Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante...

29
Flavio Trotti, Elena Caldognetto (ARPA Veneto) Flavio Trotti, Elena Caldognetto (ARPA Veneto) Rosella Rusconi, Maria Teresa Cazzaniga (ARPA Lombardia) Rosella Rusconi, Maria Teresa Cazzaniga (ARPA Lombardia) Attivit Attivit à à delle ARPA/APPA delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi in materia di rifiuti radioattivi CONVEGNO Produzione, gestione e confinamento dei rifiuti radioattivi Piacenza 6 Dicembre 2005

Transcript of Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante...

Page 1: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Flavio Trotti, Elena Caldognetto (ARPA Veneto)Flavio Trotti, Elena Caldognetto (ARPA Veneto)Rosella Rusconi, Maria Teresa Cazzaniga (ARPA Lombardia)Rosella Rusconi, Maria Teresa Cazzaniga (ARPA Lombardia)

AttivitAttivitàà delle ARPA/APPA delle ARPA/APPA

in materia di rifiuti radioattiviin materia di rifiuti radioattivi

CONVEGNOProduzione, gestione e confinamento dei rifiuti radioattivi

Piacenza 6 Dicembre 2005

Page 2: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

a) Linee di attività nell’ambito della sorveglianza ordinaria sullo stato della radioattività ambientale (es. depuratori pubblici)

b) Supporto tecnico agli Enti per la definizione della disciplina di settore (es. circolari regionali sui rifiuti di origine sanitaria)

c) Partecipazione alle attività istruttorie nelle Commissioni territoriali o regionali per il rilascio di atti autorizzativi ed attività di vigilanza (supporto tecnico alla medesima)

Aspetti istituzionali di pertinenza delle ARPA nelle problematicAspetti istituzionali di pertinenza delle ARPA nelle problematica a dei rifiuti radioattividei rifiuti radioattivi

Page 3: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Riferimenti normativi (D.Lgs. 230/95 s.m.i.)Riferimenti normativi (D.Lgs. 230/95 s.m.i.)• art. 104 Controllo della radioattività ambientaleil controllo della radioattività ambientale è realizzato attraverso reti regionali e nazionali di rilevamento, secondo direttive dei Ministeri competenti. Le reti regionali sono gestite dalle Regioni, quelle nazionali sono coordinate dall’APAT. Le ARPA costituiscono le reti regionali e tipicamente partecipano a quelle nazionali.

• art. 154 Rifiuti con altre caratteristiche di pericolosità. Radionuclidi a vita breve.… 2. Le norme del presente decreto non si applicano allo smaltimento di rifiuti radioattivi nell'ambiente, né al loro conferimento a terzi ai fini dello smaltimento, nécomunque all'allontanamento di materiali destinati al riciclo o alla riutilizzazione, quando detti rifiuti o materiali contengano solo radionuclidi con tempo di dimezzamento fisico inferiore a settantacinque giorni e in concentrazione non superiore a 1 Bq/g …

3. I dati relativi ad ogni smaltimento o ad ogni conferimento di rifiuti a terzi, e ad ogni altro allontanamento di materiali, effettuati ai sensi delle disposizioni di cui al comma 2, che dimostrino il rispetto delle condizioni ivi stabilite, debbono essere registrati e trasmessi, su richiesta, all’ARPA, agli organi del servizio sanitario nazionale competenti per territorio ed all'ANPA…

Page 4: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Protocollo delle Reti Nazionali di rilevamento per i Protocollo delle Reti Nazionali di rilevamento per i depuratori pubblici (bozza)depuratori pubblici (bozza)

• almeno 1 depuratore per Regione, significativo per A.E.

• frequenza controlli orientativamente mensile (in funzione comunque dei cicli temporali dell’impianti)

• un campione di refluo a valle della depurazione in ingresso al corpo idrico, un campione di fango disidratato pronto per l’allontanamento

• radionuclidi monitorati: emettitori gamma da fall-out (Nb-95, Zr-95, Ru-103, Ru/Rh-106, Sb-125, I-131, Cs-134, Cs-137, Ba-140, La-140, Ce-141, Ce-144, Co-60, Am-241) e di origine sanitaria (Cr-51, Co-57, Ga-67, Se-75, Tl-201, Tc-99m, In-111, I-123, I-125, Sr-85, Sm-153)

Page 5: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Programma dei controlli regionali di ARPA Veneto sui Programma dei controlli regionali di ARPA Veneto sui depuratori pubblicidepuratori pubblici

• Il programma è parte del protocollo generale di controllo integrato di ARPA Veneto sui depuratori pubblici concordato con province e gestori degli impianti

• frequenza controlli, tipologia campioni, radionuclidi interessati: c.s.

• criteri di scelta degli impianti (in tutto 13 impianti)

1. Base di selezione: depuratori con più di 50000 ab.eq. serviti

2. Almeno un depuratore per provincia (tipicamente 2 per le province più popolose)

3. Censiti tutti gli impianti che servono Medicine Nucleari (9)

4. Significatività del ricettore (valutata insieme ad Osservatorio Acque dell’Agenzia)

Page 6: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Risultati dei controlli di ARPA Veneto sui depuratori pubbliciRisultati dei controlli di ARPA Veneto sui depuratori pubblici

I-131 nei fanghi di 3 depuratori (Pd, Vi, Vr)

0

50

100

150

200

250

01/0

1/04

01/0

3/04

01/0

5/04

01/0

7/04

01/0

9/04

01/1

1/04

01/0

1/05

01/0

3/05

01/0

5/05

01/0

7/05

01/0

9/05

conc

entra

zion

e (B

q/kg

)

Page 7: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Risultati dei controlli di ARPA Veneto sui depuratori pubbliciRisultati dei controlli di ARPA Veneto sui depuratori pubblici

I-131 nei reflui di 2 depuratori (Pd, Vr)

0123456789

10

01/0

1/04

01/0

3/04

01/0

5/04

01/0

7/04

01/0

9/04

01/1

1/04

01/0

1/05

01/0

3/05

01/0

5/05

01/0

7/05

conc

entra

zion

e (B

q/kg

)

Page 8: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Risultati dei controlli di ARPA Veneto sui depuratori pubbliciRisultati dei controlli di ARPA Veneto sui depuratori pubblici

Tc-99m nei reflui di 2 depuratori (Pd, Vr)

02468

101214161820

01/0

1/04

01/0

3/04

01/0

5/04

01/0

7/04

01/0

9/04

01/1

1/04

01/0

1/05

01/0

3/05

01/0

5/05

01/0

7/05

conc

entra

zion

e (B

q/kg

)

Page 9: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Art. 29 comma 2 primo periodo: nulla osta all’impiego di categoria B per scopi medici (Legge regionale del Veneto licenziata dalla Commissione Consultiva Regionale per la Radioprotezione, all’esame della Giunta Regionale;Legge regionale delle Lombardia LR n. 23 del 27.11.01)

Art. 30 comma 2: autorizzazione specifica allo smaltimento di rifiuti radioattiviprevista legge regionale, adottate in Lombardia e Veneto le linee guida regionali in materia di rifiuti radioattivi prodotti in campo sanitario:

Circolare Lombardia n. 18/san del 20.04.04Circolare Lombardia n. 18/san del 20.04.04DGR Veneto n. 2486 del 06.08.04DGR Veneto n. 2486 del 06.08.04

Supporto alla Regione per la stesura della normativa di settoreSupporto alla Regione per la stesura della normativa di settore

Page 10: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

1. Smaltimento diretto in ambiente o riciclaggio o riutilizzo.

1.1 Ricorrendo le condizioni di esenzione previste dall’art. 154 del Decreto (D.Lgs. 230/95 s.m.i.), ossia materiale con tempo di dimezzamento inferiore a 75 giorni in concentrazione non superiore al 1 Bq/g. La detenzione dei rifiuti radioattivi in attesa del decadimento fisico sufficiente per l’eliminazione/allontanamento in esenzione non va intesa come deposito di rifiuti radioattivi ai sensi dell’art. 33 del Decreto.

1.2 Ricorrendo il rispetto dei criteri di non rilevanza radiologica previsti dal Decreto, ossia non superamento della dose efficace individuale di 10 microSv/anno e della dose efficace collettiva di 1 Sv·persona/anno alla popolazione.

2. Conferimento dei rifiuti a terzi, ovvero a ditte appositamente autorizzate ai sensi dell’art. 31.

Linee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattiLinee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattivi vi prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04). prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04).

Modalità di gestione dei rifiutiModalità di gestione dei rifiuti

Page 11: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

All’interno dell’istanza di nulla osta di categoria B deve essere dichiarata la modalità di gestione dei rifiuti radioattivi (ipotesi 1.1 o 1.2 o 2) e fatta una stima previsionale su qualità e quantità dei medesimi, nonché prospettati i regimi dei controlli.Ove si opti per lo smaltimento diretto in ambiente nel rispetto dei criteri di non rilevanza radiologica (ipotesi 1.2), deve essere presentato lo studio di impatto ambientale che documenti il rispetto dei vincoli.

L’organismo che rilascia il n.o. cat. B per le esposizioni di tipo medico è la Regione Veneto - Direzione Regionale Prevenzione – sulla base del parere vincolante rilasciato dalla Commissione per la Radioprotezione operante presso le Aziende U.L.S.S. in cui deve essere rappresentata A.R.P.A.V.

Disciplina: caso del nulla osta di categoria B (art. 29 comma 2 Disciplina: caso del nulla osta di categoria B (art. 29 comma 2 decreto)decreto)

Linee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattiLinee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattivi vi prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04). prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04).

Page 12: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Istanza di nulla osta e scheda raccolta dati sui rifiuti radioattivi:a cura del legale rappresentante

Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni:a) descrizione dei processi che generano rifiuti radioattivi e loro gestioneb) criteri adottati per la stima in via previsionale delle quantità eliminatec) descrizione di eventuale sito di stoccaggio provvisorio comprensiva delle misure

antincendio e antintrusione adottated) descrizione dei controlli nell’eventuale sito di stoccaggio provvisorioe) metodologia applicata per la registrazione delle operazionif) valutazione dell’impatto ambientale con determinazione delle dosi a gruppi di

riferimento e alla popolazione (solo ipotesi 1.2)g) regime e tipologia dei controlli radiometrici prima e dopo lo smaltimento (solo

ipotesi 1.1, 1.2)

Disciplina: caso del nulla osta di categoria B (art. 29 comma 2 Disciplina: caso del nulla osta di categoria B (art. 29 comma 2 decreto)decreto)

Linee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattiLinee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattivi vi prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04). prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04).

Page 13: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Disciplina: caso di comunicazione preventiva di pratica (art. 22Disciplina: caso di comunicazione preventiva di pratica (art. 22 decreto)decreto)

Linee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattiLinee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattivi vi prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04). prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04).

a) Se l’esercente adotta le modalità di gestione 1.1 (art. 154 Decreto) o 2 (conferimento a terzi autorizzati), la procedura è analoga al caso del n.o. cat. B

• Indicazione delle modalità di gestione e della tipologia di rifiuti con allegata scheda di sintesi da parte del legale rappresentante

• Relazione a cura dell’E.Q. con le previste informazioni radioprotezionistiche

Page 14: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Disciplina: caso di comunicazione preventiva di pratica (art. 22Disciplina: caso di comunicazione preventiva di pratica (art. 22 decreto)decreto)

Linee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattiLinee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattivi vi prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04). prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04).

b) Se l’esercente intende adottare la modalità di gestione 1.2 (autorizzazione preventiva allo smaltimento di rifiuti radioattivi ex art. 30 Decreto):

• Fa istanza di autorizzazione dando indicazioni generali sulla pratica, allega la scheda di sintesi e valuta le esposizioni potenziali in caso di emergenza radiologica ai sensi dell’art. 115-ter del decreto

• All’interno dell’istanza l’E.Q. fornisce le previste informazioni radioprotezionistiche

• Il provvedimento autorizzativo viene rilasciato dal Direttore Generale dell’Azienda U.L.S.S competente per territorio sulla base del parere vincolante della Commissione per la Radioprotezione operante presso la medesima Azienda U.L.S.S. in cui deve essere rappresentata A.R.P.A.V.

• In sede di comunicazione preventiva di pratica si dovranno indicare gli estremi dell’autorizzazione allo smaltimento dei rifiuti radioattivi

Page 15: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

L’attività di vigilanza sulla gestione dei rifiuti radioattivi prodotti in campo sanitario spetta al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda U.L.S.S. territorialmente competente, al Dipartimento Provinciale A.R.P.A.V. territorialmente competente e all’A.P.A.T.

AttivitAttivitàà di vigilanzadi vigilanza

Linee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattiLinee guida della Regione Veneto in materia di rifiuti radioattivi vi prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04). prodotti in campo sanitario (DGRV n. 2486 del 06.08.04).

Page 16: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

• Ambiti: nulla osta di categoria B ex art. 29 del Decreto (medico o industriale/di ricerca); Comunicazioni preventive di pratica ex art. 22 del Decreto; Autorizzazione allo smaltimento di rifiuti radioattivi ex art. 30 del Decereto

•Esempio 1: istanza n.o. cat. B Ospedale con Medicina Nuclearetrattamento in vivo dei pazienti con ricorso all’art. 154 del Decreto (vasche

di decadimento all’uscita della Medicina Nucleare, controlli all’uscita degli scarichi del presidio)

rifiuti solidi e liquidi da laboratori analisi in vitro conferiti a ditte autorizzate (almeno quelli contenenti radionuclidi con T1/2 superiore a 75 giorni)

•Esempio 2: istanza di autorizzazione allo smaltimento di rifiuti radioattivi ex art. 30 del Decreto da parte di stabilimento di ricerca

effluenti liquidi contenenti H-3 e C-14 convogliati nella fogna pubblica ritenuti radiologicamente non rilevanti

Istanza diretta alla Prefettura competente per territorio

Supporto alle Commissioni di Radioprotezione nelle istruttorie Supporto alle Commissioni di Radioprotezione nelle istruttorie in merito alla gestione dei rifiuti radioattiviin merito alla gestione dei rifiuti radioattivi

Page 17: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

RITROVAMENTO DI MATERIALE RADIOATTIVO PRESSO GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI

Molti impianti di trattamento rifiuti si sono dotati di portali per il controllo radioattività PROCEDURE INTERNE PER LA GESTIONE DEGLI ALLARMI :

– sicurezza operatori, popolazione e ambiente– individuazione della natura della sorgente r.a. (T½ < o > 75 giorni)

Nel caso di ritrovamento di materiale radioattivo :– “meno problematico” il ritrovamento di vere sorgenti radioattive

(da comunicare alla P.S. ex art. 25)– costi e responsabilità: totalmente in carico al gestore dell’impianto ?

Compiti di ARPA: valutazione preliminare procedure di intervento, verifiche ambientali (e non solo) in caso di ritrovamento

Page 18: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

RITROVAMENTO DI MATERIALE RADIOATTIVO PRESSO GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI

da dove ?pazienti dimessi e rimandati alle loro abitazioni

art. 105 D.L.vo 230/95 : esenzione per i radionuclidi presenti nel corpo umano (e, si presume, per i rifiuti che ne derivano) + criteri per la dimissione dei pazienti che dovrebbero garantire il rispetto dei limiti di dose per le persone del pubblico (art. 4 D.L.vo 187/00)

Verifica dell’effettiva origine dei rifiuti (privati cittadini, case di cura i cui pazienti sono sottoposti a trattamenti diagnostici in strutture ospedaliere autorizzate, etc.)Eventuale verifica dei livelli di radioattività ( T½ < 75 giorni, conc. < 1 Bq/g )Il ritrovamento è comunque soggetto a comunicazione alla P.S. ex art. 25 ?

Nella maggior parte dei casi si tratta di materiali contaminati prodotti a seguito dell’utilizzo a scopo sanitario di sostanze radioattive :

Page 19: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

RITROVAMENTO DI MATERIALE RADIOATTIVO PRESSO GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI

Nella maggior parte dei casi si tratta di materiali contaminati prodotti a seguito dell’utilizzo a scopo sanitario di sostanze radioattive :

da dove ?da una pratica

soggetta al D.L.vo 230/95

Verifica del rispetto art. 154 ( T½ < 75 giorni, conc. < 1 Bq/g )Individuazione del soggetto produttore del rifiuto e verifica del rispetto delle condizioni autorizzative ex art. 27 o 30Il ritrovamento è comunque soggetto a comunicazione alla P.S. ex art. 25 ?

Si può trattare di rifiuti con anche altre caratteristiche di pericolosità

Page 20: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

RITROVAMENTO DI MATERIALE RADIOATTIVO PRESSO GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI

Nella maggior parte dei casi si tratta di materiali contaminati prodotti a seguito dell’utilizzo a scopo sanitario di sostanze radioattive :

LA VIGILANZA DEVE ESSERE ESERCITATA

DOVE IL RIFIUTO VIENE PRODOTTO

Verifica del rispetto art. 154 ( T½ < 75 giorni, conc. < 1 Bq/g )Individuazione del soggetto produttore del rifiuto e verifica del rispetto delle condizioni autorizzative ex art. 27 o 30Il ritrovamento è comunque soggetto a comunicazione alla P.S. ex art. 25 ?

Si può trattare di rifiuti con anche altre caratteristiche di pericolosità

Page 21: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

La storia reale o presunta dell’area fa presumere la presenza di materiali radioattivi la proprietà inserisce nel piano di caratterizzazione la verifica dei livelli di radioattività

MATERIALE CONTAMINATO o SORGENTI RINVENUTE NEL CORSO DELLA BONIFICA DI DISCARICHE E AREE DISMESSE

ARPA ne esegue la valutazione preliminare

Il materiale è rinvenuto casualmente

SORGENTE RADIOATTIVA :– allontanamento come rifiuto r.a.– comunicazione ex art. 25

Page 22: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

La storia reale o presunta dell’area fa presumere la presenza di materiali radioattivi la proprietà inserisce nel piano di caratterizzazione la verifica dei livelli di radioattività

MATERIALE CONTAMINATO o SORGENTI RINVENUTE NEL CORSO DELLA BONIFICA DI DISCARICHE E AREE DISMESSE

Il materiale è rinvenuto casualmente

MATERIALE CONTAMINATO, DA RADIONUCLIDI ARTIFICIALI

O NATURALI :– quali e quanti radionuclidi– eventuale contaminazione falde– …

ARPA ne esegue la valutazione preliminare

Page 23: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

MATERIALE RADIOATTIVO NEI ROTTAMI METALLICI

comunicazione ex art. 25caratterizzazione ( E.Q. )allontanamento come rifiuto r.a.costi a carico del conferente (se rintracciabile) o dell’azienda

COMPITI DI ARPA :

supporto tecnico all’autoritàsanitaria, verifica dell’impatto ambientale

SORGENTI RADIOATTIVE :

Page 24: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

MATERIALE RADIOATTIVO NEI ROTTAMI METALLICI

MATERIALE CONTAMINATO da RADIONUCLIDI ARTIFICIALI o NATURALI :

tondini contaminati da 60Coresidui di fonderia contaminati da 137Cs valvole e tubi incrostati da uranio o 226Ravernici all’uraniolenti al toriomateriali refrattarietc. …

CARATTERIZZAZIONE DEL MATERIALE

Page 25: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

IL MATERIALE PROVIENE DA UNA PRATICA AUTORIZZATA ?

Se SI, anche se lo smaltimento è stato effettuato nel rispetto della legge, il materiale può comunque essere considerato ‘indesiderabile’ dalle aziende cui è stato conferito ( acciaierie, fonderie, discariche, etc. ).

Si pone anche il problema della radioattività nei materiali derivati ( prodotti finiti o scorie, polveri, acque di percolamento, etc. )

Se NO, o se comunque non se ne può stabilire l’origine, allo stato attuale tutto il materiale contaminato viene segregato in attesa che se ne definisca la destinazione ( CHI ? ) oppure inviato allo smaltimento ( normalmente come rifiuto radioattivo )

MATERIALE CONTAMINATO DA RADIONUCLIDI ARTIFICIALI O NATURALI

Page 26: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

LO SMALTIMENTO

Il materiale può possedere anche altre caratteristiche di pericolosità

Grandi volumi di materiale con livelli di contaminazione spesso bassi ( < 1 Bq/g ) ( anche se misurabili dai portali per la misura della radioattività )

MATERIALE CONTAMINATO DA RADIONUCLIDI ARTIFICIALI O NATURALI

A CHI CONFERIRLO ?

Page 27: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Il D.L.vo 230/95 e s.m.i. :

Si applica alle pratiche ed alle attività lavorative con uso di NORM di cui all’allegato I-bis

Non è sempre immediato stabilirne l’applicabilità al caso dei materiali contaminati: vengono da una pratica? e se no? Nel caso dei naturali, i r.n. sono stati usati per le loro proprietà radioattive? e se no, vengono da attività lavorative che utilizzano materiali ad alto contenuto di NORM? e se non provengono da attività lavorative?

Si può ritenere applicabile il principio generale di controllo del rischio, di cui all’art. 100. Si può parlare di ‘interventi’ ?

IL D.L.vo 230/95

Page 28: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

I DOCUMENTI TECNICI DELL’UNIONE EUROPEA

Ai fini dello smaltimento in ambiente il D.L.vo 230/95 definisce il criterio della non rilevanza radiologica

Esistono documenti dell’Unione Europea che traducono tale criterio in limiti di concentrazione ( documenti della serie Radiation Protection ), ed affrontano anche il problema dei rifiuti prodotti nelle attività lavorative che utilizzano NORM

L’utilizzo dei livelli di clearance stabiliti nei documenti tecnici europei non è così ‘scontato’

Rimane comunque il problema dei materiali di cui non si conosce l’origine ( rientrano nel campo di applicazione del D.L.vo 230/95 ? ), ma che presentano livelli di irraggiamento o contaminazione non trascurabili

Page 29: Attività delle ARPA/APPA in materia di rifiuti radioattivi · a cura del legale rappresentante Relazione a cura del Esperto Qualificato contenente le seguenti informazioni: a) descrizione

Si sente il bisogno di una definizione formale del modo in cui gestire il problema dei materiali contaminati, sia da naturali che da artificiali, qualunque sia la loro origine

In questo modo sarebbero meglio gestibili anche i problemi connessi al destino dei materiali smaltiti in condizioni di clearance

L’informazione, sia nei confronti dell’autorità sanitaria che dei cittadini, ne guadagnerebbe in chiarezza e coerenza

Grazie per l’attenzione