Articolo 11 Radio tv libri

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II.2 Le emittenti radiofoniche. Si può dire in generale che tutte le più importanti emittenti radiofoniche a livello nazionale (come radioRai) 1 si occupano di libri, ma anche altre meno rilevanti e con una minore copertura di segnale, impiegando in vari modi (lettura, citazione o presentazione) parte dei propri programmi con la promozione di libri: « … la presenza del libro nelle trasmissioni radiofoniche segue modalità ricorrenti in parte simili a quelle televisive: I) presentazione del libro, II) modalità autoriale, III) creazione narrativa, IV) libro come strumento di socializzazione, V) libro come mezzo. 2 ». La prima modalità interessa le trasmissioni nelle quali si presentano e recensiscono nuovi titoli, con o senza l’intervento dell’autore, e si può considerare come il consiglio di lettura dato dal giornalista al pubblico. Nella seconda sono prevalenti le interviste agli autori, che possono prendere la forma di una conversazione sul libro che coinvolge persone in studio e da casa, piuttosto che quella del racconto autobiografico 1 Per una rassegna sui programmi radio delle emittenti rai cfr. Emilia Morelli, Il libro alla radio. Italia 2008- 2009, http://www.quadernidisymbolon.eu/wordpress/wp-content/uploads/2012/03/Morelli.pdf (ultima consultazione 21/07/12). 2 Sarah Bonciarelli, Comunicare il libro, in Comunicare con il libro. Autori, editori, librai, lettori, generi, e-book, a cura di Michele Rak, Milano, Mondadori università, 2011, 225.

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II.2 Le emittenti radiofoniche.

Si può dire in generale che tutte le più importanti emittenti radiofoniche a livello

nazionale (come radioRai)1 si occupano di libri, ma anche altre meno rilevanti e con

una minore copertura di segnale, impiegando in vari modi (lettura, citazione o

presentazione) parte dei propri programmi con la promozione di libri:

« … la presenza del libro nelle trasmissioni radiofoniche segue modalità ricorrenti in

parte simili a quelle televisive: I) presentazione del libro, II) modalità autoriale, III)

creazione narrativa, IV) libro come strumento di socializzazione, V) libro come

mezzo.2 ».

La prima modalità interessa le trasmissioni nelle quali si presentano e recensiscono

nuovi titoli, con o senza l’intervento dell’autore, e si può considerare come il

consiglio di lettura dato dal giornalista al pubblico. Nella seconda sono prevalenti le

interviste agli autori, che possono prendere la forma di una conversazione sul libro

che coinvolge persone in studio e da casa, piuttosto che quella del racconto

autobiografico dell’autore. La terza è dedicata a chi ha scritto un testo (un romanzo, o

un racconto, o un soggetto di un film, o un’opera teatrale) e non l’ha mai pubblicato;

esso viene presentato alla radio e l’autore può ascoltare in presa diretta il giudizio di

un critico letterario, ma può anche darsi il caso che la radio diventi mezzo per la

collaborazione, da parte dei radioascoltatori che intervengono al telefono, alla

costruzione di storie solo iniziate da uno scrittore. Nella quarta, ‘libro come

strumento di socializzazione’ sono gli stessi ascoltatori i protagonisti, perché sono i

membri di una comunità del libro che, inventando iniziative, scambiandosi consigli e

libri, è parte attiva del programma. All’ultima modalità, appartengono quelle

trasmissioni dove il libro è uno strumento attraverso il quale conoscere i grandi

personaggi del mondo della letteratura, della cultura e della scienza, i loro gusti e le

1 Per una rassegna sui programmi radio delle emittenti rai cfr. Emilia Morelli, Il libro alla radio. Italia 2008- 2009, http://www.quadernidisymbolon.eu/wordpress/wp-content/uploads/2012/03/Morelli.pdf (ultima consultazione 21/07/12).2 Sarah Bonciarelli, Comunicare il libro, in Comunicare con il libro. Autori, editori, librai, lettori, generi, e-book, a cura di Michele Rak, Milano, Mondadori università, 2011, 225.

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loro letture. Il conduttore radiofonico conversa con personaggi famosi e li interpella

su questi argomenti. La radio rappresenta uno strumento di alfabetizzazione e di

diffusione della cultura molto importante, per vari motivi: in essa si sovrappone un

medium (il libro) ad un altro (la radio), potenziando la forza di penetrazione del

messaggio che è rivolto al singolo e alla comunità contemporaneamente; grazie ad

essa anche gli analfabeti, così come i non vedenti, possono avvicinarsi alla lettura,

esattamente come avviene con la lettura ad alta voce, con la differenza che per la

radio gli ascoltatori sono distanti da chi legge.

II.3 Le emittenti televisive.

La televisione è un altro dei media che si dimostra da sempre fra i più potenti e

pervasivi per la pubblicità di qualunque prodotto in generale, e dei libri in particolare.

Se pochi anni prima dell’arrivo della tv in Italia Benedetto Croce sosteneva ancora

che uno scrittore non avrebbe mai dovuto pubblicare sulla quarta di copertina la

propria fotografia perché diceva che non interessa l’immagine dello scrittore, ma solo

la sua pagina, oggi lo scopo esplicito, persino enfatico, di tutte le rubriche che in tv

sono e sono state dedicate ai libri è ed è sempre stato quello di «avvicinarci» allo

scrittore, di «farcelo conoscere da vicino », di «intrattenerci» con lui3. Riprendendo lo

schema di Sarah Bonciarelli, ricercatrice dell’Osservatorio permanente europeo sulla

lettura, sulle modalità con cui i libri sono proposti in televisione, si osserva che esse

sono riassumibili così:

« … a) presentazione del titolo; b) intervista all’autore; c) libro come “punto di

partenza”; d) libro come sceneggiatura; e) libro come contesto.4 ».

3 Cfr. Aldo Grasso, Libri in tv, voltiamo pagina, in «Avvenire» (22/07/2010) http://www.aiart.org/ita/web/item.asp?nav=2780 (ultima consultazione 21/07/12).4 Sarah Bonciarelli, Libro e tv. Una rassegna informativa, «Libri e riviste d’Italia», III, 2007, n 4, 33.

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La prima modalità consiste nella presentazione al pubblico di un libro di nuova

uscita o di un classico, discutendone o meno direttamente con l’autore. In Rai ci sono

trasmissioni come Neon libri, Achab libri in onda, o Billy, prima intitolata Benjamin,

che sono delle rubriche rispettivamente del Tg2 e del Tg1. In Mediaset si possono

citare le presentazioni fatte nel corso dei telegiornali o nel programma satirico

Striscia la notizia. Alla seconda categoria appartengono trasmissioni dove si

intervistano gli autori dei libri. Esempi sono i programmi Le invasioni barbariche

condotto da Daria Bignardi, in onda in prima serata su La7, e Due minuti un libro,

rubrica a cura di Alain Elkann in onda sempre su La7, dove in soli centoventi secondi

viene presentato un libro e il conduttore ne discute direttamente con l’autore, oppure

la trasmissione Che tempo che fa, talk show con formula one-to-one condotto da

Fabio Fazio, in onda su Rai tre tutti i sabati e le domeniche, che sul suo sito offre a

potenziali scrittori una vetrina per la presentazione dei propri libri. Alla terza

modalità si riferiscono quei programmi dove il libro è il punto di partenza, come Per

un pugno di libri:

« … programma d’intrattenimento trasmesso da Rai Tre dalle 18 alle 18.55 di

domenica nel periodo invernale. Si tratta di un quiz a premi i cui concorrenti sono

due classi di scuole medie superiori provenienti da diverse regioni d’Italia. Le classi

si sfidano alla conquista del maggior numero di libri che, nell’arco della puntata,

vengono assegnati con diversi giochi. Vince naturalmente la classe che conquista più

libri. A fianco dei concorrenti gioca un personaggio televisivo famoso che, insieme al

portavoce della classe, è abilitato a rispondere ai quesiti. Uno degli obiettivi del

programma è proporre nuove letture al pubblico di casa. Inoltre, ciascuna puntata si

identifica con un libro particolare, generalmente un classico della letteratura

internazionale, che i concorrenti hanno precedentemente letto e su cui sono incentrate

la maggior parte delle sfide. Si tratta di una trasmissione dedicata ad un pubblico di

adolescenti che frequentano la scuola superiore. I libri presentati sono dei classici

della letteratura, adottati abitualmente nei programmi delle scuole secondarie.5 ».

5 Ivi, 35.

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Altro esempio di questo tipo di trasmissioni con i libri come punto di partenza che poi

si sviluppano secondo un diverso filo conduttore, sia esso quello del gioco o del

gossip, è Milonga Station, andata in onda su Rai tre tra il 2006 e il 2007, presentata

dallo scrittore Carlo Lucarelli, dove ogni puntata era dedicata ad una parola, punto di

partenza per racconti di libri differenti, ipotetici binari che si incrociano in un’ideale

stazione ferroviaria:

« … ogni puntata una parola, ogni parola un viaggio attorno ai significati di quella

parola, alle sue sfumature: quelle più evidenti, quelle usurate, e quelle segrete, che a

volte non ci ricordiamo più. I bagagli del nostro viaggio sono le storie contenute

dentro i libri, sono romanzi, racconti, musica, sequenze di film, le voci di personaggi

indimenticabili e universalmente noti della letteratura, ma anche voci più piccole,

spesso dimenticate anche se bellissime e importanti. Poi ci sono le voci reali, quelle

degli scrittori, degli artisti, degli intellettuali, e di persone che sono esse stesse delle

fantastiche storie da raccontare, e che ci accompagnano nella nostra esplorazione; a

volte sono loro a venire da noi a Milonga Station, a volte siamo noi a raggiungerli

altrove, convinti che l’importante, per capire le cose, sia muoversi, confrontarsi,

viaggiare … con il corpo certo, ma anche con la mente e con l’immaginazione.

Convinti che la letteratura, i libri, siano i mezzi di trasporto più rapidi e veloci di tutti,

quelli che consumano meno e rendono di più.6 ».

Per la quarta categoria, ci sono i libri come sceneggiatura. A parte il caso del

Commissario Montalbano, fenomeno letterario e (dal 1998) televisivo molto

apprezzato dal grande pubblico e dalla critica, sono numerosissimi ormai i film e le

fiction frutto della trasposizione o tratti da un libro, o semplicemente che si ispirano

ad un particolare testo, ed è possibile leggere anche dei commenti su tali trasposizioni

nei più importanti dizionari di film come il Morandini, che riporta perfino l’indice

degli autori di opere letterarie grazie alle quali sono stati realizzati dei film . Questi

6http://www.carlolucarelli.net/milongastation.htm (ultima consultazione 09/08/12).

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prodotti cinematografici e televisivi denotano spesso la tendenza dei registi e degli

sceneggiatori a servirsi di storie che fanno già parte del patrimonio di conoscenze del

pubblico e che sono già collaudate quanto a gradimento. Ci sono stati però anche casi

in cui il libro è stato pubblicato solo dopo l’uscita del film, come per l’ultimo di

Federico Fellini La voce della luna del 1990, ispirato sì al Poema dei lunatici di

Ermanno Cavazzoni, ma che è uscito con lo stesso titolo del film in libreria

contestualmente alla proiezione nelle sale.

All’ultima categoria appartengono i casi di product placement. Si tratta di una forma

di comunicazione commerciale che consiste nell’inserire o nel fare riferimento a un

prodotto, a un servizio o a un marchio (in questo caso ad un libro) all’interno di un

contenuto narrativo già precedentemente costituito ed architettato, quale può essere

ad esempio un film al cinema, un programma di intrattenimento televisivo, un

videogioco, etc., riuscendo ad integrarsi e addirittura ad interagire con questo. Tale

inserimento avviene secondo la norma, dietro pagamento di un corrispettivo da parte

dell’azienda che si fa pubblicità in questo modo. Il product placement può essere

visuale, verbale o integrato, a seconda che il prodotto sia solo visibile, venga citato o

faccia addirittura parte della trama del film7. Se infatti il protagonista di un film legge

un determinato libro, o se la trama del film è incentrata su di un particolare racconto,

questo può suscitare nello spettatore il desiderio di emulare l’attore o di conoscere

meglio la storia del film, quindi, in entrambi i casi, di acquistare il libro che viene

pubblicizzato in esso. Recentemente, la Bonciarelli è ritornata su questa

classificazione ed ha aggiunto una nuova tipologia di presenza dei libri in televisione,

quella del documentario. Esso viene trasmesso soprattutto

« … nei canali monotematici di emittenti satellitari. Si tratta di un prodotto

audiovisivo costruito intorno a un libro, al suo autore, alla sua storia e si compone di

un mix di servizi, immagini, video. Il taglio scelto è l’approfondimento, la scoperta di

7 Cfr. Paolo Del Brocco, Product Placement, (07/12/11), in http://www.comunicazione.uniroma1.it/news/File/PRODUCT%20PLACEMENT(1).pdf (ultima consultazione 07/12/11).

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elementi nuovi e di una nuova possibile visione e interpretazione della storia narrata.8

».

Esistono infine anche emittenti interamente dedicate ai libri come BooksWeb, diretta

da Alessandra Casella, autrice, attrice e critico letterario, ex conduttrice di un’altra

trasmissione degli anni Novanta con presentazioni di testi che si chiamava A tutto

volume, su Italia1.

8 Sarah Bonciarelli, Comunicare il libro, in Comunicare con il libro. Autori, editori, librai, lettori, generi, e-book, a cura di Michele Rak, Milano, Mondadori università, 2011, 224. Si veda anche la tabella 2 a pag. 226 dello stesso libro, che riporta i principali programmi televisivi italiani dedicati ai libri a partire dal 2000, suddivisi per titolo, tipologia di trasmissione e rete di messa in onda.