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&attualita ` 26 musica 238, luglio-agosto 2012 & Musica e cucina sul Garda Sette serate per la 54ª edizione del festival violinistico « Gasparo da Sa- lo ` », che si tiene dall’8 luglio all’8 agosto nella bella cittadina gardesana: molto particolare l’appuntamento di apertura, quando il piu ` celebre chef italiano, Gualtiero Marchesi, prece- dera ` il concerto del Trio Dandolo, formato interamente dai suoi nipoti musicisti, con una conferenza sul te- ma musica-gastronomia. Fra le altre presenze, vanno ricordati la violista Lyda Chen e il violinista Giovanni Angeleri. & Si conclude il percorso catalano di Stefano Grondona Stefano Grondona pubblica per Stra- divarius il suo nuovo CD « Quadrat d’or », con le storiche trascrizioni di fine Ottocento per chitarra di Miguel Llobet da Bach, Mozart, Beethoven e Wagner. Con questo disco Grondona completa il suo percorso sulle orme del grande chitarrista catalano Llobet, con la monumentale collezione di- scografica i cui titoli rendono final- mente giustizia a un eminente perso- naggio della cultura modernista. Per la sua dedizione a questa causa Gron- dona ha ricevuto nel 2011 la Creu de Sant Jordi. & Imola raddoppia Si terra ` dal 18 al 30 luglio 2012 la prima edizione dell’« Imola Summer Piano Academy & Festival », organiz- zato dall’Accademia Pianistica Inter- nazionale « Incontri col Maestro ». Accanto alla sezione didattica, ci sara ` un fitto calendario di concerti, tutti a ingresso gratuito: pomeridiani (« Af- ternoon Series »), tenuti dagli allievi, e serali (« Master Concert Series »), te- nuti da docenti ed artisti legati all’Ac- cademia. Le « Master Concert Series » vedranno la partecipazione straordi- naria di Vladimir Ashkenazy, Presi- dente Onorario dell’Accademia. Il concerto inaugurale, il 18 luglio, sara ` tenuto dalla pianista Jin Ju, ex allieva imolese e ora pianista di fama. www.accademiapianistica.org & Premio Michelangeli a Mischa Maisky Dopo il concerto bresciano del 12 giugno, il grande violoncellista letto- ne Mischa Maisky ha ricevuto il pre- Diversi sono i motivi d’interesse del Ciro in Babilonia che viene allestito al Rossini Opera Festival per la prima volta il 10 agosto: la concertazione di un direttore-musicologo attentissimo alla prassi ottocentesca come Will Crutchfield; la parte protagonistica as- segnata a un contralto di emozionanti potenzialita ` come Ewa Podles e il ri- torno a Pesaro di un soprano angelica- to come Jessica Pratt nei panni di Ami- ra. Non minore curiosita ` suscita il de- butto al festival di un tenore del Mis- souri, Michael Spyres (nel ruolo di Baldassare), molto consapevole della propria vocalita ` – singolarmente auda- ce – e delle tradizioni tenorili rossinia- ne del passato prossimo e remoto. Quest’anno cantera`per la prima volta al Rossini Opera Festival... Esibirsi a Pesaro e ` sicuramente uno dei piu ` alti traguardi della carriera di qualsiasi cantante d’opera. Sono stato in trepida attesa di questo momento per gran parte della mia vita adulta e faro ` del mio meglio per rispettare la lunga tradizione artistica che e ` asso- ciata al ROF. Sono felice poi di poter seguire i passi di tre dei miei tenori preferiti: Rockwell Blake, Chris Mer- ritt e Bruce Ford. Tutti loro mi han- no influenzato immensamente nel re- pertorio rossiniano, aiutandomi a comprendere cosa sia possibile fare con la voce umana. Da Blake ho im- parato il controllo del fiato, il fraseg- gio e lo stile. Me lo sono sempre im- maginato nei panni di uno scienziato pazzo che sperimenta di continuo e che lotta per affermare il totale domi- nio della sua voce mentre audace- mente spinge sempre piu ` in la ` i limiti della vocalita ` umana. Chris Merritt e ` stato un vero fenomeno vocale che interpretato ruoli che la maggior par- te dei cantanti sarebbe stata spaventata a morte solo a provare ad avvicinare. La prima volta che ascoltai Bruce Ford ho capito che quello era il tipo di tenore che sarei voluto essere un giorno, per l’eleganza e la bellezza della voce. Amo il fatto che, mentre l’ascolti, dimentichi quanto difficile sia quella musica da eseguire. Ha sempre affermato che si sente per- fettamente a proprio agio nel cantare le parti da baritenore... Io ho cominciato come baritono e, fino ai ventun anni, non ero capace di andare oltre il Sol. Mi ci e ` voluto molto tempo prima di capire come cantare al di sopra del passaggio. La mia voce parlata e ` molto piu ` grave rispetto a quella della maggiore parte dei teno- ri, e ho sempre avuto note gravi riso- nanti. Ho una circonferenza toracica di 127 centimetri, mentre quella del collo e ` 46. Tutti questi fattori mi sug- geriscono che sulla quarantina divente- ro ` un tenore drammatico. Sono sicuro che se Jose ´ Cura avesse avuto un qual- che interesse in questo repertorio, sa- rebbe stato simile a un baritenore co- me Nozzari. Mi sarebbe piaciuto senti- re anche Pertile alle prese con parti ba- ritenorili. Il mio ruolo preferito tra quelli baritenorili e ` naturalmente Otello. Come cantante e come attore non si potrebbe chiedere di piu `. Quale sara`l’approccio a Baldassarre nel Ciro in Babilonia? Mi sto divertendo molto a imparare questa parte. Ho cercato il racconto biblico su Baldassarre nel libro del profeta Daniele e altro materiale let- terario su di lui, nel tentativo di com- prendere le potenzialita ` del personag- gio. Da un punto di vista meramente vocale, amo il fatto che, all’interno di questo specifico repertorio baritenori- le, si abbia la possibilita ` di cantare in ensemble ma poi, quando e ` il tuo turno di brillare, Rossini scriva una scena fantastica. Essendo cresciuto esi- bendomi in cori e piccoli quartetti, apprezzo come il Pesarese sfrutti la capacita ` di cantare tanto in un en- semble quanto da solista. Credo, poi, che il cast messo insieme per l’evento sia strepitoso e che sara ` proprio una bella esperienza per il pubblico vede- re quest’opera estremamente rara in forma scenica. Lei e`un artista a cui piace osare: il Suo repertorio e`gia`enorme e include ruoli da contraltino, da baritenore, da lirico. Non ha paura che cosı ` tanti ti- toli, con scritture musicali le une tanto differenti dalle altre, da interpretare tutti di seguito, possano alla lunga ro- vinare la voce? Questa domanda mi viene spesso posta dai colleghi e la risposta e ` sı `, e ` difficile cambiare linguaggi, composi- tori e repertori, ma e ` soprattutto ar- duo per la mente piu ` che per la vo- ce. Ci sono vari miti popolari secon- do i quali se canti questo piuttosto Michael Spyres Michael Spyres inaugura il ROF Il Trio Dandolo

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&attualita

26 musica 238, luglio-agosto 2012

&Musica e cucinasul GardaSette serate per la 54ª edizione delfestival violinistico « Gasparo da Sa-lo », che si tiene dall’8 luglio all’8agosto nella bella cittadina gardesana:molto particolare l’appuntamento diapertura, quando il piu celebre chef

italiano, Gualtiero Marchesi, prece-

dera il concerto del Trio Dandolo,

formato interamente dai suoi nipoti

musicisti, con una conferenza sul te-

ma musica-gastronomia. Fra le altre

presenze, vanno ricordati la violista

Lyda Chen e il violinista Giovanni

Angeleri.

&Si conclude ilpercorso catalano diStefano GrondonaStefano Grondona pubblica per Stra-divarius il suo nuovo CD « Quadratd’or », con le storiche trascrizioni difine Ottocento per chitarra di MiguelLlobet da Bach, Mozart, Beethoven eWagner. Con questo disco Grondonacompleta il suo percorso sulle ormedel grande chitarrista catalano Llobet,con la monumentale collezione di-scografica i cui titoli rendono final-mente giustizia a un eminente perso-naggio della cultura modernista. Perla sua dedizione a questa causa Gron-dona ha ricevuto nel 2011 la Creu deSant Jordi.

& Imola raddoppiaSi terra dal 18 al 30 luglio 2012 laprima edizione dell’« Imola SummerPiano Academy & Festival », organiz-

zato dall’Accademia Pianistica Inter-nazionale « Incontri col Maestro ».Accanto alla sezione didattica, ci saraun fitto calendario di concerti, tutti aingresso gratuito: pomeridiani (« Af-ternoon Series »), tenuti dagli allievi,e serali (« Master Concert Series »), te-nuti da docenti ed artisti legati all’Ac-cademia. Le « Master Concert Series »vedranno la partecipazione straordi-naria di Vladimir Ashkenazy, Presi-

dente Onorario dell’Accademia. Ilconcerto inaugurale, il 18 luglio, saratenuto dalla pianista Jin Ju, ex allievaimolese e ora pianista di fama.www.accademiapianistica.org

&Premio Michelangelia Mischa MaiskyDopo il concerto bresciano del 12giugno, il grande violoncellista letto-ne Mischa Maisky ha ricevuto il pre-

Diversi sono i motivi d’interesse delCiro in Babilonia che viene allestito alRossini Opera Festival per la primavolta il 10 agosto: la concertazione diun direttore-musicologo attentissimoalla prassi ottocentesca come WillCrutchfield; la parte protagonistica as-segnata a un contralto di emozionantipotenzialita come Ewa Podles e il ri-torno a Pesaro di un soprano angelica-to come Jessica Pratt nei panni di Ami-ra. Non minore curiosita suscita il de-butto al festival di un tenore del Mis-souri, Michael Spyres (nel ruolo diBaldassare), molto consapevole dellapropria vocalita – singolarmente auda-ce – e delle tradizioni tenorili rossinia-ne del passato prossimo e remoto.

Quest’anno cantera per la prima voltaal Rossini Opera Festival...Esibirsi a Pesaro e sicuramente unodei piu alti traguardi della carriera di

qualsiasi cantante d’opera. Sono statoin trepida attesa di questo momentoper gran parte della mia vita adulta efaro del mio meglio per rispettare lalunga tradizione artistica che e asso-ciata al ROF. Sono felice poi di poterseguire i passi di tre dei miei tenoripreferiti: Rockwell Blake, Chris Mer-ritt e Bruce Ford. Tutti loro mi han-no influenzato immensamente nel re-pertorio rossiniano, aiutandomi acomprendere cosa sia possibile farecon la voce umana. Da Blake ho im-parato il controllo del fiato, il fraseg-gio e lo stile. Me lo sono sempre im-maginato nei panni di uno scienziatopazzo che sperimenta di continuo eche lotta per affermare il totale domi-nio della sua voce mentre audace-mente spinge sempre piu in la i limitidella vocalita umana. Chris Merritt estato un vero fenomeno vocale che

interpretato ruoli che la maggior par-te dei cantanti sarebbe stata spaventataa morte solo a provare ad avvicinare.La prima volta che ascoltai BruceFord ho capito che quello era il tipodi tenore che sarei voluto essere ungiorno, per l’eleganza e la bellezzadella voce. Amo il fatto che, mentrel’ascolti, dimentichi quanto difficilesia quella musica da eseguire.

Ha sempre affermato che si sente per-fettamente a proprio agio nel cantarele parti da baritenore...Io ho cominciato come baritono e,fino ai ventun anni, non ero capacedi andare oltre il Sol. Mi ci e volutomolto tempo prima di capire comecantare al di sopra del passaggio. La miavoce parlata e molto piu grave rispettoa quella della maggiore parte dei teno-ri, e ho sempre avuto note gravi riso-nanti. Ho una circonferenza toracicadi 127 centimetri, mentre quella delcollo e 46. Tutti questi fattori mi sug-geriscono che sulla quarantina divente-ro un tenore drammatico. Sono sicuroche se Jose Cura avesse avuto un qual-che interesse in questo repertorio, sa-rebbe stato simile a un baritenore co-me Nozzari. Mi sarebbe piaciuto senti-re anche Pertile alle prese con parti ba-ritenorili. Il mio ruolo preferito traquelli baritenorili e naturalmenteOtello. Come cantante e come attorenon si potrebbe chiedere di piu.

Quale sara l’approccio a Baldassarrenel Ciro in Babilonia?

Mi sto divertendo molto a impararequesta parte. Ho cercato il raccontobiblico su Baldassarre nel libro delprofeta Daniele e altro materiale let-terario su di lui, nel tentativo di com-prendere le potenzialita del personag-gio. Da un punto di vista meramentevocale, amo il fatto che, all’interno diquesto specifico repertorio baritenori-le, si abbia la possibilita di cantare inensemble ma poi, quando e il tuoturno di brillare, Rossini scriva unascena fantastica. Essendo cresciuto esi-bendomi in cori e piccoli quartetti,apprezzo come il Pesarese sfrutti lacapacita di cantare tanto in un en-semble quanto da solista. Credo, poi,che il cast messo insieme per l’eventosia strepitoso e che sara proprio unabella esperienza per il pubblico vede-re quest’opera estremamente rara informa scenica.

Lei e un artista a cui piace osare: ilSuo repertorio e gia enorme e includeruoli da contraltino, da baritenore, dalirico. Non ha paura che cosı tanti ti-toli, con scritture musicali le une tantodifferenti dalle altre, da interpretaretutti di seguito, possano alla lunga ro-vinare la voce?Questa domanda mi viene spessoposta dai colleghi e la risposta e sı, edifficile cambiare linguaggi, composi-tori e repertori, ma e soprattutto ar-duo per la mente piu che per la vo-ce. Ci sono vari miti popolari secon-do i quali se canti questo piuttosto

Michael Spyres

Michael Spyres inaugura il ROF

Il Trio Dandolo

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di quell’altro ruolo si perdera la vo-ce: non ha assolutamente senso, equesto genere di chiacchiere nondovrebbe essere perpetuato. E veroche alcune persone non sono giusteper un certo repertorio a causa dellaloro statura fisica o della loro inade-guatezza acustica, ma la ragione perla quale i cantanti danneggiano operdono la propria voce e da ricerca-re piuttosto in uno squilibrio delcontrollo tra la mente e il corpo, co-sa che puo accadere anche nella piufacile delle canzoni! Bisogna semprecercare di cantare in maniera salutaree intelligente. Si prendano Jean deReszke, Ivan Kozlovski, NicolaiGedda e Placido Domingo: tuttiquesti artisti hanno avuto un enormerepertorio e hanno cantato assai insalute fino a un’eta avanzata (anchese De Reszke si ritiro abbastanzapresto). Il fil rouge tra questi tenori eche tutti loro hanno avuto una gran-de consapevolezza del proprio stru-mento. Purtroppo oggi ho l’impres-sione che nel regno della tecnica vo-cale pochissime persone pensino ve-ramente per loro stesse. Io sono statofortunato nell’aver imparato sin dallapiu tenera eta quanto l’accoppiata trarespirazione-appoggio ed espressionedi se fosse importante grazie ai varistrumenti che suonavo. Per primacosa si dovrebbe capire come realiz-zare suoni appropriati per il reperto-rio che si canta. Io ho cantato ognigenere di musica, ma ho sempreavuto un acuto senso di una tecnicaappropriata per ogni tipo di musicaeseguita, sia essa folk, gospel, pop o

opera. Questo e un terreno su cuimolte persone falliscono nella loroidea di tecnica, a causa di una men-talita troppo ristretta.

Ci dica tutto quello che puo sui Suoiprossimi impegni, debutti e CD e DVD

in uscita.Il mio prossimo anno e un sogno chesi realizza. Direttamente dopo il de-butto a Pesaro, ci sara la presa di ruo-lo di Faust nella Damnation de Faustnella produzione firmata da TerryGilliam presso la Vlaamse Opera. Do-podiche saro in tournee con la NonaSinfonia e la Missa Solemnis di Beetho-ven con Sir John Eliot Gardiner e laLSO a Valencia, a Chapel Hill, allaCarnegie Hall di New York e a Co-sta Mesa. Il 2013 e un altro anno assaiimpegnativo: si aprira con La Ceneren-tola a Palm Beach e proseguira conun concerto solistico e uno di duettia Mosca, seguiti dal mio debutto nelRequiem di Verdi a Porto. Poi a mag-gio ci sara il debutto al Covent Gar-den nella parte di Rodrigo nella Don-na del Lago, seguito da lı a poco dalritorno alla Vlaamse Opera comeCandide. In estate tornero a BadWildbad: saro Arnold per una produ-zione scenica di Guillaume Tell, dallaquale saranno tratti sia un CD che unDVD. In autunno cantero nuovamenteLa Damnation de Faust di Berlioz inun tour europeo e sudamericano di-retto da Sir John Eliot Gardiner. Perfinire l’anno, il debutto alla ChicagoLyric Opera come Alfred in Die Fle-dermaus.

Ilaria Badino

stigioso premio intitolato alla memo-ria del pianista scomparso nel 1995.

&Un nuovo auditoriumper la SagraMalatestianaRimini e pronta ad accogliere, dal 2agosto, la 63a edizione della SagraMusicale Malatestiana, una tra le piuantiche rassegne musicali italiane, e lofa inaugurando la nuova sede per iconcerti sinfonici che da quest’anno sisvolgeranno nell’Auditorium Sala del-la Piazza del nuovo Palacongressi,struttura ideata dall’architetto Volk-win Marg dello Studio GMP di Am-burgo. Una nuova Casa della Musicaper la Sagra che ospitera dal 28 agostodue tra le piu importanti formazioniorchestrali italiane, l’Orchestra del-l’Accademia Nazionale di Santa Ceci-lia e l’Orchestra Filarmonica dellaScala e prestigiose compagini europee

come la London Symphony Orche-stra, l’Orchestra Filarmonica di SanPietroburgo e l’European UnionYouth Orchestra. Preludio al calenda-rio sinfonico sara il ciclo « K. SCARLAT-

TI », tre concerti ispirati a DomenicoScarlatti che dal 3 agosto propongonoinediti programmi con l’Ensemble LaRisonanza e i pianisti Andrea Bac-chetti e Francesco Cera. Fra gli altriappuntamenti una maratona pianisticadedicata ad Alkan (23 settembre) e, il15 e 16 settembre, la prima esecuzio-ne scenica di Harawi di Messiaen, cicloper voce di soprano e pianoforte cheil compositore francese scrisse nel1945. www.sagramusicalemalatestia-na.it

&Musica anticanell’estate milaneseL’Associazione Culturale La CappellaMusicale e il Comune di Milano