ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SISMICA NELLA REGIONE LAZIO · 2017. 4. 7. · Sessione 2.3: Strumenti per...

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ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SISMICA NELLA REGIONE LAZIO 32 Convegno GNGTS, Trieste 19 - 21 novembre 2013 Sessione 2.3: Strumenti per la riduzione del rischio ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SISMICA NELLA REGIONE LAZIO Antonio Colombi Regione Lazio, Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, Roma

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ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SISMICA NELLA REGIONE LAZIO

32 Convegno GNGTS, Trieste 19 - 21 novembre 2013 Sessione 2.3: Strumenti per la riduzione del rischio

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SISMICA NELLA REGIONE LAZIO

Antonio Colombi

Regione Lazio, Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, Roma

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ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SISMICA NELLA REGIONE LAZIO

32 Convegno GNGTS, Trieste 19 - 21 novembre 2013 Sessione 2.3: Strumenti per la riduzione del rischio

Le attività di PREVENZIONE SISMICA che la Regione Lazio sta svolgendo dagli inizi del 2000, fortunatamente sempre in tempo di pace sismica, si orienta su Interventi di tipo Strutturale e di tipo non strutturale, secondo cinque filoni principali:

1. Verifiche Sismiche su strutture strategiche o rilevanti ai fini di Protezione Civile.

2. Interventi di Adeguamento o Miglioramento Sismico su edifici strategici o rilevanti ai fini di Protezione Civile.

3. Pericolosità sismica di base (Zonazione Sismica)

4. Effetti locali per amplificazione di sito a seguito di un terremoto (Microzonazione Sismica)

5. Normativa, Linee Guida e regolamentazioni per la prevenzione sismica in sede di pianificazione urbanistica e territoriale.

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Con il programma delle verifiche sismiche, diviso in due annualità, sono stati investiti circa 27Ml di euro.

Con la DGR Lazio n. 220 del 13 Maggio 2011 la Regione Lazio ha predisposto l’elenco di 1140 strutture strategiche o rilevanti verificate sismicamente in base all’Indice di Rischio IRSLV.

Quasi il 53% delle strutture verificate, costruite prima del 1984, sono Scuole, seguite da Chiese (>13%), Infrastrutture (>12%) e Municipi (>10%).

Verifiche sismiche Annualità 2004 e 2005

Municipi

10.3%

Caserme

2.2%

Ospedali

1.3%

Impianti sportivi

4.0%

Chiese

13.7%

Uffici

3.4%

Infrastrutture

12.2%

Scuole

52.9%

Scuole

Municipi

Caserme

Ospedali

Impianti sportivi

Chiese

Uffici

Infrastrutture

2004

Strutture

2004

Finanziam

2005

Strutture

2005

Finanziami

VERIFICHE 562 8.861.911 595 7.259.313

INTERVENTI 5 5.460.000 8 6.000.000

TOTALE 567 14.321.911 603 13.259.313

Totale strutture

Finanziate 1170 27.581.224

Finan.Reg 13.233.994

Finan. Stato 14.347.230

VERIFICHE SISMICHE

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ZONAZIONE SISMICA E VERIFICHE

La scelta operata dalla Regione è stata di focalizzare le verifiche preferibilmente all’interno dei Comuni classificati in Zona Sismica 1 e 2. Il 20% delle verifiche sono state eseguite su strutture in Zona Sismica 1

Seismic Zone 1

20%

Seismic Zone 3

1%

Seismic Zone 2

79%

Seismic Zone 1

Seismic Zone 2

Seismic Zone 3

Seismic Assessments Latium Region

Seismic zone

1140 structures

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T4

4.6%T3

8.4%

T2

20.8%

T1

66.2%

T1

T2

T3

T4

Verifiche Sismiche Regione Lazio

Coefficiente Topografico

1140 strutture

no data

0.96%E

4.47%

A

27.54%

B

36.40%

C

21.32%

D

9.30%A

B

C

D

E

no data

Verifiche Sismiche Regione Lazio

Coefficiente Stratigrafico

1140 strutture

COEFFICIENTE TOPOGRAFICO Più del 66% delle strutture verificate si

trovano in situazione pianeggiante o sub-pianeggiante, mentre soltanto il 13% in situazione di possibile forte amplificazione topografica (T3 o T4).

COEFFICIENTE STRATIGRAFICO Per quanto riguarda l’amplificazione

stratigrafica di sito, più del 27% delle strutture poggiano su un suolo tipo A.

Più del 57% si trova su suoli di tipo B o C. Circa il 5% si trova su suoli di tipo E. Meno del 10% si trovano in categoria di

suolo D, la peggiore.

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TIPOLOGIE DELLE STRUTTURE

Quasi il 60% delle strutture verificate sismicamente sono in muratura e circa il 35% in cemento armato.

Tutte le strutture sono state costruite prima del 1980, ma molte di queste addirittura prima del 1900.

Il 61% hanno regolarità in pianta e in altezza.

Steel

0,5%

Mixt

4,2%

Empty

1,1%

Masonry

59,0% Steel+CLS

0,2%

Reinforced Concrete

34,9%

Renforced Concrete

Steel

Steel+CLS

Masonry

Mixt

Empty

Seismic Assessments Latium Region

Typology of construction

1140 structures

Empty

3,9%

Regular

61,0%

Not regular

35,2%

Regular

Not regular

Empty

Seismic Assessments Latium Region

shape of structures

1140 structures

Empty

1,4%

Dynamic no linear

1,2%

Static no linear

47,3%Dynamic modal

40,9%

Static linear

9,2%

Static l inear

Dynamic modal

Static no linear

Dynamic no linear

Empty

Seismic Assessments Latium Region

Method of Analysis

1140 structures

METODO DI ANALISI

Il Programma prevedeva che il Professionista potesse scegliere il metodo di analisi (lineare o non lineare) per ottenere il dato di capacità della struttura da verificare.

Circa il 48% ha scelto il metodo di analisi non lineare (la stragrande maggioranza con la Push-Over) e più del 50% l’analisi lineare con preferenza per la Dinamica Modale.

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INDICE DI RISCHIO

Facendo riferimento alla storia della zonazione sismica italiana e all’evoluzione delle Norme Tecniche dal 1908 (Terremoto di Messina) fino al 1984 (prima vera zonazione sismica nazionale), possiamo identificare tre anni fondamentali:

• 1917, anno delle norme tecniche dopo il terremoto di Avezzano (parte dei Comuni Laziali fu classificato);

• 1950, inizio della ricostruzione dopo la fine della seconda guerra mondiale; • 1976, anno dell’emanazione delle nuove Norme Tecniche (per allora).

before 1917 1917-1950 1950-1976 after 1976

High risk (α ≤0.3) 68,9% 65,3% 49,4% 0,0%

Medium risk (0.3< α <0.7) 26,1% 24,0% 32,7% 0,0%

Low risk (α ≥0.7) 5,0% 10,7% 17,9% 100,0%

Percentuale delle strutture in muratura in relazione al valore di IR e all’anno di costruzione

before 1917 1917-1950 1950-1976 after 1976

High risk (α ≤0.3) 75,0% 68,8% 71,9%) 81,3%

Medium risk (0.3< α <0.7) 25,0% 12,5% 18,4%) 6,3%

Low risk (α ≥0.7) 0,0% 18,8% 9,6%) 12,5%

Percentuale delle strutture in cemento armato in relazione al valore di IR e all’anno di costruzione

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Rieti

Frosinone

Cassino

Roma Rieti

Frosinone

Cassino

Roma

Genio Civile di Roma 2 Genio Civile di Rieti 26 Genio Civile di Frosinone 32 Genio Civile di Cassino 3

INTERVENTI STRUTTURALI La Regione Lazio con soldi propri, ma soprattutto con il finanziamento del DPC, sta erogando i soldi per i lavori di adeguamento/miglioramento sismico dei primi 63 edifici verificati, per circa 40Ml di Euro.

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Più del 56% delle strutture verificate presenta un Alto Rischio strutturale con un

valore di IRSLV < 0.3, in relazione alle nuove

NTC08, adottate nel Luglio 2009.

56.5%

16.1%

27.4%

Rischio Alto IRSLV≤0,3

Rischio Medio 0,3<IRSLV<0,7

Rischio Basso IRSLV≥ 0,7

Verifiche Sismiche Annualità 2004 -2005

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COSTI INTERVENTI

Sulla base dell’elenco delle strutture indicato dalla DGR Lazio n. 220/11 per finanziare gli interventi di tutti i 1107 edifici strategici e/o rilevanti servirebbero:

• Adeguamento sismico (costo 200€/m3) € 1037 Milioni (196 €/residente del Lazio) • Miglioramento Sismico (costo 150€/m3) € 777 Milioni (146 €/residente del Lazio)

Per finanziare gli interventi dei 540 edifici a Alto Rischio (IR≤0.3) servirebbero: • Adeguamento sismico (costo 200€/m3) € 552 Milioni • Miglioramento Sismico (costo 150€/m3) € 414 Milioni

Per finanziare gli interventi dei 240 edifici a Altissimo Rischio (IR≤0.1) servirebbero: • Adeguamento sismico (costo 200€/m3) € 279 Milioni (53 €/residente del Lazio) • Miglioramento Sismico (costo 150€/m3) € 209 Milioni

Sommando i costi per gli interventi per il dissesto idrogeologico si arriva

a circa 1.900 Ml di €, circa il 6.6% del bilancio regionale.

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AZIONI E PROSPETTIVE FUTURE • Coprire la totalità degli edifici strategici e rilevanti, almeno di proprietà

pubblica e in zona sismica 1, 2A e 2B, con le verifiche.

• Incrementare il finanziamento per gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico degli edifici già verificati

• Coordinamento con le diverse strutture regionali per ottimizzare le risorse impiegate ed evitare perdita di finanziamenti

• Riordino dell’Elenco degli Edifici Strategici e/o Rilevanti

• Far crescere la responsabilità nei proprietari che è fondamentale adeguare sismicamente un edificio piuttosto che rifare i bagni o i pavimenti.

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AZIONI DELLA COMMISSIONE REGIONALE

a) Fornire un supporto tecnico alla Regione nella attività di propria competenza, come ad esempio la predisposizione delle Linee Guida Regionali per le Verifiche Sismiche e gli Interventi, l’individuazione dei criteri di controllo a campione delle verifiche effettuate, l’individuazione dei criteri per l’analisi di congruenza dei dati nelle schede di rilievo;

b) Fornire un supporto tecnico-amministrativo agli Enti Beneficiari e ai Professionisti incaricati che hanno ricevuto i finanziamenti durante la fase di verifica sismica o di progettazione dell’intervento;

c) Verificare, attraverso riunioni con i Professionisti incaricati dagli Enti Beneficiari, che le verifiche tecniche e gli interventi di rafforzamento, miglioramento o adeguamento sismico rispettino i criteri indicati dalle Ordinanze di finanziamento e siano congruenti con le Linee Guida Regionali per le Verifiche Sismiche e gli Interventi.

d) Esercitare un ruolo di formazione e informazione, tramite seminari, incontri tecnici, corsi per Professionisti di settore, al fine di sensibilizzare le Amministrazioni Locali sul problema della mitigazione del Rischio Sismico e di facilitarne una valutazione obiettiva per le strutture da parte dei Professionisti.

e) Predisporre Linee Guida Regionali per l’esecuzione dell’Analisi di Risposta Sismica Locale nelle progettazioni esecutive.

f) La Commissione NON ha compiti di approvazione dei progetti, nè di rilascio di Autorizzazione Sismica in materia di costruzioni ai sensi del DPR n. 380/01, che spettano esclusivamente alle Commissioni Sismiche istituite presso i diversi Geni Civili Regionali.

g) La Commissione NON ha compiti di allerta o sgombero di edifici in specifiche situazioni di rischio

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ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI n. 3907/2010, 4007/2012 e 52/2013 Attuazione dell’art. 11 del DL n. 38/09, convertito, con modifiche, dalla L. n. 77/2009

I finanziamenti per gli studi di MS e per gli

interventi di miglioramento sismico

su edifici strategici sono destinati

ad aree o edifici posti in zone con una

ag 0,125

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ATTUAZIONE DELL’ART. 11 DEL DL n. 38/09, CONVERTITO DALLA L. n. 77/09

• I finanziamenti per le indagini di MS serviranno per studi almeno di Livello 1 con coofinanziamento della Regione o degli Enti Locali (Regione Lazio con DGR Lazio n. 545/10).

• Gli interventi su edifici pubblici devono primariamente essere su edifici già verificati. • E’ obbligatorio destinare fino a un minimo del 20% dei contributi per edifici privati

REGIONE LAZIO OPCM 3907/10

in € OPCM 4007/12

in € OCDPC 52/13

in €

Studi Microzonazione Sismica 134,000.00 615,129.77 984,207,63

Interventi su Edifici Strategici 1,145,100.00 6,397,349.60 8,365,764.86

Interventi su Edifici Privati NON ATTIVATI 1,599,337.40 2,091,441.21

Altri interventi urgenti NON RICHIESTI 440,550.00 ??

TOTALE 1,279,100.00 9,052,167.77 10,457,206.07

TOTALE in €

1,733,337.40

15,908,214. 46

3,690,778.61

440,550.00

21,772,880.47

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REGIONE LAZIO OPCM 3907/10 OPCM 4007/12 OCDPC 52/13

Studi Microzonazione Sismica

15 Validati

1 rinunciato

41 di cui 16 con CLE

27 In Commissione

36 Tutti

coofinanziati 25

già con incarico

Interventi su Edifici Strategici 4

Tutti a rendicontazione

14 Tutti a gara

15 Tutti con incarico

Interventi su Edifici Privati NO

102 di cui

58 partiti

Ancora sotto bando

Ponti NO

6 di cui

5 approvati

??

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ATTIVITÀ NEL CAMPO DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE

(ZONAZIONE SISMICA)

1. Studio di pericolosità sismica di base a livello regionale predisposto da ENEA (Convenzione)

2. Creazione di Gruppi di UAS sismicamente omogenee a cui sono associati accelerogrammi di riferimento

3. Nuova zonazione sismica del territorio regionale (DGR Lazio n. 387/09)

4. Set di Accelerogrammi per ciascuna UAS della Regione Lazio con tempo ritorno 475 anni (Allegato DGR Lazio n. 545/10)

Accelerogramma

-0.25

-0.20

-0.15

-0.10

-0.05

0.00

0.05

0.10

0.15

0.20

0.25

0 5 10 15 20 25 30 35

Tempo (s)

Ac

ce

lera

zio

ni

(g)

5

4

3 1

2

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MICROZONAZIONE SISMICA Livello 1

Validati 233 57.9% In validazione 58 14.4% In preparazione 97 24.1% Non attivato 14 3.5%

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OGGI • Al momento il 96,5% delle UAS della Regione Lazio stanno già eseguendo gli Studi

di Microzonazione Sismica di Livello 1.

• La Regione ha investito circa 2,8Ml di euro per gli studi di Microzonazione Sismica,

dando contributi specifici.

• Il Livello 1 deve essere eseguito su tutto il territorio comunale a parte alcune

esenzioni.

• Lo Studio di Livello 1 di Microzonazione Sismica è obbligatorio anche per chi non ha

attivato la richiesta di contributo.

• Gli Abachi Regionali di Livello 2 sono stati emanati nel 2011 (FH0.1-0.5)

Livello 1: PRG e Varianti Generali

Livello 2: Piani Urbanistici Attuativi e Varianti puntuali

Livello 3: Aree con valore di FH > SS da NTC08 valutato con MS2, Edifici Strategici o Rilevanti

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Investimenti per i programmi regionali di prevenzione sismica e relativo bacino di lavoro

per i Liberi Professionisti (Geologi e Ingegneri) nella prevenzione sismica

Numero Studi

Professionisti Incaricati

Contributo Totale in €

Microzonazione Sismica Livello 1

354 130

(solo Geologi) 2.800.000,00

Verifiche Sismiche (edifici e ponti)

1.140 Circa 600

(Geologi e Ingegneri)

16.120.000,00

Interventi strutturali su edifici strategici già verificati

54 Circa 70

(Geologi e Ingegneri)

30.840.000,00

Totale 1.548 800 49.760.000,00

Grazie per l’attenzione