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Facciamoci trovare Opacità della professione? La visibilità è trasparenza Europa IL VETERINARIO SARÀ UN ACKNOWLEDGED PRACTITIONER Enpav TUTTI I NUMERI DELL'ENTE E DEGLI ISCRITTI Competenze L'ULULATO DEL LUPO NON È UN GRIDO DI DOLORE Formazione USO IN DEROGA IN ASSENZA DELLA VIA DI SOMMINISTRAZIONE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - Lo/Mi Anno 4 - N° 9 - Ottobre 2011 __________________ IL MENSILE DEL MEDICO VETERINARIO 30 giorni ISSN 1974-3084 ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE VETERINARIA di FNOVI ed ENPAV

Transcript of 30 giorni · pav,devonocomunquepagareun contributointegrativominimo, macheattraversoil2%incassato...

Facciamoci trovareOpacità della professione? La visibilità è trasparenza

EuropaIL VETERINARIO

SARÀ UNACKNOWLEDGEDPRACTITIONER

EnpavTUTTI I NUMERI

DELL'ENTEE DEGLIISCRITTI

CompetenzeL'ULULATODEL LUPO

NON È UN GRIDODI DOLORE

FormazioneUSO IN DEROGA

IN ASSENZADELLA VIA DI

SOMMINISTRAZIONE

PosteItaliane

S.p.A.-SpedizioneinAbbonam

entoPostale70%

-Lo/Mi

Anno 4 - N° 9 - Ottobre 2011 __________________ IL MENSILE DEL MEDICO VETERINARIO

30giorniISSN 1974-3084

ORGANO UFFICIALEDI INFORMAZIONE

VETERINARIAdi FNOVI ed ENPAV

SommarioEditorialeUna norma più chiara sul 2% - di Gianni Mancuso

La FederazioneAnagrafe e georeferenziazione delle strutture veterinariedi Gaetano PenocchioCosa si può e si deve farea cura del Comitato CentraleGli Ordini si preparano a certificare i creditidi Danilo ServaAlla Fnovi con una borsa di studiodi Renato Del Savio

EuropaVeterinario sì, ma non per tutti - di Stefano Zanichelli

OnaosiI contribuenti volontari - di Federico Molino

La PrevidenzaNessuna spada di Damocle sopra le nostre testedi Giovanna LamarcaAi neo-iscritti riscattare convienedi Sabrina Vivian e Danilo De FinoI numeri dell’Ente - di Giuseppe ZezzeAssistenza straordinaria in Liguria e Toscana

IntervistaIn Europa da veterinari europei - Intervista a Stefano Dorigo

Ordine del giornoIntegrata la definizione di lpdi Giovanni TelLa formazione destinata agli Ordini provincialidi Flavia AttiliMai più sbeffeggiati dalla stampadi Rocco Salvatore Racco

ApicolturaLa nuova regola è: chi finanzia curadi Enrico D’Addio

ComunicazioneVa ora in onda il Consiglio NazionaleA cura dell’Ufficio Stampa Fnovi

Nei fattiL’ululato di un lupo non è un grido di doloredi Adriano Argenio

Lex veterinariaPer esercitare non basta l’abilitazione di Statodi Maria Giovanna Trombetta

FormazioneUso in deroga per mancata via di somministrazionedi Eva Rigonat

In 30 giorniCronologia del mese trascorso - di Roberta Benini

CaleidoscopioPremio Bogoni a Massimo Baroni

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e-mail [email protected] www.trentagiorni.it

Organo ufficialedella Federazione Nazionale

degli Ordini Veterinari Italiani - Fnovie dell’Ente Nazionale di Previdenza

e Assistenza Veterinari - Enpav

EditoreVeterinari Editori S.r.l.

Via del Tritone, 125 - 00187 Romatel. 06.485923

Direttore ResponsabileGaetano Penocchio

Vice DirettoreGianni Mancuso

Comitato di RedazioneAlessandro ArrighiCarla BernasconiAntonio Limone

Laurenzo MignaniFrancesco Sardu

PubblicitàVeterinari Editori S.r.l.

Tel. 06.49200248Fax 06.49200462

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Tipografia e stampaPress Point srl

Via Cagnola, 3520081 Abbiategrasso (Milano)

Mensile di informazionee attualità professionaleper i Medici Veterinari

Registrazione Tribunale n. 580del 21 dicembre 2007

Responsabile trattamento dati(D. Lvo n. 196/2003)Gaetano Penocchio

Tiratura 31.650 copie

Chiuso in stampa il 31/10/2011

di Gianni MancusoPresidente Enpav

Da sempre il 2% èstato argomento di-

battuto, variamente in-terpretato ed oggetto dicontenzioso. Sin da quel lon-tano 1992, quando l’art. 12 dellalegge 136 del 1991 ne ha intro-dotto l’obbligo di applicazione sututte le prestazioni professionali“a pagamento” dei veterinariiscritti agli Albi.Apparentemente il concetto èsemplice: un veterinario fa unaprestazione, l’utente paga un cor-rispettivo e su questo deve essereapplicato e riscosso il 2%, oltre al-l’Iva. E non importa se è un vete-rinario dipendente di una Asl oun libero professionista ad ero-gare la prestazione. Ma così sem-plice non è e non è stato. Fiumi diparole sono stati spesi sull’argo-mento. Anche il Ministero dellaSalute, a più riprese coinvoltosulla questione, si è espresso, ini-zialmente in maniera contraria al-l’applicazione del 2% sulle pre-stazioni dei veterinari dipendentiper poi ritornare sui suoi passi,qualche anno dopo, nel 1999, ri-conoscendo a posteriori l’obbligodi applicazione del contributo sindalla sua entrata in vigore.L’Enpav nel frattempo non stavacerto a guardare. E così l’unica

strada per poter sconfiggerequelle sacche di resistenza an-cora presenti è stato partire conle azioni legali.Un impegno per vedere rispettatoun obbligo di legge e a supportodi tutti quei veterinari dipendentiche, secondo l’ordinamento En-pav, devono comunque pagare uncontributo integrativo minimo,ma che attraverso il 2% incassatodal datore di lavoro, potrebberorientrare, almeno in parte, diquanto anticipato. Un modo que-sto per assicurare una parità ditrattamento a tutti i professioni-sti.Ma l’equilibrio, faticosamenteraggiunto dopo circa un decen-nio, è crollato come un castello dicarte quando nel 2009, la Corte diCassazione ha dato ragione alleAziende sanitarie locali dell’Emi-lia Romagna ed all’Istituto Zoo-profilattico della Lombardia edell’Emilia Romagna, mettendoin discussione l’obbligo di appli-cazione del 2% sulle prestazionidei veterinari dipendenti, diverseda quelle svolte in regime di in-tramoenia.Ad ogni modo la “battaglia” è ri-presa. Evidentemente il testo del-l’art. 12 della legge 136 del 1991necessita di una rivisitazione pernon dare adito a dubbi o ad in-terpretazioni diversificate. Ed èper questo che nel mio ruolo diparlamentare e di segretario della

XII Commissione (Sanità e AffariSociali) mi sono adoperato pro-ponendo emendamenti ai testinormativi in materia. Nel 2009 hoproposto un emendamento allaLegge Finanziaria e al cosiddettoMilleproroghe, mirato a riformu-lare l’articolo 12 della legge136/1991.Successivamente, ho anche pre-sentato un emendamento alla“Legge Delega al Governo per ilriassetto della normativa in ma-teria di sperimentazione clinicaper la riforma degli Ordini delleprofessioni sanitarie”, ora in fasedi prima lettura alla Camera.Entrambi gli emendamenti sonostati considerati estranei alla ma-teria oggetto del provvedimento,dato che la Commissione parla-mentare di cui faccio parte si oc-cupa di tematiche sanitarie e nonprevidenziali. Il clima politiconon è di certo propizio per un in-teressamento a favore delle dina-miche contributive delle Cassedei professionisti, ma la mia at-tenzione rimane massima versoprovvedimenti più pertinenti chedovessero transitare per il Parla-mento. �

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Una normapiù chiarasul 2%

EDITORIALE

Un corso, a suo modo, unico.Una grande opportunità proposta del Centro di referenza sulla formazione in sanità pubblicaveterinaria (Izsler), in collaborazione con l’Università Carlo Cattaneo - Liuc di Castellanza edEupolis - Regione Lombardia.

Erogato in una struttura veterinaria, l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Ro-magna, il corso di Formazione Manageriale per Dirigente Sanitario di Struttura Complessa conta,a differenza di corsi analoghi, sulla disponibilità di relatori medici veterinari.

La modalità formativa abbatte in modo significativo i costi di spostamento (e alberghieri): il corsoviene proposto per il 60% in forma residenziale (in aula) e per il 40% in modalità fad sullapiattaforma e-learning www.formazioneveterinaria.it, fruibile dai discenti in qualsiasi momentodella giornata sul proprio pc.

Anche se molto connotato per la nostra categoria, il corso è rivolto anche ai medici, ai biologi,ai chimici appartenenti alle discipline ricomprese nell’area della sanità pubblica, ai farmacisti terri-toriali e agli psicologi delle strutture territoriali.

La frequenza del corso esonera dall’acquisizionedei crediti ECM per l’anno 2012

2 edizioni nel 20122 sedi: Izsler di Brescia (Via Bianchi)e di Milano (Via Celoria)

152 ore totali in 4 moduli:• Organizzazione ed Economia delle Aziende Sanitarie• Gestione del Servizio• Gestione delle Risorse Umane• Politica Sanitaria

Immatricolazioni: dal 21 novembre al 23 dicembre 2011http://www.irefonline.it(link: Scuola di Direzione in Sanità /Corsi di FormazioneManageriale)

Inizio lezioni: Marzo 2012

Referente Università Carlo Cattaneo - LIUC:Simona Raiolo <[email protected]> Tel. 0331-572.278

CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALECosì nascono i Veterinari Dirigenti di Struttura Complessa

Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Lombardia e dell’Emilia Romagnawww.formazioneveterinaria.it

di Gaetano PenocchioPresidente Fnovi

Tutti noi abbiamo fa-miliarità con il con-

cetto di georeferenzia-zione (o geolocalizzazione) peravere consultato almeno una voltanella vita una mappa cartacea oun tabellone pubblico con lascritta “Voi siete qui”. Una volta in-dividuata la nostra posizione, tro-vare e raggiungere la nostra metaè stato più semplice. Le tecnologie

web, satellitari e mobile nonhanno inventato nulla di nuovo,ma ci hanno abituato a cercare (ea trovare) con il metodo della geo-referenziazione tutti i nostri desi-derata, dall’hotel al carrozziere.La stessa propensione si è svilup-pata nei nostri utenti, sempre piùindirizzati verso Internet e telefo-nia mobile per cercare il medicoveterinario o servizi di sanità ve-terinaria. In Europa si parla di“opacità della veterinaria” e si cer-cano risposte, come l’acknowled-ged practitioner di cui parliamo

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LA FEDERAZIONE

proprio su questo numero, affin-ché il medico veterinario si pre-senti con maggiore chiarezza agliocchi dell’utenza.

SUSSIDIARIETÀ

La Fnovi non può restare indiffe-rente alla propria missione istitu-zionale e non poteva attendere ol-tre ad investire, anche economi-camente, in un progetto di visibi-lità e trasparenza della nostra pro-fessione, in favore dei cittadini. Sel’utenza ci cerca abbiamo il do-vere di farci trovare, ancora primadi avere la convenienza di farlo.Abbiamo quindi immaginato unaanagrafe delle strutture veterina-rie pubbliche e private, da realiz-zarsi come data base consultabileon line. Ne abbiamo parlato al Mi-nistero della Salute, individuandoin questo servizio una finalità al-tamente istituzionale e pubblica,in grado di qualificare il ruolodella Federazione, quale Ente au-siliario dello Stato, e di attuare

UN PROGETTO REALIZZATO DALLA FNOVI

Anagrafe egeoreferenziazionedelle struttureveterinarieLa Federazione sta realizzando un progetto di visibilità della professioneper accorciare le distanze che ancora la separano dall’utenza. I cittadinihanno il diritto di raggiungerci con tempestività e in modo semplice. Siamoun bene essenziale per la loro salute e per quella dei loro animali.

“Un data base di strutture pubblichee private anche in versione mobile”

LA FEDERAZIONE •

quella “sussidiarietà” contemplatadalla Costituzione italiana, intesacome prossimità degli organismipubblici ai cittadini e ai loro biso-gni. Per quanto semplice e forseovvia, l’idea di una anagrafe dellestrutture veterinarie, pubbliche e

private, non eramai stata pensataprima e, a quanto ci è dato sapere,non ha precedenti al di fuori delnostro Paese. Ma il progetto èmolto più di una anagrafe on line,consultabile da un pc, via Inter-net. Il servizio sarà anchemobile

per raggiungere ampie fasce dellapopolazione, caratterizzate dacomportamenti, abilità e dotazionitecnologiche di tipo diverso.

IL DOVERE DIESSERCI

La professione veterinaria, in am-bito pubblico come in quello pri-vato, soddisfa bisogni essenzialidella società umana e animale.Pur essendo regolamentabile inentrambi gli ambiti fino a con-templare la possibilità di esclu-derne l’erogazione (orari, tipologiadei servizi, contrattualizzazionedella prestazione, autonomia delrapporto, dovere di rifiutarne losvolgimento in particolari circo-stanze, ecc.), la prestazione vete-rinaria ricade sotto le finalità elen-cate dall’articolo 1 del Codice De-ontologico del Medico Veterina-rio; ricade anche sotto il “doveredi tutela” descritto dall’articolo 17e, quando prestata da strutturedella pubblica amministrazione,anche sotto i principi di efficacia edi efficienza propri del serviziopubblico.Il giuramento professionale, in-trodotto dalla Fnovi insiste sullaconsapevolezza dell’atto che il me-

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Esempi di schermate dell’applicazione sul dispositivo mobile. Sulla si-nistra la distribuzione delle strutture più prossime all’utente, que-st’ultimo rappresentato dal puntino blu. Nell’immagine di destra è in-vece riportato il percorso consigliato all’utente per recarsi presso lastruttura selezionata.

“Il principio di sussidiarietà ci portapiù vicino ai cittadini e ai nostriutenti”

LOCALIZZAZIONE

Il sistema consentirà la ricerca, in tempo reale,delle struttureveterinarie private, delle sedi territoriali degli Istituti Zoo-profilattici e dei Servizi veterinari delle Asl. Nel caso dellestrutture private, sarà possibile ricercare non solo in base allaprossimità geografica,ma anche ad ulteriori parametri come,ad esempio, i servizi offerti. Una scheda di dettaglio offriràtutte le informazioni per contattare (telefono,mail) o raggiun-gere la struttura. Il data base consultabile sul web verrà resodisponibile per i cellulari che supportano i sistemi iPhone eAndroid, che insieme rappresentano il 70% del traffico ge-nerato nel nostro Paese dai sistemi di telefonia mobile.

FASI DEL PROGETTO

Siamo ancora in una fase di stu-dio del progetto, pur avendone

già tracciato le direttrici. In questafase, i nostri informatici stanno de-finendo, insieme a collaboratoridella Fnovi e colleghi, l’elenco e latipologia delle informazioni da rac-cogliere, il modulo di raccolta delleinformazioni, l’interfaccia graficadell'applicativo mobile e dell’ap-plicativo web,gli strumenti di navi-gazione e le procedure di aggior-namento della base dati. Dopo unafase“beta”di collaudo,ci sarà il re-lease della piattaforma on line edelle soluzioni mobile.

INVISIBLE

FARM

• LA FEDERAZIONE

dico veterinario compie iscriven-dosi ad un Albo ed esercitando invirtù di una abilitazione delloStato. Anche quando è privata, laprofessione obbedisce a finalitàpubbliche. Non è un caso che gli

elenchi degli iscritti all’Ordinesiano pubblici e non è diversa laratio alla base di una anagrafedelle strutture come quella che ab-biamo ideato. Per il nostro pro-getto, ha indubbiamente rappre-sentato una svolta decisiva l’in-troduzione dell’obbligo di soc-corso stradale agli animali, che ha

reso indifferibili e indispensabiligli strumenti per assolvere ad undovere di legge, che ha come ro-vescio della medaglia il diritto diessere posto nelle condizioni diadempiervi.La società cambia e ci chiama.Rendiamoci disponibili. Faccia-moci trovare.�

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MAPPATURA

Funzionale alla geolocalizzazione è la rappresentazione sumappa della posizione delle strutture veterinarie rispetto

a quella in cui si trova il cittadino-utente. La visualizzazionedella distanza favorisce la percezione dello spazio da percor-rere e la scelta della struttura più vicina, con la possibilità diidentificare il percorso più breve.

a cura del Comitato CentraleFnovi

In quella lunga nota diprotesta e rivendica-zione (www.fnovi.it) che icolleghi avellinesi hanno inviatoa giugno al Commissario Straor-dinario della Asl di Avellino, si

chiedeva di smentire l’annunciodato alla stampa sull’attivazionedi un camper, con ambulatoriomobile, autorizzato per le steriliz-zazioni di cani affidati ai canili “eper qualunque altra attività ambu-latoriale”. I colleghi chiedevanoanche di conoscere i costi del pro-getto e a quale struttura sanitariapubblica sarebbe stata collegata

l’ambulanza in questione. Che “siappuri”, scrivevano, come siastato possibile presentare pubbli-camente ed autorizzare una strut-tura mobile, “o ambulanza chesia”, senza che prima se ne fos-sero verificati i requisiti: “A noinon sarebbe stato possibile eser-citare la professione nelle nostrestrutture prima che le stesse fos-sero state autorizzate. È l’onnipo-tenza del “Pubblico” o mera igno-ranza di qualcuno?”. A questa ealle altre domande della lettera harisposto la Fnovi.

STRUTTUREMOBILI EAMBULANZE

La Federazione ribadisce, ancheda queste pagine, che sono auto-rizzabili strutture mobili da utiliz-zarsi come ambulanze veterinarie,solo se collegate a strutture vete-rinarie autorizzate. Le “ambulanze

RANDAGISMO, AMBULANZE E CONFLITTI DI INTERESSE

Cosa si può esi deve fareRicorderete le sessanta coraggiose firme deiliberi professionisti della Provincia di Avellino sulprogetto “Bene lui. Bene noi”. Non si può fare il“mercato ambulante dei medici veterinari”. Sipuò e si deve rispettare il nostro ordinamento.

LA FEDERAZIONE •

veterinarie”, possono essere uti-lizzate esclusivamente “per il tra-sporto di animali bisognosi di curae per lo svolgimento di attività or-ganicamente collegate ad una opiù strutture veterinarie e taleevenienza dovrà risultare nell’au-torizzazione sanitaria.

ESERCIZIOPROFESSIONALE

Non si può svolgere la profes-sione in ambienti privi di autoriz-zazione sanitaria. Se questi am-bienti sono privi dei requisiti sa-nitari minimi richiesti dallalegge, l’attività deve essere im-mediatamente sospesa.

CONVENZIONI

Da quanto si legge nella letteradei colleghi, in un ambulatoriodella città di Ariano denominatoAsspa, le sterilizzazioni dei ran-dagi verrebbero effettuate da me-dici veterinari Asl. Pertanto, ilrapporto tra la Asl e la strutturaprivata dovrebbe essere regolatoda un contratto/convenzione taleda consentire l’esercizio, in que-gli spazi, di attività istituzionalirientranti nei Lea (Livelli essen-ziali di assistenza).È evidente che l’affidamento diqueste prestazioni deve fondaresu procedure ad evidenza pub-blica, tanto più necessarie per ga-rantire trasparenza ed equità.

CONFLITTI DIINTERESSE

Il dirigente veterinario deve assi-curare preventivamente l’assenzadi conflitti d’interesse. Da quanto

si legge, sembrerebbe che la strut-tura Asspa di Ariano sia di pro-prietà e/o gestita, in regime di li-bera professione, da un dirigenteveterinario Asl il quale svolge-rebbe la sua attività nell’area fun-zionale della Sanità Animale in re-gime di esclusività di Rapporto. Siverrebbero così a ricoprire con-temporaneamente incarichi di re-sponsabile del randagismo, di di-rettore sanitario di un canile pub-blico, e direttore sanitario di unastruttura privata. È evidente la si-tuazione di conflitto di interessi,da rimuovere ai sensi dell’articolo29 del Codice Deontologico e davalutare ai fini disciplinari daparte dell’Ordine.Evidenti anche le implicazionipreviste dall’articolo 47 del Co-dice.

RISORSEPUBBLICHE

Prestazionimedico veterinarie ese-guite dal Servizio Sanitario nazio-nale in favore di privati, diverse daquelle previste dai Livelli essenzialidi assistenza (Lea) devono essereseguite dalla corresponsione di unonorario. Ciò sembrerebbe non ac-cadere nel caso descritto dai colle-ghi avellinesi. Se i fatti descritti fos-sero confermati sarebbero evidentile responsabilità che vanno ben ol-tre la turbativa delmercato dei ser-vizi professionali,ma che necessi-tano di valutazioni in ordine allalegalità ed alla corretta gestionedelle risorse pubbliche.Non si pos-sono, infatti, utilizzare risorse pub-bliche per prestazioni in favore diprivati.�

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IL CODICE DEONTOLOGICO PARLA CHIARO

Art. 29 - Conflitto di inte-ressi - Il Medico Veterinarioha l’obbligo di astenersi dalprestare attività professio-nale quando questa possaconcretizzarsi in un conflittod’interessi. Il conflitto di inte-ressi si può verificare quandoil comportamento e le sceltenonché il giudizio professio-nale riguardante l’interesseprimario, la salute pubblica,la salute del paziente, il benessere degli animali, la veridicitàdei risultati di una ricerca, l’oggettività della prestazione d’in-formazione, le finalità istituzionali, i diritti del cliente ecc.,possa essere alterato da un interesse secondario come la ri-cerca di un vantaggio personale di qualunque natura.Art. 47 - MedicoVeterinario dipendente o convenzionato -Il MedicoVeterinario che svolge la professione a rapporto diimpiego e di convenzione nell’ambito di strutture pubbliche oprivate,è soggetto alla potestà disciplinare dell’Ordine di ap-partenenza. Il MedicoVeterinario dipendente o convenzionatodeve assicurare preventivamente l’assenza di possibili conflittid’interesse e non deve adottare comportamenti che possanofavorire la propria attività libero-professionale ove prevista. Ipredetti professionisti, prima di dare inizio all’attività privata,devono informarne i competenti Ordini provinciali.

• LA FEDERAZIONE

di Danilo ServaRevisore dei conti FnoviRappresentante della federazionepresso il Cogeaps

G li Accordi Stato-Re-gioni sull’Educa-

zione continua in medi-cina confermano il ruolodegli Ordini nella certifica-zione dell’aggiornamento di ogniprofessionista e anche il compitodel Cogeaps di istituire un’ana-grafe nazionale dei crediti forma-tivi.

La banca dati sarà accessibile agliOrdini dal 1 gennaio 2012, per av-viare un processo di implementa-zione che porti alla certificazionedei crediti acquisiti al termine deltriennio formativo 2011-2013.Il Cogeaps riceverà dai provider,per via informatica, i crediti for-mativi relativi ad eventi accredi-tati. Gli Ordini, si avvarrannodella anagrafe nazionale per at-testare le attività svolte, certifi-cando così il percorso formativodei propri iscritti. L'atto certifi-cativo, a cura dell'Ordine pro-vinciale, sarà rilasciato, secondoi previsti standard operativi e surichiesta dell'interessato.Ma agli Ordini spetterà anche ilcompito di completare i dati rela-tivi alla posizione del professioni-sta per particolari tipologie di cre-diti Ecm. Infatti, i crediti acquisitiper l’attività di tutoraggio, per laformazione individuale all’estero,e per l’autoformazione dovrannoessere registrati e attestati dal-l’Ordine di competenza.Fatti salvi alcuni dati incompleti,

le informazioni delle partecipa-zioni ad eventi Ecm raccolte finoal 31 dicembre 2010 sono com-plessivamente attendibili. Il Co-geaps può quindi dirsi pronto apassare dalla fase pilota alla fasedi esercizio. Sarà compito del sin-golo professionista, anche nelcaso di incompletezza dei dati,soprattutto nella fase sperimen-tale, farsi carico di darne comu-nicazione al proprio Ordine, cheprovvederà per via informaticaall’inserimento nell’anagrafica na-zionale.Dal prossimo anno, saranno attivele seguenti funzioni per gli Ordini:consultazione dell’anagrafe nazio-nale degli eventi svolti, visualizza-zione crediti, inserimento crediti,esenzioni e registrazione, previaverifica, dei crediti eventualmentenon presenti in anagrafe.In questa situazione economicamolto critica, la formazione do-vrà essere snella e non dispen-diosa. Tutti necessitiamo di un ag-giornamento veramente efficace,coerente con le reali esigenze la-vorative, veramente utile alla pro-fessione e all’utenza. Con la con-sapevolezza che il sapere rappre-senta il vero volano della ripresa,dobbiamo pensare all’aggiorna-mento, non solo come sterile ob-bligo deontologico, ma come verostrumento di avviamento e orien-tamento alla professione, per in-nalzare gli standard qualitativi, ediversificare sempre più le aspet-tative e gli ambiti lavorativi cheattengono alla nostra profes-sione.Dobbiamo guardare alla certifi-cazione da parte di un Ordine pro-fessionale come ad uno stru-mento di garanzia. Urge ungioco di squadra per realizzareun corpo ordinistico efficiente edefficace. �

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ASSEMBLEA COGEAPS DEL 14 SETTEMBRE

Gli Ordinisi preparanoa certificarei creditiIl Consorzio per la gestione dei crediti Ecm haautorizzato gli Ordini ad accedere alla banca datinazionale dal 1 gennaio 2012. Per quella datasaranno attivi i software gestionali.

LA FEDERAZIONE •

30giorniOttobre 201112

di Renato Del SavioRevisore dei Conti Fnovi

Sei un laureato o unalaureata in medicina

veterinaria, non stai giàsvolgendo un’attività re-tribuita e non hai più di qua-

rant’anni? Sei idoneo per la borsadi studio indetta dalla Fnovi. L’ini-ziativa rientra nelle attività for-mative e informative della Fede-razione ed è la prima nel suo ge-nere. Gli aspiranti borsisti sonostati invitati a presentare la do-manda entro il 20 novembre, se-condo prassi e documenti che

sono stati comunicati per tempoal sito www.fnovi.it. Qui verrà an-che pubblicato l’elenco dei candi-dati ammessi al colloquio cono-scitivo (percorso formativo e pro-fessionale del candidato; compiti,organizzazione e funzionamentodell’Ordine professionale; orga-nizzazione veterinaria italiana edinternazionale; legislazione vete-rinaria) e l’elenco degli idonei.Il borsista frequenterà gli ufficiFnovi, secondo orari concordaticon il responsabile del progetto,svolgerà attività di addestra-mento, di studio e di aggiorna-mento e parteciperà agli appro-fondimenti e alle verifiche perio-diche. Almeno 10 giorni primadella scadenza della borsa di stu-dio, il borsista dovrà presentareuna relazione dell’attività svolta.Il conferimento di una borsa distudio non dà luogo a rapporto dilavoro subordinato, ma è retri-buito con un compenso annuo,di 18 mila euro.La borsa di studio è rinnovabilefino a un periodo massimo di 4anni. �

PORTE APERTE IN VIA DEL TRITONE

Alla Fnovicon una borsadi studioIl Comitato Centrale ha deliberato ilconferimento di una borsa di studio presso gliuffici romani della Federazione. Un segno diapertura dell’ente di categoria e un’occasionespeciale per i borsisti. Oltre che di crescitaprofessionale retribuita.

Interni della sede nazionaledella Fnovi in Via del Tritone 125a Roma

EUROPA

di Stefano ZanichelliSegretario Fnovi

Numerosi Paesi euro-pei hanno già intro-

dotto forme di qualificaveterinaria post-laurea.Pur con denominazioni e signifi-cati diversi (riconoscimento, cer-tificazione o accreditamento), laformazione post-accademica è unfatto ormai in tutta Europa. LaFnovi non è indifferente alla pres-sante esigenza di una maggiorevisibilità nella società, unita allalegittima aspirazione a tradurrein vantaggio professionale le mag-giori conoscenze e le esperienzematurate nel tempo. L’aggiorna-mento non è fine a se stesso, menche meno ad uno stato perma-nente di verifica del professioni-sta per il compiacimento di si-stemi inquisitori e illiberali. I per-corsi formativi dovranno sfociarenel riconoscimento delle compe-tenze. La questione è arrivata suitavoli della Fve, la Federazionedei veterinari europei, per tra-dursi rapidamente in nuove op-portunità per la veterinaria nazio-nale. È compito della General As-sembly studiare forme di promo-zione a livello nazionale del nuovo

sistema dell’acknowledged vete-rinarian.

LA SPECIE NON LASPECIALIZZAZIONE

La Union of European VeterinaryPractitioners (Uevp), che nel 2008ha sollevato la questione, suggeri-sce di parlare di “European ack-

nowledged veterinarian”, intesocome il professionista che eser-cita prevalentemente nei con-fronti di determinate specie ani-mali, nella cura delle quali ha con-seguito esperienze o qualifiche ag-giuntive. I percorsi formativi do-vranno servire a “tipizzare”, certi-ficare e rendere note le attivitàprofessionali erogate da un pro-fessionista. Il sistema dell’ackno-wledged veterinarian è comple-tamente diverso da quello dellespecializzazioni regolate dall’Eu-ropean board of veterinary spe-cialization (Ebvs), l’organismoche riconosce i College europei.

ACKNOWLEDGED PRACTITIONER

Veterinario sìma nonper tuttiNon si è medici veterinari per qualunqueanimale e per qualunque cliente. Lasettorializzazione si sposa con il principiodeontologico della responsabilità verso l’animaleaffidato alle nostre cure. In Europa si parla di“opacità della veterinaria”. Il primo passo perfare chiarezza è dichiarare la specie animaleprevalente.

ACKNOWLEDGED

(Adjective) accepted, admitted,established, confirmed, de-clared, approved, recognized,well-known, sanctioned, con-fessed, authorized, professed,accredited, agreed upon (CollinsThesaurus of the English Lan-guage - © HarperCollins Publi-shers)

EUROPA •

L’Ebvs, infatti, è fortemente ba-sato sulle “discipline” medico-scientifiche.

VISIBILITÀ ECHIAREZZA

L’obiettivo principale è di eserci-tare una influenza positiva sullaprofessione veterinaria nel soddi-sfare l’esigenza di chiarezza nel-l’informazione sempre più avver-tita dagli utenti delle prestazioniveterinarie e dagli operatori delsettore (l’Uevp cita l’esempio delleassicurazioni e degli organismi dicertificazione). Non si tratta di di-chiarare la competenza speciali-stica, ma che il professionistaopera prevalentemente su unadata specie animale. La proposta ècoerente con i principi etici e de-ontologici enunciati nel Veteri-nary Code of Conduct, approvatodalla Fve e recepito dal nostroCodice deontologico: il medico ve-terinario si assume la responsabi-lità professionale e deontologicadegli animali che prende in cura.Del resto, chiarire al pubblico che

un dato medico veterinario si oc-cupa di bovini e non di tartarugheè un modo per tutelare tanto i pa-zienti quanto i professionisti, perindirizzare più rapidamente ilcliente verso il professionista dicui ha bisogno e al tempo stessoper mettere in chiaro qual è l’am-bito di esercizio professionale pre-valente del medico veterinario acui ci si rivolge. Oggi, il cittadinoche consulta l’Albo può solo ac-certare l’abilitazione del medicoveterinario, ma non trae alcunainformazione di carattere profes-sionale.

COME SI DIVENTAACKNOWLEDGED

Le regole sono semplici ed acces-sibili. Potrà dirsi acknowledged ilmedico veterinario che, ottenutal’abilitazione professionale richie-sta nel proprio Paese, esercita inun determinato settore professio-nale, sulla base di alcuni principi erequisiti suggeriti dalla Uevp. In-nanzitutto, l’individuazione dellaspecie (o i gruppi di specie) versoil quale il professionista ha preva-lentemente orientato la propria at-tività. Ad esempio: animali da red-dito, da compagnia, equini, avi-coli, ecc. Quindi, lo svolgimentoeffettivo di un periodo di esercizioprofessionale, teorico e pratico,su una data specie animale: al-meno tre anni negli ultimi 5 anni,dedicando il 50% del tempo allaspecie animale di proprio riferi-mento, avendo come parametrotemporale la settimana lavorativadi 40 ore. Inoltre, durante questoperiodo, il professionista dovrà di-mostrare di avere fatto aggiorna-mento professionale: il parametroè di almeno 35 ore all’anno di edu-cazione continua rivolta alla spe-cie animale di riferimento.

L’AUTORITÀNAZIONALE

Il conseguimento dello status diveterinario acknowledged sarà di-chiarato dall’autorità veterinarianazionale individuata nell’Ordineprofessionale, anche con emis-sione di formale certificazione.Per dare avvio al sistema potràrendersi necessario un certo nu-mero di acknowledged ‘De facto’dei professionisti allo scopo no-minati dall’autorità competente,che potranno sia dichiarare chel’aspirante acknowledged ha su-perato la verifica dei requisiti siacertificare che ha svolto presso diloro o sotto la loro supervisione ilprevisto periodo di pratica pro-fessionale.Il livello di competenza e di abilitàprofessionale richiesto potrà es-sere determinato da ciascunPaese.

MANTENIMENTODELLO STATUS

È previsto che, ogni cinque anni,il veterinario acknowledged siasottoposto a rivalidazione, dimo-strando di avere conseguito al-meno 175 ore/crediti di aggiorna-mento nel corso di 5 anni. Permantenere lo status, il veterinariodeve inoltre continuare ad eserci-tare per almeno il 50% del suotempo-lavoro nel settore per ilquale è stato riconosciuto ackno-wledged. Dalla rivalidazione nonsarebbero esentati i veterinari ‘defacto’, nominati all’avvio del si-stema. �

30giorniOttobre 2011 15

ONAOSI

di Federico Molino

Sono contribuente vo-lontario dell’Onaosi

dal 2000. Il mio status di assi-stito è cominciato con i contri-buti ordinari a domicilio nel 1976e si è concluso nel 1997 con uncontributo straordinario. Ritengoquindi di conoscere bene la Fon-dazione, le indiscutibili opportu-nità che può offrire nelle situa-zioni di disagio professionale e fa-miliare legate alla scomparsa delcontribuente o alla sua inattività aseguito di eventi drammatici. Altempo stesso sono sempre statomolto critico verso scelte nonsempre condivisibili e soprattuttonon condivise. Il programma dellamia lista, I valori Onaosi, vuolerichiamare la Fondazione ai va-lori storici che ne hanno compor-tato la nascita: l’assistenza agli or-fani dei sanitari.

PROSPETTIVEFUTURE

Onaosi è una Fondazione sana, isuoi meccanismi di funziona-mento vanno ottimizzati e soprat-tutto va impostato un piano di co-municazione che permetta a tuttidi capire come opera la Fonda-zione, come puòmigliorare le sue

prestazioni e come può correg-gere le sue criticità. Al tempostesso, si dovrà incrementare lacontribuzione volontaria, rimet-tendo in discussione alcune partidello statuto vigente, ipotizzandounminimo di contribuzione ai finidelle prestazioni per evitare sceltesquisitamente opportunistiche.Questo punto è a mio avviso cru-ciale, considerato che in questomodo si fidelizzano anche i con-tribuenti volontari che, al mo-mento della loro iscrizione, sannoche deve essere assicurata unacontinuità contributiva, pena lanon erogazione dell’assistenza. Ilnuovo statuto Onaosi ammette lafacoltà di iscriversi come contri-buenti volontari entro cinque annidalla data di prima iscrizione al-l’albo. Trascorso inutilmente taletermine, la domanda di iscrizionevolontaria non è più accoglibile.

L’apertura alla contribuzione vo-lontaria è un elemento irrinuncia-bile, che va accompagnato da unacampagna di sensibilizzazione,concertata con la Fnovi, e magarianche con la nostra Cassa Previ-denziale. Immaginando ottimisti-camente un tasso di successo del40% (cioè di iscrizioni all’Onaosidopo un’attività di sensibilizza-zione mirata e trasparente) po-tremmo raccogliere 2520 nuoviiscritti e far contare di più i vete-rinari contribuenti volontari inseno alla Fondazione. Il Comi-tato di Indirizzo è un’assise in cuiè possibile discutere e soprattuttoproporre ed io sono a disposi-zione non solo di chi mi ha vo-tato, ma di tutti i colleghi che vo-gliono farmi pervenire il loro con-tributo: [email protected] un convinto sostenitore del-l’approccio bottom-up…. �

ASSISTENZA AGLI ORFANI DEI SANITARI

Rafforzare lacomunicazioneverso icontribuentivolontariI servizi della Fondazione sono validi, vannopromossi e bisogna farli conoscere.Consideratoil patto di stabilità, il blocco del turn-over e lenuove modalità di contrattualizzazione nelpubblico impiego, l’apertura alla contribuzionevolontaria è l’unico strumento per rinvigorire ilparterre contributivo della Fondazione.

Federico Molino, Presidente dell’Ordinedei Veterinari della Valle d’Aosta, è statoeletto nel Comitato di Indirizzo dellaFondazione Onaosi, come rappresen-tante dei 689 contribuenti volontari.

di Giovanna LamarcaDirettore Generale Enpav

Le Casse privatizzatevengono spesso di-

pinte con termini impre-cisi dalla stampa nazio-nale, che punta più a far sensa-zione che a informare corretta-mente i propri lettori. È il casodegli articoli usciti lo scorso 24Ottobre su La Repubblica, dal ti-tolo “Casse professionali nellabufera”. Tralasciando il fatto chenell’articolo si fa di tutte le Casseun fascio, trascurando le macro-scopiche peculiarità tra i diversiEnti, le imprecisioni e le provo-cazioni meritano una serie di pre-cisazioni per cancellare eventualidubbi o allarmismi inutili nellaplatea dei professionisti. Enpav,naturalmente, parla per sé e nonpuò esprimersi sulla situazionedelle altre Casse, ma ritiene in-giustificati gli attacchi all’interopanorama degli enti previdenzialidei professionisti.

GIÀ FATTO

L’articolo parla, innanzitutto, di“salto mortale nel futuro”, del-l’obbligo di garantire un equili-brio su scala trentennale “sotto laspada di Damocle” del mancatoricambio generazionale: gliiscritti attivi diminuiranno men-tre la vita media dei pensionatiaumenta. L’articolo fa poi riferi-mento al Bilancio Tecnico, ren-diconto contabile che le Casse re-digono per monitorare l’equili-brio dei conti nel medio e lungoperiodo e che, a partire dal 2009,su richiesta dei Ministeri, deveassicurare la stabilità e la soste-nibilità delle prestazioni previ-

denziali in un orizzonte tempo-rale trentennale, opzionalmenteaddirittura cinquantennale. In re-altà tutte le Casse hanno colto larichiesta ministeriale come occa-sione per una analisi profondadei loro sistemi previdenziali, dacui è scaturita una serie di im-

portanti riforme, controfirmatedai ministeri vigilanti, che hannoportato ad un allungamento degliorizzonti temporali di sostenibi-lità di molti Enti di previdenzadei professionisti. L’Enpav, in par-ticolare, ha attuato una riforma,entrata in vigore il 1 gennaio

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LA PREVIDENZA

TIENE LA SOSTENIBILITÀ DI LUNGO PERIODO

Nessunaspada diDamoclesopra lenostre testeGli Enti previdenziali dei professionisti sono bencoscienti delle difficoltà che le evoluzioni delpanorama demografico mette loro davanti.E hanno già preso le contromisure.Tutte le strategie suggerite dal quotidiano“La Repubblica” sono già in vigore.

• LA PREVIDENZA

2010, che prevede un innalza-mento dell’aliquota del contri-buto soggettivo dal 10 al 18 percento in sedici anni, con un au-mento di mezzo punto percen-tuale l’anno, mantenendo invecefisso il 2 per cento di contributointegrativo, e ha rivisto i requisitiper l’accesso alle pensioni. L’al-lungamento della speranza di vita,l’innalzamento dell’età media diingresso nella vita lavorativa e ladiminuzione degli iscritti attivi sa-ranno dei colli di bottiglia per tuttigli enti di previdenza, non soloquelli privati, ma anche quellipubblici. Ma ai dubbi che si poneLa Repubblica le Casse hanno giàdato esauriente risposta damoltotempo, presentando dei BilanciTecnici che garantiscono la lorosolidità attuale e prospettica.Come è evidente (v. box), i datiEnpav spostano nel tempo la pro-babilità di incontrare un saldo ne-gativo di Bilancio, mentre nel cin-quantennio si azzera la possibilitàdi annullamento del patrimonio.Tanto basta a dimostrazione dellasolidità assicurata, anche nel lun-ghissimo periodo, della gestionedella Cassa dei veterinari. Né sitratta di un’analisi statica, bensì diun attento monitoraggio, perchéogni triennio l’Ente è chiamato ariformulare le proiezioni, oltreche verificare annualmente gli

scostamenti di dette proiezionicon i risultati dei conti consun-tivi.

LA TRASPARENZADEI BILANCI

Inoltre, l’Enpav respinge con as-soluta fermezza, l’accusa, rivoltaall’intero panorama previdenzialedei professionisti, di essere “ununiverso spesso sospettato discarsa trasparenza, con bilancilabirintici e sprechi dei collegi di-rettivi, che servono anche a rim-pinguare la giostra politica dellepoltrone”. I bilanci di Enpav, re-datti secondo i principi contabilicivilistici, e tutti i regolamenti,compreso quello elettorale, sonopubblicati nella parte pubblicadel sito dell’Ente (www.enpav.it)e possono essere quindi consul-tati da chiunque. L’Enpav è stato,anzi, spesso lodato per la sua tra-sparenza. La Repubblica ri-chiama anche un articolo delSole24Ore in cui si segnalavano“spese spropositate per gli organistatutari”; in quell’articolo ven-gono citati esplicitamente “i ve-terinari che, con il 10,3% in meno(di spese legate agli organi colle-giali nel 2010 rispetto al 2009,ndr) sono coloro che hanno vintola gara della parsimonia: Enpav

ha ridotto i compensi da 776milaa 696mila Euro.”

AUMENTO DELPRELIEVO

Infine il giornalista anticipa che lastrategia futura delle Casse dovràessere quella di aumentare il pre-lievo del contributivo soggettivo,strategia peraltro già adottata,come già detto, da quasi tutte leCasse in sede di riforma. E nonpuò essere diversamente ancheperché il sistema pensionisticopubblico per i lavoratori dipen-denti viene alimentato con unacontribuzione del 33 per cento,per gli autonomi con una contri-buzione fino al 24%, mentre per iliberi professionisti, nellamaggiorparte dei casi, era previsto il ver-samento di un contributo del solo10%. E continua: “L’incremento deiprelievi contributivi va a limareulteriormente i magri redditi deilavoratori ventenni e trentenni”.Ma con questa affermazione ge-nerica si trascura un altro puntofondamentale della riformaEnpavche, proprio nella consapevolezzadella difficile situazione delmondo del lavoro, prevede inveceimportanti agevolazioni proprioper i giovani neoiscritti entro il32esimo anno di età:

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INDICATORE BILANCIOTECNICO BILANCIOTECNICOAL 31/12/2006 AL 31/12/2009

1°SALDO PREVIDENZIALE NEGATIVO 2022 2031

1°SALDO DI BILANCIO NEGATIVO 2025 2040

ANNULLAMENTO DEL PATRIMONIO 2037 MAI NEI PROSSIMI50 ANNI

Risultati relativi al Bilancio Tecnico al 31/12/2009

LA PREVIDENZA •

• Non sono tenuti ad alcun ver-samento contributivo per ilprimo anno di iscrizione

• Per il secondo e il terzo annosono tenuti al pagamento del33% dei contributi dovuti

• Per il quarto anno sono tenutial versamento del 50% dei con-tributi dovuti

Per non dire degli eventuali in-terventi assistenziali che possonointervenire a favore dei giovani,come di tutti gli iscritti, quali iprestiti a tasso agevolato di cuiuna delle causali è proprio l’ac-quisto della prima casa o le speserelative all’avvio o alla ristruttu-razione dell’attività lavorativa.La crisi economico finanziaria diquesti anni ha posto in difficoltàoggettive tutte le istituzioni eco-nomiche e le Casse non sonoesenti da tali influenze, ma gliEnti previdenziali dei professio-nisti non possono accettare at-tacchi così gratuiti e mal infor-mati, che producono messaggidistorti alle platee degli iscrittioltre che generare allarmismo esfiducia verso i sistemi previ-denziali. �

di Sabrina Viviane Danilo De Fino

Il riscatto degli anni dilaurea (e del serviziomilitare obbligatorio finoal 1 gennaio 2005) consente

di aumentare la propria età con-tributiva sia al fine di accedereanticipatamente al pensiona-mento sia al fine di ottenere unemolumento più elevato. Nei casiin cui, inoltre, la contribuzione aifini previdenziali sia iniziata tar-divamente, il versamento del-

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LAUREA E SERVIZIO DI LEVA

Ai neo-iscrittiriscattareconvieneQuella del riscatto non è una scelta vincolante epuò anche essere reiterata.L’onere è rateizzabile e fiscalmente deducibileper intero.Conviene soprattuttoai neo-iscritti, che di solito non ci pensano...Eppure la legge sul welfare ha dato grandiagevolazioni ai giovani e l’Enpav le ha offerte aiveterinari.

• LA PREVIDENZA

l’onere del riscatto costituisce lostrumento necessario per rag-giungere i requisiti contributiviminimi pensionistici, e attenuarecosì la differenza con l’età ana-grafica più avanzata. L’istituto delriscatto è stato ampiamente rivi-sitato dalla legge 247 del 2007 cheha disposto importanti novità pertutte le domande presentate dal1° gennaio 2008.

L’ENPAV

Nel nostro sito Internet (www.en-pav.it) è possibile reperire unanota informativa completa sul-l’istituto del riscatto e il relativomodello di domanda. Va certa-mente messo in evidenza come ilriscatto degli anni di laurea risultiparticolarmente conveniente aigiovani neoiscritti (a patto cheabbiano raggiunto i tre anni d an-zianità iscrittiva presso l’Enpav),proprio in ragione della loro gio-vane età e del reddito legato al-l’inizio dell’attività lavorativa, epertanto sarebbe auspicabile pre-sentare il prima possibile la do-manda di riscatto. Tuttavia con-siderando, sotto il profilo tempo-rale, molto distante il momentodella pensione, spesso tale cate-goria di associati non valuta i van-taggi assicurati dal meccanismoposto alla base dell’istituto.L’onere complessivo minimo pre-visto per il riscatto di 5 anni, per

le domande presentate nell’anno2011, è pari ad 10.045 euro.

UN ESEMPIO

Esaminando l’ipotesi di uniscritto all’Enpav nel 2008, contrent’anni di età e reddito profes-sionale minimo che decida di ri-scattare i cinque anni del corso dilaurea al compimento dei 3 annidi iscrizione, e raffrontandola almomento del pensionamento conla situazione in cui non procedaal riscatto, si avrebbe la situa-zione dell’esempio 1.L’iscritto potrebbe pagare per in-tero il dovuto, oppure chiedernela rateizzazione. Simulando laconcessione, sempre in ragionedella giovane età del medico ve-terinario interessato, della mas-sima rateizzazione possibile (ov-vero 60 rate bimestrali da versarein 10 anni), l’ammontare della sin-gola rata bimestrale sarebbe di250,71 euro.Al termine dei dieci anni l’oneretotale, con applicazione deltasso di interesse del 2%, risulte-rebbe pari a 15.042,60 euro(Esempio 2).

LA LEGGE SULWELFARE

Dal 1 gennaio 2008, la Legge sulwelfare n. 247/2007 ha reso più in-

teressante l’istituto del riscattodella laurea ai fini della pensione,visto che permette ai laureati diaccedere ad un riscatto antici-pato dei propri anni di laurea, an-cor prima di iniziare l’attività la-vorativa.Il riscatto viene consentito in-fatti anche ai neolaureati an-cora inoccupati e che nonsiano mai stati iscritti, neanchedurante il corso di studi, ad al-cuna forma di previdenza obbli-gatoria, compresa la GestioneSeparata Inps.Dato che l’inoccupato non è an-cora percettore di un reddito diriferimento, l’onere totale del ri-scatto viene fissato in misuraconvenzionale, uguale per tutti(nel 2010, per i cinque anni di uncorso legale di laurea, era di23.651 euro). Il contributo puòessere versato in unica soluzioneovvero in 120 rate mensili,senza l’applicazione di interessiper la rateizzazione. L’onere puòessere versato anche da per-sone terze, rispetto al qualel’inoccupato sia fiscalmente a ca-rico (come, ad esempio, i proprigenitori).

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DATA PENSIONAMENTO SENZA CONRISCATTO RISCATTO21/02/2043 12/08/2038

ETÀ MINIMA PENSIONABILE 65 60

ONERE TOTALE DEL RISCATTO: 13.624,26 euro

N° RATE BIMESTRALI 60

PRIMA RATA* 752,13

SINGOLA RATA 250,71

CAPITALE 13,624,26

INTERESSE 1.418,34

ONERE TOTALE 15.042,60

* Le prime tre rate vanno pa-gate in un’unica soluzione al-l’inizio del piano di ammorta-mento

Esempio 1

Esempio 2

LA PREVIDENZA •

In questo caso la deduzione delcosto sarà possibile per colui cheha sostenuto l’onere, non per l’in-tero, ma solo nella misura del19%.Ai giovani inoccupati vienequindi riconosciuta una serie divantaggi di un certo rilievo: ve-dersi calcolato l’onere con riferi-mento a una base reddituale re-lativamente bassa (14.334 euro,con riferimento all’anno 2010);ottenere il riscatto senza aspet-tare di essere iscritti ad una ge-stione previdenziale; incentivareil pagamento dell’onere anche daparte di soggetti diversi dal be-neficiario del riscatto, grazie aibenefici fiscali.Il contributo viene versato al-l’Inps (in un’evidenza contabileseparata del Fpld) e viene rivalu-tato secondo le regole del si-stema contributivo, con riferi-mento alla data della domanda.Il montante maturato è trasferito,a domanda dell’interessato,presso la gestione previdenzialenella quale l’interessato sia o siastato iscritto.Siccome la normativa non pre-vede un obbligo di presentazionedella domanda di trasferimentoall’atto dell’iscrizione alla primagestione previdenziale obbligato-ria, è data facoltà all’interessatodi inoltrare la richiesta anche inun momento successivo indi-cando, nel caso di diverse ge-stioni presso le quali sia statoiscritto, quella di preferenza.Queste innovazioni trovano ap-plicazione anche per i riscatti ri-chiesti presso l’Enpav con riferi-mento sia alla possibilità chel’onere venga versato da un sog-getto terzo, diverso dall’interes-sato, sia con riferimento alla de-ducibilità dell’onere sostenuto siainfine al numero di rate. �

di Giuseppe Zezze

Sono state 6021 le pen-sioni erogate dall'En-

pav nel 2010, un numero checorrisponde ad un incrementodel 6,11% della spesa pensioni-

stica rispetto al 2009. Incrementodovuto oltre che all’adeguamentoIstat dei trattamenti, principal-mente alla significativa differenzad’importo tra le pensioni di nuovaattivazione e quelle cessate. Que-ste ultime, infatti, sono soprat-tutto le pensioni calcolate se-

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DATI, STATISTICHE E TENDENZE

I numeridell’EnteSale la spesa pensionistica e salgono anche leindennità di maternità.Nuove mamme soprattutto al Nord. Previdenzasempre più "rosa".Lieve incremento nel giro d'affari.Confermata la media del reddito.

• LA PREVIDENZA

condo la disciplina previgente,quando l’Enpav era un ente pre-valentemente assistenziale. Lec.d. pensioni “vecchia legge” chegravano solo per l’11,80% sullaspesa previdenziale, mentre rap-presentano ancora il 44,81% delnumero complessivo. Aumentatele attivazioni di pensioni calco-late con la normativa vigente, diimporto più consistente e che,nonostante rappresentino il 55%del numero complessivo dellepensioni, come onere copronol’88,20% dell’intera spesa previ-denziale.

LA SPESA NELDETTAGLIO

Le uscite per pensioni sono co-stituite per il 60% dalle pensionidi vecchiaia e per il 26% dalle pen-sioni erogate ai superstiti. Que-ste ultime numericamente supe-rano, seppur di poco, le pensionidirette.Nel 2010 il numero complessivodelle pensioni è aumentatodell’1,57%, mettendo così fine aquella lenta ma continua diminu-zione del numero delle pensioniche si confermava ormai da undecennio.Il dato in controtendenza è ri-conducibile essenzialmente al-l’aumento del numero delle pen-sioni di vecchiaia (+2,42%), cre-sciuto per effetto della possibi-lità introdotta dal 1° gennaio2010 di accedere anticipata-mente alla pensione, a costo diuna riduzione percentuale del-

l’importo pensionistico.

Dei 426 nuovi trattamenti pen-sionistici attivati nel 2010, il66,43% è rappresentato da pen-sioni dirette ed il 33,57% da trat-tamenti a superstiti.L’importo medio annuo delle pen-sioni di vecchiaia attivate si è at-testato su 8.800,00 Euro. Il 34%dei soggetti è andato in pensionecon 65 anni di età ed il 38% almomento del pensionamentoaveva maturato un’anzianità con-tributiva di 35 anni.

INDENNITÀ DIMATERNITÀ

Nel 2010 sono state erogate n.495 indennità di maternità, se-condo un andamento sempre increscita nell’ultimo quinquennio aconferma della femminilizzazionedella categoria. Le nascite sonoprevalentemente concentrate alNord (234), quasi il doppio ri-spetto al Sud (con 138 nuovi nati)che di poco si discostano dal nu-mero delle mamme del centro Ita-lia (123).

TRATTAMENTIASSISTENZIALI

Nell’ambito dei trattamentiassistenziali sono stati 47 traiscritti e pensionati i soggetti chesi sono trovati in precarie condi-zioni economiche causate da in-fortunio o malattia o da altrieventi di particolare gravità, e

che hanno potuto beneficiare diun contributo economico daparte dell’Ente.Sono state erogate 188 borse distudio a figli di veterinari, attri-buite negli studi di scuola mediasuperiore e dell’università; 91sono andate alle Regioni del SudItalia, 77 a quelle del Nord e le re-stanti 20 al Centro.I prestiti concessi agli iscrittisono stati 92.Di questi il 76,26% sono stati ri-chiesti per l’avvio e sviluppodell’attività professionale (ac-quisto di attrezzatura sanitariaveterinaria e di beni strumen-tali allo svolgimento dell’attivitàprofessionale; acquisto di quotedi associazione professionaletra Veterinari); il 35% delle ri-chieste è stata inoltrata dai gio-vani iscritti con meno di 4 annidi anzianità di iscrizione all’En-pav.

EVOLUZIONEDEGLI ISCRITTI

I 26.410 iscritti del 2010 sonocomposti da 15.596 uomini e10.814 donne.Nell’ultimo quinquennio gli uo-mini sono passati dai 15.308 del2006 ai 15.596 del 2010, mentre ledonne da 8.815 del 2006 a 10.814del 2010.Continua a crescere la femmini-lizzazione della Categoria; ledonne, infatti, sono pari al 40%del totale degli iscritti.La regione più “rosa” è il Pie-monte con il 45% di iscritte.

30giorniOttobre 2011 21

ANNO VECCHIAIA ANZIANITÀ SUPERSTITI INA/INV TOTALE2010 2.413 319 3.051 238 6.021

DISTRIBUZIONE NUMERICA PERTIPOLOGIA DI PENSIONE

LA PREVIDENZA •

I DATITERRITORIALICON RIFERIMENTO ALLA PO-POLAZIONE TOTALE RESI-DENTE AL 31.12.2010

Quasi la metà degli iscritti è resi-dente al Nord, dove si registra il49,3% contro il 20,2% del Cen-tro ed il 30,5% del Sud. Di controil Nord contabilizza una quota dipoco superiore, 50,0%, dei trat-tamenti pensionistici, mentre ilCentro si attesta al 20,4% ed ilSud su una percentuale del28,6%. Dall’analisi dei datiesposti emerge che il rap-porto tra iscritti e pensio-nati è più favorevole nelleregioni del Sud (4,7) ri-spetto a quelle del Cen-

tro (4,3) e del Nord (4,2).La più elevata densità dicontribuenti per 10.000 abi-tanti si registra nell’Umbria(8,24), nella Sardegna(7,84) e nella Valle d’Aosta(7,17); le regioni in cui, alcontrario, si rileva unaminore propensione allascelta di questa attivitàprofessionale sono la Si-cilia (3,24), laPuglia (3,24)e la

Campania (3,36).Il rapporto tra le entrate contri-butive e la spesa per pensioni nonpresenta saldi negativi. Il 53,9%dei contributi origina dal Nord,che contabilizza anche il 54,0%delle risorse erogate a titolo diprestazioni previdenziali. La ma-croarea Centro versa il 19,4%delle entrate contributive e sivede attribuire il 20,6% dellesomme relative ai trattamentiprevidenziali, mentre il Sud evi-denzia come valori corrispon-denti il 26,8% e il 25,3%. In nes-suna regione il rapporto in argo-mento è inferiore all’unità.Il rapporto tra contributo medioe pensione media non mostra si-gnificative variazioni tra le tremacroaree considerate, con ilNord a 0,47, il Centro a 0,46 e ilSud a 0,45. Il contributo medio,invece, mostra differenze tra le

30giorniOttobre 201122

CLASSI MEDIA MEDIA MEDIAETÀ REDDITO REDDITO REDDITO

PROFESSIONALE PROFESSIONALE PROFESSIONALEFEMMINE MASCHI TOTALE

25-29 € 6.543,13 € 7.910,91 € 6.954,61

30-34 € 9.106,01 € 11.529,29 € 9.946,59

35-39 € 10.570,15 € 14.677,73 € 12.264,59

40-44 € 12.411,38 € 17.889,88 € 15.378,41

45-49 € 13.448,95 € 19.895,91 € 17.716,45

50-54 € 15.053,78 € 19.935,07 € 18.745,59

55-59 € 14.244,17 € 20.965,08 € 20.077,55

60-64 € 11.537,36 € 20.065,28 € 19.369,12

65-69 € 7.995,00 € 16.463,44 € 16.072,59

70-74 € 15.309,62 € 15.309,62

75-79 € 5.342,50 € 5.342,50

80-84 € 16.017,00 € 7.655,86 € 8.701,00

85-89 € 6.612,00 € 6.612,00

Totalecomplessivo € 11.197,62 € 17.857,06 € 14.998,22

• LA PREVIDENZA

aree del Paese, tra cui spicca ildato del Trentino Alto Adige(3.385 euro) in una situazione dimedia di 2.594 euro al Nord, di2.275 euro al Centro e di 2.078euro al Sud. Per quanto attienealla pensione media i dati sono:5.524 euro al Nord, 5.281 euro alCentro e 4.629 al Sud.

LE DINAMICHEREDDITUALI

Il reddito professionale ed il vo-lume d’affari della categoriahanno tenuto rispetto ai risultatidell’anno precedente, eviden-ziando un leggero incremento delgiro d’affari (+0,4%) e confer-mando la media del reddito del-l’anno precedente.Nella tabella a pagina 22 è ripor-tato il reddito medio professio-nale ripartito per classi di età eper sesso.La disaggregazione per classi dietà dei contribuenti evidenziacome la classe di età in cui si con-centra complessivamente il piùalto reddito medio professionalesia quella tra i 55 e i 59 anni. Se in-vece si considerano separata-mente le femmine dai maschi,avremmo che, mentre per ledonne la classe tra i 50-54 è quellaa più alto reddito medio profes-sionale, per gli uomini la classe amaggior reddito medio è quellatra i 55-59 anni.La disaggregazione per macroa-ree evidenzia che relativamenteal Centro e al Sud, fatta eccezioneper la Basilicata, il reddito medioprofessionale globalmente consi-derato si colloca al di sotto dellamedia Italia.Al contrario tutte le Regioni delNord si collocano al di sopradella media-Italia. �

Aseguito delle cala-mità idrogeologiche

che hanno interessato leprovincie di Massa e LaSpezia, il Presidente dell’En-pav ha trasmesso una comunica-zione ai Delegati e ai Presidenti diOrdine delle due Province, invi-tandoli a segnalare i nominatividei colleghi colpiti dall’evento,per intervenire rapidamente aloro sostegno. L’Ente, come ac-caduto già in passato per situa-zioni analoghe, interverrà, ero-gando ai veterinari colpiti unprimo contributo assistenziale

straordinario. “Sarà mia cura co-municare le altre iniziative chequesto Ente adotterà - ha dichia-rato il presidente Gianni Man-cuso - e che potranno riguardare,ad esempio, il pagamento deicontributi, la concessione di pre-stiti, l’attribuzione di un’ulterioreerogazione assistenziale”.Non appena sarà comunicatol’elenco ufficiale dei Comuni in-teressati dal disastro, l’Enpav siadopererà per estendere la me-desima iniziativa di assistenza esolidarietà. (Comunicato del 28ottobre 2011) �

30giorniOttobre 2011 23

CALAMITÀ IDROGEOLOGICA

Assistenzastraordinariain Liguria eToscana

Intervista a cura diDaria ScarcigliaAvvocato Consulente Fnovi

Da molti anni, l’atti-vità veterinaria è

dettata da Regolamentieuropei, Direttive, Decisioni eLeggi Comunitarie che annual-mente riversano decreti di recepi-mento nella sanità animale, nellasicurezza alimentare e nella ge-stione della pratica professionalequotidiana. Stefano Dorigo so-stiene che “l’appartenenza al-l’Unione ha reso assai più com-plesso il nostro sistema delle fonti,imponendo a tutti, anche ai nonaddetti ai lavori, un dovere di co-noscenza e di aggiornamento cheva ben al di là dei confini dell’or-dinamento interno”.Dorigo, fiorentino di nascita,classe 1973, è uno dei più presti-giosi studiosi italiani di diritto in-ternazionale e comunitario. La suaattività di ricercatore ed esperto èapprezzata dai numerosi ateneicon i quali collabora ed è stata co-ronata nel 2003 dal premio Sidi

per il miglior articolo di diritto in-ternazionale.

Daria Scarciglia - In che modol’appartenenza all’Unione Eu-ropea ha modificato la nostragerarchia delle fonti del di-ritto?Stefano Dorigo - In modo stra-ordinario, sebbene non sempredel tutto evidente. Sin dall’iniziodella nostra partecipazione allacostruzione europea si è posto ilproblema del rango che le fontiappartenenti a questo diverso or-dinamento potessero acquisire nel

nostro sistema giuridico. La pecu-liarità, rispetto a molte altre orga-nizzazioni internazionali di cuil’Italia è parte, era che alla Comu-nità gli Stati avevano deciso di tra-sferire una parte della propria so-vranità, consentendo che le isti-tuzioni comunitarie emanasseroatti giuridici vincolanti. Questi atti,così come le norme stesse deiTrattati istitutivi, entrano a farparte del nostro ordinamento giu-ridico e prevalgono rispetto allenorme interne che eventualmentedettino una disciplina contra-stante. Questo è un aspetto cen-trale del rapporto tra fonti internee fonti dell’Unione: la prevalenza,o “primazia”, del diritto europeosu quello interno. Ciò che com-porta una serie di conseguenze ri-levanti.

D. S. -Quali?S. D. - Il legislatore nazionale, in-tanto, è tenuto a rispettare la di-sciplina europea, dunque a confe-zionare norme che siano conformiagli obblighi eventualmente postida quella; poi, il giudice internoha il dovere di disapplicare la di-sposizione nazionale contrastantecon quanto sancito da norme del-l’Unione, salvo che non si tratti dinorme prive di effetto diretto, nel

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INTERVISTA

IL TRATTATO DI LISBONA E DINTORNI

In Europa daveterinarieuropeiLa Fnovi ha deciso di entrare con forza neimeccanismi decisionali e di influenza dellaFederazione deiVeterinari Europei.L’appartenenza all’Unione ha cambiato le nostrevite e la professione del medico veterinario.

• INTERVISTA

qual caso dovrà rimettere allaCorte Costituzionale la questionedi legittimità costituzionale delladisciplina interna contrastantecon il diritto UE, per violazionedell’art. 11 della Costituzione; in-fine, tutti gli organi della pubblicaamministrazione, a qualsiasi li-vello, sono a loro volta tenuti aconformare la propria condotta aquanto sancito da disposizioni del-l’Unione europea, ancorché que-ste contraddicano disposizioni diorigine interna. Non solo, perchéin presenza di certe condizioni an-che i privati possono invocare aproprio favore il rispetto della di-sciplina europea, tanto nei con-fronti dello Stato quanto (in alcunicasi) anche nei confronti di altriprivati. Come si vede, siamo inpresenza di una situazione unica,nella quale il diritto nazionaleviene ad essere automaticamenteintegrato da fonti che provengonoda un altro ordinamento e chesono in grado di influire in modopesante sulla vita e sul funziona-mento del nostro sistema econo-mico e sociale.

D. S. -Questo vale anche per ilsettore veterinario?S. D. - Tutti gli operatori, in qua-lunque settore dovranno aggior-narsi continuamente per cono-scere quale disciplina trova appli-cazione al caso concreto. Non esi-ste praticamente ambito della vitaquotidiana che non risenta di uninflusso di norme europee. Manon basta, perché vi è un altroaspetto che contribuisce a fare delsistema normativo dell’Unione unvero e proprio unicum. Non solole norme positive, contenute neiTrattati o emanate dalle Istitu-zioni, debbono essere conosciute.Un ruolo “quasi normativo” è oggisvolto dalla giurisprudenza della

Corte di Giustizia, la quale - deci-dendo i casi concreti ad essa sot-toposti - estende l’efficacia delladisciplina di origine europea, allostesso tempo in molti casi circo-scrivendo, in nome delle libertàfondamentali di circolazione, lasovranità normativa degli Stati.Un fenomeno spesso contrastatoda questi ultimi, ma che è ormaiun dato di fatto.

D. S. - E qual è il peso dellaCorte di Giustizia?S. D. - Le sentenze della Corte diGiustizia, al di fuori del caso de-ciso, non sono vincolanti, mahanno senza dubbio una autore-volezza notevole, visto anche chela Corte difficilmentemuta la pro-pria giurisprudenza. Ecco, perciò,che questo aggiunge un ulterioretassello al sistema delle fonti, per-ché certo il legislatore nazionalepotrà formalmente agire disco-standosi dall’interpretazione dellaCorte, ma con la consapevolezzache questa potrà in futuro inter-venire e dichiarare il contrasto trala norma interna ed il diritto del-l’Unione.

D. S. - Il diritto dell’UE puòcomportare dei rischi per lasovranità dello Stato italiano eper la sua costituzione?S. D. - Direi di no. Innanzitutto, lapartecipazione all’Unione è vo-lontaria e, come esplicitato di re-cente con il Trattato di Lisbona,potrebbe anche essere fatta ve-nire meno, mediante il recessodall’Unione. Quindi in qualchemodo non siamo di fronte ad unascelta irreversibile. Per tutelare iprincipi fondamentali del nostroordinamento, poi, la Corte Costi-tuzionale ha da tempo elaborato lacosiddetta teoria dei “contro li-miti”, secondo la quale la preva-

lenza del diritto dell’Unione nel-l’ordinamento interno non puòoperare laddove le norme così in-trodotte si pongano in contrastocon i fondamenti del nostro si-stema giuridico e sociale. Io credoche il rischio di un contrasto siaoltremodo difficile, ma in ognicaso un potente antidoto è rap-presentato dalla realizzazione diun dialogo aperto tra corti nazio-nali e Corte di Giustizia, tale da ga-rantire che l’applicazione uni-forme del diritto dell’Unione inciascuno dei 27 Stati membri av-venga comunque nel rispetto delletradizioni e dei principi che go-vernano il sistema giuridico diquesti ultimi.

D. S. - Tuttavia, l’evoluzionedell’UE ha ampliato le tutelegiurisdizionali del singolo, in-teso sia come persona fisicache giuridica.S. D. - In qualchemodo è vero, manon in modo dirompente. Si puòdire che, in tema di tutela dei di-ritti individuali, l’Unione abbia co-scientemente lasciato ad altri sog-getti un ruolo attivo, semmai inqualche caso appropriandosi expost dei relativi risultati. Questo èdel resto lo specchio dell’evolu-zione che nel tempo ha cono-sciuto la costruzione europea che,non scordiamolo, in origine avevaun connotato esclusivamente eco-nomico emercatistico. Solo con iltempo, ci si è resi conto dell’esi-genza di fare dell’Europa ancheuno spazio di libertà e di diritti: sipensi all’introduzione della citta-dinanza europea, che mira a ga-rantire al cittadino di uno degliStati membri il diritto di godereappieno delle libertà fondamen-tali di circolazione all’interno del-l’Unione e di evitare di subire con-dotte discriminatorie.

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INTERVISTA •

D. S. - Anche dopo il Trattatodi Lisbona?S. D. - Una tendenza più recentepare essere quella di estenderel’azione dell’Unione anche nel set-toredeidiritti individuali edella lorotutela. Con il Trattato di Lisbona, laCarta di Nizza dei diritti fondamen-tali, che fino ad ora rappresentavaun testo non vincolante, acquisisceefficacia giuridica con rango addi-rittura pari a quello delle normedelTrattato, quindi al massimo livellodella gerarchia delle fonti. Si pre-vede, inoltre, che l’Unione possaaderire alla Convenzione europeadei diritti dell’uomo. È difficile im-maginare come queste novità po-tranno influire sulla tutela dei dirittiindividuali nel contesto europeo: visono molti aspetti pratici che do-vrannoessere risolti, primo fra tutticomprendereche ruolopotrà averelaCortediGiustizia inmateria.Quelche è rilevante, comunque, è l’af-fermazione di principio della im-portanza, all’internodel sistemadel-l’Unione, dei diritti fondamentali,affermazione che è destinata a ri-verberarsi anche all’interno degliordinamenti statali per effettodellagià ricordata prevalenza del dirittodell’Unione sul diritto degli Statimembri.

D. S. -L’allargamento dell’UE a27 Paesi rappresenta un van-taggio o un limite?S. D. - Questa è una questione pre-valentemente politica, più che giu-ridica. Si può sostenere che l’al-largamento dell’Unione a nuoviStati rappresenti una conquistaper la costruzione europea, pur-ché ciò si accompagni a forme dipartecipazione diversificata adessa, nel senso di far sì che gliStati più avanti nel processo diadeguamento alle strutture co-muni possano partecipare più in-

tensamente ad esso, mentre quelliche sono più indietro siano tem-poraneamente esclusi da talunisettori, potendovi far parte qua-lora si adeguino alle condizioni ri-chieste. Questa idea dell’Europa apiù velocità, che lo stesso Trattatodi Lisbona ha in qualche modo in-centivato, consentirebbe di nonrallentare l’estensione a nuoviStati ma al contempo eviterebbeche la necessaria coesistenza diordinamenti che si trovano a stadidiversi di “preparazione” possa inqualche modo rallentare lo svi-luppo del sistema comune. Laconcezione “funzionale” del-l’Unione europea fa sì che sia ine-vitabile una sua tendenza al-l’espansione; la creazione di un or-dinamento giuridico comune im-pone, tuttavia, che vi siano forti af-finità culturali e di tradizione tragli Stati che ne fanno parte.

D. S. - Quale potrebbe esseread oggi la condizione dell’Ita-lia e delle altre nazioni euro-pee se l’UE non fosse mai esi-stita?S. D. - Se guardiamo alla crisi eco-nomica degli ultimi mesi ed alruolo che l’Unione europea hasvolto e sta svolgendo per salva-guardare l’economia dell’area e deipaesi che ne sono parte (è il casodella Grecia, ad esempio), allora èfacile rendersi conto che la parte-cipazione all’Europa costituisceuna tutela forte per gli Stati. Manon è solo una questione econo-mica. Il ruolo dell’Unione e dellenorme che ne scaturiscono si ap-prezza in ogni aspetto per i Go-verni ma anche per le persone fi-siche e giuridiche. Senza l’Unionee, soprattutto, senza la giurispru-denza della Corte di Giustizia oggigli Stati sarebbero ancora larga-mente “sovrani” e sarebbe molto

più difficile per il cittadino rap-portarsi ad essi in molte materie,da quella fiscale a quella sanitariasolo per fare qualche esempio. Lapartecipazione all’Unione ha con-sentito l’affermarsi di una conce-zione diversa del rapporto tra in-dividuo e Stato, nel senso che èvenuta meno la concezione tradi-zionale dello Stato che tutto puònel perseguimento dei propri finied interessi. Oggi, grazie alla par-tecipazione alla costruzione euro-pea, prevale una concezione di-versa, dove lo Stato agisce ma nelrispetto di una cornice di libertàsostanziali e di forme poste nel-l’interesse di soggetti diversi daesso. Certo, le resistenze rispettoad un percorso del genere sonoforse naturali, ma credo che essesiano prevalentemente figlie di unanon completa e non corretta co-noscenza di ciò che l’Unione è epuò offrire.

D. S. - Ritiene che si tratti diuna consapevolezza diffusa eacquisita?S. D. - Spesso l’Unione europea èpercepita comeuna costruzione diburocrati, lontana dalle esigenzequotidiane. Colpa anche, in parte,dei media che talvolta preferi-scono enfatizzare i “paradossi” del-l’Europa, senza prestare eguale at-tenzione alle peculiarità che, in po-sitivo, ne connotano l’azione. Daqui, a mio avviso, l’importanza diconoscere e far conoscere cos’èl’Unione europea, come funziona,quale influenza ha nel nostro ordi-namento. Solo così si potrà, da unlato, capire senza preconcetti l’im-portanza di questo peculiare ordi-namento; dall’altra, ciò che è piùimportante, esercitare in modo ef-ficace e consapevole i diritti e le fa-coltà che esso pone a disposizionedi tutti.�

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di Giovanni TelPresidente Ordine dei Veterinari diGorizia

L ’Accordo Stato Re-gioni del novembre

2009 sul riordino del si-stema di Educazione con-tinua in medicina è in via diratifica da parte di diverse Re-gioni. Il testo definisce la figuradel libero professionista sanita-rio (v. box) con una formulazioneche dimentica alcuni aspetti dellanostra eterogenea professione.Risulta francamente inspiegabile,come un dettaglio non da pococonto, possa essere sfuggito sinoad oggi.Va da sé, che in un’ottica di ap-plicazione non solo di paventatiobblighi ma anche e soprattuttodi auspicabili agevolazioni, taleincompleta definizione va adescludere ipso facto, tutta quellaparte di professionisti veterinariitineranti, senza una vera e pro-pria struttura di riferimento,(come molti buiatri, ippiatri, manon solo), integrati, naturalmente

a pieno titolo, nella nostra pro-fessione sanitaria. Per rimediarealla omissiva distrazione, graziealla preziosa collaborazione delnostro rappresentante nella Com-

missione regionale Ecm, il Col-lega Pietro Scaramuzza, ho in-teso non solo segnalare l’anoma-lia, ma concretamente proporreuna integrazione al testo origi-nale.

NUOVADEFINIZIONE

Informati gli altri Ordini regionalie sentita la Fnovi, a settembre,abbiamo trasmesso una nuovadefinizione (v. box), che è statafavorevolmente accolta da unaalquanto sorpresa Commissionee al momento, resta solo in at-

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UN PRECEDENTE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Integratala definizionedi“liberoprofessionista”L’Ordine dei veterinari di Gorizia ha ottenuto lamodifica della definizione di “liberoprofessionista” nel recepimento regionale dellanormativa Ecm. Si conferma la forma mentis dimolte normative, formulate ad esclusivo uso econsumo di altre professioni.Ma si smentisce illuogo comune che “tanto non cambia niente”.

ORDINEDEL GIORNO

Il Consiglio della Regione FriuliVenezia Giulia dovrà ratificare ladecisione della Commissione re-gionale Ecm)

ORDINE DEL GIORNO •

tesa di definitiva approvazione daparte del Consiglio Regionale. Miè sembrato doveroso segnalarequesta iniziativa, anche perchémolte Regioni italiane non hannoancora ratificato il documento,ma soprattutto perché già sisente parlare di un nuovo immi-nente Accordo. La rettifica ap-portata in Friuli potrà servire daprecedente, per correggere unainconfutabile parzialità del testoiniziale, con conseguenti ricaduteapplicative.

NECESSARIENORME PIÙPRECISE

Tutto il sistema Ecm ha dimo-strato i propri limiti, al punto daportare la nostra stessa profes-sione veterinaria a prese di posi-zione anche abbastanza dure.Ritengo però al tempo stesso im-portante, pur in un contesto diforte criticità, aver cercato difornire un contributo concretoad un’anomalia di fondo sino adora rimasta stranamente inos-servata. Vi è infatti da ritenere,

che la conquista di visibilità daparte di tutta quanta la nostracategoria, possa anche passareattraverso tali essenziali e pre-cise forme di puntualizzazione.

LA NOSTRAINDIVIDUALITÀ

Vale la pena sul serio, oltre chedoveroso, sulla scia di quanto giàpromosso da Fnovi, continuaread affermare la nostra individua-lità, e soprattutto dire chi siamo ecosa facciamo.Quanto accaduto è un invitoquindi, a vincere il silenzio chespesso è assenso, nonché a su-perare la logica perdente del“tanto non cambia niente”.Un richiamo veemente invece, adaprire i nostri occhi, ed impararea muoversi anche all’interno ditaluni, a volte assurdi se non ad-dirittura ostili meccanismi, ove apari rango siamo chiamati a svol-gere il nostro ruolo e a rappre-sentare, dignitosamente direi, lanostra professione. �

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LA DEFINIZIONE DI LIBERO PROFESSIONISTA

CELEBRAZIONI A VIBO

Amargine del LXV Convegno Nazionale della Società Ita-liana delle Scienze Veterinarie, svoltosi a Tropea in set-

tembre, l’Ordine deiVeterinari diViboValentia ha organizzatouna cerimonia di premiazioni. Il Presidente Francesco Mas-sara ha festeggiato il traguardo dei 30 anni dalla laurea, allapresenza del Presidente della Fnovi e insieme ad altri dodiciiscritti di pari anzianità professionale. Al Prof.Orazio Catar-sini “insigne Maestro in clinica medica, già Preside della Fa-coltà di MedicinaVeterinaria dell’Università di Messina e Pre-sidente Sisvet” è stata consegnata la medaglia d’oro dell’Or-dine. Visibilmente commossi tutti i presenti, anche quando èstato il turno di tre giovani neo-iscritti che hanno pronunciatoil Giuramento professionale del MedicoVeterinario.

L’ACCORDO STATO REGIONI“È definito “libero professionista”nell’area sanitaria il soggetto cheopera presso studi privati,strutture autorizzate all’eserciziodelle attività sanitarie ovveropresso strutture accreditate ovepresta attività lavorativaautonoma (non contrattualizzato,collaboratori, dipendenti, ecc,)”.

ILTESTO REGIONALESu richiesta dell’OrdinedeiVeterinari di Gorizia,la Regione Friuliaggiungerà il seguenteperiodo: …“o colui cheinterviene, anche in viaesclusiva, con prestazioniprofessionali a caratteredomiciliare o presso lasede dell’attività delrichiedente”.

• ORDINE DEL GIORNO

di Flavia AttiliTesoriere Ordine dei Veterinari L’Aquila

Il Consiglio Direttivodel mio Ordine provin-ciale, pur essendo pic-colo (147 iscritti) e nonavendo, come molti altri, la pos-sibilità di avere del personale am-ministrativo, non ha comunquevoluto rinunciare al percorso diaggiornamento organizzato nelmese di ottobre dalla Fnovi. Sonostata molto felice dell’incarico af-fidatomi di partecipare a questo

importante appuntamento.

RIMETTERSI INGIOCO

Il corso dedicato ad Eipass per lacertificazione delle competenzeinformatiche, ha visto la parteci-pazione, con mio rammarico, diun ristretto numero di Ordini. Ilmio dispiacere nasce dal fattoche, chi è intervenuto, ha sicura-mente tratto da queste giornate,molto più del mero attestato. Legiornate sono state molto in-

tense, in quanto abbiamo avutoben sette sessioni di esame, insoli due giorni. Non c’è statoquasi il tempo nemmeno perpranzare. Nonostante ciò, o forseproprio per questo, ho potuto as-sistere ad una grande dimostra-zione di solidarietà tra tutti i par-tecipanti; alla voglia di mettersi ingioco, anche delle persone piùmature; allo stesso desiderio dicapire e comprendere, sia daparte degli amministrativi che deiveterinari presenti, senza che ilruolo ricoperto nell’ambito delproprio Ordine, costituisse unostacolo alla reciproca crescitadi tutti. Sono nate nuove amicizie,che possono costituire solo unarricchimento del know how diciascun Ordine, oltre che perso-nale.

CRITERIAMMINISTRATIVICOMUNI

Il corso sulla dematerializza-zione, meno impegnativo del

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CORSO EIPASS E CORSO CAD

La formazionedestinata agli OrdiniProvincialiI corsi di ottobre sono stati una soddisfazione professionale e umana che oradiventa un invito alla Fnovi: organizzare altri moduli di aggiornamento, inconcomitanza con i Consigli nazionali. Dopo la formazione sulla gestionedigitale delle attività amministrative, gli Ordini hanno bisogno diarmonizzare le procedure, condividere quanto appreso e affrontareproblematiche comuni.

ORDINE DEL GIORNO •

primo, ha riguardato la futura digitalizzazione ditutti gli atti amministrativi di un Ordine profes-sionale, attraverso l’impiego di adeguati supportihardware e software.Pur essendo abbastanza chiaro come si utiliz-zano i nuovi strumenti, molti dubbi sono sorti su-gli aspetti pratici, e l’idea di procedure operativecomuni, anche se non vincolanti per gli Ordini, èsembrata buona alla maggior parte dei presenti.Durante questo modulo, la cui partecipazione èstata più numerosa che nel precedente, le occa-sioni di confronto sono state molte, anche al difuori delle ore di svolgimento del corso, sonocontinuate ad emergere problematiche e possibilisoluzioni.È parso evidente che ci sarà molto lavoro da farenei prossimi mesi per l’adeguamento alla nuovanormativa, sia in termini di tempo che di risorse.Un’impostazione del lavoro sulla falsariga dellenorme volontarie della serie ISO 9000, si è affac-ciata spontaneamente nella mia mente, in ter-mini di efficacia, efficienza, soddisfazione del-l’utente (i nostri iscritti) e delle risorse umane (ilpersonale amministrativo).

PARTECIPIAMO ANCHEALLE ELEZIONI

Non posso fare a meno a questo punto, di rivol-gere un pensiero alle prossime elezioni per il rin-novo dei Consigli Direttivi che si terranno que-st’anno, invitando tutti i colleghi a partecipare nu-merosi alle votazioni, dando la loro fiducia a chiha mostrato di lavorare e a chi ha voglia di im-pegnarsi attivamente nella crescita della nostraprofessione, e non a coloro che vogliono solofare della demagogia.Vorrei infine ringraziare l’Enpav, per averci ospi-tato nella propria sede, i partecipanti, il presi-denteGaetano Penocchio, per l’importanza chesta dando alla formazione, sia dei colleghi che deinostri collaboratori, e il nostro avvocato MariaGiovanna Trombetta, per averci costantementeassistito, anche al di là di quelli che potevano es-sere i suoi obblighi istituzionali.

Sull’argomento si vedano anche i numeri diaprile e di luglio di 30giorni. �

• ORDINE DEL GIORNO

di Rocco Salvatore RaccoPresidente Ordine dei Veterinari diReggio Calabria

Il Quotidiano della Ca-labria del 17 ottobrepubblica un articolo “Unvirus fa strage dei gatti:appello dei volontari”,con notizie solo in parte corri-spondenti alla realtà. Un episo-dio del genere danneggia nonpoco una struttura sanitaria equanti onestamente e decorosa-mente vi lavorano; viene sbeffeg-giata una clinica veterinaria vantodella realtà reggina e calabreseassurgendo l’esosità della par-cella per un intervento sanitarionon su quattro gatti, bensì sutrenta. Intervento che ha coin-volto più professionisti e per di-verse ore in giornata di riposo,intervento che ha alleviato soffe-renze ad esseri senzienti.

È pacifico che quanto sopra haun costo, determinato da un’atti-vità intellettuale, dalla gestionedi una struttura realizzata esclu-sivamente con i frutti del sudoredel medico veterinario che la di-rige e gestisce, da anni di sacrificie rinunce. Ci si sorprende quandoil medico veterinario presenta laparcella, anche se congrua, come

se per intercessione divina fosseil professionista della benefi-cenza e del volontariato; la sor-presa, però, è infinitamente mi-nore e non fa notizia quando lastessa parcella è prodotta da altroprofessionista esercente un’atti-vità intellettuale, medico, avvo-cato, ingegnere, ecc.Sarebbe ora di smetterla. Ogni la-voratore lavora per vivere, perportare avanti dignitosamente lapropria famiglia, per vedere rea-lizzati i sogni di chi ha investitosu se stesso; se vuole fare bene-ficenza deve essere una propriascelta non determinata dagliumori ridondanti dalle menti diindividui ignoranti o da sciacallisempre pronti a partecipare al ne-crofago banchetto.

In chi scrive c’è tanta irritazioneperché quello descritto non è uncaso isolato, un professionista - aproprie spese - si ritrova a dovercurare animali che vengono ab-bandonati nei pressi della strut-

tura dove opera, a fornire conti-nue consulenze a soggetti privaticome ad Enti Pubblici ricevendonella migliore delle ipotesi un“grazie di cuore”; si ritrova pure apagare Enpav, Iva, Ici, Tarsu, Or-dine, assicurazione contro rischiprofessionali, previdenza inte-grativa, rifiuti speciali, rifiuti e ri-schio radiologico, consulente fi-scale, consulente del lavoro, in-segne pubblicitarie e chissàquante altre dimentico… e poi ve-nire anche sbeffeggiato o addirit-tura insultato.

La misura è quasi colma, sap-piano tutti che l’Ordine dei Me-dici Veterinari a tutela della pro-fessione in primis e dei propriiscritti intraprenderà ogni azioneutile a contrastare coloro che ir-rispettosamente ed incivilmenteoffendono l’opera di una classeprofessionale da sempre al ser-vizio della società per la tuteladella salute degli animali e del-l’uomo. �

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LA VERITÀ È PIÙ DEMOCRATICA

Mai piùsbeffeggiatidalla stampaDi tanto in tanto appaiono notizie di stampa chevanno ad alimentare discussioni da bar o dasalotto. E fin qui tutto bene, la stampa è uno deimuri portanti della democrazia.Va meno benequando si diffondono notizie parzialmenteveritiere, con il fine di vendere qualche periodicoin più e discreditare una professione.

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di Enrico D’AddioGruppo Apicoltura Fnovi

Sulle competenze sani-tarie in apicoltura, si

è reso necessario ripren-dere il dialogo con i mi-nisteri dell’Agricoltura edella Salute. Nel mese di ot-tobre, si è intensificata la corri-spondenza della Fnovi con le di-rezioni generali dei rispettivi di-casteri, per commentare un pro-getto di gestione sanitaria, il Bee-Net, che si realizzerebbe quasicompletamente al di fuori del Ser-vizio Sanitario Nazionale, per nondire in alternativa ad esso. LaFnovi reputa urgente un incon-tro con i due Ministeri per chia-rire le competenze dell’Agricol-tura e della Sanità, del Cra-Api,degli Izs, delle Università, delleAssociazioni di Categoria, affin-ché ognuno svolga il proprioruolo.

FONDI SOLO SEC’È ILVETERINARIO

Se oggi l’apicoltura versa in unostato di sottosviluppo economico èanche perché permane la resi-stenza a gestire le patologie delleapi in un contesto di legalità. Nella

sua lettera alla Direzione generaleper lo sviluppo rurale, il presidentePenocchio ritiene che la depres-sione della competitività e dellaproduttività di questo settore siada imputare “anche ad una assi-stenza laica non qualificata chesvolge funzioni sanitarie in abusodella professione veterinaria”. LaFnovi sostiene pertanto la neces-sità di inserire la competenza me-dica fra i requisiti per l’assegna-zione di fondi al settore, ossia di su-bordinare il sostegno economicoalla condizione che la lotta alle pa-tologie, la formazione e la gestionesanitaria degli allevamenti sia affi-data amedici veterinari. Si tratta di“un passo indispensabile e indiffe-ribile”, scrive il PresidenteFnovi, alfine di riportare il settore “sotto uncontrollo sanitario che fino a que-sto momento non c’è stato”.

SSN O SISTEMAAGRARIO?

È nelle intenzioni del Mipaaf am-pliare e ristrutturare la rete di mo-nitoraggio dei fenomeni di morta-lità e di spopolamento degli al-

DA APENET A BEENET

La nuovaregola è: chifinanzia curaGrazie all’energico richiamo della Fnovi, c’ègrande movimento sotto il cielo delle api.Ma nontutto quel che si muove fa bene alla loro salute e aquella dei consumatori di miele. L’attualeconfusione di ruoli e competenze favorisce unaspiccata propensione al “fai da te” che nelCodice Penale ha un nome: abuso di professione.

APICOLTURA

• APICOLTURA

veari. Il progetto BeeNet è ben ar-ticolato, ma risente dell’ingiustifi-cabile anomalia che si affidinocompetenze medico veterinarie aprofili nonmedici. Non di meno, ilprogetto prevede un contatto conle istituzioni sanitarie nei soli casidi patologie denunciabili delle apie per questo compito viene in-comprensibilmente istituita la fi-gura del “tecnico della preven-zione esperto in apicoltura e pa-tologie delle api”.Già il progetto Apenet si era posto

in posizione avulsa da ogni con-testualizzazione sanitaria: conl’esclusione dei medici veterinaripubblici e privati, educava gli api-coltori alla negazione della regolache vuole che le segnalazioni dimalattia e morte di animali sianoindirizzate alle Asl.I promotori chiedono addiritturache BeeNet diventi permanente estrutturato nel Sistema agrario na-zionale. Qual è la logica del Mi-paaf? Chi si fa promotore finan-ziario di un intervento nel settore

dell’apicoltura, diviene automati-camente competente delle sueproblematiche sanitarie. In virtùdi questa tesi non dichiarata, sipensa ad un sistema che individuanelle associazioni di categoria icentri atti a ricevere e trasferire lesegnalazioni sulle patologie alCra-Api. Lo stesso sistema si av-varrebbe di enti affiliati e strut-ture private, di personale non spe-cializzato, di attività di pronto in-tervento e di figure laiche presentinel Ssn (tecnici della preven-zione) a cui affidare competenzemediche. “Aberrazioni”- è il ter-mine usato dal Presidente Fnovinella lettera alla direzione del Mi-paaf, situazioni che si realizzano“quando i Dicasteri non rispet-tano le rispettive competenze equando si nega l’organizzazionesanitaria che lo Stato si è dato”.

LE SEGNALAZIONI

Il presidente Penocchio ha mani-festato le proprie posizioni allaDirezione generale della sanitàanimale e del farmaco veterina-rio:“La Fnovi è determinata a de-nunciare ogni azione lesiva dellaprofessione veterinaria e delleaspettative di salute dei cittadini”.Nella sua lettera, ricorda ancheche la Federazione ha prodottoun documento (“Il sistema dellesegnalazioni in apicoltura”), pro-ponendo le procedure da svolgerein caso di malattia, moria o spo-polamento degli alveari. L’obiet-tivo del documento, presentato alMinistero fin dallo scorso aprile,si propone di armonizzare le se-gnalazioni su tutto il territorio na-zionale e di ottimizzare l’attivitàsanitaria in apicoltura attraversoun assetto permanente e struttu-rato entro le norme di legge. �

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APICOLTURA E AMBIENTE IN RETE

Il progetto BeeNet intende mettere sotto controllo 3.750 al-veari in 375 postazioni in tutta Italia,presso le quali sarannoattinte le matrici da analizzare (monitoraggio). Nei casi dimortalità/malattie/ spopolamenti di alveari estranei aimoduli,questi saranno segnalati da apicoltori o loro associazioni ai re-ferenti centrali del sistema che provvederanno ad attivare il si-stema di pronto intervento per risalire alle cause di mortedelle api contestualmente al loro verificarsi.Sul“Sistema dellesegnalazioni”, la Fnovi ha già ripetutamente denunciatoquanto sta avvenendo in apicoltura e si è espressa,con un pro-prio documento di proposta, inviato al ministero della Salutenel mese di aprile.

a cura dell’Ufficio StampaFnovi

In occasione del Consi-glio nazionale di San-remo (5, 6 novembre) laFnovi ha inaugurato la “web ra-dio”, una modalità di trasmis-sione in diretta audio che sfruttale tecnologie della Rete. Questainiziativa si inserisce nelle atti-vità multimediali che la Fnovi hada tempo messo in campo permantenere un filo diretto con gliiscritti, consentendo di seguire adistanza gli eventi istituzionali edi divulgazione professionale. Datempo, infatti, la Federazionepunta sulla multimedialità permoltiplicare le occasioni di con-tatto con gli iscritti, promuoverela professione e permettere la piùampia partecipazione a tutte lesue attività.

COME FUNZIONALAWEB RADIO

È il mezzo più semplice e imme-diato. Il sistema permette diascoltare le relazioni e gli inter-venti, tramite qualsiasi disposi-tivo dotato di connessione inter-net, dal computer agli smar-tphone (iPhone, iPad, Android,Blackberry, Nokia), senza doverscaricare nessuna applicazione.Anche per il futuro, basterà se-guire il link attivo sul portalewww.fnovi.it o accedere all’ap-plicazione Fnovi Mobile, scarica-bile da Apple Store e Androidmarket. Trattandosi del solo se-gnale audio, la quantità di datitrasmessi risulta estremamenteridotta rispetto ad una diretta vi-deo, questo consente ad un co-mune cellulare collegato ad in-

ternet di ricevere il segnale in ma-niera chiara e senza interruzioni.Anche in viva voce. Ciò si traducenel concreto vantaggio di poterassistere all’evento con una do-tazione hardware minima e daogni luogo, anche in auto.

MULTIMEDIALITÀ

La web radio è solo l’ultima delleapplicazioni ideate dalla Fnoviper comunicare al meglio. Con ladiffusione degli smartphone, hada tempo realizzato una app checonsente di leggere le notizie delportale www.fnovi.it sugli iPhonee sui cellulari che sfruttano il si-stema operativo Android. In que-sto caso è prevista l’installazionemediante download gratuito daAndroid Market e Apple Store.Da tempo è aperta sul portale an-che un’area multimediale pub-blica, ricca di video originali, ri-presi da eventi istituzionali o te-

levisivi, organizzati dalla Fnovi.Gli ultimi, in ordine cronologico,ripropongono la Biosecurity Con-ference di Terrasini e gli inter-venti della delegazione italianaalla General Assembly di Pa-lermo. Questa sezione del portaleripropone anche vere e proprietrasmissioni televisive realizzateper il grande pubblico dallaFnovi, in collaborazione con Rtbe Sky e grazie alla disponibilità dimolti colleghi che hanno contri-buito a divulgare informazionicorrette sulla nostra professionee sul rapporto con gli animali.“Questa è anche la via per far co-noscere le nostre attività profes-sionali al grande pubblico - ha di-chiarato il Presidente Penocchio- e di per migliorare la consape-volezza dei cittadini rispetto alnostro ruolo e alle nostre fun-zioni”. Da rivedere anche impor-tanti videointerviste con perso-nalità istituzionali e del nostrosettore. �

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COMUNICAZIONE

INAUGURATA LA WEB RADIO

Va ora inonda ilConsiglionazionaleLa Fnovi ha inaugurato una nuova modalità dipartecipazione: la web radio. In diretta i lavoridell’Assemblea dei Presidenti degli Ordini.Dopo Fnovi Mobile e la videoteca del portale, lamultimedialità della Federazione ha esplorato tuttii canali della comunicazione.

di Adriano ArgenioMed. Vet. Lp Consulente del CorpoForestale dello Stato e del ParcoNazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Spesso quello che perun medico veterina-

rio è un chiaro caso dimaltrattamento, non ap-pare tale per la Legge. Il compitopiù difficile è di riuscire a far ca-pire che la presenza di ferite e/omalattie non indica necessaria-mente un chiaro caso di maltrat-tamento. Viceversa, ci può esseremaltrattamento di un animale an-che in assenza di ferite omalattie.Nell’accertamento di maltratta-mento nei confronti di un ani-male selvatico, è importante ac-certare la provenienza dell’esem-plare. Un animale selvatico natolibero, catturato e chiuso in gab-bia, è un animale che patirà molto

più di un animale domestico, lacattività e il contatto con l’uomo.Questa sofferenza è evidentequando si manifesta con feritecon l’insorgenza di comporta-menti stereotipati, ma più spesso

è silente e può passare inosser-vata ad occhi non esperti. I fattoristressanti che agiscono ripetuta-mente nel tempo, portano ad unesaurimento delle risposte adat-tative messe in atto dall’animale.La conseguenza è l’insorgenza dirisposte metaboliche (debolezzae tremore muscolare, alopecia bi-laterale simmetrica, perdita dipeso, deterioramento della reat-tività del sistema immunitariocon una maggiore suscettibilitàalle malattie, poliuria, elevatoconsumo di acqua, ecc.) e di al-terazioni comportamentali (au-mento dell’aggressività, rifiutodel cibo o iperfagia, autocanni-balismo, alterazioni del compor-tamento sessuale, ecc.).

“CONVINCERE”ERELAZIONARE

La difficoltà in questi casi non èsolo quella di riuscire ad associarequeste alterazioni alle condizionidi stress cronico, ma anche di“convincere” Forze di Polizia eMagistrati che questi sintomi sono

RICONOSCERE IL MALTRATTAMENTO ANIMALE

L’ululatodi un luponon è un gridodi doloreNon è pensabile curare un animale di cui non siconoscono i comportamenti etologici. Se puòessere difficile accertare il reato dimaltrattamento negli animali domestici, in quelliselvatici lo è in modo particolare. Ancor piùcomplicato dialogare con le autorità giudiziarie edi polizia…

In casi particolari, soprattutto in presenza di animali selvatici, il medico ve-terinario può essere affiancato da biologi o naturalisti, fermo restandoperò che solo il medico veterinario può relazionare su una lesione, una ma-lattia o sulla sofferenza psichica di un animale: diagnosi e certificazioni sonoatti medico veterinari, anche nello svolgimento delle attività di collabora-zione con la polizia giudiziaria.

NEI FATTI

diretta conseguenza delle erratemodalità di detenzione in cattività.In questi casi assume molta im-portanza l’anamnesi ambientale,in particolare la descrizione dellecondizioni in cui gli animali sonodetenuti. Scrivere che un rapace èin uno stato di sofferenza perché èchiuso in una gabbia troppo pic-cola per le sue caratteristiche eto-logiche è una forma corretta, mameno efficace di scrivere nellapropria relazione che un rapacecon due metri di apertura alare èchiuso in una gabbia di un metrodi larghezza. Indicare i siti di ubi-cazione delle gabbie perché la vi-cinanza a luoghi rumorosi ol’esposizione continua al contattocon l’uomo sono importanti fat-tori stressanti. Un altro impor-tante aspetto da riportare nella re-lazione è quello relativo alle con-dizioni igieniche in cui sono te-nute le strutture di detenzione de-gli animali e le ciotole per la som-ministrazione di cibo e acqua per-ché sono indicative della cura omeno con cui gli animali vengonodetenuti. Gli aspetti relativi allestrutture di detenzione possonoessere importanti per la poliziagiudiziaria per configurare un al-tro reato nei confronti degli ani-mali, quello contenuto nell’arti-colo 727 c. p., cioè la detenzione incondizioni incompatibili con lapropria natura. Anche in questocaso non è sufficiente la sola de-tenzione in condizioni incompati-bili, che deve essere anche pro-duttiva di gravi sofferenze, altroaspetto che solo un medico vete-rinario può certificare.

ACCERTAMENTO ETRASFERIMENTO

Quando è possibile, l’accerta-

mento del maltrattamento vaconcluso con l’esame clinico del-l’animale o se il numero degli ani-mali è elevato, con un esame cli-nico collettivo, ma almeno il 10%degli animali deve essere sotto-posto ad un esame clinico appro-fondito, con esami collaterali peranalisi batteriologiche, virologi-che e parassitologiche e tutti glialtri esami che possono aiutarci achiarire lo stato di salute del-l’animale o degli animali. Prima disottoporre a manipolazione o atrasferimento gli animali detenutiin condizioni stressanti da moltotempo, è sempre necessario va-lutare bene lo stato clinico. Il no-stro intervento con manipola-zione dell’animale per visitarlo oper trasferirlo in caso di seque-stro, può rappresentare un fat-tore stressante acuto che, in con-dizioni di esaurimento delle ri-sposte adattive, può portare ashock e conseguente morte. De-cesso evidentemente non impu-tabile al trasferimento, ma alleprecedenti condizioni di deten-zione.

UN CASOEMBLEMATICO

In fatto di accertamento delreato, il caso dei richiami vivinell’attività venatoria è emble-matico. Dimostra che il lavorodel medico veterinario, chiamatoa relazionare sulle condizioni didetenzione degli animali, è fon-damentale anche di fronte alleleggi speciali che esulano dalmaltrattamento come appuntoquelle sulla caccia.La Corte di Cassazione, però, hastabilito che nel caso in cui la de-tenzione degli uccelli da richiamosia lecita, e le gabbie siano rego-

lari, per affermare la responsabi-lità penale, occorre dimostrare,che i danni alle penne e alla codae lo stress psichico siano derivatida fattori diversi dalla sola de-tenzione.Il ruolo del medico veterinariochiamato ad accertare le condi-zioni degli uccelli da richiamo èquindi di accertare lo stato di sa-lute degli animali e le condizioniigienico sanitarie delle gabbie didetenzione.Sempre la Corte di Cassazioneha però stabilito che la deten-zione in gabbia di uccelli dausare come richiami per la cac-cia, pur se lecita in sé, può darluogo alla configurabilità delreato di maltrattamento, ove legabbie siano di dimensioni cosìanguste da non consentire nep-pure movimenti fisiologici es-senziali come l’apertura delle ali.Quindi gli aspetti su cui soffer-marsi sono quelli relativi allapossibilità da parte dell’animaledi aprire le ali, e quindi di com-piere i movimenti minimi permantenere vigore fisico, le con-dizioni igienico sanitarie dellegabbie in cui sono detenuti e ilrispetto delle ore di luce/buio. Inalcuni casi è stato accertato chei proprietari dei richiami vivi liinducono a compiere una mutaartificiale. Questa pratica è vie-tata, il compito del medico vete-rinario è quello di coadiuvare lapolizia giudiziaria accertando legravi sofferenze che patisconogli animali sottoposti a questapratica. L’accertamento del mal-trattamento, in conclusione, èsempre a tutela degli animali, maanche di tutti coloro che fannoparte delle categorie previstedalle leggi speciali (cacciatori,circensi, ecc.) e che detengonogli animali in modo corretto. �

NEI FATTI •

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di Maria Giovanna TrombettaAvvocato Fnovi

Lo spunto per qualcheriflessione in argo-

mento è offerto da un re-cente pronunciamentodella Cassazione Penale,Sezione VI (sentenza n. 27440 del13 luglio 2011), la quale ha decre-tato che la professione forensenon può essere esercitata da chiha superato l’esame di abilita-zione ma non è iscritto all’Albo.

L’ipotesi configura, ad avviso deigiudici di legittimità, il reato diesercizio abusivo della profes-sione di cui all’art. 348 del codicepenale. Tale articolo rappresenta,secondo una ormai consolidatagiurisprudenza1, e come più volteesposto anche da queste pagine,una norma penale in bianco in cuiè stabilita l’entità della sanzione,mentre il precetto viene definitoda un’altra norma, che può essereanche di grado secondario.Incorre, quindi, in esercizio abu-sivo chiunque svolga un’attività

professionale che una disposi-zione di legge riservi espressa-mente e in via esclusiva a soggettiiscritti in apposito Albo.In altre parole, il reato è integratodal comportamento di chi, puravendo conseguito l’abilitazionestatale, non è iscritto all’Albo pro-fessionale, considerato che taleiscrizione è imposta da norma co-gente quale condizione inderoga-bile per l’esercizio della profes-sione.La ragione di tanta attenzione è le-gata alla circostanza che il si-stema italiano definisce profes-sioni “protette”, e tra queste rien-tra a pieno titolo quella del me-dico veterinario, quelle profes-sioni intellettuali per l’eserciziodelle quali la Legge richiede laspeciale abilitazione dello Stato el’iscrizione in uno specifico Albo.Il loro esercizio è sottoposto nelnostro ordinamento a precisecondizioni - in deroga al princi-pio di libertà delle attività lavora-tive, anche intellettuali, sancitodall’art. 4 della Costituzione – inconsiderazione della loro rile-vanza sociale e della specificitàdelle competenze che lo Statovuole garantire ai cittadini che,avendone bisogno, sono obbligatia ricorrere a chi esercita tali pro-fessioni, dette anche “di pubblicanecessità”.Le professioni protette compor-tano l’espletamento di attività dinatura prevalentemente intellet-tuale riguardanti determinati especifici settori operativi di inte-resse collettivo o di rilevanza so-ciale. Il loro esercizio richiede ilpossesso di particolari e idoneirequisiti di formazione culturale,scientifica e tecnica ed è caratte-rizzato da autonomia decisionalenella determinazione delle moda-lità di perseguimento dei risultati,nonché dall’assunzione di re-

ABUSO DI PROFESSIONE

Per esercitarenon bastal’abilitazionedi StatoSvolgere la professione dopo il superamentodell’esame di Stato ma prima dell’iscrizioneall’Albo integra il reato di esercizio abusivo dellaprofessione. È vietato porre in essere atti tipicidella professione.

LEX VETERINARIA

Il "Palazzaccio" di Roma, sede della Corte di Cassazione

sponsabilità dirette e personali in relazione alleprestazioni svolte.Ed è proprio la Costituzione (art. 33) a decretarel’obbligatorietà dell’esame di Stato per l’abilita-zione all’esercizio professionale; ed è il Codice Ci-vile (art. 2229) a recitare che «la Legge deter-mina le professioni intellettuali per l’eserciziodelle quali è necessaria l’iscrizione in appositialbi ed elenchi. L’accertamento dei requisiti perla iscrizione negli albi o negli elenchi, la tenutadei medesimi e il potere disciplinare sugliiscritti sono demandati alle Associazioni pro-fessionali, sotto la vigilanza dello Stato».Può pertanto concludersi che l’iscrizione all’Albocostituisce requisito ineludibile per l’eserciziodella professione di medico veterinario, una voltaconseguita la laurea e l’abilitazione e salvo il pos-sesso degli altri requisiti amministrativi.La mancata iscrizione vieta l’esercizio della pro-fessione che diviene ipso facto abusivo. L’iscri-zione all’Albo assume la natura giuridica di atto diaccertamento costitutivo erga omnes, con cui siacquisisce e si perfeziona la qualifica professio-nale di medico veterinario. In tal modo si confer-mano le competenze tecniche, garantite dalloStato con il rilascio del diploma di laurea e diquello di abilitazione. �

1 A questo proposito vedi sentenza della Cassazione PenaleSez. IV del 29maggio 1996 (“Studium Juris”, 1996, 1303) cheha affermato che «l’art. 348 cp, che configura il reato diesercizio abusivo della professione, è una norma inbianco; essa contiene un rinvio ad altre norme che, di-sciplinando una determinata attività professionale, con-figurano le cosiddette professioni protette, per le quali èrichiesta la specifica abilitazione dello Stato e l’iscri-zione in uno specifico albo». O anche la sentenza della Cas-sazione Pen. Sez. VI del 23 aprile 1996 (Cass. Pen. 1996,2925) che ha affermato che «dovendosi riconoscere al-l’art.348 cp la natura di norma penale in bianco, perchépossa configurarsi l’illecito dalla stessa descritto è ne-cessario che la condotta dell’agente si ponga in contrastocon altra disposizione legislativa che espressamente ri-servi in via esclusiva determinate attività professionalia soggetti iscritti in albi speciali». Vedi anche sentenzadella Cassazione Pen. Sez. VI del 3 aprile 1995 (Cass. Pen.1996, 3302) che sostiene che «l’art. 348 cp (abusivo eser-cizio di una professione) è norma penale in bianco, chepresuppone l’esistenza di norme giuridiche diverse, qua-lificanti una determinata attività professionale, le qualiprescrivono una speciale abilitazione dello Stato ed im-pongono l’iscrizione in uno specifico albo, in tal modoconfigurando le cosiddette professioni protette».

LEX VETERINARIA •

FORMAZIONE PROBLEM SOLVING N. 9

Titolo: L’uso in deroga per mancatavia di somministrazione delfarmaco di elezione

Autore: Dott.ssa Eva Rigonat

Settore professionale: clinicadegli animali da compagnia

Disciplina: farmaco

Obiettivo formativo: sanitàanimale

Metodologia: formazione adistanza - problem based learning

Ecm: 1 credito formativo

Scadenza: 31 dicembre 2011

Invio risposte: dal 15 novembre2011

Dotazione minima: 30giorni,telefono cellulare

Codice identificativo del corso:3468

di Eva RigonatGruppo di lavoro Farmaco FnoviDirigente Veterinario Ausl Modena

Un cane meticcio, ma-schio, di anni 4,

viene portato dal pro-prietario in un ambula-torio veterinario per una vi-sita clinica in seguito a numerosiepisodi di vomito nelle ultime 24ore con contemporanea inappe-tenza.

IL VOMITO NELCANE

Il medico veterinario, nel racco-gliere l’anamnesi, rileva che gliepisodi di vomito, circa una de-cina, non sono relazionabili al-l’assunzione né di cibo né di ac-qua e che il materiale emetico èschiumoso con liquido giallo-gnolo, che il soggetto è inappe-tente e che il proprietario escludela possibilità di ingestione di

corpi estranei. Alla visita clinica,il cane presenta scialorrea, algiaalla palpazione dell’addome concontrazione della parete, cifosi egrave disidratazione.Il Medico Veterinario decide diintervenire inizialmente con unaterapia medica con antiemetico efluido terapia per reidratare l’ani-male e procedere poi ai succes-sivi accertamenti diagnostici.La terapia sintomatica prevede la

scelta di un antiemetico inietta-bile a base di Cimetidina o Rani-tidina.Consultando il prontuario veteri-nario, trova farmaci registratisomministrabili solo per viaorale. Data la gravità del vomito equindi l’impossibilità di usare lasomministrazione orale, decidedi usare un farmaco ad usoumano contenente ranitidinasomministrabile per via iniettiva.

PROBLEM BASED LEARNING

L’uso in derogapermancata via disomministrazionedel farmaco dielezioneTorniamo a verificare le nostre conoscenze sulcorretto impiego del farmaco. Questa volta, l'usoin deroga nella clinica degli animali dacompagnia viene messo in relazione a duerecenti circolari del Ministero della Salute.

FORMAZIONE •

30giorniOttobre 201142

MATERIALEDIDATTICO

• Circolare 5727 - P- 29/03/2011Ministero della SaluteOggetto: Uso in deroga di medi-cinali veterinari• Circolare 8307-P- 05/05/2011Ministero della Saluteoggetto: Uso in deroga di medici-nali veterinari: Chiarimenti.

USO DELLACASCATA

1. Quando i test microbiologici

dimostrano che un particolareceppo batterico ha sviluppato an-tibiotico resistenza a tutti i pro-dotti i cui foglietti illustrativi con-tengono indicazioni contro lostesso, il veterinario può ritenereche non esistono trattamenti au-torizzati per tale condizione e puòprescrivere apposito prodotto inbase ai risultati dell’antibio-gramma.

2. Nel caso in cui un medicinalesi presenti solo in associazionicon altri principi attivi, che po-trebbero, in condizioni partico-lari di salute di un animale,

risu1tare inutili o addiritturapeggiorare la malattia.

3. In caso di infezioni croniche, seil problema persiste dopo il trat-tamento con un prodotto auto-rizzato, il veterinario, nel singolocaso clinico, può dedurre chenon esistono prodotti specifici edè lecito ricorrere alla cascata.

4. Qualora non esista nessunaspecialità veterinaria autorizzataper una specifica via di sommini-strazione e/o formulazione rite-nuta dal veterinario indispensa-bile per la terapia di una specificapatologia si può dedurre che nonesistono prodotti specifici ed èlecito ricorrere alla cascata. (Cir-colare 5727 - P - 29/03/2011)

CHIARIMENTISULL’USO INDEROGA

Qualora non esista nessuna spe-cialità medicinale veterinaria au-torizzata per una specifica via disomministrazione ritenuta dalme-dico veterinario indispensabileper la terapia di una determinatapatologia, è lecito ricorrere allacascata poiché è evidente che nonesistono prodotti specifici. (Cir-colare 8307-P- 05/05/2011).

SUGGERIMENTI DILETTURA

• DLgs 193/06 artt. 10- 108• Dossier FNOVI sull’uso in deroga:http://www.fnovi.it/index.php?pa-gina=dossier-fnovi

• Note MinSal 8307 del 5/5/2011 e5727 del 29/3/2011

• L’uso in deroga del farmaco vete-rinario- art 30 gg http://www.tren-tagiorni.it/dettaglioArticoli.php?ar

DLGS 193/2006

Articolo 10 - Uso in deroga per animali non destinati allaproduzione di alimenti.1.Ove non esistanomedicinali veterinari autorizzati per curareuna determinata affezione di specie animali non destinate allaproduzione di alimenti, il veterinario responsabile può, in viaeccezionale,sotto la sua diretta responsabilità ed al fine di evi-tare all'animale evidenti stati di sofferenza, trattare l'animale in-teressato:a) con un medicinale veterinario autorizzato in Italia per l'usosu un'altra specie animale o per un'altra affezione della stessaspecie animale;b) in mancanza di un medicinale di cui alla lettera a):1) con unmedicinale autorizzato per l'uso umano. In tal caso ilmedicinale può essere autorizzato solo dietro prescrizionemedico veterinaria non ripetibile;2) con un medicinale veterinario autorizzato in un altro Statomembro dell'Unione europea conformemente a misure na-zionali specifiche, per l'uso nella stessa specie o in altra spe-cie per l'affezione in questione, o per un'altra affezione;c) in mancanza dei medicinali di cui alla lettera b),con unme-dicinale veterinario preparato estemporaneamente da un far-macista in farmacia a tale fine,conformemente alle indicazionicontenute in una prescrizione veterinaria.2. In deroga a quanto disposto all'articolo 11, le disposizioni dicui al comma 1 si applicano anche al trattamento di un animaleappartenente alla famiglia degli equidi da parte di un veteri-nario, a condizione che l'animale interessato sia stato dichia-rato non destinato alla macellazione per il consumo umanoconformemente alla normativa comunitaria.

• FORMAZIONE

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ticoliId=68• Editoriale 30 giorni n°2-2010 :http://www.trentagiorni.it/detta-glioArticoli.php?articoliId=141

• Istanze, richieste e chiarimentisull’uso in deroga - art 30 gg

http://www.trentagiorni.it/detta-glioArticoli.php?articoliId=144

• L’uso in deroga? “un tema caldoma ingigantito” - art 30 gghttp://www.trentagiorni.it/detta-glioArticoli.php?articoliId=635 �

Titolo: L’uso in deroga per mancata via di somministrazione del farmaco di elezioneAutore: Dott.ssa Eva Rigonat

QUESTIONARIO

PROBLEM SOLVING N. 9 - VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

A) L’accesso all’uso in deroga negli animalid’affezione è consentito:1) Ogniqualvolta non ci siano rischi per la salute

pubblica2) Se non esistono medicinali veterinari autoriz-

zati per curare una determinata affezione diquella specie animale

3) Se non esistono medicinali veterinari autoriz-zati per curare una determinata affezione di unaspecie animale

4) Ogniqualvolta non ci siano rischi per la salutepubblica e sia ritenuto idoneo dal veterinario

B) Il mancato rispetto dell’uso a cascata (o inderoga) negli animali d’affezione comporta:1) Una sanzione da euro 1.549,00 a euro 9.296,002) Una sanzione da euro 516,00 a euro 3.096,003) La fattispecie non è sanzionata perché non pe-

ricolosa per la sicurezza alimentare4) La fattispecie non è sanzionata

C) Il concetto di non esistenza del farmaco ve-terinario che dà accesso all’uso a cascata con-templa1) La mancata esistenza di un qualsiasi medicinale

veterinario autorizzato per quella patologia inuna qualunque specie animale

2) La mancata esistenza di un medicinale veteri-nario la cui via di somministrazione sia utile a cu-rare quella patologia

3) La mancata esistenza di un medicinale veteri-nario la cui formulazione sia utile a curare quellapatologia

4) Tutte e tre le precedenti

D) Prima delle note del MinSal 8307 del5/5/2011 e 5727 del 29/3/2011 l’utilizzo del far-maco umano di cui al caso illustrato:1) Poteva venir sanzionato ai sensi dell’art. 10 del

DLgs 193/062) Non era sanzionabile inquanto a tutela del be-

nessere dell’animale3) Era sanzionabile solo in caso di prescrizione al

proprietario ma non come uso nell’ambulatorio

4) Era sanzionabile solo se utilizzato su un animaleda reddito

E) Sarebbe stato possibile accedere al farmacoad uso umano con via di somministrazione dielezione se ne fosse esistito uno registrato sem-pre con via di somministrazione di elezionemaper animali da reddito? Per un’altra patologiama con la stessa molecola?1) No. Nell’uso a cascata infatti la scelta di un me-

dicinale veterinario autorizzato per l’uso suun’altra specie animale o per un’altra affezioneviene prima nella cascata indipendentementeche l’animale di destinazione sia da reddito omeno

2) Sì, in virtù delle note del MinSal 8307 del5/5/2011 e 5727 del 29/3/2011

3) Sì, perché il farmaco con via di somministra-zione di elezione è registrato per animali dareddito

4) Sì. Nell’uso a cascata la scelta di un medicinaleveterinario autorizzato per l’uso su un’altra spe-cie animale o per un’altra affezione è paritaria ingrado a quella del medicinale per uso umano

COME RISPONDERE AL QUESTIONARIOPer ottenere i crediti, il discente dovrà risponderecorrettamente almeno all’80%delle domande di va-lutazione dell’apprendimento.Il discente dovrà an-che compilare il questionario di gradimento(form standard a pagina 40 di 30giorni, n. 1,2011).È possibile rispondere on line, al sito www.forma-zioneveterinaria.it oppure via sms al numero:3202041040. Il messaggio sarà così composto:1) co-dice identificativo del corso; 2) spazio; 3) codice fi-scale del discente;4) asterisco (*);5) numerodel pro-blem solving;6) asterisco (*);7) risposte al test di ap-prendimento intervallate da un cancelletto (#); 8)asterisco (*); 9) risposte al questionario di gradi-mento intervallate da un cancelletto (#);10) invio.Lerisposte dovranno rispettare l’esatta successionedelle domande. L’esito del questionario sarà notifi-cato con un sms.

Rubrica a cura di Erika EsterVergerio e Lina Gatti, Izs dellaLombardia e dell’Emilia Ro-magna

a cura di Roberta Benini

03/10/2011› Sulla piattaforma Fnovi è atti-vata la Fad “Procedure per l’ese-cuzione dei controlli nella movi-mentazione comunitaria di cani egatti”, accreditata nel sistemaEcm nazionale.

04/10/2011› Si riunisce il Collegio SindacaleEnpav.

06/10/2011› Il presidente Fnovi Gaetano Pe-nocchio partecipa al VI CongressoNazionale di Storia dellaMedicinaVeterinaria organizzato a Bresciadalla Fondazione Iniziative Zoo-profilattiche e Zootecniche.› Il presidente Mancuso diffondeuna precisazione sulla compensa-zione del contributo integrativo,dovuto un’unica volta su ogni sin-gola prestazione. L’Ente si dichiaraa disposizione per gestire i casispecifici.

07/10/2011› Il presidente Penocchio è pre-sente ad Abano Terme (PD) allaconsegna del Premio Nazionalealla carriera Medico Veterinaria“Gino Bogoni”, assegnato que-st’anno al collega Massimo Ba-roni.

08-9/10/2011› Il segretario Fnovi Stefano Zani-

chelli e il revisore dei conti Lau-renzoMignani partecipano in rap-presentanza di Fnovi al Con-gresso Nazionale “Innovazione inMedicina Veterinaria - 50 anni diAivpa: cos’è cambiato nella cli-nica Veterinaria” organizzato aBentivoglio (Bologna).

08/10/2011› Il presidente Gaetano Penocchioe la Vice Presidente Carla Berna-sconi partecipano al XII Con-gresso Nazionale Anmvi “Dall’ac-cesso alla professione ai rapportidi lavoro fra medici veterinari”. IlPresidente Penocchio tiene unarelazione sull’abilitazione di Stato.Al convegno il presidente Enpav,Gianni Mancuso, svolge un inter-vento programmato sulla riformaprevidenziale per i giovani.

10/10/2011› Attivata la versione in inglesedella Fad “Procedure per l’esecu-zione dei controlli nella movi-mentazione comunitaria di cani egatti”.

11/10/2011› Presso il Ministero del Lavoro, ilPresidente e il Direttore GeneraleEnpav incontrano Edoardo Gam-bacciani, Direttore Generale perle Politiche Previdenziali e Assi-curative, per un aggiornamentosull’iter di approvazione delle mo-difiche statutarie.› Il Presidente Fnovi presenziaalla cerimonia di premiazione del

Veterinario dell’anno 2011, asse-gnato a Maria Fausta Melley dallaFacoltà di medicina veterinaria diParma.

13/10/2011› Il Presidente Mancuso partecipaall’Assemblea dell’Associazionedegli enti di previdenza privatiz-zati (Adepp).› Il Presidente e il Direttore Ge-nerale Enpav incontrano gliIscritti e il Presidente degli Ordinidi Campobasso e Isernia in loca-lità Colle d’Anchise (Campo-basso).

14/10/2011› Il presidente Penocchio firma larichiesta per l’organizzazione trala Fnovi e la Facoltà di MedicinaVeterinaria di Padova del “Corsodi alta formazione in Bioetica”che si svolgerà in Italia e presso laColorado State University.› L’On. Gianni Mancuso, in un co-municato diffuso a nome di ungruppo di deputati di maggio-ranza, definisce “imprecise e fuor-vianti” le dichiarazioni rilasciatedal Vice Presidente della CameraOn. Lupi nel corso della trasmis-sione televisiva Ballarò, sulla ne-cessità finanziaria di eliminare ilbeneficio delle detrazioni fiscaliper le spese veterinarie.

15/10/2011› Il Comitato Centrale si riuniscea Udine, in occasione della ceri-monia organizzata dall’Ordineprovinciale per i cento anni dellafondazione. Fra i temi in discus-sione il ruolo della Fnovi comeente certificatore per l’accredita-mento dei medici veterinari per ilcontrollo diagnostico delle pato-logie genetiche dei cani iscritti allibro genealogico del cane dirazza. L’ordine del giorno è pub-

30giorniOttobre 201144

IN TRENTA GIORNI

Cronologiadel mesetrascorso

• IN TRENTA GIORNI

blicato sul portale on line.› Nello stesso giorno, si riunisceanche il CdA del Consorzio FnoviConservizi per definire la pro-grammazione delle future attivitàformative. Fnovi Conservizi è sa-lito a sessanta consorziati.

17/10/2011› Si riunisce l’Organismo Consul-tivo congiunto “Investimenti Mo-biliari/Immobiliari” Enpav.› La vicepresidente Carla Berna-sconi incontra a Milano il re-sponsabile della Divisione DeAgostini Editore. La Fnovi avevamanifestato rilievi di veridicità eappropriatezza dei prodotti edi-toriali proposti, con la dicitura“Professionista Animal Care”.

17-18/10/2011› Si svolge a Cernobbio la terzaconferenza nazionale sulla for-mazione continua in medicina. Ilpresidente Penocchio partecipaalla riunione della CommissioneNazionale Ecm.

19/10/2011›Presso la sede Fnovi si riunisce ilConsiglio Generale di FondAgri.Per la Federazione sono presenti ilPresidente e i consiglieri AntonioLimone e Alberto Casartelli.› Per fornire ulteriori chiarimentisulle offerte veterinarie all’in-

terno dei gruppi d’acquisto e suirelativi risvolti di pubblicità sa-nitaria, il Comitato Centrale dellaFnovi pubblica sul portalewww.fnovi.it un nuovo docu-mento.

20/10/2011› Il Presidente Enpav incontra aFirenze gli iscritti e i Presidentidegli Ordini Provinciali di Fi-renze-Prato e Pistoia.› La vicepresidente Carla Ber-nasconi coordina i lavori dellaConsulta nazionale su etica,scienza e professione veterina-ria riunita presso la sede Fnovi.All’ordine del giorno lo statusdell’equide.

21/10/2011› Il presidente Penocchio parte-cipa alla tavola rotonda sul ruoloe il futuro delle professioni, or-ganizzata dall’Ordine dei veteri-nari di Cremona in occasionedella presentazione del volume “Iprofessionisti a Cremona. Unastoria pluricentenaria”.› La Fnovi ospita presso la pro-pria sede una delegazione dellaRepubblica Popolare Cinesecomposta da funzionari ministe-riali e professori universitari, ac-compagnati da un mediatoreculturale: illustrati ruoli e atti-vità della professione medico

veterinaria in Italia.

21-23/10/2011› L’Enpav ed il suo Presidentesono presenti con uno stand in-formativo al 71° Congresso Inter-nazionale organizzato ad Arezzodalla Società Culturale ItalianaVeterinari per Animali da Com-pagnia (Scivac). Nella giornatadel 22, il presidente Fnovi parte-cipa alla concomitante riunionedei Consigli direttivi regionali del-l’Associazione nazionale mediciveterinari italiani (Anmvi).› Si riunisce a Perugia il Comi-tato di Indirizzo di Onaosi. Per laFnovi partecipa il presidente Pe-nocchio.

25/10/2011› Si svolgono il Consiglio di Am-ministrazione ed il Comitato Ese-cutivo presso la sede dell’ Enpav.È presente il presidente Penoc-chio.› Si riunisce l’organismo consul-tivo “Accertamenti Fiscali” del-l’Enpav.

29/10/2011› Cerimonia a Matera per festeg-giare i colleghi con oltre 50 annidi iscrizione all’Albo. Il presi-dente Penocchio interviene conuna relazione dal titolo “La vete-rinaria che vorremmo”. �

CORSO FAD SULLA PIATTAFORMA FNOVI CONSERVIZIIl corso, disponibile anche nella versione inglese(Checking procedures for the movement of dogs andcats within the EU) è destinato ai medici veterinaricoinvolti nelle attività di verifica e controllo dellemovimentazioni di cani e gatti. L’evento forniscestrumenti di analisi delle procedure, con richiami allenorme, esempi pratici e approfondimenti anche sultrasporto nazionale. La piattaforma è utilizzabile solo da utenti identificati dal sistema.Info: [email protected] frequenza, gratuita, consente di ottenere 15 crediti Ecm.http: //fad.fnovi.it/login.php

“Procedure per l’esecuzione dei controlli nella movimentazione comunitaria di cani e gatti”

Il premio alla carrieramedico veterinaria“Gino Bogoni 2011” èstato assegnato a Mas-simo Baroni. La cerimonia siè svolta il 7 ottobre ad AbanoTerme (Padova), alla presenzadi colleghi, autorità locali e na-zionali e del Presidente del Co-mitato Scientifico. Tra i presenti,il consigliere regionale Leo-nardo Padrin, gli assessori LucaBordin eClaudio Benatelli, e ilpresidente della Fnovi GaetanoPenocchio.Nel curriculum vitae di MassimoBaroni, i passaggi di una carrieraprofessionale dedicata alla neu-rologia veterinaria. Dopo la lau-

rea con lode a Pisa, Baroni si è di-plomato al College Europeo diNeurologia (Ecvn). È stato mem-bro dell’Education Committeedel College Europeo di Neurolo-gia e Presidente della Società edel College Europeo di Neurolo-gia Veterinaria. Svolge la propriaattività specialistica come liberoprofessionista a MonsummanoTerme. È Presidente della SocietàItaliana di Neurologia Veterina-ria (Sinvet) e della CommissioneScientifica Scivac. �

MedicoVeterinariodell’annoMaria Fausta Melley è statapremiata come “Medico-Veteri-nario dell’anno 2011” dalla Fa-coltà di Medicina Veterinaria del-l’Università di Parma. La collegasi è laureata a Parma con lode, èstata la prima donna iscritta al-l’Ordine provinciale dei MediciVeterinari ed ha fondato l’Asso-

ciazione Parmense VeterinariAnimali da Compagnia. Dopo lalettura del medaglione da partedel Prof. Stefano Zanichelli,presenti il Preside Attilio Cor-radi e il rettoreGino Ferretti, lacollega ha ricevuto la pergamenae la medaglia in argento dell’Ate-neo. �

DiVet Veterinariamanti dellaSubacqueaIl collega GianniMarietta dell’Or-dine di Torino cisegnala di avercreato DiVet, ungruppo di veterinariamanti dell’attività subacquea, incerca di proseliti e appassionati.DiVet ha un profilo su Facebookche informa sulle attività e orga-nizza immersioni.Info: [email protected]

CALEIDOSCOPIO

IX EDIZIONE - BOGONI 2011

Premioalla carrieraa MassimoBaroni

La consegna della scultura daparte di Leonardo Padrin.

2013. L’Italia è scon-volta dagli attentati, lagente continua a giun-gere a ondate dalNord Africa. Ruggerose n’è andato suun’isola cercando dilasciarsi alle spalleuna vita qualunque.Ma l’approdo prima di un piccolo pro-fugo e poi di un gruppo di clandestiniandranno a sconvolgere ogni abitu-dine e ogni certezza.Una storia scrittacome un film, ricca di personaggi as-solutamente imperfetti nella loro uma-nità.Ludovico Del Vecchio è medico ve-terinario per animali da compagnia.Vive e lavora a Modena. La spiaggiasenza mare è il suo primo romanzo.300 pagine,formato 14x20 - 15,00 euroEdito da:Damster Modenawww.damster.it

LA SPIAGGIA SENZA MARE

Sappiamo cosa chiede……e come rispondergli

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I Medici Veterinari hanno un ruolo sociale nella relazione uomo-cane

Il cane ha il suo giusto posto nella società umana. Grazie all’iniziativa del Ministero della Salute e della Fnovi,

i medici veterinari sono oggi riconosciuti come educatori e formatori dei proprietari e dei cittadini. (OM 3 marzo 2009, DM 26 novembre 2009)