Articolo Formazione
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novembre 2012novembre 2012
FORMAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI FORMAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI
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L’Europa sta spingendo verso operatori sempre più qualificati attraverso una formazione continua e certificata. Il mondo dell’installazione è sempre più legato ai temi della
formazione e della certificazione grazie a un’attenzione esplicita nelle direttive europee degli ultimi anni
di Cristiano Montagner, Promoter Tecnico Emmeti SpA
Il futuro parla
di formazioneLa comunità internazionale, ed euro-
pea in particolare, è da anni attenta alla riduzione della CO2 e dei gas ser-ra. Un tema che tocca da vicino il lavo-
ro dell’installatore termoidraulico, impegna-to ogni giorno nel proporre soluzioni legate al miglior utilizzo della casa e alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Conoscere le fonti rinnovabiliIl comfort domestico, infatti, pesa per oltre il 25% del totale dell’energia utilizzata. L’im-pegno quindi di ridurre del 20% le emissioni di CO2 incide molto nel settore delle costru-zioni e dell’impiantistica. In questa direzione, quindi, vanno lo sviluppo di nuove tecnologie e il miglioramento di quelle esistenti. Questa rapida evoluzione però può essere completa solo se le innovazioni del mercato arrivano in maniera adeguata all’utente finale, attraver-so l’installatore. Per promuovere l’utilizzo e la conoscenza delle fonti rinnovabili da parte degli operatori, la Comunità Europea ha quin-di emanato la Direttiva CE 2009/28, recepita dall’Italia nel D.L. 28/2011.
Il protocollo di KyotoI gas a effetto serra, come gli HFC (R410A-R407C etc.), sono utilizzati come fluido vet-tore in sistemi di climatizzazione e pompe di calore. Con il Protocollo di Kyoto, la Comunità Europea si è impegnata a ridurre le emissioni di gas, nel periodo 2008-2012, dell’8% rispet-to ai livelli dell’anno di riferimento (1990). Nell’ambito dei gas fluorati si è quindi ope-rato a livello comunitario con la creazione di un sistema di gestione della circolazione de-gli stessi: dal controllo della produzione fino all’utilizzazione e smaltimento. Obiettivo: ri-durre in maniera drastica le perdite. Per que-sto gli addetti che lavorano sulle macchine e maneggiano questi gas devono essere debita-mente certificati e conoscere i rischi e le ne-cessità per operare. La comunità Europea ha quindi inserito il Regolamento CE 2006/842, recepito in Italia attraverso il DPR 43/2012.
Attestazione dell’uso dei gas fluoratiIn Italia è entrata in vigore nell’ambito degli operatori il 5 Maggio 2012 attraverso il DPR
27 Gennaio 2012 n. 43. Il decreto individua l’Autorità Competente e definisce le procedu-re per la selezione degli organismi di certifi-cazione e di valutazione del personale e delle imprese. Indica anche tempi e modi di appli-cazione sul territorio nazionale per gli opera-tori e fornisce gli schemi per la compilazione del libretto dei gas e dell’etichettatura delle macchine contenenti gas fluorurati (R410A-R407C etc.). La normativa prevede che gli operatori siano iscritti al Registro Nazionale per le Persone e Imprese Certificate presso la Camera di Com-mercio. Devono iscriversi al Registro, entro 60 giorni dalla sua costituzione, le persone e le imprese che si occupano di controllo perdite, recupe-ro gas, installazione, manutenzione e ripara-zione su impianti ed apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pom-pe di calore e antincendio, contenenti gas fluorurati a effetto serra.
Attestazione delle mansioniNon appena istituito il Registro Nazionale, sarà possibile richiedere entro 60 giorni un certificato provvisorio alle persone che dimo-strino il possesso di almeno 2 anni di espe-rienza professionale, acquisita prima dell’en-trata in vigore del DPR. La Camera di Commercio verificherà l’ido-neità e rilascerà il certificato entro 30 giorni dalla richiesta. Per ottenerla l’operatore do-vrà conseguire l’attestazione nell’ambito del-le proprie mansioni con una prova teorico-pratica definita dall’organo di certificazione secondo le specifiche dell’Autorità e il regola-mento Europeo CE/2008/303.L’esame serve a dimostrare l’idoneità nei se-guenti ambiti:• Conoscere le unità di misura ISO; la teoria
di base degli impianti di refrigerazione; l’u-tilizzo di tabelle e diagrammi per valutare le perdite per via indiretta; descrivere la funzione dei principali componenti dell’im-pianto; conoscere il funzionamento dei componenti utilizzati
• Avere una conoscenza di base dei cambia-menti climatici e del Protocollo di Kyoto, del concetto di “potenziale di riscaldamento
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FORMAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI FORMAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI
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globale” (GWP), dell’uso dei gas fluorurati a effetto serra e di altre sostanze quali refri-geranti
• Saper eseguire una prova di pressione per controllare la resistenza dell’impianto e controllarne la tenuta; utilizzare una pom-pa a vuoto; svuotare l’impianto per evacua-re aria e umidità; annotare i dati nel registro
• Conoscere i potenziali punti di perdita delle apparecchiature di refrigerazione; consul-tare il registro di apparecchiatura; effettua-re un controllo manuale e a vista di tutto l’impianto, esaminarlo per individuare le perdite; utilizzare strumenti di misurazione
portatili; compilare il registro dell’apparec-chiatura
• Essere in grado di collegare e scollegare i manometri; svuotare e riempire una bom-bola di refrigerante; utilizzare un’apparec-chiatura per il recupero del refrigerante; spurgare l’impianto dall’olio contaminato da gas fluorurati; individuare lo stato del refrigerante; pesare il refrigerante; compi-lare il registro dell’apparecchiatura; cono-scere le prescrizioni e le procedure per trat-tare, stoccare e trasportare refrigeranti e oli contaminati; eseguire saldature e brasature
• Illustrare il funzionamento di base di un compressore, di un condensatore, di un eva-poratore e dei vari regolatori di espansione; installare correttamente tali componenti; regolare gli interruttori di sicurezza e con-trollo e le valvole di aspirazione e scarico; controllare il circuito di ritorno dell’olio; redigere un rapporto sulle condizioni dei componenti frigoriferi
A ottobre sarà creato il Registro Nazionale e gli operatori – nell’ambito dell’installazione o manutenzione di macchine che contengano gas fluorurati, splittati o ermetici – dovranno aver conseguito la certificazione. Probabil-mente entro giugno 2013 potranno operare solamente le persone e le imprese che abbia-no sostenuto l’esame. Nel caso degli appren-disti questi potranno lavorare solamente sot-to la supervisione di personale certificato e dovranno essere comunicati presso la Came-ra di Commercio. Sarà inoltre obbligatorio re-digere un libretto di controllo delle macchine che contengono gas.
Qualificazione degli operatori su fonti rinnovabiliIl continuo sviluppo del mercato delle fon-ti rinnovabili ha reso necessario l’obbligo di qualificazione degli operatori che installano prodotti che utilizzano sistemi a biomassa, pompe di calore, sistemi geotermici poco profondi, solare fotovoltaico e solare termico. Il DL 28 del 3 Marzo 2011 obbliga le aziende del settore a qualificare la propria formazio-ne e aggiornamento entro agosto 2013 per poter continuare a operare.
Questo dovrebbe garantire una maggiore pe-netrazione delle nuove tecnologie grazie alle conoscenze degli operatori, che sapranno spiegare con più sicurezza i vantaggi offerti.
La normativa prevede che gli addetti sappia-no dimostrare alcune abilità nell’ambito delle fonti rinnovabili, tra cui:• Per i sistemi in pompa di calore: le possi-
bilità d’uso negli edifici, la determinazione del sistema più adeguato e la conoscenza dei requisiti tecnici, la sicurezza, il filtrag-gio dell’aria, il collegamento con la fonte di calore e lo schema dei sistemi. La conoscen-za di eventuali norme europee relative alle pompe di calore e della legislazione nazio-nale e comunitaria pertinente.
• Per i sistemi solari fotovoltaici e termici: la formazione dovrebbe fornire un quadro della situazione del mercato dei prodot-ti, confronti costi/redditività e coprire gli aspetti ecologici, le componenti, le caratte-ristiche e il dimensionamento dei sistemi solari e dei componenti, la scelta dei più ac-curati, la determinazione della domanda di calore, la prevenzione degli incendi, le sov-venzioni connesse, inoltre la progettazione, l’installazione e la manutenzione degli im-pianti solari fotovoltaici e termici. La for-mazione permette di acquisire conoscenza delle norme europee relative a tecnologie e certificazioni, ad esempio «Solar Keymark», e della legislazione nazionale e comunitaria pertinente.
• La formazione degli installatori di caldaie e stufe a biomassa fornirà un quadro della situazione del mercato della biomassa e la comprensione di aspetti ecologici, combu-stibili derivati, aspetti logistici, prevenzione degli incendi, sovvenzioni connesse, tecni-che di combustione, sistemi di accensione, soluzioni idrauliche ottimali, confronto co-sti/redditività, infine progettazione, instal-lazione e manutenzione di caldaie e stufe a biomassa. La formazione permetterà di acquisire conoscenza delle eventuali norme europee relative a tecnologie e combustibili derivati dalla biomassa (ad esempio i pel-let) e della legislazione nazionale e comu-nitaria.
Entro il 31 dicembre 2012 le Regioni possono designare un proprio Ente di Certificazione della formazione e presentare i propri schemi di certificazione in linea con quanto appron-tato da ENEA. Dopo tale data sarà lo Stato a definire Enti e programmi di formazione, nel caso le Regioni non abbiano designato alcun referente. Gli operatori dovranno, secondo la norma, essere certificati entro il 31 Agosto 2013.
Verso operatori certificatiLa linea del legislatore è sempre più rivolta a far riconoscere la professionalità degli ope-ratori attraverso sistemi di certificazione o qualificazione. Vista la velocità di rinnova-mento del mercato negli ultimi anni, è neces-sario che nel futuro gli operatori si “pensino” come dei veri e propri consulenti energetici dell’utente permettendogli di scegliere fra le diverse soluzioni tecnologiche, quella più appropriata. Questo renderà il mercato più qualificato e attento alle innovazioni che ar-rivano dal mondo industriale, rendendo più veloce l’inserimento di tecnologie efficienti che porteranno il nostro paese al pari di altri della Comunità Europea, che da anni hanno intrapreso questa strada.
BoLLItorE EmmEtI HEVS
PomPa dI caLorE arIa-acqua EmmEtI mIraI