ARTE IN GIOCO · 2018-10-19 · 2 una società ed un genere umano sempre migliori. In tutto ciò...

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ARTE IN GIOCO “…Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l’insegnamento ricevuto” (MadreTeresa di Calcutta) ANNO SCOLASTICO 2018/2019 Scuola dell’Infanzia di viale Papa Giovanni XXIII Abbiategrasso (MI)

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ARTE IN GIOCO

“…Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l’insegnamento ricevuto”

(MadreTeresa di Calcutta)

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Scuola dell’Infanzia

di viale Papa Giovanni XXIII

Abbiategrasso (MI)

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PREMESSA E FINALITA’

Ripercorrendo la storia del pensiero filosofico e pedagogico, emerge un sottile fil

rouge che collega la pratica di attività artistiche alle abilità comunicative e allo

sviluppo fisico-cognitivo-emotivo durante l’infanzia. Numerosi studi sostengono

che, fin dai primissimi anni di vita del bambino, l’arte contribuisce a migliorarne le

capacità espressive, a favorire l’apprendimento logico – matematico e linguistico, a

rafforzare la consapevolezza di sé, a liberare le potenzialità creative insite in esso. In

definitiva, essa sembra essere determinante al fine di un’evoluzione interiore

dell’individuo.

Howard Gardner ha elaborato la teoria delle intelligenze multiple, secondo la quale

ogni individuo nasce con punti di forza e di debolezza distribuiti nelle diverse

intelligenze… gli stimoli ambientali e sociali, nonché il patrimonio che ognuno porta

dentro di sé, modellano tali aree e le rafforzano a seconda degli interessi e delle

potenzialità personali.

L’arte, nelle sue forme più varie (arti visive, musica, teatro, danza, etc.), coinvolge

infatti tutti i sensi del bambino e rafforza le sue competenze cognitive,

comunicative e socio-emozionali. Durante la crescita dell’individuo, essa continua

ad influenzare lo sviluppo del cervello, le abilità, la creatività e l’autostima,

favorendo inoltre l’interazione con il mondo esterno e fornendo tutta una serie di

abilità che agevolano l’espressione di sé e la comunicazione.

Le arti svolgono un ruolo insostituibile nel trasmettere al bambino quelle

competenze che gli saranno utili nell’affrontare la vita in modo più preparato e nel

contribuire, con la propria personalità, a costruire una società civile migliore.

E’ per tutti questi motivi che noi insegnanti quest’anno ci proponiamo il fine di

offrire ai bambini l’opportunità di “fare arte” e sviluppare la loro creatività,

trovando spazio per esprimere liberamente l’individualità di ciascuno. Arte e

creatività sono concetti che non devono essere ristretti al “diventare un artista”, ma

piuttosto devono portare l’individuo ad essere protagonista nella “creazione” delle

cose e dei concetti (nel senso più ampio del termine), nella capacità di risolvere

problemi in maniera originale, diversa e innovativa, contribuendo così a plasmare

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una società ed un genere umano sempre migliori. In tutto ciò trova spazio anche

l’educazione estetica, cioè al “bello”, concepito come valore universale e

trasversale che accompagnerà ogni esperienza didattica. Per questo è

fondamentale lasciare che i bambini scoprano il proprio talento artistico e creativo

abituandoli ad utilizzare nei loro lavori materiali inusuali, che si prestano a mille

interpretazioni, liberando così la fantasia e dando avvio a processi di ricerca

originali e personali, che non si limitano al campo dell’arte, ma possono diventare,

se opportunamente e sistematicamente utilizzati, “atteggiamento del pensiero” che

si rifletterà in ogni situazione di apprendimento.

“C’è una galleria d’arte nelle mani di ogni bimbo.”

Tullet Hervè

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ALLA SCOPERTA DELL’ARTE

FARE AGIRE

Giocando Cooperando

SAPERE

Ricercando

COME?

Con una didattica flessibile dove viene privilegiata l’esperienza attiva del bambino,

attraverso lo stupore che muove bisogni e desideri, la ricerca e la scoperta,

l’interrogazione e il dialogo, l’interpretazione e la rielaborazione operosa, l’incontro,

la relazione, il mutuo aiuto…

La globalità dei linguaggi è presente in tutti i campi di esperienza (Il sé e l’altro, Il

corpo e il movimento, Immagini, suoni, colori, I discorsi e le parole, La conoscenza

del mondo) e offre ai bambini opportunità di gioco e di dialogo, cattura idee, segreti,

invenzioni, storie, leggende, per ampliare il loro immaginario e accompagnare i loro

apprendimenti.

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LINEE METODOLOGICHE

Qualità della

relazione

educativa

LA GLOBALITÀ

Approccio alle conoscenze partendo

dall’uso dei sensi e dal vissuto

emozionale trasformato nei vari

linguaggi: corporeo, artistico,

musicale, poetico e cognitivo.

LA COOPERAZIONE

Capacità di aiuto

reciproco, in

un’atmosfera serena

e attenta al rispetto

degli altri.

LA PROGRAMMAZIONE PROGETTAZIONE

Abitudine per individuare preventivamente:

obiettivi, metodi, percorsi, strumenti e

risultati attesi, nel rispetto dei bisogni e degli

interessi dei bambini.

LA DOCUMENTAZIONE

Raccolta sistematica e organizzata di unità

didattiche, di prodotti grafici-pittorici e

fotografici come “memoria” e riflessione

negli adulti e nei bambini, rendendo visibili

le modalità e i percorsi di formazione.

I LINGUAGGI

Stile educativo per

cui le conoscenze

diventano poesia e il

pensiero magico

convive con le

esperienze emotive,

logiche, sensoriali… LA VALORIZZAZIONE

Percezione della

“differenza” come un

valore, una risorsa, un

diritto.

L’OPERATIVITÀ

Sperimentare la scuola

come comunità di

persone che

esprimono emozioni

pensando criticamente

e partecipano

attivamente al loro

sapere.

L’APERTURA

Considerazione del

territorio come fonte da

cui attingere

informazioni, materiali,

esperienza e conoscenza.

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FASI OPERATIVE

Il progetto educativo prenderà avvio con un momento comune. I bambini di tutta la

scuola, radunati nel salone, faranno la conoscenza di un personaggio animato,

realizzato con un ombrello blu. Questo nuovo amico racconterà di non conoscere il

nostro mondo ma di essere molto attratto e incuriosito dai suoni, dai colori, dai

diversi materiali, dai balli e dalle danze e chiederà ai bimbi di aiutarlo a scoprire

tutte quelle meraviglie. Per compiere tale compito lascerà in dono a tutte le classi

degli ombrelli blu che potranno essere trasformati, attraverso la fantasia e la

creatività, in altri straordinari amici. I bambini, nei diversi periodi dell’anno,

troveranno appesi agli “ombrelli-personaggio” dei biglietti/invito che serviranno da

input per stimolare la curiosità e l’interesse. Si partirà per un emozionante viaggio

alla scoperta dei “mondi dell’arte” (elencati nella mappa concettuale) per giungere

all’acquisizione di nuove conoscenze , abilità e competenze tramite giochi,

esperienze agite e attività laboratoriali. Le insegnanti guideranno i bimbi

nell’apprendimento attuando strategie educativo - didattiche adeguate ad ogni

gruppo classe dando risalto alla dimensione fantastica, caratteristica del pensiero

infantile e strumento indispensabile per rinforzare la motivazione e la

partecipazione attiva.

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LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E CAMPI DI ESPERIENZA

(Le competenze chiave sono esplicitate nelle Raccomandazione del Parlamento

Europeo del 16/12/2006 e riportate dalle Indicazioni nazionali del 2012:

rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e spiegano le

motivazioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e significato)

UN PERCORSO DI

CRESCITA

Comunicazione

nella

Madrelingua

(I discorsi e le

parole)

Competenze

sociali e

civiche

(Il sé e l’altro)

Competenza

matematica e

competenza di

base e in scienza e

tecnologia

(La conoscenza del

mondo)

Consapevolezza ed

espressione culturale

(Immagini, suoni, colori;

il corpo e il movimento)

Comunicazione

nelle lingue

straniere

(I discorsi e le

parole)

Imparare a

imparare

(Tutti i campi

di esperienza)

Spirito di

iniziativa e

imprenditorialità

(Tutti i campi di

esperienza)

Competenza digitale

(Immagini, suoni,

colori; tutti i campi

di esperienza)

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

“Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.”1

Traguardi per lo sviluppo della competenza nei vari campi di esperienza

IL SE’ E L’ALTRO

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le

1 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012

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istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il

potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli

consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a

scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e

di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana

alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori,

li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli

attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno

della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri

nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione

espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie

possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il

disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e

strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità

offerte dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo(teatrali, musicali,

visivi,di animazione...); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e

per la fruizione di opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e

produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo

semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,

comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

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Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,

argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti

situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole,

cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e

offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne

regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e

sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la

fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri

diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità;

utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti

alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della

settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà

succedere in un futuro immediato e prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro

ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni

e i possibili usi.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i

numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di

lunghezze, pesi, e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini

come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue

correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.2

2 Tratti da Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012

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MAPPA CONCETTUALE

VIAGGIO

NEL

MONDO

Della

Pittura

Della

Musica

Della

Danza

Del Teatro

Della

scultura

Della

Letteratura

(narrazione)

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VALUTAZIONE E VERIFICA

La “valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere

formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita,

evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata ad

esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità.”3

La valutazione avverrà attraverso l’osservazione

Iniziale per delineare un quadro delle competenze dei bambini al

momento dell’inserimento o all’inizio di un percorso didattico;

In itinere per aggiustare, modificare, individualizzare le proposte e gli

interventi successivi;

Finale mirata ad individuare le competenze acquisite, la qualità degli

interventi didattici, il significato dell’esperienza scolastica nella sua

globalità.

Le verifiche verranno svolte sia in itinere che al termine del percorso attraverso:

L’ osservazione diretta del bambino in situazioni strutturate e non

Attraverso gli elaborati dei bambini…

3 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012

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DOCENTI

BAIETTA LUISELLA

BARI PATRIZIA

BOLLINI DONATA GUGLIELMINA

CARNAGHI ANNA

CATTANEO EMILIANA SILVIA

DELLA GRISA LUCIA

FERRO RAFFAELLA

GAIAZZI VILMA

GAMBARETTI ROBERTA

GAZZOLI TIZIANA

GIANNONI CHIARA

IESSI GIULIANA

NOBILIO CRISTIANA

NOVELLI DEBORA

PREVIDI ALESSANDRA

ROZZA NICOLETTA

SANCI ARIANNA

SENNA LAURA

SERATI PAOLA

VILLA EGLE