Arte y poder

97

Transcript of Arte y poder

Page 1: Arte y poder
Page 2: Arte y poder

MESSICO, 1910

Il Messico si estende su un territorio di due milioni di chilometri quadrati e ha quindici milioni di abitanti. La popolazione è soprattutto rurale e per metà si concentra negli altipiani centrali. La forza lavoro agricola nelle haciendas si aggira intorno a 3.500.000 persone, poco più di 100.000 sono i minatori e circa 500.000 gli occupati nei vari settori dell’industria di trasformazione e nei trasporti. Solo quattro sono le città che superano di poco i 50.000 abitanti, mentre la capitale Città del Messico ne ha circa mezzo milione. 

Page 3: Arte y poder

Dal Porfiriato alla Rivoluzione

La rivoluzione messicana del 1910 è ascrivibile al ciclo storico delle rivoluzioni borghesi. L’assenza di moderni partiti politici, di un movimento operaio organizzato e di gruppi intellettuali in grado di guidare le rivolte delle masse rurali e urbane trasforma i capi popolari in dirigenti nazionali e protagonisti

Due grossi scioperi, il malcontento politico e la disorganizzazione finanziaria turbarono gli ultimi anni della dittatura di Porfirio Díaz: ciononostante, la notizia della rivoluzione del 1910 e del crollo del regime prese di sorpresa tutto il mondo occidentale.  La causa diretta più importante della rivoluzione fu proprio la monopolizzazione del potere politico da parte di Diaz.  

Page 4: Arte y poder

La Rivoluzione

• Uno degli aspetti che caratterizzano l’intero processo è che i rivoluzionari, appartenenti a diverse classi sociali, sono in larga parte uomini del Nord. Tra questi c’è anzitutto Francisco Madero principale oppositore di Porfirio Díaz nelle elezioni presidenziali del 1910 e membro di una famiglia originaria di Nuevo Léon. Venustiano Carranza è invece un agricoltore dello Stato di Coahuila ed è uno dei pochi dirigenti a poter vantare un’esperienza politica attiva nell’amministrazione porfiriana. Alvaro Obregón proviene da una famiglia di piccoli agricoltori della zona meridionale di Sonora. Pancho Villa, che incarna la figura del rivoluzionario di estrazione popolare, è originario dello Stato di Durango, ma si stabilisce nelle zone meridionali del confinante Stato di Chihuahua. Da queste due regioni provengono del resto molti capi popolari. L’unica eccezione di rilievo è quella di Emiliano Zapata che agisce nel piccolo Stato centrale di Morelos, così come i capi minori dei distretti rurali intorno a Città del Messico.

Page 5: Arte y poder
Page 7: Arte y poder

Madero e la Guerra Civile

• Il decennio rivoluzionario che si apre nel 1910 si suddivide in due fasi: la prima è segnata proprio dall’avvento al potere di Francisco Madero (1911-1913), poi deposto dal colpo di Stato del generale Victoriano Huerta nel febbraio del 1913.

• La seconda, contraddistinta dal tentativo di abbattere il governo controrivoluzionario di quest’ultimo, sfocia nella guerra civile rivoluzionaria del 1914-1915, ed è seguita dal periodo che culmina nell’approvazione della Costituzione del 1917 e nella presidenza di Venustiano Carranza (1917-1920).

Page 8: Arte y poder

Villa e Zapata a Città del Messico

• Il 30 novembre 1914 Villa giunge alla stazione di Tacuba, alle porta di Città del Messico, con 20.000 uomini e 18 treni. Invia una delegazione a trattare con Zapata, le cui truppe sono entrate nella capitale alcuni giorni prima, poi i due rivoluzionari decidono di incontrarsi personalmente. Villa e Zapata entrano trionfalmente nella capitale con i due rispettivi eserciti, accolti in un clima di gioia popolare.  Sarà un momento di gloria effimero. Infatti, in seguito, tornerà al potere Carranza e Villa dovrà registrare una pesante sconfitta politica, anche per il ruolo assunto dagli Usa e dal presidente Wilson che, tra l’altro, invierà in Messico truppe statunitensi. 

Page 9: Arte y poder

La Costituzione del 1917

• La  Costituzione del 1917 fissa i principi relativi alle garanzie individuali, abolendo ogni forma di rapporto servile. Alcuni articoli sollevano un ampio dibattito, vengono modificati e talvolta riscritti per intero. Taluni inaspriscono le limitazioni poste agli ordini religiosi e alla Chiesa in materia di istruzione e di diritto a possedere beni; gli ordini monastici sono aboliti e le cerimonie religiose fuori dalle chiese vietate. Gli articoli più innovatori sono quelli relativi alla funzione sociale della proprietà e alla regolamentazione del lavoro (otto ore giornaliere lavorative, tutela del lavoro femminile e minorile, licenziamenti per giusta causa, salario minimo garantito, diritto all’istruzione e all’assistenza per malattia).

Page 10: Arte y poder

Il Messico post-rivoluzionario

• Con la pacificazione del Paese si chiude un’epoca. Villa si ritira a Canutillo, dove il governo gli assegna un'hacienda e rimette in attività le terre abbandonate di quel luogo, vi costruisce una scuola e ne fa un fiorente villaggio. I suoi nemici, però, non smettono di pensare alla vendetta. Il 20 luglio 1923, Pancho Villa cade vittima di un attentato. Una sorte simile è toccata ad Emiliano Zapata: nel 1919 viene attirato in trappola da un colonello traditore: il rivoluzionario e la sua scorta vengono uccisi senza aver tempo di difendersi. .

Page 11: Arte y poder

Il Messico post-rivoluzionario

• Seguirono anni di stabilizzazione, in cui nella vita politica messicana si impose sempre più l’influenza degli Stati Uniti, da tempo egemoni, del resto, nell’economia del paese. 

• I princìpi della rivoluzione saranno ripresi dalla presidenza di Lazaro Cárdenas (1934-40). Cárdenas fornì alla rivoluzione messicana una nuova svolta: diede un impulso notevolissimo alla riforma agraria, distribuendo fino al 1940 più di 18 milioni di ettari di terra alle comunità indigene, accolse i rifugiati politici (tra cui Trotzkij), nazionalizzò le ferrovie (1937); quindi, espropriate le proprietà petrolifere delle compagnie estere (1938), ne affidò l'amministrazione alla confederazione dei lavoratori messicani. Svolse inoltre una lotta accanita contro l'analfabetismo, ma attenuò la politica anti-ecclesiastica.

Page 12: Arte y poder

CRONOLOGIA

• 1876-1910. Porfirio Diaz instaura una durissima dittatura militare.

• 1910. Francisco I. Madero è a capo della rivolta che toglierà il potere al dittatore Porfirio Díaz l’anno successivo (25 maggio 1911).

• 1913. Il generale Victoriano Huerta sostenuto dai grandi proprietari, e dagli USA scatenò un colpo di stato militare che ebbe come prima conseguenza l'assassinio di Madero e poi un bagno di sangue a Città del Messico.

• 1917, 5 febbraio: il Messico si dà una nuova Costituzione.

Page 13: Arte y poder

NASCITA DEL MURALISMO

• La lenta evoluzione da paese agricolo a stato moderno ed industrializzato;

• la brusca e logorante rivoluzione (1910- 1920);

• l'ascesa delle classi borghesi alla guida del Messico post- rivoluzionario;

• la scoperta di un mondo sommerso e dimenticato: radici pre-ispaniche e cultura popolare;

Page 14: Arte y poder

NASCITA DEL MURALISMO

• La nascita del muralismo messicano è profondamente calata in questo contesto.

• Josè Vasconcelos, ministro di Educaciòn Pùblica durante il governo di Alvaro Obregòn (1920-1924) incarica Rivera in primis e in seguito altri muralisti di dipingere la Segretaria de Educaciòn Pùblica.

• Le masse che durante la rivoluzione entrano in scena in modo imponente sono osservate e interpretate dagli artisti, la loro storia e le loro tradizioni (identificate da quegli anni in poi con le tradizioni dello Stato Messicano) sono narrate sui muri degli edifici delle grandi città. La cultura ufficiale fa propria questa scoperta.

Page 15: Arte y poder

MANIFESTO MURALISTA

"Repudiamos la llamada pintura de caballete y todo el arte de los círculos ultraintelectuales porque es aristocrático, y

glorificamos la expresión de arte monumental porque es de dominio público".

El Machete, 1924Unión de Trabajadores Técnicos, Pintores y Escultores, 1922-1925

Ne fecero parte Diego Rivera, David Siqueiros, Jean Charlot,

Fermin Revueltas, Ramòn Alva de la Canal, Emilio Garcia Cabero, Carlos Merida, Xavier Guerrero e Fernando Leal. Al gruppo si aggiunse Josè Clemente Orozco, di ritorno dagli Stati Uniti.

Page 16: Arte y poder

Muralismo messicano

Siqueiros

Rivera

Orozco

Page 17: Arte y poder
Page 18: Arte y poder

Gli affreschi della scuola preparatoria segnano l’inizio dellafeconda stagioine del muralismo. Vi lavorarono anche Riverae Siqueiros. Il tema sviluppato è quello della storia messicana.

Scuola preparatoria di Città del Messico 1922-1927

Page 19: Arte y poder

STORIA DEL MURALISMO1921-1922

Durante il governo di Alvaro Obregòn Diego Rivera riceve da Josè Vasconcelos il primo incarico presso l’Anfiteatro Bolivar della Escuela Nacional Preparatoria: la Creaciòn.

Secondo l’autore parla della scienza e dell’arte. Allude inoltre alla formazione della «razza» messicana

EL MURO Y EL MACHETE, Paco Ignacio Taibo II, Rebeldia 25, 2004.

Page 20: Arte y poder

REINVENZIONE DELLE TRADIZIONI E NAZIONALIZZAZIONE

Il Messico aveva la necessità di generare un’immagine propria, che non fosse toccata dall’importazione di modelli europei.

Si voleva «messicanizzare» la nazione e in questo contesto l’arte acquisiva una funzione didattica ed identitaria, educando le masse e integrando i settori marginali della nazione.

Ciò portò i muralisti a dare risposte diverse in funzione delle tematiche.

Fermìn Revueltas e Fernando Leal, ad esempio, optarono per rappresentare feste popolari

Revueltas, Alegoria de la Virgen de Guadalupe, 1923

Museo de San Ildefonso

Page 21: Arte y poder

IDENTITÁ NAZIONALEAltri presero la storia nazionale come fonte d’ispirazione e proposta identitaria.

México en la historia, perspectiva: El campesino oprimido (particolare), Palacio Naconal, Ciudad de México Rivera

Page 22: Arte y poder

RIVALUTAZIONE DEI TRATTI DISTINTIVI MESSICANINegli stessi anni Orozco rappresentò il Messico mestizo cercando di restituirgli dignità.

Orozco, Cortès y la Malinche*, 1926.

Colegiò de San Ildefonso

*Malineli Tenepatl, Malinche, Malintzin o Doña Marina), è famosa per essere stata l'interprete e l'amante di Cortès. Viene conosciuta con i nomi Malinalli, Malintzin o Malinche o La Malinche, nome con il quale è più comunemente ci si riferisce a lei.

Page 23: Arte y poder

STORIA DEL MURALISMONegli anni successivi il muralismo raggiunge il suo massimo splendore.

1928, compimento delle opere della Secretaria de Educaciòn Pùblica, commissionate a Diego Rivera dal Segretario Josè Vasconcelos, che creò il sistema di educazione pubblica messicana e portò a termine un ampio progetto di alfabetizzazione.

Diego Rivera: En el arsenal, fresco, 1928, muro sur, Patio de las Fiestas, SEP, Ciudad de México

Page 24: Arte y poder

LA PEDAGOGIA RIVOLUZIONARIA SI SERVE DEGLI SPAZI PUBBLICI

Negli anni ‘30 il movimento muralista cambiò sia per il radicalismo politico sorto in risposta al fascismo, sia per la necessità di difendere la riforma agraria nazionale, gli espropri del petrolio e l’educazione socialista.

In Messico i muralisti erano ancora criticati, ma all’estero cominciavano a ricevere incarichi importanti e ad avere grandi riconoscimenti

Il Muralismo divenne un forum di lotta al fascismo.

Orozco, Hombre en llamas

Hospicio Cabañas, Guadalajara, Mexico

Page 25: Arte y poder

STORIA DEL MURALISMOL’ultima tappa del movimento è strettamente collegata alle trasformazioni in atto in Messico: l’ industrailizzazione fece espandere la dismisura le città e così alberghi, banche, uffici erano pronti ad essere decorati.

Tamayo, Nacimiento de nuestra nacionalidad, 1952

Palacio Nacional de Bellas Artes

.

Page 26: Arte y poder

ARTE E RIVOLUZIONE

•“MIENTRAS MÁS ÚTIL ES UNA OBRA DE ARTE, MÁS HUMILDE, MÁS BELLA Y MÁS PURA SE VUELVE”

DIEGO RIVERA, “THE ARTS”. gennaio 1925

•LA RIVOLUZIONE CI HA RIVELATO IL MESSICO. O MEGLIO, CI HA DATO GLI OCCHI PER VEDERLO…

E HA DATO GLI OCCHI AI PITTORI.

Octavio Paz, Realismo social en Mèxico, 1979.

Page 27: Arte y poder

MURALISTI E POLITICI

• I presupposti dei muralisti sulla funzione pubblica dell’arte non coincidevano completamente con quelli del Governo.

• Il Sindacato difendeva l’Antiimperialismo, la lotta rivoluzionaria e l’adesione alla terza Internazionale

• I muralisti vedevano l’arte come una « produzione artigianale realizzata da lavoratori immersi nella lotta di classe».

Page 28: Arte y poder

ARTE E POTERE

• EMISSORE (artista)

• RICETTORE (osservatore)

• CANALE (muro)

• MESSAGGIO

“El artista es un aparato nacido para ser receptor, condensador, transmisor y reflector de las aspiraciones, deseos y esperanzas de su época”.

Diego Rivera,“El espiritu revolucionario moderno”, 1932.

Page 29: Arte y poder

EL ARTE NO SIGNIFICA PARA EL REVOLUCIONARIO LO QUE SIGNIFICA PARA EL ROMANTICO.NO ES UN ESTIMULANTE NI UN EXCITANTE. No es un licor para emborracharse. Es un alimento para fortalecer el sistema nervioso. Suministra fuerzas para la lucha. Es tan nutritivo como lo es el trigo.

DIEGO RIVERA, worken age, 1933.

El arte moderno por no ser un arte público ha hecho la critica del cielo y del subsuelo, de la razón y la pasión, las aventuras del arte han sido las aventuras de la libertad.

(Espressionismo, astrattismo, impressionismo, cubismo, surrealismo, romanticismo).

Octavio Paz, “Los privilegios de la vista”, 1987, taccolta di saggi.

Page 30: Arte y poder

Diego Rivera, biografia

• 1886 nasce a Guanajuato.1892 con la famiglia, si trasferisce a Città del Messico. 1896 comincia a seguire dei corsi serali all'Accademia San Carlos. 1898 si iscrive in modo ufficiale all'Accademia san Carlos dove diventa allievo di José Maria Velasco, paesaggista della fine del XIX secolo. 1906 partecipa con ventisei opere all'esposizione annuale degli studenti dell'Accademia. 1907- 1908 una borsa di studio del governo messicano rende possibile la partenza per l'Europa. Il primo stato europeo visitato è la Spagna. 1909 Rivera prosegue il viaggio visitando la Francia ed il Belgio. Si stabilisce quindi a Parigi. 1910 esposizione al Salon des Indipéndants a Parigi. Qualche mese dopo Rivera rientra in Messico, dove espone all'Accademia San Carlos e vede iniziare la rivoluzione. 1911- 1912 nuova partenza per l'Europa. Dopo un breve soggiorno in Catalogna, Rivera si trasferisce a Parigi.

Page 31: Arte y poder

Diego rivera, biografia

• 1913 prime opere cubiste. Espone al Salon d'Automne. 1914 la Galleria Berthe Weill organizza un'esposizione delle opere di Rivera. Si reca in seguito a Barcellona e Madrid dove apprende dell'inizio della Prima Guerra Mondiale. 1919 incontro con Siqueiros con cui discute della necessità di trasformare l'arte messicana. 1920- 1921 viaggio in Italia. Rivera visita Roma, Firenze, Ravenna riportando con sé numerosi bozzetti e schizzi. Tornato a Parigi, si appresta a rientrare definitivamente in Messico. 1922 La Creacion, prima pittura murale nell' Anfiteatro Bolivar della Escuela Nacional Preparatoria di Città del Messico. Verso settembre Rivera si dedica agli affreschi della Secrétaria de l'Educaión Pública. Si iscrive intanto al Partito Comunista e fa parte del gruppo fondatore del Sindacato dei Pittori, Scultori ed Incisori Rivoluzionari. 1925 prosegue il lavoro nella Secretaría de la Educacion Publica ed inizia contemporaneamente la Escuela Nacional de Agricoltura di Chapingo.

Page 32: Arte y poder

Diego Rivera, biografia

• 1927 viaggio in URSS invitato come membro del Partito Comunista Messicano ai festeggiamenti del decimo anniversario della Rivoluzione di Ottobre. 1929 incontro e matrimonio con la giovane pittrice Frida Kahlo. Rivera realizza parte dei murales dello scalone principale del Palacio Nacional sullo Zócalo di Città del Messico. Il tema dell'intero ciclo è la storia messicana. In questa prima parte del lavoro il pittore realizza Il Mondo indiano antico e parte della Historia de Mexico: de la conquista a 1930. 1930- 1931 inizio della permanenza negli Stati Uniti. Il Museum of Modern Art di New York, inaugurato nel 1929, lo invita ad esporre in una personale 1933 Rivera, che sta ancora lavorando agli affreschi del Detroit Institut of Arts, è chiamato a new York per realizzare un grande murale nella RCA (Radio Corporation of America), nel Rockefeller Center ancora in fase di costruzione. L'affresco, che ha per tema l'uomo artefice e costruttore del suo cammino include di un ritratto di Lenin che provoca l'interruzione dei lavori.

Page 33: Arte y poder

Diego Rivera, biografia

• 1934 Rivera torna a Città del Messico (il Messico è guidato fino al 1939 dal governo democratico di Lázaro Cardénas). 1937 Léon Trotskij e sua Natalja Sedova sono accolti da Diego Rivera e Frida Kahlo a Città del Messico. La Kahlo ospita i coniugi Trotskij nella sua casa di famiglia, la Casa Azul nel sobborgo di Coyoacán. 1938 arrivo di André Breton e Jacqueline Lamba che durante la loro permanenza a Città del Messico sono ospiti di Rivera. 1941- 1942 Rivera continua a lavorare al Palacio Naconal, intraprendendo i lavori di decorazione della balconata del cortile centrale. Inizia nel frattempo a dedicarsi alla pittura da cavalletto. Iniziano i lavori di costruzione per l'Anahuacalli, il suo studio-museo costruito come un tempio azteco, destinato alla raccolta della sua collezione di arte pre-colombiana. 1947 con Orozco e Siqueiros forma la Commissione per la Pittura Murale dell'Instituto Nacional de Bellas Artes (INBA). 1949 grande restrospettiva su Rivera al Palacio de Bellas Artes in occasione del cinquantenario della sua attività artistica.

Page 34: Arte y poder

Diego Rivera, biografia

• 1950 illustra l'edizione limitata del Canto general di Pablo Neruda ed è l'autore delle scenografie della pièce teatrale di José Revueltas El quadrante de la soledad. Vince il Premio Nacional de Artes Plásticas. Rivera è presente alla Biennale di Venezia insieme ad Orozco, Siqueiros e Tamayo in rappresentanza del Messico. 1952 realizzazione di un affresco trasportabile che doveva essere presentato in una mostra itinerante per l'Europa intitolata Venti Secoli di arte Messicana. Rifiutata per i ritratti di Stalin e Mao, viene donata alla Cina. 1954 morte di Frida Kahlo. Rivera riesce ad essere riammesso nel Partito Comunista dopo vari tentativi. 1955 donazione della Casa Blu di Coyoacan e dell'Anahuacalli allo stato messicano (comprese tutte le collezioni di arte popolare e pre ispanica che contengono). Viaggio in Unione Sovietica.

• 1957 morte di Rivera che viene sepolto nella Rotonda degli uomini illustri al Panteon Civile di Città del Messico.

Page 35: Arte y poder

Rivera, la liberación del peónPatio de las Fiestas, SEP, Ciudad de México, 1923, muro sur,

Page 36: Arte y poder

Rivera, El reparto de tierrasUniversidad Autónoma de Chapingo, 1924

Page 37: Arte y poder

Rivera, Campesino afilando el MacheteSep, 1924.

Page 38: Arte y poder

Rivera, La sangre de los martires revolucionarios fertilizando la tierra

Universidad Autónoma de Chapingo, México, 1925

Page 39: Arte y poder

Rivera, La Tierra Virgen

Escuela Nacional de Agricultura, Chapingo, México, 1927.

Page 40: Arte y poder

La molendera, 1924

Page 41: Arte y poder

Girasoles, 1943

Page 42: Arte y poder
Page 43: Arte y poder

Rivera, La tierra fecunda

Escuela Nacional de Agricultura, Chapingo, México, 1927.

Page 44: Arte y poder

CAMPESINO

Revolución; campesinos (detalle), 1927.Escuela Nacional de Agricultura, Chapingo, México. Rivera

Page 45: Arte y poder

Rivera, El maíz, particolare.

Escuela Nacional de Agricultura, Chapingo, México, 1927.

Page 46: Arte y poder

Rivera, Danza TehuanaCorporación IBM, New York, 1928, particolare.

Page 47: Arte y poder

Rivera, Tierra y libertadHistoria de Mèxico. El mundo de hoy y de mañana

Palacio Nacional, 1929-35

Page 48: Arte y poder

Rivera, Historia de México. El mundo de hoy y de mañana

Fresco,1929-1935, muro sud, Palacio Nacional

Page 49: Arte y poder

El campesino oprimidoDiego Rivera, Palacio Nacional, 1929-1935, particolare

Page 50: Arte y poder

Rivera, Historia de MèxicoPalacio Nacional, 1929-1945

Page 51: Arte y poder

México en la historia, perspectiva: El campesino oprimido

Rivera, Palacio Nacional, 1935

Page 52: Arte y poder

MAIZ

El maíz (particolare), 1940s.Palacio Nacional, Ciudad de México. Rivera

Page 53: Arte y poder

El curanderoRivera, 1943

Page 54: Arte y poder

Diego RiveraMaguey, 1951, Palacio Nacional de Mèxico

Page 55: Arte y poder

Josè Clemente Orozco, biografia

• Orozco (1883, 1949) si distingue per la sua tecnica, il cui tema è sempre drammatico, i colori sempre forti, scuri, energici, il tratto scarno, severo, duro a volte, perfino crudele. I suoi temi sono sempre legati alla causa del popolo, operai e contadini raffigurati in scene di vita e di lotta.

• A differenza di un Rivera che si è sempre mostrato più disteso e sereno nei suoi racconti muralisti e di un Siqueiros che crede e dimostra il suo ottimismo storico rivoluzionario, Orozco ha una visione sofferente dei conflitti, del caro prezzo che l'uomo deve pagare per la conquista sociale dei suoi diritti e quindi i suoi sono sempre dei corpi caduti, trafitti, colpiti, piegati, dolorosamente tristi e tragici.

Page 56: Arte y poder

Josè Clemente Orozco

• 1890, da Jalisco dov’è nato si trasferisce con la famiglia a Città del Messico.

• 1916, prima esposizione individuale, libreria Byblos, Città del Messico

• 1917-1919, Stati Uniti, vive a San Francisco e New York• 1922, si unisce nel Sindacato con Rivera e Siqueiros• 1927-1935, Stati Uniti, Europa• 1936-1939 Guadalajara• 1946, riceve il Premio Nacional de Arte y Ciencia• 1947, espone al Palacio Nacional de Bellas Artes

Page 57: Arte y poder

LA MATERNIDAD

Maternidad (particolare), 1922-27.Escuela Nacional Preparatoria – Antiguo Colegio San Ildefonso,, Ciudad de México. Orozco

Page 58: Arte y poder

De vuelta al trabajoOrozco, 1923-27.Escuela Nacional Preparatoria, Ciudad de México. Orozco

Page 59: Arte y poder

LA BANDERAOrozco, 1928

Page 60: Arte y poder

QuetzalOrozco, 1932-1934.

Dartmouth College, New Hempshire, USA

Page 61: Arte y poder

Hombre en LlamasOrozco, 1936.1939

Hospicio Cabañas, Guadajarara. Particolare.

Page 62: Arte y poder

David Alfaro Siqueiros, biografia

• David Alfaro Siqueiros ( 1896-1974 ) non fu solo pittore ma uno dei massimi protagonisti del cambiamento sociale messicano, organizzatore sindacale e politico, lotta insieme a Zapata per la liberazione del Messico dall'usurpatore Victoriano Huerta (nel 1914, nasce nel 1896) e dopo essere stato a Parigi, dove incontra Rivera, e in Italia, ritorna in patria nel 1922.

• Nel '24 fonda e dirige El Machete, settimanale ricco di argomenti attuali. Più volte imprigionato è costretto all'esilio nel '32.

• « Senza la rivoluzione non ci sarebbe stata la pittura messicana » su queste parole si basa tutta l'arte di Siqueiros. Nel famoso Appello agli artisti d'America del '21 proclama la necessità che l'arte, con la potenza delle immagini, possa parlare direttamente alle masse popolari capaci di trasformare la società e quindi le opere non saranno più nei musei, ma vivranno per la gente che lavora, per il popolo e potranno essere viste per le strade, nei palazzi pubblici: il murales è quindi l'espressione concreta dell'arte.

Page 63: Arte y poder

David Alfaro Siqueiros

• I suoi quadri rappresentano una sintesi molto particolare del futurismo, dell’espressionismo e dell’astrattismo.

• Utilizza colori forti e intensi.

• La Marcha de la Humanidad en la Tierra y hacia los Cosmos (1966-1971) fu realizzata da Siqueiros dopo una permanenza in carcere. Copre tutte le pareti ed il tetto del Foro Universal Siqueiros di Città del Messico. Occupa una superficie di 4.600 m2.

Page 64: Arte y poder

Siqueiros, Madre proletaria, 1929.

Page 65: Arte y poder

Siqueiros, Madre campesina, 1930.

Page 66: Arte y poder

Siqueiros, Niña madre, 1936.

Page 67: Arte y poder

Siqueiros, El retrato de la burguesia1939, Mèxico

Page 68: Arte y poder

Siqueiros, Processo al fascismo1939, Città del Messico, Sindicato de Electricistas

Page 69: Arte y poder

Nuova democrazia, 1945, particolare.Città del Messico, Palazzo delle belle arti

L’enfatica figura femminile, che si protende verso l’alto spezzando le catene, rappresenta la democrazia liberata da anni di assoggettamento.

E’ chiara l’allusione alla fine della seconda guerra mondiale e al crollo del nazifascismo, eventi che davano grande speranza per il futuro.

Page 70: Arte y poder

Siqueiros, Nuestra imagen actual1947, Bellas Artes, Città del Messico

Page 71: Arte y poder

Siqueiros, El golpe de CananeaMuseo Nacional de Historia, Città del Messico, 1952-1954, particolare

Page 72: Arte y poder

Marcha de la Humanidad en la Tierra y hacia el CosmosSiqueiros, 1966-1971.

Foro Universal" del Polyforum Cultural Siqueiros, particolare.

Page 73: Arte y poder

Marcha de la Humanidad en la Tierra y hacia el CosmosI suoi quadri rappresentano una sintesi molto particolare del futurismo, dell’espressionismo e dell’astrattismo.

Utilizza colori forti e intensi.

La Marcha de la Humanidad en la Tierra y hacia los Cosmos (1966-1971) fu realizzata da Siqueiros dopo una permanenza in carcere. Copre tutte le pareti ed il tetto del Foro Universal Siqueiros di Città del Messico. Occupa una superficie di 4.600 m2.

Page 74: Arte y poder

Dal ventesimo al ventunesimo secolo

• Il muralismo chiapaneco nasce negli anni ‘90 conseguentemente all’insurrezione armata degli zapatisti (1994).

• I murales sono realizzati dalla gente delle comunità, con l’aiuto di muralisti messicani e di altri paesi.

• Non è facile individuare le loro caratteristiche, perché le opere non fanno parte di una politica statale o di un ideale estetico, ma rappresentano semplicemente gli interessi e le proposte delle comunità.

Page 75: Arte y poder

Murales in Chiapas

• Il metodo di elaborazione è partecipativo:

Le idee si discutono in gruppo, collaborano uomini, donne, anziani e bambini e il disegno finale è approvato da un’assemblea comunitaria.

I murales sono molto colorati e «realisti» e I sorgono sugli edifici pubblici: scuole, cliniche, chiese, negozi, cooperative

Le tematiche sono quelle di un arte pubblica e popolare: Raffigurano simbolicamente gli ideali di giustizia, democrazia e libertà, come anche momenti di vita quotidiana delle comunità indigene.

Alcuni murales sono firmati, altri no in quanto lavori collettivi.

Page 76: Arte y poder
Page 77: Arte y poder
Page 78: Arte y poder

Dal ventesimo al ventunesimo secolo

Page 79: Arte y poder
Page 80: Arte y poder
Page 81: Arte y poder
Page 82: Arte y poder
Page 83: Arte y poder
Page 84: Arte y poder
Page 85: Arte y poder
Page 86: Arte y poder
Page 87: Arte y poder
Page 88: Arte y poder
Page 89: Arte y poder
Page 90: Arte y poder
Page 91: Arte y poder
Page 92: Arte y poder
Page 93: Arte y poder
Page 94: Arte y poder
Page 95: Arte y poder
Page 96: Arte y poder

Ghost track• LA RIVOLUZIONE MESSICANA, Angela Molteni, luglio 2000.• L’OPERA D’ARTE NELL’EPOCA DELLA SUA RIPRODUCIBILITA’

TECNICA, Walter Benjamin, 1935.• GUIA DE MURALES DEL CENTRO HISTORICO DE LA CIUDAD

DE MEXICO, Esther Acevedo, UIA-CONAFE, 1984.• INVENTARIO DEL MURALISMO MEXICANO, Orlando Suarez,

UNAM, 1972.• EL MOVIMIENTO MURALISTA MEXICANO, Claudia Oviando,

2011.• LA POLITICA EN EL ARTE, Ricardo Carpani, Ed. Coyoacan, 1962.• MARIO SARTOR, Arte Latinoamericana contemporanea, Jaca

Book, 2003.• EL MURO Y EL MACHETE, Paco Ignacio Taibo II, Rebeldia 25,

2004.

Page 97: Arte y poder

Ghost track• LA RISCOPERTA DEL MESSICO NELLE ARTI FIGURATIVE,

Flavio Fiorani, 2004.• MURALES ZAPATISTAS: CONTINUIDADES Y RUPTURAS CON

EL MOVIMIENTO MURALISTA MEXICANO. Daniela Rut Melchor, Universidad Nacional de la Pampa, 2011.

• IL MESSICO. VILLA, ZAPATA E LA RIVOLUZIONE, di B. Oudin, Electa Gallimard, Torino, 1997

• MESSICO RIVOLUZIONARIO. DA ZAPATA AL CHIAPAS, di A. Aruffo, Massari, 1995

• LA La construcción de la identidad nacional en el muralismo mexicano e italiano”, Dr. Marco Valesi, Universidad de la California Merced.

• www.mexicoart.it• www.interfree.it • www.inehrm.gob.mx