b90 def 02 - Scacchistica Torinese · Ma non sarà certo da biasimare chi con- ... era un vero...

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Sped. in abb. postale 70% Filiale di Torino - Anno XVi - Nº 3/04 To - Redazione: Sst via Goito 13, tel/fax 011657072 - www.arpnet.it/scacchi - E.mail:[email protected] Tipografia: Artale snc, via Reiss Romoli 261 To - Autorizzazione del Tribunale di Torino n° 4118 del 25 novembre 1989 - Direttore responsabile Michele Cordara in questo numero BIMESTRALE DELLA SOCIETÀ SCACCHISTICA TORINESE Nº 90 MAGGIO 2004 La visita di Kasparov a Torino A SPASSO CON GARRY di Alan Nixon pag. 3 TUTTI PER UNO di e. p. pag. 4 Le iniziative preolimpiche UN AUTUNNO RICCO DI STELLE di Michele Cordara pag. 6 Due mesi di tornei CASTALDO CAMPIONE PIEMONTESE Campionato regionale Combinata Sst/di. emme Festival di Savigliano Camp. it. a squadre under 16 pag. 7 PESARO AMARA di Ezio Perano pag. 8 La scomparsa di Mario Pistone L’ULTIMO DISCEPOLO DI MORPHY di a. d. g. pag. 11 L’occasione mancata UN AMERICANO CONTRO L’EUROPA di Massimo Settis pag. 12 En passant/Piemonte LA VOCE DELLA REGIONE pag. 15 RICOMINCIAMO DA 22 pag. 15 UNO STATUTO PER LE REGIONI pag. 16 L’ULTIMA ESTATE Quella che ci accingiamo a trascorrere rischia di essere uno spartiacque fra l’atti- vità scacchistica tradizionale e quella più dinamica che, come abbiamo ampiamente dimostrato, si può tentare di proporre. In quest’ultimo caso ci sarà da percorrere una strada impegnativa ma ricca di soddisfazio- ni soprattutto per chi ama le novità e le dif- ficoltà che scontrarsi con esse comporta. E’ sotto gli occhi di tutti questo numero “zero” di En passant con le pagine dedica- te ad ogni provincia che cominciano a pren- dere forma; a breve sarà a disposizione il li- bro, unico esempio in Italia, che fa il punto della situazione degli scacchi nelle scuole; dopo l’estate saranno anche pronti i due CD con alcune lezioni di base che la Sst ha in produzione e che saranno inviati a tutte le scuole della regione; l’autunno scacchistico, poi, sarà ricco di tornei per tutti e per tutti i gusti. La speranza è che gli scacchisti della città ci seguano in questi cambiamenti così da sentirsi tutti parte di questa grande av- ventura che culminerà nel 2006. Ma non sarà certo da biasimare chi con- tinuerà a rimanere arenato sulle sue sec- che, senza particolari ambizioni, felice di vedere sempre lo stesso tranquillizzante orizzonte.

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Sped. in abb. postale 70% Filiale di Torino - Anno XVi - Nº 3/04 To - Redazione: Sst via Goito 13, tel/fax 011657072 - www.arpnet.it/scacchi - E.mail:[email protected]

Tipografia: Artale snc, via Reiss Romoli 261 To - Autorizzazione del Tribunale di Torino n° 4118 del 25 novembre 1989 - Direttore responsabile Michele Cordara

in questo numero

BIMESTRALE DELLA SOCIETÀSCACCHISTICA TORINESENº 90MAGGIO 2004

La visita di Kasparov a TorinoA SPASSO CON GARRYdi Alan Nixon pag. 3

TUTTI PER UNOdi e. p. pag. 4

Le iniziative preolimpicheUN AUTUNNO RICCO DI STELLEdi Michele Cordara pag. 6

Due mesi di torneiCASTALDO CAMPIONE PIEMONTESECampionato regionaleCombinata Sst/di. emmeFestival di SaviglianoCamp. it. a squadre under 16 pag. 7

PESARO AMARAdi Ezio Perano pag. 8

La scomparsa di Mario PistoneL’ULTIMO DISCEPOLO DI MORPHYdi a. d. g. pag. 11

L’occasione mancataUN AMERICANO CONTRO L’EUROPAdi Massimo Settis pag. 12

En passant/PiemonteLA VOCE DELLA REGIONE pag. 15

RICOMINCIAMO DA 22 pag. 15

UNO STATUTO PER LE REGIONI pag. 16

L’ULTIMAESTATE

Quella che ci accingiamo a trascorrererischia di essere uno spartiacque fra l’atti-vità scacchistica tradizionale e quella piùdinamica che, come abbiamo ampiamentedimostrato, si può tentare di proporre. Inquest’ultimo caso ci sarà da percorrere unastrada impegnativa ma ricca di soddisfazio-ni soprattutto per chi ama le novità e le dif-ficoltà che scontrarsi con esse comporta.

E’ sotto gli occhi di tutti questo numero“zero” di En passant con le pagine dedica-te ad ogni provincia che cominciano a pren-dere forma; a breve sarà a disposizione il li-bro, unico esempio in Italia, che fa il puntodella situazione degli scacchi nelle scuole;dopo l’estate saranno anche pronti i due CDcon alcune lezioni di base che la Sst ha inproduzione e che saranno inviati a tutte lescuole della regione; l’autunno scacchistico,poi, sarà ricco di tornei per tutti e per tutti igusti.

La speranza è che gli scacchisti dellacittà ci seguano in questi cambiamenti cosìda sentirsi tutti parte di questa grande av-ventura che culminerà nel 2006.

Ma non sarà certo da biasimare chi con-tinuerà a rimanere arenato sulle sue sec-che, senza particolari ambizioni, felice divedere sempre lo stesso tranquillizzanteorizzonte.

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La visita di Kasparov a Torino

A spasso conGarry

L’avvenimento dell’anno, per gli scacchi tori-nesi, è stato l’arrivo di Garry Kasparov. Solo ven-tiquattr’ore di pemanenza, una visita-lampo cheperò sarà difficile da dimenticare. Per il leaderdella classifica mondiale si è trattato della se-conda visita in assoluto in Italia, la prima a Tori-no. L’occasione è stata la presentazione del nuo-vo volume della serie “I miei grandi predecesso-ri”, che sta a poco a poco scrivendo. La cronacadella giornata nelle pagine successive. Ma co-minciamo le impressioni raccolte da Alan Nixon,che l’ha accompagnato passo per passo dall’arri-vo alla partenza. Ne esce un ritrattino insolito delgrande Garry.

Di offerte che non si possono rifiutare ce nesono parecchie, ma per uno scacchista da ulti-me scacchiere è difficile pensarne una più elet-trizzante della richiesta di andare a prelevareGarry Kasparov alla Malpensa. E per lo più inberlina di lusso e con l’autista!

Man mano che si avvicinava il giorno fatidi-co fioccavano le raccomandazioni provenientidal suo agente americano (o da sua madre?):non parlare mai di Karpov, assicurarsi che cisia sempre dell’acqua bollita in camera (e piùtardi, caso mai, acqua bollita anche al ristoran-te), il tè sempre a disposizione, all’aeroportoprovvedersi di un cartello con su scritto grossoKASPAROV e, precauzione massima, andare sulsicuro parlando solo di lui.

In macchina sulla strada per Malpensa arri-vava per cellulare un’ennesima richiesta. Biso-gnava procurarsi un bel po’ di carte telefonicheinternazionali (possibile che i potenti mezzi del-la Scacchistica Torinese non fossero in grado diprovvedere a qualche telefonata gratis per l’illu-stre ospite?).

Il volo era già arrivato e il bravo Mauro Luc-co, l’autista, si metteva in posa all’uscita inter-nazionale con il cartello esposto bene in vista,mentre io affannosamente mi adoperavo pertrovare le carte telefoniche. Mezz’ora dopo com-pariva il Nostro, spingendo un carrello con vali-gia e conversando vivacemente con un’anzianasignora, sua compagna di viaggio. Più tardi glichiesi come ci si sentiva ad essere riconosciuto

e a dover chiacchierare con le signore anzianeche può capitare di trovarsi accanto in un viag-gio aereo. “E’ come il tempo - rispose - a volte èbello, a volte è brutto.

Appurato che non ero italiano, ma inglese,mi chiedeva di dove. Saputo che sono nato aNewcastle, cominciava a disquisire sulla Pre-miership e sul fatto che benché il NewcastleUnited fosse capace a volte anche di un giocopiacevole era anche vero che Shirer oramai eraalla frutta e che, per esempio, Bramble in difesaera un vero disastro. E il Chelsea, lo seguiva?“Perché dovrei seguire le imprese di un crimina-le russo?”. Chi vincerà i Campionati europei dicalcio? La mia convinzione su una vittoria in-glese veniva abbattuta daun pronostico secco:“No, vincerà la Spagna, battendo la Francia infinale”. E l’Italia? No, non vedeva alcuna possi-bilità per l’Italia. Questa fase della nostra con-versazione si concludeva con una scommessa.Cento euro che l’Inghilterra sarebbe arrivatapiù in là della Spagna. Scommessa nulla nel ca-so in cui entrambe le squadre fossero state eli-minate allo stesso turno. Non ancora soddisfat-to Garry suggeriva a questo punto che, forse,tutto sommato sarebbe stato più comodo, buro-craticamente parlando (spese di trasferimentovaluta, ecc.) se io quel biglietto da cento euroglielo avessi elargito subito: proposta che natu-ralmente rifiutai sdegnato.

Garry Kasparov e il sindaco della Città di Torino SergioChiamparino.

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Chiusa la parentesi calcistica, siamo dibuon grado entrati nel terreno degli scacchi.Due gli aspetti che a Kasparov premono sopratutti: la ricerca di nuovi sponsor per le manife-stazioni scacchistiche e la diffusione degli scac-chi nelle scuole. Ha ricapitolato i molti tentativicompiuti lungo gli anni Novanta per portarenuove risorse finanziarie, tutti frustrati secondolui dai bastoni messi ogni volta fra le ruote dallaFide, sulla quale la sua opinione è pessima. E’pure convinto che la Fide stia per tirar fuori dalcilindro il campionato del mondo in qualche for-ma che lo obbligherà a perdere la prima dellaScala dove intende portare sua madre all’iniziodi novembre. Alla mia osservazione sul fatto chei giochi giapponesi di scacchiera, come adesempio il Go, continuano ad attirare gli stessisponsor da decenni, si mostrò competente an-che su quel genere di giochi. Da ragazzo,spiegò, aveva imparato a giocare abbastanzabene lo Shoghi, un’altra variante orientale cheraccoglie una decina di milioni di praticanti. Masua madre gli aveva sconsigliato di insistereperchè si trattava, aveva sentenziato, soltantodi “una perdita di tempo”.

Improvvisamente domandò quanto distavaNottingham da Newcastle e se esisteva ancorala Foresta di Sherwood. Sparavo 200 chilometrie sì, esisteva ancora la Foresta, ma ridimensio-nata rispetto al passato. “E il castello di Nottin-gham?”. Sì, ma non più quello del Medioevo.Anzi, se proprio voleva saperla tutta, la storia diRobin Hood, Little John e compagni non era nèpiù nè meno che una leggenda: nella figura im-maginaria di Robin Hood erano state via via riu-nite e trasfigurate le vicende di svariati brigantidell’epoca. Una verità storica che Garry non vol-le assolutamente accettare. “Ci credo io in Ro-bin Hood, quindi…”. Concluse dichiarando cheal suo prossimo viaggio in Inghilterra (sarà inluglio a Londra, dove presenterà il suo libro alLondon Chess Centre) contava di riuscire a pro-grammare una scappata a Nottingham, nei luo-ghi che ha sempre sognato di visitare. Mi resiconto di aver commesso una terribile gaffe: ave-vo infranto l’idolo della sua infanzia. Così quellasera, accompagnandolo a piedi lungo le terrazzedel Lingotto, gli consegnai un paio di pagine cheavevo scaricato dal sito della BBC sulla Forestadi Sherwood. Si piantò là dove ci trovavamo, aleggere con avidità infantile le preziose notiziesull’argomento.

Interessante, ma non nuova, questa suanoncuranza per le verità storiche. Per esempio ilprimo volume del suo “Grandi predecessori” fucriticato per tutti gli errori fattuali che vi eranocontenuti. A questo proposito mi disse: “A menon importa proprio niente di com’è stato trova-to morto o cosa stesse mangiando Alekhine nelsuo albergo a Lisbona”. In un altro momento,alla domanda se sapesse dove si trovava Fi-scher in questo periodo: “Non ho idea e non mene importa niente”, rispose.

E’ convinto che Karpov avrebbe battuto Fi-

TUTTIPER UNO

L’appuntamento imperdibile era alle10.30 di venerdì 14 maggio. La sala conve-gni di Atrium, l’astronave olimpica allestitain piazza Solferino, traboccava di pubblico,di fotografi, di telecamere grandi e piccole.

Tutti in attesa di Garry Kasparov, ac-compagnato da una quantità industrialedi copie del suo libro da mettere in mostrae in vendita. Accompagnato anche, per laverità, da insigni ospiti. C’era il sindacoChiamparino, che ancora una volta ha lo-dato l’intraprendenza organizzativa degliscacchisti torinesi. C’erano Paolo Fresco eSandro Casazza, “in pectore” rispettiva-mente presidente e vice-presidente delComitato che condurrà in porto le Olim-piadi scacchistiche del 2006.

Una bella atmosfera, festante e caloro-sa, che fa bene sperare per la grande av-ventura già cominciata. Kasparov ha sfog-giato un ottimo inglese e un coraggiosoabbinamento fra giacca e cravatta. Non siè esibito in nessuna bizza, come qualchepessimista temeva. E’ stato anzi paziente-mente disponibile: ha risposto a tutte le do-mande, si è prestato alle rituali intervistinetelevisive, ha scrupolosamente autografatotutto quello che gli mettevano sotto il naso:i suoi libri, naturalmente, ma anche fotogra-fie, bigliettini, scacchiere.

Sembra riservato, esibisce un sorriso qua-si timido e un precoce innevamento deicapelli. Ma è terribilmente professionale: dàl’idea che, qualsiasi imprevisto possa mate-rializzarglisi davanti, lo saprebbe padroneg-giare con la medesima precisione con laquale, sulla scacchiera, riesce a replicarealle più sorprendenti mosse dell’avversario.

Deve avere anche un’eccellente opi-nione di se stesso: di fronte alle più sperti-cate dichiarazioni di stima, che provenisse-ro dall’uno o dall’altro dei presenti, annuivalievemente con la testa, come dire: è esat-tamente quello che penso anch’io. In po-chi minuti, è stato così promosso da piùgrande scacchista vivente a più grandescacchista di tutti i tempi.

Ha avuto, come si conviene a un visita-tore educato, parole di apprezzamentoper l’Italia e per Torino. Tuttavia bisognereb-be, ha detto, che voi promuoveste di più gliscacchi: “Sarebbero un grande gioco perun grande Paese”. Forse lo dice in tutti i po-sti dove lo invitano, ma va bene lo stesso. Infondo, possiamo dire annuendo lievemen-te con la testa, è esattamente quello chepensiamo anche noi.

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Alan Nixon

scher nel ‘75, se il match mondiale si fosse di-sputato, e mi ha detto che ha parlato ultima-mente con lo stesso Karpov per combinare unincontro in settembre in modo da discuterequello che intende scrivere nel quarto volumedei “Grandi predecessori” a proposito dei mat-ches fra loro due. Ha ancora grande entusiasmoper gli scacchi: tutti i giorni studia con il suosecondo e crede che Kramnik lo stia evitandoper non concedergli un match di rivincita, aquattro anni di distanza dalla loro sfida.

Ritiene che la Fide sia completamente cor-rotta e che in fondo non ha un autentico inte-resse a riunire il titolo mondiale. L’idea di Ka-sparov è di fare un torneo tipo quello del 1948che laureò Botvinnik: otto giocatori in un gironeall’italiana. Pensa ai quattro semifinalisti delprossimo torneo di Tripoli, più lui, Anand, Po-nomariov e il vincitore del match fra Kramnik eLeko. Ma crede anche che le possibilità concretedi una tale soluzione siano pressoché nulle.

Arrivati in albergo (l’allucinante MeridienArt’è...) abbiamo mangiato un boccone al risto-rante, non più consigliabile dell’albergo. Mine-strone e branzino per entrambi. Mangia il mine-strone in un modo originale: prima il brodo epoi i vegetali. Arrivato il branzino, mi ha avverti-to di stare attento alle spine. Prima di comincia-re ha chiesto l’olio, versandone un po’ su unpiattino e inzuppandoci dentro il pane. Come sifa in Spagna, mi ha spiegato.

Si infervora contro i terroristi, contro Arafatecc. ecc., argomenti che abbiamo deciso di nonapprofondire. Ce l’ha con Putin ma anche que-sto è risaputo. Non mi ha confermato le vociche lo vorrebbero candidato per la presidenzadella Russia alle elezioni del 2008.

Si vedrà. Adesso l’importante, almeno per ilmondo degli scacchi, è che torni a Torino nel2006, alla guida della fortissima squadra delsuo Paese.

La giornata torinese di Garry Kasparov: nella sala convegni di Atrium, con Paolo Fresco e a fianco del logo olimpico (servizio fotografico di Marino Baruffa).

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Le iniziative pre-olimpiche

Un autunnoricco di stelle

L’assegnazione a Torino delle Olimpiadi degliscacchi 2006 ha indotto la Sst a organizzare nelprossimo autunno “I Tornei preolimpici”.

Forte della tradizione consolidata negli ulti-mi anni la Sst, di concerto con il Comitato orga-nizzatore olimpico, punta a una manifestazioneche rafforzi soprattutto la parte agonistica, e co-sì a promuovere le Olimpiadi degli scacchi 2006a tutti i livelli: internazionale e nazionale, citta-dino e regionale.

Una variegata manifestazione che si dispie-gherà per tutto l’autunno da fine ottobre con ilFestival Internazionale a metà dicembre con ilTrofeo delle città europee. L’autunno preolimpi-co proporrà così competizioni per tutti i gusti.Vediamole.

TROFEO DELLE CITTA EUROPEE. Le cittàgemellate con Torino sono ben 17: undici euro-pee, due asiatiche, quattro americane. Questaprima edizione del torneo è riservata alle cittàeuropee. Saranno invitate: Lione, Chambery eLille per la Francia, Liegi per il Belgio, Coloniaper la Germania, Glasgow per la Scozia, Eschsur Alzete per il Lussemburgo, Rotterdam perl’Olanda, Volgograd per la Russia, Ginevra perla Svizzera. Per ognuna di esse verranno invitatiil campione cittadino e il campione under 20.Insieme ai migliori giocatori di Torino darannovita a questo particolare torneo dei Campioni .

SIMULTANEA DI ALEXANDRA KOSTE-NIUK. Una speciale attrazione sarà la partita insimultanea fra un grande degli scacchi mondia-li e una nutrita pattuglia di avversari, che com-prenderà i partecipanti al Torneo Vip e i migliorigiocatori torinesi. Quest’anno il protagonistadella simultanea sarà la Campionessa europeain carica (nonché modella), la russa AlexandraKosteniuk.

TROFEO DIRECTA. Si tratta della terza edi-zione del torneo riservato a eminenti persona-lità della cultura, dell’economia, dello sport edello spettacolo, tutte naturalmente appassio-nate di scacchi.

TORNEO FIDE. E’ il torneo principale, rivol-to agli scacchisti di livello più alto. Dieci o dodi-ci giocatori in lotta per il titolo di Maestro Inter-nazionale, di almeno cinque differenti naziona-

lità, parteciperanno su invito dell’organizzazio-ne: la loro presenza soddisfa il requisito richie-sto dalla Fide per omologare il torneo fra quelliche permettono di conseguire titoli internazio-nali.

FESTIVAL INTERNAZIONALE. Il classicoFestival “ Città di Torino” si proporrà arricchitonel montepremi. Sarà diviso in tre tornei: OpenA, Open B, Open C.

TORNEO PREOLIMPICO. Sarà la secondaedizione del torneo a squadre dedicato a tutti icircoli della provincia di Torino. Una formulainnovativa che permetterà di gareggiare con-temporaneamente per il proprio sodalizio e pervarie classifiche individuali. Anche questo tor-neo verrà arricchito nel montepremi.

GLI SCACCHI E I GIOVANI. Da vent’anni lapolitica giovanile caratterizza fortemente tuttal’attività della Società Scacchistica Torinese e leiniziative per i giovani hanno conseguentementeun posto di riguardo. Nel prossimo novembre il“Festival dei ragazzi” comprenderà i Tornei Ju-niores: gare di carattere regionale, alle qualiprenderanno parte i qualificati dei Tornei di av-vicinamento agli scacchi, che si disputano apartire da settembre nei poli circoscrizionali,secondo il progetto triennale della Divisione ser-vizi educativi del Comune di Torino, sostenutodalle scuole medesime, dalla Sst e dalla Compa-gnia di San Paolo.

Alexandra Kosteniuk: salvo grosse sorprese sarà lei a di-cembre l’attrazione delle manifestazioni preolimpiche.

Michele Cordara

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Il nuovo direttore sportivo della Scacchisti-ca, Enrico Pepino, in carica da pochi mesi, hacominciato ad occuparsi dell’attivita della Sst.

Due mesi di tornei

Castaldocampionepiemontese

Combinata Sst/Di.Emmem. c.

SST

Da qualche anno a questa parte il periodo,di solito ricco di “ponti”, intorno al 25 aprile hasempre visto l’organizzazione del Campionatoregionale assoluto, a Torino, ad opera della Sst.E anche quest’anno è andata così: unica diffe-renza l’assenza delle festività. Questo ci rendevaun po’ perplessi sulla partecipazione e invece, imisteri sono sempre in agguato, record di par-tecipazione con 65 giocatori. Sembrerebbe si-gnificare che non è poi così importante addos-sare i Festival alle festività, ma poi guardi l’an-damento negli anni del Festival di gennaio enon sembra così. Forse allora bisogna anchemettere dei distinguo fra inverno e primavera.Insomma come la giri la giri l’errore o il succes-so sono bestie sfuggenti.

Per fortuna, grazie alle Olimpiadi e alle robu-ste spalle del Comitato organizzatore questi po-trebbero anche essere anni di tentativi e conse-guentemente si potrebbe rischiare qualcosa (ri-schio relativamente alla normalità del quotidia-no: si tratterà, se mai proveremo, di qualchemigliaio di euro e in fondo ne beneficeranno igiocatori della città che parteciperanno alle ini-ziative).

Ma veniamo al torneo.La stesura del bando è risultata un po’ labo-

riosa causa l’esordio della rivoluzione federaleche aumentava di 100 punti tutti i punteggi eassegnava a tutti i cittadini italiani a loro insa-puta il punteggio base di 1440, salvo ratificarloe inserirlo nelle liste al momento di una iscrizio-ne ad un torneo nazionale. Alla fine si è decisoper tre Open, uno riservato a tutti quelli che en-travano in ballo per la prima volta (il vecchioEsordienti o Promozione per intenderci). E sem-bra sia stato gradito.

Come l’anno scorso, poi, venivano conferma-ti i premi in materiale scacchistico ma solo peril 50% del loro valore, il restante cash.

Con queste premesse, come detto, non si sa-peva cosa sarebbe successo e invece l’Open Aregistrava una partecipazione veramente quali-ficata, un Maestro Fide, 2 Maestri e 12 Candi-dati per un torneo sotto il profilo delle partite

Campionato regionalem. c.

SST

giocate veramente incerto, anche se alla fine ilpunteggio del vincitore, Folco Castaldo, con il100% sembrerebbe dire il contrario.

Incertissimo anche l’Open B che vedeva allafine quattro giocatori a pari punti in testa allaclassifica e solo lo spareggio tecnico determina-va posizioni e premi.

L’Open C, con 14 partecipanti, sottolineavaun certo gradimento sia per la divisione del tor-neo sia per l’introduzione del punteggio imme-diato e vedeva una classifica finale ben distinta.

Open A (28 giocatori, sei turni): 1° Castal-do 6; 2° Nardelli 4,5; 3°/8° Ragni, Xausa, D’In-giullo, Diana, Racioppo, Pepino 4.

Open B: 1°/4° Carnino, Demarie, Domeni-chelli, Angioni 4,5; 5°/6° Parodi, D’Ingiullo 4.

Open C: 1° Negro 5,5; 2° Gugliermina 4,5;3° Masic 4; 4°/5° Salvati, Braghin 3,5.

XAUSA - CASTALDO1.e4 c5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 e6 4.Ac6 bc6 5.e5Aa6 6.d3 c4 7.dc4 Ac4 8.Cbd2 Da5 9.b3 Aa610.c4 d5 11.ed6 Ad6 12.Ab2 Cf6 13.00 Td814.Dc2 Dh5 15.Ce4 Ae7 16.Tad1 00 17.Td8Td8 18.Cf6 gf6 19.Td1 Da5 20.Td8 Dd821.Dd2 Dd2 22.Cd2 f5 23.Ad4 c5 24.Ae3 Ab725.Cf3 f6 26.Ce1 Ae4 27.f3 Ab1 28.a3 a629.Rf2 Rf7 30.Re2 Aa2 31.Rd2 Ab3 32.Rc3Aa4 33.Cd3 Ac6 34.Ac5 Ad8 35.Cf2 Ac736.h3 e5 37.Rd3 Re6 38.Ab4 Ab6 39.Re2 e440.Ac3 Ac5 41.Ab4 Ad4 42.Ad2 Rd6 43.Ab4Re5 44.Ad2 Ab2 45.Ab4 Rd4 46.Ae7 Rc447.Cd1 Ac1 48.Ce3 Rb3 49.Cf5 ef3 50.gf3Ad7 51.Cd4 Rc4 52.Af6 Ah3 53.Cc2 Ad754.Rd1 Af4 55.Ae7 Aa4

FARAONI - GIACOMETTO1.e4 Cf6 2.Cc3 d6 3.d4 g6 4.f4 Ag7 5.Ae3 006.Dd2 c6 7.Cf3 b5 8.Ad3 Cbd7 9.e5 b410.Ce4 Cd5 11.h4 f5 12.Ceg5 C7b6 13.h5gh5 14.Th5 h6 15.000 Ca4 16.g4 Cac317.Dh2 Cd1 18.Th6 Ah6 19.Dh6 Tf7 20.Cf7Df8 21.Dg6 Dg7 22.Ch6 Rf8 23.Dh5 C1e324.ed6 Cf4 25.Dh2 Cd3 26.cd3 Cg4 27.de7Re8 28.Cg4 fg4 29.Dh5 Re7 30.Dc5 Rd831.Ce5 Ad7 32.Dd6 Tc8 33.Cg6 Tc7 34.Rb1Df7 35.Ce5 De7 36.Dg6 Rc8 37.Dg8 Rb738.a3 De6 39.Df8 c5 40.Cc4 b3 41.Cd6 Ra642.Ce4 Df5 43.Dh6 Tc6 44.Dh1 cd4 45.Dd1Tc2 46.a4 Aa4 47.De1 Da5 48.Dh1 Ac649.Cc5 Dc5

PESAROAMARA

Anche quest’anno la scuola elementareSibilla Aleramo ha partecipato al Giochi spor-tivi studenteschi nazionali! Il traguardo delleregionali è stato superato per il secondo annoconsecutivo e non da una sola ma da bendue squadre che così hanno passato unweek-end a Pesaro il 22 e 23 maggio. La squa-dra maschile formata, in rigoroso ordine dipunteggio cittadino, da Alessandro Davi, Al-berto Mennuti, Alessandro Como, Mihai Co-stea, Carlo Artero, Marco Di Giovanni. La squa-dra femminile formata da Toberta Di Perna,Giada Cusanno, Arianna Giordano, ValentinaCaputo , Marta Tocco, Francesca Durando.

Probabilmente l’ottimo piazzamento è an-che dovuto all’attività scacchistica annuale,grazie al protocollo di intesa che vedrà peralmeno tre anni il Comune di Torino, la Com-pagnia di San Paolo, la Sst e le scuole dellacittà unite nella diffusione degli scacchi. AllaSibilla Aleramo ha avuto così inizio un corsoannuale di scacchi, subito raddoppiato acausa delle adesioni dei ragazzi: ben 44! Ilsimpatico Renato Mazzetta, ha tenuto quindi,all’interno del corso, delle lezioni mirate ed in-tensive volte a rendere i dodici giocatori an-cora più determinati.

I due referenti (Mazzetta ed il sottoscritto)hanno potuto, dopo la qualificazione, tirare iremi in barca per un po’ e demandare l’a-spetto organizzativo della partenza e del sog-giorno ai genitori. Tra questi si è distinta lasig.ra Mennuti, la quale, organizzatissima, è riu-scita, prima ancora di iscrivere le squadre, aprenotare per tutti l’albergo e a noleggiareun pullman i cui pochi posti vuoti sono statioccupati dai quattro giocatori della squadradella scuola media Spinelli e dai loro due ac-compagnatori. Anche questa è stata unasimpatica sorpresa che ha contribuito nonpoco a alleggerire il viaggio. Va inoltre detto,che il torneo da loro disputato è stato più chedignitoso, essendo stata questa la loro primaesperienza (Gallucci in prima scacchiera èriuscito a fare l’en plein).

Il viaggio per le Marche è stato piacevolee lo spirito dei bambini e degli accompagna-

tori ottimista, anche se poi la manifestazione siè rivelata per le nostre squadre molto più du-ra di quanto previsto. Si pensava di non averegrosse difficoltà a raggiungere un buon piaz-zamento per il semplice fatto che le squadreavversarie più ostiche incontrate lo scorsoanno erano ormai passate alle medie. Pur-troppo però le stesse scuole sono riuscite aformare nuove squadre con un livello di giocoforse superiore all’anno precedente. Da scac-chisti non abbiamo potuto che gioire di que-sta continuità e di questo ricambio continuoma da accompagnatori purtroppo abbiamomasticato amaro. Infatti, alla fine della primagiornata di gioco, dopo quattro turni, la squa-dra femminile aveva totalizzato 9 punti, men-tre la squadra maschile solamente 12. Gli ulti-mi due turni di gioco non hanno cambiato lasituazione, le due squadre alla fine hanno do-vuto accontentarsi di un ottavo posto nei ri-spettivi tornei (la squadra femminile con 11,5punti e la squadra maschile con 14,5).

Si può concludere in modo classico dicen-do che il torneo è stato davvero massacrantee che forse l’organizzazione non ha brillato.

Nonostante ciò, durante il viaggio di ritor-no si è trovata ancora la voglia di giocare ascacchi, anche se i pezzi, a causa delle fre-nate del pullman e delle asperità dalla stra-da, sembravano dotati di vita propria.

In ultima analisi possiamo ritenerci soddi-sfatti del risultato ottenuto, anche se ci ripro-mettiamo, per il prossimo anno, di superare illimite ormai ripetuto dell’ottavo posto alle na-zionali. Ezio Perano

E’ partito organizzando tornei lampo per tutti iragazzi che al sabato pomeriggio invadono laScacchistica, e per il mese di giugno coordinan-do l’attività giovanile del martedì e venerdì po-meriggio. Ed è stato subito un successo. Benvo-luto da tutti i ragazzi dell’”Agonistica juniores”,la sezione giovanile della Sst, ha messo a lorodisposizione le sue capacità riuscendo subito a“fare gruppo”. Purtroppo non è M.I., ma non si

può avere tutto. Anzi se lo fosse probabilmentetroverebbe il tempo per far lezione solo negliorari canonici, tra una lezione privata e l’altra,tra un torneo e l’altro. Forse, almeno per noi, èmeglio così.

Oltre a ciò ha avuto anche il tempo per pro-porre un simpatico torneo: la Combinata. Es-sendo la prima edizione, steso il regolamento,abbiamo proposto alla Di. Emme immobiliare di

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Buon successo di questa quarta edizione delpiù importante appuntamento agonistico delCuneese disputato dal 27 al 30 maggio. L’unicotorneo in Piemonte che riesce, da quando è na-to, a catalizzare l’interesse di scacchisti di altreregioni assicurando così una presenza composi-ta, da vero Festival nazionale. Forse quest’annoc’erano meno inviti a giocatori titolati. Ecco seproprio si volesse fare un appunto agli organiz-zatori è quello della mancanza di uniformità ne-gli anni relativamente alla forza del torneo, maqui si sa le risorse purtroppo mai fisse fanno ilbello e il cattivo tempo. E poi se questa fosse

Festival internazionalee. p.

SAVIGLIANO

una critica, e non siamo sicuri che lo sia, ver-rebbe ampiamente compensata dagli sforzi nellealtre direzioni. C’è stata la prima edizione del“Torneo delle famiglie”, una vera e propria sfidafra nonni, zii, nipoti che sarà sicuramente servi-ta per dare una continuità d’interesse agli scac-chi anche al di fuori delle mura scolastiche eper un avvicinamento all’Associazione. Sabatosera a teatro dopo la proiezione di un video nelquale Ennio Morricone disserta insieme a Mi-chele Godena e Lexy Ortega di scacchi e musi-ca, Gilda Buttà, che incide le musiche di Morri-cone da oltre vent’anni, si è esibita al pianofortesuonando le musiche del Maestro. Teatro pienosì, ma come spesso accade abbinando il giocoall’Arte, non di scacchisti. In fin dei conti laponzata per mettere un pezzo in presa hatutt’altro fascino. Ma questo non impedisce cer-tamente di credere e sostenere che la strada percoinvolgere i media e il pubblico dei non addettiai lavori sia questa e, forse, ormai solo questa.

Open A (42 giocatori, sei turni): 1° Godena5,5; 2° Mrdja 5; 3/4° De Santis, Saccona 4,5;5°/8° Damia, Brancaleoni, Di Paolo, Muha, Bo-nadè 4.

Open B (49 giocatori, sei turni): 1°/2° De-grassi, Lissandrello 5; 3/4° Angioni, Varvarà,De Bon, Cerova, Piantadosi 4,5.

PEPINO - GODENA1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.d4 ed4 4.Cd4 Ac5 5.Ae3Df6 6.c3 Cge7 7.Ac4 b6 8.00 Ab7 9.Cb5 00010.Ac5 bc5 11.Ad5 a6 12.a4 ab5 13.ab5 Ce514.Ab7 Rb7 15.Ta6 Df4 16.Cd2 Ta8 17.Da4Dd2 18.Ta1 Tab8 19.Ta7 Rc8 20.Ta8 C7c621.bc6 Db2 22.cd7 Cd7 23.Td1 Td8 24.e5Ta8 25.Da8 Cb8 26.Td8 Rd8

DE SANTIS - GODENA1.d4 d5 2.c4 e6 3.Cc3 c6 4.e3 Cf6 5.Cf3 a66.b3 Ab4 7.Ad2 Cbd7 8.Ad3 00 9.Dc2 Ad610.e4 dc4 11.bc4 e5 12.d5 Cc5 13.00 Ag414.Ce1 Tc8 15.f3 Ad7 16.Db1 cd5 17.cd5 b518.Ae2 Ch5 19.g3 f5 20.Cg2 fe4 21.fe4 Tf122.Af1 Cf6 23.a3 Ac7 24.Ta2 Aa5 25.Rh1Dc7 26.Ce3 Ac3 27.Ac3 Cce4 28.Aa1 Cc329.Ac3 Dc3 30.Ad3 e4

SOLA - ASTENGO1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Cf6 4.Ag5 Ab4 5.e5 h66.Ad2 Ac3 7.bc3 Ce4 8.Ad3 Cd2 9.Dd2 c510.f4 Dh4 11.g3 De7 12.Cf3 Cc6 13.00 0014.Tf2 a6 15.Tg2 c4 16.Ae2 Da3 17.g4 Ca718.Tg3 Cb5 19.Ch4 Ad7 20.f5 De7 21.f6 gf622.Dh6 fe5 23.Cf5

MUHA - SOLA1.d4 d5 2.Ag5 Dd6 3.c3 e6 4.e3 Cd7 5.Cd2

aiutarci a metterlo in piedi e la risposta è stataentusiastica. E anche i commenti di tutti quelliche hanno partecipato sono stati più che lusin-ghieri. Infatti si è trattato di sette tranquille se-rate di gioco articolate in due tornei distinti,uno di 1h e l’altro di 15 minuti, più la classifica“combinata” che ha dato il nome al torneo. Ilmontepremi si è aggirato intorno ai settecentoeuro che per un torneo “casalingo” non è nientemale! Ma l’osservazione più importante è chesembrava in effetti di essere tornati indietro neltempo quando queste serate erano la norma sianella partecipazione sia nello spirito: bastavanoun banalissimo torneo lampo o una di quellesfide di una volta tipo “Juve vs. Toro” o “scapolivs. ammogliati”. Qui invece c’erano dei bei pre-mi in palio ma l’atteggiamento era quello: rilas-sato e contemporaneamente competitivo e vo-glioso di rivincita nel caso di sconfitta nella pri-ma partita: con lo stesso avversario o un altronon aveva importanza, bastava lenire la ferita otentare di farlo. Insomma un’esperienza che,apportati alcuni correttivi (tre serate ancorchéleggere di gioco alla settimana si sono rivelateun handicap per molti), sarà senz’altro un pun-to fermo della attività della Sst per i prossimianni.

Ecco le sei classifiche del torneo. La “Combi-nata” è stata vinta, sommando i punteggi deitornei, da Enrico Pepino per l’Open A, FabrizioFortino per l’Open B e Claudio Thoux per l’O-pen C.

Rapid Chess, Open A: 1° Faraoni 5,5; 2° Pe-pino 5; 3°/4° D’Ingiullo, Fassio 4,5.

Rapid Chess, Open B: 1° Fortino 5,5; 2°/3°Bertagia, Giacometto 5; 4° Giacchino 4,5.

Rapid Chess, Open C: 1° Thoux 7; 2°/3°Gallucci, Gambarino 5; 4° Vassallo 4.

Semilampo, Open A: 1°/2° Pepino, Sorci-nelli 5,5; 3°/4° Fassio, Faraoni 4,5.

Semilampo, Open B: 1°/2° Fortino, Masi 6;3° Berutti 5,5, 4° Bertagia 4,5.

Semilampo, Open C: 1° Gallucci 7; 2°Thoux 5,5; 3° Gambarino 4,5; 4°/5° Braghim,Pugliese 4.

10 - en passant

Circoscrizione 5Lunedì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Aleramo

via Lemie 49

Circoscrizione 1Giovedì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Tommaseo

via dei Mille 15

Circoscrizione 6Venerdì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Barettivia Santhia’ 76

Circoscrizione 3Mercoledì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Palazzeschi

via Lancia 140

Centro d’Avviamento allo Sportcorsi di scacchi per ragazzi con Istruttori Fsi/C.O.N.I.

I ragazzi under 21 sono seguiti ogni sabato pomeriggio dalle 15 alle 19 pressola sede centrale della Società Scacchistica Torinese di via Goito 13. Gli under 14 possono partecipare ai corsi per tutto l’anno scolastico: in via Goi-to al sabato dalle 15.15 alle 16.30 e nelle sedi circoscrizionali aperte una voltaalla settimana. Tutti gli appuntamenti sono gestiti da Istruttori Fsi/Coni.

Circoscrizione 7Venerdì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Marconivia Ticasoli 12

Circoscrizione 9Lunedì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Peyron/Fermi

via Valenza

Circoscrizione 4Giovedì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Kennedy

via Lancia 140

Circoscrizione 4Giovedì

dalle 16.45 alle 18.15Scuola Gambaro

via Talucchi 19

Camp. it. a squadre under 16e. p.

TORINO

Quest’anno, per tentare di migliorare la par-tecipazione dei giovani alla vita scacchistica deicircoli, la Federazione ha istitutito il Campiona-to italiano a squadre under 16. La formula or-ganizzativa scelta è stata molto elastica: non sa-pendo quante squadre e quante regioni avreb-bero aderito è stata istituita una fase regionale(o interregionale nel caso in cui una regionenon riuscisse a creare un numero di squadreadeguato) che qualificava ad una fase nazionaledi cui si conoscono le date nelle quali si gio-cherà, 30 ottobre/1 novembre, ma non il luogo.

Il Piemonte, grazie all’attività giovanile in at-

Cgf6 6.f4 Ae7 7.Ad3 b6 8.Cgf3 Ab7 9.Ce5Ce4 10.Ae7 Re7 11.00 f5 12.Ce4 de4 13.Ae2Ce5 14.fe5 Dd7 15.Db3 The8 16.Ab5 c617.Ae2 g6 18.a4 Dc7 19.a5 Rf7 20.a6 Ac821.g4 Rg7 22.Dd1 De7 23.De1 c5 24.Tc1 Ad725.Dg3 Rh8 26.Tcd1 Tad8 27.Td2 Ac628.Tfd1 Aa4 29.Tf1 Ac6 30.h4 Tf8 31.g5 cd432.Td4 Td4 33.ed4 Dd7 34.De3 Ab5 35.Tf4Ae2 36.De2 Da4 37.h5 De8 38.h6 Dd839.Dg2 Rg8 40.Rh2 Dd5 41.De2 Tc8 42.Tf1b5 43.De3 Tc4 44.b3 Tc6 45.Tf2 Db3 46.d5Tc3 47.Df4 Dd5 48.Td2 Td3 49.Tc2 Db350.Df2 e3 51.Dg2

to, ha entusiasticamente aderito con ben 14squadre alle quali sono state aggiunte le unichedue della Liguria. Ripartite poi in 4 gironi di 4squadre ciascuna con la vincitrice di ogni giro-ne qualificata per le semifinali.

La prima squadra (ne abbiamo schierate ben9) dell’Agonistica juniores della Sst, Fortino,Rabaglino, Parodi, Vasile, Gallucci, Maffiotto,Buggè, ha vinto senza grossi patemi il suo giro-ne regolando Nichelino e le due squadre di Ge-nova. Poi negli incontri validi per il titolo regio-nale in semifinale ha battuto l’altra squadradella Sst/Aleramo e in finale ha dominato con-tro Vallemosso che aveva battuto la SSt/Palaz-zeschi. Terza classificata Sst/Aleramo A.

Adesso ci aspetta tutt’altra musica alla fina-le nazionale, molte altre compagini hanno deiforti giocatori di punta, noi possiamo però bensperare nella compattezza delle squadra che hacategorie medioalte su tutte le scacchiere. Eccole classifiche dei 4 gironi del Piemonte.

Girone 1: 1 Sst/I.S. Aleramo A 6; 2 Sst I.S.Aleramo B 4:; Sst /. Kennedy B 0; 4 Sst/I.S.Gambaro 0.

Girone 2: 1 Sst/I.S. Palazzeschi A 6; 2Sst/I.S. Palazzeschi B 3; 3 Sst/I.S. Baretti B 2;4 Sst/I.S. Baretti A 1.0 4.0

Girone 3: 1 Vallemosso Jun. A 6; 2 Epore-diese A 4; 3 Eporediese B 2; 4 Vallemosso Jun.B 0.

Girone 4: 1 Sst Agonistica juniores. 6.0; 2Nichelino Jun. 2; 3 Genova Centurini Jun. 2; 4Genova - Santa Sabina 2.

en passant - 11

a. d. g.

La scomparsa di Mario Pistone

L’ultimodiscepolodi Morphy

Arrivava al circolo a metà pomeriggio. D’in-verno calzava imperterrito un cappello floscio,démodé da qualche decennio. D’estate sfoggiavavolentieri certe camicie allegre, tutte disegni e co-lori. Si avvicinava con grazia, salutava con ama-bilità. Da una stagionata cartellina in pelleestraeva il prezioso distillato di un certosino lavo-ro domestico: un fascio di fotocopie, che riprodu-cevano una o due paginette scritte a mano. Era-no selezionate partite a scacchi, tratte per lo piùdalle grandi sfide dell’Ottocento romantico: An-derssen e Cigorin, Marshall e l’amato PaulMorphy. Spettacolari sacrifici, mostruose combi-nazioni, matti inverosimili. Spesso chiosati conun aforisma, un motto sorprendente, una gocciadi saggezza buddhista. Come zuccherose cara-melline, le offriva a uno a uno ai presenti. La-sciava poi le restanti a un qualche angolo discacchiera, per chi sarebbe arrivato più tardi.Traccia inconfondibile del suo passaggio, fonte didelizie per i soci del circolo.

Dal 24 marzo non abbiamo più trovato quellefamiliari paginette. Mario Pistone se n’è andatoall’improvviso: per raggiungere, pensiamo, il cielodegli scacchisti, a incontrare di persona gli eroiconosciuti sui libri.

Alessandrino di origine, era nato a Perlettonel 1925, il 6 maggio. Abitava da oltre mezzo se-colo nella vecchia Torino, a due passi da piazzaVittorio Veneto, in faccia alla collina. Aveva lavo-rato nelle Ferrovie: un impiego senza troppi sus-sulti, fino alla pensione. E aveva coltivato pertutta la vita, innaffiandola giorno dopo giorno, lagrande passione per gli scacchi.

Ventenne, era già socio della Scacchistica To-rinese. Erano gli anni ruggenti del dopoguerra:rinato dalla ceneri, pilotato da Vittorio Ivaldi epoi da Luigi Mai, il circolo vagabondava di sedein sede, traslocando ogni volta scacchi, scacchie-re e scacchisti. Il giovane Pistone aveva frequen-tato tutte quelle provvisorie sistemazioni, ognunadelle quali sapeva rievocare con saporosi aned-doti: il Circolo Italgas in via Po e il Caffè Giolito invia Sacchi, i saloni stuccati del Circolo dei Viag-giatori e i fumosi salottini del Bar Castello.

Protagonista immancabile degli epici matchesa squadre degli anni Cinquanta (Torino controMilano, e poi contro Zagabria, Nizza, Berlino,Graz, Belgrado, Zurigo, in casa e in trasferta),Mario Pistone aveva scalato classifiche e catego-rie fino a raggiungere, nei primi anni Sessanta, il

titolo di Candidato Maestro: quarto torinese, do-po Malvano, Gay e Battaggia, a conquistare unavetta allora poco meno che mitica.

Con il trascorrere dell’età si era via via tra-sformato da agonista in osservatore. Un osserva-tore partecipe e affettuoso. Nei pomeriggi al cir-colo, non c’era partitella che trovasse insipida,non c’era novizio che non giudicasse meritevoledi attenzione e di incoraggiamento, per sprovve-duta che fosse la sua condotta di gioco. Come ri-cordava di recente Roberto Rivello, ogni giovaneche approdasse al circolo, intimidito da una cer-ta supponenza dei veterani, poteva trovare inMario Pistone una sicura àncora cui appigliarsi.Una guida per i primi passi nella giunga miste-riosa degli scacchi. Un appassionato del bel gio-co, che attingeva la massima soddisfazione nelvedere un nuovo adepto cavare dal cilindro unbrillante attacco, una sottile manovra, una difesaacrobatica.

E’ stato, il nostro Pistone, un raro caso discacchista mansueto in un mondo di scacchistiirritabili, come ci marchiò una volta per tutte Pri-mo Levi. Forte di una conquistata armonia inte-riore, in pace col prossimo suo, profumava diuna soavità mai macchiata da un gesto scompo-sto, da un tono di voce più alto.

Ha camminato fra di noi in punta di piedi. Pa-radossalmente, lascia un’orma nitida e duratura.

12 - en passant

Il torneo di Hastings del 1895 è giustamentericordato come il primo super-torneo della storiadegli scacchi, dato che vi parteciparono tutti i piùforti giocatori dell’epoca, compreso il neo campio-ne del mondo Lasker, che solo l’anno prima ave-va strappato il titolo a Steinitz. Il torneo è rimastofamoso anche perché, con sorpresa generale, altermine dei 21 turni di gioco risultò vincitore unsconosciuto americano di soli 22 anni. Il suo no-me era Harry Nelson Pillsbury, e poichè nellamadre patria veniva comunque considerato damolti il più forte giocatore in circolazione, riuscìad ottenere da ricchi sponsor gli aiuti economicinecessari per attraversare l’oceano e sfidare l’e-lite scacchistica europea. È davvero stupefacenteosservare come Pillsbury, nonostante la pochez-za dei risultati agonistici acquisiti fino a quel mo-mento (l’unico titolo che deteneva era quello diCampione Metropolitano di New York, conquista-to l’anno prima), si ponesse come obiettivo addi-rittura la vittoria nel torneo, e per questa ragionesi rifiutò di alloggiare nell’albergo che ospitavatutti gli altri giocatori, perché temeva di non esse-re abbastanza tranquillo! Al primo turno Pill-sbury si trovò a giocare con il Nero contro Cigo-rin, uno dei favoriti del torneo, noto come “l’ulti-mo romantico” per via del suo gioco brillante ecombinativo. Solo tre anni prima Cigorin avevaperso sul filo di lana il match mondiale con Stei-nitz, ed era all’epoca all’apice della sua forza.Era dunque l’occasione giusta per il giovane Pill-sbury per dimostrare la legittimità delle sue am-bizioni.

CIGORIN - PILLSBURY (Hastings 1895) 1.e4 e5 2.f4 Ovviamente, si direbbe. In realtàCigorin giocava più spesso 2.Cf3 per entrarenell’amatissimo gambetto Evans, e solo verso lafine della sua carriera, quando furono trovatebuone difese contro l’attacco del capitano, diedela preferenza al gambetto di Re. 2…Ac5 Pill-sbury rifiuta il gambetto, evidenziando subito isuoi gusti stilistici. La continuazione adottata èlogica e solida, ma secondo la teoria dovrebbelasciare il B. con prospettive leggermente supe-riori. 3.Cf3 d6 4.Ac4 Cc6 5.Cc3 Cf6 6.d3 Ag4

Il piano più attivo. Il N. deve giocare con atten-zione: 6…0-0 è pericolosa per 7.f5 mentre6…Cg4 è confutata da 7.Cg5!. 7.h3 La teoria dàoggi la preferenza a 7.Ca4, ad esempio 7… Ab68.Cb6 ab6 9.0-0 0-0 (9…Cd4? 10.fe5 de511.Af7!) 10.c3 e il B. sta un po’ meglio. 7…Af3Tarrasch ha giocato con successo 7…Ae6, mapoi questa continuazione è caduta nel dimenti-catoio. 8.Df3 Cd4?! Naturale ma dubbia, so-prattutto contro un tattico del calibro di Cigo-rin. La continuazione più solida è 8…ef4, che li-bera la casa e5 per il Cavallo. Ora dopo 9.Af4Cd4 la Donna deve ritirarsi in d1, dato che10.Dg3 è confutata da 10…Ch5 11.Dg4 Cf412.Df4 Cc2 13.Td1 Ce3, mentre errata è 9.Df4Ce5 (9…Cd4 10.Td1) 10.Ab3 Ch5 e il B. sta ma-le. Una buona alternativa è la proposta di Tu-binstein 9.Ab5 0-0 10.Ac6 bc6 11.Af4 con paripossibilità. 9.Dg3!? Giocata per la prima volta

L’OCCASIONE MANCATA

Un americano contro l’Europa

Harry Nelson Pillsbury.

Michail Ivanovic Cigorin.

en passant - 13

in Cigorin-Burille, New York 1889, ove il N. vin-se agevolmente, ma non per colpa di questamossa. Considerato il luogo ove si svolse il tor-neo, è lecito supporre che Pillsbury conoscessela partita, ma anche che Cigorin avesse in serboun miglioramento. 9.Dd1 è ovviamente possibi-le, ma così non gioca un giocatore romantico.

9…Cc2?! Pillsbury decide di vedere le carte del-l’avversario, ma l’accettazione del sacrificio ditorre è oggettivamente pericolosa. In cambio diuna qualità (il Ca1 non dovrebbe scappare) il B.demolisce l’ala di Re del N. e ottiene una pro-lungata iniziativa. Nella pratica successiva il N.ha dato la preferenza soprattutto a 9…De7, madopo 10.fe5 de5 11.Td1 c6 12.a4 il B. sta co-munque meglio (Tubinstein-Hromadka, Mähri-sch-Ostrau 1923). Poco esplorata è 9…0-0, gio-cata da Burille, che sembra dare al B. buoneprospettive sull’ala di Re dopo 10. fe5 de511.Td1. Probabilmente la continuazione miglio-re è ancora una volta 9...ef4 col possibile segui-to 10.Dg7 Tf8 11.Td1 De7 12.Tf1 Tg8 13.Dh6Tg2 con complicazioni di non facile valutazione.10.Rd1 Ca1 11.Dg7 Rd7 Keres afferma che11…Tf8 12.fe5 de5 13.Ag5 Ae7 14.Tf1 dà chiarovantaggio al B, ed è curioso osservare come Fi-scher sia pervenuto in questa posizione in unapartita in simultanea giocata a New York nel1964, dove dopo 14…Ce4? (14…Dd4!) 15.Ce4 f516.Dh7 Ag5? 17.Dg6 il suo avversario ha ab-bandonato. Anche la continuazione tattica12…d5 non pare adeguata, ad esempio 13.ed5Tg8 14.Df6 Df6 15.ef6 Tg2 16.d6 Ad6 17.Ad5Th2 18.Th2 Ah2 19.Ab7 Tb8 20.Ac6 Td821.Cd5 Ae5 22.b4 e il N. è bloccato. 12.fe5 de513.Tf1 Ae7? Nella partita Maroczy-Wolf, Vien-na 1904, il N. cercò di migliorare la linea con13…Tg8, con l’idea di cedere un pezzo per sem-plificare il gioco dopo 14.Df7 Tc8 15.Df6 Df616.Tf6 Tg2 e il N. non sta peggio. Maroczy pre-ferì pertanto evitare le semplificazioni giocando15.Tf6 Tg2 16.Ce2. Wolf si suicidò ora con16…Cc2?, che perde materiale dopo 17.Te6 Tf218.Dh5, per cui rimane ancora da verificare seesista una continuazione soddisfacente per il N.La modesta 16…a6, con lo scopo di creare unavia di fuga per il Re, pare tenere la posizione do-

po 17.De6 (17.Te6 Tf2 18.Dh5 non dà ora nullaper 18...Tf1 19.Td2 Ab4 20.Cc3 Tf2) 17…Tb820.De5 Ad6 21.Dd4 (21.Dc3 Ab4 22.De5 Ad6,oppure 21.De6 Th2 22.Tf1 Cc2) 21…Cc2, da cuisi può concludere che il tratto giocato da Pill-sbury rappresenti un vero e proprio errore.14.Df7? Evidentemente anche i migliori tatticipossono sbagliare i calcoli. Cigorin ha sicura-mente analizzato l’immediata 14.Ag5, che recu-pera il pezzo in meno con vantaggio indiscutibi-le (14…Dg8 15.Af6 c6 16.Ae5 Dg7 17.Ag7 Thg818.Tf7, oppure 14…Tf8 15.Af6 c6 16.Dg4 Tc717.Ae5), ma deve aver concluso che c’era di me-glio. 14…Rc8 15.Ag5 Tf8? Pillsbury perde l’oc-casione. 15…Cd5! 16.Ae7 Ce7 17.De6 Tb818.De5 Tf8 19.Tf8 Df8 20.Cb5 Dd8 21.b3 a6 e ilvantaggio del N. è decisivo. 16.De6 Rb8 17.Ah6Te8 18.De5 Cd7 19.Dh5 Cb6 20.Ad5 a621.Td2 Minaccia, oltre a Ta1, anche Af7.21…Cd5 Dovendo dare una via di fuga alla Te8il piano più semplice era giocare 21…Ad6(21…Af6 è inferiore per 22.Tf6 Df6 23.De8 Ta724.Dh5 Cd5 25.ed5 Tg8 26.Ae3 b6 27.De2 e ilB. si consolida) 22.Ta1 Cd5 23.Cd5 Te5 24.Df7c6 con possibilità di sviluppare controgioco. Mail N. ha in mente un piano più ambizioso.22.Cd5 Tg8 22…Ad6 era sempre una validaopzione, e se il B. gioca 23.Ag5 invece di23.Ta1, che rientra nella variante della notaprecedente, il N. libera le sue Torri con 23…Te524.Ad8 Th5 25.Ta1 Ta7 26.Af6 Tg8 27.Ce3 Af4.23.g4 Ab4!? Dopo i necessari preparativi Pill-sbury lancia il contrattacco. L’alternativa “tran-quilla” era ancora 23…Ad6. 24.Cb4 Dd4?

All’apparenza promettente, ma difettosa sul pia-no tattico. Si doveva continuare con 24…Dd6!25.a3 Dh2, ad esempio 26 Tc1 De2 (26…a5?27.Af4 Cb3 28.Tb1 De2 29.Ac7 e vince) 27.Df7Cb3 (27…Ta7? 28.Cc6; 27…Tg6 28.Df8 Ta729.Dc5 Tb6 30.Dg1 Cb3 31.Tb1 Cd2 32.Ad2Dd2 33.Tf7 con vantaggio) 28.Tb1 Tg6 (ora il B.non dispone più della manovra Df8-c5) 29.Tf6Dd1 30.Ta2 Th6! 31.Th6 (31.Tf1!?) Cc1 32.Tb1Cd3 e il N. non ha probabilmente di meglio cheforzare la ripetizione di mosse. 25.Cc2? Evi-dentemente è sfuggita ad entrambi i giocatori laforte 25.Af8! che avrebbe creato grossi problemi

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al N: 25…Db2 26.Te3 Cc2 27.Cc2 Dc2 28.Dd5Tf8 (altrimenti Dd8-d4) 29.Tf8 Ta7 30.Dd4(30.Dc4? Dh2 31.Ta8 Ta8 32.Dg8 Ta7 33.Dh7Dg3 con scacco perpetuo) 30…b6 31.Dc4 Dh232.Tf7 Dh3 33.Td4 Td8 34.Tc3 forzando un fi-nale vinto. Anche 26…Dc3, per poter replicare a27.Dd5 con 27…Th8, non è sufficiente, a causadi 28.Dg5 con la decisiva minaccia Ag7. La ri-sposta migliore sembra quindi essere 25…Tf826.Tf8 Ta7 27.Ta8 Ta8 28.De8 Ta7 29.Df8 Db230.Td1 ed è tutto da dimostrare che il vantaggiodel B. sia decisivo. 25…Cc2 26.Rc2 Tg6?! Pill-sbury cerca di ottenere il massimo dalla posi-zione ma a prezzo di complicazioni, cosa sem-pre gradita al suo avversario. La semplice26…Td8 27.Tf3 Da4 28.Tc1 Da2 avrebbe porta-to ad una posizione con possibilità equivalenti.27.Ad2 Td6! Costringe la Torre bianca ad al-lontanarsi dalla prima traversa e consente cosìla cattura del Pa2. 27…Tc6 28.Ac3 De3 29.g5!avrebbe lasciato il B. con posizione preferibile.28.Tf3 Da4 29.Rc1 Da2 30.Ac3 Anche Cigorinnon intende accontentarsi, altrimenti avrebbegiocato 30.Dh7 che porterebbe alla probabile ri-petizione di mosse 30…Da1 31.Tc2 Da4 32.Tc1,salvo tentare 32.b3 Tc6 33.Td1 Db3 34.Te2Ta7, ma con grossi rischi. 30…Tc6? Il B. so-pravvaluta il suo attacco. Occorreva mantenerel’iniziativa con 30…Da1 31.Td2 (31.Tc2 Dg1)31…Dg1!, ad esempio 32.Dh7 Dg2 33.Te3 Td3con parità, oppure 32.Te2 h6. 31.Dh7 b5 Orala manovra 31...Da1 32.Td2 Dg1 non funzionapiù per 33.Dh8 Ta7 34.Ad4. 32.De7? Para laminaccia, ma era meglio 32.Tf6 Tf6 33.Af6 Da134.Tc2 Dg1 24.g5 con vantaggio decisivo.32…Db3? Pillsbury perde definitivamente lapossibilità di portare la D in g1 e di conseguen-za la partita. 32…Da1 33.Tc2 Dg1 34.Tf6 Dg235.Tb3 Tf6 36.Df6 Dh3 37.Dd8 Tb7 38.Dd5 Ta739.g5 Te8 e si può ancora sperare. 33.Rd2 a533…Tb7 34.h4 34.Tf5 Rb7 35.Tc5 Taa6 36.g5Tc5? L’ultima possibilità era 36…a4 37.h4 a338.ba3 Tc5 39.Dc5 Ta3 40.h5 Ta2 41.Te3 Th242.h6 Th3 43.Td4 con la speranza di pescarenel torbido. Ora invece non c’è scampo. 37.Dc5Tc6 38.Dd5 Da4 39.g6 b4 40.g7 bc3 41.bc3Da1 42.g8=D Dc3 43.Re2 Dc2 44.Rf3 Dd145.Rg3 Dg1 46.Rh4 Df2 47.Rh5 Df3 48.Dg4Df6 49.Dgf5 Dh6 50.Rg4 Dg7 51.Dg5 il Neroabbandona.

Questo esordio sfortunato non intaccò il mo-rale di Pillsbury che al secondo turno si trovòopposto ad un altro favorito, Tarrasch, e giocòuna splendida partita che val la pena di rivede-re con i commenti di Kasparov nel primo volu-me di “I miei grandi predecessori”. Di lì in avan-ti lo sconosciuto giocatore d’oltre oceano fu unasorta di rullo compressore, finendo col vincere15 partite su 21. Oltre che da Cigorin fu scon-fitto da Lasker e Schlechter, ma in entrambe lepartite perse preziose occasioni.

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2004/2005

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C’erano una volta i RePiccola storia della Sst

Il libro che attraverso testimonian-ze, partite, fotografie, documentistorici, racconta della nascita dellaSocietà Scacchistica e degli scacchi aTorino da fine ’800 ai giorni nostri.

Richiedetelo in segreteria

Massimo Settis

en passant - 15

Nel 2000 festeggiammo, co-me qualcuno ricorderà, il novan-tennale della fondazione dellaSst, producendo anche un librosulla nostra piccola storia. Quellibro, nei mesi scorsi, è stato ildocumento finale che ha con-vinto la Regione Piemonte adiscrivere nel 2003 la SocietàScacchistica Torinese nell’Albodelle Associazioni Storiche delPiemonte.

Sembrerebbe il solito titolo,la solita targa da appendere inbacheca, ma non è andata pro-prio così. La Sst ha potuto pre-sentare ben due progetti per at-tingere ai fondi regionali stan-ziati per la salvaguadia e la di-vulgazione del patrimonio stori-co e sportivo. Progetti che pre-vedono la digitalizzazione ditutto l’archivio fotografico e do-cumentale della Sst, e la produ-zione di migliaia di copie di uncd con lezioni di scacchi di baseda diffondere in tutte le scuole,le biblioteche, i circoli scacchi-stici piemontesi.

Inoltre, è arrivato il finanzia-mento che ci permette di am-pliare En passant: quattro pagi-ne in più nei numeri semplici,otto in più nel numero doppio,con ben 6 pagine dedicate alleattività delle varie province pie-montesi. Cominciamo con que-sto numero inaugurale e con ilprezioso aiuto di LanfrancoBombelli. Dal prossimo, collabo-reranno con noi corrispondentida tutte le province che garanti-ranno un notiziario preciso epuntuale. E’ un compito impe-gnativo, che affrontiamo conl’ambizione di dotare lo scacchi-smo regionale di un nuovo pre-zioso strumento.

Le sedi e i siti Internet dei circoli delle otto province

Ricominciamo da 22Riportiamo qui l’elenco dei ventidue circoli piemontesi affiliati alla Fsi nel

2004, e i dati correlati, tratti testualmente dal sito ufficiale della federazione, indata 23 giugno 2004, con alcune aggiunte della nostra redazione, che rimane adisposizione in futuro per correzioni e integrazioni.

CIRCOLO SCACCHISTICO SANTOSTEFANESEVia Cavour, 112058 S.STEFANO BELBO0141841811

CIRCOLO SCACCHISTICO SAVIGLIANESEVia Cacciatori delle Alpi, 2712038 [email protected]

SOCIETA’ SCACCHISTICA CUNEESEVia XXIV maggio12015 LIMONE [email protected]

NovaraSOCIETA’ SCACCHISTICANOVARESEc/o ACLI C.so Milano, 21/D28100 [email protected]://www.novarascacchi.com/

TorinoSOCIETA’ SCACCHISTICA TORINESEVIA Goito, 1310125 [email protected]://www.scaccomatto.org/http://www.scaccomattissimo.it/http://www.arpnet.it/scacchi

segue a pag. 18

LA VOCEDELLAREGIONE

AlessandriaCIRCOLO SCACCHISTICO ACQUESE LA VIRANDAVia Romita, 415011 ACQUI [email protected]://digilander.libero.it/acquiscacchi/

DLF NOVI LIGURE SEZ. SCACCHIP.za Falcone e Borsellino, 1615067 NOVI [email protected]

AstiCIRCOLO SCACCHISTICO ASTIGIANOVia Pallio, 2814100 ASTI0141592588

BiellaCIRCOLO SCACCHISTICO BIELLESEVia F.lli Rosselli, 1913900 [email protected]

SCACCHI CLUB VALLEMOSSOVia Roma, 5013825 [email protected]://www.scacchiclubvallemos-so.org/

CuneoBORGO SCACCHIVia Roma, 8 Pal. Comunale12011 BORGO S.DALMAZZO

P I E M O N T EP I E M O N T E

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Che cosa sono gli Organi periferici secondo le norme della Federazione italiana

Uno Statuto per le regioniRiteniamo opportuno, inaugu-

rando le pagine dedicate alle pro-vince piemontesi, documentare illettore col testo autentico delloStatuto della Federazione Scac-chistica Italiana in vigore, per laparte riguardante gli organi peri-ferici. Il testo è aggiornato con leultime modifiche ratificate dalC.O.N.I.

Vengono anche riportate lenorme relative ai Comitati e Dele-gati regionali, sia per compiutainformazione, sia perché per di-verse normative provinciali si ri-manda a quelle regionali.

Le norme seguenti sono inte-grate dal Regolamento OrganicoFederale, per il quale, come peraltre fonti, rimandiamo al sito uf-ficiale della Fsihttp://www.federscacchi.it/regolamenti/ind-reg.htm

TITOLO VIIORGANI PERIFERICIArt. 32 Organizzazione periferica 1. Gli organi periferici della F.S.I.hanno il compito di applicare tuttele disposizioni e i provvedimentiemanati dagli Organi Centrali equello di promuovere e disciplinarel’attività nell’ambito del rispettivoterritorio.2. L’organizzazione periferica dellaF.S.I. è ripartita in:2.1 Comitati Regionali; 2.2 Delegati Regionali;2.3 Comitati Provinciali;2.4 Delegati Provinciali.2.1 I Comitati Regionali2.1.1 Sono costituiti, di regola, nelleRegioni in cui sono affiliate almeno10 Società aventi diritto a voto .2.1.2 Il Consiglio Federale deliberala costituzione del Comitato Regio-nale.

2.1.3 Nella regione Trentino-AltoAdige vengono costituiti rispettiva-mente, nella Provincia di Trento enella Provincia di Bolzano, gli Orga-ni Provinciali con funzioni analoghea quelle attribuite, nelle altre regio-ni, agli Organi Periferici a livello re-gionale.2.1.4 In presenza di un numero mi-nore di Società, viene nominato unDelegato Regionale.2.2 I Delegati RegionaliNelle Regioni ove non sia costitui-bile il Comitato Regionale, il Con-siglio Federale nomina un Dele-gato Regionale al fine della pro-mozione e dello svolgimento delleattività federali, nonché per addi-venire all’istituzione di un ComitatoRegionale, secondo quanto pre-visto al riguardo dal presente Sta-tuto.2.2.1 L’incarico è biennale e può es-sere riconfermato. Il Delegato Re-gionale decade in caso di decadenzadel Consiglio Federale. 2.2.2 Il Delegato Regionale a fineanno deve inviare una dettagliatarelazione circa l’esito del suo man-dato per consentire al Consiglio Fe-derale le opportune valutazioni dimerito e di adottare i provvedimentinecessari.2.3 I Comitati Provinciali2.3.1 Nelle Province in cui hannosede almeno 10 Società affiliateaventi diritto a voto deve essere co-stituito un Comitato Provinciale,composto da l almeno 4 membricompreso il Presidente. In materiadi composizione del Comitato Pro-vinciale e dei membri dello stesso inquota Giocatori e in quota Istruttorisi applica quanto stabilito dal suc-cessivo Art. 35 per il Comitato Re-gionale. 2.3.2 Il Comitato Provinciale ha

funzioni di coordinamento dell’atti-vità delle Società.2.4 I Delegati Provinciali2.4.1 Ove non sia raggiunto il nu-mero minimo di Società per istituireil Comitato Provinciale, i DelegatiProvinciali sono di nomina del Con-siglio Federale, sentito il parere delComitato Regionale territorialmentecompetente.2.4.2 Hanno funzione di rappresen-tanza presso il Fiduciario Provincia-le del C.O.N.I. e di coordinamentodell’attività provinciale del C.O.N.I.con l’attività delle Società, nonché diassistenza alle Società stesse neirapporti con il C.O.N.I. provinciale egli enti territoriali.2.4.3 L’incarico è biennale e può es-sere riconfermato. Il Delegato Pro-vinciale decade in caso di decadenzadel Consiglio Federale. Il DelegatoProvinciale a fine anno deve inviare,per il tramite del competente Comi-tato Regionale, una dettagliata rela-zione circa l’esito del suo mandatoper consentire al Consiglio Federalestesso le opportune valutazioni dimerito e di adottare i provvedimentinecessari.

Art. 33 Assemblea Ordinaria eStraordinaria Regionale1. L’Assemblea Regionale è il massi-mo organo federale nell’ambito dellaregione. È indetta dal Comitato Re-gionale ed è convocata dal Presiden-te Regionale.2. L’Assemblea Regionale è compo-sta:2.1 dai Presidenti delle Società affi-liate con sede nella Regione che ab-biano diritto a voto o dai loro delega-ti, purché componenti il Consigliodirettivo societario regolarmentetesserati alla F.S.I.2.2 dai Delegati Regionali dei Gioca-

I DELEGATIDI TUTTELE PROVINCE

Riportiamo l’elenco ufficialeFsi dei Delegati Provinciali in cari-ca al 24 giugno 2004. Le loro fun-zioni sono illustrate nell’estrattodallo Statuto in queste pagine: aloro competono, fra l’altro, il coor-dinamento dell’attività provincialee la funzione di rappresentanzapresso il fiduciario territoriale delConi. Poichè nessuna provincia

raggiunge i dieci circoli affiliati allaFsi non vi sono in Piemonte Comi-tati provinciali.

Alessandria Giancarlo BadanoAsti Guglielmo VialeBiella Franco ZecchiniCuneo Sandro DominiciNovara Italo RecanatiniTorino Mario MastroianniVerbania Alberto CollobianoVercelli Carmelo Motta

Nella foto il presidente del Comita-to regionale piemontese della Fsi,Roberto Rivello.

en passant - 17

tori della regione, eletti come stabili-to dall’Art. 17, comma 1.2 del pre-sente statuto;2.3 dai Delegati Regionali degliIstruttori della regione, eletti comestabilito dall’Art. 17, comma 1.3 delpresente statuto;3. L’Assemblea Ordinaria:3.1 elegge con votazioni separate esuccessive il Presidente e gli altricomponenti del Comitato Regionale;3.2 vota la relazione sulla gestionedel Comitato Regionale predispostadal Comitato stesso;3.3 delibera su tutti gli argomenti dicompetenza posti all’ordine del gior-no.4. L’Assemblea Ordinaria è annualee deve aver luogo almeno 45 giorniprima dell’Assemblea Nazionale. 5. Qualora il Comitato Regionale loritenga opportuno, oppure vi sia ri-chiesta scritta da parte della metàpiù degli aventi diritto al voto , o inpresenza di richiesta avanzata daalmeno la metà più uno dei membricomponenti il Comitato stesso, ilPresidente deve convocare una As-semblea Straordinaria con le moda-lità previste per la convocazione del-l’Assemblea Nazionale Straordinariain quanto compatibili.6. La richiesta di convocazionestraordinaria da parte della maggio-ranza degli aventi diritto al voto de-ve essere motivata con formulazioneesatta degli argomenti di discussio-ne e breve illustrazione degli stessi.7. Il Consiglio Federale può chiederela convocazione di una AssembleaRegionale Straordinaria, determi-nandone l’ordine del giorno. L’As-semblea Straordinaria non può di-scutere altri argomenti oltre quelliper i quali è stata convocata. 8. L’Assemblea Regionale Straordi-naria, oltre a deliberare sui vari ar-gomenti posti all’ordine del giorno,provvede, in caso di decadenza anti-cipata del Comitato Regionale, a ri-costituire l’intero organo o ad eleg-gere singoli membri dello stesso insostituzione di quelli venuti a man-

care per qualsiasi motivo a normadell’art. 24.9. Per tutto quanto non previsto dalpresente articolo si fa rinvio alle di-sposizioni relative all’AssembleaNazionale, in quanto applicabili.

Art. 34 Il Presidente del Comita-to Regionale1. Il Presidente del Comitato Regio-nale è eletto dall’Assemblea Regio-nale regolarmente costituita e conle modalità, in quanto applicabili,previste per l’elezione del Presidentedella Federazione.2. Rappresenta ai soli fini sportivila F.S.I. nel territorio di competen-za, convoca e presiede le riunionidel Comitato Regionale e nei termi-ni e casi stabiliti convoca l’Assem-blea Regionale e svolge le funzionianaloghe a quelle del Presidente Fe-derale in quanto compatibili.3. È responsabile unitamente alComitato Regionale del funziona-mento del Comitato medesimo neiconfronti dell’Assemblea Regionalee del Consiglio Federale.4. Nelle ipotesi di impedimentotemporaneo o definitivo del Presi-dente, nonché nei casi di dimissionidello stesso, valgono, in quanto ap-plicabili, le disposizioni contenutenel presente Statuto e nel Regola-mento Organico per il Presidentedella F.S.I.

Art. 35 Composizione del Comi-tato RegionaleIl Comitato Regionale è compostodal Presidente e da Consiglieri elettinel numero rispettivamente: a. disette, di cui quattro eletti dagli Affi-liati, due eletti in quota Giocatori,ed uno eletto in quota Istruttori, inquelle Regioni dove esistono almenotrenta Affiliati;b. di quattro, di cui due eletti dagliAffiliati, uno eletto in quota Gioca-tori, ed uno eletto in quota Istrutto-ri, nelle Regioni dove esistono dadieci a meno di trenta Affiliati. Tuttisono eletti dall’Assemblea Regionale

a scrutinio segreto, durano in caricaper il Ciclo Olimpico e sono rieleggi-bili.2. Per l’elezione alle cariche dei Co-mitati Regionali, l’Assemblea Regio-nale provvede separatamente, con lemodalità stabilite dall’Art. 18 bis,come segue:2.1 elezione del Presidente;2.2 elezione del numero di membridel Consiglio di competenza delleSocietà;2.3 elezione del numero di membridi competenza dei Delegati Regionalidei Giocatori;2.4 elezione del numero di membridi competenza dei Delegati Regionalidegli Istruttori.3. Il Comitato Regionale si riunisceimmediatamente dopo la sua elezio-ne per eleggere a scrutinio segretoun Vicepresidente. 4. Le funzioni del Vicepresidente so-no analoghe a quelle del Vicepresi-dente della F.S.I. designato di sede.5. Il Comitato nomina un Segretarioche assicuri il regolare funziona-mento del Comitato stesso, per lepratiche di ordinaria amministrazio-ne.6. Il Segretario decade quando, perqualsiasi motivo, il Comitato vengaa cessare.7. Il Comitato Regionale assolve aicompiti necessari per la gestionedell’attività federale nell’ambito peri-ferico di competenza, secondo le di-sposizioni-quadro del Consiglio Fe-derale.8. Per la convocazione del Comitatoe per la validità delle deliberazionivalgono, in quanto applicabili, le di-sposizioni stabilite dal presente Sta-tuto per il Consiglio Federale.

Art. 36 Decadenza del ComitatoRegionale Sostituzione dei mem-bri mancanti1. In materia di decadenza del Con-siglio Regionale o di sostituzione deisingoli Consiglieri si applica, inquanto compatibile, la normativaprevista per le fattispecie di cui al-

DALLA SCUOLAGLI SCACCHISTIDEL DOMANI

Scuola per scuola nascono lenuove leve: lo sbocco dei corsi sonoda qualche anno i giochi sportivistudenteschi a squadre, semprepiù affollati. Nella foto i ragazzi del-la Media di Ceresole d’Alba, chehanno vinto la fase provinciale: dasinistra Bruno, De Paulis, Maroc-co, Causevic e Bazzano, insieme alloro insegnante.

18 - en passant

segue da pag. 15

CIRCOLO SCACCHISTICO ALFIERIVia San Paolo, 160 c/o bocciofila10141 [email protected]://digilander.libero.it/alfieri.scacchi/

CIRCOLO SPORTIVO CULTURALE RIVOLI SEZ. SCACCHIStrada Castelpasserino, 25510098 [email protected]

CIRCOLO SCACCHI CHIVASSESEVia Paleologi, 2510034 [email protected]

CIRCOLO SCACCHI PBT BORGARETTOVia Drosso, 1510092 BEINASCO0113859487

CIRCOLO SCACCHISTICO DI NICHELINOVia D. Chiesa, 1210042 [email protected]://it.geocities.com/scacchi_nichelino/

GRUPPO SCACCHISTICO GIAVENESEVia Maria Ausiliatrice, 6710094 [email protected]://www.scacchigiaveno.com/

SCACCHI CLUB DUE TORRIVia Manzoni, 510044 PIANEZZA0119672792

SOCIETA’ SCACCHISTICA EPOREDIE-SEP.za 1° maggio Centro Civico10015 BELLAVISTA D’[email protected]

http://geocities.com/sseporediese/

VerbaniaCIRCOLO SCACCHISTICO DEL CUSIOVia Manzoni, 6328887 [email protected]://www.geocities.com/collobiano/

VercelliCIRCOLO SCACCHISTICO VERCELLESEVia S. Salvatore 2 c/o CONI PROVINCIALE13100 [email protected]

CIRCOLO SCACCHI TRE REVia Montebianco c/o Bocciofila13048 SANTHIA’[email protected]

l’Art. 24 riguardante il ConsiglioFederale.

Art. 37 Composizione e diritto alvoto dell’Assemblea Regionale1. L’Assemblea Regionale è compo-sta:1.1 dai Presidenti delle Società affi-liate con sede nel territorio della re-gione aventi diritto a voto o dai lorodelegati, purché componenti il Con-siglio Direttivo societario, regolar-mente tesserati F.S.I.1.2 dai Delegati Regionali dei Gio-catori eletti nella Regione;1.3 dai Delegati Regionali degliIstruttori eletti nella Regione;2. Quando le Società affiliate condiritto a voto nel territorio della re-gione sono superiori a venti, ogniDelegato può rappresentare unasocietà oltre la propria.3. È sancito il divieto per i compo-nenti i Comitati Regionali, compresii rispettivi presidenti nonché per ipresidenti dei Comitati Provincialidi rappresentare società diretta-mente o per delega. 4. Intervengono all’Assemblea Re-gionale, senza diritto di voto, il Pre-sidente Onorario, i Soci Onorari, iSoci Benemeriti, i Maestri ad hono-rem, i membri del Consiglio Fede-rale, del Collegio dei Revisori deiConti, i Direttori agonistici, i Presi-denti delle Commissioni Federali, iDelegati Provinciali, i rappresen-tanti federali presso gli Enti sportivinazionali ed internazionali, i rap-presentanti delle Associazioni ade-renti e le Società affiliate conun’anzianità di affiliazione inferiorea 12 mesi.

Art. 38 Validità dell’AssembleaRegionale e modalità delle vota-zioni1. L’Assemblea è valida in primaconvocazione con la presenza dipartecipanti che rappresentino al-meno la metà più uno degli aventidiritto a voto, e, in seconda convo-cazione qualunque sia il numerodei partecipanti e dei voti presenti.2. Nella sola ipotesi di assemblea acarattere elettivo, è richiesta, in se-conda convocazione, la partecipa-zione di almeno un terzo degliaventi diritto a voto.3. Per la validità delle deliberazionisi applicano le stesse maggioranzepreviste per l’Assemblea Nazionale.4. Per le modalità di votazione sirinvia a quanto stabilito dall’As-semblea Nazionale.

Art. 39 Votazione nelle Assem-blee regionali1. Ogni Società affiliata da almeno12 mesi precedenti la data dell’As-semblea, e che nel frattempo abbiasvolto effettiva attività sportiva, hadiritto a un voto, ai sensi dell’art.18.2. Ogni Delegato Regionale dei Gioca-tori, eletto nella regione, ha diritto aun voto, ai sensi dell’art. 18.3. Ogni Delegato Regionale degliIstruttori, eletto nella regione, ha di-ritto a un voto, ai sensi dell’art. 18.

Art. 40 Comitati Provinciali1. Nelle Province dove esistano al-meno 10 Società affiliate con dirittoa voto il Comitato Regionale puòavanzare al Consiglio Federale unaproposta di costituzione del Comi-

tato Provinciale. Il Comitato provin-ciale è composto dal Presidente e daConsiglieri eletti nel numero rispet-tivamente: a. di tre, di cui uno eletto dagli Affi-liati, uno eletto in quota Giocatori,ed uno eletto in quota Istruttori, inquelle Provincie dove esistono da 10a meno di trenta Affiliati;b. di sei, di cui quattro eletti dagliAffiliati, uno eletto in quota Gioca-tori, ed uno eletto in quota Istrutto-ri, in quelle Provincie dove esistonoalmeno trenta Affiliati.2. Nell’ambito delle loro competenzei Comitati Provinciali assolvono leloro funzioni secondo lo Statuto, iRegolamenti e le disposizioni fede-rali, seguendo le direttive generalidel Comitato Regionale.3. Per tutto quanto non previsto dalpresente articolo valgono, in quantoapplicabili, le disposizioni stabilitedal presente Statuto per i ComitatiRegionali, nonché le disposizioni delRegolamento Organico.

Art. 41 Assemblea Provinciale1. In materia di composizione, dirit-to al voto, validità dell’assemblea,modalità delle votazioni e votazionidelle Assemblee Provinciali si appli-cano, in quanto compatibili, le nor-me previste dal presente Statuto edal Regolamento Organico per leAssemblee Regionali.

Art. 42 Il Presidente del ComitatoProvinciale1. Si applicano in quanto compati-bili le norme previste dal presenteStatuto e dal Regolamento Organicoper il Presidente Regionale.