Avviso Dote Unica Lavoro - Finanziamento Fascia 4 (pag. 30)

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BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 45 Serie Ordinaria - Mercoledì 04 novembre 2015 SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Seduta di Giunta regionale n. 138 del 30 ottobre 2015 Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 4236 al n. 4258) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 4259 al n. 4262) . . . . . . . . . . . . . . . 4 Elenco ulteriori provvedimenti approvati - Deliberazioni approvate (dal n. 4263 al n. 4264) . . . . . . . . . . . . 4 Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 4265 al n. 4268) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4240 Prelievo dai fondi per la copertura dei residui perenti - 3° provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4248 Fondo per interventi straordinari della presidenza del Consiglio dei Ministri - Finanziamento interventi per l’adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici, nonchè di costruzione di nuovi immobili sostitutivi di edifici esistenti a rischio sismico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4250 Determinazioni in merito al Piano di Indirizzo Forestale del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone . . . . . . . 13 Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4253 Bando «Territori creativi» – innovazione nella moda e nel design - Approvazione dei criteri attuativi . . . . . . . . . 16 Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4256 Misure per favorire l’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese . . . . . . . . . . . . . . 19 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente struttura 28 ottobre 2015 - n. 8996 Modalità di attuazione dei programmi di manutenzione territoriale di cui alla d.g.r. X/4231 del 23 ottobre 2015 . . . . . . 23 D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente unità organizzativa 28 ottobre 2015 - n. 8989 Rifinanziamento dotazione finanziaria fascia 4 - Avviso Dote Unica Lavoro di cui al d.d.u.o n. 9308 del 15 ottobre 2013 e ss.mm.ii. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 D.G. Agricoltura Decreto dirigente struttura 28 ottobre 2015 - n. 8941 Reg. (UE) n.1308/2013. Riconoscimento dell’associazione di organizzazioni produttori nel settore lattiero caseario «AOP Latte Italia società cooperativa» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 D.G. Sport e politiche per i giovani Decreto dirigente unità organizzativa 26 ottobre 2015 - n. 8859 Individuazione del soggetto formativo incaricato del servizio di organizzazione del corso di specializzazione per maestri di sci finalizzato all’insegnamento a soggetti disabili, da realizzarsi nell’ambito del piano annuale di formazione e specializza- zione per maestri di sci 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente struttura 28 ottobre 2015 - n. 8984 «POR FESR 2007-2013 Asse 1. Approvazione degli elenchi delle domande ammesse e non ammesse a contributo a valere sul bando per la concessione di incentivi a sostegno dell’innovazione delle imprese - quarta tranche - linea di intervento 1.1.2.1 Azione G. di cui al decreto n. 4877 del 12 giugno 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Anno XLV – N. 284 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

45Serie Ordinaria - Mercoledì 04 novembre 2015

SOMMARIO

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORISeduta di Giunta regionale n. 138 del 30 ottobre 2015Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 4236 al n. 4258) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 4259 al n. 4262) . . . . . . . . . . . . . . . 4Elenco ulteriori provvedimenti approvati - Deliberazioni approvate (dal n. 4263 al n. 4264) . . . . . . . . . . . . 4Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 4265 al n. 4268) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4240Prelievo dai fondi per la copertura dei residui perenti - 3° provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4248Fondo per interventi straordinari della presidenza del Consiglio dei Ministri - Finanziamento interventi per l’adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici, nonchè di costruzione di nuovi immobili sostitutivi di edifici esistenti a rischio sismico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4250Determinazioni in merito al Piano di Indirizzo Forestale del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone . . . . . . . 13

Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4253Bando «Territori creativi» – innovazione nella moda e nel design - Approvazione dei criteri attuativi . . . . . . . . . 16

Delibera Giunta regionale 30 ottobre 2015 - n. X/4256Misure per favorire l’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese . . . . . . . . . . . . . . 19

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

PresidenzaDecreto dirigente struttura 28 ottobre 2015 - n. 8996Modalità di attuazione dei programmi di manutenzione territoriale di cui alla d.g.r. X/4231 del 23 ottobre 2015 . . . . . . 23

D.G. Istruzione, formazione e lavoroDecreto dirigente unità organizzativa 28 ottobre 2015 - n. 8989Rifinanziamento dotazione finanziaria fascia 4 - Avviso Dote Unica Lavoro di cui al d.d.u.o n. 9308 del 15 ottobre 2013 e ss.mm.ii. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

D.G. AgricolturaDecreto dirigente struttura 28 ottobre 2015 - n. 8941Reg. (UE) n.1308/2013. Riconoscimento dell’associazione di organizzazioni produttori nel settore lattiero caseario «AOP Latte Italia società cooperativa» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

D.G. Sport e politiche per i giovaniDecreto dirigente unità organizzativa 26 ottobre 2015 - n. 8859Individuazione del soggetto formativo incaricato del servizio di organizzazione del corso di specializzazione per maestri di sci finalizzato all’insegnamento a soggetti disabili, da realizzarsi nell’ambito del piano annuale di formazione e specializza-zione per maestri di sci 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

D.G. Attività produttive, ricerca e innovazioneDecreto dirigente struttura 28 ottobre 2015 - n. 8984«POR FESR 2007-2013 Asse 1. Approvazione degli elenchi delle domande ammesse e non ammesse a contributo a valere sul bando per la concessione di incentivi a sostegno dell’innovazione delle imprese - quarta tranche - linea di intervento 1.1.2.1 Azione G. di cui al decreto n. 4877 del 12 giugno 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

Anno XLV – N. 284 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 2 – Bollettino Ufficiale

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibileDecreto dirigente unità organizzativa 6 luglio 2015 - n. 5649Impegno di spesa di euro 62.000 a favore del comune di Verdellino (BG) per la prosecuzione delle operazioni di messa in sicurezza della falda contaminata da cromo esavalente nel sito della società CDS di Zoboli Renzo, ubicato in via Lisbona, 20, in comune di Verdellino (BG) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 3 –

Seduta di Giunta regionale n. 138 del 30 ottobre 2015Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n.  4236 al n. 4258)

A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA A(Relatore il Presidente Maroni)4236 - PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «DISPOSIZIONI PER L’AT-TUAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA REGIONALE, AI SENSI DELL’ARTICOLO 9-TER DELLA LEGGE REGIO-NALE 31 MARZO 1978, N. 34 (NORME SULLE PROCEDURE DELLA PROGRAMMAZIONE, SUL BILANCIO E SULLA CONTABILITÀ DELLA REGIONE)» - COLLEGATO 2016

4237 - PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «LEGGE DI STABILITÀ 2016»

4238 - APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018» E DEL RELATIVO DOCUMEN-TO TECNICO DI ACCOMPAGNAMENTO

4239 - DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE 2015, COMPRENSIVO DI NOTA DI AGGIORNAMENTO: PROPOSTA DA IN-VIARE AL CONSIGLIO REGIONALE

(Relatore l’assessore Garavaglia)4240 - PRELIEVO DAI FONDI PER LA COPERTURA DEI RESIDUI PEREN-TI - 3° PROVVEDIMENTO

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA AA1 - PRESIDENZA A(Relatore il Presidente Maroni)4241 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CON-SIGLIO DI STATO PER LA RIFORMA DELLA SENTENZA TAR LAZIO N.  3892/2015 IN MATERIA DI QUANTITATIVI INDIVIDUALI PER LA CAMPAGNA LATTIERO CASEARIA 2008/2009. NOMINA DEI DIFEN-SORI REGIONALI AVV.TI MARIA EMILIA MORETTI E MARINELLA OR-LANDI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (744/2015)

4242 - COSTITUZIONE NEL RICORSO PROMOSSO AVANTI IL CONSI-GLIO DI STATO PER LA RIFORMA DELLA SENTENZA N. 64/2015, RESA DAL TAR LAZIO, IN MATERIA DI QUOTE LATTE PERIODO 2000/2001. NOMINA DEI DIFENSORI REGIONALI AVV.TI SABRINA GALLONET-TO E ANNALISA SANTAGOSTINTO DELL’AVVOCATURA REGIONALE (N. RIF. 2015/561)

4243 - INTERVENTO AD OPPONENDUM DI REGIONE LOMBARDIA NEL RICORSO IN APPELLO PROMOSSO AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO - ROMA CONTRO AIMA ORA AGEA (AGENZIA PER LE ERO-GAZIONI IN AGRICOLTURA) PER L’ANNULLAMENTO DELLA SENTEN-ZA N. 9188/2014 RESA DAL TAR LAZIO E CONCERNENTE COMU-NICAZIONI QRI (QUOTE LATTE) CAMPAGNA LATTIERA 1999/2000. NOMINA DEI DIFENSORI REGIONALI AVV.TI SABRINA GALLONET-TO E ANNALISA SANTAGOSTINO DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 417/2015)

4244 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PRO-MOSSO AVANTI LA CORTE DI CASSAZIONE PER LA CASSAZIO-NE DELLE SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO DI MILANO SEZ  I N. 838/2015 IN MATERIA DI FINANZIAMENTI PREVISTI DAL REG. CEE 2080/92. NOMINA DEI DIFENSORI REGIONALI AVV. MARINELLA OR-LANDI E ANNALISA SANTAGOSTINO DELL’AVVOCATURA REGIONA-LE (RIF. 2015/0715)

4245 - SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA TRA MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE, PRESI-DENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, REGIONE LOMBARDIA E CIT-TÀ METROPOLITANA DI MILANO SULL’UTILIZZO DELLE RISORSE DE-STINATE AL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI URGENTI E PRIORITARI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO INDIVIDUATI CON D.P.C.M. 15 SETTEMBRE 2015

(Relatore l’assessore Garavaglia)4246 - AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA ANNUALE DI ATTIVITÀ DI ÉUPOLIS LOMBARDIA - ISTITUTO SUPERIORE PER LA RICERCA, LA STATISTICA E LA FORMAZIONE - DEL PIANO STUDI E RICERCHE 2015-17 E DEL PROGRAMMA ANNUALE DI ATTIVITÀ DI ARIFL - AGENZIA REGIONALE PER L’ISTRUZIONE LA FORMAZIONE E IL LAVORO

DIREZIONE GENERALE U CASA, HOUSING SOCIALE, EXPO 2015 E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE(Relatore l’assessore Sala)U131 - SVILUPPO URBANO, HOUSING SOCIALE E INTERNAZIONALIZ-ZAZIONE DELLE IMPRESE

4247 - CONTRASTO DELL’EMERGENZA ABITATIVA: COMPLETAMEN-TO DELLE INIZIATIVE REGIONALI 2015

DIREZIONE GENERALE E ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO(Relatore l’assessore Aprea)E132 - SISTEMA EDUCATIVO E DIRITTO ALLO STUDIO

4248 - FONDO PER INTERVENTI STRAORDINARI DELLA PRESIDEN-ZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - FINANZIAMENTO INTERVENTI PER L’ADEGUAMENTO STRUTTURALE E ANTISISMICO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI, NONCHÉ DI COSTRUZIONE DI NUOVI IMMOBILI SOSTI-TUTIVI DI EDIFICI ESISTENTI A RISCHIO SISMICO

DIREZIONE GENERALE J REDDITO DI AUTONOMIA E INCLUSIONE SOCIALE(Relatore l’assessore Gallera)J1 - DIREZIONE GENERALE J REDDITO DI AUTONOMIA E INCLUSIO-NE SOCIALE

4249 - PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE A FAVORE DI PERSO-NE IN DIPENDENZA VITALE E IN CONDIZIONE DI NON AUTOSUFFI-CIENZA E GRAVE DISABILITÀ DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2015

DIREZIONE GENERALE M AGRICOLTURA(Relatore l’assessore Fava)M132 - SVILUPPO DI SISTEMI FORESTALI, AGRICOLTURA DI MONTA-GNA, USO E TUTELA DEL SUOLO AGRICOLO

4250 - DETERMINAZIONI IN MERITO AL PIANO DI INDIRIZZO FORE-STALE DEL PARCO DI MONTEVECCHIA E DELLA VALLE DEL CURONE

DIREZIONE GENERALE N SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI(Relatore l’assessore Rossi)N131 - GIOVANI E ATTRATTIVITÀ

4251 - MANUTENZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEI SENTIERI DELLA MONTAGNA LOMBARDA ATTRAVERSO LE COMUNITÀ MONTANE - APPROVAZIONE DEI CRITERI PER L’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI

DIREZIONE GENERALE O SVILUPPO ECONOMICO(Relatore l’assessore Parolini)O130 - COMMERCIO, RETI DISTRIBUTIVE E TUTELA DEI CONSUMATORI

4252 - PROROGA DEI TERMINI DI CUI ALLA D.G.R. 31 OTTOBRE 2014 N.  X/2377 PER L’ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO FORMATIVO DA PARTE DEI GESTORI DELLE SALE DA GIOCO E DEI LOCALI OVE SO-NO INSTALLATE LE APPARECCHIATURE PER IL GIOCO D’AZZARDO LECITO, IN ATTUAZIONE DELL’ART. 9, COMMA 1, DELLA L.R. 21 OTTO-BRE 2013, N. 8

O132 - TERZIARIO

4253 - BANDO «TERRITORI CREATIVI» - INNOVAZIONE NELLA MODA E NEL DESIGN - APPROVAZIONE DEI CRITERI ATTUATIVI

DIREZIONE GENERALE S INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ(Relatore l’assessore Sorte)S130 - INFRASTRUTTURE VIARIE E AEROPORTUALI

4254 - APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI CONVENZIONE AI SENSI DELL’ART. 5 COMMA 6 DELLA LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 5 AGO-STO 2015 TRA REGIONE LOMBARDIA E CONCESSIONI AUTOSTRA-DALI LOMBARDE S.P.A. PER IL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DI CONNESSIONE TRA LE CITTÀ DI BRESCIA E MILANO (BREBEMI)

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 4 – Bollettino Ufficiale

DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE(Relatore l’assessore Terzi)T130 - RISORSE IDRICHE E PROGRAMMAZIONE AMBIENTALE4255 - APPROVAZIONE DELLA QUOTA E DEI CRITERI RIPARTO E TRASFERIMENTO ALLE PROVINCE LOMBARDE DI PARTE DEI CANO-NI PER L’USO DELLE ACQUE PUBBLICHE IN ATTUAZIONE DELL’AR-TICOLO  6 COMMA  3-QUINQUIES DELLA LEGGE REGIONALE 29 GIUGNO 2010 N. 9 «DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AMBIENTE E SERVIZI DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE - COLLEGATO ORDI-NAMENTALE» - ANNO 2015 (CANONI 2014)

T131 - ENERGIA E RETI TECNOLOGICHE4256 - MISURE PER FAVORIRE L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

T133 - VALUTAZIONE E AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI4257 - APPROVAZIONE DELL’ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA - D.G. AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SO-STENIBILE E CONSORZIO LEAP - CENTRO STUDI MATER, PER ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE ED ANALISI DI NUOVE TECNOLOGIE DI RECUPERO, DELL’EVOLUZIONE NORMATIVA E DI SCENARI IN MATERIA DI RIFIUTI

DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA E DIFESA DEL SUOLO(Relatore l’assessore Beccalossi)Z130 - STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO4258 - PARERE REGIONALE IN MERITO AL PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DEL FIUME PO - RIESAME E AGGIORNA-MENTO AL 2015 (PDGPO 2015)

Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 4259 al n. 4262)

A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA A(Relatore l’assessore Garavaglia)4259 - INTEGRAZIONE AL DOCUMENTO TECNICO DI ACCOM-PAGNAMENTO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017 PER ADE-GUAMENTO AL IV LIVELLO DEL PIANO DEI CONTI E VARIAZIONI AL BILANCIO (D.LGS. 118/11 - D.LGS. 126/14 - L.R. 34/78 - L.R. 19/12 ART. 1, CO. 4) - 21° PROVVEDIMENTO

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA AA1 - PRESIDENZA A(Relatore il Presidente Maroni)4260 - ADESIONE DI REGIONE LOMBARDIA ALL’ASSOCIAZIONE «FORUM ITALIANO PER LA SICUREZZA URBANA (F.I.S.U.)», AI SENSI DELLA L.R. 50/1986

4261 - PARTECIPAZIONE ALL’ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI RI-LIEVO REGIONALE PROPOSTE DA SOGGETTI PUBBLICI E NON PRO-FIT NOVEMBRE - DICEMBRE 2015

DIREZIONE GENERALE O SVILUPPO ECONOMICO(Relatore l’assessore Parolini)O133 - PROGETTI TRASVERSALI E ATTRATTIVITÀ INTEGRATA DEL TERRITORIO4262 - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALL’INTERVENTO «BANDO VOU-CHER PER LA PARTECIPAZIONE DI IMPRESE ALLA MANIFESTAZIONE FIERISTICA INTERNAZIONALE L’ARTIGIANO IN FIERA»

Elenco ulteriori provvedimenti approvati - Deliberazioni approvate (dal n. 4263 al n. 4264)

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEDIREZIONE GENERALE G WELFARE(Relatore il Presidente Maroni)G1 - DIREZIONE GENERALE G WELFARE4263 - ATTUAZIONE DELLA L.R. 23/2015: NOMINA DELLE COMMIS-SIONI DEPUTATE ALL’ISTRUTTORIA DELLE CANDIDATURE PER L’ELEN-CO DEGLI IDONEI ALLA NOMINA DI DIRETTORE GENERALE E PER L’ELENCO DEGLI IDONEI ALLA NOMINA DI DIRETTORE AMMINISTRA-TIVO DELLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE PUBBLICHE - ANNO 2015

4264 - ATTUAZIONE DELLA L.R. 23/2015: NOMINA DELLA COMMIS-SIONE DEPUTATA ALL’ISTRUTTORIA DELLE CANDIDATURE PER L’ELEN-CO DEGLI IDONEI ALLA NOMINA DI DIRETTORE SANITARIO E PER L’ELENCO DEGLI IDONEI ALLA NOMINA DI DIRETTORE SOCIOSANI-TARIO DELLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE PUBBLICHE - ANNO 2015

Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n.  4265 al n. 4268)

4265 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE APREA AVENTE OG-GETTO: «PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PRO-GETTO «POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO» PRESSO GLI UFFICI GIUDI-ZIARI LOMBARDI»

4266 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE APREA AVENTE OG-GETTO: «TRASMISSIONE DELLA RELAZIONE AL CONSIGLIO REGIO-NALE IN ATTUAZIONE DELL’ART. 33 DELLA L.R. 22/2006 «IL MERCA-TO DEL LAVORO IN LOMBARDIA», DELLA L.R. 19/2007 «NORME SUL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE DELLA REGIONE LOMBARDIA» E DELL’ART. 4 DELLA L.R. 13/2003 «PRO-MOZIONE ALL’ACCESSO AL LAVORO DELLE PERSONE DISABILI E SVANTAGGIATE»»

4267 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE PAROLINI AVENTE OGGETTO: «ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIO-NALE 30 APRILE 2015, N. 9 «RICONOSCIMENTO E SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI DI COMMERCIO EQUO E SOLIDALE»»

4268 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE MELAZZINI AVENTE OGGETTO: «STATO DI ATTUAZIONE DI POLITI-CHE E INTERVENTI IN MATERIA DI ATTIVITÀ PRODUTTIVE RICERCA E INNOVAZIONE»

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 5 –

D.g.r. 30 ottobre 2015 - n. X/4240Prelievo dai fondi per la copertura dei residui perenti - 3° provvedimento

LA GIUNTA REGIONALEVisto l’articolo 57 dello Statuto;Visto il decreto legislativo del d.lgs.118/2011 come integrato e

corretto dal d.lgs. 10 agosto 2014, n. 126 «Disposizioni integrative e correttive del d.lgs.118/2011 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della l. 42/2009;

Visti l’art. 2 della l.r. 17 dicembre 2012, n. 18 (finanziaria 2013), che ha istituito il collegio dei revisori e il regolamento regionale 10 giugno 2013 n. 1 di attuazione dell’art. 2, comma 5 della leg-ge regionale;

Vista la legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 37 «Bilancio di previsione 2015 - 2017»;

Vista la legge regionale del 5 agosto 2015, n. 22 «Assestamen-to al bilancio 2015-2017 – I provvedimento di variazione con mo-difiche di leggi regionali»;

Vista la d.g.r. 3976 del 31 luglio 2015 «Integrazione alla d.g.r. 2998 del 30 dicembre 2014 Documento tecnico di accompa-gnamento al bilancio di previsione 2015/2017. Piano di aliena-zione e valorizzazione degli immobili regionali per l’anno 2015 – Programma triennale delle opere pubbliche 2015-2017 - Pro-grammi annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e socie-tà in house – Piano studi e ricerche 2015 - 2017» a seguito della l.c.r. 82 del 29 luglio 2015 Assestamento al bilancio 2015 - 2017 – I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali»;

Visto il decreto del segretario generale n. 6652 del 5 agosto 2015 «Integrazione al Bilancio finanziario gestionale 2015 - 2017 a seguito dell’assestamento al bilancio 2015 - 2017 – I provvedi-mento di variazione con modifiche di leggi regionali approvato con l.c.r. 82 del 29 luglio 2015»;

Visto l’art. 70, comma 3 - bis, della legge regionale 31 marzo 1978 n. 34 e successive modifiche ed integrazioni, che prevede l’iscrizione nel bilancio annuale, fra le spese obbligatorie, di ap-positi fondi per il finanziamento dei residui precedentemente di-chiarati perenti riferiti a spese finanziate con risorse regionali o con assegnazioni statali con vincolo di destinazione specifica e distinti in parte corrente e conto capitale;

Visti agli articoli 5 e 24 del regolamento di contabilità della Giunta regionale 2 aprile 2001 n. 1 e successive modifiche ed integrazioni che disciplinano, rispettivamente, il fondo di riserva per spese obbligatorie ed i residui passivi perenti;

Rilevato che, secondo quanto previsto dall’art.6, comma 7 della l.r. 12/12 «Assestamento al bilancio per l’esercizio finan-ziario 2012 ed al bilancio pluriennale 2012/2014 a legislazione vigente e programmatico - I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali in applicazione dell’articolo 7, com-ma 1, lettera c), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118», a decorrere dal 1 gennaio 2013 le risorse stanziate sui capitoli a bilancio destinati alla copertura dei residui perenti non sono impegnabili ma sono oggetto di prelievo, da effettuare secondo le modalità di cui all’articolo 39, comma 2, della l.r. 34/1978 e ri-allocabili sui capitoli di provenienza oppure sui capitoli derivanti dall’adeguamento degli stessi al IV livello del piano dei conti;

Rilevato inoltre che l’art. 51, comma 2, lett. g) del d.lgs. 118/11 prevede che le variazioni necessarie per l’utilizzo della quota accantonato del risultato di amministrazione riguardante i resi-dui perenti debbano essere effettuate con provvedimento della Giunta;

Preso atto che la modalità introdotta dall’art. 51 rende neces-sario utilizzare dal 2015, per questa tipologia di variazione, la de-libera di Giunta e non il decreto dirigenziale, come era previsto dall’art. 39, comma 2 della l.r. 34/78;

Preso atto che le direzioni salute e ambiente, energia e svi-luppo sostenibile, a seguito dell’istruttoria da esse eseguite sulle domande di pagamento dei beneficiari, hanno provveduto a attivare gli impegni di ripresa sul fondo perenti al fine di:

• erogare all’azienda ospedaliera di Melegnano il contribu-to per le opere di ristrutturazione volte alla riconversione dell’ospedale in presidio di riabilitazione del P.O. di Cassa-no d’Adda;

• erogare al Consorzio minerario Valle del riso - Val Parina il contributo per la realizzazione del progetto di miglioramen-to ambientale delle aree minerarie della Valle del Riso - Val Parina;

Ritenuto quindi necessario, al fine di far fronte all’adempimen-to delle obbligazioni giuridiche connesse ad impegni per i quali è stata dichiarata la perenzione amministrativa, dotare gli origi-nari capitoli a valere sui quali furono assunti gli impegni della sufficiente disponibilità finanziaria di competenza e di cassa, mediante prelievo dal fondo all’uopo costituiti;

Visti altresì gli stati di previsione delle entrate e delle spese del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2015 e successivi;

Verificato da parte del dirigente dell’unità organizzativa pro-grammazione e gestione finanziaria la regolarità dell’istruttoria e della proposta di deliberazione sia sotto il profilo tecnico che di legittimità;

Vagliate ed assunte come proprie le predette valutazioni e considerazioni;

Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA

1. di apportare al bilancio di previsione per l’esercizio finanzia-rio 2015, nonché al documento tecnico di accompagnamento, le variazioni di cui all’allegato a che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di trasmettere il presente provvedimento al collegio dei re-visori dei conti ai sensi e nei termini previsti dall’art. 3, comma 7 del regolamento di attuazione dell’articolo 2, comma 5 della lr 17 dicembre 2012 n. 18 (finanziaria 2013);

3. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regio-nale ai sensi e nei termini stabiliti dall’art.49, comma 7 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni;

4. di pubblicare copia del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 6 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

FONDI DA CUI PRELEVARE PER LA COPERTURA DI RESIDUI PERENTI FINANZIATI CON RISORSE VINCOLATE

Tipo risor-sa Autono-me/Vinco-

late

Capitolo Descrizione capitolo Tipo Spesa Competenza Cassa

V 20.01.205.2799 RESIDUI PERENTI DI SPESE IN CONTO CAPITALE VIN-COLATE CAPITALE -569.570,88 -569.570,88

TOTALE -569.570,88 -569.570,88

CAPITOLI DA INTEGRARE PER LA COPERTURA DI RESIDUI PERENTI FINANZIATI CON RISORSE VINCOLATE

Tipo risor-sa Autono-me/Vinco-

late

Capitolo Descrizione capitolo Tipo Spesa Competenza Cassa

V 9.08.203.5789 INTERVENTI PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CON-FERITE ALLA REGIONE IN MATERIA AMBIENTALE CAPITALE 100.576,64 100.576,65

V 13.07.203.3823

IMPIEGO DEL FINANZIAMENTO STATALE IN CONTO CAPITALE (MUTUO CON AZIENDE E ISTITUTI DI CRE-DITO) PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA E L’ACQUISTO DI ATTREZZATURE SANITARIE IN SOSTITU-ZIONE DI QUELLE OBSOLETE

CAPITALE 468.994,24 468.994,24

TOTALE 569.570,88 569.570,89

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 7 –

D.g.r. 30 ottobre 2015 - n. X/4248Fondo per interventi straordinari della presidenza del Consiglio dei Ministri - Finanziamento interventi per l’adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici, nonchè di costruzione di nuovi immobili sostitutivi di edifici esistenti a rischio sismico

LA GIUNTA REGIONALEVista l’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri

n. 3274 del 20 marzo 2003 e successive modifiche e integrazioni, avente come oggetto «Primi elementi in materia di criteri gene-rali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di nor-mative tecniche per le costruzioni in zona sismica»;

Visto il decreto legge 30 settembre 2003, n.  269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, recan-te «Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e la correzione dell’andamento dei conti pubblici» ed in particolare l’articolo 32 - bis che, allo scopo di contribuire alla realizzazione di inter-venti infrastrutturali, con priorità per quelli connessi alla riduzione del rischio sismico, ha istituito un apposito fondo per interventi straordinari;

Visto il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, su pro-posta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del 12 ottobre 2015 con il quale:

− è stato definito il riparto per le annualità 2014 e 2015 delle risorse del fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pari a 40.000.000,00 euro;

− sono state individuate le tipologie di interventi che pos-sono essere ammesse al finanziamento a valere sulle ri-sorse del fondo sopra citato (interventi di a deguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici di proprietà pubblica; costruzione di nuovi edifici scolastici di proprietà pubblica, nei casi in cui sia indispensabile sostituire quelli esistenti a elevato rischio sismico per i costi eccessivi dell’ adeguamento rispetto alla nuova costruzione o per obiet-tive e riconosciute situazioni di rischio areale);

− è stato stabilito che gli interventi devono riguardare edifici scolastici di proprietà pubblica ubicati in territori rientranti in una delle zone sismiche 1, 2 o 3, in vigore alla data di emanazione del decreto;

Vista la d.g.r. n.  VII/14964 del 7 novembre 2003, relativa all’in-dividuazione, formazione e aggiornamento dell’elenco delle zone sismiche dei comuni della Regione Lombardia in ottempe-ranza al disposto di cui all’ordinanza della Presidenza del Consi-glio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003;

Richiamate le proprie deliberazioni: − n. X/2129 dell’11 luglio 2014, che, in ottemperanza all’o.p.c.m. 28 aprile 2006, n. 3519, ha rideterminato il livello di classificazione sismica dei comuni lombardi, apportan-do variazioni alla previgente classificazione sismica, di cui alla d.g.r. n. 14964/2003;

− n.  X/2489 del 10 ottobre 2014, che ha differito al 14 ottobre 2015 l’entrata in vigore della nuova classificazione sismica dei comuni della Regione Lombardia, disposta con d.g.r. n. 2129/2014;

− n.  X/4144 dell’8 ottobre 2015, che, alla luce della nuova disciplina regionale in materia di opere o costruzioni e re-lativa vigilanza in zone sismiche (l.r. 12 ottobre 2015 , n. 33), ha ulteriormente differito al 10 aprile 2016 il termine di en-trata in vigore della d.g.r. n. 2129/2014, per consentire l’e-spletamento degli adempimenti di competenza regionale e l’organizzazione da parte degli Enti Locali della struttura tecnica competente a svolgere le funzioni trasferite dalla Regione;

Considerato che, in base all’art. 4 del sopra citato decreto, ciascuna Regione:

− deve predisporre e trasmettere entro il 30 novembre 2015 al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e, per conoscenza, al dipartimento della protezione civile, il piano degli interventi di adeguamento o di nuova edifica-zione che intende realizzare;

− nell’ambito del proprio piano degli interventi, indica ulte-riori interventi, anche eccedenti la quota assegnata, al fine di consentire l’utilizzo delle economie, che dovessero eventualmente rendersi disponibili all’esito dei lavori;

Ritenuto necessario raccogliere, attraverso apposito avviso, il fabbisogno degli enti locali in merito all’adeguamento struttu-rale e antisismico degli edifici scolastici, al fine di predisporre il richiesto piano regionale;

Rilevato che gli uffici della direzione generale istruzione, forma-zione e lavoro hanno elaborato un avviso, di cui all’allegato «a» parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione, che si propone di selezionare e predisporre una graduatoria degli interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici situati in zone soggette a rischio sismico, nonché di co-struzione di nuovi immobili in sostituzione delle strutture esistenti a rischio sismico per l’anno 2015;

Ritenuto di: − approvare il predetto allegato «a» – «Avviso per il finanzia-mento di interventi di adeguamento strutturale e antisismi-co degli edifici scolastici, nonché di costruzione di nuovi immobili in sostituzione delle strutture esistenti situate in zo-ne soggette a rischio sismico – anno 2015», parte integran-te e sostanziale alla presente deliberazione;

− demandare a successivi provvedimenti del competente dirigente della direzione generale istruzione, formazione e lavoro lo svolgimento di tutte le attività necessarie per l’at-tuazione della presente deliberazione;

− dare atto che le erogazioni dei contributi agli enti bene-ficiari saranno disposte direttamente dal Ministero dell’I-struzione, dell’Università e della Ricerca sulla base degli stati di avanzamento lavori o delle spese maturate dall’en-te, debitamente certificati dal Responsabile unico del procedimento;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge; DELIBERA

1. di approvare l’avviso per il finanziamento di interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici, nonché di costruzione di nuovi immobili in sostituzione delle strutture esistenti situate in zone soggette a rischio sismico – an-no 2015, di cui all’allegato «A», parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione;

2. di demandare a successivi provvedimenti del competente dirigente della direzione generale istruzione, formazione e lavo-ro lo svolgimento di tutte le attività necessarie per l’attuazione della presente deliberazione, tra cui la formulazione del Piano di interventi da trasmettere al Ministero dell’Istruzione, dell’Universi-tà e della Ricerca e, per conoscenza, al dipartimento della pro-tezione civile entro il 30 novembre 2015;

3. di dare atto che le erogazioni dei contributi agli enti benefi-ciari saranno disposte direttamente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla base degli stati di avanza-mento lavori o delle spese maturate dall’ente, debitamente cer-tificati dal Responsabile unico del procedimento;

4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;

5. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013, a cura della direzio-ne generale istruzione, formazione e lavoro.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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– 8 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

AVVISO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO STRUTTURALE E ANTISISMICO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI, NONCHÉ DI COSTRUZIONE DI NUOVI IMMOBILI

IN SOSTITUZIONE DELLE STRUTTURE ESISTENTI SITUATE IN ZONE SOGGETTE A RISCHIO SISMICO – ANNO 2015

Indice 1. OBIETTIVI 2. SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE DOMANDA 3. INTERVENTI FINANZIABILI 4. DOTAZIONE FINANZIARIA 5. LIMITE MASSIMO DEL CONTRIBUTO 6. MODALITÀ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 7. VERIFICA DI AMMISSIBILITÀ DELLE DOMANDE 8. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA 9. EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO 10. TRATTAMENTO DEI DATI E RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO 11. PUBBLICAZIONE E INFORMAZIONI 12. ALLEGATI

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1. OBIETTIVI Individuazione degli interventi prioritari da inserire nel Piano regionale per il finanziamento dell’adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici, nonché per la costruzione di nuovi immobili in sostituzione delle strutture esistenti situate in zone soggette a rischio sismico, a valere sulle risorse del Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri (D.L. 30 settembre 2003, n. 269).

2. SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE DOMANDA Enti locali (comuni, province, città metropolitane, comunità montane, unione di comuni) proprietari di edifici scolastici ubicati in zona sismica di Livello 1, 2 o 3, sulla base della zonizzazione attualmente vigente, stabilita con D.G.R. n. VII/14964 del 7 novembre 2003.

3. INTERVENTI FINANZIABILI Le tipologie di intervento oggetto del presente bando sono quelle individuate dall’art. 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 ottobre 2015:

- interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici di proprietà pubblica, la cui necessità risulti da verifiche tecniche eseguite in coerenza con le norme tecniche per le costruzioni;

- interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici di proprietà pubblica, che, anche in assenza di verifiche tecniche, si riferiscano ad opere per le quali, da studi e documenti già disponibili alla data di adozione del decreto, risulti accertata la sussistenza di una condizione di rischio sismico grave ed attuale;

- costruzione di nuovi edifici scolastici di proprietà pubblica, nei casi in cui sia indispensabile sostituire quelli esistenti ad elevato rischio sismico per i costi eccessivi dell’adeguamento rispetto alla nuova costruzione o per obiettive e riconosciute situazioni di rischio areale (instabilità di versante, pericolo di alluvioni o inondazioni), che richiedano la demolizione dell’esistente e la ricostruzione, eventual-mente in altro sito.

Gli interventi devono riguardare edifici scolastici di proprietà dell’ente richiedente, ubicati in territori rientranti in una delle zone sismi-che 1, 2 o 3, attualmente in vigore (v. D.G.R. n. VII/14964 del 7 novembre 2003), con esclusione di quelli costruiti o adeguati ai sensi delle norme sismiche emanate successivamente al 1984 e per i quali la categoria sismica di riferimento all’epoca della progettazione corrisponde alla zona sismica attuale o ad una sismicità superiore rispetto all’attuale.

Non sono consentiti interventi su edifici a destinazione mista, a meno che non sia preventivamente garantita, con altri fondi non pub-blici, la copertura della spesa della parte di intervento relativa alle altre destinazioni.

L’aggiudicazione delle opere deve essere effettuata dopo l’eventuale assegnazione del finanziamento.

4. DOTAZIONE FINANZIARIA Il D.P.C.M. 12 ottobre 2015 mette a disposizione di Regione Lombardia risorse complessive pari a euro 1.968.000,00.

I contributi verranno concessi sino ad esaurimento di dette disponibilità finanziarie.

Il D.P.C.M., tuttavia, invita le Regioni ad indicare nell’ambito del proprio piano ulteriori interventi, anche eccedenti la quota assegnata, al fine di consentire l’utilizzo di risorse finanziarie aggiuntive che dovessero eventualmente rendersi disponibili.

5. LIMITE MASSIMO DEL CONTRIBUTO Il contributo non può superare i 400.000,00 euro. L’ammontare residuo necessario per il completamento degli interventi resta a carico dell’ente richiedente.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

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L’ammontare del contributo è calcolato come frazione del costo convenzionale, secondo le modalità previste dall’Allegato 2 al De-creto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 ottobre 2015.

Il contributo non può in nessun caso superare l’importo effettivo complessivo dell’intervento risultante dal rendiconto finale.

6. MODALITÀ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le domande, sottoscritte ai sensi dell’articolo 65 del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 dal Legale Rappresentante o da altro soggetto delegato con potere di firma, devono essere trasmesse dagli Enti locali utilizzando l’apposita “scheda progetto” allegata al presente bando e scaricabile dal sito www.lavoro.regione.lombardia.it, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione sul BURL del presente provve-dimento e devono pervenire entro il termine perentorio del 20 novembre 2015, ore 12:00.

Le domande e la documentazione allegata dovranno:

- essere trasmesse tramite posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected];

- essere indirizzate a Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro – Unità Organizzativa Sistema Educativo e Diritto allo Studio – Struttura Infrastrutture e Strumenti per la Qualità del Sistema Educativo;

- riportare nell’oggetto la dicitura “D.P.C.M. 12 ottobre 2015 – Richiesta finanziamento per interventi di adeguamento strutturale e an-tisismico”.

Ciascun Ente locale può presentare una sola domanda afferente un solo edificio. Nel caso vengano inviate più domande, l’ultima inviata annullerà le precedenti e sarà la sola valutata ai fini dell’ammissibilità.

Le domande devono essere corredate, a pena di inammissibilità, da:

- scheda di sintesi della verifica sismica di “livello 1” o di “livello 2” per gli edifici strategici ai fini della protezione civile o rilevanti in caso di collasso a seguito di evento sismico (Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008);

- documentazione attestante la sussistenza di una condizione di rischio sismico grave ed attuale, in caso di interventi rientranti nella tipologia di cui all’art. 3, c. 1, lett. b) del D.P.C.M. del 12 ottobre 2015.

Non saranno prese in considerazione le domande presentate fuori termine o con modalità difformi da quelle sopraindicate.

7. VERIFICA DI AMMISSIBILITÀ DELLE DOMANDE Le domande presentate entro il termine e secondo le modalità specificate al paragrafo 6 saranno sottoposte a verifica di ammissibilità da parte degli uffici della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro.

Si considerano ammissibili le domande che soddisfano i requisiti specificati nel presente avviso:

- Completezza della documentazione, prevista al paragrafo 6, costituita da:

- scheda progetto;

- scheda di sintesi della verifica sismica di “livello 1” o di “livello 2” per gli edifici strategici ai fini della protezione civile o rilevanti in caso di collasso a seguito di evento sismico (Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008);

- documentazione attestante la sussistenza di una condizione di rischio sismico grave ed attuale, in caso di interventi rientranti nella tipologia di cui all’art. 3, c. 1, lett. b) del D.P.C.M. 12 ottobre 2015;

- Soggetto richiedente avente titolo;

- Edificio scolastico di proprietà pubblica;

- Edificio ubicato in territorio rientrante in zona sismica 1, 2 o 3;

- Edificio costruito prima del 1984 e non ristrutturato dopo il 1984 o rientrante nella casistica indicata al paragrafo 3;

- Rispetto del limite massimo di contributo, previsto al paragrafo 5;

- Intervento i cui lavori non siano già avviati alla data di scadenza fissata per la presentazione delle domande.

Per gli interventi su edifici a destinazione mista:

- copertura della spesa della parte di intervento relativa alle altre destinazioni con altri fondi non pubblici.

8. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA La graduatoria delle domande risultate ammissibili sarà formulata da parte degli uffici della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro in base ai seguenti indicatori ed ai relativi pesi:

- Indice di rischio della struttura 1 : < 0,2 punti 15

da 0,2 a 0,8 punti 10

> 0,8 punti 0

- Cofinanziamento ente locale : 2 punti per ogni 10 punti percentuali di partecipazione alla spesa

- Interventi che interessano bacini di utenza sovraccomunali: punti 2

1 Agli interventi di cui all’art. 1, c. 4, lett. b) dell’O.P.C.M. n. 3728 del 29 dicembre 2008, per i quali risulta accertata da studi e documenti già disponibili una condizione di rischio sismico grave ed attuale, viene attribuito un indice di rischio inferiore a 0,2

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– 10 – Bollettino Ufficiale

- Cantierabilità dell’intervento: progetto preliminare punti 0 progetto definitivo punti 7 progetto esecutivo punti 15

A parità di punteggio sarà data priorità ai Comuni delle zone montane e, in seconda istanza, ai Comuni con maggior numero di alunni. I soggetti richiedenti ammessi, ma non finanziati per mancanza di risorse, rimarranno in graduatoria e potranno beneficiare delle ulteriori risorse che si potranno rendere disponibili.

9. EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO L’erogazione del contributo all’ente beneficiario è disposta direttamente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca secondo le modalità previste dal D.P.C.M. 12 ottobre 2015, art 6, c. 3. 10. TRATTAMENTO DEI DATI E RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ai sensi del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si informa che tutti i dati personali gestiti nel corso dell’espletamento del procedimento saranno trattati esclusivamente per le finalità del presente bando e nel rispetto dell’art. 13 del medesimo D.Lgs. Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia. Responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro.

Il responsabile del procedimento amministrativo per l’attuazione del bando, ai sensi del capo II della legge 241/1990 e s.m.i., è l’arch. Alessandro Corno, dirigente della Struttura Infrastrutture e strumenti per la qualità del sistema educativo della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro.

11. PUBBLICAZIONI E INFORMAZIONI Copia integrale del presente bando e dei relativi allegati è pubblicata nel BURL e sul sito internet www.lavoro.regione.lombardia.it.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare: - Lucia Liguori (02/6765.2204 - [email protected]) - Donatella Ferri (02/6765.2022 - [email protected]) - Giovanni Gioira (02/6765.2202 – [email protected]) - Ruggero Grossoni (02/6765.2124 - [email protected])

12. ALLEGATI Allegato B – Scheda contenente le informazioni sintetiche sull’intervento

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Bollettino Ufficiale

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ALLEGATO B

FONDO PER INTERVENTI STRAORDINARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRID.P.C.M. DEL 12 OTTOBRE 2015 – FONDI ANNUALITÀ 2014 E 2015

ADEGUAMENTO STRUTTURALE ED ANTISISMICO DI EDIFICI DEL SISTEMA SCOLASTICO, NONCHÉ COSTRUZIONE DI NUOVI IMMOBILI SOSTITUTIVI DEGLI EDIFICI ESISTENTI, LADDOVE INDISPENSABILI A SOSTITUIRE QUELLI A RISCHIO SISMICO.

Ente locale richiedente

Codice Edificio (così come risulta dall’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica)

Istituzioni scolastiche presenti nell’edificio:

ordine di scuola denominazione n. alunni

Tipo struttura (cemento armato, muratura, ecc.)

Anno di costruzione Data ultima ristrutturazione

Classificazione sismica del Comune: attuale nel 1984

Breve descrizione dell’intervento

Tipo di intervento

A - Adeguamento strutturale ed antisismico di edificio scolastico pubblico

B - Costruzione di nuovo edificio scolastico pubblico in sostituzione dell’esistente

(se selezionato B, specificare le motivazioni che supportano la scelta di una nuova costruzione)

- costi eccessivi dell’adeguamento rispetto alla nuova costruzione

Dettaglio costi e confronto

- situazioni di rischio areale

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 12 – Bollettino Ufficiale

Dettaglio situazioni di rischio

E’ stata effettuata la verifica tecnica di cui all’O.P.C.M. 3274/2003? Sì No

Volumetria edificio m3 Indice di rischio RCD

La progettazione dell’intervento è stata approvata a livello preliminare definitivo esecutivo

con il seguente provvedimento n. del

L’intervento interessa un bacino di utenza sovraccomunale [barrare SI’ se il numero di alunni provenienti da altri Comuni (per le scuole di infanzia, primarie e secondarie di primo grado) / Province (per le scuo-le secondarie di secondo grado) è maggiore del 10% degli iscritti nella sede considerata]

Sì No

Costo totale dell’intervento Finanziamento richiesto Cofinanziamento Ente

€ € €

Importo opere non di pertinenza scolastica in caso di intervento misto €

L’immobile oggetto di intervento è di proprietà dell’Ente ed è destinato esclusivamente ad uso scolastico. In caso di uso misto, l’Ente garantisce mediante altre risorse non pubbliche la copertura della spesa relativa alla porzione non sco-lastica.L’intervento non è effettuato mediante stralci successivi riguardanti lo stesso edificio e consente il pieno adeguamento strutturale e sismico dell’intero immobile.L’Ente si impegna ad aggiudicare le opere successivamente all’assegnazione dell’eventuale beneficio.

Data, timbro e firma del responsabile dell’Ente e del tecnico compilatore

Referente per la pratica:

Nome Cognome

N. telefono N. fax Indirizzo posta elettronica

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

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D.g.r. 30 ottobre 2015 - n. X/4250Determinazioni in merito al Piano di Indirizzo Forestale del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

LA GIUNTA REGIONALERichiamato l’art. 47, comma 2, della legge regionale n. 31 del

5 dicembre 2008 «Testo unico in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale», ai sensi del quale le province, le comu-nità montane e gli enti gestori dei parchi predispongono, per i territori di competenza, sentiti i comuni interessati, i piani di indi-rizzo forestale per la valorizzazione delle risorse silvo - pastorali;

Richiamata la d.g.r. 8/7728 del 24 luglio 2008 che definisce i criteri di redazione dei Piani di Indirizzo Forestale;

Visto l’art. 50, comma 6, della l.r. 31/2008, che prevede che i Piani d’indirizzo forestale possono stabilire deroghe alle norme forestali regionali, previo parere obbligatorio e vincolante della Giunta regionale;

Visto il regolamento regionale 5/2007 «Norme forestali regio-nali, in attuazione dell’articolo 50, comma 4, della legge regio-nale 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale)», come successivamente integrato e modificato;

Riferito dal dirigente della struttura sviluppo e gestione forestale:

• che le norme tecniche attuative del Piano di Indirizzo Fore-stale del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone sono valide per quindici anni dall’approvazione definitiva da parte della provincia di Lecco;

• che il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone ha presentato richiesta di deroga al r.r. 5/2007, trasmes-sa con nota pervenuta in data 24 settembre  2015, prot. M1.2015.0325191, ai fini dell’espressione del parere obbli-gatorio e vincolante della Giunta regionale;

• che le modifiche previste riguardano esclusivamente le pre-scrizioni tecniche selvicolturali e non alterano le procedure stabilite dall’art. 50 della l.r. 31/2008 e dal r.r. 5/2007;

• che secondo l’istruttoria svolta dalla struttura sviluppo e ge-stione forestale, in contraddittorio con gli uffici del parco, le richieste di deroga per le norme tecniche attuative del Piano di Indirizzo Forestale del Parco di Montevecchia e del-la Valle del Curone per il periodo quindicennale di validità rispettano le finalità tecniche generali di cui al r.r. 5/2007 nonché le disposizioni della l.r. 31/2008 e sono volte ad as-sicurare una più corretta gestione dei territori boscati e una migliore esecuzione delle attività selvicolturali, ed hanno l’effetto di disciplinare l’attività selvicolturale con modali-tà tecniche che meglio si adattano al territorio oggetto di pianificazione;

• che pertanto nulla osta alla deroga alle norme forestali re-gionali proposta per il Piano di Indirizzo Forestale del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone;

Vagliate e assunte come proprie le predette considerazioni;Ad unanimita’ di voti espressi nelle forme di legge;

DELIBERArecepite le premesse:1. di approvare la deroga alle norme forestali regionali propo-

sta per il Piano di Indirizzo Forestale del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, per il periodo quindicennale con de-correnza dall’approvazione definitiva del piano stesso da parte della provincia di Lecco, riguardante gli articoli 20, 21, 24, 30, 34, 36 e 40 del r.r. 5/2007, nella formulazione riportata nell’allegato a), composto da n. 2 pagine, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito internet di re-gione Lombardia.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 14 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

DEROGHE AL REGOLAMENTO REGIONALE N. 5/2007 “NORME FORESTALI REGIONALI” RELATIVAMENTE AL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE DEL PARCO DI MONTEVECCHIA E DELLA VALLE DEL CURONE IN VIGORE PER I 15

ANNI DI VALIDITÀ DEL PIANO STESSO, CON DECORRENZA DALLA DATA DI APPROVAZIONE DEL PIANO:

Art. 20(Disposizioni generali sulle attività selvicolturali)

Dopo il comma 4 ter è aggiunto il seguente comma 4 quater:

«4 quater) Gli esecutori dei seguenti interventi sono tenuti all’applicazione dei modelli selvicolturali, degli indirizzi e delle azioni previsti dal Piano di Indirizzo Forestale:

a) interventi autorizzati ai sensi dell’articolo 7, ove tecnicamente possibile;b) interventi per i quali è richiesto il progetto di taglio ai sensi dell’art. 14;c) utilizzazioni di superficie superiore a due ettari, qualora l’esecutore sia un’impresa boschiva, di cui all’art. 14, comma 2;d) interventi di cui all’art. 20, comma 4 bis;e) utilizzazioni in boschi di proprietà pubblica con obbligo di contrassegnatura ai sensi dell’art. 75, comma 2 ter;f) interventi che beneficiano di contributi pubblici;g) interventi compensativi a seguito di autorizzazione alla trasformazione del bosco;h) autorizzazioni rilasciate dall’ente forestale ai sensi dell’art. 8 o dell’art. 27 c. 2 bis.»

Art. 21(Stagione silvana)

Al comma 1 le parole “Nel ceduo e nel ceduo sotto fustaia” sono sostituite dalle parole “Nei boschi”.

Al comma 1, lettera a), le parole “15 ottobre” sono sostituite con “1° novembre”.

Al comma 4, sono abrogate le lettere a) e b)

Al comma 4, è aggiunta la lettera e): «il taglio delle specie esotiche a carattere infestante di cui all’allegato B del r.r. 5/2007»

Dopo il comma 7 è aggiunto il seguente comma 8:«8. A tutela della fauna selvatica, le attività selvicolturali all’interno dei boschi sono interrotte nel periodo fra il 1° aprile e il 30 giugno, salvo il caso di interventi urgenti per la prevenzione di danni a persone e cose.»

Art. 24(Alberi da destinare all’invecchiamento a tempo indefinito)

Al comma 1 la parola “cinquemila” è sostituita dalla parola “mille”.

Art. 30(Eliminazione di specie esotiche a carattere infestante)

Al termine dell’articolo, è aggiunto il comma 3. «3. L’Ente forestale può prescrivere o eseguire su interventi di taglio o di estirpo di piante appartenenti a specie indicate nell’Allegato B “Specie esotiche a carattere infestante”; i proprietari o possessori sono tenuti a eseguire o a consentire l’esecuzione degli interventi prescritti. Qualora l’esecutore non ottemperi, l’ente forestale, previa diffida, può disporre l›esecuzione degli interventi con oneri a carico del trasgressore.»

Art. 34(Prevenzione dai danni da concentramento, avvallamento ed esbosco dei prodotti e uso di macchine operatrici)

Al comma 5 sono abrogate le parole: «in cui siano state eseguite opere di sistemazione idraulico forestale»

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 15 –

Art. 36(Recinzioni e chiudende)

Al termine dell’articolo si aggiunge il comma 2:«2. Recinzioni, chiudende o altri sistemi di delimitazione del bosco sono ammesse solo con carattere temporaneo per dimostrate esi-genze di tutela della rinnovazione o di allevamento all’aperto, previa autorizzazione all’ente forestale con le modalità di cui all’art. 7.»

Art. 40(Norme per gli interventi nei cedui)

Al comma 1 le parole « a prevalenza di querce, faggio, frassino maggiore, acero montano o riccio, tiglio » sono abrogate.

Al comma 2, lettera a), sono abrogate le parole: «e nei robinieti puri»

Al comma 4, la parola “doppio” è sostituita con la parola “triplo”

Al comma 5:- la parola “cinquanta” è sostituita con al parola “centocinquanta”- la parola “misti” è abrogata.

Al comma 6, la parola “novanta” è sostituita con al parola “duecento”

Al comma 8, la parola “doppia” è sostituita con la parola “tripla”

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 16 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 30 ottobre 2015 - n. X/4253Bando «Territori creativi» – innovazione nella moda e nel design - Approvazione dei criteri attuativi

LA GIUNTA REGIONALEVista la legge regionale 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa Lom-

bardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività», con la quale la Regione promuove la crescita competitiva e la ca-pacità di innovazione del sistema produttivo e l’attrattività del contesto territoriale e sociale della Lombardia nel rispetto dei principi di responsabilità, sussidiarietà e fiducia;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legi-slatura (d.c.r. 9 luglio 2013, n. X/78) che, in particolare, prevede il sostegno al terziario e ai servizi innovativi come settori in grado di fare da traino agli altri comparti e di favorire uno sviluppo ar-monico e integrato dell’economia lombarda, anche attingendo all’ecosistema creativo, vocazione del territorio regionale;

Rilevato, in particolare, che moda e design rappresentano:

• il fiore all’occhiello della nostra economia, riconosciuto in tutto il mondo come sintesi eccellente di tradizione, innova-zione, cultura, tecnologia e creatività;

• i principali punti di forza dell’economia lombarda, ed in generale del Made in Lombardy, in quanto forti attrattori di investimenti e motori di domanda di qualità e stile di vita, di sostenibilità e di bellezza;

Considerato che moda e design affondano la loro peculiarità in un tessuto istituzionale, imprenditoriale, formativo e associati-vo «diffuso» sul territorio lombardo, in cui si esprimono competen-ze, risorse e professionalità di altissimo livello;

Richiamata la d.g.r. 26 settembre 2014, n. 2435 - «Presa d’atto della comunicazione dell’Assessore Parolini alla Giunta – Piano d’azione moda e design 2014 - 2015» con cui Regione Lom-bardia adotta un piano d’azione pluriennale a sostegno dei comparti moda e design che contiene una serie di linee di in-tervento finalizzate a creare connubi sperimentali tra terziario e creatività;

Dato atto che tra le linee di intervento attese dal piano d’azio-ne suddetto, era prevista una misura volta a valorizzare la creati-vità e a sostenere un processo aperto che coinvolga i potenziali stakeholder dell’ecosistema creativo, facilitando la creazione di eventi e di luoghi che valorizzino il territorio regionale;

Richiamata

• la d.g.r. 17 ottobre 2014, n. 2515 «Attuazione del piano d’a-zione per la moda e il design 2014 –2015 – Linea d’interven-to Creatività: eventi e luoghi per l’innovazione nella moda e nel design»;

• il d.d.u.o. 4 dicembre 2014, n.  11663 di approvazione del bando «Creatività: eventi e luoghi per l’innovazione nella moda e nel design»;

Visti gli esiti positivi del bando, sia in termini di impatto sulla filiera moda e design sia sul territorio lombardo, abilitati dalla co-stituzione di partnership pubblico private innovative ed efficaci;

Considerato che l’innovazione più impegnativa nei settori mo-da e design è di tipo organizzativo implicando sia la creazione di nuovi rapporti tra player sia la generazione di nuove cono-scenze condivise e partecipate mediante collaborazioni che introducono cambiamenti e discontinuità con il passato;

Valutata l’opportunità di:

• promuovere nuovamente un intervento di stimolo e soste-gno alla crescita ed allo sviluppo del settore moda e design attraverso incroci innovativi con il comparto del terziario;

• potenziare il ruolo dei soggetti pubblici come catalizzato-ri di investimenti sul territorio, valorizzando le eccellenze e mettendo a sistema, a livello istituzionale, le iniziative em-blematiche;

Visto l’«Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo 2010 - 2015 fra Regione Lombardia e Sistema Camerale. Relazione attività 2014 e Pro-gramma di azione 2015» (di seguito A.d.P.), approvato con d.g.r. del 14 maggio 2015 n. 3590;

Rilevato che la segreteria tecnica dell’A.d.P., come previsto nell’accordo stesso, è l’organo deputato a predisporre, sen-titi i Comitati Tecnici di Gestione previsti e disciplinati all’art. 7 dell’A.d.P., il programma annuale da sottoporre per l’appro-vazione al Collegio di Indirizzo e Sorveglianza e le sue singole azioni;

Considerato che, in occasione della riunione del Comitato Tecnico di Gestione dell’A.d.P. del 26 ottobre 2015 è stata pre-

sentata la misura «Territori Creativi - innovazione nella moda e nel design»;

Considerato che, nell’ottica dell’attivazione di collaborazioni più estese, Unioncamere Lombardia condivide gli obiettivi e i contenuti della misura «Territori Creativi - innovazione nella mo-da e nel design»;

Stabilito di riconoscere Unioncamere Lombardia quale sog-getto attuatore dei criteri della linea di intervento «Territori Creati-vi - innovazione nella moda e nel design»;

Ritenuto di:

• approvare i criteri previsti dalla misura «Territori Creativi - in-novazione nella moda e nel design» di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

• prevedere per l’attuazione della misura in oggetto uno stan-ziamento a carico del bilancio pluriennale 2015 - 2017 di Regione Lombardia per € 1.282.000,00 sull’annualità 2015;

Dato atto che agli oneri finanziari per complessivi € 1.282.000,00 a carico di Regione Lombardia si farà fronte da parte della direzione generale commercio, turismo e terziario con le risorse a valere sul bilancio regionale 2015 sui capitoli del-la missione 14 «Sviluppo economico e competitività», Program-ma 1 «Industria, PMI e Artigianato», come di seguito specifica-to, che presentano la relativa disponibilità di competenza e di cassa:

CAPITOLO ESERCIZIO €14.01.203.10744 Contributi in capitale

per la realizzazione di

interventi a sostegno

del settore terziario fi-

nalizzati all’attrattività

e promozione integra-

ta del territorio

2015 1.000.000,00

14.01.203.10192 Contributi per la realiz-

zazione di interventi a

sostegno della produ-

zione e dei servizi alle

imprese

2015 282.000,00

Vista la legge 6 agosto 2015, n. 125, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto - legge 19 giugno 2015, n. 78 re-cante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali ed in par-ticolare l’articolo 1 - bis (Saldo di competenza delle regioni per l’anno 2015) e articolo 1 - quater (Spese per investimenti delle regioni);

Ritenuto che gli aiuti ai soggetti beneficiari che svolgono atti-vità economica sono concessi sulla base del regolamento (UE) 1407 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli artico-li 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»;

Visto il regolamento (UE) n. 1407 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea l. 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli articoli 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni, con riferimento in par-ticolare alla nozione di «impresa unica»), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo), applicabile solo per i potenziali benefi-ciari che svolgano attività economica;

Ritenuto che la concessione delle agevolazioni finanziarie del-la presente misura non è rivolta:

• ai settori esclusi di cui all’articolo 1 par. 1 e 2 del regolamen-to UE 1407/2013;

• alle imprese che, se risultante da dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000, si trovano in stato di fallimento, di liquida-zione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equi-valente secondo la normativa statale vigente;

Ritenuto che, in caso di svolgimento di attività economica, gli aiuti non saranno erogati ad imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del re-golamento (CE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e succes-sivamente non rimborsato o non depositato in un conto blocca-to aiuti che lo stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1589/2015;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 17 –

Dato atto che i soggetti richiedenti che svolgono attività eco-nomica devono sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che:

• attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto regolamento (UE);

• informi su eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell’arco de-gli ultimi tre esercizi finanziari in relazione alla propria attività rientrante nella nozione di impresa unica con relativo cu-mulo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti;

• attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una deci-sione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento  (CE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non deposi-tato in un conto bloccato aiuti che lo stato è tenuto a recu-perare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1589/2015 ;

• attesti di non essere impresa che si trovano in stato di fal-limento, di liquidazione (anche volontaria), di amministra-zione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente;

Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e il regolamento regionale 2 aprile 2011 n. 1 «Regolamento di Contabilità della Giunta regionale e successive modificazioni ed integrazioni»;

Dato atto che con successivi provvedimenti dirigenziali si pro-cederà all’adozione di tutti gli atti amministrativi necessari a da-re attuazione agli interventi da adottare sulla base dei criteri di cui all’allegato a in esame nonché all’assunzione dei necessari atti contabili;

Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Acquisito, nella seduta del 26 ottobre 2015, il parere del Comi-tato di Valutazione Aiuti di Stato di cui all’allegato f) della d.g.r. n. 3839 del 14 luglio 2015;

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge, per i motivi in premessa;

DELIBERA1. di approvare la linea di intervento «Territori Creativi - innova-

zione nella moda e nel design» di cui all’allegato a parte inte-grante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di dare atto che agli oneri finanziari per complessivi € 1.282.000,00 a carico di Regione Lombardia si farà fronte da parte della direzione generale commercio, turismo e terziario con le risorse a valere sul bilancio regionale 2015 sui capitoli della Missione 14 «Sviluppo economico e competitività», Pro-gramma 1 «Industria, PMI e Artigianato» come di seguito specifi-cato, che presentano la relativa disponibilità di competenza e di cassa:

CAPITOLO ESERCIZIO €14.01.203.10744 Contributi in capitale

per la realizzazione di

interventi a sostegno

del settore terziario fi-

nalizzati all’attrattività

e promozione integra-

ta del territorio

2015 1.000.000,00

14.01.203.10192 Contributi per la realiz-

zazione di interventi a

sostegno della produ-

zione e dei servizi alle

imprese

2015 282.000,00

3. di prevedere che la linea di intervento sarà attuata nel ri-spetto del regolamento  (CE) n.  1407 della Commissione del 18 dicembre 2013 (G.U. Unione Europea l. 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» al-le imprese e in particolare gli articoli 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo);

4. di individuare Unioncamere Lombardia quale soggetto at-tuatore della linea «Territori Creativi - innovazione nella moda

——— • ———

e nel design» per l’istruttoria formale ivi compresi i requisiti «de minimis»;

5. di demandare al competente dirigente pro - tempore della direzione generale commercio, turismo e terziario l’assunzione di tutti gli ulteriori atti conseguenti nonché il rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui agli articoli 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;

6. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 18 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

CRITERI DI ACCESSO AL BANDO TERRITORI CREATIVI – INNOVAZIONE NELLA MODA E NEL DESIGN

OBIETTIVO Con il bando “Territori Creativi” – Innovazione nella moda e nel design Regione Lombardia sostiene le proposte progettuali di stakeholder pubblici che intendono realizzare o rinnovare infrastrutture fisiche e digitali dedicate alla moda e al design.L’obiettivo è finanziare progettualità innovative finalizzate allo sviluppo dei territori e dei luoghi in cui la creatività della moda e del design gioca un ruolo preponderante in termini di filiera e tessuto istituzionale, imprenditoriale, formativo e associativo “diffuso”.

DOTAZIONE FINANZIARIA La dotazione finanziaria della linea ammonta a € 1.282.000,00.

Le risorse saranno trasferite a Unioncamere Lombardia in qualità di soggetto attuatore della misura.

SOGGETTI BENEFICIARI Soggetti pubblici (enti locali, camere di commercio, università, ecc.) in forma singola o aggregata.

I progetti devono essere realizzati esclusivamente in Lombardia.TIPOLOGIA CONTRIBUTO Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un massimo di € 200.000,00.SOGGETTO ATTUATORE EMODALITÀ DIGESTIONE

Il soggetto attuatore per l’istruttoria formale ivi compresi i requisiti de minimis è Unioncamere Lombardia

Unioncamere Lombardia, nel realizzare l’azione, è tenuta:• ad agire nel rispetto delle normative comunitarie, nazionali e regionali in materia di gestione ammi-

nistrativa e finanziaria delle risorse assegnate da Regione Lombardia;• a realizzare il progetto secondo i criteri di cui al presente atto e le modalità di cui ai successivi bandi,

garantendo il rispetto della qualità progettuale richiesta e del suo valore istituzionale ed economico;• a comunicare immediatamente al Responsabile del Procedimento regionale eventuali criticità nella

realizzazione dell’azione.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Gli interventi devono essere finalizzati a realizzare, rinnovare o valorizzare infrastrutture fisiche e digitali che veicolino i valori culturali ed economici della moda e del design.

Segue una lista esemplificativa degli interventi ammissibiliRealizzazione di:• strutture e strumenti espositivi (o recupero/ riqualificazione di strutture e strumenti già esistenti) fisici

e digitali in grado di valorizzare le eccellenze produttive e creative del territorio nel settore moda e design;

• nuovi luoghi (o valorizzazione/riqualificazione di luoghi già esistenti) destinati all’esposizione, alla distribuzione e alla commercializzazione di prodotti di moda e design, all’organizzazione di eventi e altre performance legate al mondo della moda e del design;

• strutture, scuole d’arte e mestieri, fablabs, e-lab, spazi per makers, per lo sviluppo di tutte le professio-ni che ruotano intorno alla filiera della moda e del design, con particolare attenzione a quelle più tradizionali ed artigianali;

• azioni di rinnovo del contesto urbano, degli arredi pubblici, della segnaletica pubblica e degli arredi di esercizi commerciali e ricettivi, musei e biblioteche, cinema, teatri e centri culturali mediante l’intro-duzione di elementi di moda e design;

• prodotti digitali con caratteristiche interattive, multimediali e cross-mediali avanzate, app e piattafor-me che favoriscano la fruizione di contenuti, luoghi ed eventi in tema di moda e design.

ISTRUTTORIA DELLE DO-MANDE E CRITERI DI SE-LEZIONE

L’assegnazione del contributo avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello secondo l’or-dine cronologico di presentazione delle domande previa istruttoria formale volta a verificare il possesso dei requisiti previsti dal bando.L’istruttoria di ammissibilità formale delle domande sarà effettuata da Unioncamere Lombardia e sarà finalizzata alla verifica dei seguenti aspetti e requisiti:• rispetto dei termini per l’inoltro della domanda;• completezza dei contenuti, regolarità formale e sostanziale della documentazione prodotta e sua

conformità rispetto a quanto richiesto dal bando;• sussistenza dei requisiti soggettivi previsti dal bando.

La validazione della valutazione delle proposte progettuali ritenute formalmente ammissibili è condotta da un Nucleo di Valutazione composto esclusivamente da rappresentanti regionali, nominato con appo-sito provvedimento di Regione Lombardia ed eventualmente supportato da esperti.Il termine per la conclusione del procedimento è stabilito in 120 giorni dalla data di presentazione delle domande.

REGIME DI AIUTO Ai soli soggetti beneficiari che svolgono attività economica, gli aiuti sono concessi sulla base del Rego-lamento (UE) 1407 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”.Qualora la concessione di nuovi aiuti “de minimis” comporti il superamento dei massimali pertinenti sopra riportati l’impresa richiedente non potrà beneficiare dell’intero contributo chiesto ai sensi del pre-sente avviso.È ammissibile il cumulo ai sensi dell’art.5 del suddetto Regolamento.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

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D.g.r. 30 ottobre 2015 - n. X/4256Misure per favorire l’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

• il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affa-ri marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

• il Regolamento n.  651/2014 della Commissione Europea del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli ar-ticoli 107 e 108 del trattato, con particolare riferimento agli artt. da 1 a 11 nonché alla sezione 7 «Aiuti per la tutela dell’ambiente»;

• il Regolamento n.  1407/2013 della Commissione Europa del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli arti-coli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2(definizioni), 3 (aiuti de minimis), 4 (calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (cumulo) e 6 (controllo) ;

• la Decisione C(2014)8021 del 29 ottobre 2014, mediante la quale la Commissione Europea ha adottato l’Accordo di Partenariato con l’Italia che stabilisce gli impegni per rag-giungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la programma-zione dei Fondi Strutturali e di Investimenti Europei e rappre-senta il vincolo di contesto nell’ambito del quale ciascuna Regione è chiamata a declinare i propri Programmi Ope-rativi al fine di affrontare il problema della disoccupazione ed a incentivare la competitività e la crescita economica;

• il Programma Operativo Regionale (POR) 2014-2020 a vale-re sulle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) adottato con Decisione di Esecuzione della Com-missione Europea del 12 febbraio 2015 C(2015) 923 final;

Preso atto che il citato Programma Operativo Regionale (POR FESR) 2014-2020 prevede, nell’ambito dell’Asse Prioritario III «Pro-muovere la competitività delle piccole e medie imprese», l’Azio-ne III.3.c.1.1 «Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazio-ne e ristrutturazione aziendale»;

Richiamato in particolare il Programma Energetico Ambienta-le Regionale approvato con d.g.r. 2577 del 31 ottobre 2014, con il quale è stato stabilito l’obiettivo di ridurre i consumi energetici da fonti fossili, da conseguire anche mediante l’efficientamento energetico delle imprese;

Rilevato che l’art. 8 del d.lgs. 102/2014 prevede che:

• le grandi imprese e le imprese a forte consumo di energia, come definite in attuazione dell’articolo 39, comma 1, del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, siano tenute ad ese-guire le diagnosi energetiche e a dare progressiva attua-zione, in tempi ragionevoli, agli interventi di efficienza indi-viduati dalle diagnosi stesse o in alternativa ad adottare sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001;

• per le PMI che non ricadono nell’obbligo di cui sopra, il Mi-nistero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Mini-stero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, pubblichi un bando per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni per sostenere la realizzazione vo-lontaria di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001, nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato;

Visto il decreto approvato il 12 maggio 2015 dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Am-biente «Avviso pubblico per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese (PMI) o l’adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell’energia con-formi alle norme ISO 50001 ai sensi dell’articolo 8, comma 9 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102»;

Preso atto che il suddetto decreto ministeriale:

• definisce i criteri per la predisposizione dei suddetti pro-

grammi, indicando le risorse disponibili, la quota ripartita per ciascuna Regione, le modalità di erogazione del cofi-nanziamento, le spese ammissibili e le successive attività di gestione e controllo;

• prevede che il Ministero dello sviluppo economico valuti i programmi in base ai criteri contenuti nello stesso decreto e, in assenza di motivi ostativi, stipuli apposita convenzione con la Regione o la Provincia autonoma interessata, infor-mandone il Ministero dell’Ambiente;

• individua i contenuti minimi che la suddetta convenzione deve contenere;

• stabilisce che l’ammontare del cofinanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico sia subordinato al-la concessione di un contributo massimo pari a:– 25% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 5.000

euro al netto dell’Iva per le diagnosi energetiche;– 25% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000

euro al netto dell’iva per le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001;

Ritenuto opportuno partecipare al bando ministeriale, in mo-do da corrispondere agli obiettivi di efficientamento energeti-co e di ottimizzazione dei fattori produttivi delle imprese, rispet-tivamente delineati nel Programma Energetico Ambientale e nell’Asse III del POR;

Considerato che:

• il primo stanziamento previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico a favore di Regione Lombardia in attuazio-ne del decreto approvato il 12 maggio 2015 ammonta a € 2.686.500;

• le percentuali massime di contributo previste nel suddetto decreto, implicano la necessità che il finanziamento regio-nale non sia inferiore alla somma di cui sopra, pena l’im-possibilità di utilizzare per intero lo stanziamento statale;

• presso Ilspa è disponibile la somma di € 1.135.566,22 de-rivante da economie riscontrate su precedenti misure di incentivazione in materia di risparmio energetico;

• la somma di € 1.550.933,78, differenza necessaria per as-sicurare un cofinanziamento regionale analogo a quello ministeriale, potrà essere prelevata dalle risorse stanziate per l’ Azione III.3.c.1.1 del POR 2014 – 2020 «Aiuti per investi-menti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompa-gnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale»;

• le diagnosi energetiche e le adesioni ai sistemi di gestione ISO 50001 coperte dall’Asse III dovranno necessariamente essere inserite nell’ambito di un piano di sviluppo aziendale che preveda anche lo sviluppo di investimenti produttivi;

• la medesima azione del POR potrà finanziare investimen-ti individuati con la diagnosi energetica e/o relativi agli adempimenti per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001;

Dato atto che gli oneri derivanti dalla predisposizione dell’ap-plicativo informatico necessario per l’attuazione delle misure di incentivazione di cui trattasi sono già coperti nel contratto «Pro-gramma Operativo per i sistemi organizzativi 2015», approvato con d.g.r. 2996 del 30 dicembre 2014;

Dato atto altresì che il Programma allegato al presente prov-vedimento è stato esaminato dal Comitato per la Valutazione degli Aiuti nella seduta del 28 ottobre 2015;

Visto il Programma di cui sopra e ritenuto di approvarlo;A voti unanimi, espressi nelle forme di legge;

DELIBERA1. di approvare il Programma allegato al presente provvedi-

mento quale parte integrante e sostanziale, da sottoporre al Mi-nistero dello Sviluppo Economico;

2. di dare atto che la conseguente spesa di € 2.686.500 verrà finanziata nel modo seguente:

• per € 1.135.566,22 mediante economie giacenti presso Infrastrutture Lombarde, derivanti da precedenti misure di incentivazione, gestite per conto di Regione Lombardia;

• per € 1.550.933,78 mediante le risorse relative all’ Azione III.3.c.1.1 del POR 2014 – 2020, con le seguenti imputazioni:

− per € 775.446,89 sul capitolo 10839; − per € 542.826,82 sul capitolo 10855; − per € 232.640,07 sul capitolo 10873;

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– 20 – Bollettino Ufficiale

3. di dare atto che le diagnosi energetiche e le adesioni ai sistemi di gestione ISO 50001 coperte dall’Asse III dovranno necessariamente essere inserite nell’ambito di un piano di svi-luppo aziendale che preveda anche lo sviluppo di investimenti produttivi;

4. di dare atto che gli investimenti per macchinari, impianti e beni intangibili, individuati a seguito delle diagnosi energetiche e dell’adesione ai sistemi di gestione ISO 50001 potranno essere finanziati con le risorse dell’Asse 3, Azione III.3.c.1.1 del POR FESR 2014 – 2020 «Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazio-ne e ristrutturazione aziendale», sulla base delle procedure pre-viste dal POR FESR 2014-2020, anche attraverso un percorso di accesso preferenziale ai finanziamenti e, comunque, secondo i criteri e le modalità da approvarsi da parte della Giunta regio-nale per l’attuazione della citata Azione III3.c.1.1;

5. di dare atto che i dirigenti dell’U.O. Energia e Reti Tecnolo-giche e dell’U.O. Competitività, Imprenditorialità e Accesso al Credito emaneranno le misure di incentivazione di rispettiva competenza, in relazione alle fonti di finanziamento utilizzate, in stretto raccordo;

6. di demandare ai successivi atti attuativi l’inquadramento e la disciplina applicabile ai sensi della normativa in tema di aiuti di Stato, con gli eventuali adempimenti di comunicazione alla Commissione UE;

7. di dare atto che gli oneri derivanti dalla predisposizione dell’applicativo informatico necessario per l’attuazione delle misure di incentivazione di cui trattasi sono già coperti dal con-tratto «Programma Operativo per i sistemi organizzativi 2015», ap-provato con d.g.r. 2996 del 30 dicembre 2014;

8. di dare mandato al dirigente competente di adempiere agli obblighi di pubblicità e trasparenza previsti in attuazione del d.lgs 33/2013;

9. di pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.L.Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 21 –

ALLEGATO

PROGRAMMA PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Con dgr 2577 del 31.10.2014 è stato approvato il Programma Energetico Ambientale Regionale che ha come obiettivo principale la riduzione dei consumi energetici da fonti fossili, da conseguire anche mediante l’efficientamento energetico delle imprese, a cui sono destinate le seguenti linee di azione:• 6.2.3 I cluster tecnologici regionali protagonisti della green economy;• 6.2.4 Favorire la consapevolezza per una nuova cultura energetica d’impresa;• 6.2.5 Sostenere il rilancio del settore industriale attraverso le politiche di efficientamento;

L’asse III del Programma Operativo Regionale per l’utilizzo dei fondi FESR 2014 – 2020 (“Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese”) prevede uno stanziamento complessivo di € 294.645.000 ed include l’Azione III.3.c.1.1 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale”, finalizzata a supportare in modo diretto e indiretto nuovi investimenti da parte delle imprese, in modo da ottimizzare l’utilizzo di fattori produttivi, quali l’energia e l’acqua.

Il decreto approvato il 12 maggio 2015 dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente “Avviso pubblico per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese (PMI) o l’adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001 ai sensi dell’articolo 8, comma 9 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102”;

1 - Finalità Il presente programma intende dare impulso all’obiettivo di efficientamento energetico delle imprese, già previsto ai punti 6.2.3, 6.2.4. e 6.2.5 del Piano energetico ambientale regionale approvato con dgr 2577 del 20.11.2014, mediante l’adozione di una misura di incentivazione finanziaria destinata alle PMI, come definite nel decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005, che realizzano una diagnosi energetica o adottano un sistema di gestione dell’energia conforme alla norma ISO 50001 in uno o più dei propri siti produttivi situati nel territorio lombardo.La prima edizione della suddetta misura dovrà essere emanata, entro febbraio 2016, mediante decreti dei dirigenti rispettivamente competenti rispetto alle risorse finanziarie da utilizzare; tale misura dovrà essere conforme alle indicazioni contenute nel decreto 12 maggio 2015 “Avviso pubblico per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese (PMI) o l’adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001 ai sensi dell’articolo 8, comma 9 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102”. A supporto della misura di cui sopra, l’azione III.3.c.1.1 del POR 2004 – 2020 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale” concorrerà al finanziamento dello stan-ziamento regionale di cui al successivo art. 7 e potrà prevedere, nell’ambito dei propri interventi di attuazione, percorsi di accesso preferenziale per le PMI che chiederanno di realizzare investimenti coerenti con le indicazioni della diagnosi o del sistema di gestione ISO 50001, finanziati con la misura citata.Le diagnosi energetiche coperte dall’ asse III dovranno necessariamente essere inserite nell’ambito di un piano di sviluppo aziendale che preveda anche lo sviluppo di investimenti produttivi. Ulteriori bandi per la realizzazione di diagnosi energetiche e per l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001 potranno essere emanati negli anni successivi, in relazione alle risorse finanziarie che si renderanno disponibili a livello regionale e all’entità del cofinanziamento statale.

2 - Durata del programmaIl presente programma durerà fino al 2020, coerentemente con quanto previsto dall’art. 8, comma 10, del d.lgs. 102/2014. Ciascuno dei bandi che verranno emanati dovrà prevedere, fatte salve modifiche nelle disposizioni ministeriali:

• la conclusione della diagnosi energetica entro 4 mesi dalla comunicazione regionale di concessione del contributo non-ché la conclusione di almeno uno degli interventi previsti nella diagnosi medesima entro 24 mesi dalla data di consegna della stessa e comunque entro e non oltre 28 mesi dalla data di comunicazione della concessione del contributo regionale;

• il rilascio della certificazione di gestione conforme alla norma ISO 50001 entro 28 mesi dalla data di comunicazione del contributo regionale.

La conclusione complessiva dell’attività relativa al bando da emanare entro febbraio 2016, compresa la verifica delle rendicontazioni finali e la liquidazione dei relativi contributi, dovrà avvenire entro 36 mesi dall’approvazione del presente programma da parte del Mise.

3 - Interventi ammissibiliCiascun bando dovrà prevedere il finanziamento dei seguenti interventi:

a) diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione dei consumi della struttura energetica aziendale ed al risparmio energetico conseguibile attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, eseguite in osservanza dei criteri di cui all’Alle-gato 2 al d.lgs 102/14. Tale prescrizione risulta sempre rispettata se la diagnosi energetica è realizzata conformemente ai criteri minimi contenuti nelle norme tecniche UNI CEI 16247-1-2-3-4.

b) adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001. Il certificato di conformità del sistema di gestione dell’energia alla norma ISO 50001 deve essere rilasciato da un organismo terzo, indipendente e accreditato ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 o firmatario degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento.

Le diagnosi energetiche dovranno essere obbligatoriamente condotte dai soggetti elencati all’art. 8, comma 1, del D.lgs 102/14, ovvero Società di servizi energetici, esperti in gestione dell’energia o auditor energetici, certificati da organismi accreditati ai sensi dell’articolo 8, comma 2 del d.lgs 102/14.Gli interventi di cui sopra saranno oggetto di finanziamento nel rispetto dei criteri indicati nei seguenti Regolamenti:

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– 22 – Bollettino Ufficiale

− n. 651/2014 della Commissione Europea del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mer-cato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato;

− n. 1407/2013 della Commissione Europa del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»

4 - Intensità ed importo massimo degli incentiviCiascun bando dovrà rispettare tutti i criteri stabiliti dall’art. 3 del decreto ministeriale citato in premessa, nonché prevedere che l’in-centivo non sia superiore all’intensità di seguito definita:

− 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000 euro al netto dell’Iva per le diagnosi energetiche;− 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 20.000 euro al netto dell’iva per le procedure di attuazione di un sistema

di gestione conforme alla norma ISO 50001;

5 - Criteri per l’istruttoriaGli incentivi di cui all’art.3 dovranno essere concessi in base all’ordine cronologico di presentazione regolare della domanda.Le imprese beneficiarie potranno inoltrare la domanda e la rendicontazione finale anche tramite propri consulenti o associazioni di categoria.Tutte le comunicazioni inerenti al bando dovranno avvenire in formato elettronico.

6 - Liquidazione del contributoCiascun bando regionale prevedrà la liquidazione del contributo in un’unica soluzione previa acquisizione di:

− copia della diagnosi energetica e dell’attestazione relativa all’ultimazione dell’intervento o degli interventi realizzati in attua-zione della diagnosi, con fatture quietanzate relative ai costi sostenuti;

− oppure, copia della certificazione di conformità del sistema di gestione alla norma ISO 50001 e relativa fattura quietanzata emessa dall’Organismo di certificazione accreditato.

I tempi istruttori per la verifica della suddetta documentazione e per la liquidazione del relativo contributo non potranno essere supe-riori a 60 giorni.

7 - Finanziamento regionalePer il bando di cui all’art.1, Regione Lombardia metterà a disposizione, l’importo di € 2.686.500, pari alla quota parte attribuita a Re-gione Lombardia dal Ministero dello Sviluppo Economico, in attuazione di quanto previsto dagli articoli 4 e 6 del decreto ministeriale di cui in premessa. L’importo di cui sopra verrà così finanziato:

− per € 1.135.566,22 mediante economie giacenti presso Infrastrutture Lombarde, derivanti da precedenti misure di incentiva-zione, gestite per conto di Regione Lombardia;

− per € 1.550.933,78 mediante le risorse relative all’ Azione III.3.c.1.1 del POR 2014 – 2020 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale”.

Per l’intera misura e i relativi cofinanziamenti, Regione provvederà con successivi atti alla definizione dell’inquadramento e della disci-plina applicabile in tema di aiuti tra cui il Reg. 1407/2013 ed il Reg. 651/2014.

8 - Cumulabilità dell’incentivoGli incentivi alle PMI previsti nel presente programma potranno essere cumulati, nei limiti previsti dal Regolamento n. 1407/2013 e dal Regolamento n. 651/2014, con altri incentivi concessi dalla Regione (anche in attuazione del Programmi operativi regionali 2014 – 2020) finalizzati alla realizzazione degli interventi per la riduzione dei consumi energetici, il miglioramento dell’efficienza energetica, l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, negli stessi siti produttivi.

9 - Controlli regionali sugli interventi incentivatiLa Regione si impegna ad eseguire controlli a campione su almeno il 5% dei beneficiari, verificando:

− L’effettiva realizzazione dell’intervento che ha costituito il presupposto per la liquidazione dell’incentivo relativo alla diagnosi energetica;

− Oppure, il mantenimento del sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001.

10 - Trasmissione dei datiLa Regione si impegna a trasmettere al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, entro 30 giorni dalla conclusione del presente Programma, le informazioni relative alle diagnosi e alle certificazioni ammes-se a finanziamento, con incluso l’elenco delle imprese beneficiarie e, per ciascuna impresa, il costo sostenuto per la realizzazione delle stesse diagnosi e certificazioni, gli interventi di efficientamento realizzati e quelli realizzabili con i tempi di ritorno dei relativi investimenti, la stima dei risparmi energetici conseguibili.

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D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

Presidenza

Bollettino Ufficiale

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D.d.s. 28 ottobre 2015 - n. 8996Modalità di attuazione dei programmi di manutenzione territoriale di cui alla d.g.r. X/4231 del 23 ottobre 2015

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PROGRAMMAZIONE E PROGETTI INTEGRATI PER LO SVILUPPO DELLE AREE MONTANE

Viste: − la l.r. 5 maggio 2004 , n. 11 recante «Misure di sostegno a favore dei piccoli comuni della Lombardia» e successive modifiche e integrazioni;

− la l.r. 15 ottobre 2007, n. 25, recante «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani» e successive modificazioni e integrazioni;

− la l.r. 27 giugno 2008, n. 19 «Riordino delle comunità monta-ne della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lom-barde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e successive modifiche ed interazioni;

− la l.r. 5 agosto 2015, n. 22 e, in particolare, l’allegato 3, ta-bella 2 che ha previsto alla missione 9, programma 9.07, la variazione di spesa di € 3.000.000,00 per la realizzazione di interventi di manutenzione territoriale a salvaguardia del territorio dei piccoli comuni montani;

− i decreti del presidente della Giunta regionale nn. da 6479 a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati sul 3° suppl. straord. del BURL n. 26 del 1 luglio 2009, di costituzione delle comunità montane ai sensi della l.r. 19/2008;

− la d.g.r. n. X/2008 del 1 luglio  2014  «Classificazione dei piccoli comuni non montani della Lombardia in zone che presentano simili condizioni di sviluppo socio- economico e infrastrutturale ai sensi dell’art. 2 della l.r. 5 maggio 2004, n. 11 e classificazione generale dei piccoli comuni della Lombardia»;

Dato atto che con d.g.r. n. X/4231 del 23 ottobre  2015  è stata approvata l’assegnazione alle comunità montane del-la Lombardia di un contributo regionale pari a complessivi € 3.000.000,00 per la realizzazione di interventi di manutenzione territoriale a favore dei piccoli comuni montani;

Considerato che la sopra citata deliberazione: − individua le comunità montane quali soggetti promotori e responsabili dei programmi per la realizzazione di interven-ti di manutenzione territoriale a salvaguardia del territorio dei piccoli comuni montani, destinando fino ad un massi-mo del 15% delle risorse sopra individuate per le spese di programmazione e progettazione degli interventi sostenu-te dalle comunità stesse;

− approva all’allegato A le linee guida per l’assegnazione del contributo regionale per la realizzazione di interventi di manutenzione territoriale a favore dei piccoli comuni mon-tani. Elementi essenziali per la redazione dei Programmi di Intervento»;

− approva all’allegato B il piano di riparto delle risorse tra le comunità montane per la realizzazione di interventi di ma-nutenzione territoriale a favore dei piccoli comuni montani pari complessivamente a € 3.000.000,00 a valere sul ca-pitolo 11129 del bilancio regionale per l’esercizio 2015 se-condo le modalità di cui allegato b;

− demanda al dirigente della struttura competente per gli interventi di sviluppo della montagna l’adozione degli atti necessari all’attuazione, ivi comprese le modalità di presentazione delle domande di contributo, la definizione della tipologia degli interventi finanziabili, l’eventuale disci-plina applicabile in tema di aiuti di stato, gli adempimenti previsti in materia di trasparenza e pubblicità ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2103;

− dispone che le proposte di programma vengano istruite e valutate attraverso un nucleo di valutazione presieduto dal dirigente della direzione presidenza - struttura competente per la montagna e composto da rappresentanti delle dire-zioni generali agricoltura, territorio, urbanistica e difesa del suolo e di ERSAF;

− stabilisce che un nucleo di monitoraggio verifichi periodi-camente il regolare avanzamento degli interventi e che ta-le nucleo sia costituito da tre componenti rispettivamente

della struttura competente per la montagna, che la presie-de, delle STER interessate e di ERSAF;

Sentito il Comitato per gli aiuti di Stato di cui alla DGR n. 3839/2015, allegato F, nella seduta del 28 ottobre 2015;

Ritenuto pertanto di provvedere all’approvazione: − delle modalità attuative per il trasferimento di risorse alle comunità montane per i Programmi di manutenzione ter-ritoriale di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

− dello schema tipo per la presentazione dei programmi di manutenzione territoriale di cui all’allegato 2, parte inte-grante e sostanziale del presente provvedimento;

Precisato che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze della struttura programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane individuate dalla d.g.r. n. X/3839 del 14 luglio 2015 e dal decreto del segretario generale n. 3515 del 5 maggio 2015;

Viste: − la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche ed il regolamento di contabilità;

− la l.r. n.  20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

DECRETAPer quanto indicato in premessa:1. di approvare le modalità di attuazione dei programmi di

manutenzione territoriale di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di individuare le CCMM quali soggetti attuatori per la realiz-zazione dei programmi anche riguardo al rispetto della discipli-na sugli aiuti di Stato;

3. di approvare lo schema tipo di presentazione dei Program-mi di manutenzione territoriale di cui all’allegato 2, parte inte-grante e sostanziale del presente provvedimento;

4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento integralmente:

− sul BURL; − nel sito Internet istituzionale di Regione Lombardia nella sezione dedicata alla montagna nonché nella sezione amministrazione trasparente del medesimo sito, ai sensi e per gli effetti dell’art. 26 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

Il dirigenteAlessandro Nardo

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– 24 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 1

MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DI MANUTENZIONE TERRITORIALE DI CUI ALLA DGR N. X/ 4231DEL 23/10/2015

1. OBIETTIVI DEI PROGRAMMI DI MANUTENZIONE TERRITORIALELa Giunta regionale con la dgr n. X/4231 del 23/10/2015 ha inteso promuovere e sostenere, attraverso le Comunità Montane, la rea-lizzazione di interventi di manutenzione relativi alla tutela e valorizzazione del territorio montano.

A tale scopo ciascuna Comunità montana può presentare un Programma per la realizzazione di interventi di manutenzione territoriale riferiti alla propria zona omogenea di competenza, privilegiando quelli a favore del territorio dei Piccoli Comuni montani (1).

Il Programma di manutenzione territoriale (di seguito Programma) dovrà perseguire i seguenti obiettivi:

garantire un livello di protezione adeguato del territorio rispetto al rischio idraulico, geomorfologico e valanghivo compatibi-le con l’assetto insediativo, infrastrutturale, produttivo;

promuovere la conservazione della diversità biologica degli ecosistemi naturali;

favorire l’uso sostenibile delle risorse e degli spazi naturali.

I Programmi dovranno essere coerenti con i Programmi di sviluppo socioeconomico e triennali di opere e interventi delle Comunità Montane stesse, ex art. 8 L.R. 19/08, e con la programmazione regionale (PRS/DEFR e AQST).

2. DOTAZIONE FINANZIARIALe risorse per l’attuazione degli interventi previsti dai Programmi sono pari a 3.000.000,00 (tre milioni) di Euro.

L’importo massimo erogabile per ciascuna zona omogenea è stabilito dall’allegato B della dgr n. X/4231 del 23/10/2015.

3. RUOLO DELLE COMUNITÀ MONTANELa Comunità Montana di riferimento territoriale della zona omogenea è soggetto promotore unico e soggetto responsabile del Pro-gramma.

Per ogni zona omogenea la Comunità montana propone un unico Programma comprendente interventi dei soggetti pubblici dell’a-rea, eventualmente cofinanziati da altri soggetti.

La Comunità montana gestisce direttamente tutti i rapporti finanziari collegati alla realizzazione degli interventi e la relativa rendicon-tazione, assumendo tempestivamente tutti i provvedimenti necessari a garantire il regolare andamento dei lavori.

Per svolgere le attività di cui ai precedenti punti è nominato presso la CM il responsabile del procedimento anche con funzione di raccordo con Regione Lombardia.

4. RESPONSABILI DEGLI INTERVENTIGli interventi previsti dal programma saranno realizzati da:

Comunità montane;

Comuni montani localizzati nella zona omogenea di riferimento con particolare riguardo ai piccoli comuni montani.

5. STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILEIl Responsabile dell’attuazione della presente iniziativa è il Dirigente pro-tempore della Struttura Programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane della Direzione Generale Presidenza.

6. INTERVENTI AMMISSIBILII Programmi di manutenzione territoriale sono articolati in proposte di intervento relative alle seguenti tipologie progettuali:

conservazione ambientale e difesa del suolo, comprese le manutenzioni idraulico forestali sul reticolo idrico minore e prin-cipale,

la sistemazione di viabilità minore e viabilità agro silvopastorale con particolare attenzione alle opere di regimazione delle acque di ruscellamento,

la sistemazione di ammassi rocciosi instabili,

gli interventi sul patrimonio boschivo finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico, di norma nei territori dei piccoli comu-ni montani, in armonia con le finalità della LR 25/07.

Ciascun Programma può inoltre prevedere interventi relativi ad attività di coordinamento da parte della Comunità montana con rife-rimento all’attuazione degli interventi, alla gestione di tutti i rapporti finanziari collegati alla realizzazione degli interventi e alla relativa rendicontazione.

Il livello minimo di progettualità richiesto è lo studio di fattibilità.

Gli interventi approvati nell’ambito di ciascun Programma non devono essere già iniziati anteriormente alla data di approvazione della proposta di Programma da parte della Giunta esecutiva della Comunità Montana.

Per ciascun intervento il Programma individua i soggetti responsabili per l’attuazione dell’iniziativa.

7. CRITERI DI AMMISSIBILITÀGli elementi per l’ammissibilità dei Programmi e dei relativi interventi sono:

1 Così come individuati ai sensi della dgr n. 2008/2014, “Classificazione dei piccoli comuni non montani della Lombardia in zone che presentano simili condizioni di svilup-po socio-economico e infrastrutturale ai sensi dell’art. 2 della legge regionale 5 maggio 2004, n. 11 e classificazione generale dei piccoli comuni della Lombardia”.

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Bollettino Ufficiale

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presentazione da parte di un Comunità montana della Lombardia in qualità di soggetto unico responsabile; localizzazione degli interventi nell’ambito della zona omogenea, con preferenza per il territorio dei piccoli comuni montani; coerenza degli interventi con gli obiettivi dei Programmi di cui al punto 1 delle presenti modalità; coerenza con i Programmi di sviluppo socio-economico e triennali di opere e interventi delle Comunità Montane stesse, ex

art. 8 L.R. 19/08; coerenza con la programmazione regionale (PRS/DEFR e AQST); completezza della documentazione richiesta; livello minimo di progettualità corrispondente allo studio di fattibilità; conformità con le disposizioni vigenti in materia ambientale, di appalti pubblici e di legislazione del settore.

8. SPESE AMMISSIBILISono ammissibili a finanziamento le spese, come sotto specificate, che siano strettamente legate alla realizzazione del Programma e dei singoli interventi. Le spese ammissibili attengono alle seguenti tipologie:

opere relative alle tipologie di intervento di cui al punto 6 del presente provvedimento; oneri per la sicurezza; spese relative alla pubblicità di bandi e avvisi, nonché spese relative a inviti e comunicazioni, inserite nel quadro economico

tra le somme a disposizione della stazione appaltante (art. 80 D.Lgs 163/06); spese tecniche (progettazione e coordinamento, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impat-

to ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie e consulenze professionali) purché le stesse siano strettamente legate al Programma e siano necessarie per la sua preparazione o esecuzione;

imprevisti fino all’8% delle opere aggiudicate ritenute ammissibili. Gli imprevisti possono essere utilizzati solo ed esclusivamen-te ad integrazione delle voci di spesa ritenute ammissibili;

spese per la redazione e condivisione del programma;L’I.V.A. è ritenuta spesa ammissibile solo qualora non sia recuperabile. Per tutto quanto non previsto si fa rimando alla normativa nazionale e regionale di riferimento.

9. DURATA DEI PROGRAMMILe attività del Programma devono iniziare entro 30 giorni dall’atto di approvazione da parte del competente dirigente regionale, e terminare entro e non oltre il 30 settembre 2016.

10. TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI PROGRAMMILa Comunità montana raccoglie e seleziona le proposte pervenute dal suo territorio di riferimento e redige il Programma di manu-tenzione territoriale. Il Programma è strutturato secondo il modello di cui all’allegato 2 e specifica per ciascun intervento il soggetto attuatore, gli adempimenti di competenza necessari per l’attuazione, il cronoprogramma delle attività ed il quadro economico.Il Programma viene approvato da parte della Giunta Esecutiva della Comunità montana e deve essere trasmesso a Regione Lombar-dia entro e non oltre il 20 novembre 2015 a pena di decadenza. Il Programma deve essere corredato dalla documentazione prevista dall’allegato 2. Il Programma e la relativa documentazione, firmati digitalmente, dovranno essere trasmessi tramite posta elettronica certificata all’in-dirizzo: [email protected] proposta di Programma e la relativa documentazione dovranno essere indirizzate a Regione Lombardia – Struttura Programmazio-ne e Progetti Integrati per lo sviluppo delle aree montane.Le Sedi Territoriali di Regione Lombardia sono a disposizione per fornire in ogni fase ulteriori informazioni e ad accompagnare le Co-munità Montane nell’attività di composizione dei Programmi.

11. APPROVAZIONE DEI PROGRAMMI La proposta di Programma è istruita e valutata da Regione Lombardia con riferimento ai criteri di ammissibilità di cui al punto 7 attra-verso un Nucleo di valutazione presieduta dal dirigente della Direzione Presidenza - Struttura competente per la montagna e compo-sto da rappresentanti delle Direzioni Generali Agricoltura, Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo e di ERSAF.Il dirigente della Direzione Presidenza - Struttura competente per la montagna prende atto con proprio decreto degli esiti di tale valuta-zione, e in caso positivo approva le proposte di Programma entro il 30 novembre 2015. Contestualmente, secondo il prospetto di ripar-to già approvato dalla Giunta regionale, provvede all’impegno di spesa delle risorse a disposizione, e alla liquidazione di una somma pari al 15% delle risorse a disposizione a titolo di anticipazione alle CCMM per la realizzazione dei Programmi (Euro 450.000,00).

12. ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ED EROGAZIONE DELLE RISORSELe attività del Programma devono iniziare entro 30 giorni dall’approvazione regionale di cui al precedente punto 11, e terminare entro e non oltre il 30 settembre 2016, comprese eventuali proroghe che possono essere concesse e autorizzate una sola volta per ciascun intervento, e non oltre quanto previsto dall’art. 27 comma 3 della l.r. 34/78. La Comunità montana trasmette al dirigente della struttura responsabile gli stati di avanzamento del Programma e l’idonea docu-mentazione attestante l’avvenuto pagamento delle spese. Le risorse regionali vengono liquidate in quote corrispondenti allo stato di realizzazione degli interventi e comunque fino al 50 % dell’importo complessivo stanziato entro il 31 maggio 2016, previa valutazione di un Nucleo di monitoraggio che verifica periodicamente il regolare avanzamento degli interventi. Per ciascun Programma il Nucleo:

a) esamina gli stati di avanzamento degli interventi e la relazione sull’andamento dei progetti;b) verifica che l’avanzamento dei lavori sia coerente con i cronoprogrammi approvati in sede di progettazione esecutiva e

comunque con i tempi di inizio e fine lavori dichiarati in sede di deliberazione comunitaria di approvazione del Programma d’interventi;

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 26 – Bollettino Ufficiale

c) definisce gli importi da liquidare da parte di Regione Lombardia in coerenza con l’avanzamento reale degli interventi e con la programmazione del bilancio regionale.

Il saldo, al netto delle economie, è liquidato entro il 30 novembre 2016 su presentazione del rendiconto finale trasmesso dalle Comu-nità Montane entro il 31 ottobre 2016.

13. MONITORAGGIO DEI PROGRAMMI E CONTROLLILa Comunità montana responsabile del Programma assicura un adeguato flusso informativo al Nucleo di monitoraggio relativo all’a-vanzamento finanziario, procedurale e fisico degli interventi mediante una relazione semestrale analitica di verifica e monitoraggio con rendicontazione delle spese, in merito allo stato di avanzamento finanziario e procedurale degli interventi, sulla base dello stato avanzamento lavori da inviare alla struttura regionale competente entro il 30 aprile 2016 ed entro il 31 ottobre 2016.La tempestiva e corretta predisposizione delle relazioni costituisce presupposto per le erogazioni delle risorse finanziarie previste dalle presenti linee guida.Non sono ammesse rimodulazioni di alcun genere, né finanziarie né tecniche.Regione Lombardia, anche tenendo conto dell’esito di controlli già svolti, predispone annualmente un programma di controlli sulla realizzazione dei Programma d’interventi secondo le procedure in vigore, sottoponendo a controllo tra il 5 e il 10 per cento dei progetti in corso o già ultimati per ciascuna provincia, con riferimento al valore economico dei progetti, avvalendosi anche del personale addetto ai controlli delle STER e/o ERSAF.

14. INADEMPIMENTO E REVOCALa mancata attuazione, verifica e monitoraggio degli interventi per fatto imputabile alla Comunità montana costituisce fattispecie di inadempimento.In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento rispettivamente alle diffide o alle indicazioni regionali, la Regione procede alla revoca del finanziamento.

15. RISPETTO DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI APPALTI PUBBLICI E DI AIUTI DI STATOAllo scopo di garantire il rispetto dei principi generali di parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e mutuo riconoscimento derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, i soggetti destinatari sono tenuti a rispettare e a far rispettare le direttive comunitarie e la normativa nazionale e regionale di riferimento vigenti in materia di appalti pubblici.La Comunità montana e gli altri soggetti destinatari delle risorse dovranno altresì garantire che le procedure adottate per l’attuazione degli interventi non ricadono nell’ambito di applicazione della disciplina europea in materia di aiuti di stato o, in alternativa, che ver-ranno adottati i provvedimenti necessari ai fini dell’applicazione di tale disciplina.

16. OBBLIGHI DELLE COMUNITÀ MONTANEI soggetti destinatari, oltre a quanto specificato nei precedenti punti, sono inoltre obbligati a:

assicurare che i lavori di realizzazione degli interventi inizino entro i termini stabiliti; assicurare la puntuale e completa esecuzione degli interventi in conformità alle domande di ammissione presentate ed

entro i termini stabiliti dai relativi decreti di concessione, assicurare che gli interventi realizzati non siano difformi da quelli individuati nei Programmi; conservare, per un periodo di dieci anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo, la documentazione originale di

spesa; fornire i rendiconti e le relazioni richieste secondo le modalità definite dalla Regione.

17. DECADENZA E REVOCAL’assegnazione delle risorse decade qualora:

non vengano rispettate tutte le indicazioni e i vincoli e le scadenze contenuti nel presente bando; la realizzazione dell’intervento non sia conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, all’intervento ammesso;

Le risorse verranno inoltre revocate qualora, in sede di verifica da parte dei competenti uffici regionali, siano riscontrate irregolarità attuative o mancanza dei requisiti sulla base dei quali le risorse sono state concesse ed erogate.Qualora siano già state erogate una o più tranche, il soggetto destinatario deve restituire le somme ricevute, comprensive degli inte-ressi legali maturati.

18. RINUNCIAI soggetti destinatari, qualora intendano rinunciare alle risorse ovvero alla realizzazione dell’intervento, devono darne immediata co-municazione per il tramite della Comunità montana.Qualora siano già state erogate una o più quote, il soggetto destinatario deve restituire le risorse ricevute, comprensive degli interessi legali maturati.

19. CONTROLLII funzionari regionali preposti possono effettuare in qualsiasi momento controlli, anche mediante ispezioni e sopralluoghi, finalizzati ad accertare la regolarità della realizzazione degli interventi.

20. DISPOSIZIONI FINALIL’Amministrazione regionale si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a segui-to dell’emanazione di normative comunitarie e/o statali e/o regionali.

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 27 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 2

MODELLO DI PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI MANUTENZIONE DELLA MONTAGNA

Spett.le REGIONE LOMBARDIAStruttura Programmazione e Progetti Integrati per lo Sviluppo delle Aree Montane

Il/la sottoscritto/a: ..…………………................................…………………. nata/o a il ……………………….………………………………residente a ..………………………..................................……………. Via ..…………………………………………………………………………...in qualità di ..…………………….................................………………. dell’Ente ..……………………………………………………………………………Sede legale:Comune di ..…………............................……………………….CAP..…………………………….Provincia di ..……........……………………………….Via..…………………………...........................…………. n. ..…………………………………………………………………………………………………….Telefono..………………….............................……………………………………. Fax. ..………………………………………………………………………Indirizzo mail che la Regione potrà utilizzare per le comunicazioni ufficiali relative al progetto: ..……………………………………. @ ..…………………………………….

In qualità di soggetto promotore unico e responsabile del Programma

TRASMETTE

L’allegato Programma di manutenzione territoriale ai sensi della DGR n. 4231 del 23/10/2015 proposto dai seguenti Comuni:……………………………..............................................……………………………..............................................

A tal fine DICHIARA

• che in fase di attuazione sarà rispettata la normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di appalti e la disciplina in materia di aiuti di stato;

• di accettare, sia durante l’istruttoria, sia durante la realizzazione dell’intervento che successivamente, le indagini tecniche ed i controlli regionali che potranno essere effettuati ai fini della valutazione dell’intervento finanziato;

• di rendere tutte le dichiarazioni, di cui alla presente domanda compresi gli allegati, ai sensi del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 e di essere consapevole delle responsabilità penali cui si può andare incontro in caso di dichiarazione mendace e di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità;

Luogo e data …………………

Il legale rappresentante della Comunità Montana (timbro e firma) __________________

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Bollettino Ufficiale – 28 –

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

Programma di Manutenzione territoriale

1) DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DI INTERVENTOINQUADRAMENTO DI SINTESI (max 500 caratteri)________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DI INTERVENTOOBIETTIVI E RISULTATI ATTESI DEL PROGRAMMA RISPETTO AL TERRITORIO DI RIFERIMENTO

N° obiettivoDescrizione obiettivo

Vedi punto 1.4 delle linee guida (DGR n. X/4231del 23/10/2015)N° risultato atteso Descrizione Risultato atteso

1 ….1.1 ….

1.2 …

2 …. 2.1 ….…. …. … …

3) INTERVENTI PROPOSTI SUL PROGRAMMA (ELENCO COMPLESSIVO)DESCRIZIONE E LOCALIZZAZIONE

N° Risultato at-teso N° Intervento Soggetto attuatore Descrizione sintetica intervento e

bisogni cui si intende rispondere Stato progettazione Localizzazione Piccolo comune montano (SI/NO)

1.11.1.1 ….

1.1.2

1.2 1.2.1 ….

…. ….

COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE E ORDINE DI PRIORITÀ

N° Intervento Coerenza con la programmazione della CM Coerenza con la programmazione regionale Priorità

1.2.1 1

1.1.2 2

…. …..

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Bollettino Ufficiale – 29 –

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

4) PIANO FINANZIARIO

N° intervento Costo totale di progettoIva esclusa se recuperabile

Costo totale di progetto, iva in-clusa se non recuperabile

Cofinanziamento Fonte cofinanziamento Stanziamentoregionale

1.2.1 ….

1.1.2

…. …. ….

5) CRONOPROGRAMMA

N° Intervento Data prevista affidamento lavori Data conclusione Autorizzazioni da ottenere

1.2.1

1.1.2

….

ELABORATI DA ALLEGARE AL PROGRAMMAPer tutti gli interventi:

Provvedimento di approvazione da parte dell’ente responsabile; Relazione illustrativa dell’intervento con dettaglio delle voci di spesa previste con i relativi importi; quadro economico; cronoprogramma.

Per ciascun intervento relativo ad opere pubbliche dovranno essere agli atti della Comunità Montana che presenta il programma, al momento della presentazione gli elaborati progettuali previsti, per il livello progettuale proposto, dal Titolo II, Capo I, del DPR n. 207 del 5.10.2010.

Timbro e firma legale della CM

___________________________________

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D.G. Istruzione, formazione e lavoro

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 30 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 28 ottobre 2015 - n. 8989Rifinanziamento dotazione finanziaria fascia 4 - Avviso Dote Unica Lavoro di cui al d.d.u.o n. 9308 del 15 ottobre 2013 e ss.mm.ii.

IL DIRIGENTE DELLA U.O. MERCATO DEL LAVORORichiamato il d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 e ss.mm.ii.

che ha approvato, l’avviso «Dote Unica Lavoro»;Vista la dotazione finanziaria di Dote Unica Lavoro di pari ad

€ 79.730.000, di cui:

• € 53.130.000 per l’erogazione di servizi di formazione e la-voro per i destinatari in fascia di intensità di aiuto 1, 2 e 3, a valere sul POR FSE 2007-13, Asse I Adattabilità – Ob. Sp. a) – Categoria di spesa 62 e Asse II – Occupabilità – Ob. Sp. e) – Categoria di spesa 66;

• € 14.500.000 per l’erogazione di aiuti all’occupazione a valere sul POR FSE 2007-13, Asse II – Occupabilità – Ob. Sp. e) – Categoria di spesa 66 e Asse III – Inclusione sociale - obiettivo g) categoria di spesa 71;

• € 5.600.000 per l’erogazione di servizi di formazione e lavoro per i destinatari in fascia di intensità di aiuto 4 a valere:

− per la quota di € 2.600.000 sulle risorse nazionali ex l. 53/00;

− per la quota di € 3.000.000 a valere sul POR FSE 2007-13, Asse I Adattabilità – Ob. Sp. a) – Categoria di spesa 62

• € 6.500.000 destinato al budget di sostituzione a valere sul POR FSE 2007-2013 capitolo di Bilancio n. 15 aprile 7286 As-se I Adattabilità – Ob. Sp. A) – Categoria di spesa 62 e Asse II – Occupabilità – Ob. Sp. E) – Categoria di spesa 66;

Considerato che La Fascia 4, come previsto dal par. 5. «De-finizione ed accesso alle fasce di intensità d’aiuto dell’Avviso», è attualmente accessibile ai seguenti destinatari di Dote Unica Lavoro che intendono partecipare ad un percorso formativo:

1. lavoratori occupati in aziende ubicate in Lombardia: che rientrano in accordi contrattuali che prevedano

quote di riduzione dell’orario di lavoro (in particolare Ac-cordi/Contratti di solidarietà),

sospesi in CIGS per causali diverse dalla cessazione d’attività, procedura concorsuale o in presenza di ac-cordi che prevedano esuberi;

sospesi in CIGD, senza previsioni di esuberi, per le se-guenti causali:

Evento transitorio non imputabile all’imprenditore o ai lavoratori

Situazione temporanea di mercatoCrisi aziendaleRistrutturazione o riorganizzazione

2. i militari congedandi previsti dal Protocollo d’Intesa sotto-scritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lom-bardia in data 23 ottobre 2012;

3. i lavoratori residenti o domiciliati in Lombardia: occupati con rapporto di lavoro dipendente, pubblici o

privati;titolari d’impresa, manager a contratto, lavoratori

autonomi; 4. tutti i destinatari di Dote Unica Lavoro che intendono parte-

cipare a singoli e specifici moduli formativi di master univer-sitari di primo e secondo livello.

Considerato che, in data 28 settembre 2015, sono esaurite le risorse finanziarie destinate alla fascia di intensità di aiuto 4;

Preso atto che alcuni operatori hanno segnalato alla direzio-ne generale, prima dell’esaurimento delle risorse finanziarie, la presenza di difficoltà tecniche sul sistema informativo che han-no impedito l’attivazione delle doti in fascia 4;

Dato atto che sono in corso accertamenti per verificare se al-cuni problemi tecnici riscontrati da alcuni operatori sono legati alla funzionalità del sistema informativo, tenendo conto che ri-sultano tracciate nel sistema informativo e agli atti della struttura competente la data di richiesta di assistenza tecnica da parte dell’operatore e la data di risoluzione del problema;

Considerato altresì che i lavoratori occupati sospesi di cui al target destinatari sub 3 soprarichiamato sono obbligati, come da accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga vigente e nor-

mativa nazionale in merito alle politiche attive del lavoro, alla fru-izione delle politiche attive del lavoro attraverso l’accesso della Fascia 4;

Vista la disponibilità di ulteriori risorse pari ad € 1.000.000,00 a valere sulla ex l. 53/00 annualità 2013;

Ritenuto, per le motivazioni sopra menzionate, di rendere tali risorse disponibili per il rifinanziamento della fascia 4, con specifi-co riferimento alle seguenti casistiche:

a) Per il seguente target di destinatari: 1. lavoratori occupati in aziende ubicate in Lombardia:

- che rientrano in accordi contrattuali che prevedano quote di riduzione dell’orario di lavoro (in particolare Accordi/Contratti di solidarietà),

- sospesi in CIGS per causali diverse dalla cessazione d’attività, procedura concorsuale o in presenza di ac-cordi che prevedano esuberi;

- sospesi in CIGD, senza previsioni di esuberi, per le seguenti causali: evento transitorio non imputabile all’imprenditore o ai lavoratori, situazione tempo-ranea di mercato, crisi aziendale, ristrutturazione o riorganizzazione

2. militari congedandi previsti dal Protocollo d’Intesa sot-toscritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lombardia in data 23;

3. tutti i destinatari di Dote Unica Lavoro che intendono partecipare a singoli e specifici moduli formativi di Ma-ster universitari di primo e secondo livello.

b) Per l’attivazione di quelle doti associate ad alcuni operato-ri che, per problemi tecnici accertati sul sistema operativo – segnalati con modalità tracciabili entro la data del 28 settembre 2015 e non risolti prima di tale data - non state inviate alla Regione.

Ritenuto conseguentemente opportuno integrare le risorse finanziarie destinate alla Fascia 4, di € 1.000.000,00, ridetermi-nando la dotazione complessiva della fascia 4 in € 6.600.000,00 di cui:

− € 3.600.000 a valere sulle risorse nazionali ex L. 53/00; − € 3.000.000 a valere sul POR FSE 2007-13, Asse I Adattabilità – Ob. Sp. a) – Categoria di spesa 62;

Considerato che le sopracitate modifiche intervengono esclu-sivamente sulla sezione dell’Avviso Dote Unica Lavoro attinente ai servizi al lavoro ed alla formazione;

Preso atto che:

• i servizi di formazione e lavoro di cui al presente avviso, di-retti alle persone, sono erogati da operatori accreditati in nome e per conto di Regione Lombardia nell’ambito di un regime concessorio sottoscritto con Regione Lombardia e conformi a standard regionali;

• la formazione finanziata dal presente avviso è una forma-zione permanente che risponde ad esigenze di persone fisiche e non ad esigenze aziendali ed è erogata a costi standard e fuori orario di lavoro;

• con il presente avviso non si intendono finanziare, nemme-no potenzialmente, attività economiche;

Dato atto che il presente provvedimento è adottato nel rispet-to dei termini previsti dalla l. 241/90 e ss.mm.ii;

Richiamati i provvedimenti con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi di avvio della X Legislatura, e precisamente:

• d.g.r. del 20 marzo 2013, n.  3 «Costituzione delle direzioni generali, incarichi e altre disposizioni organizzative – I Prov-vedimento Organizzativo – X Legislatura»;

• d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 « II Provvedimento Organizza-tivo 2013», con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali;

• decreto del segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013;Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,

nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di ap-provazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-menti organizzativi relativi alla IX e X Legislatura regionale;

DECRETA1. di incrementare per € 1.000.000,00 le risorse finanziarie di

Dote Unica Lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308/2013 e ss.mm.ii. de-stinate al finanziamento di servizi di formazione per la fascia di

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

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intensità di aiuto 4 a valere sulla ex l. 53/00 annualità 2013, ri-determinando la dotazione finanziaria complessiva della stessa fascia in €.6.600.000,00 così come di seguito definito:

• per la quota di € 3.600.000 sulle risorse nazionali ex L. 53/00;

• per la quota di € 3.000.000 a valere sul POR FSE 2007-13, Asse I Adattabilità – Ob. Sp. a) – Categoria di spesa 62

2. di stabilire il rifinanziamento della Fascia 4 in riferimento alle seguenti casistiche:

a) Per il seguente target di destinatari: 1. lavoratori occupati in aziende ubicate in Lombardia:

- che rientrano in accordi contrattuali che prevedano quote di riduzione dell’orario di lavoro (in particolare Accordi/Contratti di solidarietà),

- sospesi in CIGS per causali diverse dalla cessazione d’attività, procedura concorsuale o in presenza di ac-cordi che prevedano esuberi;

- sospesi in CIGD, senza previsioni di esuberi, per le seguenti causali: evento transitorio non imputabile all’imprenditore o ai lavoratori, situazione tempo-ranea di mercato, crisi aziendale, ristrutturazione o riorganizzazione

2. militari congedandi previsti dal Protocollo d’Intesa sot-toscritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lombardia in data 23;

3. tutti i destinatari di Dote Unica Lavoro che intendono partecipare a singoli e specifici moduli formativi di Ma-ster universitari di primo e secondo livello.

b) Per l’attivazione di quelle doti associate ad alcuni operato-ri che, per problemi tecnici accertati sul sistema operativo – segnalati con modalità tracciabili entro la data del 28 settembre 2015 e non risolti prima di tale data - non state inviate alla Regione.

3. di stabilire che l’attivazione delle doti in fascia 4 per il target sopradefinito decorrerà a partire dal 4 novembre 2015;

4. di attestare che, contestualmente alla data di adozione del presente atto, si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d. lgs. 33/2013;

5. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet www.lavoro.regione.lombardia.it.

Il dirigente della u.o. mercato del lavoroGiuseppe Di Raimondo Metallo

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D.G. Agricoltura

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 32 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 28 ottobre 2015 - n. 8941Reg.  (UE) n.1308/2013. Riconoscimento dell’associazione di organizzazioni produttori nel settore lattiero caseario «AOP Latte Italia società cooperativa»

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA OCM E DISTRETTI AGRICOLIVisti

• Il reg. (CE) 1234/2007 «Regolamento unico OCM»;

• la d.g.r. n. 4533 del 19 dicembre 2012 che definisce le di-sposizioni regionali in ordine al riconoscimento delle orga-nizzazioni di produttori ai sensi del d.lgs. n.  102/2005, del reg. (CE) n. 1234/2007 e del reg. (CE) n. 261/2012 che mo-difica il reg. (CE) n. 1234/2007 per quanto riguarda i rap-porti contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero caseari;

• il decreto dirigenziale Regione Lombardia n.  2749 del 28 marzo 2013 «Disposizioni attuative per il riconoscimento del-le Organizzazioni di produttori agricoli e per le modalità di controllo»;

• il reg.(UE) 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, in particolare il Capo III «Orga-nizzazioni di produttori e loro associazioni e organizzazioni interprofessionali»;

• il decreto dirigenziale Regione Lombardia n.  12563 del 22 dicembre 2014 «reg. (UE) n. 1308/2013. Determinazioni in ordine alle organizzazioni di produttori già riconosciute in Regione Lombardia ai sensi del d.lgs. 102/2005»;

Considerato che il reg. UE n. 1308/2013 stabilisce all’art. 156 che gli stati membri possono riconoscere, su richiesta, le AOP del settore lattiero caseario costituite per iniziativa di OP riconosciu-te, qualora l’AOP risulti in grado di svolgere efficacemente qual-siasi attività di una OP riconosciuta nel settore latte, così come previsto all’art. 161 del regolamento medesimo;

Vista l’istanza di riconoscimento in qualità di AOP per il setto-re lattiero caseario, ai sensi del reg. (UE) 1308/2013, presentata dalla società AOP Latte Italia società cooperativa, costituitasi per iniziativa di 5 OP (Agrilatte soc. coop. agricola, Cooperativa produttori Latte Indenne della provincia di Brescia, Santangioli-na Latte Fattorie Lombarde soc. agr. coop., Agri Piacenza Latte soc. agr. cons. a.r.l., Piemonte Latte soc. coop. agr.) riconosciute ai sensi del d.lgs. 102/2005 e operanti nei territori delle regioni Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte , con sede legale a Montichiari (BS) il 28 settembre 2015, prot. M1.2015.0325938;

Verificato che la quota maggiore di volume produttivo è re-alizzato sul territorio di Regione Lombardia e che quindi, sulla base di tale parametro, è possibile attestare la competenza al riconoscimento in capo a Regione Lombardia;

Considerato che:

• ad oggi il Ministero non ha ancora approvato il decre-to recante le disposizioni per l’applicazione del suddetto reg. (UE) 1308/ 2013;

• vi è la necessità di garantire l’esecutività del regolamento medesimo in ordine alle istanze di riconoscimento delle OP e loro AOP che pervengono dagli operatori economici del territorio;

• secondo la gerarchia della fonti i regolamenti comunitari sono direttamente applicabili;

Effettuati gli opportuni approfondimenti giuridici con il suppor-to delle competenti strutture regionali dai quali si evince che è percorribile e dovuta l’applicabilità diretta delle disposizioni del Regolamento stesso al fine di colmare il vuoto normativo statale, talché sia possibile disporre in ordine:

• al riconoscimento delle organizzazioni dei produttori  (OP), sempre nel rispetto del presente regolamento sia nei contenuti che nella procedura, come ricordato all’art. 154 par. 2 («gli stati membri possono stabilire che le organizzazioni di produttori che sono state riconosciute prima del 1 gennaio 2014 in base al di-ritto nazionale e che soddisfano le condizioni di cui al paragrafo 1 dello stesso articolo debbano essere riconosciute in quanto organizzazioni di produttori ai sensi dell’art. 152»);

• al riconoscimento delle associazioni di organizzazioni di produttori (AOP), applicando direttamente il regolamento ogni qual volta faccia specifico riferimento a tali associazioni (es. art. 156, art. 160, art. 161, ..), nel rispetto della disciplina di dettaglio ivi prevista.

Considerato che alla luce delle considerazioni sopra esposte è opportuno dare seguito all’istanza di riconoscimento presen-tata dalla società AOP Latte Italia società cooperativa;

Vista la documentazione presentata con l’istanza di ricono-scimento agli atti della struttura OCM e distretti agricoli;

Visti, condivisi e fatti propri gli esiti istruttori di cui alla relazio-ne agli atti della struttura OCM e distretti agricoli, che accerta il possesso dei requisiti da parte della società AOP Latte Italia so-cietà cooperativa e la completezza della documentazione pre-sentata a supporto dell’istanza di riconoscimento in qualità di AOP nel settore lattiero caseario ai sensi del reg. (UE) 1308/2013;

Ritenuto pertanto, stante la necessità di procedere quanto pri-ma nel riconoscimento delle OP e loro AOP al fine di garantire i produttori nelle trattative commerciali soprattutto in settori deli-cati interessati da cambiamenti epocali, quale il settore del latte e dei prodotti lattiero - caseari, di riconoscere quale associazio-ne di Organizzazioni di Produttori (AOP) nel settore lattiero case-ario, ai sensi dell’art. 156 del reg. 1308/2013, la società AOP Latte Italia società cooperativa, con sede legale a Montichiari (BS);

Considerato che il presente provvedimento rientra tra le com-petenze della struttura individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 e dal decreto del segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013;

Dato atto che il presente provvedimento conclude il relati-vo procedimento nei termini previsti ai sensi del citato decreto 2749/2013;

Visto l’art. 17 della l.r. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedi-menti organizzativi della X legislatura;

DECRETA1. di riconoscere quale Associazione di Organizzazioni di Pro-

duttori (AOP) nel settore lattiero caseario, ai sensi dell’art. 156 del reg. 1308/2013, la società AOP Latte Italia società coopera-tiva, con sede legale a Montichiari (BS) costituita da 5 OP (Agri-latte soc. coop. agricola, Cooperativa Produttori Latte Indenne della provincia di Brescia, Santangiolina Latte Fattorie Lombarde soc. agr. coop., Agri Piacenza Latte soc. agr. cons. a.r.l., Piemonte Latte soc. coop. agr.) riconosciute ai sensi del d.lgs. 102/2005 e operanti nei territori delle regioni Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.

2. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Re-gione Lombardia;

3. di dare comunicazione del presente atto al Ministero delle politiche agricole e alle regioni Emilia Romagna e Piemonte.

Il dirigente della struttura ocm e distretti agricoliAndrea Massari

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D.G. Sport e politiche per i giovani

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

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D.d.u.o. 26 ottobre 2015 - n. 8859Individuazione del soggetto formativo incaricato del servizio di organizzazione del corso di specializzazione per maestri di sci finalizzato all’insegnamento a soggetti disabili, da realizzarsi nell’ambito del piano annuale di formazione e specializzazione per maestri di sci 2015

IL DIRIGENTE DELL’UNITA’ ORGANIZZATIVA GIOVANI ED ATTRATTIVITA’

Richiamato l’obiettivo specifico del P.R.S. 146 ECON. 6.1 «Svi-luppo delle professioni sportive»;

Vista la legge regionale 1 ottobre 2014 n. 26 ed in particolare l’art. 11, comma 2, ilquale prevede che la Regione organizzi corsi di specializzazione dedicati a maestri di sci;

Visto l’art. 12, comma 1, del vigente regolamento regionale 6 dicembre 2004 n. 10, il quale prevede che la direzione generale regionale competente in materia di sport, in base alle esigenze all’evoluzione tecnica dello sci, curi o promuova l’organizzazio-ne di corsi di specializzazione dedicati ai maestri di sci;

Vista la d.g.r. 25 ottobre 2012 n. IX/4250 avente ad oggetto «Attività formative per maestri di sci in Lombardia: approvazione del piano di formazione e specializzazione per il triennio 2013 -  2015», la quale ha stabilito:

• l’attivazione, per l’anno 2015, di un corso di specializzazione per l’insegnamento ai soggetti disabili prevedendo la par-tecipazione di n. 30 allievi;

• che le quantità numeriche indicate nel piano triennale pos-sano subire variazioni in aumento o riduzione, sulla base di esigenze sopraggiunte e non prevedibili nella misura massi-ma del 30%;

Richiamata la deliberazione 12 giugno 2015 n. X/3699 avente ad oggetto «Criteri e modalità per l’organizzazione dei corsi di formazione finalizzati alla preparazione all’esame di abilitazio-ne per l’esercizio della professione di maestro di sci e corsi di specializzazione dedicati ai maestri di sci – (l.r. n. 26/2014 e r.r. n. 10/2004)» ed in particolare l’allegato a al predetto atto deli-berativo, il quale ha stabilito, al punto 3 che, la Regione:

• per l’organizzazione dei corsi di specializzazione, si avvalga di un ente di formazione, individuato attraverso procedure di evidenza pubblica di cui al d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;

• adotti e pubblichi sul BURL il provvedimento di incarico all’ente di formazione individuato e di determinazione delle quote di iscrizione al corso di specializzazione;

Richiamato il d.d.u.o. n. 6511 del 31 luglio 2015, con il quale è stato promosso il corso di specializzazione per l’insegnamento ai soggetti disabili dedicato ai maestri di sci – anno 2015;

Richiamata la nota del 14 settembre  2015, prot. n. N1.2015.0007135, con le quali la scrivente unità organizzativa ha richiesto alla competente struttura gestione acquisti l’indizione di una manifestazione di interesse per l’individuazione dell’ente di formazione incaricato dell’organizzazione del corso di specia-lizzazione per l’insegnamento ai soggetti disabili, per un importo massimo di euro 14.200,00 IVA compresa;

Dato atto che sulla piattaforma telematica SINTEL il 24 settem-bre 2015 la struttura gestione acquisti ha avviato, in conformità agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 163/2006, una ricerca di mercato finalizzata all’individuazione dell’ente di formazione incaricato dell’organizzazione del corso di specializzazione per l’insegna-mento ai soggetti disabili;

Visto il report di presa d’atto delle proposte pervenute, redat-to dalla competente struttura gestione acquisti e denominato «FEC 151/2015 Avviso di manifestazione di interesse per la se-lezione del soggetto organizzatore del corso di specializzazio-ne per l’insegnamento ai soggetti disabili destinato a maestri di sci», dal quale si evince che in data 12 ottobre 2015 è stata esaminata la proposta presentata, in esito alla manifestazione di interesse lanciata su piattaforma SINTEL, dal seguente operatore economico :

• Centro Formativo provinciale «G. Zanardelli»: proposta 10.179,02 IVA compresa

con realizzazione del corso in località Ponte di Legno (BS) e che, a seguito di richiesta di maggiori informazioni al Centro For-mativo provinciale «G. Zanardelli», in data 16 ottobre 2015 si è rilevato che la quota di iscrizione pro capite ammonta a euro 340,00 risultante dalla differenza tra la proposta economica (eu-ro 10.179,02) e il numero previsto di partecipanti al corso (n. 30);

Dato atto che il d.d.u.o. n. 6511/2015 eleva fino a 39 il numero massimo di partecipanti alla formazione, definito considerando il numero previsto di 30 partecipanti incrementati del 30% previ-sto dalla d.g.r. 4250/2012;

Rilevato che la proposta pervenuta dal Centro Formativo pro-vinciale «G. ZanardellI» prevede una riduzione della quota di iscrizione pro capite a euro 290,00 qualora il numero di parteci-panti fosse superiore al numero previsto di 30;

Considerato che la proposta presentata dal Centro Formativo provinciale «G. ZanardellI» è l’unica pervenuta e che risulta di im-porto inferiore rispetto all’importo massimo, quantificato in Euro 10.200,00 IVA compresa;

Verificato a il rispetto delle procedure contemplate nella l.r. n. 26/20114, nel r.r. n. 10/2004 e nella d.g.r. n. 3699/2015;

Ritenuto di individuare il Centro Formativo provinciale «G. Za-nardellI» quale ente di formazione incaricato del servizio di or-ganizzazione del corso di specializzazione per l’insegnamento a soggetti disabili, destinato ai maestri di sci, da realizzarsi nell’am-bito del piano annuale di formazione e specializzazione per ma-estri di sci 2015;

Ritenuto altresì di determinare in euro 340,00 la quota pro ca-pite di iscrizione al corso di specializzazione, risultante dal rap-porto tra proposta economica presentata dal Centro Formativo provinciale «G. ZanardellI» (euro 10.179,02 IVA compresa) e il nu-mero previsto di partecipanti al corso (n. 30);

Verificato che il servizio di cui trattasi non comporta oneri a carico del bilancio regionale;

Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento entro il termine previsto dall’art. 2, comma 2, della legge 7 agosto 1990 n. 241, decorrente dalla data di adozione del report redatto dalla competente struttura gestione acquisti, denominato «FEC 151/2015 Avviso di manifestazione di interes-se per la selezione del soggetto organizzatore del corso di spe-cializzazione per l’insegnamento ai soggetti disabili destinato a maestri di sci», recante la data del 12 ottobre 2015;

Dato atto che la procedura è stata esperita telematicamente tramite la piattaforma SINTEL;

Vista la legge regionale 31 marzo 1978, n.  34, e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-menti organizzativi della X Legislatura e in particolare: la d.g.r. 20 marzo 2013, n. X/3 «Costituzione delle direzioni generali, inca-richi ed altre disposizioni organizzative - I provvedimento orga-nizzativo X Legislatura»; la d.g.r. 29 aprile 2013 n. X/87 «II provve-dimento organizzativo 2013», con la quale sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali; la d.g.r. 1 aprile 2015 n. X / 3343 «VIII Provvedimento Organizzativo 2015»; la d.g.r. 8 maggio 2015 n. X/3531 «X prov-vedimento Organizzativo 2015», con la quale è stato conferito all’arch. Francesco Bargiggia l’incarico di dirigente dell’unità or-ganizzativa giovani ed attrattività della direzione generale sport e politiche per i giovani; il decreto del segretario generale del 25 luglio 2013 n. 7110 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree delle attività delle Direzioni della Giunta regionale – X Legislatura»;

DECRETA1. di individuare il Centro Formativo provinciale «G. ZanardellI»

quale ente di formazione incaricato del servizio di organizzazio-ne del corso di specializzazione per l’insegnamento a soggetti disabili, destinato ai maestri di sci, da realizzarsi nell’ambito del piano annuale di formazione e specializzazione per maestri di sci 2015;

2. di dare atto che il servizio in argomento non comporta one-ri a carico del bilancio regionale;

3. di determinare in euro 340,00 la quota di iscrizione al corso di specializzazione per l’insegnamento a soggetti disabili, desti-nato ai maestri di sci, da realizzarsi nell’ambito del piano annua-le di formazione e specializzazione per maestri di sci 2015;

4. di determinare che tale quota verrà ridotta in euro 290,00 qualora il numero di partecipanti fosse superiore ai 30 previsti e fino ad un massimo di 39 consentiti;

5. di dare atto che il corso di specializzazione di cui sopra ver-rà effettuato in località Ponte di Legno (BS);

6. di pubblicare il presente provvedimento sul BURL e sul sito www.sport.regione.lombardia.it.

Il dirigenteFrancesco Bargiggia

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D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 34 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 28 ottobre 2015 - n. 8984«POR FESR 2007-2013 Asse 1. Approvazione degli elenchi delle domande ammesse e non ammesse a contributo a valere sul bando per la concessione di incentivi a sostegno dell’innovazione delle imprese - quarta tranche - linea di intervento 1.1.2.1 Azione G. di cui al decreto n. 4877 del 12 giugno 2015

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ASSE 1 DEL POR COMPETITIVITA’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA E RETI DI IMPRESA

Visti:

• il regolamento (CE) N. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale, recante abrogazione del regolamen-to  (CE) n.  1783/1999, e successive modifiche ed integra-zioni;

• il regolamento (CE) N. 1083/2006 del consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di svi-luppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999, e successive modifiche ed integrazioni;

• il regolamento (CE) N. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento  (CE) n.  1083/2006 del Consiglio recante di-sposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regiona-le, e successive modifiche ed integrazioni;

• il regolamento UE n.  651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 pubblicato sulla GUUE l. 187 del 26 giu-gno 2014 , che dichiara alcune categorie di aiuti compati-bili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (artt. da 1 a 12 e art. 18);

• il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» pubblicato sulla GUUE L 352 del 24 di-cembre 2013 e in particolare gli artt. 1 (Campo di applica-zione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo);

• la legge regionale 19 febbraio 2014, n.  11 «Impresa Lom-bardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività» (BURL Supplemento n. 8 del 20 febbraio 2014);

Visti altresì:

• il Programma Operativo Regionale FESR 2007/2013 della Regione Lombardia, approvato con decisione della Com-missione Europea C(2007) 3784 del 1 agosto 2007, e suc-cessive modificazioni ed integrazioni;

• la d.g.r n. 7100 del 18 aprile 2008 avente ad oggetto «Orga-nizzazione dell’Autorità di gestione del Programma Operati-vo Regionale Competitività 2007- 2013 – Obiettivo competi-tività e occupazione – FESR»;

• la d.g.r n. 8298 del 29 ottobre 2008 «Programma Operativo Competitività Regionale e occupazione FESR 2007/2013. Li-nee guida di attuazione – Primo provvedimento» e succes-sive modificazioni ed integrazioni;

Richiamata in particolare la d.g.r. n. 3619 del 21 maggio 2015 «Integrazioni alle linee guida di attuazione dell’Asse 1 del POR FESR 2007-2013. Introduzione dell’Azione G - «Sostegno all’inno-vazione delle imprese» della linea di intervento 1.1.2.1;

Visto il decreto 4877 del 12 giugno 2015 di approvazione del bando per la concessione di incentivi a sostegno dell’innovazio-ne delle imprese e le linee guida di rendicontazione delle spese, con dotazione finanziaria di € 1.500.000, che prevede l’erogazio-ne di un contributo a fondo perduto con un’intensità fino all’80% delle spese ammissibili, nel limite di euro 50.000,00, ad imprese singole definite MPMI ai sensi del reg. 651/2014 sulla base della presentazione e valutazione di un progetto;

Dato atto che: − con d.g.r. n. 3780 del 3 luglio 2015 la Giunta regionale ha stabilito di incrementare di 1.800.000,00 euro la dotazione finanziaria dell’Azione G della Linea di Intervento 1.1.2.1 As-se 1 del POR FESR 2007-2013, di cui alla d.g.r. n. 3619 del 21 maggio 2015, a valere sulle risorse del capitolo 7131 del bilancio regionale 2015 e ha autorizzato il dirigente della struttura «Asse 1 del Por Competitività Economia della Co-

noscenza e Reti di Impresa» ad assumere successivi prov-vedimenti per finanziare progetti ammessi al contributo;

− con i decreti n. 5710 del 7 luglio 2015 e n. 7642 del 22 set-tembre 2015, n. 8142 del 6 ottobre 2015 e n. 8434 del 14 ot-tobre 2015 il dirigente della struttura «Asse 1 del Por Com-petitività Economia della Conoscenza e Reti di Impresa» ha incrementato la dotazione finanziaria dell’Azione G por-tando la stessa complessivamente a € 4.806.361,12;

Dato atto che: − l’art. 8 del bando per la concessione di incentivi a soste-gno dell’innovazione delle imprese (decreto 4877 del 12 giugno 2015) ha previsto l’apertura di uno sportello, a par-tire dalle ore 10,00 del 18 giugno 2015, con valutazione dei progetti secondo l’ordine cronologico di protocollazione delle domande di contributo presentate sulla piattaforma GEFO;

Considerato che, per l’elevato numero di domande pervenu-te, con il decreto 5234 del 23 giugno 2015 è stata disposta la so-spensione temporanea, dalle ore 10.00 del 24 giugno 2015 alle ore 10.00 del 20 luglio 2015, dello sportello del bando per la con-cessione di incentivi a sostegno dell’innovazione delle imprese (decreto 4877/2015);

Preso atto che, con il decreto n. 5961 del 15 luglio 2015 è sta-ta disposta la riapertura dello sportello dalle ore 10 del 20 lu-glio alle ore 10 del 21 luglio 2015 per permettere alle imprese di presentare ulteriori progetti, in ogni caso fino al raggiungimento massimo di ulteriori 30 domande rispetto a quelle pervenute al momento della sospensione temporanea dello sportello;

Dato atto che ai sensi dell’art. 9 del citato bando è stato co-stituito con decreto n. 6318 del 27 luglio 2015 presso la direzio-ne generale attività produttive, ricerca e innovazione apposito gruppo di valutazione (GdV) che si è avvalso del supporto per la valutazione di merito dei progetti di Finlombarda s.p.a. nell’ambito dell’incarico di assistenza tecnica conferito con de-creto n. 6479 del 30 luglio 2015;

Rilevato che il bando sopra richiamato prevede all’art. 9 «Istruttoria e valutazione dei progetti» che il punteggio minimo previsto per l’ammissibilità al contributo dei progetti presentati sia pari o superiore a 60/100;

Dato atto:

• che alla data di sospensione dello sportello il 24 giugno 2015, disposta con decreto 5234/2015, risultavano pervenu-te e regolarmente protocollate n. 119 domande;

• che alla data di riapertura dello sportello il 20 luglio 2015, disposta con decreto 5961/2105 sono pervenute e regolar-mente protocollate ulteriori 30 domande;

Preso atto che con i decreti n 6674 del 5 agosto 2015, n. 7775 del 25 settembre 2015 e n. 8142 del 6 ottobre 2015, sulla base dell’esame delle prime 135 domande pervenute (di cui 119 rela-tive alla prima apertura dello sportello e 16 alla seconda aper-tura dello sportello) sono stati approvati gli elenchi delle do-mande ammesse e non ammesse al contributo con il seguente esito:

• n. 2 domande non ammesse formalmente

• n. 90 domande ammesse al finanziamento per un contri-buto concesso di € 4.306.361,12 relative ad un costo dei progetti pari a € 6.064.355,32

• n. 43 domande non ammesse al finanziamentoDato atto che, a seguito dell’attività inerente l’istruttoria for-

male svolta dalla competente «Struttura Asse 1 del Por Compe-titivita’ Economia della Conoscenza e Reti di Impresa» e relativa ad ultime 14 domande presentate e regolarmente protocollate (sulle 30 relative alla seconda apertura dello sportello), tutte le 14 domande risultano formalmente ammissibili, come indicato nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Dato atto che il gruppo di valutazione si è riunito il 23 ottobre 2015 per le valutazioni di merito della quarta tranche inerente 14 progetti ammessi formalmente e che in tale sede è stato predi-sposto l’ elenco delle 10 domande ammesse al contributo (All. 2), l’elenco delle 4 domande non ammesse al contributo per non aver raggiunto il punteggio minimo nella valutazione di me-rito di 60 punti (All. 3);

Rilevato che la quarta tranche di 10 domande ammes-se al contributo comporta investimenti attivati pari ad euro €  719.930,80 e un contributo richiesto pari a € 490.000,00;

Ritenuto inoltre di approvare, ai sensi dell’art. 9 del bando, a seguito delle istruttorie formali svolte sulla quarta tranche delle

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

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domande pervenute, i seguenti elenchi, che sono parte inte-grante del presente atto:

− elenco delle domande ammesse formalmente (allegato 1)

− elenco delle domande ammesse al contributo con la va-lutazione di merito ed i punteggi assegnati (allegato 2)

− elenco delle domande non ammesse al contributo per valutazione inferiore a 60/100 con i relativi punteggi (alle-gato 3)

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della X Legislatura e in particolare;

• la d.g.r. 3187 del 26 febbraio 2015 con la quale il dott. Er-manno Boccalari è stato nominato dirigente della struttura «Asse 1 POR Competitività, economia della conoscenza e reti d’impresa», direzione generale attività produttive ricerca e innovazione;

• il d.d.u.o. n. 2445 del 27 marzo 2015 con il quale il direttore generale della direzione generale attività produttive ricerca e innovazione nomina il dott. Ermanno Boccalari respon-sabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della cono-scenza» del Programma Operativo Competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rien-tra nell’ambito di applicazione dell’art.3 della legge 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari) e attestato che contestualmen-te all’adozione del presente provvedimento si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.Lgs.33/2013.

DECRETA1. di approvare l’elenco delle ulteriori 14 domande ammesse

formalmente di cui all’allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di approvare l’elenco delle ulteriori 10 domande ammesse al contributo con la valutazione di merito, i punteggi assegnati e il contributo concesso come indicato nell’allegato 2 parte inte-grante e sostanziale del presente atto;

3. di approvare l’elenco delle ulteriori 4 domande non am-messe al contributo per valutazione inferiore a 60/100 con i rela-tivi punteggi indicati nell’allegato 3 parte integrante e sostanzia-le del presente atto;

4. di stabilire che la spesa relativa alle agevolazioni conces-se con il presente provvedimento, pari ad euro 490.000,00, trova copertura con le risorse del bilancio regionale 2015 disponibili al capitolo 7131;

5. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento integralmente:

• nel BURL;

• nel sito della Programmazione Comunitaria 2007-2013;

• nel sito della dg apri www.attivitaproduttive.regione.lom-bardia.it

6. di attestare che il presente provvedimento è soggetto alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013.

Il dirigente Ermanno Boccalari

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 36 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 1

Bando per la concessione di incentivi a sostegno dell’innovazione di prodotto, di processo e organizzativa delle imprese - Asse 1 POR FESR 2007-2013 - Linea di intervento 1.1.2.1 - AZIONE “G” – Sostegno all’innovazione delle imprese”

ELENCO DELLE DOMANDE AMMESSE FORMALMENTE - QUARTA TRANCHE

N ID PROGETTO

N° Protocollo DATA PROTOCOLLO RAGIONE SOCIALE ESITO ISTR.FORMALE

1 61804094 R1.2015.0026779 20/07/2015 : 10.15.05 EFFETTO CINEMA S.R.L. Ammissibile

2 61804113 R1.2015.0026780 20/07/2015 : 10.15.08 LABORATORIO CREATIVO GEPPETTO SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATASEMPLIFICATA Ammissibile

3 61803996 R1.2015.0026781 20/07/2015 : 10.15.18 SIC SERVIZI INTEGRATI & CONSULENZE SRL Ammissibile

4 61804132 R1.2015.0026782 20/07/2015 : 10.15.31 PARCO TECNOLOGICO PADANO S.R.L. - SOCIO UNICO Ammissibile

5 61804039 R1.2015.0026783 20/07/2015 : 10.15.45 MEDITEL S.R.L. Ammissibile

6 60381765 R1.2015.0026784 20/07/2015 : 10.15.55 ID&A S.R.L. Ammissibile

7 60195657 R1.2015.0026785 20/07/2015 : 10.15.57 SCARPA & COLOMBO S.R.L. Ammissibile

8 61804011 R1.2015.0026786 20/07/2015 : 10.16.05 E-NOVIA S.R.L. Ammissibile

9 60413761 R1.2015.0026788 20/07/2015 : 10.16.26 Enevol s.r.l. Ammissibile

10 61804019 R1.2015.0026789 20/07/2015 : 10.16.36 ALLIANCE SOFTWARE S.R.L. Ammissibile

11 61804144 R1.2015.0026790 20/07/2015 : 10.16.45 SECOOP - IMPRESA SOCIALE - SOCIETA’ COO-PERATIVA SOCIALE ONLUS Ammissibile

12 61804017 R1.2015.0026791 20/07/2015 : 10.17.11 I3 SOLEVO SRL - UNIPERSONALE Ammissibile

13 61804045 R1.2015.0026792 20/07/2015 : 10.17.12 “C.R.G. SOCIETA’ PER AZIONI” IN FORMA ABBRE-VIATA “C.R.G. S.P.A.” Ammissibile

14 61804126 R1.2015.0026793 20/07/2015 : 10.17.30 F.LLI MINARDI S.R.L. Ammissibile

——— • ———

Page 37: Avviso Dote Unica Lavoro - Finanziamento Fascia 4 (pag. 30)

Bollettino Ufficiale – 37 –

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

ALLEGATO 2

Bando per la concessione di incentivi a sostegno dell’innovazione di prodotto, di processo e organizzativa delle imprese - Asse 1 POR FESR 2007-2013 - Linea di intervento 1.1.2.1 - AZIONE “G” – Sostegno all’innovazione delle imprese”

ELENCO DELLE DOMANDE AMMESSE AL CONTRIBUTO CON VALUTAZIONE SUPERIORE A 60/100, I RELATIVI PUNTEGGI E IL CONTRIBUTO CONCESSO - QUARTA TRANCHE

CRITERI DI VALUTAZIONE ESITI FINALI COSTI PROGETTO

NID

PROGETTON° Protocollo

DATA PROTOCOLLO

RAGIONE SOCIALE

A. Qualità proget-tuale dell’o-pera-zione (30

Punti)

B1. Raf-forza-mento della com-peti-tività

dell’im-presa (15

Punti)

B2. Rile-

vanza del

proget-to in

relazio-ne alla filiera

produt-tiva (5

Punti)

TOTALE CRITE-RIO B

C. Grado di inno-vatività

del proget-

to (15

Punti)

D1. Ca-pacità

tec-nica

dell’im-presa propo-nente (10

Punti)

D2. Ca-pacità gestio-nale, finan-

ziaria e patri-mo-niale (10

Punti)

TOTALE CRITE-RIO D

E1. Soste-nibilità

am-bienta-le, (10 Punti)

E2. Presenza di siste-

mi di gestione ambien-tale cer-tificati

(EMAS/ISO

14.001) (5 Punti)

TOTALE CRITE-RIO E

PUN-TEGGIO TOTALE

AMMISSI-BILITA’ AL CONTRI-

BUTO

INVESTIMEN-TO TOTALE

CONTRI-BUTO

RICHIESTO

INVESTI-MENTO

AMMESSO

CONTRI-BUTO

CONCESSO

1 61804132 R1.2015.0026782 20 Luglio 2015

PARCO TEC-NOLOGICO PADANO S.R.L. - SO-CIO UNICO

25 10 5 15 10 10 10 20 0 0 0 70 SI € 62.500,00 € 50.000,00 € 62.500,00 € 50.000,00

2 61804039 R1.2015.0026783 20 Luglio 2015MEDITEL S.R.L.

30 10 5 15 10 10 7 17 3 0 3 75 SI € 66.000,00 € 50.000,00 € 66.000,00 € 50.000,00

3 60381765 R1.2015.0026784 20 Luglio 2015 ID&A S.R.L. 24 10 5 15 10 10 5 15 5 5 10 74 SI € 70.000,00 € 50.000,00 € 70.000,00 € 50.000,00

4 61804011 R1.2015.0026786 20 Luglio 2015E-NOVIA S.R.L.

30 5 5 10 10 10 7 17 0 0 0 67 SI € 70.530,80 € 50.000,00 € 70.530,80 € 50.000,00

5 60413761 R1.2015.0026788 20 Luglio 2015 Enevol s.r.l. 21 15 5 20 10 10 5 15 5 0 5 71 SI € 50.000,00 € 40.000,00 € 50.000,00 € 40.000,00

6 61804019 R1.2015.0026789 20 Luglio 2015ALLIANCE SOFTWARE S.R.L.

21 10 3 13 10 10 7 17 3 0 3 64 SI € 68.000,00 € 50.000,00 € 68.000,00 € 50.000,00

7 61804144 R1.2015.0026790 20 Luglio 2015

SECOOP - IMPRESA SOCIALE - SOCIETA’ COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

30 10 0 10 5 10 3 13 3 5 8 66 SI € 65.000,00 € 50.000,00 € 65.000,00 € 50.000,00

8 61804017 R1.2015.0026791 20 Luglio 2015I3 SOLEVO SRL - UNIPER-SONALE

21 10 3 13 10 10 7 17 3 0 3 64 SI € 77.400,00 € 50.000,00 € 77.400,00 € 50.000,00

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Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 38 – Bollettino Ufficiale

CRITERI DI VALUTAZIONE ESITI FINALI COSTI PROGETTO

NID

PROGETTON° Protocollo

DATA PROTOCOLLO

RAGIONE SOCIALE

A. Qualità proget-tuale dell’o-pera-zione (30

Punti)

B1. Raf-forza-mento della com-peti-tività

dell’im-presa (15

Punti)

B2. Rile-

vanza del

proget-to in

relazio-ne alla filiera

produt-tiva (5

Punti)

TOTALE CRITE-RIO B

C. Grado di inno-vatività

del proget-

to (15

Punti)

D1. Ca-pacità

tec-nica

dell’im-presa propo-nente (10

Punti)

D2. Ca-pacità gestio-nale, finan-

ziaria e patri-mo-niale (10

Punti)

TOTALE CRITE-RIO D

E1. Soste-nibilità

am-bienta-le, (10 Punti)

E2. Presenza di siste-

mi di gestione ambien-tale cer-tificati

(EMAS/ISO

14.001) (5 Punti)

TOTALE CRITE-RIO E

PUN-TEGGIO TOTALE

AMMISSI-BILITA’ AL CONTRI-

BUTO

INVESTIMEN-TO TOTALE

CONTRI-BUTO

RICHIESTO

INVESTI-MENTO

AMMESSO

CONTRI-BUTO

CONCESSO

9 61804045 R1.2015.0026792 20 Luglio 2015

“C.R.G. SOCIETA’ PER AZIONI” IN FORMA ABBREVIATA “C.R.G. S.P.A.”

30 10 3 13 5 10 7 17 5 0 5 70 SI € 120.500,00 € 50.000,00 € 120.500,00 € 50.000,00

10 61804126 R1.2015.0026793 20 Luglio 2015F.LLI MINAR-DI S.R.L.

27 10 0 10 10 10 5 15 3 0 3 65 SI € 70.000,00 € 50.000,00 € 70.000,00 € 50.000,00

TOTALE DOMANDE AMMESSE N. 10 € 719.930,80 € 490.000,00 € 719.930,80 € 490.000,00

——— • ———

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Bollettino Ufficiale – 39 –

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

ALLEGATO 3

Bando per la concessione di incentivi a sostegno dell’innovazione di prodotto, di processo e organizzativa delle imprese - Asse 1 POR FESR 2007-2013 - Linea di intervento 1.1.2.1 - AZIONE “G” – Sostegno all’innovazione delle imprese”

ELENCO DELLE DOMANDE NON AMMESSE AL CONTRIBUTO CON VALUTAZIONE SUPERIORE A 60/100, I RELATIVI PUNTEGGI E IL CONTRIBUTO CONCESSO - QUARTA TRANCHE

CRITERI DI VALUTAZIONE ESITI FINALI COSTI PROGETTO

NID

PROGETTON° Protocollo

DATA PROTOCOLLO

RAGIONE SOCIALE

A. Qualità proget-tuale dell’o-

perazio-ne (30 Punti)

B1. Raf-forza-mento della com-peti-tività

dell’im-presa (15

Punti)

B2. Rile-

vanza del

proget-to in

relazio-ne alla filiera

produt-tiva (5

Punti)

TOTALE CRITE-RIO B

C. Grado di inno-vatività

del proget-

to (15

Punti)

D1. Ca-pacità

tec-nica

dell’im-presa propo-nente (10

Punti)

D2. Ca-pacità gestio-nale, finan-

ziaria e patri-mo-niale (10

Punti)

TOTALE CRITE-RIO D

E1. Soste-nibilità

am-bienta-le, (10 Punti)

E2. Pre-senza di sistemi di gestione

am-bientale

certificati (EMAS/

ISO 14.001) (5

Punti)

TOTALE CRITE-RIO E

PUN-TEGGIO TOTALE

AMMIS-SIBILITA’ AL CON-TRIBUTO

INVESTIMEN-TO TOTALE

CONTRIBUTO RICHIESTO

INVESTI-MENTO

AMMESSO

CONTRI-BUTO

CONCES-SO

1 61804094 R1.2015.0026779 20 Luglio 2015EFFETTO CINE-MA S.R.L.

15 10 3 13 5 7 7 14 0 0 0 47 NO € 70.000,00 € 50.000,00 - -

2 61804113 R1.2015.0026780 20 Luglio 2015

LABORATORIO CREATIVO GEPPETTO SOCIETA’ A RE-SPONSABILITA’ LIMITATASEM-PLIFICATA

19 5 3 8 10 7 3 10 0 0 0 47 NO € 35.000,00 € 28.000,00 - -

3 61803996 R1.2015.0026781 20 Luglio 2015

SIC SERVIZI INTEGRATI & CONSULENZE SRL

16 5 5 10 5 10 3 13 3 0 3 47 NO € 62.500,00 € 50.000,00 - -

4 60195657 R1.2015.0026785 20 Luglio 2015SCARPA & COLOMBO S.R.L.

13 5 0 5 5 3 3 6 0 0 0 29 NO € 85.000,00 € 50.000,00 - -

TOTALE DOMANDE NON AMMESSE N. 4 € 252.500,00 € 178.000,00 - -

Page 40: Avviso Dote Unica Lavoro - Finanziamento Fascia 4 (pag. 30)

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 40 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 6 luglio 2015 - n. 5649Impegno di spesa di euro 62.000 a favore del comune di Verdellino (BG) per la prosecuzione delle operazioni di messa in sicurezza della falda contaminata da cromo esavalente nel sito della società CDS di Zoboli Renzo, ubicato in via Lisbona, 20, in comune di Verdellino (BG)

IL DIRIGENTE DELL’UNITA’ ORGANIZZATIVA ATTIVITA’ ESTRATTIVE, BONIFICHE E PIANIFICAZIONE RIFIUTI

Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., recante le norme in materia ambientale e, in particolare, il Titolo V, parte quarta;

Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e successive modifiche e integrazioni;

Vista la l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche» e s.m.i. ;

Vista la d.g.r. 20 giugno 2014, n.  1990, avente per oggetto: «Approvazione del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (P.R.G.R.) comprensivo di Piano regionale delle bonifiche (P.R.B.) e dei relativi documenti previsti dalla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e conseguente riordino degli atti amministra-tivi relativi alla pianificazione di rifiuti e bonifiche»;

Visto il r.r. 15 giugno 2012, n.  2 «Attuazione dell’art. 21 della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 – Disciplina dei servi-zi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche – relativamente alle procedure e ripristino ambientale dei siti inquinati»;

Vista la d.g.r. 30 maggio 2014, n.  1895, di programmazione economico - finanziaria 2014/2016 per la realizzazione degli in-terventi di bonifica ai sensi dell’art. 250 del d.lgs. 152/2006;

Vista la d.g.r. 7 novembre 2014, n. 2620, avente per oggetto «Realizzazione degli interventii di bonifica ai sensi dell’art. 250 del d.lgs. 3 aprile 2006.n. 152 - Modifica alla programmazione economico - finanziaria 2014/2016 (rif. d.g.r. 30 maggio 2014. n. 1895)

Richiamati i seguenti decreti: − d.d.u.o. n.  3767 del 6 maggio 2013, avente per oggetto: «Impegno di spesa di euro 40.000 a favore del comune di Verdellino per gli interventi di messa in sicurezza della falda contaminata da Cromo esavalente nel sito della società CDS di Zoboli Renzo, ubicato in Via Lisbona, 20, in comune di Verdellino»;

− d.d.u.o. n. 10503 del 15 novembre 2013, avente per ogget-to: «Impegno di spesa di euro 34.000 a favore del comune di Verdellino per la prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza della falda contaminata da Cromo esavalente nel sito della società CDS di Zoboli Renzo, ubicato in Via Lisbona, 20, in comune di Verdellino»;

− d.d.u.o. n. 1438 del 24 febbraio 2014 di impegno di spesa di di euro 140.000 a favore del comune di Verdellino per l’integrazione e la prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza della falda contaminata da Cromo esavalente nel sito CDS di Zoboli Renzo;

− d.d.u.o. n.  9012 del 1 ottobre 2014, avente per oggetto: «Impegno di spesa di euro 35.000 a favore del comune di Verdellino per la realizzazione delle indagini ambientali in-tegrative nell’area dello stabilimento della società CDS di Zoboli Renzo, ubicato in Via Lisbona, 20, in comune di Ver-dellino in applicazione a quanto previsto dal r.r. 2/2012 di cui all’art. 21 della l.r. 26/2003»;

Dato atto che durante i lavori del tavolo tecnico del 17 marzo 2015 si è concordato sulla necessità della prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza della falda contaminata sull’a-rea artigianale CDS, a tutela e garanzia della salute pubblica e dell’ambiente;

Vista l’istanza del Comune di Verdellino, acquisita agli atti con prot. n. 19764 del 21 aprile 2015, con la quale l’amministrazione comunale ha chiesto alla Regione Lombardia un finanziamento di euro 62.000 per il proseguimento delle operazioni di iniezio-ne di miscela detossificante nella falda contaminata da Cromo esavalente, nell’area sottostante lo stabilimento CDS di Zoboli, fino al 31 dicembre 2015;

Vista altresì la comunicazione del Comune di Verdellino, ac-quisita agli atti con prot. n. 30091 del 17 giugno 2015, con la quale segnalava che in data 8 giugno erano terminate le inie-zioni di miscela detossificante;

Preso atto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 126 del 10 agosto 2014, correttivo del decreto legislativo 118 del 23 giugno 2011, ed in particolare del principio contabile appli-cato concernente la contabilità finanziaria che prescrive:

a) il criterio di registrazione delle operazioni di accertamento e di impegno con le quali vengono imputate agli esercizi finanziari le entrate e le spese derivanti da obbligazioni giu-ridicamente perfezionate (attive e passive);

b) il criterio di registrazione degli incassi e dei pagamenti, che devono essere imputati agli esercizi in cui il tesoriere ha ef-fettuato l’operazione.

Riscontrato che tali disposizioni si esauriscono nella defini-zione del principio della competenza finanziaria potenziato secondo il quale, le obbligazioni giuridiche perfezionate so-no registrate nelle scritture contabili al momento della nascita dell’obbligazione, imputandole all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza. La scadenza dell’obbligazione è il momento in cui l’obbligazione diventa esigibile. La consolidata giurispru-denza della Corte di Cassazione definisce come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l’adempimento. Non si dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il diritto di credito.

Attestata, da parte del dirigente che sottoscrive il presente at-to, la perfetta rispondenza alle indicazioni contenute nel richia-mato principio della competenza finanziaria potenziato, delle obbligazioni giuridiche assunte con il presente atto, la cui esigi-bilità è accertata nell’esercizio finanziario 2015;

Ritenuto, per i motivi sopra indicati, di impegnare a favore del comune di Verdellino il contributo di euro 62.000 a valere sul ca-pitolo n. 9.01.203.8362 del bilancio 2015, che presenta la suffi-ciente capienza, per la prosecuzione delle operazioni di messa in sicurezza della falda contaminata da cromo esavalente nel sito della società CDS di Zoboli;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-menti organizzativi della X Legislatura;

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia-bilità dei flussi finanziari);

Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le com-petenze dell’u.o. individuata dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 (ovvero altro provvedimento organizzativo successivo) e dal de-creto del segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013;

DECRETA1. di impegnare l’importo complessivo di euro 62.000,00 a fa-

vore di Comune di Verdellino (cod. 10236), imputato al capitolo di spesa 9.01.203.8362 dell’esercizio finanziario 2015, attestando la relativa esigibilità della obbligazione nel relativo esercizio di imputazione, ai fini della copertura delle spese necessarie per la prosecuzione delle operazioni di messa in sicurezza della falda contaminata da cromo esavalente nel sito della società CDS di Zoboli;

2. di dare atto, ai sensi della l.r. n. 34/1978 e sue modifiche e integrazioni, che l’obbligazione assunta con il presente atto ha scadenza alla data del 31 dicembre 2015;

3. di procedere ad erogare con successive note di liquidazio-ne il contributo di euro 62.000 al beneficiario, sulla scorta della presentazione da parte del responsabile del procedimento del Comune di Verdellino, delle spese effettivamente sostenute e giustificate da fatture o da documenti contabili di valore proba-torio equivalente;

4. di stabilire, nel principio della ottimizzazione delle risorse fi-nanziarie, che l’ente beneficiario comunichi alla Regione i flus-si di cassa su base trimestrale previsti per la quota oggetto del contributo regionale;

5. di stabilire che l’ente beneficiario è tenuto a compilare si-stematicamente il file «QE.xls», fornito dall’ente erogatore, ripor-tando i crediti vantati e a trasmetterlo agli uffici preposti alla istruttoria tecnico - amministrativa e contabile alla casella di posta elettronica certificata: [email protected], nonché alla predisposizione dei moduli per le dichiarazioni intermedie delle spese sostenute, debitamente compilati dal re-sponsabile del procedimento;

Page 41: Avviso Dote Unica Lavoro - Finanziamento Fascia 4 (pag. 30)

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 45 - Mercoledì 04 novembre 2015

– 41 –

6. di trasmettere copia del presente atto al Comune di Verdel-lino, che dovrà garantire l’informazione e un adeguato livello di pubblicità degli interventi, nel rispetto dei principio di trasparen-za ed economicità;

7. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia;

8. di trasmettere copia del presente atto alla Provincia di Ber-gamo, all’A.R.P.A. e alla ASL competente territorialmente;

9. di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 del-la legge n. 241/1990, avverso il presente provvedimento potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Ammi-nistrativo Regionale della Lombardia, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso, ovvero po-trà essere proposto ricorso straordinario al presidente della re-pubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso;

10. di dichiarare ai sensi del d.lgs. 118/2011, che le somme impegnate e non liquidate con il presente atto saranno succes-sivamente liquidate nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato di cui al d.p.c.m. del 28 dicembre 2011, con le modalità previste per le singole tipologie di spesa.

11. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d. lgs. 33/2013.

Il dirigente della u.o.Angelo Elefanti