AVVIAMENTO ALLA PRATICA MUSICALE

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AVVIAMENTO ALLA PRATICA MUSICALE Per imparare a suonare è necessario: 1. avere uno strumento 2. riuscire a riconoscere le note. Strumenti proposti nelle classi dell’Istituto Comprensivo Luca Balsofiore di Forio d’Ischia: - flauto dolce soprano in DO - tastiera portatile polifonica. IL FLAUTO DOLCE SOPRANO Il flauto dolce soprano in DO è uno strumento a fiato (significa che il suono è prodotto dal nostro fiato che deve essere immesso in un tubo sonoro). Come si suona? Il flauto dolce si suona soffiando “dolcemente” all’interno di esso. Ogni emissione (soprattutto i primi tempi) deve essere accompagnata da un leggero colpetto di lingua alla base del flauto (come se volessimo dire “DU”). La mano sinistra chiude i primi tre fori e il portavoce (cosiddetto il foro posto al di sotto dell’imboccatura che dovrà essere chiuso sempre con il pollice). Avremo pertanto le seguenti note: CON LA SOLA MANO SINISTRA (posta nella parte superiore del flauto, vicino all’imboccatura) - SI , corrispondente alla nota segnata sulla TERZA LINEA in chiave di SOL (mano sinistra: indice + portavoce) - LA , corrispondente alla nota segnata nel SECONDO SPAZIO in chiave di SOL (mano sinistra: indice + medio + portavoce) - SOL , corrispondente alla nota segnata sulla SECONDA LINEA in chiave di SOL (mano sinistra: indice + medio + anulare + portavoce) - DO , corrispondente alla nota segnata nel TERZO SPAZIO in chiave di SOL (mano sinistra: medio + portavoce) - RE , corrispondente alla nota segnata sulla QUARTA LINEA in chiave di SOL (mano sinistra: medio SENZA portavoce). CON ENTRAMBE LE MANI (SINISTRA + DESTRA) - FA , corrispondente alla nota segnata nel PRIMO SPAZIO in chiave di SOL (MANO DESTRA: indice + MANO SINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce) - MI , corrispondente alla nota segnata sulla PRIMA LINEA in chiave di SOL (MANO DESTRA: indice + medio + MANO SINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce) - RE , corrispondente alla nota segnata AL DI SOTTO DELLA PRIMA LINEA in chiave di SOL (MANO DESTRA: indice + medio + anulare + MANO SINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce) - DO , corrispondente alla nota segnata AL DI SOTTO DEL PENTAGRAMMA CON UNA PICCOLA LINEA CHE SPEZZA LA NOTA IN DUE PARTI in chiave di SOL (MANO DESTRA: indice + medio + anulare + mignolo + MANO SINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce). Ricorda che tutte le dita vengono utilizzate per chiudere/otturare i fori tranne il mignolo della mano sinistra e il pollice della mano destra (che è utilizzato per sostenere il flauto). Altre note saranno spiegate successivamente. Ricorda che quando si sentono suoni brutti o fischi occorre: - controllare la produzione del suono, ovvero immettere il fiato in modo dolcissimo, delicatamente; - verificare che i fori siano chiusi completamente (per tale motivo, soprattutto all’inizio, è consigliabile guardarsi allo specchio). RICORDA CHE OGNI DITO HA IL SUO FORO, OGNI FORO HA IL SUO DITO 1

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AVVIAMENTO ALLA PRATICA MUSICALEPer imparare a suonare è necessario:

1. avere uno strumento2. riuscire a riconoscere le note.

Strumenti proposti nelle classi dell’Istituto Comprensivo Luca Balsofiore di Forio d’Ischia:- flauto dolce soprano in DO- tastiera portatile polifonica.

IL FLAUTO DOLCE SOPRANO

Il flauto dolce soprano in DO è uno strumento a fiato (significa che il suono è prodotto dal nostro fiato che deve essereimmesso in un tubo sonoro).Come si suona?Il flauto dolce si suona soffiando “dolcemente” all’interno di esso. Ogni emissione (soprattutto i primi tempi) deveessere accompagnata da un leggero colpetto di lingua alla base del flauto (come se volessimo dire “DU”). La manosinistra chiude i primi tre fori e il portavoce (cosiddetto il foro posto al di sotto dell’imboccatura che dovrà esserechiuso sempre con il pollice).Avremo pertanto le seguenti note:CON LA SOLA MANO SINISTRA (posta nella parte superiore del flauto, vicino all’imboccatura)- SI, corrispondente alla nota segnata sulla TERZA LINEA in chiave di SOL (mano sinistra: indice + portavoce)- LA, corrispondente alla nota segnata nel SECONDO SPAZIO in chiave di SOL (mano sinistra: indice + medio +portavoce)- SOL, corrispondente alla nota segnata sulla SECONDA LINEA in chiave di SOL (mano sinistra: indice + medio +anulare + portavoce)- DO, corrispondente alla nota segnata nel TERZO SPAZIO in chiave di SOL (mano sinistra: medio + portavoce)- RE, corrispondente alla nota segnata sulla QUARTA LINEA in chiave di SOL (mano sinistra: medio SENZAportavoce).CON ENTRAMBE LE MANI (SINISTRA + DESTRA)- FA, corrispondente alla nota segnata nel PRIMO SPAZIO in chiave di SOL (MANO DESTRA: indice + MANOSINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce)- MI, corrispondente alla nota segnata sulla PRIMA LINEA in chiave di SOL (MANO DESTRA: indice + medio +MANO SINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce)- RE, corrispondente alla nota segnata AL DI SOTTO DELLA PRIMA LINEA in chiave di SOL (MANO DESTRA:indice + medio + anulare + MANO SINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce)- DO, corrispondente alla nota segnata AL DI SOTTO DEL PENTAGRAMMA CON UNA PICCOLA LINEA CHESPEZZA LA NOTA IN DUE PARTI in chiave di SOL (MANO DESTRA: indice + medio + anulare + mignolo +MANO SINISTRA con l’indice + medio + anulare + portavoce).Ricorda che tutte le dita vengono utilizzate per chiudere/otturare i fori tranne il mignolo della mano sinistra e il pollicedella mano destra (che è utilizzato per sostenere il flauto).Altre note saranno spiegate successivamente.Ricorda che quando si sentono suoni brutti o fischi occorre:- controllare la produzione del suono, ovvero immettere il fiato in modo dolcissimo, delicatamente;- verificare che i fori siano chiusi completamente (per tale motivo, soprattutto all’inizio, è consigliabile guardarsi allospecchio).

RICORDA CHE OGNI DITO HA IL SUO FORO, OGNI FORO HA IL SUO DITO

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LA TASTIERA

La tastiera, molto simile al pianoforte, è uno strumento dotato di tasti bianchi e neri. Ogni tastocorrisponde ad una nota.A prima vista si vede che i tasti neri sono regolarmente organizzati a due e tre tasti che si ripetono inugual modo. Il tasto bianco che si trova davanti ad ogni gruppo di due tasti neri corrisponde alla prima nota,ossia alla nota “DO”. Il tasto bianco che invece si trova davanti ad ogni gruppo di tre tasti neri corrisponde alla quartanota, ossia alla nota “FA”. Le altre note, conoscendo la loro successione, si ricavano subito. Così dopo il tasto DO, si ha la notaRE, poi MI e così via. Verso sinistra vi sono suoni gravi (che sono suonati solitamente con la mano sinistra, in chiave diBASSO).Verso il centro e verso la destra vi sono suoni medi e acuti (che sono suonati solitamente con lamano destra, in chiave di VIOLINO o di SOL).Per suonare questo strumento le dita della mano devono essere leggermente arcuate, le unghiedevono essere corte (per evitare il loro ticchettio sui tasti), le spalle e le braccia devono essererilassate, i gomiti non devono essere né troppo lontano né troppo vicino al corpo. È necessario inoltre conoscere diteggiatura. Ogni spartito, infatti, porta delle indicazioni numericheche fanno riferimento alle dita da utilizzarsi per suonare.

POLLICE = 1INDICE = 2MEDIO = 3

ANULARE = 4MIGNOLO = 5

Il pollice della mano destra funge da CAPO POSIZIONE, ovvero indica dove porre la mano.Così, ad esempio, la I Posizione sta ad indicare che il pollice della MANO DESTRA deve essereposizionato sul tasto DO. Di conseguenza la nota DO si suona col pollice, la nota RE con l’indice,la nota MI con il medio e così via.La II Posizione sta ad indicare che il pollice della MANO DESTRA deve essere posizionato sultasto RE. Di conseguenza la nota RE si suona col pollice, la nota MI con l’indice e così via.La III Posizione sta ad indicare che il pollice della MANO DESTRA deve essere posizionato sultasto MI. Di conseguenza la nota MI si suona col pollice, la nota FA con l’indice e così via.

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Per leggere uno spartito musicale è necessario conoscere diversi elementi della notazione musicale: pentagramma, chiave, note, figure musicali.

Tutti i simboli musicali vengono segnati su un rigo speciale detto “Rigo musicale” o“Pentagramma”.

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IL PENTAGRAMMA (DAL GRECO “PENTA” = CINQUE, “GRAMMA” =LINEA) È L’INSIEME, O L’UNIONE, DI CINQUE LINEE ORIZZONTALI EQUATTRO SPAZI EQUIDISTANTI, CHE SI CONTANO DAL BASSO VERSOL’ALTO.

Esempio:

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Chiunque vede per la prima volta un pentagramma può averel’impressione di trovarsi davanti ad un grosso rebus che, come tutti i“giochetti matematici” richiede una chiave per essere risolto. E talesegno (la chiave) viene posto subito all’inizio di ogni rigo musicale.

(2)

LA CHIAVE È UN SEGNO GRAFICO CHE SERVE A DAREIL NOME E L’ALTEZZA ALLE NOTE.

Senza la chiave non si può leggere. Ogni nota, senza la chiave, potrebbeavere qualunque nome e qualsivoglia altezza.

Le chiavi, come le note, sono sette.

Ogni chiave utilizza un segno speciale ed ha una sua precisa posizione sulpentagramma. La posizione viene fissata anche da due puntini che seguonoimmediatamente il segno della chiave. L’unica chiave che può far a meno dei due puntini è la “CHIAVE DIVIOLINO”, il sistema di lettura più utilizzato e che viene utilizzato anchea livello scolastico.

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MODALITÀ DI LETTURA

Ponendo la chiave di violino sulla seconda linea del rigo musicale si leggeràsempre “SOL”.

Sapendo che le note sono “DO - RE - MI - FA - SOL - LA – SI”, si procedeordinatamente. Dopo SOL si hanno, dunque, le note “LA e SI”.Quindi dopo SOL (sulla seconda linea) si avrà LA (nel secondo spazio) e SI (sullaterza linea).

Per andare avanti, cioè dopo la nota “SI”, si ricominciano le note daccapo, cioè siriparte dalla nota “DO”.

Avremo allora:- nel terzo spazio DO;- sulla quarta linea RE;- nel quarto spazio MI;- sulla quinta linea FA.

E per il momento ci fermiamo alla nota segnata sulla quinta linea.

Per trovare le posizioni delle note precedenti il “SOL”, ricordando sempre laformuletta delle note (DO - RE - MI - FA - SOL - LA - SI) sarà sufficiente ricordarsidelle note che precedono (prima del “SOL” abbiamo, infatti, “FA - MI - RE – DO”).Quindi prima della nota “SOL”, si avrà:

- nel primo spazio FA;- sulla prima linea MI.

Da come si comprende abbiamo le note disposte sul pentagramma nell’ordine: Linea- Spazio - Linea - Spazio - Linea - Spazio - ecc.

(Quindi si alternano le posizioni: una volta linea, una volta spazio).

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LE FIGURE MUSICALI

Con la chiave, le note e la loro posizione sul pentagramma, si può stabilire l’altezza del suono. Con levarie figure musicali si stabiliscono anche le durate di suoni e di pause. Non bisogna dimenticare, infatti,che un brano musicale può avere anche dei momenti di attesa, di silenzio. Ogni figura di suono ha una suacorrispondente figura di silenzio. Ad ogni figura (di suono o di silenzio) viene dato un nome ben preciso ed un valore convenzionale indicatocon una frazione (che occorre ben memorizzare).

LE FIGURE MUSICALI SONO SEGNI GRAFICI CHE INDICANO LA DURATA DEL SUONO E DELSILENZIO. LE FIGURE DI SILENZIO SONO DETTE ANCHE “PAUSE”.

Nella nostra vita per misurare la durata di un evento si usa come unità di misura il minuto, suddivisibile insecondi e decimi di secondi.In musica, per valutare con esattezza la durata di un suono o di un silenzio, si utilizza come unità di misurail quarto con i suoi multipli e sottomultipli. La figura che indica il quarto è detta “semiminima” e si disegna con un cerchietto nero ed un gambo.In altre parole la durata del suono e del silenzio in musica non viene misurata in secondi o minuti ma inbattiti o movimenti (che saranno compiuti con la mano). Per tale motivo si suol dire che la durata non è“assoluta” ma “relativa” (significa che una figura non avrà la stessa durata in secondi in ognicomposizione, ma dipenderà dall’andamento musicale, dai movimenti, e così via).

LE FIGURE MUSICALI, COME LE NOTE E LE CHIAVI, SONO SETTE E SONO:

1. semibreve o intero: vale 4/4, cioè quattro movimenti o battiti;

2. minima o metà: vale 2/4, cioè due movimenti o battiti e quindi occorrono due minime per formareuna semibreve o intero;

3. semiminima o quarto: vale 1/4, cioè un movimento o battito, ovvero la quarta parte dell’intero equindi occorrono quattro semiminime per formare una semibreve o intero;

4. croma o ottavo: vale 1/8, cioè l’ottava parte dell’intero, ossia mezzo movimento o battito e quindioccorrono due crome per formare un movimento o battito, quattro per formare una minima edovviamente otto per avere una semibreve o intero;

5. semicroma o sedicesimo: vale 1/16, cioè la sedicesima parte dell’intero e quindi occorrono duesemicrome per formare una croma, quattro per formare una semiminima (cioè un movimento obattito), otto per formare una minima ed ovviamente sedici per formare una semibreve o intero;

6. biscroma o trentaduesimo: vale 1/32, cioè la trentaduesima parte dell’intero e quindi occorronodue biscrome per formare una semicroma, quattro per formare una croma ed otto per formare unasemiminima (cioè un movimento o battito), sedici per formare una minima ed ovviamentetrentadue per avere una semibreve o intero;

7. semibiscroma o sessantaquattresimo: vale 1/64, cioè la sessantaquattresima parte dell’intero equindi occorrono due semibiscrome per formare una biscroma, quattro per formare unasemicroma, otto semibiscrome per formare una croma, sedici semibiscrome per formare unasemiminima o movimento o battito, trentadue semibiscrome per formare una minima o metà edovviamente sessantaquattro semibiscrome per formare una semibreve o intero.

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Le pause hanno un ruolo molto importante: creano l’attesa, la suspense. Come nel discorso verbale, anche in musica troviamo dei momenti di silenzio, “pause”, per dare maggiore varietà ed espressività al testo.

Bisogna porre molto attenzione alla pausa di semibreve e di minimache si somigliano: la pausa di semibreve è un rettangolino segnato sotto la quarta

linea e vale 4/4;

la pausa di minima è un rettangolino segnato sopra la terza lineae vale 2/4.

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RAPPORTI FRA LE FIGURE

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Esercizio n° 1* Copiare con la matita in modo preciso, sul quaderno pentagrammato, l’esempioLINEA/SPAZIO indicato a pag. 5 (scrivere cioè la parola “1° Spazio, 2° Spazio, ecc.” neirispettivi spazi o interlinee, e la parola “1^ Linea, 2^ Linea, ecc.” sulle rispettive linee).Ricopiare, successivamente, lo stesso con la penna nera.

Esercizio n° 2* Sostituire le parole scritte sulle linee e negli spazi dell’esercizio precedente concerchietti bianchi (preparazione alla grafia musicale).

Esercizio n° 3* Indicare sulla linea punteggiata se la nota è segnata sulla linea o nello spazioutilizzando le sigle “L per linea” e “S per spazio”, come nell’esempio:

Esercizio n° 4* Disegnare sul quaderno pentagrammato, dapprima con la matita e poi conla penna nera, i tre segni costituenti la chiave di violino. Successivamentedisegnare una pagina intera di “Chiave di Violino”. Questo esercizio devetendere a perfezionare la grafia della chiave. Quindi “ogni chiave deveessere più precisa, più bella della precedente”.

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