Banche e stabilità finanziaria: di quali nuove statistiche abbiamo bisogno? Riccardo De Bonis |...

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Banche e stabilità finanziaria: di quali nuove statistiche abbiamo bisogno? Riccardo De Bonis | Banca d’Italia

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Banche e stabilità finanziaria: di quali nuove statistiche abbiamo

bisogno?

Riccardo De Bonis | Banca d’Italia

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Motivazione

Due obiettivi

1. Discutere i progressi conseguiti dalla Banca centrale europea (BCE) e dalle Banche centrali nazionali (BCN) nell’armonizzazione delle statistiche monetarie, bancarie e finanziarie nell’area dell’euro

Sono statistiche raccolte per la politica monetaria, ma utili anche per altri obiettivi

2. Riassumere le iniziative in corso sulle statistiche per la stabilità finanziaria, emerse dopo l’esplosione della crisi finanziaria del 2007-09.

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Sommario

1. Quali statistiche abbiamo armonizzato per fare la politica monetaria ?

2. Che cosa dobbiamo fare per le statistiche sulla stabilità finanziaria?

3. Conclusioni

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La situazione intorno al 1995

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1) Quali statistiche abbiamo armonizzato?

Leontief (1971) “I dati non comparabili sono inutili”

L’Eurosistema ha armonizzato (la lista è incompleta):

• Aggregati monetari e creditizi: l’inflazione è un fenomeno monetario e il credito è importante

• Bilanci individuali delle banche: sono il pezzo più importante delle statistiche delle banche centrali

• Bilanci delle banche centrali: l’accountability è indispensabile

• Tassi di interesse delle banche per depositi e prestiti

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1) Quali statistiche abbiamo armonizzato? (segue)

• Bilanci dei fondi comuni: sono l’intermediario non bancario più importante

• Intermediari che cartolarizzano prestiti bancari: ricordate i problemi delle cartolarizzazioni negli Stati Uniti?

• I conti finanziari trimestrali: sono indispensabili per analizzare il risparmio e la ricchezza delle famiglie, l’indebitamento delle imprese, il comportamento degli intermediari, le relazioni finanziarie di un paese con il resto del mondo

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2. Che cosa dobbiamo fare nelle statistiche? La crisi finanziaria del 2007/09 – esplosa con il fallimento nel

settembre del 2008 della banca d’affari Lehman Brothers – ha portato a un forte dibattito sugli “information gaps” nelle statistiche

• Non si può sostenere che la crisi sia derivata dall’assenza di statistiche …

• … ma la disponibilità di dati avrebbe favorito interventi più veloci da parte di banche centrali e supervisori

• Le banche centrali stanno tornando a mettere al centro della

loro attività la salvaguardia della stabilità finanziaria

• Non è una funzione facile da definire … parliamo anche di

prevenzione del rischio sistemico e di analisi macroprudenziale

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2. Che cosa dobbiamo fare nelle statistiche? (segue)

La prima famiglia di dati per la stabilità finanziaria riguarda le statistiche sui rischi delle banche. Alcuni esempi

• La definizione di capitale non è armonizzata

• Nuovi dati su indebitamento e trasformazione delle scadenze

• La definizione di sofferenze bancarie – e di tutti i crediti deteriorati – non è armonizzata tra i paesi

• I bilanci consolidati delle banche non sono ancora raccolti con la stessa frequenza e timeliness in tutti i paesi

• Nuove informazioni sull’innovazione finanziaria

Basilea 3 aiuterà, così come la prospettiva dell’Unione bancaria

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2. Che cosa dobbiamo fare nelle statistiche? (segue)

La seconda famiglia di dati riguarda le interconnessioni internazionali tra gli intermediari

Un esempio: quando Lehman Brothers è fallita non è stato agevole capire chi ne detenesse le obbligazioni

La Banca d’Italia raccoglie da molti anni le posizioni bilaterali tra le banche: quanti debiti/crediti ogni istituto ha con le altre banche … ma all’estero queste informazioni non erano diffuse fino allo scoppio della crisi

Dal 2013 il Financial Stability Board raccoglierà i rapporti reciproci esistenti tra le global systematically important banks

Le interconnessioni devono considerare anche gli intermediari attivi nello shadow banking system

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2. Che cosa dobbiamo fare nelle statistiche? (segue)

La terza famiglia di dati riguarda informazioni su famiglie /imprese e su altri settori

• Molti paesi del G20 non compilano i conti finanziari. Ciò impedisce una misurazione precisa dei debiti di famiglie e imprese

• Progressi vanno conseguiti nella misurazione della ricchezza reale delle famiglie e del tasso di crescita dei prezzi delle abitazioni

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2. Che cosa dobbiamo fare nelle statistiche? (segue)

Lo scambio di dati individuali sulle banche si sta moltiplicando: guardiamo sempre più alla varianza piuttosto che alla media dei fenomeni

Lo scambio di dati individuali riguarda sia i rapporti tra BCE e BCN, sia i rapporti tra l’Eurosistema e altri organismi, ad esempio con il Comitato europeo per il rischio sistemico

Esistono delicati problemi di riservatezza delle informazioni

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3. Conclusioni

Nell’area dell’euro una grande mole di statistiche è stata armonizzata

Le serie trasmesse ogni mese/trimestre dalla Banca d’Italia alla BCE sono salite da meno di 1.000 nel 1998 a oltre 13.000 oggi

La crisi del 2007/09 ha fatto emergere l’insufficienza delle informazioni disponibili per la prevenzione del rischio sistemico

Molte iniziative sono in corso negli organismi internazionali

Il progetto dell’Unione bancaria porterà a innovazioni importanti nella produzione di dati sulle banche

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Per saperne di più

• De Bonis R. (2013), “Le statistiche monetarie, bancarie e finanziarie dell’Eurosistema: riflessioni sui risultati e sulle tendenze”, Banca d’Italia, Quaderni di economia e finanza, n. 145, gennaio

• Financial Stability Board e Fondo monetario internazionale (2009), “The Financial Crisis and Informationb Gaps”, 29 ottobre

• Gonzalez-Paramo J. M., (2009), “National Accounts for monetary policy making: Reflections on the use of the Euro Area Accounts in the light of the financial crisis”, Brussels, 16 Settembre, disponibile su www.ecb.int.

• Heath R. (2013), “Why are the G-20 Data Gaps Initiative and the SDDS Plus Relevant for Financial Stability Analysis?”, IMF Working Paper, January.

• Leontief W. (1971), “Theoretical Assumptions and Nonobserved Facts”, American Economic Review, n. 1

• Visco I., (1999), “Armonizzazione e confrontabilità internazionale delle statistiche economiche”, Studi e Note di Economia, numero 1

• www.bancaditalia.it/statistiche/