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Leggere il brano e svolgere i seguenti esercizi: 1) Fare la parafrasi per dimostrare la comprensione letterale del testo. 2) Fare il riassunto per dimostrare la chiara comprensione del tema trattato. Scrivere con grafia chiara sul foglio protocollo, lasciando un margine per le correzioni. Non consegnare la brutta (da scrivere su fogli propri), compilare non più delle quattro facciate del foglio protocollo; numerare le pagine. Segnare la data, il proprio nome e cognome, il numero di matricola. Conservare il testo presente. Art Nouveau Espressione tipica dello spirito modernista è il gusto o lo “stile” che ha preso il nome di Art Nouveau. Dal punto di vista sociologico lo Art Nouveau è un fenomeno nuovo, imponente, complesso. Interessa tutti i paesi europei e americani in cui è stato raggiunto un certo grado di sviluppo industriale. Tra essi istituisce un regime culturale e di costume pressoché uniforme, malgrado le lievi varianti locali, e di carattere esplicitamente moderno e cosmopolita. È un fenomeno tipicamente urbano, che nasce nelle capitali e si diffonde in provincia. Interessa tutte le categorie del costume: l’urbanistica di interi quartieri, l’edilizia in tutte le sue tipologie, l’arredamento, urbano e domestico, l’arte figurativa e decorativa, la suppellettile, l’abbigliamento, l’ornamento personale e lo spettacolo. […] Indipendentemente dalle varianti di tempo e di luogo, lo Art Nouveau ha certi caratteri costanti: 1) la tematica naturalistica (fiori e animali); 2) l’impiego di motivi iconici e stilistici, e perfino tipologici, derivanti dall’arte giapponese; 3) la morfologia: arabeschi lineari e cromatici; preferenza per i ritmi impostati sulla curva e le sue varianti (spirale, voluta ecc.) e, nel colore, per le tinte fredde, attutite, trasparenti, assonanti, date in zone piatte oppure venate, iridate, sfumate; 4) l’insofferenza della proporzione e dell’equilibrio simmetrico e la ricerca di “ritmi musicali”, con marcati sviluppi in altezza o in larghezza ed andamenti per lo più ondulati e sinuosi; 5) l’evidente, costante proposito di comunicare per empatia un senso di agilità, elasticità, leggerezza, gioventù, entusiasmo. La diffusione degli stilemi essenziali dello Art Nouveau avviene per mezzo delle riviste d’arte e di moda, del commercio e del suo apparato pubblicitario, delle esposizioni mondiali, degli spettacoli. Da: Giulio Carlo Argan, L’arte moderna 1770/1970, Firenze, Sansoni, 1970, pp. 244-245.

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Leggere il brano e svolgere i seguenti esercizi:

1) Fare la parafrasi per dimostrare la comprensione letterale del testo.2) Fare il riassunto per dimostrare la chiara comprensione del tema trattato.

Scrivere con grafia chiara sul foglio protocollo, lasciando un margine per le correzioni. Non consegnare la brutta (da scrivere su fogli propri), compilare non più delle quattro facciate del foglio protocollo; numerare le pagine. Segnare la data, il proprio nome e cognome, il numero di matricola. Conservare il testo presente.

Art Nouveau

Espressione tipica dello spirito modernista è il gusto o lo “stile” che ha preso il nome di Art Nouveau. Dal punto di vista sociologico lo Art Nouveau è un fenomeno nuovo, imponente, complesso. Interessa tutti i paesi europei e americani in cui è stato raggiunto un certo grado di sviluppo industriale. Tra essi istituisce un regime culturale e di costume pressoché uniforme, malgrado le lievi varianti locali, e di carattere esplicitamente moderno e cosmopolita. È un fenomeno tipicamente urbano, che nasce nelle capitali e si diffonde in provincia. Interessa tutte le categorie del costume: l’urbanistica di interi quartieri, l’edilizia in tutte le sue tipologie, l’arredamento, urbano e domestico, l’arte figurativa e decorativa, la suppellettile, l’abbigliamento, l’ornamento personale e lo spettacolo.[…]Indipendentemente dalle varianti di tempo e di luogo, lo Art Nouveau ha certi caratteri costanti: 1) la tematica naturalistica (fiori e animali); 2) l’impiego di motivi iconici e stilistici, e perfino tipologici, derivanti dall’arte giapponese; 3) la morfologia: arabeschi lineari e cromatici; preferenza per i ritmi impostati sulla curva e le sue varianti (spirale, voluta ecc.) e, nel colore, per le tinte fredde, attutite, trasparenti, assonanti, date in zone piatte oppure venate, iridate, sfumate; 4) l’insofferenza della proporzione e dell’equilibrio simmetrico e la ricerca di “ritmi musicali”, con marcati sviluppi in altezza o in larghezza ed andamenti per lo più ondulati e sinuosi; 5) l’evidente, costante proposito di comunicare per empatia un senso di agilità, elasticità, leggerezza, gioventù, entusiasmo. La diffusione degli stilemi essenziali dello Art Nouveau avviene per mezzo delle riviste d’arte e di moda, del commercio e del suo apparato pubblicitario, delle esposizioni mondiali, degli spettacoli.

Da: Giulio Carlo Argan, L’arte moderna 1770/1970, Firenze, Sansoni, 1970, pp. 244-245.

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PARAFRASI:

La predilezione estetica o lo “stile” che chiamiamo Art Nouveau è manifestazione tipica della temperie storica modernista. Sul piano sociologico lo Art Nouveau è un avvenimento nuovo, di dimensione notevole, dai molteplici aspetti. Riguarda tutti i paesi europei e americani in cui si è raggiunto un considerevole sviluppo industriale. [Lo Art Nouveau] stabilisce tra questi [paesi europei e americani] una comune tendenza culturale e di costume, nonostante leggere differenze locali, omogenea e spiccatamente moderna e internazionale. È un fenomeno proprio della città, che si origina nelle capitali e si propaga nelle province. Riguarda tutti gli aspetti del costume: l’urbanistica di interi quartieri, l’edilizia in tutte le sue tipologie, l’arredo della casa e della città, l’arte figurativa e decorativa, il mobilio, l’abbigliamento, l’ornamento personale e lo spettacolo. […] Indipendentemente dalle differenze geografiche e diacroniche (di spazio e di tempo), lo Art Nouveau ha certi caratteri fissi: 1) la tematica tratta dal mondo naturale (fiori e animali); 2) l’uso di motivi figurativi e stilistici, e persino tipici dell’arte giapponese; 3) la forma: decorazioni di linee e colori; predilezioni per le successioni regolari di curve con le sue varianti (spirale, voluta ecc.) e, nel colore, per le tinte fredde, smorzate, trasparenti, che si richiamano vicendevolmente, date in zone piane e lisce oppure venate, variopinte, sfumate; 4) l’intolleranza della proporzione e della simmetria e la ricerca di cadenze (grafiche) “musicali”, con rilevanti sviluppi in altezza o in larghezza e andamenti per lo più curvilinei; 5) il palese, durevole proponimento di comunicare su un piano emotivo [per empatia] un senso di sveltezza, leggerezza, scioltezza, freschezza, slancio. La divulgazione delle principali caratteristiche stilistiche dello Art Nouveau avviene tramite le riviste d’arte e di moda, il commercio e i suoi mezzi pubblicitari, le esposizioni mondiali, gli spettacoli.

RIASSUNTO:

Il fenomeno dell’Art Nouveau è qui esaminato sul piano sociologico e tematico-formale. Se ne delinea anzitutto il profondo legame con l’industria moderna e la realtà urbana, a prescindere dall’area geografica specifica, Europa o America, insieme con il forte carattere pervasivo che annulla la gerarchia fra le arti interessando tutti gli aspetti del costume. Secondariamente si individuano precisi tratti costanti e uniformi nella scelta dei temi naturalistici e floreali e dei motivi iconici orientali non di meno che nella morfologia, dove prevale un gusto del linearismo e dell’effetto cromatico volto alla risposta emotiva dello spettatore.

NOTE (NON RICHIESTE):

Giulio Carlo Argan (Torino 1909 – Roma 1992) fu critico e storico dell’arte, allievo di Lionello Venturi prima e di Pietro Toesca poi. Il suo discorso storico-critico, rigorosamente razionale, si è rivolto sia all'arte dei secoli passati, ivi compresa l’arte antica e l’arte rinascimentale soprattutto per quanto attiene l’architettura, sia all'arte contemporanea. La sua celebre Storia dell'arte italiana (prima edizione: 1968) ha goduto di notevole fortuna scolastica e universitaria. Per approfondimenti sull’Art Nouveau (o Liberty) si rinvia ai manuali di Storia dell’Arte Contemporanea. Sul piano linguistico e stilistico si osservi in quale significativa misura, laddove è necessario descrivere oggetti figurativi e colori, si ricorra alla strumentazione retorica più raffinata, con netta prevalenza della sinestesia (p. es. lo scambio frequente fra la sfera sensoriale visiva e uditiva: “ritmi”, “assonanti” ecc.).