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Mensile di cultura e informazione sportiva Anno VII numero 4 aprile 2015 l Atleta Calma, concentrazione e grande passione. Sono queste le regole d’oro per essere un campione di tiro a volo. Disciplina olimpica, presente ai Giochi fin dal 1900 in quel di Parigi, il tiro a volo è molto diffuso in Campania. Sono circa duecento i tiratori che partecipano alle diverse gare sia regio- nali sia nazionali. Tra questi ce n’è uno che è “emigrato” in Molise per affermar- la propria classe. Originario di Raito ma residente a Baronissi, Vincenzo D’Amico ha trionfato al campionato d’inverno organizzato dal comitato regionale molisano: “E’ stata una grande soddisfazione questa vittoria – “ ha dichiarato il tiratore salernitano, specia- lizzato nella fossa olimpica – “anche per- ché arrivata con una grande prestazione”. Su cinquanta piattelli, infatti, D’Amico ne ha falliti solo due, conquistando l’ambito trofeo. Un risultato ripetuto recentemente anche Trofeo Tav Riccia: “Sempre sbaglian- do solo due piattelli”- conferma D’Amico. Non è facile per un salernitano allenarsi e gareggiare in Molise, ma quando c’è la pas- sione si superano tutti gli ostacoli: “Per diversi motivi, mi sono dovuto allontanare dalla Campania. Un po’ anche a causa degli impianti. In provincia di Salerno c’è solo il campo di Eboli, poi in provincia di Caserta c’è quello di Pastorano”. Ma in Molise D’Amico ha trovato l’ambiente ideale: “Quest’anno sono tesserato con il Tav Varriano di San Giorgio del Sannio. Per me, però, è soprattutto un hobby”. Un’attitudine nata quasi per caso: “Ho ini- ziato a tirare venticinque anni fa. Ero tesse- rato per un circolo e così per gioco parteci- pai a una gara organizzata da loro. Ricordo tra l’altro che gareggiai con un fucile da caccia, non certo il top per praticare questa disciplina. Però mi aggiudicai il trofeo e da lì ho iniziato il mio percorso in questo sport in grado davvero di regalare grandi soddi- sfazioni”. Dopo qualche anno di stop D’Amico da circa tre anni ha ripreso con maggior costanza a praticare questo sport: “Per ottenere grandi risultati ci vuole costanza ed è necessario allenarsi almeno quattro volte a settimana. Personalmente mi dedico al tiro a volo soltanto nel fine set- timana, con il mio amico Raffaele Casaburi”. Con un obiettivo ben preciso: “Attualmente sono in Seconda Categoria. L’obiettivo è effettuare il salto in Prima Categoria e con i risultati che sto ottenendo quest’anno, posso farcela”. E chissà magari poi un giorno approdare nella massima categoria, ovvero l’Eccellenza e continuare a ottenere grandi risultati: “Il segreto? Devi essere portato innanzitutto. E poi ci vuole il fucile adatto. E’ il calcio che ti permette di rompere il piattello. Ma naturalmente biso- gna anche saperlo maneggiare”. Un po’ come Massimo Fabbrizi, vice campione olimpico agli ultimi Giochi di Londra: “Ma lui è un professionista. Nell’ultima gara ha fatto 75 su 75. La differenza tra chi è pro- fessionista e chi pratica questa disciplina essenzialmente con passione si vede”. Ma la passione è la stessa anche perché il tiro a volo è uno sport tutto da scoprire: “E’ uno sport molto bello, perché stai a stretto con- tatto con tanti amici. Ti permette di cono- scere persone nuove, anche se i sacrifici non sono certo pochi. Infatti, ci vogliono tempo, soldi e soprattutto passione”. Ed è proprio la passione l’aspetto fondamentale, quello che ti fa abbattere quel piattello e con- quistare la gloria. Idee, progetti e grandi ambizioni per la Rank Skate Salerno: « Il nostro sogno è riuscire a creare in città uno Skatepark » pag .7 (red. atl.) atletanotizie /redazioneatleta /atletasalerno otizie tletano a tleta nea edazion /r re etasalerno tl /a Una tavola, uno stile Vincenzo D’Amico, campione di tiro a volo: « Per me è un hobby, ma che bello vincere » C’è un nuovo campioncino in casa Atletica Delta Ebolitana. Si tratta del quindicenne Gianvito Cerrone che è arri- vato primo al campionato provinciale di corsa campestre a Battipaglia, categoria cadetti. Il presidente Gasparro: “E’ giova- ne ma promette davvero bene” AtleticaLeggera 5 all’interno Karate 9 A Roseto degli Abruzzi, l’atleta della Nami Karate Dojo Alfredo Amitrano ha sbaragliato la concorrenza ed è sali- to sul gradino più alto del podio e ha conquistato il quinto titolo consecuti- vo: “E pensare che non era iniziata bene, mi sono subito rotto il naso” I nostri servizi, le nostre interviste Per un’informazione, culturale, sportiva, per una voce libera sulle discipline olimpiche e paralim- piche della provincia di Salerno, SOTTOSCRIVI anche TU l’abbonamento al nostro mensile, diventa protagonista e sostieni gli sport migliori. Per crescere e far crescere la nostra realtà nonostante le incertezze sul futuro. Tutte le informazioni sul nostro sito web www.editorialeatleta.it. Le storie che più amiamo Concentrazione calma e mira •F ABIO SETTA Capita a volte che ci venga chiesto come mai dopo tanti anni riusciamo a mantenere lo stesso grande entusiasmo nel raccontare gli sport migliori, come mai in occasione del lancio di questa testata si sia scelto di trascurare uno sport come il calcio che in Italia vanta milioni di tifosi. Ebbene, la risposta è sempli- ce. E la troverete, cari lettori in queste dodici pagine di aprile. Il motivo è la passione che abbiamo nel raccontare storie di sportivi, poco noti o addirittura sconosciuti che però con passione, lontano dai riflettori, ottengono risul- tati incredibili. E il nostro obiettivo è portarli alla luce, farli conoscere, apprezzare e anche amare. È il caso del protagonista della nostra prima pagina, Vincenzo D’Amico, campione di tiro a volo, oppure di Loredana La Maida che ha vinto il campio- nato nazionale Asi di corsa campestre. Sono queste le sto- rie che amiamo raccontare e le storie che ci spingono ad andare avanti e fare sempre meglio. E a diffondere nuove discipline che provano ad affermarsi, come ad esempio lo skateboarding oppure l’agi- lity dog. Tante realtà che meritano il giusto spazio. Noi siamo qui per darlo anche con l’aiuto di voi lettori che quoti- dianamente, basta vedere i dati del blog e del web tv, con- tinuate a seguirci con crescen- te affetto. E per noi è davvero una grandissima soddisfazio- ne. Da medaglia d’oro.

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Mensile di cultura e informazione sportivaAnno VII numero 4 aprile 2015

l Atleta

Calma, concentrazione e grande passione.Sono queste le regole d’oro per essere uncampione di tiro a volo. Disciplinaolimpica, presente ai Giochi fin dal1900 in quel di Parigi, il tiro a voloè molto diffuso in Campania.Sono circa duecento i tiratori

che partecipano allediverse gare sia regio-nali sia nazionali. Traquesti ce n’è uno cheè “emigrato” inMolise per affermar-la propria classe.Originario di Raitoma residente aBaronissi, Vincenzo

D’Amico ha trionfato al campionatod’inverno organizzato dal comitatoregionale molisano: “E’ stata una grandesoddisfazione questa vittoria – “ hadichiarato il tiratore salernitano, specia-lizzato nella fossa olimpica – “anche per-ché arrivata con una grande prestazione”.Su cinquanta piattelli, infatti, D’Amico neha falliti solo due, conquistando l’ambitotrofeo. Un risultato ripetuto recentementeanche Trofeo Tav Riccia: “Sempre sbaglian-do solo due piattelli”- confermaD’Amico.Non è facile per un salernitano allenarsi egareggiare inMolise, ma quando c’è la pas-sione si superano tutti gli ostacoli: “Perdiversi motivi, mi sono dovuto allontanaredalla Campania. Un po’ anche a causa degliimpianti. In provincia di Salerno c’è solo ilcampo di Eboli, poi in provincia di Casertac’è quello di Pastorano”.Ma inMoliseD’Amico ha trovato l’ambiente ideale:“Quest’anno sono tesserato con il TavVarriano di SanGiorgio del Sannio. Per me,però, è soprattutto un hobby”.Un’attitudine nata quasi per caso: “Ho ini-ziato a tirare venticinque anni fa. Ero tesse-

rato per un circolo e così per gioco parteci-pai a una gara organizzata da loro. Ricordotra l’altro che gareggiai con un fucile dacaccia, non certo il top per praticare questadisciplina. Peròmi aggiudicai il trofeo e dalì ho iniziato il mio percorso in questo sportin grado davvero di regalare grandi soddi-sfazioni”. Dopo qualche anno di stopD’Amico da circa tre anni ha ripreso conmaggior costanza a praticare questo sport:“Per ottenere grandi risultati ci vuolecostanza ed è necessario allenarsi almenoquattro volte a settimana. Personalmentemi dedico al tiro a volo soltanto nel fine set-timana, con il mio amico RaffaeleCasaburi”. Con un obiettivo ben preciso:“Attualmente sono in Seconda Categoria.L’obiettivo è effettuare il salto in PrimaCategoria e con i risultati che sto ottenendoquest’anno, posso farcela”. E chissà magaripoi un giorno approdare nella massimacategoria, ovvero l’Eccellenza e continuare aottenere grandi risultati: “Il segreto? Deviessere portato innanzitutto. E poi ci vuole ilfucile adatto. E’ il calcio che ti permette dirompere il piattello.Ma naturalmente biso-gna anche saperlo maneggiare”. Un po’comeMassimo Fabbrizi, vice campioneolimpico agli ultimi Giochi di Londra: “Malui è un professionista. Nell’ultima gara hafatto 75 su 75. La differenza tra chi è pro-fessionista e chi pratica questa disciplinaessenzialmente con passione si vede”.Ma lapassione è la stessa anche perché il tiro avolo è uno sport tutto da scoprire: “E’ unosport molto bello, perché stai a stretto con-tatto con tanti amici. Ti permette di cono-scere persone nuove, anche se i sacrifici nonsono certo pochi. Infatti, ci vogliono tempo,soldi e soprattutto passione”. Ed è propriola passione l’aspetto fondamentale, quelloche ti fa abbattere quel piattello e con-quistare la gloria.

Idee, progetti e grandi ambizioni per la Rank Skate Salerno:«Il nostro sogno è riuscire a creare in città uno Skatepark» pag .7

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VincenzoD’Amico, campionedi tiro a volo:«Perme èunhobby,machebello vincere»

C’è un nuovo campioncino in casaAtletica Delta Ebolitana. Si tratta delquindicenne Gianvito Cerrone che è arri-vato primo al campionato provinciale dicorsa campestre a Battipaglia, categoriacadetti. Il presidente Gasparro: “E’ giova-ne ma promette davvero bene”

•AtleticaLeggera5

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A Roseto degli Abruzzi, l’atleta dellaNami Karate Dojo Alfredo Amitranoha sbaragliato la concorrenza ed è sali-to sul gradino più alto del podio e haconquistato il quinto titolo consecuti-vo: “E pensare che non era iniziatabene, mi sono subito rotto il naso”

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Le storieche piùamiamo

Concentrazionecalmaemira• FABIO SETTA

Capita a volte che ci vengachiesto come mai dopo tantianni riusciamo a mantenere lostesso grande entusiasmo nelraccontare gli sport migliori,come mai in occasione dellancio di questa testata si siascelto di trascurare uno sportcome il calcio che in Italiavanta milioni di tifosi.Ebbene, la risposta è sempli-ce. E la troverete, cari lettoriin queste dodici pagine diaprile. Il motivo è la passioneche abbiamo nel raccontarestorie di sportivi, poco noti oaddirittura sconosciuti cheperò con passione, lontanodai riflettori, ottengono risul-tati incredibili. E il nostroobiettivo è portarli alla luce,farli conoscere, apprezzare eanche amare. È il caso delprotagonista della nostraprima pagina, VincenzoD’Amico, campione di tiro avolo, oppure di Loredana LaMaida che ha vinto il campio-nato nazionale Asi di corsacampestre. Sono queste le sto-rie che amiamo raccontare ele storie che ci spingono adandare avanti e fare sempremeglio. E a diffondere nuovediscipline che provano adaffermarsi, come ad esempiolo skateboarding oppure l’agi-lity dog. Tante realtà chemeritano il giusto spazio. Noisiamo qui per darlo anche conl’aiuto di voi lettori che quoti-dianamente, basta vedere idati del blog e del web tv, con-tinuate a seguirci con crescen-te affetto. E per noi è davverouna grandissima soddisfazio-ne. Da medaglia d’oro.

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«Unsognochefinalmenteèdiventatorealtà»Il successoè il frutto di un lungo lavoro iniziatodabambinaquandoha indossato le scarpette senzapiù toglierle

LoredanaLaMaidahaconquistato il titolo italianodicorsacampestreai campionatinazionaliAsi:«Perunavoltahopiantodigioia, sono le lacrimepiùbelle.Dedicoquesto trionfoallamia famiglia»• ANNACATERINA SCARPETTA

“Sono fiera di lei, è il mio orgo-glio. Conosco l’impegno e iltempo investiti per arrivare adottenere questo riconoscimento,per questo credo che l’abbiaampiamente meritato” così ha

commentato Luciana, la sorella diLoredana La Maida, nuova cam-pionessa nazionale di atletica leg-gera. Un traguardo importanteche ha inorgoglito la talentuosateggianese ma anche tutti i suoicari che non hanno mai smesso di

credere nelle sue capacità.Proprio durante la Domenica dellePalme, l’inarrestabile Loredana hapartecipato, infatti, alla diciassette-sima edizione dei Campionati Na-zionali Asi di corsa campestre chesi è tenuta ad Andria, in Puglia, nelparticolare e suggestivo scenario diCastel del Monte. Ed è stata pro-prio l’affascinante location che hacontribuito alla realizzazione diuno dei suoi sogni più grandi: laconquista del titolo di caraturanazionale. Una rassegna che havisto quindici società partecipanticon centottantasette atleti, prove-nienti per lo più dal Sud Italia, per-correre circa 5000 metri. Unamanifestazione storica che fa partedel calendario nazionale dellaFederazione Italiana di Atletica leg-gera. “Per una volta ho pianto digioia e in questo caso le lacrimesono belle! Ringrazio tutti, soprat-tutto i miei amici e la mia famiglia

a cui dedico la mia vittoria” hacommentato ancora emozionatal’atleta. La sua conquista è, infatti,frutto di un lungo lavoro iniziatoquando era bambina: La Maida,classe ’77, ha indossato le scarpetteda ginnastica ancora piccolissima enon le ha più tolte.L’amore per l’atletica leggera, natocome un gioco ed un innocuo pas-satempo, ha riempito la sua vitaregalandole sempre maggiori emo-zioni e soddisfazioni. A Teggiano,nel suo paese natale, ha mosso iprimi passi in questa disciplina concostanza e pazienza fino a raggiun-gere risultati importanti come quel-lo ottenuto durante la MaratonaCoast to Coast Sorrentina che haattraversato i comuni di Sorrento,Sant’A-gnello, Piano di Sorrento,Positano e Praiano per un totale di42 chilometri. Loredana, infatti, siallena duramente ogni volta chepuò, nonostante il lavoro come

ragioniera, la famiglia, gli impegniquotidiani e anche purtroppo qual-che problema respiratorio che nonle permette di vivere questo sportnella maniera più semplice e serenapossibile. Ma quando c’è un fuocoche arde, un desiderio che scalpitae un sogno che spinge per uscire daquell’angusto comodino, il tempo el’energia compaiono miracolosa-mente.Sarà per merito delle straordinariemagie che è in grado di compierel’amore o dell’inarrestabile energiache miracolosamente comparequando il fuoco della passione siaccende ma Loredana ha spiazzatotutti. “Ci hai commosso! Siamofieri di te, Loredana” hanno esordi-to amici e conoscenti.Parole sincere che rendono perfet-tamente percepibile la gioia e l’e-mozione che, all’arrivo dei fruttisperati e sudati, riescono a coinvol-gere un’intera città.

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numero 4 aprile 2015l Atleta3

Gianpiero ScafuriDirettore editoriale

Fabio SettaDirettore responsabile

Angelo De NicolaCaporedattore

Progetto grafico red.atl.

Autorizzazione del tribunale di Salerno n. 20/2009 del 29-04-2009Stampa Arti Grafiche Capozzoli via Irno, snc loc. Sardone 84098 Pontecagnano Faiano Salerno

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Direzione c/o Associazione Culturale l’Atleta - via Posidonia - Salernoe-mail [email protected]

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Il presidente Mario: «Raggiungere il bersaglio è anche una metafora di vita con gli obiettivi da perseguire»

Settore in crescita in CampaniaIl settore cresce in ogni provinciadella regione.“A Sant’An-tonioAbate abbiamo vari progetti incorso tra scuole e tiro con l’arco acavallo - commenta RaffaeleSpisto, responsabile regionale Asc- il mio sogno e aprire un maneg-gio e creare corsi d’insegnamentoalla disciplina del tiro con l’arco acavallo per avvicinare soprattuttoi giovani all’attività. Il tiro conl’arco mi ha sempre appassionatoper la sua storia e la grande tradi-zione che lo contraddistingue”.Una passione che si tramanda dipadre in figlio. “La mia passioneper la disciplina è nata seguendomio padre che ha sempre parteci-pato a eventi dedicati al tiro conl’arco - ha aggiungo ErnestoSpisto, premiato come arciereemergente nel corso dell’evento -sono ormai due anni che mi dedi-co a questo settore che mi appas-siona e mi ha permesso d’incon-trare tanti nuovi amici”. La frec-cia di passione vola da Trentinarafino a Pompei. “Grazie al presi-dente Giovanni Maio abbiamo

lavorato al progetto di diffusionee crescita del tiro con l’arco aPompei e grazie alla collaborazio-ne dell’assessore allo Sport Marrasiamo alla ricerca di un’area perpraticare il settore - dice Alessan-dro Cerciello, presidente polispor-tiva olimpica Pompei - che è altempo stesso bellissima ed emo-zionante. E’ ideale per creareaggregazione, in quanto si svolgein luoghi aperti e avvicina un grannumero di appassionati”. Dalmonte Vesole agli scavi di Pompeiil viaggio dell’arciere continuasenza sosta.“Manifestazioni comeSulle orme di Spartaco contribui-scono alla crescita del settore eriempiono di gioia le giornate chegli arcieri e le loro famiglie vivonoinsieme - Dice Raffaele Marra,assessore allo Sport del Comunedi Pompei - i nostri progetti a

Pompei partiranno da giugno conun grande evento dedicato al tirocon l’arco con la ristrutturazionedel campo Bellucci che sarà messoa disposizione degli arcieri affin-ché nel nostro comune nasca ecresca l’attività”. Il Cilento, unaterra dove il tiro con l’arco si svi-luppa e cresce. “La nostra asso-ciazione nasce vent’anni fa conl’obiettivo di riprendere il tiro conl’arco tradizione e stare a contattocon la Natura - commentaGianpiero Daniele, dell’associa-zione Quattordici Voci- Volpi delCilento - Fabio Elia è il fondatoredell’associazione con trenta tesse-rati e si è sempre prodigata per lacrescita e lo sviluppo della discipli-na”. La passione per lo sport e l’a-more per gli animali è uno deitanti binomi che crea il tiro conl’arco. “Fin da bambini amavo la

• ANGELO DE NICOLA

Con una corda di passione tesal'arciere è pronto a tirare la frec-cia che rappresenta la storia diuna millenaria disciplina mentrepunta al bersaglio dell’aggrega-zione e viaggia attraverso le mera-viglie della Natura. A Trentinara,nell’ameno scenario del monteVesole, l’associazione Arcieri diAvalon del presidente GiovanniMaio, il 19 aprile ha ideato pro-mosso e organizzato la giornataevento “Sulle orme di Spartaco”,dedicata al settore del tiro conl’arco con approfondimento sul-l’aspetto storico, cultura e filoso-fico. Gli arcieri si sono esibiti ingara negli spazi messi a disposi-zione dal “Kalle Club”, mentre gliistruttori di Istruttori Asc hannomostrato le nozioni base del tirocon l’arco ai bambini e curiosi diogni età che si sono avvicinati allamanifestazione. Alla manifestazione hanno parte-cipato i Legionari in costume sto-rico, dell’associazione “LegioPrima Adiutrix” di Pompei,unica associazione storica in Italiache ricostruisce con particolareattenzione una delle principalilegioni della marina militareromana, che hanno mostrato alpubblico presente i costumi e gliarmamenti degli antichi legionarie centurioni romani e il gruppo divolontarie animaliste compostoda Claudia, Delia, Cristina,Susanna e Serena. Al terminedella manifestazione hanno ritira-to i premi Raffaele Spisto, respon-sabile regionale Asc Arcery, glieducatori Asc Vincenzo Guida,Antonio Gogliucci e GiovanniD’Amato, il neo arciere TeodoroGiordano e Adriana Gervasi,Giovanni Marino, gestore struttu-re “Kalle Club”, l’associazione“Legio Prima Adiutrix”, Gian-piero Daniele dell’associazioneVolpi del Cilento ed ErnestoSpisto come nuovo arciere emer-gente. A Premiare il sindaco diTrentinara Rosario Cairone, Re-mo Luogo responsabile provincia-le Asc e Raffaele Marra, assessoreallo Sport del Comune di Pompei.“Il tiro con l’arco è un meraviglio-so viaggio nella Natura, noi ripro-poniamo il tiro con l’arco in lineacon quello che ha sempre rappre-sentato per l’uomo nella realtà –dice Giovanni Mario, presidentedell’associazione Arcieri di A-valon - al di là dell’attività sporti-va il tiro con l’arco per millenni èservito all’uomo per migliorareprima sotto il profilo della cacciae poi per quelli bellici. La nostraassociazione, nata del 2010, pro-

Cerciello: «Bello ed emozionante, è ideale per creare aggregazione»

Natura e in particolare i lupi chehanno un grande fascino in quali-tà di animali nobili - diceSalvatore Cerciello, associazioneOlimpica Pompei - con il passaredel tempo ho scoperto e mi sonoparticolarmente interessato allarazza del lupo cecoslovacco conparticolare attenzione alla preser-vazione della specie, che è unobiettivo che tutti dovremmo per-seguire per aiutare le razze nobilicome questa. Il tiro con l’arcocontribuisce a far viaggiare chi lopratica nella Natura dove il lupocecoslovacco si trova a suo agio ecrea una simbiosi con l’arciereche pratica l’attività in compa-gnia del suo fedele amico a quat-tro zampe”.

Entusiasmo per l’evento organizzato dagli Arcieri di Avalon:tra sport e natura, cultura, filosofia e rivisitazione storicauna splendida giornata dedicata al mondo del tiro con l’arco

servizio video sul canale webtv www.Youtube.com/redazioneatleta

pone formazione che per noi haun significato particolare, oltreall’utilizzo dell’arco come stru-mento noi poniamo particolareattenzione sull’arciere che utiliz-zando arco e frecce deve assume-re una condizione psicofisicaideale per rendere al meglio. Iltiro con l’arco dinamico outdoor,disciplina che è stata riconosciutain ambito Asc (attività sportiveconfederate) fa riferimento pro-prio alla dinamicità dell’arciereche deve essere in grado di tiraremuovendosi e la dinamicità stanel rapporto tra arciere e bersa-glio con entrambi che possonocambiare la propria posizione.Raggiungere il bersaglio è ancheuna metafora di vita con gli obiet-tivi da perseguire. Il tiro con l’ar-co è molto di più di una sempliceattività sportiva e a noi interessasottolineare l’importanza di quelpercorso che affronta l’arciere e loporta a contatto con la Natura, equesto significa riproporre attra-verso la disciplina aree come que-sta, dove secondo lo storicoPlutarco avvenne la battagliafinale fra i centurioni della Romaimperiale ed i rivoltosi guidati da

Spartaco. L’invito è rivolto a tutti gli interes-sati a praticare il tiro con l’arcoche possono contattarci al nostroindirizzo internet www.arcieri-diavalon.it”. Un comune della provincia diSalerno che si dedica alla crescitadegli altri sport. “Con capitaliprivati siamo riusciti a realizzareuna struttura in legno che prende-rà il nome di Cilento in Volo chefavorirà lo sviluppo turistico oltread avvicinare gli appassionati delsettore - dice Rosario Carione,sindaco del Comune di Trenti-nara - nei prossimi mesi estiviospiteremo il campionato italianodi scacchi e siamo lieti cheTrentinara sia teatro di eventi diquesta portata che aiutano lo svi-luppo dello sport. In particolar modo gli eventicome Sulle orme di Spartaco,organizzati dall’associazione A-rcieri di Avalon, favoriscono lacrescita della disciplina facendolaconoscere a tante persone cheoggi sono venute sul monteVesole per assistere all’esibizionedegli arcieri ai quali va il nostroriconoscimento”.

Una freccia di passione, sulle orme diSpartaco

È stata una bellissima giornata disport, di storia e di cultura. Lamanifestazione organizzata dal-l'associazione Arcieri di Avalon èstato un indubbio successo. E perquesto motivo è stato un grandeonore per noi de l'Atleta esseremedia partner dell'evento. Sulposto il nostro caporedattoreAngelo De Nicola ha realizzatoun servizio speciale, con intervistee approfondimenti, sull'interamanifestazione. Interviste e servi-zio che potranno essere visti sullanostra webtv "Atleta Tv".

L'Atleta media partner

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Atletanumero 4 aprile 2015l4 di Salerno

e Provincia

Marciarecord•• VINCENZOMONETTI

Pensare da professionisti. È questoil leitmotiv del Cava Basket, giova-ne compagine metelliana che staben figurando nel campionato diPrima Divisione sotto la guida tec-nica di Marcello Bisogno e quellasocietaria di Niccolò Farina. “Lasquadra nasce nel 2011 dalla pas-sione di un gruppo di amici decisinel riportare il basket a Cava de’Tirreni - ammette il presidente Fa-rina - perché per molti anni è statoaccantonato”. In carica da Luglio2014, il numero uno delle ‘eagles’ha portato una ventata d’aria fre-sca all’interno della società, dandoun ottimo contributo in ambitoorganizzativo, di marketing e diprogrammazione: “Cerchiamo disfruttare al meglio i social networkper farci conoscere il più rapida-mente possibile, in questo modoriusciamo ad avere sempre il pie-none al palazzetto”. Tante sono leiniziative collaterali promosse dalpresidente Farina, a partire dal-l’ambizioso progetto del CavaBasket Laboratory che unisce unostaff di giovani professionistiunder 35 che hanno messo a dis-posizione del team le proprie com-petenze: “Abbiamo un’equipenutrita e qualificata, che si compo-

Il saggio maestro del tempio diBaronissi si aspettava una presta-zione maiuscola dai suoi allieviche non hanno deluso le attese sultappeto delle grandi sfide. Gliallievi di Bruno Giordano, fonda-

Tempio Shaolin,pioggia di medaglie

L’under 15 dell’Indomita Salerno vinceper il secondo anno il titolo provincialeUn’autentica marcia trionfale. Uncammino straordinario. La for-mazione under 15 maschile del-l’Indomita Salerno, per il secondoanno consecutivo, ha conquistatoil titolo provinciale. Una straordi-naria prova di forza quella deiragazzi di coach Roberto Corvoche hanno chiuso il campionatoimbattuti a punteggio pieno.Come nella scorsa stagione,quando furono dodici i successi indodici partite disputate, anche inquesta stagione i babies cari allapresidente Maria Ruggiero hannorealizzato l’en plein, conquistan-do quattordici successi in quat-tordici partite. 42 punti, 42 setvinti e solo tre persi, 1112 puntifatti, 746 quelli subiti con unquoziente punti di 1,491. Sonoquesti i numeri da record dellaformazione di coach Corvo che

ha iniziato la stagione vincendo3-0 in casa della PallavoloSalerno. Poi una dietro l’altra leavversarie sono cadute sotto icolpi dell’Indomita, sia all’andatache al ritorno. Una lunga sequen-za di 3-0 contro il Cs Pastena, ilVolley Lab, il Gs Doria, laProject Pontecagnano, la Pal-lavolo Battipaglia, il Volley Smscon queste ultime tre uniche ingrado di vincere almeno un setcontro la corazzata biancoblu:“Siamo davvero soddisfatti” - hadichiarato la presidente MariaRuggiero - “di questo risultatoperché testimonia la bontà dellavoro portato avanti negli ultimianni dalla nostra società. Il setto-re giovanile è una risorsa fonda-mentale e questo successo ci rega-

Ottimi risultati alle qualificazioni al campionato italiano per gli allievi del Maestro Giordano:«Siamo davvero fieri, che soddisfazione per me ma anche per i miei ragazzi e le loro famiglie»

la grande fiducia per il futuro”.Ora la squadra è attesa dalle fina-li regionali. Un appuntamento importante acui l’Indomita arriva carica e congrande voglia di essere protagoni-sta: “Questo è un gruppo in con-tinua crescita” - ha dichiarato ilcoach Roberto Corvo - “un grup-po che è partito dall’under 13 eche negli ultimi anni ha conqui-stato cinque titoli provinciali.Alcuni ragazzi fanno parte siadella selezione regionale sia diquella provinciale. Dal punto divista tecnico è un roster validissi-mo che potrà regalarci in futurograndi soddisfazioni”. Questo ilroster dell’Indomita, campioneprovinciale under 15: Branca-leone Riccardo, Zucchi Dome-nico, Pagano Giovanni, Fortu-nato Alessandro, Squizzato Davi-

de, Fiorillo Domenico, PapalinoRiccardo, Somma Vittorio, DeDivitiis Teodoro, Bar-batoPasquale, Palma Aldo, FrancoGianpiero, Prisco Salvatore. È mancata solo per un pelo inve-ce la qualificazione alle finaliregionali all’under 14 maschile.Ottimo comunque il campionatodisputato dai piccoli atleti sempreaffidati alle sapienti cure di coachRoberto Corvo. Insomma, se la prima squadra inquesta stagione non ha regalatotantissime soddisfazioni, la socie-tà della presidente Maria Rug-giero può consolarsi davvero conil successo dei suoi piccoli cam-pioncini. E per una società, que-ste sono sicuramente le vittoriepiù belle.

ne di un medico, un nutrizionista edi psicologi; cerchiamo di essere ilpiù professionali possibile per svi-luppare al meglio il potenziale deinostri giocatori”. Non può man-care la nota stonata riguardante leinfrastrutture, vero tallone d’A-chille per gli ‘altri sport’ campani:“Stiamo portando avanti un dis-corso innovativo, rifacendoci almodello americano con spettacolimusicali e di danza durante lepause di gioco, dando così visibili-tà alle altre società sportive del ter-ritorio ma le strutture a disposizio-

ne non sono il massimo; vorrem-mo accogliere i nostri tifosi in unpalazzetto degno di nota, non inuna palestra malmessa” commen-ta amaro Farina. Ad ogni modo ilCava Basket in campionato viag-gia a gonfie vele, occupando laprima posizione a sole due giorna-te dal termine, come ci spiegamister Bisogno: “L’obiettivo è ilsalto di categoria, abbiamo a dis-posizione un roster competitivoma soprattutto abbiamo messo lebasi per creare un gruppo affiata-to dentro e fuori dal campo, con laconsapevolezza che i successi siraggiungono con il duro lavoroquotidiano e con la continuitàprogrammatica dello stesso. Ilmerito di tutto questo? Il CavaBasket è un’associazione che contaun buon numero di associati, tra iquali ci sono anche i giocatori. Seabbiamo raggiunto qualche risul-tato lo dobbiamo ad ognuno diessi; tutti gli associati hanno con-tribuito all’ottenimento dei tra-guardi tagliati sino ad ora”. Ed ilfuturo? “Per adesso pensiamo allascalata verso il campionato diPromozione, poi a fine campiona-to lavoreremo per costruire unroster e un’organizzazione chepermetta al Cava Basket di essereuna delle protagoniste delleminors della pallacanestro campa-na”. L’aquila ha spiccato il volo e,almeno per il momento, non havoglia di arrestarsi.

Programmazione, organizzazione, marketing ed eventi:la strategia vincente del Cava Basket del presidente Farina

«Dall’idea di un gruppo di amici è partita la nostra avventura»

Un progetto stileNba14 vittorie e soltanto tre set persi

Grazie ai social e al coinvolgimentodi altre realtàriempiamo semprela palestra

tore del Tempio Shaolin, si metto-no in luce nel corso delle qualifica-zioni al campionato italiano dispu-tate a Lignano Sabbiadoro:Michele Giordano primo postomano nuda, arma lunga e arma

corta kung fu-wushu, DomenicoGiordano primo posto armalunga, corta e mano nuda. Nellacategoria cadetti Alfonso Barbarisitre primi posti, Lorenzo Gallo unprimo e un secondo posto, RenatoPinto secondo posto, mentre per lacategoria juniores GiuseppeAcconcia, primo e due secondiposti, Claudio Cozzolino secondoe terzo posto, Giuseppe Alibertidue primi posti e secondo posto,Radames Riccardi terzo po-sto."Una grande soddisfazione perme che sono il maestro, ma ancheper i ragazzi e per le loro famiglieche li sostengono e li aiutano sem-pre in questo bellissimo viaggionelle arti marziali - commenta ilmaestro Bruno Giordano - siamofieri di aver ottenuto un così alto

livello in gara e un ringraziamentova ai ragazzi per l'impegno profu-so nel corso della preparazione"."Le gare sono andate benissimo aLignano e siamo più che soddisfat-ti- aggiunge Michele Giordano -era un centro polifunzionale bellis-simo e questi risultati ottenutonelle qualificazioni per i campio-nati italiani assoluti ci spingerannoa dare ancora di più a Napoli 17maggio". Michele Giordano, allie-vo del maestro Bruno Giordanofondatore del tempio Shaolin diBaronissi il dal 24 al 26 aprile èstato impegnato in Grecia nelcorso del 2° Balkan WuShuChampionship conquistando 3ori. "Era il mio esordio in Greciae rappresenta una tappa moltoimportante nel mio percorso

agonistico di quest'anno nel set-tore del Wu Shu - ha commenta-to l'atleta - Il tutto senza dimen-ticare il più importante degliappuntamenti che abbiamo incalendario, il campionato mon-diale che avrà luogo inIndonesia a novembre 2015.È doveroso un ringraziamento allafederazione, che è sempre vicina atutti gli atleti e ci permette di cre-scere in questo meraviglioso setto-re delle arti marziali. Porto semprenel cuore gli insegnamenti di miopadre, il maestro Bruno Giordano,che ha il merito di aver fondato untempio delle arti marziali diventa-to punto di riferimento non solonella provincia di Salerno, ma alivello nazionale e internazionale".

(adn)

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Atletanumero 4 aprile 2015 5l di Salerno

e Provincia

«Tra le vittorie più emozionanti c’è sicuramente quella ottenuta nel 2014 alla prima edizione della Salerno Corre»

Antonio Meluzio della Podistica Sele grande protagonista alla mezza maratona di Berlino:«Quando le gambe a un certo punto ti mollano, è la lucidità mentale a fare la differenza»

Gianvito Cerrone della Delta Atletica Eboli-tana Valle Del Sele, 15 anni, è ancora giovanis-simo, ma è sicuramente un atleta da non sotto-valutare. Ad aprile scorso è arrivato primo alcampionato provinciale di corsa campestre aBattipaglia, categoria cadetti. «Ha cominciatonel 2013 - ha ricordato il presidente della socie-tà, Antonio Gasparro - e la sua bravura è statasubito evidente. Ora è al suo secondo anno esta maturando ancora parecchio. È allenatoda Gianfranco Taddeo e da mio figlio CristianGasparro». I risultati sono sotto gli occhi ditutti. «Nel lungo ha saltato 5 m e 15, nei 300mla sua migliore prestazione è stata 43,6, neimille 3:03.3. Sono molto soddisfatto. Il ragaz-zo si allena con impegno. È motivato, serio edotato.» ha spiegato ancora. «La vittoria nel-l’atletica dipende un po’ dalla natura, mamolto importante è anche il lavoro sportivo:l’applicazione e la costanza negli allenamenti.Conta molto anche la voglia di vincere, di vive-re e di stare con gli altri» ha continuato. Il

• BARBARA TROTTA

Antonio Meluzio della Asd Podi-stica Sele ha un talento per l’atleti-ca che non passa di certo inosserva-to. Lo ha dimostrato alla mezza-maratona di Berlino, dove tra imoltissimi partecipanti è giunto altraguardo come sessantaseiesimoin assoluto, trentesimo tra gliunder 30 e secondo tra gli italiani.Il ventunenne atleta battipaglieseha cominciato a correre in manieraagonistica dall’estate del 2010.«Prima lo facevo in modo saltua-rio, ma mi piaceva. Ho notato che

In pista c’è un nuovo campioncino

Da oltre 30 anni la Tusciania del presidente Alberoè un punto di riferimento per la ginnastica artistica

Il direttore Porcelli: «Una disciplina che forma fisico e carattere»

Da oltre trent’anni a Battipa-glia si diffonde una sana pas-sione per lo sport grazie all’as-sociazione sportiva Tusciania,del presidente Marilena Alberoe diretta dal professor EnzoPorcelli. “È da oltre trent’anni

che lavoriamo sul territorioaiutando tanti giovani a cresce-re in un settore sportivo comela ginnastica, la cui preparazio-ne consente di formare sia ilfisico che il carattere - diceEnzo Porcelli, direttore dell’as-

sociazione sportiva Tuscianiadi Battipaglia - è un’attivitàadatta a tutti i ragazzi e allaragazze che dopo il periodo dipreparazione potranno esordi-re in gara come è avvenuto pertanti atleti che abbiamo avutoil piacere di accogliere nellanostra struttura che si confer-ma ancora oggi un punto diriferimento nel settore per l’ele-vata preparazione degli istrut-tori e il rendimento dei nostriallievi che si sono più voltedistinti nelle competizioni dilivello provinciale, regionale enazionale. Da ottobre abbiamopreso in gestione la strutturadel Pala Schiavo e intendiamomettere la struttura a disposi-zione delle varie associazioniprovinciali creando nuovi e-venti legati al mondo dellosport. - prosegue Porcelli -Abbiamo valenti giovani ginna-sti tra cui Giovanni Greco,Pompeo Migliorucci, GerardoLongobardi, Piero Marigliano,Rosario Di Matteo, Jasmine

padre del ragazzo è sempre presente al suofianco. «È un medico ed è molto orgoglioso dilui. Lo accompagna sempre agli allenamenti».Davanti a sé il giovanissimo campione hamolti appuntamenti rilevanti. «Uno – ha pun-tualizzato Gasparro - che per noi è moltoimportante è il “Meeting di primavera” che sisvolgerà allo stadio Dirceu di Eboli il 24 mag-gio. È dedicato alle categorie giovanili, dai pic-colissimi fino ai cadetti. Ci saranno prove mul-tiple e individuali. Il 4 giugno, poi, porteremotutta la squadra ad assistere al Golden Gala diMennea allo stadio Olimpico di Roma. È il piùimportante meeting di atletica leggera inItalia». Questo è un anno importante ancheper la Delta Atletica Ebolitana Valle Del Sele,nata alcuni mesi fa, dalla fusione della AsdAtletica Ebolitana e dall’Atletica Delta Eboli.«La fusione è stata uno sforzo enorme e ci haportato a grossi sacrifici. Ora nella nostrasquadra, che è molto giovanile, abbiamo 30ragazzi per il settore agonistico e una cinquan-

Margarella, Rossella e MartinaLardo, Chiara Lettieri, SaraShahollari e Ludovica Boscoche si sono distinti nelle ultimecompetizioni e seguiti da tecni-ci qualificati come StefaniaCocozza e Luigi Attianese. Daiquattro anni di età si iniziacome in un gioco, divertendosi,e con il tempo può diventareuna grande passione e un impe-gno agonistico. Abbiamo orga-nizzato il Galà della Ginnasti-ca, con la partecipazione didiverse palestre e realtà sporti-ve per una giornata all’insegnadella festa e dello sport, ungrande evento al quale neseguiranno tanti altri. Chiunque può praticare questosettore che diventa formativoper poi praticare qualunque

altra attività sportiva. Dopotanti anni nel settore possiamovantare un gran numero di suc-cessi in gara, ma il più impor-tante è la crescita umana esportiva dei nostri allievi che sidedicano con grande impegnoper eccellere in questa discipli-na sportiva. L’invito è continuoe rivolto a tutti i ragazzi e leragazze che desiderano provarela ginnastica artistica. Gli inte-ressati possono contattarciscrivendoci all’indirizzo [email protected] - concludeil professore Enzo Porcelli -oppure mettersi in contatto connoi tramite social networksulla nostra pagina ufficialefacebook.”

(red.atl.)

provocava in me molta emozione ecosì mi sono iscritto nella squadrache si allenava allo stadio Pastena.Ho cominciato ad essere seguito dapersone competenti e ho visto iprimi risultati» ha ricordato. I suoisuccessi sono apparsi subito evi-denti.«Sono campione regionale -ha spiegato ancora Meluzio - sui5000 m in pista e sui 3000 mindoor. Nel 2013 ho vinto cinquegare. Con la mia società ho parte-cipato anche ai campionati nazio-nali di corsa campestre, classifican-domi settantesimo. Nel marzo del2014 sono stato il primo in assolu-

tina di bambini nel centro giovanile» ha spie-gato. Fra questi ci sono anche altri talenti. «C’èad esempio - ha concluso - Simona Coppola,classe 2000, campionessa regionale di salto inlungo con 4m e 86, Zacharie Palo che è unottimo velocista ed Emanuele Picarone bravis-simo nei 400 ostacoli». (b.t.)

Gianvito Cerrone è tra i giovani più promettenti dell’ Atletica EbolitanaGasparro: «Ha iniziato nel 2013 e la sua bravura è stata subito evidente»

to nella Salerno Corre, gara sustrada che era alla prima edizione eche ha contato circa 700 parteci-panti. Questa vittoria è un ricordospeciale. Erano venuti a vedermitutte le persone a me care, come imiei genitori. È stato bellissimovedere la gioia nei loro occhi all’ar-rivo». Meluzio, comunque, non èsolo un campione, ma è iscrittopure alla facoltà di Giurisprudenzadell’Università di Salerno. «Con-ciliare lo sport e lo studio - ha con-tinuato - non è facile. Non nascon-do che fatico a farlo ed è mental-mente stressante. A volte trascuroo l’uno o l’altro. È difficile farliequivalere. La corsa, comunque, èper me una passione. I risultatisono secondari». Per arrivare aquesti livelli ci vuole, in ogni caso,moltissimo impegno. Meluzio siallena ogni giorno arrivando a per-correre 130 km a settimana. L’a-tletica gli ha permesso di visitarenon solo molti posti nuovi, ma diguardare anche i noti con occhidiversi. « Sono stato a Roma e aMacerata, ma anche nella zonacilentana, in mete che molti trascu-rano. Visitare correndo tutti i varipaesi, ti invoglia ancora di più afare questo sport» ha aggiunto.«L’importante per vincere, poi, ècrederci sempre, anche quandonon stai bene fisicamente. Si arrivaad un certo punto della gara in cuile gambe mollano e resta solo latesta. La lucidità mentale a quelpunto fa la differenza. Sono soddi-sfatto dei miei risultati per l’amoreche porto a questo sport, anche sela corsa non è la mia ragione divita. Certamente i valori sono piùimportanti, ma mi fa star bene ed èuna valvola di sfogo. Per ora vivol’atletica giorno per giorno. Più inlà farò delle scelte come deciderese dedicarmi allo sport o entrarein qualche arma, come la guardiadi finanza» ha concluso.

Tradizione di successo

«Il segreto per vincere?Non smettere di crederci»

La vittoria più bella per noi è la crescitaumana e sportivadei nostri allievi

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numero 4 aprile 2015Atletal6

Con un berretto in testa di passione e un panta-loncino d'amore per la danza un gruppo diragazzi a Capezzano s'impegnano in un ballo incontinua evoluzione. Tra breakdance o combina-zione di elementi di varie danze di genere diffe-rente l'hip-hop rapisce con il fascino dei passiincrociati e movimenti acrobatici donando unsenso di libertà al giovane ballerino. ACapezzano è l'associazione "Danza in Prima",fondata dalla maestra Silvia Lambiase, che dif-fonde il settore tra le nuove generazioni. "L'hip-hop è adatto a tutti sia ai bambini che agli adul-ti ed è un importante momento aggregativo, l'i-dea mi è nata fondendo un po' tutti gli stili perintrodurli nella mia scuola di danza e quando iragazzi hanno acquisito una certa esperienzaabbiamo inserito anche la breakdance - diceSilvia Lambiase, fondatrice e maestra dell'asso-ciazione Danza in Prima di Capezzano - il bellodi questo settore è la possibilità di effettuare passiacrobatici che ovviamente richiedono dei periodidi preparazione. Quella che può sembrare unadanza di strada è comunque una disciplina pienadi regole. L'invito è rivolto a tutti quelli chevogliono provare questo settore della danza belloe al tempo stesso impegnativo, ma anche affasci-nante e adatto ai ragazzi. Tutti gli interessati pos-sono contattarci al nostro sitowww.danzainprima.it". Una giovane istruttrice èl'ideale per un gruppo di giovani appassionatidella hip-hop. "Dal 2013 ho iniziato il lavorocon Danza in Prima con un piccolo gruppo diallievi della hip hop e il mio lavoro si basa su

Dario Corrente ha vinto la gara regionale

Albatros in volo• TITTI GIORDANO

La pesca sportiva è uno sport chepuò essere praticato sia in corsid'acqua dolce che in mare.L'etica della pesca sportiva ponecolui che la pratica, detto “pesca-sportivo”, in condizioni di paritàcon la sua preda. Chi pratica lapesca sportiva nella sua autentici-tà, differente, quindi, dalla suaparente commerciale, non si ponecome unico obiettivo di catturarepesce per nutrirsene, ma cerca lasfida nella cattura stessa. Ne è laprova il recente diffondersi delno-kill cioè (pesca) senza uccisio-ne e del Catch & Release ovverocattura e liberamento. Il veropescatore sportivo è rispettosodelle leggi che regolano la suadisciplina (misure minime, divietidi pesca, pesci in pericolo di estin-zione, etcc) e della natura stessa.Diffusasi recentemente, è oggiapplicata sempre da un numerocrescente di pescasportivi e consi-ste nel rilasciare il pescato imme-diatamente dopo la cattura pro-curandogli meno danni possibile.Al pescatore resta una foto e l'e-mozione vissuta, al pesce la liber-tà di tornarsene in acqua. LaSocietà “Albatros Pesca Club”, diPagani, con i suoi 29 soci ( tra cuianche una donna) ed i suoi 25anni di attività sportiva, pratica la“surf casting” o pesca da spiag-gia. Questo tipo di pesca nascenell' Oceano Atlantico e consistenello sfruttare l'andamento dellemaree che producono, nel loroalternarsi, significative turbolenzesottomarine nei pressi della costa,sommovendo il fondale sabbiosocon moto circolare e creando,così, una zona particolarmentericca di cibo, base nell'alimenta-zione per i pesci. Nella versionemediterranea, osservando il mareaperto in presenza di moto ondo-so di intensità apprezzabile, sinoterà come le onde inizino a"gonfiarsi" tutte nello stessopunto, luogo di deposito organicotipico del surf casting. Questo è ilmotivo per cui l’esca deve esserelanciata in prossimità dell'ultimalinea dei frangenti verso il largo,generalmente attorno ai 100 opiù metri dalla battigia. Tante legare a cui hanno partecipato,negli anni, gli iscritti all’Associa-zione Albatros, affiliata allaFipsas, della cui sezione provin-ciale per il mare è responsabile ilPresidente Striano. Lo stessoStriano si è detto felice e soddi-sfatto dei risultati che finora sta

conseguendo con l’Albatros PescaClub: “Ci siamo preparati beneper questo evento sportivo, conl’obiettivo di proseguire fino aicampionati italiani senza perderedi vista la nostra missione princi-pale, ossia quella di promuoveresempre di più questa meravigliosadisciplina. Tutti quelli che sonointeressati a cimentarsi nel settoredella pesca sportiva possono con-tattarci alla pagina Facebookdella società per iscriversi ainostri corsi che saranno tenuti datecnici esperti”. Infine, il presi-dente volge il suo sguardo ai gio-vani: “Abbiamo dei talenti diprimo ordine come MicheleCapone, giovanissimo campionemondiale, e l' obiettivo è quello disfornarne tanti altri ancora”.

Hip Hop, stile e fascino che rapisconoL’Associazione Danza in Prima promuove tra i giovani questo ballo: «Tutti amici durante e dopo l’allenamento»

La società del presidente Raffaele Strianosi conferma ai vertici nella pesca sportiva

Il Costiera Amalfitana Badminton da 26 anni vince sul campo e ora ha un sogno nel cassetto:«Vorremmo avere una struttura adeguata per allenarci e per ospitare anche tornei importanti»

Gli atleti del club salernitano si sono distinti alle ultime gare nazionali disputate a Pontecagnano

• ANNACATERINA SCARPETTA

Ventisei anni fa tra l’acqua cri-stallina e panorami mozzafiato,nasce il circolo Costiera Amal-fitana Badminton determinato adiffondere nel proprio territoriol’antica disciplina inglese, anco-ra troppo poco conosciuta inquegli anni.Un’organizzazione che ha presoforma grazie esclusivamente allapassione e al forte credo dei suoifondatori che da subito hanno

cercato di promuovere e coin-volgere giovani e meno giovani.Presidente storico nonché re-sponsabile dell'attività fino aquattro anni fa è stato PaoloPalermo, papà, inoltre, di Giu-seppe e Antonio, due atleti che,ad oggi, hanno meglio rappre-sentato il club arrivando anchenell'orbita della nazionale.Successivamente l’onere e l’ono-re di rappresentare il Cab è statoaffidato a Mauro Santelia.

un'attività che nasce come un gioco e un diverti-mento e successivamente diventa un impegno inpalestra - commenta Silvana Barba, istruttricedell'associazione Danza in Prima - poi gradual-mente comincia l'approccio con il passo attraver-so la musica. "Il bello di questa danza è che creaun gruppo eterogeneo, tra ragazzi e ragazze, chediventano amici prima e dopo l'allenamento -aggiunge Vittorio Feola, allievo dell'associazioneDanza in Prima - consiglio a tutti i miei coetaneiquesto sport, poiché aiuta a sviluppare le capaci-

Silvia Lambiase: «Ai più potrebbe sembrare soltanto una danza di stradama invece alla base necessita di grande preparazione e ha tante regole»

“Mauro oltre a ricoprire il suoruolo in maniera esemplare, pernoi rappresenta la nostra storia.Non bisogna, infatti, dimentica-re che è l’unico atleta in attivitàrimasto della generazione difenomeni che è cresciuta insiemeai fratelli Palermo” spiegano imembri del club.Il passato e le radici sono impor-tanti per attribuire un volto edun’identità ad un’associazionema altrettanto fondamentale èfar in modo di lavorare assicu-randosi un futuro radioso.Gli atleti oggi parte del circolosono giocatori esperti che dopoaver appreso, da piccoli, il rego-lamento della disciplina si sonopoi riavvicinati in un secondomomento per approfondire leloro conoscenze e cimentarsicon animo e corpo in questosport. “In questi ultimi anni - conti-nuano - ci sono stati diversimomenti importanti per il club,tra tutti, la partecipazione nel-l'anno 2014/2015 al campiona-to a squadra di serie B, la parte-cipazione ai Campionati As-soluti Nazionali nelle ultime duestazioni 2014 e 2015 e i nume-rosi piazzamenti personali nelleclassifiche nazionali” .E a questo proposito propriodurante il mese scorso si è tenutoun torneo nazionale a Ponteca-gnano con buoni risultati per gliatleti salernitani di cui il Cab hafornito un dettagliato resocontopersonale sulla propria paginaweb, continuamente aggiornatacon curiosità e novità.Prossimi obiettivi?“Stiamo lavorando soprattuttoper migliorare i buoni risultatidegli ultimi anni, affinchè ilnostro circolo possa essere anco-ra più competitivo a livello

regionale e nazionale ma abbia-mo anche un importante sognonel cassetto: avere in costiera

tà motorie e a creare nuove amicizie". Le grandipassioni nascono da piccoli. "La mia passioneper l'Hip hop è nata fin dal primo giorno chesono venuta in palestra quando abbiamo inizia-to a eseguire i primi passi - dice Nadia Giordano,allieva dell'associazione Danza in Prima - midiverto molto con i miei amici e le insegnanti ciseguono attentamente e desidero continuare que-st'attività".

(red.atl.)

Le radicinel passato, la testaal futuro

Il nostroobiettivo è renderequesto circoloancorapiù competitivo

una struttura adeguata doveallenarci e dove poter ospitareTornei importanti”.

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numero 4 aprile 2015 7l Atleta

«Nell’immaginario collettivo noi motociclisti veniamo visti come dei poco di buono, ma in realtà abbiamo un cuore grande»

Grande successo per l’edizione 2015 della manifestazione “Cavalli, motori, truck, tuning”organizzato dall’associazione Free Bikers “Quelli di Sempre” del presidente Enzo Caso

Con sopraffina tecnica di gioco è riuscito asuperare in destrezza e abilità tutti gli sfidanti suquel biliardino dove la piccola pallina di passio-ne sfreccia e termina nella rete del campionatodel mondo. A Torino si sono disputati i campio-nati mondiali di Calcio Balilla e a vincere incoppia con Adriano Monastra è Luigi Rosicadel Salerno Calcio Balilla del presidenteFrancesco Sirica affiliato all'Asi. "L'obiettivo èmigliorare anno dopo anno continuando a farbene sia in campionato che ai tornei che orga-nizza il Salerno Calcio Balilla", ha commentatoil giovane campione Luigi Rosica di SanGiuseppe Vesuviano. Il settore cresce poi sulterritorio. Con partecipanti provenienti da tuttele province e dal capoluogo campano la primatappa del campionato provinciale di calciobalilla, promosso dall'associazione SalernoCalcio Balilla del presidente Francesco Sirica,affiliato all'Asi, si è conclusa non solo con lasoddisfazione per i migliori giocatori, ma regi-strando un numero di oltre 300 partecipanti.Primo posto per le coppie Ivan Di Stasi-Gerardo Di Benedetto (Sa), 2° LucianoSquitieri(Na)-Domenico Lupoli (CE), 3° GagliardiGiovanni (Sa)- Lucio Russo (Sa), 4° CarmineDi Lauro (Av)-Ivan Caliano(Av)."In questocampionato provinciale organizzato a Cavagrazie alla collaborazione del direttore del cen-tro commerciale cavese, Antonio Mancusi, -dice Francesco Sirica, presidente del Salerno

Una tre giorni dedicata allo sport edal divertimento. È stato questo l’e-vento che ha organizzato per tuttigli appassionati del mondo deimotori (e non solo) l’associazioneFree Bikers “Quelli di Sem-pre”,andato in scena dal 24 al 26 aprilepresso il Parco Mercatello diSalerno. Tante le attività proposte ele iniziative messe in atto per soddi-sfare i più molteplici gusti masoprattutto per cercare di avvicina-re le famiglie ed i più giovani versole due e le quattro ruote. La kermes-se, fortemente voluta dal presidentedei Free Bikers, Vincenzo Caso, èstata l’occasione per dare vita al 4°

A Salerno c’è la Rank Skate presieduta da Luigi De Rosa:«Puntiamo a diffondere anche al sud questa cultura»

«Da Roma in su la situazione cambia, qui è tutto piatto»

• ANTONIO SICA

Basta una tavola munita di quattroruote per dare vita ad una passione

o meglio ad un vero e proprio stile divita. Ovviamente, come avrete giàcapito, stiamo parlando dello skate-board, nato in California tra la fine

degli anni quaranta e l̀ inizio deglianni cinquanta. La spettacolaredisciplina si è ormai già da temposdoganata dal continente americanoper arrivare nella nostra penisola,dove un grande numero di giovani sicimenta nelle varie specialità comestreet-skating, il vertical-skating, sla-lom boardercross, il downhill, illongjump e il freestyle.Naturalmente il fenomeno delloSkate è arrivato anche nella nostracittà e lo ha fatto attraverso un nomeben preciso, Luigi De Rosa: “La miapassione è nata negli anni ottanta - ciracconta lo sportivo salernitano -durante una lunga esperienza perso-nale all'estero, nel lontano Brasile,dove questa pratica è tra le più diffu-se. Quando sono ritornato stabil-mente a Salerno ho deciso di conti-nuare a coltivare questa passionecon grande gioia ed entusiasmo, perpoi diffonderla e condividerla contanti ragazzi e amici che come me

Calcio Balilla - la seconda tappa sarà organiz-zata a San Mango Piemonte e proseguiremocon questi eventi su tutto il territorio della regio-ne con il preciso scopo di far crescere il settore.Anche a Caserta abbiamo in progetto la crea-zione di un club che dia la possibilità a tutti gliappassionati di giocare e potersi ritagliare unospazio importante nel settore. Il calcio balilla èun'attività ludico-sportiva che unisce e aiuta igiovani e non solo. E' adatto a giocatori di ognietà e consente di mettersi in gioco con uno sportsano e alla portata di tutti". A San MangoPiemonte cresce e si diffonde la passione per ilSettore. Il 26 aprile il divertimento sul biliardi-no continua con la seconda tappa del campio-

adorano andare sullo skateboard,fino a creare, nel 2008, una vera epropria associazione: la "RankSkate Salerno". Non dimentichia-mo, però, che questa tavola oltre adessere famosa per eseguire le acroba-zie è anche un importante mezzo ditrasporto e come qualunque altromezzo ha bisogno di ampi spazi eapposite strutture che nella nostracittà sembrano non esserci: “Qui aSalerno la cultura dello skate è moltopiatta, basta spingersi da Roma in super trovare, per quanto riguardaquesto settore, realtà solide e benorganizzate. Innanzitutto bisogne-rebbe cambiare la mentalità deinostri concittadini e poi bisognereb-be investire sulla bonifica e il recupe-ro di aree degradate che potrebberorinascere sotto il nome di "skate-

park". Ma nonostante tutte questedifficoltà, Luigi De Rosa non siarrende e cerca di portare avanti ilsuo progetto: “Diffondere lo skate-board a Salerno e creare delle appo-site strutture. E' un sogno che coin-volge me e tutta la squadra che micirconda. Ripongo tanta speranzanei giovani e mi auguro che non siaper loro semplicemente una modama una vera e propria passione,altrimenti questo sport, almeno nellanostra città, è destinato lentamente ascomparire”. Quindi chiunqueabbia voglia di scoprire uno sportalternativo, capace di abbatterequalsiasi barriera e di donare unsenso di libertà, può sicuramenteprovare ad apprendere questa disci-plina accostandosi al magnificomondo dello skateboard.

appuntamento con il Free MotorMeeting del-l’Amicizia, che ha vistola partecipazione di tantissimeassociazioni provenienti da varieregioni del Centro-Sud Italia:“Giriamo il Paese da anni - ha com-mentato Caso - organizzando even-ti del ge-nere. Per quest’occasioneabbiamo scelto il parco più grandedella città per attrarre il maggiornumero di persone possibili, con loscopo di promuovere questosport”. L’obiettivo, infatti, era quel-lo di sensibilizzare l’opinione pub-blica sul tema dei motori: “Spesso,nell’immaginario comune noimotociclisti veniamo visti come dei

Bisognacambiarementalità e investire nel recupero di aree degradate

poco di buono ma non è così. È datanto tempo che noi dei Free Bikerssiamo protagonisti di molte iniziati-ve sociali, come la Motobefana,appuntamento an-nuale dedicato aibambini in occasione della festivitàdell’Epifania” ha aggiunto il presi-dente dell’associazione salernitana.Tanti gli stand che erano presenti alParco per intrattenere i visitatori,da spazi dedicati all’eco-gastrono-mia a ludoteche per i più piccoli, iltutto autofinanziato dai soci del-l’organizzazione. Per l’edizione del2015 non casuale è stato il gioco diparole che ha dato il titolo all’even-to ‘Cavalli, motori, truck, tuning’,in quanto è stato allestito un campoadibito a maneggio per tutti gliappassionati di equitazione: “Èstato tracciato un vero e propriopercorso, con dimostrazioni diMonta Western, Gimkana, BarrelRacing, Pole Bending e tanti bam-bini sono saliti in groppa ad unvero Quarter Horse per il classicobattesimo della sella” ha spiegatoentusiasta Enzo Caso. Ma tantealtre splendide iniziative hannofatto da cornice all’evento, con leesposizioni di Truck, 40 equipaggiTuning, Fuoristrada e ben 15camion; presenti anche gli Amicidel Mag-giolino, i soci dei Club500, quelli dell’Abarth ed ilMotoClub Praia a Mare per imomenti dedicati alla sicurezzastradale. Ampio spazio è stato riser-vato anche alle motociclette d’epo-ca con le ‘Moto Navigate’ per laseconda edizione del HCC -Historic Coast to Coast: “Nel gior-no della Libera-zione - ha dettoCaso - abbiamo effettuato un girostorico in memoria di SalernoCapitale, passando per la Casermadel Reg-gimento Guide e per ilMuseo dello Sbarco di TorreAngellara fino a raggiungere ilClub Velico Salernitano dove ab-biamo incontrato gli amanti delmare con le loro barche”. Una cosaè certa: con i Free Bikers non ci siannoia mai. Appuntamento allaprossima edizione.

(v.m.)

Èskateboard mania

Una tre giorni tra motori, divertimento e amicizia

nato provinciale a San Mango con Rosica eCangianiello primi classificati. A seguire DiBenedatto e De Rosa, mentre terzo posto per lacoppia Iannone-Ibimbo."Siamo lieti di averospitato questo primo evento a carattere pro-vinciale nel nostro territorio - dice GabrieleCorcione, presidente del San Mango CalcioBalilla- il nostro sogno è raggiungere la crescitadel settore e la serie C con il San Mango.Abbiamo creato anche una squadra junior coni miei figli Manuel ed Elio ai quali ho trasmessola mia passione per il settore. E' importante dif-fondere l'attività tra i giovani - conclude il pre-sidente Corcione - che rappresentano il futurodi tutte le discipline dello sport e in particolaredelle attività ludico-sportive". (adn)

SalernoCalcio Balilla mondiale

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campAnia

Giuseppe Colantuoni vice campione italiano di pesistica paralimpica:«Mi ero iscritto in palestra per dimagrire, poi dopo i primi risultati…»

«E pensare che ho iniziato per gioco»

•FELICE CACCESE

Giuseppe Colantuoni, già vice campio-ne italiano della Pesistica Paralim-pica,conquista il secondo posto anche nellaFinale Nazionale della Coppa Italia diSala Bagnanza (PR). L’ultimo successodell’atleta di Sant’Arcangelo Trimonte(BN), classe 1993, arriva a conferma diun talento innato, scoperto quasi percaso. “Tutto è nato per gioco, dovevodimagrire e mi sono iscritto in palestra.Ho avuto la fortuna di trovarmi nellaRoyal Gym, dove ho avuto l’opportu-nità di praticare la pesistica paralimpi-ca. Ho visto che piano piano i risultatiarrivavano ed è così che ho cominciatoa credere fermamente in questo sport”.Giuseppe ne ha fatta di strada da quel-la prima gara ad un campionato regio-nale del 2013, dove con i suoi 75kg sol-levati conquistava il suo primo secondoposto. La candidatura ad essere unaatleta da podio era partita. “Non pen-savo sarei arrivato subito così in alto.Lo scorso anno è stato fantastico. Hovinto il Cam-pionato Regionale nellamia categoria, allora 85kg, e sono statoArgento ai Campionati Italiani. Eraincredibile e ne ero abbastanza incredu-lo. Ma da quel momento non ho maismesso di pensare che potevo fare anco-ra di più”. È ed così che la sua grandedeterminazione lo spinge alla finale diParma, carico e pronto a dare il massi-mo. “Erano cambiate le categorie e nonsapevo se questa cosa mi avesse dato omeno qualche vantaggio. Alla fine sonoentrato in quella che volevo, la 72kg, esono riuscito a fare il secondo postocon 101kg sollevati. Mi aspettavo unpo’ di più da me stesso sinceramente,ma considerando il risultato finale sonosoddisfatto, anche perché ho battutoalcuni degli atleti della NazionaleItaliana”.Giuseppe non è da solo in questa com-petizione. Con lui a rendere onore allaFIPE Campania ci sono i suoi compa-gni di squadra, Raffaele Marmorale(cat. 65kg) e Riccardo Maria Tescione

(cat. 88kg), entrambi classificati alterzo posto e Gerardo Acito della BuSen Salerno, secondo nella cat. 65.“Abbiamo creato davvero un belgruppo di allenamento alla RoyalGym. Io e Raffaele ci alleniamo sem-pre insieme e ci sono tanti altri ragaz-zi che ci fanno da spotters ad ogniseduta. Questo aiuta a farci divertireanche in quei momenti di duro lavoro.A volte ti capita di dover interveniresui tuoi punti deboli, quindi non sem-

pre fai cose che ti piacciono, ma è pro-prio lì che devi dare il massimo. E noice la mettiamo tutta”.Il grande sogno di Giuseppe è quello divincere un campionato italiano. “Mi piace la competizione e anche vin-cere, ma il primo obiettivo rimanedivertirmi. Il mio modello è ValentinoRossi. È il mio idolo. È ai massimi livel-li ma sorride sempre come se fosse lasua prima corsa. È uno stile di vita cheamo inseguire”.

Alle finali nazionali della Coppa Italia ha conquistato il secondo posto

•LOREDANA ZARRELLA

Tre medaglie, due ori e un argento,conquistate con grande determina-zione. Sono quelle collezionate direcente dall’Asd Taekwondo Ave-lino. Grande la soddisfazione per ilMaestro Alfonso Iuliano che haguidato i tre ragazzi che sono salitisul podio domenica 19 aprile alCampionato Interregionale Junior-Senior presso il Palazzetto dellosport Dennerlein di Barra (Na).L’oro è di Grazia Moccia (cat.Junior) che, nonostante reduce daun brutto infortunio, ha scelto digareggiare ugualmente, andando ascontrarsi in semifinale con un’av-versaria ostica. Con tenacia e gran-de energia, Grazia è riuscita a vince-re per k.o. tecnico, conquistando didiritto il primo gradino del podio.Una soddisfazione doppia, conside-

Tante medaglie, tanti applausiAncora una grande soddisfazione per il Maestro Alfonso Iuliano dell’Asd Taekwondo Avellinoche ha preparato e guidato i tre ragazzi che sono saliti sul podio al Campionato Interregionale

Finisce in trionfo il campionato dellaVolley Santa Maria di Costantinopoli.Nell’ultima partita stagionale disputataieri in una Palestra Rampone allestita afesta per festeggiare la promozione inSerie C, la squadra beneventana ha tra-volto 3-0 (25-9, 25-21, 25-23) ilPastena, secondo e qualificato ai playoff promozione, ribadendo ulterior-mente la sua superiorità con gli ottopunti di vantaggio proprio sulle salerni-tane che testimoniano la bontà di untraguardo assolutamente meritato. Unapartita che si era messa subito sui bina-ri giusti con un primo set giocato allaperfezione dalle ragazze di coach

Mezzapesa che, pur faticando un po’ dipiù nei successivi due parziali, hannocondotto sempre la gara con estremapadronanza dimostrando di tenere allavittoria nonostante il loro campionatofosse virtualmente già chiuso da unasettimana. A fine partita festa e cibo pertutti i presenti e giusto riconoscimentoper una squadra che ha ampiamentedimostrato di meritare il salto di catego-ria e che si affaccerà il prossimo annoalla Serie C con grande umiltà ma conla consapevolezza di potersi ritagliare apoco alla volta un ruolo sempre piùimportante anche in palcoscenici piùcompetitivi.

Volley Santa Maria di Costantinopoli la conquista la serie C

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Un torneo chiuso in maniera trionfale

rando che la giovane atleta si èritrovata a combattere nella catego-ria di peso superiore, la +68, permancanza di atlete della sua fascia. Medaglia d’oro anche per GaetanoZaccaria (cat. Senior – 58) che,dopo tre round intensi fatti di scam-bi e studio, e poi di nuovo attacchi,è riuscito alla fine ad aggiudicarsi lafinale gestendo un avversario moltoabile. Una vittoria quasi insperataper quella quasi parità di giocomantenuta fino all’ultimo. Arrivatoal Golden Point, l’atleta ha datovita a un final point al cardiopalmaalla fine di cui, con intelligenza ecaparbietà, è riuscito ad aggiudicar-si l’incontro e ad agguantare lamedaglia più preziosa. Grandeanche in questo caso la soddisfazio-ne per il Maestro e per tutti i com-pagni di squadra che hanno esulta-

to per la sua stupefacente ma diffi-cile vittoria. La medaglia d’argento è andatainvece a Giuliano Iovini (senior +87), che è arrivato in semifinaledopo aver disputato uno spettaco-lare primo round. Forza, tenacia,tecnica e abilità sono gli elementiche gli hanno permesso di gestirefacilmente tutti i round successivi,mantenendo un bel vantaggio non-ostante la tentata rimonta avversa-ria. L’atleta irpino, che ha dimostra-to anche grande fair play stringen-do dopo la vittoria la mano al suoavversario, è arrivato poi in finale ascontrarsi con un atleta di afferma-to livello. Giuliano ha però, non-ostante gli sforzi profusi, mancatol’obiettivo della medaglia d’oro.Pochi punti ancora, persi solo negliultimi secondi di gara, e il gradino

più alto del podio sarebbe statosuo. Resta tuttavia anche la grandesoddisfazione di aver vinto l’argen-to, considerando anche che il giova-ne atleta è tornato a gareggiaredopo sette anni di stop. Ha mancato le medaglie invecePasquale Renzullo (Junior -68),

rientrato solo di recente agli allena-menti, e Giuseppe Del Vacchio(Junior -73). Avranno certo ancoratempo per migliorarsi. Portano acasa intanto la bella esperienzadella gara e l’entusiasmo della con-divisione dei valori di questo parti-colare sport.

Ricchini – “Ragusa dal canto suo ha mostrato grandesolidità sotto canestro, del resto dispone anche di unroster composto da giocatrici esperte, giocavamo in unacornice invidiabile, con un pubblico straordinario, tantoda mettere noi stessi in difficoltà. Diciamo che non c’èstata compattezza e forza mentale al momento giusto,anche se ammetto che una gara 3 l’avremmo meritatavisti i valori. Sulla stagione cosa dire? Abbiamo fattoqualcosa di incredibile, sono più che soddisfatto, so cheabbiamo lavorato duro e che queste splendide ragazzehanno seguito alla lettera le mie indicazioni. Non dob-biamo dimenticarci di quanto ottenuto, anche in chiavefutura: sappiamo che le squadre vincenti si costruisco-no man mano, abbiamo dimostrato di esserci e a livellialtissimi, sono molto fiducioso in quanto potremo rea-lizzare”.

«Fatto qualcosa d’incredibile»

Napoli tra le prime quattro d’ItaliaÈ stata una stagione storia. Per la prima volta nella suastoria la Dike Napoli è arrivata a giocarsi la semifinalescudetto. L’esito non è stato dei migliori ma già entrarenelle prime quattro è stato davvero un risultato incredi-bile. E poi soprattutto le imprese di Andrade e compa-gne hanno fatto scoprire alla città la pallacanestro fem-minile. Infatti, in occasione di gara due contro Ragusa,un oceano di bambini, giovani e meno giovani è accor-so al PalaVesuvio per sostenere la Saces MapeiCoconuda Dike Napoli. Palloncini arancioni stretti conforza e speranza da tutti i tifosi arancioblue che hannocreduto fino all’ultimo istante al sogno di giocare gara3.Le tribune stracolme in ogni ordine di posto, circa 2000gli spettatori che hanno incitato le loro beniamine pergiungere ad un risultato che, in ogni caso, rimane stori-co.Tutto questo non è bastato alla Dike Napoli che,nonostante l’atmosfera fantastica che si è respirata alPalaVesuvio, quella delle famiglie a tifare per uno sportsano e trasparente, ha ceduto alla Passalacqua Ragusache ha vinto con merito la sfida. Resta un pizzico di ram-marico, ma anche tanta soddisfazione per la stagionevissuta: “È dura quando si gioca ogni tre giorni, c’è tantastanchezza, entra in gioco l’attitudine nell’affrontarepartite di questo livello” . ha dichiarato coach Roberto

«Risultato storico»

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Tutti i vantaggi dell’Aikido•LOREDANA ZARRELLA

L’Aikido rientra nel novero dellearti marziali giapponesi, diversa-mente dalle altre, non esistonodelle gare o competizioni. Il fineultimo è quello di neutralizzarel’attacco dell’avversario sfruttandoa proprio vantaggio la forza del-l’antagonista. Diverse sono le realtà nel nostroPaese riconosciute dalla Federa-zione Italiana Aikido, tra questerientra la palestra Marvin Town diAtripalda. I corsi sono gestiti dalmaestro Fabio Russo, uno deiprimi a praticare la disciplina inIrpinia.Come descriverebbe le caratteristi-che di questo sport?«È un’arte marziale sviluppatasinegli anni Trenta su impulso diUeshiba Morihei. Esistono tecnichea mani nude e altre con l’ausilio diuna spada (boken), un bastone (Jo)e un pugnale di legno (tanto).Fondamentale sono la calma e la

concentrazione per capire comerispondere ad un attacco. Un po’come nella vita i problemi vannoprima capiti, poi affrontati e inultimo accettati».

Esiste un’età giusta per cominciare?«L’Aikido richiede una certa matu-rità e coscienza, cominciare prestopotrebbe comportare un abbando-no prematuro perché non siapprende fino in fondo lo scoporeale della disciplina. Il fondatoreha dimostrato che si la può pratica-re oltre gli ottant’anni con risultatimigliori man mano che si invec-chia».

Serve una predisposizione fisicaparticolare o basta il duro allena-mento?«Tanto allenamento e una fortevoglia di imparare per capire comesi può migliorare se stessi e di con-seguenza tutto ciò che ci sta intor-no. Non esistendo cinture colorate,tutti si allenano contro tutti, per

Alfredo Amitrano, Il PentacampioneIl karateka campano ha conquistato il quinto titolo italiano consecutivo nella categoria -65kg:«E pensare che non era iniziata bene dato che mi sono rotto subito il naso. E ora gli Europei»

Continua la tradizione dell’A.s.dSirignano Swim nel nuoto pinnato.Le ragazze del maestro SabinoValentino si sono classificate terze altrofeo centro meridionale di nuotopinnato nella categoria ragazzi.Dieci le staffette che hanno parteci-pato alla finale di Caserta svoltasi il19 aprile. In vasca per l’Asd Si-rignano sono scese Gaia Valentino,Amalia Giordano, Cristina Buono eStefania Colucci.

«Anno da sogno»Nuoto pinnato, vanno veloci le babies della Sirignano Swim

cui se una tecnica è valida devefunzionare sia contro un attaccoportato da una ragazza di cinquan-ta chilogrammi che pratica da pocosia contro un energumeno di cento-venti chilogrammi che pratica daanni».

È uno sport violento?«Non essendoci competizioni négare, è difficile vederlo praticarecon una certa vena violenta, non-ostante si tratti pur sempre diun’arte marziale».

Chi può praticarlo?«Le donne sono molto più bravedegli uomini, in quanto gli uominisono soliti usare la forza fisica, chein Aikido meno viene utilizzatameglio si apprende».

Come si è appassionato?«A diciasette anni decisi di appren-dere qualche arte marziale e michiesi se esistesse qualcuna che sipotesse praticare senza limiti di etàe senza particolare forza fisica».

Ha beneficiato di vantaggi fisici enon solo?«I vantaggi fisici, come l’agilità,l’equilibrio, sono quelli più palesi.Ci sono poi i vantaggi psicologicimeno evidenti ma i più importanti.L’Aikido ci insegna ad affrontareproblemi, sia che questi avvenganodurante l’allenamento che nellavita privata».

Perché uno dovrebbe sceglierel’Aikido?«Io dico sempre ai miei ragazzi dipraticare solo se li fa stare bene e sesono soddisfatti, altrimenti ci sonotante altre cose che possono farenel tempo libero».

Le giovani atlete, quattordici anni lamedia, con il tempo di quattro mi-nuti, sei secondi e settantasette cen-tesimi sono arrivate alle spalledell’Ici Battipaglia e Sns Maratea.Sabino Valentino conferma di esseretra i tecnici più bravi e preparati inquesta disciplina. Le vittorie nelrecente passato di Francesca Fuscosia nelle categorie juniores sia inquelle senior testimoniano la bravu-ra del tecnico nel costruire campioni

nel nuoto pinnato. Il mancato rico-noscimento olimpico di questa disci-plina spesso condiziona la vita degliatleti, che sono costretti ad abban-donarlo in quanto tra spese di viag-gio e allenamenti non riescono apraticarlo. Questo è il caso dellastessa Fusco che a soli 20 anni, daprimatista mondiale, ha smessomuta e boccaglio per costruirsi unfuturo più stabile.

Il Maestro Fabio Russo:«Agilità, equilibrio e indubbio benessere psicologicoLe donne? Sono più brave degli uomini perché sanno dosare meglio le forze»

Un campionato bellissimo. Una stagione indi-menticabile. Un traguardo, quello dei play off,raggiunto per la prima volta nella storia da unasquadra della provincia di Caserta. È stato unanno davvero d’oro per la Corpora Aversa, for-mazione che ha partecipato al campionato fem-minile di volley serieA2. Per le aversane la sta-gione appena conclusa è stata come semprecostellata da record e “prime volte”: la prima diuna serie A femminile ad Aversa, la prima diuna squadra della provincia a concorrere per iplay-off promozione, il PalaJacazzi per la primavolta pieno per una partita di volley in rosa, laprima di un allenatore aversano in A, per giun-ta sulla panchina della propria città. Il bilanciodel presidente Tina Musto non può che esserepositivo: “A inizio stagione abbiamo annuncia-to l’obiettivo, sfidando la scaramanzia, e l’ab-biamo raggiunto. Il bilancio è per forza positivo. Squadra e stafftecnico: ci hanno fatto emozionare e ci hannoregalato la possibilità di sederci nel salotto dellegrandissime con vista sull’Olimpo della pallavo-lo nazionale”. E ora l’obiettivo è continuare acrescere: “Sempre la nostra squadra, dalla suafondazione in poi, ha raggiunto il proprio obiet-tivo stagionale, e sempre ha migliorato la per-formance dell’anno precedente. Ripartiremo perla prossima stagione con l’obiettivo di fareancora meglio. Ancora meglio dei quarti di fina-le dei playoff promozione significa lottare persalire fino all’ultimo respiro”. Ma prima di pensare al futuro, un ultimo sguar-do indietro non può non essere rivolto alla sta-gione appena conclusa: “Dei tanti momenti belline scelgo due: uno fuori casa e uno in casa.Subito dopo quella sconfitta contro Bolzanodecisi di partecipare alla trasferta di Milano,contro le ragazzine terribili del Club Italia: vin-cemmo 3 a 2 al termine di una maratona, unadelle tante di questa stagione. La squadra dimo-strò di avere gli attributi per rinascere, cosìcome è rinata tante volte nel corso dell’anno. Ilmomento più bello in casa è stato il PalaJacazzipieno nella gara di andata dei quarti di finaleplayoff. Dobbiamo ripartire da quell’atto d’a-more della città di Aversa nei confronti deinostri colori”.

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lo italiano è valso al karateka una nuova convocazione.“Stiamo mettendo a punto i dettagli per l’Europeo”. Uneuropeo che andrà in scena dal 28 al 31 maggio inPortogallo. Sul tatami di Santarém non si faranno pri-gionieri. “La categoria senior è tosta”, ammetteAmitrano, “Si parte forte da subito. Gli avversari sonodi livello a differenza di un mondiale nel quale puoianche trovare qualche avversario più semplice”. La categoria dei - 65Kg è cosa sua in Italia, ma al con-fronto con i grandi d’Europa, Alfredo ci va con i piedi dipiombo. “Aspettative? Cercherò di tornare dal Portogallo con laconsapevolezza di aver fatto bene e aver dato tutto quel-lo che potevo. Podi o piazzamenti? Vanno in secondopiano”. I viaggi, però, saranno diversi. Si, perché nellefila della squadra Nazionale Amitrano non sarà l’unicocampano. “È vero i viaggi saranno più divertenti, perchéavrò il mio amico Alfonso Anastasio”. Un karateka dellacostiera amalfitana al primo podio in carriera agli italia-ni. Un successo di squadra per la Nami Karate Dojo chepiazza a medaglia anche il maestro Gennaro Amitranonella categoria -75Kg ed il bronzo di Cataldo Simioli.

•JOSÈ ASTARITA

“È stato un campionato italiano in crescendo”. AlfredoAmitrano maschera la felicità dietro un apparente calma.Una calma fondamentale quando sul tatami ti trovi difronte qualcuno che ha intenzione di prenderti a calci epugni. Colpi regolari si intende, perché il karate è anchequesto. Nel week-end del 11 e 12 aprile, a Roseto degliAbruzzi, l’atleta della Nami Karate Dojo ha sbaragliato laconcorrenza ed è giunto sul gradino più alto del podio.“Beh, non era iniziata bene”, se la ride il karateka diMassa Lubrense, “Mi hanno subito rotto il naso”. Messo da parte il dolore, Amitrano ha iniziato a teneresempre in mano le redini degli incontri. Un crescendo con-tinuo sino al nuovo scudetto. “Siamo al quinto di fila”,spiega il giovane ventuenne costiero, “E’ stato più impe-gnativo, ma meno difficile della prima volta”.Una prima volta che non si dimentica mai, ma che nelcorso del tempo ha visto avvicendarsi amici rivali “Conuna crescita esponenziale della qualità che ho affrontato”.Sviscera anche argomenti delicati come quelli di avversarie preparazione, Amitrano adesso impegnato manco adirlo con i colori azzurri della nazionale. Si, perché il tito-

Volley donne, Aversa da urlo

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Consiste nell'insegnare al cane esercizi di base, macon una precisione molto alta e insegnerà al cane alavorare a distanza dal proprio conduttore. Sonoesercizi che possono essere utilizzati anche nellavita di tutti i giorni e che sono di grande utilitàoltre che divertenti. Si instaurerà una fiducia eduna intesa meravigliosa che renderà la vita con ilvostro cane ancora più piacevole e divertente. Teniamo anche corsi di educazione, rivolto a canidi ogni età e razza con i loro proprietari. E' un per-corso che il cane intraprende in compagnia del suoproprietario e di uno o più educatori. Ci avvalia-mo delle competenze nostre e di altri operatoricinofili al fine di migliorare la relazione uomo-cane, binomio che ha in comune tanta voglia didare affetto, ma che si differenzia per bisogni emodi di comunicare. Siamo convinti che chiunqueabbia avuto la fortuna di condividere esperienzecon il proprio amico a quattro zampe abbia dentrodi se segni indelebili lasciati da questa avventuracondivisa, così come ognuno di noi ha lasciato ilproprio segno nei ricordi del proprio amico a quat-tro zampe. Lo scopo dei nostri corsi è quello di educare il canead una vita sociale secondo gli stili e i ritmi del suobranco famiglia tenendo sempre conto di quelleche sono le esigenze del priorità del nostro amico a4 zampe dettate dalla sua età, dalla sua indole edalle sue attitudini di razza. Le Classi di Comunicazioni hanno lo scopo di

recuperare o sviluppare le innate capacitàcomunicative al fine di raggiungere o recu-perare un proprio equilibrio individuale.Tutti gli interessati posso contattarci alnostro sito internet www.cen-trocinofi-

loimpronta.it". Tradivertimento e pas-sione a Battipagliacresce lo sport asei zampe.

L'agility dog, secondo il regola-mento della FCI (Federazionecinologica internazionale), è unadisciplina aperta a tutti i caninella quale si affrontano diversiostacoli con lo scopo di eviden-ziare il piacere e l'agilità dell'ani-male nel collaborare con il con-duttore. Si tratta di una disciplinasportiva che favorisce la suabuona integrazione nella società.Questa disciplina implica unabuona armonia tra il cane e il suoconduttore che porta a una inte-sa perfetta tra i due: è dunquenecessario che i partecipanti pos-

Qua la zampa e insieme a fare sportL’educatore Ivan Menduto:«È una vera e propria attività sportiva. Fondamentale l’armonia del binomio»

Il parere del medico veterinario Roberta Amoroso:«I nostri amici hanno il bisogno di correre e divertirsi»C'è un settore dove la passioneper lo sport e l'amore per gliamici a quattro zampe creano unindissolubile binomio che è allabase delle attività sportive cinofi-le. Che sia Agility o Disc Dogl'importante è divertirsi insiemeal fedele compagno nei cosiddettisport a sei zampe, con la gioiadipinta sul volto di conduttore ecane che s'impegnano nei percor-si, nei lanci e nella presa a voloper stupire il pubblico e superarese stessi. A Battipaglia tutto questo vieneinsegnato nel centro di addestra-mento cinofilo "Impronta", fon-dato dal responsabile Ivan Men-duto con Roberta Amoroso, me-dico veterinario, e GiorgiaFaralla addestratrice cinofila. "La passione per gli animali ènata quando ero ancora unabambina grazie alla mia famigliache ha sempre accettato l'idea diavere un animale in casa. Sonomedico veterinario dal 2013, lau-reata nell'Università degli studi diTeramo. - dice Roberta Amoro-so, medico vetarinario del CentroCinofilo Impronta di Battipaglia -Ho frequentato corsi pratici difisioterapia veterinaria e attual-mente sto facendo un Mastersulla medicina comportamentale.Ho deciso di aprire quest'attivitácon Ivan Menduto e GiorgiaFaralla nel 2012 quando abbia-

mo iniziato a muoverci per arri-vare fin qui". Fisioterapia e pisci-na, le attività che aiutano l'amicoa quattro zampe."Il mio lavoronel centro cinofilo è quello diprimo soccorso per i cani chepossono subire traumi o ferite divario genere. Oltre a questo mioccupo della fisioterapia che fac-cio sia con l'aiuto della piscina,sia attraverso riabilitazione ma-nuale. In più do consigli sulriscaldamento e lo stretching dafar fare al cane prima e dopo glisport cinofili come l'agility o ildisc dog che portano il cane asvolgere degli sforzi fisici". Per un padrone che vuole che ilsuo amico sia sempre in buonasalute occorrono costanti con-trolli e costante attività fisica. "I consigli per i proprietari dicani sono di tenere sempre sottocontrollo la salute del proprioanimale attraverso una visitamedica dal veterinario almenouna volta al mese e fare analisicomplete del sangue almeno unavolta l'anno. - conclude Amoroso- Consiglio anche di far fare atti-vità fisica al cane, non limitando-si a uscire solo per fargli fare ibisogni, ogni cane necessita dicorrere e divertirsi e l'intesa tracane e proprietario nasce da subi-to se al cane piace quello che stafacendo e se ha fiducia nel suoconduttore".

• ANGELO DE NICOLA

Nello sport in cui l'uomo trova l'intesa con il fede-le amico a quattro zampe nasce una simbiosi unicache accompagna conduttore e cane nel lungo per-corso sportivo fatto di ostacoli da superare conpassione e amore per gli animali. Questa è l'agilitydog, sport cinofilo, sviluppatosi in Italia negli anniOttanta nella provincia di Salerno a Battipaglia hatrovato la sua cuccia nel centro di addestramentocinofilo Impronte. "Sono più di dodici anni che midedico agli sport cinofili con la passione che è nataquando decidi di portare il mio cane a un corso diobedience a Napoli - dice Ivan Menduto, educato-re Cinofilo Csen e tecnico agility csen - conRoberta Amoroso, medico veterinario, e GiorgiaFaralla educatrice cinofila Csen, al centro di adde-stramento Impronte a Battipaglia, presso l'agritu-rismo Terra delle Rose, ci dedichiamo alla cura deinostri amici a quattro zampe. L'agility è un vero e proprio sport a 6 zampe doveil cane su indicazione del conduttore deve affron-tare una serie di ostacoli nell'ordine previsto possi-bilmente senza ricevere penalità e nel minor tempopossibile.Il percorso è ispirato a quello ippicoarricchito da ostacoli specifici come le zone di con-tatto, i tunnel, lo slalom e la gomma. È uno sportche evidenzia non solo le agilità del cane masoprattutto il piacere di collaborare e affidarsi alconduttore. L'agility dog è aperto a tutti i cani econduttori purché in buono stato di salute.Implica una buona armonia tra cane e con-duttore che condurrà ad una perfetta inte-sa tra i due, è dunque necessario che ipartecipanti posseggano gli elementibase di educazione.Nel nostro centrocinofilo prati-chiamo anchel'obedience,una disci-p l i n aspor -t i va

aper-ta atutti icani dit u t t ele età

che implica una buona sin-tonia tra cane e proprieta-rio e che porterà ad unaintesa perfetta nel binomio.

«Per gli sport cinofili importante è anche il riscaldamento»

La salute del cane: i consigli

Conseguito il Brevetto tre si ha la possibilità di partecipare anche alle gare nazionali

serv iz io v ideo sul canale webtv www.Youtube.com/redazioneatleta

seggano gli elementi di base d'e-ducazione e obbedienza. All'in-terno dell'agility vi sono quattrolivelli: Brevetto Agility Debut-tanti (dal 2010) Brevetto Agility1, Brevetto Agility 2, BrevettoAgility 3. Ogni cane parte dalbrevetto debuttanti. Per appro-dare dal brevetto Debuttanti albrevetto 1 è necessario ottenereda tre al massimo 5 risultati diEccellente nelle prove ufficiali diEnci di agility.Per approdare dalbrevetto 1 al brevetto 2 è neces-sario ottenere tre risultati diEccellente Netto nelle prove uffi-

A Battipaglia il centro di addestramento cinofilo Impronte è la cuccia dell’agility dog,una disciplina che nasce dalla simbiosi unica e dall’intesa perfetta tra l’uomo e il cane

ciali Enci di agility. Per approda-re dal brevetto 2 al brevetto 3 ènecessario arrivare a tre podiottenuti con il risultato diEccellente Netto. L'agility 3, laclasse più difficile, è quella chepermette ai migliori di partecipa-re al campionato nazionale e dientrare nella selezione italiana. Inbrevetto 3 non conta solo il per-corso netto ma bisogna anchepossedere un'ottima velocità eprecisione.

Velocità, precisione e percorso nettoSono quattro i livelli a seconda del livello di difficoltà del terreno di gara:fondamentali sono gli elementi di base e di educazione e obbedienza

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numero 3 aprile 2015 11l Atleta

pagina di informazione a cura del Coni Point di Salerno

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Sul sagrato del Duomo erano molti i giovani presenti per la “Pasqua dello Sportivo”:l’evento organizzato dal Coni Point con l’Ufficio Pastorale della Diocesi di Salerno

“Riflessione e condivisione di valori”È stato un mese di aprile molto intenso per ilConi Point di Salerno. Tante le iniziative, i pro-getti avviati, le collaborazioni strette, le ideenate e da sviluppare. Ma uno dei momenti piùtoccanti di quest’ultimo mese è stato sicura-mente la Pasqua dello Sportivo. Al Duomo diSalerno, lo scorso 23 aprile è andato in scenaun momento importante, di sport, di riflessionee di condivisione. L’evento organizzato dal ConiPoint di Salerno in collaborazione con l'UfficioPastorale del Tempo Libero, Turismo e Sportdella Diocesi di Salerno. È stato un momento dicondivisione cristiana con il mondo dello sport.Sul sagrato del Duomo erano presenti tanti gio-vani e dirigenti di svariate realtà sportive ope-ranti sul territorio, autorità civili, religiose emilitari, che dopo una sfilata si sono ritrovati in

“Bisogna trovare nuovi modi per avvicinare iragazzi allo sport. E questo progetto credopossa essere davvero una buona idea”. E ilpensiero del delegato del Coni di Salerno, ladottoressa Mimma Luca, è corroborato daifatti. Il primo appuntamento di Giocando conlo sport è stato un grande successo. Oltre 150bambini hanno preso parte al primo sabatodedicato allo sport, l’evento organizzato dalComune di Salerno, in stretta collaborazionecon il Coni Point di Salerno. Si tratta per ilmomento di un progetto pilota, riservato sol-tanto a due scuole, scelte a campione tra letante che avevano dato la propria disponibili-tà, la Giovanni XXIII e l’Istituto Comprensivodi Fratte. “I bambini che hanno partecipato sisono resi conto di quanto sia bello fare sport”- ha dichiarato la dottoressa Luca - “perchéhanno potuto fare quattro ore di sport. Comese fosse un giorno di scuole, ma invece distare sui banchi a studiare l’italiano o lamatematica, si sta in palestra a studiare losport”. A maggio ci sarà il secondo appunta-mento di questo progetto pilota che sarà lan-ciato compiutamente in occasione del prossi-mo anno scolastico: “La speranza è che que-

“Avviciniamo i bambini allo sport”150 studenti hanno partecipato al primo appuntamento del progettoche punta a diffondere l’attività sportiva con un’offerta multidisciplinare

Tutto pronto per la nuova edizione dell’Edu-camp. Tante le novità previste quest’anno,dopo i grandi successi ottenuti nelle scorseedizioni. Cambia, innanzitutto la location.Infatti, quest’anno, l’iniziativa riservata aibambini dai 5 ai 14 anni si svolgerà presso ilCentro Sportivo “Fiore Club” sito in GiffoniValle Piana - località Campigliano dal 15 al 19giugno e dal 22 al 26 giugno. I partecipantiavranno la possibilità di sperimentare attivitàludico-motoria presportiva con criteri e meto-dologie adeguati allo sviluppo della persona. IlProgetto mira a promuovere, attraverso l'atti-vità fisica e motoria, la diffusione di principicome il rispetto dell'individualità di ciascuno,del gruppo, delle regole e di quei valori qualibenessere psico-fisico, la socializzazione, l'in-tegrazione, oltre ad un sano e corretto stile divita. L’offerta sportiva è multidisciplinare.Nell’arco della giornata i partecipanti al campsvolgono le diverse attività sportive in pro-gramma seguendo un sistema di turnazionecosì da praticare entro la settimana tutte lediscipline previste. Queste le attività sportiveche i partecipanti all’Educamp 2015 potrannoprovare: Atletica Leggera, Arti Marziali,Calcio, Ginnastica, Nuoto, Pallacanestro,Pallamano, Pallavolo, Scherma, Tennis.

sto progetto possa crescere e diffondersi intutta la provincia. Devo dire che già diversiComuni mi hanno contattato per avere mag-giore informazioni al fine di aderire a questainiziativa”. Uno degli aspetti importanti, dasottolineare, è la multidisciplinarità: “Questoè l’aspetto fondamentale che va messo in evi-denza perché questo per i ragazzi è nuovomodo di fare sport ed è fondamentale farcomprendere quanto sia divertente l’attivitàsportiva e che soprattutto ci sono tante attivi-

Educamp 2015

Cattedrale per la Santa Messa. Dalla schermaalle arti marziali, dalla danza alla ginnastica rit-mica, all’atletica leggera al rugby. Sono statetante le associazioni sportive che hanno raccol-to con entusiasmo l’invito del delegato diSalerno la professoressa Mimma Luca:“Questo della Pasqua dello Sportivo è unappuntamento a cui tengo davvero tanto. Mi hafatto piacere aver visto tante federazioni e tantiatleti coinvolti in questo momento di riflessionee di condivisione di valori sani. Quelli suidovrebbe fondarsi sempre lo sport”. E non è mancato al’interno dell’evento propriolo sport. Infatti le piccole atlete della PoseidonSalerno, società che si occupa di ginnasticaartistica, hanno offerto un delizioso saggiodella loro bravura.

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tà sportive, diverse tra loro ma tutte belle. Ilnostro obiettivo è far sì che i bambini possa-no scegliere con coscienza quale attività spor-tiva praticare e non in base ai gusti dei geni-tori. E’ un modo nuovo di promozione sporti-va, credo sia una formula vincente. I bambini,infatti, si possono annoiare a praticare unsolo sport. Stiamo cercando di trasmetterealle federazioni questa idea tramite la crea-zione dei centri estivi. Ma anche durante l’in-verno federazioni e società potrebbero orga-nizzare delle giornate riservate ai più piccolipresentando diversi sport”. Nello specifico ilprimo appuntamento di Giocando con lo sportsi è diviso così: “Al pattinodromo i ragazzihanno potuto praticare scherma e pattinaggiomentre al Palasilvestri rugby, atletica arti mar-ziali e basket, utilizzando anche il campo spor-tivo del Comune sempre a Fratte”. A maggiosono invece in programma i prossimi appun-tamenti: “Il nove maggio a Fratte ci sarà l’in-contro con la federazione medico sportiva sul-l’alimentazione, obesità e dieta a cui sonoinvitati anche i genitori. E poi sarà proiettatoil cd realizzato per il Centenario del Coni, perdare un esempio di grandi sportivi ai nostribambini. Al pattinodromo di Torrione ci saran-no altre due discipline sportive. Poi il sedicimaggio al pattino dromo sarà proiettato il filmmentre al Palasilvestri ci sarà la ginnastica. Il23 maggio sarà una giornata riservata in tuttie due gli impianti alla ginnastica mentre il 30è in programma la festa finale”. Il bilanciodopo il primo appuntamento è positivo ancheperché è bastato vedere i volti dei bambini:“Erano tutti contenti per aver potuto passareuna giornata a studiare sport. Come se fosseuna materia di scuola”. E chissà che propriocosì, studiando sport, non possa definitiva-mente nascere e diffondersi quella culturasportiva, davvero necessaria al nostro Paese.

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