AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI … · Data di Approvazione del Progetto Integrato...
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POR SARDEGNA 2000-2006
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
Novembre 2006
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI
PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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INDICE
1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO................................................................................ 3
2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ................................................................. 6
3. PARTENARIATO DI PROGETTO....................................................................................................... 7
3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto............................. 7
3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto........................................................ 12
4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 15
4.1. Analisi di contesto................................................................................................... 15
4.2. Analisi SWOT ............................................................................................................. 26
5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................... 15
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi ................................................................. 29
5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari 32
5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”................................................................ 34
6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 37
6.1. Definizione della strategia..................................................................................... 37
6.2. Definizione delle operazioni.................................................................................. 37
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ....................................... 50
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale.................................................................. 51
6.5. Definizione degli indicatori.................................................................................... 56
7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO .......................................................... 56
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni .......... 58
7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione. ............................................................................... 62
7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo.................................................................................................................................... 64
8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................ 65
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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO
A. Titolo del Progetto Integrato
INTERPROVINCIALE PIANTE OFFICINALI (OGLIASTRA)
B. Classificazione del Progetto Integrato
Tipologia del Progetto Integrato
X Progetto Integrato di Sviluppo Regionale
Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale
Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato
(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)
Tipologia di Partenariato di Progetto
Barrare la Casella di Interesse
Industria, Artigianato e Servizi Regionale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale X
Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �
Rete Ecologica Regionale. Regionale �
Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �
Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �
Inclusione, Sociale Regionale �
Sicurezza e Legalità. Regionale �
Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �
Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �
Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.
Territoriale �
Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �
Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato
(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)
Cagliari � Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �
Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �
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C. Partenariato di Progetto
Tipologia e Numero di Soggetti del Parternariato di Progetto
(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero
Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 1 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 31 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)
1
Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico 5 Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) Costituendi Parternariato di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico)
Altro ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
1
Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Organismo Posta Elettronica
ECCA VALERIO OFFICINERBE SARDIGNA [email protected]
FODDIS CATERINA UNIVERSITA’
CABITZA GIANPIETRO OFFICINERBE SARDIGNA
BANGONI RAFFAELE DITTA MEDESIMA
MAMELI MASSIMILIANO (C. R. A.S.) ERASARDEGNA
Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)
Data 11/12/2006
Luogo HOTEL RISTORANTE “BIRDESU”-GIRASOLE
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D. Approvazione del Progetto Integrato
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Parternariato di Progetto
Data 11/12/2006
Luogo HOTEL RISTORANTE “BIRDESU”-GIRASOLE
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Parternariato Regionale/Provinciale
Data
Luogo
E. Presentazione del Progetto Integrato
Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Firma
ECCA VALERIO
FODDIS CATERINA
CABITZA GIANPIETRO
BANGONI RAFFAELE
MAMELI MASSIMILIANO
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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO
Sintesi della Proposta Progettuale La proposta progettuale si basa sull’interazione di partenariato tra il settore produttivo, ovvero le aziende singole e consorziate, aderenti al Consorzio “Officinerbe Sardegna”, e il settore pubblico rappresentato dalla Provincia d’Ogliastra, il consorzio interuniversitario CO.S.ME.SE, l’ERSAT ed l’ERA (CRAS e IZCS) e l’ISOGEA. Fin dalla sua costituzione, il partenariato, verificata l’appartenenza delle aziende e del Consorzio a 6 provincie della Sardegna (Provincia d’Ogliastra, Gallura, Nuoro, Cagliari, Sassari e Oristano), ha aderito al “Progetto Interprovinciale piante aromatiche ed officinali” del laboratorio territoriale Ogliastra. I partecipanti a seguito di successive riunioni di concertazione nell’ambito della programmazione integrata, hanno definito gli obbiettivi da perseguire per generare un progetto conforme alle esigenze dei partner e alla manifestazione di interesse concordate in una fase precedente. Obiettivo principale del presente progetto integrato è risultato l’ampliamento, la valorizzazione, il consolidamento e l’affermazione sul mercato del comparto delle piante officinali di Sardegna. Da questo è scaturito lo stesso titolo “Sviluppo della filiera delle piante officinali della Sardegna”. Per perseguire questo obbiettivo i partner hanno determinato delle linee guida che serviranno per l’attuazione e la realizzazione del progetto. Tra le attività da considerare per ottenere un buon successo dell’implementazione del progetto è stato deciso di perseguire i seguenti obbiettivi: 1) favorire il riordino fondiario e indurre una migliore regolamentazione dei nuovi utilizzi ad uso civico dei terreni comunali e demaniali in concertazione con le istituzioni; 2) favorire un allargamento della base produttiva per generare un’offerta capace di soddisfare le esigenze di fornitura dell’industria. La disponibilità di una quantità di prodotto rilevante, infatti, può mettere i produttori in condizione di proporre e consolidare canali di commercializzazione garantendo la quantità e la continuità dell’offerta, fondamentali per l’affermazione del sistema produttivo. D’altro canto gli acquirenti, in presenza di un’offerta consistente e concordata, si potranno rivolgere al mercato sardo sapendo di poter soddisfare le proprie esigenze, sia in termini di quantità che di diversificazione; 3) favorire l’aggregazione dei produttori, per permettere la strutturazione di politiche di offerta comuni. Intento comune è la costituzione di una ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI ( O.P. ) RICONOSCIUTA ai sensi e per gli effetti degli art. 2-3-4 del Decreto legislativo n ° 102 del 27/05/2005 La mancanza di politiche di aggregazione produce una polverizzazione dell’offerta che limita le opportunità di posizionamento dei prodotti officinali sardi nel mercato. Per questo è necessario valorizzare le strutture associative esistenti, in modo da favorire le dinamiche di aggregazione dell’offerta degli oli essenziali o dei prodotti liquoristici ottenuti, promuovere attività turistico recettive (fattorie didattiche) e introdurre nuove strategie di mercato (introduzione della filiera corta); 4) diversificare le produzioni officinali, ampliando la gamma dei prodotti offerti e favorire la differenziazione delle produzioni per il miglioramento dell’organizzazione aziendale, della programmazione delle produzioni in base ad un calendario delle raccolte e dei conferimenti, permettendo così una più razionale distribuzione degli impieghi dei fattori della produzione. Inoltre, differenziare le produzioni fornisce all’azienda maggiori garanzie sulla possibilità di collocare il prodotto e minori rischi sulla stabilità dei prezzi. Creare delle economie di scala che permettano una riduzione dei costi di produzione ed un incremento della redditività, anche in condizioni di riduzione dei prezzi del mercato; 5) favorire la valorizzazione delle peculiarità della flora aromatica della Sardegna, in particolare con studi scientifici sulla presenza di ecotipi utilizzabili per la distillazione. La Sardegna possiede una ricchezza straordinaria di specie vegetali, anche endemiche, ricche di principi attivi unici ed efficacemente utilizzabili per l’ottenimento di prodotti officinali, anche innovativi, derivabili dalle piante sia tal quali che trasformate (ad es. attraverso la distillazione). La valorizzazione di tale enorme patrimonio floristico può essere effettuata grazie ad interventi di ricerca applicata finalizzati all’utilizzo di alcune specie, linee ed ecotipi che devono essere innanzitutto qualificati in base ad analisi con marcatori molecolari per verificare la variabilità genotipica dello spontaneo, seguirà la verifica in campo di alcuni fenotipi, interessanti per le rilevate caratteristiche aromatiche, per la verifica dell’adattamento alla coltivazione. In particolare è da sottolineare il fatto che devono essere maggiormente studiate le interazioni tra le condizioni microclimatiche degli areali del territorio regionale interessati dal progetto, e le differenti concentrazioni delle varianti chimiche dei principi attivi presenti nelle piante, sia nello spontaneo che nel coltivato;
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l’adattamento delle specie alle pratiche agronomiche, come la fertirrigazione, l’applicazione di disciplinari biodinamici e biologici, la coltivazione in aree degradate, in declivio per contrastare fenomeni erosivi e lo studio delle dinamiche della fertilità organica per la lotta alla desertificazione; 6) permettere un adeguamento e un rinnovamento delle strutture aziendali e favorire processi di innovazione tecnologica di processo e di prodotto; 7) ottenere un miglioramento dell’infrastrutturazione pubblica a servizio delle aziende e della produzione; 8) sviluppare sistemi di controllo di qualità delle produzione, della tracciabilità dei prodotti al conferimento, e la riconoscibilità del prodotto tramite sviluppo di marchi e confezioni specifiche; 9) l’affiancamento delle istituzioni preposte alla ricerca, alla sperimentazione ed all’assistenza tecnica, nell’ambito del progetto, alle aziende ed al Consorzio in modo da generare un reale ed efficiente sistema operativo pubblico/privato; 10) l’attuazione di programmi di formazione e divulgazione in ambito aziendale e didattico. Il perseguimento di questi obbiettivi potrà dare un impulso importante per lo sviluppo delle aziende e guidarle verso l’attuazione di sistemi agricoli basati sulla sana competitività di mercato. Il raggiungimento degli standard necessari per la certificazione di filiera garantirà una produzione di qualità elevata, sostenibile, compatibile con l’ambiente e remunerativa. In una regione ormai inserita nell’obbiettivo competitività, nell’ambito dell’Unione Europea, come la Sardegna, la presenza di aziende del settore agroalimentare, divenute specializzate e modernizzate a seguito dell’attuazione del progetto, sarà il substrato per l’attribuzione delle risorse finanziarie comunitarie delle prossime programmazioni di sviluppo rurale.
3. PARTENARIATO DI PROGETTO
3.1. Composizione e costituzione del Parternariato di Progetto
Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Parternariato di Progetto
Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
E.R.S.A.T.
Assistenza e consulenza tecnica alle aziende di coltivazione e trasformazione di piante aromatiche ed officinali. promozione e valorizzazione degli oli essenziali e degli essiccati erboristici e derivati sia nella grande distribuzione che per lo sviluppo di un mercato locale attraverso la filiera corta.
C.R.A.S.
Attuazione di campi sperimentali presso le proprie aziende e presso le aziende dei produttori nei rispettivi territori, studio delle essenze autoctone e adattamento dello spontaneo alla coltivazione. Ottimizzazione delle pratiche agronomiche e verifica della corretta applicazione dei disciplinari di agricoltura biologica, valutazioni con marcatori molecolari del genoma delle specie autoctone ed analisi dei campioni della sperimentazione agraria attuata.
I.Z.C.S. BONASSAI
Studio delle piante aromatiche e loro interazione col grasso animale proveniente dal latte che dalla carne; Studio delle eventuali proprietà nutraceutiche; Studio dell'utilizzo delle essenze, come aromatizzanti dei derivati lattiero-caseari e della trasformazione delle carni;
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Studio del probabile impiego delle essenze per la produzione di fumi da utilizzare nella fase di affumicatura dei derivati lattiero-caseari e della trasformazione delle carni; Studio delle caratteristiche nutrizionistiche degli scarti di estrazione e il loro utilizzo nell'alimentazione zootecnica.
CONSORZIO CO.S.ME.SE
Attività di ricerca applicata all’estrazione e caratterizzazione chimica e genetica delle piante a valenza farmaceutica e/o officinale
ISOGEA FORMAZIONE PROFFESSIONALE PROVINCIA OGLIASTRA
Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Parternariato di Progetto.
Imprese Titolo Operazione Proposta Codice
Operazione
Az. AGRI OFBIO DI SPISSU LUCA MARIO
COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, PIANTE OFFICINALI. I 239
DITTA VIRDIS GIAN LUIGI
COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, PIANTE OFFICINALI. H 886
DITTA PATRIZIA DANIELE
COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. P 891
DITTA COCCO GIACOMINA
COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, PIANTE OFFICINALI. G232
Soc. COOP. BIO AGRI SILLA
COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. O259
Soc. NATURA COLORA COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. E 311
Az. AGR. CAMPU MAIORE
COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. B 179
Az. GARAU GIORGIO COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. B 540
Soc. ILIANA COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. D 128
Soc. LA BIOL DI MEDICO CRISTIAN COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. B 195
DITTA MURGIA FRANCESCO COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, PIANTE OFFICINALI. A 1231
DITTA MURGIA GIAN FRANCO COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE PIANTE OFFICINALI. E 946
DITTA CABITZA ANTONELLO COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, PIANTE OFFICINALI. E 270
DITTA ZAGO MONICA COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, PIANTE OFFICINALI. C 361
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DITTA LUGAS ROSA COLTIVAZIONE,PRODUZIONE, PIANTE OFFICINALI. E 445
FARMACOLOGICAL RESEARCH H112
DITTA ROCCO PIRAS L'AZIENDA OPERÀ NEL CAMPO DELLA PRODUZIONE DI PIANTE AROMATICHE ED OFFICINALI CON L'IMPIANTO DI SPECIE ESSENZIFERE AUTOCTONE. L’AZIENDA HA UN IMPIANTO DI CONFEZIONAMENTO CHE INTENDE POTENZIARE. LE PROSPETTIVE AZIENDALI SI CONCENTRANO SULLA CREAZIONE DI UNA MODERNA AZIENDA AGRICOLA MULTISERVICES, OVE SI COMBINERANNO LE PRODUZIONI AGRICOLE CON LA FORNITURA DI SERVIZI TURISTICI IN AMBITO RURALE, IN QUANTO SI INTENDERA’ OPERARE COME FATTORIA DIDATTICA
A498
DITTA ROCCO PIRAS APPLICAZIONE RICERCA TECNICO SCIENTIFICA-GESTIONE DI UN CAMPO SPERIMENTALE E DI ORIENTAMENTO E614
DITTA IS ERAS DI LOI PIETRINO
LE PROSPETTIVE AZIENDALI SI CONCENTRANO SULLA CREAZIONE DI UNA MODERNA AZIENDA AGRICOLA MULTISERVICES, OVE SI COMBINERANNO LE PRODUZIONI AGRICOLE (PRODUZIONE DI PIANTE AROMATICHE ED OFFICINALI) CON LA FORNITURA DI SERVIZI TURISTICI IN AMBITO RURALE, IN QUANTO SI INTENDERA’ OPERARE COME FATTORIA DIDATTICA
A564
DITTA IS ERAS DI LOI PIETRINO
APPLICAZIONE RICERCA TECNICO SCIENTIFICA-GESTIONE DI UN CAMPO SPERIMENTALE E DI ORIENTAMENTO A 963
SOC. COOP. AGR. LA GENZIANA
L'AZIENDA OPERÀ NEL CAMPO DELLA PRODUZIONE DI PIANTE AROMATICHE ED OFFICINALI CON L'IMPIANTO DI SPECIE ESSENZIFERE AUTOCTONE. L’AZIENDA HA UN IMPIANTO DI DISTILLAZIONE ERBE CHE INTENDE POTENZIARE LE PROSPETTIVE AZIENDALI SI CONCENTRANO SULLA CREAZIONE DI UNA MODERNA AZIENDA AGRICOLA MULTISERVICES, OVE SI COMBINERANNO LE PRODUZIONI AGRICOLE CON LA FORNITURA DI SERVIZI TURISTICI IN AMBITO RURALE, IN QUANTO SI INTENDERA’ OPERARE COME FATTORIA DIDATTICA
A530
SOC. COOP. AGR. LA GENZIANA
APPLICAZIONE RICERCA TECNICO SCIENTIFICA-GESTIONE DI UN CAMPO SPERIMENTALE E DI ORIENTAMENTO
E726
SOC. SA TANCA DI MAURA MARONGIU
LE PROSPETTIVE AZIENDALI SI CONCENTRANO SULLA CREAZIONE DI UNA MODERNA AZIENDA AGRICOLA MULTISERVICES, OVE SI COMBINERANNO LE PRODUZIONI AGRICOLE (PRODUZIONE DI PIANTE AROMATICHE ED OFFICINALI) CON LA FORNITURA DI SERVIZI TURISTICI IN AMBITO RURALE, IN QUANTO SI INTENDERA’ OPERARE COME FATTORIA DIDATTICA
A484
SOC. SA TANCA DI MAURA MARONGIU
APPLICAZIONE RICERCA TECNICO SCIENTIFICA-GESTIONE DI UN CAMPO SPERIMENTALE E DI ORIENTAMENTO B208
SOC. SU SINNIARGIU DI CUCCA STEFANO E F.LLI
LE PROSPETTIVE AZIENDALI SI CONCENTRANO SULLA CREAZIONE DI UNA MODERNA AZIENDA AGRICOLA MULTISERVICES, OVE SI COMBINERANNO LE PRODUZIONI AGRICOLE (PRODUZIONE DI PIANTE AROMATICHE ED OFFICINALI) CON LA FORNITURA DI SERVIZI TURISTICI IN AMBITO RURALE, IN QUANTO SI INTENDERA’ OPERARE COME FATTORIA DIDATTICA
A540
SOC. SU SINNIARGIU DI CUCCA STEFANO E F.LLI
APPLICAZIONE RICERCA TECNICO SCIENTIFICA-GESTIONE DI UN CAMPO SPERIMENTALE E DI ORIENTAMENTO A664
PISANO BRUNO PRODUZIONE PIANTE OFFICINALI-RISTR. FABBR. RURALE USO TURISTICO. A343
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FRONTEDDU ANDREANA
IL PROGETTO PREVEDE L’ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DI SAPONETTE SU DIMENSIONI ARTIGIANALI. L’INIZIATIVA INOLTRE INTENDE SFRUTTARE LA POSSIBILITÀ DI INTEGRARE LA PRODUZIONE DI SAPONETTE E SAPONI TRADIZIONALI CARATTERIZZANDO IL PRODOTTO CON PROFUMI E DISEGNI TIPICI DELLA ZONA RURALE OGLIASTRINA.
A352
BANGONI RAFFAELE REALIZZAZIONE DI UNA PICCOLA AZIENDA ARTICOLATA IN DUE FASI PRODUTTIVE: LA COLTIVAZIONE DI PIANTE AROMATICHE E OFFICINALI E LA SUCCESSIVA TRASFORMAZIONE DELLE STESSE. L’INTENZIONE DI INSTAURARE DELLE COLLABORAZIONI CON IMPRESE, ENTI E ORGANISMI COMPETENTI, FINALIZZATE SIA ALLA RICERCA E ALLA FORMULAZIONE DI NUOVI PREPARATI ERBORISTICI DA PROPORRE AL MERCATO, CHE ALLA CREAZIONE DI UN CIRCUITO DI VISITE AZIENDALI GUIDATE CON SCOPI DIDATTICI.
A594
FANCELLO TINO GIORGIO
LA COSTITUENDA DITTA HA INTENZIONE DI LAVORARE NEL CAMPO DELLE PIANTE AROMATICHE ED OFFICINALI. INOLTRE INTEGRATO A QUESTO PROGETTO LA RISTRUTTURAZIONE DI UN VECCHIO FABBRICATO SITO NELLA VALLATA DI URZULEI, OVE SI INTENDE IMPIANTARE IL CAMPO DI ERBE OFFICINALI.
A921
MURGIA GIUSEPPINA LA COSTITUENDA DITTA HA INTENZIONE DI LAVORARE NEL CAMPO DELLE PIANTE AROMATICHE ED OFFICINALI. INOLTRE INTEGRATO A QUESTO PROGETTO LA RISTRUTTURAZIONE DI UN VECCHIO FABBRICATO SITO NELLA VALLATA DI URZULEI, OVE SI INTENDE IMPIANTARE IL CAMPO DI ERBE OFFICINALI.
A952
LOI MARIA ANGELICA LA COSTITUENDA SOCIETÀ INTENDE AVVIARE UNA MICROFILIERA PRODUTTIVA INERENTE LE ERBE OFFICINALI CHE COMPRENDA LA FASE DELLA COLTIVAZIONE, QUELLA DELLA TRASFORMAZIONE E QUELLA DELLA RICERCA.
A353
BARRILI SERVILIO L’IMPRESA HA INDIRIZZO OVICAPRINO , INTENDE CONSEGUIRE COME OBBIETTIVO LA DIVERSIFICAZIONE DELLE PRODUZIONI AZIENDALI, MIGLIORANDO LE CAPACITÀ PRODUTTIVE SOTTO L'ASPETTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO, IMPIANTANDO DELLE SPECIE AROMATICHE E OFFICINALI.
A454
TARE’ LIQUORI DI PIRODDI NANDO
L’IMPRESA HA DA TEMPO INTRAPRESO L’ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE DISTILLATE. L’ATTIVITÀ SI BASA SULLA TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI LIQUORISTICI, OTTENUTI DALLA MACERAZIONE DI ESSENZE TIPICHE DELLA MACCHIA MEDITERRANEA AD ELEVATA TIPICITÀ ZONALE. IL PROGETTO DI MIGLIORAMENTO È ORIENTATO, AD INSERIRE L’AZIENDA NELLE FILIERE PRODUTTIVE VERSO LA QUALE SI STANNO ORIENTANDO LE POLITICHE DI PROGRAMMAZIONE DELL’ASSESSORATO REGIONALE ALL’ AGRICOLTURA
A844
COCCO GIULIANA LA COSTITUENDA SOCIETÀ INTENDE AVVIARE UNA MICROFILIERA PRODUTTIVA INERENTE LE ERBE OFFICINALI CHE COMPRENDA LA FASE DELLA COLTIVAZIONE, QUELLA DELLA TRASFORMAZIONE E QUELLA DELLA RICERCA.
F 236
CONSORZIO "OFFICINERBE SARDIGNA"
PROMOZIONE-COMMERCIALIZZAZIONE- E 216
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Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.
Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto
Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto
Soggetto del Partenariato Impegno Specifico
Priorità Attribuita
all’Impegno Specifico
AZ. AGRI OFBIO DI SPISSU LUCA MARIO PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
DITTA VIRDIS GIAN LUIGI PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
DITTA PATRIZIA DANIELE PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
DITTA COCCO GIACOMINA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
SOC.COOP. BIO AGRI SILLA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
SOC.NATURA COLORA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
AZ. AGR. CAMPU MAIORE PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
AZ.GARAU GIORGIO PRODUZIONE INDISPENSABILE
SOC. ILIANA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
SOC. LA BIOL DI MEDICO CRISTIAN PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
AZIENDE INDIVIDUALI
N ° 21
SOCIETA’ N ° 8
COOPERATIVE N ° 2
CONSORZI N ° 1
ENTI PUBBLICI N ° 4
UNIVERSITA’ N ° 2
ENTE FORMAZIONE N ° 1
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DITTA MURGIA FRANCESCO PRODUZIONE INDISPENSABILE
DITTA MURGIA GIAN FRANCO PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
DITTA CABITZA ANTONELLO PRODUZIONE INDISPENSABILE
DITTA ZAGO MONICA PRODUZIONE INDISPENSABILE
DITTA LUGAS ROSA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
FARMACOLOGICAL RESEARCH PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
DITTA ROCCO PIRAS PRODUZIONE--TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
DITTA ROCCO PIRAS RICERCA APPLICATA INDISPENSABILE
DITTA IS ERAS DI LOI PIETRINO PRODUZIONE INDISPENSABILE
DITTA IS ERAS DI LOI PIETRINO RICERCA APPLICATA INDISPENSABILE
Soc. COOP. AGR. LA GENZIANA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
Soc. COOP. AGR. LA GENZIANA RICERCA APPLICATA INDISPENSABILE
Soc. SA TANCA DI MAURA MARONGIU PRODUZIONE INDISPENSABILE
Soc. SA TANCA DI MAURA MARONGIU RICERCA APPLICATA INDISPENSABILE
Soc. SU SINNIARGIU DI CUCCA STEFANO E F.lli PRODUZIONE INDISPENSABILE
Soc. SU SINNIARGIU DI CUCCA STEFANO E F.lli RICERCA APPLICATA INDISPENSABILE
PISANO BRUNO PRODUZIONE INDISPENSABILE
FRONTEDDU ANDREANA TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
BANGONI RAFFAELE PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
FANCELLO TINO GIORGIO PRODUZIONE INDISPENSABILE
MURGIA GIUSEPPINA PRODUZIONE INDISPENSABILE
LOI MARIA ANGELICA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
BARRILI SERVILIO PRODUZIONE INDISPENSABILE
TARE’ LIQUORI DI PIRODDI NANDO PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
COCCO GIULIANA PRODUZIONE-TRASFORMAZIONE INDISPENSABILE
CONSORZIO "OFFICINERBE SARDIGNA" PROMOZIONE,COMMERCIALIZZAZIONEAttività di Associazionismo INDISPENSABILE
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Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Parternariato di Progetto
Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno
Specifico
Impegno comune per il rispetto della flora spontanea, e delle norme territoriali.
Indispensabile.
Impegno comune per lo sviluppo del settore Piante Officinali Indispensabile.
Impegno alla tutela della biodiversità vegetale. Indispensabile.
Costituzione di forma associativa finalizzata a valorizzare, tutelare, promuovere le produzioni locali.
Indispensabile.
Adesione a sistemi di certificazione delle produzioni. Indispensabile.
Rispetto dei disciplinari di produzione. Indispensabile.
Collegamento stabile tra imprese ed Enti di ricerca. Indispensabile.
Impegno da parte degli Enti pubblici a promuovere azioni di informazione,sensibilizzazione e divulgazione dei dati della ricerca
Indispensabile.
Impegno da parte degli enti pubblici a coordinare e gestire sotto il profilo burocratico- amministrativo la realizzazione degli interventi infrastrutturali
Indispensabile.
Impegno da parte di tutti i componenti del parternariato alla condivisione e rispetto del Modello di Gestione individuato.
Indispensabile.
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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO
4.1. Analisi di contesto
A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo
A1. La Sardegna è una regione caratterizzata da una moltitudine di territori. Ogni territorio ha delle peculiarità specifiche relative ad uno o più aspetti delle condizioni ambientali, sociali ed economiche. Questa variabilità la rende particolarmente vulnerabile alle variazioni macroeconomiche nazionali ed internazionali. Se in questi contesti si verificano delle anomalie coercitive dei flussi economici, queste vengono amplificate a livello regionale a causa dell’insularità, dello spopolamento delle campagne, della concentrazione della popolazione nelle aree urbane (circa metà della popolazione della Sardegna vive nel distretto urbano del capoluogo), dell’isolamento di molte aree interne rurali e della tendenza delle istituzioni (es. Carabinieri, Poste, Scuola Pubblica, Banche, Strutture Sanitarie, ecc.) ad abbandonare le aree rurali meno densamente popolate. A seguito di questo fenomeno la vita degli abitanti dei piccoli centri dell’interno dell’Isola, già abbastanza difficile e faticosa, diviene maggiormente disagiata, e costringe sempre più i giovani a cercare un futuro altrove nelle stesse aree urbane della Sardegna o emigrare. Il divenire delle aree rurali della Sardegna, così ricche di tradizione e di saperi, viene così lasciato ad una popolazione sempre più scarsa e anziana, col rischio di perdere per sempre le conoscenze che caratterizzano le nostre produzioni e che spesso vengono citate nelle pubblicità di alcuni prodotti per incrementare il successo commerciale (es. il marchio Antichi Sapori di Sardegna). In secondo luogo si evidenzia la recente crisi del sistema produttivo agrario isolano causata dall’entrata in vigore, dal gennaio 2005, della riforma di Fiscler sulla PAC (Politica Agricola Comunitaria) che, introdotta troppo repentinamente, con i suoi pur condivisibili principi di disaccoppiamento (contributi alle aziende svincolati dal tipo di produzione), modulazione (graduale taglio degli aiuti diretti per finanziare le politiche di sviluppo rurale) e condizionalità (il sostegno è condizionato al rispetto degli standard agroambientali), ha determinato un terremoto nell’intero sistema produttivo sardo. Le tradizionali risorse produttive del settore agroalimentare sono, proprio per questo motivo, entrate in una spirale di crisi, che ha portato alla perdita di oltre 5.000 ettari di barbabietola da zucchero, al rischio di perdere oltre 2.000 ettari di pomodoro da industria, alla riduzione della superficie del riso con la recentissima chiusura del Consorzio CORISA, al crollo del prezzo del latte ovino e alla perdita di oltre 40.000 ettari a grano duro. Difficilmente si troverà una soluzione nel breve periodo, ma gli effetti sulla struttura produttiva si sono manifestati in tutta la loro gravità, determinando la chiusura di molte aziende agricole e l’abbandono delle campagne, anche nelle aree più fertili e produttive della Sardegna (es. Campidano). Dai rapporti diffusi (rapporto citato: ERSAT filiera p.officinali) recentemente la reazione alla stasi produttiva, per molte aziende che intendono perseguire volontariamente la strada del lavoro e non dell’abbandono, è stata la differenziazione produttiva, e/o l’introduzione di nuovi scenari colturali, che si svincolano dalle colture di maggiore diffusione (es. carciofo, olivo, vite, cereali, foraggere ecc.) e che hanno la prospettiva di ottenere opportuni ricompensi economici. Proprio lo sviluppo delle coltivazioni di piante officinali è stato e sarà uno dei settori strategici della rinascita produttiva di molte aziende sarde.
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La presenza di essenze specifiche autoctone, lega lo sviluppo di queste produzioni ad un contesto territoriale e ambientale che conferisce valore aggiunto ai prodotti finiti (es. mirto di Sardegna). L’affermarsi su tutto il territorio regionale di aziende interessate allo sviluppo della coltivazione e trasformazione dei prodotti delle piante officinali, sia in forma privata che consorziata, l’interesse mostrato dalle Università di Cagliari e Sassari nei confronti delle applicazioni scientifiche delle colture e delle essenze da esse ottenute, e la presenza di Enti regionali preposti allo sviluppo rurale (es. ERSAT) e alla ricerca scientifica (es. ERA), potrebbe permettere al settore delle piante officinali di “fare Sistema”, e generare un flusso di interesse e di operosità facilmente spendibile in termini di ricchezza e incremento di reddito, soprattutto nelle aree svantaggiate dell’interno dell’isola. A2. Sulla base dell’ultimo “censimento” effettuato dall’ISAFA1 le specie officinali coltivate in Italia, in base alle ultime indagini, sono risultate più di cento (n° 113), e la superficie totale investita è di 3.342 ettari. Tuttavia le specie che hanno una certa importanza sono meno di 40, fra le quali si ricordano il bergamotto, che da solo in Calabria occupa circa 1500 ettari, la menta piperita, coltivata soprattutto in Piemonte, il frassino da manna (Sicilia), la camomilla comune, la liquirizia, la lavanda, l’iperico e il lino. Altre 27 specie occupano fra 10 e 50 ettari, mentre tutte le altre occupano meno di 10 ha. In Sardegna, come in gran parte delle altre regioni italiane, si sta assistendo ad un sempre maggiore interesse degli operatori agricoli che, nell’intento di diversificare i propri ordinamenti produttivi, stanno verificando la possibilità di introdurre delle colture aromatiche ed officinali all’interno dell’azienda agraria, sia come coltura di maggiore reddito e specializzata, che come coltura secondaria ad integrazione al reddito delle colture principali (es. aziende foraggero-zootecniche della Barbagia o dell’Ogliastra). Attualmente, pertanto, si è potuto assistere alla crescita di un buon numero di imprese che si stanno affacciando sul mercato europeo delle piante aromatiche ed officinali, anche in forma aggregata, al fine di assicurarsi la fiducia delle imprese commerciali, che manifestano un crescente interesse per le produzioni isolane. La generalità delle aziende sarde, operanti nel settore, avendo la necessità di offrire un ventaglio ampio di produzioni, così come richiede il mercato, hanno un ordinamento colturale consociato in cui le varie specie vengono coltivate su parcelle poco estese, che inducono un’elevata polverizzazione aziendale. Inoltre il produttore tende a predisporre un piano colturale aperto e a sperimentare l’introduzione in coltivazione di specie endemiche che possono avere uno sviluppo commerciale interessante. Un esempio di questa diversificazione della produzione aziendale è lo sfruttamento delle cimette fiorite del mirto, per la distillazione in corrente di vapore per l’ottenimento dell’olio essenziale. L’essenza ottenuta presenta alcune peculiarità e ha molteplici destinazioni d’uso: aromaterapia, fitoterapia, fitocosmesi, profumeria ecc. In questa ottica di filiera esistono due strutture consortili che raggruppano diversi produttori agricoli: 1. Consorzio Produttori Sardi Piante officinali e loro derivati; 2. Consorzio Produttori di oli essenziali delle aree rurali “Officinerbe Sardigna”. La seconda struttura si sta specializzando per la commercializzazione degli oli essenziali ottenuti attraverso un articolato Piano di produzione, che si basa su concreti contratti di coltivazione con le industrie di riferimento.
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Tale lavoro è frutto di un Progetto finalizzato dell’ERSAT che, con un apposito programma rivolto alla produzione biologica di oli essenziali per l’ aromaterapia nelle aeree rurali di montagna, ha attivato una serie di azioni formative, dimostrative e divulgative, le quali hanno permesso di avere in tempi rapidi risposte utili ed orientamenti strategici sul mercato. Il suddetto programma ha consentito di promuovere degli incontri con i rappresentanti di alcune Associazione di produttori di Piante officinali di montagna della Francia (Les Simples e la Stè Lianes), operanti in regime di produzioni biologiche di elevata qualità. E’ stato inoltre possibile, attraverso l’associazione Les Simples, che promuove gli scambi solidali tra produttori di regioni diverse (Francia, Svizzera, Africa, ecc.), avviare degli accordi commerciali preliminari con il Consorzio Officinerbe Sardigna che opera nel comparto, promotore del presente progetto integrato. In sintesi, le attività effettuate nel progetto finalizzato sono: � la realizzazione di una fase formativa in loco e stage in Francia riservata agli operatori; � l’individuazione terreni e specie di coltivazione con quantificazione all’interno degli areali della flora spontanea (Sarcidano - Barbagia/Nuorese - Ogliastra - Logudoro/Gallura); � il reperimento di sementi e materiale di propagazione, produzione piantine in vivaio; � la messa a coltura di 21 ha di terreno per specie officinali da essenza (Elicriso – Salvia desoleana - Rosmarino); � il miglioramento e gestione degli areali della flora spontanea; � la progettazione per ristrutturazione e creazione impianti di distillazione in corrente di vapore (Sarcidano - Barbagia/Nuorese - Ogliastra - Logudoro/Gallura); � il programma di campionature delle produzioni ottenute per le determinazioni analitiche; � i protocolli di contrattazione commerciale con l’azienda Pranarom del Belgio e relativa stipula di un contratto di fornitura pluriennale di prodotti semilavorati (oli essenziali); A3. Gli importanti investimenti effettuati dalla Regione Sardegna, all’interno di questo nuovo comparto, ha permesso un’iniziale strutturazione delle aziende interessate, favorendo l’introduzione delle attrezzature per la lavorazione e la trasformazione della materia prima in azienda. In riferimento ai dati elaborati dai tecnici regionali, includendo i campi in corso di realizzazione e finanziati attraverso i bandi P.O.R. Mis 4.9/M, come mostra la tabella seguente, si può rilevare che in Sardegna la superficie messa a coltura nel settore delle piante aromatiche ed officinali è di circa 300 ettari. Alla produzione di campo si somma la produzione proveniente dallo spontaneo, sia per scopi liquoristici (es. Myrthus communis), che per la produzione di oli essenziali, di fitocosmetici e di droghe essiccate per scopi aromatico-condimentari.
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Come riportato nella tabella, la coltura più rappresentativa in termini di superficie coltivata è il mirto. La produzione liquoristica tende ad essere identificata con quella del liquore di mirto, che viene praticata da una quindicina di imprese industriali a gestione privata, e che producono circa 1,8-2,0 milioni di litri prevalentemente di mirto rosso. Per soddisfare la domanda di bacche di mirto dell’industria, accanto allo spontaneo ed al prodotto importato, di recente sono stati introdotti oltre 150 ettari coltivati. Per migliorare la strategia commerciale del liquore di mirto alcune delle principali industrie liquoristiche isolane hanno aderito al Consorzio del “Mirto di Sardegna Tradizionale”, che promuove in tutto il mondo l’antica ricetta di questo liquore a garanzia del consumatore sulla genuinità del prodotto. Al mirto segue la coltivazione dello zafferano con oltre 42 ettari per la produzione di stimmi, prevalentemente effettuata nelle zone del Medio Campidano (S. Gavino M.le, Gonnosfanadiga, ecc.) e della Marmilla (Turri). Gli stimmi di zafferano, opportunamente essiccati al calore, vengono attualmente commercializzati attraverso società di vario tipo che provvedono alla conservazione ed al confezionamento del prodotto finito.
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Altre coltivazioni ad oggi particolarmente interessanti per la superficie coltivata risultano essere la l’Helichrysum italicum ssp. Italicum var. corsa, il Rosmarinus officinalis chemiotipo verbenone e la Salvia desoleana che sono stati messi a coltura in diversi campi specializzati, per soddisfare alcune richieste internazionali nel settore della produzione di oli essenziali. Queste specie sono importanti in particolare nella zone in cui opera il Consorzio Officinerbe Sardigna (Sarcidano, Barbagia di Seulo, Ogliastra, Nuorese, Logudoro e Gallura) dove le colture, ad una preliminare verifica produttiva quanti-qualitativa, sembra abbiano risposto positivamente sia in termini agronomici che economici. Gli stessi produttori prospettano buoni margini di miglioramento, seppure manchino approfonditi studi sugli impieghi dell’aromaterapia, farmaceutici, sulle tecniche colturali e sulle scelte varietali che possono essere sperimentate in collaborazione con gli Enti di ricerca (es. ERA, ERSAT e Università), così come concordato nell’ambito del paternariato del presente progetto. A 4. Il Progetto Integrato di Sviluppo interprovinciale “piante officinali” si inserisce nell’ambito del settore agro-alimentare della Sardegna, il quale, negli ultimi anni sta conoscendo un impulso di sviluppo in controtendenza rispetto ad altri settori agricoli sardi, e può contribuire in maniera rilevante alla determinazione del PIL Regionale. Tale comparto assume, inoltre, una particolare funzione economica e sociale nelle aree dell’interno dell’isola, per le quali il legame delle produzioni agro-alimentari con l’ambiente e le tradizioni, è ancora forte e costituisce un volano per lo sviluppo del settore. La tipicità e la territorialità dei prodotti, per la vocazionalità e la tradizione, rappresenta il principale vantaggio competitivo di tali territori ed un valore aggiunto spendibile perché ne esalta l’originalità e l’unicità. Obiettivo principale del presente progetto integrato, è l’ampliamento, la valorizzazione, il consolidamento e l’affermazione sul mercato del comparto delle piante officinali di Sardegna. Risulta pertanto essenziale: 1) favorire un allargamento della base produttiva, finalizzato al raggiungimento di una offerta capace di soddisfare le esigenze di fornitura dell’industria. La disponibilità di una quantità di prodotto rilevante, infatti, può mettere i produttori in condizione di proporre e consolidare canali di commercializzazione di ragionevole importanza, garantendo le quantità e una continuità dell’offerta, fondamentali per l’affermazione del sistema produttivo. D’altro canto gli acquirenti, in presenza di un’offerta consistente e concordata, si potranno rivolgere al mercato sardo sapendo di poter soddisfare le proprie esigenze, sia in termini di quantità che di diversificazione; 2) favorire l’aggregazione dei produttori, per permettere la strutturazione di politiche di offerta comuni. La mancanza di politiche di aggregazione produce una polverizzazione dell’offerta che limita le opportunità di posizionamento dei prodotti officinali sardi nel mercato. Per questo è necessario valorizzare le strutture associative esistenti, in modo da favorire le dinamiche di aggregazione dell’offerta; 3) diversificare le produzioni officinali, ampliando la gamma dei prodotti offerti e favorire la differenziazione delle produzioni per il miglioramento dell’organizzazione aziendale, della programmazione delle produzioni in base ad un calendario delle raccolte e dei conferimenti, permettendo così una più razionale distribuzione degli impieghi dei fattori della produzione. Inoltre, differenziare le produzioni fornisce all’azienda maggiori garanzie sulla possibilità di collocare il prodotto e minori rischi sulla stabilità dei prezzi. Creare delle economie di scala che permettano una riduzione dei costi di produzione ed un incremento della redditività, anche in condizioni di riduzione dei prezzi del mercato;
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4) favorire la valorizzazione delle peculiarità della flora aromatica della Sardegna, in particolare con studi scientifici sulla presenza di ecotipi utilizzabili per la distillazione. La Sardegna possiede una ricchezza straordinaria di specie vegetali, anche endemiche, ricche di principi attivi unici ed efficacemente utilizzabili per l’ottenimento di prodotti officinali, anche innovativi, derivabili dalle piante sia tal quali che trasformate (ad es. attraverso la distillazione). La valorizzazione di tale enorme patrimonio floristico può essere effettuata grazie ad interventi di ricerca applicata finalizzati all’utilizzo di alcune specie, linee ed ecotipi. E’ necessario inoltre favorire lo studio dell’uso di colture di specie autoctone nella tradizione contadina. In particolare è da sottolineare il fatto che devono essere maggiormente studiate le interazioni tra le condizioni microclimatiche degli areali del territorio regionale, interessati dal progetto, e le differenti concentrazioni delle varianti chimiche dei principi attivi presenti nelle piante, sia nello spontaneo che nel coltivato; l’adattamento delle specie alle pratiche agronomiche, come la fertirrigazione, l’applicazione di disciplinari biodinamici e biologici per la concimazione e le lavorazioni del terreno, la coltivazione in aree di declivio per contrastare fenomeni erosivi, lo studio delle dinamiche della fertilità organica per la lotta alla desertificazione e la risposta delle piante all’intensivazione ed alla razionalizzazione del processo produttivo di campo. B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo
Il Progetto Integrato di Sviluppo “Progetto Piante officinali” intende contribuire alla valorizzazione delle risorse materiali e immateriali di diversa natura, delle quali sono particolarmente ricchi i territori di riferimento. Il progetto insiste infatti in comprensori rurali nei quali l’agricoltura e la zootecnia rappresentano le attività di maggior rilievo, non solo per il contributo al sostentamento economico, ma anche per le influenze che esercitano sul piano ambientale, paesaggistico, sociale e culturale, esplicando appieno il concetto di “multifunzionalità”, oggi riconosciuto anche dal quadro normativo (PAC, PSR, Natura 2000, Legge 228/2001). L’idea di forza è l’integrazione del Progetto con un modello di sviluppo rurale di qualità, capace di generare reddito e occupazione nel rispetto delle vocazioni territoriali e culturali del territorio, e l’ottenimento di nuovi fattori di competitività, quali le relazioni di integrazione con gli altri settori dell’economia locale tali da preservare l’agricoltura e tutto ciò che ruota intorno ad essa. La valorizzazione del comparto delle coltivazioni delle specie officinali si integra appieno nel sistema di sviluppo dei territori caratterizzati da una forte connotazione rurale, che si intende realizzare attraverso l’attuazione di diverse azioni che insistono sulle stesse aree. In particolare, le risorse che si intendono valorizzare sono la qualità dell’ambiente in cui si inseriscono le aziende, il forte legame dell’attività agricola con l’organizzazione sociale e culturale dei centri abitati, il forte senso di appartenenza delle popolazioni locali all’identità e alla cultura dei territori, la disponibilità di risorse ambientali e alimentari, la sempre maggiore richiesta da parte dei consumatori di prodotti che rispondano ai criteri della tipicità e della cultura locale, la necessità di regolamentare e possibilmente ridurre la pressione della raccolta delle essenze spontanee, anche rare, in aree di particolare interesse naturalistico, incrementando l’approvvigionamento di materia prima proveniente dal coltivato che, meglio dello spontaneo, può garantire elevati standard qualitativi, definiti da valutazioni agronomiche ed analitiche specifiche. I singoli interventi richiesti dalle aziende nel progetto prevedono infatti il miglioramento fondiario, quindi l’incremento delle superfici coltivate e l’aumento della fertilità del suolo, la captazione e la raccolta delle acque, la razionalizzazione dell’irrigazione e delle altre operazioni colturali.
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Relativamente alle Risorse Strutturali ed Infrastrutturali, la maggioranza dei progetti presentati dai privati, prevede interventi materiali sulle aziende. In molti casi si tratta della realizzazione di nuovi stabilimenti per l’estrazione degli oli essenziali e la coltivazione di essenze tipiche, in altri di semplici ristrutturazioni e adeguamenti dell’esistente. In ogni caso si va verso un miglioramento delle strutture produttive, con forte impiego di risorse di privati, la messa in sicurezza, il miglioramento delle condizioni degli operatori e della qualità del lavoro, la razionalizzazione del lavoro a livello familiare col coinvolgimento di altri componenti del nucleo familiare. Sostanzialmente questo adeguamento e potenziamento delle strutture va verso un miglioramento dell’offerta produttiva, e la riqualificazione del settore, nel suo complesso. Per ciò che concerne la ricerca, invece, la presenza di soggetti pubblici, quali i Università e CRAS-ERA ed ERSAT è diretta, come citato precedentemente, alla realizzazione di campi sperimentali e di orientamento nelle aziende proprie e presso i produttori nei rispettivi territori, nonché la fase analitica e la ricerca farmaceutica per valorizzare la produzione e facilitare l’introduzione della futura certificazione di filiera produttiva. Il coinvolgimento degli Enti, la sperimentazione, l’implementazione di moderni sistemi colturali, di processo estrattivo ed analisi, la ricerca di mercati nazionali ed esteri determina un’evoluzione della professione dell’agricoltore e la rende maggiormente interessante e proponibile per i giovani che oggi tendono a scartarla per cercare mestieri o opportunità di lavoro diverse seppure meno remunerative. Il progetto intende inoltre valorizzare importanti risorse immateriali, alcune delle quali risultano attualmente non pienamente utilizzabili. Alcune azioni saranno volte a potenziare le competenze e gli standard gestionali delle imprese in materia di: · Amministrazione, controllo e gestione; · controllo di marketing e delle vendite; · internazionalizzazione delle imprese; · business plan e finanziamento agevolato; · certificazione di qualità delle imprese; A queste si aggiungono strumenti i cui effetti hanno una portata maggiore sugli interessi collettivi, quali: · certificazione di prodotto e di filiera; · promozione del territorio e pubblicità dei prodotti; · ricerca applicata in materia di coltivazione, caratterizzazione agrometeorologica dei microclimi dei diversi territori, caratterizzazione molecolare delle essenze più interessanti (es. rosmarino di perdasdefogu), analisi degli estratti, valutazione delle applicazioni farmaceutiche, costituzione di campi dimostrativi; . attività di formazione per la riqualificazione aziendale; · strumenti di tutela e marketing come la Denominazione di Origine Protetta per le essenze di provenienza autoctona. C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo
Per quanto concerne la conoscenza e l’utilizzo delle Piante Officinali la donna da sempre ricopre un ruolo determinante. La motivazione è da ricercarsi principalmente nel fatto che la tradizione dei saperi legati alle piante officinali è stata tramandata e mantenuta grazie soprattutto alle donne ed avveniva e tuttora avviene quasi esclusivamente nel contesto domestico. In quest’ambito i ruoli erano definiti e netti: all’uomo quello di allevare il bestiame e coltivare i terreni e alle donne quello di occuparsi quasi interamente della casa, della cura della prole e di ricercare tra lo spontaneo o coltivare in piccoli appezzamenti nei cortili le piante officinali con fini condimentali, aromatici ecc.
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Le donne sono destinatarie anche della custodia e del trasferimento generazionale dei saperi e delle tradizioni in materia di ricette, tecniche di elaborazione (es. ricetta del mirto tradizionale). In particolare è indispensabile il coinvolgimento delle donne nel recupero delle conoscenze etnobotaniche in diversi centri della Sardegna, attraverso il censimento di quanto ancora rimane, in questi luoghi, del patrimonio culturale sull’utilizzo dei vegetali nell’automedicazione. Infatti queste informazioni fanno parte soprattutto del patrimonio culturale delle donne, che come per tutte le tradizioni hanno tramandato oralmente alle generazioni successive. Gli usi legati all’utilizzo delle specie botaniche sono molto importanti per lo sviluppo del comparto delle Piante Officinali, perché permette di individuare delle specie impiegate contro le diverse patologie e in questo modo fornire utili presupposti per indagini di tipo estrattivo e fitochimico con l’intento di isolare principi farmacologicamente attivi. Oltre a quest’ importante ruolo nella tradizione popolare, la donna oggi ricopre posizioni rilevanti nell’attuale progetto. Infatti risultano essere donne i titolari di diverse aziende interessate da questo partenariato di progetto, nonché altre presenze femminili qualificate. Quindi c’è sicuramente il rispetto delle pari opportunità, essendo coinvolti in maniera paritaria sia uomini che donne. Al di là della tradizione che comunque continua ad avere un ruolo fondamentale, e che è stato tra i pochi elementi che hanno consentito la continuità nella produzione e nella lavorazione delle specie officinali, esiste in quest’ambito progettuale un buon livello di attuazione delle pari opportunità professionali. Tuttavia l’impronta che il progetto intende avere è quella di un netto coinvolgimento di entrambi i sessi in maniera paritaria, soprattutto a livello familiare. Le stesse imprese e le istituzioni partecipanti all’iniziativa, al loro interno presentano una qualificata presenza femminile anche con ruoli dirigenziali. Le azioni che verranno poste in essere con il presente lavoro contribuiranno fattivamente a favorire una promozione delle pari opportunità nei luoghi di lavoro, in particolare con azioni formative dirette ad un inserimento reale in ambito lavorativo. La possibilità di operare sia nella produzione e trasformazione, che nella gestione attraverso sistemi automatizzati e informatici, consente un facile accesso a tutte le tipologie di attività previste, sia da parte degli uomini che delle donne, ma soprattutto dei giovani. In questo progetto, l’evoluzione delle strutture organizzative, unita all’uso della tecnologia, favorisce a tutti i livelli l’autonomia nel lavoro e fa venire meno molti vincoli spaziali e temporali, con grande vantaggio per il sesso femminile, spesso costretto a conciliare con difficoltà la vita privata con quella lavorativa. In questo progetto integrato, la valorizzazione del capitale umano per lo sviluppo delle imprese tiene conto delle diversità tra i sessi e delle esigenze che ne condizionano le prestazioni e la convivenza. Le aziende coinvolte non attueranno o daranno sostegno alla discriminazione in base al sesso né nell’assunzione, né nella remunerazione, nell’accesso alla formazione, nella promozione, nel licenziamento o nel pensionamento. Non lo faranno nemmeno in base alla razza, al ceto, alla religione, all’invalidità, all’orientamento sessuale, all’appartenenza sindacale, all’affiliazione politica o all’età. Il progetto in questione nel suo complesso, infatti, opera nella direzione sia del rispetto e dell’affermazione delle pari opportunità, che in un’ottica etica, in linea con l’obiettivo ultimo del lavoro proposto di recupero delle tradizioni e delle usanze, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Per questo motivo tutti i soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti sono chiamati ad un comportamento responsabile, consapevole e in linea con le tematiche sociali. Questa scelta etica è fatta nella consapevolezza che l’impresa sia una componente sociale attiva della vita della collettività circostante e abbia la grande responsabilità di influire sensibilmente sulla qualità della vita di chi è coinvolto nei suoi processi produttivi. L’assunzione di responsabilità sociale implica che anche le imprese coinvolte nella filiera delle essenze officinali attuino pratiche di eco ed etico-sostenibilità, seguendo altresì strumenti predisposti secondo criteri di trasparenza ed efficacia.
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La gestione trasparente degli aspetti sociali è indice di una corretta gestione generale e della “buona salute” di cui gode un’azienda e in questa direzione si intende orientare il lavoro. D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo D.1 L’analisi del contesto ambientale su cui insisterà il Progetto Integrato si rivela vario in relazione alla complessità dei differenti distretti territoriali. A questo proposito occorre ricordare che la valorizzazione dei complessi forestali demaniali, gestiti dall’Ente Foreste, costituisce l’oggetto del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale “Parchi e Compendi forestali e regionali”. Tale progetto da attuazione alle azioni previste dall’Accordo di Programma Quadro per lo Sviluppo sostenibile e mira a valorizzare e rendere fruibile il patrimonio naturale, ambientale e immobiliare dei complessi forestali demaniali creando opportunità di crescita economica. La problematica di maggiore interesse che riguarda l’utilizzo delle terre nella provincia d’Ogliastra, così come in alcune aree della provincia di Nuoro (Supramonte e Gennargentu), risulta essere particolare, data la rilevanza e la consistenza del patrimonio gravato da usi civici. Nelle due province, infatti, gli usi civici e le proprietà collettive costituiscono una elevata percentuale della superficie territoriale complessiva ma, specialmente nei paesi di montagna, tali superfici risultano essere ancora più rilevanti e rappresentano uno dei fattori economici di importanza prioritaria. A fronte delle opportunità che tali risorse sono in grado di garantire, l’utilizzo delle terre civiche in Ogliastra, così come nel resto del territorio sardo, non può prescindere da una verifica dello stato dei diritti e dei vincoli cui esse sono soggette. Si tratta comunque di una vasta estensione di terreni che nella maggior parte dei casi rappresentano un bene collettivo, dal momento che il loro utilizzo in termini di diritto di pascolo o legnatico appartiene alla collettività nel suo complesso. Considerata la rilevante estensione della porzione di territorio soggetto ad uso civico, si può immaginare quanto sia importante la soluzione dei problemi legati al loro utilizzo. In presenza di un’attenta programmazione pubblica (regionale e locale) che ne consenta un’efficiente gestione, la proprietà collettiva, infatti, rappresenta una vera e propria opportunità di sviluppo del territorio. D.2 Riguardo a queste ed alle altre realtà territoriali inserite nel progetto si evidenzia la relazione stretta tra lo sviluppo delle coltivazioni di piante officinali, il risanamento ambientale dei siti di coltivazione e il ritorno a sistemi colturali legati alla produzione agraria sostenibile e di reddito, che si svincola dal sistema dell’agricoltura contingentata e assistita, così come dettato dalla riforma della politica agricola comunitaria (PAC). In questo modo si possono sperimentare, anche per le piante officinali, le metodiche della buona pratica agricola, dell’agricoltura biologica e della precision farming (razionalizzazione dei fattori della produzione basata su modelli applicativi derivati dalla conoscenza scientifica) e che recano tutti i principi della sostenibilità agroambientale. Tutti questi interventi devono essere seguiti e verificati con la sperimentazione e l’assistenza tecnica dell’ERA-CRAS dell’Università e dell’ERSAT, perché si attuino in accordo con le metodiche suddette in modo da favorire la funzionalità delle operazioni. In altre occasioni, per la necessità di incrementare la superficie a seminativo in nome dell’agricoltura biologica, si sono eliminate aree consistenti di macchia mediterranea, anche in zone eccessivamente declivi, per dar luogo ad appezzamenti arati e seminati che, per effetto dell’erosione innescata e della conseguente perdita di fertilità per dilavamento e ruscellamento, hanno indotto l’accelerazione del processo di desertificazione.
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Ancora, l’eliminazione sistematica dei terrazzamenti di antica tradizione colturale, prima considerati un intralcio alla coltivazione intensiva, oggi sono valorizzati da incentivi per la loro conservazione e il recupero produttivo, secondo i nuovi canoni della PAC. Proprio lo sviluppo della coltivazione collinare e montana delle piante officinali può essere la più adatta a questo ruolo, e permette inoltre di drenare risorse economiche importanti a vantaggio degli agricoltori delle aree svantaggiate. Tra i vari vantaggi della coltivazione delle piante officinali non si deve trascurare l’importanza di molte specie utilizzabili per la prevenzione dai dissesti idrogeologici, cioè per l’assestamento di scarpate, terrazzamenti e terreni caratterizzati da giacitura limitante nelle aree montane, come quelle considerate dal progetto. Inoltre l’uso delle essenze officinali nelle aree di pianura e collina (es. Logudoro) può avere un ruolo importante per contrastare i fenomeni, oggi in atto, di desertificazione del territorio (es. incremento di fertilità organica del suolo, valorizzazione di aree marginali abbandonate e degradate). L’analisi delle Criticità del contesto ambientale evidenzia: - Presenza di grandi superfici gravate da uso civico attualmente difficilmente utilizzabili a fini produttivi se non attraverso la concessione di diritti di utilizzo da parte dei comuni; - regolamenti di concessione di terreni gravati da uso civico non applicati; - Scarsa valorizzazione del patrimonio biologico territoriale; - Assenza di strumenti a sostegno della crescita imprenditoriale in ambito ambientale; Di contro i Punti di forza (vantaggi comparati) del contesto territoriale di riferimento sono così riassumibili: - Presenza di grandi superfici naturali a corollario delle aree destinate alle produzioni biologiche di piante officinali che costituiscono una forte attrazione ambientale suscettibili di un utilizzo in chiave turistica; - Tipicità dei Prodotti: in un contesto di rapida globalizzazione, le produzioni delle aree rurali identificate quali produzioni ad elevata naturalità, più in generale, tutto ciò che è tipico, particolare, meglio se frutto di tradizioni costituisce un fattore di distinzione (oltre 150 endemismi botanici di interesse erboristico officinale). - Presenza di un mercato di riferimento rappresentato dalle rilevanti presenze turistiche del periodo estivo; - Possibilità di realizzare sistemi di integrazione fra turismo ambientale, rurale e produzioni ad elevato valore identitario (es. mieli aromatici o aromatizzati). - Possibilità di introdurre e sviluppare un sistema agricolo che produce redditività senza l’ausilio di contributi assistenziali (es. contributo ad ettaro coltura o set aside) ed in accordo con la sostenibilità ambientale delle coltivazioni (es. agricoltura biologica abbinata al sistema di precision farming). - Contrasto alla desertificazione e al dissesto idrogeologico in aree a rischio.
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E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo 1) Progetto Integrato di Sviluppo Regionale “Parchi e Compendi forestali e regionali”. Tale
progetto da attuazione alle azioni previste dall’Accordo di Programma Quadro per lo Sviluppo sostenibile e mira a valorizzare e rendere fruibile il patrimonio naturale, ambientale e immobiliare dei complessi forestali demaniali creando opportunità di crescita economica.
2) Progetto “Risparmio idrico ed irrigazione sostenibile” RAS – condotto dal Centro Regionale Agrario Sperimentale (CRAS-ERA) che tratta lo studio di strategie irrigue per il miglioramento delle rese produttive quanti-qualitative della vite (Cannonau e Vermentino), delle piante officinali (mirto, zafferano, timo, salvia e rosmarino) delle specie erbacee per la produzione di biomasse (Canna comune e Sorgo da fibra). Il progetto è iniziato nel marzo 2005 e ha una durata triennale.
3) Progetto finalizzato ERSAT per la produzione di oli essenziali ed essiccati erboristici per le industrie dell’aromaterapia fitocosmetica, dei profumi e dell’agro-alimentare nelle aree rurali e di montagna della Sardegna (2002-2006).
4) POR Sardegna 2000-2006 e 2007-2013 5) Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 6) Piano Agricolo Regionale 2007-2013 7) Leader Plus 8) Interreg III 9) Progetti Integrati (distretti rurali, sviluppo delle filiere agro-alimentari di Centro di
Commercializzazione dei prodotti tipici dell’Ogliastra, Usi civici in Ogliastra, filiera agro-alimentare regionale)
10) Progetto RAS sullo “Studio della caratterizzazione delle produzioni tipiche del prosciutto sardo e salsiccia sarda”, condotto dall’Istituto zootecnico e caseario della Sardegna (IZCS-ERA) dove si sperimentano linee di prodotti aromatizzati con essenze aromatiche ed officinali (2004-2006).
F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo
1) ERSAT: assistenza e consulenza tecnica alle aziende di coltivazione e trasformazione di piante aromatiche ed officinali. Promozione e valorizzazione degli oli essenziali e degli essiccati erboristici e derivati sia nella grande distribuzione che per lo sviluppo di un mercato locale attraverso la filiera corta.
2) ERA-CRAS: attuazione di campi sperimentali presso le proprie aziende e presso le aziende dei produttori nei rispettivi territori, studio delle essenze autoctone e adattamento dello spontaneo alla coltivazione. Ottimizzazione delle pratiche agronomiche e verifica della corretta applicazione dei disciplinari di agricoltura biologica, valutazioni con marcatori molecolari del genoma delle specie autoctone ed analisi dei campioni della sperimentazione agraria attuata.
3) Università di Cagliari: valutazione delle essenze officinali autoctone per l’impiego farmaceutico e cosmoceutico
4) ISOGEA ente di formazione professionale
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4.2. Analisi SWOT
Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT
Punti di Forza Punti di Debolezza Ambito A: Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo − Punti di Forza A.1 – forte vocazione del contesto agro-alimentare A.2 - presenza nel territorio di essenze autoctone A.3 - diffusa tradizione dell’uso delle erbe spontanee A.4- qualificata esperienza degli operatori agricoli alla coltivazione delle essenze officinali A.5 - tipicità dei prodotti agro-alimentari locali, basata su ricette tradizionali; A.6- buon livello di apprezzamento e di richiesta da parte del mercato A.7 - buona capacità imprenditoriale da parte degli operatori della filiera Ambito B: Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo − Punti di Forza B.1 - forte legame con la cultura e le tradizioni B.2- impatto positivo sullo sviluppo locale B.3 - vocazione storica attraverso l’utilizzo popolare e tradizionale delle risorse agro-ambientali B.4 Qualità dell’ambiente e presenza di basi operative consolidate B.5 Capacità operativa degli enti strumentali regionali e delle Università B.6 opportunità di lavoro in un contesto sano e formativo per i giovani delle aree rurali Ambito C: Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo C.1 - presenza di tradizione produttiva affidata alla componente femminile C.2 – volontà di rispetto e affermazione delle pari opportunità lungo tutta la filiera C.3- spiccata propensione ad affrontare i cambiamenti di mercato delle donne operanti nel settore C.4- naturale predisposizione femminile al comparto piante officinali sia nella coltivazione che nella trasformazione
Ambito A: Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo − Punti di Debolezza A.1- carenza di manodopera locale; A.2- spopolamento delle aree rurali e di montagna A.3- Invecchiamento delle popolazioni A.4- Insufficiente dotazione aziendale di acqua A.5- frammentazione aziendale A.6- insufficiente diffusione e conoscenza dell’utilizzo delle essenze officinali A.7- assenza di un’Organizzazione di Produttori riconosciuta; A.8- assenza di marchi collettivi che tutelino le produzioni locali Ambito B: Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo Punti di Debolezza B.1 insufficienza delle strutture aziendali; B.2 inadeguata viabilità aziendale; Insufficiente meccanizzazione aziendale Scarsa ricettività turistica B.3- squilibrata specializzazione produttiva tra i diversi contesti colturali B.4 Insufficienti normative di regolamentazione della raccolta delle essenze spontanee autoctone B.5 Insufficienti normative per la coltivazione delle essenze officinali B.6 Insufficiente sperimentazione agraria sulle piante officinali in Sardegna da parte degli Enti preposti B.7- scarsa remunerazione causata dalla
polverizzazione aziendale; B.8- carenza di formazione e informazione degli attori della filiera Ambito C: Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo C.1- carenza di formazione e informazione C.2- attuale insufficiente coinvolgimento delle donne nelle fasi della filiera produttiva
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Punti di Forza Punti di Debolezza Ambito D : Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo − Punti di Forza D.1 - elevata qualità dell’ambiente in cui si inseriscono le aziende D.2 - maggiore sensibilità agli aspetti di sostenibilità e salvaguardia delle risorse ambientali D.3 - presenza di essenze autoctone D.4 - presenza di territori gestiti dall’Ente foreste della Sardegna D.5 - relazione stretta tra le coltivazioni di piante officinali e i sistemi di coltivazione da reddito D.6 - relazione stretta tra la coltivazione delle piante officinali, l’agricoltura biologica e la sostenibilità ambientale; D.7 - conoscenza dell’agricoltura biologica da parte degli operatori coinvolti nel progetto D.8 - affiancamento dell’ERSAT e dell’ERA nel gestire gli interventi colturali in accordo con la sostenibilità ambientale Ambito E: E.1 - progettazione e attuazione di progetti regionali di carattere generale E.2 - progetti finalizzati nel settore ed indirizzati agli operatori del Consorzio Ambito F F.1- Attuazione- progettazione integrata e presa coscienza della necessità di interazione tra soggetti pubblici e privati
Ambito D: Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo − Punti di Debolezza D.1- esistenza di terre ad uso civico; D.2- Complicata applicazione dei regolamenti di concessione di terreni gravati da uso civico D.3- Scarsa valorizzazione del patrimonio biologico territoriale D.4- Inadeguate applicazioni di regolamenti e/o leggi in materia di tutela ambientale D.5- presenza di territori a rischio idrogeologico e a rischio desertificazione Ambito E − Insufficiente informazione e divulgazione delle
attività progettuali e dei risultati Ambito F F.1- Insufficiente e/o mancanza di un coordinamento regionale centralizzato
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Opportunità Rischi Ambito A: Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo A.1 - sempre maggiore sensibilità e richiesta da parte dei consumatori di prodotti tipici e i prodotti di nicchia A.2- attuazione di un piano di coltivazione di piante officinali di elevata qualità A.3 vendita dei prodotti a prezzo remunerativo Ambito B: Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo B.1 –fattorie didattiche opportunita' offerte dai flussi turistici B.2- risorse finanziarie offerte dai programmi di sviluppo sviluppo rurale B3- sfruttamento dei sistemi di certificazione di filiera e di Riconoscimento comunitario dei prodotti B4- ritorno dei giovani all’agricoltura come mestiere rinnovato e più interessante. Ambito C: Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo C.1- assunzione di responsabilità sociale da parte delle aziende del settore C.2- opportunità di incrementare l’occupazione femminile Ambito D: Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo D.1- sviluppo rurale sostenibile delle aree a vocazione ambientale e paesaggistica D.2- risanamento ambientale D.3- opportunità di fare impresa in contesti ad elevato valore naturalistico e anche gravati da vincoli protezionistici dell’ambiente. D.4- valorizzazione delle di essenze autoctone D.5- valorizzazione economica e produttiva di territori gestiti dall’Ente foreste della Sardegna D.6- Possibilità di sviluppo dell’agricoltura biologica e la la certificazione biologica del prodotto finito biologico e non solo del terreno coltivato; D.7- Incremento di conoscenza dell’agricoltura biologica da parte degli operatori coinvolti nel progetto D.8- avere una maggiore vicinanza dell’ERSAT e dell’ERA al mondo produttivo Ambito E − E.1 condivisione pubblico\privato sulle
tematiche di ricerca e sviluppo Ambito F Opportunità F.1
Ambito A: Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo A.1- difficoltà alla realizzazione degli investimenti aziendali A.2- difficoltà alla commercializzazione A.3-necessità alla vendita dei prodotti in forma individuale ad intermediari a prezzi poco remunerativi. A.4- prodotti poco riconoscibili Ambito B: Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo B.1: difficoltà di reperimento di materie prime locali B.2- difficoltà a certificare filiere interamente regionali Ambito C: Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo C.1- crisi economiche e occupazionali Ambito D: Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo D.1- Indebolimento economico delle aree rurali montane D.2- Incrementare la scarsa fiducia e attenzione delle popolazioni rurali alla salvaguardia del patrimonio ambientale D.4- Trascurare il recupero di territori a rischio idrogeologico e a rischio desertificazione Ambito E − Rischio E.1 − Ambito F Rischio F.1
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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi
Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi
Problema Generale
Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2
Frammentazione, polverizzazione; terreni ad uso civico Inadeguati Centri di Coltivazione, trasformazione e Commercializzazione del Prodotto Inadeguate strutture aziendali (impianti e macchine) e ridotta innovazione tecnologica
RIDOTTA CAPACITÀ PRODUTTIVA
Insufficiente offerta differenziata e diversificata Inadeguato management Inadeguata propensione all’aggiornamento professionale
INSUFFICIENTE ASSOCIAZIONISMO TRA OPERATORI DEL SETTORE
Mancanza di coordinamento regionale tra gli operatori del settore e di rete Insufficiente promozione e presenza dei prodotti sardi nel mercato nazionale ed internazionale INSUFFICIENTI AZIONI DI MARKETING Inadeguata tracciabilità, riconoscibilità e certificazione di qualità Sviluppo di tematiche sperimentali poco concertate e condivise Inadeguata utilizzazione delle risorse umane e strumentali Insufficienza della assistenza tecnica pubblica, rivolta alle aziende produttive Insufficiente interesse da parte delle aziende per le piante oggetto della ricerca
INSUFFICIENTE
SVILUPPO DELLA FILIERA DELLE PIANTE OFFICINALI DELLA SARDEGNA
LIMITATA INTERAZIONE TRA RICERCA E ASSISTENZA TECNICA
PUBBLICA E COMPARTO PRODUTTIVO
Inadeguata divulgazione dei ritrovati della ricerca
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A. Descrizione dei singoli problemi.
Problema Generale: SCARSO SVILUPPO DELLA FILIERA DELLE PIANTE OFFICINALI DELLA SARDEGNA Problema 1: RIDOTTA CAPACITÀ PRODUTTIVA Problema 1.1: Frammentazione,polverizzazion;,terreni ad uso civico = I terreni a disposizione delle singole
aziende non sono sufficientemente estesi, le aziende sono spesso composte da limitati appezzamenti di terreno non contigui tra loro, e la percentuale di terreni vincolati dagli Usi Civici è un importante impedimento per gli operatori del settore.
Problema 1.2: Inadeguati Centri di Coltivazione, trasformazione e Commercializzazione Prodotto = La ridotta presenza di questi centri è causa di una filiera inefficiente.
Problema 1.3: Inadeguate strutture aziendali (impianti e macchine) e ridotta innovazione tecnologica = Le aziende non sono strutturate in modo da abbattere gli elevati costi di produzione, a causa di impianti inefficienti e macchinari e attrezzi obsoleti o comunque inadeguati.
Problema 1.4: Insufficiente promozione e presenza dei prodotti sardi nel mercato nazionale ed internazionale = I prodotti disponibili oggi nel mercato sono pochi e hanno subito al massimo una prima trasformazione. La gran parte delle aziende non è in grado di offrire servizi diversificati come ad esempio accogliere scolaresche o turisti.
Problema 2 : INSUFFICIENTE ASSOCIAZIONISMO TRA OPERATORI DEL SETTORE Problema 2.1: Inadeguato management = Carenza di personale qualificato in relazione alle competenze gestionali. Problema 2.2: Basso livello di formazione e aggiornamento del personale tecnico = L’agricoltura in Sardegna, per
la gran parte, viene praticata seguendo antichi metodi dettati dalle trazioni locali, che per quanto possano essere validi e contengano un bagaglio socio-culturale che è la base della nostra struttura sociale, si rivelano oggi essere poco competitivi in termini economici.
Problema 2.3: Scarsa cooperazione per la realizzazione di una rete di fattorie didattiche = La scarsità di dialogo tra gli operatori di settore, crea difficoltà nella realizzazione di una ben articolata rete di fattorie didattiche.
Problema 2.4: Mancanza di coordinamento regionale per gli operatori del settore = Ad oggi, non esiste un organo adibito al coordinamento regionale per gli operatori del settore delle piante officinali; manca una Organizzazione Produttori.
Problema 3 : INSUFFICIENTI AZIONI DI MARKETING
Problema 3.1: Inadeguata promozione e presenza dei prodotti sardi nel mercato nazionale ed internazionale =
Nonostante limitate produzioni, derivanti dall’agricoltura isolana, raggiungano i mercati, non riescono a ritagliarsi il giusto spazio, perchè non sostenuti da un processo commerciale ben organizzato.
Problema 3.2: Inadeguata tracciabilità, riconoscibilità e certificazione di qualità prodotti = Non esiste un marchio commerciale che renda riconoscibile e certificato il prodotto e manca un etichetta che ne descriva le varie fasi produttive.
Problema 4 : LIMITATA INTERAZIONE TRA RICERCA E ASSISTENZA TECNICA PUBBLICA E COMPARTO PRODUTTIVO
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Problema 4.1: Sviluppo di tematiche sperimentali poco concertate e condivise = Gli enti preposti alla
sperimentazione e gli imprenditori non collaborano sul piano di attuazione delle tematiche sperimentali.
Problema 4.2: Inadeguata utilizzazione delle risorse umane e strumentali = L’utilizzazione delle risorse disponibili al fine di ottenere compartecipazione degli operatori verso una maggiore efficienza delle tecniche colturali non è razionale.
Problema 4.3:Insufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della ricerca per l’inadeguata
divulgazione dei ritrovati scientifici = Le aziende non conoscendo gli studi sulle piante, e quindi ignorando l’importanza dei principi farmacologicamente attivi che possono contenere, limitano la possibilità di soddisfare le richieste del mercato che possono giungere dalle case farmaceutiche. Infatti c’è interesse per le pubblicazioni scientifiche quasi esclusivamente a livello universitario.
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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari
Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale
Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni
Riordino fondiario agevolato dei terreni, regolamentazione dei nuovi utilizzi ad uso civico
Incentivare il recupero dei sistemi rurali, la ricostituzione fondiaria; regolamentazione dei nuovi utilizzi ad uso civico da parte degli uffici di competenza.
Adeguati Centri di Lavorazione e Commercializzazione Prodotto
Incentivare la realizzazione di centri di trasformazione e centri di commercializzazione accreditati, al fine di immettere sul mercato un prodotto finito di alta qualità (oli essenziali, tinture madri, cosmetici etc.).
Adeguate strutture aziendali,incrementata innovazione tecnologica aziendale
Incentivare l’acquisto o il recupero di fondi e costruzioni rurali, l’acquisto o il riadattamento di macchinari e impianti innovativi, capaci di ridurre i tempi e i costi dell’intero processo produttivo.
SODDISFACENTE
CAPACITÀ PRODUTTIVA
Sufficiente offerta differenziata e diversificata nel mercato
Incentivare la differenziazione dei prodotti (vivaistica, produzione cosmetici, liquori, fitoterapici, tintoria, etc. ); Incentivare la diversificazione dei servizi (realizzazione di percorsi naturalistici e paesaggistici a interesse botanico, intra-interaziendali, incentivare la creazione di una rete di fattorie didattiche, etc. )
Adeguato management
Corsi di formazione atti a migliorare le capacità gestionali degli imprenditori.
SVILUPPO DELLA FILIERA
DELLE PIANTE OFFICINALI DELLA SARDEGNA
ASSOCIAZIONISMO TRA OPERATORI DEL
SETTORE
Adeguato livello di professionalità e aggiornamento del comparto produttivo
Corsi di formazione professionale per gli operatori del settore.
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Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni Presenza di un coordinamento regionale tra gli operatori del settore e di rete
Creazione di una Organizzazione Produttori.
Soddisfacente promozione e presenza dei prodotti sardi nel mercato nazionale ed internazionale
Incentivare la promozione (depliant, etc.) dei prodotti sardi alle fiere nazionali ed internazionali e alla distribuzione più capillare (erboristerie, beauty farm, etc.).
MANAGEMENT ED AZIONI DI
MARKETING
Adeguata tracciabilità, riconoscibilità e certificazione di qualità
Creazione dei marchi identificativi, etichette di tracciabilità e relativi disciplinari di produzione e commercializzazione.
Sviluppo di tematiche sperimentali concertate e condivise
Sviluppo e sperimenta-zione delle conoscenze tecniche relative alle specie oggetto di interesse per la filiera.
Adeguata utilizzazione delle risorse umane e strumentali
Razionalizzazione delle risorse atte al contenime-nto dei costi produttivi.
SVILUPPO DELLA FILIERA
DELLE PIANTE OFFICINALI DELLA SARDEGNA
INTERAZIONE TRA RICERCA E
ASSISTENZA
TECNICA PUBBLICA
E COMPARTO
PRODUTTIVO Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della ricerca per l’adeguata divulgazione dei ritrovati scientifici
E’ stata razionalizzata l’utilizzazione delle risorse disponibili al fine di ottenere compartecipa-zione degli operatori verso una maggiore efficienza delle tecniche colturali.
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A. Descrizione dei singoli obiettivi.
Obiettivo Specifico 1: SODDISFACENTE CAPACITÀ PRODUTTIVA Obiettivo Operativo 1.1: Riordino fondiario agevolato, regolamentazione dei nuovi utilizzi ad uso civico = La
ricostituzione fondiaria permette ora alle aziende di ottimizzare le produzioni, su superfici più omogenee. La regolamentazione dei nuovi utilizzi ad uso civico permette agli agricoltori di operare anche nelle zone, prima soggette ai vincoli (zone solitamente montane, svantaggiate).
Operazione 1.1: Incentivare il recupero dei sistemi rurali, la ricostituzione fondiaria; regolamentazione dei nuovi
utilizzi ad uso civico da parte degli uffici di competenza. Obiettivo Operativo 1.2: Adeguati Centri di Lavorazione e Commercializzazione Prodotto = I laboratori di
trasformazione riescono a ottenere produzioni qualitativamente elevate, compatibili con le richieste di mercato, e di inserimento nei canali commerciali più redditizi.
Operazione 1.2: Incentivare la realizzazione di centri di trasformazione e centri di commercializzazione specializzati, al fine di immettere sul mercato un prodotto finito di alta qualità (oli essenziali, tinture madri, cosmetici etc.).
Obiettivo Operativo 1.3: Adeguate strutture aziendali,incrementata innovazione tecnologica aziendale = Le aziende
ben strutturate sono capaci di affrontare e soddisfare, con ridotti impedimenti, le esigenze dei mercati.
Operazione 1.3: Incentivare l’acquisto o il recupero di fondi e costruzioni rurali, l’acquisto o il riadattamento di
macchinari e impianti innovativi, capaci di ridurre i tempi e i costi dell’intero processo produttivo.
Obiettivo Operativo 1.4: Sufficiente offerta differenziata e diversificata nel mercato = Le aziende propongono una vasta gamma di prodotti e sono in grado di offrire diversi servizi (turistici, didattici, naturalistici, ecc.).
Operazione 1.4: Incentivare la differenziazione dei prodotti (vivaistica, produzione cosmetici, liquori, fitoterapici, tintoria, etc. ); Incentivare la diversificazione dei servizi (realizzazione di percorsi naturalistici e paesaggistici a interesse botanico, intra-interaziendali, incentivare la creazione di una rete di fattorie didattiche, etc. )
Obiettivo Specifico 2: ASSOCIAZIONISMO TRA OPERATORI DEL SETTORE Obiettivo Operativo 2.1: Adeguato management = L’imprenditore ha acquisito le necessarie capacità per una
corretta gestione aziendale, che gli permette di ottimizzare le rese di produzione e la commercializzazione.
Operazione 2.1: Corsi di formazione atti a migliorare le capacità gestionali degli imprenditori.
Obiettivo Operativo 2.2: Adeguato livello di formazione e di aggiornamento del comparto produttivo = acquisizione di competenze specifiche nel comparto di produzione, trasformazione. Operazione 2.2: Corsi di formazione professionale per gli operatori del settore. Obiettivo Operativo 2.3: Presenza di un coordinamento regionale tra gli operatori del settore e di rete = E’ stata
istituita una Organizzazione di Produttori.
Operazione 2.3: Creazione di una Organizzazione Produttori.
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Obiettivo Specifico 3: MANAGEMENT ED AZIONI DI MARKETING Obiettivo Operativo 3.1: Soddisfacente promozione e presenza dei prodotti sardi nel mercato nazionale ed
internazionale = E’ stata creata un’adeguata rete di distribuzione capillare legata ai centri locali e ai più importanti centri di vendita nazionali e internazionali.
Operazione 3.1: Incentivare la promozione (depliant, etc.) dei prodotti sardi alle fiere nazionali ed internazionali e
alla distribuzione più capillare (erboristerie, beauty farm, etc.). Obiettivo Operativo 3.2: Adeguata tracciabilità, riconoscibilità e certificazione di qualità = Le fasi produttive
sono chiaramente identificabili in una etichetta ben codificata e facilmente riconoscibile, la qualità del nostro prodotto è certificata.
Operazione 3.2: Creazione dei marchi identificativi e di qualità, etichette di tracciabilità e relativi disciplinari di
produzione e commercializzazione. Obiettivo Specifico 4: INTERAZIONE TRA RICERCA E ASSISTENZA TECNICA PUBBLICA E COMPARTO PRODUTTIVO Obiettivo Operativo 4.1: Sviluppo di tematiche sperimentali concertate e condivise = Le tematiche sperimentali
sono state condivise dagli imprenditori , che hanno collaborato attivamente alla concertazione con gli istituti di ricerca.
Operazione 4.1: Sviluppo e sperimentazione delle conoscenze tecniche relative alle specie oggetto di interesse per la
filiera.
Obiettivo Operativo 4.2: Adeguata utilizzazione delle risorse umane e strumentali = E’ stata razionalizzata l’utilizzazione delle risorse disponibili al fine di ottenere compartecipazione degli operatori verso una maggiore efficienza delle tecniche colturali.
Operazione 4.2: Razionalizzazione delle risorse atte al contenimento dei costi produttivi. Obiettivo Operativo 4.3: Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della ricerca per
l’adeguata divulgazione dei ritrovati scientifici L’imprenditore e i consumatori vengono facilmente a conoscenza, attraverso le pubblicazioni scientifiche, dell’importanza delle piante officinali, e in questo modo possono collaborare con gli istituti di ricerca.
Operazione 4.3: E’ stata razionalizzata l’utilizzazione delle risorse disponibili al fine di ottenere compartecipazione degli operatori verso una maggiore efficienza delle tecniche colturali.
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5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”
Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”
Obiettivi Specifici
(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)
Obiettivi Specifici
(Albero degli Obiettivi)
Note
Favorire un allargamento della base
produttiva, finalizzato al raggiungimento di
una massa di offerta rilevante
Ob. 1-Soddisfacente Capacità produttiva Ob. 2 Associazionismo tra operatori del settore
L’obiettivo specifico considerato è quello
riportato negli Elementi per la
predisposizione dei Progetti Integrati di
sviluppo territoriale – allegato ….
Provincia di Cagliari. Filiere e produzioni
agroalimentari.
Favorire l’aggregazione dei produttori, per
permettere la strutturazione di politiche di
offerta comuni
Ob. 2 Associazionismo
tra operatori del settore
L’obiettivo specifico considerato è quello riportato negli Elementi per la predisposizione dei Progetti Integrati di sviluppo territoriale – allegato …. Filiere e produzioni agroalimentari. Provincia di Cagliari
Diversificare le produzioni officinali,
ampliando la gamma dei prodotti offerti
Ob. 1 Soddisfacente
Capacità produttiva
Ob. 4 Interazione tra
Ricerca e assistenza
tecnica pubblica e
comparto produttivo
L’obiettivo specifico considerato è quello riportato negli Elementi per la predisposizione dei Progetti Integrati di sviluppo territoriale – allegato …. Filiere e produzioni agroalimentari. Provincia di Cagliari
Valorizzare le peculiarità della flora
aromatica della Sardegna,
Ob. 4 Interazione tra
Ricerca e assistenza
tecnica pubblica e
comparto produttivo
L’obiettivo specifico considerato è quello riportato negli Elementi per la predisposizione dei Progetti Integrati di sviluppo territoriale – allegato …. Filiere e produzioni agroalimentari. Provincia di Cagliari
Incidere sulla competitività del sistema
produttivo, attraverso il miglioramento della
riconoscibilità e della qualificazione dei
prodotti officinali e il miglioramento
dell’efficienza organizzativa e produttiva
delle aziende del settore
Ob. 3 Management ed
azioni di Marketing
Ob. 2 Associazionismo
tra operatori del settore
L’obiettivo specifico considerato è quello
riportato negli Elementi per la
predisposizione dei Progetti Integrati di
sviluppo territoriale – allegato …. Filiere
e produzioni agroalimentari. Provincia di
Cagliari
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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO
6.1. Definizione della strategia
Obiettivo Specifico 1: SODDISFACENTE CAPACITÀ PRODUTTIVA
A.1 – forte vocazione del contesto agroalimentare Il territorio è caratterizzato da un sistema agricolo a forte connotazione naturalistica. Strategia per la valorizzazione Promuovere la produzione di essenze autoctone. Operazione e codici: servizi turistici rurali e fattorie didattiche: A498, A564, A530, A540, A484 Promozione e Marketing: E 216 B.4 Qualita’ dell’ambiente e presenza di basi operative consolidate Capacità operatori nel coltivare e produrre essenze officinali Strategia per la valorizzazione Ottenere livelli produttivi elevati. Operazioni e codici Incremento della coltivazione e Produzione Piante Officinali: I 239, H 886, P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, A 1231, E 946, E 270, C 361, E 445, A498, E614, A564, A 963, A530, E726, A484, B208, A540, A664, A343, A594, A921, A952, A353, A454, F 236 Incremento della trasformazione Piante Officinali: P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, E 946, A498, A530, A352, A594, A353, A844, F 236 Ricerca e Sperimentazione: H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 D.5- relazione stretta tra le coltivazioni di piante officinali e i sistemi di coltivazione da reddito Remunerazione della produzione Strategia per la valorizzazione Attività di aggregazione produttiva e rafforzamento del coordinamento del Consorzio. Operazioni e codici: Promozione e Marketing: E 216 Formazione Professionale: E 216 Obiettivo Specifico 2: ASSOCIAZIONISMO TRA OPERATORI DEL SETTORE
D.5- relazione stretta tra le coltivazioni di piante officinali e i sistemi di coltivazione da reddito Remunerazione della produzione Strategia per la valorizzazione
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Attività di aggregazione produttiva e rafforzamento del coordinamento del Consorzio. Operazioni e codici: Promozione e Marketing: E 216 Formazione Professionale: E 216 A.6- buon livello di apprezzamento e di richiesta da parte del mercato Presenza di una domanda dei prodotti in crescita Strategia per la valorizzazione Incremento della produzione di qualità possibilmente certificata e biologica per soddisfare la domanda di prodotto e tenere elevati standard qualitativi più remunerativi Operazioni e codici: Coltivazione e Produzione Piante Officinali in biologico I 239, H 886, P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, A 1231, E 946, E 270, C 361, E 445, A498, E614, A564, A 963, A530, E726, A484, B208, A540, A664, A343, A594, A921, A952, A353, A454, F 236 Certificazione biologica di processo di trasformazione Piante Officinali P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, E 946, A498, A530, A352, A594, A353, A844, F 236 Promozione e Marketing A498, A564, A530, A540, A343, A921, A952, E 216 Ricerca e Sperimentazione su applicazione di disciplinare di processo e di prodotto H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 Formazione Professionale e aggiornamento sulle tecniche di produzione biologica E 216 Obiettivo Specifico 3: MANAGEMENT E AZIONE DI MARKETING
A.6- buon livello di apprezzamento e di richiesta da parte del mercato Presenza di una domanda dei prodotti in crescita Strategia per la valorizzazione Incremento della produzione di qualità possibilmente certificata e biologica per soddisfare la domanda di prodotto e tenere elevati standard qualitativi più remunerativi Operazioni e codici: Promozione e Marketing: E 216 Formazione Professionale: E 216 A.5 - tipicità dei prodotti agroalimentari locali, basata su ricette tradizionali; valore aggiunto delle produzioni locali che si collocano facilmente in mercati locali. Strategia per la valorizzazione Incrementare la promozione tramite attività specifica del consorzio per valorizzare ulteriormente i prodotti autoctoni Operazioni e codici: Promozione e Marketing A498, A564, A530, A540, A343, A921, A952, E 216
C.2 – volontà di rispetto e affermazione delle pari opportunità lungo tutta la filiera Possibilità d’impiego delle donne nelle attività di marketing e management. Strategia per la valorizzazione Sia il consorzio che le aziende utilizzeranno indiscriminatamente uomini e donne per la promozione commerciale ed il marketing e nel managment. Operazioni e codici: Promozione e Marketing A498, A564, A530, A540, A343, A921, A952, E 216 Obiettivo Specifico 4: INTERAZIONE TRA RICERCA E ASSISTENZA TECNICA PUBBLICA E COMPARTO
A.2 - presenza nel territorio di essenze autoctone Sviluppo di sperimentazioni e ricerche sulle essenze autoctone. Strategia per la valorizzazione Saranno effettuati dall’Università e dall’ERA attività di ricerca di laboratorio e sperimentazione di campo per verificare le capacità produttive quanti-qualitative e le essenze autoctone. Operazioni e codici:
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Ricerca e Sperimentazione in pieno campo ed in laboratorio: H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 B.5 Capacità operativa degli enti strumentali regionali e delle Universita’ Sviluppo di attività di ricerca condivisa e concertata con il settore produttivo. Strategia per la valorizzazione L’Università, e gli Enti insieme ai tecnici del consorzio e i rappresentanti delle aziende definiranno le linee della ricerca applicata Operazioni e codici: Ricerca e Sperimentazione di pieno campo e di laboratorio: H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 B.6 opportunità di lavoro in un contesto sano e formativo per i giovani delle aree rurali Coinvolgimento ed impiego degli operatori del settore nelle attività di sperimentazione in affiancamento ai responsabili della ricerca. Strategia per la valorizzazione L’Università, e gli Enti insieme ai tecnici del consorzio e i rappresentanti delle aziende attueranno le attività dei protocolli sperimentali sia in contesti aziendali che nei laboratori di trasformazione. Operazioni e codici: Ricerca e Sperimentazione: H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 D.6- relazione stretta tra la coltivazione delle piante officinali, l’agricoltura biologica e la sostenibilità ambientale Definizione di metodi di agricoltura biologica ed ecosostenibile Strategia per la valorizzazione L’Università, e gli Enti insieme ai tecnici del consorzio e i rappresentanti delle aziende attueranno le attività previste dai disciplinari di agricoltura biologica tenendo conto dei principi della precision farming ovvero dei parametri agronomici di base per una agricoltura a basso impatto ambientale. Operazioni e codici: Coltivazione e Produzione Piante Officinali: I 239, H 886, P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, A 1231, E 946, E 270, C 361, E 445, A498, E614, A564, A 963, A530, E726, A484, B208, A540, A664, A343, A594, A921, A952, A353, A454, F 236 Ricerca e Sperimentazione: H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 Formazione Professionale: E 216
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Obiettivo Specifico 1: SODDISFACENTE CAPACITÀ PRODUTTIVA
A.1 - sempre maggiore sensibilità e richiesta da parte dei consumatori di prodotti tipici e i prodotti di nicchia
Si registra una crescente tendenza al consumo di prodotti tipici e locali garantiti da marchi di tutela
Strategia di Valorizzazione
Il Consorzio intende incrementare l’azione di marketing e certificazione e valorizzazione produzioni tipiche, studi e
ricerche di mercato, innovazione di prodotto.
Operazioni e codici:
Promozione e Marketing: E 216
Formazione Professionale: E 216
A.2- attuazione di un piano di coltivazione di piante officinali di elevata qualità
Le aziende intendono concentrare la produzione su prodotti di elevata qualità per incrementare l’offerta e la
redditività
Strategia di Valorizzazione
La redazione di piani di coltivazione coordinati dal consorzio e dimensionati secondo gli accordi commerciali
stipulati con l’industria.
Operazioni e codici:
Incremento della Coltivazione e della Produzione di Piante Officinali che tengono conto del coordinamento del
consorzio dei produttori: I 239, H 886, P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, A 1231, E 946, E
270, C 361, E 445, A498, E614, A564, A 963, A530, E726, A484, B208, A540, A664, A343, A594, A921, A952,
A353, A454, F 236
Trasformazione Piante Officinali secondo le direttive del Consorzio: P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D
128, B 195, E 946, A498, A530, A352, A594, A353, A844, F 236
Promozione e Marketing: E 216
A.3 vendita dei prodotti a prezzo remunerativo
Le aziende intendono coordinare le attività produttive per incrementare l’offerta e la redditività
Strategia di Valorizzazione La redazione di piani di coltivazione coordinati dal consorzio e dimensionati secondo gli accordi commerciali stipulati con l’industria
Operazioni e codici:
Coltivazione e Produzione Piante Officinali I 239, H 886, P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, A
1231, E 946, E 270, C 361, E 445, A498, E614, A564, A 963, A530, E726, A484, B208, A540, A664, A343, A594,
A921, A952, A353, A454, F 236
Trasformazione Piante Officinali P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, E 946, A498, A530,
A352, A594, A353, A844, F 236
Promozione e Marketing: E 216 Obiettivo Specifico 2: ASSOCIAZIONISMO TRA OPERATORI DEL SETTORE
A.2- attuazione di un piano di coltivazione di piante officinali di elevata qualità
Le aziende intendono concentrare la produzione su prodotti di elevata qualità per incrementare l’offerta e la
redditività
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Strategia di Valorizzazione
Le aziende intendono convergere in associazioni consortili per creare una filiera produttiva solida e duratura
Operazioni e codici:
Costituzione di un’organizzazione di produttori (OP) piante officinali di Sardegna: E 216
Promozione e Marketing: E 216
C.1- assunzione di responsabilità sociale da parte delle aziende del settore
Creazione della rete di fattorie didattiche
Strategia di Valorizzazione
Le aziende intendono usare la strutture delle fattorie didattiche operare nel settore del recupero di persone disagiate e
facilitarne il reinserimento sociale
Operazioni e codici:
Promozione e Marketing A498, A564, A530, A540
A.3 vendita dei prodotti a prezzo remunerativo
Coordinazione delle attività produttive per incrementare l’offerta e la redditività
Strategia di Valorizzazione Le aziende intendono affidare la vendita delle produzioni ai centri di commercializzazione consorziati
Operazioni e codici:
Promozione e Marketing: E 216
Obiettivo Specifico 3: MANAGEMENT E AZIONE DI MARKETING
B.1 –fattorie didattiche opportunità offerte dai flussi turistici
Opportunità di diversificazione dei servizi offerti dalle aziende coinvolte
Strategia di Valorizzazione Alcune aziende intendono creare una rete di fattorie didattiche al servizio dei turisti e dei visitatori che manifestano un costante incremento d’interesse, .
Operazioni e codici: Promozione e Marketing A498, A564, A530, A484, A540 B4- ritorno dei giovani all’agricoltura come mestiere rinnovato e più interessante Opportunità di inserire i giovani non solo in attività gravose ma anche di responsabilità e specializzazione professionale Strategia di Valorizzazione Le aziende intendono sviluppare percorsi formativi con l’Ente della formazione professionale (ISOGEA) per sviluppare le capacità manageriali e commerciali dei giovani coinvolti. Operazioni e codici: Formazione Professionale E 216 C.2- opportunità di incrementare l’occupazione femminile Opportunità di inserire le donne non solo in attività gravose ma anche di responsabilità e specializzazione professionale Strategia di Valorizzazione Le aziende intendono sviluppare percorsi formativi con l’Ente della formazione professionale (ISOGEA) per sviluppare le capacità manageriali e commerciali delle donne coinvolte coinvolti. Operazioni e codici: Formazione Professionale: E 216
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Obiettivo Specifico 4: INTERAZIONE TRA RICERCA E ASSISTENZA TECNICA PUBLICA E COMPARTO
B.2- risorse finanziarie offerte dai programmi di sviluppo sviluppo rurale
Possibilità di accedere a finanziamenti dello sviluppo rurale anche per Enti pubblici preposti alla ricerca e
sperimentazione
Strategia di Valorizzazione Gli Enti coordinati dal Consorzio disporranno delle risorse finanziarie per la ricerca. Operazioni e codici: Ricerca e Sperimentazione H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 D.2- risanamento ambientale
Gli Enti e il consorzio si impegnano a osservare i principi dell’agricoltura biologica
Strategia di Valorizzazione Con l’applicazione dei disciplinari di agricoltura biologica si garantisce un miglioramento della qualità ambientale se degradata ed una conservazione del livello naturalistico in contesti ambientali integri Operazioni e codici: Coltivazione e Produzione Piante Officinali I 239, H 886, P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, A 1231, E 946, E 270, C 361, E 445, A498, E614, A564, A 963, A530, E726, A484, B208, A540, A664, A343, A594, A921, A952, A353, A454, F 236 Trasformazione Piante Officinali P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, E 946, A498, A530, A352, A594, A353, A844, F 236 Ricerca e Sperimentazione H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 D.1- sviluppo rurale sostenibile delle aree a vocazione ambientale e paesaggistica
Gli Enti e il consorzio si impegnano a osservare i principi dell’agricoltura biologica
Strategia di Valorizzazione Con l’applicazione dei disciplinari di agricoltura biologica si creano le condizioni per poter fare impresa e creare sviluppo e reddito in un contesto rurale inserito aree ad elevato valore ambientale Operazioni e codici: Coltivazione e Produzione Piante Officinali I 239, H 886, P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, A 1231, E 946, E 270, C 361, E 445, A498, E614, A564, A 963, A530, E726, A484, B208, A540, A664, A343, A594, A921, A952, A353, A454, F 236 Trasformazione Piante Officinali P 891, G232, O259, E 311, B 179, B 540, D 128, B 195, E 946, A498, A530, A352, A594, A353, A844, F 236 Promozione e Marketing A498, A564, A530, A540, A343, A921, A952, E 216 Ricerca e Sperimentazione H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 Formazione Professionale E 216 D.7- Incremento di conoscenza dell’agricoltura biologica da parte degli operatori coinvolti nel progetto
Gli Enti e il consorzio si impegnano a osservare i principi dell’agricoltura biologica
Strategia di Valorizzazione Gli Enti della ricerca si impegnano ad affiancare gli operatori agricoli per l’applicazione dei disciplinari. Operazioni e codici: Ricerca e Sperimentazione: H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 Formazione Professionale: E 216 D.8- avere una maggiore vicinanza dell’ERSAT e dell’ERA al mondo produttivo
Gli Enti e il consorzio si impegnano a osservare i principi dell’agricoltura biologica
Strategia di Valorizzazione Gli Enti della ricerca si impegnano ad affiancare gli operatori agricoli per l’applicazione dei disciplinari. Operazioni e codici:
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Ricerca e Sperimentazione presso sia le aziende esterne che nelle aziende dell’ERA: H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216 Formazione Professionale E 216 E.1 condivisione pubblico\privato sulle tematiche di ricerca e sviluppo
Gli Enti e il consorzio si impegnano a condurre campi sperimentali e dimostrativi
Strategia di Valorizzazione
Gli Enti della ricerca si impegnano ad affiancare gli operatori agricoli per l’applicazione della ricerca e della
sperimentazione agraria e farmaceutica.
Operazioni e codici:
Ricerca e Sperimentazione H112, E614, A 963, E726, A484, B208, A664, A594, A353, F 236, E 216
6.2. Definizione delle operazioni
Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione
Numer
o Titolo
Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
- 1.3
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
AZ- AGRI OFBIO DI SPISSU LUCA
Si intende realizzare l’ampliamento della
coltivazione, la costruzione di locali e impianti per
l’essiccazione e l’estrazione di oli essenziali, nonché
l’acquisto di alcune macchine agricole necessarie per la
lavorazione e l’adeguamento del terreno.
I 239 Puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
DITTA VIRDIS GIAN LUIGI
L’attività agricola è impostata su un indirizzo
produttivo esclusivamente orticolo per la produzione di carciofo spinoso che verrà
integrata con piante aromatiche ed officinali-
H 886 Puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
DITTA PATRIZIA DANIELE
la ditta si propone la realizzazione un impianto di
piante officinali ed aromatiche..
P891 Puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
DITTA COCCO
GIACOMINA
l’azienda agricola si doterà di un impianto di
essiccazione per il rosmarino e la salvia, in
quanto prevede di destinare una quota maggiore i queste
produzioni al mercato dell’essicato-
G 232 Puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3 - 1.4
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale- Sufficiente
offerta differenziata e
SOC.COOP- BIO AGRI
SILLA
l'azienda Intende: 1- allestire un punto ristoro e
di una foresteria; 2- creazione di un percorso
sensoriale;
O 259 Puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
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Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione
Numer
o Titolo
Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
diversificata nel mercato 3- predisposizione di percorsi per attività sportive tipo trakking e arrampicata;
4- creazione di una biblioteca verde e di uno
spazio attrezzato per attività culturali;
5- organizzazione di visite guidate.
- 1.3
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale- Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
SOC.NATURA
COLORA
Coltivazione, lavorazione e prima trasformazione delle
piante officinali: - aromatiche, per la
produzione di oli essenziali e suoi derivati
- tintorie, per la produzione di coloranti naturali.
E 311 Puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3 - 1.4
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale. Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
AZ- AGR- CAMPU MAIORE
Coltivazione, lavorazione e trasformazione essenze officinali, miglioramento
fondiario.
B 179 Puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
AZ.GARAU GIORGIO
L’azienda intende attuare una trasformazione fondiaria
che riconverta una parte delle produzioni nel
comparto delle piante officinali.
B 540 Puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3 - 1.4
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale. Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
SOC- ILIANA
l'azienda opererà nel campo della produzione di piante aromatiche ed officinali in essa insiste un’abitazione
rurale da ristrutturare che si intende destinare a b&b in stretta sinergia con l’attività
agricola primaria di coltivazione, secondo la
logica di intervento del filone di intervento relativo allo sviluppo delle aree rurali. le prospettive aziendali si
concentrano sulla creazione di una moderna azienda
agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito
rurale.
D 128 Puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.2 e 1.3
Adeguati centri dilavorazione e
commercializzazione del prodotto- Adeguate strutture aziendali e
incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
SOC- LA BIOL DI MEDICO
CRISTIAN
la società la biol snc prevede l’acquisto di colonne e di
standard di riferimento degli strumenti d'analisi.
B 195 Puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.2 - 1.3
Adeguati centri dilavorazione e
commercializzazione del prodotto- Adeguate strutture aziendali e
incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
DITTA MURGIA
FRANCESCO
Il nuovo ordinamento produttivo sarà basato sull’espansione della
superficie da coltivare, con l’ausilio di tutte le opere indispensabili per tale
operazione-
A 1231 puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione
Numer
o Titolo
Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
- 1.2 - 1.3
Adeguati centri dilavorazione e
commercializzazione del prodotto- Adeguate strutture aziendali e
incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
MURGIA GIAN
FRANCO
l'azienda intende aumentare le superfici coltivate a piante
officinali e potenziare il centro di trasformazione e
distillazione
E 946 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3 Adeguamento strutture
aziendali e incrementata innovazione tecnologica
DITTA CABITZA ANTONEL
LO
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione
di una moderna azienda agricola multiservices, per le
produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si
intende operare come fattoria didattica-
E 270 puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3 - 1.4
Adeguamento strutture aziendali e incrementata innovazione tecnologica-
Sufficiente offerta differenziata e
diversificata nel mercato
DITTA ZAGO
MONICA
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione
di una moderna azienda agricola multiservices, per le
produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si
intende operare come fattoria didattica-
C 361 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3 Adeguamento strutture
aziendali e incrementata innovazione tecnologica
DITTA LUGAS ROSA
l’azienda, già inserita nel settore della liquoristica,
intende estendere la coltivazione dell’erba luigia, del thymus erba barona e
del mirto.
E 445 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 4,1 - 4.2 - 4.3,
Sviluppo tematiche sperimentali concertate e condivise. Adeguata
utilizzazione delle risorse umane e
strumentali. Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della
ricerca per l'adeguata divulgazione dei ritrovati
scientifici
FARMACOLOGICAL RESEARC
H
L'impresa prevede di svluppare progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con e/o per conto di imprese
o enti di rcerca e con aziende sarde posizionate
nel settore delle piante medicinali
H112 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 4.1 Sviluppo di tematiche
sperimentali concertate e condivise
DITTA ROCCO PIRAS
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed
orientamento in collaborazione con gli enti
(università, era, izcs e ersat)
A 498 sistema Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.2 - 1.3 - 1.4
Adeguamento strutture aziendali e incrementata innovazione tecnologica-
Adeguati centri di lavorazione e
commercializzazione del prodotto- Sufficiente offerta differenziata e
diversificata nel mercato
DITTA ROCCO PIRAS
tre ettari di terreno adiacenti i campi saranno destinati
alla costruzione di un albergo rurale con
bungalow; le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione di una
moderna azienda agricola multiservices, ove si
combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale- inoltre si operera’
anche come fattoria didattica.
E 614 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3 Adeguate strutture aziendali, incrementata
DITTA IS ERAS DI
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione
A 564 Puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione
Numer
o Titolo
Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
- 1.4 innovazione tecnologica ed aziendale- Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
LOI PIETRINO
di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito
rurale, in quanto si intende operare come fattoria
didattica.
- 4.1 Sviluppo di tematiche
sperimentali concertate e condivise
DITTA IS ERAS DI
LOI PIETRINO
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed
orientamento in collaborazione con gli enti
(università, era, izcs e ersat)
A 963 sistema Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.2 - 1.3 - 1.4
Adeguamento strutture aziendali e incrementata innovazione tecnologica-
Adeguati centri di lavorazione e
commercializzazione del prodotto- Sufficiente offerta differenziata e
diversificata nel mercato
SOC- COOP-
AGR- LA GENZIANA
Le prospettive aziendali si concentrano nel
potenziamento dell’imp di trasformazione e sulla
creazione di una moderna azienda agricola
multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito
rurale, in quanto si intendera’ operare come
fattoria didattica
A 530 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 4.1 Sviluppo di tematiche
sperimentali concertate e condivise
SOC- COOP-
AGR- LA GENZIANA
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed
orientamento in collaborazione con gli enti
(università, era, izcs e ersat)
E 726 sistema Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3 - 1.4
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale- Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
SOC- SA TANCA DI MAURA
MARONGIU
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione
di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni
agricole (produzione di piante aromatiche ed
officinali) con la fornitura di servizi turistici in ambito
rurale, in quanto si intendera’ operare come
fattoria didattica.
A 484 Puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 4.1 Sviluppo di tematiche
sperimentali concertate e condivise
SOC- SA TANCA DI MAURA
MARONGIU
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed
orientamento in collaborazione con gli enti
(università, era, izcs e ersat)
B 208 sistema Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3 - 1.4
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale- Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
SOC- SU SINNIARGI
U DI CUCCA E
F.LLI
l'azienda opererà nel campo della produzione di piante aromatiche ed officinali; di
un’abitazione rurale da destinare a b&b, creazione
di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito
rurale, in quanto si intende operare sia come b&b sia
come fattoria didattica.
A 540 Puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 4.1 Sviluppo di tematiche
sperimentali concertate e condivise
SOC- SU SINNIARGI
U DI CUCCA E
F.LLI
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed
orientamento in collaborazione con gli enti
(università, era, izcs e ersat)
A 664 sistema Aiuto alle imprese
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/47
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione
Numer
o Titolo
Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
- 1.3
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale. Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
PISANO BRUNO
Coltivazione erbe officinali
A 343 Puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.2 Adeguati centri di
lavorazione e commercializzazione
prodotti
FRONTEDDU
ANDREANA
il progetto prevede l’attività di produzione di saponette su dimensioni artigianali.
A 352 puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3 - 4.1
Adeguate strutture aziendali e incrementate innovazioni tecnologiche
aziendali- Sviluppo di tematiche sperimentali concertate e condivise
BANGONI RAFFAELE
realizzazione di una piccola azienda articolata in due fasi produttive: la coltivazione di piante aromatiche e officinali
e la successiva trasformazione delle stesse;
instaurare delle collaborazioni con imprese, enti e organismi competenti, finalizzate sia alla ricerca e alla formulazione di nuovi
preparati erboristici da proporre al mercato, che alla
creazione di un circuito di visite aziendali guidate con
scopi didattici.
A 594 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3 Adeguamento strutture
aziendali e incrementata innovazione tecnologica
FANCELLO TINO
GIORGIO
la costituenda ditta ha intenzione di lavorare nel
campo delle piante aromatiche ed officinali;
ristrutturazione di un vecchio fabbricato per impiantare il
campo di erbe officinali.
A 921 puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.3 Adeguamento strutture
aziendali e incrementata innovazione tecnologica
MURGIA GIUSEPPI
NA
la costituenda ditta ha intenzione di lavorare nel
campo delle piante aromatiche ed officinali;
ristrutturazione di un vecchio fabbricato per impiantare il
campo di erbe officinali.
A 952 puntuale Aiuto alle imprese indispensabile
- 1.2 - 1.3 - 4.1
Adeguati centri di lavorazione e
commercializzazione prodotto- Adeguamento
strutture aziendali e incrementata
innovazione tecnologica- Sviluppo di tematiche
sperimentali concertate e condivise
LOI MARIA ANGELICA
la costituenda società intende avviare una
microfiliera produttiva inerente le erbe officinali che
comprenda la fase della coltivazione, quella della
trasformazione e quella della ricerca.
A 353 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.3, 1.4
Adeguate strutture aziendali, incrementata innovazione tecnologica ed aziendale- Sufficiente
offerta differenziata e diversificata nel mercato
BARRILI SERVILIO
l’impresa intende conseguire come obbiettivo la
diversificazione delle produzioni aziendali,
impiantando delle specie aromatiche e officinali.
A 454 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1,2 - 1.3
Adeguati centri di lavorazione e
commercializzazione del prodotto- Adeguate strutture aziendali e
incrementata innovazione tecnologica
ed aziendale
AZ- PIRODDI NANDO
l’impresa ha in progetto il miglioramento per inserire
l’azienda nelle filiere produttive delle specie aromatiche e officinali.
A 844 puntuale Aiuto alle imprese
indispensabile
- 1.2 Adeguati centri di lavorazione e
COCCO GIULIANA
la costituenda società intende avviare una F 236 puntuale Aiuto alle
imprese indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/48
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione
Numer
o Titolo
Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
- 1.3 - 4.1
commercializzazione prodotto- Adeguamento
strutture aziendali e incrementata
innovazione tecnologica- Sviluppo di tematiche
sperimentali concertate e condivise
microfiliera produttiva inerente le erbe officinali che
comprenda la fase della coltivazione, quella della
trasformazione e quella della ricerca.
- 2.1 - 2.2 - 2.3 - 3.1 - 3.2 - 4.1 - 4.2
− Adeguato livello di formazione e di aggiornamento del comparto produttivo
− Presenza di un coordinamento regionale tra gli operatori del sttore e di rete
− Soddisfacente promozione e presenza dei prodotti sardi nel mercato nazionale ed internazionale
− Adeguata tracciabilità e riconoscibilità e certificazione di qualità
− Sviluppo tematiche sperimentali concertate e condivise
− Adeguata utilizzazione delle risorse umane e strumentali.
CONSORZIO
"OFFICINERBE
SARDIGNA"
il consorzio di produttori denominato “officinerbe sardigna”, si pone come obiettivo di aggregare le
aziende singole dei territori delle aree rurali di montagna della sardegna con finalità di
coltivare, trasformare e commercializzare oli
essenziali e altri preparati erboristici di qualità
”biologici”, principalmente per le industrie
dell’aromaterapia dei profumi e
dell’agroalimentare- il consorzio attiverà rapporti di collaorazione con gli enti di
ricerca e l'università (consorzio interuniversitario
co- s- me- se) per la implementazione delle attività speriemtali e di
laboratorio.
E 216 di sistema Aiuto alle imprese
indispensabile
- 4,1 - 4.2 - 4.3,
Sviluppo tematiche sperimentali concertate e condivise- Adeguata
utilizzazione delle risorse umane e
strumentali- Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della
ricerca per l'adeguata divulgazione dei ritrovati
scientifici
E.R.S.A.T.
assistenza e consulenza tecnica alle aziende di
coltivazione e trasformazione di piante aromatiche ed officinali-
promozione e valorizzazione degli oli essenziali e degli
essiccati erboristici e derivati sia nella grande
distribuzione che per lo sviluppo di un mercato
locale attraverso la filiera corta.
E 216 di sistema Ricerca e formazione indispensabile
- 4,1 - 4.2 - 4.3
Sviluppo tematiche sperimentali concertate e condivise- Adeguata
utilizzazione delle risorse umane e
strumentali- Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della
ricerca per l'adeguata divulgazione dei ritrovati
scientifici
C.R.A.S.
attuazione di campi sperimentali presso le
proprie aziende e presso le aziende dei produttori nei
rispettivi territori, studio delle essenze autoctone e
adattamento dello spontaneo alla coltivazione- ottimizzazione delle pratiche agronomiche e verifica della
corretta applicazione dei disciplinari di agricoltura biologica, valutazioni con marcatori molecolari del
genoma delle specie autoctone ed analisi dei
campioni della sperimentazione agraria
attuata.
E 216, E 614, A 963, E 726, A 484, B 208, A 664, A 594, A 353, F 236.
di sistema Ricerca e formazione indispensabile
- 4,1 - 4.2
Sviluppo tematiche sperimentali concertate e condivise- Adeguata
I.Z.C- BONASSAI
predisposizione di appositi lavori di specifica
competenza in particolare
E 216, E 614, A 963,
di sistema Ricerca e formazione
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/49
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione
Numer
o Titolo
Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
- 4.3 utilizzazione delle risorse umane e
strumentali- Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della
ricerca per l'adeguata divulgazione dei ritrovati
scientifici
sulle possibilità di impiego delle essenze/spezie derivanti dalle piante
aromatiche ed officinali ne campo della produzione e della aromatizzazione dei
formaggi e dei salumi- altresì la collaborazione si estende
al campo dei mangimi zootecnici utilizzando le
biomasse vegetali
E 726, A 484, B 208, A 664, A 594, A 353, F 236
- 4,1 - 4.2 - 4.3
Sviluppo tematiche sperimentali concertate e condivise- Adeguata
utilizzazione delle risorse umane e
strumentali- Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto della
ricerca per l'adeguata divulgazione dei ritrovati
scientifici
CONSORZIO
CO.S.ME.SE
il presente progetto si propone di generare
sviluppo socio economico a partire dal recupero,
produzione e trasformazione di alcune di queste specie endemiche- si è pensato di intraprendere lo sviluppo della filiera delle piante officinali concentrando
l’attenzione sulla genziana maggiore (gentiana lutea l.),
una specie a ciclo quinquennale, per la quale una preliminare indagine di
mercato ha dato risultati incoraggianti- l'intento è
quello di avviare una serie di processi di sfruttamento
razionale che consentano: 1- di integrare il reddito dei
pastori/agricoltori del gennargentu;
2- di attrarre investimenti per la trasformazione post
raccolta delle produzioni locali;
3- di sviluppare un polo di produzione e trasformazione
delle piante officinali richieste dal mercato che
trovano nel gennargentu un ecosistema favorevole;
4- recuperare aree parzialmente degradate con
il reinserimento di una specie vegetale caratterizzante-
E 216, E 614, A 963, E 726, A 484, B 208, A 664, A 594, A 353, F 236
di sistema Ricerca e formazione
indispensabile
2.2
Adeguato livello di formazione e di
aggiornamento del comparto produttivo-
ISOGEA Gestione di corsi per
l’aggiornamento professionale
E 216 di sistema Ricerca e formazione
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/50
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Note (max 2 pagine)
Codice Operazione Contesto di Vita Accesso al Mercato
del Lavoro Situazione
Occupazionale
Partecipazione alla Creazione di Attività Socio-
Economiche I 239 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione H 886 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione P891 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione Promuove la creazione di impresa. G 232 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione Promuove la creazione di impresa. O 259 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione E 311 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione Promuove la creazione di impresa. B 179 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione B 540 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione D 128 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione B 195 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 1231 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione E 946 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione E 270 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione C 361 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. E 445 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. H112 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 498 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione E 614 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 564 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 963 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 530 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. E 726 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. A 484 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. B 208 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. A 540 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. A 664 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. A 343 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 352 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. A 594 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 921 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 952 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. A 353 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. A 454 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione A 844 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione F 236 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. E 216 Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa.
E.R.S.A.T. Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa. C.R.A.S. Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa.
I.Z.C. BONASSAI Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa.
CONSORZIO CO.S.ME.SE Migliora il contesto generale. Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa.
ISOGEA Aumenta la occupazione promuove la creazione di impresa.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/51
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale
Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.
Obiettivi ambientali Codice Operazio
ne A B C D E
Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo
economico o sociale
Obiettivi ambientali Codice
Operazione A B C D E
I 239
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/52
Obiettivi ambientali
H 886
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
P891
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
G 232
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
O 259
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
E 311
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
B 179
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
B 540
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
D 128
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
B 195
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 1231
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
E 946
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
E 270
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
C 361
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/53
Obiettivi ambientali
E 445
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
H112 Conservazione e salvaguardia biodiversità.
Riduzione impatto ambientale.
Riduzione produzione rifiuti.
Migliore gestione risorse naturali.
A 498 Conservazione e salvaguardia biodiversità.
Riduzione impatto ambientale.
Riduzione produzione rifiuti.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Migliore gestione risorse naturali.
E 614
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 564
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 963 Conservazione e salvaguardia biodiversità.
Riduzione impatto ambientale.
Riduzione produzione rifiuti.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Migliore gestione risorse naturali.
A 530
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
E 726 Conservazione e salvaguardia biodiversità.
Riduzione impatto ambientale.
Riduzione produzione rifiuti.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Migliore gestione risorse naturali.
A 484
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
B 208 Conservazione e salvaguardia biodiversità.
Riduzione impatto ambientale.
Riduzione produzione rifiuti.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Migliore gestione risorse naturali.
A 540
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 664 Conservazione e salvaguardia biodiversità.
Riduzione impatto ambientale.
Riduzione produzione rifiuti.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Migliore gestione risorse naturali.
A 343
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 352
Implementazione sistemi di processo
a basso impatto ambientale
Implementazione sistemi di processo
a basso impatto ambientale
A 594
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 921
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/54
Obiettivi ambientali
A 952
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 353
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 454
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
A 844
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
F 236
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
E 216
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
controllo applicazione disciplinari di produzione
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
E.R.S.A.T.
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
C.R.A.S.
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
I.Z.C. BONASSAI
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
CONSORZIO CO.S.ME.SE
Contribuisce significativamente alla
valorizzazione delle risorse naturali ecosistemi e
paesaggio.
Contribuisce alla riduzione di impatti generali su suolo e
biodiversità.
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
applicazione disciplinari di
agricoltura biologica
Contribuisce ad una miglior gestione
delle risorse naturali
ISOGEA Riduzione impatto ambientale.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/56
6.5. Definizione degli indicatori
Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili
Obiettivo Generale
Obiettivi Specifici
Obiettivi Operativi Indicatori di Realizzazione
Target
Riordino fondiario agevolato dei
terreni, regolamentazione dei
nuovi utilizzi ad uso civico
Entro un anno le aziende che hanno regolarizzato il possesso dei terreni va dal 30% al 100%.
Aziende
Adeguati Centri di Lavorazione e
Commercializzazione Prodotto
Entro due anni il 100%
degli impianti di
trasformazione e i centri di
commercializzazione sono
stati allestiti e sono
operativi.
Aziende e centri di
commercializzazion
e (erboristerie, etc.)
Adeguate strutture aziendali,
incrementata innovazione
tecnologica aziendale
Entro due anni, dal 20%
al 100% delle aziende
avranno ampliato la
quantità di Superficie
Utilizzata e saranno dotate
di mezzi efficienti e
innovativi.
Aziende.
SODDISFACENTE
CAPACITÀ
PRODUTTIVA
Sufficiente offerta differenziata e
diversificata nel mercato
Le aziende che hanno differenziato e/o diversificato l’offerta sono aumentate dal 30% al 100% della quantità totale.
Consorzi e/o
aziende
Adeguato management
Aumento dal 20% al 100% di quantità di imprenditori che hanno usufruito dei corsi professionali per una corretta gestione aziendale
Operatori
interessati
(imprenditori,
manager,
coordinatori
associazioni
coinvolte, etc.)
Adeguato livello di professionalità e aggiornamento
del comparto produttivo
Aumento dal 30% al 100% della totalità dei corsi di formazione professionale per gli operatori del comparto produttivo, entro tre anni.
Ente di formazione professionale e operatori del comparto
SVILUPPO DELLA FILIERA
DELLE PIANTE
OFFICINALI
DELLA
SARDEGNA
ASSOCIAZIONISM
O
TRA OPERATORI
DEL SETTORE
Presenza di un coordinamento
regionale tra gli operatori del
settore e di rete
Entro due anni verrà
istituita una O. P. Aziende
Soddisfacente promozione e Entro due anni la totalità Organismi di
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/57
presenza dei prodotti sardi nel mercato nazionale ed internazionale
delle produzioni saranno immesse nel mercato con i rispettivi marchi.
certificazione e aziende
Adeguata tracciabilità, riconoscibilità e certificazione di qualità
Entro due anni la totalità delle produzioni saranno immesse nel mercato con i rispettivi marchi.
Organismi di certificazione e aziende
Sviluppo di tematiche sperimentali concertate e condivise
Già dal primo anno si darà inizio alle fasi di sperimentazione per un termine non inferiore ai tre anni.
Enti preposti e aziende
Adeguata utilizzazione delle risorse umane e strumentali
Già dal primo anno si darà inizio alle fasi di sperimentazione per un termine non inferiore ai tre anni.
Enti preposti e aziende
INTERAZIONE TRA RICERCA E
ASSISTENZA
TECNICA
PUBBLICA E
COMPARTO
PRODUTTIVO
Sufficiente conoscenza da parte delle aziende delle piante oggetto
della ricerca per l’adeguata divulgazione dei ritrovati
scientifici
Già dal primo anno si darà inizio alle fasi di sperimentazione per un termine non inferiore ai tre anni.
Enti preposti e aziende
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni
Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.
Codice Operazione Tipologia di Operazione Stato della Progettazione Note
I 239 Piano di sviluppo aziendale preliminare
H 886 Piano di sviluppo aziendale preliminare
P 891 Piano di sviluppo aziendale preliminare
G 232 Piano di sviluppo aziendale preliminare
O 259 Piano di sviluppo aziendale preliminare
E 311 Piano di sviluppo aziendale preliminare
B 179 Piano di sviluppo aziendale preliminare
B 540 Piano di sviluppo aziendale preliminare
D 128 Piano di sviluppo aziendale preliminare
B 195 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 1231 Piano di sviluppo aziendale preliminare
E 946 Piano di sviluppo aziendale preliminare
E 270 Piano di sviluppo aziendale preliminare
C 361 Piano di sviluppo aziendale preliminare
E 445 Piano di sviluppo aziendale preliminare
H 112 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 498 Piano di sviluppo aziendale preliminare
E 614 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 564 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 963 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 530 Piano di sviluppo aziendale preliminare
E 726 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 484 Piano di sviluppo aziendale preliminare
B 208 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 540 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 664 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 343 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 352 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 594 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 921 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 952 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 353 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 454 Piano di sviluppo aziendale preliminare
A 844 Piano di sviluppo aziendale preliminare
F 236 Piano di sviluppo aziendale preliminare
E 216 Piano di sviluppo consortile preliminare
E.R.S.A.T. Impostazione dei protocolli sperimentali e divulgativi
preliminare
C.R.A.S. Impostazione dei protocolli sperimentali e divulgativi preliminare
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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I.Z.C. BONASSAI Impostazione dei protocolli sperimentali e divulgativi
preliminare
CONSORZIO CO.S.ME.SE Impostazione dei protocolli sperimentali e divulgativi preliminare
ISOGEA Piano di sviluppo aziendale preliminare
Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la
realizzazione delle operazioni.
Codice Operazio
ne Adempimento Soggetto Responsabile
Stato Adempimento
Data di Conclusione
Prevista
I 239 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile
Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
H 886 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
P 891 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile
Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
G 232 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
O 259 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile
Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
E 311 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
B 179 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile
Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
B 540 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
D 128 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
B 195 A 1231 autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007 E 946 autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007 E 270 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria. Comune -A.S.L. iter da avviare 30/06/2007
C 361 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
E 445 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile
Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
H 112 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
A 498 Accordi con gli Enti Università, ERA, ERSAT iter da avviare 30/06/2007 E 614 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria Comune -A.S.L. iter da avviare 30/06/2007
A 564 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
A 963 Accordi con gli Enti Università, ERA, ERSAT iter da avviare 30/06/2007 A 530 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria Comune -A.S.L. iter da avviare 30/06/2007 E 726 Accordi con gli Enti Università, ERA, ERSAT iter da avviare 30/06/2007
A 484 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
B 208 Accordi con gli Enti Università, ERA, ERSAT iter da avviare 30/06/2007
A 540 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile
Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
A 664 Accordi con gli Enti Università, ERA, ERSAT iter da avviare 30/06/2007
A 343 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
A 352 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria Comune -A.S.L. iter da avviare 30/06/2007
A 594 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
A 921 Concessione Edilizia Comune - iter da avviare 30/06/2007 A 952 Concessione Edilizia - Comune - iter da avviare 30/06/2007 A 353 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria. Comune -A.S.L. iter da avviare 30/06/2007
A 454 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
A 844 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile
Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/60
Codice Operazio
ne Adempimento Soggetto Responsabile
Stato Adempimento
Data di Conclusione
Prevista F 236 Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria. Comune -A.S.L. iter da avviare 30/06/2007 E 216 iter da avviare 30/06/2007
E.R.S.A.T. iter da avviare 30/06/2007 C.R.A.S. iter da avviare 30/06/2007 I.Z.C. BONASSAI
iter da avviare 30/06/2007
CONSORZIO CO.S.ME.SE
iter da avviare 30/06/2007
ISOGEA Concessione Edilizia -autorizzazione sanitaria, aut. Genio civile Comune -A.S.L. Genio civile iter da avviare 30/06/2007
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.
Codice Operazione Progettazione Selezione
Soggetto Attuatore Realizzazione Collaudo
I 239 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008 H 886 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
P 891 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
G 232 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
O 259 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E 311 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
B 179 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
B 540 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
D 128 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
B 195 01/03/2007 01/04/2007 01/07/2008 01/08/2008
A 1231 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E 946 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E 270 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
C 361 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E 445 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
H 112 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 498 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E 614 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 564 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 963 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 530 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E 726 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 484 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
B 208 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 540 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 664 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 343 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 352 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 594 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 921 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 952 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 353 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 454 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
A 844 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
F 236 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E 216 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
E.R.S.A.T. 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2009 30/06/2009
C.R.A.S. 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2009 30/06/2009
I.Z.C. BONASSAI 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2009 30/06/2009 CONSORZIO CO.S.ME.SE 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2009 30/06/2009
ISOGEA 01/03/2007 31/07/2007 30/04/2008 30/06/2008
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7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.
Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es- sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).
Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.
Max 1 pagina
Max 1 pagina
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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es- Agenda 21).
Max 1 pagina
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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo
Accordo di Cooperazione N° – Titolo
Oggetto dell’accordo sottoscritto.
COSTITUZIONE DI UNA ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI RICONOSCIUTA AI SENSI E PER GLI EFFETTI DEGLI ART. 2-3-4 DEL DECRETO LEGISLATIVO N ° 102 DEL 27/05/2005
Soggetti sottoscrittori dell’accordo.
Assemblea del parternariato interprovinciale piante officinali
.C/O lab. OGLIASTRA
Soggetti non sottoscrittori dall’accordo.
Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accodo.
Data di sottoscrizione dell’accordo.
11/12/2006
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25/65
8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO
Tabella 18 - Quadro Finanziario.
Codice Operazione
Tipologia Titolo Operazione Costo Totale Contributo
richiesto
I 239
Aiuto alle imprese
Si intende realizzare l’ampliamento della coltivazione, la costruzione di locali e impianti per l’essiccazione e l’estrazione di oli essenziali, nonché l’acquisto di alcune macchine agricole necessarie per la lavorazione e l’adeguamento del terreno.
400.000,00 200.000,00
H 886
Aiuto alle imprese
L’attività agricola è impostata su un indirizzo produttivo esclusivamente orticolo per la produzione di carciofo spinoso che verrà integrata con piante aromatiche ed officinali-
131.000,00 65.000,00
P 891 Aiuto alle imprese la ditta si propone la realizzazione un impianto
di piante officinali ed aromatiche.. 50.000,00 25.000,00
G 232
Aiuto alle imprese
l’azienda agricola si doterà di un impianto di essiccazione per il rosmarino e la salvia, in quanto prevede di destinare una quota maggiore i queste produzioni al mercato dell’essicato-
210.000,00 105.000,00
O 259
Aiuto alle imprese
l'azienda Intende: 1- allestire un punto ristoro e di una foresteria; 2- creazione di un percorso sensoriale; 3- predisposizione di percorsi per attività sportive tipo trakking e arrampicata; 4- creazione di una biblioteca verde e di uno spazio attrezzato per attività culturali; 5- organizzazione di visite guidate.
246.400,00 123.200,00
E 311
Aiuto alle imprese
Coltivazione, lavorazione e prima trasformazione delle piante officinali: - aromatiche, per la produzione di oli essenziali e suoi derivati - tintorie, per la produzione di coloranti naturali.
150.000,00 75.000,00,
B 179
Aiuto alle imprese
Coltivazione, lavorazione e trasformazione
essenze officinali, miglioramento fondiario.
124.000,00 62.000,00
B 540 Aiuto alle imprese
L’azienda intende attuare una trasformazione fondiaria che riconverta una parte delle produzioni nel comparto delle piante officinali.
110.000,00 55.000,00
D 128
Aiuto alle imprese
l'azienda opererà nel campo della produzione di piante aromatiche ed officinali in essa insiste un’abitazione rurale da ristrutturare che si intende destinare a b&b in stretta sinergia con l’attività agricola primaria di coltivazione, secondo la logica di intervento del filone di intervento relativo allo sviluppo delle aree rurali. le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale.
210.000,00 105.000,00
B 195 Aiuto alle imprese
la società la biol snc prevede l’acquisto di colonne e di standard di riferimento degli strumenti d'analisi.
26.000,00 13.000,00
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25/66
A 1231
Aiuto alle imprese
Il nuovo ordinamento produttivo sarà basato sull’espansione della superficie da coltivare, con l’ausilio di tutte le opere indispensabili per tale operazione-
100.000,00 50.000,00
E 946 Aiuto alle imprese
l'azienda intende aumentare le superfici coltivate a piante officinali e potenziare il centro di trasformazione e distillazione
70.000,00 35.000,00
E 270
Aiuto alle imprese
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione di una moderna azienda agricola multiservices, per le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si intende operare come fattoria didattica-
245.400,00 147.240,00
C 361
Aiuto alle imprese
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione di una moderna azienda agricola multiservices, per le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si intende operare come fattoria didattica-
250.000,00 125.000,00
E 445
Aiuto alle imprese
l’azienda, già inserita nel settore della liquoristica, intende estendere la coltivazione dell’erba luigia, del thymus erba barona e del mirto.
110.000,00 55.000,00
H 112
Aiuto alle imprese
L'impresa prevede di svluppare progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con e/o per conto di imprese o enti di rcerca e con aziende sarde posizionate nel settore delle piante medicinali
2.750.000,00 2.475.000,00
A 498 Aiuto alle imprese
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed orientamento in collaborazione con gli enti (università, era, izcs e ersat)
195.400,00 117.144,00
E 614
Aiuto alle imprese
tre ettari di terreno adiacenti i campi saranno destinati alla costruzione di un albergo rurale con bungalow; le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale- inoltre si operera’ anche come fattoria didattica.
195.400,00 117.144,00
A 564
Aiuto alle imprese
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si intende operare come fattoria didattica.
190.400,00 114.240,00
A 963 Aiuto alle imprese
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed orientamento in collaborazione con gli enti (università, era, izcs e ersat)
190.400,00 114.240,00
A 530
Aiuto alle imprese
Le prospettive aziendali si concentrano nel potenziamento dell’imp di trasformazione e sulla creazione di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si intendera’ operare come fattoria didattica
245.400,00 122.700,00
E 726 Aiuto alle imprese
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed orientamento in collaborazione con gli enti (università, era, izcs e ersat)
245.400,00 122.700,00
A 484
Aiuto alle imprese
Le prospettive aziendali si concentrano sulla creazione di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole (produzione di piante aromatiche ed officinali) con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si intendera’ operare come fattoria didattica.
245.400,00 122.700,00
B 208 Aiuto alle imprese ricerca applicata, campi di sperimentazione ed 245.400,00 122.700,00
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
25/67
orientamento in collaborazione con gli enti (università, era, izcs e ersat)
A 540
Aiuto alle imprese
l'azienda opererà nel campo della produzione di piante aromatiche ed officinali; di un’abitazione rurale da destinare a b&b, creazione di una moderna azienda agricola multiservices, ove si combineranno le produzioni agricole con la fornitura di servizi turistici in ambito rurale, in quanto si intende operare sia come b&b sia come fattoria didattica.
190.400,00 114.240,00
A 664 Aiuto alle imprese
ricerca applicata, campi di sperimentazione ed orientamento in collaborazione con gli enti (università, era, izcs e ersat)
190.400,00 114.240,00
A 343
Aiuto alle imprese Coltivazione erbe officinali
116.500,00 58.250,00
A 352 Aiuto alle imprese il progetto prevede l’attività di produzione di saponette su dimensioni artigianali.
133.000,00 66.000,00
A 594
Aiuto alle imprese
realizzazione di una piccola azienda articolata in due fasi produttive: la coltivazione di piante aromatiche e officinali e la successiva trasformazione delle stesse; instaurare delle collaborazioni con imprese, enti e organismi competenti, finalizzate sia alla ricerca e alla formulazione di nuovi preparati erboristici da proporre al mercato, che alla creazione di un circuito di visite aziendali guidate con scopi didattici.
129.000,00 77.400,00
A 921
Aiuto alle imprese
la costituenda ditta ha intenzione di lavorare nel campo delle piante aromatiche ed officinali; ristrutturazione di un vecchio fabbricato per impiantare il campo di erbe officinali.
100.000,00 50.000,00
A 952
Aiuto alle imprese
la costituenda ditta ha intenzione di lavorare nel campo delle piante aromatiche ed officinali; ristrutturazione di un vecchio fabbricato per impiantare il campo di erbe officinali.
100.000,00 50.000,00
A 353
Aiuto alle imprese
la costituenda società intende avviare una microfiliera produttiva inerente le erbe officinali che comprenda la fase della coltivazione, quella della trasformazione e quella della ricerca.
500.000.00 250.000,00
A 454 Aiuto alle imprese
l’impresa intende conseguire come obbiettivo la diversificazione delle produzioni aziendali, impiantando delle specie aromatiche e officinali.
130.188,97 65.094,49
A 844 Aiuto alle imprese
l’impresa ha in progetto il miglioramento per inserire l’azienda nelle filiere produttive delle specie aromatiche e officinali.
224.000,00 112.000,00
F 236
Aiuto alle imprese
la costituenda società intende avviare una microfiliera produttiva inerente le erbe officinali che comprenda la fase della coltivazione, quella della trasformazione e quella della ricerca.
250.000,00 125.000,00
E 216
Aiuto alle imprese
il consorzio di produttori denominato “officinerbe sardigna”, si pone come obiettivo di aggregare le aziende singole dei territori delle aree rurali di montagna della sardegna con finalità di coltivare, trasformare e commercializzare oli essenziali e altri preparati erboristici di qualità ”biologici”, principalmente per le industrie dell’aromaterapia dei profumi e dell’agroalimentare- il consorzio attiverà rapporti di collaorazione con gli enti di ricerca e l'università (consorzio interuniversitario co- s- me- se) per la implementazione delle attività speriemtali e di laboratorio.
730.000,00 600.000,00
E.R.S.A.T.
Ricerca e formazione
assistenza e consulenza tecnica alle aziende di coltivazione e trasformazione di piante aromatiche ed officinali- promozione e valorizzazione degli oli essenziali e degli essiccati erboristici e derivati sia nella grande
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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distribuzione che per lo sviluppo di un mercato locale attraverso la filiera corta.
C.R.A.S.
Ricerca e formazione
attuazione di campi sperimentali presso le proprie aziende e presso le aziende dei produttori nei rispettivi territori, studio delle essenze autoctone e adattamento dello spontaneo alla coltivazione- ottimizzazione delle pratiche agronomiche e verifica della corretta applicazione dei disciplinari di agricoltura biologica, valutazioni con marcatori molecolari del genoma delle specie autoctone ed analisi dei campioni della sperimentazione agraria attuata.
I.Z.C. BONASSAI
Ricerca e formazione
predisposizione di appositi lavori di specifica competenza in particolare sulle possibilità di impiego delle essenze/spezie derivanti dalle piante aromatiche ed officinali ne campo della produzione e della aromatizzazione dei formaggi e dei salumi- altresì la collaborazione si estende al campo dei mangimi zootecnici utilizzando le biomasse vegetali
CONSORZIO CO.S.ME.SE
Ricerca e formazione
il presente progetto si propone di generare sviluppo socio economico a partire dal recupero, produzione e trasformazione di alcune di queste specie endemiche- si è pensato di intraprendere lo sviluppo della filiera delle piante officinali concentrando l’attenzione sulla genziana maggiore (gentiana lutea l.), una specie a ciclo quinquennale, per la quale una preliminare indagine di mercato ha dato risultati incoraggianti- l'intento è quello di avviare una serie di processi di sfruttamento razionale che consentano: 1- di integrare il reddito dei pastori/agricoltori del gennargentu; 2- di attrarre investimenti per la trasformazione post raccolta delle produzioni locali; 3- di sviluppare un polo di produzione e trasformazione delle piante officinali richieste dal mercato che trovano nel gennargentu un ecosistema favorevole; 4- recuperare aree parzialmente degradate con il reinserimento di una specie vegetale caratterizzante-
ISOGEA Ricerca e formazione
Corsi professionali di aggiornamento professionale
TOTALI € 9.729.489,00 € 6.351.232,00