Autore:naturamorta.wikispaces.com/file/view/Scheda+della+natura... · Web viewIl dipinto raffigura...

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Autore: Giorgio Morandi (Bologna, 20 luglio 1890 – Bologna, 18 giugno 1964) è stato un pittore e incisore italiano. Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo. Titolo: Natura morta ,1949 Collocazione:Rovereto ,Mart Datazione: 1948-49 (ca.) Dati tecnici: olio su tela, cm 40 x 47 Breve descrizione: Il dipinto raffigura un angolo di vita quotidiana: una composizione di natura morta in cui domina la presenza di alcuni oggetti d’ abbellimento e di utilità abitudinaria.E’ una natura morte semplice e spoglia: un grande spazio vuoto circonda gli oggetti e i colori sono intonati e

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Autore: Giorgio Morandi (Bologna, 20 luglio 1890 – Bologna, 18 giugno 1964) è stato un pittore e incisore italiano. Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo.

Titolo: Natura morta ,1949

Collocazione:Rovereto ,MartDatazione: 1948-49 (ca.)Dati tecnici: olio su tela, cm 40 x 47Breve descrizione:Il dipinto raffigura un angolo di vita quotidiana: una composizione di natura morta in cui domina lapresenza di alcuni oggetti d’ abbellimento e di utilità abitudinaria.E’ una natura morte semplice e spoglia: un grande spazio vuoto circonda gli oggetti e i colori sono intonati e neutri(grigi, avori o terre) dalle quali si stacca un'unica nota vivace rosa della bottiglia posta in ultimo pianoLettura dell’operaa. composizione:

La composizione è costruita su un susseguirsi di piani che avanzano fino alla composizione che domina la scena;; la composizione risulta interamente appoggiata su un tavolo liscio senza alcun particolare artistico , si notano solo le ombre proiettate dagli oggetti a causa del loro incrocio con la luce.Uno dei segni più particolari è la bottiglia che spicca dal resto grazie alla sua colorazione più vivace;Gli altri oggetti sono color biancastro molto semplicistici non mostrano alcun segno di lavorazione apparte le sfaccettature più scure presenti sul vaso posto centralmente che tende verso la destra.b. spazio:L’inquadratura si concentra su un angolo di vita domestica; aldilà della composizione si intravede unambiente domestico delineato specialmente dal tavolo su cui sono posati gli oggetti, e dalla stessa natura di questi.c. uso della luce:La fonte luminosa illumina la composizione da sinistra mettendo in evidenza le ombre che esalta il volume degli oggetti e crea la proiezione delle ombre sia sul piano d’ appoggio che sugli ogettid. uso del colore:Pochi sono i toni cromatici utilizzati: predominano la composizione il grigio, l’ avorio sullo sfondo sui quali spezza il rosa della bottiglia sullo sfondo, quasi come il colore sia usato appositamente per mettere in risalto l’ oggetto parzialmente nascosto a causa della sua posizioneLe campiture degli oggetti sono uniformi, sfumate dagli effetti chiaroscurali i contorni sono creati dal contrasto stesso dei colori degli oggetti.e. altro:Il dipinto sembra voler raffigurare, p una composizione creata a posta per essere dipinta,che raffigura un angolo domestico di vita quotidiana.Notizie storico-criticheLa sostanziale continuità tematica e stilistica del Morandi postbellico pose qualche problema critico negli anni in cui gli artisti italiani si trovarono a fare i conti prima con la lezione di Picasso (finalmente visibile dal vero alla Biennale di Venezia del 1948), poi, verso il 1950, a scegliere tra le due vie opposte del realismo sociale e dell’ astrattismo. Intorno al magistero formale di Morandi nel mutato panorama culturale e politico del dopoguerra si scatenò così una polemica condotta da critici vicini al Partito Comunista Italiano, che proprio nella sua nuova produzione leggevano un atteggiamento di decadentistico disimpegno: le sue nature morte sembravano “l'espressione del più composto individualismo accademico”; “quadri medianici” dove “non c'è oggettività, non c'è distacco” ma “un continuo razzolare in sé stesso e nella propria sensibilità formalistica”; opere di un artista che “non ha più nessun legame diretto e vivo col suo paese e con i problemi generali del suo popolo”.