Assopace Palestina - Cosa ci unisce

2
Per info: www.assopacepalestina.org [email protected] [email protected] c.c. Unipol Banca IBAN IT50O0312774610000000001527 Cosa ci unisce Sostienici. Aderisci. Questi primi punti sono solo l’inizio.........starà a tutte e tutti noi la capacità e la voglia di arricchire il nostro fare e il nostro pensare. “La nostra libertà non sarà completa fino a quando il popolo palestinese non sarà libero” Nelson Mandela in primo luogo il bisogno di umanità, giustizia e la nonviolenza attiva per un mondo senza armi e senza guerre la nostra adesione al rispetto della legalità internazionale e dei diritti umani in Israele e Palestina la promozione di una informazione basate sui fatti per fare verità sulle condizioni del popolo palestinese sotto occupazione militare israeliana e delle minoranze palestinesi arabe in Israele il sostegno ai Comitati Popolari per la resistenza nonviolenta e alle altre organizzazioni che hanno scelto la nonviolenza come forma di lotta contro l’occupazione militare israeliana, il muro dell’apartheid e di annessione coloniale, con particolare attenzione ai movimenti delle donne e delle nuove generazioni fare lobby presso istituzioni locali, nazionali e internazionali per la fine dell’occupazione militare israeliana e l’autoderminazione del popolo palestinese compresi i profughi la scelta delle campagne, per esempio l’opposizione all’evacuazione della Valle del Giordano e della Firing zone a sud delle colline di Hebron, per la libertà dei prigionieri politici, per il sostegno e la diusione della cultura e dell’arte palestinese, i progetti di sostegno economico come quello di Rajaa (borsa di studio in Palestina) o il Freedom Theatre di Jenin (aitto del capannone per le prove) , partecipazione alla campagna Bds in generale ed in particolare per la sospensione dell’accordo di associazione Eu-Israele e il totale boicottaggio delle produzioni delle e nelle colonie organizzare speaking tour in Italia di rappre- sentanti dei Comitati Popolari facendo scegliere a loro i partecipanti e ruotare ogni volta con i diversi villaggi o città (vedi tour precedenti di Nabi Saleh, Al Masara, Bili’in, Hebron, AlMu- faqqarah, AtTuwani, Kafr Khaddum) contribuire a rompere lo stereotipo, costruito ad arte, del popolo palestinese o eterna vittima o terrorista, restituendo tutti intera la sua identità e creatività facendo conoscere in Italia la cultura palestinese, sia quella tradizionale che quella contemporanea (vedi Teatri di Vita a Bologna, Youth Palestinian National Orchestra, mostre di Riwaq e Hebron per la difesa del patrimonio culturale, scrittori, poeti, cinema, pittura) il dialogo e l’apertura verso chi si oppone all’ingiustizia, siamo contrari alle sette, ai linguaggi codificati e all’esclusione, siamo per coordinarsi al massimo con altre associazioni e movimenti senza perdere la nostra identità la volontà di essere costruttori/trici di pace e giustizia impegnandosi a costruire ponti tra le diverse istanze, riconoscendo l’asimmetria tra un popolo occupato e uno occupante, dando valore alle voci e alle forze che vogliono agire insieme, come quegli israeliani che in vari movimenti sono contro l’occupazione militare e chiedono giustizia e libertà per tutti e tutte la scelta di avere un’organizzazione leggera, agile ed inclusiva, capace di rispettare e valorizzare le dierenze, nella quale ciascuno e ciascuna contino e siano attivi, ciascuno/a secondo le proprie possibilità la consapevolezza di dover conoscere, approfondire e riflettere, per poter diondere in maniera eicace i temi della causa della libertà, dignità , giustizia pace la consapevolezza di quanto siano importanti i viaggi di conoscenza e solidarietà che organizziamo, cosi come la partecipazione alla missioni civili di pace, ad esempio la protezione dei contadini durante il periodo del raccolto delle olive e i campi di lavoro far vivere a più persone possibili queste esperienze per farle diventare memoria fertile e dare continuità alle attività in Italia sul diritto dei palestinesi alla vita, alla terra e alla libertà e dei due popoli alla coesistenza pacifica in eguaglianza e libertà

Transcript of Assopace Palestina - Cosa ci unisce

Page 1: Assopace Palestina - Cosa ci unisce

Per info:www.assopacepalestina.orglmorgantiniassopace@[email protected]

c.c. Unipol BancaIBANIT50O0312774610000000001527

Cosa ci unisce

Sostienici. Aderisci.

Questi primi punti sono solo l’inizio.........starà a tutte e tutti noila capacità e la voglia di arricchire il nostro fare e il nostro pensare.

“La nostra libertà non sarà completa fino a quando il popolo palestinese non sarà libero” Nelson Mandela

▶ in primo luogo il bisogno di umanità, giustizia e la nonviolenza attiva per un mondo senza armi e senza guerre▶ la nostra adesione al rispetto della legalità internazionale e dei diritti umani in Israele e Palestina▶ la promozione di una informazione basate sui fatti per fare verità sulle condizioni del popolo palestinese sotto occupazione militare israeliana e delle minoranze palestinesi arabe in Israele▶ il sostegno ai Comitati Popolari per la resistenza nonviolenta e alle altre organizzazioni che hanno scelto la nonviolenza come forma di lotta contro l’occupazione militare israeliana, il muro dell’apartheid e di annessione coloniale, con particolare attenzione ai movimenti delle donne e delle nuove generazioni▶ fare lobby presso istituzioni locali, nazionali e internazionali per la fine dell’occupazione militare israeliana e l’autoderminazione del popolo palestinese compresi i profughi ▶ la scelta delle campagne, per esempio l’opposizione all’evacuazione della Valle del Giordano e della Firing zone a sud delle colline di Hebron, per la libertà dei prigionieri politici, per il sostegno e la diffusione della cultura e dell’arte palestinese, i progetti di sostegno economico come quello di Rajaa (borsa di studio in Palestina) o il Freedom Theatre di Jenin (affitto del capannone per le prove) , partecipazione alla campagna Bds in generale ed in particolare per la sospensione dell’accordo di associazione Eu-Israele e il totale boicottaggio delle produzioni delle e nelle colonie▶ organizzare speaking tour in Italia di rappre-sentanti dei Comitati Popolari facendo scegliere a loro i partecipanti e ruotare ogni volta con i diversi villaggi o città (vedi tour precedenti di Nabi Saleh, Al Masara, Bili’in, Hebron, AlMu-faqqarah, AtTuwani, Kafr Khaddum)▶ contribuire a rompere lo stereotipo, costruito ad arte, del popolo palestinese o eterna vittima o

terrorista, restituendo tutti intera la sua identità e creatività facendo conoscere in Italia la cultura palestinese, sia quella tradizionale che quella contemporanea (vedi Teatri di Vita a Bologna, Youth Palestinian National Orchestra, mostre di Riwaq e Hebron per la difesa del patrimonio culturale, scrittori, poeti, cinema, pittura)▶ il dialogo e l’apertura verso chi si oppone all’ingiustizia, siamo contrari alle sette, ai linguaggi codificati e all’esclusione, siamo per coordinarsi al massimo con altre associazioni e movimenti senza perdere la nostra identità▶ la volontà di essere costruttori/trici di pace e giustizia impegnandosi a costruire ponti tra le diverse istanze, riconoscendo l’asimmetria tra un popolo occupato e uno occupante, dando valore alle voci e alle forze che vogliono agire insieme, come quegli israeliani che in vari movimenti sono contro l’occupazione militare e chiedono giustizia e libertà per tutti e tutte▶ la scelta di avere un’organizzazione leggera, agile ed inclusiva, capace di rispettare e valorizzare le differenze, nella quale ciascuno e ciascuna contino e siano attivi, ciascuno/a secondo le proprie possibilità▶ la consapevolezza di dover conoscere, approfondire e riflettere, per poter diffondere in maniera efficace i temi della causa della libertà, dignità , giustizia pace

▶ la consapevolezza di quanto siano importanti i viaggi di conoscenza e solidarietà che organizziamo, cosi come la partecipazione alla missioni civili di pace, ad esempio la protezione dei contadini durante il periodo del raccolto delle olive e i campi di lavoro

▶ far vivere a più persone possibili queste esperienze per farle diventare memoria fertile e dare continuità alle attività in Italia sul diritto dei palestinesi alla vita, alla terra e alla libertà e dei due popoli alla coesistenza pacifica in eguaglianza e libertà

Page 2: Assopace Palestina - Cosa ci unisce