ASL Indicazioni per il riconoscimento del sostegno scolastico · Indicazioni per il riconoscimento...
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DSLDSA
ADHD
NamingPeabody
TCGB
TROG
RustioniProgrammazione fonologica
Fluenza verbale
Zardini
MTDDE2
Tressoldi
DDO•BDE
•AC-MT•Discalculia
test Valutazione cognitiva
WISC IIILeiter R - VR
WIPPSI III
Leiter R - AMFigura di Rey
Test del ClacsonTorre di
Londra
Conners’ CBCL K-Sads
LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA NEI DISTURBI SPECIFICI DELLO SVILUPPO
LE BASI NEUROLOGICHE DEI DISTURBI SPECIFICI DELLO SVILUPPO
Jacopo: NORMOLETTORE
Lettura di non paroleAttivazione pre-frontale sn, temporale sn, area di Wernicke,occipitale
bilaterale sn>dx.
Jacopo: NORMOLETTORE
Lettura di non paroleAttivazione pre-frontale sn, temporale sn, area di Wernicke,occipitale
bilaterale sn>dx.
.
0
2
4
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20
QIT QIV QIP
Peabody
Comprensio
ne
Somiglianze
143
Progr fonol
Naming AF
Naming BF
Informazioni
Vocabolari
oStorie
fig
Fl categ
oriale
Fl fonem
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Spoonerismi
Brano tem
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o
ricordo di oggetti
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comp fig
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pos. spazi
o
cost forma
Matrici c
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Dis. Cubi
Ricostr.
Oggcifr
ario
Torre di Londra
WISC-R Entrata Uscita tem pi correttezza dettato AC-MT verb. Pianificazione
Intelligenza Linguaggio Lettura Scrittura Calcolonumerico
Mem oria Attenzione Visuo-percezione
C. grafo-costruttive
Codifica
Punti standard
Paola:DISLESSICA
DSA – PROTOCOLLO DIAGNOSTICO
LIVELLO DEI SEGNI LIVELLO DIAGNOSTICO
VISITA GENERALE DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
DISAGIO SCOLASTICO
DIFFICOLTA’
DI LETTURA
DIFFICOLTA’ DI SCRITTURA
DIFFICOLTA’ IN MATEMATICA
CONOSCERE L’AMBIENTE
PROBLEMI DI AUTONOMIA
RELAZIONE
COMPORTAMENTO
INTERVISTE/ QUESTIONARI
MT
PROBLEMA DI COMPRENSIONE
PROBLEMA DI DECIFRAZIONE
DETTATO
DISORTOGRAFIA
DISGRAFIA
AC-MT DISCALCULIA
CBCLQUITSDAG- I-B
CONNERSTRI - TDA
DISTURDI REATTIVIDISTURBI DEL COMPORTAMENTOADHDDISTURBO EMOZIONALE DELL’INFANZIA
WISC-R
< 85 QIP
> 85 QIP
RITARDO COGNITIVO O LIMITE
CATTIVO LETTORE
BATTERIA PER LA DIAGNOSI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA ( Tressoldi – Job – Sartori )
DISLESSIA DIRETTA
DISLESSIA FONOLOGICA
DETTATO DI PAROLE – NP -OMOFONE
PROVA DI NARRAZIONE
COPIA DI TESTO
DIFFICOLTA’: FONETICA GRAFEMICA ORTOGRAFICA
DIFFICOLTA’ DI COMPITAZIONE
DISGRAFIA GRAFO-MOTORIA
CALCOLO SCRITTO
LESSICO E GRAMMATICA NUMERICA
GIUDIZIO DI NUMEROSITA’
FATTI NUMERICI
SERIE NUMERICHE
TEMPI DI ESCUZIONE
DISCALCULIA PER I FATTI NUMERICI
DISLESSIA PER I NUMERI
DISCALCULIA PROCEDURALE
LIVELLO DEL FUNZIONAMENTO
DIAGNOSI PSICHIATRICA
DIAGNOSI RELAZIONALE
INDAGINI BIOLOGICHE
PROVE DI COMPRENSIONE DEL TESTO ( De Beni )
ESAME
NEUROPS ICOLOGICO
ESAME DEL LINGUAGGIO
ESAME DELLE FUNZIONI VISUO-PERCETTIVE
PROVE DI MEMORIA E ATTENZIONE
PROVE DELLE FUNZIONI MOTORIE: ORGANIZZAZIONE PRASSIE E LATERALIZZAZIONE
ESAME DELLE FUNZIONI ESECUTIVE
DAY SERVICE: MODELLO ORGANIZZATIVO
• h 9.00 – 9.45 Visita di NPIA : EON, colloquio, disegni,
primo approccio agli aprendimenti, proposta questionari
• h 10.00 – 12.00Valutazione logopedica: linguaggio, lettura,
scrittura, numero e calcolo
• h 14.00 – 16.30Valutazione Neuropsicologica: livello,
approfondimenti neuropsicologici o psicologici
Equipe
Equipe
Lunedì
h 10.00 – 11.00
Equipe: revisione del materiale valutativo, diagnosi ed indicazioni
Mercoledì
LunedìColloquio di restituzione NPIA e relazione clinica
tutor
scolastico
misure
dispensative
strumenti
compensativi
dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, letture di consegne, uso del vocabolario, studio
mnemonico delle tabelline
dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta
tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, (flessibile raccordo fra gli insegnanti )
interrogazioni programmatecompiti a casa in misura ridotta
uso di testi scolastici in forma ridotta
disponibilità delle tabelle dei mesi, dell’alfabeto, dei caratteri
tavola pitagoricatabelle delle misure, tabelle delle formule
calcolatriceregistratore
cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo
computer con correttore ortografico di wordcassette registrate e uso del libro parlato
DSA: Consensus Conference e Linee Guida
• ..\DSA leggi e regolamenti\consensus conference 2007.pdf
• ..\DSA leggi e regolamenti\Consensus Disturbi_Apprendimento_2010.pdf
• ..\DSA leggi e regolamenti\parcc_2011_raccomandazioni_sui_dsa.pdf
• ..\DSA leggi e regolamenti\Allegato_Consensus_DSA_2.pdf
Consensus Conference: Definizioni
MATRICE NEUROPSICOLOGICA: definisce compiti sanitari e riabilitativi
Consensus• Disturbo Specifico
dell’Apprendimento• Dislessia (decifrazione)
• Disortografia (codifica)
• Discalculia (numero e calcolo)
• Disgrafia e Disprassia (prassia ed esecuzione )
MATRICE PSICOEDUCATIVA: definisce compiti didattici ed educativi
_______ICD – 10• Disturbo Specifico delle
abilità scolastiche• Disturbo della Lettura
(comprensione)
• Disturbo della Compitazione (testo e spelling)
• Disturbo delle abilità aritmetiche (matematica problem solving)
• Disturbo della Funzione Motoria (coordinazione e motricità)
Consensus conference: livello e profilo cognitivo
• Valorizzazione dei test cognitivi multicomponenziali soprattutto nei bambini più piccoli
• Estensione della diagnosi di DSA ai livelli limite compresi fra QIT 70 – 85
• Esclusione di una diversa interpretazione per i DSA di fascia alta e bassa
• Valorizzazione del profilo cognitivo ( disarmonico e specifico ) e della descrizione del funzionamento
Situazioni socio-culturali anormali: immigrazione, adozione, appartenenza a
minoranze etniche o linguistiche• E’ possibile una connotazione culturale linguistica del DA ma non
sono identificati i metodi per discriminarla • In presenza di differenze linguistiche e culturali occorre considerare
i seguenti fattori: raffronto lingua madre/lingue acquisite; nazione di provenienza; tempo di residenza in italia della famiglia del b.no; lingua parlata abitualmente in famiglia; durata della frequenza della scuola; sistema di scrittura inizialmente appreso; co presenza di difficoltà fonologiche nella lingua madre; familiarità per difficoltà di linguaggio e di apprendimento; confronto con altri membri ( ft , sorelle ) della stessa famiglia ; periodo di prima esposizione sistematica alla lingua italiana; differenze del sistema fonetico della lingua madre rispetto alla lingua italiana
• In caso di disortografia occorre : valutare la tipologia degli errori in quanto la presenza di errori a carattere aspecifico più facilmente attribuibili a svantaggio socio-culturale, insufficiente esposizione alla lingua italiana, insufficiente studio ed apprendimento delle regole ortografiche – In questi casi, è tuttavia consigliabile attivare interventi individualizzati di recupero delle competenze in ambito scolastico
Per la diagnosi non sono richiestiulteriori approfondimenti
neuropsicologici che risultano utili per finalità prognostiche e riabilitative
Per la diagnosi sono richieste prove di livello, prove di lettura, scrittura, numero
e calcolo discrepanti in modo statisticamente significativo rispetto alla
prestazione scolastica attesa
La relazione clinica• Deve contenere punti di forza e punti di debolezza del soggetto• Identifica il valutatore• riporta i motivi dell’invio• Anamnesi e background• Report di eventuali altre valutazioni o interventi già eseguiti• Riporta le condizioni ( luoghi , tempi ) in cui la valutazione è stata
effettuata• Osservazioni sul comportamento ( collaborazione, comportamenti,
ansia , attenzione )• Risultati dei test ( con i punteggi come dato obiettivo o neutro ) • Classificazione diagnostica a cui si fa riferimento(DSM, ICD 10 ecc ) • Formulazione diagnostica : Diagnosi, profilo cognitivo e ambiente• Riassunto – descrittivo – delle prove e delle osservazioni eseguite• Elaborazione di un progetto di aiuti allo sviluppo
Non è attualmente disponibile una categoria diagnostica specifica per:ØLe difficoltà nella comprensione del
testo scritto
ØLe difficoltà nella soluzione dei problemi matematici
ØI Disturbi dell’Apprendimento di tipo non verbale
Comorbidità e gravità del DSA• DSA e ADHD: la co-occorrenza di questi
due disturbi peggiora entrambi• DSA e DSL : vanno considerati due
disturbi distinti che possono essere co-occorrenti- 14,8% nella classe IV primaria: - è alta la presenza di DSL nella storia di pazienti dislessici
• DSA e Disturbo Specifico della coordinazione : non pare sufficientemente indagato
Evoluzione e prognosi• La dislessia persiste in età adulta; tanto più è evidente la
discrepanza fra QI e prestazioni di lettura in età evolutiva tanto più le prestazioni permarrano discrepanti rispetto a quelle della popolazione media adulta
• Non vi sarebbero prove di una correlazione diretta tra la presenza di dislessia e un aumento del rischio di sviluppare disturbi psichiatrici in età adulta. La correlazione fra DSA e Disturbi della condotta in adolescenza esclude la causalità lineare ed è riferita a fattori comuni ambientali propri dei due disturbi
• Non vi sono sufficienti studi sulla prognosi scolastica e lavorativa dei dislessici adulti ma è possibile affermare che:- l’accesso all’istruzione post-secondaria sembra condizionata
dalla gravità del disturbo, dal QI, dalle possibilità di accesso alle risorse esterne ( attività extracurricolari, corretto orientamento scolastico )
• La prognosi lavorativa potrebbe dipendere ( studi insufficienti ) dalle abilità matematiche acquisite, dalla partecipazione attiva dei genitori al percorso formativo
Prevalenza e impatto• Prevalenza: 2,5 – 3,5 della popolazione in età
evolutiva per la lingua italiana• I DSA sono tuttora sottodiagnosticati,
riconosciuti tardivamente o confusi con altri disturbi
• Rappresentano il 30% dell’utenza in NPIA ed il 50% di coloro che effettuano un intervento riabilitativo
• A livello individuale causano un abbassamento del livello scolare curricolare, prematuro abbandono scolastico
• A livello sociale riducono la realizzazione delle potenzialità realizzative lavorative dell’individuo
Associazione Italiana Dislessia, Associazione Federativa Nazionale Ottici Optometristi, FederazioneLogopedisti Italiani, Associazione Italiana Terapisti della NeuroPsicomotricità Età Evolutiva, SocietàScientifica Logopedisti Italiani, Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Ricerca Psicopatologiadell’ Apprendimento, Associazione Italiana Unitaria Psicomotricisti Italiani, Società Italiana di NeuroPsichiatria dell’ Infanzia e dell’ Adolescenza, IRCCS Burlo Garofalo
Progetto di ricerca interassociativa
“L’EPIDEMIOLOGIA DEI DSA IN ITALIA”
Si stima che, in Friuli Venezia Giulia, ogni tre bambini con dislessia ce ne siano due che
presentano il disturbo senza avere una diagnosi formalizzata e che probabilmente non
sono a conoscenza dell’origine delle loro difficoltà
% Disabilità e DSA totale delle scuole Italiane e Lombarde ( dati MIUR )
2,3
0,9
1,51,2
2,8
0,8
1,2
3,4
1,6
2,5
1,8
0,6
1,1
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
% Disabilità totale scItaliane
% DSA totale % DSA Lombardia
%
Totale scuoleSc InfanziaPrimariaSecondaria I gradoSecondaria II grado
% alunni con DSA nelle diverse regioni italiane
1,6
3
1,51,6
1,11
1,31,5
1,1
1,4
10,9
0,40,2
0,30,2
0,6
0,20,3
0,6
0,9
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
Piemonte
V Aosta
Lombardia
Trentin
o
Veneto Friu
li
Liguria
Emilia R
Toscan
a
Umbria
Marche
Lazio
Abruzz
o
Molise
Campan
iaPuglia
Basilic
ata
Calabria
Sicilia
Sardeg
naIta
lia
2993 bambini attesi con dislessia/96542 alunni frequentanti
2027 a rischio di non ricevere la diagnosi
Caso clinico:DSA e livelli cognitivi limite• La bambina Infantino Federica attualmente iscritta in 1° classe secondaria di primo
grado è stata in valutazione Neuropsichiatrica Infantile presso la UONPIA di Niguarda nel febbraio 2012. La valutazione è stata richiesta dai genitori per difficoltà scolastiche significative in molte delle materie di studio ed in italiano, matematica ed inglese.
• La bambina fa errori ortografici, deve rileggere più volte il testo per studiarlo, fa errori grammaticali sia in italiano che in lingua inglese, fatica ad applicare nuove regole. Nel tempo libero pratica ginnastica e ballo. E’ tendenzialmente timorosa, non avrebbe difficoltà di comportamento e vengono descritte delle buone relazioni amicali.
• Anamnesi• Md Angela 44 aa casalinga . Scuola media inferiore • Pd 46 aa Impiegato Scuola professionale• 1° fg 15 aa 1° superiore ripetuto • Gr regolare. Parto a termine eutocico. Kg 3.3 Apgar non riferito. Non problemi
perinatali. Allattamento per 4 mesi. Non riferite difficoltà di sviluppo del primo anno di vita. Comuni malattie dell’infanzia. Deambulazione autonoma a 12 mesi. Autonomia personale in epoca. Prime parole in epoca, ritardo del primo linguaggio sostituito da una ampia gestualità fino ai 3 aa. Ciuccio fino ai 4,6 aa . Buono l’inserimento in scuola materna; non completava i disegni. In scuola elementare non erano state segnalate difficoltà. Il passaggio dalla scuola elementare alla media è stato significativo per differenza di richieste.
• Durante la valutazione sono state eseguite prove cognitive, di linguaggio e apprendimento
Scrittura – DDE 2Dettato parole:-3,7 ds ( 8 errori )
Dettato non parole:-2,9ds(6errori )
Caso clinico : B.na 11.2 aa . 1° secondaria di primo grado
Livello - WISC III :
QIT 77; QIP 82; QIV 77
Numero e calcolo – BDEQN :< 50(lett num pp 1/codif semantica pp 3 )
QC: calcolo scritto non eseguibile
DISTURBO SPECIFICO MISTO DEGLI APPRENDIMENTI
( ICD 10 : F 83 )
Lettura – MT – DDE2MT correttezza:–7,6 ds(25errori )
LNPcorrettezza:- 8,6ds(30 errori )
Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010 LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
in ambito scolastico. (10G0192)
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA promulga
la seguente legge
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 – Nuove norme in materia di disturbispecifici di apprendimento in ambito scolastico.
Art 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia
Art 2
Art 3
Art 4
Art 5
Art 6
Art 7
Art 8
Art 9
Finalità
Diagnosi
Formazione nella scuola
Misure educative e didattiche di supporto
Misure per i familiari
Disposizioni di attuazione
Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome
Clausola di invarianza finanziaria
Finalità La presente legge persegue, per le persone con DSA, le
seguenti finalità:a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure
didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle
necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti
delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia,
scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;
h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
Servizi Sanitari e Diagnosi
La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente (o da specialisti o strutture accreditate)
Formazione docenti
1. Nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e' assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. 2. Per le finalità di cui al comma 1 e' autorizzata una spesa pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.
Misure educative e didattiche di supporto
Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche garantiscono:
a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere;
c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero.
3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.
Misure per i familiari
1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili.
2. Le modalità di esercizio non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Clausola di invarianza finanziaria
1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Data a Roma, addì 8 ottobre 2010
NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei MinistriVisto, il Guardasigilli: Alfano
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Decreto N. 5669
Roma, lì 12 luglio 2011f.to IL MINISTRO
Articolo 4Misure educative e didattiche
1. Percorsi di didattica individualizzata e personalizzata e ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative.
2. All’interno delle indicazioni curricolari nazionali per il primo e per il secondo ciclo
3. Potenziando anche le funzioni non coinvolte nel disturbo.
4. Gli insegnanti adottano metodologie didattiche adeguate
5. Senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.
Difficoltà scolastica
Attività di recupero
Segnalazione alla famiglia
Richiesta di accertamento
DIPLOMA
eventuale esonero
Applicazione del PdP all’esecuzione delle prove Invalsi ed all’esame di Stato
Programmazione Didattica Personalizzata
Certificazione ed indicazioni per la scuola
UNIVERSITA’/ LAVORO PROFESSIONALE
Sostegno (PDI )
ATTESTATO
PERCORSO VALUTATIVO E SCOLASTICO DEL DSA
Certificazione redatta secondo le linee guida
Fallimento del PDP
LAVORO NON PROFESSIONALE
Forme di verifica e di valutazione
• Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, si possono riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano, altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle prove nazionali INVALSI previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio.
• I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado ovvero all’università.
• I candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.
• Bisogni Educativi Speciali• Inclusione scolastica• Centri Territoriali di Supporto
Roma, 27 dicembre 2012IL MINISTROf.to Francesco Profumo
STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA
BES (Special Educational Needs ): MIUR 27 dicembre 2012
BES
La Cultura dell’inclusione
Centri Territoriali di Supporto - CTS
•DSA
•ADHD
•Livelli cognitivi limite
•Sindrome non verbale/Disprassia
•Alunni stranieri
Un approccio educativo, non meramente clinico dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo. Lo strumento tecnico è sostanzialmente il PDP.
OrganizzazioneCentri Territoriali di Supporto(CTS –Provinciali)
Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI –Distrettuali)
Gruppi di Lavoro per l’Handicap(GLH-Scolastici)
Funzioni Informazione e formazione/ Consulenza/ Gestione degli ausili/ Ricerca e sperimentazione/ Pianificazione e gestione delle risorse economiche/ Promozione delle intese istituzionali/ Organizzazione interna
Operatività Equipe dei docenti curricolari e di sostegno specializzati
Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non
venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle
misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno.
La legge 170/2010, a tal punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso canale di cura
educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003,
nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare e di
tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno.
Perchè la diagnosi possa indicare il bisogno occorre rilevare :
• La gravità e l’estensione del disturbo• Le comorbilità• Il Funzionamento Globale ( C – GAS )• Le condizioni psico-sociali ( ICD 10 : Z )• Le condizioni ambientali
Estensione DAS - Questionario Disturbi dell’Apprendimento e dello Sviluppo – ( Dr. E. Fornaro )
G I G I G I G I G I G I G I G I G I G I G I G I G I 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 27 25 13 23 22 21 20 19 18 17 16 15 40 28 29 24 31 32 33 26 35 36 37 38 39 41 56 55 30 53 52 51 34 49 48 46 45 43 42 57 58 47 60 61 62 50 65 66 67 68 44 70 82 81 54 79 78 77 63 75 74 73 72 69 86 83 84 59 103 87 88 64 90 91 92 93 71 95 106 104 85 108 102 101 76 100 99 98 97 94 116 114 107 89 117 109 110 105 111 112 113 115 96 118
0123456789
10111213141516171819202122232425262728
Linguaggio Let tura Comprensione testo Ort ograf ia Graf ia Numero e calcolo Problem solv ing Coordinazionemotoria
At tenzione Funzioni Esecut ive Emot ivit à Social izzazione Comportamento
COMORBILITA' E PSICOPATOLOGIA
0
5
10
15
20
25
30
Disturbi
affet
tivi
Depres
sione
mag
giore
D Ansia
Fobia
socia
le
Fobia
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D gene
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aADHD
Abuso
di so
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e
D funz
ionali
tot
Diagnosi
% c
asi Cattivi lettori
Lettori normali
IL FUNZIONAMENTO GLOBALE : C – GAS• 60-51 funzionamento variabile con difficoltà sporadici o sintomi in alcuni ma
non in tutti le aree sociali; disturbo sarebbe evidente a coloro che incontrano il bambino in un ambiente o di tempo disfunzionale ma non a coloro che vedono il bambino in altre impostazioni.
• 50-41 Moderato grado di interferenza nel funzionamento nella maggior parte dei settori sociali o grave compromissione del funzionamento in una zona, come ad esempio potrebbe derivare da, per esempio, preoccupazioni suicidi e ruminazioni, rifiuto della scuola e di altre forme di ansia, rituali ossessivi, i principali sintomi di conversione , frequenti attacchi di ansia, poveri di appropriati abilità sociali, frequenti episodi di comportamento antisociale aggressivo o altro con alcuni conservazione di relazioni sociali significative.
• 40-31 maggiore compromissione del funzionamento in diversi settori e in grado di funzionare in una di queste zone cioè, disturbato a casa, a scuola, con i coetanei, o nella società in generale, ad esempio, l'aggressività persistente senza una chiara istigazione; comportamento marcatamente ritirato e isolato a causa di uno stato d'animo o pensiero disturbo, tentativi di suicidio con il chiaro intento letale; questi bambini potrebbero richiedere scolarizzazione speciale e / o ricovero ospedaliero o il ritiro dalla scuola (ma questo non è un criterio sufficiente per l'inclusione in questa categoria)
LE CONDIZIONI PSICO-SOCIALI: ICD 10 - Asse cinque
• Relazioni intrafamiliari anomale • Disturbo psichico, devianza o handicap nel
gruppo di sostegno primario• Comunicazione intrafamiliare inadeguata o
distorta• Qualità anomale dell’allevamento• Ambiante circostante anomalo• Life events acuti• Fattori sociali stressanti• Stress interpersonale cronico • Eventi/situazioni derivanti da un
disturbo/disabilità propri del bambino
Fattori psicosociali associatiAmbiente familiare
• Inadeguatezza del contesto sociale (es. isolamento, povertà, impedimento, numerosità dei figli, disinteresse per la scuola, incapacità di accedere alle risorse di aiuto sociale)
• Conflittualità importante delle relazioni familiari ( separazione conflittuale, pregiudizio reciproco, incoerenza, disinvestimento, violenza)
• Inadeguatezza culturale ( scolarità, assenza di aiuto per i compiti, incapacità di accedere alle risorse didattiche alternative: ausili, web, norme e regolamenti ad hoc )
Fattori psicosociali associatiRisorse extrascolastiche
• Non accessibilità delle risorse per il tutoring individuale o di gruppo, didattico o educativo, extrascolastico
• Non accessibilità delle risorse riabilitative o abilitative
• Non accessibilità delle risorse psicoeducative e psicoterapeutiche
I FATTORI AMBIENTALI
• Possono essere definiti come “ gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la propria esistenza “ ( ICF – CY )
• I Fattori ambientali non possono che essere giudicati nel loro insieme come favorevoli o sfavorevoli per i bisogni dell’individuo
I FATTORI AMBIENTALI
• I Fattori ambientali coinvolgono ad esempio i bisogni primari come il cibo e l’igiene, le cure, il riparo, la sicurezza
• Con la crescita questi si trasformano e diventano i giochi, i farmaci, i materiali scolastici, le protesi, gli strumenti tecnologicamente avanzati o gli ausili tecnologici
I FATTORI AMBIENTALI
• Sono FA le relazioni sociali da quelle più prossimali come le relazioni familiari ( ad esempio allargate o ristrette ) ed amicali ( estese o ridotte nelle condizioni di relativo isolamento ) a quelle più distali come la presenza di gruppi di integrazione e supporto o quelle istituzionali come quelli della assistenza educativa, scolastica, sociale e sanitaria
I FATTORI AMBIENTALI
• Sono FA gli atteggiamenti che gli altri assumono nei confronti del singolo in qualunque veste, di familiari, amici, estranei, autorità. Atteggiamenti che caratterizzano noi stessi in veste di operatori
I FATTORI AMBIENTALI• Altri FA possono riguardare
i cambiamenti dell’ambiente come possono derivare dai cambiamenti demografici, urbanistici, abitativi o naturali
• Altri FA possono riguardare l’organizzazione della società nel ruolo dei Servizi ( ad esempio i Servizi sanitari ) o i Sistemi ( come gli Enti per l’organizzazione e il controllo ) o le politiche ( con le leggi e i regolamenti )
BISOGNI PRIMARI
CURE E
ISTRUZIONE
•Cibo
•Igiene
•Riparo
•Sicurezza
•Giochi
•Farmaci
•Protesi
•Ausili per lo spostamento
•Ausili per la comunicazione ( software hardware )
•Tecnologie per l’istruzione
•Ausili tecnologici
•Strutture per l’accesso alla cultura, allo sport, alla religiosità
ATTEGGIAMENTI
•Di familiari, amici, compagni, estranei, autorità, operatori personali, sociali, sanitari
RELAZIONI E SOSTEGNO SOCIALE
•Famiglia ristretta o allargata
•Rete amicale o isolamento
•Disponibilità di gruppi contestuali di sostegno non istituzionali
•Disponibilità di assistenza personale, sociale, sanitaria
Età
b.no piccolo
Età scolare
Adolesc
CAMBIAMENTI AMBIENTALI
•Cambiamenti demografici e la densità della popolazione ( anche scolastica )
•Vivibilità degli ambienti abitativi, scolastici, urbanistici (trasporti, parchi ecc.)
•Abbattimento delle barriere architettoniche, finanziarie ed ideologiche
•Presenza di elementi naturali interferenti (terremoti o altri eventi di contesto )
•Adeguatezza dei luoghi di vita(luminosità, rumorosità ecc. )
ADEGUATEZZA DI:
SERVIZI
SISTEMI
POLITICHE
Per la produzione
La gestione urbanistica
L’abitazione
Trasporti
Protezione civile
Organizzazioni associative
Mass media
Previdenziali
Sostegno sociale
La sanità e la cura
L’istruzione e la formazione
Il lavoro
FATTORI AMBIENTALI ( ICF-CY )
LE CONDIZIONI AMBIENTALIDifficoltà nell’interazione in Ambiente scolastico
• Scolarità (con il progredire delle richieste, dalla primaria in poi, si rende sempre più evidente la ridotta autonomia del bambino a scuola).
LE CONDIZIONI AMBIENTALIDifficoltà nell’interazione in Ambiente scolastico• Problematiche relative all’ambiente scolastico (numerosità
delle classi ed inadeguatezza degli ambienti, discontinuità e continuo turnover dei docenti, rigidità della programmazione didattica e mancata inclusione dei bambini con Bisogni educativi Speciali, mancato ricorso a progetti educativi non didattici, difficoltà nell’organizzazione della somministrazione di farmaci, difficoltà nell’accompagnamento per la fruizione degli spazi), e/o di gestione del Piano didattico personalizzato (mancata applicazione del PdP, inopportuna rigidità nella definizione degli obiettivi personalizzati, contraddizioni e contrapposizioni del corpo docenti) e/o di gestione del gruppo classe (Eccessiva numerosità dei casi “ difficili “ ; conflittualità fra bambini ed emarginazione; inadeguatezza degli approcci educativi: rigidità e punizione )
LE CONDIZIONI AMBIENTALIDifficoltà nell’interazione in Ambiente scolastico
• Insufficiente supporto della mediazione linguistico culturale, o di aiuto all’apprendimento linguistico per i bambini non di origine italiana.
• Assenze numerose
BISOGNI PRIMARI
CURE E
ISTRUZIONE
•Cibo
•Igiene
•Riparo
•Sicurezza
•Giochi
•Farmaci
•Protesi
•Ausili per lo spostamento
•Ausili per la comunicazione ( software hardware )
•Tecnologie per l’istruzione
•Ausili tecnologici
•Strutture per l’accesso alla cultura, allo sport, alla religiosità
ATTEGGIAMENTI FAVOREVOLI O SFAVOREVOLI
•Di familiari, amici, compagni, estranei, autorità, operatori personali, sociali, sanitari
RELAZIONI E SOSTEGNO SOCIALE
•Famiglia ristretta o allargata
•Rete amicale o isolamento
•Disponibilità di gruppi contestuali di sostegno non istituzionali
•Disponibilità di assistenza personale, sociale, sanitaria
Età
b.no piccolo
Età scolare
Adolesc
CAMBIAMENTI AMBIENTALI
•Cambiamenti demografici e la densità della popolazione ( anche scolastica )
•Vivibilità degli ambienti abitativi, scolastici, urbanistici
•Abbattimento delle barriere architettoniche, finanziarie ed ideologiche
•Presenza di elementi naturali interferenti (terremoti o altri eventi di contesto )
•Inquinamento ( es dell’aria o acustico ) o inadeguatezza ( ad es della luminosità )
ADEGUATEZZA DI:
SERVIZI
SISTEMI
POLITICHE
Per la produzione
La gestione urbanistica
L’abitazione
Trasporti
Protezione civile
Organizzazioni associative
Mass media
Previdenziali
Sostegno sociale
La sanità e la cura
L’istruzione e la formazione
Il lavoro
FATTORI AMBIENTALI ( ICF-CY )
I FATTORI AMBIENTALI SI CODIFICANO IN :
• Favorevoli
• Sfavorevoli ( 1 ) : un fattore di difficoltà documentato
• Gravemente sfavorevoli ( 2 o 3 ) due o più di due fattori di difficoltà documentati
LE CONDIZIONI AMBIENTALIDifficoltà nell’interazione in Ambiente scolastico
• Informazione e formazione dei docenti inadeguata Scolarità ( con il progredire delle richieste si rende sempre più evidente la ridotta autonomia del bambino a scuola )
• Problemi di organizzazione scolastica ( numerosità delle classi ed inadeguatezza degli ambienti, discontinuità e continuo turnover dei docenti, rigidità della programmazione didattica e mancata inclusione dei bambini con Bisogni educativi Speciali, mancato ricorso a progetti educativi non didattici ecc.)
• Problemi di gestione del Piano didattico personalizzato ( mancata applicazione del PdP, inopportuna rigidità nella definizione degli obiettivi personalizzati, contraddizioni e contrapposizioni del corpo docenti)
• Problemi di gestione del gruppo classe ( Eccessiva numerosità dei casi “ difficili “ ; conflittualità fra bambini ed emarginazione; inadeguatezza degli approcci educativi: rigidità e punizione )
Il Disturbo Specifico del Linguaggio(F 80)Non costituiscono disabilità
• Il Disturbo espressivo da solo prima dei 6 aa • Il Disturbo della comprensione verbale
contenuta fra il 10° ed il 25° pc• Un QIV > 70
Il Disturbo Specifico del Linguaggio(F 80)Costituiscono disabilità
• Il Disturbo Espressivo del Linguaggio dopo i 6aa può costituire in condizioni di gravità una disabilità lieve (naming o altra prova di produzione oltre le 2 Ds)
• Il Disturbo della comprensione verbale prima dei 6 aa è un significativo fattore di rischio per lo sviluppo di una disabilità
• Il Disturbo della comprensione verbale dopo i 6 aa costituisce una disabilità media ( test di comprensione sotto il 10°
• Il livello del QIV inferiore a 70 dopo i 6 aa ed in presenza di una sufficiente esposizione alla lingua italiana costituisce una disabilità
DSL: F 80
Durata La durata del verbale di accertamento per questa patologia è breve, al massimo fino termine del grado di istruzione in corso. Per bambini che frequentano la scuola dell’infanzia: si certifica solo fino al termine della scuola dell’infanzia, oppure al massimo per due anni, ad eccezione delle situazioni con grave severità della patologia, nelle quali può essere riconosciuta una maggiore durata se adeguatamente documentato nella relazione funzionale sintetica. Definiamo una patologia STABILIZZATA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, NON è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. PROGRESSIVA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. In questa accezione si ritiene di considerare F80 tra le patologie PROGRESSIVE.
F80 0 Lieve (1) Moderato (2) Grave (3) Per l’accertamento dell’handicap è necessario siano presenti e documentati i criteri esplicitati per le varie tipologie. Deve inoltre essere presente la scala CGAS o suo analogo. Per bambini non madrelingua, è necessario che sia documentata una esposizione effettiva alla lingua italiana di minimo 2 anni e che sia presente relazione che espliciti: - tempo dall’arrivo in Italia ed eventuale percorso scolastico nel paese d’origine - livello di competenza in L1 ed L2 - lingua parlata in famiglia e padronanza dell’italiano da parte dei genitori. Le eventuali comorbilità devono essere documentate almeno da una descrizione clinica.
A. severità della patologia
• Disturbo espressivo fra -1 ds e -2 ds
• Disturbo della comprensione fra 10°-25° pc
• QIV > 70
Solo disturbo espressivo (comprovato con test tipo naming -2DS)
disturbo di comprensione (documentato ai test di comprensione < 10°pc o con QV verbale <70 se sopra 6 aa)
Sviluppo verbale recettivo- espressivo con assenza di linguaggio o test non somministrabili in bambino oltre i 4 anni
B. compromissione del funzionamento
CGAS < 60 CGAS < 50 CGAS < 40
C. comorbilità
F90-98 o F81-89 se da soli ma severi più di uno tra F90-98, F81-89 almeno 2 tra F90-98, F81-89
D. Difficoltà nell'interazione in ambiente scolastico
Nessun fattore Uno fattori di difficoltà documentati
Due fattori di difficoltà documentati
Tre o più fattori di difficoltà documentati
E. fattori psicosociali associati Nessun fattore Uno o più fattori di difficoltà
documentati Mai Mai
Un esempio: il caso di Gessica• Gessica figlia di genitori egiziani è nata nell’ottobre 2003
a Milano ed è stata in valutazione NPIA nel febbraio –marzo 2013 all’epoca della 4° classe della scuola primaria.
• La consultazione è stata richiesta dalla madre per le difficoltà scolastiche di Gessica. Le insegnanti le hanno detto che la bambina non distingue le “a” dalle “o”. Vocali che effettivamente non sono ben differenziate nel parlato della signora
• La sorella di 8 aa, è seguita in riabilitazione dal ns servizio ed ha il sostegno scolastico
• La terza figlia di 5 aa è in scuola materna
Il caso di Gessica
• In casa i genitori parlano egiziano ed i bambini parlano sia italiano che egiziano. Gessica non riesce a parlare correttamente in egiziano. La madre in realtà non sa rendersi conto dell’italiano appreso dai figli non avendo un accettabile livello di conoscenza della lingua italiana. Gessica non ha frequentato la scuola materna perché all’epoca era in Egitto con la madre.
Gessica M: profilo testale in punti ponderati
87
10
31 0,5 1 0,5
2
53
5
0,5
4 3,5
0,1
5
0,52
32
02468
101214161820
QIT
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QN QC
WISC IIIcomprensione
verbale Espressione verbale Metafonologia MT Lista paroleLista non
parole BDE
Livello Linguaggio Lettura Numero e calcolo
Gessica M: profilo testale
87
10
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1 0,5 1 0,52
5
3
5
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4 3,5
0,1
5
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0
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8
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12
14
16
18
20
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QIV
QIP
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QN
C
QN
QC
WISC IIIcomprensione
verbale Espressione verbale Metafonologia MT Lista paroleLista non
parole BDE
Livello Linguaggio Lettura Numero e calcolo
Gessica: profilo WISC III:QIT 91; QIP 100; QIV 85
4
8
4
10
13
3
11
6
12
9
12 12
6
87
10
0123456789
1011121314151617181920
Info
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QIV
QIP
Verbale Performance Quozienti
Il caso di Gessica
• Il test di livello mette in evidenza un punteggio inferiore alla media per l’età con un profilo disarmonico per l’area verbale rispetto a quella non verbale del test ( WISC III: QIT 91; QIP 100; QIV 85 ) . Pur essendo evidenti le capacità non verbali nella norma della bambina si sottolinea come il profilo sia quello caratteristico del deficit misto di memoria verbale ( informazionei pp 4; ragionamento aritmetico pp 4 ; memoria di cifre 3 ) e di competenza esecutivo-grafica ( cifrario pp 6 ; labirinti pp 6 ). In particolare il deficit di memoria verbale si può ritenere una causa individuale evidente della mancata progressione delle conoscenze verbali e linguistiche della bambina.
Il caso di Gessica
• VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO __________________________( P. Manini )____________________•• Comprensione verbale• 1 ) Lessico passivo ( test Peabody ) pg 65 Q.V. 65• 2 ) Comprensione morfo-sintattica ( test TROG ) pg 62 centile 1°•• Espressione verbale•• 1) Prova di Naming ( Brizzolara ) • Parole ad alta frequenza pg 25 errori ( -5,6 DS)• Parole a bassa frequenza pg 36 errori ( -2,82 DS)•• 2) Ripetizione di parole ( Cossu ) pg 7 errori (-7,1 DS)••• 3 ) Fluenze verbali• Fonologica pg 20 centile >50°•• 4) Ripetizione di frasi (Zardini)• pg 17/20 (3 errori) -2,13 DS (rispetto alla media per i 6 anni d’età)•• 5) CMF• Sintesi fonemica pg 7 (8 errori) <5° percentile• Delezione della sillaba iniziale pg 13 (2 errori) tra 10° e 25° percentile• Ricognizione dirime pg 12 (3 errori) <5° percentile• Segmentazione fonemica pg 11 (4 errori) 10° percentile• Delezione della sillaba finale pg 14 (1 errore) 25° percentile•
Il caso di Gessica
• VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI____________ _ ( P. Manini )______________•• Lettura• 1) Batteria per la valutazione della Dislessia 2 di Tressoldi (DDE 2)• prova 2 tempo: 245 sec DS -4,44• sillabe/secondo: 1,15 DS -2,29 • errori: 31 DS -9,33• prova 3 tempo: 136 sec DS -1,98• sillabe/secondo: 0,93 DS -1,67 • errori: 32 DS -6,75• 2) Prove MT di Cornoldi ( per la classe IV elementare - ingresso) • Rapidità e correttezza del brano ( “L’indovina che non indovinò”)• Tempo: 191 sec DS -0,42• sillabe/secondo: 1,55 DS -1,39• errori: 14 DS -5,27•• Comprensione ( per la classe IV elementare - ingresso )• tot. risposte: 5/10 Criterio : RICHIESTA DI ATTENZIONE• Scrittura•• 1) Batteria per la valutazione della correttezza ortografica Sartori-Job• Dettato “Il leone e il gallo” (Inizio IV elementare) • tot. errori 27 ( -6,14 DS ) centile <10°• 2) Batteria per la valutazione della Dislessia 2 di Tressoldi (DDE 2)• dettato di parole pg 10 errori (-4,5 DS) centile < 5°• dettato di non parole pg 5 errori (-1 DS) centile > 15°•• Prove per la valutazione del numero e del calcolo•• 1) BDE : QNC: <50 QN: 53 QC : <50••
Il caso di Gessica
• Le prove di linguaggio evidenziano gravi deficit misti recettivo espressivi che a questo punto dello sviluppo debbono essere considerati come stabili ed interferenti con la acquisizione di un linguaggio completo e complesso, come è richiesto per un percorso scolare autonomo. La lettura e la scrittura sono entrambi caratterizzate da un livello di apprendimento gravemente lacunoso e scorretto ( vedi test allegati ). E’ presente un disturbo dello apprendimento del numero e del calcolo che rende ulteriormente complessa la programmazione didattica della bambina.
Il caso di Gessica
• Le risorse di contesto, anche a causa del relativo isolamento culturale, sono evidentemente limitate e lo stesso insegnamento della lingua italiana non è stato possibile per quanto necessario.
• Questa difficile condizione scolastica determina la perdita della motivazione all’apprendimento da parte della bambina essendo il fallimento scolastico superiore a quanto giustificato dalle sue potenzialità.
Il caso di Gessica
Diagnosi • Disturbo specifico del Linguaggio misto recettivo-
espressivo severo ( ICD 10 : F 80 ) • Disturbo Specifico misto degli apprendimenti ( ICD 10 F
83 ) caratterizzato da scorrettezza di lettura e scrittura e Deficit degli apprendimenti del numero e del calcolo
• Difficoltà del contesto familiare ( Z 91 )
Indicazioni • Si richiede il sostegno scolastico per handicap lieve non
progressivo
Criticità nella diagnosi di DSL
• La presenza di fattori misti emotivo-relazionali, comportamentali e cognitivi è praticamente costante nei DSL
Criticità nella diagnosi di DSL• La inadeguatezza degli strumenti per la valutazione in
età pre scolare
WIPPSI IIILeiter RGriffithNon soddisfano tre linee di sviluppo che la ricerca recente
ha portato in particolare risalto:Teoria della menteFunzioni esecutive Sviluppo del pensiero pre operatorio
Criticità nella diagnosi di DSL
• La patologia del linguaggio simula quadri di DGS o li precede in modo straordianariamente frequente o straordinariamente rischioso
• Gli strumenti valutativi per questi due disturbi mancano di continuità
- gli strumenti per la valutazione del DGS sottostimano il disturbo del linguaggio
- gli strumenti per la valutazione del linguaggio sottostimano la generalizzazione del disturbo
Criticità nella diagnosi di DSL
• La bassa età del paziente espone ad errori di prognosi più frequentemente che in altre fasce d’età per sopravvalutazione delle competenze o per sopravvalutazione dei segni
• In realtà gli “errori” di prognosi sono la diretta conseguenza della adeguatezza delle risorse
Criticità nella diagnosi di DSL
• Le risorse riabilitative sono insufficienti nel servizio pubblico
• Le risorse psicoterapeutiche per questa età richiedono contemporaneamente competenze nella gestione del bambino e nella gestione dei genitori che non sono di facile reperibilità
Criticità nella diagnosi di DSL
• Il Disturbo della comprensione verbale è da considerare un fattore di rischio cruciale per lo sviluppo patologico grave ed è da considerare come un criterio sufficiente per il riconoscimento della disabilità ( almeno dai 6 aa in su )
Criticità nella diagnosi di DSL
• Non abbiamo ne studi ne strumenti sufficienti per valutare adeguatamente il linguaggio ed il suo ruolo nel fallimento scolastico del pre adolescente
• Il giudizio sulle abilità strumentali scolastiche spesso si sostituisce ad un livello diagnostico del linguaggio, soddisfacente
Il Disturbo Specifico dell’Apprendimento ( F 81 )
• Il DSA di una sola area può costituire una disabilità in condizioni di estrema gravità ( oltre le 5 Ds in una sola area )
• Il DSA può costituire una disabilità in condizioni miste( tre aree oltre le 3 Ds in presenza di un QI borderline compreso fra 70 – 85 )
Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche (F81)
F81 0 Lieve (1) Moderato (2) Grave (3) Per l’accertamento dell’handicap è necessario siano presenti e documentati i criteri esplicitati per le varie tipologie. Deve inoltre essere presente la scala CGAS o suo analogo Per bambini non madrelingua, è necessario che sia documentata una esposizione effettiva alla lingua italiana di minimo 2 anni e che sia presente relazione che espliciti: - tempo dall’arrivo in Italia ed eventuale percorso scolastico nel paese d’origine - livello di competenza in L1 ed L2 - lingua parlata in famiglia e padronanza dell’italiano da parte dei genitori Le eventuali comorbilità devono essere documentate almeno da una descrizione clinica.
A. severità della patologia Anche tre aree coinvolte ma tutte con valori tra 2 e 3 ds
• Tre aree diverse coinvolte di cui almeno una oltre le 5 ds.
Oppure • Tre aree oltre le 3 ds
• Tre aree diverse coinvolte di cui almeno una oltre le 5 ds.
Oppure • Tre aree oltre le 3 ds In presenza di QIT o QIP < 85 alla Wisc III o alla Leiter
Mai
B. compromissione del funzionamento
CGAS < 60 CGAS < 50 CGAS < 40
C. comorbilità
F90-98 o F80-89 se da soli ma severi più di uno tra F90-98, F80-89
D. Difficoltà nell'interazione in ambiente scolastico
Nessun fattore Uno fattori di difficoltà documentati Due fattori di difficoltà documentati
Tre o più fattori di difficoltà documentati
E. fattori psicosociali associati Nessun fattore Uno o più fattori di difficoltà
documentati Mai Mai
Durata La durata prevista è fino al termine della scuola primaria o secondaria. Definiamo una patologia: STABILIZZATA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, NON è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. PROGRESSIVA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. In questa accezione si ritiene di considerare F81 una patologie PROGRESSIVE
Il Disturbo Specifico della Funzione Motoria ( F 82 )
Può costituire una disabilità in presenza di tutti e tre questi segnali:
• EON positivo per incoordinazione, disequilibrio, asimmetrie o deficit della motricità fine
• Prove Visuo-Grafiche ( VMI ) o Prassiche ( Cubi, ricostruzione di oggetti, Labirinti; F Rey ecc ) evidentemente discrepanti dal QIV
• Livello del QIP inferiore a 70
Disturbo Evolutivo Specifico della Funzione Motoria (F82)
Durata La durata del verbale di accertamento per questa patologia è breve, al massimo fino termine del grado di istruzione in corso. Per bambini che frequentano la scuola dell’infanzia: si certifica solo fino al termine della scuola dell’infanzia, oppure al massimo per due anni. Definiamo una patologia STABILIZZATA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, NON è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. PROGRESSIVA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. In questa accezione si ritiene di considerare F82 tra le patologie STABILIZZATE.
F82 0 Lieve (1) Moderato (2) Grave (3) Per l’accertamento dell’handicap è necessario siano presenti e documentati i criteri esplicitati per le varie tipologie. Deve inoltre essere presente la scala CGAS o suo analogo Le eventuali comorbilità devono essere documentate almeno da una descrizione clinica. A. severità della patologia
Presenza delle seguenti condizioni (tutte e 3) a) Evidenza di QI performance <= 70 b) L’EON, accuratamente documentato,
evidenzia una importante compromissione della coordinazione globale e della motricità fine
c) Le prove prassiche e/o visuo-grafiche (es. VMI e/o prove costruttive WISC; prove di grafismo) documentano deficit significativi
Mai Mai
B. compromissione del funzionamento mai CGAS < 60 CGAS < 50 CGAS < 40
C. comorbilità F90-98 o F80-89 se da soli ma severi più da uno tra F90-98, F80-89
D. Difficoltà nell'interazione in ambiente scolastico
Nessun fattore Uno fattori di difficoltà documentati Due fattori di difficoltà
documentati
Tre o più fattori di difficoltà documentati
E. fattori psicosociali associati
Nessun fattore Uno o più fattori di difficoltà documentati Mai Mai
I DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI MISTI ( F 83 )
• Almeno due diagnosi tra F 80,F81, F82 così documentate
• F80: QIV tra 70 e 85 e prove di naming e/o comprensione verbale fra -1 e -2 ds
• F81: DSA con almeno due aree colpite oltre le 3 Ds e QIV fra 70 e 85
• F 82: disturbi motori documentati con EON che accuratamente documentato evidenzi una importante compromissione della coordianazione globale e della motricità fine
Disturbi Evolutivi Specifici Misti ( F 83 )Durata La durata del verbale di accertamento per questa patologia è a conclusione del grado di istruzione in corso, ma comunque non meno di due anni.
Definiamo una patologia STABILIZZATA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, NON è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. PROGRESSIVA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. In questa accezione si ritiene di considerare F83 tra le patologie STABILIZZATE.
F83 0 Lieve (1) Moderato (2) Grave (3) Per l’accertamento dell’handicap è necessario siano presenti e documentati i criteri esplicitati per le varie tipologie. Deve inoltre essere presente la scala CGAS o suo analogo. Per bambini non madrelingua, è necessario che sia documentata una esposizione effettiva alla lingua italiana di minimo 2 anni e che sia presente relazione che espliciti: - tempo dall’arrivo in Italia ed eventuale percorso scolastico nel paese d’origine - livello di competenza in L1 ed L2 - lingua parlata in famiglia e padronanza dell’italiano da parte dei genitori Le eventuali comorbilità devono essere documentate almeno da una descrizione clinica. A. severità della patologia
Presenza di almeno due diagnosi tra F80, F81, F82, così documentate: F80: QIV tra 70 e 85 e prove di naming fra 1 e 2 ds e prove di comprensione verbale fra 1 e 2 ds F81: DSA con almeno due aree colpite oltre le 3 ds F82: disturbi motori documentati con EON che, accuratamente documentato, evidenzi una importante compromissione della coordinazione globale e della motricità fine
B. compromissione del funzionamento
mai CGAS < 60 CGAS < 50 CGAS < 40
C. comorbilità F90-98 da soli ma severi più di uno tra F90-98, F80-89
D. Difficoltà nell'interazione in ambiente scolastico
Nessun fattore Uno fattori di difficoltà documentati Due fattori di difficoltà documentati
Tre o più fattori di difficoltà documentati
E. fattori psicosociali associati Nessun fattore Uno o più fattori di
difficoltà documentati Mai Mai
Le sindromi e idisturbi comportamentali ed emozionali
dell’infanzia ( F 90 - F 91- F 92 )
Non costituiscono disabilità:
• La S. Ipercinetica non di tipo combinato,• Il Disturbo dell’attività e dell’attenzione • Il Disturbo della condotta intrafamiliare o con socializzazione
normale
Costituiscono disabilità:
• La S. ADHD severa e di tipo combinato• Il Disturbo della condotta severo e con ridotta socializzazione• Il Disturbo oppositivo-provocatorio grave• Il Disturbo misto della condotta e della sfera emozionale grave
SINDROMI E DISTURBI COMPORTAMENTALI ED EMOZIONALI DELL’INFANZIA ( F90,F91,F92 )
Durata
La durata del verbale di accertamento per questa patologia è in genere di uno o due anni o fino al termine dell’ordine di scuola nel quale è inserito l’allievo (fine primaria, fine secondaria primo grado ecc), Fanno eccezione situazioni particolari adeguatamente documentate nella relazione funzionale sintetica. Definiamo una patologia STABILIZZATA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, NON è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. PROGRESSIVA quando, sulla base degli elementi clinici noti al momento della valutazione, è suscettibile di evoluzione degli aspetti funzionali ai fini dell’integrazione scolastica, in senso migliorativo o peggiorativo. In questa accezione si ritiene di considerare F90 F91 F92 tra le patologie progressive
F 90 91 92 0 Lieve (1) Moderato (2) Grave (3) Per l’accertamento dell’handicap è necessario siano presenti e documentati i criteri esplicitati per le varie tipologie. La relazione deve contenere la scala K-SADS o DAWBA compilata utilizzata per la diagnosi. Deve inoltre essere presente la scala CGAS. Le eventuali comorbilità devono essere documentate almeno da una descrizione clinica. Se F70-F79 o F84 o altre comorbilità gravi, diventano prima diagnosi
A. severità della patologia
• F90 non combinato • Disturbo dell’attività
e dell’attenzione • Disturbo della
condotta intrafamiliare o con socializzazione normale
• F90 combinato • F91.1-F91.3 di grado
severo • F92 di grado severo
Mai Mai
B. compromissione del funzionamento
CGAS >60 CGAS < 60 CGAS < 50 CGAS < 40
C. comorbilità 1 comorbilità lieve 1 comorbilità sigificativa tra F90-98 o F80-89 o patologia organica
almeno 2 comorbilità significative tra F90-98 o F80-89 o patologia organica
almeno 3 comorbilità significative tra F90-98 o F80-89 o patologia organica
D. Difficoltà nell'interazione in ambiente scolastico Nessun fattore Uno fattori di difficoltà
documentati Due fattori di difficoltà documentati
Tre o più fattori di difficoltà documentati
E. fattori psicosociali associati Nessun fattore Uno o più fattori di difficoltà
documentati Mai Mai
Ciascuna di queste condizioni costituisce Disabilità in presenza di:
• Uno o più fattori di Comorbidità comprovati e severi ( F 90- F98 oppure F 80 – F 89 )
• Un Funzionamento Globale valutato alla C-GAS almeno inferiore a 60 )
• Uno o più Fattori di difficoltà nella interazione scolastica documentati
• Uno o più Fattori Psicosociali gravi e comprovati
Tempi per la rivedibilità della certificazioneLa durata del verbale di accertamento per questa patologia è breve, al massimo fino termine del grado di istruzione in corso. Per bambini che frequentano la scuola dell’infanzia: si certifica solo fino al termine della scuola dell’infanzia, oppure al massimo per due anni, ad eccezione delle situazioni con grave severità della patologia, nelle quali può essere riconosciuta una maggiore durata se adeguatamente documentato nella relazione funzionale siLa durata del verbale di accertamento per questa patologia è in genere di uno o due anni o fino al termine dell’ordine di scuola nel quale è inserito l’allievo (fine primaria, fine secondaria primo grado ecc), Fanno eccezione situazioni particolari adeguatamente documentate nella relazione funzionale sintetica.
DSL ( F 80 )
DSA ( F81 - F 82 – F 83 )
D comportamentale ed emotivo ( F 90 –F 91 – F 92 )
F 81 : La durata prevista è fino al termine della scuola primaria o secondaria.
F 82 : La durata del verbale di accertamento per questa patologia è breve, al massimo fino termine del grado di istruzione in corso. Per bambini che frequentano la scuola dell’infanzia: si certifica solo fino al termine della scuola dell’infanzia, oppure al massimo per due anni.
F 83 : La durata del verbale di accertamento per questa patologia è a conclusione del grado di istruzione in corso, ma comunque non meno di due anni.
F 91 – F 92 – F 93 : La durata del verbale di accertamento per questa patologia è in genere di uno o due anni o fino al termine dell’ordine di scuola nel quale è inserito l’allievo (fine primaria, fine secondaria primo grado ecc), Fanno eccezione situazioni particolari adeguatamente
documentate nella relazione funzionale sintetica.
Patologia stabilizzata o progressivaSi ritiene di considerare
I DISTURBI DEL LINGUAGGIO E DELL’ELOQUIO fra le patologie progressiveDSL ( F 80 )
DSA ( F81 - F 82 – F 83 )
D comportamentale ed emotivo ( F 90 –F 91 – F 92 )
I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO sono da considerare fra le patologie progressive
I DISTURBI DELLA COORDINAZIONE MOTORIA sono da considerare fra le patologie stabilizzate
I DISTURBI MISTI DELL’APPRENDIMENTO ( F 83 ) sono da considerare fra le patologie stabilizzate
LE SINDROMI E I DISTURBI COMPORTAMENTALI ED EMOZIONALI
sono da considerare fra le patologie stabilizzate
Matteo 1° classe: Ritardo severo dei primi apprendimenti di lettura e scrittura
• Invio insegnanti a fine prima classe primaria: difficoltà di lettura, nervoso, emotivo, agitato
• Mai segnalate difficoltà in scuola materna
• La md faceva la custode ma lascia il lavoro “ per seguire il figlio” nelle cui difficoltà si riconosce
• Non difficoltà pre– perinatali• Riferite in epoca le tappe di
sviluppo del linguaggio e psicomotorio
• Livello cognitivo alla WISC III:QIT 108; QIP 114; QIV 92
Matteo 1° classe. : lettura e scrittura di fine prima
• Le prove di lettura e scrittura dell’età non sono eseguibili: il bambino legge in modo corretto una parola su 10 bisillabiche riconoscendo solo alcune delle lettere proposte, scrive correttamente 2 parole su 10 bisillabiche
• Viene fatta la valutazione del linguaggio e programmato un intervento logopedico
Matteo 1° classe Valutazione del linguaggio
( M. Morini )• Prova di Rip NP ( Cossu )
: - 2 Ds • Peabody pg 79 Q.V. 81 • Naming ( Brizzolara ) : AF
– 0,44 Ds; BF – 1,1 Ds • Rip frasi ( Zardini ) : - 2,8
Ds • TCGB: < 25° pc • Metafonologia ( CMF ) :
segmentazione < 10° pc ; fusione < 5 ° pc ; FAS < 5° pc
Diagnosi per richiesta sostegno
• Disturbo specifico del linguaggio espressivo con difficoltà prevalenti nell’area fonologica ( F 80.1 )
• Ritardo severo dei primi apprendimenti di lettura e scrittura ( F 81.1 )
Matteo: fine prima classe
• Si richiede il sostegno scolastico per handicap lieve non progressivo che viene riconosciuto fino al termine della 3° classe primaria
• Si programma un intervento riabilitativo individuale
• Si danno indicazioni per una programmazione didattica individualizzata
Matteo a scuola
• Nonostante il costante lavoro col bambino, Matteo appare sofferente e frustrato a causa della sua differenza dai compagni
• Cerca molto il contatto fisico simulando la lotta o reagendo in modo irritato e manesco
• Mette in atto comportamenti che disturbano• E’ poco accettato dagli altri che non tollerano la
sua aggressività e la sua difficoltà
Matteo a casa• I genitori nonostante i nostri ripetuti consigli, non
riescono a non chiedergli i compiti, i compiti, i compiti che poi sono pochi ma che si allungano indefinitamente
• La madre stira e lui lascia e riprende “ anche per tre ore “ pur di fare l’analisi grammaticale ( ??? )
• I genitori non riescono a non pensare in termini di maggiore esercizio di quello che non sa fare
• A fronte dell’enorme sforzo che il bambino fa per accontentare i genitori questi gli chiedono di impegnarsi di più
Matteo in terapia• Il bambino usa lo spazio della riabilitazione come l’unico
luogo in cui può lavorare in modo tranquillo e proporzionato alla sue difficoltà
• Il suo reale sviluppo della lettura e della scrittura è molto lento e l’esercizio elementare della transcodifica grafo-fonemica e dell’accesso lessicale rimane il nucleo obiettivo del trattamento fino a febbraio della terza classe, quando si decide di dimetterlo
• Consapevolezza e sostegno diventano impliciti strumenti del lavoro riabilitativo
• Nell’ultima seduta Matteo dice che è come dice la mamma “ deve stare buono buono e leggere da solo “
Matteo: ottobre 3° classe • Matteo non può leggere. Nella prova di lettura
riconosce in modo errato 55 sillabe in 4’ ovvero 0,24 sill/sec ( media attesa 3,6 sill/sec ).
• La lettura deve essere abbandonata come competenza per apprendere e Matteo dipende stabilmente dalla lettura dell’adulto non essendo ancora possibile introdurre, per l’età, la sintesi vocale come strumento compensativo efficace.
• La scrittura è caratterizzata da un evidente sforzo costruttivo grafico che appare come un faticoso disegno delle lettere e produzione di un testo per nulla paragonabile a quello dell’età.
Matteo: ottobre 3° classe• Dopo più di un anno di terapia logopedica e di
sostegno scolastico il ns controllo conferma:• la presenza di un severo deficit esteso degli
apprendimenti, • la perdita di punteggi significativi nel test di
livello • il sommarsi di difficoltà comportamentali che il
bambino mette in atto come reazione alla severa differenza scolare che si è fatta via via sempre più evidente agli occhi degli adulti come alla percezione di Se.
Matteo: Diagnosi aprile 3° classe
Diagnosi • Disturbo Specifico Misto degli
apprendimenti ( ICD 10 : F 81.3 ) caratterizzato da Dislessia severa, Disortografia e Disgrafia severa, Discalculia severa
• Difficoltà secondarie del comportamento ( ICD 10 : F 91.1 )
Matteo: aprile 3° classe• Si consiglia l’inserimento del bambino in un
gruppo psicoeducativo pomeridiano per bambini con DSA e si sconsiglia ai genitori di seguire il figlio per i compiti
• Si richiede il sostegno scolastico per handicap lieve non progressivo fino al termine dell’obbligo scolastico
• Si richiede alla scuola la stesura di un programma didattico individualizzato con individuazione degli obiettivi didattici opportuni.