AUSILI, ORTESI E PROTESI...2016/10/13  · AUSILI, ORTESI E PROTESI C.S.R. 2 “Riforme urgenti per...

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1 Chairman: G. Buonanno (Piacenza) Discussant: M. Zampolini (Foligno - PG), E. Facchi (Brescia) REALIZZARE UN SISTEMA DI FORNITURA CHE FAVORISCA L’INNOVAZIONE E LA VERIFICA DI EFFICACIA NEL PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE Maria Teresa Agati; CSR Gruppo SIMFER: Prodotti e tecnologie per l’attivita e la partecipazione 5/29/2014 AUSILI, ORTESI E PROTESI

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    Chairman: G. Buonanno (Piacenza)Discussant: M. Zampolini (Foligno - PG), E. Facchi (B rescia )

    REALIZZARE UN SISTEMA DI FORNITURA CHE FAVORISCA L’INNOVAZIONE E LA VERIFICA DI EFFICACIA NEL PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE

    Maria Teresa Agati; CSR

    Gruppo SIMFER: Prodotti e tecnologie per l’attivita � e la partecipazione

    5/29/2014

    AUSILI, ORTESI E PROTESI

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    “Riforme urgenti per la disabilità e la vita indipendente”

    Di fronte alle proiezioni demografiche che indicano ne lla disabilità una questione sociale sempre più "di massa" , gli avanzamenti tecnologici rendono possibile, e quindi doveroso per la politica, un salto di qualità nella capacità di fare fronte alla domanda attuale e potenziale. Per questo è neces sario che le istituzioni – Governo, Parlamento, Regioni, Provi nce e Comuni, Unione Europea – realizzino un grande investime nto politico, economico, tecnologico e culturale per il superamento delle disabilità: una strategia coerente per far sìche l'obiettivo della "vita indipendente" e il supe ramento di ogni “barriera” divenga una delle priorità del Paese.

    Salerno, 2007

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    .R.Convenzione ONU sui diritti Persone con Disabilità13 dicembre 2006

    La ratifica italiana della Convenzione sui diritti delle Persone con Disabilità dell'ONU (Convention on the Rights of Persons with Disabilities, CRPD) ha aperto un nuovo scenario di riferimento giuridico, culturale e politico . Da quel momento le persone con disabilità non devono più chiedere il riconoscimento dei loro diritti , bensì sollecitare la loro applicazione e implementazi one, sulla base del rispetto dei diritti umani. Le persone con disabilità divengono parte integrante della società umana e lo Stato italiano deve garantire il godimento di tutti i diritti contenuti nella Convenzione per sostenere la loro «piena ed effettiva partecipazione alla società� su base di uguaglianza con gli altri»

    La ratifica italiana è avvenuta con la legge 18 del 3 marzo pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14 marzo 2009 e depositata il 15 maggio dello stesso anno alle Nazioni Unite. Il testo della Convenzione in italiano è scaricabile dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (www.lavoro.gov.it).

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    Convenzione ONU sui diritti Persone con Disabilitàè un diritto:

    “…Le persone con disabilità divengono parte integrante della società umana e lo Stato italiano deve garantire il godimento di tutti i diritti contenuti nella Convenzione per sostenere la loro «piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri»…”.

    Gli ausili giocano un ruolo determinante in questo processo verso la piena ed effettiva integrazione.

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    Il goal

    Realizzare un sistema di fornitura che favorisca l’innovazione e la verifica di efficacia nel progetto riabilitativo individuale,nel quale...

    …gli ausili giocano un ruolo determinante.

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    Gli elenchi dei dispositivi (criticità)

    � Costruzione degli elenchi (su misura, di serie)� Codifica giustapposta alla preesistente� Inadeguatezza delle definizioni� Obsolescenza degli ausili inclusi� Difficoltà di uso (numerosità delle voci, aggiuntivi,

    riparazioni)

    Ministero della Salute

    Francesco Bottiglieri

    Ministero della salute, Dipartimento della qualità

    Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema

    ROMA, 18 APRILE 2007

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    … un sistema di fornitura che favorisca … la verifica di efficacia nel progetto riabilitativo individuale.

    NOVEMBRE 2011

    Le “rimediazioni” peggiorano il quadro…

    Il presente e il futuro sono l’individuazione della soluzione piùappropriata per le esigenze della persona (la stessa norma lo suggerisce).

    Un buon numero di volte la soluzione può essere una sola e la gara non è “logicamente” proponibile.

    Lo sforzo culturale è accettare il rischio di promuovere la fornitura in grado comunque di manifestare vantaggi per la persona in termini di indipendenza, autonomia e qualità della vita, che non sono misurabili nell’ambito del Servizio sanitario pubblico.

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    Le “rimediazioni” peggiorano il quadro…

    …che presenta criticità strutturali proprie.

    Non è facile abbinare la tecnologia adeguata alle persone con disabilità, difficoltà indipendente dal sistema di garanzia vigente (sistema pubblico, a prevalente base assicurativa o misto.

    Il problema è segnalato tanto nei sistemi in cui la scelta avviene in ambito sanitario (come è in Italia), quanto nei sistemi in cui la selezione e l’assegnazione è a carico dei sistemi sociali e delle municipalità.

    Esiste vasto consenso sulla letteratura internazionale che la prescrizione degli ausili non può non considerare l’insieme delle tre dimensioni: persona, attività e ambiente.

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    La riconfigurazione degli elenchi, separando con chiarezza ciò che si fabbrica (o si assembla, al momento) da ciò che èdisponibile , offerto dal mercato del settore;

    La trasformazione da nomenclatore a repertorio;

    L’assegnazione di percorsi di fornitura differenti, dedicati ai dispositivi medici.

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    Piano Sanitario Nazionale 2011-2013

    Transizione della politica sanitaria dalla persecuzione di obiettivi mono-dimensionali (solo l’efficacia o solo il costo) a quella di obiettivi pluridimensionali, che correlano l’efficacia dell’assistenza ai costi che essa genera… ;

    Non si mirerà più quindi a limitare la spesa tout court bensìad assicurare ai cittadini, in termini di outcomes di salute, il massimo che si può ricavare dall’impiego razionale delle risorse destinate…

  • La revisione degli elenchiLa proposta della Commissione nazionale Lea

    Chiara distinzione tra:

    - Ausili “su misura”- Ausili “di serie”

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    Si cerca la massima semplificazione: Ausili su misura, con individuazione “ad personam ”Ausili di serie, “a gara”.

    Ma la situazione è ben più complessa!

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    Ausili “di serie”

    Tra gli ausili di serie, � ci sono tipologie di ausili che possono essere utilizzati indipendentemente

    dalle specifiche necessità dell‘assistito (letti, solle vatori, montascale...), e quindi possono essere acquistati a gara (un unico modello p er tutti gliassistiti).

    Raccomandazione EUSTAT x efficienza del sistema ed efficacia degliinvestimenti x ausili tecnici per persone disabili

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    � ci sono altre tipologie di ausili che devono essere scelti in unagamma per rispondere alle specifiche necessità dell‘assistit o.

    Ausili “di serie”

    RaccomandazioneEUSTAT x efficienza del sistema

    ed efficacia degliinvestimenti

    x ausili tecnici per persone disabili

  • La revisione degli elenchiLa proposta della Commissione nazionale Lea

    Chiara distinzione tra:- Ausili “su misura”- Ausili “di serie”

    Ministero della Salute

    La superficialità, l’assurda semplificazione, la mancanza di analisi strutturale del sistema comportano errori su errori (ossessiva distinzione tra su misura e di serie!!!).

    - Ausili predisposti!!!

    Ai fini di un sistema che generi appropriatezza ed efficacia, questa distinzione è del tutto insufficiente: Nel mercato non esistono solo Ausili realizzati su misura e Ausili di serie, ma anche “ausili predisposti per essere adattati alle esigen ze della persona, da un professionista sanitario con una specifica laurea a bilitante; figura definita e riconosciuta da apposite norme del Min Sa l.”

  • La revisione degli elenchiLa proposta della Commissione nazionale Lea

    Chiara distinzione tra:- Ausili “su misura”- Ausili “di serie”- Ausili “predisposti”

    Per avere reale appropriatezza è irrimandabile predisporre nomenclatori separati per area di disabilità (motoria, sensoriale, respiratoria, ecc., ecc.), che permettano l’individuazione di appropriati e specifici percorsi di prescrizione con figure specificamente dedicate e competenti e percorsi di fornitura attraverso figure sanitarie specifiche , così come previsto dalle normative vigenti in merito alle professioni sanita rie.

    … ma

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    AUDIZIONE DEL SIG. MINISTRO

    SENATO; Commissione straordinaria per la tutela e l a promozione dei diritti umani, 31 luglio 2013, ore 13.00

    Ritengo doveroso ricordare che già nel corso degli anni 2005-2008 il Ministero della salute aveva elaborato, in collaborazione con esperti e rappresentanti delle associazioni dei disabili, una proposta di modifica dell’intera disciplina nel rispetto dell’evoluzione scientifica e tecnologica in materia, al fine di garantire agli utenti la disponibilità di protesi, ortesi ed ausili più adeguati alle loro esigenze.

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    AUDIZIONE DEL SIG. MINISTRO

    Un nuovo tentativo di avviare la complessa procedura di aggiornamento dei LEA e, in questo ambito, dell’assistenza protesica ai disabili, è stato condotto nel marzo 2010 ma, in tale ultima occasione, le valutazioni del Ministero dell’economia e delle finanze circa la maggiore spesa indotta dal provvedimento a carico del SSN hanno portato alla sospensione dell’iter di approvazione.

    Tanto evidenziato con riferimento ai pregressi tentativi – purtroppo rivelatisi fallimentari - e prima di passare a illustrare i contenuti del progetto di aggiornamento dell’attuale “Nomenclatore tariffario delle protesi per i soggetti disabili”, fin da subito rassicuro che è mia ferma volontàinserire la proposta in questione in una delle pros sime iniziative di politica sanitaria che, nel rispetto degli attuali vincoli di finanza pubblica, andrò a concordare con le Regioni.A tal riguardo, una prima sede per avviare il confronto sulla tematica può essere rappresentata dal nuovo patto per la salute.

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    AUDIZIONE DEL SIG. MINISTRO

    Nella proposta di revisione dell’assistenza protesica, si intende attenersi ai seguenti criteri:

    •promozione della gestione domiciliare della disabilità, anche al fine di limitare, per quanto possibile, il ricorso inappropriato a soluzioni assistenziali residenziali (ospedaliere e non); copertura del bisogno: si intende inserire nuove tipologie di ausilio (indispensabili o necessarie) per le più varie situazioni di disabilità;

    •stretta aderenza allo standard di classificazione internazionale En Iso 9999 “Ausili tecnici per persone disabili”;

    •flessibilità rispetto alla tecnologia : definendo, ove possibile, i requisiti tecnologici essenziali o una “soglia di tecnologia minima” - in termini di materiali e componentistica - al di sotto della quale la qualità tecnica e funzionale del dispositivo è da considerarsi inaccettabile;

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    • flessibilità rispetto al bisogno : definire le indicazioni cliniche dell’ausilio in termini di soluzione ad un bisogno, confermando in capo al prescrittore la responsabilità di valutare caso per caso quale sia l ’ausilio o il corredo di ausili che risponda a tale bisogno (pur nel rispetto di indicazioni alla prescrizione, specie se vincolanti).

    INNOVAZIONE?• la ridistribuzione degli ausili previsti tra quelli “su misura” e quelli “di

    serie”: si è infatti preso atto che l’evoluzione tecnologica ha consentito l’immissione in commercio di una gamma di ausili di fabbricazione industriale in grado di soddisfare le più diverse esigenze degli assistiti, rendendo non piùattuale la loro classificazione tra gli ausili “su misura”. In sintesi occorre riqualificare gli ausili, tenuto conto del livello attuale elevato della produzione industriale, al fine di garantire un più efficiente servizio per i disabili e, nel contempo, positive ricadute per la finanza pubblica . Per i casi in cui residua comunque il necessario intervento del professionista sanitario per particolari lavorazioni, adattamenti o regolazioni, verrà individuata e codificata la specifica prestazione professionale. 25

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    La proposta sinteticamente illustrata muove verso i seguenti obiettivi fondamentali:

    - il sostegno e la promozione della vita indipendente da parte dei destinatari, per i quali l’introduzione di NUOVE TIPOLOGIE di dispositivi ed ausili tecnici di avanzata tecnologia (ad esempio, ausili informatici e di comunicazione, carrozzine basculanti, verticalizzabili, attrezzature demotiche (?) e di sicurezza per gli assistiti, adattamenti ambientali) contribuisce a favorire la ripresa delle attività di studio e di lavoro, ma anche di maggiore partecipazione alla vita sociale;

    - la maggiore snellezza delle procedure di acquisizi one e fornitura degli ausili , abbreviando, in tal modo, sia i tempi per il conseguimento dell’autorizzazione, sia favorendo un più celere ed efficace addestramento all’uso di tali ausili.

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    Per quanto riguarda l’assistenza protesica , anche il nuovo Nomenclatore dell’assistenza protesica introduce alcune prestazi oni innovative, soprattutto nel settore delle tecnologie informatiche e di comu nicazione a favore dei disabili con gravissime limitazioni funzionali. L’impatto di tali introduzioni dovrebbe, tuttavia, essere piuttosto modesto, in considerazione della contenuta numerosità dei destinatari.

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    •Anche in questo ambito, pertanto, si può quindi pre vedere che l’incremento degli oneri per alcune nuove prestazioni stimabile in circa 200 milioni di euro , sia parzialmente compensato dai nuovi meccanismi di determinazione dei prezzi, dalla qualificazione e specializzazione dei medici prescrittori, dal tetto di spesa introdotto dalla legge finanziaria 2 008. •particolare, tra i fattori che contribuiranno alla compensazione dei maggiori oneri si evidenziano: una più razionale riorganizzazione dei dispositivi

    che impedisce prescrizioni errate o improprie (circa 1/3 un terzo! delle prescrizioni), il passaggio dal regime tariffario all'acquisto con procedure di gara a costi più bassi, l’incremento dei meccanismi concorrenziali tra produttori con maggiore disponibilità di dispositivi di pari efficacia e con costi abbattuti.

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    In particolare, tra i fattori che contribuiranno al la compensazione dei maggiori oneri si evidenziano: una più razionale riorganizzazione dei dispositivi che impedisce prescrizioni errate o imp roprie

    circa 1/3 (un terzo!) delle prescrizioni) ,

    il passaggio dal regime tariffario all'acquisto con procedure di gara a costi più bassi , l’incremento dei meccanismi concorrenziali tra prod uttori con maggiore disponibilità di dispositivi di pari efficacia e con costi abbattuti.

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    •In particolare, ai fini del contenimento della spes a, si ritiene particolarmente efficace il cambiamento derivante dal ricorso alle procedure di gare di acquisto per tali presidi, dal momento che le tariffe vigenti sono altamente sovra remunerative per alcuni presidi definiti “su misura” sulla base della normativa vigente, senza tuttavia avere le caratter istiche necessarie per qualificarli come tali.

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    In particolare, tra i fattori che contribuiranno al la compensazione dei maggiori oneri si evidenziano: una più razionale riorganizzazione dei dispositivi che impedisce prescrizioni errate o impropri e…

    … che con l’attuale sistema rappresentano circa

    1/3 (un terzo!) delle prescrizioni (???)

    o delle forniture (???).

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    Dispositivi per assistiti non udenti

    L’attuale disciplina prevede l’erogazione di:•apparecchi acustici di gruppo 1 (potenza massima di picco inferiore a 135 dB SPL),•apparecchi acustici di gruppo 2 (potenza massima di picco superiore a 135 dB SPL),nelle forme retroauricolari, ad occhiale e a scatola, tanto nella variante per via aerea, tanto per quella per via ossea, a tecnologia esclusivamente analogica.

    E’ stata introdotta l’erogazione di apparecchi a tecnologia digitale con caratteristiche tecniche in grado di coprire le esigenze di assistiti con vario grado di sordità.E’ stata introdotta la sostituzione della esoprotesi cocleare completa nei pazienti che hanno subito l’impianto ed hanno maturato l’esigenza di cambiarlo; è stato previsto l’intervento di manutenzione/sostituzione delle sue principali componenti (magnete, antenna, microfono, cavetto e speech processor).

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    CONSIDEAZIONI

    Dispositivi per assistiti non udenti

    1) “La superficialità, l’assurda semplificazione, la mancanza di analisi strutturale del sistema” non rileva che tali dispositivi non appartengono né alla categoria dei dispositivi su misura né a quella dei dispositivi di serie: si tratta di dispositivi PREDISPOSTI;

    2) Secondo la vigente normativa che regola gli atti dei profili professionali tali dispositivi predisposti sono individuati e personalizzati esclusivamente da personale sanitario laureato abilitato.

    3) Questo porta come risultato che l’appropriatezza della fornitura in questo settore è pari all’87% (Ricerca Censis 2012: l’87% degli utilizzatori di protesi acustiche -età media 75 anni- si dichiara altamente soddisfatto per l’alta qualità di vita ritrovata).

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    In questo settore l’appropriatezza riguarda non i soli 2/3 delle forniture, ma è molto vicino al 100% dei fruitori!

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    .R.Varianti della spesa - incongruenze interne

    b. PROTESICA- incremento: per inserimento nuove tecnologie e dispositivi inse riti negli elenchi (+) 200 mln-Decremento : riduzione per il migliore assetto definitorio dei d ispositivi che impedisce errori di prescrizione (circa 1/3 delle p rescrizioni) (-), passaggio dal regime tariffario all'acquisto con pr ocedure di acquisto a costi più bassi (per es. busto tariffato tariffa p ari a circa 550 euro vsbusto in commercio a circa 100 euro (-), incremento di meccanismi concorrenziali tra produttori con maggiore disponib ilità di dispositivi di pari efficacia e con costi abbattuti (-) i cui e ffetti complessivi sono stimabili nella misura del 10% del costo

    (-) 52,5 mln

    34Effetto (+) 147,5 mln

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    Una recentissima ricerca del CENSIS sul valore “soci ale” dei dispositivi medici ed in particolare degli ausili come fattore per il miglioramento della mette in evidenza il valore de lla “personalizzazione” dell’ausilio sia strettamente co rrelato alla sua efficacia.

    “ … Chi ha potuto scegliere è poi più soddisfatto. Non a caso, il 69% degli italiani è disposto a pagare di più di tasca pr opria per avere un dispositivo personalizzato, adattabile alle proprie esigenze. Il 9,6% èpronto a pagare oltre il 20% in più di tasca propria , il 17,6% pagherebbe tra il 10% e il 20% in più, il 42% fino al 10% in più… ”

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    .R.Censis – Il valore sociale dei dispositivi medici

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    .R.Censis – Il valore sociale dei dispositivi medici

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    “ … Chi ha potuto scegliere è poi più soddisfatto. Non a caso, il 69% degli italiani è disposto a pagare di più di tasca pr opria per avere un dispositivo personalizzato, adattabile alle proprie esigenze. Il 9,6% èpronto a pagare oltre il 20% in più di tasca propria , il 17,6% pagherebbe tra il 10% e il 20% in più, il 42% fino al 10% in più… ”

    Ma il ruolo e la competenza di chi “guida” la scelta sono determinanti.

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    Chi sceglie cosa (prescrittore, tecnico, assistito)? A spetti estetici, qualitativi, funzionali, riabilitativi….

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    .R. Con l’attuale sistema non ci sono

    certezze.

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    Chi sceglie cosa (prescrittore, tecnico, assistito)? A spetti estetici, qualitativi, funzionali, riabilitativi….Tra quali dispositivi si può scegliere? Solo ciò che corrispondeESATTAMENTE alle descrizioni del nomenclatore?

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    Inviato: mercoledì 18 settembre 2013 12.24Buongiorno,

    con la presente chiedo cortesemente chiarimenti sulla codifica dell'ausilio ”xxxxxxxxx", in quanto inserito a repertorio nella banca dati del Ministero della Salute come "stabilizzatore deambulatore in posizione eretta-cod. ISO 037809003".Visto che il D.M. 332/99 prevede a tale descrizione: " struttura in lega leggera con sostegno del tronco e delle ginocchia e con fissaggio ai piedi; appoggio al terreno tramite due pedane mobil i fulcrate sui cuscinetti..." caratteristiche non presenti nell'ausilio ”xxxxxxxxx", ritenuto più propriamente un "deambulatore", si chiedono motivazioni a tale codifica.

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    cod. ISO 03 78 09 003

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    Codice e descrizione presenti nel nomenclatore 1992

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    .R.ELENCO 2: ACQUISTO A GARA

    AUSILI PER LA DEAMBULAZIONE UTILIZZATI CON DUE BRAC CIASono indicati in tutti i casi in cui è necessario riattivare la funzione deambulatoria e/o nei casi in cui il soggetto non è in grado di sorreggersi con sufficiente sicurezza. La descrizione che segue si riferisce agli ausili di base. La valutazione delle particolari condizioni dei soggetti può e deve necessariamente prevedere l’applicazione di uno o più aggiuntivi, necessari per determinare una funzione specifica altrimenti non rinvenibile.

    Deambulatori:

    - struttura in acciaio cromato e/o verniciato a forno o in lega leggera- rigido od articolato- con o senza ruote piroettanti, freno azionabile in deambulazione, freno di stazionamento, accessori di sostegno, sedile imbottito o rivestito- per deambulazione eretta o carponi, con fascia di appoggio al bacino.E’ realizzato in tre misure standard adeguate alla corporatura dei soggetti.

    - Rigido con appoggio al terreno- Articolato in grado di assecondare meccanicamente la deambulazione- Con due ruote e due puntali di appoggio al terreno- Scorrevole su quattro ruote piroettanti: -

    senza freno di stazionamentocon freno di stazionamento su ruotecon freno azionabile a manocon sedile avvolgente per bambiniper deambulazione carponi con fascia di appoggio

    AGGIUNTIVISedile imbottito e rivestito (escluso 12.06.09.012)

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    È un deambulatore?È indicato per riattivare la funzione deambulatoria e il soggettonon è in grado di reggersi da solo…

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    Codici ISO: 03.78.09.003; 03.48.21.201; 03.48.21.204; 03.48.21.207.Nota: I codici ISO sono indicativi e soggetti ad approvazione del medico prescrittore

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    .R.A cosa corrispondono i codici indicati dall’azienda:

    03.78.09.003 -STABILIZZATORE DEAMBULATORE POSIZIONE ERETTAE’ indicato nei casi in cui il soggetto non deambulante ha un sufficiente controllo della parte superiore del corpo, il movimento di inclinazione e rotazione della testa e degli arti superiori imprime alla pedana, di cui è dotato, un movimento alternato nella direzione desiderata.E’ costruito con componenti predisposti direttamente adattati e personalizzati sul soggetto.Caratteristiche:-struttura in lega leggera con sostegno del tronco e delle ginocchia e con fissaggio ai piedi-appoggio al terreno tramite due pedane mobili fulcrate su cuscinetti.

    NOTA:Per consentire la stazione eretta a pazienti con gravi instabilità, questo ausilio può essere integrato da ortesi del tronco, mutandine pelviche, ortesi degli arti inferiori.

    AGGIUNTIVI (Rif. 03.48.21.081 Stabilizzatore mobile in postura eretta )03.48.21.201 dispositivo di freno03.48.21.204 sostegno per arto superiore03.48.21.207 divaricatore 51

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    .R.QUESTIONI DI FORMA O DI SOSTANZA?

    I codici indicati sono congrui rispetto…

    Alle descrizioni del nomenclatore?

    Alle funzioni indicate dal legislatore?Al prezzo di listino del

    dispositivo?

    È possibile utilizzare codici aggiuntivi relativi ad un altro

    codice base?

    Il valore (prezzo di vendita) corrisponde alla somma delle tariffe dei codici indicati?

    È un dispositivo necessario per il mio paziente?

    Il mio paziente potrebbe utilizzare un ausilio identico ad uno degli ausili descritti nel nomenclatore?

    Il mio paziente potrebbe utilizzare uno dei dispositivi vincitori di gara?

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    Codici ISO: 03.78.09.003; 03.48.21.201; 03.48.21.2 04; 03.48.21.207.Nota: I codici ISO sono indicativi e soggetti ad ap provazione del medico prescrittore

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    La riconducibilità

    Qualora l’assistito scelga un tipo o un modello di dispositivo non inclusonel nomenclatore allegato al presente regolamento, ma riconducibile, a giudizio dello specialista prescrittore, per omogeneità funzionale a quello prescritto ai sensi dell’articolo 4, comma 2, l’azienda Usl di competenza autorizza la fornitura e corrisponde al fornitore una remunerazione non superiore alla tariffa applicata o al prezzo determinato dalla stessa azienda per il dispositivo incluso nel nomenclatore e corrispondente a quello erogato

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    .R.La riconducibilità: la domanda è dell’assistito, la responsabilità del prescrittore.

    … L’unico vincolo previsto dal Nomenclatore affinché un dispositivo possa considerarsi riconducibile è quello dell’omogeneità funzionale. Ciò implica che il dispositivo oggetto di valutazione da parte dello specialista prescrittore può avere caratteristiche tecniche diverse, anche migliorative, da quelle del dispositivo a cui è ricondotto e che sono descritte negli elenchi del D.M. 332/99.……Il seguente elenco sintetizza le fasi del procedimento di erogazione di dispositivi riconducibili:

    � prescrizione dello specialista;

    � domanda dell’assistito di un dispositivo diverso;� valutazione dell’omogeneità funzionale da parte dello specialista;

    � autorizzazione dell’azienda sanitaria;

    � fornitura.

    Ma cosa è riconducibile a cosa?

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    .R. Con l’attuale sistema, il medico

    prescrittore. Ma talvolta la prassi complica la definizione di ruoli e responsabilità.

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    Chi è responsabile dell’appropriatezza di: individuazi one e funzione del dispositivo, in modo che esplichi la s ua efficacia?

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    .R.Il ruolo del prescrittore e dell’autorizzatore

    � D.M. 332/99, comma 5. L'autorizzazione alla fornitur a del dispositivo protesico, dell'ortesi o dell'ausilio prescritto è r ilasciata dall'azienda Usl di residenza dell'assistito previa verifica dello stat o di avente diritto del richiedente, della corrispondenza tra la prescrizio ne medica ed i dispositivi codificati del nomenclatore, nonché, nel caso di fo rniture successive alla prima, del rispetto delle modalità e dei tempi di ri nnovo.

    � (Inviato: sabato 10 giugno 2006, 16.56) La risposta del dottor Palumbo, riconosce all’autorizzatore una funzione "prevalentemente" amministrativa, ma ammette la possibilità che il funzionario preposto possa int ervenire sulla valutazione dell'appropriatezza del "programma terapeutico di utilizzo del dispositivo" e che - per "garantire efficacia ed appropriatezza delle prescrizioni " si possa instaurare un "contraddittorio" tra " prescrittore ed autorizzatore volto a risolvere dubbi, perplessità, ed eventuali contraddizioni riscontrate in sede di verifica”, visto che "non è insolito né infrequente che tali uffici siano affidati al coordinamento di sanitari (talvolta con specifiche competenze riabilitative)" .

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    � chi avrebbe, in questo caso, la responsabilità dell'a ppropriatezza della prescrizione che, come recita il decreto, "costituisce parte integrante del programma di prevenzione, cura e riabilitazione delle lesioni e dei loro esiti, e che deve comprendere ... l'indicazione del dispositivo protesico, ortesico o dell'ausilio presc ritto, completa del codice identificativo riportato nel nomenclator e e l'indicazione degli eventuali adattamenti necessari per la sua pe rsonalizza-zione ; ed ... un programma terapeutico di utilizzo del dispositivo, ivi compreso il significato terapeutico e riabilitativo; le modalità, i limiti e la prevedibile durata di impiego; le possibili controindicazioni, le modalitàdi verifica del dispositivo in relazione all'andamento del programma terapeutico"...

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    Con l’attuale sistema non ci sono possibilità, a meno di deroghe virtuose e PRECISE puntualizzazioni.

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    Sistema che favorisca innovazione e verifica dell’eff icacia.

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    .R.Un possibile rimedio: uno sguardo al futuro.

    In ambito SIMFER si istituisce una speciale commiss ione con il compito di:• ricevere le richieste di aziende per la valutazione ed approvazione dei

    codici da attribuire a prodotti non perfettamente corrispondenti ai requisiti indicati in nomenclatore (codice base ed aggiuntivi).

    • L’azienda presenterà un fascicolo documentale con una scheda requisiti ausilio e tutta la documentazione prescritta. Se richiesto, potrà anche presentare un campione. La commissione valuterà e rilascerà una ”approvazione”: Approvato dai Medici Fisiatri Italiani .

    • Offrire consulenze a prescrittori ed aziende sull’applicabilità o meno del criterio di riconducibilità.

    Le “autorizzazioni” e le consulenze non saranno “normativamente” valide ma costituiranno riferimento autorevole.

    La commissione accrescerà la propria competenza e potrà offrire consulenze autorevoli alle pubbliche amministrazioni.

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    … e favorisce (quando esistono le potenzialità della persona) il

    “…divenire parte integrante della società umana” e la pi ena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri…”

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    Le persone con disabilità divengono parte integrante della società umana e lo Stato italiano deve garantire il godimento di tutti i diritti contenuti nella Convenzione per sostenere la loro «piena ed effettiva partecipazione alla società� su base di uguaglianza con gli altri».

    Gli ausili giocano un ruolo determinante.

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    Indigna che si sia ancora così tanta strada da fare…

    …QUANDO LA SOLUZIONE E’A PORTATA DI BUONA VOLONTA’.

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    Grazie.