Axerta _ Fraud Survey (2015)

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2 Indice Introduzione p. 4 Prefazione p. 3 I Risultati p. 5 Note metodologiche p. 7

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Indice

Introduzione p. 4

Prefazione p. 3

I Risultati p. 5

Note metodologiche p. 7

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L’Osservatorio Nazionale sulle Investigazioni aziendali di Axerta S.pA. è lieto di presentare la Fraud Surveydedicata ai soci dell’Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale - AIPSA.

L’obiettivo del presente lavoro è quello di fornire ai professionisti associati un ulteriore strumento valutativo sul tema delle frodi aziendali interne.

Questa prima rilevazione fa parte di un progetto più ampio, articolato sul territorio nazionale, che sarà completato entro il 2015. I risultati delle rilevazioni successive saranno integrati con quelli raccolti in questa prima fase e resi disponibili ai partecipanti.

Nelle prossime pagine si avrà modo di conoscere chi ha subito frodi, la loro entità e tipologia.

La Survey approfondisce le modalità di individuazione dell’atto criminoso e le forme di prevenzione messe in atto. Particolare attenzione verrà dedicata alle forme di controllo dei lavoratori messe in atto dalle aziende rispondenti, sia in termini di modalità di gestione dei controlli, interna oppure a mezzo fornitori, sia sulle indagini preassunzionali.

In chiusura le prospettive future e le percezioni dei rispondenti legate agli eventi fraudolenti che rappresentano i maggiori rischi per le organizzazioni nel futuro.

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Prefazione

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Dove Osama Bin Laden ha fallito, i colletti bianchi delle grandi imprese americane hanno trionfato.

Secondo gli esperti l’attuale crisi economica dei paesi occidentali è nata da una frode aziendale di enorme portata: il crac della Lehman Brothers. Una truffa eseguita con maestria da Richard Fuld, amministratore, e quindi dirigente interno, di una delle più importanti società finanziarie a livello mondiale.

Il crac della Lehman Brothers che ha destabilizzato l’economia e la politica globale, seppur attraverso una semplificazione, può esser ridotto a un’appropriazione indebita per mano di un dirigente interno all’azienda. Richald Fuld, infatti, in qualità d’amministratore è riuscito a manipolare i bilanci della società, a spostare furtivamente 300 miliardi di dollari verso i conti di deputati e senatori del congresso americano, e a occultare quindi le vere retribuzioni che riservava a se stesso e che si presume ammontino a 529 milioni di dollari.

Uno dei casi più drammatici di frode aziendale, precedente al crac della Lehman Brothers, è la vicenda Enron.

La Enron Corporation è stata tra le più grandi multinazionali, operanti nel settore dell’energia, fino al 2001: anno in cui, a seguito di una frode aziendale a opera d’interni, la società dichiarò il fallimento trascinando nel vortice della bancarotta anche la Arthur Andersen, una delle big five a livello mondiale in materia di revisione bilancio e consulenza. Le indagini rivelarono che l’amministratore delegato della Enron Corporation, Jeff Skilling, aveva manipolato i dati per lungo tempo mantenendo alto il livello dei redditi aziendali anche nei momenti di crisi. Nel 2006 Skilling fu condannato a 24 anni e 4 mesi di reclusione, ma i giudici punirono anche la società di certificazione bilanci cui la Enron Corporation si affidava: la Arthur Andersen. Alcuni anni dopo, la Corte Suprema degli Stati Uniti ribaltò la sentenza di condanna e riabilitò la Andersen, poiché la denuncia di irregolarità era partita dagli organi di security interni alla stessa azienda.

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Introduzione

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I RisultatiAnalisi del fenomeno delle frodiaziendali in Italia

Dall’analisi delle risposte pervenute dai soci AIPSA emerge che il fenomeno delle frodi aziendali, nel periodo 2013/2015, è fortemente presente nelle organizzazioni italiane.

In particolare il 41% degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda è stata vittima di frode.

Le aziende più colpite dal fenomeno sono quelle operanti nell’ambito dei trasporti, logistica e spedizioni, seguono le aziende del settore automobilistico, dell’intrattenimento e dei servizi e le aziende manifatturiere, sanitarie ed afferenti il retail & consumer.

L’incidenza media annua registra 10 fenomeni fraudolenti per azienda.

A ciascun intervistato è stato chiesto di indicare la categoria di frodi subite. Tenendo conto della possibilità di indicare più di una tipologia di frode, la più diffusa è l’appropriazione indebita. Lo ha dichiarato l’87% degli intervistati.

Seguono l’utilizzo improprio degli strumenti aziendali a parimerito con l’assenteismo e l’utilizzo improprio di permessi speciali, quali i permessi sindacali, i permessi familiari e permessi ex l. 104/92’, con il 73% di risposte. L’infedeltà di dipendenti, dirigenti, amministratori e soci registra il 67% delle risposte, il 53% le frodi nell’area acquisti .

Con il 47% si attestano il furto di materie prime e gli atti vandalici; 20% è il tasso di frodi informatiche e, con il 13% di segnalazioni, a parimento lo spionaggio industriale e la violazione della proprietà intellettuale. Chiude la concorrenza sleale con il 7% di segnalazioni.

Indispensabile si rileva la figura del Security Manager, infatti la quasi totalità delle aziende intervistate (93%) ha dichiarato di aver intercettato la frode attraverso la funzione di security aziendale interna, fisica ed IT. Segue l’internal audit (73%) che conferma l’importanza delle verifiche di routine interne. A seguire le indagini investigative esterne con il 47% e le delazioni interne (40%). Al 33% le analisi informatiche dei dati e le attività di Fraud Risk management seguite, con il 27%, dal supporto delle Forze dell’Ordine, il monitoraggio delle transazioni sospette e dalla casualità degli eventi. Chide, con il 20%, la delazione esterna ovvero la segnalazione pervenuta da soggetti esterni all’azienda.

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Come hanno reagito le aziende all’evento fraudolento?

Nel 73% dei casi si sono attuati procedimenti disciplinari e nel 67% dei casi si è proceduto con il licenziamento. Nel 60% dei casi i rispondenti hanno riferito di aver provveduto a denuncia alle Autorità Giudiziarie mentre, nel 40% dei casi, si evince l’utilizzo ed il supporto di una società investigativa. Seguono la raccolta di prove per azioni legali e richieste di risarcimento (33%), l’interruzione della relazione d’affari (27%) e la denuncia alle Autorità di Vigilanza (20%).

All’evento fraudolento, nell’83% dei casi è seguita una reazione da parte dell’azienda. Principalmente le aziende intervistate hanno deciso di ricorrere al potenziamento del sistema di sorveglianza (67%), seguito dalla creazione di un’unità interna dedicata (20%) e, con il 7% delle risposte, la revisione delle procedure interne e la prosecuzione delle attività preventive.

Attenzione particolare è stata dedicata alla rilevazione delle abitudini aziendali legate al controllo dei lavoratori finalizzato alla prevenzione delle frodi. I dati confermano l’elevata sensibilità dei rischi di frode da parte dei rispondenti che, nel 47% dei casi, riferiscono di avere una unità interna dedicata. Seguono il sistema di sorveglianza e l’utilizzo di controlli preliminari all’assunzione con il 27% di risposte. Infine, con il 7%, si registrano l’implementazione di attività di prevenzione, informazione e sensibilizzazione interna a supporto delle funzioni aziendali considerate “vittime potenziali” di un evento fraudolento.

Le indagini preassunzionali rappresentano, ad oggi, uno degli strumenti più richiesti per la valutazioneinformativa preventiva di un candidato, potenziale dipendente. Ce lo confermano le risposte fornite dai soci AIPSA che, con il 60%, confermano l’utilizzo di tale strumento conoscitivo che, nel 42% dei casi viene elaborato internamente con personale dedicato e su richiesta dell’ufficio del personale, mentre nel 37% dei casi viene afffidato a società investigative esterne.

In conclusione, ai soci AIPSA è stato chiesto di identificare i principali pericoli dai quali difendersi nei prossimi anni.Due rispondenti su tre hanno posto l’attenzione sulla criminalità informatica e sull’infedeltà di dipendenti, dirigenti, amministratori e soci. Seguono, con il 53% le frodi nell’area degli acquisti e, con il 40%, la concorrenza sleale, l’appropriazione indebita e gli atti vandalici. Nel 33% dei casi si rileva lo spionaggio industriale e l’utilizzo improprio degli strumenti aziendali mentre, nel 27% dei casi, i rispondenti temono il furto di materie prime, la violazione della proprietà intellettuale, l’assenteismo e le frodi nell’utilizzo dei permessi speciali.

Prevenzione

Futuro

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L’Osservatorio Nazionale sulle Investigazioni aziendali di AXERTA S.p.A. ha raccolto i datirelativi l’incidenza delle frodi aziendali all’interno delle principali aziende italiane nel corso delperiodo 2013/15, ad opera del personale aziendale, siano essi dipendenti, dirigenti, soci ed amministratori.

Il questionario, anonimo e compilabile on-line, è stato inviato ai soci di AIPSA. Le tabelle che seguono descrivono la composizione del campione.

Alcuni dati Tabella 1: Ruolo aziendale dei partecipanti

54 %

Security Manager

5%

Owner

30 %

Security Director

8%

Advisor

45 %

Altro

Note metodologiche

Tabella 2: Aree di operatività aziendale

16 %

Europa

2 %

Emea

31 %

Mondo

51 %

Italia

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Tabella 3: Tipologia aziendale

59 %

Privata

22%

Quotata in Borsa

19 %

Pubblica

Tabella 4: Dimensione delle aziende rispondenti

22 %

Fino a 500 dipendenti

8 %

Da 501 a 1.000

19 %

Da 1.001 a 5.000

11%

Da 5.001 a 10.000

41%

Oltre 10.001 dipendenti

Tabella 5: Settore Industriale di appartenenza dei partecipanti

24 %

Trasporti e Logistica

8%

Automobilistico

24 %

Terziario eServizi Professionali

Intrattenimento e Media

3%

Sanitario

3 %

Energy, utilitiese industria mineraria

3%

Retail & Consumer

5%

3%

Farmaceutico

3%

Servizi Finanziari

3%

Tecnologico

11%

Altri settoriManifatturiero

11%

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