ARGOMENTO B04 XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX...
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
B04
Topografia
11/05/2011
Tratto dalle dispense D04
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
CIRCOLO TRIGONOMETRICO TOPOGRAFICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
SISTEMI ANGOLARI E CONVERSIONI
Basta ricordare che:
a : 180 = ag : 200g = ar : pr
E che 1’ = 1 /60
1” = 1 / 3600
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
SISTEMI ANGOLARI E CONVERSIONI
AL SISTEMA
DAL SIST. CICLOMETRICO SESSADECIMALE SESSAGESIMALE CENTESIMALE
CICLOMETRICO
(RADIANTI)--
a =
a r· 180 / p
a = a r·180 / p
> frazioni orarie (*)
ag =
a r· 200 g / p
SESSADECIM.ar =
a · p / 180-- > frazioni orarie (*)
ag =
a 200 g / 180
SESSAGESIM.
a = a + p'/60 +
s"/3600 ar = a p
/ 180
a =
a + p'/60 +
+s"/3600
--
a =
a +p'/60+
+s"/3600
ag =
a ·200 g / 180
CENTESIMALEar =
ag · p / 200 ga =
ag · 180 / 200 g
a =
ag · 180 / 200 g
> frazioni orarie (*)
--
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Coordinate piane
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Formule di passaggio
tra coordinate cartesiane (parziali o totali) e coordinate polari
[4.1] Ns = Nr + DNrs ; Es = Er + DErs
[4.2] DNrs = Ns - Nr ; DErs = Es – Er
[4.3] DNrs = drs · cos qrs ; DErs = drs · sen qrs
[4.4] Ns = Nr + drs · cos qrs ; Es = Er + drs · sen qrs
[4.5] ; ;NrsErsdrs DD22
Nrsdrs
Ersarctgrs
D
D 2q
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Problemi sulle coordinate
roto-traslazione (anche con var. di scala)
Ns = Nr + N's · cos a* - E's · sen a*
[4.7a]Es = Er + N's · sen a * + E's · cos a*
Ns = Nr + K· (N's · cos a* - E's · sen a*)[4.7b]
Es = Er + K· (N's · sen a * + E's · cos a*)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• Si pone il treppiede con la testa all’altezza del mento dell’osservatore agendo sulle zampe telescopiche
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• Si dispongono le punte del treppiede sui vertici di un triangolo equilatero centrato sul punto da stazionare
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• Si pone lo strumento sul treppiede fissandolo con la vite di bloccaggio
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• Si accende lo strumento e si attiva il puntatore laser
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
•Con il puntatore si centra approssimativamente il vertice agendo sulle zampe del treppiede (spostandole e/o allungandole) senza curarsi che la livella sferica sia centrata o meno
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• Si sempre agendo sul movimento telescopico delle zampe si centra la livella sferica posta sul basamento (tricuspide)
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• si centra il punto con precisione utilizzando l’asola sulla testa del treppiede, si fissa bene lo strumento serrando la vite di bloccaggio
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• si centrano le bolle della/e livella/e digitale/i agendo sulle viti “calanti” (micrometriche) disposte sulla “basetta”.
Messa in stazione di una TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Verifica della livella torica
sensibilità s = a / t [“/mm]
Invertendo la livella sugli appoggi (ovvero ruotando l’alidada di 180°)la posizione della bolla non deve variare - condizione c)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Verifica del piombino ottico
Ruotando di 180° l’alidada (o il basamento se il p.o. è installato su di esso) si hanno 2 posizioni diverse se c’è un errore (sistematico).Il punto “vero” è quello nel mezzo. Segnarlo a terra e regolare le viti di rettifica per riportare la collimazione al centro.Per massimizzare l’errore, stare più alti che si può.
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXAttenzione a curare bene la messa a fuoco del reticolo (adattamento alla vista dell’operatore) e a non confondere il comando posto sull’oculare con quello – di solito coassiale e di diametro maggiore – che serve per l’adattamento alla distanza (messa a fuoco dell’oggetto mirato)
Messa a fuocoe collimazione
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXPer la messa a fuoco del reticolo (adattamento alla vista dell’operatore) si usa il comando che sposta l’oculare e non quello che serve per l’adattamento alla distanza (messa a fuoco dell’oggetto collimato) che sposta la lente di focamento interna
Messa a fuocoe collimazione
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Attenzione a curare bene la messa a fuoco dei punti collimati – se non c’è la stadia ma uno scopo (o un punto mirato), non si sbagliano le letture, ma direttamente i valori angolari! (sia zenitali che azimutali)
Errore di parallasse dovuto a focamento errato
a) errato b) corretto
Messa a fuocoe collimazione
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Condizioni per il corretto funzionamento
1. l’asse principale z-z di rotazione
dell’alidada deve essere verticale
2. l’asse secondario x-x di rotazione del
cannocchiale deve essere orizzontale e
incidente con l’asse z-z
3. l’asse di collimazione y-y deve essere
perpendicolare all’asse x-x e incidente
con esso e con l’asse z-z nello stesso
punto O detto centro dello strumento
4. i cerchi graduati devono essere
montati in modo che l’asse del cerchio
azimutale coincida con z-z e quello del
cerchio zenitale con x-x
5. le graduazioni dei cerchi devono
essere esatte
6. Indice zenitale = 0.00(00)g
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Controllo dello stato di rettifica del goniometro
Regola di Bessel
• Nelle TS non è spesso individuabile la posizione del CV, per cui la posizione CS è caratterizzata da valori V prossimi a 100g (con canocchiale orizzontale) e quella CD (coniugata) da valori dell’angolo V prossimi a 300g
• Spesso compare sul display un numero romano (I o II) che identifica la posizione del CV(CS o CD rispettivamente).
• Ripetere le misure collimando lo stesso punto nelle 2 posizioni “coniugate” prende il nome di regola di Bessel
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Regola di Besselposizioni coniugate I e II
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• Il “vero” valore dell’angolo orizzontale H è dato da :
• [4.15] H = (H' + H" ± 200g) / 2
• Se H’ (CS) differisce da H significativamente, consultare il manuale ed eseguire la procedura di test (altrimenti mandare lo strumento in rettifica).
• Ripetere la procedura con punti circa orizzontali, sia vicini (2m) che lontani (>20m) e con almeno un punto inclinato (anche 45°) sull’orizzontale.
• Durante le misure curare che lo strumento sia immobile e con la bolla sempre ben centrata
Controllo dello stato di rettifica del goniometro
letture al Cerchio Orizzontale
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
• Il “vero” valore dell’angolo zenitale j è dato da :
• [4.16] j = (V' - V" + 400g) / 2
• Se V’ (CS) differisce da j significativamente, consultare il manuale ed eseguire la procedura di test (altrimenti mandare lo strumento in rettifica).
• Durante le misure curare che lo strumento sia immobile e con la bolla sempre ben centrata.
• Se la differenza V- j è sistematica, si parla di “indice zenitale”, cioè di una quantità diversa da zero da togliere sempre (algebricamente) alle letture V per
ottenere i valori corretti di j.
Controllo dello stato di rettifica del goniometro
letture al C. Verticale – controllo “indice zenitale”
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Misura degli angoli orizzontali
differenza tra le letture corrispondenti alle direzioni osservate
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
TS - Elementi costitutivi
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Display di una TSmodalità misura
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Display di una TSmodalità grafica (Mappa)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Controller esternodi una TS
- sul display grafico si possono visualizzare i punti rilevati in scala anche su una immagine del terreno che si sta rilevando
- si possono memorizzare i dati di misura perché è collegato alla TS
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Misura delle distanze
con apparati elettro-ottici (distanziometri)
tipologia portata massimaprecisione
assolutaerrore relativo
a raggi infrarossi
(diodo GaAs)
2 Km con 1 prisma
6 Km con 3 prismi
1 - 5 mm +
1 - 5 mm / Km2 - 5 10-6
laser a impulsi
senza riflettoreda 10 a 1000 m 0.8 – 10 mm 10-4 - 10-5
laser a impulsi
con riflettore
2-6 Km
con 1 prisma
2 mm + 1.5
mm/Km~ 3 10-6
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Verifica della costante (offset) del prisma
• Posizionare tre treppiedi allineati come in figura:
• Mettere TS in A e il prisma in B e in C – la distanza BC viene esatta anche in presenza di offset
• Mettere TS in B e verificare – se c’è una differenza significativa tra le misure di BC ( > s.q.m del distanziometro) questa è il valore dell’offset del prisma
• Controllare ripetendo le misure con TS in C
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Distanze e dislivelli misurati con TS
[4.18] d = di sen j : do = d / (1-Qm/R)
[4.19] Dab = di cos j + hs – hp +(1-K)d2/2R
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
RILIEVO ALTIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Livellazione trigonometrica
con misure reciproche
Nella formula non compare più il coeff. Kche può essere così ricavato dallaFormula precedente ([4.19])
[4.24] Dab = do (1 + Qm/R) tg ½ (jb - ja) + ha - hb
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Nella formula non compare più l’errore di sfericità, né la misura dell’altezza strumentale hs
[4.27] Dab = Das + Dsb = Dsb - DsaDab = d’b cos jb - d’a cosja + ha - hb
Livellazione trigonometrica
con misure dal mezzo
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Hz= lettura azimutale
Rz= lettura alla stadia
HD= distanza orizzontale
Livellazione geometrica
(con il livello)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
[1.28] Dab = l’a-l’b = la+xa - lb-xb = la - lb
[4.29] Dab = la - lb
Livellazione geometrica
dal mezzo
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
[1.29] Dab = (l’a + l"a)/2 - (l’b + l"b)/2
[4.30] Dab = (l’a + l"a)/2 - (l’b + l"b)/2
Livellazione geometrica
reciproca
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Rettifica del livello
Se lo stesso dislivello di
misura dal mezzo e da
presso gli estremi, si
possono ricavare per
differenza i valori degli
errori dovuti all’angolo e (errore residuo di rettifica)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Precisione delle livellazioni geometriche
Precisione
media (emK)5 - 20 mm / Km 2 - 5 mm / Km 1 mm / Km
attrezzatura
di misura
livello da cantiere
cannocchiale
15 - 30x
stadia telescopica o
pieghevole
livello o autolivello
da ingegneria
cannocchiale 30-35x
stadia metallica
Micrometro di lettura alla
stadia
(Auto)livello di alta
precisione con livella torica
letta a coincidenza
s = 8-10 " / 2 mm
cannocchiale 40-45x
stadia con nastro invar
letta con micrometro
Materializzazi
one dei punti
centrini infissi nel
terreno
caposaldi orizzontali
infissi o murati con
centrino a testa sferica o
caposaldi verticali di
forma torica
caposaldi a testa sferica di
materiale inossidabile e di
adeguato diametro murati e
protetti adeguatamente
metodo di
rilievo
livellazione da un
estremo o dal mezzo
livellazione reciproca o
dal mezzo
livellazione dal mezzo (o
reciproca)
distanza
massima tra
strumento e
stadia
max 50 m max 30 m 20 - 25 m
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Richiesta di precisione in funzione della scala di
rappresentazione.
La precisione nominale di un disegno è data dalla:
±0.0002 ∙ D [m]
dove D = denominatore di scala
es. per la scala 1:1000 la precisione richiesta nella
determinazione della posizione dei punti è ±0.0002 ∙ 1000 = ±0.2m
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXdettaglio (celerimensura)
- note le coordinate della stazione e
di almeno 2 punti materializzati e
visibili da essa
- orientamento del cerchio orizzontale
- misura di angoli, distanze e dislivelli
relativi a tutti i punti di interesse
- attribuzione dei codici ai vari punti
(es. case, strade, recinzioni,…)
- determinazione delle coordinate e
delle quote dei punti rilevati
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXdettaglio (celerimensura)
collegamento tra stazioni:
se da A si è rilevato B, da B si
può continuare il rilievo nello
stesso riferimento
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Prima di iniziare il rilievo si possono inserire (F8) nella memoria dello strumento i punti noti (es. st.100 e punti di riferimento 200 e 300 con le loro coordinate)
RILIEVO PLANIMETRICO
dettaglio (celerimensura)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Si può scegliere l’orientamento su più punti noti
RILIEVO PLANIMETRICO
dettaglio (celerimensura)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Si misurano i 2 punti noti – dopo il primo punto, se lo strumento è motorizzato, ruota automaticamente sul secondo
RILIEVO PLANIMETRICO
dettaglio (celerimensura)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Si può controllare l’esattezza dell’orientamento e visualizzare la situazione
RILIEVO PLANIMETRICO
dettaglio (celerimensura)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Si può quindi iniziare il rilievo dei punti di dettaglio
RILIEVO PLANIMETRICO
dettaglio (celerimensura)
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXpoligonazione
si misurano le lunghezze dei lati (di) e le ampiezze degli angoli (ai). Sono note le coordinate del punto 1 e quelle del punto R (almeno)
[4.43] qi = qi-1 + ai - 200g
[4.44] Ni+1 = Ni + di cosqi ; Ei+1 = Ei + di senqi
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXpoligonazione
a) aperta senza controllob) aperta con controllo
parzialec) aperta con controllo
completod) chiusa solo angolarmente
(solo controllo angolare)e) chiusa (controllo completo)
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Tolleranze di ”chiusura” per poligonali catastali
[4.45a] ta = 0.01g se 2000 m < L < 5000 m
[4.46a] [m] se chiusa
[4.46b] [m] se aperta
[4.45b] ta = 0.025g se L < 2000 m
[4.47] tl = 0.025 [m]
2
ii6000
1ditl
5.06000
1 2ii ditl
n
n
L
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXintersezione diretta
sono note le coordinate dei punti di stazione A e B,si misurano gli angoli a e b
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXintersezioni inverse
intersezione inversa semplice(Snellius-Pothenot)
sono note le coordinate dei punti A,B,C e si misurano gli angoli a e b
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
doppia intersezione inversa(problema di Hansen)
Sono note le coordinate dei punti A e B e si misurano gli angoli a, b, a’,b’
intersezioni inverse
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXstazione fuori centro (punto a terra)
si misurano gli angoli aa e ab e la distanza e (eccentricità di stazione)
ea
a
a
ac
e
d arcsen
sen
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXtriangolazione
Classificazione
della rete
scarto
q. m. su
un angolo
tolleranza
di
chiusura
IGMI: 1 ordine 1 cc 5 cc
2 ordine 2 cc 11 cc
3 ordine 4 cc 19 cc
Catasto : rete 12 cc 62 cc
sottorete 18 cc 93 cc
33 t
RILIEVO PLANIMETRICO
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Picchettamento
sono note le coordinate di tutti i punti, ma solo ST1, RIF2 e RIF3 sono materializzati
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ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Picchettamento
soluzioni tecnologiche per facilitare le operazioni di tracciamento