Avventura - AGESCI · 2 Avventura 6/2001 ottobre SommarioAvventura 6/2001 D’ora in poi seguiremo...

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Anno XXVII n. 27 28 settembre 2001 - Settimanale Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 Taxe perçue - Tassa riscossa R o m a ( I t a l i a ) Avventura Avventura Accogliere i Lupi e le Cocci in Squadriglia Inserto: Avventura in montagna

Transcript of Avventura - AGESCI · 2 Avventura 6/2001 ottobre SommarioAvventura 6/2001 D’ora in poi seguiremo...

A n n o X X V I I � n . 22 7728 settembre 2001 - SettimanaleSpedizione in abbonamentopostale - 45% - art. 2 comma2 0 / b l e g g e 6 6 2 / 9 6 Taxe perçue - Tassa riscossaR o m a ( I t a l i a )

AvventuraAvventura Accogliere i Lupi e le Cocci in Squadriglia

Inserto: Avventura in montagna

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Avventura 6/2001Avventura 6/2001

ottobreSommarioAvventura 6/2001

33D’ora in poi seguiremo nuove tracce

Un po’ di esame di coscienza

Totem qui, Totem là...

Per giocare un ottimo campionato

Dove finisce la terra inizia l’avventura!

Un’impresa “accogliente”

SQUADRIGLIA IN RETE

COMBATTERE L’EFFETTO SERRA INSIEME SI PUÒ!

LETTERA ALL’ASSISTENTE

TEMPO DI JAMBOREE

TOPO DI MUSICOTECA

C’È POSTA PER VOI

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1100

1122DDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiillee:: Sergio GattiRReeddaattttoorree CCaappoo:: Andrea ProviniIInn rreeddaazziioonnee:: Sandro Naspi, Isabella Samà,Maria Antonietta Manca, Giorgio Cusma,Alessandro Testa, Don Pedro Olea, DamianoMarino, Don Tarcisio Beltrame, MauroBonomini, Don Giovanni Cigala, DavideTacchini, Maurizio Madonia, Francesco Neri,Antonio La Monica, Dario Fontanesca,Antonio Oggiano, Filomena Calzedda, CarloVolpe, Luciana Brentegani, Michele Gobbi,Franco Bianco, Annalisa De Russis, padreStefano Roze, Enrico RocchettiGGrraazziiee aa:: Francesca Bellucci, Stefano Garzaro,Francesco Chiulli, Laura Lamma

PPrrooggeettttoo ggrraaffiiccoo:: Giovanna MathisGGrraaffiiccaa:: Giovanna Mathis, Luigi MarchitelliDDiisseeggnnii:: Giovanna Mathis, Michele Gobbi,Giorgio CusmaFFoottoo:: Archivio Agesci, Carlo Volpe,Mauro Bonomini, Isabella Samà, MarioRebeschiniCCooppeerrttiinnaa:: montaggio di Giovanna Mathis

Per scrivere, inviare materiale, corrisponderecon AAvvvveennttuurraa ecco il recapito da riportareesattamente sulla busta: AAggeessccii -- RReeddaazziioonnee ddii AAvvvveennttuurraa PPiiaazzzzaa PPaassqquuaallee PPaaoollii 1188,, 0000118866 RROOMMAAssccoouutt..aavvvveennttuurraa@@lliibbeerroo..iittssccoouutt aavvvveennttuurraa@@aaggeessccii..iitt

AAvvvveennttuurraa oonn lliinnee:: wwwwww..aaggeessccii..iitt//aavvvveennttuurraa//WWeebbmmaasstteerr:: Emanuele Cesena

Manoscritti, disegni, fotografie, ecc. inviatialla redazione non vengono restituiti.Questo numero è stato mandato in stampa il 2288 sseetttteemmbbrree 22000011

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Avventura in montagna

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Un supplemento da inserire nell’albo tecnico

pubblicato su Avventura n. 3 del maggio scorso

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E lo sapete dove portano queste “nuove tracce”?Proprio alle vostre sedi! Sì, quei lupetti e quelle cocci-nelle che fino a qualche giorno fa erano i più grandidel branco e del cerchio si trovano oggi ad essere dei“piedi teneri”… Nel reparto troveranno un ambienteche non è loro familiare, altri ragazzi che non cono-scono bene, luoghi e situazioni a loro sconosciuti. Mapossiamo assicurarvi una cosa: entrano forse un po’timorosi, ma con l’entusiasmo e la certezza che leavventure del Reparto non li deluderanno!Quali allora le attenzioni per far vivere nel modomigliore questo periodo di “noviziato” all’interno delReparto? Sentiamo di suggerirvi alcune cose: qual-cosa che i vostri nuovi squadriglieri chie-dono a voi (soprattutto a voi Capi Squadriglia):• Esempio - guardando voi, il vostro modo di

essere in reparto e fuori, i “novizi” comincerannoad assaporare cosa è lo stile scout nel fare le cosein reparto, a casa, a scuola e dovunque essi si tro-veranno;

• Disponibilità - ad insegnare loro le tecniche e i“segreti” della vita di Squadriglia e di Reparto, aguidarli nell’avventura dalla prima uscita al campoestivo;

• Rispetto - per la loro storia che è fatta di spe-cialità e abilità acquisite all’interno delBranco/Cerchio che adesso possono diventare, colvostro aiuto, competenze utili alla vita di

Squadriglia;• Gioco - inteso come momento in cui tutti pos-

sono essere protagonisti perché il CapoSquadriglia ha spiegato, condiviso lo schema e uti-lizzato tutte le competenze dei propri squadriglieri,anche quelle dell’ultimo arrivato…

e qualcosa che vi invitiamo a chiedere loro:• Impegno – a mettere a disposizione le cose

imparate cacciando come lupetti e volando comecoccinelle;

• Voglia – di conoscere il reparto, le sue regole, inuovi amici ed i nuovi capi e di vivere assieme avoi un nuovo sentiero;

• Ascolto – per seguire i consigli delleguide/esploratori più esperti lungo il nuovo sentie-ro del reparto.

TTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaaTTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaa

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Avventura 6/2001Avventura 6/2001

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nuove tracce

Quei lupetti e quelle coccinelle che fino a qualche giorno fa eranoi più grandi del branco e del cerchiosi trovano oggi ad essere in repartodei “piedi teneri”… alcuni consigli dall’Akela e dall’Arkanda d’Italia

“ È molto bella la tua storia” disse Cerfoglio“È bella come la vostra” le rispose il Gabbiano, “ è bella come la storiadi ognuno che sceglie di vivere senza lasciarsi fermare dagli ostacoliche incontra…”.“… Perché sa che ne vale la pena per poter un domani aiutare quelliche vorranno fare il suo stesso cammino…” concluse Sibilla.A voi tutti buona caccia!

D’ora in poi seguiremo“Le stelle si fanno più rare”. Disse Fratel Bigio, fiutando il vento dell’alba.

“Dove faremo la nostra tana oggi? Perché d’ora in poi seguiremo nuove tracce”.

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TTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaaTTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaa

Leggi attentamente

NNeessssuunnoo èè ppaaddrroonnee ddeellllaa ssuuaa vviittaa (Assecondare o forzare la nostra natura? Eventualmente in quale misura?)

NNeessssuunnoo ppuuòò ddiissppoorrrree ddeellllaa vviittaa ddeeggllii aallttrrii(Sfruttare o collaborare? Servizio attivo o passivo?)

NNeessssuunnoo èè ppaaddrroonnee ddeell mmoonnddoo iinn ccuuii vviivviiaammoo(Cosa significa custodia e salvaguardia del creato?)

SSiiaammoo ttuuttttii ““hhaannddiiccaappppaattii””(ognuno per il suo personalissimo motivo ha difficoltà serie o banali da affrontare)

NNeessssuunnoo ppuuòò ffaarr aa mmeennoo ddeeggllii aallttrrii(tutti siamo carenti in molte cose)

SSiiaammoo ttuuttttii cciittttaaddiinnii ddeell mmoonnddoo mmaa ppuurr sseemmpprree ffoorreessttiieerrii (appena usciti dalle nostre famiglie o dai nostri gruppi abituali)

FFoorreessttiieerrii nneell tteemmppoo cchhee ppaassssaa(ogni momento di crescita significa farsi esploratori di una nuova giungla)

FFoorreessttiieerrii nneellllee vvaarriiee ccuullttuurree ddeell vviillllaaggggiioo gglloobbaallee (il mondo d’oggi ci mette in contatto con modi diversi di intendere la vita)

FFoorreessttiieerrii nneellllaa rriicceerrccaa ddii uunn ssiiggnniiffiiccaattoo ppeerr vviivveerree(chi ha la bussola per capire cosa farsene della vita?)

IIll SSiiggnnoorree GGeessùù èè llaa sstteellllaa ppoollaarree ppeerr ooggnnii ccrreeddeennttee(L’unico riferimento sicuro, l’esempio più vero di autenticità)

IIll VVaannggeelloo èè llaa bbuussssoollaa ppeerr oorriieennttaarree llaa nnoossttrraa vviittaa(la verità che, oltre tutti i soggettivismi, ci rende liberi)

DDII DD

OONNGGII

OO

Prima di leggere l’articolo compila il test. È un piccolo test d’ingresso per

affrontare il tema di oggi. Quale tema? Non ha un titolo preciso riguarda la vita

(personale e di comunità). Vogliamo provarci? È molto semplice, funziona così: ditese siete d’accordo con le affermazioni che seguono. Poi se ne può anche

discutere in squadriglia o in reparto.

Test

Rise

rvat

o al

Con

siglio

Cap

i:un po’ di esame di coscienza!

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

D’accordo Non d’accordo

La tua squadriglia, iltuo reparto

è accogliente?Realizza il test, leggil’articolo e discutine

in Consiglio Capi

DDi questi tempi, ci si domanda spesso: comesarà l’accoglienza dei prossimi lupetti o cocci-nelle che passano in reparto? Qualcuno

potrà pensare: domanda inutile! Le cose non si possonocambiare e chi non si adegua alle regole del repartovuol dire che non è adatto alla vita avventurosa e “sen-sazionale” della branca E/G. E poi, che peso! È ora che ilupetti coccinelle escano dal loro guscio protettivo ediventino autonomi. Il discorso, in generale, può essereaccettabile ma domandiamoci:1. 1. Di quali regole stiamo parlando? Della Legge Scout o

delle consuetudini delle varie squadriglie? Queste ulti-me sono state vagliate e misurate, consolidate dall’usonegli anni e apportatrici di benefici o si creano dianno in anno a seconda della fantasia (a volte perver-sa) e dell’autoritarismo dei Capi Squadriglia?

2. 2. In quanto tempo si può raggiungere l’autonomia?Non basta cambiare i simboli sull’uniforme per diven-tare un esploratore o una guida. Occorre un gruppodi persone già esperte della pista che accompagninocon pazienza, con dedizione e convinzione chi chiededi incamminarsi con loro.

La domanda iniziale può essere trasformata in tantealtre perché molte cose importanti si giocano attornoall’accoglienza dei nuovi arrivati. Ecco qualche esempio: ilreparto è educato all’attenzione e rispetto degli altri? -Quanti dei nuovi abbandoneranno per la poca attenzio-ne ricevuta o, peggio, per torti o umiliazioni subìte? - Ilreparto è proprietà dei Capi Squadriglia, dei Vice e dipochi altri o il ruolo di questi deve essere servizio afavore delle Squadriglie, del trapasso delle nozioni, dellapromozione del rispetto delle regole e della crescita ditutti gli individui? - A lungo andare resteranno i più pre-potenti a passare in noviziato?

Inoltre possiamo dire che dall’acco-glienza dei nuovi dipende il futuro ela sopravvivenza delle squadriglie edel reparto.Cosa dice la Parola di Dio al riguar-do? Certo la Bibbia non parla direparto ma ci parla di forestiero,orfano e vedove, le categorie deipiù poveri di quel tempo.Potete trovare nei brani dellaBibbia riportati in queste pagine latestimonianza di una fortissimaattenzione e disponibilità nei con-fronti di queste persone in situazio-ne di difficoltà. Questo è lo spiritocristiano: accorgersi di chi è “pove-ro” e farlo diventare la persona piùimportante della nostra vita.Fra queste categorie, certamen-te con caratteristiche meno

TTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaaTTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaa

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Avventura 6/2001Avventura 6/2001

Deuteronomio 24,19-22Quando� facendo la mietituranel tuo campo� vi avrai dimen�ticato qualche mannello� nontornerai indietro a prenderlo;sarà per il forestiero� per l’orfa�no e per la vedova� perché ilSignore tuo Dio ti benedica inogni lavoro delle tue mani�Quando bacchierai i tuoi ulivi�non tornerai indietro a ripassa�re i rami: saranno per il fore�stiero� per l’orfano e per lavedova� Quando vendemmie�rai la tua vigna� non torneraiindietro a racimolare: sarà peril forestiero� per l’orfano e perla vedova� Ti ricorderai che seistato schiavo nel paesed’Egitto; perciò ti comando difare questa cosa�

Esodo 22,20-27Non molesterai il forestiero né lo opprimerai� perché voisiete stati forestieri nel paese d’Egitto�Non maltratterai la vedova o l’orfano� Se tu lo maltratti�quando invocherà da me l’aiuto� io ascolterò il suo grido�la mia collera si accenderà e vi farò morire di spada: levostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani�Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo� all’indi�gente che sta con te� non ti comporterai con lui da usu�raio: voi non dovete imporgli alcun interesse�Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo� glielorenderai al tramonto del sole� perché è la sua sola coper�ta� è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsidormendo? Altrimenti� quando invocherà da me l’aiuto�io ascolterò il suo grido� perché io sono pietoso�Non bestemmierai Dio e non maledirai il principe deltuo popolo�

drammatiche, possiamo mettere anche i lupetti/coccinelle che passano inreparto. Sono forestieri in un mondo nuovo, un nuovo modo di affrontaree vivere lo scautismo.Se sono visti come quelli da far sgobbare al posto di tutti, quelli alle cui spalle diver-tirsi con scherzi più o meno cretini o con prese in giro più o meno offensive e umi-lianti, quelli a cui imporre violenze e vessazioni come ogni tanto purtroppo capita,non solo rimarranno forestieri, saranno anche vittime del razzismo di chi intende lasua autorità non come servizio, ma come possibilità di schiacciare gli altri sotto ilpeso della propria tracotanza ed ottusità. C’è da dire che se un Capo Squadriglia ècosì il suo Capo Reparto o è un inetto totale o, consapevolmente e quindi colpevol-mente, lascia fare, dimostrando…Se i nuovi arrivati, invece, sono attesi e ben accolti, aiutati a capire l’importanza cheognuno dia il suo contributo nel migliore dei modi, si sentiranno inseriti nella gran-de famiglia scout in modo più adulto rispetto al Branco o al Cerchio, crescerannonella personalità, forniranno al reparto con le loro capacità quelle competenze che,magari, mancavano. Ben presto perderanno l’insicurezza di stare in mezzo agli altriesploratori/guide. Se ci pensiamo, per un motivo o per l’altro, siamo tutti forestierinella vita (cfr. il test di questa pagina).Allora… non conviene essere solidali, cam-minare e affrontare insieme i momenti più difficili e impegnativi della vita per sco-prirne la sua, a volte nascosta, ma mai perduta bellezza?Gesù ci insegna la carità. Ha dato la sua vita perché noi non fossimo forestieri,estranei al Regno del Padre. Impariamo da Lui che la vita è dono e sostegnoreciproco. Questo messaggio, il Vangelo stesso, è stato tradotto in valori e con-cretizzato da B. - P. nella legge scout e nell’organizzazione della vita del reparto.Chi fa scelte contrarie a questi valori (accettazione degli altri, collaborazione,sostegno reciproco, servizio…) derivanti dalla volontà di Dio, anche se ha l’unifor-me, è un’altra cosa rispetto agli scout. Ricordiamoci piuttosto che si è scout sem-pre anche quando non si indossa l’uniforme. Le stesse considerazioni fin qui fattevalgono anche in classe, in famiglia con i fratelli, nel gruppo di amici. Non si èscout per stare bene insieme ma per migliorare il mondo: l’essere scout in modoautentico è un dono prezioso per l’umanità intera.

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TTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaaTTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaa

Deuteronomio 10,16-19

Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostranuca; perché il Signore vostro Dio è il Dio degli dei� il Signore dei signo�ri� il Dio grande� forte e terribile� che non usa parzialità e non accettaregali� rende giustizia all’orfano e alla vedova� ama il forestiero e gli dapane e vestito� Amate dunque il forestiero� poiché anche voi foste fore�stieri nel paese d’Egitto�

Deuteronomio 16,13 s

Celebrerai la festa delle capanne per sette giorni� quando raccoglierai il prodot�to della tua aia e del tuo torchio; gioirai in questa tua festa� tu� tuo figlio e tuafiglia� il tuo schiavo e la tua schiava e il levita� il forestiero� l’orfano e la vedovache saranno entro le tue città�

Matteo 25,31-40

Quando il Figlio dell’uomo verrànella sua gloria con tutti i suoi ange�li� si siederà sul trono della sua glo�ria� E saranno riunite davanti a luitutte le genti� ed egli separerà gli unidagli altri� come il pastore separa lepecore dai capri� e porrà le pecorealla sua destra e i capri alla sinistra�Allora il re dirà a quelli che stannoalla sua destra: Venite� benedetti delPadre mio� ricevete in eredità ilregno preparato per voi fin dallafondazione del mondo� Perché io hoavuto fame e mi avete dato da man�giare� ho avuto sete e mi avete datoda bere; ero forestiero e mi aveteospitato� nudo e mi avete vestito�malato e mi avete visitato� carceratoe siete venuti a trovarmi� Allora igiusti gli risponderanno: Signore�quando mai ti abbiamo veduto affa�mato e ti abbiamo dato da mangiare�assetato e ti abbiamo dato da bere?Quando ti abbiamo visto forestiero eti abbiamo ospitato� o nudo e tiabbiamo vestito? E quando ti abbia�mo visto ammalato o in carcere esiamo venuti a visitarti?Rispondendo� il re dirà loro: In veritàvi dico: ogni volta che avete fattoqueste cose a uno solo di questi mieifratelli più piccoli� l’avete fatto a me�

Salmo 94

Signore� calpestano il tuo popolo�opprimono la tua eredità�Uccidono la vedova e il forestiero�danno la morte agli orfani�Dicono: “Il Signore non vede�il Dio di Giacobbe non se ne cura”�Comprendete� insensati tra il popolo�stolti� quando diventerete saggi?Chi ha formato l’orecchio� forse nonsente?Chi ha plasmato l’occhio� forse nonguarda?Chi regge i popoli forse non castiga�lui che insegna all’uomo il sapere?Il Signore conosce i pensieri dell’uomo:non sono che un soffio�

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SSttoorriiaa ee ttrraaddiizziioonnii ssccoouuttSSttoorriiaa ee ttrraaddiizziioonnii ssccoouutt

Foresta amazzonica. Lo stregone invita il ragazzo aentrare nella grotta che sembra una bocca di giagua-ro, e gli spiega il senso della cerimonia: “Entrando lì, ècome se la bestia ti divorasse, ma dopo una lunganotte tornerai alla luce e sarai un adulto nella comu-nità dei cacciatori”. La mattina seguente lo stregonegli traccerà un tatuaggio sulla fronte e gli consegneràla cerbottana e le frecce.

Periferia di una grande città. Nello stretto sottopas-saggio della ferrovia, scuro e pieno di spazzatura, treragazzini spiegano a un altro più piccolo qual è laprova di coraggio da superare per essere accoltonella gang: dovrà entrare di nascosto di notte nell’o-bitorio, dove si svolgono le autopsie, e baciare i piedia un morto. Uno dei più grandi sarà lì a controllare.Fine giugno, campo estivo di reparto. Caterina èentrata soltanto a marzo, ma si è fatta accoglierebene in squadriglia. È ormai matura per la promessa.La sera, la caporeparto le consegna un foglietto conuna traccia per fare il punto sul suo sentiero passato,e per capire meglio che cosa fare nel prossimo cam-mino; le consiglia anche tre brevi letture che posso-no aiutarla a pensare. È una lunga notte di veglia, eCaterina dormirà da sola fuori dalla tenda, sotto unacoperta e sotto le stelle.

Tre modi diversi per diventare grandi, se non nelfisico, almeno nella testa.Tre modi simbolici perrappresentare la morte della vita passata – quelladell’infanzia – e l’ingresso nella vita adulta, connuove responsabilità personali. A seconda dellacomunità in cui si vive, responsabilità può voler direcose diverse: saper cacciare il giaguaro, saper difen-

dere senza paura la propria banda,oppure collaborare all’impresa direparto. A noi, questa volta, inte-ressa il terzo aspetto.Oltre alla promessa, le tappe, lespecialità, c’è un altro momentodi passaggio che segna un saltoverso la vita adulta: il totem.Per molte tribù primitive,il totem ero lo spiritodi un animale cheproteggeva lacomunità, il cuinome era segreto,conosciuto soltan-to dagli adulti. Chinon ha mai visto neiwestern il totem degliindiani, composto dasculture mostrillose dianimalacci uno ingroppa all’altro?La cerimonia dellapromessa, in repar-to, avviene in modipiù o meno diver-si, ma conosciutida tutti. Il totem

DDII SSTTEE

FFAANNOO

GGAARRZZ

AARROO

qui, Per molte tribù tribù primitive, il totem ero lo spirito di un animale che proteggeva la comunitàcomunità, il cui nome era segreto, conosciuto soltanto dagli adulti. E per gli scout?

TotemTotem

là…

scout, invece, non è descritto danessun manuale e non ha regolestabilite. Non è obbligatorioentrare nella famiglia totemica enon è un disonore non aver mairicevuto il totem.Quando si affronta la cerimo-nia? Per qualcuno la prima nottein tenda, oppure alla promessa,ma più spesso all’ingresso in altasquadriglia o poco prima dientrare in noviziato. È la famigliatotemica a stabilire il doppionome del nuovo entrato, com-posto da un animale che nericordi l’aspetto fisico e da unaqualità del carattere: ad esem-pio, Bisonte Mieloso per ilragazzone alto quasi due metrima sdolcinato come uno sci-roppo, o Pulce Martellante perla ragazzina con cui è meglionon attaccar bottone se si hafretta di scolare la pasta.La cerimonia è un modo scher-zoso per ricordare la prova dicoraggio del ragazzo che entra nella tribù: può esse-re un gioco di Kim, una veglia con travestimenti, unracconto mimato di caccia, una qualunque fantasiaespressiva. È un momento segreto della tribù (lezampe tenere non sono invitate).

Ma la totemizzazione non èmai una cretinata. Purtroppoinvece nello scautismo cisono alcuni scout e guide (eanche capi) dal cervello inpappa, che scambiano la ceri-monia per un momento dideficienza collettiva. C’è chicrede che assegnare il totemvoglia dire sottoporre ilnuovo entrato a prove fisica-mente dolorose, psicologica-mente umilianti, disumana-mente ributtanti (tipo far cor-rere il totemizzato nudo dinotte nel torrente gelato).Questi cervelli puzzosi testi-moniano la loro stupidità tra-sformando il totem in “nonni-smo”, cioè quella ripugnanteabitudine, in certe caserme, difar subire scherzi umilianti allereclute da parte dei soldatipiù vecchi, i “nonni” appunto.Ma “nonnismo” non fa rimacon scautismo; per di più, è

un’azione perseguita pure dal codice penale.Se mai vi capitasse di sentir raccontare di cerimoniedi totemizzazione che scivolano in queste scemenze,e o se vi accadesse di esserne vittima, non abbiatepaura di parlarne subito ai capi, agli assistenti, in qual-che modo agli adulti. Ci penseranno loro a spiegareagli ottusi di cranio che devono dare una ripulita alloro cervello, a spiegare cioè che i simboli delloscautismo (come il totem) ci aiutano a capire meglioi momenti più delicati della nostra vita, del nostrodiventare adulti.Il nome totemico scout, come nelle vere tribù, disolito è segreto, conoscibile soltanto da chi fa partedella stessa famiglia. Ma anche qui non bisogna esse-re troppo rigidi: scambiarsi il totem è un segno distima, di grande amicizia. Ed è forse per questo chealcune delle persone che scrivono su questo giorna-le si firmano con il nome totemico, anziché conquello della patente: un segno di affetto per i lettori“Avventura”.Qual è il mio totem? Mi dispiace, non posso dirvelo,non l’ho mai ricevuto.

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SSttoorriiaa ee ttrraaddiizziioonnii ssccoouuttSSttoorriiaa ee ttrraaddiizziioonnii ssccoouutt

“Non è obbligatorio

entrare nella famiglia

totemica e non è

un disonore non aver

mai ricevuto il totem”

“…la totemizzazione non

è mai una cretinata.

Purtroppo invece nello

scautismo ci sono alcuni

scout e guide (e anche

capi) dal cervello in

pappa, che scambiano la

cerimonia per un

momento di deficienza

collettiva…”

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Nelle squadre sportive, all’ini-zio di un nuovo campionato,l’arrivo dei nuovi giocatori è unmomento molto sentito per i tifosi.Durante la presentazione di questenuove leve, con in prima fila i presi-denti e gli allenatori, tutti gioiscono efanno progetti di nuovi e smagliantisuccessi… Ai nuovi arrivati si fannocomplimenti, auguri, si offrono stima erispetto. Se questo è quanto ogni annocapita alle squadre di calcio, di basket, dipallavolo e di tanti altri sport, voletedirmi perché qualcosa di simile nondeve succedere anche nelle nostresquadriglie? L’arrivo di nuovi squadriglieriche salgono dal Branco o dal Cerchio èesattamente quanto succede alle variesquadre: sono le nuove forze damettere in campo per un annodi grandi successi. Sono loro che sostituiscono chi èpassato in Noviziato e che permetteranno alla squa-driglia di essere ancora all’altezza della propria indub-bia (certamente!) fama. Per questo meritano un’acco-glienza appropriata e ben curata, sia per ringraziarli inanticipo di quanto di buono faranno, sia per metterlisubito a proprio agio e farli sentire attesi e ben accetti.Lo scopo della nostra accoglienza sarà anche quello difar capire subito che la squadriglia è unita e forte, cheha tutte le intenzioni di giocare un ottimo campionato.Non solo i Capi Squadriglia e i Vice, ma tutti gli squa-driglieri devono collaborare all’accoglienza, in modoche i “nuovi” possano ricordarla come uno dei più beimomenti passati in Reparto.L’accoglienza deve rispettare queste caratteristiche:• Essere programmata con cura e non improvvisata.• Essere significativa, sia per chi viene accolto che perchi accoglie, non una cerimonia priva di significato ouna festa “tanto per fare”.• Prevedere comunque gesti o momenti diretti per-sonalmente ad ognuna delle persone che vengonoaccolte, perché chi arriva deve sentirsi riconosciuto eaccettato singolarmente, non solamente come partedel gruppo dei nuovi.• Essere espressione della vitalità e delle capacità dicoinvolgimento della squadriglia, in modo che gli squa-driglieri siano coscienti da subito di essere arrivati “inuna buona squadra”.

• Essere un’esperienza felice per chi viene accolto,senza prevedere alcun riferimento a “totemizzazioni” orichieste di prove varie per essere ammessi.Ci sono molti modi di organizzare un’accoglienzadegna di questo nome, ve ne presenteremo alcuni:• Accoglienza in costume, in cui tutti gli squadriglieri sitravestono e recitano una parte. Buoni temi possonoessere i cavalieri della tavola rotonda, le amazzoni, ivichinghi, le fate, gli gnomi… In questo tipo di accoglien-za può essere organizzata una cerimonia di accettazionein cui si vantano i meriti dei nuovi arrivati e si magnifica-no le imprese che con loro la Squadriglia compirà.• Accoglienza con “visita guidata” all’angolo diSquadriglia, presentazione dei singoli componenti dellaSquadriglia, descrizione della gloriosa storia della stessae significativa cerimonia di iscrizione nel “Libro d’Oro”della Squadriglia.• Accoglienza in un luogo suggestivo della città o delquartiere e quindi trasferimento alla sede del Reparto.• Accoglienza mimata, con sottofondo musicale, incui ogni elemento della Squadriglia si presenta conun piccolo mimo che sia espressivo delle propriequalità, particolarità e caratteristiche.Un’accoglienza sincera ed espressiva certamentecementerà l’unione della Squadriglia e farà in modoche i novizi si immergano da subito nello spirito giu-sto per ben lavorare con tutti.

TTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaaTTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaa

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Alcuni suggerimentiper realizzare concretamente l’accoglienza dei nostri nuovi

squadriglieri

Per giocare uncampionato ottimo

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SSppeecciiaallee CCaammppoo NNaazziioonnaallee NNaauuttiicciiSSppeecciiaallee CCaammppoo NNaazziioonnaallee NNaauuttiiccii

LLa notizia era circolata nei mesi passati anchesu Avventura e molti ne hanno approfittatoper iscriversi. Reparti nautici e “terrestri” ad

indirizzo nautico, reparti dalla Sicilia al Trentino passan-do da quasi tutte le regioni italiane.Tutti con un soloscopo: portare ACHI, un ragazzo di 16 anni con tantavoglia di avventura, sull’isola che da sempre ha sognato.Per farlo occorreva, però essere competenti e perquesto al campo si è avuta la possibilità di seguire le“botteghe”, veri e propri corsi di specialità che spazia-vano dalle tecniche più strettamente acquatiche (vela,canoa, nuoto a salvamento) a quelle vicine qualicostruzione kayak, navigazione, radio, astronomia,meteorologia (a cura dell’Aeronautica Militare).Tanti come MartaMarta, nuotatrice e vice degli Albatrivice degli Albatridel Como 1del Como 1, hanno conquistato nel corso dell’annodelle specialità appositamente per prepararsi al Campo.Altri come Paola del Bari 6 Paola del Bari 6 hanno imparato propriodurante il campo tecniche fino allora sconosciute.Inoltre non sono mancati gli hike singoli o in coppiaper i più grandi, i raid e le missioni di squadriglia, le visi-te al castello Orsini - Odescalchi e al Museo Storicodell’Aeronautica, i momenti di reparto e i fuochi disottocampo con gli scout e le guide che hanno rivaleg-

giato per bravura nelle tecniche di animazione.Per Barbara, 15 anni del Pavullo 1Barbara, 15 anni del Pavullo 1 (Modena), lacosa più bella del campo, oltre alle attività in acqua, èstata la possibilità di vivere insieme a guide e scout diogni parte d’Italia e scambiarsi curiosità, canti, giochi.Escluso il giorno degli arrivi, il campo vero e proprioè cominciato sabato 28 con la cerimonia dell’alza-bandiera alla presenza dei capi campo Marcella eGennaro e degli ospiti tra i quali spiccavano i nostrifratelli del CNGEI.Tutti e mille i partecipanti hannoseguito le bandiere salire fino in cima al pennone,accompagnate dai “tre alla banda” del fischietto danostromo, e poi tutti fieri a cantare l’Inno di Mameliper ricordarci della nostra Promessa in cui ci siamoimpegnati a “compiere il nostro dovere verso Dio eil nostro Paese”.Subito dopo la Messa officiata da don Romano edagli altri Assistenti del Campo che ha dato il via allacatechesi nautica che ci ha accompagnati ogni matti-na dopo colazione sul “pratone” della Base

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OO Ancore, gabbieri, lago, veliero,botteghe, acqua, kayak,

corazzate, conchiglie, stilelibero, salvamento… insommaCampo Nazionale Nautico.

A distanza di otto anni dallaprima edizione, si è svolto dal

27 luglio al 6 agosto 2001, sullesponde del lago di Bracciano,

il Campo Nazionale organizzatodal Settore Nautico dell’AGESCI

Dove finisce la

l’avventurNazionale di Bracciano.Il Campo è trascorso tranquillo sotto l’occhio vigiledei capi e l’orecchio attento di RADIOSCOUT cheha assicurato i collegamenti tra i sottocampi, il postodi guardia, la cucina e la Base Nautica giù al lago, ter-ritorio incontrastato dei 33 “gabbieri”, capi e R/Sesperti in tecniche nautiche, che hanno permesso leuscite in acqua con il massimo della sicurezza.A seguire la vita del campo e i suoi pettegolezzi ciha pensato “Stile Libero”: il giornalino che si è stam-pato ogni due giorni e che ha dato la possibilità atanti di vedere come opera una redazione (seppurridotta) e partecipare con articoli, poesie e contribu-ti di ogni genere.Come tutti gli altri, anche questo Campo è finito, manon senza il Grande Gioco che ha visto tutti impegnatiin una mega staffetta con canoe per costruire l’isola perAchi che alla fine è stato festeggiato e portato in trionfo.Non sono mancate le sorprese, quelle piacevoli

come le visite di Rosaria, Andrea e don Pedro,Incaricati e A. E. Naz. alla Branca E/G, di Edo ilPresidente e di Rosa l’IMIE e quelle meno piacevolicome il verificarsi di un grosso incendio vicino alCampo che ci ha costretti all’evacuazione e ha impe-gnato i capi e le comunità R/S presenti a dare unamano ai Vigili del Fuoco.Grazie all’aiuto e allo sforzo di tutti Achi ha realizza-to il suo sogno: quello di vivere un’avventura sull’ac-qua e raggiungere la sua meta. Adesso tocca a noi, alritorno nelle nostre sedi, mettercela tutta per viverel’Avventura dello Scautismo anche in acqua.

Buona Rotta!!!

P. S. Un ringraziamento particolare va a tutti i capi, irover, le scolte, gli adulti del MASCI che in silenzio e die-tro le quinte hanno lavorato per la realizzazione di que-

sto Campo Nautico Nazionale.

1111

Avventura 6/2001Avventura 6/2001

a terra inizia l’avventura!

1

ithinthe third

millennium,we are

condemned to livetogether”… il significa-

to di questa frase, pronun-ciata dall’ambasciatore del Senegal

in Italia, va oltre il senso stretto delleparole che la compongono, e rappresenta in modomolto esplicito, una condizione a cui non possiamosottrarci, e che, potrà essere grande occasione diarricchimento per tutti.Per portare avanti il progetto di un’impresa di anima-zione internazionale, e, nello specifico, con il tema del-l’accoglienza, l’elemento fondamentale è interagiredirettamente con rappresentanti di culture diversedalla nostra: animare vuol dire “far conoscere” qualcosacon cui si ha avuto realmente a che fare, e non di cuisi è solo sentito parlare o si è letto.Talvolta la parola “accoglienza” può trarre in inganno, efar credere che si possa accogliere qualcuno solo ospi-tandolo, o facendo visita ad un centro, o svolgendo unservizio a favore di stranieri con difficoltà di inserimen-to: non è sempre così.Conoscere culture diverse, meglio se una alla volta (adesempio, se facciamo un’impresa di squadriglia per pre-sentare la cultura araba musulmana del Magreb, occupia-moci solo di quella, e incontriamo solo Algerini, maroc-chini e Tunisini, evitando di perderci volendo allargaretroppo gli orizzonti), e poi presentarle ad una realtàesterna allo scoutismo (magari alla parrocchia) potràfavorire ed incentivare accoglienza di idee e di mentalitàprima ancora che di persone, e preparare il terreno perun futuro di cui noi e voi saremo protagonisti.

Il nostro suggerimento è di que-sto tipo: documentatevi minu-ziosamente su di una culturache vi interessa (scegliendola inbase ai vostri interessi, ma anchea scatola chiusa), verificate chenella vostra città o nelle vicinan-ze vi siano suoi rappresentanti, efissate un incontro con loro,preparandovi domande, richie-ste e curiosità…

L’obiettivo finale della vostra attività sarà quello dipresentare la cultura che avete incontrato al mondoesterno, e lo farete con una serata al quale inviteretetutta la parrocchia o altra comunità non-scout a cuisiate in qualche modo legati (proponetelo a tutto ilquartiere e, perché no, a tutta la cittadinanza, invitan-do rappresentanti di associazioni di stranieri, opera-tori del settore, stampa, etc. vedete poi voi la dimen-sione e la risonanza che intendete conferire dellavostra iniziativa, a seconda che se si tratti di un’im-presa di squadriglia, di reparto, di un lavoro per lacompetenza) .Scegliete voi la tecnica di questo “gran finale”, vabene la rappresentazione teatrale di un’opera com-posta o ambientata in un paese di quelli di cui visiete occupati (fatevi aiutare dagli stranieri!), lo spet-tacolo di danze etniche, ma anche la cena tipica, lamostra,… l’importante è che la vostra sia una pre-sentazione di qualcosa di vivo e di vissuto, e non unaesposizione nozionistica (ricordate che dovete farconoscere una cultura, un modo di pensare, unamentalità, tradizioni, non solo un metodo di vita).Coinvolgete il più possibile gli stranieri nella prepara-zione, e oltre alle dovute, ma limitate notizie geogra-fiche ed economiche dei paesi di cui vi occupate,date lo spazio principale alla cultura e all’esperienzadi vita dei vostri collaboratori, e della vostra espe-rienza personale nell’incontro con essi. Viviamo l’in-tercultura, non parliamone soltanto!

Avventura 6/2001Avventura 6/2001

TTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaaTTeemmppoo ddii aaccccoogglliieennzzaa

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Una maniera per vivere realmente l’interculturalità el’accoglienza può essere quello

di realizzare un’impresa nell’ambito dell’animazione

internazionale…

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33.. TTAASSSSOO Taxus baccata Aghi appuntiti ma poco pungenti� incurvati�lunghi fino a ��� cm� disposti su due lati del

ramo� come l’abete bianco ma senza i due sol�chi biancastri nella pagina inferiore� Il frutto è

una bacca ovale� prima verde e poi rossa�Presente in ogni zona montuosa dellapenisola e delle isole�

22.. AABBEETTEE RROOSSSSOO Picea excelsaAghi pungenti� lunghi da � a � cm�disposti a spirale tutt’attorno alramo� a sezione quadrata o quasirettangolare� Il frutto è unapigna che pende dai rami� Specietipicamente alpina� presente però anchesui rilievi appenninici�

11.. AABBEETTEE BBIIAANNCCOO Abies albaAghi non pungenti� a

punta arrotondata�lunghi � cm� disposti a

pettine su due lati del ramo�sulla pagina inferiore hannodue incisioni più chiare� aghi a

sezione ovale� Il frutto è unapigna che dal ramo sale versol’alto (�eretta)� Presente sulle

Alpi e sull’Appennino�

Durante l’inverno la maggiorparte degli alberi e degliarbusti si presentano spo�gli… senza foglie… i rami sistagliano nudi contro il cieloin mille forme grafiche che cifanno ammirare una volta dipiù queste opere del Signore�Sembrano morti ma non losono: la parte che vediamo èinattiva ma nel sottosuolo leradici della pianta continua�no a lavorare per produrreelementi che contribuirannoa dar forza al risveglio pri�maverile�Vi sono alcune specie peròche mantengono le lorofoglie e che continuano unavita “normale” anche duran�te questa fredda stagione� sitratta dei cosiddetti sempre�verdi… ed infatti loro losono sempre!La loro produzione di foglienon si arresta� le foglie sonoverdi e vitali� Queste piante�al contrario di quelle chehanno perso le foglie� conti�nuano ad offrire riparo alsonno degli ospiti pennuti chetra i loro rami riescono a pro�teggersi dal freddo pungenteo dalle candide nevicate�In montagna potremo trova�re le specie di sempreverdipiù rappresentative� quellecon foglie aghiformi� cioèsimili ad aghi: abeti� pini� ecc�Per riconoscere questi alberipossiamo utilizzare laseguente tabella�

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II sseemmpprreevveerrddii ddii mmoonnttaaggnnaadi Giorgio Cusma

Piante con aghi attaccati singolarmente ai rami: vai al gruppo AA

Piante con aghi disposti a verticilli, cioè più aghi allo stesso livellosul ramo: vai al gruppo BB

Piante con aghi riuniti in coppia (due aghi con unico attacco sulramo): vai al gruppo CC

Piante con più di due aghi riuniti in fascetti (più aghi con unicoattacco sul ramo): vai al gruppo DD

GRUPPO A

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44.. GGIINNEEPPRROOCCOOMMUUNNEE Juniperus communis

Aghi pungenti� �per ciascun verti�cillo� lunghi ���cm� Il frutto èuna bacca sferica�diametro inferio�

re ad � cm� di colore verde al primoanno e blu nel secondo� Diffuso in tuttal’Italia�

22

d

33

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Se l’inverno è una stagionedura per gli alberi che devo�no rinunciare alla produzio�ne delle foglie lo è molto dipiù per gli uccelli che vedonoscomparire quasi completa�mente le loro riserve di cibo�Molte specie migrano versozone più calde ed ospitali�altre giungono qui da noiprovenienti da zone cheoffrono ancor più disagi� Traqueste soprattutto uccelliacquatici: anatre� cigni� ochema anche scriccioli e petti�rossi: ciascuno alla ricerca dicibo e tepore� Se scende laneve il problema del cibo sifa ancor più pressante e per

molti tragico� Sarà opportu�no pertanto che i piccoliamici alati possano trovareun aiuto che li consenta disuperare questi difficilimomenti… e proprio voipotreste dar loro una mano!Molte persone hanno l’abitu�dine di spargere briciole opezzetti di pane sui davanza�li� voi potete fare ancora dipiù: costruire una mangia�toia! Non è un impresa diffi�cile� osservate la figura� FIG.1il materiale costa poco onulla� ci vogliono soltanto ilvostro impegno e le vostremani abili�Una volta sistema�ta la mangiatoia nel luogo

che avrete scelto (… giardi�no� parco� limitare delbosco… ecc�) dovrete rifor�nirla di cibo� fatelo regolar�mente… gli uccelli imparanoa farne affidamento: se ilcibo viene a mancare si tro�veranno ancor più in diffi�coltà�Potrete offrire il mangimeche si dà agli uccellini in gab�bia� briciole di pane e didolci� noci ed arachidi (…non quelle salate!) masoprattutto semi di girasoleperché contengono unabuona percentuale di grassi egli uccelli ne hanno bisognoper affrontare i rigori delfreddo�Poiché i vostri ospiti aumen�teranno di numero� non

11.. PPIINNOOCCEEMMBBRROOPinus cem�bra Aghi riunitia �� con uncomune attacco alramo� appuntiti elunghi ��� cm�Pigne ovali� quasirotonde� lunghe �cm (a maturità)�Vegeta oltre i � metri di altitudinesulle Alpi�

77.. PPIINNOO NNEERROO Pinus nigraAghi pungenti e lunghi da� a � cm� Le pigne matu�re sono di forma ovale�lunghe cm�� senza piccio�lo� di solito solitarie maanche a gruppetti� Vegetabene su terreni calcarei�

55.. PPIINNOO MMUUGGOO Pinus MugoGli aghi� appuntiti� sono lun�ghi � cm� Le pigne� senzapicciolo� sono lunghe sui ��cm� Pianta ad andamentoprostrato (� quasi tutti i ramiparalleli al terreno che solonella parte finale puntanoverso l’alto)� Presente sulleAlpi ed in partedell’Appennino a quote supe�riori i �� metri�

GRUPPO B GRUPPO D

66.. PPIINNOO SSIILLVVEESSTTRREE Pinus sylvestrisAghi grossi� rigidi� lunghi ���cm� Pigne� a maturità� ovalilunghe � cm� La parte alta deltronco� di solito squamata� èdi colore rosso ruggine�Spontaneo sulle Alpi� introdot�to sull’Appennino ed altrove�

MMaannggiiaattooiiee ee bbiirrddwwaattcchhiinnggdi Giorgio Cusma

FIGURA 1

GRUPPO C

OORRIIOONNEE� è la costellazione principe del cielo invernale (inizia a novembre edura fino a marzo)� Nel periodo preso in considerazione rimane in cielo�nella sua parte meridionale� per quasi tutta la notte� Due nebulose (M� edM�) sono osservabili facilmente nella zona cosiddetta “della spada”�Le stelle principali: α � Betelgeuse �� (la spalla del gigante)� β � Rigel �� (ilpiede del gigante)� γ � Bellatrix �� (la donna guerriera)� δ � Mintaka ��� (lacintura)� stella doppia� si vede con il binocolo�

Le notti invernali sono lemigliori per le osservazionidel cielo� l’unico inconvenien�te è che sono piuttosto fred�de il che non contribuisce aincoraggiare la permanenzaall’aperto� D’altra parte lasoddisfazione di imparare aconoscere le stelle val beneun piccolo sacrificio checomunque potrà venir atte�nuato indossando degli indu�menti confortevoli e caldi�Ilperiodo che prenderò in con�

siderazione corrisponde aimesi di novembre� dicembree gennaio� mesi in cui si pos�sono osservare le costellazio�ni citate di seguito� in realtàse ne possono vedere anchemolte altre ma queste sonole più riconoscibili perchéhanno stelle luminose� Di cia�scuna di esse indicherò lestelle più brillanti con ilmetodo usato in astronomiae cioè assegnando alla primala lettera greca a (alfa)� alla

seconda la b (beta)� la letterag (gamma) per la terza e la d(delta) per la quarta… noi cifermeremo qui ma gli scien�ziati proseguono con tutte lelettere dell’alfabeto� Di talistelle indicherò anche ilnome scientifico (… per lopiù assegnato dai primiastronomi arabi) e la sua tra�duzione italiana (… senota!)� Fornirò inoltre l’indi�cazione della luminosità diciascuna stella� il numeroaccanto al nome: ricordateche più piccolo è il numeropiù la stella sarà luminosa!

AAUURRIIGGAA� è una costella�zione luminosa� nellazona bassa contiene gliammassi stellari M� �M�� ed M��: con ilbinocolo vi apparirannocome luci immerse nellafoschia� Nei mesi inver�nali rimane in cieli per tutta la notte�a � Capella �� (la capra)� b � Menkalinan ���(la spalla)

TTOORROO� anche que�sta costellazione sitrova sopra a quelladi Orione� poco piùa destra� la stellaAldebaran rappre�

senta l’occhio del toro� Nei pressi vi è l’ammas�so delle Pleiadi� ben visibile già ad occhio nudo�con un binocolo potrete vedere la moltitudinedi stelle che lo compone�α � Aldebaran �� (l’ultima)� β � Elnath ��� (ilcorno)� γ � Hyadum �° ����

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appena si spargerà la vocedella vostra iniziativa� vale lapena di approfittare perosservarli e imparare a rico�noscerli� Per identificarli biso�gna saperli guardare e poichésono quasi sempre in movi�mento si deve farlo “presto”guardando i particolari piùevidenti� solo dopo si potràutilizzare un buon manualeper il riconoscimento… senon sapete guardare� ilmanuale vi servirà a poco�

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FIGURA 2

FIGURA 3

CCoosstteellllaazziioonnii dd’’iinnvveerrnnoodi Giorgio Cusma

GGEEMMEELLLLII� sta poco più in alto ed a sinistra di Orione ed è facilmenteidentificabile� La sua permanenza in cielo� durante i mesi che ci interes�sano� dura per gran parte della notte� superiore anche a quella di Orione� α � Castor �� (Castore� il cavaliere)� β � Pollux ��� (Polluce� il pugile)�γ � Alhena ���� δ � Wasat ��� (la metà)�

Innanzitutto la grandezza�poi il becco ed i colori sullevarie parti del corpo� infinele altri parti del corpozampe/coda/cresta� ecc�GGRRAANNDDEEZZZZAA:: si determinaper confronto con quelle diuccelli molto noti quali ilpassero� il merlo� il piccioneed il fagiano� FIG.2BBEECCCCOO:: questa parte del lorocorpo varia molto da specie aspecie� dalla loro forma si rie�sce ad intuire il tipo di alimen�tazione (granivori� insettivori�rapaci…)� Imparate ad osser�varlo immediatamente� FIG.3CCOOLLOORRII:: gli uccelli a “tinta

unita” non sono molti� lagran parte� al contrario� haun abito di più colori�Imparate a guardare qualicolori ed in quali parti delcorpo�AALLTTRRII PPAARRTTIICCOOLLAARRII:: sapervedere differenze non comu�ni quali una lunga coda� unpetto striato o screziato� unacoda a barre di colore diver�so� un petto colorato� ecc�Per le osservazioni vi saràmolto utile un binocolo(�x�)� un blocco per appun�ti ed un buon manuale�Allora… prima buon lavoroe poi buona caccia!

CChhee ccoossaa oosssseerrvvaarree

LLEEOONNEE� ingennaio rima�ne in cielo perquasi tutta lanotte�a � Regulus�� (il piccolo re)� b � Denebola ��� (la codadel leone)� g � Algieba ��� (la criniera)� d �Zosma �� (il recinto)

CCIIGGNNOO� è una bellacostellazione estiva�vale la pena di cer�carlo perché sarà visi�bile verso occidentein prima serata pertutto novembre�a � Deneb ��� (la coda

della gallina)� b � Albireo ��� (il becco della gal�lina)� g � Sador ��� (il petto della gallina)

PPEEGGAASSOO� grande costellazio�ne facilmente identificabile�Legata a quella di ANDRO�MEDA� La potrete osserva�re nella prima metà dellanotte in novembre� ed unpo’ meno in dicembre�a � Markab ��� (la sella)� b �Scheat �� (il braccio superiore)� g � Algenib ��� (l’ala)� d �Alpheratz ��� (l’inizio dell’ombelico del cavallo) è l’alfa diAndromeda�

PPEERRSSEEOO� bellacostellazionetra Perseo eCassiopea� Visi trovano treammassi stel�lari da osser�vare: M� con

il binocolo� NGC� � e NGC��già ad occhio nudo� Presente incielo per tutta la notte�

L’igloo eschimese è senzadubbio la soluzione abitativaideale quando non si hanno adisposizione grandi mezzicostruttivi� Gli eschimesi uti�lizzano quest’abitazione perripararsi dal gelo e come rifu�gio nei lunghi periodi di cac�cia alla foca ed all’orso� locostruiscono utilizzando deiblocchi di ghiaccio che taglia�no dal suolo con una segaparticolare� noi� però� utiliz�zeremo un altro metodo�

Una volta individuato illuogo dove costruire l‘iglootracciate un perimetro circo�lare� Per fare questo potetepiantare un paletto al qualelegare una corda lunga quan�

to il raggio della costruzionee girare attorno al palettocon la corda tesa tracciandocosì un piccolo solco�Con l’aiuto d’alcune assi dilegno larghe una trentina dicentimetri e lunghe cinquan�ta � sessanta centimetridisposte a parallelepipedo�costruite dei veri e proprimattoni pressando la neveall’interno del legno�Cominciate disponendo unafila di mattoni sul perimetroe procedete sovrapponendolie restringendoli all’internoper dare la classica forma acupola�Una persona dovrà stareall’interno dell’igloo e aiutarea posizionare i blocchi assicu�

randosi che non cadanoall’interno�Procedete in questo modofino alla posa dell’ultimomattone che andrà a chiude�re la semisfera� Con la nevechiudete tutte le eventualifessure tra un mattone e l’al�tro� come se doveste stucca�re una parete piena di crepe�

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CCoossttrruuiirree uunn iigglloooodi Enrico Rocchetti

• alcune assi 30x 50 (60) cmper pressare laneve

• alcuni teli• alcune pale• una candela

NNOONN VVAADDIIMMEENNTTIICCAATTOOIINNFFIINNEE CCHHEELL’’OORRSSAAMMAAGGGGIIOORREE,,LL’’OORRSSAAMMIINNOORREE,, CCEEFFEEOO,,IILL DDRRAAGGOONNEE EECCAASSSSIIOOPPEEAASSOONNOO SSEEMMPPRREEVVIISSIIBBIILLII……VVEERRSSOO NNOORRDD..

CCIIEELLOO SSTTEELLLLAATTOO CCOONN IINN EEVVIIDDEENNZZAA LLEE CCOOSSTTEELLLLAAZZIIOONNII CCIITTAATTEE

11.. MMEETTOODDOO DDII SSOOVVRRAAPPPPOOSSIIZZIIOONNEE DDEEII MMAATTTTOONNII

22.. CCAASSSSAAFFOORRMMAA PPEERRCCOOSSTTRRUUIIRREE II MMAATTTTOONNII..

33.. SSEEZZIIOONNEE DDEELLLL’’IIGGLLOOOO

2211

33

A questo punto realizzare l’a�pertura di entrata� Scegliete illato opposto alla direzione delvento dominante e praticateun foro sufficientemente gran�de affinché possiate entrare aquattro zampe e� sempre condei mattoni di neve pressata�realizzate un tunnel di circa unmetro e mezzo�

Quando comincerete a vivereall’interno dell’igloo il caloreche svilupperete sarà suffi�ciente a tenervi abbastanzacaldi� potrete accendereanche una candela�Disponete dei teli impermea�bili a terra per isolarvi dallaneve del pavimento� glieschimesi usano diverse pellid’orso� con un telo chiudetel’entrata� vi isolerete mag�giormente dall’ambienteesterno� con un buon sacco a

pelo potrete anche passareuna calda notte sotto laneve� Non vi preoccupate senoterete le pareti interne delvostro igloo sciogliersi un

po’� è naturale visto il caloreche si svilupperà all’interno�l’importante è aver realizzatodei blocchi ben pressati eabbastanza larghi�

e lasciatelo al gelo della notte�alla mattina lo troverete com�pletamente ghiacciato e per�fettamente���sciolinato�La persona che si siederà die�tro dovrà assicurarsi con i pol�lici di non scivolare in avanti edovrà tenere le gambe aperteper permettere a chi staràdavanti di sedersi e di utilizza�re le sue gambe per frenare edare la direzione�All’inizio magari sprofonde�rete un po’� ma poi� unavolta segnata la pista saràcome essere su di un bob�

Sarebbe meglio� per como�dità� applicare due manigliedove tenersi saldi�

Un’altra possibilità è quellaraffigurata dalla FIG.B� pren�dete un foglio di lamiera dimezzo centimetro di spesso�re piegato nella sua parteanteriore e cui incollate delletavolette� Se al posto delletavolette avete la possibilitàdi saldare dei tubolari al disopra tanto meglio�La figura C raffigura una slittache si può realizzare applicando

99

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d

Un utile mezzo per divertirsisulla neve� per spostarsi oper trasportare del materialeè la slitta�Il progetto di slitta raffigura�to nella FIG.A è una solu�zione “economica” chepotrete adottare in mancan�za di materiale�Prendete una tavola di circadue metri e larga trentacin�que centimetri con uno spes�sore intorno ai tre – quattrocentimetri� Bagnate il fondo

CCoossttrruuzziioonnee ddii sslliitttteedi Enrico Rocchetti

44

FFIIGGUURRAA AA

FFIIGGUURRAA BB

• � vecchi sci di legno• tasselli di legno

(per sostenere ilpiano su cui ci si sie�derà)

• � squadrette in ferrocon viti ( per fissareogni tassello)

• � ripiano per sedersi(costruito utilizzandoun vecchio bancale oun asse di legno)

FFIIGGUURRAA CC FFIIGGUURRAA DD

• 2 rami verdi o dueassi di frassino(5 x 5 x 200 cm)

• 1 piana• 1 trivella• morsetti

Posizioniamoli come nellafigura F � D stringendoli conuna morsa e legando l’estre�mità opposta con una legatu�ra� Lasciamoli asciugare peruna decina di giorni in unluogo fresco e ventilato�Prima di togliere le racchette

dal telaio segniamo la posi�zione degli allargatori perchéè li che si dovranno incastra�re i due traversi che darannosolidità alla struttura�Al termine si dovrà procedia�mo con la realizzazione dell’in�treccio� usiamo dei lacci di

cuoio bagnati (asciugandosi sitenderanno in maniera esatta)�Infine per assicurare la rac�chetta al piede dovremocostruire con del cuoio unattacco come nella figura�Le racchette da neve si utiliz�zano come gli sci da fondo�

1111

d

a due vecchi sci di legno unastruttura per sedersi sostenu�ta da quattro tasselli di legnofissati sugli sci tramite viti esquadrette di ferro� È una

slitta ottima per tutte lenevi� anche per la neve frescache fa “impiantare” le slitteclassiche che si acquistano innegozio�

La quarta realizzazione FIG.Cè proprio eccezionale�Si realizza piegando due ramiancora verdi� I rami vannotenuti in posizione con corde emorse per una decina di giornied eventualmente vanno fattiasciugare accendendo unfuoco� Una volta piegati i ramivanno lavorati con una piana

fino a farli diventare lisci comesci e vanno forati con una tri�vella per fissare il “castello”superiore�In alternativa ai due ramiverdi si possono utilizzaredue assi di frassino (dimen�sione � x � x � cm)� Le assisi possono piegare immer�gendole in acqua calda fino afarle ben inzuppare (ancheper un paio di giorni) e poi sipiegano procedendo comedescritto in precedenza�Il castello si fissa come nellaslitta descritta nella FIG.D�

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CCoossttrruuzziioonnee ddii rraacccchheettttee ddaa nneevveedi Enrico Rocchetti

Per camminare sulla neve fre�sca senza sprofondare si pos�sono costruire delle racchetteda neve� Le racchette hannolo scopo di aumentare lasuperficie di appoggio e quin�di impediscono al piede di

sprofondare�Vediamo due metodi di realiz�zazione� il primo è il progettoper costruire la racchetta daneve classica di legno� nelsecondo caso� invece� si utiliz�za del tubo di alluminio�

Per costruire le racchette daneve di legno dobbiamo pro�curarci un’asse di legno largaventicinque centimetri� altacinque e lunga centoventi�due� a cui dobbiamo arroton�dare un’estremità come sivede nella figura E � A�Si inchiodano sopra l’asse duepezzi di legno sagomati inmodo da fungere da allarga�tori (figura E – B)Poi prendiamo due listelli dilegno di frassino o di olmolunghi centoquaranta – cen�tocinquanta centimetri espessi due e mezzo� Se sonolistelli verdi pieghiamolifacendoli asciugare bloccaticon dei morsetti� altrimentibagniamoli con molta acquacalda (vedi costruzionedelle slitte)�

• un asse sagomata di5 x 25 x 122 cm

• 1 pezzo di legno sagomatodi 22,5 cm di lunghezza(allargatore)

• 1 pezzo di legno sagomatodi 16,5 cm di lunghezza(allargatore)

• cordino e morsetti• 4 listelli di legno di 140-150

cm di lunghezza, spessi 2,5cm (struttura delle racchette)

• 4 traversi• lacci di cuoio

FFIIGGUURRAA AA EE BB

FFIIGGUURRAA BB

FFIIGGUURRAA BB

La montagna in inverno comporta giornate corte, parecchio tempo poco sfruttabile all’aperto, in caso di cattivo tempo freddo e umidità, nuvole basse che ci avvolgono come i ricci le castagne! Condizioni che,

dopo l’esplosione della vitalità estiva, ci aiutano a “tornare in noi stessi”. Chi siamo, chi vogliamo essere, cosa vogliamo farne della nostra vita?

Ecco alcune piste di “ripensamento”.

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d

L’altro sistema è di costruiredelle racchette da neve dallaclassica forma a fagiolo utiliz�zando del tubo di alluminio diun centimetro e mezzo di dia�metro e di mezzo millimetrodi spessore�Le dimensioni delle racchettedevono essere di quarantacentimetri di lunghezza e dicirca venticinque di larghezza�Per piegare il tubo esistonodei piega tubi appositi� nonavendone a disposizionepotete disegnare la racchettaa grandezza naturale su unfoglio di carta� riempire iltubo con della sabbia asciut�

ta e ben pressata (ovviamen�te il tubo deve essere tappa�to da una parte) e sagomareil tubo utilizzando una pinzao ancor meglio una chiaveinglese combinata n° � � Lasabbia impedirà che il tubo sipieghi male o si “strozzi”nella piegatura�Una volta data la forma desi�derata portate il tutto da unfabbro in grado di saldarel’alluminio (non tutti sonoattrezzati per farlo) e fatevisaldare la giunzione� In alter�nativa alla saldatura potresteprocurarvi un tubo che entriin quello principale� taglian�

done un pezzo di circa � cminfilarlo lì dove la nostra rac�chetta deve essere giuntata edopo aver forato con unapunta da trapano fissare iltutto con dei rivetti o delleviti passanti con dado�Anche queste racchettedovranno essere dotate di unintreccio di lacci di cuoio o dinylon� meglio sarebbe dispor�re al centro� dove poggerà ilpiede� un pezzo di cuoio�Queste racchette vanno lega�te ai piedi con la legatura chesi usa per i ramponi e la cam�minata somiglierà un po’ alpasso di una papera�

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• 2 tubi di alluminiodi 1,5 cm di diametroe 0,05 cm di spessore

• 1 piega tubi o unachiave inglesecombinata n.16

• lacci in cuoio

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PPeerr rriifflleetttteerree......di Don Giovanni Cigala

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Rifletti sulla carità

VVaannggeelloo ddii GGiioovvaannnnii �������� �� ����(dare la vita per i propri amici)

LLeetttteerraa ddii SS�� PPaaoolloo aaii RRoommaannii �������� �� ���� (la carità non abbia finzioni)II lleetttteerraa ddii SS�� PPaaoolloo aaii CCoorriinnzzii �������� �� ���� (inno alla carità)LLeetttteerraa ddii SS�� PPaaoolloo aaii CCoolloosssseessii ������ �� ���� (carità vincolo di perfezione)

II lleetttteerraa ddii SS�� PPiieettrroo ���� �� ����(la carità copre una moltitudine di peccati)

II lleetttteerraa ddii SS�� GGiioovvaannnnii ������ �� ����(un comandamento antico)II lleetttteerraa ddii SS�� GGiioovvaannnnii ������ �� ��(Dio è più grande del nostro cuore)II lleetttteerraa ddii SS�� GGiioovvaannnnii ���� �� ����(chi non ama il proprio fratello che vede non puòamare Dio che non vede)

sscchheeddaa nn.. 33sscchheeddaa nn.. 33

Il gioco delle parole:per ogni parola cerca ilsignificato che le dà la cul-tura di oggi e il significatoche le può dare un cristia-no. Ci sono differenze? Se sìtu come le consideri?

Esempio: llaavvoorroo..Attività a cui si è costrettiper poter guadagnare -strumento per sopravan-zare gli altri.Oppure: modo per rendereun servizio (remuneratoma pur sempre servizio) alprossimo - collaborazionecon Dio nel continuare ilprogetto della creazioneecc.

Altre parole di cuiapprofondire il significato:mmoonnddoo -- aammbbiieennttee,, rriissoorrsseeeeccoonnoommiicchhee,, ppeerrssoonnaauummaannaa,, vviittaa -- ddiirriittttoo aallllaavviittaa -- ddiiggnniittàà ddeellllaa vviittaa,,iinnddiivviidduuoo,, ssoocciieettàà,, ddiivveerr--ssiittàà ccuullttuurraallii..

sscchheeddaa nn.. 11sscchheeddaa nn.. 11

Rifletti sul creato, sullavita, sulla bellezza diquanto esiste.

SSiirraacciiddee �������� �� �������� (la gloria di Dio nella natura)

SSaallmmoo �������� �� ���� (i cieli narrano la gloriadi Dio)

SSaallmmoo ������ �� �� (l’importanza dell’uomo)

DDaanniieellee �������� �� �� (esaltazione di Dio che salva chi confida inLui)

CCaannttiiccoo ddeeii ccaannttiiccii ������ �� ������(la bellezza dell’amore sponsale)

LLeetttteerraa ddii SS�� PPaaoolloo aaggllii EEffeessiinnii �������� �� ���� (la destinazione della nostra vita)

Tachipirina e altri farmacisimili possono dare sollievo�ma è necessario comunqueriposo al caldo);

• “bagnature”� che possonoportare a malattie da raf�freddamento� È necessarioasciugarsi il più rapidamen�te possibile e mettere indu�menti asciutti� Per questo èbuona cosa prevedere indu�menti di ricambio conserva�ti in sacchetti impermeabiliben chiusi nello zaino�L’accoppiata cappellonescout e poncho sono unabuona garanzia contro lepiogge improvvise;

• congelamento� possibile nelperiodo invernale� Puòessere anche molto grave�

di solito interessa le estre�mità� Per evitarlo è neces�sario avere una buonaattrezzatura contro il fred�do ed evitare di bagnarsi�specialmente con la neve(utilizzare ghette e scarpo�ni impermeabili ecc�)� Incaso di congelamento ènecessario ripararsi inambiente caldo e far ritor�nale le parti congelate len�tamente a temperatura piùalta� Mettere� ad esempio�piedi congelati in acqua tie�pida perché l’acqua troppocalda rischierebbe di fareancora più danni�Comunque in caso di con�gelamento è buona cosaconsultare un medico;

• gastroenteriti da freddo pos�

sono accadere in caso diassunzione di alimenti trop�po freddi o di colpi di fred�do all’addome dopo avermangiato� Per prevenirlecercate di mangiare in luo�ghi riparati� almeno dalvento� e di prevedere diaccompagnare gli alimentisolidi con bevande calde(ad esempio tè);

• congiuntiviti, legate all’altaintensità della luce in mon�tagna� specialmente in pre�senza di neve� Si prevengo�no con l’uso di occhiali dasole� In caso si presentasse�ro si può usare un collirioemolliente (Tipo Imidazyl�Collirio stilla ecc�);

• scottature da sole� più facilisia per la maggior intensitàdei raggi solari in monta�gna (grazie all’aria più rare�fatta) che per la mancanzad’ombra� Oltretutto èanche più difficile rendersiconto del pericolo perché labrezza che di solito è pre�sente non permette di sen�tire il riscaldamento dellapelle dovuto ai raggi solari�La prevenzione è affidata acreme protettive solari (confattori di protezione eleva�ta� specialmente per chi hala pelle molto chiara)� Incaso di scottature già pre�senti si possono utilizzarecreme ed emulsioni al corti�sone (tipo Ecoval�Advantan� Elocon ecc�)�

1414

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1515

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I più frequenti infortuni inmontagna sono di tipo“ortopedico”: distorsioni�stiramenti� fratture presen�tano una frequenza davve�ro notevole� Per questi infortuni il primosoccorso prevede:

• distorsione (frequentissimaalle caviglie� più rara� mapiù problematica� alleginocchia)� applicare alla zona inte�

ressata qualcosa di freddo(acqua fresca� ghiacciosintetico se disponibile�ghiaccio� neve)

� mettere pomata antiin�fiammatoria (tipoVoltaren� Feldene� Niflam�

Artrosilene ecc�)� se disponibile usare benda

elastica � utilizzare stampella�

bastone o� se necessario�barella per il trasporto delferito

• stiramento� mettere pomata antiin�

fiammatoria (tipoVoltaren� Feldene� Niflam�Artrosilene ecc�)

� utilizzare stampella�bastone o� se necessario�barella per il trasporto delferito;

• frattura� applicare alla zona inte�

ressata qualcosa di freddo

(vedi sopra)� steccare l’arto interessato

(vedi schemi)� eventualmente utilizzare

stampella� bastone o� senecessario� barella per iltrasporto del ferito;

Altri problemi legati alla per�manenza in montagna posso�no essere:

• raffreddamento� che può darecome conseguenze raffred�dore� bronchite� faringite(mal di gola)� Si può evitareprevedendo indumentiadatti per proteggersi dalfreddo� Se le malattie sonocomunque già in atto rivol�getevi ai capi (Aspirina�

IInnffoorrttuunnii iinn mmoonnttaaggnnaadi Mauro Bonomini BBAARREELLLLAA FFAATTTTAA

CCOONN DDUUEE AALLPPEESSTTOOCCKKEE DDUUEE MMAAGGLLIIOONNII

VVAARRII TTIIPPII DDII SSTTEECCCCAATTUURREE

InternetIInntteerrnneettIInntteerrnneett

1133

Avventura 6/2001Avventura 6/2001

D all’inizio di ottobre è statovarato all’interno del sito internetdella nostra rivista (www.age-sci.it/avventura/) uno spaziodedicato alle squadriglie e ai CapiSquadriglia.

All’interno di questo spazio lesquadriglie potranno trovare deisuggerimenti sulla gestione delleriunioni di squadriglia, informazio-ni su impresa e specialità di squa-driglia, sulle tradizioni, ecc.Ci sarà uno spazio dedicato aiCapi Squadriglia e una propostadi percorso spirituale aggiornatasettimanalmente.

Ogni settimana sarà dedicata a untema diverso e per ogni tema sug-geriremo un momento di riflessio-ne e delle attività da realizzare…

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NNDDRREE

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Squadriglia

in rete

Le ultime novità dal sito di

3300 sseetttteemmbbrree Accoglienza 77 oottttoobbrree Servizio verso i piccoli 1144 oottttoobbrree Insegnamento 2211 oottttoobbrree Importanza dell’esempio 2288 oottttoobbrree Valorizzare i talenti di ognuno 44 nnoovveemmbbrree La vita fraterna

1111 nnoovveemmbbrree L’obbedienza 1188 nnoovveemmbbrree La preghiera comunitaria 2255 nnoovveemmbbrree Correzione fraterna 22 ddiicceemmbbrree Perdono

99 ddiicceemmbbrree L’amicizia 1166 ddiicceemmbbrree Farsi dono (il Natale) 2233 ddiicceemmbbrree Essere portatori di pace 3300 ddiicceemmbbrree

66 ggeennnnaaiioo Non perdere tempo 1133 ggeennnnaaiioo La responsabilità individuale 2200 ggeennnnaaiioo Fare del proprio meglio (Promessa)

2277 ggeennnnaaiioo Buona Azione 33 ffeebbbbrraaiioo Motto 1100 ffeebbbbrraaiioo La fratellanza internazionale

1177 ffeebbbbrraaiioo Avere a cuore ciò che mi circonda

2244 ffeebbbbrraaiioo La disponibilità in famiglia 33 mmaarrzzoo La rinuncia 1100 mmaarrzzoo La pazienza 1177 mmaarrzzoo L’amore (Pasqua) 2244 mmaarrzzoo Essere competenti 3311 mmaarrzzoo Mettere a frutto i propri talenti 77 aapprriillee Il coraggio (San Giorgio) 1144 aapprriillee L’abilità manuale

2211 aapprriillee L’avventura2288 aapprriillee Il desiderio di Dio (Pentecoste)55 mmaaggggiioo Il canto e la danza 1122 mmaaggggiioo La tenda

1199 mmaaggggiioo Non sprecare le risorse2266 mmaaggggiioo Progettare 22 ggiiuuggnnoo La creazioneEEssttaattee Il fuoco EEssttaattee Il silenzio e la contemplazioneEEssttaattee L’acqua

Calendario dei temiCalendario dei temi

1

Ciao a tutti. Secondo voi, l’estate2001 è stata più calda o più frescadi quella dello scorso anno? Sonosicuro che la maggior parte di voiha risposto: “più calda”. Non lo so,forse è vero; ma sicuramente trale ultime dieci ci sono state leotto più calde di tutto ilNovecento! Il problema è che ilpianeta si sta pian piano surriscal-dando per colpa dell’effetto serra.Questo fenomeno è provocatoda una serie di gas che impedi-scono ai raggi del sole che giun-gono sulla terra di ridisperdersipoi di notte nello spazio. I piùfamosi sono i CFC (Cloro FluoroCarburi), responsabili anche del-l’assottigliamento dello strato diozono che ci protegge dai raggiultravioletti. Ma i danni maggiori liprovoca un gas praticamenteinnocuo per la salute: l’anidridecarbonica. In natura viene prodot-ta da ogni tipo di combustione(compresa la respirazione di tuttigli esseri viventi: piante, animalie…uomini!). Ma la sua percentua-

le nell’atmosfera sta aumentandosempre più rapidamente da duesecoli per colpa delle attivitàumane, in particolare gli scarichiindustriali, il traffico automobilisti-co e il taglio delle foreste (cheriduce ogni anno la quota che lepiante riescono a riassorbire).Tutto questo calore in più provo-ca profondi sconvolgimenti nelclima: estati sempre più lunghe epiù calde (come sappiamo), ciclonimolto simili a quelli tropicalianche alle nostre latitudini; masoprattutto c’è pericolo che lezone costiere vengano sommersedall’innalzamento del livello deimari, causato dallo scioglimento dibuona parte dei ghiacciai polari.Per non parlare di quelli alpini,praticamente a rischio estinzione!E della desertificazione di vastepianure oggi fertilissime, che sfa-mano milioni e milioni di persone.Insomma, sarebbe un guaio diproporzioni colossali, e proprioper questo da anni i Governidiscutono su come intervenire.

Avventura nel mondo

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Avventura 6/2001Avventura 6/2001

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LLEESSSSAANNDD

RROO Secondo la gran partedella comunità

scientifica internazionale

il nostro pianeta si stasurriscaldando a

causa del cosiddettoeffetto serra. Dal 1991

si sono tenute treccoonnffeerreennzzee mmoonnddiiaallii

sul clima… cerchiamodi capire a che cosa

si è approdati e comei Governi si

muoveranno nel futuro

Combattere

Avventura nel mondoAAvvvveennttuurraa nneell mmoonnddooAAvvvveennttuurraa nneell mmoonnddoo

Avventura 6/2001Avventura 6/2001

Nel 1991 si è tenuta a Rio deJaneiro, in Brasile, la primaConferenza mondiale sul clima. Inquella riunione si raggiunse unaccordo di massima sulla riduzio-ne degli scarichi di gas pericolosinell’atmosfera, ma purtroppodopo dieci anni e altre dueConferenze non si è ancora messid’accordo sul come fare concreta-mente. Il problema infatti è eco-nomico: qualunque intervento perridurre le cause dell’effetto serracomporterebbe un costo, e soloin pochi sono disposti a pagarlo!

Esistono due grandi linee di pen-siero: la prima sostiene che l’effet-to serra è un problema gravissi-mo ed è necessario interveniresubito, affrontando insieme costi edifficoltà e dividendole equamen-te. La pensano così Australia,Nuova Zelanda, e quasi tutti iGoverni europei: Francia,Germania, Italia, i paesi scandinavi,ecc. Di diverso parere gli StatiUniti ed altri paesi a loro vicini,secondo cui prima di affrontarecosti così elevati (che ricadrebbe-ro sui cittadini) è meglio attende-re dati scientifici più accurati sullarelazione diretta tra riscaldamentogenerale del pianeta (che nessunomette in discussione) e anidridecarbonica.Un grande passo avanti era statofatto qualche anno fa a Kyoto, inGiappone, dove erano state deci-se delle quote entro cui contene-re le emissioni di ciascun paese(anche se non erano previste san-

zioni per chi non le rispettava).Tutti i Governi influenti lo aveva-no sottoscritto, compresi gli StatiUniti, allora guidati da Clinton. Mal’accordo, per entrare in vigoreprevedeva che fosse ratificato(cioè approvato) da un’alta per-centuale di parlamenti nazionali.Né Italia né Stati Uniti (né moltialtri!) lo avevano ancora fattoquando lo scorso luglio si è tenu-ta a Bonn, in Germania, una terzaconferenza sul clima. Il nuovo pre-sidente americano Bush si è dettosubito contrario al rispetto inte-grale di quell’accordo, cercando diportare altri sulle sue posizioni.Per qualche giorno è sembratoche anche il nuovo Governo ita-liano volesse disconoscerlo, ma lenutrite proteste e pressioni diassociazioni ambientaliste, forzepolitiche e semplici cittadini lohanno convinto a cercare unaposizione di mediazione cheaccontentasse un po’ tutti. E allafine, grazie al Giappone, che avevaanch’esso dei dubbi, ma sì èaccontentato, è stato raggiunto uncompromesso salutato positiva-mente un po’ da tutti. Sono statefatte alcune correzioni parzialiall’accordo di Kyoto, ma la struttu-ra generale non è stata cancellata.È stata dura, ma questa lungastoria (a lieto fine, almeno per unpo’) ci ha insegnato che unpaziente lavoro di mediazione ele pressioni di tante personenormalissime che neppure siconoscono possono fare molto,se vogliono!

“…Il problema è economico:qualunque intervento per ridurre le cause dell’effetto serracomporterebbe un costo, e solo in pochi sono disposti a pagarlo!…”

insieme si può!l’effetto serra

1

Caro Assistente,(…) non riesco a capire il battesi-mo. Ho sempre notato che moltissi-me persone, pur battezzate, vivonopassivamente il loro essere cattoli-che e questo sacramento spessorisulta essere una mera immatrico-lazione di massa. Non credi che ilbattesimo debba essere libero, inmodo tale da portare a una presadi coscienza più responsabile delproprio essere cattolico?

Lettera firmata

Carissimo amico,ti è mai capito di tornare a casatua, dopo la messa della domenica,scoraggiato e arrabbiato per ciòche hai visto e sentito? Già che nonè facile andare alla messa, ma

incontrare certe persone, ti ven-gono le noie! E subito dentro dite a criticare: ... moltissime perso-ne vivono passivamente il loroessere cattolico. Ed è vero! verissi-mo! Quanta incoerenza nellenostre scelte e nel nostro cammi-no! ...Da far paura!Ma cosa è il battesimo? Sembri farun po’ fatica a capirlo… Ci sonosette sacramenti. Il battesimo ne èil primo. In un certo senso il bat-tesimo è la “porta” dei sacramen-ti: senza di lui non si può riceveregli altri.Cosa succede quando una perso-na riceve il battesimo? Ricordati ilpassaggio del Mar Rosso: Mosèscappa con tutto il Popolod’Israele davanti al Faraone infuria-to. Forte della forza di Dio, Mosè

Lettera all’assistente

1166

Avventura 6/2001Avventura 6/2001

LLeetttteerraa aallll’’aassssiisstteenntteeLLeetttteerraa aallll’’aassssiisstteenntteeAA CC

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LLeetttteerraa aallll''AAssssiisstteenntteeLLeetttteerraa aallll''AAssssiisstteennttee è un'iniziativa di Avventurarivolta alle guide e agli esploratori che non hanno l'assi-stente e che vogliono parlare con un prete a mezzo posta.L'assistente di Avventura vi risponderà personalmente(quindi scrivete in maniera chiara il vostro indirizzo).Vengono pubblicate solo le lettere giudicate di interessegenerale e solo con il consenso di chi le ha scritte. Se nonvolete che la vostra lettera sia pubblicata è sufficientespecificarlo.

Scrivete a: SCOUT Avventura - Agescipiazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma

e-mail: ssccoouutt..aavvvveennttuurraa@@aaggeessccii..iitt specificando nell’oggetto: Lettera all’Assistente

immatricBattesimo

di massa?

apre il Mare e tutto il Popolopassa all’asciutto, invece i carri del-l’esercito del Faraone rimangonoincastrati nella sabbia, si bloccanoe vengono sommersi dalle acque(vedi il Libro dell’Esodo - capitolo14, 15-31). È una bellissima imma-gine che rende l’idea di ciò che èil battesimo. Quando una personaè battezzata - cioè “tuffata” – nel-l’acqua, vive un passaggio spiritualedalla morte alla vita, dal peccatoalla grazia di Dio. Battezzare è ilsegno di una realtà più profonda:la persona è finalmente liberatadalla schiavitù della morte spiri-tuale e del peccato per entrarenella libertà di Dio.È figlia di Dio... nient’altro!Certo, ricevere il battessimo nonsignifica appiccicarsi un’etichetta

sulla fronte: “SONO CRISTIA-NO”. Invece è un impegno divita: Dio mi ha chiamato peramore e devo cercare di corri-spondere con tutta la mia vitaalla sua chiamata. Ma troppevolte siamo indifferenti a talechiamata, siamo passivi, siamotraditori, siamo menefreghisti,siamo consumatori... al punto diabbandonare nel dimenticatoioil dono di Dio!Non è forse ciò che fannotantissime persone adulte egiovani che non hanno capitobene il dono formidabile cheè il battesimo? Allora, forse,

non converrebbe rimandare apiù tardi questo sacramento, inun momento di maggior consa-pevolezza? Sembra una risposta saggia eintelligente. Invece Gesù diceesattamente il contrario: “Lasciateche i bambini vengono a me enon glielo impedite perché a chiè come loro appartiene il regnodi Dio” (Marco 10, 14). Perchéaspettare di essere adulti - eindifferenti!! - per ricevere il donodella vita di Dio? Non hai notatoche sono i bambini i più sensibilialle cose spirituali quando sonoben educati alla fede? Il dono diDio è come il grano di senapa:quando è seminato nel cuorecresce di giorno e di notte, neipiccoli o nei grandi. Basta metter-

ci il concime della nostra genero-sità e della nostra fedeltà.Certo, puoi essere scandalizzatoda quelle persone che vivono illoro battesimo e la loro fede conipocrisia e arroganza. Ecco ciò cheti dico: non guardare a loro, maguarda a te. Non si tratta di cam-biare loro, si tratta di cambiare te.Perché non fare un’attività con ilReparto sul senso del Battesimoper capirlo bene e viverlo meglio?Perché non mettere a confrontola tua Promessa scout e il tuoimpegno cristiano nella fede?Perché non verificare il tuo postonella tua Squadriglia e la tua gene-rosità cristiana? Quanta coerenzac’è tra la tua vita quotidiana, congli amici, i parenti e la tua vita difede e di Reparto?

Lettera all’AssistenteLLeetttteerraa aallll’’AAssssiisstteenntteeLLeetttteerraa aallll’’AAssssiisstteennttee

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Avventura 6/2001Avventura 6/2001

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Tempo di Jamboree

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TTeemmppoo ddii JJaammbboorreeeeTTeemmppoo ddii JJaammbboorreeee

F ranco, Capo Squadriglia della mitica SquadrigliaAquile del Mestre 14, camminava svelto lungo lastrada. Uniforme perfetta, con il distintivo della com-petenza di animazione giornalistica e la quarta tappaben cucite sulla camicia, metteva passo su passo conun’espressione un po’ corrucciata…«Consiglio Capi straordinario… non era mai succes-so… - pensava tra sé – qualcuno deve averne com-binata una veramente grossa! E se fosse un truccodei Capi per lanciare il campo estivo o un’uscita diReparto?» Quasi senza accorgersene stava per oltrepassare lasua meta: un grande condominio, dove abitavaMarcella, la Capo Squadriglia dei Delfini.Tra Franco e Marcella c’era più di una semplice simpa-tia, ma nessuno dei due si era ancora dichiarato…forse per paura di scoprire che l’al-tro non condivideva gli stessisentimenti. Comunque le dueSquadriglie erano spesso gemel-late e ogni volta che c’era una riu-nione il ragazzo la passava achiamare e facevano insiemela strada verso la sede.Uno squillo e subito dalcitofono venne un «Arrivo!»In poco tempo il portonedella casa si aperse e neschizzò fuori una CapoSquadriglia veramente note-vole: Marcella non eratanto alta, ma bion-da e con i capellilunghi, occhi azzurri,un bel viso simpati-

co e un fisico atletico e scattante. Era anche la primadella classe, ma questo piccolo difetto le venivavolentieri perdonato dagli amici e dalla squadrigliere.Insieme a Franco facevano una bella coppia. Lui eraalto, cintura nera e campione provinciale di karatè,una mascella un po’ prominente, capello corto esguardo molto macho… a San Valentino arrivavanoun bel po’ di letterine a casa sua!«Dai, corriamo! – gli disse la ragazza tirandolo perun braccio e cominciando a camminare veloce – Seiin ritardo!» Il ragazzo, cominciando anche lui a cam-minare veloce, guardò l’orologio. «Non è vero!Abbiamo ancora dieci minuti di tempo!»«Se vuoi arrivare dopo le Volpi e le Panda, certo! Maio voglio che arriviamo per primi noi», rispose lei.C’era rivalità tra la coppia di Squadriglie Aquile-Delfini e Volpi-Panda… erano le migliori fra le ottoSquadriglie dei due reparti del Mestre 4.

Un po’ accaldati i due arrivaronodavanti alla porta della sedementre il Capo e la CapoReparto, insieme ad un altroCapo in uniforme, stavano ini-ziando ad aprire la porta. Dei

Capi Squadriglie delle Volpi edelle Panda non c’era traccia.Marcella sorrise soddisfatta.

«Ciao, ragazzi!» Li salutaronoi due Capi, senza presen-

tare il loro accompa-gnatore. La stranezzadella cosa nonsfuggì a Franco eMarcella, che

cominciarono a

DDII MM

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OO Segui le avventure della Squadriglia Delfini e della Squadriglia Aquile alla ricerca

di un misterioso manoscritto lungo le calli di Venezia. Sui prossimi numeri di Avventura potrai leggere

il seguito del racconto… se però non sai resistere visita il sito www.agesci.it/jamboree/, potrai anche tu partecipare

alla caccia al tesoro e scoprire subito il seguito dell’avventura!

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Avventura 6/2001Avventura 6/2001

pensare che proprio quella persona era il motivodella riunione straordinaria. Scesero insieme coi Capila scaletta ed entrarono nella sede di Reparto, cheera nel seminterrato della canonica della parrocchia..Da lì a poco arrivarono anche gli altri sei CapiSquadriglia e tutti presero posto attorno al tavolo diReparto. Il Capo Reparto disse il nome di tutti iragazzi al nuovo venuto e poi, rivolgendosi a loro,disse: «Giovanni è nientepopodimeno che il WebMaster di Avventura, la rivista degli esploratori edelle guide dell’AGESCI.» Tra i ragazzi e le ragazzecorse un mormorio di meraviglia. Che cosa ci faces-se a una riunione di Consiglio Capi il Web Master diAvventura non veniva proprio in mente a nessuno!«Sapete - proseguì la Capo Reparto – Giovanni èstato il nostro Capo al Campo di FormazioneAssociativa che abbiamo fatto assieme a Braccianoqualche anno fa. Da allora siamo rimasti in contatto.Quando lui ci ha chiamato per proporci questa cosa,siamo stati molto felici di dare la nostra… e la vostradisponibilità!» I Capi Squadriglia si guardavano l’unl’altro e non capivano ancora nulla. Che cosa c’entra-va con loro il sito web di Avventura? Dopo unapausa – i Capi Reparto stavano ridendo sotto i baffivedendo le espressioni incerte dei loro ragazzi – ilCapo Reparto riprese: «Insomma, si tratterebbe dafare da cavie!» Federico Capo dei Camosci, finalmen-te sbottò: «Ma come si fa a fare da cavie a un sitoweb? Ci mettete tutti sotto lo scanner e ci speditedirettamente in rete?» In un attimo si scatenò unaridda di domande: «Dobbiamo navigare?»«Diventare corrispondenti via e-mail?» «Organizzareuna chat?» I Capi Reparto, che ormai sembravano ilgatto e la volpe di Pinocchio, lasciarono che i ragazzisi sfogassero per un po’, poi ripresero: «No, niente ditutto questo! Avventura ha deciso di lanciare unacaccia al tesoro virtuale, via Internet! I CapiSquadriglia fecero silenzio di colpo. Di una caccia altesoro su Internet non avevano ancora sentito parla-re. La Capo Reparto, che ormai aveva un sorrisolargo come tutta la faccia, riprese: «Gli altri esplora-tori e guide d’Italia la faranno virtuale, sì, ma voi,invece, la farete sul serio, a Venezia! Via Internet lesquadriglie d’Italia che parteciperanno le vostreorme. Sarete la Squadriglia guida!» Da quel momen-to successe di tutto: applausi, grida d’entusiasmo,pacche sulle spalle… qualcuno era già vicino aGiovanni e gli chiedeva: «Ma che server state usan-

do? Col sistema operativo Linux? Quante lineetelefoniche? ADSL? E quante Squadriglie pensate cheparteciperanno?» Il Capo Reparto alzò il dito indicefino a quando non ottenne ancora il silenzio. «Lavostra caccia al tesoro sarà divisa in due parti: una lasvolgeremo tra noi… vi consegneremo tra poco lebuste. L’altra comincerà domenica a Venezia». LaCapo Reparto appese un cartellone al muro: «Ecco– disse – giocherete, come al solito, per Squadrigliegemellate e questi sono gli accoppiamenti!» Aquile eDelfini erano insieme, come anche Volpi e Panda…sarebbe stata una bella lotta! Il Capo Reparto misequattro buste identiche sul tavolo. «Ora sono lequindici… avete tempo fino alle diciannove di stase-ra per raccogliere le vostre Squadriglie e portare atermine i compiti che troverete scritti nelle buste.Andate!» Otto paia di mani si allungarono verso lebuste e in un baleno nella sede rimasero solo i Capi.Franco e Marcella si misero a camminare veloce-mente verso la casa di Franco, che era più vicina,mentre gli altri Capi Squadriglia si fermavano fuoridalla porta della sede e si attaccavano ai telefonini.Per principio Franco e Marcella non portavano mai iltelefonino durante le attività, al massimo ne teneva-no uno (e uno solo!) nello zaino durante le uscite disquadriglia, curando di tenerlo spento e di utilizzarlosolo per le emergenze. Mentre camminavano aveva-no aperto la busta.«Ci sono un mucchio di cose datrovare! E dobbiamo riportarletutte alla sede entro stasera alle20.00!» Disse preoccupata la ragazza.«Non preoccu-parti! – risposeFranco – faremopartire la catenatelefonica e inun attimotroveremotutto! Anzi,vicino a meabita Marco… il suogarage non contie-ne automobili, mauna marea di robaincredibile! Puoi tro-varci di tutto! Vedraiche ci sarà molto

Tempo di Jamboree

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TTeemmppoo ddii JJaammbboorreeeeTTeemmppoo ddii JJaammbboorreeee

utile!» Salirono di corsa le scale e arrivarono all’ap-partamento dove abitava Franco. Pochi minuti edavevano già telefonato a tutti i componenti delle duesquadriglie, dando loro appuntamento presso il gara-ge di Marco.«Una cosa l’ho già in casa!» disse Franco, rovistando inuno sgabuzzino e uscendone con una maschera neracon la velina: una bautta, classica maschera veneziana.Ancora una corsa rapida per le scale e due isolatidopo arrivarono presso il famoso garage, doveMarco, vice delle Aquile, aspettava l’arrivo di tutti. Idue capisquadriglia gli diedero subito l’elenco dellecose da trovare e, dopo aver aperto la porta bascu-lante, si immersero con lui in quella bolgia infernale.«Sapete, - diceva Marco – nella mia famiglia non sibutta mai via niente e siccome siamo una famiglianumerosa, qui dentro c’è un po’ di tutto!»Già erano usciti un cavallino a dondolo, un macinoda caffè meccanico e una mazza da baseball, cheMarcella spuntava dall’elenco. Nel tempo in cui glisquadriglieri e le squadrigliere arrivavano ancoraaltre cose venivano trovate. Alle 18.00, senza muo-versi dal garage, le due squadriglie avevano già trova-to praticamente tutti gli oggetti.«No – scuoteva la testa Marco – questo proprionon ce l’ho!»L’ultimo oggetto chemancava era unacopia dei PromessiSposi stampata primadel 1920. I capi eranostati veramente pestiferinel mettere in elenco unacosa del genere… peròFranco non sembrava pernulla preoccupato.«So io dove trovarla! –esclamò, tra lo stu-pore degli altriragazzi –Quest’estate holavorato presso unlibraio… di certo trai libri usati che ha invendita c’è anche unavecchia copia deiPromessi Sposi! Voiandate alla sede a

consegnare gli altri oggetti. Io e Martina andremo aprocurarci il libro!»Mentre i due capisquadriglia se ne andavano gli altriraccolsero la decina e più di oggetti e si mosseroverso la sede. La libreria era in una piazza a qualcheisolato da lì e i ragazzi vi arrivarono con il fiatone.L’anziano titolare della libreria dovette aspettare cheil suo giovane commesso riprendesse fiato, prima diascoltare la sua richiesta.«Mmmh, sì! Devo proprio averlo un libro del genere!» «Non si preoccupi, signor Giorgio, non glielo rovinerò!»Il libraio si diresse verso la stanza dove in lunghe scaffala-ture teneva i libri usati e ne prese uno molto rovinato.«Eccolo qua! E non preoccuparti, Franco! Te lo rega-lo, questo libro! Non è tanto prezioso, anche se èdel 1914, perché è un po’ rovinato. Ma le illustrazionisono molto belle e credo ti potranno piacere».Il ragazzo ringraziò, salutò l’uomo stringendogli la mano elo stesso fece Marcella, poi ancora di corsa verso la sede.«Non credo che le altre squadriglie siano riuscite atrovare il libro anche loro! Probabilmente vinceremola prima tappa!» biascicò Franco correndo. Marcellanon rispose nemmeno, già cominciava a sentire lafatica di tutte quelle corse. Arrivarono alle sedeaccaldati e stanchi… ma erano i primi e avevano

tutti gli oggetti. La prima tappaera la loro. Martina,la capo reparto, si

complimentò ediede loro appuntamen-to a Venezia per le

8.00 del giornodopo, alla stazione,dove avrebbe conse-gnato loro la primabusta della caccia altesoro.«Durante la Caccianon dovrete cer-care altri oggetti,solamenterispondere a

delle domande eandare nei luoghi diVenezia che visaranno indicati. Civediamo domanimattina!». 1

Topo di musicoteca (rubrica)a cura di Mauro e FraDanniel Pennac, LL’’oocccchhiioo ddeell lluuppoo,ed. Salani, L.13.000, pagg. 109

È la storia di un lupo con unocchio chiuso e di un bambinoche ha vissuto in molti luoghidell’Africa. I due si ritrovano inuno zoo e si scambiano le loroesperienze. Anche se, come inmolti libri di Pennac, c’è un po’ ditristezza di fondo per quanto gliuomini sanno fare di brutto a sestessi e agli animali, c’è anche unlieto fine. Un libro che si leggemolto bene e che piacerà sicura-mente, in particolare a tutti quelliche amano gli animali.

Alberto Melis, IIll sseeggrreettoo ddeelllloossccrriiggnnoo, ed. Piemme, L.24.000,pagg. 186

Un ragazzo ebreo si innamora diuna schiava nera… il loro sognod’amore sembra svanire quando ilpadrone della ragazza decide divenderla. Ma se l’amico che hai alfianco si chiama Jehosua e ha permadre Miriam e per padre Josef…

tutto può succedere! Un libro checi porta direttamente nellaPalestina antica, molto precisonella descrizione dei luoghi e deicostumi, interessante e gradevoleda leggere.

Manu Chao, PPrrooxxiimm00aa eessttaacciioonn::eessppeerraannzzaa

“Proxima estacion: esperanza»: nonha deluso le aspettative il secondo,attesissimo album di Manu Chao,l’ex cantate dei Mano Negra, orasolista di successo.Manu Chao, al secolo OscarTramor, nasce a Parigi nel 1961 dadue repubblicani spagnoli fuggiti inFrancia, inizia la sua esperienzamusicale nel 1980 con i “Joint deCulasse”, ma è solo a partire dal1985, anno in cui fonda i ManoNegra insieme al cugino (dal nomedi un’organizzazione anarchica spa-gnola), che la Virgin li scopre e apreloro le porte del successo, anchese per il momento solo in Europa.Nel 1995 si trasferisce in Spagna,dove fonda Radio Bemba e dovetermina l’esperienza dei ManoNegra. Da allora fino al 1998, anno

di pubblicazione di “Clandestino”,girerà per l’America Latina suonan-do e registrando le canzoni del suonuovo album: e sarà subito un suc-cesso internazionale, con più di unmilione di copie vendute nella solaFrancia.A tre anni di distanza, ecco“Proxima estacion: esperanza”;ritroviamo i ritmi e le sonorità del-l’album che l’ha preceduto, anchese la somiglianza sembra svanire adun secondo e più attento ascolto.Protagonista indiscussa è la radio,Radio Bemba, naturalmente, a volteun semplice sfondo, come nel sin-golo di esordio “Me gustas tu”, altrevolte con ruoli di primo piano,come nell’ultima traccia “InfinitaTristezza”. Una radio che sembravoler diffondere al mondo intero ilmessaggio di Manu Chao, quelmondo che è così presente nell’al-bum, in cui le 17 canzoni hannocinque lingue, francese, spagnolo,inglese, portoghese e potruñol, unmisto di spagnolo e portogheseche si parla nei luoghi di frontieratra le due nazioni (“quei luoghi chemi piacciono tanto”, ha dichiaratoManu Chao in un’intervista).Da tutto il mondo vengono anchei cantanti e musicisti che si accom-pagnano a Manu Chao, come nelcaso di “Denia”, una ballata chenarra il dramma dell’Algeria,in cui canta anche il maroc-chino Mostafa El Hafer.E da tutto il mondo attingo-no i suoni e ritmi che ritro-viamo nell’album, dal reggaeal jazz alle suggestioni latine,alle ballate multietniche.Un album da ascoltaretutto di un fiato, ma ancheda riascoltare e meditarecon sempre nuovi livelli di lettura.

Topo di musicotecaTTooppoo ddii mmuussiiccootteeccaaTTooppoo ddii mmuussiiccootteeccaa

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I niziamo subito conVALENTINA DE GIULIIche la volta scorsa si eradimenticata di scrivere ilsuo indirizzo postale:ViaFeudo 21 - 04022 -Fondi (LT). La sua e-mailè: [email protected]

Q uesto è un mes-saggio sublimale:scrivete, scrivete,scrivete. Propriocosì!

Infatti una guida unpo’ pazzerella e allegra

vuole corrispondere convoi!!! Se il messaggio viha convinti scrivete a:LAURA PISCICELLI,ViaLeonardo da Vinci,8 –66050 San Salvo (CH)

O OH, mi sentite? Dicoa voi!!! Tra tutti questiannunci dovete scegliereassolutamente me, per-

ché sono una tipa alle-gra, simpatica, pazza damorire, desiderosissimadi fare nuove conoscen-ze. ALESSIA GENUA ViaEnna, 5 – 89131 REG-GIO CALABRIA

R OSANNA FERRO èun anno e mezzo chescrive ai vari “corrispon-denti” (si fa per dire!!!!)che compaiono su que-ste pagine e che poi nonrispondono, perchétanto ai capi per dare la“specialità” (in checosa???) gli basta vedereil nome del loro scout oguida scritto su questecolonne. Io sarei dell’ideadi togliere questa “spe-cialità” che di specialitànon ha nulla …mavedrete che prima o poisuccederà. Nel frattem-po perché i cari Capi

non pretendono la con-segna di almeno sei mesidi corrispondenza tra illoro “specializzando” ealmeno sei scout diregioni diverse. Allora siche la Specialità diCorrispondente torne-rebbe a ricoprire uncerto valore e non soloa coprire un pezzo dimanica della camicia.Comunque in attesa dirisolvere il problema, chivolesse scambiare foto,fazzolettoni, suggerimentie aiuti per prenderevarie specialità, oppurescenette, bans…e altroancora, potete scriverein Piazza FrancescoCarbone,3 – 89015Palmi (RC) oppure all’e-mail : [email protected]. Nel frattempoho trasmesso il tuonominativoall’Internazionale. Ciao!!!

S ono una guida, faccioparte del RepartoCassiopea di Cossato,del gruppo Biella 3, sonosimpatica e generosa, maun po’ permalosa (larima è venuta da sola!!!)e in cerca di un vostroaiuto. Scrivete a SILVIAROCCO Via Chiesa, 813831 MezzanaMortigliengo (BIELLA).Se non avete voglia discrivere, mandate una e-mail a:[email protected]È stato inoltrato il tuoindirizzoall’Internazionale.

C iao a tutti, mi chiamoEUGENIA e mi piace-rebbe conoscere nuoviragazzi e ragazze, vorreicorrispondere con guidee scout di tutta Italia edel mondo. Scrivetemi erisponderò alle vostrelettere:EUGENIA TRIMARELLIVia Luigi Einaudi,11 –64100 TERAMO

S e cercate una guidapazza che sappia ascolta-re, scambiare idee, fazzo-lettoni e distintivi conchiunque vogliafarlo…ebbene! L’avetetrovata. Scrivete a ILA-RIA SANNA ViaRomagna 24 - 09032Assemini (CA)

I l Capo Sq. di LUCIADI MARIA del Pesaro 1durante un Hike in bicial Campo Estivo è cadu-to in un dirupo riportan-do serie ferite. È statoricoverato all’ospedale diSulmona, ma essendol’episodio accaduto que-sta estate spero chetutto si sia risolto per ilmeglio e che ora possaleggere queste righe disaluto e di augurio diret-tamente da casa propriaAUGURI!!!

C iao, mi chiamo Giusye faccio parte del repar-to “Carta Di Risio” delCampobasso 4.Vorreisalutare tutto il gruppo emandare un forte bacio-ne alla Sq.

SSaalluutt ffrrèèrree ddee ll’’ééccllaaiirreeuurr!!JJ’’hhaabbiittee àà VViieennnnee ((AAuuttrriicchhee)) eett jjee vvoouuss ddeemmaannddeessii ppoossssiibbllee ppoouurr mm’’eennvvooyyeerr uunnee cceeiinnttuurree�� ppaarrcceeqquuee jjee ccoolllleeccttiioonnnnee lleess cceeiinnttuurreess eett lleess iinnssiiggnneessddee ll’’ééccllaaiirreeuurrss�� JJee vvoouuss ddeemmaannddee ppoouurr rrééppoonnddrree��jjee ccoolllleeccttiioonnnnee eett jj’’aacchhèèttee��

SSaalluutt HHeellmmuutthheellmmuutt��sstteeiinneerr@@cchheelllloo��aatt

VVeennddoo ppaallii ddii aabbeettee lluunngghhii �� mmeettrrii ee ddeell ddiiaammeettrroo ddii ����//���� ccmm aa lliirree ������������ ccaadduunnoo��II ppaallii ssoonnoo ddiissllooccaattii vviicciinnoo FFiiddeennzzaa ((PPRR))�� PPeerr iinnffoorrmmaazziioonnii tteelleeffoonnaarree aa FFRRAANNCCEESSCCAA���������������� ooppppuurree cceessccaa@@ttiissxxccaallii��iitt

Ciao a tutti, eccoci di nuovo qui per fare il solito “giro d’Italia”

tramite lettere, e-mail e biglietti vari.

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C’È posta per voiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooiiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooiiAA CC

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Scoiattoli…”SIAMOFORTI RAGAZZI!!!”…VaiCiamurro…!!!

S ono MAURO e cercoguide e scout di qualsiasiregione che mi aiutino a

prendere la specialità dicorrispondente.Vorreiscambiare idee e curiosità,ma più che altro vorreitrovare in voi dei veriamici. Se volete aiutarmi,scrivete a MAURO MAS-

SAFRA Via Nettuno10 - 74024 Manduria(TA)

A TTENZIONE,ATTENZIONE!!!Fermate il vostrosguardo su questo

annuncio. Se lanoia vi

assale esiete

stanchi

della solita routine, dateuna svolta alla vostravita!!! Corrispondete connoi!!! Siamo la Sq. Aquiledel reparto Agrigento 2.Non fatevi scappare que-sta occasione e scrivetesenza perdere tempo aquesto indirizzo: MARILI-SA FALZONE Via A. DiGiovanni, 14 - 92100Agrigento (AG)

C iao a tutti!!! Se voleteaiutare una giovane guidain cerca della specialità dicorrispondente, ecco ilmio indirizzo: GIORGIACOVIELLO Via dei frati9/4 - 16133 Genova

C iao!!! Mi chiamo SARAed è il primo anno chefrequento gli scout, sono

un tipo euforico e spriz-zante allegria.Vorrei cor-rispondere con guide escout per parlare del piùe del meno. Il mio indiriz-zo è: SARA DI MECOVia Ancona,48 - 60035Jesi (AN)

C iao!!! Hei !!! Si, dicoproprio a te!!! Se vuoicorrispondere con unaguida un po’ pazza efuori di testa hai trovatoproprio l’annuncio che faper te!!! Scrivi a: ELISAMAZZAMUTO ViaMontebello,90 - 57100Livorno (LI)

Anche per questa punta-ta è tutto, a risentirci alprossimo giro d’Italia!!!

Un saluto e un ringrazia-mento a tutti gli scout daALFREDO delSerracapriola 1.L’e-mail è:[email protected]

Hello!!!! È l’unica parolache conosciamo del fran-cese, la lingua più parlatanella Russia. Siamo le piùintelligenti del Reparto(provate ad immaginaregli altri!!!). Se siete guide escout coraggiosi, rispon-deteci. Scrivete alla Sq.Volpi.L’ e-mail è la seguente:

[email protected]

Un saluto con l’augurio di“Buona Strada” alla squa-driglia Lupi del Pellaro 1(RC). [email protected]

Vorrei approfittare di unaguida che mi scrive perringraziarmi di averla fattauscire sulla rivista, perricordare a tutti, chequando si mandano le e-mail non sempre compa-re il nome e cognomedel mittente e quindimolte volte non si riescea risalire a chi ha inviato il

messaggio. Io ti ringraziougualmente Valeria diMantova , Ester diCagliari, Elisabetta diSiracusa, Fiorella diReggio Emilia…ma possosolo dire che vi saluta [email protected]

Salve a tutti…sonoGIORGIA e cerco qual-che persona disposta aconoscermi…I miei amici vi sconsiglie-rebbero di scrivermi…mavoglio avere l’occasione diconoscere nuovagente…capace di tra-

smettermi emozioni…esperienze vissute… eperché no, anche consigliAbito a Martina Franca(TA) e sono nel repartoPhoenix. Se volete saperedi più… scrivetemi:[email protected]

Siamo la Sq. Aquile delPortogruaro 3 e vorrem-mo corrispondere conaltre squadriglie italianeper conoscere nuovi/eragazzi/e e per scambiarciesperienze.Scrivete all’indirizzo:[email protected]

C’è posta per voiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooiiCC’’èè ppoossttaa ppeerr vvooii

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SCOUT - Anno XXVII - Numero 27 - 28 settembre 2001 - Settimanale - Spedizione inabbonamento postale - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Roma - L. 1.000 - Edito da NuovaFiordaliso S.c. a r.l. per i soci dell'Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli, 18- 00186 Roma - Direttore responsabile Sergio Gatti - Registrato il 27 febbraio 1975con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa So.Gra.Ro., via I. Pettinengo 39,Roma - Tiratura di questo numero copie 60.000 - Finito di stampare nel settembre 2001

La rivista è stampata su carta riciclata Associatoall'Unione StampaPeriodica Italiana