Autorità per lenergia elettrica e il gas 1 Acqua 2.0 Roma, 16 aprile 2013.

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Autorità per l’energia elettrica e il gas 1 Acqua 2.0 Roma, 16 aprile 2013

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Autorità per l’energia elettrica e il gas 1

Acqua 2.0Roma, 16 aprile 2013

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Ruolo dell’Autorità

D.L. n. 201/11. Trasferimento all’AEEG delle ‘‘funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici’’ con soppressione contestuale dell’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua. Le funzioni ‘‘vengono esercitate con i medesimi poteri attribuiti’’ dalla legge n. 481/95

dPCM 20 luglio 2012, fissa i compiti dell’AEEG, nel rispetto dei criteri del recupero integrale dei costi e di chi inquina paga:

• definisce i livelli minimi e gli obiettivi di qualità;• predispone le convenzioni per l’affidamento del servizio;• definisce le componenti di costo (inclusi i servizi finanziari);• predispone il metodo tariffario;• verifica la redazione dei piani d’ambito;• approva le tariffe;• adotta direttive per la trasparenza della contabilità;• esprime pareri/proposte;• tutela i diritti degli utenti;• elabora dati statistici e conoscitivi;• con Regioni e Enti locali individua iniziative nell’interesse degli

utenti.

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Obiettivi

Garantire la tutela del cliente finale.

Fornire corretti incentivi per un servizio efficiente e per lo sviluppo delle infrastrutture.

Garantire il buono stato ecologico della risorsa acqua.

Dare certezza del quadro regolatorio (meno rischi = meno costi)

Favorire la finanziabilità degli investimenti (stabilità regolatoria = minori oneri finanziari)

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Ambito di applicazione

Il servizio idrico integrato (SII):

l’integrazione dei servizi (captazione, adduzione, distribuzione, fognatura e depurazione)

i singoli servizi che lo compongono

i servizi di captazione e adduzione a usi multipli

i servizi di depurazione a uso misto industriale/civile

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Full cost recovery

La risorsa acqua è gratuita, ma renderla disponibile a tutti e preservarla nel tempo, richiede infrastrutture il cui costo deve essere a carico degli utenti, proporzionalmente ai costi generali, con salvaguardia degli utenti economicamente disagiati.

Tra i costi:

Costi esogeni:

Costo della risorsa finanziaria. Anche il finanziamento pubblico ha un ‘‘costo’’ = costo del debito pubblico + maggior rischiosità del servizio (ovvero della durata del debito)

• costi ambientali• costi della

risorsa

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Ruoli di AATO e AEEG

costi

valida costi

Propone le tariffe

approva tariffe

definisce i criteri

Gestore

AATO AEEG

inviati a:

dai libri contabili:

verificaco

munica

a:

comunica a:

definizione tariffe

se no AATO

(entro 3 mesi)

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Piani d’ambito e metodologia tariffaria

territorio

Gestore

utenti

Il piano verifica le necessità territoriali e la sostenibilità

La tariffa

verifica i costi e la qualità

verifica - riferimenti

.

inv.

real

izzat

i

inv. realizzati

I periodi di aggiornamento sono disgiuntiag

gior

nam

ento

tariff

e

inv. pianificati

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Neutralità del meccanismo regolatorio

Il meccanismo regolatorio non deve influenzare gli assetti se non nella misura in cui questi possano comportare una maggiore efficienza ed efficacia del servizio.

Il meccanismo regolatorio non può imporre una politica finanziaria se non nella misura di indicare un costo di riferimento, una soglia, oltre la quale il costo non può ricadere sul cliente finale.

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La regolazione incentivante

Una regolazione ‘‘command & control’’ è poco efficiente:

implica un impiego considerevole di risorse. Una regolazione ‘‘command & control’’ è poco efficace, nei

confronti di gestioni pubbliche (in house o in economia): la penalizzazione ricade comunque sui cittadini che subiscono il disservizio.

La previsione di meccanismi incentivanti, è una soluzione generalmente adottata:

• price-cap (revenue-cap)

• profit-sharing

• costi standard

• promozioni investimenti specifici (output base regulation)

• obiettivi generali/specifici della qualità

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I riferimenti standard

Il riferimento standard individua un obiettivo, rispetto al quale si genera un interesse del gestore a perseguire prestazioni migliori per incamerare il proprio margine

E’ un meccanismo del tipo premi/penalità

Può essere accompagnato da meccanismi cap & collar

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I capisaldi della regolazione

Tenuta dei conti che garantisca il riscontro, la pertinenza e la tracciabilità delle partite economiche

Regolazione tariffaria basata su riferimenti standard per indurre comportamenti efficienti ed efficaci

Qualità del servizio per impedire che i gestori realizzino margini a scapito delle caratteristiche del servizio fornito

Enforcement

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L’albero regolatorio

Unbundling Qualità

Reg. tariffaria

Enforcement

Val. residuo

Reg. morosità Dep.

cauzionale

Conguagli pregressi

Certezza ricavi

Allocazione costi

Meccanismi incentivanti

Terremoto ER

Bonus H2O

Tar. unica & pereq.

Output base reg.

X-factor & profit sh.

Agg. operatori

Q. commerciale & carta serv.

Q. tecnica

Q. della risorsa

Pianificazione

Reg. misura

Perdite rete Reg. interruzioni

Arsenico

Costo ambientale

Costo risorsa

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Priorità

E’ stata considerata prioritaria la metodologia tariffaria per:

Superare le incertezze regolatorie connesse al sistema previgente

Conformare la metodologia tariffaria agli esiti referendari

Dare certezza al quadro regolatorio per favorire gli investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture

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Attività svolta

Unbundling: 1°documento di consultazione

Metodologia tariffaria:• Metodo tariffario transitorio (ex MTN e ex CIPE)• Prime indicazioni aggiornamento PEF• Deposito cauzionale: primi obblighi• Morosità: raccolta dati• Valore residuo: focus group• Bonus H2O: documento di consultazione• Restituzione remunerazione capitale 2°semestre 2011: avviato procedimento• Agevolazioni terremeto ER

Qualità:• Trasparenza bolletta• Restituzione Corte Costituzionale 335/08: indagine conoscitiva• Meccanismi perequativi locali: indagine conoscitiva• Contenuto arsenico: indagine conoscitiva

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Investimenti Terna 2003-2009

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Investimenti 2002-2011 distribuzione elettrica

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REGOLAZIONE INCENTIVANTE LA RIDUZIONE DELLA DURATA DELLE INTERRUZIONITutte le interruzioni

131

9778 70

59 6150 48 50 46 44 40

56

52

3735

3219

11 10

3324 25

22

0

20

40

60

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Min

uti

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terr

uzi

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i do

vute

a fu

rti)

Interruzioni di responsabilità del distributore Altre interruzioni non di responsabilità del distributore

Sono esclusi gli incidenti rilevanti sulla rete di trasmissione, gli interventi dei sistemi di difesa e le interruzioni dovute a furti

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Successivi provvedimenti

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Gli accertamenti svolti dal 2006 (con sopralluogo)

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