ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ORDINE DEL GIORNO · la posizione di leadership già occupata da CNH in...

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ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

I Signori Azionisti sono convocati in assemblea ordinaria presso il Centro Congressi Lingotto in Torino, via Nizza n. 280, per le ore 11 del 25 marzo 2010 in prima convocazione e del 26 marzo in seconda convocazione, per deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1. Proposta di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2009 e di destinazione dell’utile di esercizio.

2. Autorizzazione all’acquisto e disponibilità di azioni proprie.

3. Deliberazioni ai sensi dell’articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98.

INDIcE2

indice

Organi di Amministrazione e Controllo

Lettera del Presidente e dell’Amministratore Delegato

Il Gruppo in sintesi La struttura del Gruppo I nostri prodotti, i nostri brand Il Gruppo Fiat nel mondo Innovare per crescere Un impegno responsabile

Relazione sulla gestione Highlights Azionisti I fatti salienti del 2009 Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività Principali rischi e incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo sono esposti Ricerca e innovazione Risorse umane Analisi della situazione economico-finanziaria del GruppoCorporate Governance Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari Rapporti infragruppo e con parti correlate Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione Andamento della gestione nei Settori di Attività Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni Veicoli Industriali FPT Powertrain Technologies Componenti Prodotti Metallurgici Mezzi e Sistemi di Produzione Situazione economico-finanziaria della Fiat S.p.A. Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione dell’utile di esercizio 2009

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Gruppo Fiat – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 Conto economico consolidato Conto economico complessivo consolidato Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata Rendiconto finanziario consolidato Variazioni del Patrimonio netto consolidato Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006Rendiconto finanziario consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Nota integrativa al Bilancio consolidatoAppendice I - Le imprese del Gruppo Fiat Appendice II - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98

Fiat S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009 Conto economico Conto economico complessivo Situzione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Variazioni del Patrimonio netto Conto economico ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Rendiconto finanziario ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Nota integrativa al Bilancio d’esercizio Appendice - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98

Relazioni della Società di Revisione

Relazioni del Collegio Sindacale

Relazioni e Proposte sugli argomenti all’ordine del giorno

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ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E cONTROLLO

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ORGAni di AMMiniSTRAZiOne e cOnTROLLO

cONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente

Luca Cordero di Montezemolo

Vice Presidente

John Elkann (1)

Amministratore Delegato

Sergio Marchionne

Consiglieri

Andrea Agnelli

Carlo Barel di Sant’Albano

Roland Berger (3)

Tiberto Brandolini d’Adda

René Carron

Luca Garavoglia (1) (3)

Gian Maria Gros-Pietro (1) (2)

Virgilio Marrone

Vittorio Mincato (2)

Pasquale Pistorio

Ratan Tata

Mario Zibetti (2) (3)

Segretario del Consiglio

Franzo Grande Stevens

cOLLEGIO SINDAcALE

Sindaci Effettivi

Riccardo Perotta – Presidente

Giuseppe Camosci

Piero Locatelli

Sindaci Supplenti

Lucio Pasquini

Fabrizio Mosca

Stefano Orlando

SOcIETÀ DI REVISIONE

Deloitte & Touche S.p.A.

(1) Componente del Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità

(2) Componente del Comitato Controllo Interno

(3) Componente del Comitato Remunerazioni

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LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL’AMMINI- STRATORE DELEGATO

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LeTTeRA deL PReSidenTe e deLL’AMMiniSTRATORe deLeGATOSignori Azionisti, il 2009 è stato un anno particolarmente difficile per il mondo industriale a livello globale e, di conseguenza, anche per il Gruppo Fiat. La crisi economica ha condizionato pesantemente tutti i mercati in cui la nostra azienda opera, spingendoli a livelli molto bassi e, in alcuni casi, verso crolli drammatici, come quelli dei veicoli industriali e delle macchine per le costruzioni. Le condizioni di base, sulle quali avevamo disegnato i nostri programmi, presentati nel 2006, sono state completamente stravolte. Ciò nonostante, la Fiat è riuscita a chiudere l’anno con un utile della gestione ordinaria di 1,1 miliardi di euro e ha ulteriormente ridotto l’indebitamento netto industriale a 4,4 miliardi di euro, raggiungendo, in entrambi i casi, un risultato migliore rispetto ai target stabiliti. La liquidità, inoltre, è stata rafforzata a 12,4 miliardi di euro, in modo da coprire le scadenze previste ben oltre il 2011 e assicurare al Gruppo una significativa flessibilità finanziaria.Tutto ciò è stato possibile perché la Fiat ha reagito alle difficili condizioni dei mercati con estrema determinazione e in tempi rapidissimi.E’ stata varata una severa azione di contenimento dei costi in tutti i Settori. La disciplina e il rigore hanno guidato ogni nostra scelta, con il chiaro proposito di non disperdere energie e risorse. Abbiamo ripensato i nostri piani in funzione della crisi.Abbiamo cercato ogni strada possibile per rafforzare il Gruppo e per ristabilire punti certi in un mercato stravolto dall’incertezza.Lo abbiamo fatto senza chiedere aiuto a nessuno, ma contando solo sulla solidità della Fiat, sulle capacità e sull’impegno dei suoi lavoratori e sulla velocità di decisione dei suoi leader.In questo senso, il 2009 è stato un anno carico di significato, perché ha dimostrato quanto a fondo abbia inciso il cambiamento culturale che è stato introdotto in Azienda.Attraversare un periodo così complicato ha richiesto coraggio, impegno e molti sacrifici. Per questo vogliamo esprimere a tutte le donne e a tutti gli uomini della Fiat nel mondo il nostro più sincero ringraziamento.

La scelta dell’anno scorso di non pagare dividendi, pur in presenza di un utile netto, ci sembrava indispensabile in prospettiva futura, per preservare la liquidità necessaria ad affrontare un anno particolarmente critico. Adesso, alla luce di un contesto e prospettive differenti, il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea di riprendere a distribuire i dividendi, per tutte le categorie di azioni.Lo facciamo considerando non solo il saldo tra i risultati netti del 2008 e del 2009 ma anche la normalizzazione dei mercati dei capitali quale fonte di finanziamento per il Gruppo, unitamente alla certezza che la Fiat ha le capacità per continuare a generare utili.

Per quanto riguarda le nuove alleanze, si inseriscono tutte in un quadro strategico diretto a porre basi ancora più forti su cui sviluppare il business, specialmente quello automobilistico.Già alla fine del 2008 era evidente che l’industria dell’auto era obbligata a ripensare il proprio modello di business per adeguarlo al nuovo contesto di mercato. Diventava necessario trovare un metodo più efficiente per diminuire i rischi associati agli impegni di capitale richiesti dal business.E’ esattamente la direzione che abbiamo seguito stringendo l’accordo con Chrysler. Si tratta di un passo fondamentale per il futuro della Fiat, perché ci permette, allo stesso tempo, di raggiungere un’adeguata massa critica per ottenere grandi economie di scala, di aumentare i volumi associati alle singole piattaforme, di sfruttare ogni possibile sinergia e di estendere la nostra presenza geografica. Tra le due aziende esiste una combinazione ideale. La presenza e la leadership di Fiat nelle vetture più piccole e nei veicoli commerciali e l’esperienza di Chrysler nei segmenti medi e alti darà al Gruppo la possibilità di offrire una gamma completa.L’impegno che abbiamo preso in Chrysler non servirà solo a ristrutturare l’azienda americana ma è anche la via più sicura per garantire un solido futuro alla Fiat. Con lo stesso obiettivo abbiamo posto le basi per costruire altre alleanze.

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L’accordo raggiunto a luglio con Guangzhou Automobile Group è mirato a costituire una joint venture paritetica in Cina che, a partire dalla metà del 2011, produrrà motori e autovetture destinati al mercato locale. L’impianto avrà a regime una capacità produttiva di 140 mila vetture e 220 mila motori l’anno. La lettera d’intenti, firmata nel febbraio 2010 con il costruttore russo Sollers, segna una svolta nella presenza della Fiat su quel mercato, uno tra i più promettenti. Questa partnership ci permetterà di costruire in Russia fino a 500.000 veicoli l’anno entro il 2016 e di vendere nove nuovi modelli, sei dei quali nasceranno proprio dalla piattaforma Fiat-Chrysler. Questa operazione rappresenta un ulteriore riconoscimento del livello tecnologico raggiunto dalla nostra Azienda. Si tratta di un grande passo avanti per il Gruppo Fiat, in grado di proiettarci nel giro di qualche anno al secondo posto tra i costruttori presenti in Russia. E’ diretta sempre al mercato russo l’alleanza stretta da CNH con Kamaz, il più grande produttore locale di veicoli industriali pesanti e uno dei maggiori a livello globale. La lettera d’intenti, firmata a fine 2009, prevede la creazione di una joint venture industriale e commerciale che rafforzerà ulteriormente la posizione di leadership già occupata da CNH in Russia nei settori dei mezzi agricoli e delle macchine per le costruzioni.

Quanto alle prospettive che abbiamo di fronte, il 2010 si presenta come un anno di transizione, in cui i nostri mercati di riferimento vivranno una situazione ancora piuttosto difficile.Ciò nonostante, attendiamo che tutti i business del Gruppo migliorino le loro performance rispetto al 2009, di pari passo con il ritorno alla normalità delle condizioni macro-economiche internazionali, ad eccezione del business dell’automobile e dei componenti, le cui performance saranno comunque positive. Dovremo continuare a convivere con un contesto incerto e volatile, ma il peggio è passato. Possiamo ricominciare a pensare al futuro in modo più sereno, tornando a pianificare un percorso di crescita. Questo percorso verrà illustrato, nel dettaglio, a Torino il prossimo 21 aprile, quando presenteremo alla comunità finanziaria internazionale il business plan del Gruppo, che conterrà gli obiettivi strategici per ogni settore, anno per anno, fino al 2014. Fin d’ora, però, possiamo dire che, anche facendo tesoro della lezione appresa dalla crisi, proseguiremo nella gestione delle nostre attività con lo stesso rigore già adottato e continueremo a seguire la strategia delle alleanze mirate, quando si presenti l’occasione favorevole. Nel 2010 i programmi di investimento, che a causa delle incertezze nella curva della domanda e della stretta sui mercati finanziari, erano stati ridotti, torneranno a livelli consueti per tutti i settori, con un aumento del 30-35 per cento rispetto al 2009. Gli obiettivi fissati per quest’anno sono fortemente condizionati dal fatto che in Italia non siano stati rinnovati gli eco-incentivi all’acquisto di veicoli. Questo avrà effetti significativi sui risultati del Gruppo.In particolare, prevediamo di chiudere il 2010 con ricavi di circa 50 miliardi di euro, un utile della gestione ordinaria tra 1,1 e 1,2 miliardi di euro, un risultato netto vicino al break-even e un indebitamento netto industriale superiore ai 5 miliardi di euro. La Fiat disporrà comunque di risorse più che adeguate per una transizione a quello che ci si aspetta essere un contesto di mercato normalizzato nel 2011 e negli anni successivi.

Nel lavorare per conseguire questi obiettivi, tutte le nostre azioni saranno dirette a mantenere un giusto punto di equilibrio tra logiche industriali e responsabilità sociale. Questo è un impegno che il Gruppo Fiat non sta seguendo in maniera sporadica ma ha fatto proprio con grande convinzione.E’ una responsabilità che mettiamo in pratica su più fronti: quello dell’ambiente e della mobilità sostenibile, che ci ha portati ad essere il costruttore più ecologico in Europa; quello dell’attenzione alle persone, sia dentro sia fuori dall’azienda; quello di una condotta improntata all’etica e alla trasparenza. Gli sforzi fatti per allineare la gestione del business alle migliori pratiche internazionali sono stati riconosciuti nel corso del 2009 con l’ingresso della Fiat negli indici Dow Jones Sustainability World e Dow Jones Sustainability Stoxx, che sono i più prestigiosi indici borsistici ai quali accedono solo le aziende giudicate migliori secondo criteri di sostenibilità.E’ un riconoscimento che ci gratifica perché dimostra che dietro i risultati ottenuti c’è un impegno serio, c’è un’intera cultura aziendale, c’è un metodo di gestione responsabile.E’ una strada che abbiamo intrapreso nel 2004 nella convinzione che sia anche l’unica ad assicurare merito e dignità a qualunque risultato.

16 febbraio 2010

/f/ Luca Cordero di Montezemolo /f/ Sergio MarchionneIL PRESIDENTE L’AMMINISTRATORE DELEGATOLuca Cordero di Montezemolo Sergio Marchionne

IL GRUPPO IN SINTESILa struttura del Gruppo

I nostri prodotti, i nostri brand

Il Gruppo Fiat nel mondo

Innovare per crescere

Un impegno responsabile

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IL GRuPPO IN SINTESI

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1 GRUPPO

9 SETTORI OPERATIVI

21 BRAND COMMERCIALI

117 CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO

190 PAESI IN CUI FIAT INTRATTIENE RAPPORTI COMMERCIALI

188 STABILIMENTI

14.000 PERSONE IMPEGNATE NELL’INNOVAZIONE

190.014 DIPENDENTI

1.692.000.000 EURO PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

48.900.000 EURO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

21.787.000 EURO DESTINATI AD INIZIATIVE IN AMBITO SOCIALE

RISuLTATI DELL’ESERcIZIO

2009

RICAVI DEL GRUPPO: 50,1 MILIARDI DI EURO

UTILE DELLA GESTIONE ORDINARIA:

1,1 MILIARDI DI EURO

RISULTATO NETTO: -0,8 MILIARDI DI EURO

INDEBITAMENTO NETTO

INDUSTRIALE: 4,4 MILIARDI DI EURO

LIQUIDITÀ: 12,4 MILIARDI DI EURO

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Macchine per l’Agricoltura

e le Costruzioni20,1%

Veicoli Industriali14,2%

Componentie Sistemidi Produzione8,5%

Automobili56,2%

RICAVI PER AREA DI BUSINESS

Altre attività1,0%

2009

50.1021.058

3.362

3.233

59.564(*)

58.529

2009

Gruppo Fiat Attività Industriali

2009

2009

0

0

0

0

10.000

-20.000

1.000

1.000

20.000 30.000

-10.000-12.500-15.000-17.500 -7.500

2.000

1.500500-500-1.000

40.000

-5.000

3.000

2.000

50.000

-2.500

60.000

500

4.000

2.500

RICAVI (in milioni di euro)

(INDEBITAMENTO)/DISPONIBILITÀ NETTE (in milioni di euro)

UTILE DELLA GESTIONE ORDINARIA (in milioni di euro)

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (in milioni di euro)

2008

2008

2008

2008

2007

2007

2007

2007

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16 i ricavi netti dell’esercizio 2008 sono stati incrementati per 184 milioni di euro

(848)

1.721

2.054

(15.898)

(4.418)

(17.954)

(5.949)

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(10.423)

IL GRuPPOIN SINTESI

LA STRuTTuRA DEL GRuPPO

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LA STRUTTURA deL GRUPPO

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1.1 – QUADRO GENERALE DI RIFERIMENTOCONGIUNTURALE ED EVOLUZIONE DEI MERCATI FINANZIARI

IL GRuPPOIN SINTESI

I NOSTRI PRODOTTI, I NOSTRI BRAND

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i nOSTRi PROdOTTi, i nOSTRi BRAnd

Il Gruppo Fiat è la più grande impresa industriale privata italiana e tra i fondatori dell’industria automobilistica europea. Progetta, costruisce e vende vetture, camion, macchine per l’agricoltura e le costruzioni, motori, cambi e componenti, puntando sia sull’innovazione tecnologica sia sulla compatibilità ambientale.

Il Gruppo Fiat svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotive attraverso società localizzate in circa 50 paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in circa 190 paesi. Le attività del Gruppo sono suddivise per Business, in particolare:

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AuTOMOBILI

FiatPratiche, versatili e brillanti. Adatte a un cliente sempre più attento alle tematiche ambientali e alle novità tecnologiche. Sono le vetture Fiat, un marchio che da sempre propone modelli dotati di soluzioni tecniche utili e accessibili, e con in più un design inconfondibile Made in Italy.

Alfa RomeoSportività, tecnologia, comfort ed eleganza, per uno stile distintivo dalla personalità unica. Tutto questo è Alfa Romeo, marchio storico dell’industria automobilistica italiana, che nel 2010 celebra un secolo di vita. Nel suo DNA ci sono valori in cui si sono riconosciute generazioni di appassionati di automobili: l’agilità, il temperamento, il fascino.

LanciaClasse ed esclusività, questo è Lancia da sempre. Ecco perché i suoi modelli sono caratterizzati da un’eleganza da “indossare” nella vita di ogni giorno. Automobili segnate da un inconfondibile stile italiano. La nuova gamma ECOCHIC rappresenta un innovativo concetto di automobile amica dell’ambiente, lussuosa e accessibile, brillante e parca nei consumi.

AbarthDal suo rilancio, nel 2007, il marchio Abarth ha ripreso ad essere sinonimo di grinta ed emozione sportiva. Sotto il segno dello Scorpione sono tornati, in chiave moderna, tutti i prodotti di un tempo. Vetture come la Grande Punto e la 500 Abarth, veri e propri concentrati di tecnologia e prestazioni che trovano le proprie radici nel mondo del racing, alle quali bisogna aggiungere i mitici kit di trasformazione.

Fiat ProfessionalIl marchio dei veicoli commerciali leggeri di Fiat Group Automobiles nasce con la missione di affiancare le imprese grandi e piccole nella crescita del loro business. Chi cerca produttività, facilità d’uso e bassi consumi trova nella competenza e nella capacità innovativa di Fiat Professional un vero punto di riferimento, un alleato per l’impresa di oggi nell’affrontare le sfide del mercato.

Maserati Un marchio che da sempre propone berline di grande fascino e di tecnologia all’avanguardia, spesso derivata dall’esperienza delle competizioni in pista. Maserati, infatti, è erede di una grande tradizione sportiva che continua, oggi, con la MC 12, vincitrice negli ultimi cinque anni di dodici titoli internazionali valevoli per il Campionato FIA GT.

Ferrari Le vetture stradali di Maranello rappresentano, per definizione, il Made in Italy più prestigioso: automobili esclusive che non hanno eguali nel mondo, indissolubilmente legate all’esperienza Ferrari nelle competizioni e in particolare in Formula 1, dove la Scuderia Ferrari è non solo l’unica squadra ad aver preso parte a tutte le edizioni del campionato mondiale, ma anche la detentrice del maggior numero di titoli: 16 nella categoria Costruttori e 15 in quella Piloti.

IL GRuPPOIN SINTESI

I NOSTRI PRODOTTI, I NOSTRI BRAND

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MAccHINE PER L’AGRIcOLTuRA E LE cOSTRuZIONI (cNH – case New Holland) È il settore nato dall’esperienza di marchi che in Europa e negli Stati Uniti hanno fatto la storia della meccanizzazione agricola e dello sviluppo delle macchine per costruzioni. Per soddisfare con la massima efficacia le diverse necessità dei clienti e della rete di vendita, CNH opera attraverso sei distinti brand:

Case IHCon oltre 160 anni di tradizione ed esperienza nella meccanizzazione agricola, Case IH è la scelta dei professionisti. Una potente gamma di trattori, mietitrebbiatrici e presse, supportata da una rete mondiale di concessionari altamente professionali che forniscono ai clienti un’assistenza di prim’ordine e soluzioni operative per essere produttivi ed efficaci nel 21esimo secolo.

New Holland AgricultureLa reputazione di New Holland Agriculture si basa sul successo dei clienti: produttori di cereali, allevatori, contoterzisti, viticoltori e professionisti della manutenzione del verde. Tutti possono contare sull’offerta più ampia in assoluto di prodotti e servizi innovativi: una gamma completa di trattori, macchine da raccolta e movimentatori telescopici. Una rete globale di concessionari altamente professionali e il costante impegno di New Holland per l’eccellenza garantiscono ad ogni cliente una soddisfazione totale.

Steyr Da oltre sessant’anni, Steyr è leader di mercato in Austria nella produzione di trattori. Il marchio, bianco e rosso, è stato creato nel 1967 in occasione del lancio della serie Plus ed è oggi sinonimo di elevata qualità ed affidabilità dei mezzi. La vasta gamma di trattori dimostra quanto Steyr sia capace di adattare i propri prodotti alle necessità di un mercato che cambia rapidamente, con l’obiettivo di ottenere il massimo della produttività.

New Holland ConstructionNew Holland Construction è un produttore globale e full-liner di macchine per le costruzioni, con una rete di 800 concessionari e più di 2100 punti vendita in 100 paesi. L’azienda riunisce la forza e le risorse di un’organizzazione globale in ambito commerciale, industriale e finanziario. Grazie all’esperienza dei prestigiosi marchi da cui ha tratto origine, New Holland vanta prodotti di qualità, all’avanguardia a livello tecnologico e nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e delle norme ambientali.

Case Construction Case Construction vende e fornisce assistenza ovunque nel mondo a una gamma completa di macchine movimento terra: dalle terne - di cui è leader di mercato - agli escavatori cingolati e gommati, dalle pale gommate alle minipale compatte (gommate e cingolate), dai dumper articolati ai movimentatori telescopici. Attraverso i concessionari Case, i clienti possono contare su un vero e proprio partner professionale, con attrezzature e assistenza post-vendita eccellenti, garanzie ai vertici del settore e finanziamenti flessibili.

Kobelco Il successo di Kobelco è stato costruito sulla ricerca della totale soddisfazione del cliente. Oggi, il marchio rimane fedele a questo impegno, per mezzo dei suoi 250 centri di distribuzione dislocati in Nord America. Kobelco produce e commercializza la linea completa di escavatori della gamma compatta, media e alta con peso da 1,9 a 88 tonnellate. Particolare attenzione viene dedicata alla potenza e alla precisione delle macchine ed ogni escavatore Kobelco è progettato e prodotto per superare le aspettative del mercato.

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VEIcOLI INDuSTRIALI (Iveco)

È il Settore del Gruppo che opera a livello internazionale nell’ambito dello sviluppo, della produzione e della vendita di una vasta gamma di veicoli industriali e di bus; è presente sul mercato con i seguenti marchi:

Iveco Una gamma di veicoli commerciali e industriali leggeri, medi e pesanti per trasportare e distribuire merci, garantendo la redditività del cliente e minimizzando l’impatto ambientale. Con un’offerta all’avanguardia e full range, Iveco offre prodotti in grado di rispondere con efficienza a ogni esigenza professionale.

Iveco Irisbus Con una ricerca continua di soluzioni tecnologicamente avanzate nel pieno rispetto dell’ambiente, Irisbus offre una gamma completa - dai minibus ai granturismo, dagli autobus urbani agli interurbani - pensata per rispondere con flessibilità alle esigenze di chi deve spostarsi per brevi distanze nei centri storici come per lunghi viaggi fuori città.

Iveco Astra Astra significa veicoli cava-cantiere da 2, 3 e 4 assi con oltre 210 modelli in versione telaio Extra Heavy-Duty per il montaggio di cassoni, betoniere, cisterne acqua e/o carburante, pompe per il calcestruzzo, perforatrici, officine mobili, nonchè dumper rigidi da 14, 28, 32, 40 tonnellate e articolati da 25, 30, 35, 40 tonnellate.

Iveco Magirus Ovunque serva portare soccorso è necessario arrivare tempestivamente, in totale sicurezza e con tutto il necessario per affrontare le situazioni più diverse: fuoco o acqua, sismi o esplosioni. Iveco risponde a queste esigenze con i propri prodotti firmati Iveco Magirus, Lohr Magirus, Iveco Mezzi Speciali, Camiva.

IL GRuPPOIN SINTESI

I NOSTRI PRODOTTI, I NOSTRI BRAND

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cOMPONENTI E SISTEMI DI PRODuZIONE

FPT Powertrain Technologies Sotto il cofano dei veicoli e nelle macchine prodotte dal Gruppo si sprigiona la potenza di un motore FPT Powertrain Technologies. FPT, infatti, progetta e realizza motori e cambi. Eccellenza tecnologica, ampiezza di gamma e una presenza capillare in tutto il mondo fanno di FPT un leader mondiale nel settore “powertrain”. FPT è da sempre alla ricerca di soluzioni per la mobilità sostenibile, volte alla riduzione delle emissioni inquinanti e dei consumi, e contemporaneamente ad un continuo miglioramento delle prestazioni e del piacere di guida. La ricerca e lo sviluppo sono orientati sia all’evoluzione dei motori convenzionali sia ai propulsori con carburanti alternativi, a doppia alimentazione metano/benzina, solo metano, sistemi di propulsione ibrida.

Magneti MarelliAzienda internazionale, è leader nella progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta tecnologia per autoveicoli: dall’illuminazione ai dispositivi di controllo del motore, dalle sospensioni all’elettronica, dai sistemi di scarico ai componenti per l’After Market e il Motorsport. Attraverso un processo di innovazione continua, Magneti Marelli punta a valorizzare il proprio know-how e le competenze elettroniche trasversali del Gruppo, per sviluppare sistemi intelligenti e soluzioni che contribuiscano all’evoluzione della mobilità secondo criteri di sostenibilità ambientale, sicurezza e qualità della vita all’interno dei veicoli.

TeksidÈ oggi il gruppo di fonderie di ghisa grigia e ghisa sferoidale più grande del mondo. Un’azienda attenta a regolare continuamente la qualità della produzione sulle richieste sempre più precise dell’industria automotive mondiale. Produce circa 600 mila tonnellate annue di basamenti, teste cilindri, componenti per motori, particolari per trasmissioni, cambi e sospensioni. Tra le caratteristiche vincenti di Teksid: 80 anni di esperienza, un continuo aggiornamento della tecnologia, alta automazione, investimenti in ricerca e sviluppo per aumentare gli standard qualitativi e una stretta integrazione con lo sviluppo dei prodotti dei clienti.

ComauÈ il Settore del Gruppo che realizza “le macchine per costruire le macchine”: robot di saldatura e assemblaggio scocche, sistemi di lavorazione e montaggio meccanico. Al cliente, Comau consegna impianti “chiavi in mano”, di cui esegue progettazione, realizzazione, installazione, avvio produttivo e manutenzione. Con 25 sedi in più di 15 Paesi e 40 anni di esperienza nel campo dell’automazione industriale, Comau è leader nello sviluppo di tecnologia innovativa. I costanti investimenti in ricerca hanno consentito al Settore di porsi sul mercato come fornitore di soluzioni ingegneristiche complete, anche in comparti diversi da quello automotive, tra cui l’aerospaziale, il petrolchimico, quello dell’acciaio e delle fonderie.

IL GRuPPOIN SINTESI

IL GRuPPO fIAT NEL MONDO

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iL GRUPPO fiAT neL MOndO

Fin dalle origini, lo sviluppo del Gruppo Fiat è stato contrassegnato da una spiccata propensione verso i mercati internazionali. Questa costante attenzione si è tradotta in una rilevante presenza in tutto il mondo.

Avere una visione globale e agire a livello locale: con questa filosofia il Gruppo Fiat si prepara ad affrontare le nuove sfide, cercando di cogliere il meglio da ogni mercato e di essere veloce nel soddisfare le esigenze di tutti i suoi milioni di clienti.

RICAVI PER AREA DI DESTINAZIONE DIPENDENTI NEL MONDO

NORD AMERICA

10%EUROPA

35,3%RESTO DEL

MONDO

9,7%

ITALIA

25,4%

MERCOSUR

19,6%

NORD AMERICA

5,9%EUROPA

24,1%RESTO DEL

MONDO

5,4%

ITALIA

42,3%

MERCOSUR

22,3%

23

NORD AMERICA

15EUROPA

33RESTO DEL

MONDO

11

ITALIA

48

MERCOSUR

10

NORD AMERICA

16EUROPA

57RESTO DEL

MONDO

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ITALIA

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MERCOSUR

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STABILIMENTI

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO

IL GRuPPOIN SINTESI

INNOVARE PER cREScERE

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innOVARe PeR cReSceRe

Tutti i Settori, supportati dagli studi di tipo trasversale condotti dal Centro Ricerche Fiat e da Elasis, investono consistenti risorse nella ricerca. Gli ambiti di applicazione sono molteplici: dall’automotive in senso stretto all’elettronica, alla telematica, all’ICT, alla sicurezza preventiva, al rispetto dell’ambiente. Perché solo da una visione sinergica potrà nascere una mobilità davvero a misura d’uomo.

Il Centro Ricerche Fiat (C.R.F.) è un centro di eccellenza nel panorama internazionale della ricerca. Si avvale di circa 800 professionisti e collabora con oltre 160 università e centri di ricerca e oltre 1.000 partner industriali in tutto il mondo. Da più di trent’anni sostiene attivamente la crescita tecnologica di tutto il Gruppo e dei suoi partner. Dispone di un vasto insieme di competenze tecniche e di una serie di laboratori all’avanguardia per la sperimentazione di sistemi powertrain, l’analisi di rumore e vibrazioni, la simulazione di guida, lo sviluppo di nuovi materiali e processi produttivi, l’optoelettronica e le microtecnologie. Nel corso degli ultimi anni le ricerche del C.R.F. si sono concentrate sullo studio di soluzioni in grado di ridurre i consumi e le emissioni inquinanti e rumorose, di migliorare l’efficienza, l’aerodinamica e la sicurezza complessiva del veicolo.

Elasis è uno dei più grandi centri di ricerca del Sud Italia e una delle più importanti società di ingegneria avanzata nel settore automobilistico. Nei suoi centri operano circa 1.200 dipendenti: hanno a disposizione mezzi sofisticati di progettazione e calcolo, oltre a strumenti per la sperimentazione fisica e virtuale tra i più avanzati. Questo centro conduce studi su alcune aree strategiche. In particolare, nuove metodologie di prodotto e processo per ridurre il time to market, attività di ricerca sui veicoli per migliorarne le prestazioni, la sicurezza, la fruibilità e ridurne l’impatto ambientale, strumenti utili per decongestionare il traffico attraverso lo sviluppo di piattaforme telematiche evolute. Partendo dalle competenze specifiche maturate in ambito automotoristico, realizza tecnologie che possono essere utilizzate anche in altre industrie e applicazioni.

Il Gruppo Fiat è cresciuto perché ha saputo creare modelli innovativi, utilizzare materiali d’avanguardia, inventare tecnologie per carburanti tradizionali ed alternativi, sperimentare modelli futuristici, studiare e anticipare le esigenze di milioni di persone.

IL GRuPPOIN SINTESI

uN IMPEGNO RESPONSABILE

26

Un iMPeGnO ReSPOnSABiLe

A conferma che per Fiat la sostenibilità è un modo di fare impresa che guida le scelte di ogni giorno, a settembre Fiat S.p.A. è stata riconosciuta leader di sostenibilità ed è entrata negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Dow Jones Sustainability STOXX con un punteggio di 90/100 rispetto alla media di 72/100 totalizzata dalle aziende del settore analizzate da SAM, società specializzata in investimenti di sostenibilità.

Il DJSI World e il DJSI STOXX sono i più prestigiosi indici borsistici ai quali accedono solo le società giudicate migliori sia dal punto di vista economico-finanziario sia da quello sociale e ambientale. Nello specifico, Fiat è stata riconosciuta best-in-class in relazione alla dimensione economica e, per quanto riguarda quella ambientale e quella sociale, ha ottenuto il massimo del punteggio in reporting, gestione responsabile del prodotto, strategia contro i cambiamenti climatici, sviluppo del capitale umano, attività a favore delle comunità e dialogo con gli stakeholder.

Inoltre SAM ha premiato Fiat con i riconoscimenti Sector Mover e Gold Class. Fiat è stata infatti la società che nel 2009 ha migliorato maggiormente la sua performance di sostenibilità all’interno del settore automobilistico (SAM Sector Mover) e si è distanziata dal primo classificato per una variazione inferiore al 5% (SAM Gold Class).

Questo risultato rappresenta un importante successo, ma non è considerato un punto d’arrivo: Fiat si impegna, infatti, a mantenere alti i propri standard e a migliorare costantemente le performance contribuendo a creare valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder.

Per il Gruppo la sostenibilità è un impegno condiviso dal top management che è attivamente coinvolto nel processo. Il Group Executive Council (GEC) - organismo decisionale composto dall’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. e dai responsabili dei Settori operativi e da alcuni capi funzione - definisce l’approccio strategico, approva le Linee Guida e il Piano di Sostenibilità ed è costantemente informato della performance del Gruppo. Nel 2009 inoltre, a conferma di questo forte commitment, la supervisione delle tematiche di sostenibilità è stata affidata al Comitato “Nomine e Corporate Governance” che è perciò diventato “Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità”. Il Comitato valuta le proposte inerenti agli indirizzi strategici in tema di sostenibilità, formulando, ove necessario, pareri al Consiglio di Amministrazione ed esamina il Bilancio di Sostenibilità.

Con quest’ultimo documento Fiat comunica agli stakeholder le attività più rilevanti in ambito ambientale, sociale ed economico e, attraverso il Piano Strategico di Sostenibilità, rende conto dello stato di avanzamento dei progetti e fissa i nuovi obiettivi per garantire un costante miglioramento delle proprie performance.

Consapevole che un percorso di sviluppo e di crescita ha valore solo se sostenibile, nel 2009 il Gruppo ha consolidato il processo di integrazione della dimensione sociale e di quella ambientale nella strategia dell’azienda.

27

Nel 2009, nonostante la difficile congiuntura economica, il Gruppo ha raggiunto importanti risultati tenendo fede agli impegni presi.

In campo ambientale, ad esempio, Fiat Automobiles dopo due anni di leadership, nella rilevazione della società Jato Dynamics di settembre 2009, si è confermato il brand con le auto dal valore medio di emissioni di CO2 più basso rispetto ai marchi automobilistici più venduti in Europa. Inoltre, ha conquistato anche un nuovo primato affermandosi come l’unico brand full-liner che già ora raggiunge l’obiettivo medio europeo di 130 g/km fissato per il periodo 2012-2015.

In campo sociale, il Gruppo ha gestito con responsabilità e trasparenza l’impatto del difficile quadro economico sui lavoratori e ha continuato il processo di valorizzazione delle persone e delle loro potenzialità. E’ anche proseguito l’impegno nella promozione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro con attività e formazione mirate.

Inoltre la catena dei fornitori del Gruppo è stata sensibilizzata a una gestione più responsabile del proprio business attraverso la diffusione di specifiche Linee Guida di sostenibilità e la valutazione del relativo livello di conformità.

È continuato altresì l’impegno a favore delle comunità locali che, soprattutto in Brasile, ha portato significativi risultati nel sostegno allo sviluppo sociale ed economico. Inoltre, con TechPro2, importante iniziativa di formazione tecnica partita dall’Italia e poi estesa in ambito internazionale, sono stati promossi la crescita professionale e l’inserimento nel mondo del lavoro di oltre 2.100 giovani.

Al fine di soddisfare le richieste informative delle principali società di rating, nel corso dell’anno è stato ampliato il numero dei KPI rendicontati e, grazie al nuovo sistema di monitoraggio delle performance ambientali, per la prima volta i dati vengono presentati in forma normalizzata.

Maggiori dettagli sull’impegno del Gruppo in ambito ambientale e sociale sono riportati nel Bilancio di Sostenibilità e sul sito http://sostenibilita.fiatgroup.com.

Al fine di offrire alle diverse categorie di stakeholder informazioni sempre più dettagliate e tempestive, nel corso dell’anno è stato infatti creato un sito internet interamente dedicato alla sostenibilità, che contiene diversi approfondimenti e offre la possibilità di scaricare il Bilancio in formato elettronico o consultarlo in modalità interattiva. Il sito è stato premiato come “Best improver in Italy” nell’ambito del CSR Online Awards 2009, riconoscimento istituito da Lundquist (società di consulenza sulla comunicazione strategica) per i contenuti e la facilità di fruizione delle tematiche di sostenibilità on-line.

RELAZIONE SULLA GESTIONEHighlights

Azionisti

I fatti salienti del 2009

Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività

Principali rischi e incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Ricerca e innovazione

Risorse umane

Analisi della situazione economico-finanziaria del Gruppo

Corporate Governance

Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

Rapporti infragruppo e con parti correlate

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Andamento della gestione nei Settori di Attività

Fiat Group Automobiles

Maserati

Ferrari

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Veicoli Industriali

FPT Powertrain Technologies

Componenti

Prodotti Metallurgici

Mezzi e Sistemi di Produzione

Situazione economico-finanziaria della Fiat S.p.A.

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione dell’utile di esercizio 2009

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41

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114

115

116

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RELAZIONE SuLLAGESTIONE

HIGHLIGHTS30

(in milioni di euro) 2009 2008 2007

Ricavi netti 50.102 59.564(*) 58.529Utile/(perdita) della gestione ordinaria 1.058 3.362 3.233Utile/(perdita) operativa 359 2.972 3.152Utile/(perdita) prima delle imposte (367) 2.187 2.773Utile/(perdita) dell’esercizio (848) 1.721 2.054Attribuibile a: Soci della controllante (838) 1.612 1.953 Interessenze di pertinenza di terzi (10) 109 101Risultato base per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1) (0,677) 1,290 1,537Risultato base per azione risparmio (in euro) (1) (0,677) 1,445 1,692Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1) (0,677) 1,285 1,526Risultato diluito per azione risparmio (in euro) (1) (0,677) 1,440 1,681Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 3.386 4.979(*) 3.985 di cui: Costi di sviluppo capitalizzati 1.046 1.216 932Spesa in Ricerca e Sviluppo (2) 1.692 1.986 1.741Totale Attivo 67.235 61.772 60.136(Indebitamento)/Disponibilità nette (15.898) (17.954) (10.423) di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali (4.418) (5.949) 355Totale Patrimonio netto 11.115 11.101 11.279Patrimonio netto attribuibile ai Soci della controllante 10.301 10.354 10.606Dipendenti a fine esercizio (numero) 190.014 198.348 185.227

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16 come descritto nella Nota integrativa, i ricavi netti dell’esercizio 2008 sono stati incrementati per 184 milioni di euro mentre gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali sono diminuiti di 284 milioni di euro. (1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa. (2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.

HiGHLiGHTS

Ricavi per Centri di area di destinazione Numero di Società Dipendenti Stabilimenti Ricerca e Sviluppo (in milioni di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008(*)Italia 140 145 80.434 82.371 64 70 48 50 12.744 14.319Europa esclusa Italia 265 274 45.826 50.159 57 62 33 33 17.668 23.862Nord America 74 70 11.157 12.305 16 19 15 15 5.021 5.711Mercosur 33 33 42.397 43.042 27 27 10 10 9.798 9.975Altre aree 109 111 10.200 10.471 24 25 11 10 4.871 5.697TOTALE 621 633 190.014 198.348 188 203 117 118 50.102 59.564

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, i ricavi netti dell’esercizio 2008 sono stati incrementati per 184 milioni di euro.

DATI PER AREA GEOGRAfIcA

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AZiOniSTi

LA cOMuNIcAZIONE fINANZIARIAFiat persegue costantemente l’obiettivo di accrescere la fiducia dei suoi clienti e investitori attraverso una gestione trasparente e responsabile delle sue attività, incrementando, così, il valore dell’impresa su base sostenibile.

Fiat mantiene un dialogo costante con i suoi Azionisti, Investitori e Analisti attraverso un’attiva politica di comunicazione svolta dalla funzione Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo del Gruppo con i mercati finanziari con l’obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli investitori e il loro livello di comprensione dei fenomeni aziendali.

Nel corso dell’anno il team di Investor Relations mantiene contatti costanti con il mercato finanziario e organizza, inoltre, incontri formali (a mezzo conference call o presentazioni dal vivo) sia in occasione della pubblicazione trimestrale dei risultati del Gruppo sia di eventi che richiedano comunicazione diretta al mercato.

Fiat propone altresì partecipazioni a conferenze di Settore o incontri e “non-deal roadshow” che interessano le principali piazze finanziarie per garantire una relazione diretta con il top management dando maggiori opportunità di approfondimento sull’andamento gestionale e sulle strategie del Gruppo.

Nel 2009 Fiat ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i concorrenti europei per le attività di Investor Relations - sulla base delle opinioni espresse da analisti e investitori istituzionali europei e internazionali - nelle analisi di benchmarking condotte da una primaria società di studi e ricerca che fornisce servizi alla comunità finanziaria.

Sul sito istituzionale www.fiatgroup.com, che nel 2009 è stato oggetto di ulteriori aggiornamenti e approfondimenti, alla sezione Investor Relations sono disponibili i dati economico-finanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Per gli azionisti sono inoltre disponibili i seguenti contatti:

ANDAMENTO DEL TITOLO fIAT RISPETTO ALL’INDIcE fTSE ITALIA ALL SHARE E ALL’EuROSTOxx DALL’INIZIO DEL 2008 (1/1/08=100) E quANTITÀ TRATTATE MENSILMENTE (milioni di azioni ordinarie)

Per gli azionisti: Numero verde per l’Italia: 800-804027E-mail: [email protected] [email protected]

Per i titolari di ADR: Numero verde per USA e Canada: 800 749 1873Fuori Usa e Canada: +1 (718) 921 8137Website: www.adr.db.com

FIAT

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RELAZIONE SuLLAGESTIONE

AZIONISTI

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

AZIONISTI32

Exor S.p.A.(*) 30,5%

Capital Research & Management Co.

5,2%

FMR LLC (**)5,0%

Altri azionisti25,4%

Altri InvestitoriIstituzionali extra UE4,8%

Altri InvestitoriIstituzionali UE22,6%

BlackRock InvestmentManagement(UK) Limited3,0%

Dopo i forti ribassi del 2008, il pessimismo ha continuato a influenzare le borse mondiali ancora nei primi due mesi del 2009, spingendo i mercati ai minimi storici. Gli investitori, colpiti dalla crisi di liquidità del sistema bancario internazionale, con alcuni casi di fallimento, hanno temuto la nazionalizzazione delle istituzioni finanziarie, che avevano ricevuto ingenti aiuti pubblici per superare la crisi. In seguito le piazze finanziarie hanno avviato una rimonta inattesa, grazie ai primi risultati dei piani pubblici di rilancio e ad un migliore andamento delle imprese. Sui mercati però la fiducia non è tornata del tutto e gli investitori guardano a un 2010 carico d’incertezze. Il timore di un fallimento di Dubai a fine novembre ha nuovamente creato turbolenze sulle borse per qualche seduta. La maggior parte dei mercati ha chiuso l’anno recuperando parte delle perdite del 2008: Francoforte ha guadagnato il 24%, Parigi il 22%, Londra il 22%, Madrid il 30%, Milano il 19%, così come il Dow Jones, Hong Kong il 52% e l’indice Nikkei ha guadagnato il 19%. In questo contesto il titolo Fiat ha più che raddoppiato il suo valore (+123%) rispetto alla chiusura del 2008 (best performer tra i concorrenti europei dall’inizio dell’anno).

MAGGIORI AZIONISTI

Il numero di azioni ordinarie è di 1.092.247.485. I detentori di azioni ordinarie in misura superiore al 2% alla data odierna risultano essere:

(in euro) 31.12.09 31.12.08 28.12.07 29.12.06 30.12.05Azioni Ordinarie 10,250 4,590 17,695 14,468 7,360Azioni Privilegiate 6,000 2,440 14,640 12,119 5,930Azioni di Risparmio 6,295 3,035 14,655 13,880 6,584

(Fonte Reuters) (*) Pari al prezzo di asta di chiusura.

(in euro) 2009 2008 2007Risultato base per azione ordinaria e privilegiata (0,677) 1,290 1,537Risultato base per azione di risparmio (0,677) 1,445 1,692Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata (0,677) 1,285 1,526Risultato diluito per azione di risparmio (0,677) 1,440 1,681

Exor S.p.A. (*) 30,5%Capital Research & Management Company 5,2%FMR LLC (**) 5,0%BlackRock Investment Management (UK) Limited 3,0%Altri Investitori Istituzionali UE 22,6%Altri Investitori Istituzionali extra UE 4,8%Altri azionisti 25,4%

(*) Oltre al 3,5% di azioni proprie detenute da Fiat S.p.A.(**) Di cui 1,75% con diritto di voto.

PREZZO DI RIfERIMENTO (*) PER AZIONE AL:

PRINcIPALI DATI PER AZIONE

NuMERO AZIONI ORDINARIE: 1.092.247.485

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FIAT ORDINARIE

FIAT RISPARMIO FIAT PRIVILEGIATE

quOTAZIONI MENSILI MINIME E MASSIME NEL 2009 (in euro)

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RELAZIONE SuLLAGESTIONE

I fATTI SALIENTIDEL 2009

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i fATTi SALienTi deL 2009

GENNAIOFiat Linea si aggiudica in India due riconoscimenti: “Car of the year” e “Midsize car of the year”, assegnati rispettivamente da “Autocar” e “Overdrive”, le due principali riviste indiane del settore automotive. Quest’ultima ha inoltre assegnato alla Fiat 500 il premio “Import of the year”.

Magneti Marelli e SAIC Motor Corporation Ltd. hanno sottoscritto un accordo di joint venture in Cina, mirato alla produzione di componenti idraulici per il cambio AMT (Automated Manual Transmission) di Magneti Marelli (FreechoiceTM).

fEBBRAIOIveco ha ricevuto il titolo di migliore azienda importatrice del settore del trasporto in Germania. È il risultato di un sondaggio effettuato dall’istituto “EMNID Research Institute”, per conto della rivista “Verkehrsrundschau”, una delle più importanti in Germania dedicata al mondo dei flottisti stradali.

Lanciata in Europa la gamma del trattore T7000 Auto Command™ da 167 a 225 Cv destinato a grandi aziende agricole e contoterzisti. La gamma è dotata di una nuova trasmissione CVT che ottimizza le performance del motore e i costi di gestione.

GENNAIOAl Salone di Detroit, è stata presentata la nuova Quattroporte Sport GT S, la miglior sintesi tra una berlina di lusso e un’auto sportiva che Maserati abbia mai raggiunto.

GENNAIOAl SIMA Innovation Awards 2009, New Holland Agriculture ha conquistato una medaglia d’oro per il trattore NH2 alimentato a idrogeno e una d’argento per l’avanzata trasmissione EasyDrive.

MARZOAl Salone dell’Automobile di Ginevra esposta, in anteprima mondiale, la Fiat 500C, cabriolet con capote a comando elettrico e cinematismi sofisticati. Inoltre, ampliata l’offerta di vetture con marchio Fiat a doppia alimentazione (GPL/benzina e metano/benzina): a Panda, Grande Punto e Bravo, infatti, si sono aggiunte Punto Classic e Idea.

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MARZOA Ginevra presentata la MiTo GTA Concept, prototipo delle future sportive caratterizzato da un eccellente rapporto peso-potenza. Presentati inoltre due nuovi motori Euro 5. Si tratta del 2.0 JTDM diesel da 170 Cv e del 1750 Turbo Benzina (TBi) da 200 Cv, che equipaggiano la Brera, lo Spider e la 159.

Importanti anche le novità di Lancia: la Delta Executive, la Ypsilon e la Musa ECOCHIC, dotate di doppia alimentazione GPL/benzina.

Fiat Professional ha avviato la commercializzazione del Ducato 140 Natural Power che assicura ottime performance, consumi contenuti e minime emissioni.

Presentata a Ginevra la nuova Maserati GranTurismo S Automatica.

Presentato a Pechino il Genlyon, primo frutto della joint venture tra SAIC e Iveco. Il nuovo “pesante” di SAIC Iveco Hongyan Commercial Vehicles (SIH) è stato progettato direttamente in Cina e porterà su quel mercato l’eccellenza tecnologica e la qualità europea di Iveco.

Ampliata la gamma del trattore Magnum in Nord America.

Lanciati 7 nuovi modelli di escavatore della serie B che comprendono modelli “long-reach”, compatti e per scavi di grande estensione, caratterizzati da consumi più efficienti e da un più basso livello di rumorosità.

APRILEFiat 500 proclamata “2009 World Car Design of the Year “.

Rinnovato il modello Sedici con alcuni interventi stilistici interni ed esterni e l’introduzione di due nuovi motori omologati Euro 5. Presentata, inoltre, la Panda Panda Cross, primo City SUV a minimo impatto ambientale.

Lo stabilimento Tofas di Bursa, in Turchia, ha raggiunto il traguardo produttivo dei tre milioni di veicoli costruiti.

Prosegue il lancio degli escavatori cingolati CX con il nuovo modello CX 130B “long reach” (braccio lungo).

MAGGIOLa joint venture SAIC Fiat Powertrain Hongyan ha avviato la produzione dei motori diesel Cursor 9 nel nuovo sito produttivo situato nella città di Chongqing.

La Società Americana di Ingegneria del Settore Agricolo e Biologico - Asabe ha riconosciuto il forte impegno di New Holland Agriculture e Case IH per l’innovazione, assegnando rispettivamente cinque e tre premi AE50.

Lanciati tre nuovi modelli di trattori compatti della serie Farmall dotati di trasmissione a variazione continua (CVT).

MARZOPresentato a Ginevra il sistema MultiAir, dispositivo elettro-idraulico per gestire le valvole di aspirazione, che, a parità di cilindrata, consente un aumento del 10% della potenza massima e del 15% della coppia a basso regime, oltre ad una contemporanea riduzione del 10% di consumi ed emissioni di anidride carbonica.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

I fATTI SALIENTIDEL 2009

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GIuGNOLanciato l’EcoDaily, rinnovato nell’estetica e nei motori, migliorato nel comfort e nell’elettronica di bordo.

GIuGNOFacendo seguito alla lettera di intenti siglata a gennaio, il Gruppo Fiat e Chrysler Group LLC hanno sottoscritto l’accordo per un’alleanza strategica globale. Dallo stesso giorno è diventata operativa la nuova Chrysler, partecipata da Fiat al 20%.

GIuGNOLa Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il Gruppo Fiat hanno firmato un contratto di finanziamento di 400 milioni di euro. Il prestito è finalizzato a sostenere i progetti in Ricerca e Sviluppo del Gruppo.

Nel percorso del World Class Manufacturing due stabilimenti di FGA hanno conquistato la certificazione “Silver Level”: si tratta di Melfi (primo impianto italiano a raggiungere questo traguardo) e di Tychy in Polonia.

Per il nuovo EcoDaily Iveco, FPT Powertrain Technologies ha introdotto due motori di 2,3 litri (106 e 126 Cv) e due di 3 litri (140 e 170 Cv). La gamma dei motori FPT su EcoDaily è completata dalla versione Natural Power, con motore bifuel (metano e benzina), anch’esso omologato EEV.

Siglato un accordo di cooperazione strategica con Perkins Engine Company Limited per la fornitura a lungo termine di un motore da 3,4 litri a basso impatto ambientale, destinato ad applicazioni nelle macchine agricole e per le costruzioni.

LuGLIOLa Fiat 500C (la versione cabriolet) ha esordito negli autosaloni italiani con il “porte aperte” del 4 luglio, giorno del secondo compleanno del modello e del 52° anniversario del lancio di quello storico.

Fiat e Guangzhou Automobile Group Co. Ltd. (GAC Group) hanno firmato un accordo quadro per costituire una joint venture paritetica che produrrà motori e auto destinate al mercato cinese.

Collocato un prestito obbligazionario da 1,25 miliardi di euro con cedola fissa del 9% e scadenza luglio 2012.

Lanciata la serie Austoft 8000 per la raccolta della canna da zucchero, che permette un incremento del 35% della potenza di taglio e il controllo elettronico della trazione con adattamento automatico della velocità.

Lanciata in Europa la serie economica di trattori da frutteto TD4000F.

AGOSTOCollocato un prestito obbligazionario da 1 miliardo di dollari con cedola del 7,75% e scadenza settembre 2013.

Aggiunto il nuovo modello di apripista cingolato ad elevate prestazioni 650L, caratterizzato da maggiori performance, minore altezza e peso operativo.

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SETTEMBREPresentato il Qubo Natural Power, la nuova versione a doppia alimentazione (metano/benzina).

Presentate le MiTo 1.4 MultiAir da 105 e 135 Cv, che per prime hanno adottato la nuova rivoluzionaria tecnologia destinata ai motori a benzina, e la “Quadrifoglio verde” da 170 Cv, una sportiva di razza dotata della potenza specifica più alta mai fatta registrare da un’Alfa Romeo.

Lanciato il Fiorino Metano, nuovo veicolo a doppia alimentazione (metano/benzina), che è l’unico di questo genere nel suo segmento.

Al Salone dell’Automobile di Francoforte presentata la GranCabrio, prima cabriolet a quattro posti della storia Maserati.

Lanciato in Europa il Magelys HDH, veicolo che si colloca nella ristretta classe dei più sofisticati autobus per il turismo a lungo raggio presenti sul mercato europeo.

Presentato in Brasile un prototipo del Daily Elettrico, nato dalla collaborazione tra Iveco e Itaipu Binacional, l’azienda che gestisce la più grande centrale idroelettrica del mondo al confine tra Brasile e Paraguay: si tratta del primo veicolo leggero a zero emissioni prodotto in America Latina.

Collocato un prestito obbligazionario da 1,25 miliardi di euro con cedola fissa del 7,625% e scadenza settembre 2014.

SETTEMBREFiat ha arricchito la propria offerta di prodotti del segmento B con il lancio della Punto Evo, destinata ad affiancare la Grande Punto, vettura di grande successo, e a diventare punto di riferimento in termini di innovazione, sicurezza e stile.

SETTEMBREDopo due anni di leadership, il marchio Fiat è stato ancora una volta confermato da JATO Dynamics come il brand con le auto dal valore medio di emissioni di CO2 più basso tra i 25 marchi automobilistici più venduti in Europa.

SETTEMBREA Francoforte presentata la Ferrari 458 Italia mossa da un 8 cilindri di 4,5 litri collocato in posizione centrale capace di erogare 570 cavalli.

SETTEMBRENew Holland Agriculture si aggiudica il maggiore riconoscimento in campo agricolo del Brasile. In occasione infatti del Premio Gerdau, dedicato alle macchine più efficienti e moderne dell’industria agricola del Paese, il trattore New Holland TL75 78 Cv è stato insignito del Trofeo d’Oro nella categoria “Outstanding”.

SETTEMBREFiat entra negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Dow Jones Sustainability STOXX con un punteggio di 90/100, rispetto a una media di 72/100 delle aziende del settore.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

I fATTI SALIENTIDEL 2009

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Aggiornato il Maxxum 110-140, ora dotato di consolle multi-controllo, strumentazione A-Pillar e cofano ridisegnato. Il marchio è entrato nel mercato degli “All Terrain Vehicles” con il Case IH Scout XL.

Al Salone Nautico di Genova FPT ha presentato il nuovo motore C90 nelle versioni da 620 e 380 Cv, un propulsore che è andato ad arricchire la gamma dei motori marini di FPT, destinati ad applicazioni da diporto e professionali.

OTTOBREAmpliata la gamma motori della MiTo con l’esordio del 1.4 Turbobenzina da 120 Cv, primo motore Turbo bifuel (GPL/benzina) realizzato direttamente dal costruttore, e del motore a gasolio 1.3 JTDM-2 da 95 Cv con sistema Start&Stop di serie.

Presentata la Delta Turbo GPL che, grazie alla sua motorizzazione 1.4 Turbo Jet da 120 Cv a doppia alimentazione (GPL/benzina), è la prima vettura sulla quale Legambiente ha apposto la sua “Etichetta per il Clima”.

Nello stabilimento di Verrone è stata avviata la produzione della nuova famiglia di cambi C635 destinati a vetture del segmento medio (diesel e benzina) di FGA e di Chrysler.

New Holland Agriculture ha rafforzato la sua posizione sui mercati con una serie di lanci tra cui la serie di trattori TDF per applicazioni in orticultura, uliveti e vigneti.

CNH e KAMAZ, uno dei maggiori produttori di veicoli industriali pesanti a livello globale, hanno firmato a Mosca una lettera d’intenti, annunciando un’alleanza industriale e commerciale nei settori dei mezzi agricoli e delle macchine per le costruzioni.

Presentato, in Brasile, al Salone Fenatran di San Paolo il nuovo veicolo Vertis della gamma media, nel segmento da 9 a 13 tonnellate di peso totale.

NOVEMBRECollocato un prestito obbligazionario da 1,5 miliardi di euro con cedola fissa del 6,875% e scadenza febbraio 2015.

Presentata la nuova mietitrebbia CR9090 classe 9 da oltre 500 Cv, lanciata in Nord America e in Australia.

In Nord America lanciato il nuovo Magnum con trasmissione variabile (CVT) con potenza da 180 a 225 Cv. Aggiornato anche il modello Puma (con potenza da 125 a 192 Cv).

La rivista Automotive Testing Technology International assegna alla tecnologia MultiAir il premio “Engine Development Team of the Year”.

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OTTOBREIl Daily a gas naturale è stato eletto da una prestigiosa rivista inglese di settore ”Green Van of the Year 2009” e all’Iveco è andato il premio “Transport Innovation of the Year” per il Blue&Me Fleet, avanzato sistema di gestione telematica delle flotte. Il Daily è stato inoltre nominato “Green Commercial of The Year 2009” in occasione del “Fleet Transport Awards” irlandese.

OTTOBREPer l’innovativa tecnologia MultiAir FPT Powertrain Technologies ha ricevuto il premio “Technobest 2009”.

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Per Fiat 500C e per Fiat 500 è stato reso disponibile il nuovo motore 1.3 MultiJet II con sistema Start&Stop di serie ed omologazione Euro 5.

DIcEMBRELanciato il nuovo Fiat Doblò, rinnovato nello stile, nei motori e nelle caratteristiche tecniche.

Lanciati in India tre modelli di trattori della gamma TT con potenza da 35 a 50 Cv a due e quattro ruote motrici.

L’Amministratore Delegato Sergio Marchionne ha incontrato a Roma i rappresentanti delle Istituzioni e delle Organizzazioni Sindacali per discutere circa le attività del Gruppo in Italia. L’incontro si è focalizzato, in particolare, su Fiat Group Automobiles e sulla sua alleanza con Chrysler.

DIcEMBREIn Brasile, per il terzo anno consecutivo il premio “Truck of the Year” è stato assegnato dalla più prestigiosa rivista del settore, Autodata, al Tector, veicolo medio della gamma Iveco in America Latina. In Cina il nuovo veicolo pesante Genlyon, presentato a marzo, è stato eletto “Truck of the Year” per la categoria delle flotte da “China Auto News”.

NOVEMBRE“Tractor of the Year” e “Golden Tractor for the Design”: questi i prestigiosi riconoscimenti che l’autorevole giuria dell’Agritechnica ha assegnato al nuovo trattore New Holland T7070 Auto Command.

Il New Holland T7000 Auto Command e il Case IH Puma CVX sono nominati “Maschine des Jahres 2010” (Macchina dell’Anno 2010) per la categoria trattori di potenza m e d i o - a l t a , dalla stampa specializzata tedesca.

RELAZIONESuLLA GESTIONE

DATI EcONOMIcIE PATRIMONIALIPER SETTORE DI ATTIVITÀ

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dATi ecOnOMici e PATRiMOniALiPeR SeTTORe di ATTiViTÀ

Utile/(perdita) della gestione Utile/(perdita) Totale Ricavi netti ordinaria operativa Attività operative(in milioni di euro) 2009 2008 (*) 2009 2008 2009 2008 2009 2008Fiat Group Automobiles 26.293 26.937 470 691 217 460 16.157 15.958Maserati 448 825 11 72 11 72 368 437Ferrari 1.778 1.921 238 339 245 341 1.608 1.542Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 10.107 12.781 337 1.122 251 1.146 18.346 19.958Veicoli Industriali (Iveco) 7.183 10.894 105 838 (90) 779 7.159 8.097FPT Powertrain Technologies 4.952 7.000 (25) 166 (114) 162 4.988 4.953Componenti (Magneti Marelli) 4.528 5.447 25 174 (40) 93 3.258 3.123Prodotti Metallurgici (Teksid) 578 837 (12) 41 (14) 49 517 497Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 728 1.123 (28) 21 (32) - 567 751Altre Attività ed Elisioni (6.493) (8.201) (63) (102) (75) (130) (941) (575)TOTALE GRUPPO 50.102 59.564 1.058 3.362 359 2.972 52.027 54.741

Totale Spesa in Ricerca Dipendenti Passività operative Investimenti(1) e sviluppo(2) (numero)(in milioni di euro) 2009 2008 2009 2008 (*) 2009 2008 2009 2008Fiat Group Automobiles 16.137 15.184 1.495 2.288 669 843 54.038 52.634Maserati 511 657 65 73 33 47 723 767Ferrari 1.843 1.726 290 311 156 164 2.835 3.017Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 19.000 20.257 330 451 283 286 28.466 31.521Veicoli Industriali (Iveco) 7.021 7.948 217 367 169 246 24.917 27.108FPT Powertrain Technologies 3.517 3.908 562 898 140 141 19.638 20.507Componenti (Magneti Marelli) 2.658 2.675 356 474 245 268 31.628 33.216Prodotti Metallurgici (Teksid) 462 431 33 41 2 3 6.194 7.600Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 499 667 13 17 10 13 11.708 11.445Altre Attività ed Elisioni (1.335) (2.006) 25 59 (15) (25) 9.867 10.533TOTALE GRUPPO 50.313 51.447 3.386 4.979 1.692 1.986 190.014 198.348

(*) Il dato relativo ai ricavi ed agli investimenti dell’esercizio 2008 per il Gruppo e i Settori CNH e Iveco differiscono da quelli pubblicati in precedenza per effetto dell’adozione, a partire dal 2009, dell’emendamento allo IAS 16 come descritto nella Nota integrativa.

(1) Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo). (2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.

RELAZIONESuLLA GESTIONE

DATI EcONOMIcIE PATRIMONIALIPER SETTOREDI ATTIVITÀ

RELAZIONESuLLA GESTIONE

PRINcIPALI RIScHI E INcERTEZZE cuI fIAT S.P.A. E IL GRuPPO SONO ESPOSTI

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PRinciPALi RiScHi e inceRTeZZe cUi fiAT S.P.A. e iL GRUPPO SOnO eSPOSTi RIScHI cONNESSI ALLE cONDIZIONI GENERALI DELL’EcONOMIA La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico - inclusi l’incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione - nei vari paesi in cui il Gruppo opera. Nel corso del 2008 l’economia globale è entrata in una fase di recessione che ha caratterizzato in misura marcata il primo semestre del 2009 attenuandosi nella seconda parte dell’anno anche a seguito dei rilevanti interventi di sostegno messi in atto dai principali governi e autorità monetarie. In tale scenario di significativa debolezza delle condizioni generali dell’economia, nel primo semestre del 2009 la domanda nei settori e nei mercati in cui il Gruppo opera ha segnato una sensibile contrazione rispetto ai livelli dell’anno precedente; la discesa dei volumi si è attenuata nel secondo semestre, dove per il comparto automobilistico vi è stata un’inversione di tendenza anche in funzione degli interventi pubblici di stimolo alla domanda.

Qualora, nonostante le misure messe in atto dai Governi e dalle Autorità monetarie, o in conseguenza di loro modifiche che ne riducano o eliminino la portata, la situazione di debolezza globale dell’economia, con i conseguenti riflessi sulla curva della domanda dei prodotti del Gruppo, e in particolare per il comparto automobilistico, dovesse persistere nel futuro, l’attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero esserne negativamente condizionate con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Peraltro, anche in assenza di recessione economica o deterioramento del mercato del credito, ogni evento macro-economico - quali un incremento dei prezzi dell’energia, fluttuazioni nei prezzi delle commodity e di altre materie prime, fluttuazioni avverse in fattori specifici quali tassi di interesse e rapporti di cambio, modifiche delle politiche governative (inclusa la regolamentazione in materia d’ambiente), verificarsi di epidemie o contrazione della spesa in infrastrutture - suscettibile di avere effetti negativi nei settori in cui il Gruppo opera, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria. Ciò anche in relazione al fatto che il Gruppo Fiat opera principalmente in settori storicamente soggetti ad elevata ciclicità, che tendono a riflettere il generale andamento dell’economia, in taluni casi anche ampliandone la portata.

RIScHI cONNESSI AL fABBISOGNO DI MEZZI fINANZIARI Il futuro andamento del Gruppo Fiat dipenderà, tra l’altro, dalla capacità del Gruppo stesso di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità attualmente disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e l’eventuale ricorso al mercato dei capitali o altre fonti di finanziamento.

Per quanto il Gruppo abbia approntato misure atte a sostenere il proprio capitale circolante e la propria liquidità, un’eventuale ulteriore contrazione dei volumi di vendita potrebbe avere un impatto negativo sulla capacità delle attività operative del Gruppo di generare cassa. Il Gruppo potrebbe pertanto trovarsi nelle condizioni di dover ricorrere a ulteriori finanziamenti e rifinanziamenti del debito esistente, anche in presenza di condizioni di mercato non favorevoli, con una generale riduzione delle fonti di finanziamento disponibili e costi più elevati. Eventuali difficoltà nel reperire tali finanziamenti potrebbero determinare un impatto negativo sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.

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RIScHI cONNESSI AL RATINGLa possibilità di accesso al mercato dei capitali, il finanziamento e i costi ad esso connessi dipendono, tra l’altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo. A seguito delle riduzioni del merito di credito operate dalle agenzie di rating nel corso del primo trimestre del 2009, l’attuale rating di Fiat S.p.A. è inferiore all’Investment Grade, in particolare: Ba1 con outlook negativo (Moody’s Investors Service Inc.), BB+ con outlook negativo (Standard & Poor’s Rating Services) e BB+ con outlook negativo (Fitch Ratings Ltd.). Eventuali ulteriori riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero limitare la possibilità di accesso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

RIScHI cONNESSI ALLA fLuTTuAZIONE DEI TASSI DI cAMBIO E DI INTERESSEIl Gruppo Fiat, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse. L’esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente alla diversa distribuzione geografica delle sue attività produttive e commerciali, che lo porta ad avere flussi esportativi denominati in valute diverse da quelle dell’area di produzione. In particolare il Gruppo risulta essere principalmente esposto per le esportazioni nette dall’area euro alle altre aree valutarie (principalmente dollaro USA e Sterlina inglese) e per le esportazioni dalla Polonia all’area euro.

Il Gruppo Fiat, inoltre, utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei fabbisogni delle proprie attività industriali e di finanziamento della clientela finale e della rete di vendita. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse possono comportare incrementi o riduzioni nel costo dei finanziamenti o nei margini delle società di servizi finanziari.

Coerentemente con le proprie politiche di gestione del rischio, il Gruppo Fiat cerca di fare fronte ai rischi relativi alle oscillazioni dei tassi di cambio e dei tassi di interesse attraverso il ricorso a strumenti finanziari di copertura. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

RIScHI cONNESSI ALLA POLITIcA DI ALLEANZE INDuSTRIALI MIRATEIl Gruppo ha in essere alcune joint venture e alleanze industriali al fine di ottimizzare gli impegni di capitale, ridurre i rischi e raggiungere nuovi mercati e intende perseguire eventuali opportunità di stipularne altre.

In tale ambito, nel 2009 Fiat ha sottoscritto un accordo con Chrysler Group LLC dando vita ad un’alleanza strategica globale e avviandone le attività operative. Con l’accordo entrambi i partner mirano a raggiungere una massa critica per posizionarsi tra i protagonisti del settore a livello globale, estendendo la presenza geografica e offrendo, grazie alla condivisione di tecnologie ed esperienze, una gamma completa di prodotti.

In questa fase non sussistono certezze sulla possibilità di continuare a perseguire la politica di alleanze industriali e di darvi corso senza incorrere in rischi legati a problematiche industriali, tecniche, gestionali, finanziarie, regolamentari e politiche. Inoltre, non esistono certezze che il perfezionamento di tali operazioni porti alle sinergie, all’ampliamento dell’offerta, alla riduzione di costi ed ai benefici attesi, con conseguenti effetti negativi sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

RIScHI cONNESSI AI RAPPORTI cON I DIPENDENTI ED I fORNITORIIn diversi paesi in cui il Gruppo opera, i dipendenti del Gruppo sono protetti da varie leggi e/o contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a specifiche questioni, ivi inclusi il ridimensionamento o la chiusura di reparti e la riduzione dell’organico. Tali leggi e/o contratti collettivi di lavoro applicabili al Gruppo potrebbero influire sulla flessibilità del Gruppo stesso nel ridefinire e/o riposizionare strategicamente le proprie attività. La capacità di Fiat di operare eventuali riduzioni di personale o altre misure di interruzione, anche temporanea, del rapporto di lavoro è condizionata da autorizzazioni governative e dal consenso dei sindacati. Le proteste sindacali da parte dei lavoratori dipendenti potrebbero avere effetti negativi sul business dell’azienda.

Inoltre, il Gruppo acquista materie prime e componenti da un ampio numero di fornitori e dipende dai servizi e dai prodotti fornitigli da altre aziende esterne al Gruppo. Alcune di tali imprese sono anche altamente sindacalizzate. Una stretta collaborazione tra il produttore ed i fornitori è usuale nei settori in cui il Gruppo opera e se, da un lato, può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi, dall’altro fa sì che il Gruppo debba fare affidamento su detti fornitori con la conseguente possibilità che difficoltà dei fornitori (siano esse originate da fattori esogeni o endogeni) anche di natura finanziaria, possano ripercuotersi negativamente sul Gruppo.

RELAZIONESuLLA GESTIONE

PRINcIPALI RIScHI E INcERTEZZE cuI fIAT S.P.A. E IL GRuPPO SONO ESPOSTI

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RIScHI cONNESSI AL MANAGEMENTIl successo del Gruppo dipende in larga parte dall’abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo ed i singoli Settori. La perdita delle prestazioni di un amministratore esecutivo, senior manager o altre risorse chiave senza un’adeguata sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, attività e risultati economici e finanziari del Gruppo.

RIScHI cONNESSI ALL’ALTA cOMPETITIVITÀ NEI SETTORI IN cuI IL GRuPPO OPERASostanzialmente tutti i ricavi del Gruppo sono generati nell’industria automotive, che è altamente concorrenziale e comprende il settore della produzione e distribuzione di automobili, delle macchine per l’agricoltura e le costruzioni, dei veicoli industriali, nonché dei componenti relativi a tali produzioni. Il Gruppo concorre in Europa ed America Latina con altri gruppi di rilievo internazionale nella produzione e distribuzione di automobili e veicoli industriali, nonché in Europa, Nord America e America Latina con altri gruppi internazionali e diversi operatori locali nella produzione e distribuzione di macchine per l’agricoltura e le costruzioni e nella fornitura di componenti relativi a tali produzioni. Tali mercati sono altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, di innovazione, di condizioni economiche, di risparmio dei consumi, di affidabilità e sicurezza, di assistenza ai consumatori e dei servizi finanziari.

Nel corso degli ultimi anni, la competitività – in particolare in termini di prezzo – è aumentata significativamente in molti dei settori in cui il Gruppo opera. Inoltre, anche a causa della contrazione della domanda di veicoli, la capacità produttiva mondiale nell’industria dell’auto supera abbondantemente la domanda. Questa sovraccapacità produttiva, combinata ad un’elevata concorrenza ed alle deboli condizioni delle maggiori economie mondiali, potrebbe aumentare la tensione sui prezzi dei veicoli.

Qualora il Gruppo Fiat non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.

RIScHI RELATIVI ALLE VENDITE SuI MERcATI INTERNAZIONALI E ALL’ESPOSIZIONE A cONDIZIONI LOcALI MuTEVOLIUna parte significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell’Italia ed il Gruppo si attende che una parte sempre più significativa dei propri ricavi verrà generata da vendite in paesi al di fuori dell’Italia e, più in generale, al di fuori dell’Unione Europea. Il Gruppo è esposto ai rischi inerenti l’operare su scala globale, inclusi quelli relativi:

all’esposizione a condizioni economiche e politiche locali;

all’attuazione di politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni;

alla sottoposizione a molteplici regimi fiscali, in particolare in tema di transfer pricing e di applicazione di ritenute o altre imposte su rimesse e altri pagamenti a favore di, o da parte di, società controllate;

all’introduzione di politiche limitative o restrittive degli investimenti stranieri e/o del commercio, nonché politiche di controllo dei tassi di cambio e relative restrizioni al rimpatrio dei capitali;

all’introduzione di leggi o regolamenti più restrittivi.

Il verificarsi di sviluppi sfavorevoli in tali aree (che potrebbero anche essere differenti a seconda dei paesi in cui il Gruppo opera) potrebbero incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo stesso.

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RIScHI cONNESSI ALLA POLITIcA AMBIENTALE ED AGLI INTERVENTI GOVERNATIVI IN GENEREI prodotti e le attività del Gruppo Fiat sono soggetti a molteplici norme e regolamenti (locali, nazionali e sovranazionali) in materia ambientale, e tale regolamentazione è oggetto di revisione in senso restrittivo in molti ambiti geografici in cui il Gruppo Fiat opera (ciò avviene in particolare nell’Unione Europea). Tale normativa riguarda, tra l’altro, sia i prodotti, con la previsione di norme sempre più severe in materia di emissione di gas inquinanti nell’atmosfera, carburanti e sicurezza, sia gli stabilimenti, interessati dalla normativa in materia di emissioni in atmosfera, smaltimento dei rifiuti, smaltimento delle acque e divieto di contaminazione dei terreni. Per attenersi a tale normativa, il Gruppo Fiat prevede di dover continuare a sostenere costi elevati.

Inoltre, gli interventi dei Governi diretti a stimolare la domanda dei consumatori per i prodotti del Gruppo, sotto forma di cambiamenti di regimi fiscali o di concessione di incentivi per l’acquisto di nuovi veicoli, possono condizionare in maniera significativa, sia a livello temporale che quantitativo, i ricavi del Gruppo. Tali interventi governativi non sono prevedibili (né in termini di dimensioni né di durata) e vanno al di là della sfera di competenza del Gruppo; ogni mutamento sfavorevole nell’indirizzo degli interventi governativi potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.

RIScHI cONNESSI ALLA cAPAcITÀ DI OffRIRE PRODOTTI INNOVATIVIIl successo delle attività del Gruppo Fiat dipenderà dalla capacità di mantenere ed incrementare le quote sui mercati in cui attualmente opera e/o di espandersi in nuovi mercati attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano adeguati livelli di redditività. In particolare, qualora il Gruppo Fiat non fosse in grado di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l’altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell’uscita sul mercato di modelli strategici per il business del Gruppo, le quote di mercato del Gruppo Fiat potrebbero ridursi con un impatto significativamente negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo stesso.

RIScHI LEGATI ALLA PRESENZA DEL GRuPPO IN MERcATI EMERGENTIIl Gruppo Fiat opera in diversi paesi emergenti, sia direttamente (come in Brasile e Argentina), sia tramite joint venture ed altri accordi di cooperazione (come in Turchia, India, Cina e Russia). L’esposizione del Gruppo all’andamento di questi paesi è aumentata nel recente passato. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree, ivi incluse una crisi economica o un’instabilità politica, potrebbero incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sull’attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.

**************Fiat S.p.A., nella sua posizione di Capogruppo, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze sopra descritti con riferimento al Gruppo stesso.

RELAZIONESuLLA GESTIONE

RIcERcA E INNOVAZIONE

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RiceRcA e innOVAZiOne

Con l’intento di promuovere su più fronti la mobilità sostenibile, il Gruppo Fiat ha organizzato le sue attività di ricerca e di innovazione attraverso le strutture del Centro Ricerche Fiat (C.R.F.) e di Elasis, che vengono coordinate a livello strategico dal Group Executive Council.

Le attività di sviluppo sono svolte prevalentemente nell’ambito dei Settori.

Nel 2009 le spese complessive in Ricerca e Sviluppo1 sono ammontate a circa 1,7 miliardi di euro, pari al 3,5% circa dei ricavi netti delle Attività Industriali. A questa attività sono dedicate, complessivamente, circa 14.000 persone, distribuite in 117 centri.

cENTRO RIcERcHE fIAT (c.R.f.)ProfiloIl Centro Ricerche Fiat inizia la propria attività nel 1978 come polo di riferimento per l’innovazione e la ricerca e sviluppo del Gruppo Fiat. Oggi è un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, la cui missione è l’utilizzo dell’innovazione come leva strategica nei business del Gruppo Fiat e la valorizzazione dei risultati delle proprie attività attraverso la promozione, lo sviluppo ed il trasferimento di contenuti innovativi in grado di dare distintività e competitività al prodotto.

Il C.R.F. opera ad Orbassano (Torino) e nelle tre sedi decentrate di Bari, Foggia e Trento; controlla a Udine il Centro Ricerche Plast-Optica (CRP) focalizzato sulle ricerche avanzate nei settori dell’ottica e della plastica per sistemi di illuminazione e lavora in stretta sinergia con il Centro Studi Sistemi di Trasporto (CSST) di Torino. Con un organico di circa 800 dipendenti, il C.R.F. dispone di un vasto insieme di competenze tecniche, cui si affiancano una serie di laboratori all’avanguardia per la sperimentazione di sistemi powertrain, per la compatibilità elettromagnetica, l’analisi sperimentale di rumore e vibrazioni, la simulazione di guida, lo sviluppo di nuovi materiali e processi produttivi, l’optoelettronica e le microtecnologie.

Nel corso degli anni il Centro Ricerche Fiat ha raggiunto risultati altamente significativi, come testimoniano le 29 nuove domande di brevetto depositate nel 2009, che portano ad oltre 2.300 il numero totale di brevetti registrati, con più di 500 domande pendenti. A livello internazionale, i progetti approvati nel settimo Programma Quadro 2007-2013 sono più di 70. Il forte impegno nella ricerca europea, unito alle riconosciute competenze sistemiche e alla diffusa presenza sul territorio, hanno consentito la partecipazione a numerose PPP (Public Private Partnership) nate per focalizzare la ricerca pubblica e privata su tematiche di interesse comune e su applicazioni industriali, sia a livello nazionale (Campus Basilicata, Abruzzo, Cassino) che europeo (Green Car Initiative, Factories of the future). Il C.R.F. ha inoltre sviluppato un network globale di oltre 160 università e centri di ricerca e oltre 1.000 partner industriali in tutto il mondo in grado di rafforzare ulteriormente le strategie globali di innovazione, implementare specifiche attività operative a livello locale, assicurare la creazione di competenze ed un monitoraggio continuo mirati alla competitività ed allo sviluppo in settori quali il veicolo ed i suoi componenti, l’energia, la mobilità ecologica e sicura, la telematica, i nuovi materiali e le relative tecnologie, la meccatronica, l’ottica, nonché le attività di innovazione su motopropulsori, sistemi di propulsione alternativi e cambi che vengono condotte dall’area “Powertrain Research & Technology” nell’ambito degli sviluppi tecnologici di FPT Powertrain Technologies.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.crf.it.

(1) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.

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Focus Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la mobilità sostenibile, il Centro Ricerche Fiat adotta un approccio sistemico volto a studiare soluzioni innovative che esprimano un concetto di mobilità a tutto tondo, che comprende quindi il contenimento dei consumi e delle emissioni tramite motopropulsori con tecnologie innovative, ma anche la riduzione dei consumi attraverso il miglioramento dell’efficienza del veicolo realizzato per mezzo di alleggerimento, aerodinamica, infomobilità, utilizzo di materiali ecologici e riciclabili, fino ad approdare alla riduzione della congestione del traffico e dei rumori e al processo produttivo eco-compatibile.

Alla ricerca su combustibili e propulsioni alternative, si affiancano quindi altre aree particolarmente significative come lo studio del risparmio e dell’efficienza energetica sia del prodotto sia del processo produttivo. Particolarmente rilevanti in ottica prodotto sono le soluzioni innovative legate ai sistemi di climatizzazione che, da una parte, permettono la riduzione dei consumi e, dall’altra, puntano a ridurre anche l’effetto serra diretto (emissioni di refrigerante). A queste si aggiungono tutti gli studi sui sistemi ausiliari e in generale sui sistemi di recupero e gestione dell’energia del veicolo (elettrica, termica ed idraulica) volti ad aumentare l’efficienza e a contribuire al raggiungimento di nuovi standard di risparmio energetico. Similarmente a quanto studiato per il prodotto, anche sul fronte del processo produttivo l’obiettivo è di ideare, costruire o riadattare un sistema, un processo o un edificio industriale sulla base di criteri di risparmio energetico e di utilizzo di tecnologie a ridotto impatto ambientale, secondo un modello di Eco-fabbrica.

Di grande rilievo sono anche le innovazioni dell’infomobilità, sia dal punto di vista della progettazione e implementazione di sistemi cooperativi basati sulla comunicazione fra veicoli e l’infrastruttura stradale per abilitare in futuro una mobilità sicura e sostenibile, sia da quello di servizi per il cliente finale, basati sulla piattaforma Blue&MeTM, che permettono di adottare uno stile di guida che riduca consumi ed emissioni.

Le attività del Centro Ricerche Fiat sono focalizzate sulle seguenti aree tecnologiche.

Ricerca e Tecnologia per motori e cambi Il principale obiettivo è lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie innovative per il miglioramento delle prestazioni del motopropulsore, la riduzione delle emissioni del motore e del veicolo e del consumo di carburante. Tra i principali risultati ottenuti nel 2009 si segnalano:

Il motore Fire MultiAir. Nel marzo del 2009 è stata presentata agli addetti del settore e ai media la tecnologia MultiAir, il nuovo sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole che permette di ridurre i consumi (grazie ad un controllo diretto dell’aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l’uti-lizzo della farfalla) e le emissioni inquinanti (merito del controllo della combustione), migliorando nel contempo le prestazioni, con un aumento di coppia e potenza. A settembre si è tenuto il lancio commerciale della prima applicazione di questo nuovo sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole: il motore a benzina Fire 1.4 di cilindrata, nella versione aspirata e turbo. È il primo esempio di una serie di prossime applicazioni sui motori a benzina tra le quali il nuovo motore bicilindrico della famiglia Small Gasoline Engine da 900 cc. Il MultiAir in futuro potrà essere adottato anche sui motori Diesel, con vantaggi soprattutto in termini di emissioni, ma anche consumi e guidabilità.

Motori Diesel Heavy Duty con tecnologia MultiAir. Trattandosi di una tecnologia molto flessibile in termini di applicazione su motori a combustione interna, risulta di notevole interesse anche la sua applicazione a motori Diesel Heavy Duty (HD) di cilindrata unitaria superiore al litro, impiegati sia su veicoli commerciali sia su veicoli off-road (settore agricoltura e macchine per le costruzioni). In vista delle normative sempre più restrittive alle quali i motori Heavy Duty dovranno sottostare nei prossimi anni, sia on-road (Euro VI ed EPA 10) sia off-road (Stage 3B/Stage 4 e Tier IV), e dell’esigenza in particolare di rispettare limiti di emissioni relativi agli Ossidi di Azoto (NOx) che verranno ridotti dell’80% rispetto agli attuali limiti, sarà necessario adottare dei sistemi di post-trattamento delle emissioni di NOx ancora più efficienti di quelli attuali. L’applicazione della tecnologia MultiAir ai motori Diesel Heavy Duty garantirà una riduzione dei consumi di combustibile ed urea (necessaria per il funzionamento del sistema SCR, costituito da serbatoio, condotto e valvola di dosag-gio), molto significativa in termini economici, ad esempio per il settore off-road. Nel 2009 è iniziato un progetto di applicazione della tecnologia MultiAir ad un motore FPT della famiglia Cursor, con l’obiettivo di avere una prima verifica di questi potenziali benefici entro la fine del 2010. L’applicazione è stata tra l’altro impostata in modo tale da poter essere compatibile anche con la versione a metano (CNG -Compressed Natural Gas) di tale motore, sulla quale sono già stati dimostrati i benefici risultanti dall’utilizzo del sistema MultiAir.

Motore bicilindrico a metano, Turbo con MultiAir. Nel 2009 FPT Powertrain Technologies ha finalizzato l’attività preindustriale applicata al motore bicilindrico di 900 cc di cilindrata con alimentazione a doppio combustibile benzina e metano. Il lavoro di sviluppo è partito dal modello bicilindrico (o Small Gasoline Engine) a combustione tradizionale che è la massima espressione del concetto di downsizing per raggiungere bassissimi livelli di CO2. L’elevata efficienza è assicurata dall’adozione del MultiAir per la gestione delle valvole di aspirazione, da un’elevata cilindrata unitaria per massimizzare l’efficienza termodinamica, da un numero minimo di cilindri e quindi minime perdite organiche, da una progettazione che segue i più moderni canoni per la minimizzazione degli attriti interni. Grazie alla presenza del turbo vengono assicurate ottime prestazioni in termini di “fun-to-drive”, se confrontate con le attuali applicazioni aspirate CNG. Il motore ha infine caratteristiche di flessibilità, costo contenuto e livelli bassissimi di emissione di CO2.

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Nuovo motore S30 F1C 3,0 litri TC Bifuel (metano/benzina). L’abbinamento della tecnologia del motore a metano stechiometrico ad accensione comandata con la sovralimentazione ed il concetto di bifuel con funzionamento a benzina come recovery in caso di difficile reperimento di un distributore di metano, ha permesso di mettere in produzione il nuovo motore S30 (F1C) 3,0 litri 4 cilindri 16 valvole Turbo Bifuel (metano/benzina). L’attuale motore a metano è stato ottimizzato sia per ottenere prestazioni analoghe ad alcune versioni Diesel (100 Kw e coppia massima di 350 Nm da 1500 giri/minuto) sia per realizzare minori consumi ed emissioni soprattutto di NOx e CO2.

Il motore S30 Bifuel Turbo non solo ha eliminato i gap che separavano i motori Heavy Duty CNG dagli analoghi motori Heavy Duty Diesel (prestazioni ed affidabilità), ma ha anche dimostrato un netto vantaggio in termini di emissioni senza incrementi sostanziali di costo ed in termini di costi di esercizio (-30% ÷ -40%) verificati su percorsi reali rispetto ad un equivalente Diesel. Le attività di applicazione svolte dal C.R.F. (Orbassano e Foggia) nel 2009 hanno permesso gli avvii produttivi delle versioni del motore S30 Bifuel Turbo per Ducato e Daily, ma hanno anche contribuito a rendere il motore già compatibile con l’uso di biometano ed alla sua facile predisposizione per l’utilizzo di miscele metano/idrogeno (fino al 30% in volume di idrogeno) per un successivo avvio di flotte pilota già in fase di definizione sul territorio italiano.

La prima flotta italiana di vetture alimentate a miscela metano/idrogeno. L’utilizzo delle miscele metano/idrogeno rappresenta una soluzione ponte verso l’idrogeno. Attraverso le tecnologie sviluppate su larga scala per le applicazioni metano, permette di ridurre in maniera significativa le emissioni di CO2 e di idrocarburi, monossido di carbonio e ossidi di azoto. Nel corso del 2009 è stata portata a termine l’attività di sviluppo per la realizzazione della flotta sperimentale per la Regione Lombardia, costituita da 20 vetture Fiat Panda (su base Natural Power) alimentate con una miscela composta da 30% di idrogeno e 70% di metano in volume. Grazie ad un sistema dedicato di acquisizione dati a bordo di ogni vettura, verranno raccolti, nel corso della sperimentazione, tutti i dati necessari al monitoraggio del corretto funzionamento delle vetture stesse e alla determinazione dei consumi e della CO2.

Sempre nell’ambito della ricerca sulle miscele metano/idrogeno è stato sviluppato anche un Hydromethane EcoDaily nell’ambito di un programma sperimentale con l’autostrada Modena-Brennero. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso la mobilità sostenibile, in quanto l’idrogeno utilizzato per la miscela è prodotto dal surplus energetico di una centrale idroelettrica.

Tecnologia Avanzata per la Mobilità e la SicurezzaL’obiettivo principale è quello di garantire al Gruppo Fiat le competenze tecnologiche relative ai sistemi secondari, all’elettronica, alla telematica, ai sistemi di sicurezza preventiva necessarie per migliorare la mobilità in termini di sicurezza, eco-compatibilità e fruibilità del veicolo. Alcuni dei principali risultati ottenuti nel 2009 sono:

Sistemi di sicurezza attiva/passiva integrati con tecnologie di infomobilità. Una delle attuali sfide della mobilità è l’estensione temporale e spaziale della sicurezza di guida attraverso l’utilizzo delle tecnologie di comunicazione wireless Vehicle to Vehicle e Vehicle to Infrastructure. La Commissione Europea considera infatti la sicurezza stradale e l’efficienza del traffico problemi di grande rilevanza e per questa ragione ha deciso di supportare in modo consistente alcuni progetti di ricerca sullo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni basate sui sistemi cooperativi.

Tre grandi progetti, SAFESPOT, CVIS e COOPERS e numerosi altri progetti co-finanziati dalla Commissione Europea stanno sviluppando le tecnologie e l’architettura integrata e interoperabile per abilitare un network di scambio di informazioni per un futuro di mobilità sostenibile. Il Centro Ricerche Fiat coordina SAFESPOT il più grande progetto europeo sul tema dei veicoli cooperativi che comprende nella sua partnership 52 aziende di tutta l’Europa. L’obiettivo è lo sviluppo di tecnologie per la creazione di una rete di comunicazione interoperabile fra veicoli e infrastruttura stradale. Il progetto SAFESPOT, in collaborazione con il Consorzio CarToCar Communication, ha individuato le tecnologie ed i protocolli di comunicazione adeguati a rispondere alle particolari specifiche richieste nelle applicazioni che migliorano la sicurezza stradale.

ABS Supersteer™ system. Nato da una collaborazione tra New Holland Innovation di Modena e il Centro Ricerche Fiat, è un sistema specifico per applicazioni agricole che riunisce diversi contenuti innovativi quali: un sistema di frenatura pneumo-idraulico, il controllo ABS sviluppato con particolare attenzione alle condizioni di frenata più critiche per un trattore (ad esempio in condizioni di aderenza asimmetrica), le funzioni tipiche dell’utilizzo su campo (come la frenata di sterzatura elettronica e automatica, Hill Holder, ecc). Durante la manifestazione Agritechnica 2009, il più importante Salone europeo delle macchine agricole tenutosi ad Hannover, l’ABS Supersteer™ system è stato premiato con la Silver Medal for Innovation.

Sistemi ausiliari a basso impatto ambientale. Durante il 2009 il Centro Ricerche Fiat ha continuato la sperimentazione su sistemi di climatizzazione innovativi che riducono al minimo l’impatto in termini energetici e ecologici, aumentando al contempo l’efficienza.

Sul lato consumi, lo Smart Cooling si propone di sviluppare una gestione integrata di tutti i flussi termici con un visibile miglioramento del bilancio energetico globale e una riduzione dei consumi del 5% su ciclo standard di omologazione europeo NEDC (New European Driving Cycle). Nel sistema Smart Cooling il condensatore e l’intercooler tradizionali vengono sostituiti con degli scambiatori ad acqua, posizionati all’interno del vano motore e serviti da un circuito secondario ad acqua e glicole a bassa temperatura (circa 50 °C). Grazie al fatto che sul frontale della vettura è presente un solo fluido, è possibile gestire in maniera attiva la ripartizione della superficie di scambio tra il circuito di raffreddamento motore (a 90 °C) e quello a bassa temperatura.

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Sempre in ottica di riduzione delle emissioni, ma in riferimento anche alla normativa UE che bandisce a partire dal 2011 il refrigerante R134a, attualmente utilizzato, a favore di fluidi a minore effetto serra, il C.R.F., nell’ambito del progetto europeo TOPMACS, ha sviluppato un sistema di condizionamento operante con il calore recuperato dal raffreddamento motore, che alimenta una pompa di calore basata sulla tecnologia dell’assorbimento di liquidi su matrice solida. Tale sistema, integrato ad un pannello solare o alimentato dal calore di una caldaia del tipo già in uso su alcuni veicoli come riscaldatore addizionale, è in grado di realizzare la climatizzazione a motore spento, consentendo di preclimatizzare l’abitacolo e, nel caso dei veicoli pesanti, realizzare il condizionamento della cabina durante le soste notturne. Infine, durante il 2009 il C.R.F. ha studiato e sviluppato i sistemi per la conversione del calore integrabili al motore e ai sistemi veicolo, basati su diverse tecnologie.

Altri studi hanno riguardato l’impiego delle nanotecnologie per incrementare l’efficienza di recupero del calore dei gas di scarico e la sua trasformazione in energia elettrica.

Veicoli, materiali e processi avanzati L’obiettivo è quello del miglioramento della sostenibilità ambientale dei veicoli e della loro fabbricazione attraverso lo sviluppo di soluzioni di prodotto e di processo economicamente sostenibili.

Tra i principali risultati ottenuti nel 2009 si possono citare:

Materiali per l’alleggerimento delle strutture del veicolo. Nel 2009 è stato presentato a Wolfsburg il prototipo della scocca alleggerita, risultato finale del progetto europeo SuperLightCar, nell’ambito del quale il C.R.F. ha sviluppato insieme a Comau il processo di assemblaggio del concept conciliando gli aspetti di fattibilità tecnologica con quelli di industrializzazione in un contesto di mass production.

Il progetto, durato 4 anni e coordinato da Volkswagen con la partecipazione congiunta di 38 partner (tra cui i principali OEM – Original Equipment Manufacturer europei), ha avuto lo sfidante obiettivo di una riduzione peso del 35% rispetto alla stessa scocca di normale produzione, raggiunto grazie all’utilizzo esteso di strutture multimateriale in funzione delle caratteristiche prestazionali ed estetiche richieste: acciai alto resistenziali, alluminio, magnesio (sia per elementi colati sia per componenti in lamiera sottile) e materiali termoplastici (sia stampati sia pultrusi) collegati tra loro mediante tecnologie innovative di saldatura, incollaggio e giunzioni meccaniche.

Materiali eco-compatibili e riciclati. Nel 2009 il C.R.F. ha continuato il proprio impegno nella valutazione degli impatti ambientali e in particolare della Carbon Footprint (CO2 emessa) per la progettazione e realizzazione di componenti plastici per interni. Sono state avviate prove di stampaggio di biopolimeri, ossia polimeri non di origine petrolchimica ma ottenuti da risorse rinnovabili (Chimica Verde) che garantiscono significative riduzione della CO2 emessa, sono proseguite le attività di sperimentazione su componenti per interni veicolo realizzati con materiali plastici rinforzati con fibre naturali ed avviate nuove prove per testare la possibilità di utilizzo di materiali plastici riciclati provenienti da veicoli a fine vita quali il polipropilene dai paraurti e il polverino di gomma dai pneumatici.

Processi produttivi ad elevata efficienza energetica. Durante il 2009 il C.R.F. ha portato avanti il progetto “Green Factories” per lo sviluppo di modelli di analisi ed ottimizzazione dell’efficienza energetica dei processi produttivi. Nell’anno sono stati analizzati gli stabilimenti di Automotive Lighting Italia (Venaria), Fiat Group Automobiles Mirafiori (Torino), di FPT Powertrain Technologies (New Engine Family Iveco, NEF, Torino), individuando per ciascuno concrete opportunità di contenimento dei consumi nei processi, ottenibile ad esempio attraverso il controllo ottimizzato dei cicli macchina e la scelta opportuna della strategia di lavorazione (caso NEF). La tematica è stata anche affrontata nel progetto europeo Next attraverso un primo sviluppo di modelli e strumenti predittivi del consumo energetico di macchine utensili e del loro impatto ambientale durante il ciclo vita. L’azione di miglioramento dei processi esistenti è stata inoltre affiancata dallo studio di nuovi processi alternativi rispetto a quelli con più alto consumo di risorse, quale la verniciatura. In quest’ottica il Centro Ricerche Fiat partecipa al progetto europeo MUST con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia attraverso la compattazione dei cicli di verniciatura grazie ad una speciale funzionalizzazione del fondo o della cataforesi ottenuta mediante nano-additivi.

Micro e nanotecnologie per l’Eco-fabbrica. Nell’ottica della riduzione dei consumi energetici negli stabilimenti, il Centro Ricerche Fiat ha fatto leva anche sull’utilizzo mirato di micro e nanotecnologie al fine di massimizzare l’efficienza e il risparmio. Nel campo dell’illuminazione sono state studiate soluzioni ottiche ad elevata efficienza basate su sorgenti LED ad alto flusso, è stata ottimizzata la disposizione delle sorgenti LED e del loro profilo di illuminamento a terra in funzione delle esigenze degli utenti. Per quanto concerne i sistemi termoelettrici, si è ricorsi a materiali innovativi in grado di convertire direttamente l’energia termica in energia elettrica per il recupero del calore di scarto di processi termici. Infine è stata valutata la potenzialità del recupero di energia vibrazionale o fotoelettrica per l’alimentazione di dispositivi elettronici locali. Tale tecnologia permette inoltre la realizzazione di reti di sensori wireless utilizzabili per il miglioramento della gestione energetica delle singole fasi di processo.

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ELASISNata nel 1988 su iniziativa del Gruppo Fiat, Elasis è una società consortile per azioni. Leader nell’advanced engineering, si propone come risorsa di sviluppo per il potenziale umano e tecnologico dell’Italia e del Mediterraneo. La sua missione è quella di essere un elemento distintivo di competitività per il Gruppo Fiat: il partner per lo sviluppo e l’innovazione di prodotto, che applica metodologie originali e soluzioni tecnologiche creative realizzate grazie al proprio know-how, valorizzando le persone e le relazioni con la ricerca e il territorio.

Per Elasis lavorano in modo diretto circa 1.200 ricercatori e tecnici, con una età media di poco superiore ai 35 anni, in 3 sedi dislocate, in linea con le strategie attuate dal Gruppo Fiat, secondo la logica Nord-Sud e così localizzate: Elasis R&D (Pomigliano d’Arco), Elasis P&PD (Torino), Elasis – Centro di Lecce.

Partendo dalla ricerca industriale, Elasis sviluppa tutte le fasi dell’ingegneria di prodotto e di processo. Elasis dispone inoltre di mezzi di progettazione e calcolo, oltre che di laboratori per la sperimentazione virtuale e fisica, tra i più avanzati in Europa. Le attività relative a motori e cambi vengono condotte nell’ambito dei progetti di sviluppo di FPT Powertrain Technologies.

Nel corso del 2009 Elasis ha proseguito nell’impegno strategico di allungare la catena del valore del sistema ricerca/innovazione e nello sviluppo sul territorio. Nell’ambito di questa attività ha partecipato a consorzi con Università e Istituti privati sui temi della ricerca e della formazione di base, continuando nelle tradizionali attività di studio del sistema mobilità e del suo impatto ambientale. Le riconosciute competenze hanno inoltre favorito la partecipazione a numerose PPP (Public Private Partnership) nate per focalizzare la ricerca pubblica e privata su tematiche di interesse comune e su applicazioni industriali a livello nazionale (Campus Basilicata, Abruzzo, Cassino). Ha, inoltre, favorito l’integrazione delle competenze presenti nel sistema territoriale delle piccole e medie imprese promuovendo l’aggregazione verso progetti di ampio respiro, in collaborazione con l’Unione degli Industriali di Napoli e le Camere di Commercio del Mezzogiorno.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.elasis.it.

I risultati più significativi e le attività principali del 2009 sono stati:

Metodologie innovative di prodotto e processo. Nel corso del 2009 Elasis ha proseguito con la definizione di nuove metodologie per lo sviluppo del prodotto/processo per i Settori del Gruppo Fiat, finalizzate alla riduzione del “time to market” e alla qualità del prodotto finale.

Per quanto riguarda lo sviluppo della carrozzeria, sono stati elaborati degli strumenti software semiautomatici (archetipi) che consentono la capitalizzazione dell’esperienza aziendale trasformandola in agili sistemi di progettazione permettendo di accrescere la qualità dei modelli matematici 3D e quindi di ridurre considerevolmente, sin dalla fase di impostazione veicolo, i tempi delle attività di sviluppo.

L’utilizzo estensivo delle simulazioni in virtuale ha permesso di affrontare con largo anticipo temi che normalmente venivano trattati solo in una fase avanzata dello sviluppo dei veicoli, come ad esempio i flussi termofluidodinamici sottocofano (sia per nuove vetture, sia per macchine agricole e per le costruzioni), il sistema di rifornimento carburante, con lo studio di potenziali criticità legate a rischi di rigurgito carburante verso l’esterno o alla interruzione anticipata del rifornimento, e le manovre di sorpasso, con l’analisi delle forze aerodinamiche in gioco sui veicoli in marcia.

Infine, la costante attenzione all’ergonomia del posto di lavoro si è concretizzata nel 2009 nello sviluppo di metodologie innovative presso gli stabilimenti produttivi e un’importante metodologia di “motion capturing” per l’analisi ergonomica di un’operazione manuale lungo una linea automotive.

Attività di ricerca sul veicolo. Le attività di ricerca e sviluppo di Elasis nel 2009 hanno spaziato dai veicoli commerciali leggeri alle vetture di alte presta-zioni. Fra queste si possono citare: il nuovo Fiat Fiorino, il nuovo Fiat Doblò, l’Alfa Romeo 8C Spider, la Ferrari 458 Italia.

Elasis ha seguito l’impostazione, la progettazione e il lancio produttivo del sistema di alimentazione a metano su Fiat Fiorino, curando anche gli aspetti di installazione su vettura.

Un altro importante risultato è stato il nuovo Fiat Doblò sviluppato da un team congiunto FGA, Elasis e Tofas. Il nuovo Doblò vuole essere “Best in Class” in termini di sicurezza, fruibilità degli spazi ed ergonomia. Anche per tale modello è stato previsto un sistema di alimentazione Natural Power, sviluppato da Elasis.

Per Alfa Romeo, Elasis ha concluso con successo le attività di progettazione e sperimentazione della 8C Spider, esclusiva “supercar” prodotta in edizione limitata di 500 esemplari. Da segnalare, per Ferrari, lo sviluppo e la messa in produzione della 458 Italia, vettura che utilizza materiali innovativi arricchiti con leghe di litio e di magnesio.

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È proseguita infine, sino alla delibera a produrre, la progettazione dei componenti di carrozzeria e interni della nuova AC Sedan 4 porte, prima vettura con marchio GAC (Guangzhou Automotive Corp.), sviluppata a partire dallo scudato Alfa Romeo 166, acquisito su licenza FGA.

Nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo per il miglioramento della sicurezza stradale, Elasis ha promosso una serie di attività su innovativi siste-mi di assistenza alla guida in grado di avvertire tempestivamente il guidatore in caso di superamento del tasso alcolemico e in caso di stanchezza/affaticamento. A tal fine sono state avviate alcune partnership con fornitori di componentistica medicale, con l’obiettivo di trasferire nuove tecnologie medicali al settore automotive.

Con specifico riguardo alla guida in stato di ebbrezza è stato allestito un prototipo dimostratore per il monitoraggio in continuo del tasso alcolemico del guidatore e sono state effettuate una serie di prove sperimentali, al fine di confrontare le misurazioni tra tali sistemi e i rilievi delle strumentazioni ufficiali. Parimenti sono in corso analisi e primi test sui dispositivi per prevenire il “colpo di sonno”.

Sistemi di controllo elettronici. Sono proseguite le attività metodologiche verso il Gruppo Fiat per lo sviluppo e l’aggiornamento degli strumenti di progettazione e simulazione degli schemi elettrici, fornendo, inoltre, supporto a Fiasa e a Chrysler. In particolare è stato individuato un nuovo strumento di progettazione in grado di generare in automatico la grafica degli schemi elettrici a partire dai dati progettuali. Il nuovo tool è stato validato su un progetto pilota ed è ufficialmente utilizzato da FGA su tutti i nuovi progetti, a partire da novembre 2009.

Per CNH è stato sviluppato e introdotto, per la prima volta, il “Virtual Tractor”, un simulatore “Hardware In the Loop”, progettato per testare il software delle centraline di bordo, nell’ambito del progetto “Model Based Engineering” (MBE). Grazie a questa metodologia, già diffusamente impiegata in ambito automotive, si coglieranno tutti i vantaggi relativi allo sviluppo e validazione del software delle centraline in ambiente virtuale, anticipando in tal modo i tempi, rispetto alla disponibilità dei prototipi fisici, ed incrementando l’affidabilità del testing, realizzato in condizioni di laboratorio.

Motori Fire. Elasis è stata impegnata nella industrializzazione del motore Fire MultiAir impiegato per la prima volta sulle vetture Alfa MiTo (versioni 105, 135, 170 Cv).

Small Gasoline Engine. Elasis ha proseguito inoltre le attività sul motore Small Gasoline Engine, che sarà in produzione nel 2010, nelle due versioni Turbo ed Aspirato, e che porterà ad un considerevole abbassamento di emissioni di CO2.

Cambio C635. Da segnalare infine l’attività di sperimentazione e delibera sul cambio C635 e l’avvio produttivo nella versione MT (manuale) e nello sviluppo ed applicazione della versione Dry Dual Clutch Transmission che sarà introdotto sul mercato nel 2010 sulla vettura Alfa MiTo.

ICT per lo sviluppo del prodotto/processo. Elasis ha confermato la centralità del proprio ruolo nella definizione di metodi e soluzioni per lo sviluppo prodotto e dei processi collegati, a supporto delle società del Gruppo Fiat. Il coinvolgimento nelle iniziative di Product Lifecycle Management e, in generale, di Virtual Product Development di CNH, FPT e Iveco, ha visto Elasis fornire contributi significativi nel processo di standardizzazione delle soluzioni ICT e nel trasferimento delle “best practices” tra i diversi Settori, in ottica di innovazione e competitività del business.

Da segnalare, tra l’altro, la realizzazione di strutture archetipali e di procedure software di automazione, in grado di incorporare nei modelli CAD il know-how di progettazione, e il supporto all’evoluzione e la standardizzazione delle soluzioni di configurazione, definizione e gestione dei dati di prodotto.

Infine, per agevolare lo svolgimento della attività del C.R.F. e di Elasis, l’ICT ha assicurato l’implementazione e la larga diffusione delle più aggiornate metodologie e tecnologie di comunicazione e collaborazione in tempo reale, al fine di garantire la massima efficacia nelle attività di Innovazione e Ricerca e la gestione di team geograficamente distribuiti che aggreghino le migliori competenze disponibili.

RELAZIONESuLLA GESTIONE

RISORSE uMANE

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RiSORSe UMAne

Al 31 dicembre 2009 i dipendenti del Gruppo erano 190.014, in calo di 8.334 unità rispetto ai 198.348 di fine 2008. La quasi totalità dei Paesi in cui il Gruppo opera ha registrato riduzioni di organico, più significative nella prima parte dell’anno e principalmente collegate alla caduta dei volumi produttivi. Delle 24.600 uscite registrate nel 2009, che si sono concentrate in prevalenza nel primo semestre, la maggior parte ha riguardato l’America Latina e l’Europa, mentre più del 50 per cento delle circa 15.100 assunzioni effettuate, in prevalenza nel secondo semestre, ha riguardato le società del Gruppo in America Latina, in conseguenza della ripresa del mercato e dell’aumento dei volumi di produzione.

Le variazioni del perimetro del Gruppo hanno comportato un aumento netto di organico di circa 1.200 dipendenti, principalmente per effetto dell’acquisizione, in Italia, del complesso aziendale della Carrozzeria Bertone da parte di Fiat Group Automobiles e del saldo positivo di perimetro risultante dalle cessioni e insourcing della linea di business Service di Comau in America Latina, parzialmente compensati dalla cessione di Ergom France da parte di Magneti Marelli.

EVOLuZIONE DELL’ASSETTO ORGANIZZATIVO E MANAGERIALE La configurazione organizzativa del Gruppo è stata caratterizzata nel 2009 da stabilità e continuità con l’anno precedente. L’elemento di maggior novità, l’alleanza con Chrysler, ha portato alla creazione di team misti di lavoro e allo scambio delle esperienze e delle conoscenze, ma non ha determinato modifiche strutturali dell’assetto organizzativo. Il Gruppo ha mantenuto un duplice presidio, da un lato sul business (Settori e brand), dall’altro sui principali processi aziendali. La presenza ormai stabile di ruoli di primo livello per coordinare i processi aziendali ha rafforzato la loro capacità di influenzare le scelte di business e di “presidiare” la gestione delle persone, in particolare di quelle di maggior valore, attraverso lo strumento del Talent Review. Alcune modifiche organizzative sono avvenute nei Settori e sono state in generale orientate alla creazione di sinergie per sostenere le azioni di contenimento costi legate alla riduzione dei volumi. Il processo di Performance and Leadership Management si conferma la base per tutte le scelte di gestione delle persone, essendo ormai trascorsi parecchi anni dalla sua prima applicazione in azienda ed essendo ormai esteso a tutti i dirigenti e i professional.

Nel 2009 si sono avuti gli avvii nei primi Paesi di un nuovo sistema informativo che si prevede possa integrare in un’unica base dati a livello mondo, al termine del 2010, le anagrafiche delle persone e delle organizzazioni del Gruppo Fiat.

La formazione L’investimento in formazione a supporto delle attività del Gruppo e dello sviluppo professionale delle persone è stato di circa 48,9 milioni di euro.

L’ente Training di Fiat Sepin ha svolto attività di formazione, consulenza, assistenza per un totale di 10.410 giornate di aula e assistenza “on the job”, oltre che attività di formazione a distanza “web based” a favore di 5.971 utenti fruitori per un totale di 17.382 ore erogate.

Premi e Borse di studioIl programma “Premi e Borse di studio Fiat”, riservato ai figli di dipendenti in servizio presso società del Gruppo, è risultato anche quest’anno un’iniziativa molto apprezzata. Complessivamente, nel 2009, sono stati consegnati 566 riconoscimenti (159 i premi in Italia) per un totale di 1.089.700 euro, non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Polonia, Belgio, Inghilterra, Brasile e Nord America, i Paesi in cui è più consistente la presenza del Gruppo.

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RELAZIONI INDuSTRIALINel corso del 2009 è proseguito il costante dialogo con le Organizzazioni Sindacali e le rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale, con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure adottate per rispondere alla situazione di mercato conseguente alla crisi economica e finanziaria globale. La pesante contrazione dei mercati, che ha toccato tutti i settori industriali, ha reso necessario, oltre che proseguire nella riduzione progressiva dei contratti di lavoro a tempo determinato e interinali, anche un massiccio ricorso a fermate produttive da attuarsi con utilizzo sia di ferie collettive sia degli ammortizzatori sociali, ove disponibili, o dei trattamenti definiti in base alla contrattazione collettiva o alle politiche aziendali. In quasi tutti i Settori sono anche state effettuate operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di attività.

Intensa è stata anche la negoziazione collettiva ai vari livelli, che ha consentito di raggiungere con le Organizzazioni Sindacali importanti accordi per la definizione delle condizioni salariali e normative nei vari Paesi in cui operano le aziende del Gruppo.

Dialogo sociale A livello europeo la situazione del Gruppo Fiat, con particolare riferimento alle operazioni con impatto transnazionale, come previsto dalla Direttiva Europea 1994/45/CE ora rifusa nella direttiva 2009/38/CE, è stata oggetto di informazione e consultazione nell’ambito del Comitato Aziendale Europeo (CAE) del Gruppo Fiat, organismo di rappresentanza dei lavoratori delle aziende del Gruppo nei paesi dell’Unione Europea. Il CAE, istituito nel 1997, è composto da 30 rappresentanti ripartiti per paese in funzione della distribuzione occupazionale del Gruppo in Europa. A maggio si è svolto l’incontro con il Comitato ristretto. Alla riunione plenaria annuale, che si è tenuta nei giorni 26 e 27 novembre 2009, rappresentanti del management hanno presentato la situazione economica e finanziaria del Gruppo, nonchè l’andamento e l’evoluzione della situazione di mercato e delle vendite nell’anno. Sono stati, inoltre, illustrati i programmi posti in essere per affrontare la situazione congiunturale e, per alcuni Settori, programmi di riduzione degli organici conseguenti alla razionalizzazione dei costi di struttura o al trasferimento di attività.

In Italia è proseguito il confronto con le Organizzazioni Sindacali, sia a livello nazionale, sia territoriale, principalmente in relazione alle modalità di gestione della situazione di calo dei volumi e delle conseguenti dissaturazioni produttive. Inoltre nel 2009 si sono tenuti a Palazzo Chigi due importanti incontri con il Governo, le Istituzioni territoriali e le Organizzazioni Sindacali, il primo dei quali ha avuto luogo il 18 giugno, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri. In quella sede l’Amministratore Delegato ha illustrato la situazione del Gruppo, le modalità utilizzate per affrontare la congiuntura che si è determinata a seguito della contrazione dei principali mercati in cui lo stesso opera e gli assetti produttivi per il 2009 e 2010, con particolare riferimento agli stabilimenti in Italia di Fiat Group Automobiles, Iveco e CNH. Per quest’ultimo Settore, con riferimento al business Macchine per le Costruzioni, in considerazione della notevole contrazione della domanda e delle previsioni di mercato per i prossimi anni, è stata evidenziata la necessità di procedere ad una profonda riorganizzazione con l’obiettivo di mantenere le attuali produzioni in Italia, di razionalizzare gli attuali siti produttivi per migliorare il livello di saturazione e di definire un piano per la gestione dei lavoratori in esubero. Nel successivo incontro del 22 dicembre l’Amministratore Delegato ha reso noto il Piano per l’Italia per il 2010 e il 2011 ed i presupposti per la sua realizzazione. In tale sede, nel confermare che lo stabilimento di Termini Imerese cesserà la produzione di automobili nel 2011, ha comunicato che, non essendo state identificate soluzioni interne per mantenere una realtà occupazionale per i lavoratori del sito, il Gruppo è disposto a collaborare con le parti sociali sostenendo proposte di riconversione che dovessero pervenire dalla Regione Sicilia, dalle altre Istituzioni o da gruppi privati.

Gestione delle esigenze produttiveLa situazione aziendale è stata ancora fortemente influenzata dalla particolare turbolenza e volatilità dei mercati, caratterizzati da un andamento erratico della domanda, come nel caso di FGA in Europa, o da una domanda depressa, come nel caso del comparto dei veicoli industriali e di quello delle macchine per le costruzioni. Nel corso del 2009 anche il mercato delle macchine agricole ha registrato cali considerevoli, sia per i trattori sia per le mietitrebbiatrici.

I Settori della componentistica hanno subito gli effetti della crisi che ha condizionato, seppure con diversa intensità a seconda del comparto, i livelli produttivi degli stabilimenti clienti di Gruppo ed esterni.

In Italia, a livello di Gruppo si è fatto ampio utilizzo di Cassa Integrazione Guadagni; in particolare undici stabilimenti del Gruppo, che occupano circa 11.000 lavoratori, avendo raggiunto il limite massimo previsto per la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (52 settimane in un biennio mobile), hanno fatto ricorso, così come previsto dalla legislazione di emergenza in tema di ammortizzatori sociali, alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale per evento improvviso e imprevisto per ulteriori 12 mesi.

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RISORSE uMANE

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Per quel che riguarda il Settore FGA, nel corso del 2009 le iniziative di stimolo alla domanda, adottate dai Governi di molti Paesi europei attraverso forme di incentivi ai consumatori per l’acquisto di vetture a basso impatto ambientale, hanno avuto ricadute positive anche su alcuni stabilimenti italiani, provocando una riduzione del ricorso alla Cassa Integrazione e, in certi casi, rendendo necessarie giornate di lavoro straordinario o trasferte e distacchi di lavoratori da altre sedi e società, presso le quali era in atto sospensione dal lavoro, per fare fronte agli ordinativi di certi modelli.

Nonostante la situazione di profonda sofferenza è stato possibile trasformare circa 530 contratti a termine e circa 830 contratti di apprendistato in contratti di lavoro a tempo indeterminato.

Anche all’estero, è stato necessario ricorrere a fermate produttive per fronteggiare il notevole calo dei volumi. In particolare quasi tutti i Settori hanno utilizzato “Chômage partiel” in Francia, “Expediente de Regulacion de Empleo“ in Spagna e “Kurzarbeit” in Germania. Negli Stati Uniti CNH ha fatto ricorso a “Temporary lay off” presso gli stabilimenti di Wichita, Burlington e Calhoun, tutti facenti parte del business Macchine per le Costruzioni. Sospensioni delle attività produttive, attuate con diverse modalità, hanno riguardato gli stabilimenti di alcuni Settori anche in altri Paesi, incluso Polonia, Belgio e Gran Bretagna.

In Brasile, dopo un primo trimestre nel quale, a causa del calo dei volumi produttivi, sono state effettuate riduzioni di organico che hanno riguardato principalmente gli operai, l’impatto della crisi si è stemperato fin dal secondo trimestre; l’inversione di tendenza ha reso necessario un maggior utilizzo degli impianti, con conseguente ripresa delle assunzioni e ricorso a prestazioni di lavoro straordinario.

In Polonia, per quel che riguarda Fiat Group Automobiles, la forte crescita dei volumi produttivi, dovuta agli effetti degli ecoincentivi e in gran parte soddisfatta facendo ampio ricorso a lavoro straordinario, ha avuto anche positive ricadute sui livelli occupazionali.

Nel 2009 sono state effettuate operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di attività che hanno riguardato in Italia, oltre all’avvio della citata razionalizzazione volta a concentrare le produzioni del comparto Macchine per le Costruzioni su due dei tre attuali stabilimenti, anche le strutture dei principali Settori, per le quali sono stati attivati, con vari accordi sindacali, piani di mobilità che coinvolgeranno, tra il 2009 ed il primo semestre 2010, circa un migliaio di lavoratori (prevalentemente impiegati) che possono raggiungere i requisiti per il trattamento di pensione nel periodo di durata della mobilità (3 anni al Nord Italia e 4 al Sud). In Spagna Iveco ha raggiunto un accordo sindacale che prevede, per il suo stabilimento di Madrid, una riduzione degli organici di circa 350 unità da attuarsi anche tramite pensionamento anticipato. In Francia i piani di ristrutturazione sono stati gestiti principalmente con programmi di uscite volontarie che hanno riguardato i siti di Burbon Lancy e Garchizy di FPT, la linea di business Sistemi Elettronici di Magneti Marelli e il sito di Castres di Comau. CNH ha avviato le procedure di informazione e consultazione relative ad un piano sociale da attuare in CNH France, per la riduzione di 46 lavoratori nell’area commerciale del comparto Macchine per le Costruzioni, mentre, in USA, ha attuato riduzioni di organico anche attraverso un programma di uscite volontarie. In Gran Bretagna le operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di CNH hanno riguardato l’area di sviluppo prodotto, a seguito del trasferimento delle attività in Italia, e l’area Manufacturing, a causa della riduzione dei volumi, coinvolgendo circa 200 lavoratori.

In Germania Iveco ha attuato una riduzione di organico di circa 200 unità sulla base di un accordo con il sindacato che prevede anche ricorso a prepensionamenti. Si segnala, inoltre, il progetto della linea di business Lighting di Magneti Marelli per la riallocazione delle linee di preproduzione dei proiettori e dei componenti elettronici da Reutlingen rispettivamente a Jilhava (CZ) e a Brotterode (GE) a cui sono interessati circa 130 dipendenti.

World Class Manufacturing (WCM)Nel 2009 è proseguita la graduale estensione del programma World Class Manufacturing agli stabilimenti del Gruppo. Sono 114 gli stabilimenti in cui il modello integrato di WCM è stato applicato a tutti i processi di produzione, con l’obiettivo di ottimizzare le performance attraverso il miglioramento dei processi, il miglioramento della qualità del prodotto, il controllo e la progressiva riduzione dei costi di produzione, la flessibilità nel rispondere alle esigenze del mercato e del cliente e il coinvolgimento e la motivazione delle persone. Nel 2009 sono stati premiati, a seguito di specifiche audit esterne, 23 stabilimenti nel mondo di cui 17 con il livello bronzo, mente il livello argento è stato riconosciuto in Italia a Cassino e Melfi (FGA) e Verrone (FPT), in Polonia a Tychy (FGA) e Bielsko Biala (FPT) ed in Turchia a Bursa (FGA). Anche nel corso del 2009 l’applicazione della metodologia del WCM è stata oggetto di ampio confronto con le Organizzazioni Sindacali e con i rappresentanti dei lavoratori, che hanno partecipato attivamente ai progetti e alle iniziative di coinvolgimento negli stabilimenti.

Contrattazione collettivaPer quanto riguarda la contrattazione collettiva in materia salariale, gli accordi raggiunti nel corso del 2009 hanno previsto aumenti retributivi o una tantum di importo tale da mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori, essendo allineati o lievemente superiori all’aumento del costo della vita registrato nel periodo.

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Il 15 ottobre 2009 si è conclusa la negoziazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle aziende metalmeccaniche (dirigenti esclusi), che riguarda circa il 97% dei dipendenti del Gruppo Fiat in Italia, con il raggiungimento di un’intesa tra Federmeccanica e le Organizzazioni Sindacali, eccettuata Fiom-CGIL, sulla base delle nuove regole sugli assetti contrattuali definiti con l’Accordo Interconfederale del 15 aprile 2009 (anch’esso non sottoscritto dalla CGIL). L’accordo di rinnovo, che ha contenuti eminentemente economici, ha una validità triennale, dal 1° gennaio 2010. Per quel che riguarda la parte normativa, l’accordo del 15 ottobre non ha previsto modifiche sostanziali rispetto a quanto convenuto in sede di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nel gennaio 2008. Il 25 novembre è stato siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende industriali, che riguarda la quasi totalità dei dirigenti del Gruppo Fiat in Italia. Il nuovo contratto ha vigenza sino al 31 dicembre 2013 e contenuti sia normativi sia economici.

A livello aziendale, sulla base dell’Accordo del 17 luglio 2009 (che riguarda la quasi totalità dei dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia), sottoscritto da Fim, Uilm, Fismic e UGL e valido per il solo anno 2009, è stato corrisposto il Premio di Risultato, il cui valore complessivo medio, pari a 1.943 euro per i lavoratori inquadrati dalla prima alla quarta categoria, è stato inferiore di circa 500 euro rispetto al valore medio del premio erogato nel 2008, in considerazione dei risultati del Gruppo, che hanno risentito degli effetti negativi della crisi economica globale. In via transitoria e sperimentale l’accordo prevede, oltre al premio sopra citato, anche un’Una Tantum di 200 euro lordi da corrispondere ai lavoratori degli stabilimenti che, nell’ambito del programma WCM, raggiungano il livello silver nel 2009 o nel 2010.

All’estero, tra le principali negoziazioni collettive svoltesi a livello aziendale nel corso del 2009, si ricordano le trattative annuali in Francia, che, attestandosi intorno al livello di inflazione, hanno comportato incrementi salariali tra l’1% e l’1,5% a seconda delle società.

In Germania l’accordo per il rinnovo del contratto del settore metalmeccanico, stipulato nel corso del mese di novembre 2008 e applicato dalla maggior parte delle società del Gruppo presenti nel Paese, prevedeva incrementi salariali del 2,1% a febbraio e maggio 2009. Alcune società del Gruppo si sono avvalse della possibilità, prevista dall’accordo stesso, di rinviare il pagamento della seconda tranches di aumento da maggio a dicembre 2009.

In Polonia la contrattazione salariale aziendale ha in generale definito, al posto di aumenti strutturali, il riconoscimento di erogazioni una tantum, di importo mediamente intorno ai 2.500 PLN, da corrispondere in due tranches, una delle quali direttamente collegata e condizionata alla realizzazione dei piani produttivi.

La maggior parte delle aziende del Gruppo ha applicato in Brasile accordi collettivi stipulati fra le locali Associazioni dei datori di lavoro della categoria (es. la FIEMG per le aziende dell’area di Belo Horizonte, Betim e Contagem); altre hanno stipulato contratti aziendali su livelli analoghi. Complessivamente gli aumenti retributivi collettivi sono stati superiori all’inflazione, in relazione allo sviluppo dell’economia e alla tensione produttiva degli stabilimenti del Gruppo ma, comunque, in linea con la crescita retributiva registrata nel sistema industriale locale. Sono stati, inoltre, corrisposti premi annuali di entità variabile in funzione dei risultati aziendali.

La conflittualità in Italia è stata più elevata di quella registrata nel 2008. Sono state attuate azioni di microconflittualità locale sia in relazione alla difesa dell’occupazione, ivi compresi scioperi e manifestazioni contro il mancato rinnovo di contratti di lavoro temporaneo o di somministrazione, sia conseguenti all’utilizzo di forme di flessibilità del lavoro (trasferte o i distacchi di lavoratori da altre sedi o società che avrebbero, altrimenti, dovuto essere collocati in Cassa Integrazione; lavoro in regime di straordinario; introduzione di nuove turnazioni) presso alcuni degli stabilimenti che si sono trovati ad affrontare picchi di produzione per l’aumento degli ordini conseguenti ai provvedimenti di incentivi governativi alla domanda nel settore automobilistico.

Inoltre, in relazione all’accordo sul Premio di Risultato di Gruppo e a quello per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Metalmeccanico, sono stati indetti scioperi, con limitata adesione, da parte della sola Fiom-CGIL, organizzazione non firmataria degli stessi.

I conflitti collettivi negli altri Paesi, anche per quest’anno, sono stati di scarsa rilevanza.

RELAZIONESuLLA GESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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AnALiSi deLLA SiTUAZiOne ecOnOMicO-finAnZiARiA deL GRUPPO PREMESSAPrincipali variazioni di area di consolidamento intervenute nel corso del 2009

Nel corso del quarto trimestre 2009 Fiat Group Automobiles ha acquisito il complesso aziendale ex-Gruppo Bertone.

La società Fiat Automobiles Serbia Doo Kragujevac è stata consolidata integralmente dal 1°gennaio 2009. La società è detenuta per il 66,7% da Fiat Group Automobiles e per il 33,3% dalla Repubblica Serba, nell’ambito dell’accordo per la produzione di automobili in Serbia.

Il 30 gennaio 2009 Magneti Marelli ha ceduto la partecipazione nella controllata Ergom France S.a.S., operante nel comparto Plastic Components & Modules.

SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPOAndamento economico del Gruppo

(in milioni di euro) 2009 2008 (*)Ricavi netti 50.102 59.564Costo del venduto 43.261 49.612Spese generali, amministrative e di vendita 4.296 5.075Costi di ricerca e sviluppo 1.398 1.497Altri proventi (oneri) (89) (18)UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.058 3.362Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 4 20Oneri di ristrutturazione 312 165Altri proventi (oneri) atipici (391) (245)UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 359 2.972Proventi (oneri) finanziari (753) (947)Risultato partecipazioni: 27 162 Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 18 133 Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni 9 29UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE (367) 2.187Imposte 481 466UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITà IN CONTINUITà (848) 1.721Utile/(perdita) delle attività discontinue - -UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (848) 1.721 UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIbUIbILE A:Soci della controllante (838) 1.612Interessenze di pertinenza di terzi (10) 109

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, rispetto ai valori pubblicati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, sono stati incrementati i ricavi netti per 184 milioni di euro, il costo del venduto per 189 milioni di euro, mentre si sono ridotti di 5 milioni di euro gli altri oneri (al netto degli altri proventi).

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Nell’analisi che segue i ricavi netti e il risultato della gestione ordinaria sono commentati con riguardo ai singoli Business/Settori; i restanti dati sono riferiti al Gruppo nel suo insieme.

Ricavi nettiI Ricavi netti del Gruppo Fiat nel 2009 sono stati pari a 50.102 milioni di euro, in riduzione del 15,9% nei confronti del 2008: l’andamento della domanda ha risentito in modo significativo degli effetti del rallentamento economico globale; peraltro, i livelli di caduta della domanda registrati nella seconda parte dell’anno sono risultati più contenuti rispetto a quelli del primo semestre.

Ricavi per Business

(in milioni di euro) 2009 2008 (*) Var. %Automobili (Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari) 28.351 29.380 -3,5Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 10.107 12.781 -20,9Veicoli Industriali (Iveco) 7.183 10.894 -34,1Componenti e Sistemi di Produzione (FPT, Magneti Marelli, Teksid, Comau) 10.327 13.793 -25,1Altre Attività 1.096 1.394 -21,4Elisioni (6.962) (8.678) -Totale di Gruppo 50.102 59.564 -15,9

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, rispetto ai valori pubblicati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, i ricavi netti dei Settori Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni e Veicoli Industriali sono aumentati per 58 e 126 milioni di euro rispettivamente.

In dettaglio l’andamento dei ricavi netti per Business/Settore si presenta come segue:

AutomobiliNel 2009 il business delle Automobili, con ricavi di 28.351 milioni di euro, ha registrato una diminuzione del 3,5% nei confronti dell’anno precedente. Fiat Group Automobiles, cogliendo i benefici sulla domanda di automobili creati dall’introduzione di eco-incentivi in diversi Paesi, ha contenuto il calo al 2,4%. I ricavi di Ferrari sono diminuiti del 7,4% nei confronti del 2008, anno di volumi particolarmente elevati. Maserati (-45,7%) è stata penalizzata dal forte calo del mercato di riferimento.

(in milioni di euro) 2009 2008 Var. %Fiat Group Automobiles 26.293 26.937 -2,4Maserati 448 825 -45,7Ferrari 1.778 1.921 -7,4Elisioni (168) (303) -Totale 28.351 29.380 -3,5

Fiat Group Automobiles ha conseguito ricavi per 26.293 milioni di euro, in diminuzione del 2,4% rispetto al 2008 (sostanzialmente stabili a cambi costanti). Dopo i marcati cali subiti nella prima parte dell’anno per effetto della forte contrazione della domanda, nel secondo semestre il Settore ha registrato un incremento dei volumi di vendita delle autovetture.

Fiat Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.150.700 automobili e veicoli commerciali, in linea con il 2008 (2.152.500 unità). Si è manifestata comunque una significativa divergenza tra l’andamento delle consegne di automobili (+5,7%) e di veicoli commerciali leggeri (-24,8%).

In Europa Occidentale, le consegne complessive di Fiat Group Automobiles sono rimaste invariate a 1.238.100 unità, con andamenti positivi in Italia (+0,5%) e Gran Bretagna (+5,2%) e una forte crescita in Germania (+46,2%); sono stati registrati un calo in Francia (-7,3%) e una marcata riduzione in Spagna (-48,3%), che ha subito anche l’impatto delle misure adottate per riallineare lo stock presso i dealer alla situazione di mercato. Per le sole autovetture le consegne in Europa Occidentale sono aumentate dell’8,9% in presenza di una domanda lievemente superiore a quella dell’anno precedente (+0,5%).

La forte presenza di Fiat Group Automobiles nel comparto delle vetture a basso impatto ambientale ha consentito al Settore di cogliere ampiamente i benefici derivanti dagli eco-incentivi governativi. Il Settore ha così confermato il trend in aumento delle quote nel mercato delle autovetture: in Italia ha raggiunto una

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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quota del 32,8% (+0,9 punti percentuali rispetto al 2008) e in Europa Occidentale dell’8,8% (+0,6 punti percentuali). Significativi i miglioramenti della quota ottenuti da Fiat Group Automobiles in Germania (+1,5 punti percentuali al 4,7%) e in Gran Bretagna (+0,6 punti percentuali al 3,5%).

In Brasile, dove la domanda complessiva è salita del 12,6%, le consegne di auto e veicoli commerciali leggeri sono aumentate del 12,6% rispetto al 2008. FGA ha continuato a mantenere la leadership di mercato registrando una quota pari al 24,5%.

Maserati ha realizzato nel 2009 ricavi pari a 448 milioni di euro, in riduzione del 45,7% rispetto all’anno precedente; nell’anno ha consegnato alla rete 4.489 vetture, con un calo del 48,7% rispetto al 2008, dovuto alla forte crisi dei segmenti di mercato di riferimento dei propri modelli. In questo contesto, Maserati ha complessivamente mantenuto le proprie quote di mercato, registrando un miglioramento nel segmento della Quattroporte.

Ferrari ha registrato ricavi per 1.778 milioni di euro, in diminuzione del 7,4% rispetto al 2008 per effetto dei minori volumi di vendita e di un mix meno favorevole. Nell’anno sono state consegnate alla rete di vendita 6.235 vetture, con una riduzione del 4,5% in un mercato globale che ha subito una contrazione di circa il 35% nel segmento di riferimento. In particolare, le consegne di vetture ad 8 cilindri hanno beneficiato del successo della Ferrari California.

Macchine per l’Agricoltura e le CostruzioniI ricavi di CNH – Case New Holland nel 2009 sono stati pari a 10.107 milioni di euro, in riduzione del 20,9% rispetto al 2008 (-25% in dollari), riflettendo la forte contrazione del mercato delle macchine per le costruzioni a livello mondiale e le più deboli condizioni di mercato delle macchine per l’agricoltura (nei confronti dei livelli record del 2008, in particolare per le mietitrebbiatrici). I ricavi delle macchine per le costruzioni hanno, inoltre, scontato l’effetto delle forti azioni di riduzione dello stock sia di proprietà sia presso la rete di vendita. I ricavi delle macchine per l’agricoltura sono diminuiti leggermente in Nord America: il calo delle vendite di trattori e le azioni di riduzione dello stock presso la rete di vendita sono stati in parte compensati dalle maggiori vendite di mietitrebbiatrici. Le riduzioni nelle altre aree sono da attribuire a una generale flessione del mercato, alle azioni di riduzione dello stock presso la rete di vendita ed alla difficoltà di accesso ai mercati del credito.

Nel 2009 il mercato mondiale delle macchine per l’agricoltura è sceso del 7%, con cali della domanda di trattori e di mietitrebbiatrici rispettivamente del 7% e del 19% nei confronti dei volumi eccezionalmente alti del 2008. L’ampia e aggiornata gamma di prodotti di CNH ha sostenuto l’andamento delle quote di mercato in un contesto sempre più competitivo. Con riferimento ai trattori, la quota di mercato di CNH è migliorata in Nord America per i trattori con potenza superiore ai 40 Cv. La quota è rimasta invariata in America Latina e in Europa Occidentale ed è calata nel Resto del Mondo, dove, in mercati in rapida crescita come la Cina, la domanda è soddisfatta principalmente con prodotti locali di gamma bassa. Nel mercato mondiale delle mietitrebbiatrici, la quota di CNH è aumentata in America Latina, è rimasta stabile nel Resto del Mondo e in Europa Occidentale ed è calata in Nord America (ma miglioramenti sono stati realizzati nella più redditizia fascia dei modelli di dimensioni più elevate).

Il mercato globale delle macchine per le costruzioni ha registrato nel 2009 un calo del 38%. La quota di mercato di CNH, sia per le macchine leggere sia per quelle pesanti, è migliorata in America Latina, mentre in Nord America è risultata stabile. La quota per entrambi i segmenti è diminuita nel Resto del Mondo (dove CNH ha una presenza limitata) e in Europa Occidentale, in un contesto altamente competitivo basato su aggressive misure di riduzione degli stock.

Veicoli IndustrialiNel 2009 Iveco ha registrato ricavi per 7.183 milioni di euro, in diminuzione del 34,1% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del calo dei volumi di vendita dovuto all’andamento negativo dei mercati, soprattutto in Europa.

Le consegne complessive di veicoli sono state 103.866, in calo del 45,9% rispetto al 2008. In Europa Occidentale sono stati consegnati 66.754 veicoli (-46,7%) con flessioni in tutti i principali Paesi; in particolare: Italia (-30,7%), Germania (-43,3%), Francia (-45,9%), Spagna (-60,3%) e Gran Bretagna (-73,1%). Nell’Europa dell’Est la contrazione delle consegne è stata pari al 72,6%, mentre in America Latina la caduta è stata contenuta al 19,1%.

Nel 2009 la quota di mercato di Iveco in Europa Occidentale (PTT≥2,8 tonnellate) si è attestata al 9,2% (-0,7 punti percentuali rispetto al 2008) con riduzioni su tutti i segmenti. La quota di Iveco nei veicoli leggeri è diminuita di 0,5 punti percentuali, significativamente influenzata dall’andamento in Francia, ma è risultata in aumento in Italia e in Spagna (rispettivamente +0,4 e +0,8 punti percentuali). La quota nei veicoli medi è diminuita di 0,7 punti percentuali, nonostante i miglioramenti in Italia e in Francia. La quota nel segmento dei veicoli pesanti è diminuita di 1,1 punti percentuali: questo calo è interamente attribuibile a uno sfavorevole mix mercato che ha più che assorbito le performance positive in Italia (+0,6 punti percentuali), Francia (+0,4 punti percentuali) e Spagna (+2,7 punti percentuali).

In Europa Orientale la quota di mercato di Iveco (PTT≥2,8 tonnellate) nel 2009 è stata del 10,7% (-1,1 punti percentuali rispetto al 2008), con flessioni delle quote nei segmenti dei veicoli leggeri e medi e una tenuta nei pesanti.

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Componenti e Sistemi di ProduzioneI ricavi dei Componenti e Sistemi di Produzione, pari a 10.327 milioni di euro, sono diminuiti del 25,1% principalmente per il calo dei volumi, indotto dalla crisi dei mercati, in parte attenuato nella seconda parte dell’anno dal recupero in molti mercati automobilistici. In questo contesto, Magneti Marelli ha registrato una diminuzione del 16,9%; FPT Powertrain Technologies (-29,3%) ha risentito in particolare del forte calo delle attività Industrial & Marine; Teksid e Comau sono calati rispettivamente del 30,9% e del 35,2%.

(in milioni di euro) 2009 2008 Var. %FPT Powertrain Technologies 4.952 7.000 -29,3Componenti (Magneti Marelli) 4.528 5.447 -16,9Prodotti Metallurgici (Teksid) 578 837 -30,9Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 728 1.123 -35,2Elisioni (459) (614) -Totale 10.327 13.793 -25,1

I ricavi di FPT Powertrain Technologies realizzati nel 2009 sono stati di 4.952 milioni di euro, in diminuzione del 29,3% rispetto al 2008 a causa del calo dei volumi, che è stato particolarmente accentuato per le attività Industrial & Marine. Le vendite verso terzi e joint venture hanno costituito il 16% del fatturato (22% nel 2008).

I ricavi della linea Passenger & Commercial Vehicles sono stati pari a 3.372 milioni di euro, con un calo annuo (-7,6%) attenuato grazie al recupero in molti importanti mercati automobilistici nella seconda parte del 2009. Il 92% delle vendite è destinato a società del Gruppo Fiat, la parte restante è costituita principalmente da vendite di motori diesel a terzi. Complessivamente nell’anno sono stati venduti 2.290.000 motori (-2,7%) e 2.208.000 cambi (+9,4%).

La linea Industrial & Marine ha registrato nel 2009 ricavi per 1.580 milioni di euro, in calo del 53% rispetto al 2008 per la forte flessione dei volumi. I motori venduti sono stati 268.000 (-50,9%), destinati principalmente a Iveco (per il 38%), CNH (per il 25%) e Sevel, joint venture per la produzione di veicoli commerciali leggeri (per il 26%). Sono stati, inoltre, consegnati 53.000 cambi (-50,2%) e 105.000 ponti e assali (-61,5%).

Magneti Marelli ha registrato nel 2009 ricavi per 4.528 milioni di euro, in riduzione del 16,9% rispetto al 2008 (-14% a perimetro omogeneo) per il calo dei volumi che si è manifestato soprattutto nella prima parte dell’anno. A partire da luglio si segnala un’attenuazione del fenomeno, grazie alla maggior domanda da parte dei costruttori automobilistici. Le vendite del Settore hanno subito i rallentamenti più significativi in Europa (Polonia esclusa) e negli Stati Uniti, mentre hanno registrato una buona performance in Cina e una tenuta in Brasile.

Tutte le linee di business hanno sofferto della recessione economica. La riduzione generale dei volumi di vendita ha colpito più severamente il segmento delle vetture medio-alte, in cui è più presente la linea di business Lighting, e il segmento dei veicoli commerciali leggeri con un impatto significativo sulla linea di business Sospensioni. Per contro, la linea di business Controllo Motore è aumentata in India, grazie alla produzione di centraline diesel, e in Cina. La linea di business Sistemi di Scarico ha registrato un andamento molto buono delle vendite in Brasile, sia verso clienti terzi sia verso Fiat.

Nel 2009 Teksid ha conseguito ricavi per 578 milioni di euro, in riduzione del 30,9% rispetto all’anno precedente principalmente per effetto dei minori volumi di vendita. La business unit Ghisa ha registrato un calo dei volumi del 26,6% e quelli della business unit Alluminio sono diminuiti del 5,5%.

Comau nel 2009 ha realizzato ricavi per 728 milioni di euro, con una diminuzione del 35,2% rispetto al 2008. Il calo, che si attesta al 31% a perimetro omogeneo, è attribuibile prevalentemente alle attività di Carrozzeria.

Altre AttivitàLe Altre Attività includono il contributo delle società del Gruppo che operano nel comparto editoriale, di quelle che erogano servizi all’interno del Gruppo, nonché delle holding di partecipazioni. Nel 2009 le Altre Attività hanno registrato complessivamente ricavi per 1.096 milioni di euro, in diminuzione del 21,4% rispetto al 2008.

Utile/(perdita) della gestione ordinariaNel 2009 l’Utile della gestione ordinaria del Gruppo è stato di 1.058 milioni di euro rispetto ai 3.362 milioni di euro del 2008. Le forti azioni di contenimento dei costi hanno consentito di mitigare l’impatto della caduta dei ricavi, contribuendo al raggiungimento di un margine sui ricavi del 2,1%.

RELAZIONESuLLA GESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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Utile/(perdita) della gestione ordinaria per Business

(in milioni di euro) 2009 2008 Variaz.Automobili (Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari) 719 1.102 -383Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 337 1.122 -785Veicoli Industriali (Iveco) 105 838 -733Componenti e Sistemi di Produzione (FPT, Magneti Marelli, Teksid, Comau) (40) 402 -442Altre Attività ed Elisioni (63) (102) 39Totale di Gruppo 1.058 3.362 -2.304Margine della gestione ordinaria (%) 2,1 5,6

In dettaglio l’andamento del risultato della gestione ordinaria per Business/Settore si presenta come segue:

AutomobiliIl business delle Automobili ha registrato nel 2009 un utile della gestione ordinaria di 719 milioni di euro, in diminuzione di 383 milioni di euro nei confronti dei 1.102 milioni di euro del 2008. Tutti i Settori hanno rilevato un risultato positivo, anche se in calo rispetto all’anno precedente. Le significative efficienze realizzate hanno, infatti, permesso di contenere l’effetto negativo del calo dei volumi e del mix sfavorevole. Il margine sui ricavi si è attestato al 2,5% a fronte del 3,8% del 2008.

(in milioni di euro) 2009 2008 Variaz.Fiat Group Automobiles 470 691 -221Maserati 11 72 -61Ferrari 238 339 -101Totale 719 1.102 -383Margine della gestione ordinaria (%) 2,5 3,8

Nel 2009 Fiat Group Automobiles ha riportato un utile della gestione ordinaria di 470 milioni di euro (margine sui ricavi pari all’1,8%) a fronte dei 691 milioni di euro del 2008 (margine del 2,6%). La diminuzione è derivata principalmente dalla debole domanda di veicoli commerciali, che è stata parzialmente compensata dalle azioni di contenimento dei costi.

Il risultato della gestione ordinaria di Maserati è stato positivo per 11 milioni di euro (positivo per 72 milioni di euro nel 2008), grazie al riallineamento dei livelli produttivi ed alle significative azioni di contenimento dei costi che hanno parzialmente compensato la forte contrazione dei volumi.

Ferrari ha chiuso il 2009 con un utile della gestione ordinaria di 238 milioni di euro, a fronte dell’utile di 339 milioni di euro del 2008. La variazione risente dell’effetto negativo di volumi e mix prodotto (che erano stati entrambi particolarmente positivi nel 2008), nonché dell’impatto negativo dei cambi. Tali variazioni sono state in parte compensate dalle maggiori efficienze.

Macchine per l’Agricoltura e le CostruzioniCNH – Case New Holland ha chiuso il 2009 con un utile della gestione ordinaria di 337 milioni di euro (1.122 milioni di euro nel 2008). Le misure di contenimento dei costi e le azioni sui prezzi hanno solo parzialmente compensato il drastico calo dei volumi nel mercato delle macchine per le costruzioni.

Veicoli IndustrialiNell’anno 2009, nonostante la significativa diminuzione dei volumi di vendita, Iveco ha realizzato un risultato della gestione ordinaria positivo per 105 milioni di euro (838 milioni di euro nel 2008), grazie al riallineamento dei livelli produttivi, alle rigorose misure di contenimento dei costi, nonché al supporto al margine fornito dalle attività di assistenza post vendita, dal business in America Latina e da quello dei veicoli speciali.

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Componenti e Sistemi di ProduzioneI Componenti e Sistemi di Produzione hanno registrato una perdita della gestione ordinaria complessiva pari a 40 milioni di euro, a fronte dell’utile di 402 milioni di euro del 2008. La forte contrazione della domanda, anche se contrastata con significative azioni di riduzione dei costi, ha penalizzato gli andamenti.

(in milioni di euro) 2009 2008 Variaz.FPT Powertrain Technologies (25) 166 -191Componenti (Magneti Marelli) 25 174 -149Prodotti Metallurgici (Teksid) (12) 41 -53Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) (28) 21 -49Totale (40) 402 -442Margine della gestione ordinaria (%) (0,4) 2,9

FPT Powertrain Technologies ha chiuso il 2009 con una perdita della gestione ordinaria di 25 milioni di euro, a fronte dell’utile di 166 milioni di euro del 2008. La variazione negativa è stata determinata principalmente dalla contrazione dei volumi e, in misura più importante, dal peggioramento del mix di vendita. Le importanti efficienze realizzate sui costi di struttura e nelle aree acquisti e manufacturing hanno potuto solo in parte compensare tali impatti negativi.

Magneti Marelli ha registrato nel 2009 un utile della gestione ordinaria di 25 milioni di euro (utile di 174 milioni di euro nel 2008). Gli effetti positivi delle azioni sui costi di struttura, le maggiori efficienze produttive e sugli acquisti hanno consentito di contenere l’impatto della caduta dei ricavi.

Teksid ha chiuso l’anno con una perdita della gestione ordinaria di 12 milioni di euro, a fronte dell’utile di 41 milioni di euro registrato nel 2008, risentendo della forte contrazione dei volumi.

Nell’anno 2009 Comau ha registrato una perdita della gestione ordinaria di 28 milioni di euro, a fronte dell’utile di 21 milioni di euro del 2008. Il peggioramento è stato determinato essenzialmente dalle attività di Carrozzeria e di Stampi Lamiera per effetto dei bassi volumi di attività.

Altre AttivitàNel 2009 le Altre Attività, incluso l’impatto di elisioni e rettifiche di consolidamento, hanno registrato una perdita della gestione ordinaria pari a 63 milioni di euro; nell’anno 2008 la perdita era stata di 102 milioni di euro.

Utile/(perdita) operativaL’anno 2009 ha registrato un Utile operativo di 359 milioni di euro rispetto ai 2.972 milioni di euro del 2008. Il calo riflette il minor risultato della gestione ordinaria (-2.304 milioni di euro) e l’incremento degli oneri atipici netti per 309 milioni di euro. Quest’ultima variazione è l’effetto di maggiori oneri di ristrutturazione per 147 milioni di euro, maggiori altri oneri atipici netti per 146 milioni di euro e di minori plusvalenze da cessioni di partecipazioni per 16 milioni di euro.

La voce Plusvalenze nette da cessione di partecipazioni è pari a 4 milioni di euro a fronte dei 20 milioni di euro del 2008, che includevano per 14 milioni di euro la plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella controllata S.C.M. Ltda e per 4 milioni di euro la plusvalenza derivante dalla cessione di Targasys S.r.l.

Gli Oneri di ristrutturazione, pari a 312 milioni di euro, riguardano per lo più CNH – Case New Holland (87 milioni di euro), Magneti Marelli (62 milioni di euro), FPT Powertrain Technologies (58 milioni di euro), Fiat Group Automobiles (54 milioni di euro) e Iveco (22 milioni di euro). Nell’anno precedente gli oneri di ristrutturazione ammontavano a 165 milioni di euro ed erano stati rilevati principalmente da Fiat Group Automobiles (62 milioni di euro) e Magneti Marelli (77 milioni di euro).

Gli Altri proventi (oneri) atipici hanno presentato un saldo negativo per 391 milioni di euro, che include la svalutazione di alcuni investimenti in piattaforme e architetture del business delle Automobili conseguente al riallineamento strategico con il business di Chrysler Group LLC, altri oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati dal Gruppo quale conseguenza della crisi economica globale, nonché gli oneri accessori all’acquisizione della partecipazione in Chrysler Group LLC. Nel 2008 la posta aveva evidenziato un saldo negativo per 245 milioni di euro e includeva prevalentemente costi relativi al processo di razionalizzazione di fornitori strategici e accantonamenti addizionali ed eccezionali, conseguenti alla grave e repentina crisi del mercato automotoristico mondiale, effettuati da FGA e Iveco per lo più per rischi sui valori residui dei veicoli concessi in leasing operativo, venduti con clausola di buy-back o inclusi nello stock usato.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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In sintesi l’analisi per Settore delle componenti che hanno determinato il risultato operativo si presenta come segue:

Utile/(perdita) Plus/(minus) da della gestione cessione Oneri di Altri proventi Utile/(perdita) ordinaria partecipazioni ristrutturazione (oneri) atipici operativa(in milioni di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008Fiat Group Automobiles 470 691 - 18 54 62 (199) (187) 217 460Maserati 11 72 - - - - - - 11 72Ferrari 238 339 2 - - - 5 2 245 341Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 337 1.122 1 4 87 (14) - 6 251 1.146Veicoli Industriali (Iveco) 105 838 - 1 22 12 (173) (48) (90) 779FPT Powertrain Technologies (25) 166 - 1 58 - (31) (5) (114) 162Componenti (Magneti Marelli) 25 174 (3) - 62 77 - (4) (40) 93Prodotti Metallurgici (Teksid) (12) 41 - - 4 5 2 13 (14) 49Mezzi e Sistemi di Prod. (Comau) (28) 21 1 - 5 3 - (18) (32) -Altre Attività ed Elisioni (63) (102) 3 (4) 20 20 5 (4) (75) (130)Totale di Gruppo 1.058 3.362 4 20 312 165 (391) (245) 359 2.972

Utile/(perdita) dell’esercizioNel 2009 gli Oneri finanziari netti sono stati pari a 753 milioni di euro (947 milioni di euro nel 2008) e includono l’effetto positivo di 117 milioni di euro rilevato nella valutazione a valori di mercato di due equity swap correlati a piani di stock option (onere di 263 milioni di euro nel 2008). Al netto di tale posta, gli oneri finanziari netti del periodo presentano un incremento di 186 milioni di euro, sostanzialmente dovuto ad un più alto livello del debito nel corso dell’anno.

Il Risultato partecipazioni del 2009 è stato positivo per 27 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 162 milioni di euro del 2008 principalmente per il minor risultato di alcune joint venture.

La Perdita prima delle imposte del 2009 è stata di 367 milioni di euro (utile di 2.187 milioni di euro nell’anno precedente) e riflette la significativa riduzione del risultato operativo (-2.613 milioni di euro) e il minor utile delle partecipazioni (-135 milioni di euro), in parte compensati dai minori oneri finanziari netti per 194 milioni di euro.

Le Imposte del 2009 sono state pari a 481 milioni di euro (466 milioni di euro nel 2008), di cui 99 milioni di euro per IRAP (168 milioni di euro nel 2008), 24 milioni di euro per imposte relative ad esercizi precedenti (23 milioni di euro nel 2008); per la parte restante sono riferibili ai risultati imponibili delle società operanti all’estero.

La Perdita dell’esercizio 2009 è stata di 848 milioni di euro, a fronte dell’utile di 1.721 milioni di euro dell’anno precedente.

La Perdita attribuibile ai Soci della controllante nel 2009 è stata di 838 milioni di euro (utile di 1.612 milioni di euro nel 2008).

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Rendiconto finanziario consolidato Il rendiconto finanziario consolidato è riportato successivamente in forma completa nei Prospetti contabili consolidati; qui di seguito viene fornito il commento unitamente ad una versione sintetica.

(in milioni di euro) 2009 2008 (*)A) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 3.683 6.639 Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - 2b) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 3.683 6.641C) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO 4.601 166D) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI INVESTIMENTO (2.559) (6.092)E) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI FINANZIAMENTO 6.281 3.127 Differenze cambi di conversione 220 (159)F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI 8.543 (2.958)G) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 12.226 3.683 di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - -

H) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 12.226 3.683

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, così come descritto nelle Nota integrativa, l’ammontare delle “Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio” pubblicato nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2008 è stato ridotto di 218 milioni di euro, rettificando di pari importo la voce “Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento”.

Nel 2009 le operazioni dell’esercizio hanno generato disponibilità per 4.601 milioni di euro, derivanti, per 2,6 miliardi di euro, dalla diminuzione del capitale di funzionamento (calcolato a parità di area di consolidamento e di cambi) e, per 2 miliardi di euro, dal flusso reddituale (risultato netto più ammortamenti e dividendi, variazione dei fondi, delle poste relative alla gestione delle vendite con buy-back e da operazioni di leasing operativo, al netto delle “Plusvalenze/minusvalenze e altre poste non monetarie”).

Le attività di investimento hanno assorbito liquidità per 2.559 milioni di euro.

Gli Investimenti in attività materiali e immateriali (inclusi costi di sviluppo capitalizzati per 1.046 milioni di euro) sono stati pari a 3.386 milioni di euro.

Gli investimenti in partecipazioni (105 milioni di euro) si riferiscono, tra gli altri, alla capitalizzazione della joint venture paritetica Fiat India Automobiles Private Limited (48 milioni di euro).

Nel 2009 gli incassi derivanti dalla vendita di attività non correnti sono stati pari a 108 milioni di euro e si riferiscono principalmente alla cessione di attività materiali e immateriali.

La diminuzione dei crediti dalle attività di finanziamento (pari a 882 milioni di euro) è attribuibile principalmente alla riduzione dei finanziamenti erogati dalle società di servizi finanziari di CNH - Case New Holland per effetto dei minori livelli di attività.

Le attività di finanziamento hanno generato risorse per circa 6,3 miliardi di euro, derivanti principalmente dai prestiti obbligazionari emessi da Fiat Finance and Trade Ltd SA (4,2 miliardi di euro) e da Case New Holland Inc. (un miliardo di dollari pari a circa 0,7 miliardi di euro), cui si sono aggiunti nuovi finanziamenti netti a medio termine per complessivi 1,8 miliardi di euro, che includono l’utilizzo di una nuova linea di credito sindacata triennale di un miliardo di euro e il finanziamento da 400 milioni di euro erogato dalla Banca Europea per gli Investimenti. Nel corso del 2009 sono stati rimborsati a scadenza prestiti obbligazionari per circa 0,5 miliardi di euro.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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Situazione patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2009Al 31 dicembre 2009 il Totale Attivo è pari a 67.235 milioni di euro, in crescita di 5.463 milioni di euro rispetto ai 61.772 milioni di euro di inizio esercizio.

A fine esercizio le Attività non correnti sono pari a 25.484 milioni di euro, in crescita di 733 milioni di euro rispetto a quelle di inizio esercizio.

L’incremento degli Immobili, impianti e macchinari (+430 milioni di euro), delle Attività immateriali (+151 milioni di euro) e delle Attività per imposte anticipate (+194 milioni di euro), è stato in parte compensato dalla diminuzione dei Beni concessi in leasing (-48 milioni di euro).

Le Attività correnti ammontano a 41.669 milioni di euro, in crescita di 4.685 milioni di euro essenzialmente per l’aumento delle disponibilità e mezzi equivalenti (+8.543 milioni di euro), al netto della diminuzione delle altre principali voci (rimanenze nette, crediti commerciali e crediti da attività di finanziamento).

I Crediti da attività di finanziamento al 31 dicembre 2009 sono pari a 12.695 milioni di euro, in diminuzione di 441 milioni di euro rispetto a inizio esercizio (diminuzione di 882 milioni di euro al netto della variazione cambi e delle svalutazioni apportate).

Il Capitale di funzionamento, escluse le partite correlate alle vendite di veicoli con patto di riacquisto (buy-back) e alle rimanenze di quelli rivenienti da contratti di leasing operativo, è negativo per 1.664 milioni di euro, in diminuzione di 2.359 milioni di euro rispetto a quello di inizio esercizio.

(in milioni di euro) Al 31.12.2009 Al 31.12.2008 Variaz.Rimanenze nette (a) 7.887 10.453 -2.566Crediti commerciali 3.649 4.390 -741Debiti commerciali (12.295) (13.258) 963Saldo Crediti/(Debiti) per imposte correnti e Altre Attività/(Passività) correnti (b) (905) (890) -15Capitale di funzionamento (1.664) 695 -2.359

(a) Le rimanenze sono esposte al netto del valore dei veicoli ceduti con buy-back da Fiat Group Automobiles e, a seguito dell’adozione dell’emendamento allo IAS 16 nel 2009, di quelli rivenienti da contratti di buy-back di Iveco e destinati ad essere ceduti, nonché di quelli rivenienti da contratti di leasing operativo; il valore di questi ultimi al 31 dicembre 2008, pari a 48 milioni di euro, è stato quindi dedotto dall’ammontare delle rimanenze nette a suo tempo considerato nella determinazione del capitale di funzionamento.

(b) Le Altre Passività correnti, incluse nel saldo tra Crediti/(Debiti) per imposte correnti e Altre Attività/(Passività) correnti, sono esposte al netto dei debiti verso i clienti corrispondenti al prezzo di riacquisto a fine contratto, unitamente al valore dei canoni anticipati dai clienti stessi per veicoli ceduti con buy-back, pari, all’inizio del contratto, alla differenza tra il prezzo di cessione e quello di riacquisto, da ripartirsi lungo la durata contrattuale.

Al 31 dicembre 2009 i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti da attività di finanziamento, con scadenza successiva a tale data, ceduti a titolo definitivo nel rispetto dei requisiti previsti dallo IAS 39 e pertanto stornati dall’attivo di bilancio, ammontano a 4.611 milioni di euro (5.825 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Tale importo include crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari a controllo congiunto (gruppo FGA Capital) per 2.530 milioni di euro (3.181 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e a società di servizi finanziari collegate (Iveco Finance Holdings Limited) per 440 milioni di euro (752 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Nel corso del 2009, il capitale di funzionamento, calcolato a parità di area di consolidamento e di cambi, è diminuito di 2.562 milioni di euro, principalmente per effetto delle significative azioni di riduzione delle scorte e per la diminuzione dei crediti commerciali, al netto del calo dei debiti commerciali in conseguenza dei minori livelli produttivi.

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Al 31 dicembre 2009 l’Indebitamento netto consolidato è pari a 15.898 milioni di euro, in diminuzione di 2.056 milioni di euro rispetto ai 17.954 milioni di euro di inizio esercizio. Nel corso del 2009 il flusso positivo delle attività operative e la diminuzione del portafoglio delle società di Servizi Finanziari ha più che compensato gli investimenti e l’effetto della variazione dei cambi di conversione.

(in milioni di euro) Al 31.12.2009 Al 31.12.2008Debiti finanziari (28.527) (21.379) Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (7.086) (6.663) Altri debiti finanziari (21.441) (14.716)Crediti finanziari correnti verso società di servizi finanziari a controllo congiunto (a) 14 3Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso società di servizi finanziari a controllo congiunto (28.513) (21.376)Altre attività finanziarie (b) 636 764Altre passività finanziarie (b) (464) (1.202)Liquidità 12.443 3.860 Titoli correnti 217 177 Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 3.683(Indebitamento netto)/Disponibilità nette (15.898) (17.954) Attività Industriali (4.418) (5.949) Servizi Finanziari (11.480) (12.005)

(a) Include i crediti finanziari correnti verso il gruppo FGA Capital.(b) Include il fair value degli strumenti finanziari derivati.

Nel corso del 2009 i Debiti finanziari sono aumentati di 7.148 milioni di euro (circa 6,4 miliardi di euro se si esclude l’effetto della variazione dei cambi di conversione). Nel corso del secondo semestre 2009 sono state effettuate emissioni obbligazionarie per complessivi circa 4,9 miliardi di euro; in particolare:

nell’ambito del programma Global Medium Term Notes, attraverso la controllata Fiat Finance and Trade Ltd SA sono stati emessi prestiti obbligazionari per complessivi 4,2 miliardi di euro. In particolare, le principali emissioni sono state: a luglio, quella da 1.250 milioni di euro con scadenza luglio 2012 (cedola fissa del 9%); a settembre, emissione per 1.250 milioni di euro, con scadenza settembre 2014 (cedola fissa del 7,625%); a novembre, emissione per 1.500 milioni di euro, con scadenza febbraio 2015 (cedola fissa del 6,875%).

nel mese di agosto, CNH, attraverso la controllata Case New Holland Inc., ha completato l’offerta di bond senior per 1 miliardo di dollari, con scadenza settembre 2013 (cedola al 7,75% con interessi semestrali).

Alle citate emissioni si sono aggiunti finanziamenti a medio termine per complessivi 3,2 miliardi di euro. Nell’esercizio sono stati rimborsati prestiti obbligazionari per circa 0,5 miliardi di euro e altri debiti finanziari per complessivi 1,4 miliardi di euro.

Al 31 dicembre 2009, la Liquidità (disponibilità, mezzi equivalenti e titoli correnti) è pari a 12.443 milioni di euro, in crescita di 8.583 milioni di euro rispetto ai 3.860 milioni di euro di inizio esercizio. Tale liquidità consente di coprire le scadenze dei debiti finanziari ben oltre il 2011 e di assicurare al Gruppo una significativa flessibilità finanziaria.

Le Disponibilità e mezzi equivalenti includono 530 milioni di euro (473 milioni di euro a fine 2008) di disponibilità a utilizzo predefinito, destinati principalmente al servizio del debito delle strutture di securitization, rappresentato tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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Attività Industriali e di Servizi Finanziari: andamento nell’esercizio 2009 Nei seguenti prospetti di analisi del conto economico, della situazione patrimoniale e dei flussi finanziari, sono fornite informazioni in merito alla contribuzione ai valori consolidati delle “Attività Industriali” e dei “Servizi Finanziari”. Questi ultimi includono le società che svolgono le attività di finanziamento a terzi, leasing e noleggio di CNH – Case New Holland, Iveco, Fiat Group Automobiles e Ferrari.

Si ricorda che le attività di Servizi Finanziari includono, inoltre, la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto del gruppo FGA Capital, joint venture tra Fiat Group Automobiles e Crédit Agricole, e di Iveco Finance Holdings Limited, joint venture tra Iveco e Barclays.

Principali criteri applicatiLa segmentazione tra Attività Industriali e Servizi Finanziari è stata ottenuta elaborando specifici sub-consolidati, in funzione dell’attività caratteristica svolta da ciascuna società del Gruppo.

Le partecipazioni detenute da società appartenenti ad un segmento in società incluse in un altro segmento sono state valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nel conto economico, per non inficiare il risultato netto che qui si vuole rappresentare, l’effetto di tale valutazione è stato evidenziato in un’apposita linea Risultato partecipazioni intersegment.

Le Holding di partecipazioni (Fiat S.p.A., FGI – Fiat Group International SA, Fiat Partecipazioni S.p.A., Fiat Netherlands Holding N.V.) sono state classificate tra le Attività Industriali.

Nel sub-consolidato delle Attività Industriali sono state incluse anche le società che svolgono attività di tesoreria centralizzata, ovvero che provvedono al reperimento delle risorse finanziarie sul mercato e al finanziamento delle società del Gruppo, senza peraltro svolgere attività di finanziamento a terzi.

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Andamento economico per Attività

2009 2008 (*) Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariRicavi netti 50.102 48.917 1.467 59.564 58.435 1.535Costo del venduto 43.261 42.404 1.139 49.612 48.971 1.047Spese generali, amministrative e di vendita 4.296 4.133 163 5.075 4.899 176Costi di ricerca e sviluppo 1.398 1.398 - 1.497 1.497 -Altri proventi (oneri) (89) (92) 3 (18) (30) 12UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.058 890 168 3.362 3.038 324Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 4 4 - 20 16 4Oneri di ristrutturazione 312 310 2 165 160 5Altri proventi (oneri) atipici (391) (412) 21 (245) (242) (3)UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 359 172 187 2.972 2.652 320Proventi (oneri) finanziari (753) (753) - (947) (947) -Risultato partecipazioni: (**) 27 (6) 33 162 84 78 Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 18 (13) 31 133 54 79 Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni 9 7 2 29 30 (1)UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE (367) (587) 220 2.187 1.789 398Imposte 481 435 46 466 368 98UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (848) (1.022) 174 1.721 1.421 300Risultato partecipazioni intersegment - 174 (16) - 300 4UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (848) (848) 158 1.721 1.721 304

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, così come descritto nella Nota integrativa, i valori relativi al 2008 pubblicati in precedenza sono stati rettificati come segue: incremento dei ricavi netti per 184 milioni di euro (di cui 126 milioni di euro per le Attività Industriali), incremento del costo del venduto per 189 milioni di euro (di cui 131 milioni di euro per le Attività Industriali). Gli altri oneri (al netto degli altri proventi) sono diminuiti di 5 milioni di euro (tutti riferiti alle Attività Industriali).

(**) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni/rivalutazioni per allineamento partecipazioni non intersegment valutate secondo il metodo del patrimonio netto.

Attività IndustrialiNel 2009 i Ricavi netti delle Attività Industriali sono diminuiti del 16,3% rispetto all’anno precedente: i significativi cali della domanda subiti da tutte le aree di business nella prima parte dell’anno (ricavi netti in calo del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), si sono considerevolmente attenuati nel secondo semestre 2009 (-6,6% rispetto al 2008). In lieve calo i ricavi netti dell’area Automobili (-3,6%) con FGA che, a cambi costanti, si mantiene ai livelli del 2008. Significativo, invece, il calo dei ricavi netti di CNH – Case New Holland (-22,4%, ovvero -26,4% se espressi in dollari) a causa della forte contrazione del mercato delle macchine per le costruzioni a livello mondiale e di Iveco (-35,0%), quest’ultimo per effetto del calo dei volumi di vendita dovuto all’andamento negativo dei mercati soprattutto in Europa. Tutti i Settori dell’area Componenti e Sistemi di Produzione (ricavi netti in diminuzione del 25,1%) scontano l’effetto dei generalizzati cali dei volumi. In particolare FPT Powertrain Technologies (-29,3%) ha risentito della caduta delle attività Industrial & Marine; Magneti Marelli (-14% a perimetro omogeneo) è stata penalizzata dai cali dei primi sei mesi del 2009. In diminuzione anche i ricavi di Teksid (-30,9%) e di Comau (-35,2%).

L’Utile della gestione ordinaria delle Attività Industriali è stato di 890 milioni di euro (3.038 milioni di euro nel 2008): nonostante una domanda significativamente debole, soprattutto nel primo semestre, le azioni di riallineamento dei livelli produttivi e di contenimento dei costi hanno consentito di mantenere positiva la redditività in tutte le principali aree di business, con la sola eccezione di quella dei Componenti e Sistemi di Produzione.

Le Attività Industriali hanno rilevato nel 2009 un Utile operativo di 172 milioni di euro, rispetto ai 2.652 milioni di euro del 2008. La differenza è attribuibile al minor utile della gestione ordinaria (in calo di 2.148 milioni di euro) ed ai maggiori oneri atipici netti per 332 milioni di euro.

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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Servizi Finanziari Nel 2009 i Servizi Finanziari hanno realizzato Ricavi netti per complessivi 1.467 milioni di euro, in diminuzione del 4,4% rispetto a quelli del 2008.

(in milioni di euro) 2009 2008 (*) Var. %Fiat Group Automobiles 168 160 5,0Ferrari 22 14 57,1Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 1.129 1.227 -8,0Veicoli Industriali (Iveco) 151 137 10,2Holdings, Diverse ed Elisioni (3) (3) -Totale 1.467 1.535 -4,4

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, così come descritto nella Nota integrativa, i valori relativi al 2008 relativi a CNH-Case New Holland pubblicati in precedenza sono stati incrementati di 58 milioni di euro.

Nel 2009 i Servizi Finanziari di Fiat Group Automobiles hanno rilevato ricavi per 168 milioni di euro, a fronte dei 160 milioni di euro dell’anno precedente. L’incremento, pari al 5%, è principalmente attribuibile al buon andamento delle attività retail in Brasile.

I Servizi Finanziari del Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni hanno registrato nel 2009 ricavi per 1.129 milioni di euro, in calo dell’8% (-12,7% se espressi in dollari) rispetto al 2008 per effetto della diminuzione del portafoglio gestito conseguente al calo dei volumi registrato sia nel comparto delle macchine per l’agricoltura sia in quello delle macchine per le costruzioni, solo in parte compensato dal favorevole andamento dei cambi di conversione.

I Servizi Finanziari di Iveco hanno realizzato ricavi netti per 151 milioni di euro, in crescita del 10,2% rispetto ai 137 milioni di euro del 2008. Tale incremento è attribuibile sia alle nuove attività di finanziamento a supporto delle vendite di CNH in paesi dell’Est Europa, in cui il Settore non ha società di servizi finanziari, sia a maggiori interessi nei tradizionali segmenti di attività.

L’Utile della gestione ordinaria del 2009 è stato pari a 168 milioni di euro, in riduzione di 156 milioni di euro rispetto al 2008 per effetto del calo registrato da CNH e Iveco.

(in milioni di euro) 2009 2008 Variaz.Fiat Group Automobiles 35 40 -5Ferrari 6 2 4Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 153 265 -112Veicoli Industriali (Iveco) (26) 18 -44Holdings, Diverse ed Elisioni - (1) 1Totale 168 324 -156

I Servizi Finanziari di Fiat Group Automobiles hanno registrato nel 2009 un utile della gestione ordinaria pari a 35 milioni di euro, in calo di 5 milioni di euro rispetto ai 40 milioni di euro del 2008. La riduzione è da attribuirsi principalmente a maggiori accantonamenti e alla discesa dei tassi di mercato.

Il risultato della gestione ordinaria dei Servizi Finanziari di CNH - Case New Holland è stato positivo per 153 milioni di euro rispetto ai 265 milioni di euro del 2008. La diminuzione è attribuibile al calo dei tassi di mercato e ai maggiori accantonamenti a fronte di un accresciuto rischio di insolvenza conseguente alle difficoltà dei mercati europeo e statunitense delle macchine per le costruzioni, cui si sono aggiunti accantonamenti addizionali a fronte dell’accresciuto rischio in Brasile sul portafoglio del comparto delle macchine per l’agricoltura. La riduzione delle spese generali ed amministrative ha solo in parte compensato i citati maggiori costi sostenuti.

Il risultato della gestione ordinaria dei Servizi Finanziari di Iveco nel 2009 è negativo per 26 milioni di euro rispetto a quello positivo per 18 milioni di euro del 2008 principalmente per effetto dei maggiori accantonamenti per rischi sul portafoglio (in particolare per i mercati dell’Est Europa).

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Situazione patrimoniale per Attività

Al 31.12.2009 Al 31.12.2008 (*) Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariAttività immateriali 7.199 7.103 96 7.048 6.950 98Immobili, impianti e macchinari 12.945 12.939 6 12.515 12.509 6Investimenti immobiliari - - - - - -Partecipazioni e altre attività finanziarie 2.159 3.968 944 2.177 3.756 987Beni concessi in leasing operativo 457 7 450 505 11 494Attività per piani a benefici definiti 144 140 4 120 116 4Imposte anticipate 2.580 2.433 147 2.386 2.225 161Totale Attività non correnti 25.484 26.590 1.647 24.751 25.567 1.750Rimanenze nette 8.748 8.614 134 11.438 11.341 97Crediti commerciali 3.649 3.590 121 4.390 4.301 235Crediti da attività di finanziamento 12.695 5.506 13.368 13.136 6.448 13.420Crediti per imposte correnti 674 650 24 770 761 15Altre attività correnti 2.778 2.514 296 2.600 2.443 188Attività finanziarie correnti 899 827 76 967 908 62 Partecipazioni correnti 46 46 - 26 26 - Titoli correnti 217 164 53 177 134 43 Altre attività finanziarie 636 617 23 764 748 19Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079Totale Attività correnti 41.669 32.520 15.426 36.984 28.806 15.096Attività destinate alla vendita 82 79 10 37 30 7TOTALE ATTIVO 67.235 59.189 17.083 61.772 54.403 16.853Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 60.149 58.725 10.428 55.109 53.734 10.839Patrimonio netto 11.115 11.115 2.756 11.101 11.101 2.565Fondi rischi e oneri 8.432 8.333 99 8.144 7.989 155 Benefici ai dipendenti 3.447 3.431 16 3.366 3.351 15 Altri fondi 4.985 4.902 83 4.778 4.638 140Debiti finanziari 28.527 20.898 13.812 21.379 14.522 13.590 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 7.086 464 6.655 6.663 669 6.014 Altri debiti finanziari 21.441 20.434 7.157 14.716 13.853 7.576Altre passività finanziarie 464 420 48 1.202 1.078 127Debiti commerciali 12.295 12.253 108 13.258 13.216 189Debiti per imposte correnti 377 347 32 331 276 55Imposte differite passive 152 148 4 170 169 1Altre passività correnti 5.865 5.675 216 6.185 6.052 169Passività destinate alla vendita 8 - 8 2 - 2TOTALE PASSIVO 67.235 59.189 17.083 61.772 54.403 16.853Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 60.149 58.725 10.428 55.109 53.734 10.839

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, così come descritto nella Nota integrativa, l’ammontare degli Immobili, impianti e macchinari pubblicato al 31 dicembre 2008 è stato ridotto di 92 milioni di euro (interamente riferibili alle Attività Industriali) con corrispondente incremento della voce Rimanenze nette.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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Indebitamento netto per Attività

Al 31.12.2009 Al 31.12.2008 Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariDebiti finanziari (28.527) (20.898) (13.812) (21.379) (14.522) (13.590) Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (7.086) (464) (6.655) (6.663) (669) (6.014) Altri debiti finanziari (21.441) (20.434) (7.157) (14.716) (13.853) (7.576)Crediti finanziari correnti verso società di servizi finanziari a controllo congiunto (a) 14 14 - 3 3 -Crediti finanziari intersegment - 5.286 893 - 6.162 570Crediti finanziari intersegment inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - 4 - - 1Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso società di servizi finanziari a controllo congiunto (28.513) (15.598) (12.915) (21.376) (8.357) (13.019)Altre attività finanziarie (b) 636 617 23 764 748 19Altre passività finanziarie (b) (464) (420) (48) (1.202) (1.078) (127)Liquidità 12.443 10.983 1.460 3.860 2.738 1.122 Titoli correnti 217 164 53 177 134 43 Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079(Indebitamento netto)/Disponibilità nette (15.898) (4.418) (11.480) (17.954) (5.949) (12.005)

(a) Include i crediti finanziari correnti vantati verso il gruppo FGA Capital da società del Gruppo Fiat.(b) Include il fair value degli strumenti finanziari derivati.

Tenuto conto dell’operatività posta in essere dalla tesoreria centralizzata, i Debiti finanziari delle Attività Industriali includono, tra gli altri, i fondi raccolti dalla tesoreria stessa e trasferiti alle società di servizi finanziari a supporto della loro attività (rappresentati nella voce Crediti finanziari intersegment).

I crediti finanziari intersegment delle società di servizi finanziari rappresentano, invece, finanziamenti o anticipazioni a favore di società industriali a fronte di operazioni di cessione di crediti dalle società industriali alle società finanziarie, poste in essere con transazioni che non rispettano i requisiti stabiliti dallo IAS 39 per il riconoscimento della cessione stessa, nonché eventuali temporanee disponibilità liquide depositate sulla tesoreria centralizzata.

A fine esercizio, le Disponibilità e mezzi equivalenti includono 530 milioni di euro (473 milioni di euro a fine 2008) di disponibilità a utilizzo predefinito, riferiti principalmente alle società di Servizi Finanziari e destinati al servizio del debito delle strutture di securitization (rappresentato tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti).

Al 31 dicembre 2009 l’Indebitamento netto delle società di Servizi Finanziari risulta in diminuzione di 525 milioni di euro rispetto a quello di fine 2008. Gli effetti positivi dell’andamento gestionale (245 milioni di euro) e la diminuzione del portafoglio (843 milioni di euro) sono stati in parte compensati dagli esborsi relativi ai dividendi pagati alle società industriali (139 milioni di euro) e dagli effetti traslativi dell’andamento dei cambi di conversione (487 milioni di euro).

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Prospetto delle variazioni dell’Indebitamento netto delle Attività Industriali

(in milioni di euro) 2009 2008 (*)(Indebitamento netto)/Disponibilità nette delle Attività Industriali a inizio esercizio (5.949) 355 Utile/(perdita) dell’esercizio (848) 1.721 Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.667 2.802 Variazione dei fondi per rischi e oneri e altre variazioni 118 (769)Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio esclusa la variazione del capitale di funzionamento 1.937 3.754 Variazione del capitale di funzionamento 2.564 (3.604)Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio 4.501 150 Investimenti in Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.382) (4.973)Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio al netto degli investimenti 1.119 (4.823) Variazione area di consolidamento e altre variazioni 525 (942)Cash flow industriale netto 1.644 (5.765) Aumenti di capitale, (acquisto) vendita di azioni proprie e dividendi (20) (770) Differenze cambi di conversione (93) 231Variazione dell’indebitamento netto delle Attività Industriali 1.531 (6.304)(Indebitamento netto)/Disponibilità nette delle Attività Industriali a fine esercizio (4.418) (5.949)

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, le “Disponibilità assorbite dalle operazioni dell’esercizio” gli “Investimenti in immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo)” sono diminuiti, rispettivamente, di 6 e 7 milioni di euro rispetto ai valori pubblicati in precedenza, mentre è aumentata di 1 milione di euro la voce “Variazione area di consolidamento e altre variazioni”.

Nel corso del 2009 l’Indebitamento netto industriale è diminuito di 1.531 milioni di euro, attestandosi a 4.418 milioni di euro.

Le operazioni dell’esercizio hanno generato liquidità per 4,5 miliardi di euro, dei quali circa 2,6 miliardi di euro derivanti dalla diminuzione del capitale di funzionamento attribuibile in larga misura alla riduzione degli stock, mentre la voce “Variazione area di consolidamento e altre variazioni” è positiva per 525 milioni di euro e include principalmente l’effetto della valutazione di strumenti finanziari derivati. Queste componenti positive hanno più che compensato i fabbisogni per investimenti (pari a 3.382 milioni di euro), dividendi pagati e le differenze cambi di conversione.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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Rendiconto finanziario per Attività

2009 2008 (*) Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariA) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 3.683 2.604 1.079 6.639 5.546 1.093 Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - 2 2 -b) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 3.683 2.604 1.079 6.641 5.548 1.093C) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) dell’esercizio (848) (848) 158 1.721 1.721 304 Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.673 2.667 6 2.811 2.802 9 (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione di attività non correnti e altre poste non monetarie (a) 343 8 177 203 (119) 18 Dividendi incassati 53 183 15 84 115 9 Variazione fondi rischi e oneri 96 171 (75) (161) (149) (12) Variazione delle imposte differite (179) (188) 9 (490) (532) 42 Variazione delle poste da operazioni di buy-back (b) (58) (59) 1 (88) (81) (7) Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo (c) (41) 3 (44) (147) (3) (144) Variazione del capitale di funzionamento 2.562 2.564 (2) (3.767) (3.604) (163) TOTALE 4.601 4.501 245 166 150 56D) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI INVESTIMENTO: Investimenti in: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.386) (3.382) (4) (4.979) (4.973) (6) Partecipazioni (105) (105) - (148) (152) - Realizzo della vendita di attività non correnti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) 108 105 3 234 203 31 Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento 882 39 843 (1.493) 10 (1.503) Variazione dei titoli correnti (27) (30) 3 118 24 94 Altre variazioni (31) 1.395 (1.426) 176 (1.194) 1.370 TOTALE (2.559) (1.978) (581) (6.092) (6.082) (14)E) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI FINANZIAMENTO: Variazione netta dei debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 6.295 5.602 693 3.896 3.840 56 Aumenti di capitale 13 13 - 15 14 5 (Acquisto) Vendita di azioni proprie - - - (238) (238) - Distribuzione dividendi (27) (33) (139) (546) (546) (40) TOTALE 6.281 5.582 554 3.127 3.070 21 Differenze cambi di conversione 220 110 110 (159) (82) (77)F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI 8.543 8.215 328 (2.958) (2.944) (14)G) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079 Di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - - - -H) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079

(*) I dati relativi al 2008 differiscono per alcune voci in misura marginale da quelli pubblicati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2008 per effetto dell’applicazione dell’emendamento allo IAS 16, così come descritto nella Nota integrativa e nelle note in calce ai prospetti riportati nelle pagine precedenti.

(a) Tale voce include lo storno del risultato positivo per 117 milioni di euro (negativo per 271 milioni di euro nel 2008) relativo alla valutazione a fair value degli equity swap su azioni Fiat S.p.A.(b) I flussi generati dalle cessioni di veicoli con patto di riacquisto (contratti di buy-back) dei due periodi, al netto degli importi già inclusi nel risultato economico, sono rappresentati tra le operazioni

dell’esercizio in un’unica voce che include la variazione del capitale di funzionamento, nonché gli investimenti e gli ammortamenti.(c) I flussi di cassa generati dalle operazioni di leasing operativo sono rappresentati in un unica voce che include gli investimenti, gli ammortamenti, le svalutazioni e le variazioni delle rimanenze.

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Attività Industriali Nel 2009 le Attività Industriali hanno generato disponibilità e mezzi equivalenti per complessivi 8.215 milioni di euro; in particolare:

Le operazioni di esercizio hanno generato 4.501 milioni di euro, per effetto della diminuzione del capitale di funzionamento che, a parità di area di consolidamento e di cambi, è stata pari a 2.564 milioni di euro, e dell’autofinanziamento (risultato netto più ammortamenti), al netto delle Plusvalenze/minusvalenze e altre poste non monetarie, della variazione dei fondi, delle imposte differite, delle poste relative alla gestione delle vendite con buy-back o dei beni dati in leasing operativo e dei dividendi incassati, pari a 1.937 milioni di euro.

Le attività di investimento hanno assorbito complessivamente 1.978 milioni di euro principalmente per gli investimenti in attività materiali, immateriali e partecipazioni (3.487 milioni di euro), in parte compensati dalla vendita di attività non correnti per 105 milioni di euro e dalla diminuzione dei finanziamenti erogati alle società di Servizi Finanziari del Gruppo da parte delle società di tesoreria (inclusa tra le altre variazioni).

Le attività di finanziamento hanno generato disponibilità per 5.582 milioni di euro derivanti principalmente dai prestiti obbligazionari emessi nel corso del secondo semestre (4,9 miliardi di euro), dai maggiori prestiti bancari netti (che includono l’utilizzo della nuova linea di credito sindacata di durata triennale di un miliardo di euro e del finanziamento ricevuto dalla Banca Europea per gli Investimenti – BEI di 0,4 miliardi di euro), al netto dei dividendi pagati per lo più agli azionisti di risparmio di Fiat S.p.A.

Servizi Finanziari Al 31 dicembre 2009 le disponibilità e mezzi equivalenti dei Servizi Finanziari erano pari a 1.407 milioni di euro, in crescita di 328 milioni di euro rispetto ad inizio esercizio.

La variazione delle disponibilità monetarie deriva da:

operazioni d’esercizio, che hanno generato liquidità per 245 milioni di euro, principalmente per effetto dell’autofinanziamento (risultato netto più ammortamenti);

attività di investimento (inclusive della variazione dei crediti/debiti finanziari verso le società industriali del Gruppo), che hanno assorbito liquidità per 581 milioni di euro: la liquidità generata dalla diminuzione del portafoglio è stata più che compensata dai minori finanziamenti ricevuti dalle società di tesoreria (inclusi tra le altre variazioni);

attività di finanziamento, che hanno generato complessivamente 554 milioni di euro riferibili per lo più ai maggiori debiti per anticipazioni (grazie al rinnovato accesso al mercato delle securitization in Nord America), al netto dei dividendi pagati alle società industriali.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIA DEL GRuPPO

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RELAZIONE SuLLAGESTIONE

cORPORATE GOVERNANcE

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cORPORATe GOVeRnAnce

PREMESSAIl Gruppo Fiat aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo.

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la “Relazione sulla Corporate Governance” che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. La suddetta Relazione, consultabile sul sito internet www.fiatgroup.com, sezione Corporate Governance, si compone di quattro sezioni: la prima contiene una descrizione della struttura di governance; la seconda evidenzia le informazioni sugli assetti proprietari; la terza analizza l’attuazione delle previsioni del Codice, descrive le principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria e le principali pratiche di governance applicate; la quarta, oltre a tabelle sintetiche ed ai documenti di Corporate Governance del Gruppo Fiat, contiene un prospetto nel quale le informazioni relative alle modalità di attuazione sono organizzate ed integrate in funzione dei contenuti di ciascun principio e criterio applicativo del Codice. Di seguito vengono sintetizzati gli aspetti rilevanti ai fini della presente Relazione sulla gestione. Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.

ATTIVITÀ DI DIREZIONE E cOORDINAMENTOFiat S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi. Ai sensi dell’art. 2497-bis del codice civile le società italiane controllate direttamente ed indirettamente, salvo casi particolari, hanno individuato Fiat S.p.A. quale soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento. Tale attività consiste nell’indicazione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo e si concretizza nella definizione ed adeguamento del sistema di controllo interno e del modello di governance e degli assetti societari, nell’emanazione di un Codice di Condotta adottato a livello di Gruppo e nell’elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie, di approvvigionamento dei fattori produttivi e di marketing e comunicazione. Inoltre il coordinamento di Gruppo prevede la gestione accentrata, tramite società dedicate, dei servizi di tesoreria, societari ed amministrativi e di internal audit.

Quanto sopra consente alle società controllate, che rimangono pienamente depositarie della propria autonomia gestionale ed operativa, di realizzare economie di scala avvalendosi di professionalità e prestazioni specialistiche con crescenti livelli qualitativi e di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

cONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEIl Consiglio di Amministrazione è formato, secondo la previsione statutaria, da un numero di componenti variabile da un minimo di nove ad un massimo di quindici. L’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009 ha determinato in quindici il numero dei componenti il Consiglio il cui mandato termina alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2011. Lo Statuto (articolo 11) prevede la nomina del Consiglio di Amministrazione attraverso il voto di lista al fine di consentire agli azionisti di minoranza l’elezione di un amministratore. La quota minima di partecipazione al capitale richiesta per la presentazione di liste di candidati è pari a quanto stabilito da Consob con riferimento alla capitalizzazione della Società nell’ultimo trimestre dell’esercizio di scadenza del mandato. Ciascuna lista deve indicare almeno un candidato in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge.

Il meccanismo del voto di lista per la nomina del Consiglio di Amministrazione è stato applicato per la prima volta in sede di assemblea del 27 marzo 2009. In tale occasione la Società ha invitato gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentassero almeno l’1% delle azioni ordinarie – percentuale stabilita

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da Consob con riguardo alla capitalizzazione di Fiat nell’ultimo trimestre 2008 – a depositare presso la sede almeno 15 giorni prima dell’assemblea, liste di candidati in possesso dei requisiti normativamente e statutariamente richiesti. L’azionista EXOR S.p.A., titolare del 30,45% delle azioni ordinarie, è risultato l’unico azionista a depositare una lista di candidati che, conseguentemente, sono stati integralmente eletti.

Lo Statuto (articolo 16) attribuisce, in via disgiunta, la rappresentanza della Società agli amministratori che rivestono cariche sociali e stabilisce (articolo 12) che il Vice Presidente, ove nominato, assuma le funzioni del Presidente in caso di assenza o impedimento dello stesso. In applicazione del dettato statutario il Consiglio di Amministrazione ha, come in passato, adottato un modello di delega che prevede il conferimento al Presidente e all’Amministratore Delegato di ampi poteri operativi. Conseguentemente essi possono, disgiuntamente, compiere tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione che rientrino nell’oggetto sociale e che non siano riservati per legge o diversamente delegati o avocati dal Consiglio stesso. Nei fatti il Presidente esercita nell’ambito delle attività del Consiglio di Amministrazione un ruolo di coordinamento e di indirizzo strategico, mentre all’Amministratore Delegato è demandata la gestione esecutiva del Gruppo. Da un punto di vista operativo, l’Amministratore Delegato si avvale del Group Executive Council (GEC), organismo decisionale guidato dall’Amministratore Delegato stesso e costituito dai responsabili dei settori operativi e da alcuni capi funzione.

Il Consiglio ha definito le “Linee guida sulle operazioni significative e con parti correlate”, attraverso le quali ha riservato ai propri preventivi esame ed approvazione le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario e le più significative operazioni con parti correlate ed ha deciso di assoggettare a particolari criteri di correttezza sostanziale e procedurale tutte le operazioni con parti correlate. Sono quindi sottratte alla delega conferita agli amministratori esecutivi le decisioni che concernono le operazioni significative, intendendosi per tali quelle che, di per sé, sottopongano la Società alla necessità di comunicazione al mercato secondo le specifiche prescrizioni delle autorità di vigilanza. Quando venga a presentarsi la necessità per la Società di dar corso ad operazioni significative, gli organi delegati devono mettere a disposizione del Consiglio di Amministrazione con ragionevole anticipo un quadro riassuntivo delle analisi condotte in termini di coerenza strategica, di fattibilità economica e di atteso ritorno per la Società. Sono sottratte alla delega conferita agli amministratori esecutivi anche le decisioni che concernono le più significative operazioni con parti correlate, che sono tutte sottoposte a particolari criteri di correttezza sostanziale e procedurale e di informativa al Consiglio.

Ai sensi dell’art.12 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, nomina il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari attribuendo le relative funzioni anche a più soggetti purchè congiuntamente e con responsabilità solidale; può essere nominato chi abbia maturato una pluriennale esperienza in materia amministrativa e finanziaria in società di rilevanti dimensioni. In attuazione di tale disposizione statutaria, il Consiglio ha nominato i responsabili delle funzioni Group Control e Group Treasury congiuntamente quali dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, attribuendo i relativi poteri.

Al 31 dicembre 2009 il Consiglio si compone di tre amministratori esecutivi e dodici amministratori non esecutivi, ossia non titolari di deleghe o funzioni direttive nella Società o nel Gruppo, di cui otto, ovvero la maggioranza, con la qualifica di indipendenti in base ai requisiti indicati dall’Assemblea del 27 marzo 2009, già in precedenza adottati. Come normativamente e statutariamente richiesto, due amministratori (Gian Maria Gros-Pietro e Mario Zibetti) sono inoltre in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del D.Lgs 58/98.

Sono amministratori esecutivi il Presidente, il Vice Presidente che, in caso di assenza o impedimento del Presidente, ne assume le funzioni e l’Amministratore Delegato. Gli stessi ricoprono cariche esecutive anche in società controllate, in particolare Luca Cordero di Montezemolo è Presidente di Ferrari S.p.A., John Elkann è Presidente di Itedi S.p.A. e Sergio Marchionne, oltre a ricoprire la carica di Presidente delle principali società controllate, tra cui CNH Global N.V. – società quotata al NYSE –, è Amministratore Delegato di Fiat Group Automobiles S.p.A.

Un’adeguata presenza di amministratori indipendenti costituisce elemento essenziale per proteggere gli interessi degli azionisti, in particolare degli azionisti di minoranza, e dei terzi. Con tale obiettivo il Consiglio di Amministrazione, ritenendo interesse prioritario della Società il dotarsi di sistemi di garanzia e protezione di grado elevato per i casi di potenziale conflitto di interessi, ha proposto all’Assemblea degli azionisti, in occasione delle nomine del 27 marzo 2009, di nominare, in aggiunta ai due amministratori indipendenti richiesti dalla normativa, un congruo numero di componenti del Consiglio di Amministrazione aventi caratteristiche di indipendenza unitamente ai selettivi criteri con i quali accertarle, già adottati in occasione delle nomine precedenti.

I requisiti di indipendenza degli amministratori vengono accertati annualmente e riguardano l’inesistenza o la non rilevanza, estesa all’ultimo triennio, di relazioni economiche, di partecipazione o di altra natura, intrattenute direttamente, indirettamente o per conto di terzi, con la Società, i suoi amministratori esecutivi e dirigenti con responsabilità strategiche, le sue controllanti o controllate o con soggetti comunque correlati alla Società. L’esito di tali accertamenti viene riportato nella Relazione sulla Corporate Governance.

Il Consiglio nella riunione del 22 luglio 2009 ha accertato la sussistenza in capo agli amministratori Roland Berger, René Carron, Luca Garavoglia, Gian Maria Gros-Pietro, Vittorio Mincato, Pasquale Pistorio, Ratan Tata e Mario Zibetti dei requisiti di indipendenza citati.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

cORPORATE GOVERNANcE

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Alcuni degli attuali amministratori ricoprono cariche in altre società quotate o di interesse rilevante. Escludendo le menzionate cariche ricoperte dagli amministratori esecutivi all’interno del Gruppo Fiat, le più significative sono le seguenti:

Andrea Agnelli: Consigliere EXOR S.p.A.;

Carlo Barel di Sant’Albano: Amministratore Delegato EXOR S.p.A., Consigliere Juventus FC S.p.A., Sequana S.A., SGS S.A., Cushman & Wakefield e Vision Investment Management Ltd, Membro del Consiglio di Sorveglianza Intesa Sanpaolo S.p.A.;

Roland Berger: Vice Presidente Wilhelm von Finck AG, Consigliere Telecom Italia S.p.A., Presidente del Supervisory Board di Prime Office AG, SPAC Germany 1 Acquisition Ltd e WMP EuroCom AG, Membro del Supervisory Board di Schuler AG, Senator Entertainment AG, Fresenius SE e Loyalty Partner Holdings S.A.;

Tiberto Brandolini D’Adda: Presidente Sequana S.A. e EXOR S.A., Socio accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Vice Presidente EXOR S.p.A., Consigliere SGS S.A. e Vittoria Assicurazioni S.p.A;

René Carron: Presidente Crédit Agricole S.A. e Caisse Regionale de Crédit Agricole des Savoie, Vice Presidente Confédération Nationale de la Mutualité de la Coopération et du Crédit Agricoles, Consigliere GDF-Suez e Membro del Consiglio di Sorveglianza di Lagardere SCA;

Luca Cordero di Montezemolo: Consigliere Poltrona Frau S.p.A., Tod’s S.p.A., Pinault Printemps Redoute S.A., Membro dell’International Advisory Board di Citi Inc.;

John Elkann: Vice Presidente e Socio accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Presidente EXOR S.p.A., Consigliere RCS Mediagroup S.p.A. e Gruppo Banca Leonardo S.p.A., Membro del Consiglio di Sorveglianza di Le Monde S.A.;

Luca Garavoglia: Presidente Davide Campari Milano S.p.A., Consigliere Indesit Company S.p.A.;

Gian Maria Gros-Pietro: Presidente Autostrade per l’Italia S.p.A., Atlantia S.p.A. e Credito Piemontese S.p.A., Consigliere Edison S.p.A.;

Sergio Marchionne: Chief Executive Officer Chrysler Group LLC, Presidente SGS S.A., Vice Presidente non esecutivo e Senior Independent Director UBS AG, Consigliere Philip Morris International Inc.;

Virgilio Marrone: Consigliere Old Town S.A. e Membro del Consiglio di Gestione Intesa Sanpaolo S.p.A.;

Vittorio Mincato: Consigliere Parmalat S.p.A. e Tecno Holding S.p.A., Vice Presidente Nordest Merchant S.p.A., Presidente della Casa Editrice Neri Pozza S.p.A.;

Pasquale Pistorio: Presidente Onorario S.T. Microelectronics N.V., Consigliere Atos Origin S.A. e Brembo S.p.A.;

Ratan Tata: Presidente The Indian Hotels Company Ltd, Consigliere Alcoa Inc., Antrix Corporation Ltd e JaguarLandRover Ltd (UK). Ricopre inoltre la carica di Presidente nelle principali società del Gruppo Tata;

Mario Zibetti: Consigliere Ersel Sim S.p.A.

cOMITATI ISTITuITI DAL cONSIGLIOIl Consiglio ha istituito il Comitato Controllo Interno, il Comitato Nomine e Corporate Governance, cui nel corso del 2009 sono state attribuite competenze in tema di sostenibilità e modificata la denominazione in Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità, con l’incarico, tra l’altro, di selezionare e proporre le candidature alla carica di amministratore, e il Comitato Remunerazioni, con compiti consultivi in materia di retribuzione.

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SISTEMA DI cONTROLLO INTERNOIl Consiglio ha formulato, aggiornando quanto stabilito nel 1999 ed anche al fine di recepire le modifiche introdotte nel Codice di Autodisciplina, le “Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno”, entrate in vigore il 1° gennaio 2003. Parti essenziali del Sistema di Controllo Interno sono il Codice di Condotta, che nel 2002 aveva sostituito il Codice Etico ed è stato rivisitato nel 2010, e il Modello Organizzativo, adottato dal Consiglio di Amministrazione in attuazione della normativa afferente la “Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti” ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e successive modifiche. Il Codice di Condotta esprime i principi di deontologia aziendale che Fiat riconosce come propri e sui quali richiama l’osservanza da parte di amministratori, sindaci, dipendenti, consulenti e partner.

Nel corso dell’esercizio si è provveduto ad aggiornare il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. Lgs. n. 231/01 e le “Linee guida” per l’adozione del Modello presso le società italiane del Gruppo Fiat, in funzione delle evoluzioni normative e giurisprudenziali intervenute.

Le modifiche apportate hanno determinato il recepimento di nuove fattispecie di reato-presupposto e l’individuazione dei relativi processi sensibili. In particolare sono state recepite le fattispecie di reato contemplate in tema di “Delitti di criminalità organizzata”, “Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento”, “Delitti contro l’industria e il commercio”, “Delitti in materia di violazione del diritto d’autore” e “Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria”.

L’Organismo di Vigilanza, di tipo collegiale, é composto dal Preposto al Sistema di Controllo Interno, dal Senior Counsel e da un professionista esterno, è dotato di un proprio Regolamento Interno ed opera in base ad uno specifico Programma di Vigilanza. Si riunisce almeno trimestralmente e riferisce al Consiglio di Amministrazione, anche per il tramite del Comitato Controllo Interno, ed al Collegio Sindacale.

In applicazione del Modello Organizzativo, del Codice di Condotta e delle previsioni del Sarbanes Oxley Act, cui la società era assoggettata in forza della quotazione presso il NYSE, in tema di “whistleblowing” la Procedura per la gestione delle denunce, adottata dal 1° gennaio 2005, disciplina la gestione di denunce e reclami provenienti da soggetti interni o esterni alla Società e relativi a situazioni di sospetta o presunta violazione dell’etica di comportamento, frodi in ambito del patrimonio aziendale e/o di bilancio, comportamenti vessatori nei riguardi di dipendenti o terze parti, reclami relativi alla contabilità, ai controlli contabili interni e alla revisione contabile.

La Procedura per il conferimento di incarichi a società di revisione disciplina il conferimento di incarichi da parte di Fiat S.p.A. e sue controllate ai revisori di Gruppo ed alle società e studi professionali che intrattengono con gli stessi rapporti a carattere continuativo (cosiddetto “network”) al fine di salvaguardare il requisito di indipendenza delle società di revisione.

Fiat ha definito un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria basato sul modello di riferimento “COSO Report”, secondo il quale “il sistema di controllo interno può essere definito come un insieme di meccanismi, procedure e strumenti volti ad assicurare il conseguimento degli obiettivi aziendali”. In relazione al processo di informativa finanziaria, tali obiettivi possono essere identificati nell’attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell’informativa stessa. L’attività di gestione dei rischi costituisce parte integrante del sistema di controllo interno. La valutazione periodica del sistema di controllo interno sul processo di informativa finanziaria è finalizzata ad accertare che i componenti del COSO Framework (ambiente di controllo, valutazione del rischio, attività di controllo, informazioni e comunicazione, monitoraggio) funzionino congiuntamente per conseguire i suddetti obiettivi. Come già ricordato le principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all’informativa finanziaria sono dettagliate nella Relazione sulla Corporate Governance.

La divulgazione all’esterno di documenti ed informazioni di carattere economico-finanziario, anche attraverso internet, continua ad avvenire nel rispetto dei principi sanciti nei “Controlli e Procedure relativi alla Divulgazione dell’Informativa esterna” (Disclosures Controls & Procedures) adottati in passato in conformità alla normativa statunitense al momento vigente.

Con riferimento alle “condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea” di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati, la Società e le sue controllate, come anche dettagliato nella Relazione sulla Corporate Governance, dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell’ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato stesso. Fiat dispone, inoltre, di un efficace flusso informativo verso il revisore centrale, nonché di informazioni in via continuativa in merito alla composizione degli organi sociali delle società controllate con evidenza delle cariche ricoperte e provvede alla raccolta sistematica e centralizzata, nonché al regolare aggiornamento, dei documenti formali relativi allo statuto ed al conferimento dei poteri agli organi sociali. Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 36, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato da Consob.Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate acquisizioni di società con sede in Paesi non appartenenti all’Unione Europea che, autonomamente considerate, rivestano significativa rilevanza ai fini della normativa in esame.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

80 cORPORATE GOVERNANcE

cOLLEGIO SINDAcALEAi sensi dell’art. 17 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e tre supplenti che devono possedere tutti il requisito dell’iscrizione al Registro dei Revisori Contabili ed aver esercitato l’attività di controllo legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni. Inoltre possono assumere altri incarichi di amministrazione e controllo nei limiti stabiliti dalla normativa.

Il medesimo articolo dello Statuto garantisce alle minoranze opportunamente organizzate il diritto di nominare un sindaco effettivo, cui è attribuita la presidenza del Collegio, ed un sindaco supplente così come previsto dal Testo Unico della Finanza. La quota minima di partecipazione richiesta per la presentazione di liste di candidati è statutariamente stabilita in una percentuale non inferiore a quella determinata dalla disciplina vigente per la presentazione di liste di candidati per l’elezione del Consiglio di Amministrazione della Società. Lo Statuto stabilisce, inoltre, che le liste presentate, corredate della documentazione normativamente e statutariamente prevista, devono essere depositate presso la sede della Società almeno quindici giorni prima di quello fissato per l’assemblea in prima convocazione ovvero, in casi specifici, sino al quinto giorno successivo a tale data. La nomina del Collegio Sindacale, deliberata dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, è avvenuta attraverso il meccanismo del voto di lista.

Attualmente il Collegio Sindacale è composto da Riccardo Perotta, Presidente, Giuseppe Camosci e Piero Locatelli, sindaci effettivi, Lucio Pasquini, Fabrizio Mosca e Stefano Orlando sindaci supplenti. In particolare i sindaci effettivi Giuseppe Camosci e Piero Locatelli sono stati tratti dalla lista presentata dall’azionista di maggioranza EXOR S.p.A., mentre Riccardo Perotta, cui è attribuita la Presidenza del Collegio, è stato tratto dalla lista di minoranza che in assemblea ha ottenuto il maggior numero di voti. La percentuale minima di partecipazione per la presentazione di liste di candidati era pari all’1% delle azioni ordinarie, come stabilito da Consob in funzione della capitalizzazione media di Fiat nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2008. Detta percentuale, in ottemperanza agli obblighi di legge, è stata quindi ridotta allo 0,5% consentendo ad azionisti congiuntamente titolari dello 0,97% delle azioni ordinarie (il cui elenco completo è riportato nella Relazione sulla Corporate Governance) di presentare una lista di minoranza. Le ulteriori informazioni fornite in assemblea sui candidati e le liste presentate sono tuttora consultabili sul sito www.fiatgroup.com sezione Azionisti ed investitori.

Il mandato dell’attuale Collegio Sindacale scade alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio 2011. Di seguito si riportano le più significative cariche ricoperte dai componenti il Collegio Sindacale; una informativa completa in merito è allegata, in conformità alla normativa vigente, alla Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio 2009. Riccardo Perotta ricopre la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Coface Assicurazioni S.p.A., Coface Factoring Italia S.p.A., Hyundai Motor Company Italy S.r.l., Jeckerson S.p.A., Metroweb S.p.A., Value Partners S.p.A. e di sindaco in Mediolanum S.p.A., Prada S.p.A. e Snam Rete Gas S.p.A.; Giuseppe Camosci ricopre la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Samsung Electronics Italia S.p.A. e di sindaco effettivo in Trussardi S.p.A. e Finos S.p.A.; Piero Locatelli ricopre la carica di sindaco effettivo di Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A. e Simon Fiduciaria S.p.A.

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PiAni di incenTiVAZiOne BASATi SU STRUMenTi finAnZiARiFiat S.p.A. ha varato Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari che, nel tempo, hanno complessivamente interessato oltre 900 persone delle società del Gruppo, italiane ed estere, aventi un ruolo di significativo impatto per le attività e la leadership esercitate.

Attualmente sono in essere cinque piani di incentivazione, deliberati da Fiat S.p.A. tra il 2002 ed il 2009, che consentono in alcuni casi di acquistare a prezzi predeterminati (“stock option”), in altri di ricevere gratuitamente (“stock grant”) azioni Fiat ordinarie.

Inoltre le società controllate CNH Global N.V. e Ferrari S.p.A. hanno in essere piani di stock option e/o stock grant sulle proprie azioni ordinarie. In particolare Ferrari S.p.A. aveva attribuito al proprio Presidente, Avv. Luca Cordero di Montezemolo, opzioni per la sottoscrizione di 184.000 azioni Ferrari, di cui residuano n. 80.000 opzioni relative ad altrettante azioni di nuova emissione sottoscrivibili, subordinatamente all’avvenuta quotazione in Borsa delle azioni Ferrari, al prezzo di euro 175 per azione esercitabili sino al 31 dicembre 2010. Altre società controllate hanno approvato, precedentemente all’assunzione del controllo da parte del Gruppo, piani di pagamento basati su strumenti finanziari regolati per cassa definiti Stock Appreciation Right (SAR).

Di seguito si descrivono le caratteristiche principali dei Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari emessi da Fiat S.p.A.

L’adozione di tali piani consente di rafforzare il coinvolgimento delle persone che occupano posizioni chiave nel perseguimento degli obiettivi di andamento gestionale della Società e del Gruppo, correlando nel lungo periodo una incentivazione economica al valore dell’Azienda per gli azionisti. Il coinvolgimento viene ulteriormente accresciuto nel caso in cui, come generalmente avvenuto a partire dal 2004, la maturazione dei diritti sia subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di redditività nel periodo di riferimento.

Nel contempo l’orientamento delle attività del management, perseguito attraverso l’assegnazione di strumenti rappresentativi del valore della Società, contribuisce ad allineare gli interessi del management con gli interessi degli azionisti ed a promuovere l’identificazione del management nel Gruppo con significativi effetti in termini di fidelizzazione.

Per l’individuazione degli assegnatari si è considerato, in base a criteri oggettivi, l’impatto di ciascun ruolo sugli obiettivi di business, mentre per la determinazione del numero dei diritti da assegnare si è fatto riferimento alla leadership individuale.

I piani di stock option varati da Fiat S.p.A. conferiscono ai beneficiari il diritto di acquistare un’azione Fiat ordinaria per ogni opzione esercitata ad un prezzo prefissato (strike price).

Tali diritti sono esercitabili per un periodo temporale individuato tra la data contrattualmente stabilita (vesting date) e la data di scadenza del piano nell’ambito del quale le opzioni sono state assegnate (expiry date).

Relativamente a tutti i piani di stock option lo strike price è stato determinato sulla base delle quotazioni medie di Borsa nel mese precedente la loro attribuzione, e può variare in funzione di operazioni sul capitale della Società mediante utilizzo del fattore di rettifica AIAF. Il prezzo deve essere corrisposto in contanti all’atto dell’acquisizione delle azioni.

In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione ha concesso al Dott. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno 2008 al 1° gennaio 2011. In ciascuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dott. Marchionne ha maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno 2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli ha maturato il diritto di esercitare anche la parte residuale delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. Tuttavia l’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009 ha approvato l’adozione di alcune modifiche proposte dal Consiglio di Amministrazione, il quale ha ritenuto interesse prioritario per il Gruppo ripristinare e prolungare la capacità di fidelizzazione del piano tenuto conto delle nuove condizioni dell’economia reale e dei mercati finanziari, nonché del momento particolarmente delicato per il settore automobilistico a livello mondiale. In particolare è stato introdotto un nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 31 dicembre 2010, e l’estensione del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

PIANI DI INcENTIVAZIONEBASATI SuSTRuMENTIfINANZIARI

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

82 PIANI DI INcENTIVAZIONEBASATI SuSTRuMENTIfINANZIARI

In data 3 novembre 2006 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato un piano di stock option riferito a venti milioni di azioni, approvato dall’Assemblea degli azionisti del 5 aprile 2007, della durata di otto anni, che conferisce ad alcuni dirigenti del Gruppo e all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dott. Marchionne hanno un periodo di maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. Le opzioni relative alle quote annuali per le quali siano stati raggiunti gli obiettivi di redditività diverranno esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a partire da novembre 2010. L’esercizio delle opzioni è inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato. Il Consiglio ha pertanto esercitato la delega ex art. 2443 del codice civile per l’aumento di capitale, al servizio del piano di incentivazione, riservato a dipendenti della Società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di massimi euro 50.000.000 (cinquantamilioni) mediante emissione di massime n. 10.000.000 (diecimilioni) di azioni ordinarie da nominali euro 5 (cinque) cadauna, corrispondenti allo 0,78% del capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo suddetto di 13,37 euro. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del Piano.

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato un piano di incentivazione, approvato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevede la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il 2010 di un massimo complessivo di 4 milioni di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Il piano è rivolto a talenti manageriali assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che siano comunque meritevoli di riconoscimenti aggiuntivi e riprende le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione del suddetto piano, ha deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 strumenti finanziari in forma di stock option al prezzo di esercizio di euro 10,24.

In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato un piano di incentivazione, approvato dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, basato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance 2009 e 2010 ed al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentono ai beneficiari di ricevere gratuitamente un corrispondente numero di azioni ordinarie Fiat per un ammontare complessivo di 8 milioni di azioni, di cui 2 milioni destinate all’Amministratore Delegato, Dott. Marchionne, ed un massimo di 6 milioni destinate a manager aventi un ruolo con significativo impatto sui risultati di business. Con l’approvazione del Piano da parte dell’Assemblea l’attribuzione all’Amministratore Delegato è diventata immediatamente operativa, mentre spetta all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. l’identificazione dei manager beneficiari in coerenza con i criteri organizzativi adottati in occasione dei Piani 2006 e 2008, la decisione in ordine alla quantità dei diritti da attribuire, così come la facoltà di riassegnare nel corso del Piano gli eventuali diritti che fossero decaduti a causa di interruzione del rapporto di lavoro.

Entrambi i Piani 2008 e 2009 saranno serviti con azioni proprie acquisite sul mercato, senza procedere a nuove emissioni.

Ampia informativa in merito a tutti i Piani è inoltre riportata nella Nota integrativa al Bilancio consolidato e nella Nota integrativa al Bilancio d’esercizio.

PARTEcIPAZIONI DEI cOMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E cONTROLLO, DEI DIRETTORI GENERALI E DEI DIRIGENTI cON RESPONSABILITÀ STRATEGIcHE (ART. 79 REGOLAMENTO cONSOB DELIBERA N° 11971 DEL 14.5.1999) Variazione Numero Numero Numero n. azioni per Numero azioni azioni azioni Dirigenti azioni possedute al acquistate vendute entrati/ possedute alCognome e nome Società Partecipata 31.12.2008 nel 2009 nel 2009 (usciti) 31.12.2009Cordero di Montezemolo Luca Fiat ordinarie 127.172 - - - 127.172Marchionne Sergio Fiat ordinarie 240.000 - - - 240.000Gros-Pietro Gian Maria Fiat ordinarie 3.300 - - - 3.300 Dirigenti con responsabilità strategiche Fiat ordinarie 106.291 6.000 - -8.317 103.974 Fiat privilegiate - - - - - Fiat risparmio 618 - - - 618 CNH ordinarie 7.464 - - - 7.464

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RAPPORTi infRAGRUPPO e cOn PARTi cORReLATePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 35 del Bilancio consolidato e nella Nota 30 del Bilancio d’esercizio.

**********

Nell’ambito delle attività previste dal D.Lgs. 196/03, denominato “Codice in materia di protezione dei dati personali”, sono state attuate attività utili a valutare il sistema di protezione delle informazioni nelle società del Gruppo assoggettate a tale normativa, anche con lo svolgimento di specifici audit. Tali attività hanno evidenziato una sostanziale adeguatezza agli adempimenti richiesti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali gestiti da tali società, inclusa la redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

RAPPORTI INfRAGRuPPO E cON PARTI cORRELATE

RELAZIONESuLLAGESTIONE

fATTI DI RILIEVOINTERVENuTIDOPO LA cHIuSuRADELL’ESERcIZIOED EVOLuZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

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fATTi di RiLieVO inTeRVenUTi dOPO LA cHiUSURA deLL’eSeRciZiO ed eVOLUZiOne PReVediBiLe deLLA GeSTiOne fATTI DI RILIEVO INTERVENuTI DOPO LA cHIuSuRA DELL’ESERcIZIO A febbraio Fiat S.p.A. e Sollers hanno annunciato la creazione di un’alleanza globale sotto forma di una joint venture per la produzione di autovetture e SUV. Nel complesso, la capacità produttiva della nuova joint venture arriverà fino a 500.000 veicoli l’anno entro il 2016. Sul mercato russo saranno commercializzati nove nuovi modelli (segmenti C e D, SUV), sei dei quali saranno prodotti su una nuova piattaforma globale Fiat-Chrysler. Almeno il 10% dei veicoli prodotti sarà destinato all’esportazione. Il progetto Fiat/Sollers verrà localizzato a Naberezhnye Chelny, che si trova a 1.000 Km ad est di Mosca, nella Repubblica del Tatarstan. L’attuale stabilimento Sollers di Naberezhnye Chelny sarà ampliato con nuovi impianti produttivi ed un parco tecnologico per la produzione di componenti. Si prevede che il Governo russo supporti l’attuazione del progetto della joint venture attraverso l’erogazione di prestiti agevolati a lungo termine che coprano l’intero ammontare degli investimenti necessari, stimati in 2,4 miliardi di euro.

EVOLuZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Dopo un 2009 particolarmente difficile, con condizioni di mercato disomogenee all’interno del contesto internazionale in cui il Gruppo opera, il 2010 si sta posizionando come un anno di transizione e stabilizzazione.

Il Gruppo si attende per tutti i Settori una performance migliore rispetto all’anno scorso, con l’eccezione del business delle Automobili, la cui performance risentirà della riduzione dei programmi di eco-incentivi a sostegno della domanda in Europa Occidentale.

Le previsioni formulate dal Gruppo includono il proseguimento delle rigorose azioni di contenimento dei costi iniziate tempestivamente nell’ultima parte del 2008 e implementate con vigore nel corso di tutto il 2009.

I programmi di investimento che facevano parte del piano industriale 2007-2010, presentato alla comunità finanziaria nel novembre 2006, hanno subito una severa contrazione nel 2009, in risposta all’incertezza della curva della domanda per i diversi business in cui il Gruppo opera e alla stretta dei mercati del credito. L’aspettativa per il 2010 è che questa contrazione si attenui, con il ripristino di un livello di investimenti normalizzato per tutti i Settori, in aumento del 30-35% rispetto al 2009.

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Gli obiettivi per l’anno in corso sono fortemente condizionati dal mancato rinnovo in Italia degli eco-incentivi all’acquisto di autovetture. In particolare, prevediamo di chiudere il 2010 con:

Ricavi di circa 50 miliardi di euro.

Utile della gestione ordinaria tra 1,1 e 1,2 miliardi di euro.

Risultato netto vicino al break-even.

Indebitamento netto industriale superiore ai 5 miliardi di euro.

La Fiat disporrà comunque di risorse più che adeguate per una transizione a quello che ci si aspetta essere un contesto di mercato normalizzato nel 2011 e negli anni successivi.

Lavorando per il conseguimento degli obiettivi, il Gruppo Fiat continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate, al fine di ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi.

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AndAMenTO deLLA GeSTiOne nei SeTTORi di ATTiViTÀ

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fiAT GROUP AUTOMOBiLeSFiat, Abarth, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008

Ricavi netti 26.293 26.937

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 470 691

Utile/(perdita) operativa (*) 217 460

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 1.495 2.288

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 446 641

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 669 843

Autovetture e veicoli commerciali leggeri consegnati (numero) 2.150.700 2.152.500

Dipendenti a fine esercizio (numero) 54.038 52.634(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO cOMMERcIALEDopo un inizio di anno particolarmente negativo, gli incentivi governativi alla rottamazione introdotti in alcuni importanti mercati hanno determinato un progressivo recupero dei livelli di domanda in Europa Occidentale, dove per l’intero 2009 il mercato delle autovetture ha registrato un lieve incremento (+0,5%) rispetto al 2008.

Tali provvedimenti hanno avuto un impatto molto positivo in Germania, dove la domanda è aumentata del 23,2%, e in Francia, dove il mercato è risultato in crescita del 10,7% rispetto al 2008. In Italia i sostegni governativi hanno sostanzialmente mantenuto la domanda al livello del 2008 (-0,2%). La domanda ha, invece, registrato un calo del 6,4% in Gran Bretagna e del 17,9% in Spagna, Paesi in cui gli incentivi sono stati introdotti verso la fine del primo semestre 2009.

Per quanto riguarda i mercati di interesse del Settore al di fuori dell’Europa Occidentale, in Polonia la domanda di autovetture si è mantenuta stabile (+0,1%); in Brasile la domanda ha presentato un andamento in crescita (+12,6%) rispetto a quello già positivo del 2008, sostenuta dai positivi effetti degli incentivi governativi all’acquisto di nuove autovetture e dal contesto macroeconomico favorevole.

La forte presenza di FGA nel comparto delle vetture a basso impatto ambientale ha consentito al Settore di cogliere ampiamente i benefici derivanti dagli eco-incentivi governativi. Fiat Group Automobiles ha così confermato il trend positivo delle quote di mercato per le autovetture: in Italia ha raggiunto una quota del 32,8% (+0,9 punti percentuali rispetto al 2008) e in Europa Occidentale dell’8,8% (+0,6 punti percentuali). Eccellente, in particolare, la quota ottenuta da Fiat Group Automobiles in Germania (+1,5 punti percentuali al 4,7%); positiva anche quella in Gran Bretagna (+0,6 punti percentuali al 3,5%). Il brand Fiat ha raggiunto in Europa Occidentale il 7,1% di quota (+0,5 punti percentuali rispetto al 2008) ed è salito al 25,5% (+0,4 punti percentuali) nel mercato italiano. I marchi Lancia ed Alfa Romeo hanno entrambi migliorato la quota in Europa Occidentale di 0,1 punti percentuali attestandosi rispettivamente a 0,9% e 0,8%.

Il mercato dei veicoli commerciali leggeri in Europa Occidentale è sceso del 27,4% rispetto al 2008. La domanda è calata in tutti i principali mercati: Francia (-18,8%), Italia (-21,4%), Germania (-24,8%), Gran Bretagna (-35,5%) e Spagna (-35,6%).

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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La quota di Fiat Professional nei veicoli commerciali leggeri in Italia si è posizionata al 39,9%, in calo di 3,4 punti percentuali rispetto al 2008 a causa del phase out del Doblò (introduzione nel mercato del nuovo Doblò all’inizio del 2010) e del crollo della domanda nel segmento dei camper, dove Fiat Professional detiene una quota di mercato di assoluto rilievo. In Europa Occidentale la quota è stata del 12,6% (+0,3 punti percentuali).

In Brasile FGA ha continuato a mantenere la leadership di mercato registrando una quota complessiva del 24,5% (-0,1 punti percentuali rispetto al 2008). In particolare, la quota delle autovetture si è attestata al 24,6% (-0,3 punti percentuali), compensata da un incremento di 1,1 punti percentuali della quota dei veicoli commerciali leggeri che è salita al 24,1%.

Nel corso del 2009 Fiat Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.150.700 automobili e veicoli commerciali leggeri, in linea con il 2008 (-0,1%).

In Europa Occidentale le consegne complessive di Fiat Group Automobiles sono rimaste invariate a 1.238.100 unità, con andamenti positivi in Italia (+0,5%), Gran Bretagna (+5,2%) e forte crescita in Germania (+46,2%); sono stati registrati un calo in Francia (-7,3%) e una marcata riduzione in Spagna (-48,3%), anche a seguito delle misure adottate per riallineare lo stock presso i dealer alla situazione di mercato.

In Polonia si è registrato un aumento dei volumi dell’1,8% rispetto al 2008.

Mercato Autovetture(in migliaia di unità) 2009 2008 Var. %

Francia 2.268,7 2.050,3 10,7

Germania 3.807,2 3.090,0 23,2

Gran Bretagna 1.995,0 2.131,8 -6,4

Italia 2.158,0 2.161,7 -0,2

Spagna 952,8 1.161,2 -17,9

Europa Occidentale 13.632,9 13.561,2 0,5

Polonia 320,1 319,9 0,1

Brasile 2.520,2 2.237,3 12,6

Andamento CommercialeVendite Autovetture e Veicoli Commerciali Leggeri (in migliaia di unità) 2009 2008 Var. %Francia 114,8 123,8 -7,3Germania 179,5 122,8 46,2Gran Bretagna 75,1 71,4 5,2Italia 721,9 718,1 0,5Spagna 25,2 48,7 -48,3Resto d’Europa Occidentale 121,6 153,1 -20,6Europa Occidentale 1.238,1 1.237,9 -Polonia 42,4 41,6 1,8Brasile 749,5 665,6 12,6Resto del Mondo 120,7 207,4 -41,8Totale Vendite 2.150,7 2.152,5 -0,1Società collegate 126,9 76,5 66,0Totale generale 2.277,6 2.229,0 2,2

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Per le sole autovetture FGA ha consegnato 1.843.400 unità, con un incremento del 5,7% rispetto all’anno precedente. In Europa Occidentale le consegne, pari a 1.085.100 unità, sono aumentate dell’8,9% in presenza di una domanda lievemente superiore a quella dell’anno precedente (+0,5%). Le consegne di FGA sono cresciute in Italia del 6,2%, in Gran Bretagna del 17,7% e sono raddoppiate in Germania (+96,6%), con performance decisamente superiori alla crescita complessiva di questi mercati. Le consegne sono aumentate dell’1% in Francia, mentre sono diminuite in Spagna (-43,9%).

Panda e 500 hanno mantenuto le prime due posizioni nel segmento A e Punto è stato uno dei modelli più venduti in Europa Occidentale.

Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, nel 2009 le consegne si sono attestate a 307.300 unità, con un decremento del 24,8% rispetto al 2008; in Europa Occidentale, in un mercato in forte calo, le consegne sono state pari a 153.000 unità (-36,5% rispetto al 2008, anche a seguito delle misure adottate per riallineare lo stock presso i dealer al forte rallentamento del mercato). Le consegne del Settore hanno presentato flessioni in tutti i principali mercati: Italia (-33,2%), Francia (-28,9%), Germania (-35,1%), Gran Bretagna (-55,7%) e Spagna (-62,9%).

Al di fuori dell’Unione Europea, nel corso del 2009 Fiat Group Automobiles ha intensificato le attività nei mercati di presenza consolidata quali il Brasile, l’Argentina e la Turchia, perseguendo nel contempo iniziative di sviluppo in altri mercati emergenti insieme a partner locali.

In Brasile, con 749.500 tra vetture e veicoli commerciali leggeri consegnati, il Settore ha incrementato le proprie vendite del 12,6% rispetto al 2008 e ha confermato la propria leadership nel mercato complessivo.

In Argentina, il mercato delle autovetture è calato del 12% rispetto al 2008 e Fiat Group Automobiles ha registrato una quota di mercato del 10,4% (-1,5 punti percentuali); le consegne di autovetture e veicoli commerciali leggeri sono diminuite del 27% a 47.900 unità.

In Turchia, l’industria automobilistica ha presentato una ripresa; nel 2009 il mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri è aumentato del 12,8% rispetto al 2008, attestandosi a 557.000 unità. Tofas (joint venture locale cui Fiat Group Automobiles partecipa al 37,9%) ha registrato un incremento delle vendite del 40,5% e una quota di mercato complessiva del 15,3%, in aumento di 2,9 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente.

ALLEANZE STRATEGIcHENel 2009, grazie all’accordo con Chrysler è stato compiuto un passo fondamentale nella realizzazione della strategia di alleanze internazionali.

Il 10 giugno 2009 Chrysler Group LLC e Fiat hanno sottoscritto l’accordo per un’alleanza strategica globale e dallo stesso giorno è diventata operativa la nuova Chrysler. L’accordo offre alla Società americana l’accesso alle tecnologie di Fiat, alle piattaforme e ai propulsori per vetture piccole e medie, tra le più innovative e avanzate al mondo. Chrysler potrà così ampliare la propria gamma di prodotti, con l’aggiunta di vetture a basso impatto ambientale. Chrysler potrà anche accedere alla rete di distribuzione internazionale di Fiat. L’alleanza rappresenta un passo fondamentale per posizionare Fiat e Chrysler tra i leader della futura generazione di produttori globali. Come corrispettivo Fiat ha ricevuto una quota iniziale del 20% nella nuova Chrysler Group LLC, che potrà aumentare fino ad un totale del 35% se determinati obiettivi saranno raggiunti. In base all’intesa, non sono previsti per Fiat alcun investimento di cassa in Chrysler né impegni a finanziare Chrysler in futuro. Fiat avrà il diritto di acquisire la quota di maggioranza di Chrysler quando i debiti derivanti dai finanziamenti pubblici saranno stati interamente rimborsati. L’alleanza è destinata a portare enormi benefici ad entrambe le aziende che hanno ora un’adeguata massa critica per competere a livello globale. Fiat potrà anche estendere la presenza geografica sfruttando nuove opportunità di mercato come quelle offerte dal ritorno negli Stati Uniti e dall’arrivo di nuovi prodotti in Europa. Inoltre, la presenza e l’esperienza di Fiat nei segmenti bassi e quelle di Chrysler nei segmenti medi e alti daranno al Gruppo la possibilità di disporre di una gamma completa.

RELAZIONE SuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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Il piano strategico di Chrysler, presentato ad inizio novembre 2009, prevede, nell’arco di cinque anni, il lancio di 21 nuovi modelli, con volumi di vendita previsti nel 2014 di 2,8 milioni di vetture, il 40% in più rispetto al 2008 e oltre il doppio rispetto al 2009. Circa il 60% di queste auto deriverà da piattaforme Fiat. Nel 2014 Chrysler sarà un’azienda con un fatturato di circa 68 miliardi di dollari, un utile operativo di circa 5 miliardi di dollari, avrà dimezzato l’indebitamento e restituito interamente i finanziamenti ricevuti dai governi Statunitense e Canadese.

Sempre nell’ottica di rafforzare la propria posizione sia in termini di prodotto sia in termini distributivi sui mercati internazionali, è stato firmato a luglio un accordo quadro per la costituzione di una joint venture paritetica in Cina tra il Gruppo Fiat e GAC (Guangzhou Automobile Group Co. Ltd.): l’obiettivo è quello di produrre motori ed autovetture per il mercato cinese. GAC, società controllata dallo Stato e uno dei maggiori produttori di autovetture in Cina, opera sia sul mercato internazionale sia su quello nazionale. L’intesa prevede la costruzione di un nuovo stabilimento con un investimento complessivo, da parte della joint venture, pari ad oltre 400 milioni di euro. La joint venture disporrà di una capacità produttiva iniziale fino a 140.000 autovetture e 220.000 motori all’anno, ampliabile fino a 250.000 vetture e 300.000 motori. L’avvio della produzione è previsto per la seconda metà del 2011. La joint venture è stata approvata dalla National Development and Reform Commission a novembre 2009, mentre l’approvazione definitiva è prevista entro il primo trimestre del 2010.

INNOVAZIONE E PRODOTTINel 2009, in un contesto in cui la crisi dell’economia mondiale ha colpito duramente l’industria automobilistica, Fiat Group Automobiles è stata molto attiva nel lancio di nuovi modelli abbinati a soluzioni tecnologiche particolarmente innovative. Il processo di rinnovamento e allargamento della gamma di tutti i brand ha permesso a Fiat Group Automobiles di affrontare al meglio un anno molto difficile, ottenendo importanti riconoscimenti internazionali.

Per il marchio Fiat il 2009 è stato l’anno della Punto Evo, destinata ad affiancare la Grande Punto e a diventare un riferimento, nel segmento B, per quanto riguarda innovazione, sicurezza e stile. Il termine Evo sottolinea un progresso automobilistico e un’eccellenza tecnologica espressa, innanzitutto, nell’ampia e articolata gamma di motori Euro 5, tra i quali spiccano il 1.3 MultiJet di seconda generazione, il 1.4 MultiAir e i propulsori con alimentazione bi-fuel a metano.

Tra gli altri prodotti lanciati nel 2009 è da ricordare la Fiat 500C, cabriolet con capote a comando elettrico e cinematismi sofisticati. A fine anno proprio per Fiat 500C e per Fiat 500 è stato reso disponibile il nuovo motore 1.3 MultiJet II con sistema Start&Stop di serie ed omologazione Euro 5. Nel mese di ottobre è iniziata la commercializzazione in Brasile della Fiat 500 dotata di un sistema di iniezione e di sospensioni modificati per adattarli alle esigenze del mercato brasiliano. A riprova del continuo successo riscosso, la Fiat 500 ha ottenuto il “2009 World Car Design of the Year“ assegnato, a New York, da una giuria di 59 giornalisti provenienti da 25 paesi di tutto il mondo.

Il mese di dicembre ha visto il lancio del nuovo ”family space” Fiat Doblò, rinnovato nello stile, nei motori e nelle caratteristiche tecniche. Fiat ha anche allargato l’offerta di auto a doppia alimentazione (GPL/benzina o metano/benzina), che include Punto Classic, Idea, Qubo, Panda, Grande Punto e Bravo. E’ stato, inoltre, rinnovato nello stile e nei motori il modello Sedici e sono state presentate la Panda Panda Cross, primo City SUV a minimo impatto ambientale, la serie speciale Bravo MSN Edition, nata dalla collaborazione con Microsoft, e la serie speciale Fiat Panda 4x4 Adventure. Ha fatto la sua comparsa anche la versione Trekking del Qubo.

Inoltre, a settembre 2009, dopo due anni di leadership, il marchio Fiat è stato ancora una volta confermato da JATO Dynamics come il brand con le auto dal valore medio di emissioni di CO2 più basso tra i 25 marchi automobilistici più venduti in Europa.

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Nel 2009 Abarth ha proposto due vetture inedite: l’Abarth 695 “Tributo Ferrari” e l’Abarth 500 R3T, destinata a partecipare ad uno specifico trofeo promozionale su strada.

Alfa Romeo, nel 2009, ha lanciato la MiTo 1.4 MultiAir da 105 e 135 Cv, prima vettura del Gruppo dotata della nuova tecnologia destinata ai motori a benzina. A questa si è aggiunta la versione “Quadrifoglio verde” da 170 Cv. In seguito la gamma-motori della MiTo si è ampliata con l’esordio del 1.4 Turbobenzina da 120 Cv, primo motore Turbo bifuel (GPL/benzina) realizzato direttamente dal costruttore, e del motore a gasolio 1.3 JTDM-2 da 95 Cv con sistema Start&Stop di serie. Tra le novità adottate nell’anno da Alfa Romeo occorre infine ricordare due motorizzazioni Euro 5: il 2.0 JTDM diesel da 170 Cv e il 1750 Turbo Benzina (TBi) da 200 Cv che equipaggiano la Brera, lo Spider e la 159.

Da Lancia è arrivata la nuova Delta Executive, dotata di numerose soluzioni di tecnologia avanzata ed equipaggiata con il nuovo 1.8 Bi TurboJet da 200 Cv, un propulsore Euro 5 a iniezione diretta della benzina che ha portato più grinta e minori emissioni. Nell’ambito delle motorizzazioni a basso impatto ambientale il marchio ha introdotto Ypsilon e Musa ECOCHIC dotate di doppia alimentazione (GPL/benzina). In ottobre, poi, è stata presentata la Delta Turbo GPL che, grazie alla sua motorizzazione 1.4 TurboJet da 120 Cv a doppia alimentazione (GPL/benzina), è la prima vettura sulla quale Legambiente ha apposto la sua “Etichetta per il Clima”.

Fiat Professional a inizio d’anno ha avviato la commercializzazione del Ducato 140 Natural Power, mentre in autunno ha lanciato il Fiorino Metano, veicolo a doppia alimentazione (metano/benzina), che è l’unico di questo genere nel suo segmento. A fine anno è arrivato il nuovo Doblò Cargo, versione per il lavoro del modello venduto finora in oltre un milione di esemplari.

Per quanto riguarda lo sviluppo del prodotto, il 2009 è stato un anno importante per gli aspetti legati all’ambiente. Le attività di sviluppo del prodotto in FGA hanno portato all’introduzione di diverse versioni più ecologiche, è stata allargata la gamma di veicoli Natural Power, a doppia alimentazione metano/benzina. Inoltre, è stato esteso su altri sei modelli il sistema Start&Stop, già lanciato su Fiat 500 nel 2008.

Sono proseguiti i programmi di sviluppo dei nuovi modelli che saranno presentati al mercato nel corso del 2010, in particolare la nuova Alfa Romeo Giulietta. La vettura sarà presentata in marzo, al Salone di Ginevra, in anteprima mondiale, e in primavera sarà commercializzata progressivamente in tutti i principali mercati, rilanciando così il brand in uno dei segmenti più importanti d’Europa. La nuova Alfa Romeo Giulietta sarà caratterizzata da una piattaforma nuova che rappresenta un notevole passo in avanti per quanto riguarda i contenuti tecnologici in termini di materiali, flessibilità e possibilità di utilizzo.

SERVIZI Nel corso dell’esercizio 2009 sono state implementate azioni per migliorare la capacità di rispondere al cliente e aiutare la rete di vendita e di assistenza ad avere successo ed è stata perfezionata la misurazione della soddisfazione del cliente.

Per la manutenzione e riparazione il Technical Services ha ulteriormente migliorato, nel corso dell’esercizio, i processi gestionali nei mercati europei. E’ stata estesa a tutti i mercati la diffusione di nuovi strumenti informatici per offrire un supporto ancora più rapido ed efficace alla rete assistenziale. Inoltre, è migliorato il livello di assistenza attraverso l’implementazione di banche dati tradotte in 19 lingue e disponibili on-line per supportare la rete assistenziale nella diagnosi e riparazione.

Per quanto riguarda gli interventi legati alle garanzie, in Europa è stato portato a pieno regime il nuovo modello di gestione in partnership con società terze leader nel settore, raggiungendo gli attesi benefici in termini di riduzione dei costi.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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Nell’ambito del mercato Italia si è ulteriormente investito sul supporto alla rete, aprendo nuovi canali di comunicazione e gestendo le richieste del concessionario con la stessa attenzione e metodologia applicata per i clienti finali.

Il Customer Service Centre di Arese è uno degli strumenti più importanti per le relazioni con i clienti. Attualmente gestisce più di 25 servizi differenti coprendo 18 mercati europei. Nel corso del 2009 il numero dei contatti con i clienti gestiti dal Centre è aumentato del 18% rispetto all’anno precedente.

Il Customer Mobility Support interviene in uno dei momenti di maggior stress per il cliente, quando l’auto è indisponibile, perché ferma in officina o su strada, con l’obiettivo di salvaguardare l’esigenza di mobilità del cliente attraverso un pronto ed efficace supporto. Nel 2009 l’attività si è concentrata sul consolidamento del monitoraggio avviato sui principali mercati, sul miglioramento dei servizi e sulla gestione degli accordi con i provider in scadenza o rinnovo. Nel primo semestre del 2009 è stato implementato su tutti i mercati il nuovo modello di mobilità attraverso una policy di assistenza stradale pan-europea con un’offerta di prestazioni più completa.

Fiat Group Automobiles offre servizi finanziari in Europa, America Latina e in Cina.

In Europa l’attività è gestita da FGA Capital, la joint venture a controllo congiunto con il gruppo Crédit Agricole (valutata con il metodo del patrimonio netto).

FGA Capital opera a supporto delle vendite del Settore nei comparti dei finanziamenti alle reti di vendita, ai clienti finali e del noleggio a medio e lungo termine. La collaborazione con il partner Crédit Agricole si è dimostrata efficace anche nel corso del 2009, in linea con le aspettative, ed ha permesso di supportare con successo le vendite e il lancio dei nuovi prodotti del Settore. Si segnala che dal secondo semestre 2009 la joint venture ha iniziato una collaborazione con Chrysler volta a fornire servizi finanziari alle reti di distribuzione ed ai clienti finali in Europa.

Il volume dei finanziamenti alle reti di vendita nel 2009 ha raggiunto il valore di 16.963 milioni di euro (11.850 milioni di euro nel 2008). Per quanto riguarda i finanziamenti ai clienti finali (retail) nel 2009 sono stati finanziati 513.591 veicoli (441.304 nel 2008), mediante la concessione di crediti per 5.921 milioni di euro (5.184 milioni di euro nel 2008), con un tasso di penetrazione del 29,3% (25,5% nel 2008).

Nel comparto del renting, nel 2009 sono stati attivati nuovi contratti di noleggio per 57.586 veicoli (74.665 nel 2008), equivalenti ad un valore finanziato di 793 milioni di euro (1.114 milioni di euro nel 2008), con un tasso di penetrazione pari al 3,9% (5,6% nel 2008).

In America Latina ed in Cina, le attività di servizi finanziari sono rispettivamente realizzate dal Banco Fidis de Investimento in Brasile, dalla Fiat Credito Compania Financiera in Argentina e dalla Fiat Automotive Finance in Cina; queste società finanziarie sono controllate dalla Fidis S.p.A. (che gestisce in Italia un proprio portafoglio di attività di factoring e di emissione garanzie), la società è totalmente controllata da FGA e consolidata integralmente.

Si segnala che dal secondo semestre 2009 Fidis ha iniziato una collaborazione con Chrysler nei mercati extraeuropei volta a fornire servizi finanziari alle reti di distribuzione ed ai clienti finali mediante soluzioni dirette in Brasile, Argentina ed in Cina e sviluppando accordi di collaborazione con provider finanziari terzi negli altri mercati extraeuropei.

Nel corso del 2009 Fidis S.p.A. ha proseguito il proprio disimpegno nell’attività di factoring fornitori, riducendo il volume dei crediti acquisiti da 505 milioni di euro a 430 milioni di euro.

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MASeRATi

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008

Ricavi netti 448 825

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 11 72

Utile/(perdita) operativa (*) 11 72

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 65 73

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 31 37

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 33 47

Autovetture consegnate (numero) 4.489 8.759

Dipendenti a fine esercizio (numero) 723 767

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici. (**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE Dopo tre anni consecutivi di crescita, nel 2009 Maserati ha subito l’effetto della forte contrazione della domanda a livello mondiale registrata anche dal segmento di mercato in cui opera.

Le consegne alla rete del 2009 sono calate del 48,7% rispetto all’anno precedente. Maserati ha comunque complessivamente mantenuto le quote di mercato del 2008, registrando un miglioramento nel segmento della Quattroporte.

Nonostante la significativa riduzione dei volumi di vendita, il risultato della gestione ordinaria è stato positivo per 11 milioni di euro (72 milioni di euro nel 2008).

Anche nel 2009, con 1.653 unità, la Quattroporte è stata la quarta auto più venduta della propria categoria negli otto principali mercati in cui Maserati opera ed ha continuato a ricevere premi in campo nazionale ed internazionale, collezionando ben 54 riconoscimenti dal suo lancio.

Con oltre 2.800 unità, la GranTurismo, anche con il nuovo modello GranTurismo S Automatica, ha confermato il successo ottenuto dal lancio.

In ambito sportivo la Maserati MC12, con le vittorie nel 2009 dei titoli Piloti e Squadre del campionato FIA GT, ha raggiunto lo straordinario palmarés di 12 titoli vinti negli ultimi cinque anni.

Nel corso del 2009 Maserati ha festeggiato due importanti anniversari della sua lunga storia sportiva: il 70° anniversario della prima delle due vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis (unica vettura italiana ad aver vinto la classica corsa americana) e l’80° anniversario del primo record mondiale stabilito da una vettura del Tridente sui dieci chilometri lanciati.

Nel 2009 Maserati ha consegnato alla rete 4.489 vetture, con un decremento del 48,7% rispetto al 2008 che riflette sia la riduzione della domanda, sia le azioni di riduzione dello stock presso la rete di vendita. Tale calo ha interessato tutti i 59 mercati in cui Maserati opera. Particolarmente marcata la caduta in Spagna (-85%), Giappone (-69%), Gran Bretagna (-59%), Francia e Germania (-53%) e Stati Uniti (-47%).

A fine 2009 il portafoglio ordini era di 990 unità.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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INNOVAZIONE E PRODOTTIAnche se il 2009 è stato un anno difficile, Maserati è stata presente con nuovi modelli ad ogni appuntamento importante.

A gennaio, al Salone dell’Auto di Detroit, Maserati era presente con la nuova Quattroporte Sport GT S, destinata al segmento delle luxury sport sedan. La vettura rappresenta la miglior sintesi tra una berlina di lusso e un’auto sportiva che Maserati abbia mai raggiunto.

A marzo, al Salone dell’Auto di Ginevra, ha presentato la seconda novità dell’anno, la GranTurismo S Automatica, un modello in cui al motore 4,7 litri è stata abbinata la trasmissione automatica.

A settembre, al Salone dell’Auto di Francoforte, è avvenuto il debutto mondiale della nuova GranCabrio, la prima cabriolet a quattro posti della storia di Maserati. Nata sulla base di approfonditi studi di aerodinamica, è caratterizzata dalla capote in tela e da quattro veri posti. Gli interni offrono un’abitabilità molto superiore alla media del segmento e assicurano la massima comodità anche ai passeggeri posteriori. Il motore è un otto cilindri a V di 4,7 litri che eroga 440 Cv, accoppiato ad un cambio a sei marce con convertitore di coppia. La GranCabrio va a completare la gamma Maserati, affiancandosi ai modelli Quattroporte e GranTurismo.

feRRARi

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008

Ricavi netti 1.778 1.921

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 238 339

Utile/(perdita) operativa (*) 245 341

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 290 311

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 119 117

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 156 164

Autovetture omologate consegnate alla rete (numero) 6.193 6.452

Dipendenti a fine esercizio (numero) 2.835 3.017

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE Grazie al successo dei propri modelli Ferrari ha contenuto significativamente l’impatto della crisi economica che ha inciso anche sui segmenti di mercato di riferimento del Settore; la riduzione dei ricavi è stata limitata al 7,4% nei confronti del 2008, anno particolarmente forte, e il margine sui ricavi si è posizionato al 13,4%.

Nel 2009 Ferrari ha continuato a lavorare per il rinnovamento della propria gamma. Dopo il lancio, nell’ultima parte del 2008, della Ferrari California, le cui prime consegne sono avvenute all’inizio dell’anno ricevendo numerosi premi, al Salone di Francoforte ha fatto il suo debutto la 458 Italia: nuova berlinetta 8 cilindri con motore posteriore centrale.

L’auto, che rappresenta un salto generazionale per questo tipo di vetture, sostituisce la F430; l’ultimo esemplare di questo modello è stato messo all’asta per raccogliere fondi a favore della popolazione colpita dal terremoto in Abruzzo.

La 458 Italia si è subito imposta all’attenzione dei media, specializzati e non, come una vettura fortemente innovativa e che rappresenta un nuovo benchmark per tutto il settore. Tra i primi riconoscimenti ottenuti vi è il prestigioso Top Gear Award assegnato alla 458 Italia non solo come migliore vettura della sua categoria, ma anche come migliore vettura nella classifica assoluta del 2009.

Anche per il lancio della 458 Italia, Ferrari ha continuato a utilizzare la piattaforma internet come mezzo privilegiato per comunicare con i clienti e gli appassionati di tutto il mondo. Dal gennaio 2010 è disponibile anche una versione del sito in lingua giapponese: l’iniziativa permetterà di stabilire un contatto ancora più stretto con uno dei Paesi storicamente più importanti per la Ferrari.

È proseguito secondo i piani anche lo sviluppo dei Ferrari Store con l’apertura di nuovi punti vendita nel mondo. Di particolare rilievo quello di Londra, nella centralissima Regent Street, e quello di Dubai, il più grande del mondo.

Il totale delle vendite al cliente finale è stato di 6.250 vetture omologate, in flessione del 5,1% rispetto al 2008 (includendo anche le vetture non omologate il totale diventa pari a 6.293 unità, -5,5%).

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RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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Il decremento registrato nel 2009 sul mercato nordamericano (-13,7% rispetto al 2008), che si conferma comunque il principale mercato Ferrari con 1.467 vetture omologate vendute (pari al 23,4% del totale mondo), è stato parzialmente compensato da un incremento delle vendite in Medio Oriente e in Africa (+28,7% con 471 consegne a cliente finale). I principali mercati europei, ovvero quello tedesco, con 644 consegne a cliente finale, ed il mercato italiano, con 655 unità, hanno registrato una flessione rispettivamente del 9,8% e del 9,2% rispetto al 2008, parzialmente compensate dalle performance positive registrate in Svizzera (+13,8% a 330 unità), Belgio (+19,6% con 128 vetture vendute) e Francia (+9% a 353 unità). Sono risultati in crescita anche Austria, Repubblica Ceca e Romania, che complessivamente hanno registrato un incremento del 35% con 139 vetture consegnate. Determinante è stato anche il contributo della regione Asia/Pacifico, che ha registrato 1.117 consegne al cliente finale (+2,6% rispetto al 2008), di cui 502 unità in Giappone (+15,9% rispetto al 2008) e 349 vetture in Cina e Hong Kong, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente.

Nell’anno 2009 le vetture omologate consegnate alla rete sono state pari a 6.193, in calo del 4% rispetto all’anno precedente (6.235 includendo anche le vetture non omologate, -4,5%).

INNOVAZIONE E PRODOTTIA marzo, al Salone di Ginevra, Ferrari ha presentato due importanti novità, l’allestimento Handling GT Evoluzione (HGTE) della 599 GTB Fiorano e la 599XX. L’allestimento HGTE migliora sportività e dinamicità di guida della 599 GTB Fiorano. La 599XX, invece, è una vettura laboratorio non omologata, destinata solo all’utilizzo in pista, per un numero di clienti esclusivi che ricercano prestazioni estreme e il più alto livello di soluzioni tecnologiche.

La nuova vettura Ferrari 458 Italia è stata presentata a settembre al Salone di Francoforte. La vettura è destinata a richiamare il nostro Paese non solo nel nome, ma anche nei valori che esprime: dalla creatività alla capacità di innovare. La Ferrari 458 Italia, rappresenta un salto generazionale ed è mossa da un 8 cilindri di 4,5 litri, collocato in posizione posteriore centrale e capace di erogare 570 cavalli. Le prestazioni sono eccezionali: oltre 325 km/h di velocità massima e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3,4 secondi. Grazie anche all’esperienza maturata da Ferrari nelle competizioni, questo straordinario concentrato di innovazione vanta, per quanto riguarda i consumi, una performance di rilievo per una vettura dalle prestazioni elevate: appena 13,3 l/100 km.

Ferrari, tramite Ferrari Financial Services, offre ai propri clienti prodotti finanziari per l’acquisto delle proprie vetture in diversi Paesi europei (Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Austria, Italia) e negli Stati Uniti. A questi mercati, a partire da dicembre 2009, si è aggiunto anche il Regno Unito.

Nel corso del 2009 è stato lanciato il Dealer Finance, una nuova linea di business a supporto della rete Ferrari. Questo nuovo strumento finanziario è stato attivato solo verso la fine dell’anno negli Stati Uniti, in Germania e in Svizzera.

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MAccHine PeR L’AGRicOLTURA e Le cOSTRUZiOniCNH – Case New Holland

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008(1)

Ricavi netti 10.107 12.781

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 337 1.122

Utile/(perdita) operativa (*) 251 1.146

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (**) 330 451

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 151 73

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (***) 283 286

Dipendenti a fine esercizio (numero) 28.466 31.521(1) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, come descritto in Nota integrativa, i ricavi netti del 2008 sono aumentati di 58 milioni di euro e gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali sono calati di 225 milioni di euro.(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Al netto dei veicoli dati in leasing operativo.(***) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO cOMMERcIALENel 2009 il mercato mondiale delle macchine per l’agricoltura è sceso del 7%, con cali della domanda di trattori e di mietitrebbiatrici rispettivamente del 7% e del 19% nei confronti dei volumi eccezionalmente alti del 2008. La domanda ha risentito del generale rallentamento economico, dei minori prezzi delle commodity e della continua incertezza circa la disponibilità di credito (in particolare in America Latina, Europa Orientale, Paesi del CIS e in altri Paesi del Resto del Mondo). Il mercato dei trattori è calato in tutte le aree, ad eccezione del Resto del Mondo. In Nord America la domanda è diminuita sia per i trattori con potenza inferiore ai 100 Cv sia per quelli con potenza superiore ai 100 Cv (per questi ultimi il tasso di riduzione è stato molto più contenuto). La domanda di mietitrebbiatrici è aumentata in Nord America, ma tali aumenti sono stati più che assorbiti dai cali nelle altre aree.

L’ampia e aggiornata gamma di prodotti di CNH ha sostenuto l’andamento delle quote di mercato in un contesto sempre più competitivo. Con riferimento ai trattori, la quota di mercato di CNH è migliorata in Nord America per i trattori con potenza superiore ai 40 Cv. La quota è rimasta invariata in America Latina e in Europa Occidentale ed è calata nel Resto del Mondo, dove, in mercati in rapida crescita come la Cina, la domanda è soddisfatta principalmente con prodotti locali di gamma bassa. Nel mercato mondiale delle mietitrebbiatrici, la quota di CNH è aumentata in America Latina, è rimasta stabile nel Resto del Mondo e in Europa Occidentale ed è calata in Nord America (ma miglioramenti sono stati realizzati nella più redditizia fascia dei modelli di dimensioni più elevate).

Nel 2009 il mercato mondiale delle macchine per le costruzioni è sceso del 38%. Il mercato delle macchine pesanti si è ridotto del 30% e quello delle macchine leggere del 45%. Nel Resto del Mondo la diminuzione di entrambi i segmenti è stata più contenuta rispetto alle altre aree grazie alla domanda in Cina.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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La quota di mercato di CNH, sia per le macchine leggere sia per quelle pesanti, è migliorata in America Latina, mentre in Nord America è risultata stabile. La quota per entrambi i segmenti è diminuita nel Resto del Mondo (dove CNH ha una presenza limitata) e in Europa Occidentale, in un contesto altamente competitivo basato su aggressive misure di riduzione degli stock.

Quale conseguenza della continua debolezza del mercato globale delle macchine per le costruzioni, CNH ha intrapreso un approfondito esame del posizionamento dei propri marchi nel comparto e ha avviato una serie di azioni per ridurre i costi operativi in questo segmento e rafforzare la competitività del portafoglio prodotti. La riorganizzazione della struttura manageriale è stata completata ed è stata ridotta la forza lavoro per adeguarla alle attuali condizioni di mercato.

Nell’ambito della strategia di alleanze mirate per rafforzare lo sviluppo internazionale del Settore, all’inizio di ottobre CNH e KAMAZ, il più grande produttore russo di veicoli industriali pesanti e uno dei maggiori a livello globale, hanno firmato una lettera d’intenti per una cooperazione industriale e commerciale che rafforzerà ulteriormente la posizione di leadership già occupata da CNH in Russia nei settori dei mezzi agricoli e delle macchine per le costruzioni. Secondo l’intesa, le due società costituiranno una joint venture industriale con l’obiettivo iniziale di produrre localmente e distribuire sul mercato russo le macchine per l’agricoltura e le costruzioni di CNH. L’avvio della produzione è programmato per il 2010. Le due aziende integreranno anche le rispettive reti commerciali allo scopo di vendere nella Federazione Russa l’intera gamma dei prodotti CNH, sia quelli prodotti localmente sia quelli importati.

INNOVAZIONE E PRODOTTI Case IH Agriculture ha ampliato la gamma dei trattori Magnum in Nord America, in particolare ha lanciato il nuovo Magnum con trasmissione a variazione continua (CVT) con potenza da 180 a 225 Cv. Sono stati presentati anche il trattore Maxxum 110-140, dotato di consolle multi-controllo, strumentazione A-Pillar e cofano ridisegnato, e l’aggiornamento del modello Puma (con potenza da 125 a 192 Cv).

Sono stati proposti tre nuovi modelli di trattori compatti della serie Farmall (dotati di trasmissione a variazione continua) in Nord America e i Quantun N e V nel Resto del Mondo. È stato presentato il nuovo Case IH Scout XL con cui il brand è entrato nel mercato degli “All Terrain Vehicles”.

Per la raccolta della canna da zucchero, Case IH ha messo in commercio un modello base progettato per sviluppare la meccanizzazione di questo settore in Africa, India e Cina e le macchine della serie Austoft 8000, che offrono un incremento della potenza di taglio del 35% e il controllo elettronico della trazione con adattamento automatico della velocità.

New Holland Agriculture ha presentato in Europa e in Nord America la serie di trattori T7000 Auto CommandTM (da 167 a 225 Cv) destinata a grandi aziende agricole e contoterzisti. La gamma è dotata di una nuova trasmissione a variazione continua CVT che ottimizza performance del motore e costi di gestione.

Il brand ha lanciato la serie di trattori da frutteto TD4000F in Europa e la serie TDF, particolarmente adatta per applicazioni in orticultura, uliveti e vigneti. In India sono stati lanciati tre modelli di trattori della gamma TT con potenza da 35 a 50 Cv a due e quattro ruote motrici. In America Latina, il marchio ha commercializzato il trattore TT4030 da 75 Cv, ideale per piccoli e medi appezzamenti.

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È stata introdotta la nuova serie di trattori T6000 Range & Power Command, dotata di maggiore potenza rispetto alla precedente, che comprende il modello T6090 che raggiunge il miglior rapporto peso/potenza della sua categoria. In Nord America, New Holland ha lanciato la nuova serie Workmaster 45/55 che include un modello a quattro ruote motrici e cambio sincronizzato. La gamma dei trattori Boomer è stata arricchita con la serie 3000 CAB con trasmissione a variazione continua Easy Drive.

Il marchio ha presentato anche la nuova mietitrebbia CR9090 Classe 9 da oltre 500 Cv, lanciata in Nord America e in Australia.

Case Construction ha lanciato sette nuovi modelli di escavatore della serie B, caratterizzati da minori consumi e maggiore silenziosità, e ha aggiunto alla gamma degli escavatori cingolati CX il nuovo modello CX 130B “long reach” (braccio lungo). Il marchio ha, inoltre, lanciato l’apripista cingolato 650L, le cui caratteristiche tecniche assicurano un considerevole aumento della produttività, la macchina monta un motore Tier 3 turbo ad iniezione elettronica che conferisce una potenza di 74 Cv netti.

New Holland Construction ha aggiunto diverse funzionalità ai propri escavatori cingolati commercializzati in Nord America per migliorarne l’utilizzabilità ed i livelli di sicurezza, specialmente nelle attività di demolizione.

Nel corso dell’anno i marchi di CNH hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo. Negli Stati Uniti la Società Americana di Ingegneria del Settore Agricolo e Biologico (ASABE) ha apprezzato il forte impegno di New Holland Agriculture e Case IH per l’innovazione, assegnando rispettivamente cinque e tre premi AE50. In Brasile, in occasione del Premio Gerdau, New Holland Agriculture si è aggiudicata il maggiore riconoscimento in campo agricolo, grazie al trattore New Holland TL75 78 Cv, insignito del Trofeo d’Oro nella categoria “Outstanding”.

In occasione di Agritechnica, il Salone delle macchine agricole che si tiene ad Hannover, il trattore New Holland T7070 Auto Command ha conquistato i titoli di “Tractor of the Year” e “Golden Tractor for the Design”; inoltre i trattori New Holland T7000 Auto Command e Case IH Puma CVX sono stati nominati “Maschine des Jahres 2010” (Macchina dell’Anno 2010) per la categoria trattori di potenza medio-alta dalla stampa specializzata tedesca.

SERVIZINel 2009 CNH ha continuato a focalizzare le sue risorse sulla rete di vendita e sull’assistenza ai clienti.

Case IH Agriculture ha continuato a fornire ai clienti europei e nordamericani i servizi del suo programma “Max ServiceSM”. Si tratta di una rete di assistenza ai clienti che opera in collaborazione con i dealer allo scopo di minimizzare i tempi di fermo macchina dei clienti e massimizzare la produttività. Inoltre Case IH e Steyr hanno lanciato il programma “5 Star Service” a supporto dell’introduzione del trattore Puma CVX in Europa e del Puma CVT in Nord America; la soddisfazione del cliente è costantemente monitorata attraverso la misurazione dell’“esperienza del cliente” nella fasi di acquisto, consegna e possesso del prodotto. Inoltre, i clienti possono beneficiare di un più veloce e pronto supporto per i problemi tecnici; da giugno 2009 sono stati coinvolti nel programma 175 clienti in Germania, Austria, Francia, Regno Unito, Benelux e in Nord America.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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Nel mese di ottobre, nei pressi di Parigi, Case Construction ha aperto un centro dedicato ai clienti, che offre l’opportunità di provare una gamma completa di macchinari Case Construction in ambienti che simulano quelli di reale applicazione. Il centro svolge anche attività di formazione per accrescere le competenze dei clienti nell’ottica di un uso più efficiente e produttivo dei macchinari. Inoltre, il marchio ha esteso il suo programma “Customer Assistance” fino a comprendere tutti i modelli offerti dalle sue 15 linee di prodotto.

Nel 2009 New Holland Agriculture ha lanciato un servizio per l’individuazione di potenziali clienti da indirizzare alla rete di vendita in Spagna, Gran Bretagna, Germania e Italia. Questa attività è svolta attraverso il sito internet di New Holland Agriculture.

Un servizio per l’individuazione di potenziali clienti è disponibile anche per New Holland Construction in Germania, Italia e Francia. Il brand ha anche introdotto nel proprio sito internet la funzione “Click to Call” che permette ai clienti di contattare il produttore o i dealer locali in materia di prodotti e servizi.

In aggiunta alle iniziative citate, CNH Parts & Service ha lanciato in Nord America l’iniziativa “CNH Reman” che fornisce componenti rigenerati, offrendo ai clienti una riduzione dei costi di gestione e una maggior velocità nella riparazione.

CNH offre servizi finanziari in Nord America, Europa, Brasile ed Australia attraverso l’offerta di un’ampia gamma di prodotti finanziari ai concessionari e alla clientela finale, contratti di leasing finanziario ed operativo, gestione di carte di credito, programmi di noleggio dei macchinari e prodotti assicurativi. Vengono offerti servizi finanziari sia per la linea di business Macchine Agricole sia per la linea di business Macchine per le Costruzioni.

In Nord America l’attività è gestita da società interamente controllate, che supportano le vendite del Settore offrendo finanziamenti alla rete di vendita, alla clientela finale e contratti di leasing operativo a medio e lungo termine. CNH Capital offre anche servizi finanziari per Maserati negli Stati Uniti.

In Europa l’attività di finanziamento alla clientela finale è gestita principalmente da CNH Capital Europe S.a.S., joint venture con il gruppo BNP Paribas che opera in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Austria (società di cui CNH detiene il 49,9%, valutata con il metodo del patrimonio netto). Inoltre sono in essere accordi di Vendor Program con partner bancari in Francia, Spagna, Portogallo e Polonia.

L’attività di finanziamento alla rete di vendita e alla clientela finale (per la parte non gestita dalla joint venture con il gruppo BNP Paribas) viene gestita da società finanziarie captive.

In Brasile, Banco CNH Capital S.A., società captive di servizi finanziari, offre finanziamenti sia alla rete di vendita sia alla clientela finale. In merito a quest’ultima tipologia di attività, la società principalmente intermedia i fondi erogati dal Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social (BNDES), una società pubblica federale collegata al Ministero per lo Sviluppo, Industria e Commercio Estero Brasiliano. Sono, inoltre, in essere accordi di Vendor Program con partner bancari.

In Australia, CNH offre servizi finanziari (sia alla rete di vendita sia alla clientela finale) attraverso società captive di servizi finanziari.

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VeicOLi indUSTRiALi Iveco

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008(1)

Ricavi netti 7.183 10.894

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 105 838

Utile/(perdita) operativa (*) (90) 779

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (**) 217 367

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 84 120

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (***) 169 246

Dipendenti a fine esercizio (numero) (****) 24.917 27.108

(1) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16, come descritto in Nota Integrativa, i ricavi netti del 2008 sono aumentati di 126 milioni di euro e gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali sono calati di 59 milioni di euro.(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo.(***) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico. (****) Esclude i dipendenti occupati nelle attività powertrain confluite in FPT (7.685 unità a fine 2009 e 8.335 unità a fine 2008).

ANDAMENTO cOMMERcIALENel 2009 la domanda di veicoli industriali (con “Peso Totale a Terra” PTT>_2,8 tonnellate) nell’Europa Occidentale, pari a 765.162 unità, ha registrato una contrazione del 34,6% rispetto al 2008, determinata dai cali di tutti i principali mercati: Spagna (-51,7%), Gran Bretagna (-40,6%), Italia (-33,6%), Francia (-30,0%) e Germania (-28,5%).

Il segmento dei veicoli leggeri (PTT compreso tra 2,8 e 6 tonnellate) è diminuito del 31,7% rispetto al 2008. Significativo il decremento registrato in Spagna (-45,3%), Gran Bretagna (-39,9%), Italia (-29,4%), Francia (-27,1%); leggermente inferiore quello del mercato tedesco (-23,1%).

La domanda di veicoli medi (PTT compreso tra 6,1 e 15,9 tonnellate) è risultata in contrazione del 33,1% rispetto al 2008, con cali nei principali Paesi: Spagna (-49,5%), Gran Bretagna (-37,2%), Germania (-32,9%), Italia (-26,9%) e Francia (-26,5%).

Il segmento dei pesanti (PTT>_16 tonnellate) registra nel 2009 la flessione più importante (-44,1%). Particolarmente marcato il decremento del mercato spagnolo (-66,7%) e italiano (-50,5%); Germania, Gran Bretagna e Francia chiudono con cali superiori al 40% (rispettivamente: -41,6%, -44,7% e -40,2%).

Nel 2009 la domanda di veicoli industriali nell’Europa Orientale (PTT>_2,8 tonnellate) è stata di 69.669 unità, in riduzione del 53,4% rispetto all’anno precedente. Tutti e tre i segmenti hanno registrato forti cali. Nel segmento dei veicoli leggeri (PTT compreso tra 2,8 e 6 tonnellate) il decremento è stato del 43,8% e per i veicoli medi (PTT compreso tra 6,1 e 15,9 tonnellate) del 55,5%. Il mercato dei pesanti (PTT>_16 tonnellate) ha rilevato il calo più significativo (-69,7%).

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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La domanda di bus in Europa Occidentale, pari a 35.000 unità, è diminuita dell’11% rispetto al 2008, in conseguenza di un netto calo nel segmento dei Minibus e Truck Derived (-20%) e degli Intercity & Coach (-15%), solo parzialmente compensato dalla crescita del segmento City (+5%). La domanda di bus è calata in tutti i paesi dell’Europa Occidentale, eccetto in Francia, dove è rimasta sostanzialmente stabile.

La quota di mercato di Iveco in Europa Occidentale (PTT>_2,8 tonnellate) si è attestata al 9,2% (-0,7 punti percentuali rispetto al 2008). La quota nei veicoli leggeri, pari al 7,9%, è diminuita di 0,5 punti percentuali, significativamente influenzata dall’andamento in Francia, ma è risultata in aumento in Italia e in Spagna (rispettivamente +0,4 e +0,8 punti percentuali); la quota nei veicoli medi è diminuita di 0,7 punti percentuali al 24,2%, nonostante i miglioramenti in Italia e in Francia. Nel segmento dei veicoli pesanti la quota di Iveco si è attestata al 9,3%, con un calo di 1,1 punti percentuali interamente attribuibile a uno sfavorevole mix mercato che ha più che assorbito le performance positive in Italia (+0,6 punti percentuali), Francia (+0,4 punti percentuali) e Spagna (+2,7 punti percentuali).

In Europa Orientale la quota di mercato di Iveco (PTT>_2,8 tonnellate) nel 2009 si è attestata al 10,7% (-1,1 punti percentuali rispetto al 2008), con cali registrati nel segmento dei veicoli leggeri (-0,9 punti percentuali) e dei veicoli medi (-3,3 punti percentuali); la quota nei veicoli pesanti è risultata in linea con il 2008.

La quota di mercato di Iveco Irisbus in Europa Occidentale, pari al 18,3% nel 2009, è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al 2008. Ai cali in Francia e Italia, dove Iveco ha comunque conservato la leadership di mercato, si è contrapposta una crescita importante in Germania e nei paesi scandinavi.

Mercato Veicoli Industriali (PTT>−2,8 ton)(in migliaia di unità) 2009 2008 Var. %

Francia 155,1 221,5 -30,0

Germania 197,6 276,5 -28,5

Gran Bretagna 116,1 195,4 -40,6

Italia 83,1 125,1 -33,6

Spagna 41,7 86,5 -51,7

Resto d’Europa Occidentale 171,6 264,8 -35,2

Europa Occidentale 765,2 1.169,8 -34,6

Mercato Veicoli Industriali per prodotto (PTT>−2,8 ton)(in migliaia di unità) 2009 2008 Var. %

Pesanti 149,5 267,4 -44,1

Medi 49,2 73,5 -33,1

Leggeri 566,5 828,9 -31,7

Europa Occidentale 765,2 1.169,8 -34,6

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Nel 2009 Iveco ha consegnato complessivamente 103.866 veicoli, con un decremento del 45,9% rispetto all’anno precedente. In Europa Occidentale sono stati consegnati 66.754 veicoli (-46,7%) con flessioni in tutti principali Paesi europei, in particolare: Gran Bretagna (-73,1%), Spagna (-60,3%), Francia (-45,9%), Germania (-43,3%) e Italia (-30,7%). La caduta più pesante si è registrata sui veicoli commerciali della gamma pesanti con un calo del 61,9% rispetto all’anno precedente, mentre i veicoli leggeri e medi sono scesi rispettivamente del 41,9% e del 40,8%. Nell’Europa dell’Est la contrazione delle consegne è stata del 72,6%; più contenuta la flessione sui mercati dell’America Latina dove Iveco è presente con la totalità della gamma: nel 2009 sono state vendute 17.001 unità rispetto a 21.012 nel 2008, con un calo del 19,1%.

Per quanto riguarda i bus, Iveco ha consegnato complessivamente 7.771 unità, registrando un calo del 18,7% rispetto al 2008.

In Cina, la Naveco, joint venture al 50% con il gruppo NAC (Nanjing Automotive Corporation – controllata dal gruppo SAIC), nel 2009 ha venduto 25.037 veicoli leggeri della gamma Power Daily (con una crescita del 12,7% rispetto all’anno precedente) e 50.670 veicoli medi della gamma Yuejin (con un aumento del 37,8% rispetto all’anno precedente).

Nel 2009 la SAIC Iveco Hongyan Commercial Vehicles Co. Ltd., partecipata da Iveco al 33,5%, ha venduto 19.598 veicoli industriali pesanti registrando una flessione del 12,3% rispetto all’anno precedente.

Includendo anche i veicoli LSV (veicoli per applicazione agricola) il volume totale venduto dalle joint venture sale a 107.000 unità, da 92.000 nel 2008.

In Russia non si è dato corso ad ulteriori investimenti nella joint venture tra Iveco ed il Gruppo industriale Samotlor NN a causa della crisi mondiale, particolarmente dura nei paesi dell’Europa dell’Est, che ha avuto, tra l’altro, delle forti ripercussioni sulla solidità finanziaria del partner.

INNOVAZIONE E PRODOTTIL’innovazione ha proseguito il suo corso, impostato negli esercizi precedenti, focalizzando le attività su iniziative di prodotto e metodologie, nella direzione della mobilità sostenibile.

L’innovazione di prodotto si è concentrata su sei ambiti strategici: veicoli di nuova generazione a basso impatto ambientale, consumi di combustibile best-in-class, interni cabina ad elevata qualità, soluzioni telaistiche a costi ottimizzati, eccellenza nella sicurezza preventiva, evoluzione delle funzioni telematiche.

L’innovazione nelle metodologie si snoda invece sulle seguenti aree strategiche: procedure di sviluppo prodotto, analisi virtuale, misurazione e controllo delle prestazioni, integrazione prodotto-processo e revisione degli standard tecnici.

Nel 2009, in particolare, sono continuate le azioni di Iveco volte alla ricerca di soluzioni tecnologiche innovative con impatto sia sull’abbattimento delle emissioni inquinanti, in cui Iveco è da sempre all’avanguardia, sia sulla riduzione dei consumi.

È stata infatti ampliata la gamma di veicoli con motorizzazione a gas naturale compresso (CNG), che è in grado già da oggi di anticipare le più stringenti normative europee sulle emissioni. Pertanto Iveco è oggi l’unico costruttore nel mondo del trasporto commerciale e industriale a proporre una gamma completa di veicoli a basso impatto ambientale alimentati con carburante alternativo.

Un’altra tecnologia sulla quale Iveco ha investito nel corso dell’anno è quella dell’ibrido diesel-elettrico. Su questo tema è da menzionare il proseguimento dei test su strada, in collaborazione con importanti clienti internazionali, dei Daily ibridi diesel-elettrici, in versione van e minibus, e per la gamma media con l’Eurocargo

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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ibrido diesel-elettrico, primo veicolo europeo di questo tipo e di questa dimensione per missioni urbane. L’ultima generazione della tecnologia ibrida Iveco consente risparmi di combustibile fino al 30% in ambito urbano, con la relativa riduzione delle emissioni di CO2 grazie a sofisticati sistemi di controllo e funzioni per l’ottimizzazione dei sistemi di propulsione in condizioni di traffico urbano.

Iveco, inoltre, si sta impegnando nella sperimentazione di combustibili alternativi e lubrificanti di nuova generazione. In particolare, la ricerca in corso interessa due linee di biocombustibili - uno derivato da oli vegetali non in conflitto con la catena alimentare, l’altro dalle biomasse - nonché i nuovi lubrificanti sintetici a bassa e bassissima viscosità ed a basso contenuto di ceneri, in grado di contribuire alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica e di migliorare la compatibilità con i filtri del particolato. Quest’ultima linea di sviluppo ha permesso l’entrata in produzione nel corso del 2009 del nuovo olio motore a bassa viscosità (SAE 5W30) e basso contenuto di ceneri (LowSAPs) per motori F1.

Nel 2009 si è completato un significativo ciclo di rinnovo e ampliamento della gamma, che ha visto il lancio sul mercato di dodici nuovi prodotti in tre anni – un nuovo prodotto ogni tre mesi – in uno sforzo continuo ed incessante di miglioramento della qualità tecnologica, prestazionale ed ambientale dell’offerta Iveco.

In marzo è stato presentato a Pechino il Genlyon, primo frutto della joint venture tra SAIC e Iveco. Il nuovo “pesante” di SAIC Iveco Hongyan Commercial Vehicles (SIH) è stato progettato direttamente in Cina e porterà su quel mercato l’eccellenza tecnologica e la qualità europea di Iveco.

Andamento CommercialeVendite Veicoli Industriali per Paese (in migliaia di unità) 2009 2008 Var. %Francia 15,0 27,6 -45,9Germania 11,1 19,6 -43,3Gran Bretagna 3,7 13,8 -73,1Italia 21,7 31,3 -30,7Spagna 5,3 13,3 -60,3Resto d’Europa Occidentale 10,0 19,6 -48,9Europa Occidentale 66,8 125,2 -46,7Europa Orientale 8,1 29,5 -72,6Resto del Mondo 29,0 37,4 -22,6Totale Vendite 103,9 192,1 -45,9Naveco 75,7 58,9 28,4SAIC Iveco Hongyan 19,6 22,3 -12,3Totale generale 199,2 273,3 -27,1

Andamento CommercialeVendite Veicoli Industriali per prodotto (in migliaia di unità) 2009 2008 Var. %Pesanti 22,1 57,9 -61,9Medi 12,0 20,2 -40,8Leggeri 57,4 98,9 -41,9Bus 7,8 9,6 -18,7Veicoli speciali (*) 4,6 5,5 -17,3Totale Vendite 103,9 192,1 -45,9

(*) Astra, Difesa, Veicoli Antincendio.

105

Nel mese di giugno Iveco ha lanciato EcoDaily, ultima trasformazione di un modello venduto finora in oltre due milioni di esemplari. Il nuovo veicolo è stato rinnovato nell’estetica e nei motori, oltre che migliorato nel comfort e nell’elettronica di bordo. Punti di forza dell’EcoDaily sono due propulsori diesel che rispettano il severo standard EEV (Enhanced Environmentally-friendly Vehicle), un motore bi-fuel (metano/benzina) e uno elettrico.

In settembre in Brasile è stato presentato un prototipo del Daily Elettrico, nato dalla collaborazione tra Iveco e Itaipu Binacional, l’azienda che gestisce la più grande centrale idroelettrica del mondo al confine tra Brasile e Paraguay. Si tratta del primo veicolo commerciale leggero a zero emissioni prodotto in America Latina.

Nello stesso mese Iveco Irisbus ha presentato il Magelys HDH, ultima novità della gamma Gran Turismo Iveco Irisbus. L’innovativo e confortevole autobus a tre assi rappresenta il vero e proprio fiore all’occhiello della flotta.

Nel mese di ottobre, al Salone Fenatran di San Paolo, in Brasile, Iveco ha presentato il nuovo veicolo Vertis della gamma media nel segmento da 9 a 13 tonnellate di peso totale. Il nuovo veicolo è stato sviluppato dal Centro di Progettazione brasiliano di Sete Lagoas ed è prodotto con circa l’80% dei componenti fabbricati localmente.

Sul fronte dei premi, il Daily a gas naturale è stato eletto da una prestigiosa rivista inglese di settore ”Green Van of the Year 2009” ed a Iveco è andato il premio “Transport Innovation of the Year” per il Blue&Me Fleet, avanzato sistema di gestione telematica delle flotte. Sempre il Daily è stato eletto “Green Commercial of The Year 2009” in occasione del “Fleet Transport Awards” irlandese.

A novembre, la Fondazione Italia – Cina e Milano Finanza hanno conferito all’Iveco il Premio “Top Investor in China”, prestigioso riconoscimento che viene assegnato alle aziende che hanno colto le opportunità offerte dalle relazioni tra Italia e Cina. In Cina il nuovo veicolo pesante Genlyon, frutto della cooperazione fra Iveco e SAIC, è stato eletto “Truck of the Year” per la categoria delle flotte da China Auto News.

A dicembre Iveco ha vinto in Brasile, per il terzo anno consecutivo, il premio “Truck of the Year” assegnato al veicolo medio Tector da Autodata, la più prestigiosa rivista del settore. Sempre Autodata ha conferito a Iveco il premio per la categoria “Gestione d’impresa” per la sua strategia di espansione del brand Iveco nei mercati del Sud America.

A Iveco è stato, inoltre, assegnato il titolo di migliore azienda importatrice nel settore del trasporto in Germania.

Il sito Iveco Off-Road, infine, si è aggiudicato il titolo “Best in Class” agli Interactive Media Awards di New York, uno dei riconoscimenti più ambiti del mondo del web. Al sito Iveco, dedicato ai veicoli della gamma fuoristrada, è stato assegnato il premio più autorevole, riservato ai progetti a elevato contenuto di innovazione nella categoria Automotive.

SERVIZI Nel 2009 Customer Service ha registrato un andamento fortemente influenzato dai ridotti livelli di attività post-vendita che già nell’ultima parte del 2008 avevano evidenziato rallentamenti. Nel 2009 si è assistito all’abbassamento dei livelli di stock ricambi dei concessionari in proporzione alla riduzione del livello di attività e non si intravedono significativi segnali di ripresa delle percorrenze in tempi brevi. Questa situazione si è manifestata in tutti i mercati, con particolare gravità in Spagna, Gran Bretagna e nei mercati dell’Est Europa.

La logistica ricambi ha risentito delle difficoltà di approvvigionamento dovute alla necessità dei fornitori di adeguare la capacità produttiva alla crisi economica. Il sistema integrato del magazzino virtuale Iveco ha comunque garantito un’adeguata disponibilità per i ricambi critici.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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È proseguita l’attività di implementazione della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification Device) per garantire una migliore tracciabilità dei processi logistici ed assicurare l’originalità dei ricambi.

Nell’ambito del processo integrato di riduzione dei tempi di fermo macchina è pienamente operativo da novembre il processo “VOR Parts”, per una più rapida reazione in caso di fabbisogno di ricambi critici.

È stato infine definito un piano triennale di investimenti per rendere più flessibili infrastrutture e processi logistici anche in prospettiva di un mercato non immediatamente in ripresa.

Per quanto riguarda l’Assistenza Tecnica post-vendita, nonostante il difficile scenario macro economico, il 2009 ha visto la conferma degli investimenti della rete nell’area della competenza tecnico-diagnostica. Nel corso del 2009 è stato implementato su tutta la rete dell’Europa Occidentale un nuovo sistema di gestione delle chiamate per richieste di supporto tecnico e di ricambi, grazie al quale è possibile misurare qualitativamente e quantitativamente il livello di servizio erogato dagli Help Desk. Questo è alla base del sistema “VOR Log” che attraverso il monitoraggio dei veicoli in Assistenza su tutta la rete, consente la focalizzazione delle attività in Iveco e presso le officine per minimizzare i tempi di fermo macchina. Il roll-out del sistema, iniziato nel corso del 2009, sarà completato su tutti i mercati dell’Europa Occidentale entro il 2010.

Iveco offre servizi finanziari in Europa e, attraverso le società all’interno del perimetro di Fiat Group Automobiles, in America Latina e in Cina.

In Europa Occidentale l’attività viene gestita dal 2005 da Iveco Finance Holdings Limited (IFHL), joint venture con il gruppo Barclays, di cui Iveco detiene il 49% (società valutata con il metodo del patrimonio netto). La joint venture supporta le vendite del Settore in Europa tramite il finanziamento delle reti di vendita e dei clienti finali in Francia, Germania, Italia, Svizzera e Regno Unito.

In Spagna l’attività è gestita da Transolver Finance Est. Financiero de Credito S.A., joint venture con il gruppo Santander, di cui Iveco detiene il 50% (società valutata con il metodo del patrimonio netto). La società offre finanziamenti sia alla rete di vendita sia ai clienti finali. Sempre in Spagna, Iveco offre inoltre servizi di noleggio a medio e lungo termine attraverso Transolver Service S.A., società interamente controllata dal Settore e consolidata integralmente.

In Svizzera, Austria e nell’Europa dell’Est l’attività è gestita da società di servizi finanziari captive consolidate integralmente.

L’attività del 2009 è stata influenzata dalla crisi, che ha pesantemente rallentato i volumi di vendita e conseguentemente il numero dei finanziamenti sia nell’Europa Occidentale sia nell’Europa dell’Est.

Considerando le società controllate (consolidate integralmente) il numero dei veicoli finanziati nel 2009 è stato pari a 2.776 (6.229 nel 2008), con una penetrazione di mercato del 39% (39,2% nel 2008) relativa a 1.118 veicoli nuovi (3.260 nel 2008).

Includendo anche l’attività di Iveco Finance Holdings Limited, il numero di veicoli finanziati dai Servizi Finanziari del Settore è passato da 43.146 nel 2008 a 22.637 nel 2009, con una penetrazione del 22,4% (28,2% nel 2008) relativa a 14.458 veicoli nuovi (30.738 nel 2008).

107

fPT Powertrain Technologies

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008

Ricavi netti 4.952 7.000

Utile/(perdita) della gestione ordinaria (25) 166

Utile/(perdita) operativa (*) (114) 162

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 562 898

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 99 105

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 140 141

Dipendenti a fine esercizio (numero) (***) 19.638 20.507

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.(***) Include anche i dipendenti Iveco occupati nelle attività powertrain confluite in FPT (7.685 unità a fine 2009 e 8.335 unità a fine 2008).

ANDAMENTO DELLA GESTIONE Le attività di FPT Powertrain Technologies includono le linee di business Passenger & Commercial Vehicles (P&CV), nel campo dei motori e dei cambi per automobili e veicoli commerciali leggeri, ed Industrial & Marine (I&M), che comprende le attività powertrain per veicoli industriali, per applicazioni industriali nelle macchine per l’agricoltura e per le costruzioni e i motori marini. FPT raggruppa, inoltre, le attività di ricerca del C.R.F. relative a motori e cambi e coordina le attività di Elasis, sempre con riferimento all’area motori e cambi.

L’andamento del Settore è stato caratterizzato dalla brusca contrazione dei volumi nella prima parte del 2009, cui è seguito un recupero delle vendite di motori per autovetture nel secondo semestre. Il calo è rimasto particolarmente accentuato per le attività Industrial & Marine.

I ricavi realizzati nel corso del 2009 sono stati pari a 4.952 milioni di euro, in calo del 29,3% rispetto all’esercizio precedente. Le vendite a terzi e joint venture, nel 2009, hanno rappresentato il 16% dei ricavi (22% dei ricavi nel 2008).

Nel 2009 la linea Passenger & Commercial Vehicles ha venduto 2.290.000 motori, con una diminuzione del 2,7%, e 2.208.000 cambi, con una crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente. I motori diesel venduti a terzi hanno rappresentato circa il 7% dei volumi di vendita complessivamente realizzati nell’esercizio (14% nel 2008).

La linea Industrial & Marine ha venduto 268.000 unità, con una riduzione del 50,9% rispetto al 2008. I motori sono stati consegnati principalmente a Iveco (per il 38%), a CNH (per il 25%) e a Sevel, la joint venture per la produzione di veicoli commerciali leggeri (per il 26%). Sono stati, inoltre, venduti 53.000 cambi (-50,2%) e 105.000 ponti e assali (-61,5%).

Nel corso del 2009 FPT Powertrain Technologies ha proseguito nella realizzazione delle intese sottoscritte in precedenza e stipulato nuovi accordi.

Lo stabilimento di Verrone è stato potenziato e rilanciato a seguito del protocollo d’intesa firmato nel 2008 tra FPT, Regione Piemonte, Provincia di Biella e Comune di Verrone; nel corso del 2009 vi è iniziata la produzione del nuovo cambio C635 destinato a vetture del segmento medio.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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Lo stabilimento di Campo Largo, sito nella regione metropolitana di Curitiba (Paraná, Brasile), ha avviato la produzione di una nuova gamma di motori mid-size, all’avanguardia ed estremamente competitivi. Lo stabilimento è stato profondamente aggiornato in funzione dei nuovi contenuti previsti dalle applicazioni Fiat.

In giugno FPT e Perkins Engines Company Limited hanno siglato un accordo di cooperazione strategica per la fornitura a lungo termine da FPT a Perkins di un nuovo motore da 3,4 litri, a basso impatto ambientale, destinato ad applicazioni nelle macchine per l’agricoltura e per le costruzioni.

In luglio il Gruppo Fiat ed il gruppo cinese GAC (Guangzhou Automobile Group Co. Ltd.) hanno sottoscritto un accordo quadro per la costituzione di una joint venture paritaria al fine di produrre motori e autovetture per il mercato cinese. La capacità produttiva prevista per i motori ammonterà a 220.000 unità l’anno.

INNOVAZIONE E PRODOTTIPassenger & Commercial VehiclesNel corso del 2009 si è continuato a sviluppare motopropulsori (motori più cambi) innovativi per Fiat Group Automobiles.

Tra le novità più significative, va citato l’inizio, nel mese di maggio, della produzione dei motori MultiAir, una nuova generazione di propulsori a benzina in grado di ridurre consumi ed emissioni migliorando allo stesso tempo le prestazioni e il comfort di guida. I propulsori offrono, a parità di cilindrata, aumenti del 10% della potenza e del 15% della coppia, con una riduzione del 10% di consumi ed emissioni di CO2. Questa tecnologia è stata premiata con i riconoscimenti “Technobest 2009”, “ADAC - Gelber Engel 2010” e “Engine Development Team of the Year” (della rivista Automotive Testing Technology International). I propulsori MultiAir sono stati applicati alle vetture Alfa MiTo e Punto Evo con i motori in versione 105 Cv Aspirato e 135 Cv Turbo. Sono, inoltre, proseguiti gli sviluppi delle versioni 170 Cv e 135 Cv con Dry Dual Clutch Transmission.

Sempre nel campo dei motori a benzina, è stato lanciato in produzione il nuovo motore della famiglia B 1.8 Turbo a iniezione diretta, mentre si procede con lo sviluppo della versione da 230 Cv per applicazioni Alfa Romeo.

In ambito motori diesel per autovetture, nel 2009 FPT ha avviato la fornitura a Fiat Group Automobiles di motori diesel a basso impatto ambientale per l’Alfa MiTo (1.3 JTDM da 90 Cv con DPF), la Grande Punto (1.6 MultiJet da 120 Cv Euro 5) e l’Alfa 159 (2.0 JTDM da 170 Cv Euro 5). E’ stata avviata la produzione del motore 1.3 (Small Diesel Engine) in versione Euro 5 (potenze di 75 e 95 Cv), dotato dell’innovativo sistema di iniezione Common Rail MultiJet II. Il lancio commerciale è avvenuto a fine settembre su Fiat Punto Evo.

È proseguito, inoltre, lo sviluppo di versioni diesel a bassi livelli di CO2 che saranno introdotti sulle vetture nel 2010, nonché lo sviluppo del nuovo “piccolo” 2 cilindri Small Gasoline Engine, dotato di MultiAir nelle due versioni aspirato e turbo e successivamente Turbo metano. La prima applicazione è prevista su Fiat 500 in versione Turbo.

È continuato lo sviluppo del motore Fire 1.4 Turbo bi-fuel (metano/benzina) e dei sempre più richiesti motori in versione GPL (mercato europeo) e Flex (mercato sudamericano). E’ stato completato, inoltre, il supporto a FGA per le applicazioni GPL dei motori Fire aspirati e turbo.

Nel campo delle trasmissioni si ricorda il citato avvio della produzione del nuovo cambio C635, a sei marce, nella versione manuale e lo sviluppo della versione Dry Dual Clutch Transmission, che applicata su MiTo 135 Cv MultiAir, verrà lanciata in occasione del Salone dell’Auto di Ginevra 2010.

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Industrial & MarineLa divisione ha come obiettivo la progettazione e la costruzione di motori sia per applicazioni veicolari (On-Highway) sia per applicazioni industriali e agricole (Off-Highway).

Nel campo dei motori per applicazioni Light Commercial Vehicles, è stato introdotto il motore di tre litri da 136 Cv bi-fuel (metano/benzina) che equipaggia il Fiat Ducato 140 Natural Power. Sempre per il Ducato, a settembre è stata avviata la produzione della versione diesel Heavy Duty Euro 5 del motore F1C da 107 kW, con turbo a geometria variabile. Relativamente ai progetti con Daimler-Fuso, è stata avviata la produzione del motore F1C da 107 kW per la prima applicazione su un veicolo della Mitsubishi Fuso Bus&Truck Corporation (Gruppo Daimler Truck), mentre sono in corso gli sviluppi per le successive applicazioni.

Per il nuovo EcoDaily Iveco, FPT ha, inoltre, sviluppato due motori di 2,3 litri (106 e 126 Cv) e due di 3 litri (140 e 170 Cv Twin Stage). Questi ultimi rispettano lo standard EEV (Enhanced Environmentally-friendly Vehicle), il più severo previsto dalle normative europee in tema di emissioni. La gamma dei motori FPT su EcoDaily è completata dalla versione Natural Power, con motore bi-fuel (metano/benzina), anch’esso omologato EEV.

Nel primo trimestre 2009 è stata, inoltre, completata l’omologazione EEV di tutti i motori della gamma Iveco.

Nell’ambito del citato accordo di cooperazione strategica con Perkins Engine Company Limited è iniziato lo sviluppo di un motore di 3,4 litri derivato dall’attuale F32, che rispetterà i limiti Tier 4A e Stage IIIB, per applicazioni nelle macchine per l’agricoltura e per le costruzioni.

Nell’ambito dei motori medi e pesanti è stata avviata la produzione di una nuova versione del motore Cursor 8 ad alimentazione CNG (Gas naturale compresso) che migliora le prestazioni rispettando i più severi limiti di emissioni EEV. Nel 2009 sono proseguiti gli sviluppi dei motori Cursor e NEF per il rispetto dei futuri limiti di emissioni Euro 6 e Tier 4A, rispettivamente per applicazioni on-road e off-road.

In Cina, la joint venture SAIC Fiat Powertrain Hongyan ha avviato la produzione dei motori diesel Cursor 9 nel nuovo sito produttivo situato nella città di Chongqing destinato sia al fabbisogno di SIH, joint venture fra Iveco, SAIC e Hongyan Automotive, sia al mercato non-captive.

Al Salone Nautico di Genova, infine, FPT ha presentato il nuovo motore C90 nelle versioni da 620 e 380 Cv. Il propulsore conferma la capacità del Settore di creare nuove tecnologie e di applicarle a diverse tipologie di motori.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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cOMPOnenTiMagneti Marelli

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008

Ricavi netti 4.528 5.447

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 25 174

Utile/(perdita) operativa (*) (40) 93

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 356 474

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 114 118

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 245 268

Dipendenti a fine esercizio (numero) 31.628 33.216

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONELa crisi economico-finanziaria mondiale ha influenzato seriamente l’andamento della gestione di tutto l’anno, gli effetti negativi hanno raggiunto il loro picco nel primo semestre mentre, nella seconda metà dell’anno, si sono manifestati gli effetti positivi sia degli interventi esterni (incentivi governativi) sia interni (azioni di riduzione costi poste in essere dal Settore). Tali azioni tuttavia non hanno totalmente compensato gli scostamenti negativi, rispetto all’anno precedente, registrati nel primo semestre.

Nel 2009 il Settore ha stipulato alcuni importanti accordi per lo sviluppo di prodotti innovativi nell’ambito della componentistica di riferimento.

Nel mese di gennaio è stato annunciato l’avvio di una collaborazione tecnologica tra il Settore, Brembo e Pirelli finalizzata allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per l’industria dell’automotive italiana e internazionale.

Sempre nel mese di gennaio si è formalizzato l’accordo tra Magneti Marelli e il gruppo indiano Unitech Machines Limited per la progettazione, produzione e assemblaggio di componenti elettronici per autovetture in India con l’acquisizione del 51% delle azioni della società Magneti Marelli UM Electronic Systems Private Limited.

Nel mese di aprile è stata costituita in Cina la società SAIC Magneti Marelli Powertrain Co. Ltd., joint venture paritetica tra Magneti Marelli e Shanghai Automobile Gear Works, mirata alla produzione di componenti idraulici per il cambio AMT (Automated Manual Transmission) di Magneti Marelli.

A maggio Magneti Marelli e il Politecnico di Torino hanno firmato un accordo di partnership di cinque anni che prevede attività congiunte nell’ambito della ricerca e innovazione, della didattica e formazione.

Nel mese di novembre Magneti Marelli e Samsung Mobile Display hanno siglato un accordo di cooperazione per la progettazione e lo sviluppo di nuove generazioni di prodotti basati sui display, rivolti al settore automotive nell’ambito dei quadri di bordo, dei dispositivi per la navigazione e dell’infomobilità.

A dicembre Magneti Marelli e Telit Communications S.p.A. hanno siglato un memorandum di intesa volto allo sviluppo di funzioni e servizi di infomobilità e tracking (localizzazione) nel comparto automotive su scala mondiale e in particolare in Europa e Brasile.

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Tutte le linee di business hanno sofferto della recessione economica; di seguito si delineano gli aspetti salienti che hanno caratterizzato la gestione delle singole linee di business.

Lighting Il fatturato del 2009 è stato pari a 1.228 milioni di euro, con una flessione del 19% rispetto all’anno precedente. Si evidenzia che la riduzione generale dei volumi di vendita dovuta alla crisi finanziaria mondiale ha colpito più severamente il segmento automotive medio-alto dove la linea di business è più presente.

Nell’ambito dell’attività di innovazione è significativo il progetto per il modulo ellittico bi-alogeno (Bihalogen Projection Module): nuovo standard alogeno in grado di fornire maggiore e più ampio flusso luminoso.

Tra le più importanti acquisizioni di ordini si ricordano: proiettori per modelli Mercedes, Audi e Skoda, fanali e proiettori per Land Rover e Peugeot.

Controllo MotoreIl fatturato del 2009, pari a 850 milioni di euro, è diminuito del 9% rispetto al 2008. Situazioni contrastanti hanno caratterizzato l’andamento della linea di business: ai cali di Europa e USA si è infatti contrapposta la crescita in India, grazie alla produzione di centraline diesel, e in Cina, mentre in Brasile il fatturato si è mantenuto in linea con l’anno precedente.

Tra i lanci dell’anno si segnalano i corpi farfallati per i clienti Peugeot e Citroen e per i mercati del Sud Africa, India e Russia, nonché l’iniettore GDI per il gruppo Volkswagen. L’innovazione si è concentrata sullo sviluppo di componenti e pacchi batterie per applicazioni su vetture elettriche e ibride oltre che su progetti per abbattimento degli ossidi di azoto su motori diesel.

Fra le principali acquisizioni di ordini si evidenziano: per Fiat i sistemi CNG per Grande Punto e la centralina MultiAir per Punto Evo e Alfa Mito; sistemi per motori 1.0 e 1.4 per Volkswagen; i sistemi per i motori Tritec 1.6/1.8 per Fiasa e il sistema Freechoice per General Motors in Brasile.

Sistemi SospensioniI ricavi dell’anno, pari a 525 milioni di euro, sono calati del 23% rispetto all’anno precedente a parità di perimetro. La variazione più consistente si è verificata in Italia in particolare a seguito della contrazione delle produzioni di veicoli commerciali leggeri. Per quanto riguarda gli altri mercati di riferimento della linea di business: la Polonia ha beneficiato della crescita delle vendite verso Fiat e terzi e il Brasile si è confermato in linea con l’anno precedente.

Il principale lancio produttivo dell’anno è stato quello dei sistemi sospensioni per la Fiat 500C in Polonia, mentre tra gli ordini acquisiti si segnala il montante per le future piattaforme per BMW la cui produzione avverrà in Polonia.

AmmortizzatoriI ricavi della linea di business per l’anno 2009 sono stati pari a 281 milioni di euro; la diminuzione (-11%) rispetto all’anno precedente è dovuta ai cali registrati nei mercati europeo e americano; solo in Polonia il fatturato è aumentato rispetto al 2008.

Nel 2009 è entrato in produzione il sistema ad ammortizzatori elettronici Synaptic Damping Control su Lancia Delta e Alfa Romeo Mito. I principali progetti innovativi riguardano l’Inertial Valve (nuova valvola per ammortizzatori) e il Progetto Selectronic (nuovo concetto di ammortizzatore elettronico).

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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Sistemi ElettroniciI ricavi complessivi del 2009 sono stati pari a 501 milioni di euro, in diminuzione del 12% rispetto all’anno precedente; nell’ambito del generalizzato calo delle vendite si segnala la controtendenza dei mercati cinese e brasiliano. I quadri di bordo hanno realizzato un incremento del fatturato (+10%), principalmente grazie agli effetti positivi delle vendite di quadri verso clienti terzi; la telematica registra un’importante discesa del fatturato (-52%) influenzata dallo spostamento della domanda verso la gamma di prodotti info-telematici meno ricca. Il fatturato dei prodotti abitacolo è rimasto in linea con l’anno precedente.

Per quanto riguarda l’attività di innovazione: per i quadri di bordo e la linea di prodotto abitacolo sono stati sviluppati numerosi nuovi prodotti per Fiat, Volkswagen-Audi e Ferrari; nell’area telematica gli sviluppi si sono concentrati sulla nuova piattaforma di radionavigazione per PSA, sull’evoluzione del Blue&Me per Fiat e sull’integrazione dell’Instant Nav di Fiat. Per Ford è continuato lo sviluppo, in collaborazione con Microsoft, del nuovo sistema Fordworks che, basato sulla piattaforma Windows, consente la navigazione e l’accesso veloce ad internet.

Tra i principali ordini acquisiti si segnalano i quadri di bordo per Volkswagen, i nodi plancia per modelli Fiat, prodotti infotainment per clienti terzi; sono stati acquisiti ordini di prodotti del comparto telematico per il canale Aftermarket tra cui il tracking container (scatola telematica per localizzazione container) ed il kit TomTom per Fiat.

Sistemi di ScaricoNel 2009 sono stati registrati ricavi per 543 milioni di euro, in diminuzione del 15% rispetto all’anno precedente. Tale variazione ha risentito di un effetto prezzi negativo legato al calo delle quotazioni del materiale impiegato, parzialmente compensato dall’avvio di nuovi prodotti.

Per l’innovazione le attività del 2009 hanno riguardato tematiche già avviate negli anni precedenti sulla riduzione emissioni dei motori diesel, la caratterizzazione del suono “dual mode muffler” e ulteriori studi rivolti alla riduzione di CO2 e consumi. Nel corso dell’anno è iniziata la produzione e commercializzazione degli scarichi a brand Abarth con tecnologia “dual mode muffler”.

Tra i principali ordini acquisiti si evidenziano nuovi sistemi di scarico legati all’introduzione delle nuove motorizzazioni Euro 5 e il sistema di scarico completo per Seat.

MotorsportNel corso del 2009 Magneti Marelli ha proseguito le proprie attività nei campionati delle competizioni sportive, fornendo sistemi di controllo elettronico, componenti benzina, elettromeccanici e sistemi di telemetria/acquisizione dati a tutti i principali team di Formula 1, quali Ferrari, Toyota, Renault, Toro Rosso, Red Bull.

Le attività competizioni di Magneti Marelli si sono consolidate anche nei campionati Rally e Moto GP; in quest’ultimo i sistemi di controllo elettronico e di iniezione benzina sono stati portati in gara da Yamaha (Campione del mondo 2009), Ducati, Suzuki e Kawasaki.

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After MarketI ricavi del 2009 sono stati pari a 237 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l’anno precedente. I maggiori volumi del prodotto macchine rotanti e batterie, l’allargamento della gamma prodotto su ammortizzatori e paraurti hanno compensato il calo delle linee di prodotto tradizionali (illuminazione e comparto elettrico).

Tra gli eventi significativi si segnalano il recente lancio di nuovi prodotti telematici, oltre che importanti accordi commerciali e di collaborazione con partner rilevanti nei comparti dei prodotti e servizi tecnici per le officine di revisione e degli strumenti per la diagnostica.

Plastic Components and ModulesI ricavi della linea di business, pari a 469 milioni di euro, sono calati del 14% a pari perimetro rispetto al 2008, la diminuzione è essenzialmente connessa alla riduzione dei volumi di vendita per la contrazione del mercato.

L’innovazione prodotto ha riguardato l’applicazione della tecnologia di soffiaggio “multilayer” applicata alla produzione di serbatoi per vetture di medio/piccola cilindrata e l’utilizzo della tecnologia “slush” (apprezzabile per gli aspetti estetici) per lo sviluppo della plancia di veicoli industriali.

Tutte le linee di business hanno iniziato lo sviluppo dei nuovi prodotti per la Fiat 500 destinata al mercato statunitense.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTORI DI ATTIVITÀ

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PROdOTTi MeTALLURGici Teksid

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008

Ricavi netti 578 837

Utile/(perdita) della gestione ordinaria (12) 41

Utile/(perdita) operativa (*) (14) 49

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 33 41

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 2 3

Dipendenti a fine esercizio (numero) 6.194 7.600

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONEIl contesto economico globale del 2009 è stato caratterizzato da una repentina riduzione della domanda nella prima parte dell’anno e da una parziale ripresa a partire dal terzo trimestre, pur con andamenti differenziati tra paesi e aree. In particolare, i comparti di interesse per Teksid hanno manifestato il seguente andamento: in Europa Occidentale il mercato dell’auto ha mantenuto il livello dell’anno precedente mentre è calata significativamente la domanda di veicoli leggeri; in Brasile l’andamento complessivo del mercato è stato positivo.

Il mercato di riferimento dei veicoli pesanti ha presentato una fortissima contrazione a livello mondiale che ha interessato tutte le aree, soltanto in Asia il calo è stato meno marcato.

Il quadro economico sopra esposto ha condizionato negativamente le performance del Settore, che ha presentato un calo dei ricavi del 30,9%.

Nel 2009 la business unit Ghisa ha registrato una riduzione dei volumi del 26,6% rispetto al 2008, che ha riguardato l’Europa (-9%), l’area Nafta (-52%), dove le vendite del Settore sono concentrate nel comparto dei veicoli pesanti, e il Brasile (-30%), sempre per il forte calo delle forniture destinate ai veicoli pesanti. I ricavi della business unit hanno subito un decremento del 32,3%.

Nel comparto Ghisa Teksid opera anche in Cina tramite Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd., società a controllo congiunto con SAIC, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto. Nel 2009 la società ha registrato un decremento dei volumi di spedito del 12,5%.

Nel 2009 la business unit Alluminio ha registrato una riduzione dei volumi del 5,5% e di fatturato del 22,8%. La variazione negativa dei ricavi è dovuta ai minori volumi di vendita, alla riduzione del fatturato di attività secondaria (vendite di attrezzature), nonché alla diminuzione dei prezzi di vendita dovuta all’impatto del calo della quotazione della materia prima, a cui l’andamento dei prezzi viene agganciato.

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MeZZi e SiSTeMi di PROdUZiOneComau

DATI SIGNIfIcATIVI(in milioni di euro) 2009 2008

Ricavi netti 728 1.123

Utile/(perdita) della gestione ordinaria (28) 21

Utile/(perdita) operativa (*) (32) -

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 13 17

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 2 3

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 10 13

Dipendenti a fine esercizio (numero) 11.708 11.445

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONENel 2009 il mercato di riferimento del Settore ha risentito della crisi finanziaria e industriale che ha colpito tutti i Paesi.

Nei Paesi occidentali tutti i costruttori di automobili hanno ridotto al minimo i loro investimenti, limitando e ritardando l’uscita di nuovi modelli.

Solo in Mercosur e Cina la riduzione degli investimenti è stata più contenuta, mostrando un primo semestre con poche decisioni di investimento e un secondo semestre con una ripresa.

In Mercosur si è incrementata, invece, l’attività di Service.

Si è inoltre confermata la tendenza a favorire gli interventi di riconversione e razionalizzazione della capacità produttiva, piuttosto che la costruzione di nuovi stabilimenti.

Negli ultimi tre mesi dell’anno miglioramenti si sono manifestati in Nord America dopo la conclusione delle procedure concorsuali di Chrysler e General Motors.

Il piano di ristrutturazione e di ridefinizione del perimetro di attività e della presenza nei vari Paesi, avviato da Comau negli anni passati per fronteggiare le difficoltà di mercato, unitamente a una serie di misure temporanee di riduzione dei costi, ha consentito di limitare le perdite legate all’impatto negativo del calo dei volumi di attività.

Nel corso del 2009 Comau ha ceduto a terzi le sue società in Sud Africa e la società tedesca germanINTEC (attività di Engineering).

Nel 2009, le acquisizioni degli ordini per le attività a commessa, pari a 528 milioni di euro, sono risultate inferiori del 38% rispetto al 2008 (inferiori del 36% a parità di perimetro).

Complessivamente il 27% degli ordini delle attività a commessa è stato acquisito in Europa, il 47% nell’area Nafta, mentre il restante 26% è stato acquisito in Mercosur e nei nuovi mercati. La ripartizione degli ordini si presenta come segue: il 20% proviene da società del Gruppo Fiat e l’80% da altri costruttori. Al 31 dicembre 2009 il portafoglio ordini delle attività a commessa è pari a 478 milioni di euro, in diminuzione del 9% rispetto all’anno precedente.

Il Service ha beneficiato di una crescita nel Mercosur, che non ha compensato la contrazione degli ordini in Europa, in linea con la ridefinizione del perimetro di attività.

RELAZIONESuLLAGESTIONE

SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIADELLA fIAT S.P.A.

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SiTUAZiOne ecOnOMicO-finAnZiARiA deLLA fiAT S.P.A. I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standard Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

ANDAMENTO EcONOMIcO Il Conto economico dell’esercizio 2009 della Capogruppo presenta un utile netto di 340 milioni di euro in diminuzione di 859 milioni di euro rispetto a quello dell’esercizio precedente, che però aveva beneficiato di proventi non ricorrenti per 879 milioni di euro.

Il risultato è in sintesi così determinato:

(in milioni di euro) 2009 2008Risultato da partecipazioni 402 867 Dividendi 1.260 874 (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (858) (7) Plusvalenze (minusvalenze) su cessioni - -Costi per il personale e di gestione al netto degli altri ricavi (42) (81)Proventi da operazioni non ricorrenti - 879Proventi (oneri) finanziari (14) (422)UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 346 1.243Imposte (6) (44)UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 340 1.199

Il Risultato da partecipazioni è positivo per 402 milioni di euro ed è determinato dai dividendi percepiti nel periodo al netto delle svalutazioni di partecipazioni. Registra complessivamente una diminuzione di 465 milioni di euro rispetto a quello dell’esercizio precedente (867 milioni di euro):

i Dividendi sono stati pari a 1.260 milioni di euro, erogati dalle società controllate Fiat Group Automobiles S.p.A. (700 milioni di euro) e Iveco S.p.A. (560 milioni di euro).

Nel 2008 i dividendi erano stati pari a 874 milioni di euro, distribuiti essenzialmente da Fiat Partecipazioni S.p.A. (500 milioni di euro), Ferrari S.p.A. (85 milioni di euro), Iveco S.p.A. (78 milioni di euro), Fiat Netherlands Holding N.V. (61 milioni di euro);

il saldo (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni è negativo per 858 milioni di euro ed è determinato dalla svalutazione delle partecipazioni in Iveco S.p.A. (560 milioni di euro), Fiat Group Automobiles S.p.A. (200 milioni di euro), Comau S.p.A. (51 milioni di euro), Teksid Aluminum S.r.l (31 milioni di euro) e Fiat Partecipazioni S.p.A. (16 milioni di euro).

Nel 2008 il saldo delle svalutazioni al netto dei ripristini di valore di partecipazioni era negativo per 7 milioni di euro originato unicamente dalla svalutazione di Comau S.p.A.

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I Costi per il personale e di gestione al netto degli altri ricavi sono stati pari a 42 milioni di euro contro 81 milioni di euro nel 2008.

In particolare:

I Costi per il personale e di gestione, pari a 117 milioni di euro, sono costituiti da costi per il personale per 31 milioni di euro (37 milioni di euro nel 2008), nonché da altri costi di gestione per 86 milioni di euro (114 milioni di euro nel 2008) che comprendono costi per servizi, ammortamenti e altri costi operativi. Registrano complessivamente un decremento di 34 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, attribuibile a minori costi per servizi, sia da Terzi sia da società del Gruppo, nonché all’iscrizione di minori oneri figurativi per stock option. L’organico medio è stato nel 2009 di 152 dipendenti, in linea con la media dell’esercizio precedente (151 dipendenti nel 2008).

Gli Altri ricavi, pari a 75 milioni di euro (70 milioni di euro nel 2008), si riferiscono principalmente a prestazioni di servizi e di personale dirigenziale presso le principali società del Gruppo, nonché alla variazione di lavori in corso su ordinazione (contratti tra Fiat S.p.A. e Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A.), valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al valore contrattuale delle opere. Rispetto all’esercizio precedente, si rilevano maggiori addebiti verso società del Gruppo per servizi, per recupero costi e per il personale dirigenziale distaccato, che hanno consentito di bilanciare il venir meno dei compensi per le licenze d’uso del marchio “Fiat”.

Nell’esercizio non sono stati registrati Proventi da operazioni non ricorrenti, mentre nel 2008 la voce ammontava a 879 milioni di euro e si riferiva alla plusvalenza netta realizzata con la cessione del marchio “Fiat” alla controllata Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A., società dedicata alla gestione dei marchi.

Il saldo dei Proventi (oneri) finanziari è negativo ed ammonta a 14 milioni di euro determinato da oneri finanziari netti per 131 milioni di euro, dovuti essenzialmente agli interessi passivi generati dall’indebitamento, in buona parte bilanciati da proventi per 117 milioni di euro per la valutazione a valori di mercato di due Equity Swap su azioni ordinarie Fiat S.p.A. correlati ai piani di stock option. Nel 2008 il saldo tra proventi ed oneri finanziari era stato negativo per 422 milioni di euro a seguito di oneri finanziari netti per 159 milioni di euro, principalmente costituiti dagli interessi passivi maturati sull’indebitamento, nonché dalla valutazione dei citati Equity Swap che aveva determinato oneri per 263 milioni di euro.

Le Imposte sul reddito ammontano a 6 milioni di euro e sono essenzialmente determinate dal conguaglio versato nell’anno relativo all’IRAP sull’imponibile dell’esercizio precedente, al netto del rilascio di imposte differite accantonate nei passati esercizi. Nel 2008 le imposte sul reddito ammontavano a 44 milioni di euro ed erano costituite dall’IRAP (corrente e differita) nonché dal conguaglio relativo al consolidato fiscale nazionale dell’esercizio precedente.

SITuAZIONE PATRIMONIALELa Situazione patrimoniale della Capogruppo può essere sintetizzata nella tabella che segue:

(in milioni di euro) Al 31.12. 2009 Al 31.12.2008Attività non correnti 14.049 14.499 di cui Partecipazioni 13.991 14.445Capitale d’esercizio (235) 34TOTALE CAPITALE INVESTITO NETTO 13.814 14.533PATRIMONIO NETTO 12.487 12.170INDEbITAMENTO NETTO 1.327 2.363

Le Attività non correnti sono costituite per la quasi totalità dalle partecipazioni di controllo nelle più importanti società del Gruppo.

La diminuzione delle partecipazioni rispetto al 31 dicembre 2008, pari a 454 milioni di euro, è essenzialmente determinata dalle svalutazioni precedentemente indicate, al netto di ricapitalizzazioni effettuate nell’anno per 406 milioni di euro.

Il Capitale d’esercizio, presenta un saldo negativo complessivamente pari a 235 milioni di euro, è costituito da crediti/debiti commerciali, altri crediti/debiti (tributari, verso personale dipendente, ecc.), da rimanenze per lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti ricevuti, nonché da accantonamenti a fondi. La variazione in diminuzione di 269 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 è dovuta essenzialmente alla riduzione dei crediti commerciali e dei crediti verso l’Erario per i rimborsi avvenuti nell’anno (per IVA consolidata e per IRES di anni precedenti).

RELAZIONESuLLAGESTIONE

SITuAZIONE EcONOMIcO-fINANZIARIADELLA fIAT S.P.A.

118

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2009 ammonta a 12.487 milioni di euro e registra un incremento netto di 317 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 a seguito essenzialmente dell’utile dell’esercizio (340 milioni di euro) al netto della diminuzione legata alla distribuzione dei dividendi alle azioni di risparmio (25 milioni di euro).

Per un’analisi più completa delle variazioni del patrimonio netto si rimanda all’apposito Prospetto riportato nelle pagine successive, nell’ambito del bilancio d’esercizio della Capogruppo Fiat S.p.A.

Al 31 dicembre 2009 si evidenzia un Indebitamento netto pari a 1.327 milioni di euro, in riduzione di 1.036 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 per effetto principalmente del flusso di cassa legato al risultato dell’esercizio ed alla riduzione del capitale di funzionamento, al netto delle ricapitalizzazioni delle società controllate precedentemente indicate. La composizione dell’indebitamento netto è riportata nella tabella che segue:

(in milioni di euro) Al 31.12. 2009 Al 31.12.2008Crediti finanziari correnti, disponibilità e mezzi equivalenti (646) -Debiti finanziari correnti 157 553Debiti finanziari non correnti 1.816 1.810INDEbITAMENTO NETTO (DISPONIbILITà) 1.327 2.363

Al 31 dicembre 2009 i crediti finanziari correnti includono essenzialmente il saldo attivo del conto corrente presso la controllata Fiat Finance S.p.A.

Al 31 dicembre 2009 i debiti finanziari correnti sono costituiti principalmente da debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti ceduti.

I debiti finanziari non correnti sono costituiti per la quasi totalità da finanziamenti ricevuti a tassi di mercato negli anni passati dalla controllata Fiat Finance S.p.A., con scadenze negli anni 2010-2013.

Per un’analisi più completa dei flussi monetari si rimanda al Rendiconto finanziario riportato nelle pagine successive nell’ambito del bilancio d’esercizio della Capogruppo Fiat S.p.A.

RAccORDO TRA RISuLTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA cAPOGRuPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL GRuPPOAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell’esercizio 2009 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2009 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Fiat S.p.A.:

Patrimonio Risultato Patrimonio Risultato netto netto netto netto (in milioni di euro) al 31.12.2009 2009 al 31.12.2008 2008bILANCIO D’ESERCIZIO DELLA FIAT S.P.A. 12.487 340 12.170 1.199Eliminazione dei valori delle partecipazioni consolidate e dei relativi dividendi nel bilancio della Fiat S.p.A. (13.969) (1.260) (14.426) (873)Eliminazione delle svalutazioni (al netto dei ripristini di valore) di partecipazioni consolidate operate da Fiat S.p.A. - 858 - 7Contabilizzazione del patrimonio netto e dei risultati conseguiti dalle imprese consolidate 13.568 (784) 14.398 3.317Rettifiche di consolidamento: Eliminazione degli utili e delle perdite infragruppo da cessioni di partecipazioni - - - (7) Eliminazione della plusvalenza da cessione del marchio “FIAT” (879) - (879) (879) Eliminazione degli utili e delle perdite infragruppo inclusi nel magazzino e nelle immobilizzazioni, dei dividendi distribuiti tra le società controllate ed altre rettifiche (906) 8 (909) (1.152)bILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO (qUOTA ATTRIbUIbILE AL GRUPPO) 10.301 (838) 10.354 1.612

119

PROPOSTA di APPROVAZiOne deL BiLAnciO e di deSTinAZiOne deLL’UTiLe di eSeRciZiO 2009 Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, Vi proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 339.963.538 come segue:

alla Riserva Legale euro 16.998.177;

agli Azionisti un dividendo pari a:

euro 0,17 a ciascuna azione ordinaria per complessivi 185,7 milioni di euro circa (179,1 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute);

euro 0,31 a ciascuna azione privilegiata per complessivi 32 milioni di euro circa;

euro 0,325 a ciascuna azione di risparmio per complessivi 26 milioni di euro circa;

ad Utili portati a nuovo l’importo residuo, pari a circa 79,3 milioni di euro.

Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 22 aprile 2010, con stacco cedola il 19 aprile, e verrà corrisposto alle azioni che saranno in circolazione alla data di stacco cedola.

16 febbraio 2010

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ Luca Cordero di MontezemoloIL PRESIDENTELuca Cordero di Montezemolo

RELAZIONESuLLAGESTIONE

PROPOSTA DI APPROVAZIONEDEL BILANcIO E DI DESTINAZIONEDELL’uTILE DIESERcIZIO 2009

121

GRUPPO FIAT BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2009

122 Conto economico consolidato

123 Conto economico complessivo consolidato

124 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

126 Rendiconto finanziario consolidato

127 Variazioni del Patrimonio netto consolidato

128 Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

129 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

130 Rendiconto finanziario consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

131 Nota integrativa al Bilancio consolidato

237 Appendice I – Le imprese del Gruppo Fiat

268 Appendice II – Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

269 Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98

122 bilancio consolidato al 31 dicembre2009

conto economico

(in milioni di euro) Note 2009 2008

Ricavi netti (1) 50.102 59.564Costo del venduto (2) 43.261 49.612Spese generali, amministrative e di vendita (3) 4.296 5.075Costi di ricerca e sviluppo (4) 1.398 1.497Altri proventi (oneri) (5) (89) (18)UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.058 3.362Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 4 20Oneri di ristrutturazione (7) 312 165Altri proventi (oneri) atipici (8) (391) (245)UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 359 2.972Proventi (oneri) finanziari (9) (753) (947)Risultato partecipazioni: (10) 27 162 Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 18 133 Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni 9 29UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE (367) 2.187Imposte (11) 481 466UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ (848) 1.721Utile/(perdita) delle attività discontinue - -UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (848) 1.721 UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIBUIBILE A: Soci della controllante (838) 1.612Interessenze di pertinenza di terzi (10) 109 (in euro) RISULTATO BASE PER AZIONE ORDINARIA E PRIVILEGIATA (13) (0,677) 1,290RISULTATO BASE PER AZIONE DI RISPARMIO (13) (0,677) 1,445RISULTATO DILUITO PER AZIONE ORDINARIA E PRIVILEGIATA (13) (0,677) 1,285RISULTATO DILUITO PER AZIONE DI RISPARMIO (13) (0,677) 1,440

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto economico consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Conto economico riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella Nota 35.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO(*)

123

(in milioni di euro) Note 2009 2008

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) (848) 1.721 Utili/(perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) (24) 408 (792)Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (available-for-sale) (24) 3 (15)Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (24) 509 (304)Quota di Altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto (24) (47) (68)Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) (24) (51) 85TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DELL’EFFETTO FISCALE (B) 822 (1.094) TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO (A)+(B) (26) 627 TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO ATTRIBUIBILE A: Soci della controllante (34) 522Interessenze di pertinenza di terzi 8 105

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

conto economico comPlessiVo

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

124 sitUaZione Patrimoniale-FinanZiaria

(in milioni di euro) Note Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Al 1° gennaio 2008

ATTIVO Attività immateriali (14) 7.199 7.048 6.523Immobili, impianti e macchinari (15) 12.945 12.515 11.212Investimenti immobiliari - - 10Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 2.159 2.177 2.214 Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.884 1.899 1.930 Altre partecipazioni e attività finanziarie 275 278 284Beni concessi in leasing operativo (17) 457 505 396Attività per piani a benefici definiti 144 120 31Imposte anticipate (11) 2.580 2.386 1.892Totale Attività non correnti 25.484 24.751 22.278Rimanenze nette (18) 8.748 11.438 10.024Crediti commerciali (19) 3.649 4.390 4.384Crediti da attività di finanziamento (19) 12.695 13.136 12.268Crediti per imposte correnti (19) 674 770 1.153Altre attività correnti (19) 2.778 2.600 2.291Attività finanziarie correnti: 899 967 1.016 Partecipazioni correnti 46 26 22 Titoli correnti (20) 217 177 291 Altre attività finanziarie (21) 636 764 703Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 12.226 3.683 6.639Totale Attività correnti 41.669 36.984 37.775Attività destinate alla vendita (23) 82 37 83TOTALE ATTIVO 67.235 61.772 60.136Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 60.149 55.109 53.316

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata sono evidenziati nell’apposito schema della Situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella Nota 35.

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA(*)

125

(in milioni di euro) Note Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Al 1° gennaio 2008

PASSIVO Patrimonio netto: (24) 11.115 11.101 11.279 Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 10.301 10.354 10.606 Interessenze di pertinenza di terzi 814 747 673Fondi rischi e oneri: 8.432 8.144 8.562 Benefici ai dipendenti (25) 3.447 3.366 3.597 Altri fondi (26) 4.985 4.778 4.965Debiti finanziari: (27) 28.527 21.379 17.951 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 7.086 6.663 6.820 Altri debiti finanziari 21.441 14.716 11.131Altre passività finanziarie (21) 464 1.202 188Debiti commerciali (28) 12.295 13.258 14.725Debiti per imposte correnti 377 331 631Imposte differite passive (11) 152 170 193Altre passività correnti (29) 5.865 6.185 6.572Passività destinate alla vendita (23) 8 2 35TOTALE PASSIVO 67.235 61.772 60.136Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 60.149 55.109 53.316

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA (SEGUE)

126 bilancio consolidato al 31 dicembre2009

(in milioni di euro) Note 2009 2008

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 3.683 6.639 Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - 2B) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO (22) 3.683 6.641C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) dell’esercizio (848) 1.721 Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.673 2.811 (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di: Attività materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) (14) (30) Partecipazioni (9) (20) Altre poste non monetarie (37) 366 253 Dividendi incassati 53 84 Variazione fondi rischi e oneri 96 (161) Variazione delle imposte differite (179) (490) Variazione delle poste da operazioni di buy-back (37) (58) (88) Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo (37) (41) (147) Variazione del capitale di funzionamento 2.562 (3.767)TOTALE 4.601 166D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO: Investimenti in: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.386) (4.979) Partecipazioni in imprese controllate consolidate (3) (62) Partecipazioni in altre imprese (102) (86) Realizzo della vendita di: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) 87 176 Partecipazioni in imprese controllate consolidate 16 - Partecipazioni in altre imprese 5 58 Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento 882 (1.493) Variazione dei titoli correnti (27) 118 Altre variazioni (31) 176TOTALE (2.559) (6.092)E) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Prestiti obbligazionari emessi 4.917 50 Rimborso di prestiti obbligazionari (526) (225) Accensione di prestiti a medio termine 3.178 3.601 Rimborso di prestiti a medio termine (1.357) (1.136) Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 83 1.606 Aumenti di capitale 13 15 (Acquisto) Vendita azioni proprie - (238) Distribuzione dividendi (27) (546)TOTALE 6.281 3.127 Differenze cambi di conversione 220 (159)F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 8.543 (2.958)G) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO (22) 12.226 3.683 di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - -H) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 12.226 3.683

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto finanziario consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto finanziario riportato nelle pagine successive.

rendiconto FinanZiario

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO(*)

127

Quota di Altri utili/(perdite) di imprese Riserva valutate attività con il Riserva da finanziarie metodo del Interessenze Capitale Azioni Riserve Riserve cash flow Riserva da available patrimonio di pertinenza(in milioni di euro) sociale proprie di capitale di risultato hedge conversione for sale netto di terzi Totale

AL 1° GENNAIO 2008 6.377 (419) 682 3.585 125 207 15 34 673 11.279

Variazioni del patrimonio netto nel 2008 Aumenti di capitale - - - - - - - - 15 15Dividendi distribuiti - - - (509) - - - - (37) (546)Acquisto di azioni proprie - (238) - - - - - - - (238)Incremento riserva per pagamenti basati su azioni - - - 3 - - - - - 3Totale Utile/(perdita) complessiva - - - 1.612 (693) (310) (16) (71) 105 627Altre variazioni - - - (30) - - - - (9) (39)AL 31 DICEMBRE 2008 6.377 (657) 682 4.661 (568) (103) (1) (37) 747 11.101 Variazioni del patrimonio netto nel 2009 Aumenti di capitale - - - - - - - - 13 13Dividendi distribuiti - - - (25) - - - - (2) (27)Incremento riserva per pagamenti basati su azioni - - - (1) - - - - - (1)Totale Utile/(perdita) complessiva - - - (838) 349 496 3 (44) 8 (26)Altre variazioni - - - 7 - - - - 48 55AL 31 DICEMBRE 2009 6.377 (657) 682 3.804 (219) 393 2 (81) 814 11.115

VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

VariaZioni del Patrimonio netto

128 bilancio consolidato al 31 dicembre2009

2009 2008

di cui Parti di cui Parti correlate correlate (in milioni di euro) Note Totale (Nota 35) Totale (Nota 35)

Ricavi netti (1) 50.102 2.062 59.564 3.001Costo del venduto (2) 43.261 3.049 49.612 4.610Spese generali, amministrative e di vendita (3) 4.296 121 5.075 99Costi di ricerca e sviluppo (4) 1.398 - 1.497 -Altri proventi (oneri) (5) (89) 29 (18) 21UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.058 3.362 Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 4 - 20 -Oneri di ristrutturazione (7) 312 - 165 -Altri proventi (oneri) atipici (8) (391) - (245) -UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 359 2.972 Proventi (oneri) finanziari (9) (753) (67) (947) (85)Risultato partecipazioni: (10) 27 27 162 156 Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 18 18 133 133 Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni 9 9 29 23UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE (367) 2.187 Imposte (11) 481 - 466 -UTILE/(PERDITA)DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ (848) 1.721 Utile/(perdita) delle attività discontinue - - - -UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (848) 1.721 UTILE/(PERDITA) ATTRIBUIBILE A: Soci della controllante (838) 1.612 Interessenze di pertinenza di terzi (10) 109

conto economico ai sensi della delibera consob n. 15519 del 27 lUglio 2006

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

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Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008

di cui Parti di cui Parti correlate correlate (in milioni di euro) Note Totale (Nota 35) Totale (Nota 35)

ATTIVO Attività immateriali (14) 7.199 - 7.048 -Immobili, impianti e macchinari (15) 12.945 - 12.515 -Investimenti immobiliari - - - -Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 2.159 1.979 2.177 1.947 Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.884 1.884 1.899 1.899 Altre partecipazioni e attività finanziarie 275 95 278 48Beni concessi in leasing operativo (17) 457 - 505 -Attività per piani a benefici definiti 144 - 120 -Imposte anticipate (11) 2.580 - 2.386 -Totale Attività non correnti 25.484 24.751 Rimanenze nette (18) 8.748 10 11.438 2Crediti commerciali (19) 3.649 595 4.390 627Crediti da attività di finanziamento (19) 12.695 120 13.136 134Crediti per imposte correnti (19) 674 - 770 2Altre attività correnti (19) 2.778 65 2.600 51Attività finanziarie correnti: 899 52 967 46 Partecipazioni correnti 46 - 26 - Titoli correnti (20) 217 - 177 - Altre attività finanziarie (21) 636 52 764 46Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 12.226 651 3.683 101Totale Attività correnti 41.669 36.984 Attività destinate alla vendita (23) 82 59 37 -TOTALE ATTIVO 67.235 61.772 PASSIVO Patrimonio netto: (24) 11.115 - 11.101 - Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 10.301 - 10.354 - Interessenze di pertinenza di terzi 814 - 747 -Fondi rischi e oneri: 8.432 80 8.144 70 Benefici ai dipendenti (25) 3.447 30 3.366 22 Altri fondi (26) 4.985 50 4.778 48Debiti finanziari: (27) 28.527 1.144 21.379 773 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 7.086 486 6.663 279 Altri debiti finanziari 21.441 658 14.716 494Altre passività finanziarie (21) 464 49 1.202 95Debiti commerciali (28) 12.295 886 13.258 1.051Debiti per imposte correnti 377 - 331 2Imposte differite passive (11) 152 - 170 -Altre passività correnti (29) 5.865 181 6.185 153Passività destinate alla vendita (23) 8 1 2 -TOTALE PASSIVO 67.235 61.772

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATAai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

sitUaZione Patrimoniale-FinanZiaria ai sensi della delibera consob n. 15519 del 27 lUglio 2006

130 bilancio consolidato al 31 dicembre2009

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

rendiconto FinanZiarioai sensi della delibera consob n. 15519 del 27 lUglio 2006

2009 2008

di cui Parti di cui Parti (in milioni di euro) Note Totale correlate Totale correlate A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DEL PERIODO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 3.683 6.639 Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - 2 -B) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DEL PERIODO (22) 3.683 6.641 C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DEL PERIODO: Utile/(perdita) dell’esercizio (848) - 1.721 - Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.673 - 2.811 - (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di: Attività materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) (14) - (30) - Partecipazioni (9) - (20) - Altre poste non monetarie (37) 366 6 253 7 Dividendi incassati 53 53 84 84 Variazione fondi rischi e oneri 96 8 (161) (3) Variazione delle imposte differite (179) - (490) - Variazione delle poste da operazioni di buy-back (37) (58) - (88) - Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo (37) (41) - (147) - Variazione del capitale di funzionamento 2.562 (126) (3.767) (323)TOTALE 4.601 166 D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO: Investimenti in: Attività materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.386) - (4.979) (12) Partecipazioni in imprese controllate consolidate (3) - (62) - Partecipazioni in altre imprese (102) (62) (86) (82) Realizzo della vendita di: Attività materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) 87 - 176 - Partecipazioni in imprese controllate consolidate 16 - - - Partecipazioni in altre imprese 5 - 58 - Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento 882 (22) (1.493) 106 Variazione dei titoli correnti (27) - 118 - Altre variazioni (31) - 176 -TOTALE (2.559) (6.092) E) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Prestiti obbligazionari emessi 4.917 - 50 - Rimborso di prestiti obbligazionari (526) - (225) - Accensione di prestiti a medio termine 3.178 - 3.601 - Rimborso di prestiti a medio termine (1.357) - (1.136) - Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 83 319 1.606 256 Aumenti di capitale 13 - 15 - (Acquisto) Vendita di azioni proprie - - (238) - Distribuzione di dividendi (27) - (546) (146)TOTALE 6.281 3.127 Differenze cambi di conversione 220 (159) F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 8.543 (2.958) G) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE PERIODO (22) 12.226 3.683 di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - -H) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE PERIODO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 12.226 3.683

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attiVitÀ PrinciPaliFiat S.p.A. è un ente giuridico organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. Fiat S.p.A. e le sue società controllate (il “Gruppo”) operano in circa 50 paesi. Il Gruppo è impegnato principalmente nella produzione e nella vendita di automobili, macchine per l’agricoltura e per le costruzioni e veicoli industriali. Produce anche altri prodotti e sistemi, principalmente motori, trasmissioni e componentistica per automobili, prodotti metallurgici e sistemi di produzione. Inoltre, è coinvolto in alcuni altri settori di attività, inclusa l’editoria e l’informazione, che rappresentano una parte marginale delle attività del Gruppo. La sede del Gruppo è a Torino, Italia.

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

PrinciPi contabili signiFicatiVi

Principi per la predisposizione del bilancioIl bilancio consolidato 2009 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale, anche in virtù delle azioni già intraprese per adeguarsi ai mutati livelli di domanda, nonché della flessibilità industriale e finanziaria del Gruppo stesso.

Schemi di bilancioIl Gruppo presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore automotoristico. Nel contesto di tale conto economico per funzione, prima dell’Utile/(perdita) operativa, è stato identificato in modo specifico l’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, separatamente da quei proventi ed oneri derivanti da operazioni non ricorrenti nella gestione ordinaria del business, quali le Plusvalenze (minusvalenze) da cessione di partecipazioni, gli Oneri di ristrutturazione ed eventuali Altri proventi (oneri) definiti atipici, in quanto assimilabili ai precedenti: in tal modo si ritiene di consentire una migliore misurabilità dell’andamento effettivo della normale gestione operativa, fermo restando il fatto che si fornisce specifico dettaglio degli oneri e proventi rilevati nella gestione atipica. La definizione di atipico adottata dal Gruppo differisce pertanto da quella identificata dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, secondo cui sono operazioni atipiche e/o inusuali quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento (prossimità alla chiusura dell’esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell’informazione in bilancio, al conflitto d’interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Con riferimento alle attività e passività presentate nella situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione mista della distinzione tra correnti e non correnti, secondo quanto consentito dallo IAS 1. In particolare, nel bilancio del Gruppo sono consolidate sia società che svolgono attività industriale, sia società che svolgono attività finanziaria. Il portafoglio delle società di servizi finanziari è incluso tra le attività correnti, in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo. Le società di servizi finanziari, peraltro, provvedono solo in parte direttamente al reperimento delle risorse finanziarie sul mercato: alla restante parte provvede Fiat S.p.A. attraverso le società di tesoreria del Gruppo (incluse tra le società industriali), destinando le risorse finanziarie raccolte sia alle società industriali, sia alle società di servizi finanziari, a seconda delle loro necessità. Tale articolazione dell’attività finanziaria all’interno del Gruppo rende non rappresentativa la distinzione del debito finanziario tra corrente e non corrente nella situazione patrimoniale-finanziaria consolidata. Peraltro, adeguata informativa sulle scadenze delle passività è fornita nelle relative note.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico, situazione patrimoniale-finanziaria e rendiconto finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

Principi di consolidamento

Imprese controllateTrattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27 – Bilancio consolidato e bilancio separato. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un’impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi del valore dell’utile o perdita d’esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Quando le perdite di pertinenza di terzi eccedono la loro quota di pertinenza del capitale della partecipata, l’eccedenza, ossia il deficit, viene registrata a carico dei soci della controllante, salvo il caso e nella misura in cui i soci di minoranza abbiano un’obbligazione vincolante e siano in grado di effettuare un investimento addizionale a copertura delle perdite, nel qual caso l’eccedenza viene registrata tra le attività nel bilancio consolidato. Nel primo caso, se si dovessero verificare utili in futuro, la quota di tali utili di pertinenza dei terzi è attribuita alla quota di utile dei soci della controllante per l’ammontare necessario per recuperare le perdite in precedenza ad essi attribuite.

Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o che generano un volume d’affari non significativo. La loro influenza sul totale delle attività, delle passività, sulla posizione finanziaria e sull’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante non è rilevante.

Imprese a controllo congiuntoTrattasi di imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto così come definito dallo IAS 31 – Partecipazioni in joint venture. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia il controllo congiunto fino al momento in cui lo stesso cessa di esistere.

Imprese collegateTrattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative, così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in collegate. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l’influenza notevole fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. Qualora l’eventuale quota di pertinenza

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del Gruppo delle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne.

Partecipazioni in altre impreseLe partecipazioni in altre imprese costituenti attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, se determinabile, e gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente al patrimonio netto fintantoché esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo.

Le partecipazioni in altre imprese minori, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.

I dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni. Transazioni eliminate nel processo di consolidamentoNella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.

Operazioni in valuta esteraLe operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estereTutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’Euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione. Nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono stati utilizzati i tassi medi di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.

L’avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall’acquisizione di un’impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci del 2009 e del 2008 delle società estere sono stati i seguenti:

Medi 2009 Al 31 dicembre 2009 Medi 2008 Al 31 dicembre 2008Dollaro USA 1,395 1,441 1,471 1,392Sterlina inglese 0,891 0,888 0,796 0,953Franco svizzero 1,510 1,484 1,587 1,485Zloty polacco 4,328 4,105 3,512 4,154Real brasiliano 2,767 2,511 2,674 3,244Peso argentino 5,201 5,473 4,679 4,800

In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di fuori dell’area Euro sono state azzerate, come consentito dall’IFRS 1; le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla successiva dismissione di tali imprese dovranno comprendere solo le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Attività immateriali

AvviamentoNel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro fair value alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo d’acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel fair value di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L’eventuale differenza negativa (“avviamento negativo”) è invece rilevata a conto economico al momento dell’acquisizione.

Nel caso di acquisizione di quote di minoranza di imprese già controllate viene iscritta nella voce Avviamento la differenza tra il costo di acquisto e i valori di carico delle attività e passività acquisite (cosiddetto “Parent entity extension method”).

L’avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Al momento della cessione di una parte o dell’intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell’avviamento.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente il 1° gennaio 2004; di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Costi di sviluppoI costi di sviluppo su progetti per la produzione di veicoli (automobili, veicoli industriali, autobus, macchine per l’agricoltura e le costruzioni, relativi componenti e motori, sistemi di produzione) sono iscritti all’attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i costi possono essere determinati in modo attendibile e la fattibilità tecnica del prodotto, i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo genereranno benefici economici futuri. I costi di sviluppo capitalizzati includono tutti i costi, diretti e indiretti, che possono essere attribuiti direttamente al processo di sviluppo.

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall’inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto, mediamente secondo i seguenti periodi:

n. di anniAutomobili 4 - 5Veicoli Industriali e Autobus 8Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 5Motori 8 - 10Componenti e Sistemi di Produzione 3 - 5

Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Attività immateriali a vita utile indefinitaLe attività immateriali a vita utile indefinita consistono principalmente in marchi acquisiti che non hanno limitazioni in termini di vita utile dal punto di vista legale, contrattuale, economico e competitivo. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

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Altre attività immaterialiLe altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile finita.

Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Immobili, impianti e macchinari

CostoGli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e non sono rivalutati.

I costi sostenuti successivamente all’acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti. Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a conto economico.

La voce Immobili, impianti e macchinari include anche il valore dei veicoli venduti con impegno di riacquisto iscritti secondo le modalità indicate nel paragrafo Riconoscimento dei ricavi, se relativi al Settore Veicoli Industriali.

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote sotto indicati.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

AmmortamentoL’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, come segue:

Aliquote ammortamentoFabbricati 2,5% - 10%Impianti e macchinari 5% - 20%Attrezzature industriali e commerciali 15% - 25%Altri beni 10% - 33%

I terreni non sono ammortizzati.

Beni concessi in leasing operativoI Beni concessi in leasing operativo includono i veicoli concessi a clienti in locazione operativa dalle società di leasing del Gruppo. Sono valutati al costo e sono ammortizzati con aliquote dal 20% al 33%.

Al termine del contratto di leasing, il Gruppo riclassifica i beni che sono destinati alla vendita tra le Rimanenze.

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Investimenti immobiliariGli immobili ed i fabbricati posseduti al fine di conseguire canoni di locazione sono valutati al costo al netto dei relativi fondi ammortamento (calcolati con aliquote dal 2,5% al 5%) e perdite per riduzione di valore accumulati.

Oneri finanziariGli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.

Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

Perdita di valore delle attivitàIl Gruppo verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. Un’attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso. Per determinare il valore d’uso di un’attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

Strumenti finanziari

PresentazioneGli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte.

La voce Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti include le partecipazioni in imprese non consolidate e altre attività finanziarie non correnti (titoli detenuti con l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza, crediti e finanziamenti non correnti e altre attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita).

Le attività finanziarie correnti, così come definite dallo IAS 39, includono i crediti commerciali, i crediti da attività di finanziamento (finanziamenti alla clientela finale – “retail”, finanziamenti ai dealer, leasing finanziari e altri finanziamenti correnti a terzi), titoli correnti e le altre attività finanziarie correnti (che includono il fair value positivo degli strumenti finanziari derivati), nonché le disponibilità e mezzi equivalenti.

In particolare, la voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I titoli correnti comprendono i titoli con scadenza a breve termine o titoli negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e che non rispettano i requisiti per essere classificati come mezzi equivalenti alle disponibilità; i titoli

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correnti comprendono sia titoli disponibili per la vendita, sia titoli detenuti per la negoziazione.

Le passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.

ValutazioneLe partecipazioni in imprese non consolidate incluse tra le attività finanziarie non correnti sono contabilizzate secondo quanto descritto nel precedente paragrafo Principi di consolidamento.

Le attività finanziarie non correnti diverse dalle partecipazioni, così come le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie, sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

Le attività finanziarie correnti e i titoli detenuti con l’intento di mantenerli sino alla scadenza sono contabilizzati sulla base della data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutati al costo di acquisizione, inclusivo dei costi accessori alla transazione.

Successivamente alla prima rilevazione, gli strumenti finanziari disponibili per la vendita e quelli di negoziazione sono valutati al fair value. Qualora il prezzo di mercato non sia disponibile, il fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita è misurato con le tecniche di valutazione più appropriate, quali ad esempio l’analisi dei flussi di cassa attualizzati, effettuata con le informazioni di mercato disponibili alla data di bilancio.

Gli utili e le perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati direttamente nel patrimonio netto fino al momento in cui l’attività finanziaria è venduta o viene svalutata; nel momento in cui l’attività è venduta, gli utili o le perdite accumulate, incluse quelle precedentemente iscritte nel patrimonio netto, sono incluse nel conto economico del periodo; nel momento in cui l’attività è svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel conto economico. Gli utili e le perdite generati dalle variazioni del fair value degli strumenti finanziari classificati come detenuti per la negoziazione sono rilevati nel conto economico del periodo.

I finanziamenti e i crediti che il Gruppo non detiene a scopo di negoziazione (finanziamenti e crediti originati nel corso dell’attività caratteristica), i titoli detenuti con l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza e tutte le attività finanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un’attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.

Le attività e le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovute a variazioni dei relativi rischi coperti, sono rilevate a conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita o dell’utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Strumenti finanziari derivatiGli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l’intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio, di tasso e di variazioni nei prezzi di mercato. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

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Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Hedge of a net investment – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico alla dismissione dell’attività estera.

Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Cessioni di creditiIl Gruppo cede una parte significativa dei propri crediti finanziari, commerciali e tributari attraverso programmi di cartolarizzazione (“securitisation”) od operazioni di factoring.

Un’operazione di cartolarizzazione prevede la cessione di un portafoglio di crediti ad una società veicolo. Questa società veicolo finanzia l’acquisto dei crediti mediante l’emissione di titoli mobiliari da essi garantiti (asset-backed securities), ovvero titoli il cui rimborso e i cui flussi di interessi dipendono dai flussi finanziari generati dal portafoglio di crediti. Gli asset-backed securities si suddividono in classi a seconda del loro grado di privilegio (seniority) e del loro rating: le classi di grado più elevato (senior) sono collocate sul mercato e sono sottoscritte dagli investitori; le classi di grado inferiore (junior), il cui rimborso è subordinato a quello delle senior, sono normalmente sottoscritte dal cedente. Il grado di coinvolgimento residuo mantenuto dal cedente sui crediti ceduti è pertanto limitato al valore dei titoli junior sottoscritti. Secondo quanto stabilito dal SIC 12 – Consolidamento – Società a destinazione specifica (“SPE”) tutte le società veicolo sono incluse nell’area di consolidamento, in quanto la sottoscrizione di asset-backed securities junior da parte del cedente implica in sostanza il suo controllo sulla SPE.

Inoltre, le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

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Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

RimanenzeLe rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti (ivi inclusi i beni concessi in leasing operativo e beni venduti con clausola di buy-back destinati alla vendita) sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo, determinando il costo con il metodo del primo entrato – primo uscito (FIFO). La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi). Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.

I lavori su ordinazione sono valutati in base alla percentuale di completamento determinata sulla base del rapporto tra i costi di commessa sostenuti alla data di bilancio e la stima dei costi totali, e sono esposti al netto degli acconti fatturati ai clienti. Eventuali perdite su tali contratti sono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

Attività destinate alla venditaLa voce Attività destinate alla vendita include le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Benefici ai dipendenti

Piani pensioneI dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali dei paesi in cui il Gruppo opera.

L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”). In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1° gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte al minore tra il loro valore e la somma delle perdite attuariali nette non riconosciute, del costo relativo a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, del valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

Nel caso di una modifica al piano che cambia i benefici derivanti da prestazioni di lavoro passate o nel caso di attribuzione di un nuovo piano relativamente a prestazioni di lavoro passate, i costi derivanti dalle prestazioni di lavoro passate sono rilevati nel conto economico a quote costanti lungo il periodo medio fino al momento in cui i benefici saranno acquisiti. Nel caso di una

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modifica al piano che riduce significativamente il numero dei dipendenti coinvolti nel piano o che modifica le clausole del piano in modo che una parte significativa dei servizi futuri spettante ai dipendenti non maturerà più gli stessi benefici o ne maturerà in misura ridotta, l’utile o la perdita da riduzione è rilevata immediatamente nel conto economico.

Tutti i costi e proventi derivanti dalla valutazione dei fondi per piani pensionistici sono rilevati nel conto economico per area funzionale di destinazione, ad eccezione della componente finanziaria relativa ai piani a benefici definiti non finanziati, che è inclusa tra gli Oneri finanziari.

I costi relativi a piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Piani successivi al rapporto di lavoro diversi da quelli pensionisticiIl Gruppo riconosce alcuni benefici definiti successivi al rapporto di lavoro, costituiti per lo più da piani di assistenza sanitaria. Il metodo di contabilizzazione e la frequenza delle valutazioni di tali benefici sono simili a quelli utilizzati per i piani pensionistici.

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitaleIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni membri dell’alta dirigenza e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (piani di stock option e assegnazione gratuita di azioni). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari; pertanto il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il Gruppo ha applicato le disposizioni transitorie previste dall’IFRS 2 e quindi ha applicato il principio a tutti i piani di stock option assegnati dopo il 7 novembre 2002 e non ancora maturati alla data di entrata in vigore dell’IFRS 2 (1° gennaio 2005). Informativa dettagliata è fornita anche in merito ai piani assegnati precedentemente a tale data.

Fondi rischi ed oneriIl Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

Azioni proprieLe azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricaviI ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi, così come dei costi relativi a programmi di incentivazione delle vendite, accertati in base al costo storico, determinati paese per paese, e rilevati in diminuzione del margine nel periodo in cui sono rilevate le corrispondenti vendite. I programmi di incentivazione delle vendite

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del Gruppo includono la concessione di finanziamenti alla clientela finale a tassi significativamente inferiori a quelli di mercato. Il relativo costo è rilevato nel momento della vendita iniziale.

I ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente, il prezzo di vendita è concordato o determinabile e se ne prevede l’incasso: tale momento corrisponde generalmente con la data in cui i veicoli sono messi a disposizione dei concessionari non appartenenti al Gruppo o con la data di consegna, nel caso di vendite dirette. Le vendite di nuovi veicoli con impegno di riacquisto non sono rilevate al momento della consegna, ma sono contabilizzate come leasing operativi quando è probabile che il veicolo sarà riacquistato. Più in dettaglio, i veicoli venduti con impegno di buy-back sono trattati come rimanenze di magazzino, se relativi a Fiat Group Automobiles (i contratti hanno normalmente un impegno di riacquisto di breve termine); sono iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari, se relativi al Settore Veicoli Industriali (i contratti hanno normalmente un impegno di riacquisto di lunga durata). La differenza tra il valore di carico (che corrisponde al costo di produzione) ed il valore stimato di rivendita (al netto dei costi di ricondizionamento) al termine del periodo di buy-back è ammortizzata a quote costanti lungo la durata del contratto. Il prezzo ricevuto sulla vendita iniziale è contabilizzato come un anticipo fra le passività. La differenza tra il prezzo della vendita iniziale e il prezzo di riacquisto è rilevata come canone di locazione in base ad un criterio a quote costanti lungo la durata della locazione operativa. I beni venduti con impegno di buy-back, inizialmente iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari, sono riclassificati tra le Rimanenze al termine del contratto quando sono destinati alla vendita. I corrispettivi derivanti dalla loro cessione a titolo definitivo sono rilevati tra i Ricavi.

I ricavi da prestazioni di servizi e i ricavi da lavori su ordinazione sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento (metodo della percentuale di completamento).

I ricavi includono anche i canoni di locazione e gli interessi attivi delle società di servizi finanziari.

Costo del vendutoIl Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari e di attività immateriali impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino. Il costo del venduto include anche i costi di trasporto e di assicurazione sostenuti per le consegne ai concessionari, nonché le commissioni di agenzia nei casi di vendite dirette.

Il Costo del venduto include anche gli accantonamenti rilevati a copertura dei costi stimati di garanzia dei prodotti venduti al momento della vendita ai concessionari o al cliente finale. I ricavi sui contratti di vendita con estensione della garanzia e delle prestazioni per manutenzione sono rilevati lungo il periodo nel quale il servizio dovrà essere fornito.

Nel Costo del venduto sono classificati i costi che sono direttamente attribuibili allo svolgimento delle attività di servizi finanziari e gli interessi passivi sul rifinanziamento di tali attività, inclusi gli accantonamenti a fondi rischi e le svalutazioni.

Costi di ricerca e sviluppoQuesta voce include i costi di ricerca, i costi di sviluppo non capitalizzabili, così come gli ammortamenti sui costi di sviluppo capitalizzati secondo quanto stabilito dallo IAS 38 (si veda la Nota 4 e la Nota 14).

Contributi pubbliciI contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all’inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del

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finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all’ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

ImposteLe imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle società controllate sono effettuati solo dove vi sia la reale intenzione di trasferire tali utili. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di un’attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l’annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo, nonché sulle differenze temporanee, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

DividendiI dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono approvati dall’Assemblea degli azionisti.

Utile per azioneL’utile base per azione è calcolato dividendo l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante per la media ponderata delle azioni in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le azioni aventi potenziale effetto diluitivo. Anche l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione delle azioni aventi potenziale effetto diluitivo emesse dalle società controllate.

Uso di stimeLa redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri.

In questo contesto si segnala che la situazione causata dall’attuale crisi economica e finanziaria ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti

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(attività immateriali e materiali), i valori residui dei beni concessi in leasing operativo o venduti con clausola di buy-back, i fondi pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro, le imposte differite attive.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell’esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Fondo svalutazione dei creditiIl fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, di tassi di chiusura dei dealer, delle perdite e degli incassi, dell’attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Il prolungamento e l’eventuale peggioramento dell’attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Fondo svalutazione magazzinoIl fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata e dell’andamento storico e atteso del mercato dei veicoli usati. L’attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato dell’usato rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l’avviamento)Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l’avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un’attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell’eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l’uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali.

Stante l’attuale crisi economico-finanziaria, vengono di seguito riportate le considerazioni che il Gruppo Fiat ha effettuato in merito alle proprie prospettive:

In tale contesto, ai fini della redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009, e più in particolare nell’effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali, i diversi Settori del Gruppo hanno preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2010, le cui assunzioni e risultanze sono coerenti con quanto dichiarato nel capitolo Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione. Inoltre, per gli anni successivi, hanno formulato specifiche previsioni dell’andamento dei propri business in senso cautelativo, tenendo pertanto conto del contesto economico-finanziario e di mercato profondamente mutato dall’attuale crisi, nonché delle diverse condizioni operative derivanti dal riallineamento strategico con il business di Chrysler Group LLC. Sulla base di tali previsioni, non sono emerse necessità di impairment significativi, salvo alcune svalutazioni di taluni investimenti in piattaforme e architetture del business delle Automobili.

Inoltre, qualora si dovessero ulteriormente peggiorare le assunzioni alla base delle previsioni, si segnala quanto segue:

Con riferimento alle attività materiali e a quelle immateriali a vita utile definita (essenzialmente costi di sviluppo) del Gruppo, le stesse si riferiscono a modelli/prodotti recenti, con un elevato contenuto tecnologico in linea con le ultime normative di carattere ambientale, che li rende pertanto competitivi nell’attuale contesto economico, specie nelle economie più mature, dove particolare attenzione viene posta all’eco-sostenibilità di tali tipologie di beni. Pertanto, seppur nell’immediato il

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mercato automotoristico sia tra i più colpiti dall’attuale crisi, si ritiene altamente probabile che il ciclo di vita di tali prodotti possa prolungarsi, estendendosi nell’arco di tempo interessato da una ripresa economica più lenta, permettendo così al Gruppo di conseguire adeguati flussi reddituali per coprirne gli investimenti, seppur in un orizzonte temporale più ampio.

Per quanto riguarda, invece, gli avviamenti capitalizzati, il 60% circa si riferisce ai business di CNH e il 28% circa a Ferrari. Con riferimento al primo, il Gruppo ha sviluppato analisi articolate secondo diverse metodologie per verificare la recuperabilità dell’avviamento allocato a tale Settore, che al 31 dicembre 2009 ammonta a 1.662 milioni di euro: le considerazioni sviluppate sono descritte nella Nota 14. Per quanto riguarda Ferrari, infine, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni economiche e di mercato difficili ed ulteriormente peggiorate.

Valore residuo dei beni concessi in leasing operativo attraverso un contratto di leasing o ceduti attraverso un contratto di buy-backIl Gruppo rileva i beni concessi in leasing operativo come attività materiali. Inoltre, la vendita di nuovi veicoli attraverso contratti di buy-back non è contabilizzata come una vendita al momento della consegna al cliente ma come un leasing operativo se è probabile che il veicolo sarà riacquistato. Il Gruppo rileva i ricavi derivanti da tali operazioni a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing. Gli ammortamenti dei beni concessi in leasing operativo sono rilevati a quote costanti lungo la durata del contratto per il valore necessario a ridurre il costo dei beni fino al loro valore residuo al termine del contratto di leasing. La stima del valore residuo dei beni concessi in leasing è calcolata al momento della stipula del contratto sulla base dei dati di settore pubblicati e dell’esperienza.

L’effettiva realizzazione dei valori residui dipende dalla capacità futura del Gruppo di commercializzare i beni nel contesto di mercato di quel momento. Il Gruppo valuta continuamente se sono avvenuti fatti e circostanze che hanno un effetto sui valori residui stimati per tali beni. In particolare, nel corso del 2009 il Gruppo ha rilevato svalutazioni addizionali, rispetto a quelle solitamente effettuate in base all’andamento storico dei valori residui, per tener conto del repentino deteriorarsi, negli ultimi mesi del 2008 e in tutto il 2009, del mercato dei veicoli usati. Se tali condizioni di mercato peggiorassero ulteriormente, non si esclude che debbano essere effettuate ulteriori svalutazioni.

IncentiviAl momento della vendita o al momento in cui gli incentivi sono annunciati ai dealer, se successivo, il Gruppo rileva a diretta riduzione dei ricavi la stima degli impatti degli incentivi concessi alla rete di vendita ed ai clienti. Vi sono diversi tipi di incentivi, variabili anche in funzione del momento in cui sono stati concessi. La determinazione degli incentivi richiede l’uso di stime basate su diversi fattori da parte del management.

Garanzie prodottoAl momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. Il Gruppo lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l’onere derivante dagli interventi in garanzia. Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoroLe società del Gruppo partecipano a piani pensione e altri piani di assistenza sanitaria in diversi Stati. Il Gruppo ha i suoi principali piani a benefici definiti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania e in Italia. Il management utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi con l’obiettivo di anticipare gli eventi futuri per il calcolo degli oneri, delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l’andamento dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti del Gruppo utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Con riferimento ai tassi di sconto, si precisa che nel corso del 2009 le curve dei tassi dei titoli corporate high quality non hanno presentato l’elevata volatilità manifestata nel corso del 2008. Non si esclude, peraltro, che futuri significativi cambiamenti nei rendimenti dei titoli corporate possano comportare effetti sulla passività e sugli utili/perdite attuariali non riconosciuti, tenuto peraltro anche conto di eventuali contestuali modifiche al rendimento delle attività a servizio dei piani, laddove esistenti.

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Realizzabilità delle attività per imposte anticipateAl 31 dicembre 2009, il Gruppo ha attività per imposte anticipate e benefici fiscali teorici per perdite fiscali riportabili a nuovo per 7.784 milioni di euro di cui non riconosciute in bilancio per 3.307 milioni di euro. I corrispondenti valori al 31 dicembre 2008 erano pari a 7.325 milioni di euro e 2.899 milioni di euro, rispettivamente. Il management ha rilevato tali poste rettificative al fine di ridurre il valore delle imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero. Nella determinazione delle poste rettificative sono stati presi in considerazione i risultati di budget e le previsioni per gli anni successivi coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti. Si ritiene, inoltre, che le poste rettificative stanziate siano congrue a coprire il rischio di un ulteriore peggioramento delle assunzioni insite in tali previsioni, tenuto conto del fatto che le imposte anticipate nette così stanziate si riferiscono a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco di tempo molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l’uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l’orizzonte temporale implicito nelle previsioni sopra citate.

Passività potenzialiIl Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l’esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2009I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, rivisti anche a seguito del processo di Improvement annuale 2008 condotto dallo IASB, sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2009.

IAS 1 Rivisto – Presentazione del bilancioLa versione rivista dello IAS 1 – Presentazione del bilancio non consente più la presentazione delle componenti di reddito quali proventi ed oneri (definite “variazioni generate da transazioni con i non-soci”) nel Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, richiedendone, invece, separata indicazione rispetto alle variazioni generate da transazioni con i soci. Secondo la nuova versione del principio, infatti, tutte le variazioni generate da transazioni con i non-soci devono essere evidenziate in un unico prospetto separato che mostri l’andamento del periodo (prospetto degli utili e delle perdite complessivi rilevati) oppure in due separati prospetti (conto economico e prospetto degli utili o perdite complessivi rilevati). Tali variazioni devono essere evidenziate separatamente anche nel Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Il Gruppo ha applicato la versione rivista del principio a partire dal 1° gennaio 2009 in modo retrospettivo, scegliendo di evidenziare tutte le variazioni generate da transazioni con i non-soci in due prospetti di misurazione dell’andamento del periodo, intitolati rispettivamente “Conto economico consolidato” e “Conto economico complessivo consolidato”. Il Gruppo ha conseguentemente modificato la presentazione del Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nell’ambito del processo di Improvement annuale 2008 condotto dallo IASB, inoltre, è stato pubblicato un emendamento allo IAS 1 Rivisto in cui è stato stabilito che le attività e passività derivanti da strumenti finanziari derivati designati come di copertura siano classificati, nella Situazione patrimoniale-finanziaria, distinguendo tra attività e passività correnti e non correnti. Si segnala che l’adozione di tale emendamento non ha comportato alcuna modifica alla presentazione delle poste relative alle attività e passività da strumenti finanziari derivati per il Gruppo per via della forma di presentazione mista della distinzione tra correnti e non correnti adottata e consentita dallo IAS 1.

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IAS 23 Rivisto – Oneri finanziariNella versione rivista del principio è stata rimossa l’opzione, adottata dal Gruppo fino al 31 dicembre 2008, per cui era possibile rilevare immediatamente a conto economico gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per cui normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying assets). Inoltre, tale versione del principio è stata emendata nell’ambito del processo di Improvement 2008 condotto dallo IASB, al fine di rivedere la definizione di oneri finanziari da considerare per la capitalizzazione.

In accordo con quanto previsto dalle regole di transizione del principio, il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile dal 1° gennaio 2009 in modo prospettico, capitalizzando gli oneri finanziari direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione di qualifying assets a fronte dei quali il Gruppo ha iniziato l’investimento, ha sostenuto oneri finanziari oppure per cui sono iniziate le attività necessarie alla preparazione del bene per il suo uso specifico o per la vendita dal 1° gennaio 2009. Nel corso dell’esercizio non sono stati tuttavia rilevati effetti contabili significativi in conseguenza dell’adozione del principio.

Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: condizioni di maturazione e cancellazioneL’emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: condizioni di maturazione e cancellazione stabilisce che ai fini della valutazione degli strumenti di remunerazione basati su azioni, solo le condizioni di servizio e di performance possono essere considerate delle condizioni di maturazione dei piani (vesting conditions). Eventuali altre clausole devono essere considerate non vesting conditions e sono incorporate nella determinazione del fair value alla data di concessione del piano. L’emendamento chiarisce inoltre che, in caso di annullamento del piano, occorre applicare lo stesso trattamento contabile sia che l’annullamento derivi dalla società, sia che esso derivi dalla controparte.

Il principio è stato applicato in modo retrospettivo dal Gruppo dal 1° gennaio 2009; tuttavia dalla sua applicazione non sono emersi effetti contabili per il Gruppo dal momento che i piani di stock option in corso di maturazione nel periodo non prevedono condizioni di maturazione diverse dalle condizioni di perfomance e di servizio così come definite nell’emendamento e nei periodi considerati non vi sono state cancellazioni di piani.

Improvement allo IAS 16 – Immobili, impianti e macchinariL’improvement allo IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari stabilisce che le imprese il cui business caratteristico è il renting devono riclassificare nel magazzino i beni che cessano di essere locati e sono destinati alla vendita; conseguentemente, i corrispettivi derivanti dalla loro cessione devono essere riconosciuti come ricavi. I corrispettivi pagati per costruire o acquistare beni da locare ad altri, nonché i corrispettivi incassati dalla successiva vendita di tali beni costituiscono, ai fini del Rendiconto finanziario, delle Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo.

Fino al 31 dicembre 2008 il Gruppo riclassificava nella voce Rimanenze i beni che cessavano di essere locati in relazione ad un contratto di leasing operativo e che erano destinati alla vendita. Al momento della cessione del bene a titolo definitivo, però, il Gruppo rilevava l’eventuale plusvalenza o minusvalenza da cessione tra gli Altri proventi ed oneri. Nel Rendiconto finanziario, inoltre, il Gruppo classificava i flussi di cassa derivanti da investimenti attuati per la costruzione o l’acquisizione e dal disinvestimento di beni concessi in leasing operativo tra le Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento. Inoltre, il Gruppo applicava lo stesso trattamento contabile previsto per i beni concessi in leasing operativo ai beni concessi in buy-back del Settore Veicoli Industriali; al termine del contratto di buy-back, però, tali beni rimanevano iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari, rilevando l’eventuale plusvalenza o minusvalenza derivante dalla vendita di tali beni tra gli Altri proventi ed oneri. I flussi di cassa derivanti da tali operazioni erano esposti nel Rendiconto finanziario tra le Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio.

Il Gruppo ha adottato l’emendamento allo IAS 16 in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2009. Essendo il metodo di valutazione dei beni concessi in leasing operativo e dei beni concessi in buy-back lo stesso adottato per la valutazione delle rimanenze nette, l’adozione del nuovo trattamento contabile non ha comportato la rilevazione di alcun effetto contabile sul Patrimonio netto al 1° gennaio 2008, sull’Utile del 2008 e sul Patrimonio netto al 31 dicembre 2008; ha peraltro richiesto la riclassifica di alcuni saldi patrimoniali al 1° gennaio 2008 e al 31 dicembre 2008, la rideterminazione di alcuni valori di Conto economico consolidato del 2008, nonché del Rendiconto finanziario del 2008.

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In particolare, gli effetti riportati sulla Situazione patrimoniale-finanziaria presentata a fini comparativi sono i seguenti:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2008 Al 1° gennaio 2008Immobili, impianti e macchinari Valore precedentemente presentato 12.607 11.246Riclassifica a Rimanenze nette per beni in buy-back destinati ad essere ceduti (92) (34)Valore dopo la riclassifica 12.515 11.212

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2008 Al 1° gennaio 2008Rimanenze nette Valore precedentemente presentato 11.346 9.990Riclassifica da Immobili, impianti e macchinari per beni in buy-back destinati ad essere ceduti 92 34Valore dopo la riclassifica 11.438 10.024

Gli effetti riportati sul Conto economico consolidato presentato a fini comparativi sono i seguenti:

(in milioni di euro) 2008Ricavi netti Valore precedentemente presentato 59.380Rilevazione corrispettivi da cessione beni in Buy-back e in leasing operativo 184Valore rideterminato 59.564

(in milioni di euro) 2008Costo del venduto Valore precedentemente presentato 49.423Rilevazione variazione delle rimanenze per beni in buy-back e in leasing operativo ceduti 189Valore rideterminato 49.612

(in milioni di euro) 2008Altri proventi (oneri) Valore precedentemente presentato (23)Storno plusvalenze da cessione beni in buy-back e leasing operativo (18)Storno minusvalenze da cessione beni in buy-back e leasing operativo 23Valore rideterminato (18)

Gli effetti riportati sul Rendiconto finanziario presentato a fini comparativi sono i seguenti:

(in milioni di euro) 2008Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo Valore precedentemente presentato 384Riclassifica da disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento (218)Valore dopo la riclassifica 166

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(in milioni di euro) 2008Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento Valore precedentemente presentato (6.310)Riclassifica a variazione delle poste da operazioni di leasing 218Valore dopo la riclassifica (6.092)

Improvement allo IAS 19 – Benefici ai dipendentiL’Improvement allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti chiarisce la definizione di costo/provento relativo alle prestazioni di lavoro passate e stabilisce che in caso di riduzione di un piano, l’effetto da imputarsi immediatamente a conto economico deve comprendere solo la riduzione di benefici relativamente a periodi futuri, mentre l’effetto derivante da eventuali riduzioni legate a periodi di servizio passati deve essere considerato un costo negativo relativo alle prestazioni di lavoro passate. Tale modifica deve essere applicata in modo prospettico alle modifiche dei piani avvenute a partire dal 1° gennaio 2009; si segnala, peraltro, che nessun effetto contabile significativo è stato rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre 2009.

L’Improvement ha anche modificato la definizione di rendimento di un’attività a servizio del piano, stabilendo che questa voce deve essere esposta al netto di eventuali oneri di amministrazione che non siano già inclusi nel valore dell’obbligazione, ed ha chiarito anche la definizione di benefici a breve termine e di benefici a lungo termine. Il Gruppo ha adottato tale principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2009, per quanto riguarda le definizioni di rendimento di un’attività a servizio del piano e di benefici a breve e lungo termine, senza peraltro rilevare nessun effetto contabile perché già prima dell’adozione dell’emendamento la prassi contabile adottata dal Gruppo su tali tematiche era allineata a quanto stabilito nell’emendamento stesso.

Improvement allo IAS 20 – Contabilizzazione e informativa dei contributi pubbliciL’Improvement allo IAS 20 – Contabilizzazione e informativa dei contributi pubblici stabilisce che i benefici derivanti da prestiti di enti pubblici concessi ad un tasso di interesse inferiore a quello di mercato devono essere trattati come contributi pubblici e quindi seguire le regole di riconoscimento stabilite dallo IAS 20. La precedente versione dello IAS 20 stabiliva che in caso di finanziamenti a tasso agevolato ricevuti come contributi pubblici, l’impresa non doveva rilevare nessun beneficio, il Gruppo pertanto rilevava il finanziamento al valore corrispondente all’incasso ricevuto e i minori interessi da esso derivanti direttamente a conto economico nella voce Proventi (oneri) finanziari.

In accordo con quanto previsto dalle regole di transizione dell’emendamento, il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile dal 1° gennaio 2009 ai finanziamenti a tasso agevolato ottenuti a partire da tale data. Per tali finanziamenti, al momento dell’erogazione il Gruppo iscrive il debito finanziario al fair value e un risconto passivo a fronte dei contributi sul tasso agevolato da ricevere per un ammontare pari alla differenza tra il fair value del debito e quanto incassato. Tale valore sarà rilevato a conto economico quando e solo quando tutte le condizioni necessarie al riconoscimento del contributo saranno soddisfatte, in modo sistematico per correlarlo ai costi che intende compensare. Al 31 dicembre 2009 non si sono tuttavia rilevati effetti contabili significativi derivanti dall’applicazione dell’Improvement.

Improvement allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegateL’Improvement allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate stabilisce che nel caso di partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto, un’eventuale perdita di valore non deve essere allocata alle singole attività (e in particolare all’eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino deve essere riconosciuto integralmente.

In accordo con le regole di transizione previste dall’Improvement il Gruppo ha deciso di applicare tale emendamento in modo prospettico ai ripristini di valore effettuati dal 1° gennaio 2009, tuttavia nessun effetto contabile è derivato dall’adozione di tale nuovo principio perché nel 2009 il Gruppo non ha rilevato alcun ripristino di valore di avviamenti inclusi nel valore di carico delle partecipazioni.

Si segnala inoltre che l’improvement ha anche modificato alcune richieste di informazioni per le partecipazioni in imprese collegate e joint venture valutate al fair value in accordo con lo IAS 39, modificando contestualmente anche lo IAS 31 – Partecipazioni in joint

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venture ed emendando l’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative e lo IAS 32 – Strumenti finanziari: presentazione. Tali modifiche, peraltro, riguardano una fattispecie non presente nel Gruppo Fiat alla data del presente bilancio.

Improvement allo IAS 38 – Attività immaterialiL’Improvement allo IAS 38 – Attività immateriali stabilisce il riconoscimento a conto economico dei costi promozionali e di pubblicità; in particolare si stabilisce che nel caso in cui l’impresa sostenga oneri aventi benefici economici futuri senza l’iscrizione di attività immateriali, questi devono essere imputati a conto economico nel momento in cui l’impresa stessa ha il diritto di accedere al bene, se si tratta di acquisto di beni, o in cui il servizio è reso, se si tratta di acquisto di servizi. Il principio è stato modificato inoltre per consentire alle imprese di adottare il metodo delle unità prodotte per determinare l’ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita. Tale emendamento è stato applicato dal Gruppo in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2009, tuttavia, la sua adozione non ha comportato la rilevazione di nessun effetto contabile perché già prima dell’applicazione dell’emendamento tali tipologie di oneri erano riconosciuti a conto economico secondo le modalità previste da tale emendamento. Inoltre, per quanto riguarda la possibilità di adottare il metodo delle unità prodotte quale criterio di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita, si segnala che il Gruppo ammortizza tali attività utilizzando il metodo a quote costanti.

Emendamento all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrativeL’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2009, è stato emesso per incrementare il livello di informativa richiesta nel caso di valutazione al fair value e per rafforzare i principi esistenti in tema di informativa sui rischi di liquidità degli strumenti finanziari. In particolare, l’emendamento richiede che sia fornita informativa circa la determinazione del fair value degli strumenti finanziari per livelli gerarchici di valutazione. L’adozione di tale principio non ha comportato alcun effetto dal punto di vista della valutazione e rilevazione delle poste di bilancio, ma solo sul tipo di informativa presentato nelle note.

Emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2009 non rilevanti per il GruppoI seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2009, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data del presente bilancio ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:

Emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Presentazione e allo IAS 1 – Presentazione del Bilancio – Strumenti finanziari puttable e obbligazioni derivanti dalla liquidazione.

Improvement allo IAS 29 – Informazioni contabili in economie iperinflazionate.

Improvement allo IAS 36 – Perdite di valore di attività.

Improvement allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

Improvement allo IAS 40 – Investimenti immobiliari.

IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione dei clienti.

IFRIC 15 – Contratti per la costruzione di beni immobili.

IFRIC 16 – Copertura di una partecipazione in un’impresa estera.

Si segnala infine che, in data 12 marzo 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39 - Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione che permette, in determinate circostanze, di riclassificare determinati strumenti finanziari al di fuori della categoria contabile “iscritti al fair value con contropartita a conto economico”. Tali emendamenti chiariscono che, nel riclassificare uno strumento finanziario al di fuori della predetta categoria, tutti i derivati impliciti devono essere valutati e, se necessario, contabilizzati separatamente in bilancio. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo dal 31 dicembre 2009 ma la loro adozione non ha comportato nessun effetto contabile sul bilancio del Gruppo.

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Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal GruppoIn data 10 gennaio 2008 lo IASB ha emesso una versione aggiornata dell’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, ed ha emendato lo IAS 27 – Bilancio consolidato e separato. Le principali modifiche apportate all’IFRS 3 riguardano l’eliminazione dell’obbligo di valutare le singole attività e passività della controllata al fair value in ogni acquisizione successiva, nel caso di acquisizione per fasi di società controllate. L’avviamento sarà unicamente determinato nella fase di acquisizione e sarà pari al differenziale tra il valore delle partecipazioni immediatamente prima dell’acquisizione, il corrispettivo della transazione ed il valore delle attività nette acquisite. Inoltre, nel caso in cui la società non acquisti il 100% della partecipazione, la quota di interessenza di pertinenza di terzi può essere valutata sia al fair value, sia utilizzando il metodo già previsto in precedenza dall’IFRS 3. La versione rivista del principio prevede, inoltre, l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione delle passività per pagamenti sottoposti a condizione. Nell’emendamento allo IAS 27, invece, lo IASB ha stabilito che le modifiche nella quota di interessenza che non costituiscono una perdita di controllo devono essere trattate come equity transaction e quindi devono avere contropartita a patrimonio netto. Inoltre, viene stabilito che quando una società controllante cede il controllo in una propria partecipata ma continua comunque a detenere un’interessenza nella società, deve valutare la partecipazione mantenuta in bilancio al fair value ed imputare eventuali utili o perdite derivanti dalla perdita del controllo a conto economico. Infine, l’emendamento allo IAS 27 richiede che tutte le perdite attribuibili ai soci di minoranza siano allocate alla quota di interessenza di pertinenza dei terzi, anche quando queste eccedano la loro quota di pertinenza del capitale della partecipata. Le nuove regole devono essere applicate in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.

Nell’ambito del processo di Improvement 2008 condotto dallo IASB, la modifica apportata all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l’impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata. La modifica deve essere applicata dal 1° gennaio 2010 in modo prospettico.

In data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 – Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, che deve essere applicato in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2010. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Si ritiene che l’adozione di tale emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 27 novembre 2008 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci con lo scopo di uniformare il trattamento contabile delle distribuzioni di attività non liquide ai soci. L’interpretazione, in particolare, chiarisce che un debito per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno utilizzate per il suo pagamento. Infine, l’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra il dividendo pagato ed il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento. L’interpretazione deve essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.

In data 29 gennaio 2009 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti che chiarisce il trattamento contabile da adottare se l’impresa stipula un contratto in cui riceve da un proprio cliente un’attività materiale che dovrà utilizzare per collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un determinato accesso alla fornitura di beni e servizi (come per esempio la fornitura di elettricità, gas, acqua). In alcuni casi, infatti, l’impresa riceve delle disponibilità liquide dal cliente al fine di costruire o acquisire tale attività materiale che sarà utilizzata nell’adempimento del contratto. L’interpretazione deve essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.

In data 16 aprile 2009 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“improvement”); di seguito vengono citate quelle indicate dallo IASB come variazioni che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione di tali improvement.

IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010, ha chiarito che, avendo l’IFRS 3 modificato la definizione di aggregazione aziendale, il conferimento di un ramo d’azienda per la formazione

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di una joint venture o l’aggregazione di imprese o rami d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono nell’ambito di applicabilità dell’IFRS 2.

IFRS 5 – Attività non correnti disponibili per la vendita e attività operative cessate: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010 in modo prospettico, ha chiarito che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che fanno specifico riferimento ad attività non correnti (o gruppi di attività) classificate come disponibili per la vendita o come attività operative cessate stabiliscono tutta l’informativa necessaria per questo genere di attività o di operazioni.

IFRS 8 – Settori operativi: questo emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010, richiede che le imprese forniscano il valore del totale delle attività per ciascun settore oggetto di informativa, se tale valore è fornito periodicamente al più alto livello decisionale operativo. Tale informazione era in precedenza richiesta anche in mancanza di tale condizione.

IAS 1 – Presentazione del bilancio: con questo emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010, si modifica la definizione di passività corrente contenuta nello IAS 1. La precedente definizione richiedeva la classificazione come correnti delle passività che potessero venire estinte in qualsiasi momento mediante l’emissione di strumenti di patrimonio netto. Ciò comportava l’iscrizione tra le passività correnti delle passività relative a prestiti obbligazionari convertibili che potessero essere convertite in qualsiasi momento in azioni dell’emittente. A seguito della modifica, ai fini della classificazione come corrente/non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto.

IAS 7 – Rendiconto finanziario: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010, richiede che solo i flussi di cassa derivanti da spese che risultino nel riconoscimento di un’attività nella Situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati nel Rendiconto finanziario come derivanti da attività di investimento, mentre i flussi di cassa derivanti da spese che non risultino nel riconoscimento di un’attività (come può essere il caso di spese promozionali e di pubblicità o di training del personale) debbano essere classificati come derivanti dall’attività operativa.

IAS 17 – Leasing: a seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione le condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come leasing finanziario o operativo indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà al termine del contratto. Prima delle modifiche, il principio contabile prevedeva che, qualora il titolo di proprietà del terreno oggetto di locazione non fosse trasferito al termine del contratto di locazione, lo stesso venisse classificato in locazione operativa in quanto avente vita utile indefinita. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2010; alla data di adozione tutti i terreni oggetto di contratti di leasing già in essere e non ancora scaduti dovranno essere valutati separatamente, con l’eventuale riconoscimento retrospettivo di un nuovo leasing contabilizzato come se il relativo contratto avesse natura finanziaria.

IAS 36 – Riduzione di valore delle attività: l’emendamento, che deve essere applicato in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, richiede che ogni unità operativa o gruppo di unità operative sulle quali l’avviamento è allocato ai fini del test di impairment non abbia dimensioni maggiori di un segmento operativo così come definito dal paragrafo 5 dell’IFRS 8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo IFRS sulla base di caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine.

IAS 38 – Attività immateriali: la revisione dell’IFRS 3 operata nel 2008 ha stabilito che esistono sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di un’aggregazione d’impresa se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o legali. Lo IAS 38 è stato conseguentemente emendato per riflettere questa modifica all’IFRS 3. L’emendamento in oggetto ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi comunemente per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un mercato attivo di riferimento; in particolare tali tecniche includono alternativamente la stima dei flussi di cassa netti attualizzati originati dalle attività, la stima dei costi che l’impresa ha evitato di sostenere possedendo l’attività e non dovendo utilizzarla sotto un contratto di licenza con un terzo, o dei costi necessari a ricrearla o rimpiazzarla (come nel c.d. metodo del costo). L’emendamento deve essere applicato in modo prospettico a partire dal 1° gennaio 2010.

IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione: l’emendamento restringe l’eccezione di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti forward tra un acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa

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ceduta in un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il completamento dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle due parti, ma solo dal trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento chiarisce invece che ricadono nell’ambito di applicabilità deIlo IAS 39 i contratti di opzione (siano o meno essi attualmente esercitabili) che consentono a una delle due parti di avere il controllo sul realizzarsi o meno di eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il controllo di un‘impresa. L’emendamento chiarisce inoltre che le penali implicite per l’estinzione anticipata di prestiti, il prezzo delle quali compensa il soggetto prestatore della perdita degli ulteriori interessi, devono essere considerate strettamente correlate al contratto di finanziamento che le prevede, e pertanto non devono essere contabilizzate separatamente. Infine, l’emendamento chiarisce che gli utili o perdite su di uno strumento finanziario coperto devono essere riclassificati da patrimonio netto a conto economico nel periodo in cui il flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul conto economico. L’emendamento in oggetto deve essere applicato in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.

IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati impliciti: l’emendamento, che deve essere applicato in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, esclude dall’ambito di applicabilità dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di aggregazioni aziendali al momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di joint venture.

Nel mese di giugno 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri principi contabili. In particolare, chiarisce che la società che riceve beni o servizi nell’ambito di piani di pagamento basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi indipendentemente da quale società del gruppo regoli la transazione, ed indipendentemente dal fatto che il regolamento avvenga mediante cassa o in azioni; inoltre, stabilisce che il termine “gruppo” è da intendersi nel medesimo significato che esso assume nello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, ovvero include la capogruppo e le sue controllate. L’emendamento specifica, poi, che una società deve valutare i beni o servizi ricevuti nell’ambito di una transazione regolata per cassa o in azioni dal proprio punto di vista, che potrebbe non coincidere con quello del gruppo e col relativo ammontare riconosciuto nel bilancio consolidato. L’emendamento incorpora le linee-guida precedentemente incluse nell’IFRIC 8 – Ambito di applicazione dell’IFRS 2 e nell’IFRIC 11 – IFRS 2 – Transazioni relative ad azioni del gruppo e ad azioni proprie. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2010; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per l’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettivo. Alla data del presente bilancio il Gruppo sta valutando gli effetti derivanti dall’adozione dell’emendamento.

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1° gennaio 2013. Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.

In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta

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di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputato a conto economico nel periodo. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

gestione dei riscHi

Rischio di creditoIl Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte dai Settori, nonché dai loro diversi mercati di riferimento, peraltro mitigata dal fatto che l’esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Ciononostante, nel complesso, i crediti commerciali ed i crediti da attività di finanziamento, in particolare i crediti verso la rete di vendita e i crediti per attività di leasing finanziario, manifestano una concentrazione del rischio di credito nel mercato dell’Unione Europea per i Settori Fiat Group Automobiles e Veicoli Industriali e nel mercato Nord Americano per il Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni.

Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici.

Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.

Nell’ambito delle proprie attività il Gruppo, inoltre, opera regolarmente al fine di realizzare operazioni di raccolta sui diversi mercati finanziari e con varie forme tecniche, con lo scopo di garantire un adeguato livello di liquidità sia attuale che prospettico.

L’attuale difficile contesto dei mercati in cui opera il Gruppo e di quelli finanziari richiede particolare attenzione alla gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile quale importante fattore per affrontare un 2010 che si preannuncia difficile. Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e il ricorso al mercato obbligazionario e ad altre forme di provvista.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesseIl Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute perché opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute e tassi di interesse.

L’esposizione al rischio di cambio del Gruppo deriva sia dalla distribuzione geografica delle diverse attività industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta.

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L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia industriali che finanziarie, oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi e dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari futuri e con le poste patrimoniali attive e passive e non sono consentite attività di tipo speculativo.

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura del fair value principalmente per la gestione del:

rischio di cambio su strumenti finanziari denominati in valuta estera;

rischio di interesse su finanziamenti e debiti a tasso fisso.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente currency swap, forward contract, interest rate swap e strumenti finanziari combinati a copertura del rischio di cambio e di tasso di interesse.

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare:

il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate;

l’interesse pagato sui finanziamenti, sia a copertura degli interessi fissi ricevuti sui prestiti (attività di finanziamento della clientela), sia per raggiungere un mix predefinito ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti.

L’esposizione al rischio di cambio su transazioni commerciali previste è coperta utilizzando currency swap, forward contract e currency option. L’esposizione al rischio di tasso di interesse è generalmente coperta mediante l’utilizzo di interest rate swap e, in limitati casi, di forward rate agreement.

Le controparti di tali contratti sono primarie e differenziate istituzioni finanziarie.

Le informazioni sul fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di bilancio sono riportate nella Nota 21.

Ulteriori informazioni quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 33.

area di consolidamentoIl bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2009 include Fiat S.p.A. e 417 controllate consolidate, nelle quali Fiat S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto, sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative. Il numero totale di controllate consolidate è diminuito di 11 unità rispetto all’esercizio precedente.

Sono state escluse dal consolidamento integrale 77 controllate minori che sono inattive o che generano un volume d’affari non significativo: la loro incidenza rispetto alle attività, passività, situazione finanziaria e redditività del Gruppo è irrilevante. In particolare, le controllate valutate al costo sono 51, i loro ricavi aggregati sono pari allo 0% dei ricavi del Gruppo, il loro patrimonio netto e totale attivo aggregati sono pari rispettivamente allo 0% e allo 0,2% dei corrispondenti valori del Gruppo.

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Le partecipazioni nelle imprese a controllo congiunto (65 società incluse le 28 imprese del gruppo FGA Capital) sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ad eccezione della Fiat-GM Powertrain Polska S.p. Z.o.o. consolidata con il metodo proporzionale. I principali valori relativi alla quota del Gruppo in tale società sono i seguenti:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Attività non correnti 104 106Attività correnti 157 67TOTALE ATTIVO 261 173Debiti finanziari - 1Altre passività 100 59

(in milioni di euro) 2009 2008Ricavi netti 121 220Utile/(perdita) 12 35

Si precisa che a fine 2009 FPT - Fiat Powertrain Technologies e General Motors (GM) hanno firmato un accordo preliminare per l’acquisto da parte di FPT della quota del 50% di GM nella società Fiat-GM Powertrain Polska S.p. Z.o.o. L’accordo per il trasferimento delle quote è soggetto al processo di approvazione da parte dell’antitrust.

I principali valori patrimoniali aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese a controllo congiunto valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono i seguenti:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Attività non correnti 2.339 2.332Attività correnti 9.567 8.989TOTALE ATTIVO 11.906 11.321Debiti finanziari 8.664 8.190Altre passività 1.695 1.679

I principali valori economici aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese a controllo congiunto valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono i seguenti:

(in milioni di euro) 2009 2008Ricavi netti 4.447 5.576Utile/(perdita) della gestione ordinaria 161 221Utile/(perdita) operativa 152 209Utile/(perdita) ante imposte 92 163Utile/(perdita) dell’esercizio 57 99

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21 imprese collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, mentre 30 collegate, complessivamente di minore importanza, sono valutate secondo il metodo del costo. I principali valori aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese collegate sono i seguenti:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Totale attività 2.512 2.946Passività 2.125 2.491

(in milioni di euro) 2009 2008Ricavi netti 539 677Utile/(perdita) dell’esercizio (42) 23

I valori sopra indicati non includono quelli relativi alla collegata Chrysler Group LLC che, come più ampiamente descritto nella Nota 16, non sono ancora disponibili in quanto verranno pubblicati entro il 30 aprile 2010.

I principali valori aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese collegate valutate secondo il metodo del costo sono i seguenti:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Totale attività 108 114Passività 78 76

(in milioni di euro) 2009 2008Ricavi netti 73 65Utile/(perdita) dell’esercizio 2 4

In relazione all’area di consolidamento si segnala che:

Nel corso del quarto trimestre 2009 Fiat Group Automobiles ha acquisito le attività e passività del Gruppo Bertone; inoltre, il Settore Fiat Group Automobiles ha acquisito il controllo totalitario di una società minore in Brasile che è stata classificata come destinata alla vendita.

La società Fiat Automobiles Serbia Doo Kragujevac è stata consolidata integralmente dal 1° gennaio 2009.

In data 30 gennaio 2009 il Settore Componenti ha ceduto la partecipazione nella controllata Ergom France S.a.S.

Nel corso dell’esercizio sono state cedute alcune partecipazioni totalitarie minori dei Settori Comau e Ferrari, per ulteriori dettagli circa tali operazioni si rimanda alla Nota 36.

Operazione ChryslerIn data 10 giugno 2009 il Gruppo Fiat ha acquisito, senza il pagamento di alcun corrispettivo in contanti, una partecipazione iniziale del 20% nella Chrysler Group LLC che, come previsto dallo IAS 28 – Partecipazioni in collegate, verrà valutata secondo il metodo del patrimonio netto. A Fiat spetta, inoltre, il diritto di ricevere un’ulteriore partecipazione sino al 15% (sia in termini di valore sia di diritti di voto), al netto degli effetti diluitivi, di Chrysler. Questa ulteriore partecipazione sarà attribuita a Fiat (senza alcun esborso da parte di Fiat stessa) in tre tranche del 5% ognuna, subordinate al raggiungimento di predeterminati obiettivi industriali e commerciali. In caso di mancato raggiungimento di uno o più dei suddetti obiettivi, Fiat avrà comunque la facoltà

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di acquistare, ad un prezzo da determinarsi in base ad una formula prestabilita che fa riferimento a parametri di mercato, la percentuale di partecipazione al capitale corrispondente all’obiettivo/obiettivi che non sono stati raggiunti.

Sempre nel contesto dell’operazione, il Gruppo Fiat ha trasferito al nuovo gruppo Chrysler specifiche tecnologie, sotto forma di licenze per l’area NAFTA: a fronte di tale trasferimento, valutato al suo valore normale, è emersa una plusvalenza atipica che ha trovato contropartita, per pari importo, in parte nell’iscrizione del costo della partecipazione acquisita e in parte nella valutazione iniziale delle opzioni relative all’ulteriore 15%, previo storno della quota complessiva (35%) di plusvalenza non realizzata verso terzi. Peraltro, si ritiene che anche la quota residua di tale plusvalenza (65%) ai fini IFRS (si veda a questo proposito lo IAS 18 – Riconoscimento dei ricavi) non possa essere considerata realizzata in quanto non si è attualmente in grado di stimare quando i benefici economici derivanti dall’operazione potranno fluire al Gruppo Fiat: si ricorda, infatti, che Chrysler potrà distribuire dividendi solo dopo aver rimborsato i prestiti del Dipartimento del Tesoro statunitense e del Governo canadese. Pertanto anche tale plusvalenza è stata immediatamente eliminata contro il valore di carico della partecipazione inizialmente acquisita e delle sopra citate opzioni, che risultano così iscritte in bilancio per un valore pari a zero.

Per completezza si precisa che in futuro, ai sensi dei paragrafi 29 e 30 dello IAS 28, il Gruppo Fiat, finché deterrà una partecipazione di collegamento nella Chrysler iscritta in bilancio per un valore pari zero, non dovrà rilevare alcuna quota di perdite eventualmente consuntivate in futuro da tale sua collegata, in quanto non ha alcun obbligo di copertura delle stesse. Nel momento in cui, successivamente, la Chrysler realizzerà degli utili, il Gruppo Fiat potrà rilevarli solo per la parte eccedente la quota di perdite non rilevata nei precedenti esercizi.

Si ricorda, infine, che al Gruppo Fiat spetta l’opzione di acquistare fino ad un ulteriore 16% (esercitabile dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2016). Il controvalore di tale partecipazione corrisponderà ad un prezzo da determinarsi in base ad una formula prestabilita che fa riferimento a parametri di mercato. Questa facoltà non potrà essere esercitata fino a che il debito nei confronti del Dipartimento del Tesoro statunitense e del Governo canadese non sarà inferiore a 3 miliardi di dollari. Fiat non potrà, comunque, superare la quota di partecipazione del 49,9% di Chrysler fino a quando l’intero debito verso il Dipartimento del Tesoro statunitense e del Governo canadese non sarà stato rimborsato. Tale opzione, il cui prezzo di esercizio non è prefissato bensì corrisponderà al fair value dell’attività sottostante al momento dell’eventuale esercizio, è iscritta in bilancio con un fair value pari a zero.

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contenUto e PrinciPali VariaZioni

Ricavi netti1. La composizione dei Ricavi netti è la seguente:

(in milioni di euro) 2009 2008Vendita di beni 45.973 54.687Prestazioni di servizi 2.496 2.525Interessi attivi verso la clientela e altri proventi finanziari delle società di servizi finanziari 918 959Commesse 258 732Canoni su beni venduti con impegno di riacquisto (buy-back) 271 305Canoni su leasing operativi 167 154Altri 19 202Totale Ricavi netti 50.102 59.564

Costo del venduto2. Il Costo del venduto include quanto segue:

(in milioni di euro) 2009 2008Interessi passivi e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari 804 777Altri Costi del venduto 42.457 48.835Costo del venduto 43.261 49.612

Spese generali, amministrative e di vendita3. Le spese di vendita nel 2009 sono state pari a 2.504 milioni di euro (2.939 milioni di euro nel 2008) e comprendono principalmente costi di marketing, di pubblicità e per personale commerciale.

Le spese generali ed amministrative del 2009 sono state pari a 1.792 milioni di euro (2.136 milioni di euro nel 2008) e comprendono principalmente spese amministrative non attribuibili alle funzioni commerciali, produttive o di ricerca e sviluppo.

Costi di ricerca e sviluppo4. Nel 2009 i Costi di ricerca e sviluppo, pari a 1.398 milioni di euro (1.497 milioni di euro nel 2008), comprendono tutte le spese di ricerca e sviluppo non capitalizzate per 646 milioni di euro (770 milioni di euro nel 2008), le svalutazioni di costi precedentemente capitalizzati per 47 milioni di euro (9 milioni di euro nel 2008), nonché l’ammortamento dei costi di sviluppo precedentemente capitalizzati per 705 milioni di euro (735 milioni di euro nel 2008). Nel 2008, tale voce includeva altresì i ripristini di valore di costi precedentemente svalutati per 17 milioni di euro. Nel corso del 2009 il Gruppo ha capitalizzato nuovi costi di sviluppo per 1.046 milioni di euro (1.216 milioni di euro nel 2008).

Altri proventi (oneri)5. La voce accoglie altri proventi derivanti dalla gestione ordinaria e non attribuibili ad attività di vendita di beni e prestazioni di servizi (quali royalties e proventi vari su licenze e know-how), al netto di oneri diversi di gestione non imputabili a specifiche aree funzionali, quali imposte e tasse indirette, accantonamenti a fondi rischi vari non attribuibili alle altre voci di Costo del venduto e Spese generali, amministrative e di vendita.

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Si fornisce il seguente dettaglio:

(in milioni di euro) 2009 2008Plusvalenze su alienazione Immobili, impianti e macchinari 24 54Royalties e proventi vari su licenze e know-how 63 32Affitti attivi 20 25Recuperi costi e risarcimento danni 19 30Proventizzazione fondi non utilizzati 146 94Altri proventi 186 170Totale Altri proventi 458 405 Imposte indirette 149 152Minusvalenze su alienazione Immobili, impianti e macchinari 21 19Accantonamenti ad altri fondi rischi ed oneri 228 136Altri oneri 149 116Totale Altri oneri 547 423Saldo Altri proventi (oneri) (89) (18)

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni6. La voce, pari a 4 milioni di euro nel 2009, include il saldo tra plusvalenze e minusvalenze realizzate sulla cessione di alcune partecipazioni minori.

La voce, pari a 20 milioni di euro nel 2008, includeva per 14 milioni di euro la plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella controllata S.C.M. Ltda e per 4 milioni di euro la plusvalenza derivante dalla cessione di Targasys S.r.l.

Oneri di ristrutturazione7. Gli oneri di ristrutturazione ammontano a 312 milioni di euro nel 2009, per lo più relativi ai settori Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (87 milioni di euro), Magneti Marelli (62 milioni di euro), FPT – Powertrain Technologies (58 milioni di euro), Fiat Group Automobiles (54 milioni di euro) e Veicoli Industriali (22 milioni di euro).

Nel 2008 gli oneri di ristrutturazione ammontavano a 165 milioni di euro, per lo più relativi ai settori Magneti Marelli (77 milioni di euro) e Fiat Group Automobiles (62 milioni di euro).

Altri proventi (oneri) atipici8. Gli Altri proventi (oneri) atipici presentano un saldo negativo di 391 milioni di euro nel 2009 e includono gli effetti della svalutazione di alcuni investimenti in piattaforme e architetture del business delle Automobili conseguente al riallineamento strategico con il business di Chrysler Group LLC per 104 milioni di euro, altri oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati dal Gruppo quale conseguenza della crisi economica globale per 246 milioni di euro (di cui 173 milioni di euro riferibili al Settore Iveco), nonché gli oneri accessori all’acquisizione della partecipazione in Chrysler Group LLC per 41 milioni di euro.

Nel 2008, gli Altri proventi (oneri) atipici presentavano un saldo negativo di 245 milioni di euro, per lo più relativi ai costi per il processo di razionalizzazione di fornitori strategici (74 milioni di euro) e costi relativi ad accantonamenti addizionali ed eccezionali, conseguenti alla grave e repentina crisi del mercato automotoristico mondiale, effettuati da Fiat Group Automobiles e Iveco per lo più per rischi sui valori residui dei veicoli concessi in leasing operativo, venduti con clausola di buy-back o inclusi nello stock usato (166 milioni di euro).

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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162

Proventi (oneri) finanziari9. L’analisi dei Proventi (oneri) finanziari nel 2009 è presentata per gli importi che comprendono, oltre alle specifiche linee di conto economico, anche i Proventi delle società di servizi finanziari inclusi nei Ricavi netti per 918 milioni di euro (959 milioni di euro nel 2008) e gli Interessi passivi e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari inclusi nel Costo del venduto per 804 milioni di euro (777 milioni di euro nel 2008).

Per un collegamento con le specifiche linee di bilancio, queste sono riportate in calce alle tabelle.

(in milioni di euro) 2009 2008Proventi finanziari: Interessi attivi e altri proventi finanziari 153 229 Interessi attivi verso la clientela e altri proventi finanziari delle società di servizi finanziari 918 959 Utili da cessione titoli 7 2Totale Proventi finanziari 1.078 1.190di cui: Proventi finanziari escluse società di servizi finanziari (a) 160 231 Interessi passivi e altri oneri finanziari: Interessi passivi e altri oneri 1.437 1.371 Svalutazioni di attività finanziarie 194 121 Perdite da cessione titoli 12 7 Oneri finanziari su benefici ai dipendenti 160 155Totale Interessi e altri oneri finanziari 1.803 1.654 Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati e differenze cambio 86 (301)di cui: Interessi passivi e altri oneri finanziari, effetti su derivati e differenze cambio, escluse società di servizi finanziari (b) 913 1.178 Saldo proventi (oneri) finanziari escluse società di servizi finanziari (a) – (b) (753) (947)

Nel 2009, il Saldo dei proventi (oneri) finanziari, escluse le società di servizi finanziari, è stato negativo per 753 milioni di euro ed include un provento finanziario netto, pari a 117 milioni di euro derivante dagli equity swap su azioni Fiat, correlati ad alcuni piani di stock option (per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota 21). Nel 2008 tale saldo era stato negativo per 947 milioni di euro, ed includeva un onere finanziario netto derivante dagli equity swap su azioni Fiat, pari a 263 milioni di euro.

La voce Interessi attivi e altri proventi finanziari è così analizzabile:

(in milioni di euro) 2009 2008Interessi attivi verso banche 62 123Interessi attivi da titoli 9 9Commissioni e provvigioni attive 1 -Interessi attivi diversi e altri proventi 81 97Totale Interessi attivi e altri proventi finanziari 153 229

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La voce Interessi passivi e altri oneri è così analizzabile:

(in milioni di euro) 2009 2008Interessi passivi su prestiti obbligazionari 511 427Interessi passivi verso banche 323 281Interessi passivi da operazioni commerciali 4 7Commissioni e provvigioni passive 19 17Altri interessi passivi e oneri finanziari 580 639Totale Interessi passivi e altri oneri finanziari 1.437 1.371

Risultato partecipazioni10. La voce, pari a 27 milioni di euro (162 milioni di euro nel 2008), comprende la quota di risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto per 18 milioni di euro (133 milioni di euro nel 2008) e, per un ammontare positivo di 9 milioni di euro (positivo per 29 milioni di euro nel 2008), i ripristini di valore (rivalutazioni), le eventuali svalutazioni legate alla perdita di valore, gli accantonamenti a Fondo rischi su partecipazioni ed i proventi derivanti dall’incasso di dividendi.

In particolare, la voce è riferita a (importi in milioni di euro): società del Settore Fiat Group Automobiles 96 (93 nel 2008); società del Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni -26 (38 nel 2008); società del Settore Veicoli Industriali -30 (34 nel 2008 derivanti principalmente dalla proventizzazione di un fondo a fronte di rischi, venuti meno, riguardanti una partecipata cinese); altre società -13 (-3 nel 2008).

Imposte11. Le imposte iscritte nel conto economico consolidato sono le seguenti:

(in milioni di euro) 2009 2008Imposte correnti: IRAP 99 168 Altre imposte 545 755Totale Imposte correnti 644 923 Imposte differite di competenza del periodo: IRAP (33) (65) Altre imposte (154) (415)Totale Imposte differite (187) (480) Imposte relative ad esercizi precedenti 24 23Totale Imposte sul reddito 481 466

La riduzione delle imposte correnti verificatasi nel corso del 2009 rispetto all’anno precedente deriva dalla riduzione degli imponibili sia delle società estere che delle società italiane (con riferimento all’IRAP).

La diminuzione del saldo positivo delle imposte differite dipende essenzialmente dalla minore iscrizione di differite attive sulle differenze temporanee sorte nell’esercizio, nonché dall’eliminazione di imposte anticipate a causa del venir meno delle possibilità di recupero.

Le imposte relative ad esercizi precedenti includono gli oneri derivanti da contenziosi con le Amministrazioni fiscali.

Nel 2009 l’aliquota fiscale effettiva del Gruppo (IRAP corrente e differita esclusa) non è rappresentativa perché a fronte di una perdita consolidata sono stati sostenuti oneri fiscali. Nel 2008 l’aliquota fiscale effettiva era stata pari al 16,6%.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

(in milioni di euro) 2009 2008Imposte sul reddito teoriche (101) 602Effetto fiscale differenze permanenti 56 52Imposte relative ad esercizi precedenti 24 23Effetto derivante da aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane 45 100Effetto delle imposte differite attive non stanziate in esercizi precedenti - (193)Effetto delle imposte differite attive non stanziate ed eliminazione delle imposte anticipate 426 -Utilizzo perdite fiscali a fronte delle quali non erano state stanziate imposte differite attive (64) (250)Altre differenze 29 29Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) esclusa IRAP 415 363IRAP (corrente e differita) 66 103Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 481 466

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP in quanto, essendo questa un’imposta con una base imponibile diversa dall’utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio ed un altro. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l’aliquota fiscale vigente in Italia (IRES pari al 27,5% nel 2009 e nel 2008) all’Utile/(perdita) ante imposte.

Le differenze permanenti sopra indicate includono, tra le altre, l’effetto fiscale su redditi non imponibili per 136 milioni di euro nel 2009 (130 milioni di euro nel 2008) e su costi non deducibili per 192 milioni di euro nel 2009 (182 milioni di euro nel 2008).

L’effetto sopra riportato delle imposte differite attive nel 2009 è stato negativo per 362 milioni di euro a causa della mancata iscrizione delle imposte anticipate sulle differenze temporanee e perdite fiscali sorte nell’esercizio per 177 milioni di euro, di una nuova valutazione delle imposte anticipate iscritte nei precedenti esercizi per 249 milioni di euro, in parte compensato dall’utilizzo di perdite fiscali su cui nei precedenti esercizi non erano state iscritte imposte anticipate per 64 milioni di euro. Nel 2008 l’effetto era stato positivo per 443 milioni di euro.

Le Altre differenze includono ritenute non recuperabili per 57 milioni di euro (50 milioni di euro nel 2008).

Al 31 dicembre 2009 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate, al netto delle passività per imposte differite, ove compensabili, emerse in capo alle singole società consolidate. Il saldo netto tra le Attività per imposte anticipate e le Passività per imposte differite è così composto:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneAttività per imposte anticipate 2.580 2.386 194Passività per imposte differite (152) (170) 18Totale 2.428 2.216 212

L’aumento di tali attività, come analiticamente indicato nel prospetto seguente, è dovuto:

per 187 milioni di euro, all’iscrizione di imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sorte nell’esercizio al netto degli effetti derivanti dall’iscrizione/cancellazione di differite attive relative a precedenti esercizi;

per -54 milioni di euro, all’effetto fiscale delle poste registrate direttamente nel patrimonio netto;

per 79 milioni di euro, a differenze cambio positive, variazione area di consolidamento e altre variazioni.

165

Complessivamente le Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite, suddivise per singola tipologia, sono così analizzabili:

Riconosciute Differenze Al 31 Iscritte a Variaz. cambio Al 31 dicembre a conto patrimonio area di e altre dicembre(in milioni di euro) 2008 economico netto consol. variazioni 2009Imposte anticipate a fronte di: Fondi rischi ed oneri tassati 1.511 185 - - 87 1.783 Rimanenze 245 87 - - 1 333 Fondi svalutazione crediti tassati 149 42 - - 11 202 Fondi per benefici a dipendenti 409 18 - - (1) 426 Attività immateriali 418 40 - - - 458 Perdite di valore di attività finanziarie 218 (54) - (5) - 159 Valutazione strumenti finanziari derivati 188 (129) (40) - 10 29 Altre 508 (18) 1 (2) 11 500Totale Imposte anticipate 3.646 171 (39) (7) 119 3.890 Imposte differite passive a fronte di: Fondi ammortamenti anticipati (679) 166 - - (14) (527) Plusvalenze a tassazione differita (6) 4 - - - (2) Contributi in conto capitale (10) 4 - - - (6) Fondi per benefici a dipendenti (30) 13 - - (5) (22) Capitalizzazione costi di sviluppo (826) (63) - - (21) (910) Altre (659) 108 (14) 3 (20) (582)Totale Imposte differite passive (2.210) 232 (14) 3 (60) (2.049) Beneficio fiscale teorico connesso a perdite riportabili a nuovo 3.679 184 - (27) 58 3.894Rettifiche di valore per attività la cui recuperabilità non è probabile (2.899) (400) (1) 32 (39) (3.307)Totale Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite 2.216 187 (54) 1 78 2.428

Lo stanziamento delle Attività per imposte anticipate è stato effettuato per ogni società del Gruppo valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei piani strategici aggiornati, corredati dei relativi piani fiscali. Per tale ragione il totale dei benefici fiscali teorici futuri derivanti dalle differenze temporanee deducibili (3.890 milioni di euro al 31 dicembre 2009 e 3.646 milioni di euro al 31 dicembre 2008), nonché dalle perdite fiscali riportabili a nuovo (3.894 milioni di euro al 31 dicembre 2009 e 3.679 milioni di euro al 31 dicembre 2008), è stato ridotto per complessivi 3.307 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (ridotto per 2.899 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

In particolare, le Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite, includono l’ammontare di 1.259 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (1.231 milioni di euro al 31 dicembre 2008) relativo al beneficio fiscale connesso a perdite fiscali riportabili a nuovo. Si precisa, peraltro, che non è stato contabilizzato in bilancio un ulteriore beneficio fiscale relativo a perdite per 2.635 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (2.448 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribuzione di dette riserve ed è probabile che esse non verranno distribuite nel prevedibile futuro.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Il valore complessivo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre 2009 ed i relativi importi su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:

Anno di scadenza

Totale al Illimitato/ 31 dicembre Oltre non(in milioni di euro) 2009 2010 2011 2012 2013 2013 prevedibileDifferenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali (IRES nel caso dell’Italia): Differenze temporanee deducibili 13.192 3.393 1.687 1.734 1.650 4.593 135 Differenze temporanee imponibili (7.652) (2.806) (1.152) (1.064) (936) (1.677) (17) Perdite fiscali 13.626 1.855 1.259 352 212 2.429 7.519 Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (11.465) (2.608) (1.303) (306) (310) (2.238) (4.700)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali 7.701 (166) 491 716 616 3.107 2.937 Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali (IRAP nel caso dell’Italia): Differenze temporanee deducibili 5.549 1.412 662 651 567 2.219 38 Differenze temporanee imponibili (3.954) (950) (773) (652) (541) (958) (80) Perdite fiscali 1.070 15 15 16 - 185 839 Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (1.049) (55) (16) (2) 3 (420) (559)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali 1.616 422 (112) 13 29 1.026 238

Altre informazioni per natura12. Nel 2009 il conto economico include 6.810 milioni di euro di costi per il personale (7.466 milioni di euro nel 2008).

La ripartizione del numero medio dei dipendenti per categoria è la seguente:

2009 2008Dirigenti 2.333 2.442Impiegati 57.805 57.693Operai 130.513 138.005Numero medio dipendenti 190.651 198.140

Risultato per azione13. Come indicato alla successiva Nota 24, il capitale sociale di Fiat S.p.A. è rappresentato da tre diverse tipologie di azioni (ordinarie, privilegiate e di risparmio), cui spettano diversi diritti in sede di distribuzione degli utili. La quota di risultato attribuibile a ciascuna categoria di azioni è stata determinata sulla base dei rispettivi diritti a percepire dividendi. A tal fine, nel 2009 la perdita attribuibile ai soci della controllante è stata attribuita in egual misura alle tre diverse categorie di azioni. Nel 2008 dall’Utile attribuibile ai soci della controllante è stato sottratto il valore dei dividendi privilegiati spettanti alle azioni di risparmio dichiarati per il periodo, pari a 0,31 euro per azione. Il valore così ottenuto è stato diviso per il numero medio di azioni in essere nell’esercizio.

167

La seguente tabella fornisce la riconciliazione tra l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante e l’Utile/(perdita) attribuibile alle tre diverse categorie di azioni, ed il numero medio delle azioni per i due esercizi presentati:

2009 2008 Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio TotaleUtile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante milioni di euro (838) 1.612Dividendi preferenziali dichiarati nel periodo milioni di euro - - - - - - 25 25Utile/(perdita) ripartibile in egual misura su tutte le categorie di azioni milioni di euro (714) (70) (54) (838) 1.363 133 91 1.587Utile/(perdita) attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro (714) (70) (54) (838) 1.363 133 116 1.612Numero medio di azioni in circolazione in migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.056.675 103.292 79.913 1.239.880Risultato base per azione euro (0,677) (0,677) (0,677) 1,290 1,290 1,445

Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione dei due esercizi il numero medio delle azioni ordinarie in circolazione è stato incrementato per considerare anche il numero medio delle azioni ordinarie “potenzialmente diluitive” che possono derivare dall’ipotetico esercizio di stock option o di altri diritti simili. Per l’esercizio 2009, i piani di stock option e di stock grant concessi da Fiat S.p.A. non sono stati considerati ai fini del calcolo del risultato diluito per azione perché aventi effetti antidiluitivi. Per l’esercizio 2008 non sono stati rilevati gli effetti diluitivi dei piani di stock option concessi su azioni ordinarie Fiat S.p.A. ad un prezzo di esercizio superiore a 12,35 euro per azione. Inoltre, nel 2008 il risultato attribuibile al Gruppo è stato rettificato per tenere conto degli effetti diluitivi derivanti dal teorico esercizio dei piani di stock option concessi da società controllate del Gruppo su propri strumenti di capitale. Nel 2009 tale effetto non è stato considerato perché antidiluitivo.

I dati utilizzati per il calcolo dell’utile diluito per azione sono i seguenti:

2009 2008 Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio TotaleUtile/(perdita) attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro (714) (70) (54) (838) 1.364 133 115 1.612Numero medio di azioni in circolazione in migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.056.675 103.292 79.913 1.239.880Numero medio di azioni servibili per piani di stock option in migliaia - - - - 5.094 - - 5.094Numero medio di azioni in circolazione ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione in migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.061.769 103.292 79.913 1.244.974Risultato diluito per azione euro (0,677) (0,677) (0,677) 1,285 1,285 1,440

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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168

Attività immateriali14. Nel corso del 2009 e del 2008 le variazioni nel costo originario delle Attività immateriali sono state le seguenti:

Riclassifica Differenze Al 31 Variaz. ad Attività cambio Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area destinate e altre dicembre(in milioni di euro) 2008 menti menti di consol. alla vendita variazioni 2009Avviamento 3.489 - - - - (52) 3.437Marchi e altre attività a vita utile indefinita 213 - - - - (7) 206 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 2.990 307 (22) - - 68 3.343 Costi di sviluppo prodotti internamente 3.756 739 (40) - - 49 4.504Totale Costi di sviluppo 6.746 1.046 (62) - - 117 7.847 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 1.190 68 (11) (1) (3) 33 1.276Altre attività immateriali acquisite esternamente 820 69 (13) (2) - 16 890Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 48 7 - - - (24) 31Totale costo originario Attività immateriali 12.506 1.190 (86) (3) (3) 83 13.687

Riclassifica Differenze Al 31 Variaz. ad Attività cambio Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area destinate e altre dicembre(in milioni di euro) 2007 menti menti di consol. alla vendita variazioni 2008Avviamento 3.329 - - 71 - 89 3.489Marchi e altre attività a vita utile indefinita 208 - - - - 5 213 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 2.768 475 (43) - - (210) 2.990 Costi di sviluppo prodotti internamente 2.964 741 (56) 19 - 88 3.756Totale Costi di sviluppo 5.732 1.216 (99) 19 - (122) 6.746 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 1.057 108 (26) 16 (8) 43 1.190Altre attività immateriali acquisite esternamente 758 147 (6) 29 - (108) 820Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 54 20 (1) 2 - (27) 48Totale costo originario Attività immateriali 11.138 1.491 (132) 137 (8) (120) 12.506

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Nel corso del 2009 e del 2008 le variazioni nei relativi fondi ammortamento e svalutazione sono state le seguenti:

Riclassifica Differenze Al 31 Variaz. ad Attività cambio Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di destinate e altre dicembre(in milioni di euro) 2008 tamenti zioni menti consol. alla vendita variazioni 2009Avviamento 674 - - - - - (13) 661Marchi e altre attività a vita utile indefinita 43 - - - - - (2) 41 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.646 286 50 - - - 19 2.001 Costi di sviluppo prodotti internamente 1.771 419 64 (32) - - 31 2.253Totale Costi di sviluppo 3.417 705 114 (32) - - 50 4.254 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 801 126 - (7) (1) (3) 1 917Altre attività immateriali acquisite esternamente 513 73 - (8) (2) - 19 595Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 10 - 10 - - - - 20Totale fondi ammortamento e svalutazione Attività immateriali 5.458 904 124 (47) (3) (3) 55 6.488

Riclassifica Differenze Al 31 Variaz. ad Attività cambio Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di destinate e altre dicembre(in milioni di euro) 2007 tamenti zioni menti consol. alla vendita variazioni 2008Avviamento 605 - 12 - 40 - 17 674Marchi e altre attività a vita utile indefinita 46 - - - - - (3) 43 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.340 372 1 - - - (67) 1.646 Costi di sviluppo prodotti internamente 1.430 363 9 (37) 13 - (7) 1.771Totale Costi di sviluppo 2.770 735 10 (37) 13 - (74) 3.417 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 665 131 - (23) 15 (1) 14 801Altre attività immateriali acquisite esternamente 529 66 - (5) 27 - (104) 513Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente - - 10 - - - - 10Totale fondi ammortamento e svalutazioni Attività immateriali 4.615 932 32 (65) 95 (1) (150) 5.458

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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170

Nel corso del 2009 e del 2008, le variazioni del Valore netto contabile delle Attività immateriali sono state le seguenti:

Riclassifica Differenze Al 31 Variaz. ad Attività cambio Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di destinate e Altre dicembre (in milioni di euro) 2008 menti tamenti zioni menti consol. alla vendita variazioni 2009Avviamento 2.815 - - - - - - (39) 2.776Marchi e altre attività a vita utile indefinita 170 - - - - - - (5) 165 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.344 307 (286) (50) (22) - - 49 1.342 Costi di sviluppo prodotti internamente 1.985 739 (419) (64) (8) - - 18 2.251Totale Costi di sviluppo 3.329 1.046 (705) (114) (30) - - 67 3.593 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 389 68 (126) - (4) - - 32 359Altre attività immateriali acquisite esternamente 307 69 (73) - (5) - - (3) 295Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 38 7 - (10) - - - (24) 11Totale valore netto Attività immateriali 7.048 1.190 (904) (124) (39) - - 28 7.199

Riclassifica Differenze Al 31 Variaz. ad Attività cambio Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di destinate e Altre dicembre (in milioni di euro) 2007 menti tamenti zioni menti consol. alla vendita variazioni 2008Avviamento 2.724 - - (12) - 31 - 72 2.815Marchi e altre attività a vita utile indefinita 162 - - - - - - 8 170 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.428 475 (372) (1) (43) - - (143) 1.344 Costi di sviluppo prodotti internamente 1.534 741 (363) (9) (19) 6 - 95 1.985Totale Costi di sviluppo 2.962 1.216 (735) (10) (62) 6 - (48) 3.329 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 392 108 (131) - (3) 1 (7) 29 389Altre attività immateriali acquisite esternamente 229 147 (66) - (1) 2 - (4) 307Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 54 20 - (10) (1) 2 - (27) 38Totale valore netto Attività immateriali 6.523 1.491 (932) (32) (67) 42 (7) 30 7.048

Con riferimento al valore netto delle Attività immateriali, nell’esercizio 2008, la Variazione area di consolidamento, positiva per 42 milioni di euro, rifletteva i valori derivanti dal consolidamento delle società del gruppo Ergom per 41 milioni di euro e dall’acquisizione della Tritec Motors Ltda (ora FPT Powertrain do Brasil – Industria e Comércio de Motores Ltda) per 1 milione di euro.

Nell’esercizio 2009 le Differenze cambio, positive per 27 milioni di euro riflettono principalmente la rivalutazione del Real Brasiliano rispetto all’Euro, parzialmente compensata dalla svalutazione del Dollaro Usa rispetto all’Euro. Nell’esercizio 2008 le Differenze cambio, positive per 6 milioni di euro, riflettevano prevalentemente l’andamento del Dollaro Usa, del Real brasiliano, dello Zloty polacco e del Dollaro canadese rispetto all’Euro.

Nel 2008 la colonna Differenze cambio e Altre variazioni includeva ripristini di valore per 17 milioni di euro.

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Avviamento, marchi e altre attività a vita utile indefinitaL’avviamento è allocato alle cash-generating unit (“CGU”) identificate sulla base dei settori operativi del Gruppo. La seguente tabella evidenzia l’allocazione degli avviamenti per settore:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 1.662 1.699Ferrari 786 786Mezzi e Sistemi di Produzione 125 133Componenti 118 112Veicoli Industriali 56 56Prodotti Metallurgici 18 18Fiat Group Automobiles 10 10FPT Powertrain Technologies 1 1Totale valore netto Avviamento 2.776 2.815

Al 31 dicembre 2009 i Marchi e le altre attività a vita utile indefinita, attribuibili al Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni per 162 milioni di euro (167 milioni di euro al 31 dicembre 2008), sono rappresentati da marchi e diritti simili acquisiti per i quali non esistono fattori legali, contrattuali, competitivi o economici che ne limitano la vita utile. Ai fini del test di impairment tali beni sono stati attribuiti alle rispettive cash-generating unit senza che emergessero necessità di svalutazione.

Per quanto riguarda gli avviamenti più significativi, che si riferiscono ai Settori Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, Ferrari e Mezzi e Sistemi di Produzione (rappresentativi del 93% circa del valore complessivo degli avviamenti del Gruppo), le cash-generating unit considerate per la verifica della loro recuperabilità sono generalmente le linee di prodotto dei Settori stessi.

Il valore recuperabile delle cash-generating unit, cui i singoli avviamenti e attività immateriali a vita utile indefinita sono stati attribuiti, è verificato attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa attesi utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici delle singole cash-generating unit alla data di valutazione. Nell’applicare tale metodo il management utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto). In particolare:

Per il Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni le cash-generating unit cui è stato allocato l’avviamento sono riconducibili ai diversi marchi con cui il Settore commercializza i propri prodotti (CaseIH e New Holland per le macchine per l’agricoltura e Case e New Holland Construction per le macchine per le costruzioni, nonché i Servizi finanziari). Più in dettaglio:

Valore dell’avviamento allocato (in milioni di euro) al 31 dicembre 2009Business Macchine per l’agricoltura 1.187Business Macchine per le costruzioni 387Business Servizi finanziari 88Totale 1.662

Al fine di determinare il valore recuperabile di queste cash-generating unit, il Settore ha utilizzato il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi e, quale ulteriore approccio, ha determinato il loro valore di mercato mediante l’utilizzo del metodo dei multipli di mercato. In particolare, il Settore ha utilizzato il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi come approccio primario per la determinazione del valore in uso dei business Macchine per l’agricoltura e Macchine per le costruzioni e ha utilizzato il valore delle attività ottenuto attraverso il metodo dei multipli di mercato come approccio primario per la valutazione del fair value della business unit Servizi finanziari.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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I flussi di cassa attesi impiegati nel modello sono determinati durante i processi di budget e pianificazione del Settore e rappresentano la miglior stima degli ammontari e delle tempistiche in cui i flussi di cassa futuri si manifesteranno sulla base del piano a lungo termine di CNH, che è aggiornato annualmente e rivisto dal senior management del Settore. La crescita attesa delle vendite è basata sulle previsioni del management. I costi operativi considerati nei flussi di cassa attesi sono anch’essi determinati in funzione delle stime del management per i prossimi cinque anni e sono supportati dai piani di produzione e dallo sviluppo prodotti del Settore. Il valore degli investimenti e il capitale di funzionamento considerato nei flussi di cassa attesi sono determinati in funzione di diversi fattori, ivi incluse le informazioni necessarie a supportare i livelli di crescita futuri previsti e il piano di sviluppo dei prodotti.

Le previsioni si basano sull’aspettativa di un ulteriore calo della domanda di macchine agricole nel 2010, seguito da una crescita nel 2011 e negli anni successivi. Per quanto riguarda le macchine per le costruzioni, l’aspettativa è di un leggero miglioramento della domanda nel 2010, seguito da una crescita più significativa nel 2011 e negli anni successivi.

I tassi di sconto utilizzati nell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi rappresentano la stima del tasso di rendimento atteso di ogni cash-generating unit sul mercato. Al fine di selezionare un adeguato tasso di sconto da applicare ai redditi futuri, sono stati presi in considerazione sia i tassi di interesse a breve termine, sia la curva dei tassi di rendimento obbligazionari governativi e societari a lungo termine, così come la tipica struttura del capitale delle imprese operanti nel settore di attività. I tassi di sconto utilizzati per ogni cash-generating unit sono stati opportunamente incrementati per tenere conto dei rischi inerenti ai flussi di cassa futuri, nonché del livello di rischio percepito dai partecipanti al mercato. Sulla base delle considerazioni sopra esposte, al 31 dicembre 2009 il Settore ha utilizzato i seguenti tassi di sconto:

2009 2008Business Macchine per l’agricoltura 20,8% - 21,1% 16,1% - 17,5%Business Macchine per le costruzioni 19,2% 14,3% - 15,8%

Nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa futuri, alla fine del periodo di proiezione dei flussi di cassa è inserito un valore terminale per riflettere il valore residuo che ogni cash-generating unit dovrebbe generare. Il valore terminale rappresenta il valore attuale, all’ultimo anno della proiezione, di tutti i flussi di cassa successivi perpetuati. Il tasso di crescita del valore terminale è un parametro chiave nella determinazione del valore terminale stesso, perché rappresenta il tasso annuo di crescita di tutti i successivi flussi di cassa perpetuati. Il tasso di crescita dei valori terminali utilizzato nel 2009 e nel 2008 per il business Macchine per l’agricoltura è pari all’1% e quello utilizzato per il business Macchine per le costruzioni è pari al 2%.

Per il calcolo del fair value della cash-generating unit Servizi Finanziari il metodo dei multipli di mercato è stato applicato con riferimento al totale attivo. Il Settore CNH ha utilizzato tale metodologia di calcolo per la valutazione del fair value di tale cash-generating unit perché questa genera valore principalmente dalle attività che gestisce. Il metodo dei multipli di mercato determina il fair value sulla base dei prezzi e delle altre informazioni significative generate da transazioni di mercato che hanno coinvolto attività e passività identiche o comparabili. Secondo tale approccio vengono utilizzati i prezzi di mercato di gruppi le cui azioni sono trattate in mercati pubblici, in mercati aperti e liberi o in mercati non regolamentati. Anche se è ovvio che due gruppi non possano essere completamente comparabili, i gruppi selezionati come riferimento devono operare nella stessa o in una simile linea di business o devono essere soggetti agli stessi rischi finanziari e di business, e devono avere le stesse opportunità di crescita del business valutato.

Si segnala, peraltro, che, con riferimento alle cash-generating unit New Holland (del business Macchine per l’agricoltura) e New Holland Construction (del business Macchine per le costruzioni), il valore determinato con il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi è risultato di poco superiore al loro valore contabile. Pertanto, al fine di rafforzare i valori ottenuti con il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche per le cash-generating unit dei business Macchine per l’agricoltura e Macchine per le costruzioni è stato calcolato il fair value mediante il metodo dei multipli di mercato con riferimento ai ricavi e all’EBITDA. Ancorché tale metodo non fornisca una stima dei flussi di cassa attesi, il Settore ritiene che il confronto sia utile al fine di verificare l’allineamento al mercato dei multipli impliciti derivanti dall’approccio basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi. Il management del Settore ha identificato le aziende di riferimento da utilizzare nel modello da una lista di tutte le società quotate operanti nelle linee di business di CNH. Le aziende comparabili sono state inoltre selezionate tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, incluso l’essere soggette agli stessi rischi di business e finanziari.

Il fair value delle cinque cash-generating unit così determinato è risultato comunque significativamente superiore al valore contabile delle cash-generating unit stesse e al loro valore determinato secondo il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa.

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Per il Settore Ferrari la cash-generating unit considerata corrisponde al Settore Ferrari nel suo complesso e per il Settore Comau ai business System, Pico e Service. In tali Settori il valore recuperabile delle cash-generating unit è verificato attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi stimati con riferimento ai flussi di cassa operativi che derivano dalle stime insite sia nel budget 2010, sia nelle previsioni dell’andamento dei propri business operate in senso cautelativo, tenendo pertanto conto del contesto economico-finanziario e di mercato profondamente mutato dall’attuale crisi, estrapolate per gli anni successivi sulla base di tassi di crescita di medio/lungo termine che variano in base all’articolazione e differenziazione delle attività e che si basano su previsioni di crescita del settore di appartenenza delle unità generatrici di cassa stesse. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto che riflettono, invece, le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e tengono conto dei rischi specifici delle singole cash-generating unit.

Il valore recuperabile delle cash-generating unit dei Settori Ferrari e Comau e del relativo avviamento è il valore in uso determinato secondo le seguenti assunzioni:

2009 2008 Tasso di Tasso Tasso di Tasso crescita di sconto crescita di sconto dei valori al lordo dei valori al lordo terminali delle imposte terminali delle imposteFerrari 2% 10,4% 2% 9,6%Mezzi e Sistemi di Produzione 0% 9,0% 0% 8,1%

Con riferimento all’avviamento del Settore Ferrari, si precisa che il valore recuperabile della cash-generating unit è significativamente superiore al relativo valore contabile; inoltre, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenere il valore contabile sempre recuperabile, anche in presenza di condizioni economiche e di mercato difficili ed ulteriormente peggiorate.

Per quanto riguarda Comau, le valutazioni effettuate avevano comportato, nel 2008, il riconoscimento di perdite di valore dell’avviamento allocato sulla cash-generating unit System per 12 milioni di euro, rilevate a conto economico alla voce Altri proventi (oneri) atipici. Con riferimento all’avviamento residuo, principalmente allocato alla cash-generating unit Pico, le analisi di sensitività svolte non hanno fatto emergere situazioni di possibili impairment significativi.

Anche per gli altri Settori i risultati ottenuti e le analisi di sensitività effettuate hanno confermato l’assenza di perdite di valore significative.

È opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di budget cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che i dati consuntivi negativi circa l’andamento della domanda dei diversi Settori nel corso dell’ultimo trimestre del 2008 e di tutto il 2009, associati a previsioni di sostanziale stabilizzazione (ma a livelli in alcuni casi molto bassi) circa l’andamento del 2010, hanno indotto il management a riconsiderare i tassi di sviluppo attesi dei ricavi e della marginalità in modo cautelativo, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment significativi degli avviamenti iscritti in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile delle cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Infatti, diversi fattori legati anche all’evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo.

Costi di sviluppoL’ammortamento e la svalutazione dei costi di sviluppo capitalizzati sono inclusi nelle voci Costi di ricerca e sviluppo e Altri proventi (oneri) atipici del conto economico.

Per la valutazione delle perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, il Gruppo attribuisce tali costi alle relative cash-generating unit e valuta la loro recuperabilità unitamente ai beni materiali correlati, determinandone il valore d’uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Immobili, impianti e macchinari15. Nel corso del 2009 e del 2008, le variazioni nel costo originario degli Immobili, impianti e macchinari sono state le seguenti:

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area di Differenze destinate Altre dicembre(in milioni di euro) 2008 menti menti consol. cambio alla vendita variazioni 2009Terreni 594 - - 5 9 - 4 612 Fabbricati industriali di proprietà 4.897 146 (32) 19 146 - 131 5.307 Fabbricati industriali in leasing finanziario 76 - (1) 8 - - (7) 76Totale Fabbricati industriali 4.973 146 (33) 27 146 - 124 5.383 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 25.832 1.095 (676) 4 676 - 392 27.323 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 331 38 (1) (3) - - (9) 356Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 26.163 1.133 (677) 1 676 - 383 27.679 Beni venduti con impegno di buy-back 1.362 244 (154) - 12 - (246) 1.218 Altri beni di proprietà 1.736 188 (169) - 43 - 36 1.834 Altri beni in leasing finanziario 8 6 - - - - - 14Totale Altri beni 1.744 194 (169) - 43 - 36 1.848 Acconti e Attività materiali in corso 1.266 723 (9) - 84 - (671) 1.393Totale costo originario Immobili, impianti e macchinari 36.102 2.440 (1.042) 33 970 - (370) 38.133

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area di Differenze destinate Altre dicembre(in milioni di euro) 2007 menti menti consol. cambio alla vendita variazioni 2008Terreni 481 10 (4) 109 (13) 3 8 594 Fabbricati industriali di proprietà 4.553 342 (20) 97 (185) 15 95 4.897 Fabbricati industriali in leasing finanziario 72 1 (3) 5 - - 1 76Totale Fabbricati industriali 4.625 343 (23) 102 (185) 15 96 4.973 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 25.120 1.619 (829) 277 (803) 5 443 25.832 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 202 104 (3) 31 (3) - - 331Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 25.322 1.723 (832) 308 (806) 5 443 26.163 Beni venduti con impegno di buy-back 1.407 406 (141) - (47) - (263) 1.362 Altri beni di proprietà 1.734 254 (222) 14 (46) 10 (8) 1.736 Altri beni in leasing finanziario 7 2 - - - - (1) 8Totale Altri beni 1.741 256 (222) 14 (46) 10 (9) 1.744 Acconti e Attività materiali in corso 759 1.156 (10) 2 (86) - (555) 1.266Totale costo originario Immobili, impianti e macchinari 34.335 3.894 (1.232) 535 (1.183) 33 (280) 36.102

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Nel corso del 2009 e del 2008, le variazioni nei relativi fondi ammortamento e svalutazioni sono state le seguenti:

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di Differenze destinate Altre dicembre (in milioni di euro) 2008 tamenti zioni menti consol. cambio alla vendita variazioni 2009Terreni 6 - - - - 1 - 2 9 Fabbricati industriali di proprietà 2.326 155 21 (22) (5) 75 - 11 2.561 Fabbricati industriali in leasing finanziario 18 3 - (1) - - - (3) 17Totale Fabbricati industriali 2.344 158 21 (23) (5) 75 - 8 2.578 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 19.565 1.443 126 (645) (10) 462 - (128) 20.813 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 83 42 - (1) (2) - - (2) 120Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 19.648 1.485 126 (646) (12) 462 - (130) 20.933 Beni venduti con impegno di buy-back 300 135 32 (81) - 4 - (82) 308 Altri beni di proprietà 1.271 125 8 (79) (3) 27 - (10) 1.339 Altri beni in leasing finanziario 4 1 - - - - - - 5Totale Altri beni 1.275 126 8 (79) (3) 27 - (10) 1.344 Acconti e Attività materiali in corso 14 - 19 (2) - - - (15) 16Totale fondi ammortamento e svalutazioni Immobili, impianti e macchinari 23.587 1.904 206 (831) (20) 569 - (227) 25.188

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di Differenze destinate Altre dicembre (in milioni di euro) 2007 tamenti zioni menti consol. cambio alla vendita variazioni 2008Terreni 6 - - - - - - - 6 Fabbricati industriali di proprietà 2.244 147 8 (15) 28 (86) 2 (2) 2.326 Fabbricati industriali in leasing finanziario 13 3 - (1) 1 - - 2 18Totale Fabbricati industriali 2.257 150 8 (16) 29 (86) 2 - 2.344 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 19.202 1.559 27 (798) 135 (559) 4 (5) 19.565 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 15 49 - (3) 22 - - - 83Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 19.217 1.608 27 (801) 157 (559) 4 (5) 19.648 Beni venduti con impegno di buy-back 311 143 12 (71) - (16) - (79) 300 Altri beni di proprietà 1.316 120 1 (133) 6 (29) 9 (19) 1.271 Altri beni in leasing finanziario 4 1 - - - - - (1) 4Totale Altri beni 1.320 121 1 (133) 6 (29) 9 (20) 1.275 Acconti e Attività materiali in corso 12 - 2 - - - - - 14Totale fondi ammortamento e svalutazioni Immobili, impianti e macchinari 23.123 2.022 50 (1.021) 192 (690) 15 (104) 23.587

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

176

Nel corso del 2009 e del 2008 le variazioni del valore netto contabile degli Immobili, impianti e macchinari sono state le seguenti:

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinve- area di Differenze destinate Altre dicembre (in milioni di euro) 2008 menti tamenti zioni stimenti consol. cambio alla vendita variazioni 2009Terreni 588 - - - - 5 8 - 2 603 Fabbricati industriali di proprietà 2.571 146 (155) (21) (10) 24 71 - 120 2.746 Fabbricati industriali in leasing finanziario 58 - (3) - - 8 - - (4) 59Totale Fabbricati industriali 2.629 146 (158) (21) (10) 32 71 - 116 2.805 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 6.267 1.095 (1.443) (126) (31) 14 214 - 520 6.510 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 248 38 (42) - - (1) - - (7) 236Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 6.515 1.133 (1.485) (126) (31) 13 214 - 513 6.746 Beni venduti con impegno di buy-back 1.062 244 (135) (32) (73) - 8 - (164) 910 Altri beni di proprietà 465 188 (125) (8) (90) 3 16 - 46 495 Altri beni in leasing finanziario 4 6 (1) - - - - - - 9Totale Altri beni 469 194 (126) (8) (90) 3 16 - 46 504 Acconti e Attività materiali in corso 1.252 723 - (19) (7) - 84 - (656) 1.377Totale valore netto Immobili, impianti e macchinari 12.515 2.440 (1.904) (206) (211) 53 401 - (143) 12.945

177

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinve- area di Differenze destinate Altre dicembre (in milioni di euro) 2007 menti tamenti zioni stimenti consol. cambio alla vendita variazioni 2008Terreni 475 10 - - (4) 109 (13) 3 8 588 Fabbricati industriali di proprietà 2.309 342 (147) (8) (5) 69 (99) 13 97 2.571 Fabbricati industriali in leasing finanziario 59 1 (3) - (2) 4 - - (1) 58Totale Fabbricati industriali 2.368 343 (150) (8) (7) 73 (99) 13 96 2.629 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 5.918 1.619 (1.559) (27) (31) 142 (244) 1 448 6.267 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 187 104 (49) - - 9 (3) - - 248Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 6.105 1.723 (1.608) (27) (31) 151 (247) 1 448 6.515 Beni venduti con impegno di buy-back 1.096 406 (143) (12) (70) - (31) - (184) 1.062 Altri beni di proprietà 418 254 (120) (1) (89) 8 (17) 1 11 465 Altri beni in leasing finanziario 3 2 (1) - - - - - - 4Totale Altri beni 421 256 (121) (1) (89) 8 (17) 1 11 469 Acconti e Attività materiali in corso 747 1.156 - (2) (10) 2 (86) - (555) 1.252Totale valore netto Immobili, impianti e macchinari 11.212 3.894 (2.022) (50) (211) 343 (493) 18 (176) 12.515

Gli Investimenti per 2.440 milioni di euro effettuati nel 2009 sono riferiti prevalentemente ai Settori Fiat Group Automobiles, FPT Powertrain Technologies, Iveco, Magneti Marelli, CNH – Case New Holland e Ferrari.

Nel 2009 il Settore Veicoli Industriali ha rilevato una svalutazione dei beni venduti con impegno di riacquisto per complessivi 32 milioni di euro (12 milioni di euro nel 2008), al fine di adeguarne il valore a quello di mercato; tale svalutazione è stata inclusa nel Costo del venduto per 24 milioni di euro (8 milioni di euro nel 2008) e tra gli Altri proventi (oneri) atipici per 8 milioni di euro (4 milioni di euro nel 2008).

Nel 2009, inoltre, il Gruppo ha rivisto il valore recuperabile di alcuni fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali al fine di considerare la riduzione di valore derivante dalla loro obsolescenza tecnica e dagli effetti negativi attesi nel mercato in cui tali attività saranno utilizzate, nonché dai piani di ristrutturazione definiti per alcuni business. Tali valutazioni hanno comportato l’iscrizione di svalutazioni per perdite di valore pari a 174 milioni di euro (38 milioni di euro nel 2008), rilevati nell’Utile/(perdita) della gestione ordinaria per 34 milioni di euro (24 milioni di euro nel 2008), nella voce Oneri di ristrutturazione per 24 milioni di euro (14 milioni di euro nel 2008) e nella voce Altri proventi (oneri) atipici per 116 milioni di euro.

Nel 2009 la colonna Altre variazioni comprende per 8 milioni di euro ripristini di valore di beni precedentemente svalutati (17 milioni di euro nel 2008). Essa include, inoltre, la riduzione della voce Acconti e Attività materiali in corso, che erano in essere alla fine dell’esercizio precedente, e che sono stati riclassificati alle rispettive poste al momento della relativa acquisizione e messa in uso, nonché la riclassifica alla voce Rimanenze dei beni ceduti in buy-back che al termine del contratto sono destinati alla vendita per 165 milioni di euro (189 milioni di euro nel 2008).

Nel 2009, il saldo della colonna Variazione area di consolidamento, positivo per 53 milioni di euro, riflette principalmente il consolidamento integrale della società Fiat Automobiles Serbia Doo Kragujevac. Nel 2008, il saldo della colonna Variazione area di consolidamento, positivo per 343 milioni di euro, rifletteva principalmente il consolidamento integrale del gruppo Ergom per 280 milioni di euro e della Tritec Motors Ltda (FPT Powertrain do Brasil – Industria e Comércio de Motores Ltda) per 57 milioni di euro.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Nel 2008 la colonna Riclassifica ad Attività destinate alla vendita, con segno positivo, includeva per 18 milioni di euro il valore di alcune attività materiali relative ad alcuni business dei Settori Comau e CNH, precedentemente classificate tra le Attività destinate alla vendita e riclassificate nel corso dell’esercizio alle rispettive voci di bilancio.

Nel 2009 le Differenze cambio, positive per 401 milioni di euro, riflettono principalmente la rivalutazione del Real brasiliano rispetto all’Euro, parzialmente compensata dalla svalutazione del Dollaro USA e del Peso Argentino rispetto all’Euro. Nel 2008, le Differenze cambio, negative per 493 milioni di euro, riflettevano principalmente l’andamento del Real brasiliano e dello Zloty polacco rispetto all’Euro.

Al 31 dicembre 2009 il Gruppo ha terreni e fabbricati gravati da garanzie reali a fronte di finanziamenti ottenuti per un importo corrispondente a 135 milioni di euro (113 milioni di euro al 31 dicembre 2008); ha, inoltre, impianti e macchinari per 244 milioni di euro (267 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e altri beni per 9 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2008) la cui titolarità è soggetta a restrizioni a fronte di finanziamenti ricevuti e di altri impegni; si tratta di cespiti di fornitori iscritti nel bilancio consolidato del Gruppo secondo quanto previsto dall’IFRIC 4, con contestuale iscrizione di un debito finanziario per leasing.

Al 31 dicembre 2009 il Gruppo ha impegni contrattuali per l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari per un importo di 666 milioni di euro (725 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Partecipazioni e altre attività finanziarie16.

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.884 1.899Partecipazioni valutate al fair value con contropartita a patrimonio netto 21 18Partecipazioni valutate al costo 76 67Totale Partecipazioni 1.981 1.984 Crediti finanziari non correnti 138 127Altri titoli 40 66Totale Partecipazioni e altre attività finanziarie 2.159 2.177

PartecipazioniLe variazioni intervenute nel 2009 e nel 2008 sono le seguenti:

Disinvesti- Al 31 Acquisti e Variaz. menti Al 31 dicembre Rivalutazioni/ capitaliz- area di Differenze e altre dicembre (in milioni di euro) 2008 (Svalutazioni) zazioni consol. cambio variazioni 2009Partecipazioni in imprese controllate non consolidate 57 1 11 2 - (2) 69Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.377 67 51 - (12) (52) 1.431Partecipazioni in imprese collegate 512 (46) 1 - (9) (17) 441Partecipazioni in altre imprese 38 (1) - - - 3 40Totale Partecipazioni 1.984 21 63 2 (21) (68) 1.981

Disinvesti- Al 31 Acquisti e Variaz. menti Al 31 dicembre Rivalutazioni/ capitaliz- area di Differenze e altre dicembre (in milioni di euro) 2007 (Svalutazioni) zazioni consol. cambio variazioni 2008Partecipazioni in imprese controllate non consolidate 70 (3) 13 (20) 1 (4) 57Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.411 106 59 4 (54) (149) 1.377Partecipazioni in imprese collegate 497 25 - (4) 22 (28) 512Partecipazioni in altre imprese 54 3 - - - (19) 38Totale Partecipazioni 2.032 131 72 (20) (31) (200) 1.984

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Le Rivalutazioni e le Svalutazioni comprendono la quota di competenza del risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto per 18 milioni di euro (133 milioni di euro nel 2008). Con riferimento alle imprese valutate al costo, nel 2009 e nel 2008 la colonna include anche le perdite di valore iscritte nel periodo.

La voce Variazione area di consolidamento, positiva per 2 milioni di euro, riflette l’uscita dall’area di consolidamento di alcune controllate minori, ora valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nel 2008 la variazione, negativa per 20 milioni di euro, rifletteva il consolidamento integrale di alcune società minori.

Nel 2009 la voce Acquisti e capitalizzazioni, pari a 63 milioni di euro (72 milioni di euro nel 2008) comprende per 48 milioni di euro (43 milioni di euro nel 2008) la capitalizzazione della joint venture paritetica Fiat India Automobiles Private Limited. La voce si riferisce inoltre alla capitalizzazione di altre società minori.

La voce Disinvestimenti ed altre variazioni, negativa per 68 milioni di euro, include la riduzione di 53 milioni di euro derivante dai dividendi distribuiti da società valutate con il metodo del patrimonio netto; l’adeguamento al fair value di partecipazioni classificate come available-for-sale positivo per 3 milioni di euro ed altre variazioni minori negative per 18 milioni di euro.

Nel 2008 la voce Disinvestimenti ed altre variazioni, negativa per 200 milioni di euro, includeva la riduzione conseguente alla cessione della quota di partecipazione nella Consolidated Diesel Company avvenuta nel terzo trimestre 2008 per 37 milioni di euro e alla cessione di alcune partecipazioni minori per 8 milioni di euro; la riduzione di 84 milioni di euro derivante dai dividendi distribuiti da società valutate con il metodo del patrimonio netto; l’adeguamento al fair value di partecipazioni classificate come available-for-sale negativo per 15 milioni di euro ed altre variazioni negative per 56 milioni di euro (di cui variazioni negative della riserva da cash flow hedge di Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. per 28 milioni di euro e di FGA Capital S.p.A. per 16 milioni di euro).

La voce Partecipazioni in imprese a controllo congiunto comprende le seguenti società:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 % di % di partecipazione (in milioni di euro) partecipazione (in milioni di euro)FGA Capital S.p.A. 50,0 643 50,0 617Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 37,9 241 37,9 190Naveco (Nanjing Iveco Motor Co.) Ltd. 50,0 137 50,0 128Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 50,0 105 50,0 98Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 50,0 95 50,0 98Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 37,5 49 37,5 48SAIC Iveco Commercial Vehicle Investment Company Limited 50,0 43 50,0 55New Holland HFT Japan Inc. 50,0 23 50,0 26Fiat India Automobiles Private Limited 50,0 21 50,0 31LBX Company LLC 50,0 16 50,0 26CNH de Mexico SA de CV 50,0 16 50,0 17Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A. 50,0 8 50,0 15Altre 34 28Totale Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.431 1.377

Le Partecipazioni in imprese collegate sono le seguenti: Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 % di % di partecipazione (in milioni di euro) partecipazione (in milioni di euro)Iveco Finance Holdings Limited 49,0 127 49,0 147Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. 10,1 108 10,1 117Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. 20,0 88 20,0 123CNH Capital Europe S.a.S. 49,9 63 49,9 66Al-Ghazi Tractors Ltd. 43,2 17 43,2 17Altre 38 42Totale Partecipazioni in imprese collegate 441 512

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Con riferimento alla partecipazione nella Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A., si precisa che la stessa è una società quotata, Fiat è uno dei principali azionisti, è rappresentata nel Consiglio di Amministrazione e fa parte del patto di sindacato; la partecipazione è stata classificata quale società collegata. Ai fini della valutazione di tale partecipazione secondo il metodo del patrimonio netto è stata presa in considerazione l’ultima situazione contabile pubblicata, risultante dal resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2009, in quanto la società pubblica il bilancio annuale successivamente alla pubblicazione del Bilancio consolidato del Gruppo Fiat.

Come descritto nell’apposito capitolo Operazione Chrysler, si ricorda che la partecipazione iniziale del 20% nella nuova entità Chrysler Group LLC al 31 dicembre 2009 risulta iscritta tra le partecipazioni in imprese collegate per un valore pari a zero. Tale partecipazione, in quanto collegata, sarà in futuro oggetto di valutazione secondo il metodo del patrimonio netto; in questo contesto, ai sensi dei paragrafi 29 e 30 dello IAS 28, il Gruppo Fiat, finché deterrà una partecipazione di collegamento nella Chrysler iscritta in bilancio per un valore pari a zero, non dovrà rilevare alcuna quota di perdite eventualmente consuntivate in futuro dalla collegata, in quanto non ha alcun obbligo di copertura delle stesse. Nel momento in cui, successivamente, la Chrysler realizzerà degli utili, il Gruppo Fiat potrà rilevarli solo per la parte eccedente la quota di perdite non rilevata nei precedenti esercizi. Per completezza di informativa si segnala che attualmente non sono disponibili né la situazione patrimoniale-finanziaria di apertura al 10 giugno 2009 della nuova Chrysler, né il suo bilancio al 31 dicembre 2009. Tali documenti saranno resi noti al pubblico entro il 30 aprile 2010, così come annunciato da Chrysler Group LLC il 4 novembre 2009, in occasione della presentazione del proprio “Business Plan 2010-2014”.

Al 31 dicembre 2009 il valore di borsa delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto quotate e collegate quotate è il seguente:

(in milioni di euro) Valore di carico Valore di borsaTofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 241 415Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. 108 98Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 49 84Al-Ghazi Tractors Ltd. 17 36Totale Partecipazioni in imprese a controllo congiunto e collegate quotate 415 633

Al 31 dicembre 2009, la voce Partecipazioni valutate al fair value con contropartita a patrimonio netto include la partecipazione in Assicurazioni Generali S.p.A. per 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2008); la voce include inoltre la partecipazione in Fin. Priv. S.r.l. per 18 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Si segnala, infine, che al 31 dicembre 2009 Crediti finanziari non correnti per l’importo di 44 milioni di euro (47 milioni di euro al 31 dicembre 2008) sono a garanzia di finanziamenti ottenuti.

Beni concessi in leasing operativo17. Il Gruppo concede in leasing operativo beni, per lo più di propria fabbricazione, nel contesto dell’attività caratteristica delle società di servizi finanziari. Nel corso del 2009 e del 2008 la voce Beni concessi in leasing operativo ha presentato le seguenti variazioni:

Disinvesti- Al 31 menti Al 31 dicembre Investi- Ammorta- Differenze e altre dicembre (in milioni di euro) 2008 menti menti cambio variazioni 2009Valore lordo 674 219 - 3 (264) 632Meno: Ammortamenti e svalutazioni (169) - (91) - 85 (175)Valore netto Beni concessi in leasing operativo 505 219 (91) 3 (179) 457

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Disinvesti- Al 31 menti Al 31 dicembre Investi- Ammorta- Differenze e altre dicembre (in milioni di euro) 2007 menti menti cambio variazioni 2008Valore lordo 520 284 - 5 (135) 674Meno: Ammortamenti e svalutazioni (124) - (90) (1) 46 (169)Valore netto Beni concessi in leasing operativo 396 284 (90) 4 (89) 505

Il valore degli incassi minimi previsti da contratti di leasing operativo non annullabili ammonta a 200 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (241 milioni di euro al 31 dicembre 2008), secondo le seguenti scadenze:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Entro un anno 90 93Tra uno e cinque anni 106 136Oltre cinque anni 4 12Totale Valore minimo degli incassi previsti 200 241

Rimanenze nette18.

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Materie prime, semilavorati e prodotti finiti 8.669 11.227Ammontare lordo dovuto dai committenti per lavori di commessa 79 211Totale Rimanenze nette 8.748 11.438

Al 31 dicembre 2009 le Rimanenze nette includono veicoli ceduti da Fiat Group Automobiles con impegno di riacquisto (buy-back), nonché beni che cessano di essere locati in relazione ad un contratto di leasing operativo o che rientrano dal buy-back e che sono destinati alla vendita dai settori Veicoli Industriali e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni per complessivi 861 milioni di euro (985 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Al netto di tali valori le Rimanenze hanno presentato nell’esercizio un decremento di 2.566 milioni di euro, principalmente per effetto delle significative azioni intraprese per la riduzione degli stock.

Al 31 dicembre 2009 il saldo include rimanenze valutate al valore netto di realizzo (prezzo di vendita stimato meno i costi stimati di completamento e necessari per realizzare la vendita) per un importo di 2.958 milioni di euro (3.260 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Le svalutazioni delle rimanenze effettuate nel 2009 sono state pari a 664 milioni di euro (474 milioni di euro nel 2008). I proventi riconosciuti nell’esercizio derivanti da ripristini di valore di beni venduti nel periodo non sono stati significativi.

Al 31 dicembre 2009 e 2008 non vi erano rimanenze poste in pegno a garanzia di finanziamenti concessi.

L’ammontare dovuto da clienti per contratti in corso di esecuzione si riferisce prevalentemente al Settore Mezzi e Sistemi di Produzione ed è così analizzabile:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Ammontare aggregato dei costi sostenuti, degli utili rilevati, al netto delle perdite conseguite alla data 1.056 1.462Meno: Fatturazione ad avanzamento lavori (1.058) (1.332)Lavori su ordinazione, al netto degli anticipi (2) 130Ammontare lordo dovuto dai committenti per lavori di commessa 79 211Meno: Ammontare lordo dovuto ai committenti per lavori di commessa incluso nelle Altre passività correnti (Nota 29) (81) (81)Lavori su ordinazione, al netto degli anticipi (2) 130

Al 31 dicembre 2009 e 2008 non risultano ammontari significativi per trattenute da clienti per lavori su ordinazione.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Crediti e Altre attività correnti19. La composizione dei Crediti e delle Altre attività correnti è la seguente:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Crediti commerciali 3.649 4.390Crediti da attività di finanziamento 12.695 13.136Crediti per imposte correnti 674 770Altre attività correnti: Altri crediti correnti 2.529 2.373 Ratei e risconti attivi 249 227Totale Altre attività correnti 2.778 2.600Totale Crediti e Altre attività correnti 19.796 20.896

La ripartizione per scadenza dei Crediti correnti è la seguente:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleCrediti commerciali 3.573 73 3 3.649 4.285 94 11 4.390Crediti da attività di finanziamento 8.002 4.428 265 12.695 8.076 4.909 151 13.136Crediti per imposte correnti 540 37 97 674 540 123 107 770Altri crediti correnti 1.480 991 58 2.529 2.090 248 35 2.373Totale Crediti correnti 13.595 5.529 423 19.547 14.991 5.374 304 20.669

Al 31 dicembre 2009 la voce Crediti correnti comprende per 6.588 milioni di euro (6.190 milioni di euro al 31 dicembre 2008) crediti ceduti e finanziati attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per la rimozione dal bilancio stabiliti dallo IAS 39. Tali crediti sono mantenuti in bilancio sebbene siano stati legalmente ceduti, e trovano contropartita nella posta passiva della Situazione patrimoniale-finanziaria Debiti per anticipazioni su cessione di crediti (si veda Nota 27).

Crediti commercialiI Crediti commerciali sono esposti al netto di fondi svalutazione per 524 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (478 milioni di euro al 31 dicembre 2008), determinati sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti. Tali fondi hanno subito nel corso del 2009 la seguente movimentazione:

Al 31 Utilizzi Variazione Al 31 dicembre Accanto- e altre area di dicembre (in milioni di euro) 2008 namenti variazioni consol. 2009Fondi svalutazione crediti commerciali 478 135 (89) - 524

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Si segnala che al 31 dicembre 2009 Crediti commerciali per l’importo di 14 milioni di euro sono a garanzia di finanziamenti ottenuti (36 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

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Crediti da attività di finanziamentoI Crediti da attività di finanziamento comprendono:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Crediti per finanziamento alla clientela finale 6.239 6.593Crediti da attività di leasing finanziario 1.110 885Crediti verso le reti di vendita 5.108 5.343Crediti per finanziamento fornitori 102 88Crediti finanziari correnti verso società di servizi finanziari a controllo congiunto 14 3Crediti per finanziamenti a società a controllo congiunto, collegate e controllate non consolidate 55 80Altri 67 144Totale Crediti da attività di finanziamento 12.695 13.136

I Crediti da attività di finanziamento presentano un decremento rispetto all’esercizio precedente di 441 milioni di euro. Al netto dell’effetto incrementativo di 625 milioni di euro derivante dai cambi di conversione, principalmente tra Euro e Real Brasiliano, Euro e Dollaro Australiano, Euro e Dollaro Canadese ed Euro e Dollaro USA, e delle svalutazioni apportate, la voce ha registrato un decremento di 876 milioni di euro principalmente per effetto di minori volumi di finanziamento erogati dalle società di servizi finanziari di CNH – Case New Holland.

La voce Crediti per finanziamenti a società finanziarie a controllo congiunto include i crediti finanziari correnti verso il gruppo FGA Capital.

I Crediti da attività di finanziamento sono esposti al netto dei relativi fondi svalutazione calcolati sulla base di specifici rischi di insolvenza. Al 31 dicembre 2009 tali fondi ammontano a 450 milioni di euro (345 milioni di euro al 31 dicembre 2008) ed hanno subito la seguente movimentazione nel corso dell’esercizio:

Utilizzi (in milioni di euro) Al 31 dicembre 2008 Accantonamenti e altre variazioni Al 31 dicembre 2009Fondi svalutazione su: Crediti per finanziamento alla clientela finale 151 151 (72) 230 Crediti da attività di leasing finanziario 75 18 (13) 80 Crediti verso le reti di vendita 66 33 (9) 90 Crediti per finanziamento fornitori 6 - (2) 4 Altri 47 - (1) 46Totale fondi svalutazione Crediti da attività di finanziamento 345 202 (97) 450

La voce Crediti da attività di leasing finanziario è riferita prevalentemente a beni concessi in leasing finanziario a clienti dai Settori Veicoli Industriali e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni. Il tasso di interesse implicito del leasing è solitamente fissato alla data dei contratti per tutta la durata del leasing ed è in linea con i tassi di mercato prevalenti.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

184

Al lordo del relativo fondo svalutazione, pari a 80 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (75 milioni di euro al 31 dicembre 2008), la voce è così composta:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleCrediti per pagamenti minimi futuri 560 731 76 1.367 438 622 57 1.117Meno: Utili finanziari non realizzati (61) (104) (12) (177) (60) (86) (11) (157)Valore attuale dei pagamenti minimi futuri 499 627 64 1.190 378 536 46 960

Non vi sono canoni potenziali su leasing finanziario rilevati come ricavo negli esercizi 2009 e 2008 e i valori residui non garantiti risultanti al 31 dicembre 2009 e 2008 non sono significativi.

I Crediti verso le reti di vendita sorgono tipicamente a fronte di vendite di veicoli e sono per lo più gestiti nell’ambito di programmi di finanziamento alle reti quale componente tipica del portafoglio delle società di servizi finanziari. Tali crediti sono fruttiferi di interessi, ad eccezione di un primo limitato periodo di dilazione non onerosa. I termini contrattuali che disciplinano i rapporti con le reti di vendita variano da settore a settore e da paese a paese. Mediamente, peraltro, tali condizioni di incasso variano tra i 2 e 6 mesi.

Al 31 dicembre 2009, il fair value dei Crediti da attività di finanziamento ammonta a 12.876 milioni di euro (13.329 milioni di euro al 31 dicembre 2008) ed è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri. Il valore esposto è stato ottenuto utilizzando i tassi di interesse riepilogati nella seguente tabella, rettificati, ove necessario, per tener conto di specifici rischi di insolvenza.

(in %) EUR USD GBP CAD AUD BRL PLNTasso di interesse a sei mesi 0,99 0,43 0,84 0,70 4,47 9,19 4,39Tasso di interesse a un anno 1,25 0,98 1,25 1,25 5,24 10,43 4,52Tasso di interesse a cinque anni 2,84 3,05 3,45 2,91 5,90 12,79 5,80

Altre attività correntiAl 31 dicembre 2009 le Altre attività correnti sono composte principalmente da Altri crediti verso l’erario per IVA ed altri tributi per 1.002 milioni di euro (1.617 milioni di euro al 31 dicembre 2008), Crediti verso il personale per 67 milioni di euro (51 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e Ratei e risconti attivi per 249 milioni di euro (227 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Al 31 dicembre 2009 includono anche i crediti verso l’Erario derivanti dagli eco-incentivi in Italia per 593 milioni di euro; tali crediti potranno essere recuperati in compensazione di futuri pagamenti dovuti all’Erario.

Si ritiene che il valore contabile delle Altre attività correnti approssimi il loro fair value.

Titoli correnti20. La voce in oggetto include prevalentemente titoli a breve termine o negoziabili che rappresentano un investimento temporaneo di liquidità, ma non soddisfano tutti i requisiti per essere classificati nella voce Disponibilità e mezzi equivalenti. In particolare la voce comprende:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Titoli correnti disponibili per la vendita 53 43Titoli per la negoziazione 164 134Totale Titoli correnti 217 177

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Altre attività finanziarie e Altre passività finanziarie21. Queste voci includono la valutazione, alla data di bilancio, del fair value degli strumenti finanziari derivati. In particolare:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Fair value Fair value Fair value Fair value (in milioni di euro) positivo negativo positivo negativoFair value hedge Rischio di interesse - Interest rate swap 244 (51) 198 (34) Rischio di tasso di interesse e di cambio - Combined interest rate and currency swap 59 - 22 -Totale Fair value hedge 303 (51) 220 (34) Cash flow hedge Rischio di cambio - Forward contract, Currency swap e Currency option 140 (177) 336 (735) Rischio di interesse - Interest rate swap 59 (101) 46 (220) Rischio di tasso di interesse e di cambio - Combined interest rate and currency swap 31 - 10 - Altri derivati 6 - - (6)Totale Cash flow hedge 236 (278) 392 (961) Derivati di negoziazione 97 (135) 152 (207)Altre attività/(passività) finanziarie 636 (464) 764 (1.202)

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è calcolato considerando i parametri di mercato alla data di bilancio e utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario. In particolare:

il fair value di forward e currency swap è calcolato considerando il tasso di cambio ed i tassi di interesse nelle due valute alla data di bilancio;

il fair value delle currency option è calcolato utilizzando modelli di valutazione quali Black-Scholes o modelli binomiali ed i parametri di mercato alla data di bilancio (in particolare: tassi di cambio, tassi di interesse e volatilità);

il fair value degli interest rate swap e dei forward rate agreement è determinato utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri;

il fair value degli strumenti derivati a copertura del rischio di tasso di interesse e di cambio è calcolato utilizzando il tasso di cambio alla data di bilancio unitamente al metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri;

il fair value degli equity swap è determinato utilizzando le quotazioni di mercato alla data di bilancio;

il fair value degli strumenti derivati a copertura del rischio di prezzo su commodity è determinato utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i parametri di mercato alla data di bilancio (in particolare: prezzo a termine del sottostante e tassi di interesse).

La variazione complessiva delle Altre attività finanziarie (da 764 milioni di euro al 31 dicembre 2008 a 636 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e delle Altre passività finanziarie (da 1.202 milioni di euro al 31 dicembre 2008 a 464 milioni di euro al 31 dicembre 2009) è per lo più dovuta all’andamento dei tassi di cambio e di interesse del periodo, oltre che alla variazione del fair value (positiva per 117 milioni di euro) relativa agli equity swap su azioni ordinarie Fiat S.p.A.

Essendo la voce composta principalmente da strumenti finanziari derivati di copertura, la variazione del loro valore trova compensazione con la variazione del sottostante coperto.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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La voce Derivati di negoziazione si riferisce sostanzialmente alle seguenti fattispecie:

derivati (principalmente su cambi) stipulati a copertura di crediti/debiti soggetti a rischio di cambio e/o al rischio di tasso di interesse non designati formalmente in hedge accounting a livello di Gruppo;

derivati su azioni Fiat (equity swap) descritti successivamente;

derivati impliciti in alcune emissioni obbligazionarie il cui rendimento è determinato in funzione dell’andamento di indici azionari e del tasso di inflazione e relativi derivati di copertura, che trasformano l’esposizione a tasso variabile. Il valore complessivo dei derivati impliciti è compensato dal valore dei derivati di copertura.

Al 31 dicembre 2009 il valore nozionale degli strumenti finanziari derivati in essere è il seguente:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Gestione del rischio di cambio 9.189 11.791Gestione del rischio di tasso di interesse 13.368 11.382Gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio 933 965Altri derivati 244 334Totale nozionale 23.734 24.472

Il valore nozionale degli Altri derivati al 31 dicembre 2009 include:

Per 204 milioni di euro (204 milioni di euro al 31 dicembre 2008) il valore nozionale di due equity swap, rinnovati nel 2009 e scadenti nel 2010, stipulati per coprire il rischio di rialzo del titolo Fiat al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option attribuite nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore Delegato (si veda Nota 24). Al 31 dicembre 2009 tali equity swap presentavano un fair value complessivo positivo per 8 milioni di euro (negativo per 109 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Secondo i principi contabili tali equity swap, ancorché stipulati con l’intento di copertura, non possono essere trattati in hedge accounting e pertanto sono definiti strumenti finanziari derivati di negoziazione.

Per 14 milioni di euro (104 milioni di euro al 31 dicembre 2008) il valore nozionale dei derivati impliciti in alcune emissioni obbligazionarie il cui rendimento è determinato in funzione dell’andamento di indici azionari e del tasso di inflazione, nonché il valore nozionale dei relativi derivati di copertura, che trasformano l’esposizione a tasso variabile. La riduzione del valore nozionale è dovuta al rimborso per scadenza, avvenuta durante l’esercizio, di parte delle obbligazioni in essere alla fine dell’anno precedente.

Per 26 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2008) il valore nozionale di derivati collegati al prezzo di commodity a copertura di specifiche esposizioni derivanti da contratti di fornitura. Tali contratti prevedono un periodico aggiornamento dei prezzi in funzione degli andamenti della quotazione della materia prima di riferimento.

La scadenza degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2009, con riferimento al loro valore nozionale, è rappresentata nella tabella seguente: Al 31 dicembre 2009 entro tra uno e oltre(in milioni di euro) l’esercizio cinque anni cinque anni TotaleGestione del rischio di cambio 8.652 537 - 9.189Gestione del rischio di tasso di interesse 2.776 9.163 1.429 13.368Gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio - - 933 933Altri derivati 230 - 14 244Totale nozionale 11.658 9.700 2.376 23.734

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Cash flow hedgeGli effetti rilevati a conto economico si riferiscono principalmente all’attività di gestione del rischio di cambio e, in misura minore, alle coperture relative all’indebitamento delle società finanziarie e delle tesorerie di Gruppo.

Le politiche del Gruppo relative alla gestione del rischio di cambio prevedono di norma la copertura dei flussi commerciali futuri che avranno manifestazione contabile entro 12 mesi e degli ordini acquisiti (o commesse in corso) a prescindere dalla loro scadenza. Pertanto è ragionevole ritenere che il relativo effetto di copertura sospeso nella Riserva di cash flow hedge sarà rilevato a conto economico prevalentemente nell’esercizio successivo.

I derivati su rischi di cambio e di tasso d’interesse trattati in cash flow hedge sono stati stipulati dalla tesoreria nord americana a copertura dell’emissione obbligazionaria in euro scadente nel 2017; gli effetti di copertura sospesi nella Riserva di cash flow hedge saranno rilevati a conto economico in modo coerente con le tempistiche di manifestazione dei flussi dell’obbligazione coperta.

Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Nel corso dell’esercizio 2009 il Gruppo ha stornato dal patrimonio netto e imputato a conto economico una quota di perdite precedentemente iscritte pari a 318 milioni di euro (utili pari a 295 milioni di euro nel 2008) al netto dell’effetto fiscale. Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee di conto economico:

(in milioni di euro) 2009 2008Rischio di cambio Incremento (Riduzione) dei Ricavi netti (15) 138 Riduzione (Incremento) del Costo del venduto (350) 115 Proventi (oneri) finanziari 71 50 Risultato partecipazioni - 9 Rischio di tasso di interesse Riduzione (Incremento) del Costo del venduto (16) - Risultato partecipazioni 3 9 Proventi (oneri) finanziari (17) (2) Rischio di prezzo sulle commodities Riduzione (Incremento) del Costo del venduto (5) - Imposte – proventi (oneri) 11 (24)Totale rilevato a conto economico (318) 295

L’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in cash flow hedge negli esercizi 2009 e 2008 non è stata significativa.

Nel corso dell’esercizio 2009 l’impatto economico complessivo relativo a coperture che in seguito si sono rivelate eccedenti rispetto ai flussi futuri oggetto di copertura (overhedge) è stato positivo per 8 milioni di euro (positivo per 21 milioni di euro nel 2008); l’impatto è per lo più dovuto alla contrazione dei volumi su alcuni mercati esposti al rischio di cambio.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Fair value hedgeGli utili e le perdite derivanti dalla valutazione di strumenti finanziari derivati su tassi e cambi (principalmente per la gestione del rischio di cambio) e su tassi (per la gestione del rischio di tasso d’interesse) rilevati secondo le regole del fair value hedge e gli utili e le perdite attribuibili ai relativi elementi coperti sono evidenziati nella seguente tabella:

(in milioni di euro) 2009 2008Rischio di cambio Utili (perdite) nette su strumenti finanziari 22 (34) Variazione del fair value del sottostante (22) 34 Rischio di tasso di interesse Utili (perdite) nette su strumenti finanziari (15) 80 Variazione del fair value del sottostante 17 (80)Utili (perdite) nette 2 -

L’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in fair value hedge nel 2009 è pari a 2 milioni (non è stata significativa nel 2008).

Disponibilità e mezzi equivalenti22. Le Disponibilità e mezzi equivalenti includono:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Cassa, depositi bancari e postali 9.422 2.989Disponibilità ad utilizzo predefinito 530 473Titoli ad elevata liquidità 2.274 221Totale Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 3.683

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle Disponibilità e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.

La voce Disponibilità ad utilizzo predefinito include principalmente disponibilità destinate al servizio del debito delle strutture di securitisation (debito incluso nella voce Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti).

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti è ritenuto non significativo perché si tratta principalmente di depositi frazionati su istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.

Attività e Passività destinate alla vendita23. Al 31 dicembre 2009 le voci Attività e Passività destinate alla vendita includono alcuni immobili e fabbricati dei Settori Fiat Group Automobiles, Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni e Comau. La voce comprende, inoltre, i valori di una controllata minore del Settore Fiat Group Automobiles che al 31 dicembre 2009 risultava essere destinata alla vendita. Si segnala, infine, che nel 2009 il Settore Fiat Group Automobiles ha acquisito il controllo totalitario in una società minore in Brasile che, alla data di acquisizione, è stata classificata come destinata alla vendita.

Al 31 dicembre 2008 tali voci includevano, oltre agli immobili e fabbricati dei Settori Fiat Group Automobiles e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni sopra menzionati, i valori contabili di alcuni brevetti e le attività e le passività di una controllata minore del Settore Fiat Group Automobiles ceduta nel corso del 2009.

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In sintesi, le voci comprese nelle Attività e nelle Passività destinate alla vendita sono le seguenti:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Altre immobilizzazioni immateriali - 7Immobili, impianti e macchinari 20 30Partecipazioni ed altre attività finanziarie 58 -Crediti commerciali 4 -Totale Attività 82 37Fondi per rischi ed oneri 2 -Debiti commerciali 5 2Altre passività correnti 1 -Totale Passività 8 2

Patrimonio netto24. Il Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2009 presenta una variazione positiva per 14 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008, come risultante dell’effetto della perdita del periodo di 848 milioni di euro e dei dividendi distribuiti per 27 milioni di euro (di cui 25 milioni di euro distribuiti da Fiat S.p.A. corrispondenti a 0,31 euro per azione di risparmio), compensato dalla variazione positiva della riserva di cash flow hedge per 352 milioni di euro e dalle variazioni dei cambi da conversione dei bilanci di controllate denominati in valute diverse dall’Euro positive per 467 milioni di euro.

Capitale socialeAl 31 dicembre 2009 il Capitale sociale interamente versato di Fiat S.p.A. è così composto:

(n. di azioni) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Azioni ordinarie 1.092.247.485 1.092.247.485Azioni privilegiate 103.292.310 103.292.310Azioni di risparmio 79.912.800 79.912.800Totale azioni emesse 1.275.452.595 1.275.452.595

Le azioni emesse hanno tutte valore nominale di 5 euro cadauna e prevedono diversi diritti e privilegi a seconda delle categorie.

Ogni azione attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione, salvi i diritti stabiliti a favore delle azioni privilegiate e di risparmio, come di seguito descritto.

Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna. Ogni azione privilegiata attribuisce il diritto di voto limitatamente alle materie di competenza dell’Assemblea straordinaria e quando si deve deliberare in merito al Regolamento dell’Assemblea. Le azioni di risparmio sono prive del diritto di voto.

Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di Fiat S.p.A. devono essere così destinati:

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura un’ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,31 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire un dividendo maggiorato di 0,175 euro, anziché di 0,155 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,2 euro per azione.

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito in ordine di priorità alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual misura alle azioni delle tre categorie.

La seguente tabella mostra la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2007 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2009:

(Acquisti)/ (Acquisti)/ Al 31 Vendite Al 31 Vendite Al 31 dicembre Aumento di azioni dicembre Aumento di azioni dicembre (numero di azioni in migliaia) 2007 di capitale proprie 2008 di capitale proprie 2009Azioni ordinarie emesse 1.092.247 - - 1.092.247 - - 1.092.247Meno: Azioni proprie (21.851) - (16.717) (38.568) - - (38.568)Azioni ordinarie in circolazione 1.070.396 - (16.717) 1.053.679 - - 1.053.679 - - Azioni privilegiate emesse 103.292 - - 103.292 - - 103.292Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni privilegiate in circolazione 103.292 - - 103.292 - - 103.292 - - Azioni di risparmio emesse 79.913 - - 79.913 - - 79.913Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni di risparmio in circolazione 79.913 - - 79.913 - - 79.913 - - Totale Azioni emesse da Fiat S.p.A. 1.275.452 - - 1.275.452 - - 1.275.452Meno: Azioni proprie (21.851) - (16.717) (38.568) - - (38.568)Totale Azioni Fiat S.p.A. in circolazione 1.253.601 - (16.717) 1.236.884 - - 1.236.884

Per informazioni sugli acquisti e vendite di azioni proprie avvenuti nel corso del 2008, si rinvia al successivo paragrafo Azioni proprie.

Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:

Il capitale sociale della società non può avere valore inferiore a 120.000 euro.

Ogni variazione dell’importo del capitale sociale deve essere deliberata dall’Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio di Amministrazione, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l’organo assembleare ha inoltre l’obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l’esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato, l’Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società.

Come indicato in precedenza è lo statuto della società che determina la partecipazione agli utili spettanti a ciascuna categoria di azioni di Fiat S.p.A.

La riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.

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Per quanto riguarda le azioni proprie, la società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. L’acquisto deve essere autorizzato dall’Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.

Con riferimento al Capitale sociale si ricorda, inoltre, che Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 3 novembre 2006, ha esercitato la delega ex art. 2443 del Codice Civile per l’aumento di capitale riservato a dipendenti della Società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di massimi 50 milioni di euro mediante emissione di massime n. 10 milioni di azioni ordinarie da nominali euro 5 cadauna, corrispondenti allo 0,78% del capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo di 13,37 euro per azione, al servizio del piano di stock option a dipendenti descritto nel successivo paragrafo. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del piano.

In termini di dividendi sin dal 2006 il Gruppo si è dato una dividend policy in base alla quale intende distribuire ai propri azionisti un dividendo complessivo pari al 25% degli utili consolidati conseguiti. Peraltro, con riferimento al risultato consolidato conseguito nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008, pur in presenza di utile consolidato di 1.721 milioni di euro ed ancorché l’utile netto di Fiat S.p.A. avrebbe consentito una distribuzione di dividendi in misura conforme alla policy, l’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deciso di limitare la distribuzione di dividendi alle sole azioni di risparmio (dividendi per 24,8 milioni di euro complessivi, come stabilito dallo Statuto della Società) allo scopo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo e preservare la liquidità. A seguito della normalizzazione dei mercati dei capitali quali fonte di finanziamento per il Gruppo e della convinzione che il Gruppo ha la capacità di continuare a generare utili anche in un contesto di mercato significativamente differente, in considerazione dell’utile netto distribuibile da Fiat S.p.A. per il 2009, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 244 milioni di euro (237 milioni di euro escludendo le azioni proprie detenute dal Gruppo alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato) pari a circa il 30% del saldo tra l’utile netto consolidato 2008 e la perdita netta consolidata 2009. La proposta di distribuzione del dividendo è così articolata:

0,17 euro per azione ordinaria;

0,31 euro per azione privilegiata;

0,325 euro per azione di risparmio.

Gli obiettivi identificati dal Gruppo nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo. Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l’economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

Il Gruppo monitora costantemente l’evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto ed in particolare il livello di indebitamento netto e la generazione di cassa delle attività industriali.

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra riportati il Gruppo persegue il costante miglioramento della redditività dei business nei quali opera. Inoltre, in linea generale può vendere parte delle proprie attività per ridurre l’ammontare dei debiti, mentre il Consiglio di Amministrazione può proporre all’Assemblea degli azionisti la riduzione o l’aumento del capitale sociale oppure, ove consentito dalla legge, la distribuzione di riserve. In tale contesto il Gruppo realizza anche acquisti di azioni proprie, sempre nei limiti autorizzati dall’Assemblea degli azionisti, seguendo le stesse logiche di creazione di valore, compatibilmente con gli obiettivi di equilibrio finanziario e di miglioramento del rating.

Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti di Fiat S.p.A. (capitale sociale e riserva sovrapprezzo, al netto del valore delle azioni proprie, complessivamente pari a 7.261 milioni di euro al 31 dicembre 2009 - invariato rispetto al 31 dicembre 2008), sia il valore generato dal Gruppo in termini di risultati conseguiti dalla gestione (utili a nuovo ed altre riserve, complessivamente pari, al lordo del risultato dell’esercizio, a 2.945 milioni di euro al 31 dicembre 2009 e 3.802 milioni di euro al 31 dicembre 2008, esclusi gli utili e perdite iscritti a patrimonio netto ed il patrimonio netto di terzi).

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Azioni proprieLe Azioni proprie sono costituite da n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da Fiat S.p.A. per un valore di 656,6 milioni di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2008).

Tali Azioni proprie erano state acquisite in base al programma di acquisto di azioni proprie (il “Programma”) autorizzato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008 che prevedeva l’acquisto di azioni proprie sui mercati regolamentati secondo i seguenti termini:

il Programma avrebbe avuto termine il 30 settembre 2009 o comunque al raggiungimento del controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle azioni Fiat già detenute dalla Società, o di un numero di azioni pari al 10% del capitale sociale;

il prezzo massimo di acquisto non avrebbe potuto essere superiore del 10% al prezzo di riferimento rilevato in borsa il giorno precedente all’acquisto effettuato;

il numero massimo di azioni acquistate giornalmente non avrebbe potuto essere superiore al 20% del totale degli scambi giornalieri di ciascuna categoria.

Al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale, l’Assemblea del 27 marzo 2009 ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto ed alla disponibilità di azioni proprie anche attraverso società controllate, revocando contestualmente, per la parte non ancora eseguita alla data, l’analoga delibera assunta in data 31 marzo 2008. L’autorizzazione riguarda un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, tenuto conto delle azioni Fiat già detenute dalla Società per 656,6 milioni di euro.

Al 16 febbraio 2010, le azioni ordinarie acquisite dall’inizio del Programma sono pari a n. 37,27 milioni, per un investimento complessivo di 665 milioni di euro. Benché il programma di acquisto di azioni proprie sia stato sospeso, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che l’attuale autorizzazione scadrà il 27 settembre 2010, allo scopo di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale proporrà all’Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto, per la durata di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni proprie delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle azioni Fiat già detenute ad oggi dalla Società per 656,6 milioni di euro. La proposta, qualora approvata, non comporterà ovviamente alcun obbligo di acquisto.

Con riferimento alle variazioni intervenute nel 2008, si precisa che le vendite di azioni proprie, pari a n. 71.000 azioni ordinarie (per un controvalore di 1 milione di euro), erano avvenute in occasione dell’esercizio di stock option. Gli acquisti, pari a 16,788 milioni di azioni ordinarie (per un controvalore di 239 milioni di euro), erano stati effettuati in base al sopracitato Programma.

Riserve di capitaleAl 31 dicembre 2009 le Riserve di capitale, pari a 682 milioni di euro, sono costituite dalla Riserva da sovrapprezzo delle azioni, costituita dal sovrapprezzo pagato dai sottoscrittori dell’aumento del capitale sociale avvenuto in data 20 settembre 2005 in seguito all’estinzione del finanziamento Convertendo; l’ulteriore sovrapprezzo di 859 milioni di euro è iscritto nelle Riserve di risultato.

Riserve di risultatoLe Riserve di risultato comprendono principalmente:

la riserva legale di Fiat S.p.A. per un valore pari a 700 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (640 milioni di euro al 31 dicembre 2008);

gli utili a nuovo per complessivi 3.847 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (utili a nuovo per 2.313 milioni di euro al 31 dicembre 2008);

la perdita attribuibile ai soci della controllante per 838 milioni di euro (utile di 1.612 milioni di euro al 31 dicembre 2008);

la riserva per pagamenti basati su azioni per complessivi 95 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (96 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

193

Altri utili/(perdite)Il valore degli Altri utili/(perdite) è così composto:

(in milioni di euro) 2009 2008Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge generati nel periodo 76 (491)Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge riclassificati a conto economico 332 (301)Utili/(perdite) su strumenti di copertura in una copertura di flussi finanziari 408 (792) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available-for-sale generati nel periodo 3 (15)Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available-for-sale riclassificati a conto economico - -Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (available-for-sale) 3 (15) Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere generati nel periodo 510 (304)Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere riclassificati a conto economico (1) -Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 509 (304) Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto generate nel periodo (44) (50)Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto riclassificate a conto economico (3) (18)Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto (47) (68)

Effetto fiscale relativo alle Altre componenti di conto economico complessivo (51) 85Totale Altri utili/(perdite), al netto dell’effetto fiscale 822 (1.094)

L’effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) è così composto:

2009 2008 (Onere)/ (Onere)/ Valore Beneficio Valore Valore Beneficio Valore (in milioni di euro) lordo fiscale Netto lordo fiscale NettoUtili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge 408 (51) 357 (792) 86 (706)Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available for sale 3 - 3 (15) (1) (16)Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 509 - 509 (304) - (304)Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto (47) - (47) (68) - (68)Totale Altri utili/(perdite) 873 (51) 822 (1.179) 85 (1.094)

L’incremento degli utili rilevati direttamente a riserva adeguamento a fair value attività finanziarie available-for-sale è dovuto all’incremento del fair value delle attività a cui si riferisce.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Interessenze di pertinenza di terziLe interessenze di pertinenza di terzi, pari a 814 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (747 milioni di euro al 31 dicembre 2008), si riferiscono principalmente alle seguenti società consolidate con il metodo del consolidamento integrale: % di competenza di terzi

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Società italiane Ferrari S.p.A. 15,0 15,0Teksid S.p.A. 15,2 15,2Società estere CNH Global N.V. 10,7 10,7

Pagamenti basati su azioniAl 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2008 il Gruppo ha in essere diversi piani di pagamento basati su azioni spettanti ai manager delle società del Gruppo o a membri del Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A.

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie Fiat S.p.A.Fino al 2002, il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva approvato alcuni piani di stock option che conferivano a manager del Gruppo, con la qualifica di Direttore o inseriti nel “programma di sviluppo manageriale” per dirigenti con alto potenziale, o amministratori esecutivi di Fiat S.p.A., il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. ad un prezzo prefissato (strike price). Tali diritti sono esercitabili per un periodo fissato, dalla data contrattualmente stabilita (vesting date), fino alla scadenza del piano nell’ambito del quale le opzioni sono state assegnate (expiry date). Per tali piani di stock option l’esercizio non è subordinato a specifiche condizioni.

Le opzioni, in coerenza con la normativa fiscale in materia, sono di norma esercitabili trascorso un triennio dalla data di attribuzione e per i successivi sei anni, tuttavia solo alla scadenza del quarto anno divengono esercitabili per il 100% del totale attribuito.

Le caratteristiche contrattuali dei piani descritti sono riepilogate nella seguente tabella:

Strike Data di price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari assegnazione Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Febbraio 2001 (decaduto) Manager 27 febbraio 2001 27 febbraio 2009 24,853 785.000 27 febbraio 2002 25% 27 febbraio 2003 25% 27 febbraio 2004 25% 27 febbraio 2005 25%Stock Option Ottobre 2001 (decaduto) Manager 31 ottobre 2001 31 ottobre 2009 16,526 5.417.500 31 ottobre 2002 25% 31 ottobre 2003 25% 31 ottobre 2004 25% 31 ottobre 2005 25%Stock Option Maggio 2002 Ex Presidente C.d.A. 14 maggio 2002 1° gennaio 2010 12,699 1.000.000 1° gennaio 2005 100%Stock Option Settembre 2002 Manager 12 settembre 2002 12 settembre 2010 10,397 6.100.000 12 settembre 2003 25% 12 settembre 2004 25% 12 settembre 2005 25% 12 settembre 2006 25%

In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno 2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno 2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. L’Assemblea del 27 marzo 2009 ha ritenuto interesse prioritario per il Gruppo modificare il suddetto piano al fine di ripristinarne la capacità di fidelizzazione, in particolare le modifiche approvate riguardano l’introduzione di un nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 1° gennaio 2011, e l’estensione del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.

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Le caratteristiche attualmente in essere del suddetto piano di stock option sono le seguenti:

Strike Data di price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari modifica Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Luglio 2004 (modificato) Amministratore Delegato 27 marzo 2009 1° gennaio 2016 6,583 10.670.000 31 dicembre 2010 100%

In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferisce ad alcuni dirigenti del Gruppo e all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne hanno un periodo di maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento e sono esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a partire da novembre 2010. L’esercizio delle opzioni è inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato. Il piano di stock option avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle predette condizioni.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2006 sono le seguenti:

Strike price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Novembre 2006 Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 Novembre 2007 25% Novembre 2008 25% Novembre 2009 25% Novembre 2010 25%Stock Option Novembre 2006 Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMCStock Option Novembre 2006 Manager 3 novembre 2014 13,37 10.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevede la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il 2010 di un massimo complessivo di 4 milioni di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Lo scopo del piano è l’attrazione e la retention di dirigenti in ruoli chiave assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che hanno assunto maggiori responsabilità dall’assegnazione del piano 2006 e riprende le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione della prima parte del programma, ha deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 stock option al prezzo di esercizio di euro 10,24 che hanno un periodo di maturazione di tre anni, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento e sono esercitabili a partire dall’approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2010.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2008 sono le seguenti:

Strike price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Luglio 2008 Manager 3 novembre 2014 10,24 1.418.500 1° Trimestre 2009 (*) 18%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 41%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 41%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

In sintesi, i piani di stock option in essere al 31 dicembre 2009 presentano le seguenti caratteristiche:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.Prezzo di Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media esercizio in essere al in essere al residua contrattuale in essere al in essere al residua contrattuale (in euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 (in anni) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 (in anni) 6,583 - - - 10.670.000 10.670.000 6,010,24 956.530 1.414.000 4,8 - - -10,397 845.000 921.500 0,7 - - -12,699 - - - 500.000 500.000 -13,370 6.536.875 9.497.500 4,8 8.750.000 10.000.000 4,816,526 - 1.044.000 - - - -24,853 - 50.000 - - - -Totale 8.338.405 12.927.000 19.920.000 21.170.000

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A. Prezzo medio Prezzo medio Numero di opzioni di esercizio (in euro) Numero di opzioni di esercizio (in euro)In essere all’inizio dell’esercizio 12.927.000 13,11 21.170.000 9,93Attribuite - - - -Non maturate (3.494.595) 12,90 (1.250.000) 13,37Esercitate - - - -Decadute (1.094.000) 16,91 - -In essere al 31 dicembre 2009 8.338.405 12,71 19.920.000 9,72Esercitabili al 31 dicembre 2009 845.000 10,397 500.000 12,699Esercitabili al 31 dicembre 2008 2.015.500 13,93 11.170.000 6,86

Le opzioni non maturate nell’esercizio comprendono le opzioni non maturate relative a dipendenti che hanno lasciato il Gruppo, nonché le opzioni non maturate nel periodo per mancato raggiungimento di alcune non-market condition relativamente ai piani Novembre 2006 e Luglio 2008.

Come specificato nel capitolo Principi contabili significativi, nel caso delle stock option il Gruppo ha applicato l’IFRS 2 alle assegnazioni di opzioni su azioni avvenute dopo il 7 novembre 2002 e non ancora esercitabili alla data del 1° gennaio 2005, ovvero ai piani di stock option Luglio 2004 modificato, Novembre 2006 e Luglio 2008. In particolare, per quanto riguarda i piani Novembre 2006 e Luglio 2008, non essendo stati raggiunti gli obiettivi di performance relativi alle tranche che maturano nel primo trimestre 2010, sono state conseguentemente riviste le probabilità di maturazione delle tranche successive; a fine 2009 il Gruppo ha pertanto proventizzato per 14 milioni di euro gli oneri figurativi relativi alle citate tranche e accertati nei precedenti esercizi (analoga proventizzazione era stata riconosciuta nel 2008 per 18 milioni di euro). Conseguentemente, il provento netto complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio 2009 per piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. è pari a 7 milioni di euro (onere di 3 milioni di euro nel 2008).

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Assegnazione gratuita di azioni ordinarie Fiat S.p.A.In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e 2010 e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consente all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie Fiat S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. Tale piano potrà essere assegnato, in una o più volte, anche ad alcuni manager del Gruppo identificati dall’Amministratore Delegato per un ammontare complessivo massimo di 6 milioni di azioni ordinarie Fiat S.p.A.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock grant 2009 sono le seguenti:

Piano Soggetti assegnatari N° azioni Vesting date Percentuale conferimentoStock Grant 2009 Amministratore Delegato 2.000.000 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 75%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente alla permanenza in carica.

Con riferimento a tale piano di incentivazione, il fair value alla data di assegnazione utilizzato per il calcolo dell’onere figurativo di competenza è pari a 5,26 euro. Tale fair value è stato determinato con riferimento ad un prezzo delle azioni ordinarie Fiat S.p.A. alla data di assegnazione pari a 5,26 euro per azione. L’onere figurativo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio 2009 a fronte di tale piano è pari a 6 milioni di euro.

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie CNH Global N.V.La società CNH Global N.V., del Settore CNH – Case New Holland, ha assegnato a propri membri del Consiglio di Amministrazione e a dipendenti alcuni piani di pagamento basati su azioni ordinarie, le cui caratteristiche sono riportate di seguito.

CNH Global N.V. Outside Directors’ Compensation Plan (“CNH Directors’ Plan”)Tale piano, modificato in ultima istanza in data 22 luglio 2008, è rivolto ai membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione della società CNH Global N.V., e prevede il pagamento in denaro e/o in azioni e/o in opzioni su azioni ordinarie di CNH di:

un onorario annuale di 100.000 USD;

un onorario per la partecipazione all’Audit Commitee di 20.000 USD;

un onorario per la partecipazione al Comitato Compensi e Corporate Governance di 15.000 USD;

un onorario per la presidenza dell’Audit Commitee di 35.000 USD; e

un onorario per la presidenza del Comitato Compensi e Corporate Governance di 25.000 USD.

Al termine di ogni trimestre i membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione scelgono la forma di pagamento per un ammontare pari a ¼ dei loro onorari. Se il consigliere sceglie di essere pagato in azioni ordinarie di CNH, riceve un numero di azioni ordinarie pari all’ammontare degli onorari che decide di convertire diviso per il fair market value delle azioni. Se il consigliere sceglie di essere pagato in opzioni, riceverà un numero di opzioni corrispondente al valore degli onorari che questi ha scelto di convertire in azioni, moltiplicato per quattro e diviso per il fair market value di una azione ordinaria, determinato sulla base della media tra il prezzo massimo ed il prezzo minimo sulla Borsa di New York (NYSE) delle azioni ordinarie di CNH Global N.V. nell’ultimo giorno di negoziazione prima dell’inizio di ogni trimestre. Tali stock option maturano immediatamente dalla data di conferimento, ma le azioni acquistate esercitando l’opzione sopra descritta non possono essere vendute nei sei mesi successivi alla data di esercizio. Le stock option decadono dieci anni dopo la data di concessione o, se accade prima, sei mesi dopo la cessazione del mandato dell’amministratore. Prima del 2007, CNH aveva inoltre concesso delle opzioni che maturavano dal terzo anniversario dalla data di concessione.

Al 31 dicembre 2009 e 2008, vi erano rispettivamente n. 700.058 e n. 746.067 di azioni ordinarie, riservate per l’emissione a fronte del CNH Directors’ Plan. Nessun membro del Consiglio di Amministrazione riceve benefici al momento della cessazione del mandato.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Le caratteristiche delle stock option in essere nell’ambito del CNH Directors’ Plan al 31 dicembre 2009 e 2008 sono:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Durata media Durata media Numero residua Numero residua di opzioni contrattuale di opzioni contrattuale Prezzo di esercizio (in USD) in essere (in anni) in essere (in anni)10,22 – 16,00 26.063 9,2 11.358 8,016,01 – 26,00 30.612 7,2 19.656 6,726,01 – 40,00 40.295 6,6 40.295 7,640,01 – 56,00 11.162 8,1 11.162 9,156,01 – 66,54 9.287 5,5 10.037 6,1Totale 117.419 92.508

La movimentazione del CNH Directors’ Plan nel corso dell’esercizio è stata la seguente: 2009 2008 Prezzo medio Prezzo medio Numero di esercizio Numero di esercizio di opzioni (in USD) di opzioni (in USD)In essere all’inizio dell’esercizio 92.508 31,01 73.841 30,93Concesse 29.661 15,51 18.667 31,35Non maturate - - - -Esercitate (4.000) 9,23 - -Decadute (750) 77,05 - -In essere alla fine dell’esercizio 117.419 27,54 92.508 31,01Esercitabili alla fine dell’esercizio 117.419 27,54 64.508 32,45

CNH Equity Incentive Plan (“CNH EIP”)Tale piano prevede per i dipendenti di CNH Global N.V. e sue controllate diversi tipi di incentivazioni basate sul raggiungimento da parte del Settore di specifici obiettivi di performance, in base ai risultati consuntivati e risultanti dal bilancio consolidato di CNH redatto secondo gli IFRS. Al 31 dicembre 2009 CNH ha riservato a tale piano n. 15.900.000 azioni (n. 15.900.000 azioni al 31 dicembre 2008). Il piano prevede incentivazioni sotto forma di stock option e di azioni, come di seguito descritto.

Piani di stock optionPrima del 2006 erano stati emessi alcuni piani di stock option che maturavano su un arco temporale di quattro anni dalla data di assegnazione e con scadenza dopo dieci anni dall’assegnazione. Inoltre, erano state emesse delle stock option che maturavano anticipatamente subordinatamente al raggiungimento di determinati criteri di performance; tuttavia tali criteri di performance non sono stati raggiunti. La maturazione di queste opzioni avveniva dopo il settimo anno dalla concessione. Tutte le opzioni concesse prima del 2006 hanno una durata contrattuale di dieci anni.

Eccetto per il caso di seguito descritto, il prezzo di esercizio di tutte le opzioni assegnate tramite il CNH EIP è uguale o maggiore al fair market value delle azioni ordinarie di CNH Global N.V. alle rispettive date di concessione. Nel corso del 2009 e del 2001, CNH ha assegnato stock option con prezzo di esercizio inferiore alla quotazione di mercato delle proprie azioni ordinarie alla data di concessione. Il prezzo di esercizio di tali piani era comunque stato stabilito sulla base della media ufficiale dei prezzi delle azioni ordinarie di CNH quale risultante dalla Borsa di New York (NYSE) in un periodo di trenta giorni precedenti la data di assegnazione.

A partire dal 2006 sono stati emessi piani che prevedono stock option basate sulle performance, azioni attribuite in base alle performance e incentivi per cassa. Nell’ambito di tali piani, nel mese di aprile 2009 CNH ha assegnato circa 4,1 milioni di stock option basate sulle performance (per specifici livelli di target), ma i criteri di performance 2009 previsti per il conseguimento di tali diritti non sono stati completamente raggiunti e solo una parte delle opzioni sono state conseguite. Un terzo di tali opzioni sono maturate a seguito dell’approvazione dei risultati 2009 del Settore da parte del Consiglio di Amministrazione di CNH tenutosi nel mese di gennaio 2010. Le restanti opzioni matureranno con lo stesso criterio negli anni successivi. Sulla base dei risultati 2009 del Settore CNH si prevede che matureranno 2,2 milioni di opzioni. Le opzioni concesse nel 2009 nell’ambito del CNH EIP scadono dopo cinque anni dal periodo di maturazione iniziale.

199

Le caratteristiche dei piani in essere secondo il CNH EIP al 31 dicembre 2009 sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Durata media Numero residua Prezzo medio Numero Prezzo medio di opzioni contrattuale di esercizio di opzioni di esercizio Prezzo di esercizio (in USD) in essere (in anni) (in USD) in essere (in USD)13,58 – 19,99 2.243.243 5,0 13,70 111.688 16,1820,00 – 29,99 186.760 2,2 21,20 225.908 21,2030,00 – 39,99 1.256.178 2,9 37,21 1.518.935 37,2340,00 – 68,85 646.654 3,3 52,80 861.578 55,47Totale 4.332.835 2.718.109

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:

2009 2008 Prezzo medio Prezzo medio Numero di esercizio Numero di esercizio di opzioni (in USD) di opzioni (in USD)In essere all’inizio dell’esercizio 2.718.109 40,82 2.471.238 38,08Concesse 4.144.800 13,58 1.299.474 48,75Non maturate (2.404.528) 18,06 (913.064) 46,70Esercitate (8.136) 18,65 (139.539) 27,71Decadute (117.410) 68,85 - -In essere alla fine dell’esercizio 4.332.835 26,67 2.718.109 40,82Esercitabili alla fine dell’esercizio 1.488.840 37,81 1.142.411 40,74

Assegnazioni di azioni basate su criteri di performanceNell’ambito del piano CNH EIP possono essere assegnate a determinati manager e dipendenti in posizioni chiave anche azioni collegate ad obiettivi di performance. In tale caso CNH stabilisce la durata e le condizioni di performance di ogni piano e possiede le azioni durante il periodo di performance. Queste azioni maturano sulla base del raggiungimento di specifici criteri di performance.

La movimentazione del piano di assegnazione di azioni secondo il CNH EIP è stata la seguente:

2009 2008 Fair value medio Fair value medio ponderato ponderato alla data di alla data di Numero assegnazione Numero assegnazione di azioni (in USD) di azioni (in USD)Azioni non ancora maturate all’inizio dell’esercizio 1.870.500 31,28 2.011.790 30,82Concesse 25.000 11,83 100.000 26,76Non maturate (546.500) 30,52 (155.000) 28,09Maturate - - (86.290) 21,22Azioni non ancora maturate alla fine dell’esercizio 1.349.000 31,22 1.870.500 31,28

In relazione ai nuovi piani basati sulla performance approvati nel 2006, CNH ha introdotto il Top Performance Plan (“TPP”), secondo cui il Settore ha concesso alcune azioni di performance non ancora maturate a circa 200 manager. Tali azioni matureranno solo se sono raggiunti specifici obiettivi nel 2009 o nel 2010.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

200

Le azioni di perfomance concesse nell’ambito del piano TPP sono state concesse nel 2006, 2007, 2008 and 2009. Il fair value di tali diritti è stato stimato per ogni periodo di servizio potenziale lungo il quale i diritti stessi potrebbero maturare. Il costo totale del piano varia in funzione del periodo in cui ci si aspetta che i target saranno raggiunti.

Nel 2006 e nel 2007 CNH ha rilevato costi a fronte del piano TPP, determinati assumendo il conseguimento di specifici obiettivi di performance nel 2009. Nel 2008, il Settore non ha raggiunto tali obiettivi e conseguentemente a tale variazione di stima, CNH ha proventizzato oneri figurativi per pagamenti basati su azioni per 7 milioni di euro (11 milioni di USD). Nel 2009 CNH non ha rilevato alcun onere figurativo per pagamenti basati su azioni in relazione al piano TPP perché gli obiettivi del 2009 non sono stati raggiunti ed il raggiungimento di quelli del 2010 è stato conseguentemente rivisto.

Al 31 dicembre 2009 vi erano n. 8.332.115 azioni ordinarie di CNH Global N.V. (n. 9.433.477 azioni ordinarie di CNH Global N.V. al 31 dicembre 2008) disponibili per l’emissione nell’ambito del programma CNH EIP.

Il Settore CNH - Case New Holland valuta le proprie stock option con metodologia Black-Scholes. Le assunzioni medie utilizzate nel modello sono state le seguenti:

2009 2008 Directors’ Equity Directors’ Equity Plan Incentive Plan Plan Incentive PlanVita delle opzioni (anni) 5,00 3,73 5,00 3,59Volatilità azioni CNH Global N.V. (%) 62,9 70,6 45,0 40,5Dividendi attesi (%) 0,8 0,7 0,9 0,9Tasso di interesse risk-free (%) 2,2 1,6 2,4 3,0

Sulla base di tale modello, il fair value medio unitario delle stock option concesse da CNH negli esercizi 2009 e 2008 è il seguente:

(in USD) 2009 2008Directors’ Plan 8,03 11,70EIP 9,03 12,95

Il costo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio 2009 per pagamenti basati su azioni relativamente ai piani con sottostante azioni CNH Global N.V. è pari a 10 milioni di euro (0,2 milioni di euro nel 2008).

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie Ferrari S.p.A.I piani di stock option in esame conferivano a dipendenti da un lato, e al Presidente e allora Amministratore Delegato dall’altro, il diritto di sottoscrivere rispettivamente n. 207.200 e n. 184.000 azioni Ferrari al prezzo di 175 euro per azione. L’esercitabilità delle opzioni, possibile anche parzialmente e sino al 31 dicembre 2010, era in parte subordinata all’avvenuta quotazione in borsa della società. Al 31 dicembre 2009 i diritti in essere su tali piani di stock option concessi a dipendenti e al Presidente della società sono rispettivamente n. 43.900 e n. 80.000, tutti subordinati all’avvenuta quotazione in borsa della società.

201

Pagamenti basati su azioni regolati per cassaAlcune società dell’ex joint venture con General Motors avevano approvato, negli esercizi 2001, 2002, 2003 e 2004, quattro piani di pagamento basati su azioni regolati per cassa definiti stock appreciation right (SAR). Attraverso tali strumenti, alcuni dipendenti del Gruppo hanno tuttora il diritto di ricevere un pagamento in contanti pari all’incremento di valore tra il prezzo di assegnazione ed il prezzo delle azioni General Motors $1 2/3 quotate a New York e dell’azione ordinaria Fiat S.p.A. quotata a Milano alla data di esercizio. Il diritto è esercitabile in qualsiasi momento dalla data di assegnazione alla data di scadenza del piano ed è subordinato al verificarsi di determinate condizioni (Non-Market Conditions “NMC”). Le caratteristiche contrattuali dei diritti descritti sono le seguenti:

Diritti su azioni Diritti su azioni Vesting date GM $1 2/3 Fiat S.p.A. Grant price Grant price Data di in essere al in essere al GM $1 2/3 Fiat S.p.A. % Piano assegnazione Da A 31 dicembre 2009 31 dicembre 2009 (in USD) (in euro) conferimento2001 (decaduto) 12 febbraio 2002 1° marzo 2002 12 febbraio 2009 - - 49,57 15,50 100%*NMC2002 12 febbraio 2002 12 febbraio 2003 12 febbraio 2010 - 118.110 49,57 15,50 1/3*NMC 12 febbraio 2004 12 febbraio 2010 1/3*NMC 12 febbraio 2005 12 febbraio 2010 1/3*NMC2003 11 febbraio 2003 11 febbraio 2004 11 febbraio 2011 - 60.854 36,26 7,95 1/3*NMC 11 febbraio 2005 11 febbraio 2011 1/3*NMC 11 febbraio 2006 11 febbraio 2011 1/3*NMC2004 10 febbraio 2004 10 febbraio 2005 11 febbraio 2012 - 45.456 49,26 6,03 1/3*NMC 10 febbraio 2006 11 febbraio 2012 1/3*NMC 10 febbraio 2007 11 febbraio 2012 1/3*NMC

Con riferimento ai diritti su azioni General Motors $1 2/3 i piani non trovano più applicazione a seguito della procedura di “Chapter 11” che ha interessato General Motors.

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente: Diritti su azioni GM $1 2/3 Diritti su azioni Fiat S.p.AIn essere all’inizio dell’esercizio 176.747 397.820Concesse - -Non maturate - (34.334)Esercitate - (25.550)Decadute (176.747) (113.516)In essere al 31 dicembre 2009 - 224.420Esercitabili al 31 dicembre 2009 - 224.420Esercitabili al 31 dicembre 2008 176.747 397.820

In accordo con quanto stabilito dall’IFRS 2, il Gruppo rileva la passività derivante da tali diritti al fair value ad ogni data di bilancio e ad ogni data di regolamento imputando le variazioni del fair value direttamente a conto economico. Al 31 dicembre 2009 e 2008 il Gruppo ha valutato il fair value della passività generata da tali piani utilizzando un modello binomiale basato sulle seguenti assunzioni di mercato:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Azione ordinaria Azione Azione ordinaria Fiat S.p.A. GM $1 2/3 Fiat S.p.A.Prezzo di chiusura E10,26 $3,36 E4,59Volatilità implicita (%) 59,89 109,81 74,17Dividendi attesi (%) (a) - (a)

(a) I dividendi attesi su azioni ordinarie di Fiat S.p.A. utilizzati nel modello binomiale per la valutazione degli stock appreciation rights al 31 dicembre 2008 sono quelli dichiarati dal Gruppo nel 2006; i dividendi attesi su azioni ordinarie di Fiat S.p.A. utilizzati per la valutazione degli stock appreciation rights al 31 dicembre 2009 sono stati recepiti da information provider esterni.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

202

Il fair value unitario dei diritti in esame al 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2008 è pari a:

Fair value al 31 dicembre 2009 Fair value al 31 dicembre 2008 Azione ordinaria Azione Azione ordinaria (in euro) Fiat S.p.A. GM $1 2/3 Fiat S.p.A.Piano 2002 0,02 0,03 0,11Piano 2003 3,57 0,31 0,78Piano 2004 5,23 0,51 1,23

La passività complessivamente rilevata al 31 dicembre 2009 in relazione a tali piani è pari a 0,5 milioni di euro (0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008). L’intrinsic value relativo a tali piani al 31 dicembre 2009 è pari a 0,3 milioni di euro (zero al 31 dicembre 2008).

Fondi per benefici ai dipendenti25. Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro per i propri dipendenti attivi e non più attivi sia direttamente, sia contribuendo a fondi esterni al Gruppo. La modalità secondo cui questi benefici sono garantiti varia a seconda delle condizioni legali, fiscali ed economiche di ogni Stato in cui il Gruppo opera. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti.

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita e/o piani a benefici definiti. Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi il Gruppo adempie a tutti i suoi obblighi. Il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è rilevato per destinazione nelle voci Costo del venduto, Spese generali, amministrative e di vendita e Costi di ricerca e sviluppo. Nell’esercizio 2009 tale costo ammonta a 1.292 milioni di euro (1.366 milioni di euro nel 2008).

I piani a benefici definiti possono essere non finanziati (unfunded) o possono essere interamente o parzialmente finanziati (funded) dai contributi versati dall’impresa, e talvolta dai suoi dipendenti, ad una società o fondo, giuridicamente distinto dall’impresa che eroga i benefici ai dipendenti. Tali piani prevedono generalmente l’erogazione di benefici successivamente al rapporto di lavoro e sono stati classificati dal Gruppo in funzione del beneficio che intendono garantire in: Trattamento di fine rapporto, Piani pensione, Piani di assistenza sanitaria e Altri.

Trattamento di fine rapportoLa voce Trattamento di fine rapporto riflette l’obbligazione residua in capo al Gruppo relativa all’indennità riconosciuta in Italia ai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 per le società con più di 50 dipendenti, nel corso della vita lavorativa per le altre, e liquidata al momento dell’uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa. Trattasi di piano a benefici definiti unfunded.

Piani pensioneLa voce Piani pensione comprende principalmente le obbligazioni delle società del Gruppo operanti negli Stati Uniti (per lo più relative al Settore CNH - Case New Holland) e nel Regno Unito verso alcuni dipendenti ed ex dipendenti del Gruppo. Tali piani pensione prevedono, generalmente, il versamento dei contributi ad un fondo separato (trust) che amministra in modo indipendente le attività a servizio del piano. La strategia di contribuzione del Gruppo prevede generalmente l’ammontare necessario a soddisfare i requisiti minimi (funding requirement) previsti dalla legge e dai regolamenti dei singoli paesi. A titolo prudenziale il Gruppo effettua anche delle contribuzioni discrezionali aggiuntive rispetto ai minimi richiesti. Nel caso in cui i fondi siano overfunded, presentino in altre parole un surplus rispetto ai requisiti richiesti dalla legge, le società del Gruppo interessate potrebbero essere autorizzate a non contribuire al piano fino a quando tale condizione è mantenuta.

La strategia di investimento delle attività a servizio del piano dipende dalle caratteristiche del piano e dalla scadenza delle obbligazioni; tipicamente i piani pensione con scadenza a lungo termine sono finanziati mediante investimenti per lo più in titoli azionari; quelli aventi scadenza nel medio-breve termine sono finanziati mediante investimenti in titoli a reddito fisso meno volatili.

Nel Regno Unito il Gruppo partecipa, tra gli altri, ad un piano pensione finanziato da diverse società del Gruppo denominato “Fiat Group Pension Scheme”. Sulla base di tale piano pensione le società aderenti devono versare dei contributi a favore dei propri dipendenti in forza (“attivi”), pensionati (“retirees”) e di coloro che hanno lasciato il Gruppo e che non sono ancora andati in pensione (“deferred”).

203

Piani di assistenza sanitariaLa voce Piani per assistenza sanitaria comprende il valore dei benefici, quali spese mediche ed assicurazioni sulla vita, concessi alla maggior parte dei dipendenti statunitensi e canadesi del Gruppo (per lo più relativi al Settore CNH). Tali piani di assistenza coprono generalmente i dipendenti pensionati dopo i 55 anni di età e che abbiano maturato almeno 10 anni di servizio. I dipendenti americani e canadesi del Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni assunti dopo il 1° gennaio 2001 e dopo il 1° gennaio 2002, rispettivamente, non hanno diritto a benefici inerenti alle spese mediche o a assicurazioni sulla vita. Sino al 31 dicembre 2006 tali piani sono stati unfunded; a partire dal 2007 il Gruppo ha iniziato a contribuire, su base volontaria, in un fondo separato ed amministrato in modo indipendente creato per finanziare i piani di assistenza sanitaria in Nord America.

AltriLa voce Altri comprende benefici quali il premio di fedeltà, che matura al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale ed è liquidato generalmente all’uscita dall’azienda; per le realtà francesi si segnala l’istituto ”Indemnité de départ à la retraite”, assimilabile al trattamento di fine rapporto italiano. Tali piani sono unfunded.

Il dettaglio dei Fondi per benefici a dipendenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2009 e 2008 è il seguente:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Benefici successivi al rapporto di lavoro: Trattamento di fine rapporto 1.086 1.129 Piani pensione 611 616 Piani di assistenza sanitaria 844 876 Altri 242 247Totale Benefici successivi al rapporto di lavoro 2.783 2.868 Altri fondi per i dipendenti 504 329Altri benefici a lungo termine 160 169Totale Fondi per benefici ai dipendenti 3.447 3.366 Attività per piani a benefici definiti 132 108Totale Attività per piani a benefici definiti 132 108

La voce Altri fondi per i dipendenti rileva la miglior stima alla data di bilancio dei benefici a breve termine dovuti dal Gruppo entro dodici mesi dalla prestazione del servizio da parte del dipendente.

La voce Altri benefici a lungo termine rileva l’obbligazione del Gruppo per quei benefici la cui erogazione avviene, durante il rapporto lavorativo, generalmente al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale o al verificarsi di uno specifico evento e riflette la probabilità che il beneficio sia erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato.

La movimentazione degli Altri fondi per i dipendenti e degli Altri benefici a lungo termine nel corso del 2009 e del 2008 è stata la seguente:

Variaz. area Al 31 dicembre di consol. e Al 31 dicembre (in milioni di euro) 2008 Accantonamenti Utilizzi altre variazioni 2009Altri fondi per i dipendenti 329 363 (152) (36) 504Altri benefici a lungo termine 169 11 (20) - 160Totale 498 374 (172) (36) 664

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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204

Variaz. area Al 31 dicembre di consol. e Al 31 dicembre (in milioni di euro) 2007 Accantonamenti Utilizzi altre variazioni 2008Altri fondi per i dipendenti 437 242 (260) (90) 329Altri benefici a lungo termine 170 17 (21) 3 169Totale 607 259 (281) (87) 498

I Benefici successivi al rapporto di lavoro e gli Altri benefici a lungo termine sono calcolati sulla base delle seguenti assunzioni:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Stati Regno Stati Regno(in %) Italia Uniti Unito Altri Italia Uniti Unito Altri Tasso di sconto 5,02 5,5 5,75 5,5 5,1 6,1 6,5 6,0Tasso tendenziale di crescita dei salari 4,02 n/a 3,5 3 4,65 n/a 3,1 2,5-3,75Tasso di inflazione 2,00 n/a 3,5 2 2,0 n/a 3,1 2,0Tasso tendenziale medio iniziale dei costi di assistenza medica n/a 9 n/a n/a n/a 9 n/a n/aTasso tendenziale medio finale dei costi di assistenza medica n/a 5 n/a n/a n/a 5 n/a n/aTassi di rendimento attesi delle attività n/a 8 7 n/a n/a 7,75-8 7,0 n/a

I tassi di sconto sono utilizzati nella valutazione dell’obbligazione e della componente finanziaria dell’onere netto corrente. Il Gruppo ha selezionato tali tassi sulla base delle curve di rendimento di titoli a reddito fisso di elevata qualità alla data di valutazione dei piani.

Il tasso tendenziale medio di crescita dei costi di assistenza medica rappresenta l’incremento previsto dei costi di assistenza medica. Tale tasso è determinato dal Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni sulla base dell’esperienza specifica del Settore e di vari trend, incluse le proiezioni dell’inflazione specifica nel settore dell’assistenza sanitaria derivanti dallo United States Department of Health and Human Services Healt Care Financing Administration. Il tasso iniziale utilizzato rappresenta un trend di breve periodo basato sull’esperienza recente e sulle prevalenti condizioni di mercato. Il tasso finale utilizzato è un’assunzione di lungo periodo che tiene conto, tra gli altri, dell’inflazione nei costi di assistenza sanitaria sulla base dell’andamento generale dell’inflazione, dell’inflazione incrementale medica, delle tecnologie, dei nuovi farmaci, dell’età media della popolazione e del diverso mix dei servizi medici.

I tassi di rendimento attesi delle attività riflettono le stime del management sull’andamento dei tassi medi a lungo termine su fondi investiti al fine di ottemperare alle obbligazioni future per benefici a dipendenti. Il rendimento atteso tiene conto delle stime dell’inflazione, del tasso di rendimento di titoli a reddito fisso e azionari, nonché della ripartizione delle attività e delle strategie di investimento, delle commissioni nei casi in cui tali attività siano gestite e dei costi di gestione. L’andamento e la correlazione dei rendimenti, le stime sugli andamenti futuri e altri rilevanti fattori finanziari sono analizzati per verificarne la ragionevolezza e la coerenza.

205

I valori esposti in bilancio per i Benefici successivi al rapporto di lavoro al 31 dicembre 2009 e 2008 sono rappresentati nella seguente tabella:

Trattamento Piani di di fine rapporto Piani pensione assistenza sanitaria Altri Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre(in milioni di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008Valore attuale dei piani finanziati - - 1.876 1.614 754 821 - -Fair value delle attività - - (1.796) (1.554) (46) (39) - - - - 80 60 708 782 - -Valore attuale dei piani non finanziati 1.001 1.062 692 653 40 27 258 288Utili (perdite) attuariali non rilevati 85 67 (299) (211) 86 49 (5) (10)Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevato - - - - 10 18 (11) (31)Attività non rilevate - - 6 6 - - - -Passività netta 1.086 1.129 479 508 844 876 242 247 Valore contabile a fine esercizio: Passività 1.086 1.129 611 616 844 876 242 247 Attività - - (132) (108) - - - -Passività netta 1.086 1.129 479 508 844 876 242 247

Gli ammontari complessivamente rilevati a conto economico per Benefici successivi al rapporto di lavoro sono i seguenti:

Trattamento Piani di di fine rapporto Piani pensione assistenza sanitaria Altri(in milioni di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti - - 23 37 6 5 13 14Oneri finanziari 55 53 142 147 52 48 14 14Rendimento atteso delle attività a servizio del piano - - (113) (151) (3) (6) - -Perdite (utili) attuariali nette rilevate - - 23 2 (2) - (1) -Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate - - - 1 (17) (8) 1 2Rettifica paragrafo 58 - - 1 (2) - - - -Perdite (utili) su riduzioni ed estinzioni - - 8 (2) 4 - (2) (6)Totale Oneri (proventi) 55 53 84 32 40 39 25 24Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano n/a n/a 235 (274) 9 (11) n/a n/a

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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La movimentazione del valore attuale dell’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro è la seguente:

Trattamento Piani di di fine rapporto Piani pensione assistenza sanitaria Altri(in milioni di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio 1.062 1.133 2.267 2.730 848 817 288 279Costo relativo a prestazioni correnti - - 23 37 6 5 13 14Oneri finanziari 55 53 142 147 52 48 14 14Contributi versati dai dipendenti - - 4 5 3 3 - -Perdite (utili) attuariali generate (17) (17) 255 (262) (36) (13) (2) (9)Differenze cambio - - 36 (218) (23) 40 - (3)Benefici liquidati (102) (100) (161) (163) (51) (52) (31) (35)Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate - - - - (10) - (19) 21Variazione area di consolidamento (2) 33 - 10 - - (1) (3)Perdite (utili) su riduzioni - - 4 (2) 4 - (2) (6)Perdite (utili) su estinzioni - - (2) - - - - -Altre variazioni 5 (40) - (17) 1 - (2) 16Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio 1.001 1.062 2.568 2.267 794 848 258 288

Con riferimento agli Altri benefici, nel 2008, a seguito di una modifica della normativa applicabile in Francia per l’Indemnité de départ à la retraite (National Interprofessional Agreement – ANI), il Gruppo aveva incrementato l’importo minimo spettante legalmente ai dipendenti in caso di dimissioni volontarie, determinando un costo relativo alle prestazioni di lavoro passate che avrebbe dovuto essere riconosciuto a conto economico lungo il periodo medio di servizio dei dipendenti compresi nell’accordo. Nel 2009, a seguito di ulteriori aggiornamenti della normativa applicabile e alla luce di nuove interpretazioni il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è venuto meno.

Le variazioni del fair value delle attività a servizio dei Piani pensione sono evidenziate nella seguente tabella:

Piani pensione Piani di assistenza sanitaria(in milioni di euro) 2009 2008 2009 2008Fair value delle attività all’inizio dell’esercizio 1.554 2.036 39 47Rendimento atteso delle attività a servizio del piano 113 151 3 6Utili (perdite) attuariali generate 122 (425) 6 (17)Differenze cambio 40 (208) (2) 3Contributi versati dalla società 113 139 48 49Contributi versati dai partecipanti al piano 4 5 3 3Benefici liquidati (148) (150) (51) (52)Variazione area di consolidamento - 7 - -Utili (perdite) su estinzioni (2) - - -Altre variazioni - (1) - -Fair value delle attività alla fine dell’esercizio 1.796 1.554 46 39

Come descritto in precedenza, dall’esercizio 2007 il Gruppo, ed in particolare le società del Settore CNH - Case New Holland, hanno iniziato a contribuire su base volontaria in un fondo separato ed amministrato in modo indipendente, creato per finanziare i piani di assistenza sanitaria in Nord America.

207

Le attività a servizio dei piani per benefici successivi al rapporto di lavoro e piani di assistenza sanitaria sono costituite principalmente da titoli azionari quotati e da titoli a reddito fisso; le attività a servizio del piano non includono azioni proprie di Fiat S.p.A. né immobili occupati o utilizzati dal Gruppo. In particolare tali attività sono così costituite:

(in %) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Strumenti di capitale emessi da terzi 37 35Strumenti di debito emessi da terzi 50 57Immobili occupati da terzi 1 1Altre attività 12 7

I tassi tendenziali utilizzati nella stima dei costi per assistenza sanitaria hanno un significativo effetto sugli importi riconosciuti nel conto economico dell’esercizio 2009. La variazione di un punto percentuale di tali tassi avrebbe i seguenti effetti:

Incremento di Decremento di(in milioni di euro) un punto percentuale un punto percentualeEffetto sul costo relativo a prestazioni correnti e sugli oneri finanziari 5 (5)Effetto sull’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro 76 (64)

Il valore attuale delle obbligazioni per piani a benefici definiti, il fair value delle attività a servizio dei piani e lo stato dei fondi nell’esercizio corrente e nei quattro precedenti è di seguito riepilogato:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Al 31 dicembre 2007 Al 31 dicembre 2006 Al 31 dicembre 2005Valore attuale dell’obbligazione: Trattamento di fine rapporto di lavoro 1.001 1.062 1.133 1.362 1.417 Piani pensione 2.568 2.267 2.730 3.107 3.186 Piani di assistenza sanitaria 794 848 817 1.109 1.417 Altri 258 288 279 278 323 Fair value delle attività: Piani pensione 1.796 1.554 2.036 2.176 2.115 Piani di assistenza sanitaria 46 39 47 - - Surplus (deficit) del piano: Trattamento di fine rapporto di lavoro (1.001) (1.062) (1.133) (1.362) (1.417) Piani pensione (772) (713) (694) (931) (1.071) Piani di assistenza sanitaria (748) (809) (770) (1.109) (1.417) Altri (258) (288) (279) (278) (323)

La miglior stima circa la contribuzione attesa ai piani pensione e piani di assistenza sanitaria per l’esercizio 2010 è pari a:

(in milioni di euro) 2010Piani pensione 136Piani di assistenza sanitaria 59Totale contribuzione attesa 195

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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208

Altri fondi rischi ed oneri26. La movimentazione e la composizione degli Altri fondi per rischi ed oneri è la seguente:

Al 31 Al 31 dicembre Accantona- Proventiz- Altre dicembre (in milioni di euro) 2008 menti Utilizzi zazioni variazioni 2009Fondo per garanzia ed assistenza tecnica 1.498 1.113 (1.096) (86) 50 1.479Fondi per ristrutturazioni in corso 279 254 (157) (15) (2) 359Fondi rischi su partecipazioni 48 - - - 2 50Altri 2.953 3.196 (2.976) (191) 115 3.097Totale Altri fondi per rischi ed oneri 4.778 4.563 (4.229) (292) 165 4.985

L’effetto derivante dall’attualizzazione di tali fondi rischi ed oneri è pari complessivamente a 10 milioni di euro nel 2009 ed è compreso nelle Altre variazioni unitamente all’effetto cambi di conversione, positivo per 170 milioni di euro.

La voce Fondo per garanzia ed assistenza tecnica comprende la miglior stima degli impegni che il Gruppo ha assunto per contratto, per legge o per consuetudine, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo decorrente dalla loro vendita al cliente finale. Tale stima è calcolata con riferimento all’esperienza del Gruppo ed agli specifici contenuti contrattuali. La voce include anche la miglior stima effettuata dal management circa gli oneri che saranno sostenuti in relazione a difettosità dei prodotti che possono tradursi in campagne generalizzate di richiamo dei veicoli. Tale fondo rischi è stimato attraverso una valutazione dell’incidenza storica, caso per caso, delle difettosità riscontrate e dei resi di prodotti.

I Fondi per ristrutturazioni in corso comprendono il valore di benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro in seguito a piani di ristrutturazione (termination benefit) per 294 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (217 milioni di euro al 31 dicembre 2008), costi relativi alle razionalizzazioni produttive ed altri costi per rispettivi 32 milioni di euro e 33 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (34 milioni di euro e 28 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

I fondi ristrutturazione in essere al 31 dicembre 2009 sono relativi a programmi di ristrutturazione aziendale dei seguenti settori (in milioni di euro): Fiat Group Automobiles 101 (91 al 31 dicembre 2008), Componenti 73 (65 al 31 dicembre 2008), FPT Powertrain Technologies 63 (19 al 31 dicembre 2008), Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 50 (17 al 31 dicembre 2008), Veicoli Industriali 17 (21 al 31 dicembre 2008), Mezzi e Sistemi di Produzione 15 (20 al 31 dicembre 2008), Prodotti Metallurgici 9 (16 al 31 dicembre 2008), altri settori 31 (30 al 31 dicembre 2008).

I Fondi per altri rischi ed oneri rappresentano gli accantonamenti che le singole società hanno effettuato principalmente per rischi contrattuali, commerciali e contenzioso. Il dettaglio di tali fondi è il seguente:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Incentivi alle vendite 829 939Procedimenti legali ed altre vertenze 743 729Rischi commerciali 677 580Rischi ambientali 71 77Indennizzi contrattuali 53 61Altri fondi per rischi ed oneri 724 567Totale Fondi per altri rischi ed oneri 3.097 2.953

209

In particolare, tali fondi si riferiscono a:

Incentivi alle vendite – Tali fondi si riferiscono ad incentivi alle vendite riconosciuti su base contrattuale alle reti di vendita del Gruppo, principalmente a fronte di accordi con i concessionari circa il raggiungimento di determinati livelli di vendite nel corso dell’anno. Tale fondo è stimato sulla base delle informazioni disponibili circa le vendite effettuate dai concessionari stessi nel corso dell’anno. Tale fondo include, inoltre, incentivi alle vendite quali sconti annunciati dal Gruppo e praticati dai concessionari al cliente finale, per i quali spetta un rimborso ai concessionari stessi. Il Gruppo contabilizza tali fondi quando è probabile che l’incentivo sarà riconosciuto e lo stock è ceduto alla rete di vendita. Il Gruppo stima tali fondi sulla base dell’utilizzo atteso degli sconti in relazione al volume di veicoli venduti ai concessionari.

Procedimenti legali ed altre vertenze - Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:

Procedimenti legali sorti nel corso dell’ordinaria attività operativa nei confronti di rivenditori, clienti, fornitori o autorità pubbliche (ad esempio vertenze contrattuali o su brevetti).

Procedimenti legali relativi a contenziosi con dipendenti o ex dipendenti.

Procedimenti legali che vedono coinvolte autorità fiscali o tributarie.

Nessuno dei fondi sopra menzionati è individualmente significativo. Ciascuna società del Gruppo contabilizza un fondo rischi legali, qualora sia ritenuto probabile che i procedimenti avranno come esito un esborso. Nel determinare la miglior stima della passività potenziale, ciascuna società valuta i procedimenti legali caso per caso per stimare le probabili perdite che generalmente derivano da eventi simili a quello che dà origine alla passività. La loro stima prende in considerazione, in quanto applicabile, l’opinione di consulenti legali ed altri esperti, l’esperienza pregressa della società e di altri soggetti in situazioni simili, nonché l’intenzione della società stessa di intraprendere ulteriori azioni in ciascun procedimento. Il fondo presente nel Bilancio consolidato del Gruppo è la somma di tali stanziamenti individuali effettuati da ciascuna società del Gruppo.

Rischi commerciali - Tale fondo include l’ammontare delle obbligazioni derivanti dalla vendita di prodotti e servizi, quali ad esempio contratti di manutenzione. Il relativo accantonamento viene contabilizzato nel momento in cui gli oneri attesi per il completamento del servizio sulla base di tali accordi contrattuali eccedono i ricavi che ci si aspetta di realizzare.

Fondo rischi ambientali - Tale fondo, basato sulle informazioni attualmente disponibili, rappresenta la miglior stima effettuata dal management delle probabili obbligazioni del Gruppo in materia ambientale. Gli ammontari inclusi nella stima comprendono gli oneri diretti da sostenere in caso di insorgere di problematiche ambientali in stabilimenti e siti produttivi detenuti attualmente o in passato. Tale fondo include anche costi relativi a vertenze di natura ambientale.

Indennizzi contrattuali - Tale fondo si riferisce a indennizzi contrattuali dovuti dal Gruppo in relazione a cessioni di attività effettuate nel 2009 e negli esercizi precedenti. Tali passività derivano principalmente da obblighi di indennizzi relativi a passività potenziali esistenti al momento della vendita, nonché da obblighi di indennizzi in caso di violazioni delle dichiarazioni e garanzie riconosciute nei contratti e, in determinate circostanze, di problematiche ambientali o fiscali. Tali fondi sono stati determinati stimando l’ammontare degli esborsi attesi, tenendo in considerazione i livelli di probabilità connessi al verificarsi dell’evento.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Debiti finanziari27. La ripartizione per scadenza è la seguente:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleDebiti per anticipazioni su cessioni di crediti 4.536 2.535 15 7.086 4.647 1.845 171 6.663 Obbligazioni 1.451 7.189 2.757 11.397 785 4.642 1.609 7.036 Prestiti bancari 3.531 4.553 310 8.394 3.250 2.953 163 6.366 Debiti rappresentati da titoli 229 155 - 384 94 16 - 110 Altri 864 137 265 1.266 793 162 249 1.204Totale Altri debiti finanziari 6.075 12.034 3.332 21.441 4.922 7.773 2.021 14.716Totale Debiti finanziari 10.611 14.569 3.347 28.527 9.569 9.618 2.192 21.379

La voce Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti rappresenta l’importo delle anticipazioni ricevute a fronte dei crediti ceduti attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per la rimozione dal bilancio stabiliti dallo IAS 39 ed esposti all’attivo della situazione patrimoniale-finanziaria nella voce Crediti da attività di finanziamento (Nota 19).

Al 31 dicembre 2009 la voce Debiti finanziari ha presentato un incremento di 7.148 milioni di euro, principalmente dovuto all’incremento dei Prestiti bancari nonché all’emissione di prestiti obbligazionari per complessivi 4.917 milioni di euro, in parte compensati da rimborsi di prestiti obbligazionari per un ammontare di 526 milioni di euro.

In particolare, le principali emissioni obbligazionarie emesse nel corso dell’esercizio 2009, sono state:

Nell’ambito del programma Global Medium Term Notes, prestito obbligazionario Fiat Finance & Trade Ltd. S.A. di 1.250 milioni di euro, con scadenza al 2012, ad un prezzo pari al 99,367% del suo valore nominale e con una cedola fissa del 9%.

Nell’ambito del programma Global Medium Term Notes, prestito obbligazionario Fiat Finance & Trade Ltd. S.A. di 1.250 milioni di euro, con scadenza al 2014, ad un prezzo pari al 99,498% del suo valore nominale e con una cedola fissa del 7,625%.

Nell’ambito del programma Global Medium Term Notes, prestito obbligazionario Fiat Finance & Trade Ltd. S.A. di 1.500 milioni di euro, con scadenza al 2015, ad un prezzo pari al 99,935% del suo valore nominale e con una cedola fissa del 6,875%.

Prestito obbligazionario Case New Holland Inc. (“CNH Inc.”) di 1 miliardo di dollari USA, con scadenza al 2013, ad un prezzo pari al 97,062% del suo valore nominale e con una cedola fissa del 7,75% pagabile semestralmente.

Inoltre, nel corso dell’esercizio sono stati rimborsati a scadenza la terza quota annuale costante dell’obbligazione “Fiat Step-up amortizing” (emessa nell’ambito del programma Global Medium Term Notes) per 123 milioni di euro, il prestito obbligazionario emesso da Case New Holland Inc. nel corso del 2004 (scadenza 1° giugno 2009) per un ammontare di 500 milioni di dollari USA, equivalenti a 358 milioni di euro, ed un ulteriore prestito obbligazionario pari a 45 milioni di euro.

213

Le Obbligazioni emesse dal Gruppo sono regolate da termini e condizioni diverse a seconda delle seguenti tipologie:

Programma di Global Medium Term Notes (GMTN): sono emesse sotto un programma da 15 miliardi di euro di ammontare massimo, utilizzato per circa 8,8 miliardi di euro e garantito da Fiat S.p.A. Al programma partecipa, tra gli altri, in qualità di emittente, Fiat Finance & Trade Ltd. S.A. con un ammontare in essere di 7,8 miliardi di euro e Fiat Finance North America Inc. con un’obbligazione di 1 miliardo di euro.

Altre Obbligazioni: si tratta delle seguenti emissioni:

Prestito obbligazionario Fiat Finance & Trade Ltd. S.A. di 1 miliardo di euro, emesso alla pari nel 2006, con cedola fissa del 6,625% e scadenza 15 febbraio 2013.

Prestito obbligazionario emesso da CNH Inc. nel corso del 2006 di 500 milioni di dollari USA (equivalenti a 347 milioni di euro), emesso alla pari, con scadenza 2014 e tasso annuo di interesse del 7,125%.

Obbligazioni emesse da CNH America LLC per un ammontare complessivo in essere di 254 milioni di dollari USA, equivalenti a 177 milioni di euro e scadenza 2016.

I prospetti informativi, gli Offering Circular o un estratto degli stessi, relativi alle principali emissioni obbligazionarie sono disponibili sul sito internet www.fiatgroup.com nella sezione “Azionisti e Investitori – Pubblicazioni finanziarie”. Trattasi di documenti non assoggettati a revisione contabile.

La maggior parte delle obbligazioni emesse dal Gruppo contengono impegni dell’emittente e in alcuni casi di Fiat nella sua qualità di garante (covenant) tipici della prassi internazionale per emissioni obbligazionarie di questo tipo da parte di emittenti dello stesso settore industriale in cui opera il Gruppo, quali in particolare (i) clausole di cosiddetto negative pledge, che impongono di estendere alle obbligazioni stesse, con pari grado, eventuali garanzie reali presenti o future costituite sui beni dell’emittente e/o di Fiat, in relazione ad altre obbligazioni e altri titoli di credito, (ii) clausole di cosiddetto pari passu, in base alle quali non potranno essere assunte obbligazioni che siano senior rispetto alle obbligazioni emesse, (iii) obblighi di informazione periodica, (iv) per alcune emissioni obbligazionarie, clausole di cosiddetto cross default, che comportano l’immediata esigibilità delle obbligazioni al verificarsi di certi inadempimenti in relazione ad altri strumenti finanziari emessi dal Gruppo e (v) altre clausole generalmente presenti in emissioni di questo tipo.

Le sopra citate obbligazioni emesse da CNH Inc. con scadenza 2014 contengono, inoltre, covenant finanziari tipici del mercato obbligazionario high yield americano, che pongono dei limiti, fra le altre cose, alla possibilità dell’emittente e di alcune società del gruppo CNH di assumere nuovi debiti, pagare dividendi o acquistare azioni proprie, realizzare certi investimenti, concludere transazioni con società collegate, costituire garanzie reali sui propri beni, concludere operazioni di sale and lease back, vendere certi cespiti o fondersi con altre società, oltre a covenant finanziari che impongono un limite massimo all’ulteriore indebitamento delle società del gruppo CNH che non può eccedere un determinato rapporto tra flussi di cassa e pagamento di dividendi e oneri finanziari.

Gli impegni e i covenant sopra citati sono soggetti a diverse eccezioni e limitazioni e, in particolare, alcuni di essi non saranno più efficaci o saranno meno restrittivi qualora alle obbligazioni emesse da CNH sia assegnato il rating investment grade da parte delle agenzie Standard & Poor’s Rating Services e Moody’s Investors Service.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Le principali emissioni obbligazionarie in essere al 31 dicembre 2009 sono riepilogate nella seguente tabella:

Valore Importo nominale in in essere circolazione (in milioni Valuta (in milioni) Cedola Scadenza di euro)Global Medium Term Notes: Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (1) EUR 1.000 6,250% 24-feb-10 1.000Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (1) EUR 1.300 6,750% 25-mag-11 1.300Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (1) EUR 247 (2) (2) 247Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.000 5,625% 15-nov-11 1.000Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.250 9,000% 30-lug-12 1.250Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 200 5,750% 18-dic-12 200Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.250 7,625% 15-set-14 1.250Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.500 6,875% 13-feb-15 1.500Fiat Finance North America Inc. (3) EUR 1.000 5,625% 12-giu-17 1.000Altre (4) 103Totale Global Medium Term Notes 8.850Altre obbligazioni: Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.000 6,625% 15-feb-13 1.000Case New Holland Inc. USD 1.000 7,750% 01-set-13 694Case New Holland Inc. (5) USD 500 7,125% 01-mar-14 347CNH America LLC USD 254 7,250% 15-gen-16 177Totale Altre obbligazioni 2.218Effetto delle coperture e valutazione al costo ammortizzato 329Totale Obbligazioni 11.397

(1) Obbligazioni quotate sul Mercato Obbligazionario Telematico della Borsa Italiana (EuroMot) e sulla Borsa del Lussemburgo.(2) Obbligazione “Fiat Step-Up Amortizing 2001-2011” con rimborso alla pari in 5 quote annuali costanti pari cadauna al 20% del totale emesso (617 milioni di euro) esigibile a partire dal 6° anno (7

novembre 2007) mediante riduzione di un quinto del valore nominale di ciascun titolo in circolazione. L’ultima quota sarà rimborsata il 7 novembre 2011. L’obbligazione paga una cedola pari a: 4,40% al primo anno (7/11/2002), 4,60% al secondo anno (7/11/2003), 4,80% al terzo anno (7/11/2004), 5,00% al quarto anno (7/11/2005), 5,20% al quinto anno (7/11/2006), 5,40% al sesto anno (7/11/2007), 5,90% al settimo anno (7/11/2008), 6,40% all’ottavo anno (7/11/2009), 6,90% al nono anno (7/11/2010), 7,40% al decimo anno (7/11/2011).

(3) Obbligazioni quotate presso la Borsa irlandese.(4) Obbligazioni con ammontare in essere uguale o inferiore a 50 milioni di euro di controvalore.(5) A partire dal 1° marzo 2010 tali obbligazioni sono rimborsabili, a discrezione dell’emittente, mediante pagamento, oltre che degli interessi maturati, del valore nominale maggiorato di un premio.

L’ammontare del premio decresce nel tempo fino ad annullarsi a partire dal 1° marzo 2012.

Il Gruppo intende rimborsare in contanti a scadenza le obbligazioni emesse, utilizzando le risorse liquide disponibili. Si precisa che le società del Gruppo potrebbero di volta in volta procedere al riacquisto di obbligazioni emesse dal Gruppo sul mercato anche ai fini del loro annullamento. Tali riacquisti, se effettuati, dipenderanno dalle condizioni di mercato, dalla situazione finanziaria del Gruppo e da altri fattori che possano influenzare tali decisioni.

Le linee di credito committed con scadenza oltre 12 mesi, pari a circa 3 miliardi di euro, sono al 31 dicembre 2009 interamente utilizzate.

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La struttura dei Debiti finanziari per tasso di interesse annuo e valuta di indebitamento al 31 dicembre 2009 è la seguente:

Tasso di interesse inferiore tra 5% tra 7,5% tra 10% oltre(in milioni di euro) al 5% e 7,5% e 10% e 12,5% 12,5% TotaleEuro 6.246 8.141 2.500 - 1 16.888Dollaro USA 3.964 1.378 694 6 - 6.042Real brasiliano 374 315 2.481 148 55 3.373Dollaro canadese 1.242 - - - - 1.242Dollaro australiano 61 501 - - - 562Zloty 45 105 9 - - 159Renminbi 113 32 - - - 145Peso argentino - - - 16 20 36Sterlina inglese 26 - - - - 26Altre 40 - 9 3 2 54Totale Debiti finanziari 12.111 10.472 5.693 173 78 28.527

L’indebitamento a tassi nominali superiori al 12,5% è riferito prevalentemente alle società operanti in Argentina, Brasile e India.

Per informazioni sulla gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio sui finanziamenti si rinvia al precedente capitolo Gestione dei rischi ed alla Nota 33.

Il fair value dei Debiti finanziari in essere al 31 dicembre 2009 ammonta a circa 28.844 milioni di euro (circa 19.932 milioni di euro al 31 dicembre 2008) ed è stato calcolato utilizzando le quotazioni di mercato, ove disponibili, o attualizzando i flussi di cassa futuri. Il valore esposto è stato ottenuto utilizzando i tassi di interesse indicati nella Nota 19, opportunamente rettificati per tener conto del corrente merito creditizio del Gruppo.

Al 31 dicembre 2009 il Gruppo aveva in essere alcuni contratti di leasing finanziario relativamente a fabbricati industriali, impianti e macchinari il cui valore netto contabile, pari a 304 milioni di euro complessivi (complessivi 310 milioni di euro al 31 dicembre 2008) è stato incluso nella voce Immobili, impianti e macchinari (Nota 15). I debiti per leasing finanziario, compresi nella voce Altri debiti finanziari, al 31 dicembre 2009 ammontano a 268 milioni di euro (276 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e sono così composti:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotalePagamenti minimi dovuti per contratti di leasing finanziario 47 105 119 271 55 116 109 280Quota di interesse (1) (2) - (3) (2) (2) - (4)Valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per leasing finanziario 46 103 119 268 53 114 109 276

Come indicato nella Nota 15, i debiti per beni presi in leasing finanziario includono, anche, cespiti di fornitori iscritti nel Bilancio consolidato del Gruppo secondo quanto previsto dall’IFRIC 4.

Si segnala, infine, che i debiti finanziari assistiti da garanzie reali ammontano al 31 dicembre 2009 a 358 milioni di euro (378 milioni di euro al 31 dicembre 2008), di cui 268 milioni di euro (276 milioni di euro al 31 dicembre 2008) relativi ai sopracitati debiti per beni presi in leasing finanziario. Complessivamente, il valore di carico delle attività gravate da garanzie reali a fronte di finanziamenti ricevuti è pari a 446 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (466 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Si ricorda, inoltre, che le attività del Gruppo includono crediti correnti e disponibilità liquide ad utilizzo predefinito destinati alla liquidazione dei Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti per complessivi 7.086 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (6.663 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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Posizione finanziaria nettaSecondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo è la seguente: Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 Di cui Di cui (in milioni di euro) parti correlate parti correlateA. Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 651 3.683 101B. Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - -C. Titoli correnti (titoli detenuti per la negoziazione) 217 - 177 -D. Liquidità (D) = (A+B+C) 12.443 651 3.860 101 E. Crediti da attività di finanziamento (crediti finanziari correnti) 12.695 120 13.136 134 di cui verso società di servizi finanziari a controllo congiunto 14 14 3 3 F. Altre attività finanziarie 636 52 764 46 G. Indebitamento finanziario 28.527 1.144 21.379 773 H. Altre passività finanziarie 464 49 1.202 95 I. Posizione finanziaria netta (I) = (D+E+F-G-H) (3.217) (370) (4.821) (587)

Si ricorda che la voce Crediti da attività di finanziamento include l’intero portafoglio delle società di servizi finanziari, classificato tra le attività correnti in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo.

La Posizione finanziaria netta indicata nella tabella sopra riportata si riconcilia con l’Indebitamento netto consolidato presentato in Relazione sulla gestione nel seguente modo:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Indebitamento netto consolidato presentato in Relazione sulla gestione (15.898) (17.954)Meno: Crediti finanziari correnti, esclusi quelli verso società di servizi finanziari a controllo congiunto, pari a 14 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (pari a 3 milioni di euro al 31 dicembre 2008) 12.681 13.133Posizione finanziaria netta (3.217) (4.821)

Per ulteriori dettagli circa la composizione delle voci presenti nella tabella, si rinvia alle Note 19, 20, 21 e 22, nonché alle informazioni fornite nella presente nota.

Debiti commerciali28. I Debiti commerciali sono così analizzati per scadenza:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleDebiti commerciali 12.281 13 1 12.295 13.224 33 1 13.258

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.

217

Altre passività correnti29. La voce è così composta:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Acconti buy-back 1.885 2.256Debiti verso l’erario 1.082 1.063Ratei e risconti passivi 1.078 1.024Debiti verso il personale 468 527Debiti verso istituti di previdenza 423 408Ammontare lordo dovuto ai committenti per lavori di commessa (Nota 18) 81 81Altre 848 826Totale Altre passività correnti 5.865 6.185

L’analisi per scadenza delle Altre passività correnti, esclusi i Ratei e risconti passivi, è la seguente:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleAltre passività correnti, esclusi Ratei e Risconti passivi 3.859 891 37 4.787 4.279 844 38 5.161

Gli Acconti buy-back si riferiscono ai contratti di vendita con patto di riacquisto stipulati dal Gruppo nel corso dell’esercizio o in essere alla data di bilancio; per 1.042 milioni di euro sono relativi a beni iscritti negli Immobili, impianti e macchinari e per 843 milioni di euro sono relativi a beni iscritti tra le Rimanenze. La voce Acconti buy-back comprende:

al momento iniziale il prezzo ricevuto sulla vendita del bene rilevato come un anticipo fra le passività;

successivamente, poiché la differenza tra il prezzo di vendita iniziale e il prezzo di riacquisto è rilevata a conto economico come canone di locazione in base ad un criterio a quote costanti lungo la durata della locazione operativa, la quota residua pari al prezzo di riacquisto e il residuo dei canoni non ancora rilevati a conto economico.

Si ritiene che il valore contabile delle Altre passività correnti approssimi il loro fair value.

Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali30.

Garanzie prestateAl 31 dicembre 2009 il Gruppo ha prestato Garanzie su debiti o impegni di terzi o di imprese a controllo congiunto e collegate per 593 milioni di euro, in linea con l’ammontare al 31 dicembre 2008 (569 milioni di euro).

Altri impegni e diritti contrattuali rilevantiIl Gruppo ha importanti impegni e diritti derivanti da alcuni accordi contrattuali in essere, di seguito sintetizzati.

FerrariIn data 24 luglio 2008 è stata prorogata la scadenza dell’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto da Mubadala Development Company PJSC. L’opzione sarà esercitabile dal 1° gennaio 2010 al 31 luglio 2010 ad un prezzo di 302,07 euro per azione (per un totale di 122,4 milioni di euro) dedotti i dividendi eventualmente distribuiti.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

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TeksidFiat S.p.A. è soggetta ad un contratto di put con Renault in riferimento alla partecipazione originaria del 33,5% in Teksid, ora 15,2%.

In particolare Renault acquisisce titolo di esercitare un’opzione di vendita a Fiat delle proprie azioni, nei seguenti casi:

in caso di inadempimenti nell’applicazione del protocollo di accordo e ammissione a procedura di amministrazione controllata o altra procedura di redressement;

nel caso in cui la partecipazione di Renault in Teksid scenda al di sotto del 15% o Teksid decida di investire in modo strutturale al di fuori del settore fonderie;

qualora Fiat fosse oggetto di acquisizione di controllo da parte di altro costruttore automobilistico.

Il prezzo di esercizio dell’opzione è così stabilito:

per la quota corrispondente all’originario 6,5% del capitale sociale di Teksid, il prezzo iniziale d’apporto maggiorato pro rata temporis;

per la quota residua del capitale sociale di Teksid, il valore del pro-quota del patrimonio netto contabile alla data di esercizio. Chrysler Group LLCCome descritto nell’apposito capitolo Operazione Chrysler, a Fiat spetta il diritto di ricevere un’ulteriore partecipazione sino al 15% (sia in termini di valore sia di diritti di voto), al netto degli effetti diluitivi, di Chrysler. Questa ulteriore partecipazione sarà attribuita a Fiat (senza alcun esborso da parte di Fiat stessa) in tre tranche del 5% ognuna, subordinate al raggiungimento di predeterminati obiettivi industriali e commerciali. In caso di mancato raggiungimento di uno o più dei suddetti obiettivi, Fiat avrà comunque la facoltà di acquistare, ad un prezzo da determinarsi in base ad una formula prestabilita che fa riferimento a parametri di mercato, la percentuale di partecipazione al capitale corrispondente all’obiettivo/obiettivi che non sono stati raggiunti.

Inoltre, al Gruppo Fiat spetta l’opzione di acquistare fino ad un ulteriore 16% (esercitabile dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2016). Il controvalore di tale partecipazione corrisponderà ad un prezzo da determinarsi in base ad una formula prestabilita che fa riferimento a parametri di mercato. Questa facoltà non potrà essere esercitata fino a che il debito di Chrysler Group LLC nei confronti del Dipartimento del Tesoro statunitense e del Governo canadese non sarà inferiore a 3 miliardi di dollari. Fiat non potrà, comunque, superare la quota di partecipazione del 49,9% di Chrysler fino a quando l’intero debito verso il Dipartimento del Tesoro statunitense e del Governo canadese non sarà stato rimborsato.

Cessioni di creditiIl Gruppo ha smobilizzato pro-soluto crediti ed effetti con scadenza successiva al 31 dicembre 2009 per 4.611 milioni di euro (5.825 milioni di euro al 31 dicembre 2008 con scadenza successiva a tale data). Lo smobilizzo è relativo a crediti commerciali e altri crediti per 3.679 milioni di euro (4.054 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e a crediti finanziari per 932 milioni di euro (1.771 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Tali importi includono crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari a controllo congiunto (FGA Capital) per 2.530 milioni di euro (3.181 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e a società di servizi finanziari collegate (Iveco Finance Holdings, controllata da Barclays) per 440 milioni di euro (752 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Contratti di leasing operativoIl Gruppo ha stipulato contratti di leasing operativo per l’utilizzo di immobili e macchinari; tali contratti hanno una durata media rispettivamente di circa 10-20 anni e 3-5 anni. L’ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili è il seguente:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleFuturi pagamenti minimi dovuti per leasing operativo 77 171 154 402 88 201 162 451

Nel corso dell’esercizio 2009 il Gruppo ha rilevato costi per canoni di leasing per 107 milioni di euro (94 milioni di euro nel corso dell’esercizio 2008).

219

Passività potenzialiIl Gruppo, operando a livello globale in diversi settori di attività, è esposto a numerosi rischi legali, in primo luogo nelle aree della responsabilità di prodotto, delle norme in materia di concorrenza e di ambiente e in materia fiscale. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. E’ possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Alla data del 31 dicembre 2009 il Gruppo ha stimato di avere passività potenziali per circa 140 milioni di euro (circa 190 milioni di euro al 31 dicembre 2008), a fronte delle quali non ha stanziato fondi rischi ed oneri in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse. Inoltre, a fronte di tali passività potenziali sono state stimate attività potenziali e possibili indennizzi di circa 20 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2008), anch’essi non accertati.

Laddove, invece, è probabile che sarà dovuto un esborso di risorse per adempiere a delle obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti a fondi rischi ed oneri.

Inoltre, nel contesto delle significative cessioni di business effettuate nei precedenti esercizi, il Gruppo ha garantito agli acquirenti, a fronte di passività da loro eventualmente contestate, indennizzi solitamente corrispondenti al massimo ad una percentuale del prezzo di acquisto. Tali passività si riferiscono principalmente a passività potenziali derivanti da eventuali violazioni di rappresentazioni e garanzie fornite nei contratti e, in certe circostanze, da problematiche ambientali e fiscali, solitamente per un periodo limitato di tempo. Al 31 dicembre 2009 le obbligazioni potenziali relative a tali indennizzi ammontano a circa 879 milioni di euro (circa 877 milioni di euro al 31 dicembre 2008). A fronte di tale ammontare, il Gruppo ha rilevato fondi per rischi ed oneri per 52 milioni di euro (61 milioni al 31 dicembre 2008) inclusi tra gli Altri fondi per rischi ed oneri. Il Gruppo, poi, ha garantito alcuni altri indennizzi senza un importo di potenziale pagamento massimo; non è pertanto possibile stimare un importo massimo dei potenziali pagamenti futuri che si potrebbe essere chiamati a pagare.

Si ricorda inoltre che nel 2008 si è conclusa, con la sottoscrizione di due accordi transattivi con la SEC ed il Dipartimento di Giustizia (DOJ) statunitense, la questione relativa alla partecipazione di alcune società del Gruppo Fiat, settori CNH ed Iveco, al Programma “Oil for Food”. Il Gruppo Fiat, che ha sempre cooperato con le autorità USA, ha negoziato la chiusura della vicenda con dette autorità addivenendo nel 2008 ad un accordo transattivo che, relativamente al DOJ, obbliga il Gruppo a continuare la cooperazione con lo stesso DOJ ed a mantenere un adeguato programma di prevenzione nelle materie oggetto del Foreign Corrupt Practices Act (“FCPA”).

Informativa per settore di attività31. I settori operativi attraverso cui il Gruppo opera sono stati determinati sulla base della reportistica utilizzata dall’Amministratore Delegato del Gruppo per prendere le decisioni strategiche. Tale reportistica, che riflette anche l’attuale assetto organizzativo del Gruppo, è basata sui diversi prodotti e servizi forniti ed è prodotta utilizzando gli stessi principi contabili descritti in precedenza al paragrafo Principi per la predisposizione del bilancio.

I settori operativi presentati generano i ricavi dalle proprie attività caratteristiche di produzione e vendita come segue:

Il Settore Fiat Group Automobiles genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di automobili e veicoli commerciali leggeri, nonché dalla prestazione di servizi finanziari correlati alla vendita di autovetture nei mercati extra-europei. I servizi finanziari nei mercati europei, invece, sono prestati tramite la joint venture paritetica FGA Capital costituita con il gruppo Crédit Agricole.

Il Settore Maserati genera i propri ricavi dall’attività di produzione e vendita di auto sportive di lusso con marchio Maserati.

Il Settore Ferrari genera i propri ricavi dall’attività di produzione e vendita di auto sportive di lusso con marchio Ferrari, dalla gestione sportiva della scuderia di Formula 1, nonché dalla prestazione di servizi finanziari connessi alla vendita di autoveicoli.

Il Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) opera a livello internazionale nell’attività di progettazione, produzione, vendita di macchine per l’agricoltura e le costruzioni. Il Settore fornisce inoltre servizi finanziari a supporto dei clienti finali e dei concessionari, sia direttamente, sia, in alcuni paesi europei, in joint ventures con il Gruppo BNP Paribas.

Il Settore Veicoli Industriali (Iveco) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e commercializzazione, prevalentemente in Europa, di veicoli industriali, autobus e veicoli speciali. Il Settore offre inoltre servizi finanziari ai propri clienti e dealer nei mercati dell’Europa dell’Est, mentre in Europa occidentale si avvale dell’attività di Iveco Finance Holdings Ltd., posseduta al 51% dal gruppo Barclays e per il 49% da Iveco.

Il Settore FPT Powertrain Technologies (FPT) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di motori e cambi per autovetture (P&CV), nonché dalle attività Powertrain di Iveco (I&M) e del Centro Ricerche Fiat.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Il Settore Componenti (Magneti Marelli) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di componenti per l’illuminazione, il controllo motore, le sospensioni e gli ammortizzatori, i sistemi elettronici, i sistemi di scarico e le operazioni nello stampaggio di componenti plastica e nell’After Market.

Il Settore Prodotti Metallurgici (Teksid) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di componenti per motori, cambi e trasmissioni e sospensioni in ghisa; teste cilindri in alluminio.

Il Settore Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) genera i propri ricavi dalle attività di progettazione e produzione di sistemi di automazione industriale e dei relativi prodotti per il settore automotive.

Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, dell’Utile/(perdita) operativa e del Risultato da partecipazioni da essi conseguito.

I Ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al Settore e derivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con i terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, valutati a prezzi di mercato. Tali ricavi includono, per i settori operativi che svolgono servizi finanziari, anche gli interessi attivi e altri proventi di natura finanziaria derivanti da tali attività. I costi di Settore sono gli oneri derivanti dall’attività operativa del Settore sostenuti verso terzi e verso altri settori operativi o ad esso direttamente attribuibili. I costi sostenuti verso altri settori operativi sono valutati a prezzi di mercato. I costi di Settore includono, per i settori operativi che svolgono servizi finanziari, anche gli interessi passivi ed altri oneri finanziari derivanti dallo svolgimento di tali attività.

La misura economica del risultato conseguito da ogni Settore operativo è l’Utile/(perdita) operativa, e all’interno di tale risultato è stato identificato in modo specifico l’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, che separa dal risultato dei settori quei proventi ed oneri non ricorrenti nella gestione ordinaria del business, quali per esempio plusvalenze o minusvalenze da cessione di partecipazioni ed oneri di ristrutturazione. Nella gestione del Gruppo proventi ed oneri finanziari e imposte rimangono a carico dell’ente corporate perché esulano dalle attività operative e sono esposti nella colonna Poste non allocate e rettifiche.

Tutte le componenti di reddito presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo.

L’informativa economica per Settore operativo nel 2009 e 2008 è la seguente:

Altri Poste non Fiat Group Magneti settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT

2009 Ricavi di settore 26.293 448 1.778 10.107 7.183 4.952 4.528 578 728 1.096 (7.589) 50.102Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (236) (48) (46) (30) (78) (4.163) (1.902) (222) (260) (604) 7.589 -Ricavi netti terzi 26.057 400 1.732 10.077 7.105 789 2.626 356 468 492 - 50.102Utile/(perdita) della gestione ordinaria 470 11 238 337 105 (25) 25 (12) (28) (79) 16 1.058Utile/(perdita) della gestione atipica (253) - 7 (86) (195) (89) (65) (2) (4) (9) (3) (699)Utile/(perdita) operativa 217 11 245 251 (90) (114) (40) (14) (32) (88) 13 359Proventi (oneri) finanziari (753) (753)Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 88 - - (26) (27) (24) (2) 3 1 (3) 8 18Altro risultato di partecipazioni 8 - - - (3) - (1) - - 5 - 9Risultato di partecipazioni 96 - - (26) (30) (24) (3) 3 1 2 8 27Utile/(perdita) prima delle imposte (367)Imposte sul reddito 481 481Utile/(perdita) delle attività in continuità (848) Ammortamenti (1.224) (59) (194) (325) (380) (358) (263) (25) (15) Svalutazione dell’avviamento - - - - - - - - - Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (1.543) (36) (43) (2.279) (618) (152) (126) (26) (20) Ripristini di valore di attività immateriali e materiali - - - - - 6 2 - -

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Altri Poste non Fiat Group Magneti settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT

2008 Ricavi di settore 26.937 825 1.921 12.781 10.894 7.000 5.447 837 1.123 1.394 (9.595) 59.564Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (247) (109) (94) (9) (115) (5.491) (2.179) (300) (381) (670) 9.595 -Ricavi netti terzi 26.690 716 1.827 12.772 10.779 1.509 3.268 537 742 724 - 59.564Utile/(perdita) della gestione ordinaria 691 72 339 1.122 838 166 174 41 21 (65) (37) 3.362Utile/(perdita) della gestione atipica (231) - 2 24 (59) (4) (81) 8 (21) (29) 1 (390)Utile/(perdita) operativa 460 72 341 1.146 779 162 93 49 - (94) (36) 2.972Proventi (oneri) finanziari (947) (947)Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 94 - - 38 12 (28) - 2 1 11 3 133Altro risultato di partecipazioni (1) - - - 22 - - - - 4 4 29Risultato di partecipazioni 93 - - 38 34 (28) - 2 1 15 7 162Utile/(perdita) ante imposte 2.187Imposte sul reddito 466 466Utile/(perdita) delle attività in continuità 1.721 Ammortamenti (1.421) (73) (158) (297) (426) (344) (255) (26) (20) Svalutazione dell’avviamento - - - - - - - - (12) Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (1.391) (64) (40) (2.251) (599) (113) (140) (22) (38) Ripristini di valore di attività immateriali e materiali 15 - - 17 1 - 1 - -

Le Attività di settore sono quelle impiegate dal Settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica, incluso il valore delle partecipazioni in joint-venture e collegate. Le Passività di settore sono quelle che conseguono direttamente dallo svolgimento dell’attività caratteristica del Settore o che sono ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica. Nella gestione del Gruppo le attività di tesoreria e fiscali sono svolte dall’ente corporate e non vengono attribuite ai settori perché esulano dalle attività operative: per questo motivo tali attività e passività non sono incluse nel valore delle attività e passività di settore, ma sono esposte nella colonna Poste non allocate e rettifiche. In particolare le attività di tesoreria includono i crediti delle attività di finanziamento, gli altri crediti non correnti, i titoli e le altre attività finanziarie, le disponibilità e mezzi equivalenti delle società industriali del Gruppo. Le passività di tesoreria, invece, includono i debiti finanziari e le altre passività finanziarie delle società industriali del Gruppo, al netto dei crediti finanziari correnti verso società finanziarie a controllo congiunto. Dal momento che l’utile/(perdita) di settore include gli Interessi attivi ed altri proventi finanziari e gli Interessi passivi ed altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari, le Attività operative di settore dei Settori Fiat Group Automobiles, Ferrari, CNH - Case New Holland e Iveco includono le attività finanziarie (in primo luogo il portafoglio) delle loro società di servizi finanziari; analogamente le Passività di tali Settori includono l’indebitamento delle loro società di servizi finanziari. Pertanto l’indebitamento di Gruppo non allocato ai Settori è rappresentativo dell’indebitamento delle sole attività industriali.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

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Le attività e passività di settore presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo.

Altri Poste non Fiat Group Magneti settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT

Al 31 dicembre 2009 Attività di settore 16.157 368 1.608 18.346 7.159 4.988 3.258 517 567 15.169 (16.110) 52.027Attività per imposte sul reddito 3.254 3.254Crediti da attività di finanziamento, Altri crediti e Titoli non correnti delle società industriali 340 340Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, Titoli correnti e Altre attività finanziarie delle società industriali 11.614 11.614Totale Attività di tesoreria 11.954 11.954Totale Attività di Gruppo non allocate 15.208 15.208Totale Attività 67.235 Le attività operative di settore includono: Partecipazioni in collegate e joint venture valutate secondo il metodo del patrimonio netto 1.078 - - 284 324 52 9 25 - Incrementi delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari, imposte differite attive e attività per benefici ai dipendenti 1.516 65 290 335 464 590 362 33 13 Passività di settore 16.137 511 1.843 19.000 7.021 3.517 2.658 462 499 14.192 (15.527) 50.313Passività per imposte sul reddito 890 890Passività di tesoreria 16.032 16.032Totale Passività di Gruppo non allocate 16.922 16.922Totale Passività 67.235

Altri Poste non Fiat Group Magneti settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT

Al 31 dicembre 2008 Attività di settore 15.958 437 1.542 19.958 8.097 4.953 3.123 497 751 14.898 (15.473) 54.741Attività per imposte sul reddito 3.156 3.156Crediti da attività di finanziamento, Altri crediti e Titoli non correnti delle società industriali 386 386Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, Titoli correnti e Altre attività finanziarie delle società industriali 3.489 3.489Totale Attività di tesoreria 3.875 3.875Totale Attività di Gruppo non allocate 7.031 7.031Totale Attività 61.772 Le attività operative di settore includono: Partecipazioni in collegate e joint venture valutate secondo il metodo del patrimonio netto 1.010 - - 336 354 50 7 24 1 Incrementi delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari, imposte differite attive e attività per benefici ai dipendenti 2.306 73 311 687 841 927 479 41 17 Passività di settore 15.184 657 1.726 20.257 7.948 3.908 2.675 431 667 12.901 (14.907) 51.447Passività per imposte sul reddito 887 887Passività di tesoreria 9.438 9.438Totale Passività di Gruppo non allocate 10.325 10.325Totale Passività 61.772

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Informazioni per area geografica32. Il Gruppo ha sede legale in Italia. I ricavi da clienti terzi conseguiti in Italia nel 2009 sono stati pari a 12.744 milioni di euro (14.319 milioni di euro nel 2008) e i ricavi da clienti terzi conseguiti nel Resto del Mondo sono stati pari a 37.358 milioni di euro (45.245 milioni di euro nel 2008). I ricavi da clienti terzi conseguiti nel Resto del Mondo sono così ripartiti:

(in milioni di euro) 2009 2008Brasile 8.825 8.691Stati Uniti 4.573 4.773Germania 4.138 4.647Francia 4.030 4.984Regno Unito 1.807 2.360Polonia 1.567 1.390Spagna 1.342 2.263Turchia 999 1.195Altri 10.077 14.942Totale ricavi netti verso terzi conseguiti nel Resto del Mondo 37.358 45.245

Il valore complessivo delle Attività non correnti, escluse le attività finanziarie, le imposte differite attive, le attività per benefici definiti e i diritti derivanti da contratti di assicurazione del Gruppo localizzati in Italia ammonta a 11.419 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (11.622 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e il totale di tali Attività non correnti localizzate nel Resto del Mondo ammonta a 11.163 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (10.430 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Le attività non correnti localizzate nel Resto del Mondo sono così ripartite:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Stati Uniti 2.986 3.053Brasile 2.307 1.525Polonia 1.288 1.130Francia 918 980Germania 669 784Spagna 581 674Altri 2.414 2.284Totale attività non correnti nel Resto del Mondo 11.163 10.430

Si segnala, infine, che nel 2009 e nel 2008 non risultano ricavi realizzati verso un singolo cliente terzo per un valore superiore al 10% dei ricavi del Gruppo.

Informazioni sui rischi finanziari33. Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

rischio di credito, sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti e dealer, sia alle attività di finanziamento;

rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;

rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), in quanto il Gruppo opera a livello internazionale in aree valutarie diverse e utilizza strumenti finanziari che generano interessi; il Gruppo è inoltre esposto alla variazione del prezzo di alcuni titoli azionari quotati.

Come descritto nel capitolo Gestione dei rischi, il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.

La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

224

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale, in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di creditoLa massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2009 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nella Nota 30.

Premesso che l’erogazione dei crediti ai dealer e alla clientela finale è oggetto di specifiche valutazioni attraverso articolati sistemi di scoring, generalmente il Gruppo ottiene delle garanzie finanziarie e non finanziarie a fronte del rischio connesso ai crediti concessi per forniture di automobili, veicoli industriali e macchine per l’agricoltura e le costruzioni. Tali garanzie sono ulteriormente rafforzate, ove possibile, con la riserva di proprietà sui veicoli oggetto di finanziamento alla rete di vendita e di leasing finanziario.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri, nonché del fair value delle garanzie. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuate svalutazioni su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica e di dati statistici.

Al 31 dicembre 2009, i Crediti da attività di finanziamento, pari a 12.695 milioni di euro (13.136 milioni di euro al 31 dicembre 2008), includono 60 milioni di euro (82 milioni di euro al 31 dicembre 2008) relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo gli scaduti inferiori a un mese risultano pari a 426 milioni di euro (263 milioni di euro al 31 dicembre 2008), mentre quelli scaduti da oltre un mese sono pari a 918 milioni di euro (413 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Nel caso di finanziamenti che prevedono il pagamento rateale, la presenza di anche una sola rata scaduta comporta la classificazione dell’intero ammontare del credito tra gli importi scaduti.

Sempre al 31 dicembre 2009 i Crediti commerciali e gli Altri crediti, pari a complessivi 6.178 milioni di euro (6.763 milioni di euro al 31 dicembre 2008), includono 67 milioni di euro (101 milioni di euro al 31 dicembre 2008) relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo l’ammontare scaduto da meno di un mese è pari a 280 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2008), mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 568 milioni di euro (615 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Il significativo incremento del livello di scaduto relativo ai crediti da attività di finanziamento è da attribuire principalmente alla performance dei finanziamenti agevolati concessi dal Banco CNH Capital S.A. a valere su programmi di sviluppo e di finanziamento agevolato all’agricoltura gestiti dal governo brasiliano attraverso il Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social (“BNDES”). L’incremento dello scaduto su tali crediti si è verificato a seguito delle moratorie generalizzate ripetutamente concesse dal Governo brasiliano tra il 2005 e il 2009, al fine di sostenere il settore agricolo in difficoltà, prolungando i termini di pagamento dei finanziamenti in essere. Sono registrati tra gli scaduti i contratti per i quali non sono stati effettuati i pagamenti minimi richiesti dalle moratorie. Al 31 dicembre 2009 l’ammontare totale dei finanziamenti in essere che sono stati oggetto di riscadenziamento è pari a circa 2 miliardi di Real (circa 0,8 miliardi di euro); il valore netto dei crediti del Banco CNH Capital verso la clientela che risultano scaduti è invece di 1,1 miliardi di Real (circa 0,4 miliardi di euro). A fronte dell’accresciuto rischio di credito, peraltro mitigato dalla riserva di proprietà sui beni oggetto di finanziamento, la società brasiliana ha, nel corso del 2009, adeguato il livello degli accantonamenti. Nel contempo il BNDES ha continuato a supportare finanziariamente la società e i programmi di finanziamento agevolato.

Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Come indicato nel capitolo Gestione dei rischi, il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità:

gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative civilistiche, valutarie e fiscali dei paesi in cui il Gruppo è presente;

mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;

diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali;

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ottenimento di linee di credito adeguate;

monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.

Le caratteristiche di scadenza delle passività e delle attività finanziarie del Gruppo sono riportate nelle Note 19 e 27 relative rispettivamente ai Crediti correnti e ai Debiti finanziari. Le caratteristiche di scadenza degli strumenti finanziari derivati sono riportate alla Nota 21.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Rischio di cambio Il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare:

Laddove le società del Gruppo sostengano costi denominati in valute diverse da quelle di denominazione dei rispettivi ricavi, la variazione dei tassi di cambio può influenzare l’Utile/(perdita) operativa di tali società. Nel 2009 l’ammontare complessivo dei flussi commerciali direttamente esposti al rischio di cambio è stato equivalente al 12% circa del fatturato del Gruppo (14% nel 2008). I principali rapporti di cambio a cui il Gruppo è esposto riguardano:

EUR/USD, in relazione alle vendite in dollari effettuate dalle società italiane (in particolare Ferrari e Maserati) sul mercato nordamericano e su altri mercati in cui il dollaro sia valuta di riferimento per gli scambi commerciali e alle produzioni/acquisti del Settore CNH - Case New Holland in area Euro;

EUR/GBP, essenzialmente in relazione alle vendite sul mercato UK di Fiat Group Automobiles e di Iveco;

EUR/PLN, relativamente ai costi locali sostenuti in Polonia per prodotti venduti in area Euro;

USD/BRL e EUR/BRL, in relazione all’attività produttiva brasiliana e ai relativi flussi import/export.

Complessivamente i flussi commerciali esposti a questi rapporti di cambio hanno costituito nel 2009 il 68% circa dell’esposizione al rischio di cambio da transazioni commerciali. Altre esposizioni significative riguardano i rapporti di cambio EUR/CHF, EUR/TRY, AUD/USD, GBP/USD, EUR/JPY, CZK/EUR e ARS/USD. Ciascuna di queste esposizioni, singolarmente presa, non ha superato nel 2009 il 5% dell’esposizione complessiva al rischio di cambio da transazione. E’ politica del Gruppo coprire, tipicamente mediante utilizzo di strumenti finanziari derivati, una percentuale tra il 55% e l’85% dell’esposizione al rischio di cambio derivante da transazioni commerciali previste nell’orizzonte di 12 mesi (o anche successivi, ove sia valutato opportuno in relazione alle caratteristiche del business), nonché di coprire interamente le esposizioni derivanti da impegni contrattuali certi.

Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto dell’entità che li detiene. Inoltre, in casi limitati, in cui ci sia la convenienza economica o le condizioni di mercato locali lo richiedano, le società possono indebitarsi o impiegare fondi in valuta diversa da quella di conto. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l’accertamento di differenze di cambio positive o negative. È politica del Gruppo coprire interamente, laddove possibile, le esposizioni derivanti da crediti, debiti e titoli denominati in valuta diversa da quella di conto della società detentrice.

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea, in particolare Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Svizzera, Repubblica Ceca, Brasile, Polonia, Turchia, India, Cina, Argentina e Sudafrica. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l’Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell’andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel Patrimonio netto, nella voce Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (si veda Nota 24).

Il Gruppo monitora le principali esposizioni al rischio di cambio da conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni.

Nel corso del 2009 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura seguite dal Gruppo non sono variate in modo sostanziale rispetto all’esercizio precedente.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

226

Sensitivity analysisLa perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati di gestione del rischio di cambio (currency swap/forward, currency option, interest rate and currency swap) detenuti dal Gruppo al 31 dicembre 2009, in conseguenza di un’ipotetica sfavorevole ed immediata variazione del 10% nei tassi di cambio delle principali valute estere nei confronti dell’Euro, sarebbe pari a circa 544 milioni di euro (687 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Per le opzioni valutarie il modello di valutazione ipotizza invariata la volatilità di mercato a fine esercizio.

Non sono considerati nell’analisi crediti, debiti e flussi commerciali futuri a fronte dei quali sono state poste in essere le operazioni di copertura analizzate. Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre un effetto economico opposto, di ammontare uguale o superiore, sulle transazioni sottostanti coperte.

Il decremento rispetto all’esercizio precedente è dovuto alla diminuzione dei sottostanti coperti.

Rischio di tasso d’interesseLe società industriali e le tesorerie del Gruppo utilizzano risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiegano le liquidità disponibili in strumenti di mercato monetario e finanziario. Inoltre, le società del Gruppo effettuano su base ricorrente cessioni di crediti derivanti dalla loro attività commerciale. Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo.

Le società di servizi finanziari erogano finanziamenti (principalmente alla clientela e ai dealer) attingendo a forme di indebitamento diretto o di asset-backed financing (ad esempio cartolarizzazione dei crediti). Laddove le caratteristiche di variabilità del tasso applicato ai finanziamenti erogati si differenzino rispetto alle caratteristiche di variabilità del costo della provvista, la variazione del livello corrente dei tassi di interesse può influenzare l’Utile/(perdita) operativa di tali società e del Gruppo nel suo insieme.

Per fronteggiare questi rischi il Gruppo utilizza strumenti derivati in tassi, principalmente interest rate swap e forward rate agreement, con l’obiettivo di mitigare, a condizioni economicamente accettabili, la potenziale incidenza della variabilità dei tassi d’interesse sul risultato economico.

Sensitivity analysisNel valutare i potenziali impatti derivanti dalla variazione dei tassi di interesse applicati vengono separatamente analizzati gli strumenti finanziari a tasso fisso (per i quali viene valutato l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini di flussi di cassa).

Gli strumenti finanziari a tasso fisso utilizzati dal Gruppo includono principalmente parte del portafoglio delle società di servizi finanziari (essenzialmente finanziamenti alla clientela e leasing finanziario) e parte dei debiti finanziari (inclusi finanziamenti agevolati e prestiti obbligazionari).

La perdita potenziale nel fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso (comprensiva dell’effetto degli strumenti derivati in tassi) in essere al 31 dicembre 2009, risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe pari a circa 70 milioni di euro (47 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Il maggiore effetto, rispetto al 2008, è conseguente principalmente alle nuove emissioni obbligazionarie che hanno incrementato la duration residua delle passività a tasso fisso.

Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono tipicamente le disponibilità liquide, i finanziamenti alle reti di vendita delle società di servizi finanziari e parte dei debiti finanziari. La sensitivity analysis considera anche gli effetti relativi alla cessione dei crediti, oltre all’effetto degli strumenti derivati di copertura.

Un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre 2009 comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 11 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Il decremento, rispetto al 2008, riflette il minor livello di indebitamento e la riduzione dei tassi presi a riferimento per l’analisi.

Tale analisi è basata sull’assunzione di una variazione generalizzata ed istantanea del 10% del livello dei tassi di interesse di riferimento, livello misurato su categorie omogenee. Una categoria omogenea è definita sulla base della valuta in cui le attività e passività finanziarie sono denominate.

227

Altri rischi su strumenti finanziari derivatiCome descritto nella Nota 21, il Gruppo detiene alcuni strumenti finanziari derivati il cui valore è collegato all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati e indici azionari (principalmente equity swap su azioni Fiat).

Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili non sempre ne permettono il trattamento in hedge accounting. Pertanto la variabilità dei valori sottostanti può incidere sui risultati economici del Gruppo.

Inoltre il Gruppo ha stipulato derivati collegati al prezzo di commodity a copertura di specifiche esposizioni su contratti di fornitura.

Sensitivity analysisLa perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2009 collegati al prezzo del titolo Fiat, in conseguenza di un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nei valori sottostanti, sarebbe pari a circa 21 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2008). L’incremento rispetto all’esercizio precedente è da attribuirsi al diverso prezzo del titolo a fine esercizio (utilizzato come base per la simulazione).

Con riferimento ai derivati collegati al prezzo di commodity in essere al 31 dicembre 2009, un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nella quotazione della materia prima di riferimento produrrebbe una perdita potenziale di fair value pari a circa 3 milioni di euro (circa 1 milione di euro al 31 dicembre 2008).

Livelli gerarchici di valutazione del 34. fair valueIn relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2009, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

(in milioni di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 TotaleAttività valutate a fair value available for sale: Partecipazioni valutate al fair value con contropartita a patrimonio netto (16) 3 18 - 21 Altri titoli non correnti (16) 4 - 27 31 Titoli correnti disponibili per la vendita (20) 53 - - 53Attività finanziarie valutate a fair value held for trading: Partecipazioni correnti 46 - - 46 Titoli correnti per la negoziazione (20) 164 - - 164Altre attività finanziarie (21) - 635 1 636Totale Attività 270 653 28 951Altre passività finanziarie (21) - (445) (19) (464)Totale Passività - (445) (19) (464)

Nel corso dell’esercizio 2009 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

228

La seguente tabella evidenzia le variazioni intervenute nel Livello 3 nel corso del 2009:

Altri titoli Altre attività/(in milioni di euro) non correnti (passività) finanziarieSaldo al 31 dicembre 2008 27 (56)(Utili) e perdite rilevati a conto economico 2 40Incrementi/(Decrementi) (2) (2)Saldo al 31 dicembre 2009 27 (18)

Nel corso dell’esercizio 2009 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa.

Rapporti con parti correlate35. Il Gruppo intrattiene rapporti con società controllate non consolidate, società a controllo congiunto ed imprese collegate ed altre parti correlate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Gli effetti sul conto economico consolidato del Gruppo per gli esercizi 2009 e 2008 sono riportati di seguito:

di cui: verso parti correlate Società Incidenza controllate Società a Totale % sulla Totale non controllo Imprese Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate correlate correlate bilancioRicavi netti 50.102 27 1.745 289 1 2.062 4,1%Costo del venduto 43.261 31 2.825 125 68 3.049 7,0%Spese generali, amministrative e di vendita 4.296 19 24 15 63 121 2,8%

di cui: verso parti correlate Società Incidenza controllate Società a Totale % sulla Totale non controllo Imprese Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2008 consolidate congiunto collegate correlate correlate bilancioRicavi netti 59.564 32 2.524 443 2 3.001 5,0%Costo del venduto 49.612 21 4.403 125 61 4.610 9,3%Spese generali, amministrative e di vendita 5.075 8 23 12 56 99 2,0%

229

Gli effetti sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2009 e 2008 sono riportati di seguito:

di cui: verso parti correlate Società Incidenza Al 31 controllate Società a Totale % sulla dicembre non controllo Imprese Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate correlate correlate bilancioAltre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 275 39 39 17 - 95 34,5%Rimanenze nette 8.748 - - 10 - 10 0,1%Crediti commerciali correnti 3.649 33 469 93 - 595 16,3%Crediti da attività di finanziamento correnti 12.695 51 62 2 5 120 0,9%Crediti per imposte correnti 674 - - - - - -Altre attività correnti 2.778 6 36 1 22 65 2,3%Attività finanziarie correnti 899 - - - 52 52 5,8%Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 - - - 651 651 5,3%Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 7.086 - 96 216 174 486 6,9%Altri debiti finanziari 21.441 40 209 38 371 658 3,1%Altre passività finanziarie 464 - - - 49 49 10,6%Debiti commerciali 12.295 25 793 39 29 886 7,2%Debiti per imposte correnti 377 - - - - - -Altre passività correnti 5.865 4 166 4 7 181 3,1%

di cui: verso parti correlate Società Incidenza Al 31 controllate Società a Totale % sulla dicembre non controllo Imprese Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2008 consolidate congiunto collegate correlate correlate bilancioAltre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 278 32 - 16 - 48 17,3%Rimanenze nette 11.438 - 2 - - 2 -Crediti commerciali correnti 4.390 32 462 132 1 627 14,3%Crediti da attività di finanziamento correnti 13.136 14 114 4 2 134 1,0%Crediti per imposte correnti 770 2 - - - 2 0,3%Altre attività correnti 2.600 7 20 - 24 51 2,0%Attività finanziarie correnti 967 - - - 46 46 4,8%Disponibilità e mezzi equivalenti 3.683 - - - 101 101 2,7%Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 6.663 - 116 143 20 279 4,2%Altri debiti finanziari 14.716 35 242 47 170 494 3,4%Altre passività finanziarie 1.202 - - - 95 95 7,9%Debiti commerciali 13.258 12 961 59 19 1.051 7,9%Debiti per imposte correnti 331 2 - - - 2 0,6%Altre passività correnti 6.185 - 150 - 3 153 2,5%

Rapporti verso società a controllo congiuntoTali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sul costo del venduto, sui crediti e debiti commerciali, sugli altri crediti e debiti, sui crediti da attività di finanziamento, sui debiti per anticipazioni da cessione di crediti e sugli altri debiti finanziari. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

230

RicaviTrattasi principalmente di cessioni di autoveicoli e componenti, inclusi motori e cambi, mezzi e sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi alle seguenti società:

(in milioni di euro) 2009 2008Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S., per cessione di autoveicoli 835 914Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A., per cessione motori e altri componenti, mezzi e sistemi di produzione 475 937Fiat India Automobiles Limited, per prestazioni di servizi, addebiti di spese di ricerca e vendita di materiali 113 179Iveco Oto Melara Società consortile, per cessione veicoli e mezzi speciali 97 58FGA Capital S.p.A., per cessione di autoveicoli 86 190CNH de Mexico SA de CV, per cessione macchine agricole e per le costruzioni 36 86Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme, per cessione motori e altri componenti, mezzi e sistemi di produzione 30 58Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S., per cessione macchine agricole e per le costruzioni 19 41New Holland HFT Japan Inc., per cessione macchine agricole e per le costruzioni 23 28Altre 31 33Totale Ricavi verso società a controllo congiunto 1.745 2.524

Costo del vendutoTrattasi principalmente dei rapporti verso le seguenti società:

(in milioni di euro) 2009 2008Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A., per acquisto di autoveicoli 1.106 2.023Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S., per acquisto di autoveicoli 991 1.272Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme, per acquisto di autoveicoli 427 696Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S., per acquisto macchine agricole 137 167FGA Capital S.p.A., per oneri smobilizzo crediti e acquisto di autoveicoli 106 190Fiat India Automobiles Limited, per acquisto di motori 22 1Altre 36 54Totale Costo del venduto per acquisti da società a controllo congiunto 2.825 4.403

Crediti commercialiTrattasi dei crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti, nonché quelli relativi ai rapporti commerciali del Gruppo verso FGA Capital S.p.A., per lo più derivanti da cessioni di veicoli concessi a sua volta da FGA Capital S.p.A. in leasing operativo o finanziario. In particolare:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Fiat India Automobiles Limited 170 183Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 83 85FGA Capital S.p.A. 83 48Iveco – Oto Melara Società consortile 66 35Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 47 55Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 2 3Altre 18 53Totale Crediti commerciali correnti verso società a controllo congiunto 469 462

231

Debiti commercialiTrattasi dei debiti conseguenti ai costi precedentemente descritti, nonché, quelli relativi ai rapporti commerciali del Gruppo verso FGA Capital S.p.A. In particolare:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 290 438Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 250 297Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 113 51FGA Capital S.p.A. 80 124Altre 60 51Totale Debiti commerciali verso società a controllo congiunto 793 961

Crediti da attività di finanziamento correnti La voce, pari a 62 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (114 milioni di euro al 31 dicembre 2008) comprende principalmente crediti delle società finanziarie del Gruppo verso società a controllo congiunto.

Altre attività correnti La voce, pari a 36 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (20 milioni di euro al 31 dicembre 2008), comprende principalmente l’importo di altri crediti verso FGA Capital S.p.A. per 31 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (15 milioni di euro al 31 dicembre 2008).

Debiti per anticipazioni su cessioni di creditiLa voce, pari a 96 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (116 milioni di euro al 31 dicembre 2008), si riferisce a debiti verso FGA Capital S.p.A. per crediti ceduti che non rispettano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione.

Altri debiti finanziariTale voce, pari a 209 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (242 milioni di euro al 31 dicembre 2008), include per 96 milioni di euro (230 milioni di euro al 31 dicembre 2008) altri debiti di natura finanziaria verso FGA Capital S.p.A.

Rapporti verso società collegateTali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sui crediti commerciali, sui debiti per anticipazioni da cessioni di crediti. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.

RicaviTrattasi principalmente di cessioni di autoveicoli e componenti, inclusi motori e cambi, mezzi e sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi alle seguenti società:

(in milioni di euro) 2009 2008Iveco Finance Holdings Limited (controllata di Barclays), per cessione di veicoli industriali concessi dalla collegata in leasing 74 226Chrysler Group LLC, per cessione di componenti e mezzi e sistemi di produzione 31 -Otoyol Sanayi A.S., per cessione di veicoli industriali - 18Altre 184 199Totale Ricavi verso società collegate 289 443

Crediti commercialiLa voce, pari a 93 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (132 milioni di euro al 31 dicembre 2008), si riferisce a crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

232

Debiti per anticipazioni su cessioni di creditiLa voce, pari a 216 milioni di euro al 31 dicembre 2009 (143 milioni di euro al 31 dicembre 2008), si riferisce a debiti verso Iveco Finance Holdings Limited per crediti ceduti che non rispettano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione.

Rapporti verso altre parti correlateIl valore più significativo è relativo al Costo del venduto per 68 milioni di euro (61 milioni di euro nel 2008): include per 41 milioni di euro (36 milioni di euro nel 2008) l’acquisto di acciaio dal gruppo Corus, che fa parte del gruppo Tata, e per 18 milioni di euro (16 milioni di euro nel 2008) acquisti di materiali da Poltrona Frau S.p.A. (società quotata presso la Borsa Italiana), al cui capitale sociale partecipa indirettamente il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. Luca Cordero di Montezemolo, per gli allestimenti di alta gamma e di lusso delle autovetture prodotte dal Gruppo. Le Spese generali, amministrative e di vendita includono spese per sponsorizzazioni per 13 milioni di euro nel 2009 (13 milioni di euro nel 2008) relative alla seconda parte della stagione calcistica 2008-2009 e alla prima parte della stagione calcistica 2009-2010, in relazione al contratto siglato nel 2007 con Juventus Football Club S.p.A.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, si segnala che al 31 dicembre 2009 tale voce include i depositi, i debiti finanziari e il fair value degli strumenti finanziari derivati con controparti società del gruppo bancario Crédit Agricole.

Si precisa, infine, che nel corso del 2008 è stato acquistato un immobile in Torino già di proprietà della Fondazione Giovanni Agnelli, parzialmente utilizzato da società del Gruppo Fiat. Il prezzo di acquisto è stato determinato in base ad una perizia indipendente.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategicheI compensi spettanti agli Amministratori e ai Sindaci della Fiat S.p.A. per lo svolgimento delle loro funzioni anche nelle altre imprese incluse nel consolidato sono i seguenti:

(in migliaia di euro) 2009 2008Amministratori (a) 21.732 17.923Sindaci 206 164Totale Compensi 21.938 18.087

(a) Tale importo include nel 2009 e 2008 il costo figurativo dei piani di stock option e di stock grant concessi all’Amministratore Delegato.

Il valore complessivo del costo sostenuto nel 2009 per i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari a circa 21 milioni di euro. Tale onere complessivo include, tra gli altri, i seguenti importi:

il provento figurativo dei piani di stock option concessi ad alcuni Dirigenti del Gruppo per circa 2 milioni di euro;

la contribuzione da parte del Gruppo a fondi di previdenza pubblici e aziendali a contribuzione definita per circa 0,7 milioni di euro;

il costo per un piano speciale a benefici definiti riconosciuto ad alcuni Dirigenti del Gruppo per 1 milione di euro.

I costi sopra indicati si riferiscono a Dirigenti con responsabilità strategiche già presenti nel 2008 e ancora in forza nel 2009, a Dirigenti che hanno assunto responsabilità strategiche nel corso del 2009, nonché a Dirigenti con responsabilità strategiche che sono usciti dal Gruppo nel corso del 2009.

Acquisizioni e cessioni di controllate36.

AcquisizioniNel corso del 2009 il Gruppo ha acquisito il controllo delle seguenti imprese:

Nel quarto trimestre Fiat Group Automobiles ha acquisito le attività e passività del gruppo Bertone; i valori delle attività e passività relativi a tale acquisizione sono non significativi per il Gruppo.

Nel quarto trimestre il Settore Fiat Group Automobiles ha acquisito il controllo totalitario di una società minore in Brasile, che è stata classificata come destinata alla vendita.

233

Si ricorda che nel corso del 2008 erano state effettuate le seguenti acquisizioni:

In data 20 marzo 2008 FPT Powertrain Technologies aveva acquisito da Chrysler L.L.C. il controllo totalitario della Tritec Motors Limitada, che aveva successivamente variato la propria denominazione sociale in FPT Powertrain do Brasil – Industria e Comércio de Motores Ltda. L’operazione aveva comportato l’iscrizione di un avviamento per 1 milione di euro. Tale avviamento era stato mantenuto nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2008 in considerazione della capacità da parte della società acquisita di conseguire un più elevato tasso di redditività, nonché degli ulteriori benefici derivanti da tale acquisizione. Il valore rilevato secondo gli IFRS delle attività e passività della società alla data di acquisizione e immediatamente dopo l’acquisizione erano i seguenti:

Valore determinato secondo Valore contabilizzato gli IFRS alla data secondo gli IFRS(in milioni di euro) dell’acquisizione dopo l’acquisizioneAttività non correnti 38 69Attività correnti 27 27Totale attivo 65 96Passività 1 24Passività potenziali - -

In data 6 dicembre 2007 era stato acquisito il controllo totalitario del gruppo Ergom, azienda dell’indotto automobilistico per la quale si è proceduto al consolidamento con effetto dal 1° gennaio 2008. L’operazione aveva comportato l’iscrizione di un avviamento per 5 milioni di euro. Tale avviamento era stato mantenuto nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2008 in considerazione della capacità da parte del gruppo acquisito di conseguire un più elevato tasso di redditività, nonché degli ulteriori benefici derivanti da tale acquisizione. Il valore rilevato secondo gli IFRS delle attività e passività del gruppo Ergom alla data di acquisizione e immediatamente dopo l’acquisizione erano i seguenti:

Valore determinato secondo Valore contabilizzato gli IFRS alla data secondo gli IFRS

(in milioni di euro) dell’acquisizione dopo l’acquisizioneAttività non correnti 388 388Attività correnti 245 245Totale attivo 633 633Passività 633 633Passività potenziali - -

Qualora le acquisizioni sopra descritte avessero avuto effetto a partire dal 1° gennaio 2008, i ricavi del Gruppo e l’Utile/(perdita) dell’esercizio sarebbero stati sostanzialmente invariati.

Nel corso del 2008 il Gruppo aveva, inoltre, acquisito quote di minoranza di imprese già controllate, con i seguenti esborsi finanziari:

Quota acquisita Avviamento dai soci Esborso rilevato alla data (in milioni di euro) di minoranza finanziario di acquisizioneAcquisizione del residuo del capitale sociale di EEA 33,33% 13 -Totale 33,33% 13 -

CessioniNel corso del 2009, il Gruppo ha concluso le seguenti cessioni:

Sono state cedute alcune partecipazioni minori del Settore Comau.

Nell’ambito del processo di riorganizzazione del Settore, sono state cedute alcune attività minori relative al Settore Ferrari.

In data 30 gennaio 2009 il Settore Componenti ha ceduto la partecipazione nella controllata Ergom France S.a.S.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

234

I corrispettivi ricevuti a fronte di tali cessioni di imprese controllate consolidate, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, sono stati pari a:

Totale cessioni partecipazioni in(in milioni di euro) imprese controllate consolidateCorrispettivi ricevuti: Corrispettivi spettanti 25 Corrispettivi dilazionati netti (4)Totale Corrispettivi ricevuti 21 Flussi finanziari incassati: Corrispettivi ricevuti 21 Disponibilità e mezzi equivalenti ceduti (5)Totale Flussi finanziari incassati 16Totale Flussi finanziari generati 16

Si ricorda che nel corso dell’esercizio 2008 il Gruppo aveva concluso le seguenti cessioni di business:

Nel corso del secondo trimestre 2008 sono state cedute le partecipazioni in ITS-GSA Fiat Group France S.A.S., ITS-GSA Deutschland Gmbh e in ITS-GSA U.K. Limited, già iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2007 tra le Attività destinate alla vendita.

Nel corso del terzo trimestre 2008, è stata ceduta l’intera partecipazione detenuta nella Teksid Aluminum Getti Speciali S.r.l., iscritta già nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2007 tra le Attività destinate alla vendita.

Il valore contabile delle attività nette cedute alla data della relativa cessione è riepilogato nella seguente tabella: Totale cessioni partecipazioni in(in milioni di euro) imprese controllate consolidateAttività non correnti -Disponibilità e mezzi equivalenti 1Altre attività correnti 12Totale attivo 13Debiti finanziari -Altre passività 8Totale passività 8

I corrispettivi ricevuti a fronte di tali cessioni di imprese controllate consolidate, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, sono stati pari a:

Totale cessioni partecipazioni in(in milioni di euro) imprese controllate consolidateCorrispettivi ricevuti: Corrispettivi spettanti 1 Corrispettivi dilazionati netti -Totale Corrispettivi ricevuti 1 Flussi finanziari incassati: Corrispettivi ricevuti 1 Disponibilità e mezzi equivalenti ceduti (1)Totale Flussi finanziari incassati -Totale Flussi finanziari generati -

235

Per completezza di informativa, si ricorda che i corrispettivi ricevuti a fronte delle cessioni delle altre partecipazioni, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, nel 2008 erano stati pari a: Totale cessioni partecipazioni in joint ventures, (in milioni di euro) collegate e altre imprese Corrispettivi ricevuti: Corrispettivi spettanti 73 Corrispettivi dilazionati netti (15)Totale Corrispettivi ricevuti 58 Totale Flussi finanziari incassati 58

Note esplicative al Rendiconto finanziario37. Il Rendiconto finanziario mostra gli impatti delle variazioni intervenute nella voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti nel corso dell’esercizio. In accordo con lo IAS 7 – Rendiconto finanziario, i flussi di cassa sono classificati tra attività operative, di investimento e di finanziamento. Gli effetti derivanti dalla variazione nei tassi di cambio sulle disponibilità e mezzi equivalenti sono indicati separatamente alla voce Differenze cambi di conversione.

Le disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo derivano principalmente dalle attività primarie di produzione del Gruppo.

I flussi di cassa generati dalle cessioni di veicoli con patto di riacquisto (contratti di buy-back), al netto degli importi già inclusi nell’Utile/(perdita) dell’esercizio, sono rappresentati tra le operazioni del periodo in un’unica voce che include la variazione del capitale di funzionamento, nonché gli investimenti, gli ammortamenti e le svalutazioni. Tale voce comprende inoltre le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione di veicoli con patto di riacquisto prima del termine del contratto e per cui non è avvenuto il ripossesso del veicolo.

I flussi di cassa generati dalle operazioni di leasing operativo sono rappresentati tra le operazioni dell’esercizio in un’unica voce che include gli investimenti, gli ammortamenti, le svalutazioni e le variazioni delle rimanenze.

La voce Altre poste non monetarie (366 milioni di euro nel 2009 e 253 milioni di euro nel 2008) include lo storno delle svalutazioni delle attività per 473 milioni di euro (ripristini di valore per 8 milioni di euro nel 2008). La voce include inoltre lo storno del risultato positivo per 117 milioni di euro (negativo per 271 milioni di euro nel 2008) relativo alla valutazione a fair value degli equity swap su azioni Fiat.

Nel 2009, per il pagamento di imposte sul reddito al netto dei rimborsi sono stati impiegati flussi di cassa per 445 milioni di euro.

Nel 2009, sono stati pagati interessi passivi per 1.363 milioni di euro e sono stati incassati interessi attivi per 1.051 milioni di euro.

Le disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento rappresentano il modo in cui sono stati effettuati gli investimenti necessari al reperimento delle risorse necessarie a generare redditi e flussi di cassa futuri. Solo gli investimenti da cui scaturisce il riconoscimento di un’attività nella situazione patrimoniale-finanziaria sono classificati in tale voce del rendiconto.

I corrispettivi pagati e ricevuti a fronte di operazioni di acquisizione e cessione di controllate sono presentati alla Nota 36.

Infine, come indicato in precedenza nel capitolo Area di consolidamento, in data 10 giugno 2009 il Gruppo ha acquisito, senza il pagamento di alcun corrispettivo in contanti, una partecipazione iniziale del 20% nella Chrysler Group LLC: tale transazione, pertanto, non è inclusa nel Rendiconto finanziario, salvo gli effetti relativi al pagamento degli oneri accessori alla finalizzazione dell’operazione (consulenze legali, finanziarie ecc.).

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti38. Si precisa che nel corso del 2009 il Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, ad eccezione dell’acquisizione della partecipazione in Chrysler Group LLC, che peraltro non ha prodotto effetti significativi sulla Situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico nonché sui flussi finanziari del Gruppo, come precedentemente descritto nel capitolo Area di consolidamento.

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

nota integratiVa

236

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali39. Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2009 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa (si veda definizione riportata nel capitolo Schemi di bilancio).

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio40. A febbraio Fiat S.p.A. e Sollers hanno annunciato la creazione di un’alleanza globale sotto forma di una joint venture per la produzione di autovetture e SUV. Nel complesso, la capacità produttiva della nuova joint venture arriverà fino a 500.000 veicoli l’anno entro il 2016. Sul mercato russo saranno commercializzati nove nuovi modelli (segmenti C e D, SUV), sei dei quali saranno prodotti su una nuova piattaforma globale Fiat-Chrysler. Almeno il 10% dei veicoli prodotti sarà destinato all’esportazione. Il progetto Fiat/Sollers verrà localizzato a Naberezhnye Chelny, che si trova a 1.000 Km ad est di Mosca, nella Repubblica del Tatarstan. L’attuale stabilimento Sollers di Naberezhnye Chelny sarà ampliato con nuovi impianti produttivi ed un parco tecnologico per la produzione di componenti. Si prevede che il Governo russo supporti l’attuazione del progetto della joint venture attraverso l’erogazione di prestiti agevolati a lungo termine che coprano l’intero ammontare degli investimenti necessari, stimati in 2,4 miliardi di euro.

16 febbraio 2010

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ Luca Cordero di Montezemoloil PresidenteLuca Cordero di Montezemolo

237

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l’elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti del Gruppo.

Nell’elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di controllo, modalità di consolidamento, nonché secondo la rappresentazione per settori di attività ai sensi dell’IFRS 8 - Segmenti operativi.

Per ogni impresa vengono inoltre esposti: la ragione sociale, la sede legale, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate la quota percentuale consolidata di Gruppo e la quota percentuale di possesso detenuta da Fiat S.p.A. o da altre imprese controllate.

In apposita colonna è anche indicata la percentuale di voto nell’assemblea ordinaria dei soci qualora diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale.

APPENDICE ILE IMPRESE DEL GRUPPO FIAT

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

238

IMPRESA CONTROLLANTE

Capogruppo

Fiat S.p.A. Torino Italia 6.377.262.975 EUR -- -- -- --

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE

Fiat Group Automobiles

Fiat Group Automobiles S.p.A. Torino Italia 745.031.979 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Abarth & C. S.p.A. Torino Italia 1.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Alfa Romeo Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Alfa Romeo U.S.A. S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Banco Fidis S.A. Betim Brasile 321.680.112 BRL 100,00 Fidis S.p.A.Fiat Automoveis S.A. - FIASA

75,000 25,000

Customer Services Centre S.r.l. Torino Italia 2.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Easy Drive S.r.l. Torino Italia 10.400 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.Fiat Center Italia S.p.A.

99,000 1,000

FGA Officine AutomobilisticheGrugliasco S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

FGA Teamsys GmbH Heilbronn Germania 500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Germany AG 100,000

FGA Versicherungsservice GmbH Heilbronn Germania 26.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Germany AGRimaco S.A.

51,000 49,000

Fiat Auto Argentina S.A.(business Fiat Group Automobiles) Buenos Aires Argentina

476.464.366 ARS

100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

Fiat Auto Dealer Financing SA Bruxelles Belgio 62.000 EUR 99,84 Fiat Group Automobiles Belgium S.A. 99,839

Fiat Auto Poland S.A. Bielsko-Biala Polonia 660.334.600 PLN 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Auto S.A. de Ahorropara Fines Determinados Buenos Aires Argentina

24.535.149 ARS

100,00 Fiat Auto Argentina S.A.

100,000

Fiat Auto Var S.r.l. Torino Italia 7.370.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Automobil Vertriebs GmbH Francoforte Germania 8.700.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Germany AG 100,000

Fiat Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

FIAT AUTOMOBILES SERBIADOO KRAGUJEVAC Kragujevac Serbia

300.000.000 EUR

66,67 Fiat Group Automobiles S.p.A.

66,672

Fiat Automotive Finance Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 500.000.000 CNY 100,00 Fidis S.p.A. 100,000

Fiat Automoveis S.A. - FIASA(business Fiat Group Automobiles) Betim Brasile

1.069.492.850 BRL

100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.

100,000

Fiat Center (Suisse) S.A. Meyrin Svizzera 13.000.000 CHF 100,00 Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. 100,000

Fiat Center Italia S.p.A. Torino Italia 2.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat CR Spol. S.R.O. Praga Repubblica Ceca 1.000.000 CZK 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

239

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Fiat Credito Compania Financiera S.A. Buenos Aires Argentina 193.401.833 ARS 100,00 Fidis S.p.A. 100,000

Fiat Finance Netherlands B.V. Amsterdam Paesi Bassi 690.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat France Trappes Francia 235.480.520 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Austria GmbH Vienna Austria 37.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Belgium S.A. Bruxelles Belgio 24.100.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V.Fiat Group Automobiles Switzerland S.A.

99,998 0,002

Fiat Group Automobiles Denmark A/S Glostrup Danimarca 55.000.000 DKK 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Germany AG Francoforte Germania 82.650.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 99,000

Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. 1,000

Fiat Group Automobiles Hellas S.A. Argyroupoli Grecia 62.033.499 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Ireland Ltd. Dublino Irlanda 5.078.952 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Japan K.K. Minatu-Ku. Tokyo Giappone 420.000.000 JPY 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Group Automobiles Maroc S.A. Casablanca Marocco 1.000.000 MAD 99,95 Fiat Group Automobiles S.p.A. 99,950

Fiat Group Automobiles Netherlands B.V. Lijnden Paesi Bassi 5.672.250 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Portugal, S.A. Alges Portogallo 1.000.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles South Africa (Proprietary) Ltd Johannesburg Rep. Sudafricana 640 ZAR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Group Automobiles Spain S.A. Alcalá De Henares Spagna 8.079.280 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V.Fiat Group Automobiles Switzerland S.A.

99,998 0,002

Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. Schlieren Svizzera 21.400.000 CHF 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Group Automobiles UK Ltd Slough Berkshire Regno Unito 44.600.000 GBP 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Magyarorszag Kereskedelmi KFT. Budapest Ungheria 150.000.000 HUF 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

FIAT NORTH AMERICA LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpAFiat Auto Poland S.A.

60,000 22,500 17,500

Fiat Professional S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Real Estate Germany GmbH Francoforte Germania 25.000 EUR 100,00 Fiat Automobil Vertriebs GmbH 100,000

Fiat SR Spol. SR.O. Bratislava Slovacchia 33.194 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fidis S.p.A. Torino Italia 250.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

I.T.C.A. Produzione S.p.A. Grugliasco Italia 10.000.000 EUR 100,00 I.T.C.A. S.p.A. 100,000

I.T.C.A. S.p.A. Grugliasco Italia 2.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

i-FAST Automotive Logistics S.r.l. Torino Italia 1.250.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

i-FAST Container Logistics S.p.A. Torino Italia 2.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

International Metropolitan Automotive Promotion (France) S.A. Trappes Francia 2.977.680 EUR 100,00 Fiat France 99,997

Italian Automotive Center S.A. Bruxelles Belgio 13.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Belgium S.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.

99,988 0,012

Italian Motor Village Ltd. Slough Berkshire Regno Unito 1.500.000 GBP 100,00 Fiat Group Automobiles UK Ltd 100,000

Italian Motor Village S.A. Alges Portogallo 50.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Portugal, S.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

240

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Italian Motor Village, S.L. Alcalá De Henares Spagna 1.454.420 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Spain S.A. 100,000

Iveco Latin America Ltda(business Fiat Group Automobiles) Vila da Serra Brasile 334.720.744 BRL 100,00

Iveco España S.L.Fiat Group Automobiles S.p.A.

51,000 49,000

Lancia Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Sata-Società AutomobilisticaTecnologie Avanzate S.p.A. Melfi Italia 276.640.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

SCDR (Ireland) Limited Dublino Irlanda 70.000 EUR 100,00 Società di Commercializzazione e Distribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione 100,000

SCDR (Switzerland) S.A. in liquidazione Schlieren Svizzera 100.000 CHF 100,00 Società di Commercializzazione e Distribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione 100,000

SCDR Automotive Limited Slough Berkshire Regno Unito 50.000 GBP 100,00 Società di Commercializzazione e Distribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione 100,000

Società di Commercializzazione eDistribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione Torino Italia 100.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

(*) Targa Rent S.r.l. Torino Italia 310.000 EUR 100,00 Fidis S.p.A. 100,000

Maserati

Maserati S.p.A. Modena Italia 40.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Maserati (Suisse) S.A. Nyon Svizzera 250.000 CHF 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati Deutschland GmbH Wiesbaden Germania 500.000 EUR 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati GB Limited Slough Berkshire Regno Unito 20.000 GBP 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati North America Inc. Englewood Cliffs Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati West Europesocieté par actions simplifiée Parigi Francia 37.000 EUR 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Ferrari

Ferrari S.p.A. Modena Italia 20.260.000 EUR 85,00 Fiat S.p.A. 85,000

410 Park Display Inc. New York Stati Uniti 100 USD 85,00 Ferrari N.America Inc. 100,000

Ferrari (Suisse) SA in liquidazione Nyon Svizzera 1.000.000 CHF 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Deutschland GmbH Wiesbaden Germania 1.000.000 EUR 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Financial Services AG Monaco Germania 1.777.600 EUR 76,50 Ferrari Financial Services S.p.A. 100,000

Ferrari Financial Services S.p.A. Modena Italia 5.100.000 EUR 76,50 Ferrari S.p.A. 90,000

Ferrari Financial Services, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 76,50 Ferrari Financial Services S.p.A. 100,000

Ferrari GE.D. S.p.A. Modena Italia 11.570.000 EUR 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Japan KK Tokyo Giappone 160.050.000 JPY 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

(*) Attività destinata alla vendita.

241

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Ferrari Management Consulting (Shanghai) CO., LTD Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.100.000 USD 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Maserati Cars InternationalTrading (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 3.000.000 USD 50,15 Ferrari S.p.A. 59,000

Ferrari Maserati Cars Sales and Services (Shanghai) CO.,LTD Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.500.000 USD 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari N.America Inc. Englewood Cliffs Stati Uniti 200.000 USD 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari North Europe Limited Slough Berkshire Regno Unito 50.000 GBP 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari San Francisco Inc. Mill Valley Stati Uniti 100.000 USD 85,00 Ferrari N.America Inc. 100,000

Ferrari West Europe S.A.S. Levallois-Perret Francia 280.920 EUR 85,00 Société Française de Participations Ferrari - S.F.P.F. S.A.R.L. 100,000

GSA-Gestions Sportives Automobiles S.A. Meyrin Svizzera 1.000.000 CHF 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Mugello Circuit S.p.A. Scarperia Italia 10.000.000 EUR 85,00 Ferrari S.p.A.Ferrari GE.D. S.p.A.

90,000 10,000

Société Française de Participations Ferrari - S.F.P.F. S.A.R.L. Levallois-Perret Francia 172.000 EUR 85,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

CNH Global N.V. Amsterdam Paesi Bassi 534.494.995 EUR 89,25 Fiat Netherlands Holding N.V.CNH Global N.V.

89,187 0,065

89,245 0,000

Banco CNH Capital S.A. Curitiba Brasile 396.364.559 BRL 89,25 CNH Global N.V.CNH Latin America Ltda.

98,761 1,239

Bli Group Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Blue Leaf I.P. Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 Bli Group Inc. 100,000

Case Brazil Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case Canada Receivables, Inc. Calgary Canada 1 CAD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

Case Construction Machinery (Shanghai) Co., Ltd Shanghai Cina (Rep. Popolare) 5.000.000 USD 89,25 CNH Global N.V. 100,000

Case Credit Holdings Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

Case Dealer Holding Company LLC Wilmington Stati Uniti 1 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case Equipment Holdings Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case Equipment International Corporation Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case Europe S.a.r.l. Le Plessis-Belleville Francia 7.622 EUR 89,25 CNH America LLC 100,000

Case Harvesting Systems GmbH Berlino Germania 281.211 EUR 89,25 CNH America LLC 100,000

CASE IH Machinery Trading (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.250.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case India Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case International Marketing Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case LBX Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH Global N.V. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

242

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Case New Holland Machinery (Harbin) Ltd. Harbin Cina (Rep. Popolare) 2.859.091 USD 89,25 CNH Asian Holding Limited N.V.CNH Europe Holding S.A.

99,000 1,000

Case United Kingdom Limited Basildon Regno Unito 3.763.618 GBP 89,25 CNH America LLC 100,000

CNH Agriculture Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

CNH America LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 Case New Holland Inc. 100,000

CNH Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 29.611.105 ARS 89,25 New Holland Holding (Argentina) S.A.CNH Latin America Ltda.

80,654 19,346

CNH Asian Holding Limited N.V. Zedelgem Belgio 34.594.401 EUR 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH Australia Pty Limited St. Marys Australia 306.785.439 AUD 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH Baumaschinen GmbH Berlino Germania 61.355.030 EUR 89,25 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Belgium N.V. Zedelgem Belgio 27.268.300 EUR 89,25 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Canada, Ltd. Toronto Canada 28.000.100 CAD 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH Capital America LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH Capital LLC 100,000

CNH Capital Australia Pty Limited St. Marys Australia 83.249.000 AUD 89,25 CNH Australia Pty Limited 100,000

CNH Capital Benelux NV Zedelgem Belgio 61.500 EUR 89,25 CNH Global N.V.CNH Capital U.K. Ltd

98,999 1,001

CNH Capital Canada Insurance Agency Ltd. Calgary Canada 1 CAD 89,25 CNH Capital Canada Ltd. 100,000

CNH Capital Canada Ltd. Calgary Canada 1 CAD 89,25 Case Credit Holdings LimitedCNH Canada, Ltd.

99,500 0,500

CNH Capital Equipment Loanand Lease Facility LLC Wilmington Stati Uniti 5.000 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital Insurance Agency Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

CNH Capital RACES LLC Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital U.K. Ltd Basildon Regno Unito 10.000.001 GBP 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH Componentes, S.A. de C.V. Queretaro Messico 135.634.842 MXN 89,25 CNH America LLC 100,000

CNH Danmark A/S Hvidovre Danimarca 12.000.000 DKK 89,25 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Deutschland GmbH Heilbronn Germania 18.457.650 EUR 89,25 CNH Baumaschinen GmbHCNH Europe Holding S.A.

90,000 10,000

CNH Engine Corporation Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

CNH Europe Holding S.A. Lussemburgo Lussemburgo 53.000.000 USD 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH Financial Services A/S Hvidovre Danimarca 500.000 DKK 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH Financial Services GmbH Heilbronn Germania 1.151.000 EUR 89,25 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Financial Services S.A.S. Morigny-Champigny Francia 50.860.641 EUR 89,25 CNH Global N.V.CNH Capital Benelux NV

98,888 1,112

CNH France S.A. Morigny-Champigny Francia 138.813.150 EUR 89,25 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH International S.A. Paradiso Svizzera 100.000 CHF 89,25 CNH Global N.V. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

243

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

CNH Italia s.p.a. Modena Italia 15.600.000 EUR 89,25 CNH Osterreich GmbHCNH Global N.V.

75,000 25,000

CNH Latin America Ltda. Contagem Brasile 847.210.015 BRL 89,25 CNH Global N.V.Case Brazil Holdings Inc.Case Equipment International Corporation

85,658 12,557

1,785

CNH Maquinaria Spain S.A. Coslada Spagna 21.000.000 EUR 89,24 CNH Europe Holding S.A. 99,999

CNH Osterreich GmbH St. Valentin Austria 2.000.000 EUR 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH Polska Sp. z o.o. Plock Polonia 162.591.660 PLN 89,25 CNH Belgium N.V. 100,000

CNH Portugal-Comercio de Tractorese Maquinas Agricolas Ltda Carnaxide Portogallo

498.798 EUR

89,25

CNH Europe Holding S.A.CNH Italia s.p.a.

99,980 0,020

CNH Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Reman LLC Wilmington Stati Uniti 4.000.000 USD 44,62 CNH America LLC 50,000

CNH Services (Thailand) Limited Bangkok Tailandia 10.000.000 THB 89,24 CNH Services S.r.l. 99,997

CNH Services S.r.l. Modena Italia 10.400 EUR 89,25 CNH Italia s.p.a. 100,000

CNH Trade N.V. Amsterdam Paesi Bassi 50.000 EUR 89,25 CNH Global N.V. 100,000

CNH U.K. Limited Basildon Regno Unito 91.262.275 GBP 89,25 CNH Osterreich GmbH 100,000

CNH Wholesale Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

Fiatallis North America LLC Wilmington Stati Uniti 32 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Flagship Dealer Holding Company, LLC Wilmington Stati Uniti 1 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Flexi-Coil (U.K.) Limited Basildon Regno Unito 3.291.776 GBP 89,25 CNH Canada, Ltd. 100,000

HFI Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

JV Uzcaseagroleasing LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,52 Case Credit Holdings Limited 51,000

JV UzCaseMash LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 53,55 Case Equipment Holdings Limited 60,000

JV UzCaseService LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,52 Case Equipment Holdings Limited 51,000

JV UzCaseTractor LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,52 Case Equipment Holdings Limited 51,000

Kobelco Construction MachineryAmerica LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 58,01 New Holland Excavator Holdings LLC 65,000

Limited Liability Company “CNH Parts and Service Operations” Mosca Russia 54.000.000 RUB 89,25 CNH Global N.V. 100,000

MBA AG Bassersdorf Svizzera 4.000.000 CHF 89,25 CNH Global N.V. 100,000

New Holland Australia Pty Ltd St. Marys Australia 1 AUD 89,25 CNH Australia Pty Limited 100,000

New Holland Credit Company, LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH Capital LLC 100,000

New Holland Excavator Holdings LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

New Holland Fiat (India) Private Limited Mumbai India 12.485.547.400 INR 89,63 CNH Asian Holding Limited N.V.Fiat Group Automobiles S.p.A.

96,407 3,593

48,965 51,035

New Holland Holding (Argentina) S.A. Buenos Aires Argentina 23.555.415 ARS 89,25 CNH Latin America Ltda. 100,000

New Holland Holding Limited Londra Regno Unito 165.000.000 GBP 89,25 CNH Europe Holding S.A. 100,000

New Holland Kobelco Construction Machinery S.p.A. San Mauro Torinese Italia 80.025.291 EUR 66,60 CNH Italia s.p.a. 74,625

New Holland Ltd Basildon Regno Unito 1.000.000 GBP 89,25 CNH Global N.V. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

244

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

New Holland Tractor Ltd. N.V. Anversa Belgio 9.631.500 EUR 89,25 New Holland Holding Limited 100,000

O & K - Hilfe GmbH Berlino Germania 25.565 EUR 89,25 CNH Baumaschinen GmbH 100,000

Pryor Foundry Inc. Oklahoma City Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Receivables Credit II Corporation Calgary Canada 1 CAD 89,25 CNH Capital America LLC 100,000

Shanghai New Holland Agricultural Machinery Corporation Limited Shanghai Cina (Rep. Popolare) 35.000.000 USD 53,55 CNH Asian Holding Limited N.V. 60,000

Steyr Center Nord GmbH Ruckersdorf-Harmanns Austria 35.000 EUR 89,25 CNH Osterreich GmbH 100,000

Veicoli Industriali

Iveco S.p.A.(business Veicoli Industriali) Torino Italia 369.500.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Afin Bohemia s.r.o. Praga Repubblica Ceca 1.000.000 CZK 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Broker de Asigurare - Reasigurare S.r.l. Bucarest Romania 25.000 RON 100,00 Afin Leasing Ifn s.a. 100,000

Afin Bulgaria EAD Sofia Bulgaria 200.000 BGN 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Hungary Kereskedelmi KFT. Budapest Ungheria 24.000.000 HUF 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Leasing AG Vienna Austria 1.500.000 EUR 100,00 Iveco International Trade Finance S.A. 100,000

Afin Leasing Ifn s.a. Bucarest Romania 77.163.680 RON 100,00 Afin Leasing AGAfin Bohemia s.r.o.Afin Bulgaria EADAfin Hungary Kereskedelmi KFT.Afin Slovakia S.R.O.

99,800 0,050 0,050 0,050 0,050

Afin Slovakia S.R.O. Bratislava Slovacchia 39.833 EUR 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Trade Bulgaria Eood Sofia Bulgaria 5.000 BGN 100,00 Afin Bulgaria EAD 100,000

Amce-Automotive Manufacturing Co.Ethiopia Addis Abeba Etiopia 12.000.000 ETB 70,00 Iveco S.p.A. 70,000

AS Afin Baltica Harjumaa Estonia 800.000 EEK 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Astra Veicoli Industriali S.p.A. Piacenza Italia 10.400.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Effe Grundbesitz GmbH Ulm Germania 10.225.838 EUR 100,00 Iveco Investitions GmbHIveco S.p.A.

90,000 10,000

F. Pegaso S.A. Madrid Spagna 993.045 EUR 100,00 Iveco España S.L.Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l.

99,996 0,004

Heuliez Bus S.A. Rorthais Francia 9.000.000 EUR 100,00 Société Charolaise de Participations S.A. 100,000

IAV-Industrie-Anlagen-Verpachtung GmbH Ulm Germania 25.565 EUR 100,00 Iveco Investitions GmbHIveco S.p.A.

95,000 5,000

Ikarus Egyedi Autobusz GY Budapest Ungheria 470.000.000 HUF 76,28 Iveco España S.L. 76,279

Industrial Vehicles Center Hainaut S.A. Charleroi Belgio 600.000 EUR 100,00 S.A. Iveco Belgium N.V.Iveco Nederland B.V.

95,000 5,000

Irisbus (U.K.) Ltd Watford Regno Unito 200.000 GBP 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Irisbus Australia Pty. Ltd. Dandenong Australia 6.123.391 AUD 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

245

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Irisbus Benelux Ltd. Leudelange Lussemburgo 594.000 EUR 100,00 Iveco FranceSociété Charolaise de Participations S.A.

99,983 0,017

Irisbus Deutschland GmbH Unterschliessheim Germania 3.800.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Irisbus Italia S.p.A. Torino Italia 4.500.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

IVC Brabant N.V. S.A. Groot Belgio 800.000 EUR 100,00 S.A. Iveco Belgium N.V.Iveco Nederland B.V.

75,000 25,000

Iveco (Schweiz) AG Kloten Svizzera 9.000.000 CHF 100,00 Iveco Nederland B.V. 100,000

Iveco Arac Sanayi VE Ticaret A.S. Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 12.879.000 TRY 99,96 Iveco S.p.A. 99,960

Iveco Argentina S.A. Cordoba Argentina 130.237.793 ARS 100,00 Iveco España S.L.Astra Veicoli Industriali S.p.A.

99,000 1,000

Iveco Austria GmbH Vienna Austria 6.178.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Bayern GmbH Norimberga Germania 742.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Capital SA Paradiso Svizzera 14.000.000 CHF 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Iveco Contract Services Limited Watford Regno Unito 17.000.000 GBP 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Iveco Czech Republic A.S. Vysoke Myto Repubblica Ceca 1.065.559.000 CZK 97,98 Iveco France 97,978

Iveco Danmark A/S Glostrup Danimarca 501.000 DKK 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco España S.L.(business Veicoli Industriali) Madrid Spagna 121.612.116 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Est Sas Hauconcourt Francia 2.005.600 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Iveco France Vénissieux Francia 92.856.130 EUR 100,00 Iveco España S.L.Iveco S.p.A.

50,326 49,674

Iveco Holdings Limited Watford Regno Unito 47.000.000 GBP 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Insurance Vostok LLC Mosca Russia 740.000 RUB 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Iveco International Trade Finance S.A. Paradiso Svizzera 30.800.000 CHF 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Iveco Investitions GmbH Ulm Germania 2.556.459 EUR 100,00 Iveco Magirus AGIveco S.p.A.

99,020 0,980

Iveco L.V.I. S.a.s. Saint Priest Francia 503.250 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Iveco Latin America Ltda(business Veicoli Industriali) Vila da Serra Brasile 334.720.744 BRL 100,00

Iveco España S.L.Fiat Group Automobiles S.p.A.

51,000 49,000

Iveco Limited(business Veicoli Industriali) Watford Regno Unito 117.000.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000

Iveco Magirus AG(business Veicoli Industriali) Ulm Germania 50.000.000 EUR 100,00

Iveco S.p.A.Fiat Netherlands Holding N.V.

53,660 46,340

Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH Ulm Germania 6.493.407 EUR 100,00 Iveco Magirus Fire Fighting GmbHIveco S.p.A.

99,764 0,236

Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH Kainbach Austria 1.271.775 EUR 95,00 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH 95,000

Iveco Magirus Brandschutztechnik Gorlitz GmbH Gürlitz Germania 511.292 EUR 88,00 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH 88,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

246

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Iveco Magirus Fire Fighting GmbH Weisweil Germania 30.776.857 EUR 100,00 Iveco Magirus AGIveco S.p.A.

90,032 9,968

Iveco Magirus Firefighting CAMIVA S.a.s. (societè par actions simplifièe) Saint-Alban-Leysse Francia 1.870.169 EUR 100,00 Iveco Magirus Fire Fighting GmbH 100,000

Iveco Nederland B.V. Breda Paesi Bassi 4.537.802 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Nord Nutzfahrzeuge GmbH Hamburg Germania 1.611.500 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Nord-Ost Nutzfahrzeuge GmbH Berlino Germania 2.120.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Norge A.S. Voyenenga Norvegia 18.600.000 NOK 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Otomotiv Ticaret A.S. Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 15.060.046 TRY 100,00 Iveco S.p.A. 99,995

Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. Torino Italia 50.000.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Participations S.A. Trappes Francia 1.000.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Pension Trustee Ltd Watford Regno Unito 2 GBP 100,00 Iveco Holdings LimitedIveco Limited

50,000 50,000

Iveco Poland Ltd. Varsavia Polonia 46.974.500 PLN 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Portugal-Comercio de Veiculos Industriais S.A. Vila Franca de Xira Portogallo 15.962.000 EUR 100,00

Iveco S.p.A.Astra Veicoli Industriali S.p.A.

99,997 0,001

Iveco Romania S.r.l. Bucarest Romania 17.500 RON 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Iveco Slovakia, s.r.o. Bratislava Slovacchia 6.639 EUR 97,98 Iveco Czech Republic A.S. 100,000

Iveco South Africa (Pty) Ltd. Vorna Valley - Midrand Rep. Sudafricana 15.000.750 ZAR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Sud-West Nutzfahrzeuge GmbH Mannheim-Neckarau Germania 1.533.900 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Sweden A.B.(business Veicoli Industriali) Arlov Svezia 600.000 SEK 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Trucks Australia Limited Dandenong Australia 47.492.260 AUD 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Ukraine LLC Kiev Ucraina 49.258.692 UAH 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Venezuela C.A. La Victoria Venezuela 2.498.644 VEF 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco West Nutzfahrzeuge GmbH Colonia Germania 3.017.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Mediterranea de Camiones S.L. Valencia Spagna 48.080 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Officine Brennero S.p.A. Trento Italia 7.120.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

OOO Afin Leasing Vostok LLC Mosca Russia 50.000.000 RUB 100,00 Afin Leasing AG 100,000

OOO Iveco Russia Mosca Russia 345.000 RUB 100,00 Afin Leasing AG 100,000

S.A. Iveco Belgium N.V. Groot Belgio 6.000.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A.Iveco Nederland B.V.

99,983 0,017

S.C.I. La Méditerranéenne Vitrolles Francia 248.000 EUR 100,00 Iveco FranceSociété de Diffusion de VehiculesIndustriels-SDVI S.A.S.

50,000

50,000

Seddon Atkinson Vehicles Ltd Watford Regno Unito 41.700.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000

Société Charolaise de Participations S.A. Vénissieux Francia 2.370.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

247

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Société de Diffusion de Vehicules Industriels-SDVI S.A.S. Trappes Francia 7.022.400 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Transolver Service S.A. Madrid Spagna 610.000 EUR 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Transolver Service S.p.A. Torino Italia 214.763 EUR 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Transolver Services GmbH in liquidazione Heilbronn Germania 750.000 EUR 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

UAB Afin Baltica (Lithuania) Vilnius Lituania 138.500 LTL 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Utilitaries & Véhicules Industriels Franciliens-UVIF SAS La Garenne Francia 1.067.500 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Zona Franca Alari Sepauto S.A. Barcellona Spagna 520.560 EUR 51,87 Iveco España S.L. 51,867

FPT Powertrain Technologies

Fiat Powertrain Technologies SpA Torino Italia 525.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

2 H Energy S.A.S. Fécamp Francia 2.000.000 EUR 100,00 Iveco Participations S.A. 100,000

C.R.F. Società Consortile per Azioni(business FPT Powertrain Technologies) Orbassano Italia 45.000.000 EUR 99,28

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpACNH Italia s.p.a.Comau S.p.A.Teksid S.p.A.Ferrari S.p.A.

52,061 17,478 9,987 7,490 4,994 2,497 2,497 2,497 0,499

Componentes Mecanicos S.A. Barcellona Spagna 37.405.038 EUR 59,39 Iveco España S.L. 59,387

European Engine Alliance S.c.r.l. Torino Italia 32.044.797 EUR 96,42 Iveco S.p.A.CNH Global N.V.

66,667 33,333

Fiat Auto Argentina S.A.(business FPT Powertrain Technologies) Buenos Aires Argentina 476.464.366 ARS 100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

Fiat Automoveis S.A. - FIASA(business FPT Powertrain Technologies) Betim Brasile 1.069.492.850 BRL 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Powertrain Technologies(Shanghai) R&D Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 10.000.000 EUR 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

Fiat Powertrain Technologiesof North America, Inc. Wilmington Stati Uniti 1 USD 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Fiat Powertrain TechnologiesManagement (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.000.000 USD 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

Fiat Powertrain Technologies Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 100.000.000 PLN 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

FMA - Fabbrica Motori Automobilistici S.r.l. Pratola Serra Italia 150.000.000 EUR 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

248

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

FPT - Powertrain Technologies France S.A. Garchizy Francia 73.444.960 EUR 100,00 Iveco FranceIveco Participations S.A.

97,200 2,800

FPT Powertrain Technologies do Brasil -Industria e Comércio de Motores Ltda Campo Largo Brasile 197.792.500 BRL 100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

Iveco España S.L.(business FPT Powertrain Technologies) Madrid Spagna 121.612.116 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco Latin America Ltda(business FPT Powertrain Technologies) Vila da Serra Brasile 334.720.744 BRL 100,00

Iveco España S.L.Fiat Group Automobiles S.p.A.

51,000 49,000

Iveco Limited(business FPT Powertrain Technologies) Watford Regno Unito 117.000.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000

Iveco Magirus AG(business FPT Powertrain Technologies) Ulm Germania 50.000.000 EUR 100,00

Iveco S.p.A.Fiat Netherlands Holding N.V.

53,660 46,340

Iveco Motorenforschung AG Arbon Svizzera 4.600.000 CHF 100,00 Iveco S.p.A.Iveco France

60,000 40,000

Iveco Motors of China Limited in liquidazione Shanghai Cina (Rep. Popolare) 300.000 USD 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Iveco S.p.A.(business FPT Powertrain Technologies) Torino Italia 369.500.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Iveco Sweden A.B.(business FPT Powertrain Technologies) Arlov Svezia 600.000 SEK 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

SAIC Fiat Powertrain Hongyan Co. Ltd. Chongqing Cina (Rep. Popolare) 580.000.000 CNY 60,00 Fiat Powertrain Technologies SpASAIC IVECO Commercial VehicleInvestment Company Limited

30,000

60,000

Componenti

Magneti Marelli S.p.A. Corbetta Italia 254.325.965 EUR 99,99 Fiat S.p.A. 99,990 100,000

Automotive Lighting Brotterode GmbH Brotterode Germania 7.270.000 EUR 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting Italia S.p.A. Venaria Reale Italia 2.000.000 EUR 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting LLC Farmington Hills Stati Uniti 25.001.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Automotive Lighting o.o.o. Rjiasan Russia 36.875.663 RUB 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting Polska Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 83.500.000 PLN 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting Rear Lamps France S.a.s. Saint Julien du Sault Francia

17.789.152 EUR

99,99

Automotive Lighting RearLamps Italia S.p.A. 100,000

Automotive Lighting Rear Lamps Italia S.p.A. Venaria Reale Italia 10.000.000 EUR 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting Rear LampsMexico S. de r.l. de C.V. El Marques Queretaro Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Automotive Lighting Reutlingen GmbH Reutlingen Germania 1.330.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Automotive Lighting S.R.O. Jihlava Repubblica Ceca 927.637.000 CZK 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting UK Limited Chadwell Heath Regno Unito 15.387.348 GBP 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Ergom do Brasil Ltda Itauna Brasile 5.000.000 BRL 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

249

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Ergom Poland Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 29.281.500 PLN 99,99 Plastic Components and Modules Poland S.A. 100,000

Ergom Soffiaggio S.r.l. Leno Italia 45.900 EUR 84,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A. 85,000

Fiat CIEI S.p.A. in liquidazione Corbetta Italia 220.211 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Industrial Yorka de Mexico S.A. de C.V. Città del Messico Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting Rear Lamps Mexico S. de r.l. de C.V.Industrial Yorka de Tepotzotlan S.A. de C.V.

98,000

2,000

Industrial Yorka de Tepotzotlan S.A. de C.V. Città del Messico Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting Rear Lamps Mexico S. de r.l. de C.V.Industrial Yorka de MexicoS.A. de C.V.

99,000

1,000

Industrias Magneti Marelli Mexico S.A. de C.V. Tepotzotlan Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli SistemasElectronicos Mexico S.A.Servicios Administrativos Corp. IPASA S.A.

99,998

0,002

Industrie Plastica S.p.A. Grugliasco Italia 1.000.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.

100,000

Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A. Corbetta Italia 7.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli Parts and Services S.p.A. 100,000

Magneti Marelli After Market Sp. z o.o. Katowice Polonia 2.000.000 PLN 99,99 Magneti Marelli Parts and Services S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Aftermarket GmbH Heilbronn Germania 100.000 EUR 99,99 Magneti Marelli Parts and Services S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Aftermarket S.a.s. Trappes Francia 782.208 EUR 99,99 Magneti Marelli Parts and Services S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Aftermarket SL Llinares del Valles Spagna 2.194.726 EUR 99,99 Magneti Marelli Iberica S.A. 100,000

Magneti Marelli Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 700.000 ARS 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Magneti Marelli France S.a.s.

95,000 5,000

Magneti Marelli AutomotiveComponents (WUHU) Co. Ltd. Wuhu Cina (Rep. Popolare) 24.500.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Automotive Electronics (Guangzhou) Co. Limited Guangzhou Cina (Rep. Popolare) 8.100.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Cofap Autopecas Ltda San Paolo Brasile 7.554.539 BRL 99,99 Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Cofap CompanhiaFabricadora de Pecas Santo Andre Brasile 177.725.564 BRL 99,63 Magneti Marelli S.p.A. 99,643 99,966

Magneti Marelli Conjuntos de Escape S.A. Buenos Aires Argentina 7.480.071 ARS 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Magneti Marelli Argentina S.A.

95,000 5,000

Magneti Marelli do Brasil Industria e Comercio SA Hortolandia Brasile 40.568.427 BRL 99,86 Magneti Marelli S.p.A. 99,872 99,990

Magneti Marelli Espana S.A. Llinares del Valles Spagna 638.476 EUR 99,99 Magneti Marelli Iberica S.A. 100,000

Magneti Marelli Exhaust SystemsPolska Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 15.000.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

250

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Magneti Marelli France S.a.s. Nanterre Francia 42.672.960 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Ufima S.A.S.

99,999 0,001

Magneti Marelli GmbH Russelsheim Germania 200.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Hellas A.E. in liquidazione Atene Grecia 587.000 EUR 99,99 Magneti Marelli Parts and Services S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. Wixom Stati Uniti 10 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Iberica S.A. Santpedor Spagna 24.499.771 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Motopropulsion France SAS Argentan Francia 884.058 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli North America Inc. Wilmington Stati Uniti 40.223.205 USD 99,63 Magneti Marelli Cofap Companhia Fabricadora de Pecas 100,000

Magneti Marelli Parts and Services S.p.A. Corbetta Italia 13.137.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Powertrain(Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 17.500.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Powertrain IndiaPrivate Limited Nuova Delhi India 450.000.000 INR 51,00 Magneti Marelli S.p.A. 51,000

Magneti Marelli Powertrain Slovakia s.r.o. Bratislava Slovacchia 2.606.935 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Powertrain U.S.A. LLC Sanford Stati Uniti 25.000.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Magneti Marelli Racing Ltd Basildon Regno Unito 10.000 GBP 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Repuestos S.A. Buenos Aires Argentina 2.012.000 ARS 99,99 Magneti Marelli After MarketParts and Services S.p.A.Magneti Marelli Cofap Autopecas LtdaMagneti Marelli Parts and Services S.p.A.

51,000

48,000 1,000

Magneti Marelli Sistemas Automotivos Industria e Comercio Ltda Contagem Brasile

196.634.874 BRL

99,99

Magneti Marelli S.p.A.Automotive Lighting Reutlingen GmbH

66,11133,889

Magneti Marelli Sistemas Electronicos Mexico S.A. Tepotzotlan Messico

50.000 MXN

99,99

Magneti Marelli S.p.A.Servicios Administrativos Corp. IPASA S.A.

99,998

0,002

Magneti Marelli Slovakia s.r.o. Bratislava Slovacchia 6.639 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli South Africa(Proprietary) Limited Johannesburg Rep. Sudafricana 1.950.000 ZAR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Suspension Systems Bielsko Sp. z.o.o. Bielsko-Biala Polonia 70.050.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Suspension Systems Poland Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 4.310.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Um Electronic Systems Private Limited Nuova Delhi India 130.000.000 INR 51,00 Magneti Marelli S.p.A. 51,000

Mako Elektrik Sanayi Ve Ticaret A.S. Osmangazi Bursa Turchia 16.500.000 TRY 96,66 Magneti Marelli S.p.A. 96,665

Malaysian Automotive Lighting SDN. BHD Bayan Lepas Malesia 6.000.000 MYR 79,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 80,000

Plastic Components and ModulesAutomotive S.p.A. Grugliasco Italia 10.000.000 EUR 99,99

Plastic Components and Modules Holding S.p.A. 100,000

Plastic Components and Modules Holding S.p.A. Grugliasco Italia 10.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Plastic Components and Modules Poland S.A. Sosnowiec Polonia 21.000.000 PLN 99,99

Plastic Components and Modules Automotive S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

251

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Plastiform A.S. Bursa Turchia 715.000 TRY 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.

97,000 3,000

Powertrain Mekanik Sanayi ve Ticaret Limited Sirketi Demirtas-Bursa Turchia

50.000 TRY 99,99

Magneti Marelli S.p.A.Mako Elektrik Sanayi Ve Ticaret A.S.

99,950 0,050

Servicios Administrativos Corp. IPASA S.A. Col. Chapultepec Messico

1.000 MXN

99,99

Magneti Marelli SistemasElectronicos Mexico S.A.Industrias Magneti Marelli Mexico S.A. de C.V.

99,990

0,010

Sistemi Sospensioni S.p.A. Corbetta Italia 37.622.179 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

SNIARICERCHE S.P.A. in liquidazione Pisticci Italia 880.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules Holding S.p.A.Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.

95,000

5,000

TEA S.r.l. Grugliasco Italia 516.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.Plastic Components and Modules Holding S.p.A.

95,000

5,000

Tecnologia de Iluminacion Automotriz S.A. de C.V. Chihuahua Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting LLC 100,000

Ufima S.A.S. Nanterre Francia 44.940 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Fiat Partecipazioni S.p.A.

65,020 34,980

Prodotti Metallurgici

Teksid S.p.A. Torino Italia 71.403.261 EUR 84,79 Fiat S.p.A. 84,791

Compania Industrial Frontera S.A. de C.V. Frontera Messico 50.000 MXN 84,79 Teksid Hierro de Mexico S.A. de C.V. 100,000

Fonderie du Poitou Fonte S.A.S. Ingrandes-sur-Vienne Francia 26.958.464 EUR 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Funfrap-Fundicao Portuguesa S.A. Cacia Portogallo 13.697.550 EUR 70,89 Teksid S.p.A. 83,607

Teksid Aluminum S.r.l. Carmagnola Italia 5.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Teksid do Brasil Ltda Betim Brasile 148.874.686 BRL 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Hierro De Mexico Arrendadora S.A. de C.V. Frontera Messico 497.690.000 MXN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Hierro de Mexico S.A. de C.V. Frontera Messico 418.874.300 MXN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Inc. Wilmington Stati Uniti 100.000 USD 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Iron Poland Sp. z o.o. Skoczow Polonia 115.678.500 PLN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Mezzi e Sistemi di Produzione

Comau S.p.A. Grugliasco Italia 48.013.959 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Autodie International, Inc. Grand Rapids Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000

Comau (Shanghai) Automotive Equipment Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 5.000.000 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau (Shanghai) International Trading Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 200.000 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

252

Comau Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 500.000 ARS 100,00 Comau S.p.A.Comau do Brasil Industria eComercio Ltda.Fiat Argentina S.A.

55,280

44,690 0,030

Comau Canada Inc. Windsor Canada 100 CAD 100,00 Comau Inc. 100,000

Comau Deutschland GmbH Boblingen Germania 1.330.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau do Brasil Industria e Comercio Ltda. Betim Brasile

29.312.653 BRL

100,00

Comau S.p.A.Fiat do Brasil S.A.

99,999 0,001

Comau Estil Unl. Luton Regno Unito 107.665.056 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau France S.A.S. Trappes Francia 6.000.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Inc. Southfield Stati Uniti 21.457 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000

Comau India Private Limited Pune India 239.935.020 INR 100,00 Comau S.p.A.Comau Deutschland GmbH

99,990 0,010

Comau Pico Holdings Corporation New York Stati Uniti 100 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Pico Iaisa S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V.Comau S.p.A.

99,967 0,033

Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau S.p.A.Comau Deutschland GmbH

99,967 0,033

Comau Pico Pitex S.de R.L. C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V.Comau S.p.A.

99,967 0,033

Comau Pico Trebol S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V.Comau S.p.A.

99,967 0,033

Comau Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 3.800.000 PLN 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Resources, Inc. Southfield Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000

Comau Romania S.R.L. Bihor Romania 10.315.170 RON 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Russia OOO Mosca Russia 4.770.225 RUB 100,00 Comau S.p.A.Comau Deutschland GmbH

99,000 1,000

Comau Service Systems S.L. Madrid Spagna 250.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Mecaner S.A. Urdùliz Spagna 3.000.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Editoria e Comunicazione

Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. Torino Italia 5.980.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

BMI S.p.A. Genova Italia 124.820 EUR 58,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 58,004

Editrice La Stampa S.p.A. Torino Italia 4.160.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000

La Stampa Europe SAS Trappes Francia 18.600.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000

Publikompass S.p.A. Milano Italia 3.068.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000

Think Lux S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000

Diverse e Holdings

Business Solutions S.p.A. Torino Italia 4.791.396 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

253

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

C.R.F. Società Consortile per Azioni(business Altre Attività) Orbassano Italia

45.000.000 EUR

99,28

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpACNH Italia s.p.a.Comau S.p.A.Teksid S.p.A.Ferrari S.p.A.

52,061 17,478 9,987 7,490 4,994 2,497 2,497 2,497 0,499

Centro Ricerche Plast-Optica S.p.A. Amaro Italia 1.033.000 EUR 75,13 C.R.F. Società Consortile per AzioniAutomotive Lighting Rear Lamps Italia S.p.A.

51,000

24,500

Deposito Avogadro S.r.l. Torino Italia 100.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Elasis-Società Consortile per Azioni Pomigliano d’Arco Italia 20.000.000 EUR 98,90 Fiat Group Automobiles S.p.A.C.R.F. Società Consortile per AzioniCNH Italia s.p.a.Fiat Powertrain Technologies SpAIveco S.p.A.Comau S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Fiat Partecipazioni S.p.A.Ferrari S.p.A.Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per AzioniFiat S.p.A.

51,000 27,933 6,800 5,000 3,300 1,500 1,500 1,450 1,100

0,250

0,167

FGI - Fiat Group International SA Paradiso Svizzera 100.000.000 CHF 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 5.292.117 ARS 100,00 Fiat Services S.p.A.Fiat do Brasil S.A.SGR-Sociedad para la Gestion de Riesgos S.A.Fiat Auto Argentina S.A.

90,961 9,029

0,009

0,001

Fiat Attività Immobiliari S.p.A. Torino Italia 85.700.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.

76,663 23,337

Fiat do Brasil S.A. Nova Lima Brasile 28.513.780 BRL 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Services S.p.A.

99,998 0,002

Fiat Financas Brasil Ltda Nova Lima Brasile 2.469.701 BRL 100,00 Fiat Finance S.p.A.Fiat do Brasil S.A.

99,994 0,006

Fiat Finance and Trade Ltd S.A. Lussemburgo Lussemburgo 251.494.000 EUR 100,00 Fiat Finance S.p.A.Fiat Finance Canada Ltd.

99,993 0,007

Fiat Finance Canada Ltd. Calgary Canada 10.099.885 CAD 100,00 Fiat Finance S.p.A. 100,000

Fiat Finance et Services S.A. Trappes Francia 3.700.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 99,997

Fiat Finance North America Inc. Wilmington Stati Uniti 190.090.010 USD 100,00 Fiat Finance S.p.A.Fiat S.p.A.

60,526 39,474

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

254

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Fiat Finance S.p.A. Torino Italia 224.440.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat GmbH Ulm Germania 200.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Group Marketing & CorporateCommunication S.p.A. Torino Italia 100.000.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat Group Purchasing France S.a.r.l. Trappes Francia 7.700 EUR 100,00 Fiat Group Purchasing S.r.l. 100,000

Fiat Group Purchasing Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 300.000 PLN 100,00 Fiat Group Purchasing S.r.l. 100,000

Fiat Group Purchasing S.r.l. Torino Italia 600.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat Iberica S.A. Madrid Spagna 2.797.054 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Information Technology, Excellence and Methods S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Netherlands Holding N.V. Amsterdam Paesi Bassi 2.610.397.295 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat Partecipazioni S.p.A. Torino Italia 356.158.302 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 25.500.000 PLN 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat Services Belgium N.V. Zedelgem Belgio 62.000 EUR 100,00 Fiat U.K. LimitedFiat Services S.p.A.

99,960 0,040

Fiat Services Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 3.600.000 PLN 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Services S.p.A. Torino Italia 3.600.000 EUR 100,00 Business Solutions S.p.A. 100,000

Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.a. Torino Italia 1.652.669 EUR 99,36 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.Fiat S.p.A.CNH Italia s.p.a.Teksid S.p.A.C.R.F. Società Consortile per AzioniComau S.p.A.Editrice La Stampa S.p.A.Fiat Services S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.

51,000 25,500 6,000 5,000 3,000 2,000 1,500

1,500 1,500 1,500 1,500

Fiat U.K. Limited Basildon Regno Unito 750.000 GBP 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat U.S.A. Inc. New York Stati Uniti 16.830.000 USD 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. Torino Italia 300.000 EUR 98,32 Fiat S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Global N.V.Iveco S.p.A.Comau S.p.A.Ferrari S.p.A.Fiat Group Purchasing S.r.l.Fiat Powertrain Technologies SpAFiat Services S.p.A.Itedi-Italiana Edizioni S.p.A.

51,000 13,000 10,000 6,000 2,000 2,000 2,000 2,000 2,000 2,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

255

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Magneti Marelli S.p.A.Maserati S.p.A.Teksid S.p.A.Fiat Finance S.p.A.Fiat Partecipazioni S.p.A.

2,000 2,000 2,000 1,000 1,000

Neptunia Assicurazioni Marittime S.A. Losanna Svizzera 10.000.000 CHF 100,00 Rimaco S.A. 100,000

Rimaco S.A. Losanna Svizzera 350.000 CHF 100,00 FGI - Fiat Group International SA 100,000

Risk Management S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Sadi Polska-Agencja Celna Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 500.000 PLN 100,00 Servizi e Attività Doganali per l’Industria S.p.A.

100,000

Servizi e Attività Doganali per l’Industria S.p.A. Torino Italia 520.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

SIRIO - Sicurezza Industriale Società consortile per azioni Torino Italia 120.000 EUR 93,49

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpAMagneti Marelli S.p.A.Fiat S.p.A.Comau S.p.A.Ferrari S.p.A.Teksid S.p.A.Irisbus Italia S.p.A.Fiat Services S.p.A.Sistemi Sospensioni S.p.A.Teksid Aluminum S.r.l.C.R.F. Società Consortile per AzioniNew Holland Kobelco Construction Machinery S.p.A.Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.a.Fiat Finance S.p.A.Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per AzioniFidis S.p.A.CNH Italia s.p.a.Automotive Lighting Italia S.p.A.Editrice La Stampa S.p.A.Elasis-Società Consortile per AzioniFGA Officine Automobilistiche Grugliasco S.p.A.Astra Veicoli Industriali S.p.A.Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A.Fiat Group Purchasing S.r.l.

57,703 17,288 4,644 2,356 1,863 0,751 0,729 0,729 0,664 0,622 0,593 0,551 0,540 0,535

0,535

0,503 0,449

0,449

0,325 0,237 0,233 0,233 0,233

0,167

0,103

0,103 0,103

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

256

Servizi e Attività Doganali per l’Industria S.p.A.Fiat-Revisione Interna S.c.r.l.Fiat Center Italia S.p.A.Abarth & C. S.p.A.Itedi-Italiana Edizioni S.p.A.Maserati S.p.A.

0,103 0,061 0,045 0,039 0,039 0,039

Orione-Società Industriale per la Sicurezza e la Vigilanza Consortile per AzioniRisk Management S.p.A.Sisport Fiat S.p.A. - Società sportiva dilettantisticaMagneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A.Automotive Lighting Rear Lamps Italia S.p.A.Easy Drive S.r.l.Fiat Attività Immobiliari S.p.A.Fiat Auto Var S.r.l.Fiat Information Technology, Excellence and Methods S.p.A.Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.TEA S.r.l.i-FAST Automotive Logistics S.r.l.i-FAST Container Logistics S.p.A.

0,039 0,039

0,039

0,037

0,022

0,022 0,022 0,022

0,022

0,022

0,022 0,020 0,020

Sisport Fiat S.p.A. - Società sportiva dilettantistica Torino Italia 889.049 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE PROPORZIONALE

FPT Powertrain Technologies

Fiat-GM Powertrain Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 220.100.000 PLN 50,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 50,000

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Fiat Group Automobiles

FGA CAPITAL S.p.A. Torino Italia 700.000.000 EUR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

FAL Fleet Services S.A.S. Trappes Francia 3.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FC France S.A. Trappes Francia 11.360.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,999

FGA Bank G.m.b.H. Vienna Austria 5.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A.Fidis S.p.A.

50,000 25,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

257

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

FGA Bank Germany G.m.b.H. Heilbronn Germania 39.600.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL BELGIUM S.A. Evere - Bruxelles Belgio 3.718.500 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,999

FGA Capital Danmark A/S Glostrup Danimarca 14.154.000 DKK 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL HELLAS S.A. Argyroupoli Grecia 600.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL IRELAND Public Limited Company Dublino Irlanda 100.007 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,994

FGA CAPITAL LUX S.A. Lussemburgo Lussemburgo 12.200.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,997

FGA Capital Netherlands B.V. Lijnden Paesi Bassi 3.085.800 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL RE Limited Dublino Irlanda 1.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA Capital Services Spain S.A. Alcalá De Henares Spagna 25.145.299 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA Capital Spain E.F.C. S.A. Alcalá De Henares Spagna 26.671.557 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 10.250.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CONTRACTS UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 16.000.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA INSURANCE HELLAS S.A. Argyroupoli Grecia 60.000 EUR 49,99 FGA CAPITAL HELLAS S.A. 99,975

FGA Leasing GmbH Vienna Austria 40.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA WHOLESALE UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 3.500.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fiat Bank Polska S.A. Varsavia Polonia 125.000.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fiat Distribuidora Portugal S.A. Alges Portogallo 500.300 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fidis Finance (Suisse) S.A. Schlieren Svizzera 24.100.000 CHF 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fidis Finance Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 10.000.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fidis Leasing Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 12.500.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fidis Retail IFIC SA Alges Portogallo 10.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FL Auto Snc Trappes Francia 8.954.581 EUR 50,00 FC France S.A. 99,998

FL Location SNC Trappes Francia 76.225 EUR 49,99 FC France S.A. 99,980

Leasys S.p.A. Torino Italia 77.979.400 EUR 49,69 FGA CAPITAL S.p.A. 99,384

FER MAS Oto Ticaret A.S. Istanbul Turchia 5.500.000 TRY 37,64 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 99,418

Fiat India Automobiles Limited(business Fiat Group Automobiles) Ranjangaon India 12.749.279.000 INR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

G.E.I.E. Gisevel Parigi Francia 15.200 EUR 50,00 Fiat France 50,000

G.E.I.E.-Sevelind Parigi Francia 15.200 EUR 50,00 Fiat France 50,000

Koc Fiat Kredi Tuketici Finansmani A.S. Istanbul Turchia 30.000.000 TRY 37,86 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 100,000

MEKATRO Arastirma-Gelistirme ve Ticaret A.S. Kocaeli Turchia

150.000 TRY

36,72 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S.

97,000

PLATFORM Arastirma Gelistirme Tasarim ve Ticaret A.S. Bursa Turchia

1.000.000 TRY

37,48 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S.

99,000

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. Atessa Italia 68.640.000 EUR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme Parigi Francia

80.325.000 EUR

50,00 Fiat France

50,000

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. Levent Turchia 500.000.000 TRY 37,86 Fiat Group Automobiles S.p.A. 37,856

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

258

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Case Mexico S.A. de C.V. San Pedro Messico 810.000 MXN 44,62 CNH de Mexico SA de CV 100,000

Case Special Excavators N.V. Zedelgem Belgio 1.100.000 EUR 44,62 CNH Global N.V. 50,000

CNH Comercial, SA de C.V. San Pedro Messico 160.050.000 MXN 44,62 CNH de Mexico SA de CV 100,000

CNH de Mexico SA de CV San Pedro Messico 165.276.000 MXN 44,62 CNH Global N.V. 50,000

CNH Industrial S.A. de C.V. San Pedro Messico 200.050.000 MXN 44,62 CNH de Mexico SA de CV 100,000

CNH Servicios Comerciales, S.A. de C.V., SOFOM, E.N.R. San Pedro Messico 50.000.000 MXN 43,73 CNH Global N.V. 49,000

CNH Servicios Corporativos S.A. de C.V. San Pedro Messico 375.000 MXN 44,62 CNH de Mexico SA de CV 99,999

L&T-Case Equipment Private Limited Mumbai India 240.100.000 INR 44,62 CNH America LLC 50,000

LBX Company LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 44,62 Case LBX Holdings Inc. 50,000

New Holland HFT Japan Inc. Sapporo Giappone 240.000.000 JPY 44,62 CNH Global N.V. 50,000

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. Ankara Turchia 53.369.000 TRY 33,47 CNH Global N.V. 37,500

Veicoli Industriali

Iveco - Oto Melara Società consortile r.l. Roma Italia 40.000 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

Naveco (Nanjing IVECO Motor Co.) Ltd. Nanjing Cina (Rep. Popolare) 2.527.000.000 CNY 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

SAIC IVECO Commercial Vehicle Investment Company Limited Shanghai Cina (Rep. Popolare)

160.000.000 USD 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

SAIC Iveco Hongyan Commercial Vehicles Co, Ltd. Chongqing Cina (Rep. Popolare) 500.000.000 CNY 33,50

SAIC IVECO Commercial Vehicle Investment Company Limited 67,000

Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A. Madrid Spagna 9.315.500 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

FPT Powertrain Technologies

Fiat India Automobiles Limited(business FPT Powertrain Technologies) Ranjangaon India 12.749.279.000 INR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES Sollers Investment Company B.V. Amsterdam Paesi Bassi 1.000.000 EUR 50,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 50,000

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES Sollers Limited Liability Company Zavolzhje Russia 10.000 RUB 50,00

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES Sollers Investment Company B.V. 100,000

Componenti

Gestamp Marelli Autochasis S.L. Barcellona Spagna 2.000.000 EUR 50,00 Sistemi Sospensioni S.p.A. 50,000

Magneti Marelli Motherson Auto System Limited Nuova Delhi India 380.000.000 INR 50,00

Magneti Marelli Motherson India Holding B.V. 100,000

Magneti Marelli Motherson India Holding B.V. Amsterdam Paesi Bassi 2.000.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

259

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

Magneti Marelli SKH Exhaust Systems Private Limited Nuova Delhi India 95.000.000 INR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

SAIC MAGNETI MARELLI Powertrain Co. Ltd Shanghai Cina (Rep. Popolare) 12.000.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

SKH Magneti Marelli Exhaust Systems Private Limited Nuova Delhi India 89.000.000 INR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

tema.mobility Torino Italia 850.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

Prodotti Metallurgici

Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd. Zhenjiang-Jangsu Cina (Rep. Popolare) 385.363.550 CNY 42,40 Teksid S.p.A. 50,000

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Fiat Group Automobiles

Alfa Romeo Inc. Winter Garden Stati Uniti 3.000.000 USD 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

F.A. Austria Commerz GmbH Vienna Austria 37.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. 100,000

Fiat Auto Egypt Industrial Company SAE Giza Egitto 50.000.000 EGP 80,40 Fiat Group Automobiles S.p.A. 80,400

Fiat Auto Egypt S.A.E. Giza Egitto 5.000.000 EGP 79,60 Fiat Auto Egypt Industrial Company SAE 99,000

Italcar SA Casablanca Marocco 28.000.000 MAD 99,94 Fiat Group Automobiles Maroc S.A. 99,986

Sirio Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 1.350.000 PLN 100,00 Fiat Auto Poland S.A. 100,000

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Farmers New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 800.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Jackson New Holland, Inc. Wilmington Stati Uniti 371.000 USD 84,19 CNH America LLC 94,340

Mid State New Holland, Inc. Wilmington Stati Uniti 400.000 USD 78,09 CNH America LLC 87,500

Northside New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 250.000 USD 62,19 CNH America LLC 69,680

Ridgeview New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 534.000 USD 57,61 CNH America LLC 64,551

Southside New Holland Tractor & Equipment, Inc. Wilmington Stati Uniti 325.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Sunrise Tractor & Equipment Inc. Wilmington Stati Uniti 691.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Veicoli Industriali

Financière Pegaso France S.A. Trappes Francia 260.832 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Iveco Colombia Ltda. Santa Fe’ de Bogota Colombia 7.596.249.000 COP 100,00 Iveco Venezuela C.A.Iveco Latin America Ltda

99,990 0,010

Iveco S.P.R.L. Kinshasa Congo (Rep. Dem. Congo) 340.235.000 CDF 100,00 Iveco S.p.A.Astra Veicoli Industriali S.p.A.

99,992 0,008

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

260

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

Componenti

Cofap Fabricadora de Pecas Ltda Santo Andre Brasile 62.838.291 BRL 68,26 Magneti Marelli do Brasil Industria e Comercio SA

68,350

Mezzi e Sistemi di Produzione

Comau AGS s.r.l. Grugliasco Italia 103.100 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Diverse e Holdings

Centro Studi sui Sistemi di Trasporto-CSST S.p.A.

Orbassano Italia 120.000 EUR 99,85 Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.C.R.F. Società Consortile per Azioni

49,000 30,000 21,000

Fast-Buyer S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat (China) Business Co., Ltd. Pechino Cina (Rep. Popolare) 3.000.000 USD 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per Azioni Torino Italia 300.000 EUR 99,22

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.CNH Italia s.p.a.Comau S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpAFiat S.p.A.Fiat Services S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Teksid S.p.A.

51,000 16,000 12,000 3,000 3,000 3,000 3,000 3,000 3,000 3,000

New Business 7 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

New Business 8 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

SGR-Sociedad para la Gestion de Riesgos S.A. Buenos Aires Argentina 10.000 ARS 99,96 Rimaco S.A. 99,960

Sistemi Ambientali S.p.A. in liquidazione Rivoli Italia 9.544.080 EUR 99,79 Fiat Partecipazioni S.p.A. 99,785

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO

Fiat Group Automobiles

(*) CMP Componentes e Modulos Plasticos Industria e Comercio Ltda. Contagem Brasile 4.375.687 BRL 100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

CODEFIS Società consortile per azioni Torino Italia 120.000 EUR 68,49 Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Capital U.K. LtdIveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l.

51,000 14,000 5,000

FAS FREE ZONE Ltd. Kragujevac Kragujevac Serbia 500 EUR 66,67 FIAT AUTOMOBILES SERBIA DOO KRAGUJEVAC

100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

(*) Attività destinata alla vendita.

261

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)

Fiat Auto Espana Marketing Instituto Agrupacion de Interes Economico Alcalá De Henares Spagna 30.051 EUR 95,00 Fiat Group Automobiles Spain S.A. 95,000

Fiat Auto Marketing Institute (Portugal) ACE Alges Portogallo 15.000 EUR 80,00 Fiat Group Automobiles Portugal, S.A. 80,000

Fiat Automobiles Service Co. Ltd. Nanjing Cina (Rep. Popolare) 10.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Motor Sales Ltd Slough Berkshire Regno Unito 1.500.000 GBP 100,00 Fiat Group Automobiles UK Ltd 100,000

G. Vico Handling S.r.l. Pomigliano d’Arco Italia 20.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Goldcup 5148 AB Sundsvall Svezia 100.000 SEK 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

New Business 19 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Ferrari

Scuderia Ferrari Club S.c. a r.l. Maranello Italia 105.000 EUR 80,14 Ferrari S.p.A. 94,286

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Case Construction Equipment, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Case IH Agricultural Equipment, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

Fermec North America Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

International Harvester Company Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 89,25 CNH America LLC 100,000

J.I. Case Company Limited Basildon Regno Unito 2 GBP 89,25 Case United Kingdom Limited 100,000

New Holland Agricultural Equipment S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 89,25 CNH Italia s.p.a. 100,000

New Holland Construction Equipment S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 89,25 CNH Italia s.p.a. 100,000

RosCaseMash Saratov Russia 0 RUB 34,14 Case Equipment Holdings Limited 38,250 51,000

Veicoli Industriali

Altra S.p.A. Genova Italia 516.400 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Consorzio per la Formazione Commerciale Iveco-Coforma in liquidazione Torino Italia 51.646 EUR 59,92

Iveco S.p.A.Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per Azioni

50,000

10,000

Irisbus North America Limited Liability Company Las Vegas Stati Uniti 20.000 USD 100,00 Iveco France 100,000

M.R. Fire Fighting International S.A. Brasov Romania 35.000.000 RON 75,88 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbHIveco Magirus Brandschutztechnik Gorlitz GmbHIveco Magirus Fire Fighting GmbH

74,000

1,000 1,000

OOO “CABEKO” Nizhniy Novgorod Russia 328.084.000 RUB 43,83 Saveco Partecipazioni S.r.l.Iveco S.p.A.

50,518 0,482

Saveco Partecipazioni S.r.l. Torino Italia 6.900.000 EUR 85,80 Iveco S.p.A. 85,797

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

262

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)

Componenti

Automotive Lighting Electroform Canada Inc. Vancouver Canada 1 CAD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Automotive Lighting Japan K.K. KohoKu-Ku-Yokohama Giappone 10.000.000 JPY 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Magneti Marelli Automotive Components (India) Limited in liquidazione Pune India 125.000.000 INR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Comandos Mecanicos Industria e Comercio Ltda Sete Lagoas Brasile 1.000 BRL 99,99

Magneti Marelli Sistemas Automotivos Industria e Comercio LtdaFiat do Brasil S.A.

99,900 0,100

Magneti Marelli India Private Ltd Nuova Delhi India 20.000.000 INR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Japan K.K. KohoKu-Ku-Yokohama Giappone 60.000.000 JPY 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Suspensions USA LLC Farmington Hills Stati Uniti 1.300.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Parco Scientifico e Tecnologico della Basilicata - S.p.A. in liquidazione Grugliasco Italia 120.000 EUR 99,99

Plastic Components and Modules Holding S.p.A. 100,000

Sistemi Comandi Meccanici Otomotiv Sanayi Ve Ticaret A.S. Bursa Turchia 90.000 TRY 99,95 Magneti Marelli S.p.A. 99,956

Sistemi Comandi Meccanici S.C.M. S.p.A. Corbetta Italia 1.800.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Prodotti Metallurgici

Magnesium Products of Italy S.r.l. Verres Italia 50.000 EUR 100,00 Teksid Aluminum S.r.l. 100,000

Mezzi e Sistemi di Produzione

Comau U.K. Limited Telford Regno Unito 2.500 GBP 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Consorzio Fermag in liquidazione Bareggio Italia 144.608 EUR 68,00 Comau S.p.A. 68,000

Editoria e Comunicazione

Nexta Srl Roma Italia 50.000 EUR 66,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 66,000

Diverse e Holdings

Fiat Common Investment Fund Limited Londra Regno Unito 2 GBP 100,00 Fiat U.K. Limited 100,000

Fiat Gra.De EEIG Watford Regno Unito 0 GBP 97,37 Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Global N.V.Fiat Netherlands Holding N.V.Business Solutions S.p.A.Fiat S.p.A.C.R.F. Società Consortile per AzioniComau S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Teksid S.p.A.

46,00023,000

23,000 2,000 2,000 1,000 1,000 1,000 1,000

Fiat Oriente S.A.E. in liquidazione Il Cairo Egitto 50.000 EGP 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

263

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)

Fiat Partecipazioni India Private Limited Nuova Delhi India 28.605.400 INR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Purchasing S.r.l.

99,825 0,175

Fides Corretagens de Securos Ltda Nova Lima Brasile 365.525 BRL 100,00 Rimaco S.A. 99,998

Isvor Fiat India Private Ltd. in liquidazione Nuova Delhi India 1.750.000 INR 99,22 Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per Azioni

100,000

New Business 27 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

New Business 28 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Nuova Immobiliare nove S.r.l. Torino Italia 20.897 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Nuove Iniziative Finanziarie 5 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

OOO Sadi Rus Nizhniy Novgorod Russia 2.700.000 RUB 100,00 Sadi Polska-Agencja Celna Sp. z o.o.Fiat Services Polska Sp. z o.o.

90,000 10,000

Orione-Società Industriale per la Sicurezza e la Vigilanza Consortile per Azioni Torino Italia 120.000 EUR 98,85

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat S.p.A.Editrice La Stampa S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Italia s.p.a.Comau S.p.A.Ferrari S.p.A.Fiat Finance S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpAFiat Services S.p.A.Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per AzioniIveco S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Sisport Fiat S.p.A.Società sportiva dilettantistica

77,822 18,003 0,439 0,439 0,220 0,220 0,220 0,220 0,220 0,220

0,220

0,220 0,220

0,220

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Fiat Group Automobiles

Chrysler Group LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 20,00 FIAT NORTH AMERICA LLC 20,000

Utymat S.A. Santa Margarita I Els Monjos

Spagna 4.644.453 EUR 37,50 I.T.C.A. S.p.A. 37,500

Ferrari

Senator Software Gmbh Monaco Germania 25.565 EUR 37,49 Ferrari Financial Services AG 49,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

264

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Al-Ghazi Tractors Ltd Karachi Pakistan 214.682.226 PKR 38,53 CNH Global N.V. 43,169

CNH Capital Europe S.a.S. Puteaux Francia 88.482.297 EUR 44,53 CNH Global N.V. 49,900

Employers Health Initiatives LLC Wilmington Stati Uniti 790.000 USD 44,62 CNH America LLC 50,000

Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. Tokyo Giappone 16.000.000.000 JPY 17,85 CNH Global N.V. 20,000

Medicine Hat New Holland Ltd. Ottawa Canada 861.783 CAD 38,92 CNH Canada, Ltd. 43,610

Veicoli Industriali

GEIE V.IV.RE Boulogne Francia 0 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

Iveco Finance Holdings Limited Basingstoke Regno Unito 1.000 EUR 49,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 49,000

IVECO-AMT Ltd. Miass Russia 65.255.056 RUB 33,33 Iveco S.p.A. 33,330

Otoyol Sanayi A.S. in liquidazione Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 52.674.386 TRY 27,00 Iveco S.p.A. 27,000

V.IVE.RE Gruppo Europeo di Interesse Economico Torino Italia 0 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

FPT Powertrain Technologies

Hangzhou IVECO Automobile Transmission Technology Co., Ltd. Hangzhou Cina (Rep. Popolare) 240.000.000 CNY 33,33 Iveco S.p.A. 33,333

Haveco Automotive Transmission Co. Ltd. Zhajiang Cina (Rep. Popolare) 200.010.000 CNY 33,33 Iveco S.p.A. 33,330

Iveco-Motor Sich, Inc. Zaporozhye Ucraina 26.568.000 UAH 38,62 Iveco S.p.A. 38,618

Powertrain Industrial Services S.C.R.L. in liquidazione Torino Italia 100.000 EUR 50,00

Fiat Powertrain Technologies SpAFMA - Fabbrica Motori Automobilistici S.r.l.

25,000 25,000

Componenti

Endurance Magneti Marelli Shock Absorbers (India) Private Limited Pune India 150.000.000 INR 49,99 Magneti Marelli S.p.A. 49,999

Editoria e Comunicazione

Società Editrice Mercantile - S.E.M. S.R.L. Genova Italia 3.000.000 EUR 40,00 Editrice La Stampa S.p.A. 40,000

To-dis S.r.l. Torino Italia 510.000 EUR 45,00 Editrice La Stampa S.p.A. 45,000

Diverse e Holdings

Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. Milano Italia 762.019.050 EUR 10,09 Fiat S.p.A. 10,093 10,497

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

265

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO

Fiat Group Automobiles

Consorzio per la Reindustrializzazione Area di Arese S.r.l. in liquidazione Arese Italia 1.020.000 EUR 30,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 30,000

Fidis Rent GmbH Francoforte Germania 50.000 EUR 49,00 FGA Teamsys GmbH 49,000

Turin Auto Private Ltd. in liquidazione Mumbai India 43.300.200 INR 50,00 I.T.C.A. S.p.A. 50,000

Ferrari

Iniziativa Fiorano S.r.l. Modena Italia 90.000 EUR 28,33 Ferrari S.p.A. 33,333

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Consorzio Nido Industria Vallesina Ancona Italia 53.903 EUR 34,56 CNH Italia s.p.a. 38,728

Farm FZCO Jebel Ali Emirati Arabi Uniti 6.600.000 AED 25,69 CNH Italia s.p.a. 28,788

Veicoli Industriali

Sotra S.A. Abidjan Costa D’Avorio 3.000.000.000 XOF 39,80 Iveco France 39,800

Trucks & Bus Company Tajoura Libia 96.000.000 LYD 25,00 Iveco España S.L. 25,000

Zastava-Kamioni D.O.O. Kragujevac Serbia 1.673.505.893 RSD 33,68 Iveco S.p.A. 33,677

Componenti

Auto Componentistica Mezzogiorno - A.C.M. Melfi Società Consortile a responsabilità limitata Torino Italia 40.000 EUR 24,25

Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.Sistemi Sospensioni S.p.A.

16,500 7,750

Bari Servizi Industriali S.c.r.l. Modugno Italia 18.000 EUR 33,33 Magneti Marelli S.p.A. 33,333

Flexider S.p.A. Torino Italia 4.080.000 EUR 25,00 Magneti Marelli S.p.A. 25,000

Mars Seal Private Limited Mumbai India 400.000 INR 24,00 Magneti Marelli France S.a.s. 24,000

Matay Otomotiv Yan Sanay Ve Ticaret A.S. Bursa Turchia 3.800.000 TRY 28,00 Magneti Marelli S.p.A. 28,000

Editoria e Comunicazione

Le Monde Europe S.A.S. Parigi Francia 5.024.274 EUR 48,44 La Stampa Europe SAS 48,443

Le Monde Presse S.A.S. Parigi Francia 7.327.930 EUR 27,28 La Stampa Europe SAS 27,277

Diverse e Holdings

Ciosa S.p.A. in liquidazione Milano Italia 516 EUR 25,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 25,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

bilancio consolidato al 31 dicembre 2009

aPPendice ile imPrese delgrUPPo Fiat

266

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO (continua)

Consorzio Parco Industriale di Chivasso Chivasso Italia 51.650 EUR 36,90 Fiat Partecipazioni S.p.A.Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.

25,899

11,001

Consorzio per lo Sviluppo delle Aziende Fornitrici in liquidazione Torino Italia 241.961 EUR 30,87

CNH Italia s.p.a.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.

10,672 10,672 10,672

Consorzio Prode Napoli Italia 51.644 EUR 19,78 Elasis-Società Consortile per Azioni 20,000

Consorzio Scire Pomigliano d’Arco Italia 51.644 EUR 49,45 Elasis-Società Consortile per Azioni 50,000

Consorzio Scuola Superiore per l’Alta Formazione Universitaria Federico II in liquidazione Napoli Italia 127.500 EUR 19,78 Elasis-Società Consortile per Azioni 20,000

FMA-Consultoria e Negocios Ltda San Paolo Brasile 1 BRL 50,00 Fiat do Brasil S.A. 50,000

Innovazione Automotive e Metalmeccanica Scrl

Lanciano Italia 115.000 EUR 24,30 Fiat Group Automobiles S.p.A.C.R.F. Società Consortile per Azioni

17,391 6,957

L.U.C.I. SRL Amaro Italia 10.000 EUR 25,92 Centro Ricerche Plast-Optica S.p.A. 34,500

Maxus MC2 S.p.A. Torino Italia 219.756 EUR 20,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 20,000

MB Venture Capital Fund I Participating Company F N.V. Amsterdam Paesi Bassi 50.000 EUR 45,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 45,000

Nuova Didactica S.c. a r.l. Modena Italia 112.200 EUR 24,86 Ferrari S.p.A.CNH Italia s.p.a.

16,364 12,273

Tecnologie per il Calcolo Numerico-Centro Superiore di Formazione S.c. a r.l. Trento Italia 100.000 EUR 24,82 C.R.F. Società Consortile per Azioni 25,000

Zetesis S.p.A. in liquidazione Milano Italia 283.150 EUR 40,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 40,000

ALTRE IMPRESE VALUTATE AL COSTO

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Polagris S.A. Pikieliszki Lituania 1.133.400 LTL 9,87 CNH Polska Sp. z o.o. 11,054

Veicoli Industriali

Consorzio Spike Genova Italia 90.380 EUR 15,00 Iveco S.p.A. 15,000

Componenti

Editori Riuniti S.p.A. in liquidazione Roma Italia 441.652 EUR 13,11 Plastic Components and Modules Holding S.p.A.

13,110

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

267

ALTRE IMPRESE VALUTATE AL COSTO (continua)

Diverse e Holdings

Centro di Eccellenza su Metodi e Sistemi per le Aziende Competitive Fisciano Italia 225.000 EUR 15,82 Elasis-Società Consortile per Azioni 16,000

Consorzio Calef (Consorzio per la ricerca e lo sviluppo delle applicazioni industriali laser e del fascio elettronico) Rotondella Italia 83.445 EUR 10,44

Elasis-Società Consortile per AzioniC.R.F. Società Consortile per Azioni

5,319 5,213

Consorzio Lingotto Torino Italia 9.612 EUR 16,90 Fiat Attività Immobiliari S.p.A.Fiat S.p.A.

11,500 5,400

Consorzio Technapoli Napoli Italia 1.626.855 EUR 10,99 Elasis-Società Consortile per Azioni 11,110

Ercole Marelli & C. S.p.A. in liquidazione Milano Italia 9.633.000 EUR 13,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 13,000

Expo 2000 - S.p.A. Torino Italia 2.205.930 EUR 18,95 Fiat Partecipazioni S.p.A. 18,949

Fin.Priv. S.r.l. Milano Italia 20.000 EUR 14,29 Fiat S.p.A. 14,285

Torino Zerocinque Trading S.p.A. Milano Italia 2.425.000 EUR 15,04 Fiat Partecipazioni S.p.A. 15,040

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

268 bilancio consolidato al 31 dicembre2009

aPPendice ii inFormaZioni ai sensi dell’art. 149-DuoDecies del regolamento emittenti consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete.

Corrispettivi Soggetto di competenza (in migliaia di euro) che ha erogato il servizio Destinatario dell’esercizio 2009 Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo – Fiat S.p.A. 179 Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 5.393 Rete Deloitte Società controllate (1) 14.155 Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A Capogruppo – Fiat S.p.A. (2) 17 Deloitte & Touche S.p.A Società controllate (3) 278 Rete Deloitte Società controllate (4) 51 Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo – Fiat S.p.A. (5) 80 Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (6) 5.061 Rete Deloitte Società controllate (7) 1.332 Totale 26.546

(1) Include la certificazione §404 Sarbanes Oxley Act della controllata CNH. (2) Sottoscrizione modelli: Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770. (3) Sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP, 770 e di rendiconti relativi all’ottenimento del credito di imposta e altri contributi per le attività di ricerca industriale. (4) Attestazioni fiscali. (5) Studi e analisi in relazione al trattamento contabile di operazioni rilevanti. (6) In prevalenza due diligences (di cui 4.376 migliaia di euro due diligence Chrysler). (7) In prevalenza attività connesse alle operazioni di securitization effettuate da CNH e all’emissione di bond.

APPENDICE II INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 149-DuoDecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

269

1. I sottoscritti Sergio Marchionne, in qualità di Amministratore Delegato, Alessandro Baldi e Maurizio Francescatti, in qualità di Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari della Fiat S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e

l’effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell’esercizio 2009.

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 si è basata su di un processo definito da Fiat in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

3. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio consolidato:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

16 febbraio 2010

/f/ Alessandro Baldi /f/ Sergio Marchionne /f/ Maurizio Francescattil’amministratore delegato dirigenti PrePosti alla redaZioneSergio Marchionne dei docUmenti contabili societari Alessandro Baldi Maurizio Francescatti

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATOAI SENSI DELL’ART. 154-Bis DEL D. LGS. 58/98

bilancio consolidato al 31 dicembre2009

attestaZione del bilancio consolidatoai sensi dell’art. 154-Bis del d. lgs. 58/98

FIAT S.P.A.BILANCIO D’ESERCIZIOal 31 dicembre 2009

272 Conto economico 272 Conto economico complessivo

273 Situazione patrimoniale-finanziaria

274 Rendiconto finanziario

275 Variazioni del Patrimonio netto

276 Conto economico ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

277 Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

278 Rendiconto finanziario ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

279 Nota integrativa al Bilancio d’esercizio

342 Appendice - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

343 Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154-bis del D. LGS. 58/98

272 FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

conTo economIco conTo economIco comPleSSIVo

CONTO ECONOMICO(*)

(in euro) Note 2009 2008

Dividendi e altri proventi da partecipazioni (1) 1.259.831.240 874.279.556(Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (2) (858.000.000) (7.000.000)Plusvalenze (minusvalenze) su cessione partecipazioni (3) - 181.180Altri ricavi di gestione (4) 75.431.036 70.049.180Costi per il personale (5) (31.587.673) (37.697.392)Altri costi di gestione (6) (85.905.353) (114.432.580)Proventi (oneri) da operazioni non ricorrenti (7) - 879.482.850Proventi (oneri) finanziari (8) (13.690.556) (421.675.462)UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 346.078.694 1.243.187.332Imposte (9) (6.115.156) (44.041.611)UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ 339.963.538 1.199.145.721Utile/(perdita) delle attività discontinue - -UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 339.963.538 1.199.145.721

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto economico della Fiat S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Conto economico riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota 30.

(in migliaia di euro) 2009 2008

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) 339.964 1.199.146 Utili (perdite) iscritti direttamente a riserva adeguamenti a fair value (partecipazioni in altre imprese) 3.071 (15.553)Avanzo dall’operazione di scissione parziale della controllataFiat Partecipazioni S.p.A. a favore della controllante Fiat S.p.A. - 39.194Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) - -TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DELL’EFFETTO FISCALE (B) 3.071 23.641 TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVA (A)+(B) 343.035 1.222.787

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

273

(in euro) Note Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008

ATTIVO Attività non correnti Attività immateriali (10) 312.952 375.027Immobili, impianti e macchinari (11) 31.444.524 33.023.620Partecipazioni (12) 13.990.570.445 14.444.736.795Altre attività finanziarie (13) 26.887.235 20.637.109Altre attività non correnti (14) 203.339 244.404Imposte anticipate (9) - -Totale Attività non correnti 14.049.418.495 14.499.016.955ATTIVITÀ CORRENTI Rimanenze (26) - -Crediti commerciali (15) 60.015.344 185.291.742Crediti finanziari correnti (16) 646.074.366 -Altri crediti correnti (17) 198.923.165 905.058.254Disponibilità e mezzi equivalenti (18) 473.678 494.707Totale Attività correnti 905.486.553 1.090.844.703Attività destinate alla vendita - -TOTALE ATTIVO 14.954.905.048 15.589.861.658PASSIVO Patrimonio netto (19) Capitale sociale 6.377.262.975 6.377.262.975Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.884.892 1.540.884.892Riserva legale 699.460.149 639.502.863Altre riserve e risultati a nuovo 4.185.828.196 3.069.500.046Azioni proprie (656.553.154) (656.553.154)Utile/(perdita) dell’esercizio 339.963.538 1.199.145.721Totale Patrimonio netto 12.486.846.596 12.169.743.343PASSIVITÀ NON CORRENTI Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti (20) 25.441.360 26.418.516Debiti finanziari non correnti (21) 1.816.781.700 1.810.531.500Altre passività non correnti (22) 14.351.219 15.114.836Imposte differite passive (9) - 5.858.282Totale Passività non correnti 1.856.574.279 1.857.923.134Passività correnti Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti (23) 8.464.485 6.345.608Debiti commerciali (24) 156.249.422 218.235.215Debiti finanziari correnti (25) 156.711.975 553.132.702Altri debiti (26) 290.058.291 784.481.656Totale Passività correnti 611.484.173 1.562.195.181Passività destinate alla vendita - -TOTALE PASSIVO 14.954.905.048 15.589.861.658

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale-finanziaria della Fiat S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota 30.

SITUAZIONE PATRIMONIALE- FINANZIARIA(*)

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

SITUAzIone PATrImonIAle- FInAnzIArIA

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

274 rendIconTo FInAnzIArIo

RENDICONTO FINANZIARIO(*)

(in migliaia di euro) 2009 2008

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 495 524B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) dell’esercizio 339.964 1.199.146 Ammortamenti 1.706 1.862 Costi non monetari per stock option 4.659 9.123 Svalutazioni (ripristini di valore) di partecipazioni 858.000 7.000 Adeguamento a fair value equity swap su azioni Fiat (a) (116.992) 270.880 Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di partecipazioni e altre immobilizzazioni - (879.884) Variazione dei fondi per benefici ai dipendenti e altri fondi 1.141 11.334 Variazione delle imposte differite (5.858) 1.601 Variazione del capitale di funzionamento 274.280 184.605 TOTALE 1.356.900 805.667C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO: Investimenti in partecipazioni per: Ricapitalizzazioni di società controllate (406.467) (350.000) Disinvestimenti di partecipazioni per: Riduzioni di capitale e distribuzione di riserve di capitale da società controllate - - Realizzo dalla vendita - 611 Altri (investimenti) disinvestimenti al netto (b) (6.429) 878.773 TOTALE (412.896) 529.384D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Variazione dei crediti finanziari correnti (606.947) 1.077.528 Variazione dei debiti finanziari non correnti 6.251 (998.857) Variazione dei debiti finanziari correnti (318.556) (666.539) Aumenti di capitale - - Acquisti azioni proprie - (238.531) Vendite azioni proprie - 738 Distribuzione dividendi (24.773) (509.419) TOTALE (944.025) (1.335.080)E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI (21) (29)F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 474 495

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto finanziario della Fiat S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto finanziario riportato nelle pagine successive.

Le voci del Rendiconto finanziario nel 2008 sono esposte al netto dei saldi relativi alla Scissione parziale di Fiat Partecipazioni S.p.A. a favore di Fiat S.p.A. in quanto l’operazione non ha dato origine a movimenti delle disponibilità e mezzi equivalenti.

(a) Per una miglior chiarezza espositiva, dal 2009 l’adeguamento a fair value degli equity swap su azioni Fiat è esposto separatamente quale componente non monetaria del risultato d’esercizio. Coerentemente sono stati riesposti i saldi del 2008, rettificando altresì la variazione dei crediti e debiti finanziari correnti.

(b) Nel 2008 la voce si riferiva per 880.000 migliaia di euro alla cessione del marchio “FIAT” alla controllata indiretta Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A.

275

Utili Riserva (perdite) disponibile Riserva Utili iscritti Riserva da per acquisto per azioni (perdite) direttamente Riserva Riserva Altre Azioni Totale Capitale soprapprezzo Riserva azioni proprie in portati a a patrimonio per stock avanzo da riserve proprie Risultato Patrimonio (in migliaia di euro) sociale azioni legale proprie portafoglio nuovo netto option scissione (2) (1) netto netto

Saldi al 31 dicembre 2007 6.377.263 1.540.885 536.060 952.579 419.310 56.535 14.922 93.267 - 50.635 (419.310) 2.068.859 11.691.005

Destinazione dell’utile dell’esercizio precedente:

a Riserva legale 103.443 (103.443) -

distribuzione dividendi agli azionisti (509.419) (509.419)

a Utili portati nuovo per il residuo 1.455.997 (1.455.997) -

Rinnovo ed integrazione Riserva per acquisto azioni proprie 428.692 (428.692) -

Acquisti azioni proprie (238.531) 238.531 (238.531) (238.531)

Vendite azioni proprie (1.288) 738 1.288 738

Valutazione piani di stock option 3.164 3.164

Totale Utile/(perdita) complessiva (15.553) 39.194 1.199.146 1.222.787

Saldi al 31 dicembre 2008 6.377.263 1.540.885 639.503 1.142.740 656.553 1.084.578 (631) 96.431 39.194 50.635 (656.553) 1.199.146 12.169.744

Destinazione dell’utile dell’esercizio precedente:

a Riserva legale 59.957 (59.957) -

distribuzione dividendi agli azionisti (24.773) (24.773)

a Utili portati nuovo per il residuo 1.114.416 (1.114.416) -

Valutazione piani di stock option (1.159) (1.159)

Totale Utile/(perdita) complessiva 3.071 339.964 343.035

Saldi al 31 dicembre 2009 6.377.263 1.540.885 699.460 1.142.740 656.553 2.198.994 2.440 95.272 39.194 50.635 (656.553) 339.964 12.486.847

(1) Le azioni proprie al 31 dicembre 2009 sono costituite da n. 38.568.458 azioni ordinarie per un valore nominale complessivo di 192.842 migliaia di euro (al 31 dicembre 2008: n. 38.568.458 azioni ordinarie per un valore nominale complessivo di 192.842 migliaia di euro).

(2) La categoria Altre riserve include la Riserva legge 413/1991 e la Riserva straordinaria.

VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

VArIAzIonI del PATrImonIo neTTo

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

276 conTo economIco AI SenSI dellA delIberA conSob n. 15519 del 27 lUglIo 2006

CONTO ECONOMICO ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

di cui di cui Parti correlate Parti correlate (in migliaia di euro) Note 2009 (Nota 30) 2008 (Nota 30)

Dividendi e altri proventi da partecipazioni (1) 1.259.831 1.259.691 874.280 872.849(Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (2) (858.000) (858.000) (7.000) (7.000)Plusvalenze (minusvalenze) su cessione partecipazioni (3) - 181 181Altri ricavi di gestione (4) 75.432 51.257 70.049 48.119Costi per il personale (5) (31.588) (18.397) (37.697) (13.281)Altri costi di gestione (6) (85.905) (47.285) (114.433) (57.655)Proventi (oneri) da operazioni non ricorrenti (7) - 879.483 879.483Proventi (oneri) finanziari (8) (13.691) (5.885) (421.675) (410.531)UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 346.079 1.243.188 Imposte (9) (6.115) (44.042)UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ 339.964 1.199.146 Utile/(perdita) delle attività discontinue - -UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 339.964 1.199.146

277

Al di cui Al di cui 31 dicembre Parti correlate 31 dicembre Parti correlate (in migliaia di euro) Note 2009 (Nota 30) 2008 (Nota 30)

ATTIVO Attività non correnti Attività immateriali (10) 313 375Immobili, impianti e macchinari (11) 31.445 33.024Partecipazioni (12) 13.990.570 13.969.094 14.444.736 14.426.446Altre attività finanziarie (13) 26.887 16.782 20.637 10.531Altre attività non correnti (14) 203 244Imposte anticipate (9) - -Totale Attività non correnti 14.049.418 14.499.016Attività correnti Rimanenze (26) - -Crediti commerciali (15) 60.015 7.152 185.292 53.983Crediti finanziari correnti (16) 646.074 646.074 -Altri crediti correnti (17) 198.923 121.910 905.058 327.087Disponibilità e mezzi equivalenti (18) 474 495Totale Attività correnti 905.486 1.090.845Attività destinate alla vendita TOTALE ATTIVO 14.954.904 15.589.861PASSIVO Patrimonio netto (19) Capitale sociale 6.377.263 6.377.263Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.885 1.540.885Riserva legale 699.460 639.503Altre riserve e risultati a nuovo 4.185.828 3.069.500Azioni proprie (656.553) (656.553)Utile/(perdita) dell’esercizio 339.964 1.199.146Totale Patrimonio netto 12.486.847 12.169.744PASSIVITÀ NON CORRENTI Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti (20) 25.441 17.444 26.418 16.848Debiti finanziari non correnti (21) 1.816.782 1.816.782 1.810.531 1.810.531Altre passività non correnti (22) 14.351 15.115Imposte differite passive (9) - 5.858TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 1.856.574 1.857.922Passività correnti Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti (23) 8.464 5.664 6.346 Debiti commerciali (24) 156.249 3.757 218.235 2.316Debiti finanziari correnti (25) 156.712 96.321 553.133 238.976Altri debiti (26) 290.058 260.806 784.481 548.611Totale Passività correnti 611.483 1.562.195Passività destinate alla vendita TOTALE PASSIVO 14.954.904 15.589.861

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIAai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

SITUAzIone PATrImonIAle - FInAnzIArIAAI SenSI dellA delIberA conSob n. 15519 del 27 lUglIo 2006

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

278 rendIconTo FInAnzIArIoAI SenSI dellA delIberA conSob n. 15519 del 27 lUglIo 2006

RENDICONTO FINANZIARIOai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

di cui di cui (in migliaia di euro) 2009 Parti correlate 2008 Parti correlate

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 495 524 B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) dell’esercizio 339.964 1.199.146 Ammortamenti 1.706 1.862 Costi non monetari per stock option 4.659 6.385 9.123 6.517 Svalutazioni (ripristini di valore) di partecipazioni 858.000 858.000 7.000 7.000 Adeguamento a fair value equity swap su azioni Fiat (116.992) (116.992) 270.880 270.880 Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di partecipazioni e altre immobilizzazioni - (879.884) (879.483) Variazione dei fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi 1.141 6.260 11.334 5.332 Variazione delle imposte differite (5.858) 1.601 Variazione del capitale di funzionamento 274.280 (34.356) 184.605 58.253 TOTALE 1.356.900 805.667 C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO: Investimenti in partecipazioni per: Ricapitalizzazioni di società controllate (406.467) (406.467) (350.000) (350.000) Disinvestimenti di partecipazioni per: Riduzioni di capitale e distribuzione di riserve di capitale da società controllate - - Realizzo dalla vendita - 611 Altri (investimenti) disinvestimenti al netto (6.429) 878.773 879.903 TOTALE (412.896) 529.384 D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Variazione dei crediti finanziari correnti (606.947) (606.947) 1.077.528 1.077.528 Variazione dei debiti finanziari non correnti 6.251 6.251 (998.857) (998.857) Variazione dei debiti finanziari correnti (318.556) (64.790) (666.539) (759.688) Aumenti di capitale - - Acquisti azioni proprie - (238.531) Vendite azioni proprie - 738 Distribuzione dividendi (24.773) (509.419) (145.679) TOTALE (944.025) (1.335.080) E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI (21) (29) F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 474 495

279

InFormAzIonI SocIeTArIeLa Fiat S.p.A. (la “società”) è un ente organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società sub-holding le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera il Gruppo Fiat.

La società ha sede in Torino, Italia.

Il bilancio d’esercizio della Fiat S.p.A. è redatto in euro che è la moneta corrente nell’economia in cui opera la società.

I prospetti di Conto economico e della Situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il prospetto del Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, il prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto e i valori riportati nella Nota integrativa sono presentati in migliaia di euro.

La Fiat S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2009.

PrIncIPI conTAbIlI SIgnIFIcATIVI

Principi per la predisposizione del bilancioIl bilancio d’esercizio 2009 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Fiat S.p.A. ed è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).

In ottemperanza al Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002, a partire dal 2005, il Gruppo Fiat ha adottato i Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) nella preparazione del bilancio consolidato. In base alla normativa nazionale attuativa del suddetto Regolamento, il bilancio d’esercizio della Capogruppo Fiat S.p.A. è stato predisposto secondo i suddetti principi a decorrere dal 2006. L’informativa richiesta dall’IFRS 1 - Prima adozione degli IFRS, relativa agli effetti conseguenti alla transizione agli IFRS, era stata riportata nell’apposita Appendice al bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006, cui si rinvia.

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo Fiat, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale, anche in virtù delle azioni intraprese per adeguarsi ai mutati livelli di domanda, nonché della flessibilità industriale e finanziaria del Gruppo stesso.

Schemi di bilancioPer quanto riguarda gli schemi per la presentazione del bilancio d’esercizio, la Fiat S.p.A. ha adottato nella predisposizione del Conto economico uno schema di classificazione dei ricavi e dei costi per natura, in considerazione della specifica attività svolta. Si precisa, peraltro, che il Gruppo Fiat presenta il proprio Conto economico consolidato attraverso uno schema di classificazione per funzione, forma ritenuta più rappresentativa delle modalità di reporting interno e di gestione del business dei settori di attività, nonché in linea con la prassi internazionale dei Gruppi automotoristici. Per la predisposizione della Situazione patrimoniale-

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO D’ESERCIZIO

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finanziaria la Fiat S.p.A. ha adottato la distinzione “corrente e non corrente” quale metodo di rappresentazione delle attività e passività. Nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata del Gruppo Fiat, invece, è stata adottata una forma mista, secondo quanto previsto dallo IAS 1, indicando distintamente solo le attività correnti e non correnti. Tale scelta è dettata dal fatto che nel bilancio consolidato del Gruppo sono consolidate sia le società che svolgono attività di servizi finanziari, sia le società che svolgono attività industriale. Il portafoglio delle società di servizi finanziari è incluso, nella rappresentazione consolidata, tra le attività correnti, in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo. Le società di servizi finanziari, peraltro, provvedono direttamente al reperimento delle risorse finanziarie sul mercato solo in parte: alla restante parte provvedono le società di tesoreria del Gruppo (incluse tra le società industriali), destinando le risorse finanziarie raccolte sia alle società industriali, sia alle società di servizi finanziari, in funzione delle loro necessità.

Tale articolazione dell’attività finanziaria all’interno del Gruppo non ha riflessi sulla rappresentazione delle passività di Fiat S.p.A., ma rende non rappresentativa la distinzione del debito finanziario tra non corrente e corrente nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata.

Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto economico, della Situazione patrimoniale-finanziaria e di Rendiconto finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

Attività immaterialiLe attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività, se hanno vita utile finita, sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto dell’ammortamento a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e di eventuali perdite di valore.

Immobili, impianti e macchinari

CostoGli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione al netto dell’ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore e non sono rivalutati.

I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote sotto indicati.

Le locazioni nelle quali il locatore non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

AmmortamentoL’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, come segue:

Aliquote di ammortamentoFabbricati 3%Impianti 10%Mobili 12%Dotazioni 20%Mezzi di trasporto 25%

I terreni non sono ammortizzati.

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Perdita di valore delle attivitàLa società verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali, materiali e delle partecipazioni in imprese controllate e collegate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico dell’attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche considerati indicatori d’impairment i seguenti aspetti:

il valore di libro della partecipazione nel bilancio d’esercizio eccede il valore contabile delle attività nette della partecipata (inclusive di eventuali goodwill associati) espresso nel bilancio consolidato;

il dividendo eccede il totale degli utili complessivi (comprehensive income) della partecipata nel periodo al quale il dividendo si riferisce.

Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore in uso.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate, trattandosi di partecipazioni per le quali non è determinabile un valore di mercato (“fair value less costs to sell”) attendibile, il valore recuperabile è stato definito nel valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa stimati con riferimento ai risultati attesi dalle partecipate e al valore stimato di un’ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33).

Quando, successivamente, la perdita di valore di un’attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

Strumenti finanziari

RappresentazioneGli strumenti finanziari detenuti dalla società sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte:

Attività non correnti: Partecipazioni, Altre attività finanziarie, Altre attività non correnti.

Attività correnti: Crediti commerciali, Crediti finanziari correnti, Altri crediti correnti, Disponibilità e mezzi equivalenti.

Passività non correnti: Debiti finanziari non correnti, Altre passività non correnti.

Passività correnti: Debiti commerciali, Debiti finanziari correnti (comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti), Altri debiti.

La voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo.

Tra i Debiti finanziari non correnti è iscritto il valore della passività relativa ai contratti finanziari di garanzia. Con il termine contratti finanziari di garanzia si fa riferimento a contratti con cui la società si impegna ad effettuare specifici pagamenti alla controparte a titolo di rimborso per le perdite da questa sostenute a fronte dei mancati pagamenti da parte di uno specifico soggetto, dovuti in accordo con i termini previsti da un dato strumento di debito. Tra le Altre attività finanziarie non correnti è iscritto il valore attuale del relativo credito per eventuali commissioni ancora da ricevere.

ValutazioneLe partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

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Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica circa eventuali perdite di valore. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l’eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l’obbligo o l’intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette partecipazioni “available for sale”), sono inizialmente rilevate al fair value. Successivamente, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value, derivanti dalla quotazione di mercato, sono imputati direttamente al patrimonio netto fintanto che non siano cedute o abbiano subito una perdita di valore; nel momento in cui l’attività è venduta, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Nel momento in cui l’attività è svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel Conto economico. Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.

Le Altre attività finanziarie, detenute con l’intento di essere mantenute fino a scadenza, sono contabilizzate sulla base della data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutate al costo di acquisizione (rappresentativo del fair value), inclusivo, ad eccezione delle attività detenute per la negoziazione, dei costi accessori alla transazione. Successivamente sono valutate al costo ammortizzato determinato con il metodo dell’interesse effettivo.

Le Altre attività non correnti, i Crediti commerciali, i Crediti finanziari correnti e gli Altri crediti correnti, ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, e tutte le attività finanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell’ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.

I Debiti finanziari non correnti, le Altre passività non correnti, i Debiti commerciali, i Debiti finanziari correnti e gli Altri debiti, sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value (normalmente rappresentato dal costo dell’operazione), inclusivo dei costi accessori alla transazione.

Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati e delle passività per contratti finanziari di garanzia, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovuti a variazioni dei tassi d’interesse, sono rilevati a conto economico e sono compensati dalla porzione efficace della perdita o dell’utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Le passività per contratti finanziari di garanzia sono iscritte al maggior valore tra la stima della passività potenziale (determinata in accordo con lo IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali) e l’ammontare inizialmente rilevato al netto di quanto eventualmente rilasciato nel tempo a conto economico.

Strumenti finanziari derivatiGli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l’intento di copertura, al fine di ridurre rischi di cambio, di tasso e di variazioni nei prezzi di mercato.

Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della

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relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

RimanenzeLe rimanenze includono lavori in corso su ordinazione. In particolare i lavori in corso sono relativi all’esecuzione di contratti di lunga durata riferiti nella fattispecie ai contratti stipulati tra Fiat S.p.A. e Treno Alta Velocità - T.A.V. S.p.A. nei quali Fiat S.p.A. (general contractor) svolge direttamente l’attività di coordinamento, organizzazione e direzione lavori.

I lavori in corso su ordinazione si riferiscono all’attività svolta direttamente e sono valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al corrispettivo contrattuale, riconoscendo i margini in relazione all’attività svolta negli esercizi interessati. In particolare per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio del rapporto tra costi sostenuti e costi totali previsti per l’intera opera (c.d. metodologia “cost to cost”).

Eventuali perdite attese sui contratti sono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note e sono portate a diretta riduzione dei lavori in corso su ordinazione.

Ai fini dell’esposizione in bilancio, gli acconti percepiti dai committenti a fronte di prestazioni effettuate vengono detratti dal valore delle rimanenze. Qualora il valore degli acconti ricevuti risulti superiore a quello delle rimanenze, la differenza è esposta come Acconti nell’ambito della voce Altri debiti.

Cessione dei creditiI crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo della Situazione patrimoniale-finanziaria se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio della società, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell’anticipazione ricevuta.

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Attività destinate alla venditaTali voci sono destinate ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita (o un gruppo in dismissione) sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Benefici ai dipendenti

Piani per benefici successivi al rapporto di lavoroI dipendenti della società beneficiano di piani pensionistici e di altra natura successivi al rapporto di lavoro. I piani pensionistici cui la società è chiamata a partecipare dalle leggi italiane sono del tipo a contribuzione definita, mentre altri piani per benefici successivi al rapporto di lavoro, cui la società partecipa generalmente in virtù di contratti collettivi di lavoro, sono del tipo a benefici definiti. I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalla società sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti. I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

L’obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio, è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”); la porzione degli utili e perdite attuariali che non eccede tali limiti rimane sospesa.

In sede di prima adozione degli IFRS, la società ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1° gennaio 2004 (data di prima applicazione degli IFRS da parte del Gruppo Fiat), pur avendo scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione, derivanti dall’avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra gli oneri finanziari.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella Situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Altri benefici a lungo termineIl trattamento contabile degli altri benefici a lungo termine è analogo a quello dei piani per benefici successivi al rapporto di lavoro ad eccezione del fatto che gli utili e perdite attuariali e i costi derivanti da prestazioni di lavoro pregresse sono riconosciuti a conto economico interamente nell’esercizio in cui si manifestano e ad essi non viene applicato il metodo del corridoio.

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitaleLa società riconosce benefici addizionali ad alcuni membri dell’alta dirigenza e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (piani di stock option e assegnazione gratuita di azioni). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari, pertanto il costo è rappresentato dal fair value

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di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita rilevata direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. La società ha applicato le disposizioni transitorie previste dall’IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni e quindi ha applicato il principio a tutti i piani di stock option assegnati dopo il 7 novembre 2002 e non ancora maturati alla data di entrata in vigore dell’IFRS 2 (1° gennaio 2005). Informativa dettagliata è fornita anche in merito ai piani assegnati precedentemente a tale data.

La componente retributiva derivante da piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. ma relativa a dipendenti di altre società del Gruppo, secondo quanto previsto dall’interpretazione IFRIC 11, viene rilevata come contribuzione in conto capitale a favore delle società controllate di cui i beneficiari dei piani di stock option sono dipendenti e conseguentemente registrata in aumento del relativo valore delle partecipazioni, con contropartita rilevata direttamente nel patrimonio netto.

Fondi rischi ed oneriLa società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

Azioni proprieLe azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Dividendi percepitiI dividendi ricevuti dalle società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto a riceverne il pagamento.

Riconoscimento dei ricaviI ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative.

I ricavi da prestazioni di servizi e i ricavi da lavori in corso su ordinazione sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento (metodo della percentuale di completamento) descritto per la voce Rimanenze.

Proventi e oneri finanziariI proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe dei beni cui essi si riferiscono.

ImposteL’onere per imposte sul reddito, di competenza dell’esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

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Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell’attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

A partire dall’esercizio 2004 e per un triennio, la Fiat S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Tale opzione è stata rinnovata nel corso del 2007 per almeno un triennio.

Fiat S.p.A. funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Fiat S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Fiat S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.

Dividendi distribuitiI dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono approvati dall’Assemblea degli azionisti.

Utile per azioneL’utile per azione è determinato con riferimento al risultato economico del Gruppo.

Uso di stimeLa redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri.

In questo contesto si segnala che la situazione causata dall’attuale crisi economica e finanziaria ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. La voce di bilancio principalmente interessata da tali situazioni di incertezza è rappresentata dalle partecipazioni in imprese controllate e collegate incluse tra le attività non correnti, dove le stime sono utilizzate per determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore.

Non presentano invece né particolari criticità, né assumono rilevanza, in relazione alla ridotta significatività relativa delle sottostanti voci di bilancio, le stime adottate per rilevare i margini dei lavori in corso su ordinazione, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.

Con riferimento alle partecipazioni in imprese controllate e collegate e in considerazione del peso relativo all’interno di questa voce, l’utilizzo di stime ha influito essenzialmente nella determinazione del valore di bilancio delle controllate Fiat Group

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Automobiles S.p.A. (FGA) e Iveco S.p.A.. Le due controllate hanno distribuito nel corso del 2009 dividendi rispettivamente per 700 milioni di euro (FGA) e 560 milioni di euro (Iveco) a valere su risultati di esercizi precedenti. Il processo valutativo posto in atto nella redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009 è stato finalizzato alla stima di un “valore in uso” delle partecipazioni; le stime effettuate hanno preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2010, le cui assunzioni e risultanze sono coerenti con quanto dichiarato nel capitolo “Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione” della Relazione sulla gestione. Coerentemente sono state formulate in senso cautelativo le aspettative di risultato a medio termine. Ai fini della valutazione, i risultati annui così stimati sono stati presi in considerazione in misura ridotta, utilizzando percentuali di rettifica crescenti al trascorrere del tempo (e quindi della difficoltà di stima) a titolo prudenziale a fronte dell’incertezza che ancora permane sui tempi di superamento dell’attuale crisi e di ripristino delle normali condizioni di mercato. Nella stima del valore di un’ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) non è stato considerato alcun tasso di crescita futura. L’attualizzazione è stata calcolata utilizzando un tasso del 16% per FGA e del 14% per Iveco, ritenuti prudenziali in relazione ai settori e alle aree geografiche in cui le due controllate operano. L’insieme delle stime e delle considerazioni effettuate ha fornito un ragionevole supporto alla determinazione di una svalutazione di 200 milioni di euro per FGA e di 560 milioni di euro per Iveco, importo quest’ultimo allineato al dividendo distribuito da Iveco stessa nell’esercizio.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2009I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, sono stati applicati per la prima volta dalla società dal 1° gennaio 2009.

IAS 1 Rivisto - Presentazione del bilancioLa versione rivista dello IAS 1 - Presentazione del bilancio non consente più la presentazione delle componenti di reddito quali proventi ed oneri (definite “variazioni generate da transazioni con i non-soci”) nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, richiedendone, invece, separata indicazione rispetto alle variazioni generate da transazioni con i soci. Secondo la nuova versione del principio, infatti, tutte le variazioni generate da transazioni con i non-soci devono essere evidenziate in un unico prospetto separato che mostri l’andamento del periodo (prospetto degli utili e delle perdite complessivi rilevati) oppure in due separati prospetti (conto economico e prospetto degli utili e delle perdite complessivi rilevati). Tali variazioni devono essere evidenziate separatamente anche nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto.

La società ha applicato la versione rivista del principio a partire dal 1° gennaio 2009 in modo retrospettivo, scegliendo di evidenziare tutte le variazioni generate da transazioni con i non-soci in due prospetti di misurazione dell’andamento del periodo, intitolati rispettivamente “Conto economico” e “Conto economico complessivo”. La società ha conseguentemente modificato anche la presentazione del Prospetto delle variazioni del patrimonio netto.

Nell’ambito del processo di Improvement annuale 2008 condotto dallo IASB, inoltre, è stato pubblicato un emendamento allo IAS 1 Rivisto in cui è stato stabilito che le attività e passività derivanti da strumenti finanziari derivati designati come di copertura siano classificati, nella Situazione patrimoniale-finanziaria, distinguendo tra attività e passività correnti e non correnti. Al riguardo si segnala che l’adozione di tale emendamento non ha comportato alcuna modifica alla presentazione delle poste relative alle attività e passività da strumenti finanziari derivati in quanto i contratti in essere alla chiusura dell’esercizio 2009 e dell’esercizio precedente sono definiti come strumenti finanziari derivati di negoziazione.

Emendamento all’IFRS 1 - Prima adozione dei principi contabili internazionali ed allo IAS 27 - Bilancio Consolidato e SeparatoL’emendamento all’IFRS 1 - Prima adozione dei principi contabili internazionali consente alle società che per la prima volta adottano gli IFRS dal 1° gennaio 2009 e che decidono di valutare le partecipazioni in società controllate, collegate o joint venture al costo, di poter adottare uno dei seguenti valori nel proprio bilancio separato:

costo determinato in accordo con lo IAS 27;

costo rivalutato, che a sua volta può essere determinato come fair value alla data di transizione agli IFRS oppure come valore contabile della partecipazione alla data di transizione secondo i GAAP locali.

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Inoltre, l’emendamento allo IAS 27 - Bilancio Consolidato e Separato, stabilisce che tutti i dividendi ricevuti da società controllate, joint ventures e collegate devono essere rilevati nel conto economico del bilancio separato quando si concretizza il diritto a ricevere tali dividendi senza distinguere se derivino da utili formatisi ante o post acquisizione della partecipazione. In relazione a ciò, é stato rivisto anche lo IAS 36 - Perdite di valore, per cui, nel valutare se sussistono indicazioni di impairment, nel caso in cui una partecipata abbia distribuito dividendi, é necessario considerare i seguenti aspetti:

il valore di libro della partecipazione nel bilancio separato eccede il valore contabile delle attività nette della partecipata (inclusive di eventuali goodwill associati) espresso nel bilancio consolidato;

il dividendo eccede il totale degli utili complessivi (comprehensive income) della partecipata nel periodo al quale il dividendo si riferisce.

La società ha adottato l’emendamento allo IAS 27 in modo prospettico dal 1° gennaio 2009; tuttavia dalla sua applicazione non sono emersi effetti contabili dal momento che i dividendi rilevati a conto economico nel 2009 sono stati distribuiti da società controllate che non erano state oggetto di acquisizione. In accordo con la modifica apportata allo IAS 36, sono stati considerati anche i nuovi indicatori di impairment ai fini del riconoscimento di eventuali perdite di valore delle partecipazioni.

Emendamento all’IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni: condizioni di maturazione e cancellazioneL’emendamento all’IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni: condizioni di maturazione e cancellazione stabilisce che, ai fini della valutazione degli strumenti di remunerazione basati su azioni, solo le condizioni di servizio e di performance possono essere considerate delle condizioni di maturazione dei piani (vesting conditions). Eventuali altre clausole devono essere considerate non vesting conditions e sono incorporate nella determinazione del fair value alla data di concessione del piano. L’emendamento chiarisce inoltre che, in caso di annullamento del piano, occorre applicare lo stesso trattamento contabile sia che l’annullamento derivi dalla società, sia che esso derivi dalla controparte.

La società ha applicato il principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2009; tuttavia dalla sua applicazione non sono emersi effetti contabili dal momento che i piani di stock option e stock grant in corso di maturazione nel periodo non prevedono condizioni di maturazione diverse dalle condizioni di performance e di servizio così come definite nell’emendamento e nei periodi considerati non vi sono state cancellazioni di piani.

Emendamento all’IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrativeL’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2009, è stato emesso per incrementare il livello di informativa richiesta nel caso di valutazione al fair value e per rafforzare i principi esistenti in tema di informativa sui rischi di liquidità degli strumenti finanziari. In particolare, l’emendamento richiede che sia fornita informativa circa la determinazione del fair value degli strumenti finanziari per livelli gerarchici di valutazione. L’adozione di tale principio non ha comportato alcun effetto dal punto di vista della valutazione e rilevazione delle poste di bilancio, ma solo sul tipo di informativa presentato nelle note.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2009 non rilevanti per la societàI seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2009, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti per la società alla data del presente bilancio ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:

IAS 23 Rivisto - Oneri finanziari: nella versione rivista del principio è stata rimossa l’opzione per cui era possibile rilevare immediatamente a conto economico gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per cui normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying assets). Inoltre, tale versione del principio è stata emendata nell’ambito del processo di improvement 2008 condotto dallo IASB, al fine di rivedere la definizione di oneri finanziari da considerare per la capitalizzazione.

Improvement agli IAS/IFRS (2008): a seguito del processo di improvement 2008 condotto dallo IASB, sono state apportate alcune modifiche ai principi contabili della società che devono essere applicate dal 1° gennaio 2009. Alcune di queste modifiche sono di tipo terminologico mentre altre sono da considerarsi più sostanziali ma hanno comunque avuto effetti di limitata entità sul bilancio della società.

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Emendamento allo IAS 32 - Strumenti finanziari: Presentazione, e allo IAS 1 - Presentazione del Bilancio - Strumenti finanziari puttable e obbligazioni derivanti al momento della liquidazione. Il principio richiede di classificare come strumenti di patrimonio netto gli strumenti finanziari di tipo puttable e gli strumenti finanziari che impongono alla società un’obbligazione a consegnare ad un terzo una quota di partecipazione nelle attività della società.

Improvement allo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione: l’emendamento chiarisce come deve essere calcolato il nuovo tasso di rendimento effettivo di uno strumento finanziario al termine di una relazione di copertura del fair value; chiarisce, inoltre, che il divieto di riclassificare nella categoria degli strumenti finanziari con adeguamento del fair value a conto economico non deve essere applicato agli strumenti finanziari derivati che non possono più essere qualificati come di copertura o che invece diventano di copertura.

IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione dei clienti.

IFRIC 15 - Contratti per la costruzione di beni immobili.

Si segnala infine che, in data 12 marzo 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRIC 9 - Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39 - Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione che permette, in determinate circostanze, di riclassificare determinati strumenti finanziari al di fuori della categoria contabile “iscritti al fair value con contropartita a conto economico”. Tali emendamenti chiariscono che, nel riclassificare uno strumento finanziario al di fuori della predetta categoria, tutti i derivati impliciti devono essere valutati e, se necessario, contabilizzati separatamente in bilancio. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo dal 31 dicembre 2009, ma la loro adozione non ha comportato nessun effetto contabile sul bilancio della società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipataIn data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 - Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, che deve essere applicato in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2010. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Si ritiene che l’adozione di tale emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società.

In data 27 novembre 2008 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 17 - Distribuzione di attività non liquide ai soci con lo scopo di uniformare il trattamento contabile delle distribuzioni di attività non liquide ai soci. L’interpretazione, in particolare, chiarisce che un debito per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno utilizzate per il suo pagamento. Infine, l’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra il dividendo pagato ed il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento. L’interpretazione deve essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.

In data 29 gennaio 2009 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 18 - Trasferimento di attività dai clienti che chiarisce il trattamento contabile da adottare se l’impresa stipula un contratto in cui riceve da un proprio cliente un’attività materiale che dovrà utilizzare per collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un determinato accesso alla fornitura di beni e servizi (come per esempio la fornitura di elettricità, gas, acqua). In alcuni casi, infatti, l’impresa riceve delle disponibilità liquide dal cliente al fine di costruire o acquisire tale attività materiale che sarà utilizzata nell’adempimento del contratto. L’interpretazione deve essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.

In data 16 aprile 2009 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“improvement”); di seguito vengono citate quelle indicate dallo IASB come variazioni che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche, cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dalla società o quelle con effetti solo sul bilancio consolidato. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario.

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IAS 1 - Presentazione del bilancio: con questo emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010, si modifica la definizione di passività corrente contenuta nello IAS 1. La precedente definizione richiedeva la classificazione come correnti delle passività che potessero venire estinte in qualsiasi momento mediante l’emissione di strumenti di patrimonio netto. Ciò comportava l’iscrizione tra le passività correnti delle passività relative a prestiti obbligazionari convertibili che potessero essere convertite in qualsiasi momento in azioni dell’emittente. A seguito della modifica, ai fini della classificazione come corrente/non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto.

IAS 7 - Rendiconto finanziario: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010, richiede che solo i flussi di cassa derivanti da spese che risultino nel riconoscimento di un’attività nella Situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati nel Rendiconto finanziario come derivanti da attività di investimento, mentre i flussi di cassa derivanti da spese che non risultino nel riconoscimento di un’attività (come può essere il caso di spese promozionali e di pubblicità o di training del personale) debbano essere classificati come derivanti dall’attività operativa.

IAS 17 - Leasing: a seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione le condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come leasing finanziario o operativo indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà al termine del contratto. Prima delle modifiche, il principio contabile prevedeva che, qualora il titolo di proprietà del terreno oggetto di locazione non fosse trasferito al termine del contratto di locazione, lo stesso venisse classificato in locazione operativa in quanto avente vita utile indefinita. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2010; alla data di adozione tutti i terreni oggetto di contratti di leasing già in essere e non ancora scaduti dovranno essere valutati separatamente, con l’eventuale riconoscimento retrospettivo di un nuovo leasing contabilizzato come se il relativo contratto avesse natura finanziaria.

IAS 38 - Attività immateriali: la revisione dell’IFRS 3 operata nel 2008 ha stabilito che esistono sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel corso di un’aggregazione d’impresa se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o legali. Lo IAS 38 è stato conseguentemente emendato per riflettere questa modifica all’IFRS 3. L’emendamento in oggetto ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi comunemente per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un mercato attivo di riferimento; in particolare tali tecniche includono alternativamente la stima dei flussi di cassa netti attualizzati originati dalle attività, la stima dei costi che l’impresa ha evitato di sostenere possedendo l’attività e non dovendo utilizzarla sotto un contratto di licenza con un terzo, o dei costi necessari a ricrearla o rimpiazzarla (come nel c.d. metodo del costo). L’emendamento deve essere applicato in modo prospettico a partire dal 1° gennaio 2010.

IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione: l’emendamento restringe l’eccezione di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti forward tra un acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa ceduta in un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il completamento dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle due parti, ma solo dal trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento chiarisce invece che ricadono nell’ambito di applicabilità deIlo IAS 39 i contratti di opzione (siano o meno essi attualmente esercitabili) che consentono a una delle due parti di avere il controllo sul realizzarsi o meno di eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il controllo di un’impresa. L’emendamento chiarisce inoltre che le penali implicite per l’estinzione anticipata di prestiti, il prezzo delle quali compensa il soggetto prestatore della perdita degli ulteriori interessi, devono essere considerate strettamente correlate al contratto di finanziamento che le prevede, e pertanto non devono essere contabilizzate separatamente. Infine, l’emendamento chiarisce che gli utili o perdite su di uno strumento finanziario coperto devono essere riclassificati da patrimonio netto a conto economico nel periodo in cui il flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul conto economico. L’emendamento in oggetto deve essere applicato in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.

IFRIC 9 - Rideterminazione del valore dei derivati impliciti: l’emendamento, che deve essere applicato in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, esclude dall’ambito di applicabilità dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di aggregazioni aziendali al momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di joint venture.

Nel mese di giugno 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri principi contabili. In particolare, chiarisce che la società che riceve beni o servizi nell’ambito di piani di pagamento basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi indipendentemente da quale società del gruppo regoli la transazione, ed indipendentemente dal fatto che il regolamento avvenga mediante cassa o in azioni; inoltre, stabilisce che il termine “gruppo”

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è da intendersi nel medesimo significato che esso assume nello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, ovvero include la capogruppo e le sue controllate. L’emendamento specifica, poi, che una società deve valutare i beni o servizi ricevuti nell’ambito di una transazione regolata per cassa o in azioni dal proprio punto di vista, che potrebbe non coincidere con quello del gruppo e col relativo ammontare riconosciuto nel bilancio consolidato. L’emendamento incorpora le linee-guida precedentemente incluse nell’IFRIC 8 - Ambito di applicazione dell’IFRS 2 e nell’IFRIC 11 - IFRS 2 - Transazioni relative ad azioni del gruppo e ad azioni proprie. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2010; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 - Strumenti finanziari: Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per l’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettivo. Si ritiene che l’adozione di tale emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società.

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 - Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato i primi capitoli del principio IFRS 9 - Strumenti finanziari sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1° gennaio 2013. Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio, utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.

In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 - Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 - Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputato a conto economico nel periodo. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione.

geSTIone deI rIScHII rischi cui è soggetta la Fiat S.p.A., direttamente o indirettamente tramite le sue controllate, sono gli stessi delle imprese di cui è Capogruppo. Oltre a quanto indicato nella Nota 28, si rimanda a quanto illustrato nella nota sulla Gestione dei Rischi contenuta nell’ambito della Nota integrativa al bilancio consolidato del Gruppo Fiat.

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conTenUTo e PrIncIPAlI VArIAzIonI

1. Dividendi e altri proventi da partecipazioniI Dividendi e gli altri proventi da partecipazioni sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2009 2008Dividendi distribuiti da imprese controllate: Fiat Group Automobiles S.p.A. 700.000 - Fiat Partecipazioni S.p.A. - 500.000 Ferrari S.p.A. - 85.003 Iveco S.p.A. 559.691 77.517 Fiat Netherlands Holding N.V. - 60.563 Business Solution S.p.A. - 53.810 Fiat Finance S.p.A. - 50.000 FGI - Fiat Group International S.A. - 44.256 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. - 1.700Totale dividendi distribuiti da imprese controllate 1.259.691 872.849Dividendi distribuiti da altre imprese 140 1.431Totale Dividendi e altri proventi da partecipazioni 1.259.831 874.280

Nel 2009 i Dividendi distribuiti da altre imprese si riferiscono a quelli ricevuti da Assicurazioni Generali S.p.A. Nel 2008 erano relativi a dividendi da Fin. Priv. S.r.l. per 1.268 migliaia di euro e da Assicurazioni Generali S.p.A. per 163 migliaia di euro.

2. (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioniLe (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2009 2008Svalutazioni: Iveco S.p.A. (560.000) - Fiat Group Automobiles S.p.A. (200.000) - Comau S.p.A. (51.000) (7.000) Teksid Aluminum S.r.l. (31.000) - Fiat Partecipazioni S.p.A. (16.000) -Totale Svalutazioni (858.000) (7.000)Ripristini di valore - -Totale (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (858.000) (7.000)

La partecipazione Iveco S.p.A., il cui valore di libro al 31 dicembre 2008 era allineato al costo storico, nel 2009, a seguito anche della distribuzione di un dividendo di 560 milioni di euro, ha evidenziato, prima di ogni ulteriore considerazione, un valore di libro superiore al patrimonio netto contabile considerato ai fini del bilancio consolidato. Le stime e le considerazioni effettuate in sede di redazione del presente bilancio, secondo quanto descritto nel Capitolo “Uso di stime”, hanno tenuto conto del non favorevole contesto di mercato in cui la controllata opera ed hanno fatto ritenere ragionevole rilevare una svalutazione di 560 milioni di euro (in linea con il valore del dividendo distribuito dalla controllata). Tale svalutazione potrà essere ripristinata nei futuri esercizi, quando se ne manifesteranno i presupposti.

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La partecipazione Fiat Group Automobiles S.p.A., che nel 2009 ha distribuito dividendi per 700 milioni di euro, ha evidenziato, prima di ogni ulteriore considerazione, un valore di libro superiore al patrimonio netto contabile considerato ai fini del bilancio consolidato. Le stime e le considerazioni effettuate in sede di redazione del presente bilancio, secondo quanto descritto nel Capitolo “Uso di stime”, hanno fatto ritenere ragionevole rilevare una svalutazione di 200 milioni di euro. La partecipazione, che negli esercizi fino al 2005 era stata oggetto di svalutazioni non ancora interamente ripristinate, presenta pertanto un valore complessivo di possibili ripristini da effettuare nei futuri esercizi pari a 2.907 milioni di euro. Il valore di libro al 31 dicembre 2009 è pari a 4.474 milioni di euro.

Le svalutazioni delle partecipazioni Comau S.p.A., Teksid Aluminum S.r.l. e Fiat Partecipazioni S.p.A. sono conseguenti sostanzialmente alle perdite riportate nell’esercizio dalle controllate e sono ritenute rappresentative dell’allineamento dei valori di carico delle partecipazioni al loro stimato valore di recupero.

Per le restanti partecipazioni con un valore di libro di rilievo, in particolare quelle cui fanno capo gli altri principali Settori industriali del Gruppo, cioè Fiat Netherlands Holding N.V. (che detiene il controllo di CNH Global N.V.), Fiat Powertrain Technologies S.p.A., Magneti Marelli S.p.A. e Ferrari S.p.A., per le quali il valore di libro equivale al costo storico, non si sono ravvisate problematiche di impairment. Tale approccio vale anche in considerazione dei valori patrimoniali rilevati nel bilancio consolidato, che riflettono già le risultanze di adeguati processi di valutazione sulla recuperabilità degli asset.

3. Plusvalenze (minusvalenze) su cessioni di partecipazioniNel 2009, non si rilevano plusvalenze o minusvalenze su cessioni di partecipazioni. Nel 2008 le plusvalenze ammontavano a 181 migliaia di euro e derivavano dalla vendita a Fiat Partecipazioni S.p.A. della partecipazione del 51% nella controllata Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A.

4. Altri ricavi di gestioneGli Altri ricavi di gestione sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2009 2008Ricavi delle prestazioni verso imprese del Gruppo 45.229 45.337Ricavi delle prestazioni verso Terzi 182.049 -Variazione dei lavori in corso su ordinazione (164.254) 19.860Altri ricavi e proventi verso imprese del Gruppo 6.028 2.782Altri ricavi e proventi verso Terzi 6.380 2.070Totale Altri ricavi di gestione 75.432 70.049

I Ricavi delle prestazioni verso imprese del Gruppo si riferiscono a prestazioni di servizi ed a prestazioni di personale dirigenziale di Fiat S.p.A. svolte presso le principali società del Gruppo (vedasi Nota 30). Nel 2008 tale voce comprendeva anche gli addebiti per le licenze d’uso del marchio “FIAT” concesse alla Fiat Group Automobiles S.p.A. ed alla Fiat Automoveis S.A. – FIASA. Si ricorda che tale marchio è stato ceduto alla controllata Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A. alla fine dello scorso esercizio.

I Ricavi delle prestazioni verso Terzi sono rappresentati dai corrispettivi spettanti a Fiat S.p.A. per le attività direttamente svolte (direzione lavori, coordinamento, organizzazione) nell’ambito del contratto stipulato con Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A. per la tratta Torino-Novara. La registrazione contabile tra i Ricavi è stata effettuata a seguito dell’avvenuto completamento nell’esercizio delle ultime opere residue, nonché degli espletamenti previsti dal contratto per l’accettazione conclusiva dell’opera da parte del committente (vedasi Nota 26).

La Variazione dei lavori in corso su ordinazione rappresenta la quota di competenza dell’esercizio dei corrispettivi spettanti a Fiat S.p.A. per le attività direttamente svolte (direzione lavori, coordinamento, organizzazione) nell’ambito dei contratti stipulati con Treno Alta Velocità - T.A.V. S.p.A. ancora in corso alla fine dell’esercizio (tratta Firenze-Bologna e Novara-Milano) ed al netto dei corrispettivi relativi alla tratta Torino-Novara non più rilevati nei lavori in corso su ordinazione a fine esercizio in quanto ormai conseguiti e registrati nella voce Ricavi in concomitanza con la chiusura contabile della tratta (vedasi Nota 26).

Gli Altri ricavi e proventi verso imprese del Gruppo sono rappresentati principalmente da recuperi spese, affitti attivi su fabbricati di proprietà e da compensi versati da imprese per le cariche di amministratori svolte presso le stesse da personale legato alla Fiat S.p.A. da rapporti di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa.

Gli Altri ricavi e proventi verso Terzi sono rappresentati da proventi di varia natura, recuperi spese e sopravvenienze attive.

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5. Costi per il personaleI Costi per il personale in dettaglio si riferiscono a:

(in migliaia di euro) 2009 2008Salari e stipendi 20.692 20.476Oneri per piani a contribuzione definita ed oneri sociali 7.921 7.772Accantonamento per trattamento di fine rapporto e altri piani a benefici definiti 389 546Componente retributiva derivante da piani di stock option (3.494) 1.447Altri costi per il personale 6.080 7.456Totale Costi per il personale 31.588 37.697

Il numero medio dei dipendenti è passato da n. 151 unità nel 2008 (66 dirigenti, 76 impiegati, 9 operai) a n. 152 unità nel 2009 (66 dirigenti, 79 impiegati, 7 operai). Si fa presente che, come precedentemente descritto nella Nota 4, parte del personale dirigenziale (in media n. 11 dirigenti nel 2009 e n. 9 nel 2008) ha svolto la sua attività presso le principali società controllate del Gruppo, cui viene addebitato il relativo costo.

Gli Oneri per piani a contribuzione definita rappresentano l’ammontare pagato dalla società agli enti assicurativi italiani (INPS) e ad altri istituti previdenziali ed assistenziali per piani a contribuzione definita su benefici successivi al rapporto di lavoro (piani pensione e piani di assistenza sanitari) concessi a tutte le categorie di dipendenti. A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge n. 296/06, il trattamento di fine rapporto maturato dal 1° gennaio 2007 e versato ai fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS, è considerato un onere per piani a contribuzione definita. Per contro gli adeguamenti del fondo trattamento di fine rapporto maturato anteriormente al 1°gennaio 2007 sono rilevati nell’ambito della voce “Accantonamento per trattamento di fine rapporto e altri piani a benefici definiti” (vedasi Nota 20).

Gli Oneri sociali rappresentano l’ammontare pagato dalla società agli enti assicurativi ed assistenziali a fronte di benefici a breve termine concessi ai dipendenti, quali ad esempio per assistenza per malattia, infortunio e maternità obbligatoria.

La componente retributiva derivante dai piani di stock option si riferisce ai piani con sottostante azioni Fiat S.p.A. ed è rappresentata dall’onere figurativo rilevato in contropartita ad un’apposita riserva di Patrimonio netto (vedasi Nota 19) relativamente ai manager dipendenti della Fiat S.p.A. In particolare, tale valore si riferisce al piano Novembre 2006 e al piano Luglio 2008 (vedasi Nota 19). Nel 2009, non essendo stati raggiunti gli obiettivi di performance relativi alle tranche che maturano nel primo trimestre 2010, sono state conseguentemente riviste le probabilità di maturazione delle tranche successive; a fine 2009 Fiat S.p.A. ha pertanto proventizzato gli oneri figurativi relativi alle citate tranche e accertati nei precedenti esercizi (analoga proventizzazione era stata riconosciuta nel 2008).

La componente retributiva derivante dai piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. ma relativa a manager dipendenti di altre società del Gruppo, in applicazione ai Principi contabili internazionali relativi ai piani di stock option (IFRS 2) e loro interpretazioni (IFRIC 11), per contro, non viene rilevata come onere a conto economico della controllante Fiat S.p.A., ma è considerata come contribuzione in conto capitale a favore delle società controllate e conseguentemente registrata in aumento del valore di libro delle partecipazioni (vedasi Nota 12) di cui direttamente o indirettamente sono dipendenti i manager interessati dai piani di stock option, in contropartita all’apposita riserva di Patrimonio netto (vedasi Nota 19).

Gli Altri costi per il personale si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti al Fondo per premi a dipendenti per il raggiungimento degli obiettivi annuali nonché incentivazioni di fine rapporto ed assicurazioni.

Il valore complessivo del costo sostenuto nel 2009 per i compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategica è pari a 20.165 migliaia di euro (di cui 11.822 migliaia di euro riaddebitati alle società presso le quali hanno svolto l’attività). L’onere complessivo include i seguenti importi:

il trattamento di fine rapporto maturato nell’anno per 638 migliaia di euro;

la contribuzione da parte della società a fondi di previdenza pubblici e aziendali a contribuzione definita ed oneri sociali per 2.960 migliaia di euro;

il costo per un piano speciale a benefici definiti per 954 migliaia di euro (inclusivo della componente rilevata negli oneri finanziari).

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6. Altri costi di gestioneGli Altri costi di gestione si riferiscono a:

(in migliaia di euro) 2009 2008Spese per servizi ricevuti da imprese del Gruppo 25.352 32.017Spese per servizi ricevuti da Terzi 39.592 61.158Componente retributiva derivante da piani di stock option 8.154 7.676Costi per godimento beni di terzi 3.685 3.245Acquisto di beni 734 960Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 1.644 1.752Ammortamento attività immateriali 62 110Oneri diversi di gestione 6.682 7.515Totale Altri costi di gestione 85.905 114.433

Le Spese per servizi forniti da imprese del Gruppo derivano principalmente da prestazioni di assistenza e consulenza in campo amministrativo e finanziario, prestazioni per relazioni esterne, gestione del personale ed altre, servizi di sorveglianza ed attività di “Internal Auditing” (vedasi Nota 30).

Le Spese per servizi ricevuti da Terzi includono principalmente prestazioni per studi e attività professionali in campo tecnico (TAV), legale, amministrativo, finanziario e servizi nel campo dei sistemi informatici. Il decremento rispetto allo scorso esercizio è dovuto alle azioni di riduzione effettuate oltre al venir meno dei costi inerenti la valorizzazione e gestione del marchio Fiat, nonché a minori consulenze tecniche per il progressivo completamento delle attività legate ai contratti con T.A.V. S.p.A. Le Spese per servizi includono, inoltre, i compensi spettanti agli Amministratori e ai Sindaci della Fiat S.p.A., pari rispettivamente a 7.220 migliaia di euro e 152 migliaia di euro. I compensi agli Amministratori riguardano sia i compensi deliberati dall’Assemblea che le remunerazioni stabilite dal Consiglio di Amministrazione per gli Amministratori investiti di particolari incarichi.

La componente retributiva derivante dai piani di stock option è rappresentata dall’onere figurativo rilevato in contropartita ad un’apposita riserva di Patrimonio netto, relativamente ai piani assegnati all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 19).

Gli Oneri diversi di gestione includono contributi e quote associative, imposte indirette e tasse (ICI, IVA non detraibile, ecc.), nonché minusvalenze e sopravvenienze passive ed altri oneri minori.

7. Proventi (oneri) da operazioni non ricorrentiNel 2009 non si rilevano proventi o oneri da operazioni non ricorrenti. Nel 2008 i proventi da operazioni non ricorrenti ammontavano a 879.483 migliaia di euro ed erano rappresentati dalla plusvalenza netta realizzata con la cessione del marchio “FIAT” alla società controllata indiretta Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A., società dedicata alla gestione dei marchi. Il valore economico di trasferimento, pari a 880 milioni di euro, è stato determinato in base ad una valutazione condotta da un primario Advisor indipendente secondo metodologie di generale accettazione a livello internazionale.

8. Proventi (oneri) finanziariI Proventi (oneri) finanziari sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2009 2008Proventi finanziari 14.190 43.696Oneri finanziari (144.873) (202.539)Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati 116.992 (262.832)Totale Proventi (oneri) finanziari (13.691) (421.675)

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I Proventi finanziari sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2009 2008Proventi finanziari verso imprese del Gruppo: Interessi attivi su c/c Fiat Finance S.p.A. 3.427 25.924 Interessi attivi su finanziamenti Fiat Finance S.p.A. - 7.540 Commissioni su fidejussioni e garanzie personali 5.440 3.828 Altri proventi finanziari 63 48Totale Proventi finanziari verso imprese del Gruppo 8.930 37.340Proventi finanziari verso Terzi: Interessi attivi su depositi bancari ed altri 9 9 Interessi attivi su crediti verso l’erario 5.134 6.273Totale Proventi finanziari verso Terzi 5.143 6.282Utili (perdite) su cambi 117 74Totale Proventi finanziari 14.190 43.696

Gli Oneri finanziari sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2009 2008Oneri finanziari verso imprese del Gruppo: Interessi passivi su c/c Fiat Finance S.p.A. 598 1.659 Interessi passivi su finanziamenti Fiat Finance S.p.A. 124.590 171.593 Commissioni e altri oneri verso Fiat Netherlands Holding N.V. 6.255 11.369 Commissioni di servizio Fiat Finance S.p.A. e Fidis S.p.A. 98 95 Interessi passivi e oneri finanziari verso altre imprese del Gruppo 266 323Totale Oneri finanziari verso imprese del Gruppo 131.807 185.039Oneri finanziari verso Terzi: Interessi passivi ed oneri per cessione crediti 8.778 13.191 Oneri finanziari su benefici ai dipendenti 1.084 1.008 Altri interessi passivi e oneri finanziari verso Terzi 3.204 3.301Totale Oneri finanziari verso Terzi 13.066 17.500Totale Oneri finanziari 144.873 202.539

I Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati sono rappresentati da un provento netto di 116.992 migliaia di euro (nel 2008 erano stati rilevati oneri netti di 262.832 migliaia di euro) e rappresentano la componente di utili e perdite nette derivanti da strumenti finanziari derivati posti in essere tramite altre società del Gruppo a loro volta controparti nei contratti con primarie istituzioni bancarie internazionali. In particolare, il saldo del 2009 di 116.992 migliaia di euro è interamente originato dall’utile derivante dalla variazione del fair value, di due Equity Swap scadenti nel 2010 (a seguito di proroghe avvenute nell’esercizio) per coprire il rischio di rialzo del titolo Fiat al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option assegnate nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 19). Al 31 dicembre 2009 il valore nozionale di tali Equity Swap, misurato sulla base del prezzo strike contrattuale, è pari a 203.941 migliaia di euro. Secondo i principi contabili, tali Equity Swap, ancorché stipulati con l’intento di copertura, non possono essere trattati in hedge accounting e pertanto vengono definiti strumenti finanziari derivati di negoziazione.

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9. ImposteLe imposte iscritte a conto economico nel periodo sono così dettagliate:

(in migliaia di euro) 2009 2008Imposte correnti: IRES - - IRAP - 19.012Totale imposte correnti 19.012 Imposte differite di competenza del periodo: IRAP (5.858) 1.602Totale imposte differite di competenza del periodo (5.858) 1.602Imposte relative ad esercizi precedenti 11.973 23.428Totale Imposte 6.115 44.042

Nel 2008 le imposte correnti per IRAP erano correlate alla stima dell’imponibile generatosi nell’esercizio anche per effetto del provento non ricorrente realizzato con la cessione del marchio “FIAT”.

Le imposte differite per IRAP si riferiscono ai margini dei lavori in corso (contratti con T.A.V. S.p.A.).

Le imposte relative ad esercizi precedenti ammontano nel 2009 a 11.973 migliaia di euro e si riferiscono per la quasi totalità al conguaglio versato nell’anno per l’IRAP calcolata sull’imponibile dell’esercizio precedente. Nel 2008 le imposte relative ad esercizi precedenti ammontavano a 23.428 migliaia di euro e derivavano principalmente dal conguaglio relativo al consolidato fiscale nazionale dell’esercizio precedente.

La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

(in migliaia di euro) 2009 2008Imposte sul reddito teoriche 95.172 341.877Effetto fiscale differenze permanenti (90.928) (214.402)Imposte relative ad esercizi precedenti (2) 23.428Perdite esercizi precedenti utilizzate (4.244) (127.475)Imposte anticipate nette non stanziate - -Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP (correnti e differite) (2) 23.428IRAP (corrente e differita) 6.117 20.614Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 6.115 44.042

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l’aliquota fiscale IRES (27,5% nel 2009 e nel 2008) al risultato ante imposte. Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile diversa dall’utile ante imposte, genererebbe effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.

Le differenze permanenti sopra indicate includono, tra le altre, l’effetto fiscale su redditi non imponibili per 329.236 migliaia di euro nel 2009 (221.820 migliaia di euro nel 2008) e su costi non deducibili per 238.308 migliaia di euro nel 2009 (7.418 migliaia di euro nel 2008).

In particolare, nel 2009 l’effetto fiscale su redditi non imponibili deriva principalmente dai dividendi, il cui effetto è pari a circa 329.131 migliaia di euro (216.844 migliaia di euro nel 2008). Nel 2009 i costi non deducibili contengono essenzialmente le svalutazioni di partecipazioni il cui effetto fiscale è pari a 235.950 migliaia di euro (1.925 migliaia di euro nel 2008).

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Complessivamente le passività per imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate, sono così analizzabili:

Al Iscritte a Riconosciute Al 31 dicembre conto a patrimonio 31 dicembre(in migliaia di euro) 2008 economico netto 2009Imposte anticipate a fronte di: Fondi rischi ed oneri tassati e altre differenze minori 9.531 (1.231) - 8.300Totale imposte anticipate 9.531 (1.231) - 8.300Imposte differite passive a fronte di: Valorizzazione a ricavo dei lavori in corso su ordinazione (42.105) 42.105 - - Altre (654) 232 - (422)Totale imposte differite passive (42.759) 42.337 - (422)Beneficio fiscale teorico connesso a perdite riportabili a nuovo 59.275 319.122 - 378.397Rettifiche di valore per attività la cui recuperabilità non è probabile (31.905) (354.370) - (386.275)Totale passività per imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate (5.858) 5.858 - -

La determinazione delle attività per imposte anticipate è stata effettuata valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei piani strategici aggiornati, corredati dei relativi piani fiscali. Per tale ragione il totale dei benefici fiscali teorici futuri derivanti dalle differenze temporanee deducibili (8.300 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 e 9.531 migliaia di euro al 31 dicembre 2008), nonché dalle perdite fiscali riportabili a nuovo (378.397 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 e 59.275 migliaia di euro al 31 dicembre 2008), è stato ridotto per complessivi 386.275 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 (31.905 migliaia di euro al 31 dicembre 2008).

Il valore complessivo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre 2009 ed i relativi importi su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:

Anno di scadenza Totale al 31 dicembre(in migliaia di euro) 2009 2010 2011 2012 2013 Oltre 2013Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini IRES: Differenze temporanee deducibili 29.728 22.785 794 687 687 4.775 Differenze temporanee imponibili (1.537) - - - - (1.537) Perdite fiscali 1.375.989 461.784 768.802 145.403 - - Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (1.404.180) (484.569) (769.596) (146.090) (687) (3.238)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali - - - - - -Differenze temporanee rilevanti ai fini IRAP: Differenze temporanee deducibili 2.606 2.505 101 - - - Differenze temporanee imponibili - - - - - -Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali 2.606 2.505 101 - - -

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10. Attività immaterialiLe Attività immateriali sono state interamente acquisite all’esterno e non vi sono attività immateriali a vita utile indefinita.

Al 31 dicembre 2009 ammontano a 313 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:

Al (Decrementi) e Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2009 Costo storico 628 (55) 573 Fondo ammortamento (253) (62) 55 (260) Valore netto contabile 375 (62) - 313

Le Attività immateriali sono rappresentate da costi per migliorie su beni di terzi. L’ammortamento è stato determinato sulla base della durata dei contratti di locazione (4 e 12 anni).

Gli ammortamenti delle Attività immateriali sono inclusi a conto economico nella voce Altri costi di gestione (Nota 6).

Nel corso del 2008 le variazioni delle Attività immateriali erano state le seguenti:

Al (Decrementi) e Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2007 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2008Concessioni, licenze e diritti simili Costo storico 1.050 33 - (1.083) - Fondo ammortamento (991) - - 991 - Valore netto contabile 59 33 - (92) - Altre attività immateriali Costo storico 615 13 - - 628 Fondo ammortamento (143) - (110) - (253) Valore netto contabile 472 13 (110) - 375 Immobilizzazioni in corso e acconti Costo storico 280 67 - (347) - Fondo ammortamento - - - - - Valore netto contabile 280 67 - (347) - Totale Attività immateriali Costo storico 1.945 113 - (1.430) 628 Fondo ammortamento (1.134) - (110) 991 (253) Valore netto contabile 811 113 (110) (439) 375

La voce Concessioni, licenze e diritti simili includeva i costi sostenuti per la realizzazione e per la registrazione dei marchi di proprietà della società, mentre la voce Immobilizzazioni in corso ed acconti si riferiva alle spese sostenute per le procedure amministrative di registrazione ancora in corso. Il decremento di entrambe le voci è conseguente alla cessione dei marchi avvenuta alla fine dello scorso esercizio.

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11. Immobili, impianti e macchinariAl 31 dicembre 2009 ammontano a 31.445 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:

Al (Decrementi) e Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2009Terreni e fabbricati Costo storico 46.082 - - - 46.082 Fondo ammortamento (15.524) - (1.353) - (16.877) Valore netto contabile 30.558 - (1.353) - 29.205 Impianti e macchinari Costo storico 10.135 - - - 10.135 Fondo ammortamento (9.899) - (122) - (10.021) Valore netto contabile 236 - (122) - 114 Altre attività materiali Costo storico 4.731 78 - (34) 4.775 Fondo ammortamento (2.501) - (169) 21 (2.649) Valore netto contabile 2.230 78 (169) (13) 2.126 Totale Immobili, impianti e macchinari Costo storico 60.948 78 - (34) 60.992 Fondo ammortamento (27.924) - (1.644) 21 (29.547) Valore netto contabile 33.024 78 (1.644) (13) 31.445

La voce Terreni e fabbricati include terreni per un valore di 610 migliaia di euro (invariato rispetto all’esercizio precedente) mentre i fabbricati sono essenzialmente costituiti dall’immobile per uffici della sede di Torino - Via Nizza 250.

La voce Impianti e macchinari si riferisce per la quasi totalità ad impianti generali relativi agli immobili.

Le Altre attività materiali sono rappresentate da autovetture, mobili d’ufficio e dotazioni.

Al 31 dicembre 2009 non vi sono immobilizzazioni in corso né impegni contrattuali per l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari di importo significativo.

Non vi sono immobili gravati da garanzie reali o il cui utilizzo sia soggetto a restrizioni.

Gli ammortamenti delle attività materiali sono inclusi a conto economico nella voce Altri costi di gestione (Nota 6).

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Nel corso del 2008 le variazioni degli Immobili, impianti e macchinari erano state le seguenti:

Al (Decrementi) e Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2007 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2008Terreni e fabbricati Costo storico 46.016 66 - - 46.082 Fondo ammortamento (14.171) - (1.353) - (15.524) Valore netto contabile 31.845 66 (1.353) - 30.558 Impianti e macchinari Costo storico 10.116 19 - - 10.135 Fondo ammortamento (9.740) - (159) - (9.899) Valore netto contabile 376 19 (159) - 236 Altre attività materiali Costo storico 5.099 265 - (633) 4.731 Fondo ammortamento (2.656) - (240) 395 (2.501) Valore netto contabile 2.443 265 (240) (238) 2.230 Totale Immobili, impianti e macchinari Costo storico 61.231 350 - (633) 60.948 Fondo ammortamento (26.567) - (1.752) 395 (27.924) Valore netto contabile 34.664 350 (1.752) (238) 33.024

12. PartecipazioniAl 31 dicembre 2009 ammontano a 13.990.570 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:

(Svalutazioni)/ ripristini di valore Al e Adeguamento Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi (Decrementi) al fair value 31 dicembre 2009Partecipazioni in imprese controllate 14.294.660 406.467 (5.819) (858.000) 13.837.308Partecipazioni in imprese collegate 131.786 - - - 131.786Partecipazioni in altre imprese 18.290 115 - 3.071 21.476Totale Partecipazioni 14.444.736 406.582 (5.819) (854.929) 13.990.570

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Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente:

(Svalutazioni)/ % di Al ripristini Al(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2008 Incrementi (Decrementi) di valore 31 dicembre 2009Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,00 4.676.359 (2.279) (200.000) 4.474.080 Costo storico 7.383.359 (2.279) 7.381.080 Fondo svalutazione (2.707.000) (200.000) (2.907.000)Ferrari S.p.A. 85,00 1.055.203 1.055.203 Costo storico 1.055.203 1.055.203 Fondo svalutazione - -Maserati S.p.A. 100,00 103.887 (88) 103.799 Costo storico 103.887 (88) 103.799 Fondo svalutazione - -Fiat Netherlands Holding N.V. 100,00 3.827.347 3.827.347 Costo storico 3.827.347 3.827.347 Fondo svalutazione - -Iveco S.p.A. 100,00 1.835.273 300.000 (1.643) (560.000) 1.573.630 Costo storico 1.835.273 300.000 (1.643) 2.133.630 Fondo svalutazione (560.000) (560.000)Fiat Powertrain Technologies S.p.A. 100,00 649.667 (755) 648.912 Costo storico 649.667 (755) 648.912 Fondo svalutazione - -Magneti Marelli S.p.A. 99,99 612.338 (483) 611.855 Costo storico 612.338 (483) 611.855 Fondo svalutazione - -Teksid S.p.A. 84,79 76.157 (73) 76.084 Costo storico 129.143 (73) 129.070 Fondo svalutazione (52.986) (52.986)Teksid Aluminum S.r.l. 100,00 43.292 25.000 (31.000) 37.292 Costo storico 43.292 25.000 68.292 Fondo svalutazione - (31.000) (31.000)Comau S.p.A. 100,00 103.289 40.000 (238) (51.000) 92.051 Costo storico 543.020 40.000 (238) 582.782 Fondo svalutazione (439.731) (51.000) (490.731)Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,00 950.700 (250) (16.000) 934.450 Costo storico 950.700 (250) 950.450 Fondo svalutazione - (16.000) (16.000)Fiat Finance S.p.A. 100,00 222.263 222.263 Costo storico 222.263 222.263 Fondo svalutazione - -Fiat Finance North America Inc. 39,47 15.557 41.467 57.024 Costo storico 17.118 41.467 58.585 Fondo svalutazione (1.561) (1.561)Altre minori 123.328 (10) 123.318 Costo storico 182.893 (10) 182.883 Fondo svalutazione (59.565) (59.565)Totale Partecipazioni in imprese controllate 14.294.660 406.467 (5.819) (858.000) 13.837.308 Costo storico 17.555.503 406.467 (5.819) 17.956.151 Fondo svalutazione (3.260.843) (858.000) (4.118.843)

305

In relazione alle variazioni avvenute nel corso dell’esercizio 2009 nelle partecipazioni in imprese controllate, si evidenzia quanto segue:

al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria delle partecipate sono stati effettuati versamenti in conto capitale rispettivamente per 300.000 migliaia di euro a favore della Iveco S.p.A., per 40.000 migliaia di euro a favore della Comau S.p.A. e per 25.000 migliaia di euro a favore della Teksid Aluminum S.r.l.. Sempre in tale ottica, a fine 2009 Fiat S.p.A. ha versato alla controllata indiretta Fiat Finance North America Inc., secondo la quota di possesso del 39,47%, 59.211 migliaia di dollari (pari ad un controvalore di 41.467 migliaia di euro) a titolo di aumento del capitale sociale.

Come precedentemente illustrato nella Nota 5, la componente retributiva derivante dai piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. relativa a manager dipendenti di altre società del Gruppo, viene considerata come contribuzione in conto capitale a favore delle società controllate e conseguentemente registrata in aumento del valore delle partecipazioni di cui direttamente o indirettamente sono dipendenti i manager beneficiari dei piani di stock option. Per contro, qualora a seguito del mancato raggiungimento degli obiettivi di performance alcune tranche di opzioni non maturino, la relativa componente retributiva accertata negli esercizi precedenti viene corrispondentemente stornata e pertanto il valore della contribuzione in conto capitale, rilevata in esercizi precedenti, viene corrispondentemente ridotto per le partecipazioni di cui direttamente o indirettamente sono dipendenti i manager beneficiari dei piani di stock option. Al riguardo, nel 2009 sono stati registrati decrementi delle partecipazioni nelle controllate, complessivamente per 5.819 migliaia di euro, riferiti alle variazioni di stima del piano Novembre 2006 e del piano Luglio 2008. Tali decrementi trovano corrispondenza nella movimentazione dell’apposita riserva di Patrimonio netto (vedasi Nota 19).

La voce (Svalutazioni) ripristini di valore include le svalutazioni derivanti dall’applicazione del metodo del costo, come precedentemente illustrato alla Nota 2 cui si rimanda.

L’elenco completo delle partecipazioni con le ulteriori indicazioni richieste dalla Consob (comunicazione n°DEM/6064293 del 28 luglio 2006) è riportato in allegato.

Il dettaglio delle partecipazioni in imprese collegate e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente:

(Svalutazioni)/ % di Al ripristini Al(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2008 Incrementi (Decrementi) di valore 31 dicembre 2009RCS MediaGroup S.p.A. 10,09 131.786 - - - 131.786Totale Partecipazioni in imprese collegate 131.786 - - - 131.786

Il valore di libro della partecipazione nella società quotata RCS MediaGroup S.p.A. a fine esercizio è superiore rispetto alla quotazione di borsa alla stessa data per 34 milioni di euro (a fine 2008 era superiore per 57 milioni di euro). La quotazione di borsa della collegata, benché in recupero rispetto a fine 2008, ha continuato a mantenersi al di sotto del valore contabile dei mezzi propri della società. Pertanto, tenendo anche conto della consistenza patrimoniale della partecipata, riflessa nel Bilancio consolidato del Gruppo Fiat con il metodo del patrimonio netto, ed in considerazione della rilevanza della quota posseduta e del suo posizionamento negli assetti azionari, per la quale una misurazione in base a valori borsistici (peraltro largamente influenzati dall’attuale congiuntura) è poco significativa, si è ritenuto ragionevole non apportare rettifiche all’attuale valore di libro.

Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente: % di Al Adeguamento Al(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2008 Incrementi (Decrementi) al fair value 31 dicembre 2009Fin.Priv. S.r.l. 14,28 14.773 - - 3.170 17.943Assicurazioni Generali S.p.A. 0,01 3.517 115 - (99) 3.533Totale Partecipazioni in altre imprese 18.290 115 - 3.071 21.476

Trattandosi di attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading, le partecipazioni in altre imprese sono iscritte al fair value che coincide, per le imprese quotate, con la quotazione di borsa alla data di bilancio. In analogia, anche la partecipazione in Fin.Priv. S.r.l. (holding il cui attivo è costituito quasi interamente da titoli azionari quotati) è stata valutata a fair value tenendo conto del valore di borsa del suo portafoglio. L’applicazione di tale metodo di valutazione ha comportato nell’esercizio 2009 l’iscrizione di un incremento netto di valore delle partecipazioni in altre imprese pari a 3.071 migliaia di euro (di cui 3.170 migliaia di euro per Fin.Priv. S.r.l. al netto della riduzione di 99 migliaia di euro per Assicurazioni Generali S.p.A.), con contropartita a patrimonio netto (vedasi Nota 19).

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L’incremento di 115 migliaia di euro della partecipazione Assicurazioni Generali S.p.A. rappresenta il valore delle azioni assegnate gratuitamente ai soci in quota aggiuntiva al dividendo pagato dalla società nell’esercizio.

Si segnala che non vi sono partecipazioni in altre imprese comportanti l’assunzione di una responsabilità illimitata per le obbligazioni delle medesime (art. 2361, comma 2, C.C.).

Infine, al 31 dicembre 2009 e 2008 non vi sono partecipazioni date a garanzia di passività finanziarie e passività potenziali.

Nel corso del 2008 le variazioni delle Partecipazioni erano state le seguenti: Ripristini di valore Effetti della (Svalutazioni)/ Al scissione di Fiat Altre Adeguamento Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2007 Partecipazioni variazioni al fair value 31 dicembre 2008Partecipazioni in imprese controllate 13.277.641 680.408 343.611 (7.000) 14.294.660Partecipazioni in imprese collegate - 131.786 - - 131.786Partecipazioni in altre imprese 33.843 - - (15.553) 18.290Totale Partecipazioni 13.311.484 812.194 343.611 (22.553) 14.444.736

In relazione alle variazioni avvenute nel corso dell’esercizio 2008 nelle partecipazioni in imprese controllate e collegate, si ricorda che in data 29 dicembre 2008 è avvenuta la scissione parziale della controllata totalitaria Fiat Partecipazioni S.p.A. a favore della controllante Fiat S.p.A., operazione che era stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. in data 20 ottobre 2008 e dall’Assemblea straordinaria degli azionisti di Fiat Partecipazioni S.p.A. in data 14 ottobre 2008, nel rispetto delle disposizioni contenute nell’art. 2506-ter C.C. (che rinvia all’art. 2505 C.C.) ed in conformità dell’art. 15 dello Statuto sociale di Fiat S.p.A.

Per effetto della Scissione sono state assegnate a Fiat S.p.A. le quote di partecipazione detenute da Fiat Partecipazioni S.p.A. nelle imprese controllate Fiat Group Automobiles S.p.A. (100,00%), Fiat Powertrain Technologies S.p.A. (100,00%), Magneti Marelli S.p.A. (99,99%), Maserati S.p.A. (100,00%), Teksid S.p.A. (84,79%), Teksid Aluminum S.r.l. (100,00%), Fiat Netherlands Holding N.V. (39,44%), Iveco S.p.A. (39,44%) nonché nell’impresa collegata RCS MediaGroup S.p.A. (10,09%).

13. Altre attività finanziarieIl dettaglio delle Altre attività finanziarie è il seguente:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 VariazioneOpzione acquisto quote Ferrari S.p.A. 10.032 10.032 -Crediti per commissioni su contratti di garanzia 16.782 10.531 6.251Titoli di credito 73 74 (1)Totale Altre attività finanziarie 26.887 20.637 6.250

La voce Opzione per l’acquisto di quote Ferrari S.p.A. accoglie il valore del premio pagato nell’ottobre 2006 per un’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto dal fondo arabo Mubadala Development Company PJSC. Nel mese di luglio 2008 era stata prorogata l’originaria scadenza e pertanto, attualmente, l’opzione è esercitabile dal 1° gennaio 2010 al 31 luglio 2010 ad un prezzo di 302,07 euro per azione (per un totale di 122.399 migliaia di euro) dedotti i dividendi eventualmente distribuiti. Tale opzione è valutata al costo d’acquisto perché si ritiene che il suo fair value non sia ragionevolmente determinabile.

I Crediti per commissioni su contratti di garanzia rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri per garanzie prestate dalla società (principalmente per finanziamenti ottenuti da imprese del Gruppo).

I Titoli di credito sono rappresentati da titoli di Stato quotati vincolati per erogazioni di borse di studio.

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La ripartizione delle Altre attività finanziarie per scadenza è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Altre attività finanziarie entro l’esercizio 15.437 3.431tra uno e cinque anni 11.145 16.710oltre cinque anni 305 496Totale 26.887 20.637

14. Altre attività non correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 203 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 41 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e comprendono crediti verso erario e crediti verso dipendenti scadenti oltre i dodici mesi.

15. Crediti commercialiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 60.015 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 125.277 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e si riferiscono a:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 VariazioneCrediti verso clienti Terzi Crediti 53.091 131.537 (78.446) Fondo svalutazione (228) (228) -Totale crediti verso clienti Terzi 52.863 131.309 (78.446)Crediti commerciali verso imprese del Gruppo 7.152 53.983 (46.831)Totale Crediti commerciali 60.015 185.292 (125.277)

I Crediti verso clienti Terzi si riferiscono principalmente a crediti nei confronti di T.A.V. S.p.A. per stati avanzamento lavori, realizzati negli ultimi mesi dell’anno, relativi alle tratte ferroviarie ad alta velocità. Tali importi trovano corrispondenza nella voce Debiti commerciali, in relazione allo stato avanzamento lavori da liquidare ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. (vedasi Nota 24). Al 31 dicembre 2009 i crediti commerciali ceduti a factor ammontano a 10.303 migliaia di euro e sono relativi a stati avanzamento lavori sulla tratta Novara- Milano. Tali crediti sono mantenuti in bilancio e trovano contropartita nelle poste del passivo Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti (vedasi Nota 25), secondo quanto previsto dallo IAS 39.

I Crediti commerciali verso imprese del Gruppo comprendono per la quasi totalità accertamenti di prestazioni da liquidare. Al 31 dicembre 2008 tale voce comprendeva il credito di 52.800 migliaia di euro verso Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A. per la quota dilazionata al 2009 del pagamento relativo alla cessione del marchio “FIAT” avvenuta alla fine dello scorso esercizio.

Il fondo svalutazione è stato determinato sulla base della valutazione del rischio relativamente ad alcuni crediti minori verso terzi.

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Si segnala infine che i Crediti commerciali saranno esigibili entro l’esercizio successivo e non presentano saldi scaduti di ammontare significativo.

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16. Crediti finanziari correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 646.074 migliaia di euro e sono rappresentati da crediti verso imprese del Gruppo dettagliati come segue (al 31 dicembre 2008 non si rilevavano crediti finanziari correnti):

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 VariazioneConto corrente presso Fiat Finance S.p.A. 606.941 - 606.941Attività verso Fiat Netherlands Holding N.V. per strumenti finanziari derivati 39.127 - 39.127Altri crediti minori verso Fiat Netherlands Holding N.V. 6 - 6Totale Crediti finanziari correnti 646.074 - 646.074

La voce Conto corrente presso Fiat Finance S.p.A., rappresenta il saldo attivo del conto corrente intrattenuto con Fiat Finance S.p.A. nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo.

La voce Attività verso Fiat Netherlands Holding N.V. per strumenti finanziari derivati, rappresenta il fair value del primo dei due Equity Swap su azioni Fiat, stipulati dalla società Fiat Netherlands Holding N.V. su mandato Fiat S.p.A. con primarie istituzioni bancarie per coprire il rischio di rialzo del titolo al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option assegnate nel 2004 all’Amministratore Delegato, come già descritto nella precedente Nota 8 a cui si rimanda per le altre informazioni. Il fair value di tale Equity Swap è stato determinato utilizzando le quotazioni di mercato alla data di bilancio. Al 31 dicembre 2008 i fair value di entrambi gli Equity Swap risultavano negativi e pertanto erano rilevati come passività (vedasi Nota 25).

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari approssimi il loro fair value.

17. Altri crediti correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 198.923 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 706.135 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e sono vantati nei confronti di:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 VariazioneCrediti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata 120.755 285.048 (164.293)Altri crediti verso imprese del Gruppo 1.070 42.039 (40.969)Crediti verso l’erario per IVA 24.586 304.262 (279.676)Crediti verso l’erario per IRES 49.209 269.286 (220.077)Crediti verso l’erario per IRAP 1.163 - 1.163Altri minori 2.140 4.423 (2.283)Totale Altri crediti correnti 198.923 905.058 (706.135)

I Crediti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata sono relativi all’IRES calcolata sui redditi imponibili conferiti dalle società controllate italiane nel consolidato fiscale nazionale.

Gli Altri crediti verso imprese del Gruppo comprendono partite varie da incassare. Al 31 dicembre 2008 tale voce comprendeva il credito di 27.000 migliaia di euro verso la controllata Fiat Partecipazioni S.p.A., liquidato nel 2009, derivante dall’operazione di Scissione parziale avvenuta lo scorso esercizio.

I Crediti verso l’erario per IRES includono i crediti trasferiti a Fiat S.p.A. dalle società italiane che partecipano al consolidato fiscale nazionale nell’esercizio 2009 e negli esercizi precedenti. Al 31 dicembre 2009 i crediti chiesti a rimborso e ceduti a factor ammontavano a 25.214 migliaia di euro (230.795 migliaia di euro al 31 dicembre 2008) e sono mantenuti in bilancio, trovando contropartita nella posta del passivo Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti (vedasi Nota 25), secondo quanto previsto dallo IAS 39.

Rispetto al 31 dicembre 2008, le variazioni in diminuzione di 279.676 migliaia di euro della voce Crediti verso l’erario per IVA e di 220.077 migliaia di euro della voce Crediti verso l’erario per IRES, sono essenzialmente conseguenti ai rimborsi avvenuti nell’anno del credito per l’IVA consolidata di Gruppo relativo all’esercizio 2008 e di crediti per IRES relativi ad esercizi precedenti.

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Al 31 dicembre 2009 non risultano iscritti interessi su crediti IVA chiesti a rimborso (rispetto a 217 migliaia di euro iscritti al 31 dicembre 2008), mentre gli interessi iscritti su crediti IRES (totalmente ceduti a factor) sono pari a 2.214 migliaia di euro (26.081 migliaia di euro al 31 dicembre 2008).

Si ritiene che il valore contabile degli Altri crediti correnti approssimi il loro fair value.

Si segnala che gli Altri crediti correnti saranno esigibili per la quasi totalità entro l’esercizio successivo.

18. Disponibilità e mezzi equivalentiLe Disponibilità e mezzi equivalenti includono:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 VariazioneDepositi bancari e postali 473 494 (21)Assegni, denaro e valori in cassa 1 1 -Totale Disponibilità e mezzi equivalenti 474 495 (21)

I valori esposti si riferiscono a saldi di conti correnti bancari in euro rimborsabili a vista. Si ritiene che il valore delle Disponibilità e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data.

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti è da ritenersi limitato in quanto le controparti sono rappresentate da primarie istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.

19. Patrimonio nettoIl Patrimonio netto al 31 dicembre 2009 ammonta a 12.486.847 migliaia di euro, in aumento di 317.103 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008 a seguito principalmente del risultato netto positivo dell’esercizio pari a 339.964 migliaia di euro ed al netto della diminuzione legata alla distribuzione dei dividendi per 24.773 migliaia di euro (0,31 euro a ciascuna azione di risparmio).

Capitale socialeAl 31 dicembre 2009 il Capitale sociale, interamente versato, ammonta a 6.377.263 migliaia di euro ed è così composto:

(n° azioni) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Azioni emesse interamente versate Azioni ordinarie 1.092.247.485 1.092.247.485Azioni privilegiate 103.292.310 103.292.310Azioni di risparmio 79.912.800 79.912.800Totale azioni emesse 1.275.452.595 1.275.452.595

Le azioni emesse hanno tutte valore nominale di 5 euro cadauna e prevedono diversi diritti e privilegi a seconda delle categorie.

Ogni azione attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione, salvi i diritti stabiliti a favore delle azioni privilegiate e di risparmio, come di seguito descritto.

Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna. Ogni azione privilegiata attribuisce il diritto di voto limitatamente alle materie di competenza dell’Assemblea straordinaria e quando si deve deliberare in merito al Regolamento dell’Assemblea. Le azioni di risparmio sono prive del diritto di voto.

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Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di Fiat S.p.A. devono essere così destinati:

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura una ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,31 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire un dividendo maggiorato di 0,175 euro, anziché di 0,155 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,2 euro per azione.

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito, in ordine di priorità, alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual misura alle azioni delle tre categorie.

La seguente tabella mostra la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2007 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2009:

(Acquisti)/ (Acquisti)/ Al Vendite di Al Vendite di Al 31 dicembre Aumento azioni 31 dicembre Aumento azioni 31 dicembre(numero di azioni in migliaia) 2007 di capitale proprie 2008 di capitale proprie 2009Azioni ordinarie emesse 1.092.247 - - 1.092.247 - - 1.092.247Meno: Azioni proprie (21.851) - (16.717) (38.568) - - (38.568)Azioni ordinarie in circolazione 1.070.396 - (16.717) 1.053.679 - - 1.053.679 Azioni privilegiate emesse 103.292 - - 103.292 - - 103.292Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni privilegiate in circolazione 103.292 - - 103.292 - - 103.292 Azioni di risparmio emesse 79.913 - - 79.913 - - 79.913Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni di risparmio in circolazione 79.913 - - 79.913 - - 79.913 Totale Azioni emesse da Fiat S.p.A. 1.275.452 - - 1.275.452 - - 1.275.452Meno: Azioni Proprie (21.851) - (16.717) (38.568) - - (38.568)Totale Azioni Fiat S.p.A. in circolazione 1.253.601 - (16.717) 1.236.884 - - 1.236.884

Per informazioni sugli acquisti e vendite di azioni proprie avvenuti nel corso del 2008, si rinvia al successivo paragrafo “Azioni proprie”.

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Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:

Il capitale sociale della società non può avere valore inferiore a 120.000 euro.

Ogni variazione dell’importo del capitale sociale deve essere deliberata dall’Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l’organo assembleare ha inoltre l’obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l’esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato, l’Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società.

Come indicato in precedenza è lo statuto della società che determina la partecipazione agli utili spettanti a ciascuna categoria di azioni di Fiat S.p.A.

La riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.

Per quanto riguarda le azioni proprie, la società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. L’acquisto deve essere autorizzato dall’Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.

Con riferimento al Capitale sociale si ricorda, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 3 novembre 2006, ha esercitato la delega ex art. 2443 del Codice Civile per l’aumento di capitale, riservato a dipendenti della società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di massimi 50 milioni di euro mediante emissione di massime n. 10 milioni di azioni ordinarie da nominali euro 5 cadauna, corrispondenti allo 0,78% del capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo di 13,37 euro per azione, al servizio del piano di stock option a dipendenti descritto nel successivo paragrafo. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del piano.

In termini di dividendi sin dal 2006 Fiat si è data una dividend policy in base alla quale intende distribuire ai propri azionisti un dividendo complessivo pari al 25% degli utili consolidati conseguiti. Peraltro, con riferimento al risultato consolidato conseguito nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008, pur in presenza di utile consolidato di 1.721 milioni di euro ed ancorché l’utile netto di Fiat S.p.A. avrebbe consentito una distribuzione di dividendi in misura conforme alla policy, l’Assemblea degli Azionisti del 27 marzo 2009, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deciso di limitare la distribuzione di dividendi alle sole azioni di risparmio (dividendi per 24.773 migliaia di euro complessivi, come stabilito dallo Statuto della Società) allo scopo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo e preservare la liquidità. A seguito della normalizzazione dei mercati di capitali quali fonte di finanziamento per il Gruppo e della convinzione che il Gruppo ha la capacità di continuare a generare utili anche in un contesto di mercato significativamente differente, in considerazione dell’utile netto distribuibile da Fiat S.p.A. per il 2009, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 244 milioni di euro (237 milioni di euro escludendo le azioni proprie detenute da Fiat S.p.A. alla data di pubblicazione del presente bilancio d’esercizio) pari a circa il 30% del saldo tra l’utile netto consolidato 2008 e la perdita netta consolidata 2009. La proposta di distribuzione del dividendo è così articolata:

0,17 euro per azione ordinaria;

0,31 euro per azione privilegiata;

0,325 euro per azione di risparmio.

Gli obiettivi identificati da Fiat nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo. Fiat intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l’economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

Fiat monitora costantemente l’evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto ed in particolare il livello di indebitamento netto e la generazione di cassa delle attività industriali.

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra riportati, Fiat persegue il costante miglioramento della redditività dei business nei quali opera. Inoltre, in linea generale, può vendere parte delle proprie attività per ridurre l’ammontare dei debiti mentre il Consiglio di Amministrazione può proporre all’Assemblea degli azionisti la riduzione o l’aumento del capitale sociale oppure, ove consentito dalla legge, la distribuzione di riserve. In tale contesto la Fiat S.p.A. realizza anche acquisti

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di azioni proprie, sempre nei limiti autorizzati dall’Assemblea degli azionisti, seguendo le stesse logiche di creazione di valore, compatibilmente con gli obiettivi di equilibrio finanziario e di miglioramento del rating.

Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti (capitale sociale e riserva sovrapprezzo, al netto del valore delle azioni proprie, complessivamente pari a 7.261.595 migliaia di euro al 31 dicembre 2009, invariato rispetto al 31 dicembre 2008), sia il valore generato dalla Fiat S.p.A in termini di risultati conseguiti dalla gestione (utili a nuovo ed altre riserve, al lordo del risultato dell’esercizio, complessivamente pari a 5.222.812 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 e 4.908.780 migliaia di euro al 31 dicembre 2008, esclusi gli utili e perdite iscritti a Patrimonio netto).

Riserva da soprapprezzo azioniAl 31 dicembre 2009 ammonta a 1.540.885 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2008.

Riserva legaleAl 31 dicembre 2009 ammonta a 699.460 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 59.957 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008 a seguito della destinazione della quota dell’utile dell’esercizio precedente, come deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009.

Riserva disponibile per acquisto azioni proprieTale riserva è stata costituita mediante prelievo dalla riserva “Utili (perdite) a nuovo”, a seguito delle delibere dell’Assemblea degli azionisti che autorizzano l’acquisto di azioni proprie. In particolare gli acquisti di azioni proprie sono stati eseguiti a valere su un programma (il “Programma”) autorizzato dall’Assemblea degli azionisti del 5 aprile 2007 e rinnovato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008 che prevedeva l’acquisto di azioni proprie sui mercati regolamentati secondo i seguenti termini:

il Programma avrebbe avuto termine il 30 settembre 2009 o comunque al raggiungimento del controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle azioni Fiat già detenute dalla società, o di un numero di azioni pari al 10% del capitale sociale;

il prezzo massimo di acquisto non avrebbe potuto essere superiore del 10% al prezzo di riferimento rilevato in Borsa il giorno precedente all’acquisto effettuato;

il numero massimo di azioni acquistate giornalmente non avrebbe potuto essere superiore al 20% del totale degli scambi giornalieri di ciascuna categoria.

Al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale, l’Assemblea del 27 marzo 2009 ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto ed alla disponibilità di azioni proprie anche attraverso società controllate, revocando contestualmente, per la parte non ancora eseguita alla data, l’analoga delibera assunta in data 31 marzo 2008. L’autorizzazione riguarda un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, tenuto conto delle azioni Fiat già detenute dalla società per 656,6 milioni di euro.

Al 16 febbraio 2010, le azioni ordinarie acquisite dall’inizio del Programma sono pari a 37,27 milioni, per un investimento complessivo di 665 milioni di euro. Benché il programma di acquisto di azioni proprie sia stato sospeso, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che l’attuale autorizzazione scadrà il 27 settembre 2010, allo scopo di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale, proporrà all’Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto, per la durata di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni proprie delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle azioni Fiat già detenute ad oggi dalla società per 656,6 milioni di euro. La proposta, qualora approvata, non comporterà ovviamente alcun obbligo di acquisto.

Al 31 dicembre 2009 la Riserva disponibile per acquisto azioni proprie ammonta a 1.142.740 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2008.

In particolare, come precedentemente ricordato, la delibera dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009 ha revocato per la parte non ancora eseguita alla data, pari a 1.142.740 migliaia di euro, la precedente autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e nel contempo ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, tenuto conto delle riserve già vincolate per azioni proprie in portafoglio alla data (ossia n. 38.568.458 azioni proprie con un valore di carico di 656.553 migliaia di euro), riconfermando pertanto il valore della riserva disponibile pari a 1.142.740 migliaia di euro, rimasta invariata fino al 31 dicembre 2009, non essendo avvenuti acquisti di azioni proprie nel corso dei mesi successivi alla delibera assembleare.

Riserva per azioni proprie in portafoglioAl 31 dicembre 2009 ammonta a 656.553 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2008.

313

Tale riserva trae origine dai vincoli di legge (art. 2357-ter C.C.) e le sue variazioni sono la risultante degli incrementi per trasferimento dalla “Riserva disponibile per acquisto azioni proprie”, in relazione alle azioni proprie acquistate, al netto dei decrementi per le azioni proprie vendute.

Utili (perdite) portati a nuovoAl 31 dicembre 2009 gli utili a nuovo ammontano a 2.198.994 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 1.114.416 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008 conseguente alla destinazione del residuo dell’utile dell’esercizio precedente, dopo la destinazione della quota alla Riserva legale e l’avvenuta distribuzione dei dividendi, come deliberato dell’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009.

Utili (perdite) iscritti direttamente a patrimonio nettoTale riserva accoglie gli utili e le perdite iscritti direttamente a patrimonio netto ed in particolare quelli derivanti dall’adeguamento a fair value delle partecipazioni in altre imprese, così come descritto in precedenza (vedasi Nota 12).

Al 31 dicembre 2009 tale riserva è positiva ed ammonta a 2.440 migliaia di euro con una variazione in aumento di 3.071 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008 per adeguamento a fair value a tale data delle partecipazioni in Fin. Priv. S.r.l. e in Assicurazioni Generali S.p.A.

Riserva per stock optionAl 31 dicembre 2009 ammonta a 95.272 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 1.159 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008 in contropartita:

al costo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio pari a 4.660 migliaia di euro nel 2009 (9.123 migliaia di euro nel 2008), originato dall’onere di 8.154 migliaia di euro per i piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. relativi all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 6), al netto della proventizzazione di 3.494 migliaia di euro legata ai piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. relativi ai manager dipendenti della Fiat S.p.A. (vedasi Nota 5);

alla diminuzione, pari a 5.819 migliaia di euro, del valore di carico delle partecipazioni nelle controllate di cui direttamente o indirettamente sono dipendenti i manager di altre società del Gruppo beneficiari dei piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. (vedasi Nota 12).

Riserva avanzo di scissioneAl 31 dicembre 2009 ammonta a 39.194 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2008. Accoglie l’avanzo emergente dall’operazione di Scissione parziale della controllata Fiat Partecipazioni S.p.A. a favore della controllante Fiat S.p.A., avvenuta lo scorso esercizio. Altre riserveAl 31 dicembre 2009 ammontano a 50.635 migliaia di euro e risultano invariate rispetto al 31 dicembre 2008. In particolare sono rappresentate da:

Riserva legge 413/1991: ammonta a 22.591 migliaia di euro e corrisponde al valore della rivalutazione obbligatoria degli immobili (al netto della relativa imposta sostitutiva) effettuata in base alla legge n. 413 del 30 dicembre 1991, accreditato a specifica riserva ai sensi della citata legge.

Riserva straordinaria: ammonta a 28.044 migliaia di euro e corrisponde al valore determinato dall’Assemblea degli azionisti dell’11 maggio 2004.

Azioni proprieAl 31 dicembre 2009 il valore contabile ammonta a 656.553 migliaia di euro e si riferisce a n. 38.568.458 azioni ordinarie (valore unitario medio di carico di 17,023 euro) pari al 3,02% del capitale sociale, per un valore nominale complessivo di 192.842 migliaia di euro. I valori risultano invariati rispetto al 31 dicembre 2008 non essendo avvenuti acquisti o vendite di azioni proprie nel corso del 2009.

Con riferimento alle variazioni intervenute nel 2008, si ricorda che le vendite di azioni proprie, pari a n. 71.000 azioni ordinarie (per un controvalore di 1.288 migliaia di euro), erano avvenute in occasione dell’esercizio di stock option. Gli acquisti, pari a n. 16.788.000 azioni ordinarie (per un controvalore di 238.531 migliaia di euro), erano stati effettuati in base al Programma precedentemente menzionato.

Pagamenti basati su azioniAl 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2008 Fiat S.p.A. ha in essere diversi piani di pagamento basati su azioni spettanti ai manager delle società del Gruppo, all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. e all’ex Presidente di Fiat S.p.A. Avv. Fresco.

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Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie Fiat S.p.A.Fino al 2002, il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva approvato alcuni piani di stock option che conferivano a manager del Gruppo, con la qualifica di Direttore o inseriti nel “programma di sviluppo manageriale” per dirigenti con alto potenziale, o amministratori esecutivi di Fiat S.p.A., il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. ad un prezzo prefissato (strike price). Tali diritti sono esercitabili per un periodo fissato, dalla data contrattualmente stabilita (vesting date), fino alla scadenza del piano nell’ambito del quale le opzioni sono state assegnate (expiry date). Per tali piani di stock option l’esercizio non è subordinato a specifiche condizioni.

Le opzioni, in coerenza con la normativa fiscale in materia, sono di norma esercitabili trascorso un triennio dalla data di attribuzione e per i successivi sei anni, tuttavia solo alla scadenza del quarto anno divengono esercitabili per il 100% del totale attribuito.

Le caratteristiche contrattuali dei piani descritti sono riepilogate nella seguente tabella:

Soggetti Data di Strike price N° opzioni Percentuale diPiano assegnatari assegnazione Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Febbraio Manager 27 febbraio 2001 27 febbraio 2009 24,853 785.000 27 febbraio 2002 25%2001 (decaduto) 27 febbraio 2003 25% 27 febbraio 2004 25% 27 febbraio 2005 25%Stock Option Ottobre Manager 31 ottobre 2001 31 ottobre 2009 16,526 5.417.500 31 ottobre 2002 25%2001 (decaduto) 31 ottobre 2003 25% 31 ottobre 2004 25% 31 ottobre 2005 25%Stock Option Maggio Ex Presidente 14 maggio 2002 1° gennaio 2010 12,699 1.000.000 1° gennaio 2005 100%2002 C.d.A.Stock Option Settembre Manager 12 settembre 2002 12 settembre 2010 10,397 6.100.000 12 settembre 2003 25%2002 12 settembre 2004 25% 12 settembre 2005 25% 12 settembre 2006 25%

In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno 2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno 2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. L’Assemblea del 27 marzo 2009 ha ritenuto interesse prioritario per il Gruppo modificare il suddetto piano al fine di ripristinarne la capacità di fidelizzazione, in particolare le modifiche approvate riguardano l’introduzione di un nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 1° gennaio 2011, e l’estensione del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.

Le caratteristiche attualmente in essere del suddetto piano di stock option sono le seguenti:

Soggetti Data di Strike price N° opzioni Percentuale diPiano assegnatari modifica Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Amministratore 27 marzo 2009 1° gennaio 2016 6,583 10.670.000 31 dicembre 2010 100%Luglio 2004 (Modificato) Delegato

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In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferisce ad alcuni dirigenti del Gruppo e all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne hanno un periodo di maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento e sono esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a partire da novembre 2010. L’esercizio delle opzioni è inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato. Il piano di stock option avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle predette condizioni.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2006 sono le seguenti:

Soggetti Strike price N° opzioni Percentuale diPiano assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 Novembre 2007 25%Novembre 2006 Novembre 2008 25% Novembre 2009 25% Novembre 2010 25%Stock Option Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMCNovembre 2006 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMCStock Option Manager 3 novembre 2014 13,37 10.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMCNovembre 2006 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevede la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il 2010 di un massimo complessivo di 4 milioni di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Lo scopo del piano è l’attrazione e la retention di dirigenti in ruoli chiave assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che hanno assunto maggiori responsabilità dall’assegnazione del piano 2006 e riprende le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione della prima parte del programma, ha deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 stock option al prezzo di esercizio di euro 10,24 che hanno un periodo di maturazione di tre anni, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento e sono esercitabili a partire dall’approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2010.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2008 sono le seguenti:

Soggetti Strike price N° opzioni Percentuale diPiano assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Manager 3 novembre 2014 10,24 1.418.500 1° Trimestre 2009 (*) 18%*NMCLuglio 2008 1° Trimestre 2010 (*) 41%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 41%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

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In sintesi, i piani di stock option in essere al 31 dicembre 2009 presentano le seguenti caratteristiche:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.Prezzo Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media Numero di opzioni Numero di opzioni Durata mediadi esercizio in essere al in essere al residua contrattuale in essere al in essere al residua contrattuale (in euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 (in anni) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 (in anni) 6,583 - - - 10.670.000 10.670.000 6,010,24 956.530 1.414.000 4,8 - - -10,397 845.000 921.500 0,7 - - -12,699 - - - 500.000 500.000 -13,370 6.536.875 9.497.500 4,8 8.750.000 10.000.000 4,816,526 - 1.044.000 - - - -24,853 - 50.000 - - - -Totale 8.338.405 12.927.000 19.920.000 21.170.000

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A. Prezzo medio Prezzo medio di esercizio di esercizio Numero di opzioni (in euro) Numero di opzioni (in euro)In essere all’inizio dell’esercizio 12.927.000 13,11 21.170.000 9,93Attribuite - - - -Non maturate (3.494.595) 12,90 (1.250.000) 13,37Esercitate - - - -Decadute (1.094.000) 16,91 - -In essere al 31 dicembre 2009 8.338.405 12,71 19.920.000 9,72Esercitabili al 31 dicembre 2009 845.000 10,397 500.000 12,699Esercitabili al 31 dicembre 2008 2.015.500 13,93 11.170.000 6,86

Le opzioni non maturate nell’esercizio comprendono le opzioni non maturate relative a dipendenti che hanno lasciato il Gruppo, nonché le opzioni non maturate nel periodo per mancato raggiungimento di alcune non-market condition relativamente ai piani Novembre 2006 e Luglio 2008.

Come specificato nel capitolo Principi contabili significativi, nel caso delle stock option la società ha applicato l’IFRS 2 alle assegnazioni di opzioni su azioni avvenute dopo il 7 novembre 2002 e non ancora esercitabili alla data del 1° gennaio 2005, ovvero ai piani di stock option Luglio 2004 modificato, Novembre 2006 e Luglio 2008.

Assegnazione gratuita di azioni ordinarie Fiat S.p.A.In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e 2010 e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consente all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie Fiat S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. Tale piano potrà essere assegnato, in una o più volte, anche ad alcuni manager del Gruppo identificati dall’Amministratore Delegato per un ammontare complessivo massimo di 6 milioni di azioni ordinarie Fiat S.p.A.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock grant 2009 sono le seguenti: Soggetti Percentuale diPiano assegnatari N° azioni Vesting date conferimentoStock Grant 2009 Amministratore Delegato 2.000.000 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 75%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente alla permanenza in carica.

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Con riferimento a tale piano di incentivazione, il fair value alla data di assegnazione utilizzato per il calcolo dell’onere figurativo di competenza, è pari a 5,26 euro. Tale fair value è stato determinato con riferimento ad un prezzo delle azioni ordinarie Fiat S.p.A. alla data di assegnazione pari a 5,26 euro per azione. L’onere figurativo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio 2009 a fronte di tale piano è pari a 5.634 migliaia di euro.

A completamento del commento delle voci che compongono il Patrimonio netto si specifica quanto segue:

Disponibilità delle principali poste del Patrimonio netto Al Possibilità di Quota(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 utilizzazione disponibileCapitale sociale 6.377.263 - Riserve: Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.885 A, B, C (*) 1.540.885 Riserva legale 699.460 B - Riserva disponibile per acquisto azioni proprie 1.142.740 A, B, C 1.142.740 Riserva per azioni proprie in portafoglio 656.553 - - Riserva avanzo di scissione 39.194 A, B, C 39.194 Riserva legge 413/1991 22.591 A, B, C 22.591 Riserva straordinaria 28.044 A, B, C 28.044 Utili portati a nuovo 2.198.994 A, B, C 2.198.994

Legenda:A: per aumento di capitaleB: per copertura perditeC: per distribuzione ai soci

(*) Interamente disponibile per aumento di capitale e copertura perdite. Per gli altri utilizzi è necessario previamente adeguare (anche tramite trasferimento dalla stessa riserva soprapprezzo) la riserva legale al 20% del Capitale sociale. Al 31 dicembre 2009 tale adeguamento sarebbe pari a 575.993 migliaia di euro.

20. Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 25.441 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 977 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e sono rappresentati da: Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31 dicembre 2009Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 25.163 2.256 (2.459) (764) 24.196Altri fondi non correnti 1.255 - (10) - 1.245Totale Fondi per benefici aidipendenti ed altri fondi non correnti 26.418 2.256 (2.469) (764) 25.441

Fondi per benefici ai dipendenti e assimilatiLa società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia direttamente, sia contribuendo a fondi esterni.

I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono sia ai dipendenti attivi, sia a quelli non più attivi.

La società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita e/o piani a benefici definiti.

Nel caso di piani a contribuzione definita, la società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi la società adempie a tutti i suoi obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce Altri debiti (vedasi Nota 26); il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è rilevato nella voce Costi per il personale (vedasi Nota 5).

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Nel caso di piani a benefici definiti (Benefici successivi al rapporto di lavoro), la passività viene determinata su base attuariale con il metodo della “proiezione unitaria del credito”. Gli utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali poste sono rilevati utilizzando il metodo del corridoio.

Infine, la società riconosce ai propri dipendenti anche altri benefici differiti durante il rapporto di lavoro (Altri benefici a lungo termine) la cui erogazione avviene generalmente al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell’obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali fondi è calcolato su base attuariale con il metodo della “proiezione unitaria del credito”. Si ricorda che agli utili e perdite attuariali rilevati in funzione di tali benefici non è applicata la regola del corridoio.

La movimentazione dei Fondi per benefici ai dipendenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2009 è la seguente: Al Altre Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Accantonamenti Utilizzi variazioni 31 dicembre 2009Benefici successivi al rapporto di lavoro: Trattamento di fine rapporto 7.019 341 (273) (99) 6.988 Altri 16.803 1.915 (2.142) (272) 16.304Totale benefici successivi al rapporto di lavoro 23.822 2.256 (2.415) (371) 23.292Altri benefici a lungo termine 1.341 - (44) (393) 904Totale Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 25.163 2.256 (2.459) (764) 24.196

I Benefici successivi al rapporto di lavoro e gli Altri benefici a lungo termine sono calcolati sulla base delle seguenti ipotesi attuariali:

Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Tasso di sconto 4,62% 5,23%Tasso tendenziale di crescita dei salari 4,31% 2,97%Tasso di inflazione 2,00% 2,00%Età massima di collocamento a riposo Anni: 60 (F) - 65 (M) Anni: 60 (F) - 65 (M)Tavole di mortalità SI02 SI02Percentuale media annua di uscita del personale 9,58% 8,95%

In sintesi i Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati sono relativi ai seguenti istituti:

Trattamento di fine rapportoLa voce Trattamento di fine rapporto riflette l’indennità prevista dalla legislazione italiana (modificata dalla Legge n. 296/06) maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 e che verrà liquidata al momento dell’uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa. Trattasi di un piano a benefici definiti non finanziato, considerando i benefici quasi interamente maturati, con la sola eccezione della rivalutazione.

AltriLa voce Altri comprende principalmente benefici per indennità di fine rapporto maturati a favore di dipendenti, ex-dipendenti nonché dell’Amministratore Delegato, a seguito di accordi integrativi aziendali o individuali. Tali piani sono non finanziati.

Altri benefici a lungo termineRiguardano principalmente benefici la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale.

319

Per quanto riguarda i Benefici successivi al rapporto di lavoro i valori esposti in bilancio al 31 dicembre 2009 e 2008 sono rappresentati nella seguente tabella: Trattamento di fine rapporto Altri Totale Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre(in migliaia di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008Valore attuale dell’obbligazione per piani a benefici definiti non finanziati 6.280 6.334 17.486 18.679 23.766 25.013Utili (perdite) attuariali non rilevati 708 685 (1.182) (1.876) (474) (1.191)Passività netta rilevata 6.988 7.019 16.304 16.803 23.292 23.822

Gli ammontari complessivamente rilevati a conto economico per Benefici successivi al rapporto di lavoro sono i seguenti:

Trattamento di fine rapporto Altri Totale(in migliaia di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008Costo del lavoro: Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti - - 1.084 1.296 1.084 1.296 (Utili) perdite attuariali netti rilevati nel periodo - - 88 51 88 51Totale costo del lavoro - - 1.172 1.347 1.172 1.347Oneri finanziari 341 309 743 699 1.084 1.008Totale oneri (proventi) per beneficisuccessivi al rapporto di lavoro 341 309 1.915 2.046 2.256 2.355

Le componenti “costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti” e “(utili) perdite attuariali netti rilevati nel periodo” sono iscritte a conto economico nella voce Costi per il personale (vedasi Nota 5) per la parte relativa ai dipendenti e nella voce Altri costi di gestione (vedasi Nota 6) per la parte relativa all’Amministratore Delegato.

Gli “oneri finanziari” sono rilevati nel conto economico nella voce Proventi (oneri) finanziari (vedasi Nota 8).

La movimentazione del valore attuale dell’obbligazione per Benefici successivi al rapporto di lavoro è la seguente:

Trattamento di fine rapporto Altri Totale(in migliaia di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio 6.334 6.280 18.679 11.851 25.013 18.131Costo relativo a prestazioni correnti - - 1.084 1.296 1.084 1.296Oneri finanziari 341 309 743 699 1.084 1.008Perdite (utili) attuariali generati nell’anno 397 (202) (834) 733 (437) 531Benefici liquidati (1.059) (1.123) (2.230) (540) (3.289) (1.663)Utili su riduzioni - - - - - -Altre variazioni 267 1.070 44 4.640 311 5.710Valore attuale dell’obbligazionealla fine dell’esercizio 6.280 6.334 17.486 18.679 23.766 25.013

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Il valore attuale delle obbligazioni per piani a benefici definiti nell’esercizio corrente e nei tre precedenti è di seguito riepilogato:

Al Al Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 31 dicembre 2007 31 dicembre 2006Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio: Trattamento di fine rapporto 6.280 6.334 6.280 8.412 Altri 17.486 18.679 11.851 13.655Totale 23.766 25.013 18.131 22.067

L’effetto derivante dalle differenze tra le precedenti stime attuariali e le stime correnti per l’esercizio corrente e quello precedente è di seguito riepilogato:

(in migliaia di euro) 2009 2008Perdite (utili) attuariali generati dall’esperienza: Trattamento di fine rapporto 323 (153) Altri (1.459) (1.465)Totale perdite (utili) attuariali generati dall’esperienza sul valore attuale dell’obbligazione (1.136) (1.618)

Altri fondi non correntiAmmontano a 1.245 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 (1.255 migliaia di euro al 31 dicembre 2008) e si riferiscono principalmente agli oneri futuri previsti a seguito delle uscite di dipendenti avvenute negli esercizi precedenti per il programma di mobilità lunga.

Nel corso del 2008 le variazioni dei Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti erano state le seguenti: Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2007 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31 dicembre 2008Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 20.037 2.355 (1.621) 4.392 25.163Altri fondi non correnti 1.265 - (10) - 1.255Totale Fondi per benefici aidipendenti ed altri fondi non correnti 21.302 2.355 (1.631) 4.392 26.418

21. Debiti finanziari non correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 1.816.782 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 6.251 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneDebiti finanziari verso imprese del Gruppo 1.800.000 1.800.000 -Contratti finanziari di garanzia 16.782 10.531 6.251Totale Debiti finanziari non correnti 1.816.782 1.810.531 6.251

I Debiti finanziari verso imprese del Gruppo si riferiscono ai finanziamenti in euro ricevuti da Fiat Finance S.p.A. nel primo semestre del 2006, con scadenze oltre i dodici mesi. Su tali finanziamenti maturano interessi compresi tra il 6,35% e il 7,18%.

La ripartizione dei finanziamenti ricevuti per scadenze è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009Scadenza 2010 400.000Scadenza 2011 400.000Scadenza 2013 1.000.000Totale Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 1.800.000

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Al 31 dicembre 2009 il fair value di tali finanziamenti ammonta a 1,9 miliardi di euro. Il fair value è stato calcolato considerando i tassi di mercato opportunamente rettificati per tener conto degli spread creditizi del Gruppo Fiat alla data di bilancio.

La voce Contratti finanziari di garanzia rileva il fair value delle passività contratte a fronte delle garanzie emesse. Avendo valutato le eventuali situazioni di rischiosità a fronte delle quali dover iscrivere fondi per passività potenziali e tenuto conto del fatto che la voce è riferita essenzialmente a garanzie emesse a favore di finanziamenti ottenuti da imprese del Gruppo, si ritiene che il valore attuale delle commissioni da percepire rilevato nell’ambito delle Altre attività finanziarie (vedasi Nota 13) rappresenti la miglior stima del fair value delle garanzie erogate.

La ripartizione di tale voce per scadenza è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Contratti finanziari di garanzia entro l’esercizio 5.344 3.418tra uno e cinque anni 11.145 6.617oltre cinque anni 293 496Totale 16.782 10.531

22. Altre passività non correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 14.351 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 764 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008.

La composizione delle Altre passività non correnti è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneDebiti non correnti per indennità di fine rapporto da liquidare: verso ex Amministratore Delegato 4.690 4.984 (294) verso personale dipendente uscito 9.661 10.131 (470)Totale Altre passività non correnti 14.351 15.115 (764)

I Debiti non correnti per indennità di fine rapporto da liquidare si riferiscono al valore attuale dei debiti, relativi a benefici successivi al rapporto di lavoro (vedasi Nota 20) spettanti ad un ex Amministratore Delegato ed a personale dirigente uscito.

La ripartizione delle Altre passività non correnti per scadenza è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008Altre passività non correnti entro l’esercizio 791 764tra uno e cinque anni 4.394 4.244oltre cinque anni 9.166 10.107Totale 14.351 15.115

23. Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 8.464 migliaia di euro, con una variazione netta in aumento di 2.118 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e sono rappresentati da:

Al Utilizzi e Altre Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Accantonamenti variazioni 31 dicembre 2009Fondo per premi ai dipendenti 6.346 8.254 (6.136) 8.464Totale Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti 6.346 8.254 (6.136) 8.464

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Il Fondo per premi a dipendenti accoglie principalmente l’accantonamento dell’onere stimato a fronte di componenti retributive variabili maturate al 31 dicembre 2009.

Nel corso del 2008 le variazioni dei Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti erano state le seguenti:

Al Utilizzi e Altre Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2007 Accantonamenti variazioni 31 dicembre 2008Fondo per premi ai dipendenti 128 6.339 (121) 6.346Totale Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti 128 6.339 (121) 6.346

24. Debiti commercialiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 156.249 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 61.986 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e sono dovuti nei confronti di:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneDebiti commerciali verso Terzi 152.657 216.169 (63.512)Debiti verso imprese del Gruppo per forniture e servizi 3.592 2.066 1.526Totale Debiti commerciali 156.249 218.235 (61.986)

I Debiti commerciali verso Terzi si riferiscono prevalentemente a debiti verso i consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. per gli stati avanzamento lavori realizzati negli ultimi mesi dell’anno (vedasi Nota 15).

Si segnala che i Debiti commerciali sono pagabili entro l’esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.

25. Debiti finanziari correntiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 156.712 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 396.421 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008. Si riferiscono a:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneDebiti finanziari verso imprese del Gruppo: Conto corrente presso Fiat Finance S.p.A. - 63.922 (63.922) Passività verso Fiat Netherlands Holding N.V. per strumenti finanziari derivati 31.200 109.065 (77.865) Ratei passivi per interessi maturati 65.121 65.989 (868)Totale Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 96.321 238.976 (142.655)Debiti finanziari verso Terzi: Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti 57.889 290.887 (232.998) Altri debiti verso società di factoring 2.502 23.270 (20.768)Totale Debiti finanziari verso Terzi 60.391 314.157 (253.766)Totale Debiti finanziari correnti 156.712 553.133 (396.421)

La voce Conto corrente presso Fiat Finance S.p.A., pari a 63.922 migliaia di euro al 31 dicembre 2008, rappresentava il saldo passivo del conto corrente intrattenuto con Fiat Finance S.p.A. nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo.

La voce Passività verso Fiat Netherlands Holding N.V. per strumenti finanziari derivati, rappresenta il fair value del secondo dei due Equity Swap su azioni Fiat, stipulati dalla società Fiat Netherlands Holding N.V. su mandato Fiat S.p.A. con primarie istituzioni bancarie, per coprire il rischio di rialzo del titolo al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option assegnate nel 2006 all’Amministratore Delegato, come già descritto nella precedente Nota 8. Il fair value di tale Equity Swap è stato determinato utilizzando le quotazioni di mercato alla data del bilancio. Come già indicato alla precedente Nota 16, al 31 dicembre 2008, i fair value di entrambi gli Equity Swap risultavano negativi e pertanto erano rilevati come passività.

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La voce Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti si riferisce a debiti per anticipazioni ottenute a fronte di cessioni di crediti verso erario per IRES per 47.586 migliaia di euro (vedasi Nota 17) e verso T.A.V. S.p.A. per 10.303 migliaia di euro (vedasi Nota 15) per stati avanzamento lavori sulla tratta Novara-Milano.

La voce Altri debiti verso società di factoring si riferisce a residue obbligazioni di rimborso su crediti oggetto di anticipazioni già estinti alla data di bilancio.

I Debiti finanziari correnti sono denominati in euro. Si ritiene che il valore contabile dei Debiti finanziari correnti approssimi il loro fair value.

26. Altri debitiAl 31 dicembre 2009 ammontano a 290.058 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 494.423 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, e si riferiscono a:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneAcconti 5.865 10.609 (4.744)Altri debiti: Debiti verso imprese del Gruppo: IVA consolidata 124.348 229.084 (104.736) IRES consolidata 133.806 316.607 (182.801) Altri debiti verso imprese del Gruppo - 368 (368) Totale Debiti verso imprese del Gruppo 258.154 546.059 (287.905) Debiti verso istituti di previdenza sociale 1.803 1.831 (28) Debiti correnti verso il personale, Amministratori e Sindaci 5.629 5.343 286 Debiti verso azionisti Toro Assicurazioni S.p.A., Magneti Marelli S.p.A. e Comau S.p.A. per OPA 860 860 - Azionisti per dividendi da incassare 290 273 17 Creditori diversi 1.871 15.837 (13.966)Totale Altri debiti 268.607 570.203 (301.596)Debiti verso erario: Debiti per IVA 13.034 182.704 (169.670) Ritenute lavoro dipendente e autonomo 2.022 2.068 (46) Imposte da pagare - 18.330 (18.330) Altri minori 433 432 1Totale Debiti verso erario 15.489 203.534 (188.045)Ratei e risconti passivi 97 135 (38)Totale Altri debiti 290.058 784.481 (494.423)

AccontiTale voce rappresenta il saldo tra il valore delle rimanenze e gli acconti ed anticipazioni ricevuti dal committente (Treno Alta Velocità - T.A.V. S.p.A.) per lavori in corso su ordinazione come segue:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneLavori in corso su ordinazione 237.254 401.508 (164.254)Meno: Saldo acconti per stato avanzamento lavori 242.370 409.864 (167.494)Totale ammontare lordo dovuto al committente 5.116 8.356 (3.240)Saldo anticipazioni 749 2.253 (1.504)Totale Acconti 5.865 10.609 (4.744)

La voce si riferisce ai contratti relativi al progetto Alta Velocità stipulati da Fiat S.p.A. con Treno Alta Velocità - T.A.V. S.p.A. (a sua volta incaricata da F.S. S.p.A.) per la progettazione esecutiva e la realizzazione di due tratte ferroviarie ad alta velocità (Bologna-Firenze e Torino-Milano, quest’ultima suddivisa in

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due subtratte: Torino-Novara e Novara-Milano). Al 31 dicembre 2009 gli importi contrattuali (comprensivi di varianti, adeguamenti monetari ed altri importi riconosciuti) erano pari a 5.124 milioni di euro per la tratta Bologna-Firenze, a 4.669 milioni di euro per la subtratta Torino-Novara (ultimata e contabilmente chiusa a fine 2009) ed a 2.296 milioni di euro per la subtratta Novara-Milano.

Nell’ambito di tale progetto Fiat S.p.A., quale general contractor, ha affidato la progettazione ed esecuzione delle opere ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI., mantenendo a suo carico le attività di coordinamento, organizzazione e direzione lavori. Pertanto i lavori in corso su ordinazione si riferiscono al corrispettivo spettante a Fiat S.p.A., come percentuale riconosciuta sugli importi contrattuali (circa 3,6%) per le attività direttamente svolte. Il pagamento dell’opera è attuato tramite acconti corrisposti dal committente T.A.V. S.p.A. a Fiat S.p.A. a fronte degli stati avanzamento lavori o in conto anticipo e da quest’ultima riconosciuti simmetricamente ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. al netto della percentuale di competenza contrattualmente riconosciuta.

Il dettaglio dei valori per tratta è il seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneLavori in corso su ordinazione 237.254 401.508 (164.254) Tratta Firenze-Bologna 159.355 150.597 8.758 Tratta Torino-Novara - 181.915 (181.915) Tratta Novara-Milano 77.899 68.996 8.903Meno: Saldo acconti per stato avanzamento lavori 242.370 409.864 (167.494) Tratta Firenze-Bologna 160.580 152.832 7.748 Tratta Torino-Novara - 181.991 (181.991) Tratta Novara-Milano 81.790 75.041 6.749Ammontare lordo dovuto al committente 5.116 8.356 (3.240) Tratta Firenze-Bologna 1.225 2.235 (1.010) Tratta Torino-Novara - 76 (76) Tratta Novara-Milano 3.891 6.045 (2.154)

I lavori in corso sono valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al prezzo di vendita, che nella fattispecie è data dal corrispettivo contrattualmente riconosciuto per le attività direttamente svolte da Fiat S.p.A. I costi sostenuti a fronte dei corrispettivi registrati come lavori in corso ammontano complessivamente a 95.589 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 (133.819 migliaia di euro al 31 dicembre 2008). Le variazioni dei lavori in corso su ordinazione sono classificate a conto economico nell’ambito della voce Altri ricavi di gestione (vedasi Nota 4). Al momento della chiusura contrattuale delle tratte, i ricavi finali per le attività di diretta competenza sono riconosciuti a conto economico nella voce Altri ricavi di gestione al netto della variazione negativa delle scorte. Contestualmente avviene la chiusura contabile delle rimanenze e delle somme classificate come acconti.

Al riguardo, nell’esercizio 2009 è stata registrata la chiusura contabile della tratta Torino-Novara in quanto:

nel mese di febbraio 2006 era avvenuta l’apertura all’esercizio commerciale della linea Alta Velocità e, nell’ambito degli accordi contrattuali tra le parti per l’approvazione finale dell’opera, nel mese di dicembre 2006 era stato firmato il Certificato di Collaudo Finale Principale, riferito ad opere per circa il 94% del valore della tratta;

negli esercizi successivi erano continuate le attività di ultimazione delle opere accessorie e di finitura residue nonché gli espletamenti previsti dagli accordi contrattuali per lo svincolo delle garanzie bancarie relative alle opere oggetto del Collaudo Finale Principale. Infine, completate le attività negli ultimi mesi del 2009, nel mese di dicembre 2009 è avvenuta la firma del Certificato di Collaudo Finale Secondario riferito a tali opere residue, considerato l’atto conclusivo per la chiusura contabile della tratta.

Il Saldo acconti per stato avanzamento lavori risulta come segue: Saldo acconti per stato Acconti ricevuti da clienti Acconti versati a fornitori avanzamento lavori Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre(in migliaia di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008Tratta Firenze-Bologna 5.086.961 4.684.585 4.926.381 4.531.753 160.580 152.832Tratta Torino-Novara - 4.666.913 - 4.484.922 - 181.991Tratta Novara-Milano 2.245.905 2.061.138 2.164.115 1.986.097 81.790 75.041Acconti per stato avanzamento lavori 7.332.866 11.412.636 7.090.496 11.002.772 242.370 409.864

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Le anticipazioni riguardano le somme versate dal committente T.A.V. S.p.A. all’apertura dei contratti in conto anticipo e recuperate mediante l’avanzamento lavori. Il saldo risulta come segue: Anticipi ricevuti da clienti Anticipi versati a fornitori Saldo anticipazioni Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre(in migliaia di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008Tratta Firenze-Bologna 2.184 19.092 2.101 18.358 83 734Tratta Torino-Novara - - - - - -Tratta Novara-Milano 19.630 42.311 18.964 40.792 666 1.519Anticipazioni 21.814 61.403 21.065 59.150 749 2.253

A fronte degli acconti contrattuali ricevuti, della buona esecuzione dei lavori e dello svincolo delle ritenute a garanzia effettuate sugli stati avanzamento lavori, al 31 dicembre 2009 risultano rilasciate da parte Fiat S.p.A. a favore T.A.V. S.p.A. fideiussioni bancarie/assicurative per complessivi 1.001 milioni di euro. Ai sensi degli accordi assunti con gli indicati consorzi e con gli istituti emittenti dette garanzie, 965 milioni di euro rappresentano un rischio diretto a carico dei consorzi stessi, senza alcun rapporto di solidarietà con Fiat S.p.A. verso le banche/compagnie assicuratrici emittenti.

Più in dettaglio, le garanzie rilasciate da Fiat S.p.A. a T.A.V. S.p.A. sono relative per 542 milioni di euro alla tratta Bologna-Firenze, per 51 milioni di euro alla subtratta Torino-Novara e per 408 milioni di euro alla subtratta Novara-Milano.

In relazione a quanto sopra, le obbligazioni di manleva assunte direttamente dal consorzio CAV.E.T. ammontano a 522 milioni di euro, mentre per il consorzio CAV.TO.MI. le stesse sono pari a 49 milioni di euro per la subtratta Torino-Novara e per 394 milioni di euro per la subtratta Novara-Milano.

Si ricorda che lo svincolo di una parte considerevole di tali fideiussioni è legato alla formalizzazione dei collaudi (Certificati di Collaudo Finale) previsti dagli accordi contrattuali per l’approvazione dell’opera da parte del committente.

Infine, in merito alla tratte ancora in essere a fine esercizio, si ricorda quanto segue:

per quanto riguarda la tratta Bologna-Firenze, alla fine del mese di giugno 2009 è avvenuta, secondo gli accordi contrattuali, la consegna formale dell’opera alla T.A.V. S.p.A. per l’avvio del pre-esercizio da parte di RFI - Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., al termine del quale, previo parere tecnico favorevole rilasciato dalla Commissione di collaudo, all’inizio del mese di dicembre è avvenuta l’apertura della linea Alta Velocità all’esercizio commerciale. Poiché al 31 dicembre 2009 erano ancora in corso le attività di ultimazione di opere accessorie e di finitura, nonché gli espletamenti previsti dagli accordi contrattuali per l’approvazione finale dell’opera (Certificati di Collaudo Finale) e per lo svincolo delle garanzie, non è stata quindi ancora registrata la chiusura contabile della tratta;

analogamente, per quanto riguarda la tratta Novara-Milano, alla fine del mese di agosto 2009 è avvenuta, secondo gli accordi contrattuali, la consegna formale dell’opera alla T.A.V. S.p.A. per l’avvio del pre-esercizio da parte di RFI - Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., al termine del quale, previo parere tecnico favorevole rilasciato dalla Commissione di collaudo, all’inizio del mese di novembre è avvenuta l’apertura della linea Alta Velocità all’esercizio commerciale. Poiché al 31 dicembre 2009 erano ancora in corso le attività di ultimazione di opere accessorie e di finitura, nonché gli espletamenti previsti dagli accordi contrattuali per l’approvazione finale dell’opera (Certificati di Collaudo Finale) e per lo svincolo delle garanzie, non è stata quindi ancora registrata la chiusura contabile della tratta.

Altri debiti e Debiti verso erarioSi commentano di seguito le principali voci.

Al 31 dicembre 2009 i debiti verso imprese del Gruppo per IVA consolidata, pari a 124.348 migliaia di euro (229.084 migliaia di euro al 31 dicembre 2008), si riferiscono ai saldi dell’IVA a credito delle società controllate italiane trasferiti a Fiat S.p.A. nell’ambito della procedura IVA consolidata.

Al 31 dicembre 2009 i debiti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata, pari a 133.806 migliaia di euro (316.607 migliaia di euro al 31 dicembre 2008), sono relativi alla remunerazione per le perdite fiscali conferite dalle società controllate italiane nel consolidato fiscale nazionale per l’esercizio 2009 e da debiti da liquidare relativi al consolidato fiscale nazionale dell’esercizio precedente, nonché per crediti IRES delle società controllate italiane trasferiti a Fiat S.p.A. nell’ambito delle procedure del consolidato fiscale nazionale.

I Debiti verso erario per imposte da pagare al 31 dicembre 2008 si riferivano al saldo dell’IRAP da versare nel 2009, di competenza dell’esercizio 2008 (vedasi Nota 9).

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Si segnala infine che gli Altri debiti e i Debiti verso erario sono pagabili entro l’esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile approssimi il loro fair value.

27. Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali

Garanzie prestateIn dettaglio le garanzie prestate si articolano come segue:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneGaranzie prestate Fidejussioni nell’interesse di imprese del Gruppo 218.598 256.955 (38.357) nell’interesse di Terzi 1.530 2.026 (496) Totale Fidejussioni 220.128 258.981 (38.853) Altre garanzie personali nell’interesse di imprese del Gruppo 15.888.414 9.640.689 6.247.725 nell’interesse di Terzi 2.780 4.445 (1.665) Totale Altre garanzie personali 15.891.194 9.645.134 6.246.060Totale Garanzie prestate 16.111.322 9.904.115 6.207.207

FidejussioniAl 31 dicembre 2009 ammontano a 220.128 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 38.853 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008.

Riguardano prevalentemente garanzie nell’interesse di imprese del Gruppo a fronte dell’emissione di Billets de Trésorerie (Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 28.959 migliaia di euro), per finanziamenti a medio/lungo termine concessi da banche (5.968 migliaia di euro) ed a fronte del pagamento degli affitti di immobili locati in relazione alle operazioni di “cartolarizzazione” immobiliare effettuate nei passati esercizi (183.671 migliaia di euro). Le fidejussioni nell’interesse di Terzi riguardano i residui Buoni Fruttiferi Sava non ancora presentati all’incasso.

Altre garanzie personaliAl 31 dicembre 2009 ammontano a 15.891.194 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 6.246.060 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2008, principalmente dovuta alle garanzie per i prestiti obbligazionari emessi nell’anno.

Si riferiscono a:

per 15.888.414 migliaia di euro a garanzie prestate nell’interesse di imprese del Gruppo:

per finanziamenti 1.280.550 migliaia di euro (Banco CNH Capital S.A. 676.941 migliaia di euro, Fiat Finance S.p.A. 400.000 migliaia di euro, Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 110.000 migliaia di euro, Fiat Automoveis S.A. - FIASA 59.465 migliaia di euro, Fiat Finance Canada Ltd. 33.051 migliaia di euro, Magneti Marelli Controle Motor Ltda. 1.093 migliaia di euro);

per emissione di prestiti obbligazionari 10.112.112 migliaia di euro (Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 9.030.564 migliaia di euro, Fiat Finance North America Inc. 1.031.130 migliaia di euro, Fiat Finance Canada Ltd. 50.418 migliaia di euro);

per linee di credito 3.112.039 migliaia di euro (Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 2.000.000 migliaia di euro, Fiat Finance S.p.A. 608.621 migliaia di euro, CNH Global N.V. 300.000 migliaia di euro, Fiat Finance Canada Ltd. 169.057 migliaia di euro, Fiat Finance North America Inc. 34.361 migliaia di euro);

per crediti IVA nell’ambito del consolidato di Gruppo 1.332.073 migliaia di euro, come previsto dal D.M. 13.12.1979 e successive modificazioni, nonché per altre garanzie 51.640 migliaia di euro;

per 2.780 migliaia di euro a garanzie prestate nell’interesse della joint venture della Teksid S.p.A.: Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd.

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Si segnala inoltre che:

Fiat S.p.A. nel 2005 aveva prestato garanzie per linee di credito in valuta locale, pari all’attuale controvalore di circa 52 milioni di euro, concesse da Citibank a favore delle controllate indiane: New Holland Fiat (India) Private Ltd. e Comau India Private Limited. Al 31 dicembre 2009 tali linee di credito non risultano utilizzate;

nel corso del 2005, in relazione all’incasso anticipato da parte di Fiat Partecipazioni S.p.A. del saldo del corrispettivo della vendita delle attività del settore aviazione, Fiat S.p.A. ha assunto obbligazione solidale con Fiat Partecipazioni S.p.A. nei confronti dell’acquirente Avio Holding S.p.A., nel caso in cui la stessa Fiat Partecipazioni S.p.A. non adempia ad obblighi di indennizzo (o a seguito di condanna in sede arbitrale o in caso di accordo transattivo) derivanti dal contratto di cessione sottoscritto nel 2003 con la venditrice. Analogamente si ricorda che in occasione della cessione del controllo delle attività ferroviarie, Fiat S.p.A. ha assunto obbligazioni di garanzia nei confronti dell’acquirente Alstom N.V. per eventuali inadempimenti della società venditrice di tali attività (ora Fiat Partecipazioni S.p.A.) agli obblighi di indennizzo derivanti dal contratto di cessione.

Impegni Al 31 dicembre 2009 ammontano a 5.575 migliaia di euro e sono rappresentati dal residuo dell’impegno assunto da Fiat S.p.A. a seguito del contratto di sponsorizzazione siglato nel maggio 2007 con Juventus Football Club S.p.A. in nome e per conto proprio e delle sue società controllate, per le tre stagioni calcistiche 2007-2008, 2008-2009 e 2009-2010. Si ricorda che dalla stagione calcistica 2008-2009 gli oneri del contratto di sponsorizzazione sono sostenuti dalla controllata CNH Global N.V.

Rispetto al 31 dicembre 2008 si registra una variazione in diminuzione di 24.071 migliaia di euro a seguito del venir meno degli impegni derivanti da alcuni contratti di sponsorizzazione pluriennale legati al marchio “FIAT” e trasferiti per competenza dal 2009 alla controllata Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A., a seguito della cessione del marchio avvenuta alla fine dell’esercizio precedente.

TeksidFiat S.p.A. è soggetta ad un contratto di put con Renault (in riferimento alla partecipazione originaria del 33,5% in Teksid, ora 15,2%).

In particolare Renault acquisisce titolo di esercitare un’opzione di vendita a Fiat S.p.A. delle proprie azioni, nei seguenti casi:

in caso di inadempimenti nell’applicazione del protocollo di accordo e ammissione a procedura di amministrazione controllata o altra procedura di “redressement”;

nel caso in cui la partecipazione di Renault in Teksid scenda al di sotto del 15% o Teksid decida di investire in modo strutturale al di fuori del settore fonderie;

qualora Fiat fosse oggetto di acquisizione di controllo da parte di altro costruttore automobilistico.

Il prezzo di esercizio dell’opzione è così stabilito:

per la quota corrispondente all’originario 6,5% del capitale sociale di Teksid, il prezzo iniziale d’apporto maggiorato pro rata temporis;

per la quota residua del capitale sociale di Teksid, il valore del pro-quota del patrimonio netto contabile alla data di esercizio.

Passività potenzialiNel contesto delle significative cessioni di business effettuate nei precedenti esercizi, la Fiat S.p.A. direttamente o indirettamente tramite le proprie controllate ha garantito agli acquirenti, a fronte di passività da loro eventualmente contestate, indennizzi solitamente corrispondenti al massimo ad una percentuale del prezzo di acquisto. Tali passività si riferiscono principalmente a passività potenziali derivanti da eventuali violazioni di rappresentazioni e garanzie fornite nei contratti e, in certe circostanze, da problematiche ambientali e fiscali, solitamente per un periodo limitato di tempo. Al 31 dicembre 2009 le obbligazioni potenziali relative a tali indennizzi ammontano a circa 827 milioni di euro (circa 816 milioni di euro al 31 dicembre 2008) al netto dei fondi rischi ed oneri stanziati in capo alle singole società. Sono inoltre stati garantiti alcuni altri indennizzi senza un importo di potenziale pagamento massimo; non è pertanto possibile stimare un importo massimo dei potenziali pagamenti futuri che si potrebbe essere chiamati a pagare.

Sono inoltre pendenti a carico di Fiat S.p.A. alcune richieste di risarcimento danni. Tenuto conto delle cause tuttora in corso e delle specifiche condizioni dei procedimenti, non è possibile prevederne ragionevolmente l’esito e quindi valutare la probabilità di oneri a carico della società.

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28. Informazioni sui rischi finanziariLa misurazione e la gestione delle esposizioni ai rischi finanziari della Fiat S.p.A. sono coerenti con quanto definito dalle policy di Gruppo.

In particolare vengono di seguito rappresentate le principali categorie di rischio cui la società è esposta. Rischio di creditoLa massima esposizione teorica al rischio di credito per Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2009 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate indicate nella Nota 26.

I crediti in essere a fine esercizio sono essenzialmente nei confronti di società del Gruppo, dell’erario e della T.A.V. S.p.A. Con riguardo a quest’ultima si segnala che il rischio di credito è limitato al margine percepito da Fiat S.p.A. (circa 3,6%), in quanto i pagamenti dovuti ai consorzi sono condizionati agli effettivi incassi percepiti da T.A.V. S.p.A.

Le garanzie rilasciate sono principalmente nell’interesse di società del Gruppo.

Non sono presenti saldi scaduti di importo significativo.

Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività.

Fiat S.p.A. è inclusa nel sistema di gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo, pertanto i rischi di liquidità cui è soggetta sono strettamente correlati a quelli che incidono sul Gruppo nel suo insieme.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità:

gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative civilistiche, valutarie e fiscali dei paesi in cui il Gruppo è presente;

mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;

diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali;

ottenimento di linee di credito adeguate;

monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Rischio di cambio Al 31 dicembre 2009 in Fiat S.p.A. non risultano in essere significative posizioni di credito o di debito, né strumenti finanziari derivati esposti al rischio di cambio.

Rischio di tasso d’interesseFiat S.p.A. copre i propri fabbisogni finanziari attraverso il sistema di gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo.

In particolare:

i Debiti finanziari non correnti sono costituiti da finanziamenti a tasso fisso ricevuti dalla Fiat Finance S.p.A. (come riportati nella Nota 21). La variazione del fair value di tali debiti risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe pari a circa 8 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2008);

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i Crediti finanziari correnti sono principalmente costituiti da depositi in conto corrente presso la controllata Fiat Finance S.p.A. (come riportato nella Nota 16), mentre i Debiti finanziari correnti sono costituiti principalmente da debiti per anticipazioni su cessione di crediti con controparti bancarie e da debiti verso società del Gruppo (come riportati nella Nota 25). Il costo di tali posizioni risente dell’andamento dei tassi di interesse a breve termine. In relazione alle operazioni a breve termine o a tasso variabile, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse a breve comporterebbe minori proventi finanziari netti ante imposte, su base annua, in misura non significativa (maggiori oneri netti per 2 milioni di euro al 31 dicembre 2008, essenzialmente riferiti ad una posizione netta debitoria).

Altri rischi su strumenti finanziari derivatiCome descritto nella Nota 8 la Fiat S.p.A. detiene alcuni strumenti finanziari derivati il cui valore è collegato all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati (Equity Swap su azioni Fiat). Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili non sempre ne permettono trattamento in hedge accounting. Pertanto la variabilità dei valori sottostanti possono incidere sui risultati economici della società.

La perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2009, collegati all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati, in conseguenza di un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nei valori sottostanti, sarebbe pari a circa 21 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2008). La variazione in aumento rispetto all’esercizio precedente è da attribuirsi al diverso prezzo del titolo utilizzato come base per la simulazione.

29. Livelli gerarchici di valutazione del fair valueIn relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività della società che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2009, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

(in migliaia di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 TotaleAttività valutate a fair value: Partecipazioni in altre imprese (available for sale) valutate a fair value con contropartita a patrimonio netto (12) 3.533 17.943 - 21.476 Attività finanziarie correnti per strumenti finanziari derivati (16) - 39.127 - 39.127Totale Attività 3.533 57.070 - 60.603Passività valutate a fair value: Passività finanziarie correnti per strumenti finanziari derivati (25) - (31.200) - (31.200)Totale Passività - (31.200) - (31.200)

Nel 2009 non ci sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.

30. Rapporti infragruppo e con parti correlatePer la Fiat S.p.A. i rapporti infragruppo e con parti correlate sono in massima parte rappresentati da operazioni poste in essere con imprese direttamente e indirettamente controllate, regolate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

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L’impatto di tali operazioni sulle singole voci del bilancio 2009 e 2008, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto economico e di Stato patrimoniale oltre che nel commento a ciascuna voce, è riepilogato nelle seguenti tabelle: Proventi Altri ricavi Costi per Altri costi (oneri)Controparte di gestione il personale di gestione finanziari(in migliaia di euro) 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008Abarth & C. S.p.A. 200 115 - - - - - -Banco CNH Capital S.A. - - - - - - 409 335CNH Global N.V. - - - - - - 190 31CNH Italia S.p.A. 712 189 - - 844 - 17 (16)Comau S.p.A. 1.323 389 - - 91 - - -C.R.F. S.c.p.A. 476 352 - - - - - (7)Elasis S.c.p.A. 471 352 - - - - (7) (7)eSPIN S.p.A. - - - - - - - -Ferrari S.p.A. 3.342 5.013 - - 54 2.231 (7) (4)Fiat Argentina S.A. - - - - 121 121 - -Fiat Group Automobiles S.p.A. 20.059 13.747 - - 1.324 219 119 168Fiat Automoveis S.A. - FIASA - 18.773 - - - - 522 761Fiat Finance Canada Ltd. - - - - - - 258 121Fiat Finance S.p.A. 847 870 - - 2.144 2.081 (121.472) (139.778)Fiat Finance and Trade Ltd S.A. - - - - - - 2.869 1.699Fiat France - - - - 20 40 - -Fiat Services S.p.A. 645 101 - - 1.396 5.925 (7) (7)Fiat Group Marketing & Corporate Comm. S.p.A. 692 556 - - 4.457 8.933 99 (7)Fiat Group Purchasing S.r.l. 1.986 1.020 - - 10 36 (7) (7)Fiat Partecipazioni S.p.A. 262 371 - - 1.667 217 7 (26)Fiat Polska S.p. z.o.o. 257 115 - - 4 - - -Fiat Powertrain Technologies S.p.A. 3.276 911 - - 141 - 34 (7)Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. 214 169 - - 3.181 5.290 (7) -Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. 396 186 - - 2.084 2.074 (7) (7)FGA Capital S.p.A. 344 474 - - 55 61 4 -Fidis S.p.A. 404 312 - - - - (98) (87)Fiat Netherlands Holding N.V. - - - - - - 110.800 (274.153)Isvor Fiat S.c.p.A. - 462 - - - 175 - -Itedi S.p.A. - - - - - - - -Iveco S.p.A. 8.085 1.644 - - 866 - 58 32Leasys S.p.A. - - - - 2.018 - - -Fiat I.T.E.M. S.p.A. - - - - 3.355 373 (7) (7)Maserati S.p.A. 500 - - - - - 17 18Magneti Marelli S.p.A. 4.772 1.190 - - 229 - (6) (7)Maxus MC2 S.p.A. 190 237 - - - 7 - -Orione S.c.p.A. - - - - 3.535 3.414 (7) (7)Risk Management S.p.A. 620 - - - 31 186 (7) (7)Publikompass S.p.A. - - - - - - - -Fiat Group International S.A. - - - - 307 1.004 - -Sirio S.c.p.A. 60 60 - - 1.230 843 (7) -Teksid S.p.A. 1.051 389 - - - - (5) (7)Fiat Finance North America Inc. - - - - - - 322 326Fiat Group Automobiles Belgium S.A. - - - - 127 41 - -Altre imprese del Gruppo 73 122 - - 188 151 41 126Totale imprese del Gruppo 51.257 48.119 - - 29.479 33.422 (5.885) (410.531)Altre parti correlate - - 18.397 13.281 17.806 24.233 - -Totale imprese del Gruppo e altre parti Correlate 51.257 48.119 18.397 13.281 47.285 57.655 (5.885) (410.531)Totale voce di bilancio 75.432 70.049 31.588 37.697 85.905 114.433 (13.691) (421.675)Incidenza % sulla voce di bilancio 68% 69% 58% 35% 55% 50% 43% 97%

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Oltre all’impatto sulle voci di Conto economico dei rapporti infragruppo e con parti correlate riportato nella tabella precedente, si evidenzia la plusvalenza netta di 879.483 migliaia iscritta nell’esercizio 2008 alla voce “Proventi (oneri) da operazioni non ricorrenti” realizzata con la cessione del marchio “FIAT” alla società controllata Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A., precedentemente descritta alla Nota 7.

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Fondi Debiti Altre Crediti Altri dipendenti finanz. Fondi DebitiControparte attività Crediti finanziari crediti non non dipendenti Debiti finanz. Altri(in migliaia di euro) finanz. comm.li correnti correnti correnti correnti correnti comm.li correnti DebitiCNH Italia S.p.A. - 868 - - - - - - - -Comau S.p.A. - 132 - - - - - - - -C.R.F. S.c.p.A. - 142 - - - - - - - -Elasis S.c.p.A. - 88 - - - - - - - -Ferrari S.p.A. - 582 - - - - - - - -Fiat Group Automobiles S.p.A. - 1.703 - - - - - 71 - -Fiat Automoveis S.A. - FIASA - - - - - - - - - -Fiat Finance Canada Ltd. - 221 - - - - - - - -Fiat Finance S.p.A. - - 606.941 - - 1.800.000 - - 64.614 -Fiat Group Marketing & C.C. S.p.A. - - - - - - - 1.862 - -Fiat Group International S.A. - - - - - - - 29 - -Fiat Group Purchasing S.p.A. - 616 - - - - - 2 - -Fiat Item S.p.A. - - - - - - - 173 - -Fiat Polska S.p. z.o.o. - 63 - - - - - - - -Fiat Powertrain Technologies S.p.A. - 366 - - - - - - - -Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. - 130 - 1.070 - - - - - -Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. - - - - - - - 716 - -Fiat Services S.p.A. - 69 - - - - - 16 - -Fiat Netherlands Holding N.V. - - 39.133 - - - - - 31.707 -CNH Global N.V. - - - - - - - - - -Iveco S.p.A. - 625 - - - - - 117 - -Leasys S.p.A. - - - 63 - - - 89 - -Magneti Marelli S.p.A. - 984 - - - - - - - -Orione S.c.p.A. - - - - - - - 363 - -Risk Management S.p.A. - 117 - - - - - - - -Sirio S.c.p.A. - - - - - - - 118 - -Teksid S.p.A. - 143 - - - - - - - -Altre imprese del Gruppo - 303 - 22 - - - 36 - -Consolidato fiscale IRES - - - 120.755 - - - - - 133.806Consolidato IVA - - - - - - - - - 124.348Contratti finanziari di garanzia 16.782 - - - - 16.782 - - - -Totale imprese del Gruppo 16.782 7.152 646.074 121.910 - 1.816.782 - 3.592 96.321 258.154Altre parti correlate - - - - 17.444 - 5.664 165 - 2.652Totale imprese del Gruppo ealtre parti correlate 16.782 7.152 646.074 121.910 17.444 1.816.782 5.664 3.757 96.321 260.806Totale voce di bilancio 26.887 60.015 646.074 198.923 25.441 1.816.782 8.464 156.175 156.712 290.058Incidenza % sulla voce di bilancio 62% 12% 100% 61% 69% 100% 67% 2% 61% 90%

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Al 31 dicembre 2008

Fondi Debiti Altre Altri dipendenti finanz. DebitiControparte attività Crediti crediti non non Debiti finanz. Altri(in migliaia di euro) finanz. comm.li correnti correnti correnti comm.li correnti DebitiFiat Group Automobiles S.p.A. - 25 - - - 48 - 368Fiat Automoveis S.A. - FIASA - 954 - - - - - - Fiat Finance S.p.A. - - - - 1.800.000 - 128.802 - Fiat Group Marketing & Corp.C. S.p.A. - 52.800 - - - 767 - - Fiat Group International S.A. - - - - - 149 - -Fiat Partecipazioni S.p.A. - - 27.000 - - - - -Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. - - 1.630 - - - - -Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. - - 312 - - - - -Fiat Services S.p.A. - - - - - 310 - -Fiat Netherlands Holding N.V. - - - - - - 110.174 - CNH Global N.V. - - 5.941 - - - - -Iveco S.p.A. - 11 6.856 - - - - - Leasys S.p.A. - - - - - 148 - -Orione S.c.p.A. - - - - - 312 - - Sirio S.c.p.A. - - 300 - - - - - Altre imprese del Gruppo - 193 - - - 332 - Consolidato fiscale IRES - - 285.048 - - - - 316.607Consolidato IVA - - - - - - - 229.084Contratti finanziari di garanzia 10.531 - - - 10.531 - - -Totale imprese del Gruppo 10.531 53.983 327.087 - 1.810.531 2.066 238.976 546.059Altre parti correlate - - - 16.848 - 250 - 2.552Totale imprese del Gruppo e altre parti correlate 10.531 53.983 327.087 16.848 1.810.531 2.316 238.976 548.611Totale voce di bilancio 20.637 185.292 905.058 26.418 1.810.531 218.235 553.133 784.481Incidenza % sulla voce di bilancio 51% 29% 36% 64% 100% 1% 43% 70%

Nelle tabelle di cui sopra non sono state esposte per controparte le partite derivanti dal consolidato fiscale nazionale (vedasi Nota 17 e Nota 26) e dalla procedura della liquidazione dell’IVA su base consolidata (vedasi Nota 26), in quanto non rappresentativi di effettivi interscambi ma originati unicamente dalle procedure finanziarie previste dalla legislazione fiscale nazionale per regolare i rapporti delle società italiane del Gruppo con l’erario. Analogamente non sono stati dettagliati per controparte, poiché non ritenuti significativi, i saldi (di pari importo all’attivo e al passivo) relativi alla valutazione dei contratti finanziari di garanzia (vedasi Nota 13 e Nota 21) in quanto rappresentativi solo del valore attualizzato di stime sulle commissioni da percepire nei prossimi esercizi.

I rapporti più significativi intrattenuti nell’esercizio tra la Fiat S.p.A. e le imprese del Gruppo, di cui le precedenti tabelle ne sintetizzano i saldi, hanno riguardato:

effettuazione di prestazioni di servizi nonché di prestazioni di personale dirigenziale della Fiat S.p.A. presso le principali imprese del Gruppo (Fiat Group Automobiles S.p.A., Iveco S.p.A., Magneti Marelli S.p.A., Ferrari S.p.A., Fiat Powertrain Technologies S.p.A., Fiat Group Purchasing S.r.l., Teksid S.p.A., Comau S.p.A. ed altre minori);

locazione dei fabbricati di proprietà o di locali attrezzati ad uso uffici (Fiat Finance S.p.A., Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A., Fiat Partecipazioni S.p.A. e altre minori) nonché recuperi di compensi per cariche di amministratori e recuperi di spese;

concessione di fidejussioni e di altre garanzie personali (vedasi Nota 27) per emissioni di prestiti obbligazionari e Billets de Trésorerie (Fiat Finance and Trade Ltd S.A., Fiat Finance North America Inc. e Fiat Finance Canada Ltd.), per finanziamenti e linee di credito concesse da banche (Fiat Finance and Trade Ltd S.A., Fiat Finance S.p.A., Banco CNH Capital S.A., CNH Global N.V., Fiat Finance Canada Ltd., Fiat Automoveis S.A.- FIASA ed altre minori), per il pagamento di affitti di immobili (Fiat Group Automobiles S.p.A. e sue controllate) nonché verso l’erario per crediti IVA;

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gestione conti correnti, ottenimento di finanziamenti passivi a breve e lungo termine, nonché assistenza e consulenza in campo finanziario (Fiat Finance S.p.A.);

gestione di strumenti finanziari derivati (Fiat Netherlands Holding N.V., vedasi Nota 16 e Nota 25);

acquisto di servizi di assistenza e consulenza in materia amministrativa, fiscale, societaria e per sistemi informatici correlati (Fiat Services S.p.A. e Fiat I.T.E.M. S.p.A.), prestazioni per relazioni esterne (Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A.), gestione del personale e altre (Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A.), servizi di sorveglianza (Orione S.c.p.A e Sirio S.c.p.A.), servizi di ispettorato e “internal audit” (Fiat Revisione Interna S.c.r.l.), noleggi autoveicoli (Leasys S.p.A.), servizi di manutenzione e per locali attrezzati uso ufficio (Fiat Partecipazioni S.p.A.).

Nel corso dell’esercizio 2009 i rapporti infragruppo hanno riguardato inoltre la gestione delle partecipazioni in imprese controllate, che nel corso dell’esercizio ha comportato gli effetti economici, patrimoniali e finanziari già precedentemente indicati e commentati, in particolare:

incasso dei dividendi distribuiti dalle società partecipate (vedasi Nota 1);

i versamenti in conto capitale a favore di Iveco S.p.A. per 300.000 migliaia di euro, di Comau S.p.A. per 40.000 migliaia di euro e di Teksid Aluminum S.r.l per 25.000 migliaia al fine di rafforzare i mezzi propri delle società nonché il versamento a favore della Fiat Finance North America Inc. di 41.467 migliaia di euro a titolo di aumento di capitale sociale (vedasi Nota 12).

Nel corso dell’esercizio 2009 i rapporti con parti correlate, così come definite dallo IAS 24, non rappresentate da società controllate dirette e indirette, sono state indicate nell’ambito delle precedenti tabelle nella voce “Altre parti correlate”. In dettaglio tali rapporti hanno riguardato:

spese per prestazioni di servizi da SGS Italia S.p.A. (per 50 migliaia di euro) e da Soiem S.p.A. (per 70 migliaia di euro);

prestazioni professionali per consulenze e per l’attività di segretariato del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati svolte dall’avvocato Franzo Grande Stevens a favore della Fiat S.p.A. per 1.000 migliaia di euro;

compensi spettanti agli Amministratori ed ai Sindaci della Fiat S.p.A. (vedasi Nota 6) nonché la componente retributiva derivante dai piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. relativa all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 6);

compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche della Fiat S.p.A. (vedasi Nota 5) nonché la componente retributiva derivante dai piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. loro assegnate.

31. Posizione finanziaria nettaSecondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si segnala che la posizione finanziaria netta della Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2009 è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2009 Al 31 dicembre 2008 VariazioneDisponibilità e mezzi equivalenti 474 495 (21)Crediti finanziari correnti: 646.074 - 646.074 verso imprese del Gruppo 646.074 - 646.074 verso Terzi - - -Debiti finanziari non correnti: (1.816.782) (1.810.531) (6.251) verso imprese del Gruppo (1.816.782) (1.810.531) (6.251) verso Terzi - - -Debiti finanziari correnti: (156.712) (553.133) 396.421 verso imprese del Gruppo (96.321) (238.976) 142.655 verso Terzi (60.391) (314.157) 253.766Posizione finanziaria netta (1.326.946) (2.363.169) 1.036.223 verso imprese del Gruppo (1.267.029) (2.049.507) 782.478 verso Terzi (59.917) (313.662) 253.745

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noTAInTegrATIVA

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32. Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2009 la Fiat S.p.A. non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dalla Comunicazione stessa.

33. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2009 la Fiat S.p.A. non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

34. Eventi successiviA febbraio Fiat S.p.A. e Sollers hanno annunciato la creazione di un’alleanza globale sottoforma di una joint venture per la produzione di autovetture e SUV. Nel complesso, la capacità produttiva della nuova joint venture arriverà fino a 500.000 veicoli l’anno entro il 2016.

Sul mercato russo saranno commercializzati nove nuovi modelli (segmenti C e D, SUV), sei dei quali saranno prodotti su una nuova piattaforma globale Fiat-Chrysler. Almeno il 10% dei veicoli prodotti sarà destinato all’esportazione. Il progetto Fiat/Sollers verrà localizzato a Naberezhnye Chelny, che si trova a 1.000 Km ad est di Mosca, nella Repubblica del Tatarstan.

L’attuale stabilimento Sollers di Naberezhnye Chelny sarà ampliato con nuovi impianti produttivi ed un parco tecnologico per la produzione di componenti. Si prevede che il Governo russo supporti l’attuazione del progetto della joint venture attraverso l’erogazione di prestiti agevolati a lungo termine che coprano l’intero ammontare degli investimenti necessari, stimati in 2,4 miliardi di euro.

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Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla Consob (comunicazione n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006)

Imprese controllate Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (euro) (euro) % di possesso Numero azioni (euro)Fiat Group Automobiles S.p.A. – Torino Al 31.12.08 745.031.979 680.143.822 1.690.879.692 100,00 745.031.979 4.676.359.712 quota stock option dipendenti controllate (2.278.688) svalutazione (200.000.000)Al 31.12.09 745.031.979 (134.673.153) 856.206.538 100,00 745.031.979 4.474.081.024Ferrari S.p.A – Modena Al 31.12.08 20.260.000 160.043.898 425.782.434 85,00 6.888.400 1.055.203.823Al 31.12.09 20.260.000 104.640.221 530.422.655 85,00 6.888.400 1.055.203.823Maserati S.p.A. – Modena Al 31.12.08 40.000.000 37.235.249 92.156.315 100,00 40.000.000 103.886.792 quota stock option dipendenti controllate (88.413)Al 31.12.09 40.000.000 (24.319.603) 67.836.712 100,00 40.000.000 103.798.379Fiat Netherlands Holding N.V. – Amsterdam (Paesi Bassi)Al 31.12.08 2.610.397.295 640.530.439 3.909.553.111 100,00 94.923.538 3.827.346.053Al 31.12.09 2.610.397.295 (119.518.487) 3.936.289.431 100,00 94.923.538 3.827.346.053Iveco S.p.A – Torino Al 31.12.08 369.500.000 320.337.030 971.047.386 100,00 369.500.000 1.835.274.197 versamento in conto capitale 300.000.000 quota stock option dipendenti controllate (1.642.521) svalutazione (560.000.000)Al 31.12.09 369.500.000 (254.007.877) 457.348.864 100,00 369.500.000 1.573.631.676Fiat Powertrain Technologies S.p.A. – Torino Al 31.12.08 525.000.000 82.260.134 913.644.575 100,00 750.000.000 649.667.398 quota stock option dipendenti controllate (754.814)Al 31.12.09 525.000.000 4.684.546 918.601.714 100,00 750.000.000 648.912.584Magneti Marelli S.p.A. – Corbetta Al 31.12.08 254.325.965 29.994.331 589.765.832 99,99 254.301.607 612.337.621 Azioni ordinarie Al 31.12.08 100,00 250.500.601 603.179.675 quota stock option dipendenti controllate (483.404) Al 31.12.09 100,00 250.500.601 602.696.271 Azioni privilegiate Al 31.12.08 99,36 3.801.006 9.157.946 Al 31.12.09 99,36 3.801.006 9.157.946Al 31.12.09 254.325.965 (134.715.249) 455.050.583 99,99 254.301.607 611.854.217Teksid S.p.A. – Torino Al 31.12.08 71.403.261 44.979.028 140.992.970 84,79 60.543.388 76.157.101 quota stock option dipendenti controllate (73.343)Al 31.12.09 71.403.261 4.328.864 145.321.833 84,79 60.543.388 76.083.758Teksid Aluminum S.r.l. – Carmagnola Al 31.12.08 5.000.000 (17.142.358) 14.836.004 100,00 43.292.021 versamento in conto capitale 25.000.000 svalutazione (31.000.000)Al 31.12.09 5.000.000 (31.077.630) 8.758.374 100,00 37.292.021

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

noTAInTegrATIVA

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Elenco delle partecipazioni (segue) Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (euro) (euro) % di possesso Numero azioni (euro)Comau S.p.A. – Grugliasco Al 31.12.08 48.013.959 (15.805.223) 86.140.210 100,00 48.013.959 103.288.679 versamento in conto capitale 40.000.000 quota stock option dipendenti controllate (238.183) svalutazione (51.000.000)Al 31.12.09 48.013.959 (45.770.610) 80.369.600 100,00 48.013.959 92.050.496Fiat Partecipazioni S.p.A. – Torino Al 31.12.08 356.158.302 502.719.923 950.071.503 100,00 356.158.302 950.701.296 quota stock option dipendenti controllate (249.621) svalutazione (16.000.000)Al 31.12.09 356.158.302 (15.908.554) 934.162.949 100,00 356.158.302 934.451.675Fiat Finance S.p.A. – Torino Al 31.12.08 224.440.000 23.972.414 428.359.286 100,00 244.440.000 222.262.897Al 31.12.09 224.440.000 5.395.194 433.754.480 100,00 224.440.000 222.262.897Business Solutions S.p.A. – Torino Al 31.12.08 4.791.396 13.243.296 19.121.337 100,00 4.791.396 36.414.650 quota stock option dipendenti controllate (9.588)Al 31.12.09 4.791.396 4.947.508 24.068.845 100,00 4.791.396 36.405.062Itedi – Italiana Edizioni S.p.A. – Torino Al 31.12.08 5.980.000 (426.813) 27.759.693 100,00 5.980.000 25.899.105Al 31.12.09 5.980.000 (1.586.503) 26.173.189 100,00 5.980.000 25.899.105FGI – Fiat Group International S.A. – Paradiso (Svizzera) Al 31.12.08 67.340.067 31.737.997 113.937.795 100,00 100.000 33.444.877 Fr.sv. 100.000.000 47.130.926 169.197.625 Al 31.12.09 67.403.613 26.943.592 140.988.918 100,00 100.000 33.444.877 Fr.sv. 100.000.000 39.973.513 209.171.159 Fiat Finance North America Inc. – Wilmington (Stati Uniti) Al 31.12.08 28.806.503 2.404.165 9.615.824 39,47 150 15.557.000 USD 40.090.010 3.345.876 13.382.342 aumento capitale 41.466.858Al 31.12.09 131.951.971 1.690.769 142.480.500 39,47 150 57.023.858 USD 190.090.010 2.435.722 205.257.409 +60,53 ind. Fiat U.S.A. Inc. – New York (Stati Uniti) Al 31.12.08 12.093.124 318.807 24.706.522 100,00 1.000 27.257.726 USD 16.830.000 443.684 34.384.067 Al 31.12.09 11.682.632 (24.869) 23.843.010 100,00 1.000 27.257.726 USD 16.830.000 (35.827) 34.348.240 Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento Industriale per Azioni – Torino Al 31.12.08 300.000 162.797 1.028.376 3,00 9.000 -Al 31.12.09 300.000 756.266 1.784.642 3,00 9.000 - +97,00 ind.

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Elenco delle partecipazioni (segue) Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (euro) (euro) % di possesso Numero azioni (euro)Elasis-Società Consortile per Azioni – Pomigliano d’Arco Al 31.12.08 20.000.000 123.106 22.123.696 0,17 33.334 29.974Al 31.12.09 20.000.000 (918.187) 21.205.509 0,17 33.334 29.974 +99,83 ind. Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. – Torino Al 31.12.08 300.000 23.905 620.072 51,00 153.000 v.n. 186.980Al 31.12.09 300.000 13.464 633.536 51,00 153.000 v.n. 186.980 +49,00 ind. Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. – Torino Al 31.12.08 1.652.669 1.234.904 3.179.150 5,00 82.633 70.720Al 31.12.09 1.652.669 342.456 3.521.606 5,00 82.633 70.720 +95,00 ind. Orione S.c.p.A.-Società Industriale per la Sicurezza e la Vigilanza Consortile per Azioni – Torino Al 31.12.08 120.000 141.194 426.113 18,00 21.603 21.108Al 31.12.09 120.000 130.713 556.825 18,00 21.603 21.108 +80,90 ind. SIRIO - Sicurezza Industriale Società consortile per Azioni – Torino Al 31.12.08 120.000 1.528.008 1.755.457 0,75 901 764Al 31.12.09 120.000 349.717 2.105.175 0,75 901 764 +93,16 ind. Totale imprese controllate 13.837.308.777

% di possessoPer le società controllate è stata indicata anche la % di partecipazione indiretta al capitale ordinario

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

noTAInTegrATIVA

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Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla Consob (comunicazione n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006)

Imprese collegate Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (euro) (euro) % di possesso Numero azioni (euro)RCS Mediagroup S.p.A. – Milano Al 31.12.08 762.019.050 96.900.638 1.274.223.937 10,09 76.907.627 131.785.440Al 31.12.09 (*) 762.019.050 79.343.926 1.265.643.760 10,09 76.907.627 131.785.440Totale imprese collegate 131.785.440

(*) Dati bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008.

Altre imprese Valore contabileDenominazione e sede sociale % di possesso Numero azioni (euro)Assicurazioni Generali S.p.A. – Trieste Al 31.12.08 0,01 180.491 3.517.770 assegnazione gratuita 7.219 113.511 adeguamento al fair value (98.579)Al 31.12.09 0,01 187.710 3.532.702Fin.Priv. S.r.l. – Milano Al 31.12.08 14,29 14.772.811 adeguamento al fair value 3.170.436Al 31.12.09 14,29 17.943.247Consorzio Lingotto – Torino Al 31.12.08 5,40 279Al 31.12.09 5,40 279Totale altre imprese 21.476.228

339

comPenSI corrISPoSTI AglI AmmInISTrATorI, AI SIndAcI, AI dIreTTorI generAlI ed AI dIrIgenTI con reSPonSAbIlITÀ STrATegIcHe (mIglIAIA dI eUro) (ArT.78 reg. conSob n.11971/99)

Periodo Scad. Emolumenti Benefici non Bonus e Altri Nome e cognome Carica ricoperta nel 2009 di carica carica (*) per la carica monetari (**) altri incentivi compensi TotaleLuca Cordero Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 550,0 85,0 4.542,0 5.177,0di Montezemolo Presidente 1) 2) John Elkann Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 550,0 81,0 631,0 Vice Presidente 3) Sergio Marchionne Amministratore Delegato 1/01-31/12/2009 2012 3.050,0 1.345,0 387,4 4.782,4 4) Andrea Agnelli Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 77,0 77,0Carlo Barel Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 77,0 77,0di Sant’Albano 5)

Roland Berger Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 77,0 77,0Tiberto Brandolini d’Adda Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 74,0 74,0René Carron Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 62,0 62,0Luca Garavoglia Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 77,0 77,0Gian Maria Gros-Pietro Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 95,0 95,0Virgilio Marrone Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 77,0 77,0Vittorio Mincato Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 92,0 92,0Pasquale Pistorio Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 71,0 71,0 Ratan Tata Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 65,0 65,0Mario Zibetti Amministratore 1/01-31/12/2009 2012 98,0 98,0 Riccardo Perotta Presidente del Collegio 27/03-31/12/2009 2012 48,0 48,0 Sindacale Giuseppe Camosci Sindaco 1/01-31/12/2009 2012 42,0 42,0Piero Locatelli Sindaco 1/01-31/12/2009 2012 42,0 42,0 Carlo Pasteris Presidente del Collegio 1/01-27/03/2009 15,0 59,0 74,0 Sindacale 6) Dirigenti con responsabilità strategiche (***) 173,7 7.116,0 11.989,2 19.278,9 7) 8) 9) 10)

(*) Anno in cui si tiene l’assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il mandato.(**) Sono costituiti dall’eventuale utilizzo di mezzi di trasporto a titolo personale.(***) Include 17 dirigenti in carica al 31 dicembre 2009 e 2 dirigenti usciti nel corso dell’anno.1) Il compenso annuo lordo per la carica di Presidente è di 500.000 euro. 2) Compenso per la carica ricoperta nella società Ferrari S.p.A., comprensivo della parte variabile. Si precisa infine che l’Avv. Montezemolo, quale Presidente di Ferrari S.p.A., ha il diritto a percepire,

in caso di interruzione del rapporto di collaborazione, un capitale rateizzato in venti anni, pari al massimo, dopo dieci anni, a cinque volte l’emolumento annuale fisso; il relativo accantonamento operato da Ferrari nel 2009 è stato pari a 824,7 migliaia di euro.

3) Il compenso annuo lordo per la carica di Vice Presidente è di 500.000 euro. 4) Compenso per la carica ricoperta nella società controllata Fiat Group International SA. Tale importo non comprende il compenso per la carica ricoperta in Fiat Group Automobiles (500 migliaia di euro)

in quanto non percepito e riversato a Fiat S.p.A. Si precisa infine che l’Amministratore Delegato ha il diritto a percepire, in caso di interruzione del rapporto di collaborazione, un capitale rateizzato in venti anni, pari al massimo, dopo dieci anni, a cinque volte l’emolumento annuale fisso; il relativo accantonamento operato da Fiat S.p.A. nel 2009 è stato pari a 960,9 migliaia di euro.

5) Compenso riversato a Exor S.p.A.6) Include i compensi per la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Fiat Group Automobiles S.p.A. e di Presidente del Collegio Sindacale di Fiat Powertrain Technologies S.p.A.7) Include i fringe benefits.8) è indicata la parte variabile dei compensi.9) Include le retribuzioni da lavoro dipendente, le somme corrisposte a seguito di risoluzione del rapporto di lavoro pari a 1.496,7 migliaia di euro ed i compensi non riversati per cariche ricoperte in

società controllate.10) Non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

noTAInTegrATIVA

340

STocK oPTIon ATTrIbUITe Ad AmmInISTrATorI e dIreTTorI generAlI e dIrIgenTI con reSPonSAbIlITÀ STrATegIcHe (ArT. 78 regolAmenTo conSob n. 11971/99)

Opzioni scadute Opzioni detenute Opzioni assegnate Opzioni esercitate nell’eser- Opzioni detenute Beneficiario all’inizio dell’esercizio nel corso dell’esercizio nel corso dell’esercizio cizio alla fine dell’esercizio

Carica Prezzo ricoperta Prezzo Periodo di Prezzo Periodo di Prezzo medio Prezzo Periodo di Nome e alla data di Numero medio di esercizio Numero medio di esercizio Numero medio di di mercato Numero Numero medio di esercizio Cognome attribuzione opzioni esercizio (mm/aa) opzioni esercizio (mm/aa) opzioni esercizio all’esercizio opzioni opzioni esercizio (mm/aa)

Stock option su azioni Fiat

01/05-Paolo Fresco Presidente 500.000 12,699 01/10 500.000 12,699 01/05-01/10

Sergio Amm. 01/11- Marchionne Delegato 20.670.000 9,867 01/16 (1)(2) (1.250.000) (7) 19.420.000 9,640 01/11-11/16

Dirigenti con responsabilità 02/01- 09/03-strategiche 2.799.000 13,517 11/14 (3) 72.000 13,15 11/14 (6) (766.000) (7) 2.105.000 13,278 05/06-11/14

Stock option su azioni Ferrari

Luca Cordero 10/04-di Montezemolo - 80.000 175 12/10 (4) 80.000 175 10/04-12/10

Stock option su azioni CNH (5)

Dirigenti con responsabilità 12/01- 01/10- strategiche - 172.279 56,011 01/14 85.518 13,58 01/15 (2.858) 21,20 24,40 (105.000) 149.939 23,481 02/07-01/15

(1) Le opzioni concesse nel 2004 sono per 1/3 esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di redditività, che sono stati raggiunti nel 2008, rendendo l’intero piano 2004 di 10.670.000 stock option maturato completamente nel 2008. A marzo 2009, l’Assemblea degli azionisti ha approvato l’estensione del periodo di esercizio, facendolo iniziare il 1° gennaio 2011 e terminare il 1° gennaio 2016.

(2) Le opzioni concesse nel 2006 sono per metà (5.000.000) esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di redditività. Il periodo di esercizio inizia con l’approvazione del bilancio 2010 e termina nel novembre 2014.

(3) Le opzioni sono in parte esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di redditività. (4) Opzioni esercitabili subordinatamente alla quotazione in Borsa delle azioni Ferrari S.p.A.(5) Prezzi espressi in dollari USA.(6) Le opzioni assegnate nel corso dell’esercizio riflettono assegnazioni pregresse relative a nuovi Dirigenti con responsabilità strategiche, al netto di quelle relative a Dirigenti usciti nel corso del 2009.(7) Le opzioni scadute nell’esercizio comprendono sia opzioni scadute sia opzioni non maturate nel corso dell’esercizio.

341

STocK grAnT ATTrIbUITI Ad AmmInISTrATorI e dIreTTorI generAlI e dIrIgenTI con reSPonSAbIlITÀ STrATegIcHe (ArT. 78 regolAmenTo conSob n. 11971/99) Stock grant Stock grant detenuti Stock grant assegnati scaduti Stock grant detenuti Beneficiario all’inizio dell’esercizio nel corso dell’esercizio nell’esercizio alla fine dell’esercizio

Carica ricoperta Periodo di Periodo di Periodo diNome e alla data di Numero di esercizio Numero di esercizio Numero di Numero di esercizioCognome attribuzione stock grant (mm/aa) stock grant (mm/aa) stock grant stock grant (mm/aa)

Stock grant su azioni Fiat

Sergio Amm. Marchionne Delegato 2.000.000 02/11(1) 2.000.000 02/11

Stock grant su azioni CNH

Dirigenti con responsabilità strategiche - 100.000 (1) 01/11 100.000 01/11

(1) Diritti esercitabili solo al raggiungimento di obiettivi di redditività.

16 febbraio 2010

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ Luca Cordero di MontezemoloIl PreSIdenTeLuca Cordero di Montezemolo

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

342 APPendIce - InFormAzIonI AI SenSI dell’ArT. 149-duodecies del regolAmenTo emITTenTI conSob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(in migliaia di euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 179 Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A.(1) 17 Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.(2) 80 Totale 276

(1) Sottoscrizione modelli: Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770.(2) Studi e analisi in relazione al trattamento contabile di operazioni rilevanti.

APPENDICE - INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

343

1. I sottoscritti Sergio Marchionne, in qualità di Amministratore Delegato, Alessandro Baldi e Maurizio Francescatti, in qualità di Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari della Fiat S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e

l’effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio nel corso dell’esercizio 2009.

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009 si è basata su di un processo definito da Fiat in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

3. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d’esercizio:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

16 febbraio 2010

/f/ Alessandro Baldi/f/ Sergio Marchionne /f/ Maurizio Francescattil’AmmInISTrATore delegATo dIrIgenTI PrePoSTI AllA redAzIone Sergio Marchionne deI docUmenTI conTAbIlI SocIeTArI Alessandro Baldi Maurizio Francescatti

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 154-Bis DEL D. LGS. 58/98

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2009

ATTeSTAzIone del bIlAncIo d’eSercIzIo AI SenSI dell’ArT. 154-Bis del d. lgS. 58/98

345

RELAZIONI DELLA SOCIETà DI REVISIONE

346 relAzIonI dellA SocIeTÀ dI reVISIone

Agli Azionisti della FIAT S.p.A.

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, della Fiat S.p.A. e sue controllate (“Gruppo Fiat”) chiuso al 31 dicembre 2009. La responsabilità della redazione del bilancio consolidato in conformità agli International Financial Reporting Standards (“IFRS”) adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. N. 38/2005, compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. E’ nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio consolidato e basato sulla revisione contabile.

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.

Il bilancio consolidato presenta ai fini comparativi i dati dell’esercizio precedente e la situazione patrimoniale-finanziaria al 1° gennaio 2008. Come illustrato nella nota integrativa e così come richiesto dalle nuove disposizioni IFRS dettagliate nel paragrafo “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2009”, gli Amministratori hanno riesposto alcuni dati comparativi relativi all’esercizio precedente ed alla situazione patrimoniale-finanziaria al 1° gennaio 2008 (che deriva dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2007) rispetto ai dati precedentemente presentati e da noi assoggettati a revisione contabile, sui quali avevamo emesso le relazioni di revisione rispettivamente in data 18 febbraio 2009 e in data 18 febbraio 2008. Le modalità di rideterminazione dei dati comparativi e la relativa informativa presentata nella nota integrativa sono state da noi esaminate ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2009.

3. A nostro giudizio, il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2009 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa del Gruppo Fiat per l’esercizio chiuso a tale data.

RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL’ART. 156 DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998, N. 58

347

4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sulla Corporate Governance in conformità a quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sulla Corporate Governance, con il bilancio consolidato, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2009.

deloITTe & ToUcHe S.p.A.

/f/ Fabrizio FagnolaSocioFabrizio Fagnola

Torino, 18 febbraio 2010

348 relAzIonI dellA SocIeTÀ dI reVISIone

Agli Azionisti della FIAT S.p.A.

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, della Fiat S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2009. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonchè ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. N. 38/2005, compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. E’ nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.

Per il giudizio relativo al bilancio d’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 18 febbraio 2009.

3. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio della Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2009 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Fiat S.p.A. per l’esercizio chiuso a tale data.

RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 156 DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998, N. 58

349

4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sulla Corporate Governance in conformità a quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sulla Corporate Governance, con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio d’esercizio della Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2009.

deloITTe & ToUcHe S.p.A.

/f/ Fabrizio FagnolaSocioFabrizio Fagnola

Torino, 18 febbraio 2010

351

RELAZIONI DEL COLLEGIO SINDACALE

352 relAzIonI del collegIo SIndAcAle

Signori Azionisti,

il bilancio consolidato di Fiat S.p.A. dell’esercizio 2009, che viene messo a Vostra disposizione, presenta una perdita netta di 848 milioni di Euro, di cui 10 milioni di Euro di pertinenza di terzi. Esso ci è stato comunicato nei termini di legge, unitamente alla relazione sulla gestione, e risulta redatto secondo gli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall’Unione Europea ed i provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 D.Lgs. n. 38/2005.

I controlli effettuati da Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione, hanno condotto ad affermare che:

“il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2009 è conforme agli International Financial Reporting Stardard adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 D.Lgs. n. 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa del Gruppo Fiat per l’esercizio chiuso a tale data”.

Nella succitata relazione viene anche precisato che:

“A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2009”.

A tali risultanze ed informazioni e così al bilancio consolidato, salvo quanto più avanti specificato, non si è esteso il controllo del Collegio Sindacale, in conformità con quanto disposto dall’art. 41 n. 3 D.Lgs. 9.4.1991, n. 127.

La determinazione dell’area di consolidamento, la scelta dei principi di consolidamento delle partecipazioni e delle procedure a tale fine adottate rispondono alle prescrizioni degli IFRS. La struttura del bilancio consolidato è quindi da ritenersi tecnicamente corretta e, nell’insieme, conforme alla specifica normativa.

La relazione sulla gestione illustra in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, l’andamento della gestione nel corso del 2009 e l’evoluzione dopo la chiusura dell’esercizio dell’insieme delle imprese oggetto di consolidamento. L’esame al quale l’abbiamo sottoposta ne ha evidenziato la congruenza con il bilancio consolidato.

Torino, 2 marzo 2010

I SIndAcI

Riccardo Perotta

Giuseppe Camosci

Piero Locatelli

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALESUL BILANCIO CONSOLIDATO

353

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALEALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti,

l’art. 153 del D.Lgs. 24.2.1998, n. 58 prevede l’obbligo per il Collegio Sindacale di riferire all’assemblea, convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio, sull’attività di vigilanza svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati, nonché la facoltà di fare proposte in ordine al bilancio, alla sua approvazione ed alle materie di propria competenza.

A tale disposizione normativa adempiamo con la presente relazione, anche nel rispetto dell’art. 2429, comma 2, del codice civile.

Nel decorso esercizio abbiamo osservato i doveri di cui all’art. 149 D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, il che ci consente di riferirVi, in particolare, circa gli argomenti che seguono.

Abbiamo assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, nel corso delle quali gli Amministratori ci hanno informati sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale oggetto di delibera e poste in essere dalla società e/o dalle sue controllate.

Al riguardo, abbiamo accertato e ci siamo assicurati che le suddette operazioni fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale, non fossero in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea e fossero improntate a principi di corretta amministrazione.

La struttura organizzativa della società appare adeguata alle dimensioni della stessa. Ciò ha consentito, ricorrendo anche ad incontri con i responsabili delle funzioni aziendali e con i rappresentanti della società di revisione, una esauriente raccolta di informazioni circa il rispetto dei principi di diligente e corretta condotta amministrativa.

Il sistema di controllo interno, in costante aggiornamento, è strutturato anche a livello di gruppo, sia in Fiat S.p.A. che nelle sue controllate.

Abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione mediante: i) l’esame della relazione del Preposto al Controllo Interno sul sistema di Controllo Interno di Fiat; ii) l’esame dei rapporti dell’Internal Audit, nonché l’informativa sugli esiti dell’attività di monitoraggio sull’attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell’attività di audit; iii) l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni; iv) l’esame dei documenti aziendali e dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione; v) i rapporti con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 151 del D.Lgs. 58/98; vi) la partecipazione ai lavori del Comitato per il Controllo Interno. Dall’attività svolta consegue una valutazione di adeguatezza del sistema di Controllo Interno di Fiat nel suo complesso.

Del pari appaiono adeguate le disposizioni impartite da Fiat S.p.A. alle società controllate, ai sensi dell’art. 114, comma 2, D.Lgs. 24.2.1998, n. 58.

Con riferimento alla disposizione di cui all’art. 36 del Regolamento Mercati emanato da Consob, relativa alle società controllate di per sé rilevanti costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’U.E., segnaliamo che – alla data del 31 dicembre 2009 – le società cui si applica tale disposizione sono incluse tra le imprese rilevanti ai fini del sistema Fiat di controllo sull’informativa finanziaria rispetto al quale non sono state segnalate carenze.

354 relAzIonI del collegIo SIndAcAle

Il Consiglio di Amministrazione ci ha trasmesso, nei termini di legge, la relazione sull’andamento della gestione nel primo semestre dell’esercizio, rendendola pubblica con le modalità prescritte da Consob ed ha provveduto, secondo legge, per quanto concerne le relazioni sull’andamento trimestrale. Con riferimento alle comunicazioni Consob, per quanto di nostra competenza, possiamo attestare che:

le informazioni fornite dagli Amministratori nella relazione sulla gestione sono da ritenersi esaurienti e complete;

in ossequio al Testo Unico sulla Finanza (D.Lgs. n. 58/98), siamo stati costantemente informati per quanto di nostra competenza;

le verifiche periodiche ed i controlli cui abbiamo sottoposto la società non hanno evidenziato operazioni atipiche e/o inusuali, con terzi, parti correlate o infragruppo, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006;

per quanto riguarda le operazioni infragruppo, gli Amministratori, in Nota integrativa, evidenziano ed illustrano l’esistenza di numerosi rapporti di interscambio di beni e servizi tra la Vostra società e le società del gruppo di appartenenza, nonché con parti correlate, precisando che gli stessi sono stati regolati a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati;

dai colloqui e dagli incontri avuti con i Sindaci delle principali controllate non sono emersi aspetti da segnalare;

abbiamo preso visione ed ottenuto informazioni sulle attività di carattere organizzativo e procedurale poste in essere ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni, sulla responsabilità amministrativa degli Enti per i reati previsti da tali normative. Dalla relazione dell’Organismo di Vigilanza sulle attività svolte nel corso dell’esercizio 2009 e dagli incontri dell’Organismo stesso con il Collegio Sindacale non sono emerse criticità significative che debbano essere segnalate nella presente relazione;

non sono emerse criticità di rilievo nel corso delle riunioni tenutesi con i revisori ai sensi dell’art. 150 D.Lgs. 24.2.1998, n. 58;

la relazione della società di revisione, rilasciata in data 18 febbraio 2010, non contiene rilievi o richiami di informativa, né connesse osservazioni o proposte;

in ossequio all’art. 149, comma n. 1, lett. c) bis del D.Lgs. 24.2.1998, n. 58 diamo atto che gli Amministratori nella loro relazione sulla Corporate Governance precisano che:

“Il Gruppo Fiat aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo”.

L’adesione alla normativa prevista dal Codice suddetto è stata da noi concretamente riscontrata ed ha formato oggetto, nei suoi vari aspetti, della relazione sulla Corporate Governance che il Consiglio di Amministrazione pone a Vostra disposizione, alla quale facciamo rinvio per una Vostra più adeguata e completa informativa al riguardo.

In data 25 febbraio u.s. abbiamo ricevuto comunicazione da Deloitte & Touche S.p.A. – con la quale abbiamo tenuto un frequente scambio di informazioni – che Fiat S.p.A. le ha conferito, in aggiunta alla revisione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato, alla revisione contabile limitata della relazione semestrale consolidata e procedure di verifica concordate per la revisione delle relazioni trimestrali, i seguenti altri incarichi retribuiti, come sotto indicato:

procedure di verifica concordate effettuate nell’ambito della due diligence relativa all’operazione Chrysler con onorari di Euro 485.000 e di USD 1.962.000. La Società ci ha informati che tali onorari sono stati interamente riaddebitati da Fiat S.p.A. alla controllata Fiat Group Automobiles S.p.A. in base al mandato senza rappresentanza conferito dalla stessa Fiat Group Automobiles S.p.A. a Fiat S.p.A. per la realizzazione di alcune attività legate all’operazione Chrysler;

355

studi ed analisi in relazione al trattamento contabile, con riferimento al Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2009, relativo ad operazioni rilevanti e non ricorrenti con un onorario di Euro 80.000;

attività di verifica contabile dei costi consuntivi approvati dal Comitato Paritetico costituito tra Fiat S.p.A. ed il Politecnico di Torino, in merito all’attivazione dei corsi di laurea e di diploma universitario in ingegneria dell’autoveicolo per l’anno 2007/2008, con un onorario complessivo di Euro 12.000;

sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali (Modelli: Unico, IRAP, Consolidato fiscale e 770) con un onorario di Euro 4.750.

Nel corso dell’assemblea del 27 marzo 2009, l’azionista Bava è intervenuto su vari argomenti con inviti/richiami al Collegio Sindacale che rientrano, per taluni di tali inviti/richiami, nei generali doveri di vigilanza del Collegio Sindacale.

Lo stesso azionista ha poi formulato una “denuncia” ai sensi dell’art. 2408 del codice civile ai membri del Collegio Sindacale “affinchè indaghino sulla concretezza del suo realismo dell’accordo Chrysler e sulle conseguenze economico-giuridiche che potrebbero derivare alla società”.

Malgrado l’irritualità della “denuncia”, abbiamo ritenuto di esaminarne i contenuti, rilevando, tuttavia, che l’art. 2408 del codice civile richiede all’azionista di denunciare “fatti che ritiene censurabili”, e cioè qualificabili, in senso giuridico, come veri e propri “fatti censurabili”. Ora, nella succitata richiesta, non viene evidenziato alcun “fatto” specifico, né si segnala alcun elemento che ne possa far presumere la censurabilità.

Giudichiamo, pertanto, che tale “denuncia”, non possa essere ricevuta ed accolta.

Per completezza, rileviamo che, sulla allora prospettata alleanza strategica globale di Fiat con Chrysler se ne dava atto, nelle sue linee essenziali, nella relazione sulla gestione che accompagna il bilancio di esercizio e quello consolidato di Fiat al 31/12/2008, e, in particolare, a proposito dei fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e della evoluzione prevedibile della gestione (pag. 65 della pubblicazione a stampa del bilancio consolidato e d’esercizio al 31/12/2008). In tale contesto, veniva evidenziata, tra l’altro, a fondamentale premessa delle richiamate informazioni di sintesi, la firma di una lettera d’intenti non vincolante datata 20 gennaio 2009 per la creazione di un’alleanza strategica globale con Chrysler.

Infine, per quanto attiene al richiamo dell’azionista Bava relativamente alla querela pendente nei suoi riguardi, diamo atto che ad oggi non risulta emessa alcuna parcella per assistenza legale nei confronti della società.

Non abbiamo conoscenza di altri fatti o esposti di cui dare menzione all’Assemblea.

Diamo anche atto che la società ha provveduto, nel corso dell’esercizio, a verificare l’effettiva indipendenza degli amministratori indipendenti e confermiamo la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento ai sensi dell’art. 3.C.5. del codice di autodisciplina, mentre, per parte nostra, abbiamo verificato il permanere della nostra indipendenza come richiesto dall’art. 10.C.2. dello stesso codice di autodisciplina.

Per quanto concerne il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, che presenta un utile di Euro 339.963.538, abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge regolanti la sua impostazione e formazione, mediante i controlli da noi esercitati, nei limiti della nostra competenza, di cui all’art. 149 D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, tenuto conto delle informazioni forniteci dalla società di revisione.

In particolare, abbiamo accertato che non sono state esercitate deroghe di cui all’art. 2423, quarto comma, del codice civile.

Nello svolgimento dell’attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell’esercizio 2009 il Collegio Sindacale si è riunito 12 volte, ha assistito alle 9 riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché alle 6 riunioni del Comitato di Controllo Interno.

356 relAzIonI del collegIo SIndAcAle

Sulla base dell’attività di controllo svolta nel corso dell’esercizio non rileviamo motivi ostativi all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2009 e alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Torino, 2 marzo 2010

I SIndAcI

Riccardo Perotta

Giuseppe Camosci

Piero Locatelli

Di seguito è fornito l’elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai membri del Collegio Sindacale in altre società al 31 dicembre 2009 (Allegato ex art. 144 quinquiesdecies Regolamento Emittenti) – tra parentesi è indicato il bilancio di esercizio con la cui approvazione termina il mandato.

Riccardo Perotta: Presidente del Collegio Sindacale in Coface Assicurazioni S.p.A. (2011), Coface Factoring Italia S.p.A. (2010), Hyundai Motor Company Italy S.r.l. (2010), Jeckerson S.p.A. (2010), Metroweb S.p.A. (2011), Value Partners S.p.A. (2011) e Sindaco Effettivo in Boing S.p.A. (2010), Mediolanum S.p.A. (2010), Prada S.p.A. (31 gennaio 2012) e Snam Rete Gas S.p.A. (2009).

Giuseppe Camosci: Presidente del Collegio Sindacale in AEREA S.p.A. (2010), Immobiliare Elfin S.p.A. (2011), Samsung Electronics Italia S.p.A. (2010), Sindaco Effettivo in BNP Paribas Leasegroup S.p.A. (2009), Finos S.p.A. – Gruppo Trussardi (2009), ICAL S.p.A. (2009), Lacto Siero Italia S.p.A. (2009), Locatrice Italiana S.p.A. (2009), Therabel Gienne Pharma S.p.A. (2011), TRS Evolution S.p.A. (2009), Trussardi S.p.A. (2009) e Amministratore in SAPIO Produzione Idrogeno Ossigeno S.r.l. (2010).

Piero Locatelli: Sindaco Effettivo nella Giovanni Agnelli & C. S.a.p.a. (2011) e Simon Fiduciaria S.p.A. (2010).

359

RELAZIONI E PROPOSTE SUGLI ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO

360 relAzIonI e ProPoSTe SUglI ArgomenTI All’ordIne del gIorno

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, Vi proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 339.963.538 come segue:

alla Riserva Legale euro 16.998.177;

agli Azionisti un dividendo pari a:

euro 0,17 a ciascuna azione ordinaria per complessivi 185,7 milioni di euro circa (179,1 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute);

euro 0,31 a ciascuna azione privilegiata per complessivi 32 milioni di euro circa;

euro 0,325 a ciascuna azione di risparmio per complessivi 26 milioni di euro circa;

ad Utili portati a nuovo l’importo residuo, pari a circa 79,3 milioni di euro.

Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 22 aprile 2010, con stacco cedola il 19 aprile, e verrà corrisposto alle azioni che saranno in circolazione alla data di stacco cedola.

16 febbraio 2010

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ Luca Cordero di MontezemoloIl PreSIdenTeLuca Cordero di Montezemolo

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO 2009

361

PROPOSTA DI AUTORIZZAZIONE ALL’ACqUISTO ED ALLA DISPONIBILITà DI AZIONI PROPRIE

Signori Azionisti,

l’Assemblea del 27 marzo 2009 ha rinnovato l’autorizzazione, già concessa dall’Assemblea del 31 marzo 2008, per l’acquisto di un numero massimo di azioni proprie, delle tre categorie, tale da non eccedere il limite del 10% del capitale sociale, ed un controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate per 656,6 milioni di euro. Nel quadro di tale autorizzazione non sono state effettuate operazioni. Infatti gli acquisti più recenti - n. 5,73 milioni di azioni ordinarie, pari al 0,52% del capitale sociale, per un investimento di 61,2 milioni di euro - sono stati compiuti nel mese di giugno 2008, in seguito il programma di acquisto è stato sospeso.

Al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale e tenuto conto che l’attuale autorizzazione assembleare andrà in scadenza il prossimo 27 settembre 2010, Vi proponiamo di rinnovare l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ed alla disposizione delle stesse, in entrambi i casi anche tramite società controllate, fissando i limiti secondo quanto già stabilito dalla precedente Assemblea e le modalità in funzione di quanto previsto dalle applicabili disposizioni del codice civile, dal combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e dalle altre norme vigenti in materia.

Riteniamo che tale facoltà doti la Società di una utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, inclusa la copertura dei piani di incentivazione.

Vi proponiamo quindi di revocare la precedente delibera, per la parte non ancora eseguita alla data dell’Assemblea, e di autorizzare l’acquisto, per un periodo di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni, delle tre categorie (del valore nominale unitario di 5 euro), tale da non eccedere il limite pari al 10% del capitale sociale, tenuto conto delle azioni Fiat già detenute dalla Società e di quelle in portafoglio delle società controllate. Alla data del 16 febbraio 2010 Fiat S.p.A., detiene n. 38.568.458 azioni ordinarie, pari al 3,02% del capitale sociale, mentre le altre società del Gruppo non possiedono azioni Fiat.

I prezzi unitari massimo e minimo di acquisto saranno fissati in valori direttamente correlati alle quotazioni di mercato e quindi al prezzo di riferimento rilevato in Borsa nel giorno precedente quello dell’acquisto che si intende effettuare, con una possibilità di variazione in più o in meno del 10% rispettivamente per il prezzo massimo e per quello minimo.

Intendiamo comunque mantenere riserve disponibili destinate agli acquisti per un importo complessivo massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate (656,6 milioni di euro alla data del 16 febbraio 2010) a fronte delle azioni proprie in portafoglio.

362

Le operazioni di acquisto saranno effettuate in una o più volte sui mercati regolamentati con le modalità stabilite da Borsa Italiana, al fine di rispettare la parità di trattamento degli azionisti, ma, qualora se ne presentasse l’opportunità, potrebbero essere effettuati anche tramite offerta pubblica di acquisto o di scambio o altre modalità consentite.

Le azioni che saranno acquistate, per le quali Vi chiediamo anche l’autorizzazione a disporne, direttamente o tramite controllate, in una o più volte anche prima di aver esaurito gli acquisti, senza limiti o vincoli temporali e con le modalità meglio rispondenti all’interesse della società nel rispetto della normativa vigente (inclusa la cessione di diritti inerenti le azioni tra cui, a titolo esemplificativo, le operazioni di prestito titoli), potranno esser anche utilizzate al servizio dei piani di incentivazione attribuiti a dirigenti ed amministratori, nonché di eventuali ulteriori piani che in futuro potranno essere decisi dal Consiglio di Amministrazione e conseguentemente sottoposti all’approvazione dell’assemblea ordinaria, in tal caso ai prezzi determinati all’epoca dell’attribuzione.

16 febbraio 2010

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ Luca Cordero di MontezemoloIl PreSIdenTeLuca Cordero di Montezemolo

relAzIonI e ProPoSTe SUglI ArgomenTI All’ordIne del gIorno

363

DELIBERAZIONI AI SENSI DELL’ART. 114-BisDEL D. LGS. N. 58/98

Signori Azionisti,

sottoponiamo alla Vostra approvazione, ai sensi dell’articolo 114-bis del D. Lgs. 58/98, le proposte deliberate dal Consiglio di Amministrazione in data 16 febbraio 2010.

In particolare le proposte riguardano l’adozione di modifiche al Piano di incentivazione 2009-2010 (approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 27 marzo 2009) rivolte a rafforzarne le caratteristiche di incentivazione e di fidelizzazione con l’obiettivo di dotare il Gruppo di uno strumento maggiormente aderente all’attuale contesto competitivo del settore automotoristico a livello mondiale ed alle esigenze del Gruppo. Le modifiche, se approvate, comporteranno, tra l’altro, l’estensione del Piano 2009-2010 al 2011, che verrà quindi ridenominato Piano 2009-2011.

Il Piano è basato su uno strumento di remunerazione in equity (stock grant) che, a determinate condizioni, consente ai beneficiari di ricevere gratuitamente un numero di azioni ordinarie Fiat corrispondente al numero dei diritti attribuiti. Nella impostazione originaria il Piano prevedeva l’assegnazione di un massimo di 8 milioni di diritti, di cui 2 milioni di diritti già attribuiti all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. Sergio Marchionne ed un massimo di 6 milioni di diritti da attribuire a manager del Gruppo, soggetti a maturazione in funzione sia del raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, sia del perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo.

La presente relazione è redatta in conformità alle indicazioni previste per il documento informativo contenute nello schema allegato al Regolamento Emittenti emanato dalla Consob.

Soggetti destinatariNon si propongono modifiche in merito alla destinazione.

Destinatari del Piano 2009-2011 sono l’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Dott. Sergio Marchionne, ed un massimo di trecento manager del Gruppo aventi un ruolo con significativo impatto sui risultati di business. I manager saranno individuati dall’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. tra i dipendenti della Società o di controllate, in coerenza con i criteri organizzativi adottati in passato, ed in particolare in occasione dei piani 2006 e 2008.

Ragioni che motivano le modifiche al Piano 2009-2010 In generale, l’adozione di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari consente di rafforzare il coinvolgimento delle persone che occupano posizioni chiave nel perseguimento degli obiettivi di andamento gestionale della Società e del Gruppo, correlando nel medio-lungo periodo una incentivazione economica al valore dell’Azienda per gli azionisti.

Il coinvolgimento viene rafforzato nel caso in cui la maturazione dei diritti dei beneficiari sia subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance nel periodo di riferimento.

Nel contempo l’orientamento delle attività del management, perseguito attraverso l’assegnazione di strumenti rappresentativi del valore della Società, contribuendo ad allineare gli interessi del management con gli interessi degli azionisti, ne promuove l’identificazione con il Gruppo con significativi effetti in termini di retention.

364

La fidelizzazione viene perseguita altresì attraverso l’attribuzione di incentivi la cui riscossione sia subordinata al protrarsi del rapporto professionale con il Gruppo.

In questo ambito il Consiglio di Amministrazione, con l’ausilio del Comitato Remunerazioni, monitora nel continuo l’efficacia dei piani di incentivazione in essere alla luce dell’evolversi della situazione di mercato globale e, in particolare, dei settori industriali in cui il Gruppo opera.

L’importanza del management e della sua stabilità in contesti caratterizzati da forti elementi di discontinuità è stata un fattore chiave nel successo del Gruppo a partire dal 2004 e lo sarà ancora di più nel prossimo futuro. Disporre di strumenti di incentivazione e fidelizzazione diviene, quindi, un essenziale fattore competitivo.

Per le motivazioni di cui sopra il Consiglio, su proposta del Comitato Remunerazioni, ha ritenuto interesse prioritario per la Società ed il Gruppo potenziare le capacità di incentivazione e fidelizzazione del Piano 2009-2010 attraverso l’adozione di modifiche che consistono nell’introduzione di una componente di pura retention mediante l’incremento del numero di diritti oggetto di attribuzione e nell’estensione della durata; quest’ultima modifica consente, pur tenendo conto degli effetti già prodotti alla data attuale, di prolungare l’efficacia del Piano sino all’approvazione del Bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2011 e, conseguentemente, di correlarlo al raggiungimento di obiettivi maggiormente incentivanti ed aderenti al futuro evolversi dello scenario economico globale.

Il Piano è in linea con le prassi più evolute a livello internazionale ed è costituito da uno strumento di remunerazione in equity (stock grant) basato, per la parte soggetta a maturazione subordinatamente al raggiungimento di obiettivi di performance, su strumenti di misurazione delle performance coerenti con la situazione di mercato ed incentrati su valori di indicatori chiave dell’andamento gestionale consolidato del Gruppo.

Gli effetti fiscali connessi ai benefici derivanti dal suddetto Piano sono a carico dei beneficiari.

Il Piano in esame non fruisce, date le sue caratteristiche, di sostegni da parte di fondi speciali.

Iter di approvazione delle modifiche al Piano 2009-2010Le modifiche al Piano 2009-2010 sono state elaborate dal Comitato Remunerazioni, composto dagli amministratori indipendenti R. Berger, Presidente, L. Garavoglia e M. Zibetti, che ha esaminato l’argomento nell’ambito della riunione tenutasi il 16 febbraio 2010.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione tenutasi lo stesso 16 febbraio 2010, ha deliberato, astenutosi il Dott. Sergio Marchionne, di approvare la proposta elaborata dal Comitato Remunerazioni e di proporre all’Assemblea degli Azionisti, ai sensi dell’art. 114-bis del D. Lgs. n. 58/98, l’adozione di modifiche al Piano 2009-2010.

In base all’originaria impostazione del Piano, l’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del 27 marzo 2009 aveva determinato la contestuale attribuzione al Dott. Marchionne di 2 milioni di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance per l’anno 2009 e 2010 ed al perdurare della permanenza in carica sino all’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010, avrebbero consentito al beneficiario di ricevere gratuitamente un corrispondente numero di azioni Fiat ordinarie.

La maturazione dei diritti era prevista in un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010 ed il numero delle azioni assegnate era definito pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2010.

Essendo stati raggiunti i prestabiliti obiettivi di redditività del Gruppo relativamente all’esercizio 2009, secondo i termini originali del piano 2009-2010, il Dott. Marchionne ha maturato, subordinatamente alla permanenza in carica sino all’approvazione del Bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2010, il diritto a ricevere gratuitamente n. 500.000 azioni Fiat ordinarie.

Il Piano 2009-2010 prevedeva inoltre che un massimo di ulteriori 6 milioni di diritti corrispondenti ad altrettante azioni Fiat ordinarie potessero essere attribuiti, in una o più volte, ad un massimo di 300 manager aventi un ruolo con significativo impatto sui risultati di business, identificati dall’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. in coerenza con i criteri organizzativi adottati in occasione dei piani 2006 e 2008. La suddetta parte del Piano non è stata eseguita.

relAzIonI e ProPoSTe SUglI ArgomenTI All’ordIne del gIorno

365

Le modifiche proposte, che diverranno operative in caso di Vostra approvazione, consistono in primo luogo nell’introduzione di una componente di pura fidelizzazione, pari complessivamente a 4 milioni di diritti addizionali, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Di questi diritti 2 milioni sono destinati all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. ed un massimo di 2 milioni sono destinati ai manager del Gruppo.

Conseguentemente il numero dei diritti complessivi oggetto del Piano, che nell’originaria impostazione erano pari ad un massimo di 8 milioni di diritti, di cui 2 milioni destinati all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. ed un massimo di 6 milioni destinati ai manager, diviene pari ad un massimo di 12 milioni, di cui 4 milioni destinati all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. ed un massimo di 8 milioni destinati ai manager.

Si propone, inoltre, di estendere la durata del Piano al 2011 correlando la maturazione degli 8 milioni di diritti a ricevere gratuitamente altrettante azioni ordinarie, di cui 2 milioni destinati al Dott. Sergio Marchionne e sino ad un massimo di 6 milioni ai manager, sia al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino all’approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 sia al raggiungimento di obiettivi di performance gestionale consolidata. In particolare i 2 milioni di diritti già attribuiti all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. sono costituiti da 500.000 diritti in relazione ai quali sono stati raggiunti i risultati di performance relativi all’esercizio 2009 - che restano, quindi, unicamente subordinati al perdurare della permanenza in carica - e da 1,5 milioni di diritti che si propone di correlare, unitamente ai massimi 6 milioni di diritti da assegnare ai manager, al raggiungimento di obiettivi relativi agli esercizi 2010 e 2011, in luogo del precedente periodo di riferimento 2009 e 2010, prolungando in tal modo gli effetti di incentivazione e fidelizzazione del Piano.

Restano invariate le altre caratteristiche del Piano e segnatamente la facoltà della Società di sostituire, in tutto o in parte, l’assegnazione gratuita delle azioni Fiat ordinarie ai beneficiari con la corresponsione di una somma in denaro calcolata sulla base del prezzo ufficiale delle azioni registrato in Borsa alla data di approvazione del Bilancio consolidato relativo all’esercizio 2011, la delega all’Amministratore Delegato di decidere, in una o più assegnazioni durante la vigenza del Piano, la quantità di diritti da attribuire a ciascuno dei manager, così come la facoltà di riassegnare nel corso del Piano gli eventuali diritti che fossero decaduti a causa di interruzione del rapporto di lavoro.

Il prezzo ufficiale rilevato in Borsa nella giornata del 16 febbraio 2010 per le azioni Fiat ordinarie è stato pari a 7,79 euro.

In caso di Vostra approvazione l’attribuzione all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. diverrà immediatamente operativa, mentre le informazioni relative alla parte del Piano 2009-2011 per i manager, in termini di quantità di strumenti finanziari effettivamente attribuiti e di destinatari, saranno comunicate al mercato alla data di attribuzione in conformità alla normativa vigente.

L’amministrazione del Piano, così come quella di tutti i piani in essere, rimane affidata al Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A., che avrà facoltà di intervenire in ogni momento per modificarne termini, condizioni ed obiettivi anche in funzione di operazioni straordinarie o eventi comunque rilevanti.

Le caratteristiche degli strumenti finanziariIl Piano 2009-2011 è basato sull’attribuzione di diritti che consentono ai beneficiari di ricevere gratuitamente un corrispondente numero di azioni ordinarie Fiat per un ammontare complessivo massimo di 12 milioni di azioni, di cui 4 milioni destinate all’Amministratore Delegato, Dott. Marchionne, ed un massimo di 8 milioni destinate a manager aventi un ruolo con significativo impatto sui risultati di business.

La maturazione dei diritti avverrà in un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2011. In tale data verranno assegnate le azioni relative ai diritti maturati in funzione del perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo ed anche le azioni relative ai diritti la cui maturazione è anche correlata al raggiungimento degli obiettivi di performance. Con particolare riferimento a queste ultime, saranno assegnate azioni corrispondenti al 25% dei diritti assegnati in caso di raggiungimento degli obiettivi relativi all’esercizio 2010 e azioni corrispondenti al 100% in caso di raggiungimento degli obiettivi 2011. Come già specificato resta salva la facoltà della Società di corrispondere, in tutto o in parte, somme di denaro equivalenti calcolate in base alla quotazione ufficiale registrata in Borsa dall’azione Fiat ordinaria in quella data. Specifica regolamentazione è prevista, tra l’altro, per i casi di risoluzione anticipata del rapporto, quali a titolo esemplificativo la modifica del datore di lavoro nell’ambito del Gruppo, il pensionamento ed il decesso del beneficiario.

366

I diritti relativi al Piano rimangono strettamente personali e non trasferibili, ad eccezione di quanto applicabile in sede di diritto successorio, mentre le azioni ordinarie rivenienti non saranno soggette a restrizioni ulteriori a quelle prescritte dalla normativa in tema di utilizzo di informazioni privilegiate. In tale ambito il Consiglio di Amministrazione potrà regolamentare i periodi immediatamente precedenti le principali scadenze societarie.

Il Piano verrà servito con azioni proprie acquisite sul mercato senza procedere a nuove emissioni e quindi non comporterà effetti diluitivi. La Società dispone attualmente di azioni proprie in portafoglio sufficienti alla integrale copertura dei piani di incentivazione già in essere e di quello oggetto di Vostro esame.

Gli oneri figurativi attesi a fronte delle proposte modifiche al Piano 2009-2010 sono stati preliminarmente stimati, in data 16 febbraio, in complessivi 15,6 milioni di euro annui nei circa due anni di durata residua del Piano. Tali oneri saranno rideterminati alla data di effettiva operatività delle proposte sottoposte alla Vostra approvazione, tenuto conto della quotazione dell’azione Fiat ordinaria e delle citate condizioni di maturazione. Tale data coincide con quella della delibera assembleare per quanto riguarda la parte di Piano relativa all’Amministratore Delegato e con quella di effettiva assegnazione per quanto riguarda i diritti per un massimo di 8 milioni di azioni Fiat ordinarie da attribuirsi ai manager. Gli oneri determinati alla data di attribuzione saranno rilevati contabilmente pro rata temporis lungo la durata del periodo di maturazione ed in funzione dell’effettivo verificarsi delle condizioni di maturazione.

Nell’invitarVi ad approvare le esposte modifiche al Piano 2009-2010, Vi ricordiamo inoltre che la Società ha in essere altri piani di incentivazione destinati ad amministratori e manager, varati a partire dal 2002, per complessive n. 27.752.780 opzioni residue alla data del 16 febbraio 2010, di cui n. 845.000 già esercitabili. Le opzioni saranno servite per circa n. 6,5 milioni di opzioni con azioni di nuova emissione e le altre mediante azioni proprie derivanti da acquisti sul mercato. Le azioni proprie necessarie a servire il Piano 2009-2011 e gli altri piani in essere, ad esclusione delle azioni relative alla parte di Piano 2006 per cui è prevista la nuova emissione, ammontano complessivamente a circa n. 21,2 milioni di azioni e risultano al momento integralmente coperte dalle azioni in portafoglio, pari a n. 38,6 milioni di azioni. In merito ai piani in essere una ampia informativa è riportata, oltre che nei documenti informativi editi nel 2007, 2008 e nel 2009 e consultabili sul sito internet www.fiatgroup.com sezione Corporate Governance/Compensi e partecipazioni, nella Relazione sulla gestione e nella Nota integrativa al bilancio di esercizio ed a quello consolidato al 31 dicembre 2009, in applicazione rispettivamente della normativa regolamentare e dei principi contabili internazionali (IFRS).

16 febbraio 2010

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ Luca Cordero di MontezemoloIl PreSIdenTeLuca Cordero di Montezemolo

relAzIonI e ProPoSTe SUglI ArgomenTI All’ordIne del gIorno

UTOPIA

L’utopia, neologismo del filosofo inglese Thomas More, sintesi delle parole greche οὐ-τοπος (luogo che non esiste) e εὖ-τοπος (luogo di felicità), è una rappresentazione di una realtà ideale, di una società perfetta, di una comunità di individui che vive in felicità e armonia. Spesso, definire qualcosa come utopico significa considerarlo come irrazionale. Si tratta, invece, di un’occasione preziosa per riflettere sul mondo reale attraverso la rappresentazione del mondo immaginario e per fare nostra la responsabilità di passare dai sogni all’azione.

L’utopia ha quindi la duplice funzione di proporre una netta rottura del sistema in vigore e di proporre un modello ideale. Non si tratta di semplice progresso, ma di un salto qualitativo radicale.

In un contesto di forte incertezza, di società in profondo mutamento, di economia a rilento, l’utopia può essere considerata come “memoria del futuro” (Lamartine usava dire “Le utopie spesso non sono altro che verità premature“). Non a caso, gli uomini citati nelle pubblicazioni del Gruppo Fiat ci insegnano come nell’arte, nella filosofia, nelle scienze, nel sociale, la ricerca di soluzioni innovative, di strade e di riflessioni nuove permettano di affrontare il futuro con coraggio e determinazione, con l’intento di dargli un’impronta e non di subirlo. La lista degli utopisti nel passato sarebbe troppo lunga per illustrare la vitalità del pensiero utopico. Accontentiamoci di sceglierne alcuni, e di osservare come quelle che un tempo erano utopie, come ad esempio il cinema, internet oppure l’ecologia, siano diventate parte integrante del nostro quotidiano.

L’artista, il pittore o il poeta amano l’utopia in quanto carica di seduzione, di attrazione, di forza. L’utopia é una “Weltanschauung” (visione del mondo) positiva, travolgente, dove tutto è possibile. è libertà di pensiero. Ed è anche un dovere per il futuro.

Imbarchiamoci per quell’isola dove si ha la sensazione di vivere per rendere possibile quello che oggi può sembrare impossibile. E’ giunto il momento di definire un domani che ci liberi dalle inquietudini di oggi e dalle costrizioni di ieri. L’utopia é un’ambizione. Chiama in causa le nostre ambizioni sul futuro e ci spinge, in fin dei conti, a dare vita ad un mondo migliore.

Roger Pfund, Ginevra, 2010

Karl Popper1902-1994

Karl Popper, austriaco, è uno dei più influenti filosofi delle scienze del XX secolo. Studiando il progresso scientifico, sviluppa l’idea che la scienza non procede passando da una certezza all’altra, ma che una teoria è una ipotesi provvisoria che serve a correggere un’altra teoria. Professore presso la London School of Economics, vi fonda nel 1946 il Dipartimento di logica e di metodologia delle scienze. Fu anche molto interessato alla politica e in particolare al funzionamento della democrazia.

Frank Lloyd Wright1867-1959

Architetto americano, Frank Lloyd Wright respinge il neo-accademismo. Egli si dedica ad integrare con armonia le costruzioni nel paesaggio; cerca di risolvere i problemi relativi all’illuminazione e alla ventilazione fornendo soluzioni innovative.Combinando nuove forme e nuovi materiali nell’arte della costruzione, rivoluziona a modo suo il mondo dell’architettura. Gli dobbiamo in particolare Oak Park, 1889; Fallingwater,1937; la costruzione della Johnson Wax, 1939; il Guggenheim Museum di New York, 1956-1959.

Francis Bacon1561-1626

Uomo di stato inglese, filosofo, Bacon è uno dei pionieri della metodologia scientifica moderna. Membro della Camera dei Comuni sotto il regno di Elisabetta I, contribuisce con Giacomo I al riavvicinamento della Scozia e dell’Inghilterra. Accusato di corruzione, viene rimosso dal suo incarico e concentra le sue energie di scienziato per una riforma delle scienze. Il metodo sperimentale si estende ai suoi scritti filosofici nei quali descrive la conoscenza come frutto dell’esperienza. Joseph Beuys

1921-1986

Artista di nazionalità tedesca, Beuys utilizza numerosi mezzi di espressione. Scopre prima una passione per la scultura ed il disegno e presto organizza eventi originali. Eccelle in installazioni, performance e video. Politicamente impegnato e considerato il rappresentante tedesco degli artisti di Fluxus, Joseph Beuys focalizza e sviluppa il suo lavoro intorno ai temi dell’umanesimo, dell’ecologia, della sociologia e dell’antroposofia. Controverso ma anche molto ammirato, apre la strada a una nuova forma di riflessione artistica e rappresenta uno degli artisti più importanti dell’arte Contemporanea.

Tommaso Campanella1568-1639

Monaco domenicano e filosofo italiano. Accusato di eresia per le sue idee naturaliste, fu torturato e incarcerato per ventisette anni. Dalla sua cella, ebbe una corrispondenza con molti scienziati e scrisse molte opere, tra cui La Città del Sole (Civitas Solis), una Repubblica utopica fondata sulla ragione e l’amore di Dio. Liberato nel 1626, si rifugiò in Francia fino alla morte.

Illustrazioni e progetto creativoAtelier Roger Pfund, Communication visuelle S.A.Ginevra, Svizzera

Progetto graficoIn AdvTorino, Italia

Coordinamento editorialeSundayTorino, Italia

Stampa Arti Grafiche GiaconeChieri (TO), Italia

Stampato in ItaliaMarzo 2010

Questo documento è stampato su carta eco-sostenibile prodotta da Arjowiggins Graphic: Cocoon Silk 150 gr per l’interno e 300 gr per la copertina.

Cocoon Silk è una carta ultra bianca riciclata al 100% certificata FSC ed Ecolabel.

Scegliendo di stampare questo documento su carta riciclata, Fiat Group ha contribuito alla salvaguardia di: 632.250 litri d’acqua, 5.893 kg di CO2, 63.023 kwh di energia, 37.935 kg di legno, 23.368 kg di rifiuti, 42.093 km in trasporti.