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Astrofisica, Cosmologia, e Nuove Tecnologie
Paolo de BernardisDipartimento di Fisica, Universita’ La Sapienza
I mercoledi’ dell’ Astronomia - 15/03/2006Abstract
Da sempre gli astrofisici ed i cosmologi utilizzano e contribuiscono alle più sofisticate tecnologie disponibili (siano esse ottiche, elettroniche,
criogeniche, o statistiche) per l'estrazione di debolissimi segnali di origine cosmica. In questo seminario si descrivono alcuni casi rilevanti in ambito
cosmologico, mostrando come l'espansione del nostro orizzonte conoscitivo è strettamente legata allo sviluppo di nuove tecnologie, introducendo poi alcune innovative linee di ricerca basate sullo sviluppo di nuovi rivelatori
e nuovi siti per lo svolgimento delle osservazioni.
I primi telescopi
E’ con un telescopio diquesto tipo che Galileo osservò il cielo scoprendole fasi di Venere, i satellitidi Giove e l’anello diSaturno.
Astronomia nel visibile• Aumentando il diametro del collettore di flusso
(specchio o lente principale del telescopio) si ottengono due risultati:– Si aumenta la quantita’ di luce raccolta (le stelle illuminano
tutta la terra, ma noi raccogliamo solo una frazione minuscola dell’ energia !) Quindi possiamo osservare sorgenti intrinsecamente piu’ deboli, o piu’ lontane (e quindi piu’ indietro nel tempo)
– Si aumenta la risoluzione angolare. Quindi possiamo identificare sorgenti intrinsecamente piu’ piccole, o piu’lontane
• Questo spiega l’ impegno secolare speso per la realizzazione di telescopi sempre piu’ grandi e precisi.
Il telescopio rifrattore di Yerkes (1 m)
Il rifrattore più grande del mondo è quello di Yerkes, il cui obiettivo ha un diametro di 1m e il cui tubo è lungo 19 metri.
Osservatorio di Yerkes (USA)
I telescopi riflettori
Monte Palomar (California)
Il telescopio di Monte Palomar ha un diametro di 5 metri ed è stato il piùgrande telescopio a specchi dal 1948 sino al 1993 (a parte un telescopio russo di 6m, di qualità inferiore).
The William Herschel Telescope (WHT) at La Palma
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The William Herschel Telescope (WHT) at La Palma Il William Herschel Telescope (4 m)
La Palma (Isole Canarie)
Il Telescopio W.M.Keck (2x10 m)Il più grande telescopio attualmente disponibile
Mauna Kea (Isole Hawaii)
Il Telescopio W.M.Keck (schema)
Il Telescopio W.M.Keck alle Hawaii
Poiché è difficile costruire uno specchio da 10 metri con un unico blocco di vetro, si è realizzato uno specchio a SEGMENTI esagonali di 1 metro di lato, accostati uno accanto all’altro.
Il Large Binocular Telescope (2x8.4 m)
Monte Graham (Arizona)
Un telescopio di 11.2m di diametro equivalente realizzato in collaborazione tra
USA (50%)
Italia (25%)
Germania (25%)
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Specchio primario da 8.2m, struttura in honeycomb, spessore della lastra 28 mm.L’ area dei due specchi e’quella di uno specchio singolo da 11m
Specchio secondario da 0.9m, adattivo(672 attuatorine modificano la forma per ottenere immagini al limite di diffrazione)
LBT
Specchio terziario inseribile per combinare i fasci dei due telescopi, ottenendo cosi’immagini con la stessa risoluzione di un telescopio da circa 20m
LBT in costruzione all’Ansaldo a Milano
Prima luce (ottobre 2005): NGC891
Immagini ottiche sempre più nitide
I telescopi del futuro: OWL (100 m) I telescopi del futuro: OWL (100 m)
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• Il diametro del telescopio non e’ l’ unica limitazione alla risoluzione (nitidezza) delle immagini.
• L’ atmosfera terrestre e’ perturbata da disomogeneita’ di temperatura e densita’variabili nel tempo (turbolenza)
• Due soluzioni:– Portare il telescopio al di sopra dell’ atmosfera
(telescopi spaziali)– Compensare la perturbazione del fronte d’ onda
inserendone una uguale e contraria (ottica attiva e adattiva)
Telescopi ottici nello spazio:
HUBBLE SPACE TELESCOPE (2.4 m)
HST: le immagini Il prossimo telescopio spaziale: JWST
Ottica Adattiva: il principio base L’ottica attiva: il principio base
Specchi sottili che si deformano.
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L’ottica attiva
Il retro della cella del telescopio NTT con ilsistema di ottica attiva.
L’ottica attiva è un sistema per controllarela forma dello specchioprimario e quindi la qualità dell’immagine.
L’ottica attiva
Gli attuatori elettromeccanici
Ottica Adattiva: i risultati
I primi risultati al TNG
L’Ottica Adattiva è una tecnica che permette di correggere in tempo reale glieffetti di degradazione dell’immagine causati dalla turbolenza dell’atmosferaterrestre, producendo immagini nitide quali quelle che potrebbero essereottenute da un telescopio di pari diametro posto nello spazio.
Il Very Large Telescope (4x8 m) in Cile
Cerro Paranal (Cile) col VLT completato
Quattro telescopi da 8 metri capaci di osservare lo stesso punto del cielo sono equivalenti ad un unico telescopio di 16 metri.
Interferometria nell’ottico• In parallelo ai telescopi sono stati sviluppati :
– rivelatori sempre piu’ grandi e sensibili (camere CCD)
– Sistemi di acquisizione e di memorizzazione dei dati
– Software ed algoritmi di elaborazione delle immagini
– Spettrometri sempre piu’ efficienti (spettrometri a fibre ottiche)
• Tutti questi ingredienti hanno permesso di passare ad uno studio molto quantitativo delle immagini astronomiche.
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CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHTPrincipio di Funzionamento di una CCD (spiegazione elementare)
Cristallo di silicio (schematizzato su un piano per facilita’ di visualizzazione)
Si Si
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Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
e-
L’ energia necessaria a staccare un elettrone dagli atomi tra cui e’ condiviso e’ 1.16 eV
Atomo di Si
CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHT
Si Si
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Si Si
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Si Si
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Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
e-
L’ arrivo di un fotone di energia superiore a 1.16 eV (λ<1.06 μm) puo’staccare un elettrone, formando una coppia elettrone-lacuna.
γ
Ciascun fotone di energia sufficiente ha una buona probabilita’ di liberare un elettrone (elettroni fotoprodotti)
CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHT
Si Si
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Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
e-
Gli elettroni sono praticamente liberi di muoversi nel cristallo. Se si applica un campo elettrico, si possono spostare tutti gli elettroni fotoprodotti verso il bordo del cristallo, vicino all’ elettrodo positivo, immagazzinandoli fino alla fine dell’ esposizione.
Elettrodo positivo (metallo)
Strato isolante (ossido di Si)
E
E
Elettrodo negativo (metallo)
CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHTNelle CCD la struttura elementare (pixel) formata da elettrodo, isolante, silicio e’replicata in una matrice bidimensionale che puo’ contenere milioni di pixel.Alla fine dell’ esposizione, sotto l’ elettrodo + di ciascun pixel si e’ accumulato un numero di elettroni proporzionale al numero di fotoni arrivati.Ci sono piu’ elettrodi per pixel. Spostando il potenziale positivo da un elettrodo al successivo si riesce a far migrare il pacchetto di elettroni fino alla fine della fila di pixel.
CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHTNelle CCD la struttura elementare (pixel) formata da elettrodo, isolante, silicio e’replicata in una matrice bidimensionale che puo’ contenere milioni di pixel.Alla fine dell’ esposizione, sotto l’ elettrodo + di ciascun pixel si e’ accumulato un numero di elettroni proporzionale al numero di fotoni arrivati.Ci sono piu’ elettrodi per pixel. Spostando il potenziale positivo da un elettrodo al successivo si riesce a far migrare il pacchetto di elettroni fino alla fine della fila di pixel.
CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHTNelle CCD la struttura elementare (pixel) formata da elettrodo, isolante, silicio e’replicata in una matrice bidimensionale che puo’ contenere milioni di pixel.Alla fine dell’ esposizione, sotto l’ elettrodo + di ciascun pixel si e’ accumulato un numero di elettroni proporzionale al numero di fotoni arrivati.Ci sono piu’ elettrodi per pixel. Spostando il potenziale positivo da un elettrodo al successivo si riesce a far migrare il pacchetto di elettroni fino alla fine della fila di pixel.
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CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHTNelle CCD la struttura elementare (pixel) formata da elettrodo, isolante, silicio e’replicata in una matrice bidimensionale che puo’ contenere milioni di pixel.Alla fine dell’ esposizione, sotto l’ elettrodo + di ciascun pixel si e’ accumulato un numero di elettroni proporzionale al numero di fotoni arrivati.Ci sono piu’ elettrodi per pixel. Spostando il potenziale positivo da un elettrodo al successivo si riesce a far migrare il pacchetto di elettroni fino alla fine della fila di pixel.
CFHT12K: a 12Kx8K CCD camera at CFHTNelle CCD la struttura elementare (pixel) formata da elettrodo, isolante, silicio e’replicata in una matrice bidimensionale che puo’ contenere milioni di pixel.Alla fine dell’ esposizione, sotto l’ elettrodo + di ciascun pixel si e’ accumulato un numero di elettroni proporzionale al numero di fotoni arrivati.Ci sono piu’ elettrodi per pixel. Spostando il potenziale positivo da un elettrodo al successivo si riesce a far migrare il pacchetto di elettroni fino alla fine della fila di pixel.
Qui il pacchetto viene trasferito sulle armature di un condensatore, dove forma una differenza di potenziale che viene misurata e acquisita.
In questa maniera si leggono sequenzialmente i pacchetti di carica di tutti i pixel della CCD.
Per evitare che agli elettroni fotoprodotti si sommino quelli prodotti per agitazione termica, si deve raffreddare il sensore a temperature criogeniche (77K).
Pixel NPixel N-1 ΔV=Q/CA
Il refrigeratore a pulse-tube di Mega-Cam
(80 K)
• Large-format CCDs Immagini di oggetti celesti ottenute col VLT
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Un ammasso di galassie con archi gravitazionali• Ma i risultati cosmologici piu’ importanti
non arrivano dai telescopi piu’ grandi.
• Arrivano dall’ uso di telescopi medio-grandi, accoppiati a spettrometri, capaci di misurare il redshift delle galassie, e quindi stabilirne la distanza.
• Esiste infatti una correlazione stretta tra lo spostamento verso il rosso delle righe spettrali e la distanza delle sorgenti cosmiche (legge di Hubble)
• Uno spettrometro e’ uno strumento che permette di analizzare la luce, separando le diverse lunghezze d’ onda che la costituiscono.
• Nel caso del prisma si utilizza la dipendenza dell’ indice di rifrazione del vetro dalla lunghezza d’ onda.
• Nel caso del reticolo si divide il fronte in un grande numero di parti uguali che si fanno interferire. Si realizza interferenza costruttiva in una sola direzione che dipende dalla lunghezza d’ onda.
• In ogni caso la direzione in cui la luce esce dallo spettrometro dipende dalla sua lunghezza d’ onda.
• Sul rivelatore si registrera’ in diverse posizioni l’ intensita’ luminosa di ciascuna delle componenti a diversa lunghezza d’ onda.
spettrometro
Lente
CCD
λ
• Spettrometro con reticolo ad echelle
Corpo Nero
Nubedi gas
Prisma
Prisma
Prisma
Spettro continuo
Spettro di emissione di righe
Spettro di assorbimentodi righe
• Le spettroscopia e’ un mezzo potentissimo di indagine fisica e astronomica. Con essa si possono studiare le condizioni fisiche, la composizione chimica della sorgente, lo stato di moto della sorgente.
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• bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
Spettri di deboli galassie ottenuti con VIMOS at VLT
Lunghezza d’ onda λ (nm)
Ca II H I
Mg I Na I
laboratorio
Galassia vicina
Galassia lontana
Galassia molto lontana
Δλ/λ
D (Mpc)
Spos
tam
ento
ver
so il
ross
o
Distanza
SN1a Riess et al. 2000
00 100 200 300 400
0.1
0.2
0.3
Legge di HubbleLo spostamento verso il rosso delle righe spettrali delle galassie lontane e’indipendente dalla direzione e proporzionale alla distanza
1 Mpc = 3.086x1022 m
Il redshift:z=Δλ/λ
• La relativita’ generale di Einstein ci spiega che in un universo in espansione le lunghezze d’onda λ dei fotoni si allungano esattamente quanto le altre lunghezze. L’allungamento in % viene detto redshift.
• E’ l’ espansione dello spazio che allunga anche le lunghezze d’ onda: luce che viene emessa blu, con l’ espansione diventa rossa e poi infrarossa. Piu’ e’ lungo il cammino e piu’ la lunghezza d’ onda viene allungata.
• Per questo si vedono sorgenti lontanissime che hanno redshift maggiore di 1. Se fosse un effetto Doppler come pensava Hubble, queste si muoverebbero a velocita’maggiore di quella della luce. In termini general relativistici vuol solo dire che l’universo si e’ allargato di piu’ di 2 voltedal momento dell’ emissione a quello della ricezione.
to
t1
t2
Doppler: Δλ/λ = v/cEinstein: Δλ/λ=ΔL/L
Struttura a grande scala• Qual’e’ la distribuzione a grande scala dei mattoni costitutivi dell’
universo, cioe’ delle Galassie ?• Per la cosmologia e’ importante conoscerla, perche’ dipende dal
meccanismo di formazione ed aggregazione delle strutture, ed, inultima analisi, dal contenuto dell’ universo e dalle interazioni fondamentali presenti.
• Questo studio ci permette di stabilire criticamente la validita’ del Principio Cosmologico: “L’ universo a grandi scale e’ omogeneo ed isotropo”. Quanto grandi ? Quanto e’ vero ?
• E ci permette di confrontare le deviazioni dall’ omogeneita’ con le diverse teorie che descrivono l’ aggregazione della materia.
• La distribuzione misurata non e’ casuale.• Questo e’ gia’ evidente in immagini a largo campo nelle quali si
rimuovono le stelle e si lasciano solo le galassie.• Ma queste sono immagini bidimensionali, in cui manca la terza
dimensione, la profondita’. Tutte le galassie sono proiettate sulla sfera celeste.
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Maddox et al. 1990APM survey (10% del cielo)Posizioni angolari di 2x106 galassie(proiettate sulla “sfera celeste”)
Il Telescopio Anglo-Australiano (4 m)
Uno spettrometro a fibre ottiche automatizzato
2dF multi-object facility at AAT
Distribuzione delle Galassie:• da cosi’ (2D)
• a cosi’ (3D)
δ
α
z
Colles et al. 20012dF surveyPosizioni e redshift di 2x105 galassie(copre 2 gradi quadrati di cielo)
Viaggio nell’ Universo
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• Sloan Digital SkySurvey
• Telescopio dedicato e spettrometro a fibre ottiche.
• Piu’ di 1 milione di galassie !
• I risultati di SDSS e 2dF sono dati fondamentali su cui testare il modello cosmologico.
• Normalmente si descrivono le proprieta’statistiche della distribuzione delle galassie attraverso il suo spettro di potenza.
• Il modello “standard” Λ−CDM e’ in buon accordo con questi dati (e con gli altri dati di spettro di potenza http://www.sdss.org/news/releases/20031028.powerspectrum.html
• Se vogliamo osservare l’ universo ancora piu’ lontano (e quindi necessariamente ancora piu’ giovane) abbiamo bisogno di altri strumenti ed altre tecnologie.
Osservare ancora
piu’ lontano
Indietro nel tempo:
Evoluzione IR, μw :fotoni poco energetici
Rivelatori, criogenia
Spazio
Grandiredshift
Cosmologia dei fondi di radiazione
• Lunghezze d’ onda maggiori di 1 micron non possono essere rivelati da fotoconduttori intrinseci al Silicio.
• Si usano fotoconduttori estrinseci (Silicio drogato).
• Ad es, drogando con fosforo, si inseriscono atomi con un elettrone “in piu’ ” che resta legato solo debolmente.
• Bastano fotoni meno energetici per staccarlo.
Si Si
Si Si
Si Si
P Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
Si Si
e-
P
e-
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• Si realizzano cosi’ rivelatori fotoconduttivi sensibili a tutto l’infrarosso, fino a circa 220 μm di lunghezza d’ onda.
• Per questi cristalli non e’ disponibile la tecnologia sviluppata per il Si (circuiti integrati) e quindi non esistono grandi mosaici.
• A 10 micron di lunghezza d’ onda esistono mosaici di qualche migliaio di pixel (sviluppati per uso militare, perche’ sensibili ai fotoni dell’ IR termico).
• A lunghezze d’ onda maggiori sono disponibili “singoli pixel”
• A causa della bassa energia di legame, il disturbo dovuto all’agitazione termica e’molto importante.
• Questi rivelatori vanno raffreddati a temperature ancora piu’ basse (elio liquido, 4K). Il loro utilizzo e’ molto complesso.
• Inoltre l’ atmosfera terrestre e’ opaca a queste lunghezze d’onda. Si deve andare nello spazio!
• Per questo motivo l’astronomia IR e’quella meno sviluppata.
• Il satellite Spitzerdella NASA
• (2003)
Far Infrared
PRO
GR
ESSO
• Osservando nell’ IR si scopre che non ci sono galassie a redshift maggiore di 10.
• Inoltre le galassie piu’ lontane (e quindi osservate com’erano nel passato) sono molto piu’ piccole ed irregolari di quelle di oggi
• Stiamo probabilmente osservando l’ epoca della formazione delle galassie nell’universo.
• Se l’ universo era piu’ denso nel passato, doveva anche essere piu’ caldo ! (espansione adiabatica)
• Andando abbastanza indietro nel tempo si deve arrivare ad una temperatura dell’ universo di alcune migliaia di gradi (piu’n o meno come la superficie del sole).
• Prima di allora l’ universo doveva essere un mezzo ionizzato (e quindi opaco).
• Guardare ancora piu’ indietro nel tempo e’ impossibile con la luce. C’e’ una fotosfera cosmica che ci impedisce la visione dell’ universo ancora piu’ primordiale.
• Ma ci permette di osservare l’ universo quando era circa 1000 volte piu’ caldo, un miliardo di volte piu’ denso, e 50000 volte piu’ giovane di oggi.
• La luce proveniente da quell’ epoca subisce uno spostamento verso il rosso di una fattore circa 1000. Da luce visibile, diventa un debole fondo di microonde, detto RADIAZIONE COSMICA DI FONDO.
• La luce di 1 micron diventa luce di 1000 micron. E’ molto difficile misurarla !
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CMB0.0003
• A lunghezze d’ onda piu’ lunghe di 220 μm l’ energia dei fotoni e’ talmente bassa che non esistono materiali adatti alla fotoconduzione.
• Si deve usare l’ effetto integrato di molti fotoni, che comunque lasciano la loro energia sul reticolo cristallino, registrando il conseguente aumento di temperatura.
• Si usano cioe’ rivelatori termici: i bolometri.
Cryogenic Bolometers• For FIR & mm-waves spectroscopy we need very wide band
detectors. Bolometers provide the optimal choice: they are senitivefrom mm-waves to the visible range.
filter(frequencyselective)
FeedHorn(angle selective)
IntegratingcavityRadiation
Absorber (ΔT)
Thermometer(Ge thermistor (ΔR)at low T, or TES)
IncomingPhotons (ΔB)
• Fundamental noise sources are Johnson noise in the thermistor(<ΔV2> = 4kTRΔf), temperature fluctuations in the thermistor((<ΔW2> = 4kGT2Δf), background radiation noise (Tbkg
5) needto reduce the temperature of the detector and the radiativebackground.
Load resistor
ΔV
• In steady conditions the temperature rise of the sensor isdue to the background radiativepower absorbed Q and to the electrical bias power P:
• The effect of the background power is thus equivalent to an increase of the reference temperature:
Cryogenic Bolometers
PQTTG +=− )( 0
GQTT
TTGGQTTGP
+=
−=⎥⎦⎤
⎢⎣⎡ +−=
00
00
'
)'()(
T0’
Q(pW)0.27K
0.28K
0.26K0 1 2
• In presence of an additional signalΔQ ejωt (from the sky)
• There is a tradeoff between high sensitivity and fast response. The heat capacity C should beminimized to optimize both.
• Using a current biased thermistor toreadout the temperature change:
Cryogenic Bolometers
QTGdt
TdC eff Δ=Δ+Δ
GC
GdQdT
eff
=
+=
τ
ωτ 2211
221/
/)()(
ωταα
αα
+===ℜ
==⇒=
effGTRi
dQdT
TRi
dQdV
TRdTiidRdVdT
TdRTR
T
Small sensorat low
temperature
Responsivity
• A large α isimportant forhigh responsivity.
• Gethermistors:
221/
)()(
ωτα
α
+=ℜ
=
effGTRi
dTTdR
TRT
110 −−≈ KTα
Cryogenic Bolometers
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• Johnson noise in the thermistor
• Temperature noise
• Photon noise
• Total NEP (fundamental):
Cryogenic Bolometers
kTRdf
Vd J 42
=Δ
( )22
22
24
fCGGkT
dfWd
eff
effT
π+=
Δ
( )( ) dxeex
hcTk
dfWd
x
xBGPh
∫ −
+−=
Δ2
4
32
552
114 εε
dfWd
dfWd
dfVd
NEP PhTJ222
22 1 Δ
+Δ
+Δ
ℜ=
Again, needof low
temperatureand low
background
Q
1900 1920 1940 1960 1980 2000 2020 2040 2060
102
107
1012
1017
Langley's bolometerGolay Cell
Golay Cell
Boyle and Rodgers bolometer
F.J.Low's cryogenic bolometer
Composite bolometer
Composite bolometer at 0.3K
Spider web bolometer at 0.3KSpider web bolometer at 0.1K
1year
1day
1 hour
1 second
Development of thermal detectors for far IR and mm-waves
time
requ
ired
to m
ake
a m
easu
rem
ent (
seco
nds)
year
Photon noise limit for the CMB
Spider-Web Bolometers
Absorber
Thermistor
Built by JPL Signal wire
2 mm
•The absorber is micromachined as a web of metallized Si3N4 wires, 2 μm thick, with 0.1 mm pitch.
•This is a good absorber formm-wave photons and features a very low cross section for cosmic rays. Also, the heat capacity isreduced by a large factorwith respect to the solidabsorber.
•NEP ~ 2 10-17 W/Hz0.5 isachieved @0.3K
•150μKCMB in 1 s
•Mauskopf et al. Appl.Opt. 36, 765-771, (1997) Crill et al., 2003 – BOOMERanG 1998 bolometers, 300 mK
8 minuti luceQui, ora
Gas incandescente sulla superficie del Sole (5500 K)
8 minuti luce
14 miliardi di anni luce
Qui, ora
Qui, ora
Gas incandescente sulla superficie del Sole (5500 K)
Gas incandescente nell’universo primordiale (quando l’ universo diventa trasparente, T=3000 K)
15
htt p
: // o
b ero
n .ro
ma 1
.infn
.it /
boom
era n
g
Sun Shield
Ground Shield
Solar Array
Cryostat and
detectors
Primary Mirror
(1.3m)
Differential GPS Array
Star Camera
the BOOMERanG ballon-borne telescope
Sensitive at 90, 150, 240, 410 GHz
• The instrument is flownabove the Earthatmosphere, at an altitudeof 37 km, by means of a stratospheric balloon.
• Long duration flights (LDB, 1-3 weeks) are performadby NASA-NSBF over Antarctica
• BOOMERanG has been flownLDB two times:
• From Dec.28, 1998 toJan.8, 1999, for CMB anisotropy measurements
• In 2003, from Jan.6 toJan.20, for CMB polarizationmeasurements (B2K).THIS TALK
• The image of the sky isobtained by slowlyscanning the full payloadin azimuth (+30o) at constant elevation
3 4 5 6
-55
-50
-45
-40
-35
crosslink in BOOMERanG LDB scans (1 scan/hour sho
elev. = 45o
0-11h
12-23h
decl
inat
ion
(deg
rees
)
Right Ascension (hours)
• The scan center constantly tracks the azimuth of the lowestforeground region
• Every day we obtain a fully crosslinked map.
• This is the key for anaccurate map of the sky
BOOMERanG• 1998:
BOOMERanG mapped the temperature fluctuations of the CMB at sub-horizonscales (<1O).
• The signalwas wellabove the noise:
2 indep. det.at 150 GHz
• 1998: BOOMERanG mapped the temperature fluctuations of the CMB at sub-horizonscales (<1O).
• The signalwas wellabove the noise:
BOOMERanG
2 indep. det.at 150 GHz
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1 dps map + 2 dps map
• Data taken at two different scan speeds, fromlocations 5000 km apart, are consistent.
1 dps map - 2 dps map
• Data taken at two different scan speeds, fromlocations 5000 km apart, are consistent.
• The rms signalhas the CMB derivative spectrum and does not fit anyspectrum of foregroundemission.
• ForegroundContaminationis less than 1% of the CMB PS at 145 GHz.
Cosmology Results from B98• Multifrequency maps of 3% of the sky, with 10’ FWHM
resolution de Bernardis et al. Nature, 404, 955-959, 2000• Power spectra (l=50-1000) Netterfield et al. Ap.J. 571, 604-
614 (2002), Ruhl et al., Ap.J., 599, 786-805, (2003)• Three peaks detected at l=210,540,845
de Bernardis et al. Ap.J. 564, 559-566, (2002)
• Cosmological parameters: Lange et al. Phys.Rev. 63, 042001 (2001), Netterfield et al., Ruhl et al.
– Ω=1.03+0.04 (nearly flat)
– ns =1.02+0.07 (nearly scale invariant)
– Ωbh2 = 0.023+0.003 (consistent with BBN)
• Gaussianity (Minkowski functionals, Bispectrum, Trispectrum..) Polenta et al. Ap.J.L., 572, L27-L30, (2002), De Troia et al. MNRAS 343, 284-292 (2003)
• Dust contamination < 1% of CMB PS @150GHzMasi et al. Ap.J., 553, L93-L96, (2001)
Estimated Instrument Performance Goals1.5 m (proj. aperture) aplanatic; shared focal plane; system emissivity 1%Telescope
Viewing direction offset 85o from spin axis; Field of View 8o Instrument LFI HFI Center Freq. (GHz) 30 44 70 100 143 217 353 545 857 Detector Technology HEMT LNA arrays Bolometer arrays Detector Temperature ~20 K 0.1 K Cooling Requirements H2 sorption cooler H2 sorption + 4 K J-T stage + Dilution cooler Number of Unpol. Detectors
0 0 0 0 4 4 4 4 4
Number of Linearly Polarised Detectors
4 6 12 8 8 8 8 0 0
Angular Resolution (FWHM, arcmin)
33 24 14 9.5 7.1 5 5 5 5
Bandwidth (GHz) 6 8.8 14 33 47 72 116 180 283 Average ΔT/TI
* per pixel#
2.0 2.7 4.7 2.5 2.2 4.8 14.7 147 6700
Average ΔT/TU,Q* per
pixel# 2.8 3.9 6.7 4.0 4.2 9.8 29.8
* Sensitivity (1σ) to intensity (Stokes I) fluctuations observed on the sky, in thermodynamic temperature (x10-6) units, relative to the average temperature of the CMB (2.73 K), achievable after two sky surveys (14 months). # A pixel is a square whose side is the FWHM extent of the beam. * Sensitivity (1σ) to polarised intensity (Stokes U and Q) fluctuations observed on the sky, in thermodynamic temperature (x10-6) units, relative to the average temperature of the CMB (2.73 K), achievable after two sky surveys (14 months).
Table last updated Feb. 2004
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B-modes, as will be observed by Planck
Technologies forlarge, sensitive arrays of
microwave detectors• Current bolometer technology requires to mount each
sensor by hand: the Ge thermistor has to be glued tothe radiation absorber (the spiderweb) by hand.
• The process yeld is low and it is impossible to makelarge arrays.
• We need a process using only photolitography and micromachining to produce the full detector, allowingautomatic mass production.
• A large α isimportant forhigh responsivity.
• Ge thermistors:• Superconducting
transition edgethermistors:
Cryogenic Bolometers
221
)()(
1
ωτα
α
+=ℜ
=
effGRidT
TdRTR
110 −−≈ KTα
11000 −≈ KTα
S.F. Lee et al. Appl.Opt. 37 3391 (1998)
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Such a high value for α(which is >0 for TES) induces a large change in the bias power whenradiation hits the detector (electrothermal feedback)
This results in a largereduction of the time constant and in stabilization of the responsivity.
Kinetic Inductance Detectors(KIDs) for microwaves
• A KID is a strip of superconductor.• The incident radiation with
creates quasiparticles by breaking Cooper pairs. • The increased number of quasiparticles changes the
surface inductance of the superconductor because block the Cooper pairs from occupying some of the electron states (exclusion principle).
• This modifies the effective pairs energy and reduces the density of pairs.
• The change of L is sensed by making the strip part of a microwave resonant circuit, and sensing the change in the phase of a microwave signal transmitted through the resonator.
Δ> 2νh Superconducting gap energy
ckT5.32 ≈Δ
pane
lsfr
omM
azin
2004
data fromDay et al. 2003
120 mK
260 mK
T << TcDensity of states forquasiparticles
Δ=
νηhNqp
sss LjRZ ω+=
↑↑⇒ ssqp LRN ,
Advantages: 1) easy mux• A KID has high transmission at f away from resonance.
This fact can naturally be used for multiplexing manydetectors, tuned at different resonance f, all loading the same transmission line.
• Usingexcitation in the GHz range:
• high qualitywirelesscomponents are available
• thousands of detectors can bemultiplexed, with a single coax and a single HEMT
More Advantages:• A KID is simple to fabricate (no junctions, nor complex
processes) in e.g. Aluminum (Tc=1K, Top=0.1K), sapphire, silicon: all rugged materials suitable for space environment.
• At Top<<Tc the sensitivity scales as exp(-Δ/kTop)• There is flexibility in the selection of
– Microwave circuit layout (striplines, microstrip lines, coplanar waveguides etc.)
– Superconducting material selection: Aluminum, Tantalum, Niobium, Titanium, Zirconium
– Substrates selection (Ge, Si, Sapphire etc.)
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Day et al., 2003, Nature, 425 , 817
PI: Silvia Masi (Dipartimento di Fisica, La
Sapienza, Roma) +
IFAC-CNR, INGV,
Univ. of Cardiff, CEA Saclay,
CRTBT Grenoble, Univ. of San Diego
OLIMPO(http://oberon.roma1.infn.it/olimpo)
An arcmin-resolutionsurvey of the sky
at mm and sub-mm wavelengths
OLIMPO• Is the combination of
– A large (2.6m diameter) mm/sub-mm telescopewith scanning capabilities
– A multifrequency array of bolometers– A precision attitude control system– A long duration balloon flight
• The results will be high resolution (arcmin) sensitive maps of the mm/sub-mm sky, with optimal frequency coverage (150, 220, 340, 540 GHz) for SZ detection, Determination of Cluster parameters and control of foreground/background contamination.
30’
CMB anisotropy SZ clusters Galaxies
mm-wave sky vs OLIMPO arrays
150 GHz 220 GHz 340 GHz 540 GHz
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The uniqueness of OLIMPO
• OLIMPO measures in 4 frequency bandssimultaneously. Thesebands optimallysample the spectrumof the SZ effect.
• This allows us to cleanthe signal from anydust and CMB contamination, and even to estimate Te bymeans of the relativistic corrections.
0 200 400 600 800-4.0x10-4
-2.0x10-4
0.0
2.0x10-4
4.0x10-4
6.0x10-4
600410240150
7keV 10keV 15keV 20keV
ΔI (m
Jy/s
r)
ν (GHz)
Clusters and Λ
• Since Y depends on n (and not on n2), clusters can be seen with SZ effect at distances larger than with X-ray surveys.
• There is the potential to discover new clusters and to map the evolution of clustersof galaxies in the Universe.
• This is related to Λ.
Simulations show that the background from unresolved SZ clusters is verysensitive to Λ (see e.g. Da Silva et al. astro-ph/0011187)
Λ=0. 7 Λ=0.0
Ho=(60+4)km/s/Mpc
SZ and X brightness measurements can be combined to measure DA. (Cavaliere 1978). Doing this for a sample of clusterswith known z, it is possible to derive Ho (see e.g. Reese et al. Astro-ph/0205350)
Deep surveys of SZ clusters can giveindependentestimates of Λ andΩΜ through the measurement of SZ clusters counts.
See e.g. Carlstromet al. Astro-ph/0103480
• Planck will or will not detect Inflationary B-Modes (depending on amplitude, foregrounds, systematics… and if they are reallythere).
• In a diffraction limited 150 GHz survey, CMB BLIP gives 1 μK in 1 min of integration. But we need to observe 105 pixels !
• We need to increase the mapping speed using more detectorsthan in the Planck focal plane.
A post-Planck mission
1 10 100 1000 100000.01
0.1
1
10
150 GHz,10% BW, λ2
150 GHz, 10% BW, 1 cm2sr
30 GHz, 10% BW, λ2
erro
r per
pix
el (μ
K)
integration time (s)
CMB BLIP
• At variance with interferometers, Bolometer technology is easily scalable, and the throughput can be larger than λ2.
• Focal planes hosting thousands of bolometers are being developed already.
Sensitivity
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Currently taking data from South Pole (Antarctica)
QUaD is a bolometer-basedpolarimeter optimized for CMB polarization measurements The heart of QUaD is a focal planewith 31 corrugated feed horns, each feeding a polarization-sensitive bolometer (PSB) pair(JPL). Linear Polarization ismodulated by a HWP.
• > 1000 TES bolometers for the South Pole Telescope devoted to SZ (Adrian Lee, Berkeley)
Large Bolometer Arrays
• > 1000 TES bolometers for SPIDER a proposed spinning polarimeter on a LDB (Andrew Lange, Caltech) devoted to large scale CMB polarization
Large Bolometer Arrays Large Bolometer Arrays
30’
150 GHz 220 GHz 340 GHz 540 GHz
• >400 TES bolometers for the OLIMPO balloon telescope devoted to SZ and CMB anisotropy (Silvia Masi, Roma)
• >1000 TES bolometers for the EBEX CMB polarization balloon telescope (Shaul Hanany, Minneapolis)
Large Bolometer Arrays
Planck
Bolom.Array
From theEBEXproposal
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There is still a lot to do in CMB science,And we need advanced technologies to improve