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1 Attività di tutoring per il corso di Economia Politica CdL Giurisprudenza Appunti su I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

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Attività di tutoring per il corso di Economia Politica

CdL Giurisprudenza

Appunti su

I mercati dei beni e i mercati finanziari:

il modello IS-LM

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OBIETTIVO:

Fornire uno schema concettuale per analizzare la

determinazione congiunta della produzione e del

tasso di interesse nel BREVE PERIODO

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1. Equilibrio sul mercato dei beni e curva IS

2. Equilibrio sui mercati finanziari e curva LM

3. Il modello IS-LM

Il modello IS-LM

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1. Il mercato dei beni e la curva IS

L’equilibrio sul mercato dei beni - attraverso la condizione di uguaglianza tra produzione (Y) e domanda (Z) - è definito dalla relazione IS.

L’equilibrio sul mercato dei beni richiede che la produzione (Y) sia uguale alla domanda (Z).

Dove la domanda (Z) è:

La condizione di equilibrio è quindi data da:

Analizziamo ora le singole componenti della domanda: C, I e G.

GICZ

GICY

5

Il reddito disponibile, (Yd), è il fattore principale da cui dipendono le decisioni di consumo. Il reddito disponibile è definito come:

dove Y è il reddito aggregato e T rappresenta le tasse al netto dei trasferimenti.

La relazione tra il consumo e il reddito disponibile può essere espressa come:

È possibile assumere che la forma funzionale della relazione tra il consumo e il reddito disponibile sia lineare:

C= c0 + c1 (Y-T)

Consumo (C)

C C YD ( )( )

C c c YD 0 1

Y Y TD

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Il parametro c0 rappresenta il livello di consumo quando il reddito disponibile è zero.

Come è possibile? I consumatori attingono al risparmio o prendono a prestito!

Il parametro c1 è la propensione marginale al consumo che indica l’effetto sul consumo di un euro aggiuntivo di reddito disponibile.

Se c1 =0,6, vuol dire che un euro in più di reddito disponibile, aumenta il consumo di 60 centesimi

Consumo (C) C c c YD 0 1

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c1 compreso è fra 0 e 1:

• c1 > 0. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento del consumo

• c1 < 1. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento meno che proporzionale del consumo. I consumatori consumano solo una parte dell’aumento del loro reddito disponibile.

Quindi C= co + c1 (Y-T) ci dice che:

C è funzione del reddito Y e delle imposte T. Un aumento di Y fa aumentare C, ma meno che proporzionalmente

Un aumento di T fa diminuire C ma meno che proporzionalmente

Consumo (C) C c c YD 0 1

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Consumo (C) Consumo e reddito disponibile.

Il consumo aumenta col reddito disponibile, ma meno che proporzionalmente.

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Investimento

L’investimento dipende principalmente da due fattori:

• il livello delle vendite: se le vendite aumentano, la produzione aumenta e quindi occorre acquistare nuovi macchinari e impianti, cioè nuovi investimenti;

• il tasso di interesse: un impresa deve acquistare un macchinario e per farlo deve prendere a prestito denaro. Più alto è i, meno conveniente sarà l’investimento.

un della produzione provoca un di I

un del tasso di interesse provoca una di I

I I Y i ( , )( , )

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Insieme alle imposte (T), la spesa pubblica (G) descrive la politica fiscale del governo, cioè le scelte del governo circa le entrate e le uscite del settore pubblico.

Si considera T e G come esogene.

Perché?

1. Il governo non presenta regolarità di comportamento come i consumatori e le imprese e perciò non esiste un’unica funzione per G e T che descriva il comportamento di queste variabili.

2. L’obiettivo è di far conoscere gli effetti di G e T e non spiegare il loro andamento.

Spesa pubblica (G)

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Come si determina la produzione

La condizione di equilibrio sul mercato dei beni è:

Questa equazione ci dice che in equilibrio la produzione (Y, lato sx dell’eq.) è = alla domanda (lato dx) che, a sua volta, dipende dal reddito (Y) che è = alla produzione.

Usiamo il simbolo Y sia per la produzione sia per il reddito, perché sappiamo che produzione e reddito sono due modi

diversi di guardare il PIL.

Y C Y T I Y i G ( ) ( , )

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Come si determina la produzione

La condizione di equilibrio sul mercato dei beni è:

Si può scrivere come:

Per semplificare l’analisi, ipotizziamo che gli investimenti siano esogeni e perciò

e quindi:

Una volta costruito il modello, possiamo risolverlo per verificare cosa determina il livello di produzione. Il modello si può risolverlo algebricamente e a parole.

Y C Y T I Y i G ( ) ( , )

II

GiYITYccY ),()(10

GITYccY )(10

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In equilibrio la produzione (Y, lato sx dell’eq.) è = alla domanda (lato dx)

L’equazione di equilibrio può essere riscritta come:

Riordinando i termini:

spesa autonoma : rappresenta la domanda di beni che non dipende dal livello di produzione.

moltiplicatore

GITcYccY 110

)(1

110

1

TcGIcc

Y

11

1

c

)( 10 TcGIc

0 1( )Y c c Y T I G

GITccYcY 101

GITcccY 101)1(

L’algebra

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Moltiplicatore

Si chiama moltiplicatore perché moltiplica l’effetto della spesa autonoma . Più c1 si avvicina a 1, maggiore sarà il moltiplicatore.

Qual è il significato?

Qualsiasi aumento della spesa autonoma (c0, I, G, T) influenzerà la produzione in misura superiore all’effetto diretto della spesa autonoma.

ESEMPIO: co aumenta di 1 miliardo.

Se c1=0,6 il moltiplicatore sarà = 1/(1-0,6)=2,5.

Cioè la produzione aumenterà di 2,5x1 miliardo= 2,5 miliardi di euro.

11

1

c

Consideriamo l’equazione:

Un incremento di c0 fa aumentare la domanda che a sua volta fa

aumentare la produzione (ipotesi di Produzione= Domanda, vuol dire che la produzione reagisce istantaneamente a variazioni della domanda!)

L’aumento della produzione porta a un aumento del reddito dello stesso ammontare .

La crescita del reddito aumenta ulteriormente il consumo che a sua volta genera un aumento della domanda e quindi la produzione, e così via.

Alla fine il risultato è un aumento della produzione superiore all’incremento iniziale della domanda, di un fattore pari al moltiplicatore.

La dimensione del moltiplicatore è collegata direttamente al valore della propensione al consumo: più alta è c1, maggiore sarà il moltiplicatore. La produzione dipende dalla domanda, che a sua volta dipende dal reddito, che è uguale alla produzione.

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DOMANDA BENI PRODUZIONE

REDDITO

0 1( )Y c c Y T I G

A parole

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Come si determina la produzione

Ritorniamo alla condizione di equilibrio sul mercato dei beni con I non esogena, cioè:

un della produzione fa il reddito (reddito e produzione sono identicamente uguali: diversi modi di guardare il PIL!!!!) e quindi il reddito disponibile, quindi un aumento del consumo ………

un della produzione fa l’investimento.

In sintesi, un aumento della produzione fa aumentare la domanda di beni attraverso i suoi effetti su C e su I: questa relazione tra domanda e produzione, per un dato i, è rappresentata dalla curva di domanda (ZZ) inclinata positivamente .

Y C Y T I Y i G ( ) ( , )

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Come si determina la produzione

La curva di domanda (ZZ) ha due caratteristiche:

• non avendo assunto che le equazioni del consumo e investimento siano lineari, la ZZ sarà una curva e non una retta. Tutti i risultati sono validi anche se assumiamo che C e I siano lineari e ZZ sia una retta;

• Assumiamo che un aumento della produzione conduca a un incremento meno che proporzionale della domanda e, perciò, la ZZ sarà più piatta della retta a 45°.

Equilibrio sul mercato dei beni viene raggiunto nel punto in cui la domanda è uguale alla produzione.

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Come si determina la produzione

Equilibrio sul mercato dei beni. La domanda di beni è una funzione crescente della produzione. L’equilibrio richiede che la domanda sia uguale alla produzione.

In questa figura ZZ è disegnata per un dato valore di i.

Cosa succede quando i varia?

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La curva IS

La derivazione della curva IS. Punto iniziale di equilibrio A. Ipotesi: aumenta i Per ogni livello di produzione (Y), l’aumento del tasso di interesse (i) riduce l’investimento (I) e la domanda di beni (ZZ). ZZ si sposta verso il basso: per ogni livello di produzione la domanda è più bassa. Il nuovo equilibrio è nel punto A’ e vi è una riduzione della produzione di equilibrio (da Y a Y’). IN SINTESI: un aumento di i, riduce I. La riduzione di I, fa diminuire Y, che a sua volta riduce C e I, attraverso l’effetto del moltiplicatore.

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La curva IS La derivazione della curva IS.

La fig. illustra il valore di equilibrio di Y, per ogni valore di i. I punti A e A’ nella fig. corrispondono ai punti A e A’ della fig. precedente. L’equilibrio sul mercato dei beni richiede cha la produzione sia una funzione decrescente del tasso di interesse. Questa relazione è rappresentata dalla curva inclinata negativamente, chiamata CURVA IS.

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Spostamenti della curva IS

Spostamenti della curva IS.

Un aumento delle imposte da T a T’. Dato i, il reddito disponibile (Y-T) diminuisce e di conseguenza C diminuisce, causando una riduzione della domanda e della produzione di equilibrio (da Y a Y’). In altre parole, un aumento delle imposte sposta la curva IS verso sinistra: per ogni livello di i, il livello di equilibrio della produzione è inferiore a quello che si aveva prima dell’aumento di T.

Abbiamo derivato IS per dati valori di T e G.

Variazioni di T e G sposteranno la IS nel piano.

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Spostamenti della curva IS

L’equilibrio del mercato dei beni richiede che un aumento del tasso di interesse sia associato a una riduzione della produzione. Questa relazione è rappresentata dalla curva decrescente IS. Ogni fattore che diminuisce la domanda di beni, dato il tasso di interesse, sposta la IS verso sinistra: • Aumento di T • Una riduzione di G • Una riduzione del grado di fiducia dei consumatori che fa

diminuire C, dato Yd. Ogni fattore che aumenta la domanda di beni, dato il tasso di interesse, sposta la IS verso destra.

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2. I mercati finanziari e la curva LM: domanda di moneta

Cosa sappiamo dei mercati finanziari: Il tasso di interesse è determinato dall’eguaglianza tra domanda e offerta di moneta , M= € YL(i) Il lato destro dà la domanda di moneta, che è una funzione del reddito nominale (€Y) e del tasso di interesse nominale (i). Questa equazione stabilisce una relazione tra moneta, reddito nominale e tasso di interesse: un aumento di €Y aumenta Md (perché se ho più reddito,

faccio più transazioni e quindi ho bisogno di più moneta) un aumento di i diminuisce Md (perché se i aumenta, decido

di tenere titoli invece di moneta).

( )€ ( )dM YL i

(+)

2.1 I mercati finanziari e la curva LM: offerta di moneta

M= € YL(i)

La variabile M sul lato sinistro rappresenta l’offerta di moneta,

gestita dalla Banca Centrale.

Supponiamo che la banca centrale decida di offrire un ammontare di moneta uguale a M, cosicché Ms=M

La condizione di equilibrio è:

Offerta di moneta = Domanda di moneta

M = €YL(i)

Questa equazione ci dice che il tasso di interesse deve essere tale da indurre gli individui a tenere una quantità di moneta pari all’offerta di moneta, M.

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2. I mercati finanziari e la curva LM: equilibrio

Riscriviamo la relazione M= € YL(i) in termini reali, dividendo entrambi i lati per il livello dei prezzi (P) e si ottiene: In tal modo, la condizione di equilibrio è data dall’uguaglianza tra: offerta reale di moneta, cioè lo stock di moneta in termini di

beni e non di euro; domanda reale di moneta, che a sua volta dipende da:

reddito reale Y (reddito in termini di beni che possono essere acquistati) non nominale (€Y);

tasso di interesse i.

Questa relazione di equilibrio è chiamata

curva LM.

)(iYLP

M

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2. I mercati finanziari e la curva LM

La derivazione della curva LM. Asse verticale: i Asse orizzontale: Moneta (reale) Offerta (reale) di moneta è la retta verticale M/P e indicata con Ms . Domanda (reale di moneta) è funzione decrescente di i e inclinata negativamente Md. Punto iniziale di equilibrio A, dove l’offerta = domanda e tasso di interesse è i.

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2. I mercati finanziari e la curva LM

La derivazione della curva LM. Consideriamo un aumento del reddito da Y a Y’. Un aumento del reddito provoca un aumento della domanda di moneta per ogni livello del tasso di interesse. La domanda si sposta verso l’alto (Md’). Nuovo equilibrio A’ con un tasso di interesse più alto (i’). Perché? Quando il reddito aumenta, cresce la domanda di moneta, ma l’offerta di moneta è data. Il tasso di interesse deve aumentare fino a quando i due effetti opposti sulla domanda di moneta si compensano: aumento del reddito induce gli individui a tenere più moneta (meno titoli); aumento di i li induce a tenere meno moneta (e più titoli). A quel punto, la domanda è uguale all’offerta e i mercati finanziari sono nuovamente in equilibrio.

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2. I mercati finanziari e la curva LM

La derivazione della curva LM.

La fig. b ci da la relazione tra reddito e tasso di interesse, data l’offerta di moneta. Il punto A della fig b corrisponde al punto A della fig. a. Lo steso per il punto A’. L’equilibrio sui mercati finanziari richiede che un aumento del reddito sia accompagnato da un aumento del tasso di interesse: la curva è positivamente inclinata e si chiama curva LM. In breve, una maggiore attività economica, esercita pressione sui tassi di interesse.

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2. I mercati finanziari e la curva LM

Spostamenti della curva LM. Un aumento della moneta da M a M’, allo stesso livello di P, aumenta l’offerta reale di moneta ma M/P a M’/P. Per ogni livello di reddito (Y), il tasso di interesse compatibile con l’equilibrio sui mercati finanziari diminuisce da i a i’. La curva LM si sposta verso il basso (LM’).

La curva LM è stata derivata

considerando dati M e P, e quindi

anche M/P.

Variazioni di M e P sposteranno la

curva LM.

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2. I mercati finanziari e la curva LM

In sintesi: • l’equilibrio nei mercati finanziari fa sì che, per una data offerta

reale di moneta, un aumento del livello di reddito, che fa aumentare la domanda di moneta, porti a un aumento del tasso di interesse.

• Un aumento dello stock di moneta sposta la LM verso il basso; viceversa, una riduzione dello stock di moneta sposta la LM verso l’alto.

2. I mercati finanziari e la curva LM

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In che modo la Banca Centrale varia l’offerta di moneta?

La Banca Centrale controlla la quantità di moneta tramite le operazioni di mercato aperto, cioè acquisto e vendita di titoli sul mercato dei titoli.

L’aumento della quantità di moneta è un’operazione di mercato aperta espansiva: la Banca Centrale acquista titoli e li paga con moneta, creando in tal modo nuova moneta. Perciò, la moneta in circolazione nell’economia aumenta di pari importo.

La riduzione della quantità di moneta è un’operazione di mercato aperto restrittiva: la Banca Centrale vende titoli e rimuove dalla circolazione la moneta che riceve in pagamento. Così la moneta in circolazione diminuisce di pari importo

In realtà, l’offerta di moneta non coincide con la quantità di moneta emessa dalla Banca Centrale in una economia in cui operano le banche. MA la moneta include anche i depositi bancari che sono forniti dalle banche private.

Importante: studiare il ruolo delle banche e il moltiplicatore monetario !!!!

SINTESI • Il tasso di interesse è determinato dall’uguaglianza tra offerta e domanda di

moneta

• Variando l’offerta di moneta, la Banca Centrale può influenzare il tasso di interesse

• La Banca Centrale cambia l’offerta di moneta tramite operazioni di mercato aperto (acquisti o vendite di titoli contro moneta)

In realtà, la moneta include anche i depositi bancari che sono forniti dalle banche private.

Importante: studiare il ruolo delle banche e il moltiplicatore monetario !!!!

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2. I mercati finanziari e la curva LM

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3. Il modello IS-LM: equilibrio

Ogni punto della curva IS corrisponde all’equilibrio sul mercato dei beni Offerta di beni = Domanda di beni Ci dice come il tasso di interesse (i) influenza la produzione (Y). Curva IS:

GiYITYCY ),()(

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3. Il modello IS-LM: equilibrio

Ogni punto della curva LM corrisponde all’equilibrio sui mercati finanziari Offerta di moneta = Domanda di moneta Ci dice come la produzione influenza a sua volta il tasso di interesse . Curva LM:

)(iYLP

M

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3. Il modello IS-LM: equilibrio Il modello IS-LM. L’equilibrio sul mercato dei beni richiede che un aumento del tasso di interesse sia accompagnato da una riduzione della produzione. Questo è rappresentato dalla curva IS. L’equilibrio sui mercati finanziari richiede che un aumento della produzione sia accompagnato da un aumento del tasso di interesse. Questo è rappresentato dalla curva LM. Solo nel punto A, che è su entrambe le curve, entrambi i mercati – dei beni e finanziari – sono in equilibrio.

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3. Il modello IS-LM: equilibrio

COSA si può spiegare con il modello IS-LM? La curva IS-LM ci permette di studiare quanto accade alla produzione e al tasso di interesse quando: • La banca centrale decide di aumentare (diminuire) lo

stock di moneta • Quando il governo decide di aumentare (diminuire)

le imposte o ridurre (aumentare) la spesa pubblica • Quando i consumatori sono più pessimisti (ottimisti)

circa il loro futuro.

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3. Il modello IS-LM: equilibrio

Tre passi: 1. Quale curva? La politica economica

considerata influenza il mercato dei beni o il mercato finanziario? Cioè muove la curva IS o LM?

2. Come? Cioè sposta la curva verso dx o sx? 3. Effetti? Quali sono gli effetti di questi

spostamenti sull’intersezione tra la IS e la LM? Cioè come cambiano produzione e tasso di interesse?

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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse

Politica fiscale restrittiva: riduzione del disavanzo di bilancio attraverso un aumento delle imposte, mantenendo invariata la spesa pubblica. 1. Quale curva? Dato che una variazione delle imposte influenza l’equilibrio sul mercato dei beni, si muove la curva IS. Poiché le imposte non compaiono nell’equazione della LM, esse non influenzano la LM che non si sposta. Nella slide successiva risponderemo a: 2. Verso quale direzione si muove la IS: verso dx o sx? 3. Quali sono gli effetti su produzione e tasso di interesse?

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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse.

Gli effetti di un aumento delle imposte. Verso quale direzione si sposta la IS? Si consideri la fig. a e la IS prima dell’incremento delle imposte. Si prenda un punto arbitrario B. Per come IS è costruita, YB e iB sono tali per cui domanda e offerta di beni si eguagliano. Al tasso di interesse iB, se T aumenta, diminuisce Yd e quindi Consumo e, attraverso il moltiplicatore, diminuisce Y (da YB a YC ): la curva IS verso sinistra. LM non si sposta.

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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse. Gli effetti di un aumento delle imposte.

Quali sono gli effetti su Y e i di equilibrio? Equilibrio iniziale A. Dopo l’aumento delle imposte la curva IS si sposta verso sinistra lungo la LM. Il nuovo equilibrio è A’ in cui è diminuito: il livello di produzione

di equilibrio (da Y a Y’) il tasso di interesse di

equilibrio (da i a i’).

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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse: una sintesi

Un aumento delle imposte provoca una riduzione del reddito disponibile che induce i consumatori a consumare di meno. Ciò si traduce in una riduzione della produzione e del reddito (attraverso l’effetto del moltiplicatore). La diminuzione del reddito riduce la domanda di moneta, causando una riduzione del tasso di interesse. La riduzione del tasso di interesse mitiga (anche se non compensa del tutto) l’effetto dell’aumento delle imposte sulla domanda di beni. Cosa succede alle componenti della domanda? G per ipotesi non varia. C diminuiscono perché diminuisce il Yd I? La riduzione della produzione significa meno vendite e meno investimenti. MA un tasso di interesse inferiore stimola gli I. Qual è l’effetto dominante? Non possiamo dirlo, perché dipende dalla forma esatta dell’equazione degli I.

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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse

Si consideri una politica monetaria espansiva, dovuta a un aumento dell’offerta di moneta.

Quale curva? L’offerta di moneta non influenza direttamente né la domanda né l’offerta di beni. La moneta, quindi, non sposta la curva IS. Una espansione monetaria sposta la LM. Nella slide successiva risponderemo a: 2. Verso quale direzione: verso dx o sx? 3. Quali sono gli effetti su produzione e tasso di interesse?

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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse

Gli effetti di una espansione monetaria.

Verso quale direzione si sposta la LM? Un aumento della quantità di moneta sposta la curva verso dx (basso) da LM a LM’: per un dato livello di reddito, un aumento dell’offerta di moneta fa diminuire il tasso di interesse. La IS non si muove.

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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse

Gli effetti di una espansione monetaria.

Quali sono gli effetti su Y e i di equilibrio? Un’espansione monetaria sposta la LM lungo la IS e l’equilibrio passa da A a A’, provocando: • un aumento della produzione

(da Y a Y’) • una riduzione del tasso di

interesse (da i a i’).

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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse: una sintesi

Un aumento dell’offerta di moneta conduce a un tasso di interesse inferiore . Questo stimola gli I e, attraverso il moltiplicatore, fa aumentare domanda e produzione. Cosa succede alle componenti della domanda? • C aumenta, dato che con un reddito più alto e

imposte invariate il reddito disponibile è maggiore . • I aumentano dato che le vendite sono maggiori e il

tasso di interesse più basso.

Gli effetti della politica fiscale e monetaria: una sintesi

Spostamento IS

Spostamento LM

Produzione Tasso

interesse

Aumento T sx nessuno diminuisce diminuisce

Riduzione T dx nessuno aumenta aumenta

Aumento G dx nessuno aumenta aumenta

Riduzione G sx nessuno diminuisce diminuisce

Aumento M nessuno dx aumenta diminuisce

Riduzione M nessuno sx diminuisce aumenta

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