Audiodinamika - Anno XV Numero 1 - Gennaio 2003

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In questo numero: All’Asilo si sta bene e si imparan tante cose... Intervento alla Scuola Materna di Arosio (CO) Supplemento alla Rivista Bioedilizia - Anno XV - Numero 1 - Gennaio 2003 - Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano

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All’Asilo si sta bene e si imparan tante cose...Intervento alla Scuola Materna di Arosio (CO)

Transcript of Audiodinamika - Anno XV Numero 1 - Gennaio 2003

In questo numero:

All’Asilo si sta bene e si imparan tante cose...Intervento alla Scuola Materna di Arosio (CO)

Supplemento alla Rivista Bioedilizia - Anno XV - Numero 1 - Gennaio 2003 - Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano

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...un “giardino” in cui ilfanciullo corrisponde alla“pianta” e la maestra al“giardiniere”, che deveeducare nel pieno rispettodella libertà, limitandosi aproteggere e vigilare, senzaimporre modelli e ritmi.Attività fondamentale, ilgioco, filosoficamente vistocome sintesi tra “intuizioneestetica” e “creatività”, due“strutture” essenzialidell’essere umano, daproteggere e potenziaresoprattutto nell’infanzia.

La scuola materna...

Supplemento alla Rivista BioediliziaAnno XV - Numero 1 - Gennaio 2003

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Quadrimestrale di informazione tecnico-scientifica culturalesulla tecnologia applicata del sughero

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Scorrendo brevemente la storia di questaistituzione nel mondo occidentale, siritrovano anche altre espressioni perindicarla, legate a diverse prospettive emodi di concepirla. Ripercorriamo in unbaleno alcune tappe fondamentali della suaesistenza?Solo a partire dagli inizi del XIX secolo, lapedagogia comincia ad occuparsi dellaprogettazione di istituzioni educative perbambini in età prescolare.

Anche se già Platone, nelle “Leggi”, avevatratteggiato una specie di giardinod’infanzia, in cui i bimbi di entrambi i sessitrascorressero i primi anni, giocando eascoltando fiabe opportunamente scelte.Le prime strutture di questo tipo vengonocreate intenzionalmente durante laRivoluzione industriale, con finalitàassistenziali, a favore di quei bambini poverisempre più abbandonati a se stessi, a causadella grande quantità di manodopera

All’Asilo si sta bene e si imparan tante cose...

“All’Asilo si sta bene e si imparan tantecose...”, recita una canzoncina che ancora siconserva in qualche angolo della miamemoria.Parole che evocano tutto un “mondo agliinizi”, fatto di prime emozioni e piccolegrandi paure, di slanci ed incertezze, dimomenti agrodolci.Parole che richiamano alla mente persone eluoghi, insegnanti e piccoli compagni, aule,giochi, canti, pranzi...Oggi, quando pronuncio la parola “Asilo”davanti ad una delle maestre di mio figlio,vengo subito corretto, con garbo ma conprecisione: “Ma dai, è un’espressione ormaisuperata! Oggi si parla di Scuola materna,anzi per l’esattezza di “Scuola dell’infanzia”.Già, anche il mondo dell’istruzione edell’educazione si modifica, nel linguaggio,nei princìpi, negli obiettivi, nella prassi,trasformandosi (anche radicalmente) aseconda delle epoche, dei contesti, delleciviltà. Particolare cromatico del pannello in sughero SoKoVerd.C1 per l’isolamento acustico

Il rivestimento fonoassorbente del soffitto della sala giochi con pannelli in sughero SoKoVerd.C1 a quadrotti forma continui “giochi” di tonalità, dall’arancio, ai verdi, al blu, al giallo, al viola.

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femminile impiegata nelle nuove attività:significativamente, tali luoghi vengonoindicati con espressioni quali “sala dicustodia” o “asilo”, e sono spesso localisovraffollati, ben poco attrezzati ed areati,gestiti da personale privo di preparazione. Pian piano, tuttavia, in Francia, Germania edInghilterra, alcune iniziative conoscononuovi spessori e significativi risultati,precisandosi in due direzioni, quelle del“giardino d’infanzia” e della “scuolamaterna”. Fra i primi pionieri, ricordiamoanzitutto Robert Owen che, all’interno delsuo utopistico progetto di riformadell’industria, in Scozia, prevede anche unascuola per i piccoli, suddivisa in un “nido”per bambini da uno a tre anni e in una “saladi studio prescolastico”, per quelli fra iquattro e i sei. Sulla scorta dei brillanti

risultati ottenuti, già nel 1825, a Londra,viene fondata una società per le infant’sschools, che sorgeranno in numerose zonedell’Inghilterra.Un altro momento centrale nella storia dellascuola materna è rappresentato dalcosiddetto “Giardino generale tedescodell’infanzia”, concepito nel 1839 daFriedrich Frobel. Un “giardino” in cui ilfanciullo corrisponde alla “pianta” e lamaestra al “giardiniere”, che deve educarenel pieno rispetto della libertà, limitandosi aproteggere e vigilare, senza imporre modellie ritmi. Attività fondamentale, il gioco,filosoficamente visto come sintesi tra“intuizione estetica” e “creatività”, due“strutture” essenziali dell’essere umano, daproteggere e potenziare soprattuttonell’infanzia.

In Italia, il “profeta” della nuova istituzioneè Ferrante Aporti, che utilizza gli asili (ilprimo, del 1829, a Cremona, è a pagamento;il secondo, di due anni successivo, è per ibimbi poveri) per fornire i rudimenti delleggere – scrivere e far di conto anche acoloro che, costretti a lavorare in tenera età,non potranno frequentare le Elementari.Intrecciandosi anche con la diffusione degliideali liberali e democratici, la scuolamaterna si afferma lentamente anche nellanostra penisola: dopo quelle cremonesi, nesorgono in Toscana, nel Lombardo – Veneto,nel Regno di Sardegna, a Parma e Piacenza.Dopo la metà del secolo, con la diffusionedel frobelismo, si diffondono i giardinid’infanzia: il primo viene aperto nel 1859 aVenezia, ad opera del professore polaccoAdolfo Pick e di Adele Levi della Vida.

Aula Verde. Il rivestimento del soffitto in sughero SoKoVerd.C1 con un colore dominante diverso, fa in modo che ogni bimbo riconosca immediatamente il suo spazio

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Anche gli uomini politici cominciano adoccuparsi della questione: in particolare, ilministro Coppino, nel 1885, promuovel’istituzione di giardini d’infanzia di tirociniopresso le scuole normali. Ma non ci sonoancora leggi capaci di sancirnel’obbligatorietà, e le condizioni in cui lescuole per l’infanzia sono costrette adoperare sono estremamente precarie: di qui,la necessità di radicali rinnovamenti, deiquali saranno protagonisti, in Italia,personaggi del calibro di Rosa e Carolina

Agazzi e Maria Montessori.Ed oggi? Oggi la “scuola dell’infanzia” (citorapidamente da alcuni documenti“nazionali” del luglio 2002) “concorreall’educazione armonica ed integrale” delbambino, contribuendo al rafforzamentodella sua “identità personale”, della sua“autonomia”, delle sue “competenze”.Un ambiente educativo importante, chedeve rispettare ritmi, capacità, differenze edidentità di ciascun individuo. A tal fine, risultano fondamentali

l’attenzione, la disponibilità e lacompetenza dei docenti, ma anche lapartecipazione e il coinvolgimento dellafamiglia, che deve vivere la scuoladell’infanzia come luogo di incontro ecrescita per bimbi ed adulti.Un ambiente che necessita di “cure”appropriate anche da un punto di vistastrutturale, per mettere i piccoli nellecondizioni migliori per “gustare” appieno laloro prima esperienza “scolastica”.

Sala giochi. Il soffitto è stato realizzato dalla CoVerd con una scelta multicolore, che rende l’ambiente accogliente e vivace.

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Sala pranzo: le diverse tinte cromatiche utilizzate sono servite anche per dar vita a tre immagini, che ben si adattano all’universo dei piccoli: un arcobaleno, un sole e una nuvola.

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L’appuntamento è per le ore 14.30 di un belgiorno di sole, di “vera” estate. Comesempre, l’agenda riporta un luogo daraggiungere e un nome da non dimenticare.Sono ad Arosio (Co), in via Emiliani,1,davanti alla Scuola materna “Casati”: quiincontrerò il geometra Giampietro Gerosa,progettista e direttore lavori.

Sono in anticipo. Mi accolgono un cantiereaperto e, di fronte, la vivacità di un oratorioferiale e la chiesa parrocchiale dei ss.Nazario e Celso.La mia “guida” arriva in perfetto orario e mipresenta immediatamente la superiora, suorMichela Calende, e il parroco, don AngeloPerego.

L’atmosfera è subito cordiale, le domandedel giornalista cominciano … dal passato.Già, perché anche questa scuola ha unastoria che parte da lontano, addirittura dalmarzo 1925. Primi protagonisti, l’alloraparroco, don Carlo Baj, e la signora AmaliaCasati Sangiorgio, che costituiscono unaSocietà anonima immobiliare, allo scopo di

Una storia che parte da lontano

Aula Arancione. L’esperienza della CoVerd, nella realizzazione di ambienti a misura di bimbo, è stata fondamentale nella scelta dell’abbinamento cromatico di ogni elemento.

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acquistare ed amministrare un immobiledestinato a fungere da Asilo infantileparrocchiale. Immobile poi cedutogratuitamente alla chiesa parrocchiale, conl’unico, inderogabile obiettivo di “dotare laParrocchia di Arosio di locali adatti per laraccolta e l’educazione cristiana, morale e

religiosa dell’infanzia parrocchiale, a mezzodi personale religioso, sotto l’esclusivadirezione del parroco ‘pro tempore’”Lo stesso parroco si occupa, poi, dellastesura dello Statuto e del Regolamentointerno, stipulando inoltre una convenzionecon le Revv. Suore della Carità di

S.Giovanna Antida di Vercelli, che da alloraanimano e guidano l’istituto. E’ il 1926.Da allora, la Scuola ha assolto ed assolvepienamente i propri compiti, con lacompleta soddisfazione delle famiglie, e siprepara a nuove stagioni anche attraverso ilpotenziamento delle strutture.

La nuova ala, costruita con il contributodell’intera comunità parrocchiale, è statainaugurata il 2 settembre 2001, mentre ilcantiere aperto davanti ai miei occhi èrelativo alla ristrutturazione del vecchioedificio, il cui completamento è previsto perla prossima primavera.

Dopo questi cenni preliminari, ci inoltriamonella visita dei locali, cominciando dagli“ultimi arrivati”, “naturalmente eseguiti nelpieno rispetto delle normative vigenti”,precisa immediatamente il geom. Gerosa.Già all’esterno, i mattoni a vista regalanouna sensazione di accoglienza e

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Particolare cromatico del pannello in sughero SoKoVerd.C1 per l’isolamento acustico

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Aula Azzurra. Il rivestimento del soffitto in sughero SoKoVerd.C1 con un colore dominante diverso, fa in modo che ogni bimbo riconosca immediatamente il suo spazio

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gradevolezza, confermata all’ingressonell’enorme atrio, che, per metà, riceve lucee calore da una stupenda travatura in legno.Uno spazio per attività libera, che servetemporaneamente anche da aula dipsicomotricità ed è il “cuore” dellastruttura, perché consente di accedere alleaule. Uno spazio dotato anche di lavagnemagnetiche e di una parete che si aprecompletamente, per formare un unicogrande salone, capace di accogliere

quotidianamente gli 86 bimbi e,nell’occasione straordinaria della festanatalizia, addirittura 340 persone!, comericorda con entusiasmo suor Michela.“Il soffitto è stato realizzato dalla CoVerd– spiega il progettista – con una sceltamulticolore, che rende l’ambienteaccogliente e vivace”. In effetti, i pannelli in sughero SoKoVerd.C1a quadrotti ‘si sbizzarriscono’ in continuigiochi di tonalità, dall’arancio, ai verdi, al

blu, al giallo, al viola.I grandi riquadri in sughero SoKoVerd.C1campeggiano altresì nella sala mensa(dotata di apertura all’esterno e di unmontacarichi collegato direttamente allacucina, collocata nella vecchia sede). Qui, inparticolare, le diverse tinte cromaticheutilizzate sono servite anche per dar vita atre immagini, che ben si adattanoall’universo dei piccoli: un arcobaleno, unsole e una nuvola.

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A misura di bambino sono anche le tre auledi questa nuova ala, rispettivamente ingiallo, azzurro e rosso. “Ognuna presenta uncolore diverso, – chiarisce Gerosa – in modoche ogni bimbo riconosca immediatamenteil suo spazio e si abitui a superare il primoimpatto con un luogo che, altrimenti, puòessere respinto. Anche il percorso èdiversificato e ogni elemento, dal soffitto, alpavimento, grazie all’esperienza Coverd, aimobili, è abbinato cromaticamente. Ogni aula comprende spogliatoio e servizi avista, così che l’insegnante (in totale sonotre, più una di sostegno, che affiancano ledue religiose e il personale ausiliario) possatenere tutto sotto controllo.

Anche la cattedra è, in realtà, una grandescrivania a semicerchio, aperta, così che ipiccoli si abituino ad un elemento che poiritroveranno a scuola, ma vedendola comeun punto di riferimento positivo, incomunicazione continua con loro. Gli stessi giochi e il computer, uno per aula,sono vicini alla cattedra. Infine, ogni aulacomunica col giardino, in modo che ci possaessere sempre la possibilità uscire pergiocare all’aria aperta. E i serramenti, più bassi, permettono albimbo di vedere sempre all’esterno”.Completiamo il “giro” passando nell’edificio“storico”, quasi 400 mq. per piano,“conservato fin dove possibile nella

muratura esterna e risistemato rispetto allecarenze statiche evidenziatesi”. Qui troveranno nuova vita altre due aule elo spazio per la psicomotricità. “E qui il sughero e la tecnologia CoVerd l’hafatta ancora una volta da padrone” – precisa il direttore dei lavori – rivelandosiottimo per il risparmio energetico e lariduzione dei rumori”. Ovvero, in primoluogo, “le voci e l’effervescenza deibambini, – aggiunge sorridente suorMichela – che sono particolarmente vibrantinelle aule”.

Dott. Marco RaimondiGeom. Massimo Murgioni

Angelo Verderio

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Il controsoffitto fonoassorbente in sughero Kontro è stato realizzato anche nei corridoi per attenuare il rumore prodotto dal passaggio delle persone.

Controsoffitti e rivestimenti utilizzando Kontro e SoKoVerd.C1

Kontro Pannello di sughero biondo naturale supercompresso preformato e pretinteggiato percontrosoffittoKontro è un pannello di sughero biondo naturale supercompresso preformatoe pretinteggiato con smusso e gradino per l’appoggio nei telai AlCover.

I pannelli hanno uno spessore di cm 3, sono disponibili informato di cm 60x60 e cm 30x60 con densità kg/mc 200/220. Sono particolarmente idonei per la realizzazione di controsoffitti conapposita struttura metallica AlCover. I vari formati e la vastissima disponibilità di colori consentono di realizzareinfinite combinazioni di disegni etonalità, dando originalità epersonalità ad ogni tipo di ambiente. I pannelli Kontro sono fonoassorbenti, termoisolanti, imputrescibili,autoestinguenti, non gocciolanti, assolutamente non tossici e omologatidal Ministero degli Interni in Classe 1 per la reazione al fuoco.

SoKoVerd.C1 Pannello di sughero biondo naturale superkompatto preformato epretinteggiato per rivestimento in aderenza

SoKoVerd.C1 è un pannello di sughero biondo naturale superkompattopreformato e pretinteggiato con smussi sui quattro lati.

Inoltre si possonorealizzare con

apposito incastro peressere posati con la

struttura nascosta. I pannelli hanno uno spessore di cm 3, 4 o 5 e sonodisponibili in formati da cm 100x50, 50x50 e 100x25 con densità kg/mc

200/220. Sono particolarmente idonei per applicazioni in aderenza allastruttura con ancorante cementizio PraKov o posati con struttura nascosta. I variformati e la vastissima disponibilità di colori consentono di realizzare infinitecombinazioni di disegni e tonalità,dando originalità e personalità adogni tipo di ambiente. I pannelliSoKoVerd.C1 sono fonoassorbenti,termoisolanti, imputrescibili,autoestinguenti, non gocciolanti,assolutamente non tossici eomologati dal Ministero degli Interniin Classe 1 per la reazione al fuoco.

Kontro e SoKoVerd.C1 sono omologati in classe 1

CoVerd 23878 Verderio Superiore (Lecco) Italy Via Leonardo Da Vinci 30 Telefono 039 512487 Fax 039 513632 EMail [email protected] - www.coverd.it

Divisione Acustica

� Calcoli teorici� Rilievi strumentali� Soluzioni progettuali� Realizzazioni� Collaudi in opera

Un riferimentonell’acusticaarchitettonica

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