B R I N D I S I

Il centro storico

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Il sistema difensivo di Brindisi è legato alla storia stessa della città che è :

Porta Napoli e Porta Lecce e

di cinque Bastioni:

Bastione dell'Inferno o torrione dell’inferno

Bastione Carlo V

Bastione San Giacomo

Bastione Arruinado

Castello Alfonsino

• Il centro storico della città è, ancora in parte, confinato all'interno

delle mura aragonesi, risalenti alla metà del XV secolo, e

successivamente modificate da Carlo V, che vi aggiunse dei Bastioni

(torrioni strategici).

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Tra questi il Bastione di San Giacomo,

oggi recuperato e utilizzato per mostre e manifestazioni, come

anche il bastione attiguo a Porta Mesagne.

Anche Porta Lecce fu sormontata e fiancheggiata da fortilizi e cortine

laterali.16/03/2009 4Carmelo Anastasio

Bastione San Giacomo

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Bastione diLevante

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Torrione Inferno16/03/2009 Carmelo Anastasio 7

PORTA LECCE nel 1922

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Porta Lecceoggi

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PALAZZO GRANAFEI NERVEGNA

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PALAZZO GRANAFEI NERVEGNA

• Un primo nucleo dell’edificio viene edificato nel 1565 ed

appartiene a Nicolò Granafei, che lo acquista da Donato

Ferrante.

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Sulla facciata principale spiccano inoltre le decorazioni e le finestre,

tutte diverse tra loro per i motivi ad intreccio.

Il portale racchiude in una cornice l’arma araldica del casato sorretta

da due angeli. Altri due stemmi sono visibili sulle

mensole dei balconi laterali e sull’angolo della facciata a sud.

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La costruzione ha un prospetto rinascimentale con

influenze barocche, in particolare negli elementi dei

balconi in pietra. E’ diviso in tre ordini dalle

cornici marcapiano sul quale spiccano i:

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Quattro Aforismi in latino:

1) “la donna sapiente edifica la sua casa;

2) la stolta distrugge con le proprie mani la costruita”,

dunque: “a che giova allo stolto aver

ricchezze se non può comperare la saggezza?”, 16/03/2009 14Carmelo Anastasio

3) “chi risponde prima d’aver ascoltato

si mostra sciocco e degno di biasimo”

4) “non amare il sonno per non immiserire”.

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Lo stemma di famiglia, presente sul portale principale del palazzo, raffigura un leone rampante che ha tra le zampe anteriori un fascio di

spighe di grano, rivolto verso una croce in segno di venerazione alla Chiesa; questo simbolo probabilmente allude all’attività originaria

dei Granafei nel commercio del frumento; da qui deriverebbe anche il cognome “grana fert”.16/03/2009 16Carmelo Anastasio

Nel XVIII secolo la famiglia decide di trasferire la residenza a

Mesagne, pertanto il 18 gennaio del 1862 Giovanni Granafei vende

il palazzo ai fratelli Luigi e Giuseppe Francesco Nervegna per

5.000 ducati.

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Il 19 settembre 1930 l’edificio viene rilevato dal Comune di

Brindisi che decide di utilizzarlo come sede del

Tribunale; Il complesso è stato utilizzato come tribunale sino al 1976.

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Dopo l’abbandono e il conseguente degrado,

il complesso è stato restaurato ed aperto al pubblico, per la parte dell’ex Corte d’Assise,

nella notte del 1 gennaio 2008.

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Il Palazzo ospiterà anche l'Università del Salento,

strutture di sperimentazione e formazione

e nel piano superiore gli uffici di rappresentanza

del Sindaco e

dell’Amministrazione Comunale.16/03/2009 20Carmelo Anastasio

P R O S P E T T O

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Balcone in pietra

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Finestra16/03/2009 23Carmelo Anastasio

PORTALE D’ INGRESSO

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Cortile internoballatoi16/03/2009 25Carmelo Anastasio

Sala della Colonna 16/03/2009 26Carmelo Anastasio

S A L V E – B R I N D I S I21 / 03 / 2009

ore 14.30da P.zza Dante

B U O N V I A G G I O

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