ATHOS La ricetta di QUATTRO Capesante per le Feste...

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 - e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Cristina Ardigò, Laboratorio di Quartiere Molise Calvairate, Giacomo Perego, Giuseppe Perugini, Alberto Tavazzi, Francesco Tosi. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 Anno XXII, numero 201, dicembre 2018 ATHOS La lista dei cattivi S i è conclusa finalmente la vicenda giudi- ziaria riguardante il progetto urbanistico sull’area di Porta Vittoria, avviato nel lon- tanissimo 2000. Da pochi giorni, il 30 novem- bre, è stato formalizzato da parte del Tribunale di Milano il passaggio di proprietà del com- plesso alla nuova società, dando così via libera al completamento di Porta Vittoria. Per informare il quartiere sull’iter di prosecu- zione dei lavori, si terrà Martedì 11 dicembre alle 18 presso la Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia un incontro pubblico con l’assessore Maran e la nuova proprietà “Progetto Vittoria Real Estate S.p.A.”, facente capo al fondo York Capital Management Eu- rope (UK) Advisors. A nche quest’anno vogliamo mantenere l’appuntamento prenatalizio di tenere aperta la sede agli amici e ai cittadini per uno scambio di auguri con i redattori di QUAT- TRO. Quest’anno ci incontriamo nella sede di via Tito Livio 33 sabato 15 dicembre dalle 15 alle 19 Come in tutti i fine settimana di dicembre, sa- ranno molte le iniziative natalizie in programma, ma un salto da noi speriamo riusciate a farlo! Vogliamo anche mostrarvi i libri pubblicati da QUATTRO, che possono diventare un gradito regalo da fare o da farsi. La nostra produzione ha raggiunto un buon numero di libri, fra volumi su Milano, saggistica e narrativa, e a marzo 2019 saremo presenti a due importanti fiere: Fa’ la cosa giusta e Bookpride. A pagina 7 vi presentiamo il nostro catalogo. Buone Feste a tutti i nostri lettori! Porta Vittoria riparte Fate un salto da noi! I l 21 novembre, in occasio- ne della Giornata naziona- le degli alberi, l’assessore al Verde del Comune di Mila- no, Pierfrancesco Maran, ha annunciato un grande piano di piantumazioni di alberi in par- chi, aiuole, viali e parcheggi. Un piano ricco e diversificato - sono sedicimila le nuove piante in arrivo in città - che da un lato rafforza il patrimo- nio arboreo nelle grandi aree verdi e dall’altro rende più belli e sostenibili i luoghi ur- bani di passaggio. Varia la tipologia di alberatu- re: pioppi, aceri, frassini, quer- ce, ma anche liquidambar, ti- gli, robinie e sophore. Nel nostro municipio sono 844 gli alberi che verranno piantati in due fasi, la prima delle quali in partenza adesso. Questo l’elenco delle vie e dei parchi interessati dalla prima fase: via Maderna/via Mecenate; via Numidia/piazza Cartagine; via Salomone/Maderna; via Zama; parco Galli; piazzale Bologna; via Cassinis; via Bonfadini; via Monte Velino 5; viale Ungheria; via Mece- nate/via Quintiliano; parco Cassinis (in totale saranno 110 alberi, oltre a piantumazioni forestali che verranno effet- tuate da Italia Nostra nell’am- bito del progetto di rigenera- zione dell’area). Oltre a questo elenco occorre aggiungere gli alberi che ver- ranno piantati da operatori pri- vati a scomputo, tra cui 407 esemplari al nuovo quartiere in costruzione a Merezzate, 40 in via Einstein vicino alla nuo- va residenza universitaria. A livello locale ci sono poi da segnalare numerosi interventi di manutenzione ordinaria nel- le aree verdi di competenza del Municipio, che riguardano principalmente le aree cani e le aree giochi. Più significativi invece la ri- qualificazione del giardino Nervesa Longanesi (attesa da tempo dai residenti alle prese con un cattivo utilizzo del giardino), con sostituzione della recinzione, per un totale di € 235.000 di costo; la riqua- lificazione dell'area giochi di viale Lazio con nuova pavi- mentazione, recinzione e so- stituzione giochi per un valore di € 30.000, e una nuova area giochi in via Veneziano ango- lo via Codogno per un am- montare di € 40.000, in pro- gettazione. Valentina Geminiani Per Milano in arrivo 16.000 alberi U n piatto di pesce sulle tavole delle Feste è ob- bligatorio, come da tradizione. Basta anche solo un tocco di mare tra gli anti- pasti o come piatto di mezzo. Le capesante o conchiglie di San Giacomo, con la loro ele- gante forma a ventaglio, sono il simbolo stesso del mare e con il loro sapore delicato, che le colloca tra le aristocratiche ostriche e le democratiche coz- ze, sono la ricetta ideale: faci- le, veloce e d'effetto. La grati- natura, poi, regala loro una croccantezza inaspettata. Capesante gratinate al forno Ingredienti: Capesante, pane grattugiato, grana, prezzemolo, aglio (poco e solo se gradito), cognac o whisky, sale, pepe, una sca- glia di burro. Comprate le ca- pesante già pronte aperte e pu- lite in pescheria o al supermer- cato. Dovrete usare solo la conchiglia cava con la “noce “ carnosa bianca unita al suo corallo arancio. Lavorazione: Mescolate 2/3 di pane e 1/3 di grana con prezzemolo, aglio, sale e pepe e bagnate il tutto con un cucchiaio di olio. Passatelo velocemente in pa- della per tre minuti. Posizio- nate il composto (circa 2 cuc- chiai) su ogni capasanta pre- mendo leggermente, spruzza- te con il liquore e aggiungete un'unghia di burro. Ponete nel forno preriscaldato a 200 gra- di per circa 15 minuti e poi al- tri 5/10 minuti sotto grill fin- ché avrete ottenuto una grati- natura leggera che lasci mor- bido il mollusco. Calcolate 2 o 3 capesante a te- sta da servire calde. Accompagnate con un Ribolla Gialla o comunque con uno spumante secco. Le conchiglie di San Giacomo hanno una storia che si addice a una festa religiosa. Sono in- fatti il simbolo del Cammino di Santiago (nome spagnolo di Giacomo), il lungo pellegri- naggio a piedi che dalla Fran- cia attraversa la Spagna sino al santuario di Santiago di Compostela, dove si dice ci sia la tomba dell'Apostolo Giaco- mo il Maggiore. Le conchiglie, che venivano indossate sulla “cappa” dai pellegrini (da cui capasanta), per la loro forma venivano usate dai cammina- tori per dissetarsi durante il viaggio, pescando l'acqua dai ruscelli. Con questo riferimento stori- co/religioso il peccato di gola sarà più veniale... Buon appetito e Auguri a tutti i lettori di QUATTRO. Francesco Tosi La ricetta di QUATTRO Capesante per le Feste Ecco come potrebbe diventare piazzale Bologna

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 - e-mail: [email protected] internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni.Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, ElenaGadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questonumero: Cristina Ardigò, Laboratorio di Quartiere Molise Calvairate, Giacomo Perego, Giuseppe Perugini, Alberto Tavazzi, Francesco Tosi. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

Anno XXII, numero 201, dicembre 2018

ATHOS

La lista dei cattivi

Si è conclusa finalmente la vicenda giudi-ziaria riguardante il progetto urbanisticosull’area di Porta Vittoria, avviato nel lon-

tanissimo 2000. Da pochi giorni, il 30 novem-bre, è stato formalizzato da parte del Tribunaledi Milano il passaggio di proprietà del com-plesso alla nuova società, dando così via liberaal completamento di Porta Vittoria. Per informare il quartiere sull’iter di prosecu-

zione dei lavori, si terràMartedì 11 dicembre alle 18

presso la Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia

un incontro pubblico con l’assessore Maran e la nuova proprietà“Progetto Vittoria Real Estate S.p.A.”, facentecapo al fondo York Capital Management Eu-rope (UK) Advisors.

Anche quest’anno vogliamo mantenerel’appuntamento prenatalizio di tenereaperta la sede agli amici e ai cittadini per

uno scambio di auguri con i redattori di QUAT-TRO.Quest’anno ci incontriamo nella sede di via TitoLivio 33

sabato 15 dicembre dalle 15 alle 19Come in tutti i fine settimana di dicembre, sa-ranno molte le iniziative natalizie in programma,ma un salto da noi speriamo riusciate a farlo!Vogliamo anche mostrarvi i libri pubblicati daQUATTRO, che possono diventare un graditoregalo da fare o da farsi. La nostra produzioneha raggiunto un buon numero di libri, fra volumisu Milano, saggistica e narrativa, e a marzo 2019

saremo presenti a due importanti fiere: Fa’ la cosa giusta e Bookpride. A pagina 7 vi presentiamoil nostro catalogo.

Buone Feste a tutti i nostri lettori!

Porta Vittoria riparte

Fate un salto da noi!

Il 21 novembre, in occasio-ne della Giornata naziona-le degli alberi, l’assessore

al Verde del Comune di Mila-no, Pierfrancesco Maran, haannunciato un grande piano dipiantumazioni di alberi in par-chi, aiuole, viali e parcheggi.Un piano ricco e diversificato- sono sedicimila le nuovepiante in arrivo in città - cheda un lato rafforza il patrimo-nio arboreo nelle grandi areeverdi e dall’altro rende piùbelli e sostenibili i luoghi ur-bani di passaggio. Varia la tipologia di alberatu-re: pioppi, aceri, frassini, quer-ce, ma anche liquidambar, ti-gli, robinie e sophore.Nel nostro municipio sono 844gli alberi che verranno piantatiin due fasi, la prima delle qualiin partenza adesso. Questol’elenco delle vie e dei parchi

interessati dalla prima fase:via Maderna/via Mecenate;via Numidia/piazza Cartagine;via Salomone/Maderna; viaZama; parco Galli; piazzaleBologna; via Cassinis; viaBonfadini; via Monte Velino5; viale Ungheria; via Mece-nate/via Quintiliano; parcoCassinis (in totale saranno 110alberi, oltre a piantumazioniforestali che verranno effet-tuate da Italia Nostra nell’am-bito del progetto di rigenera-zione dell’area).

Oltre a questo elenco occorreaggiungere gli alberi che ver-ranno piantati da operatori pri-vati a scomputo, tra cui 407esemplari al nuovo quartierein costruzione a Merezzate, 40in via Einstein vicino alla nuo-va residenza universitaria. A livello locale ci sono poi da

segnalare numerosi interventidi manutenzione ordinaria nel-le aree verdi di competenzadel Municipio, che riguardanoprincipalmente le aree cani ele aree giochi.Più significativi invece la ri-qualificazione del giardinoNervesa Longanesi (attesa datempo dai residenti alle presecon un cattivo utilizzo delgiardino), con sostituzionedella recinzione, per un totaledi € 235.000 di costo; la riqua-lificazione dell'area giochi diviale Lazio con nuova pavi-mentazione, recinzione e so-stituzione giochi per un valoredi € 30.000, e una nuova areagiochi in via Veneziano ango-lo via Codogno per un am-montare di € 40.000, in pro-gettazione.

Valentina Geminiani

Per Milano in arrivo 16.000 alberi

Un piatto di pesce sulletavole delle Feste è ob-bligatorio, come da

tradizione. Basta anche soloun tocco di mare tra gli anti-pasti o come piatto di mezzo.Le capesante o conchiglie diSan Giacomo, con la loro ele-gante forma a ventaglio, sonoil simbolo stesso del mare econ il loro sapore delicato, chele colloca tra le aristocraticheostriche e le democratiche coz-ze, sono la ricetta ideale: faci-le, veloce e d'effetto. La grati-natura, poi, regala loro unacroccantezza inaspettata.

Capesante gratinate al fornoIngredienti:Capesante, pane grattugiato,grana, prezzemolo, aglio (pocoe solo se gradito), cognac owhisky, sale, pepe, una sca-glia di burro. Comprate le ca-pesante già pronte aperte e pu-lite in pescheria o al supermer-cato. Dovrete usare solo laconchiglia cava con la “noce“ carnosa bianca unita al suocorallo arancio.Lavorazione:Mescolate 2/3 di pane e 1/3di grana con prezzemolo,aglio, sale e pepe e bagnate iltutto con un cucchiaio di olio.Passatelo velocemente in pa-della per tre minuti. Posizio-nate il composto (circa 2 cuc-chiai) su ogni capasanta pre-mendo leggermente, spruzza-

te con il liquore e aggiungeteun'unghia di burro. Ponete nelforno preriscaldato a 200 gra-di per circa 15 minuti e poi al-tri 5/10 minuti sotto grill fin-ché avrete ottenuto una grati-natura leggera che lasci mor-

bido il mollusco.Calcolate 2 o 3 capesante a te-sta da servire calde.Accompagnate con un RibollaGialla o comunque con unospumante secco.

Le conchiglie di San Giacomohanno una storia che si addicea una festa religiosa. Sono in-fatti il simbolo del Camminodi Santiago (nome spagnolo diGiacomo), il lungo pellegri-

naggio a piedi che dalla Fran-cia attraversa la Spagna sinoal santuario di Santiago diCompostela, dove si dice ci siala tomba dell'Apostolo Giaco-mo il Maggiore. Le conchiglie,che venivano indossate sulla

“cappa” dai pellegrini (da cuicapasanta), per la loro formavenivano usate dai cammina-tori per dissetarsi durante ilviaggio, pescando l'acqua dairuscelli.Con questo riferimento stori-co/religioso il peccato di golasarà più veniale...Buon appetito e Auguri a tuttii lettori di QUATTRO.

Francesco Tosi

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Un brutto episodio: fa cadere in retromarcia un’anziana e scappaGentile redazione di QUATTRO,volevo rendere pubblico un incidente in cui è stata coinvoltaun’amica di 85 anni.Il giorno 19 novembre u.s., alle ore 14,30, la Signora Rita stavacamminando sul marciapiede per recarsi a una tombolata, orga-nizzata dal Centro anziani di via Bronzetti n.37. All’altezza delcivico n. 35 della stessa via, la signora è stata urtata violentementealla schiena da una vettura ed è caduta ferendosi le ginocchia.L’automobile era parcheggiata sotto gli alberi dello stesso mar-ciapiede antistante l’immobile e il guidatore stava facendo re-tromarcia. La mia amica è stata aiutata ad alzarsi da due personeche volevano accompagnarla al pronto soccorso.L’automobilista è sceso dall’auto per vedere l’accaduto, ha dettoche parcheggiava l’auto e tornava.Invece, mentre la signora si avviava verso casa con l’aiuto del-l’assistente sociale del centro anziani, è tornato all’auto e se neè andato, meglio sarebbe dire “è scappato”.Questa persona che non avrebbe potuto e dovuto parcheggiaresul marciapiede sotto gli alberi, ha tenuto un comportamentopiù che spregevole.Spero proprio che l’interessato possa riconoscersi in questo miointervento!

Emanuela

Presepe viventeDomenica 16 dicembre alle ore 15.30 il presepe vivente del-l'oratorio degli Angeli Custodi prenderà il via dal cortile dellascuola delle Suore Mantellate di via Vasari 16, per poi arrivarenei locali dell'Oratorio in via Pietro Colletta 21, dove si termineràcon del caldo vin brulè e uno scambio di auguri. Il corteo sarà accompagnato da figuranti di tutte le età in costu-me, guidati dallo zampognaro e da un asinello narratore. Viaspettiamo numerosi!

Giacomo Perego

Natale per l’Associazione BerardiCon il Natale alle porte, l'Associazione Luisa Berardi ONLUSha dedicato uno spazio speciale ai regali di Natale nella propriasede di via degli Etruschi 5. Chi volesse curiosare tra la vastagamma di prodotti alimentari e non solo, può recarsi in asso-ciazione dal lunedì al venerdì (orari in calce) e provvedere aipropri acquisti in vista del Natale. Nel catalogo dei "regali buoni"ci sono specialità alimentari e originali creazioni artigianali:ogni dono ha una storia, di qualità e lavoro e soprattutto ne aprealtre, di amore e studio. Con i vostri acquisti infatti andrete asostenere le attività dell'associazione, attiva dal 1995, a favoredi bambini, ragazzi e mamme in difficoltà dei quartieri Moli-se-Calvairate. Ecco perché ci piace chiamarli regali buoni. Venendo in asso-ciazione negli orari in cui si svolgono le attività, potrete vederevoi stessi cosa facciamo, raccogliere i sorrisi dei bambini e legioie dei volontari. Vi aspettiamo!Per sfogliare il catalogo online: http://luisaberardi.org/homepa-ge-new/a-natale-fai-regali-buoni-2018/A dicembre saremo presenti con un banchetto anche alla Libreriadelle Donne di via Pietro Calvi 29 (domenica 16/12) e ai Bagni

Misteriosi - via Pier Lombardo/Teatro F. Parenti (sabato 22 edomenica 23).

Associazione Luisa Berardi ONLUSvia degli Etruschi 5 - Tel. 328/6241767 email: [email protected] – www.luisaberardi.orgOrari: dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19; lunedì e giovedì anche mattina ore 10-12.

Un Bookcrossing a Molise Calvairate.I libri attraversano il quartiere…Nel quartiere Molise Calvairate prende avvio un’interessanteiniziativa culturale e di promozione sociale: il Bookcrossing diQuartiere (scambio di libri)!Il progetto è stato ideato dal Laboratorio di Quartiere MoliseCalvairate (servizio del Comune di Milano sito in via Faà diBruno 5), e coinvolgerà una rete ampia di associazioni, servizie abitanti del quartiere, tra cui: La Cooperativa Comunità Pro-getto, le associazioni Todo Modo, La Formica, Banca del tempoMilano Sud, Aiutiamoli, il servizio dei Custodi Sociali, il gruppoDiamoci una Mano in Zona 4.La rete del Bookcrossing di Quartiere ha ottenuto la collabora-zione e il sostegno del Municipio 4 per l’evento Libri d’autunnoFogli(e)che cadono svolto il 15 novembre nel cortile di vialeMolise 5, che ha registrato una grande partecipazione degli abi-tanti dimostrando il bisogno di socialità e la voglia di vivere di-versamente gli spazi.I libri saranno distribuiti dentro delle cassette di frutta recuperatee colorate grazie al lavoro dell’associazione Formica e dei gruppidi socialità organizzati dal Servizio dei Custodi Sociali. Questecassette saranno collocate presso gli esercizi commerciali ade-renti all'iniziativa e disponibili a prestare un proprio spazio perquesto scambio gratuito di libri. Le persone potranno liberamenteprendere un libro dall'apposita cassetta, leggerlo e, quindi, ri-portarlo presso uno dei punti aderenti o portarne un altro chehanno letto e gradito, condividendo così il piacere della letturacon chi abita in quartiere. I libri da scambiare saranno ricono-scibili dall’adesivo "Bookcrossing di Quartiere Molise Calvai-rate" posizionato nelle prime pagine interne.

La diffusione dei libri supporta la trasmissione culturale e la co-noscenza linguistica all’interno di un contesto con alti tassi dipovertà educativa e culturale, come nel caso di Molise Calvairate.Questa attività rappresenta una prima forma di conoscenza eavvicinamento anche per gli abitanti che stanno affrontandopercorsi di apprendimento della lingua italiana. L’obiettivo dell’iniziativa è dare enfasi alle modalità collaborativee alla voglia di comunità che si vuole promuovere, stimolandogli abitanti alla lettura, al mutuo apprendimento e allo scambiodi informazioni.Il Bookcrossing di Quartiere valorizza il ruolo dei commerciantiattraverso il rafforzamento del loro legame con il pubblico permezzo dello scambio di libri. Con un’azione culturale e socialesi faranno conoscere agli abitanti gli esercenti che aderisconoall’iniziativa, rafforzando i legami ed il loro ruolo di prossimitàsociale.In connessione con l'iniziativa, presso il Laboratorio di QuartiereMolise Calvairate si svolgono gli incontri di lettura "Mammedi ieri e di oggi", tenuti dalla dottoressa Claudia Pedrazzoli econ il coordinamento dell’associazione Todo Modo. In questospazio di confronto e di riflessione tutto al femminile, “per mam-me del terzo millennio”, attraverso letture guidate e dialoghi,si affronta il delicato tema della genitorialità e della figura delladonna/madre.Gli incontri sono gratuiti, previa prenotazione al numero 3917155142o tramite mail all’indirizzo [email protected].

Laboratorio di quartiere Molise Calvairate

Dal campo giochi di viale Lazio Il signor Valentino negli scorsi mesi ci ha segnalato la mancanzadi pulizia dalle foglie dei giardini di viale Lazio, in particolarenel campo giochi per bambini. La foto che ci ha inviato testi-monia la situazione rimasta così a lungo. Solleciti e scambi epi-

stolari hanno finalmente portato a metà novembre a una completapulizia dell’area, che però dovrà essere mantenuta nel tempoper permettere il gioco in sicurezza dei più piccoli. Possiamopoi anticipare che è in progettazione la riqualificazione dell’areagiochi con nuova pavimentazione, recinzione e sostituzione gio-chi per un valore di € 30.000.

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dicembre 2018 3

Il quartiere Corvetto con-tinua a dimostrare la pro-pria vitalità, grazie alle

numerose associazioni atti-ve. Vogliamo segnalare inparticolare due progetti chehanno ricevuto un finanzia-mento a seguito di due bandivinti: il Bando Periferie (Ca-pofila: Casa per la pace,partner: Animondo onlus,Equilibri in Corvetto eAsnada) fino all’estate 2019;e il Bando Volontariato (Ca-pofila: Nocetum, partner:Italia Nostra, Comunità San-t’Egidio – Titolo del proget-to: COME TI RIGENEROIL CORVETTO. Quando lacittadinanza attiva sa creareopportunità di ri-crescita dascarti, avanzi e antiche tra-dizioni) fino a ottobre 2019.Come ci illustra MercedesMas Solè, fondatrice di Casaper la Pace Milano, i proget-

ti pongono al centro lo Svi-luppo di Comunità nel Cor-vetto con la finalità di valo-rizzare i luoghi, le realtà e lestorie degli abitanti del quar-tiere, per ridurre la percezio-ne di insicurezza, di degradoe di isolamento in chi vi abi-ta; creare occasioni di incon-tro, confronto e collabora-zione tra le diverse realtà as-sociative e gli abitanti delquartiere; stimolare la par-tecipazione attiva dei citta-dini nella cura del territorioattraverso la progettazionepartecipata di piccoli inter-venti di rigenerazione urba-na, di valorizzazione delquartiere e di azioni collet-tive, creative e artistiche.Molte le azioni previste, fracui: rinforzare la Scuola diItaliano per stranieri con ser-vizio babysitting; creare unCiclo-Bookcrossing, cioè

una cargo bike che girerà icortili proponendo lo scam-bio di libri e animando lepiazze; organizzare la secon-da edizione del Festival delTeatro dell’Oppresso neglispazi e cortili del quartiere,con il filo conduttore dellagestione positiva dei conflittidi vicinato; creare un per-corso turistico “La memoriadel quartiere”, e molto altro.Parte di questi processi ver-ranno documentati dagli stu-denti dell’Istituto Albe Stei-ner come alternanza scuola-lavoro, attraverso video edinterviste, con la collabora-zione dell’associazione StarMovie.Anche noi intendiamo se-guire i progetti, promuoven-done la conoscenza in tuttala zona.\

Valentina Geminiani

La vitalità del Corvetto

Da oltre un anno invia Melotti 4 è atti-va una “Portineria

di Quartiere”; si tratta diSpazio Melotti, un luogoaperto a famiglie, cittadinie realtà del territorio realiz-zato nell’ambito del proget-to Milano Sei l’Altro. Dasportello aperto al pubblicogradualmente si è trasfor-mato in un punto di riferi-mento per diverse associa-zioni e per singoli cittadiniche hanno qui potuto con-cretizzare una propria idea. Al momento in Spazio Me-lotti operano: l’associazioneMEI - Mammaeio “dallapancia alla culla”, un grup-po di professioniste (gine-cologa, psicologa perinatale,pediatra) che ha deciso dilavorare insieme e condivi-dere competenze, esperienzee approcci differenti per ri-spondere ai molteplici biso-gni di futuri e neo genitorie dei loro piccoli; Bio-logi-co? realtà spontanea costi-tuita da alcuni cittadini checoltivando il sogno di unasana e buona alimentazione

utilizzano lo spazio di viaMelotti come punto di ritirodel neonato gruppo di ac-quisto (a dicembre arrive-ranno le arance rosse dallaSicilia); verdeFestival chequi organizza appuntamenticulturali e a breve farà par-tire il progetto “Adulti ebambini tutti cittadini” de-dicato all’educazione civica,Auser, consolidata realtà divolontariato al servizio deimalati e degli anziani. A Spazio Melotti sono pre-senti anche l’associazioneOttava Nota, che oltre a or-ganizzare corsi di musica hapredisposto una intensa sta-gione di concerti, serate cul-turali e laboratori per bam-bini, l’associazione Parla-mi, un gruppo di professio-niste che hanno scelto di la-vorare insieme per offrire in-terventi di logopedia, psico-logia e psicomotricità che inMelotti propone degli incon-tri dedicati al disagio scola-stico e all’alimentazione;Logoi/Casa nel Bosco inCollina che da dicembreproporrà ogni lunedì “I Po-

meriggi ritrovati”, laboratoriartistici per bambini. Milano Sei l’Altro è unprogetto, realizzato nell'am-bito di Welfare in Azione diFondazione Cariplo, che sipropone di sperimentare unnuovo modello di welfarecomunitario, collaborativoe partecipato, con cittadini,imprese e terzo settore peraffrontare il problema del-l’equilibrio tra vita, famigliae lavoro. Per raggiungere questoobiettivo, si stanno coinvol-gendo aziende, cittadini, or-ganizzazioni del non profite del privato sociale per cer-care, in modo congiunto,nuove soluzioni per la con-ciliazione vita/lavoro, par-tendo dall’ascolto reciproco,dalla valorizzazione dellecompetenze e delle risorse,nella convinzione che soloin questo modo sia possibileindividuare e condivideresoluzioni innovative e gene-rare un benessere per tuttoil territorio.

Alberto Tavazzi

Spazio Melotti 4: una Portineria di Quartiere a Rogoredo Santa Giulia

“Sono proprio le peri-ferie la città del futu-ro, quella dove si

concentra l’energia umana equella che lasceremo in ereditàai nostri figli. C’è bisogno diuna gigantesca opera di ram-mendo e ci vogliono delleidee”(Renzo Piano, il Sole 24ore “Il rammendo delle perife-rie” 26 gennaio 2014). Il Progetto “Il filo rossodelle periferie: spazi,partecipazione, inclu-sione” vuole essere unpiccolo contributo a que-sta auspicata operazionedi delicato rammendodelle periferie, nel quar-tiere Molise – Calvairate- Ponti: un progetto pro-duttore di “scintille” chepossano innescare unprocesso di riqualifica-zione urbana e sociale. Obiettivo principale delprogetto è quello di spe-rimentare nuovi canaliattraverso i quali si può inter-venire per promuovere la crea-zione di una comunità capaced’interagire tra culture diversee fragilità diverse, perché ognu-no possa essere una risorsa perl’altro. Per questa ragione abbiamo av-viato nel quartiere diversi labo-ratori tenuti da professionisti,aperti gratuitamente alla citta-dinanza: laboratori di teatro peradulti e bambini, corsi di danzacreativa e di fotografia “di quar-tiere”, progettato e già preparatoil terreno per un orto comuneall’interno della parrocchia diSant’Eugenio, organizzato di-versi eventi aggreganti per lacittadinanza nei cortili e neglispazi aperti del quartiere, nellaconvinzione che gli spazi co-muni devono diventare luoghid’incontro e di relazioni. Tutto ciò secondo i principi digratuità, solidarietà e reciprocitàe grazie alla partecipazione e alcontributo dei cittadini ma an-che di coloro che vivono aimargini della società, i così detti“soggetti fragili”, in modo daconsentire la nascita di nuovilegami sociali e di rilanciare ilbene comune. Le attività proseguiranno finoad settembre/ottobre 2019 connuovi laboratori artistici, il la-voro nell’orto, la riqualificazioneattraverso il colore e la luce di

luoghi dei luoghi di cura, comeil Centro psico sociale (CPS) diviale Puglie. Saranno realizzatianche diversi eventi formativi edi sensibilizzazione aperti allacittadinanza su tematiche comela Salute Mentale, il valore delvolontariato e di una cittadinan-za attiva, la cura dei luoghi.Una parte importante di questasfida sta nel consolidamento e

ampliamento della rete: è infattiimprescindibile, ai fini dellarealizzazione degli obiettivi alungo termine, la capacità dicoesione tra i partner e l’atten-zione ad intercettare in itinerele risorse del territorio che pos-sono essere ingaggiate nel pro-getto soprattutto perché è coin-volgendo chi vive il territorioche si può dare continuità alpercorso iniziato indipendente-mente da chi lo pensato. Il progetto, finanziato dal Ban-do Volontariato Ciessevi-Cari-plo e Regione Lombardia, è sta-to voluto da una rete stretta le-gata da un comune interesse perla Salute Mentale, ma che haraccolto intorno a sé anche par-tner con specificità ed interessidiversi: Associazione Aiutiamo-li onlus come capofila, Fonda-zione Aiutiamoli onlus, le asso-ciazioni Il Caminante, Città Vi-sibili, Diversamente, in colla-borazione con CPS di viale Pu-glie, progetto “Proviamoci As-sieme” (Casa della Carità), Par-rocchia di Sant’Eugenio, Fon-dazione Eris, Cascina Verde,Studio B&B Color Design. Inoltre cammin facendo siamovenuti in contatto con altre re-altà attive nel quartiere quali ilLaboratorio di Quartiere Molise– Calvairate, il Servizio CustodiSociali, Comunità Progetto, As-sociazione Todo Modo e altre

ancora; la sinergia che ne è de-rivata è sicuramente un arric-chimento per tutti. Il 13 dicembre dalle 17.30 avràluogo una Festa aperta a tutti,nei locali della Parrocchia in viadel Turchino 9. Sarà l’occasione per parteciparea lezioni aperte e dimostrazionidei laboratori e per dare l’oppor-tunità a chi lo desiderasse di dare

le proprie adesioni ai laboratoried eventi del prossimo anno.La partecipazione è aperta egratuita e siete tutti invitati aintervenire, seguirà un momen-to conviviale con scambiod’auguri natalizi. Per info contattare: [email protected]; coordinatricedel progetto Marika.

Cristina Ardigò Presidente Associazione

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Vi sarete senz’altro chiesti dove, in in-verno, le nostre amatissime amichenotturne vadano a passare le loro me-

ritate ferie. Se non voi, io senz’altro, visto ilmio personale e distruttivo rapporto con questifastidiosi insetti. Purtroppo, come potete benimmaginare, non tutte vengono stroncate dalrigido inverno, ma, a seconda delle differentispecie, alcune riescono a superarlo o sottoforma di uova o sotto forma di adulto.Per esempio le zanzare nostrane (Culex pi-piens) a fine autunno cadono in uno stato di torpore, una sortadi letargo e durante l’inverno rimangono nascoste in cantine,sottoscala o nelle abitazioni dietro armadi o libri. Per poi sve-gliarsi appena le temperature lo consentono sfruttandovi come“primo pasto energetico” e dando il via alle generazioni di zan-

zare ”estive”.Per la zanzara tigre (Aedes albopictus), il veroflagello di questi ultimi anni, la situazione èun po’ diversa. Infatti gli adulti tendono a mo-rire, ma la specie sopravvive tramite le uovache entrano in “diapausa”: sembra anzi che,purtroppo, possiedano capacità di sopravvivereanche a temperature bassissime. Non c’è dunque possibilità di debellarle dacasa? Saranno sempre più presenti anche acausa dei cambiamenti climatici? Purtroppo

la risposta è affermativa. Questo non vuol dire che non si possafare proprio nulla. Innanzitutto potete cogliere l’occasione della“brutta stagione” per pulire vasi e sottovasi, bonificare zone umi-de della vostra casa e stanarle da angoli e scaffali che normal-mente tendete a non pulire. Perché… loro sono lì e vi osservano!

4 dicembre 2018

La Storia non ama l’uo-mo. Si limita a registrar-ne le nefandezze, nella

logica che senza queste lei nonavrebbe ragione di esistere. Lavita comune, priva di eventi,alla Storia non interessa, né laStoria conosce le ipocrisie delpolitically correct. Quanto amorale, essendo questa spec-chio delle azioni degli uomini,sono i libri a rendere testimo-nianza di quanto essa sia stataelastica. Per la Storia la vita di un uomovale quanto quella di un’ame-ba, ed è con questa logica chetutti i condottieri, grandi o in-significanti che fossero, hannomandato al macello milioni diesseri umani. La morte di unsolo uomo, perciò, per la Storiaè nulla, a meno che non nevenga coinvolto un illustre per-sonaggio. Allora la prospettivamuta, per divenire evento chegli storici dovranno tramanda-re, sia pure mettendoci il pro-prio di un punto di vista maiasettico.Su Lucio Giunio Bruto, peresempio, le testimonianze pa-

iono unanimi e nefanno un campionedella virtù romana.Si era nel 509 a.C., e sull’urbe re-gnava quello chesarebbe stato l’ul-timo dei sette re di

Roma, Tarquinio detto “il su-perbo”. Suo figlio era un man-zetto prepotente, che per scom-messa violò la virtù di Lucre-zia, moglie di Lucio TarquinioCollatino.Vera donna romana da-gli intransigenti prin-cipi morali, Lucreziadenunciò l’accaduto econ un pugnale si tolseil peso del disonore pa-tito. Ne nacque unasommossa che trovòun capo in Bruto (ri-sparmiamoci il LucioGiunio) e costrinse ilre a fuggire in Etruria.Nacque così la repub-blica, che rappresentòla fase più alta e vir-tuosa della storia ro-mana. Ma a Romac’era chi si sentiva an-cora legato alla monarchia, etramò contro il nuovo ordine.Fra i congiurati si trovavanoanche due figli di Bruto, diven-tato console, che non esitò acondannarli a morte e ad assi-stere alla loro decapitazione.Gli storici, benevoli, alla una-

nimità hanno assolto, facendodiventare questo Bruto il sim-bolo dell’amore patrio.Da allora per i Romani il cri-mine peggiore diventò aspirarea farsi re. La repubblica dovettepassare attraverso prove seve-rissime, ma per quattro secoliuscì indenne da ogni pericolo.Fu nel I secolo a. C. che le sueistituzioni iniziarono a scric-chiolare, e non salvarono Romadalle guerre civili che falciaro-

no vite a migliaia, con il di piùdi vedere alle proprie ormai in-certe viste il pericolo del ritornodella monarchia. Qualcuno pa-reva essersi montato la testa, esu quella testa, peraltro tirata alucido dalla calvizie, si dicevavolesse collocare una corona.

Questo qualcuno si chiamavaCaio Giulio Cesare, ed era uncondottiero pressoché imbatti-bile, oltre che fine politico euomo di grande cultura, ele-gante e, quando non stava frai legionari con i quali dividevail rancio e marciava a piedi,cultore di un bel vivere che locopriva di debiti che nonavrebbe mai pagato. Ambizio-ne a parte, il suo vero proble-ma, tuttavia, era il sesso. Dopo

un chiacchierato episodio gio-vanile con il re di Bitinia, doveera stato mandato in missione,il “marito di tutte le mogli emoglie di tutti i mariti”, comeebbero a definirlo con maligni-tà Curione e Cicerone, mise in-sieme una caterva di amanti. Si

sposò quattro volte, ma il tala-mo che lo pose nella condizio-ne di massimo pericolo stavain Egitto, e la padrona deglisconvolgimenti erotici che viavvenivano era una ragazzettapoliglotta e scondottata, belladella bellezza del troppo esseregiovane al cospetto di quell’at-tempato e incallito viveur, cioèCleopatra.Cesare se ne incapricciò, la li-berò dei nemici, primo fra tuttiil fratello Tolomeo di cui eraanche moglie, la rese padronadel trono d’Egitto e madre diCesarione, dopodiché se la por-tò a Roma per esibirla nel cor-so dei trionfi che gli venivanotributati, certo dando qualchedispiacere alla legittima mo-glie, Calpurnia che, ormai as-suefatta, con grande dignità in-cassò anche quell’ultimo paiodi corna. Sotto la veste del li-beral, tuttavia, Cesare non av-versava il potere assoluto, anzi.L’aveva conquistato controPompeo e contro lo stesso Se-nato con un colpo di mano var-cando il Rubicone, che era ilconfine oltre il quale le legionisettentrionali non potevano an-dare e, ormai nominato ditta-tore a vita, lo amministrava conmano d’acciaio dentro un fel-pato guanto di velluto.Fu una congiura a perderlo. Lacapeggiava Cassio (Gaio Cas-sio Longino), che convinse a

parteciparvi anche Bruto (Mar-co Giunio Bruto), figlio di Ser-vilia, una vecchia amante deldittatore, se non addirittura fi-glio anche suo, e che comun-que come tale veniva conside-rato da molti e trattato da Ce-sare stesso. I congiurati accu-savano Cesare di volersi farere per dividere il trono conCleopatra e trasmetterlo poi aCesarione. “I nostri antichi cihanno insegnato che non biso-gna servire un tiranno anche seè nostro padre” avrebbe dettoBruto, o, più probabilmente, èstato il senno di poi degli sto-rici a farglielo dire. Fatto stache fu anche il suo pugnale cheil 15 marzo del 44 a. C. posefine alla vita di uno degli uo-mini più moderni e complessidella storia di Roma. Mentre il Bruto che mandava amorte i figli ha unito gli storici,questo che ha partecipato al-l’assassinio di Cesare li ha di-visi. La maggiore parte di essiha visto in lui non un difensoredei valori della ormai languenterepubblica, ma l’irriconoscenteomicida che due anni dopo, aFilippi, sconfitto da Ottavianoe Marco Antonio, si tolse la vitainsieme con Cassio.Come dire che c’è Bruto e Bru-to, il punto di vista a farla dapadrone.

Giovanni Chiara

61. SI FA PRESTO A DIRE “BRUTO”

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Rubrica a cura di Lorenzo Baio

CURIOSI PER

Ma le zanzare, in inverno, che fanno?

dicembre 2018 5

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Che cosa ci fanno un pannellopreparatorio a soggetto allego-rico firmato da Rubens accanto

a un’antica mappa del mondo rinve-nuta in una cattedrale anglosassone eal fondale di una messinscena delFlauto Magico allestita all’Opera diBruxelles? No, nessuna asta all’oriz-zonte, ma solo alcuni dei progetti sultavolo di una realtà di zona specializ-zata in mappatura digitale a serviziodelle arti che sempre più consensi staraccogliendo tra gli operatori dellacultura. E, di fronte a tanta bellezza,QUATTRO non poteva che racconta-re l’ennesima storia di un’eccellenzasalda sul territorio e pronta oggi aprendere il volo alla volta del mondo.Via Piranesi 10, hub di Frigoriferi Mi-lanesi e Open Care: Lu-cida Lab è qui dal 2015quando, dopo le esperien-ze di Londra e Madrid,per la sua sede italianaFactum Foundation optaper gli spazi confinanticon uno dei centri di re-stauro di maggior nomeaa livello nazionale, attivogià da tempo presso lastruttura. «È stata unascelta fortemente voluta,nonostante i nostri dueapprocci siano fortementediversi, pur nel solco del-lo stesso amore per l’arte- conferma GuendalinaDamone, responsabile dello studio -.A lungo il nostro obiettivo è statoquello di inventare uno strumento chenon esisteva: dobbiamo il nostro no-me a Lucida, scanner 3D ad altissimarisoluzione, sviluppato nel 2013, dopoanni di lavoro, da una squadra diesperti ingegneri». L’apparecchio dif-ferisce dalle altre tecnologie disponi-bili e dai sistemi a raggi X/infrarossiper la sua capacità di indagare la tex-ture materica delle opere anche in pre-senza di aree molto scure o riflettenti,come l’oro: «Non si tratta, dunque, di

un’analisi prettamente formale-volu-metrica: con questo dispositivo, infat-ti, possiamo finalmente concentrarcisulle superfici di tele, bassorilievi etessuti con un’elevata qualità di ac-quisizione e restituzione dei dati, ela-borati da un software complesso,aprendo a possibilità enormi nel cam-po del monitoraggio, della diagnosi edella conservazione dei beni di cui cioccupiamo», aggiunge l’intervistata. Le applicazioni sono le più diverse:si va dalle verifiche di autenticità, alrilevamento delle condizioni dell’ope-ra prima, durante e dopo un trasportoo un restauro, fino alle pratiche di ar-chiviazione, con dossier digitali per-manenti e registrazioni in scala po-tenzialmente condivisibili con ricer-

catori di ogni dove. Le tecniche pro-poste hanno suscitato l’attenzione dialcune delle più prestigiose istituzionimuseali europee (dal Prado, alla Na-tional Gallery, fino alle permanentivaticane), per le quali Lucida Lab, insinergia con la Fondazione cui affe-risce, ha curato interventi di grandevalore scientifico e documentale: gra-zie alla triangolazione, infatti, i datigenerati sono restituibili con un livellodi dettaglio senza eguali, dando vitaa vere e proprie carte di identità deicapolavori esaminati. «Spesso - spiega

la dottoressa Damone - vienerichiesto il nostro apporto inrelazione a un prestito tra en-ti espositivi differenti: i mu-sei vogliono essere sicuri chele opere restituite siano lestesse a essere uscite dalleloro sale». E pensare che il laboratorioè andato via via specializ-zandosi anche nella realiz-zazione di facsimili con untasso di fedeltà pressoché to-tale agli originali, sempregrazie ai livelli di sofistica-tezza raggiunti dai più evo-luti di questi procedimenti. Dietro allareplica dei dipinti parietali della tombadi Tutankhamon nella Valle dei Re,

ad esempio, vi è proprioil gruppo di lavoro diFactum. Rivela Guenda-lina: «D’accordo con leautorità egiziane, a pochipassi dal sepolcreto del1300 a.C. abbiamo ap-prontato una copia, in tut-to e per tutto indistingui-bile dalle pitture da cuideriva, così che le gene-razioni future ne possanogodere la straordinaria te-stimonianza». In effetti, turismo di mas-sa, iconoclastia, guerre,disastri naturali o restaurisbagliati possono infragi-

lire – quando non distruggere – letracce del passato: «È in questi casiche la nostra azione ha senso: siamouna no profit, non prestiamo servizioa scopi commerciali o per iniziativead anima commerciale», chiarisce lacoordinatrice della succursale italiana,per poi passare in rassegna un altropaio di casi eccellenti utili a inqua-drare meglio questa posizione. «Pres-so la Fondazione Cini sull’Isola di S.Giorgio (Venezia) abbiamo allestitole Nozze di Cana del Veronese nellasala del refettorio palladiano, lì dove

vide la luce»: una sorta di “secondooriginale” filologicamente connotato,con tanto di imperfezioni e segnidell’usura, che ristabilisce l’equilibrioestetico con il luogo per il quale fuconcepito, visto che l’esemplare au-tografo, trafugato come bottino bellicodall’esercito napoleonico, è oggi con-servato al Louvre. Per qualche ferocescherzo del destino, alla tela è toccatala medesima sala dell’italiano forsepiù celebre di tutti: con tutti gli zoompuntati sulla Gioconda, c’è da scom-mettere che sono in pochi ad accor-gersi della sua presenza. Giustizia ri-stabilita, dunque, nel rispetto costante

dell’intricato impianto etico-legislativo che norma le ri-produzioni di campioni d’ar-te, avviate sempre di concer-to con i legittimi proprietari. C’è anche un po’ di Milanonelle attività di Lucida Lab:oltre a una collaborazionecon la Pinacoteca Ambrosia-na, è su alcune delle operedi Francesco del Cossa con-servate a Brera che è stataportata a termine una delleimprese di maggior succes-so. «Grazie alla disponibilitàdei poli milanesi abbiamo

riassemblato una copia del politticoGriffoni presso la basilica bolognesedi San Petronio: le sedici tavole in cuinei secoli è stato smembrato sonoesposte nei più importanti musei in-ternazionali, tra cui Brera, e riuscirea riportare nel suo ambiente naturaleuno dei capolavori del Rinascimentoè stata una soddisfazione immensa»,confida la nostra interlocutrice. Il ma-gico potere degli artigiani digitali diLucida Lab, perché incanto, stuporee meraviglia possano continuare atrionfare.

Emiliano Rossi

Facsimile, l’infinito presente dell’arteLucida Lab e Open Care insieme per la tutela del patrimonio a partire dall’alta tecnologia

C’è tempo fino al 10 gennaio 2019 per partecipare al bando perdiventare Guardie Ecologiche Volontarie (Gev), scegliendocosì di dedicare parte del tempo libero al bene della città, in

particolare nella vigilanza diretta sul territorio e nell’attività di educa-zione ambientale.L’impegno richiesto è serio, anche perché, dopo un corso teorico e pra-tico di circa sessanta ore e dopo aver superato un esame di fronte allaCommissione Regionale, si diventa pubblici ufficiali con funzioni diPolizia Amministrativa, potendo accertare e sanzionare gli abusi di pro-pria competenza, che riguardano principalmente il regolamento del ver-de. Alle Guardie ecologiche volontarie è richiesto poi un minimo di 14ore mensili di attività. Per iscriversi basta andare sul sito del Comune di Milano nella sezioneBandi.

COME DIVENTARE GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIELo scanner al lavoro su alcuni dettagli del Polittico Griffoni (1472)

In anni di collaborazione con il nostro gior-nale Athos ci ha abituati all’idea che il mon-do degli umoristi è un mondo libero, fatto

di libere relazioni tra autori che si incontranoe si scambiano idee ed esperienze, in di-retto rapporto con il loro pubblico,senza troppe ragioni di appartenenza. E oggi possiamo spostarci idealmen-te in zona 9. Usciamo dal seminato?Direi di no.In compagnia di Athos incontriamo Gio-vanni Beduschi, di Mantova, anno dinascita 1970. Di lui possiamo subitodire che vignettisti si nasce, a giu-dicare dai muri di casa su cui amavapasticciare. Cresce poi in una famigliamolto radicata a sinistra con nonnipartigiani e famigliari che ricopronoruoli istituzionali a contatto con lavita di partito. Ha quindi la possi-bilità di partecipare nei mesi estiviai corsi di fumetto per bambini or-ganizzati a Scandicci da SergioStaino, collaboratore de l’Unità.Sono gli anni ‘80-‘85, i bambinivenivano ospitati nella “Casaumoristica” per imparare l’arte delfumetto, e quell’esperienza entrò afar parte della sua vita. Conseguito il diploma di Grafico pubbli-citario, entra nella redazione del giornaleZona Nove (uno degli storici giornali dizona), appena formata. La redazionedeve decidere di molte cose,della linea editoriale, di ar-monizzare le posizioni deiredattori, dei simboli da uti-lizzare in un clima iniziale dibagarre, ma abbandona le etichette di ordinepolitico, e si muove su problemi concreti, comele esondazioni del Seveso e la costruzione dellaMetropolitana. Beduschi da allora collabora algiornale rappresentando i problemi di oggi conlo spirito ironico-caustico che lo caratterizza,dedicando caricature e battute non tenere aiprotagonisti della classe politica nazionale.Il suo sguardo più penetrante deforma la realtà,

esagera forse, ma la sua visione è sempre chia-ra, oggettiva e mai univoca, di chi sa coglierecon rapido movimento il punto di vista dell’al-tro. E Giovanni Beduschi ha messo a frutto la

sua esperienza per offrire un’importante colla-borazione alle scuole medie di tutta Italia sultema del gioco d’azzardo e sulla dipendenzadal gioco che molte persone subiscono. L’ar-gomento è stato affrontato attraverso una mostradi vignette che con immediatezza hanno illu-strato la realtà del problema e Beduschi e gliorganizzatori hanno potuto verificare quanto ilproblema incida sulla vita delle famiglie e suibambini, e quanto la risposta dei ragazzi siastata immediata e di grande consapevolezza.

Beduschi quindi procede su questa stradacon corsi di fumetto, organizzati dal mensileZona Nove, allontanandosi in parte dallasatira politica e rivolgendo un maggioreinteresse alle relazioni tra le persone, inparticolare all’interno della coppia o delmatrimonio.La sua ultima pubblicazione per FestinaLente Edizioni dal titolo Il mondo di Gio,Cris & Ricky ci mostra un po’ come sia-mo, insolenti e carognetti ma poi sprov-veduti e indifesi nel tentativo di apparireun po’ meglio di come ci vedono o ci ve-diamo. Numerosi sono gli episodi della sua vitadi autore, ma di lui Athos (“quasi padree sicuramente maestro”, per Giovanni)sottolinea la volontà e la capacità di or-ganizzare manifestazioni anche importantiche permettono all’arte del fumetto di so-pravvivere. «Stiamo perdendo la capacitàdi sorridere» osserva Beduschi, ed è sem-pre più difficile stabilire un rapporto disimpatia con le persone. E quando questoavviene l’umorista si sente utile.

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Sandokan, la Perla di Labuan, il CorsaroNero. Nomi che nell’immaginario collet-tivo fanno subito pensare ad Emilio Sal-

gàri (l’accento grave è d’obbligo), di certo lettoe apprezzato da molti nostri lettori. C’è unapersona che non solo ha apprezzato e apprezzale opere dello scrittore veronese, ma ne ha fattoun idolo, un motivo di studio approfondito, ela dimostrazione sono le 600 edizioni dei libridi Salgàri che occupano un’intera libreria a pa-

rete. Cittadino di zona 4 doc, Vittorio Sarti finda piccolo passava le ore «leggendo anche duelibri in un solo giorno mentre mangiavo un pa-nino o sgranocchiavo una crosta di formaggioperché dopo la guerra non c’era molto» con leavventure del Corsaro Nero e poi dei personag-gi della saga di Sandokan. Questa passione peri racconti di avventura e di luoghi lontani, haconfessato, deriva dal fatto che i nonni, emigratiin Brasile nei primi del ‘900 erano soliti rac-contargli della giungla, degli animali che la abi-tavano, delle popolazioni locali, e ciò ha con-tribuito a far nascere l’interesse per i libri diavventure e in particolare di quelle narrate dalloscrittore veronese.«Nei primi libri il personaggio Sandokan eradescritto come un cannibale, uno che si cibavadel cervello e beveva sangue umano. In seguitoè diventato quello che tutti conosciamo» – sot-tolinea Vittorio che conosce a memoria ognivolume della sua raccolta, giunta come detto a600 esemplari senza contare i “doppioni” checonserva la figlia.Tutti pensiamo all’autore come “inventore” diSandokan o del Corsaro Nero, mentre Salgàriè stato anche un novelliere, con 200 raccontifirmati con gli pseudonimi Altieri, Bertolini eLanducci. «Praticamente – precisa Vittorio Sarti– pur seduto alla sua scrivania di Torino (dovevisse per la maggior parte della sua vita n.d.r.)Salgàri ha fatto il giro del mondo, ha toccatotutti i continenti. Nei suoi scritti troviamo ilmare, l’India, mentre con le sue novelle ha fattoviaggiare i lettori al Polo nord, nel Far West,in Africa».La passione per Salgàri nel tempo è aumentataportandolo a cercare edizioni diverse, ancheprime che sono cosa rara. «Ho la prima edizio-ne, rilegata, del Corsaro Nero che risale al 1896,ma per la cronaca era già uscito un paio di anniprima come dispensa allegata a un giornale».Tra i libri, che ripetono gli 85 scritti da Salgàrie che in doppia fila riempiono la libreria, ci so-no anche volumi stampati da case editrici stra-niere e non mancano i testi apocrifi, ovvero

racconti fatti passare per salgariani ma che talinon sono.Che idea si è fatto dello scrittore dopo averlostudiato così a fondo?«Un personaggio molto particolare, certamentecon delle problematiche visto come è morto,con il precedente del padre suicida e del figlioche nel ’53 si tolse la vita (e la moglie finitain manicomio n.d.r.). Con una fantasia enormeperò: descrisse luoghi dove non era mai statocon assoluta realtà, documentandosi in modomaniacale, e confermandosi per me, ammettodi essere di parte, uno dei maggiori scrittoriitaliani. Ai suoi tempi, in un’Italia dove l’anal-fabetismo era al 70 per cento, riuscì a far cir-colare centomila copie dei suoi libri quandoscrittori più famosi ne vendevano solo qualchemigliaia».Un personaggio al quale è più affezionato el’attore che ha rappresentato meglio sulloschermo o in tv un personaggio di Salgàri?«Ormai il più gettonato è Sandokan, ma per meil personaggio più bello resta il Corsaro Nero.Il Corsaro Nero è vissuto per due romanzi, San-dokan è vissuto per undici. Nessuno ha reso ipersonaggi di Salgàri uguali al libro. Come nonpuoi ricreare il Renzo descritto nei PromessiSposi così non puoi farlo con un personaggiosalgariano, ma ammetto ancora una volta sonodi parte».La passione per Salgari, ha portato Vittorio aredarre, oltre alla bibliografia completa, un di-zionario, in odore di stampa, dove sono raccoltele parole strane lette e sentite interessandosi aSalgàri. Tremila vocaboli di città, paesi, animali,piante, parole strane che appaiono nei volumidello scrittore. Una passione che emerge ancheda questo simpatico episodio avvenuto nel 63:«Mi feci dare un anticipo dello stipendio per

portare fuori una bella ragazza. In attesa del-l’incontro mi imbattei in una bancarella di libri.Vidi alcune edizioni dei libri di Salgàri dellaVillongo editore: ne comprai due, ne trovai altrie altri ancora e i soldi erano finiti. Avevo diecilibri di Sandokan e la ragazza mi sta ancoraaspettando. I libri sono nello scaffale; lei chissàdov’è».Ha mai calcolato il valore della sua collezione?«Superato il valore affettivo, il suo valore èbuono. Pensi che la prima edizione del Corsaro,se la si trova, arriva a 1000 euro. Per gli altrilibri le quotazioni del mercato partono dai 200in su».Un’ultima domanda: il cognome Sarti ha a chefare con il portiere dell’Inter Anni 60?«No, e poi io simpatizzo per il Milan».

©Sergio Biagini

Salgàri in zona 4, ma non è la piazza

Una delle raccolte più complete dei libri dello scrittore ècustodita da Vittorio Sarti, proprio nella nostra zona

Giovanni Beduschi, vignettistacon la capacità di sorridere

dicembre 2018 7

Fratelli Bonvini fa a Milano e alla nostrazona un nuovo regalo: dopo l'aperturaesattamente un anno fa di Atelier 1909,

luogo di creazione e sperimentazione contem-poranea adiacente alla bottega di Cartoleria -Tipografia, lo spazio di Bonvini si amplia alprimo piano di via Tagliamento 1, con un'areadedicata a ospitare le idee che contribuisconoa un nuovo disegno della città: mostre, progetti,

incontri, laboratori, presentazioni.Aperta al pubblico lo scorso 14 novembre, lospazio ospiterà fino al 24 dicembre la sua primaesposizione: CARLO STANGA. MIRACOLIA MILANO. Una mostra sorprendente, per noi che non co-noscevamo l’artista, pur essendo Carlo Stangaun illustratore di fama, collaboratore delle prin-cipali riviste e quotidiani italiani e con clientiinternazionali in Europa e negli Stati Uniti, in-signito di numerosi premi. Protagonista in questa Personale, la cittàdi Milano e, in particolare, l'area situata asud di Porta Romana, con alcuni dei luoghisimbolo del processo di trasformazione ur-bana, peraltro oggetto del libro edito daQUATTRO A sud dello Scalo Romana: ilPanificio Automatico, il Madama bistrot,la Fondazione Prada, l'area e il quartiereSan Luigi, lo scalo di Porta Romana e lastazione. Il caso ha voluto che il giorno seguentel’inaugurazione presentassimo alla Fonda-zione Prada il nostro libro, così insieme

alle fotografie dei luoghi descritti abbiamo fattoscorrere anche le illustrazioni di Carlo Stanga,che quei luoghi ha interpretato e arricchito dielementi fantastici ed evocativi.Le altre opere esposte riprendono parte delleillustrazioni del volume I Am Milan (Moleskine,2016), primo di una nuova serie di libri, scrittie illustrati da Stanga, dedicati alle principalicittà del mondo: I am Milan, I am London e I

am New York.L’interesse per le città deriva dallaprima professione di Carlo Stanga,architetto, dai suoi viaggi, dal-l’aver vissuto in molte città diversedel mondo; attualmente vive e la-vora a Berlino, ma viene spesso aMilano, dove ha vissuto per più divent’anni.Per l’occasione, oltre a inaugurarela mostra, ha condotto una confe-renza dal titolo “La città si raccon-ta. Illustrare e scoprire la metropo-li”, in cui a commento delle sue il-lustrazioni ci ha esposto, in modoestremamente gradevole, le sue os-servazioni, visioni, interpretazionidelle città contemporanee. Un tema

più che mai attuale su cui ci confrontiamo unpo’ tutti.L’8 dicembre Carlo Stanga sarà nuovamentepresso la cartoleria Fratelli Bonvini a firmarei suoi libri, un’occasione in più per visitare lamostra e fare la sua conoscenza.

S.A.

La mostra è aperta dal martedì al sabato, dal-le 14.00 alle 19.00, fino al 24 dicembre 2018.

Inaugura: CARLO STANGA.MIRACOLI A MILANO

Carlo Stanga

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Milano sud ritratti di fabbriche 35 anni

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Stefania Aleni, Vito

Redaelli (a cura di)

Storie industriali.Passato e presente nel

sud est di Milano € 15,00

Giovanni Chiara

Morir cantando (o cantando gioire)

Le fascinazioni dell’operalirica fra storia,

fonti letterarie e aneddoti€ 20,00

Stefania Aleni (a cura di)A sud dello Scalo Romana.Vocazioni e suggestioni di un’area in trasformazione€ 25,00

Claudio De Biaggi

La Caproni di Taliedo.Storie di operai 1915-1950€ 18,00

Giovanni Chiara

Il mito e l’operaLa mitologia greca messa in musica fra teatro, poesia e letteratura€ 22,00

Giovanni Chiara

Glauco€ 12,00

Athos Careghi

Professione cartoonist€ 10,00

8 dicembre 2018

dicembre 2018 9

10 dicembre 2018

dicembre 2018 11

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Un nuovo libro è arrivato, si tratta di “Lametropolitana milanese, evoluzione ur-banistica e architettonica” scritto dal no-

stro redattore Giovanni Luca Minici e pubblicatodalla Silvana Editoriale con il patrocinio diQUATTRO. Il volume ripercorre la storia dellametropolitana di Milano dai primi progetti spe-rimentali nelXIX secolo aicantieri per laLinea 4, pas-sando per lastoria della Li-nea 1 e dellaLinea 2 con laloro architettu-ra ormai fa-cente partedella storia deldesign, dal-l’opulenza del-la Linea 3 edalla grandio-sità del Passante. Tutto con particolare attenzioneal profilo storico e urbanistico di queste infra-strutture che hanno fatto crescere e crescono conMilano. Un libro di 254 pagine riccamente illu-strato con immagini a colori, molte delle qualiinedite. Nel prossimo numero vi daremo maggioridettagli sul volume e sulle presentazioni. Per ac-quistare il volume ad un prezzo scontato poteterivolgervi direttamente a [email protected]

Tutto, ma proprio tutto, sulla metropolitana milanese

Èin preparazione a cura dell'AssociazioneAmici della città di Vizzini una nuovapubblicazione dal titolo “Gli angoli più

suggestivi del territorio di Milano e della suaarea metropolitana”, che raccoglie opere di pit-tura, fotografia, poesia e prosa, realizzate daisoci sul tema.Le opere originali saranno esposte presso la bi-blioteca Calvairate di via Ciceri Visconti dal 19al 26 gennaio e la manifestazione si concluderàsabato 26 gennaio alle ore 17 con la premiazionee consegna del libro. Il libro contiene, oltre alcatalogo, un'ampia monografia redatta dal pre-sidente Giuseppe Garra, approfondito conoscitoredel territorio milanese, grazie anche alla sua pre-cedente professione. Una pubblicazione quindiricca di storia e di cultura.

Assovizzini: una mostra e un libro

Nel corso degli anni dedicatiallo studio, capita di incon-trare professori che riman-

gono nel cuore degli allievi per viadella passione e della gioia con laquale insegnano la propria materiae per l’ottimo rapporto che sonoin grado di instaurare con gli alun-ni: lo scultore Alfredo Mazzottane è un esempio perfetto. Dopo essersi diplomato Maestrod’Arte presso l’ I.S.A. di Vibo Va-lentia, consegue il diploma inscultura - con il maestro Minguzzi- e in pittura - con il maestro Pu-rificato - presso l’Accademia delle

Belle Arti di Brera e contempo-raneamente frequenta il corso dicromatologia di Veronesi e il cor-so di tecnologia dei materiali diRui, dopodiché diventa assistentedello scultore Eros Pellini per di-versi anni. Dal 1975 al 2011 è stato profes-sore di discipline plastiche al Li-ceo Artistico Statale di Brera: isuoi ex studenti ricordano con af-fetto e nostalgia il trasporto e ilcoinvolgimento che trasudavano

da ciascuna delle sue lezioni.Ogni volta che si varcava la sogliadella sua aula, ci si trovava da-vanti a un professionista il cuiobiettivo non era inculcare allaclasse delle nozioni fini a se stes-se, bensì far vivere la propria di-sciplina anche con i gesti più sem-plici, che si trattasse di compren-dere appieno i volumi e le dimen-sioni dei propri lavori plastici odi mettere in ordine l’aula e pulirela propria postazione al terminedella lezione.Le opere del professor Mazzottarispecchiano pienamente l’amore

profondo nutrito perquest’arte, per i vo-lumi e per le forme.Nonostante siano incontorsione, le suesculture sono sinuo-se e armoniche – alpunto tale da poteressere osservate dadiversi punti di vi-sta, a seconda dellaposizione del pernoche le sostiene odell’inclinazionedella superficie disupporto – e rappre-sentano archetipi dimorbidi corpi fem-minili stilizzati cheincarnano varie fasidella vita e del rap-porto che ognunoha con il propriouniverso.

Si va dal momento della “chiusu-ra” nei confronti del mondo –quando le sculture sono comple-tamente chiuse su loro stesse, co-me nel caso della “Figura in con-torsione” in bronzo lucidato del2010 -, a quello della fiducia edella speranza nei confronti dellavita - quando il soggetto non di-segna una forma chiusa, ma pre-senta un’apertura, come nel casodella “Composizione con figura”in grafite del 2005 –, fino ad ar-

rivare alla situazione di benesserefinale dopo una difficoltà – quan-do non solo le figure non disegna-no linee chiuse, ma presentanoanche un pendolo il cui ciondoloraffigura un ventrefemminile stilizzato asimboleggiare la rina-scita, come nel casodella “Figura in con-torsione con reperto”in penna bic, ecolinee filo di cotone del2018.In riferimento proprioai “reperti”, la sua ul-tima serie, il temadella fertilità e dellarinascita è molto caroal professor Mazzot-ta, al punto da model-lare un ventre legger-mente rigonfio nellamaggior parte dellesue figure femminili,e viene evocato dallaforma simile a un se-me di queste sculture,simbolo del germo-gliare di una nuovavita, la nascita diqualcosa di grande edenergico partendo dauna piccola forma ovale.Riassumere un’intera carriera etutto il lavoro che la supporta inpoche parole non rende giustiziaa questo scultore: si rischierebbedi sminuirla, perché è quasi im-possibile comprendere completa-mente la passione e la dedizionedel suo operato leggendo dellefrasi stampate. È necessario vedere e percepiredi persona una produzione cosìappassionata… e dal 15 dicembreal 20 gennaio 2019, infatti, il Mu-seo della Permanente ha organiz-zato “Percorsi”, la mostra dedicataad Alfredo Mazzotta e agli altridue soci che hanno fatto parte del-la Commissione artistica annualedella Permanente 2017/2018, Car-

lo Catiri e Giulio Crisanti. Si po-tranno ammirare una quarantinadi opere tra sculture, pitture e di-segni che permetteranno di sco-prire uno spaccato del lavoro dei

tre artisti e i loro differenti “per-corsi”: in questa sede, il professorMazzotta presenterà le sue “Se-quenze sinuose (da Brera a Bre-ra)”, una serie di figure in contor-sione – scolpite e disegnate - cheripercorrerà la sua ricerca artisticadagli anni ’70 ad oggi.Quello che il professor Mazzottaproporrà sarà un vero e proprioviaggio nel suo mondo, nella suavita e nella sua produzione scul-torea e figurativa, ma anche e so-prattutto un momento di condivi-sione del suo grande amore perl’arte, lo stesso che mette in ognu-no dei suoi progetti e che ha tra-smesso a tutti i suoi studenti.

Valentina Geminiani

I “Percorsi” in contorsione dello scultore e professore Alfredo Mazzotta

Composizione con figura, 2005

Figura in contorsione, 2010

12 dicembre 2018

Di fronte a gesti arro-ganti reagisci conmolta calma: eviti on-

date di rabbia e negatività. Ri-volgiti agli altri con belle ma-niere: accorci le distanze e listimoli a superare la diffiden-za, a venirti incontro. Quandoti è data la possibilità di sce-gliere se avere ragione o esse-re gentile, scegli di essere cor-diale e ammodo. Ovunque cisia un essere umano, vi è lapossibilità di buone creanzediceva Seneca tanti secolifa. Perché allora siamo por-tati a voler avere ragione, aimporci sugli altri, a essereprepotenti e arroganti? Es-sere amichevole vuol direesibire attenzione e rispettoverso ciò che veramenteconta: significa esporre con af-fetto e amicizia, fare ciò chefa bene al nostro corpo e alnostro umore, unendo relazio-ni chiare e soddisfacenti. Il po-tere dei piccoli gesti fa star be-ne noi e gli altri. Un invito atutti alla riscoperta di questavirtù, anche attraverso piccoliesercizi può portare a una ri-voluzione amichevole e edu-cata. L’ignoranza è intesa co-me non sapere stare in società,aspetto comune a chi contestale regole del vivere civile osemplicemente non le cono-

sce. L’aggressività e l’arrogan-za sono sentenze emotive do-vute alla mancanza di autosti-ma, vale a dire non stimando-si. La troppa rabbia provocadanni al fegato, dolori musco-lari, dermatite, gastrite e in-sonnia. Il segreto, prima direagire, è contare fino a dieci.Quando si affronta un dispet-to, è bene fermarsi un momen-to, poiché regala preziosi van-

taggi. E’ sempre convenienteuna buona gestione alle emo-zioni. Di solito perdere un po’di tempo, al contrario paga.Quando sorridiamo, l’altro èsempre portato a ricambiarlo.Molteplici studi hanno com-provato che quando si sorridesi attiva il rilascio di sostanzeche partecipano a combatterelo stress. Il sorriso è per effettoun elemento importante per ri-manere armonizzato su unafrequenza cordiale. Riusciresubito a comprendere i senti-menti dell’altro in ambienteproduttivo lo fa il manager oil capo azienda: riescono a faragire attraverso la condivisio-ne del sapere o il sostegnoscambievole. Così facendo, siraggiungono grandi obiettivie così quell’ambiente di lavorosarà efficace e positivo. Il ma-leducato, per certi versi, deveessere trattato con tenerezzaanche perché sovente non glisono stati dati gli attrezzi percomportarsi in maniera giusta.Nel percorso di gentilezze ver-

so noi stessi dobbiamo muo-verci tenendo saldi due prin-cipi fondamentali: maturarel’idea che siamo unici e quindirifiutiamo ogni imitazione eaccettarsi per quello che siamoe quindi imparare a perdonare.Volersi bene ed essere dolcicon noi stessi, vuol dire ancheimparare e accettare quelloche si è, anche i nostri difetti.Se incontriamo qualcuno, al

posto di parlare, possiamometterci in ascolto, com-prendendo quello che c’èsotto la parola o il tono divoce. Fare questo non vuoldire non pensare solo a noistessi, ma andare incontroall’altro, concependo le sueemozioni. Dobbiamo agirecon il cuore non perché sia-

mo obbligati o ci sentiamo incolpa. Il destinatario dei nostrigesti intenderà che vi è una“predisposizione felice”. Al-cune osservazioni sulle perso-ne attempate che, in buona so-stanza, hanno la mia età. Nu-merose persone anziane sonol’esperienza e sono anche unlibro di storie, di racconti omeglio una macchina del tem-po vivente che può portarci in-dietro di molti anni. A mag-gior ragione oggi che tutto ac-celera e che le tappe si brucia-no in fretta, ci danno ancor piùla percezione concreta del pas-saggio su questa terra e dellastoria, ci aiutano ad avere ilsenso della misura, ci insegna-no a vivere bene l’oggi guar-dando al domani. Ci ricordanoche quell’oggi e quel domanidiventeranno presto ieri. E sa-rà così sempre e per tutti.

Giuseppe PeruginiBocciofila

Largo Marinai d’Italia

Se sei alla mano e corretto la vita migliora uando pensiamo ad at-

tività sportive per ra-gazzi, è molto facile

che ci vengano in mente il cal-cio, la pallavolo, il tennis, ilnuoto. Questo mese, però, mipiacerebbe suscitare la vostracuriosità nei confronti di un'al-tra disciplina, sicuramente me-no comune, ma altrettanto in-teressante: il canottaggio.Qualche anno fa ho avuto oc-casione di provare a vogare eho dovuto riconoscerne l’in-negabile fascino. Per questomotivo ho chiesto ad Alfredo,mio compagno di classe, chenel tempo libero frequenta uncorso di canottaggio, di par-larci di questo sport ancoratroppo poco conosciuto.

Quando hai iniziato e come?«Dopo aver provato moltisport sin da bambino, ho ini-ziato canottaggioper curiosità: mel’ha proposto unmio amico, e mene ha parlato beneanche mio padre,che ha fatto que-sta esperienza dapiccolo. Questoper me è il terzoanno, mi allenodue ore a settima-na, il martedì e ilgiovedì, alla Ca-nottieri Milano. E’ impegna-tivo e gli istruttori sono piut-tosto severi, bisogna impararein fretta!»Cosa avviene di precisoquando si voga?«Legati a una pedaliera, si sie-de sul carrello, un sedile scor-revole. Si portano le bracciain avanti, seguite dalla schie-na, posta più o meno a 45 gra-di; infine facendo forza con legambe si slitta in avanti. Suc-cessivamente, si compiono glistessi movimenti, ma al con-

trario, per il ritorno: spingen-dosi sulle gambe, si allunganoschiena e braccia. Sulla barcaabbiamo dei ruoli precisi, checerchiamo di alternare, nono-stante siano su base volonta-ria: il capovoga, uno dei piùbravi tra noi, dà il tempo dalprimo posto; seguono il secon-do e il terzo; infine c’è ultimoposto, il più faticoso, perchéè difficile remare quando ri-cevi tutta la spinta della bar-ca». Come si svolge il corso?«Prima di tutto, si impara a re-mare e a non cadere in barca(cosa abbastanza probabileall’inizio!). Si fa anche moltoallenamento, soprattutto sugambe e braccia. Quasi sem-pre si esce sul Naviglio gran-de, in gruppi da quattro di li-vello piuttosto eterogeneo. Leuscite durano circa quaranta

minuti, si voga verso Corsicoo verso la Darsena. Nel perio-do invernale è un po’ più no-ioso, ma sempre bello: svol-giamo esercizi al chiuso, adesempio i circuiti, le trazioni,il salto con la corda, le flessio-ni… E l’incubo di tutti, il re-moergometro! Si tratta di unmacchinario che simula i mo-vimenti di voga: l’obiettivo ètotalizzare 2000 metri nel mi-nor tempo possibile, possibil-mente sotto i 7 minuti. Chi èmolto bravo al remoergome-

tro, in genere passa all’agoni-smo».C’è anche una componentefemminile?«Le ragazze sono poche pur-troppo, ma si impegnano mol-to e ottengono buoni risultati». Hai partecipato a qualchegara?«Sì, negli ultimi due anni misono classificato rispettiva-mente al primo e al secondoposto. Sono gare su distanzedi 500 metri organizzate dallascuola, ovviamente facoltati-ve. Le squadre sono casuali,poiché si cerca di renderleequilibrate. Ci sono parecchipartecipanti nella sezione ma-schile, meno in quella femmi-nile». Convincici, dunque: daccidei buon motivi per provare,almeno una volta nella vita!«Innanzitutto, si crea un forte

legame di squadra: alla Canot-tieri ci sono ragazzi di tutte leetà, e io coi miei compagni disquadra mi trovo molto bene.È sicuramente uno sport cherichiede molto esercizio fisico,l’ideale per non stare tutto ilgiorno sul divano! E poi, re-gala nuove prospettive: io adesempio abito sul Naviglio, evedere la zona dove vivo dalsuo cuore, dal Naviglio stesso,è un’esperienza unica».

Giulia Costa

Tra il 1920 e il 1931 fu-rono chiuse/soppressediverse linee tranviarie

extraurbane a vapore e sosti-tuite da linee automobilistiche,per lo più a gestione privatacome la Flli Esposti e la Socie-tà Trasporti AutomobilisticiRegionali (STAR) di Lodi, au-torizzate all’esercizio dallaDeputazione Provinciale mi-lanese. È il caso della Lodi-Bergamo e della Milano-Lodi,mentre le restanti linee per Va-prio, Vimercate e Monza pas-sarono di mano dalla societàTramvie Interprovinciali Pa-dane (TIP) alla Società per la

Trazione Elettrica Lombarda(STEL) fino a quando, conl’Atto Rivolta del 1939, il Co-mune di Milano passò a rile-vare gradualmente quasi tutte

le linee tranviarie extraurbane.Nel 1960 il tram della linea“32” sarà sostituito con la li-nea filoviaria “84”, poi con-vertita in linea automobilistica,mentre nel 1967 la linea filo-viaria “95”, anch’essa poi con-vertita in automobilistica, misein diretto collegamento la sta-zione FS di Rogoredo con glialtri quartieri a sud di Milano. Dagli anni ’70 la rete subiràulteriori aggiornamenti essen-do ormai Rogoredo un tut-t’uno con la città e il suo abi-tato sarà servito dalla linea au-tomobilistica “41”, dapprimacon minibus e poi con autobus

e infine sostituita da prolun-gamenti della linea “84”. Conl’arrivo della Linea 2 dellametropolitana, l’assetto deitrasporti cambierà di nuovo.

Ritorniamo però al periodoche precedette l’avvento dellaSeconda Guerra Mondiale.Con l’arrivo delle nuove mo-trici A.1÷A.4 fu montata nelcortile interno del deposito diviale Monte Nero una piatta-forma girevole che consentivala manovrabilità del rotabilesu un piano di ferro, facendo-gli assumere la direzione vo-luta in uno spazio limitatissi-mo. Nella precedente puntataè stata riportata la foto dellamotrice A3 mentre viene mo-vimentata su questa particolarepiattaforma. Il destino del de-posito di viale Monte Nero,

già passato allaSTEL, è per certiversi già segnato;viene dismessonel totale silenziodella cronaca cit-tadina, tanto chela ricostruzionestorica degli even-ti è alquanto con-troversa in quantoa datazioni. Nelgiro di pochi mesiè gradatamentesvuotato dei suoimezzi e intantoalla fine del 1927viene anticipato lospostamento dellastazione di capo-linea in piazzaOberdan, e poi

nel 1931 in via BenedettoMarcello, all'incrocio con viaVitruvio, dove resterà tale finoal 1957 quando ATM decideràun nuovo spostamento in piaz-

za Aspromonte. La strutturaorganizzativa viene trasferitainvece nel nuovo deposito ditranvie interurbane MolinoNuovo, sito in via Palmanova

e attivo dal 24 maggio 1928,struttura che, qualche decen-nio dopo, sarà trasformata nel-l’attuale deposito automobili-stico di via Palmanova/Esterle. I rotabili del deposito MonteNero saranno in parte rottama-ti e demoliti, soprattutto le car-rozze, mentre altri sarannomodificati e impiegati su lineetranviarie di altre aziende ditrasporto, anche al di fuori del-la Regione Lombardia. Nelnumero 187 di QUATTROabbiamo visto come alcunemotrici, le più recenti, avrannoinvece miglior fortuna e onoregiacché saranno inglobate nel-

la flotta dei rotabili su ferrodell’Azienda Tranviaria Mu-nicipale che le impiegherà inservizi ausiliari e di manovrapresso i depositi di Desio, Va-

redo, Monza Borgazzi, fintan-toché non saranno definitiva-mente demolite negli anni ’70. Con la soppressione della li-nea nel 1931 si liberò così unvasto appezzamento di terrenoprima occupato dalla rimessae dalla stazione. La città erain forte espansione demogra-fica e fu così che a ridosso diquesta porzione di territorio,oltre agli insediamenti abita-tivi di viale Lazio, venne po-sta e benedetta, il 31 dicembre1937, la prima pietra dell'eri-genda chiesa dedicata ai santiMartino e Silvestro. Il proget-to fu firmato dall'architetto

Mario Cavallè e la chiesa fuaperta al culto l'anno succes-sivo, benché i lavori fosserotutt'altro che terminati. Loscoppio della Seconda Guerra

Mondiale rallentò i lavori, permancanza di fondi ma ancheper le evidenti mutate condi-zioni di vita, fino a quando ilcantiere si arrestò del tutto inseguito ai danni subiti dallachiesa durante i bombarda-menti degli alleati angloame-ricani nel 1943.I lavori ripresero successiva-mente nel 1946, a fasi alterne,fino al totale completamentodell'edificio che è avvenutonel 1972. Si completa cosìun’altra pagina di storia deitrasporti sul territorio del no-stro Municipio 4.

Gianni Pola

C’era una volta un deposito: viale Monte Nero/4

Q

La chiesa dei SS Silvestro e Martino in viale Lazio

Motrice TIP A2 nel deposito di Monza Borgazzi- (foto collezione F. Marzorati)

Il prossimo numero di

esce il giorno 9 gennaio 2019

Non solo calcio…

dicembre 2018 13

2001 . SOLUZIONE

2011. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

ORIZZONTALI1. La lascia il motoscafo - 105 romani - La nota

torre di Lisbona2. Prato in auto - Vitigno dell'Oltrepò Pavese 3. Iniziali della compianta attrice Magnani - Via

traversa di via Marcona4. Monte ricordato da una via di Rogoredo - Fiu-

me della penisola iberica5. Messina in auto - Perpetuo - Precede Vegas6. Storico greco antico - Gli è intitolato un parco

in zona piazza Ovidio7. Sono affetti da microsomia - Trento in auto -

Fu fondato da Che Guevara (sigla)8. Arezzo in auto - Kari, ex sciatrice freestyle

norvegese - 7 romani9. Via traversa di viale Umbria - Via traversa di

corso Lodi

VERTICALI1. Cittadina termale belga - Verbo che può prece-

dere "vanto"2. Acquistare3. Il contrario di off4. Li generano i versamenti sul conto corrente ban-

cario5. Comportamento ricollegabile a una sanzione pe-

nale - Ravenna in auto6. Via traversa di via Friuli7. Comune del Comasco nei pressi di Asso8. Figura di rilievo della mitologia cinese9. "Figlio di" nei nomi arabi - Via traversa di via

Mincio10. L'Agenzia Nazionale del Turismo (sigla) 11. Nota musicale - Giovanni, musicista contempo-

raneo12. Un metallo raro di colore argenteo13. Via traversa di via Spartaco

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Nel fumo di Ebe, di Giovanni Chiara:c’è del noir in zona 4Mentire per mentire o mentire per vivere? Questa la sottile, macruciale differenza che intercorre fra i diversi personaggi di Nelfumo di Ebe, l’ultimo romanzo di Giovanni Chiara edito daQUATTRO.Il nome del protagonista è Stefano, un giovane di 30 anni che,dopo aver perso lavoro e famiglia, si improvvisa indovino pertirare a campare. Egli però, rispetto agli altri presunti medium,è dotato di un intuito eccezionale che gli permette fin da bambinodi avvertire dei presagi di morte nella forma di uno spasmodicobrivido o nell'aspetto di una nuvola di fumo, sempre più densae asfissiante: sogni e presentimenti pervasivi e ingombranti chesi affollano nella sua mente e che egli trascrive su pezzi di cartaper non dimenticare.La labilità di queste percezioni e la minutezza di certi indizi ri-flettono la precarietà delle sue condizioni, che lo vedono pro-tetto-costretto entro le quattro mura di uno squallido monolocaledi una casa di ringhiera tra Corvetto e il quartiere San Luigi diMilano. Dall’altra parte Lucia, donna realizzata eppure incom-pleta che, dall’alto del suo giudicante ruolo di magistrato, guardaalle stranezze del fratello Stefano con intransigenza e razionalità,

salvo poi riconoscere, in quella suacapacità di prevedere destini dimorte e nel suo saper intravederein dettagli insignificanti indizi pre-ziosi, "un certo non so che". Saran-no le indagini attorno alla miste-riosa scomparsa di un ragazzo aunire inaspettatamente i due fratelli,eterni rivali nella vita, eppure infondo sempre solidali fra loro.Attorno a questa segreta alleanza,l’autore descrive con occhio impie-toso un universo di semplicità e dipiccole cose, in quella casa di rin-ghiera, a pochi passi dallo Scalo diPorta Romana, dove la pochezzadei pregiudizi e la meschinità del

perbenismo di certi condòmini si intrecciano a insospettabilidrammi di vita domestica, come quelli di Flavia, costretta ognigiorno a fare i conti con il pane che non basta mai, con le bottedel marito e con un desiderio nascosto nel cuore per il qualespera e sospira.Come una sorta di terra di mezzo fra quella casa e il resto delmondo c’è infine il cortile dello stabile, dove giorno e notte siconsumano lotte di supremazia fra uomini e gatti: animali amatie odiati, capiti e incompresi, chiamati a difendere con le unghiee con i denti il proprio diritto alla vita, divenendo, per chi legge,criterio di decifrazione dei buoni e dei cattivi della storia, a se-conda che li si cerchi o li si scacci, che li si tragga in salvo o lisi uccida.Un universo infinitamente piccolo anima insomma questo ro-

manzo, che sa avvincere e incantare il lettore con la sua com-mistione tra brani di crudo realismo ed elementi magici che, co-me i numeri della cabala e le figure delle carte da gioco, incan-tano e irretiscono. Perché in fondo, pur nel generale scetticismo,crediamo tutti che un certo intuito per le cose della vita possaesistere e che uno Stefano, dotato di un sesto senso acuto comequello felino, possa, con le sue carte addomesticate, ricostruireper noi frammenti di esistenza, in un universo combinatoriodove ciascuno trova il suo posto e ogni destino si compie.

Elena Gadeschi

La Prima diffusaAnche quest’anno “La Prima diffusa” è presente con oltre 50eventi fino al 9 dicembre.L’opera che apre la stagione scaligera è ATTILA di GiuseppeVerdi, diretta da Riccardo Chailly per la regia di Davide Liver-more; cantanti: Ildar Abdrazakov, Saioa Hernández, Fabio Sartorie George Petean, Coro e Orchestra del Teatro alla Scala.Segnaliamo gli spazi più vicini a noi in cui avverrà la proiezionedell’opera alle 18 del 7 dicembre:

CINE TEATRO DELFINO, piazza P. Carnelli. Prenotazionein teatro o su www.cinemateatrodelfino.it. Dalle 16.30 alle17.30 si terrà una “Guida all’ascolto” curata dall'AccademiaTeatro alla Scala, relatore Malva Bogliotti.

WOW SPAZIO FUMETTO, viale Campania 12. Appunta-mento anticipato alle 17 con visita alla mostra Attila. Dall'operadi Verdi al mito. Prenotazione obbligatoria al tel. 02 49524744- www.museowow.it

MERCATO COMUNALE FERRARA, piazza Ferrara 2. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

CASA DELL’ACCOGLIENZA “ENZO JANNACCI”, vialeOrtles 69 - prenotazioni su [email protected]

MAMU MAGAZZINO MUSICA, via Soave 3 www.magazzinomusica.it

Audizioni 2018L’Albero di Nicolas, associazione di promozione sociale, daanni attiva in zona 4 con i suoi “progetti del cuore”, presenta lospettacolo “Audizioni 2018”: una grande sorpresa tutta dedicataagli amici che da anni seguono l’Albero con grande amore e ainuovi che ci auguriamo arrivino numerosi.“Audizioni 2018” si terrà al Politeatro di viale Lucania 16, ve-nerdì 14 dicembre alle ore 21 e, in replica, domenica 16 dicembrealle 16.30. In scena, musica dal vivo e teatro, l’accoppiata vin-

cente dell’Albero. Sul palco la straordinaria “vecchia guardia”dell’Albero e tanti giovani graffianti e preparati alle loro primeesperienze. Una vera e propria audizione per ciascuno di loro,in previsione di quella che costituirà un’importante novità ri-guardo agli obiettivi dell’associazione: infatti, questo spettacolonasce per ufficializzare la creazione di un laboratorio teatralesperimentale, che ha l’intento di dar spazio creativo ai giovanitalenti. Tutte le donazioni saranno devolute ai progetti dell’Al-bero di Nicolas, primo tra tutti proprio questo laboratorio.L’ingresso è libero fino a esaurimento posti; per le prenotazionitelefonate al 392 1968222; [email protected]. Inoltre l’Albero ha in programma nei giorni immediatamenteprecedenti al Natale la consegna dei pacchi dono ai bambini di15 famiglie in difficoltà della nostra zona segnalate dai centrid’ascolto e dalle scuole. Naturalmente in presenza di un BabboNatale vero e dei suoi solerti aiutanti.Infine, il 23 dicembre, un Concertino con cantanti e musicistiper far ballare e sorridere gli ospiti della RSA Casa dei Coniugidi via dei Cinquecento 19.

Un inverno di laboratori al CEM DecoratiCon il nuovo anno, ancor più ricca l’offerta di corsi presso lasede della Civica Scuola di Musica di via Decorati al Valor Ci-vile. Organizzati dal CEM, il Centro di Educazione Musicaleda anni attivo in zona Forlanini, i laboratori, aperti a tutti, avran-no come temi la musica, la tecnologia e la performance, in un’ot-tica spiccatamente multidisciplinare. Si parte a febbraio (6 e 13, dalle 17.30 alle 21.30) con una duegiorni sul canto degli armonici, particolare tecnica vocale diorigine asiatica che consiste nell’emissione contemporanea dipiù suoni, sotto la guida di Andrea De Luca. Sarà poi la volta di un approfondimento sulla LIM, la lavagnaelettronica sempre più presente nelle aule di scuole medie e su-periori: tre incontri (20 e 27 febbraio, 6 marzo, dalle 17.30 alle20.30, a cura di Massimiliano Andreoletti) per imparare a gestire,condividere e archiviare i diversi contenuti multimediali su que-sto strumento. Il 13 marzo (17.30-21.30), poi, un incontro sulla gestione dellostress a partire dalla respirazione e dalla corretta funzionalità deldiaframma: il laboratorio Una questione di respiro, ideato daMike Maric, proverà a offrire soluzioni efficaci in questo senso.Infine, il 2 e il 3 aprile, dalle 18 alle 21, un focus tenuto da FrancoFraccastoro su Cubase Pro 9.5 e Dorico2, software specificata-mente dedicati a musicisti, produttori e ingegneri del suono. Tutti i percorsi sono aperti a docenti, formatori, studenti e ap-passionati, anche senza una preparazione pregressa. Per infor-mazioni su scadenze (a gennaio per i primi corsi), iscrizioni ecosti, a disposizione due contatti telefonici (02 97152423, 3398530339), l’indirizzo e-mail [email protected] i siti istituzionali.

Emiliano Rossi

14 dicembre 2018

Margherita Antonelli,scrittrice, cabaretti-sta e attrice di lunga

data per la televisione, il cine-ma e il teatro, sarà protagoni-sta insieme al collega France-sco Rizzuto della data natali-zia di “Risate da Oscar” il 22dicembre al teatro di via Lat-tanzio, non troppo lontano dacasa sua.«Sono di origine meridionalema nata in zona Corvetto doveho vissuto fino a 28 anni: neidecenni ’60 -’70 il quartiereera prevalentemente abitato danapoletani comemia madre maanche siciliani,calabresi e so-prattutto puglie-si, che in partico-lare hanno con-tribuito a renderericca questa città.Poi mi sono spo-sata e trasferitaad Abbiategrassofino ad un paiodi anni fa quan-do il mio compa-gno ha deciso dicomprare casanei pressi delloScalo Romana».Così MargheritaAntonelli rimar-ca fieramente ilsuo legame conil territorio findall’adolescenza,momento in cuimosse anche iprimi passi nelmondo del tea-tro: «A 18 annimi iscrissi allascuola dell’Arse-nale, dapprimaper il bisognoegocentrico di attenzioni per-ché la più piccola di sei figli,poi maturando ho sempre piùscoperto di avere qualcosa dadire, trovando più consapevol-mente il modo di esprimermi:così il teatro, prevalentementecomico, è diventato la miaprofessione da circa 35 anni».Da quando Margherita ha de-buttato negli anni ’80 il mon-do del cabaret è cambiatomolto, «intanto all’epoca lecomiche erano pochissime ri-spetto ad oggi, anche se riten-go che rimanga ancora un am-biente prevalentemente ma-schile». E aggiunge: «Un ca-rissimo collega quando mi vi-de una volta scendere dal pal-co di Zelig mi disse “Marghe,sei brava come un uomo!” Ca-pii che lo fece per complimen-tarsi ma a me quella frase ar-rivò come un pugno nello sto-maco. Una donna può e deve

far ridere senza essere parago-nata a un uomo. Per emergereancora oggi però ha bisognodel doppio dell’energia, nonperché in competizione conl’altro sesso ma proprio inquanto donna: ahimè c’è an-cora tanta strada da fare».Riguardo il cabaret in sensolato invece constata che «dalladimensione di nicchia che era,oggi la comicità è stata semprepiù sdoganata in tutte le salsee in tutti i luoghi, dai centricommerciali alle cabine tele-foniche! (ride). Tutto questo

“far ridere ovunque” credo stiarischiando di inflazionare ilvero cabaret, al punto che daun lato vedo colleghi rifugiarsinel teatro comico vero e pro-prio, mentre parallelamente gliyoutuber stanno sempre piùabituando il pubblico dellenuove generazioni allo scher-mo degli smartphone più cheal palcoscenico. Innegabil-mente i tempi hanno cambiatotemi e modalità di comunica-zione, per certi versi il pano-rama si è arricchito ma io restodella vecchia guardia: si puòfar ridere sul web ma se poinon si è in grado di reggereun’ora di spettacolo in scenasi capisce perché molti nasca-no su YouTube e poi lì riman-gano». E proprio in quanto militantedella vecchia guardia, la An-tonelli ha aderito con entusia-smo alla rassegna “Risate da

Oscar”: «Credo sia una bellamanifestazione non solo perdare voce al cabaret milanesepiù genuino ma anche per farvivere l’Oscar: sono moltosensibile alla funzione dei tea-tri, fondamentali presidi cul-turali per la città». L’occasionesarà buona per rivedere ladonna delle pulizie Sofia, per-sonaggio che ha contribuitonon poco alla fama della An-tonelli: «Adoro interpretareSofia, domestica naïf ma infondo di buon senso, sempli-cemente preda di una realtà

satura di infor-mazioni moltopiù veloci dellasua testa: mi of-fre il pretesto peruna sana satira dicostume, dal-l’idolatria dei ca-ni agli amici chefanno coming-out». Sofia non ècomunque cheuno dei caratteriinventati dallaAntonelli, insie-me all’esuberan-te cantante di li-scio DaccelaMaranini oppure“La Morte” checerca ogni voltaun prescelto manon riesce mai aportare a compi-mento la suamissione o l’an-tropologa AngelaPiero: «Accantoa questi perso-naggi molti altrivivono nel miocomputer e ognitanto li ripescocome vestiti da

un armadio, cercando di capirequanto possano calzare in quelmomento o se abbiano biso-gno di una messa a punto». Especifica: «Il cabaret ha biso-gno di tempo, maturazione,esperienza, consapevolezza econtenuti, non è solo raccon-tare barzellette, altrimenti sirischia di durare massimo unastagione o due talent. Dicosempre ai miei colleghi piùgiovani: noi siamo uno stru-mento, non dobbiamo raccon-tare noi stessi ma gli altri. Iomi sento come un prisma den-tro il quale entra luce biancaed escono colori: ogni personache incontriamo ci deve entra-re nell’anima come luce e danoi devono uscire sfumaturecromatiche di una nuova per-sonalità amplificata. Far l’at-tore è fondamentalmente que-sto, niente di più».

©L.C.

L’attrice Margherita Antonellicome un prisma nella sua zona 4

Il lungo ’68 ...noi c’eravamoMostra Fotografica

Un progetto di Giovanna Calvenzi e Alberto Roveri in collaborazione con Cascina Cuccagna,in occasione del cinquantesimo anniversario del ’68.

al Veglione Musicale con le bellissime melodie delle operette più famose (La VedovaAllegra, Il Paese dei Campanelli, La Principessa della Czarda, Il Paese del Sorriso, Cin CiLà, la Duchessa del Bal Tabarin”), le "canzoni di sempre" e molte altre, poi il nostro ballettocon la coreografia di Alessandra D’Apice e bellissimi costumi... A mezzanotte, brindisi e piccolo buffet con gli artisti. Poi ancora musica, e termine alla 1.30.

Con Annalisa Carbonara, soprano; Giuseppina Russo, soprano; Alessandro Mundula,tenore; e con Thomas Nieddu e Patrizia Azzaro, e le ballerine Alessandra D'Apice eAlessandra Airaghi; al pianoforte il Mo Sandro Cuccuini.

Passa il tuo Capodanno con noi. Acquista per te, o per fare un REGALO diverso e sempregraditissimo. Prenotazione obbligatoria. Ingresso (posto unico e numerato): € 50,00.I biglietti sono già in prevendita il giovedì, ore 16/18, presso CSRC TULIPANO in ViaCalvi 31. Oppure puoi acquistare sul sito www.compagniadelbelcanto.it. Per ogni INFOchiama il 333 2223570.

SAN SILVESTRO CON L'OPERETTALunedi 31 dicembre 2018, ore 21.45 - Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia

La Compagnia del BelCanto di Milano vi invita

La mostra racconta la storia di un decennio, dal1968 al 1978, un periodo ricco di eventi e dicambiamenti, attraverso una selezione di im-magini di chi quegli anni ha documentato: autoridi età e di esperienze diverse. Ventisette noti fotografi o i loro eredi sono statiinvitati riflettere sul significato del lungo ’68 ea raccontarlo attraverso l’immagine. In mostrafotografie di:Adriano Alecchi, Liliana Barchiesi, GabrieleBasilico, Walter Battistessa, Gianni BerengoGardin, Giovanna Borgese, Mimmo Carulli,Enrico Cattaneo, Carla Cerati, Carlo Cerchioli,Cesare Colombo, Giancarlo De Bellis, DinoFracchia, Fabrizio Garghetti, Silvia Lelli & Ro-berto Masotti, Silvestre Loconsolo, Uliano Lu-cas, Marzia Malli, Paola Mattioli, Toni Nicolini,Francesco Radino, Alberto Roveri, Roby Schi-rer, Toni Thorimbert, Massimo Vitali.

La mostra, ad ingresso libero, rimarrà espostafino al 22 dicembre presso la corte nord di Ca-scina Cuccagna e sarà visitabile da lunedì a do-menica dalle 10 alle 19.In programma anche incontri di approfondi-mento:Venerdì 14 dicembre ore 18.30Pino Pinelli. Proiezione di video-documentocon le testimonianze di Licia Pinelli e le figlieSilvia e ClaudiaMartedì 18 dicembre ore 18Incontro con Uliano Lucas

Obiettivo MilanoÈ questo il titolo della presentazione della nuovasezione libri dedicati alla nostra città della Bi-blioteca dell’Antonianum, che si terrà sabato15 dicembre alle ore 15.30 presso la sede dicorso XXII Marzo 59/A.La sezione “Milano” nasce con oltre 1.200 libriinteramente dedicati alla città e al territorio li-mitrofo, grazie all’importante lascito testamen-tario di una signora milanese, Carla Alzapiedi,che durante la sua vita aveva collezionato vo-lumi su Milano, la sua storia, tradizioni, usi,costumi e curiosità. La signora Alzapiedi avevadisposto, nel suo testamento, che il suo patri-

monio librario fosse conferito alla bibliotecadell’Antonianum. Per quasi un anno, i volontaridel CCA hanno esaminato uno per uno i volumi,per selezionarli, catalogarli, ricoprirli, per pro-cedere infine alla schedatura per autore e perargomenti. Un vero tesoro, quindi, che non mancheremodi andare a scoprire più in profondità per farloconoscere anche ai nostri lettori.Alla presentazione del 15 dicembre, parteciperàl’attrice Maria Brivio che leggerà brani in mi-lanese e altri tratti dal volume Piccole storiedella grande Milano di Clara Monesi.

Natale Solidalein Municipio 4 L’Associazione di Volontariato La Fabbrica conil contributo del Municipio 4 invita i cittadinia due giorni di festa, incontro e solidarietà pres-so il Polo Ferrara in via Mincio 23.Venerdì 14 e sabato 15 dicembre dalle 11 alle16 i volontari dell’associazione distribuirannoa settanta famiglie individuate tramite i servizidi Custodia Sociale e le associazioni del terri-torio dei pacchi alimentari contenenti generi di

prima necessità oltre all’immancabile panettonee pandoro. La distribuzione è dedicata alle famiglie o per-sone bisognose residenti nel Municipio 4 in unclima di incontro e condivisione aperto a tuttala cittadinanza con un buffet offerto in formagratuita. Un momento informale per scambiarsi gli au-guri di Natale condividendo un gesto di donoincondizionato per persone in difficoltà econo-mica e sociale. Per informazioni è possibile contattare i refe-renti dell’associazione al numero 3202782951.

Dicembre in Cascina CasottelloDicembre sarà un mese molto importante perCascina Casottello di via Fabio Massimo 19.Nei primi giorni del mese verrà lanciata unacampagna di crowdfunding per l’insonorizza-zione della sala Concerti: sul sito www.casci-nacasottello.it e sulla pagina Facebook di Ca-scinaCasottello, troverete e dettagli e le modalitàdi adesione.E dicembre si presenta ricchissimo di eventi e,soprattutto, di eventi musicali.Giovedì 6 dicembre parte un fine settimana al-l’insegna del jazz con Lauren Henderson, Spea-keasy Jazz Duo venerdì 7 e gli African JazzTrio domenica 9.Sabato 8, musica per ballare con il Dj Set diRoots Reggae Mankind.La musica accompagna anche durante il terzoweek-end del mese, che vedrà ospiti della Ca-scina, a partire da venerdì 14, gli Accordeonicae, a seguire, il Dj Set di Flowertrip, Djana Sis-soko, in occasione del Summit Nazionale delleDiaspore 2018-2019 e Cheik Fall dei Kora Be-at, accompagnato dai suoni incantevoli dellasua kora.Sabato 22 è la volta della musica afrobeat diSamantha and the Bodyguard e, domenica 23,del reggae dei Reggaemotion.Chiusura, da venerdì 28 a seguire, con Rambay,Converse Duo e Baba Sissoko.Tra un concerto e l’altro, il laboratorio di stampasu carta e tessuto di Xilo Corta domenica 9, lefeste natalizie e i laboratori di Equi-libri sabato15, Achenium domenica 16 e Fuoriluoghi gio-vedì 20.Per rimanere aggiornati e per i dettagli deglieventi e dei laboratori, si rimanda alla paginaFacebook.

Foto di Tony Thorimbert - Milano, 13 maggio1974Alla Palazzina Liberty Dario Fo commenta inpubblico i risultati sul referendum abrogativo deldivorzio. All'annuncio della vittoria dei NO unaragazzina viene sollevata dai suoi compagni.

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dicembre 2018 15

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d’Italia 1 - tel. 02 88462320

6 dicembre ore 20

NOTE LIBEREMarco Volpi, direttoreOrchestra AllegroModeratoA cura di AGPD Onlus. Ingresso libero previa re-gistrazione online (http://notelibere.eventbrite.it),tel. 02 76105279 dicembre ore 16

E ADESSO… JAZZ!Paolo Tomelleri Sextet

La Compagnia del BelCanto - Per biglietteriae prenotazioni: 333 222357014 dicembre ore 21

IL CLARINETTO MAGICOA cura di Associazione Da Vinci15 dicembre ore 17

PROGETTO J.S. BACHCembalo, quintetto d’archi e altri strumentiAss. Omaggio al Clavicembalo. Ingresso libero,tel. 333 772398916 dicembre ore 16 e ore 21

CONCERTO DI NATALEMilano Classica e Il Clavicembalo Verde. In-gresso libero, tel. 02 28510173 e 340 334205917 dicembre ore 20.30

TREEMONISHAMusiche e libretto di Scott JoplinMartinho Lutero Galati de Oliveira, direttoreCivica Orchestra di Fiati di Milano - Coro Can-tosospeso - Coro Didone - Ensemble Prometeo21 dicembre ore 21

CONCERTO DEGLI AUGURIMusiche di Bach e VivaldiCoro “Città di Desio”

Enrico Balestrieri, direttoreOrchestra Milano Classica / Orchestra Filarmo-nica Ettore Pozzoli22 dicembre ore 17

PROGETTO J.S. BACH2, 3, 4 cembali e quintetto d’archi

a cura di Ass. Culturale Omaggio al Clavicem-baloIngresso libero, tel. 333 772398923 dicembre ore 17

PIZZICHI DI NATALEOrchestra a Plettro Città di MilanoAugusto Scibilia, direttoreIngresso libero, [email protected] dicembre ore 21.45

SAN SILVESTRO CON L’OPERETTASpettacolo d’operetta e canzoni a cura di LaCompagnia del BelCantoPer biglietteria e prenotazioni: 333 2223570

SPAZIO CLASSICAVia Ennio 32

16 dicembre ore 18

CONCERTOAngelo Arciglione, pianoforteMusiche di Mario Castelnuovo-Tedesco. Ingresso libero

OTTAVA NOTAVia Marco Bruto 24 - Tel. 02 89658114

19 dicembre ore 21

CONCERTO CORO OTTAVANOTAGian Paolo Piccolo, direttoreCONSORT DI FLAUTIMario Lacchini, direttoreIngresso libero

ASS. ROGOREDO MUSICApresso la Sacra Famiglia,

via Monte Peralba 15

21 dicembre ore 21

CONCERTO DI NATALECoro Polifonico JubilatePaolo Alli, direttore

13-23 dicembre

MOLIÈRE/IL MISANTROPORegia e interpretazione Valter Malosti29 dicembre-1 gennaio 2019

LA BELLA ADDORMENTATABalletto del Sud, coreografie di Fredy Franzutti,con musiche eseguite dal vivo dall’OrchestraInternazionale Ungherese4-6 gennaio 2019

CHEFSCompagnia Yllana

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

Fino al 9 dicembre

IL BARBIERE DI SIVIGLIAproduzione Artemis Danza11-31 dicembre

IL RE ANARCHICO E I FUORILEGGE DI VERSAILLEScon Paolo Rossi, un cast di attori e un ensembledi musicisti

SPAZIO HAJECH Via Hajech 27 – tel. 02 713443

Fino al 14 dicembre

MAURO STACCIOLI.LA POETICA DEI CONTESTIMostra visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.30alle 15, con ingresso da via Hajech14 dicembre ore 18 Finissage, ingresso da viaMarcona 55

GALLERIA D’ARTE GAVIOLIViale Monte Nero 68 – tel. 02 5453848

Fino al 24 dicembre

APPUNTAMENTO CON L’ARTEDipinti, grafiche e ceramiche di autori vari.Aperto tutti i giorni ore 10- 12 e 16-19 (chiusoil lunedì mattina).

WOW SPAZIO FUMETTOViale Campania 12 – tel. 02 49524744

Fino al 6 gennaio 2019

ATTILA – DALL’OPERA DI VERDI AL MITO8 dicembre ore 16.30

PRESENTAZIONE DI “RONFI!” DI ADRIANOCARNEVALIcon l’autore, ingresso liberoFino al 13 gennaio 2019

IL CORRIERE DEI PICCOLI IN MOSTRAPer entrambe le mostre, ingresso dal martedì alvenerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 15-20. Aperture straordinarie il 7 e l’8 dicembre.

ARTÉ GALLERIA ARTEPASSANTE

Stazione Porta Vittoria del Passante ferroviario - Viale Molise

Fino al 20 dicembre

30 ANNI D'ARTEOpere scelte di Guido Marcello Poggiani eFranco Orfino

FM CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA

Via Piranesi 10 - tel. 02 73981

Fino all’1 marzo 2019

THE BODY OF ATTIS WILL NOT DECAYNikita Kadan e Anastasia Potemkina

LA CASA DI VETROVia Sanfelice 3 – tel. 02 55019565

8 dicembre-22 giugno

HUMAN RIGHTSLa storia dell’ONU (e del mondo) nelle imma-gini della United Nations Photo LibraryMostra visitabile dal lunedì al sabato 15.30-19.30, il giovedì 15.30-18

MMOOSSTTRREE

INTERFACE HUB/ARTVia Passo Pordoi 7/3

Fino al 6 gennaio 2019

LINEE IN PARALLASSEOpere di Paolo di Rosa, a cura di Greta Zuccali.Ingresso libero

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

Doppia proiezione ore 15.15 e ore 21. Biglietto singolo €5.10 dicembre

HAPPY ENDdi Michael Haneke17 dicembre

LA RUOTA DELLE MERAVIGLIEdi Woody Allen7 gennaio

CHARLEY THOMPSONdi Andrew Haigh

TEATRO COLLATEATRO SILVESTRIANUM

Via Maffei 29 – tel. 02 5455615

8-16 dicembre

CANTO DI NATALEdi Charles Dickens - Recite il sabato e la do-menica pomeriggio.26 dicembre-13 gennaio

LE AVVENTURE DI PINOCCHIOdi Carlo Collodi - Recite alle ore 16.30 dal 26al 30 dicembre, sabato e domenica pomeriggiodal 5 al 13 gennaio

BIBLIOTECA CALVAIRATEVia C. Visconti 1 – tel. 02 88465801

[email protected]

12 dicembre ore 17

TUTTI A TAVOLA. SI LEGGE DI GUSTO!Prelibato menù di letture fantasiose per bimbifra i 6 e i 10 anni. A cura dell’Ass. Realtà De-bora Mancini, è gradita la prenotazione.19 dicembre ore 17

IL PICCOLO BABBO NATALELeggiamo insieme “Il piccolo Babbo Natale”di Anu Stohner e altre storie sul tema del Natale,animando i libri in ogni loro parte. Per bambini3 - 6 anni. Ingresso libero, è gradita la preno-tazione.22 dicembre ore 16

I COLORI DELLA VOCESpettacolo interattivo per bimbi tra i 3 e 6 annisui fondamentali delle arti visive e dell’espres-sione vocale, a cura dell’Associazione Ryto.

BIBLIOTECA OGLIOVia Oglio 18 – tel. 02 88462971 [email protected]

13 dicembre ore 17

TUTTI A TAVOLA. SI LEGGE DI GUSTO!Prelibato menù di letture fantasiose per bimbifra i 6 e i 10 anni. A cura dell’Ass. Realtà De-bora Mancini, richiesta la prenotazione.15 dicembre ore 15.30

ALLA RICERCA DEI SEGNA-NATALELetture natalizie e tante attività per bimbi tra i4 e i 10 anni, richiesta la prenotazione.

SPAZIO MELOTTIVia Melotti 4 - tel. 02 82870356

15 dicembre ore 16

TUTTO FA MUSICALaboratorio musicale per bambini, ingresso liberoTutti i lunedì dalle 17 alle 18

I pomeriggi ritrovatiLaboratorio tematico per bimbi, prenotazioneobbligatoria al 340 6827485, ingresso libero

CCIINNEEMMAA

PPEERR BBAAMMBBIINNII

SPAZIO TERTULLIANOVia Tertulliano 68 - tel. 02 49472369

14-15 dicembre

SCARPEcon Margò Volo e Paola Giacometti, regia diEnzo Iacchetti19-22 dicembre

RITORNO ALLA FABBRICA DI CIOCCOLATORegia di Giuseppe Scordio

IL CIELO SOTTO MILANOPassante ferroviario di Porta Vittoria

cell. 340 4763017 / 338 9648850

15 dicembre ore 20.45

MUSICA E POESIAConcerto-racconto di Sergio Lattes16 dicembre ore 18

DELICANTI ENSEMBLEConcerto di musica rinascimentale21 dicembre ore 20.45

JUKEBOÎTE. Festa del solstizioProduzione Dual Band, segue cena

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

22 dicembre ore 21

CABARET MERRY CHRISTMAS“Risate da Oscar”

IL POLITEATROViale Lucania 18 – cell. 335 5376122

14 dicembre ore 21-16 dicembre ore 16

AUDIZIONI 2018A cura di L’Albero di Nicolas

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

Fino al 9 dicembre

VISITEIdeazione e regia di Riccardo PippaFino al 13 dicembre

UOMO SOLO IN FILA I pensieri di Pasqualedi e con Maurizio Micheli7-9 dicembre

SALT. THE MARVELLOUS PUPPET SHOWRegia di Jon Kellam11-23 dicembre

AFTER MISS JULIERegia di Giampiero Solari11-16 dicembre

(TRA PARENTESI) La vera storia di un’impen-sabile liberazionedi e con Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua11-16 dicembre

TUTTI NON CI SONOdi e con Dario D’Ambrosi13 dicembre ore 21.45

STAND UP COMEDY14-16 dicembre

BLUES DEI CENTO APPUNTIdi e con Giorgio Melazzi18-23 dicembre

LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORDdi Daniel Glattauer, regia di Paolo Valerio27-30 dicembre

TRAVIATA. L’intelligenza del cuorecon Lella Costa27 dicembre-6 gennaio

MAMMAMIA!di e con Maria Cassi31 dicembre-6 gennaio

LA MUSICA È PERICOLOSAcon Nicola Piovani e un gruppo di musicisti

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63 - tel. 02 55181377

10 dicembre ore 20.30

Lezioni di storia:

La morale borghese – a partire da MadameBovarycon Alberto Maria Banti

TTEEAATTRRIIMMUUSSIICCAA

16 dicembre 2018

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

15 dicembre ore 16

BABBO NATALE VS BEFFI…o di come quella volta, a Natale, piovve carbonecon Veronica Francosi e Valerio Ameli, regiadi Valentina Malcotti (5-12 anni)

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

16 dicembre ore 16

UNA STORIA MAGICAregia di Gabriella Foletto e Daniela Monico

BAGNI MISTERIOSI TEATRO PARENTI

Via Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

7 dicembre-20 gennaio

INVERNO AI BAGNI MISTERIOSITante iniziative per i più piccoli: laboratori,spettacoli, pattinaggio sul ghiaccio, letture ani-mate. Per informazioni e tariffe tel. 0259995206, biglietti da acquistare online suwww.teatrofrancoparenti.it.

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63 - tel. 02 55181377

15 dicembre ore 15

PETER PANRegia e testi di Sandra Bertuzzi

MERCATINI NATALIZI

7 - 21 dicembre

MERCATINI NATALIZI in piazza Santa Maria del Suffragio e corsoXXII Marzo

FESTA DI ROGOREDO

9 dicembre dalle 9 alle 19

ROGOREDO D'AUTUNNONegozi aperti, artigianato, giochi. Esibizionedella banda di Crescenzago

AUSER INSIEME MILANO Sede di Rogoredo – tel. 02 51621082

Presso la sala consigliare del Municipio 4, via Oglio 1810 dicembre ore 15

MUSICASpettacolo musicale a chiusura corsi, a curadi Raffaele Nobile

EEVVEENNTTII

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

15 e 16 dicembre dalle 10.30 alle 20.30

POPCORN GARAGE MARKETDesigner emergenti, vintage, modernariato eautoprodotto. Ingresso € 3,50, possibilità di no-leggio pattini per la pista sul ghiaccio.22-23 dicembre dalle 10.30 alle 20.30

FLUGMARKET. Mercatini di NataleSpettacoli, musica e animazione per famiglie ebambini; mercato dedicato a creativi e artigiani.Ingresso € 3,50.

CENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESEViale Lucania 18 – tel. 02 5391552

15 dicembre-6 gennaio

NATALE CON L’ARTEEsposizione delle opere pittoriche dei soci delcentro. Segreteria aperta tutti i giorni dalle 14alle 17.

BIBLIOTECA CALVAIRATEVia C. Visconti 1 – tel. 02 88465801

[email protected]

15 dicembre ore 10.30

WORKSHOP SUI SOGNIUltimo appuntamento con la psicologa IlariaDatta

CENTRO NOCETUMVia San Dionigi 77 tel. 02 55230575

16 dicembre

nella Chiesetta dei Santi Filippo e Giacomoore 16.30 CONCERTO DI NATALEIn cascina ore 16 GIOCHI E LABORATORIore 17.30 L'AFRICA RACCONTAspettacolo teatrale a cura di SunugalAl termine taglio del panettone e scambio de-gli auguri

CERDI KALA YOGA Via Tito Livio 23 – cell. 320 3355218

16 dicembre dalle 15.30

FESTA DELLA LUCEPer celebrare il solstizio, la fine dell’anno el’inizio di quello nuovo. Cure, meditazione eauguri con mercatino natalizio in un pomeriggiodi benessere. Ingresso a offerta libera.

CHIESINA SAN VITTORE E 40 MARTIRI

Viale Lucania 16

Domenica 16 dicembre ore 16

CONCERTO DI NATALE CON LE VOCI LIRICHELe più famose arie e duetti di opera di Verdi,Massenet, Puccini e Mascagni. Opere di musicasacra

CC INSIEMEVia Dei Cinquecento 1/A – tel. 02 57409313

All’interno della chiesa di S. Michele e S. Rita 16 dicembre ore 16

RASSEGNA ORGANISTICAAll’organo, il Mo Paolo La Rosa22 dicembre ore 21

CONCERTO DI NATALEDa un’idea e con la direzione di MartinoMezzogori

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

18 dicembre ore 21

LA COMETA DI NATALEConferenza multimediale di Fabio Peri (Civi-co Planetario di Milano). Ingresso €7, gratui-to under 18.

WOW SPAZIO FUMETTOViale Campania 12 – tel. 02 49524744

19 dicembre ore 21

HISTOIRE DU SOLDATIn occasione del centenario dell’opera di Stra-vinsky, con il “musicattore” Luigi Maio e unensemble di musicisti. Prevista anche la messaall’asta di un’opera di Luigi Maio a favore deglisfollati del Ponte Morandi. Prenotazione obbli-gatoria a [email protected]

PARROCCHIA SAN PIO VVia Lattanzio 60

20 dicembre ore 21

VESPRO DI NATALEMusiche di Bach e Mozart, con il gruppo vo-cale Chanson d’Aube, diretto dal Maestro Al-berto Odone. Ingresso libero.

CHIESA SAN LUIGIVia Don Bosco 10

23 dicembre ore 16

CONCERTO per quartetto d'archi e quattrocantanti lirici

MUSEO D’ARTE E SCIENZAALLONS ENFANTS

presso il MAS, via Quintino Sella 4 tel. 02 72022488

13 dicembre ore 18.45

Un libro per amicoDonazioni di libri nuovi o usati, anche di fia-be, per bambini dai 6 agli 8 anni in lingua ita-liana, inglese, francese, araba o cinese: i vo-lontari di Allons Enfants li destineranno aibambini della zona 4 coinvolti in iniziative disostegno e alfabetizzazione.

CIRCOLO ARCI CORVETTOVia Oglio 21 – tel. 02 5694840

14 dicembre ore 17.30

API E MERCATINOL’aperitivo scientifico vedrà la presenzadell’apicoltore Walter Volpi per un incontrosul tema della vita nell’alveare. A seguire unmercatino con miele, prodotti tipici e oggettidi artigianato.

PARCOLORATO DELLE MANI E DELLE IDEE

Via Lomellina 62/64 – cell. 338 5412098

14 dicembre dalle 15.30 alle 21.30

LE RUNE PROTETTIVEEsposizione “lampo”, a cura di Riccardo Ricotti

SPAZIO MELOTTIVia Melotti 4 - tel. 02 82870356

15 dicembre ore 10

CHI BEN COMINCIAIncontro sul tema dell’allattamento, con Mad-dalena Smid, ginecologa, e Paola Cipriano, psi-cologa. Ingresso libero17 dicembre ore 19

IL BULGARO VOLANTE. Storia musicale del klezmerIngresso libero

BASILICA S.S. NEREO E ACHILLEOViale Argonne 56

15 dicembre dalle 17 alle 19

16 dicembre dalle 8.30 alle 19

MERCATINOPer sostenere le attività della Parrocchia

CHIESA DEGLI ANGELI CUSTODI

Via Colletta 21

15 dicembre ore 21

Concerto di Natale del Coro parrocchiale Angeli CustodiUNA COMETA SU UNA MANGIATOIA Ingresso libero