ii) dell’avvenuta
revisione dei livelli di rating assegnati al Banco Popolare da parte dell’agenzia internazionale
Moody’s Investors Service, comunicata in data 15 maggio 2012.
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A - Modifiche alla Nota di Sintesi (Sezione III del Prospetto di Base)
• Per effetto del presente Supplemento, la parte III (“Rischi relativi all’Emittente”)
della Nota di Sintesi, deve intendersi integralmente riformulata come segue:
“L'Emittente attesta che, alla data del presente Prospetto di Base, non vi è alcun fattore di
rischio rilevante per la sua solvibilità.
Per completezza di informazione, si rinvia al capitolo 3 del Documento di Registrazione,
incluso mediante riferimento alla Sezione V del Prospetto di Base, ove sono descritti i
seguenti fattori di rischio generici relativi all'Emittente e sono riportate avvertenze di carattere
generale sulla crisi economico – finanziaria:
- Rischio di credito
- Rischio di deterioramento della qualità del credito
- Rischio di liquidità
- Rischio di mercato
- Rischi connessi alla perdita di esercizio
- Rischi derivanti da procedimenti giudiziari
- Rischio operativo
- Rischio connesso all’adeguamento alla raccomandazione dell’EBA (European
Banking Authority) dell’8 dicembre 2011 sull’esigenza di ricapitalizzazione delle
banche
Il Documento di Registrazione è a disposizione del pubblico presso la sede dell’Emittente in
Piazza Nogara n. 2, Verona, ed è consultabile sul sito internet dell'Emittente
www.bancopopolare.it.”
• Per effetto del presente Supplemento, la parte V della Nota di Sintesi deve
intendersi integralmente riformulata come segue:
“V - Caratteristiche essenziali dell'Emittente
A. Emittente
Banco Popolare Società Cooperativa.
B. Storia ed Evoluzione dell'Emittente
Il Banco Popolare nasce dalla fusione tra due realtà bancarie preesistenti (il Banco Popolare
di Verona e Novara S.c.a r.l. e la Banca Popolare Italiana - Banca Popolare di Lodi Soc.
Coop.), deliberata dalle rispettive assemblee il 10 marzo 2007. Gli effetti giuridici della fusione
decorrono dal 1° luglio 2007.
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Il Banco Popolare di Verona e Novara svolgeva attività di raccolta del risparmio e di esercizio
del credito, nelle sue varie forme, offrendo una vasta gamma di prodotti e servizi finanziari,
perseguendo l’obiettivo fondamentale di promuovere la propria identità di istituzione creditizia
di respiro nazionale, indipendente e fortemente legata al territorio d’origine. La Banca
Popolare Italiana è stata invece la prima banca popolare sorta in Italia, e prima della data di
fusione con BPVN era la Capogruppo del Gruppo medesimo e svolgeva, oltre alle attività di
banca commerciale, le funzioni di indirizzo, governo e controllo unitario sulle società bancarie,
finanziare e strumentali controllate.
Nel mese di dicembre 2011 si è perfezionata la fusione per incorporazione nel Banco
Popolare delle “banche del territorio” controllate, ossia Banca Popolare di Verona - S.
Geminiano e S. Prospero, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Lodi, Cassa di
Risparmio di Lucca Pisa Livorno, Banca Popolare di Cremona, Banca Popolare di Crema.
L’operazione ha ricevuto l’autorizzazione della Banca d’Italia in data 11 ottobre 2011.
Tra le “banche del territorio”, il Credito Bergamasco S.p.A. ha mantenuto lo status di società
quotata sottoposta al controllo ed alla direzione e coordinamento del Banco Popolare.
La Borsa Italiana S.p.A. con provvedimento n. 5344 del 25 giugno 2007 ha ammesso alla
quotazione sul Mercato Telematico Azionario (“MTA”) le Azioni ordinarie del Banco Popolare
Società Cooperativa.
Il Banco è iscritto al Registro delle Imprese di Verona con numero d’iscrizione e partita IVA
03700430238. Esso inoltre è iscritto, all’Albo delle Banche con il numero 5668 e, in qualità di
società capogruppo del gruppo bancario Banco Popolare (il “Gruppo”), all’Albo dei Gruppi
Bancari tenuto dalla Banca d’Italia con il numero 5034.4. Il Banco Popolare aderisce al Fondo
Interbancario di Tutela dei Depositi ed al Fondo Nazionale di Garanzia.
Il termine di durata del Banco è statutariamente fissato fino al 31 dicembre 2040, con facoltà
di proroghe.
C. Principali attività
Il Banco Popolare è la Società Capogruppo del Gruppo Banco Popolare e, ispirandosi ai
principi del credito popolare, svolge, anche attraverso le proprie controllate e partecipate,
attività di raccolta del risparmio e di esercizio del credito, nelle sue varie forme, asset & wealth
management, credito al consumo, private e investment banking, merchant banking, tanto nei
confronti dei propri soci quanto dei non soci, accordando speciale attenzione al territorio ove è
presente la rete distributiva del Gruppo, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese
ed a quelle cooperative.
Per quanto riguarda la clientela retail, le attività del Gruppo sono focalizzate sullo sviluppo
dell’offerta nei seguenti ambiti: prodotti e servizi alle famiglie:
- in particolare, conti correnti, credito al consumo, mutui, strumenti di pagamento (carte
di credito e di debito), prodotti di protezione e servizi on-line;
- prodotti e servizi di Risparmio/Investimento: quali, ad esempio, offerta di prestiti
obbligazionari di Gruppo, risparmio gestito, assicurazioni vita, altri strumenti di
investimento/advisory;
- prodotti e servizi per le piccole imprese: in particolare, conti correnti, prodotti di
finanziamento, prodotti assicurativi e strumenti di pagamento; prodotti e servizi di
“Banca Diretta”: home banking, remote Banking, POS, servizi “remoti”.
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Per la clientela corporate in Italia ed all’estero, il Gruppo persegue l’obiettivo primario di una
continua innovazione e manutenzione del portafoglio prodotti e servizi e di un costante
adeguamento normativo, sia per l’area di commercial banking tradizionale, sia per l’offerta a
maggior valore aggiunto come ad esempio i prodotti e servizi collegati all’interscambio
commerciale con l’estero o i prodotti derivati destinati alla copertura dei rischi aziendali.
Investment & Private Banking
Le attività di Investment, Private Banking e Asset Management sono svolte dalle controllate
Banca Aletti & C. S.p.A. per le attività di private e di banca mobiliare, Efibanca S.p.A.
(incorporata nella Capogruppo nel mese di novembre 2011) per il merchant banking, Aletti
Gestielle per la gestione di fondi comuni d’investimento e per la gestione dei fondi di fondi
“hedge”, Aletti Fiduciaria S.p.A. per la gestione dei mandati fiduciari.
Banca Aletti & C. è strutturata in tre divisioni che operano in stretta sinergia con le reti
distributive del Gruppo: la divisione Private Banking; la divisione Investment Management e la
divisione Investment Banking.
Banca Aletti propone soluzioni d’investimento tradizionali ed innovative sia ai clienti privati sia
alle imprese sia agli investitori istituzionali, avvalendosi di team dedicati ai differenti segmenti
di clientela. L’attività di investment banking ed investment management spazia dall’offerta di
gestioni patrimoniali, al trading di derivati plain vanilla, all’ideazione di prodotti strutturati.
Asset Management
Nell’ambito della gestione del risparmio, Aletti Gestielle SGR (la quale, con effetti giuridici e
fiscali al 1° gennaio 2010, ha incorporato Aletti Gestielle Alternative) costituisce polo di
produzione accentrata nei settori della gestione dei fondi comuni di investimento mobiliari
aperti armonizzati e non armonizzati e nei fondi di fondi hedge.
Merchant & Corporate Banking
Il Gruppo Banco Popolare svolgeva le attività di merchant & corporate banking attraverso la
controllata Efibanca. In data 17 ottobre è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di
Efibanca S.p.A. nel Banco Popolare, in esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea
Straordinaria di Efibanca S.p.A. e del Consiglio di Gestione del Banco Popolare. Gli effetti
civilistici della fusione e, pertanto, l’estinzione di Efibanca e la conseguente cessazione dei
relativi organi sociali hanno avuto decorrenza 1° novembre 2011, mentre gli effetti contabili e
fiscali sono stati anticipati al 1° gennaio 2011. Con la fusione si è trasferito al Banco Popolare
il portafoglio dell’incorporata, la cui gestione è stata assegnata a gestori identificati sulla base
delle loro competenze specialistiche nelle principali aree: corporate and acquisition finance,
finanza di progetto, energia, real estate, shipping finance, servizi di consulenza alle piccole
medie imprese.
Leasing
Sin dall’inizio del 2010 è attiva la partnership con Alba Leasing S.p.A., grazie alla quale sono
finanziati investimenti nel ramo auto, strumentale, immobiliare, nautico, energie rinnovabili ed
agricolo.
In seguito al conferimento dell’attività produttiva ad Alba Leasing S.p.A., l’attività commerciale
di Banca Italease rimane limitata al rispetto degli impegni precedentemente assunti con la
clientela.
Banco Popolare detiene, attraverso Banca Italease, il 32,79% del capitale sociale di Alba
Leasing S.p.A..
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Le altre banche socie sono: Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio
e Banca Popolare di Milano.
Credito al consumo
Per quanto concerne il credito al consumo, Banco Popolare detiene una partecipazione pari al
39% del capitale sociale di Agos Ducato – nell’ambito della joint-venture siglata con il gruppo
bancario Crédit Agricole finalizzata all’integrazione in Italia delle attività di Ducato S.p.A. e
Agos S.p.A. – primario operatore nel settore dei prestiti finalizzati e carte revolving e attivo
anche nel settore dei prestiti personali.
Bancassicurazione
Nell’ambito della c.d. bancassicurazione, il Gruppo opera nel settore “vita e previdenza”,
attraverso la società Popolare Vita (di cui detiene, direttamente e indirettamente, il 50% del
capitale sociale), joint venture costituita con FonSAI, e nel settore “protezione” attraverso
Avipop Assicurazioni (di cui detiene, mediante HPFBP, il 49,999% del capitale sociale), joint
venture costituita con il gruppo Aviva. L’offerta di Popolare Vita include prodotti assicurativi di
ramo vita, di investimento, prodotti di risparmio e prodotti di previdenza integrativa. Avipop
Assicurazioni offre un’ampia gamma di prodotti assicurativi dedicati alla protezione della
persona, della casa, della famiglia e dell’impresa.
D. Mercati di attività
“Divisioni del Territorio” è la locuzione che, all’interno del Gruppo Banco Popolare e nei
confronti dei soggetti terzi, designa le Divisioni Commerciali, che, attraverso le loro Strutture
Territoriali, gestiscono i rapporti con la clientela e ne intrattengono le relazioni. Le Divisioni del
Territorio aggregano le strutture distributive del Banco Popolare (risultante dalla fusione di
Banca Popolare di Verona e San Gimignano e San Prospero, Banca Popolare di Novara,
Banca Popolare di Lodi, Banca Popolare di Crema, Banca Popolare di Cremona e Cassa di
Risparmio di Lucca) e del Credito Bergamasco.
Il Gruppo opera con una presenza diretta in 19 regioni attraverso strutture distributive
dislocate in alta percentuale nelle regioni del Nord Italia (74% del totale), ossia nelle aree
geografiche di insediamento storico delle banche commerciali, cui seguono Centro (16% del
totale) e Sud Italia (il rimanente 10%).
Filiali del Gruppo al 31/12/2011:
Filiali Gruppo Banco Popolare (*) Numero
Banco Popolare 1.682
Credito Bergamasco 302
Banca Aletti 35
Totale 2.019
(*) Esclusi gli sportelli di tesoreria
Il Gruppo è altresì presente all’estero, attraverso una presenza internazionale essenzialmente
mirata a soddisfare la propria clientela, che include, alla data del Documento di Registrazione:
4 banche estere: BP Croatia, BP Luxembourg, BP Hungary, Banca Aletti
Suisse;
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1 filiale estera di Banco Popolare in Gran Bretagna (Londra);
uffici di rappresentanza in India (Mumbai), Cina (Pechino, Shangai e Hong
Kong) e Russia (Mosca);
la società AT Leasing, attiva nel settore del leasing, presente in Romania
con 1 unità territoriale.
Al 31 dicembre 2011, il numero medio dei dipendenti di Banco Popolare è pari a 19.280 unità.
E - Consiglio di Amministrazione
I componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente sono i seguenti: Carlo Fratta
Pasini (Presidente e componente del Comitato Esecutivo), Guido Castellotti, Maurizio Comoli
(Vice Presidenti e componenti del Comitato Esecutivo), Pier Francesco Saviotti
(Amministratore Delegato e componente del Comitato Esecutivo), Domenico De Angelis,
Maurizio Faroni (Consiglieri e componenti del Comitato Esecutivo), Alberto Bauli, Angelo
Benelli, Pietro Buzzi, Aldo Civaschi, Vittorio Coda, Giovanni Francesco Curioni, Maurizio Di
Maio, Gianni Filippa, Andrea Guidi, Maurizio Marino, Enrico Perotti, Gian Luca Rana, Claudio
Rangoni Machiavelli, Fabio Ravanelli, Andrea Sironi, Sandro Veronesi, Tommaso Zanini,
Cristina Zucchetti (Consiglieri).
F – Direzione Generale
I componenti della Direzione Generale sono i seguenti: Maurizio Faroni (Direttore Generale) e
Domenico De Angelis (Condirettore Generale).
G – Collegio Sindacale
I componenti del Collegio Sindacale dell’Emittente, alla data della presente Nota di Sintesi,
sono i seguenti: Pietro Manzonetto (Presidente), Giuliano Buffelli, Maurizio Calderini, Gabriele
Camillo Erba, Alfonso Sonato (Sindaci Effettivi), Marco Bronzato, Carlo Sella (Sindaci
Supplenti).
H - Società di Revisione
Le funzioni di controllo e di revisione contabile del Banco Popolare sono state conferite, per il
periodo 2007 - 2015, alla società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A., con sede in Via
G. D. Romagnosi n. 18/A, Roma, iscritta all’Albo delle Società di Revisione tenuto dalla
CONSOB con delibera n. 10.831 del 16 luglio 1997 (la “Società di Revisione”).
La Società di Revisione ha revisionato i bilanci consolidati, chiusi al 31 dicembre 2011 e al 31
dicembre 2010, ciascuno costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal
prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal
rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, del Banco Popolare Società
Cooperativa e le sue controllate (il “Gruppo”), esprimendo in entrambi i casi un giudizio
positivo senza rilievi.
Le relazioni della società di revisione sono allegate ai rispettivi bilanci, messi a disposizione
del pubblico come indicato nella parte VI della presente Nota di Sintesi (“Documentazione a
disposizione del pubblico”), a cui si rinvia.
I - Soggetti in possesso di partecipazioni di controllo nell'Emittente
Il Banco Popolare ha forma di società cooperativa e le caratteristiche tipiche delle banche
popolari previste dal D.lgs. del 1° settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario). Pertanto,
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nessuno può detenere azioni dello stesso in misura eccedente lo 0,50% del capitale sociale.
Tale divieto non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, per i quali
valgono i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuna di essi.
Ai sensi dell’art. 120 del D.lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico Finanza) coloro che
partecipano in una società con azioni quotate in misura superiore al 2% del capitale ne danno
comunicazione alla società partecipata e alla CONSOB.
All’interno del sito internet ufficiale dell’Emittente (www.bancopopolare.it) sono disponibili
informazioni costantemente aggiornate relative a tali partecipazioni.
Alla data della presente Nota di Sintesi, non vi sono soggetti in possesso di partecipazioni di
controllo in Banco Popolare.
J - Dati finanziari e patrimoniali selezionati dell’Emittente su base consolidata
Sono di seguito riportati i principali dati finanziari e patrimoniali riferiti all’Emittente, su
base consolidata, tratti dai bilanci chiusi il 31 dicembre 2011 ed il 31 dicembre 2010,
nonché dal Resoconto di Gestione Intermedio al 31 marzo 2012.
* * *
La seguente tabella contiene una sintesi dei più significativi indicatori patrimoniali di solvibilità
dell’Emittente su base consolidata, alla data del 31 dicembre 2011 posti a confronto con quelli
relativi al 31 dicembre 2010 e con quelli tratti dal Resoconto Intermedio di Gestione
dell’Emittente al 31 marzo 2012, questi ultimi non sottoposti a controllo contabile da parte
della Società di Revisione.
Tabella 1 – Indicatori patrimoniali di solvibilità
31 marzo 2012 (*) 31 dicembre 2011 31 dicembre 2010
Patrimonio di Vigilanza
(in migliaia di Euro)
9.700.875 10.524.168 10.154.572
Total Capital Ratio 10,70% 11.69% 10,70%
Tier One Capital Ratio 8,08% 8,34% 7,16%
Core Tier One Ratio 7,36% 7,05% 5,72%
(*) I dati al 31 marzo 2012, tratti dal Resoconto Intermedio di Gestione relativo al primo trimestre del 2012, non
sono stati sottoposti a revisione contabile e devono intendersi elaborati “pro-forma” - ossia derogando
parzialmente alle prescrizioni della Circolare 155 del 18 dicembre 1991 della Banca d’Italia, così come
successivamente aggiornata - con l’obiettivo di fornire un quadro più aggiornato sull’evoluzione patrimoniale
del Gruppo. Tale Circolare prevede, tra l’altro, di non aggiornare alcuni elementi di computo tra cui il
risultato economico del trimestre e le immobilizzazioni immateriali.
Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza consolidati sono calcolati in conformità con quanto
disposto da Banca d’Italia con la Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (“Nuove disposizioni
di vigilanza prudenziale per le banche”) e con la Circolare n. 155 del 18 dicembre 1991
(“Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti
prudenziali”), integrate con i successivi aggiornamenti.
Nel corso del 2010 le istituzioni comunitarie hanno approvato la direttiva 2010/76/CE, nota
come “CRD III”, volta a proseguire il processo di rafforzamento della regolamentazione
prudenziale intrapreso a seguito della crisi finanziaria. Con gli aggiornamenti della Circolare
263 pubblicati fra novembre e dicembre 2011, viene data applicazione in Italia alle innovazioni
della CRD III particolarmente per gli aspetti riguardanti il trattamento prudenziale applicabile al
portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, le operazioni di ri-cartolarizzazione e le
obbligazioni bancarie garantite.
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Si sottolinea che le innovazioni normative non hanno avuto significativo impatto sugli
aggregati di vigilanza, in quanto gli elementi interessati sono di entità marginale rispetto
all’insieme delle esposizioni del Gruppo Banco Popolare.
Commento alle variazioni degli indicatori patrimoniali di solvibilità al 31 dicembre 2011 rispetto
all’esercizio precedente
In merito alla variazione degli indicatori patrimoniali di solvibilità, intervenuta dal 31 dicembre
2010 al 31 dicembre 2011, si precisa quanto segue.
L’incremento del patrimonio di vigilanza è sostanzialmente attribuibile alle svalutazioni
(impairment) effettuate in sede di bilancio sulle attività immateriali e su alcune partecipazioni.
La riduzione degli elementi negativi e degli elementi da dedurre ha più che compensato
l’impatto sfavorevole del risultato economico, delle riserve negative da valutazione e la
decurtazione degli strumenti computabili, attuata mediante azioni di “liability management”.
Il miglioramento dei coefficienti è altresì conseguente alla riduzione complessiva dei requisiti
di vigilanza che ha interessato tutte le tre tipologie di rischio: rischio di credito, di mercato e
operativo.
Total Capital Ratio
Il miglioramento del Total Capital Ratio è dovuto sia all’incremento del patrimonio di vigilanza
che alla complessiva riduzione dei requisiti prudenziali, che ha interessato tutte le categorie di
rischio. In particolare è stato privilegiato il rafforzamento della componente patrimoniale di
migliore qualità, attuando, nel contempo, un miglior presidio delle esposizioni in grado di
attenuarne l’impatto a livello di denominatore.
Tier One Capital Ratio
Il miglioramento del Tier One Capital Ratio ha origini comuni con l’andamento del Total Capital
Ratio, tuttavia esprime un risultato ancor più positivo in relazione al prevalente incremento
delle componenti patrimoniali di qualità primaria.
Requisiti di vigilanza
Per i rischi di credito e di controparte e per i rischi di mercato sono state adottate le rispettive
“metodologie standardizzate”. Per quanto riguarda i rischi operativi, è stato adottato il “metodo
combinato” in quanto la maggior parte delle Aziende del Gruppo ha utilizzato il “metodo
standardizzato” mentre alcune Aziende di dimensioni minori hanno utilizzato il “metodo base”.
Nell’ambito del “metodo standardizzato” per i rischi di credito, ci si è avvalsi della facoltà di
utilizzare i rating rilasciati da agenzie esterne di valutazione del merito di credito (ECAI)
riconosciute dalla Banca d’Italia.
Nello scorso autunno alcune di queste ECAI hanno modificato in senso peggiorativo i rating
attribuiti all’Italia.
In base alle tabelle di classificazione di Banca d’Italia, si è passati dalla “Classe di merito di
credito” 1 alla “Classe” 2. Per questo motivo, a parità di importi non ponderati, può verificarsi
un aumento delle attività di rischio ponderate riferite ad “Amministrazioni centrali e banche
centrali” e ad “Intermediari vigilati” dei Paesi oggetto di “downgrading”, compresa l’Italia.
Commento alle variazioni dei principali indicatori di solvibilità al 31 marzo 2012 rispetto alla
chiusura dell’esercizio 2011
In merito alle variazioni degli indicatori di cui alla Tabella 1 che precede, intervenute dal 31
dicembre 2011 al 31 marzo 2012, si precisa quanto segue.
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I dati calcolati proforma, tratti dal Resoconto Intermedio di Gestione, includono gli effetti
derivanti dell’operazione di riacquisto di propri strumenti finanziari di Tier 1 e Tier 2,
perfezionata in data 15 febbraio 2012, come descritta in dettaglio al paragrafo 11.7
(“Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell’Emittente”) del Documento di
Registrazione, incorporato mediante riferimento nel presente Prospetto di Base (Sezione V)
che ha comportato una riduzione del Patrimonio di Vigilanza complessivo e il contestuale
miglioramento della componente qualitativamente migliore del patrimonio di base (c.d. Core
Tier One ratio).
Alla luce della Raccomandazione EBA dell’8 dicembre 2011, in base alla quale viene richiesto
alle banche, che hanno partecipato agli stress test, di rafforzare la loro posizione patrimoniale
costituendo un buffer di capitale eccezionale e temporaneo a fronte delle esposizioni verso gli
Stati sovrani, raggiungendo, entro il 30 giugno 2012 un livello di Core Tier 1 ratio pari al 9%, il
Banco Popolare, tramite Banca d’Italia, ha inviato all’EBA un piano che illustra una serie di
ulteriori azioni di rafforzamento dell’indice di patrimonializzazione sopra indicato.
In data 18 maggio 2012, la Banca d’Italia ha autorizzato l’impiego da parte del Banco
Popolare dei nuovi modelli IRB. Alla data della presente Nota di Sintesi, sulla base di stime
sviluppate internamente, l’impiego di tali modelli consentirebbe al Gruppo di raggiungere nei
tempi previsti un livello di Core Tier 1 ratio pari al 9,4% e, di conseguenza, assicurare
l’effettiva capacità dell’Emittente di resistere a sconvolgimenti di mercato particolarmente
sfavorevoli.
Per maggiori dettagli, si rinvia al capitolo 3 (“Fattori di Rischio”), paragrafo 3.8 (“Rischio
connesso all’adeguamento alla raccomandazione dell’EBA (European Banking Authority)
dell’8 dicembre 2011 sull’esigenza di ricapitalizzazione delle banche”) del Documento di
Registrazione, incorporato mediante riferimento nel presente Prospetto di Base (Sezione V).
La seguente tabella contiene gli indicatori di rischiosità creditizia dell’Emittente su base
consolidata, alla data del 31 dicembre 2011 posti a confronto con quelli relativi al 31 dicembre
2010 e con quelli tratti dal Resoconto Intermedio di Gestione dell’Emittente al 31 marzo 2012.
Tabella 2 - Indicatori di rischiosità creditizia
31 marzo 2012 (*) 31 dicembre 2011 31 dicembre 2010
Sofferenze Lorde su
Impieghi Lordi6,55% 6,18% 5,23%
Sofferenze Nette su Impieghi
Netti4,24% 3,93% 3,05%
Partite Anomale Lorde su
Impieghi Lordi (**)15,19% 14,18% 13,08%
Partite Anomale Nette su
Impieghi Netti (**)11,94% 10,96% 9,90%
(*) I dati al 31 marzo 2012, tratti dal Resoconto Intermedio di Gestione relativo al primo trimestre del 2012, non
sono stati sottoposti a revisione contabile.
(**) La voce “Partite Anomale” corrisponde ai c.d. “Crediti Deteriorati”, che comprendono i crediti in sofferenza,
incagliati, ristrutturati e scaduti.
Gli impieghi lordi ammontano a 97,5 miliardi, in flessione dell’1,1% rispetto ad inizio anno,
mentre le esposizioni lorde deteriorate ammontano al 31 dicembre 2011 a 13,8 miliardi ed
evidenziano una crescita del 7,2% rispetto al 31 dicembre 2010. Le sofferenze ammontano
complessivamente a 6.025 milioni (+16,8% rispetto al 2010), gli incagli a 4.704 milioni (-
10,7%), le esposizioni ristrutturate a 2.714 milioni (+35,1%) e quelle scadute a 385,9 milioni (-
17,1%). Il positivo calo delle posizioni scadute e degli incagli si collega alla intensa attività di
monitoraggio e sistemazione delle posizioni con segnali di tensione e difficoltà finanziaria, che
- 14 -
ha permesso inoltre di ristrutturare crediti di importo significativo. Si mantiene invece
importante la crescita delle sofferenze.
Il rapporto fra i crediti deteriorati e il totale dei crediti verso clientela, al lordo delle rettifiche di
valore, si attesta al 31 dicembre 2011 al 14,18% in crescita rispetto al dato del precedente
esercizio (13,08%). Al netto delle rettifiche di valore il rapporto passa dal 9,90% del 31
dicembre 2010 al 10,96% di fine dicembre 2011.
Relativamente alle sole sofferenze, il rapporto fra queste e gli impieghi, al lordo delle rettifiche
di valore, risulta pari al 6,18%, in aumento rispetto al 5,23% del 31 dicembre 2010. Al netto
delle rettifiche di valore il rapporto si attesta al 3,39% rispetto al 3,05% del 31 dicembre 2010.
Al 31 marzo 2012 gli indicatori di rischiosità creditizia risentono delle nuove regole di
identificazione delle esposizioni scadute introdotte a partire dall’esercizio 2012.
La seguente tabella contiene i principali dati di conto economico dell’Emittente su base
consolidata, alla data del 31 dicembre 2011 posti a confronto con quelli relativi al 31 dicembre
2010. I dati economici dell’esercizio precedente sono stati rettificati in conformità a quanto
previsto dall'IFRS 5 e alle regole di classificazione rese note dall'Organo di Vigilanza nel mese
di febbraio 2012.
Tabella 3 - Principali dati di conto economico (Dati espressi in migliaia di euro) al 31 dicembre 2011
31 dicembre 2011 31 dicembre 2010
Variazioni
percentuali
Margine di interesse 1.813.674 1.814.915 (0,1%)
Margine di
intermediazione3.780.654 3.627.954 4,2%
Risultato netto della
gestione finanziaria2.930.207 2.754.748 6,4%
Costi Operativi (2.430.588) (2.628.099) (7,5%)
Risultato dell’operatività
corrente al lordo delle
imposte
(2.550.560) 176.812 -
Risultato dell’esercizio
della Capogruppo(2.257.343) 308.015 -
(*) I dati sono tratti dallo schema ufficiale di Conto Economico di Banca d’Italia. Nella Relazione Finanziaria
Annuale 2011 è riportato un prospetto di Raccordo tra le voci del conto economico consolidato e lo schema
del conto economico consolidato riclassificato al 31 dicembre 2011 (cfr. pag. 359 della Relazione
Finanziaria Annuale 2011), nonché il prospetto di Riconciliazione tra gli schemi di conto economico
dell’esercizio 2010 e gli stessi riesposti a fini comparativi (cfr. pag. 361 della Relazione Finanziaria Annuale
2011).
La perdita netta consolidata di 2.257,3 milioni dell’esercizio 2011 è determinata
esclusivamente dalla rilevazione contabile di rettifiche di valore sugli avviamenti iscritti in
occasione del perfezionamento dell’operazione di aggregazione della Banca Popolare di
Verona e Novara con la Banca Popolare Italiana del luglio 2007. Le rettifiche addebitate al
conto economico dell’esercizio ammontano a 3.112 milioni (2.831,5 milioni al netto dei relativi
effetti fiscali).
- 15 -
Escludendo l’impatto negativo straordinario di natura puramente contabile rappresentato dalle
svalutazioni descritte, il Gruppo ha confermato le proprie capacità reddituali realizzando un
utile netto consolidato pari a 574,1 milioni rispetto ai 308 milioni dell’esercizio precedente.
Si evidenzia infatti come mentre il margine di interesse che ammonta a 1.813,7 milioni rimane
sostanzialmente invariato rispetto al 2010 (-0,1%), il margine di intermediazione passa invece
da 3.628 milioni nell’esercizio 2010 a 3.780,7 milioni nel 2011 segnando un incremento del
4,2%. Anche il risultato netto della gestione finanziaria evidenzia un incremento dello 6,4%
passando da 2.754,7 milioni nell’esercizio 2010 a 2.930,2 milioni nel 2011 mentre i costi
operativi, che ammontano a 2.430,6 milioni nel 2011, diminuiscono del 7,5% rispetto
all’esercizio precedente.
La seguente tabella contiene i principali dati di conto economico dell’Emittente su base
consolidata, alla data del 31 marzo 2012 posti a confronto con quelli relativi al 31 marzo 2011.
Tabella 3-bis - Principali dati di conto economico (Dati espressi in migliaia di euro) al 31 marzo 2012
31 marzo 2012 (*) 31 marzo 2011(*)Variazioni
percentuali
Margine di interesse 471.362 446.695 5,5%
Margine finanziario 478.284 455.710 5,0%
Oneri operativi (588.978) (599.363) (1,7%)
Risultato della gestione
operativa201.304 264.866 (24,0%)
Risultato
dell’operatività corrente
al lordo delle imposte
(84.012) 109.512 -
Risultato del periodo di
pertinenza della
Capogruppo
(109.054) 60.036 -
(*) I dati al 31 marzo 2012 e al 31 marzo 2011 sono tratti dallo schema di Conto economico consolidato
riclassificato pubblicato nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2012. I dati relativi al periodo
precedente sono stati riesposti per garantire un confronti omogeneo.
Si segnala che la diminuzione del risultato della gestione operativa al 31 marzo 2012 rispetto
al primo trimestre del 2011, è interamente imputabile all’effetto economico del rientro del
merito creditizio legato alla “fair value option”. Al netto di quest’ultimo, il risultato della gestione
operativa al 31 marzo 2012 è pari a 518 milioni in crescita del 36,5% e del 139,1% rispetto ai
dati relativi al primo ed al quarto trimestre 2011.
Per maggiori dettagli sulle singole voci si rimanda alle pagine 15 e ss. e 34 del Resoconto
Intermedio di Gestione al 31 marzo 2012.
In particolare, per quanto concerne il risultato del periodo di pertinenza della Capogruppo, per
maggiori informazioni, si rinvia al paragrafo 3.5 (“Rischi connessi con la perdita di esercizio”)
del Documento di Registrazione, incorporato mediante riferimento nel presente Prospetto di
Base (sezione V).
La seguente tabella contiene principali dati di stato patrimoniale dell’Emittente su base
consolidata alla data del 31 dicembre 2011 posti a confronto con quelli relativi al 31 dicembre
2010, ed i dati tratti dal Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2012.
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Tabella 4 - Principali dati di stato patrimoniale (Dati espressi in migliaia di euro)
31 marzo 201231 dicembre
2011
31 dicembre
2010
Variazioni
percentuali tra i
dati di esercizio
Patrimonio Netto del
Gruppo 9.356.424 9.037.428 11.527.482 (21,6%)
- di cui Capitale
sociale 4.294.148 4.294.146 2.305.742 86,2%
Attività
Finanziarie(*) 21.759.381 19.425.247 17.726.308 9,6%
Impieghi Netti 93.685.008 93.394.325 94.461.905 (1,1%)
Totale Attivo 134.941.849 134.126.618 135.155.672 (0,8%)
Raccolta diretta 96.574.337 100.199.959 104.523.749 (4,1)%
Raccolta indiretta 68.338.879 64.396.667 76.235.925 (15,5)%
(*) La voce “Attività finanziarie”” comprende le seguenti voci dell’attivo di stato patrimoniale: 20) Attività
finanziarie detenute per la negoziazione; 30) Attività finanziarie valutate al fair value; 40) Attività finanziarie
disponibili per la vendita; 50) Attività finanziarie detenute sino alla scadenza; 80) Derivati di copertura.
Patrimonio
Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2011 ammonta a 9.037,4 milioni. La
variazione rispetto al dato a fine esercizio 2010 è imputabile principalmente all’operazione di
aumento di capitale e al rimborso integrale degli strumenti finanziari di cui all’art. 12 del D.L.
185/08 (cosiddetti Tremonti Bond) pari a 1.450 milioni di euro. Il patrimonio netto include
inoltre la redditività complessiva dell’esercizio negativa per 2.842,2 milioni, di cui -2.257,3
milioni imputabili al risultato economico dell’esercizio.
Le attività finanziarie di Gruppo al 31 dicembre 2011 ammontano a 19.425,2 milioni e
presentano un incremento del 9,6% rispetto ai 17.726,3 milioni dello scorso esercizio. Tale
variazione è imputabile principalmente alla diminuzione delle attività detenute per la
negoziazione (passate da 11.613,3 milioni a 8.745,1 milioni) da un lato e all’incremento delle
attività finanziarie disponibili per la vendita (passate da 5.591,2 milioni a 9.822,9 milioni)
dall’altro. La gestione della componente di negoziazione, infatti, è stata impostata verso la
riduzione della rischiosità su tutte le principali classi di investimento mentre per le altre
categorie la finalità è stata di preservare la redditività prospettica incrementando gli
investimenti laddove si siano individuate opportunità di mercato. Fra le attività finanziarie si
segnalano inoltre titoli di Stato italiani ed esteri per circa 10.092,3 milioni.
Gli impieghi al netto delle rettifiche di valore al 31 dicembre 2011 ammontano a 93.394,3
milioni. Nell’esercizio 2011, la crescita delle forme tecniche relative ai mutui e ai pronti contro
termine attivi, controbilanciata dal calo dei conti correnti e delle altre operazioni, lascia il
portafoglio crediti verso la clientela sostanzialmente stabile rispetto al corrispondente dato
dell’esercizio 2010, pari a 94.461,9 milioni.
Quanto, infine, alla raccolta diretta, al 31 marzo 2012 si registra un calo dovuto principalmente
alla sostituzione di forme di raccolta a breve più onerosa (come, ad esempio, tramite
operazioni di pronti contro termine) con raccolta interbancaria a 3 anni messa a disposizione
dalla Banca Centrale Europea.
- 17 -
K – Fatti recenti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell'Emittente
Non si è verificato alcun fatto recente nella vita del Banco che sia sostanzialmente rilevante
per la valutazione della sua solvibilità.
L - Cambiamenti nelle prospettive dell'Emittente
Tra la data delle ultime informazioni finanziarie sottoposte a revisione (31 dicembre 2011) e la
data di redazione del presente Documento di Registrazione, non si sono verificati
cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente.
M - Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti
Non si sono verificati cambiamenti rilevanti, né sussistono tendenze, incertezze, richieste,
impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle
prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso.
N - Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente
Il paragrafo 11.7 del Documento di Registrazione riporta un elenco concernente cambiamenti
significativi della situazione finanziaria o commerciale del Gruppo, rispetto al 31 dicembre
2011, data dell’ultimo bilancio pubblicato e sottoposto a revisione contabile.”
• Per effetto del presente Supplemento, la parte VI della Nota di sintesi deve
intendersi integralmente riformulata come segue:
“VI - Documentazione a disposizione del pubblico
Presso la sede legale dell'Emittente in Piazza Nogara n. 2, Verona, è possibile consultare:
1) Atto costitutivo;
2) Statuto sociale;
3) Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2012;
4) Relazione Finanziaria 2011;
5) Relazione Finanziaria 2010;
6) Copia del presente Prospetto di Base e del Documento di Registrazione incorporato
mediante riferimento alla sezione V.
Sul sito internet dell'Emittente (www.bancopopolare.it) sono disponibili copie in formato
elettronico dei documenti indicati dal punto 2 al punto 6).
Durante tutto il periodo di validità del presente Prospetto di Base, l'Emittente renderà
disponibili, con le medesime modalità, le relazioni trimestrali e semestrali di volta in volta
approvate, i comunicati stampa societari e commerciali, nonché ogni altro documento che
l'Emittente è tenuto a rendere disponibile ai sensi della normativa applicabile alle società
quotate italiane.”
- 18 -
B - Modifiche alla Sezione V del Prospetto di Base (“Documento di Registrazione”)
• Per effetto del presente Supplemento, la Sezione V (“Documento di
Registrazione”) del Prospetto di Base deve intendersi integralmente riformulata
come segue:
“La presente sezione include mediante riferimento le informazioni contenute nel Documento
di Registrazione sull'Emittente depositato presso la CONSOB in data 31 maggio 2012, a
seguito di approvazione comunicata in pari data con nota n. 12046243 (il "Documento di
Registrazione”).
Il Documento di Registrazione è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede
legale e direzione generale dell'Emittente in Piazza Nogara 2, Verona, e consultabile sul sito
internet dell'Emittente www.bancopopolare.it. Nel caso in cui operino collocatori non
appartenenti al Gruppo Banco Popolare, ulteriori luoghi di messa a disposizione del
Documento di Registrazione potranno essere indicati nelle Condizioni Definitive.”
- 19 -
C - Modifiche alla Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari (Sezione VI del
Prospetto di Base)
Per effetto del presente Supplemento, il contenuto del paragrafo 7.5 della Nota
Informativa sugli Strumenti Finanziari (sezione VI del Prospetto di Base) deve
intendersi integralmente sostituito dal seguente:
“7.5 Rating
Alla data della presente Nota Informativa, all’Emittente è stato assegnato un giudizio di rating
da parte delle agenzie internazionali Moody’s Investors Service, Standard and Poor’s e Fitch
Ratings che operano nell’Unione Europea e che, in data 31 ottobre 2011, hanno ottenuto la
registrazione a norma del Regolamento n. 1060/2009/CE del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 16 settembre 2009 relativo alle agenzie di rating del credito.
Le revisioni dei rating attribuiti all’Emittente, effettuate di recente dalle agenzie internazionali,
consistono:
- con riferimento a Moody’s Investors Service, nell’aver comunicato, in data 14 maggio
2012 - a conclusione di un periodo di rating watch avviato a seguito downgrading dei
debiti a lungo/breve termine dell’Italia, reso noto il 13 febbraio 2012 - l’abbassamento
del rating (i) dei debiti a lungo termine del Banco Popolare dal livello “Baa2” a “Baa3” e
(ii) dei debiti a breve termine da “P-2” a “P-3”, conservando lo Standalone credit
assessment (indicatore BFSR) al livello “D+”;
- con riferimento a Standard & Poor’s, (i) nell’aver messo, in data 7 dicembre 2011, in
rating watch negativo i rating a lungo termine dell’Emittente come diretta conseguenza
dell’avvio, in data 5 dicembre 2011, di un rating watch negativo sull’Italia, e, (ii) a
seguito del downgrading dello Stato italiano – operato dalla medesima agenzia il 13
gennaio 2012 – dal livello “A” al livello “BBB+” con “outlook” negativo, nell’aver
modificato, in data 10 febbraio 2012, i rating di lungo e breve termine dell’Emittente da
“BBB/A-2”, in rating watch negativo, a “BBB-/A-3”, assegnando un outlook negativo, in
coerenza con l’outlook attribuito all’Italia;
- con riferimento a Fitch Ratings, (i) nell’aver messo, in data 20 dicembre 2011, in
rating watch negativo i livelli di rating a lungo termine dell’Emittente, come diretta
conseguenza dell’avvio, in data 16 dicembre 2011, di un rating watch negativo
sull’Italia, e, (ii) conseguentemente al downgrading dell’Italia da “A+” ad “A-” con
“outlook” negativo comunicato il 27 gennaio 2012, nell’aver rivisto al ribasso, in data 6
febbraio 2012, il rating a lungo termine dell’Emittente da “BBB+” (in rating watch con
implicazioni negative), a “BBB”, assegnando un outlook stabile. Contestualmente, il
rating di breve termine è stato portato da “F2” a “F3”.
Nella tabella che segue, sono riportati i livelli di rating che, alla data della presente Nota
Informativa risultano attribuiti all’Emittente dalle summenzionate agenzie internazionali.
Agenzia Breve termine
Lungo termine
(outlook / rating
watch)
Altri RatingsData di ultimo
aggiornamento
MOODY’S P-3 Baa3 BFSR: D+ 14 maggio 2012
- 20 -
STANDARD
& POOR’SA-3 BBB- (negativo) - 10 febbraio 2012
FITCH
RATINGSF3 BBB (stabile)
Support Rating: 2
Viability: bbb6 febbraio 2012
Nella scala di rating adottata da Moody’s Investors Service:
(i) la categoria P-3 (o "Prime-3"), per i debiti a breve termine, indica un emittente di una
capacità accettabile di pagamento delle obbligazioni nel breve termine, con un grado di
sicurezza tuttavia meno elevato rispetto ai titoli valutati “Prime-1” e “Prime-2”;
(ii) la categoria "Baa", per i debiti a lungo termine, indica un livello medio di merito di
credito. Il pagamento di interessi e capitale appare attualmente garantito in maniera
sufficiente, ma potrebbe non esserlo altrettanto in futuro. All'interno del livello “Baa”, si
distinguono poi tre sotto-livelli (dal migliore, 1, al peggiore, 3).
Nella scala di rating adottata da Standard & Poor’s:
(i) la categoria “A-3” per i debiti a breve termine indica che la capacità dell'emittente di far
fronte ai propri impegni finanziari è soddisfacente, tuttavia condizioni economiche
avverse potrebbero indebolire tale capacità.
(ii) la categoria “BBB-” per i debiti a medio-lungo termine indica una capacità ancora
sufficiente dell'emittente di far fronte ai propri impegni finanziari. Tuttavia, la presenza
di condizioni economiche sfavorevoli o una modifica delle circostanze, potrebbero
alterare - in misura maggiore rispetto a debitori muniti di rating più elevato – la capacità
di onorare normalmente il debito.
Nella scala di rating adottata da Fitch Ratings:
(i) la categoria “F3” per i debiti a breve termine, indica una discreta qualità di credito,
consistente in un’adeguata capacità di assolvere per tempo agli impegni finanziari;
(ii) la categoria "BBB" per i debiti a lungo termine denota l'aspettativa di un rischio di
credito in questo momento ridotta; la capacità di assolvere tempestivamente i propri
impegni finanziari è considerata adeguata, ma è più probabile che risenta
negativamente di eventuali cambiamenti congiunturali o del quadro economico; si tratta
della categoria più bassa di investimento non speculativo;
(iii) quanto al merito creditizio intrinseco dell’Emittente, la categoria “bbb” indica una buona
qualità del credito, una buona prospettiva di redditività ed un basso rischio di
fallimento. I fondamentali della Banca sono adeguati e vi è pertanto un basso rischio
che debba contare su un sostegno straordinario per evitare un default. Tuttavia
condizioni economiche sfavorevoli possono inficiare tale capacità.
L'outlook indica una previsione, formulata dalla stessa agenzia di rating, circa le possibili
evoluzioni future del livello di rating assegnato.
In occasione di ogni singola offerta di obbligazioni, nelle relative Condizioni Definitive
verrà indicato il rating aggiornato dell’Emittente. In caso di ulteriore declassamento
durante il periodo di offerta, l’Emittente provvederà a redigere l’apposito Supplemento.
Le informazioni riguardanti il rating aggiornato dell’Emittente sono disponibili e
consultabili sul sito internet, www.bancopopolare.it.
- 21 -
Di seguito è riportata la tabella rappresentativa delle “scale” dei rating assegnati dalle
agenzie internazionali agli emittenti.
MOODY'S STANDARD & POOR'S FITCH RATINGS
Lungotermine
Brevetermine
LungoTermine
Brevetermine
LungoTermine
Brevetermine
DESCRIZIONE
MOODY’SDESCRIZIONE
STANDARD & POOR’SDESCRIZIONE FITCH
RATINGS
Aaa AAA
"Prime"Massima
sicurezza delcapitale
Elevata capacità diripagare il debito
Aa1 AA+
AAA F1Massima capacità di
ripagare il debito
Aa2 AA
Aa3 AA-
A-1+
AA F2
Rating altoQualità più che
buona
Alta capacità dipagare il debito Alta capacità di ripagare il
debito
A1 A+
A2
P-1
AA-1
A3 A-
ARating medio-
alto Qualitàmedia
Solida capacità diripagare il debito, che
potrebbe essereinfluenzata da
circostanze avverse
Baa1
P-2
BBB+
A-2
Baa2 BBB
Baa3P-3
BBB-A-3
BBB
F3
Rating medio-basso
Qualità medio-bassa
Adeguata capacità dirimborso, che però
potrebbe peggiorare
Buona capacità di ripagareil debito, maggiormente
influenzabile dacircostanze avverse
rispetto ai rating superiori.BBB indica la categoria più
bassa dell’investmentgrade.
Ba1 BB+
Ba2 BB
Ba3 BB-
BBArea di non -investimentoSpeculativo
Debito speculativo
B1 B+
B2 B
B3 B-
B
B
B
Altamentespeculativo
Debitoprevalentemente
speculativo Debito altamentespeculativo
Caa CCC+ CCCRischio
considerevoleElevato rischio di default.
Ca CCC CCEstremamente
speculativoDefault probabile
C CCC-
C
C
C
Rischio diperdere ilcapitale
Debito altamentespeculativo
Default imminente
/
NotPrime
D / D D In perdita Società insolvente Default