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BILANCIO CULTURALE

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BILANCIO CULTURALE

SCA “Siena, Città Aperta” è una rassegna di eventi ed iniziative culturali incentrata sul rapporto tra arte e diversità e sul ruolo della cultura come strumento di riabilitazione, integrazione e benessere.La rassegna, che ha preso avvio nel 2016, vuole contribuire a rafforzare il ruolo di polo culturale dell’Amministrazione Comunale di Siena che, attraverso il proprio Assessorato alla Cultura e in stretta collaborazione con Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Università degli Studi di Siena, si impegna a de-clinare opportunità culturali che siano sempre più utili a superare le barriere create dal disagio e dalle diverse forme di emarginazione che colpiscono anziani, malati, migranti, diversamente abili, detenuti, così da favorirne la piena partecipazione all’interno della società e, al contempo, a proteggerne i diritti e la dignità.SCA ha proposto, in forma sistematica, una riflessione generale sulla lotta a qualsiasi tipo di discriminazione; attraverso “Siena Città Aperta” la collettività è stata pertanto incoraggiata a diventare essa stessa fabbrica culturale, incubatore di idee e progettualità tese ad abbattere l’esclusione sociale che sempre più minaccia la parte più fragile della società.La manifestazione ha proposto contenuti originali, sviluppati dai vari soggetti operanti in ambito culturale, espressione della società civile e del fervido associazionismo di stampo sociale e culturale che caratterizzano la città di Siena (si ricordano tra l’altro le tante proposte scaturite dalla partecipazione attiva dei Tavoli degli Stati Generali della Cultura). In particolare il programma di iniziative, proposte tra novembre 2016 e marzo 2017, ha incrociato varie ricorrenze e giornate nazionali ed internazionali, che hanno scandito idealmente i contenuti della rassegna, suddivisa in mostre ed esposizioni temporanee, convegni, tavole rotonde, performance artistiche, concerti, rappresentazioni teatrali e spettacoli cinematografici, che hanno avuto un buonissimo riscontro di pubblico.

https://www.youtube.com/watch?v=gKL-qhM73Kg

AMBITI DI INTERESSE

ARTE E CULTURAIl patrimonio culturale, inestimabile valore identitario della comunità territoria-le di riferimento, viene posto al centro di dinamiche di sviluppo, coesione e inclusione sociale, orientate anche ad una piena valorizzazione culturale e turistica.

FORMAZIONE E RICERCAAzioni a supporto alla valorizzazione delle eccellenze scientifiche del territorio in ottica di sempre maggiori sinergie per sviluppo e implementazione di significative iniziative anche a livello internazionale.

BENESSEREAzioni volte a promuovere il benessere, l’autonomia della persona, l’inclusività, il valore dell’accoglienza.

LOTTA ALLA MARGINALITA’Attenzione ai quartieri periferici, ai migranti, ai carcerati

Festival promosso da

Comune di SienaSindaco Bruno ValentiniAssessore alla cultura Francesca VannozziAssessore alla Sanità, Politiche sociali, casa Anna Ferretti

Università degli Studi di Siena Rettore Francesco Frati

Fondazione Monte dei Paschi di Siena Presidente Marcello Clarich

Istituto Superiore di Sanità Presidente Gualtiero Walter Ricciardi

Con il Patrocinio di Regione Toscana

Con il sostegno di Fondazione Toscana Gabriele Monasterio

Coordinamento organizzativo Comune di Siena, Servizio Progetti Culturali Vernice Progetti Culturali

Direzione ScientificaAntonio FedericoFrancesca Vannozzi

Direzione del FestivalPaola d’Orsi

Organizzazione generaleLaura BonelliMaria Paola BullettiLaura ManziMarta MoschiniNiccolò Romano

Segreteria organizzativaLaura BandinelliGiulietta BonechiRosanna DonniniGiuliana Pasquini

Collaborazioni scientificheAzienda Usl Toscana Sud EstDipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di SienaIstituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Malattie RareFondazione Toscana Spettacolo Istituto Storico della Resistenza senese e dell’Età contemporaneaUCEI , Università “La Sapienza” Università degli Studi di Siena, Laboratorio di Antropologia della performance

Hanno partecipatoAssociazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di SpagnaAssociazione Nazionale Mutilati e Invalidi CiviliAssociazione Nazionale Partigiani d’ItaliaAssociazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani AntifascistiCase circondariali di Siena e San Gimignano

SIENA CITTÀ APERTA. LA CULTURA COME STRUMENTO DI RIABILITAZIONE E DI INTEGRAZIONESIENA, 4 NOVEMBRE 2016 - 31 MARZO 2017

Croce Rossa Italiana Europe Direct Siena Fondazione Derek Rocco BernabeiGruppo Volontariato della MisericordiaHotspot Team Italia, Direzione generale Migrazione e Affari interni della Commissione europeaMedici Senza FrontiereSanta Maria della ScalaSiena Art Institute SOS Dislessia Unione Italiana Ciechi e IpovedentiUniversità di Siena, Ufficio accoglienza disabili e servizi DSA

Progetto grafico e immagine coordinataLaura Tassi per Vernice Progetti Culturali

Ufficio stampaOpen ComunicazioneAndrea Marrucci Roberto Cozzi Lepri

Roberta FerriAnna GoriniFederica Sali

Realizzazione VideoRoom Zero Produzioni Audio Video

Social networks e crowdsourcingPanSpeech S.r.l

ServiceCentro Musicale SoundySorveglianza e pulizieSiena Viva società cooperativaStampa materialeIl Torchio srl

Ringraziamenti

Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa: in primis, il Direttore Generale di Fon-dazione Monte dei Paschi di Siena Davide Usai e l’Amministratore Unico di Vernice Progetti Cul-turali Marco Forte; la dirigente Affari Generali del Comune di Siena Lorella Cateni; Domenica Taruscio Direttrice Centro Nazionale Malattie rare dell’ISS; l’on. Riccardo Margheriti; Sonia Marrucci di Fondazione Toscana Gabriele Mo-nasterio, Cecilia Berni della Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana, il Direttore della Casa circondariale di Siena Sergio La Montagna; Davide Orsini Direttore Centro servizi CUTVAP; tutti i parteci-panti ai Tavoli degli Stati Generali della Cultu-ra ed in particolare i coordinatori Sergio Da-viddi, Michelina Eremita, Giuseppe Gori Savellini, Ugogiulio Lurini, Marcello Valassina.

Un particolare ringraziamento alla segreteria dell’Assessorato alla Cultura, nelle persone di Paola Bozzi e Roberta Di Lallo, agli uffici comu-nali che hanno fornito il proprio supporto ed in particolare a Maria Baglieri, Claudio Bartaloz-zi, Laura Bartalucci, Cosimo Ciampoli, Isabella Neri, Daniele Pitteri, Gianluca Pocci, Simone Poli, Donatella Pollini, Mauro Tozzi, Guglielmo Tur-banti. Monica Vanni.

Mostreed esposizionitemporanee

Cinema

Tavole rotonde, convegni

Performance

TeatroConcerti

Legenda

LE GIORNATE CELEBRATE DA SIENA CITTÀ APERTA

16 novembre 2016. Giornata Mondiale della Tolleranza

3 dicembre 2016. Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

10 dicembre 2016. Giornata Internazionale per i diritti umani

1 Gennaio 2017. Giornata Mondiale della Pace https://www.youtube.com/watch?v=JfHx55FxMXQ

27 Gennaio 2017. Giornata della Memoria https://www.youtube.com/watch?v=EnT0k_WCI5I

4 Febbraio 2017. Giornata mondiale contro il Cancro

16-23 Marzo 2017. SETTIMANA MONDIALE DEL CERVELLO https://www.youtube.com/watch?v=l1LRuJSCEWY

21 marzo 2017. Giornata Mondiale contro il razzismo e Giornata Mondiale sulla sindrome di Down

24 marzo 2017. Giornata Internazionale per il diritto alla verità per le vittime delle violazioni dei diritti umani

4 novembreUniversità degli Studi di Siena, Presidio Mattioli, Aula MagnaNESSUNA VITA È MINUSCOLATavola rotonda Università degli Studi di Siena con SOS Dislessia

Una giornata di studi e di formazione fortemente voluta e promossa dall’U-niversità di Siena – Ufficio accoglienza disabili e servizi DSA e SOS Dislessia e realizzata in collaborazione con il Centro Dedalo, l’Associazione Serena-Mente, con il patrocinio della Provincia di Siena e Siena Città Futura – ri-volta a docenti, medici, professionisti del settore per parlare di promozione dei talenti dei dislessici all’Università. Oltre ad ospitare le relazioni dei massimi esperti nazionali e internazionali sul tema della dislessia il semina-rio ha previsto tre sessioni parallele relative all’area umanistica-lingustica, medica e scientifica. La giornata si è chiusa con uno spettacolo teatrale di Francesco Riva -“DiSlessiA…Dove Sei Albert?”- che narra l’affascinante vicenda di Giacomo, un bambino incompreso dalla scuola e dai genitori solo perché non “apprende” come i “bambini normali”, e con la Lectio ma-gistralis di Roberto Vecchioni.

16 novembre – 8 gennaioAccademia dei Fisiocritici, MuseoELLEN DRISCOLL- Venti Trasversali/CrosswindsMostra - Siena Art Institute

La città di Siena ha celebrato la Giornata mondiale della tolleranza con “Venti Trasversali - (Crosswinds)”, mostra dell’artista newyorkese Ellen Dri-scoll. Il lavoro dell’artista, che da sempre ama approfondire le tematiche sociali attraverso le interazioni artistiche con la natura, è partito da una visita all’Orto Botanico della città nel 2015. Da questa visita, e dalla sua permanenza a Siena ospite del Siena Art Institute in residenza artistica, sono iniziate le riflessioni e le sue elaborazioni, partendo da un’indagine storica sul processo di produzione del carbone vegetale in Toscana e arrivando ad affrontare una riflessione sui fenomeni migratori e, in parti-colare le migrazioni dall’Albania dei primi anni ’90. Ne è risultato un per-corso circolare: il carbone vegetale creato a partire da specie di piante autoctone, oggi è prodotto dal lavoro di migranti dai paesi vicini, in un ecosistema in cui molte piante non sono autoctone. A partire da questa stimola-te visione, Driscoll ha realizzato alcuni disegni in cui la griglia diviene matrice e struttura il messaggio: l’autrice accosta dunque a una pianta autoctona, legata alla produzione del carbone vegetale, una pianta origina-ria di un altro paese, ma che ha solidamente attecchito adattandosi al nuovo ecosistema.

https://www.facebook.com/SienaComunica/videos/1055628151208643/

24 novembre Teatro dei RozziDESDEMONASpettacolo teatrale. Aresteatro

Aresteatro ha indagato il tema della “bellezza punita”, partendo dalla figura femminile di Desdemona e dalla controversa vicenda amorosa dell’Otello shakespeariano. La rappresentazione, di e con Francesco Burroni, ruota intorno alla “tragedia della donna e del moro di Venezia tra parola, suono, danza e improvvisazione”. Margherita Gravagna ha interpretato il ruolo della protagonista, nei suoi tentativi di ribellione contro le convenzioni e la mentalità del tempo: la disobbedienza al padre e la scelta di un uomo che rappresenta la diversità, per estrazione sociale, razza e formazione culturale, sono diventati inoltre i capi di accusa di una presunta attitudine alla violazione delle regole, alla menzogna e alla cieca sensualità come pretesti per un accanimento morboso contro la vitalità femminile. Molte figure maschili ruotano intorno a Desdemona in una spirale di riflessioni e azioni che comprimono il suo spazio di autonomia, privandola progressivamente della stima, della reputazione e della fiducia, fino a considerarla indegna della vita stessa.

30 novembreTeatro dei RinnovatiHUMANSpettacolo teatrale - Marco Baliani, Lella Costa

Lo spettacolo “Human”, firmato da Marco Baliani e Lella Costa, ha posto una serie di riflessioni sul senso profondo delle migrazioni. Lo spettacolo in forma di oratorio, tra negazione e affermazione, sul concetto di umanità, è composto da un puzzle multietnico a più voci interpretate da un gruppo di giovani attori e coinvolge due artisti sardi internazionali: per le scene e i costumi lo stilista Antonio Marras e per la colonna sonora il musicista Paolo Fresu.

“Human” si compone di testimonianze dirette, brandelli di vita vissuta, narrazioni tramandate e talvolta elaborate su fatti contingenti. Le riflessioni degli autori, i loro ripensamenti, i contributi in video o scritti di quanti hanno accettato di esprimersi sul tema, contribuendo ad arricchirlo di sfumature, fanno parte del diario di viaggio dello spettacolo.

3 dicembre Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaQUARTETTOPerformance e musica dal vivoInterpreti: Massimo Andaloro, Giuseppe Comuniello, Irene Stracciati, Margherita Giannettoni Coreografia: Irene Stracciati In collaborazione con Ufficio Accoglienza Disabili e Servizi DSA Siena

La Compagnia Irene Stracciati con “Quartetto” ha reso protagonista la danza come strumento utile per riflettere sulle diverse abilità e sul vissuto che si portano dietro. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con l’Uf-ficio Accoglienza Disabili e Servizi DSA dell’Università di Siena ha proposto un incontro di danze diverse, celebrate da quattro corpi che portano in sé la bellezza dell’accoglienza e della curiosità. I danzatori Massimo Andalo-ro, Giuseppe Comuniello, Irene Stracciati, e Margherita Giannettoni hanno rappresentato quattro età e stagioni differenti della vita ma nello stesso tempo anche quattro modi di interpretare ed occupare lo spazio, dando vita ad una coreografia di grande impatto emotivo.

3 dicembre Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaDIALOGO# 1 DIALOGO# 2 . PICCOLE STORIE DI ORDINARIA FOLLIAPerformance. Compagnia Francesca Selva con il sostegno di Regione Toscana e MIBACT Coproduzione Consorzio Coreografi Danza d’Autore/Festival La Ville (Belgio)

“Dialogo #1” e “Dialogo #2” sono stati brevi e intensi racconti nati dalla ricerca coreografica di Francesca Selva e interpretati dalla danzatrice Maria Vittoria Feltre. La Compagnia Francesca Selva ha portato sul palco i primi due atti di una co-produzione Coreografi Danza d’Autore/Festival Danse en Ville (Belgio) so-stenuta da Regione Toscana e MIBACT, nata da una riflessione intima sulla ma-teria come sostanza della memoria, come presenza espressiva nel dialogo che narra la solitudine, l’emarginazione, l’alienazione degli esseri umani. Una con-dizione dell’anima che non risparmia nessuno, nemmeno l’artista e la sua arte.

3 dicembrePalazzo Pubblico, Sala delle LupeSANTIAGO PER TUTTITAVOLA ROTONDA: BUONE PRATICHE PER L’ACCESSIBILITÀ DEGLI ITINERARI CULTURALIPresentazione della prima guida per tutti sul cammino di Santiago, ed. Terre di Mezzo. Pietro Scidurlo Free Wheels Onlus

Per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità la città di Siena ha programmato una serie di eventi con l’obiettivo di pro-muovere azioni di sensibilizzazione sulle questioni legate alla disabilità e richiamare l’attenzione sui vantaggi di una società inclusiva e accessibile a tutti. E’ stata presentata nella Sala delle Lupe del Palazzo Pubblico di Siena, “Santiago per tutti”, la prima guida sul cammino di Santiago dedi-

cata ai “viaggiatori lenti”. La presentazio-ne ha avuto luogo nel corso della tavola rotonda “Buone pratiche per l’accessibilità degli itinerari culturali” che ha visto la par-tecipazione dell’Associazione Europa Vie Francigene e di Pietro Scidurlo, coautore del volume dedicato a tutti i “viaggiatori lenti” per scelta o per necessità: disabili motori e sensoriali, ma anche malati. “Ho riempito il mio zaino di domande, dub-bi e paure. Man mano che camminavo me ne liberavo. Poi sono arrivato all’Oceano e ho aperto il mio zaino accorgendomi che era vuoto. Lì ho capito che tutto ciò di cui avevo più bisogno non era nello zaino”.

7 dicembre Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaL’ANIMA DEL MOVIMENTOStreet dance performance. Associazione FUNDANZA

Il Festival “Siena Città Aperta” ha celebra la Giornata Internazionale dei Diritti Umani con una serie di eventi che hanno preso avvio il 7 dicembre per concludersi martedì 13 dicembre; otto eventi tra teatro, pittura, street dance, concerti e danze etniche per sensibilizzare l’opinione pubblica su quei princìpi che il 10 dicembre del 1948 spinsero l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad adottare la Dichiarazione Universale dei Diritti Uma-ni. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

In programma “L’anima del Movimento”, performance di street dance nata e ispirata da una citazione di Martin Luther King e curata dall’ associazione Fundanza.

7 dicembre Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaAIRES DE TANGOConcerto e Storia di Tango e Milonga. Diapason, a cura del M° Dario Vannini

“ Aires De Tango” ha raccontato, attraverso la musica, il legame tra il tango argentino e l’immigrazione europea. Un concerto, a cura dell’asso-ciazione Diapason, per mostrare come l’integrazione e l’unione dei popoli può dare vita a nuove energie culturali e generare forme comunicative universalmente condivisibili. L’esecuzione ha visto protagonisti chitarra, violino e flauto con i Maestri Dario Vannini, Gabriele Centorbi e Sara Ceccarelli.

7 dicembre Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaSCENE DAL MAHABHARATA “DRAUPADI E IL TIRO DEI DADI”Teatro/danza dell’IndiaNatanavedica East/West Performing Arts

Teatro e danza indiana si sono fusi per dare vita a “Scene dal Mahabhara-ta, Draupadi e il tiro dei dadi”, uno spettacolo, portato in scena dall’asso-ciazione Natanavedica East/West Performing Arts . E’ la storia di Draupadi, una donna calpestata ma mai distrutta che trovandosi in una situazione di grande disperazione ne uscirà trionfante con la sua intelligenza e fede. Il tema ha riguardato l’eterna lotta tra bene e male, la difficoltà di difendere le giuste cause, l’orrore della violenza umana, il mistero del capriccio divino, l’amore, l’odio, gli uomini e gli dei, re, demoni, donne bellissime, guerrieri, eroi, traditori. “Tutto quello che si trova nel Mahabharata-dice un detto- esiste anche altrove. Quello che non c’è non si trova da nessuna parte”.Maresa Moglia ha interpretato la principessa indiana. Di Krishnaveni Lakshmanan la coreografia.

9 -18 dicembre Palazzo Patrizi, GalleriaRICORDO, SOGNO E LIBERTÀDipinti dei detenuti degli Istituti di Pena di S. Gimignano e Siena

I detenuti sono stati protagonisti del Festival Siena Città Aperta con due appun-tamenti inseriti nelle celebrazioni della Giornata Internazionale per i Diritti Umani. Provengono infatti dalle Case circondariali di Siena e San Gimignano i dipinti della mostra “Ricordo, sogno e libertà”; si tratta di oltre 40 opere realizzate all’interno delle due carceri dove da anni sono organizzati corsi di pittura e ceramica di cui si occupano rispettivamente la Croce Rossa Italiana e il Gruppo Volontariato della Misericordia. Questo tipo di attività è stata costituita “nelle carceri senesi al fine di promuovere per i detenuti qualcosa di utile per lo sviluppo di creatività, appro-fondimento, attenzione, analisi, impegno, autocritica. Tutto ciò anche se sono auto-didatti migliora la capacità di riflessione, la predisposizione alla calma, il controllo della superficialità e sviluppa l’esercizio alla pazienza, la fiducia nei propri mezzi nonché il vivere l’uno accanto all’altro con accettazione e rispetto della propria e altrui personalità”. Lavori con tecniche e soggetti molto diversi tra loro che hanno stupito per la capacità di raccontare il mondo visto dall’interno di un carcere.

10 dicembre Palazzo Pubblico, Sala delle LupeLA VOCE OLTRE I CONFINIConcerto. Polifonici Senesi

Le celebrazioni per la Giornata Internazionale dei Diritti Umani hanno visto protagonista la musica con il concerto dal titolo “La voce oltre i confini”, di-retto dal M° Raffaele Puccianti. Il programma ha offerto il repertorio musicale di sei nazioni, passando dal territorio europeo a quello asiatico per esten-dersi fino all’America del Nord con brani di autori antichi e moderni. Un percorso che è partito da Ascanio Marri (Per voi copia gentile), un autore del Cinquecento del territorio senese, passando dal fiammingo Giaches De Wert (Vezzosi augelli) e dal transalpino Claude Debussy (Dieu! Qu’il la fait bon regarder) per la prima parte “Da Siena alla Francia”.Quella successiva, “Dalla Germania alla Norvegia”, si è articolato su brani di Johannes Brahms (tratti da Gesänge für Chor a Cappella-op. 62) e Knut Ny-stedt (Immortal Bach), mentre “Dall’In-ghilterra alla Russia fino alla Spagna” ha reso omaggio a William Byrd (Lulla-by-ninna nanna), Igor Stravinskij (Ave Maria) e Javier Busto (Laudate Pueri).

“Cantare in coro è espressione di integrazione – com-menta il M° Puccianti – rispetto reciproco e accoglien-za. Fin dall’antichità la musica e il linguaggio dei suoni hanno potuto esprimere il simbolo del rispetto dei diritti umani, unire e creare accordi là dove l’uomo fallisce. La musica e il linguaggio dei suoni hanno il potere di alleviare le sofferenze dell’intera umanità”.

11 dicembre Teatro dei RozziBILAL - NESSUN VIAGGIATORE È STRANIEROSpettacolo teatrale Egumteatro con Medici Senza Frontiere

I temi dell’emigrazione e della clandestinità sono stati al centro di “Bilal-Nes-sun viaggiatore è straniero”, spettacolo portato in scena da Egumteatro in una serata che ha visto la partecipazione di Medici Senza Frontiere. Sul pal-co un unico attore, Leonardo Capuano, che si è esibito in un monologo tratto dal reportage del giornalista del settimanale “L’Espresso” Fabrizio Gatti (Bilal - viaggiare, lavorare, morire da clandestini, premio Tiziano Terzani nel 2008). Si tratta della testimonianza del suo viaggio, travestito da curdo, dall’Africa Subsahariana a Lampedusa. La collaborazione tra Egumteatro e Medici Senza Frontiere è nata al tea-tro Elfo di Milano ad aprile; da quell’incontro è scaturita un’alleanza che ha conferito a “Bilal” un grande valore sociale, diventando in breve tempo uno spot perfetto per #Milionidipassi, la campagna umanitaria portata avanti dall’organizzazione sulle tematiche legate all’immigrazione.

12 dicembreCasa Circondariale di Siena, TeatroHO SOGNATO UN MONDO NUOVO Spettacolo teatrale con Serena Cesarini Sforza ed i detenuti partecipanti al laboratorio teatrale. Sobborghi Onlus

Il sogno è stato al centro dello spettacolo teatrale allestito all’interno del carcere di Santo Spirito di Siena dove i detenuti hanno messo in scena “Ho sognato un mondo nuovo”. Il testo, realizzato dagli stessi detenuti, si è aperto con la lettura di un brano tratto da “Cent’anni di solitudine” di Ga-briel Garcia Marquez, concluso con un pezzo estratto dalla “Coscienza di Zeno” di Italo Svevo, e ha visto la partecipazione di Serena Cesarini Sforza con un monologo sul femminicidio. I detenuti hanno lavorato per quasi un anno con l’Associazione Sobborghi per allestire la pièce teatrale:

“Tanti di questi attori hanno sognato un mondo nuovo, magari partendo dai loro Paesi d’origine e arrivando in Italia dove poi, invece, hanno trovato la galera”, racconta il regista Altero Borghi. Così il teatro assume una funzione “di cura e riabilitazione proprio per cercare quel -mondo nuovo- che è in fondo il sogno di tutti noi”.

Foto: Alessio Duranti

9 -18 dicembre Università degli Studi di Siena, Voltoni del S. NiccolòDIRITTO VIOLATOMostra Fotografica di Carlo Pennatini

I Voltoni dell’ex ospedale psichiatrico San Niccolò hanno accolto l’allesti-mento della mostra fotografica “Diritto violato” di Carlo Pennatini, fotografo ufficiale della Compagnia Motus Danza e sensibile osservatore dei senti-menti attraverso l’obiettivo.

13 dicembre Università degli Studi di Siena, Voltoni del S. NiccolòERASEPerformance di danza contemporanea. Motus Danza

“Erase” è lavoro strettamente collegato agli oltre dieci anni di lavoro della Com-pagnia Motus Danza in Bosnia Erzegovina e all’impegno internazionale per l’atte-nuazione dei conflitti con il Progetto Moving to Peace. Lo spettacolo, interpretato da Martina Agricoli, Andrè Alma, Maurizio Cannalire, Simona Gori, su coreografie di Simona Cieri e soggetto di Rosanna Cieri, è stato dedicato al genocidio di Srebrenica ed è stato prodotto in collaborazione con Università degli Studi di Siena, International Association of GENOCIDE SCHOLARS, Comune di Tuzla (Bhi) e Comune di Siena con il sostegno della Regione Toscana, in occasione del Con-gresso Mondiale sul Genocidio.

“Conoscevamo la storia di Srebrenica dai giornali – ha spiegato la coreografa Simona Cieri - ma abbiamo capito quello che veramente era accaduto in quei luoghi solo dopo aver ascoltato i racconti dei sopravvissuti. A Srebrenica furono deportate e trucidate in pochissimi giorni migliaia di persone, inermi. E questo è avvenuto nella civilissima Europa ad un braccio di mare di distanza dall’Italia. La chiara condanna della comunità internazionale, però, è arrivata solo molti anni dopo la fine del conflitto dei Balcani”

Lo spettacolo, quindi, ha inteso spin-gere a una riflessione sui silenzi, sulle mancate denunce e sull’omertà che accompagna da sempre la violazio-ne dei diritti umani, ricordando che quei numeri, scritti nel bilancio delle vittime, sono persone.

16 dicembreUniversità degli Studi di Siena, Rettorato, Aula Magna#diversaMENTEinMusicaConcerto con “provocazione” Big Band Machine

Evento speciale che ha visto il coinvolgimento del pubblico attraverso tutti i sensi: si è trattato infatti di un concerto multisensoriale dove gli spettatori sono stati accompagnati nell’aula magna bendati e qui hanno trovato la sala preparata con essenze che possano coinvolgere l’olfatto. Prima dell’inizio del concerto il pubblico ha indossato tappi per le orecchie, ha gustato un cioc-colatino e tenuto in mano un palloncino. A questo punto è iniziato il concerto e sono stati eseguiti i primi due pezzi. Successivamente gli spettatori sono stati invitati a liberarsi di tappi e bende, e il concerto è ripreso “normalmente” ripartendo dai pezzi iniziali appena eseguiti. Un appuntamento unico nel suo genere dove l’obiettivo della “provocazione” è quello di coinvolgere diversa-mente lo spettatore con tutti i sensi durante un’esecuzione per mettere in risalto le diverse forme di ascolto della musica.

18 dicembre. Palazzo Pubblico, Sala delle LupeUN CONCERTO PER LA PACEConcerto per quartetto di chitarre di danze classiche spagnoleDiapason, a cura del M° Dario Vannini

L’associazione musicale e culturale “Diapason” ha presentato la formazione del “Boc-cherini Guitar Quartet”, composto da Dario Vannini, Arody Garcia, Fabio De Lorenzo e Giacomo Martinelli, che ha eseguito un concerto per la pace” tra i popoli: occasione per affermare come le differenze culturali costituiscano grandi risorse e opportunità per una crescita universale. Protagonista del concerto è stata la Spagna, con la sua musica e il suo folklore: il repertorio ha condotto il pubblico in un viaggio nella storia della penisola iberica e delle sue danze, le quali esprimono l’incontro di numerose culture che, nel corso dei secoli, si sono integrate arricchendo culturalmente non solo una nazione, ma tutto il mondo. Il programma: M. De Falla, da “El Amor brujo”: Pantomima, Danza Ritual del Fuego; F. M. Torroba: 4 Estampas; J. Rodrigo, da “Concierto Madrigal”: Fanfare e Fandango; L. Boccherini: Ritirata notturna di Madrid; G. Bizet: Carmen suite; L. Boccherini: Grave assai, Fandango.

30 dicembreTeatro dei Rozzi MACBETHSpettacolo teatrale - Unione Corale Ettore Bastianini

Dalla collaborazione tra alcuni dei soggetti più attivi del panorama cultu-rale cittadino come l’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, l’associazione Sobborghi onlus e la compagnia di danza Balletto di Siena, è nata la pro-posta di “Macbeth: una tragedia contemporanea” .In occasione dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare, il soggetto di Lazzeroni con regia di Borghi, coreografie di Batti e la partecipazione dello stesso Borghi nel ruolo di Macbeth e di Lambardi in quello di Lady Macbeth, e in fine di Yanchenko al pianoforte, ha offerto uno spettacolo in forma mista, che alterna recitazione e canto corale e nel quale i testi originali del dram-maturgo inglese si integrano ai brani corali di Giuseppe Verdi. Il risultato è stato una serrata ricostruzione che amplia le possibilità interpretative anche grazie agli elementi aggiunti dallo stesso Verdi e da Piave per l’opera lirica, come per il ballo. I contenuti della tragedia sono stati riadattati nella con-temporaneità e, in particolare, nel contesto dei grandi flussi migratori verso l’Europa. In considerazione dei contenuti dello spettacolo e dei temi di SCA, sono stati coinvolti nelle prove dello spettacolo e in diverse attività anche alcuni giovani immigrati e studenti stranieri.

7, 8 e 9 gennaioTeatro dei Rinnovati QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULOSpettacolo teatrale. Daniele Russo, Elisabetta Valgoi

Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere, un vero e proprio inno alla libertà; per il cartellone della stagione dei Teatri di Siena 2016/17, Ales-sandro Gassmann ha porta sul palco la versione italiana di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, tratta dall’omonimo romanzo di Ken Kesey reso ancor più celebre dalla trasposizione cinematografica di Milos Forman.Lo spettacolo, una produzione Fondazione Teatro di Napoli, inserito nel program-ma del festival “Siena Città Aperta” per le tematiche affrontate, ribadisce la lezione di impegno civile e lo spietato atto di accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi; allo stesso tempo, costituisce un’incal-zante metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito, sui condizionamenti e i meccanismi repressivi della società.

10 gennaioUniversità degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaSPAGNA 1936 Spettacolo teatrale. Associazione Le radici con le ali

Per celebrare la Giornata Mondiale della Pace che si tiene il 1 gennaio di ogni anno il festival “Siena Città Aperta” ha voluto inserire uno spettacolo e una mo-stra che narrano i sogni di speranza e di libertà di un popolo che ottant’anni fa dovette fare i conti con la guerra civile. “Spagna 1936” è il racconto della guerra civile spagnola e dei fatti che si sus-seguirono fino al 1939; lo spettacolo è stato portato in scena da “i Disertori”, gruppo nato all’interno dell’Associazione “le Radici con le Ali”; l’opera intende presentare, a ottant’anni dall’inizio della guerra civile spagnola, una riflessio-ne su uno degli avvenimenti che maggiormente hanno inciso nell’immaginario collettivo popolare attraverso tre diversi piani comunicativi: le letture, i canti e i filmati. Le letture hanno presentato l’evolversi della crisi spagnola, partendo

dall’uccisione dell’anarchico Francisco Ferrer. I canti, eseguiti in lingua originale, sono frut-to di un lavoro di ricerca su brani meno noti di quel periodo storico. I filmati, con funzio-ne didascalica, hanno consentito al pubbli-co un coinvolgimento ulteriore nell’atmosfera del tempo. Un drappo dipinto dal muralista Francesco Del Casino è andato a costituire la scenografia. Lo spettacolo ha voluto es-sere un’introduzione a quell’immenso sogno di libertà che è stato solamente accarezzato in Spagna in un periodo di grandi sconvol-gimenti.

10 - 19 gennaioUniversità degli Studi di Siena, RettoratoLA SPAGNA NEL CUOREMostra Realizzato da Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italini Antifascisti

La mostra ha proposto un allestimento realizzato dall’Anpi di Ravenna e dall’Aicvas (Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna) ed è stata ospitata a Siena grazie alla collaborazione di Anpi e Annppia Siena e del Comune. L’evento, a taglio divulgativo, ha contribuito a narrare l’eroica resistenza dei repubblicani spagnoli al colpo di stato fa-scista di Franco, trattando gli avvenimenti spagnoli dal 1936 al 1939 che portarono alla guerra civile spagnola, gli atteggiamenti dei paesi europei, l’avvento del fascismo e dell’antifascismo, l’aiuto degli antifascisti italiani.

13 - 29 gennaio Palazzo Patrizi, GalleriaMEDICINA E SHOAHMostra UCEI - Università “La Sapienza” ANPI Siena, ISRS e Università degli Studi di Siena

Gli orrori del nazismo e in particolare il rapporto tra Medicina e Shoah sono stati i temi di riflessione inseriti nel programma della rassegna proprio nella data in cui si celebra la Giornata della Memoria.La mostra “Medicina e Shoah” è partita dal racconto delle sperimentazioni naziste per arrivare alla Bioetica, ripercorrendo la storia della medicina nazi-sta a partire dalle origini dell’eugenica di metà 800 sino alle politiche razziali e di sterminio del III Reich. Attraverso 32 pannelli, l’esposizione ha approfon-dito il ruolo dei medici nel programma di sterminio dei disabili prima e degli Ebrei e dei Rom dopo, passando per le sperimentazioni mediche condotte

nei campi di concentramento su soggetti umani usati come cavie di laboratorio. L’ottica innovativa della mostra ha evidenziato come il processo di Norimberga ai medici nazisti abbia aperto la via alle riflessioni sulla liceità degli scopi e dei metodi delle ricerche sperimentali, sino alle attuali dispo-sizioni della bioetica medica e alla pratica del consenso informato. Hanno preso parte all’inaugurazione della mostra Livia Ottolenghi e Silvia Marinozzi, dell’Università di Roma “La Sapienza” che hanno evidenziato le motivazioni e l’enorme lavoro di ricerca che han-no portato alla nascita progetto .

Il programma di iniziative incentrate sul rapporto tra Medicina e Shoah è presentato alcune proposte destinate in particolare ai giovani e alle scuole, elaborate da un gruppo di lavoro che ha unito Comune e Università di Siena, ANPI di Siena e l’Istituto Storico della Resistenza senese e dell’Età contempo-ranea. Presso le Stanze della Memoria, Riccardo Bardotti e Laura Mattei dell’I-stituto Storico della Resistenza senese hanno tenuto un incontro su “Le leggi razziali in Italia e in Germania”.

27 gennaio Sala Palazzo PatriziDALLE SPERIMENTAZIONI NAZISTE ALLA BIOETICA Incontro con gli studenti A cura di Istituto Storico della Resistenza senese e dell’Età contemporanea

A Palazzo Patrizi è stato inoltre organizzato un convegno dedicato agli stu-denti senesi, dal titolo “Dalle sperimentazioni naziste alla Bioetica”.

20 gennaio Teatro dei Rinnovati UTOYASpettacolo teatrale. Arianna Scommegna, Mattia Fabris

Lo spettacolo di Edoardo Erba “Utoya”, con Arianna Scommegna e Mattia Fabris, ricorda a oltre 5 anni dalla strage di Utoya, l’isola norvegese dove il 22/07/11 furono barbaramente uccise decine di ragazzi che stavano frequentando il cam-po estivo promosso dalla Lega dei Giovani Lavoratori, organizzazione giovanile del Partito Laburista. Attraverso il punto di vista di tre coppie di giovani che ne rimasero coinvolti, la produzione Teatro Metastasio di Prato e Teatro Ringhiera ATIR, con la regia di Serena Sinigaglia, ha analizzato la vicenda dal punto di vista della copertura mediatica e della questione politica: perché una strage di giovani laburisti? Com’è potuta accadere, in un paese apparentemente tranquillo come la Norvegia, una storia così atroce che costituisce una delle ferite più profonde dell’Europa contemporanea?

21 gennaio Teatro dei Rozzi IL SIGNORE A ROTELLESpettacolo teatrale. Associazione ItinerArte.

Spirito ed ironia costituiscono il re-gistro costantemente tenuto nel rac-contare quelli che costituiscono veri e propri passaggi obbligati di un mondo ai più sconosciuto. Il signore a rotelle è una denuncia delicata, mai gridata, mai arrabbiata, mai palese-mente accusatrice delle inefficienze e delle ipocrisie della società circo-stante, raccontata tramite episodi e incontri diversi che irrompono nella vita di chi è stato colpito da una malattia così importante.

19 gennaio - 19 febbraio Palazzo Pubblico, Magazzini del SaleFOTOGRAFICA-MENTERassegna e mostra fotografica concettuale sulla diversità

Arte fotografica e fotografia concettuale legata ai temi della diversità, in-clusione sociale e superamento delle barriere fisiche e mentali hanno rappre-sentato alcune delle tematiche legate alla mostra “FotograficaMente”, ideata e curata dall’associazione di progetti culturali FotograficaMenteSiena, nata per realizzare progetti culturali di fotografia concettuale e promuovere un uso consapevole della fotografia, a rappresentare il mondo della creatività vista e prodotta tramite l’obiettivo della macchina fotografica e l’occhio del fotografo nell’attuale società dove “tutti fotografano tutto”, si autocelebra-no con i “selfie” e l’arte fotografica è sempre più protagonista delle sale di esposizione. La rassegna è restata aperta per un mese; numerosi gli autori

che hanno esposto le loro opere ai Magazzini del Sale come Claudio Amadei che ha trasportato il visitatore in un viaggio fra architetture antiche e moderne; Camilla Colombo, fotografa di scena che esplora giovani volti e fragili mani; Giacomo Lazzeri e le testimonianze dei nuo-vi giovani italiani provenienti dall’India, dalla Svizzera o dall’Albania; Marco Onofri che esamina il voyerismo che caratterizza la nostra società; e infine Alessandro Pagni con le sue foto surreali, o surrealiste, che chiama radio-grafie mentali. Settimio Benedusi, fotografo di fama internazionale, ha avuto il compito di inaugurare la mostra con il suo rac-conto autobiografico e il suo passaggio artistico ad un approccio fotografico “più intimo e vero”.

https://www.youtube.com/watch?v=ukEzesHQVoI

20 gennaio Università degli Studi di Siena, Presidio San FrancescoINCONTRI DI FOTOGRAFIA DEGLI AUTORI DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA-MENTECON GLI STUDENTI SENESIAula Franco Romani, aperti al pubblicoLANCIO DEL CONCORSO FOTOGRAFICO ”LE DIVERSITÀ DELLA MENTE”Chiostro Piccolomini, riservato agli studenti delle scuole superiori

Gli autori della mostra “FotograficaMente” hanno incontrato il pubblico. Il pro-gramma ha in fine previsto la presentazione del concorso fotografico “Le Di-versità della Mente”, riservato agli studenti delle scuole superiori e universitari, utile per diffondere tra i giovani l’arte della fotografia concettuale e creativa.

25, 26, 27 gennaio Teatro dei RinnovatiUNA GIORNATA PARTICOLARE Spettacolo teatrale Giulio Scarpati, Valeria Solarino

Il 6 maggio 1938 è la data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. E’ anche la data in cui si incontrano Antonietta, madre di sei figli sposa-ta ad un impiegato statale fervente fascista, e Gabriele, radiocronista, li-cenziato perché omosessuale e in procinto di essere tradotto al confino. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, i due si ritrovano e empatizzano l’uno l’infelicità dell’altro e insieme si sentono finalmente liberi e apprezzati. Un grande even-to fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà “particolare” per tutti. Nato come testo teatrale, ma conosciuto per il film del 1977 di Ettore Scola con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, Una giornata particolare è il racconto di coloro che non hanno voce, spazio e rispetto; temi mai così tanto attuali.

26 e 27 gennaio Cnema Nuovo PendolaIL VIAGGIO DI FANNYProiezione del film di Lola Doillon (Francia 2016)

Ispirato alla storia vera di Fanny Ben-Ami che a 13 anni, insieme alle sue sorelle, viene lasciata dai genitori in una delle colonie francesi destinate a proteggere i minori dai rischi della Seconda Guerra Mondiale. Lì, le bambine conoscono altri coetanei con cui sono costrette alla fuga, quando si intensifica-no e inaspriscono i rastrellamenti da par-te dei nazisti. Questi bambini dovranno fare appello a tutta la loro forza interiore e al loro coraggio per affrontare pericoli e peripezie nel tentativo di raggiungere il confine svizzero e salvarsi. Dovranno fare i conti con la fame, con il freddo, con l’o-dio dei nemici, ma incontreranno talvolta persone disposte a proteggerli anche a rischio della propria vita. Anche nelle diffi-coltà più ardue e nella paura riusciranno però a conservare il loro essere bambini, imparando a essere indipendenti e sco-prendo il valore della solidarietà e dell’a-micizia.

4 febbraio Università degli Studi di Siena, Santa Chiara LabTHE PERFECT CIRCLEProiezione docufilm di Claudia Tosi

La proiezione è stata l’occasione per affrontare, attraverso la potenza del cinema, che li trasforma in un’esperienza vera e propria, i temi della cura, delle cure pal-liative, dell’hospice e del fine-vita. I protagonisti del film sono circondati dai loro cari, che possono fermarsi la notte e condividere la quotidianità; sono curati per il controllo del dolore fisico, partecipano a sedute di musicoterapia e shiatsu per affrontare il disagio spirituale che la malattia crea. La vita quotidiana si svolge in un magnifico ex-monastero immerso nel verde e comunica la filosofia dell’hospice che fa della bellezza, della relazione e della gentilezza aspetti importanti della cura. Alla proiezione è stata presente Claudia Tosi che ha presentato il suo lavoro al pubblico. “Mia madre è morta dopo avere sofferto per 19 anni di una malattia cronica. Standole accanto ho provato ogni genere di emozione, dal rifiuto della malattia fino all’accettazione della sua vita temporanea. Eppure, dopo che è morta, nel ricordo che avevo conservato di quegli anni, oltre al dolore, c’era una forte sensazione di bellezza. Ho pensato, allora, di fare un film che raccontasse la sconvolgente, terrificante, meravigliosa esperienza che è il prendersi cura e accompagnare lo spettatore lungo un cammino alla fine del quale si può anche trovare un inaspettato senso di leggerezza”.

4 febbraio Sala Palazzo PatriziARTE COME STRUMENTO DI COMUNICAZIONE E RIABILITAZIONECoordinatore: prof. Antonio FedericoIntervengono rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Università La Sapienza, Roma ed Università di Siena, del Comune di Siena

“Arte come strumento di comunicazione e riabilitazione” è stato un interessante mo-mento dedicato all’importante ruolo della cultura per combattere, superare e sen-sibilizzare sulle malattie. Il programma ha previsto l’intervento di Antonio Federico, Direttore UOC Clinica Neurologica e Malattie Neurometaboliche del Policlinico Le Scotte di Siena e Professore Ordinario di Neurologia di Unisi su “Arte e Neuroscien-ze”, di Domenica Taruscio, Direttore Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità che ha affrontato il tema con una relazione dal titolo: “Dallo studio delle Malattie Rare all’arte per le Malattie Rare”, e di Francesca Vannozzi, Professore Associato di Storia del-la Medicina di Unisi e Assessore alla Cultura del Comune di Siena, con un intervento che ha avuto come tema: “Arte come strumento di Cooperazione e Riabilitazione: il sistema delle cooperative a Sie-na”. A chiudere l’evento, “Il punto di vista del critico d’arte” portato da Massimo Bignardi, Professore Associato di Storia dell’arte con-temporanea di Unisi.

5 -19 febbraio Palazzo Patrizi, Galleria I COLORI DI PEGASO Opere della collezione dell’Istituto Superiore di Sanità, Centro Na-zionale Malattie Rare e di artisti Coop. Riuscita Sociale e presenta-zione dei lavori di Paolo Sandoiu

La mostra itinerante ha presentato 18 opere provenienti dall’Istituto Superiore del-la sanità di Roma e selezionate da “Il Volo di Pegaso”, concorso artistico letterario giunto ormai alla IX edizione e volto alla descrizione delle malattie rare. L’evento

questo anno è stato realizzato con l’Asso-ciazione “MatEr – Movie, Art, Technologies & Research”; tale collaborazione ha reso possibile l’incontro e la contaminazione tra salute, arte ed educazione, promuovendo la sensibilizzazione sul tema delle malattie rare, esempio paradigmatico di complessità e diversità. Il percorso della mostra si è av-valso anche di una selezione di 20 opere in ceramica della Cooperativa Riuscita So-ciale, nata inizialmente come strumento in-terno all’Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena e impegnata da oltre trent’anni nel valorizzare, tramite laboratori e attività ar-tistiche, il talento di soggetti diversamente abili. Ha in fine completato la rassegna una selezione di dipinti di Paolo Sandoiu, artista senese portatore di malattia rara che per la prima volta presenta al pubblico il suo percorso artistico.

13 - 18 febbraio Università degli Studi di Siena, Santa Chiara LabIL SILBO DI PALOMARMostra. Chiara Tambani

“La modalità comunicativa che è del fischiare equivale a parlare in modo diverso dall’ordinario, un modo più sintetico di qualsiasi parola. Fischiare è dunque dialogare e i linguaggi universali hanno la possibilità di abbattere le barriere della comunicazione”.

Parte da questa riflessione Chiara Tambani per presentare l’originale percorso tematico ideato insieme ai suoi studenti delle classi terze dell’Istituto Comprensivo “Renato Fucini” di Monteroni d’ Arbia. La mostra, impreziosita da un intervento scrit-to della storica dell’arte Carolin Angerbauer, è il risultato dello studio di dodici lingue fischiate, fra le quali quelle in codice in uso tra i pastori di Tenerife, nelle Canarie, e vede il connubio tra immagini e suoni. Le foto, il progetto didattico ed un taccuino si sono alternati ai file audio delle registrazioni dei suoni (fischi) pro-dotti dagli alunni che sono andati a comporre una piccola opera docu-musicale.

13 - 18 febbraioSanta Chiara Lab ed altri luoghi cittadiniMETAMORFOSI II EDIZIONESpettacoli, laboratori, ricerche e incontri sul teatro sociale. Direzione artistica laLut - Centro di Ricerca e Produzione Teatrale, in collaborazione con Università degli Studi di Siena - Laboratorio di Antropologia della performance e Fondazione Toscana Spettacolo

Una serie di appuntamenti, programmati dal 13 al 18 febbraio, hanno messo al centro le esperienze di teatro sociale dal punto di vista artistico, oltre che tera-peutico e formativo, con testimonianze ed esperienze dirette di progetti riferiti al territorio regionale e nazionale.

“Abbiamo condiviso e sostenuto il progetto Siena Città Aperta fin dalla sua ideazione in un’ottica di coesione sociale con tutte le altre istituzioni coinvolte – ha spiegato il direttore di Fondazione Mps, Davide Usai -. Il festival Metamorfosi con le sue testimonianze di teatro sociale rappresenta per noi un ambito di grande interesse che stiamo approfondendo con alcune esperienze pilota: innanzitutto il laboratorio teatrale integrato con alcune associazioni della Con-sulta dell’Handicap senese, e con le compagnie teatrali Topi Dalmata e La Lut. Infine, l’avviso di manifestazione di interesse che abbiamo promosso per sviluppare nuovi progetti nel settore del teatro educativo e che ha riscosso un notevole successo: abbiamo, infatti, ricevuto 17 proposte che attualmente sono al vaglio di un’apposita commissione”.“Metamorfosi è certamente una delle più importanti manifestazioni comprese a pieno titolo nella rassegna degli eventi di “Siena, città aperta” – ha detto l’assessore Francesca Vannozzi -. Cuore della manifestazione è il tema della marginalità sociale, affrontato con incontri, tavole rotonde, spettacoli, laboratori per ben mettere in evidenza il ruolo strategico del teatro sociale quale non solo mezzo espressivo, ma soprattutto come strumento di lotta contro l’emarginazione e veicolo di valorizzazione delle capacità anche di coloro definiti diversamente abili, in un confronto continuo tra attori, ope-ratori del settore e allievi”. “Il progetto Metamorfosi - ha spiegato il professor Fabio Mugnaini, - è tappa di un percorso molto più lungo, destinato a proseguire, che ha visto le forze intellettuali più vivaci, inquiete e spesso giovani della città articolarsi in maniera produttiva attorno al tema del teatro sociale, coinvolgendo oltre all’Università ed alla ricca galassia di compagnie

teatrali e di danza che è cresciuta nel nostro territorio, anche altre istituzioni, dalla sanità al carcere, la banca e le cooperative sociali.  Ne è perno una concezione di teatro che recupera, insieme ad una pluralità di codici espressivi molto più ampia della sua pratica tradizionale, la propria matrice sociale: un teatro di cui il nostro tessuto sociale ha bisogno, di cui ciascuno di noi ha bisogno per ripensare i confini tra la ragione e la follia, tra l’io ed l’altro, tra il diverso ed il normato, entro la cornice della libertà espressiva ed artistica”.“Metamorfosi è una rassegna di laboratori, spettacoli e incontri che si propone di dare visibilità ad alcune esperienze innova-tive di teatro sociale, puntando i riflettori su quel ‘cambiamento’ che si crea non solo in chi partecipa ai laboratori, attivi negli ambiti del disagio fisico-mentale, del carcere, della marginalità sociale, ma anche negli operatori che li conducono – ha detto la professoressa Laura Caretti -. L’intento è quello di promuovere uno scambio, una condivisione e una sinergia d’intenti, anche da parte delle istituzioni, per far nascere un coordinamento virtuoso che sostenga questa fertile attività artistica, terapeutica e formativa”.“Metamorfosi rappresenta per noi l’impegno a portare periodicamente l’attenzione sulle molteplici esperienze del teatro so-ciale e la sua capacità di incidere tanto sulla qualità di vita dei partecipanti, degli attori-non attori, del pubblico, quanto sulle pratiche e le convinzioni degli artisti – ha proseguito UgoGiulio Lurini -. Momenti di riflessione, laboratori, dimostrazioni di lavoro, visione di spettacoli: 6 giorni di immersione nella dimensione del teatro sociale, un piccolissimo festival, un appuntamento che vorremmo che a Siena diventasse fisso, in vista di un progressivo ampliamento verso una prospettiva non esclusivamente nazionale”. http://www.alessioduranti.it/index.php/2017/03/16/metamorfosi/ http://www.alessioduranti.it/index.php/portfolio/metamorfosi/

13 - 16 febbraioSpazio Irene Stracciati Danza e Santa Chiara LabLABORATORI TEATRALI APERTI E DIMOSTRAZIONI DI LAVORO IN FORMA DI SPETTACOLO a cura di laLut, Topi Dalmata, Compagnia EgoSum, Irene Stracciati Danza, Egumteatro, Sobborghi, “Se mi aiuti ballo anch’io”

Foto: Alessio Duranti

13 - 17 febbraioUniversità degli Studi di Siena, Voltoni del S. Niccolò GRAFFIMostra. Fotografie di Luciana Petti

Senese, designer di professione nel mondo variegato del vino, da anni si diletta in varie arti, come il canto, il disegno e si avvicina alla fotografia dopo anni di collaborazione grafica con famosi fotografi, con la voglia di provare a raccontare attraverso le sue ”immagini” se stessa ed il mondo in cui si muove.

16 febbraio Università degli Studi di Siena, Santa Chiara LabLE VOCI E L’ARCHIVIO. LE STORIE DEL SAN NICCOLÒ DI SIENATavola rotonda con Culturing, Acquario della memoria, il lavoro cul-turale, Centro studi movimenti, Azienda Usl Toscana Sud Est, Comune di Siena, Università di Siena

“La memoria e gli archivi. Le storie del San Niccolò”, promossa dalle associazioni Culturing e -Il lavoro culturale- e rivolta a tutta la cittadinanza. Obiettivo dell’in-contro è stato mettere in relazione i documenti d’archivio conservati presso il fondo dell’ex-ospedale psichiatrico San Niccolò con le testimonianze e i ricordi individuali di chi ha attraversato l’istituzione psichiatrica (pazienti, familiari, medici, infermieri). Una memoria ancora dimenticata, a volte addirittura nascosta, per la quale è urgente avviare un processo di raccolta e diffusione dal momento che ha rappre-sentato una componente rilevante della storia di Siena a partire dal 1818, anno dell’istituzione della struttura manicomiale, sino al 1998, anno della definitiva dismis-sione. La tavola rotonda è stata dunque l’occasione per tutta la cittadinanza per riscoprire una parte poco conosciuta della storia senese per avviare un percorso di discussione sulla destinazione di un patrimonio unico della città.

17 febbraio Università degli Studi di Siena, Santa Chiara LabIL TEATRO SOCIALE E LE ISTITUZIONI: IL CONFRONTO, LA COLLABORAZIONE, LE CRITICITÀTavola rotonda

17 febbraio Teatro dei RinnovatiINCONTRO CON ARMANDO PUNZO E GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA DELLA FORTEZZAin collaborazione con FTS

Nella stessa serata di venerdì 17 il foyer del Teatro dei Rinnovati ha ospitato l’in-contro con Armando Punzo e gli attori della Compagnia della Fortezza, condotto da Laura Caretti, nell’ambito del progetto “Metamorfosi”, e la rassegna di labo-ratori e spettacoli promossa dall’associazione laLut con Irene Stracciati Danza.

18 febbraio Università degli Studi di Siena, Santa Chiara LabFARE TEATRO NEL SOCIALE: ESPERIENZE E METODOLOGIE DI LAVORO A CONFRONTOTavola rotonda

17, 18, 19 febbraioTeatro dei RinnovatiDOPO LA TEMPESTASpettacolo teatrale. Compagnia della Fortezza

Traduzioni, trasposizioni, diatribe filologiche, regie critiche, adattamenti, letture psicanalitiche. Sui testi di Shakespeare è stato fatto tutto tranne che scoprire le ombre, immergersi nei buchi neri, nello spazio vuoto tra le parole, nelle maglie degli intrighi di Riccardo III, dei dubbi di Amleto o degli indugi di Macbeth. Tra quei fatti, tra quelle azioni e parole che vogliono rappresentare l’uomo c’è infatti uno spazio infinito da in-dagare, interrogare, che promette altro. È questo quello che vuole fare Armando Punzo e la Com-pagnia della Fortezza con Dopo la tempesta, un’opera senza arco narrativo, fatta di interruzioni con-tinue, sospensioni, cedimenti, comin-ciamenti senza nessuna fine, per-sonaggi abbozzati, incompleti nei costumi e nelle parole, nei discorsi, che sembrano spiaggiati, naufra-ghi, moribondi. Arriviamo così con la consueta travolgente vitalità a un altro testo che Shakespeare ha nascosto, un antidoto alla superfi-cialità della vita descritta e vissuta dai personaggi.

18 febbraio Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaHAMLET SOLOSpettacolo teatrale. Lenz Rifrazioni. Regia di Maria Federica Maestri

Ritratto tragico sull’esistenza umana, corpo di dolorosa poesia e di imperfetta bellezza, capace di incarnare le parole shakespeariane in un’oscillazione esponenziale tra perdita e ritrovamento del senso.

Ogni domenica dal 19 febbraio al 19 marzo le sedi delle Associazioni Corali di Siena si sono aperte al pubblico per visite guidate gratuite, grazie al progetto promosso dal Gruppo Polifonico Madrigalisti Senesi, diretto da Elisabetta Miraldi. Cinque appuntamenti alla scoperta di luoghi di interesse storico artistico usual-mente chiusi al pubblico e che raccolgono spesso tesori dal valore inestimabile.

19 febbraio. MUSICA SENZA BARRIERE. I TESORI NASCOSTI DELLA MUSICA SENESEVisita guidata della Cappella del carcere di Sant’Ansano e con-certo dei Madrigalisti Senesi

Visita guidata alla sede dei Madrigalisti Senesi a cui ha fatto seguito il concerto del Gruppo Polifonico Madrigalisti Senesi che ha proposto musiche rinascimentali, musiche popolari senesi con la collaborazione e la partecipazione del Coro UICI Siena (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti).

26 febbraio. Ore 16.00MUSICA SENZA BARRIERE. I TESORI NASCOSTI DELLA MUSICA SENESEVisita guidata della Chiesa di Santa Margherita in Castelvecchio e concerto dell’Unione Corale “Ettore Bastianini”

La Chiesa di Santa Margherita in Castelvecchio, situata all’interno del primo ag-glomerato di Castelvecchio, poggia il fianco proprio sulle muraglie castellane della Sena Vetus, prima cinta muraria della città, all’imbocco di quella che era chiamata Porta Aurea, o di San Quirico. Dopo la visita guidata di Claudio Barta-lozzi l’Unione Corale ha offerto un concerto in tema con il periodo carnevalesco: attraverso le musiche di Rossini, Verdi e Mascagni e alcuni testi di Machiavelli, Lorenzo il Magnifico e Euripide, per raccontare le origini del Carnevale, dalle antiche maschere greche alla modernità. All’interno del concerto non è mancato un omaggio a Ettore Bastianini, nell’anno a lui dedicato.

26 febbraio. Teatro dei RozziBARBARISpettacolo teatrale. laLut/Zooteatro

Barbari”, ispirato al romanzo “Aspettando i barbari” di Maxwell Coetzee è uno spettacolo teatrale messo in scena con la regia di Silvia Franco e le interpreta-zioni di Fabrizio Pezzoni e Andrea Carnevale e della stessa Franco. La rappresen-tazione indaga, in modo introspettivo, l’animo di un magistrato di un impero che svolge mansioni pubbliche in una tranquilla città di frontiera, dove la quotidianità viene sconvolta dall’arrivo improvviso di alcuni ispettori militari provenienti dalla capitale. Ed è proprio lì, sulla linea di confine, che si attende il nemico, il barbaro devastatore dell’ordinata e ricca civiltà imperiale. “Barbari” si insinua, così, nelle crepe e nelle ipocrisie della cosiddetta società civile, dividendosi in tre quadri nei quali i personaggi si muovono in una dimensione onirica: Bellezza, Crudeltà e Tortura. Come in un sogno, tutti diventano simboli di un’umanità complessa nella quale è difficile cogliere la differenza tra vittime e aguzzini.

28 febbraio Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le ScotteGIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE IN TOSCANA.Convegno organizzato da Regione Toscana con FTGM

Il convegno ha proposto una serie di dibattiti incentrati sulla ricerca come stru-mento fondamentale per l’individuazione di malattie sconosciute, per la corretta diagnosi e per lo sviluppo di nuove terapie innovative. Un programma che ha consentito di conoscere le esperienze di partecipazione dei centri toscani a reti europee di riferimento per le Malattie Rare e di presentare particolari strategie di intervento innovative sviluppate anche attraverso la ricerca e il coinvolgimento dei pazienti. Sono inoltre state presentate buone pratiche e alleanze che hanno visto i pazienti partners privilegiati nel promuovere investimenti per la ricerca.

28 febbraio Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le ScotteI COLORI DI PEGASO Opere della collezione dell’Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Malattie Rare

La mostra itinerante “I colori di Pegaso”, aperta dal 4 al 19 febbraio nella Galleria di Palazzo Patrizi, in occasione della Giornata delle malattie rare si è sportata al Policlinico Le Scotte; la mostra presenta una selezione delle opere in concorso nelle diverse edizioni del Concorso artistico-letterario “Il Volo di Pegaso. Raccon-tare le malattie rare”, organizzata dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Associazione senza scopo di lucro MatEr - Movie, Art, Technologies & Research.

28 febbraio Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le ScotteMETTI LA TUA VOCEConcerto Gruppo Polifonico Madrigalisti Senesi, con UICI sezione di Siena e Casa Circondariale di Santo Spirito

Iniziativa nata nell’ottica di operare attraverso la cultura per rimuovere le barrie-re create dal disagio ed in particolare rivolgendosi ai diversamente abili ed ai detenuti della Casa Circondariale Senese: il Gruppo Polifonico Madrigalisti Senesi ha presentato tale progetto per promuovere il superamento dell’isolamento, delle barriere mentali e fisiche, in modo da favorire la promozione culturale, la libera espressione della creatività e una collaborazione finalizzata al superamento dei pregiudizi e delle reciproche diffidenze.

28 febbraio Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaDOROTHY SI È PERSA Performance di danza. Balletto di Siena G.A. SSDRL, Ateneo Danza

La performance è ispirata al film il ritorno di Oz, rielaborato attraverso l’espressio-ne fisica in un balletto contemporaneo. La coreografia indaga il parallelismo tra il mondo immaginario della protagonista e quello di una società concreta che non possiede spazio per ciò che reputa diverso. “Dorothy si è persa” è stata introdotta da Antonio Federico, Direttore UOC Clinica Neurologica e Malattie Neurometa-boliche, AOU Senese, Maria Teresa Dotti, direttore dell’UOS Malattie Neurologiche Rare dell’AOU Senese e responsabile del Servizio Informazione sulle Malattie Neu-rologiche Rare, e dal maestro Marco Batti, ideatore dello spettacolo.

https://www.youtube.com/watch?v=-pXZ9usrywY

2 marzo Teatro dei RinnovatiGIANNI (progetto in-box)Spettacolo teatrale, La Società dello Spettacolo

Vincitore dei premi Scenario per Ustica 2015 e In-Box 2016 “Gianni”è una performance teatrale di e con Caroline Baglioni. La rappresentazione pro-pone il percorso di ricerca performativa della protagonista che parte dal rinvenimento di materiale biografico intimo e drammatico di impronta familiare: delle vecchie cassette registrate di suo zio Gianni, un uomo “alto quasi due metri che, quando ero piccola sembravano anche tre – commenta la stessa interprete – e che era sempre irrequieto”. Dopo aver ascoltato la sua voce, i suoi desideri, la sua gioia e la sua tristezza, custodi di un’interiorità senza pace e rivelatori di una patologia maniaco-depressiva, Caroline Baglioni si insinua nella malattia e nel dolore dello zio, nei suoi pensieri, nel suo fumo e nella sua macchina. “Ogni centimetro della sua pelle – continua – trasudava speranza di star bene. Stare bene è stata la sua grande ricerca. Ma chi di noi non vuole stare bene?”.

5 marzo Chiesa di FontegiustaMUSICA SENZA BARRIERE. I TESORI NASCOSTI DELLA MUSICA SENESEVisita della Chiesa di Fontegiusta e concerto dei Polifonici Senesi

Il coro Polifonici Senesi ha proposto un concerto il cui programma ha previsto l’esecu-zione di brani di T.L. De Victoria. Il coro Polifonici Senesi è attivo da oltre trent’anni e vanta concerti, partecipazioni a rassegne e concorsi internazionali, e collaborazioni con enti importanti come l’Accademia Musicale Chigiana, l’Orchestra nazionale sin-fonica della RAI di Torino e l’Orchestra regionale della Toscana. Hanno chiuso il con-certo due brani ebraici: il brano Yit’Gadal dedicato alla Giornata della Memoria e la Hora, danza brillante ebraica del compositore Marc Livray. Nella formula del progetto “Musica senza barriere”, prima del concerto, è stata proposta anche la visita guidata alla chiesa di Santa Maria in Portico a Fontegiusta, curata da Claudio Bartalozzi.

12 marzo Oratorio della Santa Croce di GerusalemmeMUSICA SENZA BARRIERE. I TESORI NASCOSTI DELLA MUSICA SENESEVisita guidata dell’Oratorio della Santa Croce di Gerusalemme e concerto del Coro di Vico Alto

Protagonista il coro Vico Alto di Siena con alcuni brani lirici tratti da opere di Rossini, Donizetti e Verdi e l’accompagnamento della pianista Angela Castellarin. Il coro Vico Alto di Siena, fondato nel 1976 dall’attuale direttore Pia Palmieri e dall’allora presiden-te Alfredo Palmieri in collaborazione con don Tito Rovai, è nato come gruppo parroc-chiale per l’esecuzione di musiche sacre durante le funzioni. Nel tempo, il suo repertorio si è esteso a brani da oratori e opere liriche e il coro ha organizzato rassegne e collaborazioni con altri cori e orchestre italiani e internazionali. Come consuetudine è stata proposta la consueta visita guidata all’oratorio della Santa Croce di Gerusa-lemme, curata da Laura Bonelli.

13 - 21 marzo Palazzo Patrizi, GalleriaCONCORSO FOTOGRAFICO E MOSTRA FOTOGRAFICA “LE DIVERSITÀ DELLA MENTE”Studenti delle scuole superiori di Siena

“La mente e le sue elaborazioni”: primo concorso fotografico sul tema “La men-te e le sue elaborazioni” è stato riservato agli studenti delle scuole superiori e università senesi. Il concorso, a partecipazione gratuita, ha riunito fotografi che hanno al loro attivo percorsi artistici e professionali importanti al fine di promuovere un uso consapevole della fotografia. Rappresentare il pensiero con un’immagine, descrivere il senso estetico, rendere viva un’idea attraverso un fotogramma, è la filosofia che ha mosso il progetto; un invito a ricoprire il linguaggio raffinato di un’arte antica, anche nei tempi dei social e del “con-sumo” veloce delle immagini. Ogni partecipante ha potuto inviare un massimo di 4 foto in formato digitale, realizzate con ogni tecnica ed elaborazione. Le fotografie sono state valutate da una giuria composta da Luciano Valenti-ni, Andrea Lensini, Lucia Lungarella, Gianfranco Bernardo, Luigi Lusini, Mauro Agnesoni. La foto vincitrice è stata premiata il 13 marzo in occasione dell’i-naugurazione della mostra, che ha appunto presentato le opere in concorso.

14 marzo Teatro dei RinnovatiLE MILLE E UNA NOTTESpettacolo teatrale. Teatro del Carretto

Rivisitazione in chiave moderna di una delle più grandi opere letterarie di tutti i tempi. Con “Le mille e una notte” la compagnia lucchese del Teatro del Carretto ha aperto una prospettiva di forte impatto sul triangolo amore-violenza-morte con alcune storie tratte dalla mitologia, dalla fiaba, dalla letteratura e dalla cronaca nera per toccare varie tonalità e sfumature dentro un universo oni-rico e visionario.Pur partendo dalla figura di Sherazade, la drammaturgia e la regia di Ma-ria Grazia Cipriani, con le interpretazioni di Elsa Bossi, Fabio Pappacena e Giacomo Vezzani, hanno proposto un immaginario di marca occidentale che supera le storie e i personaggi del manoscritto originale, insinuandosi in un percorso che finisce per comporre un fiducioso canto alla vita.

15 marzo Auditorium Siena AmbienteRACCONTI DIFFERENZIATI Laboratori e Spettacolo teatrale. Riservato alle scuoleUn progetto di integrazione ad alto impatto emotivo. Associazione Topi Dalmata

Il teatro come strumento di integrazione, conoscenza e formazione. Questo al centro del progetto dell’Associazione Culturale Topi Dalmata, accolto dall’Istituto Sarrocchi di Siena che ha individuato la classe IC come destinataria dell’esperienza proget-tuale. Nell’arco di 11 incontri gli studenti hanno sperimentato i loro mezzi espressivi per approfondire la loro conoscenza e parlare di sé con generosità e curiosità, attraverso la progressiva costruzione di un ambiente protetto in cui potersi e volersi esprimere. Silvia Priscilla Bruni e Margherita Fusi hanno promosso un processo di co-struzione collettiva che è stato poi presentato alla cittadinanza.

18 marzo Auditorium Siena AmbienteRACCONTI DIFFERENZIATI Laboratori e Spettacolo teatraleUn progetto di integrazione ad alto impatto emotivo. Associazione Topi Dalmata

19 marzo Cappella del carcere di Sant’AnsanoMUSICA SENZA BARRIERE. I TESORI NASCOSTI DELLA MUSICA SENESEVisita guidata della Cappella del carcere di Sant’Ansano e concerto dei Madrigalisti Senesi

Laura Bonelli, storica dell’Arte ha guidato la visita della Cappella del Car-cere di Sant’Ansano, uno dei luoghi di culto più antichi di Siena, nato per la volontà popolare di costruire uno spazio dedicato al Santo nel punto in cui si riteneva fosse stato imprigiona-to. La Cappella, generalmente aperta al pubblico soltanto il 1° dicembre proprio in occasione di Sant’Ansano, conserva pre-gevoli affreschi di Francesco Rustici e del “Maestro di Sant’Ansano”, personalità arti-stica attiva nell’ambito della prima pittura rinascimentale senese.Dopo la visita, il Gruppo Polifonico Madri-galisti Senesi, fondato nel 1950 dal conte Guido Chigi Saracini e diretto dal 1992 dal M° Elisabetta Miraldi, ha eseguito un programma totalmente dedicato alla poli-fonia rinascimentale, spaziando dal canto sacro (Palestrina, Da Viadana, Gabbrielli) a quello profano (Marenzio, Monteverdi, Di Lasso, Azzaiolo) per offrire una prospettiva quanto più completa sulla musica del Ri-nascimento.

Dal 16 al 23 marzo si è tenuta anche a Siena la “Settimana Mondiale del Cervello”, con una serie di iniziative inserite nel programma di “Siena Città aperta”. Protago-nista del programma la UOC Clinica Neurologica e Malattie Neurometaboliche dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, diretta dal professor Antonio Fe-derico: “Come ogni anno partecipiamo attivamente all’evento – ha spiegato Fe-derico – Abbiamo organizzato alcuni momenti di divulgazione delle neuroscienze, anche con l’aiuto di personalità provenienti da altre culture. In questa edizione vogliamo dimostrare la centralità del nostro cervello in ogni manifestazione della vita”.

https://www.youtube.com/watch?v=l1LRuJSCEWY

16 marzo Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le ScotteLA MEMORIA: DALLA MITOLOGIA ALLE NEUROSCIENZERelatore: Maurizio Bettini Introduzione e discussione: Antonio Federico, Maria Teresa Dotti, Alessandro Rossi

L’evento ha visto come relatore il professor Maurizio Bettini, che recentemen-te ha pubblicato il libro “A che servono i Greci e i Romani?”, con i commenti del professor Antonio Federico, della professoressa Maria Teresa Dotti e del professor Alessandro Rossi.

16 marzo Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le ScotteGIORNI SENZA LUNAPerfomance teatrale sui disturbi della memoria di Elisa Porciatti Percorso di scrittura realizzato con i pazienti e il personale medico del Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena

La performance proposta è un testo teatrale che deriva da un percorso di scrittura realizzato con i pazienti e il personale medico del Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena.

https://www.facebook.com/SienaComunica/videos/1055628151208643/

17 marzo Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula MagnaMUSICA POESIA E NEUROSCIENZEPartecipano: Elio Pecora, Antonio Caggiano, Stefano Franceschini, Antonio Federico e Alessandro Rossi

Evento che ha visto la partecipazione del poeta, saggista e scrittore Elio Pecora, direttore della rivista “Poeti e poesia”, Antonio Caggiano, docente dell’Accademia Chigiana e del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Stefano Franceschini, docente del Siena Jazz. Sono intervenuti per la parte neuroscientifica i professori Antonio Federico ed Alessandro Rossi, direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Neurosensoriali delle Scotte. Come risponde il nostro cervello agli stimoli che arrivano da una performance arti-stica? Quali vantaggi arrivano dalle terapie innovative in cui l’arte si fonda con la cura? Questi i temi al centro di una serie di eventi, programmati dal 21 al 23 marzo presso il Policlinico Le Scotte, che hanno spaziato dalla musicoterapia, ai linguaggi artistici a un laboratorio di tecnica vocale per il benessere psico-fisico.

21 marzo Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le Scotte L’ARTECHECURA - DAL GREMBO MATERNO AL GREMBO SOCIALEa cura di Morena Amina MugnaiUnità psicofisica e memorie del corpo. I linguaggi artistici si in-tegrano in percorso esperenziale di MusicArTerapia nella “Glo-balità dei Linguaggi”

Il primo appuntamento, in programma il 21 marzo e curato da Morena Ami-na Mugnai, ha mirato ad approfondire come i linguaggi artistici si integra-no in un percorso esperenziale di MusicArTerapia.

LABORATORIO DI MUSICARTERAPIA presso il Reparto di Clinica Neurologica e Malattie Neurometaboliche

LABORATORIO DI MUSICARTERAPIA presso il Centro didattico del Policlinico Le Scotte Introduzione: Maria Teresa Dotti, Antonio Federico

Due gli appuntamenti, introdotti da Maria Teresa Dotti, Professore Ordinario di Neurologia presso l’Università di Siena, e dal professor Antonio Federi-co, direttore della UOC Clinica Neurologica e Malattie Neurometaboliche dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese: nel Reparto di Clinica Neuro-logica e Malattie Neurometaboliche e al Centro didattico del Policlinico Le Scotte.

22 marzo Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le Scotte, AuditoriumIntroduzione: Maria Teresa Dotti, Antonio FedericoTRA VOCE CANTATA E LINGUAGGIO EMOTIVOLaboratorio teorico-pratico di tecnica vocale per ricontattare il benessere psico fisico. A cura di Loredana Lubrano, docente e re-sponsabile del dipartimento di canto presso Music Academy Siena

Laboratorio teorico-pratico di tecnica vocale per ricontattare il benessere psico-fisico, a cura di Loredana Lubrano, docente e responsabile del dipartimento di canto presso Music Academy Siena. Nell’incontro si è provveduto ad indagare sulle implicazioni dell’architettura del sistema nervoso che intervengono nella fo-nazione e nel canto: tra gratificazione e piacere nell’ascolto della musica e la paura di cantare.

GEOMETRIE SONOREAudio Video Live Experience. A cura di Francesco Poggianti, do-cente e responsabile del dipartimento di Music Technology e Pro-duction presso Music Academy Siena, con Andrea Cini (Kraftzug)

La audio-video live experience che ha proposto una performance musi-cale dal vivo in continua interazione con i visuals. Il focus del progetto è stata una ipotetica rappresentazione della sinergia suono-immagine che l’individuo percepisce nel dare una forma al contenuto sonoro udito. La performance era a cura di Francesco Poggianti, docente e responsabile del dipartimento di Music Technology e Production presso Music Academy Siena, insieme ad Andrea Cini.

23 marzo Università di Siena, Centro didattico Policlinico Le Scotte, AuditoriumIntroduzione: Maria Teresa Dotti, Antonio FedericoSAO KOSpettacolo teatrale. Aresteatro Un viaggio nella poesia italiana al sapore di jazz con Francesco Burroni (voce e flauti dolci) Giovanni Ghizzani (pianoforte)

21 marzo Teatro dei RozziI MIGRANTI DELLA BELLEZZAConcerto a cura di Klàra Mitsova

Progetto musicale sul tema dei diritti umani ideato e curato da Klàra Mitsova in qualità di direttrice artistica dell’associazione “Meet Musik”, che ha visto le partecipazioni dei soprano Agnessa Gyurdzhyan, Ulrike Eder, Lara Leo-nard, Eva Kim, oltre alla stessa Mitsova, e del tenore Wang Hu, accompagnati sul piano strumentale da Jibaco Hyun (basso), Nancy Green (oboe), Renata Lacko (violino) ed Elina Yanchenko (pianoforte). Il programma ha spaziato, tra gli altri, da Mozart a Chopin, da Thomas a Verdi, da Gershwin a Offenbach.

“L’appuntamento – commenta Klàra Mitsova – vuole ribadire il carattere di unicità della musica, la quale, con il suo linguaggio universale, riesce a unire anche le culture più distanti per tradizione, lingua e storia. Gli interpreti del concerto provengono da Armenia, Cina, Corea, Germania, Russia, Ucraina, Ungheria e Stati Uniti e, con i canti dei loro paesi d’origine, contribuiscono ad arricchire ulteriormente il repertorio classico. Noi siamo i migranti della bellezza: Siena, con la sua storia, la sua tradizione, la sua gente e i suoi paesaggi, è una meta ideale, desiderata da tanti artisti desiderosi del bello e dell’armonia”.

21 marzo Teatro dei RozziPRIMA PARTE: I MIGRANTI DELLA BELLEZZAConcerto a cura di Klàra Mitsova SECONDA PARTE: #diversaMENTEinMusicaConcerto dell’orchestra jazz Big Band Machine

La serata ha visto impegnata l’orchestra jazz Big Band Machine con il pro-getto #diversaMENTEinMusica, che intendeva ricordare come il 21 marzo si celebri anche la Giornata mondiale sulla sindrome di Down.La Big Band Machine, nata nel 1997 come Arbia Big Band, con i suoi numerosi componenti ha presentato un repertorio misto in grado di passare da “Smoke on the water” dei Deep Purple a “El pueblo unido” di Sergio Ortega, oppure da “Sea Journey” di Chick Corea a “While my guitar gently weeps” di George Harrison o a “The End” di John Lennon e Paul McCartney. Direttore e arrangia-tore principale della Big Band Machine è il sassofonista e clarinettista Klaus Lessmann.

23 marzo Santa Maria della Scala, Sala San Galgano10 ANNI E 87 GIORNIUn video, un incontro sulle condizioni dei condannati a mortecon Luisa Menazzi Morettiin collaborazione con Fondazione Derek Rocco Bernabei

Progetto fotografico ispirato dalle lettere e dalle interviste dei carcerati nel braccio della morte in Texas, Stati Uniti d’America

23 marzo Palazzo SansedoniLA VALIGIA DIGITALEMostra (Presentazione). Daniela Neri, fotografa (Tavolo Arte e Ar-chitettura Contemporanea) Tommaso Sbriccoli e Jacopo Braghini Associazione Verso

Comitato artistico e scientifico di cui fanno parte diverse professionalità ed esper-ti fra questi: M.Eremita (responsabile per il Comune di Siena del Tavolo delle Arti e dell’Architettura); D.Neri (fotografa e membro dell’ Ass.Verso Laboratorio Intercultu-rale) e T.Sbriccoli (antropologo e menbro dell’Ass.Verso Laboratorio Interculturale);J.Braghini (antropologo, operatore sociale dell’Ass.Verso Laboratorio Interculturale); G.Aldinucci (compositore elettroacustico); P.Bulletti (architetto e dipendente Fmps); B.Giorgi (artista). L’evento ha fatto parte delle celebrazioni per la “Giornata Inter-nazionale per il diritto alla verità per le vittime delle violazioni dei diritti umani” che ricorre il 24 marzo. All’interno delle società europee, ai migranti vengono attribuite identità preconfezionate prodotte dall’incrocio dei discorsi pubblici, dei media mainstream e dall’immaginario comune. Spesso queste identità sono semplifica-zioni basate su preconcetti e pregiudizi che non tengono in considerazione la complessità e varietà dei percorsi esistenziali e migratori delle persone e l’aspetto fluido e creativo proprio di ogni relazione inter-soggettiva. L’iniziativa “La valigia digitale mira a mettere in discussione tali identità attribuite in maniera stereotipata dall’esterno al fine di ricostruire, attraverso vari linguaggi artistici e in modo par-tecipativo, identità complesse, multiple e mutevoli in cui i soggetti stessi si possano riconoscere e attraverso cui possano raccontarsi. Il processo avverrà basandosi sul bagaglio esperienziale, materiale e immateriale del migrante; il progetto lavo-rerà, quindi, con ciò che è stato deciso di definire come “valigie digitali”, ovvero le sim del telefono che sono spesso l’unico oggetto che i migranti portano con sé durante il viaggio che li ha condotti dal loro Paese fino a qui. Queste sim e il loro contenuto sono la materia principale attraverso cui i migranti ricordano il proprio percorso, le loro famiglie, costruiscono le proprie aspettative e gestiscono il proprio vissuto quotidiano.

24 - 31 marzo Palazzo Pubblico, Magazzini del SaleMNEMON. IL DOVERE DELLA MEMORIALaboratori e mostra. Istituto Professionale “G. Caselli”

Giunta alla sua VII edizione, l’iniziativa quest’anno ha trattato come tema principale la Diversità. “Un argomento scomodo – come ricorda la professoressa Beatrice Cappel-li – che arriva a toccare aspetti come l’accoglienza dei migranti, l’inclusione

sociale, la gestione delle differenze. D’altra parte, quando in una scuola di 750 studenti ci sono oltre 300 stra-nieri, 65 ragazzi diversamente abili e 30 con bisogni educativi speciali, tra tante problematiche sociali da gestire quotidianamente, la diversità scom-pare, diventando normalità e lascian-do il posto alle affinità e a processi di condivisioni”. Le attività artistiche e didattiche del progetto “Mnémon”, avviate sin dal 2004 con un corso extracurriculare tenuto dal professore Daniele Sasson e grazie alla collaborazione con l’as-sociazione culturale “Il Prismamultime-dia”, in questi anni hanno coinvolto gli studenti dell’istituto su vari temi, come le persecuzioni del XX secolo e la sen-sibilizzazione sui rischi della droga, ot-tenendo importanti riconoscimenti.

24 marzo Teatro dei RozziARMENIA – TERRA ANTICA DI MUSICA E POESIAConcerto. Associazione Musicaincanta

Opera teatrale scritta e diretta dal poeta e artista senese Massimo Lippi, che rilancia il messaggio della sua scultura monumentale realizzata nella città di Ashtarak a memoria del genocidio subito dalla popolazione armena nel 1915. “Armenia fiorisce il canto”, lo spettacolo-concerto promosso dall’associazione culturale Musicaincanta, propone un ampio ventaglio di partecipazioni che spaziano dalle soprane Agnessa Gyurdzhyan e Klàra Mitsova alle pianiste Lilit Khachatryan ed Elina Yanchenko, dalle allieve della scuola di “Danza nel mondo” diretta da Judith Bartlett ad Agostino Lippi, il quale ha scolpito nella pietra il “Tavolo della Pace” nel simposio internazionale di Shushi in Artsakh (2014) e che veste i panni del terribile distruttore del popolo armeno. L’impegno civile a favore della pace e della natura ha portato Massimo Lippi a scrivere quest’opera che si avvale di simboli, immagini, danza e melodie per testimoniare “un fatto storico che pesa ancora sulla coscienza del mondo – come sostiene il Maestro – attraverso la sublimazione di un dolore che non può essere placato con il torpore della dimenticanza. Per questo, abbiamo il dovere di riaccendere, attraverso l’arte, i segni vivi della Verità e della Giustizia e di riaffermare, libero e alto, l’immenso valore della pace e della convivenza tra gli uomini”.

Un’opera che ha raccolto il plauso anche di Victoria Bagdassarian, amba-sciatrice della Repubblica di Armenia, che ha inviato una lettera al sindaco Bruno Valentini: “Quando ho sfogliato il programma di ‘Siena Città Aperta’ – scrive – ho subito notato nell’introduzione le parole pace, tolleranza e diritti umani. Parole che oggi hanno perso la loro forza e il loro significato: la pace

non è sempre il traguardo, la tolleranza è sostituita dalla paura e i diritti umani sono stati calpestati da un individualismo cieco e sfrenato. Eppure, il Comune di Siena con un programma ricchissimo di eventi si è posto l’obiettivo, difficile da realizzare ma per questo ancora più importante e fondamentale, di guidare i cittadini alla scelta di un mondo non di differenze ma di solidarietà”.

Victoria Bagdassarian ha plaudito al Festival Siena Città Aperta, raccontando che <<da armena, figlia di un popolo che ha sempre creduto nella cultura, desidero ringraziare Lei, la Giunta Comunale, il Consiglio Comunale e tutto il Comune di Siena per una manifestazione che è una dichiarazione di intenti. Ed è un ringraziamento che non si limita oggi ma vuole estendersi a quanto Siena, le sue istituzioni e la sua cittadinanza hanno fatto nel tempo riservando un’atten-zione affettuosa e morale, all’Armenia, alla sua cultura, alla sua storia, al suo Ge-nocidio>>. L’ambasciatrice, che non è potuta essere a Siena per impegni presi precedentemente, conclude la missiva affermando che <<vi saranno presto altre occasioni per ribadire la storica amicizia Armenia-Italia e Armenia-Siena>>.

29 marzo 2017 Teatro dei RozziI VIANDANTISpettacolo teatrale. Sobborghi

Lo spettacolo ha proposto un percorso narrativo e di ricerca nel quale i perso-naggi, accompagnati dalla musica di Franz Schubert, esprimono e recitano la loro storia umana per riscoprire senti-menti ed esperienze “in itinere”. Gli inter-preti, detenuti, attori e migranti, hanno messo in scena l’essere viandanti espri-mendo la loro storia umana.<<Chi è questo viandante – commenta Borghi – con un bagaglio di tragedie e dolori? Non chiedetegli dove va, né quale strada vuole cercare. Nei suoi occhi cercherete i bei ricordi e quelli sofferti, i suoi passi sono stanchi ma non si fermeranno le sue gambe, i suoi senti-menti perduti: il viandante è qui, davanti a voi, come chi lascia per sempre il suo passato>>.

Siena, 29-30 marzo 2017Auditorium Santa Chiara /Cinema Nuovo PendolaPOPOLI IN FUGA - CINEMA E MIGRAZIONI. SGUARDI DALL’ITALIA

Due giorni dedicati a cinema e migrazioni. Questo il tema della rassegna “Popoli in fuga, cinema e migrazioni – Sguardi dall’Italia”, curata da Campo e Controcampo, che ha messo al centro delle proiezioni il modo in cui il cinema racconta e rappresenta questo fenomeno con la proiezione di film, la presen-za di ospiti importanti, una retrospettiva e dibattiti per puntare l’obiettivo su come dall’Italia vediamo un tema così complesso. “Il cinema, migrante e curioso per natura fin dalle sue origini, ha sempre trattato con rispetto e attenzione questo tema, affrontandolo in ogni Paese con i codici linguistici più vari. In particola-re, in Italia, l’emigrazione di singoli o di intere famiglie ha fornito materia preziosa per una lunga catena di film anche d’autore, raggiungendo un’impennata creativa e documentaria soprattutto nell’ultimo ventennio, quando il fenomeno ha riacquistato importanza sociale, culturale e stra-

tegica”, spiegano i curatori della rasse-gna cinematografica. “È con la lente del cinema, quindi, che vorrem-mo ripercorrere questo interminabile ‘cammino della speranza’, non per trovare soluzioni a un problema che è ancora sui tavoli incandescenti dei governi del mondo e nelle gambe e le paure dei profughi, ma – concludono - per aiuta-re, aiutarci a comprendere meglio le ragioni e le angosce ‘dell’altro’”.

All’Auditorium Santa Chiara è avvenuta la proiezione, introdotta da Franco Vigni, de “Il toro” di Carlo Mazzacurati (Italia 1994) con Diego Abatantuono, Roberto Citran, Marco Messeri, Marco Paolini. A seguire (ore 18.30) “Vesna va veloce” di Carlo Mazzacurati (Italia-Francia 1996) con Antonio Albanese, Te-reza Zajickova, Silvio Orlando, Ivano Marescotti, introdotta da un intervento di Vincenzo Coli. Il giorno seguente, ancora all’Auditorium Santa Chiara alle 17 ha avuto luo-go la tavola rotonda su “Popoli in fuga – Cinema e migrazioni” che ha visto confrontarsi, moderati da Giovanni M. Rossi, Gianluca e Massimiliano De Serio (registi), Giuseppe Gori Savellini (Visionaria), Paolo Martino (regista), Luca Verzichelli (docente), Armando Cutolo (docente). A seguire la proiezione di “Terra di transito” di Paolo Martino (Italia 2014) alla presenza dell’autore. La giornata ha inoltre proposto la proiezione di due pellicole al Cinema Nuovo Pendola, introdotte da Giovanni M. Ross e alla presenza degli autori: “I ricordi del fiume” di Gianluca e Massimiliano De Serio (Italia 2016) e “Sette opere di misericordia” sempre di Gianluca e Massimiliano De Serio (Italia-Romania 2011) con Roberto Herlitzka,e Olimpia Melinte.

31 marzo Università degli Studi di Siena, Rettorato, Aula Magna #diversaMENTEinMusicaConcerto + live drawing. Improvvisazione di disegno dal vivo Big Band Machine con Accademia del Fumetto

L’ultimo appuntamento del ciclo di concerti #diversaMENTEinMusica ha visto esibirsi l’orchestra Big Band Machine in una performance che ha messo insieme musica e immagini grazie all’apporto dell’Accademia del Fumetto di Siena.L’orchestra Big Band Machine, ensemble atipico che ha nel suo organico strumentiste e strumentisti dai 17 ai settant’anni, diretta dal clarinettista e compositore Klaus Lessmann ha eseguito pezzi dal suo repertorio rileggendo in chiave jazz sia gli standard che pezzi rock, da Chick Corea ai Beatles passando per la suite Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e Carla Bley. Nel frattempo Daniele Marotta, dell’Accademia del Fumetto di Siena, a provveduto a disegnare dal vivo ispirato proprio dal tema della Giornata mondiale del diritto alla verità su gravi violazioni dei diritti umani e alla di-gnità delle vittime.

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