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FRAME BLOWER BY CORDIVARI DESIGN PREVIEW CERSAIE PROJECT OUTDOOR TREND 88

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FRAME BLOWER

BY CORDIVARI DESIGN

PREVIEW CERSAIE

PROJECT

OUTDOOR TREND

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EditorialeProgetto CoverEconomia News AziendeAnteprima Cersaie Tendenze Interviste Progetti Outdoor Design Eventi

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Frame Blower by Cordivari Design

Fabio Felisi, Piet Billekens, Massimo Roj

Claudio MoltaniClaudio MoltaniRedazioneCarlotta RussoClaudio MoltaniClaudio MoltaniElviro Di MeoElviro Di MeoRedazioneCarlotta Russo

88DDN Design Diffusion News

Direttore editoriale/Managing EditorCarlo Ludovico [email protected]

Direttore responsabile/EditorFrancesca [email protected]

Progetto grafico e consulenza artisticaGraphic layout & art consultantFranco Mirenzi

Realizzazione graficaGraphic designerFabio RiccobonoAntonietta Scuotri

Redazione/Editorial staffClaudio [email protected]

Traduzione/TranslationChiara OmboniErika Serra

Hanno collaborato a questo numero:The following contributed to this issue: Cristina BucciElviro Di MeoFrancesca MelliniCarlotta Russo FRAME BLOWER

BY CORDIVARI DESIGN Cover

Design Diffusion World srlRedazioni/Editorial Offices Via Lucano 3, 20135 Milano Tel. 02/5456102Fax 02/54121243Internet: www.designdiffusion.comwww.designdiffusion.tvE-mail: [email protected]

Pubblicità/AdvertisingDDA Design Diffusion Advertising srlVia Lucano 3, 20135 MilanoTel. 02/5456102Fax 02/54121243

Ufficio traffico/traffic departmentDaniela D’[email protected] DirectorTeo [email protected]

Contabilità/AccountingNorberto Mellini [email protected]

Ufficio abbonamenti Tel. 02/5456102Fax 02/[email protected]

Editorial Office, OsakaIntermediaTS Bldg. 3-1-2 Tenma Kita-kuOsaka, JapanTel. 00816/3571525 - Fax 3571529

n. 88 settembre 2018Prezzo/Price 5,00 euro

Stampa/Printer Color ArtVia Industriale 24/26,25050 Rodengo Saiano (BS)

Spedizione in abbonamento postale - 45% - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB MilanoReg. Tribunale Milano n./Milan Court

Reg.No. 140 del 15 marzo 2001Printed in Italy

Distribuzione all’esteroSole agent for distribution AbroadA.I.E. - Agenzia Italiana di Esportazione spa - via Manzoni 12, 20089 Rozzano

(Mi) - tel. 02/5753911- fax 02/57512606 e-mail [email protected]

Associato all’Unione Italiana Stampa Tecnica

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OUTDOOR TREND

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LO STATO DELL’ARTE DELL’INDUSTRIA CERAMICA ITALIANATHE CURRENT SITUATION OF ITALIAN CERAMIC INDUSTRYConfindustria Ceramica ha presentato le indagini statistiche relative ai diversi comparti che compongono l’industria ceramica italiana. Sono 222 le indu-strie italiane di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglie e materiali refrattari attive nel 2017, che occupano 25.146 addetti (381 unità in più rispetto al 2016) e che hanno fatturato oltre 6,3 miliardi di euro complessivi.Le piastrelle di ceramica prodotte in Ita-lia. Sono 145 le aziende presenti sul suo-lo italiano, dove sono occupati 19.515 addetti (+2,9%, inversione di tendenza dal 2006), che nel corso del 2017 hanno prodotto 422 milioni di metri quadrati (+1,6%), tali da consentire vendite per 421,9 milioni di metri quadrati (+1,8%). Le vendite in Italia si posizionano a 83,7 milioni di metri quadrati (+1,1%), volu-mi che però rappresentano meno della metà del mercato interno pre crisi. In aumento i volumi esportati, ora pari a 338,2 milioni di metri quadrati (+1,9%). Il fatturato totale delle aziende cerami-che che producono in Italia raggiunge così i 5,5 miliardi di euro (+2,4%), deri-vante per 4,7 miliardi dalle esportazioni (+2,5%) - quota dell’85 % sul fatturato - e da 842 milioni di euro in Italia. Per il quarto anno consecutivo gli in-vestimenti sono in crescita: nel 2017 hanno raggiunto i 514,9 milioni di euro (+28,6% sul 2016; 1,8 miliardi nel quin-quennio), con una quota sul fatturato annuo pari al 9,3%, ai vertici dei settori

manifatturieri nazionali. Tra le ragioni, le opportunità date dalle misure di In-dustria 4.0, colte appieno dalle aziende del settore, il recupero di competitività attraverso tecnologie più evolute, l’am-modernamento degli stabilimenti e delle linee produttive, e la conseguente fiducia sulle prospettive del settore.L’internazionalizzazione produttiva.Sono 15 le società di diritto estero, con-trollate da 8 gruppi ceramici italiani, che nel 2017 hanno occupato 3.138 addetti in fabbriche estere che hanno prodotto 87 milioni di metri quadrati di piastrelle (+0,8%). Le vendite totali hanno gene-rato un fatturato di 862,1 milioni di euro (+0,8%), frutto di vendite per 469,9 mi-lioni di euro (-0,9%; quota del 54,5%) da attività in Europa e per la restante parte, 392,2 milioni di euro, da vendite in Nord America (+2,9%). Il 79,9% del fatturato totale deriva da vendite nel medesimo mercato sede della fabbrica.

La ceramica sanitaria. Sono 33 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria in Italia, 30 delle quali localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo). L’occupazione na-zionale è pari a 3.118 dipendenti (sta-bile), che ha realizzato una produzione pari a 4,27 milioni di pezzi (+4,5%). Il fatturato è di 353,3 milioni di euro (+6,1%), con vendite sui diversi mercati esteri pari a 159 milioni di euro (45% del totale, in crescita costante rispetto agli ultimi anni).

Confindustria Ceramica presented the statistical surveys on the various sectors that make up the Italian ceramic industry. There are 222 Italian manufacturers of ceramic tiles, sanitary ceramics, crockery and refractory materials active in 2017, with 25,146 employees (381 more compared to 2016) and an overall turnover of over 6.3 billion euro.Ceramic tiles produced in Italy There are 145 companies based in Italy, with 19.515 employees (with an increase of 2.9%, a trend reversal since 2006), which during 2017 produced 422 million square meters (+1.6%) of tiles, with sales of 421.9 million square meters (+1.8%). Sales in Italy amounted to 83.7 million square meters (+1.1%), amounts that, nevertheless, represent less than half of the domestic market before the crisis. Export sales have increased, now amounting to 338.2 million square meters (+1.9%). The total turnover of the Italy-based ceramic manufacturers thus reaches 5.5 billion euros (+2.4%), deriving for 4.7 billion from exports (+2.5%) - 85% of turnover - and 842 million euros from Italy. For the fourth consecutive year, investments have increased: in 2017, they reached 514.9 million euro (+28.6% compared to 2016, 1.8 billion in the five-year period), with sales revenues equal to 9.3 %, at the top of national manufacturing sectors.

Among the reasons, the opportunities given by the measures of Industry 4.0, fully exploited by the companies of the sector, through more advanced technologies, the modernization of the factories and production lines, and the consequent confidence on the prospects of the sector.The internationalization of productionThere are 15 companies under foreign law, controlled by 8 Italian ceramic companies, which in 2017 occupied 3,138 employees in foreign factories that produced 87 million square meters of tiles (+0.8%). Total sales generated revenues of 862.1 million euros (+0.8%), the result of sales of 469.9 million euros (-0.9%, 54.5%) from activities in Europe and for the remaining part, 392.2 million, from sales in North America (+2.9%). 79.9% of total turnover comes from sales in the same market where the factory is based. Sanitary ceramics There are 33 industrial companies producing sanitary ceramics in Italy, 30 of which are located in the district of Civita Castellana (Viterbo). National employment amounts to 3,118 employees (steady), with a production of 4.27 million pieces (+4.5%). Revenues amounts to 353.3 million (+6.1%), with sales in the various foreign markets amounting to 159 million (45% of the total, a constant increase over the last few years).

A cura della Redazione

ECONOMIA

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IL SISTEMA ARREDO BAGNO SI RACCONTA. E PROPONETHE BATHROOM FURNITURE SYSTEM HAS A LOT TO OFFERSi è tenuto a Firenze, nell’ambito dell’Assemblea an-nuale di Assobagno di FederlegnoArredo, l’incontro avente come filo conduttore “La gestione finanziaria per le PMI familiari italiane: criticità e opportunità”, mirato ad agevolare la crescita delle PMI dell’arredo-bagno made in Italy nella competitività mondiale, tra-mite la conoscenza di nuove fonti di finanziamento e strumenti economici alternativi. Ad analizzare la gestione finanziaria e gli scenari futuri delle impre-se sono intervenuti esperti di spicco del settore eco-nomico-finanziario come Massimo Solbiati, Partner Studio Coda&Solbiati, per mettere a fuoco lo scenario finanziario attuale, valutando opportunità e rischi per le aziende, Enrico Verdoscia, CEO Unicredit Leasing, per spiegare i vantaggi del Leasing, in particolare nell’industria 4.0, come strumento alternativo al fi-nanziamento degli investimenti, e Roberto Mancini, DG Commerciale Cerved, per un focus attento al cre-dit risk management, strategico per contenere i fabbi-sogni finanziari. Per quanto riguarda lo stato dell’arte del settore, prossimo in molte sue componenti all’im-pegno con il Cersaie (dove si registrano importanti rientri), la situazione vede registrare risultati positivi: Il mercato interno ha ripreso ulteriore vigore, soprat-tutto per Rubinetti, Accessori e Termoarredi, e vede nel 2017 una crescita del +1,5, come rileva il Centro Studi di FederlegnoArredo. Un fattore rilevante è le-gato alle manutenzioni residenziali che, anche grazie alla presenza del bonus ristrutturazioni, ha generato un aumento del + 0,5% del numero di interventi nel settore privato.Il successo italiano dei prodotti per il bagno si con-ferma con quote di esportazioni in crescita nei prin-cipali mercati. L’export nel 2017 rappresenta il 47% del fatturato complessivo, con un +1,1. In particolare sono i mercati europei che rispondono ai prodotti made in Italy, in primis la Francia (+ 4,1%) con un

Il presidente di Assobagno, Paolo Pastorino, e la sala del convegno

The president of Assobagno, Paolo Pastorino, and the conference hall

A cura della Redazione

ECONOMIA

valore di 219 milioni di euro, seguita dalla Germania (+2,8%) con 208,3 milioni; in flessione il Regno Unito (-3,8%) con 78,6 milioni, la Svizzera (-7%) con 64,1 milioni di euro e la Spagna, con 54,9 milioni di euro. Il Sistema Arredo Bagno si caratterizza per un elevato surplus commerciale, confermando la qualità “made in Italy” della produzione destinata all’estero. Come evidenziano i dati del Centro Studi di FederlegnoAr-

redo, vale nel complesso 2.696 milioni di euro. Un settore dinamico, che conta 959 aziende con 20.137 addetti. Infine, da una rilevazione del Centro Studi di FederlegnoArredo su un campione di aziende associa-te emerge infatti che il 47% delle imprese rispondenti nel 2017 ha effettuato investimenti in Ricerca & Svi-luppo per oltre 40 mln di euro, con numeri in crescita per l’arredobagno.

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It was held in Florence, as part of the Assobagno annual assembly of FederlegnoArredo, the meeting whose common thread was “La gestione finanziaria per le PMI familiari italiane: criticità e opportunità” (“Financial management for Italian family SMEs: critical issues and opportunities”), aimed at promoting the growth of Italian SMEs in the bathroom furniture industry - on global markets, through the knowledge of new sources of financing and alternative economic tools. To analyze the financial management and the future scenarios of the companies, were invited key experts from the economic-financial sector, such as Massimo Solbiati, Partner Studio Coda & Solbiati, to focus on the current financial scenario, evaluating opportunities and risks for companies, Enrico Verdoscia, CEO Unicredit Leasing, to explain the advantages of leasing, in particular in Industry 4.0, as an alternative

instrument to the financing of investments, and Roberto Mancini, General Manager of Cerved, for a focus on credit risk management, strategic to contain financial needs. When it comes to the sector, considering that the Cersaie fair is approaching (and several companies in the industry will be back), the results are quite encouraging: the domestic market has regained further strength, especially for taps, fixtures and design radiators, and sees in 2017 a growth of +1.5, as unveiled by the Study Center of FederlegnoArredo. An important factor is related to residential renovation which, thanks to the renovation bonus, generated a + 0.5% increase in the number of works in the private sector.The Italian success of bathroom products is confirmed by growing export shares in the main markets. Exports in 2017 represent 47% of total turnover, with an increase of +1.1. In particular,

the European markets appreciate Italian supplies, primarily France (+ 4.1%) with a value of 219 million euros, followed by Germany (+2.8%) with 208.3 million; the United Kingdom is down (-3.8%) with 78.6 million, Switzerland (-7%) with 64.1 million euros and Spain, with 54.9 million euros. The bathroom furniture system is characterized by a high commercial surplus, confirming the “made in Italy” quality of the production destined abroad. As shown by the data of the Study Center of FederlegnoArredo, it is worth overall 2,696 million euros. A dynamic sector that counts 959 companies with 20,137 employees. Finally, from a survey by the Centro Studi of FederlegnoArredo on a sample of member companies, it emerges that 47% of the involved companies, in 2017 made investments in Research & Development for over 40 million euros, with increasing numbers for the bathroom furnishings.

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ORGOGLIOSAMENTE ITALIANA. ANZI, TOSCANAPROUDLY ITALIAN. OR RATHER TUSCAN Nel 1968 nasceva una piccola realtà artigianale che, oggi, è diventata

un’azienda con 8.000 referenze in catalogo, che esporta il 60% della

sua produzione, e che ha appena inaugurato un impianto galvanico

all’avanguardia.

In 1968 a small artisan business was established, which today has

become a company with 8,000 supplies in the catalog, which exports

60% of its production, and which has just inaugurated a state-of-the-art

galvanic plant.

L’azienda è nata nel 1968 ad Ascia-no, nella provincia senese (dunque ben lontano dai tradizionali distretti bresciani e novaresi), per opera dei 3 soci fondatori (Renato Michelangioli, Armando Medina e Guido Mencarelli) come Rubinetterie Toscane 3M per poi arrivare nel 1989, all’attuale denomi-nazione. Una delle caratteristiche dell’azienda è sempre stata la capacità di puntare sulla ricerca progettuale e stilistica; già nel 1980, infatti, Rubinetterie Treemme ha svolto un ruolo pioneristicolanciando la moda del colore con la linea Arcobaleno, progettata con la collaborazione con lo studio Design Calonaci & Gazzei. In questi anni, ca-ratterizzati dall’ingresso della seconda generazione, l’azienda ha registrato una crescita esponenziale soprattut-to nell’esportazione consolidando la propria presenza nei paesi europei ed extra europei e conquistandone nuovi mercati oltre oceano. Una delle chia-vi di lettura di questo successo, oltre all’attenzione al design ed alla ricerca, è la conferma di un ciclo di produzione non solo totalmente italiano ma anche e soprattutto svolto all’interno dello stabilimento di Asciano. Rubinetterie Treemme ha ricevuto nu-merosi premi internazionali, assegnati ai vari progetti

A cura di Claudio Moltani

NEWS AZIENDE

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5mm _(design Ing.Castagnoli – Emanuel

Gargano – Marco Fagioli) è tra le linee

di riferimento e di maggior successo di

Treemme Rubinetterie.

5mm è lo spessore costante in cui

avviene, oltre alla fuoriuscita dell’acqua

dalla bocca, anche il passaggio

interno con tutte le sue dinamiche di

miscelazione. Questo brevetto permette

il passaggio dell’acqua in cinque

millimetri anche nella versione da piano.

L’utilizzo di un unico spessore per tutti

i componenti del rubinetto, per le leve

di comando e anche per le applicazioni

della serie rendono il design di 5mm

leggero ed elegante

5mm _ (design Ing.Castagnoli - Emanuel

Gargano - Marco Fagioli) it is one of the

most remarkable and successful lines of

Treemme Rubinetterie.

Five millimeters is in fact the thickness,

not only when the water flows out from

the spout, but also of the inner passage

with all its mixing dynamics. This patent

in fact allows the passage of water

in five mm also in the top-mounted

version. The use of a single thickness for

all the tap components, for the control

levers and also for the applications of

the series, make the 5MM design light

and elegant.

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per il design, la sostenibilità e la loro innovazione tecnologica: il Compassod’Oro ADI, il German Design Award, il Reddot Design Award l’ADI Ceramics Design Award, il Grand Design Etico e il Design Plus Award.

The company was founded in 1968 in Asciano, in the province of Siena (therefore far from the traditional factories of Brescia and Novara, northern Italy), by the three founders (Renato Michelangioli, Armando Medina and Guido Mencarelli) as Rubinetterie Toscane 3M, known since 1989 with the current name. One of the characteristics of the company has always been the ability to focus on design and stylistic research; in fact, already in 1980, Rubinetterie Treemme played a pioneering rolelaunching the fashion of color with the Arcobaleno line, designed in collaboration with the design firm

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22mm (design Ing.Castagnoli – Emanuel

Gargano – Marco Fagioli)

La particolarità di questa collezione

consiste in una nuova tecnologia di

miniaturizzazione delle parti tecniche:

22 mm infatti è il diametro per tutte

le parti del rubinetto, dall’erogatore

ai suoi comandi. Questo diametro

garantisce una grande leggerezza

estetica, una pulizia di segno e

un’elevata flessibilità di inserimento

all’interno di tipologie di lavabi

molto diversi tra loro. Per la massima

affidabilità tecnica ed ecologica la

collezione 22mm è stata realizzata in

acciaio inox Aisi 316L. I comandi sono

realizzati in una speciale lavorazione

per aumentare il livello di presa.

22mm (design eng.Castagnoli -

Emanuel Gargano - Marco Fagioli)

The feature of this collection consists

of a new miniaturization technology

of the technical parts, 22 mm in fact

is the diameter for all parts of the

tap, from the spout to its controls.

This diameter ensures a remarkably

light look, clean lines and a highly

flexible fitting within numerous types

of basins. For maximum technical

and ecological reliability the 22MM

collection is made of stainless steel

Aisi 316L. The controls are made using

a special process to improve the grip.

Calonaci & Gazzei. In these years, characterized by the entry of the second generation, the company has recorded an exponential growth especially in export sale, consolidating its presence in European and extra-European countries and reaching new markets overseas. One of the keys to reading this success, in addition to the attention to design and research, is the establishment of a production cycle not only totally Italian, but also and above fully all carried out within the Asciano factory. Rubinetterie Treemme has received numerous international awards, assigned to various projectsfor design, sustainability and their technological innovation: the Compass ADI, the German Design Award, the Reddot Design Award, the ADI Ceramics Design Award, the Grand Ethical Design and the Design Plus Award.

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A cura di Elviro Di MeoPh (portrait Massimo Roj): Filippo AvanderoSchizzo: courtesy Progetto CMR - Massimo Roj Architects

L’ARCHITETTURA PER IL BENESSERE THE ARCHITECTURE FOR WELLNESS “Le terme stanno tornando di moda per il fascino che questi luoghi esercitano su chi cerca esperienze sensoriali uniche. Rappresentano quasi un rifugio dalla vita frenetica delle città attuali, per ritrovare una dimensione dove la persona è protagonista unica e assoluta”. Parla Massimo Roj, fondatore Progetto CMR: la società italiana leader nel settore della progettazione integrata.

“The Spas have become fashionable again because of the appeal these places have on those looking for unique sensory experiences. They are almost a refuge from the hectic life of today’s cities, to rediscover a dimension where the person is the sole and absolute protagonist”. We have talked about it with Massimo Roj, founder of CMR Project, an Italian company leader in the sector of integrated design.

Tanti progetti per il mondo e una sola costante: dise-gnare luoghi in perfetta sintonia con la natura, rega-lando alle persone il piacere di ritrovarsi e di rigene-rarsi in spazi ameni, scoprendo l’ambiente ideale per il proprio confort psicofisico. Non solo resort e grandi alberghi, ma anche uffici dotati di ampie area relax, che si distinguono per l’originalità del segno e per la cura dei dettagli. È questa la filosofia progettuale di Massimo Roj, uno degli architetti più produttivi e versatili della sua generazione. Le soluzioni sperimen-tate in Cina, come il masterplan di Manjiangwan con il suo hotel diffuso e la presenza di acque termali o la spa dell’Hotel Spring Northern Shore, esprimono la vocazione verso un’architettura sostenibile, forte-mente radicata nella cultura locale, senza trascurare il contributo fornito dal design che - per Roj - è parte integrante dell’architettura stessa.

Nei suoi progetti, dalle strutture ricettive ai luoghi di lavoro, c’è sempre una grande attenzione agli spazi per il relax e il benessere. Non penso che que-sta sia soltanto una richiesta della committenza. Mi sbaglio?“No. Io credo che uno degli obiettivi di un architetto, qualunque sia la scala del progetto su cui sta lavo-rando, debba essere quello di creare spazi e oggetti che siano espressione non tanto dell’ego dell’auto-re, quanto della volontà di dar vita a qualcosa che faccia star bene chi andrà a utilizzare e vivere quei luoghi e quegli oggetti. Da questo deriva una grande cura per gli spazi più propriamente destinati al be-nessere della persona, anche in luoghi non canonici come gli uffici, per permettere alle persone stesse di rigenerarsi, staccare per un attimo la spina, per poi tornare ancora più ispirate e motivate alle proprie attività quotidiane”.

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A sinistra, l’architetto Massimo Roj e qui a fianco, i miscelatori Sense, disegnati per Ponsi

Left, architect Massimo Roj and here on the side, the Sense mixers, designed for Ponsi

Quest’attenzione si ritrova anche nel masterplan di Manjiangwan, in Cina, dove un’intera parte del progetto è occupata da una spa diffusa. Che cosa caratterizza il suo intervento? “Il progetto di Manjiangwan è un esempio di come il confronto tra culture, idee e visioni diverse possa ge-nerare risultati molto interessanti e anche inaspettati. Ci troviamo al confine tra la Cina e la Corea del Nord, su un’isola fluviale nel cuore di una riserva naturale dell’Unesco: un luogo dalla bellezza e dalla natura incontaminata. La richiesta iniziale del committente era quella realizzare tre torri a uso ricettivo; una so-luzione che, però, avrebbe rischiato di compromettere il contesto naturale circostante. Per questo, abbiamo proposto l’alternativa dell’hotel diffuso. È una formu-la che mantiene i tre hotel previsti originariamente, ma che predilige la distribuzione orizzontale delle ca-mere, divise in più complessi, che vanno a formare un vero e proprio villaggio, ottenendo così una maggiore integrazione tra il costruito e l’ambiente. Il primo ho-tel, rivolto ai giovani, con la reception collocata all’in-gresso del villaggio, gode anche della presenza di ac-que termali naturali, che abbiamo cercato di utilizzare al meglio, creando un percorso all’aperto dominato dal verde, proprio per offrire un contatto diretto tra l’uomo e la natura che lo circonda. Il secondo hotel ha l’ingresso sulla piazza centrale ed è rivolto principal-mente alle famiglie, mentre il terzo, per le persone più anziane e maggiormente desiderose di tranquillità, ha la reception nella parte terminale dell’isola, ed è immerso nel bosco”.

Perché nella città contemporanea si è riscoperto il culto dell’acqua tanto in voga nell’antichità classica?“Il culto dell’acqua, a mio avviso, non è mai andato

perso del tutto. È una tradizione che fa parte della nostra storia, in particolar modo in Italia e nelle aree dominate dagli antichi Romani, dove le thermae era-no una parte integrante delle città e della loro vita sociale. Credo, piuttosto, che oggi le terme stiano tor-nando di moda per il fascino che questi luoghi eserci-tano su chi cerca esperienze sensoriali e di benessere uniche, rappresentando quasi un rifugio dalla vita fre-netica delle città attuali, per ritrovare una dimensione dove la persona è protagonista unica e assoluta”.

Com’è riuscito a conciliare l’esigenza del com-mittente con il rispetto del paesaggio montano nell’Hotel Spring Northern Shore, in Cina?“L’hotel sorge in un contesto dove sono presenti tut-ti gli elementi naturali: dalla roccia delle montagne al fuoco del vulcano, fino all’acqua dei fiumi e dei ghiacciai. Per richiamare questa ricchezza di natura all’interno della struttura, abbiamo utilizzato materia-li tipici locali in tutti gli ambienti: nella hall d’ingresso, nei ristoranti, nelle camere. Uno dei ristoranti dell’al-bergo, ad esempio, è realizzato su un ponte vetrato, con tavoli e sedie trasparenti, in modo che gli ospiti possano ammirare il fiume che scorre sotto di loro, rafforzando il legame ideale con l’acqua e la natura”.

Che cosa contraddistingue la spa di questo grande albergo?“Anche qui, il rapporto con il contesto è di fondamen-tale importanza. Per la spa all’aperto, ci siamo ispirati ai tipici giardini orientali, combinando elementi natu-rali e artificiali con grande armonia. Grazie alla lungi-miranza del nostro committente, siamo anche riusciti a spingerci oltre, inserendo numerosi richiami giocosi all’interno del percorso. Volevamo dar vita a un luogo che fosse unico e irripetibile. Appena si accede all’ho-

tel e alla spa in particolare, la prima cosa che colpisce l’attenzione sono le tantissime paperelle gialle - una passione del nostro cliente – di varie dimensioni: da quelle minuscole delle vasche idromassaggio fino a quella di sei metri posizionata sul tetto dell’edificio. Siamo riusciti, inoltre, a recuperare vecchi attrezzi come una piccola ruspa lasciata abbandonata, tra-sformandola in una vasca termale. Abbiamo anche in-serito altre vasche che richiamano oggetti totalmente differenti, come la padella per cucinare le lumache o il classico pentolone usato dai cannibali, che viene solitamente rappresentato nelle vignette”.

Mi sembra che preferisca progetti di architettura al design? Come mai?“Sono laureato in architettura e il mio background è, inevitabilmente, legato a questo mondo, che non con-sidero però separato e indipendente dal design. Per come la vedo io, il design è parte integrante dell’ar-chitettura. Gli oggetti prodotti costituiscono l’ossatu-ra portante del più ampio disegno architettonico, in un’ottica che, riprendendo le famose parole di Rogers, va dal ‘cucchiaio alla città’”.

La linea di rubinetti Sense progettata per Ponsi è da considerarsi un’eccezione? “No, non è un’eccezione, rientra in quel percorso d’in-tegrazione tra discipline e scale di progettazione che ho appena citato. All’interno di Progetto CMR abbia-mo, infatti, una divisione dedicata al product design che sviluppa prodotti per migliorare la qualità della vita delle persone”.

Com’è nato il rapporto con l’azienda?“Siamo entrati in contatto con Ponsi qualche anno fa, in occasione di un design contest organizzato dal

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In questa pagina il masterplan di Manjiangwan, in Cina, dove Roj propone un concetto di ospitalità basato sull’hotel diffuso.

This page, the masterplan of Manjiangwan, in China, where Roj proposes a concept of hospitality based on the ‘scattered hotel’

Many projects around the world and one cornerstone: designing places in perfect harmony with nature, giving people the pleasure of finding themselves and regenerating in pleasant spaces, discovering the ideal environment for their psychophysical comfort. Not only resorts and large hotels, but also offices equipped with large relaxation areas, distinguishing for an original styke and a great attention to detail. This is the design philosophy of Massimo Roj, one of the most productive and versatile architects of his generation. The solutions experimented in China, such as the Manjiangwan master plan with its scattered hotel and thermal waters, or the Spa of the Hotel Spring Northern Shore, embody the vocation towards a sustainable architecture, strongly rooted in the local culture, without neglecting the contribution provided by the design which - according to Roj - is an integral part of the architecture itself.

In your projects - from accommodation facilities to workplaces - there is always a great attention to spaces for relaxation and well-being. I do not think this is just a request from the client. Am I wrong?“No. I believe that one of the objectives of an architect, whatever the scale of the project is, should be to create spaces and objects that are not just an expression of the author’s ego, but the will to give life to something that will make feel good the users of those places or objects. Hence the great care for

the spaces more properly designed for personal well-being, even in non-standard places such as offices, to allow people to regenerate themselves, take a break, and then come back more inspired and motivated to their own daily activities”.

This attention can also be found in the master plan of Manjiangwan, China, where a whole part of the project is occupied by a scattered Spa. What characterizes this project? “The Manjiangwan project is an example of how the comparison between different cultures, ideas and visions can generate very interesting and unexpected results. We are on the border between China and North Korea, on a river island in the heart of a UNESCO nature reserve: a place of beauty and unspoiled nature. The initial request of the client was to build three accommodation towers. A solution that, however, would have risked compromising the surrounding natural context. That’s why we have proposed the alternative of the scattered hotel. According to this concept, the three hotels originally planned are kept, but with an horizontal distribution of the rooms, divided into more complex, which form a real village, thus achieving greater integration between the built environment and the nature. The first hotel, addressed to young people, with the reception located at the entrance of the village, also enjoys natural thermal waters, which we tried to exploit, creating an outdoor path dominated

Politecnico di Milano, a cui noi abbiamo partecipato come giudici. Successivamente, si è sviluppato un rap-porto più stretto con l’azienda, che ha poi portato alla collaborazione per la linea Sense”.

Disegnerà altri oggetti per il bagno?“Spero di sì, c’è sempre spazio per nuove avventure e nuovi progetti. Al momento stiamo lavorando sul prototipo di un nuovo concetto di vasca da bagno per una grande ditta del settore. Ci auguriamo che possa vedere la luce molto presto”.

Andrà al Cersaie di Bologna?“Certo che andrò! A meno che non sia impegnato in uno dei miei viaggi in giro per il mondo, parteciperò molto volentieri”.

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by greenery, just to offer a direct contact between man and the nature surrounds him. The second hotel has an entrance on the central square and is mainly addressed to families, while the third, for older people who prefer peace and calm, has the reception in the end part of the island, and is immersed in the woods”.

Why the cult of water typical of classical antiquity has been rediscovered in the contemporary city?“The cult of water, in my opinion, has never been completely lost. It is a tradition that is part of our history, especially in Italy and in areas dominated by the ancient Romans, where the thermal baths were an

integral part of the cities and their social life. I rather think that today the thermal baths are coming back into fashion because of the charm these places have on those who look for unique sensory experiences and wellbeing, representing almost a refuge from the hectic life of today’s cities, to rediscover a dimension where the person is the only and absolute protagonist”.

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A cura della RedazioneServizio Fotografico: Jürgen Eheim

PROGETTI

LA GOCCIA E IL DESIGNTHE DROP AND THE DESIGNLa storia di Aquatio Cave Luxury Hotel & SPA di Sasso Caveoso, Matera comincia con una goccia, figura semplice e pura che con il suo incessante cadere plasma la materia, forma gli spazi, gli arredi, la struttura. Una goccia è infatti l’opera d’arte in bronzo di Kengiro Azuma “MU765G”, situata in uno dei due ingressi principali della struttura, che riassume nella sua sempli-cità il senso della vita attraverso la metafora del ciclo dell’acqua.E la sinuosità della goccia ha guidato il fare progettuale dell’architetto Simone Micheli durante la figurazione degli spazi interni, nella definizione degli arredi, e nella creazione dell’affascinante ed abile progetto illuminotecnico La goccia ha anche animato l’operato dell’architetto Cosimo dell’Acqua durante la realizzazione del progetto generale ed esecutivo del recupe-ro architettonico e distributivo del Borgo; l’architetto è intervenuto assieme alle imprese edili esperte in sistemi e tecniche costruttive locali non su un singolo edificio, ma su un sistema complesso che comprendeva palazzi, strade, grotte e cisterne. Fondamentale è stato elaborare un rilievo architettonico preciso degli interni, alcuni luoghi erano così impervi da rendere impossibile il posizionamento di stazioni di misurazione, pertanto si è proceduto con mezzi rudimentali. L’osservazione diretta dei segni antropici ci ha permesso la ricostruzione ideale del sistema di collegamenti e delle acque.

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La spettacolare presenza dell’acqua è enfatizzata dagli scavi e dalle volte

The amazing feature of water is enhanced by the excavations and vaults

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Simone Micheli ha firmato Il progetto di interior design ed illuminotecnico. Gli arredi, bianchi, flui-di, senza spigoli, fluttuano sui pavimenti. Gli scher-mi bianchi, che ricordano nel colore il latte di calce con cui i materani sanificavano gli interni delle loro abitazioni-grotta sono elementi funzionali alla distri-buzione degli spazi e all’alloggiamento di terminali d’impianti. Le superfici scavate e le volte sono state ripulite da licheni ed efflorescenze e riportate alla loro condizione iniziale di colore, come se lo scavo di quel-le parti fosse stato appena realizzato. Nella calcareni-te riportata al suo colore naturale, senza scialbature, senza intonaci, compaiono tracce di conchiglie fossili, proprio ad evidenziare la sua antica origine marina.

L’illuminazione proviene dal basso, attraverso corpi illuminanti discreti, posizionati in maniera strategica per creare effetti scenografici unici. Il centro benesse-re è lo spazio dove questo motto si esprime al meglio, infatti è un luogo suggestivo e occupa il cuore più profondo della struttura, recuperando locali ipogei risalenti al IX secolo. Il vano grotta più grande ospita la piscina bordo sfio-ro, intonacata con tecniche tradizionali. Le vecchie cisterne recuperate sono state trasformate in docce emozionali e una parte dei lettini é stata ricavata mo-dellando ergonomicamente il “tufo”. Non mancano spazi massaggio singolo e di coppia, hammam, sau-na, cabine estetiche, zone relax.L’acqua ritorna dove è

sempre stata a ricordare le vecchie conche che erano dislocate lungo tutto il costone, prima funzionali alla quotidianità della vita degli abitanti della contrada da cui prende il nome, ora spazi di lusso dedicati al benessere.

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Bagni e Spa sono ricavati da scavi nel tufo

Bathrooms and Spas are obtained from excavations in the tuff

The story of Aquatio Cave Luxury Hotel & SPA of Sasso Caveoso, Matera, begins with a drop of water; a simple, pure, incessantly cascading element which shapes matter and forms spaces, furnishings and the structure as a whole. A drop of water is portrayed in the bronze work of art produced by Kengiro Azuma and simply referred to as ‘MU 765 G’, located in one of the building’s two main entrances, this work conveys, in its simplicity, a sense of the meaning of life through the metaphor of the water cycle. The purity and sinuous lines of a drop of water inspired architect Simone Micheli’s designs during the creation of the interiors and furnishings, and his development of an expertly captivatin lighting system. With its intrinsic constancy and purity, the drop of water enlivened the work of architect Cosimo dell’Acqua during the realisation of the general and executive project for the architectural recovery and distribution of the area; the architect worked together with skilled building companies not on a single edifice, but on a complex system including palaces, streets, caverns and tanks. It was fundamental to elaborate a precise architectural survey of the interiors, some places were so arduous as to make the positioning of measurement stations impossible, so it was carried out with rudimentary means. The direct observation of the anthropic signs allowed the ideal reconstruction of the connections and water systems.