AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO -...

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AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO A.S. 2014-2015 LINEE GUIDA seguite dal NIV L’attività di autovalutazione nel nostro Istituto ha avuto lo scopo di verificare la qualità dell’azione formativa. Gli interrogativi posti sono stati: l'Istituto è capace di assolvere i compiti ad esso assegnati (accountability= affidabilità, responsabilità) ? l'Istituto è capace di leggere le domande degli utenti e di rispondere ad esse nel modo migliore (efficacia), con un rapporto ottimale tra costi e benefici (efficienza) ? l'Istituto è capace di migliorare continuamente, secondo l’approccio basato sulla “qualità”, garantendo cioè efficacia ed efficienza dell’azione formativa ? l'Istituto è capace di rendere conto (patto di tipo etico) di ciò che sta facendo in relazione ai propri fini ed alle aspettative degli utenti ? La qualità dell'azione formativa non è altro che l'espressione della qualità di un istituto scolastico e deve consistere: nell’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento, nella “Mission” della scuola, esplicitata dal POF, centrata sulla formazione dell’alunno come persona in apprendimento e come cittadino, in un sistema di valori coerente con la cultura del “fare tutti insieme la qualità della propria scuola”, nelle competenze professionali del corpo docente e non docente aggiornate e coerenti con i risultati da raggiungere, in un sistema di comunicazioni interne e verso genitori ed alunni tempestivo e trasparente, nell’efficienza delle strutture organizzative, atte a facilitare il lavoro degli insegnanti, i l benessere degli alunni ed il loro successo scolastico, nell’autovalutazione delle prestazioni del corpo docente, nell’etero valutazione delle prestazioni dei docenti, nel monitoraggio dei risultati di processo e di prodotto, Essa "si sviluppa nella ricerca di ciò che bisogna migliorare, ossia qualsiasi situazione, comportamento, processo che presentino problematicità, esiti insoddisfacenti, carenze qualitative da sottoporre ad un esame razionale approfondito per trovarne le cause ed introdurre le soluzioni ottimali individuate". Ogni intervento ha dunque voluto essere frutto di una visione globale e si è trasformato in un progetto inserito in un più vasto programma di sviluppo della qualità, cioè in una pianificazione di miglioramento, che abbia già analizzato la natura dei problemi di tutto il contesto scolastico e ne abbia definito l’ordine di priorità di attenzione. L’autovalutazione d’Istituto è stata quindi: una metodologia con la quale l’organizzazione ha periodicamente verificato: o la “validità” degli obiettivi posti, o i risultati raggiunti, o il livello di scostamento dagli obiettivi, o le cause di non raggiungimento degli obiettivi,

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AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

A.S. 2014-2015

LINEE GUIDA seguite dal NIV

L’attività di autovalutazione nel nostro Istituto ha avuto lo scopo di verificare la qualità dell’azione

formativa.

Gli interrogativi posti sono stati:

l'Istituto è capace di assolvere i compiti ad esso assegnati (accountability= affidabilità,

responsabilità) ?

l'Istituto è capace di leggere le domande degli utenti e di rispondere ad esse nel modo migliore

(efficacia), con un rapporto ottimale tra costi e benefici (efficienza) ?

l'Istituto è capace di migliorare continuamente, secondo l’approccio basato sulla “qualità”,

garantendo cioè efficacia ed efficienza dell’azione formativa ?

l'Istituto è capace di rendere conto (patto di tipo etico) di ciò che sta facendo in relazione ai

propri fini ed alle aspettative degli utenti ?

La qualità dell'azione formativa non è altro che l'espressione della qualità di un istituto

scolastico e deve consistere:

nell’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento,

nella “Mission” della scuola, esplicitata dal POF, centrata sulla formazione dell’alunno come

persona in apprendimento e come cittadino,

in un sistema di valori coerente con la cultura del “fare tutti insieme la qualità della propria

scuola”,

nelle competenze professionali del corpo docente e non docente aggiornate e coerenti con i

risultati da raggiungere,

in un sistema di comunicazioni interne e verso genitori ed alunni tempestivo e trasparente,

nell’efficienza delle strutture organizzative, atte a facilitare il lavoro degli insegnanti, il

benessere degli alunni ed il loro successo scolastico,

nell’autovalutazione delle prestazioni del corpo docente,

nell’etero valutazione delle prestazioni dei docenti,

nel monitoraggio dei risultati di processo e di prodotto,

Essa "si sviluppa nella ricerca di ciò che bisogna migliorare, ossia qualsiasi situazione,

comportamento, processo che presentino problematicità, esiti insoddisfacenti, carenze

qualitative da sottoporre ad un esame razionale approfondito per trovarne le cause ed

introdurre le soluzioni ottimali individuate".

Ogni intervento ha dunque voluto essere frutto di una visione globale e si è trasformato in un

progetto inserito in un più vasto programma di sviluppo della qualità, cioè in una pianificazione di

miglioramento, che abbia già analizzato la natura dei problemi di tutto il contesto scolastico e ne

abbia definito l’ordine di priorità di attenzione.

L’autovalutazione d’Istituto è stata quindi:

una metodologia con la quale l’organizzazione ha periodicamente verificato:

o la “validità” degli obiettivi posti,

o i risultati raggiunti,

o il livello di scostamento dagli obiettivi,

o le cause di non raggiungimento degli obiettivi,

un processo che ha preso in esame i percorsi di raggiungimento di mete prestabilite a livello

complessivo, ma anche a livello di singola persona o azione,

un insieme di strumenti attendibili di misurazione per descrivere la situazione attuale, la

situazione desiderata, le modalità del cambiamento

Oggetto della valutazione è quindi un CAMBIAMENTO, cioè un processo di passaggio da un

punto di partenza ad uno di arrivo:

a. Cambiamenti di persona, comportano che si parta da un’idea precisa di trasformazione di

mentalità e di comportamenti che si desidera ottenere,

b. Cambiamenti di azioni, comportano di capire se esiste un rapporto diretto fra l’intervento ed il

risultato raggiunto come “valore aggiunto” allo status quo.

Le fasi del cambiamento:

1. Fase iniziale, in cui è stata nominata la Commissione di Autovalutazione che ha avuto il

compito di:

a) individuare ed esaminare tutti i problemi esistenti

b) scegliere l’area di miglioramento prioritaria su cui intervenire

c) analizzare i fattori di criticità della situazione attuale

d) definire i risultati attesi con chiari e semplici indicatori di qualità e relativi descrittori

e) individuare gli strumenti di indagine e di verifica finale da utilizzare

f) individuare risorse umane e materiali necessarie per realizzare il proprio mandato

organizzativo;

2. Fase di attuazione, in cui si è definita la modalità secondo la quale riuscire a tradurre in

pratica il primo cambiamento da fare (chi, cosa, come, quando…) e lo si attua;

3. Fase di istituzionalizzazione, che ha descritto il modo in cui il cambiamento entra a far parte

della pratica quotidiana;

4. Fase di analisi delle conseguenze, per esaminare e riflettere su:

a) gli esiti sulla struttura organizzativa, sui processi di lavoro, sugli attori dei processi,

b) l’impatto sui risultati degli studenti,

c) il grado di soddisfazione degli utenti;

5. Fase di ulteriore progettazione di soluzioni migliorative.

Gli ambiti dell’autovalutazione sono stati:

1) la soddisfazione dell’”utenza” (alunni, genitori, insegnanti)

2) il processo di insegnamento-apprendimento

3) le capacità didattiche ed educative dei docenti, le competenze del personale amministrativo

4) la coerenza del POF con quanto effettuato

5) la completezza e la circolazione delle informazioni

6) la managerialità dello staff

7) la struttura scolastica ed i servizi offerti

8) la dotazione tecnologica ed il suo utilizzo

9) la qualità dei processi di lavoro

10) tutto ciò che “non va” e che si vuole migliorare.

ATTIVITA' SVOLTA

In base alla Direttiva n.11 del 18 settembre 2014 da quest'anno è iniziata la

progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione,

per valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione,

ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti. Si è quindi proceduto partendo dalla stesura del Questionario Scuola per arrivare alla

compilazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) in formato elettronico.

Sono state assunte come riferimento alle diverse attività di monitoraggio le Priorità

strategiche individuate dalla Direttiva Ministeriale n°11 del 18 settembre 2014

(Priorità strategiche del SNV per gli a.s.2014/15, 2015/16 e 2016/17)

• Riduzione della dispersione e dell’insuccesso

• Riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche

• Rafforzamento delle competenze di base

• Valorizzazione degli esiti a distanza

ASPETTI DELLA VALUTAZIONE MONITORATI

1. gli esiti (rappresentano l’aspetto più importante da considerare, in quanto

rimandano al successo formativo di ogni alunno, da perseguire nel quadro dello

sviluppo armonico e integrale della persona),

2. i processi (Per migliorare gli esiti occorre intervenire sull’adeguatezza dei

processi rispetto al contesto)

3. il contesto operativo (La valutazione e l’autovalutazione devono guardare sia

alle pratiche educative e didattiche attivate, sia all’ambiente organizzativo

all’interno del quale quelle pratiche e quei processi si sviluppano, nonché al

contesto socio-ambientale e alle risorse in cui si colloca il funzionamento

dell’Istituto).

ESITI

In relazione agli esiti è stato importante:

considerare l’evoluzione dei risultati degli studenti nel tempo, più che il livello

degli stessi,

Andamento iscrizioni

0

200

400

600

800

1000

A.S. 2009/10 A.S. 2010/11 A.S. 2011/12 A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15

Casagrande Cesi

Totale alunni scrutinati

795734 682 638

704764

438 409 455 443 459 452

1.2331.143 1137 1081

11631216

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

A.S. 2009/10 A.S. 2010/11 A.S. 2011/12 A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15

Casagrande

Cesi

Totale

tenere conto di quanti allievi hanno abbandonato la scuola (il numero degli

studenti ritirati ha toccato il massimo in modo significativo nell’anno

scolastico 2012-2013 per l’Istituto Professionale per poi andare decisamente

diminuendo; nell’Istituto Tecnico si è invece avuta una diminuzione nello

stesso anno ed un sensibile aumento nel 2013-2014),

Andamento alunni ammessi a giugno

0

100

200

300

400

500

600

A.S. 2009/10 A.S. 2010/11 A.S. 2011/12 A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15

Casagrande Cesi

Andamento alunni con giudizio sospeso

0

50

100

150

200

250

A.S. 2009/10 A.S. 2010/11 A.S. 2011/12 A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15

Casagrande Cesi

considerare quanto si sia riusciti ad assicurare agli studenti uguali chance di

accesso ad una istruzione di qualità e quanto si sia riusciti a prevenire casi di

studenti che rimangono “troppo indietro”

guardare e documentare la dimensione e lo spessore dei processi partecipativi

degli studenti e la qualità dell’integrazione dei diversi gruppi (educazione alla

cittadinanza attiva)

considerare la riuscita degli studenti al termine del percorso di studio, nei

percorsi formativi successivi e nel mondo del lavoro

Particolare attenzione è stata posta ai dati restituiti dall'INVALSI, in quanto

strumento di diagnosi per migliorare l’offerta formativa e per individuare aree di

eccellenza e aree di criticità per migliorare l’azione didattica; essi hanno riguardato

fondamentalmente tre aspetti:

Andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della

scuola rispetto alla media dell’Italia, dell’area geografica e della regione di

appartenenza;

Andamento delle singole classi nelle prove di Italiano e di Matematica nel loro

complesso;

Andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio

di ogni singola prova.

Andamento alunni ritirati/trasferiti

0

10

20

30

40

50

60

70

A.S. 2009/10 A.S. 2010/11 A.S. 2011/12 A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15

Casagrande Cesi

Punteggi generali Italiano

Istituzione scolastica nel suo complesso

TRIS00700D 59,3

Punteggio Umbria (66,5) pari differenza positiva o negativa statisticamente

non significativa

Punteggio Centro (64,6) inferiore differenza negativa statisticamente significativa,

ossia con una probabilità superiore al 95%

di verificarsi anche nella popolazione e non solo

nel campione

Punteggio Italia (64,8) inferiore

Istituto Tecnico

TRIS00700D Punteggio Umbria Punteggio Centro Punteggio Italia

64,4 (64,7) pari (62,0) superiore (62,2) superiore

Istituto Professionale

TRIS00700D Punteggio Umbria Punteggio Centro Punteggio Italia

55,6 (51,8) superiore (52,2) superiore (50,9) superiore

Parti della prova

Professionale solo nativi - solo regolari

Tecnico solo nativi - solo regolari

Differenze Professionale parti della prova con i

livelli in Italia

3,2

5,7

2,93,5

6,2 Testo narrativo

Narrativo-letterario

Testo espositivo

Misto

Grammatica

Differenze Tecnico nelle parti della prova con i

livelli in Italia

3,3

3,12,5

1,7

1,1

Testo narrativo

Testo espositivo

Narrativo-letterario

misto

grammatica

Differenze Professionale parti della prova con i

livelli in Italia - nativi

3

5,6

4,2

3,1

6,1 Testo narrativo

Narrativo-letterario

Testo espositivo

Misto

Grammatica

Differenze Tecnico nelle parti della prova con i

livelli in Italia - nativi

3,4

4,3

2,4

3,7

3,3Testo narrativo

Testo espositivo

Narrativo-letterario

misto

grammatica

Differenze Professionale parti della prova con i

livelli in Italia - regolari

5,2

7,2

4,5

4,9

3,7Testo narrativo

Narrativo-letterario

Testo espositivo

Misto

Grammatica

Processi

Scostamenti Professionale

Scostamenti Tecnico

Differenze Tecnico nelle parti della prova con i

livelli in Italia - regolari

3,1

3,1

1,8

1,1

1,3

Testo narrativo

Testo espositivo

Narrativo-letterario

misto

grammatica

Differenze Processi Professionale con i livelli in Italia

2,8

2,78,1

Comprendere e ricostruire il testo Individuare informazioni Rielaborare il testo

Punteggi generali Matematica

Istituzione scolastica nel suo complesso

TRIS00700D 36,7

Punteggio Umbria (44,9) pari differenza positiva o negativa statisticamente

non significativa

Punteggio Centro (42,6) inferiore differenza negativa statisticamente significativa,

ossia con una probabilità superiore al 95% di

verificarsi anche nella popolazione e non solo nel

campione

Punteggio Italia (42,2) inferiore

Istituto Tecnico

TRIS00700D Punteggio Umbria Punteggio Centro Punteggio Italia

42,0 (43,8) pari (41,4) pari (41,5) pari

Istituto Professionale

TRIS00700D Punteggio Umbria Punteggio Centro Punteggio Italia

32,8 (30,4) superiore (30,0) superiore (29,5) superiore

Ambiti

Professionale solo nativi - solo regolari

Tecnico solo nativi - solo regolari

Differenze Tecnico Processi con i livelli in

Italia

2,7

2,6

2,1

Comprendere e ricostruire il testo Individuare informazioni Rielaborare il testo

Differenze ambiti della prova Matematica con livelli in Italia -

Professionale

0,8

5,7

3,3

3,5Numeri

Dati e previsioni

Spazio e figure

Relazioni e funzioni

Differenze ambiti della prova Matematica con livelli in Italia -Tecnico

4,8

3

-5,4

-2

Numeri

Dati e previsioni

Spazio e figure

Relazioni e funzioni

Differenze ambiti della prova Matematica con livelli in Italia -

Professionale - nativi

1,3

4,9

4,2

3

Numeri

Dati e previsioni

Spazio e figure

Relazioni e funzioni

Differenze ambiti della prova Matematica con livelli in Italia -Tecnico -

nativi

4,8

3

-5,4

-2

Numeri

Dati e previsioni

Spazio e figure

Relazioni e funzioni

Processi

Scostamenti Professionale

Scostamenti Tecnico

Differenze ambiti della prova Matematica con livelli in Italia -

Professionale - regolari

0

6,5

4,7

3,5

Numeri

Dati e previsioni

Spazio e figure

Relazioni e funzioni

Differenze ambiti della prova Matematica con livelli in Italia -Tecnico -

regolari

5,1

3,5

-5,6

-1,8

Numeri

Dati e previsioni

Spazio e figure

Relazioni e funzioni

Differenze processi Matematica con livelli in Italia - Professionale

3,3

2,8

4,3Formulare

Utilizzare

Interpretare

Differenze processi Matematica con livelli in Italia -Tecnico

0,7

-0,52

Formulare

Utilizzare

Interpretare

Distribuzione degli studenti per livello di apprendimento

9101315

21

20

24

22

28

26

28

28

28

24

21

22

11171112

0

20

40

60

80

100

120

Percentuale

studenti

livello 1

Percentuale

studenti

livello 3

Percentuale

studenti

livello 5

Distribuzione Tecnico- Italiano

Italia

Centro

UMBRIA

TRIS00700D

618

18

20

19

23

21

22

27

21

19

20

21

13

17

16

25

24

23

21

0

20

40

60

80

100

Percentuale

studenti

livello 1

Percentuale

studenti

livello 3

Percentuale

studenti

livello 5

Distribuzione Professionale- Italiano

Italia

Centro

UMBRIA

TRIS00700D

19

20

25

27

18

18

23

20

22

161414

18151312

21

29

24

25

0

20

40

60

80

100

Percentuale

studenti

livello 1

Percentuale

studenti

livello 3

Percentuale

studenti

livello 5

Distribuzione Matematica - Tecnico

Italia

Centro

UMBRIA

TRIS00700D

17

31

27

30

25

17

23

22

10171313

139

1211

33

23

22

22

0

20

40

60

80

100

120

Percentuale

studenti

livello 1

Percentuale

studenti

livello 3

Percentuale

studenti

livello 5

Distribuzione Matematica - Professionale

Italia

Centro

UMBRIA

TRIS00700D

CUSTOMER SATISFACTION

Questionario alunni

Totale completato 879=73%

AREA FUNZIONALITA’ E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

fruibilità e sicurezza spazi comuni limitata funzionalità aule

AREA INFORMAZIONE / COMUNICAZIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

rispondenza del sito web inadeguatezza modalità di

alle esigenze personali comunicazione delle

informazioni

AREA ORGANIZZAZIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Validità del Peer Tutoring Scarso equilibrio nella distribuzione

nell’affiancamento settimanale delle materie nell’orario

AREA RELAZIONI

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Supporto segreterienelle diverse Difficoltà di comunicazione con

necessità la Dirigenza ed i collaboratori

Questionario docenti

Totale completato76=56%

AREA COMUNICAZIONE, ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Funzionalità sito web

Organizzazione colloqui

Produttività Collegio Docenti

AREA STRUTTURE, MEZZI E FORMAZIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Pianificazione attività di Parziale adeguatezza mezzi

formazione e aggiornamento di supporto alla didattica

AREA RELAZIONI

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Collaborazione tra docenti CdC Parziale soddisfazione per

e pianificazione attività comuni il clima presente nelle classi

Questionario personale ATA

Totale 8 risposte

AREA ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Strutturazione orario Mancato riconoscimento dello

di servizio svolgimento delle mansioni

Inefficacia assemblee ATA

AREA STRUTTURE, MEZZI E FORMAZIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Funzionalità locali ed Mancanza di un piano di

attrezzature formazione rispondente ai

bisogni formativi

AREA RELAZIONI

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Spirito di gruppo e clima Scarsa motivazione ed

collaborativo tra il personale incoraggiamento

dei diversi profili

Questionario genitori

Totale 35 risposte

AREA SPAZI E INFRASTRUTTURE

Nessun PUNTO DI FORZA, ne' CRITICITA'

AREA INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Efficacia delle modalità di

comunicazione alle famiglie

AREA ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Servizio offerto dalle Attività organizzate dalla Scuola

attività di peer tutoring non funzionali ai processi di

insegnamento/apprendimento

AREA PARTECIPAZIONE E RELAZIONI

PUNTI DI FORZA CRITICITA’

Clima di disponibilità e

collaborazione negli incontri

Scuola-famiglia