Assistenza Infermieristica Al Bambino

download Assistenza Infermieristica Al Bambino

of 57

Transcript of Assistenza Infermieristica Al Bambino

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    1/57

    Lidea dellelaborazione di questi protocolli assistenziali medico infermieristici integrati nasce dallesigenza di averedegli strumenti di lavoro per uniformare i comportamenti nellambito delle U.U.O.O. di Pediatria negli ospedali di Ilivello del Trentino.

    Questi protocolli sono stati elaborati da:

    Karin Holzheu-Eckardt, I.P. Dipartimento Materno-Infantile di ClesLorena Iori, I.P. Dipartimento Materno-Infantile di Cles

    La parte medica stata visionata e corretta da:

    dott.ssa Nunzia di Palma, direttore dellU.O. di Pediatria, osp. S.Chiara di Trentodott.ssa Luisa Gentilini, dirigente di I livello U.O. di Pediatria, osp. di Clesdott. Antonio Mazza, direttore dellU.O. di Pediatria, osp. di Cles

    Si trattano le seguenti patologie:

    - HTasma bronchialeTH

    - HTbronchioliteTH

    - HTbroncopolmoniteTH

    - HTdiarrea

    - HdisidratazioneH

    - HepiglottideH

    - HfebbreHe Hconvulsione febbrileH(assistenza)

    - Hinfezione delle vie urinarieH

    - HlaringotracheobronchiteH

    - Htracheite (accenni)H

    - Htrauma cranicoH

    - HvomitoH

    Clicca sul argomento che ti interessa!

    Troverai il testo integrale per la parte medica. Nel settore del nursing pediatrico vengono visualizzate solo le diagnosi

    infermieristiche tranne per la febbre e la convulsione febbrile(testo integrale!).

    Fateci sapere cosa pensate del lavoro svolto, siamo disponibili per scambi di idee e per fornire il testo

    integrale della parte assistenziale.

    Contattateci per la parte infermieristica a [email protected] o [email protected] e per la parte medica a

    [email protected]

    Definizione:malattia cronica, caratterizzata da ostruzione reversibile delle vie respiratorie, con broncospasmo, edema

    della mucosa, aumentate secrezioni bronchiali e prolungamento della fase espiratoria.

    La severit del quadro clinico variabile.

    oppure clicca sui Bookmarks!

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    2/57

    Classificazione dellasma in funzione della gravit

    Asma lieve

    Stadio 1

    Caratteristiche funzionali U:U Esacerbazioni brevi intermittenti, meno di 1 2 volte alla settimana, paziente asintomatico

    tra le esacerbazioni. Asma notturno presente solo 1 2 volte al mese.

    Asma di grado medio

    Stadio 2 Stadio 3

    Caratteristiche funzionali U:U Esacerbazioni pi di 2 volte alla settimana che influenzano il sonno e i livelli di attivit

    quotidiana. Il paziente ha sintomi cronici che richiedono B2-agonisti a breve durata dazione quotidianamente e/o asma

    notturno pi di 2 volte al mese.

    Asma grave

    Stadio 4Caratteristiche funzionali: I sintomi sono continui e i risvegli notturni frequenti.

    Identificazione del paziente ad alto rischio:

    Frequenti accessi al P.S. per asma acuto nellultimo anno, con ospedalizzazioni numerose: S No

    (tre ricoveri negli ultimi sei mesi sono indice della tendenza a sviluppare accessi di asma grave)

    Ricovero in rianimazione per asma acuto con respirazione assistita: S No

    Dipendenza ai farmaci: Dipendenza dagli steroidi: S No Dipendenza dai Beta agonisti: S No

    Nessun impiego di steroidi: S No

    Mancanza di educazione al self-management della malattia: S No

    Famiglia disfunzionale: S No

    Problemi psicologici: S No

    TERAPIA DELLASMA ACUTO

    Attacco lieve

    Salbutamolo: uninalazione (spray con distanziatore) ogni 20 min. x 3 dosi.

    a) Risposta soddisfacente= stabile per 60 min. dopo lultima somministrazione. In questo caso il distress

    respiratorio lieve e la saturazione si mantiene > 95%.

    Non necessario il ricovero, il paziente pu essere dimesso con i seguenti accorgimenti:

    - continuare la somministrazione di salbutamolo ogni 4 6 ore e poi con frequenza progressivamente

    minore per circa 7 giorni.

    -

    per i pazienti gi in trattamento con steroidi inalati, raddoppiare la dose per 7 10 giorni.b) Risposta insoddisfacente e/o ricaduta entro la prima ora:

    Continuare la somministrazione di salbutamolo e aggiungere uno steroideper os.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    3/57

    - se miglioramento, dimettere il paziente con salbutamolo come sopra e continuare steroidi per via orale

    per 2 3 giorni.

    - se non migliora, trattare come attacco moderato.

    NB: Valutare prima della dimissione:

    - distanza dallospedale

    - affidabilit familiare

    Attacco moderato

    Salbutamolo: uninalazione (spray con distanziatore) ogni 20 min. x 3 dosi.

    Steroideper os.

    O2terapia

    Non sempre necessario il ricovero

    a. Risposta soddisfacente: ridurre progressivamente la frequenza di somministrazione del salbutamolo edeventualmente dimettere.

    b. Risposta insoddisfacente: ricovero, ripetere 3 dosi di salubutamolo in unora associando lipratropiumbromuro.

    b1. se miglioramento, ridurre progressivamente il trattamento in base alla risposta clinica

    b2. se non migliora trattare come un attacco grave.

    Attacco Grave

    Salbutamolo: una inalazione (spray con distanziatore) ogni 20 min. x 3 dosi in associazione con lipratropium

    bromuro.

    Steroide per via parenterale

    O2terapia

    Ricovero

    a. Risposta soddisfacente: ridurre progressivamente la frequenza di somministrazione di salbutamolo e ipratropium

    bromuro (inizialmente ogni ora per tre dosi)

    b. Risposta insoddisfacente: ripetere le inalazioni ogni 20 min. x 3 dosi.

    b1. se miglioramento, ridurre progressivamente il trattamento in base alla risposta clinica

    b2. in caso di ulteriore mancata risposta, iniziare un trattamento pi aggressivo (aminofillina, salbutamolo per via

    endovenosa). Eventuale

    ricovero in Unit Terapia Intensiva.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    4/57

    Farmaci utilizzati per il trattamento dellasma acuto

    Salbutamolo

    Nebulizzazione: 0,15 mg/kg/dose (max 5 mg) = 4 gtt/10 kg

    1 gtt di Bronceovaleas = 250 gr

    Spray (con distanziatore): 2 puff (200gr)/ 10kg.

    NO IN REPARTO! Endovena:10gr/ kg. (dose bolo) in 10 min., seguita da infusione continua di 0,2 gr /kg /min. In

    caso di mancata risposta, aumentare la dose di 0,1 gr /kg ogni 15 min. fino a un massimo di 2gr /kg /min.

    Ipratropio bromuro

    Nebulizzazione: 125 250 gr (4 aa.)

    Associazione: salbutamolo e ipratropio bromuro

    Breva: 1 gtt = 180 gr di salbutamolo; 5 7gtt/10 kg

    Steroidi

    Os: prednisone 1 2 mg/kg/die (max 40 mg/dose) in 2 3 somministrazioni; betametasone 0.1 mg /kg /die (max 4

    mg/dose) in 2 3 somministrazioni.

    Endovena: metilprednisolone 1 2 mg /kg /6 8 h (max 40 mg/dose);

    idrocortisone 5 10 mg /kg /6 8 h.

    Aminofillina (Aminofillin = Teofillina / 0,8)

    Bolo: 6 7 mg/kg in 50 cc di sol.fisiol. in 20 30 min. (2,5 mg /kg se paziente in terapia teofillinica) endovena.

    Mantenimento: 1 mg /kg /h (12 aa.) endovena.

    NB: Se il bambino in trattamento con la teofillina eseguire un prelievo per il dosaggio.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    5/57

    ESAMI DI BASE DA RICHIEDERE NEL PAZIENTE CON ASMA ACUTO

    Profilo dentrata (glucosio, urea, creatinina, proteine totali, AST, ALT, sodio, potassio, calcio, cloro, ferro, IgA, IgG,

    IgM, PCR, ferritina, emocromo + F, VES, es. urine completo)

    Emogas analisi

    OSSIGENOTERAPIA

    MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE DELLO2

    Basso Flusso

    - Cannula Nasale o Occhialini

    Da 1 a 6 l/min. Percentuale di O2variabile, dipende dai litri di flusso, dalla frequenza respiratoria e dal tipo direspiro.

    Percentuale O222 40%.

    - Catetere Nasale

    Da 1 a 6 l/min. Percentuale di O2variabile. Dovrebbe essere sostituito ogni 8-12 ore per la raccolta di muco

    attorno alla punta del catetere. Mezzo irritante, pericoloso se introdotto troppo in profondit nel faringe e se il

    flusso supera i 6 litri.

    - Maschera standard

    In plastica che chiude sia la cavit orale che nasale e crea unulteriore area per la raccolta dellossigeno. Il

    flusso varia da 6 a 12 l/min.

    Percentuale O240-60%

    CLASSIFICAZIONE DELLA GRAVITA DELLASMA

    LIVELLO SINTOMI ASMA NOTTURNO

    LIVELLO 4gravepersistente

    Continui.Attivit fisica ridotta.

    Frequente.

    LIVELLO 3moderatopersistente

    Quotidiani.Uso quotidiano di B2 agonisti.Le riacutizzazioni interferiscono con lenormali attivit quotidiane.

    > 1 volta alla settimana.

    LIVELLO 2lievepersistente

    U>U1 volta alla settimanama

    < 1 volta al giorno.

    > 2 volte al mese.

    LIVELLO1saltuario

    < 1 volta alla settimana.Asintomatico fra le crisi.

    < 2 volte al mese.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    6/57

    Alto Flusso:

    - Maschera di Ventury

    Meno tollerata, non ricircolo di CO2, permette maggiori flussi di O2. Il flusso varia da 3 a 15 l/min.

    NB: Lossigeno va somministrato umidificato!Nel bambino sotto i 6 mesi buona norma somministrare ossigeno riscaldato.

    Bibliografia: Le Linee Guida Gestione dellasma acuto in un Pronto Soccorso Pediatrico da Pediatria durgenza; Il ruolodei distanziatori nella patologia respiratoria bronchiale Dr. Daniele Radzik, U.O. di pediatria Osp. Castelfranco Veneto

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON ASMA BRONCHIALE

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

    Liberazione inefficace delle vie aereeModello di respirazione inefficaceAlterazione degli scambi gassosiRischio elevato di deficit di volume dei liquidi e conseguente squilibrioelettroliticoDisturbo del modello di sonnoNutrizione alterata(inferiore del fabbisogno)AnsiaRischio di intolleranza allattivitRicerca di comportamenti che promuovono lo stato di salute cio prevenzionedegli attacchi di asma ed infezioni secondaridellapparato respiratorioAlterazione dei processi familiari

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    7/57

    Definizione:Infezione virale dei bronchioli che colpisce bambini di et inferiore a due anni, si accompagna ad ostruzione

    delle piccole vie aeree con comparsa di fischio; pu evolvere rapidamente verso linsufficienza respiratoria.

    Cause:

    Virus respiratorio sinciziale (VRS) causa il 70 85% delle bronchioliti

    Virus parainfluenzale ed influenzale

    Adenovirus

    Enterovirus

    Mycoplasma pneumoniae

    Dei VRS si distinguono due ceppi, il ceppo A e B. Il ceppo A responsabile delle infezioni pi gravi.

    Linfezione da VRS pu essere trasmessa per contagio interumano diretto od indiretto, cio per via aerea oppure tramite

    le mani od oggetti contaminati da secrezioni infette.

    Nei bambini pi grandi il virus responsabile di tracheobronchiti e negli adulti di riniti. La diffusione del virus dai bambini

    pi grandi o dagli adulti, avviene gi due giorni prima della comparsa dei sintomi e continua per circa una settimana.

    Fattori di rischio

    A) Legati allospite:

    Sesso maschile

    Latte artificiale

    Condizioni socio-economiche

    Fumo passivo

    Familiarit atopica

    Pre-esistente immaturit polmonare

    B) Alterata risposta immunitaria:

    Cellulo-mediata

    Umorale

    Mucosale

    C) Altri fattori predisponenti e aggravanti:

    Cardiopatie congenite

    Broncopneumopatie croniche

    Malformazioni congenite

    Malattie metaboliche

    Malattie neurologiche

    Immunodeficienza primitiva o secondaria

    Sintomi (il periodo dincubazione varia dai 2 8 giorni)

    Inizialmente segni dinfezione delle vie aeree superiori:

    Rinorrea

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    8/57

    Starnuti

    Tosse stizzosa

    Lieve rialzo termico

    Dopo 3 5 giorni circa insorge allimprovviso:

    Polipnea

    Respiro fischiante

    Irrequietezza

    Difficolt ad alimentarsi

    Difficolt respiratoria ingravescente con rientramenti al torace

    Vomito/ diarrea

    Febbre anche elevata

    Allesame obiettivo si evidenzia:

    Difficolt respiratoria acuta (alitamento delle pinne nasali, tachipnea fino alla dispnea, crisi dapnea accompagnata

    spesso da cianosi, rientramenti al giugolo intercostali sottocostali, prolungamento della fase espiratoria)

    Alla percussione del torace presente iperfonesi diffusa

    Allascoltazione: fischi e rantoli crepitanti, sibili e, nei casi pi gravi, silenzio respiratorio

    Tachicardia (FC > 120/m)

    DIAGNOSI:

    La diagnosi di bronchiolite soprattutto clinica ed epidemiologica (et, epidemia in comunit).

    Esami di laboratorio:

    Profilo di entrata (glucosio, urea, creatinina, proteine totali, AST, ALT, sodio, potassio, calcio, cloro, ferro, IgA, IgG,

    IgM, PCR, ferritina, emocromo + F, VES, es. urine completo)

    emogas analisi

    Esami radiologici

    Rx torace (non obbligatorio ma consigliabile nei bambini pi piccoli e nelle forme pi gravi per escludere

    atalettasie estese)

    Diagnosi eziologia

    Metodi rapidi su tampone faringeo:

    - immunoenzimatici- immunofluorescenza

    N.B. il VRS pu essere facilmente identificato nelle secrezioni naso-faringee mediante

    coltura e con la ricerca dellantigene.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    9/57

    PROVE DIAGNOSTICHE*

    RACCOMANDAZIONI COMMENTI

    Considerare lutilit di una radiografia deltorace.

    Ricerca immunoenzimatica del VRS per ipazienti da trattare con antibiotici o conribavirina.

    Ricerca con limmunofluorescenza perinfluenza A e B, parainfluenza tipo 1 e 3,adenovirus, per i pazienti molto gravi cherisultino negativi per VRS.

    Elettroliti, es. emocromocitometrico e colturale delsangue non indicati di routine.

    Diagnosi virale se i suoi risultati possono modificare laprognosi e il trattamento.

    La diagnosi routinaria della ricerca immunoenzimaticadel VRS non va eseguita durante le epidemie e perpazienti che abbiano i segni tipici di una polmonitebatterica.La ricerca degli altri virus non sempre indicata neipazienti VRS negativi.

    La ricerca del micoplasma della B. pertussis con PCRe della clamidia mediante coltura, deve essereeseguita soltanto in pazienti con epidemiologia esintomi compatibili, nei quali il VRS sia stato escluso.

    *da PM Adcock, 1998, modificata.

    Risulta evidente un quadro dipossiemia (SaO2< 95%), e pi di rado lipercapnia, quando i meccanismi respiratori di

    compenso (muscoli accessori della respirazione) cominciano ad essere insufficienti.

    Lipossia valutabile attraverso lemogas analisi (anche su sangue capillare arterializzato) o tramite la saturimetria

    transcutanea.

    Lemogas analisi serve anche ad evidenziare uneventuale ipercapnia e acidosi; indicazioni presumibili quando la FR maggiore a 60/m e la PaO2 inferiore a 60 mmHg.

    DIAGNOSI DIFFERENZIALE

    La diagnosi differenziale va posta con altre situazioni, che, nel primo anno di vita, danno malattie respiratorie associate a

    respiro fischiante come:

    Malattie polmonari: Malattie non polmonari: asma

    broncopolmoniti

    fibrosi cistica

    inalazione di corpo estraneo

    patologie polmonari congenite

    cardiopatie congenite

    reflusso gastro-esofageo

    setticemia

    acidosi metabolica severa

    stridore laringeo

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    10/57

    il punteggio di Silvermann (10 = gravit massima) di grande aiuto per seguire una bronchiolite.

    PUNTEGGIO DI SILVERMAN:

    0 1 2Alitamento delle

    pinne nasali Assente Lieve Evidente

    Retrazione toracicasuperiore

    Contemporaneamenteespansione della partesuperiore del torace edelladdome

    Lieve depressione deltorace, mentreladdome si espande

    Movimento basculante. Iltorace rientra mentreladdome si espande

    Gemito respiratorio Assente Incostante CostanteRientramentiintercostali

    Assenti Lievi Marcati

    Retrazione xifoidea Assente Appena visibile Marcata

    Il seguente controllo clinico pu dare un rapido quadro della gravit: Bronchiolite LIEVE: buon colorito (in aria ambiente), FR < 40/min, si alimenta bene,

    SaO2>95%

    Bronchiolite MODERATA: lieve cianosi (in aria ambiente), FR 40 70/min, qualche difficolt nellalimentarsi, SaO2

    90 95%

    Bronchiolite SEVERA: cianosi (in aria ambiente), FR > 70/min, non si alimenta,

    SaO2 < 90%

    CRITERI PER IL RICOVERO:

    FR > 70/m Lattante sofferente

    Cianosi

    Et < 3 mesi

    PaCO2e PaCO3 , SaO2< 90%

    Presenza di uno dei seguenti fattori di rischio

    - prematurit

    - storia di pregresse apnee/cianosi

    - cardiopatie

    - pre-esistenti patologie

    N.B. Generalmente la bronchiolite una malattia che guarisce nellarco di 8 10 giorni (la mortalit intorno ad 1%). Unlattante con bronchiolite lieve, precedentemente in buona salute pu essere curato a domicilio sotto la stretta

    sorveglianza del pediatra.

    TERAPIA:

    OSSIGENOTERAPIA: Lipossia pu essere trattata con ossigeno mediante cannula nasale, da preferire al catetere

    nasale, perch essa causa meno complicazioni, e alla capote che richiede un maggior consumo di O 2. Utilizzare, se

    tollerati, mascherine (di misura adeguata!). Lossigeno va riscaldato! La vaporizzazione fredda non ha dimostrato

    alcun beneficio e si accompagna ai rischi di polmonite nosocomiale.

    IDRATAZIONE: Se il bambino non si alimenta/idrata iniziare terapia infusoria tenendo conto del normale fabbisognogiornaliero di liquidi ed il suo mantenimento. Luso dellalimentazione con SNG aumenta il rischio di aspirazione!

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    11/57

    ADRENALINA superiore, come attivit, al salbutamolo nel ridurre la resistenza delle vie aeree. Nella bronchiolite

    soprattutto sfruttato leffetto che riduce la secrezione bronchiale e ledema della mucosa. Va somministrata per via

    aerosol (ma va bene anche sottocute). Il dosaggio utilizzato va da 0,25 mg/kg/dose fino ad un massimo di

    1mg/kg/dose per aerosol. Nel nebulizzatore ladrenalina va diluita con soluzione fisiologica fino ad un volume

    minimo di 3 ml (Longo, 1998). Nelle fasi iniziali la somministrazione va ripetuta ogni 2 ore, a seconda delle

    condizioni generali del bambino.

    MONITORAGGIO CARDIACO in pazienti che abbiano da 2 a 4 mesi

    MONITORAGGIO RESPIRATORIO per pazienti di et inferiore ai 2 mesi o che abbiano episodi di apnea.

    MONITORAGGIO OSSIMETRICO: continuo, per i pazienti con apnea, fino a quando le crisi non siano scomparse

    da 24 48 ore e per pazienti in ossigenoterapia.

    VENTILAZIONE MECCANICA in caso di:

    - insufficienza respiratoria (PaO2< 55 40 mmHg), shock o apnea ricorrente

    - + compromissione dello stato mentale

    - acidosi respiratoria (PCO2> 45 50 mmHg, pH arterioso 7,32)

    AL BISOGNO: ASPIRAZIONE DELLE VIE AEREE SUPERIORI SALBUTAMOLO per aerosol 0,5 ml da dare se non risponde alladrenalina. Non trova indicazione routinaria nella

    bronchiolite (Perlstein et al., 1999).

    RIBAVIRINA da somministrare nei bambini immunocompromessi o per unincombente insufficienza respiratoria in

    bambini con malattie cardiopolmonari. Non sembra dotata di alcun effetto benefico, tanto meno sulla riduzione della

    mortalit (Tandolph et al., 1996). Da considerare in pazienti con PaO2< 65 mmHg, SAT O2< 90% e PaCO2in

    aumento, pazienti intubati e pazienti in et inferiore di 6 settimane. Dei studi dimostrano modesti miglioramenti

    clinici, ma pochi studi la diminuzione della percentuale di complicazioni o delle giornate di ricovero.

    STEROIDI: non offrono alcun beneficio ai pazienti che sono affetti da bronchiolite tipica (Bulow et al., 1999).

    Corticosteroidi vanno somministrati ai pazienti che abbiano sofferto in precedenza di broncospasmo documentato,

    che non rispondano agli altri farmaci. Non hanno alcun effetto al primo episodio di respiro fischiante, legato alla

    bronchiolite. Nei lattanti con displasia broncopolmonare ed asma, gli steroidi sono utili per la loro azione sulla

    reattivit delle vie aeree.

    ANTIBIOTICI: Le gravi infezioni batteriche (setticemia e polmonite) sono rare nei pazienti con infezioni da VRS. Gli

    antibiotici sono indicati se si sospetta una polmonite. Lotite media una frequente complicanza che pu essere

    trattata con antibiotici per bocca e pu anche avere uneziologia virale. La somministrazione empirica di antibiotici

    deve essere immediatamente sospesa se mancano le prove dellinfezione batterica soprattutto se si in presenza di

    una precisa diagnosi virale!

    La fisioterapia toracica NON indicata (Perlstein et al., 1999)!

    CRITERI PER DIMETTERE UN BAMBINO CON BRONCHIOLITE:

    Alimentazione adeguata

    Miglioramento della respirazione

    Mantenimento della SAT O2a livelli uguali o superiori al 94% (PM Adcock, 1998) nellaria ambientale o a basso

    flusso di O2per via nasale.

    Nessun episodio di apnea nelle 24 ore precedenti se il bambino ha pi di 6 mesi, e nelle 48 ore precedenti se ilbambino ha meno di 6 mesi.

    Adeguati introiti orali per mantenere lo stato didratazione.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    12/57

    Evitare in modo assoluto il fumo passivo!

    COMPLICANZE POST-DIMISSIONE:

    E possibile che anche dopo la dimissione il lattante che ha sofferto di bronchiolite, presenti ancora wheezing o che nel

    sonno abbia un numero di respiri superiore alla norma. Luso della budesonide per nebulizzazione, sia durante la fase

    acuta che successivamente (anche per sei settimane dopo la dimissione), non ha determinato una riduzione del

    wheezing.

    Tra le complicanze immediate, soprattutto nei lattanti det inferiore ai 10 mesi, sono da tenere in considerazione le crisi

    dapnea, di breve durata, con pericolo di SIDS, mentre la sovrainfezione batterica e il pneumotorace sono evenienze

    assai pi rare.

    Le complicanze a medio e lungo termine comprendono:

    - iperreattivit bronchiale (persistente per 6 7 settimane)

    - alterata funzione respiratoria (per 7 8 settimane e pi)

    - wheezing ricorrente e asma

    Bibliografia: La bronchiolite di Claudio Robusto, U.O. Pediatria Acqui Terme; Diagnosi e trattamento dellabronchiolite a cura di Giorgio Bartolozzi, Dipartimento di Pediatria Universit di Firenze; Virus Respiratorio Sincizialea cura di Giorgio Bartolozzi; Bronchiolitis National Guidelines Clearing House.

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON BRONCHIOLITE

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

    Liberazione inefficace delle vie aereeModello di respirazione inefficaceAlterazione degli scambi gassosiAlterata nutrizione (inferiore del fabbisogno)Rischio elevato di deficit di volume dei liquidi e conseguente squilibrio elettroliticoAlterazione della temperatura corporeaAnsia/paura per il bambino e dei genitoriAffaticamentoDisturbo del modello di sonnoMancanza di conoscenze/informazione

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    13/57

    Definizione:La polmonite un processo infiammatorio, generalmente a decorso acuto o subacuto, che interessa il

    polmone e che riconosce nella maggior parte dei casi uneziologia infettiva. caratterizzata dalla presenza di liquido

    negli alveoli polmonari, con conseguenti gravi difficolt della respirazione.

    FORME:

    a. Polmonite lobare: interessamento di uno o pi lobi completamente consolidati.

    b. Polmonite bilaterale:interessamento di entrambi i polmoni.

    c. Polmonite interstiziale:interessamento dellinterstizio.

    d. Broncopolmonite:infiammazione contemporanea delle ultime ramificazioni dei bronchi (bronchioli) e delle cavit a

    fondo cieco (alveoli polmonari) che li chiudono; generalmente rappresenta lestensione di una precedente bronchiteo bronchiolite. costituito da focolai multipli nel tessuto polmonare. Questi focolai sono generalmente bilaterali, si

    distribuiscono nei segmenti basali dei polmoni data la tendenza dei secreti a gravitare nei lobi inferiori.

    CLASSIFICAZIONE

    Polmoniti batteriche o tipiche(contratte per vie aerea ovvero per inalazione):

    PNEUMOCOCCO (responsabile della polmonite lobare e comunemente preceduta da uninfezione virale delle

    prime vie aeree)

    STAFILOCOCCO AUREO ( generalmente quella che si manifesta come complicanza di uninfluenza nel corso

    delle grandi epidemie influenzali)

    KLEBSIELLA PNEUMONIAE (pu causare quadri molto gravi)

    PSEUDOMONAS AERUGINOSA

    LEGIONELLA PNEUMOPHILIA (polmonite con caratteristiche intermedie tra forme batteriche e virali che pu

    instaurare quadri molto gravi sino a compromettere altri organi ed apparati come quello sensorio)

    STREPTOCOCCO PNEUMONIAE

    Polmoniti non batteriche o atipicheda:

    VIRUS (v. influenzale, adenovirus, herpes virus, virus respiratorio sinciziale, ecc.)

    MYCOPLASMA PNEUMONIAE

    RICKETTSIA (Coxiella burnetii) = polmonite della febbre Q

    CLAMYDIA PNEUMONIAESINTOMATOLOGIA QUADRO CLINICO

    La polmonite pu colpire un solo lobo del polmone (polmonite lobare) o interessare pi zone (broncopolmonite a focolai

    isolati o multipli).

    Nelle forme pi estese pu esservi insufficienza respiratoria con ipossiemia di grado variabile; in alcuni casi la polmonite

    pu associarsi a versamento pleurico.

    Indipendentemente dal fattore eziologico, la polmonite provoca dispnea, tachipnea, febbre e tosse. La tosse presente

    in tutti i tipi di polmonite ma le secrezioni variano a seconda del microrganismo responsabile. Si osservano inoltre

    leucocitosi, ipossia e nei casi gravi cianosi.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    14/57

    Polmonite batterica Polmonite non batterica atipica

    Insorgenza rapida

    Febbre, brivido

    Dolore toracico

    Rx: infiltrati lobari

    Rx: infiltrati a palla

    Insorgenza graduale (non per virus)

    Condizioni generali non compromesse

    Cefalea, mialgia, malessere, febbre scarsa

    Rx: ispessimento peribronchiale e interstiziali

    Sovradistenzione polmonare

    APPROCCIO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO

    Score di Danizon:Se la somma superiore a 1 l'eziologia batterica (pneumococcica) praticamente certa; se, invece

    la somma inferiore a 1 la diagnosi di polmonite da Mycoplasma praticamente certa. Generalmente lo score clinico d

    un adeguato orientamento eziologico. Tuttavia recenti dati relativi e studi prospettici condotti nel nostro paese sulle

    broncopolmoniti di comunit in et pediatrica dimostrano che in una piccola percentuale dei casi lo score diventa in

    realt meno affidabile.

    Caratteri Batterica Mycoplasma

    Esordio Acuto +1 Graduale -1

    Febbre > 39C +1 < 38C -1

    Tosse +/-+1 (se

    -)+++ -1

    Stato generale tossico +1 Buono -1

    Obiettivit Soffio/nessun reparto +1 Rantoli subcrepitanti -1

    Test rapido per agglutinine

    freddeNegativo +1 positivo -1

    N.B.: Test rapido per agglutinine fredde:

    si mette due gocce di anticoagulante (dalla provetta di Quick) in una provetta da siero vuota, aggiungere due gocce di

    sangue, mettere nel ghiaccio (o in acqua ghiacciata), se entro 30 secondi compare unagglutinazione pulverulenta la

    diagnosi positiva per il mycoplasma.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    15/57

    Diagnosi differenziale orientativa tra infezione respiratoria da Clamydia e da Mycoplasma:

    Caratteri Clamydia pneumoniae Mycoplasma pneumoniae

    Incubazione 3 settimane < 2 settimane

    Contagio madre/figlio Raro Comune

    Tosse > 21 giorni 57% 28%

    Esordio Bifasico, lento Graduale

    Intensit clinica Minore (bronchite) Maggiore (broncopolmonite)

    Individuare i seguenti fattori per un corretto approccio:

    Et del paziente

    Epidemiologia locale

    Caratteristiche radiologiche Vaccinazioni effettuate

    Gravit della malattia

    In assenza disolamento del patogeno let del paziente un criterio fondamentale di presunzione eziologica:

    Eziologia probabile definita in base allet:

    LINEA GUIDA CANADESE:

    1 24 mesi: virus respiratori, clamydia trachomatis

    2 5 anni: streptococco pneumoniae, haemophilus influenzae, stafilococco aureus, streptococcogruppo A

    6 18 anni: mycoplasma pneumoniae, streptococco pneumoniae, virus respiratori

    Analisi del colore dellespettorato:

    Anche se non ha valore diagnostico, la valutazione del colore dellespettorato pu fornire indicazioni sulle condizioni del

    paziente.

    ESPETTORATO INCOLORE: processo non infettivo

    ESPETTORATO GIALLO CREMOSO: polmonite da stafilococchi

    ESPETTORATO VERDE: polmonite da pseudomonas

    ESPETTORATO MARRONE ROSSASTRO: Klebsiella pneumoniae

    ESAMI EMATICI, DIAGNOSTICI E STRUMENTALI:

    Rx torace TPPT

    Profilo di entrata (glucosio, urea, creatinina, proteine totali, AST, ALT, sodio, potassio, calcio, cloro, ferro, IgA,

    IgG, IgM, PCR, ferritina, emocromo + F, VES, es. urine completo)

    agglutinine a freddo e virus pneumotropi

    esame dellespettorato (microbiologico) con antibiogramma

    emogas in caso di insufficienza respiratoria

    emocoltura

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    16/57

    TP

    PTLesame radiologico consente la diagnosi di certezza di polmonite e pu indirizzare verso lagente eziologico. Linizio

    del trattamento non subordinato allesito della radiografia del torace e non necessario effettuare un controllo per

    valutare la guarigione. Un controllo Rx raccomandato in caso di pazienti con deficit immunologici, versamento pleurico

    importante (o empiema) eventualmente drenato, sospetto di pneumatoceli o ascesso polmonare, stazionariet o

    peggioramento del quadro clinico.

    NB: Le indagini diagnostiche raramente sono utili. Gli esami colturali sono spesso negativi o poco indicativi: lemocoltura

    risulta positiva in un numero esiguo di casi, lesame dellescreato praticamente impossibile nel bambino ed i tamponi

    nasali e faringei non danno alcun risultato utile ai fini diagnostici.

    TRATTAMENTO EMPIRICO DELLE BRONCOPOLMONITI DI COMUNITA

    Polmoniti di lieve e media gravit:

    Amoxicillina eventualmente associata allacido clavulanico. In assenza di miglioramento clinico dopo 48 72 ore

    sostituire con macrolide.

    Polmoniti gravi:

    Cefalosporina di 3 generazione per via parenterale.

    Quando il quadro clinico migliora: Cefalosporina di 3 generazione per via orale (es. Ceftibuten

    9 mg/ kg/ die, 1 somministrazione ogni 24 ore).

    In caso di bisogno si somministrano antipiretici, analgesici e ossigeno.

    Ricordarsi di:

    Stimolare la tosse e la respirazione profonda per liberare le vie respiratorie

    Se necessario: aspirare le vie respiratorie per rimuovere le secrezioni

    Tenere il paziente in una stanza ben ventilata, evitando di esporlo a correnti daria Evitare che si affatichi

    Garantire un buon apporto di liquidi e calorie

    Garantire una buona igiene del cavo orale

    COMPLICANZE:

    Linfezione pu diffondere a vari organi per via ematica o per contaminazione crociata. Lo stress, che pu

    compromettere il sistema immunitario, aumenta il rischio dinfezione.

    Lo shock settico, una complicanza particolarmente pericolosa, provoca collasso del microcircolo determinato dalle

    endotossine liberate dalla lisi batterica.

    Il ricovero

    obbligatoriose il bambino grave

    consigliatose sotto lanno di et anche se le condizioni generali non sono gravi.

    Se il bambino (> 1 anno) non appare grave, il trattamento domiciliare non richieder esami radiologici n ematochimici.

    CRITERI PER VALUTARE LA GRAVITA DELLA POLMONITE

    et < 6 mesi

    necessit di ossigenoterapia

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    17/57

    stato settico

    distress respiratorio

    versamento pleurico rilevante

    peggioramento nonostante terapia antibiotica adeguata

    da tenere conto anche di: presenza di uno stato di disidratazione

    vomito ripetuto

    inaffidabilit della famiglia

    Bibliografia: Come curiamo le polmoniti nel bambino? di Mario Renato Rossi; Approccio diagnostico-terapeutico delpediatra di famiglia nelle infezioni delle basse vie aeree in Italia di C. Gobbi; La polmonite della dott.ssa FrancescaGurnari; Polmonite (e broncopolmonite) protocollo proposto da Dino Faraguna; Problemi respiratori MassonEditori

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON BRONCOPOLMONITE

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

    Modello di respirazione inefficaceRischio elevato di deficit di volume dei liquidi e conseguente squilibrio elettroliticoAlterata nutrizione (inferiore al fabbisogno)Alterazione della temperatura corporeaRischio di lesioniDeficit di conoscenze

    La diarrea un sintomo comune a diverse malattie intestinali e non, che consiste nellemissione di feci liquide o

    semiliquide, spesso con un aumento anche del numero di scariche. A prescindere dalla causa, una diarrea abbondante

    e/o prolungata pu di per s comportare problemi di idratazione (se acuta) e/o nutrizione (se cronica). Talvolta muco e/o

    sangue possono essere presenti nelle feci e sono segno dellinfiammazione intestinale. La prima preoccupazione,

    quindi, di ristabilire un corretto equilibrio di liquidi e nutrienti.

    ACUTA= insorge improvvisamente e per brevi periodi.

    CRONICA= problema medico continuo e persistente.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    18/57

    Cause della diarrea acuta in et pediatrica:

    Diarrea acuta infettivapu essere provocata da vari virus, batteri o parassiti. Per esempio dal Rotavirus, che

    causa una diarrea severa, spesso con vomito. Inizia con febbre, scombussolamento di stomaco e vomito seguiti

    da diarrea. Le scariche diarroiche possono essere modeste o gravi e generalmente durano dai 3 ai 9 giorni.

    Una diarrea grave con disidratazione colpisce, per lo pi, bambini dai 3 ai 35 mesi det. Il rotavirus altamente

    contagioso.

    La salmonella un batterio che viene trasmesso alle persone tramite lingestione di cibi contaminati con feci animali.

    I cibi contaminati sono spesso dorigine animale (carne di manzo, pollo, latte o uova) ma anche le verdure possono

    essere contaminate. Questi cibi, solitamente, sembrano normali. Dopo 12-72 ore dallinfezione, la maggior parte delle

    persone infette, sviluppano diarree, febbre e crampi addominali. La durata della malattia di 7 giorni circa.

    Ladenovirusgeneralmente si associa a flogosi delle prime vie aeree. Per quanto riguarda la diarrea simile al

    rotavirus.

    Diarrea acuta parenteralesi verifica in corso di infezioni che colpiscono altri apparati (es. inf. delle vie urinarie,

    otite, inf. delle vie aeree, ecc.)

    Diarrea acuta come manifestazione desordio o di recidiva di malattie croniche(intolleranze alimentari,

    morbo celiaca, ecc.)

    Diarrea acuta da malattie dinteresse chirurgicop. es. appendicite acuta (pseudodiarrea), morbo di

    Hirschsprung, invaginazione, ecc.

    Diarrea acuta indotta da farmaci(antibiotici, lassativi)

    Diarrea acuta come sintomo di malattie metaboliche(tirosinosi, intolleranza al fruttosio, ecc.)

    Diarrea acuta idiomatica

    Le pi comuni cause in ogni et pediatrica sono le infezioni intestinali. Tuttavia per escludere le altre cause, di fronte ad

    un bambino con diarrea bisogna sempre verificare:

    se vi sono segni e sintomi dinfezione delle vie aeree (tosse di recente comparsa, otalgia, febbre) o di infezione

    (anche pregressa) delle vie urinarie.

    se il bambino assume farmaci (in modo particolare antibiotici) o se esistono segni di atopia (eczema, episodi di

    broncospasmo, ecc.)

    Come valutare correttamente il sintomo

    La diarrea dura nella maggioranza dei casi 2-3 giorni e si autolimita senza comportare delle conseguenze di rilievo se si

    sceglie una terapia adeguata. Tuttavia necessario inquadrare con una certa rapidit la situazione tenendo conto di

    alcuni fattori per prendere una decisione terapeutica:

    La diarrea del piccolo lattantecrea problemi pi seri che nel bambino: infatti il lattante ha una quantit di acquacorporea in proporzione maggiore e una brusca diminuzione pu, nel giro di poche ore creare una situazione

    clinicamente preoccupante.

    La gravit della diarreapu essere determinata attraverso diversi parametri che sono fondamentalmente anamnestici e

    clinici.

    Sintomi concomitanti:

    Vomito

    Dolori addominali

    Complicanze:

    Disidratazione

    Intolleranza al lattosio

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    19/57

    Il criterio che riguarda un calo ponderale uguale o superiore al 10% il pi attendibile di gravit della

    DISIDRATAZIONE che deve consigliare il ricovero se accompagnata da altre condizioni ed in modo particolare:

    In presenza di segni clinici di grave disidratazione (vedi protocollo disidratazione).

    In presenza di vomito incoercibile, tale da impedire la reidratazione orale.

    In presenza di compromissione del sensorio (sonnolenza o ipereccitabilit), shock e convulsioni.

    In presenza di febbre di tipo settico o di sangue macroscopico nelle feci.

    Questi sono quadri clinici rari se lintervento terapeutico viene eseguito precocemente e correttamente.

    Sintomi della diarrea acuta:

    Nausea e/o vomito

    Febbre

    Feci liquide o semiliquide con presenza di sangue e/o muco

    Dolori addominali

    Cefalea

    Segni e sintomi dovuti alla disidratazione:- sete

    - oliguria

    - perdita di peso

    - cute secca con elasticit ridotta, mucose aride, occhi infossati

    Esami di laboratorio da richiedere:

    Profilo di entrata (glucosio, urea, creatinina, proteine totali, AST, ALT, sodio, potassio, calcio, cloro, ferro, IgA,

    IgG, IgM, PCR, ferritina, emocromo + F, VES, es. urine completo)

    coprocoltura per ricerca salmonella

    coprocoltura per ricerca adeno- e rotavirus

    nei casi pi gravi: emogas analisi

    TRATTAMENTO:

    Il comportamento va centrato sul controllo (prevenzione ed eventualmente cura) del principale fattore di rischio e di

    patologia (indipendentemente dalle cause) che si accompagna alla diarrea: uneccessiva perdita dacqua e sali minerali.

    La terapia ha lobiettivo di rimpiazzare le perdite fecali e ripristinare lequilibrio idroelettrolitico. Per la reidratazione vedi

    capitolo DISIDRATAZIONE!

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    20/57

    Patologia Caratteristiche delle feci Sintomi associatiInfezione: Gastroenteriteacuta da

    VIRUSSciolte, sangue scarso,leucociti rari

    Sintomi respiratori, vomito

    BATTERI Sciolte/acquose, sanguevariabile Vomito, febbre, convulsioni(Shigella), crampi addominali

    PARASSITI VariabiliCoinvolgimento multisistemico,perdita di peso

    Malassorbimento postinfettivoAcquose, malassorbite conresidui alimentari

    Nella fase di ripresa da unagastroenterite acuta

    AbbondantiDolore addominale, crampi,vomito

    Extraintestinale:

    Infezione respiratoria Variabili Febbre, rinorreaInfezione delle vie urinarie Variabili Disuria, pollachiuria, stranguria

    Intossicazione:

    AntibioticiFerro

    AntimetabolitiSciolte, steatorrea (variabile)

    Vomito, anoressia, reazioniindesiderate ai medicinali

    Autoimmuni/allergiche:

    Colite ulcerosaMuco, pus, sangue,manifestazione notturna

    Tenismo, dolore addominale,febbre, perdita di peso, segnisistemici (artrite, ecc.)

    Enterite regionale(di Crohn)

    Sciolte, sangue (variabile),manifestazione notturna

    Dolore addominale, perdita dipeso, febbre, complicanzeperianale

    Allergia al latteAcquose, sangue (occulto omacroscopico)

    Vomito, anemia

    Intolleranza al glutine(morbo celiaco)

    Abbondanti, voluminose,chiare, schiumose

    Scarso accrescimento, anemia,vomito, dolore addominale

    Sindrome del colon irritabile Acquose, mucose nessuno

    ALIMENTAZIONE:

    Lalimentazione orale deve essere proseguita o comunque reinstaurata precocemente non appena completata la fase

    iniziale di reidratazione cio circa dopo sei ore.

    Durante il periodo di terapia idrica, se il piccolo allattato al seno, si deve incoraggiare la madre a continuare le poppate

    (se il piccolo ha fame e non vomita in considerazione delle propriet antimicrobiche e dellassenza di rischio di

    allergie). Se il bambino non allattato al seno, lalimentazione andrebbe sospesa per un breve periodo di tempo. Dopo si

    pu continuare con lo stesso latte. Lutilizzo di formule a basso contenuto oppure prive di lattosio ingiustificato in gran

    parte dei bambini con diarrea acuta di grado lieve o medio. Da ricordare che lobiettivo principale quello di ricostituire

    rapidamente (entro 24 ore) un normale apporto calorico-proteico e che tale obiettivo incompatibile con restrizioni

    alimentari.

    LAccademia Americana di Pediatria raccomanda di proseguire la formula con proteine del latte a concentrazione

    normale anche in lattanti di et superiore ad un mese con diarrea di grado lieve e/o moderata. Non esiste alcuna ragione

    per eliminare per periodi prolungati il latte, temendo la comparsa di una intolleranza al lattosio o alle proteine del lattevaccino. Infatti solo nel caso in cui si verifichi la recidiva di diarrea alla reintroduzione del latte andrebbe utilizzata una

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    21/57

    formula priva di lattosio in quanto s il sospetto (che dovrebbe essere confermato da un clinitest positivo sulle feci) che

    si sia instaurata una intolleranza secondaria al lattosio.

    Cibi permessi:

    riso e crema di riso e/o tapioca

    cereali

    pane tostato, grissini

    fette biscottate

    brodo di verdura o di legumi

    carne di manzo e vitello ai ferri

    pollame, coniglio e tutte le carni bianche

    pesce magro lessato

    prosciutto crudo senza grasso

    formaggio non fermentato (ricotta, mozzarella)

    parmigiano reggiano verdure inizialmente lessate, poi anche crude, ma a piccole dosi (carote, patate)

    uova alla coque

    mela, banana

    olio doliva

    Cibi sconsigliati:

    pane, pasta, biscotti

    brodo di pollo

    latte intero (va eventualmente somministrato diluito a met con lacqua)

    formaggio fermentato

    burro

    salame, insaccati

    carne di maiale

    uova fritte o sode

    cacao e cioccolato

    fichi, fragole, frutti di bosco, prugne, cachi, albicocche, uva, susine

    frutta secca

    succhi di frutta

    bibite gassate

    TERAPIA FARMACOLOGICA:

    La terapia della diarrea basata sulle seguenti strategie:

    1) intervenire con sostanze che modificano la microflora intestinale (antibiotici)

    2) intervenire con sostanze in grado di assorbire fluidi e/o tossine

    3) intervenire sui processi di trasporto intestinale dellospite

    4) intervenire con sostanze che modificano la motilit intestinale.

    Nella pratica clinica il presidio maggiormente utilizzato la reidratazione, raramente si mette in atto la terapia

    farmacologia.

    Bibliografia: Bollettino SIGEP, Volume VIII, N 1, 2000 Approccio ambulatoriale al bambino con diarrea acuta;doctor pediatria N 10,dic. 97 Terapia della diarrea acuta infantile; I sintomi in pediatria: il vomito e la diarrea di Federico Marchetti e Alessandra Tafani,

    Rivista dellinfermiere, 1991, 10, 2

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    22/57

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON DIARREA

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

    DiarreaNutrizione alterata (inferiore al fabbisogno)Rischio elevato di deficit di volume dei liquidi e conseguente squilibrio elettroliticoAlterazione della temperatura corporeaCompromissione dellintegrit cutaneaAlterazione del comfortDolore

    La disidratazione una carenza di acqua nellorganismo dovuta a perdita eccessiva (per diarrea profusa, vomito ripetuto,traspirazione eccessiva) o a insufficiente assunzione di liquidi.

    Segni e sintomi:

    Oliguria

    Apatia

    Difficolt nel risveglio

    Lingua e bocca asciutte

    Secchezza e ridotta elasticit della pelle

    Infossamento dei bulbi oculari

    Aumento della temperatura corporea

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    23/57

    Valutazione della disidratazione

    La perdita di peso un dato fondamentale perch una rapida perdita di peso corrisponde ad una perdita di acqua,

    conferma la disidratazione e permette di valutarla.

    Disidratazione l ieve o benigna:

    La perdita di peso al di sotto del 5%, il bambino deve essere attentamente sorvegliato per evitare un aggravamento

    sempre possibile.

    Disidratazione moderata:

    La perdita di peso tra il 5 ed il 10%, ben tollerata ma le sue manifestazioni cliniche impongono una rapida

    reidratazione.

    Disidratazione grave:

    La perdita di peso tra il 10 ed il 15%, la reidratazione deve avvenire con urgenza per via endovenosa.

    Oltre il 15% si in pericolo di vita!

    PRINCIPI GENERALI DI TRATTAMENTO DELLA DISIDRATAZIONE

    I disturbi del volume e della composizione dei fluidi corporei necessitano di un trattamento teso a mantenere o

    ripristinare le condizioni di normalit. Questo tipo di intervento si attua mediante:

    1) Apporto del fabbisogno di mantenimento

    2) Correzione dei deficit di volume ed elettrolitici

    3) Reintegrazione delle perdite anormali che persistono

    Peso corporeo Volume (1) Sodio Potassio CloroFino a 10 kg 100 ml/kg 3 mEq/kg 2 mEq/kg 5 mEq/kg11-20 kg 1000 ml + 50 ml per ogni kg oltre 10 3 mEq/kg 2 mEq/kg 5 mEq/kgOltre 20 kg 1500 ml + 20 ml per ogni kg oltre 20 3 mEq/kg 2 mEq/kg 5 mEq/kg(1)Per ogni grado di febbre oltre i 37C, i fabbisogni idrici indicati vanno aumentati del 10%.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    24/57

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    25/57

    REIDRATAZIONE PER VIA ORALE

    La terapia con liquidi per via orale efficace, anche in presenza di vomito o diarrea persistenti. Nella maggior parte dei

    pazienti con una gastroenterite e senza disidratazione o con una disidratazione moderata, la terapia reidratante per via

    orale pi che sufficiente. In caso di vomito la soluzione gluco-salina va offerta al bambino in dosi piccole e frequenti e

    a temperatura relativamente fredda.

    TIPI DI SOLUZIONE PER LA REIDRATAZIONE ORALE

    Soluzioni reidratanti di mantenimento:

    Utilizzati sia dopo la reidratazione per via parenterale che nelle fasi precoci di una forma diarroica

    per prevenire la disidratazione.

    Soluzioni reidratanti per via orale:

    Elevato contenuto di sodio.

    La soluzione reidratante orale (ORS) ideale per il bambino con gastroenterite acuta quella

    raccomandata dalla Societ Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica

    (ESPGHAN).

    Composizione della soluzione reidratante secondo lESPGHAN

    Glucosio13 20 g/l

    74 111 mmol/lNa+ 60 mEq/l

    K+ 20 mEq/lCl- 25 60 mEq/l

    Citrato 10 mmol/lAltri anioni 0 mEq/l

    Kcal/l 58 80Osmolarit 200 250 mOsm

    Rapporto glucosio/Na+ 1,2 1,8

    Linee guida per la reidratazione orale:

    Il senso della sete un efficace regolatore dellintroduzione di liquidi. Lofferta di ORS ad libitum quindi sufficiente adassicurare unadeguata idratazione nella maggioranza dei casi.

    Di seguito sono riportati gli elementi per un calcolo preciso dei fabbisogni. Nei casi di disidratazione lieve il volume da

    somministrare nelle prime 24 ore (comprensivo di mantenimento e riparazione perdite) pu essere approssimato a

    150ml/kg/die sotto i 12 mesi ed a 100ml/kg/die sopra i 12 mesi: di questo volume opportuno che almeno la met sia

    somministrata nelle prime 6-8 ore.

    Dettaglio dei fabbisogniA) Mantenimento (in 24 ore)Peso corporeo Volume (1)

    Fino a 10 kg 100 ml/kg11-20 kg 1000 ml + 50 ml per ogni kg oltre 10Oltre 20 kg 1500 ml + 20 ml per ogni kg oltre 20(1)Per ogni grado di febbre oltre i 37C, i fabbisogni idrici indicati vanno aumentati del 10%.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    26/57

    B) Riparazione perdite pregresse (in 4-6 ore):100 ml per ogni 100 g di perdita stimata

    C) Riparazione delle perdite subentranti: rivalutare il paziente ogni 6-12 ore, a seconda della gravit della diarrea, ed

    aggiungere la perdita stimata in questo intervallo al volume programmato per lintervallo successivo.

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON DISIDRATAZIONE

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

    Rischio elevato di deficit di volume dei liquidi e conseguente squilibrio elettrolitico

    Rischio elevato di alterazione della mucosa del cavo orale

    Definizione: lepiglottite determinata da uninfiammazione batterica che provoca edema delle strutture sopraglottiche

    ed ha una evoluzione rapida. Di solito colpisce una fascia det tra i due e i sette anni.

    N.B.Lepiglottite rappresenta unemergenza respiratoria che richiede lintubazione in tutti i casi. Deve essere

    diagnosticata prima possibile ed attivato immediatamente lanestesista che dovr intubare il bambino.

    CAUSE:

    Haemofilus influenzae (meno comune dopo lintroduzione del vaccino)

    Streptococco emolitico

    Stafilococco aureo

    Streptococco pneumoniae poco comuni

    Bibliografia: Bollettino SIGEP, Volume VIII, N 1, 2000 Approccio ambulatoriale al bambino con diarrea acuta; doctor pediatriaN 10, dic. 97 Terapia della diarrea acuta infantile; I sintomi in pediatria: il vomito e la diarrea di Federico Marchetti eAlessandra Tavani; Pediatrics in Review Vol. 7, N 2 Aprile 1997 Fluidi ed elettroliti Aspetti clinici di Jospe e Forbes.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    27/57

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    28/57

    ALGORITMO PER IL TRATTAMENTO TERAPEUTICO E FARMACOLOGICO

    Bibliografia: Nuovi protocolli diagnostico-terapeutici in pediatria, di Mauro Pocecco, Franco Panizon Nuova edizione,Carocci editore. Laringite a cura del Dott. Antonino Reale Dipartimento di Medicina Pediatrica, Pediatria-OspedalePediatrico Bambino Ges. Croup Cincinnati Children's Hospital Medical Center Patient Education Program I 10038/87, Revised 11/94, 1/95, 10/98, 6/99. Infezioni virali MSD Italia-Manuale Merck-Pediatria. Protocolli in pediatriaambulatoriale Girogio Longo (P.E. Interattive - protocolli marzo 1999), tratto dalle pagine interattive Medico e Bambino.Pediatric Nursing Care Plans 2nd edition Copyright 1993, 1998 by Skidmore-Roth Publishing, Inc

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON EPIGLOTTITE

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

    Liberazione inefficace delle vie aereeCompromissione della deglutizioneModello di respirazione inefficaceRischio elevato di deficit di volume dei liquidi e conseguente squilibrio elettroliticoAlterazione della temperatura corporeaAnsiaRischio elevato di soffocamentoDeficit di conoscenze

    SOSPETTA EPIGLOTTITE

    CERTA INCERTA

    INSTABILE

    - ventila conmaschera

    - attivalanestesista peres. vie aeree eintubazione ocricotirotomia

    - intuba ilbambino se nonpuoi aspettare iconsulenti

    STABILE

    - mantieni inposizione confort

    - supplementazionedi O2- evita procedure

    aggressive- attiva lanestesista

    STABILE

    - mantieni inposizione confort

    - supplementazionedi O2- evita procedure

    aggressive- attiva lanestesista- visualizzazione

    diretta oradiografia lateralecollo in ambienteprotetto

    INSTABILE

    - mantieni inposizione confort

    - supplementazionedi O2- evita procedure

    aggressive- attiva lanestesista- intuba il bambino

    se non puoiaspettare iconsulenti

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    29/57

    Definizione:La febbre un rialzo termico dovuto ad un diverso resetting del termostato ipotalamico. In sostanza, la

    messa in opera di meccanismi termoregolatori contro il freddo: aumentata produzione di calore, ridotta termolisi. In

    questo senso la febbre si distingue da altre forme di ipertermia, in particolare, restando alla pediatria, dallipertermia del

    colpo di calore e dallipertermia da incubatrice, in cui il calore del corpo aumenta passivamente per eccesso della

    temperatura nellambiente circostante, oppure dallipertermia per difetto di termolisi come nella displasia ectodermica

    (una malattia congenita con difetto della produzione di germi dentari e di ghiandole sudoripare, con difetto di termolisi da

    evaporazione), o come nella focolomia, con difetto di termolisi da irradiazione e da convezione, o anche dallipertermia

    per eccesso di produzione, come da quella da sforzo sportivo.

    rialzo termico: tra i 37C 37,9C (37,5C - 38,4C rettale)

    febbre:tra i 38C 40,9C (38,5C 41,4C rettale)

    iperpiressia:uguale o superiore ai 41C (41,5C rettale)

    Tipologia della febbre:

    Il monitoraggio della temperatura corporea nel tempo pu essere visualizzato graficamente attraverso la curva termica. A

    seconda dellandamento di questultima, si identificano i seguenti tipi di febbre:

    Febbre intermittente: quando tra un rialzo termico ed il successivo la temperatura torna su valori normali (p.es.

    sepsi, ascessi, peritonite, infezioni batteriche).

    Febbre remittente: quando tra un rialzo termico ed il successivo la temperatura si abbassa senza raggiungere

    valori normali (p.es. infezioni batteriche e virali)

    Febbre continua: la temperatura si mantiene costantemente al di sopra della norma con oscillazioni non superiori a

    0,5C (p.es. sesta malattia, tifo).

    Possibilit terapeutiche:

    Ci si pu valere di diverse modalit terapeutiche che si possono reciprocamente integrare:

    A. Garantire un abbondante apporto di liquidi allorganismo:

    Questa misura sempre necessaria ed importante! Si deve favorire, e nei rari casi in cui non c, stimolare, il

    desiderio del bambino a bere pi del normale, tutto ci che gli piace: acqua, latte, succhi, ecc. Se questo non

    possibile si inizia una terapia infusoria (vedi protocollo Disidratazione).

    B. Diminuire la temperatura con laiuto di farmaci:

    a. Farmaci antipiretici non dotati di effetto antinfiammatorio

    Ilparacetamolo rappresenta quello di prima scelta, in quanto presenta una buona azione antipiretica ed

    unottima tollerabilit. Il dosaggio consigliato di 10-15 mg/kg come prima dose, e di 7-12mg/kg per dosi

    successive da ripetere eventualmente ogni 4-6 ore.

    b. Farmaci antipiretici dotati di effetto antinfiammatorio

    Liboprofene:somministrazione orale per lattanti e bambini di et compresa fra 6 mesi (o di peso < a 7 kg) e 12

    anni; la dose consigliata di 30-40 mg/kg di peso corporeo suddivisi in 3 o 4 somministrazioni.

    Lacido acetilsalicilico: la dose consigliata di 10 mg/kg eventualmente ripetibile ogni 6 ore.

    Il suo uso sconsigliato nei bambini di et < 1 anno per la possibile comparsa di effetti tossici, ed in quelli affetti

    da asma bronchiale ed orticaria.

    Non andrebbe somministrato in corso di epidemie di varicella ed influenza per possibile associazione con la

    sindrome di Reye che si verificherebbe pi frequentemente in corso di queste malattie virali trattate con

    aspirina.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    30/57

    I metodi fisicicome il ghiaccio i bagni freddi, tiepidi o le spugnature non sono consigliabili. Gi normalmente il salire

    della febbre procura al malato una sensazione spiacevole di freddo e brividi (contrazioni muscolare programmate per

    aumentare la temperatura corporea). Se si cerca di raffreddare con spugnature il corpo del bambino febbrile, il suo

    termostato cercher di mantenere alta la temperatura (aumentando i brividi e la sensazione di freddo). Questi mezzi

    vengono utilizzati solo per bambini con ipertermia. Lipertermia una condizione dove la temperatura corporea

    oltrepassa la taratura viene prodotto pi calore di quello eliminato dovuto a fattori interni come lipertiroidismo,

    disfunzioni cerebrali, lipertermia maligna (una reazione allanestesia), o fattori esterni (colpi di calore).

    NB:I metodi di raffreddamento sono: vestiario leggero, diminuire la temperatura dellambiente, impacchi freschi e

    bagnati da eseguire solo unora dopo la somministrazione dellantipiretico.

    ESAMI DA RICHIEDERE in caso di febbre senza segni di infezione localizzata:

    Profilo di entrata (glucosio, urea, creatinina, proteine totali, AST, ALT, sodio, potassio, calcio, cloro, ferro, IgA, IgG,

    IgM, PCR, ferritina, emocromo + F, VES, es. urine completo)

    tamponi naso-faringeo

    urinocoltura

    emocoltura

    Modalit di misurazione:

    La temperatura corporea non va misurata al risveglio, subito dopo i pasti o dopo uno sforzo fisico.

    La temperatura rettale, comunemente rilevata con un termometro di vetro a mercurio lasciato in sito per 3 minuti,

    altamente correlata alla temperatura corporea interna (esclusi i casi di diarrea!).

    La temperatura ascellareva rilevata nei bambini pi grandicelli, a contatto con la pelle che deve essere asciutta,

    tenendo il termometro in posizione per 7-10 minuti.

    N.B.:Per avere dei dati precisi e per osservare landamento della temperatura corporea necessario rivelarla sempre

    con la stessa modalit.

    SCOREDELLAYALEUNIVERSITYDIROCHESTERPERVALUTARELECONDIZIONIGENERALIDELBAMBINOCONFEBBRE

    Punteggio

    CRITERI CLINICI 1(NORMALE) 2(POCO COMPROMESSO) 3(MOLTO COMPROMESSO)

    Qualit delpianto

    Vivace, di tonalitnormale.Oppure contento, nonpiange.

    Pianto lamentoso o consinghiozzi.

    Pianto debole o di tonalitalta.

    Reazione aglistimoli dolorosi

    Piange per breve tempo,poi smette.

    Piange a intermittenza.Continua a piangere oreagisce violentemente.

    Stato di vegliaNormale stato di veglia.Se dorme, stimolato si

    sveglia prontamente.

    Chiude gli occhi. Si svegliabrevemente o solo se

    stimolato a lungo.

    Sonno profondo o insonnia.

    Colorito dellacute

    RoseoEstremit pallide ocianotiche.

    Pallido o cianotico omarezzato o grigiastro.

    IdratazioneCute e mucosenormoidratate.

    Mucosa orale un poasciutta.

    Cute e mucose aride.Occhi cerchiati.

    Reazione asollecitazionisociali

    Sorride. Presta attenzione.Brevi sorrisi. Attenzionebreve.

    Non sorride. Espressioneansiosa del volto.Inespressivit. Non prestaattenzione.

    Unattenta valutazione delle condizioni cliniche del bambino fondamentale. Sulla base di sei criteri clinici, alcuni autoridella Yale University di Rochester hanno definito uno score.Un punteggio uguale o inferiore a 10 si associa ad un basso rischio di infezione batterica grave, mentre un punteggio

    uguale o superiore a 16 un rischio elevato.

    Bibliografia: Pediatrics in Review Vol.9 N 2 Aprile 1999 La Febbre Mc Carthy; Rivista dellinfermiere, 1991, 10, 1; Medico e bambinoVol.18, n 8 31 ottob.99 La febbre e il sul laboratorio di Franco Panizon; Approccio razionale al bambino con febbre senza segni di

    infezione localizzata di Franca Parizzi - Area pediatrica Periodico mensile N 9/2001

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    31/57

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON FEBBRE

    La febbre un rialzo termico dovuto ad una diversa taratura del termostato ipotalamico. In sostanza, la messa in operadi meccanismi termoregolatori contro il freddo: aumentata produzione di calore e ridotta termolisi.

    rialzo termico: tra i 37C - 38C (37,5C - 38,5C rettale)

    febbre:tra i 38C 40,9C (38,5C 41,4C rettale)

    iperpiressia:uguale o superiore ai 41C (41,5C rettale)

    I) VALUTAZIONE INIZIALE DEL PAZIENTE

    Raccolta dei:

    dati oggettivi

    dati soggettivi

    II)

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE CRITERI DI RISULTATOa) Rischio di alterazione della temperatura corporeacorrelata ad una malattia, un trauma, caratterizzata da:

    un aumento della temperatura corporea al di sopradei parametri normali

    cute arrossata e calda aumento della FR aumento della FC

    b) Rischio elevato di deficit di volume dei liquidi econseguente squilibrio elettrolitico correlato ad anormaleperdita di liquidi secondaria a disidratazione e sudorazione

    profusa caratterizzato da: aumento della temp. corp. cute arrossata, secca, calda e con ridotta elasticit aumento della FC aumento della FR oliguria infossamento dei bulbi oculari

    c) Alterazione del comfort correlato alla sudorazioneprofusa, brivido.

    Complicanza potenziale:Convulsione

    ritorno della temperatura corporea aiparametri normali

    assenza di disidratazione conbilancio idrico equilibrato

    comfort ottimale

    III)

    INTERVENTI ASSISTENZIALI MOTIVAZIONE SCIENTIFICAControllare la temperatura corporea per via rettalenei bambini fino ai 3 anni e ascellare dai 4 anni in poi(non rilevarla dopo i pasti e dopo il bagno).Controllare lo stato di malessere e di letargia econfrontare con i valori normali rispetto allet e conla malattia.

    Controllare la temp. corp. ogni 2 ore circa.

    Fornisce informazioni sui cambiamenti dellatemperatura corporea dovuti ad una alta suscettibilita fluttuazioni nei lattanti e bambini, la lororegolazione non stabile (regolato dallipotalamo). Latemperatura nei lattanti e bambini risponde aduninfezione con alti e rapidi aumenti e sisurriscaldano quando la temperatura dellambiente

    cambia, per attivit fisica, per il pianto e perlemotivit. Il meccanismo di termoregolazione immaturo fino ai 8 anni.

    Sbalzi improvvisi della temp. corp. possono

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    32/57

    Non c temperatura specifica che necessitatrattamento, il motivo per il quale si tratta la febbre per lo sconforto che pu dare (escluso lipertermia).Somministrare paracetamolo o ibuprofene quando latemperatura corporea uguale o superiore ai 39Crettale o 38,5C ascellare. Ricontrollare la

    temperatura corporea circa 30-45 minuti dopo lasomministrazione.

    I metodi di raffreddamento come vestiario leggero,esposizione, diminuire la temperatura dellambiente eimpacchi freschi e bagnati danno beneficio solo seeseguiti unora dopo la somministrazionedellantipiretico.

    Spugnature e bagni tiepidi non sono raccomandatinei bambini con iperpiressia.

    Somministrare liquidi per via orale o e.v., a secondadelle condizioni del bambino.

    Quando sono presenti i brividi riscaldare il corpo(soprattutto le estremit) con coperte, ecc.,aumentare la temperatura dellambiente.

    Promuovere il riposo, creare un ambiente idoneo etranquillo.

    Invitare i genitori a portare dei giochi/giocattoli dacasa ed a mantenere, il pi possibile, la routine

    domiciliare.

    Se il bambino in precedenza ha avuto convulsionifebbrili, somministrare antipiretici quando latemperatura corporea raggiunge i 37,5C ascellare o38C rettale.

    provocare convulsioni.

    Diminuisce la temperatura corporea (abbassa lataratura).

    Gli antipiretici abbassano la taratura, in questo modoi metodi di raffreddamento possono essere benefici.

    I metodi fisici come i bagni freddi, tiepidi o lespugnature non sono consigliabili. Gi normalmentela febbre procura al malato una sensazionespiacevole di freddo e brividi (contrazioni muscolari

    programmate per aumentare la temperaturacorporea). Se si cerca di raffreddare con spugnatureil corpo del bambino febbrile, il suo termostatocercher di mantenere alta la temperatura(aumentando i brividi e la sensazione di freddo).Questi mezzi vengono utilizzati solo su bambini conipertermia. Lipertermia una condizione dove latemperatura corporea oltrepassa la taratura vieneprodotto pi calore di quello eliminato dovuto a fattoriinterni come lipertiroidismo, disfunzioni cerebrali,lipertermia maligna (una reazione allanestesia), ofattori esterni (colpi di calore).

    Mantiene lidratazione quando c una perdita diliquidi attraverso liperpiressia o lipertermia.

    I brividi aumentano le richieste metaboliche e diconseguenza producono pi calore; unmeccanismo naturale dellorganismo mantenere lataratura alta producendo cos pi calore.

    Diminuisce lesigenze metaboliche.

    Fornisce conforto e facilita lospedalizzazione delbambino garantendo, nel limite possibile, le abitudini

    domiciliari.

    Previene eventuali sbalzi di temperatura conconseguente convulsione.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    33/57

    Posologia consigliata per la somministrazione di:

    III) DOCUMENTAZIONE:

    Osservazione dei disturbi fisici.

    Interventi infermieristici compresa la somministrazione dei farmaci prescritti.

    La temperatura del bambino (registrato ogni 4 ore).

    Peso corporeo giornaliero

    Diuresi con peso specifico delle urine

    Registrazione del bilancio idrico

    Risposta del bambino (comportamentale, connettivo e fisiologico) agli interventi compresa la somministrazione

    degli antipiretici

    Valutazione dei risultati attesi

    IV) EDUCAZIONE TERAPEUTICA

    Istruire e dimostrare ai genitori la corretta modalit e tecnica per rilevare la temperatura corporea.

    Informare i genitori sulla differenza tra ipertermia e iperpiressia.

    Informare i genitori sui farmaci da somministrare, il dosaggio e la corretta via di somministrazione.

    Istruire i genitori sul comportamento in caso di convulsione febbrile.

    Spiegare ai genitori quando usare o meno i mezzi fisici.

    Consegnare il libretto informativo dando delle spiegazioni specifiche sul capitolo della febbre.

    TABELLA INDICATIVA per la somministrazione di PARACETAMOLOPeso Sciroppo Supposte

    6 8 kg 3 ml o cc da 125 mg9 12 kg 6 ml 1 da 125 mg

    13 18 kg 8 ml da 250 mg19 22 kg 10 ml 1 da 250 mg23 24 kg 15 ml da 500 mgpi di 35 kg 1 compressa da 500 mg 1 da 500 mg

    Tali somministrazioni possono essere ripetute anche ogni 4 6 ore se la febbre rimane o ritorna elevata ecrea disturbo al bambino.

    TABELLA INDICATIVA per la somministrazione di IBUPROFENEPeso Sospensione orale

    7 10 kg 150 mg (2,5 ml)11 15 kg 300 mg (5 ml)16 20 kg 450 mg (7,5 ml)21 28 kg 600 mg (10 ml)29 40 kg 900 mg (15 ml)

    Tali somministrazioni possono essere ripetute anche ogni 8 ore se la febbre rimane o ritorna elevata ecrea disturbo al bambino.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    34/57

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    35/57

    sopra dei parametri normali cute arrossata e calda aumento della FR aumento della FC

    b)Rischio elevato di deficit di volume dei liquidi econseguente squilibrio elettrolitico correlato adanormale perdita di liquidi secondaria adisidratazione e sudorazione profusa caratterizzato

    da: aumento della temp. corp. cute arrossata, secca, calda e con ridotta

    elasticit aumento della FC aumento della FR oliguria infossamento dei bulbi oculari

    c) Alterazione del comfort correlato allasudorazione profusa, brivido.d) Rischio elevato di lesione correlato a traumiaccidentali durante la crisi convulsivae) Rischio elevato di soffocamento correlato a

    rilasciamento della lingua e del riflesso faringeosecondario ad alterazione dellinnervazionemuscolare e diminuita capacit di espellere lesecrezioni.

    assenza di disidratazione con bilancio idricoequilibrato

    garantire il comfort evitare lesioni causati dalle clonie durante la

    crisi

    mantenere libere le vie aeree

    III)

    INTERVENTI ASSISTENZIALI MOTIVAZIONE SCIENTIFICAControllare la temperatura corporea per via rettalenei bambini fino ai 3 anni e ascellare dai 4 anni inpoi (non rilevarla dopo i pasti e dopo il bagno).

    Controllare lo stato di malessere e di letargia econfrontare con i valori normali rispetto allet e conla malattia.

    I metodi di raffreddamento come vestiario leggero,esposizione, diminuire la temperatura dellambientee impacchi freschi e bagnati danno beneficio solose eseguiti unora dopo la somministrazionedellantipiretico.

    Spugnature e bagni tiepidi non sono raccomandatinei bambini con iperpiressia.

    Nei bambini con precedenti episodi di convulsioni

    Fornisce informazioni sui cambiamenti dellatemperatura corporea dovuti ad una alta suscettibilit afluttuazioni nei lattanti e bambini, la loro regolazione

    non stabile (regolato dallipotalamo). La temperaturanei lattanti e bambini risponde ad uninfezione con altie rapidi aumenti e si surriscaldano quando latemperatura dellambiente cambia, per attivit fisica,per il pianto e per lemotivit. Il meccanismo ditermoregolazione immaturo fino ai 8 anni.

    Gli antipiretici abbassano la taratura, in questo modo imetodi di raffreddamento possono essere benefici.

    I metodi fisici come i bagni freddi, tiepidi o lespugnature non sono consigliabili. Gi normalmente ilsalire della febbre procura al malato una sensazionespiacevole di freddo e brividi (contrazioni muscolareprogrammate per aumentare la temperaturacorporea). Se si cerca di raffreddare con spugnature ilcorpo del bambino febbrile, il suo termostato cercherdi mantenere alta la temperatura (aumentando i brividie la sensazione di freddo). Questi mezzi vengonoutilizzati solo per bambini con ipertermia. Lipertermia una condizione dove la temperatura corporeaoltrepassa la taratura viene prodotto pi calore diquello eliminato dovuto a fattori interni comelipertiroidismo, disfunzioni cerebrali, lipertermiamaligna (una reazione allanestesia), o fattori esterni(colpi di calore).

    La temperatura deve essere controllata

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    36/57

    febbrili: controllare temperatura corporea ogni dueore circa, somministrare antipiretici quando latemperatura corporea raggiunge i 38C nel retto o37.5C allascella.

    Durante la crisi convulsiva: mantenere pervie le vie aeree tramite suzione,

    estendere il collo con una dolce flessione

    posteriore della testa, da attuare con unamano, mentre con laltra si solleva langolomandibolare; oppure lapertura delle vie aereepu essere ottenuta anche con la manovra disollevamento della mandibola, da attuare conambedue le mani, ponendosi posteriormentealla testa del bambino, utilizzare cannula diMayo se occorre.

    controllare colorito cutaneo (pallore,arrossamento, cianosi);

    controllare frequenza cardiaca; osservare per segni di distress; controllare PAO;

    controllare glicemia; avere sempre a portata di mano ossigeno,ambu e laspiratore (set urgenze);

    Posizionare il bambino di fianco, mettere cusciniintorno al letto o lettino.

    Evitare di contenere il bambino o di inserire oggettiestranei in bocca, togliere ev. oggetti estranei dallabocca, maneggiare con gentilezza.

    Liberare il bambino da vestiti troppo stretti,appoggiare il bambino per terra se non si trova aletto e sistemare qualcosa di morbido sotto la testa.Durante la convulsione non lasciare solo ilbambino, quando si sveglia orientarlo, dopo laconvulsione lascialo riposare e dormire.

    Somministrare anticonvulsivi.MICRONOAN per via rettale:

    Uda 5mg. se il bambino ha meno di tre anni Uda 10mg. se il bambino ha pi di tre anni.

    La somministrazione ripetibile dopo 5 minuti

    se la convulsione persiste!Somministrare liquidi per via orale o e.v., aseconda delle condizioni del bambino.

    Quando sono presenti i brividi riscaldare il corpo(soprattutto le estremit) con coperte ecc.,aumentare la temperatura ambiente.

    Promuovere il riposo, creare un ambiente idoneo etranquillo.

    frequentemente per somministrare gli antipireticiallinizio del rialzo termico perch gli sbalzi improvvisidella temperatura corporea possono provocareconvulsioni.

    Per evitare fenomeni dabingestis e per favorire laventilazione.

    Fornisce informazioni su una possibile ostruzione oaspirazione delle secrezioni.

    La posizione permette la fuoriuscita di secrezioni emantiene le vie aeree libere, i cuscini proteggono ilbambino da eventuali lesioni che pu procurarsidurante la convulsione.

    La contenzione pu dare luogo a fratture, inserireoggetti in bocca favorisce lingestione o aspirazioneinvolontaria doggetti estranei.

    Previene lesioni da caduta.

    Previene lesioni e fornisce un supporto psicologico.

    Gli anticonvulsivi bloccano lattacco e prevengono altri,gli antipiretici diminuiscono la temperatura.

    Mantiene lidratazione quando c una perdita di liquidiattraverso liperpiressia o lipertermia.

    I brividi aumentano le richieste metaboliche e diconseguenza producono pi calore; un meccanismonaturale dellorganismo mantenere la taratura altaproducendo cos pi calore.

    Diminuisce lesigenze metaboliche.

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    37/57

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    38/57

    MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE, METABOLICHE E CEREBRALI DURANTE LE CRISI

    CONVULSIVE PROLUNGATE*

    FISIOLOGIA SISTEMICACONVULSIONI PER

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    39/57

    Definizione: Presenza di batteriuria significative, nelle urine prelevate sterilmente, sia asintomatico sia associata asintomi di cistite, pielonefrite o setticemia.

    Le vie urinarie, dai reni alla vescica, sono normalmente sterili, malgrado le possibili e frequenti contaminazioni batteriche

    provenienti dalluretra distale. I meccanismi che garantiscono la sterilit comprendono lacidit urinaria, un flusso urinario

    senza ostacoli, un normale meccanismo di svuotamento, sfinteri uretero-vescicali e uretrali integri, la barriera

    immunologica e le mucose. Lalterazione di uno di questi meccanismi e il ristagno urinario sono i maggiori fattori

    predisponenti di infezioni delle vie urinarie (IVU).

    CAUSE:

    BATTERI:

    Escherichia coli (responsabile di > 75% dei casi di IVU nellet pediatrica)

    Klebsiella gram negativi

    Proteus mirabilis

    Pseudomonas aeruginosa

    Enterococchi (streptococchi di gruppo D) gram positivi

    Stafilococchi coagulasi-negativi

    VIRUS:

    Funghi Micobatteri raro

    Adenovirus cistite emorragica

    Nei neonati i fattori predisponenti per lIVU sono:

    - malformazioni ed ostruzioni delle vie urinarie

    - prematurit

    - cateteri vescicali

    Dopo il periodo neonatale (bambini piccoli ed in et scolare) i fattori sono:

    - brevit delluretra nelle femmine

    - malformazioni delle vie urinarie (es. ostruzioni, vescica neurologica e duplicazioni uretrali)

    - stipsi

    - ristagno urinario

    - malattia di Hirschsprung

    - cateteri vescicali

    Altri fattori a rischio:

    - deficit di IgA

    - diabete

    - traumi

    - rapporti sessuali negli adolescenti

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    40/57

    SEGNI E SINTOMI

    Neonato:la sintomatologia non specifica e spesso simula quella della sepsi neonatale.

    - scarsa alimentazione

    - arresto dellaccrescimento

    - lieve ittero

    - letargia

    - vomito

    - ipotermia

    - febbre

    - diarrea

    Lattanti / bambini piccoli:sintomatologia aspecifica

    - anoressia

    - scarso accrescimento ponderale

    - disturbi gastroenterici (vomito, diarrea, dolore addominale)

    - febbre

    - irritabilit

    - urine maleodoranti

    - pianto durante la minzione

    - arrossamento allinterno delle cosce

    Bambini > 2 anni:si pu presentare il quadro classico della cistite o della pielonefrite

    CISTITE:

    - disuria- pollachiuria

    - incontinenza

    - ritenzione urinaria

    - dolore in sede sovrapubica

    - enuresi

    - prurito

    - urine maleodoranti

    - ematuria

    PIELONEFRITE:

    - sintomi della cistite +

    febbre alta

    brividi

    dolore e dolorabilit costo-vertebrale

    TIPI DI INFEZIONE DELLE VIE URINARIE:

    A) BATTERIURIA ASINTOMATICA: una condizione benigna caratterizzata dalla presenza di batteri a bassa

    virulenza e dall assenza di sintomi. NON RICHIEDE TRATTAMENTO (fatta eccezione per i soggettiimmunodepressi).

    B) INFEZIONE URINARIA BASSA SINTOMATICA O CISTITE ACUTA: pu essere favorita da fattori locali (inf.

    vaginali e/o del prepuzio, fimosi, sinechie delle piccole labbra, ecc.). La febbre generalmente poco frequente

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    41/57

    ( 20 mm/1hPCR negativa positiva

    EMOCROMO GB non alterati Leucocitosi neutrofila

    CLINICA Febbre assente o febbricola;

    pollachiuria, disuria, stranguria

    Febbre presente elevata; dolore

    lombare

    DIAGNOSI:

    Profilo dentrata (glucosio, urea, creatinina, proteine totali, AST, ALT, sodio, potassio, calcio, cloro, ferro, IgA,

    IgG, IgM, PCR, ferritina, emocromo + F, VES, es. urine completo)

    ESAME URINE: lesame microscopico delle urine utile ma non decisivo.

    METODI DI INDENTIFICAZIONE CHIMICA: test chimici per rilevare la presenza di batteri sono utili solamente

    per lo screening, ma un test ai nitriti positivo su un campione di urine appena emessa fortemente indicativo

    per lIVU.

    URINOCOLTURA: da effettuare prima della terapia antibiotica. Le urine devono essere poste in coltura il pi

    presto possibile o conservate a 4C se si prevede un ritardo superiore ai 10-20 minuti. Ci pu essere una IVU

    nonostante una conta colonie bassa, pu verificarsi quando gi stata eseguita una terapia antibiotica o in

    presenza di urine molto diluite (peso specifico < 1.003), o per ostruzione al flusso di urine grossolanamente

    infette.

    NB:

    Se il campione di urine ottenuto mediante puntura sovrapubica della vescica, la presenza di qualsiasi

    gram negativo significativa, come lo sono pi di 1000 stafilococchi coagulasi-negativi/ml di urina.

    Nel campione prelevato mediante cateterizzazione >10 colonie/ml sono solitamente significative. Campioni

    urinari prelevati in modo asettico durante la fase intermedia della minzione sono significativi nei maschi, se

    la conta delle colonie > 10.000, e nelle femmine se la conta delle colonie > 100.000.

    INDICI DI FLOGOSI: la positivit degli indici di flogosi (VES > 25mm I ora; PCR >20 mg/l) pu suggerire

    uninfezione alta.

    ECOGRAFIA RENALE

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    42/57

    SCINTIGRAFIA RENALE STATICA (DMSA)

    CISTO-URETEROGRAFIA MINZIONALE (CUM)

    UROGRAFIA ENDOVENOSA

    Diagnostica per immagini nelle infezioni urinarie:

    Indicata nel bambino > 2 anni anche in caso di ecografia normale, potendo visualizzare alterazioni morfologiche

    indicative di vescica instabile (da confermare poi con esame urodinamico).

    Nelle pielonefrite le indagini strumentali vanno praticate nel bambino < 7 anni al primo episodio, dopo il secondo

    episodio nel bambino > 7 anni.

    Il monitoraggio del reflusso vescico-ureterale prevede una scintigrafia con DMSA annuale e urocistografia minzionale

    ogni 2 anni.

    INFEZIONI BASSE RECIDIVANTI INFEZIONI ALTE (pielonefrite)

    ecografia ecografia

    normale patologica

    Cistografia minzionalenormale

    Dopo 1-2 mesi diterapia profilatica

    Cistografia menzionale

    negativa

    Stop

    RVU negativa RVU

    Scintigrafia DMSA

    negativa

    Stop

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    43/57

    TERAPIA:

    La terapia deve essere iniziata immediatamente, subito dopo la raccolta delle urine, senza attendere lesito

    dellantibiogramma, in quanto un ritardo nelliniziare il trattamento pu esporre, in caso di pielonefrite, al rischio di danno

    parenchimale.

    Terapia antibiotica delle infezioni urinarie BASSE:

    Et Antibiotici Dose

    (mg/kg/die)

    N dosi/die Via di

    somministra-zione

    Durata

    (gg)

    < 6 mesi Amoxicillina +ac. clavulanico

    (Augmentin)

    50 2 3 os 3 7

    > 6 mesi Cotrimossazolo(Bactrim)

    Nitrofurantoina(Furadantin)

    24

    5

    2

    3

    os

    os

    3 7

    3 7

    Terapia antibiotica delle infezioni urinarie ALTE:

    Et Antibiotici Dose

    (mg/kg/die)

    N dosi/die Via di

    somministra-zione

    Durata

    (gg)

    < 4 mesi Amoxicillina(Amplital) +Netilmicina(Nettacin)

    100

    5

    3 4

    3 4

    im/ev

    im/ev

    10 14

    10 14

    > 4 mesi Cotrimossazolo(Bactrim)

    Amoxicillina +ac. clavulanico

    (Augmentin)

    Cefaclor(Panacef)

    Netilmicina(Nettacin)

    36

    50

    50 100

    5 - 7

    2

    2 3

    3

    1 - 2

    os

    os

    os

    im/ev

    7 14

    7 14

    7 14

    7 14

    La valutazione dellefficacia della terapia va fatta entro le prime 48 ore: la persistenza dei sintomi e dei reperti urinari

    anormali (leucocitaria e/o bateriuria) costituisce indicazione a modificare la terapia, in questo caso possibilmente sullabase dellantibiogramma.

    Una rivalutazione, mediante esame urine e urincoltura, va fatta dopo 3 4 giorni e dopo 10 giorni dalla sospensione

    della terapia; in seguito ogni 30 giorni per 6 12 mesi.

    Profilassi antibiotica delle infezioni ricorrenti

    Deve essere adottata in casi di frequenti reinfezioni (es. 3 episodi o pi , in 6 mesi) e/o di anomalie strutturali o funzionali

    delle vie urinarie, che facilitano il ristagno delle urine e quindi la colonizzazione batterica delle vie urinarie. Consiste nella

    somministrazione per molti mesi di antibiotici in bolo unico serale, a dose ridotta. I farmaci pi indicati sono:

    NEI PRIMI 4 MESI DI VITA:Amoxicillina (Zimox scir 50 mg/ml): 10 15 mg/kg/dose unica serale

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    44/57

    DOPO I PRIMI 4 MESI:

    cotrimossazolo (Bactrim scir 5mg/ml): 12 mg/kg/dose unica serale

    nitrofurantoina (Furadantin scir 5 mg/ml): 1 1,5 mg/kg/dose unica serale

    Lefficacia della profilassi deve essere controllata mensilmente mediante urinocoltura. Il trattamento pu venire sospeso,

    temporaneamente o definitivamente, dopo lunghi periodi (6 12 mesi o pi), a seconda che siano regredite o meno le

    condizioni di rischio.

    Bibliografia: Infezioni delle vie urinarie a cura di: Dott. Stefano Rinaldi, Dott. Luca Dello Strologo, Prof. GianfrancoTizzoni, Nefrologia da www.ospedalebambinogesu.it; Infezioni delle vie urinarie dal Manuale Merk 2002; PediatricNursing Care Plans Marie Jaffe, R.N., M.S.; Terapia Pediatrica Pratica, Dott. V. Maglietta, 6 edizione, Ambrosiana.

    ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON INFEZIONE URINARIA (IVU)

    DIAGNOSI INFERMIERISTICHE

    Alterazione della temperatura corporeaRischio elevato di deficit di volume dei liquidi e conseguente squilibrio elettroliticoDeficit di conoscenze

    Definizione: una malattia virale acuta delle basse ed alte vie respiratorie che causa edema subglottideo e tracheale

    caratterizzata da stridore e difficolt respiratoria principalmente di tipo inspiratorio che si verifica nel periodo autunno

    inverno. La malattia di solito si protrae per 3 4 giorni. Colpisce generalmente i bambini tra i sei mesi e tre anni.

    Cause:

    Virus parainfluenzali, specialmente il tipo 1 e 2

    Virus respiratorio sinciziale (VRS)

    Virus influenzali A e B

    Adenovirus

    Enterovirus meno comuni

    Rinovirus

    Virus del morbillo

    Mycoplasma pneumoniae

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    45/57

    SEGNI E SINTOMI:

    Storia dinfezione respiratoria delle vie superiori da alcuni giorni (2 3 giorni di raffreddore, tosse con

    raucedine, voce rauca e febbre).

    Con il passare delle ore la tosse diventa sempre pi caratteristicamente abbaiante

    Stridore laringeo inspiratorio (aggravato durante il sonno)

    Risvegli notturni con difficolt respiratoria (dispnea) Tachipnea

    Rientramenti inspiratori sopraclaveari, giugulari, epigastrici ed intercostali assenti o lievi nella maggior parte dei

    casi. Possono essere evidenti nei casi gravi con maggior impegno respiratorio (tirage).

    Nei casi gravi, quando il bambino stanco, pu svilupparsi cianosi con respirazione sempre pi superficiale.

    La febbre pu essere presente, ma non alta.

    Allauscultazione si apprezzano inspirazione prolungata e stridore, spesso alcuni ronchi e sibili allespirazione.

    Possono essere presenti dei rantolii.

    Le condizioni generali del bambino possono migliorare di giorno e peggiorare di nuovo durante la notte.

    Allinizio pu essere presente leucocitosi con aumento dei polimorfonucleati, in seguito leucopenia e linfocitosi.

    Lemogas analisi arterioso evidenzia ipossiemia con o senza ipercapnea.

    Laspetto del bambino buono e raramente da stato tossico.

    ESAMI DIAGNOSTICI:

    La diagnosi clinica e nessuna indagine di solito necessaria.

    Rx del collo in antero-posteriore evidenzierebbe il segno del campanile anzich il normale aspetto

    rotondeggiante della parte superiore della trachea.

    Emogas analisi arterioso

    Profilo di entrata (glucosio, urea, creatinina, proteine totali, AST, ALT, sodio, potassio, calcio, cloro, ferro, IgA,

    IgG, IgM, PCR, ferritina, emocromo + F, VES, es. urine completo)

    TRATTAMENTO TERAPEUTICO E FARMACOLOGICO:

    Tranquillizzare i genitori ed il bambino

    Nebulizzazione o aerosol con soluzione fisiologica; i casi lievi rispondono bene allumidificazione entro 10 20

    minuti.

    Idratazione

    Ossigenoterapia i bambini che presentano un distress respiratorio pi pronunciato devono essere mantenuti

    in posizione di conforto con la somministrazione di ossigeno.

    Aerosolterapia con Adrenalina 0,1 0,25 mg/kg associata a Budesonide (effetto vasocostrittore + effetto

    antiflogistico a lunga durata 10 12 ore) 2 ml in 2 3 ml di soluzione fisiologica.

    Prendere in considerazione la probabilit che ogni bambino che necessit di aerosolterapia con adrenalina,

    dovrebbe essere trattato anche con cortisonici per via generale.

    Gli antibiotici sono raramente indicati.

    Lintubazione necessaria solo in casi particolari.

    CRITERI PER LINTUBAZIONE:

    -

    segni clinici di progressivo affaticamento: obnubilamento del sensorio, bradipnea, bradicardia,subcianosi o cianosi franca.

    - Ansiet, tachicardia e tachipnea marcate.

    - PaO2< 50 mmHg o cianosi in supplementazione di O2

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    46/57

    - PaCO2 > 45 mmHg

    - Acidosi progressiva

    N.B. Intubare con un tubo endotracheale da 0,5 a 1 mm pi piccolo di quello che si userebbe in bambini della stessa et,

    per evitare la stenosi subglottica iatrogena!

    CROUP SCORE (M.U.P. 1997)

    assente 0

    nel pianto 1

    a riposo (con fonendoscopio) 2

    Stridore

    (interessamento delle corde vocali)

    a riposo/distanza (senza fonendoscopio) 3

    assenti 0

    nel pianto 1

    moderati (a riposo) 2

    Rientramenti

    (distress respiratorio)

    gravi (a riposo) 3

    regolare 0

    tachipnea 2Respiro

    (distress e lavoro respiratorio)

    bradipnea o apnea 4

    normale 0

    cianosi nel pianto 1Colorito

    cianosi a riposo 3

    normale 0

    agitato 2Stato di coscienza

    (ipercapnia/ipossia)

    soporoso 4

    GRAVITA M.U.P. CROUP SCORE (M.C.S.)

    LIEVE 5

    MODERATA 6 10

    GRAVE 11

  • 8/11/2019 Assistenza Infermieristica Al Bambino

    47/57

    U

    FORMA GRAVEU

    (score 11)

    In r