ASSISTENZA DI BASE SONNO RIPOSO · Per rientrare nella sindrome èstato calcolato, con uno studio...
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ASSISTENZA DI BASE
SONNO RIPOSO
responsabilità e competenze dell’Oss
“(…) aiutare nelle attività di animazione che favoriscono la socializzazione,
IL RECUPERO, il mantenimento delle capacità cognitive e
manuali (…)”
COMPETENZA
STATO DI RIPOSO STATO DI RIPOSO
ASSOLUTAMENTE NECESSARIOASSOLUTAMENTE NECESSARIO
DOVE TUTTE LE FUNZIONI FISIOLOGICHE DELLDOVE TUTTE LE FUNZIONI FISIOLOGICHE DELL’’ORGANISMO ORGANISMO
SUBISCONO UN RALLENTAMENTOSUBISCONO UN RALLENTAMENTO
STATO DI RIPOSO OPPOSTO ALLA VEGLIA
PERIODICA SOSPENSIONE DELLO STATO DI COSCIENZA
CON RECUPERO DELL’ENERGIA
STATO DI RIPOSO FISICO E PSICHICOSOSPENSIONE PARZIALE E TOTALE DELLA
COSCIENZA DELLA VOLONTA’RALLENTAMENTO DELLE FUNZIONI NEUROVEGETATIVE
INTERRUZIONE PARZIALE DELL’INTERAZIONECON L’AMBIENTE
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
STUPORalterazione dello stato di coscienza
dal quale ci si può svegliare dopo uno stimolo doloroso
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
STATO COMATOSOalterazione dello stato di coscienza
dal quale non ci si può svegliare dopo uno stimolo doloroso
MORTE CELEBRALEcessazione irreversibile di tutte le
attività celebrali
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
""UNO STATO DELL'ORGANISMO CARATTERIZZATO UNO STATO DELL'ORGANISMO CARATTERIZZATO DA UNA RIDOTTA REATTIVITDA UNA RIDOTTA REATTIVITÀÀAGLI STIMOLI AMBIENTALI AGLI STIMOLI AMBIENTALI
COMPORTA UNA SOSPENSIONE DELL'ATTIVITCOMPORTA UNA SOSPENSIONE DELL'ATTIVITÀÀRELAZIONALE (RAPPORTI CON L'AMBIENTE) RELAZIONALE (RAPPORTI CON L'AMBIENTE)
E MODIFICAZIONI DELLO STATO DI COSCIENZA E MODIFICAZIONI DELLO STATO DI COSCIENZA ESSO SI INSTAURA AUTONOMAMENTE E ESSO SI INSTAURA AUTONOMAMENTE E
PERIODICAMENTE, PERIODICAMENTE, SI AUTOLIMITA NEL TEMPO ED SI AUTOLIMITA NEL TEMPO ED ÈÈ REVERSIBILEREVERSIBILE". ".
Fagiolo, Salzarulo; 1985
DEFINIZIONE
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
stadi del sonnostadi del sonno
Stadio 1Stadio 1
attivitattivitàà celebrale rallenta; stato di celebrale rallenta; stato di veglia in rilassamento ad occhi chiusiveglia in rilassamento ad occhi chiusi
Stadio 2 Sonno LeggeroStadio 2 Sonno Leggero
attivitattivitàà celebrale molto rallenta; stato di celebrale molto rallenta; stato di sonno in rilassamento ad occhi chiusisonno in rilassamento ad occhi chiusi
Stadio 3 Sonno ProfondoStadio 3 Sonno Profondo
Primo vero sonno, dura circa la metPrimo vero sonno, dura circa la metàà del del tempo del sonno totaletempo del sonno totaleStadio 4 Sonno Profondo EffettivoStadio 4 Sonno Profondo Effettivo
Fase di sonno profondo nel quale il nostro organismo si rigenera
RIPOSO SONNORIPOSO SONNOFASE REMFASE REM
sonno paradossosonno paradosso
Il termine REM deriva dal fatto che durante tale fase gli occhi si muovono con movimenti ritmici rapidi
In questa fase, che si verifica normalmente 4 o 5 volte per notte, si fanno sogni molto intensi.
Il termine sonno paradosso deriva dal fatto che l'elevata attività celebrale e i rapidi movimenti oculari che caratterizzano questa fase, sono in contrasto con il grado di generale rilassamento muscolare
Durante la notte si verificano diversi cicli del sonno della durata di 90-100 minuti, caratterizzati dal passaggio attraverso vari stadi del sonno e la fase REM.
FASE NON REMFASE NON REMsonno ortodossosonno ortodosso
Fase del sonno priva di movimenti oculari e quindi di sogni.
Diventano via via più profondi, nei quali si assiste a un generale rallentamento dell’attività.
Sonno più riposante per l'organismo nel suo complesso nelle fasi più profonde (la 3^ e la 4^)
fasi del sonnofasi del sonno
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
ma, quanto bisogna dormire ??ma, quanto bisogna dormire ??Non è possibile stabilire una durata
del sonno ottimale, non esiste un tempo standard,
CARATTERISTICA SOGGETTIVAindividuale e diverso da una persona
all'altra.
Importante è la QUALITA’ DEL SONNO piuttosto che la quantità che varia secondo le esigenze personali.
E' comunque noto che il fabbisogno di sonno DIMINUISCE CON L'ETÀ
Le CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE PERSONALIsembrano possano determinare
L'ESIGENZA nei confronti del sonno.
La persona estroversa, energica, lavoratrice accanita, ambiziosa e sicura
di sé generalmente dorme poco;
mentre il soggetto che facilmente si preoccupa, insoddisfatto di sé, un po' nevrotico, creativo tende a dormire per
tempi più lunghi.
Importante capire il PERSONALE RITMO NATURALE del sonno.
DORMIRE IN MODO REGOLARE, per un numero di ore adeguato
alla nostra esigenza fisica è
SINONIMO DI SALUTE E DI BENESSERE
sia fisico che mentale .
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
e . . . dormire nel pomeriggioe . . . dormire nel pomeriggio
Questione molto discussa in letteratura, abbastanza comune nella nostra cultura mediterranea.
Dormire nelle ore pomeridiane può aiutare, può avere un effetto benefico, può dare un piacevole sollievo;
MA NON PUÒ SOSTITUIRE IL SONNO NOTTURNO, ne si può pensare di recuperare le ore di sonno perse durante la
notte con il sonnellino del pomeriggio.
Il sonno pomeridiano NON dovrebbe mai durare per PIÙ DI TRENTA MINUTI,
perché con un riposo più lungo si passa alla fase del sonno profondo
dal quale è difficile risvegliarsi riposati
RIPOSO SONNORIPOSO SONNODALLDALL’’INFANZIA ALLINFANZIA ALL’’ETAETA’’
ADULTAADULTA
Nel neonato il sonno ha un ritmo polifasico: ritmico, ritmico ad onde lente, lento, alternante. Con lo sviluppo il sonno diventa bifasico.
CARATTERISTICHE:Alternanza: il nucleo sovraplasmaticoregola il sonno e la veglia. Quantità: preminente nella prima fase della vita, va man mano a ridursi con lo sviluppo, resta costante durante l'adolescenza per poi diminuire nella vita adulta. Sonno REM: nelle prime due settimane la sua percentuale sulle ore totali di sonno èdel 50%, vista la sua importante funzione integrativa della memoria, in seguito si riduce.
I neonati dormono circa 16-18 ore al giorno ed il loro sonno è equamente distribuito nell'arco delle 24 h. Dal sesto mese di vita il sonno scende intorno alle 14-15 ore al giorno ed inizia ad emergere un pattern diurno. Questa quota giornaliera di sonno rimane praticamente stabile fino all'anno di vita.
Un ulteriore graduale passaggio verso le 10-12 ore avviene tra i tre ed i cinque anni di vita.
All'età di 10 anni la quantità di sonno giornaliera si aggira intorno alle 10 ore o meno.
La quantità di sonno giornaliera continua a decrescere durante l'adolescenza fino a trovare una stabilità nel pattern adulto.
In parallelo tuttavia la diminuzione di ore complessive di sonno nell'adolescenza èaccompagnata da un aumento della tendenza ad addormentarsi durante il giorno.
I principali stati comportamentaliriscontrati nell'adulto sono lo stato di veglia, lo stato di rilassamento con un andamento più armonioso e lento, la sonnolenza con andamento basso il sonno, il sonno profondo e lo stato di coma.
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
NELLNELL’’ANZIANOANZIANO
L'anziano dorme CIRCA 6-7 OREper notte.
Tuttavia la QUALITÀ DEL SONNO È assai DIVERSA da quella del giovane.
Il sonno è infatti molto piùFRAMMENTATO DA MOMENTI DI VEGLIA ed è a volte piùSUSCETTIBILE ai possibili DISTURBI AMBIENTALI.
Una possibile interpretazione di questi fatti è che il bisogno di sonno si riduce nelle persone anziane.
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
disturbi del sonnodisturbi del sonnoINSONNIAINSONNIA
Disturbo del sonno caratterizzatoDALL'IMPOSSIBILITÀ DI ADDORMENTARSI O DI DORMIRE per un tempo ragionevole durante la notte.
Coloro che soffrono di insonnia di solito LAMENTANO di non ESSERE IN GRADO DI DORMIRE che per pochi minuti alla volta o diAGITARSI NEL LETTO durante la notte.
Se l'insonnia continua per più di alcune notti di seguito può divenire"CRONICA" e causare un deficit nel sonno
L'insonnia altera il naturale ciclo del sonno, ciò può risultare difficile da restaurare.
INSONNIASINDROME DA APNEE NOTTURNE
IPERSONNIA
V. Vangogue
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
disturbi del sonnodisturbi del sonno
IPERSONNIAIPERSONNIA
Rientra nella categoria dei disturbi del sonno, si differenzia dagli altri disturbi per EVENTI CHE COMPAIONO DURANTE IL GIORNO.
Tali manifestazioni sono di SONNO IMPROVVISO a cui la persona NON RIESCE AD ESIMERSI, per questo si può osservare la stessa dormire mentre è in conversazione o mentre sta pranzando.
Si tratta di un ECCESSIVO O PROLUNGATO SONNOdell'individuo, COSTANTE NEL TEMPO, associato alla DIFFICOLTÀ DI SVEGLIARSI, nel riuscire a rimanere svegli o ad ebbrezza da sonno.
SINDROME DA APNEA SINDROME DA APNEA NOTTURNENOTTURNE
Insieme degli episodi che causano una DISFUNZIONE, ALTERAZIONE RESPIRATORIA durante il periodo dell’individuo dedicato al sonno, comportando in seguito una notevole e innaturale sonnolenza durante il giorno.
L’APNEA è una SOSPENSIONE DEL RESPIRO per un periodo di diversi secondi, l’IPOPNEA invece è la RIDUZIONE DEL RESPIRO.
Per rientrare nella sindrome è stato calcolato, con uno studio sui pazienti, che si necessita di almeno 10 o 15 episodi per notte, di tali anomalie (5 in età pediatrica), esse sono accompagnate da una diminuzione della saturazione di ossigeno .
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
FATTORI CHE INFLUENZANO LA SODDISFAZIONEDEL BISOGNO DI RIPOSO SONNO
FISIOLOGICI PSICOLOGICI AMBIENTALI
ETAETA’’ : influenza molto sulla quantità e qualità del sonno; adulto 6-8 ore, anziano 6-7 ore.
ABITUDINI PERSONALI:ABITUDINI PERSONALI: non sono irrilevanti, tutt’altro concorrono sopratutto a determinare la quantità del sonno; tisane prima, caffè dopo prima possono ostacolare/influenzare la prima fase del sonno.
DISTURBI FISICI:DISTURBI FISICI: alcune patologi cronico degenerative agiscono sulla qualità del sonno, in particolare segni e sintomi di patologie cardiovascolari e respiratorie.
DISTURBI PSICHICI:DISTURBI PSICHICI: influenza molto sulla quantità e qualità del sonno.
FARMACI:FARMACI: effetto diretto, induttori del sonno, che indiretto, effetti indesiderati eccipienti.
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
FATTORI CHE INFLUENZANO LA SODDISFAZIONEDEL BISOGNO DI RIPOSO SONNO
FISIOLOGICI PSICOLOGICI AMBIENTALI
STATO EMOTIVOSTATO EMOTIVO : è indiscutibile l’influenza dello stato emotivo, dell’equilibrio psicologico sulla qualità del sonno.
PRIVACY:PRIVACY: non sono irrilevanti, tutt’altro concorrono sopratutto a determinare la quantitàdel sonno; tisane prima, caffè dopo prima possono ostacolare/influenzare la prima fase del sonno.
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
FATTORI CHE INFLUENZANO LA SODDISFAZIONEDEL BISOGNO DI RIPOSO SONNO
FISIOLOGICI PSICOLOGICI AMBIENTALI
RUMORERUMORE: nonostante molte persone riescono a dormire con la presenza di rumore, esso rappresenta un fattore limitante il sonno in quantità e qualità fino alla sua interruzione. Esperti hanno dimostrato che i rumori intermittenti, rispetto a quelli continui, interferiscono maggiormente sul sonno.
ILLUMINAZIONE:ILLUMINAZIONE: se eccessiva, disturba il sonno.TEMPERATURA:TEMPERATURA: le variazioni in elevazione e in riduzione può costituire un elemento di notevole disturbo.
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
SODDISFAZIONE DEL BISOGNO E OSPEDALIZZAZIONESODDISFAZIONE DEL BISOGNO E OSPEDALIZZAZIONE
Il riposo il sonno di un assistito ospedalizzato e/o istituzionalizzatosono ostacolati da una serie di fattori oltre che
il malessere il dolore del processo di malattia, da un ambienteda un contesto in cui è difficile ritrovare le condizioni di tranquillità
di assenza di stimoli
ACCERTAMENTO MIRATOACCERTAMENTO MIRATO
strumento oggettivo utile per la rilevazione mirata
del bisogno di riposo sonnoSODDISFACIMENTOSODDISFACIMENTO
capacità gestuale del professionista nel gestire il
bisogno
RIPOSO SONNORIPOSO SONNO
SODDISFAZIONE SODDISFAZIONE DEL BISOGNO DEL BISOGNO
E OSPEDALIZZAZIONEE OSPEDALIZZAZIONE
SODDISFACIMENTOSODDISFACIMENTO
capacità gestuale del professionista nel gestire il
bisogno
“(…) aiutare nelle attività di animazione che favoriscono la
socializzazione, IL RECUPERO,
il mantenimento delle capacitàcognitive e manuali (…)”
Profilo di Competenze Oss
Igiene e cura del corpoMobilizzazioneAlimentazione
Eliminazione Urinaria e Fecale
Comfort AmbientaleUnità di Vita dell’assistito
competenza
aree di attività