Aruba,

Una piccola isola dal fascino incontenibile. Candide spiaggebaciate dal sole 12 mesi l’anno, i tramonti migliori del mondo,una qualità nell’accoglienza al top, il mare in tuttele sue declinazioni, una cucina che sorprende per eccellenza e varietà nei sapori…

di GUIDO BAROSIO foto MARCO CARULLI

island alle Antilleone happy

Il tramonto al Flyng Fishbone

co a fianco, sulla pietraollare; delizia che vieneabbondantemente innaffia-ta da una infinita gamma dicocktail. Si pasteggia abi-tualmente col ‘bere miscela-to’, anche se non mancamai in carta – almeno neiristoranti migliori – una robu-sta lista di referenze vinicole che spazia dal Piemontealla California. Il reddito mediamente elevato, e laconsistente colonia turistica, hanno alzato il livello deilocali verso l’eccellenza e si trovano opportunità per tut-ti i gusti: ristoranti dall’illuminazione romantica dovecenare ‘coi piedi nel mare’, localini arpionati sui pon-tili con tapas e pesce freschissimo, approdi ambizio-si (molti negli hotel) dove gustare una cucina ‘del mon-do’ dai connotati internazionali, soluzioni più semplicie informali ad ogni angolo di strada. Abbastanza faci-le affermare che i sapori di Aruba sono tra i migliori ditutto il Caribe. Merito di un meticciato felice cheassembla cultura locale, materie prime straordinarie inbuona parte ‘organic’, prodotti internazionali, tradizio-ni europee e caraibiche, un evidente gusto per la con-vivialità e il piacere di stare a tavola. L’incrocio delle etnieha dato vita a un idioma locale – il Papiamento – chemescola: olandese, tedesco, portoghese, inglese,arawak (la parlata degli antichi nativi), africano e spa-gnolo. Vera e propria ‘lingua franca’, venne alla luce perconsentire un dialogo attendibile tra marinai, schiavi,coloni, pirati e residenti a partire dal XV secolo. I valo-ri transnazionali e panoramici dell’isola si trovano per-sino nella bandiera – creata nel 1976 – dove il blu riman-

maggior parte delle strutture alberghiere – ambienteaspro e selvaggio al nord, con scogliere a picco sulmare, onde orgogliose e l’ampia area naturalistica del-l’Arikok National Park, che copre il 20% della super-ficie dell’isola. Se un tempo i cercatori d’oro avevanotentato la fortuna da queste parti, oggi è il turismo afare la parte del leone, con oltre 800 presenze l’anno.Target alto, qualche volta medio/alto, più spesso altis-simo; prevalenza di viaggiatori americani e grandihotel con ogni possibile attrattiva, casinò compreso.Però Aruba non è Miami, basta fare pochi chilometri– qualche volta pochi passi – per immergersi in unoscenario marino di bellezza mozzafiato, solo modera-tamente affollato, con l’oceano che regala ogni pos-sibile sfumatura di azzurro, blu e turchese. L’impres-sione è quella di un piccolo mondo dove tutto funzio-na alla perfezione: ritmi sereni, servizi ad altissimo livel-lo, cordialità diffusa ma senza stucchevoli smancerie,delinquenza completamente assente (nel minuscolocarcere ci sono più stranieri che isolani…), benesse-re palpabile. Particolari anche le eccellenze locali, a par-tire dall’acqua potabile, buonissima, la seconda al mon-do per qualità dopo l’Arabia Saudita, interamente otte-nuta dalla desalinizzazione dell’Oceano. E poi l’aloe,di intensità ineguagliabile, perché il clima caldo e sec-co concentra al meglio l’essenza nelle piante. Fateneuna buona scorta, dato che la produzione copre giu-sto il fabbisogno locale e la richiesta dei turisti. La qua-lità certificata anche a tavola: gamberi, gamberoni earagoste non hanno rivali, il pescato atlantico idem, laprossimità con la costa assicura carni argentine e bra-siliane freschissime. Così il più diffuso e goloso piat-to locale prevede aragosta e filetto di Angus cotti, fian-

Tutto ebbe inizio con un errore. Quan-do gli spagnoli – dopo essere appro-dati ad Aruba nel 1499 con Alonso deOjeda – definirono questo minuscoloparadiso terrestre ‘isola inutile’. Ineffetti per chi pensava di sbarcare,

dopo mesi di navigazione, nelle leggendaria Cipango- con spezie, ori e sete esposte nei palazzi – questaserena sequenza di spiagge circondate dal nulla nonpresentava particolari attrattive. Difficile immaginare che,cinque secoli dopo, la medesima isola sarebbe diven-tata uno dei siti turistici più esclusivi delle Antille, rifu-gio privilegiato per edonisti e bon vivant: un microsta-to (collegata alla corona olandese) di soli 193 chilome-tri quadrati (più piccola dell’Elba) con 109mila abitan-ti di 96 diverse nazionalità. Un luogo unico, reso spe-

ciale dalle sue peculiarità geografiche e climatiche. Mol-to vicina alla costa Sudamericana – solo 20 chilome-tri la separano dal Venezuela e 80 dalla Colombia – Aru-ba, panoramicamente, offre più suggestioni continen-tali che caraibiche: interno desertico e aspro, con cac-tus dal fascino texano, e clima secco, sostanzialmen-te privo della classica stagione ‘delle piogge’ come delrischio di uragani. Quindi un ‘sereno sempre’ – Aru-ba vanta il maggior numero di giorni soleggiati in tut-to il Caribe – con nuvole in continuo via vai, piacevol-mente ventilato dodici mesi l’anno e 28 gradi di tem-peratura media costante. Ogni sera il tramonto – trai più belli al mondo – si tinge di colori stupefacenti: rosa,lilla, azzurro venato di rosso, porpora, violetto… Gli sce-nari sono in aperta opposizione: candide spiagge a sud- dove si trova la capitale Oranjestad, l’aeroporto e la

Due immagini della spiaggia di Baby Beach

Eagle Beach

Il bombi, la lucertola azzurra di ArubaSotto: i fenicotteri all’isola del Renaissance

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nazioni sportive. Si passa dal windsurf – questa è unadelle 5 top destination al mondo – al kitesurf, dal diving(i fondali sono splendidi e l’organizzazione per leescursioni eccellente) allo snorkeling , per arrivare ai ‘gio-chi’ da praticare lungo la costa: moto d’acqua, bananaboat, ‘voli’ in paracadute trainati dal motoscafo… Ma l’esperienza da non perdere è quella dell’Under-water Helmet Walk che si pratica a De Palm Island.Anche senza alcuna esperienza ci si può immergerenel blu dell’oceano come i palombari di ‘Ventimila leghesotto il mare’. Dopo una breve presentazione dell’at-tività si viene dotati di uno scafandro (posizionato sul-le spalle e collegato con un tubo di erogazione allasuperficie) e ci si immerge, passo dopo passo, fino adieci metri di profondità. A quel punto, accompagna-ti dai sub dell’organizzazione, inizia una ‘passeggia-ta’ sul fondale tra pesci magnifici e sorprendentiincontri subacquei. La visuale è di gran lunga supe-riore a quella di una normale maschera sub, la faunamarina si osserva e si può anche accarezzare, lo sce-nario comprende il relitto di un aereo, quello di una navee un bar sommerso. Dopo pochi minuti ci si muoveassolutamente a proprio agio, rapiti e stupefatti daquanto ci circonda. Completa l’esperienza un serviziovideo/fotografico dell’impresa, che vi verrà consegna-to dopo essere riemersi. Assolutamente da provare senza alcun timore, indimen-ticabile. Altrettanto imperdibile è l’escursione in cata-marano di mezza giornata: l’offerta è ‘cocktail free’ (evvi-va!) e – una volta raggiunti i fondali migliori – ci si puòdedicare allo snorkeling. Anche in questo caso l’incon-tro con i pesci tropicali è garantito, ma la vera emo-zione si raggiunge esplorando – nel blu assoluto a pochichilometri dalla costa – il relitto di una nave tedescaaffondata durante il secondo conflitto mondiale. Que-sto per gli amanti dello sport, del movimento e delleemozioni. Ma perché trascurare l’opzione ‘dolce farniente’, dedicandosi ad una meticolosa esplorazione

da al mare, il giallo rappresenta il colore dell’abbon-danza (oro, aloe, oggi turismo…), il rosso quello del san-gue e dell’amore per la patria; le due strisce gialle ricor-dano l’Olanda, mentre la stella ‘a quattro punte’ è unriconoscibile omaggio ai punti cardinali da dove pro-vengono gli abitanti. Lo sviluppo turistico ha privilegia-to le grandi strutture, con la presenza di tutti i mag-giori brand internazionali. Se da un lato mancano le piccole accomodation, nelpanorama locale si trovano soluzioni per ogni aspet-tativa. Molti hotel puntano dichiaratamente sulle sug-gestioni romantiche dell’isola. Non a caso nella secon-da voce del visto – al punto ‘motivazioni del soggior-no’ – è presente la dicitura ‘viaggio di nozze’. Le offer-te per una ‘honeymoon’ da sogno sono infinite: si vadal matrimonio sulla spiaggia al servizio personalizza-to, dall’all inclusive ai set ‘riservati’ per cene a lume dicandela, dalle feste private alle escursioni mozzafiatonei luoghi più incontaminati dell’isola. Altro punto for-te dell’offerta di Aruba è il mare in tutte le sue decli-

La spiaggia del Machebo a Eagle Beach

A destra dall’alto: il carnevale a San NicolasSotto: le abitazioni di Oranjestad

L’underwater Helmet WalkIn basso: un tratto della Costa Sud

delle candide spiagge locali? Volendo se ne può cam-biare una al giorno (e anche di più…) optando per EagleBeach – tra le migliori 10 al mondo – Palm Beach, BabyBeach – strepitosa, la nostra preferita – Rodgers Beach,Malmok Beach, Druif Beach, Manchebo Baeach, Hadi-curari Beach, Mangel Halto… ognuna con le propriepeculiarità, tutte ‘libere’, ma – al contempo – opportu-namente organizzate per godersi, in completo relax, il pie-no piacere di una sosta contemplativa. L’isola è picco-la, troverete un ristorante, un cocktail bar, o una ‘spiag-

gia attrezzata’, percorrendo solo pochi passi. Se le gior-nate di Aruba non lasciano mai delusi, lo stesso si puòdire delle notti. La sera, durante tutta la settimana i cock-tail bar e le discoteche offrono occasioni di intrattenimen-to; ma l’appuntamento che tutti attendono è quello conil carnevale caraibico che dura un intero mese (info e datesu www.sacaruba.org): parate, musica per le strade,costumi, una festa irresistibile che coinvolge ospiti e loca-li. Per non lasciare nessuno deluso, inoltre, il carnevaleva in scena – ogni giovedì della settimana – a San Nico-las dalle 18 alle 22. Si tratta di una ‘versione ridotta’ maassolutamente spontanea, con tanto di street paradeaccompagnata dal fragore delle steel band. Ci sono località dove è indispensabile ricorrere all’arte nar-rativa, se si vuole convincere della bontà della scelta. ConAruba il gioco si fa semplice, e – probabilmente – baste-rebbero da sole le immagini che state osservando a ren-dere superfluo ogni racconto. Questa è l’isola ideale peredonisti spensierati, il reset ottimale per sintonizzarsi, libe-ri, con giornate dove sprofondare nei propri ritmi. Aruba è una felice opzione da prendere sempre in con-siderazione. Il Bon Bini (benvenuto), col quale vi salute-ranno all’arrivo, è una formula magica di provata effica-cia. Lasciatevi invidiare.

I cactus dell’Arikok National Park

Le grotte dell’Arikok National Park

Graffiti Arawak

La selvaggia costa settentrionale

Snorkeling sulla scogliera

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Bucuti & Tara Beach Resort➨L.G. Smith Blvd 55 b, Eagle Beach; tel. 297.5831100; www.bucuti.comUn sogno ad occhi aperti ‘adults only’. Installato su quel-la che è stata definita ‘una delle 10 più belle spiagge almondo’ lo troviamo in tutte le più autorevoli classificheinternazionali; recentemente valutato da Condè Nast Traveller tra i migliori resort romantici in assoluto, incan-ta per il servizio impeccabile e discreto, come per la curameticolosa in ogni dettaglio. Ristorazione sofisticata, conla possibilità – per piccoli gruppi – di gustare le porta-te davanti allo chef all’opera.

Renaissance ➨L.G. Smith Boulevard 82 Oranjestad; tel. 297.5836000;www.renaissancearuba.comPiù che un Hotel una vera e propria città del piacere;strutturato in due complessi diversi – l’albergo e le Oce-an Suites – vanta una stupenda isola privata raggiun-gibile in pochi minuti di battello. Lo scenario di questopiccolo paradiso offre due candide spiagge riservateesclusivamente agli ospiti, con la possibilità di nuotaredi fronte ad una famiglia di fenicotteri rosa per nulla tur-bati dalla presenza umana.

Ristoranti

Papiamento➨ Washington 61 – Noord; tel. 297.5864544; www.papiamentorestaurant.comLa summa della cucina locale nel contesto di una ele-gante dimora storica. Ambientazione di grande fasci-no, fornitissima cantina (con tutte le migliori referenzeinternazionali) in casetta climatizzata, tavoli nel verde abordo piscina, ricette caraibiche interpretate con gustoimpeccabile e sicuro talento.

Le Petit Cafe➨ J.E. Irausquin Blvd, 87 – Noord – Playa Linda BeachResort; tel. 297.5864046www.playalinda.com/dining/lepetitUno dei migliori locali dove gustare la versione antilla-na del ‘mare e monti’: aragostina del litorale cotta sul-la pietra con una bella porzione di filetto argentino. Il tut-to proposto con salse tropicali e varianti al formaggiodi derivazione olandese.

Flyng Fishbone➨ Savaneta 344; tel. 297.5842506; www.flyngfishbone.comUna fiaba in versione gourmet. Tavoli baciati dalleacque dell’oceano, posizione ideale per ammirare un tra-monto stereofonico, illuminazione teatrale di grande fasci-no, servizio impeccabile, sorprendente cucina tradizio-nale e creativa.

Appunti di viaggio

Hotel

Hyatt Regency➨ J.E. Irausquin Blvd 85 – Palm Beach; tel. 297.5861234; www.aruba.hyatt.com357 stanze deluxe e 24 suites compongono questo ele-gante e opulento hotel con accesso diretto alla spiaggia,due piscine, casinò e lussureggiante giardino tropicale.Servizi di assoluta eccellenza e cortesia. Ricercata e sfi-ziosa la cucina nel ristorante ‘Ruinas del Mar’: varianti sofi-sticate della gastronomia locale, piatti internazionali,stratosferica carta dei vini, cocktail da manuale.

Machebo➨ J.E. Irausquin Boulevard 55 Eagle Baech; tel. 297.5823444;www.manchebo.comDiscretamente collocato nel tratto migliore della mae-stosa Eagle Beach (stanze in lodge su due piani) con-quista per la posizione e la qualità dei servizi. Piccolaincantevole spa affacciata sull’oceano, yoga sotto ungrande patio per risvegliarsi in sintonia con la natura.

Amsterdam Manor➨ J.E.Irausquin Blvd 252 – Oranjestad; tel. 297.5271100;www.amsterdammanor.comSistemazione confortevole particolarmente adatta perle famiglie; tutte le stanze sono organizzate come un resi-dence e fornite di angolo cottura. Bella piscina, archi-tetture che richiamano le dimore storiche olandesi.

Moomba Beach➨ J.E. Irausquin Blvd, 230 – Palm Beach – Between Holiday Inn & Marriott Surf Club; tel. 297.5865365; www.moombabeach.comAllegro e informale, il Moomba Beach è una istituzione perresidenti e viaggiatori. A mezzogiorno e la sera fragranti sapo-ri di mare, portate golose e abbondanti; la domenica notte imperdibile happening musicale con DJset.

Screaming Eagle➨ J.E. Irausquin Blvd 288 – Eagle Beach; tel. 297.5878021; www.screaming-eagle.netIl migliore ristorante dell’isola. La carta – creativa, conmaterie prima di altissima qualità per risultati di assolutaeccellenza – è firmata dallo chef olandese Erwin Hüsken.L’ambiente – in ricercato stile design – propone la possi-bilità di cenare sdraiati sui morbidi materassi del privè. Sapo-ri di ricerca da gustare come gli antichi romani… un toc-co di originalità, ironico e seducente, che rimanda ai piùsfiziosi set internazionali.

Trattoria Il Faro Blanco➨ L.G. Smith Blvd – Noord – California Lighthouse; tel. 297.5860787; www.aruba-la trattoria,comNonostante il nome richiami la cucina italiana (presen-te ma non esclusiva), questo locale è ben altra cosarispetto alla nostra concezione di trattoria: servizio ele-gante, monumentale panorama su uno dei tratti più sel-vaggi della costa, l’austera sagoma del faro a comple-tare un set emozionante.

The West Deck➨ Linear Park Governor’s Bay/L.G. Smith Blvd –Oranjestad (sulla spiaggia vicino al Queen WilheminaPark); tel. 297.5872667, www.thewestdeck.comSu un pontile di fronte alla costa, questo nuovo appro-do isolano si fa amare per l’originale formula gastro-nomica: una ricca offerta di tapas consente di esplo-rare le diverse varianti della cucina locale in formulamignon. Il vostro tavolo si decorerà rapidamente di tan-ti piccoli piatti da condividere, dando ampia soddisfa-zione ad ogni curiosità.

■ Info per il viaggioAruba è comodamente collegata da Torino via Amsterdam tra-mite KLM, il visto si compila all’arrivo ed è necessario il passapor-to. Per ogni ulteriore informazione (eventi, strutture, news sempreaggiornate) si può consultare l’ottimo sito dell’ente nazionale delturismo – in italiano – www.aruba.com. Sull’isola esistono due valu-te: quella locale (sostanzialmente inutile per il turista) ed il dollarostatunitense. Sono accettate tutte le carte di credito, ma è indi-spensabile dotarsi anticipatamente dei dollari per le operazioni incontanti. Infatti – contrariamente alla maggior parte delle destina-zioni – gli hotel non effettuano servizio di cambio e le code in ban-ca rischiano di essere una perdita di tempo. Praticamente impos-sibile prelevare agli sportelli automatici, le carte American Expresse Visa/Mastercard italiane non sono attive.

Il Flyng Fishbone La spiaggia del Machebo Il Bocuti & Tara Beach Resort

Erwin Hüsken Lo Screaming Eagle

Il Papiamento

L’area yoga del Machebo

L’Amsterdam Manor

Vista dall’Hyatt Regency

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Ricetta per volare ai Caraibi con Klm

Se i Caraibi non fossero il gusto che volete assaporare in questo momen-to, le destinazioni del Gruppo Air France Klm – l’ingrediente fondamen-tale con cui preparare la vostra prossima ricetta – sono davvero tante:

ben 231 in 103 paesi del mondo!Allungare lo sguardo sulla baia di San Francisco, oppure lasciarsi sedurre dalfascino di Manhattan? O, ancora, scegliere Los Angeles, Miami, Boston, Chi-cago… 17 destinazioni in totale, tutte da assaporare. Se è il Canada l’aromache preferite, ecco invece Montreal, Toronto, Vancouver e Calgary a vostra dispo-sizione.Volete provare il sapore di antiche civiltà, esaltate talvolta da spiagge inconta-minate? Le prelibatezze che fanno per voi sono Città del Messico, Cancún, Pana-ma, Caracas, Rio de Janeiro, oppure Lima, Santiago, Buenos Aires... Se è l’Asiail vostro continente preferito, non c’è che l’imbarazzo della scelta: ben 9 desti-nazioni nella Grande Cina, ma anche Jakarta, Kuala Lumpur, Denpasar, Sin-gapore, Bangkok, Manila, Hanoi e Ho Chi Minh Ville, Seoul, Tokyo, Osaka eFukuoka, oppure Delhi, Mumbai o Bangalore. Come non lasciarsi tentare, poi, dalle atmosfere fiabesche da ‘Mille e una not-te’ del Medio Oriente, scegliendo città come Amman, Muscat, Doha, Dubai,Abu Dhabi, Bahrain o le altre 6 destinazioni nella regione collegate dai voli delGruppo Air France Klm.E se è l’estremo capo del mondo l’ingrediente che volete usare, sono pronteper voi Papeete o Noumea. Ma anche i profumi di Seychelles, Mauritius, LaRéunion nell’Oceano Indiano e i ritmi di Santo Domingo, Guadalupa o Marti-nica nell’Atlantico sono tutti a vostra disposizione.Grandi spazi, cieli immensi e parchi naturali sono infine solo alcuni dei saporidel continente africano, che offre oltre 40 mete tra cui scegliere. Così anchel’Europa, con quasi 80 destinazioni, è pronta per essere utilizzata nelle vostrapersonale preparazione di quest’estate.Il tocco finale per ognuna delle vostre ricette sono sicuramente gli hub di Pari-gi-Charles de Gaulle e Amsterdam-Schiphol, che assicurano tutte le piùcomode coincidenze da e per Torino.

Prendete 27 collegamenti settimana-li, una flotta moderna e razionale,farciteli con schermi individuali in

tutte le classi e con la scelta di circa 85 filmdiversi. Poi, cospargete con un mix diautonomia, semplificazione e fluidità gra-zie agli e-service (come la carta d’imbar-co via Internet proposta a partire da 30 oreprima del volo, oppure nei terminali di selfcheck-in in aeroporto) ed evitate così tut-te le code. Se alla ricetta mancasse qual-cosa, aggiungete la pagina FacebookKlm, disponibile 7 giorni su 7 e 24 ore su24, che dà garanzia di risposta entroun’ora e di risoluzione del problema entro24 ore. Ora, non vi resta che servire, certi di un successo assicurato dall’atten-zione del personale della compagnia. Grazie al nuovo volo in partenza da Torino, i mari caraibici, le meravigliose spiag-ge e le atmosfere esotiche che regalano sono a vostra disposizione: Aruba,dove la Eagle Beach è stata recentemente nominata da Trip Advisor come unadelle più belle spiagge del mondo; Curaçao, un angolo appartato di paradisodove scoprire luoghi che sembrano ancora inesplorati; Bonaire, dove sonoimperdibili le giornate di snorkeling e almeno un pomeriggio, anche in bicicletta,nel Washington Slagbaai National Park, attorniati da pappagalli, fenicotteri rosa,asinelli selvatici e iguane; Saint Marteen o Saint Martin, l’isola per metà olande-se e per l’altra metà francese in cui farsi intrigare dalle sorprendenti miscelecreole; last but not least, Cuba e la magnificenza dei palazzi dell’Avana, dove i400 anni di dominazione spagnola hanno lasciato traccia di tutta la loro storia.Le coincidenze da e per Torino sono assicurate grazie all’hub di Amsterdam-Schiphol: il genere di aeroporto in cui si rimpiange di non avere più tempo adisposizione per approfittare dei tanti servizi offerti, per fare shopping o, addirit-tura, visitare una sezione del Rijksmuseum.

Ricette per l’estate di Air France e Klm