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Programma del concerto

Johann Sebastian BachOratorio di Natale BWV 248per soli, coro e orchestra

Oratorium tempore nativitatis Christidi Marco Brighenti

Testo Cantato

Biografia

Interpreti

Ensemble Vocale laBaroccaEnsemble laBarocca

Stagione Sinfonica

Concerto Straordinario n. 6

BachOratorio di Natale per soli, coro e orchestra BWV 248

Oratorio di Natale

Giovedì 19 Dicembre 2019 ore 20.30Duomo di Monza

Ensemble Vocale de laBarocca

Ensemble laBarocca

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Céline ScheenSoprano

Damien GuillonAlto

Benedikt KristjanssonTenore

Marco SaccardinBaritono

Jacopo FacchiniMaestro del Coro

Ruben JaisDirettore

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Composizione1734

Durata169’ ca.

Prima esecuzione delle sei CantateLipsia, 25 dicembre 1734, 26 dicembre 1734, 27 dicembre 1734, 1 gennaio 1735, 2 gennaio 1735, 6 gennaio 1735

Movimenti Prima parte: “Jauchzet, frohlocket” Seconda parte: “Und es waren Hirten in derselben Gegend” Terza parte: “Herrscher des Himmels, erhöre das Lallen”Quarta parte: “Fallt mit Danken, fallt mit Loben”Quinta parte: “Ehre sei dir, Gott, gesungen”Sesta parte: “Herr, wenn die stolzen Feinde schnauben”

Organico strumentale2 flauti, 4 oboi (1-2 d’amore, 3-4 da caccia), fagotto; 2 corni (anche corno da caccia), 3 trombe, timpani; basso continuo; archi

Weihnachtsoratoriumper soli, coro e orchestra BWV 248

(Parti Quinta e Sesta)

J o h a n n S e b a s t i a nEisenach (Germania), 1685 - Lipsia, 1750

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EdizioneBärenreiter

Solistisoprano, controtenore, tenore, baritono

Organico vocale Corosoprani, contralti, tenori, bassi

di Marco Brighenti

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Oratorium tempore nativitatis Christi

L’immagine del Cantor di Lipsia devoto confezionatore di cantate domenicali composte a sola gloria di Dio, umile scrivano fra i gemiti della numerosa prole, pago del solo presti-gio regionale, appartiene oramai definitivamente al cassetto polveroso della pubblicistica dell’ottocento tedesco luterano. Sappiamo ora quanto afflitto fosse Bach dalla “galera” del-le incombenze chiesastiche settimanali, quanto tenesse pervicacemente (anche se a volte maldestramente, come dimostra la lettera del 1733 ad Augusto III) a migliorare la propria condizione sociale, quanto ambisse a un incarico all’università cittadina, quanto uscisse copiosa dal suo scrittoio la musica per celebrare principi e nobili da cui cercava protezione sociale. Sappiamo quanto fosse conflittuale il rapporto con il consiglio comunale della città di Lipsia, di cui era un dipendente: con quale zelo riformatore gli onesti amministratori del-la città gli rinfacciavano l’assenteismo e la “bassa produttività”. Le miserie di un impiegato della musica, in lotta contro l’idra dell’amministrazione perché la sua arte potesse alzarsi alla dignità che meritava (a Cöthen, per la richiesta di un congedo lavorativo era stato addi-rittura arrestato!). Appartenente oramai al secolo precedente il ricordo delle devastazioni della Guerra di Trent’anni (quella i tedeschi chiamano ancora la Grande Guerra) i nemici di Bach non erano sconvolgimenti politici, regimi totalitari, un tiranno o la penna al vetriolo di qualche critico, ma piuttosto lo zelo contabile di piccoli e onesti amministratori locali, forza burocratica cieca per definizione a ogni manifestazione di genio. Possiamo noi non comprenderlo, alle nostre latitudini e ai nostri tempi?

Dopo gli anni trascorsi a Cöthen (1717-1723) Bach era stato nominato Cantor della città di Lipsia nel 1723. Nella città sassone Bach doveva occuparsi della musica delle due massime chiese della città (San Tommaso e San Nicola) ma non solo: a differenze di un Kapellmeister il Cantor aveva una funzione anche didattica, tra cui per esempio l’insegnamento del latino, per i giovani allievi della scuola. Perfetta per inquadrare il motivo della insofferenza di Bach rimane la frase del borgomastro Stieglitz: “la scuola ha bisogno di un Cantor, non di un Ca-pellmeister, ancorché ovviamente debba conoscere la musica”.

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Per innalzarsi dalla carica di Cantor, Bach compose anche il Kyrie e il Gloria della Messa in Si minore e presentò nel 1733 lo spartito al re Augusto III di Polonia, con la speranza di diventare compositore di corte.Per le festività natalizie del 1734 Bach compose l’Oratorium tempore nativitatis Christi (BWV 248) la cui esecuzione era prevista nelle due chiese principali della città (al mattino e al pomeriggio) divisa in sei parti: per il 25, 26 e 27 dicembre le prime tre parti che narrano la storia della natività secondo il Vangelo di Luca, la festa della circoncisione e nominazione secondo il Vangelo di Luca (1 gennaio), la prima domenica dell’anno (nel 1735 il 2 gennaio) e l’Epifania (6 gennaio) la storia dei tre Re Magi secondo il Vangelo di Matteo. In questo oratorio Bach fa un larghissimo uso della pratica della parodia, che consisteva nell’utilizzo di musica scritta in precedenza, cui, evidentemente, il nuovo testo si adattava metricamente. Tale pratica comportava un’assoluta interscambiabilità tra testi sacri e pro-fani, elemento che ha a lungo tempo stupito la musicologia. Vero è, invece, ciò che tale pra-tica dimostra: essersi persa nell’epoca cosiddetta barocca, rispetto a quanto era ancora nel 1500, una precisa differenza stilistica tra musica sacra e profana, che vanno a distinguersi piuttosto per la situazione esecutiva.

Proprio l’ansia di accreditarsi presso l’Elettore di Sassonia aveva fatto comporre tra il 1733 e il 1734 a Bach tre cantate celebrative per compleanni e anniversari della casa regnan-te. Si tratta di Lasst uns sorgen, lasst uns wachen BWV 213 (sul celebre topos “Ercole al bivio”), scritta per il compleanno del principe ereditario Friedrich Christian (5 settembre 1733), Tönet, ihr Pauken! Erschallet, Trompeten! BWV 214, composto per il compleanno dell’arciduchessa Maria Josepha, principessa di Sassonia e regina di Polonia, eseguito l’otto dicembre 1733 e di Preise dein Glücke, gesegnetes Sachsen (BWV 215) composta da Bach per celebrare l’anniversario dell’elezione di Augusto III quale re di Polonia il 5 ottobre 1734. Queste tre cantate, insieme alla cantata perduta BWV 248a costituiscono la maggior parte delle musiche di cui l’Oratorio di Natale è una parodia.Per esempio il celebre coro iniziale Jauchzet, frohlocket (Giubilate, esultate) deriva da quel-lo della cantata BWV 214 Tönet, ihr Pauken! Erschallet, Trompeten! (Suonate, voi timpani! Eccheggiate trombe). Sono parodie i cori introduttivi delle parti I, III e IV, otto delle nove arie solistiche, il duetto di soprano e basso Herr, dein Mitleid, dein Erbarmen, (III, n. 29), l’aria per soprano con altro soprano in eco e oboe concertante Flösst, mein Heiland, flösst dein Namen (IV, n. 39) e il terzetto per soprano, contralto e tenore Ach, wann wird die Zeiterscheinen (V, n. 51).Originale è solo un’aria, quella per contralto con violino solo Schliesse, mein Herze, dies selige Wunder della parte III (n. 31) che corrisponde ai versetti del Vangelo “Maria serbava queste cose nel suo cuore”, un’aria di intenso intimismo che dà in modo sublime voce al personaggio di Maria, silente nei testi sacri. Si ritengono inoltre originali, la Sinfonia

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introduttiva della seconda parte, dal carattere delicatamente pastorale, i corali, e i recitativi (accompagnati o secchi) dell’Historicus, la voce dell’evangelista (tenore) che narra gli eventi, come già nelle Passioni. I testi delle arie, che sviluppano un particolare stato d’animo di un personaggio si devono probabilmente a Christian Friedrich Henrici, detto Picander, e in parte a Bach stesso.Nonostante la divisione in sei parti e i massicci prestiti da altre composizioni, Bach riesce a donare un carattere unitario attraverso la scelta tonale, per cui la I, III e VI sono in Re mag-giore, la II in Sol maggiore, la IV in Fa maggiore, la V in La maggiore. La strumentazione è ricchissima, ora per sostenere il carattere festoso (trombe e timpani), ora per guidarci in un clima pastorale (oboi d’amore e flauti, strumenti pastorali per eccellenza).

Come nella migliore musica di Bach si ripete il miracolo in cui si uniscono la sapienza con-trappuntistica ad una comunicatività musicale capace di volgere il fedele alla devozione.

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Ehre sei dir, Gott, gesungen,dir sei Lob und Dank bereit’.Dich erhebet alle Welt,weil dir unser Wohl gefällt,weil anheutunser aller Wunsch gelungen,weil uns dein Segen so herrlich erfreut.

Si canti gloria a te, Dio,a te lode e ringraziamento.Il mondo intero ti esalta,perché ti piace il nostro benessere,perché oggiogni nostro desiderio è esaudito,perché la tua benedizione così gloriosamente ci rallegra.

V PARTEN. 43 - CORO

Da Jesus geboren war zu Bethlehem im jüdischen Lande zur Zeit des Königer Herodis, siehe, da kamen die Weisen vom Morgenlande gen Jerusalem und sprachen:

Poiché Gesù era nato a Betlemmein Giudea al tempo del re Erode, ecco che giunsero a Gerusalemme i Magi d’Oriente e dissero:

N. 44 - RECITATIVO(Tenore) Evangelista

Dov’è il neonato re dei Giudei? Dov’è?Wo ist der neugeborne König der Jeden? Wo? Wo?

N. 45 - CORO e RECITATIVO(Contralto solo, Coro)

CORO

CONTRALTOSucht ihn in meiner Brust,hier wohnt er, mir und ihm zur Lust!

Cercatelo nel mio petto,qui Egli abita, per delizia mia e sua.

Perché noi abbiamo visto in Oriente la sua stella e siamo giunti per adorarlo.

Wir haben seinen Stern gesehen im Morgenlande, und sind kommen, ihn anzubeten.

CORO

Wohl euch, die ihr dies Licht gesehen,es ist zu eurem Heil geschehen!Mein Heiland, du, du bist das Licht,das auch den Heiden scheinen sollen,und sie, sie kennen dich noch nicht,als sie dich schon verehren wollen.Wie hell, wie klar muß nicht dein Schein,geliebter Jesu, sein!

Felici voi che avete visto quella luce,è per la vostra salvezza che è accaduto!Mio salvatore, tu, tu sei la luceche deve brillare anche per i pagani,ed essi, che ancora non ti conoscono,mentre già desiderano adorarti.Quanto splende, quanto brilla la tua stella,Gesù mio amato!

CONTRALTO

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Dein Glanz all Finsternis verzehrt,die trübe Nacht in Licht verkehrtLeit uns auf deinen Wegen,daß dei Gesicht und herrlichs Lichtwir ewig schauen mögen!

Il tuo splendore annulla ogni tenebra,trasforma l’oscura notte in luce.Ci conduce sulla tua via,perché noi si possa contemplare in eterno il tuo volto e la splendentissima tua luce.

N. 46 - CORALE

Erleucht auch meine finstre Sinnen,erleuchte mein Herzedurch der Strahlen klaren Schein!Dein Wort soll mir die hellste Kerzein allen meinen Werken sein;dies lasset die Seele nichts Böses beginnen.

Illumina anche i cupi miei sensi,illumina il mio cuorecon lo splendore dei tuoi raggi!La tua parola sia per me la più luminosa candela in tutte le mie azioni;fa che la mia anima sia al riparo dal male.

N. 47 - ARIA(Basso)

Da das der König Herodes hörte, erschrak er und mit ihm das ganze Jerusalem.

Allorché il re Erode ebbe ascoltato ciò, si spaventò e con lui tutta Gerusalemme.

N. 48 - RECITATIVO(Tenore) Evangelista

Perché vi spaventate?Come può mai la presenza del mio Gesùsvegliare in voi una tale paura?Dovreste al contrariorallegrarvi ancor più di tutto ciò,perché Egli ha permesso,d’apportare la salvezza agli uomini!

Warum wollt ihr erschrecken?Kann meines Jesu Gegenwarteuch solche Furcht erwecken?O! solltet ihr euch nichtvielmehr darüber freuen,weil er dadurch verspricht,der Menschen Wohlfahrt zu verneuen.

N. 49 - RECITATIVO(Contralto)

Und ließ versammlen alle Hohepriester und Schriftgelehrten unter dem Volk und erforschete von ihnen, wo Christus sollte geboren werden.Und sie sagten ihm: Zu Bethlehem im jüdischen Lande; denn also stehet geschrieben durch den Propheten:Und du Bethlehem im jüdischen Lande, bist mitnichten die kleineste unter den Fürsten Juda; denn aus dir soll mir kommen der Herzog, der über mein Volk Israel ein Herr sei.

E dopo che ebbe riunito tutti i grandi sacerdoti e gli scribi assieme al popolo, li interrogò per sapere dove Cristo era nato.Ed essi gli risposero: “A Betlemme, in Giudea; perché così sta scritto nei profeti:E tu Betlemme, in Giudea, non sei certo la più inferiore tra le contrade principesche di Giudea, perché da te dovrà giungere il duca che regnerà sul mio popolo d’Israele”.

N. 50 - RECITATIVO(Tenore) Evangelista

Ach, wenn wird die Zeit erscheinen?Ach, wenn kömmt der Trost der Seinen!Schweigt, er ist schon wirklich hier!Jesu, ach so komm zu wir!

Ah, quando giungerà il tempo predetto?Ah, quando apparirà la consolazione del suo popolo!Tacete, Egli è già tra noi!Gesù, vieni dunque a me!

N. 51 - TERZETTO(Soprano, Contralto, Tenore)

Mein Liebster herrschet schon.Ein Herz, das seine Herrschaft liebetund sich ihm ganz zu eigen gibet,ist meines Jesu Thron.

La più amata delle creature già regna.Un cuore che ama il suo regno,e si concede tutto a lui,è il trono del mio Gesù.

N. 52 - RECITATIVO(Contralto)

Zwar ist solche Herzensstubewohl kein schöner Fürstensaal,sondern eine finstre Grube;doch, sobald dein Gnadenstrahlin denselben nur wird blinken,wird es voller Sonnen dünken.

Questa dimora nel cuorenon è una splendente sala principescama un’oscura caverna;non appena però il tuo raggio benedettorilucerà e brillerà in essa,tutto sembrerà pervaso di sole.

N. 53 - CORALE

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Signore, quando fremono d’ira i superbi nemici,fa sì che nella più sicura fede,si possa noi attendere la tua potenza e il tuo aiuto.Noi vogliamo aver fiducia soltanto in te,per poter sfuggire agli aguzzi artiglidel nemico senza esser danneggiati.

Herr, wenn die stolzen Feinde schnauben,so gib, daß wir im festen Glaubennach dieser Macht und Hülfe sehn!Wir wollen dir allein vertrauen,so können wir den scharfen Klauendes Feindes unversehrt entgehn.

VI PARTEN. 54 - CORO

Evangelist: Da berief Hemdes die Weisen heimlich und erlernet mit Fleiß von ihnen, wenn der Stern erschienen wäre. Und weiset sie gen Bethlehem und sprach:Herodes: Ziehet hin und forschet fleißig nach dem Kindlein, und wenn ihrs findet, sagt mirs wieder, daß ich auch komme und es anbete.

Evangelista: Allora Erode riunì in disparte i Magi, ansioso d’apprendere da loro quando era apparsa la stella. Poi li rimandò a Betlemme e disse:Erode: Andate e cercate diligentemente il fanciullino, e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io possa venire ad adorarlo.

N. 55 - RECITATIVO(Tenore, Basso)

Du Falscher, suche nur den Herrn zu fällen,nimm alle fasche List,dem Heiland nachzustellen;der, dessen Kraft kein Mensch ermißt,bleibt doch in sichrer Hand.Dein Herz, dein falsches Herz ist schon,nebst aller seiner List, des Höchsten Sohn,den du zu stürzen suchst, sehr wohl bekannt.

Uomo falso, cerchi soltanto di perdere il Signore,impieghi qualsiasi falsa perfidia,per attentare al Salvatore;Egli la cui forza nessuno può misurare,resta però in mani sicure.Il tuo cuore, il tuo cuore falso,con tutta la sua perfidia, al Figlio dell’Altissimo,che tu cerchi d’abbattere, è già ben noto.

N. 56 - RECITATIVO(Soprano)

Nur ein Wink von seinen Händenstürzt ohnmächtger Menschen Macht.Hier wird alle Kraft verlacht!Spricht der Höchste nur ein Wort,seiner Feinde Stolz zu enden,o, so müssen sich sofortSterblicher Gedanken wenden.

Un semplice cenno delle Sue maniannienta il potere dell’uomo impotente.Davanti a Lui ogni forza appare derisa!Basta che l’Altissimo pronunci una sola parola,perché abbia fine la superbia dei suoi nemici,devono quindi subitocambiare i pensieri dei mortali.

N. 57 - ARIA(Soprano)

N. 58 - RECITATIVO(Tenore) Evangelista

Als sie nun den König gehöret hatten, zogen sie ihn. Und siehe, der Stern, den sie im Morgenlande gesehen hatten, ging vor ihnen hin, bis daß er kam und stund oben über, da das Kindlein war. Da sie den Stern sahen, wurden sie hoch efreuet und gingen in das Haus und funden das Kindlein mit Maria, seiner Mutter, und fielen nieder und beteten es an und taten ihre Schätze auf und schenkten ihm Gold, Weihrauch und Myrrhen.

Dopo che ebbero ascoltato il re, se ne andarono. Ed ecco, la stella, che essi avevano visto in Oriente, procedere dinanzi a loro sino a fermarsi ove stava il fanciullino. Non appena essi videro la stella, si rallegrarono grandemente e entrarono nella casa e trovarono il fanciullino con Maria, sua madre, e caddero in ginocchio e l’adorarono e gli offrirono i loro tesori e gli donarono oro, incenso e mirra.

Ich steh an deiner Krippen hier,o Jesulein, mein Leben;ich komme, bring und schenke dir,was du mir hast gegeben.Nimm hin! es ist mein Geist und Sinn,Herz, Seel und Mut, nimm alles hin,und laß dirs Wohlgefallen!

Io sto presso la tua mangiatoiao mio piccolo Gesù, vita mia.Io giungo, porto e dono a te,quanto tu mi hai dato.Prendilo! È il mio spirito e il mio senso,il mio cuore e la mia anima, e il mio coraggio, prendi tutto e disponi di essi a tuo piacere!

N. 59 - CORALE

Und Gott befahl ihnen im Traum, daß sie sich nicht sollten wieder zu Herodes lenken, und zogen durch einen ändern Weg wieder in ihr Land.

E Dio ordinò loro in sogno di non far ritorno da Erode, e quindi s’avviarono verso le loro terre d’origine per un’altra strada.

N. 60 - RECITATIVO(Tenore) Evangelista

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So geht! Genug, mein Schatz geht nicht von hier,er bleibet da bei mir,ich will ihn auch nicht von mir lassen.Sein Arm wird mich aus Liebmit sanftmutsvollem Triebund grösßter Zärtlichkeit umfassen;er soll mein Bräutigam verbleiben,ich will ihm Brust und Herz verschreiben.Ich weiß gewiß, er liebet mich,mein Herz liebt ihn auch inniglichund wird ihn ewig ehren.Was könnte mich nun für ein Feindbei solchem Glück versehren!Du, Jesu, bist und bleibst mein Freund;und werd ich ängstlich zu dir flehn:Herr, hilf! So laß mich Hülfe sehn!

Andate, orsù! Il mio cuore non s’allontana da qui,rimane presso me;io non lascerò che esso mi abbandoni.Il suo braccio m’avvolgerà d’amorecon dolcissima spontaneità!e con la più grande tenerezza;resterà per me il promesso sposo,io voglio affidargli il petto e il cuore mio.Ben so io quanto egli mi ama,il mio cuore lo ama pure nelle sue più intime fibree lo onorerà in eterno.Quale nemico potrà maiturbare una tale felicità?Tu, Gesù, sei e rimani il mio amico;e qualora nell’angoscia io dovessi implorarti:o Signore, aiutami! Non ricusarmi il tuo soccorso.

N. 61 - RECITATIVO(Tenore)

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Nun mögt ihr stolzen Feinde schrecken;was könnt ihr mir für Furcht erwecken?Mein Schatz, mein Hort ist hier bei mir.Ihr mögt euch noch so grimmig stellen,droht nur, mich ganz und gar zu fällen,doch seht! mein Heiland wohnet hier.

Ora potete cercare di spaventarmi, superbi nemici;ma quale paura potreste mai vegliare in me?Il mio tesoro, il mio rifugio è qui presso di me.Assumete pure un aspetto tanto feroce,cercate pure d’indurmi tutto intero all’errore,guardate però! Il mio Salvatore abita in me.

N. 62 - ARIA(Tenore)

Che mai possono fare i terrori dell’inferno,che mai può compiere contro di noi il mondo e il peccato, dal momento che noi siamo nelle mani di Gesù?

Was will der Höllen Schercken nun,Was will uns Welt und Sünde tun,da wir in Jesu Händen ruhn?

N. 63 - RECITATIVO(Soprano, Contralto, Tenore, Basso)

N. 64 - CORALE

Ora siete tutti appieno vendicatirispetto alla orda dei vostri nemici,perché Cristo ha infrantotutto quanto era contro di voi.Morte, diavolo, peccato e infernotutto e per sempre Egli ha fiaccato;presso Dio ha trovato il suo postoil genere umano.

Nun seid ihr wohl gerochenau eurer Feinde Schar,denn Christus hat zerbrochen,was euch zuwider war.Tod, Teufel, Sund und Höllesind ganz und gar geschwächt;bei Gott hat seine Stelledas menschliche Geschlecht.

(Traduzione di Luigi Bellingardi)da flaminioonline.it

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1685/92 - Nasce il 21 mar-zo a Eisenach in Turingia in una famiglia da generazioni legata al mondo della mu-sica. Si ritiene che il padre, Ambrosius, musicista civico, gli abbia trasmesso i primi rudimenti di violino e clavi-cembalo. Frequenta la scuo-la di latino.

1693/95 - Dopo la morte dei genitori, è accolto a Ohrdruf dal fratello Johann Christo-ph, che gli impartisce lezio-ni di organo e clavicembalo iniziando così a scoprire le composizioni dei principali autori tedeschi, francesi e italiani.

1699 - Vince una borsa per studiare nella prestigio-sa scuola di San Michele a Lüneburg dove perfeziona i suoi studi musicali e studia

la lingua francese e italiana. A questo periodo risalgono le sue prime composizioni.

1703 - Bach viene assun-to come musicista di corte presso la Cappella del Duca di Weimar Giovanni Ernesto III. Accetta anche l’incarico come organista nella chiesa locale.

1705 - Intraprende un viag-gio a Lubecca di 400 chilo-metri compiuti a piedi per ascoltare il famoso organi-sta e compositore Dietrich Buxtehude, di cui è ammi-ratore. Diventa organista di San Biagio a Muhlhausen, dove compone numero-si pezzi per organo e varie Cantate per le funzioni sa-cre. Poco dopo si dimette per dissidi con i superiori, trasferendosi alla Corte di Sassonia-Weimar come or-ganista, violinista e violista.

Prosegue la composizione di musiche organistiche. Studia e trascrive le musi-che italiane, soprattutto di Vivaldi, Benedetto Marcel-lo, Frescobaldi e Bonporti.

1713/17 - Tiene concerti a Dresda, Halle e Lipsia. I rap-porti col Duca di Sassonia-Weimar diventano insoste-nibili per Bach che viene addirittura arrestato per un mese. Dopo esser stato rilasciato, assume la carica di maestro di cappella alla Corte riformata (di confes-sione calvinista) di Leopoldo di Anhalt-Köthen. In questo periodo riesce a dedicarsi con più cura e tranquillità alla musica strumentale, componendo fra l’altro i sei Concerti Brandeburghesi e il primo volume del Clavicem-balo ben temperato.

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1721 - Morta la prima mo-glie Maria Barbara, sposa la cantante Anna Magdalena Wulcken da cui Bach avrà tredici figli. Solo sette però raggiungeranno la maggiore età. In questi anni si dedica alla composizione delle ce-lebri Suite per violoncello e alle Suite inglesi per tastie-ra. L’anno successivo inizia a lavorare invece alle Suite francesi.

1723 - La morte di Johann Kuhnau lascia libero l’incari-co di Cantor nella chiesa di San Tommaso a Lipsia rima-sto libero dopo. Pur essendo considerato un compositore di secondo piano dalle au-torità della città, Bach viene prescelto come successore superando compositori del calibro di Johann Friedrich Fasch e Georg Philipp Tele-mann. L’incarico di Cantor e Director Musices richiede che Bach non soltanto in-segni musica agli allievi lo-cali ma che fornisca musica sacra (Cantate e Passioni) per le due chiese locali: San Tommaso e San Nicola. A questi primi mesi di lavo-ro appartiene il Magnificat BWV 243.

1727 - Compone ed ese-gue per la prima volta nella Chiesa di San Tommaso la Passione secondo Matteo BWV 244. Questo capola-voro verrà poi eseguito nel 1829 da Felix Mendelssohn, in una storica rappresen-tazione che darà inizio alla riscoperta del grande reper-torio bachiano.

1729 - Assunta la direzione del Collegium Musicum uni-versitario, riprende a scri-vere musica strumentale di vario genere da eseguire nel celebre Cafè Zimmermann, principale salotto illuminista della città. Compone con-certi per violino, clavicem-balo e oboe, nella maggior parte dei casi trascritti da composizioni precedenti.

1733 - Si dedica alla com-posizione della Messa in Si minore che completerà negli anni successivi, data la straordinaria complessità strutturale e compositiva dell’opera. Studia i problemi di contrappunto, che affron-ta con il secondo volume del Clavicembalo ben tempera-to, i Corali organistici e le Variazioni Goldberg.

1733/35 - Compone il ciclo di sei parti Oratorio di Na-tale BWV 248, eseguito per la prima volta a Lipsia nella Chiesa di San Tommaso.

1740/45 - Segue numerosi studenti dando loro lezioni private di composizione e strumento. Nonostante ciò, non ha lasciato testi didatti-ci ad uso delle generazioni successive.

1747 - È ospite a Potsdam di Federico II di Prussia, dal quale riceve grandi onori per le sue improvvisazioni. Ritornato a Lipsia, gli invia l’Offerta musicale, capola-voro contrappuntistico su un tema scritto dallo stesso imperatore.

1749 - La sua vista si affie-volisce sempre più. Inutili risultano le operazioni ten-tate da un oculista inglese, John Taylor, lo stesso che pochi anni dopo operò Hän-del.

1750 - Muore la sera del 28 luglio per cause non ancora del tutto chiarite.

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Grazie all’appoggio della Fondazione Nany Philipart, Céline Scheen ha completato la sua formazione alla Guildhall Scho-ol of Music and Drama di Londra con Vera Rosza. Si esibisce regolarmente con Musica Antiqua Köln e Reinhard Gœbel in Germania, in Francia e in Italia. Con questa formazione, ha registrato la musica del film Le Roi danse di Gérard Corbiau.Con l’Orchestra Filarmonica di Liège, diretta da Louis Lan-grée, ha cantato le Messe di Mozart, Peer Gynt di Grieg e alcune arie d’opera di Mozart in duo con José van Dam al Teatro Royal de La Monnaie.Céline Scheen ha registrato diversi Cd con Christophe Rousset, Christina Pluhar, Philippe Pierlot o ancora Damien Guillon e il suo gruppo Le Banquet Céleste (Affetti Amorosi dedica-to a G. Frescobaldi e il Psalm 51 di J.S. Bach). Tra gli altri, si esibisce con Collegium 1704 di Vaclav Luks, con cui ha appena cantato Matthäus-Passion; i Talens Lyriques di Christophe Rousset, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations di Jordi Savall, Musica Antiqua Köln di Reinhardt Goebel, L’Arpeggia-ta di Christina Pluhar. Ha cantato per i Festivals di Bruxelles, Halle e di Rheingau, Baden-Baden e in prestigiose sale come la Philharmonia di Colonia; Wiener Konzerthaus, Wigmore Hall di Londra, alle Carnegie Hall e Walt Disney Concert Hall negli Stati Uniti.

Céline Scheen Soprano

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Damien Guillon Alto

Damien Guillon ha iniziato il suo apprendistato musicale alla Maîtrise de Bretagne prima di continuare la sua formazione al Baroque Music Centre di Versailles dove ha perfezionato la tecnica vocale. Ha studiato clavicembalo e organo e ha appro-fondito l’interpretazione della musica antica con insegnanti ri-conosciuti come Howard Crook, Jérôme Corréas, Alain Buet e Noëlle Barker, prima di essere ammesso alla Schola Cantorum Basiliensis dove si è perfezionato con Andreas Scholl. Le sue qualità vocali e musicali gli hanno permesso di essere invitato regolarmente ad esibirsi sotto la direzione di molti direttori rino-mati come William Christie, Vincent Dumestre, Emmanuelle Haïm, Bernard Labadie, Jean-Claude Malgoire, Paul McCreesh, Hervé Niquet, François-Xavier Roth, Christophe Rousset, Jordi Savall, Masaaki Suzuki e Philippe Herreweghe. Il suo repertorio è vasto e comprende la musica vocale del Rinascimento inglese, i grandi oratori e opere italiane del periodo ba-rocco e il repertorio sacro tedesco.Nel 2009 ha fondato Le Banquet Céleste, un ensemble con il quale ha svolto un lavoro meti-coloso sul repertorio barocco, riunendo attorno alla sua personalità un team di solisti vocali e strumentali di grande talento.La sua discografia è molto ampia e comprende la Messa in Si minore di JS Bach con il Colle-gium Vocale Gent ed Herreweghe, un disco di Cantate di J.S. Bach con Pigmalione (Köthener Trauermusik 244, Harmonia Mundi), musiche di Frescobaldi (“Affetti Amorosi”), Vivaldi e Bach per Glossa. Nel settembre 2018 è stata pubblicata Maddalena ai piedi di Cristo di Cal-dara per Alpha Classics, premiata con un Classica Shock. Guillon è riconosciuto anche come direttore d’orchestra ed è invitato a dirigere La Mad-dalena ai piedi di Cristo con Les Musiciens du Paradis, il Magnificat di JS Bach con Café Zimmermann, un programma di cantate di Bach al Festival de Saintes con il Collegium Vo-cale Gent su invito di Herreweghe, il Requiem di Bouteiller con il Concert Spirituel di Hervé Niquet e, con il suo ensemble, Aci e Galatea di Handel in versione teatrale presso il Centre Lyrique d’Alvernia, all’Opéra Avignon, al Festival La Chaise Dieu e al Festival di Beaune. Nel 2019, ha diretto San Giovanni Battista di Stradella in tournée con Angers-Nantes Opéra e una serie di concerti della Johannes Passion.

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È nato a Húsavík in Islanda. Ha iniziato a studiare canto con sua madre, Margrét Bóasdóttir, alla Reykjavik Academy of Singing and Vocal Arts, dove si è diplomato nel 2007. Ha continuato studiando con Scot Weir alla Hochschule für Mu-sik “Hanns Eisler” di Berlino e seguendo masterclass in giro per l’Europa. Ha vinto il primo premio della International Bach Vocal Com-petition a Greifswald nel 2011 e poi, nel 2012, l’Audience Award all’International Bach Competition a Lipsia. Nel 2019 ha ricevuto l’OPUS Klassik award nella categoria “Innovative Concert”. In qualità di solista, si è esibito in alcune delle più prestigiose sale da concerto in Europa e Stati Uniti. Ha lavorato con alcuni dei più acclamati direttori, come Reinhard Goebel, Reinbert de Leeuw, Vaclav Luks, Christoph Spering, Peter Dijkstra, Hans-Christoph Rademann e Philipe Herreweghe. Quest’anno ha pubblicato il suo primo disco da solista Drang in die Ferne, che ha ricevuto molti elogi dai critici in Germania. Il programma del disco è un mix di canzoni popolari islan-desi e lieder di Schubert. Tra gli impegni del 2020 ci sono concerti al Bachfest di Lipsia e alla Elbphilharmonie di Amburgo, la registrazione dell’opera Les Boréades di Rameau diretta da Vaclav Luks e un tour negli Stati Uniti e in Canada, con la Gaechinger Cantorey, diretta da Hans-Christoph Rademann.

Benedikt Kristjansson Tenore

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Marco Saccardin Baritono

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Nato a Rovigo nel 1990, dopo la maturità scientifica ha conseguito nel 2013 il diploma in chitarra classica presso il conservatorio “F. Venezze” di Rovigo sotto la guida della prof. Monica Paolini. In seguito, si è dedicato allo studio del liuto con Massimo Lonardi presso l’istituto “F. Vittadini” di Pavia e della tiorba con Rolf Lislevand presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen in Germania.Parallelamente agli studi strumentali inizia a cantare con il coro “Polifonico città di Rovigo” diretto da Vittorio Zanon e Marco Scavazza. Con quest’ultimo ha quindi intrapreso lo studio del canto rinascimentale e barocco.Nel 2013 è entrato a far parte del “Coro della Radiotelevisione Svizzera” con il quale ha partecipato a numerose produzioni in importanti teatri italiani ed europei come il Teatro alla Scala, Salzburger Festspielhaus, Teatre des Champs Elysée di Parigi, Edinburgh Festival sotto la direzione di importanti direttori come Diego Fasolis, Giovanni Antonini e Gianluca Capuano. Collabora inoltre in qualità di solista e strumentista con vari ensemble italiani come Rossoporpora Ensemble (dir. Walter Testolin), Il canto delle Muse (dir. Vittorio Zanon), Il canto di Orfeo (dir. Gianluca Capuano).È stato impegnato come solista nel Te Deum di Charpentier, con la direzione di Ruben Jais.

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Dopo il diploma in Pianoforte e la laurea in Direzione e Com-posizione per coro, si diploma in Canto presso il Conserva-torio di Firenze perfezionandosi negli anni in canto baroc-co con S. Mingardo, G. Banditelli, M. Bacelli, R. Basso, M. Chance e G. Lesne, e nel repertorio novecentesco e contem-poraneo con A. Caiello. Collabora regolarmente con gruppi vocali e strumentali specializzati nel repertorio antico come Il Canto di Orfeo, Theatro dei Cervelli, Concerto Romano, La Venexiana, Cantar Lontano, l’Ensemble Pian & Forte, laBa-rocca, Cappella Musicale Arcivescovile di S. Petronio, Gambe di Legno, Forma Antiqua, L’Armonia degli Affetti, Anonima Frottolisti. Ha preso parte all’o-pera Die Soldaten di Bernd Alois Zimmermann sotto la direzione di Ingo Metzmacher presso il Teatro alla Scala. Ha partecipato come solista alla prima esecuzione di L’amor che move il mondo e l’altre stelle di Adriano Guarnieri sotto la direzione di Pietro Borgonovo. Si esibisce con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi sotto la bacchetta di Sylvain Cambre-ling, con il Divertimento Ensemble, con Mdi Ensemble e con Tempo Reale, ha collaborato con il pianista C. Picco e con R. Cacciapaglia. Ha preso parte a importanti festival internazionali come Milano Arte Musica, Festival Mila-no Musica, MITO Settembre Musica, Ravenna Festival, Festival dei Due mondi di Spoleto, Sferisterio Opera Festival, Festival de La Chaise-Dieu, Festival de Royaumont, Festival Bach de Lausanne, Utrecht Early Music Festival. Ha inciso per Arts, Christophorus, Dynamic, E Lucevan Le Stelle, Glossa, Naxos, Sony Mu-sic, Stradivarius, Tactus. Ha preparato e diretto, sotto la direzione artistica di Gianluca Ca-puano, Il Canto di Orfeo e l’Ensemble vocale laBarocca. Nel 2017 e 2018 ha diretto il coro dell’Opéra national de Montpellier Occitanie per le produzioni de La notte di un nevraste-nico (dir. Francesco Lanzillotta), I Puritani (dir. Jader Bignamini), Siberia (dir. Domingo Hin-doyan) et La Chauve-Souris (dir. Jérome Pillement) e il coro dell’Opéra national de Lorraine per le produzioni di Hansel et Gretel (dir. Thomas Roessner), Katia Kabanova (dir. Mark Sha-nahan), e Un ballo in maschera (dir. Rani Calderon). Nel marzo del 2019 è stato assistente di G. Capuano nella produzione di Orfeo ed Euridice di Gluck con la regia di Carsen presso il Teatro dell’Opera di Roma. Lo scorso ottobre ha preparato il Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi” per la pro-duzione di Ernani (dir. Matteo Beltrami) presso il Teatro Coccia di Novara, con repliche a dicembre presso il Teatro Verdi di Pisa.

Jacopo Facchini Maestro del Coro

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Ruben Jais Direttore

Nato a Milano, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio della sua città, diplomandosi in Musica corale, Direzione di Coro e in Composizione Polifonica Vocale, entrambi i diplomi ottenuti con il massimo dei voti. Si è inoltre diplomato in Composizione, sempre presso lo stesso Conservatorio, dove ha anche compiuto gli studi di Direzione d’orchestra, perfezionandosi in seguito con masterclass all’estero. È stato Maestro del coro del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi dalla sua fondazione nel 1998 al 2007. Con tale ruolo ha collaborato, tra gli altri, con R. Gandolfi, R. Chailly, C. Abbado, L. Berio, O. Caetani, C. P. Flor, C. Hogwood, V. Jurowski, H. Rilling. Da giugno 2016 a luglio 2019 è stato Direttore artistico e Direttore esecutivo della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. È attualmente Direttore Generale e Direttore Artistico.Il suo repertorio spazia dai grandi capolavori della musica barocca a quelli della musica classica (sinfonie e musica sacra di Haydn, Mozart, Beethoven), nonché alla riscoperta di brani meno conosciuti di compositori dal XVI al XIX secolo (Zelenka, Scarlatti, Durante, Sammartini). Dirige musica contemporanea, soprattutto di autori italiani, da Castiglioni a Zanolini, da Anzaghi a Nova, da Ligeti a Messiaen, da Califano a Vacchi. Nel 2008 ha istituito laBarocca, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica di tale periodo storico, con la quale affronta i maggiori capolavori del repertorio sia strumentale che operistico: dal 2009 laBarocca affianca le Stagioni della Fondazione con una serie di concerti-appuntamenti dedicati ai capolavori dei secoli XVI-XVIII, sia in sede che fuori sede. Ha diretto musica strumentale, corale e sinfonica presso varie istituzioni italiane ed estere, quali Biennale di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Milano Musica, Teatro alla Scala, RTSI Lugano, Festival di Saint Moritz, Teatro Real di Madrid, Orchestra Nazionale del Cile, UiS Stavanger Norway. È stato Direttore Musicale della Mailänder Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, con la quale si è dedicato soprattutto al repertorio di tale nazione, dal Barocco al Romanticismo, affrontando, inoltre, l’esecuzione integrale delle Cantate sacre di Bach. Da segnalare alcuni importanti appuntamenti che lo hanno visto protagonista insieme a laBarocca. Nel 2016, il debutto presso la prestigiosa Wigmore Hall a Londra, dove è stato più volte reinvitato, la regolare partecipazione presso il Festival MITO con concerti a Milano e Torino, l’inaugurazione del restaurato Teatro Gerolamo, alla cui stagione partecipa annualmente, gli altri importanti festival internazionali quali Enescu Festival (Bucarest), Festival Gluck (Norimberga), il tour italiano (Vivaldi - Glass) organizzato dal CIDIM. Dal 2017 è iniziata l’attività discografica de laBarocca con la pubblicazione del Cd Heroes in Love – Arie d’opera di Gluck, con Sonia Prina; nel 2018 è stato pubblicato il CD The Solo Cantatas for Bass di Bach, con Christian Senn (prodromo dell’incisione integrale delle Cantate per Soli di Johann Sebastian Bach) e il Cd Missa Omnium Sanctorum di Zelenka, vincitore di alcuni premi internazionali. Entrambi per Glossa Music.

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Violini I Gianfranco Ricci*Ulrike Slowik**Abramo RauleJody Livo

Violini II Diego Castelli*Gemma Longoni**Elisa Bestetti Marco FerrettiJeremie Chigioni

Viole Jamiang Santi*Zeno Scattolin**Massimo Percivaldi

Violoncelli Nicola Brovelli*Giulia Gilio Gianetta**

ContrabbassoCarlo Sgarro*

Flauti Manuel Staropoli* Giulio De Felice

OboiNicola Barbagli* Federica Inzoli Michele FavaroMichele Antonello

FagottoAnna Maria Barbaglia*

Corni Alessandro Orlando*Claudia Pallaver

Trombe Simone Amelli* Giacomo Bezzi Matteo Macchia

TimpaniStefano Bardella*

Basso ContinuoGabriele Levi*

Ensemble Vocale laBarocca

Ensemble Strumentale laBarocca

SopraniFrancesca CassinariAlessandra GardiniJoanna KlisowskaPaola Valentina Molinari

Alti Anna BessiIsabella Di PietroAnnalisa Mazzoni Nausicaa Nisati

Tenori Massimo AltieriAlessandro Baudino Paolo Borgonovo Matteo Magistrali

BassiDario Previato Luca Scaccabarozzi Walter TestolinPiermarco Vinas Mazzoleni

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