ASSOCIAZIONE VENETA DEGLI AVVOCATI AMMINISTRATIVISTI

VADEMECUM a cura di Alessandro Calegari

PER IL DEPOSITO DI ATTI E DOCUMENTI NELLA FASE DI SPERIMENTAZIONE DEL P.A.T.

Sequenza (esemplificativa) dei passaggi da seguire per il deposito telematico sperimentale di un ricorso presso il T.A.R. Veneto (visualizzazione consigliata con zoom impostato al 90/100 per cento, per vedere l’intera pagina)

1. accedere al sito della giustizia amministrativa e selezionare il menu “Processo amministrativo telematico sperimentazione”

2. cliccare sulla voce “Modulo deposito ricorso introduttivo”

Il file PDF potrebbe non aprirsi. Il problema potrebbe dipendere: a) dal fatto che non si sta usando l’ultima versione di acrobat reader (scaricare l’ultima versione e

aggiornare il programma) b) dal fatto che si sta usando un browser incompatibile (io non sono riuscito a scaricare il modulo usando

google chrome e mozilla firefox, mentre non ho avuto problemi con explorer)

Prima di compilare il modulo, è consigliabile scaricare e leggere le istruzioni nella sezione “Documentazione”.

Scaricare le istruzioni dal sito

Così si presenta il modulo per il deposito di un nuovo ricorso: ci sono vari campi da compilare e file in formato pdf da caricare.

3. Compilare il modulo e caricare i singoli files in formato pdf N.B. Il file è modificabile fino a quando non viene firmato digitalmente si raccomanda di usare per firmare digitalmente il formato PADES (pdf signed) e non CADES (p7m) Avvertenze: a) i files allegati sono semplici pdf; non è richiesta per ciascuno di essi la firma digitale (almeno in questa

fase sperimentale); solo il modello va firmato digitalmente alla fine della compilazione; b) i files pdf possono essere pdf nativi o scansioni di immagini (almeno in questa fase, poi dovrebbero

essere solo pdf nativi per gli atti, mentre per i documenti potrebbero essere anche pdf immagine); c) caricare la scansione della procura rilasciata su foglio separato (non occorre, al momento, firma digitale); d) nulla vieta di usare un file pdf con la procura firmata digitalmente dal cliente e dall’avvocato; e) le istruzioni sembrano non ammettere la scansione della prima pagina del ricorso con la procura a

margine (ma l’istruttore presente al TAR Veneto ha detto che si può fare); f) caricare la scansione della/e relata/e di notifica (anche qui non occorre firma digitale); g) chiedono di indicare la data della notifica: le istruzioni suggeriscono di mettere quella di

perfezionamento per il destinatario; h) caricare i documenti singolarmente (non un unico file, ma tanti files pdf quanti sono i documenti); i) non si è parlato di allegare un elenco documenti, ma sarebbe opportuno allegarlo come primo

documento.

4. Al termine della compilazione, firmare il modulo digitalmente. N.B. una volta firmato il modulo non può essere più modificato. Fino alla chiusura il modulo si può salvare, chiudere e riaprire (è un pdf editabile). Se qualche campo necessario non è stato compilato o se i campi dedicati a codice fiscale e partita iva non contengono un numero valido, il modulo non può essere chiuso e firmato. Il sistema restituisce un messaggio di errore.

5. Una volta firmato il modulo va salvato come file pdf sul proprio PC: si può salvare in qualunque cartella e con qualunque nome.

6. Il file pdf firmato digitalmente (e salvato sul proprio PC) va quindi allegato ad una pec, che va inviata dal proprio indirizzo pec all’indirizzo pec sperimentazione1_pat@pec.ga-cert.it SOLO IN CASO DI FILE TROPPO VOLUMINOSI (SOPRA I 30 MEGA), VA USATA LA PROCEDURA DI UPLOAD, ACCESSIBILE DALLA PROPRIA SEZIONE RISERVATA DEL SITO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA (V. INFRA). ALTRIMENTI VA SEMPRE USATO L’INVIO A MEZZO PEC.

7. Il proprio gestore di pec (non il sistema che gestisce il PAT) restituisce il messaggio di ACCETTAZIONE del messaggio. NON E’ QUESTO IL MESSAGGIO DI CONFERMA DI AVVENUTO DEPOSITO DEL RICORSO

8. Il proprio gestore di pec (non il sistema che gestisce il PAT) restituisce il messaggio di CONSEGNA del messaggio alla casella pec del destinatario. NON E’ QUESTO IL MESSAGGIO DI CONFERMA DI AVVENUTO DEPOSITO DEL RICORSO.

9. Questo (di solito il terzo messaggio ricevuto sulla propria casella pec) è il messaggio che si riceve a deposito avvenuto.

10. Questo è il contenuto del messaggio pec che attesta l’avvenuto deposito del ricorso Il messaggio di conferma o di errore è generato automaticamente dal sistema, dopo un intervallo di tempo variabile dai 10 minuti alle 2 ore. Se non si riceve nessun messaggio dopo 2 ore è opportuno contattare il servizio assistenza dalla pagina principale del sito. SEGUE ESEMPIO DI CARICAMENTO DEL MODULO VIA WEB (UPLOAD)

11. CARICAMENTO DEL MODULO VIA WEB Raccomandano di usare questo sistema solo in caso di impossibilità di inviare il ricorso via pec. Si accede alla sezione di upload dal portale avvocati, autenticandosi con propria userID e password. N.B. il modulo da caricare è lo stesso che verrebbe normalmente inviato via pec. Bisogna quindi comunque seguire i passaggi da 1 a 5 per la compilazione e la chiusura del modulo.

12. Si deve selezionare TEST Venezia (o altra sede)

13. si deve cliccare la voce “Deposito telematico”

14. Si devono indicare i motivi del mancato utilizzo della pec e si deve comunque indicare il proprio indirizzo pec (per ricevere la pec di avvenuto deposito)

15. Il sistema carica il modulo pdf con tutti i documenti allegati. Maggiore è la dimensione del file, più è lungo il tempo necessario per il caricamento.

16. Il sistema prende in carico il deposito, senza ancora dire nulla sull’esito della procedura.

17. Si può stampare una ricevuta. N.B. La ricevuta non indica che il ricorso è stato depositato: per questo bisogna attendere la pec di conferma.

18. Ecco l’esempio di ricevuta (che non attesta, come detto, il corretto deposito, ma solo la presa in carico del file dal sistema) SEGUE UN ESEMPIO DI MESSAGGIO DI ERRORE

19. E’ stato volutamente caricato con il sistema di upload un modulo senza firma digitale: questo è il messaggio di errore che segnala il mancato deposito del ricorso. Buona sperimentazione !