ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

14
PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE DIPENDENTI DELLA BANCA TOSCANA COLLOCATI IN PENSIONE ANNO XXX - N. 144 - GIUGNO 2011 DIRETTORE RESPONSABILE: DUCCIO GUASPARRI • COMITATO DI REDA- ZIONE: GIANCARLO BALLERINI - SERGIO BUCCI - FRANCO LAMPREDI Registrazione al Tribunale di Firenze numero 2892 del 15 ottobre 1980 Stampa: SAFFE srl - Via S. Morese, 12 - CALENZANO - Firenze • Non si rende al- cun testo né si stampano scritti anonimi • TRIMESTRALE GRATUITO • SEDE: VIA CAVOUR, 82/A - FIRENZE - TELEFONO 055/28.29.25• Sped. in abb. posta- le art. 2 comma 20/C - L. 662/96 - Fil. Firenze ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 Come da convocazione inviata a tutti i Soci, il 16 aprile u.s. si è tenuta nell’auditorium, già della Banca To- scana, a Firenze Nova, l’Assemblea annuale degli iscritti alla nostra Associazione. Erano presenti di perso- na 90 Soci, per delega 23 , in totale 113 Soci. Riportiamo integralmente, come consuetudine, tutto quanto è stato detto e registrato nel corso dell’assem- blea affinchè, anche gli assenti, leggendo questo puntuale resoconto, possano esserne edotti. PIER LUIGI CARAMELLI Signore e signori buongiorno. Come primo atto dobbiamo eleggere il presidente dell’assemblea…Propongo il socio Salvatore Enia. Chi è d’accordo alzi la mano…chi è contrario…chi si astiene….Bene, tutti d’accordo.. SALVATORE ENIA Grazie… Buongiorno a tutti, grazie per questa ennesima occasione di guidare i lavori di questa assemblea. La giornata è bella, sono venuto da Siena, ho fatto un viaggio abbastanza tranquillo, visto che è anche saba- to. Ben volentieri mi accingo a condurre i lavori di questa assemblea. Vedo… osservo, come ho già fatto con gli amici con i quali ho potuto conversare… mi pare che le presenze si riducano, ma è un fatto naturale… noi abbiamo sempre fatto un appello a questo riguardo e questa volta lo rinnovo, lo rinnovo nel senso che cia- scuno dei presenti, ciascuno di noi - io agisco in questo senso - deve cercare di convincere gli amici, i colle- ghi e tutte le persone con le quali abbiamo contatti, a partecipare a questa riunione annuale, un po’ perché ci si rivede, ci si saluta, ci si ricorda di tante cose, insomma penso che ci faccia anche piacere, ci confortiamo, ci ricordiamo degli anni passati insieme. Quindi, ripeto, dobbiamo cercare di spingere i nostri amici e colleghi a partecipare più numerosi a questa riunione annuale. Per quanto riguarda poi gli aspetti che riguardano le no- stre cose, le cose che ci interessano, beh… a maggior ragione dobbiamo essere più presenti. A me capita nei contatti che ho e nelle situazioni nelle quali si parla dei problemi dei pensionati di Banca Toscana… ci sono anche diversificazioni di trattamento, sappiamo tutti di che cosa si tratta, ecco, capita di sentire alcuni che si lamentano oppure hanno qualche osservazione da fare su tutta una serie di circostanze e di aspetti. Benissi- mo, io dico loro: signori, è opportuno che non ne parliamo in sede privata, è opportuno che, se ci sono delle osservazioni, se ci sono delle considerazioni da fare..bene, siano fatte nelle sedi opportune e questa è ap- punto una sede opportuna. Scusate … chiudo subito questo breve cenno ad un problema che secondo me è importante ed inizierei subito con i lavori. Al primo punto dell’Ordine del Giorno vedo che c’è la “Relazione del Presidente del Consiglio Direttivo sul- l’attività svolta nel 2010”. Saluto l’amico Pierluigi Caramelli e tutto il gruppo che con lui collabora per noi ormai da tempo e lo prego di farci la sua relazione. PIER LUIGI CARAMELLI Presidente dell’Associazione pensionati della Banca Toscana Signore e Signori in apertura dell’Assemblea rivolgo un reve- rente pensiero ai nostri carissimi Soci scomparsi nel 2010. (Tutti si alzano in piedi N.d.R.) Essi sono: Farnetani Ermanno – Turri Mi- lena ved. Manzini – Dazzi Bruna ved. Chesi – Francioni Lidiana ved. Bruni – Cardoso Alda ved. Poccianti – Bianchini Luciano – Pulimanti Italo – Borini Oriana ved. Princi – Rossi Francesco – Gazzini Dorina ved. Toloni – Ber- tini Ada ved. Bellotti – Novelli Mi- lena ved. Domini – Migone Gio- vanna ved. Raugei – Leolini Bru- no – Bichi Gabriella ved. Ori – Mazzoli Sergio – Giusti Paolo – Del Santo Francesco – Pieri Tina ved. Bruni – Battagli Letizia – Francini Pierina ved. Ballerini – Neri Bruno – Dell’Agnello Gio- vanna ved. Ferretti – Giangio Giampiero – Conforti Sergio – Burchi Bruno – Nannicini Mario – Biancalani Walfrido – Martini Alvaro – Bertoncini Tommasa – Cipriani Magdala – Lagi Giusep- pa – Lorenzi Albertina – Giglitto Anna – Ghelli Giovanna ved. Pia- nigiani – Fusi Giovanni – Gianni- ni Sirio – Bulichelli Cosetta ved. Lucherini – Paroli Giordano – Scortini Enzo – Brilli Alba ved. Zatini – Poggi Franco – Cellai Renata ved. Pini – Alessi Grazio- sa ved. Mari – Tabarrani Gino – Ponticelli Pierina ved. Tozzi – Billi Giogio Luigi – Cresci Enzo – Cosi Mirella – Gennari Tosca ved. Pallecchi – Masoni Lidia ved. Bracci – Bussagli Renato – Vignali Renata ved. Governi – Ginanneschi Amelia ved. Fabrizi. Alle famiglie dei Soci scomparsi, che anche quest’anno abbiamo com- memorato con una Messa nel giorno dei morti, i sensi del nostro cordoglio. (segue a pag. 2) LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE Prima di affrontare i due argo- menti di maggior interesse, la poliz- za sanitaria ed il trattamento pen- sionistico voglio sottolineare un da- to numerico. Gli iscritti alla nostra Associazione al 31 dicembre 2010 erano 1463, un numero di tutto ri- spetto e le iscrizioni continuano. Credo di poter dire, con assoluta certezza, che questo dimostra che la scomparsa della Banca Toscana non ha fatto venir meno il ricordo di quell’azienda e l’attaccamento alla nostra istituzione che alla Banca Toscana si ricollega. Nel numero 141 di “Voce No- stra” è stato degnamente celebra- Pubblicazione realizzata con il contributo del BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A. a cura di gb/ L’assemblea ordinaria della Banca Monte dei Paschi di Siena del 29 aprile u.s. ha approvato il bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 di- cembre 2010 e deliberato di corrispondere un dividendo di 0,0245 al - le azioni ordinarie e di 0,0335 alle azioni di risparmio e privilegiate. L’utile netto è stato di 985,5 milioni di euro, contro 226,1 milio- ni di euro nel 2009 e quindi con una variazione di +348%. Ecco, per una visione complessiva, il quadro di sintesi dei risultati al 31 dicembre 2010: Valori Economici (in milioni di Euro) Margine di intermediazione primario 5.503,2 Margine della gestione finanziaria ed assicurativa 5.571,3 Utile netto di esercizio 985,5 Valori patrimoniali ed operativi (in mln ) Raccolta diretta 158.486 Raccolta indiretta 144.919 di cui Risparmio Gestito 50.547 di cui Risparmio Amministrato 94.372 Crediti verso Clientela 156.238 Patrimonio netto di Gruppo 17.176 Indici di qualità del credito (%) Crediti in sofferenza netti / Crediti verso Clientela 3,51 Incagli netti / Crediti verso Clientela 2,57 Indici di redditività (%) Cost / Income ratio 61,6 R.O.E. (su patrimonio medio) 5,74 R.O.E. (su patrimonio puntuale) 5,74 Rettifiche nette su crediti/impieghi puntuali 0,74 Coefficienti patrimoniali (%) Coefficiente di solvibilità 12,9 Tier 1 ratio 8,4 Struttura operativa Numero dipendenti complessivi – dato puntuale 31.495 Numero Filiali Reti Commerciali Italia 2.918 Uffici dei Promotori 151 Numero Filiali Estero. Uff. di Rappresentanza Estero 41 Risulta positivo, nel confronto con l’anno scorso, il primo trimestre 2011. Migliorano risultato operativo (+45,8%), ricavi (+6,4%), utile netto (+94,2% senza elementi non ricorrenti), impieghi (+4,2%) e raccolta di- retta (+5%). Prosegue il rafforzamento patrimoniale: Tier 1 al 9,1%. Per quanto riguarda la pensione integrativa-aggiuntiva – che interes- sa molti nostri Soci, ex dipendenti e pensionati della Banca Toscana – riportiamo quanto leggesi nel bilancio 2010 della Banca Monte dei Pa- schi di Siena: Trattamento di previdenza complementare per il personale ex Banca Toscana. Trattasi di fondo di quiescenza a prestazione definita, di tipo integrativo o aggiuntivo, riservato al personale già pensionato al- lo 01.01.1999 ed al personale in servizio assunto prima del 27.04.1993 che ha espresso la volontà di permanere nella sezione medesima. L’ac- cantonamento ad esclusivo carico dell’azienda viene determinato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario indipendente al termine di ciascun esercizio. Questo lo stato patrimoniale del Fondo – Sezione a prestazione defi- nita – al 31.12.2010 ed al 31.12.2009: ATTIVITÀ 31.12.2010 31.12.2009 Variazioni Investimenti diretti 108.211.000 113.522.875 (5.311.875) Depositi 96.261.784 102.791.407 (6.529.623) Titoli di debito non quotati 11.674.876 10.457.128 1.217.748 Ratei e risconti attivi 274.340 274.340 TOTALE ATTIVITÀ 108.211.000 113.522.875 (5.311.875) PASSIVITÀ Attivo netto destinato alle prestazioni 108.211.000 113.522.875 (5.311.875) Att. netto dest/to prest/ni anno prec/te 113.522.875 119.081.948 (5.559.073) Variazione dell’attivo netto destinato alle prestazioni (5.311.875) (5.559.073) 247.198

Transcript of ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Page 1: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE DIPENDENTI DELLA BANCA TOSCANA COLLOCATI IN PENSIONE

ANNO XXX - N. 144 - GIUGNO 2011

DIRETTORE RESPONSABILE: DUCCIO GUASPARRI • COMITATO DI REDA-ZIONE: GIANCARLO BALLERINI - SERGIO BUCCI - FRANCO LAMPREDIRegistrazione al Tribunale di Firenze numero 2892 del 15 ottobre 1980Stampa: SAFFE srl - Via S. Morese, 12 - CALENZANO - Firenze • Non si rende al-cun testo né si stampano scritti anonimi • TRIMESTRALE GRATUITO • SEDE:VIA CAVOUR, 82/A - FIRENZE - TELEFONO 055/28.29.25• Sped. in abb. posta-le art. 2 comma 20/C - L. 662/96 - Fil. Firenze

ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011Come da convocazione inviata a tutti i Soci, il 16 aprile u.s. si è tenuta nell’auditorium, già della Banca To-

scana, a Firenze Nova, l’Assemblea annuale degli iscritti alla nostra Associazione. Erano presenti di perso-na 90 Soci, per delega 23 , in totale 113 Soci.

Riportiamo integralmente, come consuetudine, tutto quanto è stato detto e registrato nel corso dell’assem-blea affinchè, anche gli assenti, leggendo questo puntuale resoconto, possano esserne edotti.

PIER LUIGI CARAMELLISignore e signori buongiorno. Come primo atto dobbiamo eleggere il presidente dell’assemblea…Propongo il

socio Salvatore Enia. Chi è d’accordo alzi la mano…chi è contrario…chi si astiene….Bene, tutti d’accordo..

SALVATORE ENIAGrazie… Buongiorno a tutti, grazie per questa ennesima occasione di guidare i lavori di questa assemblea.

La giornata è bella, sono venuto da Siena, ho fatto un viaggio abbastanza tranquillo, visto che è anche saba-to. Ben volentieri mi accingo a condurre i lavori di questa assemblea. Vedo… osservo, come ho già fatto congli amici con i quali ho potuto conversare… mi pare che le presenze si riducano, ma è un fatto naturale… noiabbiamo sempre fatto un appello a questo riguardo e questa volta lo rinnovo, lo rinnovo nel senso che cia-scuno dei presenti, ciascuno di noi - io agisco in questo senso - deve cercare di convincere gli amici, i colle-ghi e tutte le persone con le quali abbiamo contatti, a partecipare a questa riunione annuale, un po’ perché cisi rivede, ci si saluta, ci si ricorda di tante cose, insomma penso che ci faccia anche piacere, ci confortiamo,ci ricordiamo degli anni passati insieme. Quindi, ripeto, dobbiamo cercare di spingere i nostri amici e colleghia partecipare più numerosi a questa riunione annuale. Per quanto riguarda poi gli aspetti che riguardano le no-stre cose, le cose che ci interessano, beh… a maggior ragione dobbiamo essere più presenti. A me capita neicontatti che ho e nelle situazioni nelle quali si parla dei problemi dei pensionati di Banca Toscana… ci sonoanche diversificazioni di trattamento, sappiamo tutti di che cosa si tratta, ecco, capita di sentire alcuni che silamentano oppure hanno qualche osservazione da fare su tutta una serie di circostanze e di aspetti. Benissi-mo, io dico loro: signori, è opportuno che non ne parliamo in sede privata, è opportuno che, se ci sono delleosservazioni, se ci sono delle considerazioni da fare..bene, siano fatte nelle sedi opportune e questa è ap-punto una sede opportuna. Scusate … chiudo subito questo breve cenno ad un problema che secondo me èimportante ed inizierei subito con i lavori.

Al primo punto dell’Ordine del Giorno vedo che c’è la “Relazione del Presidente del Consiglio Direttivo sul-l’attività svolta nel 2010”.

Saluto l’amico Pierluigi Caramelli e tutto il gruppo che con lui collabora per noi ormai da tempo e lo prego difarci la sua relazione.

PIER LUIGI CARAMELLIPresidente dell’Associazione pensionati della Banca Toscana

Signore e Signori in aperturadell’Assemblea rivolgo un reve-rente pensiero ai nostri carissimiSoci scomparsi nel 2010. (Tutti sialzano in piedi N.d.R.) Essi sono:

Farnetani Ermanno – Turri Mi-lena ved. Manzini – Dazzi Brunaved. Chesi – Francioni Lidianaved. Bruni – Cardoso Alda ved.Poccianti – Bianchini Luciano –Pulimanti Italo – Borini Orianaved. Princi – Rossi Francesco –Gazzini Dorina ved. Toloni – Ber-tini Ada ved. Bellotti – Novelli Mi-lena ved. Domini – Migone Gio-vanna ved. Raugei – Leolini Bru-

no – Bichi Gabriella ved. Ori –Mazzoli Sergio – Giusti Paolo –Del Santo Francesco – Pieri Tinaved. Bruni – Battagli Letizia –Francini Pierina ved. Ballerini –Neri Bruno – Dell’Agnello Gio-vanna ved. Ferretti – GiangioGiampiero – Conforti Sergio –Burchi Bruno – Nannicini Mario– Biancalani Walfrido – MartiniAlvaro – Bertoncini Tommasa –Cipriani Magdala – Lagi Giusep-pa – Lorenzi Albertina – GiglittoAnna – Ghelli Giovanna ved. Pia-nigiani – Fusi Giovanni – Gianni-ni Sirio – Bulichelli Cosetta ved.

Lucherini – Paroli Giordano –Scortini Enzo – Brilli Alba ved.Zatini – Poggi Franco – CellaiRenata ved. Pini – Alessi Grazio-sa ved. Mari – Tabarrani Gino –Ponticelli Pierina ved. Tozzi –Billi Giogio Luigi – Cresci Enzo –Cosi Mirella – Gennari Toscaved. Pallecchi – Masoni Lidiaved. Bracci – Bussagli Renato –Vignali Renata ved. Governi –Ginanneschi Amelia ved. Fabrizi.

Alle famiglie dei Soci scomparsi,che anche quest’anno abbiamo com-memorato con una Messa nel giornodei morti, i sensi del nostro cordoglio.

(segue a pag. 2)

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE

Prima di affrontare i due argo-

menti di maggior interesse, la poliz-za sanitaria ed il trattamento pen-sionistico voglio sottolineare un da-to numerico. Gli iscritti alla nostra

Associazione al 31 dicembre 2010

erano 1463, un numero di tutto ri-spetto e le iscrizioni continuano.Credo di poter dire, con assolutacertezza, che questo dimostra chela scomparsa della Banca Toscananon ha fatto venir meno il ricordo diquell’azienda e l’attaccamento allanostra istituzione che alla BancaToscana si ricollega.

Nel numero 141 di “Voce No-stra” è stato degnamente celebra-

Pubblicazione realizzatacon il contributo del

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A.

a cura di gb/

L’assemblea ordinaria della Banca Monte dei Paschi di Siena del 29aprile u.s. ha approvato il bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 di-cembre 2010 e deliberato di corrispondere un dividendo di € 0,0245 al-le azioni ordinarie e di € 0,0335 alle azioni di risparmio e privilegiate.

L’utile netto è stato di € 985,5 milioni di euro, contro 226,1 milio-ni di euro nel 2009 e quindi con una variazione di +348%.

Ecco, per una visione complessiva, il quadro di sintesi dei risultati al31 dicembre 2010:

Valori Economici (in milioni di Euro)Margine di intermediazione primario 5.503,2Margine della gestione finanziaria ed assicurativa 5.571,3Utile netto di esercizio 985,5Valori patrimoniali ed operativi (in mln €)Raccolta diretta 158.486Raccolta indiretta 144.919

di cui Risparmio Gestito 50.547di cui Risparmio Amministrato 94.372

Crediti verso Clientela 156.238Patrimonio netto di Gruppo 17.176 Indici di qualità del credito (%) Crediti in sofferenza netti / Crediti verso Clientela 3,51Incagli netti / Crediti verso Clientela 2,57Indici di redditività (%)Cost / Income ratio 61,6R.O.E. (su patrimonio medio) 5,74R.O.E. (su patrimonio puntuale) 5,74Rettifiche nette su crediti/impieghi puntuali 0,74Coefficienti patrimoniali (%)Coefficiente di solvibilità 12,9Tier 1 ratio 8,4Struttura operativaNumero dipendenti complessivi – dato puntuale 31.495Numero Filiali Reti Commerciali Italia 2.918Uffici dei Promotori 151

Numero Filiali Estero. Uff. di Rappresentanza Estero 41

Risulta positivo, nel confronto con l’anno scorso, il primo trimestre2011.

Migliorano risultato operativo (+45,8%), ricavi (+6,4%), utile netto(+94,2% senza elementi non ricorrenti), impieghi (+4,2%) e raccolta di-retta (+5%).

Prosegue il rafforzamento patrimoniale: Tier 1 al 9,1%.

Per quanto riguarda la pensione integrativa-aggiuntiva – che interes-sa molti nostri Soci, ex dipendenti e pensionati della Banca Toscana –riportiamo quanto leggesi nel bilancio 2010 della Banca Monte dei Pa-schi di Siena:

“Trattamento di previdenza complementare per il personale exBanca Toscana. Trattasi di fondo di quiescenza a prestazione definita,di tipo integrativo o aggiuntivo, riservato al personale già pensionato al-lo 01.01.1999 ed al personale in servizio assunto prima del 27.04.1993che ha espresso la volontà di permanere nella sezione medesima. L’ac-cantonamento ad esclusivo carico dell’azienda viene determinato sullabase della riserva matematica calcolata da un attuario indipendente altermine di ciascun esercizio.

Questo lo stato patrimoniale del Fondo – Sezione a prestazione defi-nita – al 31.12.2010 ed al 31.12.2009:

ATTIVITÀ 31.12.2010 31.12.2009 VariazioniInvestimenti diretti 108.211.000 113.522.875 (5.311.875)Depositi 96.261.784 102.791.407 (6.529.623)Titoli di debito non quotati 11.674.876 10.457.128 1.217.748Ratei e risconti attivi 274.340 274.340TOTALE ATTIVITÀ 108.211.000 113.522.875 (5.311.875)

PASSIVITÀAttivo netto destinato alle prestazioni 108.211.000 113.522.875 (5.311.875)Att. netto dest/to prest/ni anno prec/te 113.522.875 119.081.948 (5.559.073)Variazione dell’attivo nettodestinato alle prestazioni (5.311.875) (5.559.073) 247.198

Page 2: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Pagina 2 ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 • Voce Nostra

to il trentennale del nostro periodi-co che puntualmente ci fa sentireancora vicini, ci aggiorna e ci per-mette, come sottolinea l’estensoreed amico Guasparri, di farci senti-re in difesa dei nostri legittimi inte-ressi. A titolo personale ed a nomedi tutti i pensionati un sincero rin-graziamento ai tanti colleghi checontribuiscono con i loro interventialla pubblicazione di fatti e notizieche, sono certo, vengono lette elungamente commentate. Un rin-graziamento particolare a Gian-carlo Ballerini per il determinantecontributo alla nostra pubblicazio-ne “Voce Nostra”.

La “Polizza sanitaria”, secondoquanto telefonicamente comuni-cato dal competente ufficio dellaDirezione Generale del MPS, èstata rinnovata col consueto ritar-do, rispetto alla sua naturale sca-denza di fine anno, e presenta di-verse novità: una positiva, l’inclu-sione fra le spese rimborsabili del-le cure paradentali, anche se conalcune limitazioni, ed altre negati-ve come l’incremento dell’onere acarico del pensionato per l’inclu-sione fra gli assistiti di familiari nona carico, ed il così detto “riparto”che precede un rimborso inizialein percentuale rispetto alla spesasostenuta con un saldo successi-vo commisurato al risultato finaledella polizza. La prima novità unanostra vecchia richiesta, le altre in-vece suscitano molte perplessità.Siamo ormai a metà aprile, ma lacircolare che conferma l’avvenutaproroga non è ancora pervenuta.

Affrontiamo ora l’argomento chepiù ci interessa: il trattamento pen-sionistico. Il “biennio” – previstodall’accordo vigente, per chi godedel trattamento a prestazione defi-nita – scaduto il 31.12.2009, atutt’oggi non è stato ancora eroga-to l’importo che deve coprire, intutto od in parte, il potere d’acqui-sto della nostra pensione erosodalla svalutazione.

Nell’assemblea dello scorso an-no vi informai sui vari interventi ef-fettuati presso la Direzione Gene-rale del MPS rimasti senza risulta-ti. Già all’inizio di quest’anno ab-biamo nuovamente interessatol’ufficio competente del Monte nel-l’intento di risolvere questo proble-ma che è per noi della massimaimportanza, ottenendo, purtroppo,solo risposte interlocutorie senzavalide motivazioni. In considera-zione di questo atteggiamento, ab-biamo ritenuto opportuno rivolgersidirettamente al Direttore Centraleresponsabile dei rapporti col per-sonale, chiedendo in data 19 gen-naio u.s. un incontro per cercare dirisolvere questa situazione. Pur-troppo ad oggi non abbiamo avutorisposta alla nostra richiesta percui non siamo in grado di com-prendere il comportamento dellacontroparte, che ci riporta a quan-to accaduto negli anni 2001/2002nei quali, una volta tentate tutte lestrade percorribili alla ricerca diun’intesa accettabile, fummo co-stretti, nostro malgrado, a ricorrerealle vie legali chiamando in causal’allora esistente Banca Toscana.Fortunatamente prevalse il buon-senso ed il rapporto con l’aziendatornò ad essere quello che abbia-mo sempre cercato e cioè amiche-vole e collaborativo.

Tenuto conto di quanto è accadu-to nell’economia mondiale e di ri-

flesso in quella nazionale nei re-centissimi anni, vogliamo dimostra-re ancora una volta la disponibilitàa tentare di raggiungere un accor-do accettabile, ma dobbiamo direcon molta chiarezza che sarebbeun errore scambiare la nostra ra-gionevolezza con debolezza.

Ci auguriamo quindi che alla no-stra disponibilità a trovare un ra-gionevole accomodamento corri-sponda altrettanta buona volontàe si torni a rapporti sereni e colla-borativi.

Perciò, tenuta presente l’attualesituazione, il Consiglio Direttivodell’Associazione ritiene opportu-no proporre a questa Assembleadi prorogare di un anno la duratadegli Organi Statutari sottoponen-do a votazione un apposito docu-mento che, se approvato, porteràal 31.12.2011 la scadenza degliOrgani Statutari della nostra Asso-ciazione.

SALVATORE ENIAA questo punto… abbiamo tutti ri-

cevuto il rendiconto al 31/12/2010,lo abbiamo visto, abbiamo avutomodo di capire di che cosa si trat-ta, mi sembra che vi siano pocheosservazioni da fare… comunquepregherei Romanelli di darci qual-che ragguaglio in ordine a questorendiconto, dopodiché il Presiden-te del Collegio dei Revisori farà lasua relazione.

ILARIO ROMANELLIBuongiorno

a tutti… que-st’anno correl’obbligo di da-re un’occhiataalle cifre per-ché, come sa-pete, dal bilan-cio 2009 a quello 2010 il rapportodell’Associazione è passato daBanca Toscana a MPS, quindi al-cuni valori che erano abbastanzaconsolidati nel tempo, sono leg-germente variati in dipendenza diquesto scombussolamento. Inparticolare si può analizzare qual-che voce: le entrate per quote diiscrizione dei soci sono rimaste,anzi, sono aumentate e qui devoringraziare i nuovi iscritti perché èmerito loro se, manteniamo ed au-mentiamo questa entrata ed è so-prattutto merito doppio perché, ef-fettivamente, i nuovi iscritti sonocollocati in pensione dalla BancaMPS e non più dalla Banca Tosca-na. Altra voce interessante che èvariata dal 2009 al bilancio 2010che andiamo ad approvare è ilcontributo per il giornalino che, co-me avete visto, dai 6.500 euro checi dava la Banca Toscana è pas-sato a 3.000 euro. Noi dopo l’ap-provazione del bilancio andremosicuramente a richiedere al MPS ilcontributo anche per il 2011, spe-riamo che il MPS…(Voce dalla sa-la: già richiesto) già richiesto? per-fetto… benissimo… speriamo cheanche quest’anno il MPS ci rico-nosca il contributo. Altre spese im-portanti: quelle per Voce Nostrache sono aumentate in conse-guenza dell’aumento delle tariffepostali per la spedizione dei gior-nali. Sono diventate abbastanzaonerose… sono passate dai 170 erotti euro a più di 500 euro perspedizione, ma su questo relazio-nerà meglio Giancarlo Ballerini.Per quanto riguarda il resto del bi-

lancio, avrete visto ci sono partitedi giro che si compensano fra en-trate e uscite. Questo il motivo: inconseguenza del trasferimentodella sede dell’Associazione daVia Cavour 35 a Via Cavour 82/apresso l’Agenzia MPS n. 48 abbia-mo provveduto anche al trasferi-mento dei conti; avevamo un con-to in Via Del Corso per l’Associa-zione ed un altro conto per la Do-tazione Terrosi all’Agenzia 3 che,peraltro, è stata ceduta a CARI-GE. Abbiamo quindi ritenuto op-portuno per maggior praticità por-tare tutti i conti, compreso il contotitoli, all’Agenzia 48 dove abbiamoanche la sede dell’Associazione.Le partite di giro si riferiscono ap-punto ai giri di questi importi, chiu-sure e aperture conti.

Per il resto non c’è molto altro dadire…Ecco, scusate, mi dimenti-cavo il costo di questa assemblea.Gli anni scorsi il costo dell’assem-blea era veramente irrisorio per-ché la Banca Toscana ci forniva ilocali, buffet, vigilanza, pulizie ecc.Con MPS ecco, tutte queste cosece le dobbiamo pagare in proprio.Il MPS offre 2.000 euro per il buf-fet che non sono sufficienti e il re-sto lo paga l’Associazione. Abbia-mo voluto rimanere in quest’am-biente perché per tradizione ab-biamo sempre fatto l’assemblea inquesto auditorium dove ci trovia-mo bene, diamo uno sguardo aivecchi ricordi di Firenze Nuova.Però, effettivamente, quest’annoandremo a spendere 2.000 euro inpiù rispetto al 2010 e già alloraavevamo speso qualcosa… Co-munque vi dico che lo sbilancio frale entrate correnti e le uscite cor-renti è nettamente positivo e ri-marrà positivo anche per il futuro,salvo imprevisti che in questo mo-mento non sono valutabili. La quo-ta annuale dei soci, al momento eanche per il futuro, dovrebbe rima-ne senz’altro di 15 euro come inpassato. Questo in merito al bilan-cio; per quanto riguarda il patrimo-nio è rimasto inalterato: nominali210.000 euro in titoli di Stato o ga-rantiti dallo Stato. Vi ringrazio del-l’attenzione.

SALVATORE ENIARingrazio Romanelli per queste

precisazioni che, francamente, mierano sfuggite… l’esigenza deitrasferimenti…del trasferimentodei conti…se ci sono delle osser-vazioni…degli interventi…qualcu-no vuole intervenire su questopunto dell’Ordine del Giorno ? Bal-lerini… prego…

GIANCARLO BALLERINICome ha già

detto il collegaRomanelli, lamaggiore spe-sa che figura inbilancio –9.338 euro – èquella per ilgiornale Voce Nostra. Ritengoquindi opportuno dare qualche ul-teriore spiegazione, oltre a quantoha già detto Ilario Romanelli.

Premesso che il Direttore Re-sponsabile, che – fra l’altro, scrivel’articolo di prima pagina, il cosid-detto “editoriale” – è il dr. DuccioGuasparri, ma che il “factotum”,non nel senso dispregiativo di fac-cendiere, ma in quello di chi si oc-cupa un po’ di tutto, dalla trascri-zione all’aggiustamento degli arti-coli che arrivano al giornale e da (segue a pag. 3)

(“ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011”... continua da pag. 1)P R E V I D E N Z A

Perequazione automatica delle pensioni

Su Voce nostra N. 143 in merito alla perequazione automatica dellepensioni ho scritto:

“l’Inps ha già provveduto; il Monte dei Paschi, come da sua prassi,provvederà nel corso dell’anno (nel 2010 con la mensilità di Ottobre)”.

Quest’anno invece, come forse avrete notato e come peraltro ancheindicato nel “cedolino pensione”, ha effettuato la variazione con la men-silità di Febbraio. Ha però applicato un anticipo, cioè l’aumentodell’1,05% sull’intero trattamento pensionistico senza tener conto che,fino all’importo di € 1.382,91 l’aumento deve essere dell’1,4% edell’1,26% tra 1.382,91 e 2.304,85.

È espressamente indicato “anticipo” e quindi il Monte dei Paschiprovvederà in un secondo tempo (Ottobre?) ad effettuare i conguagliper i maggiori importi dovuti a fronte delle prime due fasce di reddito,anche se trattasi di piccole somme.

Nello stesso Numero di Voce Nostra ho anche scritto: “……chi usu-fruisce di detrazioni per familiari a carico deve provvedere ai sensi….. arinnovare ogni anno entro il 30 giugno la richiesta di dette detrazioni”.

Il Dl. 70/2011 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.110 del 13 maggio2011 ha ora abolito detto adempimento. Infatti, fra le varie semplifica-zioni, all’Art. 7 Comma 1 lettera b) leggesi: “abolizione, per lavoratori di-pendenti e pensionati, dell’obbligo di comunicazione annuale dei datirelativi a detrazioni per familiari a carico. L’obbligo sussiste solo in casodi variazione dei dati”.

a cura di gb/

pubblicare, alla composizione delgiornale (il cosiddetto “menabò”),alla correzione delle bozze, ai rap-porti con la tipografia, alla prepa-razione della spedizione... ed ascrivere anche qualche cosa che,per falsa modestia, sigla con a cu-ra di gb/, è chi vi parla, ritengo, tut-to ciò premesso, di aver titolo perrelazionarvi in merito alle speseche l’Associazione sostiene perVoce Nostra.

Come sapete, è trimestrale,esce e si spedisce in un giorno va-riabile nei mesi di Marzo, Giugno,Settembre e Dicembre. Colgo l’oc-casione per pregarvi – se entro ilmese successivo all’uscita, nonavete ricevuto il giornale – di se-gnalarcelo, telefonando all’asso-ciazione il Mercoledì mattina o perposta interna: Associazione Pen-sionati presso Monte dei PaschiFirenze Agenzia 48. Potremo cer-carne il motivo, correggere l’ even-tuale errore e spedirvene una se-conda copia.

Nel 2010 abbiamo pubblicato unnumero con 14 pagine, due con 12ed uno con 8 pagine. Ricordo chefino al 1995 era di sole 4 pagine.

Ecco i dettagli della spesa di9.358 Euro indicata nel Rendiconto:

Quella per la stampa è stata di7.020 Euro.

La tipografia è la SAFFE – Nel1998 non contenti per vari motividel servizio della tipografia “Parolee immagini” chiedemmo vari pre-ventivi: il migliore fu quello dellaTip. “Giorgi & Gambi” che però nel2004 si sciolse. Seguimmo il socioDr. Giorgi alla Tip. Saffe, già aper-ta dal fratello, che mantenne iprezzi praticatici dalla Giorgi &Gambi. I rapporti con la Tip. Saffesono ottimi in quanto assecondatutte le nostre richieste.

La spesa annua per la spedizio-ne è stata di Euro 2.338 di cui1.976 di effettive spese postali e362 di spese taxi e macchina perportare i giornali allo smistamentoposte di Castello e per viaggi aCalenzano Tip. Saffe. Quanto allespese postali, come già anticipatoda Ilario Romanelli, dalla spedizio-ne del mese di maggio sono au-mentate del 158% in quanto sonostate abolite le facilitazioni di cuigodevano certe spedizioni come

la nostra. Per ogni giornale spen-devamo 0,119 euro; ora 0,307.

Segnalo inoltre che quando c’e-ra la Banca Toscana portavamoun migliaio di copie al Corriere cheprovvedeva a distribuirle tra gli Uf-fici della Direzione e le varie Filia-li. Ora che la Banca Toscana nonc’è più, abbiamo ritenuto opportu-no, per continuare a mantenerequalche contatto con gli ex BancaToscana, di inviarne un copia atutti gli sportelli MPS ex B.T. Que-sto per tutto l’anno, come decisoin Consiglio. In futuro vedremo secontinuare o meno in quanto i di-pendenti… si mescolano, anchese la parola non è propria appro-priata, con quelli del Monte.

Nel 2010 abbiamo stampato8000 copie quindi la spesa totale(stampa e spedizione) per ognigiornale è stata di Euro 1,17. LaBanca Toscana ci dava ogni announ contributo di Euro 6.500. L’ulti-mo è stato quello del 2009 che,grazie a Stefano Ciappelli lo rice-vemmo accreditato sul c/c dell’As-sociazione prima del fatidico 31marzo 2009. Nel 2010 il Monte deiPaschi ci ha dato un contributo disoli 3.000 Euro, contro rilascio, pri-ma di far l’accredito sul c/c dell’As-sociazione, di ricevuta quietanzatadal Presidente con tanto di bollo di€ 1,81. Vabbeh, per la regolarità cipuò stare. Considerando dettocontributo il costo di ogni giornaleè sceso per l’anno 2010 ad € 0,79.

Abbiamo già richiesto il contribu-to per quest’anno. Speriamo chenon lo dimezzino ancora, comeperaltro già fatto per il contributo alpranzo che tra poco gusteremo:l’anno scorso 4.000 euro, que-st’anno 2.000. La Banca Toscanalo pagava per l’intero.

Mah ! Il Monte è grande, ha sul-le spalle molti secoli… la BancaToscana era appena centenaria,quando l’hanno fatta fuori, ma fun-zionava…Ad esempio il Cud – nonarrivava entro il mese di febbraio,come prescritto – ma sempre pri-ma che i Caf od i sostituti d’impo-sta iniziassero la lavorazione deiMod.730… e non con un ritardoabissale come quest’anno, chenon è ancora arrivato, e come l’an-

Page 3: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Voce Nostra • ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 Pagina 3

no scorso, quando poi molti eranosbagliati e fecero una seconda ri-stampa e spedizione. E la comuni-cazione della polizza sanitaria?Siamo oltre la metà di aprile ed an-cora non è arrivata ! Sembra peròche sia in arrivo. Qualcuno stamat-tina ha detto che l’l’ha ricevuta.

Ancora due parole, se me loconsentite, e vi dico anche comeavviene la spedizione del giornale.

Silvio Vasta, che cura l’anagrafedei soci, stampa le etichette, io di-vido quelle di Firenze e Provinciaper Cap (21) e per Stradari (12);per Città e Province (33) . Il giornodella spedizione ci troviamo in di-versi alla sede dell’associazioneper attaccare le etichette sui gior-nali. Giorgio Pasquali, bravissimo,confeziona 66 pacchi, cioè tantiquante sono le varie destinazioni.Poi si chiama un taxi e due socicon il libretto del conto postale el’attestazione del versamento giàeffettuato portano i pacchi allosmistamento Poste di Castello.

Non ho altro da dire, se voletechiedere qualche altra precisazio-ne…comunque sul giornale pensodi averi detto tutto. Grazie.

SALVATORE ENIAMi associo a questo applauso

che però vorrei estendere, oltreche a Ballerini, anche all’amicoDuccio che non vedo, a menoche… non alzi una mano… eccoc’è, quindi grazie anche a Duccioche con la sua cultura ci tiene vivieh, con la lettura, io lo leggo moltovolentieri questo giornaletto che,in un primo tempo, forse lo pren-devamo un po’ alla leggera, mapiù passa il tempo e più ci rendelegati l’un l’altro. Vi sono osserva-zioni alle parole, ai chiarimenti diBallerini ? Mi sembra che sia statochiaro… non ci dovrebbero essereulteriori necessità.

Pregherei quindi il Presidentedel Collegio dei Revisori di … ahscusa… scusa… Augusto. Hachiesto la parola …prego…

FABRIZIO CRESCIOLIScusate, volevo fare una do-

manda a proposito del giornale.Visto che la spesa per la spedizio-ne è diventata consistente e vistoche siamo nel terzo millennio, nonc’è la possibilità per chi lo vuole dispedirlo via e-mail ? Parlo di pos-sibilità tecnica, chi lo vuole potreb-be comunicare il suo indirizzo e-mail, gli si manda e se lo stampaper i fatti suoi. Seconda domanda:per caso c’è qualcuno che ha ca-pito come funziona quest’annol’assistenza fiscale e me lo puòspiegare? Grazie.

SALVATORE ENIABallerini…

GIANCARLO BALLERINIQuest’anno, purtroppo, come ho

scritto sul giornale, l’INPS non ri-ceve più il Mod.730. Era un servi-zio che funzionava bene, si porta-va lì il giorno prescritto senza nes-sun allegato. Addirittura l’INPSnon fa il servizio neppure per i pro-pri dipendenti… le cose che fun-zionano bene vengono tolte. Quin-di quest’anno non c’è che rivolger-si, come molti già facevano anchegli anni scorsi, ad un CAF o ad unlibero professionista, ad un liberoprofessionista che va pagato, ameno che non sia un amico, e che

sia abilitato a fare il 730, oppure aqualsiasi CAF. Portando al CAF ilMod.730 già compilato, con tutti gliallegati in originale e fotocopia, sefatto bene spesa zero, se ci sonodegli errori, qualche 5 euro in piùper ogni errore. Se invece uno loporta da compilare ci sono le tarif-fe esposte che variano da CAF aCAF e se uno è iscritto o meno alrelativo sindacato. Chi ha la pen-sione integrativa lo può portareanche agli sportelli del Monte. Ioho sentito l’Agenzia dove ho ilconto e mi hanno detto di non ave-re alcuna disposizione. Cambi miha detto invece che alla Filiale diSesto sono sicuri di poterlo pren-dere e fare. Io devo avere parec-chi soldi di rimborso perché hospeso parecchio per problemi…sanitari… dentistici… non lo por-terò al sostituto d’imposta MPS , loporterò ad un CAF per due motivi:le pensioni integrative sono relati-vamente piccole e quindi come fa– questo non lo so – come fa ilMPS ad addebitare od accreditareun importo consistente, tanto piùche da quest’anno chi deve averegli accrediti non li avrà più comel’anno scorso tutti insieme nellapensione di Agosto; li avrà soltan-to fino a capienza dell’IRPEF delmese, cioè uno che ha un IRPEFdi 1.000 nel mese di Agosto e de-ve avere 3.000 euro gli danno1.000 euro ed i mesi successivi glidanno altri 1.000 euro e così fino acompletamento dell’importo darimborsare. Quindi a questo puntonon so dire se convenga o menoportarlo al MPS… considerato an-che la lentezza con cui fa le co-se… “punto interrogativo”!!

SALVATORE ENIAComunque, guardate, il CAF…

no, uno alla volta per piacere, perpiacere uno alla volta… mi dichia-rate il nome per favore?

ALVARO CAMBI Io ho parlato

con la sede deipensionati diSiena che è or-ganizzata conterminale eprogrammi perfare il 730 qua-le sostituto d’imposta per conto delMPS. Chi sta a Siena o vicinanze lopuò chiedere, ci chiamiamo Monte,credono lo facciano, sicché se unosi rivolge a Siena, non mi ricordo lastrada di Siena. Da Poggibonsi, daColle, può andare a Siena, io daSesto Fiorentino non ci vado, la Fi-liale di Sesto mi ha garantito che ri-ceverà il 730 quale sostituto d’im-posta per conto del MPS.

Anche noi ci chiamiamo MPS…uno può telefonare.. dice: io so-no ex Banca Toscana vi porto il730 ? Io credo che lo possanoprendere, se lo prendono ad unodel Monte, perché non lo possonoprendere a noi? Ecco chi sta nellevicinanze di Siena… io non so dir-vi altro, io so che lo porto a Sesto.Sesto Fiorentino ex Banca Tosca-na ora filiale 2561 del MPS mi hagarantito non solamente a me, maanche ad altri colleghi di Sestoche riceverà il 730. Grazie.

SALVATORE ENIAGrazie Cambi… pregherei Ro-

manelli di dare la risposta sullamail, sull’indirizzazione via mail…

ILARIO ROMANELLI Allora… qui ci troviamo un attimi-

no in difficoltà a rispondere a Fabri-zio Crescioli per quanto riguardal’invio della mail che non riguarde-rebbe solo il giornalino, ma riguar-derebbe la posta corrente con tuttii soci. Chi ha partecipato all’As-semblea del Cral Sabato scorso sache il Cral lavora esclusivamentecon Internet, non manda più carta,ma molti pensionati non hanno In-ternet a casa. Tutte le iniziativevanno prenotate in quel bussolot-to.. si potrebbe fare un servizio peri nostri Soci, chiaramente quelliche frequentano anche la sede, ecollegarci con il Cral. Ma il proble-ma è questo: noi siamo nella nuo-va sede, quando ci siamo trasferitiabbiamo chiesto alla Banca Tosca-na, allora e fino al 29 di marzo2009 ancora Banca Toscana, se cidava una linea ADSL per poter la-vorare in Internet ma la Banca To-scana in quel momento non era ingrado di prendere decisioni. Capitebene che.. non so se la richiesta fufatta a febbraio… a marzo la Ban-ca Toscana chiudeva bottega. Larichiesta è stata fatta nuovamenteal MPS. La linea che noi abbiamo il25.28.29 è, chiaramente, una lineaMPS, ce la passa il MPS come cipassa i locali e compagnia bella, equindi siamo in difficoltà ad ottene-re questa ADSL. Stiamo però oravalutando l’opportunità, visto chenoi ci ritroviamo solo il mercoledìmattina, di avere un qualcosa perun giorno alla settimana o cinqueore la settimana con i nuovi stru-menti tipo la “chiavetta” o qualchealtra cosa. Ci interesseremo dellacosa, io insieme a Silvio Vasta, cheè più esperto di me. In primo luogoverificheremo la compatibilità deinostri computer con questo nuovosistema, dopodiché, se riusciremoad avere un box di posta elettroni-ca, vi chiederemo di comunicarci ivostri indirizzi e potremo spedirvitutte le notizie via e-mail. Vediamose riusciamo a farcela !

SALVATORE ENIAGrazie Romanelli… (Una voce di donna dal posto

chiede notizie sul CUD. N.d.R) Signora…Signora… l’hanno già

detto… è in arrivo… è stato dettoche sono in ritardo e comunquestanno arrivando. Subito dopo Pa-squa dovreste riceverlo tutti... alme-no si spera ! Allora Augusto, per pia-cere, a questo punto tocca a te…

AUGUSTO BALLONIRient r iamo

nella forma-lità… Il Colle-gio Sindacaleha svolto lapropria attività,come di con-sueto, nei tem-pi e nei modi previsti dalla Legge.Abbiamo potuto constatare che,sia l’attività amministrativa chequella contabile, procedono con latrasparenza, la precisione e lechiare motivazioni che determina-no ogni decisione. L’anno decorsoè stato il primo che ha avuto comeriferimento il MPS. Questo eventoha evidentemente determinatomaggiori difficoltà nel fluire delle re-ciproche relazioni. Si deve alla de-terminazione e all’impegno deicomponenti il nostro direttivo sesono stati conseguiti risultati positi-vi anche se non sempre del tuttosoddisfacenti in relazione alle deci-

(“ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011”... continua da pag. 2) sioni della controparte. Si fa pre-sente – è già stato detto – che leconsuete richieste economiche asostegno dell’attività dell’Associa-zione – per la prima volta rivolte alMPS – sono state ridimensionateal ribasso in misura sensibile ri-spetto a quelle che venivano con-cesse dalla Banca Toscana. Que-sta è una realtà, non possiamo cheprenderne atto. Siamo però lieti…ecco, c’è un lato che, anche seesulo un po’… che ci rende lieti inquesto senso. Abbiamo notato… èchiaro che tutti i nostri ex colleghiora sono tutti dipendenti del MPSno? Però abbiamo notato che i no-stri ex colleghi oggi dipendenti delMPS che raggiungono la pensionechiedono, perché ne hanno la pos-sibilità, di essere accolti nella no-stra Associazione. Ora sono delMonte, dovrebbero chiedere di ag-gregarsi al’Associazione del Mon-te…no, lo chiedono a noi in consi-derazione del fatto che tale scelta èlibera. Lo possono fare perché lenostre Associazioni sono ben di-stinte… e questo ci fa piacere per-ché… già stamani abbiamo vistoche siamo un po’ meno del passa-to, ma sarebbe una diminuzionecontinua fino all’annullamento. Seinvece ci sarà la sensibilità da par-te degli ex dipendenti della BancaToscana di aderire a questa Asso-ciazione noi potremo andare avan-ti e avere ancora un risultato positi-vo, come ci ha fatto presente il Pre-sidente. Questo comportamentomantiene il nostro sodalizio vivo evitale con prospettive che nel tem-po possiamo definire ancora signi-ficative. Concludiamo la nostra re-lazione invitandovi ad esprimere ilvostro assenso sulla nostra attivitàe su tutto quanto riferito dal Presi-dente dell’Associazione. Grazie.

SALVATORE ENIAGrazie Augusto. A questo punto

direi di seguire questa impostazio-ne: dopo la relazione del Presiden-te del Comitato di Gestione dellaDotazione Terrosi, che è rappre-sentata dall’amico Celso Zoppi,…direi di aprire gli interventi…chivuole intervenire…chi vuole chiari-menti…alzi la mano…dopodichéprocederemo all’appovazione delRendiconto. Grazie,… Celso…

CELSO ZOPPI Buongiorno.

Questo inter-vento per la Do-tazione Terrosiche trova ri-scontro in movi-menti gestionalidi semplice lo-cazione ha valore come richiamo einvito alla identificazione di casi rife-ribili a nostri colleghi cui indirizzareun aiuto in un momento di specificobisogno. Aiuto che, seppure quanti-tativamente modesto, testimoniacomunque l’esistenza di una cordia-lità di rapporti e spirito di passataamicizia. Come ormai ogni anno an-che le parole finiscono per esseresempre le stesse e per sostanziarsinel richiamo alla segnalazione dieventuali casi cui possa essere ri-volta la nostra attenzione. Grazie.

SALVATORE ENIAGrazie, grazie Celso. A questo

punto aprirei il dibattito… e mi pa-re che si sia prenotato per primol’amico Brundi… Dopo Brundi sec’è qualcun altro alzi la mano eh…cortesemente…

GIANCARLO BRUNDIMah… ho

ascoltato i col-leghi che hannoparlato prima ea quello che hocapito, noi sia-mo ridotti, aquesto punto, apietire al MPS 1.000 o 2.000 euro eallora mi piace fare una propostamolto provocatoria. Vista questa si-tuazione io direi, se siamo d’accor-do, di aumentare da 15 a 20 euro lanostra quota annuale e, scrivendouna lettera, dire al MPS che non ab-biamo bisogno di nulla… assoluta-mente … si fa da noi… e vi dico dipiù, tanto per farla ancora di più pro-vocatoria. Se il problema è l’audito-rium…, io, dopo essere pensionato,faccio il presidente di una Casa delPopolo molto grande, con un audi-torium, io vi do gratis l’auditorium eil mangiare, se si fa l’assemblea inquesta Casa del Popolo, che è VieNuove, e così non si chiede nulla alMPS… Grazie.

SALVATORE ENIAGrazie, grazie… l’amico Bucci?

SERGIO BUCCI(Dal posto N.d.R) Quale è il tas-

so d’interesse creditore sul contocorrente?

SALVATORE ENIAConto creditore? Chi lo sa? Mi

pare 0,40…. al lordo… le comuni-cazione in ordine a questo generedi parametri sono fatte al lordo e alnetto, quale ci fa più comodo sape-re…? quello netto chiaramente…..Guardate che c’è chi va anche peg-gio, noi siamo dei privilegiati daquesto punto di vista. Il mondo stavivendo un momento drammati-co… non parliamo di tasse, perché… abbiamo anche una BCE che èun caposaldo, una cosa importan-tissima dal punto di vista finanzia-rio, ma dal punto di vista della poli-tica monetaria… avete tutti sentito,c’è stato già il primo aumento di unquarto di punto…e sembra… sem-bra che la BCE voglia proseguire inquesto pazzesco andamento conun ulteriore aumento dei tassi, delparametro base… è una cosa ver-gognosa, vogliono uccidere in anti-cipo... io con Trichet non ho nienteda spartire e, comunque, anche seavessi da spartire lo direi tranquilla-mente lo stesso , secondo me han-no perso la testa, lo hanno già fattoin passato e stanno ripetendo que-sto errore, gravissimo per l’econo-mia, non solo per quella italiana,ma per l’economia europea, per-ché il tasso di cambio… chi espor-ta è sempre più in difficoltà. La ri-presa che c’è a livello mondiale, eforse un pochino c’è anche nel no-stro paese, sta rischiando moltissi-mo con questo andamento dellapolitica monetaria. Abbandoniamoil tema, perché… abbandoniamo-lo… purtroppo non c’è niente da fa-re. Altri, altri… interventi? Gradi…

PAOLO GRADI Buongiorno

a tutti. Sul ren-diconto nienteda dire, misembra pun-tuale, ragionie-ristico, fatto inm a n i e r a …spacca il capello e quindi… sì! Io

(segue a pag. 4)

Page 4: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Pagina 4 ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 • Voce Nostra

sono un bancario anomalo, per-ché sono un geometra, prestatoalla Banca e poi al sindacato, sic-ché voglio dire, mi meraviglio, per-ché non sono ragioniere, e daquesto punto di vista, ripeto, è per-fetto. Venendo invece un po’ aiproblemi e, grazie a Dio, quelli nonmancano, c’è da scegliere qualeaffrontare. Io partirei da quello cheriguarda, diciamo, l’aspetto fonda-mentale dei pensionati, quello del-la polizza sanitaria che ancora nonabbiamo ricevuto; so da dicembreche è stata rinnovata con le stes-se condizioni dell’anno preceden-te, con le Generali. La polizza staora arrivando, qualcuno l’ha già ri-cevuta. La famosa lentezza delMPS, veniva detto prima, si vedeha influenzato anche le altrerealtà. Perché con le Generali diSiena il Gruppo Monte l’ha disdet-tata, tant’è vero che l’Agenzia del-le Generali di Siena ha licenziato 6dipendenti che gestivano la poliz-za per il MPS e quindi solo gli exBanca Toscana hanno continuatocon le Generali la stessa polizza,però, vedendo l’andamento dellecose che avvengano come exBanca Toscana bisogna stare mol-to attenti, perché non so se di an-no in anno questa polizza – fonda-mentale per i pensionati – verràrinnovata, voglio dire… se rimarrà.Legata a questo c’è il problemadella Cassa Mutua, perché la Cas-sa Mutua che ha fatto l’assem-blea, mi sembra il 15 o il 16 di-cembre dell’anno scorso, ha deli-berato di confluire come cessionedi ramo d’azienda nella Cassa Mu-tua del MPS, ma anche qui so chegli incontri e le trattative stannoandando molto a rilento. Si spera-va di arrivare ora, a maggio, giu-gno, quando ci sarà l’assembleaannuale della Cassa Mutua adavere qualcosa di più concreto maper ora so che sono ancora a “tric-carsi” per i posti in Consiglio diAmministrazione… Quella la vuolelessa, Quella in umido… quando,io credo, e qui fo un appello alconsiglio e a tutti i pensionati checi si faccia sentire, perché la Cas-sa Mutua attuale riguarda più chealtro noi, noi ex Banca Toscana,cioè tutti coloro ante 29 marzo o 1°aprile del 2009, perché noi non cipossiamo iscrivere alla Cassa Mu-tua del MPS e ciò perché nella lo-ro norma statutaria è previsto chepuò iscriversi solo chi è dipenden-te o ex dipendente del MPS. C’èun’ ipotesi di accordo che prevedela modifica del loro statuto nelsenso che anche ex Banca Tosca-na possano optare per la CassaMonte. Al momento, diciamo travirgolette, i possessori reali dellaCassa Mutua ex Banca Toscanasiamo noi, perché tutti gli altri chesono stati in Banca Toscana e poihanno fatto anche un giorno alMPS possono optare per CassaMutua Monte. Addirittura ce nehanno due perché uno è ancoraiscritto alla Cassa Mutua BancaToscana e c’ha quella nuova delMPS. Credo quindi che in realtàsiamo noi in mezzo al guado.. nonsiamo né pesce né carne perchésparita Banca Toscana c’è il Mon-te e quindi se dobbiamo pilotare,dobbiamo guidare questa faseperché siamo i più interessati e ipiù scoperti rispetto ai servizi chefornisce la Cassa Mutua della exBanca Toscana e ora MPS. È un

aspetto da seguire attentamente.Terzo aspetto: quasi tutti noi ab-

biamo azioni del MPS chi più chimeno. Voglio dire, chi più magariperché è rimasto in servizio ed èandato in pensione da poco e quin-di i vecchi premi di rendimento li hariscossi spesso con azioni, in azio-ni invece che in “argent”, in soldi.Voi sapete che, dopo lunga soffe-renza, il MPS ha deliberato un au-mento di capitale, dai 2 miliardi ai 2miliardi e 420, che è il primo checonsente al Monte di restituire iTremonti-bond , i tremendi bond,come qualcuno li chiama, che glicostano circa 160, 180 milioni l’an-no di interessi. Ed è la prima volta,dal 1472, che la Fondazione MPS– prima era Istituto di diritto pubbli-co – che la Fondazione si indebitaper fare l’aumento di capitale. Faràun debito di circa un miliardo di eu-ro per fare l’aumento di capitale enon perdere la maggioranza del51% del Monte. Ma è il primo tem-po, perché il secondo tempo av-verrà entro l’anno con l’adegua-mento di Basilea 3, perché il TIERdovrà adeguarsi a Basilea 3 e quin-di ci dovrà essere un ulteriore au-mento di capitale. Voi sapete che aSiena il 15 e il 16 di maggio ci sa-ranno le elezioni amministrative equindi tutto sotto traccia perchénon bisogna sputtanare chi ha go-vernato fino ad oggi in maniera in-degna, però di fatto questo è il ri-sultato a cui hanno portato il MPS.Sono stati obbligati da Draghi a fa-re questo aumento di capitale; cisarà e probabilmente la Fondazio-ne che non avrà i soldi per fare ilprossimo aumento di capitale, chenon sappiamo di quanto sarà, masarà di 3-4 miliardi, scenderà intor-no al 30%, e quindi praticamentene perderà il controllo. Aldilà diquesta parentesi io dico che nonsarebbe male organizzarsi perché,a questo punto, credo che ancheuno 0,5% uno 0,8%, un 1%, quelloche saranno, voglio dire le azionidei dipendenti o degli ex dipenden-ti avranno un peso nell’assettoazionario del MPS, ed anche non ègiusto che i nostri risparmi nonpossano dire la loro in assem-blea… Io apprezzo sempre l’amicoBallerini che, in maniera coraggio-sa, si presenta in assemblea e fa ilsuo degno intervento dicendo lecose come stanno... e lo so, è du-ra perché fare i cozzi con i muri conla gomma piuma che rimbalzano…ti danno anche ragione…anchel’altra volta Mussari gli dette ragio-ne però poi nei fatti… Credo peròche organizzarci ed andarci aven-do una serie di deleghe che pesa-no per x voti, sarebbe una cosa,voglio dire, da pensarci. Non ce lafacciamo per l’assemblea di bilan-cio che è il 29 di questo mese, peròcredo che entro l’anno ci sarà unaassemblea straordinaria che dovràpesare per il futuro aumento di ca-pitale, e quindi non sarebbe maleorganizzarsi e dare mandato alconsiglio dei pensionati di mettereinsieme, chi lo vuole, tutte le azioniper poter fare un discorso di pesomaggiore per quanto riguarda l’a-zionariato dipendenti o ex dipen-denti. Poi, se per i dipendenti inservizio ci sono i sindacati o altreorganizzazioni che possono farqualcosa, questo lo vedranno loro.Io, da pensionato, mi rivolgo ai mieipari condizioni, nel senso del pen-sionato.

Niente altro, io quello che avevoda dire l’ho detto. Fa sempre pia-cere ritrovarsi perché avere anco-ra indosso la maglietta Banca To-scana, che non esiste più, credosia un vanto e un pregio… e ve-dendo il mondo come va è sempreuna cosa che inorgoglisce. Grazie.

SALVATORE ENIAPrego…

GOFFREDO BERNI Buongiorno

sono GoffredoBerni. Volevoportare solo uncontributo ope-rativo perquanto riguar-da la dichiara-zione dei redditi e la polizza sani-taria. Per quanto riguarda la poliz-za sanitaria sono uno dei pochiche hanno già ricevuto – io ieri l’al-tro – la lettera del MPS. L’ho lettabene e quindi so cosa c’è scritto.Anche per la dichiarazione deiredditi mi sono documentato un“tantino” quindi io porterò le mieinformazioni, poi forse non sareb-be male che, a livello di associa-zione, si tirassero le fila. Dunque,comincio dalla dichiarazione deiredditi: io ho la pensione INPS manon ho pensione integrativa, quel-la del gruppo Monte. L’INPS face-va fino all’anno scorso un ottimoservizio di sostituto d’imposta nelsenso che noi si compilava il mo-dello 730 e così vuoto, senza alle-gati, senza documentazione, siconsegnava all’INPS che provve-deva a immetterlo nel sistema co-sicché ad agosto, chi doveva ave-re, aveva il relativo accredito nellapensione. L’INPS ha cessato daquest’anno di fare sostituto d’im-posta, non solo per i pensionatima anche per i propri dipendenti,per cui tutti ci siamo dovuti mette-re a cercare una soluzione per fa-re e consegnare il 730. Si deve ri-correre ai CAF. Io abito nel Mugel-lo, sono andato al CAF sia dellaCisl, sia della Cgil, della Uil e del-l’Acli e mi sono informato. Allora iCAF possono agire in due manie-re: ti prendono il 730 precompilato,cioè compilato da te, o sennò te lofanno loro; non c’è differenza, c’èsolo una differenza formale. Per ilprecompilato non ti potrebberoprendere nemmeno un euro dispesa, invece per quello sotto as-sistenza c’è chi prende 30, 40, 50,60 euro. Però attenzione, se ioprecompilo il mio 730 come facevocon l’INPS e poi glielo consegnavopari pari, lì al CAF non si può fare.Con il CAF si va da un minimo for-malismo ad un massimo formali-smo, dipende dalle situazioni: vo-gliono vedere una marea di docu-mentazione e spesso fanno la fo-tocopia in file Pdf e la tengono agliatti. Per esempio: hai la ristruttura-zione della casa? Ce l’hai messanel 730? Allora: fotocopia della let-tera mandata al centro Servizi diPescara, fotocopia della racco-mandata della ricevuta, fotocopiadella DIA, ecc.… Io, per esempio,sono separato e quindi pago unassegno di mantenimento: fotoco-pia dei bonifici, fotocopia dellasentenza del Tribunale con tutti idettagli di natura patrimoniale… eviene tutto memorizzato … Perquanto riguarda poi le spese sani-tarie, scontrini di farmacia, tuttodocumentato, suddiviso, farmaci,parafarmaci, mezzi sanitari, mate-

(“ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011”... continua da pag. 3) rie prime sanitarie, perché non cisono solo farmaci e parafarmaci.Quindi diventa difficile farlo, in al-cuni casi questi CAF, quelli che di-ciamo ci vengono più incontro cidicono: “ portami la documentazio-ne non stare a fotocopiarla, io neprendo visione e la registro – ioCAF – in un certo modulino elet-tronico dettagliando gli scontrini difarmacia, uno da 20 euro, 20 euroe 48, 17 euro ecc., registro che hovisto le rate del mutuo….. Quindiloro si segnano un po’ tutto poi tifanno firmare una… chiamiamolalettera di responsabilità, e conquello siamo a posto. Ad oggi nonho ancora fatto il 730, penso di an-dare ad uno di questi CAF con tut-ta la documentazione, ancorchévoluminosa, poi dopo le descritteregistrazioni, te la restituisconosubito. Per quanto riguarda il rim-borso dell’Irpef, diciamo fino aconcorrenza dell’IRPEF del mese,a me non risulta, io non ho lettonessun provvedimento legislativodel genere, sicuramente questovale nel senso che nessun CAF,nessun sostituto d’imposta, ti puòrimborsare più IRPEF di quelloche hai pagato, ma quando si arri-va ad agosto ci hai già tutta l’IR-PEF addebitata nella pensione digennaio, febbraio, marzo, aprile,maggio, giugno, luglio, agosto, tut-ta roba rimborsabile, quindi secon-do me il rimborso rateale non do-vrebbe avvenire. Questo perquanto riguarda la dichiarazionedei redditi.

Polizza sanitaria. Come ho giàdetto, giovedì, quindi due giorni fa,ho ricevuto la relativa lettera delMPS con tutti gli allegati. Per quan-to mi riguarda preciso che non hofamiliari a carico. L’anno scorsoavevo un addebito di 97 euro sulc/c , quest’anno 202; l’addebito an-cora non è stato fatto, ma mi sa-ranno addebitate 202 euro, perchéai 97 euro della polizza base si ag-giungono, e sembra obbligatoria-mente, – dico sembra perché leparole non mi risultano molto preci-se nella lettera – ulteriori 105 europer l’inserimento dell’assistenzaodontoiatrica, ... quindi 97 più 105,202. Dalla lettera, in maniera nondel tutto chiara, sembra di capireche o tu accetti e devi mandare laconferma entro il 20 di aprile, quin-di guardate oggi è il 16 aprile… en-tro il 20 di aprile devi pagare le 202euro...o meglio devi dare l’adesio-ne, poi ti verrà l’addebito…… Nonc’è alternativa secondo me …Io hogià dato l’adesione perché non èche uno dice: io aderisco alla poliz-za base 97 euro, ma dei denti nonme ne importa nulla quindi.. No!Quindi assistenza di base più den-ti o nulla, perché questo dei dentideriva da una disposizione di leggein base alla quale viene stabilitoche chi ha un’assistenza sanitarianon può lasciare scoperta unabranca della medicina come quelladei denti, quindi per legge è statoimposto che chi ha le polizze sani-tarie, queste debbono prevedereanche l’assistenza per i denti.Quindi, ripeto, ritengo che non cisiano alternative: o accetti e paghi202 euro e hai tutto, denti e il resto,o nulla. Entro il 20 di aprile. Io noncredo che questo termine valga perme che ho ricevuto la lettera MPSgiovedì scorso, così come per co-loro che la riceveranno lunedì omartedì prossimi. Nella lettera èscritto così, ma è un’assurdità.Penso che ci sarà per forza una

proroga; l’unica cosa certa è chenon ci sono alternative: o rimanisenza assistenza del tutto o accet-ti e ti troverai un addebito di 202euro. Aderire? Ecco, a proposito diquesto, nella lettera c’è spiegatotutto e poi ci sono i famosi moduli,allegato A, B, C che servono: unoper chiedere il rimborso delle spe-se sanitarie, che già si conosce,perché è quello che si è sempreadoprato; un altro, particolare, perrichiedere il rimborso delle spesedentarie … A me sembra che que-sto aspetto non sia spiegato moltobene. Comunque se hai delle spe-se mediche in quei limiti che sonoesposti nella polizza – quindi conun massimale di 800 euro l’anno –che prevede non più di una igienedentale l’anno, non più di qualchealtra cosa l’anno. Per esempio, diotturazioni tu ne puoi avere quantene vuoi, ci sono dei rimborsi chevanno dall’ 80 al 50%. Mentre la ri-chiesta di rimborso delle altre spe-se sanitarie il destinatario rimane laG.B.S. quindi alle Generali, quellodei denti va ad un altro centro diservizi. Ora non mi ricordo esatta-mente il nome… nel modulo di ri-chiesta di rimborso a questo centrodi servizi, il davanti è indirizzato ap-punto a questo centro dei servizi.L’autorizzazione c’è, infatti il denti-sta deve crocettare che ha curato,ad esempio, una carie nell’arcatasuperiore destra e ci mette il timbroe la firma. Questo per un controllo,diciamo di merito, per evitare abu-si, che qualcuno richieda il rimbor-so più volte per lo stesso dente…… quindi c’è un modulo che è l’al-legato D, da inviare – ora ricordo –a Como, al PRONTO-CARE. Quin-di la parte davanti si riempie noi epoi sul retro ci sono indicate le di-verse ipotesi di prestazioni odon-toiatriche … ablazione semplicedel tartaro, valutazione orale, appli-cazione topica di fluoro, otturazio-ne composito ed amalgama di ter-za o quinta classe, ecc.ecc. Il den-tista mette le crocettine, poi ci met-te il timbro che equivale all’attesta-to della prestazione. La polizza hadecorrenza 1° gennaio 2011 percui se uno ha dovuto nel frattemporicorrere a cure dentarie pensodebba tornare dal dentista e dirgli“guardi lei mi ha levato un dente,me lo certifica per cortesia”.

Per tornare un momento alla di-chiarazione dei redditi e riferendo-mi a quello che diceva prima uncollega, cioè che ci sia la possibi-lità di presentare il 730 al MPS, ri-tengo che sia possibile solo se ilMPS funge da sostituto d’imposta,cioè è possibile secondo me soloper coloro a cui il MPS paga lapensione integrativa e limitatamen-te a questa. Ma siccome la pensio-ne integrativa può essere verosi-milmente inferiore alla pensionedell’INPS difficilmente il MPS, qua-le sostituto d’imposta, potrebbedover rimborsare un importo bensuperiore alla pensione integrati-va….. È verosimile che il MPS ab-bia costituito un CAF, come chiun-que, si può fare, noi cinque si fauna S.r.l., si fa un CAF, si prendel’autorizzazione e si ricevono i 730con tutte le regole del CAF, quindila documentazione, cedolini, le fat-ture e poi lo si immette nel sistema,dopodiché l’INPS, e non il MPS,l’INPS darà il rimborso o addebi-terà quello che c’è da addebitare.Io credo che così stiano le cose.

(segue a pag. 5)

Page 5: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Voce Nostra • ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 Pagina 5

Per tornare un momento alla po-lizza sanitaria volevo rilevare chel’allegato C, che è quello che si uti-lizzerà più frequentemente per farela richiesta di rimborso delle spesesanitarie, (di qui il consiglio di farnepiù fotocopie) una prima metà deldocumento è venuta stampata be-ne, mentre la parte bassa non si ve-de quasi, quindi, essendo pratica-mente uguale a quella dell’annoscorso bisognerebbe forse fare unfotomontaggio: ritagliare, sovrap-porre e così in qualche maniera sirimedia… Non sono un esperto del-la polizza…a me è arrivata, l’ho let-ta..così ho portato il mio contributo.

SALVATORE ENIAGrazie Goffredo… …

(Qualcuno, dal posto in sala,chiede qualcosa… N.d.R.)

SALVATORE ENIANon sentiamo, scusa puoi venire

al microfono così tutti sentono……Beh, scusate, ringrazio Goffredoper le delucidazioni molto detta-gliate che ci ha dato. Direi che il ri-corso al CAF per il 730 sia indi-spensabile. Per quello che riguar-da invece gli aspetti della polizzami sembra che siano stati benchiariti e quindi possiamo muover-ci con un minimo di sicurezza. Cir-ca la possibilità di presentarlo alMPS, direi che possiate provare aportarlo in filiale, vi ci fate mettereun timbro di buona ricezione .…Altrimenti la raccomandata….Pre-go, prego, la parola a Regoli.

RENZO REGOLIDunque nella

polizza sanita-ria c’è scrittotestualmente:“A t tenz ione :per l’anno 2011le adesioni allapolizza ed ilnucleo familiare assicurato nonverranno automaticamente ripresidalla situazione del 2010, conside-rata la novità delle cure dentarie.È pertanto necessario che ciascunex dipendente confermi la propriaadesione entro e non oltre il 20aprile 2011 inviando l’allegato Adebitamente compilato all’indirizzoindicato sullo stesso” In altra pagi-na…. in altra pagina ve lo leggo:“Per consentire l’attivazione dellacopertura assicurativa per l’ex di-pendente ed il proprio nucleo fa-miliare è necessario inviare il mo-dulo allegato entro il 20 aprile2011”. Poi c’è scritto in un altropunto che si può portare alla filiale… modulo di adesione… ah... dainviare entro… l’invio può essereeffettuato anche tramite posta in-terna consegnando questo modu-lo ad una filiale del MPS. Ecco chequindi basta portarlo prima del 20ad una filiale, uno ci fa mettere iltimbro di consegna ed è a posto…A me è arrivato ieri, a voi arriveràdomani, o meglio si spera almenolunedì…

SALVATORE ENIARegoli grazie… Vedrete che arri-

verà….. deve arrivare per forza…,perché è sempre arrivata e devearrivare anche quest’anno. Direi…scusate… per cortesia un attimo disilenzio. Direi di dare la parola aMario che ci deve dare alcune in-dicazioni.

MARIO MARIOTTIVorrei richia-

mare l’atten-zione dell’as-semblea sull’a-spetto pretta-mente politicocostituito dallapolizza sanita-ria e del biennio, che, detto per in-ciso, il Monte non vuole pagare.Su quest’ultimo istituto contrattua-le vi ricordo che lo abbiamo ri-scosso per quattro bienni fino ache è durata la Banca Toscana.Quando il tutto è stato preso in ca-rico dal Monte – come tutto il resto– l’aspetto della stesura tecnica didetto articolo ha fatto premio sullasostanza, la retribuzione, per cuil’azienda ha deciso in maniera to-talmente negativa. A nulla è servi-to far presente che fu il Monte adecidere in positivo nella trattativasulle pensioni, tanto che questoistituto contrattuale fu voluto dalMonte stesso – con in trattativapresenti e totalmente responsabilii Sigg. Mocchi e Malandrini – cheoffrì alla controparte questo bene-ficio volendo in qualche modo in-dennizzare i pensionati della Ban-ca Toscana dalla previsione conte-nuta nella legge finanziaria cheaboliva la “clausola-oro”.

La situazione di provvisorietà, difatto, che caratterizza questo pe-riodo di transizione fa sì che dob-biamo privilegiare l’aspetto diplo-matico a quello più propriamenteconflittuale. Attualmente il proble-ma operativo di questa dirigenza èquello di individuare i soggetti acui fare riferimento. Ed è un pro-blema francamente faticoso per-ché è incredibilmente difficileperforare la cintura elettronica del-la telefonia del Monte, anche perle semplici consultazioni, comeriuscire ad avere notizie sulla po-lizza per il corrente anno e per sa-pere quando i pensionati dellaBanca Toscana avrebbero ricevu-to il CUD ai fini della compilazionedella denuncia dei redditi è un fat-to che è costato al presidente e alsottoscritto una buona dose di fe-gato ! E finalmente stamani qual-che collega fra i presenti ci diceche la polizza ha cominciato a per-venire e quindi fra qualche giornoquesto tipo di problema sarà risol-to. Sempre preoccupante invece èil ritardo della consegna delCUD… e pensare che l’Inps ce loinvia verso la fine di Febbraio !

Per la polizza sanitaria – che re-sta l’istituto contrattuale di maggiorpeso – ci siamo preoccupati di inte-ressarci fino dal Novembre u.s. alloscopo di ottenere una più puntualedistribuzione ai pensionati B.T perevitare i problemi che l’anno scorsoabbiamo lamentato a causa degliadempimenti molto ritardati dell’A-zienda che causarono anche incre-sciosi episodi di vario genere, com-presi quelli di qualche bello spiritoche diede vita ad un movimento dicomari che ci costò l’intera assem-blea dell’anno scorso.

In sostanza il Dr. Cavalieri, Pre-sidente dell’Associazione Pensio-nati del Monte, che ha curato perconto dell’Azienda gran parte deirapporti con la nostra Associazio-ne ci ha anche recentementeinformato in un incontro specificoche per i pensionati della BancaToscana e della Banca Nazionaledell’Agricoltura la polizza è sem-

pre quella stipulata con le GENE-RALI , mentre per le altre bancheincorporate il riferimento e la ge-stione è la CASPIE, che però svol-ge solo compiti di amministrazio-ne, e che per i rimborsi provve-derà direttamente il Monte attin-gendo ad un fondo o stanziamen-to annuo fino all’esaurimento dellostesso; se dovessero residuareavanzi questi verrebbero rispal-mati su coloro che hanno ricorsoall’utilizzo della polizza; la franchi-gia sarà del 20%.

Nella polizza riguardante i pen-sionati Monte tutti dovranno versa-re un “contributo” di circa 200 eu-ro. Se il coniuge risulta fiscalmen-te non a carico il contributo saledai 400 euro dell’anno 2010 a 750per quello corrente.

Le condizioni relative alle pre-stazioni restano quelle già in esse-re per l’anno scorso con l’unicanovità che il contributo di 93 euroviene fatto lievitare a 202 euro,mentre per il coniuge fiscalmentenon a carico non si conosceval’importo. Stamani ho appreso chesale a 650 euro.

L’inserimento delle cure denta-rie, come da decreto legge, ha in-fluenza irrisoria e stamani, grazieall’intervento del collega che mi hapreceduto e che ha già ricevuto lapolizza, sembra che le cure denta-rie risultino un beneficio di fattoper le assicurazioni e una beffaper gli assicurati. Vedremo meglioin dattaglio.

(Il collega Pucci grida dal postochiedendo notizie sulla poliz-za…N.d.R)

SALVATORE ENIAPer favore, per favore, fate finire

Mariotti poi daremo corso agli in-terventi…

MARIO MARIOTTIStiamo parlando dell’istituto che

ci interessa e che abbiamo detto èprioritario per noi, se hai qualcosada dire vieni poi qua e fai il tuo in-tervento…e non interrompere co-me tuo solito!

Premesso come in apertura diintervento che siamo in fase “di-plomatica” e non in fase di rottura.Il Monte ci ha ridotto in buona mi-sura i contributi per il giornale pas-sati da 6.500 Euro a 3.000 e il con-tributo per il pranzo di stamani da4.000 e 2.000. Sulla fornitura dimateriali di cancelleria e attrezzivari non riceviamo più nulla equindi dobbiamo sopperire con lenostre risorse. Per fortuna l’incre-mento di associati, al netto dei de-cessi, è ottimo e le risorse che ab-biamo ci consentono di non incre-mentare la quota associativa an-nua, anzi abbiamo a oggi qualchepiccolo avanzo che finalizziamoall’incremento di quella che defi-niamo “la riserva strategica” chenacque e si consolidò quando de-cidemmo, visto il comportamentonegativo in merito alla retribuzionedel biennio, il ricorso alla Magi-stratura, che fu effettuato dopo treanni di preparazione, e che perfortuna ritirammo, visto che laBanca Toscana addivenne a man-tenere fede agli impegni sottoscrit-ti. Le spese per il nostro legaleammontarono, se ricordo bene, a40 milioni di lire. L’avanzo della ci-fra a suo tempo accantonata, più ilievi incrementi annuali, hanno fat-to sì che ad oggi abbiamo in cas-sa 210.000 Euro. Siamo quindi ra-

(“ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011”... continua da pag. 4) gionevolmente tranquilli ove fossi-mo costretti a ricorrere alla Magi-stratura per qualsivoglia eventonegativo.

Su questo terreno capisco la”proposta provocatoria” di Brundiche con un incremento di 5 eurol’anno possiamo mandare all’infer-no il benefattore e la cosa mi sol-lecita anche un po’, ma se lo stes-so ci manda all’inferno i locali, leattrezzature, il telefono ecc. pensoche i 5 euro non ci consentirebbe-ro un livello di tranquillità sufficien-te per la sopravvivenza. Se ciòche dico è sufficientemente reali-stico occorre mantenere il rappor-to dialettico con la Direzione delMonte.

Sul biennio i famosi motivi dipreoccupazione sono più seri epiù difficili da risolvere, perché ri-chiedere di adempiere agli accordisottoscritti con o senza una qual-che parametrazione, mi pare unsalto nel vuoto, anche perché nonmi posso dimenticare la situazionedi scarsa floridezza in cui si trova ilMonte per cui, se vivessimo unasituazione più prospera, e speria-mo che l’azienda riesca a realiz-zarla, si può bussare a quattrini,ma se la situazione di scarsa pro-sperità permane…. È chiaro cheper noi rimane estremamente anti-patico sopportare una simile rinun-cia che, oltre alla sostanza econo-mica, coinvolge anche una que-stione di principio: che un istitutocontrattuale pensato e offerto dal-l’Azienda stessa possa essere ab-bandonato; ciò ci pare assoluta-mente contro natura!

Concludo il mio intervento conl’auspicio che l’Associazione con-venga che occorre proseguire sul-la strada intrapresa tendente adacquisire le maggiori conoscenzeper poter esercitare le pressioniche ci competono, mantenendo ilmassimo dell’iniziativa possibileevitando di mettere in crisi i pen-sionati Banca Toscana rispetto aquello che è il problema a monteche deve essere ancora definito.

SALVATORE ENIAGrazie Mario… (Di nuovo il collega Pucci grida

qualcosa dal posto e si sentono al-tre voci che lo invitano ad andareal microfono N.d.R.)

Calma, calma, un attimo di silen-zio…sì …al microfono.. preghereichi vuole intervenire di venire al mi-crofono…dobbiamo sentire tutti.. .

CARLO PUCCIAllora, io so-

no Pucci Carlo,ho 76 anni , da19 anni sono inp e n s i o n e…sento tutti glianni le stessecose, venganoripetute perché bisogna cercare diaddormentare l’assemblea. Io hofatto una richiesta molto semplice,cioè ho domandato: qualche annofa dicevano che la polizza ad unacerta età, veniva chiusa perchésennò le compagnie ci rimetteva-no ecc. ecc. è vero questo?

SALVATORE ENIANo, non è vero scusa. In ogni

caso continua…

CARLO PUCCI…dicevo, qualche anno fa veni-

va detto che la polizza copriva finoal novantesimo anno di età…

SALVATORE ENIANo, la polizza, a chiunque per-

viene la comunicazione del rinno-vo ed è in vita la può utilizzare, poise non la vuole utilizzare è un altropar di maniche. A chi arriva firma ildocumento, e io consiglierei di fir-marlo, di aderire, quest’anno dob-biamo aderire tutti, non come glianni passati nei quali, nei casi incui non vi erano variazioni, non sidoveva rispondere e la polizza ve-niva automaticamente applicata,valeva cioè il principio del silenzioassenso. Quest’anno invece dob-biamo tutti fare un salto alla filialepiù vicina per semplificare le cose,sottoscriverla, farsi mettere un tim-bro sulla fotocopia, ritornare a ca-sa tranquilli e la polizza viene ap-plicata. Basta, chiuso così. Poil’assemblea… tutto mi sembrafuori che addormentata…

CARLO PUCCINo io non ho detto in questo

senso, perché tutti gli anni più omeno gli argomenti sono sempregli stessi, si parla, si parla, ma nonè che si cambia molto. Sono dueanni che noi ora si sta parlandocon questo MPS ma non sappia-mo ancora come ci considera, per-ché io vedo che, sia per l’associa-zione dei pensionati, sia per laCassa Mutua, sia per il Cral non èstato trovato un accordo definitivo,… si parla, si parla si parla ma nonsi conclude nulla. Siamo chiariperlomeno una volta, siamo since-ri di fronte a tutti nel dire: la CassaMutua a loro non gliene frega nul-la, oppure sì gliene frega, perònon credo che si debba fare comein Parlamento di dover discuterediscutere e discutere. Queste co-se sono molto semplici: se c’è lavolontà si fa, se non c’è la volontàsi dice: quelli della Banca Toscanala Cassa Mutua se la scordino, en-trino in quella del MPS e chiudia-mo il discorso. Cral, c’è il Cral a Pi-sa a Pistoia, c’è qualcuno che lorappresenta? Io so che da quandoil Cral è entrato a far parte del Craldel MPS non ci arriva più un tubonulla e non si ha notizia di iniziati-ve turistiche, gite ecc….

SALVATORE ENIAGrazie Pucci. Grazie. Però biso-

gna fare attenzione: quando parlia-mo dobbiamo stare attenti a quelloche diciamo, non possiamo fareconfusione fra Cral, Cassa Mutua,polizza sanitaria e così via….

CARLO PUCCIMa siamo sempre Banca Tosca-

na, prima c’era tutto, eravamo untutto univoco e le cose venivanofatte e tutti eravamo soddisfatti ditutto, ora ci sono tante cose e nonsiamo più soddisfatti, ma io nonparlo per me, perché io me ne fre-go. Circa la polizza di cui si sta par-lando – io l’ho ricevuta ieri – ho vi-sto che ci sono le cure odontoiatri-che – a parte che ho il figlio dentistae grazie a Dio io da lui non ci vadomai, se non per farmi la pulizia deidenti….per ora. Del resto mio pa-dre i primi denti se l’è levati a 86anni …. allora volevo sapere: ma cisono veramente comprese le cureodontoiatriche nell’assicurazione?

SALVATORE ENIAÈ dettagliato, è dettagliato nella

lettera che ti è arrivata, certo checi sono, ci sono…..

(segue a pag. 6)

Page 6: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Pagina 6 ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 • Voce Nostra

CARLO PUCCISi può leggere quello che c’è

scritto?

SALVATORE ENIALe condizioni sono tutte specifi-

cate nella lettera... nell’allegato D,sul retro…

CARLO PUCCILe cose essenziali voglio sape-

re, perché se no è inutile...

SALVATORE ENIARipeto, può trovare ogni detta-

glio nell’allegato D della letteraMPS che ci è stata mandata e chea qualcuno è arrivata agli altri staper arrivare. Leggete pure attenta-mente……….. e poi non resta altroda fare che aderire o non aderire.

Ha finito Pucci?

CARLO PUCCIIo parlavo di questa polizza sa-

nitaria e basta…

SALVATORE ENIAIo volevo sapere se ha termina-

to il suo intervento.

CARLO PUCCI… si ho finito.

SALVATORE ENIAGrazie. Ribadisco il concetto

che la polizza è in arrivo…doveteesaminarla attentamente…quelloche c’è scritto è ben chiaro, nonoccorre fare polemiche…abbiamoormai abbastanza dimestichezzacon queste cose e quindi non do-vremmo, non dovremmo avere dif-ficoltà.

Se non vi sono ulteriori interven-ti ….sì, uno alla volta… prego…

GIANNI MINUCCISignori buon-

giorno, ci si ri-vede, io accen-nerò a quattropunti moltomolto veloce-mente perchémi sembra chesiamo già in fase di chiusura…

SALVATORE ENIANo, abbiamo ancora qualche ar-

gomento da trattare…

GIANNI MINUCCIQuattro argomenti dicevo. Il primo: il rinnovo della polizza.

Tutti gli anni si arriva a rinnovare lapolizza quando siamo a maggio,ma si può fare una azione per ve-dere di poter rinnovare questa be-nedetta polizza entro il 31 di di-cembre? visto che scade sempre il31 di dicembre? Si eliminerebberoanche quei problemi cui mi sem-bra qualcuno abbia fatto cenno, lapolizza è scaduta.. rimborsi si erimborsi no. Questo argomentonon è nuovo e io avevo già avutomodo di affrontarlo anche in sedesindacale per i rinnovi dei contrat-ti, dove si va a rinnovarli semprecon un anno o due dopo che sonoscaduti. Se il problema deve esse-re risolto secondo me si deve ri-solverlo, non rinviarlo.

Poi volevo tornare su un altro unproblema: la vecchia pensione in-tegrativa. Vi ricorderete che suquesto tema, la pensione integra-tiva, ebbi a fare a suo tempo un in-tervento rifacendomi a quello cheera stato promesso quando l’e-

sperimento-truffa della Banca To-scana non era andato a buon fine,cioè quello di dare una certa cifraper uscire. Non se ne fece di nien-te perché la proposta, giustamen-te, non era stata ritenuta congrua.Ma – fu detto – che poi ne avrem-mo riparlato. Ecco, dicevo, se oraquesto problema fosse affrontatoin una maniera seria da parte del-la banca credo che parecchi di noiaccetterebbero. Accetteremmo ilsaldo o come sarebbe chiamato,insomma l’attualizzazione dellarendita che già allora qualcuno ac-cettò. Sicché anche questo qui misembrerebbe che potrebbe essereun problema da poter riportare sultappeto se lo si ritiene opportuno.Io addirittura in quell’occasioneproposi anche di costituire un co-mitato, un comitato per poter an-dare a trattare con la Banca To-scana. Oggi non c’è più, purtrop-po, l’interlocutore Banca Toscana,ma c’è un altro interlocutore alquale ci possiamo rivolgere es-sendosi assunti gli onori e gli one-ri della Banca Toscana.

Poi ho sentito fare qui una pro-posta per sopperire alle nuovespese ed ovviare anche ai minorifinanziamenti di cui disponiamo,cioè la proposta di adeguare laquota annua di ognuno di noi, 4-5euro che mi sembra porterebbe-ro… quanti siamo se non ho capi-to male? 1.400? Sarebbero sui7.000 euro all’anno che potrebbe-ro coprire le nostre esigenze dispesa... D’altronde però dico que-sto: non vorrei chiudere con ilMPS perché potrebbe essere unmomento di distacco di cui un do-mani ci potremmo rammaricare.Metterli sempre di fronte al fattocompiuto, della serie: nonostanteil vostro obbligo morale – e nonsolo – di assisterci, noi abbiamo imezzi per poter affrontare i nostriimpegni, grazie e tanti saluti. Cosìmigrare da questo auditorio, daquesto locale per fare le assem-blee non mi sembra proprio il ca-so. Una proposta è stata fatta,molto generosa e gentile, io peròsinceramente uscirei fuori dall’am-bito politico, io pure sono ammini-stratore di una casa del popolo,ma preferirei in ogni caso appog-giarmi ad organizzazioni sindacaliche potrebbero mettere a disposi-zione i loro locali.

Il quarto problema. È stato dettoche alla nostra Associazione han-no aderito nuovi pensionati, cioèaltri colleghi che sono andati inpensione dopo il 1° di aprile del2009, cioè non pochi ex Banca To-scana ma che hanno avuto il tem-po di diventare dipendenti MPS.La cosa è molto positiva e non puòche rallegrarci….. ma come hadetto un collega precedentementenon vorrei che si finisse col rinvia-re il problema: coloro che sonostati assunti dopo il 1° aprile del2009 non sono mai stati dipenden-ti Banca Toscana e sicuramenteloro con minor possibilità aderiran-no all’associazione Banca Tosca-na, sicché il problema è rimanda-to. Qui ci sarà sicuramente il pro-blema di doverlo affrontare e af-frontarlo senza picche o ripicche,senza fughe o frenate, serena-mente e veder di poter arrivare aduna conclusione.

(la nostra Associazione nonha mai perseguito nuove ade-sioni da parte di chi NON è mai

stato dipendente Banca Tosca-na (pur gradendo moltissimo l’a-desione di coloro che lo sono sta-ti, ma sono andati in pensione DO-PO il 1° Aprile 2009), quindi ilproblema non esiste e da sem-pre siamo consapevoli che lanostra Associazione fra N anni(40/50?) è destinata all’estinzio-ne.N.d.R).

Io vi dico grazie di avermi ascol-tato, grazie di avermi concesso diesprimere questi quattro concetti ebuon proseguimento dei lavori.Grazie.

SALVATORE ENIAGrazie, grazie. Dunque a questo

punto… Ah, ci sono ancora inter-venti… prego, prego…bisogna ve-nire al microfono se no non tuttisentono………

ROBERTO CERIANIBuongiorno.

Mi chiamo Ce-riani. Volevosolo fare unadomanda. Vo-levo saperese, in relazionealle nuovecondizioni per il rinnovo della po-lizza in base a cui è prevista lamanifestazione della volontà diaderire da parte di ciascuno, sen-za automatismi, cioè ex novo…sec’è anche la possibilità che la po-lizza non venga rinnovata se nonarriviamo ad un numero di adesio-ni, come, mi sembra, fosse statoventilato in un altro periodo. Soloquesto volevo sapere.

SALVATORE ENIAGrazie, allora, allora…non ci so-

no altri interventi? Allora cominciamo da Brundi.

C’è sempre? O è andato via? ABrundi io debbo una risposta perquanto riguarda la sua offerta didisporre di locali diversi da que-sto. O meglio la risposta verosimil-mente sarà data da chi ha la re-sponsabilità nella conduzione del-le attività del Consiglio Direttivo, ilquale naturalmente prenderà notadella proposta per la quale intantodovrà comunque formulare, cre-do, un ringraziamento. Però laquestione va valutata attentamen-te anche in relazione a quanto hadetto l’amico nel penultimo inter-vento, perché possono essercidelle implicazioni che così all’im-pronta non siamo in grado di valu-tare appieno e, anche se magariapparentemente può sembrareutile e positivo avere un’alternati-va per i locali, credo che vada va-lutata attentamente da parte delConsiglio e il Consiglio sicura-mente prenderà la giusta decisio-ne, sia per quanto riguarda l’au-mento della quota prospettato, siaper quanto riguarda l’ipotesi diuscire da certi contesti ed anchedagli ambienti a cui, insomma, noisiamo affezionati. Proposta , ripe-to, che merita una attenta valuta-zione prima di procedere in mododiverso.

A Mario Mariotti – che comesempre interviene in maniera ap-passionata e poi ci dà sempre l’in-dicazione più prettamente politica,come ha detto lui stesso – io direiche il Monte non è che non vuolpagare, non è che non risponde –parlo dello scatto biennale – è ve-ro non risponde, non paga……però sulla base della storia che ciriguarda poi, alla fine, le strade so-

(“ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011”... continua da pag. 5) no state trovate per raggiungerel’obbiettivo. Da parte mia, al presi-dente un suggerimento gliel’ho da-to in ordine ad alcune cose che hopercepito sono state fatte fino aquesto momento. Credo che nonsia il caso in questa sede entrarenei dettagli, ma comunque un pas-so formale, di un certo tipo ad al-tissimo livello credo sia senz’altroopportuno… insomma, lui è il no-stro presidente, ha capito, sa per-fettamente in base anche alla suaesperienza che cosa si debba farein certe circostanze….Mi riferiscoqui, specificamente, a quello cheriguarda alcuni di voi, perché altrisono fuori da quel problema, cioènon sono interessati quelli chehanno avuto il c.d. zainetto. Perchi ha la pensione aggiuntiva ilproblema dell’adeguamento va ri-solto, indubitabilmente va risolto.Dovrà essere valutato bene inquale forma muoversi nelle sediopportune, dopodiché niente vietadi seguire certe strade, come delresto è già stato sperimentato.Quindi le strade verranno percor-se tutte, è bene che l’assembleaquesto lo percepisca, anche peravere un minimo di tranquillità,nella convinzione, almeno da par-te mia, che prima o poi gli obiettivisi raggiungono.

Ancora una cosa. Sull’attualiz-zazione delle pensioni aggiuntive.Io sono tra coloro che sono uscitidopo, quindi è un aspetto che nonmi riguarda. Ma ritengo che unavera attualizzazione ora sia asso-lutamente improponibile. Molti dinoi hanno i capelli bianchi, anzimolti di noi i capelli non ce li han-no più, quindi siamo in grado disapere, di percepire che per lebanche è finito il tempo del grassoche cola, sì che colava, ora nonpiù! Quindi non c’è da farsi illusio-ni, bisogna sperare in tempi mi-gliori per quel tipo di soluzione cheandrà in ogni caso negoziata, ma-gari attraverso un apposito organi-smo, una delegazione che vada atrattare; e questo momento non misembra proprio che sia fra i piùadatti a risolvere come auspicato,anche perché il rischio è che ci sitrovi di fronte ad un “picche pro-prio nero”… quindi attenzione aprendere posizioni che poi non rie-scono a risolvere nulla.…

A Ceriani rispondo che la polizzasanitaria non è condizionata dalnumero di adesioni, quindi saràoperativa per tutti quelli che avran-no aderito e solo per loro, indipen-dentemente da quanti avrannosottoscritto l’allegato A.

Direi, a questo punto, di proce-dere all’ approvazione del rendi-conto al 31-12-2010. Però, primadi passare all’approvazione delrendiconto, mi preme dire una co-sa, già l’ho fatto l’anno scorso e lovoglio ripetere quest’anno. Noi tut-ti siamo portati a criticare, insom-ma a discutere sulle cose fatte,non fatte, ciò che ci piace e maga-ri ciò che non ci è piaciuto durantel’arco dell’annata… ecco a mepreme rivolgere un particolare rin-graziamento al Consiglio Direttivoi cui componenti voglio citare unoad uno perché è bene si sappiachi sono. Leggo l’elenco perchénon li ricordo tutti.

Caramelli Pierluigi, Mariotti Ma-rio, Regoli Renzo, Romanelli Ilario,Ballerini Giancarlo, Fabbri Marino,Ormi Roberto, Parigi Aldo, VastaSilvio, Guasparri Duccio, BarontiniSergio, Benelli Silvio, Burattelli Sil-

vano, Ciani Rodolfo, Malloggi Ro-berto e Mannori Anselmo,

Fanno tutti parte del ConsiglioDirettivo e meritano il nostro, il vo-stro applauso perché si dedicanocon passione all’attività della qua-le oggi noi siamo chiamati a dareconto che tutto è andato per il me-glio, malgrado le circostanze. Lorosi dànno veramente da fare equando io sento qualche critica,insomma qualche voce dissonan-te che dice… insomma si potevafare…. quello lo sostituirei… A par-te il fatto che nessuno poi si pro-pone, c’è poco da sostituire. Quin-di noi dobbiamo ringraziare questisignori che fanno parte del Consi-glio Direttivo e vorrei estendere ilringraziamento anche a coloro chesi occupano delle zone perifericheche fanno da coordinamento e daraccordo con la centrale e ci se-guono ciascuno passo passo…esono i colleghi: Tronchet Giorgio,Gelli Severino, Biscontri Giorgio,Riccioni Mario, Franceschini Gian-franco, Sassetti Piero, Della RosaAlberto, Ferretti Lisandro, LeoneClaudio e Borgiotti Silvano, moltidei quali vedo qui presenti. Ecco,anche loro meritano il nostro rin-graziamento unitamente ai com-ponenti del Collegio dei Revisori:Augusto Balloni, Bucci Sergio,Lampredi Franco, il Collegio deiProbiviri: Ferretti Giovanni, Luci-gnano Antonio, Marchi Franco epoi gli amici della Dotazione Terro-si: Ancilli Marco, Barontini Sergio eZoppi Celso.

Ecco io ringrazierei tutti vera-mente associandomi ad un ap-plauso corale perché il loro lavoroè utile a tutti noi. Grazie.

A questo punto sottopongoall’approvazione dell’assembleail rendiconto al 31 dicembre2010. Prego coloro che sonod’accordo di alzare la mano…Controprova: coloro che sonocontrari alzino la mano … chi siastiene ? Nessuno. Grazie, gra-zie. Il rendiconto è approvato al-l’unanimità, quindi è approvatada tutti l’attività del nostro Con-siglio che, non a caso, abbiamoapplaudito poco fa.

Adesso c’è il punto 5 all’ordinedel giorno: Il rinnovo degli organi-smi direttivi. A questo riguardo hoda leggervi una mozione che sot-topongo alla vostra approvazione:

“Come certamente ricorda-te l’Assemblea del 2010, tenu-ta presente la situazione crea-tasi in materia di previdenzaaziendale, decise di prorogaredi un anno gli organi statutari inscadenza, per cui noi oggiavremmo dovuto eleggere icomponenti dei vari organi peri tre anni successivi.

La situazione esistente al-lora si presenta, purtroppo, an-cora oggi perché i nostri ripetu-ti interventi presso la DirezioneGenerale del MPS non hannoportato a soluzione il problemadel pagamento del biennio,previsto dall’accordo pensioni-stico aziendale, scaduto il 31-12-2009, per cui, dopo lungaed attenta discussione, il Con-siglio Direttivo ha deciso diproporre a questa Assembleadi mantenere in carica fino al31-12-2011 gli attuali organi di-rettivi dell’Associazione.”

(segue a pag. 7)

Page 7: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Voce Nostra • ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 Pagina 7

Sta a noi oggi approvare o menoquesta proposta. Ovviamente i no-minativi sono quelli che vi ho lettopoco fa e quindi restano tutti iden-tici ed identiche le componenti diquesti organismi.

Sottopongo all’approvazionedell’assemblea questa mozionecon la solita alzata di mano…Prego abbassare le mani… chi ècontrario? Non vedo contrari…chi si astiene? Nessuno. Misembra che ci sia veramente ilmassimo consenso, più di così

(“ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011”... continua da pag. 6)

non si può avere.Caramelli è sensibilizzato su

quanto ho detto poco fa senza sof-fermarmi nei dettagli. È importanteagire rapidamente per non spreca-re tempo. Sarà in ogni caso Cara-melli ad intrattenere in merito ilConsiglio.

A questo punto abbiamo varieed eventuali, se non vi sono inter-venti………. l’assemblea può con-siderarsi chiusa.

Ringrazio tutti per la partecipa-zione ed auguro buon pranzo.

Sorry about that…

1st

Nel “paginone” dell’amico Politileggo: “…Purtroppo l’Europa el’Occidente in genere, hanno get-tato alle ortiche le tradizioni fon-danti della nostra civiltà modernae morigerata (i corsivi sono miei)che nacque dalla conversione diClodoveo…”. È mio parere cheprima di essere state gettate alleortiche le tradizioni fondanti hannogravemente… tradito, se è veroche lasciamo alla presente, e futu-ra, generazione una condizione divita individuale e sociale, e unostato interiore, che con una solaparola, possiamo definire spiritua-le, peggiore del passato, un pre-cariato senza diritti, una scandalo-sa disoccupazione giovanile (inItalia il 29,4%) e un tasso di occu-pazione totale tra i più bassi degliultimi decenni (in Italia il 57,5%). Ipotenti, i ricchi non si sono maisentiti così bene al sicuro come inquesto tempo. Lo dimostrano il pe-so della loro arroganza, la volga-rità della loro egemonia, le certez-ze della loro indiscutibile ragione,l’assoluta mancanza di rispettoverso gli ultimi e i meno fortunati,la radicale intolleranza nei con-fronti del diverso, la nascita di unanuova categoria sociale i workingpoors, l’assoluta disuguaglianzaeconomica fino ad ora mai regi-strata. Disuguaglianza dolorosa-mente espressa da queste cifre:l’1% della popolazione del mondodetiene il 50% della ricchezza to-tale; in Italia il 10% della popola-zione più ricca mette insieme il

44,8% della roba, verghianamenteintesa, mentre il 50% della popola-zione detiene appena il 9,8%. Ne-gli Stati Uniti è stato rilevato chetra il 1976 ed il 2008 di ogni dolla-ro di crescita dei redditi reali gene-rati 58 centesimi sono andatiall’1% più ricco delle famiglie. Lacosa che fa più paura di questa di-suguaglianza e di questa povertàè il fatto che sta diventando inelut-tabilmente sempre più normale eordinaria. Che i trentenni guada-gnino 800 euro al mese è norma-le, non stupisce. Che i neo-laurea-ti passino 2/3 anni a lavorare gra-tuitamente come stagisti è ordina-ria amministrazione. Non che in al-tri Paesi i giovani stiano meglio,tanto che in Inghilterra è statocreato un acronimo “Neet” per si-gnificare not in education, employ-ment or training che tradotto bru-talmente significa giovani senzafuturo, negli Usa vengono definiti“Ninja” (No Income No Job or As-set), e in Italia “bamboccioni”, ter-mine falsamente affettuoso chenon ha bisogno di alcun commen-to. Ma chi si è indignato e allarma-to a queste parole: “se dovessimodare la simulazione della pensione

ai parasubordinati rischieremmoun sommovimento sociale” dette il13 dicembre 2010 non da un pre-cario incazzato, ma dal presidentedell’Inps?

E più avanti “…Nel grande pe-riodo medievale di grandi fermen-ti, civili e religiosi, periodo che glisciocchi hanno chiamato buio me-dievale…”. L’amico Politi dice be-ne, ma non dice tutto. Proprio inquel periodo buio (il corsivo è mio)sono avvenuti fatti e misfatti di ta-

le gravità e crudeltà per i quali, il12 marzo 2000, Giovanni Paolo IIsentì il bisogno di chiedere scusain mondovisione; che poi il ricono-scimento delle colpe sia avvenutoin modo incompleto, vago e senzache nulla fosse chiamato per no-me: né lo scisma d’Oriente, né ilmassacro degli eretici e i roghidelle streghe, né l’Inquisizione, èun’altra storia! Delle scuse del Pa-pa mi ha colpito, il fatto che il per-dono venne chiesto solo a Dio enon anche alle vittime.

Leggo “…Quello che mi fa orro-re è che la gente, cosiddetta dotta,crede e vuol far credere che la cri-si sia solo finanziaria…”… E piùavanti “La finanza è finita…”. Amio avviso non è così! Non mettoin discussione che i mercati finan-ziari siano importanti per lo svilup-po economico. Ma un settore fi-nanziario troppo grande ha conse-guenze negative sulla crescita.Come dimostra il fatto che in tutti iPaesi che soffrono di più le conse-guenze della crisi i prestiti al setto-re privato oltrepassano il 110% delPil. Già negli anni Settanta HymanMinsky e Charles P. Kindlbergerenfatizzarono la relazione tra fi-nanza e volatilità economica e ne-gli anni Ottanta James Tobin sug-gerì che un settore finanziario so-vradimensionato corre il rischio disottrarre talenti ai settori più pro-duttivi dell’economia. La finanza èstata (generosamente) salvata,aggravando così le disuguaglian-ze sociali, radice non secondaria,a mio avviso, della crisi. L’inge-gneria finanziaria sta già lavoran-do - e bene - a strategie che han-no permesso alle banche e istitu-zioni finanziarie di mettere fuori bi-lancio le attività più rischiose e disottrarsi così ad ogni controllo.L’obiettivo di riportare entro piat-taforme di scambio controllabili imld di dollari virtuali che vengonotrattati sui mercati over the counter(O.T.C) sembra lontano, forse ir-raggiungibile. C’è chi sostieneche, nel 2008/2009, il tracollo fi-nanziario globale sia avvenuto perl’impossibilità di “prezzare” i deri-vati. La buffonata degli stress testsulle banche non merita, a mio pa-rere, di essere commentata.

L’agenzia Moody’s ha calcolatoche a partire dal 2012 arriverannoa scadenza valanghe di obbliga-zioni pubbliche e private, fra cuimolti junk bond, responsabili, manon solo loro, della crisi del 2008.In pratica, il mercato non sarà piùin grado di rimborsare gli investito-ri. Nel 2012 i junk bond in scaden-za saranno pari a 155 mld di dol-lari (quest’anno ne scadono circa21 mld) e saliranno a 212 mldi nel2013 e a 338 mld nel 2014. E nonmi addentro nella galassia (nera)dei debiti sovrani dove ci sonodentro non solo i Paesi, che tutti ri-conosciamo, raggruppati con pe-sante ironia nell’acronimo Piigs.Come non mi addentro in quella(altrettanto nera) dei debiti pubbli-ci, dove sono entrati prepotente-mente e minacciosamente per tut-ti anche gli Usa. Nessuno ha ideadi cosa succederà. Una cosa ap-pare certa: per ora la crisi genera-ta dalle istituzioni finanziarie è sta-ta pagata a piè di lista dalle finan-ze pubbliche, ovvero da tutti i cit-tadini. Negli Usa, ma in parte an-che in Europa, sono stati spesi di-versi mld di dollari per sanare lemaggiori istituzioni finanziare (pri-vate) come banche d’affari, casse

di risparmio, assicurazioni e via di-cendo. Recentemente Martin Wolfha fatto notare che negli ultimitrent’anni il settore finanziario ne-gli Stati Uniti è cresciuto sei voltepiù velocemente del Pil, chieden-dosi se non ci sia qualcosa di sba-gliato in una situazione in cui “la fi-nanza invece di essere un servito-re è diventata la padrona dell’eco-nomia.” È ora di smettere di cre-dere che i mercati finanziari sianoin grado di raccogliere il risparmioper poi dirigerlo verso investimen-ti produttivi, a sostegno dell’inno-vazione, creando così occupazio-ne e ricchezza. La cosa che colpi-sce di più è che i responsabili del-la crisi non solo sono ancora al lo-ro posto, ma pretendono, ascolta-ti, di essere depositari delle unichericette per uscirne.

Circa la crisi, Raghuram Rajan(Università di Chicago), sostieneche “…Le linee faglia sono ancoralì, sotto di noi”.

Leggo anche “ …Né si potevaevitare la globalizzazione…”. Macosa intendiamo per globalizza-zione? Per Alain Tourain vuol dire“che si è creato un sistema econo-mico essenzialmente finanziariofuori portata da qualunque istitu-zione nazionale o internazionale,che sia politica, sociale, culturale,morale o religiosa. Così nessunocontrolla più niente e nessuno”. Didiverso avviso è Papa Ratzingerche, nell’ultima enciclica, assu-mendo lo sviluppo economico co-me fondamento dell’attività uma-na, sostiene che la “globalizzazio-ne serve a un progresso economi-co che poi si diffonde tra tutti i po-poli”. Che non è vero. Come non èvero che - come si dice - sonoscomparse le ideologie. Di fatto sen’è creata una nuova, che ha ucci-so tutte le altre. La globalizzazioneè una realtà governata dal grandecapitale. La globalizzazione è unfatto che nessuno più nega. E cer-to esiste una globalizzazione eco-nomica e una culturale operata daimezzi di comunicazione di massa.Ma non esiste una globalizzazionepolitica né tantomeno esiste unaglobalizzazione giuridica. La crisiha messo in mostra limiti profondiall’interno delle economie occi-dentali e nell’economia globale nelsuo complesso. Si è consumata lafine del patto del secondo dopo-guerra: negli Usa si fondava sullapiena occupazione e livelli alti diconsumi individuali, in Europa sul-lo Stato Sociale. Non è certo ca-suale che l’anno scorso JosephStiglitz, premio Nobel 2001 per l’e-conomia, abbia pubblicato (Einau-di) un libro dal titolo Bancarotta.L’economia globale in caduta libe-ra.

L’amico Politi titola: “Il pianetaCina: fra Marx e Confucio…”. Quie ora, tralascio Marx e Confucio,pertinentemente citati, dicendoche il “pianeta” Cina è la testimo-nianza che viviamo una crisi siste-mica; lo prova il prepotente ritornosulla scena delle economie orien-tali, Cina in primo luogo (ma an-che India e Corea); dico ritorno inquanto un grande storico inglese,Alan Milward (scomparso l’annoscorso), affermò parecchi anni fache il predominio industriale mon-diale dell’Occidente sarebbe ap-parso, agli storici di domani, comeuna parentesi di 2 o 3 secoli in unastoria che vede il primato produtti-vo e anche scientifico dell’Orientecome una costante millenaria.

Il Socio ed amico Pietro Augusto Zappitelloha scritto al Direttore di Voce Nostra:

Caro direttore,ti mando alcune considerazioni, mi auguro non troppo adrenaliniche enon troppo di parte, suggeritemi dal “Paginone” dell’amico GiancarloPoliti e dall’articolo dell’amico Aldo Parigi dal titolo “L’Italia è un paesecristiano”; amici che a mio nome ti prego di ringraziare.

(segue a pag. 8)

L’amico Politi scrive “…Le teoriekeynesiane sono aria fritta; l’occu-pazione lavorativa in cose inutili efine a se stessa è demenziale…”.Credo il giudizio troppo severo inquanto non tiene nel debito contoche il keynesismo venne dopo leteorie economiche liberiste; oggi,tuttavia, la lezione keynesiana è ri-tornata molto di moda in tutti gliambienti, anche i più neoclassici.Infine difendo Keynes per fattopersonale: mio padre è stato unodi quelli a cui, a suo tempo, fu da-ta una vanga per fare e riempirebuche. E se ho potuto continuarea studiare lo devo anche a quellebuche. È mia impressione che og-gi non ci siano nemmeno i soldiper comprare le vanghe!

Infine, con l’aiuto de “Il piccoloprincipe” (di A.de Saint-Exupèry):“…Ora, un baobab, se si arrivatroppo tardi, non si riesce più asbarazzarsene. Ingombra tutto ilpianeta. Lo trapassa con le sue ra-dici. E se il pianeta è troppo picco-lo e i baobab troppo numerosi, lofanno scoppiare…”, invito l’amicoPoliti a sostituire la parola baobabcon un’altra parola; se la sostituiràcon finanza avrà interpretato benela mia intenzione.

Sorry about that…

2st

L’amico Parigi titola “L’Italia è unpaese cristiano”; mi permetto diaggiungere “cattolico” e un belpunto di domanda, sperando didarne alcune ragioni, a comincia-re, ça va sans dire, che cristiano ecattolico non sono sinonimi: infattimentre il cattolico è necessaria-mente cristiano, il cristiano non ènecessariamente cattolico. Inun’inchiesta del Mulino del dicem-bre 2006, gli italiani che si diconogenericamente cattolici sono circal’88%, dei quali, secondo un’inda-gine commissionata dalla CEI aFranco Garelli, i credenti regolarisono al massimo il 30% (credentimilitanti 10%, i praticanti assidui15-20%).Vogliamo continuare adire che l’Italia è un paese cristia-no e cattolico?!?

Scrive l’amico Parigi “…Gli inse-gnanti si giustificano etc…” forseperché essi si pongono qualchedomanda sul significato e sulleconseguenze che può, possa odovrebbe avere l’applicazione del-la legge n.°25 del marzo 1985 chedecreta che la religione cattolicanon è più religione ufficiale delloStato italiano”. Quanto alla Costi-tuzione italiana, l’amico Parigi necita correttamente l’art.8, ma tra-scura gli articoli 19 e 20 sempre inmateria di libertà religiosa.

“…Temo che per molti europei ilcristianesimo, riformato o cattoli-co, abbia smesso di essere unafede e sia diventato semplicemen-te la manifestazione della propriadifferenza. “Siamo cristiani”, in al-tre parole, è un altro modo per di-re “non siamo mussulmani…”: co-sì scriveva il 18 gennaio 2008 Ser-gio Romano sul Corriere della Se-ra. L’identità cristiana in pericolo èl’argomento principe di coloro che– cattolici, teo-con, neo-con, ateidevoti etc… – propugnano una po-litica di difesa aggressiva nei con-fronti dell’Islam, come appunto fa

Page 8: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Pagina 8 ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 • Voce Nostra

l’amico Parigi che, addirittura, in-voca un nuovo Cid Campeadornon accorgendosi che è già tranoi: Umberto Bossi, difensore, ap-punto, della cattolicità, del matri-monio e della famiglia. Lo stessoBossi che raccoglie devotamentein un ampolla l’acqua del dio Po,celebra matrimoni celtici e che difamiglie ne ha due; il tutto nelconfortante (per lui) silenzio di Ol-tretevere.

Quanto all’Islam sentirlo comeuna minaccia è la condizione piùfavorevole allo scontro e menofavorevole al dialogo, e questospiega la forte avversione per lacostruzione delle moschee, a giu-stificazione della quale s’invoca -a torto - la mancata reciprocità dicostruire chiese nei Paesi mus-sulmani. In effetti, a quanto mi ri-sulta, l’unico Paese in cui è proi-bita la presenza di luoghi di cultocristiani è l’Arabia Saudita, se-guace dei dettami di MohammedIbn Abd al Wahhab, un teologo“controriformatore” paladino delpiù scrupoloso rigore islamico.Ma l’Arabia Saudita rappresentauna piccola minoranza: 28 milionidi persone, cioè meno del 2% ditutti i mussulmani, e non puòquindi essere considerata come“rappresentativa” dell’intero mon-do islamico. Si tratta pertanto diun’anomalia. Dovremmo forse ri-spondere al rigore islamico del-l’Arabia Saudita vietando la co-struzione di moschee in Italia?Se adottassimo questa linea pu-niremmo anzitutto i cittadini di

Paesi che non proibiscono ai no-stri connazionali la professionedella loro fede religiosa. E man-cheremmo, in secondo luogo, aun principio che è la base di legit-timità della democrazia: la tolle-ranza.

Una curiosità da Guinness: LaBasilique de Notre Dame de laPaix, situata a Yamoussoukro inCosta d’Avorio, (paese dove la re-ligione professata è nettamentequella mussulmana) è la chiesapiù grande del mondo con una su-perficie di 30.000 mq ed è più alta,più lunga e più larga di San Pietro,benché meno capiente.

“…Questo per dire che le religio-ni devono imparare ad essere tol-leranti non per debolezza, nonperché si affievoliscono, ma per lanecessità interna di capire l’alte-rità….”: parole di Edgar Morin pro-nunciate durante un colloquio conErnesto Balducci il 17 gennaio1991.

A questo punto riconosco il miodebito culturale a Ernesto Bal-ducci, che ho frequentato per piùdi trenta anni, con una sua cita-zione: “…È l’ora di distinguere tracristianesimo e cristiani. Chi si di-ce cristiano deve esserlo in quan-to mette in pratica e vive gli inse-gnamenti del Vangelo. E primaancora deve essere un uomo ilcui essere è continuamente co-sciente e partecipe della presen-za, ma anche dell’alterità, di Dionella propria vita: quello che poici accomuna con le altre religioni,e in particolare con l’Islam che in-

vece viene visto troppo spessocome nemico della nostra cattoli-cità, come se cattolico non signi-ficasse invece UNIVERSALE!…”(dall’Uomo Planetario (?) editonel 1985).

A mio parere è giunto il tempoche il mondo metta in pratica ilpensiero di un re indù del terzosecolo a.C., il buddista Asoka, cheraccomandava ai suoi sudditi, co-me norma fondamentale di convi-venza e a correzione di ogni fana-tismo, la regola di cercar di capiresoprattutto le dottrine religiose di-verse dalla propria, e di rispettarlepiù ancora che la propria.

L’amico Parigi si dice: “…Preoc-cupato di quale avvenire avrebbe-ro i miei discendenti se…”, ma iocredo che tutti ci dovremmo piùseriamente preoccupare se Diofosse veramente quello percepitodal professor Roberto de Matteiparlando dai microfoni di RadioMaria, e ribadito nelle intervisteconcesse ad Antonio Carioti (Cor-riere della Sera del 27 marzo) ed aAntonio Gnoli (la Repubblicadell’11 aprile) Quanto sostiene ilprofessor de Mattei, sul perché deitragici avvenimenti verificatesi inGiappone, ritengo che per un noncredente sia una grossa scemen-za, per un credente una pura ido-latria. Al professor Roberto deMattei, tra l’altro vicepresidentedel Consiglio Nazionale delle Ri-cerche (CNR), qualcuno, al piùpresto, regali il Libro di Giobbe acura di G. Ceronetti (BibliotecaAdelphi 1972).

Pietro Augusto Zappitello

Oltre alla tassa suddetta, sempreper risanare il deficit di bilancio,vennero adottati altri provvedimen-ti quali la vendita di beni demanialinon destinati ad uso pubblico e dialcuni beni ecclesiastici. In cambiodella vendita di questi ultimi il Go-verno intestò alla Cassa ecclesia-stica una rendita del 5% sul “Granlibro del debito pubblico”.

Dopo i governi della “destra sto-rica” che sanarono il bilancio, su-bentrarono quelli della “sinistrastorica” i quali, inizialmente, af-frontarono il problema fiscale conuna riduzione delle imposte, mapoi introdussero il Catasto e dal1893 l’imposta sul nucleo fami-liare.

Il fascismo nel 1923 effettuò, asua volta, una riforma del sistematributario: introdusse l’impostacomplementare sul reddito el’imposta sugli scambi commer-ciali. Poi nel 1927 la “tassa sulcelibato” per aumentare il numerodei matrimoni e conseguentemen-te il numero dei nati: dovevanopagarla i celibi di età compresa trai 25 ed i 65 anni.

Sempre durante il fascismo, insostituzione dell’imposta sugliscambi commerciali, venne intro-dotta l’imposta generale sulleentrate (IGE) che è restata in vi-gore fino al 1972, anno di nascitadell’attuale IVA, imposta che colpi-sce il valore aggiunto di un bene oservizio nelle varie fasi di passag-gio economico.

Dopo la seconda guerra mon-diale e, precisamente nel novem-bre 1947, venne costituita unacommissione di studio per la rifor-ma tributaria. La Commissioneconcluse i lavori nel luglio 1949con la presentazione di una rela-zione che venne archiviata.

Nel 1951 con la legge sulla “pe-requazione tributaria”, la n.25/1951 detta “legge Vanoni” ini-ziò l’obbligo per tutte le persone fi-siche e giuridiche di effettuare unanuova dichiarazione annualedei redditi. un po’ diversa da quel-la istituita nel 1864. Detta legge in-nalzò l’area di esenzione, intro-dusse varie detrazioni/deduzionied una maggiore progressività epersonalizzazione per l’imposta diricchezza mobile.

E qui mi fermo perché su VoceNostra N.112 – Settembre 2003,ho scritto la storia del fisco in Ita-lia dalla Costituzione della Repub-blica, iniziando appunto dalla rifor-ma Vanoni, sopra richiamata, enon voglio ripetermi.

(“SORRY ABOUT THAT”... continua da pag. 7)

In merito al mio articolo riguar-dante la cristianità dell’Italia, si sonoverificate, successivamente all’usci-ta del giornale “Voce Nostra”, duefatti che confermano i miei dubbi.

1°: persona bene informata e disicura attendibilità mi ha riferito diun comportamento alquanto sin-golare dei gestori della mensascolastica fiorentina che, partico-larmente ligi nell’osservare chenon deve essere somministratacarne di maiale a bambini di fedemusulmana, ha servito pesce l’ul-timo giorno di carnevale e carne ilmercoledì delle ceneri, vigilia, equindi giornata destinata all’asti-nenza dalle carni.

Se mi è consentita una modestaopinione, la cosa puzza alquantodi bruciato.

2°: l’esimia fisica MargheritaHack ha commentato, diciamo inmaniera alquanto colorita, la noti-zia che la Corte Europea, in giudi-zio di secondo grado, ha ritenutoperfettamente legittima l’esposizio-ne del crocifisso nelle aule scola-stiche e dei tribunali, ritenendo ciòparte del patrimonio e della tradi-zione cristiana del popolo italiano.

Pertanto i Crocifissi, simbolo delCristianesimo, non debbono esse-re rimossi dai suddetti locali, comecontrariamente richiesto..

La suddetta Signora ha diritto dimanifestare il proprio pensiero, co-sì come previsto dall’art. 21 dellaCostituzione Italiana, ma la sua

presa di posizione è un voler ne-gare l’esistenza di un Essere supe-riore che ha provveduto alla siste-mazione del creato, così com’essoè, sia si chiami Dio, come al primocapitolo dell’Esodo si legge nellaBibbia, sia si voglia chiamarlo Allaho Budda o con un altro nome, nonessendo ammissibile lasciare alcaso l’organizzazione tanto com-plessa dell’universo.

La Signora in questione ha so-stenuto inoltre di non aver trovatoDio neppure fra le stelle…

La cosa non mi meraviglia più ditanto poiché, decisamente ateacome Lei stessa sostiene, non saevidentemente neppure cosa edove cercare.

Di parere completamente oppo-sto il Prof. Antonino Zichichi, ilquale in una intervista rilasciata a“La Nazione” ricorda il parere diGalileo che affermava “colui cheha fatto il mondo è più intelligentedi tutti noi, scienziati, filosofi, arti-sti, matematici, nessuno escluso”.

Alla domanda poi circa l’indivi-duazione del bosone, la cosiddetta“particella di Dio” il Prof. Zichichiprecisa che è stato identificato unqualcosa che non si sa ancora co-s’è, e prosegue affermando che unateo non può negare le leggi fon-damentali della natura, perché simetterebbe contro la scienza e ciòsarebbe un segno di oscurantismo.

Aldo Parigi

APPENDICE A“L’ITALIA È UN PAESE CRISTIANO”

Il 17 marzo 1861 il Regno di Sar-degna, promulgando la legge n.4671 composta dal seguente Arti-colo Unico:

“Il Re Vittorio Emanuele II assu-me per sé e suoi Successori il titolodi Re d’Italia. Ordiniamo che la pre-sente, munita del Sigillo della Stato,sia inserita nella raccolta degli attidel Governo, mandando a chiun-que spetti di osservarla e di farla os-servare come legge dello Stato. DaTorino addì 17 marzo 1861”.sancì la proclamazione ufficiale delRegno d’Italia, la nascita cioè diuna Nazione, al posto della prece-dente suddivisione in sette Stati.

Contemporaneamente fu avver-tita la necessità di dare alla Nazio-ne un sistema fiscale unitario chesostituisse le varie forme impositi-ve in vigore nei vari Stati e chepotesse funzionare per 22 milionidi cittadini, molto diversi per condi-zione sociale e tenore di vita.

Inizialmente venne esteso a tut-ta la Nazione, l’Italia, il sistema tri-butario del Regno Sabaudo e cioèl’applicazione delle tasse di regi-stro, di bollo ed ipotecarie in sosti-tuzione degli esistenti dazi.

La prima nuova imposta sui red-diti fu quella sulla “ricchezza mo-bile”, approvata dalla Camera alarga maggioranza, che entrò invigore il 14 luglio 1864. Questa im-posta cambiò drasticamente il si-stema della misurazione del reddi-to e cioè, abbandonò il principiodella misurazione del reddito su

criteri presuntivi, dedotti dal valorelocativo dell’abitazione, ed intro-dusse una “dichiarazione deiredditi”, di tutti i redditi di naturanon fondiaria, che i cittadini dove-vano presentare nel comune di re-sidenza Quelli derivanti da terrenie fabbricati erano e restarono as-soggettati all’imposta fondiaria.L’aliquota di detta imposta di ric-chezza mobile venne fissataall’8% ed applicata sul reddito di-chiarato.

Per ridurre il deficit del nuovoStato (1 milione e mezzo di lirecorrenti, pari a circa 5 volte l’am-montare delle entrate) e per finan-ziare le opere pubbliche necessa-rie per competere con le altre po-tenze europee, la cosiddetta “de-stra storica” che governò il Paesefino al 1876, impose un fiscalismoparticolarmente gravoso.

Tra i tributi introdotti in quel pe-riodo, molto impopolare ed osteg-giata, fu la “tassa sul macinato”(pubblicata il 7 luglio 1868 ed en-trata in vigore il 1° gennaio 1869)che scatenò forti proteste, assaltiai mulini, arresti, feriti e morti, unavera e propria rivolta contadina(ved. “Il Mulino del Po” di Riccar-do Bacchelli). Dall’opposizionevenne definita “tassa affamatricedel povero” ed anche “impostaprogressiva sulla miseria” inquanto con la farina si fa il paneche è il nutrimento di tutti, per ec-cellenza.

Quali le caratteristiche dell’im-

posta e come veniva incassata?L’imposta era di due lire per quin-tale di grano macinato, una liraper quintale di granoturco e sega-la, 1,2 lire al quintale per l’avenae tutti gli altri cereali, 0,5 lire alquintale per castagne essiccate elegumi secchi. L’imposta venivariscossa dai mugnai al momentodella macinazione. E così i mu-gnai in Italia dovettero assumereun ruolo di esattori dell’imposta,ruolo che non accettarono dibuon grado, divisi tra l’atteggia-mento di difesa verso i contadinie la pretesa da parte dello Statodi far osservare ed applicare lalegge. Il prelievo che i mugnai do-vevano effettuare era di duplicenatura: una parte spettava al mu-gnaio a titolo di “molenda”, cioè ilprezzo che il contadino dovevapagare per la macinazione eduna parte era il prelievo effettuatodal mugnaio nella veste di esatto-re governativo come corrispettivodell’imposta sul macinato. Dopoun primo periodo di applicazionein cui l’importo da pagare eracommisurato alla quantità maci-nata, si passò ad un contatoremeccanico che conteggiava i girieffettuati dalla ruota macinatricedei mulini.

La tassa sul macinato, nono-stante che nel 1875 fosse statoraggiunto il pareggio di bilancio,durò più a lungo: fu ridotta nel1880 ma, definitivamente sop-pressa, solo nel 1884.

L’UNITÀ D’ITALIA ED IL FISCOdi Giancarlo Ballerini

Ama e fai quel che vuoi.Se taci,taci per amore.Se parli,parla per amore.Se correggi,correggi per amore.Se perdoni,perdona per amore.Metti in fondo al cuorela radice dell’amore.Da questa radicenon può che maturareil bene.

S. Agostino

Page 9: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Voce Nostra • ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 Pagina 9

RICORDI e TESTIMONIANZE di nostri colleghiDopo il 'pezzullo' di Duccio su AULLA altri colleghi ci hanno fatto pervenire dei contributi scritti sulle loro

passate esperienze di ex dipendenti Banca Toscana. Anzi GianCarlo Brundi ha scritto addirittura un libro: RI-CORDI di un ragazzo delle Cure, Ed. Polistampa; abbiamo chiesto ed ottenuto il permesso di pubblicarne uncapitolo - il XXI - unitamente ad una poesia, una delle tante - tutte belle,- inserite nel libro stesso. Abbiamopoi ricevuto e volentieri pubblichiamo lo scritto di Riccardo Tellini. Segnaliamo che è già pervenuto alla Re-dazione un racconto di vita in banca del socio Ugo Bacci che pubblicheremo nel prossimo numero di Set-tembre.

Auspichiamo che molti altri possano contribuire in futuro a mantenere viva questa rubrica e ringraziamo an-ticipatamente tutti coloro che vorranno aderire all'invito.

La Redazione

Era la tarda sera di giovedì 3 no-vembre nell’anno 1966 e stavo tor-nando in macchina da Empoli, fe-lice di passare in famiglia tre gior-ni di festa.

Era piovuto da diversi giorni, maquella sera feci un viaggio inferna-le: la pioggia si catapultava dalcielo con violenza inaudita, rimbal-zava sui vetri e sul cofano, aggre-diva la strada che, illuminata daifari, innalzava una barriera di ac-qua e luci dinanzi a me. I tergicri-stalli non erano in condizione digarantire una normale visibilità co-sì che viaggiavo fra il masso dellaGonfolina e Lastra a Signa quasi apasso d’uomo.

Giunsi finalmente a casa, man-giai e filai subito a letto, mentrefuori diluviava.

L’indomani mattina, giorno di fe-sta nazionale, al risveglio, piovevaancora e non funzionava la luceelettrica. Anna andò a comprare illatte e, al ritorno, mi disse:

“Dicono che è successo un disa-stro, l’Arno è uscito dal suo letto.”

Abitavo, a quell’epoca, in viaMossotti, un piccolo pezzo di stra-da che collega viale AlessandroVolta con piazza Nobili, quindi inuna zona rialzata rispetto al centrostorico.

Montai in macchina e mi diressiverso piazza della Libertà. Era unpaesaggio quasi irreale: le stradeerano deserte, il cielo plumbeo esi percepiva il fatto che qualcosadi importante doveva essere acca-duto.

Giunto in piazza della Libertàimboccai via Cavour, ma giuntonei pressi di piazza San Marco mifermai, interdetto. Da lì iniziava unfiume di acqua, via, via sempre piùalta fino a Palazzo Medici Riccar-di. Restai immobile a guardarequello spettacolo apocalittico, im-maginando cosa doveva succede-re in piazza Signoria e piazza delDuomo.

Tornai a casa e mi misi ad ascol-tare radio e televisione, ma leinformazioni dicevano solo che inToscana vi era stato maltempo eche a Firenze l’Arno aveva in alcu-ni casi oltrepassato le sponde,senza minimamente descriverel’immane tragedia. Il telefono nonfunzionava mentre la correnteelettrica era ritornata.

Riuscii a mettermi in contattocon mio cognato Francesco cheabitava con la famiglia in via Clau-dio Monteverdi; mi disse che ave-vano passato la notte fuori Firenzema che era preoccupato per la ca-sa. Alla sera trovammo un canottoda mare, lo caricammo in macchi-na e ci recammo sul viale Redi,che si trovava più in alto; dal vialevedemmo in fondo via Monteverdi

invasa dall’acqua che giungeva fi-no ai nostri piedi. Gonfiammo il ca-notto e iniziammo a scendere ver-so la casa di Francesco; passava-mo col canotto, via via che scen-devamo, sulle macchine in sostae, quello che più ci preoccupava,sulle cancellate dei villini. Final-mente giungemmo al casamento:l’acqua aveva raggiunto quasi ilsecondo piano, ma il quartiere dimio cognato non era stato alluvio-nato. Rimontammo sul canotto eritornammo alla macchina e soloallora ci accorgemmo di essereneri da capo a piedi: l’acqua si eramescolata al fango, ma soprattut-to alla nafta degli impianti di riscal-damento delle case.

La mattina del sabato riuscii amettermi in contatto con un funzio-nario della banca, che mi informòche la sede centrale e direzionedel Corso era stata interamente al-luvionata, compreso il piano inter-rato del tesoro. Mi pregò lunedìmattina di non provare a raggiun-gere la mia sede ad Empoli, ma direcarmi nel Corso.

Ancora i media nazionali davanonotizie non reali e sottovalutavanola gravissima situazione del capo-luogo toscano. Anche le autorità diRoma non presero sul serio quan-to accaduto, così che, quando ilPresidente della Repubblica Giu-seppe Saragat fece un giro delcentro di Firenze sopra un camionscoperto, i fiorentini che spalava-no il fango da casa, botteghe escantinati lo accolsero con forti fi-schi e con pungenti battute:“Scendi e vieni a sporcarti di fan-go!”, “Che facevi a Roma, giocaviai soldatini?”

Pure nella triste situazione, i fio-rentini non persero il gusto di reci-tare battute spiritose. Raccontava-no che, mentre si dava daffare perripulire la casa, un operaio in Bor-go dei Greci urlava: “Tutto il malenon viene per nuocere, l’Arno miha portato via mezza casa, ma an-che la suocera!”

Ritorniamo, però, alla domenica,due giorni dopo l’alluvione; l’acquasi era ritirata lasciandosi dietrouna città piena di fango, suppellet-tili e macchine distrutte nelle stra-de e nelle piazze. Provai, a piedi,ad avvicinarmi a Piazza del Duo-mo e poi a Piazza Santa Croce etoccai con mano i danni prodotti.Passai da Via dell’Anguillara e, vi-cino a Piazza San Firenze, scorsidue persone anziane che con fati-ca cercavano di togliere il fango el’acqua melmosa dalla loro casa apiano terreno; lui era un uomo se-galigno con una barbetta bianca edue occhi vivaci e la moglie unadonna grassa con un vestito al-l’antica e un grembiule a righe ros-

se e gialle. Erano soli, così mi dis-sero, ed io restai tutto il pomerig-gio a dare loro una mano.

Il lunedì mattina mi recai nel Cor-so a palazzo Portinari, sede dellabanca; attraversai a piedi la città,le strade erano deserte, passava-no solo autovetture della polizia edei militari. Il piano terreno e, ov-viamente, il sotterraneo, della ban-ca erano stati devastati dal mare diacqua e fango: era stata allagataanche la camera blindata dove ve-nivano custoditi soldi e titoli.

Nei saloni al primo piano del pa-lazzo, che fu sede della famiglia diBeatrice, dove ella passò la suagiovinezza a leggere e ricamare,tirammo dei fili di spago da paretea parete. Prendevamo titoli e ban-conote, bagnate e sudice, dava-mo loro una prima asciugaturacon la segatura e poi le appende-vamo ai fili di spago. Eravamomolti e in pochi giorni recuperam-

mo tutti, dico tutti, i titoli. Lavora-vamo dalle otto del mattino allenove di sera a lume di candela,perché la luce elettrica in centroancora non funzionava. La Dire-zione della Banca alla fine di di-cembre deliberò di concedere aipropri dipendenti un premio perl’abnegazione dimostrata nel mo-mento del bisogno.

Appena iniziarono a ripristinarsii collegamenti con le cittadine delValdarno inferiore, mi incaricaro-no di portare i valori alle filiali col-pite dall’alluvione, fra le quali Em-poli e Pontedera. Caricai nel ba-gagliaio dell’autovettura dellaBanca, una FIAT 1200 con le co-de, due valigie con circa 40 milio-ni di banconote e, solo, partii perPontedera passando da Monte-spertoli. Oggi sarebbe impensabi-le fare da soli una cosa del gene-re, ma in quei momenti tutto erapossibile. Mi fermai a Empoli, la-sciai una parte del danaro e, nelpomeriggio, giunsi a Pontedera: ilcentro della cittadina era ancoradevastato e la filiale della bancasquarciata dal fiume nero. Il Diret-tore, un uomo sanguigno sullaquarantina, con una faccia simpa-tica e volitiva, mi aspettava conuna jeep nella piazza centrale.Prese i soldi, li ripose in una pic-cola cassaforte posta sul sedileposteriore della jeep, con accantoallestito un piccolo ufficio banca-rio viaggiante. Sul sedile del pas-seggero aveva messo un fucileda caccia con i pallettoni in canna

RICORDI DI UN BANCARIO - L’ALLUVIONE DEL 1966di Giancarlo Brundi

QUESTA ERA LA BANCA TOSCANA!

di Riccardo Tellini

2 Gennaio 1979. Non era anco-ra “ghiacciato” il Capodanno chegià mi trovavo su un bus che daSanta Maria Novella mi portava inPiazza Puccini. Poi, a piedi, in ViaMercadante. Faceva un bel fred-do, quell’anno nevicò anche adAprile, venivo da Livorno, ma miero vestito pesante e “bene”, co-me si conveniva per il primo gior-no di lavoro.

Ero già stato in Via Mercadanteper superare l’ultima fase dell’esa-me di assunzione, quella orale.Per arrivare fin lì non era stato unoscherzo: per i tecnici informatici laBanca Toscana richiedeva un votodi laurea, solo in materie tecniche,superiore a 100/110, poi superareun test attitudinale presso la IBMdi Viale Gramsci, poi uno scritto dicarattere pratico ed infine, appun-to, una discussione orale. Non ri-manevano in molti !

Quel giorno però era diverso,un’emozione unica.

Era sì il primo giorno di lavoro,ma dentro di me sentivo che c’eraqualcosa di diverso, sentivo cheentravo a far parte di un’avventuradel tutto speciale in compagnia dipersone del tutto speciali. E nonmi sbagliavo, perché oggi apprez-zo pienamente che quel centroinformatico di cui la Banca Tosca-na si era voluta dotare era un veroe proprio centro di eccellenza incui hanno operato figure di profes-sionalità elevata a livello assoluto.

E non a caso eravamo l’unica

banca che, grazie allo sviluppo deltutto interno delle proprie applica-zioni, era anni avanti rispetto aqualsiasi altra. E forse non solo ri-spetto al mondo bancario.

Pensate cosa voleva significarenel 1968 aggiornare un ContoCorrente “in tempo reale”. Ricor-date il mitico DAG?

Ogni aspetto della operativitàbanca era automatizzato: ContiCorrenti, Fidi e Garanzie, EstrattiConto, Libretti Assegni, Depositi aRisparmio, Piccoli Prestiti, Titoli,Effetti, Personale… per non parla-re poi del “mondo” Estero immagi-nato da quel visionario di Brogelli.Il tutto poi correlato ed organizza-to sotto la supervisione della AGC(Anagrafe Generale della Cliente-la). Come dire: un “click” o pocopiù ed al Tizio di turno facevi an-che l’analisi del sangue !

E poi reti Bancomat e POS ge-stite in casa senza “Bassilichi” nelmezzo e quindi con costi, tempi eaffidabilità di servizio inimmagina-bili oggi.

Nel ’95 offrivamo alle Aziende unsistema di Remote Banking Multi-Banca, MultiAzienda e MultiPosta-zione con Firma Elettronica deiflussi dispositivi: ancora oggi èfantascienza per MPS che ,ovvia-mente, si è ben guardato dal pren-dere la nostra piattaforma per l’in-tero Gruppo !

Il tutto supportato da una struttu-ra, sempre interna, di sistemisti de-dicati allo sviluppo e alla sicurezza

delle piattaforme operative, siasoftware che hardware. Ed allascelta di acquisire elaboratori po-tentissimi, tra i più potenti d’Italia,corredati da periferiche d’avanguar-dia per quei tempi, quali unità na-stro ad alta velocità, dischi a letturaottica per le operazioni real-time,stampanti super veloci, prima a get-to d’inchiostro, poi a stampa laser.

E qui il tutto affidato alle sapien-ti mani di un altro fondamentaletassello della struttura e cioè quel-lo degli operatori cosiddetti della“Sala Macchine” che con i loro tur-ni continuativi garantivano la co-pertura della funzionalità del siste-ma sulle 24 ore.

Per non dimenticare poi gli ope-ratori della Rete TP sempre all’ertae pronti all’intervento professionale“con la loro faccia” per ogni minimaproblematica delle filiali tra i qualispiccava quell’incredibile figura diAndrea “Tapino” Tapinassi chemandava a memoria i codici A.C.(Amministrazione Centrale) di tuttele filiali, sportelli avanzati, stagio-nali e aziendali compresi. Dettioperatori erano meno di una deci-na, oggi si contano call-center fa-raonici tra Lecce, Padova, Siena,composti da anonimi ed improvvi-sati operatori (che, come dico io,alla fine del colloquio poi cercanodi venderti anche una cassa di vi-no) spesso per interventi inutili per-ché dovuti a cause strutturali di si-

ed iniziò a girare lentamente perle strade dissestate della città. Io,incuriosito, lo seguii; lui si ferma-va ad ogni negozio alluvionato eoffriva di aprire il conto e di pre-stare immediatamente cinque-centomila lire per ripartire colcommercio. Sembrava una scenada film western, ed io non ho maidimenticato che quel direttore in-terpretò il suo ruolo nel miglioredei modi, acquisì tanti nuovi clien-ti e la Banca non perse neppureuna lira.

Pensando a quei tempi, nonposso fare a meno di rimpiangereun’epoca dove i rapporti umani euna stretta di mano contavanomolto di più di mille firme e di cen-to diavolerie oggi esistenti perconcedere un prestito bancario.

L’alluvione di Firenze viene an-cora ricordata per il film girato daFranco Zeffirelli, con la voce diRichard Burton, sulla tragediadella città d’arte del mondo e pergli “angeli del fango”, i tanti giova-ni che da ogni parte giunsero aFirenze per aiutare a salvare imanoscritti delle biblioteche fio-rentine. Vorrei che fossero anchericordati i tantissimi fiorentini chesi rimboccarono le maniche e simisero a spalare il fango da stra-de e case, così come i luoghi diaggregazione popolare, quali leparrocchie e le case del popolo,che divennero centri di assisten-za e di raccolta dei beni di primanecessità.

G.B.

(segue a pag. 10)

Page 10: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Pagina 10 ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 • Voce Nostra

stema che potrebbero essere facil-mente eliminate “alla fonte”.

Tutto questo intorno alla metàdegli anni ’80 all’interno di una pa-lazzina di quattro piani di un’ ano-nima via Mercadante che, per nonfarsi mancare nulla, ospitava an-che il Centro Servizi e, a piano ter-ra, il cosiddetto “Corriere” da cuiogni notte partivano le auto dellaposta interna a recapitare gli ela-borati (da noi prodotti) in tutte lepiù remote filiali che, quasi roman-ticamente, punteggiavano il terri-torio toscano.

Non sembra fuori luogo poterparagonare questa epopea della“Palazzina di via Mercadante” aquella della “Palazzina di via Pali-sperna” a Roma dove operavanoEnrico Fermi ed i sui collaboratori.

Ma non era solo spirito di un’ eli-te, era lo spirito che respiravi inogni filiale o ufficio della Banca To-scana anche grazie all’orgoglio diavere questa “marcia in più” cheveniva fornita loro dalla strutturainformatica. In filiale era percepitacome qualcosa di veramente vici-no dato che le applicazioni infor-matiche, grazie agli studi e allepianificazioni dei colleghi dell’Uffi-cio Organizzazione, nostro alterego e vero trait d’union tra noi e lefiliali, erano realizzate in base aquello che fino a quel momento

era stata l’operatività “manuale”del collega che combatteva nellatrincea della filiale.

Questo mentre al MPS, in filiale,si aggiornavano i Conti Correnti amano con le evidenze rosse e blu.Poi, per recuperare il tempo per-duto, acquisto di massa di generi-ci pacchettoni programma, sottou-tilizzati in quanto tali e incompati-bili tra loro in quanto magari realiz-zati da ditte diverse a fronte di ser-vizi pure diversi.

E qui anche un bambino capisceche, oltre a legarti mani e piedi contali fornitori, fai un’operazione diviolenza nei confronti della Rete Fi-liali che è costretta a subire l’impat-to obbligato di un sistema informati-co e non, viceversa, a condividerlo.

Ed è pure facile capire che daqui a parlare poi anche della magi-ca parola “Costo del Lavoro” ilpasso è estremamente breve. Da-ta tanta lungimiranza, forse voluta,non poteva finire altrimenti e cioècon la totale dispersione e il com-pleto svuotamento di un irripetibileconcentrato di cultura informatica,per non parlare, ovviamente e gra-zie anche a questo, del definitivo efinale annientamento della “no-stra” Banca Toscana.

Che Dio li abbia in Gloria!

R.T.

lare, sono state e sono lievito ac-canto alla gente: sono prossimitàdi condivisione e di speranzaevangelica, sorgente generatricedel senso della vita, memoria per-manente di valori morali. I 100.000campanili della nostra Italia, ispira-no un sentire comune diffuso cheidentifica senza escludere, che fariconoscere, avvicina, sollecita ilsenso di cordiale appartenenza edi generosa partecipazione allacomunità cristiana, alla vita delborgo e del paese, delle città edelle regioni, dello Stato.

Come non esprimere, poi, affet-to ed ammirazione per Roma, ca-pitale d’Italia, memoria viventedella nostra storia plurimillenaria eprovvidenziale sede del Succes-sore di Pietro, centro della Cattoli-cità! Significative al riguardo le pa-role del card. Giovanni BattistaMontini all’indomani del I centena-rio dell’Unità:”Il nome di Roma ap-pare nelle intenzioni divine” (Cam-pidoglio, 10 ottobre 1962).

“Tutto quanto volete che gliuomini facciano a voi, anche voifatelo a loro”

Il Vangelo di oggi evidenzia unadelle grandi regole di ogni comu-nità, la legge della relazione. Lanostra vera identità infatti sta nellegame. La beatitudine della vita sipesa nel dare e nel ricevere amo-re. A partire da dove? A partire dal-la regola evangelica che gli ese-geti chiamano la regola d’oro:“Tutto quello che volete che gli uo-mini facciano a voi, questo anchevoi fate a loro”. Prodigiosa sempli-ficazione della legge etica. Tutta lalegge la imparerò a partire da ciòche desidero per me: fate agli altriquello che desiderate per voi.

“Come agire allora? A partire dame, ma non per me” (Martin Bu-ber, Il cammino dell’uomo). Nes-suno è l’obiettivo di se stesso!

Solo uscendo dalla trappola mor-tale di un individualismo che hamostrato chiaramente le sue falle ei suoi inganni, sarà possibile ritro-vare un bene più ampio e a misuraumana, che tutti desideriamo.L’uomo non è una monade gettataper caso nel caos, un caos abitatoda innumerevoli altre che vaganocome scintille nella notte, ma è re-lazione, come Dio-Creatore è rela-zione di persone nell’ intimità delsuo essere. Da questa origine de-riva nell’uomo un indirizzo di mar-cia che, prima che essere un im-perativo morale, è un’esigenza on-tologica, scritta cioè nelle fibre delsuo essere uomo. Seguire questadirezione profonda significa per lapersona raggiungere se stessa,compiersi, creare una società riccadi relazioni positive. Viceversa, al-lontanarsi vuol dire negarsi a sestessa, e perdersi in una libertà in-namorata di sé: l’individuo è desti-nato a trovarsi solo con se stesso,e la società che ne consegue saràtendenzialmente frammentata e in-sicura, diventerà progressivamen-te paurosa e aggressiva, ripiegatae autoreferenziale. Il prendersi incarico gli uni gli altri, nella quotidia-nità dei giorni e degli anni, sarà vi-sto come un insopportabile atten-tato alla libertà individuale e alla fe-licità, o come un peso insostenibileper la collettività.

Da questo altare, da dove elevia-mo un’intesa preghiera per il nostroPaese, la Chiesa rinnova il suoamore per l’Italia e la gioia di servi-re il popolo italiano secondo il Van-

gelo. Come Pastori, al nostro Pae-se auguriamo di far proprie le paro-le del salmo: “Rendo grazie al tuonome, Signore, per la tua fedeltà ela tua misericordia. Nel giorno in cuit’ho invocato, mi hai risposto, haiaccresciuto in me la forza”.

Amen.

Card. Angelo BagnascoArcivescovo di Genova

Presidente della CEI

Fonte: Dal Giornale AVVENIREdel 18.3.2011

(“QUESTA ERA LA BANCA TOSCANA”... continua da pag. 9)

opta per la cedolare secca, ne be-neficia anche l’inquilino perchéavrà la sicurezza di un canone fis-so e non modificabile. Infatti per icanoni assoggettati a cedolaresecca è sospesa per il locatore lafacoltà di chiedere qualsiasi ag-giornamento per tutta la duratadella locazione, compreso l’au-mento Istat, anche se previsto nelcontratto. A tal fine il locatore cheopterà per il nuovo regime dovrà,come prima operazione da fare,darne comunicazione al condutto-re a mezzo raccomandata.

Dal 7 aprile u.s. cioè dalla datadi pubblicazione del Provvedi-mento, il locatore può esercitarel’opzione in sede di registrazionedei nuovi contratti e, per quelli inessere, in sede di proroga. Chiopta per la cedolare secca giàdal 2011 dovrà pagare, a mezzoMod. F24, un importo, quest’an-no pari all’85% di quanto dovutosull’ammontare dei canoni, dacorrispondere in due rate e con lestesse regole dell’Irpef. La primarata entro il 16 giugno di ciascunanno od entro il 16 luglio con lamaggiorazione dello 0,40% a ti-tolo di interessi, la seconda entroil 30 novembre. A partire dal pe-riodo d’imposta del 2012 l’accon-to dovrà essere pari al 95% del-l’imposta dovuta per l’anno pre-cedente.

Segnalo però che il Decretodel Presidente del Consiglio dei

Ministri del 12.5.2011 che haprorogato tutti i termini per l’ef-fettuazione dei versamenti perl’anno 2011 risultanti dalle di-chiarazione dei redditi - dal 16giugno al 6 luglio e dal 7 luglio al5 agosto con la maggiorazionedello 0,40% - vale anche per ilversamento d’acconto per la ce-dolare secca.

A chi potrà convenire la cedo-lare secca? Occorrerà valutarecaso per caso tenendo presen-te che la cedolare secca si appli-ca al canore intero, senza la ri-duzione forfettaria del 15% a ti-tolo spese di manutenzione, edell’ulteriore riduzione del 30%per i contratti a canone concor-dato. Ed inoltre quanto incideràla rinuncia agli aumenti Istat pertutta la durata del contratto nonpotendo prevedere quanto au-menterà l’indice dei prezzi alconsumo? E quali gli effetti deglioneri deducibili che riduconol’imponibile?

Conclusione: un’imposta propor-zionale, come la cedolare secca,rispetto ad un’imposta progressiva,consente ai locatori - soprattutto aquelli aventi redditi di una certaconsistenza - di usufruire di un trat-tamento fiscale più vantaggioso.

Per gli inquilini comporta l’azze-ramento dell’imposta di registro(generalmente corrisposta a metàcon il locatore) ed il blocco degliaumenti annuali Istat.

CASA MIAa cura di gb/

La casa, da sempre, è al centrodell’imposizione fiscale perché,come si dice, i beni immobili nonsi possono nascondere e quindisono facile “preda” per il fisco: Ir-pef e relative Addizionali Comu-nali e Regionali, ICI (esente pri-ma casa), Imposte di Registro,Imposte Ipotecarie e Catastali,TIA o TARSU (tassa sui rifiuti so-lidi urbani; alcuni Comuni recen-temente sono passati dalla TAR-SU alla TIA).

Ora una buona notizia: Il Dlgs23/2011 sul federalismo municipa-le, ha introdotto a decorrere daquest’anno la “cedolare seccasugli affitti” (ProvvedimentoAgenzia Entrate del 7.4.2011-pubblicato il 7.4.2011)

In cosa consiste la cedolare sec-ca? Nella possibilità per il contri-buente di poter scegliere di tassa-re i canoni delle locazioni di immo-bili ad uso abitativo, anziché conl’aliquota marginale dell’Irpef (chevaria dal 23% al 43%), con un im-posta sostitutiva del 21%, che si ri-duce al 19% per i contratti a cano-ne concordato relativi agli immobilisiti nei Comuni ad alta tensioneabitativa. L’imposta dovuta con lacedolare secca sostituisce quindil’Irpef, le Addizionali regionali e co-munali, le Imposte di registro e dibollo sul contratto di locazione,nonché quelle sulle risoluzioni eproroghe del contratto stesso.

Se al proprietario conviene ed

ALLA MAMMA

Interi poderi di croci bianchepopolano il verde declivio,mentre, dinanzi, il pendio salentedipinge un quadro della collina toscana.

Uno sterminato popolo silenzioso ci richiama al nostro domani;ogni tumulo ha una storia,ogni sepolcro è un prezioso affrescoumanamente vissuto.

E tu, mamma, sei fra i tanti,non puoi raccontare i sacrifici,né la gioiosa saggezza dei poveri.Sei fra i mille e milleche godono il sole e soffronoil vento e la pioggia, in silenzio.

Beati sono coloro che credono che vivi tutt’ora le emozionidel mondo terrestre,io, scettico, sento il dolore lancinantedi colui che vede fuggire il passatoed ha il terrore del futuro.

Dall’alto di Trespiano abbracciole innumerevoli bianche crocie cerco pace, pensando a te,carissima mamma.

Giancarlo Brundi

OMELIA DEL CARDINALE

ANGELO BAGNASCO

tenuta in occasione della S.Messa per l’anniversario dei150 anni dell’unità d’Italia che la Redazione di Voce Nostraritiene di pubblicare come partecipazione ai festeggiamenti.

Fratelli e Sorelle nel Signore, siamo qui oggi – insieme ai Presi-denti delle conferenze episcopaliregionali - per elevare a Dio l’innodi ringraziamento per l’Italia. Nonè retorica, né tantomeno nostalgiaquella che ci muove, ma la consa-pevolezza che la Patria che ci hagenerato è una preziosa eredità einsieme una esigente responsabi-lità. L’Eucaristia che stiamo cele-brando in questa Basilica di S.Maria degli Angeli - uno degli innu-merevoli scrigni di bellezza custo-diti dal nostro Paese - ci invita adoltrepassare le contingenze delmomento presente e ad allargarelo sguardo a quella singolare‘Provvidenza’ che ha condotto gliitaliani a diventare sempre piùconsapevoli dell’Italia. Ben primadell’Italia in senso stretto, infatti, èesistita una sotterranea tensionemorale e spirituale in cui si sonoforgiate la lingua e progressiva-mente la sensibilità e la cultura eche ha condotto, per vie non sem-pre rettilinee, a dar vita all’Italia. Diessa tutti ci sentiamo oggi orgo-gliosamente figli perché a lei tuttidobbiamo gran parte della nostraidentità umana e religiosa.

“Signore, la tua bontà duraper sempre”

La Liturgia ci ha posto sulle lab-bra queste parole e ancor più nelnostro cuore: sentimento di lode edi gratitudine per i doni di Dio, e,tra questi, la grazia di apparteneread un popolo, di avere una storia eun destino comune, di avere un

volto: di non essere civilmente or-fani. La Patria, nello stesso lin-guaggio comune, esprime una pa-ternità, così come la Madrepatriaesprime una maternità: il popoloche nasce da ideali alti e comuni,che vive secondo valori nobili digiustizia e solidarietà, che svilup-pa uno stile di relazioni virtuose,respira un’ anima spirituale capa-ce di toccare le menti e i cuori, èun popolo vivo, prende volto, as-sapora e si riconosce uno, diventaNazione e Patria, offre sostanzaallo Stato. L’unificazione, come hascritto il santo Padre, BenedettoXVI, al Presidente della Repubbli-ca, “è il naturale sbocco di unaidentità nazionale forte e radicata,sussistente da tempo”. È questa lavera forza della società e delloStato, il tesoro più grande da cu-stodire con amore e da trasmette-re alle giovani generazioni. Si èparlato di volto: senza volto infattinon ci si incontra, non si riesce aconoscersi, a stimarsi, a correg-gersi, a camminare insieme, a la-vorare per gli stessi obiettivi, adessere “popolo”.

Tale volto rivela l’identità pluralee variegata della nostra Patria, incui convivono peculiarità e tradi-zioni che si sviluppano in modo ar-monico e solidale, secondo quelloche don Luigi Sturzo chiamava il“sano agonismo della libertà”. Epotremmo aggiungere della ope-rosità.

La religione, in genere, e in Ita-lia, le comunità cristiane in partico-

Page 11: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Voce Nostra • ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 Pagina 11

santi dal produrre in Italia. Il “nero”non può essere un programma se-rio di lavoro; occorre produrre allaluce del sole con aliquote basse ediffuse orizzontalmente e verifica-re che nessuno evada. Oggi,peral-tro, è possibile il controllo sull'eva-sione mediante l'uso dell'informati-ca a gogò e con le leggi già esi-stenti (DPR 600 del 1973 e suoiderivati).

Però, per abbattere le imposte,occorre abbattere il debito pubbli-co e, per abbattere il debito pub-blico, occorre abbattere le spesepubbliche attuali; in primis le spe-se per il mantenimento dei Comu-ni che, rispetto alle provincie, chesono solo un centinaio, sono oltre

8000; taluni anche con meno di 50abitanti. Essi sono un oceano dispesa che va arginata. Si argina inuna sola maniera: abolendoli.

Con l'informatica bastano edavanzano le provincie che potreb-bero prendersi i pochi lavori comu-nali residuati. Il personale si puòriciclare, pensionare, esonerarecon intelligenti buonuscite. Poisarà la pacchia fiscale senza que-ste spese a gogò e sarà migliora-to il rating del debito pubblico ita-liano e ricominceranno gli investi-menti produttivi. In effetti i Comuni,per una legge di inizio secolo scor-so (mi pare del 1903) assumonodelibere “di legittimità” ma non “dimerito”. In pratica se la maggio-ranza vota di costruire nidi d'ar-gento per pipistrelli sotto ognigrondaia, la delibera passa indi-pendentemente da quanto sia laspesa e da quale sia la utilità pra-tica di tali nidi.

Pateticamente si dice che i co-muni “sono vicini alla gente”. Èuna frase fatta che non dice nulla.Se gli attuali i lavori burocratici deicomuni (le scartoffie per intender-si) fossero appoggiati sulle ban-che e sugli uffici postali avremmooltre 50.000 sportelli “vicino allagente” e non solo 8000 comeadesso. Con la telematica attualesi può.

In realtà quali lavori sono rimastiai comuni? Le ex municipalizzatehanno la gestione dell'acqua, delgas, dei rifiuti e di tante altre cose.Poco resta da fare ai comuni senon fare festa e degradare a pro-loco con personale volontario. Laprovincia li può assorbire con un“click”.

Nel mondo attuale non c'è spa-zio per indulgere alle poesie. Nonandiamo più in carrozza e la tele-matica ha ridotto (fortunatamente)il mondo ad un paesello ove tutti ciconosciamo.

Avrete notato che ho usato ilplurale di PROVINCIA mantenen-do il dittongo “ ie “ nella desinenzaplurale ed ho scritto PROVINCIE enon “province” come ormai si leg-ge quasi ovunque. Non è che iosia pagato dalla CRUSCA, ma noncedo alle mode violando la gram-matica. Se poi uno non vuole ri-guardarsi la grammatica, vada ri-vedersi almeno come si scrivevain chiaro CARIPLO. Si scriveva esi scrive: Cassa di Risparmio delleProvinCIE Lombarde. Non credoche ciò sia stato un errore consoli-dato dalla storia.

LA SCUOLA ESISTE ANCORA?

Alla scuola materna ed alle ele-mentari si odono cori di insegnan-ti e genitori del tipo: “Lasciate sta-re il bambino, non rimproveratelopotrebbe turbarsi, si deve espri-mere come crede meglio”. Allemedie: “mio figlio è bravo, lo è piùdi tutti, merita voti buoni, studiatutto il giorno, lo vedo quando rien-tro la sera”. Insomma troppe madrisi scapigliano a dire agli insegnan-ti che i propri figli sono come talu-ni animali nella fattoria di Orwell;cioè fra tanti animali “uguali” i pro-pri figli “sono più uguali”.

Troppi insegnanti poi non sonopiù all'altezza di tenere la classepoiché sono frustrati da mille coseed hanno la testa altrove. La han-no anche allo stipendio che è mi-sero; ma la hanno troppo spessoanche orientata verso ideologie dimoda ed in maniera acritica.Spesso parlano con il cervello deigiornali che leggono.

Insomma, più che si va avanti epiù gli educatori (GENITORI ED IN-SEGNANTI) straparlano sul nulla.

Poi c'è il lato pomeridiano: si de-ve praticare il calcio, il volley, lapalestra, la danza, il nuoto, la mu-sica. “Lo fanno tutti” sentenzia ilcoro delle comari, “mio figlio / miafiglia deve pur adeguarsi”. Ma ladomanda è: di quante ore è lagiornata? Einstein ha messo unnegozio di tempo “relativo”? Se iltempo è quello che è finché Ein-stein non metta questo negozio,quanto tempo resta per studiarenel pomeriggio? Anche la mammasupponente che sentenzia che il fi-glio è sempre chino sui libri quan-do Lei rientra a casa, che ne sa sequella sia solo la postura di riposoper pensare ad altro? Studiare èfatica e non basta fare come il sol-dato che usciva di caserma rincu-lando facendo finta di rientrare.Studiare è sempre stato faticosoanche per gli intelligenti poiché oc-corre esercitare anche la memoriae coordinare le capacità espositi-ve. Pertanto se i genitori voglionoassicurarsi che il figlio abbia stu-diato, devono farsi mostrare il qua-derno degli appunti ove egli ha fat-to un estratto di quanto ha studia-to. È vitale prendere appunti poi-ché allena alla sintesi ed all'ap-prendimento. Non c'è altra via o,come dice un tale che conosco:“tertium non datur”. Inutile imbro-gliare le carte.

Poi c'è tutto il falso cameratismosterile: darsi del TU fra insegnantie discenti e viceversa oltre la bar-riera delle elementari fino all'uni-versità, chiamarsi per nome e nonper cognome. Un tempo ci dava-mo del LEI con i professori nelsenso che essi lo davano anche anoi; ci chiamavano e ci chiamava-mo per cognome. Insomma c'eraun'etichetta non scritta che allena-va alla vita ed alle sue regole. Nonscholae sed vitae discimus. Cosìci insegnavano. Oggi se qualchemamma sente questa frase pensache sia inglese poiché tutto quan-to non sia italiano ,alle masse ap-pare come inglese. Che ci voletefare? Non c'è tedesco o franceseche tengano; è per forza inglese.

Senza queste piccole regole diuna volta si spiegano anche le stu-

pidità che sono avvenute in quellasala di rianimazione di Grossetoda parte di una signora medico edi tre infermiere che hanno avutola splendida idea, una goliardata,di mimare un balletto in una sala dirianimazione fra i letti dei pazienti.Queste bravate hanno provocatoribrezzo, ed a ragione. A me han-no provocato un sentimento anco-ra peggiore: la compassione perquesti adulti rimasti infantili nono-stante il corso di studi praticato.Ma che avranno studiato? Si vedebenissimo che ormai l'immaturitàperdura sempre fino ad età avan-zate. Talvolta certa gente arriva amaturare quando va in pensione;ma è tardi. Tutto questo andazzodi regoline calpestate, porta allastupidità collettiva. C'è da inorridi-re a pensare al futuro con gente inposti di comando rintronata in que-sta maniera.

CHE FA? CONCILIA?

Non è la solita domanda del vigi-le urbano passata alla storia gra-zie anche al grande Totò. È cheoggi siamo vicini alle soluzionisemplici, come usava una voltaprima che ci complicassimo la vitacon tanti codicilli. In fondo la citatadomanda del vigile ha in nuce ilsucco del tema e della sua ragio-nevole soluzione. Si era semprecapito la cosa ovvia, quale summalex, nell'anteporre la ragione alleliti oziose in caso di infrazionestradale. La conciliazione è madredi tutte le soluzioni e fa risparmia-re tempo e denaro a tutti. Si devesistemare la sostanza più che laforma, oppure si deve insistere percelebrare liturgie lunghe ed uggio-se? Liberi di optare per metodi az-zeccagarbugli; ma con quale prati-co vantaggio? Niente di nuovo sot-to il sole quindi; il vigile aveva ca-pito tutto ab illo tempore. Questonobile e genuino senso conciliati-vo, presente trasversalmente inogni potenziale lite, è il vaccinocontro la vita complicata. Non sa-rebbe quindi pensabile alcuna op-posizione a tale cosa ovvia. Eppu-re c'è chi si mette di traverso perprincipio poiché la genuina solu-zione toglie il gusto della lite per lalite; la qualcosa costa carissimaalle parti che, a giustizia fatta dopolustri e lustri, hanno perso tempo edenaro. Invece, scegliendo la stra-da della conciliazione, non sarà in-taccato il lavoro degli avvocati,bensì sarà migliorato e la genteavrà più voglia di conferire incari-chi agli avvocati che sappianousare la ragionevolezza. Sostan-zialmente gli avvocati si farannopubblicità indiretta portando solu-zioni lampo ai problemi.

Inutile fare resistenza alla ragio-ne; essa ti stritola prima o poi. Ri-cordo che una quarantina di annifa, se non faccio male i conti, in-cominciò a farsi largo il risparmionell'investimento in BOT. La cosaincominciò in sordina e talunebanche fecero una levata di scudipoiché, arroccandosi nella lorocoorte, gridavano che lo Statoavrebbe drenato liquidità alle ban-che e sarebbe finita la funzionesociale della banca. Ma ci fu an-che una vocina che diceva: “sve-

gliatevi, il tempo è cambiato; se iBOT non saranno sottoscritti ai vo-stri sportelli, sarete emarginati dalbusiness”. E fu capita l'antifona efu come la calunnia del Barbiere diSiviglia: incominciò come un venti-cello poi esplose come un colpo dicannone con milionate di ricavi incommisssioni bancarie.

Idem dovrebbe essere per l'isti-tuto della conciliazione poco cu-randoci delle liturgie amate daglistudiosi di Giustiniano ma amantidelle cose pratiche ancorché conmeno fronzoli e simili alla giustiziasotto la quercia di Mamrè di quat-tromila anni fa. Le cose antiche ri-tornano e, se esse sono buone,non arricciamo il naso o saremosommersi dal caos.

LA NEMESI STORICA

Ieri qualcuno mi ha fatto notareche la salvezza economica e fi-nanziaria del Portogallo non risie-derebbe nei soccorsi interessatidell'Europa a guida germanica,bensì nel consegnarsi mani e pie-di alla propria ex colonia in cresci-ta esponenziale: il Brasile. Così iPortoghesi avrebbero risolto tutti iproblemi che l'Europa fa finta di ri-solvere.

Sarebbe un po' come quando ilnobile decaduto chiede il prestitoal maggiordomo. Il mondo gira edi poli magnetici della terra si inver-tono ogni 12000 anni. Tutto scor-re; la storia fa immancabilmentegiustizia. È la nèmesi storica.

In quanto poi al cosiddetto “nobi-le decaduto” , mi viene da ridere.E cos'è la nobiltà? Quella del san-gue? Lo abbiamo tutti rosso. Quel-la degli antenati antichi? Ma Sene-ca ci ricorda che tutti “abbiamo lostesso numero di antenati”. La no-biltà è un'invenzione ormai finita;tant'è che anche la nostra Costitu-zione decreta decaduti i titoli nobi-liari come si intendevano una vol-ta. Fatto questo inciso sulla cosid-detta nobiltà, ritorno all'Europa.

L'Unione Europea ci rema con-tro sempre e comunque.

Abbiamo una Germania che havoluto imperiosamente l'Euro perannacquare il marco che, in conti-nua ascesa, avrebbe tagliato lesue esportazioni a vantaggio del-l'Italia per la Lira in deprezzamen-to competitivo (come, peraltro, sicomporta il Dollaro). Abbiamo unaGermania che ha riunificato le dueanime nazionali con tale espe-diente monetario e, quindi, a spe-se nostre e ci ha lasciato un Euroche taglieggia le nostre esporta-zioni facendo dilagare la disoccu-pazione italiana.

Abbiamo una Germania che, co-me noi, ha perso la guerra, ma sicomporta come se la avesse vinta.

Abbiamo una Francia guascona,che una volta era fuori della NA-TO, che ha messo la mano sullo“spara spara” ancor prima che fos-se asciugato l'inchiostro della riso-luzione ONU di “intervento umani-tario” in Libia.

Abbiamo ancora una Franciache ci ha comprato un sacco dibanche e di altre imprese ma chefa muro sia a nostre acquisizioni inFrancia che agli espatriati dallaTunisia (ex colonia).

Abbiamo una Francia che cercadi sottrarci anche Parmalat.

Abbiamo una Britannia che hal'orecchio di Echelon che ascoltatutto e tutti e che mette sempre ilnasino nelle nostre cose interneper il vizietto dello spionaggio (sinda tempo di Garibaldi). C'è poi chimaligna che in Toscana abbiamocolonie silenti di inglesi che hannopreso stanza stabile nei casolari ri-strutturati delle campagne e che cispiano dietro ogni cipresso edogni vigna e che si ostinano a nondire mai una parola in italiano persupponenza coloniale. Siamo cir-condati da fuoco amico.

La soluzione portoghese è adat-ta anche a noi. A guerra finita fe-deriamoci con la Libia ed avremopetrolio e commesse di lavoro estaremo bene economicamente.

Questa guerra umanitaria mipuzza. Non mi convincono gli in-sorti sbandati sobillati da “occhiutarapina”: Dietro ci sono organizza-tori che vogliono sottrarre all'Italiail suo rapporto preferenziale versoil petrolio libico (di qualità eccel-lente poiché privo di zolfo).

La Libia è sotto la dittatura, matale dittatura è molto migliore ditante altre dittature nel mondo. In-fatti in Libia economicamente e fi-nanziariamente tutti stavano benecon i proventi del petrolio. Manca-va la libertà come la intendiamonoi, ma non c'erano né disoccupa-ti né poveri.

Le nazioni occidentali avrebberodovuto usare metodi civili per por-tare la Libia alla democrazia e nonusare i mezzi militari; specie quelliguasconi dei Francesi partiti primadel segnale di partenza.

In quanto poi a non farsi depre-dare le imprese dal fuoco amicoeuropeo, credo che sia giuntonuovamente il tempo di riesamina-re criticamente le regole del capi-talismo selvaggio per ricostruireuna sorta di I.R.I. che, peraltro, hafunzionato egregiamente fin dal1933 (se non vado errato). Comedire: “A volte ritornano”. Così ilfuoco amico europeo ci spoglia:vi-no, moda, turismo, PMI, altro e cisaccheggia l'anima.

RIPRESA SOLO SE IMPOSTEDIMEZZATE ED ALTRO

Attenzione alle statistiche: se di-cono che la ripresa c'è, esamina-tene i dettagli. Per ripresa si inten-de solo l'aumento dell'occupazio-ne. Il fatturato non mi dice ungranché poiché è calcolata anchela vendita di produzione delocaliz-zata.

La produzione interna di beni eservizi fa andare avanti le famiglie;il resto è fuffa. Purtroppo si chiac-chiera tanto anche intorno alle au-tomobili prodotte, ma sarannosempre meno prodotte in Italia esempre più all'estero; i discorsi nonfanno farina. È già pronto il piano(razionale quanto si vuole, ma nonscevro da disoccupazione) delladelocalizzazione di tante produzio-ni automobilistiche europee.

L'Italia ha bisogno di un “bagnofiscale” intelligente per provare afare ripartire la produzione; spe-cialmente quella delle PMI. Oggi lapressione fiscale dissuade anche i

LA PAGINA DI GIANCARLO POLITI

(segue a pag. 12)

Page 12: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Pagina 12 ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 • Voce Nostra

SALVIAMOCI DA SOLI - NONASPETTIAMO LA UE

Fatti due conti, i salvataggi diGrecia ed Irlanda stanno esauren-do la corta coperta della UE. Alterzo ed al quarto Paese “da sal-vare” resterebbero gli sgoccioli delplafond. Poiché, a detta dei saggidi maniera, l'Italia sarebbe il quin-to dei PIIGS (Pigs in inglese signi-fica maiali, tuttavia, per un residuopudore, gli anglosassoni spieganoche la parola costituisce l’acroni-mo di Portogallo, Irlanda, Grecia eSpagna - N.d.R.) forse bisognosodi “ciambella”, necesse est che cisalviamo da soli se la UE non hapiù soldi .

Ciò anche mediante cessione dipatrimonio pubblico contro debito(come ha sentenziato un grandeeconomista di primo piano) perraggranellare i primi 400 miliardi.La politica dei tagli alla spesa pub-blica è sacrosanta, ma bisognamuoversi cum grano salis o, comediceva Ferrer durante la sommos-sa di Milano davanti al Forno delleGrucce rivolgendosi al cocchierePedro, “adelante Pedro, con jui-cio”. I soli tagli abbassano il PIL e,di conseguenza, diminuisce il get-tito fiscale, diminuisce la capacitàdi consumare dei dipendenti pub-blici, diminuisce la capacità di pro-durre per quelli che si vedono di-minuite le vendite. Insomma si ri-schia di fare bene dal punto di vi-sta teorico, nel mentre si fa maledal punto di vista delle conse-guenze collaterali alla rarefazionedi domanda e di gettito fiscale. Sirischia di buttare via acqua sporcae bambino. La macchina economi-ca nazionale non può andareavanti con una sola logica di ri-sparmio in un'economia globalebasata sul consumo e sul “giro” diliquidità. L'economia è un po' co-me una botte a doghe dove, se al-cune sono troppo basse perchérotte per recuperare del legno, dal-l'altro lato poco servono le restantidoghe alte per trattenere il vino.La cosa è complicata e piena di in-sidie e sabbie mobili. Non è facileper nessuno districarsi. Io credoche il “giro” di liquidità debba es-sere mantenuto in vita anche conartifici contabili quali, ad esempio,l'emissione di una bella tranche didebito pubblico irredimibile (quellibravi lo chiamano perpetual bond)a tasso “ragionevole” (niente dinuovo sotto il sole: La Rendita Ita-liana 5% del 1935 era un debito ir-redimibile ed ha continuato ad es-sere quotato in borsa fin verso lafine degli anni Novanta, se la me-moria non mi inganna). Tale emis-sione procurerebbe fondi perestinguere una bella fetta di debitopubblico. I sottoscrittori potenziali,cioè quelli pieni di liquidità da rici-clare anche per diversificare, misembrano i Cinesi che hanno inte-resse a mantenere il mercato eu-ropeo di 500 milioni di consumato-ri dei loro prodotti. I tempi sono du-ri; occorre determinazione peruscire dagli schemi e vincere, co-me Alessandro Magno che sciolseil nodo di Gordio tagliandolo con laspada. Occorre il coraggio della“mossa”. Tertium non datur poichéla speculazione potrebbe massa-crarci in caso di inerzia. E la politi-ca (che c'entra sempre) dovrebbefare meno chattering e mostrarepiù senso di coesione nazionale;

ne va della salvezza di tutti. Conl'andazzo di adesso ci scaviamo lafossa. Un colpo di reni è possibile;

(“LA PAGINA DI GIANCARLO POLITI”... continua da pag. 11) ne abbiamo ancora i mezzi. Nonaspettiamo la UE, salviamoci dasoli. Ripetendo questo mantra for-se ci convinciamo.

G.P.

NOTIZIE... più o meno utilia cura di gb/

Censimento generale dellapopolazione

Il 9 ottobre p.v. si terrà il quindi-cesimo censimento generale dellapopolazione e delle abitazioni; vie-ne effettuato ogni dieci anni. Ri-spetto ai precedenti censimenti unanovità: il censimento parte dalleanagrafi; ciascuno riceverà un mo-dulo preintestato e per la restituzio-ne potrà scegliere fra tre possibilità:

– Compilare il questionario ViaInternet;

– Compilare il questionario sumodulo cartaceo e consegnarlo aicentri di raccolta che saranno isti-tuiti sul territorio;

– Aspettare che un rilevatorevenga a ritirare il questionariopresso la propria abitazione.

– L’Istat pensa di rivolgersi alleassociazioni dei datori di lavoro af-finché favoriscano l’uso del com-puter in ufficio per la compilazionedei moduli via Internet e che, a ca-sa, i giovani aiutino genitori e non-ni. Le risposte online comportanouna maggior velocità di raccoltaed utilizzo dai dati.

Il treno ritarda – Il viaggiatoreha diritto ad un rimborso?

Si. Se un treno Eurostar arrivaa destinazione con un ritardo su-periore a 25 minuti il viaggiatoreha diritto ad un “bonus”, pari al50% del costo del biglietto, da uti-lizzare entro sei mesi per l’acqui-sto di un altro biglietto di viaggio.

Nel caso di Intercity diurni oEurocity per aver diritto al “bonus”il ritardo deve essere di 30 minuti.Per Intercity notte ed Espresso ilritardo deve essere di 60 minuti. Inentrambi questi due casi il “bonus”è del 30% del costo del biglietto.

Il “bonus” si richiede alla bigliette-ria della stazione d’arrivo; viene ero-gato subito contro consegna del bi-glietto di viaggio. In caso di chiusu-ra della biglietteria il viaggiatore puòspedire il biglietto con i propri estre-mi non oltre 30 giorni dall’evento.

Colf

Dal decorso 1° aprile tutte le co-municazioni obbligatorie di assun-zione, trasformazione, proroga ecessazione del rapporto di lavorodomestico devono avvenire attra-verso il sito dell’Inps (Circolare In-ps N.49 dell’11.3.2011) .

Chi non dispone di un PC colle-gato con Internet dovrà necessa-riamente rivolgersi ad un interme-diario. I moduli cartacei non pos-sono più essere consegnati aglisportelli Inps od inviati per posta.

Sono inoltre cambiate le modalitàdi pagamento dei contributi trime-strali. Dal 1° aprile possono essereversati esclusivamente presso:

– le tabaccherie che aderisconoal circuito Reti Amiche e cheespongono il logo “Servizi Inps”;

– gli sportelli bancari di UnicreditSpa;

– online sul sito Internet www.in-ps.it – Servizi on line ;

– uffici postali abilitati;– telefonando al Contact Center

Numero verde gratuito 803.164utilizzando la carta di credito;

– utilizzando il bollettino MAV –Pagamento mediante avviso. Èpossibile richiedere e stamparedetto bollettino attraverso il sito In-ternet www.inps.it, nella sezioneServizi Online – Per tipologia diutente - cittadino – Pagamentocontributi lavoratori domestici.

Come gli interessati avranno vi-sto l’Inps, in questa prima fase delcambiamento, ha provveduto adinviare i moduli MAV – già compila-ti in base ai dati comunicati al mo-mento dell’assunzione della Colf -per i primi due trimestri di que-st’anno; nel mese di settembreprovvederà all’invio per i successi-vi due trimestri. In caso di variazio-ni di ore di lavoro od altro occor-rerà, tramite il sito Internet sopraindicato, generare un altro MAVconforme alle variazioni inserite.

La patente ed i punti

Come noto, ad ogni titolare dipatente vennero a suo tempo as-segnati in dotazione – come previ-sto dall’Art. 126 bis del Codice del-la Strada - “venti punti”.

Per ogni violazione del Codice del-la Strada si perdono un numero dipunti, variabile da 1 a 10, secondo lagravità dell’infrazione. Ricordo che,se la multa non è stata contestata almomento dell’infrazione, è obbliga-torio (sentenza Cassazione27/2005) comunicare i dati della per-sona che guidava la macchina entro60 giorni dall’arrivo del verbale dicontestazione dell’infrazione, penauna sanzione che va da un minimodi 263 euro ad un massimo di 1.050euro, oltre all’importo della multa.

Se non vengono commesse infra-zioni si è invece premiati, ogni dueanni, con “due punti” che vanno adaumentare la dotazione iniziale.

Come sapere di quanti punti cia-scuno dispone? Basta una sempli-ce telefonata al N. 848.78.27.82,attivo 24 ore e, come da istruzioniche vengono impartite telefonica-mente, digitare il numero della pa-tente e la data di nascita: imme-diatamente viene comunicato diquanti punti l’interrogante dispone.

Emissioni San Marino Data Valore

- Mostra San Marino 2011 8 febbraio 1,50

- 50° anniversario Corale San Marino 8 febbraio 2,20

- 50° anniversario morte Luigi Einaudi 8 febbraio 3.30

- Monet, Cézanne, Renoir e altre storie di pittura in Francia 8 febbraio 4,95

- Europa – Le foreste 5 aprile 1.25

- 50° anniversario dei primi uomini nello spazio 5 aprile 2.90

- Serie turistica 5 aprile 3.90

- Fiori dedicati alla Repubblica di San Marino 5 aprile 4.50

Emissioni Vaticano

- 150° anniversario dell’Unità d’Italia

- Europa 2011 – Le Foreste

- 3° centenario della morte di Padre Eusebio Chini

- Pasqua di Resurrezione

- 60° anniversario ordinazione sacerdotale di Papa Benedetto XVI

- Giornata Mondiale della Gioventù (emissione congiunta con Spagna)

- Il vero volto degli Apostoli – Catacombe di Santa Tecia

- 150° anniversario della fondazione dell’Osservatore Romano

- I Viaggi di Benedetto XVI nel mondo – anno 2010

- Stanze di Raffaello – stanza di Eliodoro (1511-2011)

- 300° anniversario della nascita di Ruder Josip Boskovic (emissione congiunta con la

Croazia)

- Bicentenario della nascita di Franz Liszt e Centenario della morte di Gustav Mahier

- 50° anniversario dell’Enciclica “Mater et Magistra” di Papa Giovanni XXXIII

- Santo Natale

N.B. La Repubblica di San Marino con successivi comunicati fornirà notizie sulle future

emissioni.

Lo Stato del Vaticano si riserva di apportare variazioni al programma di massima comu-

nicato.

FILATELIAa cura di Franco Lampredi

Le Poste di San Marino e del Vaticano hanno comunicato per l’anno 2011 i seguen-

ti programmi filatelici.

alcuni volontari ha evidenziato uneffetto positivo sul nucleus accum-bens, il sistema di neuroni situatonel prosencefalo e legato alla sen-sazione di ricompensa, di solito at-tivato dagli analgesici.

Raffreddore ed attività fisica

Una ricerca effettuata pressol’Università del North Carolina,pubblicata sul British Journal ofSports Medicine, dimostra che l’at-tività fisica regolare avrebbe un ri-scontro positivo sul sistema immu-nitario e le difese dai virus. La ri-cerca ha dimostrato che chi fa al-meno cinque giorni di allenamentoa settimana, la media dei giorni diraffreddore è tra 4,4 e 4,9. Tra i se-dentari la media dei giorni di raf-freddore è risultata invece tra 8,2e 8,6 giorni.

CURIOSITÀa cura di gb/

Tradimenti

Secondo uno studio pubblicatodall’Associazione avvocati matri-monialisti (ma, forse meglio, do-vrebbero chiamarsi divorzistiN.d.R.) , l’80% dei tradimenti vienescoperto dai canali della comuni-cazione, cioè chat, social networke sms. Vista la diffusione del tradi-mento via “sms” è stato coniato unneologismo ad hoc: “cheaxting” dacheat (ingannare - tradire) e tink-ling (tintinnio).

Antidolorifero

Una volta si diceva che “peramore si soffre”. Ora invece una ri-cerca americana (Stanford Univer-sity) ha dimostrato che chi è inna-morato “sopporta meglio il dolore”.L’analisi dell’attività cerebrale di

ROMPICAPO

Questa volta un rompicapo facile, facile, senza numeri e senzamatematica!

Date per vere queste tre affermazioni: Paolo è goloso – Chi è grasso è goloso – Federico è grasso.Quale delle seguenti è vera?A – Paolo è grassoB – Federico è golosoC – Federico e Paolo sono amiciD – Chi è goloso è grasso

Soluzione del rompicapo pubblicato su Voce Nostra N. 143.Le colombe sono 5.050. Si può risolvere il rompicapo con svariati accor-

gimenti. Esiste però una formula per calcolare la somma dei primi n numerinaturali che è la seguente: S = n(n+1)/2 e quindi : 100(100+1)/2 = 5050.

L’ANGOLO DEL BUONUMOREUn giovanotto parla della morte di uno zio che gli ha lasciato in ere-dità un’immensa fortuna: “Il mio caro zio ed io siamo passati a mi-glior vita!!”

Imparate a ridere di voi stessi. Passerete una vita di divertimento.

Totò

Page 13: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Firenze – Palazzo Pitti – Galle-ria d’Arte Moderna

Fino all’11 settembre 2011 – Orario8.15/18.50 – Chiuso Lunedì – Bigliet-to: Intero € 13,00 – Ridotto € 6,50 –(Dalle ore 16 in poi Intero € 12,00 –Ridotto € 6,00) - Catalogo Sillabe.

PITTURA DEVOZIONALE INVALDELSA

La rassegna La Città degli Uffiziè arrivata a Castelfiorentino, in Val-delsa, la terra dove Benozzo di Le-se, detto Benozzo Gozzoli (Firenze1420 – Pistoia 1497), l’affrescatoredella Cappella dei Magi di PalazzoMedici Riccardi, lasciò un importatesegno. La mostra è quasi un per-corso di preghiera e spiritualità: ini-zia con la preziosa tavola di BeatoAngelico Madonna con Bambinoe angeli tra santi Domenico e Ca-terina d’Alessandria, prestata daiMusei Vaticani; poi l’Adorazionedei Magi di Rosselli, l’Annuncia-zione di Neri di Bicci; la Visitazionedi Maria a Sant’Elisabetta di Ales-so di Benozzo, allievo del Gozzoli.Tutte queste opere e tante altre so-no esposte insieme ai due monu-mentali tabernacoli della Visitazionee della Madonna della Tosse affre-scati da Benozzo Gozzoli e ricom-posti all’interno del Museo BeGo.

Castelfiorentio – Museo Be-nozzo Gozzoli – BeGo – Via Te-staferrata

Fino al 31 luglio 2011.Biglietto: Intero € 6,00 - Ridotto:

€ 4,00.

VIVO IN VAL DI CHIANA TRASTORIA E NATURA

Trattasi della mostra che fa partedel progetto “100 itinerari più uno”realizzata dagli studenti delle scuoledei Comuni di Cortona, CastiglionFiorentino, Foiano, Civitella, MonteSan Savino, Lucignano e Marcianoche, attraverso fiction (di cui sono sta-ti gli attori), documentari, disegni e ri-cerche hanno raccontato la storia, letradizioni, la cultura , l’ambiente e lavita di questo angolo della Toscana.

La mostra effettuata dagli stu-denti è introdotta da una parte do-cumentarista curata da professio-nisti che presentano la Valdichia-na nei vari aspetti geografico –storici, con documenti relativi alleopere di bonifica della valle, untempo paludosa e malsana, agliEtruschi, ai tesori artistici e monu-mentali, alle rocche ed ai castelli.

Cortona – Fortezza di Girifalco(o Medicea)

Fino all’11 settembre 2011 – In-gresso gratuito.

Voce Nostra • ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 Pagina 13

so per indurre i senesi ad arruolar-si e stringersi sotto il tricolore.

Siena – Santa Maria della Sca-la – Piazza Duomo, 2

Fino al 30 novembre 2011 –Orario: tutti i giorni 10.30/18.30. -Catalogo: Silvana Editoriale.

GIORGIO VASARI – SANTO ÈBELLO

La mostra, allestita al piano ter-reno del Palazzo Vescovile diArezzo, intende rendere omaggio,nel quinto centenario della nasci-ta, all’illustre aretino (1511-1574)che fu storico, poeta, letterato, ar-chitetto, pittore e, nel complesso,indiscusso protagonista dell’artedel ‘500 in Italia.

In mostra, in particolare, unasua opera “Il Cristo nell’Orto”,mai vista, perché custodita nellaclausura del Monastero di Camal-doli. Poi due pannelli provenientidal Monastero di Santa Maria No-vella in Arezzo, oggi di proprietàdell’Ente Cassa di Risparmio di Fi-renze. Accanto a questi capolavo-ri si può ammirare una particolaretipologia della produzione pittoricadel Vasari: quella degli stendardiprocessionali. Inoltre tesori appar-tenenti alla Collezione del MuseoDiocesano, come antichi Crocifissiscolpiti, del XII e XIII secolo e leAnnunciazioni di Andrea Nerio eSpinello Aretino.

Arezzo – Palazzo Vescovile –Piazza Duomo

Fino al 30 Dicembre 2011 – Ora-rio: Tutti i giorni 10/18.30 – Bigliet-to: Intero € 3,00- Ridotto € 2,00.

PRATO, ECHI PREZIOSI –DONATELLO, LIPPI ECAPOLAVORI DEL SACRO

Nei Musei di Pittura Murale di SanDomenico e dell’Opera del Duomoa Prato, una mostra che riproponeal pubblico un patrimonio recente-mente restaurato a cura della Dio-cesi, del Comune e della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Prato.

In particolare al Museo di PitturaMurale è esposto l’imponente po-littico eseguito da Mariotto di Nar-do (1424) per la Cappella Serristo-ri di San Francesco a Figline Val-darno, acquisito dalla FondazioneCassa di Risparmio di Prato ed ilprezioso Crocifisso dipinto da Fi-lippino Lippi, recentemente acqui-stato dal Comune di Prato.

Inoltre, il complesso di ventistendardi, dipinti su seta, attribuitia Gregorio Pagani, pittore allievodi Santi di Tito tra i maggiori attivi

PICASSO, MIRÒ. DALÌ.GIOVANI E ARRABBIATI: LANASCITA DELLA MODERNITÀ

Dal 12 marzo u.s. al 17 luglio2011 a Firenze – Palazzo Strozzi –una mostra dei tre protagonisti dicui al titolo: tre giovani, arrabbiati,ribelli, smaniosi di cambiare ilmondo e di scompaginare la storiacon un’arte nuova e dirompente.

La mostra è articolata in cinquesezioni che coprono a ritroso unarco di trent’anni. Sono esposte60 importanti opere, più un centi-naio di schizzi di Picasso, fra cui ilCahier 7, il celebre taccuino checontiene i primi schizzi per il rivo-luzionario Les Demoiselles d’A-vignon, proveniente dal Museodella casa natale di Picasso a Ma-laga, per la prima volta espostofuori dalla Spagna.

Le opere in mostra raccontanocome l’arte giovanile di Picasso ri-flette le sue forti convinzioni politi-che e mostrano come anche Miròintende l’arte come un aspetto del-la politica. Dalì fu il ribelle per ec-cellenza, tanto che fu espulso dal-l’Accademia poiché sostenevache nessuno della Facoltà era ab-bastanza competente per esami-narlo e giudicarlo.

La mostra è organizzata dallaFondazione Palazzo Strozzi e dal-l’Ente Cassa di Risparmio di Fi-renze, con il supporto della So-printendenza per il Polo musealefiorentino. L’allestimento, spiega ildirettore della Fondazione Strozzi,James Bradburne, è concepito co-me un film a ritroso, fatto di flash-back che rimandano ad una seriedi incontri ed incroci tematici tra itre pittori “ripresi” all’inizio della lo-ro avventura artistica.

Firenze – Palazzo StrozziFino al 17 luglio 2011 – Orario:

tutti i giorni 9/20 – Giovedì 9/23.Biglietto: Intero € 10,00 - Ridot-

to: € 8,50 - € 8 - € 4 - Catalogo:Skira.

LA SCUOLA DEL MONDO –DISEGNI DI LEONARDO EMICHELANGELO ACONFRONTO

A Firenze – Casa Buonarroti –un’esposizione di disegni di Leo-nardo e di Michelangelo. Si tratta diventidue disegni, dodici di Leonar-do e dieci di Michelangelo. Nel per-corso espositivo interessanti pro-getti eseguiti dai due artisti per gliaffreschi sul tema della Battaglia diAnghiari e della Battaglia di Casci-

a Firenze, sullo scorcio del Cin-quecento.

Nel Museo dell’Opera del Duo-mo è ora esposto quello che è sta-to definito “il più bel capitello delmondo” realizzato in bronzo su di-segno di Donatello e Michelozzo,tornato di recente al Museo dopo ilrestauro eseguito dall’Opificio del-le pietre dure di Firenze.

Nella cappella maggiore delDuomo, il ciclo di “Storie di SantoStefano e San Giovanni Battista”realizzato tra il 1452 ed il 1465,che il Vasari definì “la più eccel-lente di tutte le cose sue”, ed incui è possibile scorgere l’autoritrat-to dell’artista nella figura di un an-ziano frate a fianco di Papa Pio II.

Prato – Musei di Pittura Mura-le e Opera del Duomo

Fino al 15 settembre 2011 – Ora-rio: Lunedì, Giovedì e Venerdì 9/13– 14.30/18. - Mercoledì 9/13 – Sa-bato 10/13 - 14.30/18.30 – Dome-nica 10/13. Biglietto € 10,00.

DAGLI SPLENDORI DI CORTEAL LUSSO BORGHESE –L’OPIFICIO DELLE PIETREDURE NELL’ITALIA UNITA

Alla Galleria d’Arte Moderna diPalazzo Pitti è in corso una mostrache si collega alle iniziative per i150 anni dell’unità d’Italia, focaliz-zandosi su un tema specifico, fio-rentino ed internazionale, quale ilpercorso apertosi, dopo il 1861,per il celebre Opificio delle PietreDure. La manifattura, voluta daFerdinando I de’ Medici per la lavo-razione di arredi in pietre dure, dalaboratorio al servizio della cortegranducale si aprì infatti al mercatointernazionale. Non mancaronocommittenti regali come, fra i tanti,lo zar di Russia e Ludwig II di Ba-viera. Le realizzazioni dell’Opificiofurono poi di riferimento per gli altrilaboratori di mosaico fiorentino.

In mostra le produzioni più signi-ficative, quali pannelli parietali, pia-ni di tavolo, cofanetti, sculture inpietre dure e oggetti di arredo in-viati alle Esposizioni Internazionali,a partire appunto da quella che nel1861 celebrò a Firenze l’unità d’I-talia. Inoltre, un’inedita rassegnadei lavori dei tanti laboratori fioren-tini che operavano sulla scia del-l’Opificio, spesso riproponendone imodelli, eseguiti con materiali me-no rari e quindi con costi più conte-nuti. I Savoia stessi, ai quali è de-dicata una sezione della mostra,incentivarono questa attività pret-tamente fiorentina, come attestanogli arredi che andarono ad arricchi-re la reggia di Pitti, ma anche quel-la di Lisbona, dove dal 1862 regnòMaria Pia si Savoia.

M A N I F E S TM A N I F E S T A Z I O N I I N TA Z I O N I I N T O S C A N AO S C A N A E …E …a cura di gb/

na che dovevano dipingere, a gara,nella Sala del Maggior Consiglio,oggi Salone dei Cinquecento, inPalazzo Vecchio a Firenze. Le dueopere non furono portate a termine,ma gli studi preparatori furono mol-to importanti ed ammirati, tanto daessere definiti da Benvenuto Cellinila “scuola del mondo”, da cui il tito-lo della mostra.

Le opere grafiche di Michelan-gelo sono piuttosto rare e ricerca-te perché, come racconta il Vasa-ri, prima di morire bruciò “gran nu-mero di disegni, schizzi e cartonifatti di man sua, acciò nessuno ve-dessi le fatiche durate da lui et imodi di tentare l’ingegno suo, pernon apparire se non perfetto”.

L’esposizione è nata dalla colla-borazione tra la Veneranda Bibliote-ca Ambrosiana di Milano, deposita-ria di un notevole patrimonio graficoleonardesco e la Fondazione CasaBuonarroti di Firenze che conservaoltre duecento disegni di Leonardo.

Firenze – Casa Buonarroti –Via Ghibellina, 70

Fino al 1° agosto 2011 – Orario:10/17 – Chiuso Martedì - Biglietto:Intero € 6,50 Ridotto € 4,00 -Scuole € 2,50 - Catalogo SilvanaEditoriale.

INSIEME SOTTO ILTRICOLORE - STUDENTI EPROFESSORI IN BATTAGLIA -L’UNIVERSITÀ DI SIENA NELRISORGIMENTO

La mostra in corso a Siena, aSanta Maria della Scala - promossadalla Fondazione Musei Senesi conla collaborazione dell’Università -rievoca gli eventi del 1848 quandouna sessantina di giovani studentipartirono da Siena per unirsi ai col-leghi pisani, livornesi e fiorentini eparteciparono alla battaglia di Cur-tatone e Montanara durante la Pri-ma Guerra d’Indipendenza.

L’esposizione di un’ampia sele-zione di documenti - per lo più ine-diti, conservati nell’Archivio dell’U-niversità ed esposti per la primavolta, insieme a timbri, bandiere,uniformi militari, manifesti e giorna-li - ricostruisce gli avvenimenti piùsalienti degli anni dal 1779 al 1831.

Il percorso, articolato in otto se-zioni, racconta gesti epici e storiequotidiane come, fra l’altro, unoscambio di accuse tra due preti, ladivisa del conte Chigi senza unamanica, la bandiera della “GuardiaUniversitaria”. Da segnalare, inol-tre, la medaglia con il ritratto delGranduca Leopoldo II di Lorenaassegnata ai reduci, i Palii risorgi-mentali e le monture “alla piemon-tese” che appartengono alle Con-trade, l’Appello ai Cittadini Sene-si - datato 19 febbraio 1849 - affis-

(segue a pag. 14)

Page 14: ASSEMBLEA SOCIALE ANNO 2011 BANCA MONTE DEI PASCHI DI ...

Pagina 14 ANNO XXX • N. 144 • GIUGNO 2011 • Voce Nostra

LE RICETTEDI FRANCHINO

In questo anno 2011 si festeggiail 150° anniversario dell’Unità d’I-talia alla quale, non dimentichia-molo, siamo giunti attraverso il sa-crificio di tante e tante vite umane.

Per ricordare questo storicoevento:“VIVA L’ITALIA E BANDIERE ALVENTO !”

Anche l’arte culinaria non puòesimersi da tale festeggiamento equindi riuniamoci con parenti eamici per gustare:

PASTA AL TRICOLOREtenendo presente che– Verde è il colore dei nostri orti!– Bianco è il colore del nostro latte!– Rosso è il colore dei nostri po-modori!

E questa volta…… doppio buonappetito!

Ingredienti per 10 persone.

Mezze penne agli spinaci1 panna da cucina – Gr. 350 di

pasta – 4 cucchiai olio extra ver-gine d’oliva – Gr. 300 spinaci les-sati - uno spicchio d’aglio - nocemoscata q.b.

Lessate gli spinaci in acqua sa-lata, poi scolateli (in alternativa po-tete usare spinaci surgelati). Met-tete in una padella sul fuoco l’olioe l’aglio, appena si imbiondisce to-glietelo, aggiungete gli spinaci efateli insaporire. Freddare e tritate-li, unite la panna, noce moscata,

L’ACQUA LA PIETRA IL FUOCO

A Firenze, al Museo del Bargello,una mostra dedicata a BartolomeoAmmannati (1511-1592) nel quintocentenario della nascita. Il titolodella mostra allude al tema centra-le dell’esposizione, ovvero alleFontane, che l’Ammannati realizzòsu commissione del duca Cosimo I:quella destinata al Salone dei Cin-quecento in Palazzo Vecchio,quella del Nettuno per la Piazzadella Signoria e quelle dell’Ercole eAnteo e dell’Inverno per il giardinodella Villa Medicea di Castello.

Per l’occasione nel cortile del Bar-gello è stata ricostruita la fontanamarmorea che sarebbe dovuta es-sere installata nel Salone dei Cin-quecento. È composta da sei grandistatue di divinità che, prima di arri-

L’EREDITÀ DI FATTORI E PUCCINI- IL GRUPPO LABRONICO TRALEDUE GUERRE

Livorno rende omaggio al Grup-po Labronico, cioè all’Associazio-ne di artisti ed amatori d’arte chenegli anni Venti ed oltre sostennee diffuse la conoscenza dellascuola figurativa livornese, in pri-mis Giovanni Fattori, con una mo-stra ai Granai di Villa Mimbelli.

La mostra è articolata in duepercorsi. Il primo traccia la storiadel Gruppo tra le due guerre conuna selezione di opere di PlinioNovellini, Gino Romiti, Renato Na-tali. Il secondo comprende gli annidal ’45 al ’60 con opere di MarioBorgiotti, Voltolino Fontani, Osval-do Peruzzi, Vitaliano De Angelis.

Un’intera sala è dedicata a Rena-to Natali con una quindicina di tele,tra le quali, una di grande formato:Marcia su Roma del 1923-24.

Al piano superiore due capola-vori di Giovanni Fattori: Le grandimanovre del 1897 ed Il pio bovedel 1904 a confronto con opere diMario Puccini quali Il Lazzerettodel 1911, La Metallurgica del1913 ed Il ponte con carro deiprimi anni del 1900.

Livorno – Villa MimbelliFino al 3 luglio 2011 – Orario:

10/13 e 16/19 – Biglietto: Intero €4,00 – Ridotto € 2,50.

(“MANIFESTAZIONI”... continua da pag. 13) un po’ di sale e pepe. Nel frattem-po, cuocete la pasta in abbondan-te acqua salata, scolatela e condi-tela con la salsa.

Conchiglie al cavolfioreUna palla non tanto grande di

cavolfiore – Gr. 350 di pasta - 4cucchiai di olio extra vergine d’oli-va – pepe macinato q.b.

Dividete il cavolfiore in pezzettie saltatelo in padella con olio, sa-le e un po’ di pepe per almeno20/30 minuti, finché non risultacotto. Aggiungete le conchiglieche avrete nel frattempo lessatein abbondante acqua salata emescolate bene.

Sedanini all’arrabbiataDue spicchi di aglio – Gr. 350 di

pasta – Gr. 100 pecorino romanograttugiato - 4 cucchiai di olio ex-tra vergine d’oliva – Gr 300 di po-modori pelati o passata – pepe-roncino q.b. - 3/4 cucchiai di prez-zemolo tritato.

Mettete a lessare i sedanini inuna pentola con abbondante ac-qua salata e nel frattempo rosolatel’aglio tritato e il peperoncino nel-l’olio. Aggiungete a questo punto ipomodori o la passata e cuocete lasalsa per 5 minuti aggiustata di sa-le. Saltate i sedanini in padella conil sugo, poi cospargete la pietanzacon il pecorino grattugiato e il prez-zemolo fresco tritato.

Completati i tre primi, collocate-li in un piatto da portata predispo-nendoli nello stesso ordine delnostri tricolore: verde, bianco erosso.

FERIEL’Associazione rimarrà chiusa per ferie nei mesi di Luglio ed Agosto;riprenderà la consueta attività Mercoledì 7 Settembre. Nell’augura-re “Buone vacanze” ricordiamo che, per motivi di particolare urgen-za, i Soci possono telefonare nel mese di Agosto al numero:055/20.11.52 (Marino Fabbri).

vare al Bargello, hanno ornato i giar-dini granducali di Pratolino e di Bo-boli. Il progetto di una fontana per ilSalone dei Cinquecento fu interrottoper realizzare quella del Nettuno dacollocare in Piazza della Signoria,poi detta del “Biancone”. Ai fiorentinidel tempo non piacque questa fon-tana e si racconta che dissero “Am-mannato, Ammannato che bel pez-zo di marmo hai rovinato”.

In mostra il Monumento fune-bre di Mario Nari, opera dell’Am-mannati giovane, il marmo Leda eil Cigno, forse copiato da un di-pinto di Michelangelo, i bronzi: Ve-nere, oggi al Prado, il Genio Me-diceo e la delicata Opi realizzataper lo studiolo di Francesco I.Completano l’esposizione tanti di-segni, progetti e documenti.

La soprintendente del polo mu-seale fiorentino, Cristina Acidini,ha sottolineato che l’Ammannati“fu uno degli artefici, esperti e ver-satili che, agli ordini del duca Co-simo I , modellarono il cuore cin-quecentesco di Firenze”.

Firenze – Museo del Bargello– Via del Proconsolo

Fino al 18 settembre 2011 –Orario: 8.15/17 – Chiuso 2° e 4°Lunedì di ogni mese.

Biglietto: Intero € 7,00 – Ridotto€ 3,50.