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UNA SCELTA RESPONSABILE AUTOMEDICAZIONE UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET Conserva- zione Utilizzare i farmaci in sicurezza Stomaco Soluzioni contro bruciori e reflusso Fitoterapia L’azione terapeutica delle piante medicinali Pressione arteriosa l’efficacia dell’automi- surazione PER LA CURA DI SÉ 4 IDEE QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO No 1./Novembre 2010

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UNA SCELTA RESPONSABILE

aUtoMeDiCaZione

uno speciale realizzato da Mediaplanet

conserva- zioneutilizzare i farmaci in sicurezza

stomacosoluzioni contro bruciori e refl usso

Fitoterapia l’azione terapeutica delle piante medicinali

pressione arteriosa l’effi cacia dell’automi- surazione

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PEr La Cura

4iDEE

QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO

no 1./novembre 2010

2 · AutomedicAzione uno speciale realizzato da Mediaplanet

eDitoriaLe

i farmaci diautomedicazione

I medicinali senza obbligo di ricetta rappresentano l’opzione terapeutica indicata per i più comuni disturbi di salute, il cui impiego corretto risponde alla crescente domanda di responsabilità.

Con automedic-zoione, in senso proprio, si iden-tifica la prati-ca – largamen-te diff usa – di aff rontare i più

comuni disturbi di salute attra-verso il ricorso ai farmaci a ciò de-stinati. Sono quei medicinali ac-quistabili senza bisogno della ri-cetta medica, e che recano sulla confezione uno specifi co bollino di identifi cazione. Sono farmaci destinati al tratta-mento dei comuni disturbi di sa-lute, quelli che abbiamo impara-to a riconoscere per esperienza diff usa: malesseri stagionali, di-sturbi dell’apparato digerente/intestinale, contusioni e dolori comuni.

Diffusione e identificazione

Le più recenti indagini ri-levano che oltre il 70% del-la popolazione adulta ita-

liana utilizza abitualmente questi farmaci nel corso dell’anno, segno che l’Automedicazione è un feno-meno importante e diff uso.

Questi farmaci, perché di farma-ci si tratta, sono venduti – sia in farmacia, sia negli altri esercizi autorizzati (Parafarmacie e Su-permercati) – sempre e comun-que attraverso le mani di un far-macista.è importante, questo binomio “bollino-farmacista”, perché sa-perlo riconoscere è il modo più semplice per riuscire a identifi ca-re i farmaci di automedicazione ri-spetto agli altri prodotti “per la sa-lute” che spesso ci vengono off er-ti e che (pur avendo la loro dignità e legittimità) non possono vanta-re i profi li di sicurezza ed effi cacia che sono propri e tipici dei farma-ci (anche di quelli che non neces-sitano della ricetta medica).

Come praticarla e gestirla

Esiste una sola regola per praticare in sicurez-za l’Automedicazione, ed

è usare la testa, cioè buonsenso e attenzione, che è indispensabile quando si ha a che fare con qual-cosa che riguarda la nostra salute.Il Foglio Illustrativo, ad esempio, è lo strumento che ci permette di

usare correttamente il farmaco: bisogna sempre leggerlo prima, e attenersi alle istruzioni che ivi sono riportate.Inoltre, se abbiamo in casa un farmaco che non ha il bollino, si-gnifi ca che necessita della ricet-ta, e quindi non possiamo utiliz-zarlo autonomamente anche se l’abbiamo già preso in passato: per questi farmaci occorre sem-pre chiedere parere al medico.

rivolgersi al medicoNon da ultimo, non bi-sogna temere di chiede-re consigli al medico e al

farmacista in caso di dubbio: solo da loro può venire un parere pro-fessionale qualifi cato.L’Automedicazione è un feno-meno tipico delle società evolu-te. Praticarla in modo corretto si-gnifi ca dare una risposta appro-priata alla diff usa propensione ad assumere ruolo e responsabi-lità anche nelle scelte riguardan-ti la salute.1

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“praticare l’auto-medicazione in modo corretto signifi ca dare una risposta appro-priata alla diffusa propensione ad assumere ruolo e responsabilità anche nelle scelte riguardanti la salute.”la salute.”

Sergio Daniotti, presidente aniFa

“il farmaco di au-tomedicazione è un farmaco mo-derno: viene in-contro all’esigenza di provvedere au-tonomamente alla propria salute.”

andrea Mandellipresidente della Federazione degli ordini dei Farma-cisti italiani.

in eviDenZA

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autoMedicazione,priMa edizione,noVeMBre 2010

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Capelli, salute e cosmesiQuando si parla di capel-

li sono in pochi a fare una di-stinzione fra cosmesi e salu-te vera e propria, ma si tratta di due campi diff erenti che ri-chiedono diversi accorgimenti.

La stragrande maggioranza delle problematiche riferite ai

capelli riguarda aspetti cosme-tici: trattamenti ripetuti e in-tensi, come colorazioni e per-manenti, sono causa di fragili-tà e doppie punte, ma a questo non corrisponde mai la perdi-ta di vitalità del bulbo. “Per i ca-pelli secchi vanno usati balsami

e prodotti nutrienti che reinte-grano la perdita di consistenza – spiega Giuseppe Cianchini, Spe-cialista Dermatologo dell’Isti-tuto Dermopatico Immacolata di Roma - ma per perdita o di-radamento dei capelli la situa-zione è complessa e le molte so-

luzioni proposte andrebbero valutate con il medico di riferi-mento prima di essere utilizza-te perché il capello cade diverse settimane dopo un evento ne-gativo e non bisogna mai con-siderare un rapporto causa-ef-fetto nell’ambito del quotidiano.

è per questo che un esperto può aiutare a comprendere le cause per intervenire con un trattamen-to globale”.

in breve

vanessa salzano

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AutomedicAzione · 3uno speciale realizzato da Mediaplanet

Quando si parla di sintomi di ti-po dispeptico si intende una serie di sintomi localizzati nella parte centrale ed anteriore del torace riferiti a disturbi dello stomaco e dell’esofago.Dolore e fastidi all’epigastrio quali nausea, sensazione di sazietà pre-coce, di ripienezza post-prandia-le, spesso associati a pirosi, rigur-giti e borborigmi possono essere espressione di disturbi funziona-li ma anche essere la spia di ma-lattie organiche che è importante diagnosticare precocemente.

Bruciore allo stomacoIl bruciore allo stomaco è in ge-

nere un sintomo determinato dall’iperacidità.

In questo caso la prima scelta te-rapeutica ricade su una catego-ria di farmaci chiamati antiaci-di. Si tratta, in linea di massima, di preparazioni molto semplici a base di sostanze capaci di neutra-lizzare l’acido cloridrico (magne-sio idrossido, alluminio idrossido, magaldato, ecc).

Questi farmaci sono di facile re-peribilità e possono essere assun-ti senza prescrizione medica. Far-maci più effi caci nel ridurre l’aci-dità gastrica (H2-antagonisti: ra-nitidina; inibitori della pompa protonica: omeprazolo, panto-prazolo, lansoprazolo, rabeprazo-lo, esomeprazolo) non dovrebbero essere usati come automedicazio-ne per curare il sintomo brucio-re ma solo in presenza di una dia-gnosi di malattia organica che ri-chieda il loro uso.

reflusso gastroesofageoI sintomi da refl usso gastro-esofa-geo (dolore retro sternale, rigurgi-to acido, pirosi, deglutizione dolo-rosa) sono molto fastidiosi, si ma-nifestano molto frequentemente di notte o dopo un pasto abbon-dante e peggiorano notevolmente la qualità della vita dei pazienti. I farmaci inibitori della pompa protonica, riducendo l’acidità ga-strica, sono molto effi caci nel ri-durre o eliminare la gran parte

dei sintomi. Questi farmaci però, per essere prescritti, richiedono una precisa diagnosi e ricetta da parte del medico che deve modu-lare e dosi e modalità di sommini-strazione.

I pazienti con refl usso gastro-eso-fageo hanno però a disposizione tra i farmaci da banco, oltre agli antiacidi, altri prodotti, quali ad es. la sospensione di acido algini-co e sodio bicarbonato. I prodotti a base di tale composizione, quan-do ingeriti, reagiscono con l’acido gastrico a formare una strato di consistenza gelatinosa caratteriz-zato da un pH quasi neutro.

Il gel si stratifi ca sul contenuto dello stomaco impedendo in ma-niera meccanica e molto effi cace il refl usso gastro-esofageo. In ca-si gravi, la stessa copertura di gel può refl uire nell’esofago al posto del contenuto dello stomaco ed esercitare un eff etto lenitivo.

FiLoMEna MoriSCoProfessore associato di Gastroenterologiauniversità di napoli “Federico ii”.

Domanda:■■ cosa posso fa-re per evitare il refl usso acido che mi viene quando mi ripo-so sul divano dopo pranzo?

risposta: ■■ evitando pa-sti abbondanti e facendo una passeggiata dopo pranzo

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C-nEWS (500)

in breve

Prevalenza di reflusso gastroesofageo e bruciore di stomaco

Dati epidemiologici indicano ■■una elevata incidenza di sinto-mi dispeptici nella popolazione generale. In particolare la pirosi e il rigur-gito di contenuto gastrico in esofago sono stati riscontrati in 10 persone su cento, in un perio-do di osservazione di tre mesi in Italia.Negli USA la prevalenza di tali disturbi è risultata essere addi-rittura quasi il doppio. In circa un quarto di questi soggetti era presente esofagite.

Inoltre episodi di bruciore al-■■lo stomaco interessano circa la metà della popolazione adul-ta, e solo una piccolissima per-centuale si reca dal medico per la terapia.

Quattro chiacchiere sullo stomaco che brucia

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news

Criteri generali di fi toterapia

Domanda:■■ che cosa è un prodotto fi toterapico?

risposta:■■ È un rimedio composto solamente da pian-te medicinali utili per la salute.

La fi toterapia è quella branca della medicina che studia le piante me-dicinali capaci di svolgere nell’or-ganismo umano un’azione farma-cologica. La fi toterapia che rispetta i criteri scientifi ci uffi cialmente ri-conosciuti consente di aff rontare molte patologie/problemi con ap-procci diff erenti, a seconda della loro entità.

il concetto di FitocomplessoOgni pianta medicinale ha una sua composizione chimica, defi ni-ta con apparecchiature sofi stica-te. Tutte le sostanze presenti nella pianta formano quello che si defi -nisce fi tocomplesso, responsabile delle proprietà terapeutiche della pianta, che possono essere diverse da quelle di uno o più dei suoi com-ponenti presi isolatamente.Ecco perchè ogni pianta medicina-le possiede un’azione terapeutica considerata predominante e del-le altre azioni “secondarie”. Il fi to-complesso inoltre è il principale responsabile della tollerabilità di questi rimedi, che in genere è ot-tima.

il controllo di qualità delle droghe vegetali in fitoterapiaè importante sottolineare che la fi toterapia può trovare una giusta collocazione curativa solo se può

disporre di estratti vegetali tecni-camente ineccepibili.Un aspetto molto importante con-siste nella titolazione degli estrat-ti ottenuti dalle piante medicinali. Il titolo deve essere riferito al o ai

principi attivi caratteristici della pianta in esame e consente di valu-tare con precisione non solo la pre-senza ma anche la quantità di una o più componenti del fi tocomples-so ritenuti più importanti ai fi ni te-rapeutici, che non deve essere infe-riore al livello minimo fi ssato dalla Farmacopea. Questa la defi nizione di fi tomedici-ne secondo l’Organizzazione Mon-diale della Sanità “prodotti medi-cinali fi niti, provvisti di etichetta, che contengono come principi atti-vi esclusivamente piante o associa-zioni di piante”.I fi tomedicamenti, devono rispon-dere a precisi requisiti di effi cacia, sicurezza e qualità, e quindi ogni prodotto medicamentoso a base di piante medicinali dovrebbe fornire le seguenti informazioni: nome bo-tanico in latino, seguito dal nome volgare nella lingua in uso in quel paese, nome dei principali principi attivi e loro titolazione, posologia e scadenza.Purtroppo nel mercato italiano at-tuale solo pochi produttori soddi-sfano i criteri qualitativi indicati fi -nora, ragion per cui è molto impor-tante che il medico e il farmacista valutino se il prodotto in esame ap-partiene alla categoria delle fi tome-dicine o piuttosto a quella, ben più grande dal punto di vista numerico, dei prodotti che potremmo defi nire esclusivamente salutistici.

“ogni pianta medicinale possiede un’azione terapeutica predominante e delle azioni secondarie.”antonello SanniaMedico chirurgo, specialista in endocrino-logia, presidente della società italiana di Medicina naturale (siMn).

FOCUS

nel mese di ■■ aprile sono sta-te pubblicate due ricerche inte-ressanti sull’Ortica. in uno stu-dio eseguito dal Dr.el Haouari M. e colleghi, sono stati valutati gli effetti in vitro di vari estratti di foglie di ortica sull’aggre-gazione piastrinica. Da tale ri-cerca è emerso che l’estratto etil-acetato ha mostrato un’ini-bizione dell’aggregazione delle piastrine indotta da trombina di circa 80% alla dose di 1mg/ml, inoltre è stato dimostrato che tale azione è dovuta al contenu-to in fl avonoidi.i risultati evidenziano l’azione

antiaggregante dell’ortica, attri-buibile ai fl avonoidi. Un altro lavoro scientifi co, svol-to dal Dr. Daher CF e colleghi, dimostra che l’integrazione del-la dieta dei ratti con estratti di ortica per 1 mese, provoca una buona diminuzione del coleste-rolo totale, LDL, rapporto LDL/HDL, e proteine apo b nel san-gue.

! notizie dal web:

www.erbemedicinali.euwww.fi tomedicina.itwww.erbeoffi cinali.org

uno speciale realizzato da Mediaplanet

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Saperesalute.it per star bene in

un click

Saperesalute.it, fi nalmen-te un portale di salute autorevole, ricco di con-tenuti, interattivo.Online da luglio scorso, ha da subito raccolto un vasto consenso tra i navi-ganti.

Di informazione sulla sa-lute ce n’è davvero tanta sul web. Perché allora un nuovo sito? Perché anche se c’è un mare sterminato di notizie su malattie, te-rapie e prevenzione, non è aff atto semplice trovare ciò che si cerca. Quando si ha un problema di salute si vogliono consigli prati-ci, non teorie o notizie di attualità medica. Si vuole sapere come far fronte a un disturbo, non se tra dieci anni ci sarà una nuo-va cura.

Per rispondere a queste esigenze è nato Sapere-salute.it. Con i suoi sei ca-nali aff ronta i disturbi più diff usi con un taglio prati-co ed essenziale. Schede, articoli, videointerviste, video scientifi ci, ma non solo. Nel canale Come stai è possibile rivolgere una domanda a un esperto online o mettersi alla pro-va con i quiz e i test della salute. Punta di diamante è il canale In Farmacia: si possono vedere e ascolta-re, grazie a un’innovativa Rich internet application, le video risposte dei far-macisti alle domande più comuni. C’è davvero tutto in questo portale, e tutto è a portata di click.

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In linea generale gocce per gli oc-chi si dividono in due linee di pro-dotto: quelle destinate alla fun-zione antiarrossamento e quelle rinfrescanti.

La diff erenza è rappresentata dal-la composizione del prodotto: gli elementi di base che costituisco-no la soluzione possono godere di diff erenti proprietà chimico-fi siche atte a interagire in modo specifi co con la superfi cie ocula-re producendo risultati diversi. è comprovato che l’utilizzo delle gocce per gli occhi produca bene-fi cio soprattutto a livello della re-tina, del cristallino e della macu-la. L’azione lenitiva e antibatteri-ca aiuta a contrastare le irritazio-

ni legate all’ambiente esterno e agli agenti atmosferici. Inoltre vengono utilizzate in ca-so di interventi chirurgici in fase di convalescenza per mantene-re umida la superfi cie oculare ed evitare l’insorgenza di ulteriori problematiche. La base classica di questi prodotti è rappresentata da alcune piante offi cinali tra cui ricordiamo la ca-lendula e l’eufrasia.è utile ricordare a tutti coloro che utilizzano colliri e gocce oculari

multiuso che è sempre buona re-gola scrivere sulla confezione la data di apertura.In questo modo sarà più semplice ricordare oltre quale giorno non si dovrà più utilizzare il prodotto.Le scadenze di colliri e gocce aperti possono variare da 15 gior-ni a 6 mesi ed è quindi necessario fare riferimento alle istruzioni ri-portate dal produttore.

Gocce per tutte le esigenzeDomanda:■■ soffri di brucio-

re agli occhi dopo una giorna-ta passata al computer?

risposta:■■ non basta man-tenere la giusta distanza dal monitor. È necessario idratarli costantemente con i prodot-ti migliori.

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in breve

Fans: ibuprofene in prima linea

Rappresentano la catego-■■ria di farmaci più usati nel trattamento antidolorifico. Sono i FANS (Farmaci Antin-fi ammatori Non Steroidei) di cui l’ibuprofene è uno dei principi attivi con proprie-tà analgesica, antinfi amma-toria ed antipiretica. L’ibu-profene svolge un’azione an-tinfiammatoria attraverso il blocco della sintesi delle prostaglandine ed è in gra-do di sedare diversi tipi di dolore ma la sua effi cacia di-pende dall’intensità: l’utiliz-zo dell’ibuprofene è indica-to nel trattamento del dolo-re lieve e di media intensità e per questo particolarmen-te per il mal di testa, laddo-ve non sia sintomo di altre malattie (come allergie, in-tossicazioni, artrosi cervica-le, sinusite). Oggi è disponi-bile in commercio anche in doppio dosaggio (400mg) per una maggiore effi cacia. Se si soff re di mal di testa è impor-tante cercare di identifi care i fattori che lo possono scate-nare e prevenirli, ma se gli attacchi di cefalea sono ri-correnti è comunque oppor-tuno rivolgersi al medico.

v.s.

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news

Dalla gastroenterologia alla contraccezione, dalla dermato-logia alle vie respiratorie e non solo: i farmaci di automedica-zione sono sempre più utilizza-ti per la cura delle “piccole pa-tologie quotidiane”, quei picco-li fastidi come ad esempio un po’ di raff reddore, una piccola contusione, un’indigestione o un mal di testa frequenti spe-cie durante la stagione inver-nale.

Ma come si riconoscono i farmaci di automedicazio-ne o “da Banco”?

I farmaci di automedicazione

sono quei prodotti che presen-tano il bollino rosso sulla con-fezione e che non hanno l’ob-bligo di prescrizione da parte del medico, perché sono sem-plici da utilizzare e in quanto si sono dimostrati particolar-mente sicuri.

Tuttavia è bene ricordare che si tratta pur sempre di farmaci, e che necessitano di particolari attenzioni sia per l’impiego sia per la conservazione. Si può ri-correre ai farmaci di automedi-cazione solo per sintomi sem-plici come un leggero mal di testa o disturbi passeggeri de-terminati da malanni stagio-nali o sintomi infl uenzali.

Inoltre è opportuno che i far-maci vengano conservati in un luogo fresco e asciutto, lonta-no dall’esposizione diretta alla luce solare o dal calore dell’im-pianto di riscaldamento. Alcu-ni farmaci, poi, devono essere conservati in frigorifero, soli-tamente ad una temperatura fra 0° e +4° (e quindi non nel freezer): la necessità di una re-frigerazione costante è comun-que sempre indicata in modo

ben visibile sull’esterno della confezione. Molti farmaci che sono in forma di soluzione - co-me i colliri, gli spray, le gocce e gli sciroppi - hanno una durata limitata a poche settimane do-po l’apertura della confezione, anche questo periodo è solita-mente indicato sul foglietto il-lustrativo e/o sulla confezione e va rispettato. Infi ne è impor-tante ricordare che la data di scadenza riportata sulla confe-zione ha validità se il farmaco è stato conservato rispettando tutte queste le regole.

Un utile supporto è rappre-sentato dal sito internet www.automedicazione.it, all’inter-no del quale ci si può orientare nella scelta dei farmaci di auto-medicazione e si possono tro-vare utili consigli sul corretto utilizzo e sulle modalità di con-servazione.

ECCO COMECONSERVAREI FARMACI

vanessa salzano

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un mal di testa sporadico o un mal di stomaco so-no piccole patologie quo-tidiane per le quali non è necessario rivolgersi subito al proprio medico perchè possono essere risolte con semplici so-luzioni, grazie ad un leg-gero cambiamento nello stile di vita o utilizzando farmaci chiamati “di au-tomedicazione”.

AutomedicAzione · 7uno speciale realizzato da Mediaplanet

arturo zanniDirettore Generale sanofi aventis italia.

newsSanofi-Aventis: leader nel settore otc in ItaliaOltre 60 prodotti nel settore dell’automedicazione, 3° posto nel mer-cato italiano ed ai primi posti tra i 110 paesi in cui il Gruppo sanofi-

aventis è presente. Sono questi i numeri di sanofi-aventis Italia, prima realtà industriale farmaceutica del nostro Paese.

Abbiamo chiesto ad Arturo Zanni, Direttore Generale di sanofi-aventis Italia, quali sono le principali

caratteristiche della presenza aziendale nell’automedicazione.Quali sono le aree di eccellenza terapeutica del Gruppo sanofi-aventis e qual è il posto ricoperto dall’azienda nel mercato italiano dell’automedi-cazione (OTC)?Le sette aree terapeutiche d’eccellenza del Gruppo sono Trombosi, Malattie Cardiovascolari, Diabete, Oncologia, Sistema Nervoso Centrale, Medicina In-terna e Vaccini. In Italia sanofi-aventis è presente in tutte queste aree ed è la terza azienda nel mercato dei farmaci di automedicazione con un fatturato di circa 130 milioni di euro nel 2009. In generale gli ottimi risultati raggiunti da sanofi-aventis in que-sto settore sono determinati dall’elevato livello qualitativo dei nostri prodotti OTC. La cura e l’at-tenzione che la nostra azienda dedica ai prodotti di automedicazione sono pari a quelle dedicate alla produzione di farmaci Etici, impiegati per la cura di patologie più gravi.

Qual è lo stabilimento italiano maggiormente dedito alla produzione di farmaci per autome-dicazione? Sanofi-aventis in Italia è presente con 5 siti produt-tivi che partecipano in varia misura alla produzione di farmaci OTC; va sottolineato che lo stabilimento di Origgio, in provincia di Varese, è quello mag-giormente dedicato alla produzione di farmaci di automedicazione. Nel 2006, con un investimento di circa 25 milioni di euro, il Sito di Origgio è stato coinvolto nello sviluppo di un progetto per la rea-lizzazione di un nuovo reparto per la produzione di Enterogermina®, farmaco antidismicrobico intesti-nale, presente sul mercato da oltre 50 anni.

Quali sono i farmaci storici prodotti ad Origgio? Lo stabilimento di Origgio diventerà progressi-vamente il punto di riferimento mondiale per la

produzione di due prodotti storici dell’automedi-cazione: Enterogermina® e Maalox®, esportati ri-spettivamente in 33 e 55 Paesi in tutto il mondo. In particolare, entro il 2012 è prevista una crescita costante del numero di fiale di Enterogermina® prodotte ad Origgio, che dovrebbero raggiungere quota 250 milioni, con un netto incremento delle esportazioni verso paesi come Ungheria, Messico, Sudamerica, India, Africa e Indonesia.

Da quali prodotti è composto il portfolio sanofi-aventis per il mercato degli OTC?Abbiamo un portfolio molto ricco che comprende in totale oltre 60 prodotti e molti tra i farmaci storici che ogni italiano ricorda. Oltre a Maalox® ed Ente-rogermina® si possono annoverare la Magnesia San Pellegrino, un prodotto che ha oltre 100 anni, e il Foille (nelle sue varie linee di prodotto); ma puntia-mo a sviluppare la nostra presenza in altri settori come la dermocosmesi e la nutri-beauty, con il lan-cio della nuova linea di prodotti Oenobiol a partire dal 2011.

Cosa pensa dell’automedicazione nel BelPaese?Rispetto ad altri paesi occidentali, in Italia l’autome-dicazione è un settore nel quale c’è ancora spazio per stimolare il cittadino a prendersi cura dei propri disturbi senza passare necessariamente dal presi-dio medico; questo elemento potrebbe rappresen-tare un aiuto economico per il sistema sanitario, che potrebbe spendere le risorse risparmiate in altri importanti campi come la ricerca. Credo infatti che oggi il consumatore italiano si orienti alla salute in modo sempre più adeguato e responsabile, grazie all’informazione on-line e attraverso i giornali di in-formazione medico-sanitaria.

8 · AutomedicAzione uno speciale realizzato da Mediaplanet

Cosa fare per la pelle secca

La cute è probabilmente l’organo che meglio si presta all’autome-dicazione: sia per l’accessibilità che per l’estrema frequenza del-le problematiche di tipo cosmeti-co o medico che la possono inte-ressare; sono infatti moltissimi

i prodotti da banco utili a questi scopi.

Come rimediare alla pelle secca e disidratata tipica del periodo invernale? “In questa stagione la pelle è più disidratata soprattutto nelle zo-ne degli arti, inferiori e superio-ri, per cause legate alla tempera-tura esterna, al grado di umidi-tà ed all’esposizione ad ambienti troppo riscaldati inoltre – avver-te Giuseppe Cianchini, Specia-lista Dermatologo dell’Istituto Dermopatico Immacolata di Ro-ma e Delegato Regionale per il Lazio della ADOI – tale secchez-za viene favorita dalla frequente

detersione con saponi che sgras-sano energicamente ma che a volte sono troppo aggressivi per l’integrità della barriera cutanea. Col passare del tempo questa sec-chezza, oltre a creare desquama-zione, può dare prurito, eritemi e causare intolleranza agli indu-menti. Bisognerebbe evitare di arriva-re a queste criticità ed utilizzare con adeguata frequenza prodot-ti emollienti ed idratanti senza eccedere nelle detersioni conti-nue”. L’indicazione del ph sulle confezioni dei prodotti in questi casi non è sempre affidabile per-ché non rappresenta l’elemento principale che concorre all’effi-

cacia dell’idratazione. “Bisogna rivolgersi al medico quando la pelle secca determina l’insorgenza di un sintomo che poi si riflette in maniera negati-va sul benessere della persona – conclude il dott. Cianchini - pru-rito e arrossamento, ad esempio, sono una conseguenza della disi-dratazione della pelle e andreb-bero visionati da un dermatologo per non incorrere in problemati-che maggiori”.

Domanda:■■ Quali sono i possibili rimedi per combat-tere la secchezza della cute, causata dal sopraggiungere della stagione invernale?

rsiposta:■■ la disidrata-zione della pelle si combatte proteggendola dagli agen-ti atmosferici e con l’uso di specifici prodotti.

vanessa salzano

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in breve

enrico allievi

direttore aniFa

i farmaci di automedica-zione: buoni compagni di viaggio

in vacanza■■Quando si programma una va-canza è normale preoccuparsi di aver preso l’attrezzatura giu-sta, di avere con sé l’abbiglia-mento più adatto, di essersi in-formati sui luoghi che ci appre-stiamo a visitare.

E la salute? ■■è capitato a tutti di trovarsi in vacanza e di incappare in un mal di testa, un po’ di febbre, un raffreddore improvviso, un disturbo di stomaco.

Spesso, anche, in vacanza si pratica sport e, se non si è ben allenati, può capitare una di-storsione, dolori muscolari, contusioni. Niente di grave, pic-coli malanni che però, se non affrontati, potrebbero compro-mettere un periodo di meritato svago e riposo.

Cosa fare, come orien-■■tarsi?La prima regola è pensarci pri-ma. Così come, quando si va al mare, non ci si scorda di met-tere in valigia il costume da ba-gno e la crema solare, allo stes-so modo è opportuno portare con sé alcuni medicinali il cui impiego consente di affrontare con efficacia possibili situazio-ni di disagio.

Sono i farmaci di automedica-zione, quelli che non richiedono la ricetta del medico ed hanno sulla confezione un bollino ros-so di riconoscimento. Sono me-dicinali espressamente indicati ed autorizzati per il trattamento dei lievi disturbi di salute, che presentano sintomi facilmente riconoscibili per comune espe-rienza e che sono trattabili au-tonomamente senza bisogno di rivolgersi al medico.

La seconda regola è usarli be-ne, controllare la data di sca-denza, accertarsi che la confe-zione sia integra, seguire sem-pre le istruzioni riportate sul Foglio Illustrativo. E se si ha qualche dubbio, anche prima di partire, è bene rivolgersi al me-dico o al farmacista per consi-gli e fare così la scelta migliore.

L’attuale presenza delle farmacie sul territorio nazionale è capillare; esiste

infatti almeno una farmacia in ciascuno de-gli oltre 8.000 Comuni italiani.La legge prevede che venga aperta una farma-cia ogni 4.000 abitanti nei comuni con più di 12.500 residenti e una ogni 5.000 nei comu-ni con meno di 12.500 abitanti. Tuttavia, nel-la quasi totalità delle Regioni, il rapporto Far-macia - abitanti si colloca al di sotto di una far-macia ogni 4.000 abitanti: a livello nazionale, infatti, una farmacia ne serve in media 3.374.Fonte: Federfarma.it

rapporto farmacie -abitanti in italia

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10 · AutomedicAzione uno speciale realizzato da Mediaplanet

L’opinione

automedicazione:istruzioni per il buon uso

Il farmaco di automedicazione è per sua natura un farmaco moderno, perché vie-ne incontro a uno dei tratti fondamentali della nostra epoca, cioè la giusta aspira-zione dei singoli a provvedere autonomamente alla propria salute.

in alcuni casi, eff ettivamente, questo è un obiettivo realistico, quando si tratta di disturbi pas-seggeri e lievi, e a patto di ricor-rere a farmaci che siano sicu-ri anche se impiegati fuori dal controllo medico.

Il farmaco da automedicazione è il solo a rispondere a questa e ad altre caratteristiche che ne fanno un presidio fondamentale. Per po-ter essere venduto senza prescri-zione medica, un farmaco deve aver dimostrato, successivamente alla sua introduzione sul merca-to, di avere una grande effi cacia, di provocare un numero molto basso di inconvenienti (eff etti collatera-li, reazioni avverse) e di non avere grandi controindicazioni (cioè di poter essere usato senza pericolo dalla gran maggioranza delle per-sone.

È sempre un farmacoIl farmaco da automedicazione, è dunque sicuro e pratico, ma è pur sempre un farmaco, cioè una so-stanza capace di agire sul nostro organismo, quindi non va sotto-valutato e non deve essere consi-derato l’equivalente di rimedi tra-dizionali come il bicchiere di latte caldo. Per questo la Legge italiana, come quella di tutti gli altri paesi europei, precede che la consegna del medicinale da banco possa es-sere eff ettuata solo da un farmaci-

sta abilitato alla professione, che è in grado di illustrare le modalità di impiego del medicinale, i limiti in cui può essere usato con la mas-sima sicurezza e quali risultati ci si deve attendere.Non bisogna mai dimenticare, in-somma, che i farmaci da banco sono stati in precedenza farma-ci soggetti a prescrizione e vanno trattati con identica cautela. Spes-so, la diff erenza tra il farmaco da automedicazione e quello sogget-to a prescrizione risiede soltanto nel dosaggio.

un uso responsabileI medicinali da banco vanno as-sunti secondo le indicazioni del farmacista e del foglietto illustra-tivo, rispettando le dosi e gli inter-valli tra un’assunzione e l’altra: aumentare la dose (due pastiglie invece di una) non rende più rapi-da la scomparsa del disturbo ma, in compenso, aumenta la possibi-lità di eff etti collaterali e reazioni avverse.A volte si può arrivare al sovra-dosaggio anche senza accorger-sene: molti sono indotti ad assu-mere due farmaci per “accelera-re la guarigione” credendo siano sostanze diverse, mentre invece si tratta di due farmaci con nome commerciale diff erente ma con lo stesso principio attivo. Ma questa non è la sola cautela da osservare.

Importantissimo, per esempio, è segnalare al farmacista se si stan-no assumendo altri farmaci, in particolare per malattie croniche: infatti, non tutti i farmaci posso-no essere assunti contemporane-amente e quindi possono crearsi quelle che tecnicamente vengono indicate come interazioni farma-cologiche.A volte due medicinali assun-ti insieme portano a un aumen-to dell’eff etto, a volte invece uno inibisce l’azione dell’altro, tutte situazioni che devono essere evi-tate. Quando si tratta di bambi-ni, poi, massima attenzione. Mai somministrare a un bambino un farmaco che non sia stato consi-gliato allo scopo dal medico o dal farmacista soprattutto se non è ri-portata sulla confezione o sul fo-glietto illustrativo l’indicazione dell’uso pediatrico.

Da non dimenticareSe si osservano queste regole, ri-correre ai farmaci da banco è un modo sicuro ed effi cace di aff ron-tare i piccoli disturbi. Senza di-menticare mai che se i sintomi non si risolvono nell’arco dei due o tre giorni è indispensabile ricor-rere al medico, sempre. Per il resto i 70 mila farmacisti italiani sono sempre a disposizione del cittadi-no per fornire tutti i consigli e le indicazioni necessarie.

“non bisogna mai dimenticare che i farmaci da banco sono sta-ti in precedenza farmaci soggetti a prescrizione e vanno tratta-ti con identica cautela.”cautela.”

andrea Mandellipresidente della Federazione degliordini dei Farmacisti italiani.

in breve

Buon vino fa buon sangue

è un vecchio detto popolare ■■e quando fu inventato senz’al-tro non vi era nulla di scienti-fi co ma, come spesso accade, la cultura tradizionale trova le proprie conferme nel tempo. Sono molte infatti le ricerche epidemiologiche che confer-mano questo proverbio, a patto però che il vino sia rosso e che non si ecceda nel consumo!

“Bere mezzo bicchiere di vi-no rosso a pranzo e a cena rap-presenta una delle migliori profi lassi per il sistema cardio-circolatorio; infatti – aff erma Mario Verza, Cardiologo e Tito-lare della Cattedra di Medici-na d’Urgenza e Pronto Soccor-so della Seconda Università di Napoli – il vino rosso, ma non il bianco, contiene ben 600 so-stanze antiossidanti che inte-ragiscono benefi camente fra loro e sul nostro organismo”.

è stato dimostrato che gli estratti non alcolici del vi-no rosso impediscono la for-mazione dell’endotelina-1, un composto chimico che provoca la restrizione dei vasi sangui-gni: bevendo vino rosso si rie-sce a prevenire la formazione di accumuli di grasso nei vasi sanguigni riducendo l’inciden-za di attacchi cardiaci e miglio-rando la circolazione.

vanessa salzano

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L’importanza dell’auto-misurazione

newsin breve

… per tre volte alla settimana. è quanto basta per ■■smuovere la circolazione e sbloccare il metabolismo, migliorando così l’apparato circolatorio con bene-fici sul cuore e sull’abbassamento della pressione. Diecimila passi corrispondono solo a 5 chilometri e si possono fare in mezz’ora! Un’attività semplice, adatta a tutti, che non richiede un impegno partico-lare ma che apporta davvero molti benefici alla salu-te in termini di prevenzione, a qualsiasi età.

10.000 passi...

in breve

è vero, corrispondono solo ad un cucchia-■■ino da caffè ma è l’assunzione giornaliera di sodio consigliata per evitare l’incremento dei valori della pressione e tutti dovrebbero sapere che in alcune situazioni la riduzione del consumo di sale abbassa i valori presso-ri al punto da rendere inutile la terapia con i farmaci antiipertensivi. Come fare?

Controllare le etichette sulle confezioni ■■

degli alimenti per verificare il contenuto di sodio;

Evitare cibi pronti e con conservanti, for-■■maggi stagionati e insaccati;

Privilegiare gli alimenti senza glutam-■■mato di sodio (come il brodo di dado senza glutammato);

Insaporire gli alimenti con limone, spe-■■zie o erbe per sostituire il sale.

non più di 4 gr. di sale al dì

Migliore stima della variabilità della pressione arteriosa. Mag-gior valore predittivo del rischio cardiovascolare. Miglior control-lo durante il trattamento, ma an-che riduzione delle visite medi-che e dei costi delle cure a lungo termine. Sono questi i vantaggi dell’automisurazione domicilia-re quando integrata alla misura-zione della pressione effettuata dal medico. Inoltre misurando da sé la pressione arteriosa si posso-no fornire al medico informazio-ni sui valori pressori in giorni di-versi e rilevati in una condizione il più vicino possibile alla propria vita quotidiana, in modo preciso e costante: solo così si può per-mettere al medico curante di dia-gnosticare i differenti livelli di ipertensione arteriosa e di isola-re alcuni effetti distorsivi, come l’ipertensione da camice bian-co e l’ipertensione mascherata, migliorando l’aderenza al tratta-mento antiipertensivo.

Ecco i requisiti per un’ac-curata automisurazione domiciliare

Utilizzare misuratori da braccio ■■digitali automatici dotati di brac-ciali di differenti dimensioniIl medico o il farmacista sono le persone più idonee per individua-re il bracciale giusto per le nostre esigenze ed è molto importante utilizzare quello dalle dimensio-ni appropriate per noi perché un bracciale troppo piccolo rispet-to alla circonferenza del braccio determina una sovrastima della pressione arteriosa mentre, vice-versa, un bracciale troppo gran-de ne determina una sottostima, compromettendo così la validità della misurazione stessa.

Utilizzare misuratori clinica-■■mente validatiLa validazione clinica infatti as-sicura l’accuratezza e l’affidabili-tà del misuratore digitale secon-do differenti protocolli stabiliti da differenti società scientifiche. Il più recente è il protocollo interna-zionale della European Society of Hypertension (ESH).

Quando va misurata la pressione?Due volte al giorno per una setti-mana prima di recarsi dal medico e cioè la mattina e la sera. In par-ticolare bisogna ripetere 2-3 misu-razioni consecutive ogni 1-2 minu-ti al mattino, prima dell’eventuale terapia antiipertensiva e alla sera, possibilmente prima di cena.Se invece la pressione è stabile può bastare misurare la pressione una volta alla settimana, due vol-te al giorno.

Non dimenticare di annotare si-stematicamente i tuoi valori pres-sori su un diario!

AutomedicAzione · 11uno speciale realizzato da Mediaplanet