ARGOMENTO B04 XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX...

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1 ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXX B04 Topografia 11/05/2011 Tratto dalle dispense D04

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    B04

    Topografia

    11/05/2011

    Tratto dalle dispense D04

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    CIRCOLO TRIGONOMETRICO TOPOGRAFICO

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    SISTEMI ANGOLARI E CONVERSIONI

    Basta ricordare che:

    a : 180 = ag : 200g = ar : pr

    E che 1’ = 1 /60

    1” = 1 / 3600

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    SISTEMI ANGOLARI E CONVERSIONI

    AL SISTEMA

    DAL SIST. CICLOMETRICO SESSADECIMALE SESSAGESIMALE CENTESIMALE

    CICLOMETRICO

    (RADIANTI)--

    a =

    a r· 180 / p

    a = a r·180 / p

    > frazioni orarie (*)

    ag =

    a r· 200 g / p

    SESSADECIM.ar =

    a · p / 180-- > frazioni orarie (*)

    ag =

    a 200 g / 180

    SESSAGESIM.

    a = a + p'/60 +

    s"/3600 ar = a p

    / 180

    a =

    a + p'/60 +

    +s"/3600

    --

    a =

    a +p'/60+

    +s"/3600

    ag =

    a ·200 g / 180

    CENTESIMALEar =

    ag · p / 200 ga =

    ag · 180 / 200 g

    a =

    ag · 180 / 200 g

    > frazioni orarie (*)

    --

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Coordinate piane

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Formule di passaggio

    tra coordinate cartesiane (parziali o totali) e coordinate polari

    [4.1] Ns = Nr + DNrs ; Es = Er + DErs

    [4.2] DNrs = Ns - Nr ; DErs = Es – Er

    [4.3] DNrs = drs · cos qrs ; DErs = drs · sen qrs

    [4.4] Ns = Nr + drs · cos qrs ; Es = Er + drs · sen qrs

    [4.5] ; ;NrsErsdrs DD22

    Nrsdrs

    Ersarctgrs

    D

    D 2q

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Problemi sulle coordinate

    roto-traslazione (anche con var. di scala)

    Ns = Nr + N's · cos a* - E's · sen a*

    [4.7a]Es = Er + N's · sen a * + E's · cos a*

    Ns = Nr + K· (N's · cos a* - E's · sen a*)[4.7b]

    Es = Er + K· (N's · sen a * + E's · cos a*)

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • Si pone il treppiede con la testa all’altezza del mento dell’osservatore agendo sulle zampe telescopiche

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • Si dispongono le punte del treppiede sui vertici di un triangolo equilatero centrato sul punto da stazionare

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • Si pone lo strumento sul treppiede fissandolo con la vite di bloccaggio

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • Si accende lo strumento e si attiva il puntatore laser

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    •Con il puntatore si centra approssimativamente il vertice agendo sulle zampe del treppiede (spostandole e/o allungandole) senza curarsi che la livella sferica sia centrata o meno

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • Si sempre agendo sul movimento telescopico delle zampe si centra la livella sferica posta sul basamento (tricuspide)

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • si centra il punto con precisione utilizzando l’asola sulla testa del treppiede, si fissa bene lo strumento serrando la vite di bloccaggio

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • si centrano le bolle della/e livella/e digitale/i agendo sulle viti “calanti” (micrometriche) disposte sulla “basetta”.

    Messa in stazione di una TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Verifica della livella torica

    sensibilità s = a / t [“/mm]

    Invertendo la livella sugli appoggi (ovvero ruotando l’alidada di 180°)la posizione della bolla non deve variare - condizione c)

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Verifica del piombino ottico

    Ruotando di 180° l’alidada (o il basamento se il p.o. è installato su di esso) si hanno 2 posizioni diverse se c’è un errore (sistematico).Il punto “vero” è quello nel mezzo. Segnarlo a terra e regolare le viti di rettifica per riportare la collimazione al centro.Per massimizzare l’errore, stare più alti che si può.

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXAttenzione a curare bene la messa a fuoco del reticolo (adattamento alla vista dell’operatore) e a non confondere il comando posto sull’oculare con quello – di solito coassiale e di diametro maggiore – che serve per l’adattamento alla distanza (messa a fuoco dell’oggetto mirato)

    Messa a fuocoe collimazione

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXPer la messa a fuoco del reticolo (adattamento alla vista dell’operatore) si usa il comando che sposta l’oculare e non quello che serve per l’adattamento alla distanza (messa a fuoco dell’oggetto collimato) che sposta la lente di focamento interna

    Messa a fuocoe collimazione

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Attenzione a curare bene la messa a fuoco dei punti collimati – se non c’è la stadia ma uno scopo (o un punto mirato), non si sbagliano le letture, ma direttamente i valori angolari! (sia zenitali che azimutali)

    Errore di parallasse dovuto a focamento errato

    a) errato b) corretto

    Messa a fuocoe collimazione

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Condizioni per il corretto funzionamento

    1. l’asse principale z-z di rotazione

    dell’alidada deve essere verticale

    2. l’asse secondario x-x di rotazione del

    cannocchiale deve essere orizzontale e

    incidente con l’asse z-z

    3. l’asse di collimazione y-y deve essere

    perpendicolare all’asse x-x e incidente

    con esso e con l’asse z-z nello stesso

    punto O detto centro dello strumento

    4. i cerchi graduati devono essere

    montati in modo che l’asse del cerchio

    azimutale coincida con z-z e quello del

    cerchio zenitale con x-x

    5. le graduazioni dei cerchi devono

    essere esatte

    6. Indice zenitale = 0.00(00)g

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Controllo dello stato di rettifica del goniometro

    Regola di Bessel

    • Nelle TS non è spesso individuabile la posizione del CV, per cui la posizione CS è caratterizzata da valori V prossimi a 100g (con canocchiale orizzontale) e quella CD (coniugata) da valori dell’angolo V prossimi a 300g

    • Spesso compare sul display un numero romano (I o II) che identifica la posizione del CV(CS o CD rispettivamente).

    • Ripetere le misure collimando lo stesso punto nelle 2 posizioni “coniugate” prende il nome di regola di Bessel

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Regola di Besselposizioni coniugate I e II

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • Il “vero” valore dell’angolo orizzontale H è dato da :

    • [4.15] H = (H' + H" ± 200g) / 2

    • Se H’ (CS) differisce da H significativamente, consultare il manuale ed eseguire la procedura di test (altrimenti mandare lo strumento in rettifica).

    • Ripetere la procedura con punti circa orizzontali, sia vicini (2m) che lontani (>20m) e con almeno un punto inclinato (anche 45°) sull’orizzontale.

    • Durante le misure curare che lo strumento sia immobile e con la bolla sempre ben centrata

    Controllo dello stato di rettifica del goniometro

    letture al Cerchio Orizzontale

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    • Il “vero” valore dell’angolo zenitale j è dato da :

    • [4.16] j = (V' - V" + 400g) / 2

    • Se V’ (CS) differisce da j significativamente, consultare il manuale ed eseguire la procedura di test (altrimenti mandare lo strumento in rettifica).

    • Durante le misure curare che lo strumento sia immobile e con la bolla sempre ben centrata.

    • Se la differenza V- j è sistematica, si parla di “indice zenitale”, cioè di una quantità diversa da zero da togliere sempre (algebricamente) alle letture V per

    ottenere i valori corretti di j.

    Controllo dello stato di rettifica del goniometro

    letture al C. Verticale – controllo “indice zenitale”

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Misura degli angoli orizzontali

    differenza tra le letture corrispondenti alle direzioni osservate

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    TS - Elementi costitutivi

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Display di una TSmodalità misura

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Display di una TSmodalità grafica (Mappa)

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Controller esternodi una TS

    - sul display grafico si possono visualizzare i punti rilevati in scala anche su una immagine del terreno che si sta rilevando

    - si possono memorizzare i dati di misura perché è collegato alla TS

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Misura delle distanze

    con apparati elettro-ottici (distanziometri)

    tipologia portata massimaprecisione

    assolutaerrore relativo

    a raggi infrarossi

    (diodo GaAs)

    2 Km con 1 prisma

    6 Km con 3 prismi

    1 - 5 mm +

    1 - 5 mm / Km2 - 5 10-6

    laser a impulsi

    senza riflettoreda 10 a 1000 m 0.8 – 10 mm 10-4 - 10-5

    laser a impulsi

    con riflettore

    2-6 Km

    con 1 prisma

    2 mm + 1.5

    mm/Km~ 3 10-6

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Verifica della costante (offset) del prisma

    • Posizionare tre treppiedi allineati come in figura:

    • Mettere TS in A e il prisma in B e in C – la distanza BC viene esatta anche in presenza di offset

    • Mettere TS in B e verificare – se c’è una differenza significativa tra le misure di BC ( > s.q.m del distanziometro) questa è il valore dell’offset del prisma

    • Controllare ripetendo le misure con TS in C

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Distanze e dislivelli misurati con TS

    [4.18] d = di sen j : do = d / (1-Qm/R)

    [4.19] Dab = di cos j + hs – hp +(1-K)d2/2R

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    RILIEVO ALTIMETRICO

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Livellazione trigonometrica

    con misure reciproche

    Nella formula non compare più il coeff. Kche può essere così ricavato dallaFormula precedente ([4.19])

    [4.24] Dab = do (1 + Qm/R) tg ½ (jb - ja) + ha - hb

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Nella formula non compare più l’errore di sfericità, né la misura dell’altezza strumentale hs

    [4.27] Dab = Das + Dsb = Dsb - DsaDab = d’b cos jb - d’a cosja + ha - hb

    Livellazione trigonometrica

    con misure dal mezzo

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Hz= lettura azimutale

    Rz= lettura alla stadia

    HD= distanza orizzontale

    Livellazione geometrica

    (con il livello)

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    [1.28] Dab = l’a-l’b = la+xa - lb-xb = la - lb

    [4.29] Dab = la - lb

    Livellazione geometrica

    dal mezzo

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    [1.29] Dab = (l’a + l"a)/2 - (l’b + l"b)/2

    [4.30] Dab = (l’a + l"a)/2 - (l’b + l"b)/2

    Livellazione geometrica

    reciproca

  • 40

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Rettifica del livello

    Se lo stesso dislivello di

    misura dal mezzo e da

    presso gli estremi, si

    possono ricavare per

    differenza i valori degli

    errori dovuti all’angolo e (errore residuo di rettifica)

  • 41

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Precisione delle livellazioni geometriche

    Precisione

    media (emK)5 - 20 mm / Km 2 - 5 mm / Km 1 mm / Km

    attrezzatura

    di misura

    livello da cantiere

    cannocchiale

    15 - 30x

    stadia telescopica o

    pieghevole

    livello o autolivello

    da ingegneria

    cannocchiale 30-35x

    stadia metallica

    Micrometro di lettura alla

    stadia

    (Auto)livello di alta

    precisione con livella torica

    letta a coincidenza

    s = 8-10 " / 2 mm

    cannocchiale 40-45x

    stadia con nastro invar

    letta con micrometro

    Materializzazi

    one dei punti

    centrini infissi nel

    terreno

    caposaldi orizzontali

    infissi o murati con

    centrino a testa sferica o

    caposaldi verticali di

    forma torica

    caposaldi a testa sferica di

    materiale inossidabile e di

    adeguato diametro murati e

    protetti adeguatamente

    metodo di

    rilievo

    livellazione da un

    estremo o dal mezzo

    livellazione reciproca o

    dal mezzo

    livellazione dal mezzo (o

    reciproca)

    distanza

    massima tra

    strumento e

    stadia

    max 50 m max 30 m 20 - 25 m

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    RILIEVO PLANIMETRICO

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Richiesta di precisione in funzione della scala di

    rappresentazione.

    La precisione nominale di un disegno è data dalla:

    ±0.0002 ∙ D [m]

    dove D = denominatore di scala

    es. per la scala 1:1000 la precisione richiesta nella

    determinazione della posizione dei punti è ±0.0002 ∙ 1000 = ±0.2m

    RILIEVO PLANIMETRICO

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXdettaglio (celerimensura)

    - note le coordinate della stazione e

    di almeno 2 punti materializzati e

    visibili da essa

    - orientamento del cerchio orizzontale

    - misura di angoli, distanze e dislivelli

    relativi a tutti i punti di interesse

    - attribuzione dei codici ai vari punti

    (es. case, strade, recinzioni,…)

    - determinazione delle coordinate e

    delle quote dei punti rilevati

    RILIEVO PLANIMETRICO

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    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXdettaglio (celerimensura)

    collegamento tra stazioni:

    se da A si è rilevato B, da B si

    può continuare il rilievo nello

    stesso riferimento

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 46

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Prima di iniziare il rilievo si possono inserire (F8) nella memoria dello strumento i punti noti (es. st.100 e punti di riferimento 200 e 300 con le loro coordinate)

    RILIEVO PLANIMETRICO

    dettaglio (celerimensura)

  • 47

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Si può scegliere l’orientamento su più punti noti

    RILIEVO PLANIMETRICO

    dettaglio (celerimensura)

  • 48

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Si misurano i 2 punti noti – dopo il primo punto, se lo strumento è motorizzato, ruota automaticamente sul secondo

    RILIEVO PLANIMETRICO

    dettaglio (celerimensura)

  • 49

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Si può controllare l’esattezza dell’orientamento e visualizzare la situazione

    RILIEVO PLANIMETRICO

    dettaglio (celerimensura)

  • 50

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Si può quindi iniziare il rilievo dei punti di dettaglio

    RILIEVO PLANIMETRICO

    dettaglio (celerimensura)

  • 51

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXpoligonazione

    si misurano le lunghezze dei lati (di) e le ampiezze degli angoli (ai). Sono note le coordinate del punto 1 e quelle del punto R (almeno)

    [4.43] qi = qi-1 + ai - 200g

    [4.44] Ni+1 = Ni + di cosqi ; Ei+1 = Ei + di senqi

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 52

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXpoligonazione

    a) aperta senza controllob) aperta con controllo

    parzialec) aperta con controllo

    completod) chiusa solo angolarmente

    (solo controllo angolare)e) chiusa (controllo completo)

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 53

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Tolleranze di ”chiusura” per poligonali catastali

    [4.45a] ta = 0.01g se 2000 m < L < 5000 m

    [4.46a] [m] se chiusa

    [4.46b] [m] se aperta

    [4.45b] ta = 0.025g se L < 2000 m

    [4.47] tl = 0.025 [m]

    2

    ii6000

    1ditl

    5.06000

    1 2ii ditl

    n

    n

    L

  • 54

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXintersezione diretta

    sono note le coordinate dei punti di stazione A e B,si misurano gli angoli a e b

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 55

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXintersezioni inverse

    intersezione inversa semplice(Snellius-Pothenot)

    sono note le coordinate dei punti A,B,C e si misurano gli angoli a e b

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 56

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    doppia intersezione inversa(problema di Hansen)

    Sono note le coordinate dei punti A e B e si misurano gli angoli a, b, a’,b’

    intersezioni inverse

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 57

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXstazione fuori centro (punto a terra)

    si misurano gli angoli aa e ab e la distanza e (eccentricità di stazione)

    ea

    a

    a

    ac

    e

    d arcsen

    sen

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 58

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXtriangolazione

    Classificazione

    della rete

    scarto

    q. m. su

    un angolo

    tolleranza

    di

    chiusura

    IGMI: 1 ordine 1 cc 5 cc

    2 ordine 2 cc 11 cc

    3 ordine 4 cc 19 cc

    Catasto : rete 12 cc 62 cc

    sottorete 18 cc 93 cc

    33 t

    RILIEVO PLANIMETRICO

  • 59

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Picchettamento

    sono note le coordinate di tutti i punti, ma solo ST1, RIF2 e RIF3 sono materializzati

  • 60

    ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

    Picchettamento

    soluzioni tecnologiche per facilitare le operazioni di tracciamento