Artigiani nel segno di S. GuanellaSolidarietà Sociale Artigiani Guanelliani Onlus, per volontà di...

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20 Sabato, 26 novembre 2016 Como Cronaca Il mercatino dei Gruppi di Volontariato Vincenziano I l mercatino di Natale più discreto è senza dubbio quello che si svolgerà da giovedì 24 a sabato 26 novembre in via Primo Tatti 7, a Como, dove i Gruppi di Volontariato Vincenziano rinnoveranno una loro benefica tradizione. Dalle Appuntamento in via Tatti da giovedì 24 a domenica 26 novembre per la consueta vendita benefica natalizia N e è passata di acqua sotto i ponti del Cosia da quando don Guanella, a cavallo tra l’800 e il ‘900 si preoccupava di aprire dei laboratori artigianali nella Casa Divina Provvidenza per favorire l’apprendimento da parte dei suoi ragazzi di “arti” che fossero da un lato utili al consolidamento dell’Istituzione, dall’altro fossero conformi ai mestieri della tradizione locale. In tale senso nel 1904 viene istituita un’«officina moderna di falegnameria», la cui direzione tecnica venne affidata ad una ditta esterna, la “G. Galfetti e figli” per «raggiungere con modernità d’intenti e con praticità l’istruzione professionale dei ricoverati che vogliono apprendere questo mestiere». Cento anni dopo, nel solco della migliore tradizione artigianale comasca di qualità e del carisma di accoglienza guanelliano, nell’ottobre del 2000 è nata la Cooperativa di Solidarietà Sociale Artigiani Guanelliani Onlus, per volontà di un gruppo di soci tra cui l’APA di Como (ora Confartigianato) e l’Opera Don Guanella. Il suo slogan a questo proposito è significativo: «Fare le cose bene, facendo del bene». Scopo della Cooperativa è quello di promuovere l’inserimento di persone in difficoltà nel mondo del lavoro, offrendo loro, con la possibilità di apprendere un mestiere, la speranza in un futuro più sereno. Lo stile è quello tipicamente guanelliano, attraverso un approccio alla persona nella sua globalità e nella sua unicità, come rivelano le parole dello Statuto: «la Cooperativa cerca di offrire adeguate proposte educative, di valorizzare i doni e le ricchezze di ciascuna persona, di accompagnare i giovani nella presa di coscienza di una vita che sia degna e rispettosa», facendo in modo che i ragazzi possano non solo imparare un lavoro e diventare protagonisti della propria vita, ma anche adottino atteggiamenti positivi nei confronti di se stessi e del prossimo. Ci racconta il presidente Rocco Belmonte: «La nostra Cooperativa progetta e realizza mobili e arredamenti di alta qualità su misura, secondo le richieste del cliente, ma si occupa anche di manutenzione e di restauro. I nostri prodotti sono destinati ad abitazioni, uffici, comunità, istititi; ad esempio abbiamo realizzato l’arredamento della casa di Riposo “Don Guanella” di Como, della “Casa del Pellegrino” , degli uffici della Caritas Diocesana di Como e del Centro Immigrati di Prestino. Abbiamo a disposizione dei macchinari all’avanguardia, tra cui una speciale macchina a controllo numerico, vero e proprio centro di lavoro computerizzato, ottenuta nel 2005 grazie ad un contributo di Fondazione Cariplo che, oltre a migliorare la qualità dei prodotti realizzati, ci permette di garantire una maggiore professionalità nell’insegnamento di un mestiere ai giovani, in vista di un loro inserimento nel mondo del lavoro». Altri contributi della Cassa Rurale e Artigiana di Cantù hanno permesso alla Coperativa di procurarsi un capace furgone per il trasporto di materiali e prodotti. Luca Gini, vicepresidente e responsabile della Falegnameria, oltre agli aspetti più strettamente gestionali della Cooperativa, segue i ragazzi, curandone l’inserimento e l’apprendimento. «In questi sedici anni abbiamo visto circa centocinquanta ragazzi dai quindici anni in su: erano per lo più detenuti in regime di semilibertà, ex detenuti, disabili fisici, persone con problemi psichiatrici, disoccupati. Questi ragazzi sono inviati dalla Casa Circondariale di Como, dagli Assistenti Sociali del territorio e dai servizi per l’impiego lavorativo dei diversi Comuni e della Provincia con borse lavoro di tre / sei mesi rinnovabili. Al termine del percorso si valuta il loro inserimento in un ambiente lavorativo che può non avere o avere diversi livelli di protezione. Abbiamo avuto punte anche del 50 % di successi di inserimento lavorativo, anche se adesso è decisamente più difficile a causa della diffusa crisi che non accenna a diminuire». Continua Gini: «Siamo in tre dipendenti: mi affiancano un altro socio, Roberto, falegname d’esperienza che condivide i nostri obiettivi e Matteo che, dopo un percorso d’inserimento lavorativo, da anni è socio e dipendente. Un bellissimo percorso, il suo! Attualmente sono con noi due ragazzi in borsa-lavoro, di cui un migrante ospite dell’Opera Don Guanella e un ragazzo segnalatoci dal SIL del Comune di Lomazzo. Ci aiutano quotidianamente una decina di preziosi volontari dell’Associazione ASCI Don Guanella, che si occupano delle pratiche di segreteria, della contabilità, del fund raising, e di attività specifiche come la direzione dei restauri e delle progettazioni di interior design». La Cooperativa Artigiani Guanelliani organizza anche corsi di avviamento alla falegnameria in carcere o rivolti a migranti (come i due organizzati lo scorso anno in collaborazione con la Caritas di Como e il Consorzio Solco Como); a gennaio del prossimo anno ne partirà uno nuovo di 80 ore per nove posti. Inoltre è stato partner dell’Opera Don Guanella del progetto “Artigiani La Cooperativa. «Fare le cose bene, facendo del bene» lo slogan prescento Il suo scopo è quello di promuovere l’inserimento di persone in difficoltà nel mondo del lavoro Artigiani nel segno di S. Guanella del futuro” , finanziato dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, che ha visto la creazione di percorsi individualizzati per i minori frequentanti il servizio contro la dispersione scolastica “Scuola Mia” dell’Opera don Guanella. I ragazzi, a gruppi, hanno frequentato settimanalmente il laboratorio di falegnameria alternando attività di progettazione grafica ad attività di costruzione manuale, seguiti da personale tecnico della cooperativa e dagli educatori. L’evento conclusivo del progetto si terrà sabato 17 dicembre, alle ore 15.00, presso la sede della Cooperativa, cui sarà presente lo scrittore Andrea Vitali. Nella storia della Cooperativa c’è poi anche l’apertura al mondo, seguendo l’indicazione di San Luigi Guanella «Tutto il mondo è patria vostra» Grazie ad uno stretto rapporto con l’ASCI Don Guanella, personale specializzato della cooperativa si è recato a Kinshasa, nella R. D. del Congo, a rimodernare una falegnameria e a realizzare momenti formativi. Ora questa opera continua in autonomia con la formazione di minori di strada accolti presso le Case guanelliane della capitale congolese. Presto ci sarà una novità per la Cooperativa: «Per necessità logistiche l’anno prossimo ci dovremo spostare in un’altra sede: a tale scopo stiamo cercando una soluzione idonea almeno di 500 metri quadrati a Como o nei dintorni, in una zona raggiungibile dai mezzi pubblici. Rimarrà comunque il nostro spirito guanelliano nell’accogliere le persone in difficoltà, anche se non saremo più fisicamente nella Casa Divina Provvidenza». Per informazioni o per richiedere preventivi: Cooperativa Artigiani Guanelliani, via T. Grossi 18; tel. 031.296819; e-mail artigiani@ guanelliani.it; sito internet www. artigianiguanelliani.it. SILVIA FASANA ore 10 alle ore 18, gli orari di apertura. In ciascuno dei tre giorni gli acquisti effettuati al mercatino contribuiranno ad alimentare le risorse che i volontari vincenziani destinano espressamente ad anziani e a famiglie in difficoltà. Un segmento sociale misconosciuto, non di rado refrattario all’aiuto pubblico per onesta dignità, al quale la San Vincenzo perviene con sommessa solidarietà attraverso canali che, come la stessa associazione, evitano il clamore. Una linea che si attaglia, come detto, al mercatino di Natale di via Tatti: un allestimento senza soverchie luci, ma con una dotazione del tutto adeguata alle festività in arrivo. Una serie di opportunità fatta di idee regalo e pizzi e merletti, biancheria e oggetti da collezione, abiti e accessori vintage. Nel clima che preannuncia il Natale non mancheranno offerte gastronomiche e nemmeno un punto di ristoro per un caffè o una colazione, sempre all’insegna del principio dei mercatini dei Gruppi di Volontariato Vincenziano: “aiutateci ad aiutare chi ha bisogno”. Soprattutto quando arrivano ricorrenze che rimarcano, loro malgrado, una condizione di necessità che forse non si vede, ma c’è. E il mercatino di Natale di via Tatti, nel suo piccolo, aiuta a provvedere. FRANCA RONCHETTI

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20 Sabato, 26 novembre 2016 Como Cronaca

Il mercatino dei Gruppi di Volontariato Vincenziano

Il mercatino di Natale più discreto è senza dubbio quello che si svolgerà da

giovedì 24 a sabato 26 novembre in via Primo Tatti 7, a Como, dove i Gruppi di Volontariato Vincenziano rinnoveranno una loro benefica tradizione. Dalle

Appuntamento in via Tatti da giovedì 24 a domenica 26 novembre per la consueta vendita benefica natalizia

Ne è passata di acqua sotto i ponti del Cosia da quando don Guanella, a cavallo tra l’800 e il

‘900 si preoccupava di aprire dei laboratori artigianali nella Casa Divina Provvidenza per favorire l’apprendimento da parte dei suoi ragazzi di “arti” che fossero da un lato utili al consolidamento dell’Istituzione, dall’altro fossero conformi ai mestieri della tradizione locale. In tale senso nel 1904 viene istituita un’«officina moderna di falegnameria», la cui direzione tecnica venne affidata ad una ditta esterna, la “G. Galfetti e figli” per «raggiungere con modernità d’intenti e con praticità l’istruzione professionale dei ricoverati che vogliono apprendere questo mestiere». Cento anni dopo, nel solco della migliore tradizione artigianale comasca di qualità e del carisma di accoglienza guanelliano, nell’ottobre del 2000 è nata la Cooperativa di Solidarietà Sociale Artigiani Guanelliani Onlus, per volontà di un gruppo di soci tra cui l’APA di Como (ora Confartigianato) e l’Opera Don Guanella. Il suo slogan a questo proposito è significativo: «Fare le cose bene, facendo del bene». Scopo della Cooperativa è quello di promuovere l’inserimento di persone in difficoltà nel mondo del lavoro, offrendo loro, con la possibilità di apprendere un mestiere, la speranza in un futuro più sereno. Lo stile è quello tipicamente guanelliano, attraverso un approccio alla persona nella sua globalità e nella sua unicità, come rivelano le parole dello Statuto: «la Cooperativa cerca di offrire adeguate proposte educative, di valorizzare i doni e le ricchezze di ciascuna persona, di accompagnare i giovani nella presa di coscienza di una vita che sia degna e rispettosa», facendo in modo che i ragazzi possano non solo imparare un lavoro e diventare protagonisti della propria vita, ma anche adottino atteggiamenti positivi nei confronti di se stessi e del prossimo.Ci racconta il presidente Rocco Belmonte: «La nostra Cooperativa progetta e realizza mobili e arredamenti di alta qualità su misura, secondo le richieste del cliente, ma si occupa anche di manutenzione e di restauro. I nostri prodotti sono destinati ad abitazioni, uffici, comunità, istititi; ad esempio abbiamo realizzato l’arredamento della casa di Riposo “Don Guanella”

di Como, della “Casa del Pellegrino”, degli uffici della Caritas Diocesana di Como e del Centro Immigrati di Prestino. Abbiamo a disposizione dei macchinari all’avanguardia, tra cui una speciale macchina a controllo numerico, vero e proprio centro di lavoro computerizzato, ottenuta nel 2005 grazie ad un contributo di Fondazione Cariplo che, oltre a migliorare la qualità dei prodotti realizzati, ci permette di garantire una maggiore professionalità nell’insegnamento di un mestiere ai giovani, in vista di un loro inserimento nel mondo del lavoro». Altri contributi della Cassa Rurale e Artigiana di Cantù hanno permesso alla

Coperativa di procurarsi un capace furgone per il trasporto di materiali e prodotti.Luca Gini, vicepresidente e responsabile della Falegnameria, oltre agli aspetti più strettamente gestionali della Cooperativa, segue i ragazzi, curandone l’inserimento e l’apprendimento. «In questi sedici anni abbiamo visto circa centocinquanta ragazzi dai quindici anni in su: erano per lo più detenuti in regime di semilibertà, ex detenuti, disabili fisici, persone con problemi psichiatrici, disoccupati. Questi ragazzi sono inviati dalla Casa Circondariale di Como, dagli Assistenti Sociali del territorio e dai servizi per l’impiego lavorativo dei diversi Comuni e della Provincia con borse lavoro di tre / sei mesi rinnovabili. Al termine del percorso si valuta il loro inserimento in un ambiente lavorativo che può non avere o avere diversi livelli di protezione. Abbiamo avuto punte anche del 50 % di successi di inserimento lavorativo, anche se adesso è decisamente più difficile a causa della diffusa crisi che non accenna a diminuire».Continua Gini: «Siamo in tre

dipendenti: mi affiancano un altro socio, Roberto, falegname d’esperienza che condivide i nostri obiettivi e Matteo che, dopo un percorso d’inserimento lavorativo, da anni è socio e dipendente. Un bellissimo percorso, il suo!Attualmente sono con noi due ragazzi in borsa-lavoro, di cui un migrante ospite dell’Opera Don Guanella e un ragazzo segnalatoci dal SIL del Comune di Lomazzo. Ci aiutano quotidianamente una decina di preziosi volontari dell’Associazione ASCI Don Guanella, che si occupano delle pratiche di segreteria, della contabilità, del fund raising, e di attività specifiche come la direzione dei restauri e delle progettazioni di interior design».La Cooperativa Artigiani Guanelliani organizza anche corsi di avviamento alla falegnameria in carcere o rivolti a migranti (come i due organizzati lo scorso anno in collaborazione con la Caritas di Como e il Consorzio Solco Como); a gennaio del prossimo anno ne partirà uno nuovo di 80 ore per nove posti. Inoltre è stato partner dell’Opera Don Guanella del progetto “Artigiani

La Cooperativa. «Fare le cose bene, facendo del bene» lo slogan prescento

Il suo scopo è quello di promuovere l’inserimento di persone in difficoltà nel mondo del lavoro

Artigiani nel segno di S. Guanella

del futuro”, finanziato dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, che ha visto la creazione di percorsi individualizzati per i minori frequentanti il servizio contro la dispersione scolastica “Scuola Mia” dell’Opera don Guanella. I ragazzi, a gruppi, hanno frequentato settimanalmente il laboratorio di falegnameria alternando attività di progettazione grafica ad attività di costruzione manuale, seguiti da personale tecnico della cooperativa e dagli educatori. L’evento conclusivo del progetto si terrà sabato 17 dicembre, alle ore 15.00, presso la sede della Cooperativa, cui sarà presente lo scrittore Andrea Vitali. Nella storia della Cooperativa c’è poi anche l’apertura al mondo, seguendo l’indicazione di San Luigi Guanella «Tutto il mondo è patria vostra» Grazie ad uno stretto rapporto con l’ASCI Don Guanella, personale specializzato della cooperativa si è recato a Kinshasa, nella R. D. del Congo, a rimodernare una falegnameria e a realizzare momenti formativi. Ora questa opera continua in autonomia con la formazione di minori di strada accolti presso le Case guanelliane della capitale congolese. Presto ci sarà una novità per la Cooperativa: «Per necessità logistiche l’anno prossimo ci dovremo spostare in un’altra sede: a tale scopo stiamo cercando una soluzione idonea almeno di 500 metri quadrati a Como o nei dintorni, in una zona raggiungibile dai mezzi pubblici. Rimarrà comunque il nostro spirito guanelliano nell’accogliere le persone in difficoltà, anche se non saremo più fisicamente nella Casa Divina Provvidenza». Per informazioni o per richiedere preventivi: Cooperativa Artigiani Guanelliani, via T. Grossi 18; tel. 031.296819; e-mail [email protected]; sito internet www.artigianiguanelliani.it.

SiLviA fASAnA

ore 10 alle ore 18, gli orari di apertura. In ciascuno dei tre giorni gli acquisti effettuati al mercatino contribuiranno ad alimentare le risorse che i volontari vincenziani destinano espressamente ad anziani e a famiglie in difficoltà.Un segmento sociale misconosciuto, non di rado

refrattario all’aiuto pubblico per onesta dignità, al quale la San Vincenzo perviene con sommessa solidarietà attraverso canali che, come la stessa associazione, evitano il clamore. Una linea che si attaglia, come detto, al mercatino di Natale di via Tatti: un allestimento senza soverchie luci, ma con una dotazione del tutto adeguata alle festività in arrivo. Una serie di

opportunità fatta di idee regalo e pizzi e merletti, biancheria e oggetti da collezione, abiti e accessori vintage. Nel clima che preannuncia il Natale non mancheranno offerte gastronomiche e nemmeno un punto di ristoro per un caffè o una colazione, sempre all’insegna del principio dei mercatini dei Gruppi di Volontariato Vincenziano: “aiutateci ad aiutare chi ha bisogno”. Soprattutto quando arrivano ricorrenze che rimarcano, loro malgrado, una condizione di necessità che forse non si vede, ma c’è. E il mercatino di Natale di via Tatti, nel suo piccolo, aiuta a provvedere.

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