Astranotizie

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IN QUESTO NUMERO Media e trasporti a p. 6 [Alle pagine 2,3, 4 e 5] IL FORUM SCANDAGLIA LA STRADA Sviluppi del caso a p. 6 LA PROVINCIA ALLA FINE CI FA PAGARE L’ALBO Ultim’ora a p. 5 PIANO VALANGHE PILOTATE PER LA MADDALENA Nuova partnership a p. 8 ASTRA PREMIA LE DUE RUOTE DELLA MTB All’alba del terzo millennio diventa sempre più difficile guidare un camion e gestire un’impresa di autotrasporto. Quella che dovrebbe essere una risorsa per l’economia diffusa è invece una categoria oggetto di campagne denigratorie a mezzo stampa, un’attività nel mirino della burocrazia e un sistema sempre nell’occhio del ciclone. Nell’inchiesta di Astranotizie idee e opinio- ni provenienti dal variegato mondo dei tir, ma anche sfoghi sulle problematiche più attuali e casi limite emblematici, a tratti ridicoli. Rigide nor Rigide nor me sui tempi di guida e di riposo, me sui tempi di guida e di riposo, divieti di cir divieti di cir colazione penalizzanti, colazione penalizzanti, contr contr olli su strada sempr olli su strada sempr e più stringenti e più stringenti Governo inesistente, associazioni di categoria inca- paci di intervenire. Se il “buongiorno” si vede dal mattino, forse era meglio restare sotto le lenzuola. Lo start-up del nuovo ampliamento dei giorni di stop ai mezzi pesanti, doveva iniziare con la gior- nata di venerdì 22 luglio. La firma del Ministero c’era: con un decreto emanato in tutta fretta, Altero Matteoli tagliava la testa al toro e nel bel mezzo dell’estate imponeva il blocco alla circola- zione dei mezzi pesanti, scombinando i piani di migliaia di aziende di autotrasporto su scala nazio- nale. La notizia si sparge in un battibaleno tra le associazioni di categoria, i titolari di impresa, gli autisti e tutti gli addetti al mondo della logistica, interrompendo di fatto un programma di trasporti pianificato da mesi o carichi dell’ultim’ora appena approntati: tutta la trafila è stata interessata, con un disagio incalcolabile per i vettori ma anche per le miriade di aziende servite dai camion o semplice- mente per tabelle di marcia saltate a causa di una norma introdotta senza preavviso. Da questo punto in poi il caos e l’improvvisazione iniziano a farla da padroni, voci contraddittorie si rincorro- no basate su bizantine previsioni di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Titolari di aziende, auti- sti, committenti obbligati a diventare fini esperti di diritto, con un risultato ovviamente garantito: viaggi saltati, contratti non rispettati, economia sprecata. La presa di posizione di Astra sul tema è netta e in linea con quella di tutta la categoria: «Raccogliamo l’ira dei nostri trasportatori e siamo allibiti di fronte all’impreparazione del governo rispetto alla vicenda del ricorso, una riflessione ci viene anche richiesta dai nostri associati in merito alla capacita’ delle associazioni nazionali di oppor- si in maniera efficace a queste situazioni.Quello che è accaduto in questi giorni non era mai succes- so nella storia dell’autotrasporto: un tempismo sorprendente, davvero autolesionistico, vista la congiuntura economica e le difficoltà che a tutti i livelli la categoria sta registrando». LE DATE DEI DIVIETI. Il calendario annuale dei divieti viene varato ogni fine dicembre con un apposito decreto ministeriale. Ora alle caselle di colore diverso, sui calendari stampati dalle asso- ciazioni, oltre a quelle dei festivi, bisognerà aggiun- gere anche il 26 agosto (dalle 16 alle 24), il 2 settem- bre (16 - 22), il 9 settembre (16 - 22) il 28 ottobre (16 - 22): in queste date la circolazione ai mezzi sopra le 7,5 tonnellate sarà interdetta. Il RICORSO. Il Ministro ha emanato la circolare avallando le disposizioni del Tar del Lazio, che pochi giorni prima aveva dato parere positivo al ricorso del Codacons.Proprio un ricorso dell’asso- ciazione, presentato in merito al calendario che disciplina la circolazione dei tir, aveva portato il Tribunale amministrativo a riconoscere la necessi- tà di vietare il transito dei mezzi pesanti nei giorni antecedenti e successivi alle festività, quando cioè il traffico sulle autostrade è più intenso. Una deci- sione poco logica, che non risponde a criteri di sicurezza, che aumenterà il traffico nelle ore ante- cedenti, lascerà sulle strade migliaia di lavoratori, danneggerà la nostra già zoppicante economia. A Roma tra un convegno e l’altro sembrano non accorgersene. di Andrea Caponnetto ANNO 2 | NUMERO 2 PERIODICO DI ASTRACUNEO - ASSOCIAZIONE TRASPORTATORI LUGLIO 2011 Direzione, agenzia pubblicitaria, redazione: via della Motorizzazione 11, 12100, Cuneo § Tel: 0171-413978 § Mail: [email protected] § Direttore responsabile:Andrea Caponnetto Iscrizione Tribunale di Cuneo n. 623 del 26 marzo 2010 Emma Marcegaglia è in gamba, è un personaggio pubblico e molto televisivo, stimola il governo, sfer- za la burocrazia, ammonisce la politica. Su e giù per l’Italia a par- lare, giustamente, di sviluppo e di crescita. Convegni, interviste, talk show per discutere di concorrenza, di eliminazione di privilegi e di caste, di lacci e lacciuoli che costa- no alle aziende e frenano la com- petitività.Tutto bene, tutto condivi- sibile tranne una cosa: mettere costantemente nella lista delle categorie “protette” dalla concor- renza (insieme a notai, farmacisti e monopoli vari) gli autotrasportato- ri rappresenta un danno oltre che una beffa per chi tutti i giorni si scontra con una concorrenza spie- tata (130.000 aziende, vettori stra- nieri, cabotaggio) e deve fare i conti con caro gasolio, aumenti di autostrade, controlli a raffica ed altro. Rigidi tempi di guida e di riposo, divieti di circolazione sem- pre più estesi, tariffe in costante ribasso, questa Sig.ra Emma non è più libera concorrenza ma far- west. Questo Sig.ra Emma è un problema di tutti, anche degli industriali che usano i camion per trasportare la loro produzione e la ricchezza del nostro paese. Pensiamoci. IL COMPITO di Domenico Allione EMMA FUORI CONTROLLO RICORSO CODACONS | ASTRA: «DISAGI AUTOLESIONISTICI» “Stop” a tradimento Divieti, caos all’italiana: a pagare sono solo le imprese FUORI CONTROLLO

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L'informazione dell'autotrasporto - Anno 2, Numero 6 - Luglio 2011

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IN QUESTO NUMERO

Media e trasporti a p. 6

[Alle pagine 2,3, 4 e 5]

IILL FFOORRUUMM SSCCAANNDDAAGGLLIIAALLAA SSTTRRAADDAA

Sviluppi del caso a p. 6

LLAA PPRROOVVIINNCCIIAAAALLLLAA FFIINNEE CCII FFAAPPAAGGAARREE LL’’AALLBBOO

Ultim’ora a p. 5

PPIIAANNOO VVAALLAANNGGHHEEPPIILLOOTTAATTEE PPEERR LLAA MMAADDDDAALLEENNAA

Nuova partnership a p. 8

AASSTTRRAA PPRREEMMIIAALLEE DDUUEE RRUUOOTTEEDDEELLLLAA MMTTBB

All’alba del terzo millennio diventa semprepiù difficile guidare un camion e gestireun’impresa di autotrasporto. Quella chedovrebbe essere una risorsa per l’economiadiffusa è invece una categoria oggetto dicampagne denigratorie a mezzo stampa,un’attività nel mirino della burocrazia e unsistema sempre nell’occhio del ciclone.Nell’inchiesta di Astranotizie idee e opinio-ni provenienti dal variegato mondo dei tir,ma anche sfoghi sulle problematiche piùattuali e casi limite emblematici, a trattiridicoli.

Rigide norRigide norme sui tempi di guida e di riposo, me sui tempi di guida e di riposo, divieti di cirdivieti di circolazione penalizzanti, colazione penalizzanti,

contrcontrolli su strada semprolli su strada sempre più stringentie più stringenti

Governo inesistente, associazioni di categoria inca-paci di intervenire. Se il “buongiorno” si vede dalmattino, forse era meglio restare sotto le lenzuola.Lo start-up del nuovo ampliamento dei giorni distop ai mezzi pesanti, doveva iniziare con la gior-nata di venerdì 22 luglio. La firma del Ministeroc’era: con un decreto emanato in tutta fretta,Altero Matteoli tagliava la testa al toro e nel belmezzo dell’estate imponeva il blocco alla circola-zione dei mezzi pesanti, scombinando i piani dimigliaia di aziende di autotrasporto su scala nazio-nale. La notizia si sparge in un battibaleno tra leassociazioni di categoria, i titolari di impresa, gliautisti e tutti gli addetti al mondo della logistica,interrompendo di fatto un programma di trasportipianificato da mesi o carichi dell’ultim’ora appenaapprontati: tutta la trafila è stata interessata, conun disagio incalcolabile per i vettori ma anche perle miriade di aziende servite dai camion o semplice-mente per tabelle di marcia saltate a causa di unanorma introdotta senza preavviso. Da questopunto in poi il caos e l’improvvisazione iniziano afarla da padroni, voci contraddittorie si rincorro-no basate su bizantine previsioni di pubblicazionesulla Gazzetta Ufficiale. Titolari di aziende, auti-sti, committenti obbligati a diventare fini esperti didiritto, con un risultato ovviamente garantito:viaggi saltati, contratti non rispettati, economiasprecata. La presa di posizione di Astra sul tema ènetta e in linea con quella di tutta la categoria:«Raccogliamo l’ira dei nostri trasportatori e siamoallibiti di fronte all’impreparazione del governorispetto alla vicenda del ricorso, una riflessione ci

viene anche richiesta dai nostri associati in meritoalla capacita’ delle associazioni nazionali di oppor-si in maniera efficace a queste situazioni.Quelloche è accaduto in questi giorni non era mai succes-so nella storia dell’autotrasporto: un tempismosorprendente, davvero autolesionistico, vista lacongiuntura economica e le difficoltà che a tutti ilivelli la categoria sta registrando». LE DATE DEI DIVIETI. Il calendario annualedei divieti viene varato ogni fine dicembre con unapposito decreto ministeriale. Ora alle caselle dicolore diverso, sui calendari stampati dalle asso-ciazioni, oltre a quelle dei festivi, bisognerà aggiun-gere anche il 26 agosto (dalle 16 alle 24), il 2 settem-bre (16 - 22), il 9 settembre (16 - 22) il 28 ottobre(16 - 22): in queste date la circolazione ai mezzisopra le 7,5 tonnellate sarà interdetta. Il RICORSO. Il Ministro ha emanato la circolareavallando le disposizioni del Tar del Lazio, chepochi giorni prima aveva dato parere positivo alricorso del Codacons.Proprio un ricorso dell’asso-ciazione, presentato in merito al calendario chedisciplina la circolazione dei tir, aveva portato ilTribunale amministrativo a riconoscere la necessi-tà di vietare il transito dei mezzi pesanti nei giorniantecedenti e successivi alle festività, quando cioèil traffico sulle autostrade è più intenso. Una deci-sione poco logica, che non risponde a criteri disicurezza, che aumenterà il traffico nelle ore ante-cedenti, lascerà sulle strade migliaia di lavoratori,danneggerà la nostra già zoppicante economia. ARoma tra un convegno e l’altro sembrano nonaccorgersene.

di Andrea Caponnetto

ANNO 2 | NUMERO 2 PERIODICO DI ASTRACUNEO - ASSOCIAZIONE TRASPORTATORI LUGLIO 2011Direzione, agenzia pubblicitaria, redazione: via della Motorizzazione 11, 12100, Cuneo § Tel: 0171-413978 § Mail: [email protected] § Direttore responsabile: Andrea Caponnetto

Iscrizione Tribunale di Cuneo n. 623 del 26 marzo 2010

Emma Marcegaglia è in gamba, èun personaggio pubblico e moltotelevisivo, stimola il governo, sfer-za la burocrazia, ammonisce lapolitica. Su e giù per l’Italia a par-lare, giustamente, di sviluppo e dicrescita. Convegni, interviste, talkshow per discutere di concorrenza,di eliminazione di privilegi e dicaste, di lacci e lacciuoli che costa-no alle aziende e frenano la com-petitività. Tutto bene, tutto condivi-sibile tranne una cosa: metterecostantemente nella lista dellecategorie “protette” dalla concor-renza (insieme a notai, farmacisti emonopoli vari) gli autotrasportato-ri rappresenta un danno oltre cheuna beffa per chi tutti i giorni siscontra con una concorrenza spie-tata (130.000 aziende, vettori stra-nieri, cabotaggio) e deve fare iconti con caro gasolio, aumenti diautostrade, controlli a raffica edaltro. Rigidi tempi di guida e diriposo, divieti di circolazione sem-pre più estesi, tariffe in costanteribasso, questa Sig.ra Emma non èpiù libera concorrenza ma far-west. Questo Sig.ra Emma è unproblema di tutti, anche degliindustriali che usano i camion pertrasportare la loro produzione e laricchezza del nostro paese.Pensiamoci.

IL COMPITOdi Domenico Allione

EMMA

FUORI CONTROLLO

RICORSO CODACONS | ASTRA: «DISAGI AUTOLESIONISTICI»

“Stop” a tradimentoDivieti, caos all’italiana: a pagare sono solo le imprese

FUORI CONTROLLO

INCHIESTA | L’UE CHIEDE DI POTENZIARE CONTROLLI SUI MEZZI PESANTI: IN PROVINCIA DI CUNEO COINVOLTE ANCHE LE POLIZIE MUNICIPALI

CCoonnttrroollllii,, ggllii aauuttoottrraass portatori nella morsaAstra: «Ok la prevenzione, ma con bu on senso.Categoria troppo tartassata»

IIII

SANZIONI, LA RICERCADEL BUON SENSO Una delle questioni centrali perla sicurezza del trasporto dellemerci è il perseguimento e ilmonitoraggio dei vettori stra-nieri per motivi di tutela degliutenti della strada, ma ancheper garantire giuste condizionidi concorrenza. A corollario deltema normativo sul lavoro e lecommittenze, infatti, emergecon sempre maggiore forza iltema delle modalità di controllosulle strade da parte delle Forzedell’ordine: Astra da mesi rac-coglie segnalazioni di anomalieo casi-limite, inequità e inot-temperanze, portando sui tavo-li del confronto provinciale enazionale le istanze degli auto-trasportatori associati. «Siamoi primi a raccomandare massi-mo rigore sulle irregolarità inmerito di abusivismo, assunzio-ni e rispetto del contratto nazio-nale, lavoriamo al fianco delleforze dell’ordine per sensibiliz-zare i professionisti della stradaall’eliminazione completa dibevande a base di alcol nellaloro dieta lavorativa, diffidia-mo i trasportatori che alteranoo manomettono i cronotachi-grafi, ma troppo spesso i nostriassociati sono incappati in san-zioni ridicole» il messaggio chegiunge dai vertici Astra. «Alcune normative a monte maanche numerose applicazionisulle strade, spesso oltremodorigorose e non di rado coerciti-ve, potrebbero valere in unregime di mercato perfetto,dove ciascun anello della catenaha un compito e dei tempi benprecisi per sbrigarlo.Purtroppo non viviamo in unsistema così organizzato e sononumerose le variabili che osta-colano il lavoro di un autotra-sportatore, dalla carenza diparcheggi alle strade dissestate,dai furti di carburante o lerapine a bordo al non rispettodei tempi di carico da parte deicommittenti». «Per evitare di incappare insanzioni succede che l’ansia lafaccia da padrona e che si arri-vi a situazioni paradossali,come quel padre di famiglia cheha dormito in cabina a 35 gradipur essendo a mezzora da casain quanto oltre il limite delle oredi viaggio» il caso sollevato dal-l’associazione. Il messaggio lan-

ciato da Astra è semplice: ok aicontrolli e alla vigilanza, maevitiamo di far diventare i pat-tugliamenti una persecuzioneper gli autisti di tir.PERSEGUIRE SENZA CONFINII dati a disposizionedell’Unione europea indicanoche i conducenti stranieri rap-presentano il 5 per cento deltraffico ma sono responsabilidel 15 per cento delle infrazionicommesse. Molte di questerestano impunite perché gliStati non sono in grado di per-seguire i responsabili dopo chequesti sono tornati nel loroPaese. In Italia, per fronteggia-re tale eventualità il Codicedella strada (art. 207) prevedeil pagamento immediato dellasanzione, pena il fermo del vei-colo. Limitazione questa pur-troppo estesa recentementeanche agli operatori nazionali.Su scala Europa laCommissione hanno avanzatouna proposta di direttiva sul-l’applicazione trasfrontalieradelle norme in materia di sicu-rezza stradale.L’accordo raggiunto riguardain particolare le gravi infrazio-ni, tra cui i quattro elementid e f i n i t i“ b i gk i l -ler”,c h ep r o -voca-no il75 percento delle vittime della strada:la velocità, il mancato rispettodei semafori, il mancato usodelle cinture di sicurezza, laguida in stato di alterazione. Laproposta mira a perseguire tuttii cittadini europei alla guida inun qualsiasi Stato dell’Uediverso da quello di immatrico-lazione del veicolo. CONCORRENZA SLEALELa sicurezza stradale in ambitoprofessionale è legata a doppiamandata alla concorrenza travettori: oggi non si può pensareed applicare un impianto san-zionatorio sui comportamentidi guida se non si tiene ancheconto della evoluzione del mer-cato dell’autotrasporto. Lezone di confine come la provin-cia Granda sono le più espostealla sfida della competitivitàcon gli operatori stranieri. InFriuli Venezia Giulia, zona

di Andrea Caponnetto

ANNO II - NUMERO 2

d’Italia soggetta ad una “con-quista” (non sempre dotata di

tutti i cri-s m id e l l alegali-tà) dap a r t ed iimpre-

se dell’esteuropeo le ditte di autotraspor-to sono diminuite del 20,84 percento (la media italiana didecrescita si ferma al 13,83). Per fare fronte a questa situa-zione, intensificare i controlli egarantire un maggior rispettodelle regole è stato firmato nellescorse settimane un protocollod’intesa tra Prefetture, Forzedell’ordine e uffici dei ministeridi Lavoro, Trasporti eInfrastrutture. Le organizzazioni sindacalihanno chiesto che venga attiva-ta una clausola di salvaguardiada parte dell’Unione europea,che dovrebbe supportare il set-tore al momento dell’ingressodi un nuovo membro nel mer-cato interno dell’Ue: essapotrebbe bloccare, se appro-vata, per sei mesi la circolazio-ne in Italia ai tir comunitari estranieri.

L’Europa sta promuovendo azioni di prevenzione capaci di sanzionare anche gli stranieri. In francia la politica di rigore era già cominciata anni fa

Chiudono in pochimesi il 20% delleaziende italiane

NEL NORD-EST

MOLTI CONTROLLORIQUALCHE PERPLESSITÀUna direttiva europea impone il raggiungimento del 3 per cento sulmonte ore totale dei controlli sui tempi di guida e di riposo a caricodegli autotrasportatori. Un obiettivo ambizioso che, stando alle scar-se risorse economiche ed umane in forza a Polizia stradale eCarabinieri in Italia, può essere perseguito solo ampliando il perso-nale impiegato nel controllo. A tal scopo è recentemente partito l’al-largamento dei controlli ai professionisti anche da parte delle poliziemunicipali (Saluzzo è stato uno dei primi esempi in Provincia insie-me alle Langhe e Roero): molti civich infatti sono stati addestratidalla stessa Polizia stradale in questi mesi a verificare cronotachi-grafi e tempi dell’attività lavorativa. Sul tema di questo allargamen-to del personale incaricato però si aprono alcuni fronti di perplessi-tà. «In merito all’articolo 174 che disciplina l’adattamento italianodella direttiva europea, i nostri associati su tutto il territorio nazio-nale e spesso anche all’estero hanno riscontrato interpretazioni dif-formi e contrastanti. Non di rado si registrano incompatibilità di giu-dizio al cambiare dell’agente che ti ferma» spiega il segretario diAstra Cuneo Guido Rossi. «Tutte le iniziative per migliorare la sicu-rezza delle strade, come il Piano europeo 2020 o la classificazionedelle aziende in base alla regolarità (e conseguente pubblicazione online della “black list” delle imprese meno serie) rappresentano cer-tamente una spinta continentale verso il rispetto delle regole. Perònon possiamo tacere disagi e grattacapi che spesso gli stessi controlligenerano: non è sulla quantità che noi poniamo l’accento, ma sulmetodo della sanzione». Oltre ai tempi di guida e di riposo, la normadove più di tutte si richiede una certa elasticità di giudizio al control-lore e dove si auspica che possano essere “bastonati” i casi limite afronte di una certa tolleranza sulle inezie, sono due i temi che emer-gono con maggiore forza dall’intervista “a tutto campo” che abbia-mo sottoposto a consiglieri a associati di Astra: il controllo del cabo-taggio e il pagamento immediata della sanzione (pagine 4 e 5).

A DI CUNEO COINVOLTE ANCHE LE POLIZIE MUNICIPALI

s ppoorrttaattoorrii nneellllaa mmoorrssaa on senso.Categoria troppo tartassata»

IIIIIIANNO II - NUMERO 2

politica di rigore era già cominciata anni fa

Sono recentemente stati resi noti i dati dellaPolizia stradale su scala nazionale relativi al set-tore dell’autotrasporto. In questi numeri, moltointeressanti per capire l’evoluzione del settore eil rapporto tra codice della strada e sue applica-zioni, sono contemplate anche le attività di con-trollo del Dipartimento trasporti terrestri che hadisseminato in tutta Italia una ventina di Centrimobili di revisione. Nell’anno solare passatosono stati effettuati il 68 per cento di controlli inpiù rispetto all’anno precedente sui mezzi pesan-ti, sono stati fermati 62.588 veicoli pesanti(71,4% in più rispetto al 2009). Di questo il 22per cento erano immatricolati all’estero. Sonostate 54.842 le infrazioni accertate, 617 le paten-ti ritirate (il 104% in più), 1.731 le carte di circo-lazione contestate. I “mali” del settore su cui laPolizia di Stato ha deciso di puntare la sua atten-zione sono le sacche della concorrenza sleale, itaroccamenti dei cronotachigrafi, l’esubero ore di guida e il manca-to riposo.IN PROVINCIA«Il nostro compito è applicare la norma, non commentarla. Serichiesto, spiegarla: visto il mutevole quadro normativo e la com-plessità della materia infatti siamo soliti fornire collaborazione alleassociazioni di categoria come Astra per formare il personale allaguida e partecipare a convegni o seminari: il nostro obiettivo è chela gente comune e i trasportatori ci vedano come al loro servizio». Èsoddisfatto del lavoro svolto nell’ultimo anno dai suoi uomini ilcomandante della Polizia stradale di Cuneo Franco Fabbri. «Sononumeri importanti quelli che emergono dalle statistiche, che confer-mano la presenza della Polizia sul territorio e la sua opera di vigi-

lanza: cerchiamo di fare la nostra parte, cercando dirientrare nei parametri imposti dall’Europa e cercandodi collaborare al meglio con le realtà municipali, anch’es-se integrate al controllo dell’autotrasporto» continua ilcomandante, che ribadisce non esserci nei numeri alcuntrattamento di favore o contro i camionisti stranieri:«L’attività di controllo è casuale e mai discriminatoria.Effettuiamo controlli diuturni, con pattuglie e in alcunicasi con servizi coordinati, che offrono un potenziamen-to vistoso della prevenzione». Quanto ai servizi di revisio-ni mobili Fabbri precisa: «La sezione di Cuneo, negli ulti-mi anni ha effettuato un numero esiguo di servizi con-giunti, poiché l’apparato non è ancora assegnato al terri-torio, ma sporadimente spostato dalle unità di Torino e diBiella».Nel 2009: 5 incidenti mortali, 331 incidenti con feriti, 409incidenti con danni, 526 persone ferite. Tutte le voci inlieve contrazione nel 2010: 3 incidenti mortali, 297 inci-denti con feriti, 344 incidenti con danni, 471 persone.

Purtroppo sono già 5 in sei mesi i morti sulle strada cuneesi neiprimi da gennaio 2011. Sono 129 gli incidenti con feriti (coinvolte223 persone) e 164 i mezzi con danni: entrambe variabili in flessio-ne rispetto alla media degli ultimi dati.Restando nell’ambito degli autotrasporti, nel 2010 la Polizia stra-dale cuneese ha compilato 4076 liste, rilevando 754 sanzioni all’ar-ticolo 174 del Codice della strada (periodi di guida e riposo), 214all’articolo 179 (cronotachigrafo) e 142 alla Legge sull’autotraspor-to 298 (abusivi, no iscrizione albo, no dichiarazione elenco traspor-to). Nei primi sei mesi del 2011 le liste compilate sono state 2028, afronte di 323 sanzioni per l’articolo 174, 154 per il 179 e 70 sul 298.

II NNUUMMEERRII DDEELLLLAA PPOOLLIIZZIIAA IINN IITTAALLIIAA EE IINN PPRROOVVIINNCCIIAA

4076Rilevazioni effettuate

sui trasportatori nel 2010

754Sanzioni sui tempi di

guida e di riposo nel 2010

214Multe comminate in12 mesi sull’uso del

cronotachigrafo

323Le infrazioni

all’articolo 174 già rilevate nel 2011

I NUMERI DEI CONTROLLI IN GRANDA

CRONOTACHIGRAFI:ALLINEAMENTODELL’ITALIA ALLANORMA EUROPEASul tema dei cronotachigrafi apre un’annosadiscussione relativa all’interpretazione dellenorme europee su scala nazionale e sulla oggetti-vità difficoltà di regolare i casi concreti. Le Regole dell’autotrasporto sono infatti disci-plinate ormai all’85 per cento a livello continen-tale, secondo linee guida dettate dall’Unione.Restano alcune zone franche su cui ciascunoStato ha potere legislativo (sopratutto in camposanzionatorio). In Italia spesso devono interve-nire circolari interpretative redatte dalMinistero degli Interni Infrastrutture eTrasporti per sciogliere nodi e incongruenze chehanno comunque già dato orgine a migliaia diricorsi, provocando grande incertezza nelmondo delle imprese. Un esempio è dato dalrecente risanamento della norma sui cronotachi-grafi digitali: mentre per i vettori stranieri lamancata presenza della gabbia di protezionedella cavetteria non poteva essere sanzionata inquanto non obbligatoria, per gli italiani taleobbligo continuava a persistere causa il mancatoraccordo con le norme dell’Ue.

A.CAP

Franco Fabbri comandala Polstrada Cuneo

OPINIONE | GLI ASSOCIATI ASTRA PARLANO DELLE LORO ESPERIENZE. TANTE LE SEGNALAZI ONI SU CONTROLLI E SANZIONI

CCaabboottaaggggiioo,, tteemmppii ddii gguuiiddaa e revisioniEEccccoo llee ((ssggrraaddiittee)) ssoorrpprreessee dd i chi guida

IIVV ANNO II - NUMERO 2

CABOTAGGIO, COSA DICELA NORMA EUROPEATra le direttive che sollevanomaggiori preoccupazioni neitrsportatori cuneesi emergonoquelle relative al cabotaggio.La norma entrata in vigore nelmaggio 2010 su cui il ministeroha emesso una circolare inter-pretativa prevede che l’attivitàdi cabotaggio (vale a dire l’eser-cizio dell’attività di autotraspor-to in un Paese diverso da quellodove ha sede l’azienda) sul terri-torio italiano, è ammessa per unmassimo di tre trasporti succes-sivi ad un trasporto internazio-nale ed effettuati nell’arco disette giorni decorrenti dall’ulti-mo scarico in Italia relativo altrasporto internazionale effet-tuato in entrata nel nostroPaese. Stando ai dettami euro-pei, affinchè sia possibile esegui-re l’attività di cabotaggio il vetto-re deve essere entrato nello statomembro ospitante con un veicolocarico e le merci devono essereintegralmente scaricate a seguitodel trasporto internazionale inentrata. Il vettore deve produrredunque prove documentali cheattestano l’esistenza del traspor-to internazionale in entrata e laconsecutività delle operazioni dicabotaggio. A bordo del veicolo ilvettore deve perciò tenere copiaconforme della licenza comunita-ria ed ogni altro documento diprova ai fini di cui sopra. IlMinistero precisa che i trasporticombinati sono esclusi dal regi-me di cabotaggio. Le disposizionivalgono per i Paesi nell’ambitodell’Unione europea; per laRomania e la Bulgaria, invece,sussiste il divieto di effettuarecabotaggio in Italia e viceversa,sino al 31 dicembre 2011.Per i veicoli immatricolatiall’estero, le violazioni commessein occasione di un trasportointernazionale o di cabotaggio,sono soggette alle disposizionipreviste dall’art. 207 del Codicedella strada. Il trasgressore, puòeffettuare immediatamente ilpagamento in misura ridottadella sanzione nelle mani del-l’agente accertatore. Sempre peri veicoli immatricolati all’estero,il nuovo art. 46 bis della legge298/1974 prevede che, in caso diviolazioni alla normativa inmateria di cabotaggio (quali lamancanza a bordo del veicolodella copia, certificata conforme

della licenza comunitaria, lamancata esibizione del Cmr checertifica l’esistenza di un tra-sporto internazionale, l’accerta-to superamento del numero mas-simo dei viaggi consentiti) siapplichi la sanzione amministra-tiva del pagamento di unasomma da 5 a 15 mila euro, non-ché la sanzione amministrativaaccessoria del fermo ammini-strativo del veicolo per un perio-do di tre mesi.LE INCONGRUENZE«Effettivamente la norma è chia-ra, il problema da parte delleforze dell’ordine è avere i docu-menti e le certificazioni che pro-vino una violazione. In questimesi di fervente attività dellafrutta, per esempio, non mi spie-go come decine di camionistidell’Est europeo, molti lituani,facciano su e giù per l’Italia

senza rispettare la cadenza setti-manale del cabotaggio. Non vor-rei che le bolle di carico venisse-ro taroccate così da trarre ininganno le forze dell’ordine –racconta l’autotrasportatoreMassimo Bergia -. Ho poi potutoconstatare personalmente che,nonostante non gli sia permessosino a fine anno, circolano giàsulle nostre strade a regime dicabotaggio in una sorta di prova“generale” autisti rumeni e bul-gari». Sempre sul fronte dellaconcorrenza sleale Bergia men-ziona le numerose aziende italia-ne che si insediano all’esteroproprio per ricavarne una sortadi “cabotaggio di ritorno” nelnostro paese: «Col personale abasso costo, mezzi talvolta diinferiore qualità e costi di assi-curazione risicati tagliano con lascure i costi e quindi possono

andare ritoccare all’ingiù letariffe, soffocando il mercato:stimo che se potessi applicare lecondizioni contrattuali dell’Esteuropeo alla mia dozzina di auti-sti potrei arrivare a risparmiarefino 20 mila euro al mese» ladenuncia dell’imprenditore diBorgo San Dalmazzo, convintoche fino a quando non sarannofatte rispettare le norme il“marcio” continuerà imperver-sare nella categoria: «Quandoun autista aspetta 6 o 7 oredavanti ad uno stabilimento siorigina un’attesa improduttivache si potrebbe scaricare sulcliente in base alla recente nor-mativa sui tempi di carico e sca-rico (40 euro/ora di rimborsooltre le due ore di attesa, ndr.)ma che può portare alla perditadel cliente stesso:» chiosaBergia.

di Andrea Caponnetto

Astra: «Sanzioni talvolta

discutibili»

Qui di seguito alcune segnalazioni di casiestremi raccolte da Gabriele Toselli, in cuigli associati di Astra si sono imbattuti incontrolli e sanzioni al limite della ragione-volezza, con ammende sovrastimaterispetto alla reale infrazione.

1. La Polizia Locale di Castiglione delleStiviere in provincia di Mantova per unminuto di guida in più ha comminato lasanzione prevista dall’art. 174 comma 5pari a 300 euro e ha decurtato 2 puntidalla patente dell’autista anziché attuarele disposizioni dell’art. 174 comma 4 ilquale prevedeva solo una sanzione ammi-nistrativa pari a 38 euro e nessuna decur-tazione di punti. Un esempio limite checonvalida la richiesta da parte di Astra diuna certa elasticità e maggiore tolleranzada parte dell’organo accertatore

2. Siamo ancora a Mantova: la Polstradaapplica le norme del Cds con estrema rigi-dità. Il malcapitato per avere guidato nelsuo terzo giorno lavorativo settimanale(mercoledì) 9 ore e 58 minuti è stato san-zionato dall’art. 174 comma 5 con l’am-menda di 300 euro e la decurtazione di 2punti. Per l’organo accertatore nonavrebbe potuto guidare più di 9 ore inquanto ormai aveva usufruito della possi-bilità di estendere la propria guida fino a10 ore già in 2 occasioni (estensioni avve-nute nei due giorni precedenti). Peccatoche in questo conteggio sia stata inseritaanche la guida del lunedì pari a 9 ore e 1minuto. Per questi 60 secondi in più diguida, tenuti in grande considerazionedalla pattuglia, è stata tolta la possibilitàall’autista di usufruire dell’estensioneanche per il mercoledì.

3. La Polizia stradale di Imperia dimo-stra da tempo di punire in modo pesantel’incompleta compilazione della scheda ditrasporto (specialmente nel caso di viaggiin sub-vezione). Infatti, come successo aditte associate Astra, l’assenza di alcunidati meramente formali sul documentohanno portato all’applicazione dell’art.7bis comma 4 del D.Lgs 286/2005 il qualeprevede una sanzione da 600 a 1800 euro.“Ironia” della normativa, la totale assen-za della scheda stessa viene sanzionata“solo” con il comma 5 del succitato arti-colo il quale prevede invece una sanzioneda 40 a a 120 euro e il fermo amministra-tivo del mezzo fino a esibizione del docu-mento medesimo (contratto scritto).Come si può dedurre da tutto ciò unasemplice dimenticanza può venire acostare molto cara.

II CCAASSII LLIIMMIITTEE RREEGGIISSTTRRAATTII DDAAGGLLII AASSSSOOCCIIAATTII

LA VOCE DEI TITOLARIDI AZIENDADDiittoo ppuunnttaattoo ssuu pprroonnttoo ppaaggaammeennttoo ee rreevviissiioonnii mmoobbiillii

PAGAMENTO IMMEDIATOAltro tema “caldo” all’internodell’agenda dei trasportatoricuneesi associati ad Astra è quel-lo del pagamento immediatodelle sanzioni al Codice dellastrada. Effettivamente si regi-strano in tutta Italia forti diffi-coltà a gestire questo nuovoobbligo, soprattutto per i condu-centi e le imprese ma anche perle Forze dell’ordine. Per evitareil fermo immediato del veicolo ilconducente è tenuto, infatti, apagare immediatamente le san-zioni o a versare l’importo equi-valente in cauzione. «Fino allo scorso anno si avevafino a 60 giorni di tempo dallasanzione per pagare o fare ricor-so al Giudice di Pace oppure alPrefetto. Oggi siamo obbligati aversare alla pattuglia sommeanche importanti, con tutti idisagi immaginabili per il reperi-mento della liquidità» dichiara ilvice-presidente di Astra CuneoDiego Pasero, che precisa: «Èuna norma nata per essere appli-cata alle aziende straniere (diffi-cilmente rintracciabili) ma sta

Sul cabotaggio diventa centrale la questione dei controlli

ONI SU CONTROLLI E SANZIONI

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MADDALENA | IN PARTENZA IL PIANO SULLE VALANGHE

Distacco pilolato: sei mesi di passione

VVANNO II - NUMERO 2

Il colle della Maddalena innevato

A.CAP

Domenico Allione

Carrero: «Piùflessibilità

sui tempi»finendo per danneggiare soprat-tutto i “nostri”: come membrodel direttivo Astra mi impegneròin prima persona per sollevare lanecessità dell’abolizione di talesanzione prevista dal Cds, rive-latasi dannosa ed iniqua per leimprese italiane». TEMPI DI GUIDANon meno sentito oggigiorno è ilrintocco del tempo sull’“orolo-gio” della guida, croce della cate-goria, perché troppo spesso vin-colato a decisioni soggettive,interpretative, soventee c c e s s i v a m e n t epignole. «A voltecercano il pelonell’uovo: aMondovì misono imbattutopiù volte incontrolli dellelampadine e alvolante dopo chetutto ciò che erastato vagliato erarisultato regolare – rac-conta il consigliere Astra EnricoCalcagno -. Sembrava stesserocercando una ragione per san-zionarmi: bastava dirlo subito,almeno non perdevo il tempo deicontrolli. Con queste stringentinormative essere sempre perfet-tamente a norma è quasi impos-sibile». Calcagno parla espres-samente di «abuso di potere»:«A volte mi sento trattato comeun fuorilegge». Gli fa ecoFranco Carpani, che racconta diquella volta in cui l’ispettoredella Motorizzazione litigò con ilpoliziotto perché per uno eratutto regolare, per l’altro biso-gnava sanzionare il mezzo. «Ilparadosso – continua Carpanisenior – è che mentre chi vigila si

perde spesso in cavilli, i piratidella strada girano indisturbati:lavoriamo troppo esasperati ecapita di trovare sulla nostrastrada personale eccessivamentefiscale.«Se la strade fosse un binario sipotrebbe stimare la durata delviaggio e prevedere eventualisoste o interruzioni, ma così nonè: non possiamo mai garantireun’ora di arrivo per via dellamiriade di imprevisti che inne-scano inevitabili, spesso piccole,infrazioni, come sulla durata deitempi di guida: una volta almenopagavi e ripartivi, ora ti stronca-no l’attività. Troppo spessodimenticano che anche noi stia-mo lavorando» l’opinione diEnrico Carrero, che racconta diquell’occasione in cui un suoautista era stato sanzionato per-ché non aveva recuperato nellasettimana successiva le sole dueore di riposo eccedenti degli ulti-mi 15 giorni: «Capita di avereventi giorni/un mese di lavoroserrato e poi maggiore tranquil-lità, per via delle campagne o dicerte attività stagionali: se quelriposo forzato, come era negliintenti del trasportatore, fossestato effettuato qualche giorno

dopo non sarebbe cam-biato nulla in termini

di sicurezza». R E V I S I O N IMOBILIL’altro spau-racchio di moltitrasportatorisono le revisio-ni mobili,

rimorchi attrez-zati in gestione

alla Motorizzazione(Cuneo la chiede in pre-

stito per attività di controllo aTorino o Biella) per un check-upcompleto e obbligatorio delmezzo: «È finanziato dall’Albo,insomma è la categoria che sitassa per autocontrollarsi e san-zionarsi» rileva GiovanniGiubergia, consigliere Astra. Sisegnalano infatti mezzi regolar-mente revisionati che dopo pochigiorni non risultavano idoneialla circolazione per i Crm:«Con 16 gomme e un complessodi meccanica come ha un camiontenere tutto in perfetta funziona-lità è davvero difficile» confermaLuana Macagno, responsabilerevisioni Astra Cuneo.

«Paradosso,ci tassiamo

per auto sanzionarci»

Russo:«Vertice

definitivo adagosto,

in inverno si parte»

PANNELLO LUMINOSOA VERNANTEIl posizionamento del cartelloluminoso a Vernante è stato unprimo passo, che ha conferma-to un certo interesse istituzio-nale a tutti i livelli per cercaredi ovviare alle problematicheinnescatesi negli ultimi invernial colle della Maddalena, dopomesi di polemica, in particola-re da parte degli enti locali edella categoria. Esso permette-rà di informare a monte i tra-sportatori delle condizioni delvalico, in un’area adeguata adun’eventuale manovra diinversione: un servizio chesarà particolarmente utile per icamionisti che compiono lun-ghe tratte. PIU’ RISORSE E MEZZIUn primo passo si diceva, a cuisi è aggiunta ad inizio estate laconferma da parte del sottose-gretario ai TrasportiBartolomeo Giachino dell’au-mento a favore di Anas dirisorse umane e nuovi mezziper la pulizia delle stradedurante il periodo invernale.Dalla sede di via dellaMotorizzazione 11 arriva l’au-spicio che dopo tante parole sipossa passare ai fatti.VALANGHE, SEIMESI PER PASSA-RE DALLACARTA ALLANEVEMa la grandenovità arrivadal Pianodistacco artifi-ciale dellav a l a n g h e(Pidav), che stan-do alle garanzie del-l’assessore provincialeRoberto Russo, la cui stesurapotrebbe partire già ad agosto,mese in cui è previsto il verticedefinitivo. Si tratta di un’azione coordi-nata di detonazioni che perio-dicamente e in aree considera-te adeguate permettono di pro-vocare la caduta (appunto,pilotata) della neve, così dasgomberare le strade in tempoutile ed evitare distacchiimprevisti, a tutta sicurezzadei fruitori della Statale 21. LaPrefettura è diventata negliultimi mesi, grazie all’attivi-smo del neo Prefetto PatriziaImpresa, un interlocutore pri-vilegiato su questo annoso pro-blema.

«Dopo mesi di attesa, finalmen-te apriamo un tavolo di lavorosul Pidav – conferma l’assesso-re - .Vi parteciperanno tutti glienti istituzionali coinvolti, dalGoverno alla Comunità monta-

na e i Comuni. Auspicodi poter attivare la

procedura dispo-sta dal Pianoprima della sta-gione inverna-le». Siamo alcospetto di unp r o g e t t o

all’avanguardiaper l’amministra-

zione pubblica: inPiemonte infatti que-

sto tipo di interventi sonostati eseguiti fino ad oggi sonoda privati, per lo più stazionisciistiche. «Il Piano permetteràdi individuare gli enti coinvol-

ti, chi si occuperà di seguire gliinterventi, chi li finanzierà ecome dovranno essere appron-tati i distacchi pilotati». InPiazza Castello a Torino, dovequesto tipo di ipotesi era statalanciata, ci si era lasciati inprimavera con un nulla difatto: sarebbe stato inutile, sidiceva, effettuare dei distacchipilotati senza uno strumento dianalisi territoriale e nivologicoprecedente. Ora il Pidavdovrebbe permettere di fareluce su tutti gli aspetti tecnici efinaziari. «Negli ultimi incontri abbiamoportato alla ribalta nazionale ilproblema del valico: oggi è unnodo viario al centro dell’at-tenzione, dobbiamo battere ilchiodo per ottenere risultaticon rapidità» chiosa Russo.

Pidav, unainnovazione in RegionePiemonte

VVII ANNO II - NUMERO 2NUOVE TASSE | LA PROVINCIA FA PAGARE IL CONTO ALLE AZIENDE CUNEESI

AAllbboo,, aarrrriivvaa llaa ““mmaazzzzaattaa””QQuuaallii ssoolluuzziioonnii ppeerr iill 22001122??La proroga di qualche mese non è bastata a guadagnare iltempo sufficiente per ridiscutere il meccanismo e così laProvincia di Cuneo ha chiesto ai trasportatori della Granda diversare la quota delle spese istruttorie in occasione di determi-nate pratiche (rilascio certificati iscrizione, richiesta cancella-zione Albo,…) e al pagamento di una ulteriore quota fissaannuale di euro 100. Il caso ha dell’incredibile e riflette alcunedelle peculiarità del Bel Paese, dove soldi e servizi non seguonole stesse strade. Le ditte iscritte all’albo autotrasporti in contoterzi, infatti, hanno ricevuto a gennaio una comunicazione daldirigente del settore Trasporti della Provincia con la quale sicomunicava la nuova quota, lamentando una contrazione deifinanziamenti da Roma a Cuneo. La deroga proposta dall’as-sessore ai Trasporti Roberto Russo è risultata però solo un pal-liativo: nonostante l’invito di Astra a non pagare in vista di unlavoro diplomatico protratto per tutta la primavera, le strin-genti scadenze imposte dal governo provinciale hanno impostoil pagamento della la quota 2011. Infuriati molti trasportato-ri, che ritengono assurdo pagare due volte per lo stesso servizio(quota Albo nazionale e quota albo provinciale). Numerosecontestazioni sono giunte agli uffici dell’associazione in questimesi: è la voce di trasportatori che devono fare quotidianamen-te i costi con la concorrenza sleale, l’aumento del costo del gaso-

lio, la morsa dei controlli sulle strade e che ora si vede aumen-tare la burocrazia e introdurre una “tassa” senza logica néreali ritorno in termini di servizio. «Stando alla logica - diconoi dirigenti Astra - il trasportatore paga una quota annualeall’albo nazionale e questo inoltra alla sua “filiale” locale con-tribuzioni proporzionali alla mole di lavoro prodotta in provin-cia: il problema è che questi numeri spesso non rispecchiano larealtà territoriale, penalizzando i virtuosi come la Provincia diCuneo». Posizione condivisa dall’assessore Russo: «Il 2011 èpassato, non abbiamo potuto fare di più. Ma faremo un tenta-tivo mirato nei confronti dell’Albo nazionale per avere la pos-sibilità di ottenere delle risorse per la gestione dello sportelloprovinciale: ho già un lasciapassare di massima anche da partedel sottosegretario ai trasporti, che si è reso disponibile a favo-rire un confronto - confida Russo –. È un impegno che provia-mo ad assumerci per dare un po’ di respiro ai nostri trasporta-tori, che in una fase economica del genere tutt’altro desidera-vano se non tasse e balzelli ulteriori». L’assessore ribadisce cheil nodo della questione sta nel decentramento di deleghe terri-toriali non accompagnate da pari trasferimento di finanze magarantisce che anche a livello locale si ragionerà a breve perrivedere i bilanci: «Se non riusciremo ad avere un confrontocon il Governo, possiamo provare ad affrontare la questione invista del bilancio preventivo con la casse della Provincia e inse-rendo la trattative nel Tavolo per le autonomie da poco apertoin Regione».

di Andrea Caponnetto

QUANTO CI COSTAL’ALBO DI CUNEOIn Provincia di Cuneo circa 1.500 aziendesono accreditate all’Albo provinciale, per untotale a regime, solo di contribuzione diretta,di 150 mila euro annuali, bastevoli per lagestione di un ufficio con 5/6 unità di persona-le e una serie di altre spese normative e logi-stiche. Si possono stimare oltre 20 mila euroaggiuntivi relativi a servizi su commissione.

DIBATTITO | POLITICA, CATEGORIE E POLIZIA STRADALE SUI TEMI DI ATTUALITÀ

Il Forum scandaglia la stradaDurante il forum organizzato a LaStampa a cui hanno partecipato LucaBosio (Fit Cisl), Guida Rossi (Astra),Luca Iacomino (Filt Cgil), Enrico Besce(Ull Trasporti), Aldo Caranta(Confartigianato Trasporti), CristinaRostagno (Confartigianato Imprese),Tiziana Revelli (Fai), Luciano Fiandino(vicecomandante Polstrada) e la presi-dente della Provincia Gianna Gancia si èdiscusso della funzione trainante dell’au-totrasporto sull’economia provinciale maanche della carenza delle infrastrutturedestinate a supportare lo sforzo dellenumerose locali. Ecco i principali temiemersi nella sede cuneese del quotidiano ele dichiarazioni di protagonisti.ASTI-CUNEO. Il prossimo anno l’auto-strada arriverà Cuneo. La consegna deilavori è prevista a inizio 2012 e laProvincia sarà fra quelle con maggioriinvestimenti per grandi infrastrutture inItalia». In molti hanno posto l’accento sulcosto dei pedaggi: «Troppo alti - diceGuido Rossi (Astra Cuneo), che ha segui-to in prima persona la questione del nododi Govone, emergenza infrastrutturaleche ha aperto anche questo fronte -:tenendo questi prezzi rischiano di ribut-tare il traffico pesante sulle statali». MADDALENA. Astra: «Il problema cheemerge durante l’inverno è di “chi fa checosa?”: la strada è dell’Anas, il piano

valanghe della Regione,il territorio comunale».TENDA. «Il 21 giugno èscaduta la gara con 27ditte, il 27 c’è stata laprima commissione.Inizio dei lavori nel2012, per 209 milioni»la voce delle associazio-ni categoria convenute.Che però avvisa: «Ilnuovo tunnel credocreerà problemi inFrancia, per il passag-gio dei mezzi oltre i 4metri d’altezza. Il transito aumenteràdell’ 80% e la Francia porrà dei divieti»COSTI. «La Granda ha una vocazione altrasporto su gomma. La carenza di infra-strutture, però fa sì che il nostro prodot-to finito costì il 15% in più» sostiene LucaBosio (Fit-Cisl). Il forum segnala ancheche negli ultimi 2 anni sono cresciute inmodo esponenziale le richieste di cassaintegrazione e contratti di solidarietà:«La crisi ha messo in difficoltà azienderispettose delle regole ma purtroppo alcontempo ha aperto spazi per i disonesti»sottolineo Luca Iacomino e Enrico Vescedi Filt-Cgil e Uilt-Uil.CONCORRENZA. Per i partecipanti alforum uno dei problemi più sentiti è laconcorrenza sleale che mette in difficoltà

le aziende della Granda.Il cosiddetto “dumpingsociale” (sui dipendentisottopagati) e normativo(chi non rispetta le rego-le) che mette in ginoc-chio le aziende virtuose.«Alcune aziende sonoiscritte all’albo degliautotrasportatori purnon avendo dei Tir inte-stati: assurdo» la prote-sta di Confartigianato. Isindacalisti: «Un truc-co? Assumere camionisti

di altri Paesi europei sfruttando ad esem-pio la normativa in materia di “distacco”:costano meno e permettono fino al 40%per autista». «Le regole comunitarie sonostringenti e spesso ottuse - precisa GuidoRossi -: è fondamentale promuovereun’etica e una coscienza del lavoro. Noidi Astra in ogni caso chiediamo alle forzedell’ordine più flessibilità sull’interpreta-zione delle norme di guida e maggiorerigorose su abusivismo e cabotaggi». INFRAZIONI. «Le più riccorrenti sonotempi di guida, velocità, abusivismo elavoro nero – dichiara il sostituto com-missario Polizia stradale di CuneoLuciano Fiandino –, per sfociare talvoltain manomissioni ai cronotachigrafi».SISTRI. Tutti contrari all’interno del

forum al nuovo sistema di controllo dellatracciabilità dei rifiuti. I rappresentantidi Astra, Fai e ConfartIgianato nonhanno dubbi: «Da due anni le aziendepagano per un sistema che serve a trac-ciare il percorso dei rifiuti pericolosi cheperò non è mai pienamente entrato infunzione».ALBO. Astra nell’occasione ha presenta-to anche la sua politica di resistenza alpagamento della quota per le attivitàdell’Albo prvinciale: «Dal 2011 c’è unaggravio per le aziende: per l’iscrizioneall’Albo trasportatori si pagano 100 euroin più per ogni azienda iscritta perché laProvincia non ha le risorse. È un aggra-vio anche di burocrazia e carte, giunto inuna congiuntura economica poco oppor-tuna» spiega all’auditorio Guido Rossi.SICUREZZA. Revelli sottolinea anchecome solo il 7% di tutti gli incidenti stra-dali italiani sia causato dagli autotraspor-tatori: una notizia che passa in secondopiano oscurata dalle continue campagnedenigratorie a carico della categoria.«Ogni anno il costo sociale degli incidentisu strade e autostrade si aggira sui 28miliardi e solo una minima parte vedecoinvolti Tir e camion. Il 50% delle multeincassate dovrebbe essere destinato aglienti proprietari di strade, perché queisoldi siano destinati a migliorare le infra-strutture».

Rossi: «Il trasporto guida

l’economia»

VIIANNO II - NUMERO 2

Renault Trucks è stato partner dell’ottavoCongresso Europeo sui Sistemi e sui Servizi diTrasporto Intelligenti (ITS) tenutosi a Lione, nellaCittà Internazionale, dal 6 al 9 giugno. Il congressoha riunito la comunità degli attori, privati e pubbli-ci, che contribuiscono alla ricerca e allo sviluppodelle soluzioni riguardanti la mobilità del futuro eche si interessano al miglioramento della consegnadelle merci in città. Renault Trucks, già molto atti-va nel settore dei trasporti “intelligenti”, è convintache il futuro sarà a vantaggio dei veicoli e degli auti-sti “collegati in rete”. È la ragione per la qualel’azienda propone agli autisti diverse applicazioniper facilitare il loro lavoro quotidiano qualeNavTruck, il solo Gps dedicato ai veicoli industrialidisponibile su iPhone. Il costruttore è anche par-tner nel progetto europeo Freilot che mira a ridurrei consumi di carburante legati alla consegna dellemerci nei centri abitati. L’economia di carburante

è, da sempre, infatti, una priorità per RenaultTrucks. Leader in questo universo con RenaultPremium Strada, il costruttore ha messo oggi sulmercato, una offerta unica nel suo genere, che pro-pone allo stesso tempo un veicolo ottimizzato per lariduzione del consumo ed un insieme di servizi checomprendono una formazione alla guida economicaed un programma di analisi degli stili di guida. Risultato finale: guadagni di consumo per il clientedell’ordine del 6,4%, certificati da un organismoindipendente. Oggi, il costruttore lancia PremiumOptifuel 2011 e prende ancora una lunghezza divantaggio in risparmio di carburante. PremiumOptifuel 2011, sempre legato al ProgrammaOptifuel, è anche equipaggiato con un pacchettoOptiroll. Questo dispositivo, collegato al regolatore di veloci-tà sfrutta al massimo l’inerzia del veicolo e consen-te quindi di ridurre il consumo di carburante. Le

prestazioni in riduzioni di consumo del PremiumOptifuel 2011 si migliorano di un ulteriore 1%.I risparmi in consumo generati dal veicolo sono del-l’ordine dal 4% a 7% (con la coppia al ponte 14x37e pneumatici 315/70 X-Energy-Savergreen). La for-mazione Optifuel Training può far migliorare il con-sumo fino al 15% sul piano di una flotta. Renault Trucks, nella sua volontà di trasparenza,ha comunque voluto garantire ai suoi clienti unaeconomia globale media che essi possono constatareeffettivamente sulla strada, nelle condizioni reali diutilizzo. Il costruttore, per questo motivo, si è rivol-to al TUV, organismo indipendente e riconosciuto alivello mondiale, affinché i risultati ottenuti fosseroquantificati e certificati attraverso dei test su stra-da. Questi test hanno contrapposto un PremiumStrada Euro 5 Incentive di 450cv, cambio manuale eequipaggiamento standard, al nuovo PremiumOptifuel associato all’Optifuel Training.

Con Premium Optifuel abbattimento dei consumi superiore al 6%, per una flotta si arriva al 15

VEICOLO | MAIN SPONSO DELLA PROSSIMA ASSEMBLEA ASTRA DEL 5 DICEMBRE

La nuova mission Renault:risparmiare sul carburante

VVIIIIII

ASTRACUNEO

SEDE OPERATIVAVia della Motorizzazione 1112100 CuneoTELEFONO: 0171.41.39.78FAX: 0171.41.25.87

ORARIO DA LUNEDÌ A VENERDÌ:mattina 8.15-12.30 pomeriggio 14.15-18.00SABATO MATTINA: 8.00-12.00E-MAIL: [email protected]@astraservizi.itSKYPE: astracuneo

CONTATTI

ANNO II - NUMERO 2

SCEGLI CHI TI RAPPRESENTA

Il presidente di AstraserviziMatteo Toselli ha premiato il vin-citore della granfondo cuneese diVinadio, quarta tappa dellaCoppa Piemonte Mountainbike2011. Astra è stato infatti mainsponsor dell’iniziativa sportiva,integrando il già ricco montepre-mi in palio per gli atleti di altaclassifica. Nelle foto i momentisalienti delle celebrazioni finali,dopo lo sforzo dei ciclisti. Ilgruppo Astra ha colto l’occasio-ne per confermare la propriavicinanza alle iniziative sociali esportive della valle Stura, anchein considerazione dell’importan-za che questa riveste per ilmondo dei trasporti. Una pre-senza che conferma altresì lavicinanza che il gruppo coopera-tivo e associazionistico ha neiconfronti degli altri “abitanti”della strada, a cominciare da chiscala le montagne su due ruote.

MTB | COOPERATIVA SPONSOR DELLA GRANFONDO CUNEESE

Il mondo Astra premia le due ruote

Il sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia ha firmato lunedì 18 luglio unprotocollo di intenti attraverso il quale i comuni di Alessandria,Cuneo, Genova, Novara e Savona, insieme alle Autorità portuali diGenova e Savona e alla Fondazione Slala, daranno vita ad un “Tavolodi concertazione per lo sviluppo di una rete portuale e retro portualedei territori del Nord Ovest”. Il documento è stato firmato a Genovadurante la seconda conferenza de “La rete dei territori: lo sviluppodella rete portuale e retro portuale del nord – ovest” che aveva l’obiet-tivo di avviare partnership per lo sviluppo di un sistema efficiente edefficace di rapporti fra le reti portuali e retro portuali.

IN BREVECUNEO RETROPORTO LIGURE:ORA C’È IL PROTOCOLLO

Prosegue il servizio di consulenza di Astra Cuneo a favore degli asso-ciati per l’informazione sulle violazioni del Codice delle strada (tempidi guida e di riposo, sovraccarico, velocità...). Gli uffici di via dellaMotorizzazione, qualora si rilevino incongruenze o errate interpreta-zioni nelle sanzioni sulla strada, possono supportare i soci nell’even-tuale stesura di ricorsi. Il desk di Gabriele Toselli, poi, ha da qualchesettimana in dotazione anche un software per l’analisi dei report gior-nalieri di guida e di riposo (regolamento 561) degli autisti: tramite que-sto mezzo informatico i tecnici di Astra possono anche effettuare rilie-vi inerenti le infrazioni commesse dall’autista.

ASTRA, LA CONSULENZA ORA È ANCHE INFORMATICA

Nel fotoracconto, in senso orario, il saluto del presidente Astra Servizi Sc a finegara, il magnifico colpo d’occhio della partenza, la premiazione da parte di toselli del podio e l’arrivo in solitaria del vincitore di giornata

Domenico Allione